Conoscere per comprendere - Presentazione del XXX rapporto sull'Immigrazione 2020

Siamo soddisfatti che nonostante i tempi però la presenza sia così numerosa nel rispetto Vito da parte di tutti
Delle indicazioni relativa appunto alla corrida
Bene siamo qui per non solo presentare ma anche celebrare il nostro ventinovesimo rapporto sull'immigrazione
Voluto fortemente dalla Caritas italiana della Fondazione Migrantes sarà una mattinata intensa con molti interventi che verranno aperti però da un saluto
Veloce del nostro direttore monsignor Francesco sotto che invito ad avvicinarsi
Questo microfono
Poi attivare questo microfono per favore
Buongiorno a tutti
Tutti voi presenti in questa sala e quanti sono collegati per la presentazione
Di questo ventinovesimo rapporto immigrazione Caritas Migrantes mentre ci si preparava alla a questa presentazione a papa Francesco ci ha fatto dono della sua lettera enciclica
Tutti fratelli
Mi piace proprio iniziare con una citazione di papa Francesco anche perché contestualizziamo bene tutto il nostro lavoro e questa presentazione l'affermazione tutti fratelli e sorelle ci obbligano ad assumere nuove prospettive io sviluppare nuove risposte
Certo l'ideale sarebbe rifiutare l'emigrazione non necessarie
E a tale scopo la strada e creare nel Paese di origine la possibilità concreta di vivere di crescere con dignità così che si possano trovare lì le condizioni per il proprio sviluppo integrale
Ma finché non ci sono seri progressi in questa direzione nostro dovere rispettare il diritto di ogni essere umano
Diritto Ronfani un luogo dove poter non solo soddisfare i suoi bisogni primari e quelli della sua famiglia ma anche realizzarsi pienamente come persona
I nostri sforzi dice il Papa nei confronti delle persone migranti che arrivano si possono riassumere in quattro verbi che noi conosciamo molto bene accogliere e proteggere promuovere integrare infatti non si tratta di calare dall'alto programmi assistenziali e quanto non siamo consentitemi questo inciso come il commento quasi quanto noi non siamo tirati
Nel non ricadere nella nell'assistenzialismo e quanto non veniamo anche esortati affinché non possiamo essere rinchiusi in linee che in un certo qual modo affossano tutti i nostri interventi
Non si tratta quindi di calare dall'alto programmi assistenziali ma di fare insieme un cammino attraverso queste quattro azioni
Ecco quindi il ventinovesimo rapporto immigrazione Caritas Migrantes si pone proprio su questo solco il sottotitolo la dice lunga conosce le per comprendere auguri a quanti oggi vorranno dare il contributo a tutti voi buona giornata
Grazie ad Francesco
Bene possiamo entrare nel vivo della presentazione
Permettetemi solo di ringraziare colleghi che hanno contribuito sono molti alla stesura di questo rapporto sapete è un lavoro che dura mesi che coinvolge tante persone tanti ricercatori ringrazio anche le istituzioni che ci hanno permesso fornendoci dati di leggere il fenomeno con riferimento all'anno appena trascorso
E non vi sarà sfuggito però che la presentazione quest'anno cade in un periodo denso di avvenimenti di celebrazioni ho provato a metterle in fila velocemente
Mi sono reso conto che negli ultimi dodici giorni abbiamo assistito appunto a una serie di eventi per certi versi straordinari il ventitré settembre è stato presentato il nuovo patto sull'ammirazione l'asilo
Il ventisette settembre abbiamo celebrato la giornata mondiale delle migrante e del rifugiato
Dalle messaggio del Papa abbiamo anche ricavato la sottotitolo a questo rapporto conoscere per comprendere il tre ottobre abbiamo celebrato come ogni anno purtroppo da qualche anno la giornata nazionale delle vittime dell'immigrazione e nello stesso giorno il Santo Padre
Ha firmato all'incirca fratelli tutti
Passaggio che ha letto don Francesco si ricordava bene e in ultimo il cinque ottobre
Abbiamo avuto la modifica dei precedenti decreti sicurezza quindi capite bene che nell'arco di appunto dodici giorni il tema migrazione immigrante è stato un tema centrale chiaramente a voi che siete molti casi addetti
Ma non sarà sfuggito però penso anche l'opinione pubblica sarà stata in qualche modo sollecitata e devo dire anche positivamente perché tutti questi eventi che vi ha elencato solo eventi mi sento di dire positivi che in qualche modo hanno dato e daranno un contributo importante alla non solo al dibattito ma anche alla crescita e alla presenza di cittadini sul nostro territorio
Adesso entriamo proprio nel nel vivo del rapporto chiedo appunto di passare alle slide così da raccontarvi un po'quali sono le quali sono le novità principali del rapporto di quest'anno
Allora tra la struttura è tendenzialmente simile a quella gli anni scorsi ma abbiamo fatto progressi in che senso una parte di questo rapporto oggi è tanto consultabile per quanto riguarda i dati on line
E come vedete adesso ci colleghiamo e vi faccio vedere come sia stato proprio creato un
Parte
Di
Portale sulle migrazioni che poi troverete sui siti istituzionali Caritas e Migrantes che ci permetterà di consultare i dati a livello regionale spesso sullo schermo non lo vedo lo vedo sulla mente
Nel nel portali non so se è possibile sui stare sullo schermo quello che vedo sul portatile non è un'altra immagine comunque la racconto troverete appunto
Che canto
Chiaramente su i portali di carcasse di Migrantes sulla porta e migrazioni una mappa dell'Italia che a livello regionale di permetterà di scaricare il i dati in Excel
E quindi i dati immodificabili e lavorabili
Quindi questo come contributo che riteniamo utile l'opportuno per chi fa ricerca finalmente non bisogna accoppiarsi o andare a trovare chissà dove i dati su incidenza dei migranti sulla popolazione o altri fonti statistiche ma saranno messe a disposizione da quest'anno direttamente on line
Sui nostri portali poi il rapporto in pdf sarà scaricabile direttamente dal portale così come la sintesi quindi novità che soprattutto chi si occupa a livello di studio e ricerca del tema
Migranti immigrazione sicuramente importante e strategica
Bene detto questo lasciò o no la parola al segretario generale conferenza episcopale italiana monsignor Stefano Russo
Per poi proseguire entrando nel vivo dei dati e presentando appunto le principali novità contenute nel rapporto grazie
Buongiorno a tutti
Voi convenuti per questa occasione così
Significativa questo appuntamento che carnalmente anche ci vede riuniti insieme
Alla presenza anche di rappresentanti delle istituzioni civile ed ecclesiastiche Buongiorno e che rischia omicidi Caritas di Fondazione Migrantes in particolare
Per quanto oggi
Possiamo fare a motivo del impegno che si contraddistingue li caratterizza accogliamo con grande attenzione
E siamo quanto ci viene presentato siamo ormai al ventinovesimo
Alla ventinovesima pubblicazione del rapporto immigrazione
Curata appunto da i due organismi della Chiesa italiana Caritas Fondazione Migrantes
Il volume di quest'anno concentra le riflessioni attorno al tema conoscere per comprendere una delle sei coppie diverbi proposte dal Santo Padre suo messaggio per centosei Sima Giornata Mondiale del migrante ed è rifugiato celebrata pochi giorni fa appunto come c'è stato ricordato si tratta
Di un impegno reso ancora più necessario dalla complessa congiuntura che stiamo vivendo determinata dalla pandemia che ha posto nuove difficoltà aggravato tante problematiche già esistenti ulteriormente indebolite
Le precarie le già precarie condizioni economiche e relazionali nella nostra società
In questo senso si stanno recependo le ultime modifiche normative che stanno portando a una serie di previsioni
In parte in disco unità in discontinuità con il recente passato queste sono una prima risposta alle situazione di crisi registrata nel tempo
La pandemia
Ha precarizzato ancora di più la condizione di tanti migranti e di tanti italiani pertanto oggi più che mai sono necessarie risposte immediate che mettono al centro l'umanità che ci unisce
Le incessanti statistiche che si sono susseguite negli ultimi mesi
Hanno reso evidente come nessuno possa essere considerato semplicemente un numero abbiamo più volte ribadito ma una persona con una dignità dei legami affettivi
Una storia è uno sguardo al futuro che talvolta rischia di rimanere inespresso addirittura di interrompersi precocemente la crisi mondiale che stiamo vivendo
Ha messo in risalto appunto la necessità di relazione attenti che l'attenzione alle relazioni che nessuno si sente isolato
Questo è vero anche per le persone migranti che ha la propria storia personale aggiungono l'esperienza del viaggio e della permanenza in territori estranei per cambiare la propria vita è spesso quella dei propri cari
Il rapporto immigrazione cioè aiuta a mettere a fuoco le coordinate fondamentali delle migrazioni
Un fenomeno che attraversa presso che il mondo intero e tutti gli ambiti del vivere sociale
E che papa Francesco nell'enciclica firmata pochi giorni fa ad Assisi fratelli tutti definisce un elemento fondante nel futuro del mondo
Una caratteristica di questa pubblicazione è l'interconnessione esistenti fra i diversi contributi che la compongono che restituisce la complessità degli attuali fenomeni migratori
Il numero sempre crescente di interconnessione di comunicazioni
Che avviluppano il nostro pianeta scrive il Santo Padre nell'enciclica al numero novantasei rende più palpabile la consapevolezza dell'unità della condivisione di un comune destino fra le nazioni della Terra
Nei dinamismi della storia pur nella diversità delle tecniche delle società e delle culture
Vediamo seminata così la vocazione a formare una comunità composta da fratelli che si accorgano reciprocamente prendendosi cura gli uni degli altri
è un richiamo importante fondamentale
Non sarebbe possibile infatti realizzare un'efficace accoglienza dei migranti né tanto meno la loro protezione promozione e integrazioni si assicurasse lo solo gli aspetti economici o lavorativi ignorando le dimensioni antropologiche sociali relazionali
Né ancora si darebbe una risposta adeguata vale a dire integrale ai bisogni di ogni persona
Se si ricercarsi esclusivamente una soluzione ai problemi abitativi o alimentari senza prestare un'eguale attenzione agli aspetti culturali e religiosi che costituiscono dimensioni essenziali nella vita di ogni persona
Qualsiasi concezione di accoglienza che la concepì S soltanto come impegno materiale sarebbe una pericolosa riduzione anche per questo
La visione fornita dal rapporto immigrazione si spinge a considerare l'intimo legale fra i diversi ambiti che caratterizzano la vita di ogni persona senza i quali essa non potrebbe esprimere appieno il proprio essere la propria personalità
Solo così
Fra l'altro si può realizzare quell'autentica integrazione della persona migrante il nuovo contesto sociale la quale può dirsi compiuta
Quando da ospiti coloro che sono stati raccolti diventano Soggetti partecipi e attivi offrendo un contributo personale alla crescita del tessuto sociale
Nel quale ormai sono di ventuno divenuti parte
L'obiettivo rappresentano attenti che aspira è una scommessa per l'Europa
E per il nostro Paese per i singoli territori che lo compongono chiamati a vedere in coloro che chiedono ospitalità non un peso bensì una ricchezza dal punto di vista umano lavorativo culturale e non ultimo spirituale
Certo quando il prossimo è una persona Mirante
Si aggiungono sfide complesse
Come scrive ancora qui con realismo il Santo Padre nell'incipit dica
è evidente però come lo sguardo interessato a conoscere l'altro a incontrarlo con Conte pur con tutte le difficoltà e gli ostacoli e questo implica d a vita ad una prospettiva che si colloca grande distanza dall'opinione diffusa più livelli che vede nel migrante solo un'insidia
E nell'opera di coloro che lo soccorrono un pericolo
Si tratta di sentimenti contrari alla vita cristiana
Che nella fede ci spinge invece ad avere il coraggio di riconoscere in chi è bisognoso del nostro aiuto un fratello e nel più piccolo chiesti il Cristo stesso
La fragilità non caratterizza solo gli altri ma ognuno di noi ognuno di noi può essere quel piccolo raggiungere una simile consapevolezza è segno di speranza poiché contribuisce allo sviluppo di una cultura più matura e meno portato ad essere sviata dei preconcetti più aperta quanto di buono può esserci nell'altro
E meno incline a di finte a difendere pregiudizialmente
Più consapevoli della necessità e delle opportunità dell'incontro più disposta a fare autocritica e a condividere
Il signore qui di nostri tassi in questo cammino di pace e di convivenza che ci vede tutti fratelli e sorelle
Un ringraziamento ancora Caritas Fondazione Migrantes
Per la cura che ogni anno mettono in questa pubblicazione
Frutto nel loro intenso fattivo concreto rapporto con il territorio
E con la loro specializzazione le loro competenze
Ripeto non è una semplice raccolta dati ma una narrazione di storie grazie
Grazie a monsignor flusso salutiamo senatore sale di piazza che ringraziamo per la sua presenza quale
Lasceremo dopo la presentazione del Rapporto una parola così cambia anche elementi ulteriori per una sua riflessione entriamo quindi nel vivo chiedo di passare alle laica e così finché iniziamo a condividere
Di limitati che emergono dal rapporto la ventinovesimo rapporto Caritas Migrantes
Come sempre la struttura è una struttura passate il termine a cascata passando dalla parte internazionale poi si occupa di quella nazionale con degli approfondimenti con i curatori del rapporto
Ma però De Marco Simone Varisco il sottoscritto abbiamo deciso un po'di come dire restituirvi alcuni perché sarebbero troppi
Dei dati che abbiamo ritenuto più significativi anche in riferimento all'attuale emergenza covi del perché ascolterete dalle parole
Dei colleghi che questa è un'emergenza che sta avendo delle conseguenze anche sulla popolazione migrante nel nostro Paese
Ora a livello internazionale
Si registra sostanzialmente un incremento e questo sta avvenendo ormai da quasi cinquant'anni di migranti a livello globale la mobilità è accentuata in solo cinquant'anni abbiamo avuto sostanzialmente un raddoppio
Dei migranti a livello globale che comunque costituiscono come vedete il tre virgola due per cento della popolazione
è un dato che non deve nel rassicurare evidentemente né per occupare il dato che vi restituiamo i sul quale vale la pena riflettere attraverso un'analisi più dettagliata che ci dice come una buona parte di questi oltre duecentocinquanta milioni di migranti sono migranti forzati ci sono tante anche sfollati interni quelli a cui il Santo Padre questa una dedica la giornata mondiale del migrante e del rifugiato quindi categorie particolarmente vulnerabili
Sulle quali c'è bisogno di mantenere molto alta l'attenzione perché qualcuno vuol farci credere che chi arriva anche nel nostro Paese è solo un migrante economico ci sono evidentemente anche loro ma vi assicuriamo ricorda monsignor Russo anche per l'esperienza che abbiamo sul territorio molte di queste persone sono persone altamente vulnerabili altamente frasi alle quali bisogna dare delle risposte poi il rapporto ci dice che questa mobilità accentuata registriamo anche neuropatie forse vi sorprenderà
Chiedo scusa ma nulla si anticipo il dato in Italia non è così ma lo vedremo in molti paesi europei la mobilità ancora più accentuata ma spesso in luoghi che non vengono talvolta considerati c'è il corridoio rientrare dalla Russia che sarebbe qui troppo complesso andare affrontare ma un aspetto tra gli altri vorremmo sottolineare quello legato alla flussi migratori lungo la rotta balcanica
Anche di questi se ne parla poco e siamo sempre troppo concentrati sul Mediterraneo centrale per carità non perché non sia importante il cui necessario parlarne ma c'è anche un altro pezzo di umanità
Che continua a muoversi lungo la rotta mal candidati che necessita di essere in qualche modo considerata perché questo silenzio spesso nasconde anche tanti abusi
Ma non abusi del singolo abusi di sistema
E quindi noi abbiamo preso con una certa preoccupazione nel Patto per i migranti i rifugiati che ha presentato recentemente la condurla in la volontà dell'Europa ad esempio di avviare procedura accelerata alle frontiere
Perché noi sappiamo che una procedura accelerata vuol dire
Non solo meno diritti ma meno tutele soprattutto e questo già sta avvenendo
Con paesi che sono all'interno dell'Unione Europea quindi dobbiamo rimanere evidentemente i vigili
Dobbiamo rimanere sempre collegati come società civile insieme alle istituzioni per verificare che certe cose non accadano più ma stanno accadendo anche in questi giorni
E non dobbiamo farci trovare impreparati scusare io vado anche su alcuni fatti di cronaca ma come dire la quarantena sui pullman
In in Friuli è una cosa che veramente un po'grida vendetta e il nostro è un Paese in grado di garantire una quarantena come sta facendo la maggior parte dei casi secondo quelle che sono le indicazioni che ci vengono anche fornire l'amministratore la salute però questa è un tema tra gli altri che troverete all'interno del rapporto che mi piaceva in qualche modo condividere con voi ma adesso lascio volentieri la parola
A collega Manuela De Marco per andare invece a analizzare i dati che riguardano il nostro paese partendo proprio dalle presenze preromana
Sì intanto buon giorno a tutti i presenti in sala bello anche riavere è un'occasione per per rivedersi dopo tanti mesi per incontrarsi anche se appunto in sicurezza
Saluto anche chi chi è collegato da fuori tanti appunto
Amici colleghi sono sicuramente collegamento e stanno seguendo questa questa presentazione
Compresi gli autori anche contributori al presente rapporto
Per noi importante appunto avere l'occasione di presentare un rapporto che è basato sì su dati statistici ufficiali soliti delle banche dati
Più qualificate i vari argomenti ma è interessante anche fornire una lettura e con questo rapporto l'abbiamo fatto attualizzata sulla base di monitoraggi specifici che abbiamo lanciato
Attraverso le nostre reti Caritas Migrantes per monitorare appunto l'impatto della pandemia su diversi settori della vita
Dei cittadini italiani anche dei cittadini migranti insieme a un ma in Stream potremmo dire di questo rapporto che cerchiamo di sviluppare un discorso che sia globale e complessivo partiamo d Italia parliamo del Paese
Non parliamo solamente appunto di cittadini stranieri o di cittadini italiani perché siamo tutti insieme a dover affrontare determinate sfida infatti la popolazione italiana
Non se non avesse questo continuiamo a dirlo l'apporto della popolazione straniera di anno in anno calerebbe sensibilmente perché non invertiamo non siamo evidentemente ancora arrivati ad invertire il trend della bassa natalità del basso tasso di natalità del superamento dei decessi le morti quindi superano le nuove nascite l'altro amento dell'età media della popolazione quindi sono tutti i dati che parlano Sempre continuano a parlarci di declino della popolazione italiana e di sostanziale tenuta della situazione demografica grazie all'apporto dei cittadini stranieri apporto che però è sempre meno cospicuo sempre meno significativo cogliamo in questi anche in questo minore apporto il segnale quasi diciamo un po'negativo di non scelta del nostro Paese da parte di tanti altri cittadini che evidentemente straniere che evidentemente non riescono più a trovare delle risposte
Adeguate sostenibili in Italia e questo se lo lanciano poi diversi diversi segnali infatti se scendiamo nel dettaglio ad esempio dei permessi di soggiorno i motivi per i quali si è sia in Italia quindi la popolazione complessiva residente arrivata
Cinque milioni trecento mila cittadini stranieri mentre abbiamo dei permessi di soggiorno che sono fermi fermi attestati intorno ai tre milioni e mezzo
E sono tutte tre tra le quali le tipologie prevalenti sono quelle dei motivi di famiglia che sono il quarantotto virgola sei per cento i motivi di lavoro sono il quarantuno virgola sei per cento l'altra grande fetta
è quella dei motivi legati alla protezione internazionale che sono circa il sei per cento se leghiamo insieme motivi familiari con quelli di asilo vediamo che c'è
Una grossa fetta di motivi di soggiorno che sono legati alla presenza di vita di famiglia e qui macché in qualche modo gridano se vogliamo vendetta rispetto al fatto che bisognerebbe cercare di trovare di dare maggiore cittadinanza proprio
Ai motivi di inserimento lavorativo ai motivi di lavoro i visti soprattutto per motivi di lavoro sono solamente l'uno virgola cinque per cento del totale dei visti rilasciati dall'Italia quindi una quota molto bassa rilasciata soprattutto per motivi di lavoro stagionale sulla quale ci dobbiamo interrogare perché rischiamo di avere un apporto sul mercato del lavoro che ha comunque frammentario
Che ha legato al lavori contrattualizzati in modo molto precario per basse professionalizzazione e questo ritardo anche dal punto di vista proprio dell'andamento complessivo del mercato del lavoro rischiamo poi di doverlo scontare
Probabilmente lo stiamo già già facendo quindi su questo formula anche una prima raccomandazione
Di di iniziare a sperimentare di più sul fronte dei permessi per motivi lavorativi di iniziare a partire magari da sperimentazioni che se non vogliono i ripristinare una normativa preesistente
Diciamo penso soprattutto a motivi di sponsor per l'ingresso in Italia comunque facilitino
Il il rilascio diciamo amplino i canali d'ingresso legali per motivi lavorativi a partire se vogliamo ripetuta sperimentazioni ma abbiamo bisogno di
Di aumentare la platea dei motivi di lavoro è questo che voglio dire noi siamo Chiesa parliamo per la Chiesa e quindi è ovviamente scontato che sia fondamentale prestare aiuto alle famiglie per ben vengano i motivi familiari ben venga la protezione internazionale dobbiamo come Paese pensare di investire di più su quelli per motivi lavorativi e sulla professionalizzazione altrimenti continueremo avere un mercato segmentato che relega agli stranieri a a determinati settori a bassa professionalizzazione
Nonostante i tanti segnali positivi che cogliamo dall'occupazione straniera perché abbiamo un tasso di occupazione più elevato di quello degli italiani abbiamo un tasso di in attività che più basso di quello degli italiani e quindi c'è un dinamismo occupazionale che ci parla di una tendenza di una volontà di inserimento che va canalizzata che va rafforzata
Questo lo vediamo anche nella diciamo in altri gatto del mercato del lavoro sul quale ci siamo concentrati perché perché è centrale per ripartire
E rilanciare il nostro Paese parlare di lavoro e parlare di istruzione sono probabilmente le due sfide dei prossimi anni
Nei centri d'ascolto della Caritas abbiamo rilevato notato abbiamo registrato un raddoppio delle richieste di aiuto durante i mesi della pandemia
Di fronte a un utero un'utenza media annuale di circa duecento mila persone che si rivolgevano ai nostri centri in cerca di occupazione
De di richiesta di orientamento in cerca di supporto di di vario tipo a un numero che è più che raddoppiato che parla di oltre quattrocento mila accessi
E richieste di aiuto nei centri di ascolto e il trend va naturalmente invertito senza cedere alla tentazione
Di realizzare politiche che poi discrimini non gli stranieri nell'accesso a queste misure come abbiamo visto purtroppo nei mesi scorsi in cui appunto determinati Comuni
Con il bonus che hanno realizzato per aiutare determinate fasce della popolazione hanno lasciato invece indietro i cittadini stranieri ecco non possiamo perdere popolazione proprio come Italia non ce lo possiamo permettere la demografia ce lo dice
Il mercato del lavoro ce lo sta dicendo ci dice anche un'altra cosa che i giovani stranieri hanno un tasso di occupazione a parità di età rispetto agli italiani più elevato quindi sono più dinamici a anche i giovani nell'ingresso al lavoro
Però anche loro Jenna livelli di in mansioni lavorative in qualifiche
Lo skilift potremmo dire e contemporaneamente spesso sono lavorano perché hanno già una famiglia alle spalle più degli italiani quindi è quello che poi consente di mantenere appunto il tasso di natalità
Comunque nel nostro Paese in modo non così drammatico
Questo fa sì che evidentemente se sono giovani che lavorano presto perché devono aiutare le famiglie perché hanno interrotto i loro percorsi scolastici forse anche lì
C'è una pista sulla quale possiamo intervenire rafforzare questa base di partenza che diverse però è appunto positiva
Un altro dato c'è troppa disoccupazione femminile troppa inattività rispetto a determinate segmenti del lavoro femminile di Rispetto c'è un basso tasso di professionalizzazione
Di sette nazionalità che sono di storica presenza in Italia oramai pensiamo a quella pachistana quella bengalese nel quale il tasso di disoccupazione femminile arriva al novanta per cento spesso perché non ci si non ci si rivolge ai servizi collegati
Messi a disposizione per l'infanzia e l'aria figli eccetera ma spesso perché anche lì c'è un forte Gatto di conoscenza della lingua italiana un altro grande bisogno che abbiamo scontato quale vedremo sui dati dell'istruzione
In modo forte durante proprio il clou della della pandemia e che non dobbiamo continuare appunto ma sul quale che dobbiamo cogliere per investire e tentare appunto di invertire la rotta
E rimangono chiari anche i dati sugli infortuni sul lavoro quindi gli infortuni sul lavoro che riguardano i cittadini stranieri che sono più alti nella loro percentuale quando hanno esito mortale per i cittadini stranieri
Si parlano ancora via di Bixio nei lavori ci parlano non è frutto della nostra interpretazione Vinai lo dice molto chiaramente che sono andando a vedere le cartelle cliniche di questi decessi dovuti as schiacciamento
Ah movimentazione da cariche in tutti i lavori prevalentemente manuali noi professionalizzati sulle quali non si è investito per migliorare il livello della di base a partire appunto da un fortissimo investimento che va fatto sicuramente sulla lingua italiana guardate ve lo dico prendendo spunto anche dalle parole del segretario generale
Su sul discorso di prossimità che si fa anche seguendo gli utenti dei nostri centri noi pensiamo ad esempio che quando si ha già previsto l'insegnamento della lingua italiana parla dei centri per richiedenti protezione internazionale il compito sia fatto
Ve lo dico sfatto questo mito non è così c'è tantissimo bisogno di imparare di investire sulla lingua perché è l'unica chiave la prima chiave per riuscire a alzare elevare il livello complessivo di tutta la popolazione alla fine non solo quella straniera ma anche quella italiana quindi non basta mai come dire le il lavorare investire
Nel miglioramento appunto dell'istruzione e dei livelli di professionalizzazione perché perché lo stesso la stessa perdita di popolazione che noi stiamo sconta scontando in complessivo sul totale della popolazione alziamo scontando nelle scuole
Anche lì si registra una perdita secca di studenti italiani nelle scuole che ha in parte compensata da studenti stranieri che incidono per i oltre il dieci per cento sul totale degli studenti italiani quindi vedete una popolazione intendenza molto più giovane del resto se l'incidenza sulla popolazione italiana dell'otto virgola otto per cento sugli stranieri del dieci per cento vuol dire che c'era una potenzialità di forze di cervelli d'intelligenza di di desideri e di aspettative in giovani che vanno valorizzate
Questo però si scontra con dati anche qui purtroppo negativi che sono il tasso di scolarizzazione se è pari a liste alle stesse percentuali nella scuola primaria e nella scuola secondaria già diminuisce nella scuola secondaria di secondo grado di oltre un terzo c'è una perdita secca di studenti stranieri nell'ultimo binario della scuola superiore il che vuol dire
E finita la scuola dell'obbligo questi ragazzi vanno a lavorare non ce lo possiamo permettere come paese direi non solo non possiamo permettere che sia questo il loro destino
Perché abbiamo bisogno di crescere tutti di migliorare tutti di migliorare il livello della popolazione complessivo
Lo diciamo anche a partire dal monitoraggio a cui faceva riferimento Liviero abbiamo realizzato ringrazio anche la collega in sala che che l'ha svolto gran insieme Emanuela Marinetti insieme al Cnr quindi insomma l'istituto altamente appunto prestigioso sulle ricerche sociali
Con monitoraggio lanciato tra alle reti
Caritas Migrantes che si occupano di servizi all'infanzia soprattutto che si occupano di accompagnare i minori in famiglia e anche i minori stranieri non accompagnati
E abbiamo visto che abbiamo male lanciando questo monitoraggio abbiamo realizzato nei mesi della pandemia seicento azioni di supporto
Delle famiglie dell'assistenza dei ragazzi nell'assistenza scolastica cioè che vuol dire non solo nella fornitura dei mezzi dei tablet e dei computer che poco dice sull'investimento
In realtà che si fa sul livello distruzione di questi ragazzi ma
L'investimento nell'accompagnamento l'investimento è stato nel seguire nel chiamare nel vedere se facessero i compiti se avessero capito
Tutte azioni c'è avvenuto da dire nella raccomandazione specifica che avrebbero potuto essere evitate canalizzate diversamente
Se le famiglie in cui le madri e padri avessero saputo bene la lingua bene al a fossero integrati al punto tale da diventare loro agenti di questo accompagnamento purtroppo non è così e lo stiamo scontando è un'altra pista sulla quale sicuramente appunto dobbiamo lavorare
Vado per vedere velocissimamente in conclusione per dire che abbiamo realizzato un altro monitoraggio sul pregiudizio del del Dea della salute appunto c'è anche Salvatore Geraci ringrazia
In sala per dire
Che
E e che e siamo arrivati a dire si parlava di questo pregiudizio o no come al solito addio all'immigrato viene visto come capro espiatorio di di tutti i mali del della società quindi arriva una pandemia è il capro espiatorio della pandemia
E e non è stato così perché dati ufficiali del Ministero della Salute parlano hanno parlato a fine aprile nel clou della pandemia di un cinque per cento di immigrati garantista degli stranieri che erano stati contagiati
E e poi comuni monitoraggio successivo realizzata nelle strutture di accoglienza non solo dalla rete del tavolo asilo insieme al tavolo immigrazione salute ma proprio dal ministero della Salute attraverso gli anni MP monitoraggio che ha portato alla rilevazione dello zero virgola quattro per cento dei migranti ospiti nei centri come affetti da corrida quindi assolutamente pregiudizio smontato
Semmai badiamo bene a mantenere questo livello positivo questa risposta positiva che il Paese globalmente sta andando le sfide sono sempre globali questa sulla salute con i dati sulla salute lo dimostra assolutamente in pieno
E anche sulla giustizia sulla comunicazione
Arriviamo a dire il pregiudizio dell'immigrato criminale anche qua un po'un po'come dire si fa fatica a ripetere sempre lo stesso dato perché io da quando diciamo ci occupiamo anche con Oliviero del rapporto immigrazione penso che sia più di vent'anni oramai io
Quasi copia il collo la frase dell'anno precedente sul termine criminalità perché i tassi di coinvolgimento nell'asta era diciamo criminale quindi nel sul numero di denunce sul numero dei decreti detenuti semmai cala da parte dei cittadini stranieri più che aumentare
Rimangono dei Problemi confinanti e concentrati a certe particolari fasce di popolazione
Dice l'arte nazionalità e quindi se sappiamo da vent'anni che è lì il problema miriamo le risposte sullo specifico problema il riflettore deve andare puntato
Sulla criticità in onda affascinò prendere tutti i cittadini migranti
La stessa cosa sulla comunicazione l'invito grande facciamo gli organi di stampa di iniziare a parlare di questi problemi concreti del tasso di occupazione del di quanto s'intende il livello di istruzione di quanti giovani stiamo perdendo a scuola
Del fatto che l'università italiana
Sia scelta dagli studenti stranieri non già presenti in Italia quindi da quelli che scelgono dall'estero di venire qui solo dell'uno virgola cinque per cento dei casi questa andato che è allarmante
Che vuol dire che non tanto stiamo dicendo che è un'università malfatta o che non garantisce un un ottimo livello di istruzione lo sottoscriverei in questo momento e tanti come me ma parla del fatto che evidentemente non è scelta perché c'è questo scollamento forte
Tra l'otto e la capacità occupazionale
E il grande impegno che richiesta nostri studenti del corso di studi quindi a fronte di tanta fatica cosa qual è il percorso poi lavorativo che viene offerto dopo quindi riflettiamo e puntiamo anche noi molto i riflettori su questi dati perché stiamo parlando dello sviluppo delle sfide dell'Italia non dei cittadini stranieri grazie
Grazie non lo è la
D'altronde è lo slogan scelto è conosceva il comprendere quindi l'invito a tutti noi è proprio quello approfondire per entrare più consapevolmente all'interno di questi tempi riprendo per passare poi alla commento nell'ultimo tema ma forse più importante quello sull'integrazione
Usando lo slogan che in qualche modo abbiamo maturato
L'elaborazione di questo rapporto in tempi di convinta
Ma non ricordava rispetto al tema Salute come qualcuno ha cercato subito di cavalcare
La vicenda
Disegnando il migranti cari al nostro territorio come possibile untore e ne potremmo dire oggi non untori ma vittime
Perché perché come tanti italiani emigranti tanti italiani fragili migranti che si trova spesso in condizioni di vulnerabilità a causa del Corinthians ricorda Manuela o hanno perso il lavoro ONU o difficoltà a scuola quindi io direi che varrebbe la pena per concentrarsi su questo aspetto che la pandemia sta rappresentando al nostro Paese col quale primo fare i conti sicuramente nei prossimi anni piuttosto che immaginare fantasiose
Come dire ipotesi di chi viene effettacci da un'altra parte del mondo
Ora passando al tema integrazione che è un tema come sapete non solo strategico ma spesso anche poco frequentato
Per tanti motivi nostra un Paese nel quale appunto la percezione rispetto al tema migrante la percezione completamente sfalsata rispetto ai numeri alla qualità de la loro presenza però dopo tante notizie non sempre confortanti che ci ha ha riferito la collega
Voglio invece raccontarvi un pezzo importante che dimostra come i cinque milioni e trecento mila cittadini stranieri oggi regolarmente residente in Italia abbiamo scelto al nostro Paese in maniera definitiva perché vogliono starci vogliono vivaci paese piano le difficoltà ma anche un Paese che a delle opportunità
Questi fenomeni sebbene regolati sebbene accompagnati sono fenomeni che possono convivere con un Paese che ripeto nonostante i tanti limiti a delle risorse da mettere a disposizione il tema della casa un po'la cartina di tornasole i dati ci dicono che dal due mila diciotto al due mila diciannove
Le compravendite di immobili da parte di cittadini stranieri aumentata del tredici virgola sette per cento questo giudice Scenari immobiliari
Ed è andato interessantissima chiaramente sono immobili che sono spesso in zone periferiche ma come per tanti italiani
Immobili dove in questa fase ancora registriamo tassi di sovraffollamento superiori
Rispetto a quelli registrati della popolazione italiana
Ma non deve essere solo un elemento di critica questo son percorsi lunghi nel tempo sovraffollamento di oggi speriamo che tra vent'anni diventerà invece una situazione di normalità però il fatto che essi abbiano risorse
E soprattutto un'idea di futuro che porti un cittadino straniero ad accendere un mutuo per acquistare una casa io dico che è un elemento di grande speranza e proprio per questo vorremmo poi lascio la parola con grande piacere amareggia Pacheco però prima condividere con voi
Un breve video tre minuti Ka il prodotto di un progetto che come Caritas italiana e altri pagassero prestiamo facendo si chiama Mind
E che ha visto due Caritas diocesana di Vercelli e Biella misurarsi con il tema dell'integrazione attraverso potremo definito intervista doppia forse non dialogo fra una torna italiana e una cittadina di origine straniera ma non dico oltre proprio il tema della casa che era
Sui già menzionati
Che cos'è perdente
A
Casa
Senta onestamente
Dove giù anche l'affetto dove la tua condizione dove sta il senso anche per quanto riguarda punta se minacciato teorica dove
Salutare non è un lavoro per quella casa qua e l'Italia
è stato Teresina marocchina senta Marco Catania persona straniera mese per mese
Sulla strada perché stesse parenti quando vado in Marocco fanno sempre la straniera tranne parlavano no come il ballo progressisti economica rumena penso quindi tabloid sarà diversa
Adesso la delegata all'Italia e mi sento a casa quinta Italia in casa mia fatta l'Italia ha dato tutto ciò di cui ha bisogno per poter avere un'altra vita diciamo seguono barocco che è mio paese malandato non era sicurezza consigliere comunale alle persone per cui diciamo che oggi autonomo alle persone fa lo hanno pagato dal paese contrarietà parlando prove grazie alla semina salvo qualche ora
Siamo una stabilità
Per se stesso e delle proprie che e ora si annuncia come dicevo prima l'esperto planetaria
Che in Italia che avevano paese è normale sessanta sessanta magari dalla destra come me senta diverso da quello paese del Marocco accetta tante volte proponiamo sia un Paese ospitante però non secondarie Tassone e so che si è salvata sovrani come teste sente piazzetta diverso e non lo vedono come diverso devo essere sincera e quindi essenziale aspetto tranne amicizie senta mi sento a casa consente al sicuro Farmitalia
Senta secolari Marocco assolutamente non è facilmente allora cioè passata
Ma rimanevano costa quindici giorni senza la mancanza delle Canessa senta abbiamo bisogno però diventa antipatica cambia l'umore programma attraversa dove ti senti a casa
Sinceramente
è un po'complicata questa domanda perfettamente io praticamente lo stesso e se vuole cioè io luogo fisico non lo riconosco forse sulle riconosco nella mia casa costruito
La mia casa su Mediaset perché è vero che però le radici se non qualcosa di fondamentale non c'è stato un momento non ne aveva neanche io mi sono chiesto nero
Da dove Serra nel senso qual è il mio ruolo era la domanda che mi angosciava finale qualche anno fa anzi adesso non più non credo che il luogo fisico non credo che il posto in occasione paese dovremmo fare la differenza solitamente credo che la facciamo le persone che ci assale nel senso che lo aveva detto se gli apostoli libero di dire ciò che pensa queste droghe credo che a casa da lì detto taglia premio per centoquattro virgola sessanta passati novanta
Io un po'meno intensa emorragia
Ma che non è tra l'altro stava in una Maradona dovrebbe però essere ripresa ma laddove anche Bramani inerzia umanitario una grande fortuna sono nata in un paese
Però sicuramente ed è per quello che per me questo concetto probabilmente è un concetto così radicato e profondo e quanto invece senti questa differenza se riescono a fare il segretario a dire questo grazie ed è questo che voglio un paese vicino rappresenta dalle stesse persone corrette
Era
Bene io non aggiungere molte lasciare subito la parola Igiaba Scego anche sulla scorta di quello che abbiamo poc'anzi visto la ringrazio anticipatamente
Narbonense Buongiorno a tutte grazie di avermi invitato perché i rapporti immigrazione mi seguono da una vita insomma sono state sempre letture imprescindibili per capire do dove si dove siamo in questo momento ma dove siamo stati anche no
Io oggi vi parlerò in realtà di arte di letteratura e mi ha colpito molto il video perché si parlava di casa no e per molti migranti fili di migranti la casa è stata la lingua italiana perché io io penso ultimamente a quanto non soltanto in Italia ma in generale in Europa
Emigrante fili di migranti stanno prendendo sempre di più la parola basta vedere come l'anno scorso dove le diciannove uno dei premi più importanti
Della letteratura in lingua inglese lo ha vinto il sì alla Margherita tu da che conosciamo tutti Bernardina Evaristo Bernardi nella rivisto in un ha scritto questo libro fiume
A ad a Woman che in un certo senso raccoglie le storie di cento donne ben british
E tra cui in qualche modo anche la sua se non non la so autobiografica ma una sorta di sentimento autobiografico queste cento donne del tra cui la più anziana novantaquattro anni la più giovane quindici Bernardini aveva visto è angolo nigeriana
E e quindi filiali della migrazione e si espresse in questo per per per anni e anni è stata una scrittrice di nicchia
E mi e in questo quest'anno esplosa no quelli due mila diciannove due mila venti il discorso sulla perita effettivamente esploso questo non sta succedendo soltanto nel mondo anglofono o francofono
In un certo senso succede anche da noi da noi i primi
I libri scritti da migranti sono stati anche i libri molto di testimonianza penso soprattutto a parte Cuma Io venditore di elefanti all'immigrato di segnalarne tre anni
E e piano piano erano libri incolto tutela no libri scritti a quattro mani libri punto dove c'era il migrante con la storia e il giornalista italiano che aveva la lingua
Poi piano piano si è passati alla fase successiva dove i migranti
E proprie di prima generazione hanno preso la parola e cosa raccontava raccontano i loro viaggi come si trovano qui ricco qual era il sentimento che provavano et lo facevano in italiano era una scelta precisa potevano scrivere in francese in inglese nelle loro lingue di origine non so somalo tigrino
Hanno scelto l'italiano perché volevano comunicare queste storie a questo Paese e in questa fase gli editori sono stati anche dietro li hanno pubblicati è stata una fase molto feconda
E dopo questa fase è arrivata quella dei dei figli di migranti persone come me nate niente settanta ottanta che avevano altro da dire
C'erano un po'come la signora appunto italiana che il video no
Assegnerà appunto marocchina certo punto ha detto io comunque provo rancore per il mio Paese no e quel rancore era anche un po'quello che trovavano i figli di migranti perché non erano accettati in questo Paese accettati
Sia come presenza ma sia a livello lo sappiamo legislativo ancora io sto parlando degli anni del due mila e cinque
Già nel due mila e cinque ci sembrava troppo tardi per una riforma della cittadinanza sia questa riforma della cittadinanza doveva arrivare secondo noi nel due mila e cinque
E già allora era tardi ancora abbiamo e quindi questo rifiuto no delle di quello che sei italiano è è è tremendo ed è quella che è stato diciamo il centro
Di molte della narrazione oggi proprio risposta la persona che su Facebook come aveva scritto ho letto il che stava ha scritto un posto su ho letto il libri questa di questa donna somala Igiaba Scego io sto a un certo punto detto scusate sono la scrittrice europea perché effettivamente quello siamo certi abbiamo radici afro possiamo avere radici asiatico possiamo avere radici di qualsiasi tipo però siamo nati in Italia e cresciute in Italia
Quindi siamo italiani ed europei e questo fatto di non averlo visto riconosciuto e quello che ha fatto scattare la la la parola scritta cioè abbiamo usato l'italiano per dire guardate non siamo di qua sì ma anche molto arrabbiati infatti non è un caso che molte della nella letteratura che uscita fuori dalle nuove generazioni e le chiamo nuove perché dico sempre che non siamo secondi a nessuno siamo come gli altri e effettivamente e si basano molto sul tema dell'identità cioè molti racconti erano sull'identità
Penso a dottrina curvy la ma penso anche era in avaria
Ma anche a dei giovanissimi scrittrici di adesso io ho fatto un'antologia ultimamente che si intitola future e quello che usciva fuori era proprio proprio l'identità no cosa siamo penso e speranze allettanti ha già Racca Anna tante altre no
Che comunque pongono questo problema e poi c'è anche è un tema che hanno portato i figli di migranti e anche lo scavo lo scopo storico
Lo scavo storico su non soltanto l'identità tua personale ma l'identità del paesi della nazione come mai in questa nazione c'è razzismo come mai ancora anche questo lo vediamo nelle leggi c'è una visione coloniale dell'altro l'altro non come cittadino ma l'altro come ancora suddito no come se fosse ancora come se ci fosse ancora quell'intero
Che Mussolini aveva proclamato da piazza Venezia il nove maggio del trentasei sui colli fatali di Roma no
Quella quella roba lì è ancora lì c'è quello sguardo coloniali quegli stereotipi che lacerano i corpi sono ancora lì e non è un caso che molti dei libri di fili migranti si sono hanno cominciato a scavare sulla storia della nazione perché la storia della nazione e anche la storia personale c'è uno nasce un Paese non a caso uno cresce in un modo non a caso quindi il problema con questo cerco di concludere il problema i temi ci sono le persone che vogliono a raccontare ci sono
Quello che si è perso nel tempo è la volontà di ascoltare queste voci e questo questa è la cosa più triste rispetto a e primi anni due mila
Perché i primi anni due mila erano anni in cui gli editori sperimentarono molto pubblicavano anche molto sia in grandi editori
Anche piccoli e medi editori c'era molta più sperimentazione oggi le voci altre sono sono in confronto molto poco rispetto a il boom degli anni due mila
E e segna meno coraggio da parte delle case editrici di pubblicare queste storie infatti una cosa che avevo scritto la prefazione eh io le vorrei ascoltare non vuole ascoltare solo stare simile alla mia
è per questo che avevo fatto una un'antologia perché volevo ascoltare più i giovani io comunque ho quarantasei anni trentenne cosa dicono un trentenne che non afrodiscendenti macchina discendente o o appunto che ha abbia genitori albanese ce ne abbiamo abbiamo queste storie io ho parlato della letteratura ma questo vale per tutte le arti pensa al cinema
Penso che ancora non abbiamo un dei film ma a Chieti ci raccontano i dati che che state raccontando voi se serve una divulgazione anche popolare
Io lo penso anche sul colonialismo italiano non abbiamo un film sul colonialismo italiano
E adesso ci arriveremo al paradosso che ci arriverà da Hollywood perché istante ha in preparazione un film a Hollywood
E quindi sarà molto strano sentire non so parlare personaggi italiani che parlano in inglese quindi tecnicamente abbiamo bisogno anche di una narrazione popolare una narrazione scritta vi dirò e perché c'è quindi c'è bisogno di un'apertura in questo senso fondamentale perché noi siamo sì andati ma anche siamo anche tante storie quindi vi ringrazio per questo lavoro che fate certosino ogni anno
Perché citate anche tanta tanta materia su cui riflettere grazie
Grazie già raccolgo questo ultimatum in maggio siamo citati ma anche storie ma lo raccolgo perché recentemente ci trovammo c'era anche il primo giorno del convegno presso il dicastero
Padre Fabio Baggio CD riferiva che il Santo Padre spesso dice nei loro incontri che hanno frequenti al tema delle migrazioni mi raccomando raccontiamo le storie perché dietro la storia chiaramente c'è molto
Io son consapevole lavorandoci da molti anni diceva Manuela che la cosa più difficile e più semplice presentare i dati i dati in qualche modo che ha speso anche l'alibi di non come dire
O prendere posizione o fare riflessioni che vadano oltre storicamente sollecitano molto di più però quella che tu ci ha portato una sfida interessante ad una prospettiva nuova finalmente perché e rischia appunto di rimanere sui soliti temi quindi grazie ancora veramente
E lascio a questo punto con piacere la parola al sottosegretario stendi piazza
Grazie buongiorno intanto chiedo scusa per essere arrivato un po'in ritardo chiedo scusa monsignor Russo
Per non aver ascoltato la prima parte dell'intervento ma sono contento però era scollata lo seconda ma anche per avere ascoltato appunto la relazione le relazioni della dottoressa De Marco
E delle dottore forti anche per avere ho apprezzato il suo intervento pressa Jama
Il rapporto Caritas Migrantes ci accompagna quasi trent'anni e la misura di un'intera generazione che ha visto l'Italia trasformarsi profondamente anche grazie all'immigrazione a sua volta mai uguale a se stessa
Cambiano i protagonisti le spinte a partire le modalità e le direttrici del viaggio così come alchimie dell'incontro con le nostre comunità di volta in volta più o meno facile più o meno guidato più o meno riuscito
Dagli arrivi in massa all'Albania nei primi anni novanta ai grandi flussi per lavoro degli anni Duemila fino ai più recenti picchi di arrivi il rapporto c'è offerto chiavi preziose per leggere questa incessante mutevolezza
Oggi come allora dobbiamo conoscere per comprendere anzi oggi più di allora perché le complessità attuali si sommano a quelle del passato non risolta e le conseguenza dell'emergenza sanitaria
Che ha sconvolto le vite di tutti fanno presagire complessità specifiche per i migranti ancora difficili da mettere a fuoco
E uno studio faticoso la cui ampiezza e profondità richiede uno sforzo per il quale siamo grati Caritas Migrantes
I ricercatori hanno spaziato dalle dinamiche internazionali a quelle nazionali
Hanno indagato le tante dimensioni dell'immigrazione e dell'integrazione come scuola lavoro o saluta e hanno indugiato giustamente su criticità come sfruttamento
Povertà
Difficoltà di integrazione effetti alla pandemia coerentemente con la natura dei suoi promotori il rapporto dà grande spazio anche alla dimensione della fede e più in generale a quella fraternità che ci lega nella condizione unica e Comune di essere umani
Una visione così a tutto tondo tridimensionale
Band risponde all'esortazione lanciata la prova Francesco nel messaggio per la giornata mondiale del migrante e delle rifugiato da cui è mutato il titolo di questa edizione
Quando si parla di migranti e di sfollati scrive il Papa troppo spesso ci si ferma e numeri ma non si tratta di numeri si tratta di persone sera incontriamo arriveremo angosciato
Il rapporto aiuta l'incontro perché non si ferma certo i numeri ma li fa parlare
Li contestualizza li utilizza per descrivere la condizione di milioni di persone e più generale della comunità tutta della quale ormai queste persone fanno parte all'inscenare illuminati dal rapporto si accompagnano puntuali raccomandazioni per migliorarli
Le ha scritte che conosce bene tutte le sfide delle migrazioni perché da sempre e accanto emigranti e a tutti gli altri soggetti più fragili delle nostre comunità
Nascono da considerazioni sedimentate nell'impegno quotidiano lungo le tante frontiere del nostro tempo quelle lontane segnate da guerra carestie e sconvolgimenti climatici
Quelle vicinissime che dividono primi e ultimi nelle nostre città
Frontiere dove si può cadere da martire della carità come dono Roberto Mancini
Queste raccomandazioni arrivano da un mondo che spesso con la sua missione di mitigare i limiti delle istituzioni fa funzionare i nostri migliori modelli di accoglienza crea percorsi di inserimento continuità con dedizione a indicare aprire strade nuove lì dove rotto rischiavamo di rassegnarci a vicoli ciechi
è il caso di corridoi umanitari promossi anche dalla Conferenza episcopale attraverso Caritas italiana Fondazione Migrantes
Che hanno già portato al sicuro l'Italia tanti donna uomini e bambini strappandole e rischi agli orrori dei viaggi della speranza e che sono diventati un modello per tutta l'Europa
Nell'enciclica fratelli tutti
Firmata sabato scorso da papa Francesco il capitolo su una migliore politica segue immediatamente quello su un cuore aperto al mondo intero che parla di migrazioni le migrazioni sono oggi un enorme banco di prova per la politica
Scrive il Pontefice i nostri sforzi nei confronti delle persone migranti si possono riassumere in quattro verbi a cogliere proteggere promuovere e integrare lasciamo allora che quattro verbi diventino un vademecum perché un
Dunque voglia spendersi per il bene comune
Al bene comune Mirò reazioni promossa dalla Direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione qua abbiamo la dottoressa Esposito che ringrazio per il suo impegno di profonda competenza e professionalità
De percorsi di inserimento socio lavorativi per vulnerabili come titolari di protezione internazionale e umanitaria o minori stranieri non accompagnati alla collaborazione con le regioni eh
Più recentemente con gli enti locali che ci consente di arrivare dove l'integrazione si costruisce e vita
Un progetto pilota per l'inclusione nelle aree urbane a maggiore vulnerabilità sociale deve già in campo una ventina di comuni italiani da Milano a Palermo
Che sosterremo nell'affrontare con soluzioni molte molto varie la specificità e le spire e delle sfide che affrontano quotidianamente
Anche lo sport sui territori
Può essere motore integrazione
E per questo d'accordo col ministro dello sport e delle politiche giovanili vogliamo sistematizzare gli interventi rodati negli scorsi anni perché le are nelle perizie periferie presidi sportivi educativi che siano palestre di confronto convivenza
E crescita per tutti i nostri giovani il bene comune è stato anche l'obiettivo della recente annessione in un momento in cui tutte le zone d'ombra diventavano più pericolose abbiamo voluto restituire dignità
E diritti ai lavoratori creare opportunità per le famiglie e per le imprese tutelare la salute pubblica
Non è stato un esercizio facile perché abbiamo dovuto fare i conti con la Bossi-Fini e i decreti sicurezza
Potevamo fare meglio come sempre si ma ancora una volta cerchiamo nei numeri le persone
Nelle oltre duecento mila domande presentate leggiamo i destini nuovi di altrettanti uomini e donne che potranno finalmente tirarsi fuori dall'irregolarità dalla paura dallo sfruttamento lavorare legalmente creare e di con per ricongiungere famiglie
Vivere vite degne e contribuire insieme a tutti noi al progresso delle nostre comunità
Il Papa introduce nelle città è un concetto relativo alla politica che sintetizza nello slogan più fecondità anche risultati
Non si tratta di rinunciare grandi cambiamenti strutturali ma di guardare cambiamenti possibili qui è l'ora capaci di cambiare concretamente la vita delle persone in una logica l'attivazione di processi di cui non si conosce immediatamente l'esito
Due settimane fa la Commissione europea ha presentato un nuovo patto sull'immigrazione la Filo
Che per forza di cose e molto sbilanciato sulla gestione comune delle frontiere sui meccanismi della serietà tra Stati irrinunciabili per un non è degna di questo nome
I capitoli dedicati canali d'ingresso legale e alle politiche di integrazione hanno indicazioni importanti ma vanno anche a riempiti di contenuti
A cominciare dalla Scion panna on International hanno intrusione atteso nei prossimi mesi
L'emersione è stato il primo passo la revisione delle crisi corrette al secondo
Il cammino il cammino deve continuare fino a definire un nuovo governo dell'emigrazione dell'integrazioni che sappia superare tutti gli schemi Divella Tesio ma inadeguati inefficaci o del tutto errati
Sono riforme da costruire con un ampio confronto in Parlamento
Toccando tutti i nodi dal sistema dell'accoglienza agli ingressi per lavoro cercando di operare raccogliendo il massimo del consenso possibile
Papa Francesco nella sua ultima enciclica pone alcuni questioni che non interrogano solo la coscienza credente come il tema delle minoranze il Patto infatti invita a rinunciare all'uso discriminatorio del termine minoranze che porta con sé i seni
Del sentirsi isolati e di lente dell'interiorità esso prepari il terreno alle ostilità
E alla discordia e sottrae le conquiste diritti religiosi e civili di alcuni cittadini discriminando
Questa riflessione deve stimolare la nostra comunità nazionale ad una elaborazione non strumentale su cosa vuole dire accogliere pienamente è formalmente i figli delle migrazioni
E quanti condividono con noi da anni la quotidianità delle dita e non sui territori per evitare fenomeni di mancata integrazione e costruire nuove comunità coese è plurale
Così come per l'economia anche per l'immigrazione c'è bisogno di nuove visioni e di nuovi paradigmi
I processi vanno pensati e declinati priva di tutto rispetto ai principi dell'etica
E della centralità della persona
Non solo politiche nazionali di governo dei flussi migratori e dei modelli di inclusione servono indirizzi chiari per il rispetto delle garanzie universale dei diritti dell'uomo e accesso ai sistemi di welfare
Partecipazione rappresentanza degli immigrati nella società civile per un'effettiva vita sociale accesso alla cittadinanza con particolare attenzione ai giovani di seconda generazione
Comparti come personaggio Rifondazione spessi italiani di fatto ma non di diritto
Una condizione dovrà però condurre azioni e prima ancora coscienza l'idea che l'immigrazione e generatrici di cultura scambio dialogo per la sostenibilità della terza della terra nostra casa comune
Grazie allora al rapporto di Caritas e Migrantes che ci aiuta a conoscere per comprendere anche a comprendere che è arrivato finalmente il momento di cambiare
Grazie al senatore strani di piazza
Se posso riprende solo un previo passaggio è molto significativo
Diventa anche l'occasione per un invito
Bisogna diceva di nove visione paradigmi e mi fa piacere che venga dalla politica questa trenta abbiamo fortemente bisogno oggi prospettive nuove e credo che da parte nostra non manca l'auto al sostegno che potremo chiaramente dare in questa
Spero nuova fase che caratterizzerà il Paese l'Europa quella vita un po'più complicato e più lunga nel tempo rispetto al tema delle migrazioni grazie quindi
Io continuerei con analisi chiedo appunto di tornare alle slide
Perché abbiamo un ultimo aspetto ha al quale abbiamo voluto dedicare una buona parte del rapporto anche il senatore prima ci ricordava la dimensione religiosa rispetto al tema delle migrazioni qui trovate molti contributi e anche un'analisi più statistica sull'appartenenza religiosa della quale in particolare si è occupato a seguito il collega la Fondazione Migrantes nonché curatore del Rapporto Simone Mariska qui lascio la parola
Grazie saluto a tutti voi un saluto anche a quanti per la prima volta quest'anno ci seguono in streaming grazie anche al supporto tecnico che offerto dalla Conferenza episcopale italiana
Vedo anche tanti amici ecco mi viene forse subito una prima riflessione
La preoccupazione qualche volta dei numeri dei grandi numeri ecco forse siamo portati anche umanamente appunto a ad avere questo tipo di di attenzione e mi viene una una battuta ecco ma battuta che forse però può fare riflettere ed è quella quanto il cardinale Cristo ballo presso Romero
Riferisce della presenza della Chiesa cattolica in Marocco insignificante dei numeri ma significativa ecco forse anche noi alcune volte ci interroghiamo sulla nostra capacità sul nostro peso
Politico-sociale
Invece forse dovremmo ritornare ad un'immagine un po'di questo genere ad una responsabilità che ci chiama anche un po'con un'immagine biblica evangelica ad essere lievito essere forse meno significativi nei numeri ma comunque significativi nella nostra azione
Nel nostro nel nostro operato
Lo ricorda spesso il Papa e parlando del Papa mi piace ricordare come in questi giorni si stiano moltiplicando le reazioni commenti sui media in Rete rispetto alla terza enciclica che è stata ricordata anche da sua Eccellenza fratelli tutti
E mi piace ricordare qui uno fra i tanti commenti il breve come te la realtà affidato a Twitter
Dal Grande Imam di Al Azhar Ahmad Al Tayyeb che ha firmato come ricorderete insieme al Pontefice nel febbraio dello scorso anno quel documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale
E la convivenza comune il messaggio di mio fratello Papa Francesco scrive Al Tayeb fratelli tutti è un'estensione del documento sulla fratellanza umana
Che evidenzia una realtà globale imperfetta in termini di posizioni e decisioni
Il vulnerabile gli emarginati pagano il prezzo di questa realtà imperfetta
E quindi un messaggio che si rivolge a persone di buona volontà e di coscienza viva
E che restituisce coscienza all'umanità la traduzione in inglese che lo stesso Al Tayeb da del suo Twitter parla di scrupoli di un restituire gli scrupoli all'umanità ecco è qualcosa che forse sempre più lontano da quello che è un orizzonte che lo vediamo di progressivo deterioramento dell'etica
L'indebolimento dei valori spirituali un'affermazione di contro del materialismo anche rispetto alla rapporto con le migrazioni
Mi piace riprendere un passaggio dell'enciclica ricordato anche da sua Eccellenza
Le migrazioni costituiranno un elemento fondante del futuro del mondo elemento fondante interessante perché spesso viene concepito come un problema questo invece la prospettiva che evita il Papa un elemento fondante e il senatore Di Piazza
Ricordava come le migrazioni possono essere un enorme banco di prova della politica lo sono in realtà possiamo dirlo assolutamente anche della chiesa l'importanza di ricordare delle migrazioni
Anche gli aspetti religiosi il Papa ne parlai diverse volte all'interno dell'enciclica
Ricordo soltanto un passaggio le malattie spirituali e religiose dalle quali l'Occidente potrebbe guarire con uno sguardo anche verso l'Oriente ecco questi scambi fra Oriente e Occidente spesso siamo portati a ritenerle soltanto dal punto di vista economico dal punto di vista sociale dal punto di vista lavorativo politico in realtà c'è tanto altro sotto che viene ricordato anche dal rapporto per questo l'importanza anche riguardare alla religione al sentimento religioso delle persone
Migranti è importante prestare attenzione alle differenze religiose culturali storiche scrive il Papa che sono una componente essenziale nella formazione della personalità della cultura e della civiltà orientale
L'importanza dello scavo storico davvero ringrazio tantissimo Igiaba Scego per questo riferimento l'importanza della storia sia ricordato noi siamo storie io aggiungono i siamo storia l'importanza di conoscere le radici altrimenti si cade spesso in quello che il papa definisce una forma di utilitarismo anche rispetto a quanto si è detto ci muoviamo dalla demografia nel lavoro nelle parti economiche sulla scuola
Sul filo del rasoio dell'utilitarismo perché è facile ritenere il la immigrazione utile cioè funzionale da questo punto di vista c'è un inverno demografico
Quindici servono immigranti c'è una necessità di lavoratori per determinati lavori quindi ben vengano le persone migranti assolutamente no
Sarebbe un errore è gravissimo esiste la gratuità scrive il papà e la frase dopo secondo me potrebbe quasi a riassumere l'intera in cicli che la capacità di fare alcune cose per il solo fatto che di per sé sono buone è una forma di eroismo io credo spesso sottovalutata da questo punto di vista ecco allora che torniamo nello specifico rapporto immigrazione nell'ottica di una reciproca necessità di conoscersi conoscere noi stessi conoscere gli altri
Proponiamo nel volume di quest'anno non la trovate indicata nella sintesi ma è un po'il cuore pulsante che anima se vogliamo un po'l'intero rapporto e in gran parte l'operato anche dei nostri organismi un'esperienza inedita un viaggio verso la migrazione dentro la migrazione
E per come è vissuta dagli negli occhi di tre comunità religiose sono tre chiavi di lettura del fenomeno dell'immigrazione in Italia
Che non sono state affidate a dei semplici Esperti potremmo dire delle migrazioni esperti che corra il rischio di essere neutri ma a tre credenti a tre persone credenti che vivono la fede in prima persona
Si tratta di una chiave di lettura affidato ad un presbitero cattolico ad un sacerdote della chiesa ortodossa romena
E ad un credente di religione islamica prevengo la domanda perché soltanto queste tre e non le norme fotografia della molteplicità di tutte
Le religioni rappresentati in Italia semplicemente perché nello spazio anche giocoforza limitato che ci offre la pubblicazione abbiamo provato ad intercettare intarsi tutto per la prima volta le tre comunità maggiori che raccolgono davvero la grande maggioranza Gelli
Dei cittadini stranieri che risiedono in Italia che sono appunto quell'ortodossa cattolica islamica chiaramente senza pretese di completezza e ma anzi con la consapevolezza delle mille sfumature che ognuna anche di queste comunità porta con sé al suo interno da questo aspetto e da tutto quanto emerso io credo e spero durante questa conferenza
Abbiamo visto come rapporto immigrazione si confermi di anno in anno una work in progress un laboratorio in continua evoluzione per intercettare quelle che sono gli stimoli che ci provengono dalla cambiamento stesso della mobilità dall'immigrazione in Italia in particolar modo ma anche dei nostri territori questo importante ricordarlo alcune delle nostre reti dei rappresentanti delle nostre reti sono qui in sala se delle reti Migrantes che delle reti Caritas molti sono in collegamento anche via web fondamentale anche ovviamente lo si ha ricordato il legame
Con il territorio una nota sul titolo anche stato ricordato più volte conoscere per comprendere e mi piace sottolineare una sfumatura si parla di conoscere e non genericamente di una conoscenza le il conoscere implica una persona implica un soggetto implica un rapporto quindi anche un incontro non è soltanto la generica conoscenza di un fenomeno mai conoscere una persona il conoscere una storia e questo è un'intuizione che da quasi trent'anni anima il rapporto immigrazione che mosse il suo creatore fondatore direttore di Caritas di Roma quasi trent'anni fa don Luigi Di Liegro nel creare questa pubblicazione
Prima di venire a dei dati brevissimi su della appartenenza religiosa sono delle stime che ci provengono come negli ultimi anni dalla fondazione ISMU barocche assolutamente ringrazio nuovamente
E vorrei fare brevissimamente davvero una riflessione un'espressione molto franca in un panorama che ormai ricco di pubblicazioni sull'immigrazione in Italia la pretesa di questo rapporto di questa pubblicazione non è quella di fornire dei dati di fornire l'ennesimo luogo dove trovare soltanto dati e statistiche emerso più volte anche durante il discorso l'importanza della chiave di lettura che si dà l'importanza della interpretazione che ne diamo ecco questo è forse la caratteristica più identitaria il tratto che distingue questo rapporto che è l'unico realizzato dalla chiesa in Italia rispetto alle migrazioni che unisce al punto due organismi della Conferenza episcopale italiana abbiamo una grande tradizione alla quale attingere
Abbiamo la tradizione dalla dottrina sociale della Chiesa che non è assolutamente una impedimento Manzi è una straordinaria ricchezza plurisecolare
E di anno in anno ci interroghiamo e ci domandiamo ancora un senso
Un rapporto di questo genere che senso ha l'ennesima pubblicazione su questo tema e forse una prima risposta affermativa se ha ancora un senso potrebbe essere questa la seconda risposta affermativa né l'importanza che sempre più negli studi a la religione la religione delle persone migranti proveniamo da anni da decenni nei quali nell'approccio anche di ricerca alla ai fenomeni della mobilità ci si è concentrati prevalentemente su chiaramente don tutti gli esperti e non tutti gli studi ma prevalentemente su una serie di aspetti
Importanti certamente ma che rimandano un po'gli aspetti di materialità e agli aspetti emergenziali del fenomeno della mobilità tra lasciando invece alcune componenti fondamentali come quella della religione ampia retorica nel bene e nel male sull'integrazione il carico sul web il fare di legami e dei migranti lo si è ricordato con la criminalità addirittura con il terrorismo eppure ci sono invece tante tante altri ambiti e la regione da questo punto di vista costituisce uno di questi ambiti
Che è paradossale vista appunto la ormai storia d'immigrazione in Italia che certamente non è recente ma che rischiano di essere davvero nuovi degli ultimi anni lo si ricorda Mario rispetto alla letteratura rispetto anche le forme di espressione popolare
Anche quest'anno appunto e vengo brevemente riferire alcuni dati sull'appartenenza religiosa potendo contare sull'analisi e sulle stime della Fondazione ISMU propone appunto queste stime sull'appartenenza religiosa e di nuovo anche quest'anno ci troviamo a sfatare un mito che però come si diceva è duro da superare cioè che la maggioranza degli stranieri però tira la quasi totalità in Italia sia musulmana il che dà una ulteriore slancio a quella retorica dell'invasione islamica d'Italia al primo gennaio due mila e venti invece si stima come da diversi anni che la maggioranza assoluta degli stranieri residenti in Italia sia di religione cristiana cinquantaquattro
Virgola uno per cento in aumento tra l'altro rispetto all'anno precedente sono due
Virgola nove milioni somma tre milioni di fedeli e potenziare i fedeli cristiani includendo nel conteggio anche i minori la maggioranza di questi di religione ortodossa sono più di un milione seicento mila originari soprattutto di Romania Ucraina e della Moldova seguono i cattolici uno virgola uno milioni di persone per lo più rumeni filippini peruviani albanesi e proprio i cattolici con un più dieci per cento hanno fatto registrare l'aumento maggiore battuti soltanto in questo dai cristiani copti anche se evidentemente su livelli quantitativi più basse gli stranieri musulmani residenti in Italia
Risultano stabili e siamo nell'ottica di essere numericamente poco al di sotto di uno virgola sei milioni come dicevo davvero la rappresentatività
Delle regioni italiane e in Italia ampia abbiamo buddisti induisti sikh altre religioni religioni storiche ma anche di gruppi e movimenti religiosi di recente formazione quelli ai quali spesso ci si riferisce parlando delle sette
Alle sette a questi nuovi gruppi religiosi nuovi movimenti religiosi dedicato un interessante approfondimento proprio all'interno del rapporto per cui ognuno di questi movimenti pone anche delle sfide alla Chiesa e alla società non solo sul piano teologico e pastorale ma anche per il fatto che in molti casi affondano le proprie radici all'interno
Di una situazione di abbandono di discriminazione di isolamento di sofferenza anche umana oltre che sociale
Una nota di attenzione gli altri gli agnostici che costituiscono una comunità certamente non religiosa potremmo dire una comunità a religiosa ma che comunque conta già mezzo milione di persone il dieci per cento degli stranieri residenti in Italia sono atei o agnostici anche da questo punto di vista rispetto a quelle norme banco di prova a cui facevo riferimento prima che non solo per la politica ma anche per la Chiesa esige risposte esige una pastorale un'attenzione specifiche questi sono i numeri ma appunto l'importanza anche della chiave di lettura e delle sfide che provengono alla chiesa dalla dalle persone emigranti anche non solo la società ma anche alla chiesa che vive in Italia
Ne ricordo brevemente alcune la prima il fatto che le religioni in special modo quelle portate con sé dalle persone migranti dal Paese di origine costituiscono un importante elemento di aggregazione
Questo è tanto più vero non solo accanto ad altri ambiti spesso più ricordati quelli sociali quelli civili quelli sportivi
Ma anche laddove ci siano situazioni invece di difficoltà anche a livello personale appunto di quelle situazioni di discriminazione e di scarsa considerazione e qui anche da questo punto di vista l'importanza di intercettare questi bisogni
Non solo non solo cambia la società di accoglienza cammino le religioni stesse insieme alle persone migranti si spostano soltanto ricchezza e povertà non soltanto lavora in sicurezza
Si sposta anche la fede ridisegnando quelle che sono le mappe delle religioni a livello mondiale ma cambiano le stesse religioni al confronto con altre culture
Al confronto con un pluralismo religioso che spesso sconosciuto nei paesi di origine pensiamo all'Islam pensiamo a numerose chiese ortodosse pensiamo al cattolicesimo degli emigrati italiani di un tempo anche cambierò gli stessi credenti il fatto che la condizione appunto come dicevo di generalizzato abbandono richieda una adeguate specifico supporto spirituale
Può fare delle migrazioni un'opportunità anche dal punto di vista religioso stimolando i credenti mobilità ad affidare ridere profondamente non a rinnegare
La propria condizione di persona migrante quindi alla consapevolezza di sentire che Dio gli è vicino anche forse soprattutto nelle sfide della sua nuova vita dire la sua condizione di vita questo ci porta inevitabilmente ad occuparci di uno specifico aspetto legato alla religione ma legato alla vita di ognuno e che è profondamente legato anche alla pandemia di Cofide che stiamo sperimentando che quello della morte di alcuni passaggi critici certamente questo
Il principale
Fra le dita enti organismi le tante istituzioni le tante realtà impreparate
Ma di fronte alla pandemia si collocano certamente anche i cimiteri
Cimiteri che non sono stati preparati ad accogliere non soltanto e non più le salme soltanto degli dei numerosi purtroppo italiani ma anche dei sempre più numerosi cittadini stranieri o di origine straniera
Che muoiono nel nostro paese consideriamo che negli ultimi anni le percentuali anche in riferimento alla giovane età della popolazione migranti in Italia non dal Fano adito
Evidentemente ad una emergenza anche da questo punto di vista ma la pandemia in parte ha cambiato le cose ma soprattutto lo stanno cambiando sempre più quel senso anche di casa
In cui spesso si faceva riferimento le seconde sempre più spesso le terze generazioni
Intendono come loro diritto come nel loro orizzonti piangere i propri cari in Italia nel loro nuovo
Paese non più di adozione ma quello che ormai viene a tutti gli effetti il loro Paese da qui le sfide che si presentano a molti comuni e anche rispetto alle ai cimiteri e alle sepolture in Italia abbiamo un saggio all'interno del del volume
Chiudo chiudo con due riferimenti conoscere per comprendere conoscere noi stessi innanzitutto per comprendere anche le ragioni che ci muovono all'accoglienza quell'accoglienza che dicevo è non funzionale ma l'accoglienza davvero sentita
Il riferimento in questo caso è il messaggio del Papa il magistero contenuto all'interno del messaggio che il Papa
Almeno dal mille novecentottantacinque con Giovanni Paolo secondo abbina
Ma di anno in anno alla giornata mondiale del migrante e del rifugiato che quest'anno abbiamo inserito integralmente all'interno del volume e che abbiamo chiesto di commentare al cardinal Gianfranco Ravasi che va proprio a riprendere quelle radici bibliche
Della della fratellanza umana del perché c'è questa accoglienza spesso appunto la chiesa non soltanto la come dire una società che inevitabilmente innegabilmente ha delle radici cristiane richiama l'accoglienza al dovere dell'accoglienza perché c'è questo dovere dell'accoglienza e qui di nuovo l'importanza di quello scavo storico nel nostro passato
E davvero concludo con un ribaltamento della prospettiva abbiamo detto l'importanza della religione delle persone migranti
Da tenere in considerazione vorrei invece in questo caso dire l'importanza delle persone migranti
Per la nostra religiosità quella che è la religione
Dominante non lo so se lo ancora statisticamente in Italia che è quella cattolica o quanto meno quella cristiana a livello storico ecco nella campagna elettorale in corso negli Stati Uniti molti commentatori si stanno interrogando sulla responsabilità degli elettori di fronte al tema della mobilità
Accanto ai numerosi altri nella porto il fine vita la pena di morte il Gender tutti temi evidentemente di grande importanza che meritano l'attenzione anche nel voto però la responsabilità degli elettori cattolici al voto rispetto anche ad altri temi ecco quello che noi rischiamo alcune volte di appiattire l'appartenenza alla Chiesa soltanto ad alcuni ambiti o peggio ancora ad alcuni formalismi tralasciando quelli che sono invece i temi della giustizia sociale che invece pure appartengono all'impegno
Di promozione umana che da sempre caratterizza ed è proprio della Chiesa un richiamo alla giustizia sociale che qui chiudo il cerchio se volete alla dottrina sociale che è proprio una delle ragioni che rendono la pastorale della mobilità profetica per l'intera Chiesa perché profetica perché fragili non sono soltanto le persone migranti non ricorda la sua Eccellenza piccoli possiamo esserlo tutti e quindi da questo punto di vista davvero la pastorale della mobilità con questo sua attenzione profetica verso questi piccoli è un insegnamento e una additare qualcosa che è importante per l'intera Chiesa per l'intera
Società grazie
Bene grazie
A a Simone Varisco a questo punto lascerei compiacere la parola alla monsignor Guerino Di Tora presidente della Fondazione Migrantes per un saluto così possiamo avviarci alla conclusione
Grazie veramente cordiale a tutti voi intervenuti ma in maniera particolare ai nostri relatori che con aspetti diversi con peculiarità e caratteristiche ci hanno dato uno spaccato veramente completo di la situazione ora tutti ci rendiamo sempre più conto di un fatto che le migrazioni non sono una realtà emergenziale ma epocale e che quindi cambieranno la geo politica mondiale
Ci si sta avviando appunto a questa un cambiamento radicale con tutta quella che evidentemente la sofferenza lo sforzo le incomprensioni che un fenomeno così grosso possa comportare ecco allora l'importanza conoscere per comprendere che deve portarci non semplicemente ha una conoscenza e una comprensione ma a una cultura di quella che è la realtà migratorio dell'accoglienza e cultura quindi Fini deve comprende tutti gli aspetti riconoscibile la Filosofia
Abbiamo fatto anche un incontro quando c'è stata la mostra delle migrazioni sulla filosofia e come si è visto l'importanza di questo per determinare la valenza di certi processi la cinematografia l'arte tutto deve poter diventare un momento attraverso il quale entrare in questa realtà
Il Papa nell'enciclica ce lo evidenzia in maniera in maniera perfetta che deve diventare veramente su quello grido di papa Francesco
Una nuova epoca può sembrare un'utopia ma certamente senza l'utopia non possiamo neanche immaginare di poter costruire una situazione nuova una realtà diversa che diventi veramente un'espressione di pace
E in cui quindi anche le religioni abbiano una loro importanza e valenza sappiamo che le religioni sono tante volte proprio il sintomo di quello che accade nella società di come sta andando il mondo e allora l'importanza di poter costruire attraverso le religioni questo senso di relazionalità di umanità diversa che ci porti veramente
A poter costruire questa realtà nuova questo mondo diverso che tutti auspichiamo grazie
Graziella monsignor Vittorio chiuderei questa lunga mattinata ringraziando tutti i partecipanti allo sforzo che avete fatto perché in questo periodo era assolutamente scontato ringrazio c'è stato pone al tavolo dei relatori
Gli ospiti graditissimi de ricordo ai giornalisti che volessero fare qualche domanda che possiamo
Posizionarci all'esterno però sempre nel rispetto del distanziamento e evitando possibilmente assembramenti di ogni tipo come ho visto avete già ben fatto fino adesso quindi grazie al prossimo anno questo può lavora tutti