"Cultura e Società"

Momento il loro lavoro
Grazie
Signor ministro
Autorizzate
Cittadini e gentili ospiti
Ho l'onore
Di portare il saluto e il benvenuto della città di Jesolo
Alla festa nazionale dell'amicizia cultura e società
Manifestazione importante chi ha trovato una sede importante come Jesolo centro turistico di ospitalità europea
Jesolo rappresenta con i suoi sei mila presenze cinquecento alberghi diciotto mila appartamenti cinque mila licenze commerciali
Venticinque mila addetti
Una fetta rilevante dell'economia veneta e italiana
Sono stimati tre mila e cinquecento miliardi come volume d'affari come oltre sessanta per cento di valuta pregiata
Il bilancio comunale è di sessanta miliardi cifra
Dire davanti che ha visto nel tempo svilupparsi assumendo proporzioni da primato
Sono dati che vogliono testimoniare la capacità imprenditoriale dei nostri operatori che sacrificandosi oltre ogni misura e con iniziative private
Hanno costituito l'immagine di Jesolo con impegno verso la crescita e lo sviluppo di una città perduta
Che vuole crescere e attrezzarsi con le strutture adatte a mantenere un'immagine ad alto livello sulla concorrenza straniera molto verità
A fronte di questo sforzo imprenditoriale masse
Non sempre corrispondono le attese da parte della pubblica amministrazione che deve fare i conti con la realtà di Jesolo cita di ventidue mila abitanti che diventa nel periodo estivo una metropoli di circa quattro cinquecento mila persone i problemi vengono così aggravati
Anche dalle difficoltà di reperimento di fondi leggi Shaari a questa metamorfosi infatti il trasferimento dei fondi dello Stato al comune troppo spesso vengono disattesi perché valutati non sulla realtà turistica isolana ma sulla popolazione e quindi chiaramente insufficienti
Pertanto la signor ministro potrà rilevare le attese sono molte e la fiducia risposta nello stato ci invita a sperare
Pur tuttavia sappiamo e possiamo assicurare che la nostra gente contribuirà ancora perché Jesolo e il Veneto rimangono una realtà partecipe alla crescita e lo sviluppo del nostro Paese
Ecco perché siamo orgogliosi
Di ospitare una così importante manifestazione che contribuisce a Ponte sia dell'immagine non solo turistica ma anche culturale di Jesolo
Rivolgo ancora una volta il nostro benvenuto a lei signor ministro e alle autorità agli organizzatori tutti
E tutti coloro che hanno partecipato a questa festa con l'augurio che i lavori possono proseguire nel migliore dei modi grazie
Alla parola il segretario provinciale
Signor Pasinetti
Grazie che lei dice il segretario provinciale di Venezia è oggi molto soddisfatto biglietto
Perché la sua provincia la sua Città di Jesolo ospitano oggi questa importante manifestazione dell'amicizia
Una manifestazione dico importante alla quale tutti i democratici cristiani del Veneto e anche fuori del Veneto guardano con grande interesse io la ringrazio signor sindaco dall'accoglienza che ha voluto fare alla nostra manifestazione
Ah sì è solo abbiamo costituito da poco una Giunta col Partito socialista
Mi auguro che questa Giunta e gli amici della Democrazia Cristiana di Jesolo
Possono lavorare per portare questa città a raggiungere ulteriori traguardi di avanzamento non solo economico ma anche culturale
E allora se questa manifestazione di oggi ha un significato profondo e anche quella dell'interesse che la Democrazia cristiana verso queste zone e particolarmente verso questa città di ieri sono non le cose non nascono a caso e quindi se c'è un interesse del partito quest'oggi è profondo ripeto verso questa città se questa manifestazione avrà successo come certamente l'avrà
Io conto insieme agli amici della fede all'amicizia che ringrazio
Per la grande sensibilità che hanno avuto e la quale non mancherà sempre di più la collaborazione del partito non solo veneziano ma credo veneto
Di potere costituire domani qualcosa di permanente della Democrazia Cristiana nella quale possiamo fare avanzare quei temi culturali e politici che la società chiede al nostro partita
Io credo che il mio breve intervento cari amici non siete venuti ascoltare segretario provinciale ma altri che illustri ospiti che sono qui fra di noi
E do subito la parola al presidente della Regione Carlo Bernini e li certamente vorrà
Con la sua autorità testimoniare credo ancor più profondamente che nel passato
L'interesse della Regione verso Venezia e verso la sua provincia amici carissimi grazie avanti con la teme per sia cristiana forza Italia ancora una volta e forza ieri sono cari amici
Cari amici esprimo anch'io
Soddisfazione per questa scelta
Della Democrazia Cristiana
Per la verità Democrazia Cristiana vuol dire Franco Evangelisti perché lui non ha padroni sceglie andare dove vuole
E siamo molto grati quindi a Luino certamente a tutta la DC di aver scelto il solo per questa sua iniziativa è una festa dell'amicizia
è una festa dell'amicizia in particolare dedicata al rapporto fra cultura e società
E anche questo titolo ci rende ancora più gradevole e sentita la scelta che è stata fatta per la nostra terra veneta per Venezia e per ieri sono siamo di fronte un tema che nel Veneto è stato molto sentito da sempre
Agli uomini della cultura noi non abbiamo mai chiesto atti di omaggio al regime
Abbiamo sempre invece offerto libertà e la democrazia cristiana alla fine non potrà non vedere progressivamente questo sta già avvenendo riconosciuto questo suo atteggiamento
Verso gli intellettuali gli artisti gli uomini della cultura siamo il partito della libertà tre espressione del pensiero e dell'espressione artistica questo ci mette in condizione di dialogare agevolmente con tutti
Ci vede anche in condizione di rivendicare al nostro partito
La valorizzazione dell'elemento culturale per l'umanizzazione del progresso per l'umanizzazione della scienza
E anche per illuminare il lungo periodo della vicenda storica e politica
Noi siamo all'indomani di una consultazione elettorale importante che c'è andata anche molto bene
Per lo meno è andata bene
E siamo di fronte a problemi contingenti come quello della formazione di maggioranze parlamentari e governative
Ho l'impressione che siamo di fronte anche a processi di più lungo periodo che con queste elezioni ci sono aperti in modo accentuato bene di fronte a questi obiettivi di lungo periodo
Ai quali del resto è allenata la Democrazia Cristiana
Il ritorno ai valori e alla cultura e in fondo il la posizione guida il cardine di ogni ceto anche per questo siamo molto contenti che in quest'occasione si apra un confronto e un dibattito tempestivo
Ringrazio in particolare il presidente Andreotti per essendo venuto ad aprire in modo così autorevole questa iniziativa so che ha poco tempo perché sta per partire per Bruxelles e dopo averlo ringraziato cedolino però
Ringrazio il sindaco
Ringrazio Pasinetti privi del loro saluto
Esprimo la gioia per poter essere
All'inizio di questa manifestazione
Che secondo il calendario avrebbe dovuto essere l'inizio remoto della preparazione delle elezioni
Le cose sono andate diversamente e noi ci troviamo a discutere
Di queste radici
Profonde culturali e spirituali della Democrazia Cristiana in un momento particolare dopo il massimo sforzo organizzativo che un partito deve compiere
Per le elezioni e alla vigilia di una non facile legislatura parlamentare
Noemi parliamo di aggiornamento e questa è una necessità se un partito conta e mi pare che adesso anche i più pessimisti
Debbano riconoscere che questo partito che ha ancora una volta confermato la sua posizione di maggioranza relativa non è un fatto occasionale della politica italiana
L'aggiornamento se un partito conta un dovere ma è anche il frutto del proprio lavoro la società non cambia nonostante la Democrazia Cristiana
La società cambia perché certo non da soli non abbiamo mai avuto e mai avremo quali che siano i risultati elettorali tentazioni di monopolio
Ma noi sentiamo l'orgoglio e lo dobbiamo a voi lo dobbiamo a tutti i nostri elettori l'orgoglio di dire che se questa società è cambiata si è irrobustita se oggi non avevamo pur nel dubbio di tentazioni altrui di poter far delle cose pasticciate
Non avevamo più quell'angoscia che vi era in altri momenti elettorali questo significa che una democrazia cristiana
Può veramente non solo rappresentare un glorioso passato e un efficiente presente ma anche rappresentare un grande e illimitato avvenire
Noi
Voi
Qualche volta da sondaggi pre-elettorali
Da commenti di politologi dovremo prepararsi ad andare come collettività ed anche come singoli ad andare in un certo senso a riposo
Però dinanzi a quel tribunale della verità che il corpo elettorale tante previsioni e tanti sondaggi mi sembra che non abbiano avuto fino a questo momento alcuna conferma
Qual è il segreto a mio avviso sono molti ma forse il segreto
Più incisivo della storia del nostro partito sta in quello che De Gasperi Shin segno
De Gasperi che si trovano a prendere le redini del governo in un momento nel quale i problemi materiali del giorno per giorno erano drammatici
L'abbiamo ricordato molte volte erano i problemi di assicurare ed era enorme fatica i duecento grammi di pane della tessera con la quale ci si alimentava eppure si abituò fin dall'inizio a guardare lontano tant'è vero che i furbi che non mancano mai
Ritenevano che fosse un espediente il suo per distogliere l'attenzione dai problemi del momento e parlare
Di un avvenire che sarebbe stato un po'un avvenire comunque lontano e che quindi non era in quel momento stesso verificabile
Noi abbiamo questa linea di partito che è una linea che mai si è interrotta e che dobbiamo sempre di più vivificare cioè questa capacità
Da un lato di affrontare i problemi del momento ma dall'altro di saper studiare di sapere intuire di sapere preparare il futuro io credo che questo sia stato sempre necessario
Ma lo è oggi in modo particolare perché la nostra società
Che certamente come ho detto è cambiata e che risente di cambiamenti che oggi hanno dei ritmi
Impensabili nel passato questa società richiede anche alle forze politiche di meditare profondamente sulla rispettiva identità e tanto oggi questa necessità reale e vissuta che per la prima volta vediamo anche i comunisti fare pubblicamente delle avuto critiche
Fare un dibattito che prima per esser conosciuta aveva bisogno di anni ed anni prima di avere un memoriale come quando uscì il libro di Secchia il come e quando sono usciti liberi che di recente avevano già
Preannunciato questo indirizzo
Se noi abbiamo avuto dello scorso anno un libro del senatore Colajanni nel quale criticava Togliatti abbiamo avuto la intervista a Libero
Di Luciano Lama nel quale criticava Berlinguer
Va a finire che dovremo esser noi a difendere il buono che c'è anche nei casi comunque comunque credo che possano dirsi però e qui vediamo appunto uno dei segni positivi
Il tema che noi affrontiamo in questa settimana poi articolando fra l'altro in suggestivi
Risvolti come l'analisi del identità mista culturale slavo tedesca possiamo ritornare al potremmo ritornare alle poi si è disputata per quando diceva sono tedesco slavo e italiano OPA tutto questo farà parte di un aspetto di questa settimana
Nella apertura noi dobbiamo affermare alcuni principi e cioè questo
Che il progressivo avvicinamento e noi siamo orgogliosi di questo perché avvicinamento a posizioni che noi abbiamo avuto fin dall'inizio il progressivo avvicinamento nelle posizioni dei partiti politici italiani sui grandi problemi
Certamente cambia notevolmente la strategia e la tattica di ciascuna e di tutte le forze politiche
Quando noi pensiamo alla Patto atlantico quando noi pensiamo alla Comunità europea è uscito un volume di recente molto bello nel quale c'è uno specchio
Per vedere Mammano lungo il tempo il sì Lino parlamentari noi siamo lieti di aver visto ad un certo momento Ino passare ad astensioni e poi passare a Daisy ma in quello specchio vi è una colonnina ininterrotta dissi
Che della Democrazia Cristiana noi pesto avvicinamento di posizioni certo cambia ripeto anche il modo di far politica e di proporre i problemi
La stessa concezione interclassista che una volta era considerata quasi blasfema
Dai i fedeli della lotta di classe che oggi invece è riconosciuta forse si voleva la solidarietà
Polacca per far capire che questo interi classismo e una
In realtà positiva e non è un qualche cosa contro gli interessi popolari anzi
Se io avessi potuto dare ma non me l'hanno chiesto forse non avrei nemmeno data se avessi potuto dare un consiglio ai comunisti
Gli avrei consigliato di non mandare a casa la metà dei loro deputati per prendere poi abbraccia un po'troppo aperte secondo me tutto una serie di persone che veramente con la classe operaia
Non hanno proprio niente a che fare
Quindi questo avvicinamento all'Inter classismo dire addirittura come avviene nelle corse dove non ci si ferma subito perché altrimenti i muscoli le hanno un contraccolpo
Però si devono fermare tre perché non possiamo accettarle in questa forma che tra l'altro è una forma che rende assolutamente impossibile almeno per alcune decine di anni parlare di un bipolarismo in Italia tra forze di progresso e forse di conservazione
Perché io non so dove tutti i nove ci dovremo a collocare in questo caso sia certamente non mi sentirei di color carne in una forza di conservazione e il mite renderebbe molto difficile alla mia coscienza riconoscere forza progressista quelle espressa da tante persone che verrebbero ad essere collocate facilmente da questa bipartizione verso il progresso
Noi
Però abbiamo un rischio allora che proprio questa mancanza di una contrapposizione sui grandi temi
E l'abbandono che è un fatto positivo
Dell'ideologismo
Cioè dei una presunzione fanatica
Di volere riconoscere una sola verità e di conoscere tutto ciò che non collima con il vostro pensiero di doverlo riconosce bollare come errore come peccato come demonizzazione
Tutto questo può portare anche a delle difficoltà ma mi pare e qui è l'importanza di questa nostra settimana
Mi pare che porti alla necessità di una meditazione
Più approfondita per vedere quali sono le idee qualificanti
Che altrimenti possono rischiare di far credere la politica come un fatto che sia un fatto pragmatico un fatto quasi meccanicistico
Noi tutto questo lo facciamo
Non in un modo astratto dove lo facciamo rifacendosi ad una concezione politica
Che a una strategia che non cambia e che a tattiche che devono necessariamente cambiare per noi la politica è anche uno strumento di elevazione spirituale oltre che di elevazione materiale della società
è una conquista è una gestione del potere non secondo logiche perverse di Monopoli oggi lottizzazioni
Quando Machiavelli nel Principe scrive che
Chi comanda è autorizzato all'uso della forza e dell'inganno appoggiandosi sono parole testuali ora sul Lionello ora sulla Volpe
Anche a costo di venir meno ai patti sottoscritti pur di giungere ad impadronirsi del potere o a conservarlo questo non è il nostro modo di concepire la vita politica noi
A questa concezione della politica che poi non so se sia del meno legittimo chiamar politica noi cattolici né contrapponiamo un'altra
A me viene alla mente sempre la definizione di Paolo sesto
La politica è una maniera esigente benché non l'unica di vivere l'impegno cristiano a servizio degli altri mi pare che questo deve essere
Deve essere il filo conduttore di un discorso visto dal nostro punto di osservazione e dalla nostra esigenza di programmazione del rapporto tra cultura e società
Noi dobbiamo certamente lavorare molto su questo dentro il partito e le ragioni di urgenza perché poi si fan dei programmi poi tra le crisi le giunte e ci son sempre i tattiche del vita
Corrente che tolgono a questo metodo che il nostro ultimo congresso a adottate che deve essere messo in pratica
Prevedendo che anche il Consiglio nazionale si divida
In commissioni per avere non solo in tempi pre elettorali la formazione di un programma ma per avere in tempi ordinari la elaborazione di quella che è la posizione del partito e la preparazione
Di quello che appunto il domani che deve essere fatto io credo che
Noi e su questo dovremo ripagarci e non ricorrere anche qui
Riferì la De Gasperi che una volta nel quarantasette disse a Trento
Quando certi problemi vengono affrontati attraverso frasi sonanti o belle edizioni mi viene di pigliare i miei interlocutori per lo stomaco e di dir loro veniamo al sodo che cose in fondo volete poi ho imparato che bisogna guardare anzitutto al popolo quando mi parlano di partiti io li giudico da questo punto di vista come servono il popolo
Io non servirà idee meno alla Democrazia cristiana se non avessi la convinzione che la democrazia cristiana vuole servire il popolo
E il popolo vuol dire il popolo come vive organicamente nel suo paese nella sua società nei suoi focolari nelle sue città non vuol dire il conglomerato posticcio improvvisato su una piazza mi pare che questo ci porti a ritenere allora
Che la cultura non è un fatto astratto non è un fatto strumentalizzato come è stato giustamente detto poco fa
C'è stato un lungo periodo in cui agli uomini di cultura si chiedevano solo firme su manifesti perché questo faceva tanta pubblicità e
Katie tocca Fabre Campa e qualcuno finiva col firmare anche perché se non si trovava delle strade chiuse in settori
Dove c'era un determinato monopolio di fatto se non di diritto noi abbiamo della cultura
Un'altra concezione noi abbiamo della cultura
La concezione che ne fa la base assoluta per toglierci appunto da quelli quotidiani ritmo se avesse più tempo farei un'osservazione grazie non solo poi la la regale l'azione Anselmi e le dico perché per elaborarla beh si parla spesso della parte di Marta ed è la parte Adimari via e si dice per secondo il Vangelo che Maria scelse la parte migliore
E poi non è molto giusto in un certo senso perché se Marta non avesse accudito dalla casa preparato quello che dovevano mangiare
Forse quella casa lì sarebbe stata destinata alla rovina e poi praticamente un'alta filosofia ma di breve durata materiali ma perché di gradire gara lei perché il primo caso di valorizzazione di un femminismo con la S maiuscola perché del povero Lazzaro l'unico uomo della famiglia di Beltane si parla solo quand'era morto e che Vieri suscitato nessuna
Noi
Noi dobbiamo allora alla cultura che non ha aggettivi
Se si è veramente uomini di cultura uomini di ricerca e qui anche potremmo dire
Che è una caratteristica su cui noi impostiamo da anni la nostra politica è quella di far collaborare gli uomini di scienza di tutti i Paesi cercando quelle linee di scienza senza frontiere di laboratori aperti che sono i neri antidoti a quella che una deviazione della scienza non è la scienza che crea strumenti di distruzione sono i politici che non sanno utilizzare Dini
I risultati che la scienza ha raggiunto ma negli ultimi anni per essere nel concreto noi abbiamo dovuto affrontare due grandi problemi
è un primo è stato la febbre giovanile del post mille novecentosessantotto che aveva veramente sconvolto ma anche i Paesi più robusti di Novi dal punto di vista di strutture culturali ed anche di strutture di convivenza
Civile con una esaltazione tremenda della filosofia della violenza che partiva da piccoli fatti perché se noi diciamo a chi fa la sua manifestazione di violenza spicciola che è un uomo che lavora per preparare guerre forse sì sì sì reputerei beh degli uomini esagerati ma invece è proprio questo
La teorizzazione della violenza della contrapposizione totale
Noi abbiamo poi visto che è sbloccata in quella che è stata la grande offensiva del terrorismo c'è un collegamento logico e un collegamento anche cronologico in in questa deviazione da quella che è una strada che noi reputiamo una strada retta abbiamo avuto questo apposte sessantotto e abbiamo avuto anche per una
Coincidenza
Verso una posizione doverosa che noi dovevamo a vere
Verso alcuni temi come il divorzio e come la Bortot temi che dal referendum sono risultati minoritari
E che quindi richiedono proprio attraverso un grande sforzo culturale tutto un recupero è stato un segno di verità questo non si campa sulle statistiche ci campa sulle constatazioni
Bene noi abbiamo avuto questi due momenti così complessi da dover fronteggiare il recupero del colloquio con i giovani a me sembra sia stato veramente entusiasmante progressivamente crescente
Oggi i giovani sono lì risultati anche ultimi a dirlo oggi i giovani non accettano più alcune enunciazioni così generiche
Quando ad esempio nata ha detto
Nel programma elettorale delle ultime battute
Che se loro vincevano sarebbe stata soppressa la disoccupazione realizzata la piena occupazione io credo che nessuno possa sinceramente ritenere che è un fenomeno così grave di tutte le società industriali con i suoi trenta milioni di disoccupati nelle società industriali occidentali soltanto possa essere così con un'affermazione generica oggi i giovani hanno da un lato io credo il bisogno di credere atti sa programmare e che può anche attraverso quello che il suo passato
Di partito può dimostrare che vi è serietà nelle cose che si dicono al momento elettorale di quelle che si fanno e si possono fare poi nel momento successivo noi sappiamo che nei giovani però bianche e qui torniamo ancora al tema della cultura
Vi è anche un grande bisogno di qualche cosa che non è solo materiale certo guai se la nostra società non riuscisse a risolvere i problemi materiali però posso dirvi una cosa che mia
Da un lato
Commosso e dall'altro mi ha fatto pensare molto nella riunione di Venezia dei Paesi industrializzati recente la prima sera quando ci siamo trovati
Tra amministrative agli Esteri est dall'altra parte si trovavano i capi di Stato e di governo dovevano cominciare a parlare di problemi
è stata prima una relazione di Schultze cadetto ma noi dobbiamo accorgessi
Che il mondo sta cambiando profondamente
Noi facciamo le grandi battaglie
Per l'acciaio ma vediamo che nelle automobili già oggi in un domani che è vicino tutto l'acciaio sarà sostituito dalla plastica facciamo le battaglie per il rame
E vediamo che le fibre ottiche in tutti il campo dell'elettronica
Stanno sostituendo se noi non ne facciamo una programmazione che tenga conto di queste cose e rimaniamo prigionieri di un modo un po'scolastico di impostazione
Dei nostri problemi noi costruiamo nel Gotei all'mi ha fatto riscontro il ministro giapponese
Che citando il Prometeo di Eschilo ha cominciato a fare veramente una meditazione sulla
Non sì pura felicità
Che viene dal progresso materiali ne abbiamo discusso tutta la sera di questo rinviando al giorno dopo i problemi poi naturalmente il giorno dopo dei giornali diceva
Che vi era stato una grande rottura sui problemi del Golfo Persico di cui non avevamo nemmeno detto una parola
Ogni
Noi facciamo quindi questo affidamento
Sui giovani e lo facciamo tanto più in quanto ci prendiamo a carico questo modo
Nel quale la collaborazione allora non è solo un patto politico il patto politica è un riflesso ma la collaborazione è qualche cosa che deve essere di molto più vasto e le culture devono tra loro come l'assenso ha detto prima deve con una certa
Capacità di saper superare tutto ciò che è contingente devono sapere collaborare a me pare che nei giovani si sia risvegliato
Da tempo per lo stesso sentimento che in fondo portò molti Dinoi poi a passare dall'Azione cattolica dell'azione sociale all'azione politica e nelle scuole nelle fabbriche
è stata proprio la presenza dei giovani che ha invertito una rotta di questi giovani coraggiosi che non si sono più lasciati intimidire e che hanno fatto in modo non opponendo violenza a violenza ma ottenendo forti opponendo forza e compattezza
Alla violenza altrui che questa
Prepotenza non avesse la meglio come nell'ambito di una collaborazione responsabile
Tra tutti i partiti tra i sindacati tra le forze culturali
Sì arginando il momento difficile nel quale il terrorismo rischiò di sovvertire veramente tutte le cose nel nostro nel nostro Paese e allora noi abbiamo da un lato questa
Se Dole vittoria sul terrorismo perché
Prima di cantar vittoria bisogna esser molto più sicuri vigilanti ma vediamo che da queste certo azioni positive
Nella lotta al terrorismo e in tutt'altra dimensione vediamo
In un recuperare esempio nelle elezioni universitarie di un segno che non è il segno della contestazione ma è il segno di una volontà di costruzione che sarebbe assolutamente assurdo io credo definire come conservazione certo ci può essere il rischio allora
Che questa forza giovanile
Che non e circoscritta un movimento all'altro movimento e qui parlo in generale di tutto è una forza giovanile possa esser portata proprio perché Siria Ganci maggiormente anche a delle idealità e ritenga di potere con la non violenza sconfiggere la violenza può essere indotta ad uno spirito
Di intransigenza di integralismo e qui mi pare la necessità allora di una forza politica come la nostra
Di avere una continuità di testimonianza e di coerenza per vivificare veramente il pluralismo per abituare alla collaborazione democratica
Con degli altri che sono altri ma non sono mai
Per noi dei nemici con i quali vogliamo avere del colloquio con i quali vogliamo aver la possibilità attraverso il metodo della convinzione del consenso di portarli come ho detto all'inizio delle mie parole in fondo su grandi problemi
Noi siamo riusciti a portare anche qui si potrebbe citare uno dei passi più commoventi del Vangelo quando in fondo gli intransigenti vedendo la zizzania che nasce insieme alle prime spighe
Vorrebbero buttar via la zizzania il Signore li ferma dicendo attenzione perché così voi togliete via tutto il dopoguerra il momento certo viene un momento in cui volano divisi perché se non c'è una gran confusione questo
Mi guardo bene dal dire che bisogna aspettare e per non fare bisogna aspettare per credere nel metodo della distinzione di allogata
Dalla quello che e il buono è quello che non è il buon e in questo si inserisce anche questo filone che a nessuno deve dare né sorprese né tanto meno motivo di scandalo a questo filone e storico del meno Stato e più società tra cui fra l'altro teniamo conto che lo Stato è divenuto insufficiente tanto è vero che creiamo delle comunità
Perché non sono soltanto Inter statali ma devono integrarsi per creare qualche cosa di molto più ampio e in qua esso ognuno deve portarla propria cultura la propria identità perché altrimenti allora
Diventerebbe quello che nelle macchine può succedere che cioè un robot possa fare quello che una volta dovevano fare
Tante persone attraverso un enorme lavoro io non credo mai che la politica potrà diventare robotizzata mai dovrà esser questo lei dell'Europa che pure deve essere integrata forte
Molto robusta materialmente se vuole mantenere il suo posto dinanzi altri continenti che certamente camminano e camminano in un modo possente ma deve esser sempre una risultante integrata di tutte queste culture e torniamo sempre allora questo metodo del dialogo a questo metodo della convinzione che deve essere interpretato solo veramente come cito ancora una volta De Gasperi quando diceva solo chi ha una grande fede
Deve essere molto tollerante può esser molto tollerante perché non rischia in questa maniera di fare un incontro da cui né esca perdente non si tratta qui di essere perdenti come persone
Noi abbiamo di recente letto un libro di un Vesco che era Orazio Vesco e chiede adesso lavora in Curia Roma che ha fatto uno studio veramente bello di un parallelismo tra la Costituzione della Repubblica italiana e gli atti del concilio Vaticano secondo
Vedendo una serie enorme di punti di convergenza hanno in questo non ha sorpreso perché perché ricordiamo la partecipazione dei democratici cristiani all'assemblea costituente e io sono certo che il partito prima della fine di questo anno
Quando celebreremo i quarant'anni di vita della Costituzione della Repubblica farà un suo convegno per richiamare atti alla mano quel grazie quello che è stato il costruttivo apporto dei democratici cristiani che non era soltanto un apporto di numeri e di voti ma era una porta di Roeder un apporto di fede Dare un apporto dei convinzioni la Costituzione
Della repubblica rappresenta proprio questo tipo di società articolata questo tipo di società pluralistica che corrisponde in pieno a tutta la nostra tradizione ma certamente non si vive di rendita in politica si possano avere monumenti strade intestate diplomi ma tutto questo serve a poco il tono quello che conta e ripeto ancora attraverso questa sofferente attività se si vuole culturali questo non esser mai soddisfatti non esser mai
Soddisfatti della risoluzione dell'immediato e di voler sempre preparare il future ricercare delle convergenze
Di fondo al servizio dell'uomo c'è una traccia utile per uno studio che io accenno soltanto per uno studio di questa connessione tra l'approfondimento cristiano
E la ispirazione politica
Uno studio
Che possiamo da un lato prendere vorrei suggerito da qualcuno è il documento che hanno fatto i vescovi americani sull'economia un documento molto bello
Vi cito solo questa
Espressione
La Chiesa pensa
Che dimensioni morali della vita economica e valori trascendenti
Sacralità degli esseri umani non siano in contrapposizione
La dignità della persona realizzati in comunione con gli altri e il criterio secondo cui tutti gli aspetti della vita economica devono essere giudicati tutti gli esseri umani perciò sono finite devono essere serviti dalle istituzioni economiche la persona deve essere rispettata con religiosa riverenza crocette
Un documento importante e
Corrisponde allora sotto due aspetti da un lato viene a metter fuori gioco
Chi nega alla Chiesa il diritto di parlare anche di quelli che sono i problemi degli uomini nella loro integrità nella loro
Calcolato da da noi
Forse non ringraziamo abbastanza Dio noi che facciamo politica in questi decenni rispetto ad un passato non lontanissimo nel quale per ragioni di controversie territoriali tra Stato e Chiesa di postumi di questioni romana non si poteva essere né eletti né elettori oggi certamente nessuno di noi fa un'opera pagando in questa direzione ma quello che ci conforta e l'altro aspetto
Cioè noi stiamo recuperando un qualche cosa che sembrava anche a persone buone del nostro campo ma sembrava inconciliabile cioè cultura e fede scienza e fede sembravano dei binari contrapposte che non dovevano mai
Essere in condizione di aver invece delle convergenze e noi vediamo che oggi basterebbe citare non faccio che i due righe tutta una serie di documenti e del Concilio di documenti anche del papà attuale quando parla degli eccellenti Steve-O diede aiuti
Che il mistero della fede cristiana offre all'uomo per assolvere con maggiore impegno il compito di costruire un mondo più umano rispondente cioè alla sua vocazione integrale
Io credo che qui dobbiamo sotto questo documento dei Vespri americani e in un altro documento dei vescovi anglicani
Sulla nuova povertà
Su questo nuovo tipo di povertà che non è la povertà della fame materiale del giorno per giorno ma è una tendenza che sta trasformando molte società sta trasformando certo da un punto di vista globale di redditi in un modo forse eccellente alla un punto di vista di redistribuzione Interna in un modo profondamente inquietante quindi questo appello che ci viene da un episcopato cristiano ma non cattolico e un altro appello che noi che dobbiamo vivere in queste società industriale post industriali non possiamo non raccogliere del resto e mi avvio alla conclusione
Resto quando Paolo sesto in quella cerimonia stupenda la fine del Concilio dette una copia degli atti del concilio ai rappresentanti di tutte le categorie
Le donne e gli uomini i sacerdoti gli uomini di culture i giovani gli sportivi fu un momento straordinario e quando il Papa disse
Noi anche abbiamo un umanissimo e questo umanissimo non divide gli uomini ma li unisce pur appartenendo a diverse culture e Giovanni Paolo secondo
Quando nell'ottantadue ci ha ricevuto come Unione interparlamentare tra buoni e cattivi eravamo novanta parlamenti
Presenti in quella udienza per la conferenza che si svolgeva a Roma ci disse una frase che noi aspettavamo da tempo
Sì disse non esiste una libertà religiosa staccata dal resto delle libertà
La libertà religiosa disse non è che una faccia di un prisma unitario di libertà se non c'è libertà religiosa non c'è libertà ma se non c'è libertà in generale non esiste una libertà religiosa noi
Migliori del movimento cattolico democratico di dovere sempre tenere conto di questi approfondimenti che non sono dei vincoli non sono delle Dante non sono dei bavagli ma sono degli arricchimenti sono veramente io credo degli spiriti degli stimoli che noi abbiamo e mi pare posso citare una frase Bella chiede Mita disse al congresso quando risse che noi dobbiamo non è invadere lo Stato
Ma dobbiamo ripiantare le radici dentro la realtà del nostro popolo non collegandoci meccanicamente agli interessi secondo una visione tipicamente corporativa bensì cercando di cogliere le ragioni per cui gli interessi sorgono e le aspettative e le speranze si alimentano io credo che quindi quanti quanti
Non ci amano quando siamo deboli non siamo alla quando siamo forti così però di fatto io credo che nel loro cuore
Sia Guerino che la Democrazia Cristiana non perda mai troppo terrena proprio
Proprio perché tutti giovani non giovani hanno ormai potuto constatare questa stupenda realtà
Noi sentiamo
Una enorme coerenza
Nella impostazione cristiana
Con due grandi valori che sono di tutti
E che sono necessariamente associati perché altrimenti sarebbe una deviazione del tipo di società e non vogliamo certamente queste no parlo della giustizia e parlo della libertà
Erano le due parole con le quali un movimento laico
Reagendo alla dittatura si trovò però insieme a tanti di noi provenienti da movimenti socialisti dal movimenti comunisti da movimenti cattolici
Nel senso di dover costruire qualche cosa che forse non era chiaro i nessuno di noi nei suoi particolari ma era chiaro nelle aspirazioni e quando primo accennato
Che la Costituzione della Repubblica è una Costituzione che certa potrà essere integrata modificata ci son delle cose anche tecniche
Basti pensare alla comunità europea che non c'era quando c'era la costituzione e quindi tutte queste cose le possiamo fare
Ma lo spirito della Costituzione la intelaiatura della Costituzione dopo quarant'anni vorrei dire più giovane di quanto non fosse al momento in cui nove la votammo questa Costituzione e dobbiamo essere molto attenti allora
A dare tutto l'apporto culturale per far progredire ulteriormente questo cammino a me pare allora
Che le lavorare di una dottrina
Che aggiornata ci renda più pronti più alto
Serrati per una convivenza democratica non certamente sappiano che da soli non possiamo fare quasi niente ma per fortuna il risultato delle elezioni è tale che anche gli altri senza di noi non possono far niente