Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Altan, Arte, Cinema, Critica, Cultura, Film, Satira, Storia, Torino.
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Rubrica
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critico cinematografico
Due documentari presentati al Torino film festival appena concluso raccontano tempi confusi come gli anni che vanno dal sessantotto agli anni Settanta anni cruciali della nostra storia anni ancora da capire
Il primo film colpiti al cuore di Alessandro Bignami prodotto da Rai Movie intreccia il ritratto di quegli anni fatto dal cinema con i documenti d'epoca
Da piazza Fontana al sequestro Moro nei primi anni ottanta il cinema ha saputo anticipare gli umori interpretare gli orientamenti di quel quindicennio meglio di quanto abbia fatto la storiografia
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto viene girato prima di piazza Fontana anche se esce poco dopo eppure coglie lucidamente la perdita di democrazia in atto in quei mesi
All'estremo opposto un film come colpire al cuore di Gianni Amelio uscito nel mille novecentottantadue
Dà forma al nuovo spirito del tempo con i figli degli anni Ottanta che chiedono conto ai padri delle loro ambiguità e delle loro utopie rivoluzionarie
Sono anni in cui l'impatto politico dell'arte molto forte non soltanto nel cinema basta pensare a scrittori come Sciascia o Bianciardi
Anche un altro film dedicato questa volta un vignettista come Francesco Tullio Altan racconta la capacità di intuizione di sintesi delle forme artistiche rispetto alla realtà
Mi chiamo alta e faccio vignette questo il titolo del film di Stefano Consiglio racconta con toni affettuosi un tocco di ironia il percorso umano e professionale di alta ma il ritratto del vignettista serve da filtro per raccontare sogni perduti il disincanto le stonature di un'epoca
Cipputi è il protagonista di tante vignette di Altan nonché o che guarda da lontano con lo sguardo sempre obliquo quello che accade nel suo universo nel percorso di alta Cipputi interpreta il tramonto della centralità della classe operaia l'emergere di altre sensibilità ma è anche una sorta di termometro sa adattarsi al linguaggio che cambia sa mantenere una sua dignità
Siamo ancora negli anni settanta e ottanta essere di sinistra diventa quasi d'improvviso un peso i nuovi Cipputi si vedono nei Paesi della periferia del paese quelli in cui si afferma la lega sono i Cipputi che non votano più comunista
Lo sguardo del vignettista implacabile Altan dice Stefano Benni alla ferocia di Beckett la grazia di Quito l'imprevedibilità di tutto
Come se la realtà complessa di quegli anni si lasciasse cogliere solo nella forma del paradosso o della trasfigurazione
Da Torino per radio radicale Augusto Sainati
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