Meeting di Rimini 2019 - A scuola di digitale: il digitale a scuola

Buona sera cominciamo
Innanzitutto un cordiale benvenuto a tutti voi
Così numerosi presente questo incontro e agli ospiti che sono qui con me che fra poco presento un saluto da parte mia e anche da parte delle associazioni di scuola che hanno ideato questo incontro
La Disal l'associazione dei Dirigenti scuola otto nome e libere
La Compagnia delle Opere
Opere educative
E DS didattica e innovazione scolastica sono presenti in sala irresponsabili presidente delle associazioni e ringraziamo anche la Compagnia delle opere che accoglie questo incontro in questo spazio
Titolato come vedete CTO for Innovation dedicato a un confronto sull'innovazione in atto e quella futura e sul tema della intelligenza artificiale
A scuola di digitale il digitale a scuola è il titolo dell'incontro che andiamo cominciando che è un momento di approfondimento che coglie nella diffusione delle tecnologie informatiche
A scuola di questi ultimi anni e di quest'ultimi decenni un aspetto di indubbia innovazione ed è per quello che ci siamo inseriti in questo contesto
Tralasciando quindi le questioni legate ai pericoli della Rete al CIPE il bullismo all'assuefazione Dassault cialde da parte dei ragazzi
Ho delle difficoltà nelle scuole italiane di convincere gli insegnanti o anche i presidi gli operatori all'utilità o meno delle tecnologie ci interessa oggi nel dialogo cogliere al pari di quello che inevitabilmente riguarda anche l'industria e altri settori della società
Alcuni nodi che di consegno sotto forma di domande
Che cosa sta succedendo nel mondo della scuola
è solo un problema di digitalizzazione o di informatizzazione o è necessario ripensare la scuola e attuare una trasformazione digitale
Un secondo aspetto accogliendo una volta tanto con occhio positivo e attento la presenza delle tecnologie informatiche nelle Aule e nella didattica
Quali aspetti allora culturali formativi di aiuto alla espressività e al protagonismo dei ragazzi
Quale contributo a stimolare la loro creatività e sete di conoscenza la diffusione degli strumenti digitali può spalancare e in che modo e terzo infine quale atteggiamento gli insegnanti e i dirigenti scolastici sono chiamati a maturare
Per avviare un insediamento autenticamente innovativo
E se mi permettete
Innovativo di che cosa
Abbiamo invitato due relatori autorevolissimi che vi presento per dialogare su questo Esperti di didattica
Di scuola amici della nostra associazioni e attenti al digitale e alla insomma ai temi dell'informatica
Alla mia sinistra Pier Cesare rivoltella docente di Tecnologie dell'Istruzione e dell'apprendimento dell'Università Cattolica di Milano
Sì
E alla mia destra Luca Botturi
Docente di Tecnologie dell'Istruzione e dell'apprendimento scusa chiedo scusa docente di media ed educazione presso il dipartimento di formazione apprendimento della scuola universitaria e professionale a Locarno in Svizzera
Diamo loro la parola due brevi interventi e qualche domanda conclusiva
I due relatori approfondiranno le tematiche e le domande di cui sopra secondo tre angolazioni il rapporto tra Gigli digitale e organizzazione e in qualche modo anche la pratica docente e rispettivamente Luca Botturi
Il rapporto ancora tra digitare e pratica docente e il digitale e la e consumi culturali degli studenti
Allora per Cesare rivoltella
Grazie buona sera a tutti Grazia Ezio
Per quest'invito Ezio un amico
Come Luca è un amico e quindi sempre bello ritrovarsi a chiacchierare insieme in questo caso di scuola
Tra amici molti ce ne sono anche nel pubblico
In questo mio primo intervento proverò
A fare due rapide premesse
A fornire una sintetica definizione a indicare tre attenzioni rispetto agli aspetti organizzativi del digitale a scuola
Parto dalle due premesse
Che riguardano il titolo
Nella prima premessa discuterei concetto di scuola digitale
Nella seconda premessa mi chiederei se il digitale sia ancora la frontiera attuale o non si sia già oltre
Prima premessa scuola digitale
Chi mi conosce sa che ho già scritto più volte che secondo me la scuola digitale non esiste
Esiste la scuola
Caso mai la scuola al tempo del digitale perché sostengo che la scuola digitale non esista perché anche al tempo del digitale ritengo che la scuola continui
Ha davvero bene sostanzialmente tre vocazione che sono sempre le stesse
Certo con il compito dell'aggiornamento culturale del di contestualizzazione culturale ma queste tre vocazione sono sempre le stesse prima vocazione garantire la trasmissione culturale
La scuole depositaria di una eredità culturale che è quella che fa sì che una comunità un popolo una società ossia quello che
Senza la scuola sarebbe difficile creare le condizioni perché tutto questo si trasmetta
Alle generazioni successive e quindi prima vocazione alla scuola anche oggi garantire la trasmissione culturale seconda vocazione della scuola anche oggi mi verrebbe da dire soprattutto oggi aiutare nel dialogo
I giovani riconoscere i loro bisogni profondi anche questa indipendentemente dal digitale è una vocazione è un compito che la scuola non può non riconoscersi
E la terza vocazione è quella di favorire l'orientamento e la scelta vocazionale vocazionale in senso largo nella professione e nella fitta
Ecco proprio perché queste tre vocazione appartengono da sempre alla scuola ritengo che anche al tempo del digitale è questa continuità sia giusto mantenerla
Certo accettando la sfida di capire che cosa significhi rilanciare queste tre vocazione al tempo del digitale seconda premessa
Oggi qualche studioso
Penso ad un filosofo come marchio Hanssen
Il cui ultimo libro molto bello che sentito l'affido forward non è ancora stato tradotto in italiano
Ma lo raccomando calorosamente a chiunque legga l'inglese c'è chi dice come Mark Hansen che oggi più che in una società del digitale o in una società digitale
Già viviamo in una società del Codice
Qual è la differenza la differenza e che una società del Codice genera spazi e tempi nuovi
Dentro i quali occorre sapere in anticipo come operare e hanno segnato fatti dice dal feedback
Che è un classico di tutte le teorie della comunicazione oggi occorre saper passare al film forward e non non possiamo aspettare che le cose ci rispondono
Dobbiamo immaginare in anticipo come potrebbero reagire e quindi in questa società i decisori penso dal punto di vista dell'organizzazione e dell'organizzazione scolastica al dirigente scolastico i decisori in questa società devono essere capaci di previsione
E di relazioni
Per dirla con Alex Pentland
Sia pubblica di cui in Italia è stato pubblicato un bellissimo libro che si intitola fisica sociale Alex Pentland parla dei decisori dentro la Società del codice come di connettori carismatici
Il dirigente come connettore carismatico è qualcuno che non inventa niente di nuovo ma che sa intuire
Possibilmente in anticipo relazione tra le cose e le persone
Che verosimilmente gli altri non sanno federe ecco credo che siano due sottolineature di per la messa importanti da tenere presente
Secondo passaggio la definizione la definizione
Il programma di un possibile corso di aggiornamento per dirigenti sulla scuola digitale dal punto di vista dell'organizzazione
Mi limito a dire
Quali potrebbero essere i cinque capitoli fondamentali di questo corso di aggiornamento che danno contenuto al costrutto
Di scuola digitale dal punto di vista organizzativo primo capitolo la dematerializzazione
A cui il digitale sostanzialmente fornisce benzina
Dematerializzazione che dal punto di vista amministrativo burocratico è anche forse la ragione principale per la quale oggi il digitale a scuola è un orizzonte ineludibile
Quindi primo capitolo dematerializzazione secondo capitolo infrastrutture e di fai sesso
Come ci attrezziamo con la Rete quanto
Potente del benessere il nostro Wi-Fi banda larga banda stretta
Banda di tutti i colori e gli strumenti se li portano gli studenti li compriamo noi con quali soluzioni e con quali attenzioni dal punto di vista normativo perché se se li portano loro in una prospettiva di di Why o di ci sono poi tutta una serie di problemi di sicurezza sicuramente maggiori di quanti non ne avesse
Se i vivai si spostano Minaj terzo capitolo comunicazione interna ed Esterna
Sicuramente un altro elemento fondamentale della scuola digitale quarto capitolo editoria e contenuti
Tutto il grande tema dell'editoria digitale ma anche tutto il grande tema del self publishing
Degli open Arcaidis del contenuto generato collabora attivamente dall'insegnante fatto circolare arricchito attraverso il confronto con gli studenti quinto e ultimo capitolo architettura delle conoscenze
Che vuol dire noleggio management ma vuol dire anche documentazione pedagogico didattica
Nella logica dello sharing nella logica di una organizzazione che veramente apprende come organizzazione
Ce ne sarebbe per un corso in venti minuti evidentemente non se ne può dire nulla e allora non dico nulla mi limito soltanto a segnalare tre attenzioni che sono la parte conclusiva del mio intervento dopodiché prendo la parola
A Ezio come moderatore di questa tavola rotonda
Mi permetto di richiamare tre attenzioni trasversali a tutti e cinque i punti che sono attenzioni
Che secondo me il dirigente dentro la società del Codice non può non a fare sono attenzioni relative a tre elementi e che sono il tempo la conoscenza e le relazione
Tempo
Il tempo oggi nella società del Codice nella società digitale è un tempo sempre più contratto
Ed è un tempo sempre più
Associato con un processo di
Velocizzazione anzi di accelerazione costante di tutti i processi
La nostra è veramente una società della accelerazione
Come dice Archinto rosa un filosofo tedesco in un libro molto bello che si intitola accelerazione e alienazione
L'accelerazione è quello che ci si fa vivere con la percezione di essere sempre in ritardo sulle cose
Credo che questo un dirigente scolastico lo FIFA drammaticamente tutti i giorni e non solo ci sentiamo in ritardo ma ci sentiamo anche terribilmente in colpa
Per essere in ritardo e per lenire questo senso di colpa dice Rosa tendiamo a prolungare il nostro tempo di servizio
Nel tempo
E nello spazio ben oltre il tempo d'ufficio anche nel weekend anche d'estate anche quando siamo in Serbia la differenza tra la vecchia alienazione quella di cui parlava Marx
Che quella attuale di cui tutti noi siamo vittime che i proletari di una volta alla subivano dal capitale noi oggi c'è la scegliamo
Questo della velocità questo dall'accelerazione è un tema interessante perché digitalizzare la scuola razionalizzi pozze i processi li rende efficaci ma contra i tempi e velocizzate i processi stessi e noi sappiamo che
Sì è la velocità se lavorare in velocità è una competenza
Espellere la lentezza da tutte le nostre attività è un rischio enorme e quindi qui sulla variabile tempo la prima attenzione che consegno al dirigente scolastico è legata alla dialettica tra velocità e lentezza
Conoscenza viviamo in un tempo che il tempo del diluvio delle informazioni ne disponiamo di molte di più di quante non ci serve Fano invecchiano alla velocità della luce aumento anno su se stesse con un'accelerazione mai conosciuta prima
Questo configura una situazione di entropia
Questo rende difficilmente non dico totalizzanti lemma gestibile l'insieme delle informazioni il problema fino a pochi anni fa
Anche per il dirigente nella logica organizzativa era dove trovare le informazioni oggi il problema è come gestirle
Non c'è un problema di reperimento perché ce ne sono troppe c'è un problema di selezione oggi il mascelle Meng e l'intelligenza artificiale possono aiutare anche qui c'è un'attenzione un rischio da tenere presente e questa attenzione questo rischio è capire insieme se affidarsi completamente a sistemi di nasce il Menga
Non significhi e lasciare che una macchina per quanto intelligente Shelley che al mio posto e questo è un altro tema
Di tecnologia umanistica quale rapporto tra
Naturale e artificiale tra l'uomo e la macchina dentro questo contesto culturale ultimo attenzione legata alla relazione
La risorsa umana dentro l'organizzazione digitale si può ridurre al ruolo ha funzione ad assemblato di competenze
Nella scuola dei ridimensionamenti e delle reggenze il rischio cresce
Cresce il rischio di sostituire un volto con una funzione il digitale può venire incontro a ma non in senso sostitutivo e qui mi sembra che la dialettica su cui ragionare sia a quell'altra
Profitto e cittadinanza o profitto e democrazia per dirla con Marta Nussbaum lascia la conclusione ad Alberto ma anche la che molti di voi sicuramente conoscono scrittore saggista Argentino presidente della Biblioteca nazionale argentina Buenos Aires dal due mila e quindici al due mila e diciotto che in un libro molto bello che s'intitola vivere con i libri scrive
Nuovi pensieri nuovi possibili ordini si celano nell'oscurità
Ordini segreti ma impliciti che si palesano solo quando quelli precedenti vengono demoliti
Le cose che contano non vengono mai davvero sostituite questo è quello che mi sento di sostenere da professore che studia le tecnologie ma in una prospettiva umanistica anche quando si parla di organizzazione grazie
Luca Botturi
Interviene come dicevo anche più sul rapporto tra uso della del mezzo informatico e la la il ruolo docente la relazione coi ragazzi in forza anche di un'esperienza di pratica
In numerose scuole italiane e svizzere e quindi anche portando alcuni esempi in in tal senso prego Luca
Grazie buonasera a tutti
Allora parto con una metafora che museo come devo è stato a vedere Cinecittà io senza andare quest'anno a vedere gli studi e ci sono dei grandissimi teatri di posa
Dove giravano il film
Già nei decenni prima dell'ambiente del digitale quindi costruivano dei grandi fondali ci giravano sulla scena non lo toglie la scena finale tipo via col vento lui è lei è lei dice cavalchiamo insieme verso il tramonto bene dalla situazione a volte nelle scuole mi sembra che sia
Analoga la situazione in cui c'è un qualche
Macchinista qualche techno che di improvviso cambia la scenografia lei dice cavalchiamo insieme verso il tramonto e compare Mezzogiorno di fuoco lo sbarco in Normandia Matrix una cosa che non c'entra niente c'è un aspetto wow
Ecco a volte nelle scuole mi sembra che è successo questo cioè c'è piovuto addosso il digitale sono cambiati degli elementi di contesto che sembravano laterali sembravano marginali e poi sono diventati invece centrali dentro rapporto didattico
E stiamo cercando di capire come nuova ciò io provate ore fuori alcuni elementi di riflessione e portare alcuni esempi
Presi poi da un lavoro che mi ha fatto negli ultimi due anni con alcune scuole ICI di opere educative in particolare con alcuni docenti che appunto in un paio d'anni ha un seguito come un percorso su questi temi
Metterò a fuoco tre livelli prima faccio qualche premessa ma i livelli principali sono uno come queste tecnologie entrambe le pratiche d'insegnamento e di apprendimento due come il digitale diventa anche oggetto di studio è un pezzo di realtà e da qualche parte dovremmo imparare a parlarne tre il digitale diventato un ha generato molteplici luoghi dei consumi culturali degli studenti disposti allievi Kid fin da piccoli consumano cultura in vari luoghi che noi non per forza frequentiamo
Prima faccio una piccola osservazione perché appunto è un processo di cambiamento ormai punto forse non è più la breccia il digitale in quanto tale ma siamo in un processo di trasformazione la scuola lo sappiamo proprio perché risponda alle tre
Funzioni che ha citato Pier Cesare prima non è un'agenzia che cambia rapidamente questo tante volte ha evitato di buttare via il bambino con l'acqua sporca
Quindi per fortuna che così
Io due anni fa ho ho svolto una piccola indagine in diverse scuole ho chiesto varie cose agli allievi di scuola media
Tra cui quando succede qualcosa di particolarmente interessante o di qualche compiti spavento che non capisce su internet con chi ne parli ho intervistato trecentosettantacinque allievi di quasi trecento trentacinque uno mi ha detto con i miei insegnanti
Tutti gli altri non li hanno citati hanno citato
Google mio fratello grande i miei genitori i miei amici me la sfanga da me
Uno va detto immensi dentro l'altra impressione bene cambia lo scenario forse stiamo perdendoci un'occasione
Mi ha fatto riflettere questo risultato per almeno due motivi il primo perché a me capo deve andare nelle scuole a parlare degli smartphone dei social di ragazzi si magnetizzazione è un pezzo importante nella loro esperienza non riuscire a entrare in dialogo su questo vuol dire perdere un'occasione due
La scuola a un mandato quello di tirare grandi gli allievi che entrano Days Sensi che ha detto prima per Cesare e il digitale oggi un pezzo di questa realtà io penso che non possiamo più davvero permetterci di far finta che non ci sia o che appartenga a qualcosa che sta fuori dalla scuola e per questo il pastore come queste molto importante
Quindi la sfida diventa questa faccio una piccola premessa prima di arrivare sui tre punti che dicevo prima quando dico digitale non intendo i social media quando le scuole mi chiamano diciotto l'urgenza è non si staccano mai dal telefonino anche i genitori non sanno più cosa fare sono sempre dietro con i videogiochi su Whatsapp succede di tutto e il contrario di tutto
Tutti problemi che riguardano gli allievi e spesso anche noi adulti senz'altro troppa distinzione sono tutti temi che ritengo molto importanti ma sono convinto che la partita non si gioca a questo livello
Sono dei fenomeni cattivo uso di uso sregolato e possono fare male ai ragazzi tanto quanto agli adulti e questo rende anche complicata la gestione delle classi o della scuola
Però qui non sta la radice del problema c'è chi possiamo mettere un palliativo un cerotto ma non sta qui la vera questione
I social sono uno strumento commerciale questo penso che ormai l'abbiamo capito quasi tutti ma proprio così blues sono qualcosa che fatto per il benessere di nessuno sono strumenti commerciali
Allora raccolga i nostri dati le vendono se vedete le cifre da fare di Facebook Google vedete a che livelli arrivano qui però io trovo che sta già cambiando molto la sensibilità sta cambiando la normativa stanno arrivando i regolamenti alla sensazione che su questi fronti tra qualche anno troveremo
Un modo di di vivere proprio perché questi strumenti cambieranno perché non sanno più efficaci per quello che sono pensati cioè come veicoli commerciali
Però invece digitale oggi che cosa è qual è la vera sfida la vera sfida è
Se avete chi ha avuto la fortuna di seguire lo spettacolo di Carabelli un attimo prima che iniziassimo ha messo fuori alcuni punti interessantissimo
C'è tutto automatizzazione della produzione dei servizi di intelligenza artificiale la globalizzazione della comunicazione che sempre più spinta la gestione di immense quantità di dati la realtà virtuale la realtà aumentata sono queste le sfide che penso arriveranno a impattare il nostro modo di vivere la nostra esperienza di sviluppare la nostra cultura
Tutto questo si innesta nell'economia nella salute e nell'educazione e nell'arte nella cultura le relazioni questi trovo che siano i veri temi che non possiamo farci sfuggire quindi
Tutti i correttivi cerotti che servono vanno messi ma la sfida si gioca a questo livello qua
Allora per questo trovo che il compito della scuola di iniziare a pensare il digitale ad avere un pensiero su questo accusa a che fare con noi che cosa vuol dire
è qualcosa che fa parte della nostra cultura e quindi il mandato che la scuola di capirlo interpretarlo sotto metterlo ha ragione e non solo al mercato e alle mode
Per questo vado a vedere queste tre dimensioni come entra nelle pratiche di insegnamento e di apprendimento cioè come facciamo scuola come può diventare un oggetto di studio il digitale
Quindi che cosa insegniamo e il contesto cioè digitale come luogo dei consumi con culturali
Primo tema se vogliamo educare al digitale il digitale in qualche modo deve diventare una parte normale delle pratiche di insegnamento se voi ci pensate
Succede con tutto ma impariamo a scrivere bene a parlare bene a scuola dovrebbe estremo delle prime cose che si fanno elementari non perché ci dicono come si fa ma perché abbiamo una maestra che parla bene scrive bene poi ci aiuta a farlo
La stessa cosa a fare ordine non in non ci investono penso ci ha mai spiega ci sono i libri che spiegano come fare ordine nel vostro armadio nessuno impara estero ordinato perché vive in un contesto che qualcuno ordina
E apprezza questo si chiama apprendimento per modelli questa cosa qua tutte le cose profonde le impariamo così non esplicite ma profondo
Allora qui dobbiamo capire la scuola che modello propone spesso il docente è l'unico animale completamente non digitale che un allievo incontra l'unico che non ha mai il cellulare
Perché l'uso solo fuori da scuola incassa al massimo usa la Linke è un oggetto enormi che contraddice la legge di militarizzazione delle tecnologie in cui siamo immersi
Che si ostina a dire che uniti peli e male che negli USA la biblioteca insomma tutte queste che va tutto bene non è che sto dicendo che queste male non penso che bisogna fare la rivoluzione ma non è un modello di queste allora dov'è che un allievo trova un modello di uso interessante del digitale
Attenzione non vuol dire dov'è che non è una adolescente trova uno che s'manetta veloce come lui non hanno bisogno di questo tipo di modello ma qualcuno che ripropone un uso adulto delle tecnologie un usa tutto cosa vuol dire con un fine
Io ho qualcosa che voglio fare un obiettivo allora uso degli strumenti che mi permettono di farlo
Che è diverso da non so cosa fare mi annoio apro e mi devo qualunque cosa in social mi propongo ecco questo è il tipo di cosa che qui trovo che ci siamo molto bisogno la mia esperienza che su questa dimensione non serve moltissimo impegno
Ai docenti che hanno interesse che vogliono farlo pasta di sotto una piccola spinta il per aiutare Maria identificare alcune situazioni alcuni prodotti alcuni modi di usare strumenti che amareggia uso nella vita privata dentro la classe e spesso dopo questo attiva una creatività che è propria dei docenti di solito
L'ho visto a cadere appunto questo corso della forte abbiamo fatto aveva visto la ricerca per immagini Brugole due settimane dopo mi arriva comasche dicendo abbiamo provato a usare in classe facendo una caccia al tesoro su certi temi
Per cui spesso basta veramente una piccola scintilla l'atteggiamento giusto quella di non aver paura
Di provare di sperimentare andar di farsi dare un'imbeccata da chi ha un profilo più tecnico e poi di attivarsi condividere provare ci sono milioni di ricette ma penso che la mia esperienza i docenti
Hanno bisogno di trovare il loro spazio il loro modo meandro modo di insegnare la materia di inserire questi strumenti
Ora
Proporre dei modelli per uso tutore digitale questo perfetto chiede apprendimenti profondi ma non espliciti quel richiamo sul secondo tema cioè
Se il digitale va capito
Gli vogliamo prevista nostri studenti immaginiamo che alla fine del percorso della scuola media Licio abbiano anche un pensiero critico sul sul digitale questo deve diventare un oggetto di studio e di lavoro
Allora dobbiamo in qualche modo capire come studiamo il digitale la scuola questo penso che significhi trovargli uno spazio o dentro le discipline o in uno spazio tutto suo il digitale chiaramente a una sua natura che quella legata all'informatica che è una scienza da un ambito disciplinare
E ci sono varie iniziative l'ora del Codice programmare il futuro ce ne sono tantissime
E qui devo dire faccio un cito un piccolo caso in questo corso una docente di primaria di una delle scuole affidata alla foce primaria ha lavorato sulla prima elementare
Sul programmare senza computer lavorando col corpo e con lo spazio ma introdotto alcuni concetti che sono alla base di come le macchine ragione per cui si può iniziare prestissimo ed è un lavoro importante perché oggi tutti abbiamo in tasca questo ma pochi capiamo che cosa c'è dentro e come lui
Ragiona rispetto
Allora come lo facciamo diventare un un tema dentro le materie questo troppo la sfida che abbiamo avuto in questo ultimo anno con un gruppo di una quindicina di docenti disco l'affiliata la Ford abbiamo lavorato con alcune piccole attività prendo alcuni esempi che mi sono annotato ad esempio facciamo chiamo ragazzi facciamola cerca su internet che a un certo punto della vita dalla scuola succede
Ci fermiamo mezz'ora e cerchiamo di spiegare come funziona un motore di ricerca
Ci sono un sacco di strumenti per farlo pure faccia la seconda guerra mondiale citiamo enigma citiamo la sfida delle codifiche dei messaggi segreti che dato l'inizio all'era dei computer
Parliamo della guerra fredda perfetto c'è tutta la sfida di Arpanet della costruzione di internet
Ci sono un sacco di occasioni inserire temi di questo tipo va beh ha lavorato su alcuni progetti più grandi dove magari si mette a tema proprio come mi rappresento il sociale e quant'altro si può anche ragionare libero di curriculum diretto una docente partito alle elementari possiamo immaginare un percorso per cui alla fine quando uno dice computer
Sa di cosa parla quando dici ci capita in mente una definizione io penso che sia il momento di occuparsi di questo
Cito al alcuni progetti che hanno sviluppato questi docenti ricito perché sono la testimonianza che non serve il docente esperto di tecnologia
C'è anche questo che insegna tecnologia ma spesso mano esperta di informatica ma ogni docente foto mettersi in gioco su questo
I docenti che ha un percorso non sono tutti dei cintura nera di programmazione in Cobol sono dei docenti normalissimo ora docente di scuola elementare una docente ha sviluppato
Un percorso su cos'è internet perché è esattamente questo diamo come funziona l'acqua che esce dal rubinetto che di per sé una magia o il motore a scoppio possiamo anche spiegare che ci sono dei cavi c'è una rete che fatta in un certo modo
Percorso interessantissimo la scuola media invece a Cernusco hanno fatto un percorso sulle tecniche USA è un altro tema decisivo possiamo tutti dire non fidiamoci risorsa ma perché qual è il motivo di cosa possiamo fidarci perché l'atteggiamento che va sta crescendo tantissimo agli adolescenti anche per i liceali adesso è ma allora non mi posso fidare di niente siamo sotto un diluvio di informazioni ma non mi posso fidare invece possiamo lavorare capire che i criteri usati un altro esempio invece sempre una scuola media
Hanno lavorato sulla storia delle tecnologie spacciamo a scuola si fa storia storia dell'arte Stuarda letteratura magari Storia della filosofia
Sì elementari che Remedello sviluppato dei percorsi su la matematica dai le macchine per contare oppure sullo sviluppo delle reti ecco sono solo alcuni esempi ripeto testimoniano che si tratta di mettersi in gioco Rino ogni materia può avere uno spazio per fare questo ultimo punto che tratto
Il digitale come luogo di consumi culturali è un capitolo di per sé è immenso
Ma il tema è noi siamo che Pio strategico per la televisione accendevo la Telit CIR uno dei programmi per un qualunque ragazzo di dodici tredici anni oggi tu uscenti cosa vedere poi vai sulle piste lo vedi non c'è un palinsesto la tele non è un servizio pubblico è il sito no è cambiato completamente il paradigma ci sono conseguenze varie unanime quando io vedevo un film usciva passava Top Gun tutti avevamo visto top gun dei docenti sapevano che avevamo visto Ganz si poteva parlare di Top Gun oggi ognuno di noi frequenta un luogo diverso in un momento diverso per cui si è frammentata
La situazione questo l'influsso anche a scuola
Io credo che noi come adulti come docenti dobbiamo fare un passo per avvicinarsi a questo mondo
Ci sono canali che per me sono invisibili a me capita spesso con i figli che mi citano canali su Instagram serie tv che io non non ho mai sentito nominare
Prendersi il tempo di guardarle di entrarci vuol dire trovare uno spazio una piattaforma di dialogo a perdere occasioni da cogliere
L'altra conseguenza a che fare col divieto di informazioni c'è mi cercava poi che il fondatore di Mozilla che dice a volte cercare informazioni in rete come cercare di bere da un idrante promise una metafora molto efficace
Allora siamo inondati di informazione ma come le selezioniamo noi siamo veniamo da un mondo in cui c'erano delle fonti certe di informazioni buoni e poi ci potevi lavorare sopra oggi non c'è più nessun riferimento
Questa io penso che sia la vera sfida anche i ragazzi di scuola media che dopo quattro anni votano al liceo che votano l'anno dopo che criteri possono mettere in gioco
Questa è una e trovo sia la grande sfida
Della scuola e l'altro l'ultimo aspetto ne sta molto a cuore sui nuovi linguaggi noi siamo abituati a lavorare tantissimo sul testo scritto i giovani vivono di video il video il linguaggio più nativo di consumo culturale
Io ho fatto un conto quante ore di richiama l'analisi della letteratura scritta sono migliaia di ore in un curriculum scolastico al video provvedimento e sono una decina di ore
Eppure quello è il canale su cui ricevono più informazioni e molto complesse
Su qui siamo chiamati a fare i giudizi anti piuttosto articolata allora qui dobbiamo anche metterci in gioco sono delle sfide che ritroviamo nel nostro rapporto con gli anni
Allora vuol dire che dobbiamo buttare via la lettura e fare solo i corsi di fotografia e di cinema no non credo è una falsa alternativa queste realtà le cose stanno insieme quindi porto due esempi poi conclude il primo scuola media Milano in questo lavoro che abbiamo fatto
Fanno ogni anno uno spettacolo teatrale un gruppo ha fatto la locandina dello spettacolo uno può dire fatte la locandina me dicevano fai la locandina quei facciamo degli orribili cartelloni incollavano carte questo docente ha detto no facciamo un lavoro come adesso lo si fa
Accerchiate Croce lo puoi fare cerchiamo quindici
Diverse locandine di Romeo e Giulietta capiamo perché sono diverso e vediamo come sono fatte lavoriamo sul fonte lavoriamo sui colori e poi produciamo cercando le immagino producendole poi montiamo le con un formato digitale
è un lavoro che richiede non molte ore di più del cartellone ma che ti Puccia nel mondo del digitale ti fa vedere ad esempio che la creatività digitale richiede le mani richiede il pensiero e non il filtro automatico emetti sulla foto di Instagram
Ed è un guadagno importantissimo
Ed è un esempio che va insieme un lavoro che va insieme al lavoro classico che si fa di storia dell'arte
Scuola elementare invece a Legnano qui hanno lavorato su chi sono che è un tema classico della degli ultimi anni delle mentali lo fanno con uno scritto hanno introdotto la Pardo per l'hanno fatto anche con un foto ritratto
Cosa vuol dire che io mi fotografo cosa vuol dire che io fotografo un'altra persona cosa racconta questa fotografia io con la fotografia creo l'altro in che maniera è un bel percorso io penso che se questo si facesse in maniera diffusa i problemi che avremmo più avanti con mozzate cronista era forse sarebbero minori o diverso
Bene quindi ho provato a dare uno spaccato di questi tre momenti in cui il digitale entra nel rapporto con i tra allievo e docente io penso che la scuola chiamata bussola tenerne conto a mettere qualche parava l'ha anche rispetto al digitale ma a farne un tema di lavoro ce la giochiamo in difesa abbiamo perso la partita prima di cominciare
Serve chiaramente Energia serve creatività io quello queste due cose l'ho sempre trovate nelle scuole che con cui ho avuto a che fare
Ecco quello che penso di poter testimoniare c'è voglia di fare c'è energia c'è creatività appunto e non serve una rivoluzione serve un lavoro che però ripeto troppo fattibile anche entusiasmante da tanti punti di vista grazie
Sarebbe bello raccogliere domande dal pubblico ma per evidenti
Ragioni di tempo organizzative provo io fare qualche domanda di approfondimento se così si può dire
Un paio di domande a Pier Cesare
A hai parlato di un passaggio da un feedback a un fit for Work
Come uno dei compiti di chi ha in mano l'organizzazione in particolare i dirigenti scolastici ma certamente anche i docenti rispetto al loro ruolo
è un passaggio interessante perché mi pare che dal fil Betti al FIT for Work
Ripone al centro il tema del senso della direzione del dove si vuole andare
Del perché si usano certi strumenti ti chiederei di approfondirlo
E poi una seconda domanda dopo
Tema potrebbe essere
Articolato in maniera complessa
Mi limito a due esempi che forse consentono di capire
Come sapete oggi siamo di fronte ad una ripresa significativa del programma dell'intelligenza artificiale
La differenza rispetto a un recente passato
Che da una intelligenza artificiale ristretta
Oggi si passa in maniera sempre più decisa
Ad una intelligenza artificiale generale che cosa vuol dire vuol dire sistemi artificiali che sono in grado di intervenire sull'algoritmo che li ha generati modificandolo
Questo significa che che il sistema di intelligenza artificiale una volta generato auto poi eticamente si modifica
E si rigenera sit progetta nel futuro da sette indipendentemente e mi verrebbe da dire
Non necessariamente in linea con quello che ci aspettavamo quando l'abbiamo progettato allora qui prima di far partire la macchina io ho bisogno di sviluppare anche strategie di previsione di anticipazione su quello che potrebbe succedere
Non mi posso limitare ad aspettare di vedere cosa succede o di intervenire
Per avere un feedback perché ha potrebbe essere troppo tardi non necessariamente in un senso apocalittico o negativo il secondo esempio è legato
Ai mondi virtuali è legato alla post-modernità è legato in generale a tutto quello che oggi è a immagine senza referente e Conella nella storia della rappresentazione in Occidente noi oggi stiamo vivendo una discontinuità forte
Siamo sempre stati abituati a ragionare su immagine che in qualche modo rinviamo Fano ad un referente oggi sempre più spesso ci troviamo di fronte ad immagini che si propongono esse stesse come referente anche qui saltano completamente i nostri modi di pensare prima aspettavamo di vedere che cosa fosse successo puoi prendevamo l'immagine e andavamo compararla con la realtà
Ed eravamo in grado di capire se quell'immagine corrispondendo alla realtà ad equazione RAI attinte al risposte vero oppure no oggi se l'immagine si propone essa stessa come una nuova specie di realtà
Quel tipo di operazione non è più possibile
Anche qui occorre essere capaci di anticipazione
Di previsione di quello che questi immagine potrebbe diventare ecco solo due esempi ce ne potrebbero essere moltissimi altri per dire
Che il senso critico chiesto che è stato un caposaldo fondamentale dell'educazione ai media per decenni il senso critico oggi è ancora importantissimo
Ma non è più sufficiente serve affiancarlo da una parte con la capacità di previsione
E dall'altra parte con la responsabilità previsione responsabilità oggi devono andare di pari passo saper prevedere significa anche esercitare con grande consapevolezza o su consapevolezza oggi la propria responsabilità
Immaginando quali potrebbero esserne gli affetti nel futuro ecco qui
Come capita bene per chi si occupa di tecnologie nella didattica per chi si occupa di tecnologie educative
Per chi si occupa di educazione ai media e alla cittadinanza il scuola si apre uno scenario assolutamente nuovo
Perché forse nel ipotesi più virtuose ci siamo occupati in passato di come formare il senso critico dei nostri ragazzi
Oggi occorre fare il salto verso la capacità di costruire la loro capacità di previsione e quindi il loro senso di responsabilità
Tratti una domanda Luca
La formulo in maniera molto breve e sintetica
Certamente il tema educativo è il tema che riguarda la collaborazione di adulti al formarsi di una identità del giovane cioè il tema dell'identità se è vero che l'identità si forma nel rapporto c'è nel modello che lo studente ha davanti
Oggi parliamo anche di strumenti
Che aiutano questo modello che l'aiuto a rapportarsi con lo studente per costruire in lui
Aiutano costruisse una identità quindi la domanda è
Appunto
Come il digitale o l'informatizzazione o di strumenti digitali
E e in che maniera usarli aiutano
Possono aiutare questa costruzione di identità di il percorso identitario nello studente nel nel giovane del bambino
La domanda è breve ma la risposta qui è difficile farla breve è un tema è un tema amplissimo
Forse partiamo
Perché è giusto l'identità si forma nel nel mio percorso soprattutto quando sono piccolino in almeno due modi uno è perché mi vedo negli occhi di chi mi guarda li vedo come riguarda la mia mamma mi vedo come riguarda la mia maestra Di Pietro mi guardo i miei amici e pian piano io capisco che sono e poi si forma l'identità perché io mi ha mi mio guardo anch'io mentre faccio le cose quando sono un po'più grandicello imparò a vedermi nazione capisco chi sono altrimenti rimango intrappolato nell'immagine di me che ho che spesso non è la mia identità da questo punto di vista digitale di socialità articolare hanno sono messi in su questa zona di confine e hanno una potenza infinita
Perché primo perché io sono chiamato in qualche modo a confrontarmi con i sguardi continui su di me
Sì io apro vista gran vedo migliaia di persone che mi dicono quello che pensano quello che piace a loro e io in qualche modo mi confronto con questi sguardi in più sono invitato continuamente a dire chi sono
Come ti senti cosa ti piace no Marinella modalità semplice come c'era un mondo cento in faccia queste sempre quando non eravamo giovani ce lo zainetto Invicta
Io non c'è politica dopo lo patacca comunque veto mettevi su tutti i portachiavi bollini adesivi e e e che sostano ma qua dice di un po'questo
Oggi e questo limitato un enorme superficie invita piena di tutte le cose che tu hai targato riportato rinviato questo c'era uno stress perché io non mi devo preoccupare in ogni istante di dire chi sono e questo sta mi spiace mi spiace perché è questo un lavoro difficile che richiede tempo è diventato più veloce di quello che dovrebbe e l'Effetto che io facilmente mi schiaccio su degli stereotipi
Siccome tutti mettono on line tutti posto non quelli tutti ridono a vedere quello tutti parlano male di quello ecco lo faccio anch'io così acquisto identità perché appartengo a un gruppo vendicarsi con un gruppo marcato il modo più facile ritrovare un'identità quando non riesce a trovarla
Quindi questo è un po'un rischio che vedo la sfida però è che invece questi strumenti danno un sacco di strumenti gli scusate il bisticcio il digitale offre un sacco di strumenti per lavorare sull'identità vi faccio due esempi
Io nelle settimane scorse ho fatto dieci giorni di fuoco di laboratori con ragazzi età scuole elementare scuola media ambito Media Technology dentro un festival del film
Bene abbiamo fatto un laboratorio di video allora il video uno strumento fantastico espressivo perché ti permette di raccontare cose
In una maniera eccezionale tutti ci appassioniamo con i grandi film
Però è un linguaggio che va imparata usare non è che siccome la telecamera sono un regista no c'è un lavoro da fare dietro ci vogliono giorni esperienze proprie fallite e cose che dimenticare i capelli e poi impari a dire a trovare la tua voce
Non si fa questo lavoro
La parola chiave che usiamo in aiutare ragazzi a trovare la loro voce e quando uno però si vede all'opera che è riuscito a raccontare la sua storia lì capisce meglio chi è magari perché dice che non è venuta bene ma capito come mai
Sarà un lavoro non è ho fatto il clip col Celtic su tic toc e l'ho postato è un'altra cosa
Secondo esempio quando invece si fa Coding prossimità programmare con ambienti magari come scratch per i ragazzi
Divertentissimo
E lì pian piano uno si accorge succede sempre si accorge di essere in grado di fare cose che non pensava di riuscire a fare questa è la cosa più bella che un insegnante può succedere motivo insegna quando ragazzo di dice
A non pensavo che sarei riuscito a fare questo ma ci sono arrivate questa è una soddisfazione immensa ecco
Sono canali di questo tipo ma sono tutte situazioni in cui il digitale richiede un lavoro un lavoro che non è veloce ma che è lento richiede pazienza che richiede impegno e che s'maga la grande menzogna perché tutte le app ha da due chicche che riceviamo sono ci promettono di fare le cose veloci e senza pensare ma non è vero quando usa il digitale sul serio anche a livello professionale
Ci si fa male alla testa perché si pensa tanto ci vuole tanto tempo si lavora spesso insieme ad altri si lavora mischiando le mani e lo schermo si lavora con creatività e questo trovo che sia il e la pista ad aprile per una pista che i ragazzi vorrebbero aver aperto la Mantia sale e quando la trovano poi la percorrono
Grazie
Sono sporche
Ci aiutano anche in un lavoro di medesima azione un ultimo giro di domande abbia parlato di organizzazione di FIT for work di identità
L'alta parola che mi sembra importante
Parlando di scuola
E la parola apprendimento allora parecchie opere Cesare quanto è vero o se invece anche questa una fastidiosa che il digitale o idee Weiss gli strumenti abbiano depotenziato le capacità di apprendimento dei ragazzi o invece possono essere strumenti per rilanciare questa capacità potenziale dei ragazzi di apprendere cioè il rapporto tra potenzialità di apprendimento dei giovani ragazzi di oggi e l'uso delle tecnologie
Allora diciamo che
è estremamente difficile riuscire ad isolare la tecnologia tra le tante variabili che producono apprendimento e quindi dire se la tecnologia potenzia depotenzia gli apprendimenti
è un porre a male la domanda perché occorre collocare la tecnologia sempre dentro contesti complesse
Dove tante altre variabili interagiscono con la tecnologia per produrre questi apprendimenti mi sembra che però due sottolineature almeno si possono fare poi sentiamo Luca che cosa aggiunge prima sottolineatura
Credo che i nostri ragazzi
Continuino ad apprendere
Secondo modalità che sono quelle attraverso le quali anche noi apprendevamo
E queste modalità la ricerca neuro scientifica ce lo conferma sono la ripetizione l'esperienza e limitazione o modelli che dir si voglia
In forme aggiornate sicuramente ma non ci spostiamo da queste tre modalità base attraverso le quali il nostro cervello apprende mi verrebbe da dire da sempre
Certo poi ci sono alcune caratteristiche distintive qui il discorso potrebbe essere lungo mi limito
Ancora una volta a tre pennellate rapidissime prima pennellata un filosofo della scienza come Michel Serra
Che si è occupato a lungo della dei Millennials Dell'Anna extra della della generazione digitale definiva questi ragazzi pollici Dini
E il titolo di un suo libro è proprio questo a che cosa faceva riferimento Michel Serre al fatto che questa generazione USA i pollici per interagire con la tastiera non gli indici come ancora la mia generazione
Prima che la tempistica che i polli vicini hanno nel loro sviluppare apprendimento rispetto a noi sono abituati all'interazione e non all'ascolto
Questo non significa che non si debbano educare l'ascolto questo non significa che non si debbano che le condizioni perché imparino che cosa significhi ascolto attivo silenzio focalizzazione attenzione ma sicuramente se guardiamo alle loro pratiche
Quotidiani e i loro consumi culturali sono abituati ad interagire con le macchine e con le persone e a farlo in maniera veloce
Non sono tanto capaci di ascolto
Seconda caratteristica
Mi sento di poter dire che l'intelligenza dei nostri ragazzi e più topo logica che narrativa
Noi mi sento di dire la mia generazione è ancora era ancora ancora tendenzialmente narrativa perché abituata ad un pensiero sequenziale quello che nella cultura letteraria era costruito dall'argomentazione
La l'uso frequente delle tecnologie digitali abilità e sviluppa soprattutto l'intelligenza topologicamente questa generazione è bravissima nel fare comparazioni nel trionfare Analogie nello sviluppare flessibilità cognitiva nello spostarsi da un ambiente da un framework da un lay out all'altro con grandissima dimestichezza proprio perché
Topologicamente sanno cogliere i luoghi ricorrenti lecco occorrenze
Fanno probabilmente come dice anche Tisserant all'interno di uno studio importante l'Accademia delle Scienze di Francia
Vanno probabilmente riaccompagnati
Ad accostarsi al pensiero narrativo al pensiero sequenziale e la terza sottolineatura è legata alla dialettica tra il severo finga tra il percorre la superficie delle informazioni e l'andare in profondità nella comprensione
Peter pensiero ha tradotto proprio quest'anno l'ultimo Libero
Di Mariano Wal fra un anno euro psicologa americana che si è occupata tanto di lettura e scrittura che s'intitola lettore Fini a casa
Il libro della volta e delicato Allo studio di come al tempo del digitale la lettura si ridefinisce e come si ridefinisce sì definisce nel senso della velocità come dicevamo prima noi stessi leggiamo in maniera veloce oggi se leggiamo in maniera veloce impariamo accogliere il senso dei costruttivi
A volo d'uccello chi è una competenza il problema è che questo sor fare che questo muoversi pone rapidità sulla superficie delle forme testuali
Non sempre ci garantisce di cogliere il senso profondo che soltanto una lettura e una comprensione profonda che si prende tutto il tempo che serve per farlo garantisce
Questo non significa che loro siano peggio e noi siamo meglio identificati caratteristiche di due stili di approccio alla conoscenza che probabilmente come dice la volta
Vanno sviluppati entrambe in una prospettiva dB alfabetismo
Allevare addestrare il cervello bilingue in un bilinguismo culturale perfetto tra digitale non digitale questo probabilmente uno dei compiti della scuola oggi e domani anche probabilmente
L'ultima parola ringrazio molto
Finora i due ospiti perché si è pura Flash nella brevità di questa ora di lavoro
Ci stanno portando al cuore di alcune dinamiche l'altra parola che mi è venuta in mente ascoltando in particolare Luca e la parola creatività
Perché al di là dell'uso banale del cellulare
Si intuisce che gli strumenti digitali informatici
Sono
Decisivi sotto certi aspetti dallo sviluppo di creato di di di situazione creative di di che le attività chiedo Luca di entrare un po'nel mezzo di questo tema cioè come lo strumento aiuta alla creatività dello studente delle classi
E anche del rapporto tra docente e classe
Sì questo è un bel tema ci pensate è un po'paradossale perché che usiamo delle macchine calcolatrici per essere creativi qualche decennio fa ci sarebbe sembrato un paradosso in questi lavoratori che ho fatto qualche settimana fa c'era una mia collega che insegna accoglierà
E facevo un altro laboratorio lei si occupa di di lingua di sviluppo in particolare bilingue per chi parla italiano e tedesco
E facendo questi lavoratori con dei ragazzi dieci undici anni
Dice mi sono accorta che loro lavoravano con gli effetti speciali mi sembra il collaboratore
Facendo questo laboratorio ragazzi tirano fuori delle storie che quando io gli chiedo di scrivere non sanno mai invece identificare quando di che desidera non sanno cosa scrivere quali metto mano un iPad e hanno cinque storie da raccontare contemporaneamente quindi c'è un Effetto
Per cui il punto il lavoro per trovare la propria voce apre delle piste capire questo è normale ne diventiamo creativi nel momento in cui non solo abbiamo qualcosa da dire che la prima condizione ma identifichiamo un canale icona con cui dar forma
A questa a questo messaggio che vogliamo dare
Riprendo quello che ho detto prima è un lavoro è il contrario dell'immediatezza che invece degno a cui veniamo spinti in maniera diciamo in un'ottica più commerciale dalle app più comuni via un lavoro che va fatto e passa a Prato dal da ricostruire far riprendere possesso di quei linguaggi visivi della fotografia
Del video poi della programmazione anche degli strumenti digitali che sono poi
Tradizionali anche se volete non sono solo legati al al mondo dello smartphone India un lavora una bella sfida
è vero diventano poi strumenti di creatività infinite ma cosa c'è testimone anche l'industria culturale per cui oggi il suono anche la musica si commistione tra quello che a me oggi per incitare lo stesso fa il cinema insomma qual è una pista sicura
C'è un passaggio in mezzo su cui atti la vostra attenzione c'è un articolo molto bello di una collega
Che stanno scritta perché si chiama sarà Jenner
Documento però c'è anche l'italiano si chiama crescere nell'era digitale della nostra Commissione federale per l'infanzia e la gioventù bene lei dice per tanti anni ho parlato prima di information Skins e poi di competenze
Dici secondo me
Ci manca ancora qualcosa non basta che ci fosse siamo di competenze digitali saper gestire i dati saper usarla Rete sta per installare il programma e gestire dispositivi c'è un passaggio in più per un uso ovvero e creativo di cittadinanza di questi strumenti
E lei identità alcuni valori forse potremmo chiamarla alcune virtù è un percorso che è seguito anche anche tu
E dice la tenacia
è vero che io divento cattivo ma la creatività richiede tenacia richiede che tu sbagli cento volte insistito in chiara centouno ti piace quello che hai fatto richiede pazienza perché magari per raggiungere un certo effetto non è immediato ma te lo devi costruire richiede rispetto perché nel dire le cose di ripresa eccetera eccetera su valori di questo tipo
E questo è interessante perché righe riprende forse diamo anche un po'il cerchio questa dimensione alta umanistica cioè per capire digitale oggi integrarlo lavoro educativo serve sviluppare un minimo di base tecnica ma soprattutto serve pensarlo ma in modo umanistico io mi ricordo è una fantastica
Prolusione quando Rizzato universale non diversa stava aprendo gran la prima prolusione di sempre dell'Università di Lugano c'era dato dal professor Baba che era una delle prime persone che ha parato un calcolatore IBM in Italia
Decenni prima e lui ha detto siamo nel novantasei ha detto a oggi inizia vera in cui la sfida e sviluppare un umanesimo tecnologico penso che
E era profetico è proprio così per quello chiama formazione anche umanistica non deve sentirsi fuori dal gioco ma anzi deve dare il suo contributo per costruire questo umanesimo tecnologico
Se
Ci concediamo cinque minuti approfittando di queste presenze sono gli ultimi cinque minuti che il il meeting ci concede come tempi una domanda a velocissima a Pier Cesare e un'ultima a Luca
Hai citato il il responsabile dell'organizzazione cioè dirigente scolastico o un responsabile dipartimento o di settore della scuola
E lo hai definito come connettore carismatico
Sono due due termini connettore che ci lega al mondo appunto del virtuale del digitale e carismatico ci riporta alla dimensione invece di ruolo autorevole di capacità comunicativa di esperienza da comunicare
Se poi accennare con la pennellata a questo oggetto connettore carismatico
Certo anzitutto direi che è una prospettiva di riscatto rispetto alla condanna
Che spesso il dirigente si trova a vivere che la condanna a funzionare da burocrate Dada amministratore da esperto del contenzioso da esperto della sicurezza cioè da tutto ciò che di più lontano cioè dalla capacità di gestire personale di farle lavorare insieme
E di far sì che tutto questo vada a vantaggio degli studenti allora l'idea del connettore carismatico può essere intese in due sensi il primo senso è quello della capacità del dirigente di leggere l'organizzazione
Se il dirigente e capaci di leggere l'organizzazione o meglio il dirigente chi è capace di leggere l'organizzazione è un dirigente per dirla
Con le parole di Steve Jobs nel suo celebre discorso agli studenti dell'Università di Stanford
Dirigente connettore carismatico che legge l'organizzazione in questa prospettiva è quello che sa unire i puntini
I puntini ci sono già
è in tema di creatività organizzativa
Il problema è che le relazioni che li possono collegare non le vedono tutti ecco questa capacità di unire i puntini questa capacità
Un po'Zenden è infatti era un cultore un praticante dello Zeno Steve Jobs capacità un po'Zeman
Che noi nel nostro perenzione potremmo dire
Appartiene sicuramente alla meditazione questa capacità del dirigente
Che medita come L'Abate della del convento benedettino capacità di lasciare perdere tutto quello che che non conta
E di individuare quei pochi elementi che vanno collegati perché contano credo che sia la prima indicazione che consente di capire
Un versante del lavoro di connessione carismatica l'altro versante non ha a che fare con la lettura dell'organizzazione ma con la gestione delle risorse umane
Il dirigente connettori carismatico è anche colui che
Sa mettere in relazione i suoi insegnanti e che sa fare bene lavorare insieme e qualcosa anche questo di profondamente umanistico
Oggi spesso le culture le subculture organizzative di scuola
Fanno sì che il dirigente per sopravvivere
Li diffida alimenta l'un contro l'altro gli insegnanti più che non farli lavorare insieme e non collocarli in relazione profonda il col connettori carismatico fa questo facendo può estinto gli viene riconosciuta
Autorevolezza e questo è il cambio drastico
Che la società digitale da soggetto a del codice la progressiva espulsione dell'autorità dal nostro orizzonte sociale culturale comporta anche per l'insegnante con gli studenti
L'Autorità non è più qualche cosa che mia garantita dal ruolo in una società verticale
Ma dentro una società orizzontale l'autore tavolo autorevolezza se preferiamo dirla così è ciò che mi tiene riconosciuto dai miei studenti se sono un'insegnante dei miei insegnanti se sono un dirigente carismatico e capace di connessioni
Concludiamo
A Lucca una domanda un po'operativa acquisiamo gruppi di docenti di presìdi di operatori di scuola
Fra pochi giorni comincia l'anno scolastico saremo in dipartimenti disciplinare in gruppi di lavoro in consiglio di classe
Ognuno di noi protagonista di qualche cosa da dove possiamo cominciare
Quest'anno
Spingere collaborare a questa presenza utile e positiva delle tecnologie informatiche coi nostri colleghi con i nostri gruppi di lavoro
Allora sarebbe anche differenziare mai penso che la prima sfida è di restare curiosi noi segniamo quando siamo incuriosite impariamo le cose che poi andiamo a tratti e Manisco le scopriamo insieme ai nostri studenti allora
Speed date gli studenti
Sapete davvero come funziona Wikipedia gite ma chiesti come fa gola decide dieci siti migliori Perth perché dieci dato pubblicità scoprite Lupoi chiedete agli studenti riscoprirne poi provata capire dove le vostre materie entrano lì dentro
Qui dentro c'è un sacco di matematica ad esempio c'è un sacco di fisica
C'è un sacco di arte se andiamo a vedere anche insomma le miniserie tv alle copertine dei dischi tre attuale ci sono richiami alla storia dell'arte lasciamoci sfidare da tutto questo senza pensare che sia un livello di cultura troppo basso
Perché di questo diventa un punte un punto di dialogo e l'altra cosa importante
Uni En puntini magari in ogni scuola in ogni contesto c'è qualcuno che ha iniziato questo lavoro scambiarsi confrontarsi mettersi in rete è il primo modo di mettere a in valore le cose che ci sono e quello che uno scopo
Concludiamo
Un'esperienza personale antico da raccontare all'inizio di quest'anno scolastico sono preside di un una scuola statale
Dovevo scrivere la solita comunicazione ragazzi sui divieti i doveri eccetera
E copiando dagli anni precedenti aveva intitolato un paragrafo divieto di uso dei cellulari e degli smartphone eccetera
Sono arrivato a a riprendere questa questo punto
E mi sono sorpreso in una considerazione che dico i consegno il Vangelo
Riferisce questa frase che Cristo
Consegno a agli scredita il sarei sei nella quale affermava che
Non è quello che entra
Che è impuro mai ciò che esce che impongono
Ho pensato appunto che anche rispetto alle tecnologie agli strumenti eccetera e quello che esce dai ragazzi che può essere in puro che può spingere a usare male gli strumenti non sono in sé gli strumenti che sono impuri rispetto a una costruzione personalità e ho corretto positivamente invece quel paragrafo
E le il collegio docenti il secondo dell'anno scolastico coperto questo tema in questa maniera aprendo un dialogo con con tutti gli insegnanti ci siamo veramente convinti
Che e educare quello che esce dai ragazzi e la loro curiosità loro cuore
Il loro desiderio di conoscere di apprendere e di entrare dentro le novità che il mondo di oggi pone pone a loro
Che va coltivato usando in modo diverso e nuovo anche gli strumenti elettronici credo che in quest'ora di confronto questa prospettiva si sia confermata e rafforzata grazie al vostro contributo
Certamente questa immagine di un umanesimo tecnologico te usiamo questo questa espressione per così creare un contesto che ci portiamo a casa
E nel quale inserire tutte le le provocazione suggestione le correzione che ci avete proposto Vito due avvisi il primo è che
L'invito a visitare i siti delle tre associazioni Disal DS eccidio opere educative
Chiederemo Acilio se possiamo diffonderà anche noi magari in streaming questo incontro come altri che sono stati promossi da nostra associazione in questo meeting rendono assai assai renderle al servizio di di tutti
La seconda cosa all'uscita c'è un banchetto con alcune pubblicazioni
Due sono gli atti di due convegni che le tre associazioni hanno promosso con l'Associazione Disco educativo a proposito de di temi di scuola ed educazione
Il rischio educativo di Luigi Giussani nella scuola di oggi chi sono i giovani che incontriamoci nella scuola vi invito a acquistarli costano pochi euro e vi segnalo anche l'uscita dell'ultimo numero della rivista per dirigenti scolastici e figure di staff che si chiama dirigere scuola edita da chi sa che trovate in prezzo scontato per il meeting al banchetto dell'uscita direi un grazie enorme ai due amici
Prenotando li finora per un lavoro di approfondimento di sviluppo e di formazione e ci impegneremo a sviluppare grazie