Nel 1981, tre detenuti milanesi iniziano uno sciopero della fame per protestare contro i tempi lunghi della giustizia; il Pr indice una manifestazione davanti al Ministero di Grazia e Giustizia a sostegno dei tre detenuti e per sollecitare una radicale riforma dei termini di carcerazione preventiva, dilatati oltre misura dalle leggi eccezionali sull'ordine pubblico

L'almanacco del giorno
Di radio radicale
Nata da Radio radicale l'ammanco di quest'oggi sei dicembre ci riporta la manifestazione tenutasi quattro anni fa davanti al ministero di grazia e giustizia a Roma i radicali chiedono contestualmente a alla concessione della libertà provvisoria per tre detenuti milanesi che da oltre settanta giorni erano in sciopero da la fame per sollecitare tempi più brevi delle procedure giudiziarie una totale riforma dei termini di carcerazione preventiva che si erano
Un grazie a dismisura con la legislazione speciale e ascoltiamo durante quella manifestazione Alessandro Tessari la libertà provvisoria non la chiede il detenuto che fa lo sciopero della fame ma la dobbiamo chiedere noi tutti come cittadini
Quando le condizioni di salute a seguito dello sciopero per la fame e prolungato perché questi ormai ciò però da oltre settanta giorni e sono in condizioni appunto di precaria sopravvivenza quindi siccome la legge attuale
Non consente ma fa obbligo all'autorità carcerarie e concede la libertà provvisoria e ritenute di si trovino in particolari gradi condizioni fisiche e psichiche le chiediamo semplicemente l'applicazione questo cosa vuol dire
E e basta lo sciopero che la fame per ottenere la libertà provvisoria no evidentemente ma di fatti non di questo si tratta questo sciopero arrivato al settantesimo giorno diventa condizione di vita o di morte
Per i tre detenuti costano apparve quindi dobbiamo mobilitarci per chiedere oggi la scarcerazione ma domani chiedere che venga applicato i
La legge cioè il processo subito che il motivo per cui questi tra i detenuti stanno facendo lo sciopero la fame vogliono il processo subito e io credo la cosa più concreta che noi come
Deputati possiamo fare è quella di presentare una proposta di legge in parlamento per la riduzione di tutti
Più di carcerazione preventiva che ormai in Italia dopo la famosa legge in fascista
Sul fermo di polizia è arrivata a contemplare una carcerazione
Troppe preventiva di dieci anni circa e questo è la fine dei qualsiasi logica del diritto qui siamo di fronte alla trionfo del fascismo
Un'altra cosa che ho ricordato oggi proprio quest'oggi in Parlamento si è svolto l'esame del provvedimento che scioglieva la P due
E in questo provvedimento gravissimo è stato il tentativo del governo di infilare una norma l'articolo tre che prevede il poteri alla capo del governo di sciogliere le associazioni dichiarate pericolose per l'ordine pubblico per il Paese
Senza che si sia pronunciata la magistratura vuol dire conferire poteri giudiziari alla potere esecutivo e questo è quello che normalmente fanno le dittature di qualunque colore
Di noi dobbiamo credo battersi non solo perché non passi questo e siamo riusciti a trovare un coro di consensi anche negli altri partiti anche in alcuni partiti della maggioranza di governo su questa pericolosità di questa norma dell'articolo tre
Che evidentemente non serve a colpire la P due ma serve a colpire qualsiasi forma di associazione di lavoratori che dovrà dovessero combattere
Sto della vita che aumenta contro
Proprio di questi giorni sono state le manifestazioni per l'occupazione delle case da parte degli sfrattati eseguiamo che ogni volta si applica nei loro confronti una legge iniqua è scandalosa addirittura a qui a Roma sono stati prelevati a casa dopo circa un mese perché avevano fatto una manifestazione alcuni cittadini che avevano promosso una manifestazione per per la casa e questi sono misure appunto di repressione
Pericolosissima a dare oggi al capo del governo poteri speciali straordinari di intervento antimateria
Di ordine pubblico è configurare uno stato poliziesco e fascista insomma pronti al rischio di condannare a morte questi tre detenuti
A inteso sollevare il problema però il problema ecco non è la risposta giusta quella di pubblicarle sopra di
La risposta giusta e quelli di scarcerati oggi perché soli condizioni precarie e di fare domani il processo nei tempi più brevi questa è la posizione che io ritengo corretta però accetto di partecipare anche la manifestazione dove ci siano sfumature diverse sulla valutazione se di per sé è lo sciopero della fame può essere lo strumento che fa scattare la libertà provvisoria capisci
Automatica di per sé ma diventa automatica dopo settanta giorni insomma
Si chiude qui almanacco del giorno di questo genere Alessandro Tessari quattro anni fa durante una manifestazione svoltasi davanti al Ministero di Grazia e Giustizia Roma si chiedeva alla riforma dei termini di carcerazione preventiva e la libertà provvisoria immediata per tre detenuti milanesi che da oltre settanta giorni stavano attuando un lo sciopero della fame finalizzato alla riduzione delle procedure giudiziali una
Non era
L'Almanacco del giorno di radio radicale
Io