Quale cura per questa sanità malata?

Bene buongiorno buongiorno a tutti mi auguro che siate collegati
Cominciamo questa giornata vi do il benvenuto vi do il buongiorno non sono il padrone di casa MAA
Questa è una giornata una giornata importante una giornata utile in una giornata che può servire a dare una spinta
A a una nuova idea di sanità
Che la nuova cioè la nuova sanità necessaria proprio per per superare questa fase molto difficile la pandemia reso urgente e necessario affrontare un tema che molte volte è stato rinviato nel nostro Paese conoscete il titolo della seduta di questa mattina quale cura per questa sanità malata
Viviamo momenti drammatici tragici in questi mesi sono emersi con forza due elementi due elementi che saranno oggetto della discussione di questa mattina l'importanza del servizio sanitario pubblico universalistico
Come conquista da difendere da tutelare
E la necessità di adeguarlo alle nuove esigenze di cura correggendo
Errori storture e anche mio pie della politica personalmente credo che tocchi a Milano e alla Lombardia a dare un segnale di svolta perché è qui
Che il corridoio ha lasciato ferite aperte ancorare lascia purtroppo è giusto sollevare quindi anche un po'il tappeto sotto il quale è stata nascosta per anni la polvere che non si voleva vedere
Quanto meno entrare nella merito di una discussione che toccherà
Un sistema troppo sbilanciato verso il privato e una medicina tarata troppo sulle acuzie e sugli ospedali con poca attenzione al territorio
E ai medici di famiglia concentrata molto sul pronto soccorso che è diventato negli ultimi anni una sorta di porta girevole
Di questo e di altro ancora si parlerà nelle relazioni relazioni che avranno come protagonisti alcune di queste persone che adesso vi elencherò
Il segretario generale della Spi Cgil Lombardia Valerio Zanolla
La segretaria della Spi Cgil Lombardia Federica tra preti
E poi alcuni interventi di specialisti ed esperti Gavino Maciocco docente di igiene e sanità pubblica all'Università di Firenze Ugo Ascoli professore ordinario di Sociologia economica all'università
Delle Marche docente presso l'Alta scuola Spi Cgil
Fulvio Lonati esponente di connettere salute medico
Che si occupa questo connettere salute di cittadini operatori che promuovono iniziative sociali e politiche relative ai temi della salute poi ci saranno le considerazioni di Monica Vangi della segreteria CGIL Lombardia
Di Carlo Borghetti vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia e di Giulio Gallera assessore al Welfare della lombardi alle conclusioni saranno quelle del segretario generale della Spi Cgil nazionale Ivan Pedretti ecco due parole semplicemente per dire chi sono
Che cosa faccio normalmente mi chiamo Giangiacomo Schiavi sono un giornalista mi sono occupato di cronaca di Milano di giornalismo per quarant'anni ho sempre guardato alla sanità con molto interesse perché credo che nelle corsie degli ospedali ci sia lo specchio
Diciamo così più rappresentativo di un Paese e soprattutto penso che ci sia il meglio e a volte anche il peggio di questo di di di una società ci sono eroi ismi generosità umanità
Ma ci sono anche buchi neri ci sono anche omertà e c'è anche della corruzione
In questo momento serve attenzione serve unitarietà servono comunque visioni e sguardi si dice
E si è detto e mi è capitato di scriverlo nei mesi scorsi quando la pandemia aveva provocato due mesi di Long da un non sparare sul pianista in un momento così delicato il pianista era inteso diciamo così come il gestore della sanità chi gestisce la sanità in Italia
Qualcuno mi ha detto no è il momento anche di sparare un po'sul pianista proprio perché bisogna far capire dove ci sono gli errori ed ecco che cominciamo subito a entrare nel vivo
Di questi errori o di questi temi chiave bisogna affrontare
E invito subito qui alla al podio
Di questa riunione che si fa come avete visto con la mascherina e si fa in diretta streaming proprio perché la situazione è una situazione che impone di cambiare anche determinati atteggiamenti e i nostri atteggiamenti però non impone di evitare di ragionare e di guardare avanti e di guardare verso il futuro
La parola adesso a Valerio Zanolla segretario generale dell'ASPI CGIL Lombardia
Buongiorno a tutti
Che il sistema sanitario italiano avesse bisogno di essere ripensato
Era per molti chiaro ben prima che l'emergenza scatenato dal Covent mettesse allo scoperto i suoi difetti
Nel passato troppi sono stati i tagli alla sanità territoriale ed enormi sono stati i contributi a sostegno della sanità privata
Contributi economici e legislativi oltre che di carattere contrattuale
Noi come sindacato avevamo da tempo posto l'attenzione sulla gravità della situazione
Sia nella nostra regione che sul piano nazionale avevamo programmato già dallo scorso anno diversi un menti di mobilitazione e di discussione con la Regione
Incitando la affinché modificasse le sue politiche anche in previsione del confronto sulla legge regionale ventitré di riforma sanitaria
Questo convegno dapprima programmato a primavera e che oggi riusciamo a concretizzare pure a distanza in una situazione che è tornata drammatica confermai prosegue la nostra azione
Sapevamo e sappiamo che si tratta di una materia complessa e che è necessario lavorare proposte altamente qualificate
Elevando il livello di progettazione e di coinvolgimento nel dibattito affinché tutta l'opinione pubblica comprenda la necessità di modificare l'azione governativa e regionale sulle politiche sanitarie per quanto ci riguarda qui da noi in Lombardia crediamo sia necessario prendere spunto da quanto condivisa nel settembre del due mila e quattordici nell'accordo sottoscritto con la Regione
In occasione della presentazione della legge ventitré di riordino della sanità accordo che possiamo ben dire è stato completamente inapplicato nello spirito e nella lettera e sul quale stiamo in queste settimane lavorando con la Regione
Se pure non con il livello di coinvolgimento sperato
Sappiamo purtroppo bene che sui temi della salute della sanità nel nostro paese non si fanno le campagne elettorali e non si vincono le elezioni come del resto capita per le battaglie ambientaliste e di tutela del territorio
L'opinione pubblica viene più facilmente attratta dal tema degli immigrati o dalle tasse la salute drammaticamente sempre collocata in secondo piano
Quando ci si ammala si è soli o se va bene con qualche familiare e allora è tardi per recuperare sulla medicina territoriale mentre il sistema sanitario balza agli onori della cronaca solo quando si parla di mala sanità o di eroi in corsia
E da allora è purtroppo tardi per adeguarsi a comportamenti corretti e anche a stili di vita che invece solitamente vengono di leggi atti
La medicina non ha bisogno di eroi che combattono a mani nude
Contro il virus l'eroismo è deleterio servono strumenti e protocolli da rispettare non martiri anche se è solo grazie all'abnegazione di molti medici e infermieri che abbiamo retto in primavera reggiamo ancora oggi
Di questo noi dello Spi Cgil ne siamo e ne saremo e ne eravamo ben consci e da tempo ci impegnamo quelli nostri attivisti su questi temi
I love da un ha interrotto la nostra azione in presenza non l'attenzione che tutto il sindacato rivolto al tema della salute che del sistema sanitario
A sostegno della nostra proposta a giugno sono stati attuati tre presidi unitari sotto i palazzi dalla Regione
Il documento che abbiamo chiamato Patto per la sanità in Lombardia è stato uno sforzo di elaborazione unitaria è un contributo proposto ai cittadini
Purtroppo cittadini ancora irretiti elusi dalla logica della libera scelta tra pubblico e privato
A questo punto crediamo sia doveroso andare oltre le polemiche sulle difficoltà riscontrate durante lo davano vogliamo invece analizzare nel profondo le politiche sanitarie attuati in questi anni nella nostra regione e nel Paese
Ad esempio possiamo dire che sono stati tagliati trentasette miliardi alla medicina del territorio e girati agli ospedali e noi sappiamo che oggi il punto debole sono le cure primarie e la sanità territoriale
Ad esempio possiamo sostenere che ventuno sistemi sanitari diversi con risposte differenziate sono delle criticità da esaminare
Vi sono regioni come la nostra che individuerà nell'eccellenza ospedaliera l'unica risposta utile per i cittadini
Possiamo sostenere che la copertura sanitaria nelle periferie fortemente problematica e che le aree interne anche per la mancanza di una sanità territoriale sono costrette ad un lento e doloroso spopolamento
Proprio là dove risiedono le persone anziane che pur avendo bisogno più di altre faticano a ricevere risposte efficaci
Assistiamo poi all'invecchiamento della popolazione
Che ha un serio impatto sul sistema sanitario con la diffusione delle malattie croniche che sempre di più sono aggravate dalla molti molti usi ITA e che oggi appaiono trascurate con un forte calo delle prescrizioni di terapia anche preventive
C'è poi la stretta relazione tra stato di salute condizione socio economica i poveri e chi ha studiato di meno vivono in condizioni peggiori fanno lavori più faticosi hanno meno possibilità di attingere la cultura si ammalano più sovente e vivono di meno
C'è anche la crisi economica che da tempo viene presa a pretesto per il taglio delle risorse
E ora o mai chiamarla crisi o nel femminismo infatti non si tratta di emergenza ma di normalità
Gli equilibri economici sono in continuo mutamento della ricchezza si sta concentrando sempre di più in poche mani
Forse è ora di affrontare non solo il problema della povertà ma dell'eccessiva richiesta di un sempre minor numero di individui che orienta l'informazione le scelte sociali politiche in proprio favore
Sempre di più si indica nel privato la risposta a tutti i problemi sanitari scolastici previdenziali non rendendosi conto che quando tutto sarà privato saremo privati di tutto
E a proposito di risorse se davvero si vuole ridisegnare la sanità italiana servono o non servono i miliardi che ci potrebbero derivare dal messo cosa spetta al ministro dalla salute Roberto Speranza presentare il piano sulla quale ci dicono stia lavorando da mesi si dice sia un piano organico dal costo di sessantacinque miliardi che comprerebbe un arco di dieci anni
Non sarebbe male trasformare l'emergenza Covili in un'opportunità modificando l'organizzazione sanitaria nel segno dei servizi territoriali
Noi diciamo che l'assistenza sanitaria deve essere il più vicino possibile a dove la popolazione vive e lavora essendo il primo elemento di un processo continuo di assistenza
Questa e le norme sfida delle cure primarie e della sorveglianza epidemiologica che il sistema sanitario si trovò a dover affrontare a fronte dei bisogni di salute più complesse
Sul territorio c'è quindi molto da fare particolarmente in Lombardia
Da noi il sistema è centrato sull'equilibrio tra sanità pubblica e privata perseverare su questa strada indebolirà le risposte pubbliche ai bisogni sanitari e socio sanitari
Bisogna sedersi al tavolo con i medici di base e trovare un accordo per assistere la popolazione ventiquattro ore su ventiquattro sono necessarie luoghi vicini a noi che ci furono che rispondono i nostri dubbi segnino la prevenzione
Che sappiano fare la prima diagnosi
Che garantiscono un controllo sul cosa succede nel Paese anche nelle periferie e nelle valli nelle campagne
Già i medici di base
Leggiamo e sentiamo dire che il lavoro di medico di base attrae di meno rispetto a quello specialistico oltre ad essere pagato di meno
Si sostiene che sono molti laureati in medicina e chirurgia ma che molti emigrano all'estero per quale motivo
Sentiamo dire che è ospedalocentrica o anche il percorso universitario e che dopo la laurea il tutto si risolve con un mese di praticantato negli studi dei medici qui oggi seppure senza illuderci di esaurire il tema cercheremo qualche risposta alla domanda
Quale cura per questa sanità malata malata per colpa di leggi sbagliate
Malata per colpa dell'eccessiva autonomia delle regioni oppure malata per colpa delle politiche di privatizzazione ma nata a seguito dell'invecchiamento della popolazione malata per colpa dell'ospedale che non hanno collegamento col territorio
Dove si trova la strozzatura che impedisce di avere un numero sufficiente di medici ed infermieri
Le graduatorie nazionali test d'ingresso manca la vocazione a svolgere la professione
è un tema di organizzazione sbagliata oppure servono più risorse e basta
Da un lato il numero chiuso all'università dall'altro la mancanza di copertura del turnover il rischio futuro anzi l'evidenza è che manchino sia i medici di base sia quelli ospedalieri
Un rischio che dovremmo averlo capito non si può correre
Poi ci si deve fare una domanda al sistema privato in che modo danneggia sei danneggia la salute pubblica
Tagli a togliere risorse non collabora con il pubblico assente ha senso dare profitto a chi investe Nella Salute i soldi ci sono per gli azionisti e non per i medici costretti a emigrare
E la sanità contrattuale quanti soldi toglie alle entrate fiscali invece che potrebbero essere utilizzati per la sanità pubblica e che senso ha sì da copertina se questa sanità contrattuale da copertura solo le persone giovani attive che hanno meno bisogno del medico e delle cure
Quando saranno anziane queste persone aumenteranno il loro bisogno ma non avranno più la copertura contrattuale oppure se la dovranno pagare a caro prezzo
Infine una questione importante in questo momento con l'arrivo dell'influenza sarà fondamentale la vostra lotta contro l'epidemia il vaccino
Vaccinare tutti contro l'influenza stagionale serve ad evitare che si sommi il copri diciannove con i malanni di stagione ed e Flachi ancor di più la bomba epidemica
Ne avremo sufficienza pare che ne siano stati ordinati in Italia diciassette milioni di dosi e sempre a proposito di vaccini se le difficoltà a reperirli per un evento ormai consueto come l'influenza stagionale sono così elevate
Cosa succederà nel momento che ci sarà da distribuire il vaccino contro Covi diciannove
Omesso di inserire il tema delle ressa che saranno trattate nelle nella prossima relazione ma riveste per noi un'importanza primaria e che sul quale abbiamo già programmato una serie di iniziative specifiche
Tra le domande che stanno dietro il titolo di questo nostro convegno ce ne sarebbero molte altre saranno sicuramente gli interventi successivi a cui cedo la parola a farsene carico grazie
Grazie
Grazie grazie per questo per questo intervento e grazie per avere indicato alcuni dei dei mali della sanità si potrebbero elencare i tanti errori accumulati in questi ultimi vent'anni
Parlare di ospedali come azienda trattare la salita con logiche di mercato ridurre i medici di famiglia burocrati
Non rendersi conto dell'invecchiamento dalla popolazione come è stato detto distruggere anche la rete territoriale concentrando tutto nelle eccellenze togliere posti letto alle medicine perché considerate poco redditizie
Trattare i malati a livello di Budget e basta
Applicare una lottizzazione spietata nelle nomine dei dirigenti a volte anche dei primari
Creare questa finta competizione tra il pubblico e il privato che in realtà competizione non è perché il pubblico come voi sapete ha le mani legate ai privati invece si muove scegliendo a volte anche le patologie
E soprattutto lavorare a compartimenti stagni tutti i questi elementi tutte queste difficoltà sono emerse sono immerse in maniera anche evidente brutale con con la pandemia con i covi dove tutto questo ha fatto riemergere il valore della sanità il valore dell'ospedale il valore del territorio valore della comunità ecco il valore della comunità il valore della rete di assistenza del valore di quello che bisogna bisogna ricostruire e che bisogna ridare al servizio sanitario nazionale e che bisogna ridare mentre invita adesso
Esponente della segreteria della Spini
CGIL
Bisogna ridare valore proprio a quella che è stata una grande riforma la riforma del mille novecentosettantotto al sistema universalistico
Che il mondo ci ha invidiato e ancora ci invidia ma soprattutto che risente dei limiti risente dei limiti di quella che è una nuova esigenza legata all'invecchiamento dalla popolazione e soprattutto risente dei limiti
Di quelle che sono le risorse che sono mancate
A a lei Valeria Zanolla la parola
Non ho trovato modo migliore per introdurre i lavori di questa mattinata se non partire dall'articolo trentadue della Costituzione
Del resto nei momenti di maggiore difficoltà o disorientamento politico sociale la Costituzione ha sempre rappresentato un faro che ha saputo indicarci la via è indubbio che il nostro sistema sanitario di cui abbiamo celebrato due anni fa il quarantesimo anniversario affonda le sue radici nella Costituzione e nel pensiamo che proprio lì che dobbiamo continuare o meglio ritornare a guardare
Si è parlato tanto in passato anche nelle ultime settimane dell'articolo trentadue della Costituzione ma in particolare del secondo comma
Di quell'articolo la parte che definisce i limiti alla tutela della salute legati all'autodeterminazione della persona
Se ne è parlato e se ne parla ad esempio per quello che riguarda il fine vita il testamento biologico i vaccini
Si parla meno invece del primo comma dell'articolo trentadue quello che sancisce la salute come un diritto fondamentale dell'individuo e interesse della collettività
Forse abbiamo sempre dato per scontato
Questo principio fondamentale pensando che fosse sufficiente averlo lì scritto nero su bianco
Per poterlo esigere in ogni momento e che la salute fosse un fenomeno individuale per cui ai momenti di malattia si debba far fronte con un sistema sanitario basato su un efficiente prestazione erogativa
Proprio per questo soprattutto in Lombardia siamo sempre stati convinti di avere a nostra disposizione il migliore sistema sanitario possibile basato sull'alta specializzazione sulle migliori tecnologie sui migliori ospedali cose assolutamente vere ma non sufficienti a garantire una sanità di comunità
Se il corrida avuto un qualche effetto positivo questo è stato da una parte a riordinare la scala delle priorità emettere la salute al centro delle politiche economiche
Non fosse altro perché abbiamo capito tutti chiaramente che se non c'è la salute non ci sono né il lavoro nella vita sociale e quindi la salute la premessa per la partecipazione alla vita sociale ed economica del Paese
Dall'altro lato
Il copy che ci ha messi di fronte al fatto che la salute è un grande tema collettivo
C'è una stretta relazione tra la salute degli individui la salute di comunità il contesto di vita e di lavoro e ci sono molte determinanti sociali della salute tra cui sicuramente la povertà
Che ai primi posti come fattore di rischio
Quindi se la mia salute dipende anche dalla salute degli altri allora le disuguaglianze economiche sociali territoriali che incidono sull'accesso alle cure
Hanno Effetti non solo su coloro che ne vivono direttamente ma sull'intera collettività
La legge otto tre tre che Rosi Bindi ha definito una delle opere pubbliche più importanti realizzate in Italia a partire dagli anni Settanta
Nata nel corso di una stagione di grandi riforme rese possibili da una straordinaria partecipazione democratica di lavoratori di donne e di giovani
Di cui la CGIL è stata protagonista ha introdotto non solo un nuovo modello di sanità e di welfare ma anche un nuovo modello di comunità
Sebbene il nostro attuale servizio sanitario sia stato istituito solo trent'anni dopo l'emanazione della Carta costituzionale i suoi principi cardine si ispirano profondamente ad essa
Universalità uguaglianza ed equità
E sono proprio questi principi ad essere stati successivamente messi in discussione dalle riforme degli anni Novanta
Che hanno portato all'aziendalizzazione alla regionalizzazione della sanità nonché all'introduzione della competizione pubblico-privato
Con l'intento di rendere la sanità pubblica più efficiente e con il risultato invece di averla indebolita resa disomogenea
Gli stessi Lea che dovrebbero rappresentare in un regime di convivenza tra autonomia regionale garanzia di assistenza il ruolo garante del Governo così come definiti e monitorati non sono riusciti a garantire i principi di una nel universalità ed uguaglianza
E poi abbiamo assistito per troppi anni ha sottofinanziamento del sistema sanitario che ha determinato una pesante riduzione del personale e ridimensionamento dei servizi
E allora iniziamo proprio dal tema delle risorse che sono insieme all'organizzazione tra dispetti fondamentali per la sostenibilità del sistema
La riduzione di risorse economiche per il personale ammonta a quasi due miliardi di euro tra il due mila dieci e il due mila diciotto
E sempre nel due mila e diciotto il nostro Paese ha destinato alla sanità pubblica risorse economiche pari al sei virgola cinque per cento del PIL con una media OCSE del sei virgola sei
Collocando l'Italia al di sotto della quota stanziata invece dagli altri Paesi dell'Oropa settentrionale
Per questo nella legge di bilancio del due mila e venti abbiamo colto con grande soddisfazione la decisione dell'attuale governo di aumentare gli investimenti per la sanità invertendo finalmente la tendenza in atto da diversi anni
Ma diciamo anche che sono un sistema fiscale progressivo dove ognuno versa secondo la sua capacità ed usufruisce dei servizi secondo suo bisogno
è in grado di finanziare un sistema sanitario di tipo universalistico questo lo diciamo per ricordare a tutti noi
Che soltanto due anni fa ci confrontavamo con un governo che lavorava la Flat Tax
E lo diciamo anche perché è continuare a chiedere la defiscalizzazione la decontribuzione come strumenti con cui affrontare il problema salariale nel nostro Paese rischia di portarci nella stessa direzione
Non possiamo discutere di un modello sanitario veramente universalistico senza affrontare il tema del cosiddetto secondo pilastro
è necessario anche al nostro interno aprire una discussione molto franca su come si può conciliare
La richiesta di una più forte sanità pubblica col mettere i fondi sanitari integrativi e il welfare aziendale al centro dei rinnovi contrattuali innanzitutto cominciamo col dire che gran parte dei fondi sanitari contrattuali non sono integrativi ma sono sostitutivi secondo l'anagrafe dei fondi istituita presso il Ministero della Salute
Nel due mila e diciotto i fondi sanitari realmente integrativi così come previsto dal decreto legislativo cinquecentodue del novantadue erano solo il tre per cento del totale dei fondi
E questi fondi stanno sempre più cogliendo opportunità
E riempiendo spazi all'interno del sistema pubblico lasciati vuoti dai continui tagli ai quali paradossalmente essi stessi concorrono visto e considerato che secondo quanto dichiarato dal ministero dell'Economia e delle Finanze nel solo due mila e diciotto
Le agevolazioni fiscali per i fondi sanitari hanno rappresentato per lo Stato italiano una mancata entrata stimabile in almeno cinquecento milioni di euro
Lo stesso Ufficio parlamentare di Bilancio nel suo rapporto sullo stato della sanità in Italia dello scorso anno
Rilevava come l'aumento del costo delle prestazioni a compartecipazione tende a spostare la domanda di servizi verso il privato
E lo stesso risultato hanno le agevolazioni fiscali concesse alle misure di welfare aziendale che favoriscono sistema alternativo al servizio pubblico
Il rapporto prosegue dicendo assecondare questa tendenza e contemporaneamente continuare nella direzione del definanziamento del servizio pubblico potrebbe mettere in discussione l'universalità del sistema
Senza considerare poi il fatto che il welfare aziendale
Si sta rapidamente dirigendo verso i cosiddetti nuovi bisogni degli iscritti come la non autosufficienza
Ma anche si sta occupando di temi che sono sempre stati terreno di attività per il sindacato come l'orario di lavoro e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
Il tutto nella totale di Cindy disintermediazione sindacale e con esclusivo rapporto diretto azienda lavoratore al sindacato ormai compete solo e non è nemmeno necessario la sottoscrizione dell'accordo che consente di poter usufruire dei vantaggi fiscali e contributivi in maggior parte a beneficio del datore di lavoro
Molti contratti nazionali sono scaduti Confindustria già espresso una posizione molto decisa su come sarà possibile rinnovare questi contratti
Indicando proprio la sanità integrativa il welfare aziendale come i soli capitoli dove collocare le risorse economiche
è necessario allora procedere alla revisione della normativa vigente in modo da riconoscere i vantaggi fiscali alle sole prestazioni realmente integrative e magari erogata all'interno del servizio sanitario nazionale
E per introdurre trasparenza garantendo il potere di vigilanza da parte di organismi pubblici
Vediamo il sistema sanitario lombardo la pandemia non ha svelato nulla ha solo reso evidenti ineludibili le criticità che da tempo stavamo denunciando nell'accordo del due mila e quattordici con Regione Lombardia avevamo condiviso i capisaldi su cui si sarebbe dovuto costruire il sistema sanitario regionale integrazione socio sanitaria continuità ospedale territorio presa in carico
Proprio questi aspetti sono rimasti purtroppo scritti solo sulla carta e sistema sanitario realizzato invece un sistema ospedalocentrica o che ha un sorbito la maggior parte delle risorse a discapito della rete territoriale delle cure primarie
Nel corso di questi cinque anni la normativa via via favorito una grande espansione del privato che può contare su investimenti sempre più ingenti che di fatto rendono illusoria la possibilità per il settore pubblico di una concorrenza alla pari
E proprio il rapporto tra pubblico privato e uno dei temi più delicati emersi anche durante la pandemia
L'attività del privato non può sicuramente limitarsi all'esercizio di un business concentrato sulle prestazioni più remunerative prescindendo dal fatto che è integrato con il resto del sistema sanitario
Il privato invece tende a colmare sempre più vuoti lasciati liberi dai continui tagli alla sanità pubblica e dalle continue riorganizzazioni anche nel territorio
Forse il privato ha capito prima di tutti o forse l'abbiamo lasciato fare
Che prossimità è una parola chiave del servizio sanitario basta vedere tutti Polo ambulatori agli Info Point che stanno nascendo all'interno dei centri commerciali e che fanno capo ad alcuni dei maggiori istituti privati della Lombardia
Inoltre il riordino della rete ospedaliera basata sull'applicazione secca del DM settanta ha portato a una sostanziale riduzione dei posti riduzione avvenuta soprattutto nelle strutture pubbliche senza che prima venisse costruita una robusta rete di servizi di medicina primaria preventiva e territoriale
Nei territori invece siamo in presenza di servizi socio sanitari dispersi e frammentati la cui programmazione non n preceduta da un'analisi dei bisogni del territorio né tanto meno seguita da una valutazione di impatto rispetto le misure che vengono adottate
Continuiamo a pensare che i servizi attraverso cui si realizza la continuità ospedale territorio e l'integrazione socio sanitaria sono il cuore di un sistema un servizio sanitario incentrato sulla persona
Perché il territorio il luogo dove i bisogni nascono e si manifestano ed è lì che bisogna dare le risposte anzi dovremo lavorare perché i servizi siano non solo visibili ed accessibili ma in grado di intercettare i bisogni senza aspettare che le persone si rivolgono ai servizi
Anche perché è troppo spesso le servitù di persone i servizi non li conoscono proprio quasi sempre inoltre i servizi socio sanitari sono sostituiti da bonus monetari molte volte una tantum che non aiutano le famiglie
è necessario individuare dei luoghi fisici che diventino punti di riferimento dei cittadini per i bisogni di salute questi luoghi per noi devono essere i distretti socio sanitari
All'interno dei quali deve realizzarsi l'integrazione socio sanitaria concretizzarsi una presa in carico della persona
Il distretto socio sanitario deve fare da tramite tra la persona il medico e le altre figure sanitarie l'ospedale i piani di zona assistenti sociali a rete dei servizi
E poi c'è il tema importantissimo delle RSA
Le RSA non possono essere l'unica risposta alla non autosufficienza ed invece negli ultimi anni a fronte di a un aumento inevitabile della non autosufficienza si è spesso risposto con l'aumento dei posti letto in RSA
Così come alle richieste di aiuto da parte delle famiglie
Che si trovano a dover gestire un parente non autosufficiente si è risposto con il riconoscimento di risorse economiche che quasi sempre vengono poi utilizzate per pagare rette sempre più insostenibili
E non invece con l'incremento dell'assistenza domiciliare integrata questo non significa che le RSA non devono più esistere ma significa che la non autosufficienza richiede una risposta di intensità graduale servizi differenziati
E invece anche in Lombardia il settore della residenzialità sta diventando terreno per grandi investitori e multinazionali che vedono nella residenzialità la possibilità di ricavare consistenti profitti
La non autosufficienza invece richiede soluzioni innovative non solo per quanto riguarda gli aspetti sanitari ma anche nell'ambito delle politiche abitative urbanistica del trasporto
Per questo motivo chiediamo da tempo a regione Lombardia e purtroppo siamo ancora inascoltati di istituire un osservatorio anziani con il coinvolgimento dell'assessorato al Welfare dell'Assessorato alle Politiche Sociali all'interno del quale riportare questa discussione
Concludo dicendo che se è vero che storicamente i grandi cambiamenti avvengono sempre nei momenti di crisi allora questo il momento
Anche perché non abbiamo alternativa ritornare a come eravamo prima della pandemia significherebbe ritornare alla condizione che ha contribuito a generare l'emergenza sanitaria
Per la prima volta l'Europa abbandonato le politiche di austerity ed ha stanziato una quantità tale di risorse che non avremmo mai immaginato prima orientando le verso la sanità utilizziamole per riavvicinare il nostro sistema sanitario la Costituzione senza preclusioni ideologiche
è una rivoluzione copernicana quella di cui abbiamo bisogno la persona il territorio al centro del sistema sanitario potenziare il sistema di prevenzione e promozione della salute fino ad arrivare all'obiettivo
Di una comunità che produce salute nei contesti di vita quotidiana del lavoro e dell'ambiente
La CGIL con i lavoratori pensionati è stata protagonista nella conquista del servizio sanitario nazionale
Ecco perché anche oggi noi dello Spi abbiamo fortemente voluto questo convegno è il momento di ritornare a difendere la sanità pubblica e questo il contributo che vogliamo dare all'INPS all'interno della discussione politica in corso grazie
Grazie a Federica tra preti beh io prima ho detto mi sembrava di sparare abbastanza sul pianista lei ha sparato sul pianista insomma a palle incatenate direi
Diciamo che c'è anche qualche altra cosa che bisogna mettere in evidenza che la nostra sanità ha componenti straordinarie per quanto riguarda l'umanità per quanto riguarda l'efficienza per quanto riguarda anche la competenza il nostro sistema sanitario e questa mi hanno detto alcuni medici americani in visita proprio nei nostri ospedali
Non lascia per strada nessuno ha questo pregio straordinario il diritto alla cura
Come dal dettato costituzionale applicato a Milano come a Siracusa diversamente per esempio dagli Stati Uniti dove prima di essere curato
Ti chiedono qual è la tua carta di credito per avere accesso a determinate cure oppure di lasciano per strada ecco questo elemento è un elemento che fa la differenza che ha fatto per tanto tempo la differenza la fa ancora però il sistema si è inceppato e si è inceppato il sistema nazionale si è inceppato perché è stato corroso
Corroso dalla burocrazia corroso dalla politicizzazione eccessiva e forse anche proprio corroso da una disattenzione di fondo è stato detto prima mancanza di risorse ma anche considerare la sanità un costo e non una funzione qualche cosa di essenziale qualche cosa che va al di là semplicemente del Budget
Del dare e dell'avere della contabilità chiamiamola aziendale
Il tema del servizio sanitario nazionale e di come è la situazione nel servizio sanitario nazionale sarà il tema adesso che viene affrontato da da Gavino Maciocco professore docente di igiene e sanità pubblica all'Università di Firenze e a Luís la parola
Grazie dell'invito
E spero di poter dare in questi venti minuti in due tipi di diversi di di messaggio e di contenuto nella mia relazione uno un messaggio è un contenuto che gli con testo
Cercare cioè di capire perché questa epidemia all'epidemia completamente diverso da quello che abbiamo visto
Incidente in mente è una epidemia così devastante
A livello planetario
Quindi dobbiamo capire per che troviamo in questa situazione
E la risposta può essere il regista che noi ci troviamo di fronte non ha a una vera unica epidemie la decisione di fronte per rendere definizione Sindel mia cioè al fatto che ci sono trovati insieme si sono manifestati insieme hanno interagito insieme due due idee mie due pandemie
Una quelle di cui parliamo tutti i giorni
Quella da coronavirus microvilli diciannove eccetera
E l'altra una pandemia
Meno meno visibile meno nota che quella delle malattie croniche che si è sviluppata insieme quella diciamo dei dei virus oppure l'uno alternati in questi ultimi quarant'anni
Ecco dobbiamo per capire la durezza la profondità devastazione di imprese crisi pensare in queste due pandemie quelle del coronavirus quella da malattie croniche alle appunto diciamo un rafforzamento reciproco soprattutto nel fatto che come tutti noi vediamo intanto ci sono due pandemie colpiscono maggiormente i gruppi più poveri della popolazione
La alta letalità alta mortalità della pandemia del coronavirus interessa persone anziane con malattie croniche
Dobbiamo chiederci come mai questo sia potuto avvenire
Ecco allora quando noi parliamo di determinanti della salute dobbiamo pensare che tutto questo è avvenuto negli ultimi quarant'anni adesso identici
Nelle politiche ambientali commerciali
Che si sono sviluppate c'erano avendo come scenario generale quello di una globalizzazione quelle delle politiche neoliberiste
Allora due sono i fenomeni che hanno contraddistinte questo periodo uno sul versante delle malattie infettive
Quello che viene chiamato il salto di specie dei virus
Chiede a quel dato stato dato anche un nome Benigni vede gli spillover
Cioè di traboccano in Giorgio Bocca mentre Nicola trabocca amento di un passaggio dei virus da da dagli animali all'uomo
Perché i due abitante quello degli animali e dell'uomo ci sono avvicinati troppo
A causa vita in diverse cause le la deforestazione la la crescita delle megalopoli
I cambiamenti climatici
Allora favorito questo questo passaggio pesano e andiamo a guardare cosa è successo
Negli ultimi quarant'anni
Da questo punto di vista troviamo che in tutte le principali gravissime per pandemia egli si sono succeduti hanno avuto come come agente causale proprio il dei virus nati attraverso questo meccanismo il primo è stato quello dell'AIDS
Negli anni ottanta una pandemia disastrosa
Ceggia colpito che ha provincia cioè colpito milioni mi decine di milioni di persone con provocando decine di milioni di morti
Lele Mora anche in questo il passaggio dalle scimmie all'uomo come quello dell'AIDS
Poi abbiamo avuto nel due mila tre il primo in via avviso delle della pericolosità dei coronavirus con la SARS
Poi abbiamo pulito passaggio in questo caso era dal pipistrello all'uomo poi abbiamo molto leali influenza aviaria nel due mila cinque
Abbiamo avuto l'influenza suina nel due mila nove abbiamo avuto di nuovo una devastante epidemia allievo ora nel due mila quattordici due mila quindici ecco hanno tutte
Forme che ci lasciavano
Pensare che questo fenomeno dei cambiamenti nel del salto di specie avrebbero sarebbe alla fine avrebbe comportato una una pandemia devastante come quella che è avvenuto ecco i sistemi sanitari si sono ben guardati di attrezzarci mi di fronte a questa eventualità
E quindi si sono trovati in grandissima parte impreparati
Tranne quelli forze che avevano subito la l'epidemia del due mila e prende la SARS che invece come Singapore come in Corea del Sud in parte come il Giappone Taiwan allargato una risposta estremamente efficace subendo dominicani
Ecco questo è il primo elemento è il secondo elemento per quello della epidemia delle malattie croniche
Chi ha più o meno diciamo dal punto di vista concettuale le stesse pensa di essere vicini cioè l'esenzione dell'ICI del dei fenomeni di urbanizzazione in questo caso cos'è avvenuto è avvenuto che per interessi commerciali
C'è sviluppato un sistema alimentare
Caratterizzato dal per la commercializzazione di prodotti ad altissimo contenuto calorico egli bassissimo contenuto
Non si sia orale pensiamo tutto a password ma anche alle bevande gassate eccetera che hanno portato a un'epidemia di obesità in tutto il mondo non soltanto negli Stati Uniti dove vediamo
Se in maniera plastica certo il giorno e la popolazione più povera negli afroamericani
Altissimi livelli di obesità enorme obesità ma anche nei Paesi diciamo più poveri pensiamo alligna pensiamo ma anche a intraprese africani vedono la c'è un lo sviluppo di malattie croniche come l'ipertensione egli chiuso internet prima in cause di morte soggetto immigranti cita
Ecco queste due pandemie ci sono loro
Ci sono messe insieme e stanno rappresentando insieme una minaccia enorme per la sanità mondiale
C'è cioè che ci siano finora delle difese adeguate anche dal punto di vista concettuale non abbiamo il questo successe che dal punto di vista politico sono tutti voi sapete come l'avete sperimentate anche in un bel via
Sono giunti fenomeni che si collega non puoi a ideologiche che privilegio nel settore privato che destabilizzano il settore pubblico che ricordano gli slogan di Reagan e della Thatcher il governo nel ma il problema rimane mai risoluzione del problema di governo e il problema non esiste la società esistono degli individui ecco allora queste queste politiche si sono infiltrate anche né in quello che doveva essere l'organismo mondiale che avrebbe dovuto vigilare su questi fenomeni l'OMS
Ecco l'OMS in questi ultimi anni per gli stessi meccanismi che abbiamo detto e Dini privatizzazione
è diventato un organismo in cui il peso del settore private è furba il fortissimo a basta pensare in primo finanziatore dell'OMS e la fondazione di mille negli interni e inserisce negli imeni edilizie
Con tutti i suoi ovviamente un grande filantropo ma anche importatore di enormi interessi
Di varie divaricati ENI di di aziende di aziende private non ultima anche aziende farmaceutiche
Ecco questo è il primo il prima la prima osservazione la seconda osservazione guardando quale potrà dovrebbero essere di fronte a questi due fenomeni globali planetari
Le soluzioni per affrontarle viene fuori che tutti e due hanno in comune il fatto che per affrontare sia una pandemia di malattie respiratorie che è una pandemia di malattie croniche ciò che ci vorrebbe
Gli strumenti necessari sono quelli di sistemi di cure primarie
Proattivi in grado di affrontare questi fenomeni prevenzione diagnosi precoci attraverso interventi
Diciamo tempestivi di riconoscimento
Nelle fasi precoci della malattia per viziare aggravamento questo vale sia per una malattia infettiva che una per una malattia cronica
Questo ci porta alla seconda parte della mia riflessione
Che è quello che tipo di organizzazione sanitaria ci vorrebbe intere affrontare queste due situazioni Cenci che nel futuro continueranno ad essere i veri i veri problemi della della salute mondiale perché questa questione dei salti di specie dei virus continueranno perché a meno che non ci siano rapidi cambiamenti nelle politiche ambientali questione vicinanza degli abitanti del l'uomo e degli animali continuerà ad esserci il congegno dando delle semplici
Queste pensati di specie con la nascita Dini virus del tutto sconosciuti
E in certi casi micidiali come in quello che stiamo sperimentando in questo periodo
Così come il problema delle malattie croniche con tutti i problemi che sono stati già citati
Che non sono legate all'invecchiamento in elaborazione come si diceva perché soprattutto nei pesi diciamo più poveri e malattie croniche ma anche da noi
Le malattie croniche colpiscono anche facilità più giovani
Intanto più le popolazioni sono c'erano dei private dal punto di vista economico più conoscono diciamo riunisce urgenza precoce delle malattie
Abbiamo quindi bisogno di cure primarie ma l'altezza della situazione e non abbiamo visto come la questa pandemia abbia avuto degli effetti così gravi proprio per la mancanza di una prima linea nella prima linea che riuscisse a identificare precocemente i casi che riuscisse a tracciare contati che riuscisse azzarda domicilio tantissime situazioni che non richiedono il ricovero ospedaliero
Diciamo il la la regione che maggiormente
Ma negli anni precedenti ha devastato ciò per il settore delle delle cure primarie dei distretti voi sapete benissimo nella vostra regione e la Lombardia ma guardate che questo fenomeno è avvenuto anche altrove
Anche le regioni come Lazio strana i servizi di cui rimani servizi distrettuali
Sono stati fortemente depotenziato
Anche in Toscana modalità diverso da quelli Lombardia c'erano il settore privato
L'ha fatta da padrone soprattutto la scienza di un'offerta di servizi chi fosse sufficiente a rispondere di John della corporazione
Così la gente si è rivolta in larga parte a a strutture private
Che facevano che ricevono prestazioni a basso costo disegni fusa anche in Toscana quella quelle quelle varie forme
Di sanità integrativa aziendale che sono sta diciamo così perniciose per lo sviluppo del del sistema cancello hanno chiaramente ostacolato
E quello che fa rabbia ovviamente che tutto ciò è avvenuto diciamo in una in una situazione di di diciamo di alleanza bipartisan tra vari in gruppi di interesse per quelli sindacali purtroppo a quegli industriali
Cosa che tipo di cure primarie ci c'è bisogno
Il mio amico il collega Fulvio nati Rollo lo esporrà in maniera più ampia io mi limito a fare due osservazioni
Oggi noi abbiamo si scontrano due visioni fondamentalmente di cure di cure primarie di servizi territoriali
Una è quella che sta emergendo dalla c'è la moda del del dell'ultimo documento del della non c'è dalla Federazione degli ordini dei medici che vede in fondo un un territorio un deserto in da cui spuntano
Dei gruppi di Microtim fatti dal medico infermiere
In cui infermiere non è un infermiere del servizio pubblico a un infermiere anch'esso privato perché in questa logica
Di privatizzazione il medico convenzionato cioè non può avere un rapporto con un infermiere pubblico anche l'infermiere avere un rapporto il carattere convenzionali private
Ecco questa è una visione diciamo in cui sì nega l'idea di una di un distretto sanitario
Struttura e cioè di una di una parte del sistema sanitario più strutturato che si occupa in maniera organizzata delle cure primarie dei servizi territoriali
Che riesce a fare una valutazione dei bisogni della popolazione che riesce a organizzare in servizio che riesce a creare delle infrastrutture come le case della salute
Dove al suo interno riuscire a creare dei team multidisciplinari costituiti da medici infermieri specialisti
Che riesce
Ha svolto delle attività di cura ma anche di prevenzione che riesce ad applicare quelle strategie
Di sanità d'iniziativa certe dono sia per le malattie infettive che in per le malattie croniche a intercettare il bisogno prima che queste diventa molto grato
Per questo è diciamo i miei modello che ovviamente io prediligo che credo che tutti noi pieni diciamo
Però in tutto questo c'è al suo interno ungulato il problema da risolvere vince quello del ruolo della medicina di famiglia dell'artiglieria
Perché non possiamo pensare di che un modello di questo tipo
Di una sanità
Territoriale organizzata e strutturata
Poi si trovi a dovere ad avere a che fare con dei professionisti che non rispondono a quelle che sono le priorità nell'organizzazione come sta succedendo adesso
E non lo fanno in parte per per motivi mi di tipo contrattuale
Ma in parte anche e soprattutto perché la formazione diversi medici negli anni è stata una formazione che ha assolutamente privilegiato questa questo approccio individualistico dei medici pensa approccio quasi ottocentesco alla alla medicina di famiglia
Quando invece ovunque nel mondo i medici di famiglia la formazione dei medici di famiglia avviene in un ambiente accademico
Avviene in un ambiente in cui ci studiano le innovazioni nel campo delle cure primarie in cui si dice e si riafferma l'importanza del lavoro dischi per l'interno
Delle cure primarie
Cioè tutto questo in Italia non viene svolto dal la la formazione informazioni serie biglietti sedici affidarsi alle Regioni affidata poi in maniera molto autoreferenziale
Al alla stessa la stessa categoria ci sono i sindacati a fare da padrone
Quindi anche con livelli di competenza
Che spesso lasciano molto a che fare
Mi dispiace in questi giovani medici in formazione sono penalizzati non solo a causa del basso livello di formazione a cui vengono esposti ma anche al al a una remunerazione della mensa rispetto ai medici specialisti dell'università
Per cui questa professione e Lino Mattera attraente rispetto ad altri ufficialità
Anche perché l'università come sappiamo e lo so bene lavorandoci tende a privilegiare un enorme percorsi pericolo ci spiega Vieri tende a privilegiare un approccio nella sanità negata alla malattia non certo Valdata saluti
Ecco allora
Credo che all'interno delle tante battaglie che c'è da fare ci sono state giustamente numerate ce ne sia una in particolare quella di di riprendere per avere una nuova una medicina di famiglia nuova al partito dalla formazione
Qual è la buona notizia
Che insieme a tutte queste osservazioni non ci lasciano diciamo il
Grandi livelli di insoddisfazione lavorano anzi c'è chi si sta formando un quindi si stanno formando dei gruppi
I giovani medici di famiglia chi si rendono perfettamente conto che hanno vissuto la fase di formazione così poco attraente
Ci si rendano conto quale dovrebbero essere di modelli nuovi di di il cure primarie e di professione della medicina generale
Basata cioè sul sul lavoro di gruppo da Van basato su strutture come case della salute consentono di svolge un'attività diciamo multidisciplinare di collaborazione con altre discipline con gli infermieri con gli specialisti
In cui anche l'aspetto contrattuale del medico di famiglia viene rimesso in discussione non escludendo
Un rapporto di dipendenza ci sarebbe più funzionale ma un un sistema un sistema pubblico che mente diciamo la la la salute dei cittadini al primo posto ecco una notizia buona e che in questi medici stanno proprio in questi giorni
Presentando
Una manifesto suo libro azzurro
Loro ce lo siamo libere azzurro mutuando lo dal da un progetto simile avvenuti in Portogallo in cui negli anni negli anni scorsi citato nel profondo cambiamento
Del medicina di famiglia loro prendono spunto da questo documento cioè dato ottimi risultati
E che quindi potrebbe essere per chi si occupa di queste di questi problemi un ottimo punto di riferimento per il cambiamento ecco
Sarebbe anche utile supportare il dare un un aiuto a questi per questi giovani medici voi trovate il manifesto del libro azzurro nella ne nella nelle mie nella rivista on line cento in bilico salute internazionale
Li abbiamo dedicato il diverse
Diversi spazi l'ultimo è proprio quello del del Manifesto del difensore che verrà presentato di una conferenza stampa il chinino venti qui io mi fermo qui vi ringrazio e per finire anch'io sono assolutamente favorevole
Alla alla questione del messa anche perché sarebbe il segnale che qualcuno vuole veramente investire in maniera massiccia almeno questi trentasette miliardi che vadano alla sanità molte dal la mia sensazione è che ci ci chi si dice di non volerlo per motivi più svariate alla fine non lo vuole probabilmente perché non ha interesse a investire
In maniera diciamo decisiva in salita in questo momento
Vi ringrazio
Grazie professore riprendo proprio dalle ultime parole che lei ha detto ha parlato di messa ha parlato di fondi per la sanità parlato di Investimenti necessari alla sanità proprio per poter cambiare in meglio le cose che non vanno che non funzionano e questo sarà il tema della prossima relazione il tema proprio dei costi della sanità è un tema anthem importantissimo
La sanità fa notizia sui giornali spesso per gli scandali è stato detto ma fa notizia anche per i costi fa notizia per i costi in quanto ci sono bilanci in rosso della sanità per molte regioni i costi una volta andavano al cosiddetto piè di lista
Che anche quello aveva delle distorsioni perché molte volte penalizzava i virtuosi e premiava gli spreconi con ripianamento delle dei costi eccessivi del deficit a carico dello Stato
Nel novantacinque c'è stata una grande innovazione innovazione di cui oggi qualcuno pensa che sia all'origine di tante distorsioni quella dei pagamenti attraverso i i cosiddetti DRG idee
Ci sono le tariffe a prestazione importati dagli Stati Uniti dove la sanità affidata sostanzialmente per i pagamenti alle assicurazioni e quindi aveva bisogno di tariffe
E questa tariffazione
Stabilisce un prezzo perché offre il servizio e un costo per chi compra questo servizio questa determinato e questo è opportuno anche dirlo farlo sapere anche un certo consumismo sanitario in molte regioni c'è stato un caso clamoroso alla fine degli anni novanta in Lombardia
In cui era stato calcolato che c'erano più cardiochirurgie in Lombardia dell'intera Francia erano ventidue
E questo perché i DRG erano particolarmente remunerativi per gli interventi legati alla cardiochirurgia e quindi tutti gli ospedali soprattutto quelli privati si apprezzavano per avere questi reparti il correttivi
Di correttivi si è parlato i correttivi ancora non bastano però il punto fondamentale sarà quello che svilupperà adesso
Il professor Ascoli nella sua relazione proprio perché si parlerà di fondi sanitari che si parlerà di come si finanzia il sistema sanitario a lei la parola professore Ascoli
Per il momento non si sente pronto un attimo un attimo ancora
Un attimo che vediamo
Probabilmente ci sarà un microfono spento immagino
Attivo
Noi lo vediamo
Rinviamo
Vediamo adesso se tecnicamente si riesce si riesce oppure se non possiamo
Se non possiamo allora passiamo alla relazione successiva passiamo alla relazione successiva
E il tema il tema è sempre legato alle parole che ho usato prima è legato alla regionalizzazione dei sistemi sanitari e quindi darei direttamente la parola alla al dottor Fulvio Lonati
Proprio per entrare nel dettaglio di questa sanità regionalizzata e nel frattempo cercheremo di ristabilire la connessione e i collegamenti con il professor Ascoli
Vediamo se c'è il dottor Lonati
Cioè vediamo se si se avremo buongiorno consistente i tempi sì benissimo vi ringrazio
Per l'organizzazione di questo evento due presentazioni introduttive sono state molto molto qualificate ringrazia anche l'intervento di signora dell'amico il collega Gavino Maciocco
Però lui un vero professore sono come me
Estremamente edificante
L'obiettivo del mio intervento è quello di provare a collocare le problematiche
Del servizio sanitario lombardo
E in qualche modo on prendendo spunto dal titolo quale cura per questa malattia ho provato a sviluppare presentazione proprio andando a concepire i problemi della servizio sanitario lombardo con una malattia innanzitutto
Prima sanitario lombardo è stato presentato come eccellente
Ma eccellente o è malato
In qualche modo Strehler l'assessorato regionale continua a puntare sul Lecce sull'idea di queste eccellenze del servizio sanitario negando in qualche modo la presenza di una malattia ma l'esclusione del confidente di primavera e anche l'attuale ondata fanno pensare proprio a fargli una malattia grave ITC anzi forse più che di malattia dovremmo a parlare di una riacutizzazione di comorbidità
E tra l'altro il quanto poneva prima ma gioco parlando di cinque miglia dove l'epidemia si associa a all'epidemia delle malattie croniche lei estremamente interessante allora procediamo con la via politica successiva
Per vincere malattie necessario innanzitutto riconoscerle diagnosticare c'è quindi cercare di inquadrare di che cosa si tratta
E accettare di aprirle perché finché non si accetta della malattia tutta articolare le malattie croniche ma non solo non è possibile procedere e poi vita decide di curare quindi adesso proverei a usare questa metafora questa immagine
Di pagando non delle malattie delle persone ma Berg malattie del servizio sanitario per trovare anche a dare contributo come usano dire di schematizzazione dei problemi e di schematizzazione delle proposte
Vediamo con la deposita successiva
Il primo aspetto i sintomi Durante l'esplosione epidemica le persone sono state assistite a fatica in modo scoordinato dagli operatori e dei servizi del territorio di fatto impossibilitati a dare risposte
Per esempio le farmacie si son trovate a dare risposte estemporanee senza avere alcuna indicazione ma ancora di più i medici di famiglia hanno avuto un una condizione di assoluta abbandono dove ciascuno doveva inventarsi una risposta
Andando eventualmente a confrontarsi per colleghi ma e mancata assolutamente una indicazione così come suo mancato i supporti supporti organizzativi logistici ma anche la possibilità di comunicare in modo efficace
Con R. stravinto ancora in modo più drammatico questo fenomeno delle RSA sono state lasciate abbandonate per cui ciascuna ha dovuto trovare al proprio interno le possibili risposte
Questa malattia cioè operatori e servizi
Lasciati soli e caricati di responsabilità che non possono soddisfare tutto sommato corrisponde io uso questa immagine della fisiopatologia cioè quali sono i meccanismi fisiologici e patologici
Ti ti ti stanno sotto la Regione Lombardia lascia la libertà agli enti privati di scegliere quali servizi erogare come e dunque ma assume che possano e debbano assolvere in autonomia ogni problematica anche addirittura in caso di questa grave epidemia della pandemia
E scarica a questo punto in modo coerente rispetto al proprio disegno organizzativo ogni responsabilità su di loro quindi si devono arrangiare ad affrontare epidemia quindi una condizione estremamente problematica che evidenzia come Regione intende il governo solo come un governo di programmazione acquisisce il controllo di prestazioni e poi vedremo anche più avanti come si conferma anche per altri aspetti sorpreso condiziona vediamo la sera successiva diapositiva
Durante l'epidemia le persone ricevono servizi tra loro sconnessi privi di una progettualità unitaria
E quindi i singoli assistiti devono arrangiarsi a collegarsi le parti per cui non medico dice già fare il tampone l'assistito deve trovare il modo per andare a
A fissare l'appuntamento per il tampone a capire dove andare a farlo
Quindi i diversi attori medici addirittura il centodiciotto il pronto soccorso le farmacie
Eroga nei diversi interventi come singole prestazioni questo concetto dell'erogatore e della prestazione e estremamente radicato Cornel negli ultimi venti ormai quasi trent'anni in Lombardia Regione Lombardia incentiva gli erogatori a competere tra loro
Magari fosse per ottenere risultati di salute no in una prospettiva di in una prospettiva di devo usufruire appieno il Budget
Per esempio con i tamponi si è verificata in occasione utili a questa condizione paradossale per cui gli erogatori commissionati da dati S a fare i tamponi siam pubblici o privati
Ne fanno quanti quelli che hanno a contratto quindi a contratto mille non ne faccio quelli più c'è bisogno ne faccio mille perché così sono pagato per il non ne faccio novecentonovantanove perché comunque mi pagherebbero uno in meno non ne faccio mille uno
Perché il mille uno verrà ripagato con Vibe
Quindi in una condizione dove il concetto di erogazione diventa l'elemento cardine perdendo completamente il significato addirittura che il tampone se positivo o negativo a me erogatore non interessa per niente riportando in faccia alle il tampone dentro questa logica contrattuali passiamo alla successiva condizione qui parliamo analizzare durante l'epidemia che le persone vivono ritardi impossibilità di effettuare i tamponi controlli quarantenne di ammissioni
Si sono verificate situazioni paradossali dove il medico di famiglia individua il sospetto di Dini Banti accodi
Il tampone viene effettuato con un certo ritardo a distanza di una settimana arriva la risposta
E si attiva una quarantina una settimana dopo che il problema era stato evidenziato come sospetto
Quindi una contrito assoluto assoluta frammentazione Prato proprio con questo passaggio di responsabilità per cui il medico di famiglia denuncia attraverso il sistema rinuncia delle malattie infettive
L'ATS prende atto di questa denuncia
E richiede a uno degli erogatori di fare il tampone l'erogatore programma con l'assistito quando fare il tampone
Venne fatta ben eseguita d'indagine la risposta viene restituita la TS che dovrà prendere i provvedimenti conseguenti quindi un disegno assolutamente problematico infatti Regione Lombardia dal due mila sedici affrontati i compiti le risorse per esempio gli operatori ma anche e gli strumenti di strutture i sistemi informativi tra l'ATS l'avesse sentito il cui in una provincia dove c'è una una T S due tre avesse sentì
Quelli che prima io agli operatori della dell'ASL sono stati frammentati anche i dirigenti anche l'episodio quindi creando l'unità cooperative di dimensioni esigua con dispersione anche di detergenti
Di maggiore esperienza e tale disgregazione impedisce una chiara e univoca catena di comando perché per qualsiasi cosa bisogna costruire poi i un meccanismo di coordinamento procediamo con la successiva
E durante l'esplosione epidemica persone assistite alla fine in modo quasi volontaristico nel territorio come ho visto senza imitato senti senza indicazioni senza supporti senza possibilità di comunicare in modo efficace significati dei singoli boh operatori di servizi lavorano in modo nel territorio quasi
Ma come possiamo dire metto tra virgolette volontaristico ma proprio perché si cerca e ci si arrangia per trovare le soluzioni
E addirittura con rischio di non essere meno accettate dall'ospedale nella fase epidemiche accertate vicende paradossali dove anche il centodiciotto non prendeva le persone nonostante fossero state individuate come condizioni ideali dal medico fa
Ecco solo nell'ospedale con l'assetto attuale Corsini degli osti care assistere e curare l'accesso al pronto soccorso e quindi a ricomporre l'unica via ne consegue la saturazione degli ospedali che avvenuto in modo chiarissimo con con con l'epidemia ma è un problema che si pone comunque perché le liste d'attesa non ci sono solo terra attività specialistica ambulatoriale ma anche il territorio regione Lombardia negli ultimi decenni ha investito solo sugli ospedali specialmente sulle specialità ad alta intensità specialistico strumentale appunto perché remunerati in modo più pesante
Trascurando del tutto il territorio medici di famiglia in primis che non sono stati orientati guidati e coordinati su importanti indirizzati
Anche controllati si voglia nella creato le condizioni perché le risorse extra ospedaliere fossero coordinate valorizzate nelle singole comunità locali gli stretti sono stati svilire che addirittura nell'ultima
Nella ventitré del due e del due mila quindici lì disteso inventati di cinquecento seicento quattrocento mila abitanti quindi una dimensione assolutamente priva di senso non erano assolutamente nella logica del distretto socio sanitario
Concepito con la riforma sanitaria del settantotto e senza alcun coinvolgimento dei comuni e delle realtà locali quindi questa mancanza di presenza di punti di riferimento nel territorio fa sì che l'unica soluzione la si trova verso l'ospedale con la posta del pronto soccorso pensiamo alla successiva
Le persone non ottengono visite interventi specialistici ambulatoriali intenti con due congruenti l'epidemia ha drasticamente a cui tu la situazione
Finita la prima ondata si è cercato di rimettere mano a tutte le attività ambulatoriali siano state fin serate nel periodo di esplosione
E si è verificata Shawn verificate delle situazioni assurde assolutamente improponibili e e però questo è un problema preesistente allora cosa ci sta dietro Lombardia atti relativi termini Lombardi all'attività specialistica non si configura come un'attività territoriale distrettuale come dovrebbe essere ma è come un'attività accessoria dell'ospedale e quindi l'attività di serie B del dell'ospedaliero e dovrebbe dell'ospedale
E il ricorso alla libera professione a questo punto diventa strutturale e chi può permetterselo non trova altra soluzione che in questa direzione le assicurazioni integrative
Vanno a sostituire inappropriatamente questi spazi lasciati vuoti da questa criticità
E vediamo avanti con la prossima diapositiva dico io pensavo di appoggiarmi anche all'intervento precedente Ki probabilmente
Professore Ascoli andrà a toccare questa perversione per cui lo sviluppo dei fondi integrativi e in qualche modo anche delle polizia assicurarci curative individuali Teva a per cercare inserirsi in quelle che sono i LEA crea veramente una distorsione anche nell'immaginario per cui si dà per scontato che il servizio sanitario non possa e non debba assolvere una serie di funzioni aprendo questa prospettiva li soluzione per chi benché nei fondi integrativi sia collettiva Bassini vecchie una soluzione personalistica ecco è curioso per questo lo pongo come a aspetto da ad approfondire e curiosa che mentre i servizi le ciò che viene dato dal servizio sanitario nazionale viene ritenuto qualcosa di dovuto a prescindere data perché le tasse poi dobbiamo pagarle e per a vere i servizi dovuti ci poniamo le tasse adeguatamente pagate con un sistema congruente
Con le le forme assicurative private c'è una sorta di immagine di poter scegliere acquistare il semplice quindi valendosi viene valorizzato di più quando si ottiene con il fondo integrativo
Rispetto a quanto viene dato dal servizio sanitario a fronte del fatto che il servizio sanitario risponde a tutte le esigenze i fondi integrativi rispondono a degli elementi del tutto parcella procediamo con la prossima diapositiva
Vediamo un altro aspetto le persone sono liberi di scegliere al quale erogatore rivolgersi ma durante l'epidemia questa libertà è stata stravolta questa condizione ha reso evidente che
Apparentemente c'è una libertà di scelta in sede di prestazioni ma rispetto all'esigenza di un approccio di di salute pubblica evidentemente tutta una gamma di disservizi non sono svolti dal privato
E devono rimanere dentro un sistema di governo di controllo di programmazione
E di gestione di natura pubblica solo la componente pubblica affrontato del servizio sanitario regionale affrontato la gestione dell'emergenza in toto
Mentre il privato è stato coinvolto in un secondo tempo e solo per le cure ospedaliere e dopo che andati a negoziare il contratto perché le strutture private hanno reso la propria disponibilità dopo vivere siglato un accordo con la Regione
Cosa che non ha fatto gli enti pubblici chimici ha dovuto rispondere dal primo giorno tutto e anche per singole prestazioni vede il problema dei tamponi dei sierologici fatti in un meccanismo veramente
Nel cantilene
Regione Lombardia incentiva la competizione tra erogatori pubblici e privati in una condizione dichiarata di parità male come anche ha detto negli interventi precedenti privati sono liberi di scegliere le attività da intraprendere
E di come acquisire risorse umane strutturali strumentali il pubblico deve svolgere tutte le attività necessarie
A vincoli nell'acquisizione di risorse e dipende direttamente dalla Regione cosa che apparentemente dovrebbe creare un presupposto di facilitazione per il pubblico cosa invece che non avviene legge è paradossale perché noi ci troviamo ad agire
Il virgolette padrone anche alla Regione
Chi ha delle proprie aziende che dipendono alcune con funzioni di programmazione acquisisce il controllo altra con erogazione però volutamente mette in una competizione peraltro non paritaria le proprie aziende
E quelle private quindi fu una perversione cioè un vero mondo di mercato questa cosa non potrebbe assolutamente passiamo oltre
Durante l'esplosione epidemica le persone chiedono ai comuni indicazioni aiuti ma i Comuni non ricevono informazioni all'ATS e si attivano dovendo decidere autonomamente come agire
Io ho sentito numerosi sindaci dei erano veramente disperate perché la popolazione si rivolgeva
Ai al al Comune come ente come interfaccia come prime interfaccia peraltro non avendo le case della salute non avendo i presidi territoriali sul territorio attivi
E i Comuni si sono mossi in modo autonomo e anche questo è in qualcosa di preesistente di strutturale
Misteri di servizi sanitari e i comuni si muovono su binari separati che non si incontrano Regione Lombardia non prevede nella sostanza che i comuni abbiano un'interazione strutturata con il
Con il sistema di servizi sanitari e socio sanitari procediamo ancora
Sono molto in ritardo rispetto no ecco che sono a me a metano guardavo l'orologio ma il ultimo aspetto tanto che durante l'epidemia le persone hanno difficoltà a reperire i propri documenti sanitari
La malattia del del servizio sanitario questa malattia e che il sistema
Forma informativo informatico regionale e assolutamente non funzionale per gli assistiti miei perioperatorio estremamente complesso utilizzarla
Nonostante ingenti investimenti profusi non è di facile uso per gli assistiti non è funzionale tra gli operatori e non consente un efficiente comunicazione tra assistito incuranti passiamo oltre
Iniziamo a questo punto a vedere le cure abbiamo visto le patologie cercando di schematizzare con dentro questa metafora che io mi sono un po'cercato di costruire per dare anche così una dimensione narrativa che pose il segreto
Così poi di aiuto allora innanzitutto
Risolvere le ambiguità del modello organizzativo complessivo del servizio sanitario regionale cioè l'ATS
Solo agenzie di programmazione visto controllo unica a livello regionale senza compiti di coordinamento locale
E lei se senti solo erogatore o responsabile dei risultati di salute la legge ventitré
A molte ambiguità da questo punto di vista perché attribuisce ad esse settici anche il compito di coordinare in ciò che avviene negli stretti ma non affida a lei se senti gli strumenti di governo che son tutte dagli atti se questa cosa a generato conflitti
Continui tanto più durante l'esplosione epidemica gli anche adesso per gestire la l'aria intrisa
In particolare i medici e pediatri a chi fanno riferimento e c'è questa ambiguità
Il coordinamento distrettuale a chi fa riferimento ma disco nell'ordinamento distrettuale vuol dire servizi sanitari i servizi socio sanitari come le RSA le comunità terapeutiche i consultori e sociali dell'aria quindi comune e del volontariato chi è che ha il compito di fare questo coordinamento la Chiesa da esercenti come legare gli erogatori in una prospettiva di salute pubblica e di obiettivi di salute e non solo di erogazione quindi questo aspetto è assolutamente lacunosa ed è forse quello più macro che deve essere risolto
Perché diversamente
A cascata tutti i vari aspetti rimangono inclinati e confusi passiamo oltre
Organizzare la prevenzione allora il Dipartimento di prevenzione è stato frammentato tra ATS S. Setti la chiesa il compito di fare come possiamo dire
L'aspetto di governo della prevenzione
Le avesse Setti devono erogare i servizi e la prevenzione tipo fare la vaccinazione o fare i tamponi
è una disgregazione che crea veramente problemi ma sia dietro anche il la difficoltà legata alla dispersione di più persone persone esperte
Strumenti spazi di lavoro
Quindi c'è questa frammentazione che crea grossi problemi fa assolutamente di condotta durante l'epidemia
Andava almeno costruita nel modo funzionale una unità di lavoro per cui sì lavorava in questa chiave della prevenzione per cui individuare i focolai
Stringermi in una condizione di isolamento preciso doveva avere una catena di comando unica e non quello che che sta accadendo tutto attivare un vero osservatorio epidemiologico con riporta regionali e locali aggiornati e pubblici
In grado di
Di di supportare in tempo reale anche il monitoraggio dell'emergenza coinvolgerà anche i comuni nella logica la prevenzione in modo da non lasciargli scollegato passiamo oltre
Organizzare l'assistenza primaria nove attualmente anche con questa frammentazione abbiamo nelle ATS dei ecco dipartimenti di cure primarie che sono uffici stipendi
C'è bisogno del coordinare il lavoro della medicina generale inutili a fini famiglia della continuità assistenziale in stretto raccordo con gli altri servizi del territorio con una capacità di organizzazione contestualizzata al territorio
E dall'altra parte c'è proprio bisogno di sviluppare una logica beh degli atti d'Italia e dei medici di famiglia
Chi non sia chiesta da questa solitudine ecco per me va benissimo rapporto di scelta di fiducia ecco però dentro un disegno organizzativo
La legge Balduzzi del due mila dodici le spingeva in questa direzione con la formazione l'aggregazione in funzionali territoriali di circa venti medici per una popolazione di circa trenta mila assistiti potrebbe essere una via importante
Con peraltro l'aggancio all'infermiere di famiglia e ai centri servizi ma collocati nel distretto non lasciati come possiamo dire in quella logica privatistica parlava prima Maciocco alle passiamo oltre
Organizzare il distretto socio sanitario Lombardia ha abbandonato completamente discreti a parte alcune province dove si era tenuto duro fino al due mila quindici due mila sedici poi dal due mila sedici con l'applicazione della nuova del nuovo modello si è andati verso dopo la disgregazione nella visione di ritornare a territori di cinquanta cento mila abitanti ben definiti che hanno al proprio interno una serie di risorse che devono essere coordinate
Collegate supportate
Con almeno un presidio territoriale chiamiamolo come vogliamo presta il posto Casa della Salute ma che sia ben riconoscibile strutturato a Direzione distrettuale epilogo il cui si facilita il coordinamento in comprende ecco
Procediamo ancora
Pensare agire l'integrazione socio sanitaria
I Comuni devono poter partecipare i piani di zona potrebbero essere lo strumento adeguato ma devono essere sostenuti attuate diventare strumenti veri
Le associazioni di volontariato devono imparare dentro una logica di rete non muoversi in modo un po'procediamo ancora
Abbattere le liste d'attesa investire in risorse umane perché ovviamente il calo del del del del delle delle risorse comporta problemi
Avere un sistema di prenotazione efficace non così farraginoso e complesso come quello che ha adottato in Lombardia
Tra l'altro basta prendere esempio dai privati che sono bravissimi a organizzare queste cose basta usare uno dei loro delle loro modalità e avremmo risolto molti ma soprattutto riconoscere incentivare l'appropriatezza noi
Spesso facciamo indagini e interventi
Chi non hanno motivo dovrebbero essere degli orientati e ricondotti a video bikini salute o ci diamo ancora
Una rete ospedaliera progettato in funzione dei bisogni della popolazione con l'ospedale di primo livello e ospedali di secondo livello questa cosa la Regione la un po'nascosta
Perché fa molto comodo che le strutture private possono avere al proprio interno alcune attività
Di secondo livello senza i suoi ospedali secondo dice
Il pubblico ovviamente invece si trova in questa condizione ma viene schiacciato perché i grandi ospedali pubblici che hanno non parli anche una traduzione tradizione secolare e una organizzazione secolare di due anche buona amministrazione grande capacità
Scientifico professionale si son trovati schiacciati e non riconosciuti come ospedali secondo lui quindi appiattendo le loro potenzialità procediamo ancora
Un sistema informativo funzionale
Superando completamente l'attuale sì sì sì insieme informativo socio sanitario lombardo nove tanti investimenti sono andati nella direzione di costruire un sistema molto arruffato
Che non ha le basi fondamentali soprattutto costruito non pensando all'assistito agli operatori ma pensando ai bisogni organizzativi se vogliamo di governo amministrativo istituzionale della Regione
Avanti dovremmo essere alla fine allora io credo che sia il come comete Salute così stiamo lavorando in questa direzione infatti organizzeremo a Brescia per il sette sabato sette novembre un'iniziativa dove cerchiamo di mettere attorno per sistemi le diverse componenti per cui gli ordini professionali
Le associazioni dei malati le organizzazioni sindacali il terzo settore i rappresentanti dei medici di famiglia dei pediatri gli gli organizzatori cioè il gestore del del del servizio sanitario
Con l'idea di promuovere un fronte allargato di forze sociali che individuano i si attivano su contenuti e obiettivi comuni condivisi per rinnovare i servizi e la promozione della salute delle persone e delle comunità in particolare non basti a quanto emerge da questo convegno importante che non rimanga nell'alto e non solo del dello Spi CGIL ma abbiamo bisogno di trovarci alleati componenti diverse Conad sensibilità diverse su obiettivi comuni e trovare alcuni obiettivi Palermo per costringere la Regione
Io vi ringrazio per l'attenzione passo approva
Grazie grazie dottor Lonati devo dire che lei ha già fatto una riforma della riforma perché nella sua relazione nel suo intervento ci sono tutti i contenuti di cui abbiamo parlato
In ordine sparso se vogliamo in questa mattinata ora riprendiamo il tema dei costi e dei fondi che finanziano il sistema sanitario
Con il professor Ascoli ricordando ricordando una un particolare che la spesa
Italiana per la sanità inferiore alla media europea e che molto spesso ci sono sospese che sono a carico del cittadino il caso dei vaccini per esempio in questi giorni che non si trovano in Lombardia ha creato una corsa
Alla ricerca e quindi anche ha creato una spesa aggiuntiva a carico del cittadino che va a cercare questo vaccino che non si trova ancora ahimè e quindi è disposta a pagarlo anche cifre tre quattro cinque volte superiori a quello che sarebbe il servizio da affidato al medico di famiglia o comunque al vaccino acquistabile in farmacia procurato dalla Regione ecco
Come tanti a spetti dei costi della sanità poi alla fine incidono sulle famiglie incidono sulle persone
E non a caso un altro dei costi e quello per esempio dell'assistenza domiciliare anche questo servizio sul territorio carente
Servizio che poi alla fine viene affidato molto spesso alle badanti non si è parlato di questo ma d'Italia è il Paese con il maggior numero di badanti in Europa
A lei professor Ascoli la parola per la sua relazione sperando che questa volta il microfono funzioni bene
Speriamo mette in evidenza i ebbene allora dicevo il parlare dei fondi sanitari come già emerso non è una questione secondaria perché effettivamente occupato è occuperanno probabilmente uno spazio crescente visto il panorama sindacale nelle relazioni industriali ora non ci muoviamo in un contesto è già stato detto da chi mi ha preceduto di spesa pubblica sanitaria pro-capite guardiamo la prima slide
Che è nettamente inferiore alla media miope occidentale addirittura negli ultimi vent'anni e cresciuto del trentasette per cento contro un settantanove per cento
Della UE a quindici quindi abbiamo un contesto quindi come è stato evidenziato dei definanziamento c'è stata soprattutto anche qui è stato ricordato una fortissima attenzione soprattutto al contenimento dei costi
Anche tali tortuosa situazione del mezzogiorno e la spesa auto poche te conviene chiamato cioè quella che i singoli sostengono in Italia è sempre stata poco orientata verso forme di spesa collettiva tramite assicurazione fondi privati dati OCSE sono e ridiciamo dimostrano come già all'inizio di questo decennio l'Italia è un terzo o un quarto di quello che ci spendeva in quegli altri Paesi andiamo avanti frati duro ieri con i sanitari ora no perché positiva la sentimmo ieri pochi esemplari prevede sulla carta due tipi di fondi quelli collettivi fondi sanitari integrativi che sono frutto della legislazione addirittura riforma del mille novecentonovantadue più altre modificazioni e queste comprendono prestazioni non comprese nei Lea quindi integrativo qui ha un senso
Poi ne chi c'è l'altra
Famiglia degli enti casse societarie muto soccorso aventi scadente fine assistenziale anche in queste addirittura un'origine ancora precedente all'ottantasei
In queste possono comprendere sia prestazioni sanitarie comprese nei Lea che quelle a capitale e qui ci sono tutti i fondi categoriali
Quindi ieri i fondi credo guardarsi o da un punto di vista così sociologico dice che sono metà prima riforma Bindi ma alcune anche con radici antiche ottocentesche eccetera e l'altra invece quella che più ci interessa da vicino e la l'esplosione degli ultimi dieci dodici anni con tutta l'espansione del collega Tivoli andiamo a vedere allora negli Ottanta richiamato l'anagrafe dei fondi
Lei ministro della salute dati pubblicate in diciannove relativa diciassette tradire trecento ventidue fondi nella via positiva appunto successiva trecentoventidue fogna ancora vaga ancora avanti centoventidue fondi
Che in realtà sono appena nove i così detti fondi sanitari integrativi dobbiam parlato e trecentotredici invece tutti gli atti in cui ci sono i fondi categoriali questi fondi complessivamente interi riguardano ormai in Italia undici milioni di iscritti di questi undici milioni soprattutto sono iscritti agli enti casse e Società di mutuo soccorso dieci milioni seicentocinque mila qui c'è tutta nuova famiglia dei fondi categoriali Agnalik iscritti ai fondi
Allora qui e abbiamo nel rabbia positiva successiva il settantatré per cento sono lavoratori dipendenti
Il dieci per cento lavoratori autonomi appena il cinque per cento pensionati e il ventidue per cento familiari di lavoratori o pensionati
Complessivamente segnala misurare incidenza la copertura dei fondi sanitari livello nel mercato del lavoro italiano troviamo che sono per un terzo Roma ecco e lavoratori dipendenti erano indipendenti ma se poniamo i lirici lavoratori dipendenti privati
Contrattualizzati ormai fondi riguardano circa la metà di questi lavoratori né voglio dire
Poi successivamente questi fondi io non è che amo più integrativi quale di capito perché indicativi sono una piccolissima parte un aggettivo che ormai andrebbe quasi messo diciamo in un cantone ecco se non arriveranno i fondi sanitari ironicamente potrà avere un ruolo complementare
Quando sono passati e integrative non rientranti nella storia di risorse vincolate l'ex decreto Sacco nel due mila otto oppure slide successiva potrebbe integrativi per davvero rientranti nella soglia di risorse vincolate
Oppure soglie dai successiva potrebbe essere aveva un ruolo sostitutivo quindi diciamo così esistono due famiglie i i fondi sanitari che dovrebbero integrare quello che la sanità pubblica non riesce a fare
E con i sanitari che vi sono liberi intervenire su tutte le transazioni anche quelle diciamo del le Lea e del sistema sanitario qui non vedo non vado all'elenco ma sono praticamente tutti i andiamo alla successiva
Live
Perché questi fondi sanitari hanno avuto questo successo che tale da poter coinvolgere oggi milioni e milioni di lavoratori
Ma i temi sono io Lioni sono diversi partiamo da una cosa che è già emersa l'insoddisfazione per il funzionamento del nel servizio sanitario nazionale questo è un tema di rilievo che vale addirittura anche per la Lombardia ma pensiamo per molte regioni che non sono all'altezza in con i settori di quella Regione poi c'è da dire che questi fondi offrono un ampio spettro di prestazioni almeno sulla carta e soprattutto sono ottenibili subito
Perciò spiega è una delle ragioni che spiega perché il grande successo di fondi sanitari e il fallimento sostanzialmente dei fondi pensionistici
Che è un obiettivo potrebbe essere anche positivo quello di usare in modo più efficiente Risorse che comunque i cittadini spenderebbero privatamente ma c'è da dire anche che la grande spinta almeno allargare ad esclusione dei fondi era dovuta alle modifiche ormai nel campo delle relazioni industriali ai rinnovi contrattuali dovremo in fondo sanitario è ormai un punto fermo
E qualcuno prima evocavo all'inizio come la Confindustria sta cercando di dirottare almeno dal TAR attesta del presidente vero e i le politiche dell'ergendosi alle soprattutto per la sua il tra il verbale
E fondi sanitari piuttosto che verso venti salariali per tempo e perché c'è un motivo no perché la Confindustria diventata all'improvviso filantropo e amante la salute dei suoi è vero
Dipendenti e poi da ultimo non possiamo non pensare che c'è stata negli ultimi governo una forte incentivazione fiscale che ha ulteriormente spinto verso i fondi sanitari andiamo alla ultima l'ulteriore slide le agevolazioni fiscali qui del Tirreno sono un po'ballerina io
Ho ascoltato la battuta si è recata fatta l'inizio di circa cinquecento milioni che sarebbero mancanti per le entrate dello Stato a causa delle agevolazioni fiscali altre i cerchi di cui anche ho fatto parte
Parla di seicento milioni recentemente in una audizione presso la Commissione parlamentare Affari sociali nel luglio del due mila diciannove a carico della grande autorevole professoressa dei nativi citando studi gli scienziati finanze si parla di una mancato gettito fiscale per il due mila sedici quindi parliamo di quattro anni fa di oltre un miliardo e duecento milioni di euro
Allora questi un miliardo e duecento milioni di euro prendiamo questa come esercizio eh per i due terzi a favore delle persone
Meno IRPEF meno contributi a loro carico e per un terzo sarebbe a favore delle imprese che risparmiano i contributi a carico delle imprese cosa dovessero erogare queste risorse sotto nella busta paga
Totale dei contributi versati ai fondi sarebbe pari a circa uno virgola nove miliardi ora andiamo alla slide successiva ma è una somma corrispondente alle agevolazioni fiscali forse con un po'di tempo criteri maggiori retribuzioni lorde o nei tempi questo comporterebbe un aumento non trascurabile del gettito fiscale che a sua volta poteva essere destinato alla spesa sanitaria pubblica quindi cognato e c'è già
Un primo problema che far scricchiolare questo edificio inoltre Fagnano vedere che cosa i fondi sanitari erogano
Multe che arrivano a rimborsare i costi dei ticket
I cittadini
Che sono pari a uno virgola tre miliardi allora
Ha senso da un lato rinunciare ad un gettito fiscale incentivando la crescita dei fondi sanitari e dall'altro indirizzare una parte consistente di di tale spinta verso la copertura dei costi di compartecipazione c'è qualcosa però funziona in questa macchinosità in questa diciamo barocca costruzione dei fondi sanitari ora andiamo ancora e Youma vedere
Poi queste prestazioni in che cosa consista se andiamo a fare
Qui che sono c'è una grande opacità nel sistema informativo debbo dire che non c'è un aiuto né da parte del ministero me spesso anche da parte del sindacato a dare diciamo lumi su queste vicende
E allora
Che ha una recente indagine della Regione Toscana che dice che fatto uguale a cento la totalità delle risorse pensate i fondi lavoratori ritrattazioni poi erogate equivarrebbero almeno del venticinque per cento
Allora significa che una quota rilevantissima i tre quarti delle risorse che vengono erogati che vengono fatti versate ai fondi rimangono i fondi per coprire le spese amministrative per coprire le spese di gestione dei fondi per costituire fondi di riserva destinate a fronteggiare
Rischi futuri e altro voglio ricordare che molti di questi fondi hanno una platea
Scarsa e quindi si sa bene che se efficienti dovrebbero avere almeno sessanta settanta mila iscritti non ciascun fondo questo vista la polverizzazione dei fondi tu gli ha ricordato non avviene quindi l'idea è che queste risorse servono soprattutto adesso sto estremizzando il discorso ma davano molta a mantenere i fondi mantiene questa macchina e sui costi piuttosto che far arrivare situazioni coerenti appropriate ai cittadini
Chiediamo l'ultima li aiuti me ne andai
Quali fondi allora confetti hanno questi fondi oggi che pinete che noi pratichiamo più integrativi ed capirete anche troppo perché guardando le misure bene detti tutto
Eh ma è costruire ponti riduce il costo del lavoro per il datore di lavoro è questo è un punto fermo
Mica le agevolazioni poi aumenta il giro d'affari dell'intermediazione finanziaria assicurativa perché di rotta verso il mondo privato che è già stato ricordato ampiamente una richiesta e una domanda
Per i lavoratori cosa c'è c'è uno scambio apparentemente faraona minore remunerazione in busta paga perché diventano accesso ai servizi però questo comporta non minore Tfr
Comporta una minore per essere pensione del futuro e soprattutto comporta una copertura sanitaria che Spencer duplica attiva rispetto al servizio sanitario nazionale
Per quanto riguarda gli effetti sul servizio sanitario nazionale non c'è dubbio e più sviluppiamo questi fondi più si incentiva non potenziare la sanità pubblica andiamo
Rendere ancora e nell'ultima utile dai referti dei fondi oggi sa perché ha detto il richiamo rapidamente il c'è un incentivo al consumismo sanitario
Si incentivano screening non necessari si accedeva visite specialistiche saltando la mediazione
Il medico di medicina generale talvolta quindi attiva Giordano pacchetti che mischiano sanità con quell'Essere Benessere ricordo salute
In una corsa diciamo ad attivare soprattutto circuiti privati e poi evidentemente questi fondi sanitari ma aumentar vivi a dismisura le disuguaglianze sociali innanzitutto
Tra gli assicurati non assicurati perché poi questo è evidente e poi anche perché diciamo Bicciato se c'è un'agevolazione fiscale
Elevata questa agevolazione fiscale ricade su tutta la collettività nazionale quindi non solo c'è un discorso di giovani e di non giovani ma c'è un discorso meno rassicuranti che sopportano il costo per una pacchetto rassicurati rilevante ma certamente non conto totalità della popolazione
Andiamo alla slide successiva quindi chi è dentro chi è fuori i poli sanitari fa impressione fare queste lecco perché mentre ci sono coloro che lavorano con un contratto collettivo nazionale
Dentro c'erano più le medie e grandi imprese che le piccole ma c'è una grande differenziazione fra settori produttivi anche fra chiede troveremo fra un momento
E poi c'è una differenziazione territoriale è evidente perché perché le aree più industrializzate con maggiore occupazione centro nord sono rispettare sono certamente più coperte fra virgolette per da questi fondi che quelle meno industrializzate con maggiore disoccupazione e il sud del quindi le differenze sociali disuguaglianze sociali territoriali sono chiaramente in aumento andiamo al successiva
Guardiamo anche le coperture settoriali tali ricerca fatta recentemente insieme alla CGIL viene fuori
Il settore bancario assicurativo rassicura il cento per cento dei propri dipendenti la manifattura il commercio il turismo almeno l'ottanta per cento costruzioni telecomunicazioni
E cinquanta l'area del Pubblico impiego i servizi collegati sociali sanitari trasporti la copertura è molto limitata e quindi sono differenti interni favolose
Oltre a quelle tra chi è dentro e chi fuori diamo ancora alla successiva Blythe allora che cuori sono fuori i non occupati certamente sono fuori tutti occupati saltuari intermittenti sono poi la gran parte dei dipendenti pubblici perché lo Stato come datore di lavoro non attivato quasi mai fondi sanitari per motivi di cassa sono fuori molti lavoratori autonomica sono fuori i pensionati e quindi voi capite bene
E molti sono quelli che sono fuori questa questo schema e andiamo avanti slide successiva l'abbiamo fatto una Carrey nel due mila dodici è riportata la prima Salgari
Nazionale fatta proposte verifica insieme alla alla CGIL e veniva fuori guardando un pezzetto di un ragionamento che ci interessa moltissimo la non sufficiente guardando le imprese sopra i cinquecento addetti che avevano fondi sanitari neanche il dieci per cento di queste aziende
Le vuol destinava alle problematiche
Nella non autosufficienza lo destinava poi con coperture prevalentemente monetarie pochissimi servizi anche che questi fondi per la nota vicenda avevano le norme diciamo favor godevano in grandissimo favore presso i lavoratori perché ci serve perfettamente conto di qual è il rischio di trovarsi fuori in condizione di non autosufficiente e di avere poi un sistema pubblico che garantisce ben poco abbiamo già detto di questa andiamo a vedere successiva finisco questa piccola illustrazione della Sardegna molto complessa del dodici guardando alle motivazioni delle grandi imprese odiava grandi prese d'aria nazionale
Petruccioli con i sanitari in troviamo che la i due terzi delle motivazioni erano dovuti al fatto che è un'alternativa agli aumenti salariali
Per ramo del dodici del fatto un discorso che l'ora porta al due mila venti e c'era fu tutto un mix ormai Centonze anitra aumenti salariali moderati
E offerte di prestazioni di welfare aziendale per fidelizzare i lavoratori ben poco veniva diciamo dalla pressione del sindacato su questo bene allora andiamo all'esclusivo quasi terminato
In conclusione allora qual è il ruolo di questi fondi diciamo sanitari è un ruolo prevalentemente sostituti dobbiamo dire ecco perché non richiamo integrative ecco che non vanno chiamati integrativi
Siamo siamo caduti di nuovo nella nel blackout per con con la voce del professor Ascoli che si è si è persa adesso non so se riusciamo a recuperarla
Semmai magari lo recuperiamo dopo però un intervento conclusivo era arrivato già alle considerazioni finali del suo intervento anche questo molto interessante e debbo dire che sono tutte considerazioni che ci aiutano a capire quanto è importante ragionare di sanità ragionare di salute e parlare proprio di ospedali anche in questo momento anche in questo momento così difficile
Adesso siamo a un altro steppe della giornate della mattinata e mi auguro che abbia suscitato un certo interesse
Il peso di e le l'importanza di queste relazioni
Invito Monica Vangi della segreteria CGIL Lombardia per il suo intervento
Non so se cui indiretta o se collegata mi fa molto piacere che ci sia un'altra figura femminile in questi incontri questa convegno proprio perché è importante che ci siano le vostre voci che ci siano voci femminili anche perché sempre più importante il ruolo delle donne nella sanità nelle donne medica delle donne infermiere e delle donne anche che si occupano di sanità
E questo rappresenta un segno che merita di essere sottolineato e ce ne vorrebbero di più
Ecco a lei a lei la parola e le considerazioni sono già dentro il tema che è stato affrontato nei precedenti interventi perché è quello di guardare proprio anche alla sanità non soltanto con un atto d'accusa ma proprio anche come una partecipazione a cambiare in meglio un sistema che ha mostrato tutte le sue difficoltà a lei la parola
Grazie buongiorno alcune a tutti grazie lo spin per questa importante iniziativa non ha soprattutto perché credo davvero c'era necessario continuare a mantenere i riflettori sul tema della sanità del socio sanitario del web fare in generale
Lui era prima della pandemia per quanto per quanto ci riguarda lo è oggi in modo particolare
Ma innanzitutto direi che le età della sanità italiana come è noto ormai a tutti e non solo le organizzazioni sindacali non cominciano con l'emergenza sanitaria la pandemia
Purtroppo in ordine di tempo è stato l'ultimo terribile ora il Po
Che arrivava dopo trentasette miliardi di tagli al servizio sanitario nazionale
Aggiungiamo dieci anni di blocco del turnover ed ha determinato un taglio radicale di professionisti medici infermieri operatori e di tutte le professioni sanitarie
Lo scorso nove marzo in giorni in cui ricordiamo tutti il fatto lontano tutte le regioni registravano erano in tal modo carenze di organico significative sia negli ospedali che per le attività ambulatoriali e l'assenza la carenza importante di medici di medicina generale dei pediatri di libera scelta
Ma avevano allora l'appello circa sessanta mila professionisti nel servizio sanitario nazionale e più di venti mila medici di medicina generale
Purtroppo non finisce qui non solo non ci sono medici e infermieri
Sufficienti ma sono anche pochi quelli in cerca di lavoro nel senso che abbiamo un altro problema che è strutturale il numero chiuso nelle facoltà universitarie nelle scuole di specializzazione medica e ha avuto e continua a vedere come affetto la scarsità di professionisti formati e soprattutto pronti ad essere asciutti
Mancano sappiamo bene perché ci viene ricordato spesso mancano pediatri ginecologi ma mancano soprattutto anestesisti e rianimatori cioè quelli che quali professionisti che servono appunto nelle terapie intensive
Governo sappiamo è intervenuto con il decreto del nove marzo del palco decreto rilancio nel quale fra le altre cose sono state previste anche procedure risorse utili a reclutare ad assumere personale sanitario per far fronte all'emergenza pandemica
Il Lombardia
Che direi Lombardia nei viviamo a cinque anni siamo a cinque anni dall'approvazione di questa legge regionale la numero ventitré evoluzione del sistema sanitario sociosanitario lombardo
La cui sperimentazione sappiamo essere in scadenza proprio quest'anno
Riteniamo o come organizzazioni sindacali lo abbiamo detto conciliamo dirlo che gran parte degli interventi previsti nella legge regionale non abbiano trovato alla quotazione
O spesso addirittura si erano stati contraddetti nella prassi dei risultati a partire Daniel risoluta debolezza della nostra servita in territorio che molto ha influito nel determinare un impatto più grave dell'epidemia da ove diciannove
Prostituire le fondamenta del sistema significa per noi ripartire della prevenzione dalla profilassi dall'educazione alla salute dall'integrazione socio sanitaria ogni sociale
Significa cambiare rotta partendo dai distretti negli anni riceva anche qualche intervento che mi ha preceduto svuotati di professionalità e di competenza
Ricreare luoghi fisici di prossimità per i cittadini dotati di risorse umane ed economiche con una forte sistema di governance e super il modello che ha caratterizzato la Lombardia ospedalocentrica
Il sindacato unitariamente quando dicono Italia inventa e ovviamente come nella nostra prassi significa confederazioni categorie della funzione pubblica dei pensionati in Lombardia ha organizzato prima del mese di agosto repressivi mobilitazione dove abbiamo voluto portare la voce di tante persone che hanno provocato AN sulla loro cosa ha significato dell'emergenza sanitaria
Abbiamo fatto tre presidii tematici sotto Palazzo Lombardia ma appunto non abbiamo rinunciato a quello caro una nostra prerogativa sempre
La di elaborare delle proposte
Ecco ed ora abbiamo unitariamente condiviso studia ho provato a proporre delle soluzioni
Attraverso un documento
E abbiamo chiamato idee proposte per un nuovo Patto sulla Salute Lombardia
E non analogie più sanità pubblica e più vicina nel territorio devo dire nocumento è stato inviato ovviamente al presidente di Regione Lombardia l'assessorato all'hotel fa manca la politica regionale
A seguito dell'invio di questo documento abbiamo avuto due incontri come dire due incontri know e ad oggi non possiamo considerare soddisfacenti
Siamo usciti con un impegno a proseguire i confronti su alcuni temi che sono prioritari ospedali sociosanitarie e medicina territoriale
Ora a questi due incontri abbiamo partecipato implica siamo stati auditi dalla Commissione che è stata individuata da Regione Lombardia per rimangono are uniche vere rivaleggia regionale quinti appunto del due mila e quindici ad oggi come organizzazioni sindacali diciamo non ci è chiaro
Come nei territori dalla Lombardia nelle singole ATS abbiano trovato declinazione le delibere regionali in attuazione al decreto rilancia ricordiamo
Parlavano di rete ospedaliera gli ospedali e parlavano di medicina di territorio
Soprattutto non ci sono chiare le ragioni speriamo di avere risposte negli incontri che dovremmo avere speriamo sempre bene
Non abbiamo appunto chiaramente quali sono le motivazioni per cui in Lombardia Justa le unità speciali di continuità assistenziale
Che sono appunto come no costituiti da medici e infermieri che dovrebbero curare nelle proprie case i malati convinta e non necessitano di ricovero ospedaliero
Ricordiamo che il decreto del nove marzo ne prevedeva una ogni cinquanta mila abitanti
Sì da istituirsi entro dieci giorni dalla pubblicazione del decreto ecco bene Lombardia quello che sappiamo che al rapporto abitanti Hook ma non è stato rispettato
Ma non ci sono chiare le ragioni anche per alcuni non è stato potenziata l'attività di assistenza domiciliare Viani ancora intatti
Non sono state individuate in ciascuna PS strutture recettive utili ed indispensabili all'isolamento non solo gli operatori sanitari ma anche di cittadine e cittadini che non hanno la possibilità di attuarlo per le loro condizioni abitative
Altro dato che non è chiaro è una mia quanti professionisti sono stati assunti per potenziare sia la medicina di territorio ci riferiamo agli infermieri di comunità di famiglia sia per il potenziamento delle attività ospedaliera dei posti letto di terapia intensiva ma anche aggiungiamo il potenziamento del personale previsto dal decreto agosto per l'abbattimento delle liste d'attesa
Non c'è inoltre chiaro
Se i nostri ospedali hanno attivato gli interventi strutturali necessari previsti dal decreto rilancio utile a consentire il doppio percorso corvi d'e non convinto
A marzo aprile maggio pur prestazioni non urgenti e forse in parte anche quelle urgenti sono state sospese
Screening per la prevenzione oncologico cardiaca indagini strumentali visite specialistiche interventi chirurgici programmati sospese per due regioni maratone inediti
E gli infermieri venivano spostati per occuparsi dei pazienti colpiti in modo particolare nelle terapie intensive super intensive e nei reparti poi d'e sono stati ovviamente bloccate le attività ordinaria
Quanto tutto questo abbia inciso inciderà sulla salute dei cittadini e delle cittadine lombarde e italiani non è facile da stimare ma qualcosa si può immaginare siamo andati a vedere uno spunto presentato dalla Federazione Italiana delle Associazioni di volontariato in oncologia
Tutto questo conseguente al blocco delle attività ordinaria crea inevitabili conseguenze in oncologia i medici dichiararono impatti in termini di diagnosi ed io si è dimezzato il cinquantadue per cento
Ritardi negli interventi chirurgici G chirurgici per il sessantaquattro per cento visite diminuite ebbe cinquantasette per cento
Se cambia la patologia non è e abbia o migliora la situazione secondo uno studio della Società italiana di cardiologia e ricoveri per infarto un po'al mio ampio durante la pandemia drappo vinta
Sì sono significativi naturalmente ridotti in tutt'Italia con un parallelo aumento della mortalità e dei tassi di complicazioni
Questo rappresenta un grave problema sociale che richiede attenzione da parte delle comunità scientifiche sanitarie e delle agenzie di regolamentazione pubblica
Ora siamo di nuovo in una fase di emergenza
I lombardi e i reparti Omid degli ospedali cominciano ad essere pieni
Ed è iniziata la riduzione in alcuni casi la sospensione dei ricoveri programmati dell'attività ambulatoriale
In Lombardia si è deciso
Di potenziare il numero dei posti letto di terapia intensiva varia in un ambo le strutture temporanee di Bergamo e di Milano
A parità di risorse umane vale a dire che verranno utilizzati operatori medici e infermieri
Preparati provenienti da ospedali pubblici e privati dalla Lombardia
Quali saranno le ricadute sul personale sappiamo essere un tema di confronto di questi giorni fra Regione Lombardia e le categorie della funzione pubblica ma per noi
è importante fondamentale capire quali saranno le ricadute sull'attività ordinaria degli ospedali
Pensare
Noi crediamo che le parole chiave da utilizzare per affrontare questa emergenza e per garantire a tutte e a tutti il diritto alla alla salute siano tre assunzioni risorse dialogo e confronto
Con le assunzioni
Registriamo
Un problema sta evidenziando in regione Lombardia le risorse mancano sanità mai iniziano a mancare in modo significativo anche nelle nostre case di riposo
Per cento unicamente di spostamento di personale che ha scelto il miglior trattamento economico e normativo e quindi dalle case di riposo è passato agli ospedali campano sono circa cento gli infermieri che sono passati Antonio e nelle assunzioni mi permetto di dire che c'è la necessità di
Prendersi carico dei professionisti delle professioniste che hanno già lavorato in questa fase di emergenza perché è davvero sono in una situazione molto complicata dal punto di vista psicologico e non so mi sento di dire tanti segnalano di non essere pronti a lei affrontare emotivamente una nuova ondata
Quindi dicevo la prima parola eh sono assunzioni le assunzioni sono necessarie
Perché ci servono per potenziare l'assegno ettari di territorio a partire dai relativi annunciare dall'implementazione dell'assistenza domiciliare
Malati di qualsiasi patto va di di qualsiasi patologia ma anziani disabili
Debbono essere presi in carico eseguiti siano essi ospiti di strutture residenziali o nello o nelle loro abitazioni
è necessario e prioritaria implementare e di molto l'assistenza domiciliare la solitudine che abbiamo visto attraversare tantissime persone in modo particolare fragili Shore
Nelle case di riposo O sole nel loro domicilio deve essere evitato per fare questo e quindi per assumere personale sappiamo e servono risorse
Non sarebbe più volte abile tornare qual è accaduto a marzo
Con la sospensione con il servizio corpi tenuto conto che ancora oggi non siamo riusciti a recuperare visite ed esami e venti chirurgici che avevamo rinviato Perillo
Occorre la posizione della CGIL è chiara attivare anche le risorse del mezzo
Lei viene dal sindacato
Diciamo le abbiamo dicevo prendesse le proposte le abbiamo portate all'attenzione in regione Lombardia credo che un elemento di criticità sia appunto la terza parola chiave cioè il confronto
Lo abbiamo già fatto e torniamo a farlo chiediamo a Regione Lombardia manca la politica
Regionale di aprire un confronto duro e puro costante con le organizzazioni sindacali per affrontare insieme la situazione che è molto complicata
Affrontare la discussione per me significa affrontare prima di tutto la discussione sulla rivisitazione della legge regionale ventitré è una priorità perché non ci si può limitare a fare un'operazione di restauro di quella norma
Ma si deve andare a fare una puntuale modifica a partire con che a me sarà dall'analisi di ciò che non è stato fatto mi riferisco in modo particolare allo sviluppo della medicina del territorio e mi in modo particolare all'integrazione socio sanitaria con sociale
Quindi che non è stato fatto ma analizzando anche ciò in un assenze una ad esempio in Regione Lombardia ce lo possiamo dire il nome ha funzionato la presa in carico dei pazienti con cronici non ha funzionato il sistema di governance
Non ha funzionato dal nostro punto di vista l'acqua nel sistema gli accreditamenti accorpato con me no o ad un rapporto squilibrato sa dico e privato dobbiamo anche rivedere la legge ventitré incentivando valorizzando maggiormente ruoli responsabilità gli enti locali un tassello importante che non può non essere considerato ma chiediamo anche il confronto appunto sulla declinazione i nostri territori nelle nostre ATS del decreto rilancio e anche sull'utilizzo delle risorse anche quando ci saranno a disposizione
Quelle europea e stiamo già registrando erano ma che avevamo posto nel nostro documento come prioritario il tema della prevenzione dicevo della sorveglianza del tra del tracciamento siamo danesi Tambo
Forti critici ha soprattutto in alcuni territori Milano Monza sul tema del tracciamento della sorveglianza
Ecco noi crediamo che questa pandemia debba rappresentare un momento di cambiamento reale serve in cambio di passo terre davvero riuscirà a superare la logica della prestazione che caratterizza in modo particolare la nostra regione
Serve superare la logica humour nero ospedalocentrica e Errani entra fortemente la medicina del territorio
Serve no naturalmente riconoscere e valorizzare il ruolo delle parti sociali perché ricordiamo rappresentiamo ovviamente
Tante cittadine di tanti cittadini lavoratori e pensionati e crediamo di avere idee e proposte grazie a tutte a tutti
Grazie grazie grazie anche a lei beh insomma il cambio di passo mi sembra che sia la richiesta più evidente che è una richiesta che arriva già da mesi anche perché la pandemia impone una sterzata abbiamo visto che la sanità in Italia e non solo in Lombardia stava andando in una direzione sbagliata
Era usata tirata un po'di qui un po'diva nella confusione di sigle competenze una visione troppo economicista con tagli ai servizi sul territorio tarata sulle accuse sie
E spesso vista anche come investimento immobiliare c'è un caso che io cito spesso del caso per esempio in questo caso lombardo
è il caso dell'Istituto dei tumori e dell'Istituto Besta due eccellenze sanitarie che sono state
Stira Zarate da una parte e dall'altra proprio perché
Dovevano compensare alcune logiche immobiliari e sono ancora al centro di questo tormentato balletto ecco secondo me questo rappresenta proprio un elemento di negatività
In quella che è una programmazione sanitaria anche questo va messo proprio sul piatto di quelle distorsioni di cui abbiamo parlato prima la Regione Lombardia è stato un po'il convitato di pietra di questi ragionamenti e di questi interventi e alla Regione Lombardia adesso chiediamo
Come dire diamo la parola proprio perché non ci deve essere semplicemente il discorso dell'accusa e della Contra con USA ma dovremmo trovare anche uno spirito forse costituente per rientrare proprio in un cambiamento che tutti auspicano
E soprattutto che tutti auspichiamo proprio perché il tema Covip il tema pandemia è un tema che sta scaraventandolo tutte le economie sanitarie europee non solo europea anche mondiali
In una
Sorta di tourbillon dal quale bisogna uscire bisogno uscire con delle proposte bisogna riuscire concretamente con degli interventi e allora non so se è già collegato con noi Carlo Borghetti vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia
Se c'è do all'Hui la parola
Grazie grazie
E per l'invito a questo importante momento di riflessione riproposto certo
La cronaca di queste ore ci porterebbe a parlare della pandemia che sta Reed diventando così acuta e così grave ma è importante e necessario invece parlare del nostro servizio sanitario nazionale e regionale
In termini di necessità di cambiamento ed era una immediato futuro che veda un rinforzo rispetto ai punti di debolezza che sono stati ben detti anche in questa mattinata
Certamente l'assunto di il titolo di questa mattinata del fatto che la sanità sia malata e da condividere
Ci sono problemi a livello della sanità nazionale evidentemente anche problemi per quanto riguarda la sanità lombarda
A lei piace ricordare che basterebbe ricordare e i principi della moto dunque settantotto quarantadue anni fa scrisse quando fu istituito il servizio sanitario nazionale e che l'ha saputo e non solo cura
Ma era anche prevenzione ed era anche riabilitazione
A me sembra che sia a livello nazionale ma soprattutto questo pale AN per Palomar via si parli tanto di ospedale ma ci si sia occupati troppo poco di quello che viene prima dell'ospedale con la prevenzione
E che viene dopo l'ospedale con l'aria persone quindi questo deve essere l'indirizzo del cambiamento necessario subito
Per la sanità nazionale regionale e che a livello lombardo dico solo il think unico adesso me la cavo così certa né ma anche al territorio e questa sanità ma anche presi in carico in questo data e stanno calando anche l'universalità del servizio che la stessa la costituzione in mente come un cardine
Per il nostro Paese aumento le disuguaglianze di salute non soltanto non me ne vogliano le ragioni del Sud di cui parliamo sempre ma anche in Lombardia si cura meglio chi ha più soldi in tasca perché può pagarsi visite ed esame esaltare le lunghe fissi e le visite le lunghe liste d'attesa per le visite
Ecco vorrei toccare qualche problema generale che riguarda la sanità sia a livello nazionale che regionale poi farei un punto specifico sulla famosa legge ventitré la riforma di Maroni nel due mila e quindici che dovrà essere sottoposta a revisione per legge entro la fine di quest'anno
Si diceva questa mattina che non si è tenuto sufficientemente conto del problema dell'invecchiamento e la popolazione
Io ricordo agli inizi della degli anni Duemila ci fu addirittura l'anno europeo dell'invecchiamento popolazione in cui ci furono convegni su convegni in cui si diceva
Che era necessario lui centrali Zare e le politiche sociali sociosanitari sul tema dell'anziano quella cosa non è avvenuta abbiamo ancora la programmazione che mette al centro la cui se non mette al centro la comicità
La proposta che mi verrebbe da dire quasi a mo'di provocazione
è che servirebbero dei LEA specifici sulla cronicità cioè dei livelli essenziali da garantire per il malato cronico una sorta di diritti di carta dei diritti del malato cronico a cui la programmazione si deve obbligatoriamente atti e dire
Poi c'è grande tema dei fondi si è parlato anche qui stamattina parlando della sanità integrativa poi dirò qualcosa e io voglio ricordare che i fondi non solo sono stati tagliati ma questo ci tengo molto sono stati anche usati male
Noi siamo un paese e anche una regione che fa poco valutazione ed efficacia delle politiche intraprese vorrei vedere che si facesse una verifica dopo una misura di cui cosa ha funzionato e di cosa non ha funzionato la spesa
è stata spesso ripetuta per abitudine senza una verifica di efficacia e poi bisogna cambiare la mentalità questo è un problema culturale verso la sanità non si deve parlare distesa ma si deve parlare di investimento spendere soldi salita vuol dire investire in salute ma lo ricordo sanità e anche PIL perché una fetta importante del nostro PIL dipende dalla cura della salute dei nostri concittadini e poi c'è l'altro grande problema del rapporto tra pubblico in privato
Io dico subito qui in Lombardia è uno dei punti nevralgici da affrontare il tema non è che il privato è cattivo il pubblico è bello
Il privato efficiente il pubblico inefficiente il tema è che ormai la sanità lombarda cammina sulle gambe piaccia o non piaccia
Una gamba privato una gamba pubblica ma in privato non può con i soldi dei lombardi fare quello che vuole il privato quando usa i soldi pubblici deve rispondere a una programmazione pubblica invece in questi anni Lombardia
Si è visto un meccanismo di accreditamento che poi ha voluto dire soldi passati dalla Regione
Alla al privato che è stato semplicemente riconosciuto sulla base del fatto che il privato che si riconduceva ad alcuni standard gestionali e strutturali ma non si è mai passati l'accreditamento sulla base del bisogno di salute e sulla base di una programmazione che riguardasse l'intero territorio regionale e quindi ricondurre la la sanità privata a una programmazione pubblica nel momento in cui usa i soldi pubblici e poi parlando di soldi è necessaria è sicuramente una revisione del sistema di remunerazione anche qui è stato ricordato il sistema dei DRG
Probabilmente non può essere completamente superato ma certamente ha bisogno di una revisione perché ci sono DRG troppo remunerativi anche a causa dell'evoluzione per fortuna della capacità di curare della tecnologia di baracche tirate le tecniche operatorie
E ci sono dei dei DRG che sono poco remunerativi allora il tema è quello di usare i DRG per la giusta remunerazione e DRG deve essere una leva per l'appropriatezza adesso avremo il tempo di approfondire ma ci sono dei DRG che addirittura paradossalmente l'ho imparato parlando con molti chirurghi parlando con gli ospedali prende non nato in partenza vi farei solo l'esempio del tumore bilaterale
Viene pagato di più per chi fa l'operazione in due volte sul tumore bilaterale piuttosto che quando viene fatta l'operazione una volta sola
E ed è invece del tutto ed è quello che le linee guida internazionali diciamo prevedono quindi questo discorso è DRG che molto poco affrontato invece urgente in termini di miglior estesa in termini di migliore
Appropriatezza poi c'è il tumore il vero e proprio tumore della lottizzazione delle nomine che riguarda tutte le Regioni ovviamente anche regione Lombardia vado giù senza peli sulla lingua io parlerei proprio di lottizzazione delle nomine
Abbiamo provato in regione a chiedere un diverso sistema che passasse da delle selezioni pubbliche come succede anche in altre parti del mondo dove coloro che devono assumere un'importante carica di direzione di un'azienda ci vengono sottoposti a delle audizioni pubbliche in cui dimostrano anche dal punto di vista proprio pubblico quali sono i loro capacità le loro competenze e questo non può essere riservato alla valutazione che la Giunta regionale fa sulla base di un curricolo e sulla base di test con i nuovi visto che poi si sono rivelati anche quelli non sufficientemente efficaci prescrizionali figlio il tema è selezionare i migliori e non selezionare gli amici mi sembra abbastanza semplice
E poi più coinvolgimento degli enti locali si parla tanto di integrazione sociale socio sanitarie sanitaria
Ma se non in tre integriamo se non la coinvolgiamo gli enti locali realmente dalla fase di programmazione
Rimarrà tutto sempre un po'una chimera e la legge ventitré ci torno dopo da questo punto di vista fatto fare dei passi indietro voi pensate che i piani sociali di zona non si parlano con i piani aziendali
Delle aziende ospedaliere delle esistenti come è possibile che due programmazioni
Riguardano la salute dei cittadini vengono fatti in maniera parallele non integrata e quindi un ruolo e un coinvolgimento dei sindaci proprio anche nella parte cogente della programmazione
E poi ci diceva prima questa sanità integrativa ho sentito delle parole che condivido sente relativa è una cosa sei sostitutiva non va bene
Io credo che non possiamo più fare a meno di questo strumento però non può essere un trucco per coprire le falle del servizio sanitario pubblico
Ditemi voi faccio un esempio anche se capisco che oggi dentro una pandemia o sembrare secondario ma per capirci
Perché all'odontoiatria la cura della salute della propria bocca dei propri denti deve essere in questo Paese e anche in Regione Lombardia totalmente appannaggio del privato e quindi quella parte di quella salute Polo ottengo con dei fondi
O la ottengo tirando fuori dalle invitassi soldi quindi se ci sono delle cure della salute che vengono riconosciute importanti devono essere riconosciute
Dal servizio sanitario e non lasciate l'auto può credo oppure i fondi integrativi col trucco che poi diventano fondi sostitutivi
E poi basta con questa politica dei bonus dei voucher
Che purtroppo devo dire parlando anche dalle fila del centrosinistra hanno un po'preso troppo anche il centrosinistra tipicamente sono sempre state politiche
Della destra del centrodestra quelle del borsellino cioè queste politiche stanno scalzando i servizi l'idea di dare in mano il soldo all'utente al paziente e di mandarlo apprendere una prestazione
Può sembrare utile al paziente in quel momento in realtà corrisponde un soldo sottratto al finanziamento dei servizi che si trovano con una programmazione dei fondi sempre più precaria
Basterebbe pensare al fondo sociale regionale che i Comuni ricevano per tutta la parte sociale e socio sanitaria di loro competenza
In cui anno dopo anno vengono tagliate le risorse non c'è certezza di quello che ti viene l'hanno fatto e dato l'anno dopo e quindi la programmazione dei servizi diventa veramente qualcosa di praticamente impossibile da parte di chi lo dovrebbe fare quindi rivediamo anche questa tendenza continua a trasformare tutto
Il voucher in bonus ricordo solo per parlare di sociale quella bellissima legge trentuno otto
E andava sotto il nome Turco-Napolitano che parlava di rete dei servizi di integrazione questo è rimasto pure sulla carta e soprattutto in Lombardia dove si intende fare tutto in salsa padana e tutte quelle che sono le indicazioni nazionali vengono interpretato sempre in qualche maniera due parole sull'arrestato e concludo sulla legge ventitré
Mi stanno particolarmente a cuore anche perché ho una passato professionale che riguarda le case di riposo le RSA devono essere un tassello di una filiera della cura della persona anziana
Non si può ridurre la cura la persona anziana alla RSA
C'è la la parte che oggi fanno importante le badanti Regione Lombardia sono più di duecento mila e due terzi lavorano in nero su questo tra l'altro ho presentato e ho avuto la sua disfatta non vado ad unanimità nel due mila e quindici una legge regionale
Sulle badanti peccato che poi la Regione non l'abbia praticamente messa anti-NATO quella legge prevede l'istituzione di stante sportelli badanti a livello distrettuale la istituzione di registi le badanti dove le famiglie possono andare a vedere qual è l'offerta di badanti sul loro territorio e prendere anche la persona formata che sia più adatto al loro caso e parallelamente la Regione dà dei contributi
Per chi mette la badante in regola in modo da farlo uscire dal nero ed avere la garanzia che si prendono delle badanti che sono formate non sono stato bravo io questo proposta è uscita da un'ampia concertazione e condivisione così indagato con le forze sociali coloro che si occupano del tema dell'assistenza familiare peccato che la legge c'è ma poi dopo non è stata applicata e poi lasciatemi sulle avversità dire una battuta invece che riguarda la cronaca martedì proporrò un piano regionale recita
In una in aula perché la pandemia sta ancora mordendo e per evitare di trovarci nella situazione di marzo ed aprile
Come come ben sappiamo cosa è successo nelle avversità bisogna che la regione passi non solo protocolli
E in Mila le resse a ma sostegni infatti come garanzia rintracciamento per gli operatori
Per i veri per gli ospiti e tutta una serie di cose sono otto punti protesto non ho il tempo di entrare nel merito se volete lo possiamo riprendere dopo
Però è urgente e necessario perché il gli anziani sono le vittime perfette del virus e quindi sono i primi destinatari in questo momento delle politiche di protezione di sostegno che devono venire siano a livello nazionale che dal livello regionale
Concludo con la alcune parole sulla legge ventitré la riforma del due mila e quindici targata Maroni
Che sarà oggetto di verifica finalmente dopo un quinquennio entro fine anno
Mi risulta che la Regione ci stia pensando peccato che il Consiglio regionale la commissione sanità di cui sono parte non è stata mai ad oggi consultata e coinvolta siccome abbiamo per legge
Il ruolo dell'indirizzo e del controllo delle politiche ragionare io spero che la Regione e la Giunta regionale voglia coinvolgere la Commissione sanità come luogo deputato
Per una nuova riforma sanitaria di cui tutti parlano anche in maggioranza la legge ventitré è in parte da attuare in parte da buttare nel cestino la parte da attuare quella buona riguardava la previsione dei presto e l'importo che di fatto non è stata attuata a lei piace molto il modello delle case della salute scena mole come vogliamo ma servono dei luoghi dove mettere il territorio per territorio in maniera integrata alla dei medici di medicina generale
Anche la parte gli assistenti sociali con gli specialisti dove la persona può andare
E a fare la visita dal medico uscire dal medico entrare in un'altra porta e avere la visita dal cardiologo dal diabetologo specialistiche quali possono parlare direttamente con il medico di medicina generale
In modo da avere veramente con l'integrazione quella unitarietà di cura che sempre mancata
Un modello che può essere tradotto in varie formule tra l'importante che si faccia presto il ponte era un'idea peccato che in questi cinque anni dopo la legge ventitré che li aveva scritti sulla carta non sono stati realizzati e poi della ventitré ma attuato veramente quello che l'agenzia di controllo istituita con quella legge
Doveva essere l'Agenzia di controllo è stata messi in piedi tardi e male con poche risorse evidentemente siccome non era proposto delle minoranze consentitemi la battuta
è stata digerita allora ma non è non ci sia mai creduto soltanto adesso dopo cinque anni l'Agenzia di controllo del servizio sociosanitario lombardo
Incomincia a girare è importante il tema dei controlli è stato toccato anche stamattina solo una leva fondamentale per la competenza ma quell'agenzia di controllo
Aveva anche e a un compito importante di valutazione di valutazione di efficacia per capire come spendere il dover spendere meglio i soldi che Regione Lombardia mette per quanto riguarda la parte che invece l'ho avuta della legge ventitré io dico che questa doppia al governo ATS a esistenti non ha funzionato alla prova dei fatti guardate
Cosa ne è stato dei dipartimenti di prevenzione guardata cosa ne è stato di una serie di servizi che si trovavano divisi tra gli archi essere assistiti completamente depotenziati dipartimenti di prevenzione dovevano fare la regia della lotta al virus e invece sono stati la Cenerentola e invece non sono stati in grado di fare il tracciamento quindi cioè sicuramente una revisione di questa doppia il nuovo a chiese assistiti prevenire anche perché avere messo insieme territorio-ospedale dentro resti Setti ha fatto sì che il territorio sia diventata la Cenerentola di queste aziende non vorrei essere un direttore socio sanitario della S sentiva che sostanzialmente hanno perso un ruolo è chiaro che l'ospedale ha mangiato
Diciamo tutta l'attenzione e le risorse un direttore generale di un ex finché siete dentro l'ospedale
Fatalmente lascia il territorio dopo perché e mangiato dai problemi dell'ospedale quindi questa gonna sacchetti assetti va assolutamente rivisto
Non funziona della ventitré l'assessorato unico a parte il fatto che poi per motivi politici di Manuale Cencelli la Regione ha fatto tre assessorati che si occuperà spunto è come sapete
Perché oltre l'assessore Gallera c'è l'assessore Bonomi l'assessore pali che si occupano temi che riguardano la salute
Però sulla carta c'è un assessorato unico che non funziona
Andate a chiedere a tutto il mondo socio sanitario costa pesa dall'assessorato unico si sentono orfani di un interlocutore politico ma anche l'interlocutore tecnico dentro l'assessorato unico di Regione Lombardia
E questo lo si è visto drammaticamente durante la pandemia quando il mondo della disabilità il mondo delle case di riposo
è stato sostanzialmente abbandonato dalle politica regionale e dall'azione di sostegno della regione
Non funziona della legge ventitré per cui va messa veramente cestino tutta la parte che riguarda i distretti che assolutamente non conforme a quello che dice la regola nazionale noi lombardi abbiamo distretti socio sanitari di ottocento mila abitanti perché sono stati fatti coincidere i confini del distretto socio sanitario con i confini delle nuove assistiti
Il distretto sociosanitario ha perso di ruolo ha perso di competenza al terzo di risorse umane umani professionalità che siano dedicate per anni artista di strada lo state messe dietro la scrivania dentro la esistenti col risultato che l'integrazione socio sanitaria ha perso ulteriormente pezzi quindi i distretti vanno realizzate non comincia la ventitré ma come dice la normativa nazionale ricordo che la ventitré APO tutto
Fare questa cosa perché è stata dichiarata sperimentale noi siamo l'unica Regione Lombardia che non ha più le ASL e siamo l'unica Regione che ha fatto dei distretti sociosanitari questo ente così e teorico etero che invece la programmazione nazionale
Ha un ruolo fondamentale per quanto riguarda le cure primarie finisco velocemente perché so che sto perdendo molto tempo
Su pubblico e privato ho detto già privato deve rispondere a una programmazione pubblica mi spiegate perché non può esistere un agenda unica
Per le visite e gli esami
In cui anche il privato mette completamente a disposizione le sue prestazioni e non soltanto fare visite e gli esami che sono più remunerative quale lo può fare
Ma nel momento in cui io vi dò i soldi pubblici lumi deve rispondere a una programmazione delle visite degli esami
Che stia l'interesse del cittadino lombardo e quindi è necessario un agenda unica vera nuova agenda unica fittizia se io alzo la cornetta chiamo il numero verde io cittadino lombardo
L'offerta che dall'altra parte mi deve arrivare deve riguardare l'offerta di venire a strutture pubbliche come anche dalle strutture private convenzionate
Perché ripeto con quei soldi pubblici bisogna che rispondono le strutture private al bisogno pubblico sul personale è fondamentale arrivare a tutte le stabilizzazioni impossibili
Ora ora per fortuna arrivano anche dei soldi ma questi soldi devono essere usati anche per il personale per stabilizzare la Lombardia sta facendo con ritardo i concorsi per assumere personale che a causa della pandemia
Insomma deve essere assunto oltretutto la carenza di personale che arrivava già storicamente dai pali sono arrivati in passato per carità le responsabilità sul personale non sono solo evidentemente sul livello regionale ma anche sul livello nazionale
Concludo con un tema che a me sta molto a cuore io sono ingegnere di formazione
Innovazione e innovazione tecnologica innovazione terapeutica
Non può essere che ogni ospedale agisce per conto suo per quanto riguarda l'innovazione tecnologica innovazione terapeutica serve un grande coordinamento regionale dell'HTA tutto ciò che l'innovazione tecnologica
Mi verrebbe da dire servirebbe un coordinamento nazionale
Ma per come il nostro sistema di competenze tra lo Stato le Regioni mi accontenterei se la Regione facesse un vero coordinamento delle risorse che ci sono sull'innovazione tecnologica perché noi vediamo molti ospedali che comprano macchinari importanti poi non hanno i soldi per il materiale
Per farle funzionare non hanno i tecnici ci sono qualificati per farli funzionare ospedali vicini che avrebbero bisogno di quei macchinari e invece li hanno presi altri li hanno presi loro mi sono un coordinamento regionale perché questa fondamentali perché è la salute si fa sicuramente col personale si fa con l'innovazione nella negli nelle mie nella farmaceutica si fa con l'edilizia sanitaria ma si fa anche con l'innovazione tecnologica con gli strumenti che oggi consentono di fare delle cose
Meravigliose tutto questo chiede anche una grande innovazione una grande unità di intenti della politica la politica non può corre dietro al campanile di turno per salvare sempre e comunque il piccolo ospedale
Di campagna o con tutto rispetto alla campagna serve una revisione della rete ospedaliera nell'ottica della bespoke che noi abbiamo sempre sostenuto dovevano ispirare ma data la sua vocazione ma la politica deve essere capace anche di scelte coraggiose
E questo lo può fare tanto più persegue insieme in maniera unitaria un fine di bene comune come molto molto necessario anche in questo momento di pandemia in cui io spero che la polemica sterile politica se stralciata la parte perché ci serve anche come clima nazionale un clima di unità per affrontare un momento che veramente veramente molto difficile
Grazie grazie a Carlo Borghetti siamo inattesa adesso della collegamento con l'assessore all'UE il far della Regione Lombardia ma si possono già fare delle considerazioni e sono considerazioni importanti sono considerazioni
Che vanno sottolineate soprattutto perché ci dicono quanto sia importante questo tema e quanto sia diventata centrale la sanità anche per il futuro e anche come motore del futuro per una ripartenza di questo Paese ma forse anche proprio per la stessa ripartenza dell'Europa
Diciamo che ormai le cannonate di questa pandemia stanno abbattendo tanti steccati stanno buttando giù proprio alcuni muri alcune barriere queste ore sono ore drammatiche riconosco che in questo momento in regione Lombardia è in corso un incontro proprio perché si riparla di Long da un sì deve valutare proprio se ci saranno altre drammatiche chiusure e quindi altri Complessi problemi per l'economia del paese
Ma il importato della salute l'importanza della salute
Deve essere sottolineato ancora di più proprio perché dentro il tema ospedale dentro il tema assistenza territoriale c'è proprio un pezzo di quello che il nostro valore più forte più importante per il futuro la sostenibilità di un sistema e siccome si è parlato vent'anni fa a venticinque anni fa di aziendalizzazione della sanità con questo refuso incredibile in cui la sanità è stata diciamo così allineata a quella che era il mercato
Va detto anche un qualcosa di di nuovo va detto qualcosa di diverso perché le aziende stesse stanno rimettendo in discussione un concetto fondamentale dell'economia aziendale e cioè il profitto
Quando si è parlato di ospedale azienda qualcuno ha contestato questa definizione perché diceva ma se il fine di un'azienda è il profitto il fine della sanità non può essere il profitto ma la cura
E la cura la buona cura
Si scontra con la logica del profitto si scontra anche con la logica del DRG
E questa ha creato una grande distorsione prima si è parlato degli errori legati al di regie regate la tariffazione legati alla o sperpero di risorse e legate anche agli scandali
Ce n'è stato uno di cui si è parlato tantissimo sui giornali e il che è stato il caso della clinica Santa Rita in cui a un certo punto venivano fatti interventi inutili sulle persone
Che hanno provocato anche la morte di queste persone proprio per estorcere DRG immune all'attivo della regione ecco tutto questo non dovrà più accadere non ci deve più essere però non dobbiamo nemmeno
Sottovalutare quelli che sono i punti di forza della nostra sanità quelli che sono i punti che hanno qualificato la sanità anche in Lombardia e anche nel Paese e quelli che sono i punti cronici di debolezza c'è una sanità nel nostro Paese a macchia di leopardo alla sanità
Frantumate una sanità in cui c'è un Nord un centro sud è una sanità non allineata con quelli che sono i parametri anche chiesti dalla Costituzione chiesti dalla stessa riforma del mille novecentosettantotto e proprio per questo va rimesso in discussione tutto va Ria allineato un paese sul meglio della sanità e sul meglio
Che ci deve essere per il cittadino e per il paziente e serve anche una semplificazione burocratica la sanità è oggetto in questi giorni in questi momenti proprio di critiche feroci da parte dell'opinione pubblica da parte di tanti cittadini che si trovano a dover continuamente dribblare ostacoli burocratici tra una sigla e l'altra per esempio la complessità per cambiare il medico di famiglia la complessità Pera accedere ad alcune esenzioni
Le difficoltà che ci sono tra una regione e l'altra regione per accedere ad alcune cure ad alcuni farmaci ecco tutta questa disparità
Secondo me contribuisce a creare degli elementi di negatività e noi scontiamo tutti questi ritardi di scontiamo addosso a questo momento emergenziale e li scontiamo ed è come dire anche difficile
Addebitare a qualcuno o a qualcun altro le colpe le responsabilità purtroppo c'è stata una uno strabismo di fondo c'è stato una disattenzione di fondo e ci sono stati i rimedi che sono stati rimedi che hanno sottovalutato quella che era la questione di fondo di una buona sanità
La relazione umana l'attenzione al paziente e soprattutto la centralità del paziente questa espressione che è stata usata molte volte in maniera come dire anche pomposa in maniera retorica
Una espressione che deve ritornare nella sanità futura dicevamo che la sanità futura è anche un motore serto di sviluppo perché la sanità ha bisogno di una
Nuova tecnologia ha bisogno di una digitalizzazione ha bisogno di sistemi complessi che sono sistemi che creeranno sicuramente anche
A anche risorse nuove e occasioni anche di lavoro mala sanità ha bisogno di rientrare a pieno titolo e a pieno diritto proprio nella a espressione più bella che ci può essere che la sanità umana una salita in cui la relazione umana il rapporto medico-paziente ritornano al centro proprio di questo universo ed è quello di cui spesso si discute e spesso tutto questo viene relegato a qualche cosa che poi attiene un altro mondo attiene al mondo del terzo settore attiene al mondo del volontariato
Attiene al mondo di poche persone che essi danno da fare anche per gli altri ecco questo è un altro aspetto da un altro aspetto importante noi abbiamo un'altra risorsa fondamentale che è di aiuto che ad integrazione alla sanità ed è quella del terzo settore
Un settore sul quale a volte si parla troppo poco e soprattutto anche in questi momenti in questi giorni forse avrebbe bisogno di un'attenzione diversa purtroppo stiamo vivendo una una guerra stiamo vivendo un momento
Drammatico momento difficile e quindi approntare su un treno in corsa dei rimedi noi non siamo una macchina
Come la Formula uno che in sette secondi riesce a fare un pit stop e a cambiare le gomme
Ci vuole tempo ci vuole tempo ci vuole attenzione ci vuole dedizione ci vuole anche proprio un Progetto per questo quello che è sempre mancato nella sanità
E nella sanità soprattutto italiana è stato una logica di programmazione e gli errori di cui si è parlato questa mattina lo dimostrano
All'assessore Gallera ancora impegnato nella sua riunione quindi io anticiperei anticiperei quella che è la relazione della segretario nazionale
Di di spicci CL Ivan Pedretti proprio per dare all'Hui la possibilità di tracciare delle linee io prima ho parlato quasi di impegno di patto costituente per una nuova sanità e credo che questo sia anche lo spirito di questo incontro a lei la parola parola
Buongiorno a tutti
Ringrazio gli ospiti che hanno partecipato all'iniziativa del nostro sindacato e la Lombardia
E stanno riflettendo con noi su un tema complesso quale quello della sanità della salute delle persone
Allora i beni immaginato che l'assessore non sarebbe arrivato
Perché la Lombardia qua nel centro di una recrudescenza complessa
Determinata del coronavirus
Insieme a tante altre regioni
Però vorrei che non fossimo strabici nelle nostre riflessioni
Il tema principale che abbiamo di fronte non è di per sé la pandemia la pandemia
Va fatta esplodere una situazione già esistente
Sono anni che non c'è un intervento serio radicale sul sistema sanitario territoriale
E io penso che noi dobbiamo affrontare questo tema con grande radicalità
Tanti di voi hanno ricordato la riforma del settantotto no
Ecco io ho l'impressione che siamo di fronte alla necessità di ricostruire un'intesa nuova di riforma del sistema sanitario universale di questo Paese
Prendendo spunto da tutte le articolazioni dei suggerimenti che sono venuti dalla discussione di oggi
Abbiamo bisogno di trasformare il sistema sanitario nazionale
Far non ritorna nella sua concezione primaria cioè universale
Per un Paese e far diventare la salute la compatibilità della mia iniziativa
Quando dico far diventare la salute compatibilità sulle scelte della politica
Significa guardare in misura diversa
Le scelte che abbiamo fatto nel passato sul aziendalizzazione
Il suo è quella di aver portato l'idea che il sistema sanitario deve essere compatibile con il sistema economico
E non aver compreso che in anni Nanni di smantellamento del sistema sanitario in particolar modo quello territoriale ha fatto sì che di fronte a situazioni gravi come quella del biologico della pandemia
Il sistema sanitario non è più in grado di rispondere compiutamente ai problemi delle persone
Io penso che questi riguarda tutti
C'è una riflessione importante da farsi sul ruolo di ognuno della politica nazionale di quella regionale
E anche delle organizzazioni sindacali
Perché in questi anni
Abbiamo in qualche modo accettato con l'idea di aziendalizzazione
Per esempio in questa discussione che non andiamo facendo il ruolo dei sindaci quasi scomparso
Eppure i sindaci sarebbero come si suol dire il primo cittadino a garanzia della tutela della salute della propria comunità
Si è determinato negli anni e nella fase pandemica di oggi ci vede in misura più lampante un costante conflitto istituzionale tra ruolo dello Stato nel governo nazionale quello delle regioni
E questo è un bel dramma di fronte ad una crisi pandemica Orquesta
Che il gioco del rimbalzo delle responsabilità di chi dirige una regione di inaugurerà una e di chi dirige un Governo e lo Stato
Francamente come si dice avrei bisogno avremo bisogno di una politica più attenta riguardi sia di uno sguardo più lungimirante
La pandemia come ho detto accentua delle situazioni ma come non capire che il Paese si è così trasformato
Io uno delle grandi trasformazioni di questo paese di quella demografica che la si voglia o meno
E cioè l'invecchiamento della popolazione con l'invecchiamento dalla popolazione i rischi di aumento e di allargamento delle coloro dell'economicità o e come rispondere a questa situazione
Di cambiamento
E o cade
Nelle società occidentali
Quegli strumenti di ieri non credo
Per esempio correre pensare che il tema nella sanità è un tema di investimento non distesa
E anche qui c'è un balletto anacronistico sull'uso delle risorse destinate all'Europa
Dobbiamo usarle
Dobbiamo usarle compreso il mezzo perché nei vent'anni precedenti abbiamo proprio tolto il trenta militare intacco quattro miliardi al sistema sanitario
E abbiamo bisogno di medici gli specialisti di professionisti
Di qualità territoriale di un ruolo diverso dal medico di medicina generale
I va ricondotto in un'azione di governo territoriale per questo c'è bisogno di un sistema a rete il sistema integrato da a livello nazionale a quello regionale e territoriale
Cose che non si discute c'è ormai la politica come si suol dire vive al momento
Spesso sono come comunicati elettorali
Cioè a me piacerebbe che la politica è anche il sindacato devo dire anche noi
Ritornassimo guardare davvero come vive la gente in che condizioni sta
E probabilmente dovremmo anche noi cambiare in qualche modo a iniziative scelte piattaforme su situazioni complesse come queste
Io non credo che vasti denunciare delle difficoltà
Per un sindacato col occorre che ritorni costruire piattaforme radicali di cambiamento di trasformazione noi abbiamo bisogno di riforma del sistema dell'utenza e la sanità è un punto eccezionale
Ma come non capire per esempio che attorno ad un'idea di sistemare i territoriale c'è bisogno di una legge nazionale sull'autosufficienza che risponda territorialmente ai problemi quali depressione e che la RSA non è la soluzione definitiva per l'invecchiamento della popolazione
Il e il suo isolamento da un sistema socio sanitario
Crea e continuerà a creare quelle gravi situazioni che la pandemia ha spinto in avanti
Io non sono un esperto devo dire di sanità non sono un esperto però sento davvero bisogno di un grande cambiamento
E il viso del cambio cambiamento deve essere assunto da una diversa politica
Anche negoziale anche contrattuale
Che tiene insieme le diverse cose come posso rivendicare un sistema sanitario universale esce coi la mia contrattazione quella dell'impresa si rivolge come si suol dire ad investimenti economici finanziari e i soldi dei lavoratori verso un sistema privato che non è integrativo
Io lo dico spesso in polemica anche con la mia organizzazione non è mai stata integrativo è sempre stato sostitutivo
E per le imprese ci al beneficio di giocare lo spostamento di risorse approfitto
Di una sanità privata
E dall'altro campo se l'uso i lavoratori che quella risposta economica
Dopodiché se quel lavoratore avesse incontro una patologia complessa quel sistema privato non è in grado di rispondergli
Non ci sarà nessun fondo privato in grado di rispondere ad una situazione complessa come la non autosufficienza
Ma anche altre patologie come quelle dei tumori per cui rischiamo aver illuso delle persone
Aver fatto mettere delle risorse con le persone avere smantellato un sistema pubblico necessario riducendo le protezione tutela dei cittadini
Che come diceva giustamente anche il professor Ascoli determinano anche ingiustizie
Differenze il trattamento di condizione
Ecco io penso che questo non debba essere il ruolo della futura società del terzo millennio e perché non decidere di investire sulla tecnologia sull'innovazione per rendere migliore
La protezione la tutela io stavo pensando il sindacato dei pensionati italiani ha lanciato l'idea delle della delle case della salute ancora vent'anni fa
Indi troviamo alcune soltanto in qualche regione del centro del centro del paese
Per il resto si è viaggianti con l'idea di smantellare il sistema territoriale di affidare tutto all'ospedale
E quando c'è arrivata dosi una pandemia come questa nel mio ospedale in grado di rispondere
Perché noi come si suol dire ci eravamo illusi in un potere di non avere più una situazione pandemica infettiva come quella che ci troviamo e gli stessi ospedali stessi investimenti sugli ospedali
Sono andati in misura rivelazione ormai l'ospedale un grande corridoio comunicante
E quando entra uno con il coronavirus come si dice rischia di infettare l'ospedale come è successo come è successo
Poi devo dire si sono state come si suol dire delle responsabilità
Micidiali e vedo che continuano a persistere cioè l'idea in cui non ce la faccio cadere quell'anziano in ospedale lo rimette in casa di riposo adesso dicono ci sono più sicure di ieri
Però ha ricominciato sono ricominciate a morire con le persone
Verso io devo dire possiamo considerare la gravità della situazione e fare uno sforzo altrettanto significativo come quello che ci impone una pandemia e cioè prendere quei trentaquattro miliardi del mese e buttarli dentro sul sistema sanitario
Prendere quel benedetto piano sanitario di riforma i sessantotto miliardi che ha annunciato il ministro della Salute e che bellamente già scomparso
Il far diventare per noi quella una piattaforma radicale di confronto con il Governo c'è il bisogno di conflitto
E anche con le regioni che gestiscono tanta parte della salute dei cittadini non possono cavarsela via dicendo è colpa dello stato e viceversa
C'è bisogno di una grande responsabilità politica di ognuno qui non c'è solo il tema della destra sinistra poi certo ma c'è il tema della salute delle persone
Di come continueranno ad essere curante ma davvero pensiamo che la risposta continua ad essere quella dai benefit dell'incentivo
Della defiscalizzazione
O non è quella invece di investire lì concretamente in strutture territoriali
Avendo medici di medicina generale anche assunti dallo Stato
Che ritornano a fare il loro mestiere nel rapporto con il proprio cliente con il proprio cittadino
E usando le innovazioni tecnologiche per avvicinarsi di più alla persona perché se non in non interveniamo nella prossimità con un'azione di grande prevenzione
Non ce la faremo
Non ce la faremo a cambiarle
E noi abbiamo bisogno di uno sforzo lo dico lo lo dico per tutti è stata una bella discussione approfondita a cui noi dovremmo tra le file anche delle nostre delle nostre iniziative
Lei però adesso non so con quali come in che termini quali forme useremo
E però bisogna che il movimento sindacale forni con forza a fare un mestiere di soggetto riformatore della società
Ricorda l'attore
Il per fare una riforma è inevitabile essere radicali
E inevitabile
Poi faremo la mediazione del casinò ma io penso che nel confronto col Governo e sarebbe in aiuto per quel governo avere un sindacato che non si accontenta
E questo sarebbe utile anche per per per chi governa le regioni aveva un sindacato radicale
Che indica quali sono i disagi le difficoltà i bisogni delle persone
Con con più forza
Anche sorretto da proposte
Perché i professori che comunque che con noi qui hanno discusso c'hanno dato strumenti opinioni
Possibilità per costruire proposte di cambiamento
Le dobbiamo lento vi montare le dobbiamo usare con forza insomma
Noi mi ieri in una segreteria unitaria abbiamo pensato di costruire una iniziativa generale del sindacato pensionati adesso oggi ci sarà una discussione con le confederazioni perché è probabile che si vada verso l'idea di uno sciopero generale
Per l'insieme delle questioni che riguardano il ponte delle persone dalla questione dei licenziamenti
Della cassa integrazione ai contratti e ovviamente alla salute al diritto alla salute delle persone per chi lavora ed per chi e per chi anche sta sta in pensione
Per cui saremo chiamati tutti territorio per territorio costruire iniziative anche nell'ambito della pandemia
Anche per dimostrare che c'è come si suol dire la capacità di mobilitazione democratica del Paese
E non lasciarle piazze a facinorosi a fascisti
Ieri conquistare quelle piazze o o di o in presenza o attraverso altre iniziative noi avevamo pensato ad un'iniziativa anche come si suol dire d'immagine una piazza con le sagome dei nostri militanti adesso verificheremo con CGIL CISL UIL quali saranno le iniziative se possibile anche in presenza
Per rispondere queste problematicità
Credo che dovremmo stringere un un grande rapporto sociale
Tra i diversi soggetti
E bisogna che il sindacato chiedere alle imprese una responsabilità maggiore
Qui io non lo so qual è l'idea di Bonomi l'ho sentita ieri del presidente di Confindustria
Ma se l'idea è quella di prima non andremo lontano se l'idea è quella di avere un po'di defiscalizzazione per evitare gli erano aumento salariale dei lavoratori
Non credo che sia la soluzione e penso che sia sbagliata per il sindacato io son d'accordo con l'Ascoli
A quei lavoratori varato un salario netto da spendere
Perché quel salario lordo sia usato per pagare i contributi alla previdenza il sistema sanitario
Perché il sistema sanitario va rafforzato con investimenti che io penso che sia chiama ovunque efficace efficiente o non è un welfare distesa e di sviluppo di innovazione avremo un nuovo nuovo invasione e occupazione
Maggiormente professionalizzata legata ad un sistema tecnologico avanzato
Per cui ci sono le condizioni per poter cambiare manca la volontà politica e noi dobbiamo fare la nostra parte con forza
Perché la politica provi a rispondere degnamente ad una crisi pesante del Paese che la pandemia affatto esplodere
Ma si era già e siccome c'era già c'è bisogno di risposte o e le risposte arrivano se quelle risorse disponibili vengono usate usate impegno
E magari si provi a mettersi tutti intorno a un tavolo per trovare le soluzioni migliori
Perché anche quegli anni settanta che hanno prodotto grandi riforme sono stati anni di mobilitazione radicale ma poi anche di politica di riforme di concertazione parola che non piace ma che ha fruttato
Una positività di Governo per il Paese noi abbiamo bisogno di ricominciare con più radicali ripeto e il sindacato deve fare la sua parte anche noi
In nel fare la sua parte ragionando credi criticamente sull'atteggiamento che abbiamo avuto in questi ultimi quindici vent'anni attorno al tema del web fare dei processi di cambiamento
Credo che questo è quello che dobbiamo fare saremo chiamate nei prossimi giorni
Ad iniziative e probabilmente anche al confronto col governo spero con le regioni e che simili degno di meno di avere una maggioranza in qua e in là come si c'è il popolo
Viene messo in forte difficoltà quotidianamente il rischio che poi i prevalgano contestazioni mobilitazioni irrazionali anche violente
E lì e lampante di fronte a tutti il sindacato non può stare in quella condizione però deve occupare uno spazio che gli compete grazie a tutti
Ecco ci eccoci qui grazie grazie al segretario nazionale
è importante quello che lei ha detto ed è importante perché sia assunto anche alcune responsabilità e ha accennato anche ad alcune autocritiche effettivamente la discussione andava fatta prima
Andava fatta prima perché il sistema era già logorato il sistema era già in difficoltà
E tutti se ne stavano rendendo conto però nessuno si è incaricato di avviare una campagna una battaglia nella destra nella sinistra e probabilmente era troppo importante assecondare
E io lo dico con rammarico una tendenza in atto la tendenza in atto era una tendenza economicista era tendenza probabilmente a favorire qualche compagnia di assicurazione
Erano tendenza a immaginare a ipotizzare delle esternalizzazione per dei nuovi mercati non c'era più quello spirito di cui si è parlato anche questa mattina con lo spirito lei ha detto concertazione sono d'accordo la concertazione vuol dire anche unità di intenti vuol dire anche raccogliere le tante criticità e vuol dire anche cercare poi una soluzione ci sono le condizioni per cambiare purtroppo queste emergenza in questo momento ci impone adesso e subito di fare alcune cose
Di non ripetere certi errori come prima di non ripetere l'errore per esempio sui medici di famiglia
Che sono stati mandati alla guerra con le scarpe di cartone senza mezzi senza mascherine con la mancanza di una prontuario vero e proprio
Abbiamo perso tempo anche
In questi quattro mesi prima di questa recrudescenza abbiamo perso tempo semplicemente non abbiamo attuato quello che già era emerso sulla medicina del territorio sulla fragilità proprio della medicina sul territorio si è parlato di creare queste squadre di medici che andavano a casa dei malati prevenendo il loro arrivo al pronto soccorso e tutto questo non è stato organizzato proprio per questa carenza che voi avete denunciato che era una carenza di investimenti la carenza di risorse la carenza di medici e la carenza di attenzione verso queste emergenze che sono le emergenze che viviamo e che scontiamo
L'assessore Gallera è ancora impegnato nella riunione immagino che siano momenti delicati momenti molto difficili
Di convergenza tra Regione Comune che il governo proprio per valutare se ci sono altri provvedimenti drastici
Per spezzare questa curva dei contagi in questo momento mi sento di dire che la discussione di questa mattina un contributo importante interessante proprio per ragionare
In termini di futuro di Sanità non soltanto in Lombardia ma proprio anche nel Paese però dalla Lombardia e da Milano può partire
Uno slancio nuovo importante proprio perché le criticità che abbiamo vissuto e che sono state registrate sono criticità che comunque non mettono in crisi completamente un modello e un sistema qui c'era una sanità
Importante è una sanità che ha una storia una sanità che nel Quattrocento nel Cinquecento è stato una sanità
Da Vanguardia con i luoghi di cura i luoghi di carità e con l'attenzione soprattutto alle frange deboli della popolazione ecco questo deve ritornare un elemento molto importante e mi fa piacere che sia Stato uno dei temi
Proprio di discussione della mattinata adesso la parola vado alla segretario Valerio Zanolla proprio per le considerazioni finali di questa giornata grazie
Devo ringraziare tutti i partecipanti che nei loro interventi hanno dato valore a questa nostra discussione
Abbiamo sperimentato questo metodo di confronto che forse ci accompagnerà per molto tempo
Il sindacato è sempre stato contato presenza dibattito rotta
Nei commenti che ho visto su Facebook a tutti coloro che ascoltavano vi erano molte richieste di azione immediata sì noi l'azione immediata la facciamo
Nel senso che già la segreteria nazionale delle se nel Pd della dello Spi ovviamente della UIL panno deciso iniziative che faremo nel mese di novembre ma non sono le prime sono state fatte già anche nei mesi scorsi in Lombardia e lo scorso anno a livello nazionale quindi sicuramente il sindacato continuerà con questa azione oggi ci siamo visti con strumenti nuovi
Probabilmente questi strumenti li utilizzeremo ancora servono per mantenere collegato il nostro mondo è anche le persone che ho visto essere collegate che non fanno parte del nostro mondo e questo vuol dire molto vuol dire dialogare ringraziamo tutti coloro che sono stati in ascolto fino ad ora e a tutti dico che il materiale di queste di questo convegno saranno pubblicati quanto prima se coloro che fossero in più ci sono delle persone dei degli ascoltatori che sono interessati a pezzi
Della dopo di me documentazione presentata possono scrivere direttamente loro indirizzo su Facebook o scrivere mail
A lo speaker regionale grazie ancora per la discussione che sarà utile a noi per il nostro dibattito e ovviamente per la nostra azione futura grazie
Ringraziamo tutti ringraziano i partecipanti
Auguriamo tutti buona buona giornata