"Informazione senza informazione. L'originale riforma della RAI"

Per essere venuti
Noi abbiamo avuto
Diverse iniziative di confronto di dibattito e discussione
In questo ultimo mese in Italia attorno ai temi che sono che abbiamo voluto riproporre al centro ancora stasera di questa nostra discussione
Le vicende si sono svolte con i tempi che tutti avete potuto
Vedere seguire
La televisione dei giornali non abbiamo diciamo voluto rinunciare ad avere quest'ulteriore elemento di confronto questa sera
Perché anche il titolo che abbiamo messo a questa discussione dicevo volle sottolineare un fatto che ha avuto poi un riflesso concreto non tanto sui fatti o per lo meno anche sui fatti ma certamente soprattutto sul tipo di rapporto che si è stabilito tra la gente tra la coscienza dell'opinione pubblica lo svolgersi degli eventi delle decisioni
Che ci sono state assunte prove rispetto al alla struttura del sistema radiotelevisivo pubblico abbiamo detto informazione senza informazione
Cioè a dire che ancora una volta si è consumata una partita
Interna al palazzo un po'nelle segrete stanze del non si è avuta la possibilità il modo di garantire una
Discussione e un confronto sereno aperto
Tra gli operatori nel Paese al sistema all'interno del sistema
Pubblico radiotelevisivo ma complessivamente nel mondo dell'informazione Italia
E questo è certamente un elemento a nostro l'avviso negativo in sé
E che segnala
Un
Distorsione palese visibile nel funzionamento del meccanismo dell'informazione nel nostro Paese
Che ancora un terreno nel quale si può giocare un
Una guerra di conquista in poche parole una battaglia di egemonie
Che certamente mette
Quanto meno in dubbio
E sicuramente in ombra la possibilità di ottenere un sistema dell'informazione del nostro Paese che abbia regole certe fondate sul pluralismo sul confronto democratico sulla raspa responsabilità
Democratica delle decisioni che via via si assumono nel momento che si dà forma alla struttura dell'informazione dal nostro paese questo tanto più per quel che riguarda il sistema pubblico
Sappiamo che il problema
Fortissimo per tutto quel che riguarda il mondo della carta stampata proprietà editoriale di tanti
Giornali nel nostro Paese sappiamo che questo riguarda l'informazione televisiva del comparto privato alla sua strutturazione il suo rapporto
Con il Paese con le esigenze di trasparenza di equilibrio democratico che tanto più si avvertono in un settore in un settore di questo di questo genere
No in questi anni ci siamo confrontati con questo tema cercando come dire di intervenire
In ogni momento vi fossi fosse avvertita l'esigenza di un di un pronunciamento di una mobilitazione rispetto a diritti annegati nel mondo dell'informazione dispetto di interventi censori rispetto a situazioni che palesemente producevano momenti di squilibri all'interno del sistema informativo siamo intervenuti quando vi sono si sono aperte questioni Camossi clamorosi
Al TG uno al TG due al TG tre quando c'è stato da pronunciarsi rispetto alla situazione di difficoltà di molte testate giornalistiche ma anche radio televisive come Telemontecarlo
Ci siamo pronunciati su classi su casi clamorosi che riguardavano alcune inchieste in alcune trasmissioni sia diciamo nella nel mondo televisivo del sistema pubblico sia per quel che riguarda cose che sono avvenute all'interno delle reti di Berlusconi per Giuliano Ferrara ad altre cose
E per ultimo abbiamo cercato di dire la nostra e di suscitare in qualche modo una iniziativa una mobilitazione nel nel Paese tra la gente comunque fornire un'occasione pubblica di discussione anche attorno a questa vicenda
Del la riforma del sistema radiotelevisivo riforma
Del
Di questo processo di trasformazione che a partire dalla legge che ha normato di nuovo la composizione del consiglio d'amministrazione della RAI
Appresso corpo fino Anna adesso la nomina prima responsabilità delle testate televisive dei settori preposte la verità sta alla direzione del sistema pubblico radiotelevisiva
Noi non nascondiamo la difficoltà questo un punto diamo già da denunciato nella conferenza stampa che lanciava la nostra petizione di cui daremo conto tra un momento noi non nascondiamo la difficoltà nel Paese
A costruire un movimento largo profondo non legato a singoli eventi
Legato come dire al difesa delle basi pluralistica e democratica dell'informazione del nostro Paese
E non nascondiamo la difficoltà che si è avuta in una vicenda come questa a fuoriuscire da una logica come dire
Nella quale ha pensato sicuramente
Il problema di avere alle spalle la distorsione prodotta dal regime lottizzatore io che ha caratterizzato la gestione della RAI in questi anni
Così come il suo altri versanti pensa sicuramente una delega secca alla magistratura per quel che riguarda per esempio tutta la vicenda di Tangentopoli Cece
Prevalente un orientamento a sbarazzarsi del passato
Che difficilmente crea le condizioni per un confronto sereno
Costruttivo propositivo su quella che il problema della ricostruzione di settori fondamentali della vita del nostro Paese e credo che questo sia un grande problema credo che questo sia un grande problema
Su questo si tratterà
Di lavorare ulteriormente
A partire però dalla valutazione di quanto è accaduto nella crisi stasera abbiamo invitato una serie di persone che siano in grado di esprimere un contributo di di analisi e di proiezioni rispetto alla a quanto potrà
A cadere a partire dal dal dalla decisione di questi giorni in futuro per il sistema radiotelevisivo pubblico così come per quello privato
E avere così un confronto questa sera che posso mettere le basi di una rinnovata iniziativa ma per illustrare il percorso della nostra mobilitazione in queste settimane
Passerei la parola a Iovine che in grado di ricostruirne il percorso no
Sì grazie innanzitutto io
Aggiungerò poche cosa quelle che ha già detto Giampiero
Innanzitutto ringrazio voi che avete sfidato anche
Tutte le difficoltà che se lo Stato è raggiungere oggi questo posto tra cui mi dicono anche lo sciopero dei tassi
In corso
Comincerei subito dicendo questo
Questa iniziativa poteva anche intitolarsi un altro modo molto più secco che ha come volevasi dimostrare
Quando un mese fa abbiamo lanciato la petizione
Molti ci suggerivano cautela ci dicevano ma in fondo i professori hanno appena cominciato il loro lavoro andiamo a vedere che cosa faranno è troppo presto per discutere
Il nuovo sicuramente produrrà scosse buone e positive e noi che sempre animati da un po'di di scetticismo abbiamo pensato comunque di
Abbiamo tentato di far sentire un'altra voce a quelle poche che si sono misurate solo dalle colonne dei giornali età dalle televisioni su questo tema abbiamo cercato di mettere in campo con la voce l'associazionismo dei cittadini
Della gente attraverso una raccolta di firme beh
Bisogna dire che a distanza di un mese appunto dall'avvio di quella
Iniziativa la le cose purtroppo sono andate come avevamo in parte previsto in parte annunciato ci si presenta sotto gli occhi di tutti alla luce delle recenti nomine delle recenti vicende un servizio pubblico sostanzialmente mono culturale
Non eravamo stati solo noi dirlo né negli stessi giorni anche l'ANAC per quanto riguardava la riflessione sul documento presentato ai professori relazione la produzione cinematografica del nostro Paese rapporto con questa denunciavano
Sostanzialmente gli stessi limiti degli stessi
Problemi
Noi dobbiamo dire che
In questo in questo mese in cui abbiamo lanciato questa petizione abbiamo incontrato atteggiamenti di Diversi molto contrastanti tra di loro non nascondiamo che ben contato molte difficoltà
Per esempio a quest'incontro avevamo invitato oltre ovviamente
Ai presenti anche il consiglio d'amministrazione della RAI direttore generale che ci hanno fatto sapere che non non avrebbero potuto partecipare ma da tempo siamo andati sollecitando un confronto un incontro o più generale avevamo invitato anche il rappresentante della Commissione parlamentare di vigilanza delle forze politiche che in questi mesi hanno comunque avuto ruolo non dibattuto una discussione
Su questi temi alcuni c'erano assicurato la loro presenza speriamo appunto sfidando la la cattiva sorte riescano ad arrivare
Ma il senso fondamentale comunque di questa Assemblea era sostanzialmente questo visto che le cose sono hanno hanno preso la piega che hanno preso potrebbe essere quasi
Naturale
Indotto un sentimento di di sfiducia dire va bene allora se le cose vanno così se andranno avanti così sei sei destinato che vadano così lasciamo perdere mettiamoci da parte
Forse non non è valso lo scorso il lavoro
Che abbiamo fatto io credo che noi invece dobbiamo ribadire anche con l'Assemblea di questa sera che non vogliamo o mollare in qualche modo non vogliamo arrenderci ad uno smantellamento
Del servizio pubblico e quindi che la petizione che già raccolto quindici mila firme
Nel corso di queste settimane
Davanti ed è sarà per l'Arci un impegno nelle prossime settimane un'occasione di incontro di confronto in tutte le realtà italiane dove sarà possibile realizzare
Guardate io credo che più di tutti potrebbe
Parlare esprime la contraddizione che stiamo vivendo e proprio il documento dei professori il documento per il rilancio della della RAI che il professore non presentate alla commissione parlamentare vigilanze alla alla proprietà dell'erario
Io cito solo tre
Frasi velocemente niente sarebbe più grave per l'interesse dello Stato che una politica di soffocamento strisciante di una propria impresa come accadrebbe se questo non fosse posto in condizione di competere o se venisse privato delle risorse di cui ha necessità
Viene successivamente ha detto
Che anche ritrovo che la ristrutturazione della RAI deve darsi carico non solo di ripristinare l'equilibrio economico e patrimoniale ma anche di ritrovare la credibilità e la legittimità senza le quali verrebbero meno la funzione pubblica del principio dell'obbligatorietà del cannone che la sorregge
Infine la RAI assolve alla funzione pubblica se rappresenta una garanzia di equilibrio e di pluralismo per tutti i cittadini ed uno strumento per riscoprire il senso dell'unità nazionale mi pare che dagli atti concreti con cui
Invece i professori si sono mosse dichiarazioni le argomentazioni che sono susseguite dimostrino
Come non è in questa direzione che si si si si stia muovendo e
E non è questa la strada che si entra presso
Ora non l'abbiamo detto a più riprese alla base della nostra petizione alla discussione sull'informazione particolarmente quella radiotelevisiva entrata nel vivo di uno scontro che uno scontro mondo molto forte
Ridiscussione della legge Mammì il piano di assegnazione delle frequenze
Però tutto ha continuato ad essere si è sviluppato in una logico assolutamente distante che critica rispetto o appunto i grandi saggi Aldo dell'informazione i cittadini coloro che pagano il canone sono stati anche in questo caso
Costretti a seguire come se fosse una telenovela la vicenda di un servizio pubblico di cui in parte sono o compartecipe proprietario
Non hanno potuto dire la loro non sono stati in alcun modo interpellate neanche quello che la legge Mammì
Aveva previsto come uno degli organismi che dovrebbe in parte rappresentare gli utenti quella sorta di struttura un po'imbalsamata del Consiglio consultivo degli utenti che viene spesso riesumato quando si tratta di esprimere la propria opinione sulle tette
In televisione e così via in questo caso come in casi analoghi non è stato assolutamente investito
Non gli è stato chiesto assolutamente dare un parere un e appunto
Neanche un un ruolo continuista segnatura anche un ruolo consultivo me questo è stato possibile attraverso un coinvolgimento con
Con l'associazionismo con uno
Tutte le realtà che in un qualche modo rappresentano si sforza di rappresentare di organizzare i i cittadini
E questo è ancora più assurdo quando si pensi che uno dei dei dei punti chiave della proposta di risanamento della RAI e quello dell'aumento ulteriore del cannone
Quello del passaggio tormentato d'una formula di azionariato popolare che hanno strepitoso non sarebbe assolutamente possibile
Se non fortemente motivata se nonno costruita sulla base di una forte processo di identificazione Coni con con con gli utenti quei cittadini con coloro i quali guardano la televisione
Con quelli che la guardano e con quelli crolla quarto
Ecco no e abbiamo tentato con grande fatica di sviluppare questo o dibattito di farlo diventare pubblico di socializzare uno
Ed è per questo che abbiamo promosso o la dedizione ci siamo o mossi nella
Direzione raccolta delle firme
Siamo stati tacciati di essere
Gli unici sostenitori
Di Curzi ovviamente
Questo c'è un'ora nel senso che dove siamo battuti
A difesa di di tutti quegli atti che in qualche modo mettevano in discussione
L'informazione critica gli spazi di informazione democratica
Quelle innovazioni che nella settore radiotelevisivo in questi anni come ricordava Giampiero hanno permesso anche la società civile di avere uno spazio una un'immagine di esistere letteralmente di esistere ma non siamo nuovi a queste tipo di di iniziative
Ricordava tempo fa Maselli nulla del questi degli incontri che abbiamo organizzato proprio per l'occasione che proprio
L'Arci nell'ARSIAL negli anni Sessanta presa avvio un dibattito che contribuì apportare alla riforma della RAI il settantacinque ci siamo mossi con Samarcanda abbiamo lavorato insieme al Gruppo di Fiesole alleati del Movimento federativo democratico con la petizione per il diritto a comunicare per un
Pubblicità non inquinata e non inquinante e si potrebbero citare decine di episodi del genere alcune di queste punto non sono stati neanche conosciuti perché non avevano il diritto all'esistenza non essendo o passate
Da dagli organi di informazione su non non avendo avuto la laico necessaria
Ecco
Per questo noi abbiamo voluto muoverci su due terreni da un lato indirizzare individuare una serie di interlocutori il consiglio d'amministrazione la Commissione parlamentare di vigilanza e il direttore generale della RAI
Da un lato dall'altro però i cittadini tutti i cittadini per sollecitarne un un coinvolgimento e e quanto meno una presa di coscienza
Sostanzialmente noi
Ripetiamo in questa direzione parte delle cose che vi ho appena letto che stavano nel documento
Dei professori che vengono invece dalle scelte concrete smentite vogliamo che si ridefinisca e si rilancia il ruolo del servizio pubblico siamo contrari ad ogni ipotesi logica di privatizzazione di dismissione sotto qualunque
Forma esse si presenti vogliamo soprattutto sollecitare e sottolineare il ruolo di garanzia democratica del servizio pubblico a nell'Italia del maggioritario
Ancora di più di fronte alla scesi in campo di Berlusconi orfano oramai del caso che improprio tenta di ricostruire un un proprio o
Polo di riferimento politico attraverso o la sponsorizzazione continuano intervistata da Epoca le la ripresa di di ragionamento che ha fatto in queste settimana di un un nuovo punto polo di riferimento che qualche modo vi dia le garanzie che oramai Cafu un po'più darli dopo dopo Tangentopoli
In secondo luogo il riconoscimento dell'associazionismo e del volontariato
Abbiamo ribadito che padre lottizzazione se lasci il campo solo ai poteri forti alle tecnocrazia e in un qualche modo rischia di consegnarci una società meno democratiche non più democratica questo vale ed evidentissimo nel campo dell'informazione ma riguarda appunto tanti altri campi siamo in una fase di passaggio assolutamente fondamentale ed è per questo che noi non abbiamo rinunciato a scendere in campo
Infine valore la valorizzazione di tutto dell'informazione critica dalla parte del cittadino di tutte quelle esperienze di quelle iniziative che in un qualche modo hanno contribuito a costruire la nuova stagione dell'Italia
Che stiamo diventa ecco questo è lo spirito col quale abbiamo lanciato la petizione questo lo spirito con il quale abbiamo lavorato in queste settimane
Con la quale vorremmo continuare lavorare nonostante le
Difficoltà che abbiamo lo incontrato volevamo avere un momento di verifica quindi vorremmo anche da voi avere suggerimenti proposte sapere
La vostra valutazione capire in un qualche modo se su questa strada è possibile costruire uno schieramento anche più ampio
Avere la l'appoggio e sostegno di di quanti hanno a cuore destini del servizio pubblico dell'informazione di un'informazione turistica nel nostro paese io mi fermerei qui
Quindi chiederei ai nostri
Invitati
Di
Prendere la parola Giro
Di interventi
Tenendo conto appunto
Il tema essenziale di questo incontro
Approfondire l'analisi su quanto è accaduto
Capire confrontarci insieme sulle strategie di rafforzamento di lancio di una mobilitazione superstite
Non so se masselli che con la macchina
Insieme a noi
Se ci impegniamo lasci abile
Volevo
L'unica forza che una con una seria dal territorio
Consigliere
Questa discussione ripercorrere
No Micillo questo viene sottovalutato invece assume presenza e anche un po'politico che
In molti non conoscono e
Certamente però l'affidabilità dell'ANCI e battuto una città ordinata
Finalmente orientata
Ha un valore particolarissimo
Adesione perché comunque la la forza la scuola
Di forze piccoli così perché d'accordo fateci grazie chiede di essere oggettivamente in memoria storica malgrado come prevede il decreto e venne invece voi dall'Abruzzo ecco ma voglio dire così come ghostwriter tenendo il passo parlava una responsabilità che nasce nell'agosto del Dusio agosto nel saltano convegno grande convegno dell'Anci da cui nasce tutta la teorizzazioni iniziale che è rimasta fuori quella vigente vi è poi del generale non sappiamo che la squadra a parte questo bisogna
La possibilità di non tanto forse creare oggi un rotondità Val di povertà schieramenti
I libri e le quindici Ziglio sette situazioni mantenendo a
Un taglio largo ai figlia riservata quando intervengo procedurale che alla fine in modo abbastanza allora ventitré associazioni certo dovrà cioè la figlia di avere un grave episodio derogabilità Giuristi Democratici racconta gamba cantarlo del cinquantacinque fino a a a un associazionismo di carattere più
Niente insomma pertanto la logica di un'altra battaglia
Però e allora io credo che oggi sia stranamente concreto così deprimente in generale difficile invidia un'indagine ottimistica del nuovo soltanto per la chiusura della RAI di Roma perché perché secondo me l'idea dice una terribile complessità di riguardo interna i meccanismi sono scattati Italia oggi comunque sia certamente il le mi sembra che non verso o per l'altro si parte da un'idea eccessivamente a mio avviso ottimistica seduto tutti i riflettori diciamo comunque con un'immagine avere dormiva o invece il master da infatti parte dall'idea
Meno esaltante però se c'è un momento in cui il veronese evitando di scendere in campo in qualche modo su queste cose come una correlati una tendenza che presentano presente significativo il modo il taglio da dello stile che agli italiani presentate in questo caso se è stata una cosa cosa Satana perché mentre unico un taglio sembrerebbe un po'un po'preposti radici da proporre polemiche con personaggi come George il presidente critiche anche ciascuno sottesa ad esempio tutto questo sembra una cosa io per novità di AVEPA
E perché sentono con generi impaccio e dipinto antiquato vengano prevale formula che entrano tutti gli slot in questo mondo ebbe per riferirci in realtà invece mi sembra proprio che riprendere anche civile convocarla comprensibile progetto è una cosa che
Anche i se ha proprio un valore simbolico
L'idea di latte qualche
Viva no non ricordo di Laura quindi lavoriamo insieme prima
Dunque rispetto magari
Inter terrazzo relativo per
Per cominciare a fornire le cose possibili considerando che che in realtà ci sono già una decina di associazioni un certo rilievo credo che siano applicò insolvenza dei dati disponibili la battaglia a vantaggio di questo genere critiche corredo fotografico assassini
L'avvio
Certo per tutto pronto il modulo
Leggibile individua
Veronica Lazar del Movimento federativo democratico
Adesso
Però
Senta
Sì anche
Me lo auguro
Allora
E
La seconda Obama
Entità
Pagare il canone può far pagare
Per l'agricoltura
Come senta
In Cina
Infatti
Il nonno
Ecco
Secondo me
L'immortale
Nella
A me non sembra
Daniela Brancati di questo dovresti parlare qui perché mi hanno detto che è stato che vada su Radio Radicale bisogna
No l'ho appena scoperta per cui no a destra infatti non
Non poveri fare certi
Appena
Dovrebbero fare il giro se si
Allora accolti all'assemblea cose per dire innanzitutto che avete davanti a voi una delle persone che hanno perso sicuramente una grande battaglia
Io sono direttrice o direttore scegliete voi di un telegiornale privato che il telegiornale di Videomusic
Qualcuno di voi probabilmente lo conosce un telegiornale che ha cercato di fare delle scelte coraggiose di fare delle cronache e di dare voce delle realtà come quello che diceva lei prima che sono spesso trascurate da tutti anche dal TG tre perché per esempio diciamo la realtà
Del volontariato i temi del sociale sono tecniche oli affronto io in questo Paese nessun telegiornale più affronta per fortuna perché così perlomeno vi posso garantire come diceva
Quel signore famose gli ai trecento spettatori comunque questa è la realtà
Ebbene noi da due anni ci siamo battuti devo dire informazione pressoché solitaria
Questo anche rispetto all'Arci mistici dirlo ma purtroppo è così ci siamo battuti per far capire agli italiani ai politici ma in politici sapete hanno delle sordità come le antenne no servita si orientano secondo dove fa comodo che la sortita privi ai politici ma non soltanto i politici presenti agli altri colleghi giornalisti anche altri mezzi di comunicazione di massa per far capire che qui il problema non è di saldare un'emittente un'altra emittente
Il problema non è saldare un piccolo pezzo del sistema di comunicazione di massa il problema è saltato tutto
Perché se noi oggi perdiamo un braccio e donando un altro braccio dopodomani perderemo la testa e non ce ne saremmo neanche accorti e purtroppo è quello che sta succedendo perché diciamo la verità
Dall'epoca della battaglia dei puffi io purtroppo mi occupo di queste cose da quindici anni prima come giornalista specializzata e poi come direttrice di un telegiornale l'epoca della battaglia dei puffi forse qualcuno di voi se ne ricorderà quando l'Italia insorse perché un pretore si era permesso di applicare la legge nei confronti della Fininvest vado lo ricordate
Chi telefonata protestando io all'epoca era repubblicano non ricordo bene avevamo centralini intasati della gente che protestava dateci puffi
Bene cari miei il problema è successo che in tutti questi anni in oltre dieci anni l'agente alla testa piena di tuffi è vuole vedere solo i puffi
Gente a cui non gliene freghi qualcosa Diana sono delle piccole minoranze
La gente vorrebbe ahimè e i primi perché i numeri ci danno torto il problema che ci dà torto perché io non ho visto bandiere piantate davanti alla Camera quando come in questi giorni stanno approvando l'ennesimo decreto
Che regala l'ennesima e tre reti ancora una volta gli stessi soggetti non è viste queste masse urlanti dove sono non ci sono è questo il nostro problema abbiamo fatto una battaglia continuamente solitaria
Allora dobbiamo dirlo purtroppo perché signora lei conoscerà tanta gente che si batte io purtroppo che mi batto pubblicamente danni tutta questa gente io non l'ho incontrata voi l'avete incontrato l'inflazione Nadia dominio veramente a me risulta che segnali che le mobilitazioni sono stati dati per più di una persona
Gli allarmi in tutti i tipi sono stati suonati ma che purtroppo la gente continua a vedere cose come i varietà a decine di milioni
Cose come voglio dire abbastanza cose abbastanza di basso livello e le cose di buon livello e sono un retaggio di alcune élite così come voglio dire tutti i programmi di qualità in qualche maniera fatalmente lo sono
Ora che cosa è successo quindi che tutte queste battaglie ce li siamo condotti da soli e le abbiamo perse ed assunti le abbiamo perse lei citata per esempio il caso del TG tre io non voglio interferire in scelte che sono scelte agente aziendali di un'azienda nella quale io non sto e che non vi ridò per cui io non voglio discutere
Di modelli produttivi altrui anche se come cittadina ovviamente dove va il servizio pubblico è una cosa che mi riguarda
Io vorrei però capire come si fa
In un anno come novantatré ancora a discutere di cultura in televisione come se ne discuteva nel cinquanta
Come se la cultura in televisione fosse la cultura formale e la cultura dell'approdo non so se qualcuno di voi si ricorda l'approdo ma mi sembra che siamo tornati a discutere in questa maniera
Io non so come si faccia a tollerare che il dibattito sulla televisione sia riassunto in una stretta di mano fra due presidenti di due Paolini importanti uno dei quali noncurante del fatto che ha una convenzione che lo lega lo Stato la convenzione recita che deve avere tre reti Pescia quell'altro scusami piacerebbe cedere una rete dice no non lo so ci devo pensare
Quell'altro oggi va a un'audizione alla Camera e dice ma sai che quasi quasi una rete si potrebbe anche scendere nazi queste il livello del dibattito sulla televisione in questo Paese
Queste livello del dibattito sulla nascita di un polo alternativo oppure no
Il problema è che purtroppo su queste cose a protestare siamo sente e ancora le solite dieci cento mille persone quindici mila apprendo da voi meno male son contenta è la prima volta che sento delle cifre
Così esaltanti
Allora prima cosa ruolo dell'Arci in tutta questa faccenda è dateci veramente un sostegno cercando di far capire che il problema di un terzo del sistema televisivo è il problema di tutto il sistema televisivo che il problema di far sopravvivere uno sopravvivere un sistema di emittenti nazionali per esempio che non sia asservito al duopolio è un problema che non tocca a me perché dirigo un telegiornale video music con Sandro Curzi se lo dirigerà a Montecarlo ma riguarda tutti quanti cittadini
è un problema che riguarda la politica ma voi immaginate un futuro in cui ci sia un duo Tordinona ed esclusivamente quello e in cui un uomo politico che abbia come dire una censura da parte di questo duo cosa fa
Non parla più
Non esiste più per l'opinione pubblica ma questo è un rischio per la democrazia tanto dell'
Quello poi naturalmente senza toccare in quelli che hanno l'accesso seni gratuito praticamente al duopolio e quello però
Diciamo un altro sistema di cui spero che prima o poi la magistratura si occuperà perché visto che la politica è impotente dispiace dirlo ma speriamo che almeno la prima parte citati non ai
L'arrivo
Cioè sì
Certo ma io sono d'accordissimo su questo non solo son d'accordo su questo ma io voglio citare quello che prima accennavo semplicemente scusatemi parlando senza punti forse faccio un po'di confusione era diciamo ognuno ha il suo modo di ragionare
Il discorso che io facevo prima ci sono dei sette dieci milioni di volontari in questo paese di gente che comunque fra l'associazionismo e altro si occupa a vario titolo della società
Questa gente non esiste per i mass media non c'è sono cancellati dalla faccia della terra perché un signore che viva da un'altra parte non lo sa che questo succede
Allora questo è soltanto uno degli esempi secondo ragionamento qualcuno citava prima al consiglio degli utenti io non lo so se sia il ruolo del consiglio degli utenti un ruolo di qualcun altro
Certo è che un pochino però di coscienza critica lungi da me l'idea di come dire di recensore perché sono una cosa credo che quand'anche andassero nella direzione da noi voluta non li porremo l'hostess
Da punta di coscienza critica un tono di difesa di qualcuno e di qualcuno che nella società è un soggetto indifeso lo vorrei oppongono vorrei un tot di creatività all'interno della televisione la voglia o non la vogliamo
Un criterio di responsabilità degli editori si dovrà introdurre in una legge oppure no ma voi non sapete che un operatore televisivo un imprenditore televisivo che voglio operare in Europa
Non dico sulle frequenze terrestri che sono come sapete è un bene pubblico che viene dato in concessione un imprenditore ma che vaglia operare in Europa su un capo per esempio
E nel cavo da noi è una parolaccia perché Berlusconi non fa comodo però invece in altri Paesi è una realtà
Bene chi voglia operare sul capo deve presentare un progetto editoriale
Che non ha che eccome dal nostro ministero un punteggio ipotetico che pensate un po'venti per chiunque
Cioè sia ti faccio una rete culturale sia perché il faccia a Non è la Rai programma contro il quale io approfitto sarà il prete scagliarmi perché spero che prima o poi Boncompagni fischiano le orecchie
Quindi da Non è la RAI al programma culturale tutti i venti secondo il nostro ministero invece in altri Paesi leggermente dieci lire il nostro per avere la concessione tutti risultare un piano editoriale spiegare con quella emittente con quelle frequenze pubbliche che io chiedo che cosa ci vuol fare
Questo che cosa comporta il furto semplice che l'editore è responsabile di dover poi rispettando il piano editoriale
E questa è responsabilità non solo nei confronti di un'amministrazione pubblica ma anche nei confronti dei cittadini cioè questo si trasforma immediatamente in tutela per i cittadini
Da lui tutto questo non esiste
Allora io ho sentito le cose interessantissime che avete detto alcune delle quali condivido in pieno
Però vi dico per cortesia non facciamo che poi a fronte pure di una cosa grave come quella che successe in Rai
Tutto il dibattito sul sistema televisivo in Italia diventa il dibattito sul TG tre
Perché a scegliere perché altrimenti avremmo perso non solo le battaglie che non ha già perso perderemo tutte le altre perché nel frattempo il sistema aveva perso la testa
Credo sia
Ora
Dobbiamo mettere in ginocchio provvisorio-Phone
No io sono molto d'accordo con le cose che ha detto adesso Daniela anche con le considerazioni che faceva prima cito quindi
Farò alcuni ragionamenti cogliendo anche diciamo
Un'occasione pacata come questa per svolgerò alcune considerazioni che secondo me no
Contro perché
Svolgendo alcune considerazioni
Che secondo me si impongono e si impongono proprio
Diciamo cerco di seguire la la traccia dei due ragionamenti che hanno fatto Maselli Daniela cioè da un lato diciamo il movimento possibile attorno ai temi dell'informazione dall'altro
Diciamo gli elementi di sistema che sono dentro questa
Vicenda perché partirei da una riflessione
Di una critica necessaria
Per la sinistra delle forze democratiche
Perché soprattutto in quest'ultima vicina della RAI
Dobbiamo dire le cose come stanno la sinistra si è accorta le forze democratiche si sono accorti tardi
Di quel che stava avvenendo nascoste tattico
Del fatto che agendo per linee interne non si sarebbe arrivati a contrastare un disegno e probabilmente questo disegno non è stato neppure individuato per tempo quale fosse probabilmente nasce da una come dire propensione generale a considerare il nuovo sempre buono quindi ovviamente la strada era stretta la porta stretta perché non è che si poteva difendere il vecchio sistema lottizzato non è che si poteva difendere la vecchia RAI dei partiti nel possiamo sottovalutare che quando allorché si fece la riforma
Dei vertici della RAI l'alternativa era il commissariamento della Rai fatta da un governo presieduto da Giuliano Amato quindi io non voglio adesso gettare Croci
Su scelte che sono state prese probabilmente quelle scelte erano inevitabili però la coscienza che comunque si era chiusa una fase un ciclo del sistema radiotelevisivo italiano del sistema dell'informazione che se ne apriva un altro non è stata una coscienza appresa
In tempo che quindi non ci siamo trovati impreparati colti di sorpresa
Che spiazzati da quel che stava avvenendo
Si è cercato di metterci riparo ripeto per linee interne cosa sacrosanta perché poi anche le quelle contano però noi abbiamo capito male abbiamo e questo sono d'accordo con molto d'accordo con Daniela abbiamo capito male che non abbiamo capito per tempo che si apriva una grande questione che era quella
Degli assegni
Gli ultimi mesi venne in nell'ultimo anno
Allora quello che a me interessa e provare anche a ragionare intorno non tanto alla stretta attualità politica anche qui torno ad essere d'accordo con Daniela cioè la riflessione che noi facciamo sul sistema dell'informazione soprattutto sulla televisione spesso è troppo legata diciamo ai centri di comando a chi comanda i direttori agli assetti e poco all'analisi di quello che passa nel video cioè noi che ragioniamo dal lato di chi produce informazione ci mettiamo
Pochissime volte dall'atto di del telespettatore dotati ascoltatore che sente o guarda la televisione e questo invece è il tema secondo me è cruciale cioè se non si fa questo salto se da parte
Degli operatori dell'informazione non si comincia a ragionare sul sistema soprattutto dal punto di vista dell'offerta che noi diamo quello che si chiama il pubblico che sono poi i cittadini difficilmente riusciamo a convincere i cittadini
A muoversi ne abbiamo la prova in positivo
Ha ragione Daniela questa battaglia è stata condotta spesso in solitudine
Oggi c'è un fatto nuovo però ci sono quindici mila firme raccolte in un mese che non sono una sciocchezza
Ma perché ci sono oggi le quindici mila firme perché la gente ha avvertito come una mutilazione il fatto che il risultato più grosso della riforma della RAI e l'eliminazione di Rai tre del TG tre
Son d'accordo non è non noi dobbiamo fare la battaglia per difendere il TG tre su dicendo un'altra cosa sto dicendo
Che la gente si è mossa quando si è vista togliere qualcosa che riteneva fosse
Essenziale è necessaria
Alla a un'informazione
Più democratica
Dico questo perché questo ci segnala una metodologia ci segnala un rapporto che può essere costruito
Dico questo perché penso che questa sia la strada giusta
Perché noi dobbiamo provare a uscire
Da un binomio
Che vede il sistema radiotelevisivo incentrato su
Partiti Itza azione oppure tecnocrazia
Questo è un problema grande questione culturale che sono dobbiamo affrontare e che non affrontiamo più dai tempi della vecchia riforma della RAI
Perché l'occupazione partitica
Della Rai
A diciamo inficiato quel valore che stava dentro la riforma di una certa idea del servizio pubblico
E anche qui di un'idea del servizio pubblico ragione Daniela che non è data dal fatto che la RAI è pubblica e quell'altro il privato e no è data dal fatto che l'offerta televisiva attinge un bene pubblico e quindi tutti gli operatori del sistema radiotelevisivo in qualche misura devono avere una responsabilità pubblica etica
Morale
Cioè non si può usare la televisione come si usano le automobili questa allora qui per esempio c'è una grande questione culturale la ragione principale per cui non si può affidare il sistema radiotelevisivo e tanto meno quello pubblico in mano i tecnocrati perché la l'informazione non è una merce come le altre
Fare informazione non è vendere informazione come vendere scatolette di tonno
Che una cosa del tutto differente del tutto differente
E poi c'è
Un grande problema
Dentro la concezione dell'informazione che promana tè nuovi
Vertici te la televisione pubblica c'è una
Sfumatura autoritaria che va denuncia va svelata che denunciata
C'è una logica autoritaria
L'idea che la prima cosa che si fa si sopprime io su questo
Io non ho mai vi giuro non ho mai visto in vita mia saluti e baci mai
Non so neanche come è fatto questo dice ma l'idea che un signore che non ha mai visto la televisione invito non si capisce nulla della televisione
La prima cosa che fa arride sopprime la trasmissione perché gli pare
Offensiva del buongusto
Mi pare che ci riporta magari andava soppressa prima e per tanti altri motivi perché costava troppo perché era fatta male perché si può fare di meglio
Ma insomma è stato un fatto simbolico anche leader quale probabilmente siccome che era una trasmissione che come dire hanno voi
élite di sinistra ci vogliamo un po'schifo non c'è scattato il meccanismo d'allarme
Ma è un meccanismo d'allarme che deve scattare invece perché
La televisione che hanno in mente i professori la chiamano la televisione della ricostruzione hanno usato questa parola armeni mi fa paura quando uno mi discute di fare una televisione della ricostruzione io mi metto paura perché chi decide che cosa si deve ricostruire chi decide quando è finito il tempo di distruggere
Chi decide se l'inchiesta di Ennio Remondino sulla P due
Da o non va perché è venuto il tempo della ricostruzione ed è lo stesso progetto che sta passando nella Fininvest questo è l'altro punto che ci manca
La dalla Fininvest c'è Madama volevo dire che questo contenuto culturale e lo stesso che spinge la Fininvest e Berlusconi accertare l'Associazione del Buongoverno
Cioè l'idea che in Italia si debba ricostruire un centro politico moderato attraverso i mezzi di comunicazione c'è un piccolo problema
C'è un piccolo problema
Che questo non corrisponde a io umori del paese e qui c'è un grave pericolo autoritario
Grate un disco per la democrazia
Se noi fossimo negli anni Cinquanta era più democratico
Voglio dire anche qui una bestialità
Il sistema tutto nelle mani della Democrazia cristiana con una democrazia cristiana al quaranta per cento era più democratico di un sistema radiotelevisivo pubblico e privato tutto nelle mani dello stesso orientamento politico quando se prende il venti per cento alle prossime elezioni è grasso che cola
Dire ci rendiamo conto diciamo dello iato che si crea tra l'impostazione politica culturale
Di del sistema dell'informazione radiotelevisiva è la realtà del Paese si sta aprendo una voragine una voragine
Però questa voragine apre anche quel conflitto
E per questo io credo apre un conflitto perché corrisponde così poco
Non è che io sia ottimista Citto però quello che state vedendo lì
E così in contraddizione con quello che avviene nel Paese nel bene e nel male
Ma insomma anche la lega Santi di ore un fenomeno politico sociale che
Rompere con il vecchio assetto del sistema
E lì invece si sta ricostruendo un'operazione tutta fatta lì dentro che salta completamente il circuito del consenso questa è una ferita inferta la democrazia di cui i professori dovranno render conto
Quindi voi bisogna cominciare a chiamarli a render conto se non c'è diciamo questo respiro nella nostra riflessione io credo che difficilmente le possiamo chiamare i cittadini a scendere in campo ma io vedo che invece cito avuto la cortesia di citare prima il lavoro che abbiamo fatto Italia Radio attorno a questo tema ma vorrei ma che l'abbiamo fatto perché diciamo siamo più bravi di altri l'abbiamo fatto perché la pressione che noi sentivamo dei nostri ascoltatori sul fatto che avvertivano proprio che
Abbiamo capito che questa volta quel pacchetto di nomine quell'operazione che è stata fatta è stata avvertita come il colpo inferto
Ha un equilibrio democratico
Allora noi dobbiamo ragionare secondo me
Che in un altro modo rispetto e come abbiamo ragionato fino adesso
Si è riaperta la partita complessiva del sistema
Questa partita non può essere giocata più pertinente né
Noi dobbiamo a questo punto fare un vanto del fatto che non il PDS cosa di cui di fare che rende poco ma che tutta una rappresentanza diciamo
Di un'area di forze culturali politiche sociali che esistono nel Paese sta fuori
Da i nuovi assetti della radio a questo punto dobbiamo usarlo come una forza come un'arma uno strumento di forza per scardinare questo equilibrio mettendo in campo che cosa pretende in campo secondo me una cosa
Che è una nuova capacità di governo del sistema dell'informazione che passa attraverso una riapertura della cultura del conflitto
Del conflitto dentro il sistema dell'informazione il che significa che
Noi dobbiamo lavorare dentro il sistema dei media perché si avrà un conflitto dei giornalisti degli operatori dell'informazione
Di tutti coloro che operano dentro il sistema è che avvertono come questo nuovo assetto significhi una riduzione pesante della loro libertà e autonomia
Perché la RAI della ricostruzione e la Fininvest del buongoverno hanno bisogno di giornalisti funzionali al progetto dell'editore
Hanno bisogno di dare un colpo all'autonomia professionale dei giornalisti perché l'autonomia e il presupposto di una capacità critica
Di fare informazione questo è un punto su cui dobbiamo chiamare i giornalisti a scendere in campo a lottare mi pare che la RAI per fortuna
L'abbiamo capito e lo sciopero convocato
Per domani mi pare deve essere però un'occasione ecco domani questo sciopero non può essere solo il blackout della televisione bisogna che scendano in campo le associazioni di volontariato i cittadini
Le forme associate bisogna che siano al fianco dei giornalisti della RAI non può essere una una una cosa soltanto loro bisogni e domani
Ci si esistenti si vada in giro a spiegare alla gente perché i giornalisti della Rai fanno sciopero
Certo
Intanto d'accordo intanto hanno cominciato i giornalisti come dire io non avendo il potere di convocare altri scioperi mi accontento di quello dei giornalisti ma l'altro tema ancora più importante
E che riportare la cultura del conflitto dentro il sistema dell'informazione significa imporre che vengano portati conflitti i soggetti i luoghi e le parole del conflitto la nuova televisione che nasce da questi nuovi assetti RAI Fininvest chiama televisione dove il conflitto deve essere ammortizzato addormentato tenuto fuori
E il conflitto io non intendo il conflitto in termini ideologici non intendo mica il conflitto di classe intendo
I conflitti intendo
Il sociale il sociale che per sua natura è
Pieno di
Conflitti anche aspri di contraddizioni di complessità che va rappresentata il sociale in televisione
Salvo la benemerita eccezione di Videomusic il sociale in televisione e che cos'è e la cronaca dell'orrore l'ordine sociale teso nell'orrore cioè la la la dimensione e questo anche sui giornali il sociale viene raccontato come unicamente dal lato delle cose tragiche che avvengono teste tagliate bambini con quattro teste questo ecco quello che si racconta
Allora portare la cultura del conflitto dentro il sistema significa scardinare anche la
La cultura della televisione del buon governo e della ricostruzione attraverso una televisione del conflitto la raggio il terribile scandalo
Di Samarcanda del rossonero del TG tre la ragione per cui
è diventato un dato simbolico io son d'accordo che non dobbiamo ridurre la battaglia la difesa del TG tre però dobbiamo anche capire perché assunto un valore simbolico così grande la vicenda di Curzi e del TG tre perché
Era una a si è mostrata per sprazzi guardate mica per mica perché era ancora
Tutto buono tutto risolto mappe sprazzi per squarci si è mostrata un tipo di televisione che contraddiceva
Una televisione che ci raccontava una realtà che non esisteva
Perché noi dobbiamo riflettere anche su il sistema dell'infonde in media negli anni ottanta
Quando la realtà che ci racconta ci racconta Pera tutta diversa da come noi dicevamo
Tant'è vero che gli albanesi sono arrivati vi ricordate quando sono sbarcati in Puglia sono arrivati dicendo abbiamo visto il TG uno vediamo il TG uno l'abbiamo già preso un Paese meraviglioso bellissimo nel quale vogliamo fortissimamente vivere dopodiché chiuso il il teleschermo abbiamo scoperto che cosa era questo Paese meraviglioso no che la televisione il sistema dei media non ci hanno raccontato non ci hanno raccontato
RAI Tre Samarcanda rossonero sono stati come dire uno squarcio dentro
Questo questa tela così ben dipinta
Allora e chiudo io dico che se noi proviamo a fare le riflessioni di questo genere non queste magari ma simili
Forse così possiamo ragionare su un movimento come si costruisce un movimento certo non possiamo pensare più
Ai movimenti che si costruiscono sulla base solo delle grandi manifestazioni di piazza
C'è un grande problema della democrazia moderna è una delle ragioni per cui questi signori vogliono mettere potente potentemente le mani sulla televisione che lo e perché lo sanno
Che è quello come dire di come si interagisce a distanza di come si riesce a manifestare a far sentire la propria voce ai serra presentati senza dover essere sia steso necessariamente tutti alla stessa ora e nello stesso posto
Noi io faccio una proposta concreta noi ognuno di noi che è venuto qui ha parlato qui
Ha in mano degli strumenti dei mezzi
Qualcuno può usare più liberamente qualcuno
Diciamo ha più problemi tecnici
Nel nel l'usarlo come io uso dell'Italia Radio cioè con uno strumento agile per cui come tutti sanno è più facile diciamo
Fare delle cose rapida e veloce la radio di quanto sia in televisione oppure in un giornale per ognuno di noi che sta qui a uno strumento che raggiunge alcune centinaia di migliaia di persone
Vogliamo provare a metterle tutte insieme in un giorno
A parlare discutere ognuno con il suo stile con i suoi ospiti con le sue impressioni col suo taglio con la sua identità ma in un giorno tutti insieme a far discutere il maggior numero di persone possibile su quello che è successo e su quello che sta succedendo nel sistema dell'informazione
Noi stiamo lavorando a una cosa simile per il nove novembre che io dico proviamo a ragionare se questa può diventare un appuntamento a cui come dire si Consorzio del partecipano anche altre altre strutture a cui soprattutto viene fatta propria dall'associazionismo con con un ragionamento per cui possiamo rilanciare in questa giornata la raccolta delle firme alla petizione indetta dall'Arci dell'Arci può farsi promotrice di un'organizzazione diffusa del territorio di punti di ascolto di collegamenti di piazze di case di di casa del popolo di luoghi dove insomma noi in un giorno cerchiamo di costruire un impatto
Io penso che questa può essere una prima proposta operativa da cui far partire poi quella ragionamento che faceva anche Citto su come l'associazionismo può entrare in campo grazie
Assegnato Benetollo poi nell'ultima serie
Vincenzo
Buonasera io mi chiamo Tom Benettollo sono di Arci Nova
Può essere molto breve anche perché
Secondo me Carmine ha detto molte cose che io condivido
Perché penso molti noi condividiamo
Allora
Prima cosa
Vorremmo dire questi io penso che siamo di fronte a una scelta
Profondamente sbagliata a una certa di rottura
è una scelta che chiama lo scontro chiamo lo scontro culturale politico
Se qualcuno vuole lo scontro io sono un pacifista
E lo avrà
Non sono molto come cittadino non sono molto intimidito diciamo da da questa ondata
Penso che c'è tanta gente in questo Paese che è disponibile
A scendere in campo
Penso che è vero che siamo stati delle quaglie
E quindi o degli allocchi
Che non abbiamo visto tante cose tanti processi di sono messi in moto
Ma penso che ci stiamo anche studiando
Penso che è un che è un è un colpo
Dice un pericolo oppure un problema per la democrazia dei sicari
Io penso che anche qualcosa che colpisce
Il tessuto connettivo di questo Paese
Io penso che tanta gente non si sente rappresentato da questa informazione penso che c'è un'idea è una specie di prefigurazione dell'Italia del futuro attraverso queste scelte e questo prefigurazione non spetta a nessuno spetta alle elezioni spetta al dibattito democratico
E non spetta diciamo ad altre sedi
Allora l'utile
Se c'è una operazione che colpisce che colpisce l'espressività della d'espressività della società civile c'è in questo e c'è anche guardate vi cito un altro esempio potrà essere piccolo tra velocità lo stesso
Sapete che ci sono centinaia di bollettini in questo Paese
Che sono molto preziosi per la vita di centinaia di associazioni
Che comunicano così perché viva dio di nessun altro modo si può comunicare dato che I Sezione di qualche TG e di queste di quello sappiamo di cosa stiamo parlando
Non si tiene in piedi questo tessuto connettivo altrimenti sapete anche che lei tasse tasse si parla della no crisi fiscale dello Stato tante opere poi cosa si va a fare si toccano queste centinaia di bollettini con diciamo gabelle tasse sovrattassa balzelli e via discorrendo che diventa impossibile
Praticamente far vivere queste piccole ma importanti elementi di tenuta di connessione della società civile
E quindi mi pare che sia molto giusto quello che fa l'Aspen no di mettere insieme quattrocento sì lo so peraltro aderito
Quattrocento di questi bollettini per combattere questa piccola importante seria battaglia di tenuta appunto di questo tessuto connettivo io penso guardate che che quello che questa scelta è anche un errore politico per loro
Perché
A fronte per loro e anche diciamo per tutti per per i futuri questo Paese lo dico insomma un po'sotto voce però questo penso perché nel momento in cui ci sono delle spinte disgregata easy questo Paese Problemi serie
Contraddizioni importanti la risposta dell'arroccamento è una risposta che appunto chiamata conflitto chiama reazioni chiamo un fronteggiamento
Va be'allora diciamo io
Io penso che noi dobbiamo a partire con una campagna vera e propria che abbia una strategia di lunga durata presso questo
Penso che l'occasione c'è la proposta da Carmine Fotia di questo nove novembre sia un'occasione da cogliere
Quindi
Io mi batterò nella mia associazione perché ci sia
Che ci siano perché ci sia un pieno coinvolgimento
In questa campagna
Ma poiché la sfida di questo livello
Io penserei anche una vera e propria manifestazione nazionale classica tradizionale forte che metta insieme questa gente io penso che ci sia naturalmente va organizzata va organizzata bene
Perché altrimenti non siamo all'altezza di questa sfida se ci sono delle idee migliori e più forti bene
Questo non esclude ovviamente il lavoro dentro le sedi no dentro i posti dentro le diverse
I diversi luoghi specifici di questa vicenda
Non esclude un'articolazione
Certamente non esclude un'articolazione
Però guardate che
Con la visibilità di una coda di questo genere per le scritte diciamo per le energie e la possibilità che abbiamo sto parlando di somma di no una serie di associazioni che dice
Se non a questo tipo di
Come posso dire conclusioni no
Questo tipo anche di polarità
Ecco ho l'impressione che sia facile che censura
Ho l'impressione che sia fase che c'è censurarla oppure insomma farla
Sì sottodimensionato giocato un po'su
Quindi
E chiudo
Io ho grande fiducia nella gare attività
Segnali che anch'io ho avuto stati molto poi in cui positivi e incoraggianti
Il problema è se riusciamo a costruire attraverso questo gruppo che diceva prima Maselli attraverso altre insomma idee di questo genere qua mi sembra sì una traccia giusta
Cioè riusciamo a dare
In giro alla gente cosa hostess pressione poco simpatica
L'INPS
Uno sbocco
Uno sbocco che che che mette insieme
L'indignazione che molte da molte parti cioè il malcontento anche l'interrogarsi semplice e cittadini che neghino come mai andata così
Cosa ci aspetta dell'informazione
Perché comunque vada diciamo la costruzione di una schieramento di questo genere è una garanzia una garanzia non solo per questo fronte io penso che sia una garanzia anche per gli altri per tutti
Perché è una battaglia di Proust di pluralismo sacrosanta questo pluralismo non si rispetti queste scelte questo Paese è cresciuto
E penso che
Da
Quelli che hanno anche questa da me ovviamente non condivisa neanche per lo zero virgola zero uno per cento cultura leghista
Ma che sicuramente dico da questa da questa scelta sono ghettizzati
Ed esclusiva penso fino invece la cultura democratica di sinistra progressista eccetera insomma c'è una buona parte di questo Paese Kent Nassi una soluzione di questo genere non può accettarlo
Grazie
Bellucci
Sergio Bellucci dalla finestra CGIL
Io brevemente perché condivido molte cose che sono state dette qui
Vorrei aggiungere soltanto pezzi di ragionamento
Sia nell'apertura di un uccellino alcuni interventi si è fatto riferimento a quella stagione che dal sessantanove al settantacinque portato leggi di riforma del sistema
E delle rane
Ecco io
Non vorrei che non ripetersi mo'qui in questa fase un errore che quegli anni la sinistra ha compiuto
E che era un errore di non capire che cosa il futuro sta preparando
E il sistema nei fatti
Approdammo nel settantacinque una legge di riforma che puntava tutto sul ruolo del servizio pubblico e dall'anno successivo si aprì quella stagione di apertura appunto
Mercato privato del raggiunta la televisione che ha portato poi agli attuali assetti nel giro di oggi
E cioè tutto un dibattito interno ad un mondo che in realtà stava in profonda trasformazione e che noi in qualche modo non riusciamo a accoglierà capire a comprendere quindi anche a tentare di regolamentare
Appunto arrivammo definì il settantacinque una legge e nel settantasei nacque un settore fondamentale della comunicazione per le nostre società senza una regolamentazione abbiamo dovuto aspettare il mille novecentonovanta
Per avere la prima legge che in qualche modo tentasse di dare delle regole al sistema
Ecco mi sembra che in questi giorni
Stiamo vivendo una situazione analoga
Noi abbiamo un assalto
Forte rispetto agli equilibri nel sistema
Radiotelevisivo pubblico
Abbiamo giustamente una battaglia contro la difesa dell'esperienza di Rai tre sulla quale io sono perfettamente d'accordo
Sono così anche d'accordo fatto che questa nuova fase rappresenta una forte inversione autorità della logica di governo del sistema radiotelevisivo
Sono anche d'accordo che probabilmente occorre inserire più conflitto nella mentalità di fare rete televisione nel nostro sistema
Ma detto questo io credo che la lotta che uno schieramento un fronte come lo chiamano assente
Deve saper mettere in campo e perché tiene mi determinare il nuovo
Che deve avere caratteristiche diverse da quelle che in qualche modo si stanno paventando sia a livello nazionale che a livello internazionale
Io sono d'accordo con Brancati quanto sosteneva che il dibattito sulla realtà televisioni Italia fermo
Al centro non cedere una rete cioè glielo ha scelto non lascia detto chissà domani poi vediamo gli equilibri
Io ho una preoccupazione più forte ho una preoccupazione che in Italia il dibattito sul duopolio che in qualche modo rischia di congelare così come sistemare televisivo per i prossimi anni
In realtà sia una modalità per non discutere il nuovo che sta avanzando e che questo nostro sistema dei prossimi anni porse stravolto
Da nuove modalità di comunicazione da nuove forme di comunicazione
Che ormai si panettone sono le forti in tutto il mondo
E se si perde al al gatte
Io sono anche convinto che noi passeremo dalla fase attuale in cui abbiamo un'industria radiotelevisiva che spende centinaia di miliardi per distribuire prodotti fatti all'estero
A una fase in cui arriverà la gestione diretta sul mercato culturale e informativo italiano di quei prodotti da aziende che non sono assolutamente più con le loro radici all'interno del nostro territorio
Quindi io sono per sicuramente aprire un fronte dargli un respiro lungo
Vorrei che questo fronte che nasce nasca con una visione prospettica per non difendere soltanto oggi dei tre città difesa ed essere poi travolti domani da nuovi meccanismi industriali e produttivi che si stanno già facendo
Io adesso
La serie S
Questa volta dal microfono
Sì avevo parlato prima del di questo fronte da
Da tentare di di costruire in certo senso da ricostruire ma come
Ferrara prima il il compagno dell'Arci Nova il il realtà il fronte dell'associazionismo oggi estremamente più largo e più straordinari ma anche in qualche modo di quello che poi io proprio come come esperienza datata poi conosco meglio io
Se sono in grado di di cui di cui parlo spesso io proprio un articolo recentemente mi pare sull'Unità proprio sottolineava la questione quella che tu dicevi della delle della posta del modo trasverse delle infiniti degli infiniti modi per cui viene distrutto si sta distruggendo distrugge lo Stato soste lo stato sociale e le sue articolazioni di espressione quindi sono dopo completo accordo che poi l'associazionismo discorso sul largo però oltretutto ha preso la parola adesso perché sono preoccupatissimo che si continua a parlare secondo me proprio al PD
Di vizio feci rimane quasi meccanico di informazione
Quelle che il problema Novi se continuiamo a parlare di informazione di di telegiornali o comunque di Illy il dell'informazione politica dello spazio da dare alla al volontariato cioè tu tutte le cose che sono per carità sacrosante ma sbagliamo completamenti registro il taglio della nostra campagna
La televisione entra nel cervello della gente ventiquattro ore su ventiquattro in tutte le reti in tutti i modi e attraverso una gamma di di messaggi di interventi che ha una gamma essere anche estremamente il basta come come come generi di di come tipi di intervento
Il la cosa più tutte rivivere di questa riforma della adesso
E e esatte finora pure qui nessuno l'ha detto ma il punto non è mica la questione di di di RAI tre o di Tintin TG tre che per carità Camba tagli è sacrosanto che ha fatto tutto come si poteva e si continua a dire
Il dramma è che si è tornati alla al discorso scorse dirigistico mono culturale verticale per cui tu hai tutte le strutture
Le unica cioè cosa era rossa al nostro discorso il discorso ovvio su cui si sarebbe dovuto si è lanciata l'idea di di una nuova legge che il discorso era la riforma degli ex settantacinque era l'apertura
Di spadista di Stassi pluralisti sci
Secondo are culturale che è stata poi di fatto invece che estesa da alla interpretazione nei fatti della stessa riforma è stata poi invece otto urlata ottusa chiusa di fatto dalle occupazioni dei partiti nelle varie nelle varie reti
Cosa Egli qual era il discorso discorso era
Via i partiti e da qui da questi spazi aumentiamo la quantità di questi spazi questa molteplicità di fonti decisionali e produttive e e e di linea editoriale il massimo dello sviluppo di diverse linee editoriali restituendo come servizio pubblico questi questi questi grandi e editori editori che si che si proponevano restituendo lì al Paese togliendo le partite altri di alle tante voci netta del Paese ai tante voci
Delle dei culturali e creative
Produttive sociali questo era ovvio il discorso che del resto se essa è stato arrestato anche fatto da dentro alcuni partiti dentro in e in alcune alcune formazioni culturali il
Noi assistiamo invece a un rovesci ribaltamento per cui in in parole povere
Ma questo è il punto chiave non era stato questione soltanto del telegiornale il in in in parole povere
Si sostituì si prende il pretesto del della dell'occupazione dei partiti cioè quindi della perché le le tre reti
Non non svolgevano più un ruolo di pluralismo culturale del reale ma invece di in realtà di di appunto di feudi partitici sostanzialmente in qualche modo direi nessuno escluso insomma come
Come presenze ma
E si costituisce questo invece che che appunto The estenderle cambiare quindi si torna alla televisione di Pugliese non di Bernabé che era già il più aperta ma di Pugliese cioè primi fine anni cinquanta primi anni sessanta e che era una televisione mondo culturale dita didattica didattica sia comunque
Fortemente educativa a suo modo
E il comune delle dopo il pluralismo non esisteva ma scusate quando si mette i Andrea Melodia bravissima persona tra l'altro pongo è uno di quei cattolici di di sinistra insomma una presa ma non c'è problema una sola persona che c'è un solo modo di vedere un suo mondo una sua
Logica idea di eleggere editto di quale per il progetto editoriale debba essere
Seguito eccetera che è bene che controlla tutto quello che passerà nelle tre reti che passerà Inca nel campo della fiction e del del del del cinema
Del varietà del tutto quello parità hanno di tutto quello che sanno il i gli acquisti e dette delle idee dei film dei telefilm ma delle delle entrate
Allora Antonio
E chi le produzioni che metterà in che a cui parteciperà alla RAI c'è tutto e dipende da un unico canale dall'unica struttura ma cosa c'è di più tremendo di passo indietro di trent'anni non di di vent'anni un passeggero macchine dei trent'anni
Ieri sotto la scusa
Sotto la scusa della
Della dei soldi di di si sono i soldi della dello della ma migliore organizzazione aziendale certe come un'idea organi cistica dell'azienda cioè tornare proprio
I baci voleva ci voleva Dematté e c'è la spiaggia purezza ha fatto le scuole serali voglio dire per per spiegarci che certo l'azienda basta che tu rendi più più più più organica più
Lineare su delle cose sul peso dei punti garantiti
Legati a delle strutture dirigenziali che diriga hanno realmente invece di avere essere avvertire che funziona meglio e si spende meno ci vuole valute scoprire questa ma il disco tutte le e tutta la battaglia durante durante i dieci anni opera parlavo di del appunto di dell'Arci del sessantanove mamma ma il discorso era nato come discorso polemico contro questa mentalità era nato prima alternato in due progetti del Partito comunista in cui di quell'epoca lì Paròn sessantaquattro è stata sette ma erano delle
Perché era tutto verso una pur riaprire alla alla alla al pluralismo culturale ma vogliamo scherzare
Al massimo di molti da quello che ci dice che ci si aspettava è che contro questo tipo di occupazione sei infeudamento dei partiti nelle delle attuali prevede si moltiplica sono le tre reti per un numero molto maggiore dica di candeline editoriali
Differenziate per dare maggiore spazio leggera avere una moltiplicazione di centri decisionali produttivi invece questa restringimento a un nuovo no apre a quattro mila ora dura UNPROFOR tornando riga monolitica in mano benché di mono culturale di blog questa è una cosa che secondo me anche stasera nel dibattito non ci abbiamo non abbiamo ancora tutti abbastanza chiara
Ed è il vero punto tragico perché tu riesci a creare una cultura del consenso dell'adeguamento ma molto di più scusate ho altrettanto attraverso le ventiquattro ore su ventiquattro di programmazione
E direi che che non i telegiornali che sono tra l'altro ovviamente importantissimi non facciamo degli esteri perché agli americani si vuole sottovalutare
Ma il punto vero e proprio è proprio il rispetto a una a un tipo di diete di proposta culturale
Che che snellire dirigenze che che crei una una una circolazione di idee che che che lavori al alle a un minimo di elaborazione di cultura giuridica in realtà dico parlo proprio di come cose elementare di un servizio pubblico in realtà noi stiamo zitti non ci accorgiamo che invece si è si è creata e il libro Paul tutte le premesse per un discorso nel mondo culturale anche per come voi sapete il nel campo nostro nel campo culturale
è particolarmente drammatico perché non è soltanto dicevo l'altra volta prendete all'Arci non è soltanto la questione
Marxiana classica della del del del capitalismo che produce non solo i prodotti per per il consumo ma ma il ma la domanda
Per per i prodotti ma la domanda dei prodotti inciampo in campo culturale discorsi è proprio e spaventosamente evidente cioè il
La la proposta culturale crea quella domanda culturale cioè è proprio il quello a cui andiamo incontro nuovi
Proprio un meccanismo tremendo per cui tu proponi il continua a proporre il telefilm americano il tipo di di il tipo di di di evasione
Cordiale e e di immagine fondamentalmente acritica fondamentalmente consensuale fondamentalmente de conflittualità
Del del mondo della realtà proponimento e Crane questa quel tipo e additivi a quel tipo di domanda cioè l'induzione della domanda culturale attraverso l'offerta culturale è un discorso
E chiarisce c'hanno scritto tanti libri sopra è un discorso precisissimo e riaprendo vediamo veramente a costruire tutte le premesse per per è qualche decennio disastroso nel Paese di proprio di di di pericolosissima quindi dobbiamo combattere attenzione in tutti gli appelli va io mi raccomando se
Perché natura che ci viene istintivo parlare dell'informazione formazione politica la cosa più usare TG trema riportarci dura come sarebbe la voce il volontariato ha tolto dunque o o o quello che sia quello di Giordania leggere però ma il discorso ma il discorso profondo veramente deve Guangdong London saremo all'altezza del nostro compito se non parlassimo del del dio della creazione da cultura critica rispetto invece a una una l'alla formazione del consenso insisto su questo punto
Sì vorrei
Tanto sottolineare che a mio giudizio molto importante che l'Arci che è un'associazione che ha una antica storia devo dire un ottimo presente
Si è mossa su un tema non consueto per l'associazionismo il che è importante anche un fatto positivo nella direzione che qui ho sentito purtroppo sempre a causa di queste stesse vicende non sono riuscito a sempre partecipare la prima parte credito però molto sottolineata di un movimento sull'informazione costruire un movimento sull'informazione o meglio come dice Maselli io concordo totalmente sulla comunicazione sulla produzione culturale nel senso di conoscenza oggi molto più urgente importante di quanto sia stato in altre epoche laddove si tentò
Con esiti alterni piuttosto negativi ma oggi io credo si possa avvertire una urgenza una necessità
Mi permetto di dire storica di dare al tema della comunicazione un valore che non ha avuto fin qui quindi mi giudizio la petizione come segno tangibile l'iniziativa un po'le cose che anche Benettollo riprendeva perché non la manifestazione insomma tante cose più soggetti
Convergenti attorno a una delle due tre grandi questioni della nostra epoca
Scendendo dalla teoria alla quotidianità anche la più patetica insomma come quella che stiamo vivendo in questi giorni
Anche alle cose che appartengono alla lotta politica come già che sta avvenendo in Italia il tema della comunicazione oggi uno dei punti chiave del riordino del sistema di potere del sistema della politica dell'economia
Non vi è dubbio alcuno che il caso Rallye
Un epifenomeno di un processo
Di una tendenza assai più ampi e credo che a questo punto serva davvero qualcosa di più lo dico anche con una certa venatura autocritica perché la politica in quanto tale sia essa anche di sinistra un sogno anche di estrema sinistra da sola non è sufficiente comunque
Oggi è un punto importante questo per tentare di adeguarci al tipo di novità che ne stiamo vivendo io vorrei
Davvero in pochissimo tempo pur di qui la contraddizione perché siccome io sono un profondo e convinto sostenitore della necessità di una iniziativa molto dura e molto combattiva su quello che è avvenuto e più in generale sul tema della comunicazione io credo che dobbiamo esporci anche con molta serietà a rispondere alla contraddizione con gli stiamo vivendo lo siamo stati portatori dico noi pidiessino intenso
Ad altre forze Verdi Rete e Rifondazione Comunista settori della dell'area dei cattolici democratici l'associazionismo l'Arci e non solo l'Arci siamo stati portatore di un progetto di riforma che andato in porto faticosamente per quanto ha riguardato la RAI
E diciamo criteri di nomina del suo gruppo dirigente lato importo faticosamente a giugno quella legge è stata segnata profondamente da una cultura democratica dalla cultura
Di rinnovamento senza di noi in senso lato naturalmente parlo con la legge non vi sarebbe stata quella legge si era smarrita tra la Camera e il Senato ci voleva ben poco perché non avesse nessun resistenza era pressoché morta è stata tenuta in vita
Da noi tutti grazie a un impegno soggettivo cadiamo quella legge quindi aveva un segno di rinnovamento ce l'ha avuto chiaramente
La legge ha previsto la nomina dei nuovi consigli dei ministri nove così deve essere la RAI attraverso un criterio diverso un po'figlio del tempo che stiamo vivendo
Puntando diciamo al massimo grado di indipendenza asetticità ecco diciamo così nel nei criteri di scelta e quel così l'amministrazione è stato salutato con una relativa sano
Atteso da una non belligeranza e con in inattesa di di capire cosa avrebbe fatto
Nella metà di luglio
Il primo punto di scontro esplicito che ha incrinato
Questa sorta di come dire spirito innovativo e positivo che si era costruito è avvenuto quando malgrado evidenti contrarietà per tanti motivi e alcuni di quelli che oggi sono in di estrema delicatezza diciamo il caso lombardo fin quando venne fuori il nome di Gianni Locatelli come direttore generale Luigi fu il primo atto di rottura perché ci fu un vasto fronte che disse no questa scelte profondamente sbagliate una scelta conservativa e tra getta ecco su un insieme di questa vicenda un illumina questa vicenda in modo un po'sinistro e ci fu una contrarietà e tali però e comincio
Il problema che io qui mi pongo
Dicemmo in un arco di forze piuttosto esteso no Locatelli e Locatelli fu fatto direttore
I primi atti del consiglio d'amministrazione più Locatelli sono stati diciamo un progetto di riassetto di ristrutturazione che ha degli elementi interessanti sotto il profilo della analisi di sistema certamente in tutte queste mie parole e proprio uso quel documento diviso tra la RAI tutto questo è visibile io non rimpiango né Pasquarelli nel suo danno né Fuscagni tessuti con lei non mi sembra un po'con le barzellette ma so anche che evocano un'epoca antica Nori non non credo che GB debba essere nessun tono passatista in queste nostre battaglie ci mancherebbe altro
Non rivendico diciamo come qualche
Così
Simpatico diciamo interlocutore ha detto in
Assolutamente io sono alieno da queste cose non partirei proprio da qui però il punto è che quel documento
Benché diciamo introdotto da un'analisi di sistema più avanzata di quanto fossero i documenti omologhi ecco di Pasquarelli per dire che erano assai più balbettanti e incerti in analisi del sistema però contiene alcuni elementi assai pesanti preoccupanti quanto a verticalizzazione ne ha parlato Maselli delle scelte culturali
Anche industriali quanto a
Diminuzione del pluralismo
Reale che non è solo quello politico del pluralismo reale
Della dell'azienda radiotelevisiva ecco questo è stato accompagnato poi da una vera e propria iniziativa politica esplicitamente rivolta a
Tagliare
Ciò che di meno
Interno avvierà alla cultura
Punto questo blocco culturale moderato che si è affermato si sta affermando alla RAI come in Italia e tagliare quindi quelle parti più lontane più eccentrica rispetto a questa fisionomia
Insomma dominante è il caso Terza Rete TG tre il rosso il nero
Nell'arco di due settimane è diventato un vero e proprio terreno di
Di scontro aperto
E il caso TG tre è stato utilizzato persino per il suo valore simbolico
Io credo che sia stata portata avanti l'iniziativa esplicita di ridimensionamento del TG tre tanto in quel documento di ristrutturazione che ha preceduto le nomine
E anche poi nella scelta dei nomi perché non sarà
Ovviamente frutto del caso che tra i tanti possibili nuovi direttori del TG tre
Sia stato scelto tra tanti possibili ecco
Concorrenti diciamo tra virgolette proprio colui che era
Di provenienza divo Craig democristiana
Come non è un caso che a dirigere l'informazione regionale che ha un grasso grosso enorme centro di potere nella informazione radiotelevisiva sia andata un'altra non do giudizi di valore
Anche se non amo questa retorica per cui si criticano le operazioni massima giudizi sempre regole sulle persone però in questo caso è giusto farlo perché ci si tratta effettivamente di persone che lo meritano
è andata un'altra persona di provenienza democristiana quindi vi è stata un'operazione politica molto esplicite tendente a dire quel tipo di diversità di anomalia batte ricondotta piano piano in un ampio che è quello di un neo centrismo come si dice con un generico che non è proprio
Affascinante però un moderatismo culturale profonda questo questo è il punto che io vorrei porre qui come contraddizione
Ciò che sta avvenendo ecco
E non è solo un problema ormai di lotta politica nel suo senso classico
C'è
Un processo culturalmente molto potente molto forte in atto di cui la vicenda RAI è uno dei segni ma è uno dei seggi
Di fronte al quale è assolutamente insufficiente
L'iniziativa politica nella sua dimensione
Già diplomatico vertenza sia e molto insufficiente pressoché inutile persino patetica in taluni casi e lo dico con molta franchezza perché si è visto quello che è accaduto bisognerà pur fare un bilancio di ciò che è accaduto cioè l'impressione che ho ricavato dico in una sede come questa perché mi pare si presti giustamente anche a un momento di
Il punto su su un tema su un'asse da scegliere episodi che ho ricavato è come contrastare degli interlocutori che usano linguaggi forme di
Diciamo identità nell'essere
Dominanti e nella vere in mano il bandolo della matassa che
Sono molto diversi da quelli a cui siamo stati abituati negli anni passati e questa è la verità
E che per esempio urlare è in atto un processo reazionario non solo non ostacola il processo reazionario ma ringalluzziti chez coloro che esattamente questo sta facendo io avuto presenti su impressioni per esempio
Nel caso di Locatelli mi fu palese
Un ampio schieramento e si riuscì a costruire piuttosto anche disse no Locatelli perché questo è il segno di un'involuzione è quell'argomento che in altri momenti avremmo immaginato potesse incrinare
Coglie fu utilizzato no come segno nel ribadire invece Locatelli di autonomia
E di noncuranza rispetto alle pressioni che
Vecchi o meno vecchi diciamo arnesi politici mettevano in campo questo per dire che io credo serva davvero
Una grande risveglio culturale ce lo dobbiamo dare l'idea che ormai qui stiamo giocando su un terreno assolutamente nuovo
Nuovo non perché adesso il Terminillo ma nuovo proprio nel senso che le forme di lotta ecco vanno ripensate in una chiave diversa
Ecco perché il problema è un movimento reagisce che ricominci uso questo scusate se sono un po'secco ciò qual è il nostro problema io ricordo una cosa molto bella che visse una volta in un convegno il compianto Claudio Napoleoni e cioè noi dobbiamo ricominciare a far paura qualcuno e se no Clinton la situazione non
Assolutamente diciamo
Priva di di prospettiva
Come farlo
Questo è un problema però l'importante è identificare a a mio giudizio cioè
Un problema culturale più profondo anche di rinnovare le categorie politiche con cui leggiamo la situazione di di ridefinire le forme di iniziativa pacifiste naturalmente non voglio ovviamente
Dare sensazioni sbagliate ma
Che entrino però nel merito di questa contraddizione ecco perché a mio giudizio è fondamentale riuscire a costruire un movimento che abbia questo tono questo taglio che si collega le forze sindacali
Al movimento possibile diciamo del lavoro nell'informazione nella comunicazione e ricostruisca anche dentro la RAI una conflittualità intelligente non
Diciamo corporativa ma una conflittualità attiva che riapra una stagione che contribuisca le più una stagione diversa questo a mio giudizio è il problema delle oggi abbiamo di fronte
Cioè contrastare fino in fondo
Ciò che viene di
Culturalmente definito nella nell'operazione che ci sta
Definendo diciamo un ci stiamo organizzando e muovere su questo piano una
Battaglia chi abbia questa qualità
Credo che alcune cose sono state dette io non ho molto da aggiungere penso al tema al problema dell'autonomia culturale proprio della produzione culturale al problema
Della pluralismo informativo vorrei aggiungere che
A mio modo di vedere oggi è importante
Davvero per una una sinistra che abbia punto questa voglia di di identità
è costruire un progetto che sia credibilmente
Praticabile per
Un'Italia diversa
E che abbia anche dalla sua è questo il punto che io vedo più debole nel nostro dibattito
La capacità
Di costruire consenso e di affascinare qualcuno io trovo ormai molto insufficiente
Limitarci a discutere
Se l'avvenire democratico della comunicazione stia in due tre o quattro colli cioè come pezzo di dibattito a cui io stesso ho contribuito insomma credo che sia molto poco affascinante
Così credo che sia molto poco affascinante limitarci a una disquisizione tutte solo
Giocata sul terreno istituzionale
Che è un modo di vedere si tratta di lavorare seriamente
Anche attraverso ecco un un ampliamento al mondo della produzione culturale degli autori
Degli intellettuali
Del sistema comunicativo nel suo senso largo illustri assenti da questa battaglia salvo poche è molto rilevante devo dire eccezioni
Il mondo dalla carta stampata al di là delle querelle diciamo corporative cioè costruire insomma ricostruire questo tessuto
Per porre ecco il problema ciò di una sistema culturalmente aperto di un sistema culturalmente plurale in cui possano convivere anche
Forme diverse di comunicazione in cui ecco qui la provocazione che io vorrei lanciare per chiudere questo
Punto di ragionamento è in cui anche noi persone che hanno operato in questo campo e che vogliono però tentare di costo di costruire attraverso una battaglia molto decisa un sistema democratico e in cui diciamo con molta chiarezza che
Tante cose si sono conclusi unitaria cioè ci stanno ormai netti mettendo tanti punti diciamo e a capo tanti capitoli e io voglio capire se noi dobbiamo lo dico a Maselli
Perché ha toccato indirettamente questo punto se ne dobbiamo di fronte a questa ventata
Dove ergerci ancora tutori astratti
Di una cosa che si chiami servizio pubblico io lo chiedo qui in questa sede non sospetta cioè è una battaglia di sinistra questo non me lo domando seriamente io provando seriamente a questo
Cioè oggi è questo il punto su cui dobbiamo
Agire e no perché io lo dico con molta concretezza questi signori voi così l'amministrazione Orhan verranno a chiedere non tanto ai qui presenti ma insomma alle varie forze politiche al Parlamento ai vari interlocutori di avere l'aumento del canone
E
La diminuzione del canone di concessione
Allora quello che vede una sperequazione tra RAI e Fininvest no benissimo io mi chiedo
Come dobbiamo comportarci di fronte a questo
In una versione classica della nostra battaglia
Come ecco io la versione classica della nostra battaglia avremmo detto
Diciamo un sì condizionato no nella nostra diciamo classica cultura
Su questo argomento e ho detto diamo un sì condizionato cioè li si deve essere però condizionato a una Progetto un'iniziativa aperta insomma vogliamo delle garanzie
Io credo che questo terreno appunto si è stato
Assolutamente contraddetto la ciò che avvenuto nell'ultima settimana cioè non c'è questo terreno di dialogo o comunque assai impervio che vi sia ora al di là della soluzione poi non lo so come come andrà come lo chiederanno cosa fra ma il punto che io mi chiedo è no non vorrei essere equivocato se noi dobbiamo continuare a dare della RAI
Un'idea di servizio pubblico
Io credo che questo sia il problema vero su cui dobbiamo ragionare se non sia venuto il momento
Di mantenere essendo io credo per parte nostra fondamentale tutelare lo stato sociale nella comunicazione nella sua versione più genuine quindi anzi
Rendere più credibile lo stato sociale non diminuirlo se non dobbiamo ragionare su un'idea di servizio pubblico diverso servizio pubblico senso largo in cui al di là della formula societaria si ripensi
Fondamentalmente
A come e si organizza un servizio pubblico in un paese democratico in un Paese maturo cioè per farmi cattivi spiegarmi meglio cercare di farmi capire meglio
Se il servizio pubblico è un'azienda
O se invece una come dire un sistema
Se noi dobbiamo guardare ancora con un senso di mal celata superiorità al mondo dell'emittenza locale privata
Io segnalo qui oggi sta lentamente ma inesorabilmente in molte sue componenti spostandosi verso il leghismo ma questo ho segnato l'emittenza locale questo lo segnalo affinché poi quando faremo un altro seminario non dobbiamo anche su questo punto diciamo farci un'autocritica ecco occupiamocene
Perché
Quindi mi chiedo se su questo terreno che non dobbiamo agire di più con molta più combattività tempestività insomma
Segnando con molta forza che
E questo a mio giudizio è un punto di vero scontro culturale che noi di portatori d'acqua non facciamo più questo è il punto chiave che io direi se fossero qui presenti Dematté e Locatelli censo no
La nostra area nostra culturale in senso lato non parlo di partitiche
No insomma questo giochetto per cui si potevano si potevano e si possono fare tutti gli sfracelli del caso
Farsi cavoli troppo usare il tutto con un proprio terreno di diciamo di caccia e di potere e poi tanto c'è quella sana cultura di sinistra che dice che comunque mai si tocchi la RAI perché è un sorriso ma da questo gioco io non ci sto più e no
Questo che non va bene dobbiamo rompere questo gioco facile questo alibi che non possiamo più da questo è il punto
E funzione cito di una nuova riforma
In funzione della riscrittura di una legge di sistema
Che dobbiamo cominciare a mettere in campo
Che riprenda come peraltro tu stesso hai detto non solamente l'informazione ma l'insieme sistema comunicativo e riscrive le regole del gioco in cui pluralismo se un dualismo vero e in cui cominciamo a pensare seriamente a quale noi utenti
Giudichiamo essere un sistema della comunicazione democratico un quali Poli e con quali ecco formule anche societario cioè in sostanza questo schemino la RAI più Fininvest e più qualche faticosa diciamo emittenti episodi sotto più un universo locale frastagliato che oggi anche ti ripeto il terreno di insediamento in alcuni pezzi del North importanti delle chi sbaglia questo schemino a mio giudizio oggi in questo quadro culturale ha cambiato di segno cioè quello che era un punto di decoroso a difesa di un una dialettica plurale oggi si sta rivoltando contro le sue premesse credo che questo sia un punto da porci nel nostro dibattito con molta serenità senza improvvisazioni
Ecco perché lo volevo dire accennare in una sede come queste senza improvvisazioni senza ricetta io non è che abbia come dire una
Scaletta chiusa e definitiva però Vitioc abbia direi che ormai è questo il punto che ci ha richiesto teso a fare un movimento radicale nel senso buono del termine ecco
Che non si pone più per una volta
Ecco gramsciana mente diciamo così ecco di tenere insieme le branche del sistema e visto che questo sistema oggi è governato in una maniera assolutamente
Lontana dei nostri orientamenti se nel campo pubblico sia in quello privato caso Fininvest
Il partito Fini investirlo bisogna dobbiamo ricominciare a mio giudizio questo il punto che volevo portare come contributo ad avere una certa parzialità
Nella nostra battaglia una certa radicalità
Ricostruendo poi un'organizzazione computer il sistema strada facendo vedendo quali forze sono in campo quali sono le alleanze possibili quali
Quali punti SISMI nuovo non in questo universo che si sta bloccando questo lo dico in favore di un pubblico riformato non per una privatizzazione non vorrei appunto Verlato Locone equivoco ma che è importante però
Provocare questo chiarimento se no davvero noi rischiamo di essere una sorta di
Truppa di complemento di un processo che poi ci vede come eventualmente attori secondari alleati non magari un domani recuperati quando i grandi giochi si sono conclusi allora questa cosa io credo non vada bene
Credo che sia importante invece davvero dare un segno di novità un una grande assise culturale io non so adesso quali possono essere le forme pensiamoci seriamente Foti ha accennato al nove il nove la mattina
C'è un'iniziativa che il PDS ha promosso naturalmente non solo siete invitati ma insomma la promozione del PDS non vuole essere minimamente
Opprimente
Un'iniziativa qui sarà presente Occhetto al residence di Ripetta sul tema della comunicazione con dare il senso di una campagna politica e culturale se ci riuscissi appunto cioè questa iniziativa ripeto non vuole essere egemonica cioè però utilizzare questa giornata anche per fare qualcosa di più che mette in moto forze anche più anche credo che sia fondamentale apriamo un dibattito un confronto se l'Arci
Attraverso questa petizione che io trovo utilissima riesce a farsi interprete di ecco della ripresa di questa iniziativa di massa credo che sia fondamentale per parte mia parlo anche a nome lo dicono formalmente
Di una davvero di una forza politica che trovo troviamo tutti più sensibile su questi temi PDS sie molto sensibilizzato su questi argomenti anche devo dire più attento anche alla qualità di questa battaglia quindi credo che si possa davvero pensare di ricostruire quanto meno una sinistra più attenta e più coesa vi ringrazio
Io vorrei solo che da questa riunione uscissimo con delle proposte concrete
Questa
Appunto io come cittadino sento il bisogno non sentì solo che lo sento proprio impellente di partecipare c'è questa non è più una cosa di addetti ai lavori
Questa cosa che ci riguarda questo Paese appunto è cresciuto in questi ultimi anni
Anche grazie a un certo lavoro che è stato fatto
Dalla televisione dai giornali dagli organi di informazione abbiamo bisogno di partecipare allora io propongo che sia fatto un comitato diciamo di difesa del dell'informazione dell'informazione dei cittadini perché è questo il punto
Usiamo tutta la fantasia che è stata usata e usiamo anche diciamolo il potere che i giornalisti hanno chi ancora fugace
Si unisca insieme hanno e inventiamo delle cose delle forme di lotta
Nuove perché è possibile fare questo cioè a parte la manifestazione che esse chi non so chi non si fidava ma se fosse stata una mobilitazione non abbiamo paura di dire demagogia chiamiamo il popolo la cosiddetta gente
La cosiddetta gente può darsi che è disposta e non io ne sono sicura
A scendere in piazza a mobilitarsi
E a dare l'apporto e l'aiuto per difendere un patrimonio che gli appartiene se poi ci dobbiamo fare la nostra televisione facciamo accertaste ci chiedono l'aumento del canone
Bisogna vedere perché lo chiedono se bisogna pagare un canone tre RAI uno uno per RAI due rampe tre vediamo
Possiamo anche inventarci questo
Quindi se una certa un certo Canada fa un certo lavoro che e in difesa della voce dei cittadini io sono disposta a pagare anche di più
E non sono disposta a pagare per un altro tipo di informazione può darsi che si può fare anche questo
Cioè inventiamoci aveva non so può darsi che sto dicendo che cosa ma io sento comunque
Un allarme
Una Carmen che forse chi sta dentro non lo sente così forte di come ha io sento che mi si stia togliendo proprio l'ultima voce rimasta già in tanti non mi rappresentano purtroppo da un pezzo mi dispiace
Ma e così i sindacati non ne parliamo non non ne parliamo chi ne era rimasta Bernardini che erano rimaste alcune voci della RAI alcuni giornali perché Italia Radio
A mobilitato e ha fatto e si parte sì e si paga una quota parliamoci una quota e facciamoci fa facciamoci nostre attribuzioni
In cui facciamo un comitato qui in cui ci si ci si riunisce e si inventa qualche cosa
Dell'IMI per
Ecco mi pare che abbiamo fatto bene a non rinunciare a questo spazio di discussione di questa sera si sono dette cose anche
Mi pare molto importanti
Io intanto sarei
Per accettare la critica che ci ha rivolto Daniela Brancati perché effettivamente è vero noi abbiamo passato lungo periodo della vita del nostro associazionismo
In cui noi non non abbiamo afferrato la portata di questo di questo scontro è la verità ce lo siamo già detti in altre in altre sedi
No no noi ce lo siamo detti in vari congressi assunse una confederazione di diciannove associazione vive una vita congressuale
Fin troppo intensa Fini se lo stiamo dicendo da da tanto tempo abbiamo cercato nell'ultimo periodo sostanzialmente nell'ultimo anno e mezzo attorno alle vicissitudini che che che si sono assommate in questa fase a riprendere confidenza con questo tema adesso è giunto il momento di operare un salto di qualità
Credo di poter dire che in un tempo ragionevolmente breve noi potremmo riuscire diciamo a ricostruire il filo del della presenza diffusa del nostro associazionismo su questi su questi temi cosa che ancora non è perché nonostante il risultato positivo
Della raccolta delle delle firme torna petizioni insisto a dire quello che ho detto all'inizio perché non deve sfuggire nessuno siccome si è parlato molto francamente non deve sfuggire a nessuno questo fatto che
Come dire la petizione non è andata liscia come l'abbiamo dovuto convince molti fontane in molte realtà molto no no non non solo perché la formula perché la l'obiezione che io ho trovato nella gente era quella che noi rischiavamo come del resto ci hanno accusato alcuni interlocutori alcuni osservato mi noi rischiavamo di difendere un pezzo dalla lottizzazione questo era questa è stata la la la cosa principale la critica principale che c'è stata che c'è stata rivolta io facevo un parallelo all'inizio tra questa vicenda e quel dei giudici noi siamo stati tra non soltanto i sostenitori fans più agguerriti di dei magistrati di di Tangentopoli pure dei magistrati che hanno operato in Sicilia e quant'altro ma noi siamo qui ad un momento di delega assoluta al processo di destrutturazione che impedisce qualsiasi
Il rintracciare le risorse profonde per la ricostruzione da questo punto di vista e e chi si propone la ricostruzione rischia di essere soltanto Berlusconi e compagni quest'mi pare che che si debbano dire brutalmente no la difficoltà esistiamo che ci siamo trovati di fronte nonostante questo brodo ottenuto già un discreto successo e credo che anche da un'esperienza che abbia diciamo avuto questi limiti
Noi sì posso dire che c'è effettivamente una pena di disponibilità che andrebbe molto di più agita molto di più sollecitate sia sul terreno della mobilitazione sia sul terreno della questione delle risorse per la proposta
Culturale che che che noi dobbiamo poter rimettere in campo quindi intanto diciamo sarebbero accettare questa critica e utilizzarla per vedere le difficoltà concrete di fronte alle quali sia poi c'è stata un'altra difficoltà che riguarda il mondo degli stessi operatori televisivi io anche questo non posso non non non non citarlo in in conclusione perché
L'Inter diceva un una cosa molto molto semplice c'è stato uno sbandamento distinte in questa siamo nella battaglia di queste di queste settimane perché cento punti tutti erano convinti che impostata la cosa su un terreno che vi partiva come dire da da una nostra iniziativa da una nostra proposta da un nostro successo che non è come della convenzione per il diritto comunitario ed ho fatto anni fa
Ancora poche settimane prima anzi durante la discussione in Parlamento della legge non ci siamo riuniti ci siamo mobilitati abbia fatto conoscere la nostra opinione abbiamo fatto le nostre pressione abbiamo chiesto all'incontro i presidenti dalla Camera e dal Senato ci sia per quello che potevamo e siamo mossi quindi anche noi consideravamo e immagino che molti considerassero quello come il terreno proprio e poi a un certo punto evidentemente c'è stato una difficoltà a forzare il conflitto su quel terreno noi abbiamo chiamato decine e decine di giornalisti radiotelevisivi a dare vita ad un incontro di un'Assemblea ad un confronto nei giorni precedenti
Alla data nella quale si sono decise le nomine costruire c'era in qualche modo una pressione un momento di mobilitazione la risposta non è stata entusiasta anzi non c'è stata risposta
E questo assegno non anche con le difficoltà di cui Vincenzo vita parlava precedentemente vi dobbiamo sapere che ci sono tutte queste queste questioni
Allora io credo però che veramente diciamo il fatto che si è compiuto talmente grave lacerante significativo di un di una di una prospettiva che io penso veramente sì sì adesso ha bisogno di uno sforzo soggettivo per per diciamo riorganizzare richiamare le forze la larga disponibilità di forze che c'è ad una ad una risposta ad una risposta che deve avere due caratteri quello della mobilitazione immediata quella della costruzione di un movimento che forse oggi per la prima volta è possibile costruire e dall'altro quella di una profonda rilettura diciamo del del del del dell'ipotesi culturale
E dell'ipotesi di sistema che noi dobbiamo andare a proporre
E io penso che di tutte le cose che sono state dette forse diciamo la formula migliore e quello appunto di costruire intanto i l'avvio del lavoro di un gruppo diceva ma se mi ristretto comunque diciamo di di quelli che si sono di più uno mo'mobilitati in questa fase che costruiscono un'ipotesi di lavoro un calendario di lavoro
Per arrivare a che cosa io penso che ci sia la possibilità
Di arrivare come dire a un a un a un a un grande foro una convenzione momento nazionale di incontro di tantissimi soggetti che sono interessati ex e credo che avrebbe successo un'indicazione di questo tipo
E e non per chiudere una ricerca no o per come di presentare una ricetta ma proprio per sollecitare invece l'avvio di un lavoro profondo molto più profondo di quello che evidentemente non è bastato
E che ha portato attraverso la legge di tra virgolette riforma del del sistema pubblico radiotelevisivo a questa situazione
Si è trattato di un passaggio non credo nemmeno che vada rinnegato dettato di un passaggio importante che non ha risolto i problemi che probabilmente è stato travolto da dall'offensiva che sul terreno culturale
Investe l'informazione la comunicazione la produzione del televisiva eccetera eccetera eccetera quindi credo che bisogna fare piuttosto rapidamente questo senza escludere nessuna forma di mobilitazione che si dovesse come dire rendere utile nel momento in cui venissero come verranno ulteriormente al nodo
Mille mille altre questioni sull'ultima che è stata citata sicuramente come dire sarà un punto di discussione perché già nel Parlamento le forze che si sono schiere diversamente schierate attorno alle scelte di questi giorni non avranno come dire un un campo d'azione così ampio di indistinto cucina hanno avuto fino adesso mi pare che le cose abbiano come dire piuttosto chiarito non un'alternativa di schieramenti di di posizioni
Così come credo chi in questi giorni attivamente le nostre quindici mila firme o i tanti gruppi che si sono in qualche modo segnalanti hanno protestato contro quello che stanno che stava accadendo
Chi ha vissuto passivamente questo questo periodo e per oggi
Scusami la parola e e tanto e forse di più incassato tic circensi socio mobilitati mobilitati in questi giorni e credo che reagiranno a Anna al tema aumento del canone una discussione
Di questa gente quindi io credo che noi dobbiamo fare un lavoro per individuare tutte le forme di mobilitazione necessaria nel mentre riapriamo uno spazio di confronto di ricerca ampio unitario intanto nel senso che è pluralista nel senso che mettiamo a confronto le diverse le diverse le diverse opzioni cominciamo come dire ad aprire un una discussione di questo genere con l'ambizione di rifare
Quello che appunto l'abbiamo detto già dieci volte stasera è quello che che ma se li si ricorda lo stesso nel sessantanove cioè costruire degli atti che possano aprire una spinta riapre una spinta di movimento in questa in questa direzione quindi io direi che
Ci possiamo lasciare dal punto di vista del lavoro diciamo in questa direzione
Io metterei a tema una cosa che è stata citata per da da Vernuccio all'inizio e che per ultimo
Ritornava in alcune delle cose dette da vita anche perché so che ci sono iniziative che si stanno muovendo che avranno sul grande campo se ho capito bene nel prossimo nel prossimo periodo
Che in questi mesi la discussione per esempio sul
Sull'azionariato popolare coglierà subito un po'delle oscillazioni di certe volte è stata alzata un po'strumentalmente no certe volte
Come dire è stata un po'sottovalutata certe volte diventata al massimo la minaccia no su un terreno di mobilitazione rispetto rispetto al servizio pubblico radiotelevisivi
Io credo che le discussioni che sono aperte in questi giorni tra nocciolo duro public companies siamo nel nel circuito del della finanza italiani
L'avvio di iniziative alle quali anche noi siamo stati invitati per esempio di ingresso di un azionariato diffuso e popolare
Sul terreno del dell'editoria
Il problema che il cannone comunque pone d'acquisto
Da questo punto di vista credo che debbano essere prese più sul serio e forse ulteriormente e e definitivamente tematizzato e da parte nostra perché altrimenti resta come dire un capitolo vuoto
Un capitolo vuoto che
Vita si ricorda io sono era fiasco vicino a lui durante l'assemblea dell'Usigrai che non vorrei che ci venisse sfilato di sottomano dalle mappe di turno perché mi pare che ci sia come dire è una protezione anche ad andare in questo senso siccome abbiamo scoperto che il terreno ormai il confronto completamente nuovo pre appunto che gli interlocutori sfuggono a qualsiasi regola non vorrei che diciamo questo ter Reno
Venisse invaso dagli attori stessi di questa restaurazione che oggi noi stiamo che oggi noi stiamo denunciando quindi io inviterei tutti diciamo anche su questo terreno a a discutere un po'di più perché credo che le proposte che dobbiamo fare alla gente sono quelle della mobilitazione visibile della manifestazione della protesta sono quelle delle a riunire le forze il Forum la convention no le cose
Che ci siamo detti qui stasera ma sono anche poi la costruzione di di formule di strumenti reali attraverso i quali la partecipazione il diritto del cittadino si consolidino un organismo in forme di controllo di intervento che siano che abbiano una una una sostanza una sostanza concreto un rapporto diretto diciamo con il sistema sia nella sua forma proprietaria sia nella nella sua forma come di di di di radicamento di radicamento diffuso al di là dell'ascolto insomma per quel che si paga per quello
Che che si conta pagando una quota e sono i temi che non possiamo lasciare alla lega finiscono le cose insomma ormai dobbiamo capire che questi sono temi che stanno all'ordine del giorno non soltanto l'attenzione della gente ma delle forme di mobilitazione di partecipazione
Che si organizzano livello a livello popolare
Io comunque questo è un tema che a mezzo senza mi mi permetto di sottolineare arditi sottolineare di mettere di più all'ordine del giorno vi ringrazio e ci sentiamo nei prossimi giorni per cominciare questo lavoro intanto più ristretto poi pensando ad una prospettiva piuttosto rapida diciamo di ampliamento