Intervista a Piero De Luca sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Senato in vista del Consiglio europeo straordinario e in merito alla proposta sul bilancio dell’Ue 2021-2027

Erano i radicali ci occupiamo del Bilancio del dell'unione europea lo facciamo con Piero De Luca deputato del Partito Democratico capogruppo in commissione politiche europee
Allora oggi mi sembra che Conte abbia fatto reso conto molto negativo della del del peso politico e di quanto l'Italia beneficerà del del bilancio e di come voi dovrà essere discusso in questo Consiglio europeo straordinario allora
Oggi Conte ha detto una cosa interessante che secondo me è contraddittoria il presidente del CUP del Consiglio delle del consiglio europeo e amico dell'Italia però poi ha elencato tutta una cosa tutta una serie di cose che vanno contro all'Italia allora amico fino a un certo punto
No Presidente del Consiglio Conte ha fatto un resoconto puntuale preciso analitico dello Stato attuale le negoziazioni sul quadro finanziario pluriennale la proposta della presidenza finlandese l'ultima era ampiamente insoddisfacente perché prevedeva delle risorse che si attestavano sull'uno a zero sette per cento il raggio d'azione lordo gli stati membri quindi ampiamente infilo rispetto all'uno e uno per cento promosso la Commissione l'uno e tre per cento addirittura proposto al Parlamento europeo
Non riteniamo come gruppo porteremo pratico
E mi pare il presidente Conte sia assolutamente sulla stessa linea tutto il governo che il bilancio europeo debba essere un bilancio ambiziosa all'altezza delle sfide che aspettano l'Europa nel futuro perché discutere
Del quadro finanziario pure male non vuol dire parlare di aritmetico di alchimie matematiche vuol dire discutere del futuro di cinquecento milioni di cittadini di famiglie di aziende il giovane di lavoratori europee quindi vuol dire davvero immaginare come dove meglio allocare le risorse che possono produrre crescita sviluppo e benessere nei prossimi anni noi condividiamo l'esigenza uno di individuare stabilire nuove risorse proprie il bilancio per bisogno di individuare nuove forme per reperire fondi in modo autonomo rispetto alle previsioni delle degli Stati nazionali
Che possono essere indicate innanzitutto in una base consolidata comune sulle società e poi la web tax che finalmente dobbiamo istituire se non nel quadro OCSE all'interno proprio per la fiscalità è qua e una fiscalità equilibrata e con questo poter affrontare le grandi sfide le grandi priorità ne abbiamo indicato anche ieri nel corso di incontri abbia avuto a Palazzo Chigi nell'ambito dei tavoli
Di ma di confronto di maggioranza alcune priorità che il governo condivide appieno rafforzare la presenza sul tema della sicurezza e della difesa esterna la proiezione internazionale l'Europa
Il pilastro sociale europea quindi rafforzare misure a sostegno alle famiglie asso segno e lavoro salari minimi europei comuni meccanismo assicurazione contro la disoccupazione ciclica insomma tutta una serie di misure che portino davvero d'unione
Più vicina ai nostri cittadini all'esigenza di tutta la comunità europea
I soldi che l'Italia non ha avuto li prenderanno la Francia la Germania cioè nelle riequilibrio che è stato fatto tra i grandi Paesi la Francia e la Germania hanno beneficiato più di quanto non lo ha non abbiamo fatto noi no ma il il negoziato ancora
Ne abbiamo innanzitutto sventato il rischio è quello di eliminare Lima come diciamo strumento di introiti per l'Unione europea perché questo sia presto concerti questo già c'è
Questo ha confermato però è stato frutto di un negoziato l'IVA è stata confermata quindi lo schema precedente precedente bilancio che per la messa in discussione dalla presidenza finlandese questo avrebbe comportato maggiori contribuzione da parte del nostro Paese
Si sta poi ragionando ma questo invece insieme alla Francia e ad altri Paesi su come ridurre l'impatto l'impatto e la riduzione di due linee di finanziamenti che sono quelle legate alla politica agricola comune alle politiche di coesione
Effettivamente sulla politica agricola comune anche il Presidente del Consiglio
Ha manifestato il disappunto verso una serie di
Criteri che ancora oggi diventano prioritari quali per esempio quella convergenza esterna cioè ne dobbiamo eliminare i criteri che portino attribuire risorse in base soltanto agli ettari posseduti dai singoli agricoltori ma inserire altri criteri consente argomentare quindi le risorse per il comparto agricolo italiano
Politica di coesione invece noi siamo diciamo fiduciosi perché dal negoziato emerge la possibilità invece per il nostro Paese
Di aumentarle nonostante i tagli complessivi le risorse che arriveranno alle regioni del Mezzogiorno anche a causa di una riduzione purtroppo del di crescita del PIL negli ultimi anni
Per quanto riguarda l'ultimo aspetto è quello legato a Grigno di il su cui pure si sta dibattendo in modo importante non innanzitutto
Confermiamo la nostra mosso segna un piano straordinario di investimenti che soprattutto Paolo Gentiloni il nostro commissario agli affari economici sta portando avanti insieme la presidente la commissione UPEA
Di mille miliardi invece entro i prossimi dieci anni
C'è un aspetto di questo quindi utile legato al Just Transition Fund che prevede sette miliardi e mezzo di euro di risorse per aiutare la transizione energetica industriale per le regioni in ritardo di sviluppo su quello ancora c'è un dibattito aperto perché il nostro Paese rischierebbe allo stato attuale di essere penalizzato rispetto ad altri Stati che sono paradossalmente più indietro di nove rispetta la transizione energetica verde
Però il dibattito ancora in corso e c'è piena sinergia tra la maggioranza di governo e il presidente Conte tutta la squadra l'esecutivo per difendere al meglio gli interessi del Paese ma su tutto per rilanciare il progetto europeo attraverso un bilancio adeguato
C'è un un problema relativo anche alla alla nostra capacità di riuscire a incidere in questi processi cioè lei ritiene che diciamo nella prospettiva di un semestre di presidenza ed è quello della Germania che che ci sarà da da giugno in poi l'Italia diciamo si trova in difficoltà noi io non credo guardino anzi credo che
Uno degli elementi che rileverebbe sottolineeremo in aula
Noi guardiamo con maggiore fiducia all'esito dei futuri negoziati perché il nostro governo è tornato a essere protagonista ma lo diciamo davvero con convinzione sui tavoli negoziali europee dopo anni di isolamento dopo mesi quattordici mesi di governo Gialloverde che aveva portato a trazione leghista d'un isolamento a livello internazionale ne abbiamo recuperata capacità di Indirizzo di leadership banche si tavoli europei
E le dico di più lunedì e martedì promette di prossimo avremo un diciamo un confronto tra le commissioni politiche europee italiana francese e tedesca in cui affronteremo e una prima modalità anche di dialogo interparlamentare il tema appunto del prossimo quadro finanziario pluriennale o credo che anzi l'Italia è tornato ad essere protagonista sui tavoli negoziali europea
L'ultima questione forse più politica è contento che almeno su questo punto oggi Renzi sia stato diciamo come si può dire dialogante col premier
Ma Renzi ha sostenuto così come tutte le altre forze a maggioranza la linea del presidente del Consiglio del governo da tenere in Europa
è un fatto positivo di rilievo politico non indifferente perché ma siamo convinti che soprattutto al di fuori dei confini nazionali ci sia bisogno difendere in modo unitario e compatto interessi nazionali nostro paese vediamo sugli altri temi come si declinerà
Lei se lo sviluppo del dialogo tra la maggioranza ma è bene che almeno sulla politica estera politica internazionale e la politica europea il Governo continua ad essere assolutamente compatto
La ringrazia grazie a Piero De Luca capogruppo della Partito Democratico una commissione politiche dell'Unione europea della Camera grazie