Alternanza-alternativa. ovvero crisi dei partiti e rappresentanza della società

Non vedo Varone
Di ne abbiamo perso affarone per fare
Ci sono alcuni esempi opposti ha chiesto
Se
Ma
A perché non non li vedevamo ecco perché ci siamo si
Airto Totti
Va be'ma forse è meglio è meglio mangiare
Sempre
Forse bisogna cambiare
Senza seicento
Ma
Roma
Passo
Gli investigatori parole
Ma
Volentieri
Diciamo
Toselli da che parte si ferma
Mentre
D'accordo
Iniziamo rapidamente questa
Dibattito mi sembra
Sarà di grande interesse vista l'autorevolezza delle persone qui presenti su un tema che è un tema in parte politico in parte istituzionale
I due aspetti mi sembra siano inestricabilmente connessi
A me non spetta altro che introdurre magari dare soprattutto dopo qualche minima osservazione provocazione io ho sono un professore di diritto costituzionale a Firenze però dall'altro anche un minimo di esperienza di
Termini stazione locale e di vita di partito
E vorrei un fondo partire da due interrogativi che mi vengono entrambi da alcune cose scritte negli ultimissimi mesi settimane prima di essere ucciso da Roberto Ruffilli
Nostro carissimo amico Roberto Ruffilli provo
Contemporaneamente poche o prima di essere ucciso
Faceva uscire un libro molto interessante intitolato il cittadino come arbitro
Edito dal Mulino e in questo libro in cui vengono raccolti molti documenti sui problemi istituzionali
Prodotti di fondamentalmente dalla Democrazia cristiana
Poi lui inserisce alcune suoi scritti tra cui quello finale ecco vorrei dire proprio le ultime due parole con cui lui chiude questo volume lui dice va registrato blu questo lo scriveva all'inizio dell'ottantotto
Va registrato adesso l'aumento delle convergenza sulle proposte
Di riforma è istituzionali se pur secondo quella graduatoria un po'moderata che è stata fatta negli ultimi anni quindi rinunciando alle grandi riforme come dire totali delle istituzioni
Quella serie di riforme più graduali la riforma dell'amministrazione locale la riforma
Prima ancora del processo penale a carico dei dei massimi responsabili politici la riforma dei regolamenti in foto su un programma relativamente minore però dotato di una sua coerenza ecco diceva Ruffilli va registrato l'aumento delle convergenze su tali posizioni
Da parte di forze di maggioranza e di opposizione
Resta però il problema di passare dalle parole ai fatti e per questo che bisogna accelerare la conclusione in Parlamento del lavoro comune di impostazione del processo riformatore
Valorizzando il ruolo del presidente dell'Assemblea della Giunta del Regolamento della Commissione di merito altre menti ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità di fronte a un Paese sempre più critico e ha ragione
Ora questo le scriveva Roberto Ruffilli che era responsabile dei problemi istituzionali del massimo partiti italiani
Cioè era un uomo che pur avendo grandi responsabilità
Nel palazzo nell'istituzione eccetera aveva anche acuta la sensibilità di fenomeni che sono fenomeni ad un tempo politici ma chi poi diventano fenomeni di distacco istituzionale di disfunzionalità
E e qui qui c'è il grande interrogativo che adesso dove dobbiamo riproporre ormai come dire quasi sul finire dell'ottantanove certo qualche piccolo passo si è fatta avanti molto si è bloccato siamo sinceri
Io sono un vecchio autonomista regionalista eccetera e voglia dire a casa mia e io ogni tanto devo s'Massari metri cubi di documenti di progetti di riforma delle Autonomie locali
E a ogni legislatura mi chiamano gli amici a fare il dibattito partecipare Zini edilizia ma siamo sempre lì
Eppure mi sembra di ricordare che la riforma delle Autonomie locali fosse stata posta ormai come quella cosa che andava fatta prima di queste votazioni
Ma chi ha un minimo di memoria ricorda che era stato detto la stessa cosa anche la legislatura precedente
Allora ecco l'uomo che vive nelle istituzioni
Ma che vive anche nel Paese
Che non si deve porre delle domande deve porre io credo delle domande a questi così autorevoli nostri
Amici che hanno avuto la cortesia di venire qui da noi il e poi un'altra piccola provocazione la potrei fare dopo diciamo a nel turno successivo qual è l'ordine che noi seguiamo
Inizialmente io darei la parola al ministro Maccanico direi proprio per la sua posizione istituzionale
Di responsabile delle diciamo delle politiche di riforma istituzionale e la persona più adatta e poi passeremo agli altri ospiti a cominciare dall'allora caviglia e poi via via arriva un primo giro nel giro successivo cercheremo di come dire un po'invertire i ruoli per permettere a tutti voi la dialettica la più aperta fosse
Ringrazio il professor De Siervo per avermi chiamato a
Introdurre il discorso
Il tema del nostro dibattito cari amici ben definito e al tempo stesso di grande ampiezza
Mi pare che sia del tutto idoneo
Ad una riflessione approfondita sulla condizione degli attuali equilibri di governo e sulle prospettive della politica nazionale alla fine del decennio degli anni ottanta che sotto tanti aspetti è stato denso di grandi novità
E The importanti trasformazioni economiche sociali politiche istituzionale
Sulla questione alternanza e o alternativa
Un riferimento se non proprio storico
Retrospettivo mi pare utile è necessario
La locuzione alternanza
Che è stata un po'la chiave di volta degli equilibri politici di governo creati sì alla fine degli anni Settanta
Lo ricordo bene perché una fase che ho vissuto personalmente in una posizione di alta responsabilità al Quirinale
L'esaurimento della stagione politica definita della solidarietà nazionale
Con la nuova maggioranza che si determinano nel dicembre del settantotto nel sul nel voto sull'ingresso dell'Italia nel Sistema monetario europeo
Avvenne in una situazione drammatica difficoltà per la Repubblica
Il terrorismo eversivo era l'offensiva non verrà giorno che non segnasse uccisioni o agguati a magistrati e uomini delle forze dell'ordine a giornalisti e politici e dirigenti industriali
Era indispensabile nel Polibio tra i partiti che desse vita ad un assetto di governo in grado di affrontare i gravi problemi del momento
Questa nuova intesa non poteva essere una semplice riproduzione un ritorno al centrosinistra
Non poteva esserlo non solo perché il Partito comunista si era dissociato in occasione dell'adesione dell'Italia lo SME e centro su un tema di politica europea Istica e quindi vitale per il nostro Paese ma perché il PSI sotto la guida del nuovo segretario Craxi aveva imboccato una via di assoluta e rigorosa autonomia e indipendenza non solo politica ma direi anche culturale un certo modo di rovesciamento delle posizioni
Che avevano prevalso nel PSI fin quasi alla fine degli anni Settanta riguarda i rapporti con i comunisti
Fu allora che fu costruita la linea detta della pari dignità
Fra democrazie cristiane da una parte i partiti socialisti e laici dall'altro e fu avanzata la tesi dell'alternanza alla guida del governo
Espressione del nuovo equilibrio Politi
Tutta la storia della nuova legislatura una legislatura e di quella corrente dominata da questa prospettiva
Che ebbe realizzazione con i Governi Spadolini prima e Craxi doc
Nella impossibilità di pervenire ad una democrazia compiuta
Cioè all'alternativa fra due partiti o coalizioni di partiti al governo per la persistente condizione del PC che veniva giudicato inidoneo ad un'ordinanza dagli altri partiti e in particolare dai partiti socialista liberale repubblicano
Cerco un equilibrio nuovo tra i tradizionali alleati di governo fondato su una convenzione
Che avrebbe visto alternarsi alla guida del governo personalità non necessariamente appartenenti al partito di maggioranza relativa
Veniva con ciò certamente messa da parte una regola fino a quel momento sempre osservata e ritenuta non derogabile
E cioè che la guida di un governo di coalizione spetti sempre al partito numericamente più forte
Ma si creava innegabilmente unica tagli dialettica di tipo nuovo
Si dava cioè al sistema politico politico un più ampio respiro che si ponevano le premesse di uno svolgimento inedito della politica nazionale
Più rispondente alle trasformazioni e alle modernizzazione che nella intera subito Società nazionale in quegli anni si stavano producendo
Non credo sia questa la sede per un bilancio di tale fase politica anche perché come Dio
Non sono affatto convinto che essa sia esaurita
Credo tuttavia che si è utile una riflessione pacata e serena
Ne compiacente né polemica che mette in luce sì le carenze e le insufficienze e le involuzioni ed anche le degenerazioni ma che cerchi soprattutto di cogliere le linee di fondo di lo svolgimento ancora travagliato e contraddittorio e incerto
Ma che ritengo abbia in sé induce in prospettiva un serie avanzamento io ammodernamento
Del nostro sistema politico della nostra società nazionale
Credo che l'esito più significative
E positivo
Per nuove equilibrio politico
Sia l'avvio al superamento dell'Indirizzo consociativo
Che in varie forme e diversa misura ha in certo modo dominato la vita politica istituzionale ed anche economica del Paese negli anni settanta e ancor prima la vita parlamentare
Quando parlo di Indirizzo consociativo
Non intendo solo riferirmi ad una linea di politica istituzionale
Volta a compensare l'esclusione dell'opposizione comunista dalla sfera di governo con l'esercizio di un suo ruolo condizionante più addirittura di interdizione nel procedimento legislativo e lavoro parlamentare di ogni tipo nelle decisioni di alta amministrazione
Né mi richiamo solo all'affievolimento del ruolo del governo e degli esecutivi in genere rispetto a quello delle assemblee rappresentative
Mi riferisca ad un'attitudine ancora più generale che per rapire anche livelli istituzionali più bassi Comuni e Regioni o altri poteri dello Stato ordine giudiziario o il governo dell'economia e la stessa regolazione dei conflitti sociali
Per cui al governo veniva assegnato un ruolo non di guida della politica nazionale ma di permanente mediazione alla quale conseguiva anche un impegno ed un obbligo ad assumere nuovi oneri da scaricare sulle strutture pubbliche
L'aspetto più grave di questo indirizzo era l'impossibilità per l'elettorato di individuare la responsabilità delle scelte legislative e politiche anche nelle questioni più gravi
Sì ad esempio volessimo ricordare le forze politiche alle quali attribuire le leggi di riforma Santis sanitaria o previdenziale
O delle scelte in materia di legislazione urbanistica o le scelte in materia penale o di ordinamento giudiziario avremmo serie difficoltà a individuare ed anche a graduare le responsabilità degli artifici di tali Indirizzo
Almeno tra i tre piumaggio ripartire nostro panorama politico dei quali uno costantemente all'opposizione
Se si ha presente poi che secondo alcuni la prassi consociativa sarebbe da collegare ad una costante della nostra tradizione politica
Che dal connubio cavouriano corre Attacks al trasformismo Depretis sia al Giolitti ISMU al centrosinistra si alterna momenti di autoritarismo Crispi e Mussolini
Si può valutare l'importanza che un rovesciamento di questo indirizzo può avere per l'avanzamento del nostro sistema politico
Quando difficile e delicato sia perseguire questo obiettivo e quanto meritevole sia stata dell'interessato alla politica nazionale lungo questa linea
Non v'è dubbio che le nuove alleanze di governo una pre sul terreno di principi della pari dignità e dell'alternanza in congiunzione con la crisi delle ideologie e quindi con il tramonto delle cosiddette scelte di civiltà con il rilievo nuovo e decisivo degli impegni programmatici come momento insostituibile degli accordi di governo con il rifiuto di ruoli egemonici all'interno della coalizione di governo
Abbiano posto in modo perentorio la necessità di una c'è netta ridefinizione dei ruoli della maggioranza e dell'opposizione l'istituto Governo e della responsabilità rispettive di fronte all'elettorato
Non v'è dubbio che oggi il rifiuto almeno teorico della prassi consociativa sia divenuto generale lo stesso Partito Comunista concorda pienamente socio
Se sullo sfondo di questo rifiuto esplosa la stessa questione istituzionale posta con il governo De Mita per la prima volta come questione centrale di un programma di governo
Tutto ciò è il frutto principale della nuova stagione politica nata all'insegna dell'alternanza e della pari dignità tra i partiti di ispirazione liberal democratiche socialiste o da una parte e Democrazia Cristiana dalla la stessa prospettiva dell'alternativa cioè di una forma di dialettica politica propria delle democrazie mature divenuta più vicini in quanto alla nuova assetto degli equilibri politici sono derivati un'animazione nuova dello scenario nazionale un impulso superamenti di alcune per posizioni Sclero utilizzate ancorate a preesistenti pregiudizi ideologici
Ad una spinta all'aggiornamento e alla modernizzazione che ha percorso tutto l'arco delle forze politiche
Sul piano del governo dell'economia si è registrata una rottura dei condizionamenti vincolistici
Una maggiore fiducia nella forza del mercato un approccio nuovo nelle relazioni industriali che nel corso di questo decennio hanno determinato una straordinaria ristrutturazione della nostra industria ed un rafforzamento dell'apparato produttivo che ha portato l'Italia fra Fini paese industriale del mondo
Mi pare ovvio rilevare a questo punto che l'inizio della rottura della prassi consociativa non è certo l'unico frutto della stagione dell'alternanza
Certo l'avvio di una forma di cooperazione e di un'alleanza politica altamente competitiva concorrenziale conflittuale ha prodotto anche un clima di maggiore tensione interna la collezione
Che è esteso ai vari livelli periferici di governo locale ha generato una più aspra lotta di potere una più diffusa instabilità
Le lotte di puro potere non hanno certo ridotto ma ampliato l'aria della corruttela del malcostume del clientelismo ed hanno accentuato quella crisi grappe esenta attività dei partiti che rilevata da un crescente assenteismo alle lezioni
E dal proliferare di liste locale particolaristiche
Si è cioè assistito ad una rinvigorita tendenza alla frantumazione politica alle intese labili e trasversali ed anche una forma di perdita d'identità delle falle alcune formazioni politiche
Ciò naturalmente comportato un degrado istituzionale grave che ha accentuato il distacco tra i partiti e la pubblica opinione distacco che costituisce l'insidia più sottile pericolosa per la nostra democrazia
Perché mette in discussione la funzione di mediazione dei partiti nella politica nazionale indebolisce la dialettica democratica
Se da una parte la società civile il mondo produttivo liberati da alcuni vincoli alla Mostra ha dimostrato una grande vitalità e creatività il sistema politico l'ordinamento istituzionale la pubblica amministrazione
Ha dimostrato sempre più la loro arretratezza inadeguatezza di fronte alle esigenze nuove della vita nazionale
Soprattutto divenuto stridente con la nuova realtà complessiva del Paese l'eccesso di ingerenze partitiche impropria e la manipolazione degli assetti di governo a tutti i livelli fuori dal controllo e dalle scelte del corpo elettorale
La rottura dell'involucro consociativo per un verso animato un confronto nuovo l'altra indurito la contesa di puro potere
Ha rafforzato il cosiddetto potere di coalizione aggravando le condizioni già allarmanti del costume politico e amministrativo
Ho parlato di avvio al superamento della consuetudine consociative perché si tratta di un indirizzo non ancora interamente compiuto e realizza e non solo perché nelle procedure parlamentari non sono state ancora tratte tutte le conseguenze della nuova linea dal ruolo del governo nell'attività legislativa rapporto nuovo distretto a solidarietà che deve essere istituito tra maggioranza e governo
Ma perché ancora lontano il punto di approdo avere di questo nuovo indirizzo Kemp non può non essere la scelta del governo anzi direi dei governi da parte del corpo elettorale
E questa l'esigenza che si diffonde sempre più nell'opinione pubblica perché ha la soddisfazione di questa esigenza vengono giustamente collegate le altre due aspirazioni di fondo di una comunità nazionale veramente democratica
Quella la stabilità degli assetti di governo
E quella della possibilità dell'alternativa di governo possibilità reale
Non si può dire che le forze politiche non abbiano consapevolezza di questa necessità
La proposta socialista di elezione diretta del capo dello Stato di adozione di una forma di governo di tipo presidenziale va in questo senso
Così come le proposte di parte democristiani ed anche comunista di coalizioni pre-elettorali alternative nelle varie sfumature delineate vanno incontro a questa aspirazione
Si può essere come personalmente sono
Del tutto Shelley di pregiudizio di fronte a queste soluzioni
Si può essere apertissima e considerarle ambedue meritevoli di considerazione ma non si può non riconoscere legittimi alcune obiezioni che hic et nunc sono emerse con fondamenta
Non si può negare che l'ipotesi di una Repubblica di tipo presidenziale implichi una revisione radicale delle scelte del costume
E quindi un riesame di fondo di tutta l'organizzazione dello Stato parlamento magistratura ordinamento autonomistico delle regioni
Quanto mai difficile una presenza congiuntura politica
Così come non si può negare che un sistema elettorale fondato su accordi preventivi di coalizione si presti a rischio di costituire un ostacolo serio al mutamento dei rapporti di forza elettorale
E ti predisporre un ingessamento un'aggregazione delle forze politiche sotto l'egemonia dei partiti oggi più forti dello schieramento e cioè democristiane comuniste
Sono obiezioni che in una prospettiva temporale più ampia possono essere superate ma che per il momento sono vive e possono creare una situazione di stallo
Ma è venuto il momento di domandarsi E proprio vero
Che in questa situazione di contrapposizioni non si possa fare nulla
E che si debba assistere alla consumazione lenta inesorabile del nostro sistema politico che si debba attendere la creazione di una situazione drammatica traumatica che imponga alla fine una legislatura
Un po'quello che fu l'Algeria per la Francia invece nel cinquantotto francese
Mi pare che questa domanda sia arrivata già una risposta è che esso sia tutta negli accordi programmatici che hanno dato vita al governo De Mita prime al Governo Andreotti poi
Per quanto riguarda l'assetto istituzionale la politica che è stata finite dei piccoli passi l'unica possibile critica non è facile attuarla mentis pensabile perseguirla con tutto l'impegno e la determinazione necessaria
Le priorità sono state indicate completare la riforma dei regolamenti parlamentari in modo da riportare la legislazione d'urgenza e cioè i decreti legge nei limiti voluti dal costituente casi straordinari di necessità e urgenza
A questo fine il governo devo riprendere un ruolo attivo nel procedimento legislativo e disporre di tempi certi per l'esame dei suoi provvedimenti
In secondo luogo pervenire alla riforma delle Autonomie locali e regionali come parlava di quale accennava il professor De Siervo prima il prossimo anno saranno celebrate le elezioni comunali provinciali e regionali
Credo che sarebbe una grave iattura
Se si arrivasse a questo appuntamento
Senza essere riusciti a condurre in porto una riforma adeguata dei comuni delle Province e delle Regioni
L'ordinamento dei poteri locali addivenuto non più sostenibile
Una causa profonda di disservizi in settori importanti della vita nazionale
Sanità trasporti via di comunicazione assetti urbanistici tutela ambientale governo delle aree metropolitane
Se prima dell'elezione del novanta si perverrà
A varare la riforma delle autonomie credo che tutto il nostro sistema politico avrà fatto un salto di qualità noti
Si tratta di assicurare stabilità trasparenza Chiara imputazione di responsabilità efficienza si tratta di ridisegnare il ruolo politico e programmatorio delle regioni che sia ormai gravemente appannato
La terza priorità è quella tra i formale bicameralismo non si tratta solo di assicurare un procedimento legislativo più rare
Ma di armonizzare meglio i ruoli rispettivi del Governo e del Parlamento portando al livello delle normative costituzionali il problema della delegificazione rivedendo eventualmente anche le riserve di legge
Queste enunciazioni non esauriscono certo il campo delle riforme da affrontare con puntualità ricordo ricordo che dopo la legge di riordino della presidenza del Consiglio sarà necessario affrontare il problema delle competenze dei ministeri e della struttura del governo
Sul tappeto che la riforma della pubblica amministrazione della corte dei conti del procedimento amministrativo l'opera di ammodernamento sarà lunga e complessa si tratta di un work in progress che impegnerà forse tutto l'arco del prossimo decennio
Ci si può chiedere
Ma la riforma dei partiti non è preliminare addirittura pregiudiziale a tutto ciò
Credo che i partiti riformando le istituzioni riformeranno anche se stessi i partiti si riformarono il cimento quotidiano con i problemi che devono affrontare
Certo esiste un problema specifico dei partiti
Che la democrazia italiana fin dalle sue origini Ka in certo modo rimosso
Con poche grandi eccezioni Sturzo Paggi Silone De Caprariis la tematica dello Statuto pubblico dei partiti è stata quasi totalmente ignorata sul piano normativo
Come del resto quella del finanziamento delle campagne elettorali e definanziamento dei partiti regolati con disposizioni approssimative insufficiente
E tutti problema che i francesi definiscono della diciamo della Democracy che richiederebbe una riflessione di fondo come il tema della lottizzazione delle ingerenze partitiche nelle strutture economica
Ma su queste tematiche credo che i progressi della integrazione europea eserciteranno un'influenza decisiva così come le determinazioni che sarà necessario prendere per risanamento della finanza pubblica
Più si affermeranno le regole del mercato e quelle dell'efficienza privatistica
Meno spazio di Sarah per ingerenze di inquinamento per concludere mi pare si possa dire che l'affermazione del principio dell'alternanza abbia svolto una funzione importante che abbia dato un impulso verso l'ammodernamento del sistema e avvicinato l'obiettivo dell'alternativa
A questo riguardo è da rilevare che nei grandi Paesi democratici dei quali sistema dell'alternativa funzione si rivelò un alto grado di omogeneizzazione sociale politica e culturale
Per quanto paradossale possa sembrare e l'assorbimento degli estremismi di segno contrapposto che avvicina la dialettica dell'alternativa non il contrario perché l'alternativa comporta la conquista del leale elettorale dicendo
Per quanto è dato di vedere le future aggregazioni politiche avevano su problemi di contenuto molto gravi Espinosa
Misure di ammodernamento per svolgere un ruolo importante nel processo di integrazione europea
Rapporti con gli alleati ai Paesi del mondo industrializzato per influire positivamente sulla crisi del sistema sovietico
Rapporti col mondo sottosviluppato riequilibrio della nostra economia sviluppo economiche salvaguardia ambientale lotta alla droga e la criminalità organizzata riconsiderazione dei problemi dell'ordine giudiziario dell'ordinamento penale
Ed infine la riscoperta di quel principio costituzionale della imparzialità della pubblica amministrazione che il fondamento del risanamento morale della vita politica
Sarà su questi temi che i partiti dovranno far valere la loro capacità riformatrici o meno della loro credibilità rappresentativa rispetto alla società grazie
Ringraziamo il ministro Maccanico prendere la parola all'Ambra Veronica rigidità e poi io avevo fatto un elenchino così lo diciamo dove tutto in una volta
Pensavo che dopo potessi termini laddove le Zanone poi Baget Bozzo
Poi Zangheri e Scotti e poi dopo cambieremo Antigua minuti può ecco appunto io raccomanderei fatta la deroga per il ministro che aveva una esposizione ovviamente di tipo di tipo generale
Io pregherei nei limiti del possibile di attenersi ai dieci dodici minuti
Senza dovere senza dover rio richiamare ovviamente insomma
Così possiamo tutti discutere di più
Poi
Sì facciamo
Se c'è necessità
Allora possono
C'è
La relazione introduttiva che ha fatto
Il ministro Maccanico
Un'analisi ineccepibile
Sotto tutti i punti di vista
Del quadro politico
Italiano
Quindi io la condivido pienamente
Mi pongo un problema sul come risolvere il problema stesso
E parto
Dalla costatazione
Ormai diciamo generalizzata
Che l'Italia
Un Paese
Sviluppato
La quinta potenza industriale o la quarta del pianeta
Che ha appunto per essere un Paese sviluppato una serie di esigenze
La prima esigenza di questo Paese e di avere dei governi quindi dei referenti politici
Credibili
Ora se andiamo a vedere il quadro complessivo della realtà della Comunità europea dalla quale noi siamo parte
Ci accorgiamo che su dodici Paesi il solo Paese
Che ha
Diciamo una endemica precarietà del potere di governo e l'Italia
Perché tutti gli altri Paesi
Anche quelli che sono pervenuti alla democrazia con notevole ritardo mi riferisco alla Grecia al Portogallo e alla Spagna
Hanno governi stabili
Che durano l'arco di una legislatura e che sono in condizione di rispondere
A quelle che sono le domande che vengono dalla gente dalla pubblica opinione
L'unico governo
Di un Paese peraltro
Il più sviluppato
Nell'ambito della comunità dopo la Germania e la Francia che vive alla giornata e natica a vista elitaria
La gente si domanda e compatibile
Un governo un sistema politico siffatto con un Paese di cui sviluppo di questa portata la domanda e no
Peraltro tutti hanno capito
Che la stabilità porta all'efficienza
Che la stabilità consente anche alla gente di capire a chi attribuire le responsabilità delle cose che non vanno bene
Invece questo è l'unico popolo in Europa
Che non può nel momento in cui viene chiamato ad esprimere il suo voto non può non è messo in condizione di poter premiare il bravo e penalizzare il meno bravo
Perché in tutti gli altri Paesi si può scegliere una maggioranza in alternativa ad un'altra a seconda dei meriti che si ritiene queste abbiamo acquisito ora vogliamo uscire da questa situazione
Io non posso non tener conto del perché noi ci troviamo in questa situazione noi ci troviamo in questa situazione
No solo perché la cosiddetta il cosiddetto con il la politica del consociativismo è un po'una peculiarità italiana la quale non volendo assumersi responsabilità sfugge alle medesime cercando di trovare
Un pantano nel quale ma a a ammorbidire le responsabilità di tutti il problema non è solamente questo il problema e storico
Perché in Italia non c'è un'alternativa
Oggi leggo sui giornali che c'è chi sostiene che l'onorevole Togliatti per esempio andrebbe
Crocifisso perché
Ha avuto delle responsabilità nella passato politico italiano e quindi in un certo senso avrebbe contribuito a non risolvere una problematica di questo tipo ma vediamo la realtà
Mille novecento quarantasei
Prime elezioni primo partito la Democrazia Cristiana secondo partito il Partito Socialista di unità proletaria loro me ficcato terzo partito il Partito comunista e via di seguito
Elezione mille novecentoquarantotto il Partito socialista e decide unico partito socialista di tutto l'Occidente europeo
Unico partito socialista di tutto l'Occidente europeo a fondersi con il Partito comunista
Direi forse più
Qui
Coartato tutto Togliatti che sollecitato da Togliatti
E si va al Fronte popolare
Il Fronte popolare che cosa produce la scissione nella sinistra la nascita del mio partito
Ma soprattutto produce la egemonia assoluta della Democrazia Cristiana
Ma ancora cosa più grave
Essendo da sinistra dominata dal Partito comunista riferirvi mi riferisco a quell'epoca
L'alternativa era praticamente impossibile praticamente impossibile perché l'Italia rifiutava un'alternativa dominata dal partito comunista
Da questa origine da questo da questa vento trae origine dalla nostra impossibilità di creare forze alternative nella gestione del Governo mentre in tutto il resto dell'Occidente europeo
I partiti socialisti
E socialdemocratici che erano rimasti fedeli alla politica occidentale diventavano tutti alternativi
La Germania è stata governata dai socialdemocratici da Gran Bretagna e dai laburisti la Francia dai socialisti la Spagna dei socialisti il Portogallo dei socialisti
La Grecia tutti hanno avuto Lando tutte hanno avuto governi di sinistra perché era una sinistra che si identificava con l'Occidente
E non era dominata dal partito comunista
Questa è la ragione per cui in Italia non c'è l'alternativa è inutile che giriamo attorno al dito cercando scusa questa è la vera ragione
Se la sinistra fosse stata dominata da un partito
Da un partito socialista socialdemocratico comunque autonomo che non si fosse infuso come si è fusa nel quarantotto la situazione in Italia sarebbe identica a quella degli altri undici Paesi della comunità europea
Vogliamo rimuovere questa situazione
Vogliamo rimuovere questa situazione di fatto entrando nel vivo della vicenda
E allora dobbiamo rimboccarci io no io non metto in stato d'accusa come fanno al culto della democrazia cristiana trovi presenziano ha fatto il suo mestiere
All'ad unico baluardo democratico di questi quarant'anni
Non poteva fare quello che ha fatto
Quindi la responsabilità è di altri
E di altre forze politiche se la situazione è questa se bloccata se non si riesce mai a risolvere i problemi perché i problemi non si risolvono quando i governi sono di coalizione saldo
Quando le profonde già ad un evento come la guerra allora si ma quando invece siamo in situazione come quella di oggi
Le soluzioni corrispondono alle filosofie dell'uno dell'altra forza politica ed è difficile conciliatore
Quindi noi ancora oggi siamo in emergenza perché questi governi sono i governi di emergenza perché privi di alternativa
E poi ripeto
Non possiamo continuare a non consentire agli italiani di poter fare delle scelte delle scelte semplici elementari come fanno negli altri Paesi della comunità e allora vediamo un po'che cosa dobbiamo fare noi avevamo proposto che intanto cominciassero ha trovato un modo di intendersi quelle forze che potrebbero essere il nocciolo della ipotesi alternativa di domani
Quelle forze che hanno avuto diciamo una esperienza storica diversa almeno fino a un certo periodo
Di quella di quanto abbiamo avuto i comunisti abbiamo detto allora perché non socialisti socialdemocratici laici
Non trovo nel modo di intendersi no semplificando gli schieramenti come aveva tentato di fare il partito socialista cancellando dalla topografia politica italiana il PSD
Ma collegandosi legandosi creando una specie de l'Assemblée ma un'intesa
Un intero comparto fra loro per dire intanto cominciamo da noi che già messi insieme considerate sommati insieme siamo quasi quanto il Partito comunista
E vediamo sei gli italiani
Di fronte a queste ipotesi cominciano a dare dei segni come del resto avevano dati gli italiani quando ci fu il primo Governo Spadolini crebbero tutti tutti i partiti laici e socialisti
Poi la situazione sì modifico perché a mio avviso a mio avviso from commessi degli errori errore viti di di guida di condotta di indirizzo politico ora noi lo dobbiamo riprendere questo discorso
Perché dobbiamo uscire da questa situazione
Noi prendiamo atto di quello che sta avvenendo a sinistra
Non dobbiamo meravigliarci che il Partito comunista
Non non abbia perso nell'ultimo test elezione del diciotto di giugno perché doveva perdere
Quale alternativa offrivamo noi all'elettore comunista che voleva abbandonare il PC quale alternativa
La rissa
Tra partiti socialisti e socialdemocratici
La incomunicabilità tra socialisti socialdemocratici e laici di fronte a un quadro desolante di questa portata l'elettore comunista è rimasto lì dove
E giustamente direi
Se invece avessimo dato un segnale che qualcosa di nuovo nasceva nel Paese
Probabilmente avremmo avuto lo stesso risultato che ha avuto falso aumenterà in Francia
Rosso aumenterà ha portato il Partito comunista dal venti per cento al dieci per cento assorbendo la metà dell'elettorato comunista ma perché ha offerto un'alternativa all'elettore come riscatto spetta alla realtà
E questo non è stato fatto ma questo si può fare
Io mi auguro che si faccia ho proposto al di là di tutto i bei discorsi che nei quali noi siamo bravissimi perché sappiamo chiacchierare bene però sappiamo conclude Del malissimo ho detto benissimo o niente
A Roma c'è già come già è cominciata esala stare chi sarà il seguito di Roma Tizio che essendo intanto perché tra socialisti socialdemocratici e laici stabiliamo che il sindaco deve essere uno che venga fuori dalla componente laico socialista
Facciamo un protocollo firmiamo protocollo prima del voto e stabiliamo che comunque bisogna venga fuori da lì
Stabiliamo un programma di due righe in cui si dica che il problema di Roma assicurare città ai cittadini un apparato efficiente amministrativo anche una chiarezza
Digestione di gestione della del della pubblica amministrazione per quanto si riferisce soprattutto agli appalti che sono la cosa più oscena del Comune di Roma
Si può fare questo se si vuole fare questo altrimenti faremmo un sacco di conferenze sentiremo dei bei discorsi e noi non metteremo in moto quel processo
Del quale si sente largamente il bisogno nel nostro Paese
Grazie
Onorevole Zanone vuole
Riserbo alla girone di ritorno qualche osservazione specifica
Su alcuni dei punti
Sì è un anticipo relativo anche questo
Dicevo riservo al girone di ritorno qualche osservazione più specifica su taluni punti toccati nella relazione del ministro Maccanico in particolare
Per quello che a me sembra costituire in questo momento la priorità uno in materia di riforme istituzionali ossia la riforma delle istituzioni locali delle istituzioni decentrate
In quei
Primarie qualche valutazione molto schietta
Senza perciò neppure badare al quale possono essere i diretti riflessi di utilità dal punto di vista di una posizione strettamente liberale
Su due temi che sono stati posti per argomento della nostra discussione
La le congetture sull'alternativa
La crisi dei partiti cioè la crisi fino agli stessi
Sul primo punto
Io
Penso convenga a partire dalla constatazione che la decima legislatura una legislatura di transizione
Questa transizione e negli stessi risultati elettorali che l'hanno prodotto
E questa transizione si concluderà smuovendo modificando il sistema politico italiano al quale ci siamo conformati per quarant'anni
Tuttavia la conformazione del sistema politico italiano
Consente di rallentare tutti i processi di transizione anche la fine delle formule storiche del centrismo del centrosinistra ebbero del periodo di terminali molto rallentata
E consente anche episodi in controtendenza
Perciò se vogliamo ragionare sull'alternativa dobbiamo cercare un po'al di sotto dell'oscillazione dalla congiuntura politica vedere i movimenti più profonde
La valutazione che a me pare di poter dare visto che siamo tutti anche reduci dalle vacanze
E quindi si può ricorrere ad una ad una metafora un po'nautica
E che l'alternativa non è ancora in vista perché le congetture sul definirla sono ancora largamente imprecise
Però incominciano avviarsi la sponda di partenza cioè il grande parlare che si fa dell'alternativa produce questo è un problema che non riguardano l'onorevole Zangheri ma gli altri partiti qui presenti
Una uno sostanziale indegno affievolimento psicologico di quella logica di coalizione che da quarant'anni e alla regola su cui si sostengono tutti i governi della repubblica salvo la brevissima parentesi fra il settantotto e settantanove
C'è una stanchezza negli schieramenti in altri termini
La coalizione di governo in in attualmente in vigore è ancora una coalizione a cinque anche se a quanto si è appreso dalle cronache di questi giorni c'era chi la preferiva a quattro magari anche a due
Ma questa coalizione fra l'altro a cinque ha ormai raggiunto un grado di anzianità che si avvicinò forse supera lo stesso ciclo del centrosinistra
Però saremmo un poco mio Pio ci lasceremo troppo vincere dalle preoccupazioni dei nostri singoli partiti parlo di noi partiti laici ossia minori se non vedessimo che in questa coalizione qualcosa si esaurisce
E ciò che affiora la sostanziale predominanza politica all'interno della coalizione cinque dei due partiti più forti i quali a me a me pare hanno fra di loro un rapporto che più competitivo che solidale
A questo processo si accompagna una inevitabile variazione nel modo di fare i governi questa volta visibile in questa legislatura
I governi nascevano sulla formula
Poi la formula è diventata sempre meno importante rispetto al programma ed ora ho la sensazione che il programma diventi sempre
Meno importante rispetto al pragmatismo quotidiano all'azione quotidiana è un processo un poco possibile a quello del monologo di Faust nel suo studio
Si parte dal pensiero e si arriva all'azione alla fine il logos coincide con l'azione ecco abbiamo una un funzionamento dei governi in cui la formula sempre più debole
L'intesa di programma sempre più in qualche modo generica e ciò che in realtà poi sorregge sostiene o indebolisce a seconda della delle vicende l'azione quotidiana e ciò che quotidianamente accade
Questo ordine di preoccupazioni relative alla alla situazione degli schieramenti politici e tuttavia a mio avviso molto meno grave di ciò che riguarda la crisi dei partiti
La crisi dei partiti non è una crisi di potere termini di potere impartiti funzionano benissimo e non solo in crisi per niente
La crisi dei partiti è una crisi di rappresentanza è una crisi dalla loro capacità di legittimarsi in una società che ha subito i processi di trasformazione di modernizzazione e rivoluzionaria che abbiamo conosciuto in questi anni e la crisi dei partiti a mio avviso ha un nome preciso si chiama partitocrazia cioè concerne quella metastasi della democrazia
Che si trasforma in partitocrazia e che avviene quando l'invadenza dei partiti risulta soverchiante rispetto all'esercizio dei diritti del cittadino
Ci sono molti esempi che si possono fare di partitocrazia
Io mi limito ad uno perché è il più visibile a quell'ora
è sotto gli occhi di tutti vale a dire il sistema delle comunità della comunicazione e dell'informazione
In questi anni e ciò che si ha modernizzato la società italiana è proprio il passaggio dalla Società industriale alla società della comunicazione cioè dalla società in cui i rapporti politici si costituiscono prevalentemente per ragioni di conflitto di classe o di interesse di cento alla società in cui il dominio dei mezzi di informazione e le motivazioni di carattere lato sensu culturale diventano preminenti nella nella scelta politica
In questa società della comunicazione il modo in cui si esercita ad esempio il servizio pubblico radiotelevisivo diventa un fattore politico dominante
Ora io qui non parlo a nome di coloro che possono ritenersi più o meno giustamente nei letti o perseguitati dal servizio pubblico radiotelevisivo parlo con la voce del Parlamento cioè con il voto credo unanime credo un anno della Commissione parlamentare di vigilanza la quale il cinque aprile in un suo documento per penso c'è stato anche approvato dall'assemblea della Camera
Ha stabilito e dichiarato che reti testate persino singoli operatori del servizio pubblico radiotelevisivo sono di fatto terminali dei singoli partiti o dalla loro corrente allora
Se noi vogliamo affrontare il rimedio della partitocrazia bisogna cominciare dei fattori che più sono influenti dal punto di vista anche del consenso politico bisogna ripristinare un ragionevole diritto dell'utente dura ad una informazione possibilmente rispettosa della sua singola opinione rispetto al protettorato Politi
So che gli stessi partiti hanno riconosciuto in questo dunque autodenunciano se ed ed è legittimo illudersi perciò anche pensando di volersi corregge
E già finito il mio breve tempo allora quella la conclusione alla quale io voglio arrivare e che quando si ragiona di crisi delle dei partiti
Non possiamo dimenticare mai che la democrazia moderna e la democrazia partiti e che se vogliamo rinunciare ai partite dobbiamo rinunciare anche alla democrazia
Ma proprio per questo proprio per questo
Se non si bonifica il comportamento dei partiti non si riesce nemmeno a mettere mano da Veron alla riforma delle istituzioni
Ed io ho sempre sospettato che nel grande discorre perché si fa sulla riforma delle istituzioni ci sia anche un'implicita volontà di tacere sulla necessaria bonifica dei partiti faccio mi permetterei di tentare un ribaltamento di una efficace frase che ho ascoltato poc'anzi nella relazione del ministro ma Carlo gli ha detto riformando le istituzioni i partiti riformano se stessi
Io vorrei tentare di ribaltare questa frase ridire che evitando il degrado di se stessi i partiti possono evitare anche il degrado delle istituzioni
Dettatura di cherosene
Frattura della vicenda
O
Pipino
Cremisi piace non pare con il politologo perché non amo la Sociologia
Questi dati a Trigoria che Giovanni Sartori da politologi ha reso comune in Italia mi pare gli viene da un pensiero italiano che per natura sua storico
è rimasto fedele al movimento di Ugo Foscolo Isotta la storia non si può analizzare medesimo voto medesimo modo il voto Salviano o indiano o cinesi inglese ci sono fattori individua anche ovunque io credo che appunto comitologia vuol dire oggi unitamente una certa forma giornalismo politico ma non ha un riferimento teorico però comincio da definizioni
Alternanza vuol dire si ha quando un insieme di forze politiche per il loro diverso concordo però nel un governo e si accorda conseguentemente una forma di trapasso dall'una all'altra le componenti può rimanere do omogenei proposti governa
Alternativa sia quando invece delle forze politiche si Peirce no Luna all'altra in componibili ma è chiaro che al primo tipo corrisponde la forma di governo di coalizione
Al secondo tipo col Governo in un solo partito
La Gran Bretagna che ha inventato il tutt'altri sistemi dei partiti e ha voluto per questo il sistema uninominale a costo dei più radicali ingiustizia elettorali
Con cui i conservatori del permesso delibera hanno tutori liberarlo avessero mai una vera forza e laburisti come avessero me l'avesse la mai comunisti però fondamentalmente quel sistema è il sistema dell'alternativa un solo partito contro un altro
L'alternanza invece è caratteristica presero il nostro Paese pensa del Consiglio Maccanico prima
Destra e sinistra nel dopo ora le venti unità era in fondo un solo partito
Più piemontese lungo più meridionale e l'altro
Ma chi era no di fronte ai problemi dell'ora l'Austria la Francia la chiesa
I radicalismi nascenti il socialismo destra sinistra un solo partito Giolitti inventò il fatto di creare dei governi diventa il suo Mata Giolitti e Sonnino amica per gran differenze tempietto ridipinto l'alternanza con le periodiche dimissioni
Nel diciannove si vedevano un gioco di alternativa coi popolari
Che aveva dovuto per allearsi socialisti per fare l'alternativa non lo fecero non era possibile con Messori Suma sì ma lista finito perdite nette internazionalista
Non funge da di alternanza di alternative se per fascismo la seconda guerra mondiale chiede da un lato il fenomeno singolare impavido comuniste
Che riuscì a mantenere grazie doppi visto gli atti anello cuore all'estero corpo qui
Eseguito un fatto unico nella storia da qui risponde quindi una chiesa cattolica fortemente politica
Su questa questione equity nacque caso unico al mondo musa dei cattolici sono Democrazia Cristiana che di fatto ancora rimane ma questo ci diede grazie Yalta il classico caso di opposizione sente alternativa
E quindi inevitabilmente i governi di coalizione che abbiamo
Ma se badiamo bene oggi
Quel messaggio pesci e dato che il nostro Paese non sono impossibili qui chi governi di coalizione entro cui giocatrici di alternanza
Lo guardiamo negli altri Paesi europei vediamo dentro la stessa cosa quietamente l'Inghilterra oggi un problema
Pirlo un Governo d'un lungo parlamento conservatore
Senza una vera alternativa da purista
è bastato qualche cenno di vittoria laburista alle europee perché il trend opinione ritornasse verso i conservatori in Spagna abbiamo un balzo sinistra verso che ha non ha alternative mia sinistra né a destra
In Germania anche quindi hardware alternative non è data tanto che la presidenza democratici pagano ruolo che i Verdi libero Veronesi
Pubblicare possono di volta in volta i liberali post non vere perché curiosa mesi curioso che agire fondamentale in Germania di politica ladri dopo esservi liberali
C'è il prima pesce poi
E in realtà governo di un solo pentito
Esisteva un'Austria ma è anche più io ormai così in realtà vedo che il governo di un solo partito esistiamo andate in Irlanda
Quindi ovunque sui governi di coalizione
E qui questo sembra a mio avviso il fatto inevitabile sta complessa che non la cui ideologia pene più quindi assoluti
E quindi quindi non son più possibile scelte
Tra coloniale molto chiare
Anche in Polonia quello che viene fuori singolare forma di alternanza
E credo che anche se se lo stato di Muti dall'Imu voluti dall'estero non sarà drammatica se la fosse la forma che avremo la
E faccio notare che anche qui si domani in Italia
Si dovesse dare
Cambiamenti maggioranza in cui poniamo
Ci fosse un governo in cui il ciclo di Ciccio il PC invece anche questo non sarebbe un'alternativa sarebbe un'altra governo di coalizione
Forte o debole non so certo più composito
Cioè difficile perché è un Paese come questo una coalizione in cui i comunisti sì la maggioranza maggioranze non è molto pensabile però anche se si desse questa possibilità
Tre vengono governo di alternanza
Perché verrebbe ad essere sempre il fatto che questo atlante scindibile in un'altra maggioranza dopo questo fatto se è prossima durante atti CDC una ancora giuristi democristiani cioè praticamente cominciamo col dire che il governo di coalizione è l'unico governo possibile il nostro Paese
Entro cui evidentemente perché è di qualità rione e aperto il gioco le diverse forze politiche per la guida del medesimo
E quindi paranze
Il dilemma non esiste in questa forma
Tra l'altro esiste qualche forma più simile laddove si dà per esempio come entra in giorno presidenziale dove la scelte qualche mobilitati si ripercuote poi nelle scelte i partiti ma notiamo singolarmente
In mezzo c'è la lista che ha vinto le elezioni
Essenziali e anni quelle ben gambe in buona Parque parlamentari pur diviso
Terra
Dapprima appelli Mitterrand ai centristi
è un uomo ritornello
Moro uva Jospin Fabius verso diciamo così autonomia socialista
Quindi nega come sempre si veder tra complessa richiede governi di coalizione questo mi sembra un elemento Gianpiero basiche c'è pure l'alternanza non è una patologia
E non è detto che il nostro governo sia un governo girate Arigliano così debole provato che Carriglio segue Andreotti nel fare qualche cedendo bonario verso togliamo
Ma sa è Andreotti si rimette tutto anche richiamare statali quel povero maresciallo
Alternativamente si può dire anche così ma è chiarito
Quello che le sto Andreotti a cui molto sembra lecito non egualmente deciso a tutti voglio dire che diciamo non se questa quindi io non so adesso questa cosa di Garigliano diamo qualche segreto mi pare possibile pensare che si rapporti Pisti e Viesti IP e si erano migliori arguto qui l'alternativa
Questo mi pare possibile neanche vero poiché fuori d'Italia
Si vada così bene se pensiamo che in Danimarca per esempio un governo conservatore ha retto coreano di minoranza egualmente indoor vedo per uso democratico in Grecia abbia in Grecia abbiamo la catarsi cioè destra e comunisti tutti insieme per riparare le malefatte allo supposto El Paso
Radio abbiamo situazioni lividi verdissime sì pensiamo che in Belgio
Più due crisi di parlamentari sui menzionate le Camere per sapere cioè il sindaco francofoni furono incluso nell'area fiamminga
Avesse diritto di non parlare fiammingo due Parlamenti son soldi per questo
Se pensiamo appunto in Danimarca pistole i socialisti avere imposta politica essa riveste conservatori trovano in minoranza allora ci domandiamo se in mia realtà
Quello che noi viviamo è un fatto patologico o non è un fatto generale
La politica è nata complessa i partiti non vanno più una cultura fondante dietro
Devono inventarlo politiche
Papà che dichiara nelle ultime chiederà sociale che non c'è una ideologia star cristiana
Chi di fronte ai grandi problemi del mondo di oggi
Ecco non c'è una terza via
Che poi i cattolici implicano avventata come espressione come forma
E con la ministro qui è un'intera antico un pesante antico sul se quello che si autodistrugge ceduta solo a cosa abbiamo
Guadagnato dai due guerre mondiali non abbiamo più assoluto
Bene
E in questo caso i governi di coalizione
è inevitabile
Quindi
Io mi rendo conto che Dante giornalistica e quell'invettiva
Tutti fanno i profeti entrerai nel carisma e qui devo invettiva reale ma io intendo
Dobbiamo prendere atto che città complesse senza pensieri certi obbligate a governare problemi come quello del pendolo Giglio e dell'ecologia e tacendo confini nazionali
Con queste realtà in crisi
Per le minoranze etniche antiche e nuove
Il momento in cui l'uomo a terra scesi sui limiti naturali
Entra nel nel del gene e scavalca gli Enti il pianeta ebbene qui ormai gioco procedere in modo pragmatico empirico
Il pragmatismo che pulsa la filosofia non disprezzabile
James di Juve
Qui oggi usate in termini diciamo così correnti udire inventarla politica
Io sento usare il PSD pragmatico
Anzi Ottone pragmatico
Uno dei miti non lo era
Non lo è visto con le parole del passato perché riguardo evidentemente l'assemblea
Ebbene quindi l'invenzione della politica spetta al politico
Ed è io spiega quel giorno buonismo italiano Svezia all'invettiva che solo nella prossima onta Lelli raggiunge il vigore della satira come l'aveva un po'di Melloni
Quindi
Quando mi dico si sente nativa alternanza
E come se ne esce in in vita mia scienza reale è impossibile
Che il Teresio tenessero quello propositivo mi pare assai difficile vedo che anche perfido Forlani contrario quindi e domando allora chi è favorevole
Ne avessimo poi presidente eletto
In quel caso è una scelta diciamo così a due termini ma questo pare ancora un fatto di fichi e forse in quel caso anche allora avremo governi di coalizione quindi lavori a concludere con questo colui che fa politica non deve e compiti e pensa politica non deve scomunica alla realtà
Deve comprendere credenza faticosamente avanza e sarà realtà sopra vanta il pensiero
Accadono più cose di quelle che se devo pensare sul più cose nella politica di quello che si è nostra filosofia pensare Shakespeare
E quindi io credo che in questo momento deve pensare ai governi di coalizione e di alternanza che posso aprirsi affondò diverso entra presenti
Ma rimarranno sempre governi di questa formula e governi in cui la folle saranno reversibili
Perché l'omologazione delle forze politiche di tutte le forze politiche in questi tempi incertezze è maggiore gli orli per gente ideologica
Colleghiamoci Correale
Perché il reale che ci porta e a nostra speranza e che questo
Mediante un provvidenziale disegno
Ci conduca a buon fine che a terra possa crescere essere abitata
Senta conflitti
E con maggiore il numero livello di pace interna e internazionale possibile ma questo è una speranza desiderio non è ancora e non solo non può essere una struttura di pensiero spenta
Grazie mi pare che sarà difficile in dieci minuti riuscire a dire improprio pare su cose così importanti anche diverse che sono state poco importa che sono state poste fin dalla relazione poi negli interventi ma io vorrei sottolineare quello che ha detto
L'onorevole Zanone che nella coalizione attuale che ormai è un'anziana coalizione si stanno esaurendo certe cose si sta esaurendo qualcosa
E che
L'intesa programmatica che dovrebbe essere il cuore di una coalizione
è sempre più generica
Vorrei anche sottolineare quello che ha detto l'onorevole Carige
Che si vive alla giornata che il Governo vive alla giornata probabilmente non da pochi mesi già da tempo
E che i giochi sono bloccati
Vorrei
Ricordare quello che ci ha detto e minestra Maccanico
Che accanto a indubbi fatti di progresso e di sviluppo
La nostra società e il nostro Paese registrano invece anche fatti di degrado istituzionale
Di malcostume
Di clientelismo
E io vorrei aggiungere come non pensare
Alla grande crisi del mezzogiorno Italia che è una crisi non più solo dell'economia ma della democrazia
E della legalità democratica
Come non pensare
Alla crisi dalla scuola o alla crisi fiscale alla crisi di quel principio di giustizia fiscale che dovrebbe regolare
Le le democrazie al degrado ambientale
Abbiamo avuto quest'estate drammatici riscontri della situazione
Ambientale nel nostro paese ebbene tutto questo preoccupante chi sta
Fuori
Della coalizione di governo la ringrazio
Cambia
Preoccupa Bechis che sta dentro la coalizione che sta fuori
Le preoccupazioni dei componenti la coalizione gli abbiamo sentite noi siamo profondamente preoccupati per lo stato di cose del paese e io penso che si possa
Concludere che
Questa alternanza che viene presentata come una specie di tocca sanno della situazione politica italiana in realtà è fallita perché non ha toccato il centro del problema che la crisi del sistema politico un sistema politico che non produce governi che governano
Qui non produce governi al tempo stesso stabili e capaci di decisione
E se è questo il centro del problema si fa avanti l'esigenza di una riforma del sistema politico che introduca quell'elemento di novità per la nostra democrazia
Ma che è già presente nelle altre democrazie occidentali dell'alternativa
Che non vuol dire mancanza di coalizione possano essersi coalizioni conservatrici e coalizioni riformisti
Se ci si accontenta Baget Bozzo delle coalizioni conservatrici va bene questa è una scelta però non vedo in che cosa allora il partito socialista si differenzia da altri partiti quale
Quale elemento
Quale elemento innovativo progressivo introduce nella coalizione no noi non ci accontentiamo di questo riteniamo che si possono invece produrre coalizioni certe o ma quali Simoni progressiste progressiva un coalizioni riforma riformiste
E quindi alternative rispetto alle precedenti coalizioni conservatrici per riprendere la metafora marinara dell'amico Zanone voglio dire che se non si vede ancora bene bisogna aguzzare la vista
Bisogna bussare alla lista e la il criterio per aggiustare la vista non penso che sia un criterio laicista
Anche se penso che i partiti laici e socialisti debbono svolge una funzione essenziale nel delineare la prospettiva dell'alternativa penso che grandi forze cattoliche
Sono interessate ad una prospettiva di riforme e quindi non ne faccio una questione di di laicismo
Dico però che invece si deve fare una questione di concrete riforme istituzionali
Non accontentiamoci di quel bassissimo livello di proposta di
Correzione del bicameralismo
Pendente al Senato troppo poco per cambiare le cose
Non accontentiamoci
Di quella modestissima
Proposta di riforma delle autonomie locali che pendente alla Camera e che non cambia quasi nulla o nulla del centralismo inveterato ormai nel nostro paese nonostante insegnamenti autonomistici dei quali abbiamo proprio parlato in questi mese ricordando l'anniversario Luigi Sturzo
Non accontentiamoci di una modesta riforma del Regolamento parlamentare
Affrontiamo il problema di come si formano i governi
E qui c'è il problema della legge elettorale
Ora io penso che
E giusto espressa esposta bene la cosa
Come la risposta a Maccanico e che cioè
Si deve
Arrivare
Ad una modifica del sistema elettorale tale che consenta
La scelta dei governi da parte del corpo elettorale e non vedo il pericolo di irrigidimento l'ingessamento che Maccanico invece vede in questo
Perché è naturale e fisiologico che nel corso di una legislatura ci sia
Una dominante una coalizione dominante un partito che ha avuto la maggioranza
E che alla successiva legislatura si possa cambiare
Noi siamo così abituati a cambiare governi ogni pochi mesi che ci sembra interessarli se durano cinque anni
Ma vivaddio durasse per cinque anni i governi programmando prevedendo
Con come necessario quando quando si governa come necessario al governo nazionale e io voglio dire anche ai governi locali
Io ho fatto un'esperienza di amministrazione locale lunga e so bene che in un anno in due anni non si decide nulla e non si conclude nulla e dall'amministrazione locale ci vogliono alcuni anni di possibilità di studio di previsione di programmazione e poi di attuazione
Dei dei programmi così vale così è anche per il Governo nazionale a maggior ragione per il Governo nazionale quindi un'alternativa
La quale si basi su un programma di riforme
Delle istituzioni della legge elettorale
Del potere economico finanziario
Non dimentichiamo che abbiamo di fronte a noi la discussione della legge anti tre esterni
Bene
La la giù il giusto richiamo al mercato
Al mercato che viene fatto polemicamente giustamente anche verso di noi noi
Riconosciamo la importanza
Del mercato la ai fini non soltanto dell'efficienza economica ma anche
Del funzionamento democratico di una società ebbene bisogna difendere il mercato dalle concentrazioni economiche finanziarie che con l'Europa più unità diventeranno più forti più egemoni
E quindi una riforma antimonopolistica una riforma antistress la riforma scolastica alla riforma dei partiti e della legge di finanziamento
Dei partiti io sono d'accordo ma queste cose e ho finito non si possono soltanto evocare al momento dalla costituzione di un governo
Tutti i governi che si sono susseguiti in questi anni hanno giurato che l'essenziale sarebbe stato riformare questo o quell'altro e in particolare le istituzioni
è stato anche istituito un ministero della riforma istituzionale affidandolo a quella
Ma è stabile almeno un ministro almeno ministro per la Funzione solo nominando quella persona così competente autorevole
Che era amico Maccanico però non vorrei che tutto si consumasse promesse di parole non vorrei si che si passasse ad una forma non di riformismo istituzionale ma di tatticismo
Tatticismo istituzionale per cui se ne parla quando conviene
Non se ne parla più quando non conviene più
Ecco ammettono
E quando io ho terminato quando non conviene più di solito è quando la probabilità
Di incrinare la coalizione diventa elevata rispetto alla possibilità di risolvere i problemi
Voi state per risolvere un problema l'affrontate e poi dovette abbandonarlo perché la collezione non consente soluzioni questo è il difetto diciamo di indecisionismo
Dei governi di questi temi
E che di fronte al grande impegno della riforma istituzionale potrebbe diventare un difetto fatale perché ci porterebbe veramente ad uno Stato può irreparabile
Di di degrado
Delle istituzioni cambiarle modificarle prudentemente gradualmente ma con fermezza ma con decisione questa coalizione ha dimostrato di non essere capace di far io sono per una coalizione diversa che dimostri di essere capace di far
Il tempo obbliga
A dovere
Indicare soltanto
Degli obiettivi
Senza poter le adeguatamente esplicitare sviluppare
Tre elementi mi sembrano
In una certa misura siano emersi nel confronto fino a questo momento
Il primo
E che le società complessa
Non sopportano lo schema
Classico
Della alternativa
Tra schieramenti
Diverso sui
Sul modello
Ottocentesco
Noi abbiamo sempre anche nell'immediato dopoguerra
Anche dopo
Un successo elettorale maggioritario
Quello del quarantotto sostenuto che questo Paese
Non poteva essere governato che da coalizioni
Di partiti contraddizioni culture diverso e ma tenuti insieme da comuni obiettivi politici da realizzata
E che quindi il problema del nostro Paese
E quello
Di garantire
Meccanismi elettorali proporzionali
Capaci di dare voce rappresentatività
La più ampia e diffusa
Nelle istituzioni ma al tempo stesso garantire
La coesione
E la forza
Per governa
Gli anni nei quali le coalizioni
Hanno avuto
Una Interna coesione politica
Sono stati negli anni delle maggiori realizzazioni e delle più importanti decisioni
La crisi quando è intervenuta ed è la seconda considerazione
Quando
Una certa evoluzione delle forze politiche del nostro Paese
Hanno aperto la strada
Al possibilità di coalizioni politiche diverse
Con una presenza di partiti
Non più legati insieme
Da obiettivi politici generali
Ma legati insieme dall'accordo concreto sulle cose da fare quando il sistema politico italiano se aperto verso una completa laicizzazione
Qui è intervenuta la crisi che stiamo risente
Quello di coalizioni di governo che hanno al loro interno
Partitiche contemporaneamente collaborano a realizzare determinati obiettivi ma contemporaneamente lavorano a costruire delle alternanze di governo di fare
Qui e il punto vero della crisi della decisione politica e di governo
Qualsiasi sia l'aggregazione di partiti in una realtà politica come la nostra che sarà sempre più una realtà politica liberata
Dalle contrapposizioni ideologiche quindi dai veti pregiudiziale
Quello su cui bisogna mettersi d'accordo è che una coalizione
Per il tempo politico che stai insieme
Non può non rispondere
Ad una vincolo di solidarietà
E quindi non può non operare
Per raggiungere gli obiettivi che si è proposto la coalizione si è indebolita stranamente quando è diventata una coalizione di programma quando ha avuto bisogno di scrivere tutte le cose che si dovevano fare per poi non fa per le e oggi si si lamenta perché la coalizione attuale ha indicato gli obiettivi lasciando poi alla gestione del governo e alla coesione della maggioranza in Parlamento tradurre quelli obiettivi in concreti provvedimenti e di governo e di legislazione
Mi sembra la debolezze delle coalizione allora il problema dov'è per essere molto sintetici o si trova una soluzione per via politica cioè in cui le forze politiche si rendono conto che governare delle società complessa con governi di coalizione richiede che i partiti che partecipano abbiano la capacità di trovare il punto comune di equilibrio possibile sulle diverse questioni che sono sul tappeto
E di essere corresponsabili delle decisioni che si assumono e dia un colle tarsi all'interno del governo
Spettatori del comportamento altrui giù undici del comportamento altrui oggi si dice vedremo cosa farà questo governo e non si dice vedremo quello che insieme saremmo riusciti a fare con questo governo qui c'è la crisi e c'è la contraddizione
Lo stare insieme oggi e il pensare alla soluzione Dom
Senti domani prenderle rispetto alla condizione di oggi
Ciascuno aspetta Godot per esporsi e quindi le decisioni sono rinviati al momento in cui una coalizione diversa potrà rendere possibile e conveniente
A quel singolo partito il raggiungimento dello allora Fini
L'abbiamo poi alcuni anni fa scusa anche nella ripresa
E tutti si scandalizzano quando noi ponemmo la questione cioè che fosse da ricondurre al corpo elettorale la decisione non solo sulla scelta del partito ma anche sulla scelta della coalizione vincolando
Per qui c'è Maccanico ha sollevato dei problemi che questo può ingessare
La vita politica ma attenzione tra l'ingessata meccanico la vita politica è il caos e la difficoltà e l'ingovernabilità c'è un abisso qui dobbiamo discutere certamente il problema vero
Io credo che abbiamo fatto giustizia degli schematismi Potito logici per cui la democrazia era perfetta se c'era un certo modello io credo che ciascuna democrazia nel mondo stia cercando strade propri e l'idea di immaginare che ci sia una sola strada per garantire il sistema democratico credo che questo sia un errore e voler giudicare i sistemi che sono buoni o cattivi se si avvicinano si allontanano da quello schema mi sembra che la cosa più stupida che si possano immaginare sulla quale abbiamo discusso per tanto tempo ciascun Paese cerca una propria forma di democrazia e voglio dire lasciatemi dire una battuta oggi a posteriori collocandosi nella condizione di oggi
Si giudicano le forme di consociazione come delle forme deteriori
Mentre storicamente nella condizione della vita democratica del nostro Paese e delle divisioni internazionali delle contrapposizioni internazionali
Noi abbiamo avuto modo momenti di salvaguardia del sistema delle istituzioni evocati che anche di evoluzione della nostra politica internazionale
Proprio perché ci sono stati dialoghi e possibilità poi la degenerazioni sono degenerazioni quando le cose permangono anche quando cambia non le condizioni interne internazionali allora diventa una degenerazione e allora diventa una cosa insopportabile da tenere chiudo la parenti s'allora la questione politica che sul tappeto
Noi non possiamo non avere dovermi di coalizioni e di alternanza sistemi di coalizioni non possono essere che tra partiti diverso e non saranno e noi la storia la cultura del nostro Paese non andrà Rivera mai alla semplificazione
Anche perché in Italia c'è stato l'esperienza dei cattolici democratici che e rifugi unito dalla semplificazione conservazione progresso in termini schematici ottocenteschi
Allora il problema è questi governi di coalizione come possono a vere stabilita
Quando all'interno legittimamente ciascun partito tende ad avere una prospettiva futura diverso da qui come realizzare questa condizione e qui c'è il problema istituzionali le questioni istituzionali Maccanico non sono il frutto astratto di una riflessione teorica sono la politica genera l'istituzione
E qui il punto su cui bisogna arrivare e un'intesa politica per generare le istituzioni si ritarda realizzare una riforma istituzionale perché via perché la gente non veda le cose possibili da fare e non ci sia e e non capisca quello ma perché non c'è una idea politica forte che sulla quale ci sia una convergenza sufficiente per realizzare una decisione di forma istituzionale adeguata all'obiettivo che si vuole raggiunto
Prima di cominciare il giro di ritorno mi permetterei di rubargli dieci minuti anch'io io non rappresento nessun partito anche se ho il piacere di appartenere a un partito ma cercando di rappresentare in estrema sintesi
Forse un piccolo approcci e così posso dare magari qualche spunto
Un approccio di chi vive magari la politica e la crisi dell'istituzione più in periferia che al centro a me e sentendo alcuni dei discorsi molto condivisibili per tanti profili
Di coloro che qui presente questo tavolo mi veniva in mente quella famosa obiezione che tra noi ci facciamo spesso che soprattutto i propri i più anziani studiosi queste cose dicono che ha un sistema politico non si sa Autori formare perché perché e frutto del sistema che è molto difficile voglio dire senza crisi traumatiche o una grande leadership politica che un sistema politico frutto di un certo meccanismo
Sappia poi autoriformarsi
Perché dico questo e perché in realtà la consapevolezza forse vivendo
Più in periferia più nelle nel funzionamento dei servizi di tutti i giorni più a contatto quei fenomeni reali anzi facendo la spesa al supermercato insegnando dove alle diversità o trattando quei figlioli cioè nella vita poi di tutti i giorni
Si ha la sensazione di una trasformazione immensa
Economica sociale e culturale
Ho vivendo in periferia nei partiti io credo ci si può render conto di altri fenomeni enormi che i giovani non aderiscono per i partiti che i grandi partiti di massa sono assai meno di massa di una volta
Che l'adesione ah certo tipo di dibattito lo sia incerto solo in certe situazioni
Chi i partiti si sono che sono Satelle e sono l'elemento di grandissima trasformazione di questo Paese hanno un distacco crescente della società cosa banale a dirsi ma questa è la realtà
Io ricordo appunto quando mi iscrissi alla democrazia cristiana che non ho nessun ritegno a farlo era un ragazzo
Un ragazzino e adesso che ora Barbazzeni bianca sono sempre uno dei più giovani come dire il movimento giovanile è un movimento elitario cioè voglio dire e mi sembra che questo riguardi anche il Piccini che riguardi gli altri partiti questi sono fenomeni di cui vorrei che anche nostre autorevoli amici con grande responsabilità politiche se ne rendano conto
Perché se si dice che la democrazia e la democrazia dei partiti bisogna anche preoccuparsi del fatto che poi i partiti non trovano più iscritti qualsiasi essi siano i partiti a livello di marzo almeno a livelli significativi comparabile a quello che avveniva nel passato
Dall'altra
Si è fatta un'enorme parlare del novantadue no l'Europa eccetera
Anche se non condivido totalmente gli esempi del fatto della notevole carica è vero che almeno le grandi democrazie europee hanno sistemi di governo in sostanza di alternativa tanto per essere chiari
La Francia la Germania la Spagna l'Inghilterra come carismi a volte istituzionali
A volte elettorali a volte di consolidamento sociale che vanno poi in parallelo
Il nostro sistema un sistema invece consociativa
E vero che la consociazione nel nostro Paese ha illustri precedenti ha conseguito enormi risulta nella fase post risorgimentale
Poi ci sono stati anche alcuni fenomeni trasformisti ci negativi sembrerebbe anche nella storia italiana non è che poi tutto tutto
Certo nel dopoguerra abbiamo avuto una forma consociativa ma anche qui vorrei dire consociativa
Escludendo un terzo dell'elettorato
Per no per non fare poi di tutto un qualcosa che non è mai esistito
Allora e allora bisogna dire una cosa
Che con questo sistema di governo intendendo Parlamento governo cioè di comando di determinazione delle regole
L'Italia fa realmente corre il rischio di essere il vaso di coccio né i vasi di ferro classici
Io ricordo una frase di del golf
Io non mi scandalizzo di décolleté con quando nel quarantacinque quarantasei si dimise da presidente del Consiglio dei ministri francesi in polemica con la costituzione della terza re note la quarta Repubblica francese
Ricordo ai francesi poiché arrivata al potere come arrivato poi ha fatto però una Costituzione che anche la sinistra gestito penso
Ricorda i fragili che non si poteva essere una grande potenza mondiale
Avendo un governo ogni anno un pochino meno di ogni anno allorché gli Stati Uniti d'America ne avevano uno ogni cinque anni l'Inghilterra ogni quattro cinque anni così vi la durata media dei governi repubblicani credo sui dieci mesi
Nessuno si augura un bel gol però l'esigenza esiste nel momento in cui pretendiamo di essere la quarta o quinta potenza industriale ed esprime qui c'è anche il potere di decisione
A questo livello dobbiamo porci qualche problema
Aggiungo come studioso modestissimo di queste cose lo stato della nostra pubblica amministrazione
è quello che è
Ed è logico che sia quello che in un sistema politico la durata dei cui governi e di dieci mesi
Non abbiamo solo la decretazione d'urgenza ben nota degli ultimi anni ormai abbiamo il potere di ordinanza
Interi settori amministrati abbiamo strutture amministrative ad hoc create in alternativa di amministrazione che non funziona cioè voglio dire attenzione a fare discorsi in cui tutto si risolve sulla politica
Gli Stati grandi stati sociali contemporanei sono anche enormi macchine organizzative enormi macchine finanziarie che devono essere guidati o meglio chi da qualcuno sono guidate
Se non li guida il Governo la maggioranza parlamentare liquida qualcun altro
E questo è un problema è il problema della democrazia attuale cioè io non credo la partitocrazia sempre un po'questo mito io credo che sostanzialmente si stia assistendo alla riduzione della democrazia
A carico dei cittadini ma anche degli scritti partita
E qui veniamo al problema io credo al un nodo duro
Non c'è un uno privo son posterius tra riforma dell'istituto la riforma dei partiti sono la stessa cosa vanno di pari passo se no continua a discutere se l'uomo viene prima della Gallino la gallina prima dell'uovo
Sono due facce dello stesso problema
Però le due facce dello stesso problema
Solo tutte e due preoccupanti io appunto l'altra piccola citazione di Roberto Ruffilli che volevo riferire nell'ultimissimo suo scritto lui termina diceva come occorre una legge sulle spese elettorale che ponga termine agli scorci attuali
Parlava di scontri non parlava di problemi
Il potere spesso si gioca pesantissima mente
Nel controllo antidemocratico all'interno dei partiti e delle istituzioni nonché tutto sia questa se avvenisse a come il problema della degenerazione di una parte del di una piccola parte
La classe politica è un problema che riguarda il centro riguarda la periferia e non voglio fare esempi antimeridionalisti ci sono forse sarà la mia Radice meridionale che mi evita di fare io vorrei solo riferire insomma ciascuno pesa la sua regione
Ai sabaudi ai Liguri ai toscani
Al di là dello scandalismo del o del protagonismo di qualche procuratore della Repubblica io ricordo l'esempio di una grande città del centro nord in cui in un certo gruppo Consiliare non più tardi di sette otto anni fa c'era un problema
Perché su sette componenti cinque devono comunicazioni giudiziarie
E allora c'è il problema di chi fa di fare gli assessori alcuni non il furto ma era non voleva farsi vedere in giro cioè voglio dire e certi fenomeni degenerativi
Esistono sono marginali non ci si può nascondere dietro un dito come non ci si può nascondere dietro un dito
Che ormai non c'è solo Andreotti chiarire trasse quarant'anni di vita politica
Ma tutta la classe politica tende ad avere questo e non solo l'autorevolissima classe politica qui che è frutto di altre ma ormai si diventa parlamentari dopo almeno venti anni di curriculum dei consigli comunali nelle USL
E cioè voglio dire attenzione certi difetti in periferia perché io e urgente la riforma in senso democratico ed efficiente dell'amministrazione locale
E perché lì si formano i nuovi quadri dirigenti cioè voglio dire una grande democrazia come la nostra rischia di essere una democrazia dominata da partiti
Che sono dominati Judo scusato un termine un po'pesante ma che usavano alcuni miei amici comunisti desideri di pietra anzi lo chiamavano guglie di pietra cioè da quelli che fanno tutte le riunioni notte
Nella DC non ci sono quelli questo tipologia c'è una tipologia un po'diversa degli altri partiti forse qualcosa del genere
Cioè voglio dire stiamo un po'attenti che allora la riforma dell'istituzione riforma dei partiti è la stessa cosa
Cioè il problema di una di ridare potere al corpo elettorale nella selezione la classe politica nei comuni nelle Province e nelle Regioni
Nello stato a livello nazionale è un problema di ridare efficienza e decisionalità alle istituzioni e quanto bisogno ne abbiamo nuovi con i problemi complesse crescenti ma è un problema anche di rinnovare profondamente il metodo di selezione della classe politica
Dei vari partiti ai vari livelli
Voglio dire scusate questo mio intervento un po'fuori squadra ma io qui vorrei anche rappresentare come dire
Anche ciò che qui noi viviamo sempre che poi tutti i giorni quando si va all'università e si spiega ai ragazzi partiti politici voi dovreste sentire le reazioni
è tutte le volte che ai figlioli o ai nipoti gli si dice ma perché non ti impegni in politica
Ho tutte le volte che in parrocchia o alla Casa del Popolo si si fa un dibattito e viene meno gente eh
Di questo io credo ci si deve preoccupare fortemente
Perché e perché in un mondo in cui sta cambiando tutto
In cui dico sì aguzzando la vista mai la vista fosse per un governo della sinistra vorrei capire quale sarebbe la cultura di questo parco governo della sinistra perché mi sembra che i modelli storici del nazisti storici concreti mi sembra siano abbastanza in crisi ecco qui non abbiamo più tanti punti di riferimento
Però abbiamo tanti problemi a cui dare dei delle risposte molto concrete mi scuso dalla mia intromissione e ricominciamo con
Io lei permette con Baget Bozzo l'opera e poi
Tanto oppure se carichiamo le subito allora seguiamo lo stesso l
OLAF
Il suo ruolo sopra
Io penso che bisogna cercare di ridurre il tempo per cui darò proposte o risposte brevissime in ordine a alcuni argomenti che ritengo sì a valga la pena di essere meglio puntualizzati
Primo punto riforme istituzionali
Ricordiamo agli italiani che i costituenti hanno introdotto un meccanismo dalla nostra Costituzione
Per cui le riforme richiedono larghissime maggioranze altrimenti di riforme non se ne fa
Tutti i ragazzi che sono picchiando studiato la Costituzione sanno che la clausola dei due terzi
Introdotta
Per fare poche o punte riforme tanto per essere chiari
Quindi
O c'è un'intesa larghissima
Larghissima e non c'è tra tutti i partiti i quali vedono alle riforme istituzionali secondo le proprie ottiche essendo e non secondo l'ottica dell'interesse generale
O si cambia il meccanismo e si dice bene vediamo un po'qual è l'interesse generale per esempio se si addivenisse all'idea
Che l'interesse generale di stabilizzare il potere di governo qualunque esso sia qualunque sia il colore del Governo ma di renderlo stabile responsabile almeno per cinque anni
Risponde indirettamente a Zangari allora introduciamo una semplicissima riforma il meccanismo della cosiddetta sfiducia costruttiva
Le crisi di governo italiano e son tutte extraparlamentari
Sono avvenute tutte fuori dal Parlamento
Tutte indistintamente vuoi per ragioni umorali vuoi per ragioni di interessi
Vogliamo invece a stabilizzare i poteri di governo introduciamo il principio che per mandar via un Governo bisogna che ci sia un'altra maggioranza
E allora il discorso diventa diverso quando meglio diventa più responsabili
Secondo punto
Legge elettorale
Ma e perché non abbiamo il coraggio di dire o una legge elettorale che fascia faccia sparire dalla scena un certo numero di partiti restano praticamente due o tre
Antonio è una legge elettorale un'amica scandaloso però a questa legge evidentemente ci sarebbe una certa opposizione
Oppure un'altra soluzione
Facciamo in maniera che i partiti che sembra votanti
Trovo nel modo di stare insieme e se non ci stanno perché la ragione li deve far stare li faccia stare insieme l'interesse
E allora perché non ripensare alla legge quale quello del cinquantatré che introduca il principio del collegamento tra partiti
Anche introducendo la soglia cosiddetta che può essere del quattro del tre per cento a secondo di quelli che possono essere le valutazioni almeno costringeremo tra virgolette
C'è un certo numero di partire a stare insieme
Si presentano ognuno con la sua bandierina però poi quando si tratta di definire di Contursi sul terreno delle cose da fare in politica staranno insieme perché avranno saranno vincolate da un programma comune
Anche questo potrebbe essere una soluzione per uscire dalle ambiguità perché altrimenti si vuole tanto e si finisce per aver dietro questo dovrebbe estremamente positivo nelle amministrazioni locale possiamo cominciare a reintrodurla lì
Avrà introdurla di il vincolo programmatico il collegamento l'apparentamento chiamato per nome come meglio gli aggrada vinicola una certa politica un certo numero di partiti
Dante gli un premio di maggioranza e se si ritiene opportuno non dare un visto sopra vediamo un ogni premio meno vistoso o sono facciamo come hanno fatto gli irlandesi o portoghese non ricordo bene
Che hanno dato un premio piccolino
A quelli che senza raggiunge il cinquantun per cento però si collegavano fra di loro e raggiungeva per esempio il venticinque per cento questo al solo scopo di favorire l'aggregazione appunto per evitare le le liti genocidi tra i partiti
Terzo punto la pubblica amministrazione
La pubblica amministrazione come giustamente faceva osservare Scotti
E diciamo il la la la la conseguenza più vistosa della carenza di potere del nostro Paese non parliamo di altri di quegli altri poteri che si esercitano fuori
In effetti dalla influenza dello stato che sono i poteri forti i poteri economico finanziaria anche su quelli si sarebbe la fa un discorso ma visto che andiamo verso il novantatré verso una un mercato integrato e dobbiamo avere dei governi in grado di rispondere una delle difficoltà maggiori che incontriamo e quando ci incontriamo a livello internazionale soprattutto comunitario
è che gli interlocutori italiani cambiano sempre
Cambiano sempre
E questi non si raccapezza ma perché non sanno mai con chi come il finire un discorso lo cominciano come poi Logan continuare con tante altre trattano fase ci mette ci espone al ridicolo perché ci prende per matti
Quindi i governi europei dovranno cinquant'
Questa è la realtà e faceva in maniera di stabilizzarli
E allora la pubblica amministrazione anche quella è sottoposta al va e vieni dei ministri
E quindi al meglio il mestiere turista vedere di non compromettersi e stanno lì
Pella insufficienza dalla nostra amministrazione gli slanci ce ne accorgeremo nel novantatré quando a confronto tra l'amministrazione statuale italiana e quelle di altri Paesi saccoccia corsa accorgeranno che noi siamo indietro ma molto indietro
E allora voi siete proprio convinti che un investitore straniere
Tedeschi olandesi piene di soldi non sanno dove metterli vengano in Italia agli spilli
Perché per fa che per aver a che fare con amministrazioni locali che li fanno impazzire che li obbligò le sottostanno a una serie di condizionamenti è non solo solo quelle dell'amministrazione perché sapete che in certe parti vitali somma altri tipi di condizionamento
Se non creiamo se non facciamo sì che questo Stato sia decente
Non c'era nessuno
A investire soldi andranno in Spagna
Dove un paese vecchio con vizi più vecchi dei nostri però stava mettendo su un amministrazione molto più efficiente della nostra financo quella greca pare stia diventando il più efficiente dall'altro dopo la catarsi alla quale poc'anzi si si faceva riferimento io non lo so dico forse esagero sulla Grecia ma per il resto son convinto che ci stanno tutti superando largamente
Quindi il
La pubblica appunto la pubblica amministrazione è un fatto gravissimo perché è da lì che discende tutto non ci illudiamo
Che cosa vuol dire pressione fiscale Zangari significa che l'apparato pubblico tutto è non lo Stato della democrazia cristiana e degli atti e tutto l'apparato pubblico compreso le amministrazioni locali sono incapaci
Infine efficienti perché voi riesce facilmente a chiunque svicolare dalla norma e fare l'evasore
E così la lotta alla droga alla criminalità voi credete che la si possa affrontare con una volontà politica punto e basta se non c'è un apparato adeguato
E pensiamo che il problema dalla riforma sanitaria di cosiddetta sia un problema disguidi errori del riformatore ci saranno anche quelli
Se l'apparato pubblico funzionasse se tutti facessero il loro dovere
Se ci si ricordasse come diceva Maccanico che ci deve essere il principio della responsabilità che invece in Italia non c'è più né sul piano politico né sul piano burocratico allora il discorso cambierebbe
Noi spendiamo più soldi della Germania Federale della Francia
Per la rete per la sanità abbiamo servizi peggiori tale che significa mancano i soldi manca l'organizzazione è se manca l'organizzazione manca la correttezza amministrativa il senso della responsabilità
Quindi queste sono le poche cose sulla quale volevo richiamare la vostra attenzione e poi Baget Bozzo scusa ma io non è ho voluto fare ecco ai discorsi da Andreotti
Perché non è tra l'altro nel mio nella mia natura
Farei qua discorsi degli altri sono molto caparbiamente indipendente nei miei giudizi ma anche storicamente incontrovertibile il fatto al quale ho fatto riferimento
Nel quarantotto il Psi e il PC si sposano voglia ammettere che per sposarsi almeno ci fossero due volontà un ceramica solamente va letto gli atti c'era anche bella divenni c'era quell'anche del PSI
Fecero il Fronte popolare perché fu l'onda con tutte e due
Secondo le mie informazioni con una certa riluttanza da parte di Togliatti ma lasciamo fare splash andiamo da questo a chi se ne andò ad abbracciare i comunisti perché quando ha ragione c'era il PSI il PSIUP allora era più forte dei comunisti
Saragat
Una volta mi disse dice ma non escludo che quella decisione fosse dettata dalla paura
Intendendo per paura il fatto che a quell'epoca voi giovani parecchi di voi non c'erano
A quell'epoca c'erano oltre cento divisioni sovietiche ammassate nel cuore dell'Europa facevano paura
Facevano paura
E in Italia
Che consociativa come abbiamo detto tutti come per dire conciliativa come per dire estremi Siva c'erano anche degli uomini politici che al di là del fatto dialogico pensavano anche che forse sarebbe stato il caso in fondo in fondo
Di fare un un grande partito di sinistra allora molto incline verso Lester cioè verso quella presenza massiccia potente che crea una grande forza di suggestione
Che era l'Armata Rossa e meno male che a sinistra ci fu un partito uno solo a sinistra che ebbe il coraggio di dire dei no e garanti assieme ad altri che questo Paese anziché andare a finire verso Oriente col tutte le conclusioni che oggi sono alla portata di tutti rimanessi in Occidente ed è diventata così forse solo per questo la quinta o la quarta potenza industriale del pianeta
Esatto
Giannone
Peccato che il pubblico d'altra parte giusto mezzo che si è diradato perché in questo genere di tornei osservazioni più vivaci in genere affiorano dallo scambio delle opinioni non dalle premeditazione che si compiono venendo lungo l'autostrada
Grazie
Voglio calcio su dedicare qualche risposta a domande in termini brevissimi che ormai ci ci rimangono a alcune delle questioni che sono emerse nel corso della discussione
Cominciando da quella avanzata da Baget Bozzo è ripresa poi da Scotti circa la connessione fra le società complesse
Il pluralismo democratico e quindi anche i governi di coalizione se noi al allargassimo la casistica comunitaria che è stata fatta da Baget Bozzo al sistema dei partiti
Vedremo che nel momento in cui l'Italia molto si discute a mio avviso illudendosi sul sui risultati che si otterrebbero circa la necessità di semplificare i partiti riducendone il numero
Nelle maggiori democrazie europee in realtà il trend va contro questa tendenza mai siamo stati storicamente abituati a conoscere un bipartitismo classico che era quello britannico
E oggi il sistema politico inglese viaggia a tre e non a due cilindri siamo stati siamo stati abituati soprattutto dai liberali per la posizione di forza centrale che avevano i liberali tedeschi nella nella tripartizione germanica pensare a questo sistema come un modello oggi il sistema elettorale tedesco nonostante la soglia del cinque per cento comprende cinque formazioni politiche e non più tre
Quindi a mio avviso ciò che si deve si deve evitare di confondere il pluralismo rappresentativo con la capacità o stabilità di governo sono due questioni affatto diverso
E che credo si possono riassumere in una formula elementare ossia che in una democrazia che funzioni come si deve i la capacità di essere rappresentato compete a tutti
Era capacità di decidere compete alla maggioranza quindi quando la maggioranza non riesce a decidere questo non significa che si debba diminuire la capacità per tutti di essere rappresentati
La seconda osservazione che colgo nel nell'intervento di Baget Bozzo per una sua frase che mi è sembrata per la verità contenere un accento di eccessiva disperazione
Per quanto riguarda la realtà dei partiti quand'egli ha un po'icastica mentre ha detto che i partiti non hanno una cultura fondante qui si va un poco al di là di quella che è l'eclisse ideologica di di questi anni si presuppone in sostanza che il sistema dei partiti si sia disancorato dal proprio fondamento culturale
Io non penso che questo sia in realtà anche se nel deterioramento dei partiti c'è il sintomo più grave del deterioramento della nostra democrazia ma non dobbiamo penso anche qui confondere le diverse interpretazioni che si possono dare del termine oggi molto in voga di pragmatismo c'è un pragmatismo senza cultura quello che si potrebbe definire cinico male meno perché anche i cinici avevano la loro cultura o quello che Berlinguer definiva l'aridità del pragmatismo ma c'è una cultura del pragmatismo che è quella che lo stesso Baget Bozzo ha ricordato poi alla fine invitandoci a non demonizzare il reale ma anche avere la volontà di migliorarlo sì nella diversità dei dei profili
Dei partiti quindi c'è una cultura del pragmatismo c'è un fondamento culturale alla base dei partiti
C'è una crisi dei partiti che si manifesta proprio nella loro scarsa attinenza ai presupposti culturali che sono il titolo di legittimazione del pluralismo di una società complessa
Se noi guardiamo al problema numero uno che oggi la modernizzazione dello Stato la questione sulla quale tutto sommato in questa discussione conveniva discutere di più
Anche in termini di urgenza di priorità delle decisioni da assumere in vista del novanta come dicevo nel primo intervento la riforma delle istituzioni locali mi dispiace che non ci sia più il tempo per farlo
Penso però che anche qui in termini così almeno di definizione di indirizzo complessivo stupido si dovrebbe essere chiari
Si dovrebbe ammettere a mio avviso che il decentramento il significato positivo che si attribuisce ai poteri decentrati rispetto ai poteri centralizzati
Ha un suo postulato obbligatorio cioè l'idea
O l'ipotesi talora che i poteri decentrati essendo più vicini all'utente al cittadino al consentano anche una sua maggiore partecipazione una sua maggiore
Capacità di controllo quindi un migliore rendimento in termini di efficienza dei servizi che erogano
Una analisi che si può compiere in base all'esperienza all'esperienza quotidiana come quella che ha fatto anche il nostro presidente poco fa ci dice che questo non è assiomatica ma interverrò cioè l'abbiamo casi clamorosi e quotidiani
Di poteri decentrati che funzionano anche molto peggio della disfunzione dello stesso potere centrale allora
La questione
Che la riforma delle istituzioni locali deve porsi come tra aspetto centrale a mio avviso una coniugazione
Indispensabile fra la rappresentatività democratica decentrata e i suoi requisiti di efficienza nuova entrerei in qualche osservazione e se ne avessi il tempo ma credo che questo sia il punto grande sul quale si misura anche sia la maggioranza di governo sia il rapporto più allargato fra tutte le forze parlamentari in vista del novanta l'ultima osservazione mi dispiace che l'onorevole Zangheri abbia dovuto allontanarsi perché volevo rivolgerla Halloween come risposta alla sua come dire esortazione a ad usare la vista fare vedere questa alternativa che sta sull'orizzonte
Sempre per stare delle metafore nautiche persuadere nautica comprende anche la la la storia o leggenda delle Isole fortunate cioè quella che appaiono al navigante che sembrano molto allettante da raggiungere ma che poi in realtà svaniscono quando ci si avvicina non si raggiungono mai
E provocano perciò solitamente il naufragio dei loro ricercatori allora io non so se l'alternativa sia un'isola fortunata ossia un appuntamento con la realtà
Ciò che credo più ci dovrebbe prendere in questo momento storico
Di evitare che le congetture legittime che si compiono sulla possibilità di attuare in Italia un'alternativa e quindi una democrazia compiuta
Non siano poi di fatto una specie di fuga in avanti scappatoia
Destinata ad aggravare ancora di più i problemi di efficienza dell'esecutivo c'è il problema quello che ha detto anche l'onorevole Scotti cioè che occorre una solidarietà attuale nella maggioranza che governa per dare all'esecutivo un grado di efficienza migliore
Dobbiamo porci in questi termini il problema del rapporto fra i partiti che hanno in questo momento la corresponsabilità
Di governare fare in modo che la congettura sulla alternativa non divenga un fattore di affievolimento della logica di coalizione sulla quale si è retta nel bene e nel male fino ad oggi la democrazia nel nostro Paese
Per quindi ciò è implicita anche la risposta che singolarmente credo ognuno deve dare circa come si può dire il valore primario valore primario a mio avviso intermedi funzione di governo rema stabilita
Un pessimo governo Sir stabile è ancora peggiore
La riprova di il vero valore non è la stabilità l'efficienza che significa poi di fatto non un fattore te tecnico ma un fattore di alta etica democratica cioè l'efficacia rispetto dei diritti dei cittadini
Anche a me dispiace sia Zhang perché previsti a Giuseppe tra beh devo dire che in realtà mi sembra che come sempre i comunisti hanno questa tesi che dove c'è il Partito Comunista lì le cose vanno dalla coalizione diverso da è una coalizione comprende il PGT ma il PC mi pare altri padri italiani proprio quello più impoverito di cultura fondante io e sovrasta comunista
Io ho visto che i termini fondamentali di cittadinanza per esempio non vengono dal regime comunista domanda quella liberale e radicale se pensiamo che questo tema che introdotto dal pensiero russo turistico americano recentemente Errol storiche da orti di via che c'è un circolo milanese Politeia e che ribadisce costantemente intime certo dinanzi non è un fatto è un tema di origine liberalsocialista
Non c'è un tema di cultura comunista oggi esistente che significa ritorna Gramsci
Quindi è proprio qui il punto
Meno riceva per trovare un punto di poi deve dire in cosa vuol dire essere comunisti quando il comunismo nel mondo giunge a un fallimento la tesi centrali qual è la cultura fondante in questo caso come possiamo pensare che la via Nazionale abbienza e così turgori per cui essa sia il toccasana delle coalizioni dov'è
Questa capacità propositiva in che punto compare se abbiamo il fatto singolari si apre nonché Fiore che tipici ebbe deputato a un gruppo di persone chiamati indipendente
Insomma e convinti exemple sale del Puccini ormai i caratteri la funzione fondamentale di esprimerlo come se fosse diciamo così
Una massa richiede civilizzati di parlarne
Questa crisi radicale mi sembra un fatto importante certamente incide di fatto sul nostro punto Vesperae moderne che devo dire perché che la crisi comunista barra in bene e cioè destra possono accedere un'espansione di una roccia democratica in Italia
Ma questo richiede evidentemente un ripensamento poté in realtà rispetto ai termini fondamentali la questioni o leninismo c'è democrazia terza via non sita lo dice il Papa in altezza via e non si dà di l'MD
E icona come diceva Rodrigo di Castiglia cioè Togliatti Microtus Pixar alta e questo è il punto centrale al tema dell'alternativa lascia intatta leninismo c'è democrazia
Dirò che arringa che su questo punto il piede stia vado più che ammenda del togato crea a commesso nel quarantotto c'è oggetto convinto che in in quel momento momento essenziale triglie Pajetta detta vedersi paragonato gli atti a Scelta dico certamente Cerba difeso la democrazia in Italia per gli atti no
Quindi in questo caso non vi è dubbio su questo punto e Craxi andato a un congresso socialdemocratico pedine sostanzialmente va tolto sarà proprio non è questo io obiettate pariglia
è quel leggero filetto contro gli atti che Maniero emanava la tua frase
E che in questo momento ha un sapore così appunto i direbbe noi in fondo lo sappiamo
E questo non altre con non ti imputavo Prato Barberini quei cambiato le carte in tavola se posso dire da questo punto di vista una sola cosa Diotti si può certamente pensare un miglioramento elettorali comunali
Ma quello che non è accettabile attesi Pasquino
Cioè riprendere senza le garanzie di allora un tema della legge maggioritaria cinquantatré
Quella legge maggioritaria ingiustamente invece chiamata legge truffa è una garanzia fondamentale scattava solo il cinquanta per cento la vota era alla maggioranza che ha dato il premier
E siccome la maggioranza non scattò ci si è buttati devo sopra scattata l'ha costretto a portargli ormai
Allora in quel caso
Si ebbe il Parlamento che mise che Gasperi in minoranza per rispetto alla legalità dico
Nella proposta Pasquino in qualunque forma articolata la coalizione ottiene il premio di maggioranza in quanto maggioranza relativa
Invece avrete relativa rifiutare il prima cioè mancando i due partiti si vuole produrre una coalizione forzosa
E debbo dire che siccome Pucci una grande memoria storica del nostro Paese
E cento che era con mio marito Maccanico una maggioranza che avesse per cento dici e uno per cento il PC riporterebbe di fatto alle studio quarantotto esca perché non è vero che il quelle l'elettorato di centro che poi disposto da una maggioranza di cui comunissima maggioranza maggioranza sicché quello che come socialisti abbiente va rimproverato per questo motivo il conflitto con De Mita
A quella linea e di voler in sostanza imporre per legge la maggioranza che non c'era più
Non a caso la Democrazia Cristiana questo è un punto credo fondamentale e dirimente
Quindi mentre consideriamo non democratica le proposte Pasquino
Mentre io personalmente per democratica la legge cinquantatré
E questo mi pare sia il il punto fondamentale cioè per don toglie pesi posta arrivare altre forme gli enti locali per esempio
Obbligare il consiglio la alla tradimento e perciò io consiglio quando cade la giunta ci possono trovare forme di garanzia
Ma quello di volere creare i due partiti dove non ci sono
E forzoso
E questo e fruttuoso e obbligare S e capzioso perché in sostanza ente attivo di portare di taglia negli anni Ottanta quegli anni quaranta e cerca te ne potremmo a vere una maggioranza di sinistra senza traccia democratica non soltanto comunista e quello ci porterebbe appunto in quella direzione non credo
Credo che il signor Christian abbia a questo interesse consiglierò era ogni a Napoli Titolo di coloro che la Democrazia Cristiana
Hanno giocato questa carta giudico che giustamente essi non si va più al potere democrazia cristiana
Per me il punto fondamentale e quelle invece di riconoscere Cristina politico italiano ha molti difetti e la crisi etica
Della mitezza italiana che opera a tutti i livelli operanti qui con l'opera in tutto il mondo occidentale
Non è certo solo dei taglia la crisi con il comportamento morale in politica
Pensiamo al Giappone davvero mio infinitamente di più è un grosso problema che però non si risolve con leggi elettorali
è proprio la crisi del nostro tempo la crisi delle morali e non è centro
Che la legge elettorale sia un rimedio per tangibile ha qualità morale maggiori le persone ideologia la sto un grande vuoto si possono anche rimpiangere
Perché davano delle motivazioni oggi un uomo motiva se stesso Ceglie di chiedere uno psicologo site ben descritto perciò il certo priva di gravi depressioni lottando con la sua angoscia ebbe la forza di di di lottare contro l'angoscia Gran Bretagna dopodiché ebbene occorre che la gente impara emotiva si accetta il duale quella che conta questa c.t. il nostro tempo in cui il il singola persona emergono con il fatto morale fondamentale non le leggi e quindi io credo su questo deve essere accordo volontari capirà radici nel cristianesimo meno con motivazione perché in fondo nulla e Piovani generico limato la persona umana e credo che il solismo
Che il nostro tempo in tutta Europa abbia fatto mai suo questo principio
Grazie io penso che
Con questo intervento Baget Bozzo abbia un po'spostato su un piano troppo ideologico nostro Ripa
Perché di recente la proposta di Pasquino che io non condivido non è democratica
E significa dare una patente ideologica ha delle proposte che hanno un carattere tecnico politico si può dire sbagliata si può dire non è conveniente si prendeva si poteva non è utile ma dire non democratica vuol dire asset assumersi un ruolo di giudizio nei confronti della democraticità di una proposta così e quando base Bosso dice
Ma voi comunisti siete spacciati perché il comunismo è fallito
Nell'esperienze reali e noi siamo molto politici fermamente aspramente e non da oggi
Ma da molti anni critici di queste esperienze
Reali noi condanna morì invasione sovietica della Cecoslovacchia e dell'Afghanistan
Personalmente condannare il la invasione sovietica dell'Ungheria
Ed ebbe i contrasti molto fieri con Togliatti ma da questo vuol dire che il comunismo come ideale di una società più giusta più pacifica più solidale
Fallito qui ce ne passa moltissimo sarebbe come dire che è fallito il Cristianesimo perché non ha cercato storica
Sotto quei segni sono stati commessi errori anche crimini sarebbe sbagliato saprà
Sarebbe sbagliato ed un vecchio anticlericalismo
Impugnare
Certe persecuzioni
Gesuitica o di altri ordini
Per invalidare la sostanza ideale del cristianesimo sono grandi idee che nella storia
Non può cancellare
E l'idea di una società giusta di una società libera della società pacifica che dei socialisti e dei comunisti non è una cosa che si può considerare si può considerare
Fallì
Anzi ma cosa che ha secondo me è il suo domani proprio di fronte ai problemi di questo mondo alle alle gravi circostanze in cui il nostro mondo sta vivendo ma io adesso vorrei tornare un momento alla questione più squisitamente politica
Ah rilevando come anche l'onorevole Scotti
Abbia riconosciuto che la coalizione indebolite
E poi gli da un'analisi di questo indebolimento che io forse non del tutto posso condividere ma certo e si parte da un punto come dire di vista che abbastanza comune a molti dei partecipanti a questo incontro perché sono esponenti di partiti dalla coalizione
Circa un indebolimento una un una genericità una immobilità un'incapacità a decidere
Se non giorno per giorno di questa di questa
Coalizione quindi l'obiettivo che Scotti delineava di una come dire di non rassegnarsi ad un d'equilibrio
Possibile
Che può essere anche politicamente un obiettivo serio purché questo equilibrio possibile non sia di livello
Troppo basso in realtà è sotto i nostri occhi il fatto che l'equilibrio non è possibile se non ad un livello molto basso molto basso di decisione molto basso di intervento
Tempestivo nella realtà
Molto basso di difesa di condizioni di sviluppo della nostra società nostra democrazia ora questo punto di basso equilibrio a cui i governi che si sono succeduti è questo
Condizione del Paese
Possiamo permettercelo di fronte l'Europa questo il problema poi il Paese e non faccio una questione di quello che pensa il Partito comunista in proposito dei suoi interessi
Dico il Paese può permettersi un equilibrio così diciamo modesto minimo da essere quasi immobile
Di fronte ai grandi compiti che l'Europa e l'ingresso nell'Europa ci pongono di fronte a questo a questa prospettiva di interdipendenza mondiale dei problemi economici politici culturali scientifici eccetera
Ecco noi rispondiamo di no
E lanciamo una sfida non comunista
Tanto meno di comunismo
Come si dice reale ma una sfida riformista
I riformisti facciamo i riformisti Baget Bozzo se non fate i riformisti allora fate i riformisti e noi saremo con voi
E lo dico a caviglia ma lo dico anche Maccanico lo dico anche a Zanone
Sono necessarie riforme
Facciamo
Intraprendiamo un cammino indichiamo degli obiettivi organizziamo dei programmi
In un quadro che si è rigorosamente liberaldemocratico sia ben chiaro
Il quadro liberal democratico in cui si rimuove il nostro Paese dell'Europa è una per noi un
Un postulato imprescindibile imprescindibile
L'abbiamo detto nei congressi lo pensiamo profondamente ne siamo profondamente convinti a questo mi consente per finire di rispondere ad una osservazione che faceva prima Carelia
Il quale diceva perché la forza di attrazione se ho ben capito del polo socialista sarebbe stata maggiore se maggiore nei confronti dell'elettorato comunista se i socialisti possano rate d'accordo fra di loro
Ma hanno mandato d'accordo fra di loro socialisti e socialdemocratici eccetera così è avvenuto elettorato comunista non si è spostato nelle ultime elezioni europee
Orari pressoché tutte le ipotesi di ricerca in questo campo così difficile di comportamenti politici ed elettorali siano ammissibili
Ma vorrei anch'io avanzare invece un'altra ipotesi
Perché dice la caviglia sarebbe avvenuto come in Francia con Mitterrand
Ma non sarà anche perché in Francia c'è un partito comunista molto diverso dal nostro
Non sarà anche perché in Italia il Partito comunista italiano è un partito che di questi postulati liberaldemocratici riformisti si ha fatto il programma della propria azione nel paese in Europa
Probabilmente probabilmente alla al nostro
Dico successo elettorale ma insomma la nostra buona affermazione elettorale
Recente a contribuito ciò che noi siamo soprattutto anzi ha contribuito ciò che non sia
Cioè la nostra capacità di presentarsi come una forza della sinistra non appena come una forza delle riforme come una forza alla quale affronta i problemi del Paese per quello che sono propone delle soluzioni propone anche del dei raggruppamenti di forza e delle alleanze in maniera non esclusiva e non settaria e questa e la realtà direi
La singolare la singolare realtà che un Paese come il nostro che deve fare riflettere sulla possibilità di un'alternativa in Italia di cui
Una parte non certo esclusiva ma una parte che può dare una sua collaborazione suo concorso
E a parte del Partito Comunista Italiano
Zhang ieri proposto
A tutti i riformisti di unirsi
L'appello non è più proletari del mondo unitevi ma riformisti del mondo unitevi
Io devo dirle non abbiamo nessuna preoccupazione di questo appello
Perché non abbiamo mai lasciato né lasceremo il monopolio del riformismo
Agli altri e l'idea di poter semplificare il sistema politico italiano immaginando i riformisti e la Democrazia Cristiana conservatrice e uno schema in frantoio in partenza
Questo e un dato semplice lo dico così imbattuta ma
La storia del nostro Paese è stata e diversa e ha smentito proprio quella semplificazione
Così suggestiva
Che dà per scontato l'esistenza oggi di una cultura riformista
Aggregante
Di tutte le forze a cui gangheri si è richiamato gli ha risposto Baget Bozzo ma credo gli altri
Possono rispondere ma noi cosa riteniamo né riteniamo che nelle condizioni attuali Dellas storia del nostro Paese
E dell'equilibrio mondiale
Una
Intesa
Tra
Le tre culture
Che in Europa e in Italia si sono
Sono state presenti quella laico liberale
Quella cattolica democratica e con il
Socialista
Abbiano ancora uno spazio per ricercare insieme una governabilità adeguata a questo Paese e ai problemi che sono sul tappeto
Diciamo però che bisogna che la coalizione esista e abbia una sua coesione politica forte e adeguata ai problemi che deve affronta noi abbiamo visto con attenzione
In questi giorni alcune considerazioni
Di autorevoli esponenti socialisti
Convinti che bisogna governare per governare bisogna essere insieme e bisogna garantire una certa stabilità non siamo per una stabilità non governa
Questo sarebbe un errore
Sto
Allora il punto quale il punto del nodo politico vero di questo momento
O si riesce
A arrivare ad approdare ad una governabilità
Stabile nei prossimi anni in grado di far concludere naturalmente la legislatura e sciogliere quei nodi che ci consentono di entrare in Europa
No i problemi di una costrizione di una soluzione che costringa
Dare stabilità alle coalizioni è un interesse di tutti
Credo lo stesso
Partito questa approdato GP stabilmente all'idea di coalizioni complesse e nella suo sforzo di qui presentare una propria identità
Credo abbia l'interesse anche esso a
Garantire un sistema politico nel nostro Paese e dei meccanismi istituzionali ed elettorali che spingano in questa direzione e questo è interesse comune di tutti i partiti nel nostro paese perché credo che le coalizioni
Siano esse queste sta pentapartito
O quella di sinistra che amministrano gli enti locali si trovano nell'insistesse difficoltà perché la condizione di instabilità è una condizione che ormai pervade tutti e nessuno è escluso e allora o c'è una consapevolezza politica che le coalizioni in un sistema come il nostro hanno bisogno di avere delle regole forti al proprio interno non scritte ma politiche
E che se e che bisogna anche che i meccanismi istituzionali ed elettorali spingano in quella direzione io non indico una formula de una risposta cari gli ha ricordato Baget Bozzo scure ha ricordato la proposta del cinquantatré cioè la legge elettorale cosiddetta truffa io non vado ad una formula pongo la questione
Dico bisogna che a questo punto si ponga questo tema alla discussione comune e bene ha fatto il Governo a non porla come accordo di governo ma lasciare che su questo maturi una riflessione tra le forze politiche presenti nel parlamento italiano perché si arrivi
Ad una
Accordo politico che consenta di arrivare ad una riforma adeguata beh questo è il tema che sul tappeto
Allora noi cogliamo con grande attenzione le indicazioni che son venute dei socialisti in questi giorni tendenti a
Ritrovare uno spirito di coesione più forte abbiamo alcune preoccupazioni di intervista del segretario del partito repubblicano dicendo
Maccanico e ho qui
Saltiamo insieme o riusciamo insieme a venir fuori da questo quadro perché anche un'alternativa diversa nulla si costruisce sulla ulteriore indebolimento della vita politica e della
Politica a cui ha fatto riferimento con molta efficacia Zanone prima che sono le preoccupazioni vere che credo debbano prenderci tutti qua
Facciamo terminare questo nostro interessante incontro dal ministro Maccanico grazie
Soluzioni
Va la Costituzione consente che il parlamento modifichi la legge elettorale io chiedo scusa do la risposta
L'oscuramento la le alla Costituzione consente che il parlamento modifichi la legge elettorale come Como dedicare qualunque legge
No la la la la legge elettorale una legge normale quindi via segue le procedure della normali norme legislative e quindi non c'è un sulla maggioranza particolare la legge elettorale può essere ma può essere cambiata con la normale maggioranza quanta al referendum propositivo il referendum propositivo consultivo o propositivo
E secondo la dottrina più accreditata questi la introduzione del nostro sistema dei referendum propositivo o consultivo richiede una legge costituzionale
Chiedo scusa ma
Non vorrei essere molto lungo perché mi pare di aver del già abusato nella nella nella esposizione iniziale della vostra pazienza ma mi pare che il dibattito sia stato così interessante così denso di spunti da meritare un commenta
Mi pare che la tesi di fondo una delle tesi di fondo che ho sostenuto nella mia esposizione non abbia trovato contraddizione con contestazione
Ipotesi che io ho sostenuto è stata questa e cioè che l'alternanza all'equilibrio politico costituito sul principio dell'alternanza che ha dominato la nona legislatura
è stato un fatto estremamente positivo è stato un fatto positivo perché essa a significato il recupero di una coalizione
Di di di governo che non era fondato sulla preponderanza o sulla egemonia di un solo partito
Questo fatto certamente a della normalità il fatto che sia diventato Presidente del Consiglio un
Segretario di un partito di minoranza come Partito Repubblicano che sia diventato per quattro anni presidente del Consiglio
Il segretario di un partito che non aveva ancora il quindici per cento città avendo fatto non normale
Ma è stato un fatto che ha dirompente che ha rotto una certa crosta che ha creato una studia Lettica nuova nella vita politica italiana retica nuova che ha arricchito la vita politica italiana anche se ha creato problemi di tipo nuovo con una conflittualità nuova una nuova un modo di stare nella con potere di coalizione eccessivo e ha creato una pur anche esteso a i livelli di governo più bassi Regioni e Comuni ha creato una un potere di coalizione eccessivo delle minoranza questa tesi mi pare che non abbia trovato non abbia trovato obiezioni così come l'ha trovato invece il frutto maggiore di questo fatto e cioè la rottura della pratica consociativa su questo punto io vorrei dare un chiarimento
Che significa la pratica consociativa certo nella tradirlo detto nella tradizione politica italiana insiste il compromesso il trasformismo il connubio e cioè tutti gli equilibri politici da quando esistono Stato unitario sono stato in in un certo modo
Formati attraverso queste questa questa coesione di forze diverse
Però qual era la pratica consociativa che si è rotta e perché era un fatto negativo la pratica consociativa era il potere di interdizione che era dato alle opposizioni anche minime
Cioè
Io non nego che in certi momenti della vita nazionale si possa andare anche a coalizioni grandi la grande coalizione
Lo strumento anche altri Paesi hanno avuto questi momenti la Gran Bretagna quando è stato in guerra se valuto un governo di coalizione in cui c'era e tre c'era Churchill
La Germania ha avuto un Governo di grosse coalizioni un momento particolare ha avuto un Governo di grosse coalizioni ma non c'era nessun artificio istituzionale che rendeva questo in un certo senso indispensabile non per molti anni abbiamo vissuto su una specie di convenzione
La convenzione che diceva che che era proprio suo modo questa la conventio ad excludendum dei comunisti dal governo corrispondeva un loro enorme potere di condizionamento della vita parlamentare nella formazione delle leggi della formazione nell'attività core parlamentare complessiva questo era l'equilibrio che si è creato in un certo momento ora con la nona legislatura sì avvia a una rottura di questo sistema certo che questo sistema crea le condizioni più favorevoli all'alternativa e su questo punto io vorrei essere chiaro con l'amico Scotti
Io sono d'accordo che nei che nelle coalizioni
E bisogna essere fedeli alla coalizione cioè quando uno è un partito è in una coalizione deve dare tutto il suo apporto a che gli obiettivi che la coalizione si è posto siano raggiunti certo che non si può stare in una coalizione guardando a una coalizione alternativa
Però la sostanza della nuova situazione queste cioè che non esiste all'interno della coalizione la posizione egemonica questo il punto che caratterizza e non a
Sono come credo che sarà difficile esiste anche in futuro credo anch'io che sia difficile che esiste in futuro
Volevo dire che sono d'accordo quello che ha detto l'amico Baget Bozzo e cioè che ormai i governi di coalizione comincerà ad essere la regola un po'dovunque
è verissimo e la complessità della vita sociale di tutti i grandi Paesi democratici che porta a questo
Anche in quei Paesi nei quali noi pensiamo che ci sia un'alternativa fra due per il Pitti in realtà la complessità della vita sociale crea all'interno di questi queste quei fatti questi partiti delle confederazioni di partito
Ma pensiamo veramente che partito democratico americano sia un fatto monolitico guidato ma no assolutamente no
Il partito democratico estremamente vario abbia piena di sfaccettature di tipo informazioni sociale diverse di culture diverse che vanno nel partito democratico e così il partito liberale di partito repubblicana americana ma nemmeno per idea non è una formazione monolitica cioè in un certo senso le formazioni politiche moderne dei grandi Paesi industriali sono quasi tutti
Hanno quasi tutta una struttura di coalizione su questo siamo siamo tutti d'accordi su questo condivido pienamente quello che diceva l'amico pace Prost il problema qual è
Il problema è quello di dare fare in modo che l'ordinamento dia la possibilità che ci siano coalizioni alternative cerca vizio alternative che significa anche ricambio di personale di governo certo qua più si va verso un'omogeneizzazione delle strutture sociali dei vari Paesi
Mi più si va verso una situazione nella quale le differenze le differenze di fondo programmatiche di dei partiti diventano più sfumate ma su a assume una grande importanza anche l'alternativa dei delle del personale di governo del personale di rigore
Ora io credo che l'esperienza che abbiamo fatto in nella nuova legislatura abbia avvicinato questo questo obiettivo lo abbia avvicinato io non voglio così valutare adesso se la rivoluzione del Partito comunista sia tale
Da creare un la possibilità di un perno nuovo di alternativo che si debbano essere mutamenti nella struttura elettorale perché questo questo fatto aprendo a me interessa che i istituzionalmente come cultura politica pre dominante in tutti i partiti questo dell'alternativa
Si profili si profila all'orizzonte come possibilità astratta anch'io sono d'accordo che è diventato molto difficile avere delle alternative il fatto che la signora Thatcher come nell'Inghilterra da dieci anni e forse siano sia rivincere le elezioni è un fatto di un'importanza enorme
Ma questo riguarda riguarda la capacità progettuale dei partiti la capacità di di fronteggiare i problemi nuovi e di dare progetti convincenti e di aggregare
I consensi dell'opinione pubblica e problema e creare meccanismi istituzionale che questa prospettiva a pranzo questa prospettiva
Naturalmente non mi nascondo che il punto di approdo come ho detto nella mia relazione
E la possibilità di dare al corpo elettorale di scegliere i governi ai vari governa i vari ecco questo è un elemento un evento di modifica anche dei partiti cioè il corpo elettorale comincia a dire io voglio scegliere il governo all'infuori della mediazione partitica cioè non voglio delegare
Gli eletti a formare loro i governi locali regionali o nazionali ma voglio essere in grado di scegliere io questa è un'esigenza di fonti recente di fondo che deve essere dovrà trovare una soluzione di una risposta
Io personalmente ritengo che le soluzioni che sono state proposte cioè ho già detto nella relazione che i partiti sono consapevoli di questa necessità
E la stanno cercando faticosamente quando il Partito socialista propone la la la l'elezione diretta del capo dello Stato o la repubblica presidenziale che cosa dice in sostanza da una risposta a questa domanda dice che vogliamo che italiani saprà scegliere i loro governi questa è una soluzione
L'altra soluzione è quella che dice creiamo uno strumento elettorale che consenta che consenta
Una coalizioni alternative di proporre al Paese coalizioni altri dati cioè i governi alternativi dicono eccessivo anche questa è una risposta nella mia relazione io ho detto quali sono le difficoltà perché ha in questo momento si arrivi a questa scelta le difficoltà esistono ci sono obiezioni legittime
Dall'una e dall'altra parte
Chi ritiene che il Trap che passare la repubblica presidenziale significa capovolgere
Radicalmente l'assetto istituzionale che sanno dati costituenti e di fronte a questa prospettiva esprime qualche perplessità secondo me ha ragione così come chi dice non arriviamo alle Gillett orali che e cristallizzano i rapporti di forza di ha delle preoccupazioni secondo me è giustificato allora qual è la via la via che io sostengo è molto semplice
Intanto andiamo avanti nel fare quello che è possibile fare abbiamo per esempio il traguardo il traguardo del il rinnovo dei consigli comunali regionali andare il prossimo anno e su questo io sono d'accordo con l'amico Zanone non è una una cosa da poco affrontare questo problema ecco questo problema ce l'abbiamo sul tavolo
La coalizione di governo la posta al centro del programma istituzionale
Misuriamoci su questo se alle elezioni prossime arriveremo con una riforma seria degli enti locali e quando parlo di riforma seria parla anche di riforma elettorale cioè riforme che diano quel minimo di stabilità e di certezza
Nel nel nei governi locali
E se noi arriveremo a questo io secondo me ritengo che avremmo raggiunto un obiettiva e non sarà un obiettivo di basso profilo amico Zangari se non arrivasse in mano
Alla alla alle elezioni regionali comunali avendo fatto una riforma seria degli Enti locali importanti sia secondo me ne avremo fatto un grosso o aveva raggiunto un grosso obiettivo ha fatto un grande santo il salto di qualità
Io questo questo volevo aggiungere una cosa l'amico Za numero io se non l'ha detto io capovolgere la frase tutta da Maccanico e cioè che i far partiti
E riformando le istituzioni riformano se stessi io credo che non siamo lontani dal nella loro furibonda
In fondo si tratta di una prospettiva diversa ma diciamo sostanzialmente la stessa cosa quadro I parla del delle regime televisivo in Italia ma se i partiti fossero in grado di fa dare una legge sulle emittenze televisive
E dare un assetto alla RAI che fosse di tipo diverso da quello che lui lamenta che anch'io lamento ben questo non sarebbe già una riforma dei partiti io credo di sì questo sarebbe già una riforma cioè vuol dire che i partiti
Sono riusciti a riformare se stesso
Se i partiti riuscissero a fare una legge sul finanziamento sulle campagne elettorali
Sul che sia adeguata che sia dall'altezza di quelle dei maggiori Paesi democratici e le ho detto è questo un problema specifico che la classe politica italiana in un certo senso rimosso beh questo non sarebbe una riforma anche dei partiti io credo di sì
Per concludere mi pare che
Siamo d'accordo su un fatto cioè che i problemi che solo di fronte alla Società italiana sono estremamente tra complessi e nuovi nuovi veramente nuovi
Pensiamo a che cosa può essere l'azione internazionale nei riguardi dei Paesi dell'Est è una politica tutta da costruire una politica tutta da inventare tutto da progettare pensiamo a quali sono i problemi
Con il Terzo Mondo i problemi con per quanto riguarda il Mezzogiorno e Mezzogiorno d'Italia aspetti nuovi fatto che c'è esiste questa questa questa così diffusa
Ma costume in così al diffusa forza delle organizzazioni criminali questo crei un problema serio per tutti ecco su questi temi che secondo mesi fa e che aveva non le aggregazioni di governo future e se al di fuori di qualsiasi pregiudizio ideologico di scelte di civiltà grazie
Ringraziamo anche chi ha ascoltato fino a quest'ora attentati dette
Chiedo scusa