Digitalizzazione del patrimonio culturale. Linee guida, standard, esperienze (Prima giornata)

Piuttosto intense
Del convegno a cui volontariamente vi siete iscritti cioè non non abbiamo avuto avete raggiunto Macerata quindi siamo contenti siete numerosi perciò siamo ancora più contenti
Vorrei possibilmente se ce la facciamo rispettare i tempi di lavoro in programma quindi iniziamo subito
Con i saluti inaugurali
Vi dico immediatamente che il nostro lettore il professore Adornato questa mattina è impegnato a Roma alla Conferenza dei rettori per cui verrà a portare i saluti oggi pomeriggio
Appena arriva verso le quindici quindici e trenta quindi lo aspettiamo
Diciamo rinvio il suo il suo intervento al pomeriggio
L'asta passo immediatamente la parola a Carlo progetti
Direttore del Dipartimento di studi umanistici del nostro ateneo prego
Grazie
Professor piglia poco grazie Stefano
I
Parto con un ricordo portare il saluto del Dipartimento di studi umanistici lingue mediazione storia lettere e Filosofia a questo evento di formazione permanente
Così come recita l'invito che organizzato dall'IRPEF e dalla FG card
Rinnova il fondo in me un piacere quello che ebbi a esprimere in la nella prima occasione che mi fu data di queste occasioni il convegno di studi su documenti archivi digitali in sanità
Era il sei novembre del due mila e quindici ed eravamo all'Auditorium San Paolo un'importante bene culturale dell'università e della città che ora inagibile
Salutò le autorità presenti i colleghi i relatori tutti i partecipanti
E vorrei sottolineare che tra la data che ho appena ricordato e quella di oggi si frappone un'attività molto intensa
Sia di ricerca sia di didattica che è stata condotta direi a livello di ateneo anche dagli altri dipartimenti ma sicuramente dal di per dal Dipartimento di studi umanistici e su questo fronte
Il Dipartimento ha incoraggiato questi percorsi con una particolare attenzione al terzo livello alla proiezione verso il mondo del lavoro verso le esigenze della società civile
E direi che questo percorso rispetto a quanto io ho ricordato ha radici molto più profonde
Come attesta il fatto che siamo alla tredicesima edizione di un master in archivi digitali che è espressione del dipartimento
Ma che ha coinvolto anche altre importanti sedi universitarie del nostro Paese per cui il che ricordo legate ai demandati l'Università di Genova di Udine di Milano
Ora questo appuntamento di oggi
E senz'altro un ulteriore riconoscimento del ruolo che la ricerca la didattica la terza missione
Condotte dal dipartimento svolgono grazie all'impegno del professor Stefano Pilia poco che è l'animatore di queste attività di queste iniziative
In un ampio contesto e in un contesto in cui agiscono istituzioni pubbliche ma anche enti privati
E fu proprio col professor piglia poco che ragionavo qualche giorno fa su queste questioni quando conoscendo la mia sbadataggine venne a ricordarmi questo appuntamento a consegnarmi il programma di questa due giorni
Finalmente credo di avere esordito con questa espressione e soprattutto per sottolineare anche sulla base di una mia esperienza
Certo se uso occasionale di terza
Missione quello che un mio convincimento
Cioè che la tematica posta al centro del dibattito che qui si animerà in questa due giorni la digitalizzazione del patrimonio culturale
Recepisce una istanza forte che espressa dal basso che è stata espressa anzitutto inizialmente dal basso
Da Chicco di quotidianamente lavora in su questo fronte nei diversi contesti più o meno centrali più o meno periferici
Comunque sia nel vasto ambito del patrimonio culturale
Un'istanza dal basso mossa talora da sperimentalismo talora animata dal volontariato
In ogni caso indicativa di un'esigenza
Quella di a vere potersi conformare disporre di linee guida di standard
Il sottotitolo linee guida lo standard esperienze potrebbe essere anche esperienze linee-guida standard perché almeno per quello che è stata anche una mia vicissitudine
Talvolta l'esperienza ha dovuto così immaginare supporre da Rossi uno statuto
Nel programma peraltro leggo proprio questo che l'attenzione verrà data alla punto di vista teorico e all'esperienza ai casi di studio
Ce n'è bisogno proprio per indirizzare le azioni per coordinarle per migliorarle
Per settore scientifico disciplinare lo sa bene professor piglia poco io mi occupo di tutt'altro
Sono uno Zapatero aveva cioè uno a cui piace occuparsi e studiare il mondo agricolo
Dunque tutto un altro contesto
Non che non abbia i suoi beni civili già il paesaggio agrario di per sé un bene culturale ma quell'interesse senza grandi meriti mi ha portato ad avere anche la responsabilità di un'antica
E plurisecolare istituzione del nostro territorio l'Accademia Georgica di Treia mi permetto di citarla
Plurisecolare e per questo con una sede che contenitore di beni culturali Adina ad iniziare dall'archivio diplomatico pervinca minaccio
Di appartenenza di proprietà del comune di tre mila di molti altri archivi e di una biblioteca storica molto ricca
Oltre mille duecento cinquecentine oltre mille ottocento se centine quasi due mila e trecento volumi del Settecento
Come può una biblioteca storica non avvalersi del digitale
Ecco il lavoro iniziato molto tempo addietro idee iniziato anche con la collaborazione dell'università di Macerata tutto il patrimonio bibliografico
Nel nell'opaca grazie ad un accordo con l'università
Ma è iniziato poi anche per rendere meglio fruibili questi beni e soprattutto conservarli metterli in sicurezza e preservarli
Certo non si poteva non partire dalla digitalizzazione delle mille centonovantasei pergamene che risalgono al dodicesimo secolo
Così da renderle meglio fruibili e soprattutto anche da remoto e sottrarle ad una manipolazione ad un'usura come fino fino a prima sempre si doveva fare
Ma poi l'interesse si è spostato sulla biblioteca
Una biblioteca antica per la quale l'accademia veniva sviene spesso contattata da importanti istituzioni del Paese per prestiti soprattutto di libri ed edizioni rare in occasioni di importanti mostre
Per rimanere nel vicino anche in occasione delle celebrazioni centenarie di Hannibal Carducci fu chiesta un'edizione dell'Eneide conservata alla presso l'Accademia
E allora anche tutto questo ha sollecitato in qualche modo a ad affrontare una nuova sfida
Certo era un lavoro molto più impegnativo molto più oneroso anche
Un lavoro specializzato che richiedeva competenze molto elevate e debbo dire che se non è stato troppo difficile ottenere il partenariato di enti del territorio fondazioni anche i Gruppi di Azione Locale Icahn per l'acquisto di strumenti e molto più difficile è stato capire in che modo inquadrare impostare e condurre il lavoro
Anche perché parlo di un'esperienza che risale a un decennio fa
Non era così frequente diffusa la sensibilità verso una tale pratica anzi l'idea di digitalizzare una biblioteca antica sembrava molto bizzarra devo dire che si può andare per campioni ma non non c'è una necessità di questo tipo
Però a noi comunque sembrava una cosa da fare e poi non per merito ma per sequenza di fatti ci siamo accorti di aver fatto forse una scelta anche giusta
Che poche erano le imprese attive in questo senso ecco un approccio direi quasi di privativa su un mercato in cui si poteva agire
Direi
Forse un po'con un criterio di monopolio
E allora c'è stato il confronto diretto col ricco siamo partiti siamo andati ci siamo confrontati abbiamo valutato e grazie anche a una delle finalità proprie dell'istituto quelle di favorire l'ingresso nel mondo del lavoro valorizzare i giovani anche potenziare le esperienze di tirocinio sviluppare le competenze relazionali
Questo lavoro è iniziato e ha condotto ad una realizzazione del Progetto
Per circa il settanta per cento poiché la mancanza di fondi invero pochi fondi per quelli che invece che non sono richiederebbe un evento sportivo ha indotto ad affermare il nostro lavoro
Però direi che proprio anche alla luce di quello che recita il Codice dei beni culturali che il insiste sulla fruizione la salvaguardia e la messa in sicurezza del patrimonio culturale dire che quell'azione è stata lungimirante che abbiamo dovuto prenderne atto non con soddisfazione maggio abbiamo dovuto prenderne atto
Con il due mila e sedici con l'avvento del sisma che ha obbligato a chiudere la sede accademica
Inagibile come San Paolo non ci sono stati danni ai libri ma potevano anche permettersi molte di quelle edizioni per quello che è si può associare ad un evento calamitoso quale è un terremoto
E ci ha consentito e ci consente oggi di soddisfare ancora le richieste che vengono dagli utenti
Non potendo andare materialmente a prelevare i volumi ma potendo disporre di quelle che sono lei scansioni le riproduzioni e quindi continuare anche nella attività culturale
Ecco è una considerazione del tutto personale la mia ma quell'esperienza neanche palesato quanto attorno alla formazione permanente specifica che quella
Di cui si parla proprio nel mandato anche delle FG caddero
Si aggreghino ricadute positive sullo sviluppo di competenze relazionali sul recupero anche delle disabilità sulla valido zone dei giovani laureati che ambiscono a fare esperienza a inserirsi nei contesti lavorativi
Ora nel riproporre tutto questo mi sono dilungato e mi scuso non posso neanche non ricordare la sequenza che mi ha visto in qualche modo coinvolto due mila e quindici due mila i diciannove
Professor piglia poco Non c'è due senza attrezzi
E con questo vi auguro buon lavoro grazie
Ringrazio il il direttore per diciamo questo apprezzamento in effetti per il lavoro svolto in questi quattro anni passa adesso la parola alla
Professoressa Laura Melosi direttrice della scuola di dottorato del nostro ateneo
Grazie grazie
Professor piglia poco e
E caro collega partner in tante iniziative che stiamo portando avanti a livello di Scuola di dottorato nella direzione del dell'innovazione
Anch'io rivolgo il mio indirizzo di saluto e di benvenuto a tutti i partecipanti a questa due giorni di corso agli organizzatori e a chi insieme a noi
Animerà la discussione la formazione in questi giorni
E naturalmente per me un un grande piacere essere qui perché nel percorso di rinnovamento dei corsi di dottorato della nostra scuola della scuola di ateneo di Macerata
Abbiamo credute ci siamo impegnati molto insieme con i colleghi
Seduti a questo tavolo e altri che fanno parte dei collegi docenti e dei vari corsi attivati
Nel all'interno del ciclo trentaquattresimo abbiamo istituito un curriculum nel dettaglio poi ce ne parlerà mondi mi il professor Lambertini coordinatore del corso in umanesimo e tecnologie ma
Nel trentaquattresimo ciclo di dottorato che ancora aveva una denominazione più tradizionale studi linguistici filologici e letterari abbiamo voluto inserire un curriculum e memorie e digitale Humanity Sky è stato un po'una
Il tentativo devo dire era adesso positivamente raccolte con con esito soddisfacente di indirizzario i nostri studi tradizionali umanistici verso le possibilità offerte proprio dal dal digitale
E così come questo corso di dottorato che insiste nel dipartimento di studi umanistici si è fatto anche con altri corsi che invece afferiscono a dipartimenti ad altri Dipartimenti del dell'ateneo
Insomma si è guardato alle risorse del digitale come a strumenti di formazione e di ricerca che vanno nella direzione di un ampliamento
Delle conoscenze e in spazi che sono tutt'altro che lontani dall'Umanesimo a cui si ispira e per tradizione insomma è rivolta la formazione che offriamo all'Università di Macerata
Con l'avvio del trentacinquesimo ciclo di dottorato che avverrà fra pochi giorni la data ministeriale il primo novembre due mila diciannove e a metà novembre faremo anche un'inaugurazione ufficiale di questi di questi corsi di dottorato
Abbiamo come dicevo rinnovato ulteriormente l'offerta e abbiamo impresso una curvatura tecnologica più forte e più o accentuata più determinata
Propria corsi di di tradizione umanistica che sono stati innervati
Accanto ai saperi tradizionali proprio dall'apporto scientifico delle delle nuove tecnologie rivoluzionando la didattica e soprattutto mirando a formare dei giovani ricercatori che abbiano una forte competenza nei saperi disciplinari
Tradizionali ma appunto una competenza innervata anche da
Saperi tecnologici che sono quelli fin qui oggi ci stiamo muovendo
E accenno soltanto a due corsi in particolare che sono quelli che più direttamente hanno a che fare con gli argomenti che verranno trattati in questi due giorni
Il primo appunto umanissime tecnologie un un corso che si colloca negli spazi strategici dell'incontro fra discipline umanistiche e e tecnologia come diceva poc'anzi il direttore del dipartimento gli studi umanistici
Tanti dei nostri campi di azione dalla ricerca archivistica e libraria ma anche alla ricerca
Più squisitamente filologica e letteraria traggono enorme vantaggio dalla articolazione tecnologica del dei nostri insegnamenti
E allora abbiamo cercato di formare dare appunto una inquadramento alla formazione di terzo livello una formazione avanzata molto specialistica che tenesse presente dei nuovi strumenti nell'analisi letteraria nell'interpretazione nell'elaborazione testuale
Con implicazioni che sono anche di carattere antropologico ed etico e che sono sotto la lente di ingrandimento dei nostri colleghi filosofi che appunto hanno aperto la loro le loro attività ai loro interessi scientifici anche all'analisi alla valutazione proprio di questi di questa di queste nuove implicazioni poi c'è un altro corso di dottorato che si chiama formazione patrimonio culturale territori dove oltre alle tematiche che sono legate alla progettazione di processi di di produzione e di disseminazione culturale
Finalizzati allo sviluppo del territorio e anche alla al turismo sostenibile insieme poi alla progettazione di servizi educativi in ambiente di apprendimento formale e non formale vengono appunto ma nell'ambito di questo nuovo corso affrontate anche questioni che riguardano proprio più direttamente la digitalizzazione del del patrimonio culturale e quindi l'accesso agli archivi digitali alle biblioteche musei e
Del territorio ma non solo ecco l'apertura in questo caso è nazionale e e transnazionale si tratta di fornire appunto un bagaglio di conoscenze di competenze che sono necessarie per l'utilizzo l'impiego delle nuove tecnologie e le nuove metodologie di analisi di dati massivi
Per consentire e sviluppare dei dei programmi sempre più a moderni sempre più diciamo utili alla alla gestione del nostro patrimonio alla conservazione del nostro patrimonio ecco è chiaro che tutto quello che verrà detto affrontato sviluppato in questi due giorni di lavoro io in parte lo ascolterò da discente nel senso che mi sarà utilissimo per mettere a fuoco ancora meglio certi spunti certi aspetti della formazione dieci di della formazione di terzo livello e quindi
Dare la possibilità ai nostri dottorandi di lavorare in maniera sempre più consapevole agganciandosi anche alle realtà alle strutture pubbliche e private istituzionali che possono mettere in grado poi il giovane ricercatore di sviluppare al massimo le sue potenzialità perché questa poi è la finalità di un corso di dottorato e di una formazione appunto di di terzo livello
Sempre attualmente poco valorizzata nella nella nostra nel nostro mondo produttivo questo va detto è una delle prossime battaglie che ci a spetta a quella di fare in modo che ci sia una consapevolezza più diffusa dell'importanza di una ricerca scientifica quale quella che un un corso di dottorato può offrire
E e non perché poi essa rimanga confinata all'interno del bagaglio di esperienze del singolo ricercatore che si è formato ma perché possano essere davvero messa a disposizione della comunità e del mondo produttivo tutto
CDEC ci vuole un cambio di di marcia in questo senso
E deve partire dall'alto debbono essere anche le istituzioni deve essere anche il livello politico ammettere poi il il i dottori di ricerca in condizioni di poter essere utilizzati lo dico fra virgolette naturalmente questo al meglio è un titolo che sia spendibile al meglio
Nel nel nostro sistema sociale produttivo anche per impedire quel quello spiacevolissimo fenomeno che sotto gli occhi di tutti della fuga all'estero di persone molto ben formate che poi danno a come dire sostenere le economie di altri di altri paesi che non hanno speso un euro per la loro formazione
Dunque ecco meglio naturalmente auguro a tutti buon lavoro e
Grazie di essere qua
Grazie
Bene adesso passa la parola al professor Roberto Lambertini coordinatore del dottorato di ricerca umanesimo e tecnologia
Buongiorno a tutti io vi porto il saluto del cuore che di questa che come avete sentito dalle parole di Laura Melosi
è una nuova creazione corso partirà nel novembre de due mila diciannove devo dire che quando mi è stato proposto di assume il coordinamento sono stato colto un po'da timore tremore
Perché io di mestiere faccio lo storico della culto della cultura tardo medievale m'interesso di storia intellettuale tardo medievale e solo tangenzialmente ho avuto esperienze con il mondo della digerita distrazione ma poi
Memore della anche del magistero che ho avuto a Bologna accordava da parte di Dino Buzzetti che mi non mi ha insegnato soltanto la Filosofia tardo antica ma anche certi primi rudimenti allora veramente pionieristici di
Di
Ch'interazione tra di entra tecnologie informatiche e discipline umanistiche ho deciso di accettare per quello è anche perché io condivido ed in questo non sono per niente originale il la convinzione già espressa che nel nesso tra tecnologie e discipline umanistiche si si gioca una delle partite
Del futuro delle discipline umanistiche ma non solo ma anche dell'umanesimo non inteso soltanto come lo studio di un periodo storico concluso ma come un valore ancora importante anche per noi oggi per cui il nostro corso di dottorato è pensato per fare dialogare la applicazione
Tecnico pratica delle tecnologie con la ricerca e con la riflessione critica nella convinzione che il rapporto tra umanesimo e tecnologie non sia un un un rapporto a un rapporto che si risolve Inoue un uso di qualche strumento ovviamente che migliore la nostra attività bacche
Trova la sua pienezza nomi in un rapporto univoco ma in un dialogo e in un confronto anche ora delle a de la digitalizzazione è uno dei focus del nostro dottorato
Devo dire che per me è stata importante forse quella che ha più direttamente toccato il mio lavoro di storico in quanto i manoscritti sono le fonti sulle quali io lavoro soprattutto per fare le mie indagini
Ivano scritti medievali conservate nelle biblioteche di tutto il mondo e le imprese di digitalizzazione di questo materiale hanno cambiato sicuramente
Il mio al lavoro ma so anche che la digitalizzazione non si limita a quello che un po'egoisticamente la il la mia prospettiva personale ma si si stende ad una serie di a di aspetti molto più vasta non pare non di me non si può certo dimenticare che io lavoro sul teste che non sono nati digitali ma poco comincia anche nelle nostre discipline a desistere a tutta una serie di di testi che nascondigli Italia esiste o no soltanto nella nel mondo digitale anche se parlano di un mondo dove non c'era ancora la stampa
La digitalizzazione
A tantissimi aspetti per concludere volevo ricordare queste appunto
Un uno degli aspetti che poi verranno messi a a temi e le persone che se ne intendono molto più di me cioè la funzione strategica che digitali utilizzazione a nella nel la nell'ambito della fruibilità del patrimonio documentario lotte Cario
Dell'area marchigiana ora abbiamo abbiamo appena sentito
Ricordare le vicende
Di un caso che è stato pionieristico e virtuoso come quello dell'Accademia Georgica di Treia ma e tutto un tessuto di di archivi locali di piccole biblioteche storiche che per la sua diffusione per non dire dispersione
Sul territorio marchigiano ha bisogno di innovazione nel modo in cui noi rendiamo fruibili
Il questo patrimonio perché è la sua conoscenza faccia un salto a di qualità ora
Molti parlano della digitalizzazione in particolare la gli eventi sismici che sono già stati ricordati hanno drammaticamente messo alla prova l'accessibilità di questi beni anch'forse più che la perdita che in alcuni casi c'è stata
è stata la questione dell'accessibilità già strutturalmente resa difficile dalla mancanza di fondi disponibili dalle amministrazioni locali è stata ha poi ad ricevuto non dico un colpo di grazia ma un duro colpo
Dalla dal fatto che molti dei contenitori edilizi
In cui sono preservati questi beni archivistico librario sono divenuti inagibile
E che di conseguenza inagibile inaccessibile e anche il patrimonio di conoscenza ivi
Ivi conservato certo molti parlano di digitalizzazione come chiave di risse di appena per risolvere questo problema ma come ci potranno insegnare coloro che interverranno e che io ascolterò molto volentieri a questa en questa mattina si fa presto a dire digitalizzazione non è una cosa così banale
è il il problema è capire come possiamo farla bene in modo efficace per i fruitore in modo sostenibile ma per non creare degli archivi inaccessibili e di materiali digitalizzati
E anche interoperabile cioè il al io aumentarne l'accessibilità anche a sistemi operativi tecnologie
Diversificate quindi credo che sia molto importante questo incontro proprio perché ci consente di sentire dai migliori esperti quelle che sono le e qui le problematiche la riflessione su un lavoro che si fa la digitalizzazione appunto ce lo insegna ce lo spiegheranno e ce lo faranno vedere ancora una volta non è una semplice impartire
O le semplici impresa tecnica di di
Di trasposizione su un altro supporto
Ma è una impresa di Rip la e con la quale si di plasma la modalità di accesso ad un bene culturale io penso soprattutto quelli archivistico librario e perde Fini per deformazione professionale questa
A
Proprio perché è un'operazione complessa si può fare bene e si può fare male
Per cui per questo bisogna studiare riflettere insieme grazie ancora professor piglia poco e tutti i suoi collaboratori che oggi ce ne danno l'occasione
Siamo quasi già entrati nel tema del del convegno passo la parola alla dottoressa Michela Procaccia presidente dell'Associazione nazionale archivistica italiana prego
Buongiorno ben molto è stato detto di quello e che molto di quello che è stato detto dammi condiviso
Io beh innanzitutto comincerei da quello che invece tradizionalmente la conclusione dopo aver visto il programma del convegno così denso così fitto
Vi auguro buon lavoro anzi ci auguro buon lavoro perché sicuramente saranno due giorni impegnativi
Impegnati perché affrontano un tema che in questo momento è proprio e centrale nella discussione quello della digitalizzazione del patrimonio culturale
Dicevo che molto è stato detto sulla complessità di queste operazioni sulla necessità di una forte riflessione critica sulle modalità con cui si portano a termine questi progetti
E di una notevole un notevole numero di competenze coinvolte nella progettazione nella realizzazione di questi lavori
E e soprattutto di questo messo forte che ci deve essere che giustamente questo progetto questo dottorato questo
Questi corsi rivendicano fra la riflessione critica tipica della ricerca umanistica e la digitalizzazione del patrimonio culturale
Mi viene da pensare che questa riflessione e queste competenze che giustamente si ricordava devono trovare poi uno sbocco operativo
Devono essere sempre più insistentemente fatte presente anche al nostro ai nostri amministratori ai nostri politici
Perché qualche volta ho avuto l'impressione che digitalizzazione del patrimonio culturale fosse anche un po'uno slogan la che si traduceva
Talvolta anche in come dire previsioni normative un po'improvvisate in in alcuni casi anche recenti contro cui poi dovevano intervenire i tecnici i tecnici del patrimonio culturale a spiegare perché
Per dirla in maniera molto Porro Ozza digitalizzazione non è fare una scansione
Che cosa che talvolta invece come dire è un pensiero che ricorre in ogni caso mentre il merito di una giornata come questa è quello di mettere a confronto le professionalità
Dei vari settori del patrimonio le esperienze e le riflessioni che sono dietro alle scelte che portano a far sì che un realizzare un progetto di digitalizzazione
Sia un sia non una scansione
Ma una un'attività estremamente complessa che coinvolge competenze descrittive riflessioni sul bene oggetto dell'intervento conoscenza profonda dei settori in cui si sta intervenendo e conoscenza profonda anche delle diversità di approccio necessarie oltre che appunto di una generica dizione
Di digitalizzazione ovviamente la l'associazione nazionale archivistica italiana
è particolarmente attenta a questi temi particolarmente attenta alla formazione in questo settore
Lo fa in proprio quando come colto quando ne Kabir capita l'occasione ma è molto contenta di a vere come dire un rapporto non voglio dire privilegiato ma insomma un rapporto consolidato con questo master
Le iniziative che qui si fanno nella nel riflettere Soult sui temi di queste due giornate miele venuto ha in mente un vecchio ricordo che però mi sembra ancora molto importante
Il vecchio ricordo è quello del di un esame sostenuto molti anni fa ormai lasciamo perdere quanti su un libretto preziosissimo e datato mille novecentotrentasei cioè l'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica
Malgrado gli anni questa riflessione di Walter Benjamin contiene ancora quelli che sono i problemi che chi affronta Luther lava di fotografia
Però i problemi che affronta chi deve occuparsi della riproduzione tecnica di un bene culturale
Sono ancora quelli che poneva Benjamin e cioè il fatto che l'autenticità non si riproduce e quindi bisogna trovare il modo di restituirla che non è tecnico ma è frutto di una riflessione importante mi verrebbe da dire umanistica sul sull'oggetto della riproduzione e il fatto che il rischio da evitare e su cui e per il quale bisogna trovare gli antidoti della riproduzione tecnica dell'opera d'arte ma io penso moltissimo ai beni archivistici ovviamente è quello di favorire la ricezione nella distrazione dice Benjamin la riproduzione massiva
Comporta questo rischio e quindi una delle riflessioni da fare
E questa anche io mi aspetto molto da questa purtroppo non sarò ampi nella seconda giornata per questioni come dire di impedimenti e problemi terapeutici però mi aspetto molto da questa prima giornata
E poi i spero di aver modo di conoscere anche il contenuto della seconda e quindi buon lavoro grazie
Grazie
Beh in che dire già nelle mi saluti inaugurali sono state già messi in evidenza diverse tematiche che tutti noi ci auguriamo e aspettiamo che saranno trattati nelle relazioni successive
Permettetemi innanzitutto di ringraziare veramente di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento
In primo luogo la presidenta naja i colleghi che mi hanno preceduto che sono venuti a portare i loro saluti inaugurali nonostante gli impegni devo dire molto importanti di questi giorni quindi grazie grazie anche al direttore che mi ha lanciato la palla per un altro convegno che probabilmente con cadenza quadriennale no potrei organizzare ma un ringraziamento particolare ma al collega Stefano allegrezza coordinatore del comitato scientifico
Che si è impegnato veramente tantissimo credo che ci siamo sentiti verso l'uno alle due di notte quasi tutti i giorni per per vedere come riuscire apportare
A buon risultato questa iniziativa tra l'altro l'impegno che ha avuto successo vista la partecipazione numerosa e qualificata
Ogni grazia menta banca la Scuola di dottorato dal nostro Ateneo che apre che ha patrocinato questo evento e ci aiutate nella comunicazione
Ma non posso dimenticare assolutamente i nostri dottorandi in digitale romane i testi
Che vedete un po'in giro nella sala e che per la metà hanno dato un contributo importante sostenendo anche loro il peso dell'organizzazione
Queste ringraziamenti erano doverosi
Adesso due parole diciamo sulle sul convegno su alcuni diciamo aspetti che ritengo utili sottolineare e poi iniziamo con le prime relazione il convegno è stato ideato e organizzato nel Nami delitto di questo master master di secondo livello in formazione e gestione e conservazione di archivi digitali
In ambito pubblico privato e abbreviato master è Fegica
è un master e che è stata attivata nel due mila e sei
E che è stato rinnovato ogni anno facendo registrare una partecipazione sempre più numerosa e qualificata
Al D'Anna al di là di ogni più diciamo ottimistica previsione siamo arrivati alla tredicesima edizione che partirà il prossimo gennaio del punto due mila e venti il bando e già pubblicato e tra l'altro scade il cinque novembre
Questo master a che cosa di che cosa si occupa
Il master si occupa della degli affetti
Delle trasformazioni indotte dall'innovazione tecnologica
Nelle nei metodi negli strumenti per la formazione e la tenuta degli archivi
Sia degli enti pubblici che privati
Archivi che con l'introduzione del documento informatico
La spinta del nostro legislatore ma direi anche soprattutto del legislatore europeo oggi sono diventati archivi ibridi
Il piano didattico è tipicamente multidisciplinare no quindi abbiamo sicuramente l'insegnamento dell'archivistica integrato con quello dell'informatica
Le competenze informatiche sono indispensabili
Ma anche del diritto
Perché stiamo parlando di documenti
Quindi ancorché digitali ma devono avere il valore giuridico che noi riconosciamo ai documenti cartacei
E poi è chiaro che anche solo l'informatica e il diritto non sono sufficienti perché serve la capacità di organizzazione di ripensamento veramente delle dei metodi che siamo abituati utilizzate quindi quindi abbiamo proprio insegnamento e sull'organizzazione sociologia dell'organizzazione
Un master che si propone quindi per l'innovazione in campo archivistico innovazione ma tenendo conto anche dell'esigenza della digitalizzazione dell'esistente
Infatti abbiamo degli insegnamenti che si occupano proprio della digitalizzazione
Come mezzo per la salvaguardia e e la valorizzazione dei dei degli archivi storici in questo caso perché appunto è il tema di questo convegno insomma il master propone si propone per diciamo promuove lì promuove l'innovazione ma nel segno della tradizione ecco questo importante cioè non innovazione come me era applicazione delle tecnologie ma innovazione nel senso di applicazione delle tecnologie su una base culturale che necessaria come tra l'altro è stato ricordato da chi mi ha preceduto
Quindi e innovazione come evoluzione delle metodologie e degli strumenti tradizionali
Evoluzione conseguita attraverso appunto le tecnologie
E a ovvio e lo vediamo sotto gli occhi di tutti che oggi abbiamo disposizioni sistemi sempre più sofisticati per la digitalizzazione del patrimonio culturale
Abbiamo a disposizione i sistemi per la produzione di documenti informatici per la loro trasmissione attraverso la posta elettronica e canali web
Abbiamo strumenti per l'archiviazione e la conservazione digitale
Certo abbiamo ancora margini di miglioramento ma insomma le tecnologie ci sono
Ma nonostante questo diciamo da una recente diciamo rilevazione e apparsa evidente che noi siamo ancora molto lontani dall'ottenere i benefici sperati
No associati alla digitalizzazione
In realtà le amministrazioni e le istituzioni anche le imprese
Utilizzano queste tecnologie in modo limitato
Non sfruttano appieno assolutamente le potenzialità come vedrete in queste due giornate saranno presentate iniziative Progetti piani per la digitalizzazione del patrimonio culturale
Piani di alto profilo progetta e di alto profilo sinceramente
Che prevedono l'uso delle tecnologie più avanzate
No dai sistemi di scansione ad altissima qualità
Ma anche dai sistemi per la digitalizzazione tridimensionale
Noi abbiamo anche alla possibilità di digitalizzare in tre D
Ci sono tecnologie per la ricerca dei contenuti con le tecniche del noleggio meno agilmente cioè con le tecnologie semantiche
Abbiamo tutte queste tecnologie abbiamo anche questi piani
Ripeto a mio parere di alto profilo che necessitano del nostro impegno proprio per la loro realizzazione concreta
Anzi colgo l'occasione se no diciamo subito per ringraziare tutti quanti si stanno impegnando per darci questa possibilità sia a livello locale che nazionale
Però noi e comunque noi
Siamo consapevoli che tutto questo tutti questi progetti questi piani per essere realizzati per raggiungere gli obiettivi che sono stati dichiarati occorrono non solo le tecnologie ma anche le figure professionali
Cioè noi abbiamo bisogno di figure professionali che saranno preparate
Formate che hanno una competenza sia tecnologica ma anche ovviamente umanistica il rapporto al settore si diceva prima di applicazione
Cioè noi siamo convinti che occorrono figure professionale formate con un percorso di studi multidisciplinare
Un percorso di studio che veda le discipline umanistiche come l'archivistica la biblioteconomia la musica e Luigi al Museo graffi eccetera insegnate però insieme
A quelle ai contenuti più di natura informatica giuridica eccetera e diede organizzazione
è in questa direzione noi diciamo su cui ci stiamo muovendo da tempo ci stiamo muovendo noi come master
Si sta muovendo l'università grazie alla Scuola di dottorato al dottorato ma n-esimo e tecnologie si muove il Dipartimento di studi umanistici dove questi argomenti vengono
Spesso discorsi
Nostro Ateneo che ha coniato qualche anno fa uno slogan è che io ritengo particolarmente appropriato l'umanesimo che innova
E c'è l'ormai diciamo un ateneo che ci ha dato la possibilità oltre a diciamo gestire questo master che ha più di tredici anni dodici anni o più
Ma ci ha fatto ci ha dato la possibilità di a bere un dottorato che ci permette di formare dei ricercatori con questo stile in grado di proporsi bene per il mondo della cultura e anche del lavoro cioè di coloro che operano positivamente a questo livello abbiamo anche un gruppo di studio e di ricerca applicata il DAP che trovate diciamo da qualche parte
Io concludo dicendo che noi crediamo fortemente in un questo percorso di studi multidisciplinari
E siamo tutti impegnati siamo ormai tanti rispetto all'inizio siamo cresciuti parecchio siamo tutti impegnati per dare il più possibile supportare in modo qualificato questo processo della digitalizzazione ma non come mero esercizio informatico
Ma come mezzo proprio per valorizzare e salvaguardare e promuovere diffondere rendere accessibile il patrimonio culturale grazie
Bene ringrazio i colleghi la dottoressa Procaccia e passiamo alla prima sessione quindi chiedo ai relatori della prima sessione di venire sul tavolo degli imputati
Allora
Dove si mette diciamo Luini
Il Rettore l'orgoglio nel pomeriggio
Forse non ci sta abbiamo tutta avvolta dalle
Allora abbiamo abbiamo molti relatori quindi diciamo
Bene direi facciamo velocemente questa cosa allora Chiara
La
Perfetto fissiamo
Allora e vado velocemente visto che ho già fatto la mia introduzione non mi ripeto assolutamente passo la parola alla dottoressa Chiara Vegni natante dell'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione
Che ci parlerà e c'è una grande attesa per questo del Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale stato di attuazione e sviluppi futuri
Sì prego
Carboni torna tutti grazie per l'invito
Sono anche avere minata portò lavora all'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione porto anche saluti venne direttore architetto Carlo biro sì
Vi parlerò oggi di quello che l'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione affatto
In questi due anni da quando un decreto ministeriale del due mila diciassette attribuito a questo istituto un compito che per questo istituto era assolutamente nuovo per certi versi per altri meno nuovo ma sicuramente ha avuto diciamo di impatto anche dirompente nell'organizzazione tradizionale lavoro dell'istituto centrale
Il sito centrale che per sua vocazione si si occupa di catalogo c'è gestisce il catalogo generale dei Beni culturali che poi si traduce anche nella gestione di una grossa banca dati di circa tre milioni di beni culturali catalogati quindi descritti in maniera analitica di cui per gran parte sono presenti anche delle digitalizzazione mi e gestisce due altre grosse banche dati una relativa alla fototeca nazionale
Circa diciamo alla banca dati tratta circa seicento settecento mila record relativi a un totale di patrimonio foto che traffico di circa un milione di immagini sul patrimonio culturale prodotte dal gabinetto in gran parte al Gabinetto fotografico nazionale
E le immagini del Lario fototeca nazionale sono circa quattro milioni di immagini fotografie di riprese per lo più aerea o prospettica
In questo quadro di competenze nel due mila diciassette il decreto ministeriale attribuisce l'istituzione di un nuovo servizio all'interno dell'istituto il servizio per la digitalizzazione del patrimonio culturale
Con il compito di elaborare il piano nazionale di digitalizzazione e di coordinare l'attività degli Istituti del ministero sul tema della digitalizzazione
Nonché compiti anche più specifici supportare gli uffici ad esempio anche per la stipula di accordi di valorizzazione sul patrimonio culturale questo decreto penso che lo sapete tutti ha avuto un effetto abbastanza dirompente è stata unica fonte di polemica peraltro molte condivisibili assolutamente in un quadro in cui l'istituto centrale di fatto ha competenza e l'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione a competenze su una parte del patrimonio culturale c'è tutto quel patrimonio culturale che non è di competenza inverso degli archivi e delle biblioteche
Che hanno come referenti naturali altri due Istituti centrali del ministero
Alla luce di questo quadro anche di competenze nuove per per l'istituto
Si è cercato di avviare di declinare una un ipotetico piano nazionale di di di digitalizzazione che fosse utile per tutti gli uffici del ministero ma in particolare proprio per le competenze e l'Istituto centrale per il catalogo
Forse in particolare diretto agli interlocutori naturali del nostro Istituto centrale quindi soprattutto musei e sovrintendenze per quando come strumento con alcune alcune tematiche sono abbastanza trasversali
Ai vari settori della del patrimonio
Il mandato che ci si è dati è quello di concepire il piano nazionale di di di di di digitalizzazione come un uno strumento non immobile non fermo non un documento statico ma appunto uno una modalità nuova organi di organizzazione dei processi di di di digitalizzazione
Degli istituti che assicurasse tali processi la conformità piena al piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione
Il piano triennale per l'informatica e la pubblica amministrazione dell'agenzia verità digitale configura un quadro strategico all'interno dei quali inserire in generale
I processi di digitalizzazione dei vari insomma ecosistemi dei vari centri di azione di ministeri e altre pubbliche amministrazioni
Nel quadro quindi del nostro ecosistema dell'ecosistema cultura il piano nazionale di di digitalizzazione doveva essere il la declinazione del piano triennale di algida nel settore cultura la lo scopo era diciamo fornire uno strumento utile per i nostri uffici per gli uffici del Ministero per gli uffici e gli istituti culturali
Per assicurare che assicura cioè che in in maniera che garantisse la conformità a questo piano triennale di algido
Cosa dice il piano triennale di Agide disegna anzitutto modello strategico per le pubbliche amministrazioni
Al centro di questo modello strategico ci sono lo leggete dalla sulla slide
E così leggiamo la le gli ecosistemi che sono fondati su piattaforme e dati nella pubblica amministrazione e c'è fortissimo al concetto di interoperabilità
Altri settori come le infrastrutture la sicurezza e la piattaforma digitale nazionale dei dati poi di fatto sono abbastanza trasversali a tutti gli ecosistemi
La la nostra attenzione nell'elaborazione del piano si è concentrata volutamente soprattutto in questa fase sui dati delle pubbliche amministrazioni e sulle piattaforme
Cosa dice agitare a proposito dei dati che sono poi il fulcro perché l'esplicitazione della conoscenza sul patrimonio culturale dice che questi dati devono essere aperti c'è accessibili a tutti e devono essere significativi cioè la pubblica amministrazione non può più produrre dei dati chiusi in silos Minin banche dati i proprietari a cui nessun accesso ma devono essere aperti
E devono essere anche significativi cosa significa connotati semanticamente cioè annotati in maniera chiare affinché possano essere utilizzati da tutti perché compresi da tutti
E grande importanza l'attribuisce l'uso di vocabolari normalizzati diffusi ontologia cioè strumenti modelli concettuali leggibile alla macchina che rendono questi dati
Prodotti alle pubbliche amministrazioni effettivamente significativi per i motori di ricerca e anche per le piattaforme questa è stata un po'alla nostra linea di azione
Ma cosa mancava
Nel nostro ecosistema ripeto in riferimento soprattutto alle attività della del istituto centrale catalogo mancava una conoscenza approfondita dello stato di fatto prima di elaborare un piano qualunque operazione di pianificazione deve partire da una conoscenza di quello che già c'è
Di quali sono i punti di forza e di quali sono i punti di debolezza affinché un piano sia effettivamente uno strumento utile per la valorizzazione dei punti di forza e per il superamento dei punti di debolezza
A tal fine è stato avviato nel due mila diciassette un censimento sullo stato della digitalizzazione dei beni culturali
Tra tutti gli Istituti del ministero
Cosa mirava a ottenere quali dati mira a ottenere questo ce
Sa
A tal fine è stato avviato nel due mila diciassette un censimento sullo stato della digitalizzazione dei beni culturali
Tra tutti gli Istituti del ministero
Cosa mirava a ottenere quali dati mira a ottenere questo Censimento raccoglie le informazioni sul livello di catalogazione o inventariazione del patrimonio il livello della digitalizzazione del patrimonio
Le eventuali piattaforme standard utilizzati le licenze applicate perché il tema fondamentale il uno dei temi fondamentali la digitalizzazione anche quello della poi condivisione sulla Rete di queste
Digitalizzazione mi costi sostenuti eh il Tasso che nel nostro ministero è sempre piuttosto dolente quello del personale relazione soprattutto alla formazione specifica sui temi del digitale che veniva impiegato nei progetti digitalizzazione
Questo censimento lo dico subito con dispiacere non ha avuto moltissimo successo
In termini di adesione un po'perché è sempre difficile trovare la disponibilità negli uffici di rispondere a censimenti questo era piuttosto elaborato piuttosto strutturato
Ma soprattutto perché si è collocato in un momento diciamo di passaggio nella vita istituzionale il nostro ministero che a seguito della riforma del due mila sei dieci
Ha visto un disaccordo lamento di molti istituti musei che dalle sovrintendenze passava mai poi Museo autonomica nasceva no quindi un quadro istituzionale piuttosto Complesso
In cui gli uffici si trovano a volte l'impossibilità di rispondere a certe domande qual è il tuo patrimonio perché non sapevano se il loro patrimonio era diventato adesso patrimonio di un altro ufficio a seguito della riforma
It ma di fatto non risposto due duecentoquindici istitutivo ma l'indagine è stata concentrata su centoventi istituti sono stati esplosi all'indagine gli archi nelle biblioteche che avevano a loro volta erano stati oggetto di altre campagne di questo tipo e la la l'indagine si è fermata su quattro foto teche novantotto Museo Autonomie diciotto sovrintendenza quindi sulla base di questi centoventi si noti sono comunque emersi dati che noi riteniamo assolutamente significative che cercò di esporvi in una carrellata veloce
Riguardo alla presenza di cataloghi
Inventari informatizzati del patrimonio contro conservato cioè gli strumenti principali di accesso al patrimonio strumenti punto disponibili in formato elettronico soltanto quarantaquattro istituti su centoventi dichiarano che i loro inventa i loro strumenti di ricerca sono fruibili on line o no un istituto su tre significano una non non offre on line strumenti di accesso proprio al proprio patrimonio
La cosa fondamentale che si diceva la digitalizzazione non è una raccolta di figurine la digitalizzazione va fatta
Soltanto dopo che si è certi di che essi siano dati descrittivi significativi che accompagnano quella riproduzione digitale
Appunto non è soltanto una questione di scanner e non è soltanto una questione di belle immagini è immagini che rappresentano un patrimonio di cui bisogna conoscere qualcosa
Diciassette istituti non hanno nessun dato di inventario associato alla riproduzione digitale sessantuno quindi oltre la metà rispondono in parte non è un dato confortante
Riguardo il conferimento di questi dati a portali nazionali
Invece il quadro è più significativo ma non è appunto esaustivo trentaquattro istituti significa uno su quattro non conferiscono dati a portali nazionali quindi questo significa che non hanno visibilità a livello nazionale sui grandi portali aggregatori di di dati
Quelli che lo fanno quelli che conferiscono i propri dati le proprie banche dati e portali nazionali
Non sempre lo fanno in maniera completa c'è spesso questi portali fungono soltanto da aggregatori di alcuni dati descrittivi del patrimonio
Il che significa che cercando su quei portali non si è sicuri di avere una risposta esaustiva perché sono stati conferiti soltanto una parte dei dati che è l'istituto invece ha raccolto questi dati nella maggior parte dei casi non sono nemmeno aggiornati perché il conferimento non avviene tramite scambio in interoperabilità quindi in tempo reale ma attraverso versamenti diciamo periodici di di dati
Per quanto riguarda l'apertura dei dati e come diceva uno dei pilastri della strategia del piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione
Otto settantacinque istituti nonna pubblicano i propri dati sul proprio patrimonio nonostante direi io le direttive comunitarie in tal senso nonostante il Codice dell'amministrazione digitale
Non pubblicano i loro dati in formato Alberto è quando pubblicano i dati non hanno idea lo dico perché è proprio così della licenza da associare a questi dati
Novantatré istituti non hanno risposto ed è il tema cruciale adesso della della messa in Rete delle nostre riproduzioni digitali del patrimonio
Per quanto riguarda invece la riproduzione digitale è un dato diciamo per non abbastanza confortante novanta istituti hanno avviato progetti di digitalizzazione
Settantatré però istituti su centoventi non le mettono l'anima non le rendono disponibili alla significa queste digitalizzazione e ci sono ma stanno in da supporti fisici in il locale alcuni istituti questa una carrellata soltanto negli istituti che ha possiedono più di cinquanta mila risorse digitali
Hanno una mole consistente cha digitalizzazione è un'attività che va alla grande all'interno degli istituti e il ministero ci chiediamo c'è da chiedersi non non noi non cioè tutti ci chiediamo
In che modo sta avvenendo Inca e con che criteri sta avvenendo se ci sono attività e di uniformità se ci sono state linee guida che sono state in particolare adottate
Perché linee guida per la digitalizzazione ce ne sono tante l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico emanato le proprie alcune regioni sono molto avanti alcune università anche ci sono le linee guida di euro peana sono tantissime ma non sappiamo che criteri sono stati seguiti dagli istituti che hanno avviato queste operazioni
Sessantanove cioè più della metà avvia riproduzioni digitali
Senza che i beni siano stati precedentemente catalogato inventariati questo non va bene
Sessantatré istituti non rendono scaricabile però prima le proprie risorse digitali per quanto riguarda sto andando
No l'anti
Non lealisti l'esigenza di monitorare gli accessi quindi poi di effettivamente verificare se queste operazioni di digitalizzazione messe in Rete di dati estremi risorse digitali se funziona si appresta se serve a qualcuno
Non ci sono strumenti non vengono ci sono gli strumenti ma non vengono utilizzati strumenti per monitorare queste attività ottanta istituti su centoventi intervistati conserva questo diciamo proposito il vostro ma se ne conserva ancora le proprie risorse digitali su supporti fisici in locale cerca contravvenendo a tutte le raccomandazioni in tal senso trentacinque si sono adeguati alle precedenti direttive di algida time prescrivevano alacre la la gestione di server centrali dire data center centrali all'interno di ogni ministero
Questo su server persona sa del Collegio Romano e il data center centrale del nostro ministero
Veniamo al tema più spinoso della formazione novantanove si dice quasi la totalità compresi quelli che non rispondo no
Degli istituti non ha personale con formazione adeguata in tema di digitale
Novantuno e novanta novantuno lamentano anche la mancanza di erogazione di corsi di formazione specifici sul digitale
A questa analisi si è affiancata in parallelo un'altra mentre il primo censimento veniva fatto veniva demandata la risposta
Ai ai singoli istituti quindi è stata fatta su base volontaria un secondo censimento in parallelo ha riguardato tutti i portali
Di consultazione di dati sul patrimonio culturale
Gestiti
Ovviamente non tutti quelli in Italia perché sarebbe stato fu lavora in mano ma in questa fase l'indagine ha riguardato tutti i portali principali portali gestiti da direzioni generali
Istituti centrali Museo autonomi segretaria di regionali sovrintendenze regioni e ha riguardato centodieci portali
In tutta
Di cui sono stata rilevata da una sezione anagrafica per capirne un po'distribuzione sul territorio una sezione sul patrimonio culturale è una sezione su ventuno eventuali attività di marketing comunicazione cinquantasette no la una stessa ha tentato una definizione una categorizzazione di questi portali siti dove il rosa il venticinque per cento riguardano sì di consultazione associati a particolari sistemi informativi gestionali per la raccolta dei dati
Una persona se è stato fatto un comincia una rilevazione sul numero di risorse digitali presenti in questi siti e portali quasi la metà tra quelli consultati offriva poco meno di mille
Risorse
Digitali come come andava come l'abbiamo letto questo dato come una corsa al portale c'è a prescindere dalle quantità
Di informazioni di risorse mettere da mettere in Rete la volontà comunque di realizzare io la definisco volontà irrefrenabile di realizzare siti web e portali
Anche in presenza del mese di portali di più ampio respiro
Già disponibili
Una sezione dell'indagine a parte l'indagine ha riguardato per andata e Linked open data c'è presenza di dati aperti e di dati aperti a cinque stelle Linke dove è nata sono dati aperti relazionati tra tra di loro
Dove le relazioni sono anche diciamo leggibili dalle dalle macchine somma il massimo livello di qualità che possono raggiungere gli open data
Diciamo il venti per cento delle risorse nanizzati ha riguardato
Aveva diciamo a disposizione porta gli open data alle Regioni in questo senso attivissima sulla nella realizzazione di portali di Opel nata quasi tutte le regioni credo soltanto il Molise mancava all'appello
Aveva portali di open data quindi risorse avverte tutte con dati relativi o riconducibili anche al patrimonio culturale quindi
Una diciamo un dato abbastanza incoraggiante sempre letto nell'ottica del documento strategico del piano triennale di altri da
Ancora su questi portali già on line quindi alcuni molto rilevanti rete ricordo del quadro sono gli istituti centrali segretaria di regionalismo se autonomi
Sono andata avanti
Il trentaquattro per cento ogni donna indica una licenza d'uso cioè ancora una volta questa scarsa attenzione al tema e le licenze
Un terzo quasi una lite applica licenze restrittiva quindi nonostante ripeto il le indicazioni in all'apertura
In tal senso
Cosa è emerso da questa analisi sia sono emersi i punti di forza relativi al tutte le operazioni digitalizzazione del patrimonio
Punti di forza e riguardano i contenuti c'è una ma una massa enorme di informazione risorse digitali disponibili on line
Un potenziale grandissimo di valorizzazione delle risorse digitali e di valorizzazione quindi del nostro patrimonio culturale attraverso le risorse digitali
Tutto questo induce anche a poter essere ottimisti riguardo la nostra capacità come pubblica amministrazione di rispondere anche alle richieste del mercato di chi chiede di poter fare anche impresa sul nostro patrimonio culturale sul digitale del nostro patrimonio culturale è diciamo un punto di forza legata alla reputazione di queste attività che tutto sommato diciamo il ministero non è stato silente non è stato certamente a dormire in questi anni su questi temi punti debolezza
Il primo punto di debolezza proprio era lampante anche durante la fase della rilevazione alla frammentarietà dei punti di accesso
Non esiste forse un bene fosse un male ma certamente non esiste quella che è il ministro ai tempi definire Bresso tornata anche a ribadirlo la Digital Library unica del patrimonio culturale
Esistono tanti sistemi tanti anche ecosistemi digitali della della nostra cultura non esiste però a volte questo panorama è e cioè se la forma la frammentarietà non è necessariamente un un punto di debolezza clamoroso
Però diciamo che se questi ha frammentarietà riuscisse a essere quanto meno federate coordinata probabilmente il la conoscenza sul patrimonio culturale nell'istruzione risulterebbe aumentata
Pochissima attenzione agli utenti non c'è un monitoraggio delle azioni intraprese riusciamo forse a stento a capire
Quanti utenti soltanto in alcuni casi peraltro abbiamo visto viene monitorato l'accesso agli utenti ma non si sa gli utenti che cosa fanno in che modo non sempre si sa in che modo interagiscono se interagiscono
La scarsa valorizzazione di tutti questi dati c'è tutti questi dati non sono messi in relazione tra loro
I noi abbiamo il catalogo dei beni culturali catalogo beni culturali ogni scheda di catalogo una ricchissima bibliografia
Che non è messa esempi in relazione con quanto presenta il suo SBN sul servizio cioè io se volessi consultare quella pubblicazione dovrei fare una ricerca parallela non c'è relazione tra tra tutti questi dati
Sono
Ecco perché è importante la relazione la relazione
Tra i beni culturali quindi non vivere questa descrizioni questi dati come isolati
E ancora più importante ma per la luce la convenzione di faro che segna un nuovo significato al patrimonio culturale
L'utente non è interessato alla singola disciplina apposte non la conosce nemmeno l'utente dell'UE ebbe sempre più generaliste abituato a cercare su Google a sparare una ricerca e spera di ottenere risultati più significativi
Non conosce
Archivi biblioteche musei
Non non non sa esattamente le differenze non capisce perché su uno stesso ambito ci sono tre quattro portali differenti in che modo aiutarlo
Rinunciando ai portali no no assolutamente non è questa la scelta non sarebbe nemmeno praticabile però rendendo più integrate
Tutte queste risorse est per fare emergere proprio le relazioni contesti culturali in cui tali risorse sono collegati i contesti i tanti contesti culturali in quelle risorse sono integrate
Per questo la visione di digital library che il Piano propone che però ripeto non è un documento soltanto in questo ambito è un insieme di documenti che cerca di dare risposte a ai problemi che le indagini che abbiamo fatto hanno messo in evidenza
La risposta nel l'abbiamo cercata individuare nell'utilizzo
Di quanto più possibile spinto molto più l'utilizzo molto incoraggiato anche all'Agenzia per l'Italia digitale di tecnologie semantica ce la fai portale attrito e dati gli aprì in maniera che siano significativi
Per anche per le macchine anche per i motori di ricerca in maniera che possano essere messi in relazione tra di loro utilizzando la potenza di calcolo l'intelligenza artificiale può alla fine che cos'è che tanto se ne parla
è un modo con cui le macchine vengono istruite a dare significato alle nostre ricerche alle nostre richieste ai nostri dati ebbene agevolato dall'utilizzo di queste lì di questa tecnologia
Le risposte che il Piano approvata dare adesso ripeto il problema delle licenze abbiamo visto subito che era il il primo il principale dei Problemi
La mancanza di una direttiva unitaria di una presa di posizione ufficiale del ministero su questo tema ma di fatto determinato l'assenza di indicazioni nei nostri portali
O indicazioni spesso assolutamente difformi in una dall'altra
è in questo senso è stato effettuato uno studio sulle licenze a disposizione alla luce della normativa comunitaria e nazionale
Ed è stata elaborata sono state elaborate le linee guida per la pubblicazione promozione riuso del catalogo generale dei Beni culturali
Sono applicate ovviamente al nostro catalogo noi rimaniamo nel nostro ambito sono applicabili a qualunque banca dati
Sul patrimonio culturale
Accordi di valorizzazione queste Roman un mandato del servizio per la digitalizzazione promuovere
Accordi vantaggiosi per il ministero alla luce in mezzo di quanto era avvenuto negli anni passati di accordi con privati che in mancanza di competenze tecniche specialistica dentro il nostro ministero
Avevano finito col rivelarsi delle armi a doppio taglio per gli uffici del ministero
In questo senso anche qui più che scrivere documenti sulle buone pratiche abbiamo cercato di identificare con il suo servendoci un supporto legale un accordo tipo con il big player privato che fa tanto paura
Che è Google un accordo di digitalizzazione che ha riguardato ad esempio gli archivi fotografici delli CCD un accordo vantaggioso per il Ministero anche questo disponibile
Sul sito
E poi abbiamo però cercato di implementare il sito dei dati aperti del ministero
Abbiamo popolato il sito dei dati i beni beni culturali punto it il sito diciamo tutti i siti di dati aperti salito iniziano con dati e poi il nome e l'istituzione del ministero della regione
Sito vedete aperti adesso a al suo interno l'anagrafe delle biblioteche italiane con le che sarà resta disponibile da lì Q l'anagrafe degli archivi di Stato resta disponibile all'Istituto centrale per gli archivi
Il catalogo per intero dei beni culturali il catalogo pubblicato sono circa ottocento mila Schede analitici Issime sul patrimonio culturale e tutti i dati della fototeca dell'Istituto studi centrale il catalogo quindi i dati su seicento mila circa fotografia a cui sono associate circa novecento mila immagini digitali
Qual è lo scopo di tutto verso e cerca di fornire una possibile visione per la Digital Library la Digital Library non l'abbiamo realizzata non l'abbiamo ancora realizzata stiamo cercando di dotarci tutta l'infrastruttura è di dare un significato a questa operazione un significato che possa essere spesso al di là della realizzazione informatica vogliamo che i dati che vengono prodotti che costano tantissimo produrre dati sul patrimonio culturale è più Caro che produrre digitalizzazione di la vera sfida sono i dati significativi sul patrimonio a descrivere il patrimonio culturale in maniera sensata in maniera comprensibile una volta che lo si fa secondo me noi e profondamente giusto mettere a disposizione questo sforzo realizzato con soldi pubblici a disposizione quando possibile quando non ci sono ovviamente altri ostacoli
Relativi ai suoi discorsi privacy e sicurezza anche sul patrimonio culturale nostro quello gestito da noi però quando possibile renderli disponibili a informato avverto
La DC dalla ed che avevamo in mente scatena la definizione
Abbiamo forse il collegamento Zini minimi sta finendo
Diciamo a visitarla ebree questo fare diciamo serbatoio di dati correlati
Tanti sistemi informativi tanti ecosistemi che contribuisca alla Digital Library forse non esisterà mai la Digital Library il patrimonio del patrimonio culturale l'unica digital light del patrimonio culturale
L'auspicio che ne possano esistere tanti che ci siano tanti dati aperti che possano esser letti in maniera diversa che non ci sia una piattaforma ma che ci siano tante piattaforme a secondo dell'uso per cui siano concepita
Ma che questi beni siano trovabile rintracciabile l'utente soprattutto siano le descrizioni in grado di accrescere il nostro capitale culturale nostro capitale conoscitivo
Bene grazie
Prego la diciamo la dottoressa De minata poi magari rimane qua con noi sul sul grazie
No estremamente estremamente interessante e devo dire che con dispiacere devo stringere sui tempi per per vari motivi ma mi sembra di che sia chiaro che abbiamo incominciamo da vivere una strategia
Un'idea di dove procedere come procedere
E e che effettivamente poi dobbiamo far crescere un po'questa cultura no anche a livello ovviamente periferico in modo che le attività che si fanno che sono tante però devono essere fatto secondo determinati standard e con determinati obiettivi condivisi io diciamo sono assolutamente d'accordo
Siamo pronti ok allora adesso abbiamo in collegamento telematico
Perché per diverse difficoltà la relatrice la dottoressa Anna Rita Orsini non è potuta essere qui con noi anche se voleva sicuramente esserlo
E la referente della direzione generale musei del ministero per i beni culturali lei presenterà una relazione sul piano triennale per la digitalizzazione e l'innovazione appunto dei Musei
Abbiamo collegamento telematico ossee siamo operative possiamo procedere
Giorno intanto tratte l'invito
Per e dettagliate tuttavia a indica dalla spinto giù dai tornanti
Saluta il Papa verrà televisiva
Poiché ieri vengano saggista che ha
Capito il perché antico Perù
E tra l'ordine preparata per sarà sicuramente l'attrezzatura premonizione
Un lavoro vario creduto fortemente
Ricchi maggiore
Viale dal punto
Mi auguro i quel perlustrazione sfatare
Qualcuno lei no periferico parliamo di grandi capitali
Venga dedicata digitale il quando parenti Patrizia
Certificati bene sappiamo
Iniziare idea può operare parcheggi pubblicamente pioniere parlo fa qualche apprendisti
Ripeto particolari dunque
Tale
Aggiornato i propri diciamo lo studio
Ecco perché l'idea qualche circa il
Il primo
Mi sembra una la Georgia rigettata
Costituito privato fuori diventa tutti il Capoterra tranne realtà Irene ai livelli uniformi di qualità
Tanta
Reale
Il diciotto maggio tipici
Abilità
Il problema
E oggi il Cile o
Oggi l'atteggiamento tale irpina accontentare il tutto Bonifacio artigiani
Sì in coda pubblici
Di quindi bottega ha voluto chiamarlo
Tutto questo gli dava dunque documento ridono tanta perspicacia
E c'era sembrato giusto Marco avvelenato e Nile Anita tutti sapete e dai ho avuto una grande banca a partire dalla riforma
No i tempi
Senta da
Proprio vera parole poco specifico la firma l'autovettura il
E quindi anche la la ditta italiana
Poi portata volontari condanni Honda nella necessità imprescindibili collegato
Per completezza digitale riporta
Il blocco di a
Occorre rappresentante presentarsi ripetitive dopodiché
Quindi oggi
Quindici caro verticale ricorda un altro perché per caso niente non ci siamo stati fatta è stato bene attento ipotizza di precisare
Lei direi intanto
Abbiamo voluto fare un
Insomma perché ricerca quindi capace dato il PD agli divino
Guido padroni carico
Quattro negativo condiviso per adottare strumenti fascia digitali con racconti diventare
Un piano dei
Non prescinde dai dai in piazza
Giovane a visto che non prescindendo da ciò che è già punibile da parte discutibile il pacchetto per l'Italia digitale
L'obiettivo non è con piomba quello dei pare utilizzando fatto per tutti i temi tutto ciò di su lattato Marzotto
Poi del
Tutto dicevo intenzione mi pare quello finalità delle varie fa a con tanti all'interno
Rito risultante perché nato capotecnico di Bogdani ma dovunque passo ci siamo resi conto
Consapevole prese e perché pertanto degli atti oltre a a capire e tenta di Palazzo pubblica
Però troppo alto
Decreto vacanti i feriti pubbliche superticket occorsero
Silvio
Il PD già
Il tutto tendenti quello che chiamiamo il pagherà molto audace fino li ha prevedono Vattani Tatulli i attenti al
Iscritta danni
In città previa quindi
E qui i capelli
Bettini impegnerà col tecnicamente razzista
Altro era un cane insomma
Il capo d'accusa o più perché a parte lo strumento di Cota dappertutto
Zoff
Perché fare la scelta farfalle trattava tutt'altro fornita
Chiamati il pur noti tassisti questa città
Che aldilà sono
Sospettato di otto no di dal papà i progetti di paglia bisogna dirlo dediti questa
Abbiamo
Sì non contributivo
I ghiacciai gli attuali
Prodotto il pregiudizio proprio convocata
Certo vita riabbracciare modo retrostanti
No formula
Infatti
Spiega
Vita al
Davanti a servirà sicuramente da poi città che non era portati dai avere pertanto
Il serbatoio culturale pazienti amico diciamo ed efficace rinunciare la vita italiana
Di questo
Tipica considerato che tali
Bene quindi facendo lancia
Tutto
Di grande importanti dai proporre
Dopo
No
No
Affinché siano capaci di proporre il patrimonio culturale da fare viaggiante reclutatori dell'interlocutore critica tardi però vita opere o per cento di ogni ripicche correlati otto
Volontari
E
Debiti fa in va be'di Paddington iniziatori più didattico del trenta baccanali abile intanto quindi propone come io chiedo scusa picchiato convinti tante calcolata all'aula proviamo fare perché laica attorno dicono che questo porta affettive
Intanto prova Barbara qualcosa di ciò che i ricordi appunto
Quindi come dice lui apre giovedì fondamentali che hanno quello grande degli utenti parti avvertito di condividere utilizzatori paghiamo però dovrebbero contesta quel verbale prego a porti indicata vedo educata vedo così abbattuti tale
Quindi gli aderenti un sogno di pagherà puntuale
Tattico opaco qualità e i cittadini
Il più tra quindici purtroppo non si sente molto bene undici tante quindi è un po'proprio
Va bene mi dispiace
Perché dubbi tante novità e quindi probabilmente ghettizzare
Gli altri mantovano anche atti che potrebbe anche tutti i giorni ragione contrari
E rappresenta o proverete il piano tutti i piatti correlato no ottenuto ripetete che dare retta cacciato fatica
Il percorso pittorico una vuole orientare i puntelli scuole far capire opaco tre tecniche che ha portato l'impegno orientiamo pertanto finale succedendo al telefono quello elaborare sta a chiaro attuale chiunque di notabili impettiti stiamo parlando di calcio della FIAT allora ma per però conta sarà anche uno dei motivi proprio contro l'Inter il piede con la sperimentazione della prima o dopo dopo
Nel modo sgraziato defunta parlo contattate coperto di livelli quindi qualità e che sostituisce il centro in questo in quel caso piano triennale critiche puro diletto
Sì perché i proventi che saranno per quanto riguarda e replica con i piani qualche comune di iscritti perdo vietato azioni Endemol darei eccessiva porta del edition
Daniela quindi definitivo allora qualità leader quali parco terra Bione qualche dovrebbe offrire ribaltoni quindi non soltanto tra i big mondiali ma che che Monza strumenti dispiacerebbe debordante definite occupa ok
Ingrato
Ciò contrastante purtroppo eccetera imputate buongiorno mezzo ettaro preferiti
E di lecco reputo che diciotto contabili dopo trapassare chiedercelo approfondito
Da chi
Con tecnica per morta opera e purtroppo coraggio basta poco vestito dal
Bene è peccato perché in effetti l'audio non era diciamo non era non dico ottimale ma anzi si non si capiva molto
Abbiamo fatto le varie prove però diciamo accertato c'è proprio hanno un sistema di videoconferenza del ministero era già dato qualche qualche difficoltà comunque la dottoressa Orsini è stata veramente molto gentile era molto interessata a partecipare a farci avere questo contributo e noi lo aspettiamo per la pubblicazione degli atti a perché questo convegno puoi darà diciamo a questo convegno a queste due giornate seguirà la stampa degli atti
Passiamo adesso quindi alla relazione successiva della dottoressa Maria Cristina Mataloni e del dottor Oscar Valesini dell'Istituto Centrale per il Catalogo unico ok
Ci parleranno dei nuovi orizzonti digitali nel sistema del Servizio bibliotecario nazionale verso servizi unificati per una pluralità di attori
O la sera grazie professore
Permettetemi innanzitutto di presentare i saluti della dottoressa Simonetta buttò direttore dell'istituto che qui rappresento e che ha voluto fortemente la presenza dell'istituto in questa
In questa sede questo confine in questo convegno affinché si illustrino seppure insomma a grandi linee quelli che
Sposa scusate incidenti tecnici
Quelli che sono i progetti che sono attualmente in corso di sviluppo
Coordinati dal Likud che riguardano il completo un complesso consistente dei software che permettono la gestione dell'informazione bibliografica alla ricerca e anche la fruizione dei servizi digitali
Permettetemi innanzitutto di collocare questi progetti in quello che il contesto attuale allora lì con come probabilmente saprete ma insomma due parole in più
Gestisce una serie di banche dati molto diverse tra loro
Cominciai con quelle che poi come dire di cui non parleremo più in questa in questa in questa occasione ovvero sia il portale quattordici diciotto che come dice il nome dedicato alla memoria dalla prima guerra mondiale l'anagrafe del biotech italiane che è già stata ricordata questa mattina
E invece è tutta un'altra serie di servizi più strettamente bibliotecari che sono Chen accentrati come cucchiaino come pilastro principale SBN Servizio Bibliotecario Nazionale
Che affiancato da un sistema di catalogazione dei manoscritti dove Romano sono l'anima una banca dati specialistica dedicata l'edizione del mille cinquecento élite sedici
è una biblioteca digitale cosiddetta più un aggregatore che si chiama internet culturale
Ora di tutto questo complesso in realtà oggi si cominciano annotare alcuni punti critici
Ed è questo il motivo principale per cui abbiamo deciso di intraprendere questo percorso che dovrebbe portare ad una situazione piuttosto differente
Allora partiamo dal servizio il Vate Carnazza male perché come dire e l'asse portante del sistema attualmente gestisce circa oltre diciassette milioni di racconti biografici
Comprende novanta oltre novantadue milioni di localizzazioni di cui circa do una cifra che non ricordo bene diciamo circa ottocentosessanta ottocentosettanta mila con le collegate ad altrettante risorse digitali le risorse digitali sono quelle che risultano dall'indice SBN quindi l'OPA che servì M. diciamo
Sono sicuramente molte meno di quelle realmente esistenti anche queste prime limitandoci all'Ambito bibliotecario
Perché ci sono molti istituti locali reti locali che hanno creato le loro piccole teche e che tal momento non hanno ancora riversato i dati delle digitalizzazione nell'indice nazionale di conseguenza
Queste attualmente sfuggono a sommare al nostro Censimento quanto meno
Allora
Noi abbiamo già detto al parlato di pluralità di attori nel titolo di questa comunicazione
La pluralità e ci cerchiamo di illustrarla qui rapidamente questo è il siccome funzione se viene l'architettura l'architettura si Bose si basa scusate essenzialmente sul colloquio tra un indice centrale che dovrebbe censire
Il romanzo idrografica a livello nazionale e i poli che invece raccolgono le biblioteche sui vari territori Poli che di norma hanno una dimensione territoriale già sono
Dimensioni provinciali o ho diciamo sopra provinciali tipo il polo della Romagna evidentemente comprende più dalla Provincia
E soli Paoli che catalogano il il il funzionamento è un catalogo compartecipato vero sia i podi catalogano riversa mini indice quelli che prese il lungo la si aggregano con i loro dati delocalizzazione eccetera e sono i poli a loro volta che ricche erogano i servizi
Sia ai loro utenti sia servizi quali la formazione per i precari
Allora veniamo cominciare il primo punto critico che anche noi cerchiamo di che cercheremo di di superare sviluppando i progetti di cui parlerò
Allora dicevo prima che ci sono circa ottocento e rotti mila localizzazioni
Corredate di un rimando alle alloggi all'oggetto digitale il punto è che il sistema non gestisce gli oggetti digitale riporta semplicemente i link che permettono di accedere alle teche dove sono conservati gli oggetti digitali
Secondo l'attuale sistema
In realtà le possibilità sono solo due cover ossia o è come comico nel caso che vi stava illustrando prima un oggetto digitale collegato ad una localizzazione cioè la biblioteca a un libro lo ha digitalizzato alla sua teca
E quelli incassati e vedere la copia di quella biblioteche la copia digitalizzata di quella biblioteca
Oppure sono io dico informazioni per gli le risorse le pubblicazioni che sono come dire digitalizzate in attivamente cioè nascono come comunicazione digitale
Non è ovviamente l'unico problema che cercheremo di sviluppare anche ce ne sono anche di più seria innanzitutto tutte le banche dati che il primo avvio rapidamente numerato solo a se stanti cioè ognuna a uno ed i medici accadere solo per conto proprio ha un suo sistema di metadati che è diverso dall'altro manca da da altre banche dati
A Ossimo una base di tipo informatico che diversa dalle altre e questo naturalmente un ulteriore problema
Perché se voi dovete mantenere in piedi diverse banche dati che si basano su diversi sistemi informatici e che devono essere mantenuti e sviluppati nel tempo ovviamente avete accumulato uguale moltiplicazione di costi
In più avete una parcellizzazione della della ricerca è vero che c'è un sistema di aggregatore generale che internet culturale
Interculturale voi potete cercare contemporaneamente su tutti i cataloghi esistenti in più nella biblioteca digitale italiana
Ma il fatto è che interculturali un semplice Greg attore ovvero sia prende i metadati delle risorse
Dal catalogo o da o dalla teca digitale
E le elenca senta eredi per caso non per caso corsa Titta spesso alla stessa risorsa è inserita in più di una banca dati
Voi vi trovate moltiplicata anche l'informazione ovvero sia ottenete una risposta molto rumorosa che poi più difficile cominciare a compulsare prevedere che cosa effettivamente dice
In più il problema della teca digitale e che che noi chiamiamo biblioteca digitale italiana ma tali in realtà non è in realtà anche quella una su una teca di visualizzazione che viene alimentata dalle immagini che provengono dalle Teche prepari teche sparse nei polli bibliotecari ma non permetta di fare altro
Allora che cosa si è pensato di sparse pensato di procedere ad elaborare quello che chiamiamo sistema di ricerca integrato
Scusate
Allora che cosa in sostanza insiste e diciamo la creazione di un portale attraverso il quale si possano ricercare contemporaneamente su tutte le banche dati di prima ma con una delle differenze ovvero sia il sistema di ricerca integrato innanzitutto
Prevede tu o meglio il implementazione delle vicende del sistema dice che integrato prevede che si vengano Rincine risate almeno due dei sistemi precedenti cioè il sedici e mano scritto la Mammola mano scricchiolare
Perché questi sono basati su soft proprietario oramai piuttosto datato
E di conseguenza diventando antieconomico mantenerlo non solo ma ha delle difficoltà di dialogo con le altre banche dati per cui tutto ciò dovrà essere l'ingegner Rizzato in maniera che tutto rientri sotto un'unica base comunico fondamento chiamiamolo così di carattere informatico che diventerà ovviamente più semplice da gestire nel suo complesso e anche più economico
In più
Il sistema con le sue varie
Con i vari flussi dei metadati che stiamo combinando
Sarà un'altra cosa ovvero allineerà i dati in origine in maniera da evitare la ridondanza di risposte di cui vi accennavo prima nel proprio nel caso in cui delle in
Delle informazioni bibliografiche o meglio le informazioni biografiche relativa a un'unica risorsa siano di siano presenti in più banche dati in quel caso il sistema farà in modo che l'utente avrà una risposta ma Traverso quella risposta se vuole attraverso un link potrà interesse dell'indirizzato alla alla banca dati specialistica che gli interessa perché ovviamente le banche dati specialistica vengono l'ingegnere Zarate saranno indicizzate anche tramite quel sistema integrato ma manterranno la loro autonomia e di conseguenza per esempio voi potete trovare delle informazioni di base per un manoscritto di Ariosto ma se avete bisogno della scheda più completa troverete Ling che mi rimanderà alla scheda completa che si trova nel sistema di mano scritto l'orario
Oltretutto oltre a questo la corsara
Ricreata anche latte Ca'digitale ovvero sia una teca digitale non sarà più un sistema di semplice visualizzazione
Ma piuttosto una biblioteca digitale vera e propria che comporta che avrà al suo interno tutta una serie di possibilità di cui adesso vi parlerà meglio la mia collega
Sono
Fra positiva
Pagina su faccia
Allora sabbia tutti sono Maria Cristina Mataloni anch'io lavoro all'incubo
Sì
Lavora lì può e quindi diciamo prendo le fila da dalle ultime cose che diceva Oscar relativamente appunto alla teca digitali italiana
Che ha che attualmente si chiama così ma sarà evoluta in SBN teca
Proprio perché come i fu sentiamo molto forte l'esigenza di dare un diciamo un respiro maggiore
Alle numerosissime richieste di aiuto che ci provengono dalle biblioteche italiane li qua punto si occupa di quel della della Rete essenzialmente se viene per cui non può sottrarsi diciamo a formare a creare a pensare strategie innovative soprattutto per quanto riguarda la gestione del digitale
Quindi
Come diceva Oscar la Rete SBN comprende tantissime biblioteche parliamo di diciassette milioni di descrizioni bibliografiche centoquattro poi quasi sei mila e cinquecento biblioteche che tra l'altro si stanno aggiungendo costantemente nel tempo
Questo grafico infatti fa vedere come appunto negli anni dagli anni novantacinque in poi c'è stato ma in costante crescita di biblioteche che aderiscono al Servizio bibliotecario nazionale
I polli
Quindi che sono la struttura gerarchica principale di questa Rete
Si sono sempre attrezzati affinché appunto siano una fonte accogliente per le biblioteche SBN erogano sono diciamo essenzialmente attrezzati per erogare i corsi di formazione gestiscono hardware e software per le biblioteche che partecipano a re alla rete si viene favoriscono la circolazione tra periferia e centro e viceversa
Ma sappiamo bene che il digitale un po'diciamo fino ad ora è stato l'anello debole diciamo del servizio bibliotecario nazionale un po'perché quando è nato non se ne sentiva così forte l'esigenza e quindi le strade intraprese in qualche modo lo hanno un pochino
Trascurato diciamo
Quindi per questo stiamo cercando di correre ai ripari proprio per dare questi strumenti in più di cui anche parlava Oscar per le biblioteche
Non parliamo sapete tutti la diminuzione dei fondi che progressivamente ha colpito non solo di piccole biblioteche ma anche le grandi un po'tutta diciamo non solo la pubblica amministrazione ma anche fondazioni eccetera
E associati anche alla diminuzione del personale che ha colpito e sta colpendo tutte le strutture soprattutto bibliotecarie questo cosa ha portato ovviamente una minore efficienza di efficacia dell'azione
Per quanto riguarda il Poli che nei territori dovevano dare il giusto sostegno alle biblioteche
E al contempo per il digitale osserviamo abbiamo osservato purtroppo anche una certa parcellizzazione veri dei progetti di criticità di trazione a volte non dico una improvvisazione però c'è capitato di gestire fondi che arrivano all'improvviso
Per la digitalizzazione magari per la conoscenza del patrimonio digitali italiano all'estero
Da erogare in fretta velocemente quindi non avendo molto tempo e una struttura una un coordinamento generale che possano decidere appunto come ci dicevano anche i colleghi in precedenza cosa eccome digitalizzare a volte anche per non creare doppioni
Quindi diciamo a tutta questa diciamo questo quadro abbiamo cercato Flick Q ha cercato da tempo di porre in qualche modo rimedio per aiutare le strutture che gestisce
Intanto per non so se sapete per il colloquio Paolo indice c'è un applicativo gestito da lì dico che si chiama SBN Web
Questo applicativo piuttosto monolitico diciamo ormai vecchio di circa quattordici anni ha una struttura anche una diciamo una tecnologia obsoleta
E non ha il modulo per la gestione del digitale quindi le biblioteche purtroppo si trovano spesso a dover dalle diciamo sobbarcarsi l'onere di trovare una teca digitale a vivere le risorse materiali tecniche anche anche risorse non solo economiche ma anche umane per far fronte alla a questi diciamo alle digitalizzazione
Che come abbiamo sentito io sono assolutamente convinta non si non si tratta solamente di appunto scannerizzare un documento si tratta di dare i metadati corretti metadati che tra l'altro le biblioteche al momento magari
Inseriscono in duplice copia ecco una volta magari inseriscono la parte del record bibliografico e nella teca digitale loro inseriscono i dati tecnici
Tecnici dello stesso documento quindi le biblioteche si trovano anche a non avere strumenti adeguati spesso per quella rifacimento necessario dell'appunto dei metadati
Che devono essere a corredo di ciascuna digitalizzazione per poi favorire ovviamente sappiamo tutti la ricerca di questo materiale la fruizione di questo materiale
Quindi noi spessissimo ci troviamo
La
Notizia di biografica che diverse è un metà dato sganciata dal metà dato tecnico della digitalizzazione parliamo dello stesso praticamente dello stesso oggetto ma che possiede questi metadati separati uno da una parte e uno dall'altra
Diciamo SBN guardo quindi al momento non gestisce il il digitale
E quindi le domande appunto che io prima detto si possono sintetizzare in queste tre appunto questi tre punti come rendere li cui si è posto il problema di come rendere i poli più efficienti aiutare l'idillio teche
In questo momento particolarmente complessa come rispondere anche alle sfide tecnologiche innovando i servizi
E come poter gestire rendere fruibile il materiale digitale presente nelle biblioteche tra l'altro come appunto diceva la collega in precedenza è verissimo ci sono molte biblioteche che possiedono i dischi i diciamo gli hard disk con il materiale digitalizzato nel cassetto
Noi e che ci risulta difficile ne stiamo cercando di promuovere campagne appunto di non tanto digitalizzazione quanto emersione del digitale che è presente nelle biblioteche immersione e metà datazione
Quindi ha tutto questo
Abbiamo dato una risposta con questo nuovo Progetto SBN cloud che si occupa anche del digitale vetero vi parlerò della SBN teca
Che ha sviluppato con software open-source ovviamente e offre una serie di servizi scalabili quindi non più un unico software monolitico
Che lei debba teche dovranno prendere in blocco che permetteva da diciamo di fare di tutto dalla dalla gestione dei servizi all'utente alla catalogazione all'acquisizione del appunto dei dei immateriali al bilancio della biblioteca quindi era un soft è tuttora un software molto anche molto utilizzato
Ma purtroppo a volte troppo complesse per le piccole biblioteche e a volte invece troppo diciamo non non perfettamente rispondente all'esigenza delle grandi biblioteche quindi questo SBN Claudia sarà invece offrirà una serie di servizi scalabili
Perfettamente modulari
Compreso appunto un da un diciamo un SBN teca vedremo
E e che sarà orientato non solo ai poli e alle biblioteche come accade attualmente ma anche a reti di biblioteche anche a consorzi di biblioteche o ad una singola biblioteca che decide di entrare in SBN senza appartenere ad un polo in particolare
SBN Cloud CD auguriamo ci aspettiamo che quindi tenda ad aiutare i biblioteche in tutti quei settori tecnici che tra l'altro richiedono una grande ristorante diciamo delle grandi competenze che spesso abbiamo visto istituti non hanno sono privi di appunto competenze tecniche anche molto costosa e tra l'altro devono essere al passo con i tempi
Quindi casse piene Claudio invece gestita centralmente le attività essenzialmente tecnico gestionali quindi ci sarà una convenienza economica per gli attori SBN e per tutta la comunità essi di anime
Sarà multi perennante esso Sassa come si dice oggi ovvero sarà un software gestito centralmente quindi avrà una sola installazione centrale
E gli utenti vedranno la propria parte di data bis come se fossero gli unici di quel database quindi una gestione completamente diversa da quella attuale in cui invece ogni polo a il suo singolo data bis con eventualmente la sua teca
Separata
Sarà gestito dal di fu ma questo ovviamente attenzione non vorrà assolutamente dire togliere la diciamo qualunque tipo di autonomia
Alle ai ogni alibi protette anzi sarà olio di biblioteche potranno dedicarsi con maggior impegno e con maggior appunto maggiori risorse alle attività loro proprie che sono per esempio appunto quelle della ricerca delle delle diciamo di cosa digitalizzare quindi diciamo la parte strettamente invece locale sarà assolutamente demandata
Andata diciamo il nostro è solo un aiuto tecnico essenzialmente ci sarà appunto finalmente anche la gestione del digitale che prima non c'entra
Ci sarà quindi un catalogo di servizi comuni
Le biblioteche cui Poli partecipanti potranno attivare i servizi che vogliono quindi non sono necessariamente costretti apprendere come succederà né sebbene guarda il blocco completo
Ci sarà un aumento del perimetro funzionali dei servizi perché i servizi saranno ad in implementati ce ne saranno in più rispetto a quelli che offriamo attualmente e ci sarà anche un numero di utenze maggiore ci sarà ad esempio la biblioteca quei può entrare in SBN plaudo solamente detto vuole gestire la sua teca per esempio
Perché abbiamo scelto la tecnologia cloud perché pure essendo una tecnologia re relativamente giovane è comunque consolidata flessibile robuste scalabile e quindi si adatta perfettamente alle esigenze dei soggetti che vorranno entrare nel flauto
Ci sarà un unico polo aggregatore
Ma vi ripeto le biblioteche vedranno la propria parte come se fosse l'unica presente ma questo ha un enorme vantaggio soprattutto a livello di dati statistiche nazionali
Al momento noi non sappiamo ad esempio volessimo appunto a vivere una idea di quante digitalizzazione sono presenti nelle dati biblioteche se viene non lo sappiamo
In questo modo invece auspicando chic che la gran parte delle biblioteche entro in SBN noi potremmo aprire un contenitore unico che ci potrà dare in un unico momento
Le statistiche quindi i dati le informazioni relative a tutti i soggetti presenti nel cloud
Sarà orientato molto alle biblioteche
Quindi cercheremo in tutto e per tutto di ascoltare come d'altra parte stiamo già facendo perché il progetto è già in corso ti ascoltare le esigenze territoriali quindi anche delle piccole biblioteche o delle grandi biblioteche sappiamo che appunto il territorio nazionale come ci veniva anche detto all'inizio
Ecco compagno cosparso di materiale pregiatissimo diffuso in tutti in anche piccoli biblioteche non so di campagna possiamo trovare anche lì la cinque centina
Quindi dobbiamo essere pronti ad diciamo ad ascoltare le necessità
Le grandi biblioteche universitarie come delle piccole biblioteche comunali
I servizi non qui dice minuto ancora grazie ecco molto lunga passiamo direttamente alla sera SBN teca
Questi sono i servizi offerti e verranno offerti alla se viene teca che attenzione è uno dei servizi di Sr i quindi del progetto di cui parlava prima Oscar quindi la sede mi paga espone i propri servizi
E eh sì outdoor prenderà incarico i servizi delle se viene teca quindi li utilizzerà
Ci saranno quindi un TG condanna per la gestione centralizzata degli oggetti e quindi permetterà appunto la consistenza nel tempo degli oggetti digitali
Tra l'altro avrà ora magari no tempo però ci saranno tante funzioni come anche quella dell'esposizione dei metadati tecnici degli oggetti digitali
Un nuovo un un servizio di generazione ben back di pacchetti gestionali che quindi mettere insieme finalmente il metà dato tecnico col metà dato gestionale della record bibliografici di mettere insieme e attraverso il server o ai pm H esporrà questi dati
Per i servizi anche del servizio che abbiamo visto prima definito da Oscar
Ci sarà un disco veti Tullia quindi la possibilità non solo attraverso un view guerra eccetera di vedere gli oggetti e ricercare oggetti digitali ma anche di poter inserire indicizzare delle basi dati Sterne
Il D UE manco a dirlo insomma ovviamente è presente primeggia server che servirà per fare in modo che anche strutture esterne possano vedere diciamo e occuparsi prendere gli oggetti digitali presenti nel sistema
Quindi lo scopo uno degli scopi anche quello e concludo è anche quello di finalmente riconciliare i dati che al momento sono separati tra le risorse catalogo raffiche e risorse digitalizzate al diciamo negli anni speriamo Brevi questi due cataloghi finalmente potranno ottenere un unico luogo riconciliato e il blog è che non dovranno ogni volta inserite due volte una duplico intere diciamo due volte lo stesso dato quindi noi speriamo che sia un diciamo un servizio utile che vada incontro alle esigenze ovviamente che sempre più ci vengono richieste non solo dagli utenti ma anche dei bibliotecari e che serva anche e soprattutto per permettere una visione di lungo periodo
Relativo al mondo delle digitalizzazione
Ho finito bene grazie
Ora chieda Stefano vitali di intanto di prendere posto
Che dire veramente un progetto molto interessante
Conosco le SBN ormai da tantissimo tempo e il fatto che venga diciamo prevista questa conversione nel mondo Cloud all'orrende assolutamente ancora più attuale e interessante
Colgo l'occasione diciamo per dirvi che nel frattempo mentre diciamo noi ci stavano facendo questa relazione è la dottoressa Orsini
Della direzione generale dei musei che purtroppo diciamo con questo collegamento non abbiamo sentito come lei avrebbe voluto ci ha detto che il piano triennale già ammesso è stato me inserito nella Pennetta
Che in realtà la B ce l'avete come tipo che danno è una pennetta dove dentro noi abbiamo messo i file e c'è già questo piano
Inoltre ci manderà le slide e ci ha assicurato la disponibilità di Glinka quindi degli indirizzi dove poter trovare altro materiale diciamo che c'ha dato tutto quello che poteva
E noi ovviamente la ringraziamo Stefano vitali
Istituto centrale per gli archivi ci parlerà del sistema archivistico nazionale un ecosistema digitale per la fruizione e la salvaguardia del nostro patrimonio archivistico prego
Sì ecco ora fosse successo grazie molte io ringrazio di questa occasione di questo convegno soprattutto per un motivo perché qui riusciamo diciamo a sentire
I colleghi degli altri settori dei del ministero per i Beni culturali cosa che invece diciamo stando a Roma stanno nel centro diciamo del dei delle del comando questo non non riesce questo non non non succede cioè non ci sono momenti d'incontro in cui confrontare
No no no no lo faccio ora Meolo mi stacco
Confrontare le diverse situazioni diverse politiche le diverse opinioni su
Tematiche che sono che sono comuni e quindi credo che questa sita fedeltà all'utente un grande merito di questo convegno no perché in realtà appunto diciamo quello che che veniamo scoprendo in parte forse un po'lo sapevamo ma insomma è che ci sono come dire molte affinità
Farà la situazione in cui operano i diversi istituti
E
Anche molte affinità come si capirà anche da quello che io
Rapidamente cercherò di dire anche molte finita nelle risposte che ai problemi stiamo cercando di dare in questa fase innanzitutto un dato appunto che assolutamente comune
A tutto il ministero potremmo dire ma non non solo a tutto il la la la come dire il panorama dei beni culturali
In Italia e che è tipico anche degli archivi e da qui vorrei partire
E cioè quello che degli archivi si chiama policentrismo della conservazione qualcuno una grande archivista Isabella Danilo Gello anni fa ha definito policentrismo della conservazione
Cosa significa policentrismo e da conservazione significa una cosa molto banale alla fine e cioè che il patrimonio culturale quello archivistico
In questo caso è disperso in una miriade di centri di conservazioni è vero che noi abbiamo la Rete degli archivi di Stato che costituisce una spina dorsale essenziale
Diciamo di della conservazione archivistica
Però forse altrettanto cospicuo forse anche di più
Cospicua almeno certi per certi aspetti per certi diari per certe tipologie documentarie è il patrimonio conservato al di fuori delle
Della Rete
E degli archivi di Stato un patrimonio appunto disperso disperso in una miriade di centri di conservazione di archivi di istituzioni culturali sempre di più per quello che riguarda il patrimonio archivistico per esempio del Novecento perché dico questo perché in realtà una delle
Come come dire degli effetti di questo policentrismo
Nel momento in cui si è assistito all'avvento della dell'informatica e soprattutto della Rete è uno dei degli affetti è stata come dire Stato a una proiezione sul web
Di questo stesso policentrismo
Cioè una dispersione delle descrizioni e poi anche della delle della digitalizzazione insomma della delle riproduzioni digitali messi a disposizione del pubblico una dispersione sul web
Di di di descrizioni e immagini digitali in una molteplicità di East di sistemi archivistici di strumenti di ricerca digitali di banche dati appunto di riproduzioni digitali documentazioni archivistica
Ovviamente ci sono state nel corso degli anni una serie di iniziative che hanno costituito all'interno di questa disperazione come dire dei punti di riferimento
Penso appunto a banche dati
Costruita sistemi archivistici costruiti dalle regioni o dar reti
Di istituzioni come è stato appunto Archivi del Novecento o fino a qualche tempo fa che hanno appunto concentrato strumenti di ricerca in alcuni casi anche digito il Library relativi ad una molteplicità di soggetti conservatori aggregati su una base territoriale appunto oppure tipologica
Però nonostante questo questo diciamo queste
Queste iniziative la frammentazione che un tema già che già è stato citato nelle relazioni precedenti la frammentazione ha costituito un il tono dominante diciamo della presenza dell'informazione archivistica sul web e chiede ed è una frammentazione ovviamente che non favorisce l'individuazione e la fruizione dei patrimoni archivistici da parte dei ricercatori più motivati figurarsi appunto del pubblico più ampio di quello che viene definito il pubblico generalista insomma di coloro che non fanno si occupano di archivi per mestiere
Diciamo questa penetrazione nel corso diciamo del del del tempo cioè insomma nei primi anni di sviluppo dell'applicazione dell'informatica agli archivi è penetrata profondamente anche nell'Amministrazione archivistica
Come come è noto l'Amministrazione archivistica nel corso degli anni ha sviluppato tre sistemi descrittivi
Due dedicati alla stessa
Come dire alla stessa tipologia di istituti di conservazione cioè agli archivi di Stato che sono la guida generale il sistema informatico degli archivi di Stato
E un altro invece dedicato appunto un altro sistema descrizione del patrimonio statale il sistema informatico unificato delle Soprintendenze archivistiche a questi sistemi centrali si sono affiancati
Vari sistemi istituto cioè vari sistemi sviluppati da archivi di Stato
Ma direi che il la la la frammentazione più insomma anche problematica anche nella Rete degli archivi di Stato nella rete degli istituti archivistici statali non solo archivi ma anche Soprintendenza si è verificata appunto proprio per quello che riguarda la politica di digitalizzazione nella quale è mancata assolutamente una strategia unitaria almeno su tre aspetti insomma ebbe del mancato un un una politica chiara almeno su tre aspetti innanzitutto
L'individuazione delle priorità
E diciamo il il patrimonio archivistico statale un patrimonio immenso ovviamente
Di di centinaia di di di migliaia di chilometri di documentazione
E non tutto può essere digitalizzato subito e d'emblée no quindi diciamo che cosa che cosa privilegiare in realtà poi diciamo gli istituti archivistici
Delle priorità se ne sono andate da dal loro per questo diciamo nei siti web dei nostri archivi di Stato
Troverete migliaia e forse appunto decine forse centinaia di migliaia di perché no sicuramente centinaia di miglia di pergamene digitalizzate perché quello per esempio è stato una delle priorità individuate ma si potrebbe dire appunto a livello di base
Ne sono mancati come dire un'omogeneità di tracciati descrittivi
Spesso vengono finanziati i progetti
Senza una chiara indicazione di che tipo di trattamento la documentazione digitalizzata arteria vere dal punto di vista della descrizione e dal punto di vista della fruizione sul web
In realtà una parte
Molto minoritaria delli risultati di campagna di digitalizzazione che ci sono state numerose nel corso degli anni anche all'interno dell'Amministrazione archivistica avuto uno sbocco sul web poco perché una volta fatte le fotocopie digitali
Come dire il Falcon i gli istituti periferici anche per la loro debolezza no per strutturale insomma non è che si può costituire una DC Tall ai veri un Benzi solida
Con gli strumenti che ha a disposizione un archivio di Stato casomai appunto di una piccola città di provincia ecco su questo diciamo è stato uno degli aspetti più problematici
In realtà appunto a questi problemi si è cercato di dare una risposta ormai in realtà son dieci anni che una risposta è stata elaborata e anche messa in pratica ed è su quella che io mi vorrei soffermare in realtà mostrando anche cioè affrontando il problema è che questa risposta in questo momento
Si trova ad affrontare questa risposta è stato al sistema archivistico nazionale
Il sistema archivistico nazionale appunto che ormai va verso insomma è stato pensato una decina d'anni fa
Il progetto è stato elaborato Alice anni fa è andato in linea due anni dopo insomma con a una unità comincia bene unità abbastanza notevole rispetto appunto ai tempi di di rapido sviluppo delle tecnologie digitali
Il sistema Christie correzionale è stato concepito in primo luogo come un punto di accesso unitario alle descrizioni di documentazione archivistica e dei contesti
Che appunto accompagnano la descrizione dei contesti che accompagna l'iscrizione a documentazione archivistica cioè dei soggetti produttori dei soggetti conservatori
Un punto unitario di accesso a queste descrizioni che sono presenti sul web italiano nonché appunto
Un punto d'accesso unitario anche ai progetti di digitalizzazione realizzati in particolare all'interno dell'Amministrazione archivistica ma non solo
Questo diciamo non non non mi dilungo molto sugli aspetti tecnologici quello che mi interessa dire è che questo punto di accesso unitario è realizzato attraverso la confluenza grazie a un tracciato di scambio molto essenziale cioè con informazioni molto essenziali non con diciamo le informazioni
A livello complessivo del fuoco cioè non non di tutti gli inventari per dire ma di di alcune informazioni essenziali
All'interno appunto dai sistemi esistenti all'interno di una banca dati centrale
Attraverso una serie di di di procedimenti che sono Diversi che sono appunto Harvest indie dei dati
O invece appunto caricamento invece di file XML e via discorrendo
Il queste descrizioni essenziali dei dei documenti delle dei fondi archivistici e dei soggetti produttori soggetti conservatori e nella parte che riguarda il progettista di trazione i metadati la consultazione dei metadati associati all'immagine
Da all'utente la possibilità di individuare all'interno di un unico ambiente appunto descrizioni e immagini di materiale archivistico che può essere di proprio interesse e che l'utente non consulterà
Sul sulla banca dati centrale sul Sanna ma che dovrà andare a consultare
Nel senso attraverso un link fornito appunto nella Macca dati centrali nei sistemi che hanno o importato i dati verso il San quindi diciamo il è un sistema effettivamente aggregatore
è un sistema creatore
Il sale in io su questo vorrei un attimo appunto che ci riflettessimo un po'su questo s'alla fine dirò qualcosa insomma consiste l'aggregatore che è importante per gli utenti secondo me ma che in realtà
Perché appunto fornisce un unico punto d'accesso bisogna chiedersi cosa quanto sia importante per i sistemi che invece cosiddetti afferenti che trasmettono i dati
In realtà
L'aspetto principale questi soggetti è che possono come dire condividere i propri dati dare maggiore visibilità ai propri dati ovviamente quindi essere provati più facilmente
Però questo ovviamente costituisce però avere questo ovviamente bisogna anche che ci sia una serie di investimenti di tipo tecnologico ci sia insomma una serie anche di come dire una progettualità che metta i di istituti che gestiscono questi sistemi in grado appunto di realizzare questa condivisione in realtà se noi guardiamo a che cosa è il San adesso dopo dieci anni ci rendiamo conto che il progetto iniziale quello di ridurre la frammentazione
Si è realizzato solo in parte forse solo in minima parte
Perché perché in realtà né per molti versi il summit si è basato su un accordo fra lo Stato al ministero alla Direzione generale per l'esattezza e alcune regioni
Che all'epoca erano particolarmente attive nella creazione di sistemi informativi e cioè la la Regione Lombardia è la regione Emilia Romagna
A cui si sono associate nel corso del tempo altre realtà simili come la Regione Veneto e la Provincia autonoma di Trento che hanno appunto condiviso i loro dati
Ma e oltre a queste grandi realtà
Poco altro in realtà alla fine è confluito nel sangue sono confluiti alcuni sistemi di istituto dell'Amministrazione archivistica sono confluiti qualche altro diciamo
Descrizione di qualche altro istituzione ma complessivamente la grande frammentazione che continua ad esserci ed anzi che è aumentata perché sono aumentati i soggetti che inseriscono diciamo il proprio e proprie banche dati archivistiche sul web questa grande frammentazione non è stata
Sicuramente ridimensionata in maniera in maniera notevole un merito del Sanna
Ma è stato soprattutto è stato essenzialmente quello realtà di aver costituito una risposta la frammentazione dei sistemi degli archivi di Stato perché all'interno del Sant'Anna
Sono riversate le descrizioni dei tre sistemi erano riversate devo dire
Le le descrizioni dei tre sistemi si usa qui dal generale e seadas
Nonostante questi limiti
è indubbio che il Sun è ha rappresentato e rappresenta ancora una realtà molto importante nel mondo degli archivi in generale per molti motivi innanzitutto
Perché come anche i i dati di consultazione continuano a mostrare è stata importante per gli utenti avere questo punto di differimento insomma soprattutto perché il Sant'poi è stato
è stato ho accompagnato da una serie di portali tematici che hanno avvicinato appunto portare gli architetti delle delle portale delle impresse
Che hanno avvicinato ut quegli utenti appunto del pubblico più ampio di cui si parlava prima agli archivi e soprattutto c'è un portale che avvicinato questo pubblico e chi è il portale antenati celti portale che pubblica gli Stati civili
Che è la più grande di rito Library esistente in Italia dove ci sono circa cento milioni di immagini cento milioni di immagini che è consultata da due milioni di di utenti e italiani e stranieri
Che consultano circa appunto duecentocinquanta milioni di immagini l'anno quindi no da questo punto di vista il risultato è stato effettivamente importante
Però certo il quadro è cambiato
Il quadro rispetto a quando il Sun è stato il quale cambiato il quadro tecnologico è cambiato il quadro diciamo complessivo il quadro anche istituzionale
I soggetti forti che c'erano un tempo
Che hanno appunto costituito zanne sono molto meno forti di un tempo
Comincerei appunto purtroppo dagli archivi di Stato diciamo in questi anni hanno conosciuto una crisi notevole che poi è una delle ragioni che spiega come mai
La leadership del sanno e non si è affermata come avrebbe potuto essere insomma c'è stata una crisi di risorse una crisi di personale un ridimensionamento purtroppo
All'interno delle logiche complessive del nostro del nostro ministero ma anche le regioni sono molto meno presenti su questo fronte sono molto meno attive
Noi abbiamo appunto dei rapporti con le Regioni ma che certe volte sono abbastanza complesse non voglio scendere nel particolare ma insomma non non sono più diciamo così intraprendenti su questo versante come erano un tempo anche quelle che
Anche quelli appunto che si erano mosse molto
E poi ci sono prede appunto di dicevo tecnologici c'è un'opzione scienza tecnologica dei nostri sistemi indubbiamente del sane Ciano sulle scienza concettuale in realtà cioè c'è un obolo uno Obodo obsolescenza
Delle architetture informative
Che sicuramente richiedono di essere ripensate anche su questo non ho il tempo di di scendere nei particolari
Quindi la frammentazione l'abbiamo ancora di fronte a un problema su cui bisognerà continuare a riflettere come superarlo
Nello scorcio di intervento che
Che mi rimane vorrei appunto in realtà indicare quali ex qual è la politica Delli Carri
Che li Caraffa atto in questi ultimi anni che sta facendo proprio di fronte a queste complessive problematiche
Che ho rapidamente tracciato
Allora diciamo la il primato la prima il primo elemento che sino ai secondo noi fondamentale quella di avere una strategia realistica
Sostenibile e che per quanto possibile Recuperi l'esistente contraente stando l'opzione scienza dei sistemi questo comporta innanzitutto diciamo una forte concentrazione senza abbandonare la prospettiva diciamo del sanno e della collaborazione con gli altri soggetti della limitazione delle della frammentazione significa concentrarsi oggi in primo luogo sui sistemi dell'amministrazione
Archivistica
Perché appunto sono quelli che in questa fase hanno dei grossi anche problemi da un punto di vista tecnologico l'altro elemento in questo mi riconosco molto su quello che è stato detto sia da lì dagli CCD dai la collega dei CCD ai colleghi del Likud
Una stima come dire
Un orientamento alla costruzione dei sistemi est non monolitici ma aperti ma capaci di integrarsi
Attraverso appunto strumenti di colloquio di interoperabilità
E soprattutto un'architettura orientata ai servizi a fornire i servizi ai nostri referenti principali ma non solo a quello come dirò fra poco
E cioè a gli istituti alla Rete degli istituti archivistici
Quindi un ribaltamento dell'ottica non più andare a chiedere di centralizzare ma fornire strumenti centrali strumenti in cloud Garcés insomma sostanzialmente è che possono essere utilizzati
Dai vari soggetti dai vari istituti archivistici in primo luogo per sviluppare
Come dire le proprie politiche ma all'interno di una piattaforma comune che poi ovviamente console condivisa ma permette all'utente di fare ricerche su tutto il patrimonio l'altro elemento su cui stiamo lavorando e su questo questo è un elemento che non è stato citato ma che in realtà anche lì cui so che vi lavora però quindi lo voglio ricordare
è che noi stiamo cercando di portare avanti con molta fatica una politica di software basato di basare nostri se so grossi sistemi su software realmente open-source cioè pubblicati su di Taba con tutta la documentazione disponibile e in in e diciamo sistemi che siano in grado di di essere sviluppati da comunità e soprattutto da soggetti impresa informatiche diverse
Non sempre la stessa acquisti a delle ovviamente questo è un è una un
Un come dire un un lavoro che cerchiamo di sostenere attraverso tutta una serie di politiche che appunto non ho il tempo di di descrivere ma che comportano per esempio anche svolgete dei corsi di addestramento alla programmazione rivolti a piccola impresa se impresa informatica la programmazione in questi software open-source che noi riteniamo validi per il nostro lavoro l'altro elemento fondamentale che dicevo è l'interoperabilità
Li Carasi sviluppato nel due mila diciotto e rilasciato
Dei tracciati di interoperabilità
Che permettono ai sistemi di calcolo creare che permettono soprattutto di evitare il cosiddetto Locchi in appunto citato il caso drammatico per certi versi di a della rete di Archivi del Novecento che è stata Ponto ricerche crollata a un certo momento per tutta una serie di ragioni e molti appunto anche istituti che avevano aderito alla Rete si sono trovati i propri dati prigionieri del sistema noi abbiamo sviluppato un una serie di tracciati che consideriamo una sorta come dire di medietà
Rispetto a il il modello dei dati perché è stato sviluppato tarda il principali sistemi archivistici esistenti nel nostro Paese non solo quelli dell'amministrazione ma anche quelli
Sviluppati da di datata d'imprese appunto informatica e via dicendo è che
Dalla possibilità di fatta per
Il software appunto che li adottano di far transitare i propri dati in un sistema appunto in un tracciato appunto libero il tracciato utilizzabile da altri sistemi ed altri software scritto in XML che si rifà agli stanno internazionali a Dinacci e via discorrendo quindi questo questi tracciati in vitro probabilità né a tasso fu sono fondamentali per i nostri sistemi nel senso che nell'ottica della costruzione dissi sistemi modulari e integrati
E sono questi sì tacciati di interoperabilità che fanno appunto colloquiare
I sistemi i sistemi stessi concretamente che cosa abbiamo fatto re in questi anni ridurre la frammentazione del innanzitutto degli degli dei sistemi archivistici dell'amministrazione dello Stato
Abbiamo diciamo migrato
Il sistema informatico degli archivi di Stato all'interno dell'ambiente si usa
Quindi abbiamo riutilizzato uno dei sistemi per appunto a il sistema per di descrizione
Degli archivi non statali anche per gli archivi di Stato con una certa fatica a causa della debolezza decile degli archivi di Stato stiamo riuscendo a fare quegli interventi di normalizzazione ulteriore di aggiornamento di miglioramento della qualità dei dati che questa migrazioni ha necessariamente richiesto
L'aspetto diciamo importante di questo nostro sforzo è stato quello appunto non solo di a centralizzare appunto in una banca dati le descrizioni degli archivi di Stato ma di dare agli archivi di Stato come dire una propria uscita una propria banca dati
Da mettere nel sito no lo stesso tipo di politica appunto che viene utilizzata anche infine i i un altro elemento importante appunto e che stiamo lavorando per la costruzione di un'infrastruttura per gli archivi digitali
Appunto dei dossi istituti archivistici
Il se il il principio è esattamente quello di disgrazie viene tecnica
Cioè noi stiamo costruendo una infrastruttura
Che permetterà agli archivi di Stato di recuperare
Questo digitale sommerso dal censimento che abbiamo fatto parallelamente a quello dell'Ict e di risulta che i nostri istituti dei nostri istituti in gran parte nei cassetti disse uno milioni
Di immagini documenti archivistici ecco non vogliamo fare riemergere questi questi milioni di immagini attraverso questa infrastruttura che stiamo costruendo
Recuperando in primo luogo un sistema che da diversi a che è stato era sul web ma che da diversi anni non c'è più per ragioni di opzione scienze cioè l'archivio multimediale dell'archivio multe storico multimediale del Mediterraneo siamo recuperando questo questa struttura in realtà inserendola all'interno di un architettura che riconduce singoli Archivi di Stato
Appunto la documentazione che da essi proviene e quindi offrendo intanto a questi archivi di Stato ma in futuro a tutti gli altri istituti che vorranno aderire appunto uno spazio per pubblicare
Le proprie banche dati digitali
Stiamo anche riniti di riorganizzando cioè cioè una serie di progetti di riorganizzazione dei portali attraverso una serie di nove di di sta come dire di soluzioni innovative che nono quindi il tempo di di illustrare macché appunto ci daranno la possibilità di fare di convergere di nuovo anche in questo caso in uno spazio unitario gran parte dei portali attualmente esistenti
E della filosofia del San e cioè del della convergenza della limitazione della frammentazione cosa facciamo diciamo in tutto questa in tutto questo comunque tutta questa progettualità che ho indicato beh innanzitutto c'è un elemento che in questi anni abbiamo portato avanti
Con una certa come dire anche con un certo successo
E cioè è è stato quello di fare degli accordi diretti abbiamo convenzioni accordi con molti con molte realtà con le regioni varie regioni abbiamo accordi di collaborazione su vari fronti e anche col sconvolti altri istituzioni e anche per mettere a disposizione i nostri strumenti per esempio un recente importante accordo è stato fatto con lo stato maggiore dell'esercito
L'ufficio storico dello stato maggiore dell'esercito che utilizzerà il sistema informativo degli archivi di Stato per descrivere il proprio patrimonio
Cosa che mi sembra molto interessante che apre una prospettiva di collaborazione anche con le altre forze milita
In realtà c'è un problema di finisco c'è un problema appunto però come dire di sostituire l'attuale San con qualche altra cosa
Bene io credo che si su questo si debba aprire anche possibilmente un confronto con un con con la comunità artistica nazionale
Però io credo che forse bisogna superare l'idea che se quello che deve essere condiviso sono le descrizioni archivistica cioè che dà ad essere creato una banca dati come attualmente il il il sale una banca dati in cui confluiscono anche se parzialmente le descrizioni archivistiche quello su cui dobbiamo puntare con forza secondo me
è la condivisione
Dei contesti
Come giustamente è già stato fatto notare dall'i CCT la condivisione de gli attivi di autorità delle persone degli enti ma non solo delle idee delle famiglie ma non solo questi
Nella nostra appunto riorganizzazione dei portali stiamo creando archivi di autorità di altro tipo di eventi di luoghi di di di di altri cioè di di di altro tipo anche di concetti strutture concettuali eccetera ecco noi crediamo che su questo perché su questo non solo possiamo condividere informazione preziosa ma possiamo anche offrire a agli enti dei servizi
Possiamo affluire appunto le agli enti un un un una condivisione di a di di di strumenti e di autorità che può esentare gli enti stessi da costruirle per parte loro ovviamente gli archivi di autorità devono essere collegati
A la descrizione archivistica e perché no anche a i beni che appartengono ai domini di altri settori dei beni culturali del patrimonio culturale grazie molte
Grazie
Grazie anche Stefano vitali per per questa presentazione anche questo scenario composito che ha delineato
Major semplicemente in conclusione della mattinata
Una alcuni linee nota che sono emerse dalle relazioni
Mi sembra che ci sia una convergenza veramente una convergenza tra i diversi ambiti convergenza tecnologica si parla del di piattaforme ottenne di piattaforme cloud si parla di Linke dopo indetta eccetera eccetera cioè ormai siamo allineati no mi sembra di capire che il punto diciamo lo lo strumento incominciamo ad averlo ben chiaro
Così come ritengo che sia emerso chiaramente nelle diverse relazioni e l'esigenza di avere il know how la conoscenza
Cioè questi strumenti possono essere utilizzate sì ma devono essere utilizzati da chissà poi descrivere
Il bene da chi est conosce i gli standard di riferimento e quindi sottolinea moli importanza di avere una adeguata preparazione
Si parlava anche addirittura della preparazione per lo sviluppo del software no perché effettivamente sono strumenti che si prestano anche bene per personalizzazioni
E quindi vedo una diciamo sinergia una assonanza no di dire che sinceramente si diceva questa mattina quattro anni fa non non li vedevo per cui questo è quello che di mi sento di dire avendo visto avendo fatto appunto altri convegni incontri su questo tema io ritengo che oggi sia stata delineata una prospettiva inter veramente interessante che lascia no intravedere la possibilità concreta di una realizzazione non dimentichiamo non c'è qui la dottoressa beni nata perché immagino sia dovuta scappare giusto
E però questo piano nazionale di digitalizzazione insomma mi sembra una azione con un servizio che si occupa della digitalizzazione
Mi sembra un'idea assolutamente interessante certo avrà bisogno del supporto di tutti
Allora io vi ringrazio la mattinata la chiudiamo qua perché il dibattito poi c'è nel pomeriggio alla fine della conclusione pomeridiana
I relatori invitati e trovano il l'invito qui nel ristorante della Domus direttamente nella cartella
Gli altri so che c'è stato un desk per la prenotazione
Ricominciamo
Alle quattordici e trenta grazie
Ha già portato come diceva il collega professor piglia poco in chiusura a dal mettere sul tavolo alcuni punti di riflessione importanti anche innovativi su cui poi ci sarà modo di intervenire al fine delle relazioni di questo pomeriggio nello spazio del dibattito
Ecco ci hanno fatto il l'odore il piacere il rettore dell'università di Macerata e la signora prefetto di Macerata di essere qui per la ripresa dei lavori e quindi pregherei il il rettore di porgere il saluto agli convegnisti grazie
Bongiorno ne benvenuti
Mi scuso molto
Di avere un pochino scompaginato l'ordine
Lei saluti ma ero impegnato ieri mattina alla giunta della Conferenza dei rettori italiani di cui faccio parte e stamani
Colpevolmente ho lasciato l'Assemblea della Conferenza dei rettori ma ci tenevo molto a
Avvenire
Un rettore non è nient'altro che un recluso e la mia camicie a righe ve lo dimostra vi potrei anche spiegare qual è il suo braccialetto elettronico però
C'era negli anni Sessanta c'è stato un un playboy di cui non faccio il nome simpatico che ha scritto un libro però è stato famoso è stato per un momento ha vissuto di fama riflessa perché ha avuto una relazione con John Collins
Dai resti
E ha scritto un libro
Che oggi non sarebbe stato neanche concepibile nessun editore avrebbe pubblicato e anche gli uomini innanzitutto avrebbero creato un mito U perché ha lo intitolato di tutte un po'
Diciamo
In commentava bile oggi ecco parafrasando questa cosa in commentando il rettore costretto a fare di tutto un poco
Perché per esempio un un convegno di questa straordinario interesse per me e per le mie passioni per la mia curiosità non poterono in non poté assiste non potevano assistere è una privazione lo dico con molta onestà però volevo proprio in ragione di questi miei interessi dell'interesse per la vostra iniziativa
Molto
Organizzata dalla assorbiti a fuoco dalla professoressa Melosi credo professorale grezze maggio quanto meno un comitato scientifico
Volevo dirvi alcune cose che questa iniziativa in a me inspira ma le volevo dire dopo aver rivolto un ringraziamento particolare a sua eccellenza il prefetto di Macerata dottoressa Jolanda Rolli
La quale con una visione limpida
E confermo convincimento sta dando un contributo di idee di orizzonte di prospettive a questo territorio con garbo ma con determinazione con diciamo con uno stile fortemente istituzionale
E a
Impostato questa Soru ruolo nella provincia
Avviando anche rapporti di collaborazione con l'ateneo
Questa presenza di oggi lo dimostra quelle iniziative condivise congiunte e domani ci sarà questa
Iniziativa dentro percorsi in modo particolare di diritto
Che se dovessi declinare mi sembra che potremmo chiamare il profili tra la forma giuridica alle forme contrattuali e la dimensione sociale mettiamola così Stefano Rodotà che è stato il mio maestro ricordava se il
Il diritto non
Giurista non è un essere dietro esclusivamente oneste Genta un interprete Deryck il giurista e uno che in
L'obiettivo di domani è questo
Però volevo segnalarvi quelle che per me sono le corsie suggestive del vostro convegno
Del quale
Vi ringrazio e io spero che gli atti li facciate perché quelli vi assicuro che li leggo fuori onda fuori orario come succede nei programmi televisivi notturni nelle due delle tre però le assicuro che li leggo perché di
Mi mi interessa molto la il vostro e perché mi parla perché mi mi dice delle cose e mi crea rammarico l'assenza ve lo assicuro intanto per la contemporaneità
Della problematica affrontato
Per la ampiezza metodologici
Per il suo impianto multidisciplinare multiculturale per la intervention plenarie tale per la combinazione di saperi e di esperienze di discipline e di professionalità alte che si
Combinano qui
A discutere ed è
A mio avviso un tema una problematica di questo ve ne sono grato
Perché
Entra e soprattutto gli organizzatori ma anche nella vostra autorevolissima presenza o lo scorso di il relatore i nomi dei relatori titoli le provenienze le esperienze
Ed è per noi molto significativa la vostra presenza lo dico con molta con molta onestà intellettuale
Perché è una una un tema
Una problematica che a mio avviso dimostra in modo icastico
A icastica mente esemplare l'unità inscindibile delle due culture
Quella tecnico tecnologica e quello umanistico più avanza l'umani la tecnologia e più diverse
Diventa indispensabile il ruolo della persone
Il ruolo delle delle discipline umani la filosofia diceva Einstein una letterina gli studenti di Princeton è alla base di tutte le scienze anche se è un po'neglette
Ma al di là di questo ho avrei voluto se avessi potuto fare un intervento più più ampio
Avrei in dato un sottotitolo non dico al convegno ma certamente a questo mio breve indennizzo di saluto un sottotitolo che mi
Mi è venuto da me è stato ispirato da ciò che ho letto nella nel programma che ho qui non si vede lontano le sottolineature però è così faccio come lo scolaro per il rispetto negli altrui saperne
Che avrà intitolato la memoria del futuro
Beh dico due tre
Parole perché la digitalizzazione
Proietta nel futuro un punto il patrimonio culturale ma non soltanto
Come
Mera
Disciplini strumentazione scientifica tecnica
Non soltanto in questo da questo punto di vista oppure perché la Proietti la conserva meglio nel futuro c'è qualcosa di più e di diverso
La digitalizzazione per quello che il mio pensiero democratizzare l'uso
Ampi all'impiego dei beni culturali allarga la platea di quelli che lo possono che possono usufruire
E crescere
Attraverso strumenti che consentono di vederlo per esempio a casa
Presenta consentono una diffusione
Consentono
Spero di non sbagliare possibilità tecniche nuove di combinare le varie risorse che voi tecnicamente in un nuovo risultato in uno
Inatteso
Risultato
Combinando levare risorse attraverso la la tecnica
Che viene
Utilizzato
Il
Alcune
Le voci di questo non la faccio lunga vi assicuro ho finito quasi
Le voci del patrimonio di cui vi state occupando
I musei quello il patrimonio archivistico ebbene audiovisivi le ossa belle voi li conoscete meglio di me non vede non bellici tutti così evito di dimenticarlo
A mio avviso leggendo le riflettendoci
In questi giorni
Rappresentano per me
Non tanto
La dimensione tecnica di ciò che è nuovo
Ma la dimensione tecnica che rappresenta consente di meglio
Percepire sentire proprio sentire entrare in empatia con un caleidoscopio di illuminazione in cultura
Questo il punto per me che fa la differenza
Che contribuiscono e anche qui torna nell'impegno del nostro ateneo a formare o più in generale della formazione universitario dalla formazione superiore
E contribuiscono a formare una mente multiculturale
è uno una delle categorie questa della multiculturalità
Come categoria più ampia dentro la quale riprendiamo comprendiamo la mente multiculturale come categoria che è in grado di interpretare comprendere di includere il mondo degli altri
Questo e nello stesso tempo questa dimensione contribuisce a mio avviso ha formare ad arricchire gli orizzonti le prospettive delle comuni delle identità delle comunità territoriali inclusiva no le fonti sono la prima che
Mentre la più vicina alla realtà territoriale ma i patrimoni archivistici le biblioteche storiche tutte le ciò che
E prodotto culturale bene culturale che può essere utilizzato
Trasferito su un'altra strumentazione su una strumentazione tecnica non può che arricchire le identità delle comunità rafforzarne le logiche inclusive
E fare intendere che non esistono muri non esistono confini culturale
Perché fin quando noi restiamo nella sola biblioteca
Siamo con le stesse in un possiamo erroneamente immaginare che quello sia lo spazio in cui non è la nostra vita si svolge in realtà in questo modo noi possiamo entrare
Contatto percepire il valore delle altre culture degli altri bene culturale insomma e ho finito per davvero
Il il passato
Ciò che su cui voi state lavorando per proiettarlo sul futuro non è solo mentre lo spazio del ricordo se vogliamo dire così certamente è uno spazio nel ricordo ma non è
Non lo è soltanto quanto invece a mio avviso la proiezione
Del futuro non è neanche lo sguardo all'indietro ma è un volano per il furto
Da questo punto di vista e ho concluso con una espressione che icastica mente mi accompagna nel mio lavoro del mio lavoro dell'umanesimo che innova
E che anche il senso che io do a questo vostro incontro
Ed è una fase non tratta caso io faccio i giuristi
Ma bordeggia come vi dicevo era Maccanico veramente tanto
Le varie discipline mi aiutano poi a
Ad essere più immaginifico
Come rettore appassionato di letture ma avesse più immaginifico nel mio lavoro
Direttore
Di una tenera umanistico tant'è vero che stiamo pensando da tempo come i colleghi che hanno organizzato questa iniziativa sanno un corso di laurea digitali un manifesto
In cui ci sta anche questo ma ci stanno la narrazione pensiamo rapporti con la malattia e il ruolo dall'empatia culturale abbiamo dei master
Con i medici del Politecnico di Ancona pensiamo l'intelligenza artificiale al robot e all'umanesimo
La persona le questioni di genere ecco allora
Volevo concludere dice citando appunto un'espressione che tratto che nelle mie letture ho molto sottolineato in me stesso innanzitutto dal un volume grandissimo filosofo
Walter Benjamin e che ha la cui grandezza hanno non posso fuggire che si occupa di queste cose che nel suo libro sul concetto di storia ha scritto una frase un una sorta di pigra
Che dice così
Il passato reca con sé un indice segreto che lo rinvia alla redenzione
Il passato reca con sé un indice segreto che lo rinvia la redenzione
Anche questo è soprattutto questo e quello che rappresenta per me nei miei Romele nelle mie riflessioni e quello che rappresenta per me oggi è la vostra presenza ai vostri interventi icastica mente sintetizzato in questa espressione di Walter Bender grazie
Ringrazio il magnifico rettore per queste parole che come avete inteso tutti non sono solo di circostanze di benvenuto ma nascono da una riflessione profonda su questi temi anche da una prospettazione di possibili sviluppi
Come come c'è stato anticipato do subito la parola a sua eccellenza il prefetto di Macerata
Grazie grazie
Grazie a tutti grazie se il magnifico rettore grazie professoressa professore direttore corse grazie a tutti voi che siete qui
Io spesso mi sofferma pensare a quattro numeri uno due nove zero mille duecentonovanta che l'anno di fondazione della vostra università
Veramente bisogna tornare indietro di molti e molti anni e pensare che un territorio come questo nel mille duecentonovanta ne avesse già un'università
E un'altra sorgesse pochi anni dopo perché anche camerino mille trecentotrentasei secondo me sono sintomatici degli altri patrimoni o culturale e artistico che questo territorio ha e veramente un territorio ricchissimo ricchissimo di storia
Che si modi arte e quale sistema migliore per poterne conservare questo patrimonio per poterlo trasmettere anche trasmettere quello che c'è dietro ogni singola opera ogni singolo atto
Perché il lavoro che state facendo sentito dalla professoressa che sono anni che siete impegnati anche in questo settore
Sicuramente potrà proiettare nel futuro quelle che sono queste radici antiche radici profondissime
Che a questa questa terra proiettate verso il futuro e sicuramente secondo me anche voi stessi poi nell'applicazione pratica
Potrebbe rimanere meravigliati di quante cose verranno fuori quali saranno le potenzialità di questo Progetto di queste attività che porterete avanti
E secondo me io usciranno fuori anche tante tanti aspetti che sono al momento sconosciuti quindi pensare di digitalizzare questo patrimonio e lavoro importantissimo
Per il territorio lavoro che voi state facendo ma che avrà un ritorno anche di di immagine di potenzialità di ricchezza
Questo territorio che è un territorio che i molto molto è ricco non solo di di come dicevo di arte e di storia di cultura ma anche e di di piccoli lei ha piccoli aspetti che sono sconosciuti ai più e che così in questo lavoro di di analisi di sintesi
Potranno trovare una nuova vita e un nuovo riflesso verso le generazioni che verranno come dico sempre avete ricevuto in eredità veramente uno scrigno ricco di tesori
Tesori che a volte e non non sono collegati tra loro e come se ci fossero tante perle ma non fossero poi una collana che aggiunge Elena a chiusura
Ecco questo può essere un sistema anche per per legare insieme questi gioielli e quindi ben vengano iniziative di questo genere ben venga questo lavoro e diavolo il miglior successo per tutta l'attività che avete svolto
Grazie
Tante volte grazie davvero per queste parole
Sì il il piacere della memoria il dovere anche della memoria e la conservazione della memoria anche un dovere che noi abbiamo nei confronti di chi verrà dopo di noi
E il trasmetterli al meglio secondo quelle che sono le possibilità che oggi ci vengono offerti
è un dato di fatto insomma non possiamo che operare in questo in questo tipo di contesto e con queste con queste specifiche ecco specifiche che adesso andremo ad analizzare proprio nella seconda parte dei lavori di questa giornata quindi io ringrazio il rettore il prefetto se volete accomodarvi dove potete anche voi così seguire meglio vedere le slide dei contributi che verranno presentati
Allora
Essi chiamo subito invito subito la la prima relatrice del pomeriggio a prendere posizione la dottoressa Francesca Danielli dell'Ufficio nazionale per i beni culturali ed ecclesiastici Conferenza Episcopale Italiana
Il suo contributo tratterà delle nuove linee guida per i progetti di digitalizzazione del patrimonio archivistico e librario ecclesiastico con una panoramica sugli indirizzi e le buone pratiche prego dottoressa
Grazie molte
Sono francescano Agnelli lavoro presso l'Ufficio nazionale per i beni culturali dell'edilizia di culto della Conferenza episcopale italiana
Nel luglio scorso abbiamo rilasciato delle linee guida per guidare ai progetti di digitalizzazione del patrimonio archivistico librario questo materiale è stato realizzato a cura di Sergio Bellini Nuccio Castorina e alcuni collaboratori che infatti poi troverete nel nella contributo scritto che sarà realizzato a più mani perché l'ufficio aveva realizzato ha dato vita diciamo la realizzazione di queste linee guida perché noi come Ufficio nazionale ci troviamo diciamo in un ruolo di coordinamento rispetto a quello che è un lavoro che tutta la Chiesa italiana fa per i beni culturali e l'edilizia sull'intero territorio nazionale sulla base di questo cerchiamo di dare strumenti indirizzi metodologia buone pratiche approcci comuni
E questo mi permette subito di di dire che noi siamo molto fortunati questa mattina lo avvertivo ancora con più forza perché essendo forse partiti dopo abbiamo avuto la la possibilità di
Dare direttamente avvio tutti i progetti con la condivisione dell'utilizzo degli strumenti che sono direttamente realizzati offerti dall'Ufficio nazionale
E le metodologie di approccio che hanno comportato poi la realizzazione di materiale di descrizione catalogazione dei dei beni assolutamente uniformi dal punto di vista
Catalogo grafico
Queste linee guida sono state realizzate con il principale obiettivo di realizzare uno uno strumento tecnico operativo evidentemente però dell'Obiettivo del di questo mio breve intervento non è darvi i dettagli delle linee guida poi che peraltro le trovate sia all'interno della Pennetta che vi è stata realizzata dalla segreteria del convegno sia direttamente scaricabili all'interno dei siti di di nostro riferimento nell'Area normative ma tenterò di darvi un po'quella che è stata la cornice
Che sia andata a costruire per la realizzazione di queste linee guida
Perché perché abbiamo provato a dare degli strumenti di orientamento che prendessero avvio dal prenda quello che noi riteniamo essere il primo è indispensabile la prima indispensabile azione verso il patrimonio cioè un'azione di conoscenza e fino a finire ad un ad un principio di invece valorizzazione cioè se è vero che alcune specifiche tecniche sono indispensabili per condividere standard e acquisire quindi materiali conformi ad un certo utilizzo è vero che questi devono essere preceduti da una chiara progettualità che deve vedere fino alla prospettiva di valorizzazione ultima del materiale
Per questo che noi all'interno delle linee guida facciamo ovviamente riferimento a quelli che sono i nostri strumenti di gestionale del settore quindi CEI archivi e CEI
Biblioteche per quello che riguarda appunto il data-entry cioè la parte della raccolta dei dati ma ci soffermiamo anche a lungo sul discorso legato al al portale di valorizzazione che è stato predisposto dall'ufficio nazionale che beh web che è uno strumento che dà visibilità l'intero lavoro di catalogazione descrizione dei materiali di proprietà ecclesiastica su sull'intero patrimonio presente sul territorio nazionale
Vi dico brevemente che del web che ovviamente come vedete disponibile su su web liberamente disponibile sul web è composto diciamo da diversi sotto portali che rappresentano quindi la possibilità di fare ricerche specialistiche per ambito quindi materiale archivistico librario storico artistico architettonico e istituti culturali cioè luoghi di conservazione
Accanto a questa possibilità diciamo di ricerca all'interno del singolo ambito
Beh web offre anche la possibilità di ricerca trasversale cioè il il quello che in maniera anche un po'abusata stiamo il cross Menna diciamo dei di di questi ambiti
Noi ne abbiamo individuati tre principalmente sono i riferimenti cronologici i riferimenti territoriali è gli Autori ti fa il quindi la possibilità che attraverso l'intestazione autorizzata di nomi persone famiglie enti luoghi quant'altro sia possibile arrivare a informazioni trasversali sui diversi settori di appartenenza per darvi un'idea dei numeri che sono presenti sub è un web
Scorro fino in basso per dirvi che sono già oltre dieci milioni i beni che sono già descritti su questo portale appunto già a vostra disposizione
Questo questo conteggio e in continuo aggiornamento poiché alcuni alcune catalogazioni sono in tempo reale visibili sul portale altre sono per a diciamo sono aggiornate popolate con aggiornamenti periodici
All'interno di Bereguardo antro paté scaricabili le linee guida oggetto del mio intervento torniamo noi per dirvi che queste linee guida hanno anche l'obiettivo di orientare
Le valutazioni del comitato di attribuzione dei i fondi otto per mille per progettualità specifiche sui beni culturali quindi chi presenta progetti specifici di digitalizzazione del patrimonio ecclesiastico deve attenersi alle disposizioni indicata in queste linee guida
Da cosa siamo partiti dal presupposto progettuale questa mattina si è tornati in più occasioni su questo
Partire dalle necessità reali per non correre il rischio di far qualcosa perché si deve fare ma non perché sia realmente utile e necessario e rientri in un'ottica generale di gestione
Finalizzata poi anche a quelle che sono le utilità di servizio dell'istituto stesso
Per questo che le linee guida partono proprio da un approccio che richiede la capacità di individuare le necessità individuare obiettivi e attività correlate per realizzarne e naturalmente la necessità di indicatori misurabili per capire fin da quando io in imposto il Progetto se avrò raggiunto meno gli obiettivi che mi sono proprio diciamo prefisso ci sono anche consiglieri per esempio noi lavoriamo molto a livello Mabo cioè musei archivi biblioteche quindi suggeriamo che ci sia un dialogo aperto perché i progetti non guardino solo ed esclusivamente al proprio patrimonio ma che guardino con attenzione al patrimoni vicini
In una possibilità diciamo sempre che i progetti di DC del digitalizzazione rientrino in una progettualità più generale che riguarda i propri beni culturali e poi la relazione col territorio e l'adozione degli strumenti predisposti dall'Ufficio nazionale per i beni culturali della Cei
Si obbliga invece in questo caso non è un consiglio all'uso di standard che prevedano formati di scambio compatibili
Naturalmente qual è il grande vantaggio di avere uno strumento come ebbe a web che abbiamo appena visto non è solo quello di dare un evidente vantaggio all'utilizzatore che ha un punto d'accesso unico integrato sul patrimonio ecclesiastico ma e anche un vantaggio che annui torna molto utile nei rapporti istituzionali perché a livello centrale come gestori del portale siamo in grado di portare diciamo a casa degli accordi con gli istituti centrali
Il CCD UE Icardi in modo tale da non demandarlo e al rapporto con centinaia e centinaia di istituti ma avere un unico interlocutore che poi media
La comunicazione e l'apertura dei dati secondo i formati gli standard che si andranno a stabilire di accordo in accordo
Partendo dalle progettualità la progettualità è quella che di cui ormai a lungo si discute
Secondo diciamo quelli che sono gli obiettivi ormai condivisi da già da qualche tempo quindi riuscire a capire
L'individuazione delle esigenze reali e poi lavorare su tutta quell'articolazione che questa mattina credo sia stata già a approfondita abbastanza per cui non mi soffermo la qualità del personale
L'individuazione delle risorse
Quindi risorse anche in termini economici naturalmente le soluzioni tecnologiche cioè sono tutti diciamo sono tutte parti di un un insieme che si deve andare a comporre nel momento in cui io approccio diciamo il progetto di digitalizzazione presupposto di tutti questi progetti deve essere la approfondita conoscenza del patrimonio
Perché perché l'approfondita conoscenza del patrimonio e quella che ci permette di avere chiari gli obiettivi
Cosa posseggo e di conseguenza per esempio questa mattina è già stato detto individuare cosa vado a digitalizzare perché uno dei grandi problemi è che dando per presupposto che pochissimi Dinoi io dico anche nessuno di noi
Possiede risorse economiche di personale e di tempo tali da digitalizzare massicciamente tutto il proprio posseduto
è evidente che la corretta individuazione partendo dalle necessità reali dell'istituto
Dico a cosa dare priorità e con quale scopo diventa una questione fondamentale per questo che nelle linee guida noi sosteniamo che la tutela degli originali e la massima fruizione e valorizzazione derivante dalla digitalizzazione sono due aspetti che riguardano lo stesso approccio che quindi vanno contemplati nel momento in cui si imposta il lavoro di digitalizzazione
E per questo che un'attenta descrizione ci restituisce tutte quelle informazioni sulle quali noi dobbiamo ragionare nel momento in cui impostiamo il nostro progetto quindi evidentemente se pensiamo che sia prioritario salvaguardare materiale che nel suo stato originale ha dei grossi problemi di conservazione oppure per esempio
Il materiale più frequentemente consultato per esempio per noi questo succede sulle rubriche degli archivi parrocchiali perché sono quelle che più spesso la comunità
Chiede di consultare per andare a a rintracciare i propri abiti e andare a a ricostruire le proprio genealogie e quindi tutto questo deve essere molto ben chiaro fin dal momento in cui io approccio
Il Progetto
Dal punto di vista delle attenzioni tecniche ovviamente vi rimando poi alla lettura dettagliata di tutto quanto trovate approfondito dentro le linee guida consigliamo quello che oggi comunemente si fa cioè la realizzazione di un master informato Thief dal quale poi derivare
I formati Jpeg secondo diciamo le risoluzioni che saranno le più adeguate all'utilizzo che devo fare
Diamo anche specifiche su come la profondità di colore la risoluzione ottica al fine di avere una qualità molto buona e quindi fruibile dal punto di vista digitale nel vero senso della parola
Queste sono alcune specifiche solo per farvi vedere che naturalmente questo lo trovate dentro le linee guida siamo entrati anche nello specifico più prettamente tecnico
Per dare gli strumenti a coloro che poi andranno a realizzare concretamente la digitalizzazione di orientamento all'interno del Progetto
Allo stesso modo parlare di oggetto digitale necessità di parlare anche di metadati correlate all'oggetto digitale per questo
Una un paragrafo delle linee guida e dedicato ai metadati da correlare obbligatoriamente quando io
Effettuò una digitalizzazione
Si si descrivono diverse possibilità per quello che riguarda noi diciamo sempre che come Ufficio nazionale qualora non esistano
Specifiche richieste da enti che collaborano al progetto o che cooperano economicamente specificando informati richiesti
Noi consigliamo sempre il Mexès Sanna perché e quello che attualmente e più in uso per noi verso il rapporto con le istituzioni che garantiamo a livello centrale
Ma gli altri formati sono altrettanto percorribili
E per questo che condividere quindi gli orientamenti è fondamentale anche per progetti di questo tipo
I progetti di conoscenza del patrimonio come avrete capito guardando in questa velocissima carrellata dei Web sono molto ampi cioè abbiamo progetti che dal novantasei mille novecentonovanta si son partiti sui sui beni storico artistici
E poi dopo Mammano hanno incluso i beni archivistici architettonici librari e gli istituti culturali e quindi come dire la in lo sguardo è molto ampio sulle tipologie ogni tipologia viene descritta con lo standard di riferimento specifico
E le intestazioni hanno un lavoro di rimando a grappolo sul sugli otto reti fai in modo tale che ebbe un web permette la chiave di accesso unica il rimando nelle forme varianti presenti
Diciamo sia nelle nei singoli settori e nelle forme di intestazione autorizzata di ogni settore proprio quale quel tutto questo rientra comunque in un quadro ancora più generale questo quadro più generale
E quello che ci vede in corso di realizzazione delle linee guida invece per la formazione e gestione e conservazione gli archivi digitali e ibridi che stiamo realizzando a cura di Matteo Savoldi
E anche questo e un lavoro che mi sembra sia anche tornato questa mattina
E che si stringe strettamente con con con i discorsi che stiamo facendo in questi giorni perché naturalmente
è vero che abbiamo del materiale analogico e questo ci rimane ma abbiamo anche sia materiale digitali digitalizzato Dana logico e nativo digitale
Questa commistione dei nostri archivi correnti ci obbliga ad una riflessione approfondita ecco per cui per questo per queste ragioni stiamo realizzando queste linee guida
Allo stesso modo abbiamo già in corso di pubblicazione dei video moduli di formazione su il il riconoscimento dei lampo corretta manipolazione la corretta gestione e valorizzazione dei materiali fotografici
Perché stiamo partendo anche con la descrizione dei materiali fotografici
Approfitto anche per dirvi che siamo già anche partiti con un censimento a tappeto
Di tutte le risorse sonore e audiovisive censimento che è nato proprio a seguito di un accordo stipulato con l'istituto centrale rappresentato dallo dottoressa Magrini che mi seguirà
Negli interventi e che costituirà per noi è un materiale di riferimento sulle quantità e le qualità e lei dito o l'inedito esistente nei nostri istituti in modo tale poi da poter pensare alle attività di corretta conoscenza approfondita
E valorizzazione dei materiali sperpero che riguarda la conservazione
Stiamo ragionando ad ampio raggio perché una parte diciamo strettamente legata alla realizzazione di materiale digitale e poi come lo conserviamo correttamente e manteniamo continuamente la corretta conservazione degli originali in nostro possesso
Devo conclude l'amaro o sì sì sono ci sono tranquillamente
Per cui abbiamo creato a livello centrale un data center
Che è offerto diciamo a tutti gli istituti ecclesiastici che lavorano con i nostri progetti al fine proprio di conservare gli originali i master diciamo così del proprio lavoro
Questo è il luogo che ne pensiamo potrà cogliere anche i nostri futuri ragionamenti sui materiali sonori audiovisivi cioè pensiamo di riservare agli il il materiale
O un'altra informazione quella che come data center cedette CEI abbiamo in corso
La richiesta di certificazione come enti conservatori accreditati presso l'agente quindi abbiamo già diciamo siamo già a buon punto contiamo di conseguire quanto prima questa certificazione
Naturalmente questa parte e sono ritornata dentro le linee guida la trovate dentro le linee guida quindi questo per dire son tornata faccio il Progetto conosco
Decido cosa come soluzioni tecniche conservo e valorizzo attraverso il portale del web
Di concludo solamente dicendo che quali sono i nostri prossimi passi appunto innanzitutto come vi ho detto provare già ragionare su gli esiti che avremo nel corso di quest'anno sui beni sonori audiovisivi su quali si impone un ragionamento o in termini di conservazione e corretta valorizzazione abbiamo anche in corso un ragionamento sui beni intangibili barra immateriali che ci vede anche già al lavoro con il il CCD proprio per ragionare in termini molto anche sulla conservazione di questi materiali l'autenticità che e dietro i beni intangibili per la una una realtà come la Chiesa cattolica
E però stiamo già ragionando ed anche questo è una cosa ampiamente detta quindi non ho bisogno di soffermarmi troppo su quella che sarà la vera e propria digital Library Digbeu web
Quindi sub due bare esso trova trovate milioni e milioni di descrizioni e catalogazioni di beni passaggio successivo sarà mettere sempre più in maniera crescente materiali e digitalizzati
In modo tale che ci sia sempre questa corretta contestualizzazione del materiale digitalizzato rispetto alla descrizione di quel materiale e alla contestualizzazione di quella descrizione all'interno
Dell'ambito di appartenenza
Di rimando per ogni approfondimento al alla mail al numero telefonico del nostro ufficio e di rimando naturalmente i due siti istituzionali del nostro ufficio che sono quello dell'Ufficio nazionale beni culturali ed edilizia è quello appunto di Bereguardo che il portale di valorizzazione del patrimonio grazie
Grazie alla dottoressa Danielli anche per essere stata nei tempi forse aver risparmiato anche una manciata di minuti che ci fanno comodo perché abbiamo in questo modo restiamo nei tempi che ci siamo dati io ruberò pochissimo spazio perché poi c'è un dibattito conclusivo in cui sto ci sarà modo di fare emergere tutte le osservazioni quello che ho ascoltato mi ha naturalmente sollecitato una serie di rinvii a quanto sul piano generale era stato anticipato questa questa mattina e quindi vederlo poi concretamente prender vita in un progetto così ampio così importante come come Bovo ebbe naturalmente non sono didatticamente utile ma insomma e altri confortante per la effettiva poi i riuscita messa in pratica di queste di questi principi
Allora invito a questo punto la dottoressa Sabina Magrini dell'Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi
Il titolo della sua relazione la digitalizzazione dei beni audiovisivi ruolo ed esperienze delli Bersani che questo acronimo un po'impronunciabile ma insomma corrisponde a quello che abbiamo e illustrato prego dottoressa Grazia
Allora ringrazio gli organizzatori per i convegni del convegno proprio per averci dato la possibilità di conoscere quanto viene fatto da tutti i nostri colleghi nei vari contesti allora
Di Trezzano
Si è parlato questa mattina di uno di si è parlato di CCD forse non tutti sanno che ha che cosa di sa Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi niente forse qualcuno le sapeva un pochino di più se dicesse che è un tempo questo istituto era meglio noto come
Come discoteca di stato
E e questo infatti era il il nome del dell'istituto
Allora dunque
E e quest'istituto si trova a Roma e la sua sede via Caetani non palazzo storico di fine Cinquecento si trova di cui girano alcune bellissime se l'ammenda
Si trova qui dal secondo dopoguerra ma in realtà l'istituto nasce agli inizi del novecento nasce in uno specifico momento storico in cui
Sostanza ecco forse manca soprattutto manca l'audio che va bene potrebbe per bassissimo va bene ma ok Magna
A me ecco
E nasce in uno specifico momento storico
Va bene così va bene
Ormanni non importa
Primi del Novecento quindi mille ottocentonovantanove nasce il fonogramma chissà di Anna mille novecento un archivio del materiale sonoro delle voci a Berlino
Ed è appunto agli inizi del novecento
Che
Sull'onda dell'impegno di un di un'interessantissima figura quella di Rodolfo De Angelis un artista è un cantante
Di cui sentite la voce
Ma un'idea
Un'idea geniale quella di raccogliere fra il ventiquattro e venticinque una raccolta discografica la voce dei grandi
E
Proprio in quegli anni quindi si impegna per raccogliere le testimonianze lasci porterete in qualche maniera ritratto vocale devi una serie di personaggi ed è sull'onda di questa idea
Che nascono le prime quindici matrici di cui adesso vedrete Lele ancora ma poi nel mille novecentoventotto nascerà la Discoteca di Stato
Discoteca di Stato che ha uno scopo precipuo quello di raccogliere le voci di coloro che fecero grande la nazione nel corso degli anni questo intento celebrativo in qualche maniera diciamo si evolve si trasforma
E tra l'altro appunto l'istituto che originariamente proprio per il suo intento politico celebrativo era diciamo afferente dovete pensare al periodo storico nel quale è nato il Ministero quindi ministero per la cultura popolare
Sotto la presidenza del Consiglio quindi evidentemente diciamo è un è uno strumento anche autocelebrativo
Poi però con l'evoluzione del tempo a questa mia una carrellata velocissima ma giusto per farvi capire che cos'è questo istituto con il riconoscimento
Del da AN sonoro come Del Bene audiovisivo come un bene culturale effettivamente entra a far parte del ministero per i beni culturali e ambientali
E e questo quindi farsi che i documenti sonori ed audiovisivi vengono proprio riconosciuti a tutti gli affetti come beni culturali passa e tra l'altro all'interno del ministero abbiamo l'altra data importante il due mila sette due mila sette quando l'istituto da discoteca di Stato diventa istituto centrale per i beni sonori
Con quel non è soltanto un fatto di nome che cambia cambia proprio moltissimo perché l'istituto centrale subentra la discoteca che quindi viene soppressa ne eredita le funzioni ma soprattutto Padania
E tutta una serie di compiti importantissimi che sono quelli relativi alla documentazione valorizzazione restauro conservazione e ricerca consulenza
Sì documenti sonori audiovisivi appartenenti allo Stato e ad altri enti pubblici
è da a questo punto destinatario del deposito legale
Quindi
Perché fino ad allora volendo la normativa del trentanove deposito legale era su richiesta da parte dell'istituto ma non era diciamo obbligo da parte di tutti i produttori consegnare il materiale alla discoteca
Quindi le cose cambiano sostanzialmente nel due mila sette con il riconoscimento di queste funzioni di questo ruolo e
Quindi
La importantissimo a questo punto è vedere che grazie al deposito legale anche il l'Istituto centrale per i beni sonori
Diventa sostanzialmente la più grande collezione pubblica
Dei beni sonori e audiovisivi e quindi soffermiamoci un attimo sul patrimonio di cui questo istituto diciamo dispone
I dati quindi diciamo risalgono sostanzialmente a poco più di un anno fa per avere una visione complessiva articolate quindi tutta una sua in
Classificazione questi sono i numeri documenti complessivi spogli per noi gli spogli sono fondamentali e Never vediamo anche qui dopo e all'interno di queste numeri possiamo parlare poi di ulteriori sotto divisioni supporti digitali
Dischi
Altri tipi di supporto pensate che abbiamo l'intera diciamo la gamma del Materdei sugli stipiti supporto sul quale sono è stato registrato il suono dalla fine dell'ottocento ad oggi uno dei nostri progetti anche la musealizzazione di questo materiale
Materiale che naturalmente è stato oggetto di attenta catalogazione catalogo cartaceo naturalmente ma fondamentale operazione
Comincia l'avvento dell'informatizzazione e quindi nel due mila quindici l'ingresso nel mondo dell'opache di SBN
Ed è qui inizia proprio una importantissima collaborazione con lì Q e appunto gliela integrazione del del nostro catalogo all'interno del grande sistema dell'opaca
Lei e l'Istituto centrale per i beni sonori a e Polo a sua volta è il polo del polo di di S. Paolo Discoteca di Stato e quello che è importante da considerare è che quando il materiale
Quando avvenne questo ingresso epocale diciamo del del dell'Istituto all'interno
Del mondo del Servizio bibliotecario nazionale questo comportano allora una implementazione pari a circa il dieci per cento del catalogo fu un momento in cui
Praticamente il patrimonio del Servizio bibliotecario nazionale
Ata colombe un accrescimento notevole con un materiale estremamente particolare un menu materiale estremamente originale come potete immaginare e poi di questo significò che
Ci fu un'acquisizione massiva nel catalogo di SBN delle descrizioni di questo nostro patrimonio oltre Mario arrivato per il deposito legale e spesso corredato da copie digitalizzate audio ma anche di immagini di copertina frutto dell'altro nostro importante compito che appunto quello della conservazione
Allora l'attività preparatoria da parte di fu è stata quella di evolvere ed ampliare il protocollo SBN Mark e adeguando quindici l'indice l'applicativo di Polo SBN web
Di cui si è parlato molto questa mattina come un oggetto ora datato ma che a suo tempo fu essenziale fondamentale
E da parte del se naturalmente ci fu un grandissimo diciamo lavoro di ripulitura dei dati nel momento in cui furono inseriti
L'attività però dell'inserimento di questo materiale all'interno di Polo SBN fece sicché Lipsa richiamo se e
Ottenne e infatti costituisce un elemento fondamentale all'interno del delle funzionalità di SBN un guarda
La in la realizzazione l'accrescimento e potenziamento della possibilità di descrivere gli spogli
Leeds ha infatti dovendo gestire sia la descrizione cioè dovendo gestire la descrizione del materiale che previene il deposito legale Cortiana e naturalmente a a a suo al suo interno nel patrimonio
Chiediamo mi ero preparata
Qua qua c'abbiamo guarda la collega mi scuserà
No quindi era successo ma adesso non contro
Ne avrei voluto far vedere supponenti DS la la la il sito ecco però a questo punto
Tutto quello che ci eravamo preparati scomparsa allora sui fino
Non c'è e UE Barroso colonizzato allora pollo DRS
Allora grazie
Quindi
Partendo per esempio da un titolo da da un autore Andrea
Vedrete che
Un titolo
Di una raccolta
Corrisponde a sua volta a un infinito lavoro di descrizione dei brani singoli per cui poi don Raffaele a sua volta la sua in piccola scala di descrizione
Questo lavoro sugli scogli
Farsi che nostro materiali sia estremamente analitico e le nostre scade siano davvero catturati facciamo da modello per fare diciamo gli altri istituti all'interno dell'asse di Anna
Questo vale per esempio anche laddove noi
Ha la vogliamo non su questo tipo di materiale ma per esempio su un altro materiale che è caratteristico delle nostre raccolte ossia il materiale non
Il materiale delle raccolte di tipo etno musicale
Per esempio questo archivio etno linguistico è tipo linguistico musicale centottanta sarte corrispondente alle Marche è una raccolta è stata realizzata da una studiosa Aurora Melillo
E che
Contiene tutta una serie di registrazioni di brani sul territorio marchigiano chiaramente scelto qualcosa che poteva essere interessante a livello locale
E anche qui a livello di spoglio bene perbene c'è una descrizione estremamente diciamo articolata
E
Quindi questa voce Spogli è stata implementata per lì sa allora Discoteca di Stato all'interno del mondo di asse di anni Huerta
Un altro elemento è stato quindi grande collaborazione tra noi e Likud è stato quello per il quale abbiamo lavorato iniziale per la definizione devia
Dei caratteri della e stiamo lavorando insieme per quelle che saranno le linee guida per la spende la descrizione del materiale audiovisivo che come potete immaginare ha una sua grandissima specificità
Infatti questo il il lavoro della nostra istituto consiste spesso in quello di lavorare in coordinamento con altri e la definizione di linee guida
E per esempio nel nel giugno del due mila diciannove appunto è stato realizzato questo gruppo di lavoro insieme agli Cusumano seriale audiovisivo
In questo caso e lavoreremo insieme
Norme facendo riferimento al codice nazionale delle lei Cat e agli standard internazionale degli SPD Consoli decide di scene alla semantica di voli Mark e sulla quale si basa il protocollo di colloquio SBN marca questo lavoro appena iniziato appunto il gruppo sia costituito nel giugno di quest'anno e comprende naturalmente referenti del Likud referenti del Teatro la Scala
Referenti dell'Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e via dicendo quindi diciamo che lavoriamo in Rete insieme ad altri
Per arrivare a risultati interessanti come per esempio quelli
Che sono stati portati a casa da un precedente il gruppo di lavoro misto al quale hanno partecipato agli specialisti dell'istituto centrale beni sonori Santo in collaborazione con l'icona totalmente
E e il gruppo di studi sul materiale musicale che ha redatto né recentemente anche qui le norme svitato locazione delle risorse musicali non pubblicate
In questo caso si tratta di linee guida che sono state predisposte nel sostanzialmente pubblicate nel due mila diciotto e presentate nell'estate del due mila diciotto
Su questo materiale con sull'applicando quindi questo queste linee guida Noicattaro chiamo il nostro materiale e questo passi che abbiamo ritenuto un'operazione culturalmente importante
Parlo per dare visibilità al di fuori dell'Italia di questo s'nostro specifico patrimonio aderendo al Ural caccia
Quindi abbiamo stiamo collaborando con russi chiedersi e ed è una proprio insomma la metterò in mano del dieci ottobre
E qui appunto e siamo in contatto con loro e loro stanno processando qualcosa come un milione settecentonovanta mila trecentonovantatré nostri record
Che saranno quindi aggiunti a uno scat quindi noi lavoriamo naturalmente nell'ambito di asset Janne però vogliamo anche dare visibilità fuori al questo nostro materiale e
Da considerare che questi dati immolato scatti non esistevano sono
Siamo praticamente i possessori esclusivi di questo materiale
Proprio perché in virtù di quel tipo di catalogazione così analitica così attenta al contenuto della raccolta lo spoglio
Questo mi questo che costituisce diciamo la nostra specificità viene messa a disposizione della comunità attraverso più vetrina anti a livello nazionale ed internazionale
Lavoriamo molto in Rete ci teniamo tanto c'è stato un momento nella nostra storia intorno al due mila cinque due mila sei in cui si riteneva di potere costruire un museo dell'audiovisivo un vero e proprio polo dell'audiovisivo
Ci doveva essere addirittura anche una sede del Palazzo delle Civiltà
Ha Roma ma per una serie di ragioni questo Progetto non è andato in porto e effettivamente ormai a guardarlo con il senno di poi forse sarebbe stato anche un progetto difficilmente sostenibile
Quello che riteniamo che si possa fare adesso è davvero pensare a un sistema reticolato di archivi di istituzioni che operino in settembre in maniera coordinata l'uso diede l'open source di sistemi integrati che sostanzialmente è stato il mantra di questa mattina lo faccio mio
E e questo appunto è il nostro modo di lavorare e crediamo che e lo stiamo facendo lo stiamo portando avanti se un ruolo può essere quello dell'istituto in virtù della sua storia in virtù del materiale che conserva
Può essere un ruolo in qualche maniera di coordinamento ma un coordinamento che valorizzi le esperienze di dei vari a enti delle varie associazioni che a diverso titolo lavorano in questo campo e vi assicuro che ve ne sono tante
E che già in passato la abbiamo lavorato con loro ma adesso vogliamo cercare di come dire rendere ancora più coerente quest'insieme di collaborazioni e
Una un'interessante diciamo esperimento in questo senso che stiamo asta stiamo portando avanti quindi un banco di prova di questo nostro approccio eh potrebbe essere rappresentato dalla attività del gruppo di lavoro per la redazione di un vademecum per la conservazione delle fonti sonore
Questo vede la partecipazione di rappresentanti della Soprintendenza archivistica e bibliografica dalla Toscana
Dell'History esito dell'Università di Padova ingegneria del suono c'è una componente tecnica parte che va assolutamente tenuta in considerazione
Ma anche l'associazione L'Associazione Italiana di storia orale il mondo di Clarion oltre che quell'Istituto Parri e tutto il mondo legato
Aderenti degli archivi della CGIL verso la fine di questo mese infatti tra l'altro ai c'è
Verso la fine di questo mese infatti tra l'altro non c'è un'interessantissima ma diciamo un convegno proprio che si terrà Matera
Legato quindi proprio la partecipazione degli archivi e delle biblioteche della CGIL per avere anche da parte loro diciamo un'attiva collaborazione in quella che è la conservazione delle memorie popolari
Quindi quindi ecco un lavoro questo è il nostro e lavoro se ci stiamo lanciando in due altri nuovi progetti
Relativi alla valorizzazione del materiale della lingua italiana soprattutto volta con l'insegnamento all'estero e questo potrà essere un buon banco di prova anche per un tipo di catalogazione di tipo semantico che vorremmo diciamo un approccio nuovo nel quale appunto vogliamo lanciarci ma in questo avremo davvero diciamo buoni compagni di strada da un lato l'abito da via Nazionale centrale di Firenze con il suo societario
E dall'altro il mondo dell'incarcerati e quindi ringrazio per questo insomma vitali perché appunto il in qualche maniera può possiamo lavorare insieme ci ha offerto supporto da questo punto di vista
No
Vorrei concludere facendo riferimento ad altre due speriamo se che l'istituto sta portando avanti in questi ultimi anni e che sono estremamente interessanti secondo me e che un pochino a esso la mamma non troppo riguardano sempre la digitalizzazione ma i due contesti di un pochino di darsi digitalizzazione per per quindi l'audiovisivo la digitalizzazione dell'audiovisivo in lingua del linguaggio audiovisivo e la formazione da questo punto di vista e dall'altro la valorizzazione del territorio attraverso l'audiovisivo
Allora negli ultimi anni abbiamo infatti lavorato molto con l'alternanza scuola lavoro e abbia e quindi con le scuole superiori ed è stato avviato un progetto sperimentale
Di laboratorio creativo sui suoni e le immagini in movimento ossia è un laboratorio che alfabetizzato sull'uso degli strumenti di produzione audiovisiva
Volto al fine volta la sensibilizzazione degli studenti
Per renderli soggetti attivi nella produzione di audiovisivi tutti da noi ai ragazzi abbiamo cellulari dismettiamo produciamo audiovisivi ma siamo assolutamente passivi rispetto a questo linguaggio
La scuola insegna forse a scrivere a far di conto sarà pure il caso che e molti professori se ne sono accorti c'è questa nostra nonché dando ci stanno chiedendo di creare in qualche maniera un'alfabetizzazione beh per i ragazzi
Anche da questo punto di vista sull'uso dell'audiovisivo quindi passa lo facciamo anche passando attraverso il materiale che è conservato nei nostri depositi
Perché costituiscono una serie di capisaldi che possono insegnare proprio come fanno i classici
Lo sviluppo di un linguaggio e quindi permettere agli studenti di appropriarsi anche di questo linguaggio
Perché oltre vorrei fare riferimento invece a un'altra e speriamo sa che abbiamo fatto e che può essere diciamo interessante s'è portata anche a livello nazionale
Dunque segretariato regionale dell'Emilia-Romagna
Ha sviluppato sulla base di una piattaforma nata in un altro contesto
Per la gestione dei del sisma bene che col intende dei luoghi accidentati dal sisma che colpì le miglia nel due mila dodici
Una piattaforma georeferenziato a dove sono presenti le dislocati sul territorio i beni architettonici dapprima i beni architettonici colpiti dal sisma
E poi via via che il ministero ha come dire acquisite potenziato diciamo il suo interasse impegno sul turismo anche quindi i beni architettonici della regione Emilia Romagna che potevano essere diciamo interessanti per essere visitati questa piattaforma è stata quindi arricchita da elementi relativi alla quindi ai beni architettonici IPA incammini
Via un un anni dietro questa piattaforma che ha una grande collaborazione con le Soprintendenze di archeologia Belle Arti paesaggio Coni Sky
E con il Touring club italiano proprio per permettere diciamo di creare uno strumento consultabile anche alta attraverso del Weiss per la conoscenza del territorio
Benissimo attraverso una collaborazione tra il segretariato regionali dell'Emilia Romagna e l'Istituto centrale per i beni sonori sono stati proposti alcuni itinerari tra i quali un itinerario
Che si intitola alla scoperta delle tracce sonore in Emilia Romagna
Tra i materiali che abbiamo in istituto vi è sia come vi avevo accennato velocissimamente l'archivio etnico linguistico musicale si tratta della raccolta di campagna eseguite sul campo
Di registrazione del patrimonio
Delle tradizioni cantate e non cantate realizzate nelle varie regioni d'Italia
Tra gli anni cinquanta e gli anni ottanta è un progetto che nasce ufficialmente nel mille novecentosessantadue ma che comprende anche alcune registrazioni preceda anti
Un periodo fondamentale quello tra gli anni cinquanta e sessanta che precede di popoli grande cambiamento sociale che abbiano in Italia con la come dire la globalizzazione tra virgolette dovuta alla diffusione dei mezzi di comunicazione di massa
Quindi prima che tutto in qualche maniera si omologa asse indiani vengono registrate appunto le tradizioni orari le tradizioni cantate non cantate del nostro e le nostre regioni
Per quanto riguarda l'Emilia Romagna si è pensato visto che c'era questa piattaforma di arricchire la piattaforma anche del suono il la turista il visitatore consapevole colui che cammina che vuole conoscere un territorio non soltanto vorrei sapere le caratteristiche storico-artistiche d'una pieve
O sapere che in quel determinato paesaggio c'era un tipo particolare di di geologi pecche perché abbiamo lavorato anche con l'ufficio regionale che si occupa dei fenomeni meno morfologici ma vorrà anche ascoltare quelli che erano i suoni di quel territorio
E quindi mettendo insieme la piattaforma con i suoni diamo anche quest'ulteriori possibilità o per un'immersione olistica nella nel patrimonio culturale a trecentosessanta gradi della regione
E quindi ecco per esempio era è un embrione questo lavoro che abbiamo fatto ma si potrebbe fare a livello nazionale corredando del nostro patrimonio sonoro
Un grande lavoro che è stato fatto dal ministero che l'Atlante dei cammini dove a livello proprio di tutta la penisola sono stati tracciati alcuni dei più significativi cammini lungo questi oltre che i beni culturali si potrebbero mettere
I beni culturali specificatamente sono Marini
Ad esempio chiudo facendovi sentire
Se ci riesco
C'è la Scheda plissé Alvaro ad aprire c'è la scheda relativa all'oratorio di Santa Maria Maddalena con tutto diciamo la sua descrizione da un punto di vista architettonico
Ma sarà è anche interessante ascoltare
Anni Simone era o il sognando Negrin ad erogare
Mario sul caso
Una io vorrei chiudere c'ero io visto che non si tratta di una collezione di belle figurine
Questo brano e corredato di mandare tali notevolmente nella sua descrizione
All'interno del catalogo e c'è quindi rimando alza la voce di spoglio
Del pezzo all'interno della raccolta dell'archivio attrito linguistico musicale nel nostro catalogo del popolo di DS all'interno di assetti Anna grazie
Grazie
Interessa Magrini per
Festari cognizione veramente molto interessante molto anche originale che ci ha portato nel mezzo della cultura vende dei nostri giovani file che in fondo sono immersi in una cultura audiovisiva di cui è bene cominciare si ad occuparsi per quanto riguarda la la conservazione mi veniva in mente che c'è anche una Vienna via Emilia dalla via Emilia al West che fa ecco al di là dei canti religiosi che una tradizione molto notare insomma condivisa dalla dalla dalle nostre giovani generazioni allora
Invito adesso a prendere la parola alla dottoressa Loris Andreoli del sistema bibliotecario dell'Università degli studi di Padova
Per una una relazione sulle linee guida per la digitalizzazione del patrimonio culturale del sistema bibliotecario dell'università di Padova
Ricordo anche di rispetto dei tempi cortesemente grazie
Ok buongiorno a tutti
Innanzitutto grazie per l'invito io vi presento le linee guida del sistema bibliotecario dell'Università di Padova per la digitalizzazione dei documenti
E la mia presentazione è diviso in cinque parti il sistema di bibliotecario di Ateneo in cifre la digitalizzazione nel contesto del sistema bibliotecario
Le linee guida sulla digitalizzazione l'archiviazione dei dati raccomandazioni finali
Quindi partiamo dal alcuni dati del nostro sistema bibliotecario di Padova il sistema bibliotecario comprende quindici biblioteche disciplinari che sono organizzate in tre poli bibliotecari cinque biblioteche centrali un ufficio biblioteca digitale un ufficio approvvigionamenti contabilità monitoraggio
La dotazione documentaria comprende due milioni centosettanta mila documenti bibliografici di cui venticinque mila libri antichi
Ed è su questi libri che poi si concentrano parte dei nostri progetti di digitalizzazione
Quattrocento mila oggetti digitali disponibili nella nostra piattaforma di collezioni digitali
E altre risorse Veltroni che quali periodici elettronici libri elettronici banche dati disciplinari questo per dare un contesto del nostro sistema
Come sistema bibliotecario già nei primi anni due mila e abbiamo iniziato progetti di digitalizzazione per valorizzare il nostro patrimonio culturale
Dal due mila quattordici il sistema bibliotecario
Avviato una campagna di digitalizzazione i cui obiettivi sono proteggere gli originali del materiale antico e di pregio e dei documenti di particolare interesse storico e artistico
E promuove servizi legati alla frizioni o on line delle collezioni digitali
Finora il sistema bibliotecario ha realizzato ventotto progetti di digitalizzazione e sette sono in corso
Inoltre e il sistema in collaborazione con altre istituzioni anche realizzato dodici progetti diretti di digitalizzazione e tre sono in corso quindi questo e la situazione ad oggi
Il materiale da digitalizzare e ricco e vario questa slide vuole evidenziare la ricchezza del patrimonio culturale del nostro ateneo che comprende libri antichi comprende ma lo scritti pergamene carteggi comprende fotografie ma tempi tavole parietali scientifica ma anche materiale d'archivio ed oggetti museali questa slide vuole rappresentare alcuni documenti
Per fare un esempio di come non organizziamo il flusso della digitalizzazione ma anche curiamo immateriali io sono molto legata alla fotografia di questo viaggiatore botanico che John Ball oltre
è stato una viaggiatore botanico e vestito da alpinista e è stato fondatore e è stato il primo presidente dell'Anpi nucleo fondato a Londra nel mille ottocentocinquantasette e questa fotografia una stampa all'albumina perché dico questo perché fa parte di una collezione uno dei primi progetti di digitalizzazione del sistema bibliotecario
Che si chiama questa collezioni cono teca dei botanici è una collezione di ritratti di botanici italiani e stranieri
Dalla seconda metà del diciassettesimo secolo alla prima metà del ventesimo secolo e quindi digitalizzando catalogando questa collezione abbiamo sia dato informazioni sulla storia della botanica
Ma anche visto che la collezione era per lo più composta di fotografie storiche identificato le tecniche di realizzazione delle fotografie e riportato l'informazione nel campo descrizione quindi cerchiamo appunto non solo di digitalizzare i documenti ma di rendere il più possibile una ricchezza di metadati è una rappresentazione di tutto il patrimonio che non sa non è solo delle biblioteche ma anche dei Musei degli archivi
Quindi fin da subito abbiamo sentito la necessità di dotarci di linee guida per la digitalizzazione del materiale
Che si ispirano principalmente a delle linee guida nazionali internazionali e qui c'è nell'elenco di alcune linee guida a cui ci stiamo ispirati
Le nostre linee guida io parlerò di organizzazione ma anche entro un qualche dettaglio pratico operativo
Ci danno le indicazioni per la digitalizzazione dei documenti analogici di formato bidimensionale
Sono periodicamente aggiornate la prima pubblicazione del due mila undici e finora abbiamo fatto quattro revisioni due mila tredici due mila quattordici due mila diciassette
Non è più un corso una nuova revisione perché abbiamo pubblicato un paio di giorni fa la revisione due mila diciannove
Avevo già mandato le slide quindi
Dei nostri linee guida sono finalizzate a lei progetti di digitalizzazione anche al che archivi no da collezione digitale nella piattaforma di collezioni digitali denominata fine Trump
Quindi la prima cosa che chiediamo una biblioteca che vuole intraprendere un progetto di digitalizzazione era redazione della Scheda Progetto di digitalizzazione che è costituita da alcuni da quattro parti
E che ci dà un'idea di qual è il Progetto che sembra intraprendere e delle fasi di realizzazione del tipo di materiali del il personale impiegato posti e così via la schiera infatti divisa in informazioni sul Progetto
Informazioni sui documenti originali informazioni sugli oggetti digitali e verifiche preliminari prima della digitalizzazione
Quindi noi partiamo da questa Scheda e
E
Seguiamo un flusso flusso descritto approfonditamente nelle linee guida che riguarda la selezione del materiale l'acquisizione digitale il nome dei file il controllo della qualità e l'archiviazione dei dati quindi innanzitutto selezioniamo il materiale tenendo conto di porre particolare attenzione
Alla legge sul diritto d'autore sulla privacy noi consigliamo di prendere in considerazione la titolarità dei diritti dei documenti da digitalizzare
La presenza di dati personali sensibili e la destinazione finale della digitalizzazione
I criteri di selezione
In genere nei nostri progetti valutano il valore storico culturale l'unicità e la rarità il valore aggiunto tramite l'accesso in linea
E noi in genere escludiamo le opere già digitalizzate in altre raccolte e accessibili in rete se queste digitalizzazione ci soddisfano non andiamo a
Regista rizzare
Passata la secessione
Quello che teniamo conto quando vogliamo acquisire del materiale è che il sistema di acquisizione da una parte garantisca la qualità dell'immagine richiesta dal Progetto e dall'altro non danneggi documenti originali
Quindi teniamo conto che la tipologia e le dimensioni degli originali ci determinano lascia il per il pre del sistema di ripresa e di illuminazione e le modalità di trattamento dei documenti originali
La qualità delle immagini che il Progetto definisce ci danno i requisiti del sistema di ripresa i tempi di acquisizione e di elaborazione delle immagini digitali
E l'occupazione di spazio nei supporti di memorizzazione altra cosa che prendiamo in considerazione
Stessa scelta della modalità di digitalizzazione se digitalizzare in casa o dare affidare il servizio a una ditta esterna
Come sistema bibliotecario entra anche nella parte più tratti cooperativa Luís utilizziamo ossia la digitalizzazione in house che in outsourcing a seconda del tipo di Progetto e per il sistema di ripresa
Osserviamo queste indicazioni
Usiamo lo scanner a letto piano per i documenti a fogli singoli o documenti rilegati che possono essere aperti con facilità
Usiamo lo scanner planetario una fotocamera digitale
Per volumi rilegati documenti fragile grandi formati inoltre abbiamo uno scanner per grandi formati per digitalizzare mappe manifesti e tavole parietali scientifiche che è un prototipo realizzato da uno spin-off dell'università di di di Padova per conto del Polo Bibliotecario di Shenzhen
La acquisizione digitale è il risultato
E la creazione di fine immagine
Ovvero il prodotto della digitalizzazione di documenti testuali grafici o di o tridimensionali che sono distinti in file master destinati alla lunga conservazione
Il fine master per noi rappresenta la miglior coppia prodotta da una digitalizzazione che fino a che finalizzata alla conservazione digitale nel lungo periodo e alla stampa di qualità
Le nostre specifiche ricreazione dei master tengono conto del contenuto informativo dei documenti originali
Fa il master da una parte il Fai derivati
Dall'altra destinati alla fruizione in genere via web da parte degli utenti
In alcuni casi ci può essere una necessità di sottoporre le immagini digitalizzate a riconoscimento ottico dei caratteri quando si vuole fornire un testo o un fine contesto ricerca abile
Qui mi soffermo un attimo sulla come noi prendiamo i file master innanzitutto a abbia sta secondo dello strumento di acquisizione i file master possono essere immagini tifo
O immagini Roma il così detto negativo digitale le indicazioni che noi diamo nel caso il file sia informato ruolo
Di farne una copia in formato Thief sei punto zero non compresso e questo per garantire nel tempo la leggibilità
Nei software di uso comune
Inoltre abbiamo una tabella che ha questo mobiletto in dettaglio un po'questa tabella date le specifiche tecniche di creazione del master e abbiamo distinto i documenti per tipologia
Materiale grafico libri riviste manoscritti rari o di pregio oppure con scarsa leggibilità
Libri riviste manoscritti non rari né di pregio e ben leggibili rispetto a queste tre tipologie che sono le nostre principali tipologie di digitalizzazione
Diamo delle informazioni sul formato dei file la profondità di colore e la risoluzione ottica
Bel fa il master
Produciamo il Fai derivati
Destinati alla fruizione bio via web quindi questi file sono ottimizzati e rielaborati per una migliore fruizione la web senza però troppo perdita di qualità prendendo l'immagine comunque ben leggibile le nostre linee guida suggeriscono vari tipi di file master a seconda del loro utilizzo e nel nostro caso finalizzati all'archiviazione nella piattaforma fine tra
In alcuni casi se vogliamo mettere a disposizione dei file con testo ricerca abbia su Totti a sottoponiamo le immagini digitalizzate a riconoscimento a UCR riconoscimento ottico dei caratteri le nostre linee guida
Specifica per il nostro sistema bibliotecario forniscono delle specifiche per caricare un libro nella nella piattaforma Farid tra rendendo ricercarle il suo contenuto
Altri due aspetti importanti sono il nome del file
Perché è un passaggio fondamentale per creare un archivio digitale ordinato e quindi diamo delle specifiche su come nominare il fine a seconda del tipo di documento
E nel nostro caso comunque nome di ciascun fa il contiene la segnatura per identificare in modo univoco il documento analogico a cui l'immagine si riferisce
Per noi la segnatura è il legame tra documento da logico e
Immagine digitale
Altro passaggio importante è il controllo della qualità che dovrebbe essere finalizzato ad assicurare la buona leggibilità al video di tutto il contenuto informativo presente degli originali
è effettuato e documentato due durante l'intero processo di digitalizzazione e dovrebbe essere accompagnato prove di stampa per verificare la resa dell'immagine su carta
Non abbiamo predisposto una postazione informatica per fare il controllo della qualità e definito le verifiche da effettuare
Sulle immagini
Quindi
Noi seguiamo questo flusso nel corso degli anni si sono aggiunti altri documenti alle linee guida che sono documenti ad uso interno ma anche pubblicato sul web in particolare il ma ad emettere digitalizzazione che ci dà un documento a uso interno delle indicazioni di tipo operativo sulla sistema di riprese elaborazione delle immagini
Per l'attrezzatura presente alla biblioteca dell'orto botanico qui faccio un inciso il sistema bibliotecario la sede dell'ufficio digitalizzazione è la biblioteca dell'orto botanico quindi noi lavoriamo alla biblioteca dell'Orto botanico non solo per digitalizzare i materiali della biblioteca
Ma anche come punto di riferimento per il sistema bibliotecario e per gli Enti e cooperanti
Quindi c'è questo documento abbiamo un documento sui formati di file raccomandati per la disseminazione guardi fa Ibra e per l'archiviazione a lungo termine questo un documento pubblico presente nella nostra piattaforma abbiamo poi un documento interno su archiviazione dei progetti di digitalizzazione che illustra le procedure su come deve avvenire l'archiviazione dei progetti di digitalizzazione
La guida l'archiviazione è una guida all'archiviazione in fine libera che include tutte le procedure incluso la compilazione dei metadati
Infine il flusso di lavoro sulla DC della digitalizzazione le figure professionali coinvolte
è un allegato le linee guida e descrive in maniera assenteisti i vari il flusso di lavoro le varie attività e però ogni attività quali sono le piste le figure professionali coinvolte
Una volta che questo progetto è concluso archiviamo i dati in due conseguendo una procedura
Di archiviazione di progetti e di presentazione dei progetti di fruizione on line delle collezioni quindi come sistema bibliotecario diamo un'indicazione di seguire il documento su formato dei file
Anche i diari Progetti consegnando i progetti al sistema bibliotecario
Poi sarà migliore gli informatici che si occupano dello storia già che ospitato dal datacenter del nostro centro di calcolo di ateneo
Poi per comodità abbiamo anche dei salvataggi su dischi rimovibili di solito sono due uno tenuto dal sistema bibliotecario uno presso la videoteca che ha gestito il Progetto di digitalizzazione e in questo modo
Storia già al centro di calcolo e poi di stilisti Esterni di per comunità ad uso restiamo questo processo e dall'altra
Ci occupiamo dell'archiviazione nella piattaforma fa immigrante questo il sito web della piattaforma
Io fa Ibra è una piattaforma per le la gestione delle collezioni digitali che si basa su software open-source software e Fedora ed è un progetto creato dall'università di Genna nel due mila otto e noi dal due mila dieci abbiamo una collaborazione con l'Università di Vienna per l'utilizzo e lo sviluppo della piattaforma non
Università di Padova insieme all'Università di Vienna ci occupiamo dello sviluppo e documentiamo questo lo mettiamo a disposizione tramite il di Taba dedicato
La piattaforma in questo momento
A quattrocentotré mila oggetti digitali e si tratta di testi libri immagini collezioni che provengono dalla dalle biblioteche
Dal dai Dipartimenti dalla dall'archivio di ateneo
Ed eccentrica tenevo quali il centro per la storia della Resistenza il centro di ateneo per i musei e il centro per la storia dell'università
Inoltre alla piattaforma nella piattaforma depositano collezioni digitali anche l'Università Ca'Foscari Iuav di Venezia e altre istituzioni cooperanti come la biblioteca del seminario vescovile di Padova la biblioteca universitaria del ministero dei beni culturali di Padova
E la Biblioteca Marciana di Venezia questi sono i nostri principali
Enti con cui collaboriamo
Quindi da piattaforme ricca e comprende non solo come dicevo patrimonio delle biblioteche ma anche dei musei e del nostro del nostro archivio
E le
Qui
Le principali caratteristiche della della piattaforma sono archiviazione degli oggetti digitali a lungo termine l'accesso pubblico da un'interfaccia web perché questa che abbiamo visto bilingue è disponibili in italiano tedesco e inglese
Gli oggetti digitali sono descritti e gli schermi di metadati usati sono lo schema l'ho modificato Lerna l'anno in oggetto metadata
Il dado incorra e poi ci sono dei flussi di dati che ci vengono degli USA e quindi lo stand Richie cd
E in corso adesso un Progetto con il nostro archivio storico e quindi in passato che proprio la digitalizzazione dell'archivio Dell'Orto botanico
Avremo anche quel flusso quel flusso di dati
I dati sono messi a a informato XML nella piattaforma quindi sono visibili
Scaricabili e ogni oggetto digitale Pauling permanente e un identificatore persistente che nella piattaforma è il sistema Handle
Abbiamo delle condizioni lo il servizio
Gli oggetti digitali sono associati a una licenza che ho una licenza Creative Commons o una nota di Copyright
E
Ci sono degli strumenti di visualizzazione come il Edwards visualizzatore di libri e il visualizzatore di immagini ad alta risoluzione
La piattaforma inoltre permette la condivisione delle sue collezioni in altri siti web tramite uno strumento denominato Collection Führer maniera semplice si riesce a fare le indagini una collezione di faida
In un altro sito web
E anche interoperabile e interoperabile con il catalogo del sistema bibliotecario ateneo noi
Deriviamo quando si tratta di libri o materiale grafico catalogato le catalogazioni non andiamoli catalogare c'erano scritte che ci richiami metadati e che poi ci ringhia maniera di univoca da una parte l'oggetto
Da fine tra il catalogo dal catalogo a fine Trump
Entro operabile pone europea Anna internet Arcai vede in corso l'interoperabilità con culture Italia
Quindi questo è nostro dialogo con l'esterno
Altra cosa è altri gol così importante che risponde ai principi fare i principi fare
Acronimo di Fante bolla sessi vuole interrompere il bollendo gli USA bolla sono i principi stabiliti dalla Commissione europea in materia di gestione dei dati sono principi che stabiliscono come le risorse digitali possono essere rintracciabili accessibili interoperabili inutilizzabili est questi principi sono in relazione con la Scala cinque stelle
E dei dati aperti quindi abbiamo attenzione a questo e abbiamo intenzione anche l'affidabilità del repository perché in corso la certificazione di fa Idra con l'ente certificatore porta al transito il è una certificazione base sedici i requisiti da un anno che ci stiamo lavorando comunque la scorsa settimana l'ente certificatore ci ha risposto ci ha dato la conformità sedici requisiti su sedici non è stato facile
E abbiamo da sistemare un paio di dettagli e quindi crediamo che per la fine del due mila diciannove riceveremo la certificazione ufficiale è una certificazione base che poi ci permetterà di speriamo anche di quelli successivi
Ecco questo una slide che vuole riassumere il dialogo di Five tra con altri piattaforme di archiviazione pubblicazione web come europea quella come dicevo culture Italia Bovio internet Arcari va qua due esenti veloci internet Arcava IVA è la più grande biblioteca mondiale non profit abbiamo creato un meccanismo automatico per esportare libri immagini da Hydra in internet arcaico e questo ci dà
Uno una maggiore visibilità cinguetta
E due ci consente di limitare in fine libera
Il il
I faide di testo prodotti da internet arcaico e quindi ci rende anche l'archivio più ricercati del a te interoperabilità ma è con lo il sistema bibliotecario ha realizzato diverse mostre virtuali coglie software mobilio che messo un software gratuito messo a disposizione da lì
Anche con modi abbia un tratto l'interoperabilità nel senso che abbiamo al nostro installazione di Morbio
Sviluppato un in platino per importare in modo automatico collezioni e immagini di fine d'anno in questo modo Monte delle nostre mosse sono realizzate con immagini di faida ma non solo sul ci sono anche immagini e e e altro materiale esterno e per finire quello che a me out la nostra esperienza è
Dare
Le nostre raccomandazioni che sono sulla base della nostra esperienza una pianificazione dei progetti di digitalizzazione
Che ci siano delle figure professionali con competenze specialistica e noi purtroppo siamo in pochi non facciamo solo questo però cerchiamo il più possibile di scusate
A venire di specializzata specializzarsi nelle varie attività acquisizione dell'immagine metadati
Anche la parte di certificazione quindi cerchiamo di
Sviluppare le nostre competenze il meglio che possiamo assicurazione della qualità dei file prodotti ma anche dei metadati associati di fare il e adesione per questo standard e linee guida nazionali e internazionali
Che la gestione dei dati sia coerente con i principi fermi
E che ci sia una piattaforma di archiviazione digitale
Affidabile e attenta
Funzione on line dei beni culturali e non cerchiamo di aprirci mantenere il dialogo con l'ambiente gramma con le bibite non solo con le biblioteche ma anche con gli archivi e con i musei
Quelli sono i nostri collegamenti quindi il sito guardi fai tra le linee guida sulla digitalizzazione gli altre linee guida di Farid tra la pagina delle mostre virtuali le collezioni di fa Ibra internet arcadico
E queste sono le persone che lavorano questi progetti la sottoscritta altri due colleghi
E ci avvaliamo del supporto di volontari del servizio civile universale
Abbiamo una deste dedicato che fa parte della deste del sistema bibliotecario eccome attività facciamo capo al settore Servizi all'utenza e comunicazione dell'ufficio biblioteca digitale
Alcun finito vi ringrazio per l'attenzione
Della dottoressa Andrioli ci ha guidato davvero passo passo nel lavoro fatto dall'università di di Padova e dal servizio bibliotecario opera di più del dell'università per realizzare questo questo Progetto
Sempre un contributo da parte universitaria da parte accademica l'Università degli studi di Udine invito la dottoressa Lisa
Parolo che parlerà in sostituzione della dottoressa Sava che non è potuto intervenire ma la relazione che ci presenta il censimento nazionale
Degli archivi di cinema e di video d'artista Progetto varia video arte in Italia quindi restiamo se ancora torniamo nell'ambito della cultura visiva e e audio e audiovisiva
Tutto pronto può
Le posso la parola allora prego
E buon pomeriggio a tutti ringrazio il comitato scientifico e il coordinatore di questo convegno per l'opportunità di essere qui a presentare questo progetto e Progetto che come dire quei cani mai tagliati chiesti dedica diciamo al Censimento come dice il titolo degli archivi le collezioni in cinematiche d'artista
E questo progetto è nato e nasce dall'esigenza sentita
Diciamo dall'università e dei ricercatori sa dell'arte contemporanea in storia
Dell'arte video e filmica di fare una ricognizione su quelle che sono appunto a ottenere sulle opere d'arte di questa tipologia ricognizione che a come oggetto appunto gli archivi e i fondi odio visivi di istituzioni pubbliche e private in collezioni private e quindi di musei cineteche gallerie artisti Enti preposti infatti quando si parla di questa forma artistica
Diciamo appunto
Audiovisiva abbiamo a che fare con una una forma che non è ancora stata del tutto definita e quindi in cui i supporti si possono trovare in diversissimi luoghi diversissimi contesti e e senza considerare che essendo una pratica diciamo contemporanea molto spesso molte opere si trova ancora negli archivi degli artisti o comunque di Calleri o comunque di Enti non preposti generalmente alla conservazione
E questo Progetto nasce ufficialmente nel luglio due mila diciotto grazie a una convenzione fatta con il Milan scusate ancora scritto Mibac e non mi pare chiarisco peraltro una slide edizioni ogni scusa scuserete per questo piccoli errori imprecisione e appunto nasce da una convenzione tra il ministero e le Università degli studi di Udine di romanzi Milano Bicocca Universalis Vittorino
L'obiettivo quindi è quello dice Sire quindi di individuare dove sono queste opere perché spesso appunto classici dell'arte speriamo a dove studiare queste opere solo nei testi e nei cataloghi ma non abbiamo poi di fatto la l'opera in scena e con l'obiettivo anche di andare ad individuare eletti approfondire quelle che sono le procedure di quelle azioni di tutela
Così come il funzionamento del deposito legale con l'obiettivo di garantire insieme naturalmente alle istituzioni che conservano queste opere o che si trovano con questi collezioni
Di garantire un'altra esperienza l'accessibilità a questo patrimonio
Quindi la finalità dello del Progetto e da una parte individuare capire quali sono le procedure le linee guida per Conter consentire l'accessibilità questo patrimonio dall'altro naturalmente e quindi o meglio ricostruire la storia di queste forme artistiche
Questo Censimento a occupa ambisce ad avere una portata nazionale quindi sia strutturato in a gruppi regionali queste sono alcune anzi tutte le Seat nei nelle università e altre istituzioni che hanno collaborato finora tra queste mi piace ricordare visto che siamo ospitati qui
A Macerata Università di Macerata in particolare stiamo collaborando con il Dipartimento di Scienze della formazione mette i beni culturali e del turismo e hanno dato un grossissimo contributo finora appunto il censimento degli archivi di regioni
Veniamo all'oggetto di studio ovvero la video arte scende artista direi aggiungerei questi sconosciuti perché stesse insomma non sono così notti nel panorama del nostro patrimonio culturale così estese così complessa importante diciamo che questi ricoprano un settore dice piccolino
E e qui e vi porto un esempio questa è una video performances musicale di Michele Sambin eseguita per la prima volta perché essendo una performances come potete immaginare effimera però ed è può essere eseguita come un come un evento musicale in diversi posti e in diversi momenti in questo caso la prima esecuzione è stata fatta l'archivio storico è stata organizzata all'Archivio storico delle arti contemporanee della Biennale di Venezia nel settantasette
Di questa adotterà con evidente
Era un'opera complessa se vogliamo
Ci sono vari elementi quello che rimane oggi spesso di quest'opera sono i crediti quindi la registrazione ma l'opera non finisce lì quindi quando si ha a che fare con o note di video arte
E lo stesso vale per il firmando artista ne abbiamo a che fare con componenti audiovisive ma dobbiamo anche tenere conto delle componenti con carte quindi quando in questo censimento all'obiettivo non era solo
Andare a individuare le collezioni audiovisive ma capire quelle diciamo andare a individuare gli archivi quindi tutta quella le opere ma anche tutta con la collezione di documenti che aiutano a comprendere l'opera e a comprenderne il valore com'era fatta e anche e quindi queste naturalmente
Ci porta a dover pensare che quando si deve restituire un'accessibilità
A questi tipologie inghiottire bisogna restituire l'accessibilità al materiale audiovisivo ma tenendo conto anche del fatto che c'è una struttura spaziali
Altra caratteristica specifica
Di queste opere è il fatto che appunto come diciamo ci dicevamo hanno spesso un carattere performativo e quindi e naturalmente essendo basate su tecnologie nel tempo si aggiornano si modificano qua abbiamo una serie di eventi Perret digitalizzazione dei video poste digitalizzazione
In cui appunto quest'opera Lukin fra le stringhe è stata riproposta e ogni volta con non sempre appunto rispettando gli stessi elementi è sempre in collaborazione in questo caso in collaborazione con l'artista quindi con il suo come dire benestare rispetto a questa anche modificabilità dell'opera nel tempo
Di fatto l'altra diventa una sorta di flusso in sostanza in costante movimento
E quindi questo per arrivare a quelli se
A al agli altri morti insomma al motivo che ha portato di fatto alla l'esigenza di attivare e avviare un progetto di Censimento
E grande progetto il Censimento c'ha diciamo portato atto del confrontarci con una serie di questioni allora è dovuto al fatto che se se non ci sono una serie di problemi Tanzi a che fare con questi archivi perché spesso sono parzialmente o quasi completamente inaccessibili abbiamo a che fare con film e video quindi quel materiale audiovisivo
In particolare il video maxi vogliamo anche il film se non vengono digitalizzati non sono come dire Alcesti non sono visibili quindi anti inferenza della fotografia o del libero
Del documento cartaceo qui abbiamo bisogno di una mediazione prima di poter arrivare al contenuto quindi stesse se non c'è un'accessibilità c'è se non c'è una digitalizzazione scusate
Non sappiamo neanche che cosa c'è dentro questi materiali non sappiamo di supporti cosa contengono c'è ci sono dei metadati scritti sulle custodia ma poi verificare con mano cosa c'è all'interno è tutt'altra
Questioni c'è inoltre come sottolinea sempre emergenza DiDio soprattutto per quanto riguarda invidio il primo video analogico legato agli anni sessanta ma soprattutto a settanta se parliamo di pratiche video artistiche
Perché diversamente dal film che essendo diciamo supporto anche cinematografico quindi attorno al quale hanno ci dirà non certo industriali fatti quindi c'è anche tutta una volontà di preservazione crescendo e poi dal formato del film trentacinque millimetri che quello cinematografico ai sub formati quindi all'otto al Super otto e sedici millimetri tutti questi altri
Per il ritiro il discorso un po'diverso perché spesso le pratiche video artisti che hanno fatto uso di dispositivi di registrazione non professionali e quindi non quelli televisivi Emma diciamo per il mercato consumer quindi per diciamo come dire terrà per il pubblico
Quindi questi dispositivi naturalmente avevano un'opzione scienza hanno tutto erano insomma all'epoca già all'epoca aveva un'opzione senza tecnologica quasi programmata o comunque se non programmata molto veloce
E quindi recuperare questi supporti significa recuperabili i dispositivi di lettura dell'epoca degli anni degli stessi anni e gli stessi spesso dispositivi utilizzati per quel particolare formato standard quindi non c'è solo un problema di decadimento di supporti quindi dipinti insomma sì
Di danneggiamento il fatto che appunto questo partito comunque hanno una vita spesso molto più breve dei gli altri supporti appunto ma in nel caso del video appunto abbiamo anche il deperimento dei dispositivi di lettura quindi la cosa è ancora più emergenziali
Naturalmente insomma a cascata poi ci sono problemi di finanziamenti e questo l'abbiamo sono tutti i dati che abbiamo raccolto nella momento di confronto con istituzioni pubbliche e private che de si trovano a dover conservare anche questo materiale
E non e poi si come dire sente la la la mancanza di strumenti per la catalogazione l'accesso strumenti che appunto a prendere in considerazione la parte audio visiva ma anche le parti comprati quindi che tengano tutto assieme insomma documento e opera per darne una visione completa e non parziale
Le soluzioni risoluzioni che stiamo cercando di costruire di fatto sono e e che in parte appunto con questo Progetto Traviata stiamo costruendo se da un lato naturalmente nella raccolta di dati quindi che ci consentono di capire qual è lo stato dell'arte in questo momento capire come le istituzioni stanno affrontando le proprio a queste problematiche perché è inutile a nostro avviso Dario delle indicazioni se poi non ci sono dall'altra parte la parte dell'istruzione
Le possibilità gestirle insomma e lavorando spesso appunto anche nella digitalizzazione con Valeria musei questi Problemi appunto anche soltanto di un computer perché anche i dieci anni fa e che quindi non supporta determinati Cotecna entriamo agì in digitale questo già è un problema e dobbiamo in qualche modo adeguarci anche a quello che c'è insomma
Quindi da una parte raccoglie i dati per capire che quali sono le esigenze quali sono le prassi attualmente adottate dall'altro cercare appunto di studiare lasciare degli strumenti di gestione d'accesso
Per quanto riguarda la strumenti di gestione d'accesso stiamo stiamo partendo siamo partiti da ovviamente standard normativi le linee guida internazionali
Senza naturalmente anzi considerando assolutamente lena tematiche di catalogazione nazionale e quindi cercando di come dire fare una sarta di futuri di tutte queste varie tipologie di standard perché abbiamo appunto quelli dedicati specificamente al cinema quelli dedicati specificamente al video quelli dedicati alle opere d'arte quelli degli archivi
E bisognerebbe trovare un modo per mettere insieme insomma nella specifico caso di queste
Dini questi opere d'arte in e Lidia
E e in questo
Stiamo lavorando con l'ITC di in particolare con il gruppo che si occupa della schiera opera d'arte contemporanea proprio per cercare di aggiornare questo sistema perché nella maggior parte dei casi cui abbiamo avuto a che fare con istituzioni pubbliche naturalmente si rimanda alla vaccini per la catalogazione delle opere d'arte
A vaccino armati perché non è però appunto predisposta non totalmente a questa tipologia quindi abbiamo un gruppo di lavoro che sta specificamente lavorando con i CCT
A questo per invece la raccolta dati abbiamo strutturato e stiamo strutturando con tutti questi gruppi regionali
Una vera e propria ricerca sul campo perché ci siamo resi conto che mandare esclusiva una schiera diciamo di raccolta dati senza andare a spiegare
Obiettivi ma anche tra più entrare nel merito di quelli che sono attualmente i preti spettacoli di digitalizzazione etc senza questo ci veniva parte risposto spesso non c'è tempo è troppo lunga insomma
E poi appunto stessa non sia non si hanno le competenze interne per poter ridare una scheda che non era che non è sono una schiera di Censimento tra virgolette canonica dove si va a indicare qual è situato conservatore valenza usato produttore di quel specifico complessa archivistico in che cosa consiste complesse archivistico ma si è ritirata
Come dire analiticamente nel tentativo di capire quali sono le consistenze cioè quanti supporti mezzo pollice templi quanti pellicole trentacinque millimetri
Quindi in questo senso analiticamente capire quali sono i luoghi fisici in cui è conservato questo materiali perché appunto hanno bisogno anche questi materiali di specifiche Sisti ciclici sistemi temperatura umidità di conservazione
Capire quali sono attualmente gli strumenti di consumo di consultazione accesso al fondo e quali qual è stata la strategia digitali finora ovvero quanto delle collezioni analogica è stato digitalizzato
Quanto nativo digitale c'era e soprattutto come si pensa di conservare a lungo termine questo materiale digitale quindi quali sono i supporti attualmente usati per la conservazione ma che agli digitale sì pensiamo a campagna digitalizzazione dell'audiovisivo che smarrita avvenuti diciamo all'inizio degli anni Duemila
La maggior parte dei supporti sono DVD voci di e sappiamo tutti oggi trovando non abbiamo neanche più i computer i telai con il cd e DVD quindi diventa appunto molto complessa dopo gestirli
Questo va be'è una diciamo è uno strumento interno per coordinare il gruppo ogni gruppo aveva di fatto una propria schede ex stelle dove aggiornato ai dati e dove indicava quelli istituzioni sono state censite e quali no e eccetera ogni gruppo regionali questi sono i primi dati più o meno che emergono
Velocemente appunto noi appunto abbiamo fatto quest'indagine per capire naturalmente quanti opere audiovisive ci sono ma poi proprio per il discorso che faceva di cui parlavo prima ovvero molto spesso si tratta di opere per formative
E di vere e proprie performances identiche in alcuni casi queste vengono documentati con l'audiovisivo a partire dagli anni settanta sessanta e settanta quindi non abbiamo solo otteniamo naturalmente abbiamo tantissima documentazioni visiva
Abbiamo tantissimo analogico ancora da digitalizzare il materiale digitalizzato è una percentuale minore rispetto a quello ancora da farsi e poi tantissimo nativo digitale che possiamo solo pensare che nei prossimi anni città esponenzialmente
Arrivando naturalmente insomma tutti questi dati sono stati raccolti e l'obiettivo era quello già iniziare a renderli accessibili in una piattaforma che adesso on line da da poco insomma e che potete trovare a questo indirizzo
In questo momento censiti sono nella maggior parte dei casi se le istituzioni pubbliche stiamo inserendo ancora i dati di quelle private insomma e speriamo che questo precetto continuerà con rinnovo della convenzione che è scaduta
Da poco con il mi intatte e si struttura appunto in questo modo da un questa schermata generale abbiamo la cartina dell'Italia e ogni regioni riporta i numeri appunto degli archivi censiti dei fondi censiti dei soggetti conservatori che li raccoglievano ed esigenti produttori che hanno prodotto questi fondi e più o meno un quantitativo di
Ottiene
Dati di mille persone onesti
Dichiara la supporti video analogici firma
Poi i nativi digitali anche se sull'antico digitali appunto ci stiamo ancora organizzando
Nel sempre nella schermata principale abbiamo insomma si possono trovare gli archivi insomma censiti si può rimanere al passo su quelli che vengono queste
Progressivamente inseriti e poi abbiamo una strutturazione scusate stavano all'indietro tra appunto soggetto produttore in questo caso gli ho portato prima l'esempio di Sambin autista lui è accusato produttore le sue opere sono conservate in tot archivi ventottenne collezioni in Italia quindi aperta se l'obiettivo è quello di fare una ricerca sul Sambin in questo modo si riescono a riconnettere
E ritrovare tutte le opere che sono state nel tempo realizzate e dove sono conservati
Quindi questo per quanto riguarda situato produttore i contatti una biografia insomma si cerca di raccogliere tutto il materiale
Che si quindi a di cui si ha conoscenza sull'artista l'altro Pier poi associato conservatore in questo caso abbiamo l'esempio della Quadriennale di Roma
E anche in questo caso vi è una descrizione della consistenza dell'archivio e naturalmente tutti i soggetti produttori che sono le cui opere sono conservati all'interno quindi in qualche modo si creano dei iniziano a crearsi dei gruppi in sostanza e si può a OPA approfondire la ricerca naturalmente questa un primo al primo stadio l'obiettivo tra successivo una volta dati delle linee guida una volta definiti standard una volta anche
Punto venendo a capo di come strutturare uno standard preveda interoperabilità
Accessibilità allo stesso tempo l'obiettivo sarebbe quello di un ulteriore livello di questo diciamo di questa piattaforma dove si possa cedere alle opere non più solo agli archivi d'all'interno dei quali sono conservati
Le opere chiudo con naturalmente i problemi
Nel senso che Noemi cioè impegno delle istituzioni rallentata precedentemente è stato tanto ci sono ancora diciamo delle difficoltà nel tanto nel portare l'attenzione a questi queste colleziona questi archivi che sono spesso parliamo sperduto dei musei e dei grandi collezioni è una veramente un piccolissimo settore quindi nella difficoltà generale di gestione di tutto vengono messi spesso in secondo piano
Per la raccolta di queste schede e poi ci sono Tempini lunghissime procedure burocratiche lunghissime e le stesse soprattutto le istituzioni pubbliche spesso ci dicono non c'è tempo non abbiamo personale non non riusciamo a portare avanti
La scheda di censimento addirittura e e basta quindi questo da un lato e dall'altro per parlare di un aspetto positivo già il lavoro che è stato fatto consente ora anima in ai ricercatori a lista dice di avere un'idea di dove sono questi archivi quindi di andare a trovare queste ottenendo e il e quindi iniziare anche un processo di rivalorizzazione di ricordi di portare portando anche non solo come dire a livello informatico e di accessibilità web ma pertanto le anche nelle mostre nei musei e quindi in qualche in questo modo di valorizzando e Lennon più virtualmente ma tutti gli affetti
Concretamente
Grazie grazie dottoressa Ferraro
Orribilmente del
Una una cosa che forse ci sarebbe anche un terzo ordine di problemi il fatto che queste arte effimera ma il più delle volte e quindi l'effimero effetti volerlo conservare ecco comporta tutta una serie di problematiche ulteriori va bene allora siamo arrivati alla con con solo un leggerissimo ritardo al termine di questi di queste comunicazioni odierne con il dottor Alessandro poco
Dell'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione quindi chiudiamo così come abbiamo aperto la mattinata di Stato
I di oggi lo standard la tre
S
Per la condivisione del patrimonio culturale digitale nel caso dei beni dei beni fotografici funziona tutto quasi
Siamo quasi
Bisogna forse di un piccolo supporto tecnico va male
Compiuto
Una sera tutti è stata una giornata lunghissima mi sarò brevissimo modo da compensare
Le faccio fatica
Prima no attacca
Sesta impegnativa riferite
Sì parliamo di Pipola Hierro cioè del di questo fra il morto che è stato sviluppato negli Stati Uniti qualche anno fa io vorrei fare una domanda
Chi ha mai sentito parlare di Trigoria ef
Chi l'ha mai usato
Ok speravo che qualcuno venisse qui con me a spiegare come a cosa serve invece non l'ha mai usato nessuno possono mai usato nessuno perché di fatto
Il dominio quasi dunque esclusivo del biblioteche
Per di più delle biblioteche anglosassone se per carità sono un ambito di ricerca presso il quale si guarda spesso però in Italia ancora soltanto la Biblioteca vaticana
La adottato in maniera strutturale ma cerchiamo di capire di cosa vorremmo farvi entusiasmare partire da oggi da quello che esso perché emerso oggi con quello che è stato detto da una alcuni direttori generali colleghi che mi hanno faccia direttore dissidi centrale colleghi visti centrali che mi hanno preceduto l'esigenza che sono forti nella le sul
è usato nessuno posso alla mai usato nessuno perché di fatto
Un dominio quasi U esclusivo delle biblioteche
E per di più delle biblioteche anglosassone che per carità sono un ambito di ricerca
Presso il quale si guarda spesso però in Italia ancora soltanto la Biblioteca Vaticana
La adottato in maniera strutturale ma cerchiamo di capire di cosa vorremmo farvi entusiasmare paccheri da oggi
Da quello che s'che che è emerso oggi con quello che è stato detto da alcuni direttori generali colleghi che mi hanno faccio il direttore di si dice in tale colleghi visti centrali che mi hanno preceduto
Le esigenze che sono forti nella le soluzioni che sono state trovate ad esempio di cui parlava dell'esigenza di riconciliare i dati però disposti a di esporli garantendo l'interoperabilità in Borsa in un ambiente
Ormai immediato sul cloud ore sei e essere cioè se soffre asservirsi quindi un Claudio che non è soltanto il nostro Storace ma è anche il posto in cui i servizi
Che vengono utilizzati per la generazione di contenuti e per la
Distribuzione di contenuti sono
Risiedono quindi una si opera una del Nantes sorta di di alleggerimento e le infrastrutture informatiche interna rese il dottor vitali parlava della necessità di avere
Dall'inizio ben chiaro l'obiettivo che si vuole perseguire quando si vuole avvia una campagna di digitalizzazione
Se lo dice una persona che a tanti anni esperienza vuol dire che ha visto cose che noi umani
Quindi anche la necessità di guardalo pensosi oggi credo sia la parola che è stata detta più spesso
Che non vuol dire nulla perché open-source anche Android però poi cosa vuol dire concretamente per l'utilizzatore finale c'è open-source quando è sviluppato da comunità stabili
Cioè quando è davvero uno strumento affidabile zero diciannove dietro c'è Google perché dal settore stabili però
Bisogna rivolgersi a quello penso Schenone open-source perché gratis
Ma che ho pensoso che di qualità che uno per insulse che consente l'implementazione e la personalizzazione del rispetta l'esigenza che quell'istituto con l'ente culturale con la anche azienda profit decide di adottare questo al vantaggio nella gratuita perché si parla di Nino soft FI in italiano c'è l'ambiguità che differire di che gratuito da tradotto dall'inglese ma non è quello il senso
E invece la collega dell'anno la collega la la dottoressa del del sei parlava
Questo per sollevati da qualche criticità che vediamo dopo come strategia di generazioni fa l'immagine una strategia basata sulla generazione di una DVD fai ad alta risoluzione Ada di alta qualità però è rimasta il piffero
Da cui poi vengono generate le copie n coppia per N
Occasioni di utilizzo
Perché osservato queste questioni perché alcune di queste questioni sono dentro il tempo dentro il fine morto perché è una delle tante i sta per chiedo scusa che la F sta per fare in modo che non per fotografia perché poi in inglese sarebbe quella più quindi dentro questo prendo del tema io sono stati
Diciamo
Affrontati mastica di sono state poste le soluzioni perché quello che cercavo di fargli capire dire oggi è che il tipo F non è una soluzione
Perché vediamo che per arrivare all'utilizzo del tipo io ha più bisogno ha fatto un cammino quindi ti vai a fare una piattaforma di distribuzione di contenuti
Agnostica rispetto alla tipologia di contenuti possono essere contenuti essi fotografici cioè beni fotografi sui beni archeologici audio video tre D
Assolutamente indifferente la qualità del del dell'immagine che che si decide di distribuire all'interno e con cui governa questo faremmo
Questa definizione di dite voi a fare molto semplice ma una comunità che sviluppa e i piani condivise le implementa con dei software ed espone i contenuti in interoperabilità questa definizione che è stata data da Tom Carver uno dei padri fondatori del
Del del del framework che abbiamo avuto
Il piacere di ospitare in CCD qual tale due anni fa grazie alla all'invito la dottoressa ma non nella biblioteca vaticana
In questa definizione ecco la capacità tutta americana di condensare concetti in delle fasi molto belli
C'è tutta di vantaggi svantaggi ma soprattutto i vantaggi del tipo AIAF perché appunto si fa difendono comodità a una comunità che sviluppa software è una comica quindi internazionale stabile specializzata nella nel sostegno delle quelle che oggi chiamiamo Digital Humanities
Che sono che mette quindi a disposizione di una comunità difendo abbastanza ben identificata dei con dei degli strumenti per distribuire contenuti
Io oggi fa ascoltando quello che che che si è detto come avete capito molte cose vengono da quello ci siamo detti oggi ascoltando quello che ci ha detto pensato che tutti voi assicurerebbe se considerato con una sorta di
Cartina di tornasole del nostro modo di di lavorare pregresso per di uno strumento utile un obiettivo utile dotarsi per lavorare bene né in una nuova campagna di digitalizzazione
Perché
Ciò di cui ha bisogno ti voglia fare sono cosa abbastanza semplici
C'ha bisogno di descrizione del del del venti degli oggetti che sono stati digitalizzati quindi di data sette minimo anche lì non ci sono complessità da Scheda o a Oscar F. o chissà che schiera
è importante soltanto riuscì a dare una una una struttura dati molto molto stringata
Questo non significa che bisogna lavorare con la struttura dati molto stringata cosa significa che per arrivare usa altri quelli F abbiamo il nostro data sette Complesso dal quale possiamo estrapolare una quali una quantità di dati minima per veicolare i nostri contenuti su quelle piattaforme
Quindi poi anche a realizzare delle riduzioni ad altri di altissima qualità perché uno dei problemi che ci sono
Che si affrontano quotidianamente nonostante oggi il costo dello storia cioè infinitamente più basso di di sempre
Però uno dei problemi è proprio quella di oddio adesso fatto delle delle immagini ad altissima risoluzione
Che sul telefonino mia zia non potrà mai vedere perché dovrebbe avere un una due un telefonino insomma uno smartphone particolarmente performante con una rete particolare quattro G cinque Gini
Ecco e questo ci portava a a pensare che poi il materiale digitale che ornava Rigolato vi avrebbe dovesse essere di bassa qualità cioè dovesse essere compresso dovesse essere
Di di Dini con una risoluzione
Sufficiente alla visualizzazione ammonito ecco questo è il tipo di acque non è più così
Il tipo F lavora e struttura è studiato da un punto di sacro le infrastrutture software studiato per ma Sinai fine ad altissima risoluzione rendendolo disporre nel Noli disponibili in termini estone della zona Evoli su qualsiasi device essi siano tablet computer o quant'altro
Quindi
E questo ci consente anche di di consigliare gli amici della sei di Dino smetterla di fare delle copie e a bassa risoluzione perché non è uno non è un modo di lavorare
Così utile in un contesti in cui è sufficiente avere intifada quattrocento mega baite per poterlo visualizzare sul telefonino
Con la stessa velocità con cui si visualizza un J tre gradi ottocento by
Chi lo by quindi è una tecnologia che ci offre cc invita sia sorta ad allarmare un po'dura del campagne di di digitalizzazione ad alta qualità
Rendere accessibile interoperabile proteso seggi tali queste un altro obiettivo che dovremmo avere abbiamo detto cose appunto questa ciò che diceva stamattina la collega
Delli curato da ma poi in realtà lo diciamo tutti che dobbiamo essere interoperabili semplicemente ho colto la la la palla al balzo che qualcuno l'ha detto con più
Precisa e gli altri
L'interoperabilità e la parola alziamo pensosi forse più gettonata se dovessimo fare una mappa dell'Italia più più usati oggi diciamo che sta abbastanza in alto in classifica
Però poi concretamente non abbiamo bene l'idea di come gestirla questi interoperabilità perché interoperabilità Facchetti ambienti allora uno delle delle possibilità del che lo fa il titolo sia per quelle di essa vinto per interoperabile in un ambiente che a quel tempo l'AIAF che però è un ambiente totalmente diversificato che consente la consultazione visualizzazione di un di un oggetto che è conservata in un archivio muro giapponese che utilizza dei tracciati assolutamente lontani dalla nostra cultura alchimistiche e metterlo a confronto con una fotografia conservatrici cd
Che magari è stata descritta con la scheda F quindi una totale agnostici rari spettro agli strumenti descrittivi
Che consente un un una una un confronto un incrocio una lettura comparata delle risorse digitali in una stessa in una stessa
Sistema di visualizzazione come andare a vedere
Sì questo discorso dell'usati sistemi sicuri e affidabili è un po'quello che si diceva rispetto alla all'migrare sul cloud le proprie
Infrastrutture informatiche perché nel pubblico
A mio avviso una necessità considerata
La totale mancanza di personale specializzato nella gestione di non tutti abbiamo un Landino in istituto
Ho un altro cuochi per due capace di stare dietro a una struttura informatica di qualità e adeguata alle nostre esigenze di pubblicazione gestione produzione dei dati
è il Claudio ci alleggerisce però con la consapevolezza di di di di di fare delle scelte oculate oggi ormai Agde poi con una lista di
Di lì disse degli operatori accreditati insomma ci sono dei livelli di garanzia anche per l'Appia abbastanza alti
è un'altra cosa che ci invita a fare il tipo di F. sceglie una licenza di distribuzione stamattina chiave minata faceva notare come praticamente nessun istituto e beni culturali si pone questo problema
Che invece è centrale nella per chi utili che chi sceglie di utilizzare il tipo AIAF
Perché la l'altra dichiarazione da licenze distribuzione è uno dei pochissimi mandato in filtri che ci sono è uno dei pochissimi obblighi che chi utilizza il tipo AIAF deve dichiarare cioè l'istituto che scegli utilizzato
Quindi che ovviamente è un'azienda ad almeno
Mascherati Commons by qualcosa insomma poi abbandona prescinde a
Da da dal caso specifico quindi in questo senso una cartina di tornasole cioè ci serve a ragionare su come pianificare una campagna digitalizzazione
Ho per garantire degli standard di di di di minimi e direi anche aggiornati perché comunque se non faremo che che che che non ha più di sette anni di vita mi pare poco più diciamo che non è è un povero dello Stato non non lo stato dell'arte ma insomma è una delle delle dei ragionamenti più aggiornati sul sui sistemi di distribuzione dei contenuti digitali informato immagine perché chiaramente di quello stiamo parlando
Questo è quello che che questa serie di domande realtà sono quelle che ti istituti pongono i gli animatori della Community altri poi accusa
Che che pongo devastati questionario che sottopongono gli istituti che vogliono aderire
O comunque pubblici o privati che si siano degli ad utilizzare il titolo agli effetti
è un po'quello che dicevamo prima capire quali se siamo già a un sistema informatico che a un server per la pubblicazione le immagini qualcuno ha già fatto riferimento
Mi sembra sempre
Che ha fatto che ha parlato a nome della sei mi pare abbia no
Ricco mi pare che abbia detto che ha utilizzato un server per la pubblicazione le magiche non è uno strumento io non quasi nessuno noi non l'abbiamo mai utilizzato il CCD abbiamo è stato utilizzato in questo caso cioè non è che tutti i contenuti digitali vengono pubblica tutte le immagini vengono pubblicate
Ricorrendo a un a un a un servizio di pubblicazione per il server quello vuol dire quindi ad uno strumento che garantisce una mai miglior qualità nella distribuzione delle delle delle immagini
Farsi delle domande in merito alla presenza o meno di software di gestione false le domande in merito alla disponibilità o meno di personale Tito che comunque almeno la fase di avvio richiede delle conoscenze
Informatiche minime per poter avviare non l'abbiamo fatto tutto in casa lo sviluppo la la la l'esportazione del dazio alla piattaforma
Però sono necessarie le delle conoscenze minime Vietti ma oggi quasi tutti gli operatori del settore sì insomma di i chi in Italia fa digital Library in Italia sviluppa siti oggi come oggi ricorre al o proponenti varia fra diciamo i propri clienti come uno degli strumenti per pubblicare contenuti
E poi si una una delle domande rispetto all'IVA a livello diciamo di tecnologie la la l'uso o meno del cloud perché
Viene visto nell'ambito delle di questa commedia di come uno stretto non necessario ma utile per cresce in maniera più più più dire quasi più semplice
Per quanto riguarda invece il patrimonio che di questo alle tecnologie per sono delle del del delle analisi che che un istituto dovrebbe fare in merito al patrimonio che vuole pubblicare quindi diciamo le immagini che che per immagini non intendiamo soltanto beni fotografici ma ha per l'appunto impegniamo beni
Digitalizzati è vero che prima ha detto che che il tipo la gaffe serve anche per pubblicare audio davvero cioè alcuni di D UE lo fanno quindi non sono se non talmente poco specializzati che possono pubblicare anche contenuti audio
Rispetta le immagini il ragionamenti sono appunto cosa abbiamo messo on line e se c'è un flusso di lavoro
Del del dichiarazione delle immagini che la risoluzione diamo alle immagini che rendiamo disponibili on line
Questo discorso che facevamo prima della produzione di immagine soluzioni differenti per garantire usi differenti se se già noi lavoriamo in questi termini questo modo esse lavoriamo in questo modo se una cosa irrevocabile o se è un passo indietro
Per poterne fare uno avanti che che che che ci possiamo permettere
E poi il discorso dell'accesso alle alle alle risorse digitali che abbiamo pubblicato perché magari molte risorse digitali sono on line ma sono accessibili solo utenti registrati
A volte per essere di stati bisogna essere utenti qualificati non so penso che tutti voi conosciate gesto che è un sistema di pubblicazione scientifica del più grande del mondo
Però perse registrati bisogna essere utenti qualificati non lo posso fare io da libero cittadino lo può fare in un istituto non lo può fare uno studente lo può fare la sua università maggiore qui a Macerata siano registrati
Quindi l'accesso la libertà d'accesso modulata e anche la la anche la diciamo la la richiesta di un'autenticazione è modulabile
E in termini di pubblicazione un altro dei problemi è un'altra delle questioni da porsi è
Come pubblico quello che ho
Per poter poi entrare cioè quindi qual è il ghetto che c'è fame
è questo fra i morti pubblicazione
Nostro che è più c'era perché i danni che ha siamo passati molte di queste cose magari l'abbiamo passata adesso dopo questa rapidissima panoramica secco di di di contestualizzare la nostra il nostro contributo
Diciamo che appunto il l'ho detto prima il triplo e a fare studente agnostica formato con cui metadati sono stati compilati perché poi tutto deve confluire in un semplicissimo fa il
Diciamo strutturato per non formato insieme a Jenson ma formato molto molto semplice editabili un qualsiasi editor di testo
Punto il manifesta che qui diciamo il Fai l'unico file che contiene informazioni sul sulla risorsa
Può contenere infrazioni su qualsiasi tipo di di di di risorsa è il sette gli atti non sole discrezionale
In base alla alla all'istituzione che pubblica ma anche da un oggetto a un altro cioè io posso scegliere di dare un certo tipo di di di di di andare più approfondimento approfondita su certi beni meno che su altri insomma
Talmente
Piatto il tracciato perché mi consente la di strutturale lo perché poi una delle possibilità in base alla maturità dei dati che ho è quella di gara invece aggregazioni di contenuti e pubblicare contenuti Marino aggregata
Quindi nonché abbiamo ci bastano i dati semplici i dati piatti di dati possono essere sul più sono in chi chiaramente più ci consentono di di di di articolare il modo in cui li distribuiamo degli oggetti che vanno a descrivere
Di andare un po'più alto che fosse si è fatto un po'tardi il due modi le due
Le due anime diciamo tecnica della del del del del faremmo sono questa che si chiama in mezzo e i piani presenta scene piani che fondamentalmente vuol dire queste è una visualizzazione in foto in con un Dewey triplo AIAF
Questo è diciamo l'image ai piani cella quello che vi ho riguardato cioè la fotografia nel caso specifico e questo è il presente sonetti ai cioè la le informazioni che che che
A quella fotografia ho attribuito
Poi c'è un alto Tullo lo potremmo chiamare insomma alta e i piani cioè la l'hanno perso non c'è la possibilità e non so quanto sia della sala servizi internet
La la possibilità di aggiungere annotazioni innanzi al porzioni dell'immagine quindi chi di Di Vaio di propano ammessa una Polo così molto stupida
Giusto per mostrare questa questa possibilità e quindi anche di fare degli scherzi de de de dei disegni prende degli appunti sul sulla fotografia e e questo dipende dal livello dalla complessità con cui questa funzione l'avete è stata sviluppata dalla dalla da da da
Dal diciamo dal detentore il servizio
Possono essere
Salvate per tutti o salvate nella singola sessione di visualizzazione quindi salvate solo per me utente
Andare un po'più avanti questo questa con questa è un'altra funzione interessante della del dell'in mezzo ai piani c'è la possibilità di selezionare arie d'immagini e pubblicare solo ai ed immagini
Questo significa che non solo posso pubblicare solo una parte dell'immagine ma posso anche fare in modo che una parte della mia immagine
Vada avvento un'altra immagine nel caso specifico potremmo avere un manoscritto in cui la mia tue è stata rimossa e io detengo il manoscritto
Lei detiene la miniatura se abbiamo pubblicato entrambi vinti con l'Ajaccio possiamo fa una pubblicazione in un vivaio adeguato della miniatura dentro e non ho scritto esattamente la posizione da cui era stato rimosso
Nel contesto in cui la la insomma il ti vuoi fare l'abbiamo sperimentata questo il CCD ne abbiamo già parlato stamattina ho detto la mia collega Chiara
Di cosa si tratta insomma fra le varie cose oltre all'anima del catalogo noi abbiamo o una un patrimonio fotografico siamo una realtà un po'ebbero perché detenuti deteniamo un patrimonio produciamo anche un patrimonio perché deteniamo il patrimonio che negli anni Gabinetto fotografico nazionale
Ha raccolto e poi otto e continuiamo a produrre patrimonio come molte sovrintendenza anche fanno però o come istituto centrale siamo fosse l'unico a detenere con un patrimonio di cui abbiamo diretta responsabilità
E queste nostro qualcuno di di di di pubblicazione di lavorazione quindi c'è una prima fase inventariazione e digitalizzazione
Si gestiscono queste immagini digitalizzate descritte si produce quello che appunto abbiamo chiamato prima il il file manifeste cioè quell'articolo sette di dati descrittivi per quella specifica risorsa e poi abbiamo scelto di aver come piattaforma finale di pubblicazione il sito dati beni culturali al momento è quella la parte in cui esponiamo tutte le nostre risorse fotografica
Ne ha già parlato stamattina è chiaro che poi anche la pur minima imponente che consente l'interrogazione era e quindi l'uso dei dati sul fotografico informato l'Inter dopo è nata
Quindi ciò che abbiamo prodotto concretamente nella nel fine morti poi accusano mille centocinquanta mila circa manifesta uno per ogni risorsa
Fotografica
Disponibile la modalità con cui abbiamo prodotti è una modalità artigianale come come d'altronde prevede il il il il il fare in modo che non dà delle dei dei modelli operazioni dei procedurali specifici per produrre certa creare quella fogliettino Jason con le informazioni
Di perché dipende perché la essendo
In calcolabile la dice della diversità di di di di di provenienza dei dati non non si è pensato dichiarare una procedura unica
Quindi non abbiamo scelto un setto avviati specifico l'abbiamo esportata dal nostro database sequele e abbiamo con una routine abbiamo macinato tutti i dati abbiamo prodotto
Il il il file Jenson questa è una possibilità alterco possibilità più sofisticate permettono la creazione di questi file non domanda cioè l'utente decide di vedere quella risorsa in un certo modo
I servizi che l'utente non bene ma che lavoro per cui alle alle aveva
Dietro la pagina vedo che è che l'utente visualizzata po'dunque no il il file manifesterà abbiamo preferito produrli tutti in maniera massiva perché è più diciamo adeguato alle polizia anche del del faremmo perché
Uno degli scopi è quello di fare viaggiare questi file di testo fa una piattaforma di pur di di di consultazione nell'alta quindi avervi disponibili tutti
In una cartellina del mio serve del mio istituto è una cosa diciamo più virtuosa che non produrli su richiesta dell'utente per quindi poi scomparire ebbero
Qua se ne ha un po'nel tecnico il tipo di di di server per la pubblicazione per per la commenta la gestione pubblicazione alle immagini perché fondamentalmente la Poli le possibilità tecniche sono due o creare tutte le immagini nel formato che
Il tipo di afferisce o per risparmiare spazio ma ci vuole più prestazione dal punto è se le macchine
Lasciare tutte le nostre copie digitali ad alta risoluzione e fare in modo che di volta in volta vengano create dal dal dal soffre specifico nel caso sprigiona Beyoncé su questo siamo a Cantalupo
Esistono una quantità diversa di di di di orario non ne abbiamo selezionati due lavori in maniera un po'diversa uno consente per esempio quello che abbiamo visto prima consente alla mutazione altri tipi di operazione mente El Mirador mentre diversa al riguardo
E quel violette messe proprio sì ti fa vedere qualsiasi cosa dal Pd F a al dal tre D all'audio alla al video
Ciò che vorremmo strutturare meglio
Nel né i nostri servizi sono appunto le le annotazioni è la produzione di raccolte avendo ad esempio un caso abbastanza banale diffuso fai pochi esempi che ci sono indirette sulla fotografia
è la pubblicazione di album fotografici e quindi di un insieme di fotografie che fisicamente sono Beha sono sono sono raccolte in un oggetto unico che fa la digitalizzazione scompagina inevitabilmente è con questo strumento è molto semplice realizzare un una una una consultazione del del dell'album come si fa coi libri perché dal tandem quindi sfogliandolo perché va ricordato che questo framework nasce
Nel mondo delle biblioteche la botte lei Anna l'abito della distanza della British
O meglio la la la una biblioteca di studi britannici di di di ieri
Quindi il concetto di di di
è stata una pagina
Il concetto di pubblicazione di di di di messa in rete di un di un libero è il punto di partenza quindi l'album fotografico e quello che ci assomiglia diciamo di più
Questi sono le ragioni per cui abbiamo scelto di adottare il tipo di appresso non può quello che ci diciamo prima i motivi per il
Che che che che ci hanno portato a porta sperimentale perché avevamo intenzione di utilizzare immagini ad altissima risoluzione però rendendo la cosa fattibile un punto di vista sia lato utente sia nato macchine perché poi in realtà
Non l'abbiamo fatto con con nelle macchine messi a disposizione dal da del Collegio Romano insomma da da delle infrastrutture del del del Mibac basiche
Niente di di di particolarmente delicato
Ci interessa questa possibilità di di gestire la notazione da parte degli utenti
è uno strumento di visualizzazione che consente la manipolazione avete visto all'inizio del c'è un'immagine negativa ora poi lo vedremo tempo invece subito proprio vista positiva perché in realtà lo strumento di visualizzazione consente alcune piccole ha giustamente l'immagine votazioni
Miglioramento non miglioramento Ciad Sirmione Dust insomma regolazione della della luminosità che è molto utile ad esempio quando si consultano magari dei manoscritti che non sono riprodotte alla migliore o che comunque
Manipolando il contastorie alunni si dava si vendono più leggibili quindi sono tuttora sedi Tullo nella
Messi a disposizione dell'utente che che non abbiamo ritenuto interessanti per i nostri utenti
Gestionali gruppi risorse digitali come le dicevo prima ma anche di creazione di collezioni e di Gallelli cosiddette però in maniera dinamica soprattutto Gallery che possono viaggiare
Perché la Gagarin soste digitali dentro un manifesta mi consente di creare un unico file che posso condividere con altre istituzioni che usano quel quel quel tipo di tecnologia appunto il tipo AIAF
è e quindi rendere disponibile una gallery che io magari ho fatto in maniera estemporanea per ore nella permanente
Descrizione dell'ESA senza vincoli formali cioè
Aveva una piattaforma che come le ho detto accetta qualsiasi come punto di partenza accetto qualsiasi formato descrittivo
E anche appunto la possibilità di far viaggiare i risultati qua ho portato al volo due du un esempio abbastanza banale di come nella stessa questa è una pagina io poi tagliato tutto ma realtà è quello che vedete voi vanno nate su una pagina invece questo sopra ci manca la barra degli indizi ma è quello
Due immagini che hanno una provenienza completamente diverso una foto nostra una pittura presa dalle collezioni del ghetti nel questo un modo stupito di banale diciamo di di di di usarlo
Però ho magari è interessante per chi sta facendo una comparazione fra la rappresentazione
Tardo settecentesca del del del del Colosseo ed è una delle prime immagini fotografiche del Colosseo quindi
L'utenza imprevedibile e questo strumento secondo me consente di venire incontro a un'utenza come diceva stati anche Chiara
Non è che tutti quelli che vengono Abarth che fanno incetta su interessati gli specialisti teme di visti
Degli storici dell'arte raffinatissima molto spesso è un viso totale andare su internet cerca risorse digitali e questo secondo me non è una cosa da se da da da da trascurare del tutto
Perché comunque se se decidiamo di metterci a dismettere disposizione vaste collezioni non possiamo avere la presunzione di decidere cosa ci deve fare l'utente con con le collezioni che mettiamo a disposizione dobbiamo è la maturità di propone in una maniera
Molti lei ce li dobbiamo garantire un livello diversificato assolutamente
Libero dell'utente e qui c'è un altro esempio di questo tipo credo del che e che chiaramente questo ci consente anche di verificare
Di viaggi di mettere a confronto anche lì iridati che descrivono ciascuna risorsa
Dire che con questa possiamo finire
C'è l'ultima questo è un livello di come potete vedere all'immagine quest'è l'immagine completa queste l'immagine
Con
La tabellina del della descrizione e qui c'è una il massimo della fumata che riusciamo a fare con questo file che non è stato prodotto ad occhio quindi a una risoluzione buona ma non eccezionale
Questo è un altro esempio di come si possono mischiare perché in ogni pagina si possono mettere N
Dire al tavolo farlo col mio computer così faccio volevano sedi fase però non è stato possibile quindi ho dovuto usare delle Steel perché in realtà
La stanza
Adesso che è successo
Sì io avrei finito volevo capire se
Finita
No no no assente no lei per strada dicevo anche manca dal nome stesso caso che stava con la corrente che mi sa che
Detenuto voce in tutta la grazie grazie bene grazie
Per parco
Allora a questo punto abbiamo ancora qualche sono un piccolo spazio per il dibattito che però invito il professor di lì a poco a raggiungermi perché sarà lui insomma coordinare questa fase di discussione
Allora siamo siamo arrivati in effetti è un'ora oltre diciamo il termine previsto ma normale
Che dire sono state tutte relazioni diciamo che abbiamo sentito oggi relazioni interessanti che cisti quasi quasi spingono a in qualche maniera trovare l'occasione per dare almeno un'altra ora ciascuno
Per arrivare no per farci diciamo per approfondire queste tematiche
Però in questo momento abbiamo la possibilità di un dibattito o quanto meno qualcuno visto che ancora i relatori qua sono qualcuno che vuole fare qualche domanda chiedere qualche chiarimento
C'è qualcuno che vuole intervenire
Prego
Allora do io la parola al professor allegrezza
Giustamente è stato in silenzio tutto il giorno poi si prepara per domani quindi no prego
Ma io ho ascoltato con molta attenzione tutte le varie relazioni veramente
Ho ricevuto una quantità disse di stimoli di input impressionante
Tra l'altro scoperto cosa che non sapevo presenta il fatto
La ex Discoteca di Stato chiamiamola con il suo nome con cui è universalmente conosciuta avviato tutta una serie di gruppi di lavoro per la produzione di linee guida che tutti auspica
Con lui così se si ma ho sentito anche altre istituzioni di rilievo nel panorama internazionale quindi una delle proposte che poi volevo fare domattina a questo punto l'anticipo è quella in alcuni settori esistono già linee guida abbastanza note conosciute no quindi faccio riferimento per esempio alle tante linee guida delli così sulla digitalizzazione del materiale cartografico di manifesti e di quant'altro
In alcuni settori invece e nello specifico il settore dei beni sonori e audiovisivi secondo me siamo un po'motivo carenti però
Non ci sono così tante indicazioni raccomandazioni e best practices da seguire quindi domani avrei proposto questo ma vedo che sono stato quasi anticipato no
Non mi dispiacerebbe che ci fosse un coinvolgimento anche da parte delle del nostro ateneo del master noto abbiamo tante figure professionali
Magari magari diciamo forse l'occasione domani probabilmente per riflettere poi sulla conservazione di tutti questi oggetti
No che appunto sono il risultato della digitalizzazione
Perché sul tema la conservazione sappiamo che cioè ci sono tutta una serie di standard internazionali no la ISO quindici figlio avuto quattordici sette ventuno
Che prevede però l'utilizzo di conservatori digitali che hanno una determinata infrastruttura ecco forse questo rapporto tra non ho l'obiettivo della digitalizzazione diffusione con poi l'esigenza dalla conservazione
Perché chiaramente non è che digitalizza Moggi e poi dopo tra dieci anni rifacciamo tutto
Quindi anche alla scelta dei formati la scelta ovviamente di di determinare di trovare una tipologia anche di oggetto digitale
E andrebbe probabilmente analizzata anche nella prospettiva della conservazione no
Quindi direi che la conservazione deve rientrare a pieno titolo nel Progetto di digitalizzazione
Altrimenti digitali diamo ma poi dopo magari ci troviamo in difficoltà con la conservazione è un tema sicuramente importante ecco oggi non l'ho sentito lo non lo ha sentito affrontato dalle varie relazione
Luca corsetteria Università di Udine sì grazie prendo la palla che ne hai emersa alto perché questo è un lavoro che l'Italia definizione delle linee guida per la conservazione della dove lavora l'Italia aspetta da anni e nel senso che se posso dirlo in dibattito alle sei di ieri sera siamo indietro nel senso che se ne nella comunità cristiane nazionale se ne parla almeno dal novantuno una quando l'UNESCO ha fatto uscire allaga ed a cura di Boston è la Yasar negli ultimi anni ha fatto un lavoro enorme stupendo che per la conservazione può esser preso da riferimento ecco pochissime lavori ulteriore insomma lavoro è stato fatto
Negli anni scorsi
Quello che è interessante adesso discutere è la valorizzazione registrazioni la consegna tre quando tale detta in termini abbastanza
Terra-terra sappiamo come stelle si digitalizza un nastro
Quello che non sappiamo e come si è detta un opera di musica Elettronica un'opera registrate qui entriamo nell'ottica del restauro della restituzione dell'opera quindi un ambito filologico
In un ambito che richiama una cultura una conoscenza umanistica dietro al processo di editing che dovrebbe essere il punto di convergenza tra le materie umanistiche la materia scientifica a mio avviso questo questa è la grande sfida di adesso l'editing l'edizione critica in musica registrata
Questo dovremmo discutere lanciano la palla no colgo diciamo colgo assolutamente questa questa osservazione e ritengo che appunto rappresenti uno degli elementi da tenere in considerazione almeno in questo processo diciamo di digitalizzazione che non che non deve limitarsi al tema digitalizzazione ma deve trovare tutte tutte diciamo le uscite verso le altre aree d'interesse coma la valorizzazione ma anche appunto il recupero il restauro cioè a qualcosa di di integrato su questo eh no e questo magari ai nostri relatori quando poi tra l'altro faremo la pubblicazione degli atti spero che avendo fuori vengono fuori degli input dirle dei dei no dei dei consigli perché no
I se posso permettermi anche proprio nella direzione della possibilità di creare dei percorsi di formazione dei giovani in questa direzione cioè abbiamo bisogno di questo di capire che tipo di taglio dare ai nostri corsi di laurea di specializzazione di di dottorato proprio per rispondere a questo tipo di domande perché noi veniamo da
Impostazioni tradizionali cioè una laurea magistrale in Filologia quanto di più
Tradizionale esistenti consolidato e di sperimentato per fare il passaggio ulteriore
E dobbiamo capire bene come si articola nei due aspetti della formazione e quindi insomma voi che siete di esperti di questo sette indispensabile
Prego
Francesca Mombelli Fondazione Zeri Bologna
Io ho apprezzato moltissimo l'intervento ultimo viene Alessandra Pape Sow da impegnato in un'altra conversazione ma ha prestato all'interesse
Prego fare una domanda all'attenzione del relatore
Cioè
Attacca causa
No stavo per
Altre
Stavo facendo un complimento ossia sarà qua
Si è aggiunta relatore sia le persone che hanno pensato di inserire questo intervento sui tipo l'Hi FI in questo convegno perché penso sia assolutamente indispensabile
Parlare appunto di questo argomento affrontando la tematica della digitalizzazione probabilmente appunto è un frame molto più conosciuta all'estero che non in Italia ma penso che rappresenti un po'il futuro ecco per la pubblicazione nostre collezioni digitali
Però è dal momento che questo processo di pubblicazione con questo standard richiede un certo investimento da parte delle istituzioni volevo capire
Quale poteva essere una prospettiva di di durata una prospettiva temporale ecco non è che tra tre anni quattro anni verrà fuori è un un altro un'altra possibilità un altro insieme di dire enti che imporranno un cambio radicale perché appunto e comunque un processo impegnativo dunque no premettere che non è un processo impegnativo percorso fatto da solo
Cioè la migrazione la realizzazione di altre forme di pubblicazione intima che fu fatta tutta io che non sono informatico quindi anche fatta male però è fatta informatico ci abbia messo una settimana io ce l'ho messa sei però non è un processo impegnativo
Ciò detto la durabilità io perdo abilità non intenda è la stessa cosa che intendi tu perché la durabilità dovesse a dice direi quasi autoreferenziale cioè l'importante è la dura la la durabilità di della Community che sviluppa quella piattaforma salirà una piattaforma migliore
Io istituzione mi farò delle domande se aderire o meno però l'importante è che la piattaforma che sta utilizzando abbia una durata nel tempo e quindi abbia alle spalle una community valida e quindi abbia alle spalle dei dei dei delle istituzioni che hanno investito
In maniera sinistro all'azione mosche zanzare in maniera significativa
Su su quel progetto quindi io penso che
Fa due anni ci sarà sicuramente uno strumento migliore
Perché non abbiamo parlato delle grandi debolezze ti puoi fare una banalissima in un'epoca in cui schivi una palla su Ugoletti arrivano cento mila risultati e che invece pubblicando in trincea le piattaforme di di sì di consultazione del tipo l'AIAF sono debolissime sul piano della ricerca cioè sulla possibilità di trovare i contenuti con un'interfaccia dice che a cui siamo abituati
Quindi per dirne una quindi
Probabilmente arriverà uno strumento di distribuzione dei contenuti digitali più sofisticato ma questo non significa che lavoro che abbiamo fatto adesso anche per questo fatto con la gente all'inizio cioè questo porsi come obiettivo
Fra sei mesi e arrivo pubblicamente poi fu comunque mi aiuta a fare una serie di sforzi quelli sì
Per migliorare i miei dati doveva avere l'obiettivo all'interoperabilità almeno un grado zero perché quello dell'interoperabilità all'interno di questo faremo altro
Non spaventarmi di proceda digitalizzazione altissima risoluzione che una cosa che invece oggi economicamente fattibile mentre dieci anni fa otto anni fare una cosa improponibile oggi con una spesa veramente dopo cena delle risorse economiche del del degli istituti che conosciamo raggiungibile anche con delle conoscenze soggetti delle competenze specifiche relative
Perché comunque manipolare macchine fotografiche digitali diciamo che più o meno alla portata di tutti o comunque richiede un timing molto imitato e io sono un fotografo quindi lo dico facendo quasi un autogol San prima la ferrovia una tesi di obeso Terrile alchemica oggi lo è per fortuna molto meno
Quindi direi che non non mi preoccuperei tanto della durabilità rispetto a una coppa un concorrente mi preoccuperei della durabilità diciotto scelti utilizzare adesso cioè scegliere formati obsoleti per esempio per descrivere
Ha portato a delle conseguenze nefaste a chi li attacca chi ha perseguito quella strada
Magari perché aveva scelto oppure addirittura fare degli occhi in dei suicidi totali è rivolgersi a delle imprese private che che producono dei software che magari poi le imprese private falliscono
Quel software che che mi sono comprato a trenta milioni quaranta mila e i cinquanta milioni negli anni novanta ma forse anche di più viene completamente inservibile lavoro che mi è stato dato quindi tipo mi potrei in un'ottica diverso rispetto alla durabilità ecco
Non so se
Grazie mille sono Giulio Blasi della piattaforma
Note no e accetteremo solamente ai ai interloquire sempre sul tema attracco universo ma semplicemente perché siamo qui e magari è l'occasione per chiacchiera arma tra oggi e domani
Che in realtà sono un'altra istituzione importante che sta diciamo ha deciso di di sviluppare un progetto biblioteca digitale su un'infrastruttura radicalmente tra traversa la Biblioteca Estense universitaria di di Modena
E e altre biblioteche come un'altra biblioteca un'auto non ho molto sottolineato il fatto che noi siamo gli unici sicuramente in Italia va a pubblicare beni fotografici perché il tipo di F. utilizzato quasi esclusivamente in ambito bibliotecari
Eh no mica è un c'è perché pensato per le biblioteche quindi in realtà non ho voluto sottolineare questo aspetto però diciamo che sono spazi ci hanno chiesto di portare questa destinata a voi perché la stiamo applicando in un ambito che non è quello
Per il quale è stato immaginato son d'accordo di Puebla volevo aggiungere una cosa però diciamo che tra l'altro e l'interesse per il quale una piattaforma di visitarla Davide principalmente rivolta alle biblioteche pubbliche
Ma siamo circa cinque mila biblioteche pubbliche italiane
A diciamo su una cosa come il trattore ed è il fatto che
Forse questo si può sottolineare di più il tra il problema fra un sistema di condivisione dei contenuti
Cioè è una cosa diciamo chi è stato alla conferenza del di presentazione del progetto alla Vaticana visto il vecchio Anthony Grafton specialista di di di manoscritti
Ebraici lavorare come il Trap flirt per confrontare cose che si trova in un'istituzione diverso ora il tema della condivisione dei metadati è stato per anni un tema centrando le biblioteche digitali oggi c'è la possibilità di usare il trattore da fare
Arresti in dalle ASP del dall'istituzione di tutto il mondo costruire delle collezioni mirate e utilizzare sviluppare dei servizi cosa che prima non era possibile fare ad esempio il sistema del notazione che veniva citato prima che è importantissimo
E va sottolineato una cosa che permette a qualunque università ad esempio di raccogliere tutte le fonti mano scritto del mondo e sviluppare un servizio di annotazioni di mano scritti specifico per la propria strinsero questo cambia radicalmente le condizioni utilizzazione degli oggetti digitali
Infetto Grass
A non non sono stato abbastanza efficace ma chiaramente è uno dei vantaggi in questo è indiscutibile di del triplo AIAF poi nell'ambito bibliotecario fosse ancor più facili immaginasse gli utilizzi perché poi il vantaggio poté solo potenziale
Io non lo so c'è qualcuno prego no volevo ritornare al tema precedente che si era visto prima del cellulare Cernaia
Allora sui gruppi di lavoro allora
Durante la relazione punto fatto riferimento a due attività che sono ma che sono appena nate sostanzialmente che stanno nascendo proprio perché ci rendiamo conto di questa esigenza di questa di questa di questo vuoto e e quindi appunto volevo dire nel giugno di quest'anno è stato istituito da lì Q e quindi coinvolgendo tutta una serie di Esperti facenti parte di una rete istituti tra i quali chiaramente
Istituto centrale per i beni sonori questo gruppo per la catalogazione del materiale audiovisivo proprio per che si avverte chiaramente questa necessità di garantire la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio perché fino ad ora è stato trattato all'interno di una grande categoria del materiale moderno quindi necessita di concentrarsi specificatamente su questo materiale con le sue determinate caratteristiche il gruppo è nato a giugno è stato cominciando il suo lavoro poi sì Polla ragionare su rapporti che possiamo diciamo instaurare
Tra l'istituto l'università ci faremo insomma in qualche maniera possiamo poi farci portavoce più tutta una serie di riflessioni comuni questo
Assolutamente ma è un percorso che appunto lì Coccoluto istituire coinvolgendo CL siamo ben contenti insomma come anzi all'interno del gruppo i componenti dell'istituto sono anche numerosi proprio per la nostra specifica caratteristica
E lo stesso per quanto riguarda il discorso della conservazione delle fonti delle dei dei beni sono ha detto delle fonti somale perché anche quello è un attività che è iniziata quest'anno e adesso a Torino tra Brera insomma ci sarà un incontro davvero di alcuni componenti del gruppo di lavoro per portare avanti il lavoro quindi effettivamente sono delle esigenze chiare
Che alle quali stiamo cercando di dare delle risposte con l'inedita questo vademecum insomma quindi solo questo
Ma soprattutto io mi chiamo Marco sono un perito informatico lavoro per il servizio sanitario nazionale mi occupo dell'anagrafe zootecnica
Nel tempo libero faccio il presidente di una fondazione che si occupa di audiovisivi
Ho sentito tantissimi bei progetti
Molto interessante anche tecnicamente eccetera ho sentito molti progetti open source sono l'unica cosa che me pare non aver sentito dello user generated content ossia farci aiutare dagli utenti come fanno i privati soprattutto statunitensi a a a popolare i campi per esempio venne trovato il non so se conoscete già Rox Brisco Hooks
Fanno veramente un'infinità che son riusciti a mettere chiede di collezioni sostanzialmente senza fare nulla fanno tutto gli utenti ora capisco che un'istituzione non si può esclusivamente rivolgere al pubblico però secondo me è il coinvolgimento diretto di attivo dell'utenza è fondamentale perché se no sotto dei bellissimi scrigni pieni di roba che nessuno usa questo è la mia critica parla domanda se pensate di coinvolge per l'utenza
Posso provare a dare
No perché io parlo troppo rapido quindi molto da saranno sfuggite uno aveva dei motivi per i quali abbiamo scelto di pubblicare il nostro patrimonio fotografico così e perché consente all'utente di produrre contenuti quindi
Le annotazioni a cui facevo riferimento se è vero che sono contenuti destrutturati perché non vanno in via dei campi e che richiedono quindi poi una una un'analisi da parte nostra che li riceviamo
Comunque sono un primo passo anche meno impegnativo perché è vero che Lisi sia che farà molto spesso con con di
Cioè di chi per resistere che ci sono dei fanatici no nel mondo fanatici suoni disciplina
E quindi esiste Iberia e lo stesso potrebbe succedere con i beni culturali ancora non l'ha fatto nessuno c'è molta paura perché c'è molta paura di perdere la propria posizione in avanti out autorevole di autorità quello il problema e quindi
è anche difficile convince all'interno di istituzioni che l'apertura si può fare
E allora questo nostro stetti intermedie di mette una fotografia consentendo all'utente di scriverci a queste la chiesa proprio soprano questa è la chiesa dove è nato mio nonno un tentativo uno spegnimento ecco mettiamola così stupido per carità padano sperimenta
Su questa linea però so riferendo ha un'esperienza non dell'istituto centrale dei beni sonori bensì del segretariato regionale dell'Emilia Romagna allora non so se c'era quando prima ho presentato ok allora esiste questa piattaforma si chiama Tourer
Lo scopo era quello di far conoscere i beni architettonici beni storico-artistici presenti nella regione
è legato alla alla mappatura dei cammini e dei percorsi del Cai quindi è assolutamente capillare cioè si può esplorare la Regione da ogni centimetro quadrato
Quello che rende interessa e dà la possibilità all'utente di immaginarsi un percorso dicendo io voglio andare da qui agli ci voglio andare a piedi
E quindi a questo punto si crea il percorso solo possano pare ma ciò che rende attraente per un potenziale utente esploratore e avere un parterre di immagini che illustrino tutte le piccole realtà
Presenti sul territorio non solo tre mila foto di San Petronio insomma o o bellissimi Castelli che ieri l'Appennino emiliano ha ma quelli soliti famosi esistere una ricchezza diffusa sul territorio
Allora nell'autunno insomma nella sì nell'autunno del due mila di Odasso dominati nell'autunno del due mila diciotto insomma nel corso del due mila diciotto abbiamo realizzato in collaborazione con la regione Emilia-Romagna una sorta di contest fotografico
In questa maniera alla in quel la Regione Emilia Romagna nel due mila diciotto era l'anno del patrimonio la regione Emilia Romagna a promosso tutta un'attività una serie importante di avvenenti eccetera
I testi chiamava energie diffuse quindi all'interno del tema energie diffuse abbiamo unito le forze noi volevamo popolare di immagini la nostra banca dati
Volevamo far parlare le persone gli utenti e anche quest'anno e in e volevamo proprio come dire dare edita queste energie diffuse sul territorio quindi eravamo tutti dello stesso intanto ed è nato un contest fotografico che ha avuto un successo enorme e in che cosa consisteva alle persone caricavano abbiamo così cioè naturalmente se dovuto ragionare su tutta la parte del diritto d'autore e sulla licenza d'uso di queste immagini ma si è fatto stato chiarito tradotto in inglese quindi voglio dire era noto le regole del gioco erano note a tutti e hanno partecipato in massa abbiamo raccolto qualcosa come tre mila fotografie di altissimo livello
A sono state premiate è stata organizzata una mostra specifica a Reggio Emilia per il festival internazionale della fotografia quindi è stato anche un qualche cosa di molto importante
E la cosa più bella e che le persone hanno continuato a consegnare quindi a pubblicare fotografie sulla piattaforma
Anche dopo la scadenza per il contest perché quello che per noi come diciamo attori dei ministero Beni e attività culturali per noi la cosa più importante era quella di creare consapevolezza nei cittadini e perché a questo punto diventavano protagonisti attivi del far scoprire beni piccolini magari poco conosciuti
Che in quel modo avevano il loro posto nella piattaforme venivano conosciuti da altri e venivano valorizzati e non e in quella maniera quindi diventavano noti e più difficili da minacciare
Perché tutto questo diventava conservazione attiva che parte dal basso
E il ed è stato importante
Ma allora le persone caricavano l'immagine fornivano dei metadati ma nulla andava automaticamente sulla piattaforma perché è molto importante per noi come beni culturali
Che i dati presenti sulle nostre banche i dati siano dati di qualità perché quello che ci differenzia ci caratterizza il valore aggiunto d'una piattaforma tra virgolette ministeriale
Quindi avevamo personale che verificava i dati che venivano caricati dagli tanti verificati uno ad uno niente è stato affidato a un automatismo
Però alla fine se raggiunto urla un risultato di cui è siamo stati davvero tanto fieri
Ok c'è un altro diciamo un altro intervento farlo sì prego uno due
Ho sentito parlare oggi di digitalizzazione per la conservazione e anche per la divulgazione
Io lancio una Panda in mezzo alla sala chiedendo e forse qualche cosa ha già anticipato il dottor Coco
Ricerche che si fanno su internet perché poi il Met divulgazione attuale quello di pubblicare su internet utente esperto benissimo va ammirato sul sito
L'utente non esperto lancia una ricerca su Google
Come si fa a fare arrivare a un uno tentano esperte quindi fare cultura queste i contenuti che sono di ride elevatissimo livello dei quali ho sentito parlare oggi sicuramente se io lancio per qualunque argomento
Dei quali è stato trattato in giornata una ricerca su Google mi viene subito ci sarà voi acquistare sono x y su a Mason la prima pagina sicuramente è legata ad annunci commerciali ma Google è un motore di ricerca commerciale come lo sono altri e per arrivare a questi contenuti
Di elevatissimo livello dovrò aveva la pazienza
Cosa che secondo me un ricercatore non esperto
Uno che gira un po'non ha la pazienza di fare quindi mi domando ci sono nell'aria
Qualcuno ha già pensato a strategie perché a fronte di una certa in utente non esperto ci sia la possibilità di una di questi contenuti di livello elevato proprio per fare cultura perché ce n'è proprio tanto bisogno a fronte di quello che si vede di rado su internet da Chopard Rfi tignosa e tutto il resto
Grazie
Va innanzitutto rispondo su questo allora basta digitare basta diciamo fare una ricerca su una personalità della cultura del novecento toscano diciamo
E sicuramente questa la prima risposta di di gongola l'ottanta per cento al novanta per cento e di chi PDA
Come diciamo sarà facile constatare come avete constatato Sempre se di questa persona esiste l'archivio la chi vi ha segnalato all'interno delle della della biografia diritti PDA con link al sistema informativo delle esso unificata dei Soprintendenza archivistica
Questo per dire che è giusto pensare diciamo alla alla diffusione dei nostri contenuti al di là della cerchia ristretta
Esistono ovviamente probabilmente la seconda voce è quella stessa su Google è è è quella stessa Scheda di dischiusa perché Seeley aperto a Google e Google e lo recupera molto facilmente
Quindi è giustappunto pensare a quel ma è giusto perché in realtà le cose si trovano attraverso Google si trovano anche noi io la prima cosa che faccio spesso è andata a cercare su Google
è un servizio che effettivamente diciamo in rete funziona però questo per dire che esistono cioè bisogna porsi anche noi le i nostri istituti somala Lal diciamo il ministero
Insomma una serie di interrogativi come di come far circolare l'informazione oltre
Architetti e portare imprese perché crediamo che effettivamente questo o sia utile raggiunga quello scopo che veniva detto precedentemente
Io volevo però dire qualcosa che su questo discorso della partecipazione degli utenti
Ai nostri sistemi allora io quando parlato prima ho citato questa esperienza che effettivamente è fornita cioè per chi diciamo in qualche modo si trova
A gestirla anche se con forze debolissime come sono quelle dell'Istituto centrale per gli archivi che è praticamente una struttura inesistente con pochissime pochissimo personale che ci lavora e quindi con una terribile fatica per portare avanti progetti diciamo una una delle speranze per citare questa del portale antenati portare antenati è veramente un'esperienza fu formidabile perché è un'esperienza che mette a contatto effettivamente come dire direi con un pubblico di massa
Con un po'qua quando diciamo ci sono appunto centinaia di migliaia che alla fine dell'anno arrivano a milioni di consultazioni no ti trovi di fronte a un pubblico che non solo diciamo appunto
In qualche modo consulta macché Inc vuole partecipare
Perché sente il quelle prodotto quel portale come una cosa propria
Come una cosa che gli serve per raggiungere degli obiettivi che sono appunto quello poi della ricostruzione altra famiglia eccetera a cui tiene molto allora nel portale antenati ci sono varie forme di collaborazione
Vorrei cominciare da quella che pare più
Strana
No o comunque che quella
Diciamo che abbiamo scoperto come un aiuto fondamentale alla qualità dei dati che mettiamo in Rete
E il il processo di produzione delle mani digitali a un processo di produzione che fra l'altro avviene in America perché portare antenati lo lo facciamo in collaborazione con semi di Ser cioè e sono loro che metta data dai dati
è un processo di produzione che immaginate insomma abbastanza Complesso e però dato che deve trattare milioni di immagini è fatto con una certa come dire celerità insomma no
Allora una delle cose che abbiamo scoperto fondamentali e che gli utenti scoprono gli errori
Scoprono gli errori dimetta datazione l'attribuzione di un registro un comune che ha invece di un altro il la sequenza delle immagini sbagliate cioè
Fanno una sorta di collaudo che altrimenti non sarebbe possibile fatto corsi di nel particolare e quindi è un continuo
Scambio di mail fra il pubblico l'istituto centrale la redazione diamo di alterate le sue centrale in cui vengono segnalate questi errori questi errori vengono riparati c'è un'altra partecipazione mediata anche questa in realtà molto da fermezza cima cui partecipa anche però che quella dell'indicizzazione dei nomi che sono presenti nel né ovviamente nei registri di stato civile no e che quindi consente una ricerca più rapida infine più quella la cosa di cui teniamo di più
è che noi ne nella reingegnerizzazione del del dell'interfaccia del portale del sito web abbiamo lanciato con scarsa veramente pensavamo che la cosa non avesse successo la richiesta agli utenti
Di scrivere le proprie storie di famiglia o di scrivere la propria esperienza di ricerca questa cosa ha avuto un successo enorme senso che ci siamo trovati Richard a ricevere almeno una di queste storie alcune son molto belle scritte bene all'altro in diverse lingue
In cui appunto gli utenti mostrano una partecipazione rispetto all'oggetto appunto che utilizzano
Ma anche una una capacità come dire di elaborazione in fondo della propria esperienza che insomma generalisti son sempre stati distico dagli attivisti sono certo
Pozzo sotto il naso insomma no su quelli che vanno alla ricerca dei nomi ma invece no dietro c'è tutta un'esperienza c'è tutta una una anche una come dire un piacere della ricerca è un piacere in questo caso poi di
Condividere i risultati che ha veramente interessate questo per dire che in realtà anche qui
Insomma no non non non è una cosa che può essere così pensata freddo la partecipazione io per esempio credo che sia poco rilevante se uno scrive qui c'è stato il mio no doppie ci serva apprezzato a meno che non lo colleghi ha una storia
Della propria famiglia scritta supportata alterati
Peraltro diciamo una un de de ci possono essere effettivamente dei casi in cui questo arricchisce e di molto i nostri prodotti
Grazie
Io dico diciamo diciamo mi collego con quella domanda che aveva fatto
Diciamo poco fa cioè un utente non esperto
Come può da questi diciamo da questa disponibilità di contenuti digitali in menzione
Sempre più
Elevate più grandi
A formulare delle domande che die possano restituire
Le informazioni che sta cercando
Noi abbiamo diciamo abbiamo attivato alcuni progetti di ricerca proprio su questo tema
Perché merito dottorato umanesimo e tecnologia che non abbiamo attivato abbiamo avuto la fortuna di integrare la componente no tecnologica con quella linguistica
Quindi c'è un'altra un'altra area che può entrare utilmente un altare disciplinare che può entrare utilmente a questo livello nella predisposizione di vocabolari controllati di ontologie
Cioè che posta ma in qualche maniera no razionalizzare diciamo uniformare i processi descrittivi che vengono utilizzati
Questo unito ai motori inferenziale si parla di intelligenza artificiale adesso senza diciamo fare chissà quale fare cosa ma dei meccanismi che in qualche maniera li possiamo chiamare mediatori culturali no cioè la possibilità di presentare una domanda a queste strutture che poi si occupano di effettuare la ricerca stiamo su a livello di ricerca universitaria no ricerca applicata ma la logica forse potrebbe essere su questa strada
Cioè questo è quello che noi oggi possiamo dire non so quanto cioè praticamente lo possiamo applicare in alcuni casi però probabilmente la strada del web semantico tanto per capirci e dell'intelligenza artificiale abbia la possibilità di riconoscere il linguaggio naturale perché poi alla fine forse è l'unica strada per permettere all'utente inesperto
Di poter avere l'informazione che cerca chiedendo la a un'intimità che in qualche maniera dispone di tutti gli strumenti tecnologici e di tutta la conoscenza necessaria per aiutarlo nella ricerca ma qui siamo ancora nella sfera per quanto ci riguarda della ricerca
Con questo penso che no situazione ci è sfuggita di mano quindi diciamo vi auguro a tutti una buona serata grazie tranne per terra la partecipazione all'interesse
Ah ecco mi delude un po'tu
Allora per i i relatori alle diciannove e parte la navetta per i colli chi deve portare i bagagli fare il check-in troppo alla a Paul Celan
Chi alloggia il Colle quindi chi invece al chi alloggia la Domus ovviamente no perché siamo qui
A possiamo anticipare va bene
Allora perché deve andare Colli dei relatori intendo chiedeva da record dei relatori fra qualche minuto par