Cessate il fuoco

Voce che sollecitava ad inoltrarsi finalmente sulla strada dell'autentica conversione ed è l'imperativo evangelico amatevi gli uni e gli altri voce di fratello di tutti coloro che hanno fatto della parte lie motivi di servizio e di testimonianza
Voce della coscienza universale maturata si al punto da dichiarare che la guerra in ogni caso il ragionevole e disumana
I cristiani
Stimolati dai loro profeti
In comunione sincera con i credenti in Dio e con le donne e gli uomini di buon volere largamente presenti in tutte le aree culturali e religiose del mondo son decisi più che mai a costruire e consolidare la pace
Permanente convinti
Che gli esseri umani onesti e solidali possono e debbono risolvere con intelligenza e con amore ogni problema al tavolo delle trattative
Vogliono operare dal di dentro delle istituzioni culturali religiose e politiche con competenza scientifica capacità tecnica esperienza professionale
Consapevoli però che queste qualità sei sono necessarie non sono sufficienti per ricomporre i rapporti della convivenza in un ordine genuinamente umano cioè in un ordine
Di cui fondamento sia la verità misura e obiettivo la giustizia forza propulsiva l'amore metodo di attuazione la libertà
E si sanno che a tale scopo si richiede certamente che gli esseri umani
Svolgano le proprie attività a contenuto temporale obbedendo alle leggi che sono adesso in Manenti e seguendo metodi che rispondano
Alla loro natura
Ma si richiede pure Allo stesso tempo che svolgano quelle attività nell'ambito dell'ordine morale quindi come esercizio o rivendicazione di un diritto
Come adempimento di un dovere prestazione di un servizio siamo oggi sull'orlo di un precipizio
Lo fummo nell'ottobre mille novecentosessantadue durante la crisi dei Caraibi allora Giovanni ventitreesimo si rivolse a John Candy di a Nikita Krusciov può e ai responsabili dell'onore delle nazioni coinvolte in quell'avventura
Con la mano sulla coscienza ascoltino il grido angosciato che da tutti i punti della terra dai piccoli innocenti e dagli anziani dai singoli individui alle comunità sale verso il cielo
Pace Pacini supplico i capi di Stato di non restare insensibili a questo grido dell'umanità
Facciano tutto ciò che è in loro potere per salvare la pace così eviteranno al mondo gli orrori di una guerra di cui nessuno potrebbe prevedere le spaventi voli conseguenze
Continuino a trattare sì questa disposizione leale e aperta ha grande valore di testimonianza per la coscienza di ciascuno e in faccia alla storia
Promuovere e favorire accettare trattative ad ogni livello e in ogni tempo è norma di saggezza e di prudenza che attira le benedizioni del cielo e della terra
Uniti a tutti coloro che come credenti auspicano come i cittadini pretendono la ripresa delle trattative per la risoluzione del conflitto in atto nel Medio Oriente nel riconoscimento del diritto di tutti i popoli
Facciamo riecheggiare anche il monito che Paolo sesto dalla tribuna dell'ONU con intonazioni di preghiera e di profezia ha lanciato il quattro ottobre mille novecentosessantacinque festa di San Francesco d'Assisi
Voi attende che da noi questa parola che non può sveltire sì di gravità e di solennità
No l'uno sopra l'altro non gli uni contro gli altri non più non mai a questo scopo principalmente è sorta l'Organizzazione delle Nazioni Unite contro la guerra e per la pace
Ascoltate le chiare parole di John Kennedy l'umanità deve porre fine alla guerra o la guerra porrà fine all'umanità
Non occorrono molte parole per proclamare questo sommo fine dell'ONU
Basta ricordare che il sangue di milioni di uomini
E innumerevoli e inaudite sofferenze inutili stragi e formidabili rovine sanciscono il patto che riunisce con un giuramento che deve cambiare la storia futura del mondo
Non più una guerra non più la guerra la pace e la pace deve guidare le sorti dei popoli e dell'intera umanità
Cominciamo con le testimonianze l'organizzazione di questa Assemblea così come struttura è questa parla un testimone poi ci saranno delle comunicazioni operative di gente che sta lavorando e poi un canto a avverto anche che verso il centro dell'Assemblea avremo registrata per telefono la voce via Alex Zanotelli uno che ha predicato non solo ma che sta pagando ancora per la sua testimonianza
E l'Assemblea verrà conclusa da Padre Maria Turoldo anche lui in questo momento perseguito è incriminato
Partiamo con il primo bombardamento a chi arriva nelle nostre case ma anche con la prima resistenza delle comunicazioni sociali
Giuseppe Giulietti e uno dei promotori del gruppo dei giornalisti rifiuti dopo di Fiesole
Io vi ringrazio di avermi invitato a parlare qua anche perché ho sempre raccontato delle assemblee dell'Arena e quindi è un ruolo completamente diverso anche se in un momento che credono non piaccia a me come a nessuno di voi
Io non parlo qui come segretario del sindacato
La mia una testimonianza individuale
Mi dispiace che anche qualche amico abbia voluto
Invitarmi amico giornalista non parlare
A tacere
Ad assumere una posizione di neutralità
Io ritengo invece che le testimonianze individuali con serietà ed onestà vadano date
Che nessuno possa essere criminalizzato
Se cerca di esprimere il proprio pensiero con serenità
La cultura dell'obiezione individuale che mi appartiene costringe ciascuno di noi a doversi pronunciare senza comode coperture di sigla di partito o di organizzazione
E questo vale ancora di più per chi opera nelle comunicazioni
Chiamato al dovere di raccontare la guerra cioè di raccontare la morte
L'angoscia di quella che non può essere uno spettacolo tecnologico ma che soprattutto un dramma è spesso lo dimentichiamo patto di tragedie individuali e collettive
E non basta a nascondere i morti in televisione per risolvere il problema
Siamo chiamati e non è facile a rappresentare con attenzione e sensibilità
Un evento che scatena paura e dove l'irrazionale prevale su ogni meccanismo di ragione
Dobbiamo farlo
Sapendo fino in fondo che il meccanismo dell'appartenenza non funziona più che le persone non appartengo a qualcuno ma ciascuna persona e ciascuna vita appartiene a ciascuno di noi che non ci sono bombe buona io non conosco bombe buone
Non conosco morti buoni e morti cattivi che la violenza è sempre e comunque una ferita collettiva io credo che abbia ragione Padre Turoldo guai qualcuno sta tentando nella logica dall'emergenza dimettere anche dentro di noi ancora una volta la logica del nemico
E noi dobbiamo respingerla fino in fondo che non entri mai qui
Della guerra delle sue ragioni o delle sue non ragioni parleranno altri con più competenza
Io voglio parlare di quello che accade
Nel mio mondo nel mondo della comunicazione io so che nella società civile e quindi anche qui tra voi c'è molta insoddisfazione anche legittima per i silenzi la spettacolarizzazione le censure
Devo però segnalare perché per onestà credo di doverlo che c'è una profonda insoddisfazione ma di segno diverso e opposto tra quanti hanno il dominio sui mezzi di comunicazione pubblici e privati
Alla RAI si è cercato in questi giorni e si cerca in queste ore di mettere la camicia di forza le redazioni definitivamente si parla di un vero e proprio codice di comportamento
Berlusconi ha riconquistato in queste ore il gruppo Mondadori Mondadori Caracciolo
Rispunta qua ed ecco il primo aspetto della guerra la cultura dell'emergenza che tanti guasti morali e professionali ha già creato negli anni settanta anche in questa regione
Attenzione la posta in gioco in alta e il controllo definitivo dei mezzi di comunicazione l'uso della guerra purtroppo questo sta avvenendo affini interni l'estremo cinismo
Da guerra del golfo diventa anche la guerra dell'informazione per annullare tutte le diversità e le anomalie le ragioni dell'autonomia e del diritto a comunicare debbono essere piegati alla logica del metto della militarizzazione vengono negati persino i principi della cultura liberale
Eppure non sono pochi credetemi giornalistiche con diverse sensibilità linguaggi orientamenti stanno cercando di fare il loro mestiere
E anche quando la pensano diversamente da noi credo che quando si lavora con onestà e passione questi debbono essere rispettati
La guerra tende ad annullare le ragioni del dubbio della comunicazione ma quest'aria della comunicazione va difesa non si deve cedere mai neanche tra noi alla tentazione neanche fra noi giornalisti di trasformarsi megafoni di parte
Non spetta al giornalista organizzare nel consenso nel dissenso ma permettere alla gente di capire quello che sta accadendo
Mai come in questo momento sarebbe necessario rinunciare allo spettacolo
Spettacolo Barbaro ed offrire materiali schede storiche favorire la conoscenza del giudizio
Sfuggire alla logica della semplificazione dei buoni o dei cattivi
Dei normali e dei pazzi sembra che sia una guerra psicanalitica dove vi sono alcuni patti con problemi personali ma mio Dio Marche miseria culturale e miseria culturale altro che politica
E invece non si capisce nulla sul petrolio su chi ha venduto le armi sulle reazioni su che cos'è il movimento per la pace
Ci servono meno generali in pensione in televisione e più tentativi riconoscere le culture e costumi linguaggi le religioni le ragioni sostanziali di un conflitto
Questo è il primo conflitto che si gioca soprattutto sull'asse nord-sud e non sulla coppia esplodesse io queste cose non le ho imparate altrove ma qui all'Arena uno in questa prima Assemblea ho imparato a ragionare sul conflitto nord-sud
La rottura degli schemi ci pone in difficoltà ci pone in discussione le vecchie categorie sono crollate nulla sarà più come prima perché su questo ha ragione il Papa la guerra è un'avventura senza ritorno
Ma l'informazione al di là dei limiti si muove dei limiti di censura dentro queste difficoltà cioè di comprendere che un conflitto nuovo
E riprendono vizi antichi l'assenza di tolleranza il bisogno di schierarsi immettersi dal metto persino ha detto Giorgio Bocca
La bellezza della guerra siamo tornati al Futurismo la guerra che viene celebrata perché è un elemento di civiltà comunque io ho sempre pensato che esista un diritto all'idiozia sia a destra sia a sinistra perché sono intollerante vero
Questa cultura dell'intolleranza non può essere condivisa
Tende a ricostruire la cultura della tenda a costringere donne e uomini dentro antichi confini ideologici ormai superati perché la guerra vuol portare anche questo costringerci tutti a non parlare più a tornare nelle nostre tende ripartenza
Ai non violenti anche tra i giornalisti spetta oggi il compito di misurare le parole
Di rifiutare linguaggio militare l'operazione di polizia internazionale oppure l'operazione chirurgica
Ma di evitare anche nei cortei sempre e comunque il linguaggio della violenza e della morte
Io ho sentito la mistificazione pesante in questi giorni questo non è il movimento prostata Dante ma il movimento per la pace contro la violenza anche a cominciare da quella di strada la cultura dell'obiezione non è mai contro è una cultura per non è contro Israele mai per una padre palestinesi e per una pace subito non è contro i soldati italiani ma per la difesa della loro vita e di tutte le persone che sono impegnato in questo conflitto non volendolo
La prima obiezione dunque è contro la logica della guerra contro il suo linguaggio contro l'istigazione all'odio all'intolleranza
Bisogna obiettare contro la logica dell'emergenza
E ho quasi terminato voglio farmi due esempi di segno opposto che mi hanno preso in questi giorni come giornalista e come cittadino
Io non condivido le posizioni di Bobbio sulla guerra giusta non le condivido ma le voglio ascoltare e mi hanno inquietato certe reazioni qualcuno si è sdegnato lo ha rappresentato l'improvviso comunque che il signore della guerra attenzione a queste reazioni
Dobbiamo cercare di ascoltare di capire comunque difendere il diritto di tutto ad esprimersi ad argomentare
Non cadiamo in questa trappola difendiamo l'aria della comunicazione ma lo stesso discorso vale per il Papa che non può essere strumentalizzato un mese fa era celebrato come protagonista della distruzione dell'impero del male
è stato il primo Papa ad entrare a pregare nella sinagoga di Roma
All'improvviso questo Papa viene insultato presentato con un amico di Saddam il mandante del pacifismo per fortuna scusate la battuta che la carica del Papa non espresso dal parlamento se no avrebbero chiesto le sue dimissioni invece di chiederne altre
Eppure è sempre lo stesso Papa quello di qualche mese fa e allora non si descrive si tende invece a pregiudicare
Le vecchie categorie presiedono equità nel giudizio anche sul movimento per la pace io non chiedo di far propaganda per il movimento per la pace credo ai giornalisti a me stesso la pari dignità tra le ragioni di chi crede nel conflitto e le ragioni di chi si oppone
Vedete dietro le migliaia di persone che sono qua e in ogni luogo nel nostro Paese non c'è più ma salmerino Maul non c'è il Sessantotto c'era forse dietro di me
C'è un'altra cultura che quella dell'obiezione che ha sempre caratterizzato questo movimento allora domando a me stesso i miei colleghi a cosa serve rinunciare a capire a cosa servono gli slogan questi sì nel giudicare questo movimento
Questo movimento si può anche non condividere ma non lo si può falsificare nelle sue ragioni questo è un errore professionale prima che politico
La mia obiezione quella degli amici del Gruppo di Fiesole che io rappresento
Così strane rappresentare nel tentare di rappresentare perché siamo anche noi portatori di parzialità ma almeno io la dichiaro la mia parzialità con onestà e passione la guerra nei suoi diversi aspetti
Nel favorire luoghi di incontro tra giornalisti e società civile
Ma la logica dell'emergenza e ve lo devo dire sta per produrre il primo aspetto nel mondo della comunicazione e in pronto un codice di comportamento per i giornalisti della Rai ma si parla di una possibile estensione al mondo della comunicazione
Questo codice ascoltate bene prevede tra l'altro l'impossibilità di fare servizio trasmissioni su tutti i processi in corso già conclusi e persino sull'attività delle commissioni parlamentari
Per tradurre in italiano significa che sparirà la possibilità di parlare di Ustica di Gladio di Piazza Fontana delle stragi senza mandanti e senza colpevoli ed all'Antimafia
Cari amici manca solo la divisa altro che il socialismo reale questa è una cultura Barbara tenersi all'Inquisizione con il greggio dal socialismo reale questa è la cultura che si cerca di far passare
E in questo contesto la guerra è solo un pretesto per distruggere quanto resta dell'autonomia persino questa RAI lottizzata e considerata troppo ribelle
La guerra deve cessare perché morte
Ma esiste il cinico uso della Guerra Pini interni a questa violenza occorre contrapporre la serenità e la porta dei non violenti
Il valore della parola dell'azione della testimonianza della comunicazione e concludo che una proposta di lavoro
Da qualche settimana sento dire ed è l'unica cosa che mi ha offeso profondamente
Che i pacifisti sono a senso unico
L'altro giorno c'era un professore in televisione pale Lucio Colletti che gridava ma dove eravate non ha neanche aggiunto dove eravate servi di Mosca perché non ha più Mosca ed è venuto meno quindi un grande schermo questa è la domanda più ricorrente dove eravate negli anni scorsi
Io credo che questa falsificazione debba cessare
Io propongo qui un convegno nazionale o chiamatelo come volete organizzato da tutte le riviste nell'aria non violenta d'azione non violenta di Verona anni Krizia da missione oggi a mosaico Davids dall'archivio per il disarmo
Dal titolo questo il titolo che propongo quando l'Italia dormiva
In quella sede dobbiamo ricordare di quando non io ma di quando questo movimento di quando voi la contavate in questa arena del traffico delle armi della guerra tra Iran e Iraq
Del massacro con i gas dei curdi dei traffici con questi Paesi sovietici ed occidentali italiani
Di quando padre Zanotelli scriveva
Dei miliardi dei fiumi di miliardi verso la Somalia di quello che allora si chiamava l'amico Siad Barre di Etiopia ed Eritrea di Mozambico e di Sudafrica
Dei digiuni ed elementi e fatti su questi problemi nel silenzio quindi non è vero non è vero
Per anni qualcuno ha raccontato ha gridato e denunciato alcuni sono stati aggrediti e risultati gli ha ricordato il primato Nardino
E allora la domanda va rovesciata
Signori del Palazzo voi dove eravate perché avete taciuto perché avete consentito perché li avete armati
La parola subito
A Giuseppe Muraro
L'appoggio a tutti i giornalisti e a tutte le donne giornaliste
Che stanno lavorando sulla linea di uniformazione a favore della vita della gente
Prima di leggere l'appello che ho redatto insieme ad altri colleghi di Verona di Padova e di altre centri del Veneto volevo brevemente spiegare perché siamo arrivati a scrivere queste queste poche righe
In questi giorni assistendo lavorando sulle notizie
Abbiamo vissuto momenti contrastanti probabilmente gli stessi che avete vissuto voi guardando la televisione leggendo i giornali
Contrastare che però hanno ferito ma maggiormente noi che siamo operatori dell'informazione non è che queste notizie ne abbiamo maneggiate che in altri colleghi hanno visto soprattutto scrivere titolare
Io penso che aver letto titoli come l'Iraq brucia annientato Saddam sordo la mazzata i ragazzi della battaglia di Baghdad Babilonia il giorno dopo il delirio continua ho già tristemente celebre riconquistati i primi pozzi
Mi ha fatto vergognare di essere giornalista una vergogna che però è stata superò superata dalla voglia di dire no non ci sto di fronte a questo scenario è nata quindi l'esigenza di questo dubitare di questo coagulare ridire gli altri di altri che possono dire no
Non tanto perché ci sentiamo più bravi di Alte Oper chiamarci fuori da questa da questa situazione ma semplicemente per dire no non ci stiamo ecco allora che questo Appello vuole essere personalissima obiezione di coscienza verso chi usa le parole come fossero missili preferendo di parlare di guerra giusta antiche di indagare se vi fossero se ci sono come nel crediamo ci sono alternative alla follia della guerra
Con l'appello di fronte ad una guerra vissuta indiretta grazie ad immagini alle cronache entrano nelle nostre case in tempo reale è doveroso domandarsi quali sono le funzioni e ruoli Dinoi operatori dell'informazione
Siamo tra quanti non pensano che alle soglie del ventesimo secolo possa esistere una guerra giusta né che le ragioni del diritto internazionale possono passare attraverso l'uso delle armi
Pensiamo anche che il convenzionamento di aerei navi militari italiani nella guerra del Golfo contrasta decisamente con l'articolo undici della Costituzione secondo cui l'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
In questi giorni di polemiche e tensioni anche dentro fuori molte relazioni non vogliamo sentirci giornalisti con l'elmetto né essere strumenti di propaganda di una guerra che ci viene Opel misticamente dipinta come azione di polizia internazionale
Votiamo quindi l'operato di quanti tendono a demonizzare il movimento pacifista e le regioni di chi si oppone al coinvolgimento dell'Italia in questa guerra
Convinti che la soluzione di questo e di altri conferì conflitti debba passare attraverso la porta del dialogo e della non violenza e anche forza della verità
In base a questa porta della verità che ci vogliamo impegnare nel nostro lavoro quotidiano soprattutto nel rispetto di chi ci legge ascolta o guarda chiunque voglia aderire a questo appello può farlo telefonando mandando fax ma mando lettera alla Camera non violenta di Verona via Spagna otto e telefonando allo zar quattro cinque otto mi ottocento nove otto zero tre
Questo è un appello a testimonianza del coordinamento delle giornaliste del Veneto Claudia basso
Siamo donne giornaliste impegnata in varie testate del Veneto anche noi
Ci sentiamo profondamente coinvolta e colpite da questa guerra ed eseguiamo affermare oggi qui la notte estraneità e ostilità a tutte le guerre alla logica amico nemico all'uso della forza per riparare un'ingiustizia
Per Cuesta ci sentiamo profondamente estraneo a un'informazione che si è messa l'elmetto e che interpreta in modo falsamente eroico ma in realtà caricaturale dei empatico il Parma Ale
Agli altri
Noi vorremmo invece chelsea raccontassero non le macro storie gli scontri fra ministri lì è il vertice tra i potenti ma le micro storia di questa guerra le inaudite sofferenze di migliaia di donne
Di qualsiasi a qualsiasi Paese se appartengono e alle quali oggi noi ci sentiamo vicine
E poi le sofferenze dei bambini
Lei civili inermi dei interi popoli dimenticati
Il nostro dunque oggi più che mai è un impegno per disarmare l'informazione e per far girare una comunicazione di pace
Perché certa siamo giornaliste ma prima di tutto siamo donne e che li meniamo comparsa a una cultura che nega la vita
Qua sembra ogni anno andiamo insieme qua do ma se buona quando ma avevo gabbia no dovrà Aversa Angelo il boss
Ma verso dovrà obolo di per siriano è entrato per amore di preistoria sta provincia Oppo streghe il rossa calato albergo sarà
Il resto stare oggi o o se lo sa altro sarà
Qua cannolo dovrà lo Spada
Qua do la parola la quanti degni De Noce vedo tra omologhi se entra sono per
Quando giovane sa Aversa grossa benché ornare del bar nuova verrà vedi spostare oggi o o se che lo sa Caro Turner sarà
Vorrei spostare oltre obolo Sergei rossa cardo la sarà
Faremo spirare un altro vento il vento di pace allora
Andiamo in un altro settore delicato importante lo stravolgimento dalle norme giuridiche che stanno alla base della nostra convivenza la Costituzione interviene Domenico Gallo magistrato che io ho conosciuto
Ai blocchi di Comiso nel mille novecento ottantatré sempre riservata in disparte ma l'ho conosciuto lì da allora il suo impegno è stata costante e per questo è fra noi
Ancora sembra riservata perché è un magistrato
Vi ringrazio di avermi invitato e sono orgoglioso deve essere qui con voi
Io credo
Questo orribile macello che da dieci giorni le nostre armate
Stanno conducendo
Del Medioriente nell'area del Golfo Persico
Ecco ci è stato presentato come se si trattasse di un'azione tesa a far trionfare il diritto la giustizia internazionale
Ci è stato presentato come un'azione in base alla quale l'Italia attuava i principi pacifisti della sua costituzione
E specialmente quel principio che obbliga l'Italia a cooperare alla costruzione di un ordine internazionale di pace e di giustizia fra le nazioni
Vedere come è possibile come è possibile che il genocidio il massacro sia diventato uno strumento di giustizia e che il principio della pace
Del nostro ordinamento sia diventata la ragione della guerra alla quale noi partecipiamo ebbene io credo che i potenti vanno un uso del diritto alloro comodo
Loro indossando il diritto e la giustizia sia vantano dette queste parole qui diritto giustizia ordinaria Jack ecco indossano questo campionario di parole come se si trattasse di un di un impermeabile quando non va bene
Certo lato sì lo lascia e si indossa al contrario e così è stato fatto
Il diritto è stato inutile indossato al contrario
Il torto è diventato diritto l'ingiustizia diventata giustizia e così la guerra è scomparsa non è più guerra diventa un'azione di pace è invece noi non siamo affatto d'accordo
Soltanto la menzogna la menzogna più cupa
Più pesante consente di utilizzare ancora queste parole e questi termini ebbene noi dobbiamo essere riconoscenti
Di alcune di alcune cose innanzitutto questa non è una guerra delle Nazioni Unite prima di tutto perché lavoro con le Nazioni Unite non possono fare la guerra
E non possono fare nulla
Per un motivo
Ontologico per una ragione che fa parte della ragione d'essere delle Nazioni Unite che sono nate per evitare alle future generazioni il flagello della guerra che aveva causato nel corso per ben due volte nel corso di una generazione sofferenze indicibili
All'umanità e proprio per evitare queste sofferenze indicibili
Sono andati alle Nazioni Unite per questo le Nazioni Unite non possono fare la guerra anzi la loro vocazione la loro ragione di essere è quella di costruire la pace
Utilizzando una varietà di mezzi
Ad eccezione della guerra la guerra non è uno strumento delle Nazioni Unite e d'altro canto non sono le Nazioni Unite che stanno facendo la guerra nel Golfo
Non solo i caschi blu dell'ONU che in questo momento stanno bombardando Baghdad il Kuwait
Sordo inversione del
Una di diritti umani fondamentali quale il diritto alla vita di civili e di militari diritti che ai sensi dell'articolo quattro della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici non possano essere assolutamente ignorati neppure in caso di pericolo pubblico eccezionale
I cittadini hanno pertanto il diritto e l'obbligo di partner difensori in tutti i modi consentiti dall'ordinamento giuridico ed in particolare attraverso l'obiezione di coscienza all'uso della violenza e dalle spese militari
Il comitato di fronte al pericolo dell'applicazione del codice militare di guerra ai giovani mandati nelle zone del conflitto
Ed ai numerosi tre avvisi di chiamata inviati in questi giorni
Assicura il suo impegno vilipesa e concreta solidarietà per tutte le forme di obiezione di coscienza e si esprimono nella non violenza individuale e collettiva contro gli ordini costituzionalmente illegittimi
Il comitato si propone altresì di predisporre un disegno di legge che allarghi la disciplina dell'obiezione di coscienza e la tregua la temi alle ipotesi dello stato di guerra
Queste il nostro contributo
Circa venticinque anni fa
Un Duomo scriveva
Immagina che non ci sia nessun Paradiso è facile se ci provi
Nessun interno sotto di noi sopra solo il cielo immagina tutta la gente di per il presente immagina che non ci siano nazioni non è difficile da fare niente per cui uccidere o morire e nessuna religione
Immagina tutta la gente vive nella vita in pace tu puoi dire che io sono un sognatore ma non sono l'unico spero che un giorno tutti unirà che noi e il mondo sarà una cosa sola
Immagina che non ci siano proprietà mi chiedo se tu ci riesca nessun bisogno di abilità o pane una fratellanza dell'umanità immagina tutta la gente condividere tutto il mondo
Questo signore si chiamava John Lennon noi non abbiamo strumenti non abbiamo chitarre lo strumento siete voi con le vostre voci e le vostre mani facciamoci sentire
Ebbene l'agenda se no
Sì sì Pio Cesare
Davvero per lavorare
Approvato dal Sundance gare
Nel mezzo interessano critico
Crede un po'gente un mese signor
A onde infatti
Date in tempi oggi dato
Dolore decide anzi
Base ora per il Po
Potrebbe la sempre lei il mio messe avversarie ma ma io avevo
A Ozzano de Giovanna numero
Nei suoi
Che immagino poi Sacha
Va onde
Date sentire Losacco
Obrador no forte verso i nove impone deve avere fare io resterò nel cinema ora caldeo allievo ah osando
Bisogna autore dichiarazione no alla guerra
E ora
Ah risentiamo anche se la registrazione a dei grandi difetti per cui chiedo di ascoltare il silenzio
Sentiamo la voce
I uno dei Beati costruttori di Pace uno dei promotori
Uno di quelli che si son battuti che stan parlando
Ma che è ancora tutta la forza di mandare i messaggi fortissimi per darsi coraggio e fiducia che in questo momento esattamente come noi con la sua comunità sta patendo tre ore di riflessione e di preghiera i solidarietà con tutti noi Alessandro danno appelli
In realtà proprio in quel momento di
Senta
Per la guerra pertanto per tanto Antonio Pepe infantile
L'omaggio riportare
Ora io
E violentatore identitario
Per precarietà
Ci tanto
E appare fondamentali latitanti
Va be va immediatamente per aver con ciò entro eccetera tipica
Novanta pertanto targhe
Citare autobus senta che certamente
Ad aspettarlo soltanto quando
Tartaglia ottantanove poi purtroppo capisce e chirurgiche Perugia
Con il volto coperto inadempimento
Centri e che pertanto
Italia dei
In pratica va entrambi ricordo prego appurato dopodiché l
Tuttavia ecco perché accolga
Il
Da la
Parola percepita il gruppo
Dal evocato
Prima quando
Prima
Va implica
Dal partito il capretto ricorda in particolare in questi giorni continuità perché
Ma qualità
L'avvocato
Preoccupata e quindi il problema
Ritengano qua pertanto
La prima propri
Quaranta
Per poi rimane avrebbe
Gravi va ma quest'opera
Va bene
Probabilmente piccola
Pietro Pjanic
Conteggi il primo
Per oggi ma affronta il problema
In realtà ecco guarda
Non li chiama no alla guerra
Oggi chirurgiche Anna
Ancora avvenuto tale da quattro perché per
Cento aperta
Tutto tutto
Da
Già
Quinto
Capitare particolari intanto
Propongo
Un momento di silenzio per stabilire anche noi a un contatto diretto come il Sud del mondo non solo mai rotti ma tutte le periferie e tutti i Sud che sono sul pianeta
Alcuni avvisi
Importanti
Il primo
Noi siamo quelli che alle spalle hanno i grandi finanziamenti occulti
E allora ci sono anche questa volta le spese da affrontare che corrispondono
Un attimo perché ho perso il foglio verso
Sì sì
Che corrispondono a quattro milioni e settecento per la l'amplificazione a due milioni per i volantini poi altre spese complessive per sette milioni settecentocinquanta mila lire
Ogni volta abbiamo affrontato queste spese con l'autofinanziamento
Ed anche questa volta passeranno degli incaricati con delle cassette ben visibili con numerate non date i soldi a nessun altro contemporaneamente passeranno anche le locandine io ripudia la guerra anch'io ripudia la guerra
Per la finestra della pazzi invitiamo tutti ad accoglierle e caso mai anche qui dare un contributo per quanto riguarda invece l'Arena dobbiamo fare un ringraziamento veramente particolare all'amministrazione comunale ecco il con particolare riferimento al sindaco che ti hanno permesso soltanto in quattro giorni
Via vere di godere di questa possibilità
E di trovarsi qui con tutto quello che è stato preparato
Ancora riguardante all'Arena ci sarò sono usciti e stampati i libri di Arena due Arena presi trovano sia qui in segreteria come poi fuori
E avviso poiché alle sedici in punto ci sarà un incontro per tutti i gruppi perché qui è impossibile che dubito si possa parlare presso il Teatro della chiesa di San Luca a trecento metri da qui all'inizio di corso Porta Nuova che è il corso che da piazza Bra porta verso la stazione e ora ascoltiamo la testimonianza di una fratello per noi è fratello del sud del mondo della comunità di San Grella interenti Vega a Trento ed è un iracheno
Di non ha del globale Abel da bar
Va be buongiorno a tutti
Culture l'undicesimo anno
Che la popolazione irachena
Sottoposta
Ad una terribile atroce costruzione
Grazie
A queste benedette legalità internazionale
Dieci anni fa
Il signor difensore della legalità internazionale
Hanno sostenuto appoggiato regime decreto reale di falda mutamenti nelle imbattere il territorio Damiano
Lo prima la porse cocente progressiste democratiche era che
Dieci anni sono undicesimo questo
Che la popolazione irachena
Sottoposta
A cui sto Dellai
Dell'umano trattamento
Comunque
Questi giorni
Lei gli antichi
I nemici la Vinci del regime
Grazie allora appoggio allora ornamento hanno distrutto
Una parte dell'Iraq e soprattutto le vacche ENI hanno pagato centinaia di migliaia di morti
Quando questo è il paradosso la legalità internazionale era favorevole a regime
Per questi giorni questa legalità internazionale contrari al regime però primordi i feriti e da distruzione del dell'evaporazione era che non rimane l'unico risultato che accomuna
Allora
Questo il giorno eccezionali abbiamo ci stiamo assistendo
Ad una campagna di detto informazione nel far credere alla gente che fa da molto tempo sembra che l'unica dittatura e l'unico paese invasione sulla faccia della terra che deve sarà combattuto
Noi andiamo a vedere
Che le scherzi agli atti degli Stati Uniti nella zona soprattutto alla Turchia Israele la Siria spessa
Hanno le stesse caratteristiche
Su con la mente così tre regimi non si distinguono per i loro metodi delle professioni confronti dell'Apollo alla popolazione
Non si distinguono per quanto riguarda le loro occupazione della terra degli altri e il caso a Cipro al mille novecentosettantaquattro la Turchia e in base a Cipro e ancora cupola porta dell'isola di Cipro
Questa legalità internazionale per questo impegno al difensore del legalità internazionale
Condorelli Datura presa da molte comunque l'ora gli atti sono dittatura
Vi sono speculatori invasore della terra degli altri e allora chiedevano far crederanno irachene sinceramente non abbiamo bisogno
Del professore con Colletti ho detto ai giornalisti come le di ora un credo Ferrara a convincersi che Saddam Hussein onde datore
Noi siamo stati vittime della dettatura perseguitati ad sappiamo cosa vuol dire la paura delibera sotto il regime di Saddam
Ma proprio amici miei questi giorni noi
Viviamo in un Paese democratico questi giorni l'associazione interetniche Sandro la l'emigrati di origine araba vengono anch'io qui in questi giorni le notizie i giornali mezzi d'informazione diffondere
La cultura del sospetto
Definendo dipingendo descrivendo Tele Nostra presenze un po'ridicolo on però ridicolo autonomistico nei confronti della democrazia occidentali
Quindi questi giorni noi ci troviamo tra due fuochi i fuochi dimostrano regimi dei fuochi detentore Alinghi fuochi del democrazie occidentali
Io personalmente non ho mai pensato che è la paura che ha vissuto nel mio Paese
Le dico proprio questi giorni qua nello stesso modo
Questi giorni nel partito
Abbiamo un partito piccolo leghista il pazzi chiamo partito autonomista Trolese proprio due giorni fa ad istruito un volantino
Sottolineando
La pericolosità degli emigrati presente in provincia di Trento
Questi giorni boh porto mondiale sentito del Giornale di Montanelli che ha accusato questa Sangre lato appoggiata dagli iracheni che stanno confrontando stanno considerando contro l'ordine pubblico italiano
Quindi noi stiamo trovando di fronte a queste questa campagna di diffamazione devono de de monetizzazione della nostra presenza
Quindi noi abbiamo bisogno abbiamo bisogno della sorte sobrietà
Di comprensione
Di comprensione non solo della nostra ragioni qui ma la ragione dei nostri popoli per popolare a Carol popolo palestinese
Che siamo danni oliati dal colonialismo europeo versa prontamente loro pagano per queste ai anche da un punto di vista personale agonistico le dico
Ho fratelli o disabili arriverà forza fa fa quando guidava la guerra non lo so
Quando ne vale guardano lontano proprio nessuno dicasi di dei miei familiari per anche questa ragione non solo per ragioni culturali che mi hanno portato a dire no al regime di Saddam Hussein ma no no anche in regime di voci le stesse queste ragioni Battipaglia ragione personali come diceva prima
Non posso accettare nessun voto
Non posso accettare nessun modo
Però qua questo è stato descritto dicendo
Anche per dal punto di vista egoistico non posso ci terranno Summonte l'aggressione americane contro il popolare pieno per questa dico no alla guerra no all'aggressione americana contro il popolo della rete era che la palla svedese ringrazio
Due comunicazioni
Una dalla parte delle donne in nero portata da Luisa Morgantini e una dalla da parte del campo dei pacifisti a Baghdad portata Adalberto L'Abate
Io non so voi però vorrei condividere con voi un'emozione un sentimento che mi pervade in realtà dal momento dello scoppio della guerra mi sento come un animale ferito avrei voglia realtà di stare soltanto sotto le lenzuola in un buco nascosto a lambire le ferite di questa umanità così ferite così offesa da questa guerra
Però dobbiamo essere determinate
Determinante a dire no a questa guerra no a questa guerra che è un'ingiustizia perché uccide distrugge perché è vero che non soltanto il WEP dell'Iraq saranno distrutti ma forse anche altri Paesi saranno distrutti gente
Per Missoni bambine e donne sotto le bombe e non pensavamo davvero che saremmo arrivati a questo che questa umanità che questo mondo occidentale ancora avrebbe portato guerra e distruzione
Ma non vogliamo piangere
Abbiamo scelto un simbolo donne invero donne in nero contro la guerra è un simbolo e un Chiatante è un simbolo di lutto e di dolore
Ma l'abbiamo imparato dalle nostre amiche israeliane e palestinesi da quelle donne israeliane che rifiutano la violenza del loro governo che rifiutano che la Palestina si è occupata che rifiutano che le donne palestinesi ogni giorno debbano soffrire sotto la persecuzione dei soldati israeliani
Quelle donne pacifiste israeliane che hanno detto no alla violenza del loro governo e insieme a queste donne israeliane alle donne palestinesi con Time for Peace abbiamo fatto una grande catena umana giuro dalle e oggi qui diciamo che anche in Italia portiamo questo esempio e siamo infatti davanti al Parlamento a Roma ma in tantissime altre meno città d'Italia
Dal diciassette ottobre per dire no a questa guerra per dire no alla violenza
E per rimpiazzare anche le coscienza e con la nostra presenza con il nostro silenzio ma vogliamo anche agire e non stare soltanto in silenzio non affidare soltanto alla nostra presenza simbolica
Il nostro rifiuta la violenza la guerra all'oppressione dei poveri contro ed aerei
Vogliamo direi agire vogliamo chiedere ai soldati anche se stiamo con quelle madri e quei soldati che nel colpo possono morire vogliamo chiedere di fare obiezione di coscienza non si può servire questa guerra non si può buttare le bombe dicendo che è una missione chirurgica
Sentendo dire che Cuesta
è una ho esaurito il tempo per questo chiediamo a tutte le donne di essere con noi ogni mercoledì vestite di nero
E quelle che possono essere un'ora in ogni luogo davanti alla caserma e ovunque
Ma anche il mercoledì vestite di nero tutto il giorno con un simbolo di pace e vogliamo anche fare l'obiezione fiscale alle spese militare
Per andare oltre il momento della guerra e per dire basta con tutte le violenze basta con le guerre
Sì non è
Non è facile in tre minuti
Rompere quello che è stato il totale blackout su una delle due forme di pacifismo
Che ci sono state in questa guerra
Si parla ogni tanto dei milioni delle persone che hanno invaso le piazze o che vanno del città protestare contro la guerra però non si è parlato assolutamente o quasi per niente di quelle centinaia di pacifisti che hanno rischiato la vita
Per andare in Iraq e alcuni di questi sono tuttora alla quattro dei nostri italiani hanno subito i primi bombardamenti e sono rientrati ieri
Ma ci sono molte anta per zone che sono ancora in un altro campo per la pace organizzata i confini tra lire anche e lei all'Arabia Saudita in mezzo agli eserciti irachena americana inglese perché vengono da tutti i Paesi del mondo e di cui non si sa alcuna notizia di cui la stampa non ha parlato assolutamente ed è eppure è un elemento nuovo di questa guerra il tentativo di uscire da un pacifismo generico e di entrare anche in un pacifismo attivo ispirandosi a grandi che cinquant'anni età aveva proposto che le Nazioni Unite facesse ero un corpo non armate non violento
Di intervento in caso di conflitti con due punizioni la funzione di interposizione tra i contendenti
Per cercare di evitare l'emergere del conflitto la punizione di ricerca di soluzioni alternative possibili e di mediazione
Con queste posizioni abbiamo organizzato puntiamo un po'per la pace a Baghdad è stato poi organizzato da altri gruppi vicini a noi un altro campo di quello che alla frontiera come vi dicevo alcuni di questi sono tuttora alla e attraversa la mediazione abbiamo altre realtà ricerche evidenziano abbiamo potuto incontrare ministri Arafat il presidente delle Nazioni Unite Demarco il pari ci ha detto che era d'accordo con le nostre tema che non poteva far nulla perché l'Assemblea
Delle Nazioni Unite non è mai stata convocata il Consiglio di sicurezza non lo vuol convocare perché c'è una maggioranza di Paesi del Terzo Mondo aveva paura che potrebbe cambiare e diciamo così e con Daniele Ortega e così via
La nostra proposta che abbiamo fatto di mediazione era quella di un po'vai dente militarizzato cioè il via tutte le armate irachene ma nemmeno entrare di quelle americane inglesi ma dei volontari appunto delle Forze non armate non violente delle Nazioni Unite
Formate da organismi che andavo insano riconosciuti come organismi non governativi come Statuto consultiva nelle Nazioni Unite
Tuttalpiù con dei caschi blu formati da Paesi che non sono intervenuti neutrali come Norvegia e Svezia che anche lo
L'hanno fatto delle proposte di questo genere ora siccome non posso dire tutto concludere solo con due cose
è falso quello che si dice che è stato fatto tutto per evitare questa guerra non è stato fatto assolutamente niente praticamente l'embargo
L'embargo l'abbiamo vista dall'interno perché siamo stati tre mesi continuativamente li ha pure a turni fa siamo stati lì l'abbiamo vista l'embargo funzionava
Per voi poggiava a tal punto che gli stessi iracheni non vedevano loro che finisse preferivamo alla guerra dei manifesti alle inaugurazioni cheval piuttosto chiedete piuttosto che affamarci lentamente
Perché non ce la facevano più a sopportare queste embargo quindi era un embargo che non solo impediva a vendere di commerciare dipartita ricordo ma impediva anche di vivere e di sopravvivere
Tanto che quell'embargo impediva anche per esempio le donne del l'Algeria hanno e anche dell'italiana hanno portato dei viveri dell'atteso state bloccate
Dalle nelle Gole poi è stato impedito ai stati sequestrati questi prodotti che sono legali Issey Miyake
Quindi è stato perpetrato un o un affronto al diritto internazionale proprio diciamo per mantenere un embargo in forme tali che impediva anche l'alimentazione dei bambini e quindi l'embargo funzionava bastava aspettare
E poi c'era sicuramente una disponibilità
Da parte del governo era che non l'abbiamo potuto constatare una serie di momenti di incontro e parlando con tutte le persone con cui abbiamo incontrato
A ritirarsi
Solo diciamo in cambio chiedevano la conferenza di pace per il Medio Oriente io ho sentito il nostro ministro degli Esteri dichiarare alla televisione la faremo dopo la guerra stipa una guerra per non fare quella conferenza di pace
Da diruti dei
No non era bello omaggiando asset aveva nel don se
Ammontava Prodi e agevola volle de Oria del
Cantata aveva la libertà Barizza e vende una era Dassù anche da vera Egaleo fu richiamato avete sta povera alle stanno
No Morelli sito
Gli anni devo Del Piero
Eh sì in via dico ma da da la per da da da da da era da da a da da da
C'era un ragazzo direttore
Ma ripeto però Lance bravo si levava il mondo poi Fini Abba al guerra nel
Carpe le lunghe non portate io non sorga la che perda
Uno strumento che se preda la stessa nella lotta tratta dal
Giovanardi a metri Donadio qua beve l'agente cade giù adesso paese da un po'nella adesso Emad nervi sta poi all'esito sbagliato loro Ebitda sito del dico euro ma due tale rilievo
A da da da da nata da da da da da da da da da da da era per da da da da per
Ancora alcune comunicazione di strumenti di lavoro per tutto il gruppo oltre alle locandine che continuano a essere distribuite
E i suini fotografici suggeriscono anche di esporle che ha la locandiera in mano anch'io ripudia la guerra in questi momenti le tiri fuori che per le foto apparirà fortissimo questo messaggio
Le locandine solo strumenti di lavoro prendetele anche ai tavoli all'esterno dell'Arena ci sono blocchi da uno strumento importante dei prossimi giorni e prossime settimane
Poi le bandiere tutte le bandiere della pace cui esposte alla fine verranno messe in vendita verranno degli incaricati in quella direzione vicino alle transenne e saranno vendute diventano anche loro strumenti di lavoro
Poi sembra le stanno c'è il libro Arena uno Arena due Arena trae è un altro strumento di lavoro acquistate liberò le stanno sui banchetti
Poi ci sono queste cartoline
Di colore bianco di colore rosa che vengono distribuite invitate al Santo Padre Giovanni Paolo secondo
Sulla guerra avventura senta di video ritorno chiedendo la vi sosta è avere questa sua autorità presso i giovani uomini che sono chiamati alla guerra che risponderanno con l'obiezione di coscienza
E poi l'appuntamento importante importantissimo per tutti i gruppi qui presenti alle ore quattro in punto alle ore sedici finita l'Assemblea ci troviamo al Teatro San Luca
Teatro monsignor Piotta della parrocchia di San Luca a duecento metri dalla Reina usciti in direzione del corso Porta Nuova che ha il grande corso che da piazza Bra
Va verso la stazione all'inizio del corso sulla destra c'è la chiesa di San Luca ci troviamo lì con tutti i gruppi per organizzarci e coordinarsi e dare una direzione unica a questo movimento per la pace sul grande filone della non violenza e sulla strada maestra dell'obiezione di coscienza si coordina Remo per le iniziative nelle prossime settimane alle quattro altra tra San Luca
è un colpo d'occhio stupendo
Eh dobbiamo avvertire non potete battere ad amarli
Ottoni
E
Nola siamo Lola partite
Chiamo l'auto
O
Poi dirà
Evviva
E poi dirà
Però
L'altro punto
Ecco allora questa è anche l'Arena
Andiamo avanti con il programma
No
Piero Pinna il primo direttore italiano
Mille novecentoquarantotto
è l'arena delle nostra responsabilità io momento grave delle nostre obiezioni di coscienza vorrei fare un particolare riferimento ai giovani che sono in età
Da militare che devono sostenere il peso più grosso di tutta la società in questo momento e che in questi giorni in tutte le scuole stanno dando esempi agli adulti immaturità di responsabilità e di alla nuova cultura dalla pace
Era
La guerra
Un giorno
De inizio di primavera
Un ragazzino di quattordici quindici anni sull'ora del pranzo
Era stato sorpreso per strada
Dall'improvviso rombo agghiacciante di uno stormo
Di bombardieri nemici
E com'era usuale istintivo
Si gettano sui contratti cello adiacente
Accanto a lui una sola persona
Una tolto
Pochi istanti dopo
Il sibilo tremendo delle bombe sganciate
Katy agghiacciato al cuore
E il fragore delle esplosioni
Il ragazzino aveva già passato quell'esperienza di altri bombardamenti
Veniva salendo nel suo animo quel sentimento dominante tremendo
Della infinita precarietà dell'esistenza umana
Della estrema facilità
Con cui si stroncata la vita di esseri umani
Peggio ancora dell'assoluta indifferente
Si trattava di bambini
Si trattava di moltitudini di esseri umani
Ma
In quel momento quel ragazzino era ancor più preso dallo spettacolo di quel essere adulto il quale saltellava crivellato mai preso da un attacco isterico
Inveiva bestemmiava contro quegli
E poi rivolto all'intero genere lo insieme parlando a se stessa
A dire Burlando ma che cosa
Avrei voluto pagare
Per non arrivare a questo inferno
Che cosa avrei dovuto fare
Per non partecipare a questa infamia
Ma non trovava esito
A quelle sue domande eppure una risposta era già stata formulata sentiamola
Tanto di la grande Nord violenta e materialismo che ne verrà stanchezza e disgusto
E dalle gocce di sangue che crollano dai ceppi della decapitazione
Salirà l'ansia appassionata
Risata trarre ogni collaborazione con quell'errore
E di instaurare se utilizzo
A cominciare dal proprio animo
Chi è il primo problema insomma
Ancora il fragore di una bomba
E per incominciare subito la faccia per riverenza la persona che scrisse queste parole
Ricominciare subito a partire dal proprio animo che è il primo progresso un nuovo modo
Di sentire la vita
Il sentimento e cioè che il mondo ci estraneo se ci si deve stare senza amore
Senza un'apertura infinita Berlino verso l'altro
Senza uno unione
Di là a tante differenze
A tanta se offrire questo è il varco attuale della storia
Sono parole scritte oltre già oltre mezzo secolo fa
Alla vigilia di quella tremenda decapitazione che fu
La seconda guerra mondiale da cui c'è piccolo il sangue dei cinquanta milioni di esseri umani
E che al suo termine
Invece che veder salire al cielo l'arcobaleno della sospirata pace
Fece salire un segno
Sinistro
Il fungo mostruoso della bomba atomica qualora un coro
Che sembra corrispondere a quelle parole grosse
Dico adesso il nome di Tito aveva scritto Aldo Capitini
Che va ricordato in generale
Come padre maestro ineguagliata dalla non violenza in Italia
In particolare tempi che oggi si rifà al termine dell'obiezione di coscienza
Essere ricordato come colui che per primo in Italia
Introdusse
Questo principio poi dette il massimo contributo per l'affermazione riconoscimento istituzionale dovete
Tempo allora un coro agli inizi e poi per anni ancora dopo la fine della guerra
Che pareva corrispondere a queste parole profetiche di Aldo Carpi
Nel riconoscimento oramai delle inderogabile necessità
Di arrivare a considerare la nostra diventerà un'altra politica a livello mondiale si parlò di Ford coscienza planetaria
Occorre un nuovo modo una delle frasi ricorrenti ripetute
Occorre un nuovo modo devi pensare e di agire se vogliamo che l'umanità sui saldi
Voglia d'armamenti
Ho l'umanità distruggerà agli armamenti o gli armamenti distruggeranno l'umanità a decine di queste frasi
Ma
Quale l'esito pratico siamo qui oggi a contestarle accorta tardi tutta la boh pattuita
La testimonianza pratica la traduzione nei fatti di queste
Hanno azioni che sono restate semplice per adozioni verbali è stata lasciata a quei quattro gatti di obiettori di coscienza
Ah dall'inizio degli anni cinquanta ecco gli altri popoli fino alla legge del settantadue
Ricordo un secondo Gatto qui Alberto Trevisan di quegli anni
Allora
Un minuto
Come il mio contributo alla riflessione di questa nostra
Elevata
Assemblea
Un punto che considero centrale è fondamentale
Giallo indicate
Di fronte a questa coscienza dell'esigenza allora di a fermare l'unità mondiale di fronte di sopra come diceva Capitini a tante differente
Differente di cultura pirata della religione
Eccetera
Il Patria
Niente si concreta
Le classi dirigenti
Politiche e culturali religiose eccetera
Hanno continuato nel Criterium
La formula doloroso ma necessario
Della preparazione della guerra naturalmente a semplice difese dobbiamo dirlo dobbiamo dircelo anche le autorità religiose le quali hanno fatto questo grande passaggio
Dalla teoria dalla teologia della guerra già vissuta alla teologia della guerra di difesa questo significa ancora accettare il criterio della esigenza della preparazione della guerra
Ha invero però
Questo è il punto dolente e nel cibo assecondate in ciò dal LaPresse ok generalità della gente
Dobbiamo mettere in questa gente tutti noi
E consentitemelo se lo dico con immediatezza in un modo diretto e forse qualcuno sentirà brutale dobbiamo mettere dentro anche noi oggi qui raccolti
E dobbiamo mettere dentro e in generale tutti quegli altri che si vengono esprimendo nei vari movimento e della pace
Alla marcia Perugia-Assisi
C'era anche cento mila persone
Che cosa avevano fatto fino allora
Lui
Affermazione della non collaborazione alla preparazione e alla guerra perché la donna viene in quanto la si prepara e la si prepara attraverso il lavoro di centinaia migliaia di operai
Lo si prepara attraverso il servizio militare di centinaia migliaia di giovani loschi prepara attraverso il contributo che noi ciascuno di noi italiani ai bilanci militari
Ecco che allora quella testimonianza l'affermazione dell'obiettori di coscienza Sempre così a livello qui infima minoranza ancora
Ma è stata continuata dagli obiettori di coscienza alle specie militari vanno ricordati diciamo sono stati ricordati devo ricordarle in questa circostanza
Ed allora queste però
Non deve essere ancora una volta consentitemi di dirlo
Queste manifestazioni
A disastro avvenuto
Ritiene urgente di proteste deve essersi cresca ma deve essere anche
Una manifestazione di mera colpa
Per tutto quanto non abbiamo fatto prima che fatalmente si dovesse arrivare a questo
Ma fatta una domanda che cosa sente non violento che cosa significa per il non violento
Questa guerra
Certo rispetta
Ma non nasconde forti
Ma non si sente sopraffatto
Sorpreso da questo evento perché anche i sarebbe stato sorpreso se non ci saremmo arrivati
Perché questa schizofrenica politica alla quale partecipiamo tutti noi non ci sono cento mila obiettori alle spese militari in Italia ancora
Non ci sono cinque operai che si sono levati negative preferisco tant'è che il posto di lavoro ma non voglio più continuare
In questo lavoro proposte intuito di preparare armi che vengono a uccidere altri miei lavori compagni lavoratori ai bambini donne
Per il meglio e dei paesi di tutto il mondo
Questa è la riflessione che dobbiamo fare è che a Seregno a tutti voi
E allora
Una comunicazione da parte di un altro obiettore che ha pagato con il carcere la sua scelta Alberto Trevisan
Io credo che non siamo più un minoranza come una volta non siamo più quattro gatti e quindi a ognuno
Di fare qualcosa nonluogo do un saldo per la guerra
Basterebbero questi due inviti non violenti per motivare la necessità di Ambra ampliare sempre di più di Brindisi il Fronte del rifiuto alla guerra e questa guerra
Noi come obiettori l'abbiamo sempre rifiutata
Ormai siamo varie generazioni di obiettori e la presenza di Pietro Pinna qui
Come primo obiettore
Dimostra che da sempre ci siamo battuti contro la guerra ma anche contro ogni violenza
E in questo senso non siamo mai stati minoranza va a maggioranza perché con gli altri abbiamo combattuto questa battaglia anche se è brutto usare questo termine
Certo non avrei mai pensato di trovarmi qui a vent'anni di distanza a rinnovare assieme ad altri la mia obiezione di coscienza
Anche perché il rifiuto ed è il ripudio della guerra contenuto nella nostra Costituzione
è sempre stato l'argomento forte dei militari dei giudici di quelli che ci giudicavano che ci mandavano in prigione
Ci vede Cebano perché rinunciate ai nostri anni quando la Costituzione dice chiaramente che ripudia la guerra è che la guerra non la faremo mai
Bene a vent'anni di distanza tutto si è cambiato
E permettetemi solo una Nedo targa è una coincidenza proprio questo questa oggi alla stazione di Padova ho incontrato il procuratore militare corpo forse qui di Verona
E gli ho fatto questa obiezione certo non mi ha saputo rispondere perché a vent'anni ancora una volta abbiamo ragione noi noi rifiutiamo la guerra come abbiamo rifiutato il servizio militare
Allora io credo siccome non siamo quattro gatti non siamo minoranza che sia giusto che tutti coloro che hanno fatto la direzione di coscienza rinnovi no questa obiezione di coscienza
E per questo noi come obiettori vogliamo proprio rilanciare una campagna peli richiamo all'obiezione di coscienza in alternativa ai richiami che in questi giorni ci sono
Rinnoviamo quindi no sto abiezione di coscienza all'eventuale richiamo al servizio militare consapevoli di porre in atto una scelta di disobbedienza civile
Dichiariamo sin d'ora la nostra più totale indisponibilità a qualsiasi collaborazione con le autorità militari
Riteniamo che la partecipazione la preparazione la svolgimento di iniziative militari nel Golfo Persico
Sì ho un atto di palese violazione dell'articolo undici della Costituzione italiana dove si afferma l'Italia ripudia la guerra come metodi metodo di risoluzione delle controversie internazionali
Invitiamo pertanto quanti anni in passato scelto l'obiezione di coscienza al servizio militare
Di aderire a tale campagna allegra allargando sempre di più il fronte vivi più dalla guerra e al militarismo per una risoluzione pacifica dei conflitti
Speriamo che questo nostro gesto possa contribuire a fermare la guerra e a ricercare e provare l'unica soluzione che riteniamo razionalmente possibile la pace nella giustizia
No no no da un saldo per la guerra grazie
Un'altra comunicazione importante il si viene dalla dal gruppo di Piacenza la campagna contro i Tornado
Adolfo molto mangia
Noi siamo qui per invitare tutti a portare il nostro ripudio della guerra anche nei luoghi là dove i nostri ordini di morte partono per il Golfo
Questa guerra infatti io
è stata preparata non nasce dal nulla a Piacenza da dove vengo io ne abbiamo un'esperienza decennale
Dall'aeroporto di San Damiano piacentino che a pochi chilometri da Piacenza infatti da dieci anni sapevamo che sarebbero stati installati degli ordini di morte e da questo ero porto come ormai tutti sapranno sono partiti i Tornado che stanno partecipando ai bombardamenti dell'Iraq e alla lo stormo di San Damiano appartengono i due piloti dell'aereo che è caduto in territorio era che no
Abbiamo quindi questo motivo particolare a Piacenza di dolore di protesta era una campagna che da dieci anni cercava di impedire che una parte del nostro territorio diventasse uno strumento di morte
Dall'inizio degli anni Ottanta attraverso manifestazioni attraverso un digiuno di massa cui mille persone aderirono nell'ottantaquattro
Attraverso il blocco dei cancelli dell'aeroporto in costruzione e più recentemente nell'ottantasette Attraverso quella cui forse alcuni di voi hanno partecipato alla catena umana ricongiunse il nucleare civile
Per la centrale di Caorso con quello che era un'ipotesi di nucleare militare già all'aeroporto di San Damiano la nostra popolazione del parrocchie le associazioni le stesse istituzioni elettive hanno cercato di sottolineare che qui si stava preparando la guerra ci hanno risposto con un pietosa bugia
E i Tornado sarebbero serviti per difendere i confini della patria se hanno risposto che si trattava di armi esclusivamente difensiva
Ora che cosa sono i Tornado è sotto gli occhi di tutti
I Tornado stanno partecipando a un bombardamento che non ha nulla a che vedere con la difesa dei nostri confini
La violazione della Costituzione non è solo di oggi la violazione della Costituzione è stata premeditata
Quando si sono costruite e abbiamo detenuto degli ordini che ad altro non potevano servire anche a violare la Costituzione già a portare la guerra in Paesi che non l'avevano che vedere con la violazione del nostro territorio
Ma la nostra consapevolezza di avere avuto ragione dell'amara in questi giorni
Quello che vogliamo dire a tutti
E che non siano assegnamo non ci rassegniamo noi come popolazioni di Piacenza e non ci rassegniamo noi che siamo presenti in questa arena proponiamo che tutti partecipino quindi domenica dieci febbraio
Ad una catena umana che circonda il tutto il perimetro dell'aeroporto di San Damiano piacentino
Per ribadire la nostra protesta contro questa guerra per ribadire la nostra obiezione di coscienza contro la partecipazione dell'Italia e degli ordini che abbiamo fabbricato e che abbiamo detenuto
Nello stesso giorno
Ripeto domenica dieci febbraio vi saranno analoghe manifestazioni in altri luoghi da cui stanno partendo ordini contro la guerra nel Golfo imprecisione a Taranto
Dove partono le navi all'aeroporto di Sigonella in Sicilia
Canzone che vorremmo cantare per esprimere la nostra solidarietà con il pappo li ho presi quelli che hanno sofferto sotto la cartina
Dei tiranni agì in particolare
La papalina tiene a mano anche tutte le africani sudamericani Sinesi antica
E l'attenzione che è diventata l'inno del movimento a farsi impiccare organizzata da Martin Luther King negli anni Sessanta si chiama Ulisse autogol
Lui ha non ho da lunedì sera adotta lui c'era
Sarà Verna o uno che da alla e tra quindi stiano tra sarà a qui al ma nemmeno incamminiamo mano nella mano no vero Ford o nomine Sanga
Date di non partecipare ad un'eventuale chiamata alle armi
Chiediamo alle autorità religiose e di mettere in campo al totale allora parte spirituale per fermare la patente medica
Dichiariamo la nostra totale dissociazione dalla macchina militare e si impegnano a a ricercare una soluzione pacifica e non violenta
La guerra voglio vota e combattuta dagli Vanini e liberando il crimine contro l'umanità vogliono Anita nata dalla gioia nel sacrificio di tante Damone
No rischiano l'azienda anche in aria calda di firme
Latella disponibile alla sede del movimento e non violenta qui a Verona grazie
No l'ENEL soltanto particolarmente strappando l'immunità
Altrui paga quattro anelli General Escalante punizioni nasca anche caduto entrata italiani un'altra strada
Per qua in estate infanzia
Campane Castellazzi ANIE Udinese Cinzia Marchionni sia alto iraniano ogni Natale
Quando era un Paese straordinario ammontava manomessa uguaglianza Fagnani Kannada e novanta continua mentre stanziamo ogni comunali nell'anticipo nell'ignoranza
Queste hanno Iniesta inizia benissimo nomina con fassiniano comunali destinati lineare attenta un minato nata ammazziamo anche bancaria né all'esame sia no niente
In casa papà assegnato e cesseranno impegnative
Nell'ambiente AN impalpabili nei giorni Renzi un un dicastero laziale Dandini Palestini Fantini ma anche su un fatto onesta impegno Umaga autentico vagliare Comense un
Palpare senza rallentare con un cane Comau Nannini con enti
E analista
Finale benissimo ho allenato al seno stiamo ognuno inizia
Prima abbiamo nominato il popolo iracheno
Abbiamo ricordato i palestinesi credo proprio perché amanti della pace che siamo contro qualsiasi
Spargimento di sangue qualsiasi bomba che cade sull'innocenti e facciamo la nostra solidarietà anche con il popolo di Israele non col suo governo ma con il popolo che sta subendo anche lui la guerra
E ora
A questo punto era previsto un intervento di un animatore Alberto Tridente
All'interno del sindacato e tra i lavoratori del movimento e dell'impegno per la riconversione dell'industria bellica industria civile
Abbiamo soltanto una comunicazione da parte di Elio Pagani perché Alberto Tridente al Papa che sta male non può essere presente fra noi io vorrei anche ricordando e partendo da una mozione dei lavoratori
Per il consiglio di fabbrica Birra Peroni industriale
E da altre mozioni di lavoratori
Che non possono essere qui sopra e questo parco perché perdono il posto di lavoro
Ma che hanno la volontà e il desiderio di impegnarsi all'interno delle fabbriche senza bloccare la produzione non ne veniamo fuori il nostro non è un accusa
Ma è un appello grande che facciamo al mondo del lavoro e anche al sindacato
La guerra blocca tutto contratti e il vivere quindi noi facciamo e volevo valorizzare al massimo tutte le attività tutti gli impegni che prendono doveva essere qui fra noi anche un esponente democristiano che ha votato no
In parlamento
Nessuno accettato dopo essere stato interpellato di essere qui fra noi
Vogliamo dire loro chi anche con loro siamo solidali e che stiamo lavorando perché all'interno di tutti i partiti abbia dato veramente sbloccarsi chiesta obiezioni in favore della pace e della democrazia
Ormai il dodici giorni siamo in piazza a digiunare a staffetta voi un gruppo di cassa integrati dell'Aermacchi
Una tenda militare del settore aeronautico ed esponenti del mio movimento non violento di Varese siamo in molti ormai una cinquantina
Ci sono uniti a noi anche dei novizi Comboniani
Di giugno insieme per rivendicare che siano urgentemente coniugati diritto al lavoro e diritto alla pace
Questo obiettivo chiediamo voi cassa integrati dove Aermacchi un'azienda che come decine di altri ha prodotto tecnologie che sparano da da una parte e dall'altra nel Golfo noi che siamo stati dipinti da qualche giornale come vittime della pace
Voi viceversa crediamo che nessuno debba essere costretto ad essere vittima della pace nessuno cioè deve essere messo in condizione di avere paura della pace del disarmo
Il disarmo e la pace come invece costantemente promossi per i positivi risultati che verranno come ben ha dimostrato il processo di distensione ex Ovest
E la guerra che deve fare paura
Siamo infatti in piazza per gridare che la guerra andava evitata poi tue poiché è un'avventura senza ritorno causa del declino dell'umanità intera la guerra va abolita
Il nostro sciopero della fame infatti rivolto concluso della guerra per dirimere le controversie internazionali così come peraltro previsto dalle carte costituzionali d Italia e Nazioni Unite
La guerra va fermata alle forze militari d'Italia degli altri paesi devono ritirarsi e poi spazio la trattativa per la risoluzione di tutti i problemi del Medioriente dal Kuwait alla Palestina
Un altro obiettivo della nostra azione resta la richiesta che rivolgiamo le istituzioni a tutti gli attori sociali e politici
Di impedire che i cassa integrati di Aermacchi così come quelli della Borletti o dei cantieri Finmeccanica oppure licenziati dalla SNIA BPD eccetera abbiamo paura della pace del disarmo quali cause della perdita del loro lavoro e della sicurezza economica
Peraltro una paura di questo tipo potrebbe avere l'effetto negativo di spinge le versioni di di tipo lobbistico a difesa di quelle stesse produzioni militari soggette al ridimensionamento
Chiediamo quindi che le decisioni di diminuire le spese militari e la riduzione delle esportazioni di armi decisioni che ospitiamo
Devono estendersi a comprendere la tutela degli attori economici in gioco in particolare
Dei lavoratori che sono tra gli attori più deboli soprattutto quando essi come avviene per l'industria militare dipendono date le circostanze pressoché totalmente dalla decisione politica
Ecco perché per coniugare diritto la pace diritto lavoro anziché chiedere più spesa militare per salvare la pagnotta lo stipendio del lavoro spesso noi lottiamo per i seguenti specifici obiettivi
Con il nostro sciopero della fame facciamo richiesta pressante al Parlamento
Di approvazione di un fondo e di una legge per la riconversione dell'industria bellica quale via privilegiata allo sul alla soluzione della crisi per l'industria militare armati compresa
Facciamo inoltre richiesta dico tutte le economiche professionale dei lavoratori attraverso uno o più delle seguenti misure
Ti descrivo introduzione per questo settore della obbligatorietà di contratti di solidarietà e o della Roma o o della votazione la cassa integrazione
Ho integrazioni salariali pubbliche prepensionamenti speciali
Meccanismi di priorità nella ricollocazione
Infine per concretizzare la volontà di pace in atti visibile praticabili nella realtà locale chiediamo la costituzione di un assessorato alla pace o di un osservatorio sul modello di altri Comuni italiani come Bove spossato Collegno Firenze eccetera
Stiamo verificando ora l'efficacia di questo cosiddetto sistema di sicurezza
Sta costando un numero enorme di vittime ci porta alla catastrofe ecologica ci con burrata durare la bestia della violenza che potrà risultare vincitrice non possiamo accettare che qualcuno debba sperare nella guerra per poter lavorare noi dobbiamo rivendicare la riconversione al civico tre buste bellica
Alla produzione delle armi devono essere sostituite la produzione di beni socialmente utili ed ecologicamente compatibili aiutateci aiutiamoci a vicenda il digiuno continua
Io ora passiamo anche alla parte propositiva
Per uso Antonio Papisca del centro
Della formazione dei diritti umani e dei popoli di Padova
Anche lui impegnato è schierato in questi giorni sul piano dell'obiezione e sulla piano dal lavoro per
Cambiare disegno ma specialmente per suscitare dalla base la capacità di venirne fuori senza soltanto l'obbedienza ai governi
Noi popoli per le Nazioni Unite
Decisi a salvaguardare le future generazioni dal flagello della guerra
Decisi a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo
Con queste parole inizia la Carta delle Nazioni Unite che sancisce il patto sociale tra società civile internazionale e autorità internazionale incarnata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite
Nel momento in cui la guerra scoppiata ed è gestita non dall'ONU e non può fare guerre ma da gendarmi senza scrupoli noi popoli delle Nazioni Unite ci chiediamo chi siamo
Quali sono i nostri diritti quali i nostri poteri noi popoli delle Nazioni Unite siamo i popoli liberi dell'opulenza
I popoli sofferenti del sottosviluppo e dello sfruttamento siamo i popoli sotto dominazione straniera siamo il popolo dei rifugiati politici
Il popolo dei migranti in cerca di pane e di lavoro
Siamo il popolo dei bambini
Siamo gli italiani i francesi i curdi i palestinesi iracheni gli americani gli israeliani
Gli eritrei i libanesi di Yanomami guatemalteca e tante tante altre articolazioni della famiglia umana universale
I nostri diritti sono quelli che ci vengono riconosciuti come diritti innati e quindi inviolabili e inalienabili dalle norme del codice universale dei diritti umani
Questo codice costituisce il nuovo diritto internazionale che si pone come nucleo duro o super costituzione dell'intero ordinamento giuridico internazionale e per nessuna ragione in nessuna circostanza può essere violato
Questo significa che anche nei rapporti internazionali i diritti delle persone dei popoli oggi sono prioritari rispetto ai diritti degli Stati
Il diritto alla vita e il diritto alla pace vengono prima dei diritti alla sovranità l'amata e agli equilibri di forza
Con grande dolore inquietudine ci accorgiamo che nel quarantacinque anni di cosiddetta pace mondiale il divario tra le condizioni di vita dei popoli del nord e del sud del mondo e divenuto un abisso
Che gli Stati dell'opulenza hanno respinto il progetto di nuovo ordine economico internazionale contenuto nella dichiarazione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel mille novecentosettantaquattro
Che gli Stati dell'opulenza non vogliono il negoziato globale per una giusta divisione internazionale del lavoro
Che la corsa agli armamenti e la ricapitalizzazione del mondo nonostante i cosiddetti negoziati per il disarmo e tre sessione speciale dell'Assemblea generale dedicate a questa materia hanno proseguito forsennata mente
Che la dissipazione delle risorse naturali e la rottura degli equilibri ambientali continua ad hoc che non si vuole giustizia e quindi pace nel mondo
Cioè le criminali mire espansionistiche di Saddam Hussein si sono avvalse delle armi che il nord del mondo gli ha fornito anche in via ufficiale
Che i Paesi cosiddetti alleati hanno scelto la via della guerra anziché quella della ragione e cioè del negoziato per rispondere al crimine dell'invasione del Gulag
Che l'Armata Rossa con la connivenza dei paesi occidentali indaffarati nella guerra del mondo del Golfo può continuare a reprimere nel sangue il sacrosanto diritto dei popoli baltici alla loro indipendenza
Chi sentiamo traditi ebbe pregiati noi popoli delle Nazioni Unite da élite politiche che si dimostrano sensibili più alle ragioni dei mercanti e della Realpolitik
Il richiamo della foresta che alle legittime aspirazioni e alle esplicite le domande della società civile internazionale
Di questo di fronte a questo inquietante è stato di cose ci appelliamo all'articolo ventotto della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo che stabilisce che ogni individuo ha diritto a un ordine sociale internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciato in questa dichiarazione possono essere pre pienamente realizzate noi ci appelliamo oggi a questo diritto per dire che vogliamo esercitarlo non per delega ma con azione diretta in quanto società civile che si riconosce immediatamente e autenticamente
Nelle migliaia di organizzazioni internazionali non governative
Che operano per la promozione umana ovunque nel mondo
Da Amnesty International alla lega per il diritto e la liberazione dei popoli da Pax Christi al movimento internazionale per la difesa dei bambini alla commissione internazionale dei giuristi
No i popoli delle Nazioni Unite vogliamo che le ottocento trentuno organizzazioni internazionali non governative
Che hanno stato scosso ultimo all'ONU siano sempre più attive ed efficaci per questo ci impegnamo a mettere a loro disposizione adeguate risorse umane e materiali
In nome dei diritti umani e della democrazia noi ci attiviamo in nuovi ruoli politici lungo un percorso che va dal quartiere al per mettere sotto controllo e orientare
Il comportamento dei governi in politica estera internazionale e per democratizzare una ONU
Che deve esercitare la sua autorità sopranazionale in prima persona e non perde lega ad aspirante gendarmi planetari
A questo fine
A questo fine occorre che siano immediatamente sospese le operazioni belliche nel Golfo e con focato una conferenza internazionale di pace
Il Consiglio di Sicurezza riprenda sotto il suo diretto controlla la situazione l'Assemblea generale si convochi in sessione d'emergenza per aprire il negoziato globale nord-sud
Venga data integrale applicazione all'articolo quarantatré e seguenti della Carta delle Nazioni unito per non correre in futuro avventure di tipo multinazionale
Lei delegazione degli Stati presso i vari organi dell'ONU si componga no oltre che di diplomatici anche dei parlamentari e di rappresentanti di organismi non governativi
Venga abolito il potere di veto inizierà il Consiglio di sicurezza accanto all'asse all'attuale Assemblea Generale che rappresenta gli Stati se lei costituisca una seconda in rappresentanza dei popoli si costituisca la corte universale dei diritti dell'uomo e dei popoli
Si riconosca status internazionale sotto autorità ONU agli obiettori di coscienza al servizio militare e con essi si crei una forza non armata e nonviolenta delle Nazioni Unite
Si organizzi un'efficace movimento costituente per un nuovo ordine internazionale democratico
Attorno ad un Consiglio di Sicurezza appanno umana espressione di retta della società civile internazionale
Il bambino o a oggi a me otto vi Soweto ha scritto
Quando sarò grande vorrei avere una moglie e due bambini un maschio o una femmina è una grande casa e due galli e la libertà
La convenzione internazionale sui diritti dei bambini e appena entrate in vigore primo settembre mille novecentonovanta
E già questa maledetta Guerra del Golfo contraddice l'impegno assunto dagli Stati di rispettare il diritto dei bambini alla vita e quindi al futuro
Noi popoli delle Nazioni Unite noi Beati costruttori di pace prendiamo in mano la convenzione
Per i diritti dei bambini e ne facciamo la nostra bandiera per asserire la centralità Dio AG
Bambino di Soweto e di tutti i bambini del mondo nella nuova storia che vogliamo realizzare
Per meno
Do ai popoli delle Nazioni Unite noi costruttori di pace siamo orgogliosi di essere pacifisti e non indietreggia mo'di fronte alle violente intimidazioni che i palazzi e i cattivi maestri della televisione del potere e dei giornali del potere ci lanciano
Facendo propaganda di guerra e violentandola le conoscenze dei più giovani
Stiamo avviando il sì verso la conclusione capisco che tre ore tirate tutte così sono molto pesanti
Allora altre tre comunicazioni operative una sul controllo del lavoro dei parlamentari per quanto riguarda la politica estera
Una sull'attività possibili nei nostri comuni di mozioni e di presa di posizione come comuni non belligeranti
E un'altra per la dichiarazione in rispetto del numero uno della legge della Regione Veneto per il rispetto della Regione non belligerante
Per quanto riguarda il controllo sopra i nostri parlamentari sono anni e anni che gruppi di solidarietà in disseminati per tutta l'Italia certo non c'è il padre
Cultura e di fare sensibilità sopra il problema del diritto internazionale sono anni e anni che cerchiamo di dire ai nostri parlamentari che non ci interessa non soltanto le strade che non ci interessa non soltanto le operazioni amministrative ma ci interessa fa parte di un progetto universale molto più ampia che comprenda tutto il mondo
Questa voce è rimasta sino a dove nasce l'inascoltata
E appunto per questo è necessario che ci organizziamo le abbiamo fiducia nella possibilità di fare impressione su tutti i parlamentari in particolare in quelli che appartengono alla nostra zona che sono costantemente sottoposti a pressioni che non appartengono certo al tipo l'impressione che noi vorremmo fare
Mentre si parla tanto di l'obbligo in senso negativo come stimoli per per obbligare il parlamentare
A fare delle leggi che riguardano soltanto interessi di parte o interessi che niente hanno a che fare con quelli che noi vorremmo creare quasi niente simpatetica reali invece una lobby alternativa abbiamo pensato di definirci tutto il e il risultato e Just abbastanza evidente riunirci tutti organismi più ampi come gli organismi non governativi quelli più piccoli come gruppi locali anche di scarsa importanza a livello nazionale
Come tutte le comunità di accoglienza sono mai un centinaio questi gruppi
E creare una segreteria che si è impegnata a comunicare a livello locale a tutti quelli che lo richiedano una specie di schedatura del loro
Dei loro parlamentari in modo che ciascuno di noi
Dicendo avvisando il parlamentare che noi facciamo parte di questa lobby l'obbligo di solidarietà
Chiede sapremo esattamente come ha votato che proposte ha fatto che tipo d'interventi
è riuscito a contrastare o invece ad ottenerne e di quello che ha fatto gli chiederemo conto è importante che siamo molto collegati molto uniti
La segreteria oggi è presso l'alt alla e appunto questo organismo si è prestato per mandare a tutti quelli che lo richiedano la schedatura
è necessario che ci organizziamo anche sul livello politico togliendo assolutamente la gestione della politica dalle mani di pochi che credono di fare l'interesse di tutti mentre ci sono e lo vediamo qui
Centinaia e migliaia e milioni di persone che la pensano completamente ma dal diverso
Prima di passare la parola
Al sindaco pro sindaco di Ponte San Nicolò
Volevo fare una piccola correzione la bambina che ha letto il messaggio e ha letto così come stava scritto
L'abbiamo fatta perché era piccola e perché sono i messaggi fisicamente ai bambini però mi sembrerebbe di discriminare nei confronti di tutta la genesi si viene privilegiata qualche gruppo aiutiamoci a capire e a interpretare non soltanto a fermarsi perché allora tutti quanti qui in Arena avrebbero giustamente il diritto di intervenire
La sera del quindici gennaio mentre tutti con angoscia stavamo aspettando
Che il mondo trovasse la via della ragione perché non invoca se una strada che il Papa giudicò richiamo mi pare tutti una strada senza ritorno
La popolazione di Ponte San Nicolò un piccolo paese della cintura di Padova
Stretta attorno alla sua popolazione con il consiglio comunale dopo una fiaccolata la più importante degli ultimi quarant'anni
Si avviava in consiglio comunale
E in consiglio comunale unitariamente approvava questo ordine del giorno che rileggerò
Il Consiglio comunale di Ponte San Nicolò prendendo atto dell'esaurirsi della soluzione diplomatica per la crisi del Golfo ribadendo che si deve perseguire isolamento materiale e morale di Saddam musei
E nel contempo favorire l'azione di tutti coloro che hanno sempre creduto e credo no
E l'unica fermezza davvero valida sia quella del dialogo anche perché come ha solennemente affermato il Papa la guerra è una vettura senza ritorno
Esprime la sua angoscia per la tragedia in cui sta precipitando l'umanità
Decide quindi di unirsi alla popolazione
Questa veglia di pace che durerà in in spirito e materialmente negli atti sinché sia consolidata la pace attraverso la quale chiedere
Primo il ritiro dall'Iraq nel Kuwait secondo la convocazione di una conferenza ONU di pace che affronti e risolva la radice nodi e conflitti dell'area mediorientale
Garantendo i diritti all'esistenza e all'autodeterminazione di tutti i popoli della regione
Da Israele a cui lo Stato palestinese che libertà giustizia democrazia non possono negare senza contraddirsi
Perso insistere sulle misure già messi in atto dalla comunità internazionale
Dando maggior forza e compattezza all'embargo economico portando l'azione di isolamento morale politico e militare dell'Iraq liberale così il Kuwait pertanto dichiara ai sensi dell'articolo undici della Costituzione della Repubblica italiana il comune di Ponte San Nicolò comune non belligerante
Che ripudia la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali
In questo spirito il comune di Ponte San Nicolò ad evitare iniziative che facciano prevalere il diritto dei popoli alla pace è in questo spirito noi siamo qui tra voi e ci saremo in ogni manifestazione
Mi hanno chiesto
Di pregare tutti quanti di non lasciare carote sull'arena perché poi qualcuno deve passare lavorare
Abituiamoci alla a a rispettarsi reciprocamente e approfitto di questo momento per ringraziare pubblicamente l'AGESCI e tutti quanti c'hanno consentito questo scenario questo servizio
Adesso durante la canzone
Se potete sventolate le bandiere mostrati di nuovo tutte le locandine
Del Buono
Mi è stata è il mio scudo lì giù alla riva del fiume
Non voglio più saperne della guerra debbono le bombe e le armi vigili alla riva del più non voglio più saperne della guerra
Prendiamoci fermano facciamo Girotondo intorno al mondo non voglio più saperne della guerra
Il fiume il fiume in Giordania stesso fiume quale che trattiamo oggi queste istituzioni scritto non posso dire quanti anni fa
Che giustifica un altro a volte che non volerebbe la gente a fare la guerra
Mandò lei piano un avanzo qui calendario verrà ad Ambra rilevanza abbiamo notato Bernard sa hanno lega bastone vera abbiamo una creava sta con onestà di guado noto mo'hai vinto da un voi no no Anthony
Bene
Di
Ieri volevo devono
A editori eremo no no no menta voltare uno mondo nei di abbiamo o andò leda vadano utenza
Vero sei
Ad dubbi sarà verrà resa andavano Elena ma dentro da lunari del vero
Onestà e io voto buono hai vinto muoiono cautelare io Dongo
Come sistema di numero dato boh
La cautelari moriamo voi il termine Coriolano di Silvano nato nuovo data
Andavo io devo dire boh
Ma anche vedere la a
Andava
Carlo
Tanta anche lui ad alzare corretta negli di uno devo inidoneità venendo Romano
Credo penali no no no no edonista i almeno un po'domani stare al
Vale quattro c'era presso la Sala monsignor ghiotta nel Teatro di San Luca vicino vicino piano Arena a trecento metri ci sarà questo incontro allora possiamo comunicare
Far conoscere a tutti quanti ora viene letta la mozione
Per rendere la regione come non belligerante in base a l'articoli della regione per la pace della legge per la fase della regionale e poi senza nessuna interruzione interverrà padre David Maria Turoldo io chiedo solidarietà subito perché anche se
Perché oggi la guerra non rispetta più nessuno
No i costruttori di pace riuniti nell'Arena di Verona il ventisette gennaio mille novecentonovantuno richiamando l'articolo uno della legge regionale del Veneto per una cultura di pace la risoluzione del Consiglio regionale del Veneto ad hoc data il quindici gennaio del novantuno la mozione del Comitato permanente per la pace della Regione Veneto del quindici gennaio novantuno
Decisi a cancellare la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
A fermare la ricerca la produzione e il commercio delle armi
A far chiudere tutte le basi militari presenti nel nostro territorio a riaffermare la fede nei diritti dell'uomo e dei popoli a riaffermare la priorità della persona umana rispetta lo Stato-nazione sovrano Marco e la priorità della famiglia umana rispetto al sistema degli Stati a promuovere la giustizia sociale ed economica ovunque nel mondo a promuovere il rispetto dell'ambiente naturale indispensabile per i degrado e sviluppo delle persone e delle comunità umane a promuovere la partecipazione politica popolare dentro e fuori le istituzioni locali regionali nazionali e internazionali quale via in metodo di democratizzazione di tali strutture e quindi di pace internazionale dichiariamo solennemente qui oggi il territorio Veneto zona di pace non belligerante aperto alla solidarietà con tutti i popoli del mondo a cominciare dalle donne e dagli uomini di altre culture immigrate nel nostro territorio
Cari amici
Credo
Che a questo punto
Sì ha detto abbastanza
Per avere una coscienza illuminata
Serenamente decisa
Per la strada che abbiamo imboccato
Cioè a raggiungere a conquistare la pace
Credo che non abbia nulla da aggiungere a quanto già
Ho avuto la fortuna di sentire penso che ogni parola di questi messaggi
Sedimenti dentro di voi Alfio rischia in Energia in propose ti di pace
Siamo di nuovo minacciate dal più grave pericolo
Dei distruzione e di morte
E il mondo stesso e minacciato a ogni livello fisico e spirituale
A livello individuale comune
Perché siamo tutti dentro la stessa barrique
Mi viene da ricordare la parola di Gorbaciov quando aveva inalberato la il vessillo della perestrojka la terra una nave
E non possiamo permettere che affondi perché non ci sarà un'altra arrecati innovare a salvarci
Credo che abbia ragione potrebbero essere quelle parole di commento migliore alla lettera di San Paolo
Quando dice che io ero uno che il mondo è uno che il corpo e uno che nell'uomo e uso per dire che ho tutti insieme ci salveremo o tutte insieme ci disperdere
Siamo davanti alla necessità sono tutte di formare una nuova cultura
Crea vuol dire una nuova mentalità un nuovo modo completamente diverso da pensare fino adesso abbiam pensato a una cultura di governo bisogna assolutamente Conca pensare inventare la cultura della pace
Sappiamo tutti
Voi operatori di pace e voi tutti giovani che partecipata questo movimento quanto sia difficile non per nulla va be'attitudine dei figli della pace degli operatori di pace sta al centro del discorso della montagna della sola che garantisce la figliola non sa di Dio dea gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio io so benissimo che il discorso della pace è il più difficile ostico di tu dei discorsi perché è veramente l'unico discorso rivoluzionario bisogna cambiare tutte le categorie della nostra vittoria tutte
Perché noi siamo inseriti dentro una cultura che è competitiva in mercati sono competitivi libero mercato vuol dire che il mercato più grande mangerai il mercato più piccolo noi siamo dentro la la scuola competitiva perfino o se non stiamo attenti le religioni possono diventare competitive perché io sono ottenne
è vero
Il vostro battimani mi conferma che avete immediatamente capito è forse l'aspetto più delicato la screpolature la più profonda di tu do il mondo un altro aspetto dalla guerra che si combatte attuale è che è scoppiata al laddove c'è il crogiolo delle fedi più grandi della terra
Ognuno di noi potrebbe essere tentato che il suo Dio sia migliore del tuo è tu altrettanto attentato che il tuo Dio sia migliore del mio il io e di tutti
Nessuno
E per questo che ci siamo fatti guerre di religione che sono le più insanguinata e guerre dalla terra ecco
Il Trio invece Candy sullo perché il Dio il Dio dell'uomo
E nessuno può appropriarsi di Dio perché essa tanta Lega IDV e dice che con lui Bush ha detto in questo momento in cui tutte le chiese sono ripiene a pregare per la pace è venuta l'ora dell'attacco e annacquiamo tutte in nome dei vero come in nome di Dio qui la R avverto tutti i forni crematori rare ad arrivare al genocidio umano
Il territorio è spaventoso forse siamo arrivate a toccare il fondo dalle discordi umane
Necessario risalire dal fondo inventare la nuova cultura della pace
Perché
Con la guerra
è già stato detto dal Papa tutto è perduto avventura senza ritorno inutili stragi eccetera e ce n'ha soprattutto non poi dobbiamo pensare che la guerra sia quella combattuta
Militarmente operante
Come se le distruzioni della guerra e devastazioni soltanto fossero distruzioni di case di città di chiede
Se di strade contorte di ponti saltati in aria sono gli spiriti devastati la prima gara
Vita e noi già abbiamo messo abbiamo perso esplode e siamo già sconfitti perché la devastazione degli spirit sì è già in atto pensate solo all'odio che già questa guerra ha seminato in tutto il mondo
Già un miliardo di islamici ci odiano pensammo pensano che noi siamo degli aggressori
Pensate un odio che forse durerà
Deve cioè sono anch'essa crolli queste sono le devastazioni io ho visto Milano distrutta Parigi distrutto a Berlino di struttura
Son passato sui campi di concentramento a svuotare i e a raccogliere questi sopravvissuti sentivamo la cenere
Dei morti bruciate dei forni scricchiolare sotto le suole delle scarpe perché last General sparsa così come quindi all'Arena per le stesse viali dei forni crematori
Quella è la devastazione più vera la distruzione dell'uomo
Ecco perché Dio è dalla parte dell'uomo
E quando
Quando appunto sia già aiuto allo stato di guerra
Lasciatemi che dica perché alloggia anche pubblicato è stampato
Oltre che essere sconfitti tutti noi sconfitta alla ragione perché quando uno ricorre alla forza vuol dire che non crede più alla ragione
Sconfitto il diritto internazionale
Perché non ci può essere un diritto fondato sulla forza perché ci sarebbe e sarebbe soltanto il diritto del più forte
Sconfitta la politica non è vero che la la guerra sia uno la politica condotta avanti con altre forme come è stata descritto da questa vecchia cultura barbarica
Invece la guerra è la fine della politica e la sconfitta della politica perché la politica è cercare ivi migliori
Per la convivenza umana e cercare le vie più pacifica perché la città dell'uomo sia pacifica e serena
Questa è la politica la guerra e la sconfitta dalla politica ma
Fra tutti se non ascoltassimo questo desiderio è un pugno di pace con cui ha annunciato lo stesso Cristo quando nasce
Se noi non diventiamo cioè operatori di pace per realizzare la parola stessa di Dio che si incarna i diventa principio di comunione di fraternità umana
Il più grande sconfitto di tutti io stesso
Vi ho capitare
La partita umana giudice
Ecco questo è il disastro più spaventoso che possiamo immaginare che avete ed è quanto significa impegnarsi per la pace perché Dio ritorni a vincere da ecco
Questo contro questa guerra bugiarda sporca e feroce che ci minaccia noi abbiamo due armi
Da dive tra le altre da usare prima di tutto
L'arma
Che io chiamo la gioia per la gioia di vivere la gioia di essere veritieri
La gioia di essere onesti la gioia di essere umani perché la cosa più bella della terra la realizzazione della propria umanità
Dedico un segreto un una confidenza non è un segreto quando facevamo
La resistenza eterno la scelta dell'umano contro il disumano io so quanto è difficile tenersi su quelle linee
Si faceva la preghiera che Teresio Olivelli aveva costa aveva steso prima di partire alle nostre azioni di resistenza
Era la guerra era la preghiera in cui ci insegnava Cicchetti che davamo addio
Di renderci ribelli per amore questa è la grande arma che dobbiamo fare che dobbiamo usare SR ribelli per amore avete
La nostra azione
La nostra azione non è contro nessuno ma era solo in favore dell'uomo dall'uomo esser ribelli per amore
Adesso si perde l'appalto si perde il tempo nella discussione di guerra giusta e guerra ingiusta siamo davanti invece a una nuova la concezione che la guerra è semplicemente impossibile e all'impossibile nessuno ha ritenuto e abbiamo il diritto e il dovere ore di ribellarci questo è
L'aveva
E la seconda
E la seconda arma punto già suggerito da questo uomo che diceva
Per tutta verde è è morto a Mauthausen ucciso a bastonate mentre difendeva un porro prigioni ero era adesso introdotta anche la causa di beatificazione Teresio Olivelli nostra compagna è lui che diceva
Amici non ci sono le Imperatori ma ci sono soltanto uomini che si riparano
Siamo noi che dobbiamo liberarci
Noi
Altrimenti altrimenti nessuno ci liberale queste all'importazione e questo è quanto significa un movimento come operatori di pace
E allora c'è l'ultima arma che abbiamo per la pace sicuro quella tecnica dalla preghiera che diventa legge fondamentale della vita
Quando la preghiera si fa impegno di pace e allora che noi abbiamo veramente pregato per la pace quindi richiede appunto alla coesione e la coerenza tra quello che si chiede l'avvio quello che deve fare l'uomo ed è sotto questo è per questo colta questa visione che ora tutti insieme dato che avete in mano la preghiera che il Papa ha composto per la Pro a cent'la diremo tutte insieme a conclusione di questa giornata è come inizio speranza del tempo che ci al ticket attendiamo tutti
Di ritorno indietro di disarmo totale di pace finalmente riconquistata
Allora tutti in piedi insieme la preghiera
Ne
La preghiera tutti insieme
Che il Papa stesso ha composto per questa pace
Dio dei nostri padri grande misericordioso signore della pace della vita padre di tutti
Tu hai progetti di pace non di abolizione condanni le guerre abati l'orgoglio dei violenti
Tu hai rinviato il tuo figlio Gesù ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni sviluppo in una sola famiglia
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli supplica accorata di tutta l'umanità
Mai più la guerra avventura senza ritorno Mai più la guerra spirale di lutti e di violenza
Mai questa guerra nel Golfo Persico minaccia per le due creature invece lo in mare nel sotto degli abissi
In comunione con Maria la madre di Gesù
E ancora Tiras pubblichiamo parla i cuori dei responsabili della sorte dei popoli ferma la logica della ritorsione della vendetta
Suggerisci tu gli sto buono spirito soluzioni nuove gesti generosi e onorevoli Spada sì di dialogo e di paziente attesa più fecondi della effettua scadenze della guerra
Concedi al nostro tempo giorni di pace Mai più la guerra a
Lasciamoci con l'impegno se in tre giorni siamo riusciti ad essere così tanti per i giorni a venire quando Gora possiamo fare buon lavoro a tutti e no alla guerra sia la pace costruiamo le insieme
Più chiudiamo con un tanto insieme
Azione diceva date una possibilità alla pace dipese Chance cantiamo insieme
O quei as i esiti pesa
O noi as infantile scrive pesa azione
O no voi case
Io scherza cioè
Dedicato alla sovrapposizione aurea i sviene pesa
Dedicata a George Bush Cuevas esche pesa
Dedicato a tutti coloro ora di di esche pesa
No non è
Scrive pesa cioè
E analizzato in ogni usare
Rimane andai da mezzo vengono
No no no no case
Schermi essa
Parte oggi assente sia pesa
Noi aste alta
Nuovo case sia risate
Vado
Era parità permanenza andarsene se non sbaglio era si tratta papà bavaglio banali uomini grazie
Scrive pesa azione dato una possibilità alla pace o altri il schermo privata
Ok altre equità
Sì o io bene limitati Bonarda Sempre nuovi casi in desidero rilevante
Ho voi in grazie risatina
No quindi al il desidero precisare
Nuove rilevante alle uscite e ceci sono molte finestre di pace prende
E lei appende etere dappertutto ossia
Schiera risate
Poverino assente schiena private
Case i blindato rilevasse di private
Invasa razze private
O
Prevale
No
No
E
Tornava capo ma
O offre
No
Quanto quel
Le le
Niente
Dico
No
Un poliziotto
Ad eccezione no
No
Ma no
No
Fra
No
Sono
No
Tragico
No
Niente
No
E
Veramente
No
Delle
Va be'
No
E
E
Va
Bene
E ora
Quindi