Giornate Nazionali dei Servizi Pubblici FP CGIL 2019 - La salute non è una merce ma un fondamentale diritto dell'individuo e interesse delle collettività

Allora intanto grazie ai grazie a voi tutti di essere qui grazie alla CGIL di questo invito per quanto mi riguarda che
Rappresenta grazie
Io mi presento sono Ettore Mautone sono un giornalista del mattino mi occupo di della sanità da molti anni e quindi ringrazio per questo invito che ovviamente incentrato su questo tema in particolare sul fatto che la salute non può essere identificata come
è arrivata
Lo Rosi Bindi l'ex ministro della salute che è la mamma possiamo dire della riforma sanitaria
Che del mille novecentonovantanove a di fu identificata come riforma terre perché veniva dopo la riforma epocale che a istituito il servizio sanitario nazionale la legge otto tre tre del mille novecentosettantotto poi ci fu la cinquecento e due del novantadue infine la riforma sanitaria appunto per che l'ex ministro Rosi Bindi ispirò con una serie di introduzioni innovative
E il centodiciotto
E quindi dicevo questa riforma epocale che ha dato corpo e ha dato anche contenuti al al nostro servizio sanitario nazionale che per molti anni sulla scia di quella riforma e diciamo diventata
Il presupposto per fare devono servirsi sanitario nazionale uno dei migliori del mondo intanto l'invito sul palco
Alla Como darsi appunto l'ex ministro Rosi Bindi abbiamo
Cioè abbiamo il ministro della salute Roberto Speranza
Il segretario generale della CGIL Funzione pubblica Serena Sorrentino
Cioè abbiamo Nino Caltabellotta che il presidente della Fondazione Jinbe
E Danilo Bono della Conferenza delle Regioni
Ecco io farò diciamo rinnovo intanto i ringraziamenti per la loro per Lorin Vito però loro presenza qui
E di annuncio che subito dopo questa tavola diciamo Rotonda questo colloquio su questo tema della del servizio sanitario nazionale inteso appunto come diritto piuttosto che come merce
Ancorché diciamo in quegli anni fu aziendali basata la sanità c'erano le USL dove oggi ci sono le ASL sì dicevo subito dopo ci sarà un video che
Un video che racconterà un po'la storia di questo vigile Michele Liguori un vigile di Acerra che fu impegnato sul campo per le vicende di terra dei fuochi
Perché era un iscritto della CGIL che possiamo dire morto sul campo
Ed è significativo che i giornali questi anni si sono approfonditamente occupati di questo tema perché è uno dei temi che sicuramente a ha a che fare anche con con la salute voi sapete bene che anche su Terra dei Fuochi esiste tutto un piano che possiamo definire bere proprio piano sanitario che solo in parte attuato e dovrà essere portato avanti in questi anni io
Voglio solo fare una breve presentazione poi darò subito la parola all'ex ministro Rosi Bindi appunto riallacciandomi a quello che dicevo prima il tema appunto e quello della esigibilità dei diritti non di solo reddito si vive ma anche di diritti è quello della salute è un diritto
Primario il titolo di questa tre giorni è appunto rientrati alla Costituzione non c'è nulla di più orientata la costituzione del diritto alla salute
Diritto alla salute che connota il nostro servizio sanitario nazionale con le caratteristiche di universalità di accessibilità di equità che sono stati diciamo sentieri binari su cui sui quali questo treno del nostro sistema salute a viaggiato in questi anni
Ad un certo punto però ci si è resi conto è iniziata la stagione del del debito ancorché molto diciamo percentualmente parziale rispetto alla torta nazionale dei finanziamenti che sicuramente ingente che supera i cento dieci oggi centodiciotto mila
Il ministro speranza vuol portare a centodiciotto miliardi abbiamo salutato con grande favore questa sua questo suo annuncio all'indomani dell'insediamento da ministro perché era da anni che non si parlava di finanziare
Il sistema sanitario nazionale italiano ma di tagliare di tagliare anche in maniera molto evidente rispetto ad un rapporto tra il la percentuale del PIL che assorbe rispetto agli altri sistemi in Europa ora dicevo lungo questo viaggio il nostro il servizio sanitario nazionale e incappato in una serie di nodi che occorre diciamo che sono uniti al pettine occorre sciogliere uno di questi è sicuramente la sostenibilità
Del servizio sanitario nazionale inteso come un servizio che deve erogare dei livelli prima erano diciamo considerati dei livelli di assistenza essenziale oggi sono i LEA no i livelli essenziali di assistenza che progressivamente hanno appaltato fette di questa di questo diritto a al al cittadino che è in grado di pagare mentre chi non è in grado di pagare è stato in qualche modo progressivamente io dico penalizzato per una serie di problemi che possono essere sostanzialmente ricondotti da un lato ad un cattivo inappropriato utilizzo delle risorse e dall'altro ad una oggettiva crescita di questi costi basti pensare che le tecnologie devono essere innovati almeno ogni dieci anni per poter mantenere il passo della loro una tacca di dieci anni fa
Emetteva radiazioni aveva una diciamo configurazione nella capacità di definire alcuni dettagli diagnostici che oggi sono completamente superati quindi questo tumultuoso e necessario
Intervento di riammodernamento e anche il turnover del personale gli adeguamenti degli standard strutturali nei ancora viaggiamo con i fondi della legge dell'articolo venti della legge sessantasette dell'ottantotto che la finanziaria di quell'anno che stanzio
Trenta mila miliardi delle vecchie lire che ancora oggi non sono stati spesi da da alcune regioni e quindi di fronte a questo scenario il sud che è stato quello più penalizzato nel due mila dieci prima Tremonti poi Calderoli
Fecero delle norme che devo dire anche con una scarsa attenzione da parte dei governatori
E qui chiamo in ballo anche le regioni che spesso si sedevano ai tavoli
Romani con dei foglietti diciamo rabberciate e senza dire piena contezza di quella che erano le conseguenze di questi disegni ma passava sotto traccia l'idea che poi si è consolidata con il riparto del fondo sanitario nazionale che al sud si sprecava cosa
Che in parte era vero ma che in parte diciamo andava ad urtare contro un un grande diciamo problema che era quello della inadeguatezza delle risorse rispetto ad una quota pro capite che assegnava alle regioni più giovani in quanto la quota pro capite era corretta per anzianità della popolazione assegnava meno risorse
E quindi diciamo di mille ottocentocinquanta euro circa che vale un cittadino italiano in media per erogare salute ogni anno al Sud né andare arrivavano cento duecento euro in meno
Questo ha fatto può abitare
Anche diciamo l'erogazione al le grosse difficoltà anche ereditate dal passato quando si finanziava il servizio sanitario italiano per spesa storica ha fatto abitare molte regioni attorno ai piani di rientro e dico dieci dopo dieci anni e oltre di piano di rientro
Che abbiamo vissuto qui in Campania abbiamo visto molti tagli portare in ordine sicuramente i conti ma abbiamo visto anche una disarticolazione molto profonda della diciamo assetto di molte strutture quello che paghiamo oggi e soprattutto anche il ritardo con cui voi si riesce a a a chiudere
Questa stagione che anche con la ripresa delle assunzioni non è semplice recuperare due generazioni di medici Tess e di operatori che mancano nelle corsia di regioni soprattutto al Sud prego
Questa non è una domanda vero
O l'introduzione
Intanto grazie scusate il ritardo ma causato dal il funzionamento di un altro servizio pubblico che è quello dei trasporti in Italia ma
Grazie alla funzione pubblica che tiene
E a tutta la CGIL che in tutti questi anni ha sempre tenuto molto molto vivo l'attenzione al tema della della salute
Nel servizio sanitario nazionale e della Costituzione quindi ancora una volta
Io devo ringraziare questa organizzazione che
Proprio perché
è un'organizzazione di lavoratori ha a cuore tutti i diritti delle persone
E questo della salute sicuramente
è sicuramente un un diritto centrale
Ecco io ripeto sempre che la nostra Costituzione una Costituzione assolutamente moderna
Ma che la la sua la la modernità più vera più forte la la esprime proprio
Con l'articolo trentadue la salute
è un diritto dell'individuo un diritto fondamentale della persona è un interesse della comunità
è un un'affermazione
Che non ritroviamo in molte altre Costituzioni
è un'affermazione che viene formulata in una fase assolutamente difficile della vita del nostro Paese che troverà attuazione
Dopo molti anni nel nostro Paese
E che proprio per questo dovremmo
Considerare un un tesoro da custodire da non disperdere
Una perla preziosa da non farci portare via
Perché come nostro coordinatore ci ricordava la la legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale dato azione a questo articolo
Soltanto nel mille novecentosettantotto sono passati trent'anni dall'approvazione della Costituzione
Oggi noi celebriamo
I quarant'anni
Del servizio sanitario nazionale io credo che per celebrare un dobbiamo ricordare sempre i principi contenuti in quella legge
Ma dobbiamo anche domandarci lo stato di salute della sanità in Italia oggi e lo stato di salute della salute degli italiani
Per affrontare i problemi di oggi
Per cercare di risolvere io sono molto contenta che ci troviamo in questo momento con un governo nuovo che mi auguro vorrà affrontare questo problema
Porlo in maniera centrale perché da troppi anni
La parola sanità
è coniugata con sprechi con disfunzioni con mala sanità
E purtroppo non è più legata al tema investimento diritto fondamentale della persona interesse della comunità bene al quale non possiamo rinunciare
E quindi occorre una svolta
Io sono sicura che il ministero saprà porre al Governo
Tra le tante priorità che questo governo dovrà darsi di porre anche il tema Salute il tema sanità come una delle priorità
Io credo che se vogliamo salvare i principi della ottocentotrentatré
In qualche modo Rino Pellati con la riforma del duecentoventinove di vent'anni fa perché so quarant'anni da da da ottocentotrentatré sono vent'anni
Dalla cosiddetta riforma ter che prima voleva ripropone veniva ricordata che aveva l'obiettivo di attualizzare le scelte del legislatore degli anni settanta che avevano subito sicuramente un vulnus e da un ministro che noi rispettiamo che è di questa terra che si chiama De Lorenzo ma che sicuramente aveva portato con la sua riforma
Dei cambiamenti profondi al sistema
Ecco se noi vogliamo un sistema universalistico
Per cui il diritto alla salute
è un diritto di tutti e non dipende dalle disponibilità economiche delle persone anzi i più deboli hanno diritto più degli altri ad una ad un accesso alle cure sanitarie
Ciascuno contribuisce al costo della salute secondo le proprie possibilità ma usufruisce dei servizi in base al proprio bisogno e non in base a ciò che ha pagato o che può pagare
Questa è una rivoluzione
Se vogliamo affrontare il tema dal punto di vista della salute appunto che non dipende solo da un buon funzionamento dei servizi sanitari
La salute dipende da quello che mangiamo dall'aria che respiriamo dalla sicurezza nei luoghi di lavoro
Dipende dagli stili di vita
Dipende dall'organizzazione della società dipende dalle leggi sul lavoro
I famosi fondamentali della salute
Che sono stati dimenticati e nessuno quando approva una legge si domanda quale conseguenze questa può avere sulla salute degli italiani
è arrivato il tempo di riporre al centro questo tema di cui non può essere fatto carico solo ai medici o ai direttori generali o agli assessori è un tema che riguarda io mi auguro che la svolta di attenzione ai temi ambientali consideri anche questo come una delle conseguenze
Quindi non siamo chiamati a curare la malattia siamo chiamati ad assicurare salute benessere della persona
Se questi principi sono validi
Se tutto questo vuol dire che non basta curare la malattia ma prevenirla accompagnare le persone per tutta la loro vita
Se questo significa considerare la sanità come una delle degli strumenti principali anche per combattere disuguaglianze
Perché la disuguaglianza più odiosa è proprio quella di fronte alla malattia della persona perché tocca gli elementi più più delicati più profondi della vita di una persona
Ecco se noi vogliamo assicurare tutto questo
Dobbiamo anche chiederci quali il sistema è davvero sostenibile
Perché io considero il tema della sostenibilità un tema attuale assolutamente ideologico che viene usato da tutti coloro che vogliono attaccare il sistema
Perché se c'è un sistema sostenibile quello nel quale facciamo tutti parte di una grande assicurazione che comprende sessanta milioni di abitanti
E chi è finanziata dalla fiscalità generale
è il sistema che costa meno
Questo non perché lo affermiamo noi che siamo legati a questo valore
Ma lo dicono i numeri
La sanità costa di più in America perché ci sono le assicurazioni
Costa di più in Germania perché comunque è un sistema misto costa di più in Francia perché comunque un sistema finanziamento misto è costato moltissimo in Olanda perché si sono illusi di poter di fare fronte con i fondi integrativi che poi sono diventati sostitutive in un sistema assicurativo
I sistemi che costano meno sono quelli finanziati dalla fiscalità generale
E sono quelli assolutamente finanziariamente più sostenibili
Se il sistema italiano non avesse subito il sottofinanziamento da vent'anni a questa parte non avrebbe i problemi che ha
E sarebbe comunque fosse stato meno
E avrebbe pensato meno nel bilancio dello Stato e avrebbe pensato meno nel bilancio delle famiglie
Allora noi dobbiamo oggi dire con forza tutto questo
Noi vogliamo che la sanità italiana abbia un finanziamento almeno pari a quello dei grandi paesi europei
Vogliamo che riprenda la stagione degli investimenti l'articolo venti non è più stato finanziato ci saranno regioni che non hanno speso
Ma il problema principale oggi è che non ci sono più finanziamenti per l'edilizia sanitaria per la pellet tecnologia per gli investimenti in formazione io credo che noi dobbiamo avere una si parla di una stagione di Investimenti la sanità deve pretenda di tutto questo
Bisogna affrontare il tema del personale
Ma seriamente
E forse qui in molti si devono fare l'esame di coscienza in molti
Perché nelle legislature precedenti c'è stato chi ha presentato emendamenti in Finanziaria per aumentare i corsi di specializzazione
Per per per intervenire nell'accesso alle facoltà di medicina
Per investire per tutti gli operatori sanitari e sono state persone inascoltate perché comunque la sanità era uno spreco
E noi oggi siamo al punto che mancano medici che mancano infermieri che mancano operatori private preparati per affrontare le sfide di oggi
La sanità deve chiedere oggi i finanziamenti legati alla fiscalità generale adeguati per fermare per fermare l'inizio di un finanziamento legato al secondo pilastro
Che di fatto sta dando vita ad assicurazioni affondi sostitutivi e che sta creando per le regioni del Sud una disuguaglianza è una sperequazione ancora maggiore
Non è vero che i fondi assicurativi non costano nulla costano di detrazioni fiscali
E costano quasi quanto costa la quota capitaria di ciascuno di noi
E lo dico a un sindacato guai a pensare
Che a un rinnovo sindacale attraverso un fondo integrativo iscritto nel rinnovo del contratto si può far fronte ai problemi dell'accesso al servizio sanitario
Perché questo ecco
è il vero tradimento della Costituzione significa tornare alle mutue in qualche modo cioè ciascuno di noi torna ad essere nel servizio sanitario non un individuo ma un lavoratore
E ci sarà sempre un lavoratore che può avere più diritti ritengo
O tu puoi toglierli a qualcun altro allora io credo che noi dobbiamo affrontare il tema definanziamento in maniera assolutamente universalistica ed è l'ultima cosa che dico
Ministro saggia perché io l'ho detto non incontro che ha avuto la la la bontà di di di di di avere con me l'ho anche detto al ministro per il Mezzogiorno
Se vogliamo intervenire su al Sud se vogliamo affrontare la questione meridionale oggi la questione meridionale certamente lavoro e certamente infrastrutture e certamente sicurezza
Ma oggi la questione meridionale in Italia è la grande disuguaglianza di fronte ai servizi alla persona
E larga parte sono sanità servizi sociali
Non-autosufficienza asili nido allora occorre un grande piano per il Mezzogiorno
Di cui io non non avrei timore a dire io so di formiche posso provocare ancora più di quanto fatto in passato farà arrabbiare il vostro presidente di regione ma non me ne importa niente
No ma lo dico con molta chiarezza guai a toccare l'autonomia regionale
Guai a pensare ad un'autonomia regionale differenziata
Ma aggiungo un'altra cosa
I grandi Paesi federali sono Paesi dove la guida del governo centrale è molto forte
è molto forte
E se noi vogliamo prendere sul serio la sanità nelle regioni del Sud
Parlo in maniera particolare della Calabria che ho avuto modo di conoscere più da vicino in questi anni è assolutamente indispensabile un piano nazionale
Che non tolga l'autonomia
Ma che finalmente la restituisca in maniera piena non soltanto con i piani di rientro ma soprattutto con investimenti per assicurare i livelli essenziali di assistenza in ogni parte di questo Paese
Queste sono le sfide di oggi ricordare la Costituzione ricordare le ottocentotrentatré duecentoventinove significa questo molte altre cose ma intanto significa questo e io sono sicura che la CGIL sarà in prima fila per questa battaglia
Grazie
Grazie grazie all'onorevole Fini
Che trovo molto lucida e in forma diciamo rispetto a a come
Diciamo
Va bene no no devo dire che sono ha toccato corde che sicuramente diciamo no non mettevo in doppio oro metteva in dubbio ma sicuramente nella rappresentazione mediatica degli ultimi anni è stata un po'mortificata e questo dobbiamo dire fare un mea culpa amano i giornalisti passa tutto sulla nostra testa
è comunque diciamo rispetto ai temi del regionalismo con Danilo Coppola la Conferenza delle Regioni volevo appunto tirare un po'le fila rispetto a questo a questo ruolo della Conferenza delle Regioni che in questi anni ha giocato ha giocato una partita importante per compensare una serie di tensioni che si verificavano soprattutto a livello politico ma anche nella validazione di norme il passaggio attraverso la conferenza stato regioni la Conferenza delle Regioni dei presidenti delle Regioni è sempre stato un passaggio fondamentale che è in grado anche di influenzare
L'attività del governo e dell'esecutivo centrale
Quello che però probabilmente negli ultimi anni è stato messo un po'in sottofondo rispetto a questo tema è appunto quello del solidarismo in regime di federalismo io dico sempre cattivo e concorrenziale altro che equo-solidale
Abbiamo vissuto diciamo a livello di Conferenza Stato Regioni un dibattito che comunque demandava poi rispetto all'unanimità delle decisioni
Ad un ruolo del del Ministero diciamo defilato che però questa diciamo unanimità veniva strappata in qualche modo con una serie di compensazioni di solida di ismi di solidarietà di fondi perequativi che però non incidevano sul dato strutturale che c'è appunto una di Sequani imita diciamo strutturale nella assegnazione della fretta
I risorse della torta nazionale dei finanziamenti alla comprese le Regioni ha trovato spesso degli accordi che però erano sembravano almeno agli osservatori esterni più degli accordi momentanei
Rimandati di è anno in anno Hardy forma che poi non sono arrivate che poi però hanno portato ad una conflittualità abbastanza evidente anche se poi ripeto spesso propri Conferenza Stato Regioni si riusciva a comporre questa conflittualità tra i governatori
Bene intanto grazie per l'occasione l'occasione importante di partire di qui per fare quello che l'ex ministro Rosi Bindi ha detto riportare al centro dell'attenzione la sanità sulla scena politica ma direi sulla scena di tutta la collettività in modo chiaro in modo trasparente in modo che questo periodo particolare
Venga affrontato nel modo corretto
La convulsa le le regioni le Regioni ovviamente mi aggancio ha uno spunto che mi ha dato il moderatore di fronte ha una presenza abbastanza soft del ministero non è facile trattenerle coese quindi tenere insieme un un un un gruppo che presenta delle disomogeneità questa è la sfida che continuiamo ad affrontare che quella di un sistema universalistico che basi sull'equità distributiva e redistributiva perché è anche necessario fare delle ridistribuzione di del finanziamento
Stante la differenza su ancora esistente nelle varie regioni non è sempre così facile
Le Regioni però ci sono
Io tengo a dire visto che è presente il ministro che le regioni sono a pieno titolo stanno lavorando sul nuovo patto della salute che con gli uffici competenti del del ministero
Per dare una svolta a questo periodo di transizione che se non lo governiamo diventerà un periodo di deriva e non è quello che vuole nessuno
è ovvio che per fare questo
C'è bisogno di alcune certezze la prima quel del finanziamento
Lasciatemi dire non solo del finanziamento annuale che arriva sempre a metà anno o a fine anno ma di un finanziamento programmabile
Almeno un triennio sapere che si può gestire une patrimonio di risorse per un periodo programmabile altrimenti se lo ricevo a fine anno
Vado a tappare i buchi delle spese già avvenute e di quello che probabilmente la programmazione il nostro è un Paese Nino Caltabellotta ci ci darà poi anche delle risultanze un paese che amo un mare di dati
Avrebbe la possibilità di analizzare gli scenari del futuro per non trovarsi nella condizione di oggi per i professionisti per i vari rami specialistici della medicina per le tecnologie e quant'altro
Ma non li sfrutta
Che bisogna investire anche a livello ministeriale anche nelle agenzie partecipate del ministero in studio
Indi capire come sarà la sanità fra cinque anni fra sei anni fra sette anni
E in quel modo all'interno di un patto della salute coerente si riesce ad affrontare questo periodo
Importante del cambiamento dopo quarant'anni di un sistema sanitario
In questo patto della salute
Ci tengo a dire le regioni stanno lavorando in modo abbastanza uniforme abbastanza coeso ci saranno delle imperfezioni perché stiamo affrontando un periodo di emergenza quindi un conte programmare un conto affrontare le criticità quelle del personale oggi si parla tanto del personale specialistico medico ma bisognerà affrontare quello dei degli infermieri delle ostetriche dei tecnici delle varie professionalità all'interno del settore sanitario e non sarà facile
Sarà importante dal punto di vista di tutti del ministero soprattutto permettere una flessibilità controllata tra i tetti del personale tra la spesa corrente per poter investire oggi c'è una una certa rigidità nei parametri che non permette ad alcune regioni di affrontare le situazioni di rischio e di pericolo
Dobbiamo cambiare a livello culturale
Tutto ciò che riguarda la formazione la formazione partendo dalla corso di medicina ai corsi delle professioni
Diverse e importante ugualmente importanti nella sanità
E il livello della specialità portarci al livello dell'Europa abbiamo percorsi formativi molto lunghi rispetto al resto dell'Europa
Dobbiamo ritornare ad una pratica a volte il passato non è così ops Soleto permettano lo specializzando di fare attività lavorativa percorsi informazione
Senza far cadere la qualità ma investendo sulle risorse per impedire che ci scappino formiamo medici fior di medici molto importanti
Non li facciamo lavorare vanno a cercarsi lavoro da altre parti in ultimo l'aspetto retributivo di tutte le professioni perché partendo dagli infermieri ai tecnici
Dobbiamo adeguarlo a quello che il livello europeo altrimenti fattore comune che cercheranno di andare a valorizzare la propria professione da altre parti
Su tutti questi punti sono sedici punti del patto della salute che vanno dal finanziamento alla prevenzione da quello che sono le vaccinazioni alla già ricordata
Necessaria edilizia abbiamo ospedali dentro edifici del Settecento non è più possibile non investire non programmare per i prossimi dieci anni cinquanta ospedali sul territorio nazionale e via dicendo fino a sostituirli in modo tale che siano economici a misura di pazienti
Parla si parla di di una sostenibilità anche dal punto di vista umano verso il l'utente alle cure mediche
Andrà affrontato il problema del Health Technology Assessment
Sotto tutti gli aspetti la medicina sta cambiando andiamo verso una medicina mirata sempre più per tipologia di pazienti non più per grosse masse
Tipo l'ipertensione diabete eccetera ma medicina mirata per determinate situazioni ci vuole
E vengo alla fine una regia forte del ministero su questo sistema sanitario perché se le regole
Vengono dal centro le Regioni potranno meglio dettagli alle specificarle ma contano
Sul su papà benevolo centrale ma anche rigido perché ci tenga in riga grazie dalle grazie
Proseguiamo prima di sentire il ministro speranza condannino carta ben lotta che presidente della Fondazione Jinbe che è una fondazione indipendente noi giornalisti prima glielo dicevo spesso io non lo conoscevo l'ho incontrato qui mi sono complimentato per l'auto lavoro che svolge il loro centro studi perché effettivamente la sanità non è fatta di diciamo di cronaca cedere ci occupiamo nostro malgrado di cronaca ma la sanità è fatta di numeri è un pezzo dell'economia possiamo possiamo dire ed è anche molto complessa perché ci sono una pletora di norme che forse andrebbero semplificate ma è una materia complessa
La Fondazione Jinbe spesso in grado di tirare un po'il distillato di tutto questo lavoro di approfondimento e di analisi e quindi spesso fornisce degli spunti per notizie molto molto interessante
Però sicuramente ci sono dei nodi che nel lavoro diciamo di approfondimento e di studio una fondazione come Jinbe in grado di individuare spesso abbiamo parlato della maggiore
Della minore aspettativa di vita noi qui in Campania in alcune zone abbiamo tre-quattro anni meno di aspettativa di vita rispetto al Nord io
Diciamo che da un po'di anni mi occupo di questa materia ho incrociato il dato della fondo sanitario l'asse nazionale assegnato a chi a Calabria Sicilia Campania
Con la mortalità per tutte le cause per tassi standardizzati di Campania Sicilia e Calabria è direttamente proporzionale all'entità del finanziamento poi possiamo discutere degli sprechi ogni e poi andiamo a vedere il tasso diciamo di medici per posti letto
E anche di operatori qui in Campania il più basso d'Italia e noi passiamo come la regione che spreca che ha più personale che buttiamo i soldi cosa che non è quindi voglio dire
Carta dello
Questi dati
Quale tipo diciamo di scenario citano dove dobbiamo riequilibrare dove dobbiamo agire su quali leve bisogna prendere per tornare ad essere un Paese unito nella diciamo politica che riguarda la nostra salute
Intanto buonasera a tutti i colleghi tutti presente grazie a Serena Sorrentino per avermi voluto qui diciamo da ospita Esterno in un tavolo dove sono rappresentate le masse notorietà sa nettare voglio dello stato ministro e presiedendo la conferenza della della Commissione Salute
La l'ex ministro Bindi poco fa ha parlato dello stato di salute del servizio sanitario nazionale da quello che è l'analisi effettuata dal nostro rapporto Jinbe che sulla sostenibilità del servizio sanitario nazionale
Ogni anno presentiamo presso il Senato alla Repubblica
A a permettetemi di tornare a fare un po'il medico è un quarantenne con molti morbilità che volevo descrivere molto rapidamente portando anche dei numeri come mi ha chiesto o Mautone
La prima malattia e il definanziamento progressivo o che abbiamo assimilato a una insufficienza respiratoria cronica restrittiva cioè stanno progressivamente o togliendo l'ossigeno al servizio sanitario nazionale di che di che cifre stiamo parlando e l'ultimo report pubblicato qualche settimana fa a sommando i tagli del periodo due mila dieci due mila e quindici e il definanziamento programmato due mila e quindici due mila diciannove
Parliamo di trentasette miliardi di euro quindi trentasette miliardi di euro che sono venute meno al servizio sanitario nazionale attenzione io al di là delle mie
Preferenze politiche individuale diciamo provo o a usare la bastona che hanno aperto alla il bastone e la carota per tutti perché di fatto in questi anni si sono susseguiti tutte i colori di governi di questi trentasette miliardi cinque cinquanta per cento l'ha pagato il personale perché la percentuale di spesa pubblica per
La percentuale di spesa pubblica destinata al personale dipendente e che si è ridotta dal due mila quando era quasi il quaranta per cento
Al trenta virgola nove per cento del due mila diciassette c'è stato il blocco delle assunzioni se il blocco del turnover ma soprattutto siamo arrivate a degli stipendi che non sono più in grado di gestire la normalità per cui qual è la nostra grande preoccupazione
Vero è che adesso ci sono le nuove borse di studio vero è che adesso ci sono i posti per la medicina generale
Ma se non ci sono politiche di rilancio contrattuale per il personale sanitario noi manderemo all'estero queste ragazze a lavorare perché non ci resteranno a lavorare letale con uno stipendio che il cinquanta per cento di quelle di quello che ebbe che guadagna la metà detto questo che cosa ci aspetta per il prossimo futuro per il finanziamento alla legge di bilancio due mila diciannove sapete che ha previsto per il due mila venti e per il due mila e ventuno tre miliardi e mezzo di finanziamento aggiuntivo
Però mi chiedo dico c'è il ministro ci sono le regioni rappresentate ma è possibile che Governo e Regione si debbano annusare reciprocamente nove mesi per firmare un patto per la salute a cui è condizionato questo finanziamento aggiuntivo rischiando che se non si firma prima della legge di bilancio del MEF con la scure c'è dalla questi soldi
Cioè bisogna sulle scadenze rispettate la scadenza dal trentuno marzo perché siamo arrivati alla crisi di governo è posta la crisi devo averne ancora non abbiamo la certezza della firma sul patto per la salute
Io credo che questi sono gli interrogativi politici che bisogna farsi perché tutto questo che cosa ha portato che l'Italia oggi nel confronto dei con i Paesi dell'OCSE praticamente la prima dei Paesi poveri cioè siamo dopo la Spagna che insieme al Portogallo la Grecia è dopo di noi ci sono soltanto i Paesi dell'Est
Quindi quando Rosi Bindi parla di rilancio del finanziamento pubblico simile ne stiamo parlando di rilancio del finanziamento pubblico di decine di miliardi di euro io ho letto con tanta diciamo grande soddisfazione la proposta di Zingaretti della quota dieci aumentare dieci miliardi in tre anni
Ma la nota di aggiornamento al Def signore mi esce la settimana prossima se quello che dice Zingaretti e propone vero
Noi dovremo vedere zero due zero tre in più nella rapporto spesa sanitaria pile praticamente tra cui la settimana prossima se non è così questi soldi e non ci saranno cioè non possiamo noi allineano una linea non trovare dei riscontri oggettivi
Di promesse che sono assolutamente legittime derivanti dalla sanità pubblica non trovano un riscontro oggettivo un Documento di finanza pubblica io mi auguro che ci siano questi numeri praticamente nella nella nella nel documento dell'aggiornamento la nota del Def
Altri due aspetti politici importanti perché sono su queste che le volevo concentrare fondamentalmente vista la presenza del ministro anche dal coordinatore dalla Commissione Salute noi abbiamo lasciato per strada i nuovi livelli essenziali di assistenza
Io le faccio la storia breve Breve il decreto sui nuovi LEA tanto sbandierato allora dall'ex Ministro Lorenzin pubblicato o il dodici gennaio del due mila del due mila diciassette
A aggiornato i nomenclatore della specialistica della protesica ma è uscito senza tariffe manca ancora il decreto attuativo con le tariffe per cui nelle regioni che ne confonde extra LEA non offrono le prestazioni aggiuntive
Una per tutte la Fondazione per medicalmente assistita
Per i quelle quelle quel cittadino non hanno l'esigibilità dei nuovi eletti quindi io chiedo al ministro dislocare al più presto questo degrado tariffe perché a cascata la mancanza del decreto tariffe rendere esigibili nuovi LEA in particolare nel centro sud e che non ha a disponibile la disponibilità di risorse aggiuntive per quelle che sono poi gli è i LEA extra a idea regionale
Poi c'è il problema degli sprechi gli sprechi ci sono sempre è quelli voglio dire poi le Regioni possono mettere in atto una serie di azioni per recuperarli
Ma soprattutto oggi c'è un'estrema medicalizzazione della società proprio l'altro ieri non siamo uscite con un reparto specifico sulla inutilità dei check up periodici non ha senso fare periodicamente tanti esami perché oggi la tecnologia fa sì che si trovano lesioni
Che non sono consequenziale che poi innesca una cascata diagnostica terapeutica di ulteriori esami dei trattamenti inutili che de facto fanno spendere denaro il rischio di peggiora lo stato e la salute
Questo credo che sia uno degli aspetti quello della medicalizzazione la società che deve essere preso in mano anche dal punto di vista istituzionale perché il cittadino non può informarsi su internet ha bisogno di un istituzione come in forme sull'efficacia sull'appropriatezza delle interventi sanitari perché altrimenti abbiamo il mercato della salute il mercato e la salute quello che finisce per favorire privati e arrivo anche alla faccenda il secondo pilastro che la quarta patologia
Che abbiamo segnalato no a un'infezione cronica da virus da papilloma Sindar rendervi a Napoli di regole tumore dopo tanti anni senza che manco dei raccolti
Il secondo pilastro è un meccanismo assolutamente raffinato di privatizzazione occulta del servizio sanitario nazionale e in estrema sintesi la normativa sui fondi sanitari integrativi agganciati prevalentemente contratti collettivi di lavoro
è stata costruita per un terreno di enti no profit che sono i fondi sanitari questi fondi sanitari negli anni hanno cominciato a racconta ad agganciarsi a compagnie assicurative che Dino profitto non hanno proprio niente perché avevano problemi di solvibilità cioè di scritte avevano necessità di più prestazione rispetto a quelle che erano alle quote versate ma le assicurazioni che cosa hanno fatto adesso hanno creato delle modalità di relazione con i fondi sanitari per cui ne sono diventati gestori attivi loro hanno dei contratti di fornitura con il privato accreditato è attraverso i fondi sanitari integrativi usano le detrazione fiscale che paghiamo tutti per agevolare solo alcune categorie di persone ma soprattutto promuovendo o testi ai nostri cioè e interventi sanitari che non serva assolutamente a nulla
E contribuiscono ad emendare la medicalizzazione è qua va fatto un piccolo mea culpa perché di fatto un po'tutti i sindacati hanno favorito diciamo o la normativa sul welfare aziendale
E abbiamo ha perso un pezzo detti a fare l'abbiamo perso un pezzo di a di stipendio per pacchetti di prestazioni che sono adeguatamente governati rischiano sostanzialmente di fare perdere risolve più se risorse pubbliche
Un'ultima a considerazione poiché lascia il microfono a Kimi dovrà seguire il problema della collaborazione Stato regione perché le quattro malattie
Del finanziamento pubblico troppi lei ha ovviamente ancora da sistemare dal punto di vista del decreto gli sprechi
E il cuore e il quarto e il secondo pilastro sono le quattro malattie che affliggono il Servizio sanitario nazionale che hanno tutte necessità di intervento politico poi c'è il problema della collaborazione Stato regione io sono assolutamente d'accordo con Rosi Bindi che non quando dice
Va bene maggiore autonomia alle regioni ma bisogna potenziare le capacità di indirizzo e verifica del ministero perché altrimenti al di là delle istanze del regionalismo differenziato al di là di quello che è stato scritto anche nel programma di governo sulle garanzie e bisogna che questa Regione dovrebbero dare rispetto a quello che sono le maggiori autonomie
Il rischio di spaccatura del Paese enorme quindi se non si potenzia il ministero degli enti vigilati
E le duplicazioni credetemi io vendo indipendente lo facciamo try presto su presentai AgeNaS e dipartimento del ministero sono veramente troppe non ce le possiamo permettere più no ha agitato le Technology Assessment ne abbiamo un pezzo all'Aifa un pezzo al dipartimento però dei dispositivi un pezzo all'esodo super Esedra un pezzo all'AgeNaS che ditemi al di là della frammentazione peggiorare come è possibile che una materia così complessa
Venga gestita praticamente da quattro enti differente
è e non ultimo però siamo l'unico Paese in Europa che ha un'Agenzia regolatoria lie fa che anche entri per technology assessment e finisce per essere controllore di se stesso questa è una cosa inaccettabile che nella riforma del degli enti vigilati andrà sicuramente presa in considerazione
Quindi sul regionalismo differenziato non mi pronuncio perché poi ci sarà un secondo giro prendono Milano qualche ulteriore spunto
Però il malato cronico o e chi fa il medico lo sa ha che ha diverse patologie ha bisogno di un approccio multifattoriale e noi oggi il servizio sanitario nazionale come l'abbiamo visto nascere con quei principi di universalismo
Finanziatori se la gara lo stiamo perdendo
Sarà una perdita silenziosa cioè non sarà come il fragore di una valanga sarà cono lo scivolamento lento di un ghiacciaio questo è bene che lo sappiamo perché i diritti si perdono giorno dopo giorno persona dopo persona partendo dalle fasce socioeconomiche più basse grazie
Grazie
E sui martellanti numeri che ci forniva Nino Caltabellotta sentiamo adesso il ministro speranza che diciamo assunto le redini di un ministero
Ha con la prima diciamo dichiarazione alla stampa né di un aumento del del finanziamento e questo è stato diciamo vissuto almeno da chi poi si occupa di questa materia da tanti anni
In particolare da me come un segnale importante di un'inversione di tendenza però non è questo l'unico nodo anche perché le risorse per quanto diciamo si porti diciamo più in alto l'asticella non sono ancora quelle in grado diciamo di modificare un po'questa questo assetto cioè ci sono una serie di nodi che penso che abbiamo qui già più o meno accennato
E io volevo fare anche riferimento all'Agis diciamo stagione dei piani di rientro che vale la stagione di piani di rientro è corrisposta anche con una particolari dinamica che io ho seguito molto attentamente eh
Che atti teso attenere sulla graticola politica anche al di là del colore
Diciamo politico dell'appartenenza o meno ad una o lo schieramento di tenere conto delle regioni quasi sotto ricatto
Rispetto ad una diciamo opera di risanamento dei conti che comunque è stata privilegiata poi rispetta il rilancio dell'assistenza che ha finito per svilire le regioni come la Calabria sono diciamo state in qualche modo completamente sfinite da
Dai piani di rientro anziché che poi erano concepiti come un affiancamento sostanzialmente cioè lo Stato centrale doveva aiutare queste regioni più deboli anche con delle diciamo organizzazioni che facevo riferimento a regioni come l'Emilia la Toscana che avevano un una maggiore esperienza di gestione quindi come dice sì Dini disegnerà questo scenario di in rinnovati gli investimenti sulla salute e quali
Scenari si andranno a disegnare anche rispetto alla questione dei commissariamenti
Bene intanto intanto buona sera a tutti sono molto contento di essere qui grazie alla CGIL per l'invito e per questa opportunità importante di confronto di discussione io dico in premessa che per questo governo credo già se ne abbia qualche primissimo segnale nelle prime settimane di lavoro il dialogo con le parti sociali sarà la regola chiudiamo
Chiudiamo chiudiamo definitivamente la stagione dell'arroganza in cui si pensava che
Chiusi a Palazzo Chigi si avesse in tasca le risposte a tutti i problemi del Paese e si potesse semplicemente imporgli Alitalia è chiaro che la politica deve decidere la politica deve indicare la strada ma io ritengo prezioso fondamentale indispensabile
E per quanto mi riguarda sarà irrinunciabile nella mia azione di governo il confronto con le parti sociali
Ora questa festa questa queste giornate che avete deciso
Di tenere come CGIL che la più grande organizzazione del lavoro nel nostro Paese tra l'altro in piazza questa cosa mi piace
Particolarmente poi la piazza di Napoli nella fa piacere ancora di più hanno un titolo che per me è la bandiera e in qualche modo e l'incipit della nostra discussione lo diceva Rossi io ne sono molto convinto
Nella Carta costituzionale c'è il meglio della nostra cultura politica
C'è il meglio di quello che dovrebbe tenere insieme questa comunità nazionale
Chi fa politica in qualche modo uomo di parte ma credo che chi governa il Paese deve saper essere uomo delle Istituzioni e io penso che il mio programma come ministro della salute sarà la nostra Costituzione perché credo
Convintamente
Che nella Costituzione ci sia tutto ci sia l'indicazione della traiettoria di fondo e della visione che noi dobbiamo provare a realizzare e voglio essere chiaro netto risponderò anche alle cose di merito che sono state poste con puntualità in questa discussione
L'articolo lo conoscete l'articolo che ci riguarda è l'articolo trentadue e in modo particolare il primo comma la cui prima parte avete scritto su quel pannello e guardate le parole pesano
Le parole contano e in modo particolare pensano i contano le parole della nostra carta costituzionale
E lì si usano parole molto impegnative
E la salute come diritto fondamentale dell'individuo
Intanto la parola fondamentale non è scontata
Cercate nella Costituzione non c'è altrove
Perché è un diritto essenziali è un diritto fondamentale
E poi si dice individuo anche qui c'era in un pezzo del ragionamento di Rossi non si dice cittadino
Perché non tutti gli individui son cittadini perché la cittadinanza si acquisisce
Ci fu un dibattito in assemblea costituente
Alcuni pensavano si dovesse dire lavoratori ora perché conosce la mia storia
E credo che questa platea sia abbastanza in sintonia con la cultura politica che la mia storia esprime e la parola lavoratori e bella però attenzione individui e molto di più perché lavoro c'è chi ce l'ha c'è chi non ce la quando dice individuo disegni
La parola per me fondamentale che mi guiderà nella mia azione di governo che la parola universalità quand'anche una parola potente luminosa bellissima
Che cosa significa universalità per me significa una cosa semplicissima e dobbiamo provarla io penso anche a spiegare alle persone perché non c'è una piena consapevolezza il nostro sistema sanitario e deve continuare ad essere universale universale cosa significa
Significa
Che se stai male
Non conta quanti soldi ai non conta di chi sei figlio non conta in che Regione in Senato non conta il colore della tua pelle hai un diritto sacrosanto ad essere curato guardate questo siamo noi
Questo è il punto più alto della nostra civiltà costituzionale
E guardate questo questo e se lo sul programma
Nel mille novecentosettantotto
Era il ventitré di dicembre
Me lo ricordo
Perché io son nato dieci giorni dopo
Ho la stessa età più o meno cioè il sistema sanitario nazionale che è la traduzione di questo principio
Perché la Costituzione ci dice il principio poi devi costruire le regole le leggi ordinarie e ti spiegano come traduci un principio
In una cosa vera che riguarda la vita delle persone
Quando è stata fatta quella norma che la norma chiave che in qualche modo ci ha guidato poi c'è stato l'intervento
Di Rosi altrettanto importante in sintonia in attuazione a quello spirito evidentemente sono le due grandi riforme sostanzialmente in linea con il mandato costituzionale a differenza di altre che anni avevano uno piloni riversa si è provato a tradurre quel principio costituzionale in realtà ora
Quando ho incontrato i tredici direttori generali del Ministero della Sanità
E quando ho incontrato in un'assemblea pubblica i circa due mila dipendenti del nostro ministero
E io gli ho detto quello che penso
E cioè che il nostro lavoro deve essere ogni giorno provare ad avvicinare la realtà che vivono i cittadini a quei principi di fondo
Sapendo che tanto è stato fatto
E io penso che abbiamo tra le mani un gioiello prezioso di cui prenderci cura ma evidente che ancora quegli obiettivi di fondo sono lontani da raggiungere
è un percorso il nostro che deve vederci avvicinare sempre di più e ancora c'è tanto ai miei che manca poi verrò dirò qualcosa
E però io insisto
Dobbiamo far capire alle persone ai cittadini quanto il prezioso quello che abbiamo tra le mani io questa consapevolezza ancora non la vedo
Guardate ci son Paesi del mondo dove sei stai male
O hai l'assicurazione o alla carta di credito oppure in ospedale non c'entri
E guardate questo fa la differenza
Io penso che le persone lo possono capire
Perché nelle esistenze di ciascuno
Lo vidi su te stesso alle volte lo vidi su un genitore lo può vivere su un fratello su un figlio lo puoi vivere su un amico
Avere un sistema nazionale universale che si prende carico di te e la cosa più importante che c'è e la cosa più importante che c'è
E allora
E questa è la premessa la premessa di fondo che però deve guidarci
E vengo subito alle risorse
Ma se questo discorso è vero e io credo che sia profondamente vero
E guardate io ho fiducia in questo in questo governo
Sono tra quelli e ci ha creduto da lontano
Dal due mila e tredici
Noi pensavamo da lontano che questa fosse la strada politica giusta
Perché mi rendevo conto che sui fondamentali e quello che ho provato a dire finora stanno i fondamentali c'è un punto di contatto tra le forze politiche che oggi guidano questo governo io lo vedo con mano
Io un viceministro dei Cinquestelle o un sottosegretario del PD
Sono il ministro dell'unica forza più identitaria della sinistra in questo governo eppure la pensiamo allo stesso modo
La pensiamo allo stesso modo
E quindi io credo che questa sia una straordinaria opportunità per il Paese e per il servizio sanitario nazionale
E qui vengo alle risorse
Se la pensi in questo modo che devi tradurlo
E la prima tradizione traduzione
Che viene ancora prima del quantum dei soldi su cui vi dirò quello che faremo e lavoro che stiamo provando a mettere in campo in queste ore
E la prima svolta è di natura culturale
Se cresce di a quello che ho detto finora la conseguenza è semplicissima
E cioè che i soldi lei risorse concrete
Che metti dentro il servizio sanitario nazionale non possono essere banalmente considerate una spessa sono un investimento straordinario per la salute dei nostri cittadini questo è il punto
E purtroppo questo non è avvenuto
Non è avvenuto in maniera terrificante in alcune stagioni di governo e dicevamo si fa quel che si può decidono le risorse quello che va fatto poi c'è un cambio radicale
La riforma Bindi ha fatto tante cose ma culturalmente c'era questo punto
Decide chi quanti soldi hai o la necessità di dare risposte alle persone in giro sui due territori per me dei partiti la poi vedi sulla base di questo come trovi le risorse e per questo noi dobbiamo provare
A segnalare dentro questa stagione politica un salto io sto lavorando perché si assumo l'impegno gli ultimi anni sono stati difficili per il fondo sanitario nazionale noi siamo dentro un confronto in queste ore che non è scontato ma anche qui io penso d'aver fatto un primo passaggio che è importante che impegnativo
Il patto con le regioni
Il patto per la salute
è un po'il documento delle linee guida per i prossimi anni e la carta la nostra piccola carta fondamentale
Io sono ministro da due settimane praticamente doveva essere approvato entro il trentuno marzo lavoreremo per un'accelerazione fortissima nelle prossime ore
C'ho rimesso mano penso che sia legittimo come ministro rimetterci mano ho mandato delle schede alle regioni
In queste schede c'era il primo articolo
In cui c'erano due commi
In un comma c'era scritto
Nel prossimo anno da cento quattordici miliardi quattrocentosettantaquattro
Milioni
Passiamo accento sedici
Quattrocentosettantaquattro due miliardi in più
Nel secondo comma c'era scritto
Però se non siamo in grado di reggere questo impegno
è il governo che decide quali Lea su quali lei intervenire abbassando sostanzialmente il livello dei servizi
Io la prima cosa che ho fatto ho cancellato il secondo comma
Cancellato il secondo comma
E per metà lì non ci si muove
Per me è su questi due miliardi
Che sono una cifra che se vedo il Macro evidentemente un primo passo ma se vedo gli ultimi anni è un gradino enorme bisogna fare una grande battaglia e non la faremo
E su questo io sono che
Convinto che a partire dai miei principali interlocutori in questa azione di governo si possa fare un passo in avanti e dobbiamo farlo con quella logica con quello spirito
Dopodiché anche qui
Che cosa è successo negli anni
Che il sistema sanitario avuto oggettivamente una difficoltà di tipo economico finanziario
Soprattutto nei primi anni due mila c'è stato un momento di grande difficoltà sul piano della tenuta finanziaria
Dentro quella fase
Si sono costruite delle regole
Che ancora purtroppo ci ritroviamo che io ritengo oggi siano una gabbia che difficilmente ci può far persino spendere bene i soldi che ci cominciamo a mettere
Provo a spiegarmi ancora un po'meglio
La politica dal due mila quattro due mila cinque due mila sei in più è stato una politica dei tetti
E cioè c'è una difficoltà costruiamo dei silos dispensa dei pilastri dispensa con dei tetti
Pensate sul personale che un dramma con cui abbiamo a che fare
Il silos con qualche piccola modifica che però non è stata sufficiente è ancora un silos che dice siamo fermi al personale del due mila quattro o meno l'uno virgola quattro per cento
Poi è spuntato uno zero uno poi è spuntato un cinque per cento sul fondo
E chiaro che questo modello qui acconsentito un rientro dei conti
Ma ora se non ci rimettiamo le mani con coraggio non regge più il nostro sistema perché non ci stanno i medici dei pronto soccorsi
E allora io dico che la politica a un certo punto dovrà decidere
E in queste ore dalle regioni arriva un grido di dolore
E noi abbiamo una corresponsabilità perché questa ci assegna la Costituzione
Lo Stato deve dire dove si va i livelli essenziali
Le linee di principio e noi eserciteremo la nostra funzione con grande forza e determinazione perché su questi non si transige era le Regioni hanno la gestione di lentamente e devono assicurarsi che il meccanismo funzioni poi lo Stato deve monitorare controllare
E le regioni ad una difficoltà di personale enorme
è un grido di dolore che il ministro non può non ascoltare
Però c'è bisogno subito di sedersi al tavolo per capire assieme
E qui io dico non solo Stato e regioni ma anche chi la vorrà dentro quel mondo
Perché chi lavora dentro quel mondo è fondamentale
Guardate
Io
Mi sono spesso occupato di questa materia in passato non in una funzione così rilevante
E ma noi abbiamo nel sistema sanitario nazionale seicento cinquanta mila persone
Guidate da una passione straordinaria
Che stanno sul posto di lavoro spesso in condizioni di disagio di difficoltà che hanno anche qualche annetto
Vietate perché quelle politiche fatte sul personale hanno alzato radicalmente la media delle persone spesso in situazioni non facili
Le aggressioni le violenze ora ci stiamo muovendo è un grande tema una grande questione fa su questo dobbiamo provare a muoverci
E così il come dovremo intervenire con intelligenza
Io penso anche sugli altri tetti
Il tetto della farmaceutica
Il tetto dei dispositivi
Io penso che abbiamo bisogno in un tempo congruo di ridefinire dentro una nuova stagione di investimenti gli attrezzi fondamentali di questa vicenda con l'obiettivo di fondo che dicevo
Ora non so se faremo due giri o un giro
Ma
La domanda che mi vien fatto una domanda delicata perché riguarda i piani di rientro ed è chiaro che siamo in campagna c'è una discussione aperta su questa materia
Ora anche qui nel patto che stiamo provando arriva a far ripartire che io sono convinto perché ho parlato con Stefano Bonaccini che il presidente la conferenza Stato-Regioni e mi sembra che condivida questa necessità di accelerare
Anche lì io penso che noi dobbiamo avere il coraggio di fare come si dice diciamo una valutazione serena su che cosa è stata questa stagione dei piani di rientro
Io penso che dobbiamo farla con coraggio
La mia sensazione
E che bisogna aprire una discussione che ci faccia superare il modello che c'è oggi
Sono prudente nelle parole
Ma credo che il bilancio definitivo diciamo definitivo lo lo faremo ma almeno l'opinione che io sto maturando e che questa modalità non è stata capace di portare i risultati che speravamo
Per un istante insomma
è stata citata la Calabria che la Regione che ha oggettivamente la situazione più drammatica
La parte che interessa più a me quella dei LEA quando io vedo insomma che siamo trenta punti sotto il livello di sufficienza nei LEA c'è un problema enorme ma non perché mi piace il numero perché dietro quel numero cioè la mancanza di servizi che riguardano le persone quindi mi terrorizzano quei numeri e quando una Regione sta dieci anni in un piano di rientro e stai ancora alla o forse sta ancora peggio di come stare in prima per me
Da legislatore
E da membro del governo c'è un problema enorme quindi o devo capire come entro e la mia personale opinione e che bisognerà costruire un modello più flessibile
In cui il commissariamento della Regione
Diventa l'arma finale in casi eccezionali
Altrimenti userà i strumenti più puntuali pronti e proveranno intervenire sui problemi reali che ci sono senza toccare tutto l'impianto
Ma è evidente che su questo ci sarà bisogno
Di un confronto compiuto in modo particolare con le regioni
Sulla Campania io quello che posso dire solo questo
Che c'è una relazione istituzionale corretta in corso
Che rispetto agli anni passati si son fatti oggettivamente in i dati che noi riscontriamo dei passi in avanti e che l'auspicio è che qua questi passi in avanti possano essere ancora più significativi ancora più coraggiosi nei prossimi mesi per creare condizioni utili al superamento di questa stagione
Lo dico con grande
Con approccio istituzionale perché credo che quando si ha a che fare con questa materia
Bisogna a vere il coraggio e la serietà di questo rigore e mettere avanti come sempre le questioni problemi che riguardano la vita delle persone
Un'ultima parola
Voglio dirla
In generale sulla sulla vicenda del Mezzogiorno perché credo che quell'articolo della Costituzione che abbiamo fatto riferimento
Trovi la sua più clamorosa incompiuta esattamente nella distanza che c'è ancora nella qualità delle erogazioni del servizio sanitario nazionale in territori diversi
Qui bisogna dissi la verità
E bisogna anche lavorare sul piano politico per cui queste distanze che animi sono già molto larghe non si allarghino ancora di più
Perché nel dibattito pubblico sul Mezzogiorno del nostro Paese
C'è un po'questo rischio
Io la dico così ancora in un istante mi scuserete se sono stato troppo lungo
Ci sono due errori speculari che spesso si commettono c'è un errore
Che secondo me ha rappresentato la base culturale dell'ideologia leghista del Nord
E cioè l'idea di questo Nord del Paese fortissimo
Che però non riesce fino in fondo ad affermare il suo protagonismo perché c'è un Sud palla al piede che lo tiene lì bloccato
E questo è il pensiero di fondo dietro un'ideologia che abbiamo visto in questi anni crescere maturare e che è ancora lì in alcune proposte di governo e l'idea originaria per come era stata pensata all'inizio di questo percorso dell'autonomia differenziata era esattamente la traduzione di queste impostazione politica
E io son fermo di Kohl no per me è un errore io rigetto quel pensiero penso che sia sbagliato profondamente
Al tempo stesso c'è un secondo c'è un altro un'altra faccia di questa medaglia
E cioè c'è un pezzo di cultura politica meridionale
Che è anche entrata nella nostra discussione io sono potentino della Basilicata quindi sono diciamo una persona del mezzogiorno che tende a dire
Ma il Sud è bello è forte siamo anche bravi ma non riusciamo a crescere perché c'abbiamo questo Nord predone sopra di noi che ci blocca che ci opprime
Io penso è una forma di Sud Disma o questa che secondo me lo dico con grande serenità è quantomeno altrettanto sbagliata di quella che ho provato prima a descrivere cosa penso io io penso che siamo un grande Paese che l'Italia è un grande Paese
E resterà grande solo se saprà essere unito che dobbiamo lavorare per rafforzare l'unità nazionale non c'è Nord senza Sud e non c'è il Sud senza a nord
Ed è questa la logica che mi ispira e mi guida anche rispetto ad una discussione che pure dobbiamo fare su una materia delicata come quella delle Autonomie
E allora chiudo attenzione perché se due ragazzi che nascono in regioni diverse
Sulla propria esistenza vivono diritti così diversi e così variegati
Alla fine l'unità nazionale l'inno la bandiera tricolore rischiano di rimanere un guscio vuoto dentro cui resta veramente poco e allora dico attenzione su questa materia
Io sarei per lanciare un messaggio che supera i confini e le bandiere dei partiti
Su questo grande tema serve una discussione matura del Paese perché abbiamo a che fare con i diritti fondamentali delle persone e insieme dobbiamo sforzarci di trovare una soluzione
E io penso che discussioni come quelle che abbiamo fatto stasera vadano esattamente in questa direzione grazie
Grazie
Grazie al ministro grazie al Ministro speranza anche per le sue parole che che hanno dato diciamo toccato alcune alcuni aspetti che in questi anni effettivamente hanno lasciato sul campo lacrime e sangue perché la salute effettivamente un sette settore della dell'amministrazione pubblica che più di altri tocca la carne viva delle persone io
Ricordo quando si parlava appunto dei tagli che si diceva raggiunto l'osso non si può tagliare oltre il discorso era proprio questo che poi ci ritroviamo appunto con regioni che pur dopo tendo assumere a fare delle assunzioni non è una cosa semplice passano degli anni e incrociando quota cento
Chi va in pensione dei pronto soccorso si ritrovano delle situazioni veramente sotto standard
Perché io ero diciamo memori di quando si facevano le leggi dove si stabiliva qual era il numero di infermieri e di medici necessari per badare a quel servizio e su quello poi si ragionava per poterlo comporre adesso diamo la parola a poi facciamo una un plesso diciamo di seconda battuta proprio la domanda una risposta flash con Serena Sorrentino che segretaria della Funzione pubblica la CGIL segretario generale il ministro ha fatto riferimento ad un sul ruolo dei sindacati che viene restituito ai corpi intermedi della società che in questi anni sono completamente spariti
Erano banditi sia dalle regioni che dal ministero contavano pochissimo i piani si presentavano senza nemmeno consultarli
Era una politica sostanzialmente folle io dico che la disintermediazione a tutti i livelli anche dell'informazione con i socia e quanto di più deleterie di è in grado di disarticolare qualunque organizzazione umana
Questo tipo di diciamo di app nera che adesso divide riemergere per fortuna consente diciamo di dare voce a tutta una serie di istanze anche di problemi concreti che si vada ai problemi del delle aggressioni piuttosto che dalla composizione di un piano sanitario che finora li hanno visti un po'diciamo distanti sul fondo
Come giocherei da questa carta diciamo di un rinnovato
Un ruolo di primo piano e di protagonismo rispetto alla gestione della cosa pubblica anche riguardo al alla lavoro di tanti lavoratori che appunto sono in trincea tutti i giorni
Intanto grazie a tutti per aver accettato l'invito a discutere di sabato sera in una città che è anche abbastanza calda in questo periodo
Di come difendiamo il diritto alla salute come diritto universale
Non è una discussione semplice non facile sappiamo come CGIL perché lo ricordava Rosi Bindi
La CGIL non ha mai smesso di credere in quella straordinaria forza che era la traduzione
Dei principi costituzionali in una legge ordinaria che la legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale che avviene proprio come è stato ricordato nel settantotto hanno importante in cui si sono fatte tante leggi che hanno dato tante risposte
A tanti fronti dalla salute mentale alla salute di genere cioè l'idea che la persona dovessero essere prese in carico curata da un sistema che vedesse nella responsabilità pubblica e nella valorizzazione professionale degli operatori l'unica risposta in grado di garantire l'universalità il benessere
E però lo si ricordava prima sono stati vent'anni difficili
Un po'più di vent'anni a dir la verità perché l'ubriacatura neoliberista determinato il disinvestimento nell'idea che lo stato sociale non fosse semplicemente il preservare alcuni diritti sociali
Ma che fosse un pezzo fondamentale dello sviluppo
Perché crea quelle precondizioni grazie al quale poi un sistema economico riesce ad essere equilibrato più che competitivo
E quindi riesce a trovare quegli elementi di compensazione al proprio interno che garantiscono diritti delle persone anche con la possibilità di creare sviluppo equo distributivo
Anche di tutelare condizioni di cittadinanza molto differenti
Fare esattamente il contrario aumentato la forbice della disuguaglianza e quando andiamo a toccare si diceva la carne viva se arriva all'osso oltre lo associa l'amputazione purtroppo
Noi siamo a questo dato
Siamo all'idea che oggi nel nostro Paese al di là dell'affermazione formale di alcuni diritti fondamentali di rango costituzionale nella vita reale le persone si vedono la negazione di quei diritti
Nella inaccessibilità a servizi pubblici non solo di qualità ma che hanno una distribuzione equa nel territorio e che siano accessibili in maniera gratuita pubblica cioè per tutte e tutti
E allora noi sapevamo di avere una sfida difficile
La CGIL non ha mai abbandonato l'idea che quella fosse una delle battaglie fondamentali perché la salute significa non semplicemente speranza ma anche qualità della vita
E proprio per rimanere su questo tema
Vi racconto un episodio mi anche un po'in quei Tato però credo che sia un segno positivo
Nella terza edizione delle giornate dei servizi pubblici che abbiamo fatto a Palermo quando abbiamo fatto il dibattito sulla salute abbiam cominciato con una processione non fatta da noi ma da altri cittadini e anche questa sera non so se ve ne siete accorti ma quando abbiamo cominciato
E passata la processione il che vuol dire che abbiamo bisogno di tanto aiuto in una battaglia
Che ha bisogno di una
Elogi lo dico per provare a essere concreta che ha bisogno di un salto di qualità
Non possiamo solo denunciare lo stato nel quale versa il servizio sanitario nazionale
Noi siamo pezzo della mobilitazione per riconquistare un servizio sanitario nazionale e il diritto alla salute come diritto universale dei cittadini
Siccome siamo ad un punto di non ritorno noi non ci possiamo fermare ed è per questo che CGIL CISL e UIL hanno fatto bene a lanciare una piattaforma che hanno presentato al Governo precedente
Ma anche questo Governo alle Regioni chiamando all'appello la società civile le forze democratiche
Il civismo visto che adesso va tanto di moda tutti quei soggetti che possono concorrere nel determinare l'affermazione di un principio
Sicuramente un punto di svolta
Rispetto alla battaglia per salvare il servizio sanitario nazionale
La registriamo in un'inversione di tendenza rispetto al definanziamento di questi anni
Però non basta l'inversione di tendenza non basta un segnale noi abbiamo bisogno di vedere il Progetto
Ci vogliono piani decennali di investimento e di rifinanziamento nel sistema sanitario ma ci vuole su soprattutto una visione per noi la visione l'ancoraggio alla otto tre tre
Che diceva tre cose semplici il presupposto della tradizione della produzione costituzionale dell'articolo trentadue dell'articolo novantasette tutela sì ma anche efficienza
Erano tre principi la prevenzione la cura e la riabilitazione
La prevenzione è scomparsa
Anzi i dati sulla salute e sicurezza ma anche sulla tutela ambientale ma anche sulla deresponsabilizzazione verso ad esempio lo strumento fondamentale nella tutela della salute che la medicina di iniziativa
Sono praticamente arrivati allo zero
Sulla cura la fotografia è stata fatta
Sulla riabilitazione siamo alla sostanziale privatizzazione del settore perché l'ottantanove per cento delle prestazioni di riabilitazione del nostro Paese sono state appaltate settori privati il che significa che noi abbiamo rinunciato
All'idea
Che stesse in difficoltà
Il settore pubblico il sistema pubblico ti può prendere in carico e non semplicemente curarti nel momento della della pulizia non semplicemente prendersi cura di te nella cronicità
Ma anche restituirci quelle abilità che ti consentono di tornare a essere un cittadino attivo fa sempre parte di quel capitolo di quelle diseconomie interni al sistema
Che produce il disinvestimento nello spazio pubblico
E allora siccome voglio stare brevemente al al punto fondamentale che noi stiamo provando ad affrontare in queste tre giornate importanti orientati dalla Costituzione abbia scritto
E cioè noi vorremmo provare a stimolare un dibattito in questo Paese che non che dice una cosa un po'diversa da quella che abbiamo sentito in questi anni
Vogliamo nuove politiche e nuove azioni di programmazione che siano orientate dalla Costituzione cioè che ritrovino coerenza
E allora è vero che nella Costituzione ci sono due articoli importantissimi a cui noi facciamo ancoraggio che sono l'articolo trentadue la tutela l'articolo novantasette l'efficienza relativi alla salute
E però c'è anche l'articolo ottantuno che prevede il pareggio di bilancio e che forse è stato un errore rispetto anche alla in posizione di politiche fiscali che non ci hanno consentito di mettere avanti
Alla politica Niobe
Della spesa storica dei costi standard quella dei bisogni di salute e che non ci fanno fare un salto di qualità perché finché di menzioneremo il finanziamento del Fondo sanitario nazionale
Anziché ai bisogni di salute delle persone all'andamento di crescita del nostro Paese continueremo ad affermare il principio che ti puoi curare solo se te lo puoi permettere vale per te come persona vale per noi come Paese
Ma soprattutto mi preoccupa che non si faccia una discussione che guarda anche altre parti della Costituzione come l'articolo centodiciassette io penso noi pensiamo che sia importante soprattutto in un contesto politico nel quale quello che sembra sventato almeno mi nelle enunciazioni di principio di questo governo che era l'originale progetto di regionalismo e diamo autonomia differenziata
Non ha esaurito una spinta riformatrice del legislatore dei alcuni principi costituzionali nel bilanciamento del rapporto tra lo Stato e le Regioni anche su materie che riguardano la salute la prevenzione
Che noi abbiamo derubricato fortunatamente per noi essendo parte del movimento che ha contribuito a non far approvare il referendum costituzionale proposto nel dicembre del due mila
Il diciotto
E che speriamo sia parte di quel movimento che oggi invita a riflettere sul fatto che la risposta non è aumentarla distanza la differenza tra sistemi regionali che competono tra di loro
La Campania per parlar della mia regione
Non compete
Con la Lombardia noi competiamo con il resto del mondo e quella competizione se non abbiamo un quadro unitario di coesione nazionale non la vinceremo mai Manzi aumenterà sempre di più la distanza tra noi e il resto del mondo
E anche quando si rompono quei legami di solidarietà che riguardano la filiera istituzionale abbiamo sperimentato sulla nostra pelle di cittadini in questi anni che non si fa un favore a nessuno se non a pochi interessi
E poi io penso che è un tema che non è stato affrontato ma dovrebbe essere oggetto di discussione del prossimo futuro futuro
Noi dobbiamo attenzionare ovviamente il tema della sostenibilità perché la priorità all'emergenza assoluto in questo momento è tornare a finanziare adeguatamente il sistema sanitario nazionale
Però forse dopo quello che è successo Intermite costruzione materiale dell'organizzazione sanitaria in questi anni dovremmo anche attenzionare questa seconda parte
Ricostruire la missione ridare valore al servizio pubblico quando opera a tutela della salute in maniera integrata tenendo insieme i profili sanitari ma anche quelli sociali
E soprattutto fare un'analisi attenta di che cosa ha comportato in questi anni separare
L'Indirizzo da parte del governo dalla gestione dalla programmazione dell'organizzazione sanitaria riportata solo ed esclusivamente in capo alle regioni
Pensate semplicemente alla contraddizione che c'è sul fatto che ti finanzia un soggetto nazionale che però è totalmente deresponsabilizzato rispetto all'organizzazione alla gestione di quel servizio che è in capo alle regioni
La sanzione che interviene sono i piani di rientro ma in quel caso lì siccome il soggetto che decisore deresponsabilizzato dalla cogestione che ha determinato l'effetto del piano di rientro
Il conto lo pagano due volte i cittadini lo pagano come lavoratori perché i lavoratori del sistema sanitario hanno una penalizzazione sulle retribuzioni e anche sulla impossibilità di far aumentare il personale
E lo pagano i cittadini con o no mento della pressione fiscale se vogliono accedere a quel sistema sanitario nazionale nessuno si pone l'obiettivo invece di come noi superando anche la logica dei piani di rientro riusciamo a costruire modelli che fanno un'analisi attenta di che cosa è stato l'organizzazione del sistema sanitario in questi anni e che fanno questo sì
Avviare un processo di svolte di ricostruzione di un profilo unitario del servizio sanitario nazionale faccio solo un esempio
Possiamo continuare noi
A dire più territorio meno ospedale
Quando abbiamo sotto gli occhi la fotografia di come oggi e distribuita la tutela della cura nel nostro Paese
Se guardo la dimensione della distribuzione personale o se guardo anche la distribuzione dei presidi sanitari sul territorio oggi a chiunque cittadino
Dice guarda che io devo chiudere l'ospedale perché iniziò un processo di reinsediamento nel territorio per cui tu la risposta la trovi in una casa della salute che tranne in alcune fortunate regioni per i cittadini si trasforma in una targa fuori a un presidio di un'azienda sanitaria
Noi ci scontriamo con quel senso di sfiducia e con quel senso di rabbia di disillusione da parte del cittadino
Che li porta a costruire un comitato per la difesa di un ospedale magari inefficiente magari che non ha personale magari che non ha strumenti e mezzi ma che è l'unica risposta di salute che intercettano in quel territorio
E allora forse qui dovremmo provare a a invertire i termini della tendenza del nuovo insediamento sanitario nel territorio potenziamo prima i servizi territoriali
Ricostruiamo prima ai servizi territoriali e dopo ci occupiamo di razionalizzare la rete ospedaliera così come guardando diciamo ai temi che ci riguardano di più
E che attengono alle politiche di valorizzazione del lavoro di chi opera in sanità
Ha ragione il ministro speranza e in questo caso sì ce la dà una speranza
Anche noi abbiamo ritenuto una follia in questi anni
Attribuire ad un parametro che solo la Ragioneria dello Stato e il messa hanno la capacità visionaria di individuare perché nessuno ci ha mai spiegato perché noi dovevamo sottostare a una percentuale stimata nell'uno e quattro
Se non producendo un effetto econometrico di una riduzione di spesa che veniva calcolata a monte che nulla aveva a che vedere
Non tanto e solo con l'efficienza del sistema sanitario ma anche dell'efficacia delle politiche sanitarie adesso siamo arrivati alla correzione del cinque per cento
Io penso diciamo che questa sia la stagione nella quale siccome siamo tutti d'accordo
Che aver perso duecentocinquantasette mila lavoratrici e lavoratori del sistema pubblico dal due mila otto al due mila diciassette ha depauperato fortemente il sistema delle Pubblica amministrazione ha ridotto i servizi cittadini anche indebolito il nostro sistema economico
E teniamo in considerazione tutti che nei prossimi due anni usciranno perfetto della combinato disposto come dicono gli statali di quota cento
E dei pensionamenti per raggiungimento dei requisiti previdenziali
E allora noi gli siamo alla desertificazione dei servizi abbiam dei campanelli di allarme mancano diciassette mila medici specialisti
E adesso stiamo discutendo
Di come utilizzare gli specializzandi mandandoli in corsia già dal primo anno di scuola di specializzazione perché abbiamo un'emorragia che non abbiamo saputo pre vedere
Va bene noi come sindacato diciamo due cose molto semplici
è sbagliato il numero programmato
Perché Cuesta è la dimostrazione che fare una selezione di accesso all'inizio non ha alcun riferimento
Con quello che può essere il potenziale di valorizzazione professionale
Dei medici specialisti
Secondo che bisogna fare molta attenzione
Non vorremmo costruire una nuova fattispecie di grande volontario informazione che sostituisce l'attività professionale medica
E su sulle cui spalle non può ricadere la stessa responsabilità di chi ha esaurito quel percorso di formazione
Così come dico che il personale sanitario in questi anni
Non ha mai interrotto il servizio
Per una avversione forte e profonda
Tra la missione
Forse anche la previsione di ontologica che sovrintende l'esercizio di una professione sanitaria
La responsabilità di curare le persone
E la condizione di estremo sfruttamento che hanno conosciuto le lavoratrici e i lavoratori
Aumenti esponenziali dei carichi di lavoro
Aggressioni si diceva prima ed è bene che ci sia stato un intervento immediato e un'accelerazione anche di un decreto che si occupa di questi
E soprattutto scarsa valorizzazione professionale c'è la questione salariale che è importantissima
Perché li passa la svaluta azione sociale della funzione di chi opera nel servizio pubblico ma c'è anche un'altra questione fondamentale
Il personale da oltre venticinque anni non ha mai visto un processo di valutazione di valorizzazione dir una riforma dell'ordinamento professionale che gli consentisse di farglielo fare la carriera noi abbiamo gli stessi inquadramenti che avevamo vent'anni fa con un'evoluzione invece della professione che ha seguito l'evoluzione dell'organizzazione sanitaria scientifica clinica ma anche organizzativa
E allora i due sistemi devono dialogare per questo me diciamo abbia bisogno di attenzionare anche i processi che riguardano una nuova ri-contrattualizzazione del personale perché il lavoro è fondamentale in sanità perché sono le competenze degli operatori oltre che chiaramente l'innovazione tecnologica che fanno la differenza
Tra presidiare il sistema sanitario e garantire il diritto alla salute sono due cose diverse ed è per questo che affermiamo un altro principio in coerenza anche con tutto quello che hanno detto gli altri interlocutori istituzionali ma anche estensione
Dell'attività scientifica
Non è la stessa cosa parlare di sussidiarietà e di concorrenza tra pubblico e privato
Noi siamo arrivati ad un punto in cui il soggetto privato siccome il pubblico arretra non concorre più ad essere integrativo
Non da prestazioni aggiuntive si candida avere una funzione sostitutiva
E vale per i fondi assicurativi Natale troppo spesso soprattutto in quelle regioni che sono più in difficoltà o che hanno più interessi da consolidare
Con la funzione che sta avendo sempre di più la sanità accreditata e la sanità privata in ragione anche di un dumping contrattuale che non è più tollerabile nel nostro Paese siamo contenti
E vogliamo riconoscerlo al ministro la speranza di essere stato il primo ministro che ha deciso di convocare un tavolo nazionale in cui astenuto le organizzazioni sindacali le nostre controparti il sistema delle regioni dicendo
Dopo tredici anni va dato un contratto a queste lavoratrici a questi lavoratori
Qualcosa tratto lo dobbiamo fare
E qui rispondo alla domanda dell'interlocutore de del nostro moderatore
Io penso che il sindacato in questi anni non è stata in appena o almeno io non me ne sono accorta
Io penso invece che il sindacato
Posso parlare ovviamente per la CGIL qui c'è la confederazione
Io penso che noi ci siamo caricati un pezzo anche di resistenza civile rispetto anche alla messa in discussione di fondamenti della nostra Costituzione in questo Paese l'abbiamo fatto in quanto forza del lavoro
Che rivede le suore abissi
Nella base costituzionale
Di quell'articolo uno straordinario perché ha ragione ministro speranza ci fu un lungo dibattito se utilizzarla parola lavoratori Togliatti poi proponeva la parola lavoratori ma alla fine si scelse il lavoro
Appunto per non parlare della tutela di alcuni soggetti ma per parlare alla tutela di un valore fondamentale come quello del lavoro che va garantito nella sua dignità e soprattutto per costruire un'altra
Narrazione di quella che voleva essere la nostra democrazia
E cioè l'idea che la base democratica non può prescindere
Dalla libertà delle persone l'esercizio del lavoro ti dà quella garanzia alla tutela dei diritti nel lavoro ti danno quella garanzia nel momento in cui nella società di oggi noi vediamo messi in discussione tutte e due valori fondamentali costituenti
La nostra carta costituzionale allora il sindacato deve reagire l'abbiamo fatto in questi anni poi certo la disintermediazione
Ha avuto una funzione più che altro nel disconoscimento pubblico
Della funzione della mediazione con i corpi sociali
Ma il balzo per il sindacato è pazzo che l'associazionismo per un periodo balzo anche per i partiti
Perché a un certo punto nella società liquida e potrei dire quasi gassosa erano tutte le forme organizzate ad essere considerate disvalore
Allora se oggi il governo riscopre invece positivamente il valore del dialogo penso che faccia un'operazione più che di giustizia ma di intelligenza ecco io più che una scommessa sulle relazioni nuove relazioni
Di carattere sociale penso il Governo abbia fatto una valutazione se mi permettete di dire in maniera anche un po'banale anche di utilità
In questi anni la disintermediazione ha portato un'incapacità di costruire consenso per le forze che l'hanno agita contro i lavoratori
Forse a riaprire il dialogo con i lavoratori può essere quella costruzione sociale di consenso
Che determina anche forse uno spostamento degli interessi che governano le scelte in campo di politica economica che fa riprendere la bilancia verso i diritti di tanti rispetta i privilegi di pochi
E allora io sono molto fiduciosa
Sul fatto che la determinazione delle organizzazioni sindacali
La necessità oramai incontrovertibile nel nostro Paese di ricostruire tutele sociali
E garantire diritti di cittadinanza tutto e tutti siano quelle strade che insieme a nuove relazioni sociali ci diano la possibilità di guardare da qui allo spazio che ci separa dalla legge di bilancio intravedendo qualche piccolo segnale di inversione di tendenza l'ha detto ieri nostro segretario generale
Noi non ci aspettiamo tutto e subito
Però noi vogliamo vedere subito la prospettiva e vogliamo vedere subito anche qual è il primo passo che ci accompagna verso quella prospettiva
Dibattito non finisce qui facciamo un altro giro di domande e poi dopo diamo spazio al prosieguo proprio un una fase Flash salutiamo il ministro speranza che deve tornare a Roma e proseguo con il l'onorevole Rosi Bindi su o una domanda diciamo il su la sua riforma la riforma ter prevedeva diciamo che il cittadino fosse al centro del sistema e poi il Pubblico e privato concorressero con pari e diciamo
Strumenti alla erogazione di questi Lea con un meccanismo che è quello degli accreditamenti che in teoria doveva riguardare sia il pubblico che il privato con nota con costruito attorno a tre i gradini che erano ovaia le autorizzazioni alla realizzazione esercizio l'attività sanitaria poi i requisiti ulteriori di qualità e infine gli accordi contrattuali
A questo pezzo diciamo di privato che privato non era perché in qualche modo era un un pezzo diciamo del sistema che erogava prestazioni ha prestato il fianco soprattutto in regioni con i conti non in ordine come la Campania
All'esaurimento delle risorse dei cosiddetti tetti di spesa per cui si vedeva e si vede ancora
La il centro diagnostico oppure al di analisi che Effetto a prestazioni che esaurisce questo questo Budget che riguarda anche i centri di riabilitazione che in Campania per esempio assorbono quasi il novanta per cento dello fette anche più e quindi pezzi diciamo di attività della salute erano sottoposti a questo di continuo voi tiro enti tira e molla che oggi e articolata attorno a un meccanismo per cui ogni tre mesi
Questi questo Budget viene erogato per cui diciamo un mese sì e un mese no per essere molto sintetici è un'altra parte della domanda che riguardi rapporto pubblico privato che poi questo investe ovviamente i lavoratori della sanità privata che è fatta
Diciamo è sottoposta spesso a questo tipo di gioco di gioco anzi
E poi c'è un altro pezzo di privato che l'intramoenia un meccanismo che nessuno è stato in grado diciamo
Di disciplinare in maniera da contemperare il diritto del professionista esercitare la propria attività privata entro le mura dell'ospedale
Il diritto del paziente di scegliersi il medico che sia quello che lui gradisce non quello che capita del giorno della seduta operatoria
E però il grande nodo delle liste d'attesa che attorno a questo meccanismo di l'intramoenia ha consentito di bypassare poi a alla fine perché per quanto si è studiato un meccanismo per cui c'era la lista unica la lista doppia andiamo su va sul pratico questo meccanismo non ha funzionato non è funzionante
Quindi come diciamo di di ritessere questa tela di un disegno che aveva una sua diciamo il razionalità e che però nella esperimento sul campo non ha funzionato per questi aspetti che ho elencato
E va dello scettro
Le la domanda era lunga articolata la risposta dovrebbe portarci Viana mezz'oretta io e mito
Spero di essere di essere Breve ma
Guardate io
No la riforma che che porta il mio nome
Aveva disegnato un sistema di accreditamento che è stato realizzato in pochissime regioni italiane
E tuttavia
Tuttavia partiva da un presupposto io lo confesso in maniera molto chiara io non è che non riconosco una funzione al privato
Io dico soltanto che un sistema come il nostro universalistico
Mi fermo a questa parola che il ministro ha spiegato molto bene
Può pensare ad un privato accreditato
E svolge servizi fondamentali importantissimi nella misura in cui davvero integrativo rispetto a un sistema pubblico che funziona
Ed è di grande qualità tanto è vero e il privato
è buono laddove il pubblico è forte
Laddove il pubblico la gestione dei servizi da parte del della di la diretto a gestione pubblica è debole abbiamo anche un privato che di fatto
Su occhi alle risorse
Perché perché è inutile che che che ci giriamo intorno non può essere un mercato
Un servizio sanitario che risponde ai principi che sono contenuti nella Costituzione ed era ottocentotrentatré nel duecentoventinove non può essere trasformato in in privato io la parola competizione
Non l'ho mai usata e non la userò mai per il servizio sanitario nazionale
No perché non perché non abbia un valore sia ben chiaro io governate ho fatto nel nell'ultimo tratto del mio impegno politico istituzionale diretto
Il presidente dell'Antimafia
Dicevo agli imprenditori quando mi invitavano a parlare
Guardate che la regola della competizione
Ed è la concorrenza amare con la sacrosanta etica del mercato e dell'imprenditore
E quando voi la violate perché per esempio fate cartello per vincere gli appalti
è chiaro che aprite la strada
Alle mafie
No quando io trovo un una ditta siciliana che fa i marciapiedi in Cadore una ditta del Cadore che fa i marciapiedi a Palermo già capito come il gioco
Tu vinci quello perché poi io vinco quell'altro
Come fa il subappalto lì e io ti faccio il subappalto la quindi io credo alla bontà delle regole del mercato ma non possono essere applicati a tutti i sistemi
E il sistema sanitario nazionale è un sistema che de dei scommettere sulla qualità del funzionamento del sistema pubblico a gestione Diretta
E poi certo che prevede una parte di privato ma lo prevede dentro una programmazione nella quale svolge determinate prestazioni che sono integrative a quelle svolte dal sistema pubblico
Ed ha perfettamente ragione in
Nostro interlocutore presidente non so come chiamarlo carta bel lotta quando dice che il giochino dei fondi sanitari legati alle assicurazioni stadi fundus di fatto sviluppando la forza di il sistema privato
Quanto meno perché lo sgancia totalmente dall'appropriatezza dalla programmazione e dall'attenzione al paziente
E del risponde a regole di mercato
Necessariamente
Però io ho gran rispetto per tutti i lavoratori del sistema privato
Sono molto più preoccupata dell'introduzione di alcune forme di lavoro per gli operatori sanitari sia nel pubblico che nel privato
Perché io credo che alcune professioni
Perdano essere assicurati da chi ha un rapporto permanente con il sistema e fidelizzato al sistema lo sente suo mi appartiene gli vuole bene lo difende
Ma se io mi prendo un medico per tre mesi
Se io esternalizzo persino le le sale di Chirurgia come è avvenuto in molte realtà voi non noi non possiamo pensare che questo è un sistema che che risponda a quei principi
No e introduzione della della dell'intramoenia in era stata pensata
Non per sostituire l'attività istituzionale dei medici
Ma per tirare dentro il sistema pubblico l'attività privata che i medici facevano fuori dall'ospedale
Era questo l'obiettivo
Perché da un giorno all'altro noi non potevamo pensare e chi era abituato alla doppia militanza
Unica cosa ad l'unico posto dove avveniva questo
Era il sistema sanitario in Italia perché nella scuola non avviene non avveniva ora con le ripetizioni sta avvenendo anche quelle io sarei per regolare anche quelle non sono gli insegnanti cosa pensano ma io regole Rea anche quel sistema la non avviene nel privato perché nessuno l'azienda privata permette al proprio dirigente di lavorare per il concorrente
O fuori dagli orari di lavoro da un'altra parte avveniva solo per i medici solo per alcuni solo per alcune specializzazione solo in maniera particolare in alcune parti d'Italia
Se tu fai tieni l'esclusività di rapporto poi tu però sai perfettamente che quelle attività c'erano che facevano rispondevano ad una domanda
E io ho detto perché non possiamo scommettere che tutto questo venga svolto dentro il sistema pubblico perché non possiamo personalizzare l'offerta che non sostituisce il livello essenziale ma che noi integra
E non integra
C'è stendo però direttamente come sistema pubblico ma sapete però quando uno fa una riforma ottiene la firma del contratto da parte di tutti i sindacati non ha neanche un giorno di sciopero e come ci ha la firma di quel contratto è l'approvazione della riforma nel momento in cui bisogna gestirla con ventuno regioni
Della pensavano anche un po'diversamente su questa cosa cambi il ministro ci metti Veronesi quella c'è quella il la guida razionale l'applicazione di quella riforma è venuta meno
Pepe mi spiego cioè quella era una riforma ad accompagnare era una di quelle riforme nelle quali il ministro si metteva insieme alla Conferenza Stato Regioni e diceva insieme come la regoliamo come la troviamo e che faceva bene veniva esportato e chi faceva male gli si diceva no siamo fuori dalle regole
Poi arriva al Titolo quinto è stato interpretato come non c'è più il ministero poi non solo viene abolito il ministero dalla sanità
E questo viene fatto dai governi dei quali io facevo parte contro la mia volontà o io ho votato contro anche l'articolo ottantuno della Costituzione quello nuovo
Son ereticali
Io sono ho votato contro il Giobatta cioè io son poetica capito andiamo fuori
Siamo siamo di un'altra strada
E mi sento mi sento moderna però non mi sento antica perché mosse moderne la Costituzione non è moderno giovato
Anche l'articolo ottantuno non si scappa
Allora anche perché siccome la Costituzione è una cosa seria tu una regola che poi c'è anche perché sai che non applichino la scrivi
Perché c'è anche questo di risvolti ma andiamo avanti
Allora che che cosa succede aboliscono il ministero lo fa nei governi Polo restituiscono di Novoli c'è visto che bello c'è di nuovo sì peccato che sia un dipartimento del ministero dell'Economia
O sbaglio
Sì
Ma dico in maniera molto meno raffinata di tutti quello che mi hanno preceduto che mi seguiranno però è così di fatto è così ora le riforme impegnative hanno bisogno di guida politica
Non si lasciano fuori le briglia chiunque le invece l'analisi monotona e io faccio quello che voglio
L'autonomia regionale non è io credo al servizio sanitario universalistico e poi faccio tutti i modelli organizzativi che voglio per cui le cure primarie non esistono riabilitazione non c'è
Lui chiude i manicomi mano ma non do l'accoglienza ai malati di mente e e li e li lascia in mano a qualcun altro
Le le USL e le faccio una sola perché il territorio il rapporto col territorio non conta nulla come si può pensare si si fa se si fanno dieci mila sperimentazione organizzative senza nessun controllo
Poi si era trovato lavori Colombo in alcuni anni nuovi sentito Steve giorni mi si è accapponata la pelle
A parte di qualcuno che grazie a Dio è uscito dal dal mio partito perché se io sento dire che la stessa sfida della sanità si vince con il project financing io mi sento male
Quale project finance
Come si fa a pensare io di mecenati non riconosco più
Allora per forza per forza poi le le riserve riforme nonno non non la se non le governi se no le accompagni se non hai neanche la forza di guida ma nobile nonché impositiva
La sperimentazione gestionale erano state pensate per questo
Vogliamo fare una cosa programma fa la vediamo come va se va male si torna indietro se va bene la si espande
Diventa crea un un meccanismo d'imitazione altrove ecco allora laddove l'attività libero professionale dei medici intramoenia è stata gestita
Non per sostituire l'attività istituzionale ma per integrarla davvero ha funzionato
Certo quando io telefono per per prenotare e mi riconosce però se la vuole mi libera professione ce l'ha domani riattacco il telefono immagino che un utente normale che un cittadino normale non lo possa fare non lo fa
Ma se andate a lì a vedere le linee guida e il Regolamento di applicazione della dell'intramoenia fatta dalla sottoscritta
Poi questi discorsi parte
Io avevo previsto addirittura la degenerazione che ci poteva non essere e c'era scritto
Esattamente come si poteva rispondere in questi casi
Poi ogni Regione fa come gli pare perché
Quello che ha fatto il ministro poi fa il presidente della Regione e tappezza Roma finalmente vedi ci sono liberi dalla Bindi perché possono tornare a fare la libera professione dello dove vogliono poi è chiaro che i piani di rientro del Lazio sono lacrime e sangue
Cosa dovrebbero essere ho saputo cosa poteva succedere allora
C'è da rivedere e riveda cioè io non sono mica io dico soltanto non si attribuisca a chi ha gestito male
La la la la la riscossione non si attribuisca a chi ha pensato una riforma la cattiva gestione che ne fa ne hanno fatti altri
Perché il principio a mio avviso è ancora valido
Ti so che c'è bisogno di intervenire lo si faccia il ministro mi par di capire che non gli mancheranno mancherà la cultura la volontà politica mi auguro che abbia la forza che trovi la collaborazione delle regioni una cosa è certa
E qui termino quello che non possiamo accettare
Però che le diceva diceva il dottor Caltabellotta è questa mutazione genetica del sistema che sta avvenendo
Appunto come un ghiacciaio viene neanche monitorato come quello del Monte Bianco perché non succede neanche questo senza che i cittadini scelgano
L'altro centotrentatré
Pur fatta perché fu voluta ci fu una grande partecipazione dei lavoratori delle donne
Per la politica dei sindacati per dei movimenti
E si scelse come ebbe fu considerata una scelta di civiltà oggi in Italia
Non c'è più fiducia vuol cambiare lo faccia mano anche noi assistiamo ogni giorno
A questa mutazione genetica la subiamo senza neanche una reazione politica da parte di nessuno ecco perché sono grata alla CGIL perché perché almeno ne parla
Perché a mio nonno andremo d'accordo su tutto perché almeno potremo ridire sceso andati vedere tante cose però si può scegliere
Quello che non possiamo accettare che ci venga rubato letteralmente rubato uno di questi gioielli che abbiamo tra le mani
Senza che noi possiamo dire la nostra
Anche se fosse diversa
Però hanno tutto quel si può sopportare ma non ma nonché la la volontà politica
Si affidi allo sgretolamento di un sistema il nome di la mancanza perché poi questo il vero problema guardate è che Pancaro volontà di governarlo questo sì
Perché questo settore se non hai se non hai la forza di dire
Sì e no non lo governi cioè non sei libero dalla molteplicità di interessi che diventano anche interessi elettorale non lo governi non ce la fai perché sono più forti
Sono più forti ecco perché io dico ritorniamo ai principi ma sono esigenti sono principi esigente
E richiedono davvero da parte di tutti fare la propria parte anche agli operatori è sia ben chiaro perché premio volergli bene sto sistema però ognuno deve fare la propria parte
Ho rete giusto io feci introdussi le professioni la laurea per le professioni oggi vorrei una specializzazione universitaria per i medici di famiglia ci son tante cose da rivedere sicuramente però tutto questo parte dal presupposto
E ma la vera sostenibilità volere bene a questa grande opera
Con questo
Siamo molto in ritardo rispetto alla scaletta quindi io vi ringrazio ringrazio tutti voi essere stati qui abbiamo concluso questo questo dibattito molto
Sicuramente però anche la parola Segretario per i saluti finali per il prosieguo io gli volevo a ringraziare e salutare per l'attenzione ho visto che comunque il tema via resi molto partecipi e di questo ne sono lieto di auguro buon prosieguo di attività e di lavoro
Bene
Io penso che dopo l'ultimo intervento di Rosi Bindi sia difficile aggiungere qualcos'altro forse mi aiuta una lavoratrice che ho incontrato in un'assemblea perché
Alla fine dell'assemblea né mi viene vicino mi disse tutto giusto il contratto sono d'accordo bisogna difendere servizio sanitario sono d'accordo però segretaria promettimi una cosa
Tu devi dare a me la possibilità di assistere le persone non nella condizione verso nella quale sono obbligata a farlo oggi
Perché siccome il nostro pronto soccorso molto affollato e io molti pazienti li assisto nelle barelle dei corridoi
Quando c'è una donna anziana che ha bisogno di assistenza e noi dobbiamo anche accudirla materialmente io bisogna richiamare due colleghe che mi tengano un telo perché non mi accontento semplicemente di fare la mia prestazione di carattere sanitario o di garantire all'ossia di fare la sua prestazione socio sanitaria
Io vorrei poter garantire la dignità di quella persona che è venuta in un luogo pubblico
Vuole essere accolta e si vuole sentire non marginalizzata dal sistema ma messa al centro di quel sistema ecco io penso che insieme continueremo a camminare finché a tutte le persone non sia riconosciuta quella dignità