"Ambiente, lavoro, futuro: la sfida di Legambiente a imprenditori, sindacati, forze politiche"

Sa vi chiedo scusa ma questa sala che neanch'io conoscevo
è bellissima ma è anche abbastanza dispersiva dal punto di vista dell'acustica
S'
Abbiamo s'vi segnalo per chi non lo sapesse che i motori quei quei due molto enormi motori che venerdì dietro che vede sono i gemelli dei motori del Rex che sono stato operato per produrre energia elettrica Roma fino all'inizio degli anni Sessanta insomma un posto in tono anche con le cose di cui dobbiamo parlare oggi
Io sono Ermete Realacci sono il presidente di Legambiente alla destra c'è Mario Di Carlo che il direttore generale di Legambiente Serafini della segreteria nazionale di Legambiente il responsabile delle cose di cui oggi noi parleremo questo sembra minatorio vagamente
Alla mia sinistra Giovanna Melandri e Francesco Ferrante sempre della segreteria di Legambiente in sala tante persone di Legambiente tanti amici tanti interlocutori per una discussione che vorremmo serrata e Franca fra di noi
Senza voler fare retorica vorrei prima di iniziare
Dedicare un un brevissimo pensiero a questi tre giornalisti che sono morti ieri in Bosnia non perché siano dei morti che valgono di più degli altri sono le morti che valgono tantissimo come tutti
Gli altri morti della guerra nella ex Jugoslavia però sono anche un po'un monito forse a noi
Fa comodo a volte dimenticare quello che succede a poca distanza da casa e ce ne ricordiamo soltanto quando sentiamo colpiti direttamente faremo bene forza ricordarcene anche quando non siamo direttamente colpiti
Cercheremo di dare a questi lavori un andamento molto serrato perché moltissimi
Sono quelli che hanno chiesto di intervenire ci teniamo che parli il maggior numero di Gente possibile che tutti possano scambiarsi le opinioni su questo argomento che a noi sta molto molto molto a cuore ma credo non solo hanno voi quindi desidereremmo procedere in questa maniera
Io adesso dico due parole ci sarà una breve relazione introduttiva di Massimo Serafini poi daremo il via agli interventi interventi dureranno massimo dieci minuti ognuno dovete capire che cercheremo di far parlare innanzitutto alcuni di quelli che erano previsti fra partecipanti ma c'è uno spazio eventuale anche per altri interventi che cercheremo di rendere il più numerosi possibili forse può valere la pena lo valuteremo più avanti nel corso della giornata di non
Sospendere per pranzo i nostri lavori ma di continuare quasi a oltranza con una breve sosta penso che potremo fare meglio un punto su questa decisione intorno alle dodici e trenta vedendo un po'quali sono le esigenze generale coloro che vuole intervenire sono pregati di compilare la scheda di intervento e consegnarla lì all'ingresso in segreta
E poi ci sarà portata qui
Introduco brevemente i nostri lavori
è difficile essere soddisfatti parlo qui come Legambiente ma penso di poter parlare anche in generale a quanti hanno a cuore i problemi del Paese del livello del dibattito programmatico che c'è intorno alla prossima scadenza elettorale
Questo rivela lui appare francamente scusate prima di mettere altre sedici sono dei posti vuoti ancora qui davanti
Quindi possiamo per il momento aspettare mettere altre serie penso
Se ci vuole sedersi può sedersi qui davanti sono ancora dei posti disponibili
Stavo dicendo che è difficile essere soddisfatti del dibattito programmatico perché anche quando si parla di programmi se ne parla in maniera talmente generica e superficiale che l'oggetto del contendere ampiamente sfugge se un ibernato si svegliasse oggi dopo alcuni decenni penserebbe che nulla è cambiato perché sembra che il dibattito sia di nuovo comunismo addirittura fascismo oppure statalismo e mercato quasi che questo Paese venisse fuori da un a decenni di socialismo reale
E non venisse fuori invece da un periodo in cui più che il mercato non abbiamo avuto una parodia del mercato in cui forti interessi industriali si sono coniugati con altrettanto forti interessi organizzati della politica dei partiti che hanno creato un ibrido tutto italiano che fa sì che noi oggi non dobbiamo solo affrontare
Le grandi questioni poste su scala planetaria dalla riconversione ecologica dell'economia del dal rapporti con il Sud dalla necessità di innovare profondamente la nostra mania di produrre di consumare questo c'è tutti i paesi industrializzati del mondo in Italia c'è un problema in più
Che non abbia avuto alcuni settori particolari del nostro sistema produttivo profondamente intrecciati con Tangentopoli penso soprattutto al settore delle opere pubbliche a parte dell'industria di Stato penso ad esempio all'ENI che ama
Che hanno al tempo stesso distrutto risorse economiche
Distrutto risorse ambientali e Condi e creato condizioni di grande arretratezza della nostra economia il problema quindi a nostro avviso non è tanto quello come si sente dire alcune volte
A volte con un'enfasi che francamente ci pare eccessiva pensiamo ad esempio al alte le Messaggerie Berlusconi
Mercato sì o mercato no perché non mi pare che questo sia l'oggetto del contendere semmai il problema è quale mercato e quale quanto stato e quale mercato innanzitutto deve attaccare
Alcuni dei paladini del mercato che sul mercato hanno lucrato nel passato perché è bene ricordare che tante delle fortune che si sono costruite in Italia in questi anni non sarebbero state possibili senza il mercato truccato e questo riguarda in fondo anche il sistema radiotelevisivo e anche Berlusconi
E poi c'è un ragionamento da farsi sullo Stato sul suo funzionamento sulla necessità che lo Stato governo in qualche maniera le attività del mercato
è evidente a tutti che uno lo spirito di impresa è un elemento positivo dell'azione umana non è un elemento da guardare con difficoltà ma è anche evidente a tutti che un mercato lasciato a se stesse a un'impresa lasciata a se stessa non ma non fa di per sé il bene non costruisce di per sé il ma il migliore dei mondi possibili e molti esempi dal disastri ambientali al proliferare dell'usa e getta dall'età di squilibrio fra nord e sud alla rivolta del Chiapas in Messico che indipendentemente qui da romantiche propensioni che noi francamente abbiamo anche per gli sventurati
Indubbiamente segnala le difficoltà di un'azione del mercato che non mi era un certo mondo governata dall'interessi generali questo è vero in generale ma è vero anche nel nostro Paese si tratta quindi di creare uno stato che non sia interventista che non sia inefficiente che non sia burocratico un ma una gestione della cosa pubblica che sia in grado attraverso incentivi e disincentivi manovre fiscali di orientare
Il sistema economica il mercato verso soluzioni più favorevoli per l'ambiente
Questa soluzione più favorevoli dell'ambiente
Hanno nostro avviso e Massimo Serafini molto meglio di me lo potrà illustrare dopo il grande vantaggio di rendere più competitiva la nostra economia e di poter produrre tanti e buoni posti di lavoro sia diciamo nei posti di lavoro pur direttamente produttivi sia posti di lavoro legati alla soddisfazione di grandi bisogni inevasi
Che per essere franchi costano molto meno delle mi decine di migliaia di miliardi che questo Paese ha investito in settori come quelle delle opere pubbliche ma possono produrre tanta più occupazione occupazione più pulita
Finisco per di citare soltanto due capitolo di un problema che abbiamo altre davanti affrontando quest'insieme di questioni intono alle quali Legambiente ha lavorato moltissimo in questi mesi si è incontrata con molti dei presenti si è incontrato con forze sindacali si è incontrata con il giovane imprenditore con tanti esponenti pezzi
Del della Società italiana oltre che ovviamente con i con gli ambientalisti un po'in tutt'Italia
Questi due problemi si chiamano sistema fiscale e funzionamento dalla macchina statale il sistema fiscale
In prospettiva è impensabile essere efficaci in questa azione se non si mette mano anche al sistema fiscale
Né concimi INCE Remo non è parlare oggi ne parleremo più a lungo in futuro
Ma è evidente che per orientare a fin di bene
Il mercato è necessario costruire delle condizioni per cui la competitività si sviluppi non sulla riduzione dei posti di lavoro
Non prevalentemente sulla riduzione del salario dei lavoratori non prevalentemente aggiungo e cosa ancora più grave sull'aggiramento delle normative ambientali e di sicurezza dei cittadini
Ma si costruisca in maniera virtuosa sulla riduzione dei consumi leggeri sulla riduzione dell'inquinamento questo significano sapido spostare insiste
Molto il sistema fiscale attuale che consente oltre allarghi evasioni un carico sulle attività produttive che rivolto sul sostanzialmente sui redditi da lavoro sui sui anziché essere rivolto sull'inquinamento sull'energia sulla materia inquina un secondo problema enorme aperto se ne parla da tempo non solo da noi il problema del sistema fiscale e del del del sistema legislativo del funzionamento della macchina lo stato a cui dobbiamo essere antiretoriche già abituati come Legambiente ma cerca di capire come si fa a risolvere veramente i problemi e bene
Amendola e tanti altri sono lavorato su questo ma sono molto interessanti anche alcune delle elaborazioni ad esempio penso
A alcune cose dette dai giovani imprenditori è evidente che il sistema legislativo per l'abbiamo in materia ambientale è un sistema ridondante eccessivo che sembra fatta apposta per essere aggirato qui bisogna capirci
Lo siamo favorevoli a una semplificazione del sistema legislativo in generale sponde ha ovviamente se questa semplificazione non è una scusa per ottenere una deregulation per ottenere sconti a buoni aggiramenti
Degli standard necessari e delle politiche necessarie da Contursi ma accanto a questo c'è infine un problema di non facile soluzione che riguarda il funzionamento stesso dalla macchina dello Stato
Tutti noi hanno un'esperienza drammatica in campo ambientale particolarmente drammatica dell'inefficienza
Del sistema dei controlli dell'inefficienza della macchina pubblica dell'inefficienza del sistema statale in generale per cui si finisce per buttare via molto spesso il bambino con l'acqua sporca le politiche sociali giuste
Ci sono mascherate in questo Paese di assistenzialismo clientelare soprattutto su tutto
Le politiche di organizzazione dei controlli sono mascherate di burocratismo queste cose vanno assolutamente risolte se vogliamo avere una politica ambientale efficace questo nostro appuntamento e pensato per discutere assieme a voi questi temi ha pensato anche innanzitutto
Oltre a loro orientare ovviamente l'attività di Legambiente per avere un confronto con quanti si presenteranno alle prossime elezioni con la prospettiva di governare questo nostro Paese
Un confronto che noi vogliamo rivolgere a tutte le forze politiche anche se ovviamente ci aspettiamo una risposta più forte dalle forze politiche progressiste che più da tempo sono sensibile a questi temi lo dimostrano qui
La presenza di alcuni loro leader un confronto che però vorremmo che fosse veramente Franco ed efficace perché mettere mano al sistema Italia e cosa possibile
è cosa goduto ma vogliamo perché questo Paese bellissimo già ci viviamo abbastanza bene ci vorremmo vivere anche un po'meglio ma richiede una grande dose di serietà chiudere subito la parola Massimo Serafini per la nazione
Ha cercato di aggirare l'ostacolo è la più grossa
Stiamo attraversando una fase storica che cassa che sarà caratterizzata da grandi mutamenti economico sociali e politici
Gran parte di essi è nostra convinzione sarà alimentato dalle questioni ambientali
è per noi concretamente aperto se veramente si vogliono affrontare i problemi che la crisi economica pone il tema della riconversione ecologica dell'economia
No no Serra si Melis presidente dell'Arci ci sta salutando
Proprio l'intreccio fra grandi emergenze ambientali e crisi occupazionale è al centro di questa discussione
Sulla dimensione drammaticità del problema occupazionale pensiamo nessuno abbia dubbi
Per Luna parlano i numeri trentacinque di milioni di disoccupati previsti nell'area all'OCSE
E per l'altra i volti delle centinaia di migliaia di donne e uomini
Che in questi mesi sfilano in corteo presidiano aziende occupano autostrade binari perché privati di un diritto fondamentale
Quando molti mesi fa abbiamo previsto che intorno alla questione dell'occupazione si sarebbero annotate tutte le contraddizioni della crisi italiana
E deciso di concentrare su questo terreno gran parte dell'iniziativa di Legambiente
In realtà non pensavamo che la crisi economica e i processi di deindustrializzazione del Paese sarebbero proceduti così rapidamente con tanta profondità sono venuti al pettine le contraddizioni l'arretratezza della chimica italiana che stanno provocando drammi sociali in tutt'Italia e l'azzeramento nel Mezzogiorno di un'industrializzazione imposta è sbagliato
Anche qui i dati Svimez parlano più delle parole
La falcidia di piccola e media impresa private di qualsiasi sostegno e disservizi è impressionante
Il settore terziario ha cessato di assorbire manodopera ma al contrario ne espelle
Infine a completare il quadro ecco la vicenda FIAT dove il drastico ridimensionamento occupazionale
Questa volta di tecnici progettisti impiegati oltre che di operai sembra corrispondere più che ad un tentativo di ristrutturazione a una messa in qui in liquidazione della casa torinese come entità produttiva bastano pensiamo queste brevi considerazioni per comprendere che le prossime elezioni non si limiteranno a decidere il rapporto di forza fra i diversi schieramenti
Ma riguarderanno i caratteri l'avvenire stesso della società italiana e della sua democrazia
Legambiente non ha esperienze di tavoli pregiudiziali e geologiche Necci sicuramente preoccupata di proporre candidature
Come per l'elezione dei sindaci vuole caratterizzarsi proponendo idee e programmi
La nostra proposta occupazionale pensiamo abbia avuto il merito di introdurre elementi di novità culturali e politici su come affrontare la questione del lavoro
Ma soprattutto a far approvato nel corso di questi mesi interlocutori
è cresciuta in primo luogo in Legambiente numerosi regionali e circoli hanno rielaborato la proposta nazionale adattando la loro territorio e alla loro esperienza
Ma soprattutto la piattaforma incontrati il movimento
La manifestazione del venticinque settembre proposto promossa dai consigli unitari di fabbrica insieme ad un vasto schieramento sociale e politico assunto nella sua piattaforma le nostre proposte
Le confederazioni sindacali hanno sottoscritto con Legambiente un accordo con cui si impegnavano a inserire gli obiettivi da noi proposti fra quelli oggetto della trattativa con il governo con numerosi i sindacati di categoria F. LM e di che saranno impegnati in scadenze contrattuali stiamo ricercando punti d'intesa e di iniziativa comune
A livello politico il Partito democratico della sinistra i Verdi la Rete Rifondazione comunista ma anche altre forze hanno manifestato interesse sviluppando un ampio confronto con noi
Da cui sono scaturite iniziative parlamentari e un ampio dibattito nel Paese
Infine con lo stesso mondo imprenditoriale in particolare con i giovani industriali ne abbiamo discusso
Molti di questi interlocutori sono oggi qui e li ringrazio augurandomi che insieme possiamo fare una discussione che ci aiuti a precisare la proposta ma anche e soprattutto che si è rivolta all'iniziativa esterna fra la gente
In definitiva chiediamo di lavorare alla costruzione di un ampio movimento nella società e di opinione che la Pye per per la piena occupazione
Certo a qualcuno è parso strano che un'associazione ambientalista abbia deciso di misurarsi con la crisi economica
Allora vorrei dire che per noi la critica ambientalista questo modello di sviluppo dissipa attivo
L'unica bussola con cui promuovere i necessari cambiamenti e portare il Paese fuori dal tunnel della crisi
Certi
Per farlo sappiamo che è necessario indicare un credibile disegno generale di nuovo sviluppo e insieme una massa critica di interventi sufficienti ad avviarlo
Sarebbe vacuo parlare di società eco sostenibile se non fossimo in grado di dimostrare che esso è l'elemento costitutivo per produrre meglio in modo più pulito e con minor fatica insomma ogni discorso sul nuovo modello di sviluppo che non fosse capace di dimostrare che esso è in grado di garantire conservazione e sviluppo dei livelli di vita raggiunti
è insensato viziato non solo di utopismo ma anche di privilegio
Non sarebbe infatti possibile come ci proponiamo recuperare quel rapporto tra occupati cassa integrati disoccupati giovani generazioni senza un'ipotesi che sia capace di rompere il circuito vizioso dell'assistenza e offrire speranze di una diversa qualità della vita e del lavoro spesso ed è impensabile costruire un rapporto di solidarietà ed un comune agire tra operai tecnici e settori vecchi e nuovi del lavoro intellettuale che già sono colpiti nel loro privilegio materiale
Se non sapremo offrire loro la possibilità di partecipare attivamente ad una riconversione produttiva che valorizzi la loro capacità tecniche culturale e che offra una diversa qualità del consumo
Ed infine non si evita la chiusura difensivo corporativa dei lavoratori
E delle lavoratrici delle aziende in crisi se non si offre loro una strada credibile di reinserimento lavorativo e progetti reali di riconversione verso nuovi prodotti e tecnologie
Con la nostra proposta che si ispira tre valori per noi irrinunciabili ambiente democrazia e solidarietà noi abbiamo cercato di offrire a alcune prime risposte a questi problemi
C'è però un interrogativo più di fondo a cui è necessario rispondere da dove viene la disoccupazione di massa
è causata dalla solita crisi ciclica tipica delle economie occidentali da cui prima o poi sanando detti Seat restringendo i consumi favorendo le esportazioni si uscirà
O siamo in presenza di qualcosa di più profondo che richiede misure cambiamenti più radicali
Legambiente convinta che ci stiamo avviando alla chiusura di un'intera fase storica quella basata sulla grande industria e sulla produzione di beni durevoli e sull'espansione prevalente dei consumi individuali
Sta declinando cioè un intero assetto economico quello opposto keynesiano
Non è più razionale non è possibile continuare a perseguire una logica di crescita che assegna le merci all'industria la stessa funzione del passato
In particolare dal punto di vista della capacità occupazionali che essa offre per seguire un rilancio di un assetto economico di questo tipo sarebbe destinato a produrre sempre meno benessere disoccupazione di massa impoverimento della vita sociale e una distruzione sistematica dell'ambiente
Siamo in realtà nel vivo di una fase postindustriale
Che sarà sempre più caratterizzata da un'economia s'materializzata dove si comprano e si vendono più servizi e meno merci e tra queste quelle a maggior contenuto tecnologico cioè a maggiore informazione
Governare questa base se non si vuol non ci si vuole affidare i meccanismi spontanei della crisi
Implica progettare una scenario economico che rende Massimo il benessere collettivo in termini di massimo risultato economico di uso delle risorse rinnovabili e minimo consumo di quelle non rinnovabili
Deve cioè farsi strada per dirla con Giuliano Cannata
Uno sviluppo immateriale una ricchezza non fatta di cemento asfalto plastiche ma servizi informazioni produzioni limitate in peso Malta in valore
In un'economia di questo genere saranno sempre più i bisogni collettivi di ambiente e salute a tutt'oggi inevasi il Clubul CRO di una nuova possibile espansione e di nuove possibilità occupazionali come lo furono i beni di consumo privato nella fase precedente
E di questi bisogni inevasi questo nostro Paese ricchissimo basterebbe dire che i cittadini italiani sono da tempo privati del bisogno di sicurezza
Perché vivono su un territorio che è in coma profondo che ad ogni pioggia frana e va sott'acqua o che siamo privati del bisogno di respirare perché viviamo ci incita ridotte a camera a gas come hanno dimostrato i nostri lenzuoli acchiappa smog e come confermerà altre nove certo è anche possibile cavarsela come il sindaco di Pavia che in nome dello sviluppo ha riaperto al traffico il centro storico e cinicamente ha comunicato ai suoi cittadini che i sei bambini tu usciranno rimanderà in montagna
Forse peggio di dovranno mandare i genitori montane serva anche a spese del Comune
Certo forse presto qualcuno ci chiederà di respirare a giorni alterni
Infine i siamo privati della possibilità di bere acqua di qualità perché anziché risanare le falde si preferisce far bere acqua minerale
Il Piano del lavoro di lega ambiente sarebbe già spiegato a questo punto investire le risorse scarse di cui questo Paese dispone per soddisfare questi bisogni
Creando così nuove occasioni di occupazione e anche nuove opportunità e mercato per le imprese e soprattutto per nuove impresa questo molto sommariamente l'orizzonte strategico di proposta immediata in cui si colloca la nostra proposta
Ciò che la rende incompatibile con le politiche economiche fin qui praticate che si sono limitate a subire la deindustrializzazione e ad offrire nuove e devastanti opere pubbliche
Così come mal si concilia con le pratiche di difesa dell'esistente che molto spesso caratterizza le scelte sindacali
Voglio dire con grande chiarezza che la nostra piattaforma se condivisa reclama una discontinuità con la politica economica del governo Ciampi
Se quest'ultima affida al risanamento finanziario del Paese
Le possibilità di una ripresa noi sosteniamo invece che non c'è un prima e un dopo tra risanamento e nuovo sviluppo
Anzi che non vi sarà in alcun risanamento senza interventi che creino nuovo occupazione
Gli obiettivi della nostra proposta pensiamo siano conosciuti in cartella troverete il documento programmatico e gli allegati che in modo dettagliato gli spiega no
Anzi mi si consenta di ringraziare tutti coloro che hanno lavorato a questo materiali e in particolare Della Seta
Penso però vada chiarito che il nostro piano non si limita ad una pura riqualificazione rilancio della spesa pubblica
Al contrario noi Bovisa pensiamo che bisogna rompere questo nodo perverso di liberismo e assistenzialismo
Che ha reso la parola programmazione una grottesca copertura di una realtà in cui lo Stato per un verso si arrende totalmente al mercato e per l'altro gli impedisce di funzionare
E si può fare un promuovendo sì in due direzioni
Da un lato lasciando più spazio d'autonomia all'impresa e dando in questo settore all'intervento pubblico laddove è necessario un carattere di sostegno non sottoposto ad arbitri e discrezionalità
Ma capace di fornire alle imprese servizi come ad esempio la ricerca e dall'altro a concentrare le risorse finanziarie ed umane del potere pubblico in un intervento programmatore che non agisca sulla base degli stimoli del mercato o come supporto dei punti arretrati in crisi ma definisca in modo autonomo le le scelte strategiche di un nuovo sviluppo
Offrendo così un nuovo sistema di convenienza le stesse in prese e pilotando un processo generale di riconversione
Una nuova politica economica sito Luzzi costruisce intorno all'obiettivo del lavoro
Della sua qualità e della sua pulizia assunto quindi come compito indiretto dell'intervento pubblico e non più come risultato indiretto del sostegno della domanda
Tutto ciò accerto implica una rivolta dello stato che vada oltre la razionalizzazione tecnocratica eso mantelli l'altrettanto logora illusione statalista
Una riforma cioè che valorizzi momenti di imprenditorialità nelle procedure e nelle modalità operative della pubblica amministrazione responsabilità personale valutazione dei risultati raggiunti
E dall'altro socialisti più che decentrare il potere investendo organismi sociali organizzati di responsabilità oltre che di controllo di gestione
Chiarito quindi che questa della smaterializzazione è per noi la sfida del futuro si tratta anche di agire per per una rapida modernizzazione della produzione
Quando sosteniamo che aperta una fase post industriale non vogliamo affermare che l'industria è giunta ad un grado di marginalità
Non è pensabile realizzare le cose per cui ci battiamo senza strappare un potere di indirizzo e di controllo sulle scelte di investimento e sui processi di innovazione dell'industria
Al contrario si tratta di rendere reciprocamente funzionali certi decisivi settori dell'industria in trasformazione rispetto al Progetto di nuovo sviluppo e occupazione
è nostra convinzione che la vera questione a cui si sottraggono sia la politica industriale del governo sia la Confindustria sia proprio questa dell'innovazione
Di innovazione si parla molto ma in realtà a noi pare gli sforzi si sono concentrati prevalentemente sull'idea di rendere competitive le emersi da noi prodotto in agendo sul costo del lavoro sulla sua quantità e sulla sua flessibilità ma facendo così a noi pare ci si sottrae un quesito di fondo se fare di questo Paese una zona ad alto sviluppo tecnologico che scambia con il resto del mondo innovazione scoperte
Oppure una zona sempre più marginale che al limite assicura l'applicazione industriale delle innovazioni fatte dagli altri e che garantisce competitività a prodotti ormai maturi con tagli occupazionali basso costo del lavoro e tanti inquinamento
Questo secondo non pare l'orientamento prevalente
Sia nelle scelte dei governi sia nelle scelte imprenditoriali
Se noi esaminiamo la qualità delle nostre esportazioni anche quelle che sono riprese dopo la svalutazione della lira vediamo che c'è una rafforzata specializzazione in settori maturi mobili prodotti per l'abbigliamento
è una Perdisa Piast secca di posizioni nel commercio mondiale relativamente ai nuovi beni a tecnologia avanzata
Su questa strada noi pare non ci sia alcun futuro industriale per questo Paese anche qui è bene far parlare le cifre
Da una recente pubblicazione del Cnr le imprese nel mille novecentosettanta sostenevano la ricerca per il quaranta per cento del totale
Mentre nel mille novecentonovanta il contributo si riduce al trenta e otto
O ancora più inquietante lo stato dei nostri brevetti
Poco più di trecento a fronte degli oltre quindici mila degli Stati Uniti
Ma accettare la sfida dell'innovazione e in particolare di quella ambientale significa anche decidere come si governa le conseguenze occupazionali dell'innovazione
Ormai è opinione diffusa che spingere sul tasto dell'innovazione tecnologica e di prodotto implichi accentuare disoccupazione in realtà le cose non sono così scontati
E in larga misura dipendono dal tipo di contesto sociale politico ed economico nel quale si sceglie di collocare l'innovazione
In questo quadro decisiva per noi è la questione degli orari di lavoro e per due ragioni
Una più immediata come strumento per governare i processi di trasformazione del comparto produttivo garantire cioè con la riduzione dell'orario una redistribuzione del lavoro
In realtà c'è un non è vero che la Confindustria le e contraria la riduzione d'orario
Perché la cassa integrazione a zero ore è una forma particolare di riduzione d'orario quella di fare lavorare meno gente ma farla lavorare di più
Ma a noi pare anche ne nell'interesse dell'impresa si è invece decisivo governare l'innovazione di processo e di prodotto senza disperdere intelligenza produttiva e competenze professionali
Per questo noi siamo favorevoli ad una soluzione di tutte le vertenze aperte
Attraverso contratti di solidarietà o con soluzioni come quella dell'avo sbaglia
Ma la questione dell'orario solleva anche una questione più di prospettiva che riguarda la messa in discussione di tutti i tempi di lavoro e di vita
Vedete la proposto proporzionale che noi avanziamo
Impone infatti di ragionare in termini di una rottura netta della sequenzialità studio lavoro pensioni
E ormai anacronistico ed economicamente irrazionale avere città i cui tempi di vita di studio di commercio di libertà siano determinati dai grigi di tempi di lavoro della produzione
Lavoro a cui si fa accedere sempre meno gente e di sesso maschile
La riduzione d'orario va dunque perseguita non per compensare un'incapacità cambiarlo o per risolvere a buon mercato il problema della disoccupazione
Ma come la base Mario materiale per garantire a tutta la società di usare il tempo liberato in lavori sociali diverso
Pensiamo alla socializzazione del lavoro di cura di quello domestico l'istruzione permanente deformi lavoratori ad alta professionalità polivalente Poliform funzionale questo della formazione della sua riforma è un nodo di fondo per far camminare la nostra proposta
Interpella vette un contributo del nostro settore scuola che mi pare i delinea alcune proposte di iniziativa con le quali cercheremo di entrare in contatto con il movimento degli studenti che si è sviluppato nel Paese
Noi crediamo che solo dando questo respiro
Alla richiesta della riduzione d'orario è possibile in realtà affrontare seriamente
La questione sul come la si finanzia dato che sono impraticabili sia la strada di una riduzione che riduca contemporaneamente i salari
Perché in Italia sono troppo bassi sia di una riduzione a carico dell'impresa che sarebbe economicamente sostenibile
Ciò che vogliamo dire che la questione degli orari
Deve andare oltre la contrattazione sindacale investire la Società diventare cioè Scelta di politica economica
C'è infine la questione del chi paga
Cioè delle risorse del necessarie ad arginare il dissesto finanziario del Paese e contemporaneamente a sostenere la ripresa dell'occupazione
Vedete già importante sarebbe stabilire subito
E con chiarezza il valore e la dimensione del problema
Intendersi cioè sul fatto che una politica economica quella come quella da noi proposta
Ha un prezzo non inferiore in termini di consumo privato globalmente inteso a quella delle politiche restrittive fin qui praticata
Per molte ragioni a cominciare da quella più ovvia dal del vincolo rappresentato dal debito pubblico
Ma ancora più importante il fatto che in un mercato internazionale depresso le spese per nuovi investimenti necessari e la riconversione industriale e alla soddisfazione di bisogni collettivi di ambiente e salute
Possono ottenere i loro effetti positivi solo dopo un certo periodo è solo partendo da una base sufficientemente larga di intervento
In altri termini se si vuole insieme controllare il disavanzo tenere bassa l'inflazione porre contemporaneamente le premesse di un nuovo e diverso sviluppo occorre disporre di risorse aggiuntive per un periodo non Breve
Il che vuol dire mettere veramente nell'armadio quella cultura della spesa facile su cui non solo chi ha finora governato ma spesso anche le opposizioni sono state naturalmente congeniale
Al centro di questa questione c'è il tema della finanza pubblica che sia pronta su due versanti dalle quali sarebbe ozioso stabilire una priorità di tempo e di importanza la spesa e le entrate
Il versante della spesa è quello nel quale i risultati tangibili si possono ottenere con provvedimenti più difficili e di medio periodo
è politicamente assai arduo spesso socialmente ingiusto rimuovere diritti acquisiti
Disboscate ad esempio la giungla pensionistica pur così ricca di sprechi e privilegi contenere la spesa sanitaria senza peggiorare prestazioni al limite della sopportabilità
Tutto ciò si può fare con una determinazione che finora è mancata
Ma bisogna indicare con chiarezza in che direzione si vuole orientare il rigore gli interessi che si vuole colpire quelli invece che si sono da tutelare
In altri termini la concezione sociale che si persegue
Ma bisogna anche evitare super parzialissime demagogie pipe quelle che dipingono il popolo italiano come un popolo che da decenni vive al di sopra delle sue possibilità
In realtà la geometrica ascesa della spesa pubblica è stata diretta conseguenza da un lato degli alti tassi di interessi
Che le autorità monetarie hanno imposto e dall'altro da una supplenza
Che è ricaduta sullo stato rispetto a problemi che la società non poteva risolvere ma anzi aggravava
Cassa integrazione contributi a fondo perduto per le aziende in crisi copertura del deficit delle aziende pubbliche estensione dell'assistenza e del sussidio pubblico delle zone depresse senza alcuna finalizzazione
Ridurre drasticamente questo tipo di spesi che non hanno garantito agli italiani un superiore è stato sociale vorrebbe dire aprire grandi sconquassi nel corpo sociale e anche in quello produttivo
In realtà la riduzione delle spese più che come condizione e premessa si presenta come una conseguenza è un aspetto di una politica di nuovo sviluppo e nuova occupazione
Ad esempio noi pensiamo vada seriamente riformata la che in cassa integrazione ma nel senso da noi proposto di un generalizzato uso dei lavoratori in lavori socialmente utili
Ed infine poco serio parlare dis di tali di dispensa e occultare quelli veramente praticabili cioè le spese in opere pubbliche inutili e dannose
Dopo Tangentopoli una cosa dovrebbe essere diventata chiara a tutti
L'economia delle grandi opere si muove tutto in un mercato assistito è in protezione statalista è una qualsiasi razionalizzazione la spazzerebbe via
Questo mercato assistito non ha maggior parte dei casi non viene percepito anzi si fa credere all'opinione pubblica di vivere in un'economia liberista
E quando viene alla luce lo si giustifica in termini anticongiunturali e di sostegno all'occupazione
In realtà questo mercato non è che una caricatura di politiche keynesiane di intervento visto il loro trascurabile effetto sociale e occupazionale
è qui che bisogna tagliare
E Legambiente propone con nettezza il blocco dei nuovi progetti autostradali la revisione del nuovo contratto di concessione il blocco di tutte le opere idriche in particolare nel Mezzogiorno
Scelta resa concretamente possibile dopo l'approvazione della nuova legge sulle acque
Che non a caso il Sole ventiquattro Ore ora definisce da legge di investimento a legge di gestione
Ed ancora la rinuncia la centrale di Gioia Tauro su cui invito a firmare l'appello che avete in cartella ed infine la soppressione dell'attuale programma di alta velocità
La rinuncia a questi progetti finanzierebbe largamente il programma di Legambiente
Ciò che critichiamo in tanti i rigoristi è il ricorrente lassismo e opportunismo per non parlare di altro quando si tratta di definire priorità dispensa interessi da penalizzare
Molto diverso è il discorso delle entrate
Cui sappiamo si è accumulata la maggiore ingiustizia essendo sia enormemente prosciutto il già grave squilibrio fra imposte sul lavoro dipendente altri geni
In realtà una credibile rimediata manovra fiscale deve mantenere inalterata la pressione fiscale riducendo le tasse al lavoro dipendente e facendo pagare chi non paga
Secondo
Avviare una graduale ma consistente spostamento della pressione fiscale dal lavoro e dalla produzione ai consumi di energia e di tutte le risorse non rinnovabili
Finalizzare cioè il prelievo fischiare i sistemi tariffari all'idea dello sviluppo sostenibile
In questo senso Legambiente presenterà nei prossimi giorni una proposta che verrà qui illustrata da vari in parte interventi questi hanno il Pajero gli argomenti su cui discutere
Noi li riproponiamo con grande umiltà ma anche con altrettanta convinzione
E soprattutto continueremo ricercare su di essi il consenso sufficiente a trasformarli infatti e processi reali
è mia abitudine chiudere la relazione con una frase
Una citazione che in qualche modo esprima il senso della situazione individui una volontà ho cercato a lungo qualche cosa che dicesse insieme la straordinaria occasione storica che davanti hanno voi e l'estrema difficoltà a realizzarla
Ho trovato una frase da una lettera di Epicuro a Ménez CEO
Si deve ricordare ancora che il futuro non è del tutto nostro né del tutto non nostro affinché lei ci aspettiamo che assolutamente si avveri
Né di speriamo che sia assolutamente non si avveri abbiamo dunque la possibilità di influenzare gli eventi
Caso al mente Serafini ha concluso con una frase di Epicuro
Ora comincerà a battere letture di
Di Gurone
E ancora
Cominciamo gli interventi che avranno a disposizione rigidamente dieci minuti vi chiedo scusa per questa il vincolo imposto ma vogliamo far pagare il Maggio non la gente possibile inizia a Giovanna Melandri la segreteria nazionale Legambiente segue Mazzonis Morese gli annunciò due tre dal volto
Sì io vorrei spendere alcune parole su questo nodo della riforma fiscale che probabilmente sarà al centro delle proposte anche degli schieramenti per le prossime elezioni politiche è un punto su cui noi riflettiamo del tempo anche in un nel nella nella direzione della conversione ecologica dell'economia ed effettivamente oggi il sistema tributario italiano presenta degli elementi di mostruosità
Ricordava Serafini in mentre alcuni pagano moltissimo altri pagano nulla abbiamo un tasso di accertamento sulla gettito fiscale un tra i più bassi dei Paesi OCSE est e continuiamo a est del Paese dalle duecento tasse che presenta una sistema di giungla tributaria di difficile difficile orientamento quindi sicuramente la necessità di ridurre le sacche di evasione di aumentare gli accertamenti
Di razionalizzare e accorpare il sistema delle imposte anche di proporre un maggiore ancoraggio del prelievo al territorio saranno temi su cui si imposterà si imposterà hanno i programmi nei prossimi e nei prossimi mesi è tuttavia ci sono due problemi di fondo
Che come dire costituiscono un po'allo sfondo anche della proposta che Legambiente sta elaborando il primo è né farci faceva già accenno Serafini
Al fatto che un'esigenza in Italia oggi è quella della riduzione del carico fiscale sul lavoro
E l'esigenza di aumentare la quota esente nei settori oggi più colpiti dalla crisi nostro è un Paese in cui l'imposta sulle persone fisiche sta diventando di fatto un'imposta soprattutto sul lavoro dipendente
Che ha raggiunto livelli grotteschi pensate che in Italia un lavoratore dipendente che guadagna tre milioni ci al mese mensili paga un'aliquota marginale di molto superiore a quella che è oggi negli Stati Uniti d'America pagarono spero quindi sicuramente c'è un problema di equità e di e di redistribuzione del carico fiscale fondamentale ma c'è anche un problema del modo in cui la fiscalità può aiutare la conversione ecologica dell'economia
Ed ecco perché sono certa che la proposta di spostare gradualmente ma in maniera sostanziale il prelievo fiscale dal dai redditi del lavoro alla all'uso delle risorse ambientali ed energetiche è una delle come dire una delle strategie di fondo che deve informare le proposte di riforma tributaria oggi in campo
E attualmente tra l'altro questo è un dato che deve fare riflettere i Paesi dalla scena in cui si sta discutendo di ipotesi di questa natura
Venne paesi della Shell onere fiscale continua a pesare prevalentemente sul fattore lavoro quasi il cinquanta per cento della carico fiscale della comunità
Sì
Può attribuire alla ai redditi da lavoro mentre sulle risorse energetiche ambientali grava oggi circa il dieci per cento del prelievo fiscale complessiva complessivo quindi
Una generale riforma dell'economia in termini ecologici impone una revisione dei sistemi tributari che hanno caratterizzato la storia delle economie occidentali sistemi che appoggiavano su un patto fiscale definito attorno a delle scarsità molto diverse da quelle che ci troviamo di fronte oggi
E e sistema che deve essere riformato tenendo a mente appunto i due obiettivi di cui parlava Serafini prima cioè la creazione di nuova occupazione da un lato e la riduzione del danno ambientale del dell'impatto ambientale dall'altro lato
Da molti anni in vari paesi del mondo si sta discutendo di proposte di questo genere io voglio solamente riportarne né alcune tanto per dare una quadro diciamo del proposte che non solo tra gli ambientalisti ma più in generale negli istituti di ricerca e anche e la Comunità economica europea si stanno avanzando per esempio ultimamente il World Resources Institute ha proposto di ridurre negli Stati Uniti l'imposta sul reddito da lavoro
Per un ammontare pari al due due quasi al tre per cento del prodotto interno lordo allo spostamento significativo
Che andrebbe compensate sostituito
Gli usi appunto di acqua e di energia
E anche la Comunità economica europea preparato recentemente uno studio in cui immaginassimo una per sei paesi dell'unione italiana Inghilterra Germania Francia Belgio Olanda
Uno spostamento appunto di tassazione dal lavoro e all'Energia e anche qui bisogna dire che i risultati sono molto interessanti
Il gettito previsto al due mila si aggira attorno al all'uno per cento del prodotto interno lordo nei sei Paesi
E la manovra avrebbe oltre evidenti vantaggi diciamo ambientali anche significativi vantaggi sul lato occupazionale perché pre produrrebbe un momento di seicentocinquanta mila occupati nei sei Paesi ecco questo il motivo per cui Legambiente sta elaborando grazie anche all'aiuto di molti membri al suo comitato scientifico ne ricordo solo alcuni Tommaso Sinibaldi Alessandro Lanza
Plateau Cesaretti Sandro nota Angelo notar Giovanni e altri una proposta
Di spostamento significativo di prelievo dal di base dalla base imponibile lavora la base imponibile Energia
Nell'articolare questa proposta non abbiamo tenuto conto di alcune esigenza in prima tra tutte quella di una
Ottenimento di un effetto ambientale significativo secondo e di una riduzione avviamento del carico fiscale sul lavoro
Ma abbiamo anche voluto tenere e in conto l'esigenza di favorire in Italia una ripresa degli investimenti prema privati nel settore industriale ed è per questo che si è scelto di non tassare il settore industriale e danze di favorirlo attraverso una riduzione del costo del lavoro
In brevissima sintesi anche perché appunto la proposte ancora in corso di elaborazione e noi proponiamo una manovra a somma zero ovvero in cui i prelievi e indennizzi le entrate e le uscite si equivalgono sì guai a no dopo la manovra prevede dal lato delle entrate aumenti delle imposte sui consumi di energia
Sui carburanti per trasporto sui i combustibili per il riscaldamento e sull'energia elettrica per usi domestici e nel terziario
è una manovra quasi finito è una manovra che ammonta complessivamente a circa ventidue mila miliardi di lire quindi una manovra come dire di entità
Molto diversa anche dalle dalla manovra di Capodanno che è stata introdotta qualche mese fa
Mentre sul fronte del delle restituzione degli indennizzi appunto agli sgravi previsti sono di pari ammontare sono distribuiti
Tra sgravi sull'IRPEF sugli oneri sociali e a carico dell'impresa e quindi è un incentivo diciamo all'investimento nelle imprese oltretutto può essere un primo tassello per quella riduzione del costo del lavoro che come ricordava Serafini è un un pezzo fondamentale della nostra riflessione sulla riduzione dell'orario
E inoltre previsto una la costituzione di un fondo per il trasporto pubblico ecco io concludo dicendo gli affetti che non abbiamo mo'calcolato della manovra sono molto interessanti sia dal punto di vista ambientale si potrebbe ottenere una riduzione circa del quattro per cento della domanda di energia entro il due mila è una riduzione di quindici milioni di tonnellate di anidride carbonica che oltretutto uno dei per cominciare diciamo ottemperare uno degli impegni assunti a Rio de Janeiro
Nella per la Convenzione sul clima a degli affetti questa manovra molto interessante anche dal punto di vista occupazionale per due vi è una canale diciamo diretto tramite questo fondo per la il trasporto pubblico ma un canale indiretto
Che che praticamente corrisponderebbe ad una A o B a una al diciamo una a uno stimolo all'economia complessiva
E siamo nell'ordine delle sessanta ottanta mila posti di lavoro in più che potremmo occupare con una manovra di questa natura e un ultimo ma non per importanza naturalmente infine redistributivo di questa manovra abbiamo detto che Attraverso lo sgravio IRPEF noi proponiamo una riduzione e di è una restituzione tramite un incremento delle detrazioni fiscali oggi previste per il lavoro dipendente
Dell'IRPEF di circa quattrocento quattrocentocinquanta mila lire a per dipendente che è una riduzione significativa è che corrisponde circa il sette per cento attuale del prelievo IRPEF ecco io concludo cui naturalmente questa è una proposta su cui Legambiente continuerà a lavorare a cercare anche convergenze con il mondo della ricerca dell'industria del lavoro
Credo comunque che sia una proposta concreta che vada nella direzione di una riforma tributaria che non faccia propria solo quelle istanze come dire di neo egoismo corporativo che tante volte sembrano fondamentali nelle proposte di riforma tributaria oggi in campo e che abbia invece una doppia finalità che di redistribuzione del re redistributiva del carico e di strategia per una conversione ecologica dell'economia grazie
Mazzonis che cerca di recuperare avvicinandosi già la presidenza saremo più rigidi sui prossimi interventi per acquisire lentamente il ritmo quindi mo'Morese quindi greco Danielle Mazzonis del comitato scientifico di Legambiente presidente dell'Ervet Emiliano Rama l'ente per lo sviluppo
Allora io capisco che bisogna risparmiare Energia però qui dentro fa un prenderà impazzire innanzi al sei sessanta io
Temperature polari
Allora
Ho c'ho fatto il tentativo un tentativo non so se è riuscito
Duke proposte anche concrete e operative dunque vorrei antico
Vicino al microfono
La situazione anche vivono oggi gli operai e i quadri della FIAT dimostra come per tutte le categorie professionali e in tutto il Paese sia al nord che al sud
E urgente una riflessione non tradizionale sul lavoro da questo punto di vista sono convinta che la Legambiente ha avuto no è impossibile più forte ha avuto il merito incontestabile di essersi posta per primo interrogativi di base che sottendono un nuovo scenario di diverse uno scenario di diversa occupazione
Nel quadro di questa discussione qui e altrove si è molto parlato però parola sostenibile e sicuramente logora però credo che le proposte che la lega tracciano contengono sicuramente elementi innovativi
Nei rapporti di equilibrio tra la gente tra l'ambiente le merci tra l'uso delle risorse eccetera tutti elementi che favoriscono sicuramente una chiara definizione di un mondo sostenibile diverso di quello in cui stiamo e nel quale vorremmo vivere
Delineare questo nuovo scenario richiede fantasie volontà accerto anche una fortissima carica di utopia
Ma anche uno sforzo culturale scientifico e tecnico notevole
Una capacità di sperimentazione a tutti i livelli dalla scuola la fabbrica una disponibilità alla ridistribuzione del reddito e alla lotta per ottenerlo certamente ma anche una comunicazione nuova fra strati sociali per la identificazione del di uguaglianza e differenze
Ma lasciatemi tornare alla formulazione di uno scenario occupazionale sostenibile che si collochi in un contesto generale di miglioramento della qualità della vita collettiva e ambientale
è evidente che in questo scenario la questione ambientale la riconversione
Beh come s'è capito la riconversione ecologica l'uso razionale di tutte le risorse di questa terra sono un punto centrale e non a caso e su questo punto che oggi si articola l'insieme del dibattito
Credo però che sia del tutto illusorio pensare che elaborare uno scenario di sviluppo che gira intorno alla questione ambientale possa esplodere la considerazione di altri fattori di utili salta sociale familiare culturale ad esso collegati
Da questo punto di vista penso per l'intervento di Massimo Serafini era chiarissimo
L'attuale meccanismo di accumulazione
E di allocazione delle risorse
Ci ha dimostrato che le scelte sui trasporti sull'Energia per esempio portano consenso conseguenze nella cultura e nei costumi che rendono difficili non solo in termini di costi l'emergere di opzioni opposte
Ma sono totalmente d'accordo ancora con quanto dice Massimo se la fine
Serafini tutto ciò sapendo che Investimenti anche limitato su uno scenario diverso
Portano a breve e medio termine ai petti economici visibili non solo in termini di occupazione ma anche di merci e disservizi vendibili
E proprio questa condizione che mi ha spinto a cercare di classificare
Intorno a tre tipologie di lavoro molto di quanto si desume da quello che è stato detto a proposito di soddisfacimento di bisogni individuali e collettivi in questi mesi
Il tentativo è di arrivare con questa metodologia a delineare non solo una politica effettiva ma anche proposte operative concrete
Anch'io non nascondo che per agire nella direzione proposta occorrono investimenti pubblici e bisognerà farli presto tutto questo dibattito sul keynesismo mi sembra davvero assurdo
In Italia si continua assistere a un degrado sociale ed ambientale
Che richiede investimenti per essere contrarre s'che per essere controbilanciato enormi oltretutto anche questo tipo di considerazioni che ne esista o meno
E anche quello che sottende lo scenario proposto dallo stesso Dell'Orco che mette tutti gli aspetti sociali nel suo nuovo modello di scenario per la nuova occupazione
Nello schema proposto parto dalla riscoperta dello sviluppo locale come risposta alla globalizzazione
Credo che il locale è il luogo ideale per la creazione massiva di nuova occupazione di utilità collettiva si tratta della creazione come risposta a bisogni ben identificati a livello di quartiere di strade di categorie di individui
Di anziani di casalinghe di comunità di operatori operatrici dello stesso settori o con gli stessi orari e costumi di lavoro in campo sanitario di assistenza culturale al Recreativo associativa di manutenzione
Familiare ed ecologico
Tali lavori devono essere in qualche modo formalizzati con una forte partecipazione degli stessi utenti potrebbero a tale scopo essere formate cooperative e consorzi associazioni create ad hoc
Che occupino lavoratori qualificati al nonno l'investimento per questo tipo di lavoro il minimo e comunque la sua realizzabilità da parte del pool
Dico va misurata anche in termini sociali
Concretamente si tratta disservizi che chiamo per la qualità sociale a gestione decentrata che possono essere creati con scadenze temporanee lavori che nel loro svolgimento
Devono sfruttare quello che di più sofisticato offrono le tecnologie e il sapere più avanzato da lì la professionalità sulla quale tornerò fra un secondo
Identificare i bisogni concepire valutare creare e sperimentare questo tipo di lavoro di alta qualità è un compito che richiede capacità propositiva
Sapere avanzati e finanziamenti e finanziamenti a mio parere devono essere pubblici seppure solo eventualmente in termini di partecipazione del pubblico e soprattutto nella fase di start-up vista tappe cioè di identificazione di organizzazione vorrei ribadire centocinque Min no l'ultimo scudo Daniel bacile mettere un minuto e mezzo no sono parla la metà della gente
Allora vorrei ribadire che questo tipo di servizio sono è un servizio direttamente collegato agli individui accanto a questi servizi locali simili ho identificato una seconda tipologia che sono quelli diciamo
Tipo quelli che propone la lega ambiente e sulla quale pertanto non torno per non farli perdere tempo
Ambedue questi settori di produzione richiedono secondo me un livello di efficienza e di tecnologia avanzata e Darling la necessità che per la loro definizione si potrebbe creare un organismo ad hoc di analisi e valutazione che chiamo agenzia per la qualità totale del settore di produzione fosse sociale incaricata dell'assistenza dell'identificazione della progettazione di questi servizi qualificati
Potrebbe essere un'agenzia mista capace di valutare gli interventi di programmarle i
Di diffonderli e più potrebbe proporre potrebbe presentare questa agenzia una cosa tipo la la guida Michelin
Sui servizi che tra l'altro si diffondono e si copiano attraverso il confronto proprio con una classificazione tipo guida Michelin
C'è un terzo tipo di tipologia di lavoro che l'ultimo che voglio negare che voglio nominare che quello legato alla produzione di merci qui devo dire si torna un po'sul tradizionale per quanto riguarda i la merce però vorrei dire che devono prevalere nella scelta di questi prodotti totalmente nuovi orientamenti sia nella produzione che nel prodotto spesso io credo che questo non è una fantasia perché gli amici della terra quando il mogano
Che sapete abbia mostrato con il riposta mento dei del a mogano della Foresta Nera ma bisogna che si possono usare mobili di mogano a condizione che venga fatto il lavoro venga usato prodotto riporre Stato
Credo che anche su questo punto di vista anche da questo punto di vista fare scelte di di di produttive di tipo totalmente diverso
Comporta lo sviluppo di tecnologie saperi non solo rivolti alla sostituzione di lavoro
Ma anche ad altri aspetti e credo che sono d'accordo totalmente d'accordo con quello che diceva Massimo Serafini che da questo punto di vista l'Italia è il candidato ideale per fare questo tipo di lavori
Per l'insieme di queste attività poi c'è un aspetto formativo importante
C'è un aspetto formativo importante anche qui non invento nulla esiste e lo sappiamo tutti in Germania Berlino una scuola che si chiama i G&B di Berlino che affronta esattamente il problema della nuova professionalità in questi termini
Noto che anche Occhetto a freddo mi sembra che seppure già tutte le televisioni addosso vi ringrazio
Raffaele Morese vice segretario nazionale della CISL e quindi che leggo quindi Cannata
Giuliano
Comune sa stiamo facendo anche un lavoro comune su questi temi
Posso sì sì come
Io
Apprezzo la relazione si Serafini non era una novità perché
è un po'di tempo che ne stiamo discutendo e io come la mia organizzazione siamo convinti con lui
Che le questioni dell'occupazione di questa fase non assomigliano per niente a quella della crisi della crisi degli anni Ottanta questa è una crisi di occupazione
Strutturale
E che ha molto a che fare con la fine di un modello di consumi
Cinquantennale quindi robuste Issey no macché sta andando verso la sua conclusione
Nella vertenza FIAT la cosa più rilevante non è questa questione dall'auto elettrica francamente la verifica che non si può chiedere il diciannovesimo modello in più dato che la FIAT ne propone diciotto nuovi e che come la Volkswagen è come tutte le case automobilistiche
Si stanno ponendo un problema di ridimensionamento
Perché il mercato di molti prodotti su cui c'è stato il binomio sviluppo occupazione
In Europa soprattutto un in via di estinzione o conclusioni ci sarà solamente un mercato di sostituzione
Sono stato negli Stati Uniti qualche mese fa e a differenza di quattro anni fa ho trovato i sindacalisti che quattro anni fa erano contro i giapponesi e questo era comprensibile
Questa volta ho trovato i sindacalisti con la bava alla bocca contro il Messico per l'accordo Nafta
E la cosa è preoccupante no per loro perché sono adulti e io non mi preoccupo molto dei sindacalisti americani ma per noi io non mi vorrei trovare fra qualche anno
Che noi abbiamo la bava alla bocca nei confronti dei polacchi degli ungheresi dei cecoslovacchi cioè di quelli che ci chiede vogliono l'automobile frigorifero è ovviamente solo vogliamo costruire loro no voglio comprare dallo quindi c'è da fare un'operazione gigantesca di cambiamento del modello di consumi perché esso d'accordo con la relazione ci sono bisogni insoddisfatti e nuove i beni da offrire
Operazione gigantesca costosa lacrime e sangue ma e in quella direzione che bisogna andare come
Io sono convinto che un pacchetto ecologicamente qualificato rappresenta uno dei capisaldi di un nuovo modello di sviluppo
Riuscirono a fare è un problema di volontà politica e di governo di questa trasformazione
E sicuramente dobbiamo puntare arrendere sempre più vivibili le città garantire una maggiore qualità della vita innovare fare dalla ricerca in funzione di questi secondo non è sufficiente abbiamo bisogno di fare una politica di riduzione del tempo di lavoro e di ripartizione del lavoro anche qui assonanza
La crisi degli anni Ottanta l'abbiamo governata con i prepensionamenti ecco la cassa integrazione straordinaria la crisi dagli anni novanta non la possiamo governare più così
Anzi
Ci sono troppi strumenti a disposizione delle imprese per il governo di questa crisi noi dobbiamo evitare l'uso dalla cassa integrazione straordinaria che deve essere limitata solamente ai corsi di formazione per la riqualificazione della gente e dirottare tutte le risorse sui contratti di solidarietà e sulla mobilità lunga terzo però rilevante qualificare i lavori socialmente utili compra oggetti ambientali
Io credo che questo rappresenta un modo attraverso i quali avviamo quel processo di trasformazione del dalla nostra economia in qualche modo anche dalla trasformazione delle professionalità e dell'occupazione in una direzione
Che ancora al nostro interno di industriali ISMU c'è vorrebbe ancora ricollocato sempre sugli stessi
Prodotti la questione della fiscalità
Anch'io la considero rivali
Scusate abbiamo però ad avviso Karakura esile allibire sì posso dire un'aderenza incredibile rispetto agli altri Paesi
Che in realtà noi abbiamo una tassazione sulla benzina altro che carbon tax
E qua eh Raffaele la posso chiedere una cortesia i giornalisti e fotografi gli abbiamo lasciato dieci minuti per fare il vostro lavoro adesso c'è un problema di
Capiamo bene il fascino estetico immagino di Occhetto sia notevolissimo anche Testa è stato subito attratto dal titolo della fotografia però deve poi però adesso popolati rispetto verso coloro che stava a sentire soprattutto di Raffaele Morese
Era fare la spesa
La questione dalla fiscalità sarà rilevante anche se noi partiamo handicappati rispetta gli altri problemi agli altri Paesi europei perché su di noi sui la tassazione c'è ma dobbiamo andare nella direzione di aumentare la tassazione
Su tipo Sud combustibili è ridurre invece gli oneri sociali
Che è un modo di a riequilibrare il rapporto che c'è su di tra questi due elementi sul costo del lavoro ultima questione che io sottoponga chiesta
Il vero problema per un salto di qualità passa anche attraverso istituzioni che siano capaci di agire attualmente sulle questioni ambientali l'organizzazione delle istituzioni pubbliche fatte in modo che chi vuole imbrogliare può imbrogliare
In una fabbrica dovrebbero entrare dai dieci ai quindici soggetti istituzionali per controllare se ecologicamente accettabile questa cosa non regge più questa cosa dell'ampia è una Robin
Abbiamo bisogno di ricomporre una serie di punti io mi che sono disperse strappare i livelli di responsabilità perché se no non se ne viene a capo
Beh la capacità di potere agire politicamente e concretamente su questo terreno io su questo insiste lei con la lega ambiente perché come dire assieme riusciamo a ridisegnare come può essere io sogno
Un no no del ministero dell'Ambiente poi quello dalla salita che c'ha le sue competenze poi quello dell'industria con le sue finanche il ministero del lavoro credo che si dovrebbe occupare di queste cose
Io penso a un ministero dalla qualità della vita che ricomponga questa responsabilità che rivivendo il soggetto di intervento unico se non esclusivo perché ci sono le responsabilità locali regionale
Ma che sia un bello certo modo perché vi Agenzia fatte per sommatoria noi rischiamo di morire arrivederci
Grazie a muoversi
Torno a dire c'è un lavoro comune in atto quindi lo considero senz'altro grazie anche per le stimoli che ci ha fornito piccola modifica di interventi ce la dovete consentire greco segretario della Camera del lavoro di Brescia che da tempo riflette con noi su questi temi
Quindi chiedo a Giuliano Cannata vie della Legambiente quindi non può dire di no a un sacrificio mai saranno dopo
Fumagalli Occhetto quindi Cannata Greco Fumagalli Occhetto quindi Ganna
I nostri detrattori che sono tanti ci spiegano ogni volta che non è realistico tutto ciò che non è iscritto nelle regole inossidabili del mercato e ci spiegano che noi stessi siamo fuori mercato
Noi probabilmente viviamo in un'epoca ingrata
Che non dà ragione
Nella quale non si dà ragione né risposta in fondamentali bisogni umani e nella quale il mercato è stato ormai elevato a categoria metà storica legge di natura punto d'arrivo è meta suprema dell'umanità
Totem al quale giustificare che giustifica ogni rito sacrificale ed anche ogni sofferenza
Come ogni giorno ci spiegano i presidenti della FIAT ed è la stessa Confindustria e cui talvolta anche il ministro del lavoro
Tuttavia il mercato non dar ragione oggi non dà risposte a fondamentali bisogni umane e non risolve contraddizioni e problemi cruciali del mondo moderno
Non sa risolvere l'antichissima e divenuta attualissima contraddizione fa strofa forze produttive rapporti sociali di produzione
Oggi l'economia imperniata sulla produzione quantitativa delle merci e sul mercato distrugge lavoro lo diceva adesso Morese la disoccupazione strutturale cresce ed è destinata a diventare un dato permanente della nostra economia della nostra società e allora delle due l'una
O si decide che le forze produttive materiali gli uomini le persone in carne ed ossa
Debbono appunto essere distrutte gli scenari di guerra sono tutt'altro che avveniristici improbabili
Oppure l'altra alternativa che con apparenza di realismo ci viene proposta è la riedizione delle leggi vittoriane sulla povertà
Che puntano alla pura assistenza in una chiave appunto puramente assente assistenzialistica
Che si propone di congelare l'esistente e di riprodurre all'infinito un'idea quantitativa di sviluppo che ormai dovrebbe tramontare perché viviamo in un mondo di risorse finite curve Cile che come ci ricordava Serafini
Ora la risposta di Legambiente ci convince perché impegnati imperniata sull'idea di nuovi lavori connessi alla riconversione ecologica dell'ambiente delle economie
E imperniata su un'idea davvero innovativa di economia s'è materializzata
Ci permettiamo di proporre di coniugare queste grandi proposte innovative con una idea con una proposta di riduzione strutturale degli orari di lavoro
Non intendiamo badate bene questa proposta
Con una proposta per addetti ai lavori da sindacalisti che si misura solo con i problemi delle eccedenze occupazionali come fatto tecnico interno alle imprese noi proponiamo un dibattito sul nostro futuro
Noi proponiamo l'idea di una vertenza generale come un grande atto di realismo e di speranza verso l'umanità una vertenza generale che discuta intorno all'idea
Che oggi il primo il fulcro il principio ordinatore intorno al quale ragionare debba essere l'unico costo del lavoro ma il costo della disoccupazione
E che sappia coniugare il diritto al lavoro un team un lavoro che abbia un senso e una dignità con la liberazione dal lavoro capace di consegnare più tempo alla gente per la propria attività creativa per la ricerca disse
Fuori dai vincoli del lavoro socialmente necessario perché lì si realizza l'autorealizzazione delle persone
Utopia ci si dice utopia noi pensiamo di no pensiamo al contrario che ci si debba battere contro il disperato pessimismo di chi considera impossibile
Che il genere umano organizzi una società imperniata su modelli di vita solidali e contro chi vuole fare convivere lo sviluppo con la disperazione di milioni di persone noi proponiamo quindi pensiamo quindi che il grande sviluppo della scienza applicato all'innovazione tecnologica che l'impetuosa crescita delle tecnologie della produttività
Consentano di porsi come attuale realistico l'obiettivo storico di una riduzione generalizzata strutturale degli orari tale da comportare un sicuro riflesso sull'occupazione
Perché questo avvenga però sono dei cessare alcune condizioni la riduzione deve essere molto consistente
Deve riguardare l'insieme della produzione industriale dei servizi deve prodursi in un arco temporale limitato così da determinare un impatto globale sul sistema degli orari
Deve potersi avvalere di un fondo nazionale costituito allo scopo
E che sia capace di finanziare un provvedimento che dunque deve essere in grado contemporaneamente di non conculcare redditi già esigui dei lavoratori e di non intervenire in modo pesante
Sulla competitività delle imprese così da comprometterne
Una riduzione fatta in questo modo deve essere quindi risultato di una grande generale vertenza nazionale
Nella quale siano in campo tutti gli attori sociali e politici e che abbia come obiettivo quello di finalizzarli consistente riscosse stenti risorse pubbliche
Una volta definito questo quadro di insieme poi dovrà essere sì la contrattazione di settore
Ad incaricarsi di affrontarne le modalità attuative di vedere quali sono i necessari interventi sull'organizzazione del lavoro realismo significa queste no
Che non c'è un modello universale da applicarsi come un passepartout nelle banche come nei servizi nei cantieri edili come nelle imprese manufatturiere
Dove si lavora giornate dove si lavora a turni dove pattuglie le macchine e dove sei sottoposto lavoro vincolato perché questa sarebbe sì una pretesa dirigistica
Ma l'idea di fondo e che bisogna avere una diversione generale della portata della battaglia che si apre e quindi non piccole operazioni di manutenzione ordinaria non lo stillicidio di piccole misure di intervento
Si può finanziare una proposta di riduzione degli orari
C'è bisogno però di mettere in campo per le risorse che oggi non si vogliono drenare l'istituzione di una tassa sui patrimoni mobili e immobili la vendita del patrimonio immobiliare pubblico
Il risparmio che sarebbe indotto dalla maggiore occupazione sulle risorse che oggi sono impiegate esclusivamente per assistere la disoccupazione involontaria
La disoccupazione ordinaria quella speciale la stessa cassa integrazione ordinaria e straordinaria
I prepensionamenti sono venticinque trenta mila miliardi che ogni anno servono esclusivamente per fare in modo che persone ritenute eccedentaria del mercato del lavoro vi siano espulsa vi siano tenute fuori
Riduzione generale degli orari di lavoro vuol dire ridistribuzione del tempo di lavoro e redistribuzione del lavoro e quindi di una fondamentale fonte anche di dignità umano
Ora se questo obiettivo è un obiettivo perseguibile allora l'impianto deve anche potersi reggere
E deve essere supportato da una serie di misure di sostegno come la riduzione dell'orario settimanale legale a trentanove ore
Come il pieno assoggettamento contributivo delle prestazioni straordinarie che devono costare moltissimo
Come il potenziamento di tutta la rete ispettiva dall'ispettorato del lavoro agli ispettori dell'INPS dell'INAIL dello SCAU
In modo tale che siano ad essi affidati poteri di polizia giudiziaria per ottenere un rigoroso controllo degli orari di fatto ad ostacolare efficacemente il lavoro nero
Se si fa quaestor non sarà data oggi la possibilità di definire quanto occupazione in più determineremo come in un'equazione algebrica ma c'è da essere certi che l'impatto occupazionale sarebbe formidabile ho finito voglio solo dire
In conclusione che avremo di fronte abbiamo tuttora resistenza e dormire
Anche se oggi i nostri detrattori sono forse un po'più prudenti e dimostrano un po'meno sicumera
Ma molti sono ancora i luoghi comuni a norma il conservatorismo
Molte sono le convenienze di breve periodo e la pigrizia intervenute le attuale di governi di grandi impresa e spesso anche delle organizzazioni sindacali non ci dobbiamo stancare non dobbiamo abbandonare in campo soprattutto dobbiamo sapere
Che continuando a lottare contro corrente non perdendo il bandolo della matassa prima o poi cominceremo a raccogliere quello che stiamo seminando
Grazie greco Aldo Fumagalli presidente nazionale dei giovani imprenditori quindi Occhetto quindi Cannata quindi Bertinotti
Da un lato mi verrebbe da dire spero di non essere io a riscaldare l'ambiente dei giornalisti cosa entrata Manetone impresa sul banco degli imputati ecco allora dall'altro mi dovrebbe dire di rischiare Sperone seria riscaldarla sul serio perché ho dimenticato appalta il Macchi
No grazie a parte le battute a Ermete Realacci era Legambiente per questo invito
E chiedo scusa e ringrazio a chi è a gentilmente mi ha concesso di parlare prima purtroppo l'uno l'aereo devo rientrare per un appuntamento al pomeriggio
Grazie perché
Penso che sia importante poter parlare in maniera costruttiva confrontarsi in maniera chiara
Per cercare le cose su cui c'è convergenza tra mondo imprenditoriale e gli altri mondi di cui Legambiente
Un rappresentante sociale importante
E per vollero dare un segnale
Di uscire da quella dibattito e anch'io condivido quello che ha detto aumenterà l'accenno a sua relazione all'inizio che purtroppo sta assumendo nella sua chiave negativa dei connotati troppo spesso ancora ideologici a danno direi dei cittadini a danno di tutti noi come cittadini che vorremmo invece vedere approfondimento di contenuti assunzione di responsabilità in termini di programmi da parte di chi si presenta fra poche settimane per chiedere la nostra fiducia in qualità di elettori
Dirò d'allora alcune cose che condivido di quello che ha detto Realacci cercherò di dire due cose su quello che l'impresa
Sta cercando di fare interne di maturazione culturale anche puntuale in termini di ambiente e poi su alcune cose dette da Serafini cercava di fare dei chiarimenti dei distinguo su ciò che condivido ciò che magari mi invece trova con delle leggere divergenze perplessità
Condivido quello che ha detto Ermete riguardo all'assenza
Di un mercato come piacerebbe a noi dico come piacerebbe anche a noi cioè un mercato in questo Paese che dovrebbe finalmente diventare un mercato
Trasparente
Regolato con equità
Che dia a tutti i soggetti le stesse
Garanzie le stesse possibilità di competizione
E quindi un mercato che veda uno stato presente soprattutto come
Ente che deve indirizzare e deve controllare
De controllare che ci sia competizione che questa sia sana e corretta e non deve gestire
Non deve interferire non deve condizionare questo vale
Nei confronti dell'ambiente come vale però in senso generale un po'su tutto
Dobbiamo ricostruire un mercato in questo Paese che troppo spesso non c'è stato
Per mete parla di parodia in effetti si può parlare nel passato di una parodia di burbero mercato anche se io vedo le responsabilità un po'più diffuse
Rispetto forse a quanto lasciato trasparire le responsabilità io le distinguo però tra quelle del mondo politico che secondo me
E quello che sta al potere
Ha il diritto e il dovere di stabilire le norme del gioco e poi tutti gli attori
In cui ci siamo anche noi come imprenditori ci siamo anche noi l'opera come cittadini ci siamo come sindacati ci siamo come corpi sociali come organizzazioni
Noi che in alcuni
Casi abbiamo lottato ci siamo ribellati in altri casi ci siamo magari adeguate qualcuno anzi ne ha tratto dei vantaggi
Dobbiamo impedire che ci sia chi possa trarne dei vantaggi particolari dobbiamo obbligare tutti a al rispetto delle regole del gioco
Sono d'accordo con la necessità di una politica di riconversione ecologica dell'economia dirò anche quali sono le strade secondo noi affinché soprattutto la parte più avanzata del mondo dell'impresa possano andare su questa strada
Reputo essenziale mi piace che la Legambiente lo abbia evidenziato
Che il processo di riforma fiscale che direi ci auguriamo tutti sia uno dei punti cardini del prossimo Parlamento del prossimo governo rientra in maniera forte in un disegno di riconversione ambientale del nostro apparato produttivo della nostra società
L'importante è che sia fatta una diversa innovativa Pollini politica dice Ermete di standard di divieti di incentivi un selezionate intervento pubblico troppo spesso la logica che ci ha guidato nel passato è stata la logica
Dell'iper regolamentazione utilizzando la legge
Come quello che doveva
Cercare di normare tutto
E forse troppo
Anche perché poi non c'è stata la capacità da alcuni casi la volontà di controllare chi rispettava le regole e chi no e di punire chi non le rispettava
Questa nato a vantaggio di chi voleva fare il furbo troppo spesso e a svantaggio di chi invece le regole le rispettava che per pagava di più il peso di questa sua se vogliamo Rispetto della norma
In termini ambientali direi di proposta ambientali c'è forse la maggiore convergenza tra le posizioni della lega le nostre
Io mi trovo molto d'accordo sulla necessità innanzitutto di una maturazione culturale un po'di tutti gli attori qui anche delle dell'industria sicuramente in termini ambientali passare dalla cultura del vincolo a cultura del Progetto
è essenziale in questa direzione
Molte imprese devono capire che l'ambiente può diventare un'opportunità
Un'opportunità nell'interesse di ciascuno di noi come cittadino logicamente guardando lontano
Ma anche l'opportunità di generazione di nuova ricchezza e quindi indirettamente di dare una risposta in al problema che oggi è uno dei problemi centrali del nostro Paese e purtroppo anche
Gli altri Paesi europei e quello della disoccupazione
Sono d'accordo sulla necessità ad esempio
Anche se qui non è in questo caso manifestamente espressa ma so che nella linea della Legambiente
Di cercare di favorire lo dite aziendale in maniera ambientale è una linea su cui l'Europa si sta muovendo con forse più velocità rispetto al nostro Paese
E penso che il modo per editoriale su questo debba porsi delle domande cercare invece di spingere in questa direzione accanto i bilanci economici normali introdurre un bilancio in continentale che serva da stimolo da riferimento
Dava possibilità di confrontare ogni giorno in termini di adeguatezza rispetto agli obiettivi
La capacità dell'azienda di rispondere alle sfide che l'ambiente pone
Penso che sia importante anche a una maggiore interazione sinergica tra mondo dell'impresa
Mondo esterno delle associazioni e movimenti e mondo della pubblica amministrazione quello politico in termini ambientali nel passato spesso ci sono stati forse troppe pregiudizio troppe barriere da tutte le parti
E quindi occorre invece una volontà nei fatti di superarle queste bande barriere
E infine una linea che anche noi abbiamo
Chiesto sulla quale ci vogliamo impegnare e che provo convergente con quella della lega quella della necessità di un sistema premiante utilizzando il sistema fiscale che deve essere modificato cercando di andare a favore da favorire
Dice anche Serafini il mondo del lavoro il mondo dell'impresa produttiva a danno di determinati consumi si parla di quelli energetici si potrebbe estendere il discorso ad altri tipi di consumi
Incentivando ad esempio utilizzando la leva fiscale
Chi sul serio vuole riconvertirsi vuole cercare di innovare vuole cercare di migliorare i processi tecnologici produttivi dell'interesse dell'impresa stessa e di tutto
Il di della società nel suo complesso quindi utilizzo sia fiscale come strumento premiante per chi vuole cercare di migliorare
Queste sono un po'le cose che mi sembra più importanti sottolineare rispetto a quanto detto all'inizio mette alcune cose che ha detto anche
Serafini
Venendo più specificamente la relazione di Serafini alcune
Osservazioni
La prima è questa
Io penso che è vero che la società si staccando la nostra società sta cambiando sta cambiando
Nei in tutti i Paesi avanzati e si va verso
Secondo me non una de industrializzazione o verso un superamento dell'epoca industriale ma si va verso un'epoca
Di un'impresa di versa
Ecco perché io penso che dire e la fine della grande impresa
Non sia del tutto corretto perché io penso che
Debba essere l'inizio io parlerei di un'impresa piccola media grande grandissima che sia però su basi diverso in un mercato diverso in un'ottica diversa
è chiaro che
I prodotti a minor valore aggiunto verranno fatti logicamente sempre più in Paesi diverso dai nostri dal nostro da quelli più avanzati
Ma ci sono spazi per un'impresa impegnata in processi in prodotti a maggior valore aggiunto che possono essere fatti solo dove risorse umane cultura
Volontà di fare ricerche fare sviluppo lo permettono e questa è la sfida che dobbiamo per forza affrontare perché un Paese se non genera ricchezza
Dopo non la può ridistribuire la ricchezza la genera solo l'impresa certa un'impresa diversa dal passato in relazione al mutare mutamenti generali della società in cui essa Opera
Un'altra cosa che volevo dire è un posto sulla necessità
Di una domanda riqualificata in questo Paese trovo degli spunti che condivido sulla necessità
Improrogabile di chiudere un certo tipo di politica che nel passato soprattutto al nostro Paese in questi ultimi trent'anni ha visto spesso la domanda pubblica e quindi la gestione della spesa pubblica utilizzate in modo improprio
E quando vediamo degli appalti che venivano affidati
Ha egli lo stesso appalto oggi viene magari affidato con ribassi del trenta o del quaranta per cento significa anche la domanda spesa è stata utilizzata in maniera scorretta a danno di tutti sperperando risorse
Vorrei solo però dire attenzione
Che se facciamo se facciamo nostre mani era troppo ricorrente la parola blocco
E qui l'ho vista spesso ricorrente
Dice Serafini ho letto un po'di volte blocchiamo
La è svenuto volete lo studio lo assumiamo credo attesero blocca tutto anche Albertina su Gioia Tauro se è d'accordo cifra restauro diressi corretto blocchiamo per adesso abbiamo per cosa è successo pochissimi riprendiamo riprendiamo però il
Ecco però attenzione ed io vorrei che non passasse il messaggio
Che visto che nel passato ci sono state tante disfunzioni allora a questo punto blocchiamo tutto perché
Questo secondo me cozza contro la necessità che un sistema non si deve fermare
Perché se un sistema è in moto e lo fermiamo è molto facile poiché non riparta più allora io dico attenzione a riqualificare attenzione a controllare attenzione a
Non
Stare gli errori del passato ma attenzione anche che uno dei pericoli più grossi che ne abbiamo in questo momento nel Paese e che si fermi ad esempio la macchina la pubblica amministrazione
Voi stessi sapete che una delle accuse che è stata fatta la pubblica amministrazione in questo Paese in un qualche mese addietro quando ancora diciamo Tangentopoli non era
Arrivato allo stadio di sviluppo che è arrivata adesso
C'era qualcuno che diceva che magari parte della paralisi della pubblica amministrazione poteva anche essere dovuta a una parte di mondo politico che aveva un suo potere condizionante sulla pubblica amministrazione dei che utilizzava
Il blocco forzato nell'assunzione di responsabilità da parte la pubblica amministrazione per impedire che l'attività produttiva andassero avanti e in un certo senso per far rimpiangere a qualche imprenditore il passato dove magari episodi comunque venivano prese quindi utilizzare apposto al blocco della pubblica amministrazione per fare tanto il passato
Nessuno di Dinoi logicamente rimpiange il passato ma tutti noi vogliamo che la pubblica amministrazione continui a fare il nell'assunzione da sopra le responsabilità il suo dovere
Quindi
Non blocchiamo troppo ma cerchiamo di far andare avanti le cose in maniera selezionata e controllata
Altre due cose molto brevi una sull'innovazione concordo sul fatto che il nostro Paese ha bisogno di aumentarle suo tasso di innovazione di ricerca di sviluppo
Però penso che il nostro Paese abbia per fortuna
Dimostrato comunque la capacità in un periodo molto difficile di farla l'innovazione molte imprese la fanno magari non si sa magari non è quantificabili numero di brevetti ma è una ricerca magari applicata
Occorre fare molto di più ma allora occorre spendere il il discorso alla necessità di fare formazione di generare risorse umane che possano fare innovazione occorre innovare il rapporto tra scuola università impresa e Società occorre investire e riformare profondamente io penso la nostra scuola la nostra
Università e occorre fare una politica industriale intermediari
Ad esempio se andiamo a guardare i progetti di formazione e di ricerca di ricerca e di sviluppo prendiamo le due a caso l'esprime uno e il l'Eureka o dallo Space se visto ne abbia fatto l'analisi l'anno scorso che l'ottanta per cento delle risorse che l'Europa destinato a questi progetti è finito alle dodici aziende più grosse d'Europa e che solo il cinque per cento alle piccole aziende il quindici per cento alle medie aziende europee
Se andiamo a prendere il PRA it e Leoluca che sono progetti europei tarati in teoria sulle aziende minore impediamo che lo stesso il trenta per cento andato alle dodici multinazionali più grandi d'Europa
Il circa quaranta cinquanta per cento alle medie solo il venti per cento le piccole tende allora anche un problema di politica industriale
Nel vedere come le risorse che devono incentivare le aziende a fare ricerca sviluppo vengono poi assegnate distribuite sintetizzo dicendo meno incentivi discrezionale più incentivi automatici mirati e soprattutto fiscali non magari in conto capitale dove è più facile fare deviazione
L'ultima cosa e quella sull'orario del lavoro
Io qui ho evidenziato un po'le cose su cui ho dei distinguo anche per questioni di tempo quindi sul resto e molto più fatti che ci siano convergente come ho già detto all'inizio
Ecco sull'orario del lavoro la nostra posizione e queste cioè qui si si dice che Confindustria non è contrario a un anno di lavoro
Voglio spiegarlo allora
Noi non siamo contrari io non sono contrario all'utilizzo dell'orario di lavoro per cercare di risolvere il problema dell'occupazione
Di come principio
Però sono contrario ad assumere il principio che la riduzione delle ore di lavoro sia l'unico elemento da utilizzare per risolve problemi e l'occupazione cioè non mi piace alle due estremità azioni da un lato né dall'altro
L'orario la ritornare del lavoro deve essere uno degli strumenti che può essere quello tra tutto realizzato in diversi modi la Volkswagen la forza che l'ha fatto in un modo la cassa integrazione alla fatti da un altro la Loren Dean un altro il contratto e solidarietà in un altro modo ma sono forme diverse che vanno ciascuna calata nella realtà in cui si vuole applicare nella realtà sociale nel Paese e anche all'interno delle singole aziende e deve essere gestite contrattata dalle parti in maniera secondo me non ideologica ma pratica
Allora se vogliamo ridurre il dibattito ad esempio la polemica in questi giorni tra i vescovi e i fautori dell'impresa io penso che i vescovi hanno il diritto e il dovere di intervenire reclamare la necessità
Che sia
Tenuta in considerazione il la la dignità del lavoratore e che bisogna stare attenti sapendo che ogni
Impossibilità del lavoratore di lavorare è una penalizzazione la sua dignità e fanno per i vescovi a farlo d'altro canto penso che faccia bene l'impresa dal suo punto di vista a dire che bisogna cercare le situazioni Vieri di risolverle utilizzando tutti gli strumenti possibili e non
Né demonizzando né né idolo diciamo i dializzati idoli e do il lodo travisando lì uno rispetto agli altri
Questo un po'il punto e dal resto che siamo che il documento della CEI che è stato presentato ieri cerchi di dello drizzare il dibattito di dei che oggi dal dibattito di dare un punto fermo
E cioè il problema è di disoccupazione soprattutto il Mezzogiorno soprattutto nei miei giovani e questo mi preoccupa personalmente in maniera di più
E tanti altri
E dobbiamo cercare di risolverlo sia gente in temi di maggiore flessibilità del mercato del lavoro sia in tema di strumenti che possano salvaguardare la dignità ma con un mix adeguato ultima cosa
Questa nuova politica di ridisegno fiscale di utilizzo di strumenti per risolvere l'occupazione deve essere una politica però che deve tener presente della necessità il nostro Paese di un risanamento finanziario necessario allora son d'accordo di che non si può parlare di riduzione fiscale tout-court dall'oggi al domani ma si deve parlare di un cambiamento del sistema fiscale nella direzione anche indicata che permetta una progressiva
Riduzione nel tempo delle aliquote fiscali con gradualità soprattutto cercando da un lato di combattere le sacche di evasione
Da un Antonio dall'altro lato cercando di utilizzare la spesa pubblica in maniera riqualificata riducendo gli sprechi del passato cercando quindi di fare una politica che tenga conto dalla necessità comunque di un rigore necessario per evitare poi invece un avvitamento negativo
Ecco ringrazio ancora
Del di questa opportunità di questa di questo dibattito penso di aver chiarito un po'i punti su cui c'è
Una nostra
Convergenza la nostra approvazione di sulle proposte di Legambiente anche quali sono i punti in coro aperti dove ci sono delle delle divergenze ma chi dove comunque importante poter si siede intorno a un tavolo confrontarsi
Senza ideologizzare
Senza radicalizzare cercare di dare un contributo al dibattito in questo momento penso che abbiamo tutti un gran bisogno grazie
Grazie a Fumagalli per il suo come sempre serio intervento un contributo interessante conti Records
La parola da chi
La parola d'Achille Occhetto che la cui funzione credo sia nota comunque segretario Lazzati Dias voglio scusare con tutti coloro che lo auguro prende una cartella perché ne avevamo preparato alcune centinaia sono andate esaurite coloro che pagheranno dieci mila lire la riceveranno a casa
Voglio anche dire che visto come chiamano al portafoglio potrebbe su una buona idea quella di associarsi a Legambiente perché per noi è importante o forse importane Cherki scrive un atto nobile approdo che ma innanzitutto voglio dire che considero
Di grande rilievo l'impostazione che qui avete dato e il dibattito che si sta svolgendo per iniziativa della lega ambiente che come si vede sta chiamando in causa tutti gli ambienti essenziale della vita sociale economica
Del Paese come testimonia anche l'intervento che ha fatto adesso il dottor Fumagalli
Penso che definire l'orizzonte il carattere degli strumenti di uno sviluppo sostenibile
Indicare l'asse programmatico di una rivisiti rivisitazione anche ricostruzione ecologica dell'economia è oggi tanto più significativo
Perché il paese sta vivendo una grande svolta e quindi quando parliamo di svolta non possiamo parlare solo delle istituzioni
O dell'economia in senso lato ma dobbiamo considerare i temi che voi avete qui sottoposto uno dei punti fondamentali di questa svolta
La posta in gioco il ventisette marzo e quella di governare il passaggio alla seconda fase della Repubblica
Dopo che il vecchio regime è stato spazzato via un'intera classe dirigente di corrotti viene cancellata dalla storia
E quindi non c'è dubbio che l'Italia ha bisogno di una nuova guida ma anche i nuovi indirizzi
Per questo ci sta di fronte un compito
Quello di elaborare una proposta politica di programma e di governo e sappia misurarsi con l'obiettivo di una ricostruzione morale economica civile dell'Italia occorrono mutamenti radicali nel tessuto sociale e produttivo occorre ricostruire lo Stato
Dare basi nuove allo sviluppo rigenerare una vita pubblica sconvolte avvilita dalla corruzione e dal malcostume ripristinare un rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni
E dunque giunto per tutti l'appuntamento più importante
L'ora di metterci insieme tutti democratici tutti i progressisti affinché la vecchia classe dirigente responsabile di un dissesto storico venga sostituita lasciatemi dire a questo punto che anche gli increduli gli incerti gli avversari devono ormai prendere atto del fatto che abbiamo avuto ragione su tre punti essenziali
Che a nostro avviso erano la conseguenza diretta dell'ottantanove il primo che sarebbe cambiato tutto il sistema politico tutta la politica italiana
Che la campana del nuovo inizio suonava per tutti siamo all'ora della verità l'ora delle elezioni politiche anticipate così come noi li avevamo chieste che si combatteranno nel contesto di un nuovo sistema maggioritario tra grandi concentrazioni tra loro alternativo Secondo si è avviato nel paese quel processo costituente
Di cui oggi tutti sono costretti a misurare la straordinaria portata e che vede crescere il ruolo di forze della società civile delle associazioni dei movimenti
Vi ricordate sicuramente quando si sprecavano le obiezioni dopo la svolta ma con chi farete la costituente come la parete con quali interlocutori o alle a e sicuramente vi ricordate quando noi rispondevamo che era inutile indicare interlocutorie simile che sarebbero scomparsi dalla scena politica
Ebbene chi aveva ragione e ora eccoci qui a parlare di alleanza e programmi al tavolo dei progressisti assaggiare i percorsi inesplorati di una democrazia dell'alternanza ora come potete vedere la stessa campagna elettorale assolutamente inedita con nuovi protagonisti politici radicalmente nuova è lo stesso problema delle alleanze ma c'è anche un terzo punto avevamo detto che il crollo del Muro era il crollo dello scudo e che era decisi doveva spacca ed eccoci giunti anche a questo punto Grandi speranze e grandi rischi stanno davanti al no ma soprattutto grandi speranze e dobbiamo sapere che per la prima volta esistono le condizioni perché una grande alleanza delle forze progressiste prenda al governo del paese contrastando vittoriosamente la destra vecchia e nuova
Di questa alleanza il PDS e e sempre più vuole essere con tutte le altre forze e movimenti espressione di un tessuto democratico ricco e vitale una componente essenziale abbiamo messo sul piatto della bilancia tutto il peso e la determinazione di una sinistra nuova
Una sinistra che sappia finalmente tenere insieme vigenza ed equità sviluppo sostenibile bisogni sociali senso della responsabilità e solidarietà insomma la sinistra offre agli italiani un programma serio per governare il Paese e abbiamo avuto riconoscimenti non scontati non equivoci dall'Europa agli Stati Uniti al Giappone
Proprio per questo giudico che il tema di una riconversione ecologica dell'economia
Vada affrontato con tutta serietà non come opzione ambientalista rilevante soltanto ma tutto sommato ancora accessoria nell'ambito di un vecchio modello di sviluppo ma come l'asse e mi sembra che questa è la richiesta di questo convegno della relazione a partire da quella interessantissima di Realacci come l'assessore di un processo di innovazione che attraversa il mercato dello Stato
Ridisegna processi produttivi
E configurazione dei beni prodotti punta a riequilibrare il rapporto con le risorse disponibili attiva sinergie dici decisive tra pubblico e privati
Così credo l'abbiamo pensata e proposta da anni come grande occasione di revisione strategica per la sinistra c'è di più
La sfida delle politiche ambientali se correttamente impostata aprirà prospettive di grande rilievo anche su un altro terreno che consideriamo essenziale per la crescita economica e civile del Paese
Parlo del terreno dell'occupazione parlo delle politiche per il lavoro
Le stesse rigorose politiche di risanamento del debito pubblico
Se non fossero accompagnate da nuove politiche per il lavoro
Da un grande piano per l'occupazione nel quale ricollocare l'opzione ambientale con investimenti adeguati e riduzioni d'orario vedrebbero rapidamente vanificati i propri F
E penso a settori decisivi per la qualità della vita
E la modernizzazione del Paese quindi il potenziamento del trasporto pubblico l'uso efficiente dell'Energia il riassetto idrogeologico e la conservazione delle risorse naturale
E proprio su questi temi può avvenire quel rapporto tra riconversione del dell'economia in senso ecologico impresa e su cui si è soffermato anche il dottore Fumagalli al quale voglio soltanto dire d'accordo
Nessun blocco
Però sia chiaro andranno a Gioia Tauro traiettoria no no no ma voglio dire molto di più che solo Gioia Tauro il blocco reale sta avvenendo oggi alla FIAT
Dentro il vecchio sistema l'impostazione di una revisione dell'ecologia in realtà e la condizione fare una ripresa su nuove e diverse in base questo il problema il problema non è tra blocca il blocco Matra concezione dello sviluppo e concezione dello sviluppo nel quale quello dell'ecologia non ha una funzione di blocco blocca vecchie cose ma mette in movimento
Nuove cosa e quindi a una grande potenzialità per la crescita complessiva su basi diverse
Del paese
E deve essere chiaro quindi progressisti in primo luogo ma dobbiamo fare maturare questa convinzione in tutta l'opinione pubblica che è un Paese che spreca distrugge lavoro così come un Paese che spreca o distrugge risorse ambientali
A cominciare dal territorio rischia di cadere al di sotto dei livelli minimi accettabili di civiltà di etica pubblica di garanzia democratica oltre che di buona salute economica e sociale
Siamo convinti quindi e tale aspirazione ispirazione risponda un bisogno diffuso nel Paese bisogni aspettative che non possono essere raccolti e fatti propri che dalle forze progressiste voglio dire di più
La stessa composizione del tavolo dei progressisti
Deve rispondere sempre di più e sempre meglio a questa ispirazione
E deve caratterizzarsi ben oltre la rete di accordi tra le forze politiche che già oggi concorrono alla sua composizione per un'apertura crescente alle espressioni di una società civile sempre più mobile ricca di stimoli fatta di movimenti di volontariato di rappresentanze autonome di culture e azioni positive
Intendiamo rendere sempre più concreto questo processo chiamando tutte queste forze a sviluppare un comune impegno di elaborazione programmatica
Già ieri se ne è parlato in un incontro con la Costituente della strada
Su questa via continueremo con la giusta determinazione approfondendo per parte nostra le proposte da voi avanzate
E lo faremo nel forum che si terrà il sette febbraio per iniziativa del PDS ma voglio aggiungere che anche su questo terreno passa una discriminante di fondo tra progressisti e conservatori tra sinistra e destra
è questione di scelte politiche naturalmente ma anche di culture e vorrei dire persino di costume da un lato il polo progressista si ancora ha un'impostazione programmatica di forte rilievo dall'altro si riorganizzano vecchia e nuova destra in forme occulte o false componenti residue del vecchio potere politico affaristico
Berlusconi ha proposto a reti unificate il suo manifesto programmatico salvare l'Italia dal comunismo cosa letteralmente ridicola
Io ho già detto e lo ripeto che sarebbe un buon programma salvare l'Italia da questi livelli di stupidità
Segni ha fatto il giro delle sette chiese nel frattempo ha perso per strada il movimento referendario
Bossi un giorno dice che vuole spaccare l'Italia il giorno dopo afferma che l'Italia è uno e indivisibile poi ritratta tutto mi chiedo possiamo fidarci di gente come questa per il governo del Paese
Ecco perché ho detto che il momento della verità anche per i cattolici che fanno politica
Un momento di scelte di responsabilità democratica nuova o si governa con i progressisti o si governa con i conservatori
Non c'è dubbio che in una situazione in cui si dovrà aprire la grande alternativa tra destra e sinistra
La Chiesa non può stare cinque anni al governo e cinque anni all'opposizione
E sa deve collocarsi al di sopra di questa alternativa certo noi siamo convinti che ci debba essere una visibilità dei cattolici nella politica ma questa visibilità si realizza in un rapporto di coerenza che ciascun cattolico deve autonomamente ricercare tra i propri sentimenti religiosi tra i propri valori e i programmi delle forze in campo
I cattolici non sono più ingabbiati dalla DC dal partito pigliatutto e quindi devono scegliere se governare con la destra con assegni
E questa è una scelta di grande responsabilità insieme morale politica un momento di liberazione delle coscienze e della vita pubblica
Per questo io penso che anche il Partito Popolare nuovo che sorge poteva essere veramente popolare se decideva di governare con la sinistra
E naturalmente non propongo una nuova forma di consociativismo
Se qualcuno tenterà di dar vita a un centro e poi di chiamare la sinistra l'accordo consociativo sappia che noi ci opporremo al tentativo di sfornare vecchi pasticci
E soprattutto si sappia che noi ci battiamo perché l'area progressista Possa a bere la maggioranza e quindi governare il Paese
Oggi siamo tutti chiamati a giocare la grande partita del Governo in modo rigoroso e trasparente davanti ai cittadini italiani
I cattolici dunque hanno non solo il diritto ma il dovere di fare scelte chiare e nette in una situazione come questa stare al centro senza dire con chi si vuole governare come fa a Martinazzoli
Mi sembra invece un esercizio di equilibrismo difficile e forse disperato
Come vedete io gli avevo rivolto un appello politico rispetto del travaglio di tutti i cattolici
Mi si risponde con qualche villania che sono un alchimista folle pasticcio e che l'alleanza di sinistra in materia sterile inerte
Potrei replicare a Martinazzoli che un pizzico della mia follia sarebbe stato utile anche a Luís per chiudere meglio i conti con un passato politico del quale la vecchia DC ha portato pesanti responsabilità
E per liberare da ogni protegga le energie cattoliche più disponibile a impegnarsi nella battaglia per il rinnovamento ma devo respingere con forza l'affermazione
Che se la destra cresce la colpa è nostra e di
E e di chi ha lottato con coerenza e determinazione per la formazione di un polo progressista e per la realizzazione di una democrazia dell'alternanza queste un giudizio sciagurato
Che nella storia del nostro Paese ha sempre accompagnato il cedimento dei moderati alle spinte della destra
L'avventura reazionaria
La stretta autoritaria sono nate in Italia da ben altro prendono dal grembo del sistema di potere morente e che vuole con Berlusconi che copre sicuramente un vuoto il vuoto lasciato da Craxi rinascere sotto nuove testi mi auguro e quindi che Martinazzoli riveda il suo giudizio e sono sicuro che i cattolici sceglieranno secondo coscienza nella grande partita dell'alleanza ne stiamo dunque per entrare nella seconda fase della Repubblica
La Prima Repubblica è stata fondata sulla base della lotta vittoriosa contro la barbarie nazifascista
Oggi abbiamo a disposizione nostra la possibilità che la Seconda Repubblica incominci con il governo delle forze democratiche progressiste
Vale la pena combattere questa battaglia
Vale la pena combattere o naturalmente non solo in modo ideologico ma ponendo al proprio centro
Temi e contenuti forti come quello della riconversione dell'ecologia e di unire le forze migliori della nostra società nel nome della democrazia e della ricostruzione nazionale dell'Italia grazie
Ringraziamo Occhetto per contributo mi sembra di capire comunque che se favorevole al blocco di Gioia Tauro Occhetto Occhetto
Occhetto
Gioia Tauro però la fermiamo per il momento Occhetto d'accordo incassiamo per una cosa
Cannata quindi Bertinotti quindi Bianchi quindi Arrigoni
E quindi Cagnotto
Si fa Adriano che è nato dalla presidenza della Legambiente
Sì
Per arrivare a una sintesi molto rapida delle conseguenze di quello che le relazioni di permette di Massimo Serafini hanno messo secondo me spero secondo tutti in chiaro
Io vorrei dire una cosa riassuntiva
è chiaro che le tendenze di sviluppo i modelli tecnologici produttivi e il tipo di società che ne deriva e che Nesta derivando sono chiave per il futuro della terra e per la sopravvivenza stessa probabilmente e lo sono anche per ogni possibile qualità della vita futura
Fra a proposito del futuro a me piaciuto molto il re Ferella io riferimento di Massimo a
Epicuro e mi ha fatto venire in mente quello sciagurato fondo di Montanelli su quelle sera in cui cerca di ridicolizzare l'essere il niente di sartoria che è stato arrestato un referente chiave della nostra generazioni credo che di essere di niente di future di divenire sarà bene continuare a occuparsi con una certa attenzione così come detto Filosofia
Ecco però quello che io volevo dire che il quadro generale tanto macro economico cioè delle grandi tendenze del l'economia quanto tecnologico cioè delle grandi tendenze della tecnologia sia potenzialmente straordinariamente favorevole cioè appare oggi singolarmente coerente un fatto
Lo sviluppo è perfettamente compatibile sia con i vincoli fisici ovviamente uno sviluppo moderno ad alta tecnologie ad alta innovazione è perfettamente compatibile con i vincoli fisici ma è anche perfettamente compatibile con le aspirazioni umane economiche sociali e anche con i problemi più grossi dell'umanità
Per esempio quelli demografici
No va be'no è normalissimo no perché è una cosa assolutamente normale basta avere un istante Tazio
Anzi noi come questo
Convegno credo che debba essere molto grato a una partecipazione politica di questo livello e quindi ne siamo tutti molto contenti
Allora
Mentre per esempio da un lato le cosiddette scarsità paventate negli anni sessanta si sono rivelate tutte meno una meno quella ambientale si sono rivelate tutte false
Il caso tipico le materie prime che certi un futuri
Interpretazione del futuro degli anni sessanta consideravano scarse si sono rivelate sistematicamente eccedentaria al posto al punto tale che il loro costo e scese rapidamente verso zero e così anche molte commodities cioè certe produzioni agricole di base insomma rivelate nettamente eccedentaria adesso dico una cosa che Ermete non vuole mai che dica perché risulta provocatorietà anti Roma
Capiscono ma io la dico somatico provocatorio oggi un Paese di medie dimensioni potrebbe sfamare mezzo mondo
E però invece c'è un fatto mentre il consumo di ambiente aumenta in modo catastrofico tanto da far ritenere prossimo il posto il possibile superamento della che arringa capacity complessiva avviene anche il contrario cioè il consumo di ambiente si rivela contro l'abilissimo in funzione delle stesse variabili economiche e allo stesso tempo e contemporaneamente si rivela controlla vivissima la pressione demografica che voi sapete proprio nei Paesi più sviluppati a drammatica in Africa ci sono oggi tre in tre nascite per ogni morte immaginate che cos'è un sistema biologico che si trova fronteggiare tre nascite per ogni ma certi Paesi dell'Africa Ciano quattro nati per ogni morto
Il riflesso politico più
Evidente è è anche macro
Politico cioè quei Paesi che negli anni sessanta hanno fondato il loro sviluppo sulla materie prime sulla commodities primo fra tutti l'Unione sovietica sono stati spazzati via economicamente dal crollo dei prezzi da materie prime oggi il petrolio sta al suo costo al costo più basso Dellas il chilowattora sta oggi al costo più basso della storia
Ma per quanto riguarda l'Italia il quadro ci sembra estremamente chiaro dobbiamo resistere tutti Massimo Serafini Ermete Giovanna io dobbiamo a resistere alla tentazione di semplificare troppo tanto risulta chiaro il quadro
Il quadro è questo le industrie cosiddetta matura e faccio un esempio metallurgia costruzioni industria costruzioni in generale cemento chimica di base l'industria
Matura risulta da un lato economicamente insostenibile dall'altro lato disastrosa per l'ambiente da un terzo punto di vista risulta assolutamente non interessante per l'occupazione è il tipo di industria che produce meno posti di lavoro per unità di investimento e soprattutto posti di lavoro assolutamente dei qualificati dal punto di vista tecnologico dal punto di vista culturale
Ne faccio una prova si strappano i capelli coloro che dicono la crisi degli della dell'industria dell'industria costruzione novantatré ebbene Duster costruzione tra pubblica e privata novantatré ha subito una riduzione inferiore al dodici per cento
Ebbene questa riduzioni inferiori dodici per cento con mancati investimenti dell'ordine di venti mila miliardi ha provocato disoccupati come massimo cinquanta mila persone delle quali almeno metà extra
Comunitari perché voi sapete benissimo che per catene di
Subappalti alla fine chi fa il lavoro del costruzione sono i nostri poveri ospiti
In allora questi venti mila miliardi in Investimenti innovativi in investimenti intelligenti quali quelli risultava chiaramente dal relazione avrebbe prodotto quattro o cinque volte tanto i cinquanta mila
Disoccupati che hanno
Creato
Grazie Bondi no
E al agli amici no
E sono salvi in giardino va be
No
Va be francamente non so che dire
No
Però vale foglie recupero interruzioni tutelata rinnovi no è in linea un
Un paio di concetti su questi investimenti che sono disastrosi inutili devastanti il secondo caso clamoroso a esempio di come non si voglia modernizzare l'Italia e quella che il cultura io faccio per esempio l'esempio della
Irrigazione in Sicilia negli ultimi quindici anni gli ettari ritmi dell'agrumeto sono passati da quindici mila a centottanta mila
Con investimenti in opere irrigue indica in canali eccetera eccetera dell'ordine di venti mila miliardi investimenti che hanno distrutto la Sicilia fatto scomparire le spiagge eccetera eccetera ebbene quest'anno novantatré la Sicilia non ha esportato un solo chilo di agrumi e la metà della produzione di agrumi italiana è andata alle istituzioni Lea eredi dell'Aima cioè eccetera che in grandissima parte la destino al
Distruzione
Nello stesso modo a costruire asfaltare due volte cementare due volte
Gioia Tauro ci sono voluti sette mila miliardi circa finora
I più bravi drammatici disastri territoriali e ambientali che hanno ucciso col turismo la maggiore industria italiana nasca da progetti economicamente insostenibili
Noi per esempio ci siamo chiusi nell'angolo molte volte di chiedere valutazione d'impatto ambientale valutazione d'impatto ambientale di un'autostrada molte volte mai
Valentini fa di sì con la testa s'è risultato nel dire di quell'autostima quel viadotto facciamo pilastri tondi anziché quadrati quando un elementare studio di fattibilità l'avrebbe spazzato via Giovanna prima parlava keynesismo il che sono d'accordo con lei il che i mesi istmo fondava le sue basi culturali concetto Urali su un pilastro che si chiamava studenti fattibilità quel quello è
Mercato
Che possiamo
Accettare colosso e regole si fanno le cose fattibili
Fattibilità in epoca moderna vuol dire fattibile economicamente tecnicamente ambientalmente iniziale si fanno
Le cose che non serva dico soltanto un'ultima cosa
Una legge approvata in questi ultimi giorni che si chiama impropriamente legge Galli anche se il merito principale è di Massimo Serafini era passata legislatura di Valerio calzolaio in cui sta legislatura all'articolo uno dice una cosa tutte le acque sono pubbliche
Guardate che è una conquista ambientale culturale e politica di dimensioni colossale tutte le acque sono pubbliche ebbene nella sede la stessa legge purtroppo c'è un articolo che non siamo potuti aveva potuto spazzare via nel quale queste acque pubbliche all'acquedotto vengono date a centocinquanta lire metro cubo all'irrigazione vengono date a sei centesimi di lira il
Metro cubo se il mercato questo se i mercati e questo basterebbe un'introduzione reale del mercato di i rigatoni all'acquedotto pagassero allo stesso prezzo l'acqua per cui la metà dei problemi ambientali territoriali verrebbero spazzati via ovviamente però il mercato non basta
E per dire che il mercato non basta faccio l'esempio che in questi giorni sta diventando drammatico
Il petrolio a dodici dollari il barile cioè centoventi lire il chilo ha spiazzato completamente qualsiasi possibilità di competizione di energie come il fotovoltaico che erano arrivati quasi alla soglia de deve oltre dopo ecco questa soglia può essere ripristinata soltanto con una tassa con incentivo che consenta affatto voltaico di superare il gatto industriale oggi costa trecento lire il chilowattora quando di chilowattora da Petroli oggi costa cinquanta lire grazie
Grazie Giuliano Bertinotti quindi bianchi che il presidente legati Arrigoni che della lega nord cagna e poi ad un cielo gli altri Fausto Bertinotti e il neo segretario di Rifondazione gli facciamo gli auguri a un albergo
Grazie
All'UE allora non abbiamo bisogno di dire cosa che cosa pensa il Gioia Tauro perché in situazione non facile sceso giù a chiedere prima delle delle delle alla chiusura dell'inchiesta la magistratura che quell'impianto non venisse fatto che fondi venisse utilizzato in altra maniera
Grazie beh le le cose che voi ed io le poche cose che vuole dire sono per motivare le ragioni per cui penso per cui pensiamo che sia necessario un salto di qualità nel rapporto tra la sinistra in generale e la cultura i soggetti portatori della cultura ambientalista e in particolare per la sinistra di classe questa cultura
In questo senso tra il Partito della Rifondazione Comunista
E la cultura ambientalista i soggetti la cultura ambientalista
Per non tacere i diciamo il il punto di differenza è a tutti noto che veniamo da una cultura diversa
Che abbiamo un altro altre caratteristiche di insediamento sociale
Per farla brevissime insomma che veniamo e stiamo in primo luogo su una una contraddizione diverso da quello di cui qui stiamo discutendo quella tra capitale e lavoro
E sarebbe tutto ipocrita diciamo nascondere delle diversità originate da qui da questa modalità di rapporto da questa idea se insediamento queste culture
Tuttavia dove intanto ricordare che questo salto di qualità di necessario non nasce dal niente
Qui in questa sede queste culture questi soggetti la sinistra di classe
Di questa sinistra antagonista Polito e Fondazione comunista della sinistra sociale si sono incontrati e intrecciati
Con i soggetti delle culture ambientaliste in questi anni in un lungo percorso
Nel quale vorrei proporvi la seguente osservazione le tanti più radicali e più antagonista del movimento operaio sono quelle che più si sono incontrati con le istanze ambientaliste e questa cosa andrà pur capita
Cioè da pro capite perché a converge con la istanza e ecologista del no al nucleare sono state le forze della sinistra radicale e non quelle da sinistra moderata
A Dacourt capito perché appunto a Gioia Tauro siamo stati noi a dire insieme gli ambientalisti che quello era un monumento dello sviluppo degli anni Ottanta del della dell'intreccio tra affari e politica tra atterrita maledetto osa ed economia e che quel tipo di insediamento avrebbe determinato anche processi corruttivi non scollegati dalla natura stessa di quel Progetto ed ecco la ragione per cui ancora adesso
Chiediamo venga messo in discussione
La prosecuzione di quell'opera e non solo il sistema di relazione che in esso costruito bisogna capire perché sulla questione dell'alta velocità ci siamo incontrati appunto
Le forze della sinistra antagonista come questa istanza ambientalista contro invece la linea di tendenza che sia adottata dal governo Ciampi quindi un percorso lo abbiamo fatto questa istanza il salto di qualità non nasce semplicemente dalla PUE necessarie constatazione di un passaggio dall'asta italiana e di un passaggio diciamo nella crisi della modernizzazione capitalistica alle spalle un percorso in cui queste storie si sono intrecciate e io trovo
Che forse per questo percorso posso dire oggi di condividere diciamo internamente
La relazione che Massimo Serafini ha fatto qui
E mi sembra da devono l'azione molto molto in impegnata e impegnativa e che io credo posso costruire era una traccia anche le cose che diceva ammette nell'introduzione vanno la stessa direzione per realizzare questo salto di qualità
Siamo cioè di fronte ad un passaggio che chiede hanno o impiantare nei vostri confronti oltre il dialogo e oltre le convergenze nel tentativo di realizzare un confronto sistematico per dar vita pura nella presenza di una sinistra che deve rimanere plurale cioè fatta di forze diverse
A un progetto comune e unitario in movimento e di programmi
E io vorrei che non ci facessimo prenda in questo momento in cui siamo necessariamente tutti chiamati a definire il terreno
Programmatico dell'Alleanza delle forze di sinistra progressista a guardare unilateralmente solo al programma come indicazione programmatica guardano invece a quell'altro elemento essenziale essenziale quanto il programma è forse più il programma
Che ha la capacità di cecità e movimenti partecipazioni organizzazione partecipazione di soggetti reali che quel programma di San Galgano fanno proprio arricchiscono con la loro iniziativa e capacità di intervento diretto e che questo cosa vale oggi varrebbe a maggior ragione se domani seppur sia improbabile sinistra le forze progressiste avesse un successo e si dovessero candida al Governo perché anche col governo sarebbe sostanzialmente incapace di capo di forza riformatrice senza i movimenti che autonomamente fossero in grado yes I promotori di una capacità reale concreta di pratiche dell'obiettivo
Di trasformazione reale dei processi dei processi in corso e in questo senso lo dico senza polemica media dialogando sa io un po'meno tranquillo di come lo era qui Occhetto poco fa
Perché ancora credo che ci sono domande tu hai insormontabili
Lo dico non per tirare ovviamente era la coperta da un lato non per strattonare Massimo che non ne ha bisogno però io vorrei chiedere le cose che ha detto Massimo Serafini qui si possono fare alleandosi con chiunque oppure invece chiedono di sapere con chi si vogliono fai conto chi si vogliono fare
E chiede
Chiede di sapere almeno adesso non voglio non voglio usare questa ultima sede di confronto sui temi che qui vengono proposti e non di stiamo gli schieramenti politici ma già finito a fare solo questo passaggio vorrei dire che in ogni caso chiedono di sapere questo programma in alternativa i moderati e non si può fare insieme ai moderati perché queste ipotesi allora vanificherebbe Ina dice
Visto anche i comportamenti e competitivo conferire questi tengono allora confronto sistematico confronto sistematico sulla base di due elementi di analisi e qui ovviamente non sviluppo per ragioni di di parità il primo l'analisi della della fase di questa modernizzazione capitalistica questo detto condivido il lungo ciclo espansivo è finito
è una crisi irreversibile siamo entrati in un lungo ciclo di crescita rallentata o di stagnazione e dentro questa viene una ristrutturazione capitalistica imponente in cui lo diceva le monde nono un estremista qualche settimana fa
Bene essere dell'economia il bene dell'economia non concede più del della società
Detto in altre parole sia aperta una contraddizione tra la crescita e lo sviluppo detto in altre parole
Primo elemento di analisi secondo e e scusate la conseguenza di questa forbice è il fatto che si presenta di fronte a noi io trovo questo elemento saliente della relazione di di Massimo Serafini si presenta di fronte a noi un un problema che è stato finora inesistente della città contemporaneo una disoccupazione di massa e strutturale
Il punto di diversità dal ciclo precedente e che mente quel ciclo bond ai malviventi tendeva a un regime seppure imperfetto di Piano occupazione questo ciclo
Realizza sistematicamente una condizione disoccupazione di massa e strutturale a meno di un mutamento e qui sono d'accordo con le cose che diceva Serafini dell'intervento programmatorio pubblico
Di un processo di riconversione ecologista e pacifista dell'economia attraverso la creazione di nuove forme di di di eccoli politica economica di governo l'economia di forme di movimento viene da qui un secondo punto di convergenza e necessaria una discontinuità con le politiche fatte dal governo di Amato diciamo
Una discontinuità che non nasce come dire nel cielo improvvisata di un'istanza politicista voglio fare diverso al governo Ciampi no che nasce dal fatto che devi fare è diverso dalle politiche economiche sociali che hanno contribuito a fare questa disoccupazione di massa e Stoccolma e fai allora che questi elementi di programma un elemento su cui davvero
Un'alleanza di forze esiste progressista non solo insisto nella sfera dalla politica ma nel concreto dalla Cia civile nel Confedir rapporti sociali costruisce un programma e finisco con questa osservazione io penso che ci siano tre elementi che esemplificano questo programma innovatore sul terreno della lotta disoccupazione Turi
Primo una riduzione dell'orario di lavoro
Se qui una riduzione di orario di lavoro a parità di salario
Secondo una proposta programmatica
Di avvio Dalai conversione ecologica come quella che qui è stata indicata e che ormai si riassume con il programma da Legambiente
Terzo un programma di lavori socialmente utili operata usare parole dell'economista di lavori concreti
Per differenziare dai marziani lavori astratti che sarebbe la produzione di beni materiali interni lavoro salariato benissimo benissimo io penso che davvero quest'ultimo tra elementi costitutivi di un programma
Conti di lotta alla disoccupazione che richiede poi una politica fiscale di cui non Paloma di cui alcune intuizioni ricevute lo porta nel simbolo assolutamente significativo
Il punto che ripropongo concludendo è che allora dobbiamo però da lavorare seriamente sia interni e di qualificazione del programma dell'alleanza sia interni che sorge nel movimento io anticipo che non credo
Ha un forte significativo grande programma che riesca nei prossimi giorni dall'incontro alle forze politiche
Credo che quella post al in quella porta aspetto dobbiamo passarci
Condi lineamenti di programmi che in qualche misura alludono ad una possibilità di andare oltre ma il problema che si aprirà da martedì in avanti a tutti noi di andare oltre cioè di costruire davvero da qui in tutto il percorso elettorale una capacità partendo dall'intesa programmatica che noi dobbiamo auspicare tra le forze di sinistra progressista per fare davvero un lavoro che in sede di gli elementi fondamentali di questo programma dall'asta italiane allora voglio fare un esempio
Perché quindi torna la questione al movimento
Figlia
Va bene
Sulla FIAT SIG qui il dottor Fumagalli ha fatto un intervento interessante e civile devo dire interessante civile
C'ho delle cose che non condivido ovviamente era un terreno di confronto di grandissimo interesse
Vorrei far notare che questo terreno di confronto non c'entra nulla con i conti comportamenti concreti dalla grande borghesia imprenditoriale che non c'è in Italia quei concreti quel che si misura concretamente sul terreno quelli che rifiutano Ricontati solidarietà la Fia e quelli che dicono così come ha detto Romiti la politica industriale è cosa della figlia e non è suscettibile di discussione
Se secondo cui la quale osservazione a noi alla società e all'eventuale governo invece rimarrebbero gli esuberi i licenziamenti la cassa integrazione la chiusura degli stabilimenti con questa divisione politica e sociale lavoro non si va da nessuna parte ma come si mette in discussione la politica e la FIAT solo sugli Wi e io sono fazioso sostenitore della riduzione degli orari o anche mettendo in discussione l'idea di politica industriale richiede sviluppo e magari non accontentandosi di proposte come quelle dell'auto elettrica su cui Amendola ha scritto secondo me cose magistrale in un articolo sul manifesto sul quale non tono lo dico per dire che allora qui davvero c'è molto da fare c'è molto da fare per individuare alcune linee concrete indirizzo e anche per dare una mano a quei lavoratori che lottano lì per il loro posto concreto di lavoro perché non possiamo neanche se fa il nostro programma da quelle concrete lo e oggi quei lavoratori stanno in difficoltà per molte ragioni ma anche perché mentre lo diciamo ancora non siamo stati capaci di fare di questa piattaforma una vera piattaforma di lotta iniziativa i soggetti reali tranne la manifestazione del venticinque settembre
Ne
Né della riduzione dell'orario di lavoro una grande battaglia una grande e completa fatta però io credo che questo sia il nostro terreno condiziona condizionare l'alleanza elettorale delle forze di sinistra progressista per andare oltre e per andare oltre e ci vuole la forza per iniziativa dei movimenti grazie
Grazie
Grazie a Bertinotti
Anche Lucia posto dei problemi seri con di cui continuiamo a discutere anche al di là di questa iniziativa
O anche se anche con tutti gli interlocutori politici che se no disponibile la parola
Abbiamo anche presidente la io volevo fare una precisazione io prima incautamente ho detto che le cartelle costano dieci mila lire in realtà costano venti mila lire non è stata una cresta immotivata ma anzi come gli ho detto chiedo
E questo serve do la parola bianchi pensato ad Aldo persona che noi stimiamo moltissimo e quindi siamo molto bravi che ci porta un suo contributo dopo Bianchi parleranno Arrigoni della lega nord Cagni errore
Grazie
Sono contento non lo spreco per imporre in convenevoli
Di quanto una cosa ulteriore proprio in questi giorni la nostra organizzazione ambientalista delle ACLI anni Verdi rientrata a far parte con riconoscimento ufficiale della famiglia quindi c'è la possibilità di una comunicazione più disteso metto pre pensieri al capitolo per ragioni di brevità
Il primo questi riferimenti che sono stati fatti diciamo al pensiero cattolico in materia questa mattina molti ne assumo uno soltanto
Questo rapporto tra lavoro e ambiente
Ovviamente devo essere rapito direi che si muove tra due poli
Una concezione lavoristi
Che in particolare del papa polacco
Tutto il suo magistero sociale dice in fondo
Soltanto a partire dal lavoro si intendono le trasformazioni del moderno una posizione che non era così presente nella tradizione della dottrina sociale della Chiesa che Neruda però a soli edificando sì da questo punto di vista
Mi viene in mente che so io mai perché guarda lo scorrere del Reno e dice e guardo una cascata e non posso non trasformarla mentalmente in energia elettrica ecco un atteggiamento di questo tipo il moderno le sue trasformazioni sono comprensibili soltanto a partire dal lavoro
E l'altro polo invece quello direi più della tradizione giudaico-cristiana il rispetto della natura
Il rispetto del Giorno del Signore il problema della festa che proprio secondo una linea che non è l'unica a dentro il pensiero cattolico c'è tutto l'ellenismo anche di mezzo e però è la la saldatura più forte con la tradizione giudaico-cristiana da questo punto di vista dove ritroviamo anche gli elementi è sempre lo stesso magistero del Papa ad esempio che ci dicono rispetto alle risorse naturali non sono come si dice rinnovabili usarle come se fossero inesauribili con assoluto dominio mette seriamente in pericolo la loro disponibilità per le generazioni presenti ma soprattutto per quelle future
Fermo qui su questo punto per non fare esercizio di Bignamini Isma'ma mi sembrava importante con richiamare questa duplice polarità intorno alla quale organizzazione ambientaliste di diversa matrice possono utilmente dialogare potrebbe essere il modo di prenderci una vacanza
Importante produttiva dentro i ritmi e nevrotici della campagna elettorale magari un seminario riflettere su queste cose secondo punto io mi trovo d'accordo con l'analisi di Serafini
Aggiungere una cosa
è addirittura saltato il modello di ciclo che conosceva
Resta problema inedito che abbiamo di fronte modello decido che vedeva depressione intervento sulla domanda sviluppo occupazione
Non va più così è saltato per il ben più che le politiche keynesiane da questo punto di vista e quindi potremmo avere anche con la ripreso la ripresina uno sviluppo senza occupazione questo il fatto inedito che abbiamo davanti in questa fase e quindi direi c'è una autonomia della crisi dal lavoro rispetto alla stessa crisi economica c'è un fatto di epoca alita in questa crisi del lavoro in questa disoccupazione massiva e strutturale sono d'accordo con l'osservazione analitiche che faceva Bertinotti da questo punto di vista che in Italia venne ulteriormente aggravata dal fatto che siamo un Paese a grave in occupazione
Là dove tutti i nostri ammortizzatori sociali funzionano soltanto per via qualche titolo è già entrato nel mercato del lavoro dalle provvidenze normale la cassa integrazione guadagni e via con tutto lei ecco questo mi sembra il fatto vero col quale e confrontarci
Questa autonomia della crisi del lavoro rispetto alla quale io credo bisogna muoversi nella direzione di un mutamento sostanziale e qui una crisi di civiltà dei consumi degli stili di vita tra tempo di lavoro e tempo non lavora
In questo senso la riduzione dell'orario di lavoro e non è un caso che per esempio in Francia Balladur sia costretto ad andare sulle medesime posizioni di Rocca in questo senso
Tale è la forza di questa crisi che abbiamo di fronte del resto i dati di una disoccupazione massiccia sulla riva lo mondiale il Giappone non conosceva disoccupazione al sette per cento Stati Uniti d'America al nove per cento è a Los Angeles prima del terremoto che l'ha trasformata in gran parte in tendopoli provati managers
A rovistare letteralmente nei bidoni della spazzatura i manager dell'anno passato che non lo erano piovevano porci
Perso il posto di lavoro da questo punto di vista la condizione italiana la conosciamo tutti quindi è inutile che mi sotto mi soffermi ad illustrare quindi quello che mi sembra importante questo mutamento sostanziale
Del rapporto tra tempo di lavoro e tempo non lavorato che anche un mutamento del rapporto tra le generazioni non si può andare avanti col manager che lavora dieci ore al giorno e suo figlio che non trova lavoro
Che ha un mutamento del rapporto tra i sessi e tutto il il il diverso rapporto con lavoro di cura e così via ecco io credo che questa sia davvero un fatto sostanziale e mi sembra davvero una prima prospettiva lungo la quale nuove una seconda e mi avvio a concludere non rubo tempo uno spostamento di risorse verso gli impegni gli impieghi produttivi una vera e propria conversione cioè dal risparmio dei cittadini per le famiglie italiane che hanno investito i loro risparmi in abitazioni prima POIN botte intinto il debito pubblico
Ecco questa spinta che nei prossimi anni investano in attività imprenditoriali direi che in questo senso può essere valutato anche il fatto delle privatizzazioni
Se interpretate nell'accezione che mi sembra propria
Di Romano Prodi ossia per cambiare la morfologia del capitalismo italiano che a tutt'oggi rappresentato soltanto da grandi famiglie ancora mi trovo d'accordo non so se la facesse Serafini o che altro
Sulla proposta di un fondo nazionale che viaggi
Nel senso che diceva
Fare una sottolineatura l'importanza dello svilupparsi delle aree protette
Sono oramai tre milioni seicento mila i metri
I gli ettari di territorio nazionale protetti ci sono investimenti per quattrocentosettanta miliardi c'è la possibilità concreta di realizzare sessanta mila posti di lavoro ebbene mi pare che in questa direzione bisogna continuare a lavorare
Le ultime due osservazioni
Credo che tutto questo è anche soprattutto questo mutamento
Torno a definirlo epocale e quindi davvero un tono rispetto alle stesse sorti dalla crisi economica per alcuni versi
De tra tempo di lavoro e tempo non lavorato rimetta in campo la valorizzazione la capacità di usufruire di beni relazionale
E credo che il rapporto con l'ambiente e non soltanto ecco faccia parte di tutto questo
Una ripresa se volete anche della capacità non di calcare soltanto il territorio ma di contemplazione rispetto alla natura credo che sia uno dei beni relazionali che vanno recuperati all'interno di questa fase
L'ultima osservazione mi sembra curioso
Ci sono anche delle energie specifica
Ma reali che noi siamo in grado di mettere in campo da questo punto di vista è tutto il discorso intorno al terzo sistema
L'associazionismo ambientale indubbiamente parte
Di questo terzo sistema che alle sue energie e che ha le sue risorse che si muove in questo Paese non non abbiamo delle stime econometriche come per esempio invece si danno degli Stati Uniti ma anche in Francia
Rispetto a quanto questo concorra al PIL e però è importante avere chiaro che anche queste sono energie che sono in campo secondo una linea che mi sembra quella del lavorare sulla distinzione tra pubblico è stata per la cultura dalla quale provengo è più facile dire questo alle volte addirittura si è gestito il pubblico il sociale controllo statale l'opposizione antica intransigente tra Paese reale e Paese lega non è questa la situazione
Bisogna riconoscere che questa è una società che produce molte energie pubbliche che non meritano di essere burocratizzata e che non vogliono essere burocratizzata e e che quindi prefigurano i fatti ed ho finito uno stato in grado di governare dei piuma di gestire di meno proprio perché su queste terreno ci muoviamo anche noi
Grazie a Giovanni Bianchi siamo ovviamente d'accordo voi cosa che ha detto
La parola a Arrigoni Arrigoni è responsabile ambiente della lega nord il capogruppo della lega Nord in regione Lombardia persona con la quale abbiamo molti punti in di vista in comune sulle questioni ambientali
Volevo anche dire che ha una domanda d'obbligo per Arrigoni riguarda Gioia Tauro l'abbiamo fatto tutte le forze politiche anche lui chiediamo una risposta su la questione di Gioia Tauro già firmato basta anche regole d'accordo dopo Arrigoni parleranno cagna del movimento dei consigli a Ronchi
Nel vedere una così numerosa presenza a questo appuntamento e Legambiente
Numerosa presenza che denota senz'altro notevole interesse per quelli che sono i temi che vengono oggi valutati
Tra mi è tornato alla mente un pensiero che ho avuto ieri sera lasciando Sondrio dove vivo per essere oggi qui presente
Vedevo alle lunghe code di macchine che portavano ai turisti sulle piste da sci e mi son quasi stupito di non essere così dispiaciuto di non poter magari passare un fine settimana in famiglia
Ma di essere qui presente per testimone quello che l'impegno mio e della forza politica che rappresento
Sui temi in quei penso sia importante confrontarsi soprattutto rispetto alle cose da fare
Lasciando da parte quelle che potrebbero essere così anacronistici e stupidi steccati ideologici
Ma proprio invece cercando di volta in volta il confronto sui programmi e sulle cose concrete
Per mettere mano a quelle che sono almeno per quanto mi riguarda le cose in cui credo e le cose nelle quale penso dei profonde continuamente il mio impegno
In questo senso io ringrazio Legambiente che mi ha dato l'opportunità di esprimere alcune considerazioni rispetto ai temi che oggi vengono trattati e di esprimerle posizione che vogliamo come legano a portare avanti rispetto alle tematiche dell'ambiente delle golosi dell'ecologia e dell'economia
Proprio perché crediamo che sia uno dei punti fondamentale
Per vedere quali risposte possono essere date sia da parte nostra sia da parte degli altri attori sociali
Sui temi che vengono oggi trattate la lega nord ha promosso quindici gennaio
Corso una propria conferenza
Dal titolo per un'economia ecologica di mercato
Dove molto di quello che oggi viene dibattuto è stato affrontato da parte nostra
E da parte nostra su questa conferenza è stata ormai predisposta una relazione che verrà portata all'attenzione del nostro congresso federale che si terrà a Bologna i prossimi quattro cinque e sei febbraio
Relazione sempre dal titolo per un'economia ecologica di mercato che spero troverà la totale condivisione dalla forza politica cui appartengo naturalmente oggi non mi è possibile dilungarmi su tutto quelli che sono i contenuti di quel i contenuti di questa corposa relazione
Ma penso che sia più che doveroso riportare a una sintesi quello che noi pensiamo che sia opportuno portare avanti rispetto a queste specifiche tematiche
Come lega Nord infatti riteniamo che la questione ambientale sia diventata elemento strutturale sia dalla produzione che del mercato
Tutta l'evoluzione economica e legislativa dei paesi sviluppati va nella direzione di un mercato nel quale la qualità ambientale sarà fattore di competizione si esterna che interno
L'ambiente è e soprattutto diventerà sempre di più fattore di crescita economica di occupazione di profitto e contemporaneamente di riduzione del degrado ambientale
Le risposte devono essere come si suol dire rapide ed efficaci
E sono riferibili almeno per quanto ci riguarda in senso generale ad un'idea federalista
Ha una impostazione complessiva del sistema
Di tipo liberaldemocratico e da una vera e concreta riforma fiscale
Anche e soprattutto nel settore dell'ecologia
Una riforma fiscale che per noi può ricomprende assi Peveri comprendersi in tutti quei principi che anche a detta di numerosi economisti vanno ricompresi in quella che il concetto di
Federalismo fiscale
Gli strumenti operativi che noi crediamo di avere individuato possono così configura s'
Il vecchio schema centralista deve essere superato rafforzando e potenziando i poteri regionali e comunali
La programmazione dei fabbisogni la valutazione degli oneri e la realizzazione delle opere devono essere affidate alle regioni e agli enti locali
Senza alcuna mediazione ministeriale o del nucleo di valutazione statale
In questo modo si spezza d'intermediazione centralista rappresentata dagli apparati ministeriali
Romanticamente consolidato che la politica ambientale vada perseguita anche e soprattutto attraverso il ricorso agli strumenti economici rappresentati da premi tariffe tasse e contributi e bonus fiscale
In questo senso richiamandomi anche a quanto è già stato detto nelle relazioni Melandri
E ad alcuni passaggi di quanto ha riferito il dottor il dottor Fumagalli troviamo molti punti in contatto su quello che è già stato detto quest'oggi
E pensiamo che certi punti siano ricompresi sempre andando nello specifico anche in quelle che sono le proposte della lega nord
Infatti il quindi la Lega non ritiene che l'imposizione fiscale in campo ambientale deve rispondere al principio di neutralità fiscale
Ciò che si carica sull'ambiente va scaricato da altri oneri che gravano sulle imprese in modo che la pressione sulle aziende non venga cresciuta ed il gettito complessivo resta immutato
La Costituzione la legislazione la legislazione attuale prevede il principio costituzionale della globalità di Bilancio secondo il quale qualunque entrata dello Stato deve affluire nel bilancio e pertanto non è ancora consentito all'utilizzazione delle imposte o tasse di scopo ovvero di tributi di cui gettito sia per legge devoluto in tutto o in parte a Skopje prevedere qui predeterminati
La posizione della lega nord e che invece non vengano più versate in entrata al bilancio statale ma direttamente bilanci regionale e degli altri enti locali e che siano finalizzate anche nel caso particolare al raggiungimento di precisi scopi ambientali
Altro punto importante che noi pensiamo debba essere provato anche quello di notevole semplificazione delle procedure e dei controlli attraverso un'unica autorità che svolga in modo integrato a livello regionale
I compiti della pubblica amministrazione in ambito ambientale
Ancora e questo è uno dei cardini sul quale comunque
La lega nord cerca di portare avanti il suo programma rispetto ai temi dell'economia in genere riguarda la privatizzazione delle aziende municipalizzate
Rafforzando sul piano legislativo la norma già riportata nell'articolo dodici della legge quattrocentonovantotto del novantadue per la costituzione delle società per azioni a maggioranza privata
Prevista oggi soltanto come ipotesi teorica in quanto manca ancora il regolamento applicativo di competenza del governo
In questo senso crediamo che sia necessario porre allo studio analoghe iniziative in merito alla riorganizzazione dei servizi locali ambientale
Diretto anch'essa verso la diffusione gli elementi di concorrenzialità con la gestione privata sempre nell'ottica di avere una vera
Visto che ho ancora oggi ciò non si può dire
Una vera e reale efficienza nei servizi ambientale che vengono rivolte ai cittadini
Così i servizi idrici e quelle ambientali in genere debbono d'ora in poi essere gestiti secondo criteri imprenditoriale ricorrendo allo strumento d'impresa
Va rotto il monopolio per diverse realtà territoriali ha imposto dalle gestioni pubbliche in forma più o meno dire
Infatti l'accorpamento dei singoli segmenti dei servizi in uno più ampio comporta la gestione integrata in ambiti territoriali omogenei e pertanto la drastica riduzione delle gestioni in economia
Le altre due condizioni essenziali per il lancio sono rappresentate dal coinvolgimento dei privati nel finanziamento attraverso l'accesso al mercato dei capitali
E lo sviluppo delle teme che che vi poi fine insieme e successivamente nella gestione dei servizi
Nonché dalla revisione delle tariffe le quali debbono coprire i costi e prevedere un'adeguata remunerazione del capitale investito
Certo dedicare maggior attenzione a livello politico all'industria ambientale
Non vuol dire abbandonare a trascurare gli obiettivi di arrivare a processi di produzione più puliti per i quali la minimizzazione dell'impatto esterno diviene criterio generale di progettazione
Tali obiettivi hanno tempi lunghi
Il processo in atto di sviluppo e diffusione delle tecnologie dei prodotti puliti è ancora molto lento
Va certamente incoraggiato ma nel frattempo molto c'è si può fare sul piano dell'impiantistica e della gestione dei servizi ambientale non per ricorrendo a tutti quegli strumenti che sono già oggi disponibili
Tipo quelli ad esempio de le quote ITEA o dell'Ecolabel strumenti che possono incidere direttamente sulle attività produttive
Proprio nel quello che dovrebbe essere una tutela del marketing di tutte le attività per imprenditori Ali che si interessano dell'ambiente
Ultime considerazioni riguardano una certa nostra impostazione a livello istituzionale
Visto che noi parliamo ormai di ministero dell'ambiente e del territorio
L'opinione comune penso sia unanimemente condivisa che l'attuale ministero dell'Ambiente se inefficiente dotato di strutture fragili
Il dicastero va così riformato potenziato è unificato con altri ministeri in materia di territori
E sulle questione ambientale deve avere potere di indirizzo e coordinamento
Lasciando alle Regione la facoltà di esercitare la pianificazione e la gestione del territorio e dell'ambiente la programmazione dei fabbisogni la valutazione degli oneri e la realizzazione delle onde
E vicino al ministero a questo ministero dalla mente al territorio noi pensiamo a qualcosa di diverso anche a me rispetto all'Agenzia dell'Ambiente
Così rispetto a quella che è stata la struttura recentemente approvata dal Parlamento
Noi la pensiamo proprio come un braccio esecutivo di questo che non abbiamo previsto come ministero dell'ambiente del territorio
Un'agenzia che dovrà essere istituita come una vera e propria authority indipendente ed autonoma dai condizionamenti politici
Una struttura totalmente diversa da quella che posso diventare come un nuovo carrozzone dove mettere questo e quello
Ma come una vera struttura scientifica e tecnica a disposizione dell'istituzione Chiossi occhi che si occupano di questioni ambientali
Come ho già detto
E come ha ricordato un amico Realacci
Ci sono nello specifico molti punti che troviamo condivisibili tra la nostra proposta politica e quelle che sono le iniziative dei concetti che cerca di portare avanti da Legambiente
Io mi auguro che al di là di tanti preconcetti si possa in instaurare un rapporto più diretto
Come ricordavo sulle cose da fare
Travalicando quelle che sono gli accennati steccati ideologici che in qualche modo ci vedono comunque coinvolti
Io credo che
Tante relazioni siano state
Già portate i lavori di questo appuntamento tante relazioni che possono trovare un seguito in quella che saranno i soggetti che dovranno a livello di responsabilità decisionale prendere appunto tutte le decisione che si riterranno opportune per un cambiamento di rotta del RIS nei rispetto dell'ecologia e dell'economia in genere
Io vorrei spero che oltre la nostra proposta politica ce ne siano altre da parte di tante altre forze politiche che oggi continuano a proporsi nel sulla scena elettorale di questi giorni
Ho sentito lasciatemi lo spunto polemico sentito la relazione dell'onorevole Occhetto
E anche se l'UE ha ricordato che in questi giorni ci sono stati degli interventi a suo dire ridicole
Io spero che non siano solo inutili come la sua le relazione che il suo partito vorrà portare ai lavori di questo convegno sono certo che tante forze politiche così come anche nella sinistra quella che viene detta a sinistra
Hanno la possibilità di dare contenuti ben diverso e più qualificanti rispetto alla nostra proposta è rispetto alle tematiche che vuol portare avanti la Legambiente
Proprio perché concludo ci sia una convergenza su quello che c'è da fare nell'interesse nostro e così di tutto l'ambiente grazie
Grazie ad Arrigoni per il suo serio intervento grazie anche per le convergenze possedere un favore personale
Il sindaco di Bari li tiri le orecchie o no sai no e alla fine cioè quello è proprio un anno anzi istanza
Euro allora la parola a cagna
No con cui abbiamo una lunga serie di scambi di opinione quindi Ronchi io vi propongo questa maniera di procedere cercando come sempre fa paraggi maggior numero di Gente possibili io propongo di far sempre sentire adesso cagna Ronchi a disse Lanza quindi sospendere per un'ora
E quindi riprendere il pomeriggio avverto già ai primi interventi del pomeriggio quindi per capirci finiremo realisticamente
Caneva son quaranta minuti dovrebbero essere finiremo alle due alle alle due meno dieci ripigliamo alle tre siamo tre meno dieci per rinviare le tre i primi interventi del pomeriggio saranno baldacchini viverla Ravaioli certo Degli Espinosa Tartaglia di quei primi così
Sono informati
Spero che si senta la mia voce anche se le condizioni ambientali vanno un po'se interiormente provate a c'era una
Ma io voglio partire dalla considerazione il fatto che lavoro e ambiente non sono sempre andati molto d'accordo e non sono stati considerati sempre con pari dignità dalla cultura sindacale e operaia
Il primo ha sempre condizionato al secondo basta pensare all'evoluzione che c'è stata dal libro bianco della preda
E i primi anni Settanta al recepimento della direttiva CEE sul sul rumore dell'anno scorso o addirittura le lotte per difendere le fabbriche inquinanti
è stata sempre la crisi del posto di lavoro oltre che una certa concezione giusti a lista che ha messo in secondo piano le battaglie sull'ambiente interno ed esterno la fabbrica ora però secondo me c'è un elemento di grande novità che proprio nella natura della crisi
La quale paradossalmente si incarica di rovesciare i termini di questo rapporto cioè la crisi del settore industriale non è una crisi congiunturale con la crisi di consumo di limite di sviluppo
Disoccupazione di massa e destinata di conseguenza ad essere un elemento stabile del panorama sociale non solo italiano penso ai ti ai diciotto milioni di disoccupati
Europei
Proprio per il venir meno di questi margini di sviluppo e anche per l'effetto dell'evoluzione tecnologica che ha rovesciato contribuito rovesciare l'equazione più produzione uguale a più occupazione in quella
Più produzione uguale meno occupazione
Credo che non sia un caso che di fronte alla ripresa prevista per il prossimo biennio si preveda contemporaneamente e parallelamente un taglio di altri trecentottanta mila posti di lavoro
Ecco io credo che proprio di fronte a questo quadro
Sì lo feci
Ci sia l'occasione per un rovesciamento del rapporto tra ambiente e lavoro
Anche perché di fronte a questo quadro sono fallite le logiche tradizionali messe in campo dai governi Amato e Ciampi la politica dei lavori pubblici della cementificazione non ha garantito occupazione nonostante l'altissimo costo ambientale
E nello stesso tempo la politica di riduzione del costo di lavoro dell'abbattimento dello stato sociale
Del e la flessibilità del mercato del lavoro non ha portato un posto di lavoro in più ma acuito reso molto più pesante una tendenza già in atto si riduce il lavoro da una parte ma dall'altra parte aumenta il tempo di lavoro effettivo degli occupati ecco allora da qui la necessità e l'opportunità di un intervento straordinario
Che dia una risposta in modo strutturale ha un problema strutturale
Ed ecco secondo me qui forte l'intuizione che c'è stata nel formulare la piattaforma del venticinque di settembre
Che legava la riduzione d'orario
Il piano di Legambiente alla riforma alla ripresa dell'occupazione a uno sviluppo non solo compatibile con l'ambiente
Ma che proprio dalla della difesa e della valorizzazione del patrimonio ambientale fa al vettore di un'occupazione stabile e qualificata
C'è però un punto
è un nodo che va affrontato
Ed è quello dal quale sono partito
Subalternità di valore culturale tra posto di lavoro ambiente da un lato la tendenza all'aumento dell'orario di lavoro negli occupati mentre diminuisce in assoluto il lavoro dall'altro lato
Io credo che non sia un caso che in una situazione come questa le piattaforme che si stanno preparando per il rinnovo dei contratti non affrontino il tema dell'orario di lavoro
E che le grandi vertenze anche quelle piccole sui poli industriali e soprattutto la vertenza FIAT con tutto il suo valore emblematico
Fatichino a uscire da logiche difensive o addirittura non affrontino in modo concreto centrale della crisi
Allora bisogna che queste culture rompono i diaframmi che li di TG uno Quentin un rapporto più stretto di organi
Io credo che il punto dal quale partire quello sottolineato nella relazione di Serafini e ripreso nel dibattito che la riduzione dell'orario di lavoro
E vero che dal venticinque di settembre c'è stato un progressivo una progressiva condivisione di questo obiettivo ricordo iniziativa della Camera del lavoro di Brescia quella delle donne del PDS
L'adesione del sindacato infine lo stesso Governo è arrivato a formulare l'ipotesi di un decreto sulla riduzione d'orario ma nei fatti non è stato raggiunto nessun risultato concreto
In nessuna vertenza nessun contratto c'è stato un intervento paragonabile a quello fatto dalla Volkswagen in Germania
Io credo che abbia ragione Dino Greco quando dice che bisogna costruire una vertenza generale sulla riduzione d'orario ed è proprio per contribuire a questo obiettivo che nell'assemblea dei consigli che terremo a Bologna al sette febbraio noi proporremo una raccolta di firme su una legge di iniziativa popolare sulla riduzione d'orario perché questo perché con questo vogliamo chiedere ai delegati tra i delegati ai consiglieri alle rappresentanze sindacali unitarie di raccogliere queste firme esclusivamente nei luoghi di lavoro per fare della riduzione d'orario un dibattito di massa nelle fabbriche
Cioè nei punti acuti della crisi occupazionale della crisi del modello di sviluppo della crisi dello sviluppo industriale intrecciando questo dibattito quello sulle piattaforme contrattuali e misurando concretamente
La volontà
Solidale degli occupati di contrastare la politica confindustriale dei pochi che lavorano tanto e dei tanti che lavorano poco o niente
Per rendere forte e consapevole il legame tra riduzione d'orario la riconversione industriale un diverso modello di vita che valorizzi le risorse liberate in consumi sociali ambientali e culturali
Io credo che per fare questo ne abbiamo molto bisogno che le nostre strade si intreccino realmente e concretamente e soprattutto di una cosa
Che questo intreccio si realizzi nei luoghi della produzione nei luoghi della crisi del modello industriale
E per fare questo credo che noi vogliamo e farlo insieme perché abbiamo bisogno di voi e quindi credo che da quest'Assemblea e da questo tipo intreccio di battersi post partire grazie
Grazie tante
Edo Ronchi che e casualmente anche parlamentare verte oltre che esponente ambientalista
Ancora per poco non fa
No ma anche casualmente
Almeno anche altri come il Veneto Ronchi del gruppo parlamentare verde indie Ardis Lanza
Beh mi spiace parlare a quest'ora
E spero di poter avere ugualmente la vostra attenzione
L'iniziativa di Legambiente molto importante ovviamente sul piano dei contenuti ma perché evidenzia un nodo cruciale dello scontro che attraversa il Paese in questo momento
Non vorrei che con le parole di Arrigoni
Fossimo indotti a sottovalutare il pericolo
Che rappresenta la cultura la proposta politica programmatica della destra di Bossi di Fini e di Berlusconi rispetto all'ambientalismo
E che si sottovalutasse l'impatto che ci ha ha prima ancora della risultato elettorale
L'entrata in campo così pesante di queste posizioni culturali e politiche sulle tematiche ambientali
Come proposta generale eccome battaglie che sono in atto
Nel richiamo alcune
Perché è giusto che noi approfondiamo e articoliamo la nostra proposta sull'ambiente per il lavoro il lavoro per l'ambiente
Ma non pensiamo di poter fare una diciamo una riflessione raffinata mentre siamo bombardati dai carri armati
E di bombardamento vero e proprio si tratta
Sì
E come se noi uscissimo da un regime
Non di economia di mercato ma da un regime socialista fra virgolette
A sentire Bossi e Berlusconi
E cioè come se lo sfascio del Paese lo sfascio morale lo sfascio economico non disoccupazione la devastazione dell'ambiente
Non siano avvenuti nel contesto di economia di mercato
Questo è un paese dove il liberismo economico era ed è praticato
Il falso obiettivo del dello statalismo
Che ovviamente un problema ma non scoperto oggi cioè quello di un sistema di intervento pubblico gestito secondo click criteri clientelari secondo una logica spartitoria cotti trattoria che ha disperso risorse preziose e scarse certamente questo aspetto cioè
Ma non si può modificare i termini del ragionamento
E cioè la domanda che dobbiamo porci è perché un'economia di mercato
Ha favorito la corruzione politica perché un'economia di mercato acconsentito a una tale gestione inefficiente delle risorse
Perché è un'economia di mercato non ha consentito la difesa dell'ambiente non è il contrario
E mi pare che manchi questo riferimento netto e cioè c'è una discussione difensiva sulla presenza pubblica certamente una riflessione su questa è necessaria ma non bisogna di invertire i termini sostanziali
E cioè l'economia di mercato in Italia
Non solo non ha fermato la corruzione politica non solo non ha fermato la gestione inefficiente delle risorse non solo non ha fermato la devastazione dall'ambiente ma è stato un elemento che li ha moltiplicato
Seconda domanda
Come si fa ad uscire da questa crisi
Se rilanciando un vetero liberismo selvaggio o se
Rilanciando una nuova razionalità economica e una nuova coerenza delle politiche di governo
E guardate che su questo la questione mi pare evidentissima
Non è secondaria e cioè se
Vince l'idea che l'interesse collettivo la razionalità pubblica l'intervento pubblico il nemico da battere ed è la logica del corrette arricchite mi della cosiddetta cultura neoliberista ma in realtà Vetero liberista selvaggia
Altro che partì altro che caccia altro che difesa del territorio altro che conversioni ecologiche
Si tornerebbe indietro rispetto alle devastazioni che già abbiamo misurato con le politiche dei governi del vecchio regime
Quindi non solo non si sta fermi ma si rischia di fare dei grandissimi passi indietro
Quindi in come primo punto io vorrei chiedere che la riflessione ambientalista metta
Maggiore risalto
Metta in maggiore risalto i pericoli
Che corre l'ambientalismo a fronte di questa offensiva delle destre cerchio Eleanor norma secondo pregiudiziali ideologiche
Ma secondo precise pregiudiziali e vincoli che sono ambientali sociali e democratici
Insieme e insigniti dirimente
Il secondo terreno importante e che questa alleanza progressista questo schieramento delle sinistre progressiste
E non è il terreno più facile per le culture ambientaliste anche su questo io credo mi spiace che Occhetto non sia presente
Ma non è affatto
Un discorso scontato
Ed Harris Simo quello che noi sosteniamo
E cioè che l'orizzonte di un nuovo sviluppo sociale occupazionale non solo non è in contrasto ma può essere solo quello della conversione ecologica
Sarebbe sbagliato pensare uno che l'insieme dello schieramento progressista abbia maturato questa convinzione non come ambiente aggiuntivo
Ma come chiave generale di orizzonte delle politiche economiche due
Che sia traducibile questo discorso in una politica di governo
E cioè che lo stessa proposta ambientalista sia una
Matura proposta capace di diventare politica economica dico bene
Sul primo punto si tratta di coerenze l'approfondimento anche dall'azione di Serafini è importante
Coerenza che devono investire la politica economica globale
Ed è utile che
Non solo noi rivendichiamo che l'ambiente non è un pezzo aggiuntivo ma pratichiamo questa affermazione e quindi affrontiamo le politiche fiscali affrontiamo le politiche monetarie quelle del credito
Quelle degli indirizzi industriali e quindi quelli dei settori dalla programmazione ai settori delle politiche del territorio
Delle politiche dell'occupazione degli orari di lavoro e in questo c'è la chiave della conversione ecologica non
Cinquanta mila posti di lavoro in più nei o solo nei parchi Pauline settori ambientali dice la nuova chiave della conversione ecologica
Ma anche occorre capire che se l'alleanza dei progressisti si candida a una politica di governo
E non può non farlo a fronte dei pericoli rappresentati dalle destre dalle responsabilità che abbiamo in questo momento
Si tratta poi di tradurre queste affermazioni in un quadro di vincoli pesanti pesanti
Perché il livello di indebitamento pubblico lo sfascio del sistema produttivo i tre milioni di disoccupati non sono un'occasione sono vincoli pesanti irrilevanti
E che rendono molto difficile l'ARPA la praticabilità di un programma anche qualora fosse acquisito
In questo contesto fra lancio internazionale che non è incoraggiante in questa direzione
Allora si tratta di capacità di selezione di obiettivi
Di costruzione di maggioranze sociali e quindi di alleanze sociali da costruire e di efficacia delle scelte politiche che si devono praticare dal punto di vista delle politiche di governo
Allora in questo io dico solo tre cose molto brevemente
Gli strumenti della politica di governo
è già stato sottolineato anch'io lo ribadisco non pensiamo di poter usare questa macchina per politiche diverso
Questa macchina che va dai direttori generali dei ministeri a partire dal ministero dell'Ambiente che fanno un lobbismo stretto altro che liberismo delle imprese noi abbiamo un sistema industriale assistito parassitario
Corrotto e corruttore che a scelte di razionalità di convenienza globale oppone costantemente una logica di interessi e di corto respiro è assolutamente corporativi
E a suoi canali lobbistici che attraversano i ministeri che arrivano agli Enti pubblici nel tutte le loro articolazioni salvo poi lamentarsi
Dei lacci e laccioli della cosa pubblica
Che sono tali quando non rispondono direttamente a queste logiche che non sono di impresa ma che sono di egoismo del singolo imprenditore del singolo settore altrimenti lo sfascio Montedison
Lo sfascio che hanno prodotto taluni grandi gruppi industriali non si sarebbe realizzato senza questo connubio
Non basta rompere la corruzione politica necessari e indispensabili
Occorre rompere questo connubio che riguarda la mattina statale la macchina amministrativa per poter cambiare le politiche di governo e quindi cambiare gli strumenti e non basta neanche un richiamo a un federalismo che diventa la rivendicazione scissionista delle aree povere contro quelle ricche
Perché anche gli assessorati del Comune di Milano funzionano con questa logica e l'altra l'autonomia e l'efficienza del governo e dei suoi strumenti rispetto a un voto lottizzazione portata ai livelli più bassi
E interpretate in chiave corporativa di rappresentanza più di retta dagli interessi forti
Il federalismo ecologista è un'altra cosa non è padroni del nostro territorio ma ospiti responsabili verso le generazioni future quindi comporta
Il senso di responsabilità e di solidarietà e quindi di sussidiarietà ed è una logica completamente diversa
Anche nella riforma e nell'affermazione di efficacia e di efficienza della pubblica amministrazione secondo
Osservazione
Il sistema delle risorse il sistema fiscale io sono molto preoccupato del fatto che possano risultare lo schieramento progressista come conservatore dell'attuale sistema fiscale
Io credo che illo
Non solo ma anche dal punto di vista ambientalista questo sistema fiscale va profondamente cambiato
è profondamente ingiusto non è vero che il sistema va bene si tratta di di latte e di combattere l'evasione e l'elusione e l'evasione e l'elusione sono l'altra faccia organica questo sistema fiscale
I veri difensori della logica di questo sistema fiscale sono quelli che dicono non pagate le tasse ma è quella è la filosofia non di una riduzione necessaria della pressione fiscale riduzione necessaria
Perché questo sistema fa pagare tanto perché pagando in pochi e questo è vero che la pressione fiscale sul lavoro dipendente una tassa ingiusta socialmente
Dal punto di vista produttivo industriale la riforma del sistema fiscale un aspetto essenziale per la conversione ecologica dell'economia
E il lavoro
Non solo come nuovo occupazione l'atteggiamento diciamo di valore di di rapporto con il lavoro deve cambiare
Non non è scindibile una società consumista Adamo società che vede la corsa sfrenata al produttivi Isma'e agli straordinari al doppio lavoro che sono facce della stessa medaglia un modello di società sobria
è un modello dove non si tratta solo di redistribuire un lavoro strutturalmente più scarsa o fra più persone necessario e giusto ma dove deve cambiare il rapporto fra la produzione di mezzi e la qualità della vita
Da qui una diversa organizzazione del lavoro e una diversa organizzazione della società
E un cambiamento anche culturale e di modi di vita che dobbiamo proporre come ambientalisti che anche una traduzione in un allargamento dell'occupazione
Ma soprattutto un cambiamento degli attuali modelli occupazionali che così come i modelli produttivi possono questa distruzione a utilizzo inefficiente delle risorse
La gestione razionale ed ecologica delle risorse è un nuovo criterio di razionalità economica
Quindi alla vecchia critica del mercato inefficiente e irrazionale
La critica ecologista di un mercato orientato per la gestione razionale della risorsa insieme solidale ma capace anche di contribuire alla soluzione della crisi economica
Cui abbia significa scambiando appunto
Dunque gli ultimi due interventi
Su Elisabetta anch'esse che è un economista dell'Università di Roma credo la facoltà di statistica e
Alessandro Lanza
Mi scusi assenti
Abuso un po'della vostra resistenza ma volevo elaborare su un punto che mi sembra molto importante perché è un punto di programma che lega
Le questioni della riduzione dell'orario di lavoro alle questioni fiscali di cui ha parlato Giovanna Melandri
E che e a mio parere la connessione tra questi due temi in questo momento uno dei punti programmatici più importanti dell'intero schieramento che vuole rinnovare la maniera in cui si fa politica economica in Italia credo di non dovere convincere questa platea della importanza della redistribuzione dei tempi di lavoro c'è Carla Ravaioli fa in prima fila e quindi penso che di sfondare porte aperte quando ricordo che siamo in presenza di un'anomalia storica
Tutto il primo periodo della rivoluzione industriale è stato accompagnato da un aumento drammatico della produttività di beni e di oggetti
è questa nuova ricchezza che veniva prodotta
Nella rivoluzione industriale per tutti i primi decenni e fino alla seconda guerra mondiale è stata trasformata in una riduzione dell'orario di lavoro giornaliero inno riduzione della giornata lavorativa
Questo processo si è fermato verso la metà del questo seppur in diversi periodi nei diversi paesi
E la riduzione dell'orario di lavoro è avvenuta ugualmente in mai avvenuta non più a livello della giornata lavorativa o della settimana lavorativa mai avvenuta come riduzione del tempo di lavoro nell'arco della vita
Non si lavora più quando si è giovani non si lavora più quando si è vecchi si lavora a mio parere troppo in una manciata di anni dell'età matura si è assistito insomma a una belle sperequazioni a una delle tante sperequazioni di risorse che sono state prodotte per la rivoluzione industriale mentre sulle altre sperequazioni per esempio la sperequazione dei redditi le sperequazioni delle ricchezze e una cosa accettata che le che la in mano pubblica intervenga convenzione perequativa non è ancora entrato nella cultura politica all'idea che anche la risorsa tempo sia una risorsa economica e possa e debba essere perequata
Queste erano Maria storica c'è poi un'anomalia geografica i dieci anni di paralisi politica da cui l'Italia sta forse ora emergendo l'hanno messa alla coda del del di processi che invece in altri Paesi europei sono avvenuti in Austria in Belgio in Danimarca in Francia in Lussemburgo e Norvegia in Svezia l'orario di lavoro settimanale effettivo negli scorsi dieci anni è diminuito
In Italia in Irlanda negli Stati Uniti l'orario di lavoro settimanale People a causa l'ora della loro legale è rimasto lo stesso l'orario di lavoro contrattuale e tendenzialmente diminuito
Ma l'orario di lavoro effettivo grazie allo straordinario grazie all'altro sfruttamento e di fatto aumentate
è inutile che vi dica che questo la che la questione della vita loro a ma dimensione di genere cioè a una dimensione che riguarda molto di più le donne che non gli uomini riguarda di più le donne perché le donne
Non riescono diciamo così a una per le donne a una duplice dimensione da un lato gli uomini che lavorano quaranta quarantotto ore hanno bisogno di una donna casalinga che gli faccio una serie di pratiche che regga come supporto il lavoratore impegnato in tutto il resto è la sua vita d'altro lato la donna stessa non riesce
Accedere al lavoro
E a e nel lavoro a fare carriera in Terna perché esiste il soffitto di vetro costituito dal fatto che sta carriera solo se si è disposti all'orario di lavoro estremamente lungo e le donne a questo orario di lavoro non sono disposti
Vi è quindi non a caso le donne di della sinistra e non del PDS hanno posto questo tema al centro della loro riflessione tra le prime molto prima che cominciasse il movimento sindacale apporre appena la connessione tra riduzione dell'orario di lavoro e occupazione questi temi sono tutti chiaro ciò che non è ancora chiaro a mio parere è la stretta connessione che esiste la riduzione dell'orario di lavoro e politica dell'ambiente
Perché esiste questa stretta connessione perché la riduzione dell'orario di lavoro va finanziata
In questo senso che se si vuol ridurre l'orario di lavoro settimanale
Questo andrà a scapito
O del salario e in tal caso sarebbe facile ma per ovvie ragioni inaccettabile
O del profitto e per altre ragioni di competizione internazionale di relazioni politiche eccetera eccetera e anche questo
Difficilmente pensabile o del bilancio dello Stato alcune proposte
Propongo di diciamo così di sovvenzionare le in prese che accorciano l'orario di lavoro
Questa non è di per sé una cosa negatività è una cosa negativa nell'attuale situazione del bilancio pubblico italiano
Le risorse per finanziare seriamente e responsabilmente ma riduzione dell'orario di lavoro in Italia in questo momento possono solamente essere ricercate a mio parere e a parere di vari economisti che ha lavorato sull'argomento se si sposta l'onere
Fiscale
Che oggi pesa gravemente sulla loro sotto forma di oneri sociali e di imposte
E lo si trasla almeno parzialmente e con la dovuta occupa altezza tecnica
E politica su imposte ambientali prima di tutto quelle sull'emissione della abiti De Carlo
Questa è una interazione tra progetto sociale e Progetto ambientalista
Che a mio parere deve essere posta al centro della riflessione di quelli che intendono oggi ripensare le politiche dell'ambiente le politiche del lavoro e ricostruire le politiche economiche
Rompendo per sempre con la maniera in cui con la maniera produttivistica e diciamo di darwinismo competitivo per i lavoratori
Che vigeva
Spero di potervi del passato regime poi magari
Non è passato e allora
Anzi
Ecco questa era la la la il nodo che mi importava in questo intervento mettere in luce devo dire che ho molto apprezzato quello che qui ha detto Fumagalli che sulla riduzione dell'orario di lavoro ha lasciato aperte delle possibilità perché la disperante vedere come la Confindustria con Cipolletta avesse irresponsabilmente detto a noi la riduzione dell'orario di lavoro non interessa perché tanto abbiamo la cassa integrazione lo Stato paga integralmente
Il salario
Dei nostri lavoratori in esubero
Voi mi soddisfa il fatto che la FIAT sia finalmente abbia cominciato a dare ascolto al tema dei contratti sui di solidarietà anziché opporre una rigidezza
Senza spiragli su questo tema della e qua redistribuzione dei tempi di lavoro
Su questo tema
Di dell'incremento dell'occupazione e della equa distribuzione delle della risorsa tempo
Le donne del PDS la Cines da CGIL Alleanza democratica e ora la lega ambiente con il suo progetto sul lavoro mostrano di avere la cultura politica
Che li rende candidati responsabili a un governo dell'economia di un grande Paese industriale credo che questo sia chiaro quelli presenti penso che su questi temi bisogni bisogna bisogni sia necessario va
Portare avanti lavori e sperabilmente politiche efficaci
Grazie serve tantissimo sicura che Carla Ravaioli a Correggio riprenderà questo tema che è un tema alle come me caro Alessandro Lanza congelato come tutti noi da una Zidane mattinata però questo è un problema che è stato una scelta razionale perché adesso siccome soffia la tramontana von freddo terribile anche fuori
Quando sospenderemo la gente non avrà quel gradiente termico pericolosissimo che avrebbe avuto del PC fosse stato un tepore confortevole
Voglio dire che avesse adunanza oltre ad una delle bisogna presentazioni
è un ricercatore della Fondazione Mattei che sta collaborando con noi in maniera molto attiva nel definire la nostra proposta di politica fiscale
Le proposte grazie
Se mi si scioglie il cervello
Volevo fare un punto su un problema che
è emerso carsica mente
In questa riunione che col Pollard la disoccupazione
Dopo veramente tre cifre perché non voglio annoiarvi è stato ricordato in Europa ci sono a livello OCSE scusate ci sono trentacinque milioni di disoccupati il tasso di occupazione medio
Per Italia Francia Germania e Regno Unito è intorno all'undici per cento che circa il doppio poco meno del doppio di quello che c'è in negli Stati Uniti
Le previsioni per il novantaquattro novantacinque non sono esattamente incoraggianti se poi guardiamo questi dati in modo un po'disaggregato cerchiamo un attimo di qualificarli
Il risultato è ancora come dire peggiore in un certo senso nel senso che le indagini mostrano che l'incidenza
Del numero dei senza lavoro di lunga durata cioè quelli che non trovano un'occupazione da più di dodici mesi
E il numero dei totali sul numero di disoccupati è considerevolmente maggiore in Europa rispetto agli Stati Uniti e in particolare e maggiore in in Italia e Spagna rispetto al resto
Scusate rispetto al resto dell'Europa
Per esempio in Italia secondo l'OCSE dischi gli esclusi di lungo periodo nel Milano centonovantadue cioè le persone che erano dodici mesi senza lavoro sono stati circa il sessantasette per cento del totale dei disoccupati contro il cinquantun per cento circa nel mille novecentottanta
Negli Stati Uniti dove lavoro i due valori si collocano rispettivamente
Al quattro e mezzo oggi al sei per cento circa nel nel nemmeno centottanta le cause è stato ricordato sono a volte si si si dice che sono cause cicliche
Qualcuno ha detto che questo questo modo di vedere come dire il problema ciclicamente può essersi rotto comunque è certamente vero sia siano cicliche o meno che quando S ripartita l'economia quando una volta che venga superata questa recessione da più parti si sostiene che la successiva di un ripresa non produrrà un aumento proporzionale
Dell'occupazione
In breve in Europa soprattutto in Europa non ci deve aspettare troppo da una ripresa congiunturale perché il problema è fondamentalmente di tipo strutturale in altre
Parole per
Frenare questa emorragia di occupazione non è sufficiente che la macchina per così dire si rimette in moto ma deve mettersi in moto e correre a ritmi che difficilmente sono prevedibili quello che si può prevedere che la ripresa se ci sarà prego
Consentirà di rallentare l'espulsione di manodopera piuttosto che tornare a livelli di occupazione diciamo così pre-crisi
Si tratta questo punto di avviare o di cominciare a pensare una serie di provvedimenti di politica economica che possano in qualche volto alleviare questo sto problema questo dramma talvolta di rapidamente vi parlo di tre soluzioni più una e corro davvero
Soluzione numero una Dell'Orco quello che si chiama Libro bianco sullo sullo sul sviluppata su sulla competitività
E fratello maggiore o minore della proposta della Legambiente sul sull'occupazione nel senso che da forte Stasi al ruolo dalla domanda l'idea è che l'occupazione cioè la crisi occupazionale dettata una carenza di domanda e quindi dello propone in vari modi che non sto qui a beh dettaglio propone una serie di investimenti che sono investimenti pubblici investimenti privati in reti infrastrutture telematiche eccetera in modo tale da come dire trascinare alla domanda dello puntualità molto
Sulla ricerca e sullo sviluppo attività innovative
E sull'innalzamento della qualità e della quantità dell'istruzione
La ricetta anche altri come dire anche un corollario laterale che si basa su legislazioni più snelle per quanto riguarda il mercato del lavoro
è tutta un'altra serie di come dire interventi minori
Sicuramente e va cioè per può essere sicuramente valido nel medio termine sicuramente non lo è almeno a parer mio non lo è nel Breve nel senso che questo tipo di come dire di domanda indotta di occupazione indotta la domanda comunque dei tempi
Che certamente non possono essere compatibili col problema di risolvere oggi un un dramma occupazionale
Problema risoluzione numero due se così si può dire
è stato più volte richiamato è la soluzione dei contratti di solidarietà che sono contratti sorretta come esempio di tutta una serie di strumenti
Orario ridotto presente in attesa che la
Congiuntura sia più favorevole e così via l'elemento centrale di questa di questo tipo di manovre fondamentalmente il fatto che l'impresa scommette sul proprio avvenire la qualcosa talvolta non riusciamo a vedere specie in questi
Periodi specie in Italia
Nel senso che l'impresa decide di tenersi proprio per RAI di fatto per non spendere per non perdere un patrimonio acquisito inattesa nella speranza che si riparta e il ciclo sia il migliore ultima soluzione
E invece quella che il sì eufemisticamente definiamo flessibilità del mercato del lavoro cioè le imprese chiedono che ci sia maggiore libertà
Di
Di assumere ma ovviamente anche di licenziare e alcuni sostengono che le differenze strutturali sostanziata al mercato del lavoro in Italia e negli Stati Uniti presente sia proprio legato da questa a tutte queste rigidità nel mercato del lavoro certamente questi ultimi prove dice quest'ultima
Quel queste rigidità certamente l'abolizione di questa rigidità certamente aumenta la velocità con cui le imprese possono rispondere a mutamenti dal mercato del lavoro e quindi nel breve periodo sicuramente danno di possono teoricamente dare come dire delle risposte ma ovviamente avendo il problema resta flessibilità è ad assumere a licenziare certamente non possono essere accolte
Raccolte
Ultima punto ed era quello che
è stato più volte richiamato e cioè anche nell'ultimo intervento
Di questo problema di spostamenti Cassazione
La sostanza fondamentale è stato di volte ha detto che si tratta di aumentare il peso la tassazione sulle risorse naturale diminuirlo su altre forme di di imposizione
Nella speranza appunto di cogliere attraverso questa operazione quello che si dice un doppio dividendo c'è un doppio vantaggio in altre parole il vantaggio di tipo ambientale che deriva dal fatto che appunto
Si aumenta la tassazione su fattori come l'energia e quindi si spera che seduta l'inquinamento
Il secondo vantaggio che quello dell'occupazione va detto almeno che sicuramente in questo tipo operazione il vantaggio ambientale è maggiore del vantaggio l'occupazione nel senso è questo in quest'ultimo è un by insomma è un
Deriva in qualche modo dal dal sistema di tassazione così come fatto ma non ha come dire grandissime grandissime
Risultati e sicuramente una cosa che però va come dire approfondita e dico un ultima parola e che la risposta come dire l'errore che secondo me è strategico si fa e di cercare in ognuna di queste quattro ce ne possono essere altri la risposta è nata la risposta non c'è nel senso che dovremo essere se non è più attente a cercare il giusto mix di queste di tutte queste interventi piuttosto che andare a cercare l'intervento risolutivo che in società complesse come queste ovviamente non esiste
Grazie Alessandro Alessandro ce lo lasci se il tuo intervento
Grazie allora sospendiamo i nostri lavori usciamo Alfredo dopo essere stati al caldo e ci rivediamo alle tre
Con un po'di ritardo e con un alto imperatore decisamente migliore
Iniziamo i lavori del pomeriggio allora baldacchini rimane che non ci sia
Consideravo effettuato l'intervento i baldacchini con il recupero
E quindi
E quindi i primi interventi saranno quelli che non s'annuncia di prime sono Piero Beard Canada Maioli Sartorio Degli Espinosa Tartaglia ho letto i primi cinque interventi
Tempo previsto per l'intervento sempre dieci minuti a otto minuti comincia a fare lo scostumati
Non so se qualcuno di voi se chiesto se è stato scelto apposta la data di questa giornata
C'è stato un libro famoso il ventinovesimo giorno
E però poi ho visto che il Santo
E sta in costanza di Sant'Agostino pesante
Sant'Aquilino siccome ultimamente lo incalza altissimo nei confronti della lega ambiente non era Legambiente normalmente dei gruppi decentrate ma del vertice e soprattutto i romani
Però forse
Queste varie cose ma anche la situazione che se creata a Roma
Il fatto che Keith tocco testa apposta finalmente come ambientalista avere la possibilità di influire su una città
Mi fa pensare che le in calzature possono essere superate
Nel senso che per esempio lavoro futile futuro io lo vedo come lavoro attuale
Sono rimasto molto colpito per esempio
Voi sentirete un discorso molto sconclusionato
Però io penso che
In una società sana ci deve essere quello che inquadrato e quello che invece cerca di mettere i piatti
Il piede dentro il piatto nella minestra perché forse ottiene una scossa salutare
Allora dicevo ma molto colpito che
Nella grossa Assemblea per l'alternativa
Ingrao abbia parlato o per il futuro di questa Italia della creazione di posti di lavoro prendendo come riferimento
L'idea la di lavorare meno che una vecchia cosa però come base di una diversa industria il contro piano occupazionale della Legambiente
Quindi io ho veramente penso che il lavoro non concepito per se stesso ma perché ha una società
Più solidale ma anche meno affannata
Possa basarsi sul no la creazione di lavori
Come le grandi opere pubbliche ma che servano veramente a migliorare la così detta qualità della vita ma io la chiamerei proprio la Covip coabitazione civile
Però
è molto difficile che non riusciamo a convincere il governo i sindacati ad altri a seguirci su questa strada
Perché
Una cosa conosciuta tipo la costruzione dell'autostrada o
La cementificazione di un albero non richiede grande intelligenza
Se noi invece vogliamo metterci a fare cose utili
Incominciando a trattare il territorio come deve essere tenuto
Per esempio fino a totalizzare se non si definisce esattamente cosa vuol dire l'imprimatur realizzare un fiume
Non vuol dire assolutamente sostituire al posto del cemento un po'di per i copertura vegetale
Richiede
Anche per opere molto semplici che richiedono spesa limitata uno studio dell'insieme del bacino
Quindi
Noi abbiamo sperato Motta compone ambientalisti
Per l'approvazione Bella di quella legge che ha definito i bacini e la difesa del territorio
Però
Non abbiamo visto notare a noi nota non è cambiato nulla nella amministrazione nel governo del territorio
Per esempio a Firenze
Sono proseguiti nello stesso modo i fenomeni per cui in autunno abbiamo la prima fase in cui l'Arno
E completamente inquinato perché alla fine dell'estate la poca acqua che piove che va a finire nelle fogne porta un maggior carico inquinante nella quindi abbiamo il fenomeno per i pesci morti dopo pochissimo tempo abbiamo le alluvioni
Quando non sappiamo dall'unione a Firenze c'è il periodo dall'inquinamento dell'aria quindi per rimanere soltanto al problema dell'acqua il fatto di avere anche dei nostri rappresentanti in questa autorità di bacino non che cambia volto
E
Io ho accennato al numero ventinove
Ora noi dobbiamo smettesse Beppe
Non dobbiamo più preoccupanti della emergenza
Io personalmente da quindici anni mi sono occupato di emergenza prima per cercare di oppormi al nucleare e poi per altri motivi
Quindi
Io penso che la maggior parte delle cose che dico non devono interessare molto non mi interessa che la gente lo stia a sentire però mi disturba un pochino il fondo
E quindi stavo dicendo che la nostra opera quindi possiamo mette insieme le due cose
Cioè creare dei posti di lavoro in modo diverso però non pensare di immediatamente poter sostituire i posti di lavoro che adesso erano indirizzati in certo modo con una tecnologia con dei programmi diversi perché noi non possiamo fare degli sbagli quindi non possiamo avviare una serie di lavori senza averne la preparazione
Perché mentre le maestranze chiamiamole così non è che nome molto diverso il lavoro per fare sistemazione di un fiume con gabbie o con cemento oppure lavoro lavorazioni forestali di sistemazione non sono molto diverse sono distruttive o se ci sono
Rispettoso della natura quello che richiede molto più tempo e la progettazione e il coinvolgimento di persone che abbiano hanno una preparazione specialistica perché purtroppo quando nell'università noi creiamo la nuova specializzazione
Non è che andiamo le competenze di una persona ma restringiamo ancor di più
La possibilità di applicare in modo una visione
Sistemi
E aumentiamo gli Esperti per cui per risolvere un problema che un tempo ci volevano magari due tecnici economico avverso avremmo bisogno di sedici persone che devono coordinare il loro lavoro
Io ho avuto un'esperienza lunghissime la società di ingegneria dalle maggiori ora il primo problema secondo noi dobbiamo in ogni posto in cui intendiamo operare
E io mi trova a Roma e ora la la condizione ideale di un nuovo presidente per esempio dell'Acea nelle competenze dell'Acea c'è per esempio la depurazione delle acque
Allora io potrei che non fossero alcuni professor Boni di sinistra o di destra
Che l'alzassero un piano di lavoro creando una quanto hill udendo la gente che si ci si può mettere a finalmente depurare l'ex discariche di Roma perché se voi sapete gli impianti attuali trattano soltanto metà dagli scarichi e quindi qualche bello spirito
Che ha che insegna la Luisa proposto per esempio delle tubazioni che Pozzi portassero a mare
Le acque
Ora invece in ogni caso una gran parte per di quelle che sono ancora borgate
Sono senza depurazioni allora perché non sperimentare qui le famose depurazioni fitodepurazione io depurazione decentrate
Cosa che sono fatte da dieci anni all'estero
Finalmente avremmo la possibilità di sperimentali cioè fare quello che l'Enea non l'ha fatto cioè io adesso non voglio essere polemico ma a me spazza abbastanza vedere pubblicazioni fatte da gente che crede nell'ambiente con l'introduzione di Umberto Colombo
Un altro punto ieri pazzeschi Paavo a una giornata organizzata ai vari gruppi politici e quasi finito Anuska imponente è finito restando aveva benissimo c'è la questione dei trasporti no
Come son mi son fermato stavo parlando emancipata un convegno ecco sulle dove c'erano i vari comitati
Contro l'alta velocità
Ora noi abbiamo problema fondamentale che possiamo avviare immediatamente un grande moltissimi cantieri in molti posti se invece di avere un programma tipo l'alta velocità
Indi facesse un programma come
Ferrovia due mila degli svizzeri cioè gli svizzeri si son trovati e molto più piccola Svizzera però hanno studiato farete e quali erano i punti in cui c'erano di voti i colli di bottiglia allora abbiamo il caso Roma Milano cioè Torino-Milano perché invece che di quadruplicare non facciamo soltanto intorno per celle intorno altri posti i quattro plica mento
Così pure abbiamo come Firenze e Bologna invece di distruggere il vediamo dove sono i settori adesso io ho fatto molta esemplificazione perché i tengo e soltanto partendo dalla visione sistemica ingegneristica e economica si può arrivare rapidamente a
Valutare questi Potito ma contemporaneamente del se avesse fatto quello che è stato fatto dall'istituzione grazie grazie pieno io vi chiedo scusa ma faccio tenere i tempi dei giri dice abbiamo ovviamente
Decine di iscritti a parlare che non riuscì ancora solo dire che è questo il modo che organico uscirà Stolle Notizie Verdi
Prossimamente
Dunque la parola cara una maiolica del comitato scientifico di Legambiente una
Mi riferisco al lo spazzamento tra l'aumento della produzione e l'aumento dello tradizionalmente l'occupazione è sempre stata attrarli no della produzione oggi non più da oltre un decennio e forse anche di più abbiamo avuto un costante sia pure modesto aumento del prodotto e un costante crescente alla fine rovinoso
Calo della dell'occupazione
Ci troviamo cioè in presenza di una società che produce ricchezza e disoccupazione contemporaneamente è una situazione assolutamente normale
Rispetto al passato e le previsioni confermano che questo trend continuerà perché si prevede un aumento magari modesto del PIL però con ulteriore forte diminuzione dell'occupazione
Ecco perché questo accade perché si parla molto della stagnazione tenda saturazione dei mercati e dell'internazionalizzazione dei capitali del lavoro sono tutti i fatti reali tutti i grossi problemi che sicuramente incidono gravemente sull'occupazione ma a mio parere non sono la causa scatenante che invece l'applicazione su scala sempre più vasta delle tecnologie microelettronica informatiche
E mi sembra che in genere nei confronti di questo fatto ci sia una sorta di sottovalutazione e voglio dire se un operaio FIAT oggi produce sessantanove macchine e nello stesso tempo in cui quindici anni fa che produceva nove
Se alla Benetton fanno un volto al completo in cinque minuti senza ombra di intervento umano e cosa vuol dire che le macchine stanno il lavoro che prima facevano gli umani
E questo ed è un'altra cosa che si considera poco è un processo appena iniziato
Perché in seguito al processo di informatizzazione computerizzazione eccetera continuerà ad essere come continuerà perché non si può fermare la storia e questo è la la strada imboccata se continuerà ad essere applicato avremo un ulteriore gravissimo tali da della domanda di lavoro
Allora nei confronti di questo fatto di questa realtà che secondo me non si considera abbastanza bisogna è naturalmente la prima il primo ragionamento logico è redistribuire tra tutti il lavoro non automatizzato naturalmente non può essere l'unica l'unità politica occupazionale perché sicuramente tutto quello che proponeva Legambiente per esempio è qualcosa di molto importante a cui io do pienamente il mio io a torso nudo su cui sono perfettamente d'accordo sicuramente bisognerà pensare a quelli che a cui accennava stamattina Serafini cioè la messa in campo di lavori o concreti io sociali come li vogliamo chiamare che diano
Risposta una serie di bisogni a cui il mercato non può veramente rispondere proprio per la sua natura e qui non posso dilungarmi si tratta di mettere e a appunto una nuova un nuovo sistema di bisogni fare emergere i bisogni che non sono soddisfatti
Ma sicuramente io credo che la politica fondamentale sia quella della distribuzione della quantità di lavoro disponibile e che si debba configurare come una strategia non si tratta di dire trentacinque ore trentadue ore trentatré ore
E io credo che si debba imporre il concetto che tutto il lavoro disponibile sia quello non automatizzato né a quello nuovo ha messo a punto eccetera eccetera
Deve essere distribuito e continuamente redistribuito tra tutti i cittadini in età attiva cioè che può anche la quota può anche aumentare a seconda della domanda secondo dall'andamento del mercato a seconda dei nuovi lavori che si metteranno in campo e via di seguito
Ecco perciò non sono d'accordo con i modi in cui oggi e la riduzione dell'orario di lavoro viene attuata che è un modo frammentario un modo episodico che può arrestare la valanga dei dei licenziamenti per qualche tempo ma che sicuramente nonna
E non in non può riassorbire la disoccupazione esistente nemmeno che mai garantire qualcosa per il futuro ecco per questo devo dire Massimo questo è l'unico punto di non consenso con la tua
Ecco con la tua relazione io non solleciterei ulteriormente i contratti di solidarietà perché fanno parte di questo di questo modo frammentato non strategico di applicare la riduzione dell'orario di lavoro
Io credo che si debbano e si superare questi modi soprattutto questo modo di vedere la riduzione dell'orario di lavoro come la misura provvisoria un provvedimento tampone inattesa che il sole torni a splendere sull'economia mondo ora questo non sembra dietro l'angolo ma anche se lo fosse non sarebbe sufficiente riassorbire la la disoccupazione per via dell'aumento enorme che il saggio di produttività determinato dalle nuove tecnologie
Questa è una cosa nuova e che ha su questi deve riflettere d'altra parte questa mi pare una politica assolutamente difensiva
Incapace di cogliere le norme valenza positiva della riduzione dell'orario di lavoro cioè il fatto che e e che si taglino fortemente i tempi dedicati al lavoro produttivo che si sottragga tempo umano al mercato dell'osteria restituisca libero uso questa è una grande conquista per i lavoratori questa è una grande conquista per le donne mi ha parlato stamattina disabilità del signor regista alterna ritorna sono ottomani occupa di questo non vedevo ad occupare più però è un fatto di grande importanza
è una rottura significa una rottura della centralità della produzione nell'esistenza di tutti individuale e collettiva
Quindi significa la possibilità della propria di una proposta di nuovo modello culturale di un nuovo modello antropologico al limite
Che e e diverso da quello fondato sul mito dell'industria Lip model produttivi esiguo di tutti gli altri miti che ne discendono e che sono la causa prima della distruzione dell'ambiente perché qua vengo e voglio venire
Cioè il la la riduzione dell'orario di lavoro è la prima politica della storia funzionale alla difesa dell'ambiente
Perché tradizionalmente le politiche occupazionali erano fondate
Su più produzione e quindi più occupazione secondo il rapporto storico cioè con erano fondate sull'aumento di ciò che ormai ecco da tutti ritenuto la causa prima dello squilibrio ecologico planetario cioè la crescita produttiva continua illimitata
Ora la riduzione dell'orario di lavoro rovescia questa sequenza storica Ferrea per cui più produttività ha significato più produzione
E quindi è in qualche modo USA intanto eh omogeneo al contenimento dei consumi che il gli ambientalisti datata decenni vanno indicando come necessari
Ed è un segnale di inversione di tendenza appunto dei confronti del dogma della criticità nei confronti del produttivi ISMU del il consumismo eccetera e di tutto ciò che sacrosanta mente la Legambiente indica come law come Bund a causa rovinosa per il l'ampia per il pianeta Terra
Allora io ho finito quarto sono andato come un treno avrei potuto parlare molto più a lungo su questi argomenti come per come avete visto che ho cercato di di essere concisa al massimo spero che sia stato sufficientemente chiaro perché non era facile riuscirci ecco voglio aggiungere una cosa mi sembra necessaria da parte della lega ambiente maggiore attenzione e riflessione sul tema della riduzione degli orari di lavoro
Mi sembra che il programma che finora voi avete messo appunto e che ripeto a tutto il mio consenso e che sicuramente importantissimo però è un programma che verte soprattutto sulla qualità cioè si tenta e si si si propone si inizi
Prospetta la possibilità di migliorare la qualità della produzione del dei modi di produrre e del dei modi di soddisfare i bisogni eccetera però non prende in considerazione sufficientemente un po'ostico la smaterializzazione eccetera ma non prende sufficientemente in considerazione il problema della quantità che il nodo centrale del problema del problema ambiente e lo sappiamo benissimo tutti
Ecco allora io credo che puntare sulla riduzione degli orari di lavoro che significa puntare sulla riduzione della quantità della produzione del Po sul contenimento sul non aumento
Della produzione è una cosa fondamentale qual è un elemento fondamentale per la messa a punto di un programma di difesa contemporaneo dell'occupazione e dell'ambiente vi ringrazio
Grazie al CREL Carmina
Francesca Sartori copione architetta di euro solare perché è un'associazione che si occupa di promuovere le fonti rinnovabili che federata con la lega ambiente dopo l'assalto abbiamo degli Espinosa Tartaglia Renzi Cogliati calzolaio ho dato un po'di nomi cognomi
La gente si voleva
Dunque io devo parlare in questo momento per euro solare parlo dopo Giuliano Cannata il quale ci ha detto stamattina che il prezzo del petrolio è così sceso
Siamo in un grossa difficoltà per rilanciare una qualsiasi strategia di
Lancio di produzione del solare o di produzione di energia rinnovabile faccia ha detto ancora
Che le costruzioni cioè le le persone addette alle costruzioni praticamente sono pochissime
E adesso vi devo dimostrare invece che no che il problema è molto grosso perché le nostre città sono tutte ridotte dal punto di vista inquinamento
Atmosferico e interno delle case io non a un livello talmente di rischio che se non stiamo attenti saranno stato previdenza che ne va di mezzo e questo dipende anche dagli impianti dalla condizione di qualità in cui queste case sono sistemate quindi il problema energetico è fondamentale
Devono sola se ne sta occupando da parecchio tempo
In in questo momento abbiamo anche una condizione favorevole che le lezioni di novembre hanno portato i cittadini romani hanno portato in Campidoglio un sindaco verde
In questi giorni abbiamo addirittura un presidente della Muccino immuni ci palizzata che è un ambientalista abbiamo anche i cinque città come Venezia Napoli Genova
E Palermo
Che sono tutte in mano di una corrente progressista
Sappiamo benissimo che solo le correnti progressiste portano avanti un sistema sull'ambiente una strategia sull'ambiente Arrigoni in un'America l'America fino a che ha avuto dei presidenti repubblicani l'ambiente non poteva essere trattato
Solo oggi c'abbiamo di nuovo Clinton e i miei amici architetti nelle varie università stanno di nuovo parlando di solare stanno di nuovo parlando di ambienti è un piacere io credo che ho aspettato tanti anni finalmente per parlare di ambiente con Rutelli e con la lega ambiente
Con rosso
Adesso vi racconto un po'che cos'è l'energia solare scusate questo prima sfogo e praticamente l'Energia
E società
Tratta perché dice che nuovo modello energetico non può essere altro che fa che non può altro che portare quel il vecchio modello energetico non porta altro che dei grossi rischi ambientali come delle prefetto Serra le piogge acide nucleare civile e militare
E il nostro degrado in cui viviamo tutti i giorni inoltre Energia
A nostra disponibile è disponibile anche noi disponiamo dipende anche dal livello della democrazia come vi dicevo delle nazioni che diciotto minuti fa e quindi il controllo di queste fonti energetiche fino a oggi
Erano naturalmente in mano di pochi gruppi di potere i quali pochi gruppi di potere hanno determinato quel sistema che ci ha impedito
A portare avanti quel discorso che era già cominciato nel settanta io so che qui ci sono delle persone che io ho riscoperto in questi giorni che dal settanta stanno lavorando in silenzio per creare strutture di professionisti strutture che prodotti produzione in questo in questo ambito penalizzati al massimo tanto che alcuni di loro sono falliti alcuni di loro sono hanno lo studio che fa poche cose si fanno al pannello detto solare per la loro villetta invece sarebbero pronti e sono già delle strutture esistenti formidabili che potrebbero portare questo rinnovamento
A arrivato a questo punto io credo che la cosa principale che vi devo dire secondo me
Quale l'apporto quali sono i termini di questo un movimento che potrebbe cambiare il sì all'urbanistica che l'architettura dal punto di vista energetico
Secondo me è grossissimo
E l'euro solare che l'ha capito insieme a Legambiente ha fatto un manifesto per i Comuni per il solare
Cosa vuol dire questo
Vuol dire rivolgersi ai comuni e chi dia loro che questo è il momento di fare dei Piani energetici per la città
Cosa del resto che è già contenuta in una legge perché noi del resto come come paese abbiamo fatto anche delle cose abbiamo fatto il piano il PN dell'ottanta otto che era un piano energetico nazionale abbiamo fatto un una un referendum contro il nucleare
Perché sta andando a farlo
Il abbiamo fatto delle leggi che contenevano delle normative all'altezza degli altri paesi quelle che io ho visto in Olanda quelle che ho visto in Germania sono più o meno contenute quasi tutto solo che non abbiamo la legge finanziata noi abbiamo avuto un'inerzia da parte del potere politico a non potere avvenire o non poteva seguire queste leggi e naturalmente in queste condizioni tutto si è fermato però i comuni al di sopra i cinquanta mila abitanti e tutti i Comuni avrebbero il dovere di fare il loro piano energetico
Cosa vuol dire fare un piano energetico significa di vedere la normativa significa innescare un gruppo di professionisti cioè intellettuali che siano coinvolti a rivedere i regolamenti a rivedere i dei vestito da strutturazione dei piani
Operativi dei Comuni perché bisogna andare in deroga a quello che i piani regolatori ci dicono e per creare le serre solari essere Ferrari sono dei volumi di quali volumi vengono calcolati nella cubatura dell'edificio e quindi non ci viene permesso di farlo poi i pannelli solari la Sovrintendenza immediatamente cita il Veneto per metterlo sui tetti quindi queste cose vanno riviste dal punto di vista urbanistico
Perché il punto di vista urbanistico bisogna anche ieri vedere tutte le normative a livello di quartiere a livello di aggregato a livello di isolato
E a livello anche l'inizio
Poi c'è tutta la parte invece del risparmio energetico del degli edifici stessi la tutta l'Italia degli edifici
In Italia hanno cattivissimi pessimo rendimento di comporta interno per la qualità della vita qualità della vita dal punto di vista riscaldamento raffrescamento esposizione delle varie abitazioni verso il clima
Una nessuna completo prettamente nessuna preparazione a questo
Sistema
A manifesta
E quindi
Per fare tutta questa operazione materiali impiantisti diventi egli intento di cioè tutta la i professionisti c'è una marea di persone che possono essere coinvolte denari
Persone coinvolte sono veramente tantissimi sappiamo solo che per con l'ambiente c'è stato detto che dal Censis che già a tredici venticinque maglia mila detti del novantadue erano cresciuti a quaranta mila
Quindi questo è un un piccolo paradigma e sappiamo che anche nell'edilizia questo può aumentare molto molto molto
Grazie grazie grazie è stato un contributo molto interessato
No ma è meglio non leggere perché a
Si è sentito meglio credo che se uno quando legge a volte un po'noioso
Speriamo che collegherà anche degli Espinosa ma non abbiamo dubbi in materia allora c'è delle spinose vi leggo sempre un po'di interventi dopo in maniera da permettere un po'di programmazione Degli Espinosa quindi Tartaglia Renzi Cogliati calzolaio Pennisi
Degli Espinosa dall'ufficio di presidenza di Legambiente
Delle cartelle che sono state distribuite scusami Paolo voglio chiedere scusa prose d'arte le ha fatto scattare meno dimenticò i direbbe
Di oggi l'ho già detto stamattina ma c'è anche qualcuno che è venuto solo oggi pomeriggio che purtroppo abbiamo esaurito le cartelle no global solo trecento sono finite chi da venti mila lire di contributo era questo il prezzo all'ingresso avrà il materiale spedito direttamente a casa ovviamente si oltre compra con acquistare la cartella si scrive anche a Legambiente questo non è considerato un reato non è consigliato
Nelle cartelle che non che potete acquistare anticipare pagando coi potrete ottenere ci sono anche degli elaborati abbastanza precisi tra i quali io mi sono occupato con l'aiuto di Cesaretti donna Auser e di altri di tre elementi in particolare uno riguarda la riqualificazione dei centri storici e sto sullo stesso tema dell'ultimo intervento cioè di un lavoro diverso per l'edilizia
Per quattrocento centri urbani uno sull'Energia e intendo la cappottatura degli edifici nel nord e riscalda bagni solari nel sud e uno sui trasporti urbani
Per le città sopra cinquanta mila abitanti dove c'è un John dei dati che dicono che con la spesa di solo investimento di trentatré mila miliardi si può fare
Un spostamento del trenta per cento dal trasporto privato al trasporto comune
Non intendo parlare più di queste cose ma vuol dire che ci sono o anche cioè degli elementi concreti sui quali si può discutere fare delle osservazioni
Vengo invece agli aspetti politici anche del dibattito di questa mattina
Io penso che la Legambiente ha ormai prodotto una una piattaforma
Che ormai sta mordendo nel politico è diventata quasi un luogo comune dice il Piano occupazione della Legambiente è un elemento di tutte le dichiarazioni progressiste
E questa questa proposta a ormai una sua auto consistenza
Tuttavia io ritengo che manchino due cose ancora a questa piattaforma posso fare anche autocritica e se non è corresponsabile
Una eh
Che mancano delle esperienze
Di pratica
Cioè essendo un movimento noi dobbiamo fare una pratica dell'obiettivo
E l'altra che bisogna
Approfondire il tema delle connessioni cioè delle connessioni tra questa proposta e altri settori e altri problemi
Queste queste due affermazioni da parte mia sono anche tra loro interagenti
Vediamo un po'la questione delle connessioni per esempio è chiaro che c'è una connessione con il Governo cioè colbacco col Governo che verrà io prendo la relazione di Serafini e leggo al problema chi paga problema grosso chi paga
Si dice che di le zone nelle quali si può attingere sono cassa integrazione contributi a fondo perduto per le aziende in crisi
Copertura del deficit delle aziende pubbliche estensione dell'assistenza
E del sussidio pubblico nelle zone depresse
Ridurre drasticamente questo tipo di spesi che non hanno garantito un superiore è stato sociale eccetera eccetera vorrebbe dire aprire grandi sconquassi
Però questa diciamo e questa è la zona nella quale bisogna intervenire
Ma chi farà questa questo spostamento
Cominciamo con il dire e anche sentiti molti interventi anche quello di Carla Ravaioli che noi dobbiamo riconoscere che non ci possiamo affidare out ad un automatismo di mercato che produca beni sociali connessi con la ripresa questo è stato detto che in molte maniere non produce né il bene sociale ambiente nel bene sociale occupazione nei bene sociale qualità urbana
Allora a chi ci affidiamo
Questo su questo bisogna essere un po'più netti secondo me cioè se noi non ci affidiamo
Ad una ripresa del mercato e cioè ad un ruolo dell'impresa per conto suo e dico questo per scontato appunto la la il civile intervento di Fumagalli lo dobbiamo affidarci a qualche altro attore e questo attore e necessariamente un attore pubblico allora punto primo abbiamo l'attore governo ed è chiaro che la lega ambiente vede nei confronti del tavolo progressista
Di cui si è discusso ieri gli ho parlato come costituente della strada non è che non ciò non c'ho nemmeno molto bisogno di cambiare cappello diciamo per perché è un po'il cappello è basta spostare una piuma diciamo così sul cappello ma il problema è che nel tavolo progressista il discorso dell'ambiente come questione strutturale e connessa con l'occupazione c'è traccia non è che e no non è che cammina tanto facilmente
Quindi noi non è che ci possiamo illudere che basta che un governo progressista abbiamo sentito Occhetto oggi non ha detto cose impegnative quindi io voglio dire questo occorre che la Legambiente stabilisca con il programma progressista una connessione forte e cioè che dica noi abbiamo fatto questa bella piattaforma tutti la città hanno tutti la vogliono tu sei il governo tu mi devi dire se sei disposto a creare occupazione nelle maniere che noi diciamo prendendo i fondi sostanzialmente dal cattivo assistenzialismo perché di questo si tratta si tratta di prendere fondi dal cattivo assistenzialismo e di metterli nel buona nella buona produzione sostanzialmente questa è una connessione necessaria però non è l'unica io vorrei che si stabilisse Roma delle connessioni e poi con la città
E qui parlo molto chiaro siamo nella zona a dell'Acea che io conosco benissimo abbiamo rapporti come Legambiente con l'Acea abbiamo rapporti con ovviamente col sindaco Rutelli col vicesindaco Tocci
Abbiamo abbiamo la carta triangolare c'è l'accordo tra Anci sindaci Cispel municipalizzate Legambiente e altre associazioni che vogliono partecipare
Io chiedo propongo propongo al sindaco Rutelli di fare sottoscrivere la Carta triangolare di indicare alcuni impegni non il suo a parte i suoi impegni già alcuni impegni che producano vantaggio urbano e occupazione
Vantaggio urbano e occupazione cioè che producano un movimento dispensa che ci permetta di fare di Roma anche un laboratorio rispetta i discorsi che facciamo e lo stesso discorso va fatto per diverse città cioè città nelle quali si non si non pretendo che si realizzi l'intero o blocco ma che si realizzi Gino pezzi tali del discorso
Che ci permettano nei prossimi tempi di farne un discorso nazionale di esperienze come dire si costruisce un tram Simmaco generazione un riciclo dei rifiuti un un riciclo dei rifiuti che produce certi vantaggi ambientali e certi vantaggi occupazionali
L'ultima questione che vorrei dire e senta riguarda le connessioni io propongo che si vada anche un po'più avanti nella elaborazione del tipo di istituzione che è in grado di fare questi spostamenti perché tutti hanno detto che non sono i ministeri che non solo i vecchi direttori generali ma non ho sentito dire chi lo farà
Io faccio una proposta su questo io propongo una agenzia trasformati IVA di livello regionale ho detto anche ieri come costituente della strada io propongo che essi in ogni regione si proponga una agenzia trasformati IVA che si ponga proprio come interlocutore di queste richieste sia ambientaliste che del movimento dei lavoratori e metta in piedi non solo un centro una raccolta di dati un centro di progetti ma anche un centro diciamo così di potere un centro decisionale che costituisca una base per i lavoratori per gli ambientalisti e per lei prese di di buona volontà che trovino un appoggio di vario tipo un appoggio di informazioni di tecnologie
E anche un appoggio finanziario
Perché è più giusto spendere soldi per trasformare il lavoro che spendere soldi per l'assistenza su questo occorre anche fare una connessione con il sindacato creando quindi questo tipo di situazione
Quindi io sono occorre
Questi sono i tre punti che dico una connessione con il governo
La connessione con alcune città laboratorio e un Progetto di agenzia regionale che deve essere un elemento necessario di una di una nuova situazione per certi aspetti nuova in senso epocale in cui alla istituzione pubblica è demandato il compito di Rick orientare l'economia se questo è vero poi dobbiamo dire anche nel nostro modo progettuale grazie
Grazie Paolo Pavone ha spiazzato annuendo continuamente ogni volta che prova a picchiettare presenza Zanco sono stato contropiede
Non so sì
La parola a Angelo Tartaglia che oltre a essere membro del comitato scientifico Legambiente ha tanto tempo e responsabile nazionale ambiente della Rete
Spero che non abbiamo fatto per il raffreddore Maria Berrini presidente Istituto Ambiente Italia che ho sentito starnutire alle fondo
Dunque il tema diciamo all'ordine del giorno chiaramente quello della riconversione del sistema economico italiano di quello di cui abbiamo parlato stiamo parlando da lunga data di cui abbiamo parlato oggi io sono un po'combattuto tra fare un intervento ancora nel merito di una quantità di cose che occorrerebbe fare o nel merito delle condizioni per ottenere che questa riconversione si avvii diciamo che oggi questa riconversione è una necessità perché il tipo di economia di società
In cui viviamo a consumato le proprie basi materiali al punto da non poter più nemmeno tentare di riprodursi nel modo con cui questo è avvenuto nei decenni io nei due secoli passati essenzialmente è una necessità centrale d'altra parte non abbiamo in Italia un sistema politico che è andato in crisi per molti motivi stiamo creando le condizioni complessivamente per fare in modo che la politica sia di nuovo in grado di affrontare questioni di contenuto e di merito
Direi che se così stanno le cose la riconversione di cui parliamo diventa l'asse portante della di un di una progetto politico da perseguire e lo scontro principale del Paese dovrebbe riguardare per l'appunto il fatto che questa riconversione avvenga o meno e le condizioni in cui questa può avvenire
Dopo questa premessa per quanto riguarda le questioni specifiche diciamo non ripeto tante cose giuste sacrosante che sono già state dette
Noi dobbiamo operare in condizioni che son quelle del mercato abbiamo sganciare la crescita dallo sviluppo lo sviluppo tocca senza mente le qualità più che le quantità
E via discorrendo per fare tutto questo ecco quello che posso dire fosse di aggiuntivo è che ovviamente noi abbiamo bisogno di investire risorse di investire risorse cospicue c'è il problema di dove e come reperire queste risorse ne parlava prima
Degli Espinosa e direi che a parte l'intervento diciamo dell'ente pubblico che si può porre come soggetto sul mercato che pone una domanda stimola
Un'offerta che risponda a questa domanda per esempio mai abbiamo anche un problema di consentire attraverso i meccanismi di mercato di destinare risorse cospicue a questa riconversione complessiva
Investire in intelligenza in qualità richiede comunque risorse che devono essere disponibili per l'investimento
Ora noi abbiamo una particolare malattia che vale per il nostro Paese ma anche per altri che ha fatto sì molto tempo fa ancora oggi si che i soldi disponibili mettiamola così quelli privati
Siano destinati in certa misura anche al sistema produttivo ma in misura non trascurabile al settore finanziario puro questo il tipico settore in cui operano hanno operato coloro che avrebbero dovuto essere i grandi imprenditori
E che in un mercato sostanzialmente protetto in realtà non hanno mai fatto il loro mestiere hanno fatto altri
Da una parte abbiamo ingenti risorse che vanno destinate essenzialmente all'operazione di tipo puramente finanziario dall'altra parte abbiamo una situazione per cui il tipico risparmiatore italiano i suoi soldi come Elia che l'impiega da una parte può comprare dei bottoni quindi finanzia diciamo quello che il debito pubblico dall'alto è cosa fa ritrasforma in cemento no è una sorta di ricerca di sicurezza per cui risparmia che ti risparmia gioco lo fai tu fai la casetta
E poi le spalle che stava per comprare l'alloggio al figlio poi magari un altro alloggio segue figlio e cose di questo tipo
Questa è una regola abbastanza generale del nostro Paese tradito
Ed è qualche cosa di delle Terio nel momento in cui abbiamo visione di questa riconversione e quindi di capitali disponibili per la riconversione stessa dobbiamo temere che io le risorse esistenti vengano tirate via dal settore immobiliare e tirate via dall'in certa misura in larga misura dal settore finanziario quando avete stiamo ai piani regolatori delle nostre città togliamo le situazioni paradossali ci sono adesso un certo numero di città in Italia in cui sono presenti in teoria anche in pratica degli ambientalisti nelle Giunte per esempio ma vediamo che in un momento di difficoltà o di crisi come questa sotto sotto rispunta sempre il fatto che siccome l'economia è in difficoltà non sapendo che altro fare sappiamo qualche cantiere non guasta
Qualche cantiere anche privato consentendo di costruire delle case raccontava e la logica non dei soldi sotto il mattone ma dei soldi dentro il mattone al di là del danno ambientale con questo fa sono denari che vengono sottratti alla possibilità di investire nella riconversione che richiede risorse fatica tempo
Ora questo vuol dire porsi il problema anche avendo una politica economica mirata alla riconversione
Vuol dire trovare il modo di recuperare il risparmio che esiste per rendere il Sava questi investimenti è un problema non di poco conto e che andrebbe affrontato seriamente recuperare risparmio destinandolo a la riconversione si può fare anche sotto la forma dei prestiti adesso sia in gli scudi con terapie questa idea dei Bocchino dei buoni diciamo dei prestiti comunale in qualche modo che possono essere destinati a degli investimenti
Fra il giro vediamo poi ci sono molti modi fosse di realizzare cose di questo tipo ma credo che sia un problema molto rilevante anche responsabilizzante rispetto ai cittadini
Un'altra osservazione che
Faccio dando per scontate tutte le altre che altri hanno fatto mai avremmo bisogno di introdurre una politica dei consumi nostro Paese non si è parlato tanto a lungo di politica dei redditi l'abbiamo bisogno di una politica dei consumi cioè che miri in qualche modo può drammaticamente Avi Convent riconvertire i consumi c'è il modello di vita in definitiva cercando di stimolare di proporre consumi che sono sul versante della qualità piuttosto di quello che la quantità una vera e propria ripeto politica dei consumi per quanto riguarda la distruzione del lavoro questo ripeto cose già detestano dette ma sono essenziali
S'fondamentali bisogna riuscire e distribuire il lavoro retribuito disponibile sul mercato e a valorizzare il lavoro sociale sostanzialmente sociale che non è collocabile sul mercato e due cose valorizzazione del secondo redistribuzione del primo miglioreranno la qualità della vita complessiva e vanno nella direzione della riconversione
Ma vengo a questo punto però al punto che a me sembra più delicato in questo momento
Oggi perdiamo un'opportunità oggettiva nel nostro Paese di avviare in termini di politica complessiva questa riconversione che è necessaria
Abbiamo la possibilità di farlo ma non è scontato che ciò possa avvenire al di là del dato elettorale
Si dà per ovvio che sia la delegazione progressista che può avviare questa trasformazione e io ne sono convinto il problema è però che dentro questa aggregazione in via di formazione esiste un'ambiguità profondissima riguarda questi temi e lo lo sforzo che dobbiamo cercare di chiarire di di fare tutti quanti noi è quello di costringere alla chiarezza e alla scelta di campo netta sul problema della di conversione tutti gli interlocutori
Informa ripeto esplicita chiara e netta perché la liquidità e altissima
Il primo livello di ambiguità riguarda proprio la necessità della riconversione Vito versiamo una parola suggestiva naturalmente si può intendere in tanti modi
Ma il modo che va d'accordo con leggi della fisica e proprio quello in cui le quantità non crescono più per se vai si punta sulla qualità che so è che è un parametro essenzialmente sociale su questo ci vorrebbe una chiara una chiarezza molto maggiore di quella che c'è
Tra l'altro a me piacerebbe di scarsa attenzione che non ci sia più Occhetto sapere visto che in questi giorni si parlava di tavoli multipli e così via se il tema della riconversione sia un tema per il tavolo di Governo per il tavolo elettorale visto che c'è una distinzione
Perché se la riconversione è un tema che va bene per fare il tavolo elettorale a me non interessa francamente no se invece e del tavolo di governo siccome queste cose vanno poste in termini di governo mi interessa moltissimo
Ma vorrei sapere cosa ne pensano tutti gli interlocutori quelli dell'eventuale tavolo di governo non so quanto le in questa direzione tutto da verificare naturalmente
Altrettanta chiarezza per bisognerebbe avere sul ruolo delle opere pubbliche faccio insolito per lui è stato usato l'esempio dell'alta velocità ma ahimè è un tema su cui l'ambiguità e a livelli altissimi
A livelli altissimi chiare prese di posizione al riguardo in questo periodo elettorale devo dire che alcuni hanno cambiato opinione ma ma io sono molto dubbioso dei cambiamenti interni ed elettorale di opinione riguardo a questo gigantesco imbroglio che l'alta velocità
Concludo dicendo che risanare i conti dello Stato è una condizione necessaria per poter impostare una politica è uno strumento non è un fine
E ancora voglio dire che certamente fare la stessa politica con persone diverse non è una grande obiettivo il nostro problema è di impostare una politica completamente diversa da quella che ha retto il Paese fino ad oggi
Ci vuole una grande capacità di indirizzo e di così di di rivendicazione nei confronti dei soggetti politici in senso stretto per ottenere coerenza e chiarezza su questi punti
Perché altrimenti finiamo per diventare un po'tutti quanti appunto delli ornamenti in un discorso generale generico che poi lascia le cose come stanno
Grazie per tale che ha fatto come sanno discorso intelligente condivisibile forse facciamo parte la stessa associazione
Dunque dopo Tartaglia Renzi con gli atti calzolaio Pennisi Graziani vengo sempre blocchi di interventi per
Ricordatevi di pagare i soldi se volete la cartella di associare da Legambiente se volete essere
Fabio Renzi responsabile territorio grammi
Ambiente lavoro futuro scenari dello sviluppo sostenibile
Nella proposta di Legambiente che ci troviamo ancora oggi qui a ripetere articolare ad arricchire sempre di più e vediamo che incontriamo sempre più interlocutori e da una cosa diciamo che riguardava solo come dire un mondo politico associativo di livello nazionale vediamo che invece si stanno diffondendo in tutta Italia iniziative piattaforme regionali dove Legambiente
Cerca di declinare contesto territoriale per contesto territoriale tutta una serie di accordi e di piattaforme d'intesa tipo quella con il sindacato
Allora questo problema dell'ambiente lavoro e future Cynar lo sviluppo sostenibile
Schematizzando
Si trova di fronte a due la realtà diverse una realtà spesso è quella delle aree di maggior resiste dove diano maggior resistenza oggettiva
A questo pressione a realizzare questa scelta e nella realtà delle grandi conurbazioni urbane
Delle aree industriali delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale dove la densità dei problemi anche della disoccupazione eccetera emergono in maniera più evidente su questo ha parlato molto Serafini mi pare che anche il dibattito della giornata si sia incentrato soprattutto su questo
Rimane da ragionare attorno però a quell'altra realtà sto naturalmente schematizzando
E cioè dove ci sono non delle resistenze oggettive ma delle precondizioni favorevoli a realizzare a sperimentare subito
Progetti programmi e e scenari di sviluppo sostenibile
Sono quelle che una volta venivano chiamate le aree marginali le aree deboli e che attenzione oggi non sono più marginali perché sono rare anche oggetto di nuovi programmi di investimento il turismo si rivolge e i grandi interventi turistici si rivolgono verso queste aree il discorso delle acque minerali decapitazioni eccetera e con interventi che non sono spesso sostenibili né dal punto di vista ambientale cioè dall'utilizzo e del consumo delle risorse naturali né dal punto di vista sociale cioè nel senso che diventano i luoghi della seconda casa i luoghi dove un tutto un tessuto culturale sociale eccetera rischia di scomparire grazie alla processo di valorizzazione che in questi contesti si realizza
Allora la maggior parte di queste aree oggi nel nostro Paese vari attori sociali istituzionali le pensano come aree protette come parchi
Allora su questo è cruciale aiuti io ritengo che che questa battaglia che facciamo come Legambiente per realizzare questi scenari sub sostenibile è cruciale dimostrare che le cose che diciamo almeno siano evidenti irrealizzabili eccetera in quei contesti dove ci sono queste precondizioni favorevoli e quindi dimostrare e realizzare forme di sviluppo centrato sulle risorse ambientali quelle fisiche quelle naturali e quelle culturali e sulla conservazione delle risorse naturali
Guardate questa non è una cosa laterale marginale come qualcuno pensa non naturalmente nell'ambientalismo Rino naturalmente in lega ambiente che in tutti i suoi documenti questa cosa da ripete in continuazione questo ma cosa prima di tutto significativa dal punto di vista quantitativo
Perché tra pochi giorni verrà emanato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l'elenco ufficiale delle aree protette
Il sette virgola dieci per cento del territorio nazionale è interessato da forme di tutela e protezione che sono state riconosciute rigorose e quindi efficaci il sette virgola dieci per cento del territorio nazionale scusate non è poco una cifra che ha una sua consistenza
Ecco e
Però questa
E ma question importante e significativo anche dal punto di vista qualitativo per la dimensione emblematiche o simbolica dei parchi delle aree protette perché questi vogliono essere e vengono percepiti così non solo dagli ambientalisti ma l'ha anche da chi li vive come luoghi più avanzati di un nuovo rapporto tra uomo e natura
Perché sono i luoghi della dove diciamo i luoghi dove l'accumulo dove viene più facilmente comunicata
E e ci si educa ai valori ambientali ecco e anche perché questo è importante in queste aree noi incontriamo le maggiori aspettative e dei maggiori ostilità al contempo a un discorso di
Di realizzazione di forme diverse di gestione del territorio e questo discorso che aspettative molto importante perché per chi si occupa di queste situazioni di queste realtà e come associazione siamo impegnatissimi in questa direzione
Noi vediamo che nelle società nelle realtà locali il discorso del parco è un discorso che non è che interessa solo come in atti chi gestisce il depuratore chi gestisce queste infrastrutture o quell'altra mondi scorso orizzontale che interessa chi lavora nel commercio di lavoro nel terziario chi lavora nel settore primario eccetera questa e quindi riuscire a dare una risposta a queste aspettative che spesso voi stessi sollecitiamo anziché ne sollecitiamo eh per me un momento
Fondamentale e cruciale nella credibilità delle cose che noi diciamo come ancora qui oggi allora da questo punto di vista la legge quadro sulle aree protette è giusto l'impegno che come Legambiente abbiamo profuso per la corretta applicazione della legge quadro sull'arretratezza non possiamo naturalmente dirci completamente contenti ma dobbiamo dire che tuttavia questa legge a si è evitato insomma il rischio che finisse come altre leggi dove dopo due-tre anni ci trovavamo discutere non delle cose fatte o non fatte ma del fatto se la leggera giusta a un o meno ecco invece questa Veggiato è stata in gran parte diciamo applicata in gran parte diciamo applicata anche si ripeto è un giudizio anche critico quello che noi diciamo ma la cosa importante questo che serve per tornare anche il discorso dei contesti deboli ribelli la forza anche nelle aree deboli uno può come più volte berretti Legambiente molti dei nuovi parchi nazionali sono stati realizzati nel Mezzogiorno
E questa è un'altra
Un altro aspetto che ci deve chiamare un'attenzione rispetto a questa vicenda delle aree protette perché lì spesso il bisogno del lavoro di un futuro eccetera e più pressante e più il più forte
Ecco allora
Nonostante tutto dicevo alcuni giudizi critici da leggi tuttavia tiene la legge si sta applicando e la cosa importante è che oggi ci sono anche ingenti risorse finanziarie per la realizzazione di quei progetti che noi riteniamo compatibilità all'interno delle aree protette si tratta di una massa finanziaria che verrà tra poco ero trasferita alle regioni e agli enti parco di trecentoventitré miliardi che avranno anche possibilità di ulteriori cofinanziamenti questo lo obbliga il programma triennale sulla sui fondi regionali ecco allora è un impegno di tutti Dinoi come Legambiente ma anche degli interlocutori che qui oggi abbiamo incontrato di far sì che subito questi soldi non vengono spesi per infrastrutture che non si sa quando si vedranno ma vengono spesi subito in manutenzione gestione servizi del territorio
Il massimo delle infrastrutture che vogliamo in queste realtà sono i centri visita che danno lavoro che possono dare che che che possono dare lavoro a molti
A molte persone chiudo dicendo questo
Alcuni dati uno studio che è stato fatto in Abruzzo dal vicedirettore del Parco nazionale d'Abruzzo
Giuseppe Rossi
Dice che nelle nelle aree protette abruzzesi che potrebbero diventare nei fatti già sono diventate di circa cinquecento mila ettari
Si può attivare un flusso di visitatori luci milioni di dodici milioni di visitatori l'anno con un indotto di mille miliardi
Che porta cinquecento posti diretti occupati e assi mila indiretti il sette virgola dieci per cento del territorio italiano significa che abbiamo due milioni di ettari
Possiamo attivare quarantotto milioni di visitatori per un indotto di quattro mila miliardi di lire due mila posti di lavoro diretti e ventiquattro venticinque mila indiretti se noi pensiamo che siamo l'Italia
Il Paese più ricco di beni culturali e ambientali ma anche più ricco di biodiversità e questo spesso ma cosa che noi non sottolinea ma abbastanza cioè nel continente che va dalla Spagna aiutare l'Italia il Paese più ricco di biodiversità
Bene questa chance questa occasione questa opzione dello sviluppo sostenibile sperimentando in queste realtà dopo le precondizioni sono favorevoli è una occasione che dobbiamo cogliere pienamente
Era un Piquet piedi applauso questo grazie
Dunque la parola a Cogliati che è responsabile nazionale del settore scuola formazione di Legambiente che l'ho visto oggi particolarmente attento alcuni passaggi dello Stelvio Fumagalli sulla formazione
Ma nella cartella che alcuni hanno avuto la fortuna di acquistare altri possono pre acquistare versando venti mila lire c'è un documento a occhi in materia con gli altri indie come l'ho già detto prima tale calzolaio
Pennisi Graziani si è aggiunto Mattioli
E poi c'è traccia su
Se più massacrante delle degli spot per Forza Italia su questa cosa
Speriamo di avere maggior successo
Va bene allora il intanto per dimostrare che non abbiamo atteggiamenti ideologici a vantaggio di Fumagalli potremmo anche dichiararci favorevoli all'effetto serra qui dentro facendo alzare
Le tende quartiere tre aumentando il calore interno
Comunque
Parliamo di cose meno serie allora
Circa due mesi fa
Sul Corriere della Sera è uscito un articolo di fondo della del sempre simpatico Panebianco
Che per la prima volta credo dal sessantotto in prima pagina riportava l'attenzione del del giornale sulle questioni della scuola
O comunque se non sotto sessantotto certa e almeno una quindicina d'anni che non esiste sulla stampa italiana non Mrs non usciva un fondo
Un articolo di fondo sulle questioni scolastiche
La cosa interessante era che sostanzialmente in un passaggio di Panebianco
Che dopo aver fatto un'analisi assolutamente condivisibile sui danni e guasti della scuola e sulla frustrazione del lavoro degli insegnanti
Faceva risalire il tutto
Ha una causa
Tanto semplice quanto assolutamente
Banale cioè il fatto che la maggioranza degli insegnanti italiani erano entrati nella scuola senza essere pass senza esser passati per concorsi seri
A parte la Giunta dell'aggettivo seri accanto alla parte alla parola concorsi che mi sembra particolarmente drammatica dal punto di vista freudiano ma il la questione fondamentale e che in realtà in questo caso pane bianca era
Secondo me rappresentativo di quello che pensa mediamente sia l'intellighenzia anche la gente comune la gente della strada cioè oggi in Italia la maggioranza da gente effettivamente convinta che il problema della scuola della formazione di quello che succede nelle scuole dipende dal fatto che non si sono fatti non ci sono i concorsi
I concorsi seri
E diciamo che questa impostazione dalla questione scolastica dalla della formazione in generale
è preoccupante perché è assolutamente condivisa anche all'interno del polo progressista non c'è differenza sostanziale che molto evidente su questo
Su questo punto
Se non alcune dichiarazioni di principio delle dichiarazioni d'intenti che da parte di alcuni pochini intellettuali che fanno riferimento al polo progressista in questi ultimi dieci quindici anni sono state pronunciate
E questa è un corno del problema l'altro corno assolutamente complementare
Un aspetto
Che io chiamo educativo del famigerato decreto taglia classi del ministro Jervolino che anche nelle movimento delle autogestioni è stato fortemente sottovalutato c'è il decreto taglia classi al di là dell'operazione che ha messo in campo
Auto né sette educativo nella testa della gente perché ha fatto passare il fatto che la scuola sia un costo che quanto costo vada affrontato e quindi può essere tagliato spostato messo un po'di qua un po'Tilla
E nella testa della gente passa il fatto che ovviamente se la scuola è un costo non può essere una risorsa
Invece noi un po'per il lavoro che abbiamo fatto ma anche per i ragionamenti che insieme al gruppo che ha lavorato al piano occupazionale stiamo facendo da qualche mese
Ci sembra che le l'impostazione da dare al problema si esattamente sul versante opposto cioè il problema fondamentale che la formazione in una società che va verso l'innovazione tecnologica di beni e di processi la formazione è una grande inevitabile risorsa anzi a dire di più
Noi siamo in una situazione storica in cui a me sembra che la questione la formazione sia il fattore limitante
Della possibilità dei piani occupazionali ed economici innovativi di passare cioè noi rischiamo di avere anche dei prende i piani economici di rilancio dell'occupazione
Seri per esempio sul Rio l'arredo urbano sulla rinaturalizzazione dei fiumi o cose del genere e poi ci mancano le professionalità l'atteggiamento professionale il che non sono soltanto abilità finali ma sono anche riguardano anche la cultura
Della gente immaginiamoci persone che da trent'anni fanno lo stesso lavoro nell'edilizia devono essere ricollocata in attività di rinaturalizzazione dei fiumi questo comporta uno spostamento non solo di professionalità terminali non si tratta di passare la cacciavite
Alla Roncola a Prodi atteggiamento nei confronti dell'oggetto del bene che si sta producendo che richiede un processo di modifica
Di cultura di atteggiamenti mentali profondi che non si possono realizzare se non avendo un atteggiamento innovativo
Anche nel campo dell'innovazione
Nella relazione essere finisce a un passaggio su questo aspetto e devo dire che purtroppo l'unico negli interventi di stamattina che come già anticipava Ermete ha ripreso la questione è stato Fumagalli e la ripresa su due aspetti da una parte parlando cioè dando un titolo su cui tutti quanti sono d'accordo poi bisogna vedere che cosa ci mettiamo dentro che il problema della rilancio della ricerca e della riqualificazione della scuola
Ma c'è un altro aspetto un'altra formulazione sementi interessante Daloui utilizzata che è stata il passaggio dalla cultura del vincolo alla cultura del progetto
Ecco passare alla cultura del progetto non è soltanto una questione che può essere affermata per legge ma significa cambiare l'atteggiamento della gente significa cambiare
Far sì che i genitori che sono nella scuola sempre elemento più retriva o non vanno dagli insegnanti a chiedergli che cosa gli ha insegnato ma come ha imparato a fare ricerca e questo non è cosa che si realizza semplicemente con una con una legge teniamo presente che in base a una una recente inchiesta dell'Università di Bologna ha rilevato un fenomeno estremamente interessante noi ci troviamo tra i Paesi europei cioè quelli che hanno i bambini più ecologisti gli alunni delle medie
Lo sono abbastanza
Quelli delle superiori cominciano a perdere questa caratteristica nel momento in cui i ragazzi entra nel mondo del lavoro dell'ecologia non gliene frega assolutamente più niente i valori che guidano gli atteggiamenti le scelte sono quelli ci sono i valori tipici del posto di lavoro quindi del consumo dei soldi della del successo personale evidente quindi che c'è un bisogno fortissimo di riqualificazione delle politiche formative
E credo che
Questo argomento è più sviluppato nel documento che i pochi fortunati hanno trovato in cartellina
Qui mi interessa a
Sottolineare soltanto due passaggi deprime questo
Il primo è questo nella società moderna sicuramente i luoghi della formazione sono tanti ma per quanto riguarda il rapporto con il mercato del lavoro e la costruzione di nuove professionalità i luoghi privilegiati sono due la scuola il monte istituzionale quindi scuole università da una parte dall'altra la formazione professionale
Sul piano istituti nel mondo istituzionale non abbiamo oggi una una dimensione in cui il dinosauro si sta muovendo non dobbiamo in atteggiamento preconcetto in cui sembra che tutto sia immobile alta si sta muovendo si sta muovendo in termini di contenuti perché comunque ad esempio il movimento dell'autogestioni ha posto delle domande di una cultura diversa ava aperto dei possibilità di cominciare a parlare di lavori socialmente utili anche per le scuole di cominciare a pensare alle scuole come centri di organizzazione di esperienze di studio lavoro che comportano un rapporto con il presente completamente diverso da quello Sclero drizzato che oggi esiste ma anche sul piano istituzionale esistono dei processi di modifiche sementi interessante importanti che rischia di passarci sotto le mani senza che ce ne accorgiamo la riforma per la scuola superiore del
Approvata dal Senato nel settembre della novantatré enne
Intanto rimette in movimento tutta la struttura delle scuole superiori ma la rimette in movimento
Sotto due dei rischi fortissimi il primo che è quella di una grande polverizzazione
Delle dell'istituzione scolastica in cui c'è il rischio che ogni consiglio di istituto finisca per inseguire le esigenze localistiche mancando poi al compito fondamentale che è quello di una formazione di mentalità che non cambia asseconda della dell'ambito regionale in cui ci si muove
E dall'altro
Il fatto che il tutta la scuola superiore vive di un profondissimo intreccio con la formazione professionale
Fino alla limite estremamente pericoloso per cui nella formazione professionale è possibile acquisire dei crediti formativi così vengono definiti
Che possono essere spesi poi per l'obbligo scolastico il che significa che nell'attuale condizione clientelare lottizzata alla formazione professionale di fatto noi permettiamo a chi va a fare un corso di trecento ore da idraulico comunque di aver assolto all'obbligo della del dei sedici anni di né della scuola
Tutto ciò significa ho finito che
La questione della riqualificazione delle politiche formative è assolutamente decisiva in questo momento perché è il complementare a Rosa al ragionamento di cosa e come si produce e se io non riesca a pormi contemporaneità e contestualmente il ragionamento di cosa produco di come produco
Di chi forma e chi come forma
Il fattore limitante di cui parlava l'inizio scatterà inevitabilmente la mancanza di una riqualificazione politiche formative diventerà l'impedimento principale per la realizzazione dei piani occupazionali di cui parliamo grazie
Problema molto serio
Benissimo
No scusate il calzolaio Valerio Calzolaio deputato del PDS uno dei migliori deputati ambientalisti abbiamo calcato questa legislatura Lomelo fin
Tutti i potenziali alleati sia politici che sociali del polo riformatore dell'alleanza progressista indicano nella piattaforma ambiente occupazione di Legambiente uno dei punti discriminanti del programma di governo
Credibile svolta nella politica economica e sociale e questo è un successo già sottolineato nella relazione di Serafini
Io vorrei soltanto proporre una integrazione di quella piattaforma connessa all'avvio di una seria politica dei parchi su tutto il territorio italiano
Il cinquantennio democristiano ed anche il decennio craxiano non conoscono in Italia istituzione di aree protette nazionali i primi parchi risalgono alla crisi dello Stato liberale e alla transizione verso il fascismo solo nel sessantotto si aggiunse per caso soltanto sulla carta il parco della Calabria
Da allora sono solo le regioni qualche ente locale a promuovere aree protette ed è soltanto con la crisi della Prima Repubblica e la transizione verso la cosiddetta Seconda Repubblica che riparte il ciclo dei parchi nazionali
Nel mille novecentonovantatré sia ottenuto un raddoppio secco Dolomiti bellunesi Monti Sibillini Foreste Casentinesi Pollino Val Grande Aspromonte Maddalena mentre tardano gravemente Delta del Po e Arcipelago Toscano nel novantaquattro
Mi sono comunque prevedibili almeno altrettanti Maiella Cilento Gargano Vesuvio Gennargentu rosse il Gran Sasso l'aria esiste quindi ormai nel Paese una rete vastissima di aree protette con una buona legge quadro un apparato burocratico insufficiente ma motivato una linea organica delineata dalle Commissioni parlamentari recentemente il ministro Spini ha dichiarato che dalla creazione dei patti si può attende un incremento occupazionale diretto di circa sedici mila unità di oltre trenta mila con riferimento all'indotto
Di oltre venti mila parla un documento contenuto in cartella di Legambiente di circa venticinque mila parlava prima Renzi
Credo che se si avvia una politica unitaria e coerente in tutte le regioni e se si attivano gli investimenti e si cercano sinergie con i fondi europei regionali
Anche quelle cifre possono essere un minimo e possono comunque indurre un effetto moltiplicatore
Emerge allora una essenziale caratteristica moderna del parco come mila dimensione citata
Ieri in un articolo da Valentino Parlato di stato sociale ambientale come servizio sociale del tuo Emilia fonte di salute riequilibrio sociale territoriale formazione
Di valorizzazione di merci e di non merci e anche ovviamente di occupazione
Bisogna tener presente una novità decisiva della nuova versione del programma triennale introdotta proprio grazie a una proposta del PDS in Commissione ambiente alla Camera
In applicazione all'articolo sette della legge quadro una quota non inferiore al venti per cento delle risorse totali attribuite alle singole regioni decine e decine di miliardi
Oltre a quelle già assegnate con la stessa legge è destinata obbligatoriamente
Ai Comuni alle Province il cui territorio è compreso in tutto in parte in tipo confini che è un'area protetta
Questo è una prima riconversione ecologica del modo stesso di concepire la spesa pubblica più soldi a chi fa davvero i parchi
E concentrazione nei parchi di alcune risorse altrimenti disperse nel territorio
Il parco come un'eccezione per sperimentare nuove regole quindi non una eccezione alla regola nella vecchia concezione del parco ma un patto comune eccezione dove sperimentare nuove regole
E un vantaggio concreto per i comuni che gestiscono il territorio in una logica diversa ecosostenibile
Il patto allora diventa davvero un regime speciale di tutela di tutela e di gestione tendenzialmente da estendere all'insieme del territorio
Così ad esempio i pacchi possono essere uno straordinario strumento per le politiche di riassetto idrogeologico vera grande prima opera pubblica di un governo progressista ma i tacchi possono essere
Toh e rischiosa mente anche un nuovo tramite per la stilista vecchia filosofia di opere pubbliche
Anche nei parchi cioè e e sui parchi si potranno contrapporre opzioni progressiste e opzioni moderati
Per ora per Berlusconi avete letto il suo decalogo non parla di ambienti e la lega eredità dalla di città che togli i voti dei cacciatori del Nord
Ma proprio rispetto alle aree protette comincia a configurarsi la versione aggiornata del blocco di potere tradizionalmente Cemmo né in Italia
Riproponendo quel nodo perverso di cui parlava Serafini Serafini fra liberismo e assistenzialismo
Il liberismo di nuove cordate con il verde come specchietto per le allodole l'assistenzialismo verso popolazioni marginali espropriati
Pure dell'autogoverno Forlani quand'era ancora segretario
In una in inaugurazione farsa è falsa dei Sibillini teorizzò proprio questo neo assistenzialismo liberista nettare
E credo che sarà questa mahdisti minando e frasi miste conservatori nella prossima legislatura a legislatura del Parlamento ma anche la CISL legislatura degli organi di gestione dei parchi
Discorso analogo potrebbe essere fatta anche per la nuova legge sulle risorse idriche cui abbiamo tenacemente lavorato ma non ne parlo qui oggi prendo deciso limitarmi ad una esemplificazione del nesso ambiente lavoro sviluppo appunto quella dei parchi
Come PDS non abbiamo promosso una consulta nazionale molto avverte molto ampia Democratici di sinistra
Sui parcheggia coinvolge oltre cento operatori nella prima sessione a Badia Prataglia ottobre abbiamo riflettuto proprio sul concetto di parco fabbrica di natura e dei parchi come sistema storico sociale rifiutando la logica di eccezioni
Che confermano regole opposte
Di sviluppo nella prossima sessione vorremmo riflettere sui parchi come sperimentazioni di una spesa austera di effettiva riconversione ecologica delle economia a questo riguardo e concludo terza osservazione stiamo rivedendo il giudizio sul ministero dell'ambiente sul ministro Spini
Con franchezza disse dis diciamo di dissentire dalle scelte dei comportamenti degli ultimi mesi del ministro ne siamo stati sostenitori e cala Nizzar col canalizzato ori consenso verso il ministero dell'Ambiente nonostante i limiti della politica economico-sociale e le incongruenze incoerenze ambientaliste del governo Ciampi
Abbiamo apprezzato e difeso l'operato per i parchi abbiamo collaborato con le strutture del Ministero per facilitare tempi efficacia dell'attuazione legislativa abbiamo contribuito a definire una linea coerente e organica
Fra l'altro in stretto collegamento con le associazioni in particolare con Legambiente sulle aree protette si è contraddistinta per un impegno tenace il rigoroso
E tuttavia il ministro ha deluso vari aspettative ci si è andati troppo concentrando sull'esteriorità si è sottovalutato il rigore amministrativo si sono subiti indebite pressioni per eccessivi rinvii o discutibili proposte di nomina la scandalosa situazione dei nuovi enti parco presidente abbandonati a se stessi nomine invalide per l'assenza dei revisori dei conti
Nomine parziali lentezza nella definizione dei direttori doni e così via la mancanza di coerenza e autorevolezza per le perimetrazioni e ho concluso davvero
Delicate dell'Arcipelago Toscano e del del talco il non rispetto di parti essenziali delle risoluzioni parlamentari sulle sedi degli enti parco come per i criteri di alcune proposte ci impongono di esprimere una forte preoccupazione
Non modificheremo l'atteggiamento di fondo rispettoso dell'autonomia e anche dell'attivismo che c'è nel ministero a vogliamo oggi sottolineare questo elemento di critica così come in passato
Non siamo stati fra coloro che stavano sempre a tirare la giacchetta per i ritardi che pure esistevano nell'adempimento dei termini previsti dalla legge oggi segnaliamo che permane sui parchi come sulle politiche ambientali un conflitto di interessi è una dialettica una vertenza di danni Cesaria in questa versione vertenza Rita credo che sia essenziale il contributo che può venire dalle associazioni come Legambiente grazie
Grazie a calzolaio
Efficace come se e chiedo Pennisi secondo scusa per un minuto perché in una corsa contro il tempo una sfida che ci sarà il via invidiata
Secci della Legambiente chiarezza ha chiesto un minuto sono tap-in sbagliato economico nel convegno secondo me c'è un livello di analisi fondamentale che manca che quello sovranazionali internazionali
Voglio tirare le corretti per questa sera Fini perché nella sua introduzione questa parte che credo fondamentale manca da lui che ha da deputato ha avuto un ruolo importante proprio nel combattere per le questioni della pace eccetera eccetera dico che è fondamentale perché parlare dell'economia italiana senza inserirla nel contesto internazionale penso sia
Irrealistico
Per terra la prima corsa la seconda sul lavoro e la riduzione del tempo di la di lavoro
Voglio spezzare una lancia per l'impostazione data dava Ravaioli da Ronchi cioè per una concezione strategica e
Però voglio sottolineare una cosa mi sembra sia mancata cioè il problema che si dovrà affrontare sarà quello di convincere la gente ma convincere anche nulli che lavorando di meno si riesce a riempire il tempo liberato in maniera creativa gioiosa eccetera eccetera cioè questo mutamento culturale terrificanti terribilmente difficile e queste altrettanto difficile che convincere che che ne so che accettare una riduzione del salario
Perché io meno soldi forse sedersi a concepirlo riempire il tempo in un modo che non uno non va fuori di testa non è per niente facile
Grazie al CIPE minuto e trenta va benissimo se c'è uno degli sfortunati non ha potuto prendere la cartella perché invece il documento che è stato presentato a parte esattamente dalla collocazione sul terreno internazionale problemi economici italiani
Caccia le venti mila lire di Caracas
Diamo ora la parola a questo proposito peraltro a Pennisi che oltre a essere un nostro amico che ci ha dato sempre una mano anche sul tenore elaborazione il direttore dell'Organizzazione internazionale del lavoro in Italia
Allora no no additiamo Pennisi e basta
Allora il nord tu hai messo o qua allora io vi auguriamo Eli notiziale lavoro Sacha cosa che non posso dire che siamo in una campagna elettorale Kenzo che sia iniziata in questi giorni
E non posso dire che il problema centrale di questa campagna elettorale il problema occupazionale va be perché con due virgola otto milioni di disoccupati
Nella definizione più stretta dell'Istat ed uno virgola cinque milioni
Di persone in cerca di prima occupazione con una volta in definizione stretta dell'Istat la nuova definizione Istat tra virgolette il problema occupazionale è probabilmente il tema occupazionale la politica del lavoro dovrebbe essere il tema su cui si si dovranno confrontare le forze politiche
E qualsiasi altro tema da temi con slogan calcistici io o altre cose
Possono essere quantomeno fuorvianti nei confronti del tema centrale
Di questa campagna elettorale in corso non posso neanche dire della che prego davvero il problema ambientale in questa ottica occupazionale
Deve essere visto
Non come mi hai visto solitamente con un vincolo alla politica occupazionale ma come la premessa non sono di lungo periodo perché se non abbiamo una politica esso sostenibile non creiamo occupazione per nessuno ma anche di breve periodo
Per il rilancio dell'occupazione non posso neanche ricordare che circonda diecina Iadi anni fa quando si lavorava su questi temi quando il Piano del lavoro prodotto dal ministro pro tempore dell'epoca avvertiva che nella metà degli anni ottanta in cui siamo appena arrivati l'Italia sarebbe stata salvata dalle donne del Mezzogiorno
In quanto si vecchi si vedeva
Un inaridire assi
Sempre più severo dell'offerta di lavoro sì ed è un problema sempre più severo di scarsità di lavoro che si sarebbe potuto affrontare soltanto immettendo più donne del Mezzogiorno del mercato che lavoro questo dieci anni fa probabilmente che lo vedeva si era sbagliato
Non possiamo neanche dire che se dieci anni fa quando si parlava di queste cose e ha così noi promuovevano invece politiche dirette ad accelerare la trasformazione di questo Paese secondo verso un paradigma tecnico economico basato sull'economia sulla informazione e che e la tecnologia forse non ci troveremmo quest'oggi con due e otto milioni di di disoccupati
Se parla in modo ufficiale posso limitarmi a ricordare alcune cose che l'organizzazione internazionale
Del lavoro
Che rappresenta in Italia
Da alcuni anni tratta questi temi
Non soltanto è come ce li internazionali di cui molte non sono state ancora ratificate dall'Italia
Tra ultima la convenzione sui grandi disastri industriali ma anche in studi analitici in questo volumetto abbiamo passato in rassegna
Le implicazioni occupazionali di politiche ambientali sulla base dell'evidenza quantitativa disponibile di una quarantina gli studi
Sono studi che riguardano in gran parte
Gli Stati Uniti la Gran Bretagna i Paesi del nord Europa ed alcuni Paesi asiatici
Questi studi per quanto l'evidenza
Quantitativa
Non Possa considerarsi definitiva perché ci basiamo su dati abbastanza frammentari
Indicano che con un mix appropriato
Le politiche ambientali creano lavoro anche nel breve periodo non solo nel medio-lungo periodo
Non solo
In quanto impediscono il degrado anche come sostegno di occupazione bene
Abbiamo presentato una proposta per estendere questi studi Alitalia ministero dell'ambiente alcuni mesi fa
Aspettiamo una risposta
Nel frattempo probabilmente con finanziamenti italiano verranno finanziati studi analoghi per quanto riguarda i Paesi del Maghreb
L'Albania l'Italia spetta forse la prossima puntata
Ora
Osserva che la Guardia di Finanza
è forse possiamo chiedere alla Banja assunse fonte della cooperazione allo sviluppo italiana
Di finanziare gli studi per noi possibile forse anche questo
Per quanto riguarda gli aspetti di
Immediati di programma economico
Per coloro che si interessano a queste cose
In vista
Delle prossime elezioni del prossimo governo
Credo che il mix
Di politiche ma quelle canoniche e settoriali
Che promuovono al tempo stesso occupazione ed ambiente debbano tener conto principalmente di tre cose
In primo luogo il riassetto della spesa pubblica
Che deve accompagnare l'operazione di risanamento della finanza pubblica
Riassetto della spesa pubblica vuol dire tra l'altro
Cercare di esaminare se ai settanta mila miliardi ogni anno di trasferimenti all'impresa non devono essere collegati dei codicilli di trasformazione tecnologica
Ambientale per accelerare non per introdurre qualcosa di nuovo ma per accelerare l'inevitabile la cerare la trasformazione dall'economia di questo Paese da un Paese all'economia fordista terrorista sul tipo di quello che c'era in Piemonte Cina quindici giorni orsono quindici giorni orsono
Ad un Paese la cui economia si basa
So corretti distribuite Trinità protettiva
Fondate sulla tecnologia della informazione della comunicazione
Secondo aspetto l'importantissimo rivedere il modo in cui lavoriamo abbiamo ancora un orario di lavoro settimanale per legge di quarantotto ore
Sembra quanto meno realistico abbiamo orari di fatto nella grande industria che esso sulle quarantacinque ore la settimana tenendo conto degli straordinari viene o forse modo di rivedere in in che modo lavoriamo in che modo distribuiamo
Il nostro lavoro
E che tipo di oneri e di imposizione avviamo
Sul lavoro
Ora e e difficile in una
Più di uno di questo genere ed essendo già arrivate le cinque del pomeriggio
Vedere quelle che possono essere le articolazioni di un programma io sono stato tre fortunati chiamando dato venti mila lire all'ingresso avuto la cartellina senza troppe storie difficoltà
Ho avuto modo di scorrere la documentazione a me sembra che qui ci sia la base questi documenti la base per un programma per un programma quattro anni l'arco della prossima legislatura
Per un programma da mettersi appunto però ed articolarsi in maniera più compiuta e più dettagliata da quanto di quanto
Adesso in cartellina
Nel mese che ci resta prima delle prossime consultazioni elettorali
Ringrazio tutti per avermi fatto travalicare di due doti magiche per
No devo dirti che è anticipato di un minuto chiuso
Ho girato nella creazione idrogeologica che va male
Guarda io credo che essere in parte del casermone comunque grazie
Dunque adesso c'è Carlo Alberto Graziani del Presidente del Parco Nazionale dei Sibillini e quindi Gianni Mattioli che è un un giovane ragazzo che si farà
Davanti a un ripiana e poi Nunzio
Vorrei fare alcune proposte concrete che partono da un'esperienza ormai venticinquennale nel settore dei parchi e
Di recente da quest'ultima esperienza difficile ma entusiasmante
Nel parco dei Sibillini
E che spero in qualche modo da Legambiente possa fare proprie
E che partono queste proposte da una convinzione
Quello del parco come luogo di sperimentazione lo diceva prima Valerio calzolaio di un nuovo rapporto tra uomo ambiente luogo di sperimentazione per dimostrare con i fatti come tutela e sviluppo siano compatibili come veramente possibile trasformare l'economia in senso ecologico cioè il parco non solo
Come vincolo ma soprattutto come Progetto queste sono le proposte
Innanzitutto una nel settore immediatamente occupazionale nelle aree protette nei parchi di vecchie istituzioni dei parchi storici né nuovi parchi nei futuri parchi
Gruppi di persone soprattutto di giovani si associano per svolgere attività economiche
Diventano essi protagonisti stanno diventando essi protagonisti di fatto in concreto di quelle nuove professionalità di cui anche discutiamo visto che c'è un'iniziativa prossima della Lega ambiente
Sono gruppi società soprattutto cooperative estremamente fragili pieni di entusiasmo di buona volontà ma fragile sul piano economico eppure hanno una grossissima potenzialità la proposta allora ecco e questa è una proposta peraltro che la lega ambiente qualche anno fa aveva cercato di realizzare perché non creare una stima struttura di sostegno per queste cooperative per questi gruppi di giovani che hanno bisogno soprattutto di una struttura di sostegno che gli dia la possibilità dal punto di vista amministrativo di decollare dal punto di vista del credito di utilizzare il credito
Finora vivono solo su base volontaria e come tali spesso muoiono e invece sono una grande prospettiva dal punto di vista occupazionale ma anche dal punto di vista delle risorse umane di essere protagonisti anche della politica di questi nuovi parchi
La lega ambiente la rete delle cooperative possono veramente insieme creare una struttura di sostegno che dal punto di vista strategico diventa importantissimo secondo proposta avete sentito le cifre in qualche modo straordinarie
Di quanto turismo queste aree protette possono c'è pure potenzialmente muovere nuovi flussi turistici
Rivolte a questo tipo di turismo particolare che il parco può offrire quello che noi chiamiamo turismo naturalistico milioni e milioni di presenze
Ebbene chi
Riuscirà a organizzare hard ad attuare questa potenzialità a razionalizzare e organizzare questo turismo ripeto sono milioni decine di milioni di turisti potenziali in Italia e all'estero
E l'Italia con i suoi parchi diventerà un astratto una attrattiva formidabile di nuovo turismo
Chi riuscirà a organizzare questo turismo avrà in mano la politica dei parchi e questo ci deve far riflettere ci deve anche spaventare in un certo modo allora chiedo alla lega ambiente perché non può essere Legambiente da sola con altri a creare un'agenzia per il turismo naturalistico che si ponga il problema dell'organizzazione di questi nuovi immensi flussi turistici
Terzo punto il parco come luogo di sperimentazione sperimentazione innanzitutto nel settore economico forse più importante dopo quello turistico che quello dell'agricoltura
Agricoltura biologica con tutti i problemi legati alla trasformazione dei prodotti biologici al problema del marchio del marchio dei nei parchi
Nuove tecniche da sperimentare nuove tecnico culturali pensiamo la meccanizzazione adeguata al territorio dei parchi pensiamo ai problemi legati alla forestazione ecco io credo che qui eccetera certamente si apre un Green Grass grande Prosperini campo al lavoro delle organizzazioni professionali agricole che però sono di fatto distolte soprattutto dal da un altro tipo di assetto dell'agricoltura anche qui le organizzazioni ambientali a Legambiente credo che abbia il può avere il compito e ruolo fondamentale importante anche qui di creare un certa
Struttura di sostegno per questo tipo di attività che presuppone delle specializzazioni pur particolari ultimo punto quarta proposta
Legato alle opere pubbliche a quella vecchia filosofia delle opere pubbliche in qualche modo si può riconvertire
E mi riferisco qui ha un'aria specifica
All'area dell'Appennino centrali centrale che già adesso in qualche modo sede di un sistema di parti ininterrotti in qualche modo che va dal dal Molise con il le propaggini meridionali del Parco nazionale d'Abruzzo e dalla Matese che potrà essere sede prossima più o meno prossimo del Parco di un parco molisana punto dal Matese fino al nord al parco dei Sibillini e che tocca la Maiella il Gran Sasso la larga punti Sibillini oltre ovviamente il parco ed Abruzzo
Perché non pensare a un sistema di trasporti leggeri penso a una ferrovia elettrica che parta dai tronchi già esistente o in disuso e cori abitare certi tronchi come per esempio la Spoleto Norcia può essere estremamente interessante di convertire altri tronchi come la Carpino una Sulmona capi non è Sulmona che passa vere l'invito del Parco d'Abruzzo ma in un disegno che ricolleghi questi tre questi questi tronchi e che in qualche modo colleghi alcuni centri strategici di questo sistema li colleghi poi alle grandi città
Penso pescare a Roma Napoli e a nord Ancona oltre ovviamente
In più lontana Firenze io credo che potrebbe essere un'attrattiva turistica di per sé formidabile
E da uno sfogo razionale a cui flussi dieci dodici quindici milioni di turisti che comunque si riverseranno sul sui su questi parchi anche questo io credo che potrebbe essere un obiettivo certamente ambizioso forse potrebbe sembrare utopistico ma capi si ricollega all'interno di quella conversione
Ecologica dell'economia che care noi tutti e per i quali io spero che su questi obiettivi precisione grappling ambiente possa dire la sua
Grazie Graziani rifletteremo sviamento sono cose che ha proposto e comunque ci aspettiamo molto da questi nuovi direttori dei parchi per mettere nella pratica un pezzo delle cose che proponiamo
Sul nel nostro documento poi Sibillini in particolare è un posto quest'ben si presta per vari motivi a questo sperimentazione e pratica
Gianni Mattioli capogruppo dei Verdi alla Camera nonché autorevole esponente di questa associazione si preparano Attigliano un'uscita Tommaso D'Alessio
Io vorrei
Daremo contributo i
Di approfondimento e di richiesta
A la associazione forse oggi più incisiva
E prestigiosa nella dinamica che faticosamente si stanno avviando
Di un rapporto forse questa è il fatto nuovo nella politica italiana tra espressioni della società civile e politica
Non ho detto che questo rapporto esistente
Tuttora
C'è chi tende a interpretarlo come un rapporto ancillare
Altri spingono
I forse Legambiente la punta più cultura più incisiva perché invece il baricentro della politica si riesca a spostare un po'di più
Verso i cittadini organizzati in modo che le forze politiche siano soltanto interfaccia tra i cittadini organizzati e le istituzioni
Siccome purtroppo io stamattina non ero presente preso da questo ruolo infermieristico
Che ormai comincia a pesare CIN molto
Perché si può accettare di essere Marta lasciando ad altre forze politiche i riflettori di Maria Stephen Burke Sabei restiamo sociale
Purché
Maria non approfitti troppo
Contando che ci sarà sempre Marta che ricuce
Con pessimi Effetti perché se oggi dopo due mesi di polverone del Turco Sitel tour cono Rifondazione sì Rifondazione no questi interlocutori vengono verranno nei prossimi giorni al tavolo
Resta no poche ore pochi giorni per discutere quello che sarebbe stato più utile discutere piuttosto che sbranarsi su Del Turco si Del Turco no
Sarebbe stato più utile discutere se la questione morale
Che veniva simbolico Zatta Suter turco
E che si traduce nei ventidue mila miliardi della alta velocità ferroviaria nei sedici mila miliardi dell'ANAS dei mille cinquecento miliardi delle opere a mare
Per di fronte a Montalto di Castro avrei preferito che i miei interlocutori i miei amici del tavolo progressista
Invece di portare avanti fino allo stucchevole il la questione del Tour così Del Turco no
Chiedessero conto a Del Turco e alle altre forze politiche sei i cantieri di Tangentopoli
Una volta cancellate non eleggibili e tutti i compromessi però questi cantieri resteranno in piedi oppure no
Ora in molto Amato che anche chi più si è scaldato sulla questione socialista avesse anche posto in termini di contenuti la traduzione della questione morale
Ma
Questo per spiegare il nostro ruolo infermieristico vengo invece alle questioni che vorrei porre perché sono questioni urgenti e se Legambiente ha come io penso questa possibilità di incidere
Beh io credo che queste sono veramente questioni urgenti
Ha ragione Pennisi io credo può io cito quello che ho sentito ma credo che tutta la mattina sarà molti avranno ripetuto la s'drammatica situazione occupazionale italiana nel contesto
Chi vuole spaziare passerà dai tre milioni e mezzo di disoccupati in Italia ai ventidue milioni della comunità i trentacinque milioni dell'OCSE ma ci sono dei numeri
Che sono ancora più nella loro disaggregazione ancora più agghiaccianti
I cinquecento e cinquantasei mila posti di lavoro persi nel mille novecentonovantatré i cinquecentocinquantanove mila posti di lavoro in meno rispetto al mille novecentottantacinque
Il un milione quattrocentosessanta mila posti di lavoro persi nel biennio novantadue novantatré
Ed è qui la prima sottolineatura che vorrei fare
Qui ci sono in questo milione e mezzo ci sono ottocento settanta mila posti di lavoro che sono per sì nel terziario
A fronte di un milione e trecento mila nuovi posti di lavoro che erano stati creati nel terziario e ciò nonostante noi ne abbiamo persi ottocentosettanta mila
E questo scombina una illusione
Che molti continuano a esprimere e cioè che il terziario potesse essere il la valle in cui fare a dilagare l'altezza di occupazione
Allora c'è un punto che io a Serafini
I ai
Miei amici di Legambiente hanno i tutti vorrei che fosse maggiormente enfatizzato laddove nel documento si parla delle cause della crisi
Bisogna infatti in Zaire io credo molto di più il carattere strutturale di questa crisi
Che appunto è solo trascurabile mente una crisi italiana
E il carattere strutturale della crisi è legato
Io non miei io Inner varie occasioni di convegni di Legambiente l'ho ripetuto continua a ripeterlo e vorrei che di questo questo entrasse se non si è d'accordo lo discutiamo
Su questi due caratteri e cioè da una parte questa gigantesca innovazione tecnologica tutta centrata
Sull'aumento della produttività del lavoro che terra spezza distrugge in modo irrecuperabile
Il rapporto tra produzione consumi e occupazione che aveva caratterizzato le società industriali avanzate
Badate che questo non è irrilevante perché in queste ore c'è un braccio di ferro tra le forze stesse del tavolo dei progressisti
Su alcune questioni su cui io vorrei che noi intervenissimo prima questione la questione dell'orario di lavoro
Allora la questione dell'orario di lavoro c'è un modo in cui lo interpreta Legambiente e che io pienamente condivido
Ma di cui bisogna enfatizzare anche l'aspetto strutturale che del tutto diverso dal modo in cui imposta la questione Rifondazione Comunista
C'è un modo in cui si dice
Una volta garantite
Quei tre requisiti di democrazia che sono la salute la casa l'occupazione e l'istruzione eccetera si spalanca poi il terreno dei consumi
Allora il disco rosso
Riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario
Deve fare i conti con
Questo interrogativo
I non se il rapporto tra produzione e mercato si mantenesse costante
Allora sarebbe vero quello che anche Carla Ravaioli continua a sostenere sul filone di Napoleoni sarebbe sostenibile
Che l'aumento di produttività del lavoro porta la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario
Ma questo non è vero perché lì il rapporto tra produzione e mercato non è più questo quando noi abbiamo tre dati la saturazione del mercato ai indici
Nei beni di largo consumo di massa che ben conosciamo e ripeto il terziario non è lo sbocco
Costante orario di lavoro orario di lavoro saturazione del mercato costante orario di lavoro aumento della produttività
Questo non ammette uno sbocco possibile dei termini di riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario
Ed è qui che quella logica di Legambiente la nostra logica dell'ambientalismo che dice qualcuno lo lo riprendeva anche prima
Che la riduzione dell'orario di lavoro pagata o che ha alla quale corrisponde lo spalancarsi più tempo libero
E che perderà certamente potere d'acquisto sui consumi fatti salvi le garanzie sulle questioni fondamentali che prima ricordavo
Perde il potere d'acquisto sui consumi
Perché invece rilancia una possibilità di espandere la vita i valori della vita in i valori del tempo recuperato
Questo è un valore su cui noi la battaglia culturale e politica
Con i compagni di Rifondazione questa la dobbiamo fare fino in fondo fino in fondo
E la seconda questione Ermete e chiudo è la questione delle privatizzazioni su cui ecco quindi la prima questione che io chiederei a Legambiente di trarre tutte le conseguenze dell'impostazione orario di lavoro
Interpretazione ambientalista del tempo liberato e farla pubblicamente forte questa battaglia che non si riduca al modello Volkswagen sì oppure no
E fare Ermete anche con molta forza questo invece lo dico diciamo più sul versante diciamo più di sinistra la questione privatizzazioni
Certo c'è un discorso selettivo delle privatizzazioni
Ma noi non possiamo tollerare in una situazione drammatica dell'elettromeccanica italiana l'alienazione di uno strumento di politica industriale come e l'ente elettrico nazionale così come non possiamo tollerare la privatizzazione dell'azienda elettrica per esempio
Dell'azienda energetica municipalizzata di Milano perché questa è un'ottica una mera ottica di contabilità che soltanto gente che sa tutto sulla politica finanziaria e la politica monetaria ma non sa un accidente di politica industriale può pensare che essi gestisce la privatizzazione dell'ENEL come il fatto di mera contabilità
Ma chi la farà allora la politica dell'elettromeccanica quando viene meno al protagonista pubblico un la leva per fare la politica delle commesse la politica dell'innovazione e tecnologica oltre che la politica ambientale
Ecco su questi due punti orario di lavoro e privatizzazioni
E aggiungerei innovazione tecnologica mirata spostata dall'aumento della produttività del lavoro agli altri elementi su cui si deve indirizzare la lo sviluppo di questo tema io vorrei volta politica molta incisività da parte della mia associazione grazie
Grazie a Gianni importanti
Vincenzo Tiana presidente della Legambiente Sanna quindi Pippo Nunzio Tommaso D'Alessio
Sono dei termini ora questo o dibattito mi pare che la l'attenzione che ha suscitato dimostra così che abbiamo superato una certa soglia è una ricchezza di contributi ci pone anche una responsabilità responsabilità in più
Ora io volevo puntualizzare l'attenzione
L'intervento su due su due questioni
Già trattate da molti da molti interventi c'è eccome reperire risorse dal momento che siamo in una in una situazione di scarsità generale delle risorse
è quali settori nuovi di orientare
Poi presentando intanto per quello che riguarda soprattutto le regioni meridionali un problema la crisi generale dell'industria
Ma pone una assalto al territorio non indifferente cioè quello che era la speculazione la l'accumulazione da capitale legata al settore industriale si sta concentrando sull'accumulazione ne sta è stato già detto il risparmio anche sul il mattone come l'unica garanzia l'unica garanzia le lottizzazioni sulle coste sono un modo di di investire investire risorse questo
è una situazione che mi pare riguarda tutto tutto il Mezzogiorno e su cui di già la nostra attenzione presente per i nuovi settori già si è detto sulla manutenzione delle città
Sul problema assetto idrogeologico forestazione ambientale cui volevo soffermarmi su questo aspetto
Credo che e detto nei nostri documenti è una delle nostre opzioni la forestazione ambientale forse forse mi pare che lo ripreso da qualche intervento precedentemente per esempio una politica credibile nel settore aree protette ha bisogno di una grande strategia dell'assetto idrogeologico per una Regione come per una un territorio come come l'Italia le frane di di che si ripetono annualmente il cielo ce lo presentano una strategia nazionale è regionale ci sono intere intere regioni la Sardegna a migliaia di ettari di territorio allo stato di deserto possiamo classificarli proprio dei deserti
E allora la riforestazione da un purché abbia un orientamento proprio ambientale riassetto idrogeologico del territorio
Di ricostruzione del stato di di uno stato di salute del territorio è una obiettivo sicuramente centrale con gli ho credo che quindi all'interno del nostro programma
Dovremmo dare una maggiore incisività e maggiore enfasi a queste politiche alle politiche proprio sul territorio soprattutto all'interno del ciclo generale delle acque
Quindi dalla assetto idrogeologico alla depurazione se è vero che ci sta se è vero che abbiamo ancora migliaia di depuratori che non funzionano o i fiumi dello stato in cui divisi lì testimoni anche le nostre campagne operazioni più quindi in
Quindi investimento sulla depurazione acque ora questi settori come altri
Nelle ciclo urbano così trattati nei nostri programmi e qui vengo al secondo aspetto si fondano su una
Problema che invece è abbastanza a debole cioè hanno bisogno queste nostre politiche di una pubblica amministrazione che sia più qualificata
La pubblica amministrazione è oggi in uno stato invece completamente squalificato è stata mortificata da Tangentopoli
è stata mortificata dalla politica degli anni Ottanta da un istituto che ha ucciso intere pubbliche amministrazioni intere regioni l'istituto della concessione dove appunto tutto il sistema
Progettazione controllo dei lavori veniva appaltato è gestito fuori dalla pubblica amministrazione ora questo istituto ha devastato letteralmente lì gli uffici tecnici regionali porto l'esperienza della Regione Sardegna ma credo che sia in tutte le regioni ci sono uffici tecnici l'assessorato all'industria della Regione Sardegna a mi pare solo dieci impiegati perché funziona da funzionava da passa carte così l'assessorato ai lavori pubblici
Tutto l'insieme Progetti direzione lavori controlli e collaudi veniva fatto fuori
Allora queste nostre politiche che invece si fondano sulla riorientare la spesa pubblica hanno bisogno di una l'istituzione pubblica che abbia competenze che sappia selezionare i progetti controllare i Proci
Ora Tangentopoli è chiaro che riprenderà e riprenderà in maniera probabilmente anche peggiore faccio esempio o l'antico dall'esperienza di tecnico ingegnere che vede un po'come in funzione il sistema degli appalti in questi periodi
Si va in appalto con ribassi del ventitré e ventiquattro per cento venticinque per cento vuol dire che da qualche parte l'impresa poi deve in qualche modo può recuperare visto che non si possono fare previsioni e prezzi
Ho oppure che progetti son fatti male perché non si può andare in appalto col col con queste riduzioni o da altre parti in altre situazioni si va con con aumenti anche anche sostanziali cioè nel momento in cui c'era scarsità di risorse con questi istituti di di affidamento dei lavori pubblici c'è una concorrenza abbastanza forte
Che porterà a meccanismi diversi poi saranno diversi da quelli che conosciamo dal processo processo Cusani di Tangentopoli Massa sicuramente ci sarà un meccanismo di corruzione de pubblicò perché comune il il meccanismo di appalto così come congegnato attualmente porta a questa a queste situazioni per cui credo che questa nostra che noi dovremmo porre un'attenzione particolare a questa problema se vogliamo che quelle politiche
Di cui parliamo quelle politiche di orientamento quindi diverso della spesa pubblica di conversione ecologica di innovazione ambientale nelle progettazione delle opere pubbliche abbia una qualche speranza
E quindi credo che dovremmo essere molto drastici sull'istituto dalla concessione
Cioè lei si deve chiudere completamente con questi tutto andando anche a revocare concessioni concessioni in atto laddove possibile
Su un altro aspetto l'aspetto della appalto della licitazione privata dei meccanismi di appalto verso forme che siano il più possibile garantiste
L'altra questione riportare le progettazioni o almeno parte delle progettazioni negli uffici pubblici
O almeno le direzioni lavori il controllo sui lavori all'interno della struttura pubblica altrimenti la struttura pubblica non può controllare quel tipo di lavori sarà sempre anche questo fa parte di quello che diceva Mattioli del processo di privatizzazione cellulite in cui anche queste parti della struttura pubblica vengono poi privatizzata appaltata all'esterno alle società d'ingegneria ecco
Io concludo quindi mettendo l'attenzione credo che noi come lega ambiente dovremo mettere molta attenzione a questo aspetto altrimenti le politiche proprio di ben evito di riorientamento della spesa pubblica diventano delle pure petizioni di principio e aspirazioni che ci diciamo nei nostri convegni grazie
Tanto porto il saluto di Greenpeace Italia al convegno vorrei fare un paio di notazioni
Che riguardano da un lato il momento in cui stiamo questa per il momento particolare mai come ora si aprono delle prospettive di cambiare la classe dirigente in questo Paese mai come ora c'è il rischio che almeno tutta la prima fase certe politiche per motivi di Realpolitik che non verranno fatto proprio comperano fatta poco da quelli a cui ci si aspetta che vengano attuata e cioè che un Governo diverso per motivi di contro attualità sociale e politica Moruzzi Chiappori quello che tutti ci aspettiamo questo c'è un è un rischio ed è un rischio soprattutto se pensiamo al fatto che una riconversione ecologica dell'economia
A al suo centro riconversione ecologica di un sistema energetico basato sul petrolio basato sulle fonti fossili che questo sistema che per vent'anni ha inquinato la vita politica di questo Paese
Quindi c'è una
Partita che va aperta che quell'energia etica bene affatto Mattioli a sottolineare il carattere strategico che ha ad esempio la vicenda dell'ENEL
Io penso per esempio che la posizione che il PDS ha preso sulla questione dei vertici dell'ENEL essenziale bisogna bloccare
Qualunque operazione in questo momento perché la partita energetica e al centro della sfida ambientale da questo punto di vista forse una emendamento si potrebbe fare al documento presentato da Legambiente stamattina e cioè che
Se vogliamo che ambiente occupazione vadano di pari passo sulla questione energetica è indispensabile che delle politiche di controllo della domanda attraverso efficienza vige energetica
Risparmio elettrico vengano codificate non soltanto in leggi che sono state poi definanziato ai personaggi noti provengano codificata nel momento in cui si tratterà di discutere forme e contenuti della politica tariffaria forme e contenuti della privatizzazione dell'ENEL
Greenpeace International ha fatto una stima su quante centrali stanno prestar costruite da qui al due mila due in Europa si tratta di novanta mila megawatt che immobilizza erano centoquaranta mila miliardi di lire
La stima che ne facciamo allora e che questi investimenti elimina l'anno seicentocinquanta mila posti di lavoro
Per dieci anni cioè investendo le stesse risorse
In efficienza energetica dall'uso finale quindi innovazione tecnologica immobili prodotti dai motori industriali alle lavatrici si potrebbero creare seicentocinquanta mila posti lavoro per dieci anni quindi una stima per l'Italia di circa centottanta venti mila posti di lavoro quindi o no dobbiamo in qualche modo riuscito apporrà sul tappeto questa faccenda come possibile morta tangentopoli infinita la politica dei dei dei mega impianti è indispensabile che a livello di mercato anche qui non solo come una un atto legato a finanziamenti pubblici ma anche un attore capo meccanismi di mercato si possa aprire una partita sub nuova tecnologia
Questa partita però come a somma zero c'è chi vince e c'è chi perde perché nel momento in cui si dice basta centrali investita inefficienza innovazione
Sì è chiaro a chi non si danno più soldi cioè alle lobby dei dei dei dei costruttori anzi a i lavoratori che lavorano in questa storia
Ma i posti di lavoro che vengono aperti hanno un contenuto di consenso politico molto inferiore quindi aprì il problema che c'è sul termini politici e che non abbiamo a che fare con due possibilità
Una di occupare un un certo numero di di persone l'altra di occuparla tre volte tanto ma la quantità di consenso politico nei due casi nonostante la riconversione ecologica sia avvantaggiata in termini numerici è un tipo di consenso più debole e questo è un problema che gli ambientalisti devono capire perché se vogliamo vincere in parte o tutta questa partita dovremo avere una grande autonomia politica perché lo indiveri scontro che si potrebbe aprire sono molto alti
Io ringrazio lo scotto volo
D'Alessio
Chiuso tutto Maso D'Alessio verso l'università di Roma e Legambiente Garbatella la
L'argomento su cui volevo brevemente parlare è un aspetto che non è stato in settori che non è stato trattato cioè il settore della sanità quasi che all'interno del settore la sanità non vi sia possibilità di fare degli interventi in termini di occupazione ma anche in termini di razionalizzazione della spesa sanitaria
Più specificamente vorrei presentare un paradosso
Perché finora si è parlato di chi avrebbe dovuto sostenere la spessa per la creazione di posti di lavoro io vorrei cercare di dimostrare che è possibile
Nel settore della sanità creare posti di lavoro a costo negativo cioè a dire è possibile realizzare i risparmi creando posti di lavoro mi riferisco specificamente al settore delle tecnologie elettromedicali cioè di quel settore di grande rilevanza nel nella gestione della salute
Di queste queste tecnologie non vengono minimamente gestite nel senso che non esiste nessuna struttura che si occupi della gestione di queste tecnologie non esistono degli uffici
Deputati specificamente a questo tranne gli uffici tecnici negli ospedali e nelle uso che gestiscono semplicemente la parte riguardante le strutture le infrastrutture il le costruzioni l'impianto idraulico gli ascensori eccetera le tecnologie biomediche in Italia
Il parco totale è di dieci mila miliardi circa
Questi dieci mila miliardi di tecnologie richiedono altri dieci mila miliardi annui della loro gestione
Di questi dieci mila miliardi mille mille duecento miliardi sono dati dalla manutenzione che normalmente viene effettuata da ditte esterne in mancanza di servizi interni alle USA ecco la proposta è quella di creare delle strutture
Gestire dalle USL e quindi il problema di controllo pubblico
I cosiddetti servizi di ingegneria clinica
I quali e nei quali operano ingegneri tecnici amministrativi che si occupano della gestione manutenzione e le apparecchiature della consulenza per l'acquisto delle nuove apparecchiature della formazione degli operatori
E questo non richiede Allo stato attuale a parte la volontà politica a parte il superare le enormi difficoltà e le sacche di parassitismo e di chi è l'Intelligence mogli interessi delle ditte fornitrici eccetera che si oppongono a questo fatto non non richiedono spesi aggiuntive
Poiché è un dato ormai acquisito che la manutenzione fatta senza avere dei servizi interni costa il dieci dodici per cento del costo delle apparecchiature installate quindi come dicevo mille mille duecento miliardi
Mentre invece la manutenzione in quelle rare esperienze di ingegneria clinica che sono presenti in Italia
La manutenzione costa circa il sette otto per cento
Ivi compreso il costo del personale
Cioè a dire è possibile se la cosa fosse estesa su base nazionale creare qualcosa come quattro mila nuovi posti di lavoro realizza do contemporaneamente un risparmio dell'ordine di qualche centinaio di miliardi o comunque creare quattro mila nuovi posti di lavoro a costo zero
Cosa significa questo significa che in chiese inizi solo in termini di spese dirette si potrebbero a effettuare dei risparmi ma pensate a quali sono i vantaggi in termini di spesi indirette cioè a dire una gestione poco efficiente oltre a creare dei grossi problemi anche di sicurezza per le persone
Rappresenta un costo enorme rappresenta uno di quei meccanismi di sperpero sui quali non si interviene mai quando si interviene nel campo della sanità
Faccio un esempio derivante dalla mia esperienza specifica
Presso alcuni per un'indagine fatta presso gli ospedali romani e nemmeno dei peggiori dal punto di vista della gestione delle tecnologie la manutenzione di una un l'arte del guasto qualsiasi data la riparazione e la spina alla riparazione di un tacco accostava nell'ottantasette mediamente un milione un milione cento mila lire
Intendo dalla riparazione la spina alla riparazione di unità
Perché si ricorreva sempre alle ditte esterne i quali se ti mandato una persona solo per muoverla ti fanno pagare cinquecento mila lire
Mentre nei posti dove questo servizio esiste gestito efficientemente delle USL il costo alla stessa epoca stessa indagine era dell'organizza e trecento mila lire
I tempi di riparazione di un'apparecchiatura a Roma dell'ordine dei sedici giorni
E in queste realtà non superiore alle ventiquattro ore i tempi di degenza media a Roma quindici virgola cinque giorni nelle arterie alta dodici giorni
Allora vogliamo ritenere che oltre al risparmio diretto ci sia un miglioramento dell'assistenza nel suo complesso una migliore tempestività una maggiore sicure sa e di conseguenza anche tutto un insieme di risparmi non campi finché abili adesso ma in ogni caso certamente rilevanti ecco certamente è chiaro c'è deve essere un intervento a livello regionale perché occorre che nel Piano sanitario regionale queste figure vengano inserite ci deve essere un intervento a livello sindacale che questo problema hanno sempre trascurato ci deve essere un problema a livello legislativo statale e ci sono ovviamente delle grosse opposizioni come dicevo in ogni caso è questa a mio avviso una via immediata semplice Stoin per semplificando ovviamente perché anche tutto l'insieme di dati gli ho fornito è iper semplificato per brevità per realizzare posti di lavoro accostò negativo
Grazie Agostinelli
No è andato via quindi ricco Angela niente allora abbiamo finito
Scontro
Credo che sia un atto di buon senso
Che no non dica nulla ma volevo solo fare una brevissima affermazioni di questo tipo io faccio parte di
Della appartengo a quella parte meno creativa se volete di questa asse quella che si dovrebbe occupare si è sempre occupata del lavoro
E che oggi qui è stata poco presente
Volevo solo consegna
Alla discussione che voi continuerete credo con la nostra presenza due osservazioni Flash e quindi
Abbonare apri
Dentro questo freddo di un altro
La prima è che credo occorra otto a liberare
Questo straordinario appuntamento
Aldilà
Della coincidenza con la creazione del tavolo progressista che ha occupato gran parte di questa ad esempio io ho da dire guardate che è in corso oggi una vertenza di peso straordinario sull'occupazione quella la FIAT che qui non ha avuto spazio io posso solo semplicemente ricordare che le svolte impresse Thai comprò ti ho dagli scontri con la FIAT durano nel nostro Paese almeno dieci quindici anni normalmente anche di più della costituzione di un governo io avrei voluto ragionare sul significato straordinario ad esempio per l'Alfa Romeo che io seguo di una proposta che non è più in dolce ma alla fabbrica la FIAT ma che è collegata a un modo di nuovo e di te verso di analizzare i trasporti la ristrutturazione delle città e questo ve lo lascio come elemento di riflessione per un altro caso la seconda osservazione lo dico Ermete perché qui ormai siamo così a questo livello però scandire andando via per strada io temo molto perché è un errore che pagheremo poi soprattutto quel noi che nel sindacato che abbiamo sempre fatto una battaglia anche un po'di minoranza sarebbe un errore non cogliere fino in fondo che esiste ancora una separazione
La riflessione sul lavoro produttivo e lavoro non direttamente produttivo perché l'ambiente ancora spesso relegato nell'ambito non centrale perché abbiate un'idea c'è una parte ad esempio dell'impresa multinazionale Turner di che il presidente della lapidi la più grande multinazionale termale tra meccanica che è un'idea precisissima ad esempio della separazione di questi banali dice occorre per l'impresa a creare in questi anni un aumento di produttività al tasso che crea la disoccupazione attuale e occuparsi invece a valle di creare nella sanità nei trasporti altri posti di lavoro cioè la domanda lasciate all'impresa come motore dello sviluppo l'assoluta Zona franca e poi occupate dei tuoi ambientalisti terrestri e questo è un pericolo che io vedo tuttora presente io c'avevo interessa un po'ragiona tu lo riassumo così credo che sia ancora debole la critica al sistema di impresa come sistema dissipatore oltre che di risorse naturali anche di lavoro e degli altri aspetti su questo ci torniamo magari un'altra cosa
Va be'non credo che ci sia bisogno è un cosa che volevo fare una battuta sulle ultime cose dette a costine io sono completamente d'accordo con quello che lui ha detto mi pare però che francamente il nostro documento quello che ho presentato oggi questo momento sia molto presente naturale parliamo con forza di un problema
Con per capirci di qualificazione non solamente di qualificazione della spesa pubblica in campo ambientale di creazione di posti lavoro appare o per la spesa pubblica di un nuovo welfare
Parliamo anche fortemente di una intervento pubblico di indirizzo delle politiche industriali attraverso strumenti fiscali strumenti standard strumenti che puntino alla competitività orientata diversamente
E che privilegi di più l'abbattimento del dei consumi energetici degli inquinamenti anziché per esempio un'operazione fatta sui posti sullo sul costo del lavoro sui posti di lavoro questo elemento mi pare che sia presente nella nostra elaborazione anzi ci teniamo molto
Se mi per consentire una battuta il motivo di diffidenza anche Rispetto alcuni interventi un po'politici che non fanno i conti con questo elemento e che se si toglie questo punto forte rischia del cambiamento è un capitolo dei tant'e che si può essere tolto a un certo punto ha aggiunto un altro punto toglierlo aggiungerlo non costa tantissimo ma non si capisce fino in fondo le cose che anche Pennisi anche altre dicevano che la sfida oggi è appunto il col la riconversione ecologica dell'economia
Non la spesa per l'ambiente
Abbiamo già visto che era una concezione delle politiche ambientali sotto forma di spesa per l'ambiente è del tutto inadeguata non l'abbiamo sempre sostenuto oggi credo che sia dove la considerazione che mi pare in questo senso facesse Mario prima
Mi trova completamente d'accordo per il resto un molto una sola considerazione qua molti c'hanno per così dire tirato per la giacchetta dicendo dovete essere voi col polo progressista da casa allora qua deve essere chiara una cosa noi presentiamo un programma delle iniziative discutiamo con degli interlocutori
Le forze politiche il polo progressista chi ha esibito le loro responsabilità
Noi valuteremo sulla base delle cose che loro elaboreranno se faranno delle cose un programma inaccettabile lo diremo se faranno delle scelte sbagliate non lo diremo cioè non non no non ci si può chiedere di essere ancelle di un processo
I cui osti sono in un altro tavolo nostro compito il compito di un movimento organizzato in forma associativa è un altro compito anche in questa fase in cui l'attenzione per i temi politici sembra essere predominante rispetto all'attenzione rispetto ai processi reali che avvengono Paese detto questo francamente non c'è molto da aggiungere non c'è bisogno di conclusioni come avete visto questa elaborazione molti di voi hanno partecipato a molti appuntamenti in giro per l'Italia nel corso di questi mesi continueremo non sulla discuterle ma cercare di ottenere dei risultati
Torno ancora sua Agostinelli per compensare anche il momento poi per i cinque intervenuto anche sulla FIAT erano previsti gli interventi durante le ai cremaschi ed altri evidentemente non ho fatto tempo a venire
Però questa nostra elaborazione e la nostra iniziativa materia sicuramente continuerà questi appuntamenti periodici che non organizzano organizziamo hanno sostanzialmente lo scopo di capire lo stato dei rapporti con l'Inter pudori principali e aggiornare un pochino gli stimoli in maniera da ripartire andando avanti sicuramente entro il prossimo mese metteremo un tassello importante sul fronte delle politiche fiscali che il terreno su cui stiamo lavorando
In maniera più intensa è già annunciata sostanzialmente la linea in cui intendiamo muoverci del documento che sono messi in cartella la preciseremo ulteriormente anche dal più do di vista tecnico per quasi tutte le altre cose che sono state dette qui che erano condivisibili chiediamo a tutti una mano per fare meglio grazie a tutti