Liberi sulla Carta 2019 - Presentazione del libro di Ilaria Gaspari "Lezioni di Felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita" (Einaudi)

Proseguiamo dunque con l'ultima presentazione presso questo spazio con le successive saranno al palco centrale siamo ancora di nuovo
Siamo di nuovo con la l'amica Kaiohshin Ciarelli anche con un'altra amica della Gasparri che siamo molto contenti che che abbia accettato il nostro invito ombra libri naughty quindi ovviamente
Uno come quello di Gaio sono inviti sono libri che sceglie la direzione artistica perché li ritiene di particolare valore non solo libri di editori indipendenti
Però questo libro come quello che di cui abbiamo parlato oggi oggi però particolarmente interessante anche molto divertente perché fa un esperimento quello di può provare a portare la la filosofia al linguaggio di di tutti noi lo fanno però non scadendo ma parlando di del davvero di filosofia e facendolo con con uno stile anche piuttosto divertente quindi ringraziamo
Ilaria Gasparri il libro è lezioni di felicità con Ilaria ce ne parla Caius Ciarelli
Dunque intanto buonasera
Sono molto contenta come ha detto già prima alla fine della presentazione del mio libro di essere qui a parlare di questo
Io ho
Non capisco perché poi uno si trova un libro molto bello debba lesinare gli aggettivi no
In realtà questo libero lezioni di felicità
Io penso che sia almeno io così l'ho vissuto come un
Come un romanzo di non è un romanzo ma io l'ho vissuto come un romanzo di formazione come un manifesto programmatico
Come un qualcosa che ti dà gli strumenti per affrontare la felicità
Che sembra un paradosso detto così no però se ci pensiamo un secondo e ne abbiamo parlato anche durante il viaggio d'andata chi Dinoi si sente
Il diritto di essere felice chi di noi non considera la felicità alla stregua di un'utopia piuttosto che come veramente è un diritto ecco le siamo abituati forse un po'troppo ad avere delle aspettative basse su quello che riguarda la nostra si limita la nostra più infelicità il fatto che questa felicità ci debba spettare e noi dobbiamo avere gli strumenti per procurarci la allora la cosa strepitose straordinaria che ha fatto Ilaria Gaspari è stata rivolgersi
Alla filosofia greca trovando nella filosofia greca e mettendosi in gioco in prima persona in questo libro
Trovando nella filosofia greca lei istruzioni eccome proprio felicità istruzioni per l'uso sulla filosofia rivolgendosi appunto ai grandi filosofi greci lei parte da un presupposto da una vicenda molto personale
E diciamo che su questa vicenda mi ha conquistata totalmente io proprio quando ha cominciato a leggere che si metteva in gioco in questo modo lei ha dato le ho aperto veramente
La mente il cuore e ogni fibra di tutta quella che poteva essere la mia capacità critica e analitica alla RAI parte dal dolore che le procura un trasloco
Come voi sapete
Casa una non è soltanto una parola è qualcosa che riguarda profondamente l'identità di ciascuno il trasloco è una rivoluzione nella vita dell'essere umano perché rimette in discussione
Tutta la nostra vita tutta la nostra visione del mondo la rimette in discussione perché la frantuma perché dopo un trasloco che non è soltanto il cambiamento di quattro pareti ma è ben di più soprattutto se in quella casa ci sia ci si è vissuto si è amato
Si è sperato si è scritto sia studiato le mura non sono semplicemente mura ecco l'essere umano va in frantumi e ha bisogno di ricostruirsi
Solo che il trasloco ti fa provare questa enorme grandissima inspiegabile solitudine
Che raramente si trova se non di fronte ad eventi veramente tanto traumatici tant'è vero che come ricorda Ilaria è uno degli eventi più traumatici il trasloco dopo il lutto anzi a mio avviso può essere
Ma insomma paragonato proprio a un lutto perché non si lascia una casa dove si è vissuti senza lasciare anche parti di se stessi allora lei partendo da questa
Situazioni di solitudine di disperazione dipende a dire dice sì di disorientamento e di spaesamento si rivolge la cosa
Che ha più amato e più studiato si rivolge ai libri e in particolare ai libri di filosofia greca quanto di più lontano noi possiamo immaginare dalla nostra vita quotidiana improvvisamente tra le pagine di questo libro prendono vita
E ci raccontano che invece la filosofia è attuale se la si sa interpretare non solo è attuale ma da le istruzioni per vivere bene per vivere meglio per essere felici io l'ho anche interpretata un po'come una dieta dell'anima
Via cavo inteso nel senso del termine greco della parola che significa cambiamento c'è una una nuova vita
Ecco Ilaria fa questo e lo fa con una
Con una dovizia di di particolari in una limpidezza dello stile una
Sincerità e soprattutto con una tale quantità di preparazione di competenza che io sono rimasta veramente sbalordita perché
Non vi fate spaventare dal fatto che si parli di filosofia greca la bravura di Ilaria è stata proprio questa è talmente competente e talmente padrona della sua materia che questo libro pur non lasciando nulla
Alla sciatteria la trasandati sala semplificazione è un libro coltissimo
è però un libro che chiunque può leggere e lo dico nell'accezione più positiva del termine
Perché noi tutti e non è una colpa hanno studiato la filosofia greca approfonditamente ma tutti sono in grado di capire questo libro
E di apprezzarne soprattutto la capacità analitica e e la preparazione veramente
Io non la so nemmeno di quantificare perché è evidente che chi scrive un libro di questo tipo deve essere assolutamente padrone della materia
Non è possibile improvvisare una tale convinzione nella scrittura e nelle cose che si dice che si dicono e nelle spiegazioni che si danno
Non è possibile a meno che non ci sia una solida preparazione che arriva sino a che non è esperto di filosofia nega e arriva anche chi ha studiato e rimanevo ammaliato dalla
Capacità che ha avuto l'autrice di servirci tutta la sua esperienza in questo senso
Ma per facili riconquistare anche la dignità della felicità perché voi sembra non appare hanno sembra non appartenere più quante volte noi ci sentiamo dire nato a tema la felicità una cosa e il fine era una cosa transitoriamente basterebbe essere sereno pure perché no perché non provare ad allargare questa forchetta
Quindi io intanto ho fatto questa introduzione perché sia chiaro che non sono qui per amicizia benché Ilaria zia mia amica ma perché sono profondamente convinta che questo libro meriti
Tanto tantissimo io io sono anche un insegnante e lo dicevo prima Ilaria vorrei tanto che questo libro fosse adottato nelle scuole perché ha una capacità di attrazione e di coinvolgimento notevolissimi
Ecco niente volevo sapere da te quanto è importante il secondo tempo
Essere felici piuttosto che essere sereni tanto per dirne una
Ma intanto grazie a voi per essere qui e grazie per l'invito e grazie mille a Gaia per queste cose Bellaveglia che le tre membro facendomi arrossire forse non si vede sotto questo il rettore avvertito scusa se parlo in modo un po'strano perché ho avuto una piccola operazione dentistica quindi sono un po'intorpidita
Comunque questo questa considerazione
Dilania molto interessante perché una delle cose che mi hanno spinto iniziare a scrivere questo libro nel senso che questo l'idea di questo libro mi è venuta mentre stavo in realtà come spesso succede
Le idee ti vengono mentre 'sti stai occupando di altre cose nel caso specifico la primissima idea di questo libro
è nata sia da una serie di articoli che avevo iniziato a scrivere per un giornale on line che si chiama L'indiscreto che un giornale molto bello che affronta tematiche di filosofia
E lì mi era venuta l'idea di provare a vivere le settimane ma era un'idea così vada ancora informe
E nel frattempo mentre iniziava a lavorare a questa serie di articoli l'idea ha improvvisamente preso forma nel momento in cui mi sono trovata per un libro che stavo scrivendo che è uscito prima di questo a frequentare molto le sezioni di Psicologia e benessere delle librerie
Mi sono resa conto di una cosa cioè del fatto che queste sezioni delle libri che sono molto ricche sono molto frequentate sono pieni di libri sia delle librerie fisiche sia delle librerie diciamo on line
Però la maggior parte di questi libri libri che chiamiamo per comodità di self help quei libri che sono fatti per aiutarci a risolvere un problema nel momento in cui ce l'hai e che possono anche a mio parere magari hanno anche una loro efficacia ma la cosa che mi ha spaventato oppure appunto di sfogliarli di guardarli di leggerli era l'idea che quasi tutti questi libri fossero incentrati su offrirti dei metodi facili rapidi fai da te per difenderti da qualcosa che ti minaccia nella vita sono tutti i libri almeno in generale sono libri scritti per farti imparare a farti rispettare imparare a non soffrire più io per giocare perennemente in difesa del tuo io della tua interiorità rispetto al mondo
è questa considerazione c'è l'idea che ci fosse diciamo che le stesse sviluppando sempre di più un un filone appunto editoriale ma non soltanto editoriali anche proprio di di sostegno psicologico alle persone mirato a proteggere no ad Alitalia costruirsi degli scudi dal mondo a Meda personale che ha studiato filosofia
Mentis Tito perché la filosofia fondamentalmente è un modo di aprirsi al mondo è un modo di imparare a guardare il mondo sparare a porsi le domande in un certo modo imparare a cercare le risposte dove normalmente non lo cercheremmo
è una cosa che ci arricchisce questo sforzo questa tensione
E quindi appunto ho pensato e poi nel frattempo punto mi hanno contattata da inaudito meritato a parlare dell'ipotesi di questo libro come piaceva proprio l'idea di impostarlo
Come una sorta di di piccolo manuale ma ha detto bene Gaia mi mi fa molto piacere che possa risultare come un libro che è una storia di un'educazione sentimentale che anche che ha un un che di di romanzesco
E perché è effettivamente la storia di una persona che si sottopone a un esperimento persona sono io che mi sono sottoposto a quattro ho deciso di fare da cavia per questo esperimento
E e che appunto prova attraverso questo esperimento a sperimentare diverse angolazioni da cui guardare il mondo diverse maniere di porsi rispetto al mondo questo perché e e qui entra in gioco la filosofia antica che appunto è stato il mio primo pensiero nel momento in cui ho pensato odio ma è terribile che dobbiamo difenderci da tutto punto che dobbiamo guadagnarci tutti i costi una serenità una forma di allontanamento
Che però è sempre vista in negativo cioè il non lasciarsi turbare anche pensando appunto al fatto che questa serenità ha una fortissima presenza in alcune di queste scuole filosofiche l'idea della tara stia del saggio che non si lascia turbare un'idea importante nelle filosofie ellenistiche soprattutto per appunto lì è una forma
Di
Mancato turbamento che nasce da un profondo lavoro su se stessi da un profondo lavoro di conoscenza su se stessi che passa attraverso la conoscenza del mondo
Nel momento in cui noi lo facciamo come misura da Salza il perché appunto ripeto magari in certi casi può anche essere utile perché magari uno sta attraversando un momento bruttissimo abbisogna di come dire attaccarsi e qualcosa di aggrapparsi a qualcosa però il problema è che io credo che la tendenza mettere i problemi sul sotto il tappeto e quindi cercare di non indagare il nostro lato scuro ma a fare di tutto per potersi mostrare perennemente efficienti capaci di di dimostrare la nostra faccia migliore nascondere quello che ci rende più fragili più vulnerabili è una cosa pericolosa perché quelle fragilità quelle cose che non vanno quelle cose che nascondiamo sotto il tappeto tornano più forti
E quindi da tutte queste considerazioni è nata l'idea di provare a esplorare un'idea di felicità più complessa della nostra perché oggi secondo me abbiamo un'idea molto consumista della felicità appunto c'è una felicità da mostrare è quell'appunto dell'efficienza delle far vedere che si riesce a tenere botta come si dice Scola ci sono milanese ma queste spese né mi perseguita da sempre stare sul pezzo tenere botta sono espressioni che trovo molto brutte proprio livello linguistico ma anche come concetto cioè l'idea che se ti succede qualcosa di terribile tu comunque di devi subito rialzare e non devi indagare quello che ti sta facendo male
E d'altra parte c'è una felicità appunto c'è questa idea della felicità che come una cosa un attimo un'illusione qualcosa che non esiste qualcosa che non ha consistenza appunto cui non si può aspirare nel momento in cui si diventa adulti e Scafati e capace appunto di tenere botta
Ora gli antichi avevano un'idea della felicità che invece era molto più interessanti molto più articolata molto più feconda cioè l'idea che la felicità parola greca e Uday Monia cioè avere un buon dai Monno significa sostanzialmente e questo non è ovviamente è un tema anche molto dibattuto anche molto interessante nel dibattito
Degli storici della filosofia però sostanzialmente le interpretazioni più accreditate la dipingono come qualcosa che ha che fare punto con questo dai Monti sarebbe una sorta di voce interiore che em presenti in un'opera capitale della storia del pensiero cioè l'Apologia di Socrate ed è per e questo daremo un è il personaggio che esce fuori quando Socrate che è sotto processo da parte dei suoi concittadini che lo condanneranno e lei sa che potrebbe ricorrere a un sacco di strade semplici per risolvere il suo problema appunto
Ma decide di essere sincero di sfidarli ancora una volta e quindi si mette a parlare del daino in questa voce interiore che nessuno sa bene cosa e quindi un tema anche diciamo pericolosamente astratto che le promette
Di fronte ai suoi concittadini e chi ha orecchie per intendere intende e chi intende intendere Platone che ha scritto il dialogo e poi tutti noi che ci chiediamo cosa sia questo Time in questa voce che avverte Socrate nel momento in cui le sta facendo qualcosa che non è da lui
Io ho pensato se effettivamente iniziassimo a pensare alla felicità come il fatto di tenerlo buona di a avere il favore di quella voce che ogni volta che non stiamo facendo quello che da noi ci rimprovera
è una cosa sottile abbastanza difficile perché effettivamente questo significa conoscerla quella voce significa lasciarla parlare significa quindi dar voce anche a un lato oscuro alle cose che non ci vanno Dinoi
E svolgerà un percorso di auto conoscenza ed è esattamente la cosa che ho provato a fare cioè laddove appunto c'è questa ferisce questa manualistica di problemi facili se problemi farci problemi difficili risolti con soluzioni facili e accantonando il lato oscuro io ho scritto un libro
Molto credo molto impudico cioè se voi non mi conoscete cioè non mi conoscete
Se c'è gente che sta libro tutti medi fattibili troverete proprio squadernati dalla pigrizia alla mia incapacità di affrontare i conflitti cose di cui mi vergogno AN Complessi sul mio fisico
Tutte cose che io ho usato come materiale combustibile per raccontare la storia di questa formazione perché volevo raccontare di una persona che si conosce anche guardando il lato che di solito tendiamo a lasciare in ombra questo perché non per esibizionismo
Ma semplicemente perché io penso che tutti noi abbiamo diciamo dei lati che in cui siamo più deboli più fragili più vulnerabili da cui è venuta anche l'idea di ambientare in un momento di fragilità estrema come quello del del trasloco che mi immagino come appunto se io fossi una chiocciola il trasloco Ina vissuti un'infinità violente è il momento in cui tu che se fossi la chiocciola ti troveresti senza guscio
è il momento di estrema vulnerabilità e in questi momenti di quelle rapidità ci assomigliamo tutti quindi volevo parlare alle persone che si trovano ad affrontare un momento o o che l'hanno affrontato o che si vogliono preparare ad affrontarlo e parlare con quella voce che parla alla fragilità delle delle persone e quindi ha cercato di di farlo appunto me
Come dire accollando MIR rischio di farmi vedere male di farmi vedere appunto come a farti vedere non ha fatto in queste venuta malissimo cioè la stessa sensazione
Quella sensazione di dire va bene queste sono le cose di me che non mi piacciono che non vorrei vedere ma le metto qui sul sul tavolo perché voglio far vedere cosa si può fare con queste cose
Ecco appunto Ilaria ha detto che lei ha fatto di se stessa materiale combustibile no ti sei messa al gioco di questo esperimento il gioco di questo esperimento che tanto gioco poi non perché si la leggerezza sì l'ironia però si parla di cose molto serie consiste ed ha trovato spazio sulla pagina
In alcune settimane vissute ciascuna con un principio che contraddistingueva leve le scuole della filosofia greca quindi abbiamo
La settimana pitagorica la settimana Parmenide a la settimana scettica la settimana storica la settimana epicurea e la settimana cinica
Allora io il grande merito intanto questo lo lo dico così per inciso una cosa bella che si impara per chi non la sa e che
Diciamo ci viene rinfrescato e nella memoria perché Gianna sapeva un magari l'ha lasciata andare eh la riconquista del vero significato di alcuni termini proprio filosoficamente parlando per esempio il cinismo per esempio lo scetticismo lo storicismo l'epicureismo
Molti di voi ormai queste questi termini hanno preso una deriva semantica che è al di là del nostro controllo perché noi ormai li viviamo in un certo modo ottime Docherty che anche tu scrivi nel libro
Hai un'espressione scettica mio Dio quanto sei cinica ah guarda quello quanto mangiare un epicureo
Un santo dio santi numi quanto lavora è uno storico ora Ilaria rimette in asse
Partendo da se stessa e partendo dal proprio corpo questo è una fase che voglio affrontare nella il nella domanda successiva
Ilaria rimette in sesto INAIL severamente tutte le
Il tutta la terminologia che nel tempo ha assunto un significato diverso perché la lingua così è un organismo vivo e le derive semantica sono un fenomeno non dico all'ordine del giorno ma all'ordine dei decenni la lingua cambia si evolve e si adatta alle esigenze di chi la parla quindi io volevo chiederti alla luce di queste settimane
Quale la settimana che ti ha regalato più felicità tra tutte queste bellissima domanda grazie anche perché fra l'altro stavo pensando mentre Gaia parlava che proprio ieri appunto passato sei ore dal dentista non l'augurerei nessuno e a un certo punto è arrivato il dentista con questo sì Ringo né che doveva farmi la l'anestesia dice ampia attenzione per questo è il punto più doloroso più sensibile risulta la bocca e la infermiera igienista che stava già mi aveva già fatto il Turati in vari modi dice no non si preoccupi dottore lei è storica pieno rilevantissima dentro di me appunto perché effettivamente no perché per così gentile fecondità chiede ma se fa male alzi la mano io però mi trattenevo dall'alzarla veniva beccato che stringere quelle mani fortissimo quindi insomma è stato proprio ieri ha avuto rinverdito in un momento non piacevolissimo
La appunto l'universalità di questo ragionamento perché effettivamente è stato molto interessante nello scrivere il libro anche così appunto di tanti tic linguistici che io stessa avevo oppure che aveva il correttore automatico che mi correggerà sempre Epicuro i metri cure usare perché era direttamente un aggettivo e diciamo la settimana che mi ha dato più felicità punto parte la stima stoica che ma effettivamente rinsaldato in una sopportazione delle avversità però be probabilmente quella che più mi ha cambiato che è stato più difficile scrivere
E anche più profonda né su quella cui penso sempre la settimana e le attica la seconda da niente cestisti USA è stata una settimana in allora sostanzialmente alla segretaria socio industriale non vorrei tediarvi però insomma
La appunto io ho scelto sei scuole
Che volevo che corrisponde cioè non non hanno un ordine cono logico anche se effettivamente la prima la più antica quella pitagorica ma la più antica semplicemente per un fatto così accidentale nel senso che essendo la più antica e quella che ha delle regole più precise perché erano delle regole che eran dei tabù quasi ancestrali
Rita guerra anche un po'un mago diciamo altri con filosofia ho fondato una vera e propria comunità è stato il primo fondare una comunità che così a cui poi si sono rifatti poi gli altri fondatori di scuole
Però diciamo quindi quella delle regole e mi sembrava per cominciare di avere un appiglio come seconda settimana mi ero messa in testa di fare questa settimana e le antica cioè la settima anche se quegli insegnamenti di Parmenide ora Parmenide è un personaggio abbastanza anche interessante ma molto oscuro e di cui ci rimangono solo dei frammenti frammenti di questo suo poema sulla natura
Frammenti completamente Sibillini direi incomprensibili fatti cioè l'essere e non è non essere non è oltre alla storia di questo fantomatico poeta che arriva portato delle cavalli alati alla porta dell'ASS di una dea che lo accoglie
Insomma vi dico non era facile partire da queste basi per darsi delle regole per vivere una settimana e tenere il mio diario quindi sostanzialmente quello sono stata costretta ma questa settimana appunto Como qua come se costretti in mancanza di un appiglio come dire facile immediato a trovarmelo io e l'ho trovato dove l'ho trovato dei paradossi che Zenone
Che era il discepolo probabilmente anche innamorato l'amante di di Parmenide più giovane di lui
E personaggio abbastanza affermano i nomi nuovi esatto
Quello fa molto diversi raccontano storie di Morsi micidiali congiure contro i tiranni impostando veramente molto tosto e nel libro tutto che si sta nelle trovate perché a me interessava rendere procura dimensione umana delle vite di questi filosofi anche perché loro
C'è per loro la FISU dire una cosa pratica quindi loro vivevano in base al loro insegnamento
E quindi anche se poi magari tutto può essere falsato delle testimonianze probabilmente in parte lo sarà le testimonianze che hanno lasciato costruiscono anche quell'immagine della filosofia di questi di questi pensatori quindi insomma
Zero né che si è lasciato dietro questa fama così in profumo antina
Si era inventato per difendere le teorie del suo maestro perché era un tempo in cui le discussioni filosofiche non erano accademiche come oggi era botte da orbi insomma si si accapigliavano davvero
E Luís aveva inventato questi paradossi in cui sostanzialmente dimostrava che se iniziamo a suddividere lo spazio e il tempo non la finiamo più quelle lo dico proprio in maniera lui proprio un po'brutale perché ve lo dico in modo brutale perché in realtà non per me
Non non era una questione di cercare di risolvere questi paradossi che dal punto di vista matematico sono sofisticatissimi sono stati risolti molti nel Novecento hanno addirittura influenzato la teoria della relatività su tutto una questione interessantissima di fisica dietro questi paradossi
Però io non mi sono concentrata su quello ma sul provare trasporre lì all'ambito esistenziale perché in fondo la cosa che ci definisce tutti come esseri umani da sempre è il fatto di dover fare i conti con il tempo
Cioè
Noi siamo nel tempo sappiamo quando lasciamo perché siamo nati non sappiamo che moriremo ma non sappiamo quando e
Quello che ci definisce come esseri umani rispetto agli animali che non hanno questa dimensione è il dover fare i conti continuamente con questa incertezza e con il modo in cui gestiamo il nostro tempo in questo mondo
Questa è una questione diciamo e banale diciamo dubito avrete pensato tutti prima o poi però effettivamente è una cosa enorme anche molto e anche molto dolorosa da pensare soprattutto per le persone poco in via che come noi nove però diciamo
F
Ed è una cosa che oltre ovviamente in ogni tempo viene interpretato in un modo diverso
Nel nostro tempo io diciamo la mia il pubblico ideale a cui è dedicato questo libro sono le persone ovviamente a cui imposto niente cioè persone che vivono de testando la competizione e il continuo richiamo all'efficienza che in questo mondo ci viene continuamente buttata addosso
E però appunto sono tante queste persone però il mondo mi sembra sempre più fatto misura di competitività questo nel rapporto con il tempo una cosa che crea una spaccatura molto profondo perché siamo chiamati a essere sempre efficienti sempre pronti e soprattutto a vivere le cose che non vanno come ce l'aspettavamo come dei fallimenti ora questa storia ambientata in un momento che io ho veramente vissuto tra la fine di una lunga storia d'amore
Che coincide con un trasloco di Friedrich Drummond disastro
E io una cosa che ricordo molto bene del del periodo in cui ho vissuto questa cosa
Era la sensazione del fallimento
Paradossalmente ripensare alla mia sto al mio amore infinito
Alle illusioni che mi ero fatta alle cose che mi insiste facili quelli che anche un po'il libro di Gaia di cui parlo non prima
Al disamore pensare il disamore nel momento in cui tutta la mia vita era veramente appesa a un filo è stato una cosa
Che
Era un era come non so un un enigma da cui non esci Volsci non è scivolata a spiegarmi come potesse essere stata così stupida come potesse essere sbagliata così tanto
Sentivo che non riuscivo a rimettermi in piedi perché avevo questa sensazione di fallimento c'era proprio la parola che mi tornava più spesso
E Zenone
Boh cioè che immagino che non so ma non se lo sognasse nemmeno a suo tempo quando mordeva gli Recchi dei tiranni
Mi ha aiutata mi ha salvata perché ho iniziato a pensare a un a uno dei suoi paradossi ovvero quello della freccia che deve attraversare lo stadio per arrivare al bersaglio
Iniziato a pensare a la cosa che da prendere sul serio quello che dice Zenone giacché la freccia in ogni istante immobile in una porzione minima di spazio ora ne sappiamo che se una freccia viene scoccata prima o poi arriverà da qualche parte
Però effettivamente ne siamo talmente concentrati sul bersaglio che tutte le frecce che non arrivano al bersaglio le consideriamo perse e che non ci viene in mente di considerare gli istanti in cui quella freccia stata sospesa nell'aria
E ho iniziato grazie appunto a Zenone a vedere
La
Quanto erano preziosi quanto erano perfetti gli istanti quanto erano stati per la Chiesa antiche mi stavano portando fuori dal bersaglio e quindi ho ripensato questa storia che vedevo soltanto alla luce retrospettiva del fatto che non fosse andata come mi aspettavo
Suddividendo la in piccoli attimi in cui io
Come dire potevo permettermi di essere più generosa verso la me stessa che aveva creduto un quella cosa verso la me stessa che era stata felice che aveva provato costruire qualcosa che ho provato a essere felice
Perché semplicemente in quegli istanti avevano avevo una compiutezza questo mio essere che poi era cambiato perché ne cambiamo continuamente e molte volte appunto quando cerchiamo di fare i contabili con il nostro tempo di essere così avari diciamo con quello che diamo al mondo da dire bene stavolta mi andata male quindi a hold me tutto sbagliato tutto da rifare eccetera eccetera
Molte volte ci costringiamo cancellare delle cose Dinoi che in realtà sono esistite semplicemente poi sono cambiate sono state modificate dall'istante successivo
Quindi diciamo questa cosa da quando lo scritta a parte che ho fatto una fatica bestiale per scrivere come dire per per ammettere questa cosa di me non è stata una cosa molto difficile in questo libro punto ho messo tutti i miei difetti probabilmente credo questo che sembra un difetto di poco conto quello di non sapere essere generosa con me stessa rispetto al mio rapporto col tempo
è una cosa talmente radicata che ho fatto molta fatica scrive lo fa prodotto un atto mancato bestiale c'è il computer Inc dove c'era l'unica copia di questo testo che ho scritto con grande fatica l'ho perso sotto il sedile di una macchina
Durante un passaggio che mi hanno offerto una sera a Torino dopo che ho finito l'ultima lezione della della mio corso alla Holden quello recuperato per miracolo per me è stato veramente miracoloso perché su questa voce cercando di perderlo perché non volevo rileggerlo se lo è ritrovato
E per appunto quel quella cosa è una cosa che mi è rimasta mojito e a cui contino pensare e devo dire che molte persone che leggono il libro
Ministri buono che gli aiuti sul comunque in qualche modo Somaglia arriva agli aiuta eccetera perché sì non sospetta e qual è la no io guarda stavo pensando mentre tu parlavi che
Ora voi non potete vedere la mia copia ma veramente io ho sottolineato l'impossibile
In questo libro perché ci sono
Tantissime parti in cui si sente la sincerità con la quale Ilaria si mette in gioco in prima persona
Io allora avevo intuito che la settimana più difficile fosse questa
Quella in cui hai dovuto interpretare che cosa volesse dire davvero
L'essere non essere e non è
Ma devo dire a me sono cresciuto e tutte per tanti motivi me ne sono rimaste impresse due in particolare cioè la settimana storica
E la settimana cinica
La settimana storica perché
Ilaria fa un esperimento con il suo corpo se non vado errata giusto
E a un certo punto cominciando a prendersi cura di se stessa attraverso
Il cibo attraverso le ricette ovvero sia Trust ponendo i dettami della scuola storica sulle ricette per una scelta consapevole perché lei non mi ricordo che cosa che ti ha portato a scegliere proprio la preparazione del cibo la la scelta delle ricette cioè il fatto di
Disciplinati in qualche modo no
Si voleva essere appunto un esempio pratico e immediato di un'attività che tu fai avendo determinate aspettative anche la scuola sta infatti educa a non sperare ecco e quindi poi cercavo un'attività che fosse creativa quindi che mettesse alla prova con una serie di cose che c'entrano con tutte con i dettami degli storici insomma se lo leggerete lo lo vedrete anche voi e però appunto in modo in un modo che riuscisse a tenere a bada le aspettative per educare mia non sperare e sì e poi che è successo una cosa che mi è successo veramente cioè a furia di cucinare sono ingrassata un falco
Ecco a questo a questo volevo arrivare perché qua ovviamente
Ilaria riflette su questo cambiamento del suo corpo riflette riflette in modo devo dire toccante molto istruttivo per tutte noi
Per le donne in particolare ma anche per gli uomini però si sa che la fisicità per le donne è diventato una sorta di di spada di Damocle che se non ci uniformiamo o alle regole eccetera eccetera lei scrive questo dopo essersi accorta
Di aver preso qualche chilo
A un certo punto si mette di fronte allo specchio e si esamina si esamina alcun sguardo attentissimo ma non con lo sguardo che avrebbe avuto se fosse stata
Pervasa delle convinzioni altrui sul suo corpo sia esaminata con il suo occhio guardandosi per la prima volta davvero
Partendo da un dato di realtà senza aspettative essenza
Consapevolezze di fallimenti che peraltro non esistevano e scrive
Capisco che solo ora sto vedendo qualcosa che avrei dovuto vedere molto tempo fa cioè che in effetti è tutto vero è vero che quelli che considera i difetti del mio corpo non solo il segno di qualche mia colpa
Non solo i marchi tangibili di chissà quale trascuratezza nella prova del fatto che non mi merito amore
Semplicemente non dipendono da anni e non di meno questo corpo solo io
Sono io in quella parte che non posso cambiare più di un poco perché si ha la tendenza a sviluppare un severo nei periodi in cui Baggio in più è così che sono fatta e non importa che io me ne dispetti non ho nessun diritto di disperati mi
E per la prima volta capisco che usato sempre da quando ero più poco più che bambina questo mio corpo con la tirannica pretesa che fossero i suoi difetti ha stornato mila muore perché di quei difetti credevo che la colpa fosse mia
Colpa mia che induceva a mangiar troppo mi ritrovato il sedere ore che adesso vedo nello specchio e per la prima volta da quando lo conosco mi sembra così allegro così tondo che mi metto a vivere da sola
Io sì credo proprio che ci voglia perché è un grande atto di amore nei confronti di se stessa ma soprattutto è
La testimonianza vera attuale nel senso etimologico del termine
Che Ilaria messo in pratica gli insegnamenti di questa filosofia che la filosofia pur essendo secco di secoli millenni fa
Può essere un uno strumento per amarci per amare di più le stesse e soprattutto per le donne per amare i nostri corpi ovviamente
Sì e grazie per aver letto questa pagina perché effettivamente le sono molto affezionata perché quando cioè è stata però mentre tenevo il mio diario della settimana storica questo momento in cui mi sono guardate era effettivamente un po'ingrassata
è stato veramente l'Epifania
Perché avevo pur non essendo una persona particolarmente fissata con l'aspetto però effettivamente vero che io senza mai pensati quelle cose che facciamo senza senza neanche rendercene conto questo libro aveva molto è uno dei dei sensi che aveva per ma questo libro è una delle delle idee che che avevo e effettivamente poi l'ha fatto per me è stato proprio così
Era approvare a distruggere le certezze e quei modi di pensare automatici che tante volte
Ci appartengono e in cui tante volte ci perdiamo perché siamo talmente abituati a pensarci in un certo modo far seguire a quella paura quell'altra rassicurazione che ci sono degli automatismi che non controlliamo più e che finiscono per definirci quando in realtà non ci sentiamo di versi e non lavoriamo su questo ora lo stoicismo diciamo
Il manuale che mi accompagnata nel mio viaggio storico il Manuale di Epitteto per nato a una storia incredibile Roberto nel libro nel libro rara la racconto
Ed è un libro importantissimo è un libro che sta sul libro preferito di personaggi come Marco Aurelio era una passione di leopardi o sotto la traduzione di leopardi infatti per tre per parlarne e sostanzialmente il precetto fondamentale tramandato da epiteto sembrano anche questo non banalità invece una cosa molto profonda dice
Devi distinguere fra le cose che in tuo potere cambiare e quelle che non entro potere cambiare concentrati solo sulle prime ora io mi sono resa conto che con questo criterio possiamo indirizzarci veramente
A sentirci molto più attivi su quello che è il nostro lavoro di miglioramento di noi stessi che era però cosa vuol dire questo vuol dire con lavori di miglioramento che passa attraverso la conoscenza e il riconoscersi e riconosce quale quella zona di noi su cui non possiamo intervenire e quale invece quella in cui noi possiamo molta infelicità secondo me nascono dalla confusione
Fra queste due aree diciamo di intervento cioè dal fatto di intestardirsi a cambiare le cose che non possiamo cambiare e quindi lasciar correre e quelle che invece potremmo cambiare
E mi sono resa conto che il mio rapporto con il mio corpo e nel mio cd conosce quel rapporti con i loro corpi di moltissime altre persone conoscevo soprattutto donne soprattutto amiche con cui avevamo parlato a lungo di queste cose c'erano confrontati eccetera
Era un rapporto appunto in cui il corpo era praticamente una moneta da spendere ma nel senso che lo buttavamo ma io credo che lo vendevamo un veemente cioè non intendo in quel senso
Intendo nel senso di usare l'aspetto che avevamo il modo in cui ci presentavamo una certa cura Dinoi come la cosa la le quella piacevolezza da offrire in cambio del del desiderio quanto meno può in certi casi anche dell'amore io appunto questo libro lo quello concepito nei mesi seguiti a una rottura molto dolorosa e dei contesterò cioè non mi fa onore però effettivamente tante volte mi sono detta
E perché non sono abbastanza bella tante quante me lo sono credo credo che esista una donna che abbia che non abbia pensato è unico difesa Narain sicure nella schiena diviene ed è una insicurezza che ti amareggia molto un'insicurezza perché è una cosa su cui in fondo può intervenire fino a un certo punto
Tant'è vero che appunto questo questa pagina tante ragazzine mi scrivo brodo recenti mi scrivono che che insomma le aiuta e ne sono contenta perché effettivamente il mio rapporto con con il mi aspetto mi sono resa conto di quanto fosse il riflesso questi riflessa questa violenza che esercitava proprio sul modo che avevo di di pormi di dimostrarmi su cosa mostrare come una mostra di sulle vergogne che avevo rispetto nel corpo sulle cose di cui mi sentivo in colpa sulle privazioni che magari mi impone Evo io diciamo non
Non sono stata
Anoressica però ho avuto un lungo periodo della mia vita quand'ero all'università che è un po'raccontato anche lì Montoro mandato in un nel mio primo romanzo
Per cui io diciamo avevano stavano in questo collegio universitario e io e le mie amiche non mangiavamo niente eccessivo ci nascondevamo cimbro tinamo scompariva Omo
E ci sentiva sembrava questa cosa che questo potere che esercitavano sulla sulla moglie sullo spazio preoccupavamo
Sembra una vittoria io me lo ricordo la ricordo questa sensazione di quando avevo ventidue ventitré anni tutti vestiti mi andavano larghi io ero contenta di non di non occupare spazio nursery golosa questa ma senza la rigorosa senza i quali ovviamente non è diventata cioè ovviamente diciamo so che non è diventata niente di grave e non credo che si riveli presenterà così
Però la ricordo e ricordo appunto sotto il senso di pericolo che mi che mi dava allora e quindi appunto son tutte cose che poi si sono stratificate ma anche in questa riflessione cercato di di portar fuori ed è stato molto bello scrivere queste pagine
Perché mi sono proprio resa conto che avevo perso un sacco di tempo a occuparmi di problemi che non erano problemi
E però non ho avuto la sensazione di rimpianto di Dio di ho perso un sacco di tempo adesso non lo recupero più grazie a settimana l antica insegnato a non indulgere a facili rimpianti rincrescimento sì e autori provenienti e quindi niente si è stato molto molto liberatorio molto gioioso scrive sta faccia devo dire
Poi appunto sempre nella settimanali di delicata per beni de io sono rimasta molto colpita dalle affinità per purtroppo libera anche questo uno proietta il lettore proietta
Sistemi per fortuna se l'opportuna e quindi io l'ho vissuto veramente
Con grande partecipazione perché Ilaria si mette a nudo e racconta della sua veramente incapacità di gestire il tempo
E anche della sua incapacità di gestire il denaro
Cioè sono due cose che abbiamo in comune profondamente ora sulla gestione del denaro va be'insomma penso che tant'tanti di noi potremmo dire cose ma sulla gestione del tempo che lei descrive io mi sono ritrovata completamente e mi sono detta
Ma porca miseria possibile che
Quando ne abbiamo tanto lo Luca buttiamo
Come se non non ce ne importa assegnate come se non sapessimo che dobbiamo fare delle cose che abbiamo delle scadenze soprattutto nel nostro caso insomma le le cose da consegnare le traduzioni romanzi eccetera
Lo sappiamo Maspero fondiamo sempre di più in un abisso di ansia
Dove veramente tutte le nostre scadenze ci sovrastano e noi ci sentiamo sempre più inadeguate sempre più prossima al fallimento anzi non sempre più prossimi quasi consapevoli che falliremo
Ecco e Ilaria fa un un parallelismo interessantissimo tra il tempo e il denaro quando ne abbiamo tanto sperperiamo
E non ce lo godiamo sostanzialmente quando ne abbiamo poco lo mettiamo a frutto e ne traiamo il meglio questo male per il tempo questo vale per il denaro anche qua
E Ilaria ha citato un momento particolare della sua vita in cui tutti noi Enzo ci siamo passati è un lavoro difficile ci troviamo in difficoltà economiche a volte quindi e su questo affatto la riflessione che troviamo nella settimana di per meriti giusto sì e infatti
Qualche giorno fa il papà di una mia amica che fa il commercialista mi ha scritto preoccupatissima io ho letto il tuo libro ma tu sei matta cos'è questa storia del denaro nella miseria però in realtà è diciamo è una riflessione che cioè nasceva appunto dal mio caso di persona che lavora da freelance e quindi con una grandissima lì però una difesa in giù più ingenerare sulla libertà cioè sul fatto che tante volte quando ci troviamo completamente liberi
Di gestirci
Siamo quasi annichiliti da questo eccesso di libertà e quindi ci siamo a vuoto
Diciamo così succede a me poi non è che succeda tutti però so che ha molte persone succede questa cosa di ed è e anche un diciamo un fondamento filosofico perché effettivamente non abbiamo appigli quando ci siamo vuoto e quindi così come appunto il mio libro è la storia di come alla libertà sia meglio arrivarci preparati ed è il motivo per cui si conclude con la settimana cinica che e la settimana
Più anticonformista la settimana più libera e viene in fondo a tutta questa educazione questa autodisciplina
Allo stesso modo appunto con il tempo nel momento in cui non abbiamo riferimenti non abbiamo scadenza non ha niente da fare
Capite che il tempo diventi più angoscioso e una cosa che avevo davanti agli occhi era l'immagine di certi pomeriggi d'estate di dell'infanzia in cui non c'era veramente niente da fare
E che adesso io ripenso con beatitudine con un senso di possibilità tutte aperti di avventure eccetera io mi ricordo però la noia di quei pomeriggi mi ricordo il senso pesantissimo di quel tipo di noia oramai credo sia un sentimento
Molto interessante che ci può dire molto Dinoi
Perché anche un sentimento in cui ci lasciamo andare un po'come il gioco
Paradossalmente si assomigliano perché sono momenti in cui ci lasciamo andare lasciano un po'il controllo su di noi e pensando a quel tipo di noia e a quel modo punto di come dire scialacquare l'abbondanza che sia di tempo di denaro che io appunto
Sono modi che io odi pormi rispetto a queste cose quantificabili
Diciamo verso la quale il denaro minerario preciso richiamo ai gulag farò qualche volta mi capita cioè comunque di rovinarci attenzione calderone soprattutto capita di anche passare un sacco di tempo nei periodi diciamo di abbondanza ad angosciarsi rispetto a quello che verrà e ai momenti di povertà che verranno questa cosa è una riflessione che appunto riguarda questo questo tema e lo riguarda in un modo per me molto importante visto che anche diciamo che fa parte anche un po'della storia della mia generazione era a me non piace fare discorsi generazionali perché trovo che se non spesso ricchi di grandi generalizzazioni però appunto però effettivamente io sono una di quelli che avevano da poco iniziato le università quando c'è stata la crisi del due mila otto
Questa cosa oltretutto mi riscritta filosofia quindi siamo questa cosa ha fatto sì che io ma molti miei coetanei ci siamo trovati sotto un fortissimo ricatto cioè l'idea che comunque visto che si stava può sgretolando un sistema che aveva dato i suoi frutti fino a un certo punto questo dato storico
E a un certo punto
Cioè noi cresciuti dicendo a voi potete studiare quello che volete diventare quello che volete basta che siete bravi a un certo punto il lavoro non c'è più panico
E quindi il ricatto implicito di dover accettare qualunque cosa purché sia perché altrimenti chissà quando ti ricapita eccetera eccetera questa cosa una qualche ha pesato molto su di me e pesa ancora su di me coerente e anche su molti miei amici
Che ho visto rinunciare a delle condizioni di vita relativamente felice ma più complicate per inseguire un lavoro o viceversa dover rinunciare al lavoro per cercare di mantenersi una serenità
Però sempre con un senso di sacrificio e di sta facendo quasi qualcosa di sbagliato di sacrilego nel rinunciare a un lavoro e questo è un tema appunto per cui io non ho assolutamente soluzioni non non tenta neanche di darle anticiperebbe per le anche per me Mancino
Però diciamo in tema anche mi piace mettere sul piatto perché penso che sia utile appunto sfruttare cioè l'occasione di e di punti di una riflessione profondamente filosofica diciamo come quella degli antichi
Che conoscevano un'idea anche della felice di della felicità e della vita molto più unitaria della nostra molto meno dicotomica di quella che abbiamo noi per loro non c'era anima da una parte corpo dall'altro
Non c'era l'idea che o eri saggio o eri felice tutti queste oppositore se dicotomie questo posizioni di cui noi viviamo
Erano risolte in una unità molto più molto più semplice per qualche verso molto più complessa per altri perché comunque prendevano ogni cosa ricca anche delle sfumature disse contrari e quindi diciamo mi interessava provare a sfruttare questa questa occasione di riflettere su una cosa così profondamente attuale che ci mette così tanto in crisi
Con questi strumenti e provare a vedere appunto se ci si riusciva a trovare il bandolo della matassa e quella cosa che permettesse a ma in primo luogo poi sperò chi legge il libro
Di fare l'esperimento disse pensare in maniera più libera e il pensiero liberatoria in questo caso è stato appunto vedere che alla fine per quanto io mi angoscia tutto il tempo sul tempo la mia gestione del tempo e procrastina continua a fare il nuovo nonostante mi senta profondamente in colpa per il fatto di farlo
Poi comunque per esempio le cose le riesco a finire in tempo i lavori li desco consegnare compreso questo libro che ho finito in maniera rocambolesca ci riesco e allora perché ogni volta lanciarmi quelle quell'osso della sfida per cercare di rincorrerlo
Ovviamente continuerò a farlo perché Antic però diciamo sto cercando di farlo in un modo o meno al tormentato è stata una cosa che ho vissuto per moltissimo tempo con angoscia così come il rapporto con i soldi
è invece scrivere questo libro mi ha offerto l'occasione appunto per guardare a questa cosa in da una prospettiva un pochino più come dire allontanandomi un po'facendo un passo indietro guardare a questo problema e capire che non era per forza una definì una parte della definizione che dovevo dare di me nella vita di tutti i giorni ma che effettivamente si ma avere una cosa che mi tornava bene fare in quel momento lì
E che potevo provare a vivere con angoscia un po'minore sentendomi un po'più libera di quel tempo perso e cosiddetto tempo sperperato
Una scelta esatto anche perché molte volte non ci rendiamo conto che quello che pensiamo a sé il tempo che sperperiamo ci serve per diventare quello che stiamo per capirci
Per leggere semplicemente per scrivere prestare no se la creare qualcosa anche per non fare il niente nel senso che giunga per riposarsi è giusto è un nostro diritto e se ci va perché non subirà
Allora dalla regia come dicono quelli bravi mi dicono che mancavano otto minuti però io un'ultima domanda della voglio fare perché ci tengo
E cito una brevissima frase dell'ultimo capitolo della settimana storica
Ed è
Perché il vivere come diceva Diogene non è un male il male e vivere male
Allora
Io a conclusione di questa tua bellissima
Presentazione e di questo splendido libro che mi auguro vogliate leggere
Spiegami che cosa significa per di oggi anche il cane
Perché poi tu alla fine prendi anche un cane alla fine di giugno si purtroppo non ancora nella realtà non ancora Luca ma ricordiamoci che comunque un romanzo di formazione quindi ha delle parti di fiction essendo un romanzo allora
Alici qualcosa su questo vivere male secondo il cane
Allora il cane beh tanto sì questo capitolo finale si conclude con la scuola cinica che Scola che si pone a imitazione né il cane e quindi un capitolo che parla di cani mia grande passione e che ho scritto con tanta passione per convincere il mio fidanzato prenderne un cane
Devo fare ce l'ho fatta però ancora esso cane non l'ho visto che non darà il canile ora vedremo comunque la settimana cinicamente segue l'esempio di di oggi nei il cinico diciamoglielo
Principale esponente di questa scuola
Che è uno che non ha lasciato teorie non ha lasciato una dottrina lasciato soltanto esempi del sua vita che era una continua provocazione lui appunto soprannominato
Da Platone significativamente il Socrate ubriaco stava lì in giro per Atene e importo era una specie di Pancaro importunava i passanti
Dimostrando ognuno di loro quanto fossero convenzionali quanto fossero stupidi nel seguire delle delle leggi in cui non credevano delle regole in cui non credevano e quanto fosse più bello vivere liberi colle per esplicare quindi tipo uno che aveva solo una ciotola c'è il suo unico bene era la botte in cui viveva e la ciotola giorno vede un bambino che beve dalla Coppa delle mani butta via la sua totale già ma quanto sono stato sciocco
Non serve neanche la sotto la insomma era quello che ha provocato Alessandro Magno il più grande reale della storia dicendogli di spostarsi perché gli parava il sole insomma
Un un bel tipo molto divertenti aneddoti su di lui che ha cercato di dirà cioè uno veramente moroso dirute si stupirà Santori si devono anche un po'osé non so se lo possiamo raccontare ai secondo me si
Praticamente a un certo punto Diogene in mezzo alla piazza si masturbava allegramente così in pieno sole perché venti vestiti non erano contemplati neanche nella sua regola di vita
E di fronte all'orrore dei cittadini ateniesi che lo rimprovera ma insomma che cosa stai facendo diceva
Invece di scandalizzare di pensate che bello se si potesse fare la stessa cosa con la fame strofinare sfila pancia far passare tutto
Gli rimangono in viaggio nella Eerste che questo che ha raccolto tutte le testimonianze di vita dei dei filosofi antichi una serie di aneddoti Dickson poco delle battute perché era veramente abbastanza veramente la battuta molto pronta con cui provocava questi questi ateniesi
E
Appunto
L'idea del vivere male cioè diciamo questa fase
Il leader non è un male il male vivere male è una frase appunto
Abbastanza sibillina a sua volta per cosa ci dice sì dice che tante volte noi ci lamentiamo di quello che questa vita certi che vita faticosa troviamo dei difetti nella vita che facciamo
Ma in realtà è il nostro modo di porci rispetto a quella vita che ci fa percepire delle cose che ci intristisce sconti ci mettono in difficoltà o che ci fanno soffrire non è la vita in sé ma il modo in cui noi ci poniamo rispetto a questa vita
Quindi paradossalmente un cinico non sarebbe per niente contento di essere accostato a uno storico per aver fatto queste filosofia hanno tutti dei punti in comune quindi questa frase un'altra un'altra versione se vogliamo della molto di Epitteto
E ne dà un'interpretazione diversa e parallela che però secondo me è molto
è em e mo'sarebbe bene teneramente cioè tutte le volte che ci sentiamo esasperati dalla vita che facciamo ricordiamoci che non è la vita al problema ma il modo in cui non ci stiamo ponendo di fronte a quelli che sono inevitabili problemi della vita
E che probabilmente vivere male appunto cercare di difendersi a cercare di non farsi scompigliare i capelli dalla vita e cercare di non lasciarsi
Tirare in mezzo di non lasciarsi spettinati e soprattutto di non darsi la possibilità di essere il più possibile liberi secondo me
Va bene grazie mille io per il momento ringraziare se c'ha qualche domanda d'asilo alla domanda
Se c'è qualcuno che vuole intervenire
O altrimenti appunto i nomi degli altri vediamo io Alleanza del Nord perché troppo accettate ed ero alla parte appunto la mia ci vedo una anche la luce un po'quella che era quindi suppongo di no almeno credo
Va bene allora a questo punto vi ringrazio grazie a tutti e grazie l'aria Gasparini faccio le dediche se volete molto potere voleri Real firma coordinamento Lima al tavolino lì se volete vi dedicano inserirli grazie all'ironia grazie