Fiume 100. D'Annunzio e l'impresa nel centesimo anniversario

Tutti quindi di ricominciare a prendere gli ultimi posti ce n'è ancora uno proprio qui in prima fila ancora forse qualcun altro sparso nella sala che evidentemente piena per insomma non solo per la straordinaria capacità organizzativa di Maurizio Gasparri e della Fondazione Italia protagonista ma anche perché l'argomento è un argomento che esalta e di cui si è parlato molto durante questi ultimi mesi in quanto mille novecentodiciannove due mila diciannove questo il centenario dell'impresa di Fiume infatti noi ce li abbiamo appunto oggi in qui al Senato nella Sala Koch questa bellissima sala tra l'altro insomma capiente perché ci aspettavamo insomma questo straordinario successo di pubblico punto fiume cento D'Annunzio e l'impresa fiumana e lo facciamo con degli amici che sono particolarmente preparati sull'argomento lo facciamo con il senatore Gasparri il presidente della Fondazione Italia protagonista il direttore del TG due Gennaro Sangiuliano
Giordano Bruno Guerri che il presidente della Fondazione vittoriale degli Italiani autore
Recentemente di questo bel libro
Disobbedì Isco che tutti quanti di non lo ha insomma acquistato lo perché è veramente una disamina completa di tutto quello che è accaduto durante l'impresa poi c'è il direttore del museo dell'Archivio storico di fiume professor Misiti il presidente Ballarin della federazione delle associazioni del degli esuli istriani fiumani e dalmati e e ancora
Manzini per la Fondazione Italia protagonista Renato Manzini della Fondazione
Ahilui il presidente quindi vedete che la democrazia in terra nel in Italia protagonista e quindi io a questo punto insomma ringraziandovi ancora per la presenza lascio subito la parola al senatore a Renato apre allora professor Renato Manzini prego presidente
L'altra allora
Prima di tutto voglio ringraziare tutti gli intervenuti voglio ringraziare i relatori e voglio ringraziare coloro i quali hanno reso materialmente possibile l'incontro di oggi perché questo incontro e perché D'Annunzio all'impresa la formula fiumana
La Fondazione Italia protagonista perseguono Squaw uno scopo precipuo quello di valorizzare e promuovere e diffondere i valori della cultura della tradizione italiana non solo ma anche di quella mediterranea ed europea
La Fondazione quindi si interessa in modo particolare a quelli italiani che sono stati protagonisti e che hanno segnato
Con le loro opere con le loro azioni la storia da nostra civiltà e cultura e quindi evidente come cambia le D'Annunzio non possa non essere un soggetto di particolare attenzione da parte della nostra fondazione
è evidente che tale interesse non si limita solamente alla molteplice produzione letteraria del Vate che ha segnato indelebilmente la storia letteratura italiana divenendo uno dei principali esponenti del decadentismo ma si estende alla personalità
Del Gabriele D'Annunzio una porzione novità poliedrica e complessa di un uomo che al pensiero e al ragionamento ha fatto seguire l'azione con una coerenza
Incredibile tanto da non limitarsi all'espressione teorica delle sue elaborazioni ma a metterle in atto con esempio di enorme coraggio e di un amore proprio per la parte di un amore per la parate RIA di grandissimo spessore quindi la grandezza di d'Annunzio e la grandezza di un uomo inteso in senso i integrale
Da non so come anticipato aveva una visione diversa del letterato dell'epoca se inizialmente auspicava al ritorno del sapere oligarchico di tipo mecenate o diffuso quindi nei salotti delle classi sociali agiate
Con la maturità scaturisce l'un sentimento di divorò Mantico nella quale da letterato agisce contribuendo al cambiamento di ciò che lo circonda e che cosa lo circonda quel momento a D'Annunzio
Lo circonda
E un ambiente e nazionale che esce da una guerra
Infatti nonostante ed era un ambiente per alcuni versi e demotivato per un ambiente per alcuni versi disilluso tant'è vero che D'Annunzio
Parla della vittoria mutilata infatti nonostante le guerre di indipendenza il dispendioso primo conflitto mondiale in cui gli italiani hanno dato un contributo di sangue enorme
Non erano ancora riusciti a liberarsi di fatto dagli invasori stranieri alcune nostre terre di confine in particolare il Trentino Alto Adige oggi Sudtirolo
E del Friuli-Venezia Giulia erano rimaste sotto il dominio di quello che era stato l'impero austro-ungarico
E lo stress e lo stesso D'Annunzio avvertiva parteciperà Prima guerra mondiale avvertiva con estremo disagio questa condizione infatti in quei territori la maggior parte diciamo di coloro che vi abitavano erano italiani o per lo meno di di origini italiane e si sentivano italiani
Ma di fatto erano stranieri in casa propria e si trovavano a dover subire uno Stato sovrano che imponeva
Delle leggi delle tradizioni degli usi e dei costumi che erano totalmente differenti a quelli che appunto loro avevano D'Annunzio quindi si fece promotore dell'idea che tutti i territori che non erano stati assegnati all'Italia secondo il principio di nazionalità sancito da qui il sonno andavano militarmente riconquistati quindi a D'Annunzio non gli pare vero una delle decisione più discusse infatti fu l'assegnazione di Fiume alla Jugoslavia
D'Annunzio riunisce o un manipolo di legionari poche migliaia di persone
E discendenti di prendersi fiume fanno una marcia di avvicinamento di settanta chilometri e il dodici settembre del mille novecentodiciannove entrano a Fiume
Con l'intento di farla smettere al Regno d'Italia
Ci si aspetterebbe quindi da parte del Regno d'Italia la massima comprensione ritorna un pezzo di terra che attua
Così purtroppo
Non è stato
Forse nemmeno il Vate se lo aspettava ma vi fu un vero e proprio tradimento da parte del governo italiano dapprima sfociato con i il blocco degli approvvigionamenti diceva D'Annunzio si trova all'interno di una città all'interno e di un territorio che a quel punto è diventato uno stato perché la dotato di una propria Costituzione perché gli ha dato delle istituzioni
Che però vuole fargli Ande Taverner al Regno d'Italia e il Regno d'Italia di fatto lo tradisce lo tradisce prima non mandandoli osteggiando e poi con un accordo vergognoso fatto se non ma non ricordo in quel di Rapallo per cui fiume non è non era più italiana
La immane
L'accordo è del sette novembre del mille novecentoventi D'Annunzio resiste circa nove mesi con con un eroismo incredibile nel senso che non è l'ispiratore non è solo l'ispiratore ma colui il quale combatte che rimane lì con i suoi uomini
è il comandante è colui il quale sa tra la truppa
Beh sicuramente
Di più un rifiuto di d'Annunzio nei confronti del governo italiano di lasciare la reggenza ma altro non poteva essere se non altro per rispetto di coloro che il Luís avevano creduto che le avevano seguito
Vi fu anche uno scontro checca che cagiono diverse decine di di morti e allora la decisione a quel punto era vede scorrere altro sangue italiano o prendere atto del tradimento
E così si conclude questa le le eroiche è impresa di di d'Annunzio dei suoi legionari
Che secondo me e non solo secondo me perché poco conterebbe hanno scritto una delle pagine più belle e terribile sovranazionale
Con l'esaltazione del patriottismo e di uno spirito di sacrificio che era che devono rimanere di esempio per tutte quelle generazioni future spesso Redi confondere il concetto di Badia di nazione con quello di paese
Io ovviamente lascio la parola a chi meglio di me potrà parlarvi di quello che fu l'impresa fiumana e della figura di d'Annunzio
Grazie al Presidente Manzini e adesso passo la parola al senatore Maurizio Gasparri che il fondatore della Fondazione Italia protagonista
Grazie Alessandro sanzioni che ci aiuta a coordinare questi lavori intanto vi ringrazio per la presenza numerosa anche l'Istituto di studi fiumani ha contribuito al successo di questa iniziativa è seduto molti amici li citiamo seguendo dalla sala la Siria che la Sala delle conferenze stampa del Senato e quindi mi scuso perché lo servono con un collegamento a distanza ma avevamo predisposto o terrore Sala per rispettare anche le rigide regole diciamo di sicurezza che regolamentano l'uso di queste sale una sala peraltro insomma prestigiosa di Palazzo Madama degna cornice di questo evento io voglio dire poche cose perché più di me ci sono persone
Esperte ringrazio in particolare
Giordano Bruno Guerri tra i tanti è stato già ricordato non soltanto disobbedì Isco che ultimò come importante ma lui da molti anni oltre a tutta la sua attività di storico
L'uomo che ha ha raccontato e racconta la storia italiana soprattutto ma non solo quella del Novecento le prove lampo attraversata tutte preferibili ci portano ad esaminare tutta la storia italiana
Diciamo dopo avere scritto biografia fondamentali su personalità del Novecento che sono il libro su una dici protagonisti del secolo passato
Da quando ha assunto la presidenza nel vittoriale la direzione editoriale ha dato un contributo importante agli studi dannunziani ha scritto numerosi libri questo diciamo è l'ultimo ma altri hanno preceduto ha ravvivato l'attività del vittoriale arricchendo lo dimostra e di spazi di iniziative riportando un po'anche nel cuore
Degli italiani anche dando una lettura che lo ha un po'liberato dai pregiudizi che hanno accompagnato lungo nel dopoguerra molte parte della storia del Novecento io non voglio anticipare che argomenti che poi l'amico amicizia che ringrazio per la però collaborazione senza la riuscita di questa iniziative per l'attività che con l'Istituto di studi romani svolge nel solco di importante persone che hanno preceduto e continua ad accompagnare il suo lavoro di conservazione di ricerca storiografica l'amico Antonio Ballarin che presiede la federazione dell'emergere con quale diciamo cerchiamo di animare iniziative legislative iniziative di recupero da memoria e anche della dello spazio che devo avere le restituzioni le comunità dell'esodo che uno poi dei capitoli perché pone parliamo adesso a cento anni dall'impresa arrivati da Nunzio la storia poi dopo è stata drammatica è stata di esodi è stata di sofferenze oggi non ci soffermiamo in particolare su quello però noi sappiamo cos'è accaduto e poi il direttore
Dei ventidue San Giuliano che con il coraggio e l'autonomia la libertà di pensiero che lo caratterizza ha dedicato un TG due Dossier numerosi servizi al ricordo del centenario dell'impresa più umana
Giordano è uno di quelli che ha cercato di introdurre anche in questa fase recente di dibattito un po'una distinzione tra loro di D'Annunzio e il fascismo tra D'Annunzio e Mussolini come si sa c'è stata secondo alcune letture anche una forma di gelosia probabilmente la popolarità di d'Annunzio Lalla la forza dell'impresa fiumana aveva fatto di questo umore la cultura però anche un uomo di azione
Era diventata un certo punto anche come dire sovrastante forse addirittura ingombrante
E quindi poi diciamo al vittoriale nasce anche fortunata la volontà di dare una collocazione prestigiosa addirittura renali il fulcro trasportate le tolga delle navi però insomma in qualche modo c'è una differenza io non voglio entrare questo dibattito di differenza tra d'Annunzio il fascismo e quant'altro Giordano ha scritto poi gran conclusione ha distinto molto Lavina patriottica il patriottismo dell'impresa rimane quello che poi dopo furto fascismo io trovo una differenza tra un'ansia intellettuale e creativa che anche in fiume c'è
La Carta del Carnaro negli intellettuali accorsi al fiume i futuristi i trasvolatori Keller e quelli che facevano gesti anche simbolici di gettare altro cantigas anti parlamentarismo il primo vaso da notte gettato da un aereo su Montecitorio risale a quella fase rinviato sono arrivati tardi diciamo cento per lui dopo quelli che pensano di aver inventato la polemica sulla carta solo genti maturati proprio nella fase fiumana di da aviatori poeti uomini di cultura che si incontravano qualcuno ha detto c'è stato anche un bel libro anni fa di consentirà Giordano recitare quello di Claudia Salaris Alla festa della rivoluzione Giordano più volte anche citato questo libro dalla Solaris già diversi anni fa
Ha raccontato questo tripudio di eventi di cultura di passioni di rappresentazioni teatrali di combattimenti Vieri che atterravano e partivano che è stato questo crogiuolo fiumano un'esperienza unica qualcuno ma siccome è riduttivo lo ha definito un Sessantotto anticipato io credo che offendere mo'fiume sì se uno vuole dire la fantasia al potere che fu uno degli slogan uno tre meno peggiori
Nella fase sessantotto a Fiume ci fu anche grande fantasia creatività i rapporti internazionali si tentava di fondare in un piccolo lembo di territorio una sorta di Ome anticipata si parlava con la Russia
Di Leni in che insomma aveva appena conquistato il potere dovrà essere agli antipodi ma si diceva con curiosità
Questi pure sono dei rivoluzionari altra causa voi dopo il tempo ha dimostrato quali orrori potesse contrario con la svolta ma all'epoca era visto come un movimento
Vitale del resto come ci ha raccontato voi San Giuliano nessuno lo ricordava bene in frequentava a Capri
E quindi nel primo Novecento ci sono stati intrecci percorso non c'erano gli eventi si viaggiava con fatica ma Nerino andava a svernare accade di pochi lo hanno sapevano se non ci fosse stato salviamo è stata un'epoca
Come dire travolgente sotto vari
Profili e quindi io vedo più che altro la differenza questo uno spunto che mi permetto di offrire a Giordano accanto a questo modo di modernizzazione futurista nel senso più nobile arte
D'Annunzio non sono con Fiume ha creato un'esperienza di uno stato di una città ideale che guardava al futuro quando non sia stata anche creatore della lingua la settimana scorsa abbiamo tenuto
Corre dalla protagonista un convegno su Dante perché ci sono i settecento anni dalla morte di Dante che si avvicinano le due mila ventuno oggi sono i cento anni D'Annunzio abbiamo Italia protagonista non poteva non celebrare dei protagonisti dell'Italia da Dante a D'Annunzio D'Annunzio ha creato la lingua
Dante ha creato la lingua D'Annunzio la innovata la utilizzata ha creato termini ha lavorato anche nella pubblicità che a un certo punto non sempre carmina tanto pane me quindi alla fine D'Annunzio ha inventato i nomi da la Rinascente ha scritto notti pubblicitari per parroci e quant'altro sa un uomo che ad uso anche alimentare suo suo tenore
Di vita e quindi anche creato lingua modernizzato non c'era la televisione chissà cosa avrebbero fatto D'Annunzio o un movimento quando entrano dei futuristi
Quindi la differenza guarendo e dell'annuncio un po'una un tentativo ideale una città ideale un po'anche un po'
Come dire la Carta del Carnaro ne parlavo prima col presto delle doti molto bella con delle avanzate rosso sociali poi chissà come si sarebbero potute realizzare e per Mussolini che arriva dopo
Spesso fiume stata denigrata quasi considerato un'anticipazione per la marcia su Roma porsi era tutt'altro alla fine è stata la traduzione in termini di Realpolitik di governo degli Stati posseduta pare le università
La riforma dalla scuola le bonifiche e quindi è più o meno da un lato il sogno la sfida ideale dall'altro lato ma faccio un ragionamento storico senza nessun intento apologetico anche con tanti errori che poi sono stati oggetto di meditazione la Realpolitik che poi deve gestire i treni le strade le paludi e quant'altro quindi ecco però senza il sogno senza la visione
Forse non ci sarebbe stata anche tutto tutta la loro storia italiana successiva prima quella poi dei nostri tempi e concludo ricordando un'altra cosa dice di che cosa si occupano i politici di molte cose
Quando Giordano assunto la guida dell'editoriale anch'io o governo in quell'epoca nenie proposti diciamo la valutazione intermedi storico qualitativo e che era talmente giusta la scelta che poi sono passati numerosissimi governi nessuno si è sognato di come dire di rimuovere Giordano dal posto naturale che anzi facciamo già un primo applauso che ha meritato con gli studi
Con l'attività che ha svolto
E quindi lo ringrazio come italiano ma succedono altre cose vedono dobbiamo fare un'opera al vittoriale accanto alla sepoltura di d'Annunzio c'è una grande arrancava perché non lo si può definire un mamma Tomba interne gigantesca in quest'arca era stata preparata la sepoltura di gigante Riccardo Gigante era stato il sindaco dice uno dei personaggi che ha vissuto questa storia è uno che va e preparata da tempo
E ne compiremo un'opera storica grazie anche a Giordano tempo fa tornano i comici c'è Ballarin mi dissero che a casa sua erano in corso le ricerche dei resti
Di gigante un'opera era stato massacrato una fase insomma dopo la Seconda guerra schema dei militari se non sappiamo quale tragedia si sia consumata nel confine orientale e loro
E sulle sue vite umane altri amici voglio dire anche Amleto Ballarini anche credo che sia uno dei personaggi che ha avuto grande merito insomma ero ero salutiamo con affetto che segue tutte vere attività che proseguono sono riusciti a ritrovare questi resti a casa sua di gigante che era il sindaco di Fiume per cui d'Annunzio aveva ha preparato quest'arca quando insomma era ancora diciamo invita si prevedeva che fosse meritevole di stare accanto al poeta accanto all'eroe di Fiume
Dopodiché questi resti sono stati trovati io sono stato contattato da loro perché si dovesse individuare se quei resti fossero effettivamente quelli di gigante un'opera che alla gente comune potrebbe sembrare inutile è invece ritrovare a quasi sei settant'anni di distanza i resti mi sono rivolto stimolato da loro ai vertici delle forze armate in particolare al capo di stato maggiore generale Ricciarelli esercito e forze armate hanno collaborato alla ricerca e le forze armate ci hanno portato il responso mi sono molto emozionato quando qualche settimana fa le vie della modernità con un Guazzaloca
Già le Ricciarelli capo di stato maggiore difesa mi ha comunicato che tra i resti che erano stati trovati a caso oltre a quelli di alcuni carabinieri erano stati
Carabiniere sette
Sette vittime dell'eccidio fatto pienamente da quelli che erano con animo nemico si erano abbattuti c'erano anche i resti
De senatore gigante sindaco di fiume e quindi le forze armate hanno fatto il RIS spesso vediamo citato per indagini sono in grado di fare Tracy parenti DNA insomma c'è stato tutto
Un lavoro che si è svolto e che in qualche modo ecco sono stato io vi ringrazio per avermi consentito di collaborare cioè solo attivando dei contatti sollecitando istituzioni a fare un'opera storica ebbene noi potremo spero presto questo non dipende da me dipende da uno o più adulti riportare ciò che resta di gigante accanto a dal Nunzio e lo faremo in questo millennio impure anche un gesto concreto riporterà
Ecco qui
Quando alla fine dice
Quanti emendamenti ai presentato tanti ma insomma
Io sono più orgoglioso di avere contribuito a un'opera di ricostruzione dalla memoria e anche di ricollocare un eroe italiano nel posto dove D'Annunzio immaginava dovesse andare credo che sia un grande onore volevo condividere questa notizia con tutti voi grazie e benvenuti a tutti
Grazie davvero al senatore Gasparri che ha un'attenzione verso le questioni della cultura della memoria che sono veramente
Disinteressate rispetto al piano politico della della questione da sempre l'ultima volta che abbiamo fatto un convegno insieme parlavamo delle traduzioni tolti Aniane che volevano scippare e poi purtroppo è accaduto ma abbiamo avviato un con percorso dialettico di tentativo di fare muro contro insomma queste operazioni che ancora vengono fatte dalla sinistra per cambiare
E manipolare insomma la cultura letteratura financo
Ora
Entriamo nel vivo della nostra discussione entriamo subito con il direttore del TG due Gennaro Sangiuliano che come si ricordava prima dedicato
Diversi servizi molto importanti al centenario dell'impresa fiumana in questo caso
Presumo che focalizzerà l'attenzione in particolar modo sulla cultura che prepara l'impresa e quindi il l'immaginario che in qualche modo affascinava
Evidentemente i ragazzi due mila legionari che seguirono D'Annunzio in questa grande impresa evidentemente anche la collocazione culturale del Vate che era una figura di rilievo assolutamente europeo e mondiale prego direttore
Buonasera a tutti grazie dell'attenzione che mi dedicherebbe scusatemi se poi dopo il mio intervento sarò nostro pochino quando avvia perché attorno al TG due
Vedete l'impresa di Fiume
è stata impropriamente o marginalizzata
Ad una impresa di pazzi c'era un gruppo di estemporanei giovani che si sono lanciati in questa improbabile impresa
Oppure è stata storicamente bollata come una sorta di prova generale della marcia su Roma che poi seguirà nel mille novecento ventidue invece nulla di tutto questo impresa fiumana di d'Annunzio
E l'epilogo di un lungo processo storico culturale che era iniziato molto molto tempo prima ha detto alla fine del diciannovesimo secolo
Chi lo ha inquadrato bene è stato Norberto Bobbio in un bellissimo libro Bobbio molto lontana ovviamente da queste idee che si chiama profilo ideologico del Novecento italiano
Dove lui appunto descrive quelle che sono le forze dello spirito che a un certo punto reagiscono
Alla positivismo al positivismo di marca marxista che si era instaurata in Italia alla fine in tutta Europa in tutta la cultura occidentale alla fine del diciannovesimo secolo aveva trovato la sua manifestazione politica in un grande partito socialista
Che cosa accade invece in Italia alla fine agli inizi del Novecento
Con possiamo dire quasi in simbiosi con la modernità che questo secolo porta con sé
Perché il Novecento il secolo che apre la partecipazione delle masse ai processi politici delegazioni la politica
Abbandona il suo connotato di notabili agli ATO aristocratico e si apre a forze nuove a forze protagoniste a forze giovani a forze attive
Che cosa accade agli inizi del Novecento io scegliere una data simbolo il mille novecentotré in cui appaiono tre riviste in Italia un poco prima delle altre la critica di Benedetto Croce a cui collabora però attivamente Giovanni Gentile che in quella fase il sodale e l'alter ego di Benedetto Croce
Il regno di Alfredo Oriani che poi sarà il fondatore del movimento politico nazionalista e il Leonardo
Che ha come fondatori Papini e Prezzolini Leonardo perché evidentemente ispirata a Leonardo Da Vinci e lo stesso Bobbio ci ricorda come la rivista la critica di Benedetto Croce e Giovanni Gentile nel suo primo numero
Scandisce queste parole siamo tornati all'aria fresca che cosa significa siamo tornati all'aria fresca cioè le forze dello spirito riprendono un protagonismo storico
Dopo quella che era stata all'afa la costrizione che c'era stata con il positivismo con il positivismo di marca
Marxista e tutto questo poi avrà appunto il suo epilogo la sua manifestazione dell'impresa dell'impresa fiumana
è tutto un fermento culturale di autori di scelte pensate che
è un episodio che io racconto sempre con grande piacere perché un episodio che poi
Dire anche nella quotidianità dei nostri giorni nel mille novecentodieci
Papini Soffici e Prezzolini decidono di fare a Firenze la prima mostra degli impressionisti francesi
Si caricano letteralmente sulle spalle vanno a Parigi e prendono in pezzi da da un gallerista un quadro di Cézanne
Un quadro di Matisse un quadro di sinistra in un quadro il Vega e una scultura di Medardo rosso ne nasce anche un dibattito perché soffici voleva anche portare un quadro di Picasso ma Prezzolini non volle Picasso perché non non gli piaceva però c'erano Matisse Cézanne Moni grandi autori dell'Impressionismo portano queste tele
A Firenze all'espongono in un garage ed è dei giornali Luni dell'epoca
Come farebbe regionale ore di oggi e come fanno certi miei colleghi quando dicono ma non si è mai detto a questa cosa questa cosa non si è mai fatta che cosa dicono dico o scandalo questi sono degli scarabocchi attori
Matisse uno scarabocchio attore Cézanne hanno scarabocchi attore perché per loro l'arte qual era
Era quell'arte figurativa dell'ottocento dove c'era la bambina col cagnolino ai piedi che e si va il figlio e faceva la decorazione sul sul fazzoletto poi come è andata a finire la storia dell'arte lo sappiamo
Perché oggi credo che al mercato un Matisse un Cézanne valgono milioni e milioni di euro un quadro dall'Ottocento lo acquisti con poche centinaia
Con poche centinaia di euro quindi questi giovani avevano capito che cos'era la modernità
Che cos'era il cambiamento quelle che potevano essere
Le idee e c'è un autore molto importante che in quel periodo viene scoperta lo scopre soprattutto
Quello che poi sarà un grande giornalista Missiroli che di dirigerà poi il Messaggero e dirigerà anche il Corriere della Sera e Missiroli FAS che fa parte di questo gruppo di giovani
Intellettuali vedere l'intellettuale una figura che Prezzolini pone intermedia tra l'accademico e giornalista cioè il giornalista diffidate sempre dei giornalisti come diceva Solzenicyn i giornalisti appartengono al regno della frettolosità e della superficialità
Ma diffidate anche degli accademici perché hanno degli schemi mentali preordinati in mezzo ai giornalisti e alla
Agli accademici c'è l'intellettuale per esempio Giordano Bruno Guerri e un esempio proprio fisico dell'intellettuale figura intermedia fra queste due posizioni che sa essere anche un poco accademico anche molta accademico ma anche giornalista efficace e quindi è un esempio in in tal senso ebbene Missiroli
Fa scoprire questo autore che è Alfredo Oriani è un romagnolo di Faenza un grande scrittore che fa due libri che sono più come dire
I bestseller di quel momento soprattutto uno la lotta la lotta politica in Italia ve ne leggo un brevissimo brano
Di Oriani libro del mille ottocentonovantadue l'Italia risorta nazione aveva ripreso il proprio posto d'avanguardia nella guerra immortale della civiltà contro la barbarie Dogali era stata la prima conseguenza di Solferino perché Oriani e l'otto ore che forse più come dire si scava da un punto di vista di quasi di introspezione psicologica e quello che era stata la tragedia del primo colonialismo italiano che aveva tentato
Prima la Somalia parla tentato l'Etiopia ma che non era andata e lo era stato molto efficace sul piano militare ne nasce una risentimento nazionale
E su questo Oriani fa un ragionamento qual è il ragionamento fondamentali di Oriani che poi viene fatto fu prima proprio da questi giovani intellettuali
E che l'Italia non va completata soltanto da un punto di vista geografico ma l'Italia deve tornare ad essere deve essere soprattutto un idem sentire una comunità certamente di lingua una comunità d'interessi economici ma soprattutto una comunità di tipo spirituale
Che trova la sua ragion d'essere in quelle che sono le proprie radici
In questo periodo si sviluppa un altro interessante dibattito che vede due protagonisti lo storico Gioacchino Volpe e Benedetto Croce su quanto fosse nata all'Italia e tutti e due convengono sul fatto se atroce che volte l'Italia non è nata nel mille ottocentosessanta ma l'Italia è nata molto prima quando è nata secondo Croce Volpe e nata con l'arrivo dei Longobardi in Italia l'arrivo dei Longobardi in Italia e quindi la fusione
Dello spirito e dell'organizzazione longobarda con la latinità
Con il cristianesimo e con lo spirito dell'antica Roma fa nascere il popolo italiano che poi trova una sua consacrazione nella lingua di Dante nella lingua di Dante Alighieri quindi il primo Novecento e tutto e tutto questo ruotare attorno alla sconfitta di Adua in una costruzione del Risorgimento ed è soprattutto un forgiato sì di quello che ho gusto Del Noce avrebbe chiamato lo stadio prepolitico vedete Del Noce ragiona molto
Su una sorta di adesione antropologica alle idee politiche noi prima avvertiamo uno stadio prepolitico antropologiche pareri che prendiamo strutturale le nostre idee politiche attraverso determinati determinati studi e questi intellettuali quelli che poi dopo molti dei quali andranno a Fiume
In quel momento sono la maggioranza sono all'egemonia culturale del Paese noi ci dice che in Italia ormai dal dopoguerra in poi soffriamo tantissimo ed è vero l'egemonia culturale della sinistra cioè la sinistra dettare l'agenda delle idee
Adesso poi assunto una forma molto forte con quello che io chiamo il più di pc il partito unico del politicamente corretto che ecco è come la cappa positivista della fine del diciannovesimo secolo qualcosa di di molto di molto simile il politicamente corretto però è il invece a quell'epoca questo gruppo di intellettuali che passa attraverso il Futurismo poi ci sarà la voce di Giuseppe Prezzolini
Ci saranno la sherpa tante riviste tante iniziative tanto spirito culturale che si pone in campo sono appunto il sono la maggioranza
L'egemonia di quell'epoca e troveranno il fiume
Un momento della loro manifestazione la prima grana grande manifestazione sarà l'interventismo pensate che futuristi
E voci anni si picchiano nel mille novecentoundici alla stazione di Firenze si prendono proprio a bastonate ci sono due momenti di scontro ma poi dopo come dice Prezzolini ci ritroveremo quando daremo l'assalto a Montecitorio tentando di assaltare Giolitti
Ma vengono ma vengono vengono fermati quindi questo
E lo spirito dell'epoca che vedevano spirito che per esempio si contrappone bene alto a un altro protagonista di quel momento soprattutto rispetto a Fiume che il Presidente americano Woodrow Wilson quel son lo potremo identificare come un un antesignano di Hillary Clinton cioè il portatore di un modello pedagogico perfetto
Questo non è un accademico
è un professore di diritto costituzionale
Che prima riesce ad essere letto governatore del New Jersey e poi successivamente Presidente degli Stati Uniti d'America ebbene questo ne è portatore attraverso la sua idea di Società delle Nazioni di un modello
Attratto formale
Di una elaborazione alchemica di società e di concezione dell'uomo e della vita che poi tenta di calare nella realtà ed è poi un un uomo che avversa molto gli italiani perché non aveva un buon concetto degli italoamericani
E quindi avversa anche gli italiani e le rivendicazioni delle Ancelle a un astio quasi personale nei confronti dell'Italia ma è portatore di un modello culturale a cui prima gli interventisti e poi colori quali parteciperanno all'impresa di Fiume
Si contrappongono in maniera molto molto netta e in maniera molto molto molto attiva quindi quando parlare parliamo di Fiume
E torno all'inizio delle cose che avevo detto non dobbiamo pensare né a un fatto così estemporaneo
A una scampagnata
Sia pure in armi ne dobbiamo pensare a qualcosa che sia immediatamente riconducibile poi al fascismo perché sapete che a Fiume poi parteciparono Fanti persone che fine hanno poi nella Resistenza intellettuali che poi prenderanno strade politiche
Assolutamente assolutamente diverse c'è invece la rivendicazione della modernità
La rivendicazione dello spirito italiano
E c'è quell'ideale di completamento del Risorgimento perché poi il Risorgimento e l'atto fondante della nazione abbia detto che l'Italia nasce molto prima nasce attorno all'anno Mille non nasce nel mille ottocentosessanta mila ottocentosessanta nasce l'unità politica che l'Italia l'organizzazione statuale dell'Italia ma ogni nazione diceva Ernest Renan la Nazione il plebiscito di ogni giorno che cosa significa il plebiscito di ogni giorno
E quel ritrovarsi quotidiano attorno a valori ideali a cui tutti quanti possono aderire anche persone che vengono da molto lontane possono ci sentirsi italiane se rispettano però lo spirito identità che noi abbiamo costruito in maniera secolare prima all'interno di noi stessi e poi dopo come comunità quindi fiume e tutto ciò
E la manifestazione di tutto ciò è vero l'ha detto Gasparri prima ci fu un momento in cui Mussolini per esempio avversò l'impresa fiumana perché Mussolini si sentiva personalmente in concorrenza con d'Annunzio temeva che D'Annunzio che forse aveva come dire a quell'epoca maggiori crisi mia maggior peso politico potesse diventare Luís il capo della movimento che poi avrebbe preso il potere politico in in in Italia e quindi era costantemente preoccupato della figura di d'Annunzio però fiume e tutto ciò
Eccolo è come dire una manifestazione di questo profondo percorso che si va a compiere che si va a colpire soprattutto in termini culturali in quegli anni sono le pagine di la cerva
Sono i libri di Papini sono i libri di Prezzolini e l'esperienza della voce che Malaparte definirà la serra calda del fascismo ma anche dell'antifascismo ecco fiume e tutto ciò e quindi secondo me al di là del racconto e della narrazione storica e soprattutto un racconto una narrazione di tipo culturale grazie
Grazie al direttore San Giuliano che in questo modo ci dà una uno scenario un ipotesi di scenario sul quale poi si potranno innestare tutti gli altri interventi qua seconda delle sensibilità di materia diciamo
Dei degli altri relatori mi permetto d'inserirmi anche io subito dopo il direttore per dire due parole come direttore di culture identità mi piace ricordare che lo scorso settembre proprio in concomitanza con il centenario di fiume culture identità e l'allegato mensile del giornale abbiamo pubblicato questo numero monografico tutto dedicato insomma a evidentemente all'impresa fiumana tra l'altro con una bella intervista
A Giordano Bruno Guerri e con anche l'aiuto di Federico Simonelli che un collaboratore molto valido insomma del Vittoriale degli italiani che ci ha dato delle immagini bellissime
E ci ha dato anche una serie di indicazioni su come poter descrivere una geografia dei legionari fiumani individuando un po'per tutta Italia e in ogni regione qualche esponente qualche rappresentante
Appunto della Regione che era poi che si era poi trovata trovato a Fiume abbiamo fatto questo numero che tra l'altro dopo visto che c'è una scolaresca qui mi piace poter consegnare insomma le copie
Il Convitto nazionale quindi ci sono i ragazzi del Convitto nazionale insomma dopo proprio a loro vorrei fare omaggio di questo di questo di questo giornale di questa rivista perché
è insomma stato anche un tentativo di avvicinamento più semplificato alle suggestioni dell'impresa
Dell'impresa fiumana abbiamo voluto dare anche qui di un'immagine pop di d'Annunzio e l'abbiamo voluto fare anche in ragione del fatto che ci offriva l'opportunità questo centenario di fare un corollario ai cento anni che si sono celebrati nei cinque anni scorsi cioè cento anni della prima guerra mondiale in cui noi abbiamo avuto delle celebrazioni che a mio avviso non hanno fino in fondo permesso di approfondire dovuta mente quell'episodio storico
Tutto si è concentrato in particolar modo e anche giustamente per molti aspetti
Sulle lettere dei militari che venivano inviate a casa sugli disertori che naturalmente aborriva nove la condizione di soldati nelle trincee e quindi su tutta una serie di aspetti che riguardano la nostra sensibilità attuale prima il direttore San Giuliano invece ci ha voluto raccontare quello che era la temperie culturale del tempo
Possibile che la prima guerra mondiale siamo stati solamente le lettere di soldati che in qualche modo avrebbero preferito
Disertare quanto prima invece che rimanere sul Piave a difendere la patria oppure tentare di conquistare Gorizia e questo mi limito semplicemente a raccontare la prima guerra mondiale italiana
Ecco probabilmente un'impostazione di questo tipo molto collocata nel nostro tempo e nel nostro modo di sentire di vedere le cose
Ha impedito di fare una migliore e più approfondita ricerca storica che pure avrebbe potuto essere condotta sulla prima guerra mondiale perché la prima guerra mondiale non è stata solo questo
Perché ognuno di noi ha un nonno che magari un bisnonno che la combattute che ci racconta anche gesti di eroismo momenti particolarmente significativi
Insomma
L'Italia è stato anche
In quel momento tutto questo altrimenti poi non si sarebbe le ho spiegate
Le suggestioni letterarie non si sarebbe spiegata evidentemente anche un'esperienza come fiume perché fiume è un'esperienza particolare
Abbiamo detto che ci sono interpretazioni diverso esercitata la Salaris piume prima del Sessantotto quasi o piume prima del fascismo oppure semplicemente insomma un momento di grande entusiasmo culturale e politico
Ma fiume e un episodio della storia del nostro Paese che lo inserisce perfettamente anche nel contesto europeo del tempo questo è una cosa che bisogna ricalcare in quel momento a disertare per la patria perché i legionari che vanno a Fiume sono tecnicamente poi dopo lo vedremo tant'è vero che c'è il Natale di sangue dei disertori
Perché disobbedì scovano a così si chiama infatti il libro di Giordano Bruno Guerri disobbedì escono agli ordini dello Stato ma è un disobbedienza è una diserzione diversa da coloro che scappano
è un tentativo di essere ancora più fedeli dello Stato e di chi dirige lo Stato
Alla propria patria questo non accade solo in Italia
è un fenomeno che accade in tanti altri Paesi europei soprattutto in quei Paesi che hanno subito la sconfitta penso alla Germania penso alla Russia penso per certi aspetti in modo diverso la Polonia l'Ungheria all'Austria
E anche all'Italia non a caso perché l'Italia è una nazione vincitrice ma che ha una vittoria mutilata e quindi rientra nei limiti paradossalmente per certi aspetti e uscito proprio in questi né il periodo della del centenario delle celebrazioni del centenario Prima guerra mondiale un libro che vi consiglio tra i tanti che stiamo citando in questi in questa giornata che è la rabbia dei vinti di Robert di Airbus che racconta appunto come in tutta Europa
Ci sono fenomeni che sono paragonabili
Alti umanesimo ci sono i corpi franchi in Germania che difendono la frontiera orientale minacciata dai polacchi dalla dal dal comunismo e che intervengono anche all'interno della Germania per salvare il Paese da una possibile rivoluzione para bolscevica quella
Spartachista e che poi danno fanno fiorire splendi de
Esempi letterari come Junger per esempio che il frutto di quella temperie mitici o von Salomon e tanti altri
Lo stesso accade con l'epopea dei russi bianchi che cercano in qualche modo di recuperare allo zar alla civiltà
La Russia che invece come dicevamo prima da verso il bolscevismo e tanti altri e tanti altri esempi soprattutto nell'Europa
Orientale ma il culmine di questa temperie culturale e proprio l'ha presentato dal fiume perché perché a Fiume c'è il Vate perché a Fiume c'è D'Annunzio che è il più grande intellettuale riconosciuto dell'epoca in quel momento fiume
Con da Nunzio D'Annunzio è il centro di tutta la poesia mondiale vortici Isma'Dili Otto Dix via Zara Pound il dadaismo
L'Espressionismo tedesco il surrealismo francese tutti guardano a d'Annunzio come a una sorta di padre il futurismo italiano evidentemente tutti lo contestano tutto tutti se ne sentono figli pensate in quel momento l'Italia che cosa è stata quindi celebrare fiume un modo per riscoprire anche l'italianità la nostra Italia quello che rappresentava in quella fase storica nei suoi elementi migliori anche nel coraggio che quegli elementi hanno avuto disertando appunto per la patria abbiamo pensato che dati di Care un numero appunto il centenario di Fiume fosse il modo giusto per dare il giusto tributo a ad stessa hanno gli stessi hanno gli stessi in quanto italiani ci tenevo insomma a fare questo piccola puntualizzazione Giordano già sapeva un pochettino perché abbiamo fatto anche una bella settimana a Pescara perché in realtà c'è una rifiorì Tura dell'interesse verso D'Annunzio
Che questo centenario sta favorendo e che probabilmente favorirà anche l'anno prossimo il centenario della Carta del Carnaro
Quindi io vi ringrazio di avermi ascoltato passo la parola
Marino a Marino Miccichè il direttore dell'archivio di stato di
Dal all'archivio museo di Fiume perfetto
Sì
Ok
Grazie non
Individuando allora io innanzitutto e prima di
Entrare in merito a quello che sarà il mio intervento
Voglio mettere in luce la Città di Fiume i fiumani ecco che a mio avviso
Sempre nel in questi decenni di storia di rievocazioni
Assieme ai fratelli istriani e dalmati
Sono sempre un po'dimenticati
Non sono dimenticati da Italia protagonista ringrazio qui
Italia protagonista presidente senatore
Gasparri che veramente mi ha commosso
Ricordando il l'aiuto che ci ha dato in un frangente importante
Per dare una degna sepoltura Riccardo Gigante
E agli altri sfortunati che furono uccisi
Dalla non reparto i partigiani jugoslavi senza processo come
Altre
Migliaia e migliaia di italiani al confine orientale ringraziare
Che dietro gigante
Il mio vecchio Presidente Amleto Ballarini gli altri dirigenti che sono molti i presenti qui non li posso nominare tutti
Ringrazio tutti dietro gigante c'è questa storia ecco questa storia rimossa di migliaia di morti le foibe no
Gli infoibati gli scomparsi ecco un simbolo importante è anche un atto di civiltà che è sorto tra Italia e Croazia perché c'è stato un accordo culturale
E diciamo più che culturale di disse la questione delle sepolture e comunque aspettare molto con la cultura rispetto tra i popoli
E anche ringraziare il più Antonio
Quindi Ballarin presidente di Federer Sully che ha dato un sostegno molto importante affinché la ricerca condotta avanti da Amleto Ballarini nel mille novecentonovantadue io loco dico coadiuvato sempre nella difficoltà di andare a cercare il posto esatto
Abbiamo superato molte difficoltà quindi stiamo arrivando a un altro fatto importante devo ringraziare Giordano Bruno Guerri
Che ha dato la disponibilità a dal cogliere i resti di gigante all'Arca al vittoriale
Ecco qui
Voglio ringraziare consentitemi anche il primo firmatario abbiamo nominato le foibe della legge novantadue Roberto Menia che è venuto da Trieste un'amicizia
Grazie anche
Granatieri di Roma l'associazione Gratteri di Roma che con loro abbiamo ricordato D'Annunzio ecco devo dire una cosa perché io son partito con la rimozione il mio punto sarà questo richiamerò anche pagine importanti di storia
Che Firmani conservano nell'archivio museo storico di Fiume documenti originali ad esempio del Consiglio Nazionale Italiano di Fiume
Di storia rimossa
L'intervento del direttore San Giuliano è stato veramente un intervento mi è venuta un'espressione un po'dialettale tosto forte ampio
Ci ha dato una grande possibilità adesso di riempire di argomenti una storia importante eco D'Annunzio o ci offre l'occasione per parlare non solo della sua esperienza di vita del suo impegno politico più che letterario in questo caso e ci permette di parlare di Fiume
Dell'Istria la vittoria mutilata ecco di queste terre che l'Italia acquisito con grandi sacrifici con la prima guerra mondiale la guerra del quindici diciotto la Grande Guerra i vedete c'è un ci sono decenni di rimozione io
Ieri sono stato con una presentazione di un libro
Lo storico Lucio Villari
Accademico alla Enciclopedia Treccani
Sono andato perché ho letto il suo libro il suo ultimo libro la luna di Fiume predicato
Però ho trovato gravi imprecisioni
E glielo desidero comunicata a parte non mi andava di fare polemiche però un grande storico che così riconosciuto almeno dagli ambienti accademici all'Enciclopedia Treccani scriva nel suo libro che la posizione di D'Annunzio confliggeva poi col dato di fatto
Che la popolazione italiana mettere italiana tra virgolette di fiume era minoritaria rispetto alle altre minoranze che la componevano
Ecco io mi sono sentito in dovere proprio per i fiumani che mi hanno dato la fiducia tanti anni fa
Con l'archivio museo
Di iniziare l'avventura di riaprire anche l'archivio museo non era facile
Era chiuso dimenticato quell'archivio museo di Fiume
Per lunghi anni
Leggere ecco in un libro
Che viene presentato la Treccani un dato che purtroppo io ho dato al professore con l'educazione anche i dati del censimento austriaco del mille novecentoundici dove il Parma che gli italiani erano la maggioranza a Fiume
Con tutto rispetto per le altre etnie presenti se poi andiamo a leggere che un'importante pubblicazione nel due mila e tre la storia la biblioteca di Repubblica
L'Italia aggiunse una rivendicazione non prevista dal Trattato di Londra il porto croato di Fiume voi potete immaginare quanto cammino
C'è da fare ma comunque dobbiamo dire è stato fatto
Stato fatto oggi questa iniziativa è una grande dimostrazione di
Cioè professor De Vergottini che Nanni sta pubblicando studi immensi sulla questione sulla città adriatica quanto invece la storia di Fiume non è ciò che dice
Un grande storico non so perché lo dica anzi aggiunge anche dicendo che da tempo però il personaggio D'Annunzio non suscita alcun interesse ecco questo
Scritto in questo libro e questo è un po'la mia battaglia la nostra battaglia quotidiana di Antonio Ballarin del sottoscritto e di tante associazioni cioè quale la battaglia
La battaglia quotidiana di andare con la forza dei documenti nella documentazione
A dire che ogni sono imprecisioni ma queste cose però vede io vedete quando io vado dal professor Villari il procedimento riguarda mi dicono sì grazie anche questo dato non sapevamo ma dietro questi dati si giocano i destini di migliaia centinaia di migliaia di persone
Capisce ecco e io ecco non vuol non va disse non voglio dire altro o ci ho letto ciò che è scritto d'accordo quindi i fiumani questa cosa sono i fiumani oggi il ventinove ottobre oggi il ventinove ottobre mille novecentodiciotto il Consiglio nazionale croato occupava la Città di Fiume perché il patto di Londra non prevedeva l'assegnazione della città
All'Italia
Ma nemmeno alla Croazia nella Jugoslavia lo prevedeva a naso Ungheria che nel quindici
Quando si stipula il patto si entra in guerra non si prevede che alla fine centodiciotto si disgregano austro Ungheria in tante nazioni dall'Ungheria alla ostile
La Repubblica Ceca e quindi il regno dei serbi croati sloveni
Quindi già da questo punto c'è un fatto storico che viene saltato molto spesso nella narrazione di eminenti storici
Il trenta ottobre domani i fiumani ricordano la proclamazione del Consiglio Nazionale Italiano Antonio Grossi c'è è stato all'epoca era il presidente
Con il quale i fiumani e badate bene
La guerra ancora l'armistizio di via Giusti pene firmato il tre novembre il trenta ottobre giorni prima
Con i i gendarmi che difendono in cui il i croati il l'avvocato lei NARS che comunque mette in atto fa suo a un'interpretazione del del patto
Si trova ad uscire per strada nel Palazzo la Filarmonica dichiarare la loro volontà
Di essere annessi all'Italia sulla base di che cosa sulla base della principio etnico nazionale c'era una maggioranza italiana fiume certo a leggere nelle dichiarazioni di Villari
Dette all'Accademia Treccani dobbiamo fare tanta strada ecco io dico questo fatto
Non per perché indietro
Per fare delle polemiche anche le polemiche sono sorte con la Croazia ultimamente ma
Sono polemiche sterili perché siamo in Europa e non c'è nessuna volontà
Le aggressioni certamente partita indiana sulla base di che cosa c'è una volontà di costruire la storia e con questo magari dovremmo fare uno sforzo con la controparte croata e slovena di fare incontrare gli studiosi e di
Superare secondo me
Alcune fonti sbagliate sulla base dei documenti e allora devi ripartire e da lì si noterà e questa è la battaglia che Giuliano Dalmati fanno si noterà che bisognerebbe far convergere l'interesse su quella italianità su quegli italiani
Che richiamano tanto interesse nel giorno del dieci febbraio per la tragedia dell'esodo delle foibe ma su quell'italianità è stato detto poc'anzi antica secolare degli italiani della frontiera si diventava italiani anche con origini diverse io origini non italiane eppure nel cuore sono italiano così mi hanno insegnato a casa
Senza odio né per l'altra nazionalità perché mia nonna era curata per esempio cioè le nostre famiglie furono sono sempre stato un innesto a livello familiare però poi c'erano le scelte da fare le scelte sono state pesanti
Quei trenta ottobre mille novecentodiciotto i fiumani scendevano in piazza
Disarmati
Con i gendarmi ungheresi che abbandonavano fiume e in mano ad avere le armi era la parte croata ecco che giunge l'occupazione interalleata
Si forma quel corpo di occupazione misto Franco inglese ma soprattutto italiano proprio per la per il discorso legato alla maggioranza italiana della città
Ecco che fiume inizia un percorso l'italianità di Fiume inizia un percorso molto difficile ma in qualche modo arrivano i Granatieri arriva la briga gli altri brigate dell'Esercito italiano a che fare a cercare di risolvere la questione ora per i fiumani quello che era importante non era un'Italia
Questo io lo parlo attraverso i documenti che ho letto interpretato non non è una mia libera interpretazione non sono un romanziere i fiumani avevano
Maturato pur come città libera sentimenti forti di autonomia
Che poi daranno vita allo stato libero di Fiume all'anti D'Annunzio a Fiume Riccardo Zanella ma questa è una questione politica beh Firmani una gran parte
Importante è stato nominato Riccardo Gigante potrei nominare Antonio Grossi ci Salvatore Bella se c'è Gino si Rolla mi piace nominare questi nomi perché molti sono stati infoibati poi di queste persone
Dopo la seconda guerra mondiale per l'ora volevo dire che i fiumani
Prendono delle decisioni da popolo italiano dal Consiglio Nazionale Italiano con grande coraggio e grande determinazione quel trenta ottobre
Arriva l'occupazione interalleata eppure in questa vicenda il nazionalismo e Firmani non interessava di italiani di Fiume ciò che interessava e Firmani era l'arrivo dell'Italia in qualche modo si sentivano più protetti
Capita una battaglia di sopravvivenza ecco questo diritto dei Firmani fu raccolto da Gabriele D'Annunzio in particolare appoggiato
Da importanti personaggi vorrei ricordare anche Giovanni Giuriati per esempio che
Ha scritto gran parte no
La storia d'Italia ma da tanti personaggi in città
E D'Annunzio raccolse questo grido quindi storicamente nel la nostra impostazione degli studi Firmani con rispetto della parte autonoma della città che poi diventa anti dannunziana diventa
Crede in uno Stato libero indipendente diciamo i fiumani
Fanno una battaglia molto forte per diventare italiani l'opzione zanne indiana sarà alcun compromesso classico di quell'Italia che si è detto prima si voleva rovesciare
Italia di Giolitti di Nitti insomma un'Italia un po'antica un'Italia un po'insabbiata in in trasformismi in eccessive sudditanza se se vogliamo interessi da coltivare con gli alleati franco inglesi che al momento insomma c'è una ricca storiografia
Riguardo al mio intervento deve essere per forza
Breve e conciso però volevo dare questo contributo
Da parte dei Firmani Firmani
Ad un certo punto quando
D'Annunzio dobbiamo anche dire che dopo tre mesi c'è l'offerta che portata dal generale Badoglio del governo italiano di
Famoso modus vivendi cene un referendum ecco se che viene lasciata ai fiumani la possibilità
Di affidarsi Coop di nuovo al Governo italiano o a D'Annunzio ecco i fiumani si affidano al governo italiano in quel momento anche perché non perché anti dannunziani non perché
L'impresa non viene non era stata accolta a braccia aperte anche perché avendo quattro cinque mila ormai legionari era difficile anche portare avanti
Con il pericolo di blocchi per l'alimentazione e quant'altro una città civile come il fiume
Badate bene che c'era il Consiglio nazionale che governo sempre fiume
In ogni momento di difficoltà ecco ancora prima che l'Italia arrivasse ancor prima che arrivassero i militari questa la grande prova di italianità dei dei fiumani che noi abbiamo documentato attraverso i proclami attraverso i verbali attraverso documenti ufficiali teme professore come Lucio Villari ed altri non sanno nemmeno quando detto dell'archivio museo di Fiume diciamo a lei viene da reca no non siamo al quartiere Giuliano Dalmata di fiume va be e purtroppo questo succede Italia io
Voglio aggiungere che i fiumani che dopo il modus vivendi D'Annunzio ad un certo punto l'impresa
Cambia muta non da impresa nazional patriottica che Firmani seguirono fortemente inizia l'esperimento sociale
L'esperimento politico molto interessante che ecco delle parole di San Giuliano ma dal libro
Bel libro necessario libero disobbedì Isco di Guerri
Ci dà la possibilità di approfondire vidi entrare in questi temi ecco la seconda parte ci volevo sottolineare questo perché l'intervento si basa molto su su su fiumani sono direttore chiuso storico di Fiume
Il il il discorso della prima parte dell'impresa ha colto a piene mani anche lo stesso Zanella che poi diventerà l'anti D'Annunzio e per d'Annunzio e per l'annessione Italia tranne la titubanza nelle grandi difficoltà del Governo italiano trova a livello internazionale di imporre la propria linea
Ma mano si iniziano a perdere parti di Dalmazia non solo fiume ma anche Sebenico volevo ricordare Curzola lesina le isole di corso negata in piano
Si perdono altre parti c'è un discorso anche di carattere di rivoluzionaria cover di sindacalismo rivoluzionario Alceste De Ambris
E anche personaggi futuristi sono stati citati devo dire che nella memorialistica fiumana questo è stato anche oggetto del mio saggio che verrà pubblicato e ringrazio Giordano per avermi invitato al vittoriale un importante convegno tenutesi ai primi di settembre
Sul centenario di Fiume e i fiumani poi porteranno nell'esilio proprio la prima parte dell'impresa con sede la parte nazional patriottica risorgimentale l'impresa di Fiume che ripari Cordaro e l'impresa dei Mille
La tradizione Risorgimento
E la porteranno in esilio proprio questa parte qui Walter perché il discorso di firma n-esimo di film Anita anche qui ho cercato di districare non non voglio anticipare questo mio studio e è stato detto sempre molto interessante coda da seguire l'Italia gli italiani di Fiume
Oggi diciamo con trenta ottobre diciotto attestano questa volontà che poi dopo verrà sancita dopo Natale di sangue ci sarà lo Stato Libero di Fiume si arriverà al ventisette gennaio mille novecentoventiquattro con l'annessione
Al Regno d'Italia
Mussolini capo del Governo e quindi la città dopo una lunga diciamo lunghi anni sei anni circa passerà all'Italia ecco io concludo qui perché non voglio entrare troppo nella storia complessa di questa città però ecco ci tenevo ringrazio dalle protagonista per avermi dato la possibilità di parlare della gente di Fiume
Nella sua diciamo italianità e anche nella riconobbe ricordato la drammaticità dell'ESO delle foibe aver dovuto abbandonare il novanta per cento la popolazione Città di Fiume
Non è stata una cosa semplice grazie senza
Grazie al direttore Marino amicizie a questo punto io passo la parola al presidente della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani fu fiumani e dalmati
Antonio Ballarin insomma immagino che sia complementare ci possa essere complementare il suo intervento a quello
Del professor PCC prego sì
Certo ecco scusate scusate sarà sicuramente complementare
Beh intanto sono io che ringrazio l'invito
Foto del senatore Gasparri del presidente Manzini per aver organizzato questo momento e questa evento ricordo dei cento anni dall'impresa di Fiume
Perché questo genere di eventi celebrati anche dentro un palazzo importante che Palazzo Madama senato dello Stato
Rita pacifica un po'oppure meglio lisce lievemente il dolore che il popolo istriano fiumano e dalmata
Percepisce nei confronti di uno Stato tendenzialmente distante dalle problematiche di quelli che sono di di queste dalle problematiche del confine orientale
Lo voglio dire con molta chiarezza io parlerò dell'impresa di Fiume ma soprattutto della coda lunga di questa impresa
E di alcuni aspetti che mi hanno
Particolarmente colpito
Rileggendo studiando queste pagine di storia
Perché già nell'atteggiamento dell'Italia dello Stato italiano del governo italiano dell'epoca nei confronti di D'Annunzio si vede una distacco alla distanza Rispetto alle popolazioni che popolavano appunto Listera il litorale cioè fiume la Liguria e la Dalmazia
E questo mi dispiace dirlo ma è una cosa che è continuata nel tempo e spesso continua ancora oggi perché perché quando penso al Natale di sangue ovvero sia allenarmi della Marina militare che vanno a bombardare
Fiume e i legionari di Fiume
Quelle bombe quelle quelle bordate che vengono sparate nei confronti di quello che era un tentativo di portare rimedio a quella che fu la vittoria mutilata
Sono qualche volta un po'quello che mi sento io
Come se fossi impallinato ogni volta che vado a bussare alle porte delle istituzioni per chiedere giustizia per dei diritti negati che ancora adesso ancora oggi aspettano di essere risolti
Non c'è ombra di dubbio che l'impresa di d'Annunzio
E ascrivibile ad una pagina in cui il nazionalismo la grande diciamo parola chiave delle parole che sicuramente connotato questo questo evento questo questo questa impresa
Ma dovremmo anche pensare a
Stiamo parlando del mille novecentodiciannove mille novecentoventi no
Pensiamo un attimo cos'è successo qualche hanno prima
Pensiamo per esempio alla guerra terza guerra d'indipendenza del mille ottocentosessantasei Italia la perde
Finisce in agosto e a novembre il dodici novembre del mille ottocentosessantasei la corona asburgica
In una sua sessione di lavoro
Dichiara che l'elemento italiano deve essere eliminato lì dove è possibile da diciamo dal nei confini dell'intero dove per eliminare vuol dire slavi Cesare le popolazioni della Dalmazia dell'Istria appunto del litorale oppure tedeschi Cesare nel senso quelle dell'Alto Adige
Questo innesca questo odio etnico venne innescato dagli Asburgo nei confronti degli italiani e prosegue nel tempo
E vi assicuro io che frequento quelle terre lo sento che prosegue ancora oggi ed è questa la cosa che nuova che non funziona noi gente del mondo Giuliano Dalmata dell'esodo Giuliano Dalmata abbiamo siamo dei portatori di valori di identità non dite nazionalismo
Che una cosa completamente diversa
Ma evidentemente la storia non può essere riletta con gli occhi di oggi e quindi sono sarebbe presenti ISMU quello che noi sicuramente come terremo come errore
L'impresa di Fiume a un significato estremamente importante
Quella vittoria mutilata
Significa che gli italiani italofoni che erano stati cacciati dalle terre della Dalmazia già a cominciare dal mille ottocentosettanta
Ovvero sia Sebbenico
Corso va Brazzà lesina ma anche lei gli ha
Al nord nel Quarnaro ecco queste non venivano assegnate all'Italia e allora in quel brodo magmatico che ci ha raccontato nella sua dotta relazione San Giuliano evidentemente nasce l'idea di un'impresa tesa tra virgolette riscattare una una appunto vittoria mutilata
Ma
Contemporaneamente se questo insuccesso è bastone ce lo racconta c'è da chiedersi ma perché abbiamo dovuto aspettare un d'Annunzio
Per
Cercare di porre rimedio a un qualcosa che l'Italia si è lasciata sfuggire
Vedete nel mille ottocentosessantasei l'Italia nemica degli Asburgo ma la ci dimentichiamo che nel mille ottocentosessantasette
L'Italia diventa alleata della triplice e scartabellando nelle carte del console di Capodistria
Nelle nella sua relazione epistolare con il Ministero degli atti con il ministro degli affari esteri dell'epoca
Il console
Denuncia tutte le azioni di pulizia etnica che viene fatta nei confronti della maggioranza italiana della Dalmazia dell'epoca
Ma l'Italia non si muove in Italia dice no non dobbiamo muoverci perché siamo amici degli austriaci questo succede
E succede poi di nuovo che con la vittoria mutilata noi non facciamo valere i nostri diritti non non lasciamo quella italo fonia
Sparpagliata sul territorio ma non consolidata all'interno di un concetto di nazione che sappia andare al di là del valore del nazionalismo
E come se fosse per un compenso ci vengono dati dei territori che nulla hanno a che fare con l'Italia quelli che sanno note di Trieste quelle non sono mai state territori italiani
Queste sono uno tutto ciò che succede nell'impresa di Fiume
Ciò che succede attorno diciamo a cioè l'impresa di Fiume ha una sua ripeto collocazione sicuramente qua i dotti relatori poi ci posso punto focalizzare meglio tutto il tema storico e culturale in cui si sviluppa ma guardando anche fuori
E andando a vedere per esempio le carte conservate all'Archivio nazionale di Stato
Nella corrispondenza tra le autorità delle province ha un annesso all'Italia che fanno tra il mille novecentodiciannove mille novecentoventuno e la Presidenza del Consiglio dei ministri si evince una situazione di guerra civile in quelle terre dove l'elemento curato sloveno jugoslavo
Serbo cioè pane duro sulla vista ecco
Continuamente a una fictio a momenti di frizione notevole con tutto ciò che e italiano Barretta lo foto
E ed è quello il momento in cui e quel movimento nazionalista si salda con il movimento comunista queste sono e che se vincono in maniera estremamente chiara dalle relazioni che vengono fatte se nel mille novecentodiciannove D'Annunzio prende diciamo così fa l'impresa sul fiume al luglio del mille novecentoventi a Spalato
Probabilmente nessuno lo conosce però luglio l'Officio qualcuno forse no lavora sentito nominare o luogo di confronto dipende dalla vulgata
Veniva nomi veniva clasti venivano luglio nuovi centri nuovi o nuovi Coffa
Era un poeta cerco jugoslavo serbo che viveva a Spalato Croazia che è stato l'istigatore dei voti contro i marinai italiani che poi sono stati accorpati dalla folla i quali hanno dato poi questo quest'episodio ha generato poi un altro diedero rimpiange episodi di segno opposto a Trieste con la la manifestazione sotto il Balkan nasce sotto nato di donna che era la casa degli sloveni e così via cioè è un continuo è un continuo noi all'interno di questo concetto di nazionalismo troviamo botta e risposta
Un'azione che si contrappone un'altra ad un'altra azione e luglio nove dice veniva nominato dagli jugoslavi il D'Annunzio della Jugoslavia tanto per dare l'idea ecco
Tutto questo agente ha generato una coda lunga una coda lunga di olio tecnico che poi è sfociato in quello che sappiamo nel dopoguerra per cui non è ancora qui oggi siamo chiedendo
Perché questo è il termine corretto per poter mettere delle targhe lì dove abbiamo ancora della gente morta info i batta che non abbiamo mai potuto tirar su e questo è un discorso che stiamo facendo con lo Stato italiano con lo Stato croato con lo Stato sloveno
Cerchiamo pazientemente di ricucire pazientemente di far capire che quella presenza non è una presenza invasiva mai una cerniera io vedo qua dentro tanti volti amici tante persone care tante persone
Mi fa piacere di vedere qua ma soprattutto uno vedo Daniel gruppi saggi in fondo che è stato ambasciatori di Croazia in Italia fiumano figlio di un esule
E che col quale lavoriamo costantemente per ricucire un tessuto che è stato sistematicamente violato
Violentato nella nostra terra
Allora l'impresa di Fiume va inquadrata molto bene va inquadrata in quel tentativo di dare una risposta probabilmente in maniera esagerata ma i tempi erano quelli
Per un'assenza per una per una distacco da parte dello Stato italiano che vede che non sapeva praticamente nulla del confine orientale lo sapeva nulla
Un bellissimo studio fatto da uno professore qui di Roma col quale sono in relazione del soppresso verrà pubblicato
Fa vedere come gli i Savoia non conoscevano nulla nulla di quello che era al di là di Trieste non conosceva l'imprenditoria lo conoscevano gli usi non conosciamo i costumi non sapevano che cosa stavano andando a fare
In quella direzione
E probabilmente è anche quello che questa non conoscenza è quella che può essere riprodotta nel nostro tempo in modo tale che meno se ne parla e meglio è beh io credo che un'iniziativa come questa e le associazioni che sanno ricostruire al proprio interno rigenerarsi al proprio interno
Verso
Orizzonti diversi che nonché quelli iniziali di assistenzialismo
Abbiamo saputo ricreare un interesse culturale attorno alla vicenda storica che era marginalizzata
Questo grazie a merito di tante persone evidentemente qui detto ce ne sono tante primo tra tutto proprio ci sono tre Gaspare e quindi
Qual è la coda lunga del della perché non l'occupazione di Fiume però scusate la diciamo la sì insomma la quello che D'Annunzio è riuscito a fare con un manipolo di uomini ha una storia lunghissima ha una storia che continua ancora oggi nel tempo
Per cui noi che siamo apparteniamo a quelle terre cerchiamo di raccontare di spiegare che l'identità è una cosa diversa dal nazionalismo
E queste identità e qualche cosa che non può essere sradicata perché fanno parte di quelle radici basilari dell'uomo
Questo passaggio che per lui sembra chiaro dall'altra parte dell'Adriatico ancora non è chiaro
E l'unica prospettiva che io posso vedere e un discorso culturale aperto dicevo sono contentissimo che fiume è stata nominata è stata sì diventerà capitale della cultura europea uno dei prossimi anni
Perché è un segno di apertura importante che fa lustro a quella città che è stata sempre multietnica certa a maggioranza italiana fintanto che è arrivato fintanto che rimasta fino a quarantacinque
E non era nemmeno non apparteneva nemmeno alla Repubblica di Venezia ma all'italiano era d'uso comune
Ora avere questa possibilità è questa prospettiva significa anche riquadrare in una prospettiva di costruzione
Anche la stesso evento che abbiamo vissuti abbia di cui oggi ricordiamo i cento anni di storia
C'è uso un vorrei lasciare un messaggio di speranza lo soltanto io non vorrei soltanto parlare di ciò che è stato di ciò che fu di un amarcord vorrei dire che questa storia viva e storia che ancora oggi si sente se si va di là si percepisce e noi su questa storia viva dobbiamo agire perché la costruzione di una comprensione tra nazionalità diverse tra identità diverse e possibile e gli sbagli che abbiamo fatto nel passato non possono condizionare il nostro futuro nella nostra prospettiva grazie
Grazie presidente Ballarin d'altronde Italia protagonista da sempre da ma il senatore Gasparri da sempre avuto una straordinaria attenzione verso tutta l'ampia e complessa tematica insomma che riguarda
L'esodo dei nostri fratelli Giuliano dalmati e istriani e che ancora da bere carne viva ed è una cosa insomma che dovrebbe appassionare anche insomma i nostri ragazzi le nostre nuove generazioni perché un pezzo fondamentale che va al di là anche di tutto quello che è legato alla questione delle foibe che pure è così centrale per la sua drammaticità
Veniamo adesso alla conclusione quindi di questa nostro incontro con il presidente Giordano Bruno Guerri che ha preso la Fondazione il vittoriale degli Italiani uno dei posti più cauta del dell'intero Nord Italia giustamente perché con la cultura
E con la storia
Si può non soltanto fare ricerca approfondire conoscere meglio la memoria recuperare l'identità al netto di qualunque forma di nazionalismo ma si può anche vivificare spiritualmente nell'arco di bibita poi
Insomma del della nostra memoria il
Italianità e tutto quello che insomma attraverso l'arte e la letteratura
Dall'uso nella fattispecie mano italiani generale siamo stati capaci di creare prego al presidente vanno però grazie buona sera
Grazie presidente Manzini la riconsiderazione Gasparre gli amici che sono a questo tavolo e voglio salutare in particolare gli allievi del Convitto nazionale
E la loro insegnante che le ha condotte io ho presentato per la prima volta il libro all'inizio di aprile proprio al Convitto nazionale dopo la promessa fatta de di direi che è stato di buon augurio perché il libro ha vinto cioè ha affermato che le sue idee
Ci sono state delle eccezioni come quella di villa dichiarazione altro Miccichè c'è stato anche sul Manifesto con lo storico veterocomunista che forse viene conservato dagli accademici come il reliquiario all'epoca storiografica
Finita male per lui presto il consenso degli storici è stato unanime
Nel giudicare questo lavoro è la mia interpretazione che adesso ce ne avemmo
E ci sono qua dei testimoni di questo risultato lo stesso Alessandro Sansoni è stato testimone e protagonista di una settimana dannunziana culturale e gioiosa a Ferrara che ha avuto a pescava che ha avuto un immenso successo
Pescara aveva dimenticato il suo figlio più grande da moltissimi anni l'ha finalmente ritrovato
Gennaro Sangiuliano ha fatto veramente uno stipendio due grosse ma l'hanno fatto tutte le reti nazionali
Addirittura la Rai Storia la RAI ha scelto quello di RAI Storia per partecipare altri Italia quindi come sul programma
Migliore e Marino amicizia oltre ad avermi accompagnato il guidato nelle mie spedizioni fiumana fruttuose anche lì con qualche difficoltà
Ha ha assistito al convegno che abbiamo fatto il vittoriano un convegno di tre giorni con trenta storici una cosa di quelle che non si fanno più ormai fra cui alcuni storici trovarti che sostanzialmente sono arrivati con qualche eccezione a fra il rimpianto e il diceva cimento per qualche vetrina rotta da il Giornale vetrine affiorante sono arrivate le stesse conclusioni degli storni Cittalia
Cioè l'impresa di Fiume come impresa rivoluzionaria e non origine e causa addirittura del fascismo come lungamente si è sostenuto quindi la battaglia di fiume due mila diciannove
In via di vittoria però io credo che occorre ancora Liber avrebbe annunzio olio oltre che l'impresa di Fiume da pregiudizi che lo condannano
Non certo la dimenticanza ma a una specie d'isolamento di accanto ornamento nella cultura italiana
Nelle stesse scuole spesso quando si arriva a D'Annunzio la pioggia nel Pineto cade sulla tavola Lino a stornare ragazzini l'anno è finito
Sorvoliamo su tutto quanto anche lì le cose stanno cambiando io lo vedo dalle norme
Aumento delle scolaresche in visita al vittoriale
L'editoriale passato in dieci anni da centoquaranta mila duecentottanta mila visitatori cioè il doppio e grande parte
Almeno cento mila sono studenti di scuole medie e dei licei e questo è un buon segnale per il Paese perché vuol dire che si ricordasse storie del passato
Senza pregiudizi senza condanne aprioristiche una condanna aprioristica di d'Annunzio che poi secondo me viene da due cause una è associarlo al fascismo
E questa è un'idea sbagliata che dare che risolveremo rapidamente dopo ma poi c'è un pregiudizio su di lui ancora più antico intatto addirittura alla fine dell'Ottocento
Quando D'Annunzio che era un un innovatore
Un modernizzatore un anticipatore scandalizzato dalla curva visiva provinciale dell'Italia appena unite
Con i suoi libri suoi romanzi
Che adesso peraltro ci appaiono leggibili anche da un adolescente
E con i suoi comportamenti di vita e sui comportamenti di vita e che poi erano anche quelli in anticipo sui tempi in sostanza si basavano sulla libertà sessuale
Che finalmente abbiamo conquistato con molto oro ritardo rispetto all'Uni
E sull'amore vero i piaceri della vita io sono un animale di lusso il lusso mi è necessario come l'aria che respiro
E oggi tutti lo amiamo senza pudore essenza vergogna ecco tutto questo gli viene ancora rimproverato sull'abrase di un pregiudizio ottocentesco architettura
Senza considerare che ci ha anticiparti
Con con la sua sensibilità straordinaria come con la sua voglia di vita la frase sua una delle frasi sue che io amo di più
E questa non chi più soffre ma chi più gode conosce
Intendendo vero godimento non solo quello cui stiamo pensando tutti ma l'amore per la bellezza l'amore per la natura all'amore
Per laccate per la sensibilità esistenziale per respirare vedovile vivere
Ecco qui tutto questo va contro una cultura penitenziaria penitenziale per cui il poeta della nostra tradizione storica deve essere un nuovo chessò e poetica soffrire sennò non è un po'è netta deve essere triste vuol seguire l'ente malato morire trovare
Invece abbiamo un nuovo ok nella vita realizzato tutti i propri sogni li ha fatti sognare anche agli altri uomini
E ha ottenuto con tutto quello che vorrei è operazione
Un vincente devo vincente un vincente difficilmente si perdona poi un vincente che ha vinto dai sedici ai settantacinque anni sempreché comunque
In ogni attività
Che ha ha svolto dalla poesia alla drammaturgica alla seduzione alla moda la creatività all'annuncio rivolte
Alla guerra direttore alla politica e poi alla fine come un condottiero rinascimentale
Si trasmette di conquistare una città e di tenerla vero sei cinesi dandole una Costituzione rivoluzionaria
E cercando di trasformarla in un solo fiume ma all'Italia e il mondo intero ecco di fronte a un'impresa così io credo che qualsiasi popolo
Quanti siano essi startup reazione
Se disponesse di un'impresa come quella di Fiume io penso agli americani insieme
A loro hanno solo gli indiani pellerossa iperbole e farebbe un mito una leggenda ne farebbero firma
Romanzi musical canzoni noi l'abbiamo nascosta sotto il tappeto nell'impresa di Fiume priva di questo centenario
Si parlava pochissimo e invece è un nodo è uno snodo centrale del Novecento
Già lì si radunano tutte le tendenze di inizio Novecento ed si svilupparono tutte quelle successiva in parte anche il fascismo in parte sessantotto come tu dicevi
E molte altre cose del gusto dell'arte
Della vita stessa
Ecco
Il fiume
Poi è stata ma l'intesa per questa associazione con il fascismo
Sì nasce dal nazionalismo ma si dice nazionalismo il diciannove come fosse una bestemmia come se fosse una stravaganza ma il nazionalismo e diciannove era l'anima della relazione
Cioè la
Prima guerra mondiale perché qua se è stata fatta nessuno ovviamente la chiamava prima guerra mondiale all'epoca
Per d'Annunzio e per molti altri intellettuali cittadini italiani era la quaranta guerra di indipendenza quella che doveva realizzare l'unità d'Italia
Prendere Trento prendere tre stile prendere l'Istria con un fiume e prendeva dal Marsella anticamente veneziana
Ora questo non è il nazionalismo questo è semplicemente
Appunto completare l'unità d'Italia quella che noi onoriamo in tanti eroi smaltire i
Professor Cesare Battisti prevedere
E quindi D'Annunzio
Visto che nessuno lo fa
Conquista fiume
Senza sparare un colpo
E però anche senza un Progetto che l'unico quando apprende il fiume l'unica idea che aveva che avevano tutti
Era che il il governo Dignity cadenze e che quindi arrivasse un nuovo governo che il re
Nomina se un Primo Ministro
Più deciso a trattare con Parigi
E che prendesse atto che il fiume era occupata da milizie soldati italiani e che quindi il tris mette in un case anzi mette sotto assedio una città
Aveva per sì stiamo anche questo fenomeno
Una città in pieno Novecento assediata come fosse un una guerra medievale fiume non arrivava niente arrivava Carbone
Con arrivava il cibo che il Governo non volesse o solo cinquanta mila abitanti donne vecchi bambini più mediamente dieci mila legionari
E quindi è una situazione di grande dramma alla quale d'Annunzio odierna anche a suo modo con l'invenzione degli Us Cocchi fresco occhi che andavano a depredare le delle navi cariche di grano
E di altri beni certamente non è un buon modo per condurre uno Stato ma è un buon modo per intanto operare una distinzione chiosco chi lo scrocco più famoso
Ettore Muti diventerà segretario nazionale del Partito fascista e quindi questo ha incardinato ancor di più l'idea dell'impresa di Fiume come fascista ma il capo degli oroscopi King
Si chiamava Mario Magherini
Detto capitan magro perché era un omino vicino vicino
Che è stato l'uomo che ha passato più anni al confino durante il fascismo
Più di tutti gli antifascisti diciassette anni al confino e che è morto alle Fosse Ardeatine ucciso dai nazifascisti mi sembra che questo cambi molto la prospettiva
Cambia volto alla prospettiva anche un riferimento all'altro segretario nazionale del Partito fascista che era FIOM
Giovanni Giuriati fu il primo capo di gabinetto di d'Annunzio nazionalista appunto diventerà segretario
Ma Giuriati venne sostituito dopo neanche tre mesi perché la guida di Fiume venne presa non più dai gli ufficiali dell'esercito nazionalisti ma dai rivoluzionari che c'erano nel fiume perché il fiume comincio popolare non si di rivoluzionari di ogni genere anarchici socialisti futuristi anche fascisti
Che ha preso il potere ovviamente con il consenso del Polo volontà di d'Annunzio
E Giuriati da chi venne sostituito venne sostituito da un socialista rivoluzionaria un sindacalista popolarissimo
L'uomo che trascinava le folle nelle manifestazioni contro contro di porre dei propri padroni contro lo Stato
Nel Parmigiano cioè Alceste De Ambris ex deputato socialista che si era dimesso dal partito socialista perché gli sembrava troppo a destra
Ecco anche al cesto Deambrosis coautore della Carta del Carnaro
Morì in esilio in Francia per antifascismo quindi è molto difficile sostenere l'idea di un'impresa di Fiume fascista
Lo è diventata per volontà di Mussolini Mussolini che in realtà tradito D'Annunzio a Fiume e perché lo ha abbandonato dopo averlo cercato di aveva cercato di convincerlo a a a rimandare la marcia su Roma al ventuno cosa impossibile da un altro inverno sotto assedio
Perché in realtà la marcia su Roma la voleva fare Luís da politico probabile in effetti riuscì a farla ma c'è di peggio perché
Nel frattempo il governo era arrivato Giovanni Giolitti molto più duro ed esperto di Nitti e Mussolini trattava segretamente con Giolitti per entrare
Nel listone
Liberale e nazionalista che poi effettivamente si impose l'elezione il ventuno non solo Mussolini
Forniva Giolitti attraverso il prefetto di Milano delle informazioni sulle intenzioni di d'Annunzio quindi
De Felice la chiama voltafaccia in realtà a me sembra di più un tradimento dopodiché è arrivato al potere Usellini allora D'Annunzio in tutti i modi
E impone l'idea che l'impresa nel fiume fosse stata fascista un po'perché molti fiumani attratti dagli onori che ricevono
Aderiscono al fascismo e molto bene che Orsoline dell'abilità elementare di impossessarsi di tutti quei riti in cui il mitico i simboli che D'Annunzio aveva creato da quel genio della comunicazione che Anna
Cioè il il dialogo con la folla dal balcone lo volete voi sì
Il e Hiei alla la che invenzione dannunziana solo che D'Annunzio aggiungeva due parole che Mussolini avrebbe mai detto e ER lei ha alla alla viva l'amore
Io me ne frego il culto dei morti il culto della Parri tutta una serie di cose che formino al fascismo già un apparato di immagine pronto bello lì da da applicare
Mussolini invece non avrebbe mai applicato la Carta del Carnaro carte Carla alla prostituzione di una modernità straordinaria
Basti dire che in un'epoca in cui si discuteva nel mondo saldare il voto alle donne
Prevede addirittura che le donne possano Elettra possono essere lette debbano fare il servizio militare se del divorzio multiculturalismo multietniche svolti l'induismo autonomia comunale
Un'infinità di cose addirittura Nunzio si inventò anche lo scudetto che onora la maglia della nazionale italiana
Si inventò di tutto il fiume che poi fu travasato nella realtà italiana ecco tutto questo andava sollevato abbiamo cercato di farlo
Con un lavoro grosso non solo mio io per tre anni ho impiegato tre dottorandi di storia specializzati in fiume e-mail Musco chi personali
Che hanno setacciato l'archivio durano da Nunzio era capo di Stato
Al diritto reale abbiamo
Gli archivi dei ministeri dell'esercito del tribunale tutto quanto materiale preziosissimo che nessuno veniva a studiare
E felice pizzicato qualcosa altre storie interruppe il seccato qualcosa ma lo studio fondo nero non è stato fatto
Per esempio il mille duecento proteggersi che ti danno veramente l'immagine di quello che accadeva nella città lavoro lungo e faticoso
Al quale si è aggiunto il recupero delle immagini che vedete sapevamo da decenni e che al vittoriale c'erano ottomila lastre fotografiche riguardanti il fiume
E non c'erano mai risolvibile o la volontà di restaurarla e visita Rizzardo e finalmente lo abbiamo fatto e adesso abbiamo un patrimonio abbiamo intendo noi italiani non solo il vittoriale un patrimonio di immagini che ricostruiscono completamente un'epoca avvisi giochi costumi e vestiti cibi abitudini
Preziosissimo veramente adesso si tratta di andare avanti con questo lavoro
Con una altre iniziative io posso annunciare a Marino e Maurizio stiamo lavorando per portare
Di sì sindaco gigante io spero che già l'anno prossimo potremo sollevare
Quella più Santissima urna dare loro il riposo
Faremo un altro grande convegno sulla carta probabilmente pescava
E
Faremo tante cose ma quella
La moschea della mostra di Trieste negherò neanche citato
Coste deserte che che era molto bella che ha avuto molto successo si chiuderà il tre novembre e verrà trasferita direttamente affrescata dove rimarrà quasi un anno
Dalla fine di novembre
A a tutto settembre per cui
Non moriva Trieste io spero poi di portarla anche altrove
E chiudo con un annuncio presto sostenendo qui
Per la prima volta le code alle non è mai stato finito
E lo è stato finito perché
D'Annunzio voleva una conca marmorea sotto le stelle cioè che la il teatro sul modello greco
Venne sì pensato da d'Annunzio disegnato da Maroni il suo architetto autore fisico materiale tutte vettoriale
Ma non faceva in tempo a vederlo perché lodevoli nel trentotto anfiteatro venne terminato nel cinquantatré ma ha terminato in realtà hanno perché è di cemento
Cessione solo cemento questa magnifiche gradinate che vanno verso il largo sullo sfondo dei cipressi con un'immagine bellissima e suggestiva in realtà è come quelle casette ogni tanto allora vediamo
Che non si è riusciti a fine Verdi cemento con le finestre cieche non ci facciamo caso perché l'abbiamo sempre visto così dal cinquantatré a oggi
Però secondo la volontà di d'Annunzio e di Maroni doveva Sr pavimentato completamente con marmo rosso verrò Melis costosissimo
Non badava sospese sull'acqua
è insomma abbiamo trovato interrarlo siamo riusciti i lavori sono già iniziate
I lavori sono già iniziati metà del denaro data la Regione Lombardia l'altra metà un prestito a tasso zero per la banca
E tutti invitati all'inaugurazione di questa cosa meravigliosa il dodici marzo del due mila venti compleanno del comandante grazie
Uno storico può anche diventare un costruttore insomma veramente al contrario di chi spiega bene soprattutto rispetto dei costruttori spesso larghezza niente non resta che ringraziare i relatori per i contributi importantissimi che hanno dato non se ne avranno a male se tra i tanti qualificati un ringraziamento particolare a Giordano Bruno Guerri che è veramente un vero storico perché da decenni dedica la sua sforzo lo so pratica anche senza giusto che lui stesso uno stocco insomma del Vitesse immergere le carte negli archivi
E cere Arata ci sta regalando un grande lavoro meritato davvero di guidare questo vittoriale e il suo libro disobbedì scopo andiamo a comprare grazie a tutti voi per la vostra presenza appuntamento ai prossimi incontri da protagonisti
I ragazzi se no io no
Voglio tornare dico sì sì