"Il ruolo dell'informazione nello sviluppo della democrazia"

Bene allora iniziamo finalmente questa in questo momento
Scusateci per il ritardo
Siamo contenti
Per questi messaggi che ci arrivano anche perché probabilmente
Così almeno grazie a questi messaggi qualcuno della presidenza nazionale passa come dottore finalmente speriamo
In un sistema politico democratico fondato sulla possibilità di una critica reciproca e di un conflitto di idee di interessi
Il ruolo dei mass media si gioca sulla capacità di offrire ai cittadini gli strumenti per una lettura critica degli avvenimenti e per la maturazione di una cultura plurale
Quando la qualità e caratteri della politica sono mediocri e puntano soprattutto sulla connotazione ideologica
La televisione e gli altri mezzi di informazione non possono fare molto Parimbelli e sulle quando addirittura l'informazione entra in gioco come parte del dibattito perde la sua natura mediatrice dialogica
E si rivolge ai cittadini non come coscienza critica ma come meri strumenti di un piano di azione o di una ricerca di effetti stranianti
Ma qual è stato l'apporto dei media italiani e lo sviluppo della democrazia nel nostro Paese
è forse possibile a questo proposito è senza la pretesa di essere esaustivi isolare quattro fasi
Durante la prima che potremmo individua negli anni cinquanta sessanta accanto ad una stampa ancora tradizionale si registra la presenza esclusiva del servizio televisivo nazionale
Che contribuisce l'omogeneizzazione dei modelli culturali del Paese e a consolidare il consenso politico e il credito pubblico del partito di maggioranza
La seconda fase anni settanta pressappoco bene nel settore televisivo il passaggio dal monopolio democristiano alla lottizzazione dei tre canali fra i tre principali partiti
E nel campo della carta stampata la nascita di giornali ispirate di una cultura intraprendente di denuncia fortemente connotati dal punto di vista politico la terza fase anni Ottanta conosce l'esplosione incontrollata dell'emittenza televisiva privata sostenuta palesemente dall'intreccio fra gli interessi del governo è quello di un privato la legge Mammì fotografa il nuovo scenario duopolistico avallando così la nascita dell'impero multimediale filogovernativo della Fininvest
Le ultime vicende dell'informazione in Italia e parliamo ormai di una possibile quarta fase sono ancor più di prima confuse con i mutamenti della democrazia e si riferiscono all'ultima tornata elettorale
La tv di Stato per prima non è riuscito ad offrire un'informazione imparziale seria perdendo sempre più agli occhi dei cittadini quella connotazione di servizio pubblico che dovrebbe esser le proprie ma soprattutto un gruppo industriale appunto entrato sulla scena della politica italiana fornendo denaro strutture d'uomini per la nascita di un vero e proprio partito impresa
L'apparato informativo del gruppo costituito da quotidiani periodici e televisioni ha riversato le proprie energie sulla campagna elettorale
Per la prima volta la televisione ha soppiantato il monopolio dei partiti sul compito democrat democratico divenendo essa stessa un soggetto politico che che lotta per conquistare il consenso
Tuttavia senza mancare di sottolineare i rischi di grave alterazione del dibattito democratico soprattutto nel caso di una soprattutto di una sovrapposizione fra poteri di governo e detenzione di sistemi informativi
Riteniamo utile una riflessione che non si fermi ad un'analisi della recente vicenda elettorale
Il che significherebbe ridurre il problema fatto pubblicitario e mancare l'appuntamento con la novità del dell'informazione politica
Nessun mezzo di informazione può creare fenomeni tali dal nulla nessuna pubblicitaria esce a vendere prodotti del tutto indesiderati
Certo sono venute meno in tal caso le pari opportunità che un sistema democratico dovrebbe garantire a tutti i candidati e a tutte le forze politiche
Ma non si può negare che la società civile riveste ancora un ruolo e che i problemi che ci troviamo di fronte sono più articolati di quanto sembri
Tranne rari esempi dunque il sistema dell'informazione in Italia pecca di conformismo politico
E in ogni caso di un uso strumentale tendenzioso delle notizie che spesso cade logiche di sponsorizzazione di candidati o gruppi politici specifici
In conclusione i mass media italiani informano poco e male e i cittadini hanno pochi strumenti per maturare una consapevolezza critica ciò comporta non solo la perdita del fine di mediazione del sistema dell'informazione ma anche il rischio della sparizione delega mi simbolici della politica democratica
Da un lato il singolo viene sostituito dall'immagine che perde i riferimenti al reale e veicola un messaggio che non rimanda ad un sistema di relazione produttivo di senso
Dall'altro il singolo non è riconosciuto ma solo riflesso non riesce a diventare persone cittadino perché vengono a mancare relazioni politiche autentica
Dobbiamo confessare che in Italia non si è ancora affrontato in modo serio diffuso il nodo della natura e della funzione dell'informazione in una democrazia avanzata né si è posto il problema di costruire nei comportamenti una credibilità collettiva degli operatori dell'informazione come condizione per assolvere a quella funzione
Anche per questi motivi il nostro sistema informativo e primitivo
E primitivo sia per ragioni istituzionali si pensa agli assetti proprietari al sistema pubblico alla legge Mammì ma soprattutto per la cultura
L'informazione italiana si basa specie ultimamente sul pluralismo delle faziosità con la trasformazione di ogni organo di informazione in strumento di lotta di parte
Il ruolo del giornalista e sempre più minato nella sua autonomia
Si tratta insomma di una informazione che non serva ad una democrazia matura perché non offre ai cittadini elementi conoscitivi affidabili ne riesce ad esercitare con efficacia il controllo sui poteri pubblici e privati
D'altro canto non possiamo tacere una serie di elementi positivi del panorama odierno alcune realtà politiche nuove per esempio sono emersa nel disinteresse dei mezzi di forte di informazione o addirittura contro gli stessi né si può negare il ruolo essenziale dell'informazione nel rinnovamento della democrazia in Italia
Le molteplici anche se limitate esperienze del giornalismo di denuncia di questo recente ventennio
Hanno radiografare con la corruzione l'inefficienza della classe politica italiana e fatto maturare una coscienza critica attiva preparando il terreno alle vicende di Tangentopoli
Grandi risorse d'informazione sono state spiegate spesso anche male in soccorso dei referendum che hanno cambiato il volto della legge elettorale e quindi degli equilibri della politica italiana
Il confronto fra linguaggi spero di Zadi della politica e quelli agili e comprensibili dell'informazione ha scardinato l'autoreferenzialità del sistema dei partiti è rivelato il sentimento di insofferenza nei confronti di questo le novità introdotte dal sistema delle comunicazioni di massa hanno fatto emergere obsolescenza degli apparati e delle nomenclature di partito provocando un processo di svecchiamento che ancora non si è esaurito
I cittadini specie attraverso la televisione hanno potuto sentirsi direttamente partecipi del dibattito politico contribuendo ritorno di interessa verso i temi della politica in forme nuove e prendendo sempre più coscienza del loro diritti
Resta il fatto che i cittadini debbano ormai confrontarsi con i nuovi nodi del rapporto fra comunicazione politica
Per impiegare Attraverso capacità di adattamento e fantasia creativa le risorse emergenti per lo sviluppo della democrazia in Italia
Anche perché il settore dire un'esplosione tecnologica tuttora imprevedibile che ridurrà d'antiquariato molti problemi attuali
I satelliti che ingigantiscono e moltiplicano il panorama dell'informazione dei canali di trasmissione le raccolte di dati attraverso la memorizzazione di magazzini immagazzinato si oppone l'elaborazione
Questo dimostra che non sono ancora dottore evidentemente come qualcosa e l'elaborazione di software le autostrade di cavi a fibra ottica che porteranno sullo schermo domestico tutto ciò che l'utente desidera
Le tessere magnetiche che permetteranno al cittadino un collegamento diretto con l'amministrazione locale nazionale sono gli elementi della democrazia elettronica che ci apprestiamo a vivere
Proprio per evitare che il possesso il controllo e lo soli Gattico dei new media produca delle forme perverse di Tecnopolis etica populismo e demagogia
Non può lasciarsi tutto alla spontaneità del mercato o alla buona fede dei governi i cittadini sono chiamati a conoscere interpretare e disporre di questi strumenti talvolta sofisticati per trasformarle in risorse di partecipazione e per intervenire nei processi di decisione e di progettazione
Diventa centrale la questione relativa alla salvaguardia anche giuridica della posizione del cittadino rispetto a chi usando il mezzo di comunicazione diventa depositario di un potere di manipolazione dell'informazione e del destinatario
Il diritto all'informazione non è previsto espressamente dalla nostra costituzione ma su questo avremo modo probabilmente Dini
Riflettere più approfonditamente
Ci sembra però che possano affermarsi seguendo una linea interpretativa autorevole che ogni attività di poteri pubblici o privati che impedisca di acquisire le informazioni inutili per l'esercizio delle libertà e per la LIPU per l'applicazione dei principi fondamentali contrasta con i principi ai valori costituzionali
Inoltre se si riconosce che l'informazione instaura un una correlazione intersoggettiva
Se si riconosce cioè che proprio in questo campo si svolge si realizza quella dimensione della reciprocità che il tema di questo congresso
Bisogna ammettere che l'articolo ventuno della Costituzione implica accanto all'interesse di chi trasmette il messaggio anche quello di chi lo ricerca
Tuttavia non può essere utile per fugare dubbi e per indicare alcuni temi rilevanti
Una integrazione del dettato costituzionale che contempli per esempio la garanzia del pluralismo nei sistemi informativi il divieto di concentrazione
La pubblicità di proprietà e finanziamenti il rilievo di un servizio pubblico in modi di esercizio dell'informazione pubblica e privata la disciplina del diritto di verifica e l'estensione del diritto di accesso
La tutela della riservatezza
In tal senso vanno salutati con attenzione e favore i tentativi di mobilitazione come quello appunto per la riforma della legge Mammì
Proprio nella Resistenza e nell'azione culturale risiede la chiave della coscienti Zazie una capillare dei cittadini
Certo non si può prescindere come abbiamo visto con riguardo all'arretratezza culturale del giornalismo italiano
Dalla riscoperta di un problema di deontologia professionale che riguarda ormai tutti gli operatori del settore dal giornalista al perito informatico
Ma anche per questo occorre una nuova coscienza civile diffusa
Infatti non possiamo attenderci soltanto dal progresso tecnologico uno sviluppo della democrazia
Esistono i rischi di un sovraccarico informativo che provochi difficoltà di selezione da parte dei soggetti di una frattura dei modi tradizionali della socializzazione unita ad una artificializzazione dell'esperienza
Di una dipendenza cognitiva da un mondo di informazione sempre più virtuale autoreferenziale ed autoritario
Del moltiplicarsi ditele Mathieu distanti dei cittadini
Viceversa l'elaborazione di una capacità di lettura critica e la lotta per garantire il pluralismo i diritti di repliche di accesso e l'autonomia del cittadino possono liberare energie creative e migliorare la qualità del sistema democratico
Una sala che possiamo indicare fin da adesso consiste nella promozione del principio per cui l'informazione costituisce un pubblico servizio alla collettività indipendentemente dal carattere pubblico privato della proprietà dei mezzi di comunicazione
Socio si basa il diritto ad un'autonomia professionale dei giornalisti delle redazioni
In quanto pubblico servizio la cui finalità è quella di mettere i cittadini nelle condizioni di partecipare in modo informato alla vita democratica
E di vigilare con attenzione sul governo e su altre importanti istituzioni pubbliche e private
L'informazione tutta e tenuta quindi appunto a garantire imparzialità equilibrio e completezza
Grazie
Quindi approfondiamo adesso questi
Argomenti appena
Accennati con l'aiuto dei due ospite punto di di questa sera la professoressa Graziella più nulla che insegna Sociologia delle comunicazioni di massa nell'Università di Catania
è il professor Corasaniti che insegni invece diritto dei mezzi di comunicazione di massa alla LUISS di Roma
Ci dispiace appunto per l'assenza del professor Pietro Prini che purtroppo punto non è potuto essere qui questa sera lascia la parola alla professoressa prima
Grazie
Ma Vittorio fare una ha toccato tanti temi di tale spessore di tale rilevanza credo che non sarà possibile approfondirli tutti e forse neanche riprenderli tutti questa sera
Io mi dimetterò alcune riflessioni personali
E credo inevitabilmente anche sulle ultime vicende che il nostro paese sta vivendo perché proprio da queste vicende
Si trae lo spunto per parlare con forza per parlare di nuovo con forza del tema degli effetti dei mass media della tv in particolare
Sembra tornato di moda dopo molto tempo in cui era stato relativamente marginale il paradigma dell'onnipotenza dei media o per lo meno di una loro potenza smisurata
Ed è proprio l'Italia
Comma il terremoto politico che l'ha caratterizzata e con le anomalie e le accelerazioni che hanno contraddistinto quest'ultimo periodo
A essere sotto i riflettori dell'intera comunità internazionale
E in tutto il mondo rispetto a noi riemergono antichi timori
Riemerge una specie di sentimentali dei giardini
Rispetta momenti della nostra storia che hanno angosciato il sistema internazionale
Ho letto titoli di questo genere colpo di Stato mediatico
Video che Grazia
E non li ho letti sulla stampa di una sinistra italiana sconfitta ma solo in titoli della stampa estera anche più accreditata
è di oggi la notizia pubblicata dalla Repubblica ad altri giornali che il governo tedesco sta cercando di prendere provvedimenti per evitare che in Germania si possa riprodurre un fenomeno come a quello come quello a cui abbiamo assistito qua
Devo dire però che è un caso limite e certamente fine farà discutere in questi termini preoccupati
Ma non è il primo
Io ne approfitta per tagli a me sta cosa che a queste
Possiamo
Dicevo che non è il primo perché in riferimento in riferimento a un terremoto politico che sconvolse nell'ottantanove i Paesi dell'Est europeo non voglio instaurare nessun paragone per carità voglio soltanto notare un fatto che già a quel proposito
Molti osservatori parlarono di Prime Time Revolution
Intendendo cioè sottolineare il ruolo di assoluto rilievo che i mass media avevano avuto nella conduzione delle vicende post Gorbaciov chiamiamole così non tanto e non soltanto a descrivere o a interpretare gli eventi
Ma addirittura determinarlo dei cioè a indirizzare nel senso della direzione che è ben diverso da quell'opera di mediazione di controllo a cui si riferiva poco fa Vittorio ferma
E si parlava anche della guerra del Golfo come della prima guerra via etere
Cioè della prima guerra che era combattuta in realtà in sostanza con armi che non c'entravano niente con quelle che stavano agendo nei luoghi reali dello scontro cioè lo scontro era altrove
Ora sono tre esempi assolutamente divaricati diversi questo lo capisco mi servano soltanto per indicare che episodi spunti di questo genere prese delle diverse realtà
Della scena politica internazionale
Hanno contribuito a indirizzare di nuovo la ricerca sociale verso una attenzione agli effetti dei media che non era mai stata così pervicace non era mai stata così profonda come ora
E che come è sempre accaduto ma ora più che mai tende a oscillare tra due estremi cioè da un lato una grande pericolosità attribuita appunto i mezzi di informazione dall'altra la tentazione di dire ma non sono irrilevanti
Io penso che siano tutte e due atteggiamenti esasperati se radicalizzato e così e che portino tutte e due alla medesima impasse cioè non fare niente
Perché o siamo di fronte a un avversario troppo potente un monologo troppo gigantesco e allora l'impotenza ci prende al punto da paralizzarci
Oppure pensiamo che tutto questo abbia poca importanza che altri siano i problemi veri che non conta l'immagine ma la sostanza che l'occupazione il vero problema non la televisione eccetera eccetera
E allora ci lasciamo scavalcare gli avvenimenti in un momento in cui l'accelerazione tale che il ritardo può essere addirittura fatale come
Si verifica spesso su queste scene
Ho parlato inizialmente di questo problema degli effetti dei media perché secondo me l'atteggiamento che noi prendiamo di fronte a ciò che riteniamo essere agli effetti dei media condizione anche potentemente cieco noi pensiamo sia un ruolo dei media stessi
Ciò che pensiamo noi cittadini ciò che pensano gli addetti ai lavori i giornalisti gli opinion leaders i politici i legislatori e così via
C'è da pensar dicevo il cittadino il cittadino utente
Ecco una preoccupazione che io ho e che mi pare che possa essere suffragata dal parecchi elementi è che la figura del cittadino sta cominciando a diventare sempre più simile
Fino al punto da appiattirci si sopra
Non soltanto a quella del telespettatore e già la coincidenza è un po'diciamo atipica anomala comunque presenta dei gradi di rischio ma sta cominciando ad appiattirsi è sempre di più su quella del consumatore
Cittadino telespettatore consumatore finiscono essere quasi spettri dello stesso tanta fantasmi della stessa persona Spectre ombre della stessa persona sono tre cose che assumono gli stessi contorni gli stessi profili
Sono uguali soggetti
E purtroppo non sono soltanto uguali i soggetti destinatari ma sono uguali soggetti emittenti
Perché Berlusconi non è soltanto il proprietario d'un grosso intero dell'informazione è anche il padrone delle maggiori reti distributive di merci che esistono in questo Paese
Sono uguali le tecniche e gli strumenti perché coloro che agiscono sulla scena politica come mediatori di comunicazione
Sono anche coloro che vendono merci e vendono posti fondi di investimento
E addirittura tendono a tessere sportive e addirittura vendono sogni di tipo calcistico quindi delle reti che vanno paurosamente a coincidere
Sono uguali o sostanzialmente simili i meccanismi psicologici che si mettono in atto
C'è tutto un quadro in cui c'è questa
Questa immagine che mi viene davanti agli occhi del cittadino che aggredito in quanto consumatore non in quanto membro di una comunità democratica
Perché questo possa cadere però di nuovo vorrei sottolineare che nel campo dei mass media è importante ma non è sufficiente
Le ragioni non credo che vadano possono essere rintracciate soltanto sulle informazione o soltanto sulla
Sulla informazione televisiva
Intanto si può instaurare un processo di questa natura quando ci sia già un grande vuoto politico istituzionale
Cioè quando ci sia già una ma uno spazio vuoto che qualcosa debba andare a riempire cioè quando quel cittadino partecipe di una vita collettiva e di una della vita di una comunità
Si è già paurosamente espropriato di luoghi dove esercitare questo suo diritto dovere
Di luoghi e di fonti di aggregazione e di identità
Mi ricordo una bustina di Minerva di tanto tempo fa voi sapete che Umberto Eco tiene una rubrica sull'Espresso che s'intitola così in cui è quella ne imitava ma già dieci anni fa
Il fatto che vengano sempre meno ai giovani dei luoghi di associazionismo voi forse siete una delle poche eccezioni felici delle aree felice in questo Paese per questo vengo così volentieri
Dei luoghi dove i giovani possano contemporaneamente trovare momenti di socialità di evasione di svago di gioco momenti di riflessione e di discussione
Lo diceva la sinistra dovrebbe ricordarsi la lezione di don Bosco io credo che sia una cosa profondamente vera e che in questi anni si sia andato tragicamente perdendo un altro vuoto riempito da qualcosa
Terzo elemento che non dipende dai media ma che i media amplificano
E la domanda di leadership la ricerca di leader la ricerca di carisma quando vengono a mancare valore identità forti
Io credo che in questo periodo questa ricerca di leader e di carisma se sia esasperata fino ad assumere lo dicevamo prima passa io esagero ma non lo so degli elementi di provvidenziali istmo si aspetta l'uomo della provvidenza
Ultimo punto a proposito di quanto non costituisce soltanto sui mass media la scena della nostra recente vicenda
In adeguatezza degli avversari
Sul campo delicato dell'immaginario
Ma io direi di più e di di qualcosa di diverso deficit di immaginazione non so se avete letto un libro molto bello di Luisa Passerini intitolato vedi caso come torna Mussolini immaginario pubblicato da Laterza nel novantuno quindi un anno non sospetta
Era trasteverini distingue fra immaginario e immaginazione
L'immaginazione lei dice lo leggo è la facoltà creativa di mettere all'opera la soggettività nel cambiamento della realtà e nelle sue rappresentazioni
Cioè qualcosa dove soggetto interviene con forza dove esprime elementi creativi e dove si misura con la realtà per cambiarla
L'immaginario la definizione di Lacan
è un campo di immagini fisse di linguaggi stereotipi come corredo biologico trasmesso di generazione in generazione a cui si fa ricorso in situazioni di crisi d'identità collettive
Io penso che in questo tipo di campagna elettorale in questo tipo di insistenza televisiva in questo tipo di proposta politica in questo tipo di slogan utilizzati
Si sia fatto un grandissimo riferimento a ciò che viene definito così come immaginario stereotipo
E che non si sia riusciti a contrapporgli una sufficiente immaginazione creativa invece non un immaginario alternativo che non sarebbe stato un granché in più
E credo che siamo riusciti a contrapporre a questo immaginario stereotipo soltanto un sì ma
Quello che io chiamo stima cioè
Hai detto una cosa gli dice Hai ragione però credo che in politica sia devastante
Perché significa semplicemente accettare
Ciò che è l'altro o gli altri hanno dato come definizione come cornice del quadro e lavorare soltanto su temi di risposta
I media hanno agito proprio su questi elementi di inclusione esclusione accettando una sola
Delle possibilità in campo non tanto come faziosità o come schieramento che
Diciamo dal punto di vista della del pluralismo televisivo sarebbe stato sì insopportabile ma in qualche maniera veniva identificato come faziose quindi rifiutato da un destinatario il più delle volte abbastanza smarcato per rendersene conto
Quello che a me pare in qualche maniera più profondo ma più determinante
è stato che abbiano agito accettando tutti e coralmente chi lei discuteva pro chi ne discuteva contro tutti il campo di definizione dei problemi come da una parte sola veniva impostato e l'altra parte non in grado di controbattere definendo altri problemi altre priorità l'ordine del giorno veniva scritto fuori dei media o per lo meno soltanto in quei media che erano in partenza coerenti con quell'ordine del giorno
E senza che si potesse o si trovasse in una strada un canale per parlare d'altro bisogna parlare di quelli pensate che oggi stiamo parlando tutti della riscrittura del Trattato di Osimo ditemi voi se era una cosa anche solo possibile immaginarsi alla quindici giorni fa
Il il quadro l'ordine del giorno viene suggerito perché il ruolo dei media a volo d'informazione nel nostro tempo è proprio quello di includere o escludere non solo soggetti come ne siamo abituati a vedere a dire non solo sistemi d'azione luoghi sì il palazzo Nola piazza si la macroeconomia no la micro economia o cose del genere
Il
L'inclusione esclusione è un'inclusione esclusione di linguaggi c'è stato qual un due anni fa un bellissimo convegno a Firenze su questi temi dove Ingrao notava per esempio una cosa
Le modalità escluse dal linguaggio dei media il monologo interiore l'autoanalisi la poesia
Il il linguaggio del dubbio di fronte al linguaggio della sicurezza in televisione paga chi è sicuro
Lo slogan funzionasse netto sei di cotone in costi o no è il meccanismo scusate mi è il meccanismo anche dell'uninominale è il meccanismo anche referendario si può soltanto dire un sì o un no sono meccanismi assediati
Che i media hanno imposto non tanto perché hanno privilegiato certi soggetti o perché hanno privilegiato certe posizioni politico ideologiche nata che hanno privilegiato modalità di linguaggio
E voi sapete che non si può parlare non di classificazioni di persuasione politica se non si costruiscono con categorie linguistiche simbolica
Si è parlato a lungo di un'egemonia culturale della sinistra in questo Paese dove dove non è mai stata al potere e in questi mass media dove non ha mai posseduto reti importanti o giornali a diffusione nazionale significativa
Ora è possibile invece il rischio di un'egemonia del tutto ribaltata che invece si impone con forme di potere a tutto campo
Che partono proprio scusate vado un po'veloce perché mi sono accorta che già passato il mio quarto d'ora ma volevo dire altre cose
Non a caso partono dai luoghi del controllo
Il prima terra diceva che la stampa l'informazione dovrebbe svolgere un ruolo di mediazione in effetti la mediazione sociale indispensabile
Io penso però che prima di ogni altra cosa siano andate per esercitare controllo sui luoghi e sui personaggi del potere
Così come è nata per esercitare controllo sui luoghi e sui personaggi del potere la magistratura
Ora io non credo che sia un caso e terme ragione di forte allarme il fatto che i primi due luoghi che vengono attaccati in questo Paese in questo momento sono la magistratura l'informazione
Cioè i luoghi dove si può esercitare controllo
E vengono tutti e due invitati con un verbo che ritengo allarmanti appunto scusate se insisto sulla parola sono preoccupata vengo in tutte e due invitati a armonizzarsi
Armonizzarsi è un verbo Gentile l'armonia è una cosa che ci piace armonizzarsi a che cosa al mutato quadro politico della maggioranza armonizzarsi cioè
Di un controllo che non controlla più a questo punto se armonia deve essere i primi segnali dicevo non sono rassicuranti
E ha ragione interna ancora quando dice qui allora in questione la deontologia professionale quasi gioca a livello di autonomia delle redazioni dentro della redazione dei singoli personaggi ora come reggerà questa professione mal ferma
Che in questo Paese ha esercitato bisogna dirlo negli ultimi due anni perlomeno una certa autonomia del potere ma aspettato esercitarla quando ha visto che il potere che ha già crollato per conto suo
E che dopo decenni di informazione subalterna invece era caratterizzata io credo
Da una mentalità e da una professionalità abbastanza sintonizzate ad armonizzarsi al Palazzo qualunque palazzo purtroppo
Ed è infatti sotto gli occhi di tutti come esistano segnali non solo dentro la Fininvest ma anche dentro la RAI e anche dentro la grande stampa
Nazionale che cerchi né in qualche modo di riaccreditare o di rivitalizzare o di recuperare si dice riciclare professionalità che avevano avuto destini materni dal solo punto di vista professionale
Ora l'opinione pubblica
Noi
Siamo abbastanza attrezzati per esercitare una vigilanza attiva su questi temi
Abbiamo delle sede dei luoghi dei canali degli strumenti per esercitare un'attenzione che abbia la possibilità di voce e non soltanto di mugugno sulla scena politica così complessa
Sono stati chiamati
Comitati per la difesa della Costituzione quelli che stanno nascendo a difendere quella Costituzione di cui vogliamo parlare questa sera queste riferito nell'introduzione fare lei che sembra dover essere smontata di qui a poco
Ora io spero che i comitati per la difesa della Costituzione si occupino anche della libertà di stampa
E non soltanto anche se è importante dal punto di vista della forma democratica della convivenza ed è il controllo effettivo sulla trasparenza del potere
Anche dal punto di vista dei media come terreno di sviluppo economico e come luogo convergenza di forti interessi finanziari
Non dimentichiamo che questo è il settore in cui si prevede non so se sbaglio ma così ho letto in cui si prevede la maggiore crescita economica dei prossimi decenni
Ma sono i settori che hanno un fortissimo bisogno di intervento pubblico e di governo pubblico parlava prima
Ancora a terra
Della cosiddette io non amo chiamarla così democrazia elettronica secondo me non è democrazia quella per questi Picciano bottoni in ogni caso chiamiamole democrazia elettronica
Chiamiamola forse meglio Società cablata future interattivo chiamatela come volete questa commistione
Di
Connettività universale e disservizi all'individuo molteplicità dei servizi offerti frammentazione dei media tradizionali apertura di nuovi spazi
Terra la il video domestico che diventa interconnesso con il telefono e con il computer
Ora questo futuro interattivo che si prospetta nel giro di dieci anni sarà attiva e presente in Europa attiva e presente in Italia dove gli interessi nelle telecomunicazioni hanno un nome e un cognome ben preciso
Ora questo tipo di impulso a questo settore ha bisogno non solo di grossi interventi finanziari no della volontà politica determinata e chiara e di un governo che sia del tutto come dire coerente con questo quadro è anche questo un pericolo anche questo mi pare un segnale che non va sottovalutato e su cui ritengo che l'opinione pubblica dovrebbe essere più allertata perché questo futuro interattivo può essere un enorme allargamento di possibilità per gli individui
E di crescita per la collettività ma può essere anche un grande pericolo accentuazione di realtà virtuali sempre maggiore butto lì in
In ordine sparso sempre maggiore differenze fra chi auspichino una dipenderà da chi lo gestisce ma soprattutto da chi lo imposta e da chi lo controlla e quindi rende questo ancora più urgente il tema delle pari opportunità e del controllo democratico
Anche questi saranno a fare degli imprenditori dei politici che si regge stirando per conto loro con le grandi fusione delle società come stanno facendo adesso e la gente pochissimo ne parla oppure saranno questioni che vedranno un coinvolgimento degli utenti
Saranno possibile almeno le condizioni
Di un allargamento del pluralismo oppure all'oligopolio delle risorse continuerà a corrispondere un oligopolio dei mezzi e quindi un oligopolio dei linguaggi e quindi un appiattimento tutto sul linguaggio della merce su quello soltanto
Lo vorrà fare questo allargamento questa maggioranza e sarà un compito solo del Parlamento anche del Paese sarà un compito solo della maggioranza o anche di tutte le forze civili interessata a questo processo
Di nuovo ai cittadini hanno un larghissimo terreno di discussione di approfondimento ma in questo momento io temo uno scarsissimo luogo dove esercitare questa voglia di riflettere di intervenire
Ora qualsiasi luogo quindi è benemerito
Ma le istanze organizzate vecchie e nuove io credo che esistono nel Paese che ancora dimostra una vitalità pari alla vostra devono essere assolutamente consapevoli di questo per potere come dire allarga il proprio raggio d'azione
Vi ringrazio e spero che ci sarà un dibattito
Ringraziamo la professoressa Priula e proprio a proposito di dibattito vi ricordo che sempre possibile prenotare delle degli interventi chiedendo appunto l'apposito foglietto che ha in questo momento Cecilia
Passiamo adesso la parola al difensore Corasaniti
Allora
Io vorrei proporvi sia pure da un angolo visuale un po'diverso quanto meno
In ragione della diversa
Specialità di studi rispetto a quello che abbiamo ancora sentito
Alcune riflessioni sulle regole dell'informazione
Con una premessa che
Probabilmente per l'impostazione mentale probabilmente per l'abitudine non arriverò a conclusioni dissimili dalla precedente relatrice sia pure partendo da una prospettiva differente
Una premessa è che
Mi sembra doverosa
E bisogna riflettere suo reale significato del termine cultura liberale
Perché c'è libertà
Anche al di fuori dei Paoli
E la libertà vera
Scarsamente avuto poli d'attrazione o poli magnetici
Vorrei dirvi che la cultura liberale vera e cultura del dissenso
E cultura del diritto ed è cultura che crea nuovi diritti
E cultura che non nega mai situazione di diritto
E cultura soprattutto di apertura sociale
Che
Riconosce come primo aspetto
Il primato dello stato di diritto
Dove le regole non sono le regole della forza ma sono le regole della ragione che sono soprattutto elaborazione di un consenso trasparente e che non viene dall'alto
Ma viene dal basso
E soprattutto cultura dei principi contro la cultura dei principi questa è la vera cultura liberale
E ora
Da queste premesse vorrei cercare di dimostrarvi come
La libertà
Di informazione
E riveste
L'aspetto
Di un valore essenziale in ogni democrazia moderno
Perché libertà di informare non significa garanzia per il singolo di dire tutto ciò che può
Garanzia per il singolo di esprimersi come meglio crede e questa è semplicemente una descrizione del tutto inutile ovvia
Libertà di informare significa ricercare liberamente
Significa diffondere idee ed opinioni liberamente libertà di criticare
E significa anche assumersi responsabilità
Della comunicazione
Riconoscere i suoi affetti
Rispettare la persona o le persone e che si raggiungono e si coinvolgono nella comunicazione
Libertà di informare significa perciò accettare di essere criticati e non essere semplicemente disponibile critica io assicurare a chiunque a tutti gli interlocutori le condizioni per replicare per informare il nuovo
Insomma l'informazione eh in ogni democrazia il presupposto di ogni possibile libertà CPT
Ed è concepita come un vero e proprio diritto sociale nei confronti di tutte le strutture che gestiscono il potere siano rese pubbliche siano esse private
Quali sono le norme costituzionali che ci interessano
Fare l'ha citato l'articolo ventuno della Costituzione ha detto giustamente non è previsto esplicitamente il diritto
All'informazione
Però attenzione siamo sicuri che da quest'articolo ventuno
E noi
Ricaviamo semplicemente una dichiarazione di principio del tutto inutile
Mi soffermerò poi su altre norme
Della Costituzione ancora più chiare ancora più esplicito alle quali si si ricava indubbiamente l'esistenza di una situazione giuridica però l'articolo ventuno della Costituzione
Dice
Che ciascuno chiunque le fra l'altro la norma fa riferimento a chiunque
Non a qualsiasi cittadino
Ma a qualunque soggetto di qualsiasi nazionalità ospitato nel nostro territorio
Ha diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero nessuno ha mai
Riflettuto forse a sufficienza su questa dei più liberamente
Cosa vuol dire liberamente
è un qualcosa che si tralascia ma se ci riflettiamo significa senza temere ritorsioni
Senza soggezione nei confronti di poteri pubblici e di poteri privati questo significa liberamente
La vera libertà
La possibilità di esprimersi senza paura
E questo significa che nell'articolo ventuno c'è già in parte un primo al Forte riconoscermi
Ma se poi andiamo a vedere bene l'articolo ventuno c'era già un quinto comma abbastanza significativo
Perché mai il costituente doveva preoccuparsi di fissare il principio che la stampa e allora si riferiva all'unico mezzo di comunicazione di massa all'epoca prevalente poteva essere soggetta a leggi che ne rendessero palesi i mezzi di finanziamento perché mai perché evidentemente nel mezzo di finanziamento nel modo in cui la stampa e post come bene economico
Si intravedeva la sua stessa debolezza la possibilità di condizionamento
E allora si fissava il principio della trasparenza della possibilità cioè che i soggetti coinvolti nell'informazione
Più utenti i lettori potessero perlomeno ricostruire quella tendenza potessero verificare fino a che punto
Una linea informativa
Sia o meno coerente o invece società a pressioni di tipo economico perfettamente leciti ma trasparenti ecco il principio fondamentale che la Costituzione cita ce ne dà due cita il principio del pluralismo ceda il principio della trasparenza
Ed ecco come si costruisce diritto l'informazione
Come parità di condizioni fra i soggetti che intendono esprimersi con un mezzo di comunicazione
Come ricostruzione del rapporto economico che consente alla fonte informativa ti sopravvivere nel mercato
Ci teniamo conto anche vi dicevo che qui entrano in gioco anche altri valori costituzionali
Sull'articolo quarantuno non sto a ricordare a voi come la costituzione economica
Per quel poco che ancora reggerà
Sì è molto chiare nel prevedere la funzione sociale della proprietà che peraltro e un principio che storicamente si deve alla dottrina della Chiesa
Sia molto chiara nel prevedere che qualsiasi attività economica l'articolo quarantuno pubblico-privata
Detta avere un compito fondamentale
Che è quello e di essere utile socialmente
E di promuovere la partecipazione fra i cittadini e soprattutto di non svolgersi
In contrasto con la persona umana nella sua dignità e nella sua sicurezza
Questi sono principi costituzionali
E sono principi costituzionali altrettanto forti quelli posti dagli articoli due degli atti e dall'articolo tre capoverso della nostra Carta
Nel punto in cui si riconoscono i diritti fondamentali non solo i singoli individui ma alle formazioni sociali cui spetta il compito di sviluppare la personalità del singolo e nelle quali il singolo si riconosce
Sono principi fondamentali quelli che impongono alla Repubblica cioè alla istituzione nella sua unitarietà
Centrale e locale un compito fondamentale
Che è quello di rimuovere gli ostacoli obiettivi posti alla pari dignità e alla pari partecipazione di tutti i cittadini alla gestione economica e sociale del Paese
Ecco come diritto all'informazione
E presente
Trasversalmente nelle norme costituzionali
Ma vi è di più
Torno un attimo a un principio fondamentale del buon governo
Quello che certamente tutti conoscete
Conoscere per deliberare principio attribuito a
In altri ebbene cos'altro significa questo principio sennonché vanno accettati in primo luogo i valori della tolleranza e del confronto
Del dialogo come realizzazione di ogni competizione anche economiche
Come occasione di arricchimento della propria esperienza e conoscenza e come metodo che deve improntare qualsiasi azione pubblica e privata
Questo ricorda il buongoverno no
Non è buon governo la cultura dell'espansione societaria
Non è il buon governo la cultura dell'influenza dominante del controllo queste sono terminologie
La società per azioni
Ma certamente contraddicono i principi di fondo della cultura liberale
E nella garanzia della libertà nel riconoscimento della difesa dei diritti sociali quindi
Che le formazioni vive e si sviluppa
Nei mezzi di comunicazione tradizionale
Ma anche nei nuovi mezzi di comunicazione informatica e telematiche
E occorre a mio parere e sviluppare come suggeriva Stefano Rodotà
Una comunicazione orizzontale questo senso una comunicazione che favorisse
Una più pronta organizzazione interconnessione fra più cittadini con pari dignità e non fa un unico soggetto emittente e più soggetti sottoposti riceve che coinvolga perciò è sia di stimolo ad una sempre maggiore di efficace partecipazione e solidarietà sociale
Una comunicazione quindi aperti
E attenta socialmente non basata sui sondaggi fatti raccomando schiacciando il bottone
Rivolta agli altri nel rispetto degli altri anzi rivolta direi alla riscoperta dei valori che accomunano o possono accomunare gli uomini anziché esaltare tutto ciò che è pura semplice immagine che apparenza che in realtà virtuale o il mito
E direi che qui gli aspetti
Che rileviamo dalla comunicazione soprattutto stampate audiovisiva
Sono a dir poco preoccupante
C'è un ritorno al Simbolismo
All'eccesso di sintesi
A una terminologia spesso forte che prende le mosse dai termini sportivi voglio dire in un dibattito vi è una persona che non ha un'idea uguale alle altre
E allora si dice attacca ah non deceduto si dice ha un'opinione diversa addirittura riflettendo un qualsiasi dibattito si richiama spesso l'immagine della partita
Uno a zero due a zero ex
La scesa in campo di qualcuno è è una discesa in in un campo di questo genere in un campo sportivo dove ci sono le bandiere dove non si sa bene che funzione abbia l'arbitro ma certamente è un campo mediale campo dove la gente non altro ruolo che quello degli spettatori
Delle partite televisive che sono Massa non distinguiamo le persone ogni tanto vediamo qualche striscione vediamo pateticamente come in quelle trasmissioni e che qualcuno innalza cartelli con messaggi personali qua sia esaltare la sua professionalità la sua esperienza in questo modo ingenuo quanto infantile ma
Fa parte di una massa informe
E allora
Come superare questo questo schematismo come superare questo richiamo al facci sognare che a me ricorda
Lo slogan ma più che uno slogan il credito alla squadra di calcio all'attaccante quando entra in campo in area di rigore da solo
E attraverso le regole giuridiche
Attraverso regole giuridiche che deriva nessuno attuazione di questi principi costituzionali
E attraverso due binari il binario normativo attraverso una legge
è una legge che assicuri a tutti le condizioni di pari libertà di pari opportunità di informazione e di costituzione imprese d'informazione
E attraverso regole deontologiche perché le operazioni concertative sarebbero assolutamente inutili se in un paese funzionassero le regole deontologiche
Se i giornalisti non si lasciassero intimorire o se non avessero poi particolare tendenza
Trovarsi in una posizione sia pure psicologica di soggezione
E questo è un punto sul quale a mio parere bisognerà riflettere
Anche perché non è detto che in una democrazia ma per moderna non si possa concepire anche una deontologia per l'impresa
E qui l'unico suo l'unico paese al mondo in cui manca un'etica dell'impresa un'etica dei rapporti economici indipendentemente dalla vicenda
Politica recente i nostri
E etica dell'impresa e coinvolge attenzione ai problemi della persona umana attenzione ai rapporti
Che intercorrono all'interno di una struttura economica
Ed ecco che riemergono
Le idee guida della trasparenza e del pluralismo
Non che manchino le regole io potrei stare qui ancora un'ora raccontarvi tutte le regole esistenti ma insomma giustamente non c'è la legge sulla stampa legge sull'editoria la legge Mammì ma sono tutte regole formali sono regole che non prevedono altro che beve ginestre e garanti paludati come quello che va fatto il messaggio poco fa
E ma tutto in questo Paese è possibile meno che mantenere un regime di questo genere altrettanto ridicolo è risibile rispetto a quello che paventiamo
Cioè uno stato del tutto inerte uno Stato che manda messaggi ma non è presente uno Stato non visibile non presente
E lo sentiamo soprattutto nel Meridione quanto sia importante avere uno stato sul campo presente che si sacrifica
Che è disposto a morire pur di difendere un principio e dei miei colleghi non ha fatto
Oggi capire i mezzi di comunicazione e comprendere le ragioni e le capacità di sviluppo non solo del mercato ma del processo culturale di informazione
E anche sforzarsi per costruire una professionalità nuova
Non solo per gli operatori ma anche per gli utenti dei mezzi di comunicazione per far saltare questo rapporto di passività sul quale si fonda questa costruzione che è facile condanna
Perché ogni rapporto di comunicazione non sia vissuto su un piano di inferiorità o di sudditanza ma come rapporto attivo di stimolo di consapevolezza della propria coscienza e soprattutto della propria libertà ti ringrazio
Sì allora ringraziamo anche il professor Corasaniti niente nel suo intervento
Bile chiamo un altro messaggio arrivato che
Alla faccia presente che abbiamo rinunciato
Tranne che proprio il vostro mortorio in un cimitero impegno degli spazi vuoti
A leggere dei messaggi che ritenevano abbastanza importanti anche perché avevano molti contenuti erano quelli dei sindacati li troverete esposti domani ne consigliamo le letture perché ci sembrano importanti le riflessioni che ritrovavamo contenute
Leggiamo solo questo perché di una micro che anche un ruolo istituzionale attinente alla serata
Carissimi amici li conosco per intero non è che sia già stato in cucina lei complesso percorso che avviati e proseguite a Pavia l'approccio che sono una nuova partenza
E ormai centenaria
Lei ricorda e nella preghiera dei cipressi desidero dirvi di una sintonia in una vicinanza che è soprattutto gratitudine infinita per la Fuci la sua originale funzioni nella Chiesa e nella società
Sempre con l'irrinunciabile in mezzo universitaria
Davvero buon lavoro e abbracci fraterni Nuccio Fava diretta delle tribune dell'accesso e servizi parlamentari
Bene allora iniziamo velocemente il dibattito ovviamente con la preghiera di essere brevi anche nelle domande
Iniziamo con Emanuele Pasqualini del gruppo di Lucca
Si prepara Carlo Comincini
Allora
Duetto
L'istituto ha fatto piacere questa definizione di definizione concerto di cultura liberale
Qualche serio imputavo più l'attenzione suprema della limitazione del potere più che sul sulla creazione dei diritti sulle sulla tutela dei diritti
Al all'interno di questo quadro da questi due presupposti cultura liberale come centro della limitazione del potere quelli come forma di controllo del potere
E dall'altra sulla attuale suddivisione dei poteri che si sta definendolo il più esecutivo legislativo giudiziario ma
Politico economico informativo
Peter iter di questi due elementi un programma la domanda è stata già risposto al pongo la seconda
E quello del rapporto fra pubblico e privato
In cui rientra poi il problema se
Di tutto il dibattito che vi è stato fra la possibilità durato introduce professionale del giornalismo
O quella di un suo necessario schieramento volevo la famosa opinione di Ferrara sulla necessità di un'opinione di parte di una di un giornalismo riparte
Se queste due
Definizione visto riverso nel cielo l'andare verso un tentativo di proposizione Trocino professionale che quindi porti un qualche un modo a un a un giornalismo chiamiamolo oggettivo in qualche modo corretto e l'altra perché in che posizione si pongono sempre parte del gruppo impulsi che dicevo prima rivolgere al del del pubblico e del privato e quindi dell'informazione pubblica dell'informazione privato
Carlo Comincini del gruppo di Brescia
Si prepara Simone di Varese
Dunque io volevo chiedere visto che è stato proposta una critica di quel sistematico tonico che permette solo una risposta di sì o di no
Se
Non poteva essere questa però un'alternativa migliore
A quel sistema del sia un pochino o del forse che ha legittimato poi qualifica politica diventata una partitocrazia che ha portato al crollo di tutte le istituzioni
E che in campo non politico ha portato ad un'estrema frammentazione anche invece di sposare in una specializzazione è sposata in quell'eclissi dell'universale
In quella crisi di valori che è diventata da coscienza di crisi ad assuefazione
Volevo un parere appunto punti vista sociologico
Grazie
Simone di Varese
Ho ascoltato con interesse il discorso sua apparenza e contenuti nella comunicazione prometta c'è una domanda mi chiedevo in fin dei conti se noi guardiamo anche all'esperienza degli Stati Uniti e degli altri Stati d'Europa un pochino più avanti di noi l'apparenza conta moltissimo
Certo bisogna ridare contenuti all'informazione bisogna lavorare a livello giuridico per regolarla però non accettare lo scontro dal punto di vista dell'immagine
Non accettare un certo modo di agire e di fare informazione non è un po'antistorico e anche pericoloso dal punto di vista politico
Ovvero non si corre il rischio di semplicemente dare una testimonianza
Che poi però non va a incidere nella realtà e nella così quotidianità del dell'informazione pubblica tenendo conto anche qual è il telespettatore medio italiano
Paolo Carinci della principesca
Io volevo porre questo tipo di domande
E cioè questa cioè c'è la possibilità realmente di un informazione obiettiva
Della delle notizie
In quanto purtroppo diciamo l'informazione est sempre certa maniera andata a braccetto con il potere
Il potere economico quindi credo che si possono servire due padroni
E questo dilemma che personalmente credo
Bisogna porsi cioè se servire la verità ho servito il denaro
Io penso che fosse il caso di iniziare un primo giro di risposte ricordando comunque ci sono ancora altri interventi quindi la pregherei
Sì sì sì sì
State domande difficile
Alcune addirittura
Tragiche prova da cominciò nell'ordine in cui sono state formulate
E dato che la prima si ricollega alla quarta c'è è possibile un'informazione obiettiva sostanzialmente l'hanno chiesto due persone la prima collegandola alla
Dialettica pubblico-privato nella proprietà dei mezzi televisivi
L'altra facendo un discorso ancora più ampio fra potere economico potere politico contrapposizione verità denaro
Ora credo che sia un discorso abbastanza
Banale dire che l'obiettività non esiste
E dire che qualsiasi discorso da chiunque venga e angolato
Che non esiste una verità unica per tutti con la V maiuscola ma che esistano tante verità quanti sono gli occhi di coloro che guardano alla realtà
Influenzati dalle proprie esperienze biografiche delle proprie scelte dai propri orizzonti era i propri gusti sensazioni emozioni fedi individuali questo credo che sia abbastanza evidente
E io credo che non sia neanche giusto che un giornalista Stitt da si nasconda dietro il dito dell'obiettività cioè cerchi a ogni piè sospinto di snaturare se spesso rendendo asettica l'informazione oppure di vendere la propria informazione come l'unico obiettivo è corretta e non credo che stamane ora è un'altra cosa
Non do ragione Ferrara intendiamoci non mi piace il giornalismo di Ferrara
Così come non mi piace mi fa paura il discorso di Marco Pannella che dopo avere pianto per trent'anni che non era rappresentato in televisione ora che imperversa in tutte le televisioni sostiene la faziosità di Stato cioè dice che la faziosità deve diventare
Ah ecco vedi era la norma dei comportamenti informativi perché vitale perché è ricca perché vitalistica
Non credo questa esasperazione sono convinta però che chi informa come me quando faccio lezione come chiunque parli con un'altra persona si debba dichiarare io vi dico queste cose perché io sono così
Io vi dico queste cose perché o questa convinzione perché ho questa biografia perché questa esperienza perché ho questo scopo
Ecco però quando si dice onestà correttezza e pluralismo si chiede intanto un minimo comun denominatore di avere fonti chiare sicure e attendibile di verificarle
Di cercare tra le fonti una possibile pluralità di interventi di esporre
I motivi per cui ci sono certe scelte e certe fonti e non altre
E poi il pluralismo che si chiede non è al singolo individuo l'obiettività non deve dipendere dalla singola notizia dal singolo telegiornale
Quello che si chiede a un sistema televisivo Complesso è un pluralismo complessivo per cui tutti siano rappresentati e tutti abbiano possibilità di voce e non ci sia nessuno discorso di prima che non possa esprimersi
Però quello che mi pare congelato anzi raggelato in questo Paese è l'appiattimento di questi temi sull'unico campo che è quello delle forze presenti in Parlamento
Finora si è inteso pluralismo come si è inteso obiettività rispetto al fatto che dovevano essere presenti tutti dell'arco costituzionale prima adesso anche movimenta scusa ad Alleanza Nazionale
E che anche l'obiettività consisteva nel dar conto di tutte queste voci come se la realtà si esaurisse nella sua rappresentanza parlamentare come se il mondo finisse intorno al Parlamento
Quando io dicevo prima soggetti linguaggi inclusi o esclusi dice una cosa molto più complicata scusate diversa che esistono intere categorie di soggetti intere intere classi di voci intere
Categoria dei linguaggi di simboli che sono esplosi programmaticamente esclusi sia perché il verbo televisivo non li regge sia perché non serve a niente a nessuno dal punto di vista economico dal punto di vista politico richiesti si esprimano
Per la stessa ragione per cui quando si va a fare un'inchiesta su una scuola si intervista al preside e non sempre a vista gli studenti sa un possibile il quadro la gerarchia dell'informazione appiattita sulla gerarchia del potere
Sappiamo tutto di quello che hanno mangiato a pranzo l'altro ieri la Pivetti Bossi e non so chi altro che erano in tredici a tavola le aveva taglio rosa e un foulard Rino viola e hanno assalito da Sir verso le undici e mezza un cassintegrato che sa ammazzato a Torino l'altro ieri aveva quattro righe
è questo che io dico non mi interessa niente che sia vero che aveva il taglio Rino Rosano mi interessa che sia Obiettivo
Non è questo Michele Serra viola mi mi spostava niente mese il problema è che c'è tutta una serie di accadimenti sociali di aree sociali e di voci che non esistono più che non si vedono più
Questa intanto una domanda forse sono stato un po'troppo
Troppo appassionata
La mia critica sistema di cotone ecco e qui mi dichiaro è è una critica sostanzialmente a referendum sulle nominali che sono dei pochissimi italiani che ha votato no e una dei pochissimi italiani che hanno cercato di mettere in piedi comitati per il no non perché fossi affezionata al sistema di prima
Non perché fosse convinta che lotti Zara bello rubare bello e imperversare bello ma perché temevo che trovassimo un rimedio peggiore del male
C'è temevo che reduce stimo questo Paese
A una contrapposizione lunga infinita di slogan di botte frontali Kercher riducesse ma davvero il sessanta per cento dei parlamentari che hanno preso quaranta per cento dei voti e io non ritengo che questo sia democratico
Che per superare la frammentazione non è avremmo fatto ricorso alle ammucchiate
Come si è verificato in due schieramenti ciascuno dei quali conteneva tutte contrario di tutto io non sono convinta che per votare io devo continuamente trovarmi naso io avevo Bartolo cittadini del mio collegio a Roma scusate di nuovo mi dichiaro io ho avuto la sofferenza infinita
Non so non ritengo che sia nel giusto e democratico che mi si debba costringere a votare persone che io non attuale non accetto poi saranno come dire correttissimo arresti stima non discuto sulla moralità
Tardi dico solo che è lontanissimo dal mio modo di sentire di essere e di vivere la politica
Questo io non volevo e quando dico che sistema televisivo in qualche maniera eh dico tonico come l'uninominale dico che molto più coerente a questo sistema che è un sistema invece che accetti il dubbio che accetti l'incertezza che accetta il fatto della non necessita di schierarsi per forza da una parte o dall'altra che accetti
Diceva giustamente che la frammentazione
Che diventa poi io una un'eclisse dell'universale diceva anche che la contrapposizione sì o no eh sì un pochino è vero ma io credo che non ci sia soltanto da un lato il sia il no e pigiare i tasti
Referendum su tutto referendum a raffica sbornia di referendum non è tanto diversa la democrazia plebiscitaria dal referendum insistito ogni minuto
Ebbe io non credo che ci sia solo sia no da un lato sì un pochino credo che si possa essere anche il sì convinto la cosa terribile che siamo passati da un voto di appartenenza Sclero attizzato ideologico a un voto contro io non ho votato per ho votato contro
Credo non credo che sia democratico non mi piace
Un'altra cosa si presta l'apparenza e la sostanza non c'è il rischio di una testimonianza antistorica perché la società dell'immagine richiede anche apparenza
Non credo che si tratti di negare l'apparenza io sono convinto che sia utilissimo avere delle belle forme e saper parlare bene e avere delibera accattivanti e anche fa sognare
Perché non credo che si possa contrapporre al sogno che ha una sua passione è una suo fascino la sua fantasia il linguaggio ragionieristico delle cifre
Non credo che si possa contrapporre Alba Parietti Ciampi ecco non non credo che sia possibile
Però è anche vero che non si può avere soltanto il prodotto di ciò che è la società dello spettacolo tout-court la politica può accettarne in parte anche le forme se sono accattivanti ma non può ridursi a quella copiando le mimando la c'è una bella differenza fra il gestire bene una cosa di sostanza e gestire soltanto con il fumo una cosa senza sostanza
Io credo che questo convegno sia bello e ben organizzato
E credo anche che sia piacevole stare in un posto bello come questo ma se fosse solo quello dirà che convegno non va bene anche se dal dado fosse ancora più bello di questo ma non è che sono contrapposte due cose diciamo eravate al governo e convegno buono è possibile
Anch'io mi svelo quando penso insisto facci sognare io penso a Paolo Roberto Falcao forse può essere ma ecco quello è
E qui è l'unica mia rivelazione insomma non non ne faccio altre anche perché in un
Ma
Mi pare che qui il problema sia e qui rischiamo davvero di farmi passa la notte quindi insomma cercherò di essere molto sintetico e sia davvero di ripensare il concetto di rappresentatività
è un problema di diritto è un problema di riflessione di attenzione e di trasparenza sui luoghi dove avvengono le decisioni e dove si scrivono le regole
E allora bisogna richiedere a chi ci fornisce ogni giorno notizie a livello locale in una dimensione più ristretta e in una dimensione più ampia
Bisogna richiedere delle garanzie
Alcuni di voi hanno si sono chiesti se ha un senso ancora una dimensione pubblica una dimensione privata io penso di sì perché Song ruoli differenti il ruolo pubblico
A una maggiore responsabilità
A una maggiore apertura è un ruolo che riconosciuto un po'dappertutto compreso negli Stati Uniti anche negli Stati Uniti esistono televisioni e radio pubbliche questo non si dice mai ma invece sarebbe opportuno ricordare quando il privato per motivi economici non può
Per mettersi sempre una dimensione di apertura e deve pensare spesso a rientrare in termini di costi
Mi pare che si è eloquente la recentissima Polemica sull'informazione in casa Fininvest cioè una volta in crisi e sì ci si domanda se sia giusto mantenere le strutture così forti di informazione quando per il profitto bastano le trasmissioni cioè e e questo era il doppio binario perché finora i telegiornali hanno goduto dell'appoggio del traino di trasmissioni del genere pur avendo una grandissima dignità e una grande capacità informativa però certamente non avevano la stessa capacità
Di acquisire profit
Ed ecco dove si riscopre il ruolo dell'informazione pubblica paradossalmente addirittura in una struttura privata
Era bisogna richiedere al giornalista che sia pubblico o privato soprattutto umiltà io oggi riflettevo molto alle parole dette
Da monsignor Agostino credo che buona parte di voi
Ha avuto modo di sentirle nella nella messa pomeridiana la Certosa riflettevo Talarico su un'espressione di Gandhi del Mahatma Gandhi
Monsignor Agostino ha fatto riferimento l'umiltà io riflettevo su una una bellissima espressione del Mahatma Gandhi che è quella i cercatori di verità dovrebbe essere più umile della polvere
Pensate addirittura più umile della polvere che sta pertanto bisogna avere un atteggiamento veramente di grande umiltà quando si pretende di rappresentare la realtà o di ricostruire una verità e questo vale per il giornalista ma io credo valga per tutte le professioni anche per il magistrato
E poi si ha molto da dire oggi sul consociativismo è un termine spregiativo tutto e consociativo tutto è ammucchiata poi in termini ancora più grezza
E io credo che bisognerebbe riflettere e è stata estremamente chiara la posizione della Conferenza episcopale questa mattina sulle regole costituzionali e lo dico ancora una volta da laico
Perché altro è il consociativismo altro e l'autoritarismo
La altro eh il modo in cui alcune scelte vengono prese coinvolgendo
Quante più forze politiche diverse quante culture differenti possibile al fine di arrivare un nucleo comune di principi che garantiscano tutti anche chi non la pensa come noi
Altro è volere imporre le regole che piacciono di più e che sono fatte meglio perché suonano meglio o perché sono più armoniche come qualcuno diceva per non si sa bene a che cosa ha una maggioranza che dura cinque anni quindi figuriamoci ogni maggioranza eletta
Cambia la Costituzione questo è un modo di ragionare in termini veramente singolare in termini fallimentari come sono gli avvocati che si occupano di fallimenti e che dovrebbero gestire la nostra cosa pubblica
Apparenza
Io sarà insomma sarà un po'tradizionalista ma io penso alla vecchia volpe che sta davanti alla maschera di Esopo insomma cioè
è molto carina l'apparenza però dietro non c'è nulla
E e qui bisogna riflettere sui luoghi di comunicazione come dicevo stimolare occasioni di dialogo e quest'oggi è davvero rivoluzionaria questo sarà sempre di più temo rivoluzionario perché si rischia di apparire faziosi
Si rischia di apparire consociativi si rischia di apparire integralisti non so oggi e finché si rischierà in termini di definizioni sarà sempre e comunque un qualcosa di
I chili di Gabriele ma di spiacevole ma di accettabile
Cos'è l'informazione obiettiva e qui davvero non vi voglio fare sta
Riflettere o a dialogare o a sopportarmi fino alle tre di notte io non credo che si possa che erogare un'informazione obiettiva come fanno anche un po'delle leggi compresa la legge Mammì in termini di aggettivi
Imparziale obiettiva cioè non è vero non è vero che il pubblico il privato possano avere gli stessi obblighi questa è una pia illusione che solamente un errore materiale di redazione della legge Mammì ha dato luogo quello del primo articolo della legge Mammì da molti citato è frutto di un errore materiale è stato preso e tagliato con la forbice un pezzo della legge centotré che si riferiva alla televisione pubblica quindi e francamente questo il sintomo tanto è un segno eloquente di come si facevano le leggi ma francamente anche Sting sintomo di scarsa riflessione sui contenuti sulla portata dei principi e dei precetti che essi sia pure involontariamente si fissava
D'altro canto eravamo in un clima dove anche fare riferimento a un errore materiale ha una virgola era visto come un segno di malafede un segno di voler rallentare questi iter legislativo e quindi di avere chissà quali intenzioni politiche vi segnalo che anche leggi più recenti contengono errori materiali un recente decreto approvato in tutta fretta quello sì in clima consociativo
Dal Governo Shanti contiene ben tre errori d'ortografia che penosamente redattore della Gazzetta Ufficiale scritto fra parentesi caso unico nella storia d'Italia
Il comma uno non è comma uno ma il comma tre cioè qui abbiamo l'unico caso di legge sbagliata proprio eppure in vigore perché quello così è scritto
è una legge del del novantadue in materia di sponsorizzazione anche quella doveva passare sui binari veloci perché poi sostanza questi binari e stirati dipartono perché c'è bisogno di dare soldi e su questo francamente non mi sento del tutto di dare la croce poi addosso all'attuale maggioranza bisogna anche a mettere che gran parte di queste leggi passavano velocemente perché avevano una sola finalità sulla quale tutti erano d'accordo però erano d'accordo anche molti esponenti dell'attuale maggioranza intendiamoci
Bisognava dar soldi alla stampa di partito bisognava dar soldi alle emittenti
Bisognava dar soldi ai periodici ecco questo era la logica poi in pratica non tutti avevano questi soldi pubblici questi contributi pubblici ma semplicemente quelli che erano prima infine
Conservo informazione obiettiva è soprattutto uno sforzo e una ricerca e e quella realizzazione di quell'umiltà di cui parlava Gandhi e spesso i giornalisti non sono umili sono persone che sanno tutto anche di materie che non conoscono
Di cui non conoscono veramente i fondamenti io mi riferisco soprattutto alla alla scienza giuridica capita di trovare titoli dove si dice il TAR emette un mandato di cattura
Per quello c'è Rizzo ora una persona Gene non solo andrebbe bocciata ma se possibile scacciata con la forza da ogni ecco insomma perché francamente c'è il limite anche all'intelligenza però qui andiamo e questa è una portata del dello schematismo poi a al quale si è improntata tutta la cronaca giudiziaria nel nostro Paese
Per lo meno una messo tarda a te consiglio è stato uno a zero insomma ci sono anche titoli di questo genere
Ora ecco bisogna soprattutto riflettere sull'obiettività di capacità sul concetto sulla definizione dell'obiettività come capacità di a rappresentare onestamente lei almeno e su questo punto io credo giornalisti bisogna anche riconoscerlo hanno cercato di
Darsi da fare
Però un anno fa scrivendo una carta dei doveri dove c'è una minima fissazione dei principi soprattutto a tutela dei più deboli peccato che come sempre avviene nel nostro Paese a distanza ormai di quasi un anno
Sì è rimasta una grande la dichiarazione di principi abbiamo fatto due o tre convegni per presentarla in pubblico
Però dicasi sale realmente rientranti di violazione di questa Carta dei doveri finora non ce n'è stato neanche uno perché ancora non si è deciso per ragioni di carattere burocratico di apparato internet giornalisti cioè fra ordine Federazione della stampa
Chi sia poi il soggetto che la deve applicare ecco questo mi sembra un segnale importante ora il nostro Paese deve uscire finalmente da queste logiche di apparato
Non solamente sostituendo un apparato nuovo e ha un apparato vecchio che si considera ormai decrepito e bisogna uscire definitivamente bisogna superare il concetto di apparato come superarlo rilanciando
Il concetto di partecipazione di cittadinanza attiva e questo un terreno comune sul quale insieme laici e cattolici bisognerà ritrovarsi
Sì io volevo dare un avviso per domattina prima di proseguire e ciascuno dovrà appunto portare la propria valigia consenso sul sul pullman e poi depositarle in segreteria
E poi ovviamente riprenderla nel momento in cui abbandona i lavori o i lavori stessi si concluderanno ci sono ancora punto cinque interventi io vi prego che anche se di essere davvero Brevi questa volta sia per quanto riguarda le domande che per ma anche per le risposte
è inizio con Antonio Angelucci
Alla professor Corasaniti
Soltanto di spendere due parole riguardo al diritto all'informazione così come è stata trattata oppure come dovrebbe essere trattato in tema di legislazione comunitaria grazie
Diego del Gruppo di Roma Sapienza e si prepari qualcuno del gruppo di Crema
Ecco la mia domanda molto simile parte da un da una considerazione
Allora il requisito per il buon funzionamento diciamo per il funzionamento democratico a livello economico e a livello di informazione dei degli Stati moderni l'esistenza di una legislazione antitrust
Questa esiste nelle democrazie avanzate in Italia il tema è stato affrontato diciamo in maniera molto più molto più approssimativa sia a livello appunto delle concentrazioni economiche a livello di concentrazione informative
Adesso con con l'avvento del nuovo governo si è proposto la soluzione quella tetto del blind trust
Che però insomma da quel che ho capito risulta essere una cosa assolutamente inapplicabile al caso Berlusconi salvo che insomma lo stesso se su Berlusconi non non decida di disfarsi completamente della sottoscritta nei riguardi della Fininvest
Esiste però una registrazione diciamo esiste questo tema della registrazione The Taste più trattato anche a livello comunitario io volo sapere se e fino a che punto è possibile che la legislazione comunitaria supplisca
Alla così alle lacune legislative italiane e se invece non è possibile l'instaurazione di conflitti tra il nuovo governo
Il governo europeo
Quindi qualcuno del gruppo di Crema si impara per Francesco Di Luca
Per Francesco
Io volevo riprendere ancora con uno stimolo che c'era stato fornito così si anche stamani
I partire appunto dell'idea che in questo periodo non c'è stata peggio un un forte dibattito culturale socio politico in atto
E volevo un po'un'opinione su questo su cui sulla necessità di allargare questo dibattito aumentando perciò questo è il ruolo che il diciamo in cosiddetti soggetti attivi della politica della cultura hanno nei confronti di della massa
E mi domando se così si può dire considerandola spesso considerandola anche una cosiddetta massa bambina ecco se è giusto considerarla tale in quali termini per esempio si innesta la comunicazione
E quindi per esempio vedere a mio parere la comunicazione anche come responsabilità e di coloro che sono soggetto attivo nei confronti di coloro che tutto sommato rimangono spesso come degli spettatori come anche stato detto stasera
E quindi vedere un momentino quali sono quale può essere il ruolo di una comunicazione distanti e non soltanto in termini info e di informazione ma anche in termini di formazione forse appunto per aprire un dibattito sociopolitico un pochino più allargato e che quindi risponde anche ad un'esigenza di democrazia
Giulio Zanella del gruppo di Siena l'ultimo intervento
Dunque si parla molto di regionalismo quindi penso sia giusto anche parlare di informazione regionale informazione locale in genere
Perché si
è giusto pre è giusto preoccuparsi di della di quello della questione berlusconiana diciamo
Ecco i io almeno nella nella mia realtà nell'Alta Toscana vedo che informazione a livello regionale e da da tempo monopolizzata dalla dalla sinistra
E non voglio assolutamente fare polemica in
Quindi perché anche perché che penso sia importante sapere ciò che succede anche nei comuni perché stanno si vede che negli ultimi anni forse i comuni hanno più potere di un governo magari non ci se ne accorge
Facilmente però rivolte così
Comincia beh ci sono molti temi però che soltanto l'azionista può affrontare
Intanto il discorso della massa bambina
Io non credo che i destinatari siano sempre del tutto passivi a morsi
Anzi c'è in quella che semiologica chiamano cooperazione attiva del destinatario che è un lavoro molto forte di percezione di memorizzazione anche di esposizione selettiva
Ciascuno di noi tende ad esporsi di più
Aya alle fonti che giudica credibili attendibili e a eliminare o a
Ad almeno conto alle fonti che sente lontana da sé
E poi c'è un lavoro attivo di critica e di risposta anche alle fonti più vicine anche alle fonti più abituali quindi è vero che i mezzi di comunicazione di massa tendono a essere unidirezionali
Mezzi di comunicazione verticale però comunque destinatario attua ed è abbastanza esperto nel farlo mai tutto un sistema di difese
In questo campo però mi pare che il discorso è più pericoloso o comunque discorso più ambiguo non sia tanto quello della informazione tout-court
Aveva ragione chi diceva poco fa non limitiamoci a parlare dei telegiornali e dei giornali di informazione di cronaca come se fossero le uniche fonti di comunicazione che abbiamo in realtà lavorò a lungo termine il lavoro di sedimentazione progressiva lo fanno molto di più e gli effetti a lungo termine sono molto più potente
Per presenti e pesanti lo fanno molto di più il complesso delle altre comunicazioni
Insegnarci che giovane è bello successo è bello acquisizione è bello consumare bello non sono mica i telegiornali
Sono tutta un'altra serie di comunicazioni non ultima la pubblicità insistente martellante e tutto insieme anche di comunicazioni interpersonali che rafforza questo tipo di quadro
Per cui l'elemento formativo è presente in tutto il tessuto la comunicazione in modo trasversale non limitiamoci a ritagliare queste che mento che è dichiaratamente informativo
Io credo che contribuisca molto di più
Al successo rampante di tipo rampanti sta in politica
Dodici mila vuoto della fortuna di quanto non faccia Emilio Fede voglio dire perché rispetto a quello si attua una serie di difese
Si mettono in campo una serie di distinguo e di attenzioni di cautele rispetto al martellamento insistito su settori della vita che sembrano lontani dalla politica dichiarata è più difficile la guerriglia sì
Di modo che è vero che esiste una forte responsabilità sociale
E credo anche e qui devo dire un'autocritica di categoria se non soggettiva esista una fortissima responsabilità degli intellettuali non si possono più permettere di scendere in campo a dieci giorni dalle elezioni firmando appelli è insopportabile
Sono stati assenti dalla scena negli ultimi dieci anni ognuno a scrivere a casa di libri interessanti ma non partecipando al tessuto reale del dibattito c'è una responsabilità reale i maestri e gli ho avuto dei grandi maestri nella vita
Uno è stato Norberto Bobbio altre sono state le Sandro Galante Garrone
Maddalena filosofia ricordo delle figure emblematiche erano però presenti nella città dove io ho studiato lavoravano con noi in tante cose io non ne ho non ne vedo più intorno a me persone come quello
E credo che questo sia un danno per questa generazione è un danno per il tessuto civile da come dire la sopravvivenza culturale del Paese
Ultimissima cosa l'informazione locale
Non è affatto come dire un mistero che in Toscana e in Emilia l'informazione locale sia molto legata al potere locale
Come l'informazione locale legata al potere locale in tutte le altre regioni io lavoro in Sicilia vi assicuro che non c'è niente di più deprimente di un telegiornale regionale tutto di veline dell'Assemblea regionale come quello siciliano
E non c'è niente di peggio dei quotidiani siciliani
E ed è un appiattimento in ogni regione rispetto al proprio potere
Che è drammatico perché l'informazione locale in Italia che noi dovremmo e vorremmo valorizzare nella logica del del decentramento c'è anche la regionalizzazione di una rete RAI
C'è anche un maggiore impulso alla realtà locali su tutti i punti di vista tutto vero
Però l'esperienza della terza rete RAI dei formazione decentrata purtroppo dimostrato che i telegiornali non era nient'altro che Tele giornalini uguali a quelli nazionale un po'più brutti che l'appiattimento sul palazzo era quella palazzetti un po'più piccoli ma sempre Palazzi cioè era una un'operazione di mimesi abbastanza triste dal punto di vista della convivenza e della partecipazione dei cittadini a parte rare eccezioni ci sono anche delle belle terrazze soprattutto radio devo dire ma anche alcune televisioni locali degni di nota
Però alla maggioranza non fa altro che scimmiottare il livello nazionale non credo che questo aiuti
Credo che debba far parte della Combe alla innovazione della Repubblica spero non confederale comunque insomma Repubblica che va verso forme di decentramento dare voce davvero le specificità locali e non far finta che voglia dire
Cultura locale inserire ogni tanto una battuta in dialetto questa meta
Parto protagonista questo sull'informazione locale perché sono pienamente d'accordo
Non c'è solo il Nord c'è una situazione al sud estremamente deprimente e è verissimo si
Scimmiotta letteralmente l'atteggiamento e il dibattito insistente su scala nazionale si creano personaggi su scala locale assoluta
The inconsistente una dichiarazione uno starnuto di un assessore diventa notizia come diventa notizia il fatto che mi conoscono se qui ci sono sanno di che pare
Lo anche immagino di studenti meridionali che hanno modo di leggere i giornali meridionali come la Gazzetta del Sud e altri come
Se hanno rubato una macchina in un certo Paese o se hanno arrestato un ladro di polli in un altro questa è notizia nel senso che occupa uno spazio sul giornale non c'è nulla sulla funzionalità dei servizi non c'è non
Mi pare che questi siano temi che prima o poi bisogna affrontare ma non voglio limitarmi solo ad aderire poi sostanzialmente questa constatazione mi chiedo da giurista quanto abbia influito linee sia del nostro legislatore il quale non solo non se ne è preoccupato minimamente di dettare regole in materia di informazione locale quando ha esteso la legge Mammì perché non c'è una norma che TAR
La radio della possibilità di costituire una situazione di oligopolio di monopolio a livello locale si pensa solo a livello nazionale perché il problema era se devono essere tre due uno le reti
Da attribuire a un gruppo i quali a un altro addirittura fatto di peggio
Il legislatore dell'ottantuno in materia di editoria dove proprio cristallizzato
Il monopolio locale ha stabilito che a livello interregionale e ancora si passa un limite rapportato la tiratura nazionale delle testate a livello incallita e lo della singola regione e addirittura un criterio assurdo in base al quale si possono cumulare testate come il tempo il Messaggero e mettiamoci anche Paese Sera esistenti nel Lazio senza violare alcuna norma antitrust e quindi si può di fatto avere un potere di incidenza un'influenza determinante sulla collettività esattamente quanto proprio le regole europee e come Rafa non c'è per esempio o American a me addirittura e proibiscono è terra non si sa bene seguire quale opzione normativa l'aspetto è stato che a livello di testate quotidiane di stampa l'informazione locale è rimasta com'era nell'ottantuno non è nata alcuna iniziativa degna del nome o se è nata è morta a distanza di pochi anni il che comunque dovrebbe far riflettere il nostro legislatore torna la pre
Da che mi sembra importante perché le leggi antitrust non hanno funzionato fanno funzionato perché il nostro legislatore ha concepito un sistema esclusivo di garanzie formali cioè ha creato un nuovo apparato pubblico detto chiaramente ha creato una competenza esclusiva di questo ufficio del Garante non si è minimamente preoccupato di i dare dei controlli su scala regionale o di dotare su scala regionale un
Ufficio antitrust
Di personale e mezzi adeguati
Soprattutto non ha chiarito il rapporto che in
L'Europeo si pone fra posizione dominante abuso di posizione dominante
Nell'Europeo la posizione dominante e ammessa solo che vi sono delle sanzioni piuttosto consistenti e ci sono anche dei controlli molto efficaci che scattano anche su iniziativa
I i consumatori anche associa
Atti e laddove vi sia violazione della legge antitrust e e questo non avviene nel settore dell'editoria e della radiotelevisione dove si sono fissate una serie di soglie e ci si è scarsissima mente preoccupati questo bisogna dirlo onestà né
Ente anziché fare difese di principio o dire che l'ufficio e inadeguato perché la legge non vi ha dato compiti particolari perché non si è mai preoccupato
Lei legislatore
Ne chi ha svolto funzioni di attuazione della legge mamme in questi anni di quello che veramente l'aspetto funzionale il sistema dei controlli nel senso che abbiamo per esempio una norma che dice
Qualsiasi impresa che superi come fatturato il venticinque il venti per cento delle risorse nel mercato delle comunicazioni di massa raggiunge una posizione dominante quindi dovrebbe cessare questa attività abusiva e voi pensate che in cinque anni un altro po'che è entrata in vigore nei giorni ci si sia mai seduto qualcuno a tavolino a dire signori miei vediamo come fare a raccogliere questi dati in base ai quali dichiariamo un'impresa
In contrasto con questa norma che l'articolo quindici della legge Mammì appunto si basa su una serie di comunicazione che ovviamente danno le stesse imprese interessate e che ovviamente Mai notare una situazione al loro
Sfavorevole vi dirò di più nel momento in cui la legge Mammì
Veniva discussa
Addirittura in una relazione che agli atti del Parlamento vi sono dei dati ricavati questo è un dato obiettivo da una media aritmetica dei dati forniti della RAI
Ed i dati forniti dalla Sea dalla Fininvest senza preoccuparsi nella fonte né l'attendibilità nel carattere di questi dati e vi è una una tabella allegata in uno dei tanti disegni proposte di integrazione della legge Mammì
Non rappresenta assolutamente una situazione reale perché non parte da dati rilevati direttamente sul mercato ecco il pubblico il settore pubblico difetta non solo per quello che riguarda la RAI ma anche della sua incapacità assoluta di trovare tarati funzionale
Nel settore dell'informazione questo bisogna dirlo correttamente e onestamente e io credo che il primo intere il primo interessato in astratto a cadere un apparato pubblico funzione
Ante sia lo stesso imprenditore e paradossale ma forse non è lo stesso Berlusconi perché potrebbe avvenire crebbe giustificare alcune sue scelte sulla base di un di un rilevante
Entro di dati economici obiettivo e non proveniente ovviamente da una struttura Daloui retribuite e questo almeno aveva fino a poco tempo fa ora evidentemente la situazione del tutto coincidente quindi credo che sia molto interessato ad avere un sistema pubblico funzionante ma vedremo come
Ultimo pur mi ricollego al discorso sull'obiettività ma importa
Non è che un altro aspetto di riflessione che vi vorrei sottoporre con riferimento ai nuovi mezzi di comunicazione
Molti rilevano che vi sia una sovrabbondanza di fonti e soprattutto di messaggi che produca uno strano fenomeno quello della disattenzione della caduta delle dell'utente e soprattutto
Quando si parla poi di nuovi mezzi di comunicazione e chi si occupa di informatica sa che cosa alludo una sorta di collezionismo di informazione per cui l'utente
Collega l'informazione dimostra sinteticamente riconoscerla ma in realtà non approfondisce un bel niente
Vorrei sottoporvi
Quanto per l'affetto che che ne ha
Raffigura due coniugi marito e moglie che stanno andando una televisione interattiva
Il marito entusiasta e dice ecco guarda Dorin poi dal nostro televisore potremmo avere i dati sulle previsioni del tempo potremmo
Vedere contemporaneamente quattro programmi potremo dialogare con milioni di persone la moglie un pochino
Manca lo guarda e dice peccato che non dialoghiamo più Fran Dinoi io credo che questo sia il vero rischio il fortissimo rischio aggiunto della comunicazione di massa e questo richiede un forte impegno da parte nostra
Ringraziamo i superstiti
I