Assemblea dei giornalisti della RAI TV promossa dall'Associazione Stampa Romana

Cari colleghi con i ringraziamenti di rito
Ringraziamo naturalmente Vittorio Roidi Giorgio Santerini per essere qui con noi
Ovviamente ringrazio Giorgio Bazzoni all'Usigrai che si sono impegnati per questa iniziativa ringraziano tutti presenti
Vorrei essere il più breve possibile
Però qualche cosa vedo vada detta insomma rispetto all'attuale situazione
Perché abbiamo deciso di incontrare qui un gruppo
Di colleghi la RAI l'invito è esteso a tutti i colleghi della RAI ci dispiace che non tutti abbiano accordo l'invito ma insomma il senso
Dell'iniziativa dell'associazione era quella di avviare in questa con questa iniziativa una discussione complessivo sui problemi del servizio pubblico radiotelevisivo Giorgio sì segretario una cravatta meravigliosa
Ma e dicevo ridiscutere gli organi del servizio pubblico in maniera perfetta trasparente lineare è chiaro che è un primo momento di discussione altri ne seguiranno altri momenti di confronto l'Associazione stampa romana ha attivato una commissione mi pensa che sta lavorando abbastanza la Clemente che ha già fatto due riunioni
E quindi è chiaro che poi verranno affrontati i problemi del servizio pubblico in un contesto più vasto che quello del l'intero sistema dell'emittenza
La libreria sia dei network sia dell'emittenza privata locale
Quindi lavoreremo per in questo in questo quadro nelle prossime settimane i prossimi mimesi
La non abbiamo dedicato da una situazione interna a la RAI alcune riunioni della Giunta
Unanimemente della Giunta dell'Associazione stampa romana
Giudica fortemente preoccupante la situazione del servizio pubblico
Vi sono problemi di natura finanziaria il decreto
Di rifinanziamento della RAI in scadenza quindi rischia di cadere
E il problema della situazione gestionale
è abbastanza è chiaro che la situazione RAI Omega
In maniera diretta al cambio radicale del quadro politico correzioni risultati elettorali
E si è innestata io entro subito nelle questioni per dare qualche spunto di dibattito hanno poi aggiunto dirà quello che ritiene giusto dire
Si è innestata
Una astiosa una assurda polemica
Su cosa significa per la situazione del servizio pubblico il cambio di gestione politica il passaggio
Ad una ad un governo di destra o di centrodestra a seconda delle opinioni dei protagonisti
Per il servizio ci sono state dichiarazioni di esponenti politici di rilievo
Il nuovo governo in quello che si presume sarà il nuovo nuovo governo del paese tendenti a legittimare una sorta di ribaltone una sorta di epurazione
All'interno dell'azienda sia dei quadri dirigenziali sia in quello che a noi preoccupa naturalmente di più
Dei quadri e dei dirigenti giornalistici dell'area io direi proprio di partire da questo aspetto
E dico l'opinione nostra opinione mia opinione dell'Associazione stampa romana io ritengo l'opinione della maggior parte dei giornalisti che abbiano il senso della professione
E cioè il nostro no nostro rifiuto
Più mezzo determinato c'è stato su questo un documento della Federazione della stampa molto chiare
Un no netto ad ogni ipotesi di introdurre una logica da tagliatori di teste così
Di dar vita oppure dare continuità seconda dal punto di vista ad una guerra per bande in RAI
Resti del Ruanda stile Somalia come vuole
E il futuro il probabile presidente del Consiglio
Ha smentito ha fatto una dichiarazione di smentita
E noi siamo contenti che l'abbia fatta
Ma come dire questa smentita non ci soddisfa
Non non è sufficiente
Il solo fatto che come dicevo qualcuno tra gli eletti del Polo delle Libertà abbia ipotizzato questo repulisti va giudicato un atto gravissimo irresponsabile inaccettabile dare
Ed è chiaro che qui c'è una questione proprio di principio c'è una questione di principio che riguarda il ruolo funzione dei giornalisti del servizio pubblico c'è una questione di principio che riguarda l'azienda RAI
E l'azienda RAI è un'azienda particolare perché l'azienda
La prima azienda che fa informazione in questo
Forse bisogna fare una riflessione un attimino su fosse stata come dire la gestione della RAI negli ultimi anni e il sindacato dei giornalisti della RAI da parecchi anni da decenni
Si batte contro la logica che informava l'azione del Governo Rai in particolare per quanto riguarda l'informazione
E cioè la logica diciamo così politico spartitoria lottizzato Onia imperante
Sono state sapesse fondamentali le appartenenze politiche per le assunzioni per il sì
Una commistione anche qui inaccettabile tra professione Berti
è una prassi consolidata che ha riguardato un po'tutti insomma non è che c'è qualcuno che è stato investito in particolare
Ad ogni cambio di cordata politica
Il gruppo di dirigente cambiava in un solo gruppo dirigente aziendale ma anche il gruppo dirigente dubbi dirigenti giornalistici dei delle singole testate e giornalisti naturalmente parliamo dopo la riforma
E il sì ripeto il sindacato ha fatto una battaglia giusta una battaglia anche efficace ha creato diciamo così sindacato giuristi RAI insieme alla Federazione del della stampa d'intesa con la Federazione della stampa
Come dire una coscienza anti lottizzato via all'interno dell'azienda
Ma soprattutto fuori dell'azienda
Tant'è vero che siede nel determinato un prima che ha portato all'avvento diciamo così dell'era dei professori sui quali non si può dare un giudizio liquidatorio né in positivo né in negativo
Loro hanno io credo con buona fede tentato di introdurre logiche manageriali o se che nella gestione dell'azienda stress
Io credo che sia stato fatto tutto in buona fede
Ma è stato come dire tutto ciò si è innestato in un clima interno RAI che nonostante la la coscienza si sia diffuso tra indipendente la RAI una coscienza anti organizzatoria del clima
Era ed è io dico
Ancora quello della guerra per bande
Dello scontro tra le consorterie Bonini
Io credo che sia veramente difficile ma dappertutto cari colleghi liberarsi di una mentalità di un modo di essere e di un modo di di operare specie in quello che è diventato una sorta di bunker rally anche fisicamente isolato dalla dalla città isolato
Dai colleghi dalla possibilità per fare una riunione come questa tangente si deve muovere deve fare decine di chilometri per venire qua
E questo ha favorito come come dire una sorta di isolamento e quindi ha reso più difficile liberarsi da quella mentalità sono sorte paure legittime o meno di questo o di quello a seconda dell'evoluzione di risentimenti saldi ricordata dall'una all'altra
Lo ripeto l'Usigrai ha lavorato in questo humus in questo clima
E l'azione sindacale l'azione del sindacato è stata positiva è utile
E io credo che il dialogo con l'azienda con i professori nell'ultima fase abbia conseguito consentito delle soluzioni apprezzabile
Ha favorito buone scelte professionali
A fuoco in meno naturalmente
I giudizi sono diversi
Io credo che in parte i risultati siano positivi dall'altra parte però vi sono stati elementi negativi
Ed è chiaro che comunque la battaglia ha lasciato sul campo
Ma oggi
In questo contesto si è registrato un dissenso un dissenso rispetto alla gestione sindacale
Dell'Usigrai
E ed è nato un un associazione
Così autodefinita sì
Regista
Il segretario del presidente perché invita dell'Associazione stampa romana perché invitati da colleghi iscritti all'associazione
Hanno contesta diciamo così una linea sindacale la giudica morbida di cogestione con l'azienda
Insomma si è determinata una grave frattura una grave frattura sindacale
Sì è minacciato la revoca delle trattenute in favore dell'Usigrai non sappiamo ancora se nell'incontro il direttore generale che si è affrettato forse un un po'troppo si è affrettato a incontrare il gruppo di cento forse c'è stato anche qualche equivoco sul senso sulla natura di questo incontro non sappiamo se in questo incontro siano state consegnate poi queste queste revoche delle deleghe sindacali ma diciamo che l'intenzione comunque la volontà è stata espressa chiaramente e con questo dobbiamo fare i conti
Si è chiesta la tutela diventa della Federazione della stampa e dei suoi terminali territoriali per quanto riguarda Roma quindi l'Associazione stampa romana
E si è respinto da parte del gruppo di cento ogni ipotesi diciamo così scissionisti
Ecco la domanda che molti si sono posti posti e se in questa questione
Delicata di una frattura sindacale da cui dimensioni noi non conosciamo nemmeno sì colleghi o meno lo scontro politico in atto si sia collegata allo scontro politico
E questa è un po'una delle questioni centrali durante io personalmente questo giudizio naturalmente personale non credo non posso dire fino a prova contraria naturalmente
Che il Gruppo dei Cento sia eterodiretto diciamo così tanto per intero
Io credo però che questo caso
Come eventuali altri casi perché qui parliamo di un'azienda ma i problemi in questo momento non possono riguardare non riguardano solo lo zio Ibrahim a tutte le aziende giornalistiche
Io credo che possano favorire e una frattura ancora più netta in Rai e fratture
Fuori dalla Rai
Perché segnali che nascono anche dal Congresso dell'Associazione stampa romana è ancora prima
Dalla dissociazione dalla Giunta dal consiglio nazionale dal congresso della Federazione della stampa ottantuno temere come dire che ci sia un processo diaspora sindacale da parte di aree diciamo così sindacali che fanno capo alla corrente di stampa romana e altre ipotesi altri gruppi sindacale
Quindi una preoccupazione grossa ma noi in questo momento ci interessa l'ipotesi di una scissione dentro la RAI
E vi sono problemi molto Complessi dei rapporti statutari
Tra la Federazione della stampa l'Usigrai e le associazioni territoriali quindi compresa l'Associazione Stampa Romana
Io non vi tedio sul per questi problemi statutari l'Usigrai
E tra virgolette un cosiddetto gruppo di specializzazione in in teche interne con il come tale in Consiglio nazionale Federazione della stampa ma è qualcosa di diverso naturalmente è un un organismo un coordinamento di come la redazione della RAI ma e un un interlocutore diretto della Federazione della stampa ed è legittimato a firmare i contratti il contratto istintiva di di azienda
Io ripeto non entro nei meccanismi
Io però voglio dire con Endesa una cosa l'abbiamo detto più volte in questo probabilmente sgombra equivoci abbiamo detto in un documento
Recente che abbiamo fatto sulla sulla vicenda
Come associazione della stampa romana
Come sindacato come Federazione della stampa poi credo credo che Giorgio Vittorio potranno dirci però dirci qualcosa
Non potranno essere top tu tollerati scissioni nell'azienda RAI scissioni sindacali alla RAI non potranno essere tollerate nascite gli organismi sindacali alternativi all'Usigrai
Magari legittima più o meno da da un gruppo dirigente azienda ma pensate cosa significherebbe anche per le altre testate per tutte le altre testate per i coordinamenti dei grandi gruppi come Rizzoli e Mondadori come le agenzie di stampa come le grandi testate romane voglio dire nascono su comitati di redazione alternativi al comitato di redazione legittimamente e democraticamente eletto perché l'Usigrai l'esecutivo Usigrai è stato eletto al termine di un congresso
Quindi i patemi e di un processo democratico
L'Usigrai è è resta abbiamo detto in quel documento il terminale aziendali in RAI del sindacato peggiore
E questo è un dato assunte otto ed è chiaro che nel momento in cui un collega due colleghi cinque con le cento con le
Dichiaro di non fidarsi della linea editoriale della linea sindacale del sindacato legittimamente rappresentativo e chiedono dell'associazione a prescindere che si siano abbiano revocato l'ordine di commenta
L'associazione non può che tutelare in ogni momento
E in ogni sede notti bollenti e naturalmente anche i colleghi della RAI
Ma non in contrapposizione all'Usigrai
E noi l'abbiamo fatto
Io vi lei lettere abbiamo scritto insieme a Giorgio Bazzoni io e Giorgio pazzo autovetture al capo del personale della RAI Celli
Su alcune iniziative assurde che l'azienda ha fatto nei confronti di alcuni colleghi che hanno espresso in dichiarazioni e interviste si può contrastare o meno la natura contenuto di queste dichiarazioni queste interviste ma la legittimità di un collega del servizio pubblico non del servizio pubblico che esprime un opinione va assolutamente salvaguardata
I procedimenti disciplinari per dichiarazioni ebbero opinioni cioè il reato di omissione non è sicuramente ammissibile dal sindacato abbiamo fatto queste lettere abbiamo fatto una lettera
Lente in altri casi di colleghi che sono stati licenziati o comunque espulsi dal processo produttivo di RAI in maniera assurda presidente Franz il nostro presidente dell'associazione ha fatto una lettera per una vicenda del genere voglio dire ci siamo già mossi in questo in questa dimensione
Io credo che noi che ci rammarichiamo oggi
Dalla difficoltà di dialogare con i dissenzienti io credo che ovunque anche se questa difficoltà permanente noi dobbiamo abbiamo il dovere di ricercare
Le nuove ragioni comunque ragioni vere e reali per unità nella RAI è fuori dalla Rai
Vi sono stati diversi Problemi naturalmente io qui la faccio copre
Perché i bottoni Problemi tra i precari della RAI dove un gruppo di precari che chiedeva l'assoluzione si è come dire ha criticato quindi l'azione dell'Usigrai
Ma insomma
Io credo che padano
Esaminate senza pregiudizi le ragioni degli uni e degli altri da parte del sindacato
Io dico ricordando sempre che il nemico è uno cioè il nemico tra virgolette naturalmente no voglio dire l'interlocutore la controparte e l'azienda
E l'azienda all'azienda RAI di fesserie anche nell'ultima fase
Ne ha fatte molte io ricordo la famosa circolare
Che minacciavano per provvedimenti disciplinari degli scioperi Fabio proclamati dalla Federazione della stampa
A sostegno della vertenza e lenti
E tante altre questioni io non sto qui a dire noi Giorgio sulla situazione sindacale difficoltà con questo gruppo dirigente che commette errori le potrà in qualche modo riassume io credo che noi dobbiamo discutere
Il sindacato i colleghi all'interno delle azioni devono discutere serenamente di tutto
Dando per scontata la buona fede di tutti
Ma io voglio rubato rapidamente alla conclusione
E io credo che mai come oggi
Mai come oggi in questo Paese non solo a Roma ammette L'Unità sia una cosa sedia
La capacità del sindacato di rispondere in ogni momento sulle piccole cose come sulle grandi cose all'attacco che viene mosso al giornalismo ai colleghi I giornalisti ai poteri contrattuali ai poteri del chiede derivano dall'articolo sei ai poteri dei direttori e credo che la risposta che va data dal sindacato necessità dell'unità sostanziale della categoria
Della difesa del sindacato unico del sindacato unitario dei giornalisti
Ma dico di più perché bisogna parlare anche di politica di politica intesa nel sistema dell'informazione naturalmente
E anche qui chi pensa di stravolgere il ruolo del servizio pubblico
Deve sapere che i giornalisti della RAI di ogni tendenza devono solo intenzionati io non sono certo a difendere l'euro la loro azienda
Da colpi di mano da qualunque parte provengano non stiamo facendo questo discorso perché oggi c'è un governo di destra se oggi ci fosse un governo di sinistra diremo esattamente le stesse cose con ha sempre fatto il sindacato dei giornalisti
Il servizio pubblico
è la prima garanzia di una corretta e completa informazione dei cittadini
E le regole vanno rispettate fino in fondo da parte di tutti
E beh io credo cari colleghi e qui faccio anche una proposta una proposta
Di metodo una proposta di mobilitazione perché di questo si tratta naturalmente come dire è una prima cenno naturalmente le cose dovranno essere poi approfondito
Ma io credo che se le regole non verranno rispettati
Se quei signori che hanno fatto quel tipo di dichiarazioni prevarranno all'interno del nuovo governo
Se si vorrà calpestare la nostra libertà la libertà dei giornalisti in RAI e fuori della RAI in tutte le testate
I poteri dei direttori
La libertà di stampa ecco io credo che il sindacato
Non potranno mobilità
E io credo cari colleghi lo dico
Come proposta questa personale naturalmente perché su questo non c'è stata nessuna giunta ma io penso di interpretare anche bene il senso delle cose delle opinioni dei colleghi dell'Associazione stampa romani vedo che al primo segnale di epurazione politica
Di normalizzazione
Che riguarda il gruppo di dirigente di ieri oggi e domani con la nuova leadership politica al primo segnale di questo genere
Dovrà scattare scatterà uno sciopero uno sciopero generale dei giornalisti italiani io concluso credo che Pier Luigi può in qualche modo presiedere la riunione non so se so che Roberto seghetti uno era va bene allora abbiamo di base non so se il professor Guido
Quando Vittorio toglierlo rito nei giorni scorsi è diventato subito fiducia vintage per la RAI è un fatto
Assolutamente innovativo che la RAI finalmente da una fiduciaria anche passò Saxa Rubra era considerata una una sorta di zona franca senza alcuna informazione quindi adesso o prossimi giorni sarà attivato uno sportello informativo dell'Impregilo Sandro
Cari colleghi io sono Vittorio Fiorito
Lo dico per tutti quelli sono tanti che in questi anni hanno arricchito il parco professionale del servizio pubblico
E guarda caso tutti coloro che in questi anni
Hanno arricchito il parco professionale del servizio pubblico
Provengono tutte per via molto limpide e molto diritte
E questo forse l'orgoglio più vero
Del sindacato dei giornalisti RAI dell'Usigrai
Che è iniziato questo tipo di battaglie la dignità de il mestiere del giornalista in RAI a partire dall'accesso
Non lo dimentichiamo mai che è questo il punto di partenza
Dell'Usigrai quando con molta difficoltà
Contro tutti
Dall'interno delle redazioni del servizio pubblico parti un movimento d'orgoglio
Perché avevamo una situazione strana
I giornalisti della RAI stretti tra i burocratismi
Sindacali
E il dominio politico assoluto
Non avevano diritti né sindacali né professionali questa era la situazione
Fino al punto che non era consentito
Ai giornalisti della RAI organizzarsi con il sistema e con le regole democratiche era vietato anche solo parlare di un congresso che costituisse il coordinamento dei giornalisti della RAI
E allineati sulla trincea opposta
In quell'occasione e non lo dimentichiamo cioè la Federazione della stampa allora
C'era l'Associazione stampa romana allora c'erano tutti i partiti
Io ricordo come una cosa allucinante
Un'Assemblea sull'informazione
Che i giornalisti della RAI
Riuscirono in qualche modo a scippare
Che divenne poi assemblea costituente
E noi potremmo fare
Quel tipo di iniziativa soltanto perché riuscimmo a convincere un segretario di una brevissima stagione dell'Associazione stampa romana Innocenzo Cruciani
Il quale poi la pago duramente sulla sua pelle
Non lo dimentichiamo mai come Nas nascono le cose
L'orgoglio dei giornalisti della RAI parti dal mestiere dalla professione
E da allora io sfido chiunque apportare un solo esempio
Di giornalista assunto in Rai
Con l'appoggio o con il complice silenzio del sindacato che non fosse per vie assolutamente pulite
Assolutamente regolari
Vedete
Se non ci fosse stata questa mutazione genetica
Di tutta la categoria dei giornalisti RAI
E del suo sindacato oggi di fronte ad un ribaltone
Politico di questo tipo
Già sarebbe avvenuta
Di nuovo come è avvenuto per molto tempo all'interno della RAI un riallineamento totale pagati in questo invece non è avvenuto all'interno delle redazioni già sarebbero corsi tutti quanti per esempio
Ai richiami
Di alcuni colleghi che io a differenza di Paolo il quale giustamente deve fare un discorso istituzionalmente molto più attento io ritengo che ci siano dei collegamenti e non da adesso ma da tempo non tra tutti i cento ma da da parte di alcuni di coloro che organizzano i cento è un disegno che vuole in qualche modo la riduzione del servizio pubblico ad altre funzioni che non siano le funzioni di servizio pubblico
Su questo si potrà discutere quanto si vuole si potrà fare un'analisi di tutti i comportamenti di tutte le situazioni
Però in modo molto schietto
In modo molto leale io direi che bisogna mettere le carte in tavola in modo deciso e definitivo perché ci sia un punto di chiarezza
All'interno della categoria dei giornalisti ma anche all'interno della Federazione della stampa dell'Associazione stampa romana e di tutte le altre associazioni regionali
E allora andiamo al sodo
Quali sono i punti vitali importanti per i giornalisti della RAI da molto tempo a questa parte
E l'abbiamo detto nelle assemblee che abbiamo fatto assieme alla Federazione della stampa e l'Associazione stampa romana l'abbiamo detto in tutte le conferenze dei comitati di redazione
I punti prioritari erano la salvaguardia dei posti di lavoro e l'intangibilità del contratto
Ora questo sindacato che da mesi
Qualcuno cerca di mettere alla gogna
Cerca di denigrare da diversi fronti
Unico sindacato del panorama dei giornalisti ha già portato a casa questi due risultati
Ci sono migliaia di dismissioni
All'interno dell'azienda RAI migliaia altre mille
Migliaia di soggiacente e altre mille che sono poi state programmate e per quanto riguarda i giornalisti con esclusione
Dell'adozione di meccanismi contrattuali non c'è stato assolutamente nessun tipo di decisione da parte dell'azienda che abbia coinvolto anche la categoria dei giudici Cetra i mille che è già programmato che dovranno lasciare l'azienda non c'è nessun giornalista cioè cioè il fatto gravissimo dell'applicazione dell'articolo trentatré del contratto lo sappiamo perfettamente
Buon'ultima purtroppo su questa trincea è arrivata la RAI io vi dico molto schiettamente ecco che su questo punto dobbiamo fare tutti autocritica
L'Usigrai
E la Federazione dalla stampa purtroppo ecco le situazioni generali dell'azienda
A rischio di totale tracollo ecco hanno determinato una reale condizione di debolezza di tutto il sindacato nazionale su questo punto anche perché c'è il precedente gravissimo che a suo tempo per ragioni politiche
Per ragioni politiche è stato lasciato adottare lo stesso articolo al Corriere Della Sera molti anni fa un precedente gravissimo a suo tempo
Posti di lavoro e contratto
Il sindacato si è battuto
Con la controparte aziendale su questi due punti
Che non si toccava
La pienezza degli organici nelle redazioni non si abbassavano gli organici nel nelle redazioni e il sindacato si è battuto perché il contratto venisse rispettato in concreto
Perché il punto sul quale il contratto era minore minacciato era sugli adempimenti e delle scadenze contrattuali cioè sul prossimo
Scaglione dell'aumento della del della retribuzione sull'uno e l'altro il sindacato porta a casa questi due obiettivi che sono vitali non soltanto dal punto di vista degli interessi
Morali e materiali come si dice in tutti gli statuti del nostro sindacato morali perché il rispetto ecco del lavoro del del giornalista
Materiale perché il rispetto della retribuzione contrattata ma anche perché si è stabilito un principio
Che i contratti vanno rispettati e qualunque tipo di emerge emergenziale provvedimento non può partire dal consenso del sindacato sulla violazione del contratto
Ed è un principio fondamentale importante era pericolosissimo
Che in azienda come la RAI ecco passasse questo principio perché veramente avrebbe determinato un fianco di debolezza per tutto il sindacato nazionale è uno di questi eravamo estremamente consapevole
L'altro punto ecco non si riduce l'organico dei giornalisti nelle redazioni in base ad un calcolo esclusivamente economico
Si può agire su altri fattori su altri elementi sulla razionalizzazione sulla produttività
Sul tipo di aggregazione diversi nelle redazioni
Ma un'azienda che produce quella serie enorme
Di testate e di informazioni continue e alla radio e alla televisione e sul televideo e nel campo sportivo e nel campo culturale e comunque in ogni caso danni memorabile inadeguata dal punto di vista degli organici
Perché se si fa un rapporto serio
Tra il tipo di prodotto come quantità come assiduità ventiquattro ore al giorno su trecentosessantacinque giorni all'anno
Beh quel tipo di prodotto facendo un rapporto con le consistenze organiche degli altri i grandi giornali voi potete valutare direttamente che c'è una inadeguatezza una insufficienza
Degli organici in RAI
Questo indubbiamente ha portato tradizionalmente al ricorso ad un volontarismo
Ad una assunzione di responsabilità da parte dei giornalisti per cui spesso si è determinata la convinzione se non la pretenziose da parte di aziende avvolta anche di direttore per cui giornaliste della RAI devono lavorare sempre senza nessun controllo senza nessun limite questo è vero
Questo però è un dato tradizionale di questa azienda dove c'è stato sempre una commistione
E lo diciamo con molta del lealtà c'è stato una commistione tra il l'esercizio del mestiere dalla propria professione e il senso della responsabilità per un tipo di retribuzione che abbiamo sempre saputo che danaro pubblico
Questa non è un'invenzione degli ultimi tempi
Questo è una convinzione profonda della stragrande maggioranza dei giornalisti RAI dei quali normalmente regioni se la RAI si conoscono e vengono pubblicizzati solo aspetti pittoreschi
Solo aspetti in qualche modo anche negativi ecco ma non viene mai ecco
Conosciuta e riconosciuto a fondo ecco la serietà professionale e civile della stragrande maggioranza dei giornalisti della RAI
E che la stragrande maggioranza dei giorni se la RAI si è attestata ecco su questi valori e riconoscibilissimo
Dal fatto come normalmente all'interno del sindacato nazionale si comportano i rappresentanti legittimamente eletti dalle assemblee redazionali
Non c'è una scissione
Avete mai visto un'Assemblea di comitati di redazione nazionale dove i rappresentanti dei giornalisti RAI sono un po'degli scarsa Frugoni si sono comportati in modo egoistico non hanno tenuto conto del valore dell'informazione all'interno del sistema democratico ma da quanti anni queste un valore riconosciuto da tutti
E da che cosa dipende dipende che la stragrande maggioranza dei giornalisti della RAI esprime questo tipo di valori esprime questi delegati all'interno della Conferenza dei comitati di redazione all'interno dei congressi all'interno degli organismi di categoria
Quando io dicevo
Che non è pensabile che di fronte ad un rivolgimento così radicale e tra le altre cose così annunciato aspettato è scontato almeno un giornalista decente mediocre minimo l'ha capito con i suoi strumenti con le sue tecniche da molto tempo bene
Di fronte a questo tipo di situazione generale nel Paese
Io va sicuro che se si va ad analizzare il perché
Non si è verificato questa volta una sorta di capovolgimento ribaltamento all'interno dell'azienda della RAI e soprattutto all'interno del corpo professionale i giornalisti
è dovuto ad un solo fatto
Che la sostanza dei corpi redazionali
La grande maggioranza dei corpi redazionali oramai proviene
Da questo tipo di assunzioni
Le borse di studio
Sono decine e decine in tutte le redazioni
A Roma e in tutte le redazioni regionali
I concorsi due
Le innovazioni le pellicine operatori
Che sono centosessanta giornalisti acquisiti alla professione con la loro specificità
I riconoscimenti per diritti contrattuali questi colleghi oramai superano complessivamente le seicento unità
In dieci anni un sindacato all'interno della RAI è riuscito a regolare l'accesso che un obiettivo di lunga data di tutto il sindacato certo
Sono proseguite
Ancora speriamo che non riprendano speriamo che non riprendano ecco gli accessi sono poi gli accessi perfidie improprie ce lo sappiamo perfettamente ma contro il sindacato
Non con la connivenza del sindacato perché io vi giuro che posso sfidare chiunque a dire che dal mille novecentottantacinque ci sia stata una assunzione ecco non giustificata
Per ragioni professionali che possa essere in qualche modo indicata nella responsabilità del sindacato
E questo lo dico a ragion veduta per un fatto molto semplice
Perché se ne sono io personalmente testimone non c'è stata assunzione di malversazione
Che sia avvenuta con l'aiuto alla connivenza del sindacato e non è cosa di poco conto questo lo sappiano tutti
E poi è avvenuto un altro fatto
Che le redazioni non sono più quelle trincee blindate
Come erano prima del lavoro del sindacato non sono più io mi ricordo una trincea blindata
Io la ricordo perfettamente la trincea blindata del giornale radio di senza io me la ricordo
Non era possibile
Che nella redazione di Selva
Fosse Potito a quota anche allora c'è stato l'opzione fosse potuta entrare qualcuno che non fosse in linea con quella impostazione
è un dato di fatto
E così non fu il giornale radio di Zavoli
E così non fu il telegiornale di Emilio Rossi
E così non fu il telegiornale di Andrea Barbato
Ci fu una trincea blindata
Il GR due di CELTA
E tale si mantenne
E tale si mantenne finché non ci fu lo scivolone
Provato non provato per cui tutti i direttori
Che in qualche modo venivano indicati ecco come legati a fenomeni con iscrizioni lo io so perfettamente che Selva ha detto che il Tribunale per carità però in quell'occasione quell'azienda disse
Quell'azienda disse finché non si riuscirà a stabilire ecco il corretto comportamento dei direttori che vengono indicati collegati alla P due via tutti
E fu una decisione saggia
Fu la decisione giusta
Perché fu l'unico modo per garantire all'interno dei corpi redazionali la credibilità del loro direttore io lo so perfettamente che ognuno poteva dire
E con un centro ma ci sono una serie di adempimenti che non sono fatti di persecuzione né del sindacato né di tipo politico ecco perché Selva non fu più direttore del GR due
Per quel motivo e dal loro
Anche il GR due
Non fu più una trincea blindata
Questo tipo di ragionamento sui posti di lavoro
Sulla salvaguardia del contratto
Sull'apertura
All'interno dei corpi redazionali io l'ho fatto per un solo motivo
Perché su queste tre cose
Federazione dalla stampa Associazione stampa romana
Tutti i colleghi ecco tutti i gruppi che vogliono nascere dal punto di vista della vivacità
Del momento sindacale su questi tre punti si hanno argomento possono dire e delegittimato e delegittimata la rappresentanza di un sindacato non su altre sciocchezze come ho sentito dire
Non si altri argomenti
Come ho sentito dire in questi giorni che il sindacato sarebbe connivente con l'azienda sarebbe connivente con l'azienda il sindacato che nel momento in cui arriva il nuovo vertice di questa azienda
Al nuovo vertice di questa azienda al tavolo delle trattative ed esiste registrazione a verbale
Il quando adesso vi dico affermò questo principio
Non si tagliano teste
E guardate bene
Perché vi diffidiamo formalmente
Che noi non accetteremmo mai
Che poi in qualche modo possiate Porta a Porta estero rimuovere o espellere dall'azienda coloro che voi ritenete siano avversari del sindacato
Noi diffidiamo l'azienda
Dal procedere assoluzioni nei confronti di quei colleghi che pure erano arrivati soltanto per ragioni politiche
Ad a vere gradi di responsabilità
Io feci due nomi
A quel tavolo della trattativa
Dicendo che dovevano assolutamente essere rispettate nella loro professionalità
E anche nel caso in cui i direttori avessero ritenuto di non avvalersi più delle loro prestazioni come vice direttori erano obbligati
A norma della convivenza civile a norma del contratto e a norma della deontologia professionale a tenerli assolutamente nell'esercizio della professione adeguando le prestazioni
Ai loro precedenti incarichi
Questo è il sindacato
Che viene accusato di essere connivente
Con il nuovo gruppo dirigente dell'azienda così parti
Il rapporto di contrattazione
E di interlocuzione ma soprattutto di assoluta intransigenza
Con il nuovo vertice dell'azienda
E poi guardate tutti accusarono questo sindacato quando all'indomani della prima scelta capitale del nuovo consiglio d'amministrazione il direttore generale non condividendo il sindacato la correttezza delle regole la correttezza delle procedure perché sembrava che quella nomina fosse stata già in qualche modo ipotecata sul terreno politico e non fosse quinto una libera scelta dei cinque garanti il sindacato fece un comunicato durissimo
Che partiva con queste parole oggi la riforma è morta e fummo aggrediti da tutti
Certo c'era una forma di anche di sprovvedutezza
In quel comunicato
Ma oggi di fronte a quanto viene detto e sostenuto oggi ecco per noi quella anche una bandiera
Su questo sindacato si può dire tutto
Che il fatto che in qualche modo
Di colleghi che non si difendono che fatto di colleghi che fanno un lavoro massacrante
E quando dico di colleghi oggi lo posso dire
Perché da questo punto di vista sebbene in altri anni l'abbia fatto anch'io assieme a Lucio Orazi assieme a Giuseppe Giulietti assieme a Romano Cannas
Oggi non siamo più buoni affari
Oggi lo fanno Giorgio balzo Roberto Natale
Lo fa Blasi
Marziano Lumia
Michele Mezza
Il quale senza assolutamente nessun distintivo nessuna medaglietta nessuna eppure oltre a fare il proprio mestiere di giornalista in modo assolutamente invidiabile ineccepibile
Ma anime ed energie lavoro del sindacato per i colleghi senza averne mai tra
Quelle che vengono detti in giro che un solo collega della RAI che si sia dedicato in questi anni al lavoro sindacale abbia non dico mai contrattato ma mai ottenuto nulla Riccardi
E questo anche per un altro motivo per un'altra ragione PC chiamo dato una regola
Fin dall'inizio
Non abbandonare il lavoro
A costo di farlo il sabato e le domeniche Sempre tutte le settimane dall'anno come affatto Giulietti per la bellezza di sette anni che tutti i sabati e tutte le domeniche era nella sua redazioni assicurava il lavoro per i notiziari è anche la conduzione
Per essere legato peruviane e ovviamente aveva una responsabilità nazionale e quindi Louis mutava all'interno del sindacato a Roma ma tutte le settimane tutte lui rientrava nella sua redazioni perché non ci fosse nessuno sganciamento
Dall'esercizio del proprio mestiere questo l'ha fatto per anni per anni io ovviamente senza nessuna prevaricazione nei confronti dei colleghi tanto è vero che si faceva il regionale e nessun tipo di contributo nazionale tant'è vero che si faceva tutta l'informazione sportiva il sabato
Si faceva le telecronache
Io questo non lo voglio sottolineare ecco per dire che c'è bisogno di me medagliette no voglio semplicemente parlo perché quando a un certo punto ecco vengono fuori gli sciacalli
Bisogna andare i fatti
Bisogna rifarsi agli argomenti e non lasciarsi impressionare
Non c'è lasciando impressionare
E il ritorno al punto di partenza
Quando si presentarono alla prima Assemblea
Dalla quale poi venne fuori il sindaca costituito il sindacato dei giornalisti della RAI
Bubbico
Crivelli
Tempestivo
Gli importi Evangelisti
Il quale all'inizio fu molto contrario
Venne fuori il segretario borse della Federazione affranto il quale era molto contrario
A che nascesse
Questo tipo di strumento che poi si è rivelato utile non dico indispensabile utile per tutta la categoria dei giornalisti italiani e per tutto il sindacato in quell'occasione
Vennero questi a tutelare il vecchio sindacato giallo
E allora c'è dinanzi agli lo dico con molta schiettezza non ho paura perché questo io l'ho sempre detto l'ho detto personalmente a Beppino abbattere il sindacato di quella o SGR si chiamava così
Perché non aveva nessun tipo di credibilità all'interno della del della categoria
Perché non partiva dal posto di lavoro dalla dignità del lavoro e da contratto tant'è vero che questo sindacato dell'Usigrai
Portò le retribuzioni dei giornalisti della Rai a livello delle retribuzioni dei terroristi eleganti i giornali stampati perché prima non era così
Prima i giornalisti della Rai guadagnavano un terzo di quello che guadagniamo in i giornalisti degli altri giornali nazionali
E in tre contatti siamo arrivati semplicemente alla pari alla pari dignità
Non è vero che io ricordo nelle redazioni regionali di trovare affissi dei cartelli la dignità dei giornalisti della RAI si incomincia a difendere con la giusta remunerazione
Perché era una battuta
Ecco io dissi durante un'Assemblea dei comitati di redazione che dovrà approvare la piattaforma in quell'occasione non dimentichiamocelo
Durante la penultima assemblea costituente arsenicali alla presenza della Federazione della stampa e trattano e potevamo temere quelle assemblee congressuale soltanto con il soldo della Petacci alla stampa perché non avevamo una lira non hanno nulla
E ci impieghiamo la bellezza di sette anni
A restituire quei soldi male restituimmo
Be'il segretario della società e la Federazione Nazionale Stampa allora sapete
Come decise di fare dei Bottari giornaliste della RAI
Perché i visione
In una grande sala Sinigaglia noi subimmo l'umiliazione di votare i bianchi da una parte
Il Rossi rosa dall'altro guardate non abbiamo mai dimenticato
E su quella esperienza
E nacque un'alleanza professionale che da allora in poi ha cancellato per sempre
Nella coscienza di Lucio Orazi nella coscienza di Giulietti
Nella coscienza nella coscienza di chiodi di Nino Rizzo Nervo di Barbara Scaramucci di Angela Buttiglione io non me lo dimentico mai ed i tantissimi altri ha cancellato per Sempre la possibilità che i giornalisti della Rai nel loro mestiere e nel difendere i loro diritti
Sindacali si potessero mai più riconoscere
In nessuna forza politica e ancora oggi questa la forza dei giornalisti della RAI e la forza dell'Usigrai e la forza della Federazione della stampa
No
Faccio come Vittorio Occorsio non sfascia
Ma io credo che Vittorio Fiorito abbia molto ragione perché poi chi non ha memoria
Chi si mette ad affrontare i problemi che abbiamo di fronte
Con la volgarità con cui
Oggi vengono affrontati da parte anche di interlocutori nuovi
Senza questa memoria in realtà rischia non solo di non aprire il quadro completo
Ma di minare alle fondamenta quelli che sono stati poi il cemento di questo sindacato a livello nazionale a livello locale e nelle grandi aziende come la RAI
Io voglio fare solo tre o quattro riflessione
La prima è che i problemi della RAI e non possono essere affrontati solo all'interno della RAI
è una cosa che io sono andato ripetendo all'interno dell'Fnsi nell'ultimo anno
In modo convinto
Perché mi pare che per ragioni che tutti conosciamo
E che non attengono esplicitamente alla modo come il sindacato della RAI nella RAI veniva gestito non attengono a questo in realtà una separatezza
Fra i giornalisti della RAI
E gli altri giornalisti giuriste la carta stampata i giornalisti della Fininvest i turisti le altre emittenti fosse comunque
Una realtà che si andava cristallizzano indo
E che aveva in sé una pericolosità
Oggi io credo che all'interno dell'Associazione stampa romana in particolare
Si possa riuscire a mettere riparo a questo quindi problemi della RAI sono i problemi dei giornalisti
Di tutto questo Paese doppio che si discutano di più in questa sede cioè Roma
Ma non capisco perché o meglio lo capisco benissimo perché non si non affiorino le difficoltà i problemi che abbiamo a Roma che abbiamo avuto nella RAI chiamiamola romana nelle altre regioni e associazioni
La seconda considerazione che il processo che qualcuno vorrebbe di disgregazione
All'interno del sindacato unitario dei giornalisti che è nei fatti
Da alcuni mesi in modo più accentuato
E singolarmente
L'opposto di quello che sta avvenendo nei grandi sindacati italiani
Perché mi pare che di fronte alla nuova situazione politica
Alla straordinaria novità perché non c'è dubbio che sia una novità incredibile quella alla quale abbiamo assistito politica in questo Paese i sindacati delle tre confederazioni abbiano sentito e sentano in queste settimane un bisogno di stringersi e di andare verso una maggiore unità
Mi domando come sia possibile che all'interno invece della nostra categoria
Di fronte a quello che sta succedendo ci siano spinte contrari
Io credo che vada fatto uno sforzo di maturità
E di saldezza di nervi da parte di tutti i perché dietro la spinta a dischi regalare il sindacato
Cioè la spinta a mettere in difficoltà alcune aziende in particolare ad appropriarsi dei mezzi di comunicazione di massa
Che già sono nelle mani in poche mani
A conquistare questi comunque facilità o difficoltà maggiori o minori a seconda delle resistenze che il sindacato proprio in grado di fare attraverso l'eventuale disgregazione del sindacato secondo me passa la conquista da parte di alcuni gruppi delle aziende
E dei microfoni e delle pagine dei giornali
Io credo che
Punto di maggiore compattezza e forza il sindacato dei giornalisti della RAI lo abbia mostrato a Bari
Secondo me è stato quello un momento
Lo dice uno che le le le vicende della RAI
Le ha seguite poi abbastanza anche per altre ragioni negli anni passati
è stata una unità quella venuta a Bari
Eccezionale
Dire quasi eccessiva perché io poi dell'unanimità o delle unanimità ho sempre un po'paura perché dietro l'unanimità qualche volta secondo me c'è l'incapacità delle opposizioni di fare l'opposizione di esistere come tali
Dopo Bari con la grande forza che il sindacato della RAI gli aveva può darsi che siano stati commessi degli errori
Credo che non sia questo il punto
Perché il punto secondo me è quello del riforma della RAI
Della trasformazione della RAI
Dell'abbandono da parte della RAI
Grazie al cielo della lottizzazione dei meccanismi che legavano l'azienda ai partiti politici di questo Paese all'esecutivo di questo Paese
Questa fase ha portato per il sindacato dei giornalisti delle difficoltà dei problemi una capacità di essere forza nei confronti non solo dell'azienda ma delle forze esterne alla RAI
Che si opponeva invece alla fase della riforma assolutamente eccezionale
Io credo che l'Usigrai abbia fatto fino in fondo il suo mestiere
Credo che dal punto di vista dell'onestà
Intellettuale
Veramente questo sia avvenuto
Credo che ci siano pochi esempi all'interno del nostro sindacato di capacità
Pochi esempi come questo di capacità di essere controparte
Nei confronti di una parte come l'azienda così forte
Così capace di confrontarsi
E di attuare quella che poteva essere già in questi mesi
Una disgregazione del servizio pubblico e che invece non è avvenuta grazie io penso anche all'azione che ha svolto il sindacato
Oltre che al modo come è stata attuata questa piccola riforma legislativa che noi abbiamo avuto e che i presidenti delle Camere hanno interpretato secondo me in modo molto corretto professori o non professori sganciando finalmente dai partiti e dal loro modo
Vergognoso di cercare di gestire questa azienda come l'avevano gestita per tanti anni come cosa propria come cosa privata invece che come cosa pubblica
Credo che la difesa il servizio pubblico sia stata sia avvenuta
Oggi credo che ci sia il rischio di una nuova lottizzazione
Di un ritorno indietro
Non solo inaccettabile non solo antistorico
Ma che va contrastato anzitutto le
Dando che esiste una legge del parlamento
Se vuole il nuovo Parlamento la può cambiare ovviamente una legge del parlamento che dice che per due anni o comunque fino a una nuova e più complessiva riforma di sistema dell'emittenza auguriamoci non solo dell'emittenza in realtà quello è il modo di gestire l'azienda in diretta dipendenza con le decisioni che prendono Presidenti di Camera e senato
Oggi si fa un gran parlare di spoil system ma di abbattimento di mandata a casa di dirigenti di funzionari di Grand commis dello Stato certa giusto che ci siano persone che vanno a casa
In un sistema di alternanza vero
Ma non ma sarebbe assolutamente molto grave che questo tipo di alternanza finisse applicato alla RAI
Non è vero
S'anzi è il contrario e e in un'interpretazione non solo forzata ma contrari a quello che è stata il senso della legge che ha riformato la RAI
Non è vero che il consiglio d'amministrazione deve andare a casa
Il consiglio d'amministrazione dipende dalle scelte che hanno fatto il presidente della Camera e del Senato
Può darsi che i presidenti della Camera e Senato e possono fare di nuove non lo credo perché erano delle istituzioni e non degli uomini
La garanzia di sganciamento della RAI dai partiti e dall'esecutivo quale che sia l'esecutivo sta in quella legge in quelle decisioni che sono state prese
Io credo che ci voglio oggi una grande capacità di essere sindacato e una grande pazienza
Capisco che si debba fare un grande sforzo ogni giorno
Fu ma chiedo se così mi posso esprimere che questa che questo sforzo sia ogni giorno accentuato
A vere una voglia e una capacità di discutere all'interno del sindacato all'interno delle aziende che producono informazione
Perché solo attraverso questa continua discussione capacità di elaborare noi acquistiamo secondo me forza e diamo forza ai nostri organismi rappresentati
A a costo di poi quando abbiamo raggiunto delle conclusioni fare una resistenza
Che può darsi che debba essere anche una resistenza in termini forti
Ma credo che il sindacato sia sempre stato
Abituato nella sua storia poi a opporsi anche con modi forti il nostro sindacato che è sempre stato unitaria
Però io mi riferisco al fatto che si devono trovare tutti i modi luoghi ripeto le energie per confrontarsi senza stancarsi mai anche quando gli oppositori sono due dieci cento o cento mila perché quando poi diventano cinque mila si prendono il sindacato è solo loro una nuova maggioranza
E votare
A vere la voglia sempre di rimettersi in discussione
Non per lasciare il sindacato intendiamoci in una situazione di instabilità continuata non penso affatto questo perché ci sono le scadenze
Ma ci sono anche dei momenti in cui si deve avere questa capacità secondo me di dire benissimo facciamo un congresso io lo dico per la Federazione la stampa mettendoci ciascuno in discussione
Perché poi siamo al servizio dei colleghi e se vengono degli altri al nostro posto io personalmente
Posso riuscire a lavorare forse un po'meglio di quanto non ci riesca oggi
Quindi ma soprattutto perché dall'analisi e dal confronto si può scoprire anche che noi non siamo abituati ok la maggioranza ritiene questo ma è la maggioranza
Altrimenti lamenta minoranza che sappia fare la minoranza ma che non tenti di violare le regole democratica rimettersi in discussione all'interno delle redazioni
Io sono contento che in questi giorni siano stati rinnovati mi pare in modo assolutamente palese legale i CDR di alcune testate radiotelevisive come vengono tranquillamente abbastanza serenamente rinnovati i CDR di altre redazioni italiane mi pare che a Roma nonostante le difficoltà si sia usato il metodo democratico nel rinnovo degli organismi rappresentativi
Credo che la romana sia un punto di snodo oggi molto importante
Quella separatezza a cui accennavo prima del sindacato dei giornalisti RAI
Rispetto alla romana
Possiamo andarne a discutere giusto continuare a discuterne le cause di chi fosse la colpa
Se dell'esecutivo della romana
O dell'Usigrai
Se guardiamo avanti non c'è dubbio che diciamo in questa sala o in questa sede la romana si può trovare lo snodo per risolvere alcuni problemi interni al sindacato
Che poi ci siano o si possono individuare dei programmi statutari
Figuriamoci che vengano delle proposte
Si vuole fare un tavolo per discutere che cosa lo Statuto dalla Fnsi
E c'abbiamo speso energie centinaia di milioni per discutere con lo Statuto
C'era nello Statuto che tentammo di modificare ottobre qualcuno se lo ricorda Fiorito per primo c'era anche una piccola modifica per quello che riguardava il regime della Rai e dell'Usigrai
Voi sapete che fine ha fatto quello Statuto se questo è un terreno sul quale ci si può confrontare per andare ad un'epoca di lavoro più proficuo all'interno dell'azienda e del sindacato facciamo anche questo sforzo non ci stanchiamo di fare
Per il resto io
L'ultima cosa vorrei dire che secondo me è il sindacato deve apprestarsi un po'in tutte le sedi ad un confronto molto duro
Io credo che quello che è avvenuto all'Unione Sarda in questi giorni
Sia un segnale di gravità eccezionale
Al quale forse si sarebbe dovuto rispondere in modo altrettanto eccezionale perché se quello che è avvenuto in quel giornale si dovesse ripetere in altri giornali di fronte a un cambio di maggioranza politica nel Paese perché di questo si è trattato di un editore che di fronte a un cambio di maggioranza politica
Costringe un direttore due vicedirettori e forse anche un capocronista ad andare a casa
Se questo è quello che può succedere in questo Paese perché a memoria mia non è mai successo in questi trent'anni perché non è mai successo che un dire che un editore che si spacciava per editore di sinistra oltretutto editore democratico osasse fare tanto
Lo so ho visto che il sindacato che l'associazione sarda ha fatto quello che ha potuto che la redazione de L'Unione Sarda ha risposto in modo energico però io credo che se questo è quello che s'qualcuno vuole fare all'interno delle aziende editoriali
La RAI io non la RAI
Credo che se ci si debba veramente attrezzare ad uno scontro molto duro e credo che tutti quanti unitariamente all'interno della Federazione della stampa dobbiamo prepararci a a una battaglia di questo genere
Ma io sarò brevissimo perché volevo soltanto fare una precisazione
Li abbiamo costituito oramai da alcuni mesi un coordinamento dei giornalisti precari in RAI
E questo coordinamento nonostante le scissioni le difficoltà ciò che è accaduto al congresso di stampa romana
è un coordinamento estremamente unitario anzi direi che in questo momento il baluardo della
Della un'Italia interno del sindacato perché siamo tutti quanti di fronte lo stesso problema e abbiamo assunto come punto di riferimento unico e ineludibile il sindacato nelle sue espressioni che sono l'Usigrai
Che sono l'Associazione stampa romana visto che siamo a Roma e la Federazione nazionale della stampa in questo senso la nostra ultima assemblea tenuta proprio qui una decina di giorni fa abbiamo provato se non sbaglio l'unanimità un documento che è stato poi riportato anche dai giornali dato all'agenzia in cui proprio si esprime questo concetto a scanso di equivoci
E anche con un ulteriore passaggio in cui si dice che non accettiamo
Manipolazioni da parte di nessuno da qualunque parte essi provengano non ci siamo trovati di fronte ad un possibile passaggio difficoltà quindi di coinvolgimento con le polemiche che ci sono in questo momento il sindacato a Roma e all'interno della RAI
In una nostra sembra si sono presentati anche alcuni colleghi che fanno riferimento al Gruppo dei Cento personalmente io li ho ringraziati da loro partecipazione a livello personale perché più colleghi all'interno della RAI
Vengono a conoscere direttamente la nostra situazione e tante più possibilità di successo potremmo avere
Ma abbiamo anche detto chiaramente che finché questo gruppo di colleghi non si fosse costituito in sindacato riconosciuto al tavolo di trattative con l'Inter si rende noi non avremmo potuto riconoscerli come tali perché avremo come dire messe insieme soggetti differenti mi pare che peraltro questi colleghi non abbia avuto nessuna difficoltà a comprendere la nostra posizione non c'è stata nessuna difficoltà
Non mi risulta peraltro in questo senso la rettifica quanto detto il nostro segretario Paolo non mi risulta che ci siano state prese di posizioni o spaccature anzi lo smentisco categoricamente mi risulta soltanto che uno due colleghi su centosettanta che peraltro fanno riferimento alla componente di diaconale essendosi candidati alle recenti elezioni di stampa romana Prato una pubblicista che ora attualmente professionista
Che faceva parte del nostro coordinamento nazionale dopo essersi dimesso è stata sostituita abbia sollevato dei problemi con il nostro presidente però è una ma non nei confronti del sindacato Usigrai se mai come dire della nostra gestione interna ma insomma comperato questa collega è stata invitata dallo stesso Français a ritornare a lavorare con noi e tornare a senza alcun problema ripeto è una persona su centosettanta tre e peraltro che è tornata senza alcun problema quindi il nostro coordinamento profondamente unitario anni il sindacato Usigrai e nella Federazione della stampa e l'Associazione stampa romana l'unico perché è soltanto l'unico possibile riferimento
Abbiamo avuto una serie incontri con il direttore del personale direttori che qui incontri che comunque lasciano per vedere una qualche possibilità positiva di sviluppo delle delle altre problematiche
Se non ci fosse stato rapporto che il sindacato non avremmo avuto probabilmente neanche udienza presso il direttore generale una cosa molto importante il direttore generale Celli
Considera il patrimonio dei precari come un patrimonio da spendere all'interno dell'azienda in questo senso bisogna anche dirci con molta franchezza che la RAI in questi anni
In questi ultimi dieci anni ci sono colleghi anche presenti qui che hanno contratti a termine datati il primo dieci anni fa
Troppo spesso l'azienda ha utilizzato
Contratti a termine spesso contratti neanche giornalistici in modo surrettizio ci sono molti colleghi alle volte senza neanche la tessera professionista vale volte neanche quella da pubblicista che svolgono funzioni giornalistiche l'hanno svolto soprattutto negli anni passati all'interno della RAI
Una situazione che si sta mettendo a punto ma noi abbiamo tenuto una cosa molto importante e cioè nella penultimo incontro con c'è l'abbiamo tenuto il blocco del bacino delle collaborazioni ciò significa che i precari della RAI giornalistici
Perché poi c'è anche il ci sono i precari della Rete che non svolgono funzioni giornalistiche
I tre cadere sono stati fotografati ad alcuni mesi fa c'è un bacino di centosettanta circa persone promette qualche cosa di meno perché alcuni non
Non avranno più diritto avendo altri posti lavoro altrove o essendosi trasferiti come lavora d'altro
E questo bacino è stato fotografato non potrà essere allargato ciò significa che da questo momento in poi non saranno possibili aprire nuovi contratti di collaborazione in RAI e che questi precari Rai
Saranno nel corso del tempo come ha assicurato Shelley assorbiti all'interno del degli organici
Tradizionali è un fatto estremamente positivo naturalmente dobbiamo continuare a combattere c'è una vignetta ieri di Vincino pubblicata sul Corriere della Sera che secondo me deliziosa poi farò passare inquisiti si vedono due barboni restano fuori dalla RAI e dicono me siamo fortunati che non essendo stati assunti col sistema delle lottizzazioni non saremo neanche cacciati via con le epurazioni e questo è un po'la situazione dei precari
Nel moto cari a voi ve la faccio vedere
Però ripeto il concetto che mi preme
Il concerto che mi preme siamo centosettanta persone tra cui anche molti padri di famiglia
Che
E madri e madri di famiglia e madri di famiglia che hanno vissuto il per molti anni a situazioni di reale precariato con pochi mesi di lavoro e scusate mi con stipendi da fame perché un precario in RAI che lavora con articolo due
Naturalmente sapete bene che significa quattro prestazione settimana ossia dodici ore di lavoro al giorno
Perché queste guadagna al netto tra un milione duecento e un milione cinquecento mila lire
E si lavora
Quelli che non hanno non hanno avuto in passato i santi in paradiso perché poi quelli quegli atti che hanno dato il Paradiso
Sono purtroppo un retaggio del passato che si parta pesa ma si lavora tre quattro mesi cinque mesi in media all'anno agli altri mesi no
Queste quanto quindi anche quando gli episodi sono colleghi anche della carta stampata delle agenzie che riportano poi naturalmente sui giornali quando si parla di collaboratori facciamo le distinzioni
C'è stata una lista lunghissima di collaboratori a tempo indeterminato gente che guadagnava sei sette milioni otto dieci milioni al mese non avendo orari non avendo necessità neanche di lavorare e che mi risulta sia stato una delle prime cose
Come dire prese in considerazione dalla nuova gestione della azienda su pressione dell'Usigrai che aveva sempre né come dire assunto come battaglie prioritaria ma di fronte presente la gestione Pasquarelli aveva sempre avuto un muro
Altissimo davanti
Altra cosa sono altre collaborazioni io ho visto che alcuni giornali hanno riportato come collaboratori personaggi come Pippo Baudo Magalli così mediante guadagna miliardi l'anno su tutt'altra cosa ripeto in RAI esistano
Circa centocinquanta giornalisti che lavorano in tutt'Italia
Spesso in alcuni casi da alcuni anni al lavoro sottopagati con professionalità molto spesso di grande livello
Comunque professionalità che vengono presi a piene mani da parte dei direttori questo è quanto mi premeva specificare un'ultima cosa a me dispiace che quindi mi ultima codina sull'aspetto così politico sindacale di questa nostra riunione a me dispiace che i colleghi che fanno riferimento al gruppo recente non siano presenti in questa nostra Assemblea
Io credo e quando si fa sindacato soprattutto in una situazione di grande difficoltà
Si debba ci si debba confrontare sulle cose e di cose da affrontare ne abbiamo veramente tante
C'è probabilmente la stessa sopravvivenza della nostra identità e autonomia professionale sul tavolo
Nei prossimi mesi
Da salvaguardare
In ogni caso dato che queste decisioni non è una decisione dei singoli mena decisione politica che sarà presa da questi colleghi di non partecipare
Credo che sarà giusto e corretto comunque Maggio che già ci sia questa idea ma comunque lo propongo nel caso non ci fosse già questa idea che al termine della nostra assemblea venga proposto un ordine del giorno una mozione in cui con grande come dire
Semplicità senza nessun attacco d'altro ma si stigmatizza il fatto che questi colleghi non hanno ritenuto necessario un confronto dopodiché ciascuno di noi metterà le debite conseguenze questo era il terreno delezione siano presenti al segretario della Federazione nazionale della stampa il segretario dell'Usigrai
Il segretario Presidente Associazione azionaria insomma eroi di tutti erano presenti e tanti colleghi
Con cui poi quotidianamente ci si confronta per il paniere di azioni con i colleghi dei cento ci si confronta al pari degli altri colleghi perché sono semplicemente colleghi che lavorano in redazione è un fatto secondo me è sbagliato
La non partecipazione e credo corretto e giusto che pur con pacatezza questa Assemblea al termine
Stili un documento in cui si stigmatizzi questa non presenza ci dovranno essere ulteriori momenti di rapporto con questi colleghi perché sono dei colleghi spesso molto Valenti bravi ed altro e non possiamo permetterci in questo momento ulteriori spaccature che peraltro di cui non si riesce a conoscere a capire neanche
La ragione salvo argomentazioni che non sono quelle sindacali nessuna documentazione di ordine politico quindi l'invito è a fare un documento pacato ma che riporti esattamente quello che è accaduto dopodiché naturalmente i colleghi che sono più alta per la presidenza dovranno continuare
Inesorabilmente a ricucire a tessere la tela del dialogo grazie
Berlino
Chiesto la parola per non so forse la
Gianni Rossi
Dopo
No non mi do soltanto riprendere gli appunti che mi ero scritto
Ma intanto mi sembra che sia Vittorio Roidi che Vittorio si evitano ripercorso la storia della nostra vita sindacale come Usigrai
E anche come sindacato nazionale
Perché ora un attacco i giornalisti della RAI
Questo forse a volte ce lo dimentichiamo perché escono fuori le liste che in questi giorni
Parlando in mensa così si chiamano si definiscono le Schindler List al negativo ma comunque così
Perché da oltre un anno
Io spero che i colleghi a meno che ci frequentano di che frequentiamo i colleghi della carta stampata i colleghi delle agenzie
Da oltre un anno i giornalisti della RAI
E lo si vede la produzione
Litigi e dei GR da oltre un anno sono liberi e autonomi rispetto ai centri di potere rispetto ai partiti
Sia prima che la riforma la legge di riforma
Per la nomina del consiglio d'amministrazione venisse approvata
E sia da quando ci sono i professori
Posso dire possiamo dire che un grande successo dei professori
Non mi sento di dire questo mi sento di dire che da oltre un anno cioè dalla vecchia gestione Pasquarelli alla nuova gestione Locatelli
La nostra la RAI a mio parere fa paura per questo perché dopo anni anni di contrapposizione di di di difficoltà
Il prodotto giornalistico orari è un prodotto libero è un prodotto articolato è un prodotto fatto da giornalisti che si confrontano su i fatti e non su altre cose
E non su schieramenti di partiti o addirittura come ricordava Vittorio Fiorito
Su piccole enclave di
Gruppi all'interno di determinati partiti bianchi rossi rossa
I biancocelesti oppure c'erano all'interno a io mi ricordo quando parlava di Gustavo Selva ma mi pare che per molti anni in quel giornale radio
Si faceva l'analisi del sangue anche chi era democristiano nel senso che bisognava anche lì vedere se era un democristiano ovvero di un certo tipo meno
Questo per quanto riguarda la storia per quanto riguarda la storia ci sono altri due fatti secondo me questo come esperienza personale
Io mi ricordo che la prima votazione che fece a Roma
Dalla quale poté partecipare
Agli inizi degli anni ottanta
C'era ancora la contrapposizione per quanto riguarda l'Associazione stampa romana tra rinnovamento da una parte
E il gruppo di stampa romana
Beh io proprio perché penso che la vita sindacale sia fatta anche di queste esperienze non di appartenenze politiche io ricordo ancora che in quell'occasione
Io votai per due colleghi che avevo visto e sentito a livello sindacale
E che stavano in stampa romana cioè per Lucio razzie per Innocenzo Cruciani non votare per Rinnovamento
E questo per dire come in realtà è fondamentale
Il percorso e l'onestà sindacale e non io opportunità politiche Halleck vicinanze di partito anche di corrente e e penso e questo lo ricordo e mi ricordo che ne parlavamo spesso con luce Orazi perché proprio secondo me poi l'ho visto in seguito che cosa ha significato per l'esperienza di un sindacato l'Usigrai un uomo come Orazi ma anche un collega come Innocenzo Cruciani che in questo periodo
Vedo che si dà da fare con il Gruppo dei Cento ma che sicuramente è un collega che ha una con quale riuscire a confrontarsi è fondamentale perché conosce la vita sindacale perché l'ho visto sempre
Da questo punto di vista un collega molto corretto mi spiace che oggi non siano qui i colleghi decente mi spiace soprattutto una cosa non so se i colleghi della carta stampata ad agenzie l'hanno notato ma quando sono Citelli le le le liste diciamo dei tagliate l'Italia testa gli elenchi
Sabato scorso sia il segreto dell'Usigrai si anche i CDR per la prima volta qualcuno l'ha notato per la prima volta i CDR di TG uno TG due TG tre hanno fatto un comunicato congiunto
Da qualsiasi parte questi elenchi possono venire vanno comunque
Diciamo criticati e ma rimette rispedire al mittente
Ecco in tutto questo non ho visto finora una presa di posizione di questo coordinamento di questo comitato dei cento
Questo secondo me sta a significare qualche cosa ecco io lo pongo all'attenzione dei colleghi
Perché si parla di determinate cose in determinati momenti si chiede insieme a due sindacati al Liber sembra e allo Snater
Per avere una certa autorevolezza si chiede che vada via consiglio d'amministrazione cioè che si arrivi e lo si chiede qualche giorno prima che sia il segretario di un partito
Che gli dà i quindici giorni di buonuscita va bene si chiede di che vada via questo consiglio d'amministrazione
Ebbene e poi non si fa nulla quando in queste liste ci sono anche non soltanto colleghi della Rai non soltanto colleghi autorevole in gamba ma ci sono anche altri fatti altri fattori altri nomi di gran commi nomi di magistrati che sono da sempre non in primo piano nella lotta per Allam alla malavita organizzata ma da sempre a rischio della propria vita
Nessuno di questi mi sembra ma anche noi siamo a rischio di una vita che è una cosa ben diversa indicare queste persone che sono a rischio della propria vita significa metterli nel mirino e degli andate avanti
Fare qualcosa di più importante probabilmente di più drammatico
Chiusa questa parentesi
Mi sembra fondamentale per quanto ci riguarda quello che è il discorso della come difendere la RAI e l'azienda RAI e come andare verso una trasformazione si parla in questi giorni una due
Reti una grande Rete
Pubblicità assi pubblicità hanno ecco secondo me su qui bisogna andare all'offensiva altrimenti rischiamo di essere un sindacato che giustamente ritorna alle origini che giustamente va si vanta di quello che ha conquistato in questi anni però probabilmente un salto in avanti dobbiamo farlo altrimenti rischiamo su questa strada di essere
Di perdere quella che è la battaglia importante la battaglia importante in questo momento è far dimenticare a tutti che esiste una legge Mammì che sta facendo danni non soltanto all'emittenza locale alla RAI e alla Fininvest in qualche modo hai gli altri poli che potrebbero nasce ma soprattutto la carta stampata
E al mercato pubblicitario quindi uno il discorso mettere sotto piano la legge Mammì
E allora noi dobbiamo andare su questa battaglia
Avanti dobbiamo dire basta abroghiamo la legge Mammì
In qualche modo andiamo anche noi il referendum per la legge Mammì
Bisogna andare a un'altra legge di regolamentazione del sistema
Che non sia soltanto il sistema radiotelevisivo ma anche ovviamente il sistema soprattutto pubblicitario e che tenga conto anche del delle novità che c'è che avremo fra poco e le novità sono l'interconnessione tra le società telefoniche di telecomunicazioni e le società editoriali
E soprattutto sono da qui appaio danni
Il grande afflusso di capitali stranieri nel nostro Paese per quanto riguarda questo settore nell'editoria perché nessuno in Italia oggi nessun grande editore o gruppo in qualche modo interessato
Ai progetti dell'emittenza e della della stampa alla possibilità di mettere in piedi soldi di mettere i piedi cartelli che possano comprare una Rete un'altra rete una rete cosa alcuni migliaia di miliardi
Non costa poco mettere in piedi una rete nazionale
Questa è la realtà costa qualche migliaio di miliardi se deve essere una Rete all'altezza della concorrenza siamo attenti un gruppo di questo genere non esiste non vediamo oggi soltanto un gruppo diciamo di di imprenditori tra virgolette che sono imprenditori istituzionali che ha messo in piedi un'operazione ben venga ovviamente che il quotidiano l'informazione dove per la prima volta alcune società e alcune banche insieme hanno messo su una società editoriale
Che può contare su un capitale interamente versato di settanta miliardi questa è una cosa enorme perché se pensiamo a quanto può
Cosa significa in questo momento di crisi versare settanta miliardi
è un peso notevole
E anche qui c'è una cosa che ovviamente va chiarita non si capisce perché una società pubblica questa è vera partecipazione pubblica come la serata debba fare la pubblicità per società raccolta di pubblicità per per gruppi editoriali privati queste interconnessioni strane secondo me vanno chiarite perché non c'è anche qui c'è un'assenza della legge ovviamente una normativa che non c'è siamo in un mercato selvaggio nome in un libero mercato
Perché la setta dipende dalla stretta non dipende da altre donne finanziaria pubblica
Questo è un fatto fondamentale
Allora cosa significa la trasformazione dell'azienda beh io dico uno è il discorso della legge Mammì due una due tre reti più pubblicità meno pubblicità noi come Usigrai abbiamo fatto una proposta o mese fa circa una proposta complessiva molto difficile probabilmente probabilmente non strumentalmente poco seguita strumentalmente perché abbiamo toccato un punto molto il ventre molle del delle operazioni finanziarie che si stanno creando che si sta creando apprezzo e cioè la privatizzazione della STET è quella che in gergo così diciamo infelice secondo me si chiama la madre di tutte le privatizzazioni ma che si può chiamare la grande abbuffata delle privatizzazioni
Il futuro a mio parere ma mi sembra che questo ovviamente sono pronto a a rivederlo Armando dobbiamo discutere insieme il futuro della RAI e lì e nella stette nella connessione con le grandi con le grandi società delle telecomunicazioni
Ma il non è il solo il nostro futuro stiamo attenti che i grandi editori privati che vogliono entrare nei poli che potrebbero venire a liberarsi con la cessione di un'azienda di una rete RAI nasce sia e una cessione di una Rete
Fini Fininvest perché non si mettono già al lavoro perché aspettano quest'altro settore cioè l'interconnessione tra telecomunicazioni e
Network televisivi
Perché le l'affare e lì e lo sviluppo multimediale e lì che si possono tirar fuori allora migliaia di miliardi dal mercato borsistico dal mercato finanziario dalle dall'arrivo di soldi da parte del da parte di gruppi finanziari in internazionali c'è un altro fatto che qui a Roma in Italia ma a Roma
Cioè qui vicino a noi c'è già un grosso gruppo multimediale internazionale che sta lanciando televisioni ventidue canali per il bacino nordafricano
La Orbit delle comuni che è Jean
E fa le cose che in pratica succederanno fra poco anche in Italia
C'è già un canale predisposto qui una casa un gruppo editoriale che promette fa capo a Murdoch che fra un poco alla fine del mese dell'anno circa trasmetterà telegiornali per l'Italia in lingua italiana ma dall'estero
Questo è il futuro su questo ancora discutere un canale sì un canale no significa soltanto discutere sul sull'affollamento dell'etere oppure sulla torta da spartire della pubblicità
Ma ben poca cosa perché la pubblicità è quella non crescerà ancora di più per i network televisivi
Crescerà per altre cose per altri settori perché non si perché si sta zitti sul discorso per esempio
Che il gruppo che ha perso la corsa telefonini come la Fininvest la FIAT in realtà avranno sotterraneamente perché questo è uscito fuori solo dei sindacati per fortuna
Il trentacinque per cento di Telecom della società
Della sito per la gestione dei telefonini cellulari
Ecco questa ha vinto sì
In nemico di Berlusconi cioè De Benedetti dall'altra parte per il secondo gestore però dall'altra parte il primo gestore quello Della Seta quando ci sarà la riforma di Telecom Italia tra maggio e giugno
L'asse la società che gestirà Sipa i telefoni cellulari realtà c'è una un come si può dire una compensazione a chi ha perso la gara
Per il controllo del trentacinque per cento in quanto la società sarà comunque mista privato pubblica
Allora se questa è la
Per la tagliamo due reti una Rete e così via ma sicuramente miglioriamo
La produzione delle delle reti della dei telegiornali andiamo anche a una discussione a mio parere su quello che e su questo secondo me ecco forse una una revisione un attimo di quello che fu l'Ergife
A settembre
Nel sindacato Usigrai propose una certa strada per quanto riguardava la
Il superamento della tripartizione del superamento di questo tipo di di reti e di telegiornali fatta in quel modo
Eccoli probabilmente molte resistenza sono venute all'interno
E non si superò quella situazione ecco secondo me li va bisogna ripartire da lì bisogna ripartire con una proposta forte
Cosa intendiamo cosa vogliamo in questo momento per quanto riguarda informazione
Cioè se è giusto mantenere questo tipo di situazione cioè i tre telegiornali le tre le tre reti
In che modo si può andare invece per esempio all'arretramento in qualche modo della pubblicità al superamento del Canone mi sono dobbiamo riportare a mio parere la discussione sui fatti concreti sui fatti di questa azienda
E sul futuro di questa azienda perché su questo a mio parere evitiamo le strumentalizzazioni e possiamo sicuramente anche confrontarci con quello che poi il mercato quello che sono poi i quello che il sistema
Sistema ci ci dice di andare verso cose nuove sicuramente quello che mi ha fatto finora è stato fondamentale perché ci approvò ci ha portato ad essere dei giornalisti liberi otto nomi dentro un'azienda che nel passato
Faceva di tutto e lo facevano soprattutto i partiti faceva di tutto perché questo non fosse
Ho
Ho capito Fiore grezzo
Ma io dico subito che non avevo capito il senso di questa Assemblea e per quello che avevo capito non mi piaceva poi Vittorio Fiorito mi ha spiegato che comunque ebbene ribadire sempre alcuni elementi di memoria
Allora è bene appunto anche sull'esperienza che c'è stata definire anche un po'come si concluderà questa Assemblea prendendo atto di che cosa è successo
Io non sono dell'idea lo proponeva Ettore di chiudere con un comunicato io mi auguro che chi l'ha convocata Randall Hui atto e Bilancio della della realtà perché non credo che si debba registrare presenze ed assenze di non so quali entità io ciò Trenti amici a Saxa Rubra se l'associazione romana mi riceve nei prossimi giorni perché siamo molto scontenti di come procede l'attività sportiva del sindacato e vorrei che su questo si facesse un'attività se poi il problema sono i fax dei comunicati stampa vi assicuro che come Fiesole ne abbiamo gli attivissimi e andremo a riempire va ad occupare trovi i vostri fine settimana per cui su questo io credo che dobbiamo capire un sindacato come si segnala come si registra e come sia in relazione all'interno dei delle varie entità
Il punto è un altro purtroppo il punto grave lo segnalava con Vittorio Roidi quando diceva che strano che in un momento come questo il sindacato non ha una un istinto di sopravvivenza almeno così come ne hanno avuto altri ma io dico di più proviamo a pensare come mai in RAI
Sulla questione della sopravvivenza della RAI non c'è stata un istinto
Di di di individuale sopravvivenza cioè in uno scontro in cui si sta discutendo se la RAI ad esserci o meno su questo ma ci si divide qualcuno fa sapere che è meglio non esserci mettendo addirittura a repentaglio propri posti di lavoro
Beh questo segnala che sta accadendo qualcosa di di tutto ha di molto diverso dal solito
Ma tant'è vero che non ci sono più i soggetti politici soliti ci sono altri soggetti politici non ci sono più i referenti soliti ci sono altri referenti politici e quello che sta accadendo
è molto grave perché direttamente i soggetti sono gli assetti proprietari
Sono io le compagini nazionali questi sono ricco le nuove realtà allora cerchiamo di capire che cosa sta succedendo e cosa accade Redi dice ma l'Usigrai non può risolvere questi problemi da sole ed è vero
Per i questi sono problemi di sistema e nessuno se ne può ritiri ma tirare fuori
Io voglio capire ad esempio la Federazione della stampa storico se può essere insensibile al problema che poneva adesso Gianni Rossi della steppa
Può essere insensibile al problema del sistema generale delle telecomunicazioni questo Paese può essere insensibile al problema della concorrenza internazionale di come i gruppi italiani si collocano in questa concorrenza internazionale
Beh in questi mesi devo dire che lei ha il tipo di presenza è stato quanto mai diciamo discontinuo
E l'Usigrai ha pagato in certi termini una certa una certa solitudine e badate alcuni processi hanno consumato immagini capacità risorse e perché non possiamo far finta di nulla e da un anno e mezzo che all'interno della Rai qualcuno dice che c'è un vuoto progettuale di gestione di di direzione
E l'Usigrai l'ha detto chiaramente dal congresso di Bari eravamo tutti presenti che noi accettavamo il carico di dover non cogestire l'azienda
Ma farci carico di indicare come colmare alcune lacune progettuali
Che ruolo dare al servizio pubblico come riorganizzare il servizio pubblico
E l'Ergife fu uno di quelli dico di quei segnali in cui il sindacato l'Usigrai ma forzò la propria natura di sindacato probabilmente andando anche al di là restando soli però ma come rimanemmo certo non in grande compagnia sulla leggina di riforma del consiglio d'amministrazione è patrimonio di tutti i giornalisti quella legge o no
Cioè la Federazione della stampa l'associazione Roma tutti i giornalisti su una legge che definisce bene mali debole mentre che ci sono degli ambiti di garanzia sulla stampa
Come per i giudici peraltro perché io credo che non ci dovremmo preoccupare di quest'onda dove va a finire
Perché solo i giornalisti solo a Rai non certo questo non dà che andrà a toccare tutti gli ambiti di garanzia quella leggina fu un pezzetto in cui tentammo di definire al di là di ogni schieramento come giustamente ha detto qualcuno
Qualunque potesse essere il Governo che era all'orizzonte che c'è uno degli ammalati separati in cui il gioco di maggioranza e minoranza non poteva dispiegarsi con la dico simultanea spietatezza
Con cui questo gioco poteva investire altri ambiti parlamentari beh è di questo che si sta parlando era ed è contro questo che sta venendo fuori
Ilary un'azione molto molto confusa molto tenebrosa molto incappucciata perché è insomma contemporaneamente ci sono i comunicati dei cento qualcuno si mostra preoccupato c'è un direttore del personale
Che fa capriole tra mattina e sera incontrando le negandogli di averli incontrati per contemporaneamente ci sono anche i rinnovi dei comitati di redazione in atto
In Iraq Saxa ruba andiamo a misurare che cosa sta succedendo che cosa è successo quali sono i numeri che escono da questi rinnovi perché un sindacato così si definisce e si rapporta
E infine andiamo a misurare anche appunto quali sono le partecipazione livelli di dibattito e insomma lusinga e non è che arriva adesso
Arriviamo avendo alle spalle in queste settimane in questi mesi a consulte dei comitati di redazione convegni in cui lanciamo proposte in cui fosse anche noi chiediamo poche perché anche sulla questione della STET anche Lusi che non è stato presente come doveva essere proprio in questi giorni in cui si sta discutendo della Ste
Però di questo
Io credo insomma che si debba rendere conto di questo sindacato un gruppo dirigente deve valutare se il proprio terminale mamma in un'azienda regge lo scontro o no con i tempi con i modi coi problemi veri non con le schegge
Beh io credo che su questo punto noi dobbiamo uscire da qui con questa cosa ma dobbiamo uscire da qui con un segnale di grave allarme ma per i meccanismi di garanzia che si stanno discutendo
E inquinando in questo Paese a partire dalla RAI
Con un impegno io credo vi prende un'iniziativa anche di ricerca e di riflessione sull'intero sistema delle telecomunicazione assumendo il problema spetta all'interno della questione informazione nazionale
E con una dichiarazione non chiedo un comunicato io non voglio associarmi a votare prese gli ordini del giorno che discuto che fanno il censimento di chi c'è e chi non c'è io credo che con insomma che comunque il presidente e il segretario devono prendere atto che questa iniziativa che era nata non so come è andata così
E di questo si deve prendere atto
O con ho classi
Io ho chiesto a un mio amico che parla bene inglese e di informarsi su cosa sia esattamente lo spoil system spiegarmelo Luisa informato e me l'ha spiegato più o meno così cioè che in un sistema maggioritario la parte politica che vince sostituisce tutti i funzionari dello Stato e quanti altri sono chiamati a di seguire le indicazioni e le direttive del governo
Allora penso che chiunque voglia spostare la cultura dello spoil system all'area del servizio pubblico radiotelevisivo pensa che il servizio pubblico radiotelevisivo abbia il compito di eseguire le direttive del governo che esattamente l'opposto di tutto ciò per cui abbia hanno lavorato da dieci anni a questa parte tutti coloro che nella Federazione della stampa
Nelle migliori associazioni regionali e nell'Usigrai hanno costruito un sindacato fondato sull'autonomia
E allora dico questo per tornare anche alla materia quella come più carnale di questo incontro di stamattina
Che io apprezzo e capisco ogni tentativo di tenere unita la nostra squadra quella dei giornalisti e dei giornalisti RAI in particolare però diffide ero sempre di qualunque tentativo di Ponthieu raggio che non sia fatto tenendo fermissimo alcuni principi capitali il primo è questo
E cioè che non deve esserci nessuna ipotesi nemmeno remota e nemmeno nascosta che sindacati di giornalisti all'interno della RAI possano funzionare come cinghie di trasmissione di altri
Oppure che i gruppi dirigenti dei sindacati
Dei sindacati giornalisti RAI debbano essere misurati in funzione della loro capacità di rapportarsi ai gruppi dirigenti della RAI o ai nuovi quadri politici che si possono modificare nel Paese
Medio su tutto però su questo non è possibile mediare
Secondo me questo ragionamento sullo sulla conciso questa concezione mediterranea dello spoils system spiega anche un particolare rimasto finora un po'troppo al margine della discussione di stamattina e cioè spiega perché nell'ultimo trimestre si è sviluppata su alcuni organi di stampa una campagna sistematica di inaudita violenza
Che ha toccato la vita privata delle persone che ha indagato con meccanismi di tipo Scheda torio
Contro i nomi e i cognomi di coloro che hanno lavorato che lavorano magari anche tra qualche errore perché o
Nella gestione di questo sindacato io non ricordo a memoria mia una campagna anti tanta rozzezza e di tanta violenza contro l'Usigrai ma siamo così importanti
Per un verso ne sono orgoglioso per l'altro mette a lato verso mi preoccupo quando leggo un giorno sì e l'altro pure gli attacchi di quel tipo su alcuni giornali alcuni dei quali legati alla si spalanca
Fininvest
Ma io non voglio fare il processo alle intenzioni neanch'io credo che ci sia Paolo una come dire una gestione eterodiretta dei nostri colleghi del gruppo dicendo ne sono convinto non ma questo mi sono convintissimo anche se uno mi dava prova contraria voglio la seconda prima di crederci
Non esiste una stanza segreta in cui Emilio Fede spiega qualche collega del Gruppo dei Cento cosa deve fare in RAI
Però è anche vera una cosa
E poi la parola di cinque sillabe che lì comincia a essere il massimo però è anche vero una cosa ebbe che c'è una oggettiva come coincidenza di comportamenti e in alcuni casi di cultura e adesso faccio alcuni esempi su questo
Gli esempi sono soprattutto le Vittorio prima vittoria ferito a faceva alcuni riferimenti a tenere salda la memoria che è una cosa che non ci dobbiamo perdere mai
E lo è stato delicatissimo perché sul tenere salda la memoria ha toccato solo il famoso comunicato in cui noi primi e soli
Prodi primi e soli protestavamo contro la nomina di Locatelli quello che cominciava dicendo la riforma qual sia per davvero davvero esagerato soli no
Solino eravamo in in ottima compagnia per quanto quantitativamente piccola
E però alcune altre cose voglio ricordarle a quanti oggi pensano in cuor loro che questo sia stato ossia questa Usigrai sia stato sia un sindacato troppo debole o troppo morbido o troppo i Ducato nei confronti di questa dirigenza aziendale e apre un altro capitolo la nomina dei direttori delle testate che avvenne circa due mesi dopo la nomina del direttore generale
E all'epoca io ricordo diverse prese di posizione e qualche Assemblea nella quale noi come Usigrai
Motivatamente protestavamo contro la nomina di alcuni direttori di testata e di alcuni facevamo i nomi e si fa di rado si faceva di rado una cosa del genere ha in RAI
Era un livello di conflitto altissimo devo ricordare non essendo romano mi consentirete qualche ricordo che esce dalla cintura daziaria della città una durissima Assemblea nella redazione RAI di Bologna
Dove
I più alti vertici redazionali bolognesi mi contestavano il fatto che in quel comunicato l'Usigrai avesse attaccato troppo duramente la direzione della testata giornalistica regionale stessi vertici che a distanza di sedici settimane trovo schierati esattamente sul fronte opposto ritenendo che l'Usigrai sia stata troppo morbida troppo educata troppo dolce troppo gentile su questo specifico settore insomma un rischio di salto della quaglia
C'era
E poi si è sviluppato secondo me in modo molto circoscritto alla fin fine molto limitata
Un esempio del
Ma insomma c'è c'è un solo documento dei trentotto comitati di redazione della RAI tra reti e testate radio e tv fu testate nazionali redazione regionale sono trentotto Citra CDR fiduciari uno
Di queste strutture che vengono continuamente lette non è solo il CDR del TG due del TG tre di Roma eccedere di Campobasso che si elegge oggi è quello di Venezia eletto due settimane fa e quello di Ancona eletto la settimana scorsa ma una un documento di CDR che contesti l'Usigrai
Dal punto di vista dei colleghi del Gruppo dei Cento guardate che non ce n'è uno
Non ce ne uno
O almeno io non ne conosco ed è su questo allora vuol dire che Michele Mezza l'ha detto prima va benissimo l'ha sottolineato Vittorio qui se se è nato un piccolo miracolo è in questi ultimi anni in RAI
Cioè che ha un'antica remota tradizione di salto della quaglia a seconda di chi vinceva e di costruzione di sindacati in funzione della loro capacità di dialogare sottobanco con il potere
Si è sostituita progressivamente per un cambio di codice genetico i motivi delitti Fiorito non li ripeto si è sostituita un'altra cultura all'interno dei colleghi della Rai una cultura sempre più da e giornalisti di servizio pubblico nel senso buono del termine sennò non si spiegherebbe perché oggi con il clima politico che viviamo
Con rischio di avere la versione mediterranea dello spoil system non c'è un CDR che sia uno che contesta in in quanto CDR la
L'attuale gestione dell'Usigrai dal punto di vista dei colleghi del Gruppo dei Cento
E qualcosa significherà pure
Dal punto di vista della rappresentatività sindacale c'è un altro elemento mi scuso se vado avanti per tasselli ma c'erano tante cose già dette e quindi quelle le salto i tasselli di aggiungo a fili conduttori gli altri hanno vi hanno offerto meglio di me giocato elemento che mi preoccupa
Più squisitamente sindacale
E questo voglio sottolineare per concludere credetemi per quanto ne so almeno nei quaranta anni di vita della RAI
E nei dieci anni di vita dell'Usigrai come sindacato autonomo io non penso che ci siano stati messi più difficili per chi fa sindacato in RAI
Rispetto agli ultimi credo che se ne sa di più difficili in assoluto il trapasso dal vecchio regime al nuovo la nuova legge che insieme abbiamo conquistato sulla la mini riforma RAI
La il tourbillon nelle testate collassi col meccanismo delle opzioni gli stipendi che saltano ma solo che l'avesse detto un anno fa che era saltato una tredicesima ma chi di voi ci avrebbe creduto chi di voi avrebbe pensato che uno scenario del genere era plausibile o solo un anno fa
E evito tutto quello che è successo sul fronte degli equilibri politici in questo contesto questa Usigrai con tutti i suoi limiti
è riuscita a difendere alcune questioni elementari di quote di vita quotidiana sindacale tipo per esempio il fatto che un contratto firmato non si modifica e non si taglia uno scatto di stipendio
E qui devo ricordare sempre col massimo dello spirito unitario ma anche senza regalare nulla sul fronte della memoria
Poi nero fatto una cartellina coscritto torneranno utili in modo che quando uno fa i comunicati stampa poi dopo qualche mese li ritrova e tornano utili da verrebbe devo ricordare che c'era una quota di giornalisti RAI molto vicina ai colleghi che oggi fanno parte del Gruppo dei Cento che otto settimane fa accusava l'Usigrai di essersi venduto il di essersi già venduto lo scatto di maggio o ricordo male
E ce n'era un'altra che quattro mesi fa ipotizzava la trasformazione di uno scatto contrattuale in una quota azionaria ma improbabile quota azionaria di risparmio della RAI
Allora ma cioè proprio un quesito tecnico dal punto di vista sindacale ma vi pare facile difendere uno scatto contrattuale un diritto contrattuale quando una piccola parte dei vostri rappresentati ha già mandato al nemico come diceva prima Paolo un messaggio di questo tipo
Cioè quando il nemico sa di poter contare sul fatto che c'è qualcuno che ti lavora i Fianchetti lavora contro
Non è facilissimo e l'abbiamo portato a casa in questo contesto questa cosa teniamo cioè la mente teniamoci a mente anche questa
Questione che accennavo prima sul fatto che la logica del voltagabbana non sta passando non tra i giornalisti RAI invece almeno Albini almeno fino a questo momento passa invece in altri settori purtroppo sindacalmente meno
Meno Sculco commi comico estradizione rispetto alla nostra parer mio nel partenza gli ai nostri colleghi ed amici del contratto sindacati operai
Non tanto alla CGIL la CISL e la UIL ma al sindacato autonomo Sonata era che secondo la mia opinione
è tradizionalmente un sindacato che una volta si sarebbe forse potuto definire giallo ebbe
Otto su noi sì dieci settimane fa il sindacato autonomo sanate le scriveva in una bella intervista su Prima Comunicazione lasciamo fare ai professori stanno risanando la RAI e nell'ultima colonna e l'ultima colonna dell'intervista c'erano una serie di raffiche a mitraglia
Contro i giornalisti che erano troppo duri e troppo rigidi contro Demattè contro contro Locatelli
Sono passati dieci settimane e livello firmare i comunicati insieme al Gruppo dei Cento del Liber sind per chiedere le dimissioni immediate nel consiglio d'amministrazione della RAI io
Apprezzo un'operazione del genere se non altro perché riesce a vincere il raccordo di salto in lungo ma l'attrezzo solo per quello
Non voglio fare la stessa fine e non la farò
Perché una cosa
Ricordo il trittico
Oltre la memoria
Altre due-tre cose in questo gioco della memoria scusandomi preventivamente con i colleghi della Giunta dell'Associazione stampa romana perché alcune delle non molte cose che dirò sono state anche oggetto
Della signora che in giunta dell'Associazione stampa romana avevamo dedicato a questo tema
Io ho la doppia giacchetta nel senso che sto nell'esecutivo Usigrai che nella giunta dell'Associazione stampa romana allora vorrei provare a far fruttare questo doppio punto di vista perché secondo me aver questa doppia giacchetta
Consente di capire che il problema del quale stiamo parlando oggi
Non può essere considerata come problema solo RAI e vado per rapidissimi accende ricordando ai colleghi tanto attivamente impegnati nell'Associazione stampa romana nella Federazione Nazionale della Stampa
Quali e quanti siano i punti di contatto tra quello che sta avvenendo in RAI e quello che dal punto di vista sindacale abbiamo vissuto in Federazione della stampa e in Associazione stampa romana
Penso a Prost alla al congresso straordinario sulla riforma dello Statuto la Federazione nazionale della stampa che è finito come è finito penso al tipo di esito che ha avuto il congresso dell'Associazione stampa romana dal quale è nata questa dirigenza
Questo per dire insomma che tanto per chiamare le cose col loro nome
I colleghi del Gruppo dei Cento sono e non vorrei che lo rimuove il Simo non deve essere l'elemento principale dell'analisi ma se le cose non le contestualizziamo come si usa dire con brutta frase forse rischiamo di capirne poco
Sono la forma specifica che assume in RAI
Quel tipo di umore che in Federazione azione devastante l'associazione stampa romana in questi mesi si è manifestato in maniera chiarissima
E di questi punti di contatto io provo a enunciarla me otto son quelli di cui avevamo già parlato in giunta
I tempi di uscita vado per titoli i tempi di uscita il gruppo annunciò la sua costituzione nei giorni e nelle ore in cui Giuliano Ferrara da un lato Arturo diagonale dall'altro dicevano che la Federazione della stampa era un ferrovecchio
La campagna sulle opzioni definite da entrambi i soggetti strumento di pulizia etnico politica apro e chiudo una parentesi le pensioni sono state a giudizio dell'Usigrai pur con tutti i limiti che l'operazione ha avuto ma che non erano limiti di tipo appunto
Di pulizia etnica
Sono state lo strumento per assicurare pur con tutte le difficoltà in alcune testate particolarmente visibili lo strumento per assicurare una quantità di spostamenti e una qualità di spostamenti
Quale mai la RAI negli ultimi anni aveva conosciuto quando parlo di qualità degli spostamenti mi riferisco al fatto che fosse saltato finalmente il principio del Casella Casella vale a dire per anni e che è stato al tavolo della trattativa sindacale in RAI lo sa bene
Ci si poteva muovere da Torino a Roma da Palermo a Venezia
In base a questo preminente criterio se io ero del colore verde pisello doveva esserci nella redazione in cui voleva arrivare non semplicemente un posto libero ma un posto libero di colore verde pisello se no del mio trasferimento non se ne parlava
Questo meccanismo è stato incrinato con le opzioni pur criticabili per certi punti di vista
Terzo punto di contatto la campagna sui posti di lavoro che l'Usigrai si preparava a svendere in maniera massiccia da questo punto di vista ricordo ancora certe brillanti prime pagine
Del quotidiano l'opinione la campagna sullo scatto venduto
La questione delle liste per il congresso ricordo che il congresso dell'Associazione stampa romana conobbe una svolta la campagna verso
Quando i cosiddetti anni nella lista dei giornalisti liberi decise di ritirare la lista
Ricorderete soprattutto dicendo per il clima di intimidazione che si era creato in alcune testate RAI se andiamo a vedere i nomi erano i colleghi RAI sulla sull'intimidazione che c'era in Rai non mi soffermo nemmeno
Il parlare di associazione sarà una passione mia per così le questioni semantiche ma è forse ininfluente che tanto a congresso dell'Associazione stampa romana da Arturo diagonale quanto dai colleghi del Gruppo dei Cento ci siamo sentiti dire che di scissione non si parla però si individua questo
Questa forma che sta in equilibrio tra il dentro e il fuori
La dimensione romana mi è tornato alla mente Vittorio Vittorio Roidi quando tu chiedevi io mi chiedo
Ma come mai da Roma non sono uscite io ti rispondo con una domanda e come mai anche Arturo diagonale da Roma non è uscito
E infine
Punto di contatto conclusivo e per me più importante e lo sottolineo tengo a chiarirlo qui
Con la doppia giacchetta la posizione sui comitati di redazione
E questa è una considerazione
Ha avuto modo di farla più volte colleghi della Giunta
Dell'Associazione stampa romana che per un sindacato e assolutamente centrale qui c'entra poco la RAI con l'Usigrai
Ma per un sindacato e inaccettabile che possa passare
O anche solo larvata mente possa avere un riconoscimento
L'idea che i CDR in RAI o no puzzi no
Questo ci è stato detto nei mesi che precedevano il congresso dell'Associazione stampa romana e poi a congresso da Arturo diagonale quando ci raccontò che i meccanismi di rappresentanza della categoria erano invecchiati
Io figuratevi non giuro sulla modernità di nulla di per sé non lo ritengo un valore sono in attesa di capire a quali altri meccanismi di rappresentanza e non lo scudo non lo dico in forma retorica questi colleghi pensino
Ma in attesa che arrivino proposte convincenti per tutti o per molti io ritengo che un sindacato e qui ripeto il discorso non è dell'Usigrai il sindacato quale che sia un sindacato non possa che far riferimento avendo nel rispetto sacrale agli organismi liberamente e democraticamente eletti
Tutta questa serie di motivazioni per dire Paolo
Che
La definizione che tu hai dato corretta del Gruppo dei Cento nell'introduzione è corretta perché riferisce uno a uno autodefinizione però vada come dire
Corposamente completata tu li hai definiti
Il gruppo che contesta la linea sindacale dell'Usigrai giudicando morbida e di cogestione ripeto definizione assolutamente corretta in quanto riporta quello che il gruppo dice di sì
Però non possiamo pensare di cogliere nel vero
Se interpretiamo costoro come il gruppo dei duri contro i mobili perché se così è non è che abbiamo assolutamente nulla
Allora sulla base di quello che che ho provato a dire
Sulla base di un altro paio di punti provo a dare il mio comportamento
Si è parlato affatto
Vittorio Fiorito con una passione e una ricchezza di riferimenti della quale davvero ringrazio se parlato della questione delle assunzioni
E in RAI
Questione tra o altro difficile di questi tempi perché in un'azienda nella quale viene utilizzato il trentatré l'azienda nella quale ci sono motivate preoccupazioni preoccuparsi e continuare a seguire
La questione delle assunzioni Ettore affaretto rimasta al fatto un resoconto molto dettagliato molto preciso di quello che si sta muovendo e comunque significa muoversi su un terreno sul quale non è che si prospetti gloria per tutti
E però a capir meglio di
Di cosa si tratti io ricordo tra i vari comunicati che questo gruppo ha fatto nelle scorse settimane anche un gruppo un comunicato sulla questione delle assunzioni
In cui
Sposando e giustamente
Doveva la bandiera dei precari si sputava guarda un po'sulle assunzioni da concorso
Devo dire che ciò non mi stupisce conoscendo la biografia di alcuni dei colleghi che uso un eufemismo non ho mai incontrato sulla strada delle battaglie per assunzioni più trasparenti
Questo sindacato invece ha firmato a ottobre e lo rivendica anche nei confronti dei precari che ovviamente per comprensibilissimi interezza interessi diretti
Ti dicono ma che ce ne frega delle assunzioni da concorso noi continuiamo a pensare anche in questo momento di crisi che una quota consistente di assunzioni da concorso debba rimanere perché il segnale uno dei pochi negli anni scorsi che questa azienda potuto spendersi per dire guardate facciamo cose che forse non son banalizzati di o sulle quali si può getta fango
La polemica sulla tripartizione
Anche qui Maurizio ben ricordava prima come il salto in lungo sia specialità praticata io ho trovato ad impugnare la bandiera del superamento della tripartizione bandiera nobilissima colleghi e colleghe che ancora ad agosto forse anche ad ottobre dell'anno scorso cioè ancora alla vigilia del piano del varo del piano di ristrutturazione della RAI che può Air ristrutturato poco o nulla solo la radio
In pratica
Colleghi e colleghe che difendevano la concezione della tripartizione come
Rappresentazione garanzia certo imperfetta del pluralismo delle diverse cultura del Paese allora di tutto si può discutere
E lo facciamo tranquillamente però ecco mantenendo un certo senso non dico della storia basterebbe della cronaca se non bruciassi mo'le nostre dichiarazioni fortuna che qualche saggio le conserva in cartella
Con frequenza frenetica
Questo per dire che anche qui con la doppia giacchetta di Usigrai di Associazione stampa romana
I temi sui quali confrontarci con tutti i colleghi Paolo Pierluigi secondo me ci sono li hanno delineato i
Prima e meglio di me
Vari colleghi la Mammì il riassetto della RAI riassetto della RAI all'interno del del superamento della legge Mammì la questione delle telecomunicazioni
Nessun problema
Ad andare al confronto su questo
Certi che
Diciamo la strumentalità di alcune prese di posizione
Verrà fuori
Un ultimo elemento anche qui da un altro pezzetto di memoria
Il congresso di Bari sul quale
Richiamava l'attenzione Vittorio Roidi
Anche qui per situare la Corte le cose nella loro giusta dimensione il congresso di Bari fu una anomalia
Nel senso che si uscita congresso di Bari faccio anche riferimento per chi non è internisti ma la cosa che va parliamo per accendere poi congresso si gradi Bari del gennaio novantatré non non siamo ancora questioni che si debbano sapere dalla storia
Gennaio novantatré congresso di Bari esce
Per un'eccezione
Dal congresso un esecutivo nel quale non è rappresentata la minoranza
Ora voglio chiarire a tutti che lo statuto dell'Usigrai
In tempi in cui molti esaltano i vantaggi del maggioritario e rigidamente proporzionalisti col il che significa che tutte le minoranze anche non eccessivamente consistenti hanno diritto se vogliono di essere rappresentata più o meno il gruppo dei colleghi che al ora fa riferimento a cento
Venne a Bari decise
Non so perché di non presentarsi e questo fu il motivo per cui
Nell'esecutivo Usigrai uscito da Bari non c'era quella visibile rappresentazione della minoranza che c'era stata negli esecutivi precedenti
Di solito negli ultimi anni era stata otto a tre tra gli undici del dell'esecutivo tre su undici significa un venticinque trenta per cento dei colleghi che dunque quota assolutamente fisiologica
Il
Rappresentante di quei colleghi al congresso di Bari era Maurizio Bertucci
Tutto questo
Ma io innanzitutto voglio ringraziare Paolo Serventi Longhi e Pierluigi France per aver organizzato questo incontro sono ringraziamenti non formali ma sostanziali
Credo che Paolo e Pierluigi stiano dando una prova concreta
Del loro modo nuovo di fare l'associazione di fare il sindacato a Roma
Stanno non ci sono numerosi segnali di novità
E questo incontro di oggi né credo una prova palmare ringrazio naturalmente
Giorgio Santerini e Vittorio Roidi per essere presenti perché anche questa a dimostrazione che si sta facendo un tentativo serio perlomeno di chiarire come stanno le cose all'interno della Nostromo sindacato
Partiamo dal caso dei cento
Vedete
Da parte del sindacato Usigrai
Nei confronti del CIPE dei cento c'è stato fin dall'inizio il primo il primo comunicato è stato molto chiaro
C'è stato il massimo dall'apertura al confronto in nessun momento abbiamo detto con voi non si discute abbiamo sempre cercato invece le occasioni per aprire un confronto
Prima di questa organizzata dall'Associazione stampa romana noi abbiamo tenuto un convegno un mese un mese e mezzo fa allergico al al Cavour
Proprio perché sulla riforma della RAI sull'aia sul servizio pubblico intendevamo come dire aprire un tavolo di discussione con questi nostri colleghi
A nessuna di queste iniziative i colleghi si sono presenta
Hanno cioè come dire
Passato con un salto la fase della opposizione all'interno del sindacato
Son passati direttamente alla
Alla rottura
Una rottura che però nei fatti secondo me ancora una certa difficoltà realizzarsi
Il Gruppo dei Cento ha avuto un incontro con la direzione del personale della RAI
Dopo l'incontro è uscito un comunicato in cui si diceva che erano stati riconosciuti
Dall'azienda
Io vi leggo il comunicato del giorno successivo
Che dice la direzione del personale della RAI precisa in una nota che l'incontro di ieri con il Gruppo dei Cento non ha avuto né poteva vere alcun significato improprio di riconoscimento di rappresentanza sindacale come del resto esplicitato agli stessi interlocutori presenti
Ecco allora intanto partiamo da questo
Perché mi pare che sia un dato di una certa rilevanza
Niente
Vittorio ferito Roberto Natale Maurizio Blasi mezza
Lo stesso Ettore Guastalla hanno ricordato alcuni passaggi
Di questa vicenda
Io sono andato perché sono abituato ad andare a tutte le assemblee alle quali il sindacato viene invitato a Roma diciamo che mediamente partecipa a due Assemblea settima
Nel corso di queste assemblee
I rappresentanti del Gruppo dei Cento uno o due però per ogni Assemblea
Sono usciti con le loro osservazioni
In genere fondando me
Sulla sul dato scatto di maggio
Lo scatto di maggio c'hanno ripetuto è inutile che racconti a tema ve lo siete già venduti
Su questo abbiamo raccolto una parte delle nostre decisioni
Lo scatto di maggio devo dire con il concreto aiuto da Federazione della stampa
Sarà in busta regolarmente con lo stipendio di maggio e credo che questo sia un risultato come ha ricordato Maurizio Blasi
Di non irrilevante peso
Visto che né ci siamo trovati scoperti nei confronti dell'azienda nella fase più delicata
Proprio perché ogni volta che ci presentavamo al tavolo qualcuno ci diceva allora i cento quanti sono diventati duecento bene sediamoci e cominciamo a discutere
La nostra risposta
è stato il risultato che abbiamo portato a casa e vi devo dire che io sono molto soddisfatto di questa cosa
Ci accusano di essere deboli nei confronti dell'azienda e nella difesa del servizio pubblico alla partiamo un po'della debolezza nei confronti della
Difesa del servizio pubblico
Io mi chiedo ti chiedo gli chiedo
Di ricordarmi
Quanti di loro
Sono stati al mio fianco e al fianco del
Sindacato dei giornalisti RAI
Nei giorni in cui devo dire con mia profonda vergogna ma per ragioni culturali perché non sono abituato a farlo nei giorni in cui io facevo il volantinaggio fuori dalla Camera
Per ottenere la legge di riforma della RAI
In quei giorni l'alternativa alla legge di riforma della RAI era il commissario
Bene noi siamo andati a fare il volantinaggio ed è stato solo l'ultimo l'ultima dell'iniziativa che abbiamo preso altri se restavano nelle redazioni
In attesa di sapere chi avrebbe vinto quella battaglia
Questo è un dato
Questo è un dato io prego
Mi chiedo quanti di loro sono stati al nostro fianco
Nel momento in cui ci battevamo per i i concorsi per l'assunzione
Io ricordo la risposta sprezzante non certo punto di vista dell'allora direttore generale Pasquarelli
Quando gli dicemmo che ne eravamo per i concorsi
La risposta fu ebbe se le assunzioni si fanno per concorso allora io qui che ci sto a fare
Questo era il clima
Voglio ricordare quello che ha già detto ferito ma è bene ripeterlo
Che noi questo consiglio d'amministrazione e questo direttore generale
Li abbiamo accolti con un giudizio netto
Quando questo Consiglio di amministrazione questo direttore generale erano potenti entravano in RAI entravano per cambiare la RAI e non ci siamo esposti con grande credo coerenza e nettezza
Mi fa specie
Che in quei giorni gli stessi più o meno personaggi
Che oggi ci accusano di essere deboli nei confronti del Consiglio amministrazioni in quegli stessi giorni gli stessi personaggi raccoglievano firme
Per dire che eravamo stati troppo duri con quel consiglio d'amministrazione con quel direttore generale oggi che questo consiglio d'amministrazione questo direttore generale non rappresentano i nuovi equilibri formati dalla politica
Questi nostri colleghi
Entrano dell'onda montante
E ci dicono che il caso di cambiare no
Oggi non si cambia
Ma non si cambia nome perché le riteniamo questo direttore generale questo consiglio d'amministrazione stiano lavorando bene
Le nostre critiche glielo facciamo ogni giorno e continueremo a fargliene oggi non si cambia per una questione di principio cambiare oggi significherebbe accettare la logica di un servizio pubblico che direttamente il come dire il canale diretto dei nuovi governi e della nuova maggioranza
A questo ci siamo posti in tempi non sospetti e cioè negli ultimi dieci anni a questo continueremo ad opporci per i prossimi dieci anni se questa sarà la battaglia e la faremo con la stessa identica organizzazione
Rabbia violenza
Che abbiamo portato avanti fino ad oggi ecco questo vorrei che fosse ben chiaro non cambiamo
Se i colleghi della RAI decidono che il servizio pubblico non deve essere un istituto di un istituto di garanzia ma deve essere il naturale
Peso che deriva al governo sull'informazione bene vuol dire che cambieranno i vertici di questo sindacato perché i vertici di questo sindacato questa linea hanno accettato questa linea condividono questa linea porteranno avanti con estrema determinazione
Ecco da questo credo che non si debba tornare indietro
E sono convinto che questa sia una battaglia giusta quella che stiamo facendo con tutti gli errori che possiamo commettere come sindacato e come uomini
E perché io sono convinto che in discussione non c'è soltanto la RAI
In discussione c'è il sistema delle comunicazioni
Perché mi chiedo quanti di voi o quanti di noi siano convinti che la battaglia sull'Ansa si è chiusa
Perché badate che insieme con la RAI
Al centro del del mirino ci sta la maggiore agenzia d'informazione
Ed è questo come dire ce lo insegnano i nostri dirigenti sindacali nelle trattative questo è il meccanismo del carciofo
A foglia a foglia
Ci lasciano col torso in mano
E allora anche questo è un rischio che non dobbiamo non dobbiamo accettare io chiedo ai colleghi dalla carta stampata portare avanti questa battaglia per quello che è possibile anche dal loro punto di vista e perché pezzo pezzo tocca tutti
Qualcuno come l'Unione Sarda lo ha fatto con grande chiarezza fin dall'inizio evidentemente era convinto che i rapporti di forza in quella occasione potessero permettere un'azione immediata
Altri stanno pensando a farlo colte
E allora bisogna assolutamente impedirlo bisogna in bisogno di uscire a far capire alla gente che alcuni istituti di garanzia non possono essere messi in discussione non so io in questo periodo sento parlare tanto di America
D Occidente di liberal democrazia
E in pochissimi hanno ripreso un concetto espresso da Luttwak qualche giorno fa Luttwak dice
Se non si risolve l'intreccio tra potere politico economico e televisivo l'Italia si pone al di fuori della democrazia
Allora badate questa non è un'imputazione che io faccio alla maggioranza che si va delineando in questo Paese
Io denuncio un rischio
Dobbiamo essere i primi a sorvegliare su questo sistema dobbiamo essere i primi come dire a stare attenti a questo rischio perché se no
Ci troveremo come con con la Mammì
Connie per anni abbiamo detto aveva un bisogno di un sistema
Il sistema è arrivato si è limitata a fotografare quello che era avvenuto nel frattempo
Anche in quell'occasione
Anzi in quell'occasione l'Usigrai era contro la Federazione della stampa non eravamo sulla stessa posizione l'Usigrai riteneva la Mammì una legge
Inaccettabile
La Federazione della stampa l'allora Federazione della stampa quando la Mammì venne approvata la definì il primo concreto passo dell'Italia verso l'Europa
E imposizioni di rilievo in quella Federazione della stampa c'erano alcuni di quelli che oggi sono nel gruppo dei cento
Un giornale di partito
Potrebbe ora titolare coerenza di una linea ecco oggi che è di nuovo in discussione ancora di più l'intero sistema delle comunicazioni quegli stessi gruppi come dire cominciano a riemergere perché dovranno probabilmente rappresentare una certa sponda
Per cui si pone altri tipi di obiettivo
Siamo deboli nei confronti dell'azione
Abbiamo accolto il consiglio d'amministrazione nel modo più duro e poi abbiamo fatto sindacato e poi diamo fatto sindacato sedendoci al tavolo della trattativa io qui come l'agenda non vi faccio esagerazioni
Quanto meno due volte alla settimana noi abbiamo avuto a livello ufficiale due incontri a settimana con l'azienda e per ognuno di questi incontrastata battaglia battaglia dura
E abbiamo fatto capire per esempio a questi signori che erano arrivati convinti che potessero valere all'interno del servizio pubblico
Le purissima logiche dell'imprenditoria
Che questo non poteva succedere da noi
Che il servizio pubblico dovrà rispondere anche ad altri istituti ad altri pezzi di questo paese di questa democrazia
E l'abbiamo potuto fare soltanto sedendoci al tavolo combattendo litigando
E trovando accordati
Perché solo litigando gli interessi dei colleghi non si fanno
Interesse i colleghi si fanno anche trovando accordi accordi che per esempio
Impediscono
La dismissione degli impianti
Come era forse obiettivo di questa nuova dirigenza aziendale realizzare subito
Impediscono
La vendita di una rete
E a questo proposito vorrei dirvi una cosa
Finché si parlerà
Soltanto
Di una rete in più una rete in meno a questo o a quello io mi dico che con la stessa identica determinazione
Che abbiamo mostrato finora
Alla RAI non si toccherà non una Rete ma non si toccherà un'ora di trasmissione
Perché se la logica è un pezzo di rete in più un pezzo di rete meno a qualcuno significa che qualcuno sta cercando di portarci al di fuori dei veri problemi che devono essere discussi il problema è il nodo delle comunicazioni in generale
Quando qualcuno si metterà al tavolo e ci dirà benissimo allora discutiamo
Di satelliti di pay tv di televisione via cavo
Di emittenza locale a quel punto potremo discutere non un attimo prima qualcuno ci dovrà spiegare la torta pubblicitaria come va divisa
Questi sono i problemi è inutile che continua a raccontarci e probabilmente con una rete in meno alla RAI con una in meno alla Fininvest si va al terzo polo e così abbiamo conquistato il pluralismo il terzo polo non è il pluralismo
Il terzo porre ancora oligopolio perché sono tre invece che due niente di più non è questa la strada che possiamo come dire prendere tutti insieme
E allora
Si tratta di discutere quello che il servizio pubblico
In un sistema democratico che è cambiato
Il sistema democratico che è il sistema l'introduzione del maggioritario
E io non ce l'ho ancora la soluzione
è però vorrei che fosse ben chiaro che se prima la RAI il servizio pubblico
Poteva dipendere dal Parlamento con sistema maggioritario il servizio pubblico non può più dipendere dal Parlamento
Perché se dipende solo dal Parlamento dipenda automaticamente dal Governo perché la maggioranza è quella che esprime il governo e allora bisogna che discutiamo di questo e allora io rilancio secondo me bisogna ricominciare a discutere dell'ipotesi tedesca
L'ipotesi di un organismo a parte
Che sia responsabile del servizio pubblico di questo di questo Paese
E ripeto non non ho una soluzione in tasca ma questa secondo me la strada che dobbiamo percorrere su questa per questa ci dobbiamo battere
Il problema
In questo momento per esempio ne dovremo verificare
Questo Parlamento come si pone nei confronti del servizio pubblico la scadenza immediata perché entro la fine del mese dovrà essere
Immagino approvato il decreto
Che riguarda
La come dire le risorse dell'azienda e perché qualcuno non lo dimentichi
Vorrei ricordare che per questa per questo decreto l'ultima battaglia fatta ha portato ad un incontro fra il segretario dell'Usigrai e il Presidente della Repubblica Scalfaro
Perché l'ho l'ultima ragione dell'incontro che Scalfaro concesse all'Usigrai fu per l'approvazione di questo decreto che ancora non è stato approvato e che comunque fortemente limitante per l'azienda quando andremo a verificare verificheremo che fortemente limitante
C'è un passaggio che riguarda il canone per esempio e il canone viene ritenuto viene si definisce il Council si ricercano non può andare oltre il limite dell'inflazione benissimo anche questo è un dato
Però
Vogliamo ricordare a questo paese a coloro che ci ascoltano a coloro che si interessano di questo problema
Che il Canone non è un balzello imposto dalla RAI ai cittadini italiani dal servizio pubblica i cittadini italiani
E il Canova nasce perché giustamente ripeto perché giustamente negli anni in cui la RAI avrebbe potuto fare ma ribassata di tutta la torta pubblicitaria
Regole giuste del Parlamento imposero alla RAI di non fare Man bassa di tutta la torta pubblicitaria e in cambio le fu dato il Canone
Quindi era una limitazione di risorse all'interno a Bossi a di fronte la possibilità che ne potesse fare il pieno di risorse confermo quella regola e giusta non è sbagliata
Perché non può esserci un solo soggetto che sia pubblico o privato che fa il pieno di puntelli di pubblicità però deve essere ricordato
Può essere ricordato è chi si occupa di queste cose qual è la ragione del Canone
E su questo bisogna andare avanti allora
Il servizio pubblico non chiede risorse indica un come dire senza tetto il servizio pubblico chiede risorse certe ci dicano su quanto il servizio pubblico può contare per i prossimi anni
Un miliardo dieci mila miliardi duecento miliardi cinquanta miliardi ma dobbiamo sapere con certezza qual è il bacino di risorse su cui contare e poi organizzeremo la nostra
Proposta
Non possiamo continuare con lo storico ogni anno
L'azienda non sa se il mese successivo entreranno cento duecento mille due mila miliardi
Queste nessuna azienda si richiede da parte anche di esponenti di rilievo di questo governo si richiede all'azienda di avere certezza
Sul futuro e questo l'azienda lo deve fare
E se ci sono delle di Sezze risposte non precise sono state date occorre che vengano date da questo consiglio d'amministrazione e questa è un'altra delle critiche che abbiamo fatto in questo periodo al consiglio di amministrazione
Di non essersi dato un quadro effettivamente generale
Bene
E masse come è giusto che sia il governo chiede come dire certezza
Sul futuro dell'azienda occorre che anche l'azienda abbia certezza sul proprio futuro da parte del Governo
Non vedevo aggiungere moltissimo devo dire soltanto che due cose
Uno che sento ripetere
Da molte parti che l'Usigrai è forte
Perché partecipa alla spartizione delle nomine
Io vi confermo andando anche contro un modo come dire
Andando
Contro quelle che erano le indicazioni di di una persona con cui ho fatto sindacato molti anni fa e che per me rimane un personaggio straordinario Lucio Orazi
Il quale mi ripeteva sempre che non si danno querele non si fanno attacchi di questo genere ai colleghi
Bene io però vi confermo che sul fatto delle nomine e sul fatto che l'Usigrai spartiscono le nomine con qualcuno sono avvelenato
E vi ripeto che questo anche andando contro gli insegnamenti del mio amico Orazi
Su questo procederò querele perché non posso accettare che qualcuno dica che questo sindacato ha partecipato
Alle nomine all'interno dell'azienda
Non lo accetto e non lo accetterò nemmeno per il futuro questo sindacato è forte per lo confermo
E quello che sta succedendo in queste settimane a dimostrazione più forte ha ragione ferito ha ragione Natale in altre occasioni dopo quello che è successo ci sarebbe stato il il fuggi fuggi non è così
Nessuno fugge da questo sindacato ma nessuno fugge perché ritiene questo sindacato rappresentativo
Perché sente che la linea che questo sindacato porta avanti è quella che gli è stata affidata è quella su cui ci si confronta si sceglie e si cambia a mano a mano
Che i colleghi ci chiedono cambiamenti e modifiche divina ma sempre di linea ma sempre secondo le indicazioni dei colleghi
Ecco e collegata a questo quindi c'è anche questa
Quella che Paolo ha definito l'assurda polemica sul cambio di gestione politica
Ne non siamo non abbiamo paura del cambio di gestione politica
E però il no alle epurazioni lo abbiamo detto e lo ripetiamo
Lo diciamo con grande determinazione
Non accetteremo nessun tipo di opera di epurazione ed è stato un atto giustamente definito da Paolo Serventi Longhi responsabile e io aggiungo inaccettabile
Che qualcuno possa aver soltanto ipotizzato
La
La possibilità
Di andare avanti in un'epurazione all'interno della RAI all'epurazione ci siamo opposti negli anni scorsi
E ci opponiamo oggi
Così come ci siamo opposti e ci opponiamo a quella che era stata definita la pulizia etnica
Vi invito a
A leggere alcune dichiarazioni dei direttori di questi ultimi giorni allora
Non solo
Ci siamo posti alla pulizia etnica ma abbiamo portato avanti un processo di opzioni che secondo noi è il massimo che potesse realizzarsi e di cui andiamo orgogliosi fieri in questa fase ma vi invito a leggere alcune dichiarazioni di di direttori di questi giorni ci dicono che il sindacato si è opposto alla cambiamento all'interno delle redazioni certo
Certo il sindacato si è opposto
Perché abbiamo ottenuto le opzioni c'è la possibilità di muoversi soltanto per i colleghi che avessero deciso di muoversi e io invito chiunque cento o non cento a dirmi se c'è stato un solo collega uno solo non vi parlo di cinque o dieci un solo collega che sia stato rimosso contro la sua volontà
Neppure uno sfido chiunque
Neppure uno si è mosso è stato Mons
Contro la sua volontà e certa è certa che i direttori ora si innervosiscono perché il sindacato ha fatto la sua parte
Ha imposto all'azienda le opzioni quando l'azienda pretendeva la mobilità e ha imposto ai direttori di muovere soltanto con le pedine che i colleghi accettavano di muovere nessun'altra
E badate che questa operazione non è stata favorita dall'azienda
Perché ancora in questi giorni noi stiamo occupandoci della seconda fase delle opzioni
Perché lana la la la possibilità di optare cioè di far muovere liberamente i colleghi è ha comportato dei problemi per la per per la RAI problemi che probabilmente dovranno essere come dire si potranno risolvere soltanto al momento in cui ci sarà una riapertura delle delle assunzioni e questo è un altro risultato
Questo è un altro risultato perché in un'azienda che l'ha bloccata che non accettava più assunse nessun tipo con tutta questa operazione ne andremo probabilmente ha un piccolo movimento di assunzioni non è granché ma per un'azienda che si definisce in crisi per un'azienda che viene attaccata da tutti beh comunque il segno che qualche cosa si va di nuovo muovendo verso verso il segno positivo
Ringrazio il presidente all'Associazione stampa romana perché insieme anche con il segretario
Serventi si è mosso per alcune come dire
Alcune cose che non era andata e parlo del caso bianca ci per esempio perno del caso Nisini
E però vorrei ricordare che anche in questo caso quel poco che potevamo fare lo avevamo anche fatto di nostra iniziativa
Questo è un dato che che va tenuto presente
E che è la dimostrazione io credo che alcuni degli attacchi che ci vengono che ci vengono dall'esterno sono attacchi pretestuosi
Chiudo con una considerazione
Io credo che queste operazioni di rottura
Avevo detto nei giorni scorsi facendo irritare qualcuno che erano operazioni
Da partito di Berlusconi
Non intendevo dire che chi che tutti i colleghi che si come dire che decidono di aderire al Gruppo dei Cento siano dei filo berlusconiani sarebbe una follia
Dico soltanto
Che è un'operazione che oggettivamente fa l'interesse degli editori
Perché qualsiasi rottura
All'interno della federazione delle associazioni dei sindacati qualsiasi tipo di rottura non poche fare interesse alla controparte io mi chiedo e chiedo a questi colleghi se si rendono conto
Che la forza più grande che ha avuto questo sindacato in tutti questi anni è stata la sua compattezza è stata l'unità è stata l'unità che ha permesso di portare a casa contratti di un certo livello non soltanto dal punto di vista economico ma anche dei da da parte dei dal punto di vista normativo
Io mi chiedo se questi colleghi nel momento in cui operano per la non unità
Del sindacato si rendano conto fino in fondo di quello che stanno facendo
Per quanto mi riguarda per quanto riguarda l'Usigrai io vi posso assicurare che ha insieme con la stampa romana insieme con la Federazione insieme con tutte le associazioni di stampa la nostra parte per il mantenimento dell'unità del sindacato la faremo fino in fondo
Tratto da due precisazioni dovunque
E da una convinzione che si lega
A questo intervento
Molto più importante molto rilevante
E dal quale poi cercherò di ricostruire un ragionamento che lo dico subito finirà con le parole che ha usato adesso Giorgio sull'Unità
Alle quale poi aggiungerò anche qualcos'altro sulla prospettiva dell'unità
Le due precisazioni sono la prima
Dovuta
Per un amore di verità
Per un bisogno di documentazione che ci arricchisca
Non solo nella memoria ma anche negli atti che poi compiremo in futuro
La devo a Fiorito a proposito dei pensionamenti al Corriere
Avvenuti
Nell'epoca in cui c'era lo stato di crisi
I pensionamenti furono una scelta dolorosa
Quanto necessaria per far sopravvivere
Un giornale distrutto
Dai furti documentati
Dei rappresentanti della P due bancari
E non bancarie la seconda precisazione riguarda l'Unione Sarda
Vicenda che ho seguito momento per momento come nei miei doveri
E rispetto alla quale il momento di inizio sono le dimissioni del gruppo dirigente di questo giornale e vero contestualmente come ha detto Vittorio con l'affermazione da parte dell'editore di una sua svolta per così dire politica dopo il voto elettorale
C'è stato più di un tentativo di licenziamento di colleghi con essenza responsabilità nel giornale
Al momento impedito
Terzo punto riguarda la convinzione mia profonda e che dentro tutto alla logica dell'intervento di Barzoni che riprende anche molte delle altre cose già dette tante
Quindi non è solo l'intervento del segretario dell'Usigrai
è una somma di tanti
Convinzione
Riguarda il fatto che
E vero tutte queste azioni di cinque o di cento oggettivamente afferma
Raggiungono un fine che non so quanto voluto non lo so e quindi non lo dico
Ma il fine
Di indebolire profondissima mentre mi permetto di affermare questa categoria tutte tutte le
Perché che siano cento siano ventidue o quello che sia e che siano radicati me la più grande azienda che la RAI o altrove
Il risultato è
Un potenziale grande indebolimento di questa categoria
E allora da qui
Da questa convinzione che credo che tanti credo di tutti pur magari con sfumature diverse parto per il ragionamento che vado a fare
Se noi seguissimo soltanto la logica del noi e del loro io ho cercato di seguirla mentre si dipanava questo confronto rilevante di oggi Nori
Così rari la nuova Associazione Stampa Romana coi suoi
Evidenti e meritevoli sforzi dovuti
La Federazione della stampa i CDR della RAI anche quel cioè la nostra organizzazione
Nella quale c'è il noi
E il loro sono gli altri coloro i quali non importa il numero
E non importa dove si radicano si contrappongono a questo noi che è l'articolazione democratica
Se noi andassimo su questa strada
Comprendendo anche le ragioni che per esempio Natale a prima citato a proposito dello Snater e che sono evidentissimamente vere ossia il vero che lo Snater non solo ha cambiato posizione almeno cinque volte in due mesi
Ma le sue azioni sono tutte finalizzate a sostenere quelle azioni aziendali finalizzato concretizzabili in
In
Altri compreso lo splatter compreso normate
Scriveremo un libro nel quale ci sono non dico tutte ma tantissime ragioni e tuttavia queste tantissime ragioni non convincono questo l'ho rotto
è vero che dai trentotto CDR della RAI non è venuta una contestazione all'Usigrai e dentro e tuttavia c'è non un nemico invisibile ma c'è una presenza dentro la categoria non solo a Roma che questo loro
Il quale
La quale ex realtà si si auto rappresenta ormai in termini competitivi non sui numeri
Ma in termini competitivi di rappresentanza
Con la nostra organizzazione
Come non vedere
Che i cento
Che si auto dichiarano associazione non seguono la strada di una competitività dentro la logica dei numeri dei Cdr della rappresentanza democratica che ci siamo tutti i dati alla RAI altro
Quindi sta nascendo
è un associazionismo che già
Un altro sindacato che è un modo di essere diverso
E il fatto che le ragioni siano così un divo aggiuntiva che come i fatti dimostrano non alterata non altera questo elemento
Di estraneità che è entrato dentro il corpo della categoria
Perché
Se fosse vero che esistesse solo la logica delle ragioni di fronte alla ragione e al fatto che a maggio come tu hai detto Giorgio
Lo scatto viene onorato dico che almeno uno dei cento dovrebbe tornare indietro invece noi anche se non abbiamo prova di quello che stiamo dicendo in questo momento ma abbiamo una prova intuitiva e politica sta abbiamo già
Che fosse uno di questi cento tornerà indietro
Ma due sarà difficile che tornino indietro
Perché
C'è una logica
Di estraneità penetrata
Non solo a Roma
Una logica di estraneità dentro la categoria e qui senza fare lunghe analisi
Sono costretto lo sento come un mio dovere quindi lo affermo qui
Affermare che
Tutto non soltanto le questioni della RAI come voi avete giustamente detto nel tempo di oggi e in parte di domani
è dentro questo Parlamento
C'è un nuovo involucro
Non so dire se un contenitore
Ma c'è nel quale esiste la maggioranza che sappia e i cui orientamenti non sono celati non sono segreti
La cui idea di governabilità io credo che dobbiamo entrare
In questo tipo di ragionamenti e lo dobbiamo fare da oggi ho fin da oggi
Dichiarando anche i nostri intenti non so dire se programmi
Ma intenti sicuramente sì
Questa è una maggioranza che ha un'idea
Della governabilità e del Governo
Che esclude
Molte delle cose a cui noi teniamo non soltanto
Il nodo che riguarda il servizio pubblico quale quattrocentosedici riscritta dico solo questo
Possiamo immaginare di andare a riscrivere non dobbiamo dirlo con questo Parlamento
Hanno un modo di intendere le cose in problemi
La questione dell'informazione
Non solo la questione della rare
Ben diversa
Da quella che mi permetto di dire
Nella mia rozza culturali
Non attribuisco nulla da altri ci sono delle lontananze
Notte
Grandissime molto grazie
E allora
Tutte le nostre coerenze
Sono in questione
E faccio riferimento per esempio due fra le tantissimo
Oggi noi siamo in grado
Di portare avanti l'idea di un referendum abrogativo della legge Mammì
Riteniamo che questa sia una strada che con il Parlamento che è stato eletto sia compatibile con quelle che sono le nostre finalità di ieri di oggi e di domani
Questa è la prima questione la seconda
Di professori
è vero
I professori li abbiamo criticati quando sono stati insediati mi sono permetto permesso ovvio interromperebbe la cassa perché aveva fatto riferimento alla solitudine
Il nostro diritto di critica nei confronti dei direttori dei professori
Oggi
Deve essere riaffermato
Per mantenere
Visibilmente
Questo non riguarda i cento questo riguarda noi per mantenere visibilmente la nostra autonomia nei confronti dei professori
Un conto è la questione delle espulsioni delle radiazioni
Dell'emarginazione
Questa mai ma il diritto di critica appartiene a noi
E questo lo dobbiamo esercitare fino in fondo e va esercitato anche nei confronti del capo del personale della RAI
Il quale è vero
Come ha detto Bazoli
Sottoposto a un duro confronto ha sicuramente poi raggiunto intese anche contrattuali rilevantissime e tuttavia sulla questione del Reg. cento shop recente sciopero avuto atteggiamenti
Di una pesantezza di una durezza che noi non possiamo proprio perché dobbiamo esercitare il nostro diritto di critica anche e soprattutto oggi
Dimenticare o o ho eliminare
E non basta
Che in un comunicato il capo del personale della RAI dica le cose che tu hai ricordato giustamente Giorgio
Ma all'atto questo affermo in questa sede
Di riceverli ha incrinato
Oggettivamente al di là dei comunicati successivi la credibilità di tutti noi non soltanto non soltanto dell'Usigrai ha dato cioè spazio a quella presenza di estraneità che esiste fortemente nella categoria spazio adatto
A questa presenza di estraneità di divaricazione dell'unità della categoria che porta solo danno a questa categoria
E vengo all'ultimo punto
Non sono venuti
Non so perché qualcuno ha detto che bisogna da essere i rapporti questo sì lo capiamo cerchiamo anche di farlo con molti limiti e con molti successi questo devo dire per amore della verità
Ci proviamo
E tuttavia qualche cosa d'altro Colletti
Dovrà pure essere costruito inventato non so che il verbo usare
Per
Difenderla in tempi rapidi questa unità della categoria che sta andando via per conto suo
E quindi se questa è una riunione come dire di analisi importante
E però deve esserci una seconda pagina di per o ancora una che dir si voglia bisogna fare qualche cosa
Bisogna
Trovare e rapidamente una strada per recuperare l'unità certo su questo Manzoni ha ragione
Non a tutti i costi
Ma quasi
Non a tutti i costi non rinunciando evidentemente
Alle questioni di principio che sono rilevantissimi
E però nell'imminenza del contratto perché poi con questi elementi di estraneità abbiamo fatto i conti anche in altri contratti
Dobbiamo prepararci
Ha una linea di unità più visibile
Più fisica e dico questo concludendo
E affermando
Quella che per me è la cosa più pesante ritengo la più presa
Tanto pesante quanto vera
Che il cambiamento politico avvenuto
Ponendoci un'infinità di problemi che vedrete quanti ne incontreremo nel cammino
E ci pone anche una questione
Rilevantissima rispetto alla nostra autonomia
E all'autonomia dei magistrati
Perché onori in qualche modo sicuramente difficile riusciamo ad affermare questa doppia autonomia
Nel sistema dei rapporti civili dell'Italia quella dei magistrati è quella dei giornalisti che non possono essere disgiunti
O troviamo questo motore direi a fermarla
La doppia autonomia dei magistrati dei giornalisti oppure
Il cambiamento che comincerà a danno e non dei magistrati
Sarà molto profondo
E i problemi della RAI stanno dentro questo tipo di cambiamento dell'autonomia dei giornalisti
Per affrontare
Anche in minima parte nodi come quello dell'aspetto che ha citato giustamente qualcuno
Non solo dobbiamo avere una grande credibilità ma la credibilità che possiamo esprimere è proporzionale consentitemi di dire all'unità che noi realizziamo e rappresentiamo
Se portiamo con noi
Ancora per un po'
Questo elemento di estraneità che sta crescendo dentro la categoria noi non riusciremmo
Ad affrontare ad avere la credibilità e l'influenza per affrontare per affrontare i grandi nodi come quello della STET e tanti altri che non cito perché gli avete
Se avessimo subìto durante la lunghissima vertenza sull'impicci
Una contestazione dall'interno della categoria come rischiamo di subire nel futuro contratto non saremmo riusciti a portare a casa il risultato che è stato portato a Craxi
Rispetto all'impicci la paura ha prevalso sul bisogno di polemica
Mi fermo qui
Governo che nascerà
Nessuno può dire
Quanto sarà lungo e quanto sarà importante e tuttavia le su intenzioni non marginali ci sono no sia per quanto riguarda la RAI sia per quanto riguarda altro
L'autonomia dei giornalisti è in questione l'autonomia dei magistrati è in questione
Perché questo sistema che vantare è io credo un sistema spietato non dirò vendicativo lo ritengo così e così lo definisco
E rispetto a questo grande pericolo che non è nel mio immaginario noi abbiamo un dovere in più rispetto alle cose che ci siamo detti oggi il dovere di ricostruire ricostruire
Questa unità questa unità interno e a questo fine concludo così non servono i documenti nei quali si dice
Stigmatizziamo coloro i quali non sono venuti noi dobbiamo avere un concetto della libertà
E della libertà di critica di tutti
Profondo ampio senza eccezioni c'è anche la libertà di non venire a queste o ad altre discussioni
Gli sottolinearlo è un grande errore sarebbe un grande errore aiuterebbe questo modo di essere estranei alla categoria questo errore non dobbiamo piccolo peraltro non dobbiamo non dobbiamo come
Se alcuni statuti devono essere ho finito
Cambiati cercheremo di cambiarci
Se è necessario il congresso
Lo faremo
Ma per un fine dichiarato prima
Se il problema dello unanimità è un problema che deve essere superato allora prioritariamente
Faremo tutti i congressi necessarie nei tempi più rapidi possibili ad un'unica condizione che coloro i quali e deve essere una condizione a priori che coloro i quali si sentono estranei non si riconoscono nei CDR nord si riconoscono all'Usigrai non si riconoscono nella zona romana non si riconoscono la federazione hanno il diritto di non riconoscersi questi organismi
Ma
Hanno il dovere e lo devono scrivere prima che andiamo a spendere denaro dalla collettività per il congresso
Hanno il dovere di esercitare il loro mandato di minoranza a questa condizione il Congresso lo facciamo dopo domani mattina non possiamo invece andare appare congressi allo sbando nelle nei quali coloro i quali c'abbiamo giacché non sono d'accordo faranno
I Cobas la nuova federazione dalla stampa il nuovo Usigrai i nuovi CDR chiamateli come volete
Noi non possiamo andare a fare i congressi per celebrare le scissioni possiamo e dobbiamo andare a fare i congressi per vedere se esistono nuove maggioranze
Che abbiamo il dovere e il diritto di governare o l'Usigrai o la federazione o le associazioni questo sì ma oltre questo non non non c'è
Non c'è non c'è altro di conti con l'estraneità li facciamo dentro il nostro sistema di democrazia un altro non lo conosce
Vi ringrazio grazie segretario una conclusione piccolissimo flash
La Giunta Coni ce ne son segretaria
Che io sono contro presenterà romana sono consigli amministrazione dell'Impregilo
E limpidi e c'è ancora non credo su un unico organismo dove c'è questa componente dei cento concludendo presente
Fisicamente mi adopererò al massimo anche lì per cercare di ricucire questi Stra vogliamo queste diversità di vedute
E speriamo che la tutto si possa ristabilire in breve termine
Volevo anche dire un'altra cosa importante che in aggiunta alla difesa dei giornalisti e dei magistrati c'è un altro un altro punto fondamentale del maggioritario che la Corte costituzionale
Perché se la legge Mammì come credo si arrivava in questi giorni alla Corte costituzionale
Con un sistema maggioritario poiché la Corte costituzionale in base alla Costituzione eletta principi per due terzi dal Parlamento e dal Presidente della Repubblica
Col sistema maggioritario può cambiare tutto l'equilibrio può anche la Corte costituzionale quindi di sistemi diciamo delle barriere
Di garanzie
Devono esserci oggi a presidio sia dell'attività del giornalista del magistrato e quindi anche del Consiglio sulla magistratura devono essere estese riviste anche la Corte costituzionale altrimenti andremo di fronte a un regime
OSP
Limpidi getto proposto che a brevissima scadenza venga così unito a una un convegno che si è tenuto l'ultimo a Riva del Garda
Tra impinge assaggiati considerazione l'ordine giornalisti fra la sala stampa su tutti questi temi che sono sotto l'occhio di tutti sulle privatizzazioni delle imposte legge sull'editoria
Sui prepensionamenti la legge Mammì e tutti questi altri problemi stette Sapelli piacere che sui quali poi il discorso
Sì in centro ogni giorno
E che poi sono sui quale voi anche i i cento il mille quelli che sono dovranno pure venire allo scoperto sapere esattamente cosa vogliono adesso un'ultima cosa parola anzi veramente dei robot tre minuti mi ha fatto tardi
Però io credo veramente che questa riunione
Abbia avuto un anno sviluppo la conclusione sia assolutamente positiva comunque
Io volevo ringraziare anche Gabriele Cescutti ho dimenticato dice sì e dall'associazione la Samp prima e di essere stato presente ringrazio anche i colleghi di radio radicale
E delle agenzie di stampa che sono presenti e spero che gli abbiamo dato ma materiale per permesso contare sui nostri lavori
Due parole documento
Io credo che da questa riunione è un documento
Vada fatto un documento che punti e che parta proprio dal tema che Giorgio Santerini ha sviluppato la conclusione del suo intervento
E cioè che illesi QT Usigrai oggi presente in massa
La Giunta l'associazione della stampa la Giunta l'Associazione stampa romana è chiaro che è un discorso un po'in offriamo riflessioni di altri colleghi sono determinati continua a essere terminati nella ricerca dell'unità
Non abbiamo fatto altro
Sono quattro settimane che ci siamo insediati all'Associazione Stampa Romana piazza della Torretta l'attività principale insieme alle vertenze ai tagli occupazionali che abbiamo dovuto affrontare latita principale è stata questa ricostruire le condizioni possibili per un dialogo per un confronto con tutti con gli altri da noi coi diversi da noi diciamo così
E questo era il senso anche di questa discussione ma non solo questo
Il senso di questa Assemblea
Era quello di aprire o riaprire sul solco anche del convegno fatto l'Usigrai mesi fa
La discussione sui temi ci
La situazione politica è cambiata i referenti cambiano il Parlamento è cambiato la situazione ed chi versa noi dobbiamo trovare sempre più i terreni del confronto nel sindacato
Io faccio una proposta operativa proprio noi abbiamo in cantiere la realizzazione come Associazione stampa romana di un convegno sul sistema dell'informazione
Che sia un altro momento del generale complessivo che vada ovviamente al di là dei problemi dell'azienda RAI naturalmente ma che affronti tutto il problema del sistema delle comunicazioni
Il problema della pubblicità il problema della riforma della legge Mammì e delle altre leggi di sistema il problema drammatico della gestione della quattrocentosedici o della riforma perché Giorgio De Torre cose importantissime
Perché credo che il sindacato dei giornalisti non potrà essere neutrale nel momento in cui si andrà se si andrà a uno scontro sociale proporzioni epocali
Se questo sarà se questo governo se il nuovo governo il nuovo Parlamento penseranno di abbattere le nostre conquiste lei difese perché la quattrocentosedici così criticata
è una legge di difesa della categoria dei lavoratori certo che va cambiata va modificata va ristrutturata ma se viene abolita voglio dire ci sono i licenziamenti collettivi comunque alla RAI a Lanza ore
è l'ora vogliono questo e questa è la mia paura e allora nello scontro sociale in questo Paese purtroppo forse per la prima volta nella sua storia credo il sindacato dei giornalisti
Dovrà schierarsi politicamente per difendere le proprie conquiste per continuare a fare il sindacato
Per difendere in ogni redazione l'agibilità del sindacato da difesa dei principi su cui ha fondato l'ordinamento della professione giornalistica
Quindi io credo che questo momento che io penso di collocare a metà maggio diciamo quando sarà chiaro quali saranno le direttrici di azione del Governo e del Parlamento io credo che possa essere un momento non so se lo lo farà la per la la Federazione potremmo farlo insieme
D'intesa anche con l'Usigrai con le associazioni
Quindi io credo che questo sia un un dato secondo punto le assenze io lo dico chiaramente io prendo atto delle assenze e le assenze come è sempre accaduto sempre cada appesa
Perché voglio dire la presenza e il dialogo confronto l'assenza e rifiuto
Ma io credo veramente che dovremmo lavorare con una pazienza con una cristiana pazienza se mi si consente io sono un laico ma insomma con cristiana pazienza di ricercare ancora in un momento in ogni situazione
E voglio dirlo ancora una volta spero per l'ultima volta nessuna neutralità l'Associazione stampa romana si è collocata si vuol collocare la nuova gestione dell'associazione all'interno di una maggioranza complessiva
E non ci saranno deroghe da questo noi siamo nella Federazione della stampa insieme all'Usigrai a fianco dell'Usigrai per difendere i colleghi ovunque
Quindi nessun ponti raggio mai nessun ponti raggio e nessuna mediazione
Ma ricerca accurata certosina io ogni momento di ogni circostanza in cui le persone che la pensano in maniera diversa da noi vengono a dircelo e ci si confronti sui tempi
E poi a un certo punto quando sarà il momento faremo anche il congresso verificheremo se esiste una maggioranza ritmo una maggioranza e una minoranza in questo sindacato oppure se esistono due sindacati io spero che ne possiamo ancora a difendere attrezzarci per difendere l'unità del sindacato anche con la minoranza presente ringrazio tutti io non so se ci sono altri interventi se no chiudiamo qua
Questa questa assemblea
Cioè
Ma è qui è anche per registrare c'è anche un problema di registrazione da Vermeer così credo che si debba dare
No
Vocazione
No vediamo la registrate
Apparteneva a una proposta che ho fatto io a un'ipotesi che ho fatto io
Ma di un eventuale processo di trazione
Dell'azienda RAI
Di emarginazione epurazioni ai primi segnali quando il sindacato si renderà conto che questo insiste
Il sindacato dovrà reagire in termini di mobilitazione utilizzando tutti il sindacato uno degli strumenti del sindacato e l'ho
Diciamo
Creazione fare insegna durante
L'area presente la
Do io ho parlato di giornalisti
Lei si dovrà valutare tutto quindi valuta
L'eventuale cacciata del consiglio
Io dico che a quello che a me interessa e che non posso tollerare come sindacato dei giornalisti è l'emarginazione dell'epurazione tra i giornalisti
Per opinioni o eventuali opinioni politiche che si possano individuare da parte di un'azienda di un potere politico eccetera questo non sarebbe assolutamente tollerato e il sindacato sarà assolutamente mobilità
Grazie a tutti e