Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale martedì sette gennaio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta il primo del due mila e venti dunque gli auguri anche da parte mia di cosa ci occuperemo oggi innanzitutto TV Iran dopo l'uccisione da parte degli Stati Uniti di gas un suo rimani l'architetto della politica regionale
Iraniana vi proporremo una serie di commenti partiremo da nel mondo di oggi un editoriale Iran Stati Uniti
L'ora dei falchi il titolo leggeremo anche un commento da un altro quotidiano francese Risiko che parla di pericolosa scommessa da parte di Donal Trump ma non solo anche da parte dell'Iran nel caso in cui decide se di percorrere la strada dell'escalation il Times di Londra in un editoriale di ieri ricordava che l'escalation violenta non è nell'interesse di nessuno
Negli Stati Uniti invece ci sono polemiche per lei motivazioni che hanno portato all'attacco contro sulle immani in particolare
Le dichiarazioni del segretario di Stato Pompeo secondo cui la minaccia
Era imminente di un attacco contro gli Stati Uniti in Borsa di giornali in un editoriale spiega che insomma in realtà sono i money stava conducendo da tempo una guerra contro l'America dunque
Lo si sarebbe potuto colpire in quel sia si momento
Ci occuperemo anche di Unione europea
E delle sfide per l'anno che si è aperto lo faremo con
Ci prefiggiamo un'analisi commento di Nicola va be'che parla di hanno decisivo per l'Europa
L'Europa è più indispensabile che mai nel ventunesimo secolo visto che è un secolo dominato dagli imperi e dei rischi sistemici
Ma l'Unione europea non è mai stata così evanescente impotente indivisa scrive tra l'altro il quotidiano conservatore francese
Chiuderemo con l'Italia è un articolo uscito ieri su lese COO a firma Olivier tosse vari
Italia la tentazione dello Stato padrone
Dell'interventismo nell'economia nel momento in cui si moltiplicano le crisi dei gruppi industriali o finanziari la tentazione dell'interventismo economico pubblico
Ritorna in forza in Italia ma sottolinea lesa ecco lo Stato ha perso la sua capacità di essere un azionista affidabile
Cominciamo però dall'Iran anche ovviamente occupa ampio spazio anche sulle pagine dei quotidiani internazionali con l'editoriale di oggi di le mondo dal titolo Iran e Stati Uniti l'ora dei falchi scrive questo quotidiano francese tre giorni dopo l'uccisione dell'architetto della politica regionale iraniana generale Kassem sono i money
Da parte degli Stati Uniti venerdì tre gennaio a Baghdad le tensioni si accumulano in Medioriente e ha livelli molteplici la corsa al rialzo si gioca tra Teheran e Washington e al di là da Baghdad a Beirut ha già prodotto un effetto particolarmente nefasto quello di rafforzare i falchi
In entrambi i campi in Iran spiega le monde l'ampiezza delle manifestazioni che hanno segnato domenica i funerali del generale sulle mani
Traduce inevitabilmente un rafforzamento del regime regime che negli ultimi mesi aveva dovuto rispondere con una repressione feroce a un'ondata di contestazione
Popolare praticamente senza precedenti domenica sera al potere iraniano annunciato come ci si poteva attendere
Di volersi affrancare dagli ultimi limiti dell'accordo sul nucleare
Concluso nel due mila e quindici accordo che è stato denunciato dal presidente americano Donald Trump nel due mila e diciotto
Il ministro degli esteri iraniano Javad Zarif ha a cercato di conservare un minimo di margine di manovra diplomatico ma la voce moderata che Zarif dovrebbe rappresentare dentro il regime con il presidente Rouhani non è più di moda l'ora e quella dei discorsi di guerra
La risposta dell'Iran sarà sicuramente militare e contro siti militari americani ha promesso il consigliere militare della
Guida della rivoluzione al cuore della tormenta prosegue nel mondo lira che diviso tra Teheran e Washington
Che reso più fragile dagli eventi degli ultimi giorni ma anche da una crisi politica che è in corso da tempo e da un movimento di contestazione popolare di grande ampiezza sembra aver scelto il parlamento di Baghdad ha chiesto domenica la partenza delle truppe americane
La decisione ora è nelle mani dell'esecutivo iraniano e poi c'è Washington dove la retorica tram piana sembra non conoscere più alcun limite criticato per aver minacciato di attaccare dei e luoghi dei CT della cultura
I ragni Anna Trump è tornato su questa minaccia ieri per rafforzarla
La risposta degli Stati Uniti ha assicurato il presidente sarà sproporzionata Trump è stato applaudito da bienni Benjamin Netanyahu il primo ministro
Israeliano che ha fatto dell'Iran il suo nemico numero uno il presidente americano ha ugualmente minacciato Baghdad di sanzioni molto pesanti se l'Iraq espelle Rafale forze americane dal suo territorio
Le forze americane
Sono in Iraq nel quadro della lotta a contro lo Stato islamico la coalizione internazionale condotta dagli Stati Uniti domenica al comma per il comando americano annunciato che questa lotta contro lo Stato islamico e sospese al fine di permettere alle truppe americane di concentrarsi sulla propria difesa
Anche questa secondo le monde una decisione che ha conseguenze potenzialmente molto gravi quelle di lasciare il campo libero allo Stato islamico che già si rafforza in Siria e in Iraq lungo la valle
Delle un frate questa e una delle grandi preoccupazioni degli europei
Che
Vengono non solo le possibilità di salvare l'accordo sul nucleare iraniano praticamente annientate ma devono anche affrontare la prospettiva di una resurrezione dell'organizzazione dello Stato islamico
I tentativi degli europei di dell'escalation saranno i benvenuti a condizione però che qualcuno gli ascolti così tra l'altro le Monde che in chiusura mette il dito laddove fa male a livello europeo
Praticamente la mancanza totale di influenza da parte non solo dell'Unione ma anche ma anche dei suoi Stati membri in questa crisi che si è aperta in questo inizio del due mila
E venti ieri tra l'altro c'è stato una presa di posizione da parte della Presidente della Commissione
Ursula von der Line che ha detto che l'Europa una responsabilità speciale che attiverà tutti i canali diplomatici ci sarà poi una riunione dei ministri degli Esteri straordinaria probabilmente venerdì ma insomma questo non non riesce non riesce a mascherare alcune divisioni profonde anche che ci sono tra gli stati membri dell'Unione europea e soprattutto l'incapacità utilizzando solo i canali diplomatici di contare
Davvero in Medioriente e in in Nordafrica torniamo però alla questione
Uccisione di sulle immani le le le conseguenze
Con un editoriale uscito ieri sulle sequoie trovo giornale francese dal titolo la pericolosa scommessa è la scommessa di Donald Trump scrive lese Coop mai dalla caduta dello Scià nel mille novecentosettantanove l'arrivo al potere a Teheran dell'Ayatollah Khomeini l'America in Iran erano stati così vicini al precipizio l'assassinio a Baghdad del generale iraniano Katz ha messo le mani bersaglio di un attacco di un drone americano potrebbe costituire una svolta maggiore nella storia
Certo né Donal Trump nell'Ayatollah Khamenei la Guida suprema della rivoluzione iraniana hanno interessa è una guerra aperta indiretta
L'Iran anche se dotato di missili balistici non è in grado di misurarsi alla prima potenza militare mondiale
Ricorrendo a un intervento militare diretto Trump per parte sua si assumerebbe rischi enormi a pochi mesi dall'inizio della campagna per la sua rielezione
Tra l'altro l'America è ancora in Afghanistan e in Iraq due conflitti multiformi che ha contribuito a innescare Donal Trump era stato eletto nel due mila sedici sulla base della promessa di disimpegnare i militari americani
Da questi conflitti infine l'Iran Air che
Già subisce sanzioni americane senza precedenti è indebolito economicamente ma sottolinea secondo meglio non cullarsi nelle illusioni
Secondo il proverbio la sola certezza in Medioriente l'incertezza facendo assassinare un alto dignitario militare iraniano
Donal Trump ha fatto del generale sulle immani un martire la cui immagine sarà strumentalizzata dal regime iraniano
Di fronte alla contestazione Interna che non smette di crescere in Iran ma anche in Iraq in Iraq contro le milizie sciite però iraniane
Alla testa dell'unità di élite Al-Quds delle forze speciali dei guardiani della rivoluzione
Sole immani aveva orchestrato le operazioni militari Esterne dell'Irlanda per sostenere il regime sanguinario di Bashar al-Assad in Siria
Aveva coordinato le operazioni di hezbollah libanese sempre in Siria
E aveva dato un una mano importante ribelli utili in Yemen
Sulle mani coordinava anche le forze di repressione sciite in Iraq contro i manifestanti e apparentemente preparava nuovi attacchi contro interessi americani ma Trump prosegue lesa ecco che ha strappato l'accordo nucleare del due mila e quindici con l'Iran
Contribuisce altrettanto a rafforzare le fazioni e a rinsaldare cioè unire le fazioni rivali all'interno del regime
Iraniano queste fazioni rivali sono costrette a mettersi d'accordo per preparare la risposta simmetrica all'attacco che ha portato all'uccisione di soli mani
Da sabato sono iniziati colpi di mortaio contro una base americani in Iraq la zona verde a Baghdad
C'è anche un dato meno visibile quello della presenza della Cina uno dei clienti maggiori di petrolio iraniano firmatario dell'accordo sul nucleare del due mila e quindici Pechino del resto a lanciato un avvertimento a Trump chiedendo ritenuta al di là di questo però conclude lese Coop nella storia le guerre sono spesso la conseguenza di incidenti o di decisioni assurde e non è detto che Trump sia in grado di evitarli così tra l'altro le esequie in questo editoriale che in qualche modo dal quadro un po'più ampio di TTT di di quanto di quel quella che è la posta in gioco da da venerdì scorso
Concetti simili sono stati espressi nel fine settimana da diversi altri giornali e in parte anche dal Times di Londra quotidiano conservatore in un editoriale di ieri che vi segnaliamo dal titolo risposta proporzionata la decisione dell'America di uccidere uno dei principali generali dell'Iran avrà effetti durevoli sulla Regione
Ma è nell'interesse di tutti cioè anche dell'Iran di evitare un'escalation
Violenta
In America nel frattempo si discute molto del ragioni che hanno che hanno portato all'uccisione di soli nani o meglio delle giustificazioni che sono state date in particolare
Da Pompeo la minaccia imminente di un attacco contro interessi americani il Wall street journal parla di distrazione perché perché sulle immani stava conducendo da tempo una guerra diretta o indiretta contro gli Stati Uniti insomma lo si sarebbe potuto colpire anche prima in qualsiasi momento scrive questo quotidiano sempre molto duro nei confronti dell'Iran vedremo naturalmente gli sviluppi nei nei prossimi giorni oggi vogliamo parlare almeno accennare anche all'Unione Europea al sfida per questo
Due mila venti anno decisivo per l'Europa secondo le Figaro come di uno dei suoi commentatori Nicola dalle che parla di paradosso europeo eclatante l'Europa dei più indispensabile che mai nel ventunesimo secolo dominato dagli imperi dei rischi sistemici ma l'Unione europea non è mai stata così evanescente impotente divisa
Nel momento in cui la Breguet si diventa realtà l'Unione europea dispone di meno di un decennio per rifondarsi o per implodere la responsabilità che pesa sul sulla fondarla in alla commissione che presiede
E dunque storica l'anno due mila e venti si presenta come decisivo
C'è la questione demografica con l'invecchiamento dalla popolazione che si accelera il caos che si installa
In Medioriente il riscaldamento il cambiamento climatico tutto questo rafforza la possibilità di movimenti massicci di popolazione verso il nostro continente
C'è la questione economica con la crescita molto limitata e c'è soprattutto il piano geopolitico l'Europa si scopre vulnerabile disarmate in ragione del fatto che la garanzia americana è più fragile della crisi aperta della NATO
Di fronte alloggi a dir sommo che riappare nelle Vanni l'Europa a pochi strumenti così come ne ha pochi di fronte alle democrat Touré che siano la Cina la Russia la Turchia che moltiplicano gli interventi militari dall'Ucraina alla Siria passando per la Libia
Tocca a Ursula fondarla e non mobilitarsi attraverso l'azione in modo che l'Europa
Diventi una potenza così tra l'altro va bene su mio figlio o di ieri per chiudere invece anche anche in Italia l'Italia con un articolo che è uscito sempre ieri su rese Coffey arma Olivier tostati un'analisi la tentazione dello Stato padrone
Il senso dello Stato imprenditore mettiamola così
Nel momento in cui le crisi dei gruppi industriali o finanziari si moltiplicano la tentazione dell'interventismo economico pubblico ritorna in Forza Italia ma lo Stato ha perso la sua capacità di essere un azionista affidabile scrive tra l'altro tra l'altro le seconde o a leggere più nel dettaglio
Sul tavolo di Stefano Patronelli ministro dello sviluppo economico si accumulano centocinquanta dossier di crisi industriali in questo periodo di sopra Nismo esacerbato e di crisi sociale a Couto in Italia
Il bisogno di protezione e protezionismo cresce e così il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Non esita a ravvivare la Nostalgia dello Stato padrone e ministri moltiplicano le dichiarazioni dagli accenti
Dirigisti il nazionalismo viene così o meglio la razionalizzazione viene così evocata per salvare Alitalia sull'orlo del fallimento per evitare la chiusura dell'acciaieria Ilva o per impedire il fallimento Khrushchev della Banca Popolare
Di Bari
Cosa propone in alternativa al governo un entrate in massiccio di capitali pubblici nel in queste in paese
Ferrovie dello Stato dovrebbe diventare il principale azionista di all'Italia
Le secondo Manca di scrivere che questo sembra ritorno del gossip blanda il Q la commissione statale per la pianificazione di epoca
Sovietica c'è un problema c'è un problema lo stato italiano ha perso da tempo la sua capacità di essere un azionista affidabile lo era stato durante il boom economico poi però dagli anni Settanta è stato un disastro in particolare
Con ieri ristrutturazioni economiche lo shock petrolifero idem in qualche modo per la Cassa depositi e prestiti Sempre più italiani chiedono il ritorno dello Stato padrone ma per fare quale politica industriale lo stesso governo lo ignora così le secco per cominciare
Diciamo bene questo due mila venti per David Carretta una buona giornata con Radio Radicale