1969-70: Gli anni della rivolta operaia ci parlano di oggi (seconda ed ultima giornata)

Benvenuti a tutti riprendiamo questa domenica mattina il convegno su gli anni della rivolta
Operaia con uno sguardo rivolto ad oggi dopo quarant'anni quella storia cinque segna delle cose ci dice delle cose
E confermo smentisce anche alcune tesi che all'epoca circolavano e quindi si dà la possibilità di storicizzare in quel momento di riflettere
Per guardare avanti far tesoro delle esperienze positive e provare a cercare magari di evitare qualche errore
Con noi questa mattina dopo la ricca giornata di ieri ci sono dei compagni e delle compagne che hanno attraversato
In prima persona quella avventura inizierà gli interventi Gianni Marchetto un bizzarre era lui la sua storia di immigrato a Torino poi come approcciato il movimento e ne è diventato una parte integrante i è importante seguiranno poi gli altri interventi chi vi dirò di mano in mano danni Marchetto
Ma
E io vorrei partire
Da fare una premessa
Cioè fare una premessa
Capire come com'era questa classe operaia abitava dentro a Mirafiori
Da cinquantasette mila quattrocento
La dipendenti addetti non non non è mai arrivata e sessanta mila addetti
Tanto per capirci
Un venti per cento di questi lavoratori qui avevano non solamente
Un atteggiamento un comportamento subordinato
Ma addirittura servire
All'opposto
C'era un venti trenta per cento di lavoratori
E nei confronti della FIAT aveva un atteggiamento comportamento antagonista
Molto conflittuale
Il rimanente il cinquanta sessanta per cento
Stava un può guardare per circa dieci anni ha guardato noi
Cioè guardato verso
L'area diciamo conflittuale e antagonista con curiosità e simpatia
Alla fine degli anni Settanta secondo me
Comincia a farsi un bilancio
è una buona fetta di questi qua
Ci fece gli affari suoi
All'interno poi del venti trenta per cento di questa dell'area conflittuale dell'area
Antagonista politicamente cosa si può dire a dico un po'così a spanne per carità
C'era l'area
Che combinava grosso modo comunque descritti al mio partito
Ed eran quelli di fedeli era causa
Mi chiamo io quelli che il Pizzi aveva sempre ragione
Di converso c'era anche un'altra area l'area che faceva capo
Alla
Ai gruppi extraparlamentari
Che appunto
Era propenso a dire che il Pci aveva sempre torto
Ed erano molto innamorati delle forme di lotta
In mezzo c'era una realtà ma qui io modestamente mi sentivo di appartenere che era l'area del contratto attori quelli capaci quelli che se ne intendevano dei contrattazione che
Cercavano di faticosamente di fare applicare gli accordi e contratti nazionali di lavoro
Una cosa sempre complicata perché in FIAT si doveva sempre scioperare due volte a differenza di tutte le altre grande fabbrica di dal torinese anche nazionale
Infine ci doveva sempre scioperare due volte una volta per avere l'accordo scritto e l'altra volta ci mediatamente dopo per farla applicare dalle gerarchie di officina
E gerarchie di Officina erano una cosa molto complicata
Tre mila capi c'erano a Mirafiori
Uno gli circa trenta persone
Nel panorama europeo era la la era un'anomalia
Sostanzialmente derivano Antony capi squadra
Selezionati ad avere molto ubbidienza
Questo qui per per dire per dire che quanto e quando si parla delle lotte a Mirafiori in questa grande fabbrica
O quasi sempre avevo in mente questo quadro qui
Perché se no si rischia di dire delle cose campate per aria
Una cosa che a me ma sempre sorpreso è stata sempre questa roba qui che nella vulgata corrente
E passato all'idea appunto che
La vicenda che portò i trentacinque giorni
Fosse stata ingenerata dal fatto che in FIAT c'era troppa conflittualità eh
Gli attacchi al terrorismo
Ora che
Gli attacchi al terrorismo ci furono e come combinarono dei guai molto seri
Mi ricordo di aver portato alla fine settantotto quando venne a sostituirmi un compagno Berti Virginio Bettini
In Quinta lega
Pericolo dello ad in occasione del delitto di Moro mi ricordo di averlo portato alle porte della Mirafiori
Sentivamo i commenti
Cioè ero io Luís altri compagni
E ci sentivamo i commenti degli operai che io uscivano dalla fabbrica
Tra questi commenti c'era pure di quelli che dicevano a un fatto bene
Dovevamo farli fuori di più
Bertelli ascoltava con curiosità appunto una mia
Una mia riflessione che diceva così che appunto un'area di simpatia
Nei confronti delle Brigate rosse c'era in fabbrica
E combinava
Con paradossalmente con gli con un con quegli operai che avevano che dava la delega cari più deboli crea meno personalità
Perché evidentemente
Un operaio un militante che aveva una personalità sua non ha non aveva bisogno i qualcuno che di notte andava a sparare alle gambe dei dirigenti FIAT
Così come sa ascoltare per esempio un'altra mia riflessione
Che vuole nomi attesi e per carità che vuole che una fetta dei brigatisti dei dei militanti di di Gottardi
Di militanti delle Brigate deformazione terroristi a Mirafiori
Guarda caso combinava con opera Ifi Salieri FIAT
Dieci allievi FIAT non c'è mai stato nessuno crede che abbia fatto un'analisi io
Riporto qui
Importante
In carenza di aver trovato la carriera la carriera per un un
Un allievo FIAT qual era quella diventare capo squadra ovvero infilarsi dentro chiuso sa fare cronometrista negli uffici analisi lavoro tempi e metodi
Un certo punto
Il numero di allievi era troppo grosso in rapporto al fatto del del
Di di
E i trattamenti
è una fetta di questi di questi ragazzi qui
Fecero carriera dentro il sindacato dei partiti di sinistra e anche
Tra le Brigate Rosse
Mi pare bianconeri
Più ancora e fu fu uno di questi qua di ragazzi
In rapporto al terrorismo io
Mi mi sono sempre chiesto una cosa ma alla fine non sapeva niente
Già nel mille centosettantanove settanta settantuno all'epoca della grande rivolta operaia
La FIAT aveva fatto assumere cioè alcuni poliziotti erano stati assunti
Nella all'interno del vicine FIAT
Questo qui avvenne anche nel periodo più buio del terrorismo
E mi sono sempre chiesto Matteo quale altra ragione la FIAT non ha mai
Detto cosa cosa sapeva compaia cantata
Tra l'altro
C'è una cosa che a me rimasta sempre qui
Il fatto che
Alcune una buona parte di questi ragazzi è qui che fece l'avventura del della lotta armata dopo essersi
Scusati con tutto il mondo vigliacco se uno uno che sia uno si sia scusato
Con la classe operaia per la quale avevano fatto
Poi quelle quote coloro atto
Il sindacato i consigli di fabbrica questa qui è un'altra questione che dettano
Bisogna democratizzare la quella fabbrica dei
Tre mila capi ho detto prima è una grande caserma e grande caserma
E per capire bisogna partire secondo me per capirne gli sviluppi anche la vicenda di trentacinque giorni bisogna io
Ho sempre notato con sempre ho scelto appunto meno centosettantacinque
Minacciata settantacinque un anno fortunato per per per le note Mirafiori
Gli Fini finisce la lei era
Finisce la stagione delle mille vertenze ricerca che viene chiamata
Fu fu al tuo con terrà conto qui in un in un episodio appunto che
Di contraffazione vera che avvenne in carrozzeria
In carrozzeria
In quelle in quel frangente lì venne contrattato il programma produttivo trimestrale
E Fini
Lei era
L'operaio valigetta sicché antichi si era chiamato cioè quell'individuo che tutte le tutti i giorni andare in fabbrica e non aveva mai il posto di lavoro uffici
Un giorno di quale giorno dirà alla fine a Fiera appunto i compagni si incalzano e fecero
I contenuti e le forme di lotta furono del tutto gestiti dal consiglio di fabbrica
Una importantissima vertenza e la conclusione della quale però la FIAT pretese di non farla dentro in fabbrica ma di chiudeva Ali adesso inerme provinciale
Proprio per sancire il fatto che e la contrattazione di fabbricare un turnover esserci ma invece c'era
Quindi a vela esattamente
Adesso si è lasciato un po'di cose perché mi interessa invece mettere in luce qua qual era il vero problema che ha portato i trentacinque giorni
Nel settantacinque settantasei proprio in quella stagione lì c'è un cambio nella direzione FIALS arriva a De Benedetti
E presidente della FIAT diventa Umberto Agnelli
Amministratore delegato e De Benedetti il quale c'ha quasi immediatamente che le cose non vanno in FIAT
Perché non c'erano i tre centri di costo
Nel costo economico aziendale mancano i centri di costo per cui
Il costo della vettura era fatto un po'a spanne
Sapete perché si chiama cinquecento seicento ottocentocinquanta mila cento
C'è qualcuno qui che si ricorda
E chili
LA chili che pesava le vetture
Ed era venuta un po'archivio
No che vuol Debenedetti s'accorge immediatamente no di questa roba qui e pretende giustamente da un punto di vista capitalistico
Che del sapere o per ogni ispezione chiedo voti pro ai officina cosa entra cosa costa in termini di metà ma macchine e uomini e cosa e cosa esci e via di questo passo
Una riforma del tutto razionale no
E facendo questo qui cosa che cosa che scopre scopre lo squilibrio che esiste tra
Le vetture vendute l operaio correnti per farle è immediatamente chiede al consiglio d'amministrazione di
Levarsi di torno una fetta di lavoratori evidentemente lui aveva in mente di del tempo
Cosa cosa non ma mai avvenuta perché appunto c'è un litigio se ne vanno e compagnia cantando
E proprio e fatte fatta attenzione però che lui fa cose di questo corno del problema
L'altro corno del problema
Quello appunto
Del prodotto e della progettazione che era una ciofeca incredibile adesso dirò perché non lo vede perché perché evidentemente la figlia tela monopolista
Aveva atto al avevamo appena acquistato fragranza aveva già acquistata un po'di tempo acquistato pure Autobianchi e nell'ottantasei ottantaquattro ottantasei compra pure l'Alfa Romeo
Per cui mantecato che frenava di questa roba qui
La crisi vera quale era Cristo né che ne sono mai di se neanche in questi consessi qui
E e non viene mai denunciata anni niente neanche neanche neanche nemmeno nelle memorie de dei più gruppo dirigente FIAT che innaffia
A Fatima dei bidoni
Che riempirono scempi piazzale c'è altro di piazzali pieni
L'unica vettura con la quale il passo il tornante degli anni ottanta
Fu la centoventisette la centoventisette cioè motore montava
E lei che molto aveva seicento leggermente potenziato
La prima Panda che motore montava uno dei motori
Era Mottola sogliola raffreddato ad aria due cilindri della vecchia Bianchina
è e quando pioveva
Acqua da tutte le parti dunque c'era la vettura
E e e da quattrocentonovantacinque centimetri cubici e ragazzi nata da del motore la vecchia cinquecento era leggermente potenziata sei novantacinque però quale marchingegno che
Non
Il peso e il peso e la vettura era troppo il rapporto alla potenza del motore la stessa cosa ma avvenne per la ritmo dare il buon fu
Una linea di di vettura anche indovinata però il motore era troppo debole in rapporto al peso la vettura
L'Argenta Terrare ammiraglia era venduta praticamente i soli dirigenti nota di sei mesi era costretti a cambiarlo
E via di questo passo qui
Ma non gliene fregava assolutamente niente a questi qua
L'unica vecchi l'unica vettura fu con la quale la FIAT riuscì a far diventare coi campione europeo curato Furia il modello uno e mio centottantadue
Ma
A capo di questo progettazione qui ci fu l'ingegner rivela che era che era uno che non amava il sindacato non è che i lavoratori per l'ingegnere ne sapeva di industria e venne fatto fuori appunto da da da Romiti che è invece rappresentava la ne ha ed anima finanziaria
Adesso passa un'altra naturalmente io non nostro rapporto con gli impiegati i tecnici
Io allora ero responsabile insieme a Camerini
Per le foderine fucine
Era circa quattro mila lavoratori alle fonderie fucine di Mirafiori
Poi seguivamo insieme
Carmagnola che era al tre mila
Le fonderie Camaiore al livello minimo carati tre mila lavoratori
Poi anche le fonderie di Burgaretta oggetti speciali era un migliaio di lavoratori e poi cerca trecentocinquanta lavoratori erano quelli di Venaria da dover provenivo io
Io non ricordo mai di aver fatto un'assemblea che fosse un'assemblea pare impiegati tecnici
Mai fatta
è la stessa cosa avvenne per tutti gli altri settori fuorché per niente semicentrali
Venire i i liberati faceva le assemblee ma venivano invitati a partecipare alle assemblee de primo Tono da con gli operai
Nell'ottantadue quando ritornai a Mirafiori pretesi facendola complici dicevo all'interno del consiglio di fabbrica di fare solamente di indire solamente le le assemblee per gli impiegati
Su seicento
Lavoratori impiegati più duecento capi
Alla prima assemblea ne vennero otto
Dopo quanto ha sempre l'avevo qualificati trentadue
Nei confronti degli impiegati avemmo appunto una totale sottovalutazione appunto che era sparo ma qui dal rapporto con Koons con con gli impiegati
Mista a una tegame un comportamento
Mi arroganza prepotenza perché andavamo a trovare solamente con i cortei conto da capo
Dopodiché ci pensò bene Calieri a farsi ritrovare tutti per le vie di dite di Torino
Pongo un credo che sia arrivato Bergamo perché c'era un'ultima questione che volevo dire
Vuole
Nel mio Alciato punto io rovine fede M. avevo un rapporto per Speciale Congo ancora come la Mirafiori
Perché ero stato responsabile assieme a Vito Milano
Dei conti dal Coordinamento dei Comitati ambienti di tutta Mirafiori a trenta persone che è una volta a settimana
Di junior facciamo la mappa di di rischio di tutta Mirafiori che poi ci servi fare la partenza settecentosessanta Scelsi
Tra l'altro del tutto sottovalutata dall'FMI nazionale perché non ricordo
Uno per c'è stato uno che venne Ouse ai seminari che facemmo per elaborare questa piattaforma qui e non ricordo neanche uno che fosse uno e i dirigenti nazionali che venne al tavolo di trattative a con la FIAT
Ebbe si badi bene che la Fia su questa partita qui aveva sempre il topo mi ricordo che al tavolo di trattative c'era sempre il top della dirigenza FIAT sempre spalleggiato da dottor Panzani dell'Amma
Comunque nell'ottanta prima dei trentacinque giorni ve vengo invita vengo invitato da dall'inizio a fare una riunione in Quinta lega
I sapevo qual era il
Il tema da da discutere la cosa da discutere un po'questa roba qui il quesito la risolve un po'questa qui c'è la la amena sei in occasione appunto delle rotte
L'ipotesi di queste ci doveva
Occupa la Fia dall'interno o dall'esterno
Ho capito un po'e del mare marchingegno com'era nero fatto raccontare un po'di storia Giovanni De Stefani duali e Stephanie era stato un membri come Celentano aveva Firenze il Papa aveva partecipato a suo tempo biennio rosso
Nel mille negli anni venti primi anni venti
E vado lì sommessamente spiego un po'i compagni era una trentina i compagni quinta lega appunto così come ci ha rivolto la vicenda dell'occupazione fabbricabilità diventi alcuni dicono così
Alcuni si optò storici dicono cose che fu il prologo del fascismo in Italia
Poiché spie spiego la
Ieri gli effetti degli scioperi quarantatré
Che ha vennero ovvero che provocarono appunto
Il fatto che decine e decine di lavoratori venga vennero mandati ai campi di concentramento in Germania
Nel quarantotto la coppia occupazione della fabbrica breve beh breve occupazione una fabbrica che ebbe come come l'effetto da divisione sindacale fra CGIL CISL UIL ce la portiamo dietro fino a sessantotto
Alla fine ha fiera vi sia anche un altra cosa di mio
Ma scusate un attimino quanti quante erano dei cinema qua quante persone c'andrebbero per secondo voi per per garantire
Il sì sensibile a Mirafiori
E e quanta gente su ventiquattro ore risulta al trentadue porte della Mirafiori facevamo
Mille e mille ottocento persone o contatterà spalti
Allora vi disegna sì su tutti i compagni che era lì presenti un
Un po'di credulità un po'di stupore perché non ci aveva mai pensato sta roba qui
Quindi mio dissi così ma scusate un attimino se per caso ci va bene la targhetta quale ma marchingegno dalle indietro alla FIAT coi
Ma se ti va male
Son casi anzi ride
Nel ringraziare Gianni marchietto io difendo la mia centoventisette che era uno stupendo muletto che ma occorre ovunque ebbe
No era una battuta
Diamo adesso in collegamento la parola a Bruno Cano anche lui testimone degli anni sessantanove settanta anche lui immigrato a Torino
E adesso sentiremo la sua esperienza Bruno ci sei
Non c'è
Mi sembra eticamente
Brollo
Il leone il ruolo non qualità valore quindici risentiamo perfettamente ad alta voce anche quindi è la parola da tranquillo ottavo
Ci ha Marigliano avrà
Bonanni Hiei ebbene Agata Doors buona giornata bentrovati
Intervengo qui dall'italica colonia d'oltremare qual è la mia terra sarda
Mi scuserete se il mio intervento lo scritto vero leggero costretto dalla necessità di contingentare i lavori in corso
Scriverlo è cosa alla quale non sono avvezzo essendo io nato sindacalmente e politicamente proprio nella temperie della ribellione operaia del sessantanove
Come capopopolo operaio suscitato ore e organizzassero organizzatore di lotte operaie che sempre ha utilizzato la spontaneità e quindi il parlare abbraccio
Tanti in convegni sono stati fatti tanto è stato scritto sulle loro tessuto studentesca del mille novecentosessantotto
Per lubrificare le come interne all'alveo tollerato dal potere cosa che non risponde al vero perché quelle lotte erano contro il potere costituito
Per pongono
Nulla si è fatto o un tempo come pertanto ghettizzato e pubblicato sulla ribellione operaia del mille novecentosessantanove
Sul decennio di lotte e di conquiste che ha prodotto
Benvenuto quindi
Questo convegno di Rifondazione
Rendendo di conoscere la farne tesoro per la ricostruzione di quanto necessario per riprendere l'ha votata a combattere lo Stato presenta delle corse
A tal fine consiglio la lettura e lo studio del recente libro sul sessantanove scritto da Paolo Ferrero e quando prodotto dal compagno Diego già qui
Qui intervenuto
Con una relazione i cui contenuti faccio miei
Della ribellione operaia del sessantanove parzialmente prima con la dovuta modestia credo di potermi definire un attivo protagonista nonché della conseguente costruzione nei luoghi di lavoro dell'organizzazione operaia e di tutta la notte del decennio che ne è seguito
Lotte che hanno prodotto importanti conquiste che hanno cambiato i connotati dell'Italia intera
Fra queste quelle dame reputate più importanti sono la eliminazione delle famigerate gabbie salariali
Una avanzata riforma delle pensioni
Uno Statuto dei lavoratori in la gestazione mai che mai veniva partorito
Il diritto ad autorganizzarsi nei luoghi di lavoro il diritto allo studio il diritto ad avere tende di vita più decenti
Tramite la riduzione dell'orario di lavoro settimanale era quarantotto a quaranta ore apparentati salari
La costruzione di un servizio sanitario nazionale
Rispondente al dettato costituzionale sul diritto alla salute era la cura
Delitto universale gravemente orrore pressoché smantellato oggi teologici di farla della criminale condizione in cui ci costringono a a vivere questo disgraziato presente
Una infinità di conquiste sui diritti sociali e civili che qui non riesco ad elencare
Io approdare in via Monte nei primi mesi del sessantasei uno di quei luoghi il torinese dove lavoro cercavano lui e non viceversa inserendomi da subito nel settore metalmeccanico
Al mio paese lavorava fin da ragazzo in settore lattiero caseario ed a questo enfasi a causa del mare nominale di vario Rist
Esistente col così detto triangolo industriale formato da Torino Milano e cioè papà questo significava vivere una condizione discriminante determinata nei luoghi di lavoro dai diversi gradi diritti esigibili ed i arretratezza generale della posta coltiva in termini di assenza di sindacalizzazione e di coscienza di classe
Vi voglio
Quindi segnalare al proposito dei contratti collettivi nazionali di lavoro
Tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro oltre alla divisione prodotta nei lavoratori da un'infinità di categorie
A cui vanno brutalmente tale divisione stabilendo per ognuna di esse nove livelli salariali
E con essi Vidiri
Di queste zone salariali la più considerata era la zona zero o del triangolo industriale già accennato
Più altre otto zone via via declassate fino alla lotta va definita zona depressa
Il mio Paese a fronte di una fiorente industria casearia
I detentori del potere l'avevano rubricata zona depressa
Per meglio comprendere a dovrebbe sapere che io in quella condizione avevo un contratto collettivo nazionale di lavoro io li concedeva centonovantadue lire l'ora
Mentre il mio omologo a Torino
Ma concedeva per cento cinquanta lire l'ora pressoché il doppio di paga base
Con l'aggiunta di annessi interconnessi derivabili dal superiore opere contrattuale
L'unica cosa egli si accumulava un o era la contingenza e l'avere entrambi la bocca sotto il naso
Le mie prime volte a Torino da non sindacalizzata dopo prima del sessantanove in qualità di partecipante sono legate alla lotta contro quelle infami zone salariali
Che tutti chiamavamo gabbie
Alle lotte per una degna riforma delle pensioni
E alla fine sessantotto in solidarietà con la vola il cui lavoratori che avevano fatto notare furono pagati col piombo sparato dalle forze del disordine
Tutte note protrattisi nel sessantanove il ogni contro le consiglio di Battipaglia per la conquista dell'eliminazione delle gabbie salariali e di una riforma delle pensioni e qualche passo in avanti ce lo fece fa
Approda in infine nei primi mesi del sessantotto la cui struttura selettiva tramite il suo privatissimo sistema sanitario la Marco
Mi ritenne essere de
Neri indenne sufficientemente forzuto per essere destinato ad un lavoro medio pesante
Quale quell'opera Mastro ferratura di Mirafiori dove rimasi fino all'epurazione su vita tramite la sconfitta dell'ottobre ottanta
L'ingresso in quel mostruoso stabilimento
Fu scioccante vi lavoravano in cinquantasei mila
Ma dire
Che l'intero mai una condizione infernale risulta un eufemismo se non si conoscono i grovigli che il potere padronale si era costruito per tenersi assoggettati come bestie alla mola
Senza diritti ancora ancorché conquistati perché i diritti non riuscivano a varcare i cancelli delle fabbriche insidia
Dal diritto ad avere ritmi di lavoro a misura umana al diritto di un ad un ambiente che non ci soffocasse fino al banale diritto di espletare i bisogni fisiologici
Il tutto mantenuto e gestito da una gerarchia militaresca di controllo e repressione che non ha riscontro nelle caserme ma nelle patrie galere ci dice
E purtroppo l'ho sentito anche qui che il sessantanove non è stato paracadutato ma costruito certo c'era qualcuno che ci lavorava con l'intento di costruire legami duttile usurati con i lavoratori e a costoro dobbiamo molto
Ma da persona che quella condizione di partenza e la ribellione ad essa l'ha vissuta posso dire che costoro neppure se la sognavano così radicale
Corsini fatta da grandi masse così spontanea e indipendente da qualsiasi apparato
Credo
Che quella fenomenale ribellione risieda nell'essere stati capaci di guardare si null'altro in faccia e quindi nell'aver preso coscienza di vivere la stessa condizione
Ciò è potuto avvenire grazie
Alle massicce immissioni nelle fabbriche di nuove forze tramite vere e proprie deportazioni di forza lavoro dal Meridione dalle isole
Indagate su cos'era il treno del sole Erasto nell'ala tutto il Meridione e sulla rete di procacciatori di carne umana per il Nord
Pareti di prima fila e poi capire
Ma credo oppure che quella fenomenale ribellione
Ci sia pure avvenuta grazie alle lotte studentesche del sessantotto che avevano cambiato il clima e l'aria da respirare
Il presunto i storiografi di regime
Del sessantotto del sessantanove ed è il segno i loro e conquiste racconta altro che non corrisponde alla realtà essi sono dediti alla prostituzione
E alla mistificazione
Credo quindi che senza quella enorme massa umana non qualificabile sindacalmente né politicamente non ci sarebbe stata la ribellione del sessantanove
Altro che costruita
Quelli che venivano da storiche ed esperienze precedenti erano incanalati indifferenti i binari
Ma lottando insieme a noi hanno condiviso visioni e propositi comuni
Questi provenivano cento da importanti esperienze di lotta dalla liberazione fino a tutti gli anni sessanta possedevano una memoria storica
Ma da quella memoria noi abbiamo saputo attingere
Non riuscì mio tanto ma costruendo col senno di poi costruendo un percorso mai visto prima di lotte conquiste durate undicenne
Quella ribellione è durata un decennio perché l'abbiamo saputa maturare il avuto organizzazione no va assoggettata
Agli apparati sindacali stando autogeno ispessita di controllo operai più che poco ci è mancato diventasse le contropotere e di scontro finale tra lavoratori e capitalismo
Nella sola Mirafiori dove ci lavoravamo in cinquantasei mila abbiamo costruito una rete di circa ottocento delegati e le irrevocabilità lavoratori
Non dalle burocrazie sindaca
Conta le rette tutto era da lui controlla una organizzazione il carattere assembleare
Molto pericolosa per i padroni Elisa e poi smontata dagli apparati confederali di CGIL CISL e un
Paolo Franco ha posto qui la domanda
Ma non abbiamo sbagliato allora non accelerando il processo unitario del sindacato
A Paolo Franco io rispondo che noi in fabbrica e l'unico noi il sindacato unitario l'avevamo creato con la rotta noi operai il sindacato dei consigli e ha saputo persino porre alla confederazioni la formazione della l
Paolo Franco dovrebbe quindi mutare domanda e chiede sì perché come mai le confederazioni hanno macellato
La F Lele aspettando oggi al varco dalla sconfitta dell'autunno ottanta
Si riparla di unità sindacale
La si imbocca esibendola come soluzione Marassi trova scholar nei saloni di Confindustria
Dove si pratica la concertazione della sterilità di ogni diritto è conquista cioè da dopo il mille novecento da il sindacalismo
è vigente fin da allora sia riparato non riformabile perché non potrà mai essere riformabile un esercito di burocrati garantiti a vita e il sindacato ce l'hanno scippato
Il sindacato unitario si costruisce solo con la lotta e nella lotta dei lavoratori
Tale potrà mantenersi solo scelte contro con il controllo reale per i lavoratori
Certo elogi ci riconsegna una condizione tragica ben più tragica di allora dove tutto grazie al dominio materiale è stato reso organizzato
Indistinguibile
Dove ogni singolo grazie al dominio culturale non sa distinguere l'altro cingolo facendosi concorrenti se non nemici l'un dell'altro
Certo so bene che non c'è più la fabbrica fordista che ti fa prendere velocemente coscienza che siamo tutti nella stessa banca che insieme siamo tutti in perché si può cambia insieme si può cambiare condizione
Ne sono ma sono altrettanto certo che se sappiamo vedere dentro una tale organizzazione desideriamo dentro lo stesso capitalismo che ha mutato metodo per parassitario
Sotto di esso sui il bene è una massa infinita di individui che vivono la spessa miserabile condizione da soli
Ecco credo che bisogna lavorare per una presa di coscienza di questo farmeli edito perché quell'milioni di singoli si uniscano perché uniche saranno invincibili
Bisogna educare i singoli ad alzare la testa
Guardare si fa
Chi vive nella sua stessa condizione per quando difende il capitalismo la cosa fare apparire
Per concludere un invito
Seicento e un bene e ricordare e analizzare le sconfitte subite
Perché dalle sconfitte si traggano lezioni non è bene fatalmente le commemorazioni seriali Phineas stesse
Me in gran parte si sta facendo sulla sconfitta seppure epocale dell'autunno del mille novecentottanta
Tante che non si riesce su quella sconfitta
Neppure a riportare al reale è stato la vulgata imposta e assimilata che tale sconfitta ce l'hanno fatta subire con la cosiddetta marcia dei quaranta mica
No non si riesce neppure a scalfire il falso dei quaranta mila e far passare i reali dodici Micra
Quindi l'invito e di fare e moltiplicare inizia direi che informino e analisi no le grandi conquiste e sul come si sono o tutte ottenere oggi più che mai urgente per fare questo riguardo al servizio sanitario nazionale e alla scuola
Chissà che così non diventiamo lieto per le necessarie nuove ribellioni de ringrazio e saluto
Grazie
Ebbero uno dalla tua sopperendo a terra peraltro diamo la parola sempre in collegamento se ce l'abbiamo già
A Luciano Pregnolato anche lui immigrato come Marchetto dal Veneto e non del sud dallo stesso Paese c'è attraversato quegli anni e ci racconterà meglio di come io possa dire qualsiasi altra cosa
Nel frattempo saluto anche Tina fronte che non ha potuto partecipare oggi perché ha dei problemi Michel detto di salute
Quindi ne aveva tutto il mio affetto dire l'Assemblea e gli auguri di buona guarigione Luciano da un
Tale a tutti
Provo ripercorre
Con la mia esperienza e poi una parte finale una valutazione anche sull'unità sindacale
Ma io arrivo in FIAT nel settantadue
Infine altri Consigli di fabbrica erano c'erano già
Prima come diceva ieri Paolo Franco i cinquantasei delegati accordo nel sessantotto poi con la con la settantuno
Chi elesse sì nominarono ci votarono scusate i delegati il gruppo operaio omogeneo su scheda bianca eleggendo ottocento delegati alla FIAT Mirafiori dico e in carrozzeria
Io lo slogan generale e avevamo come in FIOM UILM gli stessi la stessa campagna per eleggere i delegati fu un capo un delegato poi c'erano tre mila come diceva Marchetto questo rapporto non fu realizzato ma questo era diciamo il principio il principio di fondo
Noemi
Nei passaggi
Un a Torino sessanta sessantasei io ho iniziato a lavorare nelle piccole fabbriche
Ho iniziato a lavorare come operaio nel sessanta avevo quattordici anni prendevo ottanta lire all'ora
Nel sessantasei e sono andato alla FIAT e Liguori
Che poi è diventata Aeritalia e l'attuale Alenia
La FIAT Livori era una fabbrica militare sotto la NATO
Ed era difficile l'ambiente sindacale e politico
Con la FIAT che usava il motivo lavorando sotto la NATO non si può fare politica
Era un atteggiamento ricattatorio particolarmente nei confronti degli iscritti alla CGIL
Dei comunisti
Questo io l'ho vissuto fino all'ultima lezione messa nella fine sessantotto di commissione interna
Io ricordo che quando ero entrato in FIAT
Non c'erano ancora le assemblee come poi ci furono Coppola lo Statuto
E sentivo le relazioni radio immensa mangiavo nel baracchino
Dove ero io nel reparto che ero io gli operai e non battevano sui tavoli o sui baracchini come diceva Adriano ieri quando c'erano le relazioni relazioni radio che comunque non parlavano di politica in senso ideologico
In senso vero rispetto anche al contrasto con la figlia
Diceva nelle sei Commissioni interna non fu facile fare la lista FIOM-CGIL
Addirittura un compagno era candidabile ci seppe suo nome la spiaggia c'è perciò nome e venne trasferito per evitare che entrasse in lista Paesi le firme furono raccolte
E le liste si presentarono
Come mi ricordava il compagno Carmelo IMEI le liste furono raccolta anche grazie a un indirizzo di tridente segretario della FIM ad aiutare la raccolta delle firme per presentare la lista CGIL
E questo dando l'idea e Tridente aveva una visione è un'idea unitaria del sindaca
Però quando furono presentate le liste nell'ufficio della direzione FIAT in corso Marche la FIAT miss dei rappresentanti di lista inattesa di riceverli in una stanza e li lasciamo lì
Pensando che se passavano le ore dodici scadeva il termine in presentare la lista
Intervenne il pugno e la CGIL chiamata dei compagni alle porte dei cancelli di corso Marche se c'era un tale casino che la Fia dovette liberare i rappresentanti rivista e la lista fu presentata e io per la prima volta votai nel sessantotto CGIL
Posso dire e i ricatti FIAT Marco erano tali che in FIAT velivoli sessantotto non si non fu fatto i campeggi ricevono non andate in corso Traiano chi sono i carri armati
E quindi un clima un clima terribile
La mia esperienza fin da subito in FIAT
Poi era in Italia fu intrecciata tra il Partito comunista la quinta sezione di via in Cuori oggi Mascali come schiavi Bari Pastore
E al Pizzi mi porto Lorenzo Gianotti conosciuto ai cancelli della di corso Marche nello sciopero
Del sessantanove sulle pensioni
Uno sciopero abbastanza riuscito malgrado lo le difficoltà anch'io velivoli
Mi recai mi ricordo che come compagni del PC io ad usare e Rossini facevamo un giornale o o chiamavamo tribuna voli Worry
Dove denunciavamo i problemi e le malefatte dei capi era un giornaletto destino
Dei comunisti
In parte però era clandestino tra virgolette perché dovendo scrivere in fondo al volantino al giorno a letto dove veniva stampato ci scriveva che era scappata in via dal ridotto numero sei via dal ridotto era la sede della sesta sezione del PC
La mia prima esperienza nei Consigli di fabbrica è quella della legge trecento nel mille novecentosettanta prima fumo eletti come fumo nominati scusati come rappresentanti sindacali aziendali in base alla legge ma subito a ruota
Prima attraverso le assemblee anche durante gli scioperi come successo Carmelo IMI fumo eletti delegati per poi essere eletti delegati nelle normali elezioni secondo il Regolamento
Della FIM FIOM UILM
Quotati dai lavoratori su scheda bianca eccetera eccetera comporre segna spacca Garbini Rossini io i milza nel e e Michele D'Ambrosio
Il consiglio di fabbrica vissuto nella mia esperienza e una grande unità è una grande autonomia
Nelle rivendicazioni nelle trattative nelle assemblee nel falsi volantini nel coordinamento con Meritalia di Pomigliano
E gli scioperi erano scioperi difficili duri alla FIAT Livori e poi era in Italia e gli scontri erano molto duri alle porte durante gli scioperi in corso Marche è in corso Francia con picchetti posti diciamo per non dire per membro all'altro ricordo un fatto ultimo della FIAT
Aeritalia
Della del consiglio di fabbrica io uscì nel settantuno a febbraio è come uscì Torresin per la UIL io per la FIOM
La fine chiese l'uscita anche a fare il funzionario sindacale Carmelo IMI il consiglio di fabbrica fece una lettera e questa qui
Alla civetterie CGIL CISL e UIL per dire voi non potete utilizzare i compagni i rancori fuori dal Consiglio di fabbrica
Senza una discussione con il consiglio di fabbrica quindi fu una lettera di protesta da una parte di richiesta di confronto
Dall'altra
Io in FIAT per un delegato era un operaio e delegato dell'officina quattro attrezzatura e ricordo su di me due cose
Una il capo forse per cercare per cercare un po'di ammorbidire mi voleva darmi un aumento di merito io dissi no prima lo date ai compagni di squadra che non l'hanno mai avuto l'altro fatto che ricorda se non lavoro paragonata al via ai processi e tecnologie digitali oggi quando avevamo un disegno un tracciato per fare un attrezzo chiamavamo il tecnico che scendeva in officina
E veniva a vedere la dissonanza tra realizzare lo stampo l'attrezzo e il disegno e insieme Risolo si risolveva e si correggeva
Questo significava che c'era un rapporto diretto anche umano
Oggi con il digitale
Non tutti questi verifiche e controlli modifiche sia e dell'applicazione dei progetti dei disegni ma anche della manutenzione viene fatta in remoto
Viene fatta a distanza come la nostra videoconferenza io oggi come esempio è questo
Crea un problema di rapporto politico umano sociale
è anche una difficoltà di sindacalizzazione e di mobilitazione oltre che un affetto da una parte in positivo di nuove professionalità dall'altra negativo di perdita di posti
I posti di lavoro
Consiglio di fabbrica degli anni settanta
Io diciamo non ho vissuto l'esperienza apre sessanta fino al sessantanove Pier Paolo Franco e Serafino e li ho sentiti ieri
Allora il tema è il movimento come diceva prima Kanu si è piombato sulla testa la sessantuno sessantadue e sessantasei dopo la sconfitta del cinquantacinque o è stato costruito come diceva in un Paolo e in appunto è stato costruito mentre calano diceva costruito sì in parte ma in verità vie piombato sulla testa
Posso dire nella mia per le cose lette per le cose che mi hanno raccontato i protagonisti per i corsi di formazione e ho fatto a livello sindacale
Molte delle cose io le ho imparate da Paolo Franco Lattes e grazie a loro che ho fatto questa esperienza
Questa lunga esperienza con i Consiglieri fabbriche il sindacato un'esperienza comparse Claudio Sabattini in particolare
Certamente c'è stato un intreccio tra gli eventi prima del sessantotto sessantanove i grandi movimenti lei e le grandi processi migratori del sessantotto sessantanove a Chung ma anche dal veneto
Nella fabbrica caserma e sulle condizioni di lavoro
Sulle condizioni di vita della città da un lato questi erano i fatti anche drammatici e i fatti come ieri si ricordava avvenuti nel mondo Barclay il Vietnam
Il movimento degli studenti dall'altro lato
Su questi fatti su questi eventi c'è stata certamente una fusione e nacque un nuovo dico al nuovo movimento di massa
Per cambiare le condizioni di lavoro in fabbrica e per cambiare la società ricordo come già è stato fatto
L'intreccio tra fabbrica società fra le lotte in fabbriche la società ricordo scioperi
Articolati o nei contratti EC uscivano i quartieri ci andava a fare le assemblee per il diritto alla casa dentro i cortili dei caseggiati mi ricordo con Lucio Libertini aspre in Regione
E il Piemonte che si andava a fare le manifestazioni al Lingotto per migliorare il trasporto per i pendolari mi ricordo le centocinquanta ore la scuola la riforma sanitaria perse intreccio fabbriche società anche dopo la la la anche gradualmente in avanti con la nascita dell'esperienza sessantotto sessantanove dei Consiglieri
I fabbrica fino ai consiglieri di zona coi negli anni settanta comunque rappresentava un'idea politica
E che Tino pace in particolare della imprime va sempre nella confronto l'intreccio fabbrica società Cambiare la fabbrica cambiare la società avrà anche un principio e in Traiano
La mia esperienza forte come vi siccome anche con Marquez la stampa sui temi dell'ambiente di lavoro sui quattro fattori di rischio l'indagine sui questionari alle fonderie le fucine Mirafiori dove io ho fatto la mia prima esperienza
Sindacale
Certamente quindi in fabbrica c'erano le esperienze dagli anni sessanta dopo la sconfitta del cinquantacinque è pur vero però che quel nuovo movimento
Dove anche guardie compagni vecchie guardie compagni militanti del PC in parte anche della CGIL lo hanno c'era chi lo subiva
C'era chi ne vedeva solo i limiti e c'era chi ne fu coinvolto e si fece impermeabile da quella spinta da quella novità da quella forza la quella e capacità di rivolta di protesta irriguo lontana di cambiamento i fatti la espugnò pace
Paolo Franco nel definire una strategia tenendo anche conto ovviamente dell'esperienza precedente
Più che che dover rifare convegni per rifare Progetti pur dovendo costruire piattaforma rivendicativa e però assumevano dal basso la spinta i problemi i temi che venivano posti sull'ambiente suo momento uguale per gruppi sulle qualifiche sull'Ansa un lavoro eccetera eccetera facendolo diventare un progetto strategico in questo senso quindi si fecero impermeabile strategicamente da quella grande
Da quella grande novità ed a quella grande spinta e poi fu decisiva per la stessa unità sindacale tali in acque eroicamente raccordo FIAT settantuno il contratto settantatré e così via
Non voglio parlare degli anni settanta perché mi è stato chiesto di non andare oltre perché ne avrebbero parlato e altri altri compagni faccio solo alcune riflessioni sulla sconfitta dagli anni ottanta senza fare la cronistoria dei trentacinque giorni veramente quella sconfitta nacque da lontano
Ricordo la crisi del Po tra olio settantatré settantaquattro la svalutazione della lira perché non ricordare l'intervista di lama Repubblica del settantotto fine settantotto
Quindi l'euro
La compatibilità economica rispetto alle politiche salariali quindi sacrifici la politica dei due tempi magici
Poi non arrivava mai questa era non condivisa da tutta la SLM da tutto il sindacato mi ricordo battaglie politiche già con Claudio Sabattini
Come molto dure dentro la CGIL contro la politica dei sacrifici e contro la scelta della compatibilità economica decisa con il Governo per un valore se non ricordo male di venti mila miliardi
Poi ci fu la fuga la finanziarizzazione la deindustrializzazione la globalizzazione e ricordo che in quel periodo rispetti i temi e i problemi dell'unità sindacale una cosa che comincio a mettere in difficoltà al processo unitario a partire dalla Federazione CGIL CISL e UIL per arrivare poi alla stessa FNM terzo
Fu anche una intreccio con le
La non volontà probabilmente coscienza probabilmente dei partiti che mal sopportavano un ruolo sindacale forte come soggetto politico essendo allora anche molto forte rapporto partiti sindacato a differenza delle necessità di un rapporto sindacato politica nel portare avanti i valori sociali di ciò che il sindacato
Di ciò che il sindacato rappresenta comunque uno dei fatti che mise in difficoltà la strategia d'esperienza unitaria fu la vicenda della scala mobile
Cui il referendum e non aggiungo altro su questo lo cito solo l'altro aspetto e per quanto riguarda la sconfitta dell'ottanta sono i fatti di luglio settantanove
Ma il contratto fino coi alle vicende della svolta di Romiti sulla qualità totale l'intervento di Umberto Agnelli la Magno mano libera adatta al manager ma entro miti Calieri Anibaldi per avviare una svolta della FIAT contro quel modello di contrattazione del sindacato da lì
La vicenda della verniciatura i sessantuno i ventitré mila esuberi di cui quattordici mila la FIAT dichiarò non sarebbe mai rientrata questo lo dichiarò Anibaldi il cinque novembre
Mille novecento o fa ottanta la sconfitta quindi ha un significato uguale che l'ottanta ha chiuso totalmente l'esperienza dei consigli di fabbrica e della contrattazione articolata la FIAT quel modello conflitto e contrattazione non lo contrattazione permanente non lo sopportava più e ha messo in campo ogni cosa l'uso del terrorismo un terreno ben grave difficile ovviamente come già come già diceva Marchetto terreno drammatico e non
E non riprendo con la FIAT uso al terrorismo usava la marcia dei campi al di là di quanti erano lei la figlia organizzò la marcia dei capri per sconfiggere Kwei e il modello
Questo guardate conferma un fatto saliente
E in una trattativa dopo l'accordo ottanta dove almeno c'era scritto e chi non sa chi non avrebbe approvato un altro posto di lavoro sarebbe rientrato in fabbrica la sia vi avrebbe riassunti
A una trattativa la FIAT immense di applicare quel conto dell'accordo sui rientri alla richiesta di Tiziano Rinaldini di dover fare rientrare rispettare l'accordo Anibaldi visse cari signori non avete capito
Il tempo è cambiato gli accordi non sono un vincolo e quindi i lavoratori non rientrarono
Finché poi proprio non si esaurì l'ultima residuo di lavoratori rimasti e in qualche modo rientrarono compreso il fatto che la FIAT fece di nuovo
Le le le le le officine
Confine a Orbassano per delegati e operai mi sembra in particolare che lavoravano nelle celeri eh
E quindi per dire qui questa sconfitta pesato certo che ha pesato sunnita sindacale oltre che sul Po a partire dal potere contrattuale mi avvio alte a terminare
Nel senso che come dicevo la vicenda scala mobile le FNM poteva salvarsi rispetto al collo dell'unità sindacale alla crisi dell'unità sindacale io credo che forse c'entra l'interferenza dei partiti
Ma non si può dire e e colpa del PC è tutta colpa dei piccini e è saltata
L'unità sindacali potevano essere preoccupati e spaventati da un ruolo così forte di un sindacato unitario sto parlando di fase in prima dello Pampa
Di un sindacato soggetto politico che potesse pesare sulla cosiddetta pollici della politica delle istituzioni dal Governo eccetera eccetera c'era una condizione
Per quello che sono della storia di quelle vicende essendoci anch'io presente e la SLM non rimanesse un assommabili una federazione organizzativa terrà questa condizione per mantenere l'unità dovevamo fare un salto ulteriore per una unità organica con un principio vincolante
Che come dall'esperienza dei consigli di fabbrica e dalle assemblee nelle quali quotavano iscritti e non iscritti contassero tutti e questo principio come la FIOM chiedeva forse vincolante nella costruzione dell'unità organica per far continuare a dar vita alla CGIL non come uno fatto organizzativo dove compravano solo gli iscritti
A questa così questa posizione non era del PC
Questa dentini negare l'unità organica questa posizione era dentro le FNM
Che passo passo arrivo voi a frantumarsi e ognuno Tormo
A casa oggi può riprendersi l'unità sindacale oggi
Io penso che ore lavorare molto occorre ricostruire un rapporto diretto con i lavoratori
Partire dai loro problemi nelle nuove dimensioni il cos'è il lavoro l'industria oggi a partire dalle condizioni di vita e di lavoro perché non è vero e ci sono meno operai io sono meno operai
Però ci sono condizioni di lavoro tra operai e impiegati
Precari e lavoro digitalizzato smart working eccetera eccetera e hanno più comunanza rispetto alle differenze di una volta ed a questo punto che occorre partire per ricostruire l'unità ed è da questo punto che si può ricostruire un mandato dei lavoratori perché che si accetta il vincolo del mandato dei lavoratori cioè se si scioglie
La la la la questione democratica ci può provare a superare il burocratismo sindacale per ricostruire una unità sindacale ultima cosa se mi concedete e due minuti è un pensiero alle cose dette da Sanzio sì ieri dalla Spagna che mi ha fatto
Emozionale
E molto piacere essendo stato io in Spagna nel settantaquattro un incontro come commissione o Brera una delegazione FIM FIOM UILM per i quali voi quest'incontro clandestino URS coperto al fumo arrestati per quattro giorni
Nelle galere della Questura di Barcellona
Per poi essere mandati a casa nulla di grave ricordo al compagno sanzioni e Gianni Alasia sindacalista della CGIL era protagonista del coordinamento Italia Spagna durante il franchismo temo un convegno a cambia ogni ora
Proto dei dei lavoratori e dei rappresentanti della FIAT sei a della Pirelli della Olivetti presenti in Spagna c'erano settantacinque mila lavoratori in Spagna
Azionata rileggermi via utili Gianni Alasia
In che di aziende di azienda italiana ebbene il franchismo ha fatto delle tragedie
A questi lavoratori durante la loro lo e i loro scioperi nel settantuno la polizia franchista entra in scena e uccide Antonio Ruiz lui l'alba
Io mi ricordo che sono andato sette otto anni fa con una Loya altri compagni a fare una convegno a Barcellona su quei fatti
Comunque si raccontava appunto per questi fatti tragici e quelle grandi lo successe poi anche nel settantatré la polizia in Spagna spara i lavoratori in fabbrica ferisce operai e uccide il giovane operaio Manuel Fernandes Marcues
Qui sono come dire un fatti che rimangono nella storia per capire imparare e in ogni parte del mondo fascismo non può tornare bisogna sempre essere partigiani
Antifascisti anche se allora noi non eravamo ancora nati almeno io persona nato nel quarantasei mi è piaciuto molto e finisco con questo le cose che ha detto stanze ASS
Delle Commissione operaio Brera il legame fabbrica territorio sono molto d'accordo il sindacato deve legare i temi della fabbrica della società anche per una battaglia generale sulle condizioni di vita di lavoro e sui diritti valuto i compagni spagnoli saluto tutti voi dire Indra
Noi salutiamo annunciano che ringraziamo anche per questa ricostruzione ragionata che hai fatto sempre in collegamento
Abbiamo franco russo militante a Roma
Intellettuale e che ha fatto lì la sua esperienza ci sei Franco i tempi sono valide a te la parola seguirà invece in presenza poi Giovanna Cappelli
Vai Franco grazie mille intanto un ringraziamento soprattutto un ringraziamento a Paolo Ferrero il quale
Richiede sempre di dovermi far partecipare a questo incontro queste momenti di riflessioni quindi lo ringrazio per la considerazione di Rimini
Mi porta e e soprattutto perché ho ascoltato questa mattina delle testimonianza testimonianza però molto ragionata e non solo delle esperienze diciamo così elencate nella loro con brutta di tanti fatti ma invece come a partire dei fatti vissuti dei ragionamenti che con cui con con cui concordo nel con le cui espressioni concordo
Dunque il il mio intervento non vuole essere come dire teorizzare sull'esperienza altrui anche perché come
Paolo sai credo anche agli altri compagni e compagne sanno comunque al sessantotto romano l'ho vissuto partecipato così come ho partecipato alla costruzione
Dei prima dei comitati operai studenti a Tor Sapienza e poi
O ho preso parte insieme a molti altri Bernocchi
Roberto Massari ed altri alla costruzione dei dei con dell'esperienza dei consigli sul fabbriche metalmeccaniche sul sulla Tiburtina dico questo perché appunto non sono intellettuale ma sono un attivista un militante politico come
Come tutti tutte voi
Sono stato chiamato per l'appunto a dare un contributo
Diciamo su su cosa si può
Imparare su cosa si può punto teorizzare dalle dalle esperienze del ciclo di lotta del sessantotto sessantanove perché su questo Paolo Ferrero nel suo libro dedicato appunto alla rivolta del terzo
Del del sessantanove giustamente accentua
Il l'accento della continuità che c'è stata fra il sessantotto e sessantanove continuità che peraltro trova riscontro appunto negli interventi che mi hanno preceduti quando non ricordo chi ma credo brucano o anche Gianni market hanno detto al punto che il clima entro cui si sono sviluppate dello
Operaio del sessantanove quello costituito appunto dalla ribellione dei degli studenti e delle delle delle dei giovani in generale
Nel mille novecento sessantotto così come non perché abbiamo due commi studenti insegnato qualcosa ma l'esperienza del del dell'Assemblea il ruolo dell'Assemblea
Del assemblea come luogo decisionale
Deriva appunto dal dal da dalle università e dalle e dagli studenti medi nelle loro
Le loro scuole quindi c'è un intreccio molto molto forte che Paolo sottolinea nel suo socio volume comunque io sono d'accordo così come io sono d'accordo con il giudizio dato da Paolo Ferrero
E che non è invece è rimbalzato negli negli interventi di questa mattina ma forse lo sottintendeva euro dirigere da Paolo Ferrero sull'orlo dei consigli di fabbrica presa invece stamattina è stato molto sottolineando il ci ritornerò
Cioè il fatto che i conti di Fabriano uno strumento di democrazia partecipata diventa in cui ognuno poteva esprimersi e Paolo nel nel suo libro giustamente dice che l'esperienza consiliare è stata un'esperienza fondamentale e che il l'atteggiamento di gruppi il da Lotta continua a poter operaia
Con il De differenziazione prese per quanto riguarda l'esperienza del manifesto di avanguardia operaia comunque complessivamente il tono che i gruppi cosiddetti rivoluzionario extraparlamentari ebbero dei confronti il tono dei discorsi degli atteggiamenti che i gruppi ebbero nei confronti dei dei consigli fu il reato
E questo va ribadito verdetto perché se noi esaltiamo complessivamente l'esperienza del sessantotto sessantanove solo come come Pinter i liberisti che tutte positive voi sbagli e nemmeno io penso che ripeto Paolo questo era molto sottolineando che i gruppi sbagliarono lei nei confronti dell'esperienza consiliare perché i consigli andavano
Non sono accettati ma costruiti e soprattutto bisognava partecipare appunto alla all'elezione alla nomina dei dei delegati attraverso attraverso i consigli e nei consigli non fuori dei consigli
Dalla battaglia politica nei confronti delle delle confederazioni sindacali anche dei sindacati dei sindacati metalmeccanici su un punto e chiudo con queste premesse poi vado diciamo così più direttamente i temi mi è stato affidato
Su un punto invece non sono d'accordo con la posizione di Paolo Di Paolo Ferrero anche forse con alcuni
Diciamo così espressioni che ho sentito stamattina sul presente nell'ultimo intervento di di di Luciano sui sulle SLM
Il giudizio che da sull'esperienza conciliare brutalmente questa i gruppi hanno sbagliato bisognava costruire i consigli e far diventare i consigli e l'espressione permanente
Del delle volontarie dei delle dei bisogni degli interessi e dei desideri degli operai questo non c'è non c'è dubbio alcuno
E Bruno Trentin ha vinto la battaglia contro i gruppi perché i gruppi si Solaro via via negli anni settanta dell'esperienze esperienza operaio diventando appunto della delle cosiddette avanguardie Esterne Priore fa riflettere
Ai compagni e ai ai compagni che mi hanno preceduto nel con negli interventi vorrei far riflettere su questo è vero trentenne avvinto sui gruppi
Il sindacato è diventato il sindaco dei consigli ma perdere stana la classe operaia
Perché la classe operaia non ha più trovato nei consigli le espressioni di letta dei fabbisogni ma invece è diventata incontro diventa di Contini
Il terminale del del del del sindacato che certi in questo modo se anche rinnovato Nasser rinnovato come capacità punto di di controllo e di penetrazione delle sue idee all'interno della classe della classe operaia quindi è stata una sconfitta
Diciamo così degli operai nel senso già né inteso come copre lo come di come classe sociale ed è stata una sconfitta ovviamente per quanti di puntavano a costruire lungo nuove ora organismi per far sì che gli operai potessero direttamente scrivere
Il loro
I loro bisogni queste il giudizio che uno che mi differenze ripeto sicuramente da quanto scritto nel nel nel volume da da da Paolo con cui dialogo però con molta trasparenza e vorrei dire perdonatemi ancora questo ultima battuta in premessa è questa che
E io ho trovato ho una continuità sempre le segreterie di von nelle nelle segreterie di Rifondazione prego comunista da Garavini a Bertinotti a a Ferrero la continuità sta nel fatto che l'esperienza consigliare l'esperienza del sindacato
In
E letto come sindacato tessere rinnovate attraverso i consigli ha invece chiuso Rifondazione Comunista dentro il recinto del vecchio Movimento operai naturalmente verso una valutazione politica ridendo per cui non non ho la pretesa di convincermi prego su questo punto che io ho sempre trovato la differenziazione appunto con segreteria Bertinotti e anche con la segreteria
Di Paolo Ferrero e in generale con diciamo il limite che Rifondazione ha sempre avuto nei confronti dell'esperienza delle confederazioni sindacali specificamente CGIL
E metalmeccaniche quindi la sottovalutazione di dar vita a nuove esperienze questo non riguarda sessantotto sessantanove rilievi successivi del sindacalismo di base pervenire invece più
Specificamente
Al tema che mi era stato affidato da da Paolo io parto dalle considerazioni che ha fatto con Locarno perché ripete è un un un'esperienza ragionata che Bruno c'è il dato e io mi sono segnato queste espressioni che che Bruno a ha detto il di la prima cosa che gli ottocento eventi dei delegati revocabili
E il ruolo dell'Assemblea sottolineato sempre da Bruno ha colpito soprattutto un'espressione di di di Bruno Carlo cioè i simboli quanto i singoli contano io richiama l'attenzione di di di di chi mi ascolta
Su questa espressione dei singoli perché io ritengo che su su questo su questo su questa questione
Del ruolo che il singolo operaio che la singola persona che lavora all'interno della struttura organizzate sia particolarmente
E importante
Da che cosa voglio partire voglio partire da questo
Da un giudizio che adesso non non non non sono intellettuale ma insomma come voi semplicemente leggo Blair per informarmi all'Apt Kinder è un secondo me era più significativa teorica della rappresentanza scritto moltissimo
Una studiosa americana a e a dedicato diciamo tutta la sua dita di ricerca al ruolo del della rappresentanza senese occasioni di consiglio di di di leggerla
Un giudizio dalla ventiseienne e molto metto con cui io concordo che questo però vedo glielo dico dice la Pittin la rappresentanza
Intendendo per rappresentanza anche le istituzioni parlamentari quindi non non solo le diciamo così la rappresentanza dei movimenti sociali ha soppiantato dice la petizione esautorato la democrazia
Quindi l'APT Keane invece di dire che c'è un'eguaglianza fra rappresentanze democrazia pone e in in dialettica di passatemi il termine intenzione forse è meglio dire intenzione il concetto di rappresentanza del concetto di democrazia disattenti che ne
I due concetti non sono identici e le le esperienze che esempi fin qui racconta fecero certo ce lo dimostra cioè a dire la rappresentanza può essere uno strumento della democrazia ma non esaurisce la democrazia
Quando appunto Bruno dice il la revocabilità il controllo dei il verde da parte del gruppo omogeneo ci dice questo cioè io operaio esprimo un delegato ma quel delegato deve dimostrare che egli rappresenta queste punto secondo me cruciale che nel PdL emette e mette mette in luce ed è infatti noi possiamo vedere come il diciamo così il fatto che la la rappresentanza è esaurito ha esautorato ha soppiantato la democrazia in tutti i vetri in tutti questi anni
Le lo vediamo non solo ripeto con la fine del sindacato dei consigli
In cui appunto la democrazia morta a favore di chi si ritiene si ritiene rappresentante sottolinea si ritiene rappresentanti ma è anche la fine dalla democrazia parlamentare cioè se la democrazia non alimenta la rappresentanza la stessa la stessa istituto la stessa istituzione del Parlamento viene a decadere tant'è vero che oggi del parlamento
Questo dico e e come dire basta vedere seguire le vicende non solo italiane ma de de de della democrazia occidentale in generale
La democrazia parlamentare non esiste più non esiste più perché i partiti laddove esistono sono diventati partiti calcio cioè alla ricerca semplicemente del consenso partiti che sono trasformare in comitati elettorali
Partitiche quindi aspirano sola alla alla agonia ma solo al potere dove del del del governo partiti quindi in questo senso
Trasformisti cioè che sono disposti a a cambiar linea dall'oggi al domani pur di entrare nelle stanze del col nelle cose della cosiddetta Stanza dei dei bottoni
Quindi
La fine della democrazia cioè il i uno dei due poli fra democrazia e rappresentanza la fine della democrazia e della capacità appunto
Di di incidere da parte del del del dei cittadini o dei lavoratori nel caso delle del destino di consiglio vede il sindacato
La fine dalla democrazia entrano anche nella rappresentanza quindi vorrei dire che è condizione necessaria anche se non sufficiente del del dell'esistenza della del della democrazia parlamentare e la democrazia perché senza la democrazia e la rappresentanza si svuota
E questo è un primo punto quindi da da tener presente l'effetto dello svuotamento della rappresentanza cioè il fatto che i rappresentanti voi deputati o voi delegati sindacali o voi le RSA nell'esperienza attuale il fatto che loro non non rappresenti uno più direttamente non c'erano più controllati non c'ero più delicati da parte della del della base passatemi questo questo delle sede dei cittadini come elettori o degli operai in quanto lavoratori
Dall'uovo a quello che è stata definita l'autobotte Democracy cioè al di là tecnocrazia per dirle in italiano
Perché se la rappresentanza viene a svuotarsi i poteri decisionali quelli che appunto effettivamente poi incidono nelle nelle vende nelle decisioni pubbliche sono la la burocrazia e della tecnocrazia
In questo caso la tecnocrazia dalla burocrazia
Agiscono in nome di
Agiscono per il popolo
Non con il popolare espressione del popolo e questa è l'altra lezione la terza lezione che lo dobbiamo apprendere se non possiamo avere una rappresentanza e rappresentanti che agiscono per conto di noi dobbiamo avere una rappresentanza sì rappresentanti che stanno al posto di cioè di rappresentanti effettivamente devono rappresentare nel caso del del del dei luoghi di lavoro
I lavoratori e le lavoratrici e nel caso dei cittadini andiamo a rappresentarli i cittadini quindi lui noi dobbiamo modificare questa concezione delle della rappresentanza come sei rappresentanti esistessero agissero
A favore di perché questa è una concezione appunto
Come è stato detto nel passato da dittatore benevolo cioè dicono i rappresentanti non rappresentano più noi
Ma pretendono di rappresentare di rappresentare il nome e se poi appunto volessi diciamo così vestire i panni delle dell'intellettuale io rilievi direi anche che questa è una concezione che risale a quel reazionario che era un bel che che cioè il critico più a a acerrimo
Della Rivoluzione francese a ridosso perché perché era del della fine del Settecento a ridosso della della rivoluzione della rivoluzione francese
Che cosa possiamo imparare noi dal dal tutte quello che spero di essere stato chiaro
Da quello che io che ho detto perché noi dobbiamo nidificare
La la democrazia Umberto Allegretti non costituzionalista italiano ha parlato secondo me giustamente che la democrazia ma democratizzare atta
Sembra un gioco di parole lo dobbiamo comprendere la democrazia non è mai un dato di fatto stabilito
Un la democrazia una conquista quotidiana appunto perché i cittadini e i lavoratori devono continuamente poteri intervenire
La nostra carta costituzionale l'articolo quarantanove dice che i partiti sono lo strumento di partecipazione dei dei dei cittadini nella definizione del
Delle politiche pubbliche membri dei processi dei processi politici io penso che l'articolo quarantanove purtroppo è uno dei pochi articoli
Che ha fatto cilecca nera
Nel nella storia costituzionale del nostro nel nostro paese perché i partiti non devo dirlo quello che sono perché l'ho ricordato prima o poi davanti agli occhi
Di di tutto ciò quindi quali sono gli strumenti per vivificare la la la la democrazia
Cento
Lo strumento del referendum certo lo strumento dell'iniziativa legislativa popolare rendendola
Vincolanti cioè cioè vincolante centosei tutti gli strumenti di di di partecipazione
E noi che noi possiamo attivare in parte presente già nella nostra carta costituzionale e in parte in questo momento i Cinquestelle per quanto riguarda gli diciamo così gli strumenti di democrazia diretta
Portano portano avanti anche se poi i i cinque stelle sono quelli che hanno tagliato la rappresentanza punta quattrocento e duecento
Quattrocento deputati e duecento senatori che ha taglio invece poi le possibilità di espressione delle minoranze delle minoranze in Parlamento ma io penso che ancor più importante
Si erano attivare gli strumenti della democrazia partecipativa e deliberativa
E qui l'esperienza di consigli tornano molto a a proposito
Perché gli strumenti della democrazia partecipativa e deliberativa che io non trovo in contrapposizione perché
Mi che cosa significano di queste due espressioni me la democrazia partecipativa non devo spiegarlo simile che ognuno di voi i Nenni nei suoi luoghi obiettività sociali o di attività civile e politica
Deve poter partecipare prendere parte appunto ai processi decisionali
La democrazia deliberativa si intende del solito
Una democrazia in cui prima della decisione
Prima decisione ci sia la possibilità dello scambio di idee di di di di opinioni di argomentazioni perché appunto attraverso questa discussione che precede la la la la la la decisione attraverso la discussione
Come dicono in molti le aspettative anche possono essere modificate a dire se Franco Russo partecipa ad un'Assemblea
E dice io ho bisogno di e andare domattina al lavoro con con il mezzo pubblico alle nove
Nella discussione può venir fuori il fatto di non avere sentore nove deve andare al lavoro e io che ho invece una una una cosina di car sharing du pollinico me allora Franco Russo boh
Cambiare la sua opinione dire va bene io non ho più bisogno dell'auto pubblico a come posso condividere con gli altri questo nessun esempio banale dire come si possono cambiare le aspettative attraverso la la democrazia deliberativa ma questi nomi questi concetti in verità e in non ci dicono nient'altro di quello che il racconto fatto da Bruno che hanno cioè in un Consiglio in un'Assemblea
Quando il lavoratore dice va be ho bisogno di aumento salariale oppure no io ho bisogno di più lì nel libertari quindi d'identità e quindi meno orario di lavoro no io ho bisogno di formazione e quindi ecco quando gli operai hanno potuto dire questo avvocato hanno costruito la democrazia deliberativa cioè hanno espresso le loro opinioni si sono confrontati
Con gli altri operai delle altre opere anche e hanno modificato via via e e il modo in cui quasi giunge anche Rita Pavone contrattuale ovviamente quindi questi due strumenti democrazia partecipativa democrazia deliberativa devono essere attivati all'interno
Delle società ripeta tutti i livelli a tutti i grandi non c'è non c'è e differenza diciamo così fra Parlamento e altre sedi altresì di De decisionale sicuramente
E terminò con questo sicuramente non dobbiamo aver paura di dire che i rappresentanti anche parlamentari debbono essere ricondotti a ha una funzione
Contenti deve ancora se facciamo finta che sia un intellettuale a come dice la alla Pinetina appunto standing Ford cioè
Il rappresentante stampo costumino quindi se è stato molto vivo deve deve fare i miei interessi deve seguire esprimere quello che io penso che in quel le lesioni gli episodi e quelli che sono i miei desideri quindi rappresentante deve essere rappresentante
Non non quindi parlare apposto di deve deve parlare per conto di di del delle persone
E personaggi dice va be'ma il caro Franco centodieci questo dovresti cambiare la Costituzione perché l'articolo sessantasette dalla costituzione di ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione senza le sue funzioni senza vincolo
Di mandato
Ecco io penso che noi dobbiamo forzare nell'interpretazione questo un questo articolo l'ha fatto l'esempio molto brillantemente Carlo ferraioli in un recente lavoro sul sul sul ruolo del Parlamento sulla democrazia parlamentare nel senso che certo quando io rappresento quando sto in Parlamento è ovvio che nel confronto con gli altri parlamentari e le altre parlamentari è ovvio che io debbo sentire ascoltare quello che pensa l'altro
In quanto esprime degli interessi di altri settori sociali di altri gruppi gli altri gruppi di cittadini e cittadine questa indubbia e quindi la costruzione dell'interesse generale
Deve concorsi ma appunto di ricomporsi quindi all'interno del del del Parlamento per avere questo come termine di di fare all'interno del Parlamento devono essere rappresentati appunto i diversi interessi e e quindi dove presenta i diversi interessi si si ascoltano un con l'altro ex e in questo senso va interpretato quindi la lana il la nazione cioè razionalizzazione devo tener conto dei anche di quello che esprimono
O gli altri settori sociali e gli altri gli altri gruppi di cittadini è ovvio che invece bisogna forzare
Sul vincolo di mandato perché noi dobbiamo invece
Fare in modo che i i rappresentanti sia
Responsabile rispetto ai cittadini che l'hanno eletto rispettarli persone che allora loro vogliono loro vogliono rappresentare e qui mi riferisco io concluso
Al al alla parola io non vorrei adesso usando strumentalmente quando ha detto che un organo verso il come dire farmene forte nell'argomentazione ma Bruno che hanno detto una cosa molto molto importante ovviamente a mio
Modesto avviso e cioè il ruolo dei singoli
Perché vedete noi veniamo da una storia del movimento operaio
Che ha eletto la classe operaia con la C maiuscola un miracolo maiuscola della classe operaia
E a un certo punto questa classe operaia con le maiuscole
Era rappresentato dal sindacato dal partito e quel che diceva il partito il sindacato diceva credo Gianni Marchetto Bruno
Incoraggia il partito era la legge ecco io penso che invece anche all'interno di quest'della costruzione storica
Del movimento operaio fare la doccia noi dobbiamo fare del movimento operaio il ruolo dei singoli sia importantissimo
Sì e ce lo dimostra in negativo la cosiddetta contrattazione appendere fatta da da a partire dagli anni ottanta dal sindacato quando cioè il il sindacato anche la maggioranza dei lavoratori voglio essere brutali in questo
Decideva che cosa di dovesse fare
De di una categoria di di appartenenza di un operaio perché appunto andava bilanciato con gli interessi degli altri presenti occupazionali no io penso che gli interessi e il ruolo dei singoli sia assolutamente fondamentale
E c'è l'Iran dobbiamo uscire da Testini mitologia per cui esiste la asso Perahia
La classe operaia va costruita a partire appunto nei singoli dall'esperienza dalla vita dei singoli e in più mi si consenta di dire
Che quando abbiamo l'idea di costruire la classe operaio ne abbiamo l'idea di costruire non solo la classe operaia nella sua di della sua dipendenza economico sociale ma in tutto il suo essere questa la lezione del femminismo
Cioè a dire dobbiamo capire che se vogliamo appunto costruito nel caso Perahia e fare in modo che la classe operaia diventi classe dirigente non è solo appunto la sua condizione all'interno dello stato dei luoghi
Di lavoro che conta ma è tutta la sua esperienza le esistenziale perché altrimenti non partiremo l'operaio PC potremmo ritrovare il gol
L'operaio padre-padrone all'interno della famiglia e l'operaio sfruttato il rivoluzionario all'interno all'interno del del del della fabbrica e in questo senso invece anche per forza il Piero pietra ho finito osceno grazie nette della Costituzione dobbiamo rifarci all'articolo della nostra Costituzione e qui si dice che va garantita l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica del Paese
Scusate siamo vi ho rubato più tempo di quello che mi spettavano perdonatemi
Ho finito
Grazie grazie Franco adesso passiamo la parola pregando diciamo e gli interventi successivi di rimanere nei tempi a Giovanna Capelli che ci parlerà di lotte operaie movimento delle donne
Allora io
Penso che di dover fare una una una precisazione a dispetto del titolo perché il le lotte operaie movimento delle donne
Mi sono chiesto come mai Paolo a
Ha chiesto a me di fare questa relazione
Probabilmente ha pensato un po'la mia biografia no io ho fatto sono stata nel movimento studentesco della della Cattolica perché vengo dal mondo
Dal mondo cattolico poi ho fatto l'insegnante superata nella scuola e poi soprattutto durante questi anni ha fatto parte del movimento femminista e in Rifondazione
Ho tentato di importare a trasparente diciamo così il conflitto nelle organizzazioni miste fra insomma fra fra fra maschi e femmine quindi a cercare di costruire la Démocratie mo'grazie di genere
Però penso anche che non mi abbia chiesto di fare una diciamo un intervento di memoria
Mera farmela lui me l'ha chiesto indirettamente quando mi ha dato questo titolo perché non non ha detto l'orto Perahia in movimento femminista ha detto all'autotelaio movimento delle donne
Quindi mi ha chiesto uno sforzo in più di di approfondimento per non fare un intervento diciamo abbastanza banale che ricordava un po'le mie le mie vicende femminista di intanto sommovimento così importante che tutti pensano sia un atto proprio nel crogiolo del mobile del rapporto fra del sessantotto e il sessantanove allora chiariamo perché è questa questa idea i dire movimento delle donne è un'idea che ci fa capire di più
E che ci fa fare un passo avanti
Allora prima di tutto ci sono delle grandi comuniste che non si non si sarebbero mai chiamate femministe questo come no rende Rosa Luxemburg
è una grande comunista ha avuto grande amore per il movimento delle donne Carla sua amica nel amica che in questo movimento lavorava e lo chiamava movimento femminile movimento terreno
Ma veniamo ai miei ai ai diciamo a sessantotto sessantanove allora in questo momento
Si scontrano essi diciamo così si confrontano due comune due momenti del movimento delle donne il modo il movimento delle donne che si chiamava allora femminile che veniva dall'esperienza
Del movimento operaio e della Resistenza che era organizzato da lunedì che era molto molto importante io lo conosce non conoscevo molto poco poi gli spiego perché adesso sono anche andata ricercarlo
è che si muoveva nell'ambito dell'idea della immagine emancipazione quindi voleva la parità
Vuole varare la difesa della delle diritti della madre del bambino cioè i tre e ha fatto cose straordinarie
Di cui noi nel nel sessantotto sessantanove non sapevamo assolutamente niente per esempio nel diciamo così nel dopoguerra ludica sola organizzato le vacanze in Emilia Romagna viva mi pare in qualche parte della Toscana di centinaia di migliaia di bambini che avrebbero solo sofferto la fame nel Sud e che sono andati a diciamo così a passare l'inverno nel nel Nord e in questo modo sono stati rifocillati quindi
E poi invece un altro tipo di movimento che tic diciamo il nuovo femminismo
Che invece dice le mance non vogliamo l'emancipazione perché e non vogliamo sta essere uguali al mondo che voi avete costruito
Che non è solamente un modo capre capitalista no ma è anche un mondo a misura maschile ma vogliamo la liberazione e qui in Italia già prima del Sessantotto ci sono di Bricco dei piccoli gruppi in modo particolare a Milano un gruppo
Che si chiama De Maude mistificazione auto anche otto ore e autoritarismo che è appunto dice non vogliamo far parte di nessun partito
Ma vogliamo ricercare le radici delle persone femminile a partire dall'antropologia ed alla psicanalisi questa questa contraddizione emancipazione e liberazione
Può essere una contraddizione da salotto
Poi la filosofia ma è una contraddizione reale ad e io la voglio diciamo dimostrare in qualcuno come sia stata reale perché ad esempio facciamo l'esempio prima del Sessantotto nel sessantasette viene presentata in Parlamento la legge Bosco che tutela la scienza delle donne dal lavoro in casa D'Alema in caso di malattia dei figli quindi lungi e molto glamour dire insomma non solamente nudi sono molto contente di questo invece il gruppo dei marò
è assolutamente sfavorevole perché dice se da una parte liberare la donna dai legami di tipo pratico del suolo tradizionale è una cosa giusta dall'altra riconferma nell'ambito della società e alla donna le stesse sue caratteristiche doveri del ruolo femminile
Proprio nella misura in cui rivolgere a lei tra trattamenti accorgimenti di favore
Quindi tutte le leggi che danno di una penale premialità alle donne diciamo per il fatto che sono anche madri
Madri e secondo questa impostazione non va bene
Ecco allora questa contraddizione c'è anche nella Costituzione italiana perché se voi andate a leggere
L'articolo trentasette della costituzione dice la donna lavoratrice ha gli stessi diritti a parità di lavoro le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore
Punto
Poi c'è un altro paragrafo dice le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare
E assicurare alla madre al bambino una speciale adeguata protezione quest'ultimo paragrafo seconda leggere la storia della somma delle degli articoli la Costituzione è stato messo per aver la mediazione con la Democrazia Cristiana
Perché ribadisce il ruolo è può ed essere nuovi non vi sto a raccontare che questa roba qui era condivisa anche dai comunisti
Perché della della potrei dimostrare parlando della seconda Costituzione sovietica però abbiate cioè però credetemi non è solamente la Giunta diciamo così per volere del clericali ma è dentro a una concezione che permea che diciamo così le i partiti della sinistra
Adesso veniamo sessantotto allora le donne io parto se parla del movimento studentesco perché era legale del movimento studentesco erano tantissime io parte in particolare nel che andavano a Cattolica
Erano le donne e la cattolica erano più del tante tante più dei maschi perché alla Cattolica era il luogo dove andavano alle donne povere perché aveva aperta la facoltà del magistero
Maggi cioè praticamente le le le donne che non potevano studiare facevano le magistrali invece che il liceo quadrare no e dopo andavano necessità e avevano la laurea potevano insegnare quindi guadagnavano
Due anni due anni diritti diritti di studio e quindi di e quindi venivano e andavano nei collegi universitari ed erano tantissime
Però non parlavano mai parlavano ma assemblee o pochissimo e quindi anche se ha partecipavano tantissimo quindi secondo me a un certo punto si è capito senza dircelo fra di noi che in quel luogo il vero luogo bellissimo per partecipazione per decisione eccetera ma era un luogo che non era diciamo così su misura su misura delle donne quindi sono con cominciate anche era a dunque a costituirsi per i piccoli gruppi intanto sono cominciate le lotte del grande decenni le secondo me nell'atto importante sono le lotte sul corpo delle donne che hanno unificato tutte
Anche se io potremmo dire nella lotta sul divorzio sulle sulla porta o no però il dono al CIO non è che cioè interessava le donne ma non era quello l'argomento è cominciato molto prima
La lotta sulla porta sulle concilia lati concessionarie noi
Avevamo tanti nemici tutti insieme no perché alle cioè del codice fascista
Che diceva che Setola furtivi
Dovevi andare in galera succedeva una non diciamo così un reato contro la stirpe no nonché
E poi se i consultori che venivano aperti dai gruppi dei gruppi radicali facevano propaganda di contraccezione venivano chiusi venivano si andava in galera
Andavano in galera le donne che tutti facevano gli apporti col metodo Karman tu quindi questo durante la lotta sul di sul divorzio una quindi queste cose qui andavano andavano già avanti quindi c'era la chiesa
Ma però c'erano anche diciamo io adesso richiama il genere maschile
Ecco che in Parlamento
Non c'è stata una legge presentata dal da da nessun partito neppure dai radicali che dicesse che l'ultima parola la donna
Cioè e quindi il movimento di massa delle donne si è dibattuto non so sopra questa cosa qua che l'ultima parola dovrà essere urbana noi una legge cinema e anche questa che cioè
Diciamo è una legge molto faticosa perché non ci sono i medici che devono decidere un giorno sì cosa dovete dire che deve decidere ma però c'è sempre un periodo in cui tu devi ripensare no ecco che chi chi voleva chi superava diciamo questo questa questa contraddizione erano i radicali perché non abbiamo non è le femministe hanno combattuto anche contro con i radicali
Anche se i nostri amici perché faceva una battaglia con perché li cali non volevano la legge sul divorzio
Scusate sulla morto volevano alla sua depenalizzazione
Perché perché dicevano no basta dire basta dire che non è che non è un reato poi ognuno fa quel che vuole
E lo dice uno studio allora il servizio sanitario nazionale già tesa ma non era solamente per quello perché loro secondo me avevano l'idea dell'aborto come un diritto e forse anche molti molti uomini di candita
E legge c'è tutta questa elaborazione complessa del movimento delle donne che dice insomma che la Borsa allora non è un diritto ma è unica è una è una facoltà ed alla donna a partire dalla sua autodeterminazione
Ed è una ed è una dibattito ancora vi è stato molto complesso perché vari gruppi femministi avevano avevano delle idee diverse anche anche su questa su questa cosa sul ruolo del master nella porto
Sulla sul senso della moratoria eterosessuale tutte queste cose qui venivano discusse nei gruppi
Ecco quindi e questo movimento e poi io volevo sottolineare l'idea del movimento hippie
Movimento di massa io non so bene se i giovani che oppure hanno l'idea cosa vuol dire un movimento di massa cioè vuol dire che quando tu indice una manifestazione a Milano
Sul scontro la violenza sessuale dicendo che la andiamo all'anno la notte ci piace animo vogliamo uscire in pace
Tu senza Fresu senza niente indie da un giorno all'altro di travi in inetti tra vide con venti mila donne che vanno in giro di notte
Cioè l'idea del modem di cos'è un movimento di massa forse
Pur essendo oggi grande movimento non una di meno però per fare una manifestazione a Roma ci vuole un anno eccetera eccetera ecco e ed è molto più faticoso e linea di movimento di massa è questa
Diciamo di unione fra spontaneità della gente che è d'accordo con te e che al primo al primo appello viene Conte
Allora e questo è questa e questa cosa io penso che tutti la conosciate
La seconda del secondo punto che voglio di cui voglio parlare che mentre si fanno queste cose
Il movimento delle donne critica anche le organizzazioni sindacali e le organizzazioni partitiche di sinistra
E riflette su come
Come ottenere l'autonomia del movimento se bisogna separarsi del tutto e se bisogna
Come organizzarsi
Perché perché il sistema da combattere non è solamente il capitalismo ma è anche il praticantato questa parola qua viene fuori
Non subito no viene fuori ma di ma morivo vario modo opera quindi il sistema date costeggia il patriarcato è una cosa tanto tanto profonda tanto tanto in sito insomma nell'organizzazione sociale che perde anche in quelli che dovrebbero essere i nostri amici cioè quelli di sinistra no e quindi c'è una critica fortissima
E i partiti a loro all'organizzazione al maschilismo che viene che viene che viene praticato
Quindi
Adesso io coperto diciamo così
Vorrei parlarvi di una parte del femminismo che è meno conosciuta che secondo me perché quella di prima diciamo così
Ha terminato tuttora c'è la società ci ha permesso di fare tante battaglie di vincere e anche tante di fare tante leggi eversive non opporsi mi sono dimenticata di fotocopiarla
Ma c'è c'è tutta le c'è una una chiesta femminista somma delle leggi dal quarantacinque in poi delle leggi che hanno portato avanzamento delle donne se voi guardate dal settanta all'ottanta ce ne sono tantissime no e quindi
Un movimento che più anti istituzionale Dini che nel momento del male non c'è perché ce ne andavamo in Parlamento
Mi ricordo una morte cassa siamo andati a rompere scatola Scaroni c'eravamo proprio così dal Parlamento Bolivia ma parla con quella di vediamo cosa dice il
Però le leggi diciamo così sono state ottenute
Ecco invece la cosa che secondo me più importante per l'oggi Edith come il femminismo degli anni settanta
Riproduce quella contraddizione fra emancipazione e liberazione che vi ho detto ecco in un altro in un altro contrassegno non non di tipo linguistico cioè differenza uguaglianza
E questo contrasto fra differenze uguaglianza dentro la storia delle donne e soprattutto delle donne che sono in fabbrica è stata importantissima no
Perché
Per imprimere prima cosa allora
Chi chi ha fatto la battaglia se delle sull'emancipazione
Nel nel movimento sindacale
A ha sempre avuto tantissime tanti signor stanco cioè lunghi lunghi non era vista bene dal PCI
Non è la lista dei sindacati
E e tutte le sue rivendicazioni a partire dalla parità salariale sono state vergognosamente diciamo messe da parte
E questo sarebbe una storia ve la faccio un convegno su questa roba qua ma voi pensate che nella
Fino a sessantatré i sindacati contrattavano la diminuzione della della differenza salariale fra uomo e donna non gli veniva in mente di dire la parità perché non era non è non si era maturino si era già capito ecco
E e quindi e quindi questa la cosa meno importante che io ma adesso vi dico è che questo femminismo che viene chiamato sindacale non so perché perché nasce fuori dal sindacato questo femminismo che ha
Elaborato una diciamo così una una dialettica fra la parità io voglio la parità salariale voglio tutte queste cose però poi ottenuta la parità so
Che devo anche tener conto della differenza dell'essere donna perché non c'è niente di meno di più ingiusto che fare delle cioè fare il parti uguali fra persone che sono sono diverse no
Allora io Sonata vedere una una parte che non conoscevo poi dopo mi mi riallaccio alle cose che conti conoscevo meglio Sonata a vedere che cosa hanno fatto le femministe nelle fabbriche
E lì adesso abbia portato
Dubbio fondato quando quattro pagine
La prima cosa che sono andata a vedere Patrizia D'Arienzo nulla
Ma questa cosa fino ad allora non lo fa
Questa cosa qui non l'ho fatto apposta ma questo articolo
Che cos'è il carcere preventivo sono le fabbriche
Questa è un'inchiesta di una bravissima giornalista Giulietta Ascoli
Delle fabbriche di Torino
Doversi dove si dimostra tic perché dove si intervistano le donne edodes e le donne dicono che per loro la la la fabbrica come un carcere
Poi ci sono altre faccio sotterrata cambiarla
Ecco questa intervista questa signora questa compagna lavora in una fabbrica ventott'anni ha già l'artrosi considerata anziana
Volevo quattro mila lampadine allora verrebbe risultava essere lampadine andavano bene o no naturalmente allora ecco ora secondo prima ne facevano da ottocento adesso sono quattro mila quindi l'aumento dei limiti poi ce n'è un'altra volevo sottolineare ecco queste invece lavora in un mani in un maglificio all'aldilà
Quando sbagliano le le maglie viene dalla dalla paga
Gliele se le porta a casa del compra lei ecco
Quindi in questa era la la condizione delle donne nella fabbrica
Allora negli anni settanta insieme ai cubani nasce anche questo femminismo sindacale fuori dalla fabbrica e io ho trovato
Che nel kung alla Pirelli di cui parlava la compagna ieri non solitamente facevano incubi della Pirelli
Ma un gruppo di donne insieme a insieme dei medici e dei sociologi sopra secondo me mi dici informata caro questi hanno fatto un'inchiesta un'inchiesta snella fabbricano intervistato le donne mi dai l'altra ecco questa questi sottolineato
E il settanta per cento delle donne dicono va bene i ritmi aumenta no sì stadio tre pezzi non si pensa più quando si arriva una nuova catena e lì mi sono già aumentati ci spremono come limoni e poi dice l'ottantacinque per cento delle delle donne sposate non può dedicare più di due ore al giorno alla loro educazione di questo ottantacinque per cento il diciotto per cento a meno di un'ora dedica da dedicare ai propri figli
Poi ho interrotto parlato con un'altra compagna del
Del Kundera Tirelli ogni Magni che diceva bene io facevo la femminista di entrare nella fabbrica fuori nella fabbrica cosa facevano facevano un po'questo lavoro cercavano di dare di fare in modo che le donne non fossero sempre all'ultima mansione
Avessero diciamo un'uguaglianza salariale dire e poi alla sera una volta alla settimana andavano in un gruppo internet Inter
Inter fabbriche vicino alla stazione Centrale di Milano dove si incontravano con quale della Borletti con quale aveva Cincinnati e parlavano di sei della bordeaux e di come stavano in famiglia con il marito
Ecco
Queste a questa secondo me
Guardate queste cose sono importantissime sono stati sono state secondo me determinanti poi per le lotte successive e sono sono nate fuori fuori fuori dal sindacato e l'ultimo l'ultima citazione che faccio e perché sono importanti perché queste donne non solamente dicono come stanno male in fabbrica
Ma parlano del loro della loro della rotolo vita privata e nel lavoro di cura che sono costretti a fare in famiglia cioè di quello che viene chiamato il lavoro casalingo al lavoro domestico tutù il lavoro della riproduzione sociale
E e le le quelle più più bravi diciamo così sono state le loro le compagne di lotta femminista
Che hanno analizzato molto bene dal punto di vista diciamo così anche marxista questa cosa però poi sono state battute sesso che poi nessuno ha chiesto salario infatti anch'io non sono d'accordo ad né dire facciamo il da chiama salariale casalinga però
Dal punto di vista dell'impostazione secondo me quella era una grande
è stata una grande Abate scoperte hanno lavorato nelle fabbriche
Poi viene il conte e il il sei il critico tratto il contratto in cui si si è non si autorizzarsi dai diritto allo studio
Le centocinquanta ore è stato una grande cosa per gli operai ma per le donne è stata una cosa enorme e quindi cioè ritorna la mia storia nel senso che vanno a fare le centocinquanta ore le donne
E lì moralmente sia stata qualcuna di queste femministe che ha deciso di sta nel sindacato adesso questa roba qua
Non si sa bene perché tutta questa cosa che vi racconto io è ancora diciamo c'è solamente un articolo su su su studi sudista orecchie e questo articolo è basato sulla lettura di volantini
Quindi mentre le femministe diciamo così la casa del le le dei Centri donna anche dalla Casa delle donne hanno scritto libri su libri e sul femminismo della sessualità della cosa a cui di questo femminismo
Che secondo me eccitante tanti strumenti oggi genera cioè c'è ancora molto c'è ancora molto poco
Allora perché le centocinquanta ore sono stati importanti per le donne prima di tutto perché Vanno insegnarla centocinquanta ore quale che si sono laureate del sessantotto e che vogliono e che hanno idee anche di un'altra
Di un'altra di un altro tipo di didattica no anche Joe
E poi perché improvvisamente le le delegate non solamente dicono ci sono duecentocinquanta ore me fanno delle contrattazioni col Provveditorato e con una i frammenti ecco gli altri delegati del sindacato perché dire no quindi ci devono essere solamente delle donne oppure ci devono poter venire anche le casalinghe e non è una cosa facile ottenerla
Perché tu alla fine di questo corso dovrei fare la l'esame di licenza
E quindi anche il programma doveva essere diciamo così standardizzato è già e gli operai avevano difficoltà
A fare un programma che parlasse delle loro della blu cioè non non si non si doveva solamente passate parlare della busta paga per fine parla la matematica no ecco c'era hanno fatto centocinquanta ore molto più bene ecco si aprono i corsi di centocinquanta ore particina Torino tantissime abili a Milano in quartieri che malfamati siccome Quarto Oggiaro no Elina negli anni sempre esempio
La una compagna che adesso è famosa come femminista è diventata femminista
La Lea Melandri è diventata cioè ministri segnandone corsi delle centocinquanta ore prima era solamente un insegnante che faceva parte del movimento anti anti autoritario degli insegnanti e lui
Alla fine del corso diciamo così erano cambiate sia le insegnanti che le che che le che e agli elettori e tutte facevano hanno capito di fare in parte di questo grande movimento nonché il movimento delle donne che non è solamente fatto che che parlerà sessualità ma parla anche del lavoro della tua vita di come l'attualità ha diritto di essere di essere diversa
Adesso vado a diciamo conclude dicendo questa questa questo tipo di di di prima di tutto il fatto che non so con tantissime donne non so non è fatto quantificato hanno partecipato a queste centocinquanta ore ma soprattutto si sono rafforzate le donne sindacalista che poi in quegli anni settantacinque hanno cominciato a fare delle strutture sindacali
Che non erano le commissioni femminili del sindacato ma erano ad esempio occorre a Torino quindi non me ne parlo di questo cioè l'Inter categoriale di Torino c'era invece l'intera categoria redigevano di Genova a Milano non sono così di sinistra fanno il coordinamento delle donne
E oralmente
Si mettono a parlare diciamo così e a discuterne su tutte quelle leggi di parità che giustamente vengono approvate e che aprono delle grandi contraddizioni
L'ultima cosa che dico ad esempio la legge di parità
Per sé delle quando viene quando viene approvata la prima cosa che viene fatta è che le liste di liste per assumere non sono più divise per maschi e per femmine ma sono diciamo così sono
No non c'è non c'è scritto se sei maschio e femmina ti chiamano e poi ci vedono chi sei cosa succede a Milano che le prime ad essere assunte in base a questa norma al alle alle fonderie dell'Alfa Romeo sono le donne
Ecco io ho seguito ho seguito personalmente da fuori questa cosa qua ed è stato un grande dibattito no perché adesso li si è tramutata nel fatto che le donne tra Previti c'era una piccolissima
E che sembrava uno scricciolo nel quindi questi uomini diceva ma tu non puoi entrare qui morire così e lui e Lorelei Lee diceva un atout
Perché Ayala hai sopportato che in questo in questo in questo reparto ci sia questo calore cioè hanno cominciato a parlare di medicina del lavoro non quindi secondo me quest'idea che la parità è giusta ma quando ha attiene la parità devi parlare anche della differenza viene in tutte le leggi diciamo così
Che abbiamo fatto e che poi faremo speriamo che cioè far fruttare i monti delle leggi a nostro favore che adesso esempio sul part-time
Sul part-time se voi volete storicamente c'è uno scontro fra la linea Tina Anselmi che vuole fare una legge sul part-time epici che dice no a il part-time non va bene perché sono che non va bene perché lavoro deve essere però poi tante donne che non importante figlie non avevo fatto tantissimi dibattiti su importanti figurarsi le sindacalista adesso c'è lo smalto working no
E io penso che comunque ecco non solamente chi vuole parlare di sindacato e di diritti ma anche chi ha vuole avere un'idea di società alternativa
Debba fare questo sforzo che hanno fatto le femministe mi Ficco il cosiddetto femminismo sindacale che oltre tutti i diritti sulla sessualità sul proprio corpo che devono essere difesi
Bisogna prospettare una una una società in cui appunto
Tutti sia una vera e propria a secondo dei propri bisogni non so che non ci sia solamente un'idea di uguaglianza che schiaccia tutto secondo me lo diceva anche lei confuta la Malfa non lo dice non solamente
Grazie grazie a Giovanna
Non solo lotte operaie ma anche movimento degli insegnanti e di questo ci parlerà Vito Mellone
Allora intanto buongiorno a tutti a tutti
Vorrei partire nel nel mio intervento da una considerazione faceva ieri Enrico Pugliese e poi anche Andrea altri spunti che son venuti da altri interventi
Che ricordava come
Ci sono stati prima degli anni di cui ci stiamo occupando dei fatti molto rilevanti
Per che hanno investito il mondo della scuola e in particolare sessantuno e sessantadue la riformare la scuola media unificata
E da cui prende spunto prende avvio quel fenomeno che viene riconosciuto come il che non è la scolarizzazione di massa
Che è una cosa che io credo che vada considerata perché sono tante le cose cambiano ci sono masse consistenti di persone di studenti su intese
Erano tradizionalmente escluse dalla possibilità di accedere alla ai livelli più alti dell'istruzione che all'improvviso vedono aprirsi queste porte
Il fenomeno a una
Intensità veramente quasi travolgente
Vi faccio due numeri soltanto per capire quando io arrivo a Roma nel sessantasette
Ci sono dieci istituti tecnici industriali l'anno successivo ce ne sono tredici dopo due anni quindici non si fa in tempo a dargli il nome
Tant'è che c'è l'undicesimo e il dodicesimo e il tredicesimo istituto poi solo dopo verranno uno si chiamerà Marconi un altro schema era un altro modo
Bombe verranno intitolati perché appunto la crescita della scolarità è talmente impetuosa che richiede e questo fa sì che ci sia anche ovviamente bisogno di nuove leve di insegnanti che cominciano avvenire cambiando anche anche se poi diciamo diciamo che il fenomeno dell'accesso alla al ruolo degli insegnanti da parte di chi ha vissuto la la il fenomeno entrato nella scuola
Dalla quale altrimenti sarebbe stato alla quale non avrebbe avuto accesso
Diciamo che avviene un con un paio d'anni di ritardo rispetto a questo a questo periodo però è sicuramente c'è una nuova leva di insegnanti
Che per coincidenze della storia precedenza la storia si trova a impattare con i fenomeni appunto del Sessantotto studentesco e poi del sessantanove settanta operaio e degli anni e degli anni poi avvenire
Quindi questo è un un primo elemento io credo sia utile per riflettere su come su cosa è successo in quegli anni un altro elemento e quello che già si stava muovendo
Nella nel mondo della scuola ieri venivano ricordate come anche le lotte operaie siano state precedute da una fase anche code di di di di con commenti significativi
Nella scuola che succede succede che riunione sessantasette viene fondato il sindacato degli insegnanti la CGIL scuola
Sindacato confederale degli insegnanti con un processo che non è per nulla semplice e lineare
Con una resistenza ostilità prima resistenza poi alla fine cedimento da parte dei piccini
Lucio Lombardo Radice che era allora il responsabile cultura della del partito sostiene e vi prego di non prendere questa come una cosa del tutto sbagliata che qualche elemento di verità c'è anche in quello ovviamente tipo di lombardo riceve un grande intellettuale
Sostiene che la natura del lavoro degli insegnanti sia tale per per per cui non c'è bisogno di avere una un sindacato la dimensione sindacale dovrebbe rimanere estranea al lavoro degli insegnanti
Tant'è vero che poi alla fine il sindacato scuola CGIL nel sessantasette nasce all'interno come prima stavo tutti quanti Segato nazionale scuola scuola media che era al Senato che raccoglieva un po'tutti c'era una una corrente che presenta una mozione alla a un congresso
E da lì poi scaturisce con avere processione scaturisce il il sindacato scuola nasce l'iniziativa dei socialisti presenti in CGIL del dedichi faceva riferimento ai da ai gruppi
Alda più per gruppi da socialisti GE più per gruppi il primo segretario generale CGIL scuola è un socialista
Cito questo era e questo elemento per dire appunto come cioè c'è una una fase precedente in cui alcuni fatti significativi cominciano a prender corpo e che ci dicono ci aiutano meglio a capire cosa succede negli anni successivi
Vengo anche alla mia esperienza personale perché io ho vissuto una parte della mia vita in un piccolo paesino delle Serre calabresi qui no
Paese di alta collina agricolo quindi molto arretrato non sai senza attività produttive insomma non è era la classe condizione del Paese
Povero del sud in una famiglia proletaria letteralmente eravamo undici fratelli
Con una e che quindi grazie al fatto che in quella in quel Paese si decide di istituire di far far nascere un liceo e nessuno tocchi industriale
Sono uno di quelli che pochi rizzare
Che che lo chiamo si vede all'improvviso garantito probabilmente non non so dove sarei se non ci fosse successo questo si deve garantire questa possibilità va a studiare e poi a diciotto anni si si ritrova dopo il diploma catapultato contemporaneamente in due dimensioni quella dell'Università perché vengo a Roma per vado a Roma per per studiare allo stesso tempo siccome avevo le un diploma di perito industriale ed era prevista la possibilità di insegnare col diploma nel negli insediamenti Akiko pratici a diciotto anni e quattro mesi mi ritrovo sulla cattedra letteralmente dall'altro lato di quello che ho visto prima dalla dall'inizio dei banchi
Va be'la mia forza regolazione particolarissima perché l'impatto e poi col sessantotto studentesco nelle università nervosa che frequentavo e allo stesso tempo l'impatto da insegnante che vede i suoi studenti partecipare
Alla alle manifestazioni studentesche
Però anche se la mia è molto particolare la condizione degli insegnanti che sono arrivati nella nella nella nell'espansione della scola quindi le nuove leve di insegnanti e quella di chi si ritrova all'improvviso a dover fare i conti con le contraddizioni che il movimento del Sessantotto ripone
Movimento degli studenti del sessantotto sul quale non dico nulla perché insomma sono stati scritti c'è c'è una storia sia immensa molti di voi lo hanno anche vissuto personalmente quindi non ho non ho nulla da da spiegare a nessuno vorrei solo cogliere un elemento che mi aiuta per sviluppare il ragionamento voglio fare e cioè come il l'le occupazioni studentesche siano allo stesso tempo una modalità per esempio questo delle scuole una modalità per da un lato mette in discussione gli assetti di potere perché le le parole d'ordine erano contro l'autoritarismo e continui nozionismo
Ma sono anche un modo per simbolicamente non so la propria sì di quel luogo e quindi rivendicare protagonismo ma anche rompere la sacralità del luogo
Perché io credo che dovremmo essere consapevoli del fatto che in quegli anni la scuola in vista quasi come una istituzione
Data da da dalla la quale guardare con con con rispetto con con una soggezione ecco e c'è anche questo elemento simbolico della rottura attraverso la pratica di questo elemento di sacralità del del luogo istituzionale presso cui si passa gran parte della propria giornata e allo stesso tempo però con il forte contenuto politico della rimessa in discussione dell'assetto degli assetti di potere e in particolare del potere degli insegnanti
Vivere questa cosa dal lato della barricata degli insegnati significa dover fare i conti con la trovo tradizione che investe te stesso non con e la la dimensione quindi lei
Sei obbligato a fare una scelta di campo cioè decidere se stai dalla parte di chi contesta quel sistema quell'assetto di potere o se ti o se ti poni in posizione disco
Ecco io credo che il proprio la mutazione della composizione degli insegnanti dovuta all'ai fenomeni che che ho descritto all'inizio sia quella e consente che passi che perché rende possibile che appunto una nuova
Leva di insegnanti
Accanto all'alle parti più sensibili deve della vecchia aveva mai in presenza ancora di una zona grigia anca ancora molto vasta
Fa sì che ci sia la presa di coscienza da parte degli insegnanti della messo in discussione il proprio ruolo e quindi la l'adesione al movimento
Se se c'è in quegli anni la caratterizzazione
Degli studenti sono la la la la la la ricerca del legame con il movimento operaio prima Franco Russo ricordava l'esperienza romana che io ho conosciuto del comitato
Di un comitato di materie fine romana oggi molto degradate molto preda delle incursioni fasciste
Di Casa Pound e vive di Forza Nuova
Della del Comitato studenti operai allo stesso tempo c'è anche la ricerca del contatto col movimento operaio da parte degli insegnanti e da e parallelamente anche del rapporto con gli studenti
Insegnanti studenti
Operai e e studenti studenti insegnanti operai questo è il erano i tre i tre legami che si cercava di tenere di tenere vivi
Ho citato prima la CGIL scuola la formulazione di una scuola perché vorrei che fosse anche chiaro come la dimensione sindacare nel nel nel movimento degli insegnanti sia un'invenzione sempre presente
Ma con cariche caratteristiche proprie e molto originali rispetto a quella invece delle dell'esperienza operaia delle esperienze dei lavoratori di fabbrica
La quotazione l'Ascoli perché io non esiste
Non non c'è una dimensione contrattuale c'è un inizio di confronto con il governo che la il datore di lavoro che poi però recepisce le le richieste sindacati le traduce in provvedimenti legislativi
Comma uno delle variazioni nel corso degli anni che non vi sto a raccontare ma uno dei provvedimenti io ricordo grazie al quale ebbi un aumento stipendiale da insegnante fu si chiamava provvidenze e credo che i nomi abbiano anche un significato provvidenze per i lavoratori civili e militante di dipendenti pardon lavoratori a parole era una parolaccia per i veneti civili e militari dello Stato è una legge che prevedeva quali erano gli aumenti e come le sue distribuiti tra poliziotti insegnanti
E altre figure di di di lavoro pubblico mi pare che quella che che questo che sto citando portasse la firma di Fanfani se ricordo bene la quindi la dimensione sindacale in senso stretto non c'è
C'è una dimensione politica del fare sindacato che riguarda dimensione dimensione appunto del del della lista alla riforma della scuola dell'ampliamento aspersione di massa
Della critica alla neutralità della scienza e alle modalità di costruzione del sapere visto appunto come uno uno degli elementi dalla costruzione per la degli assetti di potere come una diciamo uno uno uno una elemento sola strutturale che che incide poi sulla sulla condizione materiale
E così via quindi c'è una dimensione politica che ha che caratterizza perfino al limite al sindacalismo per cui succedeva che diciamo la militanza sindacale poteva persino assorbire la militanza politica che crea abbia generato meglio fra gli insegnanti il fenomeno molto diffuso dei cosiddetti cani cani sciolti rispetto alle alle organze di politiche e questa era la la condizione in cui in cui e in cui ci si trovava in cui ci si misurava appunto con la l'unica nelle lotte con gli studenti nella fase del sessantotto e poi nel sessantanove settanta con l'opera di fabbrica soprattutto voi a Roma in particolare c'era
Alla cantieristica Ghedini che erano con i quali rapporto vi assicuro non era per nulla semplice c'era una diffidenza da parte in particolare degli edili
Belli pompo Rodi che critiche in cui guardavano hanno voi sia sul versante sindacale perché quando si facevano a voi riunioni sindacali nelle condanna nella nell'ambito la Confederazione c'era questo confronto e sia gli studenti come come come appunto con un hard
Avevano diffidenza dovuta a una probabilmente una concezione che io penso errata ma comprensibile sulla estrazione sociale dalla dalla quale ma molti studenti potevano provenire
Il
Questo diciamo
I cortei del in corteo i cortei operai della del del degli anni sessanta e settanta vedono anche anche qui una particolarità una una modalità di partecipazione degli insegnanti e degli studenti
Per cui era molto frequente
Che ci fossero nella prima fase poi più in là invece verrà addirittura con lo striscione unico lo striscione della Comitato degli insegnanti di una scuola e accanto lo striscione del comitato degli studenti della stessa scuola
Poi ad in e in alcuni casi addirittura lo striscione con insegnanti e studenti delle Inaudi del Galilei
Che partecipavano alla all'alba alla alla ai cortei sindacali o alle mobilitazioni e più di carattere politica in quegli anni che in quegli anni c'erano io quindi penso che ci sia questa connotazione particolari monito agli insegnanti che mi mi pare che sia il caso appunto di sottolineare
Volevo fare un un un salto temporale sono saltare un attimo in Vienna sessantanove settanta per arrivare agli anime del successive che appunto dicevo prima che ci secondo me c'è una
Una maturazione del movimento degli insegnanti che avverrà con una ora moment con multicolor stacco temporale rispetto a quel biennio al nel senso che arriverà a punta ma a maturità a maggiore maturità il momento degli insegnanti con quello che accade negli anni nettamente dopo
Con più uno uno dei fenomeni e quello
Non non me lo so spiegare che un palmo rischia di andare troppo sul Tecchio ma sono c'è una circostanza per cui la necessità di mettere di stabilizzare una massa consistente di insegnanti
Che è arrivata dalla scuola nel periodo punto dell'espansione della scolarizzazione fa sì che si si regno vengano istituiti dei corsi per conseguire l'abilitazione
Che diventa nel settantuno che diventano una palestra di politicizzazione e se sindacalizzazione di massa degli insegnanti quindi devo con con un leggero sfasamento temporale ma come risultato come come al punto d'arrivo di quello che c'era stato negli anni appunto più caldi che qui su quelli o oggetto di questo di quest'incontro
La la dimensione enorme e la la la la qualità anche della discussione io vi ho partecipato personalmente la qualità anche della discussione e quella in cui non non non sono le tecniche per insegnare che sono alla base della della degli incontri che si fa amare discussione sulla natura di insediamento sulla natura
Sul ruolo del sapere negli anni era siti sociali trasfusione politica a tutto campo che genererà queste cose
Io penso che questo sia uno degli elementi che fa sì che il momento degli insegnanti riesca ad avere una persistenza che verifichiamo anche giorni nostri malgrado le vicende alterne anche di arretramento consistente che ci sono stati
è un è un movimento che in grado di essere presente nelle grandi mobilitazioni su temi svaria finissimi
Prima veniva ricordato da uno dal compagno che è stato a Barcellona meteo del franchismo il il
Lepido episodio
Di cui è stato testimoni io ricordo che pochi anni dopo nelle scuole ci fu una anche scioperi e mobilitazioni quando mi pare fossero cinque detenuti che poi vennero carrozzati da Franco cinque vero
C'era o ancora i volantini della della del che facemmo allora come insegnanti della scuola in cui ho ho insegnato a dopo il derby Olimpo del lunghissimi anni mi ricordo se era il settantaquattro ottantacinque o giù di lì
Con per terra appunto una mobilitazione che il che vide anche una manifestazione di più manifesta di piazza anche anche molto consistenti qui insegnanti erano partecipi e e a e anche il fatto che c'è il la la stessa esperienza delle centocinquanta ore che ha avuto nelle scuole anche una declinazione a volte anche originale io sono stato un po'un testimone di una esperienza che non forse forse conoscono in pochi
Allora intanto insegnavo in quegli anni nel in una isolotti in nel corsi serali diviso tecniche ero stadi
Istituiti in via sperimentale e mantennero questa configurazione sperimentale per i successivi trent'anni almeno
Non so se sia poi cambiata non non me lo ricordo più
In cui che erano concepiti come scuole che avevano lo stesso programma lo stesso orario della scuole del mattino ma per consentire ai lavoratori di poter partecipa di poter avere recuperare anche magari spettò esperienze che vogliono consentire passi per la scuola di poter conseguire un titolo di studi si svolgevano
Di sera dalle diciotto e trenta nella mia scuola alle ventitré e voi immaginate cosa voleva dire per un lavoratore
Lasciare la fabbrica Olten tiene e poi venire a scuola e tornare a casa stanco morto per rialzarsi Alesa del mattino
Col con le con le stesse rigidità del della dell'assetto scolastico ordinario non è che ci fossero grandi grandi differenze che mi sono trovata vere in una quinta meccanici in Queen segnavo in quegli anni
Quasi distante Lorin che erano perché non non non sarebbe stato contenuto ma buona parte un numero consistente di componenti del consiglio di fabbrica della pattume
Che era una delle fabbriche delle tre fabbriche metalmeccaniche non ha fatto in alto box dell'alta i box sono ero le tre fabbriche
Principali fabbriche metalmeccaniche di Roma
E con i quali abbiamo appunto perché c'era questa questo questo dialogo in particolare quelli voi ramo
Un po'persino un po'intimoriti io ero ancora giovanissimo intimoriti dalla presenza di queste persone adulte portatrici di questa esperienza grazie all'intuizione di dato Morandi che tra l'altro quello che ha dato vita uno dei principali inventori della delle centocinquanta ore facemmo l'esperienza rovesciata e cioè con gli operai e i consigli di fabbrica
Facemmo dei corsi di cinquanta ore che furono tenuti in tre scuole di Roma uno era qual era la mia e nella e e uno invece nella Università la Sapienza in cui erano gli operai a raccontare loro la loro esperienza e apporre le questioni relative al sapere al suo rapporto con la produzione
Io è stata spesa avanzatissima che mia mia mi anche colpito che mi ha indotto a delle élite riflessioni ulteriori credo pochissimo conosciuta sulla quale andrebbe anche recuperato qualche materiale documentario
Io scuole un soffio attuale nulla perché poi purtroppo tanta gente non c'è non c'è più aveva cambiato vita o ha lasciato la vita parliamo appunto di parecchi anni fa
E non so se negli archivi della dell'allora SLM o lo stesso dato possa avere qualche qualche documentazione di questa cosa ma appunto era l'idea della scuola che si apriva alla e questo ed è stato possibile grazie appunto al all'esistenza di un movimento degli insegnanti che avesse nella natura credo che la natura
Chiodo che ho descritto prima l'ultimissima cosa perché penso che sto finendo il mio tempo se non mi sbaglio l'ultimissima cosa voglio dire appunto era questa e questa notazione sulla persistenza perché io credo che sia una una questione che ci interroga anche oggi
Sulla persistenza il movimento degli insegnanti il
Cito alcune alcune tappe anche momenti in cui la vita silenzi si fa molto difficile per il mondo della scuola e non solo anche per le vicende che sono state raccontate devi sviluppi successivi anche rispetto alla fabbrica del mondo dei lavoratori della motrice in generale
Nella scuola continua a esistere una capacità che riemerge in alcune in operazioni di di resistenza
Certamente non Dsk sia dall'offensiva quanto meno di resistenza
Arriva nel alla fine degli anni
Intanto va be'la la la partecipazione del mondo della scuola la battaglia per la scala mobile assolutamente senza nessun problema negli anni eccessivi arriva la Moratti arriva il primo governo Berlusconi governo Berlusconi arriva la Moratti
C'è il movimento contro la Moratti che metti insieme studenti insegnanti e non solo ma anche altri che riesce ad avere una dimensione nazionale
In un periodo anche molto difficili è vero che c'erano anche del mobile zio di carattere generale perché il nemico comune metteva tutti in condizioni però non era per nulla scontato più avanti quando c'è ancora Gelmini
Verrà dato vita a una delle mansioni più grandi del mondo della scuola che si ricordino dal dopoguerra De vita repubblicana erano almeno ottocento mila tra insegnanti studenti genitori che parteciparono amministrazione poi ci fu il giorno dopo una una era il trenta entro ottobre il giorno dopo ci fu una firma di accordi sindacali che stroncò quel movimento
Ma purtroppo come come spesso accade in sole burocrazie indagarli
Non sempre tenesse generosi fanno non sempre sono dalla dalla parte giusta né me né nei momenti negli snodi importanti della della storia
E così anche anche oggi non assistiamo al fatto che in una in una fase in cui sicuramente di Stanca del movimento in generale nel mondo della scuola c'è ancora una una questa questa questa dei questa persistenza oggi la la la mobilitazione da Walter il nome di priorità alla scuola che ha caratteristiche sicuramente molto diverse da quelle del passato
Però ancora in termini più ridotti rispetto al passato ma riesce ancora avere una dimensione di massa una dimensione che che che attraversa l'intero l'intero Paese rispetto alla alle esperienze di lotte frammentate di micro di della parcellizzazione della lotta alla quale assistiamo questo settore io penso che su questo di derivi dal patrimonio accumulato in quegli anni
Dal fatto che comunque c'è una dimensione eminentemente politica della della Della Valle l'insegnante e quando viene colta fa sì che poi questo posso dar luogo alla agli sviluppi ali ai quali stiamo assistendo è un insieme di contingenze favorevoli non non è non in cui sicuramente i e anche molto importante la soggettività di forze organizzate che hanno che che sono intervenuti e che hanno favorito che l'ha accompagnato questi questi fenomeni non sono l'hanno saputo interpretare però io credo che per quanto possa essere difficile oggi dobbiamo di nuovo dovrà interrogarsi su come sia possibile valorizzare queste queste esperienze fare in modo che la che che che siano una premessa per quanto piccola per quanto ancora non non sufficiente per una ripresa più generalizzata di movimento di lotta che senza del quale tutti quanti sono quei pesci fuori dall'acqua
Grazie a vitto Meloni adesso prima delle conclusioni di Paolo Ferrero abbiamo l'ultimo intervento quello di Giovanni Russo Spena
Che ci parlerà del rapporto fra la dimensione del sociale e la sfera della politica
A te Giovanni
Cava tutte tutti
Vi sentite
Amo sentiamo esecutivo Bari va bene
Barocco ciao scudetto utili vi ringrazio di avermi invitata ad un convegno
Questo questo dono otto in cui io ho risentito peraltro dopo anni con affetto calano archetto Pregnolato e ho pensato appunto a Vienna nostre giovanili
Con il consiglio di fabbrica dell'Italsider di Bagnoli mi dell'Alfa Sud comunque vado
Per brevità al tema appunto assegnatami dal Paolo che ringrazio che è un po'meno affascinante probabilmente ma i minuti di rapporto con con la politica
Il sessantotto sessantanove cioè come il caso italiano come avete ben detto
In questi giorni questi due giorni nacque dal fatto
Diversamente ad esempio dal maggio francese molte spinte contestatrice si presenta un po'contemporaneamente interagendo fra loro
L'orario scelto Conte conflitto diretto fra capitale e lavoro con protagonista quindi una classe operaia agli operai gli operai in carne ed ossa
Quindi un ciclo di lotte operaio lungo che per dimensione e per qualità
Parlò ad altri movimenti e scosse profondamente questo è il punto gli equilibri dell'economia e della politica
Un movimento sociale che conquistava le sue casa Marte che tentava di costruire un blocco storico egemonico e quindi non solamente movimentismo insomma vivere fra una forte ambivalenza fra sindacato e politica
Il conflitto ed il movimento ponevano cioè il tema inizi intriso degli anelli una svolta profonda della politica di cui tra l'altro la tenuta stessa nel movimento avrebbe avuto bisogno
Complessa soluzione merita perché le forze di governo per esempio l'arrivo parta sessantotto in piena involuzione socialisti uscivano distrutti per dall'unificazione con i socialdemocratici una democrazia Christiaan interclassista dirà la sempre più a destra e del resto qui c'è una metafora c'è una fotografia della situazione
Sul piano istituzionale resto le elezioni da settantadue appunto fotografare i rapporti per forza il Partito Comunista restò la sua avanzata la la democrazia cristiana sostenne ma spostandosi sì sempre più a destra il PSI crollò il presunto si sciolse
E le due forze di sinistra alternativa
Ebbero dei pessimi risultati
Pur essendo socialmente e culturalmente vive a dimostrazione ed è una ed è una condizione che attraverserà che morì insieme in tutto il periodo
A dimostrazione di una non permeabilità fra insediamento sociale il risultato elettorale perché perse infatti la lista del Manifesto che presentava emblematicamente Valpreda
Vittima del suo pessimismo
Dei ceti dirigenti perse il movimento politico dei lavoratori che nasceva da interessanti movimenti di sinistra cristiana delle ACLI
E legata all'evoluzione del Concilio Vaticano seconda
Eppure sul piano sociale e questo è il secondo punto che volevo sottolineare la classe operai e non china la testa
Perché nel contratto di quell'anno uno conquistò l'inquadramento unico operai impiegati alle vertenze integrative andavano molto avanti ma il Partito Comunista deludendo gran parte di quel movimento scelse l'unità nazionale
Elemento colpiti con questo decisivo che determinano determinò in misura nomine rilevante Ecuador politico
è un elemento decisivo fu la strategia della tensione
Perché con le bombe di Piazza Fontana Ana del dodici dicembre sessantanove l'Italia si accorse come edile della fragilità della sua democrazia costituzionale
E infatti dei poveri corti dilaniati a piazza Fontana in un contesto tratto di straordinario protagonismo di popolo
Con l'uccisione dell'anarchico Pinelli nella questura di Milano fu scavato un solco né la storia d'Italia un solco che ancora oggi al potere la via
Non esiterà a manco la nostra controinchiesta
I depistaggi dei poteri dove relative dei poteri militari e servizi segreti che si disse deviati merita i servizi segreti non furono degli atti erano parte di questo Stato infatti Negrita mo'
La strage è distante e le bombe erano stabilizzanti Knowles destabilizzanti come disse tipici contro di noi
Cioè le bombe erano tesi a far scattare un riflesso d'ordine proprio per per chiudere il biennio rosso sessantotto sessantanove tentando di rinchiudere nuovamente gli studenti nell'ordine disciplinare del scuole
E di i lavoratori e le lavoratrici nella disciplina gerarchica
Delle cosa faceva paura faceva paura la borghesia ed anche affatto Atlantico piano
Il tempo di parlare la saldatura che solo in Italia se appunto determinata
Tra studenti lavoratori intellettualità Democrática ombre del proprio fermento diffuso di conflitti e sarà riti alternativi che attaccavano direttamente i processi di valorizzazione di un capitale che cominciava non dimentichiamo la globalizzare se spesso e ad attuare una feroce ristrutturazione tecnologica infatti
Sto pensando
Bisognerebbe veramente dice discuterei in singoli convegno uno per uno stopper stati citati anche l'arcano
Anarchia sua pensando all'importanza di Medicina Democratica di Psichiatria democratica di Magistratura democratica eccetera eccetera cioè
Una sfida a aspra fra autonomia dei saperi popolari e la sussunzione della sciocchezza e del sapere dentro il capitale che si localizzata
Insomma il sistema politico italiano introiettato lasciatemelo dire così introiettato
Sarà divismo e democrazia autoritaria come elementi fondanti pelato a statualità
Stragismo e mafie spesso intrecci intrecciate hanno condizionato io ho rieditato la governabilità e in campate in forme diverse lo vediamo ancora oggi
Quindi nel segno o sul terzo punto che volevo sottolineare nel segno dell'esperienza dei movimenti
Nacquero e si insediarono gruppi politici organizzati certo minoritari piccoli ma non esigui tra una militanza sa ha ampia generosa assoluta eccolo gruppi dirigenti o posso dire colti
E spesso selezionati se all'interno delle lotte studentesche ok opera operai
Paradossalmente però è qui è un punto di riflessione cacce al cui accennerò paradossalmente però un movimento di massa nato dentro contro le contraddizioni della modernità
Quindi portatore di una forte carica rivoluzionaria
Si dava la rappresentanza che invece sul piano teorico e ideologico
Spesso traeva la sua forza attraeva speso parole d'ordine da un armamentario del passato mi furono cioè gruppi spontanei Steel Group penalisti gruppi stalinisti Luppi trotskisti commissione anche mitiche come quelle trapelato Ria dei fuochi guerrieri o la rivoluzione culturale cinese in un contesto molto diverso da quello del maoismo
Il movimento quindi in qualche modo si si indebolì in questa in questa ideologizzazione si indebolì anche se non si spense perché centinaia di migliaia di militanti ancora quotidianamente lo stavano
Si potrebbe ricollocare ad esempio nel settantuno settantadue sarebbe molto interessante approfondire o l'inizio di una terza fase
A farsi studentesca la fa superare intrecciata come abbiamo detto Mancini c'è anche l'inizio una terza fase quella che si indirizza sul tema date dei bisogni collettivi delle città soprattutto ricitare metropolitane
Con lo slogan ricordate riprendiamoci la città e quindi la lotta le occupazioni la lotta per il diritto all'abitare dice e poi lotte che riguardavano riduzione della stesa percorso nella stesa
Dell'arte che riguardavano la distribuzione Lace forme anche in qualche modo di Muti di mutualismo che oggi che oggi dovremmo approfondire anche
Nel mondo contemporaneo per la contemporaneità
Fu furono lotte che diedero vita peraltro la vertenza Alitalia otto diffusa con gli enti locali alcune regioni con i comuni e furono atto anche volto represse che fu una repressione urbana molto forte
In questa contesto quindi di stragismo vistato da un lato ed una durissima repressione militare che diventava sempre più dura nelle piazze nelle strade contro le occupazioni con l'arresto e le avanguardie
E nacque anche in qualche modo pane per loro un attimo
Un consenso come dire disperato che delegava in maniera sostituto vista la propria impotenza ad una a scontri armati ad una lotta armata che si andava attrezzando
E questa tratta è una tragica vicenda che però maturo poi negli anni successivi quindi non ne parliamo questa mattina maturo o nella seconda parte degli anni settanta cioè in definitiva
Cosa ho voglio dire che noi ecco parlo di noi noi militanti degli attivisti noi dirigenti politici
E uso un da un giudizio drastico
Storicamente fa limo insomma fa limone il tentativo di dare un reale sbocco politico istituzionale al movimento del sessantotto sessantanove anche se poi alcune forze riuscirono a navigare al lungo in questo mare tempestoso negli anni successivi continuarono ad analizzare continuarono a pensare so pensando al produttore poi a Democrazia proletaria
A quella parte di nuova sinistra poiché giri vita ottantanove al Movimento per la Rifondazione Comunista ed altre ed altri soggettività organizzate che tuttora esistono
Un'altra parte però o ampia molto ampia fu trascinata dalla disperazione
O fu trascinata nella compromissione una compromissione col potere letale per la maggior parte tutto sommato si possa dire che andò nell'abbandono dalla militanza politica
è e qui voglio cita aree come quarto punto due fondamentali elementi però di riflessione
Che attengono alla politica intesi in senso ampio in senso come dire in sette gramsciana e perché attengono anche alla gerarchia dei poteri e crea hanno un bivio storico
Cioè da un lato c'era la strada di un compromesso più avanzato dall'altra parte la strada di una dura restaurazione autoritaria
Parlo come primo elemento del Concilio ecumenico Vaticano secondo che ebbe un importanza
Straordinarie per per una larga parte di studenti insegnanti ma non solo gli operai
Io ricordo per esempio le lotte ricordo Tridente ricorda fiati a ricordare lotte con molti sindacalisti cattolici nel Torinese in Lombardia ma anche nello stesso napoletana sindacalisti cattolici che offrono spesso i più radicali e nelle nuove lotte operaie poi tanti cattolici furono dirigenti del movimento studentesco a Milano ma non solo loro
Molte Chiese locali divennero spazi del dissenso le comunità di base cartoline ricordo io ho fatto parte di una di quelle comunità
Quella di resina che si articolano
Vicino a Napoli e dove noi studenti come dei rivoluzionari fra virgolette dicevamo al posto del tre Rete dicevamo l'omelia durante il Vangelo
Dell'organo che la letta lettera ad una professoressa di don Mila anni era popolare in quanto quando gli scritti di Marcuse
Fu un elemento molto importante l'altro grande tema per brevità
Fu per il movimento
L'eterna questione anch'siamo così per per un libro e qui voglio ricordare salutare un libro che scrivemmo con Lidia Menapace
La cui redazione appunto da un ambulante discussione
Fece Lidia Menapace l'eterna questione la riflessione sul PC di rapporto tormentata con il pc perché la particolarità del sessantotto sessantanove italiano sul piano politico si voglia o no
Era il fatto che comunque dentro che in una nella prima parte old di fronte contro il movimento vi era un influente organizzazione politica
Cosa che esisteva maniera molto minore in altri Paesi in Francia in Germania eccetera
Dove c'era una forma di socialdemocrazia socialismo organizzate in senso tradizionale quindi era questa forza Partito comunista italiano Rocca un milione e mezzo di scritti maggioranza operai
Tra le spalle una storia anche di vittorie popolari insieme a grandi sconfitte di asta discussione interna che a cui era come dire era vietato l'accesso al governo inchiodata all'opposizione per la convenzione a discutere
Del fissata nel Patto Atlantico nella geopolitica internazionale è insomma il PCC valuti la prima fase ricordate l'incontro ormai degli studenti Longo ma sono
Capitoli sarebbe troppo ampio riapre a riaprire discutere mai tipici insomma non è mai stata estranei una prima fase al movimento
Ma questa influenza al o dispersa per ragioni tattiche ma anche strategiche diriga successivamente pensiamo alle conclusioni dell'undicesimo congresso del Partito comunista
Pensiamo già la scelta confindustriale di fondata scelte abbandonare il nome appunto dell'unità nazionale che fece il Partito Comunista in quegli anni
Pensiamo anche perché fu veramente un solco certamente importante alla scissione che si determinano le mani testo alla espulsione scissione espulsione del Manifesto drammi entrambi viaggi sostantivi vanno sottolineati
Sul rapporto proprio con i movimenti del sessantotto e sessantanove e sulla depressione a Franca quindi singolo dell'Unione Sovietica insomma sulla sulla rivoluzione bolscevica sull'esito da capitalismo di Stato della rivoluzione
Bolscevica
E c'è in qualche modo salto la cerniera alla sinistra tradizionale il movimento
Perché il partito comunista che in una prima fase tentò di costruire questa cerniera divenne invece una forza che si contrapponeva così contrapponeva
Brescia e invece ai movimenti e alle rivendicazioni e dei movimenti insomma fu una rottura storica una lettura storica che poi pesa attestato negli anni successivi e pesa ovviamente ancora oggi dove la linea politica e poi due anni dopo Berlinguer elaboro ma che nasceva già all'elaborazione Toni di quei tre quattr'anni precedenti del Partito comunista
Prese il nome appunto di fronte ai complicati problemi della crisi economica che pignorato ricordava della crisi politica prese il nome appunto di compromesso storico
Compromesso storico che però peraltro era un compromesso fra Democrazia Cristiana il Partito comunista
Poi durò difatti solamente tre anni
Ma che contrappose che compra contrappose il Partito comunista ai naturali protagonisti del movimento
Di i compromessi quotidiani infatti del Partito comunista colaticci erano sempre più mediocri sempre più ambigui e in molti casi erano schiettamente antiproletario
Aumentava il disagio sociale
Più che grandi movimenti di massa a quel punto in assenza di una di un sbocco politico ha ragione Franco Russo quando distingue rappresentanza e devo grazie sono
Molto d'accordo più che grandi movimenti di massa in qualche modo
Anche per il moderatismo la linea dei grandi sindacati confederali ne avete parlato questa mattina non riprenda si trattò di proteste più o meno organizzate di rivolte
Ecco tutto questo queste rivolte
Al cui interno continuava a correre l'egemonia del Patto Atlantico e continuò Fava accorrere come contrapposizione intendo dire un'egemonia di politica contrapposti primitiva
La strategia della tensione se arriviamo al punto e dare ricordato parlando del DNA sessantotto sessantanove per i riflessi che ebbe su quel l'anno
Arriviamo nel febbraio del settantasette quando esplosivi o movimento
Di rivolta Breve è metropolitana sopra tutto ma intenso e che avrebbe anche qui bisogna di approfondimento ma basti dire che fu un movimento di massa
Ma appunto malconce entrate in alcune zone del Paese fu un movimento
Che in una fase di riflusso politico generale cercava dico trasformare
Come dire la rabbia lo spaesamento Elisa Angiolino una speranza rivoluzionaria anche se confusa nella la sua definizione rispetto a sessantotto sessantanove
Tende tra una base sociale nuovo e interessante anche se disomogenea anche molti spezzoni di emarginati non solo studenti
Giovani disoccupati nacque il sindacalismo di base diffuso
Di cosiddetto operaio sociale dalla dal nichilismo
Che che
Metteva insieme lo spontaneismo forte assoluto pensato ad autonomia operaia
Nelle lotte ma anche una propensione organizzativa volte militare
Molto rigidi teneva insieme due elementi
Se c'è una vera rivolta
Come fenomeno di massa che esplose apparentemente Marino improvvisa e non formali improvvisa appunto come dicevo prima ma era stato preparato dalle vicende sociali e politiche precedenti
Ma esplose non a caso in un luogo e in un giorno precisi cioè l'assalto duro
Appalto di lama segretario della CGIL e tentava di parlare senza alcun accordo preventivo in maniera autoritaria
Per gli studenti nelle università di Roma occupata
Cioè con il compromesso storico la Dc e Pci alle spalle quella generazione che si era formata nel lungo sessantotto nelle otto operai su e sociali delle città che ricordavo prima è che in parte si proiettava nel settantasette disse disse come tradimento vera e propria
Come vi come tradimento vere e proprie della socialdemocrazia del PG del PC quelle fasi
E poi una seconda ragione vado a terminare vi era poi però una seconda ragione e che con la prima cioè con la con l'autoritarismo
E la contrapposizione del PC e movimenti va rilevata cioè che fu fu in ogni indubbiamente qui parliamo di noi
Fu la crisi delle forze della cosiddetta nuova sinistra
Che faceva venir meno uno sbocco politico sia pur parziale al conflitto
Perché dico uno sbocco politico sia pur parziale perché comunque le forze più importanti della cosiddetta sinistra rivoluzionaria nei primi anni Settanta non avevano avuto un ruolo trascurabile che che ha oggi si dica un po'qui regionalismo Mestrino ma anche un poco eleganti partiti visti di professione dicono non avevano avuto invece
E quei partiti quell'organizzazione obolo trascurabile perfino in parla mentre non dimentichiamo perfino agli enti locali avevano formato quadri avevano quotidiani anche pensati
Info pensavano il dibattito intellettuale e politica
Mi lo svanire però della della speranza della rivoluzione imminente da un lato va bene Porta la scomparsa di molti gruppi molti gruppi di militanti gruppi più piccoli
Noi noi diciamo facevamo compatti organizzazione un po'più strutturate
Sopravvive la norma dovevamo fare i conti con la politica
Noi fummo anche portatori di proposte politiche generali ricordo la discussione norma che facemmo sul governo delle sinistre
Anche con Lotta continua che poi entrò all'interno la discussione in netto dissenso dal compromesso storico
Cioè tentavamo di portare avanti una dialettica comunque avanzata anche colta del rapporto movimenti istituzione un lascito fosse Gramsci dei quaderni che c'aveva indirizzato o delle tesi milioni pur ma la la conseguenza questo mi interessa lire per chiudere la conseguenza di indebolimento della nuova sinistra fu
A parte la fine di Lotta continua
Dalla scissione di avanguardia operaia la separazione prodotto vede un indebolimento generale Democrazia proletaria riuscì a resistere file dall'ottantanove con le unghie e con i denti insomma rampicante sugli specchi
Entrando poi nel movimento tra Rifondazione comunista nella zona tentammo tutti insieme tutti insieme non parlo solamente ovviamente di Democrazia proletaria
Di salvare un patrimonio di quadri di idee di presenza dei conflitti ma a una vasta di contanti e simpatizzanti
Fu tentata dal ritiro all'attività politica militante come citavo prima o anche alla lontana sono anche dalla lotta armata
E fu anche qui tentiamo di svolgere un ruolo sulla nostra linea di garantista ecco allora fu un grosso dibattito ricordate Antigone garantismo
Rossanda ferraioli con la nostra linea né con lo Stato né con le BR o meglio con mio preferivo contro lo Stato e contro le BR riuscimmo a a sollevare e a salvare sollevare questioni
Con costituzionale via ma a salvare anche molti quadri che rischiavano di essere reclutati dal sostituto Isma'armato fu uno per adesso operazioni pone coraggiosa contro corrente
Che ci portò emarginazione ma anche tanta repressione l'espandersi da democrazia autoritaria
La regressione della legislazione penale pensata la legge Reale e insomma il Partito comunista e chiudo su questo ebbe una funzione rilevante
Con la la con la sua concezione statalistico autoritaria che metteva appunto lo Stato il Governo al centro nel dibattito politico sociale quindi l'anti sessantotto sessantanove insomma fu edificato appunto uno Stato penale
E sto pensando a Mancini storici
Al mancato forse possibile il salvataggio di Aldo Moro sto pensando al processo sette aprile e così via insomma in conclusione il lungo sessantotto sessantanove non trovano sbocchi politici se non è in qualche modo coraggiosi mano esiti e soprattutto non trovò rappresentanza nella politica e fu soppresso tutto sommato dall'azione certa distinta Marco combinata da una parte PC e dall'altro della lotta armata ma insomma
Come dimostra anche questo convegno noi non ci siamo arresi continuiamo a discutere ricominciano a lottare continuiamo a pensare per un altro mondo possibile e qui siamo ancora
Vi ringrazio
Grazie grazie a te Giovanni
Non abbiamo tenuto due giornate molto intense sul sessantanove sulle lotte operaie non solo
Non ne è stata la nostra una discussione commemorative come hanno rimarcato tutti quanti gli interventi ma una discussione
Rivolta a cogliere gli insegnamenti che sono rimangono di grandissima attualità anche per l'oggi
Io ringrazio tutti coloro che hanno partecipato questo convegno che sono intervenuti
Che sono stati in ascolto
Passo la parola Paolo Ferrero vicepresidente del sinistro crea ricordando a chi è in sala macchine anche in ascolto
A chi non l'avesse ancora preso questo libro che è un libro da leggere il libro l'ultimo libro di Paolo Ferrero
Mille novecentosessantanove quando gli operai hanno rovesciato il mondo
E con questo passo la parola Paolo Ferrero
Diciamo a tutti tutte innanzitutto un ringraziamento
Sarà ai compagni e le compagne della poderosa al circolo Arci che ci ospita a tutti voi che avete deciso di partecipare in questo convegno che non è virtuale ma iberico che probabilmente sarà la forma in cui faremo politica è una fase non breve
E cioè che si tiene assieme la la la possibilità di partecipare attraverso la rete di computer e anche la possibilità di partecipare direttamente grazie a Rifondazione Comunista la federazione di Torino in particolare
Che ha lavorato Marisa Roberto Lelli li cito perché senza di loro non avremmo fatto il convegno diciamo grazie tantissimo piegarsi al partito la sinistra europea che ha messo qualche risorsa senza queste risorse neanche non avremmo fatto
Questa iniziativa e quindi come sempre fra fare politica è una cosa che avviene anche per questo servono i partiti perché vi riesce a mettere assieme a fare delle discussioni a fare dei confronti
Io una possibilità di dialogo che altrimenti difficilmente si riuscirebbe a fare
Segnalo faccio uno spot il prossimo numero della rivista sulla testa che una rivista telematica visto che non c'abbiamo i soldi per stamparla che trovate su sulla testa appunto l'ente il prossimo numero e sulla scienza
Esce il primo di novembre dentro quel numero ci sarà non solo un pezzo
Di un ex presidente di Medicina Democratica che ricorda la figura di Maccacaro che fu uno diciamo sui temi della questione e la salute sui posti di lavoro fondatore di Medicina Democratica
Diciamo personaggio importante ma ci sarà un saggio di Luigi Mara che ha un compagno
Del consiglio di fabbrica della Montedison di Castellanza
Su
Scienza operaia e organizzazione capitalistica del lavoro che un una relazione che tenne nel settantanove a Città del Messico
Lo lo dico perché oggi sembra parlare di cose che non sono esistite mai esistita una classe operaia che oltre a rivendicare salario orario a turni di lavoro decente gli asili nido le scuse tutte le cose
Era in grado di produrre un ragionamento sull'organizzazione del lavoro
Su su sulla società in generale che metteva in discussione non solo la propria condizione dentro quella situazione ma complessivamente la la la società non ne abbiam parlato in questi due giorni ma di tutta questa discussione fanno anche parte le prime parti dei contratti
In cui si di non erano rivendicativa e rispetto alla condizione di lavoro da cui le lotte son partita
Ma era no per capire agli investimenti e quant'altro e in un mondo in cui ognuno tira l'acqua al suo mulino in cui lo slogan prima i nove scalini
E il punto fondamentale hai avuto gli scioperi che chiedevano gli investimenti al Sud fatte in nome invece di un'idea di civiltà di razza lo dico
Perché questo dal mio punto di vista e il primo motivo di organizza per cui ho lavorato a organizzare questo convegno poi ce n'è un secondo ma il primo è questo noi dobbiamo ricordare
La il tema della memoria e decisivo per il domani il tema della memoria ISEE
Insieme e importante perché altri elementi l'unica memoria che c'è e quella prodotta dalle classi dominanti
Che producono una memoria finalizzata a spiegare che è sempre andato così e che Woolsey impotente e non puoi fare altro che rivolgerti agli uomini della Provvidenza sperando che facciano i miracoli il fatto di testimoniare che nella storia di questo Paese non nel Medioevo ma nel secondo dopoguerra gli operai quelli che lavorano manualmente perché quelli sono stati protagonisti
Hanno messo in discussione la loro condizione e il meccanismo di sfruttamento su cui è basato all'organizzazione capitalistica del lavoro
E un e e ISEE un punto da ricordare perché questa roba qua viene oggi ritenuta impossibile
Appunto la frase è sempre andato così
Ci sono sempre stati padroni quel giorno sempre andato così il fatto che nella storia no
Nel mondo delle idee ma nella pratica di milioni di persone e successo il fatto che invece è andata diversamente va ricordata
Perché questo fatto è rilevante scientificamente rilevante
Non è solo una idea che sia possibile fare diverso e avvenuto il fatto che sia avvenuto gli altri cercano di cancellarla
Noi dobbiamo ricordano in questo c'è un fattore rivoluzionario della memoria del conflitto che è decisivo
Walter Benjamin
Diceva una cosa
Importante che stante che va be'insomma lasciamo perdere dicesse il nemico vincenti nemmeno i morti saranno al sicuro e questi nemici non hanno mai smesso di vincere
Guardate che la cosa che dice ovunque sulla riscrittura della storia e esattamente così casco
E allora noi due io mi rendo ben conto che un convegno come questo non risolve questo problema
Tensione e che bisogna non bisogna quando giochi ai soldatini pensare che stai facendo la guerra che noi come numeri stiamo giocando i soldatini
Perché non è che i giovani italiani da questo convegno si sono resi edotti del fatto che i loro genitori loro nonni cinquant'anni fa piantato un casino che se lo sognano in qualche modo noi stiamo facendo delle robe che non hanno una efficacia sufficiente nemmeno lontanamente ma io penso che almeno l'ha testimoniato al principio poi qualcuno ne farà altri pezzi marcia intorno non si può far finta che il tema della memoria non sia un tema rilevante ai fini della possibilità di diciamo così di rovesciare l'ordine di cose esistenti il secondo motivo
E che secondo me in italiano il la storia del Paese e indirettamente una materia politica
Non è così per tutti i Paesi
In italiano c'è una fragilità della costruzione di consenso potente della della Repubblica c'è una fragilità che fa sì che la storia del Paese sia continuamente oggetto
Di di contenzioso e abbia direttamente una valenza politica non è così in Francia in Francia la rivoluzione francese e la rivoluzione francese Ponto
Poi c'è stato un gran casino ma è la rivoluzione francese
E in Francia e gli anni della repubblica di Vichy sono cancellati dalla storia della Repubblica non ci stanno i monumenti
A creare oggi è una interruzione nella storia della repubblica perché la repubblica di Vichy che era nazista occupante non è considerata parte dalla storia Francia tele
Lì c'è una memoria che possono indicare tanto e ma c'è un'idea della Repubblica è un'idea in Italia un caso
In Italia se andate nell'anticamera del ministero degli Interni dove a me è capitato di girare varie volte quando faccio il ministro La stelle in mare il modo in cui ci son tutti i ministri degli Interni parte dal mille ottocentosettanta e avanti
E cedendo Mussolini starà ci son tutti
La Repubblica italiana non è il nuovo inizio della narrazione del popolo perché le classi dominanti italiane hanno lavorato a far passare il fatto che si è passati dai Savoia
Al fascismo alla Repubblica come un fatto secondario il punto e la continuità dallo stato dei Savoia perché i massoni hanno vinto nella costruzione della memoria
E Carlo Azeglio Ciampi la Corriere della sera diciamo così no le forme diverse in cui la Massoneria e e chi costruisce la storia di questo Paese delle classi dominanti son presentate hanno lavorato a questo
Per cui tutti gli anni si parla dei morti di Cefalonia perché bisogna dimostrare che lo Stato italiano non è si è mai interrotto
E non è vero che nasce con la Resistenza come pensiamo noi
Quindi in Italia la memoria e oggetto dibattito politico continuo
Noi siamo dentro una storia che parte dal mille ottocentosettanta viene avanti o la Repubblica è un fatto nuovo la Costituzione e un fatto qualitativamente diverso dallo Statuto Albertino o e una nuova uno strano direbbero i francesi e queste robe qua son così noi siamo come la Repubblica di Weimar nella Repubblica di Weimar
La discussione se la guerra l'avevamo terza il esercito tedesco come l'ha persa
O se c'era stata la pugnalata della schiena delle lotte operaie che aveva sconfitto dall'interno l'esercito vittoriosa sui campi di battaglia è stata fondamentale per la nascita del nazismo
E per la narrazione del nazismo oggi la narrazione degli anni settanta come gli anni del terrorismo
Del disastro e fondativa della logica della destra anche di quell'estrema che rivendica al fascismo e poi c'è il miracolo economico e poi grazie a Dio sono arrivati loro
E gli anni Settanta che invece sono stati gli anni in cui ci sono stati la quasi totalità delle conquiste del popolo italiano su quasi tutto dallo Statuto dei diritti dei lavoratori al divorzio
Fino alla volto che arriva dopo ma in quella storia al sistema sanitario nazionale alla psichiatria ha tuttora il tutto quasi tutto quegli anni sono derubricati
Come anni
Per infernali no gliele gli anni di piombo questa roba qua va va va combattuto perché non è che questo non ha riverberi sulla
Politica perché la politica è sempre fatta di lotta sulle condizioni materiali difesa degli interessi materia delle persone che però si situano in un immaginario tu le cose perché siamo non siamo animali siamo persone con la testa tu le cose che rivendichi deve riuscire a metterli dentro un quadro che sia coerente
Se non riesce a farlo è complicato
La principale differenza Adriano Serafino raccontava ieri mai è diverso per un quadro iscritto alla CISL che la chiesa sia caratterizzata sul fatto che scomunica ai comunisti
Anni cinquanta oppure sul fatto che si inizia a pensare che lo sfruttamento è peccato
E che quindi fare lo sciopero e corretto
è un quadro ideologico diverso ora questa roba della storia e per non irrilevanti se non la voglio far più lunga era solo per dire
Che c'è un una necessità di ricordare perché altrimenti perché il ricordo di quel della vittoria
Il ricordo dei successi che abbiamo avuto e costitutivo della possibilità dei giovani di pensare
E il presente non è definitivo uno secondo perché in Italia la disco la il tema della storia e della memoria e dell'immaginario sono in quanto tali oggetto
Costituente del della possibilità di pensare un'alternativa perché sono oggetto della linea politica
E infatti le destra cosa ha fatto ha demolito l'idea del comunismo hanno provato a demolire attraverso questo sicuramente gli anni settanta han provato con una resistenza non c'era un fatta fino in fondo la resistenza dell'unica fondamento saldo che è legge in questa narrazione
Ma certo oggi ti puoi sentire dire che la strage di Bologna la fata le Brigate Rosse e che sotto il fascismo si stava meglio
Che non negli ultimi quaranta
Oggi troppo i sentir dire
Perché questo allo Fini ho finito questa parte ma la volevo sottolineare non è una nevrosi da dettaglio
Il fatto di discutere di storia e e un pezzo della costruzione di una narrazione alternati da questo punto di vista io ho ricevuto una serie di critiche da da una parte data da da alcune compagnie accompagni dicendo nel convegno c'eran troppe poche donne
è vero
Devo dire delle difficoltà che io voto perché i libri sul sessantanove e le lotte del sessantanove chi in chi le ha fatte di più sono stati i maschi soprattutto a Torino
Sopra due per composizione di classe perché le donne sono intatte dopo nelle fabbriche in larga parte non s'ce ne erano in selleria c'erano mamma non era così rilevante però secondo me sarebbe buono ad esempio visto che il problema c'è
Lo dico Giovanna secondo me di pensare un convegno sulle donne sessantanove cioè di andare a vedere quella parte semi nascosta
Che a Milano è stata più rilevante che non a Torino perché secondo me questo noi dobbiamo ricostruire i fili di una memoria anche da questo da questo punto di vista eletto
Nel merito invece spero di essere abbastanza rapido perché non mi voglio devianti
Primo sessantotto sessantanove io penso che sia assolutamente corretta la tesi di chi dice che vanno tenuti insieme la borghesia il classi dominanti il Corriere della Sera uso carriere della sera perché dal punto di vista delle classi dominanti secondo me più organico della stampa
Cioè il Corriere della Sera è proprio l'anima nera di quella roba lì e più della stampa
Compreso nel sessantanove quando c'è stata la strage di piazza Fontana
La stampa sembra un organo libertario rispetto al Corriere della Sera che e portatore della tesi che gli anarchici ha messo le bombe e avanti così il Corriere della Sera veramente
Diciamo l'organo di di di fondo
Loro dividono perché sessantotto viene derubricato a fenomeno giovanile che sempre si ripete perché ogni ognuno di noi è stato giovane
E avanti quindi la si riduce al fatto che prima le gonne lunghe dopo c'erano le minigonne quelle queste ove con ciò un fenomeno di costume che pure c'è stato
Ma viene depotenziato totalmente avanti e sessantanove viene obliterati viene nella cancellata invece noi dobbiamo tenere assieme
Perché secondo me la vera cosa che successe che il sessantanove i giovani studenti si sono sessantotto i giovani studenti si sono ribellati e nel sessantanove i giovani operai si sono ribellati perché sessantanove operaio non l'han fatto quelli di sessant'anni
L'han fatto quelli di venti venticinque tenta l'han fatto gli operai e studenti l'han fatto operai che erano stati in Germania come liberato Norcia e son tornati avendo vissuto un altro tipo di lavoro ma in genere non fate i giovani non fate i giovani sovente e qui c'è un punto da anche qua da riflettere sull'oggi
Perché
Alcuni di quelli che avevano ottenuto negli anni Cinquanta eroicamente contro la repressione padronale non hanno capito le lotte del sessantanove
E non sono stati nemmeno in grado magari perché erano troppo spaventati
La cosa mi diceva cioè il fatto che i più giovani erano più diciamo è responsabile e quindi ci si prova
Disporre a e sta ha giocato pesanti quindi te il secondo me sessantotto e sessantanove vanno assolutamente tenuti insieme e del reazionario dividerli sia perché dice c'era solo sessantotto e quindi fenomeno di costume giovanilistico ma sia da chi dice l'unica cosa importante è stata sessantanove secondo me reazionario anche questo perché divide un fronte di lotta che invece è stato in larga parte comune e parla dell'oggi cioè parla del fatto che il nostro problema è esattamente tenere assieme
Sì
Situazione diverso e in cui magari a Torino nella primavera del sessantanove il fatto che alcuni esponenti di Lotta continua fossero chiaramente di famiglie borghesi veniva usato da chi
Diciamo voleva pompiere are sulle lotte per dire sono i borghesi che vi istigano a fare gli scioperi
Queste contrapposizioni secondo me sono sempre reazionaria e invece no e abbiamo il problema di collegare mettere assieme tutto quindi secondo me sessantotto sessantanove va assolutamente tenuta in pietra del sessantanove dobbiamo parlare anche perché nel sessantanove abbiamo vinto e per l'appunto dovremmo essere una sinistra che oltre a parlare delle sue sconfitte
E dovrebbe parlare delle sue vittorie
Non abbiamo vinto definitivamente
Secondo me le vittorie definitive non ci sono ma diciamo abbiamo fatto un bel passo in avanti perché la vita della gente cambiata di un bel po'
In particolare di chi lavorava in fabbrica mai cambiata la vita di tutti quindi io penso che i sessantanove in questo senso io penso che va detto che l'anno più importante dalla vera storia della Repubblica
E noi dovremmo cercare di fissarlo come un anno
Di passaggio
Perché prima la gente lavorava in modo servile bisogna chiamare le cose come stanno la fabbrica era una caserma gestite in forma mafiosa perché questa era la struttura disciplinare della FIAT ma delle grandi fabbriche in generale
Magari le piccole o meglio addirittura in tanti posti ma la struttura della grande fabbrica era una caserma di tipo mafioso a gerarchico autoritario mafiosa
Perché perché se portavi il pollo stavi meglio in catena di montaggio e se non portano il pollo e magari facendo ciò però stare nel posto più liberta e avanti così quindi mafiosa e autorità
E i sessantanove cambia tutto questo e produce una civiltà
Penso
Altro punto che la in sessantanove io credo che vada detto così sì c'è stata una ribellione operare una ribellione sui carichi di lavoro sugli orari sulla casa sulla salute su questa roba della gerarchia interna
Va anche ricordato anche su cose
Che noi oggi non sapremo se considerare di destra o di sinistra perché se ho capito bene il fatto che la FIAT chiuse la male la moto aziendale lavoratori FIAT esattamente tra il sessantotto e se vanta nove visto che gli operai FIAT si considerano dei privilegiati
Perché aveva una moto aziendale magari stipendi un po'più già no questa roba qua il fatto che di chiuse con la moto aziendale cosa che noi consideriamo positiva
Da un certo punto di vista allora fece incassare come delle bestie a occhio quel sessanta per cento di fabbrica
Che è stato guardare che non è di là
Di suo ma non è nemmeno di quali suo ma quel sessanta per cento il fatto che uno delle robe che ci avevano come privilegio gli sparisse da un giorno all'altro c'è torbidi e diciamo disse il padrone non circola il padrone non ci garantisce più ci sono tanti elementi che han pesato non tutti di sinistra nelle le medie casino e dall'altra cosa un fatto quella roba lì ha incontrato dei dirigenti
Che come ha spiegato Adriano aspirante aveva fatto delle esperienze e sono stati secondo me con intelligenza di saperlo
Aprirsi a delle cose diverse da quelle che avevano immaginato perché questo apporto
Secondo me sarebbe sbagliatissimo dire che il sessantanove l'avevano programmato quei dirige è una macchiette a questa secondo me la capacità di quei dirigenti è stata di Sutter entrare in relazione con delle lotte che loro non avrebbero mai pensato se avessimo potuto schiacciare un bottone e decidere di fare le lotte che un punto fondamentale
Perché noi oggi noi oggi siamo una minoranza vedo troppo spesso una incapacità di capire come avvengono le lotte oggi di un eccesso di giudizi su come avvengono
Pensate Friday for fiuto io penso che quella roba lì è un miracolato
Che la maggioranza dei giovani studenti del mondo invece che rivendicare che ne vogliamo più per noi va fan curo gli altri dicano che bisogna cambiare modello di sviluppo sull'ambiente e avere delle pratiche di solidarietà io lo considero un miracolo
Un miracolo cento anni fa i giovani studenti marciavano nel mille novecentoquindici per entrare in guerra e invece Quaini giovani studenti che fanno una cosa un po'noi dovremo entrare in relazione con quella roba lì non può fare le pulci come ogni tanto sento ma per dire come diavoli dopo una mano a
Cresce secondo me la grandezza dei dei gruppi dirigenti che c'erano marxisti senza partito
Sinistra sindacale che aveva fatto le battaglie nel sindacato in mille modi sinistra cattolica alleati la firma la grandezza di questi è stata di essere in grado di entrare in relazione in questo senso eviterei una cosa è stata solo ribellione o è stata solo programmazione è stata una grande ribellione che ha trovato degli interlocutori che gli han dato una mano
A a maturare e ci sono state anche e lo lo citavo ieri facendo arrabbiare Adriano ci sono stati anche dei filoni politici che c'erano che sono stati sconfitti
Penso al consiliari ISMU appunto del del movimento politico di massa del di Pino ferrarese di altri compagni consigli a ritmo più meno legato al sindacato non più di consiglieri ma operare in sé così come l'idea dei siamo tutti i delegati che era un'idea presente nella primavera del sessantanove è stata sconfitta io penso fosse sbagliata poi non mi ritrovo esattamente una descrizione che da Franco Russo ma non c'entra niente
Quindi io penso che noi dobbiamo vedere diciamo questo elemento
Del di questa capacità e di di questa relazione
La la cosa che a me pare andrebbe sottolineata
E che quel ciclo di lotte arrivo diciamo quella rivolta ha prodotto delle io chiamati io la chiamo così delle istituzioni di movimento
Che hanno mosso il quadro Rispetto al puro terreno della democrazia rappresentativa
Perché questo secondo me e un punto decisivo cioè dalla produzione dei consigli di fabbrica
Ma alla costruzione dei Comitati unitari di base di tutte le forze oppure dei comitati di quartiere oppure dei giornalini
Che si facevano dappertutto si ciclo stilava qualcosa si sarebbe a favore manifesto super quella roba lì
Alla costruzione di Medicina Democratica Magistratura democratica tutte quelle volte
In realtà quel ciclo di Lost quella rivolta che ha incontrato dei dirigenti politici ha prodotto una sedimentazione di istituzioni di movimento
Che ha messo in discussione la classica divisione di lavoro
Individui Stato individui Parlamento individui partito Parlamento secondo me va detto che le lotte del sessantanove vanno
Superano positivamente la dialettica prevista in senso stretto dalla Costituzione italiana
Non rimangono solo poi ci sono i scioperi generali che fan cascare il governo ma non è solo la dialettica
Che di cui parla Franco Russo cittadini rappresentanti Parlamento Stato c'è una dialettica che che che si che diventa densa socialmente densa che sono i sindacati ma non è solo il sindacato e proprio istituzioni moglie allora perché sottolineo questo
Perché secondo me quella lì è una forma di costruzione c'è l'idea di contrapporre nella lettura del sessantanove settanta
Il movimento e le organizzazioni ok e non vede invece la
L'articolo azione del quadro secondo me è una non capire cos'è successo
Il vero motivo per cui sessantanove dura dieci anni e perché sessantanove non è un movimento di protesta che rimane tale come movimento ma si addensa in in comunità operare in istituzioni mille robe
Che non si si riducono alla dialettica e cittadino Parlamento ma int. nemmeno lo sostituiscono
Ma lo integrano questo il pur in questo senso io penso che era importante cosa diceva Franco Russo
Di dire la democrazia se la democrazia deve funzionare non è non funziona solo coi rappresentanti la democrazia funziona se c'è anche la democrazia diretta se c'è la la la costruzione Hamas e questo mi sembra un punto fondamentale
Così come tutti i sociologi più avvertiti sottolineano
Presidente sono antiche le rotte del sessantanove
Usano una parte significativa del proprio potere
Per costruire il suo oggetto
Cioè le lotte sessantanove non sono solo lotte per acquisire degli elementi soldi orario carichi di lavoro nocività va ma c'è una quota di quel di quella lotta di quel potere potenziale ska scambiabile che viene usata per costruire soggetta
Le lotte per il riconoscimento dei consigli di fabbrica che furono in tante fabbriche pesantissime qui la gente
Mise quaranta ore diciotto e cioè dar devi banche di quattrini per avere il riconoscimento del consiglio di fabbrica perché come dice Pregnolato chi la struttura della fabbrica cioè i capi e io voglio il mio delegato in modo che con il tuo capo discute il mio delegato
Quella roba lì e costruzione di soggettività non ne non non so se riesco a rendere l'idea cioè e proprio la costruzione del soggetto collettivo come un punto decisivo del conflitto
Secondo me questo che permette la durata
Perché non è più una sommatoria di individui che formano la classe operaia che hanno la forza in una fase poi scende ma è una una costruzione disse come soggetto che permette di progettare andare avanti e discutere non sentirti da solo cioè di di produrre questo secondo me questo è un punto
Iper decisivo secondo me è stata la capacità
Quindi è una tesi discutibile ovviamente
Ma è stata una capacità di andare oltre alla pura diciamo dialettica prevista dalla Costituzione cioè nel momento in cui abbiamo fatto entrare la costituzione in fabbrica siamo stati in grado di e fare un pezzo in più
E siccome questa importante e secondo me dice anche che la comunità la parola comunità che e siamo l'ho usata dalla destra io penso bisogna cominciarla usare da sinistra
Perché secondo me quella lotta è un classico esempio in cui la il tema della comunità è oggetto della lotta di classe e si può rovesciare
La comunità che esisteva concreta quella che la gente sperimentava concretamente in FIAT prima del sessantanove era una comunità autoritario mafiosa entravi e il Capoti gestiva ti metteva uno contro l'altro e avanti così
La comunità costruita dalla lotta operaia e una comunità in cui la gente discute ragione assieme di tipo egualitario come dice Liberato Norcia
Grande delegato secondo me intelligente dice io della mia squadra sapevo tutto non discutevamo mica solo di sindacato di politica discutevano di qualsiasi cosa e se uno c'era un casino a casa con la moglie o col figlio ne parlavamo assieme
E quella roba lì è faceva sì che nessuno se era da solo e che quella squadra produceva motorio produceva
Carrozzerie produceva vernice cioè produceva un valore di scambio quella squadra operaia ma produceva relazioni e senso di sé di una comunità che trovava in quella in quel gruppo il suo referente
E lui dice vuoi che la gente quando c'era sciopero
Per risparmiare mille Lero dieci mila lire a cinquanta mila lire rompesse quella comunità e chiedo che vada in tutti sciopero di quella squadra lì ed è chiaro che quando c'era la manifestazione venne al tutti manifestazione perché
Perché tu appartenere a quella comunità secondo me questa è stata un punto decisivo del sessantanove
Che nell'isolamento e nello spaesamento che c'era in una fabbrica terribile come
Diceva prima
E come si chiama il nostro meglio di aver mai l'arteriosclerosi fanno fatica a cinque Meccano Bruno no questa cosa della mia FIAT come fabbrica terribile in cui tu dici ci son cinquanta mila operai ma Twente sei da solo
Da solo dentro questa roba qua e poi solo discutere di calcio a lunedì per i capite lo permettono ma non puoi discutere di nient'altro
Nient'altro che sei da solo il fatto di invece di di di rovesciare la e che diventa oro la comunità e se ci pensate come vengono i coltelli
Ci sono le squadre i gruppi operaio omogenee CEE il tuo reparto c'era tuo officina
Poi c'era Mirafiori ma poi c'è il turno dentro la Mirafiori c'è il tono ai certo mobili
E la movimento operaio secondo me nel suo concreto costituisca non è che c'è il singolo operaio e poi la classe operaia no
Ci sono le forme concrete in cui gli operai si riconoscono e partono dal gruppo omogeneo dalla tua fabbrica dal tuo del pargolo Tuscolana
Se ci pensate è il contrario di oggi no
Quella roba lì è stata possibile perché quegli operai atto mixati a un certo punto ci sono
Riconosciuti badate io penso che addirittura nell'esplosione del sessantanove questo abbia pesato
Perché i meridionali che si incontravano Porta Palazzo la domenica
Quelli di un Paese quelli dall'alto quello dell'altro che si incontravano così e che discutendo Acea diciamo a porca Troia siam venuti su dalla Sicilia dove i nostri genitori han fatto le lotte
Lì braccianti tutte case qua lavoriamo da far schifo no e che quindi il concetto di giustizia contadino
E forse è rilevante del dire non puoi andare avanti così tenete presente per avere un'idea a Torino
Negli anni sessantasei sessantasette sessantotto la metà degli operai che entrano in fabbrica si licenziano durante il primo anno di lavoro perché lavoro fa così schifo cioè così devastante
La condizionava anche che metà non reggono
Nonostante la FIAT per entrare ai FIAT prima del Sessantotto
Dovevi aver la raccomandazione o del prete o del maresciallo dei carabinieri o di un deputato democristiano o fascista avanti e dicendoci arti veniva considerata una follia perché Tieri giocato a
La possibilità di entrare lì sarebbe come adesso le o come il vent'anni fa le Poste alcuno può qua metà si licenziava del primo anno
Ma quelle quelle comunità le fa allora vorrei spezzare una lancia per indire secondo me nel
Ora film io io io gli unici dati che ho visto sono quelli sull'anno perché la Fia vi riporta e allora
Metà Meta venti mila assunti dieci mila licenziati giù e sono i dati la Fia
Sì non li ho messi su Libero ai compratori precise dice citata la fonte la la sono tantissimi e dura negli anni allora lo dicevo solo per dire che secondo me questo nodo e rilevantissimo
Cioè il superamento del
Della solitudine dell'individuo dentro una costruzione di comunità in cui puoi discutere e
Scopre di avere una tua forza
Scopre di avere una forza
Finisco
Sulla parte propositiva
Su cosa secondo me quella roba lì c'entra con l'oggi
Secondo me c'entra su quattro cose che mi sono segnato
La prima e questa roba della comunità
Perché noi oggi abbiamo la gente che si sente da sola
Disperata e impotente
E questa è la condizione del lavoro e non solo del lavoro
La il e nell'impotenza matura la delega Marchetto facevano riferimento alla questione Brigate Rosse che non spiega tutto ma secondo me spiega una parte cioè che magari l'operaio che lottava di meno antiche invece ma seguisse gli sparano Loconte non devo far sciopero io no poi non han capito che invece andava rovescio ma c'era una delega di quel tipo di no
Oggi secondo me questa roba qua viene con la destra
Cioè avviene che tu ti senti da sola impotente e tutto il resto che ha spiegato che non ci sono i soldi non ce n'è per tutti
E quindi se non ce n'è per tutti e e gli altri dicono che la colpa dei neri ma quegli altri mi dicono solo che devo lavorare di più per la concorrenza più alta perché questa differenza tra centrodestra e centrosinistra ma nessuno ci dice che va fatta la cooperazione ti dicono uno e la guerra e l'altro alla concorrenza ma non cambia e alla fine la gente dice ma se che c'è io non conto niente non posso fare niente avanti speriamo che quello lì mi difende come italiano come secondo me il voto alla destra il volto proletario alla destra fascistoide non è in primo luogo un fenomeno politico di adesione ideologica le tesi della destra mai un botto sindacale
Che pensano di di che il quelli li difendono non è un in questo secondo me noi non dovremmo essere fessi
Da dare perde
Terzo
Tutta quella roba lì come se fosse una compatta adesione Ordine Nuovo
No secondo me non è così ci sono tratti dirà se c'è c'è tutta la la schifezza in giro c'è tutta ce n'è in circolazione una quantità bestiale ma secondo me c'è una domanda di difesa di tutela
Allora
Ferma fermi tutti che l'ho già parlato troppo devo se questa roba che dico c'è qualcosa di verità noi possiamo pensare come sinistra che semplicemente proviamo a fare l'uomo della provvidenza di sinistra
In parte sì non non io non sono contrarissimo se ce lo troviamo di in genere vengono fuori fregature
Ma non non sono contrari ma però penso che anche se lo trovassimo non risolve il problema che la sinistra può crescere non nella delega di gente che si sente impotente a qualcuno che ti risolve il problema ma solo se scopre la potenza che ha inteso nel rapporto odiate
Quindi ad esempio io penso che il nodo della costruzione di comunità
Che non può più essere con una centralità nella fabbrica come è stato nel sessantanove ma deve essere più legato al territorio
Ma secondo me è un punto decisivo
E in questo così come nel sessantanove i quadri della FIOM si rincontrano con quelli che festeggiavano Natale io penso che oggi il fatto di avere un papà che dice le cose che dice che qualche elemento di riflessione
Non in tutto ma in una parte del mondo cattolico la produce secondo me è una è una cosa che andrebbe usata positivamente lo dico cioè che secondo me il tema oggi di come la sinistra come noi
Lavoriamo a tessere i fili di ricostruzione di costruzione di comunità in cui la gente invece che sentirsi da sola
Ci abbia un posto oltre a insultare il presentatore televisivo dove discutere con altri non di politica
Con la P super maiuscola ma dei problemi che c'è sul quartiere sulla via sull'asilo su su dei dei problemi e cioè secondo me noi dovremmo provarci su sta roba qua
Perché penso io sessantanove è stato possibile anche per questo secondo noi
Se si contratta si contratta
Ma se non si contratta e nel sessantanove prima del sessantanove non si contrattava
Ok contrari niente la gente capita che si ribellano
Oggi non si contratta
Secondo me bisognerebbe rivalutare il tema che il tema della rivolta
Noi lo tendiamo a pensare come un tema di destra noi italiani perché siamo abituati a pensare noi abbiamo fatto la Resistenza la Costituzione la costituzione funziona così le rivolte son quei fascista e di e Reggio Calabria
Io invece penso che noi dobbiamo pensare che in una situazione in cui tu non riesce a contrattare per contrattazione io intendo sia quella sociale sia in Parlamento e cioè dove esposti disposti pochissimo
Forse dobbiamo pensare ad a produrre dei militanti politici che sono l'equivalente dei cento che stavano Mirafiori lana che siano in grado di dialogare nella costruzione di comunità
E di mettere assieme linguaggi con tutti coloro che sono disponibile a lavorare a a costo e tessitura sociale
E dall'altro forse dobbiamo anche essere in grado di ragionare su con quegli strati sociali che non avendo nessuna forma di mediazione sociale
Tendono a scivolare diciamo così sul terreno della rivolta a me ha fatto impressione l'intelligenza del segretario della scienza intesa francese compagno Martinetti iscritto al Partito comunista perché prima della manifestate la prima manifestazione dei gilet gialli in Francia
Martinez ha detto domani ci sarà una manifestazione fascista in Francia
Nel Natale l'ultimo che ho fatto prima della chiusura della pandemia e lascia sette firmava i volantini con il gilet gialli
C'è un certo passaggio
Martines e intelligente almeno come quei dirigenti sindacali che c'erano Mirafiori nel sessantanove che che han visto una roba che non gli quadrava ma che sono stati in grado di dialogare
Io penso che noi dovremmo Koestler quadri militanti dirigenti in grado di dialogare col prete sulla costruzione di comunità
Nel quartiere e di essere al pelo se ci sono occasioni in cui la gente si incassa di più e magari girato quattro bidoni dell'immondizia di girargli assieme
Perché oggi il terreno tipico degli anni settanta cioè la contrattazione sindacale e il fatto che fai lo sciopero il Parlamento cambia la legge non c'è
Non c'è
E infatti la gente ci prende per impotenti perché non gli diciamo bisogna fare la lotta per la per quello adeguati di edicole che canta utile a casa niente e allora sai che c'è che voto Salvini che almeno quello lì sulle pensioni che stampa un casino
Guardate che così
Allora io penso che noi dobbiamo imparare dal sessanta secondo me si impara più dal dal sessantotto
Cioè da prima del sessantanove che non dagli anni Settanta perché son tutti capace a vincere quando sei forte il problema è capire come diavolo compri il meccanismo del dominio quando sei debole
Allora in questo senso secondo me il tema della comunità con tutto il la capacità di di ragionare sulla sul non guardare al tema
Quando tolgono al blocco dei licenziamenti io son per tenere il blocco dei licenziamenti per tutto il due mila ventuno
Ma se quelli tolgono al blocco dei licenziamenti guardate che in Italia viene fuori un casino
Quel casino lì bisognerà evitare che lo gestisca solo o la malavita organizzata o pezzi di destra fascista bisognerà che ci mettiamo noi
Perché siano che il caso fa uno che gli tolgono lavoro li tolgo la cassa integrazione e magari c'è anche lo sfratto
Perché assieme al blocco dei licenziamenti toglie cosa fa gli raccontiamo il sol dell'avvenire o bisognerà entrare in sintonia come fecero quei dirigenti con quelli che facevano un salto della scocca anche se avevano un'idea tuttavia in questo senso secondo me c'è da imparare da sessantanove non perché ci sia un sessantanove OCM
Ma perché bisogna mettersi noi che siamo quei cento non siamo il movimento non è pensiamo forse quei cento che che andato una mano al movimento di mettersi a far politica in un modo che sia coerente con la possibilità di tirare i fili d'erba che ci sono oggi nell'aula dal movimento fra i default fiuto
Al problema del del del del rompere l'isolamento che le persone vivono sul territorio nei luoghi di lavoro a al tema di entrare in sintonia quando la gente si incalza perché non vede nessuna soluzione
Finisco dicendo secondo me questo lo lo dico perché non ha mai parlato di politica da questo punto di vista ma pegno lato Luciano ha giustamente segnalato parlando della Spagna franchista la brutalità della destra
E allora ne parlo perché non vorrei che ci fosse un
Che si potesse pensare che uno lascia da parte io penso che la destra fascista e il nostro principale nemico principale perché la un degenerazione negativa del capitalismo cioè il capitalismo più tutta la merenda che ci mette attorno quindi per me sono il principale nemico non ci deve secondo me non ci deve essere dubbi e il fatto che oggi secondo me non c'è il pericolo dei campi di concentramento domani mattina
Ma che Salvini usi le stesse modalità del movimento nazista per costruire consenso ci deve preoccupare e la cosa va denunciata e va combattuta
Io non ho nessun dubbio su questo chi sono i principali nemici questi perché questi sono la possibilità barbarica che insita nella storia dell'umanità
E sulla barba sono loro causano quella roba lì
Sì sì sì no no non mettono dentro anche lei diciamo lei lo fa un modo un po'più nazional popolare
Ma ma no non entro su questo perché nella storia d'Italia c'è anche questo problema che noi per evitare di continuare la guerra civile dopo il quarantacinque abbiam fatto finta che il fascismo forse un po'meglio del nazismo
E si è dimenticato molta roba
E invece non è un caso e quelli era molto cattive
Ma certo questi qua non erano simpatici
E noi abbiamo c'è stato un po'di ma però non voglio non non ho tempo non posto
La cosa che voglio dire e che secondo me questa considerazione cioè che nel che if i fascisti sono il nostro primo nemico non può saltare un'altra considerazione
Che il fascismo di oggi se è giusta l'analisi che facevo prima non è in primo luogo un'adesione ideologica
Al razzismo aristocrazie non è quello e una condizione proletaria che sentendosi impotente ed esposta ad ogni vento
Non trovando più nella classe nel sindacato nei suoi una forma di tutela
Così come nel cinquanta gli operai FIAT si facciano tutelare dall'azienda oggi si fanno pensano che forse il terreno nazionale un terreno di tenuta e sbagliata sbagliatissima ma secondo messe così
Evidente che uno non può non vedere che le politiche liberiste fatte dal centrosinistra nei modi più coerenti degli altri alla base del disastro sociale che produce il consenso alla destra
Noi non possiamo saltare sto passaggio cioè che la destra il nemico principale
Ma le forme attraverso cui cresce il consenso alla destra oggi non sono non sono il supremo artisti americani sono la gente i poveracci che dicono casa se non ce n'è per tutti prima i miei
No quindi sono le politiche di centrosinistra che allargano la palude in cui sguazzano a destra ma se è così noi per battere la destra non ci possiamo alleare a governare con quel centrosinistra
Secco se se logica la cosa che dico anch'perché se se non è logico uno mi deve dire no stai dicendo una cappa tali in quel punto del l'equazione deve andare in un altro modo ma se l'ogiva non si può
Allora io penso che va fatto il massimo di alleanza antifascismo su tutto e io son per fare con Forza Italia alle manifestazioni antifascismo non non dubbio maggiore che non veramente penso che c'è un tema di di di di lotta avanti
Ma io non posso fare nessun accordo di governo sapendo e guardate che io c'ho provato fino in fondo
Perché io non ci penso io no io passato lituani dalla mia vita provarci fino in fondo noi non siamo riusciti nel novantotto a far passare le trentacinque ore che avrebbero disegnato un'Europa diverso da
Mentre la Francia ha deciso le trentacinque ore lì che metal leva con cui state se le portavamo case in Italia non era l'Europa
Diciamo dei bassi salari in Germania che che che ci abbiamo avuto troppo
Ma non ce l'abbiamo fatta nel due mila sei due mila otto perché noi a Padoa Schioppa buonanima è persona gentilissima è e bravissima persona ma noi l'austerità non siamo riusciti a farmi trasportare di un millimetro
Quello che si pagava dieci miliardi e li metteva a tagliare il debito è arrivato Tremonti gliela sputa nati tutti in quindici minuti
E lì c'è una casa facciamo le case facciamo l'assistenza agli anziani usiamo quei soldi per far Delanoë perché la gente veneta
Niente e così la gente ha pensato che eravamo uguale agli altri allora io penso semplicemente questo che per questo motivo noi abbiamo il problema di costruire un polo alternativo a centrodestra e centrosinistra non perché li consideriamo uguali non sono uguali
Ma perché consideriamo paradossalmente che le politiche che fa il centrosinistra aiutano la destra sguazzare nella sua palude e quindi noi dobbiamo rompere questo meccanismo il punto e che la costruzione della sinistra di alternativa non è un fatto lei teologico
Nei denti Italia di sinistra deve partire come forse Santa nove dai problemi sociali deve partire dalle emergenze sociali
La dico in un modo che non so se si capisce
Se non so se riesco spie noi dovremo costruire un terzo polo
Radicale nei contenuti ma che non al problema che tu solo se sei comunista di un certo tipo e avanti femminista ambientale poi starci dentro deve essere una roba popolare deve avere una roba a bassa soglia di ingresso
Non ad altissima soglia di gas
In questo senso e finisco la la costruzione a sinistra non è un fatto ideologico di somma dei comunisti dei no deve essere un fatto popolare
Intrecciato con la costruzione di comunità con le opere che però mette alcuni nodi fondamentali dalla patrimoniale al blocco dei cioè della Roberto comprensibili che non propone la lotta di classe cosa incomprensibile oggi ma almeno il basso contro l'alto
Che più populista ma un po'comprensibile lo è
Lo dico è finito
E perché non bisogna dimenticarsi che la rivoluzione russa la fanno sulla pace e sulla terra ai contadini non la fanno ciò che Castro Chuck SEC pace terre ai contadini rivoluzione che l'atto più alto e fondativo
Del nostro essere comunisti noi oggi dovremmo costo una sinistra che non è comunista cioè tutte cose ma ma che a un tratto popolare
Sulle esigenze che che ci sono secondo me per alto oggi è possibile
Perché come dice la vicenda del coronavirus questo capitalismo non è solo devastante delle relazioni sociali ma sta devastando il pianeta che una bella fetta di gente che ha iniziato a capirlo in più guardate c'è un'altra cosa grande come una casa
Che ci raccontino per trent'anni che non ci sono i soldi
E poi arriva il coronavirus e Carso saltano fuori centinaia di miliardi e il Governo italiano dice che dei duecento miliardi di Crea disposizione ne usa solo cento
Perché non è in grado di fare investimenti per più di cento miliardi e gli altri li usa per ricontrattare i debiti pregressi cioè non li usa per fare lavoro colma
Perché cambia i tassi di interesse
Botteghe dice una cosa enorme perché prima diceva non ci sono i soldi e quindi deve tirare la cinghia
Ma se adesso i soldi ci sono ma mi devi spiegare perché Cassano si farà riassetto idrogeologico del territorio perché non si fa questo perché non si blocca le licenze cioè tutte 'ste robe qua allora in questo senso io penso che la nostra sinistra che dobbiamo fare deve essere autonomisti ma dal centrosinistra
Ma iper disponibile a qualsiasi accordo lavoro lo compromesso per costruire un fronte antifascista
Ma deve portare avanti un programma e una mobilitazione sociale che semplicemente a i tratti della difesa delle condizioni di vita della gente
Materiali dalla sanità all'istruzione alla casa alla volpe stava qua io penso questo in questo senso mi sentirei di dire una sinistra in politica cioè non la sinistra che mette avanti le barriere ideologiche ma una sinistra emette avanti
Lottiamo per queste no
Questo secondo me la cosa fare grazie scusate
Qua
In