Capire per conoscere

Buongiorno professor Mario Baldassarri buongiorno allora in di dati appunto commentavamo l'Istat poco fa e ne potremmo cominciare professor Baldassarri proprio da da questo cioè non da dal questi ultimi dati ma su quelli che sono stati diffusi e che hanno caratterizzato la scorsa settimana che sono dati importanti perché da un lato si si è evidenziata la diciamola tutta la crescita piatta zero
Del dell'ultimo periodo se in considerazione dall'Istat per quanto riguarda il prodotto interno lordo italiano pro dall'altra si è parlato di un momento dell'occupazione senza precedenti
I conti non tornano è un paradosso oppure tutto quadra non non è un paradosso è una tecnicalità statistica
Da un lato c'è la crescita zero cioè il prodotto interno lordo il raggio italiani non cresce sta fermo a zero
Dall'altro lato c'è questo aumento dell'occupazione ma bisogna chiarire a chi ci ascolta che questo aumento dell'occupazione l'Istat locali colà come persone occupate
Ma senza tener conto di quante ore al giorno lavorano di quanti giorni alla settimana e di quanti mesi all'anno cioè ad esempio il nostro centro sull'economia reale quando dai dati sull'occupazione prende l'altro rilevazione Istat cioè quella che tecnicamente si chiama unità di lavoro equivalenti il che vuol dire a parità di Monte ore lavorate all'anno ecco se prendiamo le ore lavorate all'anno
Noi oggi stiamo ancora al di sotto delle ore lavorate nel nel due mila sette cioè dodici anni fa prima della crisi
Dopodiché se questo monte ore lavorate si distribuisce un po'di più su tante teste
Va be forense anche positivo però il dato di fondo è che non cresce
L'ammontare totale di salari e stipendi che vengono pagati ai lavoratori e la controprova di questo sale proprio nel fatto che non crescendo
Il totale delle retribuzioni percepite dai lavoratori eh non c'è nessuna spinta sui consumi
E quindi positivo che l'occupazione aumenti però chiariamo
L'aspetto tecnico statistico per per il quale questo dato aumenta ma in realtà non è aumentata l'occupazione tante e se andiamo a vedere anche all'interno di questo ragionamento di parità di ore lavorate che si distribuiscono su più teste
E si vede che l'aumento è dovuto quasi prevalentemente ai lavoratori autonomi
E non ha lavoratori dipendenti e quindi e sarebbe opportuno che nella comunicazione dei dati e soprattutto anche da parte dei mass media
Per trasmettere ai cittadini questo tipo di informazione si chiarisse bene questo punto il dato di fondo eh
Totale ore lavorate nell'anno totale retribuzioni pagate sono questi due totali che devono mentale per dare una spinta ai consumi alla crescita e quindi a sua volta anche alla stessa occupazione
Questo quindi è chiaro la stazione un Paese sostanzialmente sembra di capire che è meno ricco per
Diciamo è meno ricco addirittura non solo rispetto a al due mila sette anno della crisi ma in termini di reddito reale pro-capite cioè capacità di potere d'acquisto
L'Italia è l'unico Paese in tutta Europa
Rispetto ai ventotto Paesi dell'Unione europea e rispetta il diciannove Paesi dell'euro è l'unico paese che in termini di reddito reale pro capite ancora oggi sta sotto il due mila cioè nel due mila avevamo un reddito reale pro capite per cittadino
Che era maggiore del due virgola tre per cento rispetto a quello che abbiamo oggi cioè son passati quasi vent'anni
E siamo da quel punto di vista vent'anni fa allora non ci si meraviglia che la crescita è stata asfittica in tutti questi anni e soprattutto che oggi e a zero sostanzialmente e di fronte a questa crescita zero abbiamo le incombenze le fragilità della finanza pubblica perché in questi stessi venti anni abbiamo fatto deficit
Abbiamo fatto aumento di mille e più miliardi di euro
Lì debito pubblico quindi da un lato crescita zero
E dall'altro rischi dal punto di vista degli equilibri di finanza pubblica mi lasci dire direttore un paradosso
Che tale non è però
Se guardiamo i dati di questi vent'anni quindi Indro abbiamo tutti i governi che si sono succeduti in questi vent'anni che non cambiano sostanzialmente dall'uno all'altro e neanche rispetto all'ultimo Covello l'argomento
L'Italia non ha mai fatto austerità finanziaria in termini di deficit e debito pubblico
Abbiamo sempre fatto delle freccette abbiamo sempre aumentato il debito pubblico e ripeto
Il debito pubblico che stava un po'sopra il cento per cento del PIL è arrivato a centotrentatré per cento del PIL e in valore assoluto cosa canta conta molto è maggiore di mille e più miliardi rispetto all'anno due mila quindi l'Italia non ha fatto sterilità
Attenzione però che in realtà se andiamo a vedere bene le diverse poste di bilancio pubblico
L'Italia ha fatto una politica di bilancio fortemente restrittiva che non ha niente a che vedere con l'asserita e come qualcuno dice imposta dall'Europa sui saldi finanziari
Perché abbiamo fatto una politica fiscale e di bilancio pubblico restrittiva perché in tutti questi anni abbiamo aumentato la spesa corrente
Aumentato affannosamente le tasse che però non sono state sufficienti a correr dietro la spesa corrente e abbiamo tagliato a metà gli investimenti pubblici ora questa questo miscela di politica di bilancio è fortemente restrittiva
Quindi e è restrittiva la politica di bilancio senza aver fatto neanche austerità dal punto di vista degli equilibri finanziari deficit e debito pubblico solo che questa politica di bilancio non ce l'ha imposta nessuno
Sono decisioni interni di tutti i governi italiani che si sono succeduti in questi venti anni compreso
L'ultima compresa l'ultima manovra del governo Gialloverde e a mio parere in prospettiva anche la manovra che si profila da parte di questo governo per il due mila venti
Questo Baldassarri la a questo proposito oggi di questo parla Claudio Tito
In prima pagina su Repubblica ecco il piano segreto litri a più rigore nella bozza alle misure richieste però quel rapporto deficit-PIL sotto l'uno virgola otto per cento si immagina sostanzialmente di si si parla del di quello che e le tante volte c'era ci ha raccontato già spiegata cioè le detrazioni il mondo delle detrazioni la foresta le detrazioni resta però che ha radici anche molto forti alla morte di quindi andare ai e soprattutto molto diffusa a destra e a pioggia e e Tito spiega come diciamo ci siano dei dei paletti piuttosto stretti tenendo conto la base di partenza che è rappresentata dalle clausole di salvaguardia per non fare innalzare l'Iva e dal fatto che questa volta toccherebbe alla lega poter incrementare la Flat Tax con però una base di intervento che va da ai dodici ai forse qualcosa di più miliardi almeno quindi il riferimento è possibile capire se intaccare gli ottanta euro di Renzi che se non sbagliamo dovrebbe costare sui circa dieci miliardi aggiungere qualcosa lì qualcosa insomma parliamo comunque di miliardi oppure oppure Rosate insomma però i i i parenti sono stretti dice di gettito tanto più che l'Unione Europea appunto ci pone
Un rapporto deficit PIL che deve essere al di sotto questa volta dell'uno e otto per cento secondo gli impegni presi da professor Tria
Beh dal professor tagliata la linea dal primo ministro Conte e dal governo italiano poi c'era vedere se hanno il consenso dei due vicepresidenti del Consiglio ma nei confronti dell'Europa si presenta il Presidente del Consiglio il ministro dell'economia però qui occorre fare una premessa
E abbiamo proprio come centro studi pubblicato ritiro mi fa insieme al Movimento europeo l'Italia un rapporto sull'Europa dentro questo rapporto abbiamo cercato di vedere come è andata l'Europa in questi venti anni sia l'Europa dell'euro sia anche quelli che non appartengono all'euro da questo studio emerge una profonda radice di teoria economica della crescita che c'è da settant'anni
Ma soprattutto emergono i dati statistici dell'Eurostat di questi venti anni che cosa dicono questi dati
E smentiscono la feci yours diffusa a piene mani nel nostro Paese ma non solo
Che per fare crescita e occupazione occorre fare più deficit più debito pubblico questo è quello che si dice nella vulgata generale bene i dati statistici dell'epoca smentiscono questo
Falsa notizia perché dimostrano che in Europa
Dentro i ventotto dell'Unione ma soprattutto dentro i diciannove dell'Europ
è cresciuto di più chi ha fatto meno deficit e meno debito è cresciuto di meno che ha fatto più deficit più debito non a caso il dato che dicevo prima sul reddito procapite italiano
è la controprova di tutto perché in questo quadro il vero Paese anomalo è l'Italia in termini di riduzione del reddito reale procapite in questi venti anni e guarda caso abbiamo anche il record di aumento del debito pubblico e il record a parte la Grecia ancora
Ma abbiamo il record del valore assoluto del debito Purdue mila trecentocinquanta miliardi sono in maggior debito pubblico di tutta Europa
Non solo ma rappresentano un quarto del debito pubblico europeo da solo in valore assoluto e rispetto al prodotto interno lordo siamo al centotrentatré per cento quindi questa è la premessa
La politica di bilancio
Responsabile politicamente responsabili non è quella che chiede di fare più deficit PIL debito ma è quella che mantenendo di equilibri finanziari
Non tanto e non solo perché ce lo chiede l'Europa la Commissione ma perché abbiamo di fronte i mercati finanziari sui quali dobbiamo andare a vendere questi titoli di Stato italiani e quei mercati lo sono obbligati a comprarli
Ecco
Mantenendo questo equilibrio finanziario la responsabilità politica
Spostare le voci di spesa pubblica e spostare le voci di tasse
In modo tale che senza un euro in più di delfini di debito
Cambia il segno della politica di bilancio pubblico quel segno che ripeto in questi venti anni è stato un segno restrittivo ha frenato la crescita e l'occupazione
E allora ha ragione il ministro Tree a dire noi abbiamo un percorso di equilibrio
In termini definì debito pubblico
Dopo di che se vogliamo fare politica economica responsabilmente che dobbiamo andare a pescare
Dentro ottocentocinquanta miliardi di spesa pubblica che ci sono e vedere quali voci possono essere tagliate spostate da una parte o dall'altra e dentro gli ottocento miliardi di tasse che in totale pagano gli italiani e vedere quali voci possono essere spostate
Dall'una e dall'altra spostando queste voci si cambia il segno della politica di bilancio che da restrittivo come è stato finora può diventare un segno propulsivo
Ma a condizioni che si tagli la spesa corrente si aumentino gli investimenti pubblici
E
Da un certo punto di vista sì possano ridurre i carichi fiscali sui tartassati allora spesso si dice Sensi sentiamo dirci
Non c'è più un euro non c'è più una lira ecco allora che bisogna fare più del PIL più debito questa è un'altra falsità derivata dalla prima
Come non c'è più un euro ci sono ottocentocinquanta miliardi di spesa pubblica dentro i quali danni la stessa Corte dei conti ci dice che ci sono cinquanta miliardi di ruberie sperperi e malversazioni
Ci sono ottocento miliardi di tasse che pagano gli italiani dentro i quali mancano almeno cento miliardi di evasione fiscale e allora
è vero che non c'è più un euro ma bisogna mettere virgola
A condizione che nessuno politicamente se la senta di aggredire quei cinquanta miliardi di ruberie sperperi e malversazioni di spesa pubblica e cento miliardi di evasione se guardiamo bene in tutta Europa
L'Italia è il Paese che ha
Maggior quantità di risorse perché nessun Paese Germania compresa avrebbe teoricamente centocinquanta miliardi di euro da poter manovrare dentro il bilancio pubblico sul fronte Spesal e sul fronte tasse evasione e delusione quindi le risorse ci sono sono già lì dentro è inutile far finta di andarla a cercare con pezzi di carta che si chiamano deficit e debito
Il coraggio politico però cosa implica è molto semplice
Che lei accennava dei taxi e spendi certo
E io ho inserito anche il tema degli sprechi quella ricerca insomma è chiamata spending review ma cominciata ottanta nel mille novecentottantuno con il ministro Andreatta all'epoca ministro del tesoro che costituì la commissione tecnica sulla spesa pubblica
Quindi sono quanti quasi quarant'anni di spending review va bene su queste se abbiamo fatto un bel libretto anche con Dino penisole proprio recentemente bene
Certo che toccare quelle risorse cosa significa politicamente perché io come economista faccio i conti potrebbe spostiamo i numeri dieci miliardi qua venti miliardi la questo è facilissimo farlo
Dal punto di vista numerico e tecnico
Ma spostare quelle risorse significa andare a toccare i milioni di italiani non quattro gatti al bar ma i milioni di italiani
Che dentro quei cinquanta miliardi di sperperi di spesa ci sguazzano danni
E hanno accumulato e continuo cumulare ingenti patrimoni personali leciti e illeciti peraltro spesso e dentro il centro miliardi di evasione altrettanti milioni di italiani che sguazzano esperta erano attacco meglio sguazzano
E e godono dei gradi di evasione ed elusione fiscale molto elevati questo è il nodo politico
è evidente che qualunque governo che abbia intenzioni serie ad affrontare questi nodi
Deve avere un orizzonte temporale politicamente parlando di tre cinque anni perché quando vado a fare quei tagli io quando vado a fare la lotta all'evasione
è ovvio ogni tre o quattro anni per raccogliere risultati
E di tre o quattro anni per far vedere ai cittadini che quella politica paga che c'è più crescita che c'è più occupazione e quindi c'è più benessere e chianche più giustizia sociale
E ed è questo il nodo se la politica di bilancio e la politica economica seria richiede tre o quattro anni di orizzonte temporale e dall'altra parte come vediamo ogni giorno l'orizzonte temporale della politica
Che stia al governo che stia all'opposizione ovvio sia interni tra governo e opposizione eh sei mesi
è evidente che quel tipo di scelte non verranno mai fatte e quindi abbiamo continuato a galleggiare su questa condizione precaria classe fregiare col surfer da un mondo all'altro cartolaio dire
Sperando che non venga la grande tempesta perché come tutti sappiamo finché le undici è il sono percorribili e anche divertente fare il surfer ma servirà una grande tempesta diciamo Corsair ferrovie Ponzio apprezzo una parte
Professore oggi dicevano gli vada in porto importante appunto di salita parlamentare perché l'ordine del giorno del palazzo Madama c'è il Decreto Sicurezza disse è molto probabile
Praticamente data per certa
La posizione da queste analisi di fiducia e nel voto verosimilmente tra stasera e domani mattina non dovrebbero esserci particolari problemi
Dove lo si arriva ad una altra giornata parlamentare con all'ordine del giorno le mozioni sulla TAV
Diciamo questo perché perché oggi Salvini ha appena dichiarato se dovesse esserci un voto contro la TAV ne trarremo le conseguenze insomma al di là della contingenza politica e della dialettica particolarmente accesa e alla fine è uno ci servito pure però parlando di Treno ad alta velocità molto si è dibattuto in questi mesi
Si pensi soltanto che lo stesso presidente del Consiglio che in in
Così a metà marzo era
Sostanzialmente
Aveva una posizione molto titubante nei confronti della TAV pochi giorni fa annunciato che invece lo scenario è cambiato quindi è è un dibattito come si vede in evoluzione anche piuttosto rapida rendo conto che parliamo di scelte strategiche
Dal suo punto di vista dal punto di vista dell'economista e qual è la posizione giusta sul prendo alta velocità Torino-Lione allora intanto come cittadino guardando un po'a turno
E anche leggendo un po'i segnali della politica non credo che i due scogli della fiducia sulla distribuito sicurezza di oggi e quello sulla mozione per la TAV a favore per la tarda
Alla cinque stelle sono creino sì però non credo che su questi due temi
Cada il governo certa cioè credo che il governo se la carica a questo punto di vista con qualche compromesso con qualcuno che esce dalla ora fa abbassare il quorum alla fine
Non mi pare che essendo alle cinque sei sette agosto ci sia aria
Da parte di nessuno comprese le opposizioni di far cadere il governo quindi questi due scogli verso ovest avvallamento a una
Caratteristica che sempre più si evidenzia per il combinato disposto dei sondaggi e dei movimenti che stanno caratterizzando un po'tutte le aree soprattutto dell'opposizione ma non solo
Che il tasso di lotta suo interesse volevano consociate ma insomma la la la la Banelli interesse a rimanere in vita del Parlamento e quanto mai forte perché davvero per una serie di contingenze
Gran parte degli attuali parlamentari non rientrerebbero nel prossimo Parlamento lei è stato destato senatore conosce questo senti mente sempre molto diffuso tanto più alla vigilia della serie delle vacanze d'agosto il sole la pausa estiva
Ma tanto più dopo poco più di un anno di legislatura quindi un Parlamento così giovane Orcia diciamo uno shock che al momento non è facile non è possibile intravedere oppure
Insomma va avanti o no che anche per queste ragioni mi pare di capire che questi due scogli di questi giorni ipotesi so saranno saranno superati ma credo che il tema vero è che c'è una maggioranza strana e litigiosa ma non c'è neanche un opposizione è un'alternativa di governo quindi in queste condizioni non c'era uno che sia in grado di sostituirle esattamente non c'è una maggioranza alternativa
Il che vuol dire che e in queste condizioni nel nome in opera esatto in queste condizioni tutti paradossalmente hanno interesse che questo governo continui a galleggiare in qualche modo oltre al motivo profondo perché io sono stato anche senatore sono fuori da oltre sei anni
Però Olivetti continuava ad avere memoria di di quelle esperienze
Al tema che lei ha sollevato giustissimo e cioè che nel proprio intimo ciascun deputato ciascun senatore sapendo che se si va a votare lui non torna ad avere quel seggio beh sa chi ha un suo lavoro lo so professione può anche ritenere esaurita la propria esperienza politica
Nel mio caso ma anche tanti altri ma soprattutto chi
Non ha questa alternativa diciamo nella società civile ebbe perdere un seggio vuol dire perdere un reddito anche consistente
E soprattutto da parte dei nuovi e dei giovani
E molti dei quali magari prima avevano un reddito enormemente inferiore a quello no no neo erano discoli riguarda tutti i gruppi queste doti tutte assolutamente totalmente trasversale e si aggiunge è andato più politico
Meno intimista ma più politico
E cioè che non c'è un'alternativa eponimo francamente
Di quest'industria non è una non è una mossa politica no no anche per e anche perché ormai tutti hanno capito che il vero snodo
Per un eventuale bomba di questo tipo
è la legge finanziaria per il due mila venti quindi fine settembre primi di ottobre è lì che si gioca la partita
Sopravvivenza del Governo non sopravvivenza la sopravvivenza della legislatura non sopra c'è un aspetto tecnico
Che forse si evidenziano in modo troppo brutale dicendo l'otto settembre il giorno il D Day superato il quale non ci saranno elezioni per almeno una decina di mesi o forse di più
Però il vero sicuramente che se viene approvata in quarta e definitiva lettura la riforma che provoca il taglio dei parlamentari se non altro il combinato disposto del referendum confermativo e comunque ormai verosimile la maggioranza stessa chiederà per avere un che ha un forte consenso diciamo così oppure e la il lascerà dunque di ridisegnare i collegi elettorali porterebbero via questi due venti mesi
E quindi allontanerebbero le elezioni questa da da settembre magari si potrebbe comunque di aprire la finestra in primavera ma insomma almeno dieci mesi
Serviranno più nottata serviranno per ridisegnare i collegi elettorali se se si taglia che seduce il Senato duecento senatori e la Camera quattrocento deputati
Sì quindi una la legge di bilancio a questo
Io ce la sessione di Lazzaro che sono entro dicembre ci sarà Natale ad approvare esattamente alle quindici al Quirino di Roma il giorno in cui si deve consegna
Nella bozza all'Europa alla Commissione europea ma in ogni caso entro Natale come sempre va approvata la legge di bilancio per il due mila venti
Ecco lei ha correttamente e ragionevolmente disegnato i tempi della politica sostanzialmente
Ma mi verrebbe da dire fermate il mondo voglio voglio scendere
Capisco questi tempi assolutamente ma ci sono i tempi dell'economia della finanza quindi e lo snodo di settembre ottobre pur considerando che
La nuova legge
Credo che richiede il ridisegno dei collegi tra l'altro siamo molto attento perché con il ridisegno dei collegi e soprattutto l'allargamento dei collegi
Stiamo dando più potere ai capi partito certo quindi stiamo ancora di più
Esautorando la democrazia parlamentare dando più potere alla partitocrazia in questo Sacchi fallisse Licia chi fa le liste proprio perché con con la legge volendo annoiamo quali sarà reale dove voglio dire il taglio del numero dei parlamentari è un'altra falsa notizia
Non è che tagliando il numero dei parlamentari si risparmi qualcosa sì risparmia democrazia forse ma non risorse finanziarie
Ma queste tempistica che lei ha dato su uno comprensibili ma sono comprensibili dentro il cortile di casa italiana
Che che richiederebbe uno che questo governo comunque bene o male faccia la legge di bilancio per il due mila venti
Due che comunque continua a governare almeno fino a primavera del due mila venti se non di più
Ripeto è la visione del cortile
Dove ci sono le galline e galli regola topi conigli per carità e io amo il mio cortile Italia questo il punto però mi rendo conto che guardando un attimo fuori dal cortile
E questo ci fa correre une enorme rischio perché è perché nella finanziaria che verrà presentata a settembre ottobre arrivano tutti i nodi finora rinviati nascosti sotto il tappeto facciamo un esempio
Classico
La hanno lei m'aveva chiesto poi il giudizio sulla TAF accaloro sulla TAV un elemento di chiarezza
Soprattutto il Movimento cinque Stelle è partito affidando il giudizio sulla TAV ad un'analisi costi-benefici
Come disse Fantozzi per la corazzata Potëmkin quell'analisi costi-benefici presentata dal professor ponte se non sbaglio è una boiata pazzesca
Dal punto di vista tecnico dal punto di vista i chiunque al mondo perché si occupi di analisi costi-benefici l'abbiamo detto tante volte
Perché
Perché tra tra i i costi
Inserisce per esempio i mancati i pedaggi autostradali che verrebbero danneggiati dall'esistenza della ferrovia ma ci stiamo con la testa cioè l'analisi costi-benefici va riferita ai costi sociali
Ebbe a costi economici e sociali ed edifici economici sociali non ci puoi mettere dentro il mancato pedaggio delle autostrade perché il trasporto di del più usufruire a questa è una follia pura
Poi
Ha usato un tasso di sconto sociale cioè un tasso di interesse per attualizzare tutti i flussi di costi e benefici del tre per cento
Ora tutti al mondo sanno che se il tasso di interesse supera il tasso di crescita reale dell'economia il debito pubblico è solvibile e quindi Santa l'opera dei conti pubblici ora se in un'analisi micro economica
Costi-benefici si prende ufficialmente un tasso di sconto sociale del tre per cento si sta indirettamente dichiarando che il debito pubblico italiano inservibile perché la crescita italiana dello seminata nei prossimi vent'anni no grava sui vent'anni nella media non sarà mai tre per cento anche se ci riflettiamo
Siamo a zero due stiamo a zero
Quindi l'analisi costi-benefici presentata è una boiata pazzesca allora non ci si può nascondere in più dietro a un dito no manco danari e tant'è che il primo ministro Conte
Molto pragmaticamente e anche lì facendo anche lui surf da uno dell'altra
Recentemente sostanzialmente ha fatto capire che la TAV si fa quindi mentre prima era andato come è abbastanza chiaro andato contro la lega la TAV non si fa perché un'opera inutile e dannosa produce perdite per l'Italia ingrata adesso la TAV si farà
Per quindi ridire e e c'è anche un elemento strategico
Per puro caso tra il due mila uno e il due mila tre
Ero viceministro all'Economia fu incaricato dall'allora Governo di seguire la trattativa bilaterale tra Italia e Francia soprattutto proprio sulla Torino-Lione
E percependo subito che c'era
In atto un tentativo da parte di Francia e Germania di far passare la TAV
Europea l'alta velocità europea sopra le Alpi e tagliar fuori l'Italia beh lavorammo tre anni duramente e allora il presidente del Comitato italiano
Era l'ingegner Pininfarina
Persona di grande capacità uno eccetera
E riuscimmo a convincere l'Europa a ad agganciare l'alta velocità europea che parte da Lisbona arriva chi ebbe cioè tutta l'olio e il corridoio cinque
E la Torino-Lione un pezzetto di quel grande corridoio e riuscimmo a a quel punto anche a da vere dall'euro dall'Unione Europea
E il finanziamento del cinquanta per cento di quell'opera adesso l'Unione europea ha detto che addirittura disponibile ad aumentare un po'quella quota di finanziamento
Quindi questi giochetti apparentemente tecnici fatti da peraltro per quello che so da una commissione di capeggiata da un architetto
Che forse
Di analisi costi male di così non si può dire del no no lo dico io come economista cioè voglio dire l'analisi costi-benefici
Si può anche fare va bene attaccando l'asino dove il padrone vuole e cioè dipende da chi ti paga la consulenza
è ovvio che se tu intuisce i che chi ti paga la consulenza e la vuole fare di fare una bella analisi che dimostra che grandi vantaggi se e quella consulenza che è pagata da uno che ti fa capire che non la vuol fare allora ci infili anche quelle corbellerie
Di cui parlavo prima va bene e per poter dire che no alla fine dei conti è negativo il risultato questo è il dato di fatto sulla stampa comunque sulla trama tanto per dare o ulteriore aggiornamento
Interviene il ministro Toninelli poco fatte per rispondere a Salvini e anche alle in qualche modo perché le le da ragione perché dice
Sulla mozione del momento Cinquestelle sulla TAV il Governo non cadrà Salvini minacci chi vuole ma alla mozione impegna il Parlamento in quanto organo che ha approvato l'accordo internazionale la mozione impegna il Parlamento e non il governo questo significa che non ci saranno problemi dal punto di vista della tenuta del governo quindi una mozione che impegna il Parlamento lei ex parlamentare
Sa cosa vuol dire va be'qui chiaramente
Ministro che s'arrampica sugli specchi nel senso di dire
Impegna il Parlamento e non il governo quindi il governo più o meno se la caverà se c'è un un voto di fiducia o comunque un voto su quella mozione poi come Cinquestelle la bloccheremo il Parlamento con i nostri parlamentari questo
E se se ha senso questo è quello che dice il ministro otto livelli legni che vuol dire appunto anche qui che sposta in avanti il problema
Male però il concetto di mozione che impegna il Parlamento che penso che voce impegnata invece il il governo
Esatto
Una mozione si fanno i confronti la vota il Parlamento e impegnando il governo a fare o non fare certe cose in questo senso il Parlamento però lui dice siccome lavo del Parlamento e l'impegno che assumo il Parlamento sì
Ma la decisione del governo sarà fra un mese fra due mesi avrebbe alla fine allora prendere il motivo
Quindi in realtà penso di capire che in modo un po'sottile ma anche un po'ingenuo
Il ministro Doninelli dice questa volta alla Scala andiamo con la mozione sul sulla TAV però poi magari in Parlamento i nostri parlamentari daranno battaglia e vedremo che succede queste la sostanza questo non aiuta certo a chiarire
Le linee
Del governo e soprattutto a chiarire dove l'Italia vuole andare resta il macigno della legge di bilancio per il due mila venti ecco io quale compone l'elettore
E il grande tema della Attacks o no
Avrebbe visto il calcolo
Diciamo la lega pone un perché si è una sola tax io ho avuto occasione di di di di di parlare direttamente un rappresentante della lega che sta curando il dossier
Mi spiegava il Dosso diciamo l'ha fatta che espresse per avere un minimo di di efficacia indizi finisce la fiscale che erano così
Deve avere almeno dodici dei vari dodici miliardi
Ma questo è una cifra cervellotica
Che ha poco senso dal punto di vista della spinta economica soprattutto se inquadrata nell'ambito del complesso della legge di bilancio allora qui chiariamo un altro punto
Dice sì fra tax in tutto il mondo
Un sistema fiscale in cui l'attuale IRPEF a cinque aliquote
Va bene viene sostituito da un'aliquota unica valida per tutti i contribuenti questa è stato Attacks nel mondo normale
E allora noi ci siamo fatti i conti come centro studi economia reale
Se io prendo le dichiarazioni ufficiali dei redditi dell'Agenzia delle entrate l'ultimo disponibile nel sito
Due mila diciassette
E vado a vedere redditi imponibili il PEF IRPEF pagata e quant'altro cosa viene fuori che se invece delle cinque aliquote in base alle quali è stato calcolato il gettito nel due mila diciassette
Introduco una li quota unica al quindici per cento valida per tutti
Ok lo sgravio fiscale Della Flat Tax
è misurabile in ottantotto miliardi di euro
Quindi se facessimo la flotta ex vera sarebbe ottantotto miliardi di euro poi uno può essere a favore o contrario alla flotta ex ma dovrebbe comunque trovare ottantotto miliardi di euro o dire che li fa tutti in deficit
Che vuol dire che il giorno dopo salta per aria scontro tutto tutta l'economia e la finanza pubblica italiana
Dopodiché un po'anche qui arrampicandosi rispetti la lega soprattutto Salvini hanno cercato di fronte a questo dato che sicuramente anche loro conoscono certamente è un dato che conosce il ministro offrirà
E si rompono a Bengasi esperti dicendo prima
Ma noi la diamo solo a quelli che stanno sotto a cinquanta mila euro bene
Se andiamo a fare i calcoli esiste applicando il quindici per cento a chi sta sotto i cinquanta mila euro costerebbe quaranta miliardi di euro
Invece sarebbe un piccolo problema
E cioè chi sta a quarantanove mila euro avrebbe la fra taxi al quindici per cento
Chiesta a cinquantuno mila euro
Che fa avrebbe le vecchie cinque aliquote
Il che vuol dire che quello cinquantuno mila euro al netto delle tasse avrebbe un reddito di molto inferiore a quello di quarantanove mila euro che paga l'ha fatta quindi in continueremo è l'unica e non è che e incoerenze di questo tipo
Bene
Dopodiché si è detto no però questo uomo d'un eremo faremo qualcun altro mi pare Fratelli d'Italia di Genova la facciamo sugli incrementi di reddito sugli aumenti quindi
Voglio dire siccome incrementi di reddito sono pochi o zero fattezze gradisce poco ma insomma per poter ridurre il la previsione su quanto costa questa patacca che è evidente che non è più l'ha fatta c'è un'altra lotta è uno sgravio IRPEF poi si vedrà come viene data quando si arriva a si è arrivati quindi ai quindici miliardi che ha detto Salvini mese e mezzo fa circa
Ora siccome i Cinque Stelle hanno dei tassi però non va bene l'aveva fatta su quelli come dite voi però vogliamo anche il salario minimo come risultato del cuneo fiscale eccetera e quindi costare altri tre quattro mi ha detto allora che nel patteggiamento
I quindici miliardi fra taxi e si potrebbero dividere in dodici miliardi undici dodici miliardi di cosiddetta Flat Tax e tre o quattro miliardi sempre quindi ci sono
Attenzione
Ma
Se non si vuol fare l'aumento dell'Iva sono ventitré miliardi cresce al ventisei e si vogliono aggiungere queste risorse
Per lo sgravio fiscale combinato Franco Cinquestelle lega sono altri quindici miliardi e siamo a qua trentotto miliardi attenzione nei conti
Sottoscritti e approvati dalla Commissione europea ma sottoposti dal governo italiano tra le entrate
Ci sono diciotto miliardi di privatizzazioni quest'anno e venticinque miliardi di privatizzazione l'anno prossimo che non incidono sul deficit ma vanno a incidere direttamente sul contenimento del debito pubblico
Ora tutti capiscono
Che questi numeri al lotto non ci saranno né quest'anno nell'anno prossimo allora qualcuno ci renderà conto ma come riducendo il debito pubblico cosa ci mettete al posto dei venticinque miliardi che avete previsto di privatizzazione quindi a bocce ferme oggi
Si profila una manovra che sarebbe di galleggiamento in ogni caso tra i quaranta quarantacinque cinquanta miliardi di euro che non sono però da trovare da qualche parte
Dopodiché si dice ma ci sono le coperture
La tax expenditures che sono in realtà detrazioni deduzioni fiscali
Ora a parte che qui parte la solita aggirando la dei numeri al lotto io mi riferisco all'ultima relazione della commissione in mare del ministero dell'Economia pubblicata anche Samuel sì che dice
Il totale delle detrazioni e deduzioni fiscali e attorno a ottanta miliardi
Ma quelle aggredibili
Sono sì e no quaranta miliardi Fracci per esempio è chiaro che la detrazione per carichi familiari bisogna confermarla la detrazione sui mutui delle
Famiglie bisogna confermarla ci conosciamo ve ne sono alcune detrazioni intoccabile quindi restano quaranta miliardi attenzione però
Se andiamo a toccare
Le taxe spende cento
Magari per coprire finanziariamente
La mancato aumento dell'Iva la flotta sul cuneo fiscale quello che ci siamo detti prima
Ha un significato molto preciso aumentano le tasse è chiaro che aumentano qualcuno diminuiscono coccolato fa nel totale ridurre le detrazioni e deduzioni fiscali cosa che a mio lager a mio parere era ragionevolmente sacrosanto in alcuni casi ma significa far pagare più tasse chi aveva quelle detrazioni e quell'esenzione fiscale ve lo immaginate lo sgravio fiscale sul gasolio per autotrazione che costa circa un miliardo e mezzo all'anno tolto all'improvviso agli autotrasportatori che cosa potrebbe aggirarsi dal punto di vista anche degli equilibri sociali
Deterrenza ci saranno delle gialli che la esatto che regna sovrano vecchio Milan allora la sosta un mercato io mi sento il nodo settembre ottobre è sempre lì
Con una precisazione
Che era realtà alla domanda iniziale che lei mi pone seri mi imponeva ma questo tipo di manovra
è efficace nel far ripartire la crescita e l'occupazione lo abbiamo fatto nell'ultimo rapporto
Del nove di luglio e in cui abbiamo sostanzialmente simulato questo tipo di manovra cioè non l'aumento dell'Iva quindici miliardi per affrettarsi eccetera
Se
Se noi aumentiamo Riva ci auto condanniamo azero crescita per tre anni non solo quest'anno
E comunque il deficit pubblico non esploderebbe ma sarebbe sempre attorno al due quattro due cinque per cento il debito rimarrebbe al centro del verde per cento quindi avremo crescita zero per tre anni e finanza pubblica fragile
E questo l'abbiamo chiamato lo scoglio di Scilla
Dall'altra parte però se noi facessimo una manovra del genere tutte in deficit
L'altro scoglio Caridi e evidentemente la crescita aumenterebbe un po'zero sette zero otto per cento l'anno prossimo non è che vi esploderebbe
Ma il derby sarebbe ben oltre il tre e mezzo per cento il debito sarebbe trecentotrentacinque il centosei per cento quindi nel giro di poche settimane forse pochi giorni i mercati reagirebbero questo e quindi si autodistrugge avrebbe quella stessa aveva ora se questa manovra fosse fatta in equilibrio come fa profilare nettamente il ministro intriga il quindici
Noi rispettiamo il percorso sul dentro e sul debito facciamo queste manovre però andiamo a trovare le coperture bene
Questa manovra sarebbe quantitativamente molto molto modesta qualitativamente pessima ancora una volta perché
Forse e migliorerebbe le condizioni dei redditi medio-alti piuttosto che dei redditi medio-bassi
E non essendoci nessun rilancio vero di investimenti pubblici la spinta sull'economia sarebbe comunque modesta quindi ripeto noi scegliamo tra zero crescita
Rispettando pedissequamente i criteri finanziari che ci dicono dall'Europa
E tra l'altro senza neanche dare un consolidamento vero dal punto di vista dei conti pubblici
E
Una crescita asfittica di zero sette zero otto per cento che però mette a a chiaro rischio i conti pubblici e che comunque se compensata e l'effetto sulla crescita
Il se coperta invece zero sette zero otto sarebbe zero due zero tre come ha detto lo stesso Governo l'anno scorso sulla manovra per il due mila diciannove non dimentichiamoci che molto onestamente
Soprattutto il ministro sia ha scritto
Che è l'effetto della manovra del governo era più zero due avere quello che allora ripeto ancora e qui siamo di fronte a un modo vero di settembre ottobre la manovra due mila venti devono avere quantità
Sostenere importanti
Quattro per cento di peso settanta ottanta miliardi perché su ottocentocinquanta miliardi di spesa se non nei nuovi almeno il sette otto per cento è chiaro che non non non metti in moto il motore ok
Quindi una quantità rilevante
Tipo la quantità che fece Amato nel novantadue che era quattro e mezzo per cento libri non quella che fece Amato ma la quantità deve essere più o meno di quell'entità
Dopodiché la qualità e deve essere fatta da tagli di spesa corrente andando a prendere dentro quegli sprechi malversazioni su voci specifiche ci siamo detti in questa rubrica decine e decine di volte
Si può attingere un po'di risorse sulle detrazioni e deduzioni fiscali tenendo conto che è una pletora pioggia e quindi si può certamente ridurre per inciso ci sono ancora le agevolazioni per il rinnovo dei motorini cialtronesco voglio dire
Tenendo conto però che ridurre le tasse spenga significa aumentare un po'le tasse ma soprattutto per dare un forte impulso agli investimenti pubblici è una forte riduzione del cuneo fiscale inteso in che termini
Minore IRPEF sul lavoratore i dipendenti e pensionati e possibilmente minore tassazione io dico irato sulle imprese allora quell'entità sarebbe significativa dal punto di vista la quantità e questa composizione qualitativa
Porterebbe l'economia italiana ad una crescita
Che tra il due mila venti è il due mila ventitré si potrebbe attestare attorno al due per cento medio all'anno ecco questo è il balzo che ci aspetta da zero due non da zero zero tre
Ho a zero sette con il rischio di far saltare l'ultima cosa professore prima di dare la linea al Senato nei giorni scorsi ha colpito un dato è stato evidenziato dal presidente di Assolombarda ma anche per esempio Dorian Siato il direttore del Sole ventiquattro Ore
La Lombardia che la la la locomotiva del Paese la seconda regione d Europa credo come prodotto interno sta frenando perché c'è il freno allentamento dell'economia tedesca settore manufatturiero e quindi di conseguenza anche anche la Lombardia
E questo è in prospettiva un problema serio che già dalla prossima Finanziaria dovrà essere considerato cosa questo dimostra che
L'Unione europea in particolare i Paesi dell'euro sono già una realtà economica integrata
Che può essere utilizzata facendo un passo avanti per dare un impulso sinergico positivo va meglio l'economia tedesca va meglio l'economia italiana va meglio l'economia francese spagnola e di conseguenza va meglio l'economia tedesca
O si rischia invece un circolo vizioso e perverso al ribasso perché va peggio l'economia tedesca va peggio l'economia italiana e poi quella francese a quella spagnola e quindi vari peggio l'economia tedesca
Questo il nodo che va posto in modo serio a livello di integrazione economica europea
Noi abbiamo proposto con il ventuno per l'Italia
Un piccolo passo in avanti cioè un bilancio europeo aggiuntivo piccolino l'un per cento del PIL
In pareggio in modo avviare il dibattito sui titoli di Stato europei che i tedeschi non voglio dire con un bilancio in pareggio dirlo un per cento del PIL di centoventi miliardi di euro perché il pile
Nell'area euro sono dodici mila miliardi
Che però osserva a dirottare fortemente le risorse su tre obiettivi
Investimenti pubblici protezione delle frontiere Esterne
E fondo europeo per la disoccupazione ecco se si facesse questo l'Area Euro aumenterebbe in tre anni il proprio PIL del due virgola quattro per cento
Non solo ma anche i Paesi fuori dall'Euro nell'Unione Europea avrebbero l'impulso positivo indotto e l'aria dell'Unione Europea nel suo complesso aumenterebbe il reddito del due per cento nel triennio
E quindi se c'è un doppio tema noi dobbiamo fare bene i compiti seriamente a casa nostra con l'Italia con la legge del Bilancio due mila venti e poi contribuire in Europa a far bene i compiti europei
E cioè quelli di riprendere in modo serio l'integrazione perché noi in questi venti anni abbiamo avuto l'allargamento dell'Unione ma non abbiamo avuto l'approfondimento
Il tema dell'Oua ed in India e di Perini
E adesso dobbiamo fare l'approfondimento quindi lo completamento dell'unione bancaria
E i primi passi verso un bilancio federale avevo europeo aggiuntivo perché quello che abbiamo avuto finora nel bene e nel male ma è stata in Europa intergovernativa c'è un po'di che ci lamentiamo
Dell'Europa e dell'Europa ma in Europa intergovernativa il novantanove per cento del reddito è lasciato ai governi nazionali è l'un per cento e il bilancio dell'Europa intergovernativa
E critico l'un per cento cosa vuoi che si faccia da questo punto di vista chiarissimo grazie al professor Mario Baldassarri con cui torneremo a confrontarci la prossima settimana lunedì prossimo adesso