Modernità, impresa, lavoro: i valori religiosi come fondamento del bene sociale

Buona sera a tutti e grazie di essere e secondo me questo pomeriggio per questo convegno un po'insolito
Io vi do il benvenuto e do subito la parola al nostro presidente Vincenzo Boccia per introdurre i temi della giornata
Grazie Guido autorità colleghi gentili ospiti il convegno di oggi pomeriggio
Vuole ricollegare la modernità idee semplici e potenti che hanno superato il sei colli mille in un momento in cui si diffonde un anti intellettualismo sistematico le élite vengono ridicolizzata la comunicazione spesso fatta Cosimo Gallo slogan fuorvianti e Twitter
Di reciproca aggressione delegittimazione vogliamo approvare a rievocare intuizioni fondanti della nostra convivenza verificare se mantengono la loro efficacia e attualità se ci possono aiutare a pensare
E a comunicare in un'epoca di rapiti cambiamenti i pensieri del giorno vogliono agire
All'istante e invece in questo mondo le grandi idee si sono affermate sono con grande lentezza abbiamo certo concetti radicati nei testi biblici
Ma non ci ripromettiamo di fare o di passo dell'ora di religione abbiamo con noi imprenditori studiosi laici e persone di fede
E per di percorrere sinteticamente la storia di alcune idee Hess quella coscienza di alcuni di voi avranno un valore teologico per altri sono piuttosto miti antichi affinati dalla ragione e dalla evoluzione della cultura
Quale che sia il vostro punto di vista oggi vogliamo intaccare se queste idee ci dicono ancora qualcosa di utile se il teste
Del tempo l'RS più efficace dunque se possono ancora fare da bussola nella nostra analisi della realtà o se invece la modernità RS affascinanti ma superate
La religione
è un luogo dove intuizioni profonde sui valori la società la trasmissione della cultura
Si proiettano nel lungo periodo ben oltre la vita di una singola generazioni o di un modello economico politico per questa sua visione di lungo periodo e per la sua relazione con le corde più profonde dell'animo umano
Essa preserva valori potenti svolge un ruolo di coesione sociale di indirizzo dello sviluppo della cultura
Ma proprio questo ruolo secondo favorisce anche una funzione di controllo sociale
Dove l'uso dei valori religiosi diventa un potente strumento e politico ci pare che in gran parte della storia le religioni hanno svolto proprio questo rumore
Facciamo così talvolta di errori e colpe gravi
Nei secoli recenti però si è realizzata almeno in Occidente una maggiore separazione tra Stato e organizzazioni religiose accanto allo sviluppo di un pensiero scientifico e filosofico più autonomo dalla religione
Un esito peraltro insito proprio nel pensiero religioso occidentale e grazie
A questo processo che le religioni possono oggi recuperare un più forte ruolo morale occupando meno il campo della politica
Quando si imboccano testi sacri per sostenere un progetto politico militante o attaccare un avversario
Si scherza col fuoco la storia
Cheney ha mostrato i rischi ma ciò non è un motivo per tralasciare la forza che queste idee hanno nelle scelte individuali che facciamo nel darci riferimenti morali e nel plasmare la nostra cultura in Confindustria
I conosciamo da tempo e con convinzione che la cultura un potente veicolo di coesione essa può favorire o ostacolare lo sviluppo economico e sociale esaltare o smascherare la propaganda
Valorizzare il merito e la fatica oppure umiliarli misurando le cose solo con il metro del successo immediato è apparente dunque non ogni accezione di cultura Ciccaci ma solo quella che si fonda su libertà e a dispetto sì valori che vengono la prova del tempo e della ragione che favoriscono la nostra crescita sia personale che economica
Perciò abbiamo ritenuto interessante organizzare l'incontro di oggi anche se un dibattito su temi un po'inusuali per noi
La casa dell'impresa non è comunque sbagliato per affrontarlo perché fare impresa vuol dire talvolta inconsciamente incarnare difendere i valori di libertà individuale merito e serietà
Io ringrazio tutti voi ringrazio io oratori il campus biomedico ringrazio monsignor Fisichella e ringrazio innanzitutto Guido otto letti
Perché grazie a guida oggi noi siamo qui è stata una grande intuizione di vita che ho di Guido che un po'un modo di essere e di Guido Ottolenghi discreto o umile profondo e sempre ci aiuta a una riflessione importante che ha un filo rosso che lega l'idea di recupero di senso spirito di comunità che Confindustria richiama da tempo e che dietro prima di ogni pensiero economico a partire dal nostro deve esserci un'idea
Di società
Grazie a tutti voi grazie Guido per quello che stai facendo perché questo come dire uno dei più bei momenti alti in termini di valori
Che noi possiamo realizzare in questi quattro anni e spero che non sia come dire l'ultimo anzi il primo di una lunga serie che ci invita a riflettere sul futuro della società europea ed italiana partendo dai suoi valori grazie
Grazie grazie mille
Io
Sono un attimo senza parole ma intanto passo la parola a sua eccellenza monsignor Fisichella Presidente il Pontificio consiglio per la promozione delle nuove utilizzazione
Per la sua lezione di presentazione dei temi viaggi ringraziandolo ancora per la sua presenza
Grazie incalza del Presidente l'invito che mi è stato rivolto un caro saluto a tutti quanti voi per e comunque attuazioni anche per questa iniziativa che come è stato detto è un'iniziativa che vuole riproporre alcune dimensioni che sono importanti soprattutto nella dinamica degli sviluppi contemporanei a cui assistiamo vorrei partire innanzitutto dal dal titolo che è stato dato a questa nostra riflessione
Modernità impresa lavoro i valori religiosi come fondamento del bene sociale
Ed è proprio al plurale che vogliamo declinare questo nostro momento
Io parlo dal punto di vista della religione cattolica sono contento che ci sia anche il rabbino catorci Viterbi che data una visione complementare anche la mia
Vorrei partire però soprattutto da una sottile ma non indifferente distinzione
Quando si torcono queste tematiche si parla volentieri identificando etica e morale io vorrei compiere una distinzione che è reale
Quando si parla di etica si parla di quella ricerca di quella riflessione che viene fatta alla luce della ragione
E che quindi ha una sua validità universale
Perché la ragione ci accomuna e con la ragione condividiamo quelle che sono le ricerche che vengono poste in atto
Quando invece parliamo di morale normalmente a quella ricerca universale che viene fatta dei valori e delle capacità per poterli poi essenzialmente realizzare si pone invece una dimensione religiosa
La morale a una valenza religiosa
Si è quindi quello dell'etica
Presenta degli aspetti e alla base di tutto universali perché la ragione ci porta con la riflessione a raggiungerli quella morale invece dipende nella pluralità
Delle riflessioni che vengono compiute
E quindi c'è una morale cattolica c'è una morale giudaica c'è una morale islamica c'è una morale anche all'interno del cristianesimo differenziata tra quello che una morale cattolica e quello che potrebbe essere per alcuni versi una morale evangelica
Le differenziazioni che noi tocchiamo con mano anche nel dibattito quotidiano quando vengono toccati alcune toccate alcune problematiche che hanno una valenza etica e quindi che devono trovare riscontro poi in una società plurale e pluralistica
A questa prospettiva potrebbe esserci anche una morale laica
Non necessariamente quindi la dimensione laica e soltanto relegata alla prospettiva razionale perché potrebbe ugualmente avere delle infezioni o riflessioni che sono tipicamente di una la visione che possono portare a una dimensione morale
C'è però l'altra riflessione che mi piace sottolineare ed è quello della modernità
Su questo dovremmo riflettere vorrei anche a partire da quanto diceva il Presidente nel suo saluto iniziale
Avete nel mille novecentocinquanta un autore famoso come Romano Guardini
Della genialità italiana
Ma con la disciplina tedesca perché insegnava vince d'e Romano Guardini scriveva un libro fondamentale da Sand eterno Ytzhak la fine dell'epoca moderna
La rilettura di quelle pagine posso assicurarvi sono di grande attualità perché ci permettono di comprendere a che cosa noi ci veniamo con che cosa ci viviamo incontrare e per alcuni versi anche a scontrare
Noi siamo dinnanzi alla fine di un'epoca che ha segnato nel bene e nel male assegnato quello che noi siamo e ci veniamo a trovare adesso dinnanzi ad una nuova cultura sull'attuale ancora non riflettiamo con la debita attenzione ed è la cultura digitale
Non gli strumenti digitali la cultura digitale
La cultura digitale si fa forte di un fenomeno che quello globalizzato
Quindi non soltanto l'impresa globalizzata
Ma in si inserisce essa stessa all'interno di una dimensione molto più vasta che quella di una cultura a tutti gli effetti
Lo verifichiamo perché il linguaggio si sta modificando se si modifica il linguaggio si modificano anche i comportamenti
Il comportamento fosse più ovvio che noi vediamo è quello dell'uso del cellulare in qualsiasi momento della nostra giornata tant'è vero che ci scontriamo mai per la strada perché ognuno è intento a a mandare dei messaggi non a fare un discorso a mandare dei messaggi il la sinteticità del linguaggio del messaggio modifica quale una delle connotazioni più forte
Di questa nuova cultura che si affaccia davanti a noi e con la quale noi stessi
Dobbiamo essere capaci di confrontarci perché stiamo preparando il futuro per chi verrà dopo di noi per le generazioni che verranno dopo di noi
Penso innanzitutto dalla mia prospettiva penso innanzitutto a quelle che sono le categorie fondamentali sulle quali abbiamo sempre riflettuto spazio e tempo
Nella cultura digitale spazio e tempo incominciano scomparire
Te hic et nunc adesso e subito in questo momento in questo spazio particolare non solo la notizia ma tutto quello che noi produciamo deve avere la sua immediatezza
Ma soprattutto ci porta a verificare quello che sta diventando per alcuni versi la il primato della tecnologia
La tecnologia ci determinante
La tecnologia determina la nascita e determina la morte
è inutile pensare che il medico si assuma come in passato la responsabilità di dover dire quando un paziente non è più tra di noi e la macchina che lo fa
E per legge
Perché la dimensione tecnologica interviene a livello legislativo
Per legge la macchina che stabilisce quando si possono togliere gli organi ad esempio ad una persona per trasferirli ad un'altra e continuare e continuare la vita
Che pone certamente anche qui i problemi di di ordine etico ma che inevitabilmente ci fa capire ancora di più quello che è la dimensione con la quale andiamo confrontarci
La macchina
La tecnologia determina io penso diverse volte alla mancanza o mai di poesia
O se volete di romanticismo quando chiedo dei dei giovani sposi che io cerco di cui ha celebrato le nozze o con il quale siamo in rapporto all'ora
Che mi dicono che sono incida quando nasce il figlio bene la data è il quindici di ottobre
Come il quindici ottobre
A Praga ma è già stato stabilito che nascerà il quindici di ottobre
Sento Nostalgia per qualche cosa
Non penso di essere l'unico ma c'è una sensazione che viene a modificare il nostro modo di rapportarci
Questo per rimanere all'interno della nostra riflessione
è quello che mi fa pensare direttamente all'apporto che le religioni possono dare riguardo il senso della vita
Noi possiamo avere il primato dell'atto io sono non sono critico davanti a questo io sono contento di incontra amico una nuova cultura io sono contento io sono felice che ci possa essere il microchip che mi determina tante cose
Sono un po'più l'estivo quando leggo che in Svezia se ricordo bene ci sono già tre mila persone che hanno un microchip inserito nel sottopelle con il quale possono fare
Tutte quante le diverse
Azioni di che noi facciamo ancora con con il bacio è già inserito se su tre mila soggetti che viene fatto penso che nel giro di cinque anni dieci anni al massimo la cosa sarà molto più globalizzata nove stiamo ancora ricorrendo se il telefono e se possiamo pagare con il telefonino ma già inserito un microchip sottopelle
Quindi siamo già indietro a livello di questo ma nonostante la mia felicità essere contento dello sviluppo perché questo il frutto della creatività dell'uomo
E siccome la dimensione biblica cita questa grandezza noi non possiamo che essere contenti
C'è bisogno ovviamente che permangano quelle domande fondamentali che danno senso alla vita
Permane la domanda del chi sono io
Che cosa faccio in questo mondo
Che senso ha amare
Che senso ha soffrire
Che senso ha morire
Perché devo morire
E oggi credo sempre più ripetutamente si pone una domanda che non avevamo nel passato
Perché non mi lasci morire
Anche a questo noi dobbiamo dare risposta perché è una risposta di senso
La macchina oggi non mi lascia morire
Anche quando io lo vorrei
C'è una dimensione ancora previa a quello che è l'orizzonte a cui si pone la dimensione legislativa
La domanda di senso ci riporta allora a quello che
Evidentemente che si colloca
Nella riflessione circa l'impresa circa il lavoro
Come un bene sociale
Penso che qui da un punto di vista della morale cattolica qui si ponga una riflessione che da diverso tempo la chiesa sta portando avanti
Conosciamo
L'enciclica
La Rerum Novarum di leone decimo terzo che è stata anticipatrice di quanto noi oggi ancora a livello di dottrina sociale portiamo avanti
Ma da questa prospettiva abbiamo una dinamica costante
Dopo la Rerum Novarum abbiamo la quadra Gezi mo'
Hanno di Pio undicesimo abbiamo la riflessione per noi determinante del concilio Vaticano secondo
Quella Costituzione che parla del rapporto tra la chiesa del mondo contemporaneo la gaudium et spes con le sue indicazioni sulla cultura sul lavoro
E sulle implicazioni che posseggono abbiamo l'enciclica di Giovanni Paolo secondo
Abbiamo Benedetto sedicesimo con la Caritas in veritate da ultimo abbiamo anche dalla urtato sì
Che una enciclica un insegnamento che porta direttamente la questione di ciò che la dimensione sociale la dimensione anche dell'impresa a livello del rispetto della natura
Noi abbiamo appena concluso un sinodo sull'Amazzonia dove nel bene e nel male l'abbiamo avuto una riflessione una attenzione particolare su ciò che costituisce nove nove Paesi messi insieme che hanno problematiche su che toccano che toccano il mondo intero
L'intero universo su questa dimensione cosa possiamo come possiamo contribuire a quello che è la riflessione sul bene comune il bene sociale
Penso che in primo luogo si debba porre per noi il tema della dignità della persona
Per noi questo è un punto fondamentale
Ogni persona ogni persona possiede la sua dignità
Una dignità
Che si coniuga con ciò che la persona e la persona questo devo dire il grande apporto che il cristianesimo ha dato alla cultura universale la persona relazionalità
La persona si pone eh persona perché crea relazioni perché si pone in un contesto che nazionale
Che allora le relazioni sono triplice c'è una relazione con Dio
E qui vorrei aprire il grande tema del riposo
Come c'è il lavoro così cioè il rispetto della dignità della persona con il suo riposo
Penso che su questo se ad esempio il rabbino capo Civita di potrebbe darci un grande contributo perché la grande intuizione della Sacra Scrittura è proprio quella che ha capovolto la concezione stessa del lavoro
Il lavoro a cui io noto destinati gli schiavi nell'antichità trova una sua riflessione con l'ordine del riposo sabbatico
La fiaba a è una rivoluzione culturale e due una rivoluzione sociale
Nel limbo delle viti con l'arrivo di ricevute o no mio ma non voglio anticipare noi abbiamo i testi per cui tutti tutti debbono riposare anche il tuo schiavo anche la tua schiava anche l'animale che vive presso ditte
Anche anche lo straniero che vive presso ditte
Ha diritto alla riposo
è qui che si inserisce all'interno della cultura qualcosa di straordinariamente grande
C'è il lavoro
Ma non è tutto
Perché c'è una relazionalità con Dio
Che ha bisogno del riposo sabbatico domenicale del venerdì e qui entriamo nella pluralità delle religioni come si vede ed entriamo nella pluralità in quella multiculturalità la vita della quale ci troviamo
C'è quindi questa relazionalità con Dio c'è la relazionalità con gli altri
E allora qui nella relazionalità con gli altri io vorrei porre il principio per noi fondamentale nella morale che è quello della proporzionalità
La proporzionalità e quel principio secondo la quale io riesco a osservare la norma morale proporzionalmente a quello che è la mia forza
Anche questo deriva da una dimensione di dignità e di rispetto della dignità della persona perché tutto questa questa incidenza sulla dignità perché per noi fondamentale la libertà
La libertà e l'espressione e quindi quando c'è la libertà della persona c'è la libertà del mercato c'è la libertà dell'impresa sono tutti elementi che scaturiscono da quella libertà fondamentale che noi vediamo pensiamo e vorremmo anche a realizzare a livello antropologico
E da ultimo c'è la dimensione del rapporto con la natura con il mondo
Io credo che troppo spesso dimentichiamo questa dimensione e forse
Quello che
E l'espressione di una sensibilità che sia cresce sempre di più
Che presenta mi sia consentito dire degli aspetti religiosi che è quello della la preoccupazione ecologica
Ma di fatto è l'attenzione l'attenzione particolare alla natura
Se allora nei confronti della relazionalità conti io invochiamo il riposo
Perché consente all'uomo di vivere la sua vita
Il rapporto con l'assoluto ma anche in rapporto con i familiari e con tutto il resto
Se nel rapporto con gli altri c'è il principio della proporzionalità
Per cui
La dimensione della norma viene ad essere cadavere valore nella misura in cui rispetta il cammino che sto facendo e quanto solo capace di poter realizzare
Nei confronti della natura invocherà lei il principio della responsabilità
La responsabilità e ciò che consente di dovere
Dover prendere coscienza che siamo chiamati a trasmettere ad altri
E a conservare per trasmettere ad altri quello che anche noi abbiamo ricevuto
E all'interno di questo credo che si ponga appunto la riflessione dalla nostra prospettiva alla riflessione dell'impresa
Un'impresa che ovviamente vive della propria dimensione di libertà
Una libertà che la porta a uno sviluppo integrale
Uno sviluppo però che deve essere anche solidale
Per cui la libertà non può andare a scapito a scapito di altri ma deve essere nella condizione di poter rispettare sempre quel bene sociale che non è patrimonio di uno solo mai invece una condivisione comune
Ecco all'interno di questo io credo che vada agevolata vada in qualche modo sostenuto quel cammino che l'impresa nella sua creatività
Con le sue problematiche che ovviamente risentono della debolezza del momento storico fosse anche dalla debolezza politica però concludo con una battuta
Avete anche agli amici
Non è pensabile che noi abbiamo teorizzato il pensiero debole
Perché questo è stato fatto la teorizzazione del pensiero debole senza pensare che come conseguenza poi deriva tutta una serie di debolezza se il pensiero e debole
Se non viene reso forte il pensiero voi sostenete sostenuto da un cammino che rende forte il pensiero
è ovvio che davanti a un pensiero debole ci sarà una politica debole un'economia debole una finanza debole o qualcheduno che Pune la debolezza diventa più forte degli altri ma sempre debole rinata
Quindi l'augurio che noi possiamo fare è quello che il sostenere un pensiero una riflessione e mi sembra che questo sia uno spazio che è stato agevolato per ammettere diverse forze
Culturali e religiose a riflettere insieme per restituire un po'di forza a un pensiero a al servizio di tutti grazie
Grazie infinite monsignor Fisichella per queste riflessioni così profonde che non mi sento di sintetizzare perché farei solo un grande torto al suo bellissimo intervento
Però il il lavoro che facciamo qui oggi e cercare di dare un po'di forza ad alcuni elementi del pensiero abbiamo scelto due grandi temi che saranno affrontati in due panel che e
Lippi presentiamo adesso il primo il primo gruppo di lavoro e di riflessione sarà condotto dal professor Benedetto Ippolito professore di Storia Filosofia medievale a all'università la sapienza Roma Tre
E chiamerei al tavolo i relatori mentre ringrazio i nostri illustri
Amici invito a sedere al posto loro riservato i relatori del nostro tavolo sono adesso
Il professor Leonardo Becchetti economista professore a Tor Vergata
Il rabbino Benedetto Carucci Viterbi
Il Preside della scuola
Tre presso vediamo dove quindi mi sposto qua OK grazie
Scusate la logistica
Mi ingerenza Iorio che presidenza del gruppo tecnico cultura e sviluppo di Confindustria invece la nostra
Il nostro direttore generale Marcella Panucci che anche dal partecipare a questo tavolo mi segnala poco fa che ha avuto un problema di salute si scusa molto con tutti voi cercheremo di fare del nostro meglio anche senza di lei prego
Sì buongiorno a tutti
Intanto grazie per per l'invito anche a a nome dei relatori di questo panel
Abbiamo i lavori appunto che saranno suddivisi in in questi due segmenti
Relativi appunto alla determinazione del tema generale che riguarda questo convegno
Con l'intento di appunto stabilire proprio sulla base di quella richiamo che monsignor Fisichella prima fatto alla ragionare al dialogare e quindi hanno un scontrarci
Nella distrazione nella incapacità di pensiero perché completamente assorbiti dagli strumenti tecnologici proprio rievocando in qualche maniera quello che è l'origine della ragione
Occidentale che appunto il dialogo e quindi la formula che avrà questo questo nostro questi nostri due Pannella cominciare dal mio è proprio quello di stabilire un dialogo con i relatori che sono qui presenti
Il tema di questo panel e molto suggestivo e anche provocatorio sotto un certo punto di vista perché abbiamo due parole che sembrano andare in collisione frontale il tema della nascita che punto richiama a anche al mistero del del nostro esserci del nostro esser qui
Della nostra della nostra origine di quello che effettivamente durante tutta la vita impariamo a conoscere come nostra personalità nostra individualità e il tema invece del merito che dovrebbe avere a che fare esattamente con ciò che meritiamo cioè ciò che facciamo ma soprattutto ciò che siamo
Riuscire a stabilire un legame tra nascita e merito una grande sfida soprattutto una grande sfida molto presente all'interno della del nostro vivere sociale che come prima si richiamava un vivere non solo di lavoro ma anche di lavoro è un vivere all'interno della nostra operosa attività quotidiana quindi merito nascita indubbiamente una buona domanda che ovviamente chiama in causa anche quelli che sono tutti i valori anche religiose che caratterizzano a cominciare dal testo sacro le nostre tradizioni culturali
Quindi merito nascita il riferimento ai grandi valori religiosi ma in riferimento anche la concretezza della organizzazione della nostra vita sociale che vita di lavoro che vita di impresa che effettività allora io vorrei subito
Informando anche se già lo sanno i relatori che abbiamo dei tempi che sono abbastanza contingentati anche se un po'estesi per via di di questa assenza che abbiamo di cui abbiamo appreso poco proprio adesso quindi consigliere di stato in tempi piuttosto piuttosto brevi e in modo tale da poter fare due giri di domande arriva pure subito coinvolge il professor Leonardo Becchetti che appunto un professore di economia politica Tor Vergata nonché anche dire scrittore editorialista ma soprattutto molto noto almeno al sottoscritto per i bellissimi studi di ma di sulla micro e la macro economia che appunto hanno proprio la capacità di portarci dentro a questa interazione tra valori
Relazione orizzontale e anche come dire espressione delle nostre virtù personali nella concretezza della nostra vita ora io li vorrei chiedere proprio questo cioè quali sono le strategie di valorizzazione del merito
Dal punto di vista ovviamente economico sociale grazie grazie grazie per l'invito molto stimolante l'incontro di oggi quello che voglio dire don titolo che magari accattivante
Per arrivare a rispondere a questa domanda è che io voglio partire da un punto di vista che Gesù Cristo che James Buchanan è che è uno dei più grandi pensatori liberali dicono sul merito esattamente la stessa cosa
E che c'è però un paradosso della meritocrazia su cui adesso arriverò
Be va be Gesù Cristo mi permetto sette monsignor Fisichella ma la parabola dei talenti e conosce tutti no cioè vengono dati cinque talenti a uno due un altro e uno a un terzo
E attenzione qui c'è subito una questione il talento non è merito il talento è una dotazione di partenza che ha avuto cinque non ha nessun merito di aver ricevuto cinque
Sapete come va a finire la storia che ha cinque ne nei lì gioca e investe e ottiene altri cinque si mette in gioco chi ne ha due altri due quello che uno si mette paura lo sotterra
E alla fine non teme niente viene rimproverato allora la lezione quale non è non non è la punizione di chi ha avuto un solo talento ma è e non è neanche Dio che punisce la vita che punisce chi non si mette in gioco chi non rischia chi non investe no
E e questo è un punto importante e quindi no il premio non è non c'è un premio al talento chi ha fatto cinque più cinque non ha di più di chi ha fatto due più due il premio è per lo sforzo per rimettersi in gioco per l'investimento
Perché dico che questa esattamente quello che dice Buchanan Buchanan in un brano molto famoso dice guarda dei risultati della vita divengono da quattro cose latte fortuna
Manenti
Queste sono nascita
è forte sforzo che tante talento e lui dice l'unica cosa che veramente merita è lo sforzo perché le altre tre cose non le meriti
Si è ricevuto cinque non è rifiuto dove non è merito dopo no e quindi la cosa interessante che sia Gesù Cristo che Buchanan dicono esattamente la stessa cosa
Dovremmo premiare ciò che è veramente merito è solo lo sforzo che non il talento dove sta il paradosso chiaramente l'economia altre leggi
Nell'economia quello che sta cinque Hughes cinque importante perché è uno che ovviamente
Da un contributo alla crescita maggiore allora l'economia deve in un certo senso stimolare l'eccellenza
Non può non può prescindere dallo stimolo delle eccellenze e io faccio tre esempi di stimolo dell'eccellenza che somme sono fondamentali la prima sarà una cosa piccola ma a me piace molto perché l'abbiamo creata noi
E l'ha fatta anche è un è uno sforzo congiunto laico
Cattolico diciamo perché c'è il vescovo calabrese di Catanzaro interessante questa cosa c'è un grande imprenditore una società che si chiama in Top Gun che ha creato una colf fuori Innovation cos'è una col fuori nove Jean
è un premio ai cinque migliori progetti e alle cinque migliori idee di innovazione
Quindi di creazione di valore economico nel campo però con una responsabilità sociale ambientale
I primi si questa cosa si chiama con l'economia Francesco e quindi è legata anche a tutto il tema dell'economia civile delle Cormio Francesco e i cinque migliori avranno dieci mila euro
Di le cinque migliori dei cinque mila euro di premio di preoccupazione
E i cinque migliori progetti quindi qualcosa di più avanzato ottanta mila euro per la start-up ciascuno vediamo è una roba seria questa azienda che sia mai vinto Obama è un'azienda che si però Corradi favorire di sviluppare di premiare l'innovazione quindi di premiare l'eccellenza
Di premiare i talenti seconda cosa questa è una linea di policy molto importante che ha lanciato anche il forum per le disuguaglianze diversità con cui ho lavorato dobbiamo puntare sugli appalti per i commerciali lo Stato con il proprio voto col portafoglio
Invece di fare il massimo ribasso deve premiare deve premiare qualcosa che ancora non c'è ma siamo vicini e quando e chi arriva vince l'appalto questo narra dire che già tre mesi anglosassone
Ed è vuol dire che lo Stato in questo modo si stimola l'innovazione perché non lo sappiamo che il cambiamento anche quello di cui oggi abbiamo bisogno
E io sono stato a presentare il l'ultimo rapporto Confindustria abbiamo parlato del fatto che l'Italia ha una leadership nella qualità
Nella sostenibilità eccetera il il destino la vocazione del nostro Paese in quella direzione ma ci vogliono questi stimoli ultimo punto sul mondo della cultura e della formazione in cui io faccio parte io credo che sia fondamentale
A creare nei giovani una motivazione un pallino un desiderio perché è da lì che nasce poi l'impegno lo sforzo il talento quindi è fondamentale quel momento iniziale per evitare che il giovane diventa un metto qualche cosa
Fondamentale premiare la generati vitale ragazzi loro per mettersi in gioco e questo si fa attraverso tutta una serie di metodologie che non sono solo lezione frontale ma lo sviluppo delle sostiene se e la realizzazione di esperienze ne abbiamo in tutta Italia fare
Emersione di buone pratiche e laboratori arrivo adesso alla conclusione di policy quindi qual è la conclusione di policy detto il paradosso quindi dove l'unica cosa che merita abbiamo detto allo sforzo non il talento ma noi dobbiamo premiare il talento perché è un'esigenza anche dell'economia della crescita dello sviluppo eccetera e dell'innovazione
Qual è il punto molto delicato e che se noi facciamo solo il premio del talento il premio dei migliori qui quasi mi metto a criticare quello che ho detto prima diventa se ne facciamo solo il premio dei migliori corriamo un rischio corriamo il rischio di perderci
La gran parte della società la maggioranza della società che è fatta di persone che non ce la fanno che sono più indietro
E cosa succede quando questo scarto diventa forte come è successo nei no ai nostri giorni succede una cosa molto grave che la rivoluzione la rivolta contro le competenze
Quando arriva la rivolta contro le competenze la situazione molto grave perché la gente non crede più agli economisti non crede più ai medici non crede più e allora
Siamo arrivati a uno scollamento con la società molto forte per evitare questo scollamento cosa bisogna fare
C'è bisogno di progressività di predisporre bourne diciamo ridistribuzione vuol dire investire in salute istruzione per le pari opportunità ma anche di redistribuzione
Cioè la socio una società decente deve essere quella che premia incentiva il talento l'eccellenza perché ce n'è bisogno per la crescita ma che si preoccupa anche di chi resta più indietro
Per evitare ripeto questi scollamenti troppo forti interni diseguaglianze eccetera eccetera fomentati più o meno dal dai media poi potremo andare su questo
Quindi ecco la mia conclusione esattamente questa qua
Paradosso della meritocrazia coincidenza tra il pensiero di Buchanan e di Gesù Cristo eravamo i talenti
Stimolare comunque l'eccellenza ma preoccuparci di chi è restato indietro e dico un ultima cosa molto bella c'è anche un modo dentro l'impresa di farlo io sono studio l'impresa ci sono dentro eccetera
Ma una delle cose più belle secondo me il reinserimento lavoro cioè questa idea della che non è solo della cooperazione l'altro giorno sono stato a Consorzio Gino Matarelli che ha più dipendenti della FIAT sono tutte le imprese di cooperazione l'inserimento lavoro che ci sono in Italia
Ma penso anche a Marco Bartoletti bibliche a un grande industriale che produce fibbie per e che ha come punto di eccellenza il reinserimento lavoro delle persone in difficoltà e la cosa interessante che lui è uno fortissimo alla competitività pazzesca sul mercato
E qual è il suo segreto e che quelle persone che hanno disagio che stanno nell'azienda motivano in maniera feroce tutti gli altri
I lavoratori hanno bisogno di motivazioni intrinseche
E il reinserimento di queste persone in difficoltà lo producono grazie
Grazie professore per questa bella quadro anche estremamente articolato addirittura in cui appunto si trovano questi questi parallelismi molto molto efficaci io proprio sulla base di quel della suggestione no del del legame tra appunto valori religiosi quindi radici religiose e riflessioni intorno alla nostra economia e la Sociologia porre subito chiamare in causa il rabbino professor Benedetto Carucci Viterbi
Che ricordo che presidente della scuola ebraica di Roma nonché professore all'Università Gregoriana a cui vorrei proprio rivolgere direttamente questa domanda cioè che cosa la Bibbia a da insegnarci in riferimento al rapporto tra meriti e talenti
Grazie grazie all'invito
Vorrei distinguere il messaggio della Bibbia dal messaggio la tradizione ebraica successiva che non sono esattamente sempre coincidenti
Partirei anzitutto da due modelli interessanti il primo del nella storia della cacciata dell'uomo dal dal paradiso
Però chiaramente interpretiamo
La la comunicazione di Pina D'Adamo che
Dice con il sudore della tua fronte mangerai il pane con una sorta di punizione maledizione ebbene c'è qualcuna tradizione esegetica che in realtà ribalta la prospettive ci dice che è un obbligo
Non è una scelta è una sorta di precetto l'umanità comincia con un precetto il precettore devi sposarti
Questo localmente ci pone un problema rispetto a quanto diceva che appena parlato
Perché se lo sforzo è un obbligo non è automaticamente detto che il risultato dello sforzo sia un merito dovuto ci debba essere un premio automatico rispetto allo sforzo
Però questo è un primo segnale di indicazione molto molto evidente l'uomo non si può sottrarre dallo sforzo della tradizione rabbinica successiva la grande questione quale sia lo sforzo sul quale l'uomo si deve impegnare allora c'è almeno una linea di interpretazione che dice lo sforzo lo sforzo del lavoro
A partire da un balzello di Giobbe Camp
Si domanda afferma che l'uomo è nato per la fatica
Ebbene la domanda di Rabin il Talmud e se la fatica sia la fatica
Del lavoro la fatica dello studio il fatto molto interessante che alla fine la conclusione che la fatica per questo una tematica dello studio c'è la fatica della conoscenza allora l'ambito alla conoscenza
Credo che la questione del merito che è totalmente sconnesso dalla nascita perché uno dei temi qui che nascita merito sia fondamentale
Nel senso che nella tradizione biblica ancora ancora si può dire che esiste qualche cosa legato alla nascita mi faccio faccio per esempio l'idea che la funzione sacerdotale la tradizione biblica una funzione familiare
Non si può diventare sacerdote il sacerdote il figlio del sacerdote precedente sono sacerdote e appartenente alla famiglia di discendenza del fratello il MOSE Aron quindi non c'è merito nella prospettiva della funzione sacerdotale ma nel mondo centrato sulla conoscenza nel mondo centrato sulla sullo studio della Sora che di fatto il mondo degli ultimi due anni del per dell'ebraismo una volta distrutto santuario la funzione sacerdotale totalmente scomparsa
E dunque la funzione legata alla nascita non ha più alcun senso la centralità data dallo studio della conoscenza e nella conoscenza il merito lo sforzo è la variabile fondamentale
è molto interessante a questo punto di vista che nel Talmud sempre che il grande archivio della conoscenza rabbiniche dalla visione del mondo ebraica negli ultimi due anni per lo meno
Viene
Proposto questo tipo di paragone
Sì è meglio tra un sommo sacerdote ignorante e un bastardo scusate mi la parola ovvero il figlio di un'unione proibite e quindi di nascita decisamente problematica
Sapiente ebbene meglio
Il sapiente di origine dubbie familiare piuttosto che il sommo sacerdote ignorante quindi il parametro che il parametro la conoscenza e il parametro fondamentale che nella conoscenza lo sforzo lo sforzo la variabile fondamentale
Ecco che si torna all'interazione aprile dice noi siamo nati per lo sforzo dello studio alla se la mettiamo in questo sistema di valori
Direi che unendo integrando il messaggio biblico con quello rabbinico Natale sembra che a questi due messaggi non si possono distinguere e questo l'ebraismo uno più l'altro direi che si potrebbe costruire un'immagine di questo genere
Lo sforzo è un obbligo nel momento in cui l'uomo esce dal giardino dell'Eden e destinato è obbligato a sforzarsi questo sforzo può arrivare a risultati potrebbe anche non arrivare risultati non bisogna mettere in relazione causa effetto automatica lo sforzo con un risultato dello sforzo
Ma d'altra parte il fatto che forse lo sforzo mi porta un risultato non mi esime dal o l'obbligo dello sforzo questioni impianto molto interessante da questo punto di vista perché ci dice esattamente l'uomo in che pare in che Panorama si deve muovere questo un primo elemento al secondo elemento che alla fine nei valori sociali dell'ebraismo così come si è configurato ripreso la sua ebraica negli ultimi due anni
Certamente la dimensione dello sforzo del merito in qualche modo legato lo scorso che lo sforzo dello studio la conoscenza e il parametro fondamentale e molto meglio essere di origine incerta ma sapienti piuttosto che di lignaggio molto elevato ma ignoranti
Grazie grazie professore abbiamo potuto vedere proprio toccare con mano come la la tradizione ebraica si Mesco li ha valutazioni di tipo economico di tipo sociale potremmo dire che in quindi giorni qui c'è la nozione di via Stuck così importante nella tradizione filosofica
Anche occidentale con sedi virtù che legata a ciò che si acquisisce attraverso la nostra operatività senza disconoscere da dove si parte ma senza d'altra parte anche negare i meriti che lo sforzo riesce a far acquisire
Io vorrei adesso portare l'attenzione appunto al presidente del comitato tecnico di Confindustria
Renzo Iorio che ricordo e anche cifre di Ugo la nuova piattaforma di Trenitalia proprio invitandolo a considerare semplificare in questo rapporto che stiamo vedendo tra merito e nascita
Qual è l'importanza che alla cultura e soprattutto qual è la Porsche importanza che la cultura in un contesto come quello di Confindustria
Ma
Intanto credo il il fatto di fare delle il fare l'inquilino impresa quindi costruire qualcosa utilizzando dei fattori produttivi e restituendo a una comunità mercato un prodotto che ha il valore aggiunto rispetto ai fattori produttivi come dire e e contributo alla collettività sia nelle grandezze economiche
E per certi versi ed è una connotazione fosse tipicamente italiana quello della capacità di fare delle cose che oltre che utili e quindi ad avere un valore aggiunto riconosciuto dal mercato in termini economici siano anche in qualche modo belle quindi facendo qualcosa che è un contributo a dentro qualche modo un atto anche un atto culturale se lo vogliamo e e credo che lo sia
Proprio nella misura in cui la nostra cultura la cultura italiana e ieri diciamo la visione di di cultura diffusa di cultura di comunità in qualche modo la la cultura che rimane quando le nozioni specifiche non sono messe in primo piano sono magari scordate o addirittura non si sono mai imparate
Ci spinge a fare le le cose cosiddette Belle ben fatte che costituiscono uno degli elementi competitivi fondamentali dell'economia italiana quella che ne fa in qualche modo il i in Europa il il secondo Paese esportatore netto forza mini fattoria riconosciuta e e grande potenza economica e e qui in qualche modo il tema merito o o o nascita anche qui in qualche modo si pone perché evidentemente il vantaggio competitivo di essere nati in un Paese come il nostro rispetto a una luogo del in fondo all'Arkansas
Certamente come dire non pone allo stesso livello
Le persone che si mettono a fare impresa e e a fare cose voglio dire sulle pensiamo alla naturale bellezza ed equilibrio anche costruttivo le regole auree che si ritrovano rispettate nelle nelle case coloniche certamente non costruite da persone che qua avevano coscienza della della regola aurea e sono degli elementi che in qualche modo connotano il il nostro Paese e lo connotano trovo
Particolarmente nella misura in cui rappresentano anche una chiave non solo di successo dell'impresa e che già oggi su tutti i mercati
Competono appunto con successo rispetto ad altri operatori ma rappresentano anche una grandissimo opportunità
Di crescita e di creazione di nuove impresa di crescita economica laddove magari la tradizionali modelli finora non sono riusciti a portare prospettiva lavoro nei nei territori in quelle che una volta mi avevano identificato e come aree marginali
E che forse oggi da geografia economica e sociale attuale tende a rendere magari meno evidenti nei confini geografici e molto più disperse nella nella socialità in in senso lato
E e allora credo che questo elemento di
Legame di consapevolezza soprattutto del che cerchiamo anche come gruppo tecnico evidentemente di sviluppare di di di nutrire all'interno del sistema della presenta Anza dell'impresa italiana che Confindustria e proprio in questa e elemento di saper lavorare sulla qualità delle cose che oggi un elemento fondamentale credo anche nel concetto di economia sostenibile cioè il rapporto tra quantità e qualità del delle cose
Quantità dei beni e valore che crea no per le persone
O o servizi accetta racconti questo senso credo che ci sia la chiave per la quale bisogna appunto considerare questi elementi di cultura diffusa sono già stati c'era il pick-up vitale disperso latente che c'è all'interno della società
Che e quello che poi permette di innescare queste chiavi di di crescita e nella crescita di trovare anche quegli elementi che poi consentono di a vere lavoro e quindi dignità di ruolo di comunità attraverso lavoro
Di avere dei meccanismi che consentano di investire sulla formazione sulle dotazioni delle persone e che quindi permettono anche di innescare quelle vivacità di dinamica sociale di ascensori sociali che sono poi il sale di una di una comunità viva e e vitale che è quella che poi sono le garanzie anche di una convivenza
E di un rispetto reciproco che invece vediamo messi in discussione proprio là dove manca la crescita laddove mancano le prospettive là dove manca un senso di quell'impegno
E di quel lavoro e di investimento sulle dotazioni iniziali che prima è stato citato
Grazie grazie mentre ascoltavo le sopra il presidente mi è tornato in mente la bella riflessione che faceva Schumpeter la sulla sulla economia
Dicendo che la differenza tra un manager un imprenditore che l'imprenditore crea nuovi mercati mentre un manager gestisce no cose esistenti forse un po'drastica un po'semplicistica come teste
Però molto affascinante perché là dove c'è invenzione c'è cultura e c'è anche
In un certo modo la presenza di una trascendenza cioè di un andare oltre quello che effettivamente esiste ed è da mantenere conservare proprio su questo che vorrei chiedo al professor Becchetti qual è anche sulla base degli negli suo esclude dalla sua sensibilità evidentemente l'apporto dei valori religiosi in ambito economico
Ma io credo che se noi guardiamo appunto alla dottrina sociale a partire la Rerum Novarum fino all'avvocato sì
Esiste un vero e proprio elemento di ispirazione per quello che io oggi chiamo alcuni la chiamano l'economia civile sociale di fare quello che vogliamo
Ma questa nuova economia che assiste che si da piano piano delineando a quattro punti fondamentali che incorpora se come pienamente il discorso della dottrina sociale quindi dei valori religiosi
Il punto uno e una visione di persona capace di fare uno più uno uguale a tre io dico per semplificare per parlare cioè questo ma questo voglio dire è una banalizzazione di un concetto molto importante in teoria dei giochi la vita fatta di social del lemma di situazioni dove non ci sono contratti completi cioè incompletezza informativa e quindi se la gente riesce a cooperare quindi il rischio di cooperare aver fiducia
Produce super additività cioè si produce di più di quello che le persone avrebbero fatto da sole uno più uno fa tre se voi andate in giro per l'Italia
Io giro l'Italia da trent'anni
Treviso non è
Diciamo il delta del Po Siracusa Ragusa non è Siragusa
Salerno non è Caserta cioè ogni provincia italiana diversa dall'altra e la storia e la qualità che la crescita delle nostre province dipende dalla capacità delle persone di fare di lavorare assieme di fare squadra
Ora non è la cooperativa cioè incrocia ricoverata conche
Quindi questa è fondamentale altrimenti in economia c'è un'altra cosa che si chiama uno contro uno che fa meno di due laddove c'è conflitto lotta per il pezzo di torta pensiamo ai dazi e al fatto che appena sa che è partita la guerra commerciale sui razzi
Eccolo là dalla previsione del PIL mondiale sono crollati gli investimenti esteri quindi in economia si possono fare queste due cose e altri asociale l'idea dell'economia civile
Costruiamo cioè il faccio favoriamo la formazione di persone capaci di fare uno più uno uguale a tre non entro nei dettagli The Social cavi dall'eccetera
Secondo punto l'impresa oggi sempre di più sta andando verso la Corporate social responsibility
Per due motivi uno interno e uno esterno quello interno che c'è una nuova generazione di imprenditori più ambiziosi che non guardano solo al profitto ma anche all'impatto vogliono essere generative
E a me colpisce il fatto che negli ultimi mesi io vado a parlare di queste cose sono andato in tante grandi aziende
Sono stato alla pigmento andavo tra l'altro con la direttrice di Confindustria stessa la dottoressa Ravetto sono stata l'avevo a Marlena chiese e ieri eravamo in Vaticano con Andrea Illy
Quindi c'è questo cioè questa spinta una parte di questa spinta viene però dalla finanza perché la finanza come sappiamo oggi
Chiede
La riduzione del rischio Jesi loro lo chiamano e quindi vogliono investire in società che hanno meno esposizione a questo rischio
L'Ilva pesante una purtroppo che sposta questo rischio
E e tra l'altro faccio solo una una battuta un inciso oggi parlavo con un amico di generale un Praga banker ma fatto vedere una cosa veramente l'ultima generazione se aveva fatto vedere lo gestisce portafogli dei clienti importanti e in questi portafogli lui ha un programma che misura quanto ognuno di questi portafogli contribuisce alla realizzazione degli esiti jeans cioè che impatto il potere siamo veramente diciamo a livelli ecco qui questa importante terzo punto di questo quindi stanno nascendo tante imprese sempre più attenta e questo è anche forme organizzative penso alle bicolor
Ebbene sì Corporation che vogliono anche le mettere assieme dal punto di vista delle regole d'impresa questi temi
Terzo punto quale li quali sono gli nuovi indicatori di benessere e qui sappiamo che è nato il Besta in Italia quindi il benessere multidimensionale
Il gli esiti Giselle appunto a livello internazionale ma io direi un contributo che abbiamo dato noi umilmente come economia civile penso l'idea della generati vita cioè ne dobbiamo usare come indicatore di benessere per il Paese
La generati Rita che vuol dire ricchezza di senso della vita soddisfazione di vita cosa vuol dire lo dicono un po'in un minuto
Tu puoi avere reddito salute istruzione ma si passi la giornata sdraiato sul divano non sei felice quindi la felicità non ha a che fare con le due dotazioni ma con la tua capacità di metterti in gioco torniamo alla parabola dei talenti forse
E a Buchanan quindi creare società generative è
Nostro scopo la nostra mission
E ultimo punto è quello del dell'economia a quattro mani cioè come come avviene il cambiamento politico in economia
E qui noi abbiamo un difetto fondamentale di percezione la tensione di casa poi parla di tante cose eccetera ma il difetto è pensare che il cambiamento avvenga solo tramite il mercato e tramite quello che è una sovrano illuminato un deus ex machina che io dico alla notte dell'illuminato suda
Si sveglia dice adesso cambio tutto no sapete benissimo che la politica non funziona che mai come oggi abbiamo una politica tremebondo a che spetta il sondaggio del giorno dopo e quindi il cambiamento si può realizzare solo con quattro mani
Alle due mani tradizionali si aggiunge la mano delle imprese re sponte siamo quanto importante oggi welfare aziendale l'impresa è uno è un agente di quel fra no con c'è stata la defiscalizzazione in tanti modi
E poi la cittadinanza attiva quindi quattro mani servono per cambiare questo ce lo dice l'ottima sociale in tutti i modi quando parla di uno col portafoglio cioè tutto questo e astratto e concreto no il concretissimo si può fare faccio solo un esempio che magari tutti voi conoscete oggi lo riportavano e Lido deriva crittografia avvenire quel Bannani sesto che è stato fatto da Symbola
Che mette assieme visione religiosa anche si ispira un po'la vado così
Associazioni e imprenditoriali
Professori eccetera eccetera che è un manifesto per l'Italia del futuro quindi un'Italia che sa valorizzare il suo genio sull'OSCE un'Italia che punta alla
Qualità perché l'abbiamo detto io divo ne siamo condannati alla qualità perché io credo che se competiamo sul basso costo del lavoro c'è sempre qualcuno più bravo di noi a farlo
Ma la qualità vuol dire creare di più con meno il vuol dire puntare sono nostre eccellenze e sulla sostenibilità è un'Italia che in questo momento è avanti anche su alcune cose penso alla economia circolare eccetera quindi io penso che oggi è il momento giusto per realizzare sempre di più questa convergenza tra le nostre radici l'ispirazione di questi valori che abbiamo che il futuro che ci aspetta facendo una cosa a me piace molto brutto ieri a questo incontro avevamo cinquanta
Scienziati diversi Paesi dico se la felicità e generati vita ce lo dicono i dati unire i generative felici dal quadrato quindi creare coalizioni tra persone generative che non siano le cose più belle più fertili che possiamo fare
Grazie
Tra l'altro insomma la Formula uno più uno uguale tre qual è la rottura dei meccanismi necessari che sono quelli che poi più imbottigliano naturalmente questa genera attività richiede anche la presenza di leadership è questo
è un po'la la questione che vorrei rivolgere a rabbino professor Benedetto Carucci Viterbi cioè
Qual è il rapporto nella tradizione ebraica tra leadership e merito
Prendere un altro esempio di dico così funziona meglio
Vecchi l'esempio molto interessante quello di Mosè
Se dobbiamo immaginare un prototipo un prototipo un archetipo perde la leadership quella timo sai bene musei è un leader assolutamente contraddittorio do alcuni dati e balbuziente pensato un po'oggi un leader balbuziente
In una leadership che è tutta è basata sulla comunicazione molto banalizzata il leader per eccellenza non solamente balbuziente ma anche ritroso dal momento in cui Julie domanda di prendere la leadership in tutti i modi cerca di sottrarsi all'incarico la tradizione esegetica dice che Dio ci mette una settimana per convincere MOSE e le firme si cominci solamente quando Dio dice guarda Riva anche tuo fratello che ci aiuterà insomma una leadership che esattamente al contrario era immagine banalizzata della leadership è un leader che sbaglia
La Bibbia è un testo che non nasconde gli errori dei leader anzi ce li mette tutti in primo piano e addirittura la conclusione rapida di Mosè in qualche modo una sorta di diciamo così grande smacco il suo ideale entrate ad Israele di ULI dice no perché tu hai fatto un errore un errore assolutamente banale invece di parlare alla roccia la batte ma insomma immaginato un pochino allora ci viene presentato un modello di leadership che umano umanissimo ultra umano
E anche un modello in cui Mosè che per eccellenza oltre che il leader anche il maestro e anche il modello fondamentale di discepolo discepolo di Dio ma la prima copia maestro discepolo una tradizione biblica così come la legge la tradizione rabbinica è Dio MOSE
Allo se non sa non è solamente il leader maestro non si può essere leader senza essere maestri senza avere in qualche modo la capacità di trasmettere anche se apparentemente non si ha la capacità di comunicare
Ma bisogna prima di tutto essere di discepoli in un caso che la tradizione ebraica il sapiente chiamato tramite fax a metà anni fa significa discepolo di sapiente non esiste l'espressione sapiente quando dobbiamo indicare un grande sapienza diciamo un discepolo di sapiente
A questo ci dice il modello Della dice leadership sapienziale anche una leadership ovviamente politica quello è Mosè è un po'il modello del reni Mauri che diede a vere la Sapienza perché è stato capace di essere undici poi uno studente è stato capaci di studiare insieme addio passatemi l'immagine molto particolare uno commentatore ci dice che dio insegniamo se ascolti e poi ripetono insieme questo il modello della maestro leader ma è un maestro un leader che assolutamente non divinizzato non solamente perché umanissimo nella sua presentazione narrativa
Ma perché proprio in tutti i modi in tutti i sensi cerca di tener lontana questa deriva idolatri Ca'il fatto che non si sappia dove è sepolto Mosè e non si debba sapere dov'è sepolto MOSE è un'indicazione molto chiara che bisogna essere lontani anni luce da qualsiasi
Tentativo o
Aspirazione a trasformare un uomo per quanto grande leader in una divinità pensato un po'quanti suggerimenti molto fecondi ci possono essere dati alla a al nostro tempo
Aggiungere un'altra cosa per riconnettere mi all'argomento precedente Mosema dei figli Matera rossore non sappiamo assolutamente niente quindi la nascita in famiglia di Mosè
Solamente registrata come in ancora due figli il nome di uno il nome dell'altro che poi abbiano avuto un futuro una qualche storia successiva è totalmente passato sotto silenzio dalla trazione biblica entrate sabini che anzi mette in luce il fatto che forse hanno avuto una storia successiva non tanto brillante S. definitivo se non è garanzia assolutamente di nulla che è successo di Mosè e Giosuè e Giosuè
Colui che in qualche modo si è conquistato questo ruolo il passaggio nel quale MOSE da tutta la sua gloria a Giosuè la tutta la sua grandezza
è un passaggio che avviene grazie al percorso che Gesù è affatto a sé essendo accanto a Mosè ma non certo per appartenenza familiare quindi due argomenti leadership e nascita o merito si saldano
Una mi sembra dunque che la questione sia una questione molto è di enorme rilievo il leader deve essere in grado di adempia al suo compito non deve pensare mai di essere una divinità
Deve sapere che la comunicazione importante ma la comunicazione può passare anche attraverso la balbuzie
E la balbuzie costringe chi ascolta ad ascoltare tra le righe e non ascoltare in superficie forse questa grande messaggio di un leader di questo genere
Perché tanto semplice ascoltare i messaggi altisonanti e molto superficiali riuscire ad ascoltare il messaggio che tra i balbettii di un balbuziente che alla fine diventerà un grande parlatore Malin su un gran balbuziente forse questo ci sta dicendo attenzione al messaggio semplificato
I percorsi semplici non funzionano i messaggi semplificati sono uno specchietto per le allodole
Ma il vero leader e Mosè che balbetta e che conclude la sua vita con un libro
Concludo veramente con questo l'ultimo libro della Bibbia di utero nomignolo in ebraico si intitola dei fari immediato rivolge parole perché il primo verso è queste sono le parole che Mosè disse nella pianura dimorava
Il libro il grande discorso di Mosè il quinto lì dove la Bibbia il quinto libro
Della Torah è un libro umano di un balbuziente che diventato capace di fare un grande discorso ma solamente alla fine della sua vita
Professore ascoltando le le sue parole così affascinanti sulla la tradizione ebraica Suso Mosè mi è tornato in mente Mosè Maimonide la Guida dei perplessi e anche la grande tradizione universitaria perché in fondo naturalmente non vorrei rendere profano o troppo secolare questo discorso però
Il mondo universitario che il mondo di formazione un mondo di leadership è un mondo di dialogo è un mondo di trasferimento dove bisogna evitare l'idolatria
Soprattutto del proprio essere mai assieme a trasferire generosamente quello che si conosce ora io vorrei proprio su questo tema del dialogo con l'università
Coinvolgere infine il presidente presidente Iorio perché ovviamente Società cultura condivisione ma soprattutto rapporto tra in prese e mondo universitario è indubbiamente potremmo dire la grande se Fini da che abbiamo davanti non soltanto a livello nazionale evidentemente ma a livello internazionale dire globale quindi vorrei chiederle un po'ecco tua un qualche pensiero una riflessione
Sia pur breve su il dialogo tra università e Confindustria
Ma Vitige evidentemente vasto perché saltare sul tema anche merito e nascita dire che oggi noi siamo in una trova in un paradosso apparente in qualche modo rispetto al tema della della formazione dell'Università nel senso che sulle guardiamo i dati attuali della del livello di scolarità quindi delle diciamo
Dell'assetto e formativo che nel nostro Paese c'è questo direi il gli ultimi dati e persone che hanno un diploma di scuola superiore tra i venticinque e i sessantaquattro anni sono sopra sessantadue sessantatré per cento solo nel due mila quattro erano il quarantanove per cento
Constatiamo però che nello stesso arco di tempo la mobilità sociale
Indotta dalla che dovrebbe essere indotta dalla formazione dalle opportunità dalla crescita di di competenze che le persone possono avere in realtà straordinariamente ferma e e se guardiamo anche il il vero momento periodi in cui il nostro Paese è stato attraversato da reale mobilità sociale dobbiamo guardare negli anni diciamo dal cinquanta all'ottanta del del secolo scorso dove c'erano di fatto credo cinque elementi fondamentali primo certamente ce la crescita economica
Indiscutibilmente c'era credo una narrazione condivisa del del Paese una visione di lungo termine in cui comunque ci si riconosceva e c'era un linguaggio che questa narrazione rendeva condiviso e appropriato dalle dalle persone
C'era e non lo dico pro domo della missione confindustriale ma c'era certamente una rilevanza dei corpi intermedi molto molto reale e presente c'era anche un valore che della competenza della formazione del percorso stesso di formazione
Riconosciuto è reale e pensiamo anche alla al tema uso delle centocinquanta ore nel rischio c'è come l'effetto formazione sia un elemento abilitante nella crescita di mansioni di ruolo di di di di peso anche l'intero dell'impresa
C'erano là per c'era la presenza di maestri riconosciuti in azienda nella scuola nella nella società e un senso di comunità credo molto molto ampi
Ora evidentemente se guardiamo a questi elementi come dire il la crescita di assett formativo di dotazione formativa che tutti noi in qualche modo abbiamo come comunità come società non è stata in grado di certamente innescare questo tipo di attività puramente ha fatto del feto del come dire del manzoniano dove arriva il cancelliere tutti si alzano in punta di piedi tutti continuano a vedere sempre nulla perché evidentemente tutti si sono alzati ma tutti stanno allo stesso modo quindi se dobbiamo vedere riportarlo al tema nascita o merito ahimè credo che le società nelle quali la l'ascensore sociale non funzionano è molto debole evidentemente prevale la nascita perché nasce in un cortile continui a procedere in quel quartiere lì
E e e che è un po'la percezione della realtà di oggi tanto che credo in qualche modo prevalga rispetto a quella dimensione di impegno di merito di sforzo di formazione di sacrificio che contraddistingueva quel periodo oggi la dimensione più una dimensione di talent di di di lotti Elia in qualche modo nelle varie applicazioni la lotteria è quasi sempre un segnale di Società povera in qualche modo de lotteria nella negli ch'capacità di cooptazione nel mondo
Certamente dello spettacolo così questo genere ma in qualche modo anche nel mondo economico quando voglio dire si fanno i pc per avere un investimento di capitale con un'idea in qualche modo si cerca in un tempo molto breve di di far prevalere quella dote naturale del del talento
E in qualche modo credo che quello che dobbiamo sforzarci di combattere di di di o di essere in qualche modo antagoniste un po'anche questa pazzia verso lo sforzo che certamente frutto anche di distruzione e di assenza di ascensori sociali ma che certamente molto pericolosa come attitudine perché poi alla fine rischia di lasciare al caso il fatto di riuscire a evolvere nel proprio nel proprio Stato e in qualche modo credo anche una certa apatia rispetto al cercare il motivo immemorabile cercare di fare qualcosa che caratterizza la nostro ruolo all'interno della società
Lo vediamo anche vuol dire in una tendiamo a aggiungere aggregare momenti istantanee che che si fanno con le foto del telefonino che sono messe una dietro l'altro non so neanche archiviate non sono realmente dei momenti così vissuti fotografiamo negli stessi brandelli di comunità che possono essere i nostri amici raramente dei paesaggi
E però li mettiamo lì Stalin una memoria cambiamo il telefono e partono e vanno via e e quelli quell'ambizione quella tensione verso il memorabile
Probabilmente un elemento che individualmente come comunità oggi rischia di essere un vulnus non indifferente riprendendo un'espressione che che monsignor Fisichella aveva siccome brillantemente toccato del tema del del del riposo ecco la dimensione della velocità
Che caratterizza un po'la nostra società tende un po'ad inaridire a rendere apparentemente quasi negativi momenti di riposo i momenti di riflessione nelle quali effettivamente noi stessi le cose in realtà evolvono e per rimanere nel clima generale credo che la lezione del Sinodo per il quale ogni quattro interventi c'è
Un intervento muto che il momento di riflessione rispetto a ciò che sia ascoltato prima credo che sia una lezione importante in tutte i contesti a cominciare quello che naturalmente rispetto negli stessi di avere qualche momento di riflessione rispetto a ciò che abbiamo ascoltato
Grazie grazie voglio insomma ci tengo a ringraziare open conclusione
Tutti i relatori di questo panel anche ringraziando Dio ulteriormente per il rispetto dei tempi che già di per sé un fatto come dire che che segna un atteggiamento molto corretto e anche molto virtuoso dò questo punto la parola
Ha Ottolenghi sì per la continuazione grazie mille grazie di questa interessante intervento chiamerai adesso per il prossimo panel
A partecipare qui sul podio la professoressa Marta Bertolaso professore di Logica e filosofia della scienza Università Campus biomedico professor Carlo l'Ottieri professori filosofi del diritto universale sui Verona
Stefan panche vicepresidente di Confindustria è importante imprenditore alimentare
Abbiamo anche nel nostro panel il professor Loris Zanatta professore di Storia istituzioni americane all'Università di Bologna sanzionata è stato vittima come alcuni altri inquinanti partecipanti a questo convegno dei gravi problemi ferroviari quindi si collegherà gentilmente gentilmente via telefono
Ma credo che riuscirà a partecipare al nostro panel ora noi vogliamo passare a parlare dopo aver parlato di merito di nascita
Ed avere scoperto spero che il merito non è un'idea solo degli imprenditori o delle imprese ma che è nato molto prima e avere anche scoperto che il merito da solo senza la nascita forse non ci aiuta a spiegare tutta la realtà né a me piacerebbe anche aggiungere che forse la nascita o almeno la nascita che ci piacciono rare e quella che fatta del merito di chi è venuto prima di noi
è non è non solo una nascita casuale ma ora vogliamo passare a parlare d'inganno serietà e questo è un argomento un po'strano però il nostro intento è di cercare di esplorare come mai siamo così facilmente predisposti
A farci ingannare cioè perché sia in qualche modo forte nell'animo di ognuno di noi la tentazione di credere a promesse di cose belle anche quando sono ovviamente irrealizzabili
è un po'l'istinto che rende affascinanti certe televendite o il gioco d'azzardo una tacita disponibilità essere in Damiana nati perché ci fa sognare
Questa inclinazione oggi riproponiamo va molto indietro nel tempo e penso che se ne trovi traccia per l'appunto in uno dei miti fondanti della nostra società di cui si è anche parlato prima
E cioè della storia di Adamo ed Eva che come è noto furono indotti con belle parole a mangiare il frutto del bene e del male si accorsero di essere nudi e si coprirono con foglie di fico
Ora noi proviamo già leggere questa storia sotto diversi punti di vista ma interpretandolo un po'come il racconto di un confine tra un mondo senza pensieri senza necessità di decisioni in cui prevale la fisicità e un mondo in cui invece l'intelligenza la riflessione la morale sono necessarie per sopravvivere difficoltà
In pochi versi la Bibbia ci ricorda che la società umana si regge sull'ingegno sulle regole e che per far sì che chi ha comanda che comandare sia che ha maggior merito intellettuale morale e anche necessario coprire le nudità vestirsi
Finché prevale in una società una scelta di persone più prestanti ma non di quelle necessariamente più adatte a comandare
Finché prevale una polarità tra fisicità
E e intelletto non riusciamo a selezionare una buona classe dirigente qualcosa di simile possiamo pensarlo ricordando la storia di di Sparta che abbandonava i giovani gracili deformi Summonte tie getto gli Attene
Che invece coltivava la conoscenza e forse per questo che anche religioni qualche volta con eccesso sono sempre state attente al senso del pudore come fondatore della civiltà
Anche oggi il nostro giudizio su gli altri mi pare e anche su noi stessi e diviso tra questi due poli fisicità e intelletto in media ci propongono modelli imperniati su bellezza
Il ricchezza di questo ancora di più accende in ogni persona l'illusione di poter tornare a un mondo paradisiaco e senza problemi dimenticando che secondo la storia Giardino dell'Eden le porte del paradiso sono sbarrate
E quindi un indiano che ci spinge ad accordare successe alla guida a chi predilige l'apparenza alla sostanza e di questo parleremo oggi collaudatori di qualità io comincerei alla professoressa Bertolaso
Chiedendo le come abbiamo detto che questo mito questa idea profonda ci rimanda a una Thatcher disponibilità del nostro animo essere ingannati a credere a chi ci dice quel che ci piace non quel che è vero
Da un punto di vista psicologico possiamo dire che la nostra mente
Effettivamente strutturata in questo modo
Grazie ringrazio per questa opportunità di riflessione aspramente anche per me importante
Direi che la risposta semplice
Greco meglio
Dire che la risposta semplice non a questa domanda sì mi rifaccio a moltissima della letteratura contemporanea già nel secolo scorso di psicologia cognitiva sicuramente o comportamentale
Che riportano dati non su come sull'importanza delle storie e delle narrazioni per l'uomo
Non ci sono diciamo dati e non ci sono attesi e definitive
Sul fatto di perché come specie tendiamo ad elaborare narrazioni
Ma ci sono basi scientifiche per affermare che esista una base neurologica per cui il nostro cervello tende a mettere insieme fatti avvenimenti emozioni cioè nati scusate no in un modo che sia logico e coerente e anche dove non troviamo la coerenza ricostruirla
Questo vuol dire e ci riguarda credo tutti molto da vicino il fatto che se non riusciamo a ricreare narrazioni per me stessi e per gli altri perché prima di tutto e Anna stessi che raccontano un sacco di storie insensato pertinente e in senso metaforico
E creiamo diciamo relazioni sono fittizie che che sono false
Questo dal non è un problema perché questo fa parte della nostra base diciamo neurologica eccetera eccetera
Ma a due implicazioni importanti una che diciamo le narrazioni le storie costituiscono il fungono da simulatori che pertanto hanno il potere come vediamo con questo che si menzionava prima non nelle telenovelas piuttosto che nelle pubblicità stesse o né nelle annotazioni che mediano moltissima della nostra comunicazione e formazione oggigiorno e diciamo modulano e determinano gran parte delle nostre scelte delle nostre precedenti comportamentali
E a questo si aggiunge un altro fatto che dire che è meno scontato e direi dal mio punto di vista persino più interessante
Ed è il seguente quando diciamo ci mettiamo rispondere almeno io mi metto a rispondere no a questo tipo di domande da un punto di vista prettamente diciamo appunto di Psicologia cognitivo-comportamentale
E la risposta diciamo sulla nostra base neurologica ci piace a tutti ci attrae la cerchiamo leggiamo sul tema e ma è abbastanza come dire ovvia e scontata
E lo dico dal punto di vista della scienza perché è ovvio che delle leggi che riguardano i livelli di organizzazione diciamo più basilari
Più elementari anche della nostra filosofo della nostra fisiologia o della nostra diciamo della nostra del nostro comportamento non contraddicono e dinamiche che avvengono esitano ad un livello superiore per esempio quello sociale quello politico quello della macroeconomia
Quello della politica
Quindi mi sembra che un punto su cui riflettere importante che lascio forse quasi come un conto aperto il seguente no il fatto
Che oggigiorno la tipologia delle storie cioè qual è la tipologia delle storie e delle narrazioni che incidono oggi non sono quelle dei grandi classici e non sono quelle delle narrazioni bibliche e lo dico a volte mio malgrado e nonostante la mia formazione o quella di moltissime tradizioni culturali ricchissima
Perché perché queste tradizioni diciamo perché queste narrazioni sono narrazioni aperte che interpellano la coscienza dell'uomo che interpellano ognuno di noi nella sua singolarità nella sua coscienza
Mentre oggi giorno privilegiamo tendenzialmente istintivamente le narrazioni chiuse cioè quelle che creano e sfiorati Pizzano comportamenti che ci danno sicurezza
Questo credo che in molti anche degli studi che leggiamo anche sui giornali ormai ha una conseguenza immediate abbastanza ovvia ed evidente per tutti che la seguente che ci fidiamo di più degli algoritmi una volta avremmo detto delle degli oroscopi diciamo di al di fonti di conoscenza che ci dicono come andrà
Perché ci danno un sistema chiuso un sistema di riferimento dato e questo ci dà sicurezza ma è un paradigma tipicamente diciamo figlio anche di un un ambiente culturale filosofico che ereditiamo che forse monsignor Fisichella predefinito come pensiero debole
Che iniziata a dimostrare i suoi limiti inizia dimostrare le sue e che di da qui dobbiamo uscire ho visto che nel tempo ha finito vorrei rispettarlo poi semmai riprenderà nella
Grazie
Anche per il rispetto del tempo che è anche un rispetto delle persone
Io mi rivolgerei alla sessanta vicepresidente di Confindustria questo punto perché se la nostra mente
è come ha detto per me in modo convincente la professoressa penso Lasorella influenzata la narrazione forse anche a livello personale soprattutto aziendale ci impegniamo finiamo per preferire
Chi è simpatico gioviale quelli che danno le pacche sulle spalle dicono sempre che va tutto bene
Abbiamo un po'un'attrazione per chi non fa mai problemi a relazioni protettori magari non è poi tanto bravo a fare quello che il suo mestiere
E però per fare bene il nostro lavoro non abbiamo bisogno di una prospettiva via bisogna sapere che sacrifici che facciamo
Ci conducono una buona direzione in altre parole abbiamo bisogno di fiducia in chi ci guida dunque come dobbiamo scegliere le persone a cui dare responsabilità
Grazie Guido grazie innanzitutto per la butto abbiano avuto questa rete di lanciare assieme a Paolo questo questo pausa di riflessione
Nel mondo nel quale corriamo per fare bene il nostro lavoro abbiamo bisogno di una prospettiva penso che questo sia il cardine la leva che abbiamo perché ci porta direttamente alla leva più grande che abbiamo a disposizione un assoluto che era forza deleteria tramite rete cambiamo
Le cose riusciamo anche renderci a tutelarci dalle insidie della pacca sulla spalla del del simpaticone che può voi spesso è l'espressione di un bit di un approccio superficiale che non va al centro di quello che siamo chiamati a fare monsignor Fisichella prima spiegato che la persona e relazionalità come punto essenziale cardine e noi abbiamo un un in atto nel un'esigenza fortissima di a vivere un senso in quello che facciamo avere senso trova nel senso e quello che nel lavoro distribuito Franca il tre per esempio dal centro di tutto quello che esprime nel nel nostro pensiero
Della ricerca che facciamo tutti i giorni che cosa faccio come arrivo ad avere un senso ULSS dare significato a tutto quello che faccio
E
Questa questi de questo senso ricerca di senso e anche la bussola che ci cui da durante il la giornata
La bussola che però è molto più complessa della bussola che conosciamo non ha solo Nortel Sutu bianco e nero
è una bussola molto ricca una bussola che si può ricondurre alle tre domande canti AN che che sono quelle della vita che di quella che ci spingono come persone come le persone d'impresa come persone di della politica come spesso miti rispose responsabilità che sono cosa posso sapere
Che cosa posso fare e che cosa posso sperare
E queste sono le le coordinate nelle quale ci muoviamo
E che per essere gestite bene hanno bisogno di un di un humus molto forte che l'humus della memoria la memoria che tramandato è molto bello chiedeva del tramite Parchim del discepolo di di sapere prima perché quello che ci
Accelera
Guardando al passato cioè accelera perché ci permette di tre interessare tesoro
Di un esperienza plurimillenarie era degli sballi delle finte pacche che sono state date sulle spalle perché dicono capire che l'essenza è un'altra e ti aiuta a vedere oltre tramite un il per un pensiero critico che ti aiuta ampi avviare i raggi X che ti permettono di andare oltre l'apparenza di capire come è strutturato il linguaggio di capire come e la struttura vera l'impalcatura se aperta
Integra o esclusa cui escludente e non integrante chiude non non fa entrare e questo ci riporta un altro
Un'altra esigenza per riuscire a gestire il lavoro che abbiamo questo questo per il la ricerca del senso che li cerchiamo abbiamo la necessità di essere liberi
Quindi non soggette costrizioni
Ed essere autonomi nel vero senso della parola della notte l'auto non mio appello riuscirà a darci dei nostri dire tu direttive le nostre il dello stile azioni chiare per fare il lavoro al quale siamo siamo chiamati a fare
Il tutto non ci esime dal porre domande continuare a porre domande sulla cornice nella quale ci muoviamo dimettere
In mettere sempre un punto di domanda non la certezza delle di di cui parlato la professato la sua prima ma proprio essere a casa nel mondo del dubbio l'imprenditore l'infelice non fa altro perché sempre confuso ed Hass si affaccia a un mondo che cambia
è un mondo che cambia sempre più velocemente e nonostante questo ha una visione la visione e quello che ci fa cambiare il mondo la visione
Sì biblica la visione e quello che ti fa entrare in una dimensione che all'inizio non tutti conoscono che ti fa sentire solo molto spesso ma se poi riuscì a trarre l'energia a quello che fai non è più bisogno di pacche sulle spalle perché sai dove andare e come conquistare il mondo per cambiarlo
Ora se il professor sanante collegato mi ci sta sentendo
C'è però sanzionare disponendo non so se voi sentite a me sì la sentiamo e allora io vorrei portare questa chiacchierata che passata la psicologia comportamentale
L'esperienza individuale e aziendale a livello della politica noi vediamo continuamente utilizzato forse un po'la la la materia prima di molte filoni di pensiero politico con la possibile eccezione pensiero liberale che crede
Nella gradualità vediamo utilizzate l'idea della promessa del paradiso in terra
Costantemente nel nel processo politico l'illusione di avere tutte le soluzioni per raccogliere il consenso
E qui quando poi le soluzioni non danno il risultato sperato si attribuisce ai complotti il mancato raggiungimento del Paradiso ora lei è un esperto di di di storia
E politica sudamericana netta dei nostri tempi forse uno degli esempi più dolorosi di un processo di di di paradiso promesso che si trasforma in un inferno realizzato ecco del Venezuela un paese bello ricco e giovane che annientato il futuro di un po'più generazioni
Quelle chiavi di lettura si può dare a a questa dinamica politica
Dunque intanto saluto tutti e mi scuso concorrono propaggini di andare in Italia era veramente molto molto complicata da un calcare bandiera bianca mai Como con piacere essere collegato e poi da prego Ottolenghi e di di farmi una voce negli estremi di un po'troppo perché non vedendo che io ovviamente ho vedendomi in maniera molto diciamo
In ritardo sulle immagini che vedo dello streaming rischierei di andare un po'troppo di lungo ecco per per rispondere alla sua domanda nel più breve tempo possibile intanto ci tengo a sottolineare che il caso del Venezuela
è un caso che appartiene a una famiglia storica che ha delle antiche
Era vicina America latina in maniera particolare risale al peronismo al castrismo Sunday buonismo
Ma io penso che sia uno specchio per quanto in parte deformato in cui sarebbe bene che anche noi ci ci guardassimo ogni tanto perché ha molti elementi che che noi condividiamo con diciamo che condivide con la nostra con la nostra cultura ecco questo tipo di populismo i popoli con venezuelano io penso che propone in fondo
Una una mare una una racconto biblico ecco differente in questo caso del degli esempi che faceva allora la professoressa Bor Bertolaso che giustamente faceva riferimento
Alle narrazioni bibliche come narrazioni aperti e no che sollecitano la coscienza che in questo caso ahimè temo che sia una narrazione straordinariamente chiusa ed è per l'appunto gli proprio della della della terra promessa il mito della società perfetta
In questo caso non importa nemmeno che gli gli storici estrapoliamo questo concetto di perché isopodi società perfetta perché da Hugo Chávez a Fidel Castro a Juan Perón Eva Peron
Tutti hanno sempre esplicitamente promesso noi vi daremo il paradiso noi elimineremo le contraddizioni noi vi daremo il male
La storica quindi ecco la storia dove andrà la storia il racconto biblico che in fondo questi movimenti fanno esattamente queste l'idea che esisteva un popolo miti con poco l'originaria che viveva
In uno stato di pace ed è un po'una metafora dell'uomo nel paradiso terrestre privo del peccato originale qualcosa lo ha corrotto
Il peccato sociale lo ha corrotto e questo peccato sociale nel mondo latino americano è stato essenzialmente dapprima la riforma copre soltanto perché ha rotto l'unità organica della cristianità poi è stato l'Illuminismo e poi è stato in termini più secolari
Il liberalismo il nemico il male assoluto che spiega quindi tutte le contraddizioni la società latino americana ed ecco quindi che su questo sfondo compare il Redentore e io non ho il minimo dubbio che di nuovo Hugo Chávez ha però non Castro si sentissero effettivamente delle reincarnazione di Cristo in molte volte anzi nella maggior parte dei volte hanno evocato Cristo come fondamento del loro atto di riscatto
Il loro popolo in maniera più un popolo storico ma era un popolo di Dio il popolo eletto che si conducevano prendendolo per mano verso dove
Verso la terra promessa
E e siccome il futuro che si crea la terra promessa che si crea è fondata sul sui materiali storici bene il richiamo che si facevano che ci fanno alla cristianità ispanica e all'idea sostanzialmente idealizzata di un passato in cui l'unità di fede coincideva con l'unità politica ovvio che ne discendono degli organi politici che sono intolleranti verso la formazione dell'individuo rispetto della comunità che sono intolleranti verso pluralismo dal dove vige una fede comune e sono intolleranti anche verso la prosperità
Perché la prosperità e visto come frutto del liberalismo e del capitalismo che sono gli elementi corruttori quindi il modello sociale diventa il povero edere Società che fanno e il povero inteso come un Minto il popolo operò come un mito queste tipo di società molto difficilmente riusciranno a sconfiggere
La povertà che hanno elevato a modello cure associato grazie simili al impropri Carai
Anche per farne la seconda domanda così approfittiamo di questo collegamento quando si innescano questi meccanismi politici capi che portano alla alla creazione di di un grande inganno collettivo così così doloroso
Si dice sovente che nascono nell'indifferenza della gente ora a me pare che la tradizione biblica
Richiami come obbligo morale quello di non restare inerti di fronte alla folla sofferenza del proprio vicino e nemmeno del proprio nemico che pensa che una società si sostenga solo col Costanza sforzo morale del singolo
La Bibbia però ammette anche che se non vi è almeno una parte sana della classe dirigente un piccolo gruppo di giusti che collaborano tra loro e difficile salvare una Società quando monta l'onda dell'inganno
E del declino
Possono fare qualcosa ai singoli di fronte a fenomeni come il populismo venezuelano altri che lei ha citato e si può distinguere una fase in cui l'assunzione di responsabilità individuale serve ed una in cui invece ormai è troppo tardi
Ed è una bella domanda francamente edifici del rispondere perché lei l'auto il rischio di cadere nella retorica Pasquale ma è molto molto grande devo dire io sono d'accordo sul tema della dell'indifferenza e cioè che l'indifferenza e e letale in questo modo cioè noi vediamo prodursi dei fenomeni i qualche nome dei populisti
Vediamo montare l'onda e l'indifferenza davanti a questo montare dell'onda può essere effettivamente una scorta di deresponsabilizzazione
Ora è anche vero che questi fenomeni M sono da un lato basate sull'indifferenza di alcuni ma dall'altro non dimentichiamolo mai sono basati sulla fede di tanti
Ride politica naturalmente fede ideologica diciamo una mania in una maniera religiosa di internet intendere la politica se vogliamo metterla in questi termini
Nel senso che più che l'indifferente a questo tipo di fenomeni stimolano
Un eccesso di emotività un eccesso di come dire di di desiderio di presente la piatta che prevale sulla sulla ragione la pancia che prevale sulla sulla riflessione ecco detto questo quando arriva l'onda dei populismi che è un'onda emotiva straordinariamente forte
Ed è l'onda basata sulla sulla psicologia delle masse che notoriamente finisce per travolgere gli individui e portarli consenta generale dei consensi a dove non c'erano
Allora l'individuo rimane poco da fare però quel poco in realtà straordinariamente importante in fondo è già successo in altre epoche storiche penso all'epoca tra le due guerre
E cioè spetta agli individui esercitare quello che possono nel loro ambito professionale
Non la prima cosa è l'etica della responsabilità piuttosto che l'etica della colpa e cioè davanti a ai fenomeni storici cercare di contribuire a comprendere quali ne sono le le cause senta cercare anche lei faceva riferimento alla sua domanda precedente complotti nemici capri espiatori che spiegano la decadenza morale che stiamo vivendo il secondo elemento in un'etica che io chiamerei della della complessità ecco il il pensiero populista recati latino americani ma non solo è un pensiero essenzialmente manicheo perché non pensa
Sostanzialmente alla alla storia come un un concatenarsi di eventi Complessi straordinariamente
Eterogenei tra di loro ma tende a ridurre sempre tutta la complessità una scelta manichea tra un noi e un loro un bene o un male naturalmente in forma assoluta e perentoria ecco recuperare il senso della complessità e assolutamente fondamentale l'ultima cosa che mi limito a dire e educare all'etica della della fallibilità e cioè che il mondo detassare imperfetto in fondo queste narrazioni bibliche chiuse a cui facevo riferimento possiamo togliere anche il biblico insomma è una visione della storia di tipo provvidenziali quello che Karl Popper chiamava la miseria dello storicismo
E l'idea che la storia abbia un piano e quindi noi in qualche modo nell'agire siamo semplicemente gli attori di un piano che prevede sempre determinato ecco invece più penso saranno ed è un nostro compito pensare alla storia come infallibile noi parliamo riproviamo aggiustiamo impariamo dagli errori e altri errori ci saranno penso che questo sia una sana profilassi per evitare i fenomeni comunismo
Grazie grazie mille
Chiederei a questo punto professor Lotti ieri riprendendo il tema sollevato presso sanata
Come tra i miti più forti
Tra gli inganni forse più forti nel tempo è quello di una società armoniosa e coesa in cui tutto va bene
Questo è un mito come abbiamo visto che tende a ridurre o annullare libertà individuale in nome di una morale superiore
Da un punto di vista economico sociale questo mito è sempre opposto al cambiamento l'innovazione perché finiscono per destabilizzare una società perfetta
Un grande economista italiano Sergio di cosa diceva che la morale sta negli uomini e non nelle cose tuttavia poiché non vi è morale senza libertà non c'è non via morale senza le condizioni politiche giuridiche che garantiscono la libertà di scegliere
Dunque via rimedio all'inganno di una società perfetta viene qualche autorevolezza nel faticoso né mai stabile connubio tra morale e libertà
Anch'io ringrazio dell'invito venendo subito la questione chiara che evocare il rapporto tra morale libertà significa evocare in qualche modo la questione del diritto
E ed e a me pare che tra le altre cose si debba rilevare come nel rapporto tra morale e libertà Hatchet sempre rischi di due perversioni
La prima perversione evidentemente è quello appunto di una visione moralistica
Cioè di un diritto che che pretende di assorbire la morale la visione giacobina potremmo dire storicamente pensate e che poi in realtà è stata largamente accettata nella l'epoca successiva edizione francese da tanti punti di vista
Con l'idea che le leggi debbono moralizzare la società migliorarla promuovere tutta su sei teoria ad esempio sul nasce sull'idea che tutta una serie di norme fiscali o regolamentare debbano spingerci orientarci la circle Pittino nella direzione giusta
Con la pretesa che legislatori sappiano qual è la il soggetto questo chiaramente una perversione l'idea di confondere
Il diritto e la dimensione morale ma l'altra perversione quella che è la mente del legalismo e cioè l'idea che sì posso immaginare il diritto ignorando del tutto grandi questioni morali e ignorando che il diritto
Poggia su del ragioni morali fondamentali ex
In questi ambiti probabilmente si nomina di più più di frequente una grande K del novecento chili grande protagonista della macro economia cioè che su un'altra grande cappa del Novecento naturalmente Hans Kelsen e cioè così il più influente teorico del diritto che era ossessionato dall'idea che parlare di diritto in termini scientifici voglio dire ignorare ogni riferimento alle questioni morali
E da questa visione lega Lista per cui diritto solo diritto posto il diritto è solo come dire l'orizzonte della legalità chiaramente scovano mostruosità nel secolo scorso ce l'ha mostrato molto bene la legge come ultimo orizzonte in fondo
Non li troviamo a un mondo agendo Anna rientra nella sua lettura di quello che è successo nel cielo sessanta Gerusalemme famoso procedere suo punto afferma che si giustificò dicendo
Tutto sommato di ubbidiva alla legge ecco quindi diamo coglie il rapporto tra morale libertà e renderci conto quindi che gli il diritto esige un'etica del riconoscimento un'etica dell'altro quindi della trascendenza dell'altro rispetto all'io e questo però non va detto sono in termini come dire così
Evocativi ma in qualche modo lontani dalla nostra realtà storicamente attraverso una serie tra dizioni l'altro si è sempre configurato nel rapporto economico sociali con un altro proprietario questo un dato cruciale che non possiamo ignorare
E cioè il riconoscimento dell'altro è sempre passato dall'idea che l'istituto della proprietà lì a dirmi innanzitutto ciò che non posso fare
Ancor prima di ciò che posso fare la proprietà la proprietà altrui cioè il limite fondamentale al mio agire e primo evocava ricorso ricorsa che nasce come
Studiosi macro economia accetta matematico navale Collina tematiche se poi in realtà cosa fa incontra incontra Mike fondamentalmente e matura questa visione
Molto più umile della della conoscenza economica basata sul senso del limite
E quindi la sua critica non è una critica quella che le vocali ma all'idea di perfezione della perfezione una cosa importante noi siamo come dire chiamati a perfezionarsi abbiamo un'aspirazione come dire
Andare oltre il nostro orizzonte aristotelica menta bassa potenza lato male in altre tradizioni
C'è questa idea appunto di di desiderare in qualche modo l'assoluto ma ricorso richiamano invece aveva perversione del perfezionismo cioè l'idea che il potere Possa imporre a noi una soluzione definitiva che blocca appunto l'evoluzione la concorrenza eccetera e che chiuda quindi le nostre riflessioni sulla libertà nessuna morale una volta per tutte
Grazie mille abbiamo parlato molto di come la comunicazione
Dominante nel modo di di vivere questo inganno nella nostra realtà quotidiana il social rendono nostra vita estremamente più scomposta in qualche modo più trasparenze ma questa esposizione invece di riconciliarsi con gli stessi ecco i nostri errori sembra spingerci a uno sforzo continuo di esaltare l'apparenza nascondere i limiti io vorrei chiedere la professoressa Bertolaso
Se ritiene che ci sia un modo di usare la tecnologia per aiutare la verità e la complessità invece che per esaltare solamente l'immagine
Grazie
Credo mi sembra Commodo diciamo semplice di provare risponde a questa domanda è che la risposta non sulla tecnologia sfrutta la tecnologia dipende molto da e che tipo di errore e che tipo di e che tipo di errore e che tipo di trasparenza abbiamo in mente quando pensiamo all'utilizzo della tecnologia no
E in questo senso mi sembra che diciamo sappiamo gran parte della tradizione filosofica culturale contemporanea c'ha insegnato come la scienza in questo modo direi che si alimenta soprattutto al resto della scienza si alimenta di errori perché si è lavora su premesse diciamo di sperimentazione di evidenze empiriche che possono essere ampliate riviste eccetera no
Ma questo diciamo forse non per scienza ma sicuramente per conoscenza di moltissimi dei qui presenti vale anche nell'ambito diciamo la valenza dell'Errore in ambito manageriale in ambito organizzativo o in quelli o politico in senso più ampio
Perché è vero che un'azienda un'impresa un ente nonché sa fare i conti con l'errore e che non lo nasconde evolve più rapidamente capitalizzati rapidamente in modo più esplicito il che è molto interessante per il tema poi della trasparenza
E evita di corto Circuiti che rischiano di rendere asfittico l'ambiente dietro alloggi che diciamo di progresso presente professionale spessissimo mediato
Dal nascondere no un errore o da non volerla dichiarare da non volerlo condividere che è uno dei problemi che abbiamo anche in ambito scientifico perché impareremo molto se potessimo pubblicare gli errori per esempio no dei dei dati sperimentali
Ma esiste un'alta valenza dell'errore che è quella diciamo etica
Nel senso più ampio che si menzionava anche prima perché se è vero che da una parte direi le regole della società e anche quelle della nostra fisiologia della nostra neurofisiologia come menzionavo prima governa non polle l'evoluzione della nostra esistenza smesso senso più ampio e più elementare
è anche vero che la verità della vita è un'altra cosa e e però è quella che convince soprattutto che ci convince quando dobbiamo alzarci la mattina quando dobbiamo parlare con qualcuno quando dobbiamo condividere anche in un sette in come questo determinati contenuti
Allora in questo senso mi sembra che almeno la mia risposta un po'sintetica e forse un po'intuitiva o richiede un forno di alla domanda qual è il posto dell'errore Milena di da dire che il posto è quello diciamo di saper distinguere molto bene tra i robot tra le macchine e l'uomo cioè il robot ter la macchina è un programma e come tale e qui mi allaccio al tema della trasparenza
Può essere trasparente
è fatto per esalta sparante è una pretesa che possiamo legittimamente chiedere ad una macchina mentre l'uomo a meno che non si convinca o preferisca considerarsi un programma è un progetto e quindi a quella dimensione diciamo tecnicamente la diremmo in satura no aperta anche per riallacciarsi un po'linguaggio che utilizzavamo il condividevamo prima
Che richiede un altro tipo di approccio un altro tipo di riflessione anche sulla trasparenza su cui mi riallaccio
Perché il tema è la trasparenza almeno per gli studi che stiamo conducendo vedendo l'entusiasmo anche dei giovani su questo tema
E mi sembra molto bello e molto molto attuale per una questione che va al di là diciamo della nozione è un po'condivisa anche dai mezzi di comunicazione di una trasparenza legata presente processi informativi
Mi interessa di più o più in mente in questo momento diciamo la pretesa di trasparenza e o in mente voi pensate ai casi condivise conosciutissimi a tutti del Cambridge analitica
Elezioni inglesi
Ho le vicende istituzionali di impresa e e di persone dietro la caduta del mondo del ponte Morandi no cioè per me sono questi esempi molto chiari sotto gli occhi di tutti di drammi vantaggi no che può creare diciamo la trasparenza una trasparenza che però il grosso rischio di essere imposta e la Società nostra contemporanea appropriata verso anche molta tecnologia impone esiste un tecnicamente nel mondo diciamo accademico mia si chiama tritura coercizione sistemica
Perché si vogliono standardizzare di processi si vogliono quantificare si vogliono modellizzare questa la pretesa legittima quando Remo che fare con valori medi quando abbiamo a che fare con macchine ma è evidente che per la persona umana e per le società in quanto società umane questa è una violenza
E questo mi sembra che diciamo la veemenza che omogeneizzata ed è un'omogeneizzazione che non fa bene né alle persone né alle imprese perché non lasciano con lo spaccio di innovazione di creatività di verità
Che va oltre a volte quello che si riesce a dire in quattro minuti o quello che riusciamo a dimostrare anche solo in una vita quindi questo mi sembra che ci rimanda a due conclusioni almeno così per chiudere
E una è che e mi sembra che trasparenza e verità
Non sono identiche e non rimandano alla stessa dimensione semantica concettuale
Esistenziale e che aver chiaro diciamo questa dimensione sdogana anche come dire la serenità la legittimità dei nostri spazi liberi in tutti sensi dal riposo al alla relazione aperta ad una risposta ad una seconda risposta
Non sapersi non doversi fermare no a volte le prime risposte date o ricevute e la seconda conseguenza e quella che mi sembra che il rischio non è tanto quello diciamo domandarci se l'errore un problema o in che misura un problema un limite un problema limite reale o limite percepito dimostrato o ancora diciamo latente no
Ma il rischio vero e proprio quello su diciamo l'inganno delle relazioni cioè quando il una trasparenza forzata imposta o non vissuta liberamente perché anche questa ci sta oggigiorno no
E ci porta a travisare e a a mali impostare le relazioni che i cui prezzi poi tanto nella vita ordinaria nelle per il TAR flessionale nelle dinamiche sociali politiche mi sembra che sono anche in positivo grazie a Dio sotto gli occhi di tutti
Le ultime due domande grazie a tutti della pazienza spero che ci sia anche qualcosa di buono in quello che diciamo mi mi mi pare di sì professor Ottieri quindi abbiamo detto leggi e tribunali
Plasmano una Società però ma alla fine con gramma Munch molto maggior forza la società è tenuta insieme tra valori e regole condivise prevedibili che tra l'altro facilitano l'efficienza delle relazioni personali economiche questo
è un po'il compito delle classi dirigenti quello di di mantenere vivi o migliorare questo sistema di valori e quindi è fondamentale attirare nella classe dirigente
Per evitare l'auto inganno e i gestire la complessità persone capaci e di qualità quali mento di aiutano questo processo virtuoso e quali lo inceppano
Ha domande bellissime
E anche sarei acquista difficile rispondere certamente come possiamo a a vere classi dirigenti adeguate è una questione che rinviamo al tema dell'autorità io credo e proviamo nemici conto che la questione l'autorità l'autorevolezza è una questione che estrattiva che misura rigettato dalla modernità si parla prima di modernità l'idea dell'autorità è qualcosa che sembra è sembrato incompatibile con con la logica della civiltà occidentale moderna ci poniamo
Per cui uno dei testi molto breve fra l'altro una tesi più rappresentativi in un certo senso d'la nostra cultura Che cosa illuminismo di Cantele chiarissimo che l'uomo rifiuta
Ogni pendenza di fronte a un libero e chiaro cosa vorrà dire un libro e fine Settecento ci riferiva alla Bibbia
Ogni maestro ogni autorevolezza e l'autorità viene messa totalmente in discussione c'è l'idea di una ragione auto fondata e poi dopo questo diamo atto SD altre evoluzioni
Le logiche egualitarie si impongono logiche egualitarie sono incompatibili con la presenza di figure autorevoli
E qualche modo Posca Andaloro dall'idea di di figura una figura autorevole invece non si coglie come il maestro il mento ora l'amico con cui ci si rivolga cui ci si rivolgeva in un certo modo può essere una figura al tuo servizio di cui hai bisogno io nella mia storia di di studio no centotré persone spesso più di me che nessuna comprensione migliore non pensavo di essere dominato ho limitato nella libertà però ecco nostra storia un po'queste abbiamo avuto probabilmente in passato dell'autorità molto rigidi si parlava prima di merito e la nascita era cruciale nell'autorità del passato
Eran più poteri checché figure autorevoli in certo senso storicamente poi come dire abbiamo conosciuto questa forte negazione dell'autorità
E non dimentichiamoci una cosa in questo dibattito che credo che c'è sempre un po'un convitato di pietra per quando parliamo di modernità quando parliamo di religione diamo sempre tener presente che un testo cruciale la nostra storia il contratto sociale di Rousseau che fonda lo Stato democratico quindi qualche modo calorici non conosce istruzioni è un capitolo cruciale una parte cruciale quel libro parla della religione civile quindi attenzione una religione che fondante in qualche modo della nostra modernità e lo Stato che si fa in qualche modo religione che magari si propone laico neutrale di fronte alle altre religioni
Ma che non mette mai in discussione se stesso tu puoi essere cattolico evangelico ebreo atto eccetera ma devi essere cittadino e questo come dire a sud e nel testo di Kamps è chiarissimo
Ragiona come voi ma obbedisce egli obbedire
Ecco allora in questa situazione è chiaro che dobbiamo di aggiungere la dimensione dell'autorità sull'autorevolezza dalla dimensione della potestas per usare il linguaggio diciamo antico diritto romano cioè l'autorizza una forza intrinseca allora bisogna che ci emerga nella società delle figure autorevoli e che quindi si esca dall'idea di e un'identificazione tra autorevolezza
E potere dobbiamo quindi avere più realtà una comprensione più forte da nostre realtà perché quest'anno denunciante allontanato da esigenze fondamentali in fondo un grande testo nato tradizione ed utilizzate credenti di di Agostino in cui ci spiega che noi non possiamo in qualche modo che credere in tutto una serie circostanze ce la dimensione non tanto l'isola ma epistemologica fondamentali in quel testo
Senza una qualche adesione a credenze noi
Fini finiamo nella più fondi razionalità la ragione non si auto fonda quindi c'è più realtà più comprensori colo che siamo e ovviamente più libertà
Non emergono figure autorevoli se come dire tutti i meccanismi degli di elaborazione dire confronto e ce ne sono bloccati prima si faceva riferimento alla grande fase di espansione dell'Italia tra gli anni cinquanta ottanta me c'era anche in quel periodo molto meno Stato c'era molta più libertà di impresa è normale che ci fosse in qualche modo più mobilità sociale quindi domandiamoci
Come possiamo avere figure autorevoli beh forse manca ripensare tutti autorevolezza e di classe dirigente dirige non vuol dire uomini che comandano uomini grazie per l'attenzione
Grazie mille e adesso
Concludiamo con con Stefan
Direi che questa chiacchierata forse ha mostrato che questa storia antica che si dice che siamo affamati illusione ma in paradiso non possiamo tornarci sia una chiave di lettura non inutile sotto diversi tagli analitici credo che possiamo tutti ammettere che siamo affascinati dalle persone esperte a vendersi ad adulare invece facciamo un po'più fatica entusiasmarsi per la gente che alla mia all'amore la disciplina del fare
Scegliamo il meno peggio ci esprimiamo a favore di una persona sulle per evitare di farsi dei nemici diamo la nostra preferenza che ha già potere con istinto
Da sudditi più che dai cittadini e anche nell'impresa delle volte investiamo sconsideratamente perché ascoltiamo una bella storia perché deleghiamo un consulente affinché ci dica che abbiamo ragione in quello che vogliamo fare o anche semplicemente per emulazione
Allora se questa lettura che sembra
In qualche modo
è interessante cosa cosa si può fare per arginare questo istinto che alla fine si ritorce sempre contro di noi
Questo istinto che si ritorce sempre contro di noi
Torture
Di un filone che
Fa parte del ti tutta la storia dell'umanità
è una parte della condizione umana che ci contraddistingue
Cosa fare cosa quale può essere la risposta quando stima la scorsa c'è stato l'incontro tra la Confindustria nostra italiana con la Confindustria tedesca Enzo boccia salutando gli invitati
Detto una cosa molto profonda citando a sua volta maggio tradite arretrati che lunedì scorso ha incontrato facciano presente Mattarella c'era Mazzon c'era c'era la Merkel
è
Ho cercato di esprimere quali sono i valori fondamentali appunto per uscire
Dare una risposta a questo e ha detto siano tre valori che sono umiltà competenza e coraggio
Questi sono i valori che ci permettono di renderci
Autonomi
Liberi
Di prendere quelle decisioni di cui siamo se siamo classe dirigente chiamati a dare delle risposte in un mondo e questo è un aspetto nuovo che ormai e bizantino
è diventato molto sopra strutturato
Nel quale lei sovrastrutture si autoalimentano e rendono difficile quello che è stato detto prima negli anni Cinquanta e Sessanta fosse c'era uno stato forse c'era meno sopra impalcatura
E questa sopra impalcatura
Un effetto di autolegittimazione che in verità non dovrebbe esserci quello che Max Weber chiama la forza normativa della fattualità
Non dobbiamo accettarlo non necessariamente deve essere così perché questo è quello che poi parliamo sempre seduti Società il capacità di società e quello che genera sprechi
Purtroppo sappiamo anche che gli sprechi votano
E questo rende difficile difficile l'approccio e la gestione
Questo da una parte questa questa sovrastruttura e dove tutti siamo chiamati a ritrovare una semplificazione colta non quella del bianco e nero che citavo dell'abuso bussola prima
Da una parte e d'altra parte una sovente semplificazione l'ha detto l'ha detto il anche monsignor Fisichella
Del linguaggio che si riduce a Twitter
E che si riduce ancora peggio non penso è un è un aspetto però contiene un grande un grande una grande un aspetto molto pericoloso ti Instagram che non solo non parla più ma sono solo immagini e non c'è nulla di più difficile da falsificare da cambiare come leggerli il linguaggio come l'immagine quindi siamo chiamati a Rini scoprire e a lui appropriarci di quello che Kahneman premio Nobel chiama il pensiero lungo
Non il pensiero corto quello che vive d'immagine di emozione che ti fa scattare le masse questa è una delle grandi sfide che tutti siamo chiamati a gestire e
Ci mettono in un contesto di muri che si stanno alzando trent'anni fa
In questi giorni trent'anni fa è caduto il muro di Berlino che ha permesso una spinta alle idee che hanno permesso europee di creare pace e prosperità benessere
Ma ora stanno emergendo proprio per questo linguaggio
Chi storto superficiale pericolosamente superficiale nuovi muri che creano mettono in dubbio questa capacità di di reagire turca siamo già arrivati al al zero zero arrivo arrivo arriva in fondo subito
Ma vedete sono cose molto appassionanti ci toccano tutti
E quindi arriviamo a quello che è stata dice citata prima Hannah Arendt
Nel chiama nella banalità
Del male chiama quello che siamo chiamati a prendere molto sul serio di non sottovalutare
Quello che sembra ma tanto così perché qui genera genera veramente i grandi traumi del della nostra storia
Si dice che la storia va avanti per traumi spero che questa volta non dobbiamo andare avanti per traumi perché abbiamo una capacità liberatoria che dipende da esso riprendo e chiudo veramente
Un pensiero che ha già due mila quattrocentocinquanta anni
Del
Nel famoso discorso
Di Pericle agli ateniesi che
Prende al cento metà al centro la questione per cui siamo sul mondo cerchiamo sempre la felicità
E dice essere felici significa essere liberi essere liberi significa essere coraggiosi questo siamo chiamati tutti per dare un impulso molto positivo e sono convinto che possiamo farlo
Grazie grazie Stefan grazie a tutti i relatori questo panel io adesso mi do alla parola persona collane al campo sia medico per le conclusioni
Ma se mi permette vorrei fare due ringraziamenti oltre che a tutti i relatori a Confindustria presidente boccia di averci permesso
Di fare questa chiacchierata e a tutti voi per la pazienza perché mi rendo conto che sono argomenti anche un posticci spero però che qualche buona idea se la porti atta a casa alla fine di questa serata
Grazie prego Sormani
Quando ormai si era tutti proprio per favole della pazienza perché lei non fare questo intervento concludere non abusare della vostra pazienza
Provo a ritagliare molto quello che ho scritto anche in base alle cose che ho sentito veramente troppe ottanta belle e
Che troviamo in un periodo particolare di transizione
Un periodo che il papà verrebbe rigoglioso terminal naturalmente in questi casi suona il telefono che non ha mai sfondato
Che in nata la volontà da parte di del papa Bergoglio anni fa diceva che questa è un'epoca non è un'epoca di cambiamenti ma realmente un cambiamento di letizia
E allora las la fine del discorso che ha fatto adesso Stefano Tanzi mi pare fondamentale quello che probabilmente abbiamo bisogno di arrivare a a un un trauma Forte della società per ritornare a dei valori che possano ricostruire una società più vera più Nitta più coesa
Non abbiamo fatto questo piccolo tentativo ovviamente sulla spinta psicologicamente enfant molto forte di aiuto del del dei vertici di Confindustria di dare un senso
Che poteva essere di unità di coesione di tutti gli imprenditori italiani e cominciando da quelli che sono presenti nel nostro ambiente da Confindustria
Su dei valori che devono essere comuni e ci siamo messi in fondo nostri fieri la Bibbia e nata la volontà di una di promuovere a getto giornata odierna e naturalmente di riserva cene il tempo necessario che la cosa più difficile non è solo nostro l'operazione ma il tempo l'osso per rivedere gli aspetti valoriali
E facile le domande sui fondamenti del senso del lavoro ed elargire professionale
Naturalmente per prima cosa il ringraziamento a chi ci ha consentito ICI aiutato a realizzare la giornata
Con l'idea che i testi biblici e quando dico nove farlo specialmente di ridotto le interviste esaltarne con cui abbiamo collaborato per la realizzazione del convegno
Se i testi biblici che dicono ancora qualcosa oggi qualcosa di uccidere
Per la coesione e l'indirizzo dello sviluppo della nostra cultura queste parole che ha detto il precedente boccia sono parole che ci portiamo a casa
Per Michele da noi ci siamo proprio chiesti perché tutti quanti lo viviamo
Quale il senso o il modo per acquisire una leadership coerente con questi valori c'era per l'Atac il Rabbino Carucci
Qualcosa
Quindi deve è una figura ripropone delle dei concetti che devono durare nel tempo
Per essere vide si necessità di riferimenti valoriali
Ed è quanto mai necessario ciò e in un periodo di transizione come quello nostro
Sempre i valori i riferimenti valoriali sono stizziti per ricostruire egli rilanciare economie e Paesi specialmente nei momenti di crisi
Diceva una persona che molte di noi hanno conosciuto Fiorito collaborare nella Fondazione che ora governo confina varo valsa
Storico portavoce del Giovanni Paolo secondo
Che il vero leader si comporta sulla base di riferimenti valoriali Essa pertanto resistere alla tentazione di configurare la sua leadership in funzione delle immagini richiesto dall'opinione pubblica
E aggiungere io sì
Per le aspettative tizia ritornasse
Non a caso il rabbino
A a aggiunto una immagine della figura di mosse che in altri modo analogo
E poi succede concentrato il prototipo della sicura degli l'obiettivo del convegno è stato fortemente messa a fuoco da Rino Fisichella
Dove quando ha cioè consigliato Gedit considerare temi di fondo
Come un della Bibbia con un sostrato che viene da lontano
Che influenza tutte le attività del
Del con le conseguenze che il raccolto del digitale il primato della tecnologia
Il tema del riposo e tutto quello che ci può venisse di aiuto per rendere vedere le cose che abbiamo mette a me che dobbiamo mettere a fuoco con una visione comunitaria
Il convegno è nato confondo con questo implicito impegno
Dipende vedere nell'osservazione della Bibbia
Chi cercate quelle osservazioni quelle risposte che possono essere validi universali
E potesse possano essere un esempio di Filosofia del lavoro di giustizia sociale come troviamo nella Bibbia
Osservava Guido Ottolenghi come la Bibbia ricorda che la società si regge sul d'ingegno
E le regole
Sul merito
E non solo sulla forza che portava ecco un esempio con cui ho sentito raccontare ultimamente non forse no stasera ma ne avevamo parlato mentre prepara me convegno della diversità tra la cultura ateniese coltura spartana tra Lassissi città
Del degli Spartani la impegno logico intellettuale degli ateniesi ora credo che noi dobbiamo da qui prendere spunto
Per
Rivedere e il nostro impegno nel lavoro
Come è stato fosse osservato anche da Fisichella di fronte a tutta l'attività
Del
Del del progresso della scienza del microchip
Anche sotto pelle
Noi dobbiamo trovare consenso nel sale il lavoro
Cioè non è solo è successo nel lavoro ma è l'uomo cosa sarà di se stesso attraverso il lavoro come diventa collaboratore attrezzi di lavoro
Del dalla creazione di Dio nella stessa creazione con la possibilità di partecipare alla alla grandezza del lavoro senza trovare una visione distorta del lavoro fine a se stesso che può portare le le conseguenze negative dello
Nello scientifico
Ebbene la storia dell'umanità come è stato ricordato non è solo una bella sia c'era una volta
Come diciamo nel tutte le stampe desiderabile che senz'altro hanno un ruolo di carattere indicativo ma questa e e qualcosa di più
E inizia con la fuoriuscita del giardino dell'Eden con l'appetito e di parte della libertà
Della stessa nella e della stessa stella polare la verità quindi per esercizio di una libertà senza un orientamento con eletti e relative conseguenze sul lavoro eppure solo sforzo per la conoscenza come ci è stato ricordato anche dal rabbino viene a tutti noto la l'importanza del progresso stesso
Per la spiegazione proprio del senso del lavoro per completare il processo della creazione quindi il lavoro chiesto per noi la lo spiegamento di forze che abbiamo in mano
Più parlato del merito e nascita
Benedetto Ippolito ha condotto questa prima Pannella tenendo in considerazione la componente soggettiva della persona e della tradizione che può essere considerata in forma di merito anche nel trasmesso per via genetica nazionale
Sono temi particolarmente cari a Confindustria
Perché ovviamente hanno questo compito nella nostra società
E c'hanno con collegare palo e dobbiamo imparare tutte collegate
I valori nuovi con l'apertura al al passato alla tradizione quando leggiamo che il proprio nelle bibbie padrone di casa che estrae lo sconto è solo cose vecchie cose nuove
Capiamo la necessità di valorizzare e valori del passato alle sfide sudore
A tutti i relatori apparso fondamentale collegamento della della del merito vedere cultura
Con il ecco con con la cultura attuale specialmente quello che può essere tanto un'interpellanza Confindustria un esempio pratico il discorso del universo del rapporto con le università
Vedo quanto sforzo si sta facendo in questa sala per collegare in qua sotto alcuni temi o a volte anche con la presenza le persone dell'università con il mondo nell'arco nell'industria
Perché è un nella convinzione che la cultura è un potente veicolo di coesione anche questo ce l'ha detto
Il nostro presidente boccia
Ma possiamo trovare un modo
Per ad esempio c'è stato nella Louis sin dall'inizio ed è stato una idea di fondo di Confindustria l'esempio
E sia maturato con il capo biomedico che ho prodotto entrare proprio per questo oppure Obiettivo per dare un input un rilievo non sottolineare l'importanza
Diritti d'autore insieme coloro che devono preparare gli studenti al mondo del lavoro con coloro che sono inseriti io appieno nel mondo del lavoro nelle varie
Ma ma
Ebbene per aiuti per terminare senso al potere affrontare bene sembra verrà trasparenza trasparenza che pure è stato molto interessante perché quello che aiuta ad amare
Le situazioni in cui ci troviamo e anche avvalerci del dell'errore della capacità quindi potere lavorare nel
Fronte al mondo essendo acquisendo una nostra al personale autorevolezza comporre accettando e i limiti della società e della trasparenza naturalmente sappiamo
Trasparenza rischia di comunicare veri tutta una serie di elementi
Comuni a tutti la società e che perché ogni forma un po'troppo forse dalla società ma che al tempo stesso che lei ha una cultura di Brass fondamentale per tutti
Non vuole essere questo un convegno conclusivo nel mentre mio discorso vuole concludere un qualcosa però capire che Mezzetti messi in gioco
Le rette degli altri per creare un bene comune per dare anche un senso dei valori come valore nella vita di valore della benevolenza il valore stesso del degli
Della responsabilità sociale ci può portare
A vedere quello l'inserimento dell'uomo per l'impresa e per la società
In questo senso l'uomo
Che deve sviluppare esso se delle virtù come la responsabilità le vie detto stesse
Reti che professionali l'impresa ed EDF agevolato risultare nel realizzare i servizi e la solidarietà e la società che deve occuparsi del bene comune e della sussidiarietà
Sono una matrice che possiamo portare con noi perché le iniziative che nascano da questo
Veicolo non grande
Targhette e il luogo di cervelli da cui
Per fare il Festival di cui si avvale della società
Possono essere trasferite nel mondo professionale attraverso l'impegno di tutti noi e fiscalmente l'impegno della coesione tra di noi ognuno per per quanto riguarda la sua parte
Quindi mi auguro che alcune di queste iniziative come d'altronde vedo ho visto che sono avvenute
Quando abbiamo parlato per esempio del dell'impegno sociale della il verbale del filantropia o della benevolenza abbiamo visto come c'è c'è stato un con questo parlo di un altro convegno abbiamo fatto un comune intento di avvalere di di rivolgere questo invita tutta la società perché l'avevo mezza possano arrivare a salvare la società stesse quest'gettato via
Mi fu terminò con un ringraziamento corale un a tutti voi che siete venuti a quanti abbiamo tentato di organizzare questa giornata compiti tracce