" La Repubblica dopo 40 anni"

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Cominciare
Questa
Nostra tavola rotonda
Che avrebbe però bisogno adesso quindi un po'di attenzione è un po'di silenzio naturalmente
No
Ammonta riesce commissariata
C'è Michele Emiliano enorme
Io mi rendo conto della difficoltà
Adesso però basta
Mi rendo conto dalla difficoltà di svolgere una tavola rotonda una discussione su temi su di un tema di così grande rilievo non so la questura ma anche con questo caldo
E
Se dobbiamo giudicare la riuscita delle cose e devo dire che questa e riuscitissimo
Prima di tutto perché nonostante l'ora nonostante il caldo ci siete tutti voi sì io ringrazio molto fervida mente per questa vostra presenze
Cercate di non abbandonarci così a poco a poco di non lasciarci soli perché allora verso la fine ci sentiremo molto scoraggiate
Riuscita poi anche per la autorevolezza delle persone che partecipano a questa tavola rotonda
Vogliono ringraziare seduttore Elia che qui conoscete tutti bene come non solo come studioso come democratico cristiano di antica tradizione come ex presidente della Corte costituzionale e adesso membro del Parlamento
Conoscete il professor Ruffilli cattedratico all'università di Bologna che però dirige il l'ufficio per i problemi istituzionali nella democrazia Cristina conoscete Mario Segni il deputato giovane ma possiamo dire solo se ma se voi queste cose non le sapete ma De Gasperi
Faceva la distinzione fra il parlamentare dice Radici chi quello è quello è un deputato autorevole che l'autorevolezza non dipendeva dal numero degli anni non dipendeva dall'anzianità ma dipendeva dalla capacità di presenza e di influenza all'interno del Parlamento e Mario Segni un deputato giovane non tanto tanto guardate che costa storia poi veloce insomma però quando io ero
Ministro per l'Agricoltura lui scherzava del cortile ti ricordi avvia Sallustiano e ogni tanto lo riferivamo io andavo a trovare il il Papa presidente segni cui tutti abbiamo un consiglio rispettoso e affezionato ricordi
E poi c'abbiamo Mauro leone anche voi professore avvocato che conosce molto bene questi problemi giurista e quindi potrà dare un contributo notevole per questa nostra tavola rotonda
Io modestamente cercherò di possibili guidare questo dibattito e lo introducono proprio spero di introdurlo con una grande
Brevità chi lo sa
Ciao
Non è non è che abbiamo voluto fare io penso ecco nella mente degli organizzatori non credo che
Parlando di questi quarant'anni della Repubblica si sia voluto fare una una commemorazione delle le abbiamo fatte nelle sedi ufficiali forse si continuano anche a fare specie penso che si sia voluto richiamare l'attenzione del partito dei partecipanti sui problemi di questa Repubblica dopo quarant'anni dalla nascita si sente si sente
Così dunque dicevo richiamare l'attenzione sui problemi di questa Repubblica a quarant'anni dalla sua nascita
Forse per questo diciamo
Hanno invitato mica presiederla perché io
Di tutti questi che di tutti voi no Carollo no non era in cima insomma io l'ho vista nascere e quindi ciò devo andare nei libri di storia a pescare level la successione degli eventi dall'inizio verrà
Questa Repubblica ha dei problemi di che tipo intanto sono tanti
Se lo vogliamo qualificarli questi problemi così mi permetterei di dire che non sono rughe da invecchiamento
Che non sono la manifestazione è l'espressione di una crisi di decadenza di una crisi di fatiscenza delle istituzioni o della nostra società
Ma è bene che noi vediamo tutto come una crisi di di crescita una crescita complessiva un crescita tuttora diciamo dinamica in continuo movimento una crescita da mutamenti
Questa crescita dopo la pace vi sono due modi di misurare una crescita
Ho ho uno da manuale statistiche ma allora ci si mette per una strada che credi ai punti che allontana l'attenzione che vuol vedere le statistiche
Si rivolga prenda uno di quei manuali dell'Istituto di statistica vede per esempio il il reddito complessivo però si dice il PIL il prodotto nazionale lordo nel mille novecentoquarantasei lo paragono a quello di oggi vede la crescita poi vede l'incremento del reddito il reddito medio pro capite paragonato cioè vede la crescita poi vede per esempio diciamo il il modo come il reddito si distribuisce all'interno che ne ha una valutazione non è questa la strada che io credo noi dobbiamo intraprendere io credo che dobbiamo misurare qualitativamente questa grande crescita
E che intanto è nella produzione e della distribuzione della ricchezza nelle fonti che producono una ricchezza se uno ricordo potrebbe la differenza tra l'apporto che l'agricoltura dalla prima alla produzione del reddito dello che da oggi sempre molto importante ma proporzionalmente diverso e quello che dall'industria dei sapori c'è quest'altra rivoluzione nuova
E cioè una crescita un rapporto alla produzione del reddito di tutto quanto il settore terziario soprattutto il settore terziario molto avanzato di delle altre tecnologico
La crescita nella struttura organizzativa
Delle attività produttive badate che questi ultimi anni
La politica se n'è occupata poco
Però sono intervenute dei mutamenti profondi nella organizzazione della produzione tant'è che si pone il problema ancora una volta si pone il problema tra organizzazione industriale struttura capitalistica e sistema democratico
E controllo democratico
Io tanti anni fa parecchi anni fa mi pare non so se nel mille novecento sessanta sessantuno avevo preparato
E presentato in Parlamento una legge contro devono Po
Poi non passò perché si disse che era meglio aspettare con la le le regole del mercato comune europeo regole un pochino deboli un pochino tenue oggi questi problemi si ripropongono anche in un mercato alla richiama
La la società complessivamente come e diciamo
Cresciuta
Certo permangono le antiche diversità il dualismo per esempio tratta Mezzogiorno e enorme quindi differenze non solo dal punto di vista economico ma anche da un punto di vista sociale a questa se non sono aggiunte delle nuove Società diventato più complesse
E la posizione dell'Italia per esempio nel mondo dal punto di vista industriale B
Cos'era nel mille novecentoquarantasei cos'è oggi va bene ho visto sui giornali stamattina che i nostri ministri si riservano di vedere se partecipare alle riunioni oppure no a seconda che si troveranno di fronte a delle decisioni prese dai cinque
E senza che i cinque siano diventati sette questo dipende da alcuni equivoci che si sono sono sorti quando si è parlato di queste intese la realtà è che però si discute
Se sono cinque o sono sette ma se sono cinque magari in Italia non c'è ma se son sette l'Italia c'è accanto agli altri come è cambiata per esempio la posizione dell'Italia dal punto di vista del proprio della presenza sul piano internazionale è stata sempre molto importante anche all'epoca dei dei gas
All'epoca delle grandi scelte per il suo significato per la sua importanza strategica e sempre ha dato il suo contributo poi naturalmente questo contributo sia venuto e saltando nel tempo di fronte alla complessità del problema
Io potrei continuare ma non vi voglio voi non voglio togliere tempo e le voglio soltanto ricordare qui
Il contributo
Dato dalla Democrazia cristiana a questa crescita del paese è stato continua
Permanente e in qualche modo sempre nuove
Proprio per la natura di questo partito cioè noi non siamo in chi lo sa atti non siamo chiuse non siamo stretti in nessuna ideologia partiamo da alcuni valori fondamentali costruiamo su questo la l'elemento base diciamo la ispirazione base dalla nostra politica
Ma siamo sempre in grado di adeguare di incarnare diciamo questi valori nella complessità sociale nella rivoluzione della società e quindi degli ordinamenti che
Io ma le grandi scelte deve ricordate la scelta
Per la democrazia quando la democrazia era in una stretto
Io non so chi ha vissuto quei periodi proprio così come come elemento attivo
Ma quando suoi partiti democratici evitare erano la democrazia cristiana si che nel quarantotto ha preso la maggioranza assoluta poi repubblicani socialdemocratici prive questa la coalizione
Che però era asserragliata è una coalizione assediata perché dall'altra parte c'era il il gruppo diciamo socia al comunista la sinistra che aveva in politica estera anche in politica interna una diversa visione una diversa
Concezione ciao vi salutiamo e e poi
Dall'altra parte c'era la destra con con le sue i suoi limiti i suoi ricordi e però queste coalizione hanno funzionato e poi l'aria della democrazia si è allargata quando abbiamo preso i contatti con i socialisti ovviamente il socialismo ha modificato la sua posizione in politica interna in politica internazionali la scelta atlantica la scelta occidentale
Dato che queste sono cose che poi hanno sempre il loro valore
E lo hanno anche per esempio nei momenti in cui dove stiamo parlando
La scelta occidentale dell'Italia e la nostra presenza è una scelta è un contributo agli equilibri internazionali ore equilibrio alla pace ed è un equilibrio la difesa della sovranità del nostro Paese e alla nostra evoluzione pacifica e quindi dobbiamo sempre continuare da rispettare
La scelta per esempio della liberalizzazione degli scambi e la scelta del mercato la scelta dell'intervento dello Stato come correttivo al economia di mercato le leggi per il Mezzogiorno le prime grandi riforme anche per il superamento vedi fa dei divari che all'inizio proprio come scelta fondamentale questa Costituzione democratica
In cui si rispecchia non si vedono tanti dei valori in cui noi abbiamo creduto per cui abbiamo lottato
O il rapporto tra la società e lo Stato la società e l'ordinamento di il la garanzia dei per tale evoluzione della società nel senso della giustizia questo tutte queste cose
Ci sono state allora abbiamo mobilitato tutto il nostro patrimonio culturale troppi siamo qui in Sicilia ricordiamo Nones senza voler attribuire nessun significato regionale regionalistica attribuiamo prendiamo omaggio anche per questa elaborazione alla al pensiero e alle grandi scelte culturali prima politiche poi di Luigi Sturzo che diciamo non all'origine nell'immediato di questo nuovi
Io queste collaborazione democratica sono un'altra grande scelta
Che ha contribuito a consolidare i nostri coordinamenti e sono è una scelta tuttora importante valida e don facilmente insostituibile non sostituibile anzi togliamo ogni avverbio perché non voglio che su questo vi siano
Delle incertezza ecco però adesso
Che cosa succede veniamo dal punto di vista dall'ordinamento giuridico
Mentre ero in
In aereo per così pensavano mi è venuto in mente poi c'è un discorso di la Pira uno scrittore di là non ricordo bene in cui parla della Costituzione spiega la Costituzione spiega l'ordinamento dice che la Costituzione eccome un abito che si modella sulla società
A interpretare ne garantisce alcuni valori ne garantisce la evoluzione noi non siamo per la società ha chiuso che cosa è successa mi sa che questa società è diventato molto più grande molto più complessa e sotto alcuni aspetti gli ordinamenti sono inadeguati
E questo è uno dei problemi credo uno dei problemi su cui noi ci intratterremo credo che centra tre ma nel senso di dire no che dobbiamo votare costituzione ma che dobbiamo in alcuni suoi istituti per far funzionare meglio questi istituti inserite delle modifiche mi pare che questa è stata sempre la linea del partito
Ivi compreso l'avrebbe le leggi elettorali
Io enuncia i problemi adesso io non mi pronuncio su questi
Mario Segni prende uno particolarmente versato nel film di proposte
Elettorale il funzionamento del governo del Parlamento i rapporti fra governo e parlamento
Perché per esempio non funziona la cosiddetta delegificazione
Ma non funziona la delegificazione no per trascuratezza o per mancanza di volontà
Perché noi dei nostri ordinamenti
Negli ordinamenti parlamentari nel modo come abbiamo concepito l'applicazione alla costituzione c'è una specie di commistione tra la funzione esecutiva e la funzione legislativa e di controllo per cui il legislativo il Parlamento buone spesso partecipare
Per
Contanti andando più esatta la funzione diciamo esecutiva e allora la delegificazione che aumento il potere di presenza del Parlamento non funziona sull'economia be'veniamo fuori dalla discussione della legge stavo la la la finanziaria vede subito come è difficile non è che si tratta di piccoli problemi di mettere le tasse poi di di di pareggiare un derby no
Questo è l'impiego delle risorse in una nazione industrializzata appartenente alle sette nazione industrializzata del mondo
Non ha ancora una linea conseguente e coerente nel nostro paese quindi la distribuzione del reddito il significato e per questo può venire per gli equilibri interni gliel'abbiamo approvato ogni Consiglio dei ministri
La le leggi le i decreti delegati per la liberalizzazione del movimento dei capitali sembra un argomento tecnico e relegato nella stratosfera nessuno se ne occupa poi qualche volta arriva la Banca d'Italia dice signori voi non potete esportare più di tanto non potete importare
O se dovete importare non avete tanti giorni per rientrare dei capitali appagamento dell'esportazione ora uno si meraviglia e si meraviglia la liberalizzazione dei capitali è strettamente collegata con gli equilibri interni della nostra economia gli equilibri finanziari il deficit di bilancio e e via via dice ci sono tutti quanti questi problemi anche ripeto sul piano economico sul piano sociale il garantismo sociale fin dove deve arrivare in una società che richiede anche un notevole grado di mobilità anche le concezione dalla Democrazia cristiana su questo piano devono quanti problemi alla luce del ricordo di questi quarant'anni della Repubblica positivi noi abbiamo dato il nostro contributo ma se questo fosse un partito che guardasse sono indietro
A celebrare quello che si è realizzato come evoluzione del nostro Paese e non fosse invece in grado oggi vi direbbe
E oggi quarant'anni ma quali sono i problemi e come li fronteggiamo e non fosse in grado di indicarle soluzione sarebbe partito finito siccome non è così non è finito questo da qualche volta fastidio ad altri perché anche i rapporti tra i partiti politici sono in discussione e anche sono evoluti notevolmente da però è importante
Che questo partito così profondamente radicato nella società indichi oggi la risposta che dà ai problemi che sono stati create sono venuti fuori anche a causa dell'impulso e del contributo che questo partito adatto
Mi pare che questa potrebbe essere la linea ognuno è libero di di di fare quello che vuole io non posso che prendere atto delle cose che vengono dette casomai cercare di coordinarle fra di loro ma mi pare che questa possa essere la linea per non ricordare i quarant'anni della Repubblica ma vedere in quali problemi si pongono dopo quaranta
Tempi io mi scuso se la mia introduzione andata un po'al di là del previsto mi pare che c'è una le relazioni come sul
Ecco Ruffilli fa una piccola relazione di piccola fa come vuole di impostazione e poi dopo
Ognuno interviene il secondo di suo gradimento
Allora la parola Baruffi
Direi che è il caldo il clima familiare il a dispetto anche nei confronti gli altri che devono intervenire mi spinge ad essere bene allora farò un'operazione di questo tipo
Illustrerò brevemente l'indice delle cose che avrei avuto intenzione sostituire anche perché ormai dopo lo sfondo del Presidente Colombo una serie di dati sono stati forniti vorrei anch'io sostanzialmente porre il pre e precisare una serie di problemi indicare se gliela faccio qualche soluzione
Allora c'è un primo punto sintetizzando l'intervento del precedente Colombo credo che si debba cominciare col dire che i problemi che noi abbiamo di fronte
Sono problemi da successo della Repubblica e non nata decadenza della Repubblica
E sono problemi da successo perché noi dobbiamo sempre prende le mosse come ha fatto speditamente precedente a Colombo dal punto di partenza
Noi oggi tendiamo a dimenticare che la nostra Repubblica nati in mezzo ai contrasti
Al momento della costruzione del nuovo Stato democratico e della realizzazione della Costituzione che ancora oggi per fortuna ci guida
E c'erano profonde divisioni fra le forze politiche investivano la forma di governo il modello di democrazia il Progetto di società il tipo di partito
è vero che queste forze sono riuscita a trovare una serie di compromessi alcuni hanno di questi compromessi hanno ottenuto e si sono consolidati altri hanno dimostrato decreti
Hanno tenuto i compromessi sui grandi principi sull'esigenza di coniugare libertà ed eguaglianza e di trovare un punto di raccordo come si disse allora
Anche da parte dei nostri costituenti fra l'individualismo liberale il personalismo cristiano e l'umanesimo marxisti
I principi della Costituzione hanno tenuto anche se magari il progetto complessivo per la realizzazione di un modello di Stato e di società non sia potuto realizzare in tutte le sue parti
Ma vi sono degli altri compromessi che non hanno invece tenuti quelle sulla forma di governo perché mi son rimasto una serie di ambiguità che mano mano che la Repubblica sia consolidate ci sono venute precisa
Ma
Ma se prendiamo le mosse dei contrasti di allora ed è compromesso allora realizzate valutiamo la situazione adesso noi dobbiamo dire che la Repubblica ha ottenuto successi almeno in tre grandi campi il primo è sicuramente quello che ha indicato il presidente Colombo e cioè lo sviluppo eccezionale di questo Paese negli ultimi quarant'anni
Il secondo anche sanzionato dalla presidente Colombo e sul quale magari in un altro contesto varrebbe la pena di soffermarsi più a lungo è il consolidamento del sistema democratico in questo Paese
Noi abbiamo avuto in quarant'anni di età ridimensionamento delle cosiddette forze antisistema tanto per non far nomi il il PC da una parte l'MSI dall'altro sono stati messi in condizione di di dover abbandonare una serie di concezioni sul funzionamento dello Stato della società sorvolo del partito
Voglio dire che inizialmente avevano tenuto fermo da cui questo è un grandissimo successo del del nostro sistema
Repubblicano e democratico perché in un clima di libertà una serie di forze che non avevano aderito fino in fondo alla Repubblica
Alla fine tempi sono state costrette ad aderire
E il terzo ordine secondo me di successe con i quali abbiamo misurarci è stato la capacità del nostro sistema democratico di adeguarsi alle grandi democrazie dell'Occidente perché badate bene è vero che siamo diventati uno dei grandi Paesi industrializzati del mondo ma contemporaneamente ci siamo avvicinati sul piano del funzionamento delle nostre istituzioni alla funzionamento tipico delle altre democrazie certo con problemi ancora aperti problemi particolari come vedremo però anche questa una grande conquista
è chiaro adesso fuoriuscendo cercando di far uscire dalla logica celebrativa io sottolineo i successi ma devo poi aggiungere subito che per ognuno di questi successivi sono poi stati contraddizioni e limiti non è che noi abbiamo risolto a tutti i problemi però oggi noi abbiamo i problemi
Di una nuova fase di sviluppo
Non abbiamo più di problemi che la Repubblica e si è trovato di fronte quarant'anni fa
Di chi è il merito dei successi e voglio dire anche se il clima a livello di opinione pubblica non è particolarmente favorevole però che bisogna dire una cosa il merito è dei partiti
Il merito è del sistema dei partiti il merito è anzitutto dei partiti di governo e Perù per una parte almeno anche degli stessi partiti di opposizione
Sono stati i partiti a costruire la Repubblica sono stati i partiti
A a voglio dire a promuovere lo sviluppo della democrazia in questo Paese lo sviluppo della ricchezza e così via certa anche qui in mezzo diciamo a tanti limiti però se noi vogliamo proprio colpire gli errori e le contraddizioni dei partiti oggi dobbiamo prendere le mosse da questo grande apporto che hanno dato alla costruzione della democrazia in questo Paese avendo tempo si potrebbe far vedere come i partiti abbiano svolto una grande positiva funzione di supplenza
Rispetto a una società che quaranta anni fa era sicuramente più vite legata più arretrata e senza grandi tradizioni democratiche per esempio
In questo contesto un ruolo particolare lo ha già accennato anche qui il presidente Colombo spetta sicuramente alla DC
Spetta alla DC perché ha saputo
Essere il perno e il garante dello sviluppo di un sistema democratico pluralista
Voglio dire si legge periodicamente sui giornali grandi e piccoli l'accusa alla decidono l'avere il senso dello Stato di essere un partito passatista clientelare e così via e si scorda che a livello di scelte
Culturali ed ideologiche a livello di comportamenti
Il movimento cattolico democratico da Sturzo in poi è stato in questo Paese sicuramente la forza politica più disponibile a muoversi in un contesto di democrazia pluralista e cioè in un contesto in cui
Si riconosce l'esistenza di altre forse
Una seconda e questo si è articolato con la politica delle alleanze è stato ricordato la democristiana e quarantotto raggiunta la maggioranza assoluta
Ma proprio per la consapevolezza della complessità della situazione del nostro Paese fin da allora la Democrazia cristiana fa una scelta di allearsi con altre forze disponibili per far maturare la democrazia in questo Paese
E c'è un'altra grande capacità che ha dimostrato a Democracy che se anche qui Polmetro tanti limiti e contraddizioni
Una capacità di mediazione rispetto ai conflitti sociali e politici che la sempre spinta a darsi carico dei problemi dell'intera società italiana e non solo di una parte
Di essa in questo senso la Democrazia Cristiana dato la riprova del suo caratteri di partito popolare proprio per questa capacità di libertà
Di mediazione che è stato una mediazione alta non una squallida mediazione fra piccoli interessi
Corporativi incerto lo scotto pagato in certi periodi è una diminuzione della capacità di decisione pur altrettanto indispensabile in politica però nel momento in cui il grande problema della nostra Repubblica era quello del consolidamento democratico la capacità di mediazione della democrazia cristiana si è e si è precisata come uno strumento fondamentale insostituibile per lo sviluppo del e adesso dopo ho quarant'anni la situazione quale situazione si presenta in questi termini da una parte noi abbiamo sicuramente una società molto più matura
Una società nella quale ognuno di noi come cittadino come singolo e come gruppi di cittadini maggiormente capace di far valere una serie di diritti tradizionali e nuove rimane aperto il problema del collegamento rispetto ai doveri che voglio dire
Un un grande problema però sicuramente oggi la nostra è una società più matura anzitutto nella capacità di far valere una serie di diritti e più matura nella capacità anche delle iniziative economiche della iniziativa sociale è una società più matura con una imprendibile imprenditorialità più diffusa e al tempo stesso con forme di solidarietà pensiamo le splendide pagine del volontariato più diciamo significative ma anche volontariato va visto come un modo con il quale la capacità la società italiana è diventata più capace di auto organizzarsi solo che il punto è che al di là di quello che qualcuno pensa anche al nostro interno è una società più matura ma questo non vuol dire che sia una società capace di fare a meno dalla politica
Cioè la maturazione della società impone un salto della politica impone una politica a diciamo aumenta ma questa motivazione non può essere lasciata allo sbando perché allora come è sotto gli occhi di tutti emergono anche i limiti di queste società più matura le chiusure corporative per esempio quella questione
Della concentrazione della ricchezza al di fuori di un contesto di diciamo condizionamenti da parte del pubblico potere e così via
Quindi è una società più capaci di autogovernarsi ma è una società che non può diciamo fare a meno della politica
Tempo stesso ne abbiamo dei partiti che sono stati promotori di questo sviluppo della società ma adesso si trovano in difficoltà nell'adeguarsi a queste società che maturato
E e perché voglio dire sono in difficoltà perché oggi ai partiti si chiede anche sul piano della guida politica una serie di interventi di tipo nuovo non è più solo e tanto il vecchio problema del consolidamento della democrazia in questo Paese è il problema della guida di una nuova fase dello sviluppo del paese in un contesto in cui per esempio
Per quanto riguarda il ruolo dei partiti per la formazione delle maggioranze di governo si può contare meno sulla spinta al coagulo costituita dalla giusta sacrosanta contrapposizione alle forze antisistema di destra e di sinistra
Si incomincia a dire giustamente che oggi le coalizioni non vanno fatte contro ma per qualcosa anche se poi quella contro era in realtà legato alla salvaguardia della libertà e la democrazia e in questo Paese quindi ne abbiamo un grosso problema per i partiti che è quello di adeguarsi a una società che è cresciuta garantendo un corretto svolgimento dalla funzione di guida politica e quindi la costruzione della maggioranza e quindi l'individuazione delle grandi scelte decisive per lo lo sviluppo ulteriore del Paese e la terza ordine di questione che non abbiamo aperto è quello di una maggiore funzionalità e trasparenza dell'istituzione perché badate bene i grandi contrasti politici sociali di questo Paese hanno fatto sì che anche per cercare di comporre liti noi ci siamo spinti in una strada poiché la storia di altri paesi
Ci aveva fatto vedere come fosse in qualche modo una strada obbligate cioè verso una confusione di ruoli
Fra i diversi poteri una confusione di ruolo come accennava anche il presidente Colombo fra un Parlamento per esempio che vuole amministrare spinge il governo a legiferare la profluvie dei decreti legge
Non è legata a una liquirizia dei nostri governanti è legata al fatto che il Parlamento volendo intervenire anche per anche qui giustamente è stato detto per la mancanza della di una reale delegificazione su ogni punto in realtà vuole intervenire per condizionare il governo nella sua attività di gestione concreta e allora per arrivare a interventi legislativi di urgenza o meno diciamo i in presenza di questa cosa abnorme in effetti che lo sviluppo della decretazione
Di un centrale per esempio sul piano della magistratura abbiamo avuto una magistratura che atteso a sostituirsi al Parlamento ai ritardi del parlamento svolgendo una funzione di supplenza sul piano di un'interpretazione della legge che è diventato in qualche modo anch'essa creazioni di leggi e di norma abbiamo avuto anche qui una confusione di ruoli fra poteri statali e poteri
Locali
Allora il grande problema che noi abbiamo è quello a questo proposito di dovere delle istituzioni che siano maggiormente rispondenti alle attese di cittadini che sono cresciuti nella capacità di far valere i loro diritti le loro aspirazioni istituzione quindi più efficienti e al tempo stesso più trasparenti qui si apre il problema del rapporto diciamo partiti istituzioni
Badate bene che non è facile sostituire i partiti anche nel ruolo di guida dell'istituzione non è nella gestione concreta perché ai partiti per quanto riguarda la funzione di coagulo sul piano politico non è che ci sono molte alternative anche questo sarebbe un punto da approfondire ma a non c'è tempo allora in presenza di questi tre ordini di problemi che sono tutti lo ripeto problemi da successo della Repubblica ed democratiche al tempo stesso legati alle contraddizioni di questi successi nostro problema non è quello di cambiare la Repubblica e di passare dalla prima alla seconda Repubblica o quello di un cambiamento in toto dalla nostra Costituzione
Ma è quello di un perfezionamento di questa Repubblica e di questa sostituzione si tratta in fondo di mettere ordine nel rapporto che è cambiato fra società che è cresciuta
Partiti che rimangono indispensabili sul piano dello svolgimento dalla funzione di guida politica e istituzioni che devono diventi diventare in qualche modo più autonome e sicuramente più efficienti
Trasparenti si tratta in fondo di riprecisare responsabilità specifiche di ognuno di questi tre grandi poli della nostra Repubblica diciamo
Imperniata su quello che è il segno ovvero della modernità e cioè un crescente pluralismo politico sociale ed istituzionale
è chiaro allora che diventa centrale il discorso la riforma dell'istituzione ma non perché questa riforma posso sostituire il ruolo della politica e voglio dire le riforme le deve fare la classe politica le devono fare i partiti e quindi le riforme richiedono accordi richiedono creazione di consensi ampi nell'ambito della classe politica e poi nella al Paese però di qui a dire che non si può fare riforme se non c'è un accordo generale fra tutti i partiti di maggioranza ed opposizione ci porta nelle grandi democrazie dell'Occidente e le esperienze anche di questi ultimi anni ci dimostrano che c'è un ruolo insostituibile della maggioranza per mettere in moto il processo di riforme da una parte e dall'altra parte c'è l'obbligo della maggioranza soprattutto quando si vada a toccare l'impianto complessivo della Repubblica specie a livello costituzionale di trovare accordi più ampi anche con l'opposizione ma non si può sostituire un ruolo della maggioranza in questi però allora
Proprio per poter le mantenere legato riforma delle istituzioni e grandi iniziative politiche riforma dell'istituzione ruolo preciso della maggioranza e ricerche di un confronto adeguato con l'opposizione bisogna essere seri
Allora bisogna evitare il discorso sulle riforme di stampo propagandistico
Per esempio abbiamo letto in questi giorni che il Pci si accinge a fare una riunione della sua direzione sulle riforme istituzionali in cui metterà come perno da una parte il monocamerale temerari sono e dall'altra atto sul piano dalle forma elettorali collegio uninominale senza proporzionale se mi è consentita la battuta
Bisogna dire subito compagni su questo piano non ci siamo per quello proporzionale perché voglio dire questo è un tipo di riforma che non passerà mai che non risolve nessun problema reale nel perfezionamento di questa diciamo del nostro sistema democratico ma lo stesso vale per chi pensi che i problemi
Di un migliore funzionamento e la nostra Repubblica si risolva con l'elezione diretta del capo dello Stato
Perché voglio dire anche questo alla regime presidenziale si può anche pensare ma deve essere il regime presidenziale sei arrivato
Nonna voglio dire interventi in questa direzione e lo stesso vale per chi per esempio con Pannella proponga da comerica come soluzione tutti i nostri problemi l'introduzione del sistema maggioritario all'inglese cioè neanche il sistema maggioritario all'inglese
La soluzione dei nostri problemi
Al tempo stesso nove riforma non ha alle riforme propaganda mano anche alle riforme unilaterali perché qui bisogna essere chiari
Non basta toccare il solo sistema elettorale come non basta toccare solo rapporto Governo Parlamento come non basta basta ancor meno a toccare solo diciamo i gli strumenti con le quali l'una e l'altra Camera opere cioè il problema è chi si deve procedere in modo graduale ma nell'ambito di un processo che investa sistema elettorale rapporto Governo Parlamento amministrazione enti locali e così via
Certo dobbiamo evitare una classica furbizia all'italiana quella di dire l'unica riforma seria la riforma una complessiva globale perché sappiamo che questa non è fattibile allora il problema vero sto ponte quello di partire in modo graduale mai in modo anche da mantenere poi la organicità del processo allora da questo punto di vista paradossalmente diventa ha proprio meno importante il punto di partenza perché può essere sicuramente il sistema elettorale può essere rapporto Governo Parlamento può essere come è stato proposto dall'ICI nell'ultimo Consiglio nazionale anche il sistema delle autonomie locali il problema è quello di mettere in moto un processo che poi comunque investa il sistema elettorale in rapporto Governo Parlamento il sistema delle Autonomie e chiudo
Sottolineando l'importanza di un'altra proposta che è stata fatta al nostro ultimo consiglio nazionale quella sulla referendum propositivo che badate bene non non è una minaccia nei confronti di nessuno
La indicazione di uno strumento al quale poter alla fine far a diciamo ricorso nel momento in cui si dovesse constatare che le forze politiche grandi o piccole non hanno intenzione di muoversi per nulla
Per quanto riguarda le riforme istituzionali siamo chiari per una parte almeno delle forze politiche il sistema così com'è con le sue contraddizioni e il mare di cultura migliore però voglio dire per un partito come la Democrazia cristiana in particolare che è stato il perno dello sviluppo della democrazia in questo paese non è accettabile un degrado crescente del nostro sistema anzi democratico per mancanza di interventi che accrescono la funzionalità dell'istituzione migliorino la capacità di autogoverno della società e mettono in grado di partiti di svolgere bene la loro funzione di guida allora in questo senso la proposta della referendum propositivo con una serie di garanzie particolari sulla quale adesso non val la pena di entrare diventa importante uno degli strumenti che a un certo punto può può consentirà di far partire il processo qualora ci si trovi in presenza di diciamo resistenze forte ed immotivate quindi io chiudo
Dicendo che c'è un problema fondamentale che riguarda noi come democrazia cristiana e cioè la consapevolezza che dobbiamo averlo
Che per poter continuare a svolgere il grande ruolo che abbiamo svolto fino ad ora per poter come diceva anche presidente Colombo
Guardare si indietro per riconoscere i pregi e diciamo i limiti dell'azione del partito ma soprattutto guardare avanti per poter guardare avanti e continuare a guidare con vantaggio per tutti come è successo fino ad ora la democrazia in questo Paese occorre che il discorso sulle riforme
Istituzionale nel caso della democrazia cristiana diventi un punto di partenza reale per una iniziativa forte e significativa e credo che questo sarà di vantaggio non solo per la Democrazia Cristiana ma per la la democrazia
Cristiana per il per i prossimi decenni della democrazia italiana
Io ringrazio il professor Ruffilli non c'è bisogno di richiami di sintesi perché la sua esposizione lineare precisando di non perdiamo tempo vorrei consorzio dove magari da Mario Segni s'intende intervenire questo punto
Io vorrei spostare l'oggetto della nostra attenzione sul futuro perché abbiamo molto guardato al passato ai quarant'anni passati della Repubblica in questi in questi fino adesso
è verissimo e last l'Italia traversate in questi quarant'anni uno dei periodi più felici della sua storia e io ne sono convinto il merito fondamentale di questo va alla democrazia cristiana è una cosa di cui dobbiamo andare orgogliosi
è una delle ragioni sulle quali prendiamo i voti la gente continua a votarci perché riconosce che la guida di questo periodo è stata da parte del nostro partito
Profondamente i progressista nel senso migliore della parola ma adesso detto tutto questo
Così mettendo un attimo una parentesi alla in fase celebrativa quindi della tavola rotonda mettiamoci un problema e per il futuro
Bene per il futuro io sono tra quelli che sostengono che oggi il sistema IST italiano nel suo complesso
Come sistema politico istituzionale italiano ha bisogno di un cambiamento profondo e radicale non sto a definire se qui dobbiamo chiamarla Prima Repubblica o Seconda Repubblica avrei poi si entra in temi che il problema è che sono più lessicale che di concetto ma sono convinto che se l'Italia vuole continuare su una strada di progresso ed evitare i problemi che oggi si pongono che certo sono di adattamento ma contemporaneamente sono anche di invecchiamento perché non adattare una situazione di ordinamento pubblico ai problemi di una società che cambia poi significa fatalmente una fase decadenza ha bisogno di un mutamento grosso delle sue istituzione rispetto al passato
Perché sono convinto di questo sono convinto di questo perché vedo la situazione italiana
Animata da un contrasto profondo che si fa più grosso è più serio in questi ultimi anni e che non trova oggi
Un no a ancora una una visione una possibilità di sbocco politico vedo una società che re avanza profondamente che cammina che migliora
Con una serie di problemi anche qui di lacune di ombre contraddizioni ma complessivamente che va avanti
Un un Paese quindi che sotto certi aspetti galoppa e un sistema pubblico invece nel suo complesso che il freno enorme
Del Paese
Ci letali ha sempre avuto queste caratteristiche un po'di centauro deve una parte nobile di una parte più arretrata del Paese bene oggi il sistema pubblico nel suo complesso è un sistema che il freno dello sviluppo e del progresso Italia
Alcuni mesi fa
Noi abbiamo prestato grande attenzione alle statistiche che indicavano il sorpasso da parte dell'Italia
Nei confronti dell'Inghilterra
Ma il sorpasso se c'è stato perché poi qui gli economisti sono un po'in contrasto fra di loro nelle cifre ma comunque se non è stato un sorpasso è stato forte avvicinamento quindi fatto è stato fortemente positive in ogni caso il sorpasso è avvenuto su un terreno eccetto l'indubitabile quello della del reddito
E quindi quello dello sviluppo strettamente economico ma se si guardano tutta un'altra serie di indici che i sociologi e gli economisti indicano come ancora in maniera più pregnante indicatori del ve lo sviluppo del Paese che sono il funzionamento degli enti pubblici
Il la capacità di soddisfazione da parte dello Stato di alcune esigenze fondamentali il cittadino quella di una sanità efficiente di un'istruzione realmente che funzioni per tutti di un sistema carcerario che non sia in condizioni medievali così via la soluzione del problema
L'attenzione ai problemi della qualità della vita dell'ambiente nel rispetto della natura e così via tutte queste cose Bettino non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla realtà siamo a con una
Confrontarci vedi Inghilterra vedi Francia vedi Germania
Un sistema politico più strettamente nel suo complesso
Io sono d'accordo con Ruffilli quando dice che il sistema dei partiti ha avuto una grande funzione in questi quarant'anni di Repubblica soprattutto nella sua prima fase vero è verissimo e non sto a indicarne motivi perché son già stati veri oggi però il sistema dei partiti è il grande malato della politica italiana
E il grande malato perché i partiti hanno subito una trasformazione
Che quella di capovolgimento del loro ruolo i partiti nascono e crescono come strumento di raccordo tra il Paese la società l'opinione pubblica il mondo politico
Di raccordo che non si limiti al momento dell'elezione in cui cittadini Wotton esprimono i loro i loro il i rappresentanti ma che sia continuo
I partiti oggi in Italia svolgo una funzione che è esattamente l'opposto non sono lo strumento di collegamento del potere verso i cittadini solo il bunker entro i quali il potere è racchiuso e si difende dalle istanze dei cittadini sono lo strumento attraverso il quale la gestione del potere è concentrata in ambienti le strettissime sono lo strumento attraverso i quali la gestione della cosa pubblica
E non tutt'non raccordata ma è al riparo dalle pressioni dei cittadini questa la realtà quando oggi si vede in tutti i partiti un fenomeno
Che cioè
I parlamentari vengono considerati come i rappresentanti della società esterna nei confronti dei partiti sì ammette chiaramente il fallimento della funzione i partiti dovrebbe essere esattamente il contrario il parlamentare e l'eletto e dopo e per cinque anni è al riparo diciamo anche costituzionalmente esercita e deve esercitare il suo mandato indipendentemente all'indicazione agli elettori il partito dovrebbe essere quello che nei cinque anni tra i quali cinque anni non son più da non so quanto tempo diciamo Durante la legislazione giura lo accompagna essendo il canale il veicolo di comunicazione tra la base tra la società esterna
E il funzionamento del Parlamento beh avete l'impressione che da da un certo numero di anni a questa parte questo realizzi ma esattamente il contrario sono sono questi gli strumenti attraverso i quali in tutti i settori le istanze e le i canali dell'opinione pubblica riescono a arrivare al mondo politico i partiti inoltre diciamolo pure perché il credo che la democrazia cristiana abbia il dovere di dire la verità soprattutto sono fortemente uno strumento attraverso i quali si realizzano i fenomeni di inquinamento e di corruzione del potere sono lo strumento attraverso il quale non si riesce molto spesso a risolvere questo problema perché è una serie di meccanismi concentrano in gruppi ristrettissimi la gestione del potere
Se i corsi se quindi il sistema dei partiti
Che ha avuto il grande merito storico di avviare la democrazia in Italia di conquistare al sistema è verissimo grandi masse popolari né i partiti di opposizione e anche grandi masse popolari gli stessi partiti di governo facciamolo pure ma perché noi stessi abbiamo raccolto una gran parte di Società italiana che non aveva mai vissuto realmente nella democrazia non la conosceva non era abituata
L'Italia subito dopo la guerra era una cosa e mo'CRA attica per modo di dire se vogliamo andare alta e l'abbiamo poco poco introdotta l'abbiamo immessa l'abbiamo educata con tutti i limiti tutto questo ma credo che questo sia un merito innegabile movenze che sta è un merito che va riconosciuto a tutti i partiti
Esistenti nel Parlamento italiano oggi questo sistema per una serie di degenerazioni progressive per il grande malato
Perché io sono a questo punto uno dei sostenitori fra i tanti di un mutamento elettorale
Radicale
Elezione diretta del sindaco negli enti locali collegio uninominale quindi elezione diretta del Parlamento con un sistema che potenzi fortemente le le caratteristiche della persona rispetto allo strumento di partito lo sono perché il la riforma interna dei partiti sotto il profilo dell'apertura dei partiti della società
Del raccordo quindi col mondo esterno del mutamento dei criteri di selezione è fallita è fallita in tutti i partiti compreso il nostro e credo che non viviamo in una serie meccanismi che sono destinati a farla fallire
Perché il potere crea continuamente
Strumenti a sua difesa
E creando strumenti a sua difesa ecco crea strumenti soprattutto a difesa dei meccanismi che cambierebbero la la la qualità di selezione del potere che quindi minerebbe Roma evidentemente essendo un sistema sostanzialmente chiuso i partiti in gran parte vivono su cooptazione è un sistema che invincibile impermeabile alle reali pressioni esterne io son convinto quindi che solo un mutamento
Delle regole del gioco come si dice dei sistemi e quindi prima di tutto il sistema elettorale è un sistema che è in grado di mettere le basi per una Reale mutamento del sistema politico italiano che in un sistema che dia prima e tutto i problemi di di stabilità
Di efficienza di governo di cui parlava prima Ruffilli in un sistema che sia un diverso modo di creare i rapporti tra cittadino e uomo politico in maniera più diretta in maniera in cui il cittadino abbia una piaga possibilità di peso di decisione determina certo so bene che tutto questo non basta
Qualunque riforma elettorale e costituzionale CISL attiva è sempre uno strumento non è mai un sistema in modo definitivo di risolvere il problema ma è uno strumento senza il quale oggi
Non migliorò le cose ogni tipo di illusione di cambiamento effimero e dei irrealizzabile
Non può essere certo solamente una riforma di di regole una riforma di legge una riforma per essere incisiva deve essere una riforma di costume deve essere una riforma morale deve essere una riforma di mentalità una riforma proprio di modo di far politica da parte di chi la fa di professione o comunque la fa Cormack perché praticamente alla a tempo pieno come chi vi emerse da parte dei cittadini
Un modo di diminuire il distacco il palazzo è sempre più chiuso dello il numero delle persone che si occupano di questo è sempre più ridotto
Ecco allora il perché
Io sono fra i fautori di una grande riforma non so se chiamarla più Seconda Repubblica vacue questo interessa poco nella sostanza
Ma sono apre per coloro che sono convinti che siamo al momento al nostro momento necessario di giocare questo son convinto che questa irrealizzabile probabilmente solo con grosse spinte esterne io per esempio condivido l'idea del referendum propositivo su questi temi
E sono convinto anche che questa è un'occasione per la democrazia cristiana
Lei anziché l'occasione sulla quale soprattutto sui gioca il futuro da Democrazia Cristiana proprio per quello che dicevo all'inizio noi siamo il partito che ha pilotato lo sviluppo democratico la re la la nascita e lo sviluppo del sistema democratico in Italia e ha questa avuto quindi questo grande merito stop
La nostra possibilità di continuare ad essere il partito guida in un periodo futuro dipende dalla capacità di continuare anche per la fase storica che si apre adesso ad esser di nuovo questo partito quello dopo aver creato la prima fase della Repubblica al via adesso
La riforma il mutamento l'ammodernamento della politica soprattutto quindi del Paese dell'Italia
Grazie avete sentito diciamo in questo
Test esposizioni un accentuazione da parte di Mario Segni su alcuni temi di modifiche che vanno più nel profondo e in modo particolare
Quindi critico nel sul sistema dei partiti sul funzionamento del sistema dei partiti
Vede il mutamento di questo in modo radicale attraverso mi pare di avere capito soprattutto la modifica della legge elettorale in verso andando verso il sistema alcuni nomi adesso vorrei dare se vuole Mauro leone lo farò
Sarò brevissimo sia per il prestigio delle persone da che mi seguiranno sia propenso per rispetto doveroso al caldo di tutti dicevo scherzando con Mario Segni prima che più che la Repubblica dopo quarant'anni di me dire
In questo convegno da Repubblica dopo quaranta gradi cioè
Quelli che credo noi stiamo sopportando
Io devo dire molto francamente non per un dato generazionale che mi accomuna Mario Segni o comunque ad una visione forse di carattere universitario che ci può accomunare
Ma ritengo che il taglio che lui ha dato alle sensazione qualcosa di più di sensazioni di carattere giuridico istituzionale sulle valutazioni che bisogna dare dopo quarant'anni sono certo quelli di una necessità di un cambiamento profondo
Io ho grossi dubbi che il cambiamento potrà avvenire rapidamente
Per i motivi che voi tutti conoscete meglio di me io grossi dubbi anche che ci siano poi volontà che spesso Collino con le cose che si dicono anche pubblicamente
E quindi mi permetterei presidente Colombo di definire solo due aspetti che probabilmente riduttivamente in maniera novellistica certamente non di carattere generale potrebbero darsi a due punti fondamentali
Cioè due sono i dati che sono sicuro sicuramente saltati completamente il raccordo tra questi dati tra opinione pubblica e dato giuridico
Il primo il fallimento agli enti locali
E quindi credo che senza grandi rivoluzioni si potrebbe procedere proprio come prova innovativa a una riforma sistematica alludeva maggio segna l'elezione del sindaco direttamente da parte della cittadinanza ecco la riforma della del dato elettorale comunale quindi un'elezione del sindaco un'elezione della Giunta afferma con un premio di maggioranza probabilmente molto consistente in modo che il cittadino che vive credo in un grande difficoltà esproprio rapporto con l'ente locale possa avere questa prima risposta il secondo
E quello di una riforma dei controlli sugli enti locali stessi
Noi abbiamo dei controlli che sono sicuramente inefficienti sono dovuti sostanzialmente a un vecchio sei o licenziati a un vecchio sistema di carattere di controllo politico sul politico che aveva senso quando fu fatta la Costituzione forse la legge di attuazione del settanta però certa oggi non possiamo non pensare il presidente Colombo il maestro di tutti noi che nel deficit pubblico la maggioranza delle migliaia di miliardi
Che si vedono no attribuiti a questo deficit provengono proprio da una gestione abbastanza allegra degli enti locali o degli enti apparentati agli enti locali quindi intendiamo ULSS intendiamo altre cose qui direi che se forse la DC e qui ha ragione Mario Segni a una capacità di proposta e lo può fare perché ha le carte in regola per farle perché ne abbiamo proposte del giornalismo quando tutti c'erano contro abbiamo proposto il decentramento anche economico quando Picerno conta abbiamo fatto delle delle scelte sempre sostanzialmente di questo tipo che sono state sempre tipica vincente fortemente contrastare ma poi accettata e con la DC deve cogliere il momento che questo in modo che anche la prossima elezione
Io vorrei essere ottimista
Generale delle amministrative possano beneficiare di un dato elettorale nuovo del momento che possa dare certezza le giunte locali e secondo me anche un minimo di controllo maggiore da parte degli elettori io non vorrei dire altro perché non credo che si
La sede il corpo di un piccolissimo contributo ma penso
Che tutti i nostri parlamentari che abbiano a cuore anche non so le stesse sorti del Paese possono trarre le conseguenze vere una occasione per ripensare portare in Parlamento queste proposte grazie
Ringrazio
Ecco
Ringrazio Mauro leone avete visto che
La sua tesi è per un mutamento certamente anche profondo però con un certo scetticismo
Sul fatto sulla prospettiva di un mutamento immediato posso investire tutto l'intero nostro sistema allora propone alcune cose immediate concrete fra queste
Chiama in causa e quello che è una delle manifestazioni diciamo molto importanti della vita democratica del sistema diciamo di delle autonomia e che appunto i comuni
Non so se il biglietto debito pubblico del giorno sulle comunque fissare per adesso si per adesso si limita ai Comuni ma insomma Ebo toh importante mi fa piacere che poi abbia collegato a questo anche con gli equilibri economici del Paese il che non guasta
Adesso vorrei pregare il onorevole Lia di
Esprimere la sua opinione siccome parla per ultimo così cerchi anche di fare riferimento che tutti gli interventi e poi dopo vediamo come dobbiamo concludere
Vorrei essere della Brown della brevità veramente tenermi nella termini della brevità professor Leone che mi ha preceduto dall'amico Mauro che è stato brevissimo ma temo che almeno qualche minuto in più
Debra infliggere qui perché probabilmente ci sono alcuni chiarimenti da dare per quello che riguarda il passato per capire meglio il presente
E e poi ci sono alcuni prospettive di riforma da esporre i però mettendo in rilievo anche le difficoltà obiettive che si frappongono
Voi dovete sempre distinguere ciò che la democrazia cristiana può proporre come il meglio a suo avviso per risolvere i problemi
Dalla possibilità con le forze che noi attualmente abbiamo di risolvere questi problemi se non si tengono presenti
Questi queste differenze e possiamo avere delle frustrazioni che
Altrimenti potremmo evitare se tenessimo presente queste differenze ancora per quello che riguarda il passato
E oramai quarant'anni sono lunghi e consentono di fare da storici
Da storici sia pure della storia contemporanea
E delle differenziazioni e delle periodizzazione ci sono delle costanti ma ci sono anche delle varianti non è vero che
Per esempio dei partiti si possa dire il troppo in generale ecco hanno fatto bene hanno fatto male c'è abbiamo indubbiamente dei periodi in cui hanno fatto benissimo hanno sostituito hanno sostituito diciamo
Anche forze sociali allora mancanti
Però questo non impedisce di dire che oggi pur svolgendo una funzione insostituibile
A livello di scelta anche popolare perché il popolo non potrebbe scegliere anche su un piano generale senza proposte che vengono dai partiti
Non solo di liste ma anche di idee ancora di direttrici c'è una forte differenza tra la politica estera che propone la Democrazia Cristiana
E quella pur molto più diciamo vicina che un tempo a quella dei Paesi occidentali che però ancora attualmente per esempio propone il Partito Comunista ovviamente ci sono
Delle differenze non trascurabili ecco però malgrado questo bisogna anche dire che è un paradosso c'è
Che i partiti
Hanno avuto un potere più ristretto perché l'apparato pubblico l'intervento pubblico era più ristretto quando avevano una funzione hanno avuto di impostazione di direzione politica più giustificata più nobile all'assemblea costituente e in alcune legislature successive
Ecco rispetto invece alla situazione attuale in cui sono meno rappresentativi perché la loro selezione di classe dirigente perché il loro modo di approfondire i problemi in taluni casi
Non è adeguato e invece il potere che è aumentato per l'aumento del dei servizi pubblici basta pensare alle USL e c'è allora questo è un paradosso partito
I meno qualificanti che hanno più potere che hanno più poteri e ricorrono più frequentemente a quello che Amato chiamava il metodo spartitorio
Ecco questo è un punto che deve essere non può essere trascurato deve essere affrontato e così il panorama dei partiti siamo passati da partiti più forti più grossi
Più giustificati di fronte all'opinione pubblica una frammentazione in taluni casi di partiti per spinte localistiche come nel Nord e questo è un fenomeno che ci deve fare pensare perché noi e questo è uno dei fenomeni più rilevanti della democrazia italiana
Ecco rischiamo di diffondere puttini di merito anche di minoranze estremamente ridotte secchi rendono o sempre meno capace di agire
Di decidere il problema il potere ora quindi Ruffilli ha ragione ecco su sono solo sulle benemerenze passati ma anche sulle sulla imprescindibilità del sistema dei partiti per una democrazia contemporanea però rimane il fatto che dobbiamo fare uno sforzo molto deciso per cercare di migliorare i partiti a cominciare dal nostro questo quello che è stato detto dal presidente Colombo prima da Mario Segni da e anche l'accenno sia pure a dimensione di enti locali di Leone è perfettamente giustificato si tratta di migliorare questo un sistema dei partiti e il nostro
Tutto questo poi porta ad altre considerazioni sul piano della storia della nostra Costituzione in questi quarant'anni abbiamo un periodo
Dite che a torto i laici hanno chiamato i nostri avversari di congelamento non è vero che De Gasperi volesse congelare la Costituzione ha fatto approvare la legge per la formazione della corte costituzionale ma naturalmente era un primo io do della Democrazia cristiana e la democrazia italiana oltre che la Democrazia cristiana era un assediate da forze di destra e di sinistra che erano decisamente anti sistema prevenuto un periodo di attuazione della Costituzione
è venuto un periodo di difesa della Costituzione dal terrorismo oggi c'è un periodo di aggiornamento e gli adeguamento non tanto della Costituzione poi in se stesse ma dell'ordinamento che comprende naturalmente anche le norme elettorali nei limiti in cui questo sarà possibile
Ma dove la difficoltà estrema che ha impedito finora per pista di
Mozione patologica del potere di veto che c'è in Italia di raggiungere anche quelle quei miglioramenti quelle revisioni per le modifiche per esempio dei rapporti tra Stato e Regione che in Germania i
In Austria i periodi di larghe coalizioni è stato possibile raggiungere evidentemente c'è qualche cosa
Che supera aspetti puramente congiunturale e che cos'è che supera aspetti puramente congiunturali
è la situazione di difficoltà di stallo in cui ci troviamo in cui noi possiamo e dobbiamo come partito con un dibattito interno che finora in parte mancato nelle sedi istituzionali dire qual è la legge elettorale che noi preferiamo dire qual è il sistema degli enti locali di elezione che noi preferiamo ma poi e qui vengo a quello che ho detto in principio la realizzazione di questi
Di questi di queste proposte
è fortemente ostacolata da altri partiti i quali ci negano anche la modifica anche a livello locale della legge elettorale perché traggono profitti rendite di posizione enormi dalla situazione
E il nostro sistema rischia di essere bloccato se non c'è una fortissima spinta di opinione rischia di essere bloccato proprio perché
Quando si cerca di aggirare queste difficoltà ci si ritrova di fronte agli stessi agli stessi inconvenienti se noi non riusciamo a modificare la legge elettorale in un senso tale da sproporzionati zar la
In modo notevole
Vorrei pregare gli amici che stanno intorno se non non creiamo pregarli di non creare delle difficoltà allo svolgimento di questa conversazione grazie
Grazie presidente se non riusciamo
Diciamo a realizzare almeno l'obiettivo minimo diciamo che e anche se non si può arrivare nel sistema inglese o non si potesse arrivare ad un sistema anche del tutto simile simile a quello francese ma quanto meno si arrivasse a a a diminuire quel tasso di proporzionalismo
Che non hanno né la legge elettorale spagnola nella legge elettorale portoghese nella legge elettorale greca ma perché noi dobbiamo nel momento in cui abbiamo realizzato questa grande integrazione del Paese di cui perché c'è stato
Parlato dal nostro presidente ed altri abbiamo realizzato l'integrazione quasi completa ci sono naturalmente soprattutto dei problemi nord-sud cioè ma non è solo questo che ci può fermare
Ecco dal momento che sono diminuite le hanno le le peculiarità italiani comunisti ci mettevano sempre davanti le peculiarità italiana caratteristiche assolutamente specifiche tasse queste se l'ideologismo della lotta politica è diminuito ma perché non si deve a un certo momento trovare la possibilità di arrivare anche se non riusciamo aggiungere ad altri modelli ma per lo meno al modello che è proprio di quasi tutti i Paesi mediterranei anche più più piccoli di noi
Che quindi hanno bisogno di minor capacità decisionale di quella italiana di cui ha bisogno l'Italia perché non dobbiamo riuscire a un certo momento ad arrivare acquisto
Perché il sistema a questo punto si blocca perché ci sono delle rendite di posizione talmente forti che impediscono anche avete visto le dichiarazione di Martelli di ieri anche di modificare
E la legge elettorale amministrativa portando per esempio il maggioritario da cinque mila a a venti mila o a trenta mila come dovrebbe essere almeno possibile ecco se questo non è e se questa disponibilità non c'è come superare l'impasse come superare il blocco mi diceva professor vede il contratto recentemente a Parigi
E
Se il sistema è bloccato come io ho la sensazione che in certi momenti il vostro sistema lo si dica evidentemente e e quasi impossibile per definizione trovare allo stato degli atti una via di vita assicura perché anche per introdurre nella Costituzione il referendum propositivo ci vuole una maggioranza che è molto simile se non come componenti per lo meno come quantità a quella che sarebbe necessaria per modificare la legge elettorale
E allora
Ecco non si può prescindere da che cosa ove noi dovessimo malgrado tutta la nostra buona volontà constatare che gli altri non ci consentono di fare le riforme degne di un Paese europeo moderno aggiornato che deve far fronte a grandi responsabilità anche a livello europeo allora non rimane prima ancora che la spinta sui singoli congegni istituzionali ecco non rimane in democrazia che creare un movimento di opinione pubblica
Continuamente alimentato da noi dopo che l'intero partito abbia fatto queste scelte dopo che non si sia più davanti a proposte di singoli per quanto autorevoli ma si sia di fronte a proposte che vengono
Quanto meno da una maggioranza sperabilmente forte del partito giungere attraverso una campagna di opinione agli solare a mettere in difficoltà con l'aiuto c'è una stampa che in parte vorrebbe superare questa impasse perché si rende conto che la situazione alla lunga potrebbe metterci in sede le difficoltà finora pensate solo attesto finora il miglioramento del sistema economico industriale ha sempre prodotto occupazione fino a qualche anno fa
Da qualche anno in poi il miglioramento del sistema l'aggiornamento del sistema industriale non produce di per sé e occupazione anzi in taluni casi ristrutturazioni produce disoccupazione allora c'è bisogno di uno sforzo di programmazione di uno sforzo di razionalizzazione che altrimenti abbandonato pure a me è semplicemente ai ai rapporti tra privati tra industria privata industria pubblica non è possibile che questo sia che il potere politico non abbia la forza di condurre questo processo
E allora se vogliamo qui sto appunto c'è bisogno che prima ci chiariamo bene
Le idee nel nostro partito ma che poi anche se non troviamo collaborazione da parte degli altri anche se dobbiamo limitarci a modifiche importanti ma non decisive come taluno dei regolamenti parlamentari
E così via o del lavoro parlamentare tuttavia dobbiamo essere pronti a scendere
Il pieno nell'opinione pubblica con la forza più unitaria possibile
Per condurre una battaglia costituzionale non puntuale come quella che ha portato a taluni referendum ma una battaglia costituzionale di lunga lena
Che non in cui non ci lasciamo scoraggiare dai primi insuccessi
Una battaglia che ci deve portare con una speriamo prima anche del mille novecentonovantadue ma comunque prima della fine di questo secolo a una situazione in cui le regole abbia adeguate al sistema ma al sistema Italia al sistema europeo ci consentano di a di ma migliorare ancora di più in modo decisivo
La Benelli grande merito che già abbiamo acquisito nei confronti della democrazia italiana grazie
Vorrei domandare senza però che questo significhi un abuso della loro pazienza se qualcuno di voi vuole fare aggiunte
Mi pare una questo punto
Che tenendo conto che e l'una e un quarto tenendo conto che siamo qui da almeno un'ora e mezza salvo che alcuni poi sono stati puntuali sono arrivate alle undici e tenendo conto del caldo noi possiamo concludere cosa vuol dire concludere e e credo che i nostri amici avranno che le che hanno seguito con molta attenzione e lo svolgimento di questo dibattito si sono resi conto che
Anzi voglio dire ma dei segni poi nessuno ha fatto la fase celebrativa genovese aveva visto nella fase io fase fase siamo passati dal
E poi dopo abbiamo innestato su questo gli elementi di correzione da apportare per il futuro e tutti siamo su questa linea però voi avete potuto vedere che la conclusione nessuno ce l'ha ancora in tasca
E quindi sentendo l'esigenza Elia mi pare che abbia detto ma bisogna che sia più precisa una iniziativa di
Revisione una iniziativa di carattere costituzionale tenente che che tenda all'aggiornamento delle nostre istituzioni totalmente alla luce di quello che si sta verificando ma una iniziativa che deve essere definita senza di che non può avvenire nel Paese
Una risonanze e quindi creare per l'opinione pubblica dalla quale nasca una tendenza che investa anche le forze che attualmente su questo tema non sono d'accordo con noi
E che esercitano quello che Elia diceva il diritto di veto da parte delle altre forze che abbondantemente esercita
Certo
Questo tema di revisione investe anche i problemi della legge elettorale lei non investe soltanto i temi della legge elettorale anche se questo ecco un passaggio molto rilevante allora non so Mario Segni dice ma qui andiamo all'occhio l'uninominale perché questo è diciamo come il bisturi che affonda dentro il sistema dei partiti per la parte del territorio e io credo di interpretare bene
Il pensiero di tutti nel senso cioè che pur vedendo le corruzioni che vi sono nel sistema dei partiti parlo di corruzione non in senso morale
Stallo anche quelle ci sono ma adesso parlo del di corruzione nel senso del funzionamento pur guardando a queste diciamo questi corrompe i venti che vi sono però da questo non si vede ma alimentare una critica del sistema dei partiti che potrebbe essere in qualche caso essere confusa con una critica al sistema di democrazia per lo meno quanto come sia svolto sotto i nostri occhi fino a questo momento
Però Mario Segni e dice apprendiamo il come dice il toro per le corna e cambiamo attraverso la le elettorale sistema uninominale
Altri dicono diminuì amò il tasso di proporzionalità che è quello che poi si è verificato anche in altri paesi beh su questi temi questa seconda mi pare la tesi una tesi prevalente ancora però dobbiamo aggiornare tutto questo
Ma poi dobbiamo anche tener conto che accanto a questo vi sono una serie di altri di altre modifiche che noi possiamo e dobbiamo fare alcune per esempio molto sollecitati
Io non non sottovaluto quello che si può fare per quanto riguarda la modifica dei regolamenti parlamentari non ritengo affatto sufficienti
Quelli che sono state fatte fino a questo momento perché il il dato è davanti ai nostri occhi non c'è quella velocità di decisione che necessarie in una democrazia moderna e in un sistema in Rizzato moderno e quindi il potere si concentrano l'esecutivo attraverso soprattutto questa cattiva consuetudine della reiterazione dei decreti legge credo che su questo piano per esempio sì posso fare ancora ancora qualcosa ed anche su altri
Credo che siano da si debba adeguatamente riflettere
Sul tema delle Autonomie locali e su una nuova organizzazione a questo livello sia della elezione dei consigli che già c'è ma il metodo di elezione
E poi anche la scelta del sindaco e delle e delle giunte
Forse la nostra conclusione a questo livello a questo momento possa essere Ruffilli ha detto avvenire una organicità nella impostazione ed una gradualità nella esecuzione questo è una tesi che possiamo condividere però nella definizione della organicità del nostro progetto
Che parta dalla costatazione detto quello che non funziona
Noi dobbiamo continuare a fare un grande sforzo di elaborazione comune di modo da presentare al Paese non le tesi di questo o di quello costituzionalista o politico o non costituzionalisti ma le tesi della Democrazia Cristiana
E anche se c'è qualche sconfitta o qualche fallimento questo non importa l'importante che attraverso questa via molto laboriose e non priva di ostacoli si arriva a creare una opinione pubblica nel Paese che stabilisca un nuovo raccordo tra la crescita della Società e il mutamento delle sue istituzioni
Quarant'anni siamo arrivati al punto che non esistono vale la tavola dopo
Senta io e qui cioè
Il il il diciamo il sistema o la scelta fatta e quella di far dibattere un certo numero di persone io non ho aperto il dibattito non perché non mi sono queste mi faccia finire
Non perché su questo tema io tema il dibattito non l'ha fatto
Poi mi sono resa conto che essendo essendo l'una creava che pensavo di essere indiscreto ma se volete io come presidente sono pronto a restare qui e ad alimentare questo dibattito fino al
Tema Repubblica dopo ora Tanino dall'esenzione ancora no ma adesso fa senta adesso non era presente senta adesso le tace questo è un altro tema riguarda la vita dal partito al suo interno ma non ce lo possiamo fare carico in questa sede per quanto riguarda però così come il tema dei partiti è stato posto se voi volete continuare io sto qua gli altri magari possono andare dove vogliono ma io sto qui ad alimentare il dibattito e poi