Presentazione del libro di Federico Valacchi "Gli archivi tra storia uso e futuro" (Bibliografica)

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale siamo in questa formalizziamo utilizzando spesso finalmente via radio radicale siamo anche in video siamo in videoconferenza con alcuni ospiti che vi presenteremo perché questo è un appuntamento per parlare di un libro di un tema che ci interessa molto che è quello degli archivi
Il libro che presentiamo è questo gli ai fini tra storia e uso futuro di Federico va clienti Nicola che il professore
Ordinario di archivistica presso l'Università di Macerata è qui con noi salutiamo e ringraziamo per essere qui con noi
Salve professore
A parlare di questo libro di Federico valacchi ci sono quello mesi gli ascoltatori di radio radicale conoscono direttore dell'Archivio di radicale ringraziamo benvenuto Guido bentornato Guido grazie
C'è Andrea Maori archivista di radio radicale accurato molti importanti lavori anche autore di libri di cui abbiamo parlato
E via radio radicale e che salutiamo pervenuto il giorno due no
Ecco noi ci sarà lo ringraziamo via siamo molto per esserci Gerardo Nicolosi che professore di Storia contemporanea all'università dice tra l'altro è un conoscitore Anteo
La storia non solo archivistica del della vicenda radicale se avremo contenuta e ci torneremo Benvenuti adesso
Tale mondo no grazie la presentazione
Allora grazie anche il professore Nicolosi allora il titolo e l'abbiamo detto ecco siccome abbiamo qui degli e Sperti linguisti
Questi argomenti sono i nostri esperti sono coloro che danno vita all'archivio di radio radicale una cosa molto importante diciamo una cosa molto importante
Uno degli aspetti
Più significativi a mio giudizio della vicenda d'Italia vitale facciamo parlare direttamente chi ha questa responsabilità perché è importante questo libro di va chiediamo la parola ai milanesi
Grazie allora subito iniziano tranquillizzando doti che il libro del professor valacchi è un libro commi del free
Cioè non era è stato scritto prima deve dell'epidemia ma assolutamente attuale non ha perso il suo valore scientifico questo perché purtroppo viviamo in una in una fase storica per cui il mondo tutti noi abbiamo la percezione che il mondo in qualche modo sia cambiato
Però all'anno il libro il professor valacchi perché il riverbero San Baracchi
Già nell'impostazione era era aperto al futuro infatti quel quel futuro che compare nel titolo non è casuale e ed è un libro anche quel che ha un contenuto che a un a un certo contenuto politico
Politico nel senso alto nel nel senso che non è solamente un un manuale di archivistica o ad uso degli studenti ma un libro a tutto tondo che godibilissimo
E anche per i non addetti ai lavori adesso questo non è una promozione dell'editore questo è realmente voglio dire quello che dalla lettura emerge e a me ha fatto pensare anche sapere unione di Norcia dei percorsi neurali un po'bizzarri ha fatto pensare anche a un libro di Ortega e Gasset del trentacinque che si rivolgeva di delegare e scrive questo libro che della missione degli incubi dei precari
E nella così nel linguaggio di Ortega Sergio diceva che la professione del rito del carico nel Novecento era passata dalla dalla diciamo da da uno stato di giovinezza a uno stato di maturità
Nello stato di Manduria maturità nel lavoro è proprio il piacere del fare no mentre la giovinezza un po'l'estro ma a volte anche il rifiuto di di di di una certa di un certo impegno lo stato di maturità è proprio il piacere del fare e quindi questo libro in qualche modo
Proietta il il mestiere dell'archivista in una funzione sociale politica ci ponendo anche diversi interrogativi e poi anche ogni tanto qualche provocazione infatti adesso vi leggerò rapidamente
Un piccolo estratto in cui il professore scrive
La politica avrebbe con ogni probabilità ha bisogno di un bagno archivistico
Non perché si debbano rinvenire negli archivi l'ombelico del mondo ma perché così facendo si potrebbero creare solidi presupposti per garantire a tutti maggiore affidabilità non sentire e stabilità
In ultima analisi le ragioni dello smarrimento di certa elettorato certe scelte rischiate degli elettori medesimi passano proprio da una mancanza di consapevolezza identitaria né dall'assenza di qualsiasi continuità nel processo di governo legata anche all'insipienza archivistica della classe politica quei mi sembra diciamo che già siamo un terreno caldo Nello Federico insomma non è che ben mandate a dire
è qua in questo libro siccome io notoriamente sono una politicamente scorretto
Parla anche Cina anche Radio Radicale gli archivi di radio radicale e e vicino direttamente dal libro la politica attuale poi almeno nel nostro Paese rinnega ottenne ignorare la dimensione documentale
Non fare i conti nei con se stessa né con le sue parole né con ogni forma di passato edificio pericolante senza fondamento
Lo dimostra bene in tempi assai recenti il tentativo di mettere a tacere Radio Radicale i suoi archivi
Poi almeno parzialmente rientrato
O meglio gli archivi di radio radicale sono l'immagine del Paese incisa su una molteplicità di supporti che forse meglio di ogni saggio storico documentano la parabola della Repubblica
E qui mi fermo perché mi sembra che già la carne al fuoco sia morta e ringrazio il professor Maracchi deve avere avuto questa attenzione non amasse i confronti grazie
Grazie grazie a Guido messi in gara e verso la parola ad Andrea Maurizio stadi
Così sì allora mi riprendo ovviamente un attimo quello che diceva Guido io vorrei sottolineare un già un dato quantitativo di questo libro la parola politico eccitata quarantaquattro volte a Venezia la parola politica eccitata centotrentacinque volte cioè in un manuale di archivistica questa parola è totalmente sdoganata quindi partiamo già da un presupposto batteva ed è importante perché i manuali del in visita difficilmente si parla di politica in modo così è chiaro chiaramente
La gestione amministrativa degli archivi il gestione politica degli archivi sempre messa a Cindy si separano gli sono in né manuali
Però diciamo la politica è l'elemento centrale di questo di questo vive questo dramma in bagno portate allora l'operazione che fa valacchi con il libro e quello di cercare il rapporto tra archivi potere
E e democrazia da un lato archivi potere sistemi totalitari dall'altro e da questo punto di vista diciamo lui sviluppa una riflessione che lo porta in tutte le le tutti i capitoli del libro allora snocciolare questa questo questo aspetto
E e le sicuramente molto molto intrigante come questione e per farlo USA parecchie categorie ovviamente le categorie classiche dell'archivistica verso archivistica della
Della della storia anche dei beni culturali in quanto tali che su cui anche l'autore c'è anche un atteggiamento abbastanza polemico rispetto come viene declinato ultimamente
Però ci sono anche gli aspetti nuovi per certi versi rispetto all'archivistica e la politica per esempio
Sul discorso del recupero della memoria nel nel tempo in cui stiamo vivendo quindi L'Unità presenta un giudizio molto severo rispetta la messaggistica
Che su cui c'è un dibattito nel mondo archivistico alla messaggistica è una forma nuova di corrispondenza di carteggio
E sembrerebbe la insomma l'autore da questo punto di vista mi pare di capire o con lo sentiremo dare un giudizio abbastanza Russian cioè fondo la messaggistica gestita all'interno di quelle che lui chiama giustamente Aldo Garzia ti porta poiché diciamo hanno individuare effettivamente le informazioni essenziali da un lato e poi la messaggistica per esempio all'interno di una memoria sempre più frammentata e quindi diventa anche molto difficile gestirla
L'obiezione che si potrebbe fare e che comunque la messaggistica e anche ha un valore anche giuridico che è ora poiché le caratteristiche tipiche negli archivi non gli archiviano alcuna natura giuridica
Possono essere anche importati documento non lo sappiamo benissimo che dal Medioevo in ulteriori riprendere la diplomatica insomma gli archivi diplomatica come vanno insieme da questo punto di vista e rilancia questa questa questo provocazione
Che mi pare molto interessante cioè vedere come il mondo attivisti col si sia trasformato
Negli anni con con l'informatica equina politica centrata antichissimo e centra tantissimo virgola il discorso dell'informazione in quanto tale e qui c'è un tema che ha molto care radicale no almeno di chi si occupa di queste cose c'è il diritto alla conoscenza allora Iachini come diritto alla conoscenza da un lato e qui si apre un altro un altro aspetto il ruolo dell'archivista loro Della chissà perché la gestione degli archivi è affidata un gene dei professionisti che si occupano di questa cosa
E allora viene fuori un tema molto tecnico che è quello della descrizione degli archivi Kemboi ricorda mentre leggevo il valore di quei giornalisti no cioè il titoli nuovi titoli e il contenuto è dibattito che vi si per certi versi anche in parallelo perché se tu fai una descrizione chi visita di un documento di un fascismo Lodi nostro caso di una stella un evento audio video eccetera quello condiziona anche il modo in cui viene presentata all'esterno e viene escluso viene fruito questo quindi è un tema molto tecnico questo maggio centrale nel nel tempo della comunicazione
Qui diciamo l'autore da un discreto spazio anche al ruolo animo guida professionale gli artistica è cambiata patrimonio io avrei sotto il naso un po'di più
Forse il discorso delle Scuole di archivistica paleografia e diplomatica ma io volevo voglio solo ricordare che queste scuole che sono scuole statali sono corsi pare universitarie opposto liceali insomma
Questo livello qui sono regolati da una regio decreto del mille novecento undici e quindi diciamo da questo punto di vista è vero che molte scuole si stanno un po'apprezzando però siamo all'interno di una via particolarmente superata diciamo così
Allora da questo punto di vista del ruolo dei dei le la professione è molto molto interessante lui su questo aspetto la bozza
Anche se poi riconosce per esempio il ruolo di tanti colleghi liberi professionisti a partita IVA o corrotti spesso conosciute Chamot tanti
Hanno tante difficoltà e qui c'è un altro capitolo il capitolo che quello della valorizzazione dei beni culturali
Insomma un libro che poi parte che poi anche un'altra proroga diciamo anche un altro aspetto interessante la politica declinata la politica degli archivi sui attive dentro un'altra a livello storico
E addirittura libro riprende cose interessanti
Opportunamente riprenda le riforme napoleoniche per esempio tutto il dibattito che c'è stato anche nell'Ottocento con la Commissione Cibrario questo senatore che propose
Appunto una gestione diversa degli archivi che poi queste lavori questa Commissione hanno portato all'emissione di prima con il ministero dell'Interno e poi come sappiamo le settantacinque richiesto negli archivi pubblici con suo del Ministero Beni culturali
Quindi il tema della politica e quindi centrale è un libro che va molto raccomandato
Agli attivisti innanzitutto questo è ovvio però alla vasta platea degli storici e dei politici
Quindi bisognerebbe fare un'opera di di di informazione molto nel mondo politico per vedere come il mondo discorso che Artini incide molto sul discorso dell'informazione
Per il momento
Grazie grazie molte ad Andrea chi ci sta seguendo dagli interventi civili nella cornice appunto dell'archivio di varie categorie sopra c'è il titolo ma perché ci sta ascoltando da radio radicale ricordiamo che stavo parlando
Del libro di Federico valacchi gli archivi tra storia uso futuro lo facciamo vedere chi ci segue invece dal figlio l'Editrice Bibliografica
Allora sono emersi moltissimi argomenti molto molto interessanti che toccano da vicino anche questioni di cui si parla in queste ore tra l'altro a livello regionale insieme cioè il valore dei documenti che escono fuori no alla anche la capacità di capire queste carte queste cose che saltano fuori audio oppure carte che vengono archivi del del Pisa e disinformazione dalla dimostrino ecco che valore hanno senza se non c'è questo sottofondo di questa dei parlando distesi i giornalisti per non parlare poi del pubblico più basso non si capisce intersecati sono vive se l'hanno valutato in maniera diversa professor Gerardo Nicolosi ho visto che seguiva con attenzione ecco questi sono alcuni rispondi ma a lei la parola delle sue osservazioni su questo pezzo
Grazie grazie Radio Radicale per questo invito ad esempio
Congo dunque no io intanto direi una cosa cioè opere sembra che il intanto conviventi all'autore
Una banalissima constatazione c'è un libro che si fa leggere questo disonore una cosa scontata o nella letteratura scientifica e di circolazione e di circolazione accademica
Poi i ecco io direi che il motivo di fondo di questo libro viene diciamo imprevidenza e c'è questa preoccupazione logorio di e in qualche modo diciamo i ridisegna anche il mondo
Dell'archivista cioè di sigari
Nuovi nuovo compito diciamo è è un nuovo compito incoerenza con le nuove esigenze dello spazio pubblico
Ora quindi intanto diciamo questa diciamo è già uno operazioni di grande rilievo perché e in merito all'autore sono alcune affermazioni anche alcune anche molto molto Fortini non esilio già sottolineando come in alcune parti libro ampi spunti polemici dal provino non non di polemica spicciola di polemica sostenuta sembra valide argomentazioni quando appunto
Non vorrei dice che archivista deve un po'liberarsi da questa successi occorre che tradizionalmente pallavolo storico quindi della associazioni di una beh che archivista tradizionalmente a nei confronti dello storico che lo porta spesso a invadere il campo nello storico a dare e lancio cioè ed è assolutamente il giusto sottolineare il fatto
In quanto un inventario sia importante alla stessa stregua
In un libro di storia anche perché ciò in quel con il solito discorso del dizionario che contiene poche cessione Conte potenzialmente tutti i libri è va bene un inventario contiene in genere serve
Per scrivere più libri potenziato gli ha questa sembra una affermazione il dovuto rilievo però questa rivisitazione del ruolo ecco come giustamente sottolineava umido proietta alpinista in una dimensione e assolutamente politiche sociali cioè ne fa un soggetto e il di che siamo pure il termine militante c'erano quelli che fa un soggetto che si muove nella contemporaneità e che quindi deve essere assolutamente incosciente Vienna contemporaneità e che hanno un dovere
Diciamo
Nei confronti della società quindi è un attimo mi sembra che l'operazione
Più rilevante particolare indossa nella ricostruzione della sensibilità chi risiede in otto ore fa nei secoli parlava anche Andrea
Ecco però la cosa più rilevanti governi e arriva Mauro nella a proposito nella il dello spazio pubblico in cui si muove l'artista e percorrere diciamo Giappone etnico politico tira nei confronti del la viene contemporaneità
Ora questa ovviamente nel fa un soggetto di natura ho indicati e qui io poi vola però aspetteresti c'è un secondo al giro
Ingentilire e stava è stata diciamo introdotta illesa ventuno perché una grande una una una una parte con consistente del libro dedicato agli archivi della politica ed è quello che diciamo dal peso forse la fatica mamme personalmente a a suscitare un maggiore interesse apertamente iniziative l'autore trova anch'io ho le mie idee su questo sorpreso confrontando logori su questi su questi temi appunto su qui il suo culto l'atteggiamento nella richiesta nei confronti delle nuove forme di comunicazione politica che è una vera si è una sfida età
Per l'archivistica
Già lo sottolineo medio dell'amore e di avere di avere considerato questa sfida di avere considerata ce ne considerato l'esistenza
E tu di nuove forme di comunicazione politica nei confronti delle quali e lo studioso il figlio il tecnico della Consip scienziato diciamo nella conservazione
Deve necessariamente prendere incognite deve confrontarsi danno in considerazione
Ho all'ENI ed ENEL sono idee critiche comunque vorrei sentire prima
Un po'magari poi proponente sul tema un secondo un secondo giro se cioè cioè benissimo
Grazie grazie professor Nicolò si cerca di fare il mondo nel secondo giro non abbiamo come dicevamo prima iniziare la registrazione problemi grossi problemi
Il tempo questo un tema importante per tagliati che abbiamo creato anche una certa attese ad un per l'acquisto la parola va alla professore
Federico rubati le considerazioni sono state volte da diversi punti Elisa autore appunto di questo libro di cui stiamo parlando gli archivi tra storia uso e fu comprende dove stava
Grazie buongiorno a tutti e grazie di questa opportunità
A dire il vero insomma il ruolo che mi ero ritagliato mentalmente da quello dell'ascoltatore no perché e ed è un ruolo che mi sembra ampiamente legittimato da tutte le considerazioni che sia pure in tempi strettissimi miei colleghi amorosa pare sostanzialmente per rispondere alle loro sollecitazioni ci vorrebbe un altro libro questo è del tutto evidente insomma no coi adesso quando presso Nicolosi interverrà con le sue considerazioni critiche ce ne vorrà ci vuole anche il supplemento al nuovo lì ma scherzi a parte
Con con l'amico Gerardo già insomma molte volte come ricordava anche lui abbiamo avuto modo di confrontarci
Ma dire innanzitutto prima poiché entra nel merito di alcune
Riflessioni sviluppate a sviluppare qui vorrei cercare di dare risposta direi che in questo libro o
Al di là delle possibili letture che se ne possono fare nasce semplicemente da una domanda la domanda è molto semplice perché io chi domanda molto semplice e al tempo stesso come si diceva una volta da un milione di dollari no
E la prima risposta chi chi ormai a tempo umido questo questo quesito
Anzi ce n'è una sottesa attorniata considerazione perché gli archivi sono belli no perché io non non nego come Liverani empatia profonda con con questi archivi da molti invece considerati e non brutti insomma quanto meno di scarso appeal quegli archivi innanzitutto perché sono belli e poi perché gli archivi rispondono a un concetto che secondo me ineludibile è quello della polifunzionalità
Per noi non possiamo questo l'assunto di partenza chiudere per virgolette d'archivio in una dimensione storico-culturale è chiaro
E la dimensione culturale e identitaria ma consumato in queste parole identità memoria si potrebbe discutere a lungo è è una componente importante però come ci dovrebbe essere scritto da qualche parte dentro al Lido
Io penso agli archivi più come a strumenti appunto con i funzionari che ha
Semplici tasselli di memoria
è stato detto che ricorre in una maniera forse eccessiva davanti ai dati mi devo arrendere il termine politico politica qui riprendendo anche alcune sollecitazione verso Nicolosi al centro di questo libro ci sono
Non si poteva fare a meno di parlare gli archivi
Della politica ma il rapporto Attilio politiche più inteso non non tanto in una maniera strumentale cioè di analisi
Delle dei documenti prodotti dal dal dai partiti politici in quanto rispetto al ruolo no che gli archivi possono aprire nel
Nell'orientare la politica e viceversa rispetto ai doveri che la politica dovrebbe avvenire nei confronti di questo concerto che occorre un musical entrare nel governo della memoria è stata richiamata la Commissione Cibrario la Commissione Cibrario era rappresentazione può venire civica plastica
Di una volontà politica di costruire giusto o sbagliato Bellevue un sistema di gestione della memoria in senso ampio da parte dello Stato quello che a noi manca ormai da decenni potremmo dire appunto invece la bontà e la capacità e la sensibilità politica di di comprendere come devo il governo della memoria non sia un fatto che riguarda dieci storici e e tre attivisti no o qualche amante delle cose che ganglio vitale delle dei
Dello sviluppo spesso dell'azione politica
Qualche
Il tentativo di risposta riassumo due
Situazioni due considerazioni
Emersi da da da da Andrea da Gerardo qui il problema della chiamiamola così della messaggistica cioè di una comunicazione politica che esiste
Che si manifesta informa che noi non dobbiamo assolutamente devo demonizza aree perché io non penso alla disciplina archivistica come disciplina oggetto di rivoluzione no
Gli attivi fanno parte della vita di una società evolvono da sempre o la società stessa quindi non la farei troppo drammatica la rivoluzione tecnologica se non altro c'è un po'un po'ingenui
Anche il concetto stesso di tecnologia voglio dire era tecnologia la tavoletta delle incidere i singoli Comuni Formia e tecnologia formato digitale Cerro poiché ogni tecnologia quelle che noi governiamo illudiamo oggi
In particolare si portano dietro delle conseguenze allora il problema della messaggistica non è tanto il canale questo lo dobbiamo assumere con il dato di fatto quello è ma quello che io in un'altra cosa fittizio appena finito di scrivere ha definito quello della memoria della o unendo nella qua cioè noi attraverso la messaggistica
Vediamo manifestarsi dei fatti che poi fanno fatica a sedimentare sì per cui quarantotto ore dopo una settimana dopo che non quindi un in tempi storici
Questa documentazione infatti non c'è più restano come dire dei fatti con le radici nell'acqua di questo sarebbe insomma interessante ragionare
Quindi nessuna come dire nessuna demone io credo si debba soffrire per prendere atto di quella che una parte della comunicazione politica noi possiamo abbiamo bisogno di documentare la documentazione dei documenti non la si parla in archivistica non solo di metadati forse
Davanti a questi fenomeni dovremmo parlare di inedita in Italia
Un'ultima cosa rapidissimamente perché mi sono dilungato Guido faceva riferimento un riferimento a suo dire politicamente scorretto al alla mia situazione negli archivi radio radicale
Non è per piaggeria verso Tizio ospita ma credo che se si affrontano questi beni
Gli archivi di radio radicale in senso ampio in senso lato
Come dire siano uno scontro inevitabile da da da da affrontare perché appunto io penso che ha e e se ci pensate e molto in linea credo con quello che dicevo prima gli archivi di radio radicale sono le radici dentro ci stanno i fatti coi viva gli storici
Che che che risulteranno però lì ci stanno le radici non ci stanno i twittano IP dal sen fuggite qui nessuna ripeto di un'indicazione
è necessario che gli alchimisti guardino tecnicamente ma dall'alto di una deontologia che non ha tempo a questi fenomeni e poi poi vedremo che succede mi serve requiem per il momento
Grazie grazie dal professor valacchi quindi io direi che siccome gli argomenti ci sono sono emersi Miseno merci modi facciamo un secondo gelosia d'accordo nello stesso ordine del dei primo così ognuno può avere anche il tempo giusto senza congelata di organizzare il proprio intervento allora io voterei di nuovo la parola idiomi si divide il padre
E Ilario adesso voi passo subito la parola a voi perché Simoni comincio con Ortega se allora la cosa comincia diventa imbarazzante però voglio dire
Tornando a Ortega se questa maturità questo questa maturità del del lavoro
Come la intendeva Ortega se si rivolgeva di delegare in una stessa cosa si può dire a maggior ragione se vogliamo dell'archivista questa maturità indica un livello diciamo
Maturità non vuol dire andare nell'archivio polveroso a scalare ma vuol dire diciamo avere una responsabilità maggiore
Avere una coscienza un un e in questo voglio dire a Radio Radicale noi abbiamo avuto diciamo un un buon imprinting perché Pannella spesso
A diciamo
In un suo intervento in un famoso convegno Trento non
A diciamo illustrato come nella storia diciamo del del partito radicale di questa coscienza fosse strettamente legata alle esigenza di
Moralismo e di democrazia ecco per cui io
Mi firmo e lascio la parola
A chi è più autorevole di lui
Grazie grazie Guido vicentini Andrea Maori
Che non è più autorevole di Guido no dunque il governo della memoria deleghe centrale nel nel nel libro o di Federico paraocchi io credo che sia giusto pare appunto come dice lui si potrebbero aprire diverso Titini su questo aspetto e poi anche
Gli storici sicuramente sono molto più apprezzati in questo senso rispetto a noi che facciamo
Questo questo lavoro però credo che il tema sia un problema di un tema politico centrale cioè assolutamente importante e e quindi diventa importante ritrovare anche gli strumenti politici perché le situazioni di riflettono di nuovo su sulla questione non solo governo dalle mode vuol dire il giorno della memoria per capirci la commemorazione dell'elemento
Do diciamo estemporanee oppure importa antera
Ma il governo della memoria vuol dire una coscienza collettiva di fondo di tutti quel proprio essenzialità culturalpolitica eccetera che tende a svanire questo qua è un aspetto che nel libro in qualche modo compare quella soprattutto quando almeno io l'ho interpretato così l'autore parla appunto dei della tecnologie
Nella della Aldo Garzia
Questo tema mi pare molto connesso con il benevolo nella preparazione degli attivisti cioè perché sono quelli poi primi che attraverso il loro lavoro creano questa interfaccia allora io non credo che gli atti siano belli ecco tanto per dire come la penso però è vero che possono diventare belli se poi questo lavoro degli attivisti viene in qualche modo
Dato e valorizzato in qualche modo anche con l'uso delle nuove tecnologie quindi sono vari aspetti del della questione ma credo che lo sforzo grande che bisogna fare proprio questo del governo della memoria che è un problema pro collettivo generale insomma
Grazie grazie Andrea Maori verso la parola al professor Gerardo Nicolosi bene comunque io allora intorno sul problema nel rapporto tra ottimistica con comunicazione politica qui vive di nomina in parte anticipato cioè sono d'accordo con lui questo o atteggiamento inonda
Che di non demonizzazione delle nuove forme di comunicazione politica e quindi anche della messaggistica lui nel suo libro scrive chiaramente nei confronti di tutto ciò che questo ma anche una forme ecco larghissima vuol giocare un ruolo fondamentale il suo rigore disciplinare con i suoi ventisei enni
Quindi assolutamente d'accordo quello che bisogna evitare ecco appunto questo dice Nicola non siamo certi e questa sia una sensibilità tanto diffusa nel mondo dell'archivistica e mi fermo qui la nazionale italiana va bene equivale dobbiamo evitare a mio avviso è è una demonizzazione delle forme di comunicazione politica
E lui scrive anche di una di un certo decadimento le classi dirigenti in questo caso e nella lo stesso spessore negassimo regia in questo caso estende il discorso non è non è un discorso limitato al caso nazionale riunione è un discorso molto più molto più generale
Quello che bisogna evitare appunto non è soltanto la demonizzazione è ma anche un atteggiamento diciamo pedagogico hanno invece che e sono meno e alla fine e diventa un ostacolo alla alla conoscenza e quindi perché necessariamente il nome di sollecita la politica diciamo oggi in qualche modo siamo dobbiamo confrontarci con quello che abbiamo e e non sempre a tutti piacerebbe avere a che fare collegati Vegas quelli comunicati Luigi Einaudi però sappiamo benissimo che possiamo trovarci di fronte a ben altra Fenomenologia umana e questo non è che ciò li esclude deve essere anche tagliare fuori tuttora no va aiutato a confrontarci
Una realtà rilevo con quello che ci circonda il benvengano diciamo gli atteggiamenti per quando io capisco benissimo le difficoltà le difficoltà di ricostruzione con Crespo
Di quello che medico dice riscrittura così limpida mettendo non non non non definibile quindi estremamente volatili ecco e io capisco
Perfettamente i problemi però dobbiamo cercare di non favorire non favorire la dispersione e quindi e Pippo e di uno diciamo quei radio radicale approccio aprile
Negli archivi radio radicale
Che pesca diciamo nella grazie alle nuove tecnologie
Nella grande quantità e della possibilità di conservare una grande mole di dati ecco mi sembra un approccio un approccio quanto mai concreto e che funziona perché funziona da tempo oggetto non i non tutti cioè ci sono dei problemi de in questo cioè Milano gli attivisti ma ecco lo storico diciamo e l'osservatore della realtà e anche dona risalita
A questa necessità efficienti a questa preoccupazione cioè di evitare la la dispersione la dispersione dell'età
Grazie volte promesso aveva Nicolosi adesso l'intervento conclusivo del professor Federico va
Ebbene di nuovo puntualizzazioni
Considerazioni puntuali
Allora nell'ordine io credo che Guido abbia virtù ma le parole più importanti della mattinata conseguire anche le riassume tutte quando ha parlato di responsabilità
La direzione archivistica
Storica la molti punti di vista ma la come dire
Questo concetto di responsabilità cioè è forte occorre come dire agire responsabilmente percepirla questa responsabilità non solo come dire
I
Il rispetto del del passato con questa costante dietro pressione che una una cascina gran parte la comunità artistica non fu
Ma declinare la responsabilità in quello che ha in altri casi abbiamo definito l'attivismo archivistico conosce l'uso forte dei valori e poi anche dei contenuti artistici a al servizio civico incivile insomma questo questo l'archivio come dato di
Appunto di mi inciviltà dando a questo termine l'accezione più ampia possibile
E e questa dimensione attira ci porta un po'alle considerazioni ti faceva Andrea
Pagandoli di strumenti politici sono negativi come strumenti politici cattivi diventano momenti politici se usciamo transazioni teoriche che ci servono a poco
Nella misura in cui garantiscono
In prima battuta partecipazione cioè ma tutti questi concetti sembrano alle soglie di una demagogia archivistica o di un tentativo disperato di ritardo ossigeno ad una corporazione effettivamente in qualche passaggio abbastanza provata
Però io ci credono molto gioco duro al punto di aver creato quasi per scherzo un gruppo Facebook che si chiama giustappunto attivisti cattiva
E che insomma ha suscitato un certo interesse ma per esempio all'interno del quale non mancano quotidiani confronti tra quanta chi dice ma se tu pensi solo al futuro
Come dire sottrai ogni il valore della dimensione storica degli archivi la danza io son convinto che senza la solidissima tradizionale investita da usura culturale veniamo non si va in nessun posto quindi questo è sembrato chiaro
Dopodiché appunto l'abbiamo detto una volta gli archivi sono figli di presenti quindi rispondiamo con le sollecitazioni anche tecnicamente e culturalmente e politicamente in maniera coerente e vengo
Per concludere a quello che diceva il professor Nicolosi
Non demonizzare in fondo significa applicare un concetto che si insegna la seconda ore del corso di archivistica di base che si chiama avanti attività
Tra non esistono documenti più importanti cacciatori anche gli attivisti hanno un cuore se ti trovi come caso il il manoscritto Dante Alighieri che ne sono alla vecchia una certa emozione in più ma mamma ma è un riflesso indotto diciamo tecnicamente non esiste differenza
Tra i documenti
è chiaro che
L'interessa molto quello che Lione che il grado d'acqua della dimensione tecnica hanno dice ci troviamo di fronte a sistemi di fondi che non sono più quei carteggi degli uomini politici alla De Gasperi
Ci troviamo di fronte a una scrittura ritmica una certificazione di Lila dei fatti
Questo non giustifica il fatto che ognuno ci arrendiamo diciamo purtroppo la memoria dice il penale labile USA allora questa è un'altra leggenda metropolitana
Ne la memoria digitale nomina sappiamo gestire no la conservazione digitale non è più un miraggio è chiaro chi ci si deve investire informazione in risorse in strutture infrastrutture e quant'altro se voi ci teniamo
Io parla della concludere
Alla dimensione potremmo far coincidere con il concetto di libertà quindi con la grande quantità di memoria di informazione meglio che quotidianamente produciamo in tende a scomparire beh ci dobbiamo porre un problema di altro tipo cioè ricorrere al vecchio adagio secondo il quale la tecnologia di radicali all'informazione in particolare tende a risolvere i problemi che essa stessa genera e allora noi a questo punto abbiamo a disposizione delle risorse tecnologiche chiaramente da governare e forse G consentiranno di far fronte alla marea montante
Di di di questi dati penso ai fenomeni classificazione automatica o semiautomatica penso all'uso di intelligenze artificiali governate da opportune scelte umane ma anche questo non è una grossa novità perché alla fine il metodo dei metodi degli archivisti il metodo storico è una risposta si si ci andiamo a guardar dentro dalla seconda metà dell'Ottocento e poi lungo il Novecento ha un bisogno quantitativo cioè un certo momento se realizzato che enormi quantità di carta potevano servire solo al muro storico e quindi si è realizzato il bisogno di come dire trasmettere i contenuti di questi grandi quantitativi limitati li chiameremmo oggi si è ricorsi a un a uno strumento come dire approssimativo ma poi qui non entriamo propone tali come il metodo storica nello storico dice studia il soggetto produttore dell'archivio Kenney capirai contenuti cioè non prende impegno
Del cosiddetto
Anche in questa congiuntura lunga che cosa sono le le le
Quali sono le risposte a chi quello di uno studio attento come al solito dei nelle fenomenologia archivistiche di una risposta che però non è così disarmata se insomma
Tutto questo e chiudo davvero
A patto che però si intesta politicamente su una definizione di quello che chiamiamo il modello conservativo perché dirle soltanto le cose e qui c'è bisogno di riforme strutturali non diteci sette mesi quella oggi dieci assunzioni e dodici volontari
Bene grazie grazie a monte davvero allora Federico valacchi innanzitutto che ha parlato per ultimo autore del libro di cui abbiamo parlato in questo spazio di radio radicale verbali forme realizzato con l'abbiamo detto femminile e in ampio
Il libro di cui abbiamo parlato questo titolo gli archivi tra storia e il russo e futuro l'autrice Veglio grafica e cominciamo beh in
E venne il ringraziamo davvero molto Guido mensili direttore del quindi Candreva Mauri
Che rivista di reca le professioniste ecco Gerardo Nicolosi che insegna Storia contemporanea all'università dice naturalmente il professore Enrico marchi che hanno avuto il mio solito professione di archivistica all'università mi ma c'era grazie grazie molte atto grazie a voi arrivederci nella relativi