Tra gli argomenti discussi: Costituzione, Diritti Civili, Emergenza, Est, Immigrazione, Italia, Libro, Nord, Politica, Territorio.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 17 minuti.
Rubrica
giornalista de La Stampa
Radio radicale bentrovati hanno appuntamento delle parole le cose siamo felici di essere in compagnia di Nicola Zancan me benvenuto ben trovato su Radio Radicale perseguibile buongiorno ciao a tutti
Allora dico che siamo qui per parlare del tuo ultimo libro uscito proprio da da poche ore a diciassette settembre dove finisce l'Italia viaggio sulla sottile in linea dei nostri confini ecco un libero a mio avviso molto interessante perché innanzitutto riparte da questo concetto il concetto del confine concerto del confine
è un tema in letteratura nel giornalismo spesso troppo abbandonato si dice che i confini non esistono però i confini lineari che tu attraversi ci fanno comprendere diciamo tante cose differenti rispetto a come intendiamo noi la stessa parola confine un poncho avo di parole però diciamo della presentazione anche di questa sera al Circolo dei lettori con Mimmo Lucano questo confine verrà poi superato
Infatti la cosa particolare che sconfina spesso nel dibattito pubblico commette ma di allarme come tema di paura come tema di
Di emergenza poi andando a guardare andando a cercare si scopre un altro tipo di confine un altro tipo di moto di star anzitutto si scopre che a tutti i confini
Ha paura non cioè la paura di chi sta lontano guarda le cose da lontano ideali in realtà altri sentimenti sepolte frustrazione e solitudine polvere
Che rabbia
Ma paura no perché quando vedete così da vicino
Smetti di mitizzato il in qualche modo diventi parte di quella storia quindi io sono andato a cercare non tanto questioni filosofiche ma delle storie delle storie spin confini italiani a nord est nord Ovest fra nord e sud
Sono stati fondato spinto dalla mia inquietudine principalmente anche dalla curiosità e dall'il desiderio di vedere se il racconto
Fatto da lontano corrispondeva alla realtà ecco la prima cosa che non corrisponde perché
Ecco spesso i confini di vantano materia di dibattito elettorale addirittura neanche più di dibattito pubblico e i confini e tu attraversi ad esempio quello del Nord desta è diventata sostanzialmente una linea spesso non conosciuta dal resto dell'Italia cioè in senso l'Italia una serie di di confini che non sono mai pienamente entrati nel dibattito pubblico quando si pensa al nord est ad esempio si pensava così di Trieste alle foibe all'ingresso diciamo in un mondo che è quello dei Balcani differente per complessità non si conoscono le storie di chi ha vissuto a cavallo di quel confine di chi è un po'italiana un po'sloveno
Il Presidente della Repubblica attaccato diciamo da poco simbolicamente in sé ma un suo omologo
Proprio quella frontiera ecco ed è lì in maggior in maggior modo che questo libro in qualche modo si avrà una narrazione pubblica cioè quando tu in qualche modo riconvertito i confini venne in qualche modo diciamo poco conosciuti inizio inizi un po'da lettore a comprendere di quanto non sai sport facendo magari lo stesso lavoro allora diciamo quei questi passi che che cambiano il nome nell'arco della storia
Ecco queste storie che rimangono poi seppellite da un'eccessiva centralità anche nel nostro dibattito nel senso no io penso a livello giornalistico abbiamo un dibattito romano scientifico in cui tantissime aree del paese in cui avvengono tantissime cose non sono assolutamente calcolate questo libro forse restituisce drammi a dimensione narrativa anche il senso di quelle letizia in urgenza di polmoni
Certo io
Credo di avere iniziato a meditare su questo libro una volta che sono stato chiamato del mio giornale la Stampa andare a raccontare ennesima emergenza
Volevano andare a dare accendi idranti nei boschi della Val Rosandra sopra Trieste al confine con la Slovenia io mi preso un treno Torino Trieste risorse di ore di viaggio immaginavo 'sta storia questi boschi
E poi in realtà erano dei piccoli sentieri dove passavano dei
Persone che facevano Corsa c'era una vecchia ferrovia dismessa c'erano proprio dei per Barack affittavano le biciclette i turisti si questi sentieri scendevano anche dei ragazzi e delle ragazze che facevano sul gesto di cambiarsi per arrivare puliti non essere riconosciuti e quindi questi ma era questa trovare spengo questi sentieri sentieri dei vestiti abbandonati questo era quello che si vedeva cioè per trovarne uno c'è voluto parecchio tempo fa veramente parliamo di due tre giorni
Mi ha colpito moltissimo la casetta
La vecchia frontiera nella vecchia cortina di piene delle loro cose che nelle loro Jean-Paul delle scarpe dei bambini dei pannolini cioè il simbolo di una casa
Casa della dogana in realtà era diventata svuotata del tutto il senso della storia
La barriera era stata completamente divelta e portata a margine del bosco quella casetta scaldava passanti e i passanti c'erano ragazzi afgani don buoni
Insomma
Se ti avvicini tecniche molto diversa la storia da come viene raccontata
E quindi sono queste storie secondo me che alla fine possono rimettere
A posto le cose anche in modo molto feroce come storiche
Perché mi ha colpito di più estremi ragazzo schema di tra chiamato all'il pazzo l'ha trovato otto volte a venire
Otto volte aveva cercato di risalire
Balcanica otto volte
L'ultima volta aveva incontrato dei poliziotti croati gli avevano tolto le scarpe tolto le calzature da tutto di tornare indietro a piedi nudi che inutili ce l'ha messo quattro ore nella mente è iniziato
Perdere le dita dei piedi
Tutto pietre la necrosi
La storia di queste violenze che in realtà sono molto vicine non le vediamo al contrario un'emergenza molto dichiarata che poi
E le persone che stanno rinunce ripeto non c'è paura al confine
Ci può essere solitudine ci può essere in sofferenza c'è una sensazione di essere un po'ai margini giustamente dice la sensazione di avere una voce che non è mai riportata non c'è paura quanto di ripensare questi ragazzi a Prima Porta
Io fin da bere
Ecco proprio diciamo di questo racconto della realtà spesso diciamo si sente il bisogno soprattutto ritrovare quelle tracce che che ci rendono poi simili perché questo è anche un libro
Che appunto superando i confini che anche delle somiglianze appunto il il tracciato che hai raccontato in qualche modo fatto di oggetti quotidiani di di di vita quotidiana ecco quanto tutto quanto questo atto avviso manca l'interventi battito giornalistico italiano spesso abbiamo una narrazione presenti sulle migrazioni che costruita sostanzialmente sui numeri
Anche negativo nel senso in fin dei conti se riflettiamo i momenti in cui abbiamo compreso anche a livello pubblico che c'era una sorta di inversione di tendenza e quando abbiamo visto i corpi storie piccolo Alan curdi o diciamo lavoro appunto quello che che che avviene all'interno delle baraccopoli di San Ferdinando e via dicendo quando abbiamo visto i corpi quando magari abbiamo visto proprio quegli oggetti personali
Segno di una vita che non c'era più che aveva cambiato muta in qualche modo ci siamo resi conto e abbiamo compreso quello che accadeva
Ecco allora la dittatura dei numeri quanto aiuta in qualche modo poi a costruirli questi confini
Ma
C'è il tema della comunicazione l'altro giorno Domenico Quirico con un collega con cui ho avuto la fortuna e l'onore di lavorare dici perché c'è anche una nostra responsabilità in tutto questo c'è come raccontiamo la storia in fondo se diventiamo anche noi diciamo megafoni di uffici stampa o troppo distanti dalle cose siamo un po'responsabili di questa narrazione tossica perché io ho visto dei momenti fortissime emergenza per esempio nel due mila e tredici Lampedusa era incredibile nell'anno della primavera araba ho visto lesbo
Come in questi giorni situazioni tremende ma in Italia dal due mila diciassette adesso ci sono state negligenze non ci sono stati grandi numeri
Stata una grossa strumentalizzazione questo fenomeno c'è stato probabilmente anche una stanchezza nel raccontare in poi cedere a quell'aria che tirava in Italia da parte di tutti
Proprio libro parte da Trieste come gesto di un vice Sindaco apparentemente secondario forse piccolo passo vice Sindaco Paolo Polidori di Trieste una mattina di settembre
Ma no facciamo un'alba no un'altra da svegliare uno a uno i migranti che dormono vicino al molo UTAP ce li scuote gli dice che non possono stradine o e lo dice in inglese fa tutto questo in diretta Facebook compiaciuto lo fa vedere questa persona è la stessa che poi sei mesi dopo butterà Greco partono senza tetto e anche di questo racconterà
Come di un'impresa eroica lo stesso che vuole armare vigili urbani e lo stesso che vuole andare con ironia a dare la caccia allora c'è stato un momento in cui da un lato è finita l'emergenza male parole hanno iniziato a raccontare da lontano questa storia in modo tremendamente Dione
E
Allo stesso tempo forse anche per la crisi dei giornali che sono un po'ritirati cioè non lasciato di Cassidy
Si è creato una distanza tra la realtà
Io dico che ha ragione Domenico dire che insomma sempre andare sognerebbe sempre immergersi come nel pozzo che bisognerebbe sempre
Raccontare
I nomi storie e poi da lì il contesto e non si può partire da un numero che il numero spesso sono lo strumento
Togliere
Numero interpretabile Lupoli usare in ogni modo
è stato molto divertente quando
C'è una cifra no che tutti usano per dire che c'è un'emergenza
Era più o meno
Certo centodieci mila pare quattro anni fa i migranti
Erano centosessanta mila gli italiani giovani che erano andati a cercare lavoro
Londra vanno ancora a Londra lasceranno il posto insomma un posto Silvia costo duro da camerieri tradita tremenda vita tremenda ne ho conosciuti tanti pro Dico allora
Che facciamo di questi due numeri non sono la stessa storia non sono sempre ragazzi che partono e vanno perché siamo tutti dietro questi centodieci mila che sono venuti qua e non raccontiamo di questi centosessanta mila che sono i figli nostri che vanno da e quindi il numero sempre un modo moto per tirare le cose da una parte e conta mente studi ci questa persona si chiamava lì
Ho incontrato un poliziotto croato mi ha definito parere giustamente fascista che abbiamo fatto togliere le calze e scarpe la mandati indietro veramente li ha persi che poi impazzito ed è morto
Con la storia
Secondo me spiega questa violenza che c'è da giugno crediamo poco perché un posto che interessa
Quasi nessuno
So che non tanto dei report molto dettagliati sui Balcani ma interessano diciotto più una violenza fortissimo di Turci emigranti morto ucciso da un poliziotto che si è giustificato dicendo che gente che finisce veramente verso abortì nel
Nel bosco scene di terrore incontri loro stoccati nel fiume e tutto una strada verso l'Italia che nessuno racconta che però dice molto dell'Italia dice molto dell'Europa questo importante secondo me il fatto che il confine
Che è un posto molto importante per l'individuo
Perché in qualche modo mette la propria tu inquietudine un posto esistenziale nel senso che tu sei messo alle strette anche sulle tue scelte allo stesso modo e così importante anche per uno Stato perché definisce molto bene sei se tu permetti come succede ancora adesso
Fare di discrimini casuali tra chi entra e chi esce perché alcuni vanno bene altre no perché in dormitori tu di rimandi indietro ruspe
Casuale tutti meno così l'idea del diritto più o meno di poter chiedere asilo meno di verificarlo se tu questa cosa l'accetti i stato si definisce non si definisce il commento non
E a chi diciamo questo è un libero in conclusione che che diciamo tratta anche forse dei della cosiddetta identità negata l'identità fondamentalmente di tutto quanto quel quel parterre di diritto di stato di diritto di cittadinanze
Che sostanzialmente abbiamo sempre negato negli ultimi anni insomma diciamo all'accoglienza spesso è stata delegata ai così detti singoli insomma le esperienze però diciamo complessivamente facciamo fatica in qualche modo a fare quello che è iscritto nel nostro codice
Genetico nella nostra carta costituzionale e spesso anche all'interno della nostra storia perché poi insomma
Diciamo che visti da lontano appariamo un po'stupidi questo è un po'la cosa che io ho che è un po'diciamo conservato come considerazione finale finendo il tuo libro insomma
Tu metti insieme questi oggetti queste storie queste posizioni geografiche
Differenti
Mi sovrappormi con storie diverse per contrasto storico
Per età però fondamentalmente vedi che la ricerca dell'uomo e poi è sempre stata quella diciamo di cercare un posto migliore dove vivere e di averle fondamentalmente condizioni sociali migliori e dall'altra parte c'è sempre stato qualcuno che gliel'ha impedito
Ecco allora dico questo gioco quasi infantile che ancora oggi continuiamo e non abbiamo diciamo in qualche modo coerenza e coraggio per aderire a quel mandato che c'è costato sangue vittime nell'arco della nostra storia a a tuo avviso ecco come può esserci anche uno scatto in questo
Sì infatti lo scritto tutto al passato questo libro perché mi sembra un po'un libro di tramonto un po'di tramonto occidentale un po'di epoca che si sta chiudendo de con queste poche intendono che certi valori
In particolare sembra storie significativa dell'ipocrisia della frontiera il fatto che se finisce a quella dell'Austria può entrare nel gigantesco il bordello che si chiama andiamo
Al novantadue novantacinque per cento frequentato da nomi italiani e trovare lì le stesse ragazze che arrivano dai Balcani
Diciamo tagliati fuori da ogni e a che invece possono avere un visto di lavoro perché sarà buono quella storia e la stessa ragazza che passa da Trieste fece costruire ricacciati indietro
C'è questo totale
è stato tale violenza dell'uso delle frontiere quasi come se fossero
E le armi da usare nei confronti degli altri
Ma ci tengo a dire due cose dapprima è molto diversa la sensazione che incontri lire anche per le persone che abitano racconto questo è fondamentale e la seconda cosa perché
In realtà poi molto spesso queste sentiremo incontenibili persone che siamo si tengono insieme
A me piace molto l'idea che la Slovenia abbia concesso una fonte d'acqua l'Italia facendo piccolo ricurvo dal confine topografico facendo c'è la né tre lì c'è una targa bellissima triplice dell'amicizia di nel Paese questa concessione da intendo dire Granata un'altra idea
E adesso mi sembra che
Anche per certi versi pandemia stia mettendo a completamento di nuovo in discussione tutto c'è una frase che mi ha colpito molto che ha detto Martin caparra osso
Un giornalista argentino scrittore bravissimo che dice
Non si può oscurare il sole con una mano
La sua che era un po'così puoi chiudere quella cosa comune un po'oscura versare come
Allora ringraziamo davvero Nicola Zancan per essere stato con voi ricordiamo ai nostri ascoltatori possono trovare dove finisce l'Italia edito da Feltrinelli in altri libri gli store digitali grazie davvero Nicola grazie a voi
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