Presentazione del libro di Maurizio Martina "Cibo sovrano. Le guerre alimentari globali al tempo del virus" (Arnoldo Mondadori)

Ma
Bene allora ed è di cominciare
Buona sera benvenuti a chi è qui in sala il chi ci segue da remoto sulla pagina Facebook della Flai CGIL c'è una diretta Urso e venuti appunto alla presentazione di cibo sovrano libro Maurizio Martina sulle guerre alimentari al tempo del virus
Con noi abbiamo appunto l'autorità sento brevemente gli ospiti Popolizio Martina già ministro delle Politiche agricole oggi deputato quindi perdiamo il Ministro della Salute Roberto Spinazzola
Il segretario o della CGIL Maurizio Landini del segretario della Flai CGIL Giovanni minimi
Allora penso che quelli che quando un politico scrive un libro io sono sempre un po'diffidente
Però diciamo che ne sbuca sono ci conosciamo da tanto tempo e quindi sono stata ben contenta di estrema in volta oggi in questa presentazione e quindi che ho letto il libro dalla prima all'ultima pagina e mi è piaciuto molto perché è un libro e un saggio
Che affronta dei temi molto complesse in globali diciamo e in maniera semplice quindi contenenti anche della prova perché molto chiara
E due appunto analizzi questioni complicate riesci a trovare tutte le criticità citi molti dati qui se va ampia videografia e poi offrì tantissimi spunti di riflessione e anche devo avvicinare e anche qualche qualche soluzione dunque qual è il tema di questo libro è appunto la la questione alimentare planetaria
La questione alimentare che e diciamo diventata ancor più importante proprio durante questa pandemia e quindi il il le due parole chiave che io ho trovato in tutto il libro sono locale e globale
Perché sono due concetti assolutamente connessi tra di loro infatti in situazioni di emergenza come appunto è questa questa emergenza sanitaria questa pandemia dalla quale non siamo ancora usciti pensare a una sorta di autarchiche alimentare nonsenso sopranista è assolutamente impossibile perché nessun Paese del mondo neanche i colossi come la Cina o gli Stati Uniti possono pensare di essere autosufficienti dal punto di vista alimentare e però la globalizzazione per come è stata condotta fino a oggi ha creato comunque delle falle veridicità molto forti anche dei danni noti si sono affluiti proprio durante la pandemia
Quindi la che cosa qual è il punto trovare una via di mezzo trovare una terza via una via mediana
Modello di sviluppo che sia in qualche modo più sostenibile e che come dici tu ne liberò e la questione alimentare sarà quella che determinerà
Gli assetti geopolitici di prossimi trent'anni nel mondo sul pianeta Massimo treccia con un'altra questione bancari importantissima che è l'emergenza climatica quindi diciamo sono due cose che viaggiano già zona parallele
Quindi la questione come citando il tema di Expo due mila quindici come nutrire il pianeta e con quale modello di sviluppo
Quindi io ti chiedo subito Maurizio parto dati
Martina
Nel primo capitolo del del tuo libro citi il direttore del Parma del programma alimentare mondiale e dice appunto che esistiamo a causa del compito una pandemia di fame
Perché appunto Bonino Guido l'emergenza alimentare quindi il virus ha colpito tutti ma non tutti allo stesso modo quindi le conseguenze sono state differenti quindi perché questo virus non è democratico
Tanto buon pomeriggio tutti grazie di cuore per questa occasione grazie alla Flai Cgil per avere pensato a questo appuntamento grazie al segretario generale Maurizio Landini Grazia al mio amico compagno Roberto Speranza per essere qui in un momento come questo sono veramente molto molto orgoglioso se mi è permesso Monica voglio innanzitutto
Ringraziare Roberto per il lavoro straordinario di questi mesi
Come l'ha fatto
Capitato
Avere l'occasione pubblica nel mio piccolo dei di di dirlo e lo faccio qui con veramente con emozione anche perché abbiamo fatto e stiamo facendo un bel pezzo di strada insieme da tempo
Sono veramente orgoglioso di potere
Come dire essere testimone diretto della serietà e della professionalità del lavoro che il ministro della Sanità di questo Paese ha fatto in mesi sconvolgenti come questi per non rubarvi molto tempo
Questo libro poi il tentativo di di leggere le trasformazioni in della questione alimentare globale alla luce di quello che è accaduto in questi mesi
Ho avuto la fortuna di poterlo fortuna per la morte di olio lo scritto durante i dissesti le settimane più difficili per per noi
Lo scritto con l'idea di provare a a unire i punti di questa trasformazione epocale
Che stiamo vivendo con la pandemia
Lo scritto dal punto di vista di chi prova a unire i punti dei conflitti
Che si stanno generando perché emergeranno anche in prospettiva sulla questione decisiva della sovranità alimentare cioè di come si produce si trasforma si distribuisce cibo nel mondo per l'esperienza fatta in questi anni posso dire che attorno al cibo c'è ovviamente come sapete benissimo anche poiché ci lavorate
Tutto il giorno dal lato dell'organizzazione sindacale c'è una un grande scontro di potere che ha a che vedere con i poteri pubblici e i poteri privati
Ha un grande scontro di potere tra nazioni a proposito di nazionalismi di nuovi sovrani ismi ma è anche un grande scontro tra interessi privati a proposito di grandi multinazionali e di mercato
In sostanza quello che a me pare evidente che la pandemia stato una acceleratore di processi che già covavano o in qualche modo già affioravano prima del Codino
Questi scontri di potere tra interessi pubblici e interessi privati tra nazioni e grandi esperienze d'impresa con la pandemia
Hanno sostanzialmente si sono mosse dentro un campo nuovo il campo nuove quello della riorganizzazione complessiva delle catene della produzione
Alimentare
Nel mondo ovunque nel mondo ed è la riallocazione appunto de delle forze noi questo scenario in grandissima trasformazione lo dobbiamo quantomeno comprendere nelle sue linee di fondo perché questa è una questione enorme
Che ha molto a che vedere anche con il futuro dal nostro Paese col futuro dal dal nostro orizzonte europeo col futuro dell'Europa
Nel libro provò a raccontare come anche lo stesso conflitto tra Stati Uniti e Cina con tutto quello che abbiamo visto prima del Covent la guerra commerciale dei dazi
E tutto quello che abbiamo visto durante Comit l'utilizzo anche della vicenda pandemica per una nuova fase di quali conflitto ecco tutto questo nuove una riallocazione dalle forze dagli interessi anche sulla filiera diciamo alimentare che è di grandissimo grandissima rilevanza
In questo scenario bisogna riempire di nuovi contenuti anche il progetto europeo
Io penso che l'Europa abbia una grande occasione che è quella di dimostrarsi ancora una volta soggetto all'avanguardia
Area del mondo
Più capace di spingere sul versante dell'innovazione dalla sostenibilità e anche dell'equità del modello con tutti i suoi problemi suoi limiti grandi temi che abbiamo anche in casa nostra ma non c'è alcun dubbio che l'Europa
Essendo potenza agroalimentare globale si dice poco che tra i primi dieci Paesi al mondo esportatori di agroalimentare dei nove otto nove sono europei
Ne siamo una grandissima potenza agroalimentari
Bisogna riconfigurare questa forza dentro questo nuovo scenario sapere che le catene dal valore si stanno riorganizzando
E probabilmente
Si ritira ride finiranno per aree geografiche più come dire prossime e qui torna il grande tema europeo
Penso che Maurizio Landini lo sappiamo anzi sicuramente lo sa più di me ha chiaro che cosa sta accadendo
Nella riorganizzazione del valore delle catene
Di produzione a carattere globale questa vicenda
Voi lo sapete ha molto a che vedere con la filiera
Agroalimentare
Penso che sia compito nostro riuscirà a leggere questa nuova fase qualcuno ha detto dei globalizzazione non so se arriveremo lì so che la pandemia reso evidente che diciamo i due estremi
C'abbiamo avuto davanti fin qui e cioè la globalizzazione senza regole da una parte e le ricette nazionalistiche dall'altra questi due estremi non funzionerà
Questi due estremi sono il problema che abbiamo avuto davanti tanto quando abbiamo avuto davanti politiche
Signor regolate ultra liberiste
Di mercati senza regole senza vincoli e principi
Quanto quanto abbiamo avuto davanti torsioni nazionalistiche è impressionante leggere ad esempio ero finito
Come negli Stati Uniti d'America le contraddizioni di una certa ideologia sopranista quella dell'attuale presidenza americana facciano esplodere
Enormi questioni anche all'interno degli stessi mondi che sostengono questa presidenza mi ha colpito tantissimo ad esempio leggere le dichiarazioni
Feroci dei sindacati agricoli americani contro la politica daziaria di Trump perché in definitiva quella politica daziaria non solo ha colpito gli interessi dei Paesi esportatori come i nostri come il nostro ma alla fine si è ridotta persino colpire gli interessi degli stessi produttori agricoli americani
Una ritorsione incredibile non a caso oggi Trump
Per provare un po'ad accompagnare queste conseguenze ha inondato sta inondando di sussidi ancora una volta i produttori americani
Esattamente quello che posso dire in ultima battuta e poi taccio
Hai ragione anche tu no io penso che ecco quello che che stiamo vivendo in Italia molto che vedere con tutto quel settore fatemi dire che il lavoro
Che sta facendo il sindacato che ha fatto in questi anni la Flai CGIL lo dico qui veramente con il cuore ringraziando Giovanni innanzitutto
Il lavoro d'avanguardia che voi avete fatto e che è stato ancora facendo nella vicenda agricola italiana per me è stata ed è un esempio
Idea del sindacato di strada per come l'avete fatto maturare in questi anni
Per me è un modello a proposito di quello che bisogna fare ci sono alcune battaglie ancora aperti e se volete poi ne parliamo se se c'è una grande questione che ha a che vedere anche con l'agenda politica di questo Paese
E con i nostri impegni per la qualità del lavoro in agricoltura
Io adesso volevo fare una domanda al
Voglio fare una domanda al ministro ma prima vorrei salutare alcuni ospiti abbiamo installato uno l'onorevole Matteo Mauri vice ministro degli interni
Onorevole Irene Manzi
Poi il dottor Valerio Codino il dottor Alessandro foglietto la dottoressa Valentina Lopez
E poi ancora Domenico Morgagni Fabrizio Rossi Bruno strati
E Ugo Cataluddi
Ministro allora non era mai accaduto che una crisi intrecciarsi in maniera così forte emergenza sanitaria ed economica
Come se ne esce
L'altro giorno ha rilasciato un'intervista a Repubblica il mio giornale e detto che dobbiamo resistere altri senesi ma insomma vedremo la luce
Sì bene si e uscire usciremo senz'altro ecco sicuramente
Tra l'uomo e il virus vincerà l'uomo su questo non ci sono dubbi ma abbiamo bisogno ancora di una fase di di resistenza utilizzo una parola che anche impegnativa ma evidente che abbiamo bisogno ancora di alcuni mesi di convivenza abbastanza dura col virus
Questo significa chiaramente dover rispettare le regole che abbiamo imparato negli ultimi mesi
E la mia personale opinione che però in un tempo abbastanza limitato io spero da qui alla fine dell'inverno avremo notizie utili positive dal mondo scientifico sia in termini di vaccino che in termini di cure
Che ci fa Drunk faranno appunto vedere la luce ma oggi siamo ancora dentro questa battaglia l'Italia
A numeri che sono di gran lunga inferiori a altri importanti Paesi europei questo è merito senz'altro del comportamento delle persone delle misure
Adottate da tutti i livelli istituzionali però siamo ancora dentro questa partita
Permettetemi anche di di ringraziare Maurizio per questo invito a Maurizio mi lega un'antica amicizia una comune militanza politica sin dal movimento giovanile
E sono sicuro che i prossimi anni saranno ancora anni di lavoro insieme rispetto diciamo all'universo di valori e di obiettivi che ci ha sempre tenuto assieme
E sono felice di essere qui in un luogo importante con la CGIL con la Fly e con la vostra comunità che giudico una comunità decisiva anche per giocare le sfide del futuro di questo Paese
Il tema che Maurizio ha voluto affrontare in questo libro è un tema veramente centrale
E penso che una discussione su questo sia veramente utile e io spero che si apra un dibattito nel nostro Paese spero che lo si possa anche portare sul livello più alto che quello europeo internazionale perché è un punto uno snodo reale degli equilibri geopolitici dei prossimi anni
Io se me lo permettete vorrei ragionare su un punto da me poi sembra quello decisivo
Il Covi che c'ha cambiato è inutile girarci attorno
Il Covi da messo in discussione alcune certezze che sembravano granitiche
E apportato diciamo a mettere sul tavolo
Cose che ci sembravano diciamo irrealizzabili lontani fino soltanto a pochi mesi fa
Per esempio dal punto di vista della salute
C'è oggettivamente una nuova grandissima consapevolezza le persone dentro la crisi tremenda di questi mesi
Hanno capito fino in fondo quanto conti avere un servizio sanitario nazionale di qualità e soprattutto quanto conti avere un servizio sanitario nazionale improntato al principio di universalità come c'è in Italia
Cioè l'idea che se una persona sta male
Non conta quanti soldi hai non conta di chi sei figlio non conta il colore dato a pelle hai diritto ad essere curato non è così in tutto il mondo ci sono posti del mondo dove se stai male o tiri fuori la carta di credito e l'assicurazione oppure non ti curi
Dentro la crisi e mi viene in mente papa Francesco quando diceva
Peggio di questa crisi c'è solo il dramma di sprecarla dentro questa crisi la mia opinione è che le persone abbiano acquisito una enorme consapevolezza su quanto contino alcuni beni pubblici essenziali
E io penso che noi dobbiamo batterci per difendere questi beni pubblici essenziali e la vera nuova agenda del Paese secondo me è la vera nuova agenda anche di un campo di forze politiche democratico progressista del lavoro la difesa di questi beni pubblici essenziali e oggi abbiamo condizioni straordinarie di consapevolezza da parte delle persone
Dentro questo contesto c'è il grande la grande questione irrisolta del rapporto Stato mercato
Per dirla fino in fondo quali fermo però secondo me questo è il nodo più interessante che io ho riscontrato nella lettura del libro
Anche noi anche chi viene da una cultura di sinistra come mi come Maurizio come chiaramente credo tutta la nostra presidenza
è stato in qualche modo egemone di una cultura prevalente che ci ha portato dopo gli anni Novanta a pensare che alla fine il mercato ce l'avrebbe fatto da solo
è una forma di ideologia che si è affermata in anni e anni e centrata anche in casa diventata anche un pezzo dell'agenda delle forze progressiste
A livello mondiale non è la questione italiana non è un protagonista l'altro a livello mondiale questo è successo
Questa partita del copyleft
Dimostra alla fine che il mercato da solo non ce la fa
A un certo punto è bisogno di altro e questo altro e lo stato e questo altro sono le persone che si organizzano autonomamente con forme di socialità di sussidiarietà di volontariato di associazionismo e io penso che la questione di fondo che ponga Maurizio con questo tema
Sì esattamente questa
Dove mettiamo dentro questa nuova dinamica Stato mercato la questione diciamo alimentare che pone la questione fondamentale perché è chiaro che io da ministro alla Salute dico per me la cosa più importante è la difesa della salute delle persone
Ma tu la salute mica la difendi solo con gli ospedali o con il presidio con i medici e infermieri giustissimo
Ormai in tutto il mondo la chiave di lettura e quant'era una salute uomo animale quello che mangi e tutta la stessa partita
E non è un caso che il virus il coronavirus come tra l'altro Maurizio scrive ricorda nasce da mercati ittici e di animali vivi
Di quanto lo ricordiamo tutti insomma italiche nasce e si sviluppa questo virus si arriva all'uomo
Allora io penso che questo sia un tema enorme
Il risorto ma sia una questione durissima su cui dobbiamo ragionare cioè come costruiamo una modalità di governo politico globale di questa grande vicenda che il punto di fondo secondo me che Maurizio pone questo
Cioè rispetto alla questione alimentare che è una grande questione mondiale
Per mille ragioni e qualità dell'alimentazione ma anche nell'Occidente qualità dell'alimentazione larghe parti del mondo è esistenza o no dei beni minimi fondamentali che potessi sfamare
Questo è un grande tema globale come lo affrontiamo
E qui il punto è provare a trovare diciamo una strada di governo politico globale di questo tema
Con una pulsione dei mercati a mangiarsi tutto come sente e se il mercato da solo organizza un tema così delicato è chiaro che le diseguaglianze
Emergeranno sempre di più
E la necessità di inseguire il profitto molto spesso verrà prima della tutela della salute penso ai Paesi occidentali
E penso anche a tanti scandali ogni tanto arrivano le cronache dei giornali no anche sulle cose da mangiare si fanno i soldi
In maniera spesso impropria
E io penso che questa sia una grande sfida e offrono spazio potenziale per l'Europa
L'Europa può avvenire chiaramente un ruolo ne dobbiamo lavorare come paese d'Europa in quel consenso per provare a trovare una strada e penso che sia un un tema un tema fondamentale attorno a cui riflettere io penso che questa partita
Del virus che lo ribadisco per rispondere alla domanda l'uomo vincerà è una questione di tempo ma l'uomo batterà il coronavirus
Abbiamo bisogno ancora di un tempo perché la nostra scienza i nostri ricercatori trovino soluzioni adeguate vaccino farmaci capacità di testing ma noi ne usciremmo
Il punto è se riusciamo a uscirne
Imparando fino in fondo la lezione
E per me la lezione la priorità della difesa dei beni pubblici essenziali
E l'abilità dei e il e la difesa diciamo dei dei diritti fondamentali e tra i diritti fondamentali c'è evidentemente il diritto a un'alimentazione in generale è un'alimentazione di qualità corretta io penso che questo sia lo snodo di fondo ma dentro questa partita cioè Cina e Stati Uniti che fanno in qualche modo una battaglia di egemonia mondiale sotto traccia
C'è l'Europa che lo spazio potenziale migliore per sviluppare un pensiero del genere ma che ancora in larga parte armi un'incompiuta
Non so se nel centro Remo dopo ma la partita di cui tu parli nel testo del nutrì scorgo una partita che lo segue in prima persona chi dà il senso
Di come si ragioni attorno a un tema delicatissimo e di come si abbia a che fare anche con interessi complicati da gestire e poi dietro alimentazione ciò interessi
Molto molto significativi allora io penso che questo testo sia veramente un testo che merita di essere approfondito letto e mi auguro possa anche aprire un dibattito nel Paese ecco voglio chiudere con questo messaggio
Come se dentro la crisi fossero emerse le cose essenziali
E dentro questa crisi
Sono venuti un po'meno i tanti fumogeni che ci sono in giro anche nella politica nella comunicazione pubblica e si può provare a tirare fuori le cose fondamentali perché da lì che dobbiamo ripartire la difesa della sanità pubblica a difesa della scuola pubblica il benessere notizie nutrizionale alimentare da lì dobbiamo ripartire con un nuovo pensiero
Un nuovo punto di vista io dico anche progressista secondo me deve partire da questi temi essenziale per questo ritengo sinceramente che questo testo che Maurizio ha voluto scrivere possa senz'altro darci una mano e possa essere utile per offrirci diciamo uno spunto importante rispetto al lavoro che mi auguro vorremmo fare insieme nei prossimi mesi
Landini volevo adesso rivolgere appena una domanda mi riallaccio o a quanto detto anche il ministro speranza che ha sottolineato il tema delle diseguaglianze no sono aumentate durante cioè questa pandemia acuito
E ci siamo trovati trovati di fronte a anche un altro problema c'è un conflitto tra lavoro e salute
è venuto fuori e quindi ti volevo chiedere come va affrontato secondo te e se secondo te i provvedimenti che il Governo ha messo in atto pessimisti sono stati sufficienti
Ecco che dette nel fronteggiare insomma all'emergenza
Va be'ringrazio anch'io naturalmente la Fly organizzato questo momento di il confronto di discussione
Perché condivido le cose siete diceva Maurizio Martina che diceva il ministro
Siamo in una fase di grande cambiamento
E credo che sia assolutamente importante capire cosa sta succedendo interrogarsi su questi cambiamenti e soprattutto porsi l'obiettivo di come
Questi cambiamenti affrontano quelle che sono le diseguaglianze che si sono determinati in questi anni
E quindi come si cambia modello di sviluppo norme sembra che questo sia un tema di fondo da cui partire
E credo che sia assolutamente importante farlo in questo senso siccome stiamo presentando anche un libro mi permetto di dire che libro assumendo per me sono belli anche quando si possono leggere velocemente e si capisce facilmente quello che c'è scritto dal gruppo Aegon può essere totalmente e credo che questo sia un elemento anche di qualità perché
La la narrazione che viene fatta attraverso in questo caso il cibo
Il diritto tra virgolette al cibo
In realtà attraversa quelli che sono
I passaggi li le contraddizioni ma anche naturalmente si usa il termine le guerre le battaglie i conflitti d'interessi che sostanzialmente sono in gioco e di cui da questo punto di vista è chiaro che la politica deve porsi il problema di come governare intervenire sostanzialmente su questi processi
Dico una cosa perché a me ha colpito questo se ci pensiamo un attimo
Diciamo così uno uno degli slogan anche sindacali dal del dopoguerra usiamo queste terminerà pane e lavoro no
E una delle domande da cui parte nel libro anche Maurizio proprio il fatto che America da pensare questo che anzi se nella contraddizione e cioè che ti la una domanda chiusi fare ma può succedere che avendo anche tanto panne però la gente
Rischia di morire di fame uguale al limite non siamo in grado di affrontare il tema e se la guardo dall'altro punto di vista si vede come se ragioniamo di quello che sta succedendo
A chi lavoro sostanzialmente nel settore non solo può stare assieme tanto pane ma può stare assieme anche tanto lavoro sfruttato e addirittura anche tanto lavoro sfruttato
Di lavoro minorile qui uno degli elementi che viene ricordato in giro per il mondo anche la quantità di bambini che lavorano sfruttati
Ad esempio in questo settore in tutta questa caratteristica e da un certo punto di vista è chiaro che questo è un punto di fondo perché ci richiama a a mettere al centro sia la qualità del lavoro
Sia da un certo punto di vista anche la qualità del cibo e soprattutto la qualità dei processi produttivi e dei processi politici
Ed economici che governano anche le filiere produttivo no perché è un'altra cosa a proposito di temi che qui vengono indicati ma che se la guardiamo a volte sono un elemento che che affronta anche altri temi a proposito di concentrazione del potere
E di concentrazione diciamo così anche dei luoghi in cui vengono prese le decisioni che a volte mettono in discussione anche il ruolo stesso degli Stati della politica in quanto tale anche qui stiam parlando di poche multinazionali che in realtà sono in grado di governare processi sostanzialmente di questa natura e per certi versi a me ha colpito ma è vero
Si vede anche come alcune grandi nazionali hanno addirittura rispetto anche ai progetti che sono in atto aumentato il loro mercato è sfruttato la dinamica che ha dentro i numeri che ad esempio porta nel libro
Quando parla di Amazon e di quello che è avvenuto no
Del fatto che nella pandemia
Abbiamo avuto l'esplosione degli acquisti on line e dentro questo abbiamo visto come naturalmente Setti a tra virgolette utilizzato anche questo processo per allargare il proprio consenso il proprio mercato e tutto il resto che mentre leggete riflettevo
Si parla di tanti posti di lavoro che sa anche ospiti nel mondo non abbiamo visto e verificato anche durante la pandemia nel nostro Paese
Quali erano le condizioni di lavoro che si determinavano dentro queste a queste multinazionali no quindi
Debbo dire che il la la l'importanza diciamo così secondo me anche
E del libro e proprio il fatto è anche un invito almeno io così la la percepisco
A non fermarsi all'apparenza dei processi alle dinamiche ma provare a misurarsi su quelli che sono i processi che sono in atti cambiamenti diffonde anche le domande da un certo punto di vista pur parlando di cibo e della filiera del CIPE quindi sia della produzione della trasformazione della consegna in realtà si entra dentro a appunto a una non non sei più o meglio se vuoi leggere i processi di riavere
Una visione globale di quello che sta avvenendo ma devi avere anche una capacità diciamo così locale territoriale su cui intervenire se vuoi
Provare a cambiare sostanzialmente questo processo non è un caso
Che naturalmente
Ci si rifà e si indicano anche una serie di di di logiche noti qui lui utilizza anche questa questa diciamo così
Mette in competizione uso questo termine anche in termini di valore quella che è la differenza tra essere sovrani rispettivamente davanti gastro sopranista o quello diciamo così invece che e Castro però non è sopranista perché da un certo punto di vista ragiona non solo di cosa può guadagnare dal attivo ma di come la qualità del cibo e la relazione che costruisce attraverso il cibo in realtà può produrre anche un modello di relazioni sociali un modello di sviluppo diverso ecco
Io credo che questo sia un punto di riflessione molto importante che può avere anche un elemento di visione più generale e se la guardo
In questo senso sicuramente la questione qui c'è un punto di fondo
Che io vedo per arrivare poi anche alla domanda che mi è stata fatta non la sto tenendo lungo per non rispondere alla domanda arrivo volevo però fare questa riflessione perché io vedo questo punto
E cioè
Quello che dal Covi
Secondo me si deve porre a tutti lo dico sindacalmente ma anche a chi attorno a questo tavolo per i ruoli la funzione politica che svolgono è che la nostra azione oggi
Non può limitarsi a a lavorare perché finisca al più presto la fase del Corvetto per tornare a cosa c'era prima del Codino
Ma il nostro problema è capire quello che sta succedendo per cambiare ciò che c'era prima del codice perché è assolutamente vero
Che il coprite e la pandemia è anche frutto delle distorsioni dei modelli sociali e produttivi che erano venuti prima
Qui viene fatto l'esempio del mercato Bennato mentre lo leggevo mi veniva in mente se pensiamo anche a tutto l'utilizzo degli antibiotici che viene fatto nell'allevamento e quali processi può determinare perché se CIPE
Siamo una delle cose che ha determinato anche l'impreparazione ad affrontare questo è stato anche che chi nel due mila e cinque quando c'è stato l'assalto a ha detto tutti attenzione che si sta
Determinando un determinato processo
Su questo elemento non solo non è stato ascoltato ma se pensa anche sul piano delle politiche di chi fa industria farmaceutica e tutto il resto si è continuato con una logica che era quella del profitto non della ricerca per affrontare sostanzialmente questi problemi e questo cosa ti porta a me porta ad una conclusione molto secca se volete
E cioè che
Dire che noi vogliamo affrontare questi cambiamenti e non tornare altre copie ha una conseguenza bisogna mettere in discussione l'idea che in questi anni invece ha vinto e cioè che il mercato da solo era in grado di governare questi processi
E quindi se c'è una un segnale che ci arriva è un problema che abbiamo e che dobbiamo dire con forza che il mercato da solo non è in grado di governare questi processi non può essere il mercato senza regole quello che ci fa uscire da questa situazione
Ma che bisogna mettere in discussione
La DIC in modo moderato non sto pensando che bisogna superare il capitalismo il mercato non per uno potrebbe dire arrivi fino a lì in questa fase diciamo così sono più moderato ecco in questa fase dico e penso che oggi sarebbe necessario
Mettere al centro un intervento è un ruolo dello Stato
E quindi del pubblico nell'economia e mettere al centro il lavoro e la qualità del lavoro e la tutela dei diritti nel lavoro
Come elemento su cui progettare un nuovo modello di sviluppo è un cambiamento dei processi produttivi lavorativi
Che secondo me in questa fase e e più radicale che dire che bisogna superare il capitalismo non so se è chiaro
Mi sembra molto più radicale perché da un certo punto di vista il problema non è aspettare quando succederà ma il problema è come ognuno di noi si misura oggi nei conflitti che sono aperti per provare a cambiare sostanzialmente questa situazione
E per farlo credo che serva alla luce anche delle cose che vengono quindi carte serve coraggio serve radicalità in questa fase lo dico no non è un passaggio indolore non a caso lo scontro che si è già aperto anche nel nostro Paese visto che stiamo inline stiam parlando di contratti di Confindustria tutto il resto a me sembra che lo scontro proprio questo perché se la guardiamo da un certo punto di vista è assolutamente vero
Che l'Europa può svolgere un ruolo decisivo è assolutamente vero che siamo di fronte dietro alla pandemia ad una guerra qui veniva si usa questo termine che in un qualche modo ha a che fare con le grandi no perché se in una fase che si sta ridisegnando si stanno ridisegnando anche gli equilibri economiche geografiche politici del nostro Paese e il ruolo della Cina e decisivo sotto ogni punto di vista e la stessa cosa riguarda gli Stati Uniti se ci pensiamo dietro i dazi dietro tutto c'è la guerra tecnologica
Cioè chi governa questo processo è come viene utilizzata la tecnologia e quale potenzialità avrebbe utilizzare la tecnologia in una certa direzione
Anche per costruire dei sistemi di filiere produttive che mettono al centro la qualità dei prodotti la qualità del lavoro e via di questo passo
E quindi delle che l'Europa possa giocare un ruolo sia per il saper fare riguardante l'Italia no
Questo è un concetto altrettanto forte no cioè non è che partì da zero
Qui partisse se ragioni in questo settore partì da una competenza da un saper fare che tra l'altro ha fatto aumentare a dismisura le esportazioni in alcune attività in alcune realtà no anche del nostro Paese se la guardiamo da un certo punto di vista
E oggi questo saper fare questa con o senza non va messa semplicemente diciamo così a vantaggio del profitto in quanto tale ma oggi proprio per riaprire una discussione che riguarda la qualità
Della dello sviluppo il modello di sviluppo che fai la sostenibilità ambientale
Cioè se la guardo sia dal punto di vista sindacale sia dal punto di vista politico mai come adesso l'oggetto della discussione cosa produce perché lo produci con quale sostenibilità ambientale con quale sostenibilità sociale
E da questo punto di vista quindi il problema di mettere vincoli sociali al mercato torna ad essere un tema io credo decisivo interni anche di processo in senso più generale
E quindi lo dico considero davvero
Utile
Non non solo diciamo così come discussione ma proprio anche come ricerca perché da un certo punto di vista lo dico senza alcuna polemica ma a me sembra un tema
Se si è affermato in questi anni un pensiero comune
Il così detto neoliberismo che in un qualche modo ha vinto è attraversato trasversalmente tutte tutti i pensieri politici diciamo così che avevamo conosciuto
Secondo me mettere in discussione c'è capire quello che è avvenuto
Cogliere i disastri che questo determinato ma anche la necessità di riaprire in modo critico un'analisi che riparta dal lavoro che riparta dai valori fondamentali io credo che sia un punto molto importante sia sul piano dell'approccio sindacali si è scusato sul piano dell'approccio culturale e tutto il resto che qui è in arrivo
Alla sua domanda e la la tengo fatto presto per
Per non portare via molto tempo
Io penso che c'è stato una cosa molto importante lo sempre dette la riconosco al governo
Non solo questo mi associo anch'io l'ottimo lavoro che il ministro della salute ha fatto ma mi sembra che sia un elemento riconosciuto non è piaggeria non mi sembra che ormai sia un elemento riconosciuto nel nostro Paese mi sembra che questo elemento ci sia
Ma io penso che a un certo punto c'è stata un elemento molto importante e noi abbiamo fatto la nostra parte per andare in questa direzione
Perché
E passato a un certo punto non in modo semplice o facile ma un'idea molto forte
E cioè che la salute e la sicurezza delle persone veniva prima dell'economie veniva prima del profitto io penso che questo è un punto molto importante noi a un certo punto lo dico con molta tranquillità ma quando c'è stato la necessità di arrivare anche a discutere se si dovevano interrompere l'attività essenziali o meno
E noi e non era una finta siamo arrivati a un certo punto poi la cosa si è risolta anche a minacciare che eravamo pronti arriva anche lo sciopero generale in una situazione noi per primi sapevamo che c'era una serie di attività che non potevamo mica interrompere non fate chiaro Loconte
Ma da un certo punto di vista quello che è emerso è proprio il fatto e se uno la guarda e anche così se prima della pandemia quel Codice ama tanto il lavoro manuale il lavoro non serve più a niente successe esattamente l'opposto no cioè emerso che proprio il lavoro manuale quello che veniva considerato non utile è quello che ci ha permesso di reggere a questa situazione anzi
Tra virgolette il messaggio che è arrivato è che il lavoro delle persone che può combattere la pandemia e può vincerla pandemia e questo elemento si deve ricordare anche dopo non è che si può fermare
E io trovo che due provvedimenti che sono diventati anche legge e che in Europa non hanno
Un confronto perché i protocolli e la sicurezza che sono stati frutto di questa discussione sono diventati legge e sono stati un elemento che ha determinato una condizione
E il passaggio successivo a proposito di centralità del lavoro ma anche di protezione sociale che tu devi mettere in campo il provvedimento legislativo che ha portato al blocco dei licenziamenti all'idea della cassa integrazione e anche
Di ci siamo dovuti inventare per i livelli di precarietà senza precedenti che abbiamo mille forme di indennità
E che hanno prodotto anche il fatto non solo di sostegno lavoro ma anche di sostegno all'impresa perché io anche quelli che piangono dimetterei tranquilli perché è vero che hanno sostenuto il lavoro
Ma è altrettanto vero che è stata sostenuta largamente l'impresa perché il doppio obiettivo era non devono esserci i licenziamenti come non debbono esserci chiusure di imprese
Quindi io ragiono sul fatto che questa logica qui che a un certo punto è stata frutto anche di accordi che è diventato oggetto di provvedimenti è stato una cosa importante sì riconosco che questa cosa è stata fatta in casa di Paesi in Europa non l'ha fatto anzi questo è stato un elemento oggi dico
Che a maggior ragione allora adesso il momento di proseguire
Perché siccome siamo di fronte ad un'occasione irripetibile io credo per il nostro Paese
Perché questo determinato una discussione in Europa che fino a sei sette mesi fa non era pensabile che esistesse
Non è che abbia risolto tutti ma pensare che siamo arrivati in un qualche modo forme di eurobond e non a logiche greche o più banalmente ce lo ricordiamo tutti no
Nel due mila dieci due mila undici quando la banca centrale ci scrisse a firma doppia generatrice mi pare Mario Draghi nella firma di quella lettera che arriva al nostro Paese
Noi abbiamo avuto il Governo Monti e
E di conseguenza abbiamo avuto il taglio delle pensioni
Abbiamo avuto si è arrivati alla messa in discussione dello statuto dei lavoratori sia arrivato al blocco dei contratti si è arrivato a tante altre cose che hanno determinato una situazione sia sociale si economica di un certo tipo oggi siamo per la prima volta di fronte al fatto banalmente che c'è la possibilità di avere soldi pubblici europei
Che può di investire dentro a logiche e dentro a vincoli che in un qualche modo rimettono al centro valori generali dalle questioni che riguardano la salute la sicurezza lo stato sociale che riguardano il modello di sviluppo che riguardano la niente che riguardano determinato occasione allora io qui vedo una occasione in ripetibile perché non so sì sì si ripresenterà un altro occasione in cui puoi discutere di queste cose ma diventa molto importante l'indirizzo che affronti
Qui vengono indicate anche una serie di temi che necessariamente se li vuole affrontare hai bisogno di un coordinamento di determinate politiche della dico vanamente una che poi continuare ad avere ventun diverse politica industriale a seconda della regione in cui sei
Non è che poi continuare ad avere vent'anni tante forme di sanità diversa a seconda della regione in cui sei ed a un certo punto di vista quello che sta venendo fuori è il messaggio che avviene e che ciò che in questi anni c'era stato raccontato e cioè che di fronte alla globalizzazione l'unica difese che ognuno ci doveva chiudere in casa sua per vedere
Come affrontare la situazione credo che sia sotto gli occhi di tutti che è una di quelle Bugie che non sta in piedi una frase chiaro come concetto
Anzi che mai come adesso hai bisogno per star bene a casa tua di essere in grado di intervenire sui processi generali globali che determina sostanzialmente quella condizione
E che quindi di ricostruire alcun elemento di solidarietà tra le persone insisto ma anche di politiche di intervento pubbliche qui io credo ci sia uno anche degli elementi che viene affrontato può
Non è più in dettaglio meglio di me lo potrà fare naturalmente Giovanni che conosce meglio di me anche tutto il settore tutto il resto ma se la ragioni amo
Se pensiamo e la chiudo su questo punto anche alla potenzialità tecnologica uso questo termine no ramo sola pensare che valore può vere il fatto che il nostro Paese
Non solo faccia l'azienda o la società che gestisce la rete unica ma diciamolo in modo molto così lo comprendiamo il nostro problema è che tutto il nostro Paese Arline Terme Harvester nessuno centro nord
Quando si dice deve essere messo nella condizione di essere connesso no
E da un certo punto di vista se tutti pensi questa connessione l'uso della tecnologia digitale
A il vantaggio se confermati in un certo modo di favorire non solo processi di costruzione di filiera di impresa di un certo tipo
Ma a fronte anche tutto il tema che riguarda la qualità della vita delle persone che riguarda la qualità della sanità che riguarda la qualità della del della mobilità di come si spostano le persone
Ed è chiaro a tutti allora che queste cose non possono essere lasciati in mano alle multinazionali
Perché se ci pensate il nuovo Oro in questa situazione sono i dati che sono le informazioni sono il controllo dei dati è solo il controllo delle informazioni questo vale in senso generale
E quindi da questo punto di vista un nuovo ruolo anche pubblico che si in grado di affrontare questa dimensione significa questo
In questi giorni c'è l'apertura delle scuole io dico banalmente bisogna porsi il problema solo per fare un esempio
Che non sia alle grandi multinazionali che gestiscono le piattaforme con cui fai l'insegnamento a distanza perché se così tu fai semplicemente dai Agrati istituti dati e tutte le informazioni delle persone che parteciperanno per continuare a fare i soldi sempre gli stessi
Anzi da un certo punto di vista io penso che anche qui c'è un ragionamento di cosa fai quale può essere un ruolo pubblico e come può essere affrontato una gestione anche pubblica che se ci ragioniamo riguarda l'insieme dei processi
Altra cosa che sta avvenendo che riguarda l'agricoltura ma mi permetto di dire sta riguardando il sistema industriale nel suo complesso è indubbio che la pandemia ha messo in crisi anche la logica della delocalizzazione più spinte no
Se la guardia agendo punto di vista è così e non a caso io credo che sia importante mi pare che negli ultimi provvedimenti che il governo sta discutendo affrontato c'è anche un pezzo di ragionamento di questo genere
Che s'
Oggi tu devi fatti entrare attività ce devi accorciare o comunque essere in grado di ridurre anche la lunghezza
Delle cattedre alimentari in questo caso o delle catene o delle filiere produttive e anche questo riti pensiamo il punto è come guardo la situazione
Se la centralità e quella del lavoro del prodotto
Del tipo di della dinamica che sostanzialmente mette in piedi quindi noi naturalmente diamo per la gestione di questa cosa con giudizio positivo oggi naturalmente diciamo che però c'è un passaggio colgo l'occasione perché qui c'è il ministro
Della salute e ministro del governo noi come organizzazioni sindacali proprio venerdì diciotto saremo in tutte le piazze delle
Delle dei capoluoghi delle nostre regioni proprio per mettere al centro quelle che sono le proposte che il sindacato avanza per ricostruire
Il nostro Paese per spendere questi soldi ad oggi noi non abbiamo ancora avuto l'opportunità di un tavolo di trattative di confronto col governo non su come si è fatto fino adesso ma su come si progetta e si costruisse
Il futuro del nostro Paese il futuro dell'Europa su come si spenda sostanzialmente questi soldi sulle sente che si fanno sostanzialmente in questo modo dentro al quale lo dice in modo molto chiaro per noi
Il ruolo della qualità del lavoro passa attraverso il ruolo della contrattazione collettiva dei contratti nazionali
E in questi giorni in cui si sta discutendo molto di costituzione di leggi elettorali io continuo a dire che nel nostro Paese una delle cose che ma anche che si parla poco è quello della legge sulla rappresentanza
E quello del superamento dei contratti pirata è quello di ripristinare un collocamento pubblico che sia in grado di combattere il caporalato e le varie forme di lavoro sostanzialmente che ci sono e quindi se la ragiono mai come adesso
C'è la necessità di rimettere al centro pane e lavoro ma nel senso di lavoro di qualità con diritti e nel senso non solo di pane
Niente da mangiare ma nel senso anche di qualità di quello che tu realizzi e quindi anche della sostenibilità e dell'unità e dentro questo naturalmente noi che siamo gente che ci piace anche stare in compagnia e stare assieme l'idea che il cibo non solo è un luogo per vivere ma anche un luogo per costruire anche uno strumento per costruire relazioni e per costruire anche una qualità del dello stare assieme e naturalmente per lui un punto molto importante grazie
Giovanni Civinini facciamo focus adesso partendo però da una cosa che ha detto Landini appunto che lavoro so tutto qui agricolo Arre tono durante la pandemia certo senso c'ha salvato perché diciamo gli approvvigionamenti non sono mai mancati neanche nel durante lo condanna
Però il settore avuto dei momenti di crisi non certo punto mancava la mano d'opera per i raccolti
Quindi un impatto sia stato e quindi ci puoi iscrivere un post secondo te di i provvedimenti anche del governo come le regolarizzazioni rintracciati sono stati utili per per aiutare il settore
Sì allora grazie per la domanda ma prima di tutto se se mi permetti di di fare come dire un saluto un ringraziamento al ministro per essere qui presente con noi mi associo a a ciò che ha detto Maurizio Martina e anche come dire ringraziare Maurizio Martina ci sono due Maurizio quindi per forza devo dire anche il cognome
Perché l'opportunità che ci ha dato quando ci siamo sentiti di presentare questo libro questo libro qui oggi al direttivo nazionale della della della Flai
Perché la riteniamo un'opportunità
è un libro ampio che parla di del nostro settore di quello del settore che vogliamo rappresentare che rappresentiamo naturalmente dalla parte del lavoro
E quindi arrivo subito alla domanda tratta anche di questo tema oltretutto lo lo tratta facendo anche dei riferimenti storici Maurizio parla
Della dell'avvento della peste attorno al mille duecento se ricordo bene la data ma Maurizio mi perdonerà
Parla di altre di altri come dire eventi storici che determinarono la chiusura di frontiere o quant'altro e mette in evidenza proprio questo come alcuni interventi
Come quello che abbiamo vissuto la pandemia inaspettata per tutti almeno per le dimensioni che ha assunto
Ha creato poi affatto come dire
Crollare o perlomeno messo in seria difficoltà il modello agricolo il modello della del cibo se così vogliamo dire della foto possibilità della garanzia del cibo per tutti della sovranità alimentare come si chiamava una volta come dobbiamo chiamarla ancora adesso c'è del diritto di poter accedere al cibo per tutti l'ha messo in crisi l'ha fatto saltare no
E qui forse come dire anche mettendo in crisi
La produzione da un punto di vista di spostamento come dire della manodopera perché ormai se ci troviamo in questo mondo globalizzato abbiamo il tema anche della mano d'opera che si sposta
E che sappiamo
Della nostra agricoltura è un fenomeno molto
Molto diffuso
Addirittura a volte assume degli aspetti di specializzazione no
Delle nazionalità di lavoratori si specializzano piuttosto che per la raccolta del pomodoro o per la raccolta dei carciofi asseconda appunto di una di una specializzazione che si è creata col tempo con con il fatto che queste comunità arrivano nel nostro Paese ritornano sugli stessi posti si fidelizzati un certo qual modo un rapporto con le imprese e e di cui l'agricoltura italiana non può più fare a meno piaccia o no
Oltre il quaranta per cento dei lavoratori in agricoltura sono immigrati
Quindi sono stranieri poiché si hanno ormai europei alludo a come dire ai rumeni no piuttosto grande dalle comuni alle alle nazioni dell'est europeo
Oppure siano extraeuropei ma il tema è questo
Dopodiché per venire proprio alla alla domande quindi a cosa è successo in questo Paese all'inizio dell'occhio da un
Io penso che sia perché sia successo una cosa un po'strana nel senso che c'era il problema o per lo meno si avvertiva la possibilità che potesse esserci il problema
Ma c'è stato anche qualcuno che ha come dire a un certo punto soffiato sul fuoco
E creato col tentativo probabilmente di creare un caso
Per poter come dire
Sostenere delle richieste
Io ricordo perché tutti quanti noi insomma non nel caso perché l'abbiamo vissuta come categoria in prima linea
Ma quando fu sollevato l'allarme che sarebbero mancati
I lavoratori dell'Est europeo
Perché appunto non potevano arrivare in Italia purtroppo fu fatta per sostenere un'altra richiesta e cioè l'introduzione dei voucher in agricoltura con la semplificazione
Il problema era era vero perché tutti quanti noi prima di tutto il governo non sapeva come evolveva Hill occhi da un non sapeva come no andava a finire la storia diciamo così e quindi noi riconoscemmo che il problema c'era tanto è vero che a un certo punto proponemmo una
Ma come etica proponemmo al governo ma con un appello delle varie associazioni
Intervenite subito perché possiamo cogliere questa occasione
Per una regolarizzazione dei lavoratori che sono già presenti in Italia che vengono sfruttati a nero in agricoltura
Naturalmente però ci tenemmo a sottolineare che non non bisognava partire da questo perché adesso servivano le braccia
Semmai da continuare a sfruttare o sotto pagare con i voucher e quindi per questo serviva alla regolarizzazione la regolarizzazione serviva
A monte di tutto no
E come Maurizio richiamo anche nel suo secondo il secondo capitolo nelle nel suo libro la regolarizzazione era una cosa che andava fatta perché è una legge di civiltà e da questo punto di vista mi permetto di rappresentare diciamo la nostra categoria mentre Landini richiamava Maurizio Landini richiamava e e riconosceva in un certo qual modo
Al governo di aver rappresentato una forte discontinuità
Di aver saputo ascoltare e quindi di aver saputo ottenere un protocollo che unico in Europa io dico forse nel mondo no quello sulla sicurezza anteponendo i diritti di chi lavora al profitto
E questo non è scontato in una come dire ideologia neoliberista che come ben è stato richiamato come Maurizio Martina venti chiama nel suo libro continuamente perché poi dopo se ne è data la possibilità limite in un'altra domanda
Il nostro giro mi vorrei soffermare un poco su questo no quando si è parlato sempre
Delle forzature che sono state fatte al modello agricolo sarebbe molto interessante una discussione del genere mi ricorda un poco il tema degli anni settanta quando la Fed ebraici anti pure chiedeva l'industrializzazione dell'agricoltura no quindi un poco l'applicazione del modello
Produttivo industriale all'agricoltura perché bisognava per questa nostra agricoltura farla uscire tu richiami hai fatto dei dei riferimenti anche storici a come l'agricoltura era in Italia
In quegli anni ma ma non non la percorre questa strada perché altrimenti rischierei di andare fuori però ecco per ritornare alla regolarizzazione noi
Promuove mo'quell'appello con decine di personalità e molte associazioni e nel nostro ambito di rappresentanza possiamo dire che siamo stati ascoltati dal Governo
Adesso non è perché presente qui in sala alle compagne e compagni lo conoscono bene ma il viceministro
Matteo Mauri è stata una persona in prima linea che con la quale abbiamo potuto interloquire perché si è dato disponibile interloquire questo fa la differenza
Dopodiché non è come dire noi quando serve sul merito questo governo lo critichiamo perché è giusto che sia così noi siamo autonomia e rivendichiamo Congedo sia la nostra autonomia
Ma bisogna anche riconoscere che la regolarizzazione è stato un atto anche di coraggio
Perché appena dieci mesi prima c'era un altro ministro dell'interno che aveva un'altra concezione sugli immigrati
E questa regolarizzazione è sicuramente una cosa che ha aiutato e messo anche insicurezza qualora ve ne fosse stata la necessità l'agricoltura da un punto di vista di opportunità
Di opportunità lavorative ma soprattutto io dico di opportunità per quelle lavoro e per quelle persone che hanno il diritto aveva ad essere cittadini italiani ad a vere le opportunità per poter emergere da una condizione nodi di come dire di di esser fantasmi quasi tutti non esiti non esistenza
Perché perché io penso che nessuno di noi può immaginare ma anche altri non dovrebbero immaginare che queste persone che ne conosciamo per la il sindacato di strada che facciamo per le cose e io ringrazio Maurizio Martina
Per le belle parole che ha usato verso la Fly anche nel libro
Come diciamo questo riconoscimento alla nostra categoria liberamente lo ringrazio tanto ma noi queste persone le incontriamo tutti i giorni
E vi posso assicurare che tutte le volte che non ci abbiamo parlato a nessuno di loro piace vivere nei ghetti o a Borgo mezza none
E nessuno di loro questo lo dobbiamo dire con forza a tutto il mondo anche a chi come dire dal fronte sopranista pensa che vengano a fare la villeggiatura
Se avessero avuto la possibilità avrebbero scelto dei luoghi diversi l'Italia li offriva
Ma purtroppo queste persone non è che aspirano a venire in Italia per poter rimanere nelle tendopoli San Ferdinando o appunto nei ghetti del foggiano Po della Sicilia
Queste persone vengono in Italia per perché hanno bisogno di lavoro hanno bisogno di una prospettiva di vita
E qua però c'è un tema importante che riguarda appunto e che chiediamo al governo il governo deve avere il coraggio di metter mano coraggio politico naturalmente di continuare
La discontinuità che ha cominciato c'è la necessità di mettere mano ai decreti sicurezza e dulcis in fundo si non si elimina quella ci ritroveremo purtroppo sempre a fare regolarizzazioni così fatte
A provare a mettere mano alla Bossi-Fini perché la legge madre non con
La possibilità questo tema con un approccio
Io stamattina ero con un compagno
Del sistema
E appunto discutevamo sull'immigrazione perché abbiamo pensato come dire che forse sarebbe utile fare anche una discussione noi come categoria agricola dove gli immigrati sono in sono tanti
E i il sindacato della polizia della CGIL dove guardano al fenomeno dell'immigrazione da un altro punto di vista e sarebbe interessante mettere a confronto i nostri due punti di vista perché perché il compagno mi diceva appunto
Che che l'approccio purtroppo con il quale si guarda questo questa questione in Italia e tutto è stato viziato dalla Bossi-Fini poi è un approccio di come dire di ordine pubblico
Che poi e stato tinto sempre di più a tinte fosche con il con il tempo a al punto da arrivare come dire ad un aspetto criminogeno no
Mentre invece questo stesse questa questa questione si guardi la Germania
E viene guardata in altri Paesi da altri punti di vista noi ormai abbiamo consolidato nell'immaginario collettivo delle persone che immigrazione vuol dire uguale a problema uguale a deve intervenire la polizia
Deve controllarlo diciamo con leggi che sono di appunto controllo sociale
Ecco questo aspetto andrebbe superato e chiudo qui il mio intervento appunto mettendo mano a questa legge mi rendo conto che è una cosa difficile però in agricoltura ne abbiamo tanto bisogno perché appunto la regolarizzazione è stata in un certo qual modo viziata ho avuto dei problemi anche da questo punto di vista non a caso perché esiste quella legge madre di riferimento grazie
Ne abbiamo tante però nel secondo giro di di domande ripartono dei Orizio Martina riprendo un tema che è stato accennato prima cioè l'Europa no tu a un certo punto dieci nel libro che l'Europa appunto è la più grande potenza agroalimentare del mondo ma dissi che non ne sembra consapevole perché
Beppe perché spesso fa fatica a riconoscersi anch'in una dimensione compiutamente unitaria
Perché ai tavoli fondamentali ad esempio in ambito WTO
Spesso si presenta divisa
Rispetto a tutto quello che abbiamo detto nel primo giro ci sono veramente delle partite di che grande cambiamento che si giocheranno nei prossimi mesi una di queste ad esempio capire che fine farà aggiuntivo non tanto dal punto di vista formale
Quanto dal punto di vista sostanziale cioè si renderà conto dalle cose che un possono affiorate anche qui e cioè che è cambiata una fase della storia della globalizzazione e quindi quella dimensione diciamo di mercato
Deve essere ridefinita
Ho sentito delle cose che condivido totalmente secondo ma il tema è dopo la pandemia scrivere una nuova idea
Dell'economia sociale di mercato scrivere una nuova idea
Del modello di sviluppo che mettendo al centro la persona riesce come dire a offrire a tutti la condizione di maggiore equità sostenibilità e giustizia sociale
L'Europa spesso si presenta questi appuntamenti
A fatica e le spinte e controspinte interne naturalmente non la portano a ad affrontare tutti i veri dossier strategici
Con la forza necessaria rispetto ai alle due grandi leadership globali
Quella cinese e quella americana noi non abbiamo nulla da invidiare
A queste esperienze fatichiamo ancora sul piano politico detto questo
Noi esprimiamo anche dal punto di vista dei processi innovativi sul fronte politico sociale il laboratorio del pianeta c'è bisogna anche dire questo che l'Europa fa fatica spesso si presenta male ovviamente ha dentro di sé e deve risolvere diverse contraddizioni ma rimane pur sempre il vero laboratorio di innovazione sociale del pianeta
Secondo me anche dal nostro punto di vista c'anche nella lettura dei Processi diciamo legati al diritto al cibo alla sovranità alimentare
Quello che noi abbiamo fatto in questo continente con le politiche agricole europee di questi lunghi anni ad esempio nella connessione tra qualità
E lavora agricolo tra riconoscimento delle qualità
E esperienza agroalimentare unico al mondo
Quello che abbiamo fatto in questo continente
Su la multifunzionalità dell'esperienza agroalimentare viene invidiato e imparato in tutto il mondo ora pure noi però adesso io sono d'accordo con con Roberto con con Maurizio adesso noi dobbiamo rileggere completamente questa sfida mentre parlavano mentre parlava Orizio in particolare mi veniva in mente davvero la grande contraddizione che che noi abbiamo vissuto se volete diremmo noi nel nel libro gli ordini parlo del dilemma
Del consumatore del lavoratore che magari sono la stessa persona il sabato la domenica
Vanno al supermercato e prendono riescono a fare estesa apprezzi stracciati però dal lunedì al venerdì voi lo sapete meglio di me lavorano in quelle stesse aziende con remunerazioni
Al di sotto della come dire della soglia dici di di giustizia ed equità e questa contraddizione qui insita nella stessa persona
è il tema per noi
è il tema cioè come tu se è in grado di fare una nuova scelta secondo me questa la questione per le forze politiche per un campo quello progressista riformista di centro sinistra ma anche per le forze sindacali naturalmente per le forze sindacali
Non è più facile mi permetterei di dire è ovviamente naturale dire si parte dal lavoratore
Beh arriviamo da un'esperienza che in questi anni con questa esasperazione dell'ideologia del consumatore arbitro di tutto ha stravolto un po'principi fondamentali che la pandemia deve necessariamente rimettere a tema quindi io penso che questa sia una questione che poi fa la differenza e porta ancora una volta alla sfida europea somma io dico questo poi chiudo perché ho parlato troppo mi scuso
Fino a prima della pandemia e fino a prima di questo passaggio storico
Ogni sopranista ogni nazionalista europeo giocava contro Bruxelles la carta facile della demagogia dei burocrati
Europei
Dall'uscita dall'euro
Dello stampare moneta invenzioni catastrofiche
Oggi fanno fatica a dire questo
Fanno molta più fatica perché essi aperta quella grande novità che va utilizzata bene per evitare di tornare esattamente dove eravamo prima ragiona ancora una volta Maurizio su questi noi dobbiamo fatto trenta direbbe direbbero dalle mie parti bisogna fare trentuno
Cioè adesso bisogna aggredire fino in fondo alcuni nodi irrisolti il tema del dumping interno
Alla mercato europeo al contesto europeo da dumping sociale del dai clienti fiscale fa risolto ora perché se no noi ci troveremo di fronte anche dopo la pandemia ove o peggio durante sta già accadendo voi lo sapete
A
Contraddizioni esplosive sul piano sociale
Anche dentro il nostro contesto e si riproporrà un'arma che noi non possiamo lasciare in mano ai nazionalisti di ogni latitudine interne costruire ancora una volta su questa logica la faglia di conflitto fondamentale
Dove se noi non sviluppiamo una politica coerente a risolvere questi nodi poi rischierà ancora di prender fiato una certa idea di rottura
Delle di del de dei rapporti di chiusura di separazione
Che la pandemia in realtà ha completamente dileguato dal dal punto di vista dalla sua forza propositiva verso i cittadini quella roba lì non ha funzionato e quando
Roberto altri dicono giustamente ma guardate che i modelli
Sovrani i siti
Nazionalisti dell'uomo solo al comando del capitano non hanno retto la prova della gestione della pandemia
Forse vorrà pur dire qualcosa ecco noi non possiamo permetterci di ridare fiato a quella roba lì e per non ridargli fiato dobbiamo rimettere dobbiamo risolvere fino in fondo alcune fratture che ci sono anche dentro il contesto europeo sono in questa nostra battaglia accanto al fatto che mi permetto di dire ho finito
La gigantesca opportunità del Recovery Fund eversore usata intelligentemente anche per guardare in faccia
Diciamo cambio di fase dell'esperienza agroalimentare italiana
Cioè alcune delle battaglie che abbiam fatto anche insieme in questi anni mi viene in mente Giovanni il piano triennale
Vanno portate dentro con la discussione secondo me perché non sono un'altra cosa
Se io voglio aggredire una serie di nodi irrisolti anche dalla vicenda del lavoro agricolo in questo Paese devo poter finanziare in tutto e per tutto quel piano
Affrontando il nodo dagli alloggi affrontando il nodo dei trasporti affrontando il nodo della dall'intermediazione di manodopera
E lì c'è uno scenario no quello scenario costruito anche col vostro protagonismo ha bisogno di a vere fino in fondo una benzina Roma farsi e e da un pezzo di questa storia così come un pezzo di questa storia certamente quello che veniva detto prima a proposito di contrattazioni in questo Paese
E di come anche su questo fronte si fa il salto di qualità ha ragione Maurizio il tema dalla della rappresentanza ma innanzitutto io direi anche la firma dei contratti non devo dirlo a voi che state battagliando per questo ma a me sembra una cosa fondamentale in una fase in una fase come questa e quindi l'Europa può anzi già gioca una parte fondamentale in tutti i piani presentati dall'Europa in questi anni o meglio in questi passaggi Green new deal recovery plana adesso
Per chi è più del settore tutta questa cosa ha anche una sua derivata sullo snodo agricolo e ambientale nella strategia che l'Europa ha presentato con il fatto forca
Cioè questa
Ambizione dell'Europa a a completare lo sviluppo sostenibile della
Suo modello agricolo e ambientale con un grande salto di qualità molto interessante per me perché è il superamento della logica dalla politica agricola per come l'abbiamo conosciuta fin qui e il salto a una compiuta politica agroalimentare dove il lavoratore e il cittadino consumatore e il cittadino
Sono gli alleati principali
E questo è e e questo è un cambio di modello
Bisogna dagli tutta la forza possibile e quindi io penso che partiva dalle cose che ci siamo detti anche questo pomeriggio ci sono veramente delle opportunità da giocare bisognerà farlo con tutta la forza possibile
L'ultima domanda per il ministro speranza mi riallaccio al tema del dei fondi dei soldi alle polveri Fund all'inizio la risposta all'Europa la pandemia è stata un po'tiepida no quale Europa si è svegliata e siamo arrivati e poi a a ricoveri Fund sul messe il governo non ha ancora preso una posizione però in ogni caso questi soldi europei saranno utili anche per riformare la sanità italiana so che tu hai
Stiamo come farlo allora raccontarlo
Poche parole sacrifici volerci un altro un altro convegno e forse un'altra braccia per racconta
Però no credo credo di aver ascoltato cosa che condivido molto
Penso davvero che siamo di fronte ad un'occasione irripetibile non vi è dubbio che dopo una fase di difficoltà di di tentennamento da parte di unione europea siano state messe in campo risposte oggettivamente
Che nessuno di noi insomma fino a pochi mesi fa poteva ritenere possibili
Il Recovery Fund è sicuramente uno strumento che fa fare un passo in avanti vero all'Unione europea che ci mette anche nelle condizioni di pianificare il il futuro del nostro Paese
Io penso che per interloquire anche con le cose che diceva prima Landini
Il Paese ha sicuramente retto in questo passaggio non era scontato non era facile e permettetemi di dire che ha retto anche perché ha saputo essere unito
Io ricordo le le notti che ha raccontato Maurizio
L'esito non era scontato anche se da parte di tutti gli interlocutori a dire la verità c'era una spinta che andava sicuramente la direzione giusta però forse questo pezzo non l'abbiamo neanche valorizzato abbastanza ma
Nei momenti più duri di marzo di aprile
E l'Italia veramente dimostrato di essere un grande Paese non il governo
L'Italia
Le persone che sono state in piena sintonia con misure così difficili
Il volontariato che ha sprigionato una forza un'energia straordinaria io ricevo chiamate dei pronti soccorso di mezza Italia si raccontavano diciamo fatti di sostegno popolare questi medici a questi infermieri
Le le organizzazioni sindacali e le organizzazioni di rappresentanza sono state a molti tavoli con noi e alla fine ci siamo sempre alzati con un accordo doveva vincere era il Paese
E io penso che questo dobbiamo rivendicarlo anche come metodo per leggere quello che è successo e io dico soprattutto per provare a disegnare il futuro
Io son molto convinto che nella fase che arriverà quello spirito dobbiamo recuperarlo ecco anche rispetto per esempio al dibattito di queste ore
Maurizio io ho provato a dirlo cioè l'apertura delle scuole
Non è mica il problema di un ministro
L'apertura delle scuole una grande sfida nazionale di tutta la nostra comunità dobbiamo tutti remare nella stessa direzione
E mica possiamo metterci a fare la campagna elettorale sulle scuole ragazzi
Foto
Io lo dico siccome i mesi che arrivano non sono messi facili perché la convivenza col virus è una cosa con cui dobbiamo fare i conti e penso che la politica di aver il coraggio di dire sempre la verità la verità è che ne usciamo che vinciamo ma che ancora ci sono mesi complicati
E cooperiamo lo spirito che ci ha accompagnato nei giorni più difficili c'è il Paese al retto anche per questa profonda sintonia
Tra il sentimento popolare e le misure dure che son state messe in campo
Parlate mica abbiamo retto perché avevamo una Popolizio toh un carabiniere che controllava ciascuno di noi abbiamo retto perché a un certo punto
Il sentire comune delle persone
E stato in sintonia con la sfida che le istituzioni hanno provato a costruire perfetto punto lapide per sono capito che era in gioco la salute la vita e che quindi non si poteva scherzare
Io penso che questo c'ha reso forti
E finanche diciamo la democrazia retto
Io l'ho detto in un passaggio parlamentare non so se Maurizio lo ricorda ma a un certo punto prima di questa epidemia
Sembrava che solo i paesi diciamo con una concezione della libertà diversa con regole diverse con un ruolo molto più invasivo nella vita da parte degli stati potessero reggere invece può alla fine democrazie hanno letto
E hanno retto esattamente per questo quindi io
Lo faccio con piacere ho fatto qualche settimana fa in una iniziativa che abbiamo fatto con con Landini
Tra l'altro proprio dalle mie parti è la mia città cioè io penso che questa quest'unità di fondo questo spirito che ci ha portato a quelle intese lo dobbiamo pienamente recuperare
Soprattutto oggi che abbiamo una grande opportunità
Perché dirlo è facile farlo è più complicato ma ora la sfida del Paese quale e trasformare una tragedia un dramma un problema grande quanto una casa che c'è arrivato addosso in un'opportunità siamo in grado di fare questo
La battaglia in Europa l'abbiamo messa sul terreno giusto
Molti diciamo dicevano che non ce l'avrebbe fatta Conte che il Governo avrebbe retto alla fine si può giudicare tutto ma che l'Italia non sia uscita con una vittoria netta da quel Consiglio europeo di luglio bisogna diciamo essere proprio in cattiva fede interdirlo cioè evidente che non abbiamo portato a casa un risultato straordinario
Che però è la premessa
Perché avere le risorse mica significa aver risolto il problema
Adesso se significa avere finalmente le condizioni per poter rilanciare il Paese
E terrore la partita vera e io penso che questa partita non la vince un governo da solo chiuso in qualche stanza abbiamo bisogno di capire una grande discussione condivisione quindi io penso che in questa sfida i soggetti sociali siamo veramente essenziale
Conte di questo è convinto
E su questo noi lavoreremo insieme
Io penso al settore di cui mi occupo che chiaramente è quello che in questo momento e anche più delicato rispetto alla sfida del copie ma io dopo aver dovuto vivere questi mesi così difficili oggi da ministro dà salute o o un'opportunità che nessun ministro la salute mai avuto prima
Le riforme della sanità di solito negli ultimi anni si son fatte dentro stagioni di tali io posso immaginare una riforma della sanità mettendoci gli investimenti e varare che son due cose totalmente diverse
Ora c'è una discussione no il territorio l'ospedale che è successo in questi anni lo dico velocemente ma il tema renderebbe una discussione molto più lunga
Che si sono chiusi gli ospedali soprattutto nelle aree interne nelle aree diciamo periferiche senza rafforzare il territorio
Ma esattamente per quel problema che dicevo prima perché tu facevi una riforma in cui alla fine il conto economico doveva Tartini meno soldi investiti
Oggi ne possiamo fare una riforma con più soldi investiti
Io penso che la parola chiave voglio limitarmi a questo perché altrimenti veramente sarebbe argomento di un altro dibattito la parola chiave della riforma del servizio sanitario nazionale in una fase di politica economica espansiva rispetto al comparto salute sia la parola prossimità
Noi dobbiamo riportare il servizio sanitario nazionale vicino alle persone
Basta con l'idea che le persone devono inseguire se bisogna internazionale dobbiamo noi portarlo il più vicino possibile
E quindi per dirne una
Per me il primo luogo di cura deve essere la casa
La casa come primo luogo di cura l'Italia nonostante che abbia la popolazione più anziana d'Europa è una delle canzoni del mondo
Ancora un livello di assistenza domiciliare bassissima prima alle credo rilancio eravamo al quattro per cento di assistenza domiciliare sulle persone sopra i sessantacinque anni
Col decreto rilancio siamo arrivati al sei e sette c'abbiamo messo tanti soldi
La media OCSE il sei quindi pensato in un colpo solo noi passiamo da due punti sotto la media Ocse a zero sette sopra i migliori modelli in Europa sono Germania e Svezia col nove
Io penso che noi dobbiamo essere il primo paese d'Europa per assistenza domiciliare ad andare oltre il dieci
Dietro
Mi voglio fermare se non la faccio lunga perché questa è la materia chiaramente che mi appassiona su questo lavorando ma dietro queste sigle niente Recovery Fund messa che a casa uno dice ma dighe stanno parlando
C'è questa roba qui
C'è e se una persona che sta male ha una certa età ha diritto omino che un medico un infermiere vadano a casa ad aiutarlo
Guardate stiamo parlando di cose che hanno a che fare con la vita delle persone la carne e il sangue della materia di cui ci dovremo occupare che poi alla fine la missione straordinaria della politica non aggiungo altro se non un punto ecco io
Penso che tutto può essere discusse che la sfida di fondo sia quella però effettivamente Maurizio a corto un nodo Maurizio Landini quando ha detto poi alla fine il governo una scelta di fondo l'ha fatta ecco io penso che noi l'abbiamo fatta credo quella la rivendico fino in fondo cioè nel passaggio più difficile
C'erano due ipotesi sostanzialmente una che quella che abbiamo scelto noi e cioè dire viene prima la vita delle persone poi tutto il resto lo vediamo le misure la cassintegrazione gli aiuta l'impresa ma prima viene il diritto alla persona alla vita delle persone
E questa è stata la linea di fondo del governo italiano
In altri Paesi del mondo
Si è fatto una scelta diversa provando a mettersi sulla linea cosiddetta della ricerca dell'immunità di gregge
Oggi con qualche mese di distanza
Anche quei Paesi lì hanno dovuto virare verso la nostra linea
Allora io dico con serenità perché nessuno deve alzare la bandiera nessuno pensi avere la bacchetta magica o di fare miracoli o altro però io penso che noi dobbiamo rivendicare quella priorità e noi abbiamo semplicemente seguito la nostra Costituzione non è stato amico una cosa che si è inventato qualcuno la nostra Costituzione all'articolo trentadue dice che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo interessa la collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti
Non c'è un altro pezzo della Costituzione dove la parola diritto e la parola fondamentale su un affiancava solo per la salute
Quindi non abbiamo semplicemente provato a rispondere al dettato della nostra Costituzione e credo che sia la linea su cui dobbiamo ancora lavorare e per i prossimi mesi e chiudo davvero l'obiettivo e di provare
Appunto a trasformare questa tragedia questa crisi questa enorme difficoltà
Del covi di un'opportunità e io credo che debba essere una sfida che giochiamo insieme nel campo più largo possibile col Massimo dialogo consenso condivisione con i soggetti sociali che hanno già contribuito in maniera molto significativa
Nei mesi più difficili perché io lo ribadisco noi abbiamo piegato la curva partendo da una situazione difficilissima perché eravamo il primo Paese a essere colpito non avevamo il manuale d'istruzione
Non c'era scritto da nessuna parte qual è il modo giusto di fare le scelte di governo o quale nel modo giusto per un medico di trattare quella patologia oggi siamo i nostri medici oggi hanno a che fare con un virus che conoscono da sinistra quand'è arrivato a marzo mica lo conoscevo
Alcune volte si sorprendono per il dibattito tra i virologi
Ma non bisogna sorprendersi
Una teoria di Venta evidenza scientifica dopo molti anni
Di discussioni di tesi di contro tesi antitesi confutazioni qui siamo anche abbiamo a che fare con un virus nuovo quindi se vogliamo dire la verità alle persone dobbiamo raccontarlo esattamente del come
Nessuno aveva il manuale d'istruzione non ce l'aveva il virologo non ce l'aveva il medico e non c'aveva il politico
Io penso che però grazie a questa profonda unità che abbiamo costruito non siamo riusciti a fare il primo pezzo di strada non è finita
Io l'ho detto in tante occasioni siamo fuori dalla tempesta ma non siamo in un porto sicuro ancora ce n'è per arrivare a Porto sicuro
Ma ce l'abbiamo fatta perché siamo stati uniti e quindi il messaggio che voglio
Lasciare finale esattamente questo cioè nel dei mesi che arrivano dobbiamo riscoprire quello spirito riscoprire quella capacità che l'Italia ha dimostrato di passaggi più drammatici di stringersi a coorte se vogliamo
Di fare sistema e di camminare insieme sulla base di un sistema di valori condivisi come quelli che la nostra Costituzione ci offre ecco io penso che con questa impostazione con questo approccio
Anche i prossimi mesi possiamo gestirli con
Buoni risultati e con la capacità di produrre una situazione diciamo di benessere per i nostri cittadini grazie
Casa abbiamo verso le conclusioni ma c'è ancora il tempo per un'ultima domanda minimi e poi affido le conclusioni a a Landini allora volevo chiederti si potevi accennare le azioni di contrasto della Flai contro il capo la rata caporalato che comunque nonostante la la legge che è stata fatta anche grazie alla spinta di Maurizio Martina quand'era ministro purtroppo ancora imperversa quindi prima accennavi dal sindacato di strada salite deviazioni
Concrete che attuate contro questa piaga
Ecco
L'hai detto tu più sede dottoressa mi permetti visto che stiamo finendo a voglio anche ringraziare dei perché
Sei venuta insomma è ai
Accettato il nostro invito siccome sei lo sappiamo la giornalista competente su questi temi è stato importante che sei venuto e ti ringraziamo ti ringrazio a nome di tutta di tutta la Fly insomma quindi sì allora
Anche questo tema è richiamato nel libro di di Martina e e soprattutto ho avuto modo di ringraziarlo prima quando ci siamo salutati su perché oltre a
Citarlo all'inizio del libro richiama anche alla fine del libro il lavoro che affatto e che continua a fare l'Osservatorio Placido Rizzotto e come ha avuto modo di di di dire il sindacato di strada ma
Non è come dire una cosa che adesso per la quale insomma ci dobbiamo prolungare in ringraziamenti queste questo questo rapporto che c'è con il l'ex ministro Martina
Viene fuori anche da un confronto che che ci fu quando quando Maurizio fu diciamo ha svolto per le due governi il ruolo di ministro dell'agricoltura perché in un momento difficile che attraverso il Paese
Si trasformò quello che era diciamo una prima legge che fu fatta mi ricordo il
Nel nel due mila quattordici se ricordo bene campo libero
Risse risalgo così alla memoria quei a quei tempi è già l'istituzione della rete del lavoro agricolo di qualità
Ci furono diciamo successivamente dei morti in agricoltura sul lavoro
Lavoratori agricoli
E qua come dire
Le semplificazioni che a volte si utilizzano sulla stampa chiamano tutti braccianti ma non è così
Il bracciante e colui che sta nelle condizioni sfruttato e viene considerato e Biella pura come bracciante in realtà per esempio Paola Clemente non si poteva chiamare bracciante perché Paola Clemente svolgeva un lavoro altamente professionale da operaia agricola che lasci nella Tura dell'uva e quindi non era di certo una braccia ma aperte chiusa questa parentesi allora fu un momento molto difficile e delicato e e anche lì diciamo ci fu una un intervento forte da parte dell'allora governo Renzi del ma soprattutto il ministro Martina e arrivammo a a una legge importante nel nostro Paese
Una legge che non ha nessun altro in Europa se non una cosa molto più blanda negli nel nel nel Gran Bretagna il tema però è che se da un lato quella legge quella legge
La legge centonovantanove del due mila sedici
Approvata e pubblicata in Gazzetta novembre delle di quell'anno se da un lato sta producendo con la sua prima parte che è tutta una parte diciamo di repressione penale perché il reato di sfruttamento sul lavoro
Viene riconosciuto come tale e poi anche con l'aggravante del caporalato quindi non è una legge sul caporalato ma prima di tutto una legge sullo sfruttamento sul lavoro
Sta funzionando molto bene
E sta funzionando bene perché dimostra come quel fenomeno che noi abbiamo sempre denunciato
Che denunciava la Federterme negli anni settanta
Ma che noi abbiamo ripreso già nel due mila sette due mila otto rilanciando rielaborando la modalità con la quale la febbre ci ante andava nelle campagne e nelle strade bianche delle campagne appunto inventandoci il sindacato di strada quindi più di insomma dodici anni fa abbiamo cominciato a lavorare in questo modo
Portava a conoscenza che sostanzialmente non solo esistevano ancora dei fenomeni di caporalato no e che sembrava essere superato dalla moderna dalla modernità dallo sviluppo di vicolo che c'era stato rispetto agli anni settanta
Invece persisteva per cui ci siamo immediatamente interrogati sul perché i pesci persisteva questo fenomeno
E poi dopo abbiamo capito per questo fenomeno era diffuso in tutta Italia
Col ministro Martina abbiamo trovato una un punto di riferimento importante perché questa discussione è diventata prima un provvedimento parziale appena insediato il ministro Bindi ha una sua iniziativa devo dire la verità insieme facevo guida
E quindi la prima legge poi dopo questa legge diciamo è stata potenziata ed ha avuto degli strumenti e sta dimostrando per la parte penale che lo sfruttamento e il caporalato non esiste solo nel Sud Italia
Se noi consideriamo le ultime azioni che sono state messe in campo negli ultimi mesi a partire da maggio giugno di quest'anno
Solamente un episodio ne sono state messe a segno di operazioni fatte da dalla polizia dai carabinieri e anche dalla Guardia di Finanza
Di tutte queste operazioni che nessuno sette otto operazioni una sola è stata fatta a Foggia con arresti e con con un intervento importante
Che non è il sequestro dell'azienda ma l'amministrazione controllata
Perché se ci sono responsabili dell'azienda che utilizzano i caporali per sfruttare i lavoratori
Il paradosso sarebbe stato prima che ci fosse questa legge che quell'azienda veniva messa sotto sequestro i lavoratori che avevano denunciato il caporale perdevano il posto di lavoro
Questa legge dalla possibilità appunto dell'amministrazione controllata e quindi i lavoratori che hanno denunciato non perdono il posto di lavoro
Da questo punto di vista sta funzionando molto bene
Chiudo perché
Do spazio a Maurizio
Ma dobbiamo purtroppo lamentare questo è un tema appunto che rilanciamo avendo l'opportunità di avere ministro del governo viceministro
Su cui diciamo sono molto chiamati sono diciamo a poter intervenire ma anche lo stesso Maurizio Martina che parlamentare che quindi avendo quella legge fatto insomma pù
Sa di cosa stiamo parlando c'è un tema grande come una casa che a quattro anni di distanza dall'approvazione di quella legge funziona sostanzialmente solamente l'apparato repressivo che scopre il caporalato nella Val di Non dello sfruttamento
Dove c'è dove ci sono consorzi no importanti di mele che diritto alla produzione che scopre il caporalato a Milano sfruttamento caporal in in prese diciamo di bocconiani di condotti da datori di lavoro che che che fanno anche una che che che puntano tanto anche per esempio sulla
Sulla sostenibilità no sulla sostenibilità ambientale eccetera non curandosi della sostenibilità invece sociale
Coppotelli continuare diciamo con altre zone d'Italia quindi questa legge mette fuori
Mette in evidenza che il problema c'è quindi dello sfruttamento e allora per rispondere alla vecchia domanda perché continua a resistere era una cosa che resisteva la storia no diciamo che questo problema in agricoltura senza generalizzare lo voglio dire chiaramente
Senza generalizzare ma questo problema esiste perché in agricoltura legato a un certo modello di sviluppo
No che compete sui lavoratori nel libro di Maurizio Martina questo tema viene fuori perché perché si dice come perché si mette ben in evidenza come una politica diciamo di bassi salari mette in contraddizione la figura del lavoratore che poi quando esce dall'azienda è anche consumatore e quindi compra nel supermercato e come dire i prodotti che al limite a produttori stesso col suo lavora a prezzi bassi ma ma lo fa perché c'ha un salario basso
E qua si aprirebbe un altro tema importante cosa ha prodotto in questo Paese la politica di bassi salari per cui la crisi del due mila otto poi la pandemia c'è andata a Suzanne essa però ecco vado fuori tema ma questa questione è una questione importante perché quella legge
Che sta dimostrando che questo modello di sviluppo non va via dall'agricoltura avrebbe bisogno di vedere applicata la parte propositiva perché la seconda parte cioè la rete del lavoro agricolo di qualità con le sue sezioni territoriali
Che devono essere e che dovrebbero essere in Italia dal novembre del due mila sedici attiva in tutte le Province oggi le contiamo sì e no sul poco più di due mani
Ecco io qua visto che ci sono esponenti del Governo sommessamente dico aiutateci dateci una mano perché altrimenti passa anche un
Un messaggio sbagliato nel nostro Paese che se c'è qualcuno che come dire non vuole fare applicare quella legge e più forte invece dello Stato che quella legge dovrebbe applicarla siccome quella legge non aveva decreti attuativi
Le sezioni territoriali del lavoro agricolo di qualità sarebbero dovute essere insediate a novembre dicembre gennaio del due mila diciassette
E qui non è possibile che a quattro anni di distanza non ci siano se non in dieci dodici Province dico questo perché perché sono quelli gli strumenti che possono far prevenire no le il problema dello sfruttamento e del caporalato perché perché fanno venire a galla
Una filiera il collocamento pubblico veniva richiamato prima
Il collocamento perlomeno fatto in maniera pubblica alla luce del sole la questione dei trasporti la questione dell'accoglienza quella legge indica come quel luogo la sezione territoriale il luogo nel quale tutte le parti le istituzioni e le parti sociali si mettono per decidere come dare queste risposte
Alla questione dell'agricoltura e quindi alla questione dei lavori l'agricoltura ecco e da questo punto di vista è una battaglia che ne quotidianamente facciamo e spingiamo su questo tema attraverso il sindacato di strada ci siamo inventati
Ormai dodici anni fa questa modalità di dicevo rielaborata perché abbiamo ritenuto opportuno e necessario soprattutto uscire dalle sedi sindacali e andare nei campi e andare sulle strade bianche andare soprattutto in quei ghetti informali che fino a una decina d'anni fa nessuno denunciava sembrava che in Italia non esistessero invece purtroppo esistevano abbiamo come dire con
Anche con diciamo Cova senza esagerare ma abbiamo e rivendichiamo forte questa quei quel questo fatto di aver portato alla luce un un problema enorme
E da allora in poi diciamo che è diventato anche patrimonio comune di questo Paese
Riteniamo però che adesso si possa fare il salto di qualità necessario affinché questa questione e perciò prima dicevo a partire dalla regolarizzazione servono delle scelte decisive e non nuove leggi perché ce l'abbiamo
Per poter appunto dare una risposta concreta a questo aspetto e quindi noi col nostro sindacato di strada continuiamo a presidiare soprattutto là dove il lavoro è polverizzato
E là dove il lavoro non è come la fabbrica perché i lavoratori agricoli come quelli della pesca
Forse per per esigenze diverse Marco i lavoratori agricoli non li trovi tutti i giorni è sempre tutto l'anno nello stesso campo
E quindi noi abbiamo bisogno anche di un sindacato che sia mobile che gli vada a incontrare intercettare e questo da qui è nato il sindacato estranea
Cambiamo velina scoprì microfono
Nelle conclusioni la mini cibo avanti e si pone anche accennare come stanno andando queste trattative con Confindustria per il rinnovo di contratti in sospeso tra cui anche quello del settore alimentare giusto
Abbiamo avuto
Un incontro con il nuovo presidente di Confindustria lunedì sette settembre
è stato il primo incontro che abbiamo avuto da quando era stato eletto perché prima avevamo avuto il piacere solo di leggerlo
Sui giornali sulla stampa
Debbo dire che è stato un incontro che non ha risolto i problemi che sono aperti
Da questo punto di vista lo dico a partire da alcuni dati domani sedici è previsto lo sciopero generale di tutta la categoria che riguarda l'applicazione del contratto per la sanità privata perché nonostante che in quella sede il sette il presidente di Confindustria ci abbia comunicato che intendeva intervenire per fare in modo che la loro associazione
Si decidesse di firmare quel contratto
Ad oggi però noi non abbiamo ancora e la categoria non ha al ad oggi nessuna convocazione in quella direzione siamo ancora in presenza a proposito di quello che si diceva prima del fatto che i lavoratori come nel settore della sanità stiamo parlando di quella privata naturalmente hanno lavorato si sono impegnati e ancora non si sono sbloccati nonostante qui va riconosciuto e non lo dico perché qui il ministro della sanità nonostante che il contributo sia del ministero Sanità sia del presidente della Conferenza delle Regioni
Per fare in modo si sbloccasse questa situazione che quindi si determinassero le condizioni della firma abbiano lavorato anche perché di siamo al paradosso che è stata firmato una pre intese
Nel mese di giugno entro luglio doveva diventare accorda e non siamo in presenza del fatto
Che le varie associazioni regionali eccetera che fanno riferimento Confindustria non hanno ancora dato il mandato per poter firmare anzi nei giorni scorsi
Dopo l'incontro del sette quindi non so se era una risposta solo alle organizzazioni sindacali abbiamo avuto addirittura alcune associazioni regionali che fanno riferimento a Confindustria
Che hanno detto che non daranno mai mandato per andare alla firma di questo contratto e quindi e io non lo so se dietro a questo c'è quello che sto dicendo sicuramente mi viene da pensare no
Qual è il valore importante di quell'accordo che non solo si è fatto un contratto dopo dodici anni che non si faceva in quel settore
Ma quel contratto a sancito un punto molto importante che le persone che lavorano nel settore sanitario siano esse nel pubblico siano esse nel privato debbono avere gli stessi diritti e debbono avere le stesse tutele a proposito di contrattazione inclusiva di superamento io credo che questo sia un punto molto importante quindi non vorrei che in realtà dietro a questa posizione ci sia anche l'idea che si debbono continuare a mantenere livelli di competizione che non c'entrano nulla la qualità del servizio la qualità delle produzioni ma che diventa semplicemente il fatto che debbono continuare a esserci lavoratori Candy ritti
Diversi tra di loro e che quindi devono in un qualche modo competere tra di loro ecco io credo che questo sia un punto importante dall'altro
Quell'incontro del sette non ha bloccato situazioni debbo dire poi credo che domani ne discuteremo anche più lungo quindi non voglio anticipare cose ma sicuramente quello che sta avvenendo nel settore
Alimentare ha una sua diciamo così originalità in un qualche modo
Perché ad oggi non siamo in presenza di una divisione tra le organizzazioni sindacali o una divisione tra i lavoratori
Siamo in presenza di un'articolazione di posizioni tra le imprese che fanno riferimento in questo caso Confindustria
Perché in realtà un contratto nazionale Zizza stato firmato c'è stato una trattativa che dura da molto tempo che ha coinvolto tutti i soggetti poi a diversità di altre volte quello che è avvenuto e che a un certo punto alcune associazioni hanno deciso di non firmare altre associazioni deciso di firmare quello che per noi è il contratto nazionale di lavoro e su quelle basi naturalmente indicano lo dico
Perché tra l'altro stiamo parlando quando parliamo di sanità e quando parliamo di alimentazione stiamo parlando a proposito di quello che è avvenuto nella pandemia di due settori che hanno continuato a produrre che hanno continuato a lavorare quindi
Lo dico anche da un punto di vista di atteggiamento non è che le persone sono bravissime quando si fanno carico dei problemi nei momenti più gravi e poi improvvisamente passata la nottata
Si deve tornare al fatto che non si riconosce la qualità del lavoro
E in questa fase rinnovare i contratti nazionali che non sono solo una questione salariale
Su una questione anche di diritti di orari di comunità di diritti di gestione sostanzialmente anche delle questioni in questa fase ha un significato molto preciso
Perché vuol dire investire sul lavoro investire su un certo sistema di relazioni sindacali e l'attacco che viene fatto i contratti nazionali perché poi di fatto
A distanza di qualche settimana noi siamo in presenza
Che nel settore alimentare quelli che non hanno firmato almeno come associazioni poi le singole imprese per fortuna stanno invece firmando aderendo de venne e questo lavoro prosegua ma il resto non si è sbloccato addirittura nel settore
Del legno siamo in presenza anche lì del fatto che le organizzazioni sindacali andranno all'attive forse dovranno andare allo sciopero della categoria perché pure lì hanno fatto saltare la trattativa allora qui viene un una diciamo così un elemento di valutazione che noi venerdì diciotto nelle giornate di mobilitazione che insieme a CISL e UIL faremo abbiamo intenzione di farlo diventare un elemento e cioè dietro a questo atteggiamento c'è un'idea di chi vuol mettere in discussione l'esistenza stessa dei contratti nazionali lo dico senza alcuna polemica ma quando il presidente di Confindustria non l'ha detto nell'incontro del sette ma l'ha scritto
Su molte interviste alcuni suoi diciamo rappresentanti in varie occasioni lo dicono guardate che vorrei che fosse chiaro un punto quando si dice che sarebbe un fatto di novità
Che lo smart working a tecnologia porta al fatto che bisogna superare il fatto che esista il pagamento di una prestazione oraria
Perché non si deve più pagare la prestazione orario delle persone ma si deve pagare il risultato
E voi capite che stanno raccontando una bugia
Cioè il tempo e l'orario non è che la tecnologia lo cancella nozze esiste ancora che per fare un lavoro ci posso mettere più o meno tempo e se c'è una retribuzione oraria
E perché il tempo di lavoro delle persone va pagato non so se è chiaro come concetto anzi mettere in discussione questo elemento quindi vuol dire cancellare il fatto che esista un orario di lavoro ed una prestazione soprattutto che esista una retribuzione uno strumento collettivo che garantisse sostanzialmente questi diritti
E lo dico da un certo punto di vista perché quando si diceva prima
Che siamo ad un passaggio
In cui le cose debbono cambiare ma vorrei che fosse chiaro non è scontato o certo che il cambiamento va nella direzione che qui stiamo di descrivendo perché c'è anche chi pensa che il cambiamento di fronte a quello che avviene debba andare in un'altra direzione e quindi questo è un tema io credo che ha una sua importanza decisiva e in un certo senso oggi riaffermare il valore dei contratti nazionali della contrattazione collettiva
Significa rispetto anche alla discussione che abbiamo fatto oggi affermare un punto fondamentale che la competizione nel sistema delle imprese non deve avvenire
Sulla riduzione dei diritti sulla riduzione dei salari sul mettere in competizione le persone che tra di loro
Per vivere hanno bisogno di lavorare non così chiara come concetto
Ma deve diventare un elemento in cui tu investendo sul lavoro investendo sulla formazione investendo sulla conoscenza la competizione la giochi sulla qualità dei prodotti sulla qualità dei sistemi e soprattutto che devi mettere dei vincoli sociali al mercato perché badate
Che affermare i contratti nazionali affermare determinati diritti vuol dire anche dentro al sistema delle imprese
Favorire quelli che fanno gli imprenditori con serietà in questa direzione e combattere quelli che fanno i furbi e che pensano invece di speculare su questa situazione
E se il la questione che riguarda ed è un punto molto importante anche della discussione che voi come categoria avete fatto che nel contratto avete inserito uno dei temi che sta venendo avanti e che è un è un fatto anche nuovo
Da un lato è l'elemento della precarietà nel lavoro che si è determinato in questi anni però se ci pensate quando prima dicevamo che si stanno accorciando anche le filiere per la globalizzazione che è intervenuto ma badate che oltre a delocalizzare il lavoro
Quello che è avvenuto in questi anni e secondo me va va contrastato perché fa arretrare anche la qualità del nostro sistema industriale
E il processo che ha ha favorito attraverso anche legislazioni un processo di frantumazione del del lavoro e dell'organizzazione delle imprese faccio un esempio che così ci comprendiamo tuba in qualsiasi luogo di lavoro
Sia pubblico che privato va in un ospedale come va in un centro commerciale come va in un centro logistico come va in un'impresa privata industriale come vai in qualsiasi altro posto cosa sta avvenendo tu sei in presenza di un sistema in cui molto spesso le imprese si sono organizzate attraverso l'appalti e subappalti soprappalto la finta cooperativa
E questa frantumazione del processo lavorativo non solo ha deresponsabilizzato le singole imprese insetti pensati in alcuni casi mentre il lavoro è frantumato e diviso chi controlla tutta la rete è sempre la stessa impresa che però ha sfruttato questo elemento anche di competizione e questo dal punto di vista sindacale ci pone un tema grossissimo no
Perché quando tu
Metti uno contro l'altro
Ha il problema che il lavoratore pur di lavorare costretto ad accettare condizioni che altrimenti non avrebbe mai accettato se non gli garantisce i diritti e dall'altra parte
A diversità di quello che si dice anche nel libro di quello che abbiamo discusso oggi mantenere un processo di questa natura significa anche abbassare i livelli di competizione sostanzialmente tra le imprese
Allora oggi riaffermare i contratti nazionali e soprattutto dire che i contratti nazionali debbono avere anche un valore legislativo come si dice donne sta qui la legge sulla rappresentanza
Perché vuol dire cancellare i contratti pirata vuol dire affermare per legge che ci sono una serie di tutele di diritti sotto i quali nessuno deve andare e che garantiscono tutti non è un caso che noi e lo dico diciamo come elemento anche di ruolo della Confederazione oggi la proposta del sindacato di strada e della contrattazione inclusiva non è semplicemente una proposta della Flai col Congresso che abbiam fatto a Bari questo la linea una proposta di tutta la CDL non so se caro lo dico come elemento il cambiamento che dunque nella nostra ma qui significa un punto molto preciso no
E questo è un insegnamento che il nostro uno dei grandi padri della CGIL ha già insegnato no
Che era anche un bracciante se c'è una cosa che ci ha insegnato che il compito principale di un sindacato e di un sindacalista i propri impedire che le persone che lavorano debbono competere tra di loro per poter lavorare no
Allora da questo punto di vista è chiaro che oggi tornare vicino alle persone ma affermare anche una legislazione e in questo caso applicare la Costituzione
Per affermare sostanzialmente questi diritti anche attraverso una legge oggi è un punto decisivo e affermare i contratti nazionali e la contrattazione collettiva non è solo una questione sindacale ma oggi è una questione anche politica di qualità dello sviluppo che ne vogliamo
In un qualche modo affermare questo
A me sembra il punto che abbiamo di fronte questa discussione di oggi quindi a questo significato molto importante ed è chiaro
Che noi abbiamo intenzione di non fermarsi di fronte a anche le problematiche stiamo vivendo ma di puntare davvero un processo di cambiamento e di affermare sostanzialmente questi diritti e questi valori nel nostro paese grazie
Sentite la battuta finale perché se è vero che il cibo come dice nel libro aiuta a conoscersi più o meno questo l'orario della perizie in
E quindi mi sembrava un elemento utile nei vostri confronti chiuderla qui a dare lo spazio applicazione dell'IVA
Grazie viene li ringrazio tutti gli ospiti il ministro ci ha lasciato perché aveva degli impegni quindi è andato grazie a tutti per aver seguito questa interessante con