L'intervista è stata registrata giovedì 10 marzo 1994 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Cina, Diritti Civili, Diritti Umani, Tibet, Violenza.
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"ITALIA-TIBET"
RAD
Radio radicale siamo al sit-in
Davanti all'ambasciata cinese sit-in organizzato dall'associazione Italia Tibet e dal Comitato dieci marzo per a commemorare il trentacinquesimo anniversario del bombardamento di Lhasa capitale del Tibet la occupazione militare da parte della Repubblica popolare cinese occupazione che ha di fatto causato l'esilio del popolo tibetano
Ora viene data lettura della lettera del Dalai lama lettura che avviene contemporaneamente in tutte quante le manifestazioni davanti alle rappresentanze diplomatiche cinesi nel mondo
Oggi poiché commemoriamo il trentacinquesimo anniversario del giorno della nostra Rivalta nazionale Del Piero a passare in rassegna
I nostri quattordici anni di lotte
Per trovare una soluzione pacifica realistica della causa tibetana attraverso le ali negoziati con il governo cinese
Nel mio tentativo di restaurare la libertà la pace e la dignità del nostro Paese e del nostro popolo sono stato costantemente guidato da realismo pazienza ed intuizione
Negli ultimi quattordici anni
Non solo dichiarato la mia volontà di aprire negoziati mo'anche fatto il massimo delle concezioni concretizzate ti in una serie di iniziative proposte che si inseriscono perfettamente nella cornice per i negoziati
Affermata da denti outing nel mille novecentosettantanove o meno che eccetto per l'indipendenza del Tibet tutte le altre questioni possono essere negoziate
I principi che hanno tirato il mio piano di pace in cinque punti per il Tibet
Del mille novecentottantasette mi sentite
E la proposta di Strasburgo nel c'era una centottantotto
Delineano infatti una soluzione che non implica l'indipendenza completa del Tibet il governo cinese ha però rifiutato perfino solo di avviare negoziati di ogni tipo
Lo stesso governo ha inoltre evitato di discutere ogni questione concreta insistendo che l'unico aspetto che potesse essere risolto fosse quello relativo al ritorno in Tibet della mia persona
Ma il punto non riguarda il mio ritorno in Tibet ho affermato questo ripetutamente il vero problema è la sopravvivenza dei sei milioni di tibetani e la salvaguardia da nostra particolare cultura il entità e civiltà teso è chiaro che i negoziati dovrebbero essere incentrati sulle modalità del blocco della politica cinese di trasferimento della popolazione
Politica che minaccia la sopravvivenza del popolo tibetano sul rispetto dei fondamentali diritti umani dei tibetani riconoscendo le libertà democratiche
Sulla Demi liberalizzazione e sulla denuclearizzazione del Tibet
Sul ristabilimento del controllo del popolo tibetano riguardo a tutte le questioni interne
Sulla protezione dell'ambiente naturale del Tibet
Ho inoltre Sempre enfatizzato come ogni trattativa debba riguardare l'intero Tibet e non sollevare anche la Cina chiama Tibet autonomo sprigionando
Ho mantenuto questo tipo di approccio lungo gli ultimi quattordici anni nonostante il disappunto e le critiche espresse da molti tibetani per questo mio atteggiamento moderato
Non dimentico che a un milione duecento anni
La tibetani sono morti è che il Tibet ha sofferto solo oltre ogni misura dall'inizio dell'occupazione da parte della Cina so anche che ogni tibetano prega e spera per la piena restaurazione dell'indipendenza nazionale
Ciò nonostante ho continuato a sperare che il mio approccio della via di mezzo avrebbe infine creato un'atmosfera di fiducia reciproca tendente ad aver in are negoziati infruttuosi e che avrebbe potuto così esercitare un'influenza che sarebbe stata in grado di inibire le politiche repressive cinesi in Tibet
Ringrazio qui in molti tibetani che hanno sostenuto le mie iniziative e che hanno sentito che si trattava di necessità pratiche
Il governo cinese ha rifiutato le mie proposte una dopo l'altra ed ha completamente ha tentato di creare confusione rispetto al problema reale nel frattempo si è verificata una drammatica escalation dell'ampiezza e della la vita della situazione tibetana questi sviluppi sono stati purtroppo contrassegnati dalla intensificazione della politica cinese di repressione di emarginazione del popolo tibetano nel suo stesso paese dallo sterminio graduale della nostra irripetibile cultura ed è religione dalla distruzione e dallo sfruttamento dell'ecosistema tibetano
Sono poste la riconoscere come il mio metodo conciliante avviati in cui Valli donne produrre progressi per giungere Bettini negoziati nel contribuire al miglioramento della situazione globale in Tibet
Sarà inoltre consapevole del fatto che è un crescente numero di tibetani sia dentro che fuori del Tibet sia stata demoralizzato da questo mio atteggiamento di non chiedere la totale indipendenza del Tibet a casa nelle mie per azioni alcuni tibetani sono stati portati a credere che non ci sia assolutamente speranza per il papa tibetano di riottenere i diritti fondamentali è la libertà tutto questo unito alla manca ma tali risultati concreti derivanti da anni approccia conciliante verso il governo cinese lunghi trascorsi quattordici anni ha causato disillusione indebolendo in tal modo la tenacia in alcuni tibetani
Le iniziative e le mie proposte sono state riconosciute realistiche e ragionevoli
A livello internazionale
Da molti governi parlamenti e organizzazioni non governative ma nonostante il crescente a sostegno della comunità internazionale il governo cinese non ha risposto con ultimamente noi lasciato nessun patto intentato lungo il mio tentativo di raggiungere un livello di reciproca comprensione con i cinesi
Noi abbiamo dovuto affidare le nostre speranze al sostegno e l'aiuto della comunità internazionale per portare avanti nei negoziati efficaci negoziati
Se i quali rimango tuttora impegnato
Se ciò dovesse fallire non potrà più essere capace di portare avanti questa politica con una coscienza in per turbata
Sento fortemente che sarebbe quindi mia precisa responsabilità come già affermato molte volte in passato di consultare il mio popolo sul futuro colto e la nostra lotta per la libertà
Proprio come l'allora primo ministro dell'India Java alla Nehru affermano il parlamento indiano il sette dicembre mille novecentocinquanta afferma adesso come anche io abbia sempre ritenuto per cento che l'ultima no no a proposito del Tibet debba essere pronunciata dal popolo tibetano
Qualsiasi sia il risultato di una tale consultazione e soci servirà come principio guida per i nostri futuri rapporti con la Cina
E per l'eventuale riorientamento del corso della nostra lotta per la libertà
Continua a rimanere impegnato nel trovare una soluzione pacifica per la causa tibetana negoziata direttamente con il governo cinese ma i cinesi stanno semplicemente dimostrando mancanza di disponibilità da verso questo tipo di approccio
è evidente che soltanto un'accresciuta pressione politico economica internazionale potrà convincere la leadership cinese a non limitarsi a mostrare mancanza di sincerità Maris va bene con urgenza i problemi del Tibet pacificamente e amichevolmente la tragedia del Tibet può essere mitigata Traverso agli spalti theater minati e concertati dei vari governi come pure dalle organizzazioni non governative che portano avanti la difesa dei diritti dell'uomo della libertà e della democrazia in tutto il mondo
Della causa tibetana potrà essere risolta pacificamente attraversa una comprensione l'apertura reciproche sono convinto che ciò aiuterà anche ad alleviare l'ansietà nelle menti dei sei milioni di residenti di Hong Kong
Tutto ciò potrà avere effetti positivi sulle relazioni tra Taiwan nella Cina e l'aiuterà quest'ultima migliorare la propria immagine internazionale ricordiamo a oggi quegli eroici tibetani che hanno combattuto e far morti per la causa della nostra nazione ricordiamo quelli che l'annuiscono nelle prigioni cinesi prendiamo il dovuto omaggio ai nostri coraggiosi fratelli e alle nostre coraggio nel Surrey lei che continua la lotta per la libertà del nostro popolo affrontando condizioni estremamente avverse
Il corso della storia e l'attuale contesto mondiale sono favorevoli alle aspirazioni della nostra nazione
La nostra causa sta guadagnando il suo giusto Brivio
Tenendo questi sviluppi la Cina ha formulato recentemente strategie per indebolire la nostra amministrazioni nel figlio come pure per creare disco Ordine divisione la nostra comunità per questo ognuno di noi deve allertarsi ed al contempo rinnovare l'impegno verso la giusta causa della nostra nazione
Credo fermamente che il giorno sia vicino il giorno che verrà la nostra amata terra delle nevi non più politicamente soggiogata culturalmente saccheggiata economicamente ed ecologicamente derubata e devastata
La nostra dedizione il sacrificio è il duro lavoro alla fine condurranno la nostra nazione schiavizzato la verso la libertà in pace e con dignità
è però importante che la nostra lotta continua a essere fondata sulla nonviolenza
Parlando a nome di tutto il popolo tibetano voglio cogliere l'opportunità per poter esprimere il nostro profondo apprezzamento e la più viva gratitudine verso i nostri molti amici che in tutto il mondo tosto ma la nostra causa devo anche ringraziare in molti parlamenti e governi che hanno iniziato a valutare seriamente l'importanza del problema tibetano
Un altro sviluppo positivo degli ultimi anni e l'avete provato a supporto verso la nostra causa perfino dal popolo cinese
Vi è ad esempio la lunga lettera scritta il cinque ottobre mille novecentonovantadue dal noto dissidente cinese wine Jing Sheng è indirizzata ad anche stiamo Ping da poco resa pubblica
Che aveva per argomento la critica dell'ingiusta pretesa del governo cinese e delle sue scriteriata e politiche sul Tibet questa come altre espressioni solo alla manifestazione del genuino rispetto umano per la verità e per la giustizia porno dunque l'opportunità per ringraziare in modo speciale i nostri fratelli le nostre sorelle cinesi in tutto il mondo per il loro sostegno di incoraggiamento
Delfino era infine rinnovare la nostra immensa gratitudine l'apprezzamento verso tutti quei Paesi ove è stata data accoglienza agli esuli tibetani
Particolarmente al Papa né al governo dell'India la nazione che mi è venuta come una seconda casa per la maggior parte dei tibetani in esilio n volemia preghiere per la pace e il benessere di tutti i catarifrangenti il Dalai Lama Tibet libero
Dopo la lettura del messaggio del Dalai lama sentiamo ora alcuni dei promotori di questa iniziativa siamo con Laura Poli Ketti delle comitato dieci marzo
Paolo e come sta andando c'è stata una buona risposta devo dire che la censura dei mass media non so se è una mia impressione ma in qualche modo sa mostrando la corda per la prima volta troviamo che alcun molti giornali hanno con pubblicato l'annuncio di questa manifestazione hanno dedicato dei piccolissimi spazi cosa che in passato non era mai avvenuta i cinesi dimostra di essere il solito muro di gomma essi rifiutano persino di farci entrare anche una picco delegazione per consegnare questa lettera questa del segnale secondo me così a caldo più evidente della più completa chiusura e forse
Forte quasi della paura di di questa sensibilizzazione sempre crescente nell'opinione pubblica
L'ambasciatore si rifiuta e quindi di raccoglieva se rappresentanti per la lettura di questa lettera perché abbiamo sentito poco fa queste iniziative si stanno rivelando comunque nelle varie sedi diplomatiche
Bici messe nel nel mondo in Europa e nel mondo sì io sono al corrente di una mediazione che sta tenendo adesso contemporaneamente a Zurigo ha bon a Dharamsala a Nuova Delhi e molto sicuramente guida divisa prima domani ufficialmente saranno manifestazioni anche a Parigi a New York a Ginevra nel sedere nazioni unite al tribunale permanente dei diritti dell'uomo a Londra dovunque il fenomeno dei supporti gruppo dal mille novecentottantasette fino a oggi è un fenomeno che per fortuna sempre crescente la prima volta che i giornali erano dar spazio alla casa di ben no no è stato quando nell'ottantasette di beh darmi hanno manifestato pacificamente per le strade di Lhasa e sono stati caricati brutalmente dalla polizia leale che ha fatto irruzione anche nel tempio principale la cattedrale di Lhasa soltanto che dico forse una cosa banale i tibetani sono buddisti siamo non violenti non dirottano aerei non fanno terrorismo non c'è sangue nella battaglia tibetana quella che abbiamo
L'abbiamo sentito nel messaggio punto letto del Dalai lama che potrà una lotta non violenta contro l'occupazione cinese cupa azione che invece risponde sempre con persecuzioni verso il popolo tibetano si faticosamente nominata non è che non c'è sangue i che da
Vani sono pronti a morire ma non uccidere per la loro casa è vero che che non tutti di Bellani comunque condividono la linea di sua Santità il quattordicesimo Dalai lama che non a caso avute al premio Nobel per la pace per il suo modo di condurre questa politica
Io ci sarebbe da fare delle considerazioni anche a livello internazionale in realtà se in questo momento il Tibet tornasse a essere una zona di pace così come dare la maschera esso Progetto di pace in cinque punti Siri avrebbe quello Stato cuscinetto che ne ha fatto sì che gli equilibri internazionali fossero mantenuti in maniera più come dire più giusta in tutta l'Asia il Tibet per la Cina sostanzialmente abbia importanza è una sul piano dello sfruttamento delle risorse ma anche un'altra importanza ai e quella fondamentale quella strategica la Cina in bar quando il Tibet che ribadiscono sanno di tre milioni ottocento mila chilometri quadrati come tutta l'Europa occidentale ha potuto portare il suo esercito alle frontiere con l'India potente poter dimostrare al mondo intero per la super potenze in Asia e la Cina e non li invia e qui va ricordato e con tutte le contraddizioni la Cina è la più grande l'India ma nella più grande democrazia del mondo è una repubblica parlamentare la Cina al giorno d'oggi è la più grande dittatura il più grande totalitarismo del pianeta
Aldo Mastroianni del comitato dieci marzo allora Aldo ancora nessun segno di vita da parte dell'ambasciatore
Appunto come detto dei nessun segno di vita l'ambasciata anche se abbiamo intravisto no dei cinesi scrutare uscì dalle finestre però non danno nessun tipo di risposta giù la giustificazione che siamo fuori orario d'ufficio e quindi il prossimo dieci marzo verremo più
Saremo in orari d'ufficio e così risolveremo questo problema burocratico c'è stata attenzione da parte dei mass media la vostra iniziativa no il muro di
Il silenzio purtroppo ancora resta anche se cominciano ad aprirsi dei piccoli varchi in questo in questo muro di silenzio soprattutto abbiamo si sono stati fatti
Molti fax e sono stati fatte molte telefonate cioè l'informazione e mass media è arrivata ecco quindi non possono avere una giustificazione che non non sapevano
E comunque diciamo qualche risultato si è avuto bel soprattutto nei riguardi di questa scandalosa manifestazione che si sta tenendo in questi giorni mi è alla Rinascente di Milano eh sì avuto proprio gli ieri sul corre dalla sera c'era un articolo di descrizione della mostra che se non ci fosse stata la contro informazione sarebbe passato come una splendida mo'mostra di arte liberare invece a denti stretti hanno dovuto dire sì la mostre bella ma c'è il problema del Tibet e c'è il problema dei tibetani
Tra lo ricordiamo i Tesori del Tibet che è stata organizzata dal governo cinese come Ford come presentasse per apre queste retaggio delle tra cultura alle tibetana infatti il punto dal governo cinese della regioni ogni autonoma del Tibet comunque ecco J. cinesi adesso cominciano sarà la parola tibetane saggia sintomatico insomma ecco comincia anche a farsi spazio interno della popolazione cinese pedonale una certa sensibilità verso il problema tibetano ma io penso che sia la sensibilità esclusivamente economica nel senso che ultimamente penso da qualche anno si stanno facendo degli investimenti in Tibet e soprattutto di carattere turistico dato che i cinesi sanno che tutto il mondo
Nessuno farebbe un viaggio non lo sci Zhangke Norcia tutti vogliono fare un viaggio in Tibet ci sono questi monaci pittoreschi di queste questi alcuni monasteri che hanno rattoppato ecco assillo usano il Tibet aveva di Beth pr incentivare l'inizino sopruso ai danni del vero io
Dei veri possessori del Tibet fra i tibetani che non possono non possono usufruirne approdare Gino Doné ma volevo dire che anche a livello diciamo nelle
Nel piccolo anche come raggiri reggino dono ma e di ben un anno nessun nessun diritto perché tra la come ben sai in Tibet non possono studiare
Non può essere non possano non posso fare liberarlo quindi c'è anche a livello diciamo burocratica amministrativa e gli inizi mancano
Michele D'Alessio coordinatore romano dell'associazione Italia e Tibet allora Michele nonostante la poca attenzione che sarà data dai mass-media la all'iniziativa la risposta è stata comunque adeguata soddisfacente ma è penso che
Questo tema detti perché sicuramente uno dei temi più nascoste
Della politica estera italiana e quindi sicuramente in questo sì che è andata bene perché tutti quelli che non c'è perdono sono venuti purtroppo c'è una censura su tutta la politica che sta in questo momento per la campagna elettorale di cui nessuno parla vivi politica est stava forse nella o qualche altro
Dei gruppi diciamo così che cercare l'Italia non soltanto nei suoi problemi interni ma anche in rapporto ai grandi poli mondiali che sono appunto che lo sapete la libertà di di propri ancora paesi che esistano
Io ritengo che prima o poi questa situazione sicuramente finirà anche perché ci sono dei segni di di maggiore interesse per elettiva venuta queste culture che si ritrova già note ai margini della immagine della libertà immagini della vita de la vita del diritto delle tonalità fa a gode dal Partito radicale come sta andando il si tenne l'ambasciatore rifiuta di accogliere la delegazione come al solito sì questo è ormai un classico noi abbiamo promosso qui davanti manifestazioni per
Del Tibet ormai da diversi anni
Ho avuto questo esito salvo può ricevere telefonate da parte di consiglieri d'ambasciata cinese che chiedevo per incontrarci mai in via non ufficiale per cercare di convincerci che in realtà lì non ci sono problemi violazioni dei diritti umani che in fondo il Tibet e Cina del sempre stata Cina militari tragica di questo tipo quindi non ho preso che l'ambasciatore non riceva una delegazione questo era un dato piuttosto scontato quello che è un po'
Questa volta con l'aiuto temo soltanto di radio radicale perlomeno rompere questa Cortina residenza da un lato complicità con Vernon cinese all'altro che proprio dei mass media così come delle forze governative italiana di tanti altri Paesi Spadolini che recentemente stato in Cina ovviamente senza dire una parola caso
Così
E ho molto da fare in questo senso dobbiamo continuare a cercare di ricordare al mondo e all'autorità cinesi che c'è qualcuno che non ci sta sono presenti qui al sit-in anche
Egli appartenenti al partito radicale russo allora qual è l'importanza di questa iniziativa e anche l'importanza delle vostra presenza qui oggi
Può o spingendoli ovviamente fu Translation raggruppò accesso del suo e qui via a Chirac & is not dottor seduto mai marche stesse nel favour Tibet del coso quando Enzo Ierse dove Organic messe in manette Stations mosco Enden Kiev ai new premi in Pronto forza inizia a novembre stessa
Sono in genere alle avviando estendere noir del settore essendo in un Tiberti il suo
Robert Sam situation vicino Wo find Bau boutique pezzo più coi Balestra alle nove Jim
Del RIS non reso info Cenisio che pesci morti Berti pronti from può intoppi occhio Mauro ai fronti punto più funziona ce l'ho Justice attratta da risanato ero proclamo rendo ad un fondo stando alle o vitale Weng battaglia ai finché no qui top dei top io Bozzo gli USA in corsi per fornì un clero o Iuc new creolo perché perfetta perfetto So Bianchi otto express ad noto come le gruppo fetale è un Pippo Ugo vudù Airtum tuffi fritti Berbatov solo assenza pubbliche impropri verrà visto un clic dei rossoblù Dwight tutti i fritti Berti aprire lo dico ENI e offrire o o formal Comini est quanto è sporca anzi sventando col ministro
O più spesso ecco come avete sentito anche loro sono molto sensibili alla al problema dell'occupazione del Tibet sono stati anche loro promotori di iniziative a Mosca chi ebbe e anzi sono ancora più sensibile al problema della legazione diritti umani in quanto vengono da un periodo di regime comunista da cui sono stati solo recentemente liberate
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