Conferenza stampa di presentazione di "AntologiaDoc". Saggi, scritti e interviste in 25 Anni del Premio Libero Bizzarri

Qui
E esente fra ma questo
Che siamo qui
Oltre che io
Via
Simoni
E
Grazie Francesca
Intanto ringraziamo
Quanti ci hanno e Francesca è una del gruppo Fabrizio qui presenti Michele tra i tanti che sostengono il nostro percorso
Spesso questi saluti si danno alla fine invece importante darli all'inizio perché nulla faremmo se non ci fossero loro non l'avremmo fatto è realizzato di concreto se non ci fossero tutte queste forze accanto a noi di supporto di sostegno di grande volontariato grande perché c'è proprio la condivisione forte di quello che noi facciamo
Grazie per essere qui tutti per noi è una Gioia incredibile perché riuscire a riportare alla luce estrapolando dai venticinque ai cataloghi che hanno accompagnato le nostre venticinque edizioni del Premio
Noi quest'anno abbiamo realizzato la ventiseiesima ma abbiamo voluto concludere questa questo venticinquennale con la riproposizione dei saggi critici di grandi del cinema e per perché i critici si cinematografici
Imbattuti possiamo dire ringrazio di Italo Moscati ritroveremo spesso spessissimo le sue pagine in questa antologia perché accompagnato i nostri venticinque anni mai dicevo commentando Ucci
Mai riproponendo le stesse cose pur se dovevamo parlare di argomenti simili
C'è sempre il nuovo c'è sempre l'avanti se noi leggiamo delle pagine sono avanti rispetto a quello che era il tempo per il kit per le quali quelle parole sono state scritte sono considerazioni che non solo valgono ancora ma sono addirittura invito a allora per il nostro futuro voglio ringraziare coloro che hanno fatto il premio bizzarri grazie a Giuseppe Piccioni che è stato con noi intanto edizioni e c'ha accompagnato con grande passione ascolano doc questi accudire
Siete minoranza perché sei tu è un nostro carissimo amico Roberto niente di queste tra minoranza Claudio Speranza e Mimmo Calopresti che per noi no alla scuola Coppa
Che per noi è un punto di riferimento irrinunciabile perché il lavoro di Mimmo così come il lavoro di di Giuseppe Piccioni è un robot e ha un lavoro
Che incrociava la fiction passando sempre per la realtà
E questo è il bello del nostro cinema italiano non vogliamo vivere di rimpianti in questo che di quelle mie parole non vogliono essere per in nessunissimo momento delle mie riflessioni un amarcord perché non abbiamo bisogno di Amarcord
Noi abbiamo bisogno di andare avanti perché se ci fermiamo a riconsiderare il il già fatto il quanto siamo stati bravi il perché abbiamo fatto quello che abbiamo fatto purtroppo perdiamo di vista quella che è
La ragione dell'esistenza della Fondazione bizzarri sostenere il documentario al per sostenere documentario dobbiamo andare avanti non possiamo fermarci ad essere stati bravi Stati
Forse originali perché siamo nati quando del documentario non si interessava quasi nessuno specificamente come Festival
Ora tutti i festival hanno una sezione dedicata al documentario e questo ci fa immensamente piacere
Naturalmente non siamo non possiamo che dire bene questo doveva succedere
Io do subito la parola del vira
Perché è lei la colpevole della Fondazione bizzarri perché nel lontano novantatré
Altro secolo e quindi quanti anni fa ventisei anni fa
Proprio il dirà indirizzò una scelta che noi volevamo fare se mantenere il film Festival che esisteva San Benedetto un festival che si interessava di cinema di qualità
E che era già alla terza edizione oppure pur mantenendo l'attenzione alla al al cinema
Passare a qualcosa che era diverso particolari
Di cui nessuno si occupava di festival di cinema già ce n'erano un'esplosione incredibile quindi forse non servivamo poi tanto noi no per continuare a dare e con le dire abbiamo fatto questa scelta
Nel documento
Io volevo ricordare che non perde occasione per ricordare questa cosa Chimienti e di orgoglio
Non so
Che mi riempie sempre di orgogliosi ovvero mi sono battuta
Quella volta
Ci credevo anche se non è già fosse chiaro il futuro
E quindi ti ringrazio molto di questa cosa di ricordo no oggi voglio solo dire che questa questo oggetto prezioso arriva proprio consigliato di dal tale
L'avevo sentito parlare ma hanno voluto Inzago mai che fosse di questa portata e di questa importanza
Immagino la fatidica edito dalla Francesca niente grazie di Lecce
Gianni Vannoni
Che rappresenta sindaco di San Benedetto del Tronto città che ha creduto dal primo istante
Il Consiglio comunale votò all'unanimità la la
La fondazione della Fondazione bizzarri
E da quel momento siamo nell'appunto sempre nel lontanissimo novantatré il comune è sempre stato accanto
Graziani grazie alla terapia adatte possono diessino appunto Pascal Biondi senza metter Tronto che visto punto presenza degli improvvisati che oggi ricordiamo Harry magari che è stata più più felice per me perché sommerse che condividere questo tavolo con personaggi così giuste importante nostra famosa cultura è veramente notevole certamente festeggiare venticinque anni insomma pari percorre anche qualche passaggio un po'fare matrimoniale sono quindi qualche attrito qualche litigio anche noi qualche qualche diatriba qualche situazione nel frattempo certamente cambia molto il mondo il mondo alla presentazione del mondo culturale di un po'di relativismo
Quindi proprio diamo rimane l'aspetto fondamentale dei cultura fare cultura manifestare produrre quel saluto complice sa del Biscione perché col suo film di Cantet Black devo dire assodiamo c'era
Rinvigorito insomma portare il Piceno anche l Italia e l'assegnazione a Sesto San Benedetto insomma rimanendo icone formulato queste tematiche
E su questo no ecco dobbiamo città vuole proseguire gamma di citare come sia stata grazie alla Regione Marche perché tale somma nominata città del documentario quindi sono speriamo che questo possa produrre condurre prestazioni ancora più importanti
Diciamo tutto cambia bisogna adeguarsi modificarsi tuttavia rimane concerti colto e noi dobbiamo insistere proporre fare perché se ne parla molto pagata ai fini pratici molte cose non si realizzano rimandare un pochino un pochino tratte
Quindi confidiamo come Amministrazione appunto di ricco iniziare info dove di cinque anni insomma si fa un consunto e qui c'è un'antologia si deriva ciò che è avvenuto
Tante bellissime cose veramente di pregio e cerchiamo adesso di ripartire di lanciarci
Ringraziando sempre Maria Pia sì l'ha chiesta da un presidente che incarna fonte in maniera veramente incredibile questa fondazione
Con tante piccole sfumature eccetera non ci vogliamo bene insomma perché giudice questa voglia di fare fa cultura insomma di fare bene di darmi l'incontro esigenze sperando che essa metto oltre sua città turistica insomma nota per la spiaggia
Per il mare diventi nota anche per i grandi manifestazioni che diano cultura spessore anche al turismo
Non solo estivo magari speriamo grazie
Grazie Gianni
Grazie
Ripeto perché a vedere
Una città sempre accanto
Che spesso può avere avuto qualche momento di frizione ma proprio perché vuol perché per la voglia di stare accanto e non per il contrario questo poco sembrare una un paradosso di fatto non lo è cioè le nelle situazioni c'è poi la voglia di essere proprio presenti presenti i prezzi Equity croce può essere qualche spazzatura può sembrare strano ma ci tengo a dirlo no perché frizione potrebbe sembrare non ci va più di far qualcosa no Tizio non era proprio perché ci c'era una una un qualcosa che voleva essere ancora più evidenziato
E io ora darei la parola senz'altro a Italo Moscati che proprio con con Elvira costituiva quel gruppo che ebbene la la lungimiranza di proprio di imporci praticamente quella scelta del documentario
Grazie
Sono molto contento di essere qui
Non troppo ventisei anni per trovare questo questa antologia quando mi hanno chiesto questa antologia
Mi sono qua somma quasi mancato nel senso che tutto quello che abbiamo scritto
è finito in queste pagine che sono un grandissimo volume penso che questo volume non contenga però abbastanza
Dell'avventura che e appunto è accaduta a San Benedetto del Tronto
Che comincia con una piccola citazione di un documento che ho trovato all'Istituto Luce
E ci ho messo nel finché ho fatto mille duecento chilometri di bellezza
Un filmato dei del punto mille novecentoventisei l'inaugurazione del viale delle palme
Che era allora non così come oggi pieno di bellissime cose di perde di mare era come dire un arco una costa ancora follia gli alberghi c'erano ma non c'erano certamente tanti anche importanti come quelli che ci sono oggetto
Bene quell'immagine
Aveva un manifesto e diceva queste città
Dell'Adriatico potrebbe fare concorrenza alla California e quindi trovare punto in questo mare un esempio utile e quell'immagine quando visto che l'immagine ho detto questo fermato deve entrare in questo afferma che è una specie di granturco
Rio del in Italia fatta da personaggi che sappiamo bene che volevano grandi scrittori riga in filosofia pietre e tendente e tantissimi altri una delle in coro lunghissimo di persone che hanno attraversato il montagne sono arrivati e nella nostra penisola e hanno raccontato delle cose
Straordinari e c'erano allora già siamo alla fine dell'Ottocento delle macchine da presa o delle macchine anche fotografiche che grazie ad alcuni personaggi che non erano ancora entrati nel cinema
Sono rimaste nei documenti che sono ormai all'Istituto Luce passano qualcosa veramente di speciale
Perché quando io con ho trovato il modo di dire a cui artisti signore del Luce che c'era questo bellissimo materiale loro non lo conoscevano nemmeno non era stato neanche catalogato perché in quegli anni il cinema era quello che in qualche modo serviva una certa politica che aveva anche fondato e fonderà Cinecittà
Quindi in qualche modo che era cominciato un'attenzione che non era sull'auto dei grandi del Gran Tour che venivano con la loro filosofia e le loro scienza in Italia passati delle vacanze
Raccontando cose mirabolanti sul nostro Paese che molto spesso dimentichiamo
E allora questo mi mi sembra un po'un elemento di partenza non siamo più in quegli anni
Il viale delle palme è bellissimo
E stato insidiato dal parassiti è stata fatta una lotta lì proprio davanti ai gli alberghi sulla spiaggia davanti al mare una notte per proteggere questa città e il e il suo circondario un luogo veramente di appuntamenti non solo estivi ma pop Rio negli anni sono diventati sempre più serrati dal punto di vista culturale e interessante
Posso dire
Che
Grazie a famiglia bizzarri è un amico Libero Bizzarri
Quando ci dovevamo trovare il nome
Di dunque sta rivista che facevamo insieme alle proiezioni mi è venuto subito in mente il nome di libero predetta facciamo un titolo libero e ti accettò subito
Nel senso che era già ogni idea che passava attraverso Dinoi ma era ancora un'esigenza che non è stata soddisfatta
Io posso dire questo quando
Ho cominciato a lavorare lì ho trovato un gruppo di persone che non avevano da imparare niente che avevano una grande passione
Per la loro terra una grande voglia di allargare l'esperienza del cinema che già c'erano sul posto e nello stesso tempo guadagnare qualcosa di originale di specifico
Che avesse centralmente cercato nei tributi della storia dei grandi del Gran Tour ma che cominciasse un altro granturco perché il cinema comincia ad e fa tanti Gran Torneo ne fa uno solo
E quindi il ventisei granturco nel mondo sono già un elemento di sviluppo che è considerevole sia dal punto storico che dal punto di vista proprio della memoria
Io so naturalmente molto delle attività del del Festival
Non so quanta gente veniva Sochi veniva so che oggi ci sono stati degli amici che sono venuti hanno portato dei contributi fondamentali dirigistiche non ci sono più
Che si sono anche allontanati dal cinema volontariamente per il dolore forse che anche il cinema in qualche modo da quando non si trovano nelle risorse né le incomprensioni
Io avevo avrei tante cose da dire non perché questa cosa qui appunto costellata di mie opinioni ma qualcosa che riguarda un po'quell'idea di futuro che bisognerebbe trovare il modo di rinvigorire e cioè in un festival così non c'è solo il passato
Perché nelle tante pellicole o cassette televisive conservate
Chi guarda capisce che c'è anche un futuro ma un futuro che dovremo fare noi
Non è un futuro che viene giù
Direttamente dal passato dai documenti
E questo fatto mi fa soffrire e cioè che non si pensa abbastanza in un Paese come questo che ha creato una struttura che negli anni non ha avuto come dire regali da nessuno
Regali voli intendo da coloni finanziamenti fatti non si sa Tietê perché c'aveva una logica e c'ha una logica
E cresta logica dell'oggi non può cadere nel silenzio quale è nostro mondo del cinema e della televisione
Non una televisione che rischia di morire con il suo documentari Isma'stucchevole con il sui treni cozzi con le sue risse con i suoi cominci inguardabili
Penso che comunque sia quando c'è una struttura così che ha lavorato sodo a cercando e poi a conservare con intelligenza a far venire delle persone che non erano mai venuti in Italia
Registi fantastici che hanno portato i loro documenti sul liberalismo sulla cultura americana
Le Inzerillo loro idee sul territorio su tutto ciò che oggi noi vediamo che nel mondo si è avvelenato sono lì si potrebbe fare veramente un grandissimo film riguardando anche lui tutte le cose che son passate
Di a San Benedetto dove c'era già alto una animosità
Di di per il quanto riguarda il festival le difficoltà
Le polemiche
Il desiderio volte non adempiuti però questa cosa qui tavole da surf non sono parole morte
Non è una dedica a un cimitero è il fatto che di fronte a un'esperienza di questo tipo non soltanto le Marche la città ma il Paese dovrebbe trovare un elemento di rilancio per questa iniziativa non si può andare avanti con la routine
Con la che ripete invidia la difficoltà di risorse e di scelte le persone ci sono
Sono loro quelli che sono rimasti anche lì in tempi grammi per finanziamenti e possibilità di lavoro che hanno continuato a farlo disperatamente
Questa parola la uso in maniera sottolineata perché e concludo perché riguarda la situazione del generale del Paese
Il cinema in questo Paese Stam morendo è inutile che ci facciamo delle illusione il nostro cinema
Si è ridotto ha perduto i grandi maestri quelli che sono rimasti giovani bravi premiati anche con l'Oscar
Sono solitari in un cinema che fa altre cose che ormai in balia e invasato della televisione
Del tentativo di mimare la di raccontarla secondo le loro punto di vista noi abbiamo bisogno che il nostro cinema sia legato non lo stesso di una volta ma la vitalità del nostro cinema che dal Quaranta l'acqua dal quarantotto in poi dopo il il neorealismo affatto
Tante cose che sono state copiate nel mondo e ispirato grandi maestri nel mondo e allora vogliamo anche pensare che in quella piccola spiaggia con le palme che sono cresciute ma che sono state anche avvelenate da tante cose che gli hanno tolto il manto della chioma
Io penso che invece dobbiamo togliere qui Bellini dobbiamo trovare il sistema che queste esperienza fatta in ventisei anni non venga a continuare per abitudine per noia per occupazione di spazi di potere
Ma perché è stato fatto un lavoro che non fa il l'Istituto Luce che non fanno gli altri festival che c'è un parassitismo totale comandano persone che il pensano che il cinema sia posti
Per il potere di gestione del potere di gestione di politiche e non invece quella cosa utile che è quello di vedere come ho visto io quel giorno quel filmato
Che c'era lì qualcosa di sogno di appartenenza
E in qualche modo qualcosa che va ripristinato anche per un valore che quella regione quel nostro paese ha sempre potuto mantenere che io sento oggi inviti a vacillare in polemiche inutili India risse politiche assurde e quindi io vogliono quindi fari
Un augurio
Alla alla manifestazione al Festival che abbia altrettanti ventisei e forse oltre tre volte ventisei perché quello che è successo e quello che sta nel negli archivi e nella testa delle persone che sono venute ed erano tanti quella sera in cui venne proiettata l'immagine di detti San Benedetto
Di quel tempo uscivano dalle case con le carrozzine dei bambini per andare a vedere come era la loro terra il loro Paese loro alla loro città
Ecco io penso che cita è una cosa dinamica forte di cui abbiamo bisogno non lasciamolo languire e non lo stesso tempo non boicottiamo con le chiacchiere grazie
Imitano come sempre TG le tue parole non possiamo che essere accolte totalmente punti non possiamo permetterci nessun commento grazie grazie
Gioia la parola
Gioia campa Noemi con i suoi editoriali antropologa culturale
Allora grazie devo dire
Sì l'ho detto a tutti di parlare forte devo cominciare a cui lei
Devo dire che sono molto contenta perché oggi è un è una tappa non una conclusione una tappa di un cammino di un percorso che in venticinque anni ad ah DOCUP attraversato e il testo che vediamo qui lo documenta il Paese il territorio le idee gli avvenimenti le testimonianze io come molti di voi state pensando sono una docente universitaria devo dire di antropologia culturale perché c'entra nel discorso che sto facendo
E quindi vedo la preziosità di questo volume proprio in funzione degli studenti e ora non soltanto quelli universitari io
O creato con la Libera Università dei diritti umani Luni de che ho fondato un per lui anni fa senza al quale hanno partecipato ovviamente
Anche Maria Pia ma il sodalizio facciamo le cose poi manco ce le raccontiamo perché non abbiamo tempo di raccontarle questa in questa volta nelle vacanze mi voglio prenotare una telefonata di convento con calma perché o se nostra
Spaziamo sempre da una cosa all'altra
Bene ora sto lavorando quei ragazzi dell'ICI dei liceali di Roma sono delle scuole molto
Io ho trovato ho sono fortunata io statisticamente le cose non funziona possibile che io trovo solo gente intelligente brava professori e studenti mentre sui giornali leggo sempre che casca un cornicione che succede allora per carità queste cose sono terribile importanti però dobbiamo anche imparare
A io lo dico con una frase a far votare il l'altra faccia della luna nel senso illumini amo anche la l'altra faccia della norma bene questo volume fa parte dell'altra faccia della luna
è una bellissima documentazione e io ho chiamato questo lavoro il futuro della memoria lo vedete è scritto perché la
E tra le introduzioni e mi piace questa idea del futuro della memoria perché rende perfettamente conto di quello dell'aspetto dinamico e culturale di questa realtà una memoria ricostruttiva che ricostruisce con grande precisione non sarà non si è tralasciato nulla e qui devo dare atto a Maria Pia Silla che è stata veramente diciamo impegnata e impegnativa costosi fosse accuditi del perché effettivamente arrivare a fare questa antologia c'è voluta la sua costanza la sua decisivo della sua determinazione devo dire però Costanza decisione e determinazione condivisa da tutte le équipe e qui voglio ricordare Francesca Romana
Bagnoli tu pensa che puntano arrivata io e Fabrizio tutta l'équipe e tutto il gruppo interno propria sterno ed esterno del tutto oggi siamo qui in tanti s'in tanti amici e tanti soggetti e stante soggettività
E qui vogliamo a bere una documentazione della memoria però come mi piace definirla la memoria non è una cosa statica è una cosa ricostruttiva che ricostruisce degli elementi è una memoria dinamica perché è interagisce con la cultura nel senso proprio antropologico del termine una cultura che incontra realtà
E diverse e in ogni realtà in ogni incontro avviene quello che prestigio di scritte basti delle definiscono il processor vidi la Tel di dell'alterazione di nell'interpretazione bilaterale e multilaterale cioè oggi noi stiamo reinterpretando con un atto creativo e qui entra la memoria creativa una realtà e voglio concludere con un memoria progettuale ma le cose non sono finite qui ma anzi se abbiamo gli strumenti per andare avanti gli strumenti per creativamente ritorno alla memoria creativa
Per ripercorrere un percorso con l'impegno anche di trasmettere questa realtà io sono particolarmente sensibile
Ai giovani e come amo dire ultimamente i diversamente giovani ai quali appartengo però effettivamente non devono questi libri andare a finire solo una biblioteca ma essere strumento di lavoro di Progetto di ricerca di impegno grazie
Ora inviterei per un saluto
La presidente di doppiette la dottoressa tanti nella Claudia
Perché comincia quella parte di riflessione che nel futuro cioè che cosa deve fare il documentario cosa dobbiamo fare noi
Noi che ci occupiamo di documentario perseguire noi pensare solo alla Fondazione bizzarri sarebbe piccola cosa
Sarebbe un atteggiamento autoreferenziale in un ceto produttivo
Voto
Punto grazie prima di tutto porgo un saluto a tutti voi
Grazie alla presidente a Maria Pia sigla per avermi invitata per aver invitato appunto l'associazione documentaristi italiani che mi onoro di rappresentare da circa sei mesi indubbiamente non appena ha visto la la diciamo consistenza del volume ho detto appunto alla Presidente è davvero una Bibbia
Perché in realtà questa pubblicazione
Ne restituisce effettivamente il peso che il premio Libero Bizzarri ha avuto in venticinque anni a sostegno della nostra categoria Dinoi documentaristi
è è stato come dire un premio che ha avuto la capacità di prevedere cioè di
Sfidare un futuro all'inizio in cui documentari realtà era ancora ogni genere da indagare un genere d'approfondire un genere da da da conoscere quindi come dire ha avuto questo grande merito
Che poi negli anni è stato supportato ovviamente da un grande lavoro che avete fatto tutti voi
Mi piace dire rispondendo a Italo Moscati che documentario italiano è molto vivo non mettendomi in contraddizione con lei per carità però i documentari italiani è molto vivo
Ci sono documentaristi che lavorano
Proponendo documentari che sono al passo con quelle che sono le ormai Riley le dinamiche europee
Quello che il documentario italiano necessiterebbe in questo momento ha in realtà un vero grande un maggiore sostegno da parte delle istituzioni da parte del servizio pubblico e che credo che tutt'sia le istituzioni che il servizio pubblico stiano comprendendo che il documentario rappresenta un genere che possa come dire aprire delle frontiere importanti anche in Italia che possa diventare un genere di ripetuta che possa essere un genere
Come dire in grado di accogliere le sfide del futuro io ovviamente come presidente dei documentaristi italiani devo credere profondamente iniqua esto perché documentario per troppo tempo è stato come dire un genere nonna non valutato com'era giusto che fosse è arrivato il momento in cui documentario assumessi prende il ruolo di di genere di di possa avere la dignità che merita quindi questo in questo senso il premio Libero Bizzarri è un premio che ha accompagnato il documentario mi sui venticinque anni
E che non posso che ringraziare per quanto voi avete fatto a sostegno della categoria e a sostegni ovviamente io i documentaristi
Quindi mi sembra insomma che questa dopo in questa pubblicazione arrivi a coronamento di un periodo e di un lavoro enorme che avete fatto e di questo vi ringrazio a nome di tutti i documentaristi italiani grazie
Diamo la parola
A Mimmo Calopresti e Giuseppe Piccione a voi la parola raccolta dei
Attuali sono impreparato quando ha ricevuto questo invito pensavo di appunto essere
Semplicemente presente in questo modo testimoniare il mio
Sostegni anche se il sostegno rischia di essere in questi anni in questi tempi una parola
Vuota che sottintende anche una una stanchezza Navona
Quasi un inevitabile auspicio almeno a sopravvivere no qualcosa che che è un po'rattrista e vorrei riuscirà a dire qualcosa
Che andasse al di là del dell'esortazione
Come della condanna però poi ci sono delle scadenze non è che sono delle opportunità da Stresa la discussione
Dei metodi dei modi a attuativi della legge sul cinema e sembra che all'orizzonte anche lì si prefiguri qualcosa che ci preoccupano l'idea che strumenti come il terzo tax credit e altre forme di assistenza siano così a disposizione di chiunque no soprattutto di un giorno dal diritto verso il seri
Di fronte al dato di fatto non c'è più il cinema indipendente no non c'è più l'idea del cinema indipendente di un cinema che cerca di di non essere semplicemente nel mainstream no ma anche di rinnovare i linguaggi gli argomenti contenuti
E anche di aspirare anche a magari nella sua crescita
A fornire dei riferimenti e delle coordinate anche per una nuova industria dello spettacolo così come fu il cinema indipendente americano degli anni settanta che poi creano una nuova Hollywood di terza così come è stato il neorealismo così come fu l'anno del padrino
Perché è solo del partire però da un'attenzione un'attenzione un rispetto no una specie di tassa stati rivoluzione non solo nei meccanismi finanziari ma negli atteggiamenti culturali
è chiaro che poi noi siamo costretti a dire cose
Ci sono anche la mente Tino e anche perché non lamentarsi ne abbiamo qualche diritto no in questo sono affabili nostra desolante prospettiva il lamento deve essere semplicemente una voce che che raccoglie degli umori no che sono intorno a noi
Cinema documentario non è più soltanto il cinema della realtà no lo ha pedonale per statuto
Che era un cinema che che che sconfina molto spesso sono anche con alcuni aspetti così come il cinema di finzione spesso a che fare
Con con aspetti che riguardano la testimonianza alla realtà
Negli anni Cinquanta ci sono stati tantissimi documentari tantissimi registi di cinema che si sono formati sul documentario
E c'erano anche mi ricordo un film a episodi mi ricordo perché non non perché fossi non era nemmeno nato però o ero appena nato però era un film si chiamava Amori in città
Erano una curiosa
Esperienza di parlare della realtà attraverso i testimoni diretti delle vicende che che venivano raccontate quindi
Gli attori erano l'operaia alla prostituta più delle volte i film degli anni Cinquanta abbiano al centro personaggi femminili moltissimi film documentari avevano al centro personaggi femminili
E però c'è anche c'era anche un'idea di messinscena sarà qualcosa di estremamente interessante moderno cioè la persona che era stata
La protagonista nella vita reale di una vicenda diventava attore o attrice di quella vicenda protagonista di quella vicenda
E c'era anche nell'introduzione di persone parlavano da loro vita un'idea di messe in scena una camminata che precedeva l'introduzione di un argomento
Cimeli documentari è un concentrato di stimoli di riflessione sul mondo
E su quello che guardiamo no su come lo guardiamo
Per cui io penso che dobbiamo uscire da questa idea
Di ancor di più oggi perché se ne fanno tanti di documentari perché c'è un'attenzione maggiore però dei questa idea di sopravvivenza no identificare le iniziative importanti che io per vent'sarò grato al
Al festival
Del documentario Nino Libero Bizzarri perché
Io sono originario di Ascoli Piceno e noi siamo Claudio Speranza lo sa bene siamo all'intera specie di Saccà dalle faccia questa apertura verso il mare no è il mare è stato sempre fin da bambino quando prendevo quel trenino mi sembra un viaggio avventuroso il lunghissimo dove intravedeva questa striscia azzurra
Di mare no il mare dall'idea San Benedetto del Tronto eccitati una
No esposizione verso il mondo e l'idea di se stesso un premio
Attraversato da testimonianze esperienze e linguaggi persone che fisicamente si ritrovavano sulla Rotonda di San Benedetto che scambiavano queste esperienze
E questo sguardo sul mondo no
Mi sembra una cosa che inevitabilmente avrebbe dovuto avere non solo il sostegno ma la valorizzazione continua no non solo sopravvivere ma cresce le navale tornasse
Determinare ricchezza anche anche ricchezza dal punto di vista del territorio no per cui io credo che tutto così come noi non possiamo avanti con la routine nemmeno l'aiuto al cinema dove in documentato verso l'una tutti deve essere una cosa speciale se è vero che vale l'idea dell'eccezione culturale per il cinema ancora di più deve Palermo per il cinema documentario
E ancora di più devo deve prevalere sullo per la possibilità di fruire che ci siano dei canali morti nella televisione di Stato altrove no scatole vuote
Che costano alla collettività no che non producono ricchezza e contenuti
Ma questi che essi hanno un'occasione ma per far vedere il cinema documentario per dare un destino alle storie e dare un destino e profili intellettuali umani e ai territori come nel caso del il San Benedetto del Tronto di questo caso ancor di più
Quello che ci accomuna come
Marchigiano grazie presente no scusate sono stata un foglio no no nazionale se non saprà che ma per fare
Va be'sembra fase il comizio elettorale invece lui allora io ringrazio vivamente rimasta perché perché l'unico perché ce l'ho valevole Oliverio pomposo che ringraziare tutto quello che del premier ceco ringrazia per questo
Tutto per questo lungo le regalo proprio fuori questo ricco e di rosso questo oggetto non riesco a definirlo forse un documentario già di per sé nuovo che ci aiuta a capire conoscere meglio quello che cos'è il documentario quindi e vuole che le cose che ha detto e su Giuseppe così avessero cui seguito forse al prossimo
La prossima volta che ci vediamo cominciamo da quando le cose che diceva Giuseppe per andare avanti perché effettivamente dovute alla sopra di memoria creatività di come si sta al mondo di come si racconta al mondo le cerchiamo di farlo così quindi grazie per il lavoro che state facendo
E grazie per la per questo bellissimo getto
Alberto
Quello che speravamo di sentir dire partiamo da qua voi voi voi bonaccia perché noi siamo siamo sempre stati al servizio allora voi voi sarete e grazie mille
Via
Prego che gli la presidente
Analisi
Grazie
Ma
Tale
Da
Ora vincolarci
E una sintesi voleva
Ringrazia
Tra l'altro alla
Vediamo
Siamo
Regno
Il cinema
Ignori
Naturalmente tutti noi che siamo qui oggi Massimo Clementi Claudio Speranza che sono con noi da tempo immemorabile da sempre voglio ringraziare anche un giovane Giulio trovati che comincia minimo una sua attività e sceneggiatore delle firma Pinocchio di Gardone giovani
Bianco
Minimo grave riservare laddove
Si
Sentiamo un immobile fino all'estremo scende
Regione incomincia