"Cristiano-Sociali. Una presenza nello schieramento progressista"

Se di realizzare l'unità della sinistra
Il PDS
Si candida per governare abbandonando ogni prospettiva di sterile opposizione ecco allora evidentemente la distinzioni fra PDS Rifondazione comunista avverrà
Noi che abbiamo anche un altro problema nei confronti del PDS
Ed è un problema che sembra strano che possa essere qui ricordato
Io per lo meno la penso così
La la linea gli atteggiamenti concreti del PDS ci sono stati spesso poco attenti alle esigenze della vita quotidiana della gente
Abbiamo assistito una cosa incredibile un emendamento della lega per sopprimere il contributo dell'ottantacinque milioni per il medico di famiglia è stato approvato anche dai membri col del PDS perché era stata condotta questa campagna scatenata di stampa contro questo contributo semplicemente semplicemente perché lo pagano i ceti medi e medio-alti
E vi sono esentati i ceti meno abbienti qui c'è una siamo in presenza di una ingordigia di privilegi da parte di coloro che stanno già bene e il PDS non se ne accorge ecco che bisogna proprio che ci sia una sollecitazione speriamo di farlo attraverso le nostre indicazioni programma
Chi vogliamo mettere infine quali altri cespugli vogliamo chiedere mettere insieme con quali altri cespugli
Certamente c'è una importante tradizione del riformismo socialista chiederei salvarsi dalle vicende da cui è stato travolto bisogna andare alla ricerca attraverso personaggi nuovi di questa tradizione che storicamente è stata essenziale per lo sviluppo del dell'Île de dei lavoratori italiani
Ci sono altre componenti come Alleanza democratica
Ci sono dei Popolari per la riforma che probabilmente non non essendo d'accordo con la scelta di Segni saranno incerta anch'essi il potere contribuire alla formazione del polo progressista
Ci sono ambientalisti sono forze Barnier
Resta un problema che è quello della Rete che noi consideriamo una una componente essenziale del polo progressista ecco alla Rete noi chiederemmo
Di allargare le proprie prospettive di intervento politico
Dai problemi della moralizzazione e quelli ad essi sono ad essa connessi
A un più ampio spettro di problemi che abbiamo bisogno di capire cosa la Rete pensa sulla riforma delle pensioni stizzito per dire temi di politica sociale
E forse abbiamo bisogno di sollecitare anche la Rete a camminare verso una cultura di governo
Non abbandonando alcune alcuni atteggiamenti un po'giacobini che non possono contribuire al governo del Paese questo processo all'interno della detti di e avviene e io credo che avverrà senz'altro perché nella rete c'è una componente giovanile di ispirazioni cristiana
Di altissima qualità di altissimo livello ecco la Rete diventa una componente essenziale del Polo progressista
Non ho altro da aggiungere se non a richiamare quello che ha detto Laura Giuntella sulla gravità eccezionalità della situazione
Non solo con la depressione che si pone davanti e ha fatti drammatici come quelli che sono stati ricordati ma è un crisi dell'economia italiana e mondiale non è secondo me transitoria
Ma è strutturale la disoccupazione se noi andiamo a vedere credo che arriveremmo a conclusioni che sia un fatto strutturale
Allora non si può lavorare per i tempi lunghi come qualcuno può pensare ma i problemi si pongono con le prossime elezioni politiche non ci poniamo quello delle elezioni amministrative che sono già incamminato e per la loro strada e sulle quali ognuno di noi farà le proprie scelte ma qui abbiamo alcuni mesi davanti per prepararsi alle elezioni politiche noi ci muoviamo in una situazione di gravi crisi grave crisi con e il riemergere l'ampliarsi delle fasce di povertà e in un contesto culturale morale sociale gravemente degradato assistiamo ormai a un processo che arrivato all'estremo di corporativismo l'azione della società
Chi è che può parlare di classe lavoratrice oggi quando ogni categoria cerca di ottenere il massimo per sé quando nascono i Cobas quando la Lega si inserisce su questa cultura dell'egoismo
E lo sfrutta egli ore lo esalta quindi credo che sia tutto un tessuto morale sociale da ricostruire
Ed è un impegno di grandissimo grandissima difficoltà dal punto di vista della prospettiva di evoluzione del sistema politico
Mi pare che non ci sia molto da stare allegri nel senso che noi stiamo camminando verso la formazione di tre poli a parte le componenti all'estremità vero
C'è chi vuole ancora muoversi per formare una Polo di centro
Che non sarà da solo sufficiente per governare e che riproporrà all'indomani delle elezioni il problema di alleanze e magari di ritorno ai consociativismo del passato
Noi dobbiamo tentare di frenare questa tendenza
E sul nostro impegno deve essere proprio in questo senso quanto più rafforziamo lo schieramento progressista tanto più riusciremo a frenare questa questa tendenza
Ecco io vorrei dire che la nostra impresa estremamente difficile è una specie di scommessa
Noi proponiamo di difendere gli interessi deboli in una società in cui questi interessi sono minoritari
Siamo nella società dei due terzi noi vogliamo portare avanti le i bisogni e gli interessi del terzo che è una minoranza se non c'è una grande carica ideale se non c'è una spinta che dall'impegno
Che viene svolto da tanti di voi sul piano della solidarietà nei confronti dei singoli fratelli in condizioni di bisogno se da questo non questo impegno non si trasferisce sul terreno politico non ci sono speranze di potere dare un contributo quindi dicevo questa nostra iniziativa che parte adesso
Che non sappiamo se si svilupperà si svilupperà
E quell'ampio retroterra che a cui noi facciamo riferimento saprà capire lei
La necessità di impegnarsi decisamente sul terreno politico questa è la nostra scommessa abbiamo delle grandi possibilità
Dipende da noi trasformare queste possibilità in una realtà effettiva
Ma la palla a Michele già comandante delle atto lamentando ricordare ringraziare numerose delegazioni qua presenti come osservatori attenti a questo nostro convegno la delegazione del PDS
La democrazia cristiana Galimberti socialista di Alleanza democratica dei Popolari per la riforma delle rette
Per ma
Credo che un movimento che nasce deve avere ben chiara ben chiaro il disco il problema della difficoltà che caratterizza oggi il nostro Paese
Qual è il pericolo incipiente e caratterizzante questa realtà nazionale
Te certamente il problema della crisi economica della crisi politica ma credo che il rischio maggiore sia quello che questo Paese infatti inesorabilmente verso quello che è stato definito lei tra Italia che è stato recentemente a Torino promosso Dalla Chiesa italiana alla Settimana sociale dei cattolici
Che ha messo l'accento sul problema dell'identità nazionale
E in quel convegno
Credo di grande interesse anche di sollecitazione a riflettere su un problema importante si è sottolineato come la crisi dell'identità nazionale investa il problema della democrazia e del bene comune
Credo che questo sia profondamente vero ma dobbiamo riflettere con più attenzione che cosa significano le tre Italia oltre la versione giornalistica che mi viene data in particolare io non sono assolutamente convinto che le tre Italia soprattutto per quanto riguarda il Meridione Vega una caratterizzazione della Democrazia Cristiana
Io credo che nel Meridione in un Meridione oggi sollecitato fortemente da una crisi economica e sociale e da una crisi politica devastante anche sotto l'incalzare
Duro di Tangentopoli il problema vero che si può essere in atto
L'emergere di candidature localistiche di Comotto e di candidature particolaristiche
Che potrebbero essere fortemente in informate da un'iniziativa mafiosa
Io credo che il rischio che nella dopo le elezioni si crei un'alleanza fra la lega del nord la mafia del sud sia tutt'altro che remota
Con un un rischio drammatico che a partire dal Mezzogiorno abbiamo un processo devastante per la società civile
Se questo è un pericolo reale
Che bisogna chiedersi in che misura oggi la politica sta rispondendo a questo rischio
La politica appare ferma ancora ai giochi dei vecchi partiti e delle vecchie regole
Abbiamo una democrazia cristiana immobile malgrado il suo il suo convegno di luglio abbiamo un PDS in certo quale strada prendere abbiamo all'interno un gioco di scacchi ed i domini che però non mutano realmente le regole ciò che manca in questo scenario e il nuovo e l'apparire veline
Allora è questo credo il problema il nuovo e all'apparire del nuovo in una realtà in cui il nuovo esistente
In cui ci si è una forte volontà di cambiamento dentro il Paese che si esprime in una società civile che è fra le più vive le più attive in questo Paese
O le società civile costituita dal volontariato dall'associazionismo dall'esperienza sindacali che non trova ancora espressione a livello politico ecco credo che sia questo allora la novità e l'importanza dei cristiano sociali
I cristiano sociali hanno un senso
In questa in questa esperienza in questa fase se riescono a interpretare a dare spessore voce attivi in tutti questi anni anima a scopo ai margini della vecchia politica di una politica caratterizzata fortemente dalla dominanza e dalla privatizzazione
Dei vecchi partiti e dalle logiche clientela
Che cosa io credo che dobbiamo qualificare cristiano sociali su alcuni punti nodali
Certo il problema del programma
Il problema del programma e soprattutto come ha detto Gorrieri il problema del programma sociale della capacità di porre all'attenzione di questo Paese l'attenzione di porre l'attenzione di questo Paese sui problemi della gente direi ricordando una frase di la Pira dei problemi della povera gente
Ma anche attenzione forte al problema di una vera e propria rivoluzione amministrativa senza la quale non è possibile praticare le politiche sociali e non è possibile sfitti sviluppare le occasioni del lavoro nel nostro Paese
Il secondo punto deve essere una reale politica dell'alternanza
Dell'alternanza io credo che dobbiamo batterci al di là di come vanno le cose perché i popoli e sono due lo dice la geografia stese i poli sono due non esistono tre poi quattro porte
E dopo andiamo a mantenere questo come un impegno fondamentale del nostro movimento
Ma proprio qui io credo che per potere battersi perché il poiché rimangono due siano due perché ci sia una politica vera dell'alternare tra dobbiamo approfondire con chiarezza fra di noi che cosa vuol dire esperimento schieramento progressista e che cosa vuol dire soggetto politico
Sono due punti in cui io non mi trovo
Beh forse in consonanza con molti con molti del del comitato su questo voglio chiudere il mio intervento riflettente
Che senso ha parlare oggi di schieramento progressista in un momento in cui la parola schieramento ha perso realmente ogni significato
Se il problema è quello di costruire un una forza capace di proporre le riforme e al tempo stesso di salvare la democrazia di fronte alla crisi dell'identità nazionale allora credo che il problema più importante Nunzia su quello di schierarsi dentro accettando di essere un pezzetto di una di un Pd uno ad uno schieramento riformista ma quello di operare come Movimento per costruire dai cartelli democratici che a partire dai collegi riescano a sconfiggere al Nord la lega e al sud dello schieramento mafioso
E credo che questo sia il problema essenziale non essere scheggia dentro lo schieramento mai essere una forza che operato a tra verso intento le varie forze della sinistra dal PDS alla Rete fino alla democrazia cristiana o magari domani al Partito Popolare
A cui non bisogna soltanto riprova rimproverare una questione di schieramento ma quella Democrazia Cristiana bisogna porre un problema più forte più decisivo
Il problema di rompere con questa struttura sua di consenso
Che è una struttura fortemente clientelare che trasforma i diritti in favore i cittadini suddito i sudditi questa era la rottura con la vecchia politica che dobbiamo chi allora questo ci pone il problema di soggetto politico e chiudo su questo e chiudo su questo
Dal ventiquattro aprile la prima volta che ci siamo trovati ad oggi al di là dei movimenti che sono stati promotori ci sono sono intervenute anche altre realtà
Sono intervenuti uomini politici e pezzi di esperienza politica questo è un fatto arricchente lo giudico per il movimento dei cristiano sociali
Ma a condizione che illegittimi della politica già in atto non prepari sui diritti mi della politica nasce il problema è il rischio grosso che oggi abbiamo di fronte e che il gioco di scacchi e di dominio della vecchia politica impedisca il promuovere di una politica nuova cioè la capacità di portare la gente a fare politica cioè il lavoro che Cristiano sociali possono realizzare spingendo i dirigenti i militanti il quadro del sindacato del volontariato della della della dell'associazionismo e della cooperazione ma anche le molte li e che sono nate nei Paesi a livello locale sul discorso programmatico ecco abbattersi appunto in questa fase per che una democrazia delle riforme vinca in questo Paese
Mentre si debba intervenire Giuseppe Lumia presente no niente vedo anche ricordare negoziando Casanare innate a questo un movimento di parlare agli atti Luciano impedendo loro di nelle mani Augusto Battaglia Gianni Macchia albergo fra Giacomo Migone e Bruno argomenti
Ma all'inizio di un cammino penso che almeno due requisiti non devono mancare chiarezza ed entusiasmo
In termini di chiarezza mi pare che già siamo sulla buona strada sul piano dell'entusiasmo un po'meno
Forse c'è qualche motivo reale serio
Che di apparizioni di nuovo come abbiamo visto già abbastanza
Allora le nostre esperienza almeno la realtà con cui lavoro giorno per giorno le varie persone responsabili esponenti dell'associazionismo del volontariato non facilmente si lasciano più ingannare dalle apparizioni
Allora ecco l'entusiasmo ce lo dovremo conquistare giorno per giorno lavorando dimostrando la capacità di essere sul territorio sulla socialità nei contenuti e con uno oggetti eliche realmente contribuisco al nostro paese di far governare e di far vincere il polo progressista
Ma ritengo che una difficoltà che noi abbiamo reale l'abbiamo messo di fronte a tutti i limiti tutti i nomi dei problemi che hanno ritrovato di fronte a sé tutti i vari tentativi che pure in questi mesi ci sono stati che all'appuntamento straordinarie preoccupante di tutti i problemi
La disoccupazione la crisi economica la macchina amministrativa che non funziona la sanità che va allo sfascio le regole che non funzionano lì c'è stato un appuntamento la convergenza straordinaria
Quasi che si fossero dati con una sincronia straordinario una strategia un piano dall'altro lato tra gli innovatori non c'è questa capacità di sintonia
Di presentarsi con la stessa forza qualità capacità radicamento con lo stesso consenso ad un appuntamento capace di affrontare la crisi del nostro sistema democratiche politico
Abbiamo questa scissione come possiamo recuperare
Puntualità forza velocità Energia
Capacità di risposta immediata perché i tempi sono ridotti
Attraverso il coinvolgimento delle varie culture le varie esperienze le varie personalità i vari contenuti che sono presenti dentro il polo progressista
Bene si pensava ecco che si poteva utilizzare un atteggiamento di colpo di spugna ricominciamo daccapo pure qualche altro di fronte alle prime difficoltà pensa che bisogna riprendere la vecchia marcia
E quindi presentare di fronte a noi tutto l'armamentario tutti i contenuti del vecchio polo progressista e così non va bene
Così non va bene
Ritengo che nel nostro Paese ci sono delle energie dei contenuti delle esperienze che non hanno aspettato il muro di Berlino per venir fuori ed è stato un evento straordinario di significativa portata storica e mondiale ci sono tante energie personalità contenuti esperienze che non hanno aspettato Tangentopoli per venir fuori cioè negli anni ottanta del nostro Paese
Ci sono stati sicuramente dei grandi ladroni
Che hanno saccheggiato il bene comune che non hanno saputo affrontare reali problemi che venivano fuori ma ci sono state anche dell'esperienza e delle persone reali che si sono misurati con contenuti costituenti cioè con dei nodi decisivi che la nostra democrazia deve affrontare sulle politiche sociali
Sì vedo qui avvenne a venerdì reggae all'interno di un di tutto il volontariato ma di tantissime esperienze volontariato ce lo cultura assistenzialista
Credo che sul campo dell'integrazione tra sociale e sanitario sul tema dei disabili su come socializzare il territorio su come ridefinire l'intervento complessivo dei Comuni delle Regioni c'è un sarebbe straordinario altro che assistenzialismo
Sulla tematica ambientale
Sulla tematica della formazione del sapere
Della nuova imprenditorialità del nuovo lavoro della pace del rapporto nord-sud
Ci sono temi contenuti che camminano con persone con esperienze non con studi a tavolino ma con sperimentazioni reali che stanno lì che stanno lì che stanno ancora lì che non sono stati coinvolti perché tra i vari tentativi pur positivi straordinari che ci sono nel polo progressista ci sono ancora resistenza incapacità di mettersi in sintonia con questa realtà e con questo mondo
Io penso che i cristiani sociali finalmente debbono dare il proprio modeste come contributo per fare emergere questa parte del nostro Paese che c'è con i contenuti che già ci sono sperimentati
E poi nell'atteggiamento sicuramente di ulteriore ricette ricerca Gambino e fare in modo che nel polo progressista rompa questa realtà e fare in modo che le polo progressista realmente si riesca a raccogliere quel consenso a raccogliere quella progettualità quella capacità di governo che ormai indispensabile ed è anche urgente da avere nel nostro Paese nelle nostre città nelle nostre città nelle nostre città dove si sta andando a votare dove di qui a poco tempo cambierà radicalmente la geografia politica
Mettiamo al centro i contenuti abbiamo detto non ci sono scorciatoie possibili non ci sono tentativi di ceto politico che può recuperare la centralità di questa dimensione
Però c'è anche un punto che dobbiamo chiarirci bene attenzione
Sicuramente ci sono stati dei tentativi innovativi in questi mesi però di volta in volta di fronte a questo nodo abbiamo visto tutti anche quelli che partivano sparati con un grossi programmi poi affogare in modo spesso anche mistero
Cioè di fronte al fatto che non possiamo diventare anche una piccola modesta ecco opportunità zattera occasione per dare la possibilità a chi ha distrutto la Prima Repubblica di venirci a spiegare e a realizzare la seconda non è possibile
Non è possibile su questo guardate che sono pressati in molti perché c'è un elemento di reale difficoltà
Ma su questo è un nodo è una bruna e un passaggio una strettoia su cui tutti dovremmo passare
Dobbiamo realmente fare in modo che la nostra piccola esperienza sia in grado di mettere dentro il polo progressista e con un quelli che hanno sfasciato
E che poi con un pentimento si ripresentano con contenute progettualità pronti a spiegarci cosa fare nella Seconda Repubblica e no la seconda ha bisogno di uno scarto
E questo scatto deve essere democratico di governo culturale ma deve avere con sé volte realmente nuovi che non si inventano dall'oggi al mattino ma che devono essere frutto di quell'esperienza di quei contenuti di quella radice ben presente nel nostro Paese e se ne trovano e ci sono e che sono in grado di dare un contributo straordinario senza nessuna inglesi e senza nessun proclama astratto
C'è un'altra macchia che dobbiamo togliere e dobbiamo dare un contributo realmente innovativo
Per riuscire a determinare anche una cultura di cambiamento all'interno della sinistra nuova che emerge all'interno di questo polo progressista che stenta a nascere
Dobbiamo togliere l'ombra della Prima Repubblica del rapporti viziati farsi che sono esistiti nel rapporto ma anche politica mafia e massoneria poteri occulti c'è stata questa ombra pesante
Minacciosa che sempre ci rispunta avanti ecco la seconda la nuova fase chiamiamola come vogliamo nei quartieri nelle città nelle regioni sul piano nazionale non può nascere
Senza aver cancellato senza aver fatto chiarezza massima
Su questa ombra che pure ha determinato ecco e ha condizionato e ha contribuito a sfasciare la prima fase della nostra democrazia su questo dobbiamo essere chiari
Su questo dobbiamo realmente dare il nostro piccolo contributo a determinare anche la possibilità di una costruzione reale della sinistra del cambiamento
Ma c'è un punto che qui vorrei però chiarire e che quindi anche impegna per l'impegno per il ruolo che ce lo nel modo e nel volontariato
Adesso bene
Io ritengo che per quanto riguarda la capacità di dialogare a tutti e di fare in modo che contenuti determinante decisivi debbono appartenere all'associazionismo in quanto tale devono appartenere penso all'associazionismo al volontariato al Mondial alla alleati all'Arci a tutte le altre organizzazioni
E lì bisogna avere questo coraggio di non farsi parzialità parte ma di riuscire con i propri contenuti di dialogare ed essere e qui siamo questo termine che può creare qualche confusione trasversali
Non perché vogliamo essere lordi ma perché riteniamo che alcuni nodi decisivi devono essere fatti complessivamente assunti da tutto il sistema democratico da tutto il corpo sociale economico del nostro Paese
Ma c'è anche oltre a questa politicità del sociale c'è anche una politicità della rappresentanza
E lui
Come abbiamo determinato col sistema elettorale che tra mille limiti pur c'è non ci può essere più lo spazio per parlare da un punto all'altro senza caratterizzare un orientamento l'obiettivo seppur da costruire non in modo ideologico e da sperimentare realmente sul campo
Per cui da questo punto di vista a me mi viene difficile ecco pensare che la nostra esperienza possa indistintamente non porsi l'obiettivo che ci ha nella sua ragione sociale e la sua denominazione
è una presenza nello schieramento progressista
è inevitabile abbiamo voluto questo sistema elettorale nella democrazia e rappresentanza questo era evitabile
Allora dobbiamo fare in modo che questa avvenga in modo serio culturale questo stare insieme questo collegarsi federarsi allearsi non avvenga sotto la necessità e l'urgenza dove spesso si pasticcia
Del momento elettorale ma diventi un fatto culturale e programmatico di contenuto diventi un reale processo processo
E lì quando poi quelli che sono stati a Lavarone ed altri decideranno ecco di non votare De Lorenzo
Quando decideranno di darsi una politico un contenuto sul lavoro sulla nuova impresa sulla sanità e sulle politiche sociali
Allora spetterà loro venirci a trovare e camminare con noi
Da questo punto di vista dobbiamo essere chiari netti non ci sono spazi per e nessuna ambiguità questa chiarezza lo devo a tante persone che stanno sui territori che sono impegnati e che conoscono il volto di questi trasversalismo e astratti
Che magari qui da noi a Roma con poche persone si possono concepire ma sul territorio mostrano il vero volto ambiguo improduttivo incapace
Di realizzare una democrazia moderna della rappresentanza capace realmente di mettere le migliori energie ed andare a governare dare un contributo a questo nostro Paese
Finisco
Sicuramente la nostra piccola esperienza un altro compito importante
Negli anni ottanta si e deriso
Degli emarginati dei poveri
Sì e deriso si pensava che tutto questo fosse archeologia
E si pensava che lì ci fosse solo il campo dell'assistenzialismo dell'incultura dell'incapacità di produrre cambiamento e realmente trasformazione della nostra società abbiamo visto che fine hanno fatto tutti quelli che sparavano addosso questa realtà
Bene il nostro piccolo compito è quello di dare finalmente voce e rappresentanza
A tutta questa realtà che oggi sta subendo ancora una volta questa pur straordinaria fase di cambiamento non vorremmo che questa nuova fase si giocasse sulla pelle
Di chi non ha niente di chi vive una difficoltà nel mondo del lavoro di chi vive dentro la condizione della vecchia che si ripresenta povertà o della nuova povertà Chirico la condizione del lavoro
Io penso che abbiamo i contenuti per non avere paura penombre stare sotto il tavolino preoccupati che siamo vecchio assistenzialismo
Penso che esistono le condizioni la cultura e la possibilità per dare realmente voce e rappresentanza e dare una possibilità storica a tutte queste realtà
A tutte queste persone
Sul campo dei minori dei giovani in tutti i settori ecco del disagio e dell'emarginazione in tutti i settori delle nuove sfide dell'ambiente e delle politiche sociali eccoli misureremo la nostra capacità di produrre reale cambiamento mi sono impegnato con altri nella Costituente della strada perché ritenevamo appunto che era possibile osare una fase costituente nel nostro Paese
Osare una fase costituente
Oggi come parlando a tutti dialogando con tutta la sinistra dialogando con tutti i soggetti del polo progressista
Bene non c'è più tempo facciamo in modo che non si Piquet nessuna scorciatoia che non si ritorni a vecchio ma diamo voce e rappresentanza quei milioni di italiani che in questo momento ci guardano con molte esigenza ma facilmente potrebbero scendere in campo acquistare quell'entusiasmo che anche una buona dose un buon ingrediente e fare in modo che questo polo progressista nasca realmente si costruisca e vada prossimamente al governo del paese
Non voglio essere
Malinteso credo che le riforme istituzionali sono cose importanti
Ma sono un fatto molto contingente
Possono addirittura essere pericolose se sono tanto enfatizzate da nascondere il suo mare i problemi reali dalla gente
Mi pare che Prodi sia quello che sta succedendo nel nostro Paese da un paio d'anni a questa parte
Mi pare abbiamo assistito a un fenomeno che quanto più radicale sono i nuovissimi che si propongono
Tanto meno si affrontano i contenuti da mettere dentro alla riforma della politica
Quelli sociali in particolare
Forse questo perché permette quando non si affrontano i contenuti di andare tornare piazzarsi vi spostarsi un po'come era nella vecchia logica dalla politica che abbiamo conosciuto tutti quanti
Devo dire anche la l'esperienza mi riguarda anche personalmente essendomi impegnata a dare una mano in cose in cui credeva profondamente di esser rimasto anche un tantino deluso da questi balletti
Peraltro tutto ciò avviene in un periodo nella quale la sofferenza sociale diffusa forse quanto non mai negli ultimi quindici anni una sofferenza che trova il suo punto più alto nella questione del lavoro
Che unito alle tradizionali povertà accentua l'emarginazione
Proprio mentre il degrado dei servizi sociali e ha raggiunto il punto di rottura
Le implicazioni di queste tre questioni sulla gente più debole assume in queste in questa prospettiva una connotazione che non è azzardato usava la parola drammatica
Abbiamo tutta l'impressione che in questa complessa e confusa transizione una cosa si stia già realizzando un progressivo appannarsi dalla cultura del sociale proprio come atteggiamento che ognuno deve mettere nelle azioni che compie
Una assimilazione preoccupante per molti versi sicuramente strumentale quasi che la vecchia politica sia in qualche misura assimilabile al sociale sì nota in molti nuovi protagonisti della politica questo Parati
Questo fatto propone nei fatti già oggi un restringimento dell'agibilità di tutto ciò che è sociale non solo è tanto per la politica dei tagli c'è una questione più complessa
Ma proprio come atteggiamento degli atti e possibilità di trovare interlocutori permeabili ad accogliere questa cultura nella politica
Invece io credo che purtroppo siamo in uno scenario economico e sociale che salterà quella che è la materia prima propria del sociale per quanto ci riguarda della cooperazione della mutualità
Mi riferisco all'inoccupazione mi riferisco all'emarginazione mi riferisco alle sofferenze
Che riguardano la parte più debole dalla gente e che poi è sempre stata la materia prima sulla quale è nata questa grande esperienza che caratterizza in particolare la società italiana
Credo ci sia invece l'esigenza di sviluppare la catena delle solidarietà peraltro organizzare lavoro per realizzare integrazione
Per realizzare anche assistenza in alcune fasce siccome Beppe Lumia si difendeva un po'su questo versante quasi fosse come dire una sorta di colpa
C'è una fascia di gente che ha anche bisogno di essere assistita nel senso vero del termine non nel senso peloso significa io credo che basterebbero le bastano queste semplice ragione
Per ritenere che il sociale alla cooperazione sia nelle spese che nell'espressione economica non sono reperti di un tempo antico ma sono un'attualità e un futuro sul quale costruire da una società giusta e sono anche la condizione di un reale pluralismo economica e sociale sul quale caratterizzare
La rifondazione della nostra società e delle condizioni di consenso questi riteniamo siano gli interessi oggettivi sui qua dai quali partire per ricreare assieme questo percorso è arrivare a determinare immolato pesante la presenza di questo soggetto politico nella realtà italiana
Grazie soprattutto per contenente nei tempi già già Zanini
Anch'io assolutamente un intervento breve ho solo tre cose da dirvi
La prima è chi siamo
Almeno come l'ho capito io
Noi siamo quelli che da qualche anno a questa parte
Hanno capito in maniera via via sempre più chiara
Che le ragioni dei più deboli nella nostra società
Possono essere difese solo se la democrazia funziona
Se la democrazia non funziona
I deboli son quelli che pagano per primi e pagano di più
E allora un modo per essere concretamente e non a parole
Dalla parte dei più deboli
Dalla parte degli interessi che sono meno forti all'interno della società e quello di far funzionare la democrazia farla crescere farla evolvere fallare farle raggiungere standard europee
Cosa che ancora la democrazia italiana non ha conosciuto
è per questo che tanti di noi pur provenendo da esperienze di tipo sociale e sindacale di associazionismo cattolico vario
Hanno visto nella battaglia per le riforme elettorali e istituzionali cioè nella battaglia per la democrazia dell'alternanza la battaglia per la democrazia compiuta non un'altra cosa
Rispetto alla loro tradizioni di impegno sociale
Ma il necessario compimento
Di quella di quell'impegno di quella strategia
La seconda cosa che voglio dirvi e come vedo la situazione politica in questo momento
Dopo questo fatto importante che è stato la correzione di rotta decisa e netta da parte di Mario Segni
Di qualche giorno fa
Un fatto che evidentemente ha cambiato non pochi aspetti dello scenario politico
Del nostro Paese
è stato probabilmente un segnale di una svolta in atto
Molti di noi io sono tra questi avevano aderito con grande impegno ed entusiasmo
Sin dalla prima ora all'esperienza dei Popolari per la riforma
Alcuni di noi avevano poi aderito anche all'esperienza dei cristiano sociali vedendo una sorta di complementarietà tra i due momenti
Da un lato un'esperienza che si batteva esplicitamente per il cambiamento delle regole del sistema politico
All'altro un'esperienza che cercava di iniettare dentro questo processo di cambiamento la forza regia la spinta morale e civile
Dell'impegno nel sociale
Ecco questa svolta disegni credo che sia un un elemento sul quale non possiamo non riflettere un attimo
Perché evidentemente segna un passaggio storico segnala conclusione di un ciclo
Il ciclo recente della fase del movimento referendario
Segna il fallimento dell'ipotesi di una grande alleanza democratica tra cattolici democratici sinistra democratica laici riformisti e ambientalisti
Che potesse contendere alla lega il governo del Paese
Questo grande disegno è fallito credo per due ragioni il primo è che la lega non riesce ad affermarsi come polo di governo credibile
A tanti voti ma non ancora la capacità di esprimere una classe dirigente
E questo negli ambienti forti negli ambienti che pesa no nel Paese sta cominciando a entrare come convinzione profonda
Dall'altra il campo della Grande alleanza e ancora pieno e ingombro di macerie dei vecchi partiti macerie per lo più ma ingombro di macerie
Quindi pensare di poter fare una grande alleanza tra cose molto diverse dovendo in qualche modo avere a che fare anche con il vecchio sistema dei partiti si è rivelata un'illusione re qualora la svolta in atto
Quella di una forte aggregazione di centro che guarda verso destra
Segni credo che sia funzionale a questo tipo di operazione che è legittima che io difendo credo che abbia una sua una sua possibilità nell'interesse del Paese riconquistare alla lega i voti di Formentini
Per tentare di portare l'Italia ad avere quella fisiologica purtroppo componente che si aggira attorno al cinque sette otto per cento di voti radicali verso destra
Che conoscono un po'tutti i Paesi i Paesi europei ma bisogna riconquistare alla lega i voti moderati
E questo credo che serva questa grande aggregazione di centro che si sta facendo
Questa cosa può servire al Paese ad una condizione
Che nel contempo ci sia qualcuno che lavora per una sinistra competitiva
Perché se non c'è qualcuno che lavora per una sinistra competitiva
L'occupazione del centro Siri traduce del Governo dal centro nel governo di coalizione tipico di una democrazia bloccata senza alternative
E quindi lo sbocco di Segni diventa uno sbocco rassegnato non lo sbocco progressivo
Noi abbiamo invece interessa è che si crei un polo moderato capace di governo degno di questo nome rispettabile possibilmente pulito
Possibilmente non basato sul riciclaggio del vecchio personale politico del vecchio pentapartito
Io su questo sono disposto a fare credito
A Segni
Credo però che nel suo stesso interesse
è necessario per l'interesse della credibilità di chi opera per uno schieramento moderato all'interno del Paese serve anche uno schieramento moderato è necessario che ci sia qualcuno che lavora in maniera credibile per uno schieramento progressista competitivo
E io credo che il PDS da solo non potrà mai riuscire a rendere competitivo lo schieramento dalla sinistra
Pur con tutti i riconoscimenti che si possono dare al PDS dei passi in avanti fatti la rottura una tradizione comunista e quant'altro
E tuttavia credo il PDS per primo sa che da solo
Quercia un cespuglio che sia da solo non può riuscire a rendere competitiva la sinistra democratica nel nostro Paese
Quindi è necessario creare uno schieramento più ampio
Nel quale anche è una componente cattolico democratica sia rappresentata sia forte sia organizzata sia autorevoli
Questo credo che sia oggi il compito dei cristiano sociali
E quindi qui è la terza e ultima cosa che voglio dire
Noi siamo nati in un contesto nel quale appunto c'erano altre ipotesi sul campo di cattolici che guardavano verso lo schieramento di sinistra oggi siamo praticamente gli unici sarebbe un grave errore se noi facessimo della nostra operazione un'operazione introversa
Un'operazione autosufficiente
Noi abbiamo il compito storico di essere coloro che provo che promuovono una federazione più ampia mi tutte le energie grandi di cui dispone il cattolicesimo democratico
Per dare sale e lievito allo schieramento riformatore
Se noi ci saremo questa non è presunzione ma credo che sia una lettura onesta della storia se noi ci saremo questo schieramento potrà vincere potrà scongiurare rischi gravi per la stessa unità del paese alle prossime elezioni politiche se noi non ci saremo
Avremo la responsabilità di essere tra coloro che hanno portato il Paese verso momenti difficili
Credo che quindi questa sia una grande responsabilità che non ci troviamo davanti ma avere grandi responsabilità ed essere coscienti di averle credo che sia la condizione per trovare quell'entusiasmo di cui parlava prima Peppe Lumia grazie
Se mi consentite di iniziare in modo un po'scherzoso volevo cominciare con un buongiorno mi verrebbe da dire di cominciare con un animo ragazzi nel senso che la situazione in cui ci muoviamo in una situazione estremamente grave ma noi siamo qui per lanciare una sfida politica
Una sfida a chi gli operai per una prima di questo Paese verso il particolarismo il corporativismo una sfida verso chi
Sta tessendo le fila per la coppia di costituzione
Di un blocco dei poteri forti di questo Paese
A cui si devono non poche responsabilità del disastro in cui il Paese è stato portato
Quindi come diceva Beppe Lumia prima ecco infine cioè con ottimismo che dobbiamo guardare all'impegno che ci stiamo
Sperando di fare un un po'di strada insieme io credo che sia opportuno cercare di conoscerci nel mio caso la necessità di un secondo di presentazione è anche dovuta a una delle tante omonimie di questo Paese
E avvia un'omonimia totale con un concittadino molto più illustre di ma il senatore Luciano Guerzoni del PDS già segretario regionale Partito Comunista già presidente della Giunta regionale dell'Emilia Romagna
Siccome anche qualcuno mi chiederà stamattina questa nasce consentitemi di fare questa precisazione e appunto sanno dove Luciano Guerzoni della stessa città
E mai presentarmi mi consente di anche di introdurre una riflessione
Su politica rapidissima su due punti
Su cui vorrei richiamare la vostra attenzione già fin troppo pazienti io sono stato per due legislature deputato della Sinistra indipendente mi sono impegnata
Del comitato promotore dei cristiano sociali allora io credo con tutta franchezza chi mi conosce sa che
Intende impostare i rapporti sempre con molta lealtà e franchezza cantucci sorga spontanea e legittima una domanda
Che cosa ci fa nel comitato promotore dei cristiano sociali uno che ha già altre appartenenze partitiche
Il problema si pone non solo per me ma per altri anche fra i promotori e allora io credo che la risposta
Su questa domanda che ripeto è legittima e non va in USA sia non solo un fatto formale che come sta scritto nel documento
Riteniamo abbiamo ritenuto che in questa fase non si fossero non non dovessero opporsi in questa fase iniziale problemi di incompatibilità fra appartenenze partitiche e politiche militanze politiche diverse
Perché i cristiano sociali appunto non si costituiscono impartite ma credo che la risposta vada ricercata soprattutto e su e questo è il primo elemento di riflessione che vorrei sottoporvi
Vado sopra ricercato soprattutto in un dato politico che sta al fondo della stessa iniziativa politica di Cristiano sociali io penso
Che nonostante la Ricci la l'iniziativa politica i cristiano sociali come ricordava Gorrieri non sia il risultato di ieri indecenti io penso che noi probabilmente oggi non saremmo qui
Se fosse proceduto con la necessaria tempestività coraggio apertura quella sera il grande progetto di costruzione di un partito democratico della sinistra come punta avanzata della riforma della politica
Come partito nuovo certe una propria identità essenzialmente sul rapporto valore programma
Come forza politica autenticamente pluralista capace di raccordo il progetto politico comune
Forse tradizioni esperienze diverse quelle che ai tempi della costituente del PDS si chiamava con lo slogan della contaminazione
Non credo che noi non saremmo qui oggi serie ragioni le sensibilità le battaglie politiche debbono dei pochissimi credenti presenti nel PDS
Essenzialmente l'attenzione e la sensibilità sui temi che chiamiamo genericamente delle politiche sociali avessero trovato nel PDS spazi di ascolto di visibilità e di incidenza Soffici
Così non è stato nonostante i grandi passi avanti
Che il Partito Democratico della Sinistra e compiti
A conti e di cui credo non si possono andare
Ma credo anche che non probabilmente non saremmo qui oggi se l'ipotesi di Alleanza democratica non avesse smarrito
Troppo rapidamente l'intuizione iniziale di una grande aggregazione di soggetti politici autonomi e diversi portatori di una propria identità in tagliandosi nelle tentazioni
Di assumere forme quasi partitiche o di terzo polo
Ecco io credo che da questa constatazione di fatto noi dobbiamo partire cioè è un fatto che entrambi questi gran progetti i riforma della sinistra della politica della democrazia nel nostro Paese si sono arenati o procedono hanno proceduto con lentezze
Piuttosto rilevanti
Allora noi
A partire da questa constatazione io credo siamo qui oggi ci costa città costituiamo il soggetto politico proprio per riprendere e rilanciare il filo di quella battaglia di quel progetto e quella esigenza di quella spera la costruzione di un grande aggregazione
Da sinistra riformatrice innovatrice
Che rimane credo l'obiettivo anche di di chi ha già si è incamminato per questa strada
Ecco noi siamo qui oggi con a riprendere il filo di quella battaglia politica ma ecco io credo che questo vada sottolineato partendo da una prospettiva e con una metodologia diverse da quelle già sperimentate
Da quelle sia già sperimentata dal PDS partendo dalla forma partito sia dal contenitore di Alleanza democratica
Cioè noi intendiamo costituirci come soggetto politico come componente come ricordava corrieri dello schieramento progressista a partire dalla costruzione di una identità Milano ideologica
No politica programmatica organizzativa di uno dei soggetti che esplicitamente intende contribuire a realizzarsi del polo riformatore di uno dei soggetti
Senza cui apporto come ricordava poco fa giustamente Tonini
E parlo solo informatore
Probabilmente ma non si costituiranno in Molise vai veloce vince perché in questo Paese senza il contributo delle forze dell'esperienza ed è lì che la consistente componente dell'area cattolica non è pensabile
Che il Polo riformatore progressista possa essere vince
Noi partiamo da queste esperienze di questi anni
Ritorniamo a partire da una metodologia diversa
Costituire l'identità politico-programmatica dei soggetti che concorrerà alla costruzione dello schieramento progressista il secondo punto molto rapidamente perché il mio tempo è scaduto
Credo che si debba anche a questo filo di riflessione il fatto che noi siamo qui come Christian sociale con riferimento all'appellativo Christian che è stato problematico
Anche per noi nell'assumerlo ed è problematico nel rapporto con gli altri perché siamo convinti che la scelta politica anche dei credenti dev'essere essenzialmente affidata alla libertà della coscienza individuale
Sappiamo che troppe volte in questo Paese sia fatto un uso strumentale della religione e del richiamo alla religione
Perché riteniamo che i cattolici sì e no oggi chiamata come tutti gli italiani alla responsabilità di una scelta politica no in base all'appartenenza religiosa ma la coerenza tra valori programmi e alleanze politiche rispetto ai drammatici problemi dell'Italia e rischi per la democrazia e per la stessa unità
La FIAT
Ma allora proprio per queste ragioni il riferimento all'appellativo cristiana non è da noi evocato meglio definire di per sé un'appartenenza confessionale né per definire un'ideologia bensì per indicare come è già stato detto da corrieri da Alda Giuntella Dante mesi per indicare individuare un patrimonio di realtà
Di gente concreta dei valori di esperienza di ogni dieci che che è costituito dalla multiforme realtà dei cristiani quotidianamente e non da oggi operanti nel sociale
è l'apporto di quest'area che è indispensabile non solo e non tanto in termini numerici ma piuttosto in termini di sensibilità e di progettualità per la costruzione dello schieramento progressista
Nella gravità della situazione del Paese noi rivolgiamo un appello agli amici di quest'area di queste realtà del cattolicesimo sociale organizzato per un impegno politico diretto
Con un unico soggetto politico esplicito
Sottolineo la parola esplicito perché ritengo che la realtà del volontariato e dell'associazionismo di
Settantasette anni interesse reale politica ed è un soggetto politico in azione occorre un soggetto politico esplicito
Per la costruzione del delle novità che riteniamo possibile
Solo assumendo come crimine anti
La democrazia dell'alternanza una nuova centralità delle politiche sociali che da decenni costituiscono la Cenerentola dell'agenda politica italiana e la costruzione dello schieramento progressista
Finisco la volontà di costituirci in soggetto politico come componente dello schieramento progressista e le ragioni delle scelte strategiche che proprio che proponiamo
Indicano di Bersani in primo luogo che intendiamo assumere senza alcuna spavalderia ma intendiamo assumerle le responsabilità e i compiti che come i laici credenti e come cittadini animali primariamente Conte
Secondo
Che riteniamo conseguentemente almeno io ritengo e credo che anche su questo occorra essere franchi un errore per lo sviluppo democratico dell'Italia
E per la stessa comunità ecclesiale la scelta dei vertici della Conferenza episcopale italiana in favore dell'unità politica dei cattolici nel contraddittorio e per me già abortito disegno di rinnovamento della DC
Di fronte all'urgenza di una svolta politica e morale che la gente ha dimostrato di volere che il paese attende in presenza del nuovo sistema elettorale maggioritario e nella prospettiva della democrazia dell'alternanza che non dimentichiamolo e condizioni imprescindibile per il cambiamento L'Unità del blocco cattolico è politicamente insostenibile
Lasciatemi anche dire che dopo Tangentopoli quell'unità a me sembra anche moralmente non più proponibile
Grazie ai grandi manteniamo cardiaca e ben Masci
Permettetemi di collocare questo mio breve intervento all'interno dell'esperienza di chi viene dal mondo dell'associazionismo e in parte del volontariato
Perché in questa realtà ha vissuto una vita intera
Per questo senza pretendere di rappresentare nessuno neanche il mio stesso movimento
Credo di poter interpretare i sentimenti di tanti uomini di tante donne che hanno vissuto la stessa esperienza
Siamo cresciuti nella consapevolezza dell'importanza primaria della politica come strumento fondamentale per rispondere ai grandi interrogativi della convivenza tra gli uomini
Malgrado questa convinzione una frattura fra il mondo delle associazioni e del volontariato soprattutto quello non istituzionale e nel mondo della politica lasciatemela definire istituzionale e divenuta sempre più ampio
Questo non perché secondo una cultura perbenista ritenessimo la politica è una cosa sporca
Sapevamo che fenomeni di malcostume di corruzione erano presente all'intorno all'interno del mondo politico
Anche se non avevamo minimamente la percezione della diffusione e della gravità del fenomeno così come emersa in quest'ultimo anno
E soprattutto del patto che in alcuni partiti le modalità fosse divenuta sistema
Il distacco invece diventava sempre più profondo perché vedevamo il mondo politico
Quello dei partiti quello che ha accesso al momento amministrativa e di governo lontano ed estraneo
Un mondo insensibile sordo non più capace di cogliere i segnali e le domande provenienti dall'esterno provenienti dalla società
Una sorta di Fortezza isolata nella quale si entrava da bambini destinati a seguire unità del predestinato o nella quale si veniva cooptati secondo regole e procedure estremamente rigide
Ma mano che questa frattura cresceva il mondo dell'associazionismo e del volontariato si sono sforzati ed impegnati a dare dignità e spessore politico al proprio specifico
Al servizio educativo al servizio nel mondo della sofferenza dell'emarginazione del lavoro della promozione della solidarietà tra i popoli al servizio della solidarietà tra uomo e ambiente
Un impegno che anche dato risultati importanti ma che non è riuscito ad integrarsi in una progettualità più globale complessiva
Oggi qualcosa è cambiato
Oggi chi vive nelle associazioni e nelle realtà di volontariato si sente chiamato ad alimentare a Parma turare quella speranza che l'attuale stagione aperta
Si sente chiamato alla responsabilità di impedire che vecchie logiche di potere riportino indietro l'orologio della storia
Ci muove innanzitutto la consapevolezza che alimentare far maturare le speranze si appoggia su una prima condizione irrinunciabile su quella che è la condizione stessa di ogni democrazia reale
Ricostruire il rapporto di fiducia tra i cittadini e il mondo della politica
Per far questo è necessario ricostruire dei canali e dei luoghi politici in cui i cittadini si sentano parlare il loro linguaggio sentano espressi i loro bisogni le loro aspettative le loro speranze
Senta hanno tutelati i loro diritti
Il fenomeno lega Balletto anche con questa ottica la lega accolto questa esigenza ed ha risposto parlando il linguaggio volgare faziose ed aggressivo di una certa sottocultura
Ha risposto raccogliendo la domanda di egoismo di individualismo di localismo presente in alcuni strati sociali
Ha risposto dichiarando di tutelare i presunti diritti di categorie protette privilegiate
è necessario su un altro versante saper rappresentare ed integrare in un progetto di sviluppo i bisogni di chi è meno protetto e garantito
Bisogna saper ritrovare il linguaggio politico che sappia esprimere le esigenze e le attese i bisogni di generosità di solidarietà di accoglienza di gratuità
Che sono nella coscienza e nel cuore di tanti uomini forse di tutti
E che sono stati traditi da una logica del potere fondata sull'arroganza sul cinismo su un mediocre compromesso
Aprire il mondo della politica le realtà e all'esperienza dell'associazionismo e del volontariato può significare creare le condizioni per ritrovare questo linguaggio per rappresentare di integrare questi bisogni deboli
Ma questo incontro tra mondo dell'associazionismo e mondo della politica non può più avvenire come sia realizzato nel passato quando venivano regalate alla politica singole persone
Che in breve tempo o venivano espulsa o per lo più venivano emulsionate nel sistema nelle logiche di potere rinunciando così ad un apporto creativo ed originale
Si tratta oggi di fare in modo che entri nella politica la realtà dell'associazionismo come esperienza collettiva senza per questo snaturare l'autonomia di nessuna parte anzi promuovendo e valorizzando lo specifico delle singole e distinte realtà
Solo in questo modo il mondo della politica potrà arricchirsi di quei caratteri specifici propri dell'associazionismo e del volontariato
Caratteri che sono la competenza specifica lo stile di gratuita e servizio l'impegno politico come servizio e non come professionismo la spinta ideale la passione civile
Questa mi sembra una delle novità politiche più significative e delle sfide più impegnative che vogliamo porre in questa convenzione nazionale dei cristiano sociali
Abbiamo dichiarato fin dall'inizio che non vogliamo essere un vecchio partito chiuso e autosufficiente
Quanto piuttosto un soggetto luogo politico attraverso il quale far transitare le energie e le esperienze più ricche dell'impegno sociale verso uno schieramento politico aperto di progresso e di solidarietà
Un cammino verso uno schieramento progressista di cui oggi è sciocco inutile definire cataloghi di appartenenza o di limitazioni rigide
In quanto è necessario procedere ad un processo di scomposizione delle vecchie forze formule politiche
Ed è necessario che si dia luogo ad una ricomposizione di nuovi soggetti capaci di interpretare questa nuova fase della vita italiana
Nel mutato contesto internazionale
Mettersi su questo cammino verso lo schieramento progressista significa sconfiggere ogni Nostalgia e tentazione neocentrista
Farsi che l'incontro di soggetti politici dice diverso il all'interno di uno stesso schieramento progressista avvenga più per quanto ognuno è in grado di mettere in comune
Che poi la misura il grado di identità e di sovrapponibilità che lo schieramento progressista abbia un minimo comun denominatore basato sull'impegno per una scelta di uguaglianza e di difesa degli interessi deboli compresa la difesa dell'ambiente
Un impegno a difesa della democrazia un impegno per una difesa rigorosa della moralità pubblica
Impegno per l'Unità d'Italia non come fatto ideologico romantico ma come scelta politica e storica di solidarietà in una prospettiva di mondi alita
A queste condizioni è possibile dar vita a uno schieramento progressista e di solidarietà
Cioè non voglia essere soltanto una testimonianza morale e culturale ma che si candidi in modo autorevole al governo del Paese delle realtà locali
Che sia in grado di ristabilire un rapporto di fiducia con i cittadini
Che sia in grado di riaccendere la speranza di tutti gli uomini di buona volontà
Che abbia la capacità di parte ornare a sognare grande milioni di persone a partire dai giovani da meno protetti dai meno garantiti
Che sia in grado di convincere la maggioranza degli italiani e delle donne degli uomini e delle donne del nostro Paese che usando gli strumenti propri della politica è possibile costruire un mondo più giusto più solidale più a dimensione d'uomo
Che sia in grado di aprire una casa comune di donne e di uomini liberi
Che sappia comunicare diffondere quella tensione ideale grazie alla quale sia pure con l'impegno e il rigore della competenza con la fatidica la pazienza la gradualità proprio della democrazia è possibile con il contributo di tutti costruire un mondo migliore
Io nel pregare ancora di contenersi entro il tempo stabilito ricordo che mancano ormai pochissimi interventi prima della conclusione questo anche per sollecitare
L'attenzione così com'era all'inizio è iscritto a parlare Sandro Antoniazzi commissario del Pio Albergo Trivulzio
Cari amici sono fra coloro che nella propria militanza
E come credo a tanti altri non hanno mai ritenuto di assumere un impegno politico diretto ed esplicito
E ciò io credo per due motivi fondamentali innanzitutto perché parlo del mio impegno precedente molto più lungo innanzitutto perché all'impegno sindacale sociale era da noi già considerato altamente politico in certi momenti di profondo cambiamento abbiamo addirittura ritenuto che il sindacato fosse l'attore principale è uno degli attori principali della trasformazione politica
E non ci sentivamo assolutamente limitati dal mancato impegno politico in quanto ci trovavamo dalla parte di chi influisce positivamente sulla politica e dalla parte migliore dalla parte dalla società e dalla parte della gente
In secondo luogo perché la nostra distanza dalla politica esplicita nasceva dalla nostra esplicita distanza dalla politica così come si configurava concretamente del paese e dei partiti esistenti
Non per niente qua ci sono
Dagli amici non per niente vent'anni fa cercando di costruire la lega la lega democratica non quella di adesso
Per rispondere proprio a questo problema dividendoci poi fra varie opzioni
Questi due aspetti io credo
Richiedono oggi un radicale una radicale revisione sul primo versante il sindacato continua a mantenere a mio parere un un democratico e sociale molto importante ma è evidente
E non riveste non può investire oggi un ruolo propulsore di un cambiamento generale la crisi è troppo profonda
Il sindacato da una parte mi ha profondamente colpito dall'altra molte dimensioni internazionali istituzionali etiche gli sfuggono
Assistiamo dunque una vera e propria inversione serie nel sindacato ha potuto costituire un motore del cambiamento generale
Oggi al contrario solo dal delinearsi di una prospettiva generale nuova etica politica culturale che anche il sindacato può recuperare pienamente il suo ruolo da qui dunque per loro la necessità
Di un impegno politico diretto
Sul secondo versante la gravità della situazione politica l'urgenza delle scelte istituzionali e strutturali adeguate hanno portato a chiarire i vecchi termini dal confronto
La scelta di questa formazione è chiara e se per un sistema bipolare e all'interno di questa prospettiva opta per l'area riformatrice condivido totalmente questa scelta perché nello stesso tempo definita nell'essenziale e molto aperta nei suoi sviluppi
Non ci porta a fare un partito ma realizzare una formazione politica che operi con altri per costruire questa prospettiva
Dunque dandogli un'identità ma anche non ci chiude dandoci un compito in mezzo ad altri e con altre e vorrei anche dire sentendo qui le suggestioni problemi sollevati da Giacomo Antonio da Tonini che evidentemente questa è una scelta che ha di fronte un modello in plateale la realtà è un po'diversa che tante saranno evidentemente le scelte le posizioni intermedie da assumere importante però e avere questa scelta come punto di partenza attraverso cui affrontiamo la realtà che abbiamo che abbiamo di fronte per me dunque
è come se una grande forza grande per la sua tradizione per il suo legame sociale per la sua presente vitalità
Per la sua ricchezza etica per la sua apertura culturale fosse rimasta finora da parte inattesa di riserva io raccogliesse che è giunto il momento storico per un suo coinvolgimento
Una forza finora sottorappresentato o ben rappresentata una carta non altera la giocata una risorsa non ancora utilizzata oggi decide di spendersi in questa fase di grande travaglio
Dove si chiude un intero ciclo politico ed è ancora incerto se di fronte a voi
Abbiamo un ulteriore disgregazioni oppure sintesi conservatrici o invece col mio spero orizzonti inediti problematici ma anche carichi di speranza
Grande indubbiamente la sfida non c'è solo la questione morale che ha affrontato la fine del sistema
Ma anche una situazione politica bloccata da troppo tempo un profondo disorientamento ideologico ideale una crisi economico sociale chiare radicalmente mutato tutti i termini della questione sociale
Anche il patrimonio etici e culturali migliori non sono in grado di far fronte all'imponenza dei nuovi problemi non è solo il comunismo entrare in crisi
Più ampiamente io credo ci troviamo in una condizione di inadeguatezza culturale profonda di mancanza di riferimenti fondamentali per comprendere la situazione e per delineare prospettive convincenti
I grandi cambiamenti hanno eroso la radice anche la solidarietà del lavoro che per oltre un secolo rappresentato il modello fondamentale di solidarietà
Una qualunque prospettiva politica soprattutto se nasce da un ambiente come il nostro deve avere di mira un nuovo paradigma di solidarietà una nuova etica sociale e una cultura una nuova etica sociale diffusa una cultura sociale che è tutta da costruire
Non possiamo però pensare di lavorare tranquilli per un lavoro di lunga lena
Mentre degli avvenimenti politici prossimi si possono determinare scelte vere decisive che riguardano il Nord e il Sud l'occupazione il futuro dello stato sociale chi paga il debito pubblico i privilegi di classi sociali come i commercianti professionisti l'esclusione dei ceti più poveri
Dietro alle future elezioni ai discorsi istituzionali all'ipotesi di federalismo stando a questi problemi reali di milioni e milioni di persone in altre parole la possibilità di un futuro per tutti io invece solo per una parte della popolazione italiana
Vorrei concludere con un breve cenno alla questione cattolica
Due fattori mi fanno propendere per la nostra scelta
I cattolici sono già dispersi in varie forze politiche a Mila no sicuramente il primo partito cattolico e la Lega che ha preso il quaranta per cento dei voti contro il nove e mezzo per cento dalla Democrazia cristiana
La tensione uditiva va bene ma sarebbe un errore privilegiare unità formale o pregiudiziali che frena lo il vero ed essenziale imperativo del momento
Quello di riuscire nella presente realtà storica a fare emergere disposte che siano eticamente significative ma anche politicamente rilevanti
Sui richiami all'unità ha pesato inoltre per tanto tempo l'aspirazione ad una nuova cristianità e pesa ora non per niente il termine democrazia cristiana che vuol dire che la democrazia dovrebbe essere cristiani
E penso ancora un più modesto recente assunto della Chiesa portatrice di valori in un mondo che mi ha sempre più privo
Ma se non ci si ferma al proprio distretto ambito ma si guarda alla ben più vasta realtà della società di oggi
è facile comprendere come la possibilità di una nuova etica sociale e di una nuova politica che oggi fra l'altro si pone a livello mondiale non può essere solo espressione di una fede di un partito di una corrente di un'area non abbiamo più di fronte il dialogo fra perse ideologiche compatte come una volta ma l'elaborazione di una nuova visione etico politica che vede un po'tutti alla pari nella ricerca
E se non può che essere l'incontro di diverse formazioni unite tra loro da questa ricerca e che si stimola la vicenda modificandosi nel corso dell'esperienza
Noi siamo belli queste formazioni e desideriamo offrire alle nostre forze per questa avventura che ci sembra degna della nobiltà e della vitalità della tradizione che modestamente la presentiamo grazie
Grazie la parola Gigi Vigliani della cintura
L'adesione di tanti sindacalisti all'aggregazione politica che oggi vogliamo far nascere e mi pare anche la loro nutrita presenza qua oggi
Credo si spieghino con una forte domanda di politica di qualità diversa
Che e e emerge anche dall'esperienza sindacale così come accennava al momento Fantoni anzi
Noi sindacalisti forse più di altri
Viviamo ogni giorno la contraddizione stridente nelle nella vita del nostro Paese tra i problemi drammatici della gente e l'instabilità
Il latitanza della politica dei partiti e delle istituzioni
E ogni volta che con fatica e anche contraddizioni interne si cerca di affermare
Le ragioni della solidarietà ci si trovano di fronte ostacoli crescenti dentro conflitti di interessi che si fanno sempre più astri e sempre più difficilmente mediabili
D'altro canto percepiamo
Che il nostro paese sta vivendo un momento di particolare rilevanza ed il suo futuro democratico e civile l'avvento di nuovi assetti del sistema politico istituzionale
Che si stanno costruendo attraverso un processo di scomposizione e ricomposizione delle forze degli schieramenti politici
Hanno impresso
Con una spinta inarrestabili dei fatti e delle nuove regole elettorali
Nuovi comportamenti la ricerca di nuove aggregazioni
Comportamenti tali da rendere più trasparente era la dialettica politica ed a favorire la costruzione di schieramenti
Sostanzialmente bipolare cioè quello progressista e quello moderato sia pure con le varianti che alla storia che la cultura del nostro Paese stanno determinando
E siamo convinti che attorno a questi due schieramenti si giocherà la politica degli anni novanta
Sono queste tendenze che rendono oggi più di ieri un grappolo la necessità di un rapporto più stretto tra il sindacato e la politica e quindi un rapporto più stretto tra il sindacato i soggetti ai luoghi dove più direttamente essa viene definita e praticata
Quindi l'autonomia del sindacato così come per anni l'abbiamo vissuto particolarmente non l'esperienza della CISL oggi ha bisogno di forme più ricche pregnanti e rispetto al passato
Questo in fondo il senso anche della nuova esperienza sindacale in termini di rapporto con il governo ed e le altre parti sociali che ha avuto una concretizzazione all'accordo di luglio
Questo è il senso di una ripresa sia pure ancora in sordina del processo di unità sindacale
Che nella vicenda attuale del nostro Paese può rappresentare un grande contributo alla stabilità democratica e alla ricchezza della democrazia
Pur con questo atteggiamento con questa assunzione di responsabilità oggi tocchiamo con mano i limiti della politica e istituzionale i limiti di un governo che vige entro lenitiva rigide prefissati
Mentre i problemi del Paese richiederebbero strategie di più lungo periodo i limiti di un Parlamento che spesso ridotto a campo di battaglia di varie lobby corporative
E più in generale i limiti di un degrado progressivo dell'etica pubblica per cui accanto al perverso rapporto tra politica e affari gli economisti riorganizzati illegalità diffusa tendono ad acquistare una crescente legittimazione sociale
La legge finanziaria nella sua filosofia generale e nelle sue scelte di bilancio credo tradotti in sei in modo evidente i segni di questo respiro corto e affannoso della politica
E in particolare anche la recente scandalosa pasta detta della minimum tax dimostra fino a dove sta arrivando questo avvitamento corporativo della politica
Di fronte al quale anche forze che hanno ambizioni progressiste non sanno sottrarsi
Per tutto questo sono convinto che le adesioni che qua oggi si sono manifestate dicevo di tanti aderenti militanti del sindacato
E manifestino per qualità e pluralità delle esperienze e anche per le le persone che vi hanno aderito
In favore di un forte investimento ideale e di un esigente disponibilità a lavorare per costruire un segno di novità nella politica italiana
E se il valore di una impresa si valuta non dall'entità dei mezzi a disposizione
Ma da questa intensità di ideali e dalla qualità delle esperienze che li sorreggono credo che oggi pur nella semplicità delle forme con cui ci presentiamo si possa dare avvio ad un soggetto politico di grande interesse rilievo
Non vogliamo infatti essere una delle tante labili trasversale che puntano a lucrare il massimo d'interesse in tutte le direzioni possibili
Siamo portatori di una cultura di valori che abbiamo cercato di praticare sperimentare nei diversi campi della vita dell'azione sociale in cui siamo impegnati
Con risultati di fare lei si caccia certo
Ma che crediamo abbiano contribuito in modo rilevante a far sì che nel nostro Paese
L'uguaglianza e la dignità delle persone e la solidarietà sociale siano rimaste pur fra tante difficoltà sbalorditivi nella coscienza collettiva e capace ancora di influenzare i orientare i comportamenti e le scelte fondamentali dalla società
Ed è proprio questa coscienza dei limiti e delle potenzialità che portiamo con noi che ci fa rifuggire dalla facile scorciatoia di un gioco politico tutto specie sugli schieramenti sulla costruzione di alleanze puramente nominalistici
Nella nostra esperienza di militanza sociale la politica è sempre stata programma e strategie e le alleanze coerenti con il programma
Pensiamo che anche oggi soprattutto oggi questo assunto non sia venuto meno
Due sono in particolare gli ambiti nei quali a questo riguardo abbiamo qualcosa da dire sono quelli dell'anno dopo e dei diritti di cittadinanza dello stato sociale
Sono i grandi problemi dello sviluppo economico sociale democratico e civile dell'Italia dall'Europa e le vere spine nel fianco di ogni sinistra di governo su questi problemi si sono da tempo consumate le vecchie ideologie e le stesse tradizionali politiche dell'anno che hanno fatto la fortuna del riformismo nei decenni del dopoguerra
L'occupazione è diventata cioè un problema permanente non risolvibile con la sola ripresa dallo sviluppo produttivo e nel nostro Paese in troppi in questo momento hanno dimenticato che si tratta soprattutto di un problema meridionale
Questi caratteri inediti del problema del lavoro richiedono l'adozione di criteri di strumenti diversi
Dalle politiche tradizionali capaci più che di erogare risorse finanziarie di mobilitare d'intelligenza all'iniziativa la responsabilità delle persone
L'accesso alla formazione durante tutto l'arco della vita lavorativa diviene allora un nuovo diritto decisivo per l'autonomia e per una presenza non marginale delle persone nel mercato del lavoro
D'altro canto l'esercizio concreto dei diritti di cittadinanza sociale
Secondo criteri universalistici di equità sarà sempre più legato al livello di efficienza di partecipazione responsabili degli utenti nella gestione dei servizi dello stato sociale
Qui su queste strade della solidarietà difficile vogliamo offrire un contributo che si avvale di una cultura di un'esperienza difficilmente riscontrabili altrove
Quindi sul terreno che per quelli hanno da tempo dobbiamo soprattutto irrobustire la nostra identità e la mostra consistenza politica e organizzativa
La scelta di militare nello schieramento progressista sei chiare determinata nelle nostre convinzioni
Nell'attuale situazione politica del Paese non è niente di rigidamente predeterminato
L'area progressista purtroppo appare oggi ancora una era frammentata
Dai contorni indefiniti un multiverso differenze di opinioni spesso in contrasto l'in polemica tra loro che non riescono ad individuare convergenze strategiche nel rispetto della pluralità dei soggetti delle culture dall'esperienza
Da un lato il più di esse
Specie con le ultime decisioni sembra ancora più preoccupato a conservare il suo consenso elettorale che a costruire una credibile prospettiva di governo progressista del Paese assumendosi gli oneri relativi
Non vorrei Quentin politica valesse la stessa regola presente in natura secondo la quale la Quercia nella transizione dall'inverno alla primavera non perde le foglie quando si secca
D'altro canto Alleanza democratica specie dopo la chiarificatrice Scelta disegni manifesta una contraddizione tra l'ambizione del suo disegno strategico e la gracilità del consenso che finora è riuscita ad aggregare
Altre cose si stanno muovendo sia pure confusamente nell'area di centro sinistra ed è difficile intravedere lo sbocco
In questa situazione la nostra presenza non sono certamente essere un ulteriore elemento di frammentazione di una realtà già troppo diviso
Quanto una componente otto per contribuire ad aggregare qualificare soprattutto nel programma questo schieramento che può rappresentare una novità decisiva per la fase che si sta faticosamente aprendo nel Paese
Certo non ci interessano le posizioni di nicchia
Negli anni Ottanta abbiamo criticato le analisi del Censis quando lui saltava nella loro dinamicità per lo sviluppo produttivo del Paese
Tanto più ci sembrano scarsamente produttivi in politica oggi dove la creatività strategiche ed il coraggio risultano essere ben più idonei ed incentivo rispetto alle posizioni di subalternità garantite
Ci interessa invece il senso il disegno generale dell'evoluzione del sistema politico
E la sua corrispondenza alle esigenze e ai bisogni alle domande soprattutto dei più deboli dentro questo produzione crediamo che qualcosa da dire e da fare spetti anche a noi grazie
Venti euro e poi Manghi Bruno Manghi
Amici questo è un contributo diciamo un po'diverso dagli altri solo perché e l'esposizione sia pur personale per la esperienza associative nazione cattolica di una comune riflessione di pace da profondità che è stata svolta dai cristiani di impegnati nel sociale cristiano sociale di Puglia
Che sono impegnati nell'associazionismo cattolico nel movimento imprenditoria non profit nel sindacato particolarmente deciso il nella Confcooperative nelle ACLI ed in esperienze amministrative discontinua rispetto al sistema partitocratico molti dei quali sono i presenti
Noi riteniamo che la politica abbia bisogno di un profondo rinnovamento di un profondo cambiamento più che di assistere oppure fare delle considerazioni assistendo ad una fase di transizione noi riteniamo che sia necessaria i una fase di cambiamento attivata in modo propositivo in modo discontinuo come in passato anche di ordine culturale almeno per come si è espresso nel nell'ultimo quindicennio
è un rinnovamento un cambiamento al quale non possiamo rinunciare
Ed è per questo che noi riteniamo che sia necessario quanto prima possibile appena tecnicamente possibile andare subito alle elezioni politiche perché questo governo sta portando sempre di più al degrado sociale politico ed economico del nostro Paese
Di fronte al modo di fare politica che fino adesso noi abbiamo visto che onnipervasiva o del sistema partitocratico come rapporto di sudditanza intrecciato come è stato rilevato a sistemi illegali vedi rapporto politica affari ed anche mafia
Che spesso vanificano quando non inquinano i poteri dello Stato di fronte a cercarsi in atto a riconoscersi a ricompattarsi in modo più o meno appariscente ed in modo trasformisti gode le forze della conservazione
Composta da eletti falsi profeti e cambino il pelo per sembrare Agnelli ma non il vizio e restano Lupi non chiedano falsi profeti che gridano proposte oscene nefaste contraria al più ai più elementari principi della convivenza civile e sociale
Noi condividiamo ed accogliamo senza nessuna tergiversa azione senza rincorrere definizioni la proposta politico programmatica dei cristiano sociali uno una presenza nello schieramento progressista
Essa introduce a nostro avviso una cultura politica nuova eticamente e socialmente radicata ed una presenza e non c'è nel confuso panorama politico italiano
Dati tali motivi di fiducia e di speranza ai cittadini che ne hanno urgente bisogno
Ed offre prospettive responsabili e solidali di crescita alle istituzioni democratiche del nostro Stato in una dimensione unitario
Di fondamentale importanza ci è parso il filo conduttore del Manifesto in questo contesto di crisi ribadiamo l'autonomia delle realtà temporali da ordinare secondo il progetto di Dio e quindi libero pluralismo delle opzioni politiche dei laici cristiani
Per questo affermiamo una volta per tutte che non è vero che il mondo cattolico debba stare in quanto tale compatto nel centro fittizio o a destra noi abbiamo scelto di essere una presenza pluralista nello schieramento progressista
Inoltre il manifesto
Propone al Paese la vera novità dello scenario sociale politico oggi la vera positiva novità perché altre novità ci sono l'abbiamo pure sentite ma non sono positive
Queste non avevano novità positiva che oggi storicamente celebriamo in questa convenzione
Ed è e laici e cattolici
Capisco o no
L'urgenza di aggregarsi non sono ormai sui diritti civili e politici ma ora anche sui diritti sociali
Sulle politiche sociali così come noi li abbiamo riflettuto e del Manifesto esiste è riposizionate cone politiche di sviluppo
Inseriti in un contesto internazionale e che riguardano tutto il Paese anche se in modi e intensità diverse da nord a sud suscettibili quindi di strategie diverse di intervento ma nella convinzione e il Paese non crescerà Sennori insieme le politiche sociali come politiche di sviluppo sono la strada maestra per fare uscire i problemi del sotto dalla situazione attuale che appare senza sbocchi e i problemi del Sud salgono corrispondenti e si richiamano reciprocamente con i problemi del Nord
Le lagnanze
Utilmente strumentalizzate spesso circa il divario nord-sud non appassionano più nessuno
Pertanto urge una nuova soggetto all'INPA ed è quella che noi oggi intendiamo costruire interpretata da soggetti che vogliono governare i processi per la vivibilità lo sviluppo e l'occupazione tenendo conto della modernità senza trascurare la tradizione
E quindi conveniamo con quanto ha detto Gorrieri circa la necessità dello schieramento progressista coltivi una cultura di governo
Circa le prospettive economico produttive riteniamo necessari gli sforzi sulle grandi imprese risolvendo però contestualmente i problemi culturali del rischio imprenditoriale e tecnici e delle innovazioni tecnologiche dei servizi all'impresa per l'imprenditoria locale
Ma in particolare idee riteniamo che debba si debba far convergere il massimo degli investimenti possibili sulle medie e soprattutto piccole imprese meno appetibili è più refrattaria repertazione mafiose e criminali
E peraltro perciò spesso costitutive del tessuto civile democratico nel nostro Paese
E ciò con un programma governativo preciso di sviluppo soprattutto per i settori che sono fino adesso statico trattati come le cenerentole del sistema produttivo italiano
Quella dell'artigianato del turismo dell'agricoltura e della Comindustria settore quest'ultimo dell'agricoltura in particolare in cui si abbattesse abbattuta invece la scure dell'assurdo aumento degli oneri sociali di un governo tecnico contabile preoccupato soltanto di far quadrare i conti
Diciamo sì al calo degli interessi per dar fiato agli investimenti produttiva dall'occupazione
Ma aggiungiamo sia la redistribuzione del reddito nella prospettiva del massimo di uguaglianza possibile
E all'equità fiscale con la lotta all'evasione e all'elusione e con l'abbassamento urgente della pressione fiscale su cittadini meno abbienti nostrano perché sia possibile la vivibilità
Ma anche per la ripresa dei consumi con il conseguente circuito virtuoso che ciò può determinare per l'incremento della produzione e dell'occupazione
Tutto questo amici miei perché noi abbiamo ravvisato in questo manifesto politico programmatico la centralità della famiglia il primo nucleo della società su cui la società insiste
Che ha quindi un ruolo ineludibile di umanizzazione della Società e con essa strettamente connesso il lavoro come strumento per costruire una vita familiare serena della famiglia del lavoro la galoppante cultura neoliberista purtroppo mette concretamente in discussione il diritto minando così alle basi la coscienza nazionale e la struttura costituzionale dello Stato
Noi dichiariamo qui piena solidarietà ai pensionati che oggi in questo momento saranno gridando al governo la difesa riformato
Roma noi non dimenticheremo insieme ai giudici ed alle persone delle tante scorte martiri della giustizia padre Puglisi
Martire della carità e poi dimenticata dai mass media
Perché l'ha dimenticata nei media perché non faceva eccessiva notizia e non è che non era vero non lo vogliamo dimenticare solo perché è prete ma perché egli ha dimostrato che è possibile e stava dimostrando iniziative concrete è possibile avere fiducia nelle istituzioni e iniziare a reclamare i propri diritti erano negate in quanto scambiati come favori
Lavoro casa e salute sono i diritti per tutti al di là delle frontiere nazionali e delle frontiere statali
Noi abbiamo ritenuto anche di esprimere come il gesto come atteggiamento di piena condivisione allo sport all'intuizione che Ermanno Gorrieri e di quanti inizialmente lo hanno anche aiutato nella elaborazione di questa intuizione
Grazie a Romano attenga quei primi amici che consultati
Per aver donato alla nostra mente al nostro cuore la proposta di un movimento politico non un partito per costruire una nuova aggregazione democratica e riformatrice nel più ampio schieramento progressista dove sia componente costitutiva
La ricchezza dei valori delle sensibilità e dell'esperienza della tradizione del cattolicesimo sociale
Oltre che democratico e altri condizionati da particolare hanno da tempo smarrito ma che noi e con noi possono anche riprendere da attualizzare un percorso comune grazie
Allora Paranà Bruno Manghi
Beh quando si fanno gli appelli la retorica e dietro l'angolo però si è pensato di mettere giù
Un brevissimo documento perché pus sempre più autentico dell'orientamento che verrà dato da domani nei titoli dei giornali dalle interviste queste il motivo per cui s'in con spirito molto Dante starebbero avevo scritto questo appello
Mentre sembra dissolversi un tradizionale equilibrio politico e l'Italia si avvia ad una fase costituente ricercando forme nuove di governo l'amministrazione di democrazia
I cristiano sociali si assumono il compito prevalente di mettere al centro del rinnovamento la questione della giustizia sociale
Perché le ragioni della giustizia sociale in una situazione di mercato richiedono l'impegno congiunto di persone forse associazioni di diversa tradizione opportuno che i credenti impegnati in tale più vasto schieramento non temano di dichiarare l'origine è la radice di questo loro impegno
Le linee di politica sociale che si vanno proponendo implicano che la tenace costruzione della giustizia dell'uguaglianza debba necessariamente rompere con gli atteggiamenti genericamente populisti e gli eccessi di statalismo dei recenti decenni oggi assicura giustiziati garantisce efficienza che non si limita a denunciare buoni sentimenti Massa predisporre strumenti rigorosi e plausibili
Urgente fronteggiare una reazione che non vengo da comprensibili motivi di insofferenza verso lo spreco e l'abuso e l'assistenzialismo diffonde l'illusione del fare da sé e perse lacerando in prospettiva i fondamenti della nostra convivenza
Della tradizione di pensiero e di azione cui intendiamo riferirci restano saldi i valori di persona e di comunità siamo certi che intorno ad essi posso costituisce uno schieramento concorde ed insieme pluralista
I cristiano sociali scelgono quindi ed essere protagonisti della politica oltre che nelle esperienze sociali
Di concorrere ai programmi e alla scelta delle persone che nelle istituzioni sapranno rappresentare l'Italia che anche nella prospettiva di un euro punito vuole coniugare giustizia solidarietà ed efficienza
Chiediamo a quanti avverto l'urgenza di questo impegno ad unirsi non per replicare una forma partito in senso tradizionale ma per raccogliere in un'iniziativa politica energie già vivere l'azione sociale
Intendiamo porre alla base dello stesso Cerci la dimensione locale la provincia italiana nelle città nelle culture locali sarà il banco di prova di una capacità di proposta e di presenza poiché presto avremo occasioni che ci chiederanno di scegliere convergenze di programmi di schieramento
Dobbiamo fare in modo che ad assumere sia una realtà diffusa nei luoghi e nei gruppi sociali che compongono la realtà italiana ricca di presenze nuove nella politica senza egemonie precostituite
L'autentico costituente che non oggi il primo passo si realizzerà infatti nelle prossime settimane vicino alla gente che teme per la crisi per il lavoro per il futuro
Si farà con gli operatori che cercano risposte al disagio sociale nei Comuni chiamati a governare con equità una transizione difficile
Solo esprimendo questo radicamento popolare i cristiano sociali costituiranno un efficace presenza nel polo progressista Polo che trova la sua fondamentale ragione di essere nella lotta per l'equità e la giustizia sociale
Ecco qua
Scusi hanno con gli altri interventi che erano previsti per questa mattina ma purtroppo motivi pratici esigenze anche molto concrete ci chiederò di concludere con Pierre Carniti grazie
Il mio compito è facilitato dalle cose che sono state dette sia da Laura da Ermanno Gorrieri dagli altri che sono intervenuti e da ultimo dall'appello che vi ha proposto che poi non solo con le forme diritto probabilmente metteremo anche all'approvazione
Dalla Assemblea
E ringrazio innanzitutto i rappresentanti delle forze politiche
Che hanno assistito oggi ai nostri lavori oggi il loro loro ruolo e la loro presenza brutto come dire una dimensione un po'passiva ma del resto presentavamo di propositi e dei progetti con i quali intendiamo
Impegnarsi nella prospettiva politica del Paese non mancheranno in futuro o se è di circostanze nelle quali invece il rapporto il confronto la dialettica sarà più dirette e quindi anche più utile per tutti
Ringrazia la stampa per l'attenzione che ha voluto riservarsi la ringrazio adesso perché più tardi mi riserva di criticarla e quindi come dire mi scarico subito da una incombenza che peraltro faccio in maniera
Senza alcuna difficoltà ringrazio quelli che sono intervenuti
Contribuendo a precisare ed arricchire i propositi le intenzioni che animano il nostro impegno
E ringrazio soprattutto in molti non solo quelli che erano formalmente imprevisti che non hanno potuto prendere la parola per che le le cose sono andate in altro modo
Ma anche i tanti che avrebbero voluto intervenire e non hanno potuto fare sia per limiti di tempo sia perché questa era una sede
Nella quale promotori siano assunti in particolare la responsabilità di presentare
Il Progetto
Il
La prima cosa che vorrei dire che la crisi politica che viviamo a tempo di cui qui si è parlato anche con particolare autorevolezza
Assomiglia un po'ai queste ragioni di preoccupazione ad un tramonto boreale dove il Sole non muore non muore mai e non nasce mai qui il vecchio stenta a morire il nuovo tenta nascere o a farsi intravedere
Credo che proprio perché siamo in una situazione di passaggio così delicata e così incerta
Non è dato dal quale si debba partire
E che Tangentopoli tempo all'origine comunque anche di questa crisi del sistema politico Tangentopoli non è solo una storia di ladri comuni in Tangentopoli ci sono anche questi
Non è solo voglio dire il prodotto dell'avidità della disonestà di politici ed imprenditori di dirigenti della pubblica amministrazione
E anche e forse prima di tutto
La prova della bancarotta del vecchio sistema politico
La sei corsie
Se Tangentopoli la spia il segnale dell'esaurimento del vecchio sistema politico la questione morale
Non può essere relegata solo nelle aule dei tribunali
Va da sé dei giudici devono andare avanti
E i processi devono essere fatti e noi ci auguriamo possibilmente presto
Ma la questione morale
Può essere realmente approntata
Cambiando con regole ed istituzioni
Che hanno consentito e prodotto il dilagare della corruzione
Questa e non altro io credo
Deve essere la soluzione politica
A Tangentopoli
Cambiare le regole e le istituzioni che hanno consentito
Una così allarmante grave diffusione del corruzione allora questo è il nostro punto di partenza più moralità
Significa più ricambio nella vita politica quando parliamo di democrazia dell'alternanza non pensiamo noi non siamo gli architetti editi sistemi istituzionali che escogitano quale
Come dire esteticamente o meno il Punzi il sistema che forse funzionerà meglio rispetto ad altri Sam partiamo dal dato che ha messo in crisi il vecchio sistema politico
Non è un è l'appello primo di benemerenze
A partire dalla stessa proporzionale
Che in molti un tantino il moltissimi poi alla fine ci siamo adoperati a superare
La proporzionale sicuramente benemerenze in questo Paese ha consentito di metabolizzare cambiamenti sociali economici
Straordinaria rilevanza basti solo pensare alla migrazione biblica che c'è stata negli anni Sessanta dal Sud al Nord al passaggio dall'agricoltura all'industria
Ad altre grandi trasformazioni sociali la proporzionale che pure si giustificava per il fatto che uscendo da vent'anni statura passi crea la scelta più saggia che potevano fare il padre Ico è è i padri costituenti per vent'anni il popolo italiano l'aveva potuto parlare non aveva potuto esprimersi era giusto che la facesse colmare sì modi articolazione possibile ma poi è servita anche negli anni successivi proprio perché acconsentito
Di metabolizzare cambiamenti altrimenti non digeribili
E tuttavia noi sappiamo che il suo costo in termini di ingovernabilità in termini di disfacimento delle istituzioni e era diventato alla fine troppo esoso e era necessario il passaggio da un sistema elettorale diverso bene tutto questo
I meccanismi elettorali e istituzionali che hanno retto il Paese nel corso di questi cinquant'anni
Beh
Che siamo impegnati e a superare per creare le condizioni la democrazia dell'alternanza ripeto tutto questo
Non siamo spinti a questo Daut bisogno estetico di ammodernamento istituzionale delle sue regole ma dal fatto che i problemi
Con i quali siamo completa a incominciare appunto dalla questione morale
Assunto una così grande
Rilevanza e nella nostra vita nella nostra vita politica trova la sua soluzione contro
Accanto naturalmente a lodevole lavoro dei giudici trova la sua soluzione politica nel fatto che si vada verso quella che chiamiamo ma democrazia l'alternanza più moralità significa più ricca nella vita politica
L'inamovibilità produce sentimenti di impurità e quindi alla fine condizioni di legalità
è quindi necessario il passaggio da un sistema fondato sulla frammentazione dalla rappresentanza
Che era appunto il prodotto dalla proporzionale le coalizioni il consociativismo alla democrazia l'alternanza che implica perché questo alla fine a democrazia l'alternanza due programmi
Due schieramenti
Che concorrono e possono alternarsi alla guida del Paese
Comunque funziona questa che chiamiamo sinteticamente la democrazia l'alternarsi insomma o la bipolarità azione del sistema politico comunque funzione ha dato luogo ad uno schieramento progressista e ad una moda
Ad uno tendenzialmente più a sinistra ed uno tendenzialmente più a destra poi naturalmente ci sono sia a destra che a sinistra forze che non sono aggregabili né in uno schieramento nell'altro ma insomma ovunque funziona nel mondo occidentale
Perché questa forma di democrazia ha prodotto questi ricevuta
Ora per arrivare a realizzare questa prospettiva c'è bisogno di nuove regole nuove istituzioni nuove scelte e nuovi comportamenti politici i cristiano sociali nascono con l'esplicita volontà di contribuire a questa evoluzione che non è dietro l'angolo e non sarà neanche facilissimo
Per questo
Abbiamo deciso di costituire un soggetto politico autonomamente organizzato ma non un partito perché intendiamo essere una componente del Po progressista importante
All'interno contro la voce il peso il patrimonio di idee di sensibilità di esperienza
Dei cristiani impegnati
Nel sociale
Ora questa formula noi siamo una componente dal polo progressista è una formula chiarissima perno poiché abbiamo discusso anche altre volte noi chiediamo a questa parte del tavolo
Ma forse esige qualche chiarimento altri che non hanno partecipato con noi al lavoro come dire di
Discussione preliminare
E per lo meno un duplice chiari io qui ribadisco molto sinteticamente cose che sono state dette più autorevolmente di me da
Raccogliere da altri che sono già intervenuti primo perché Cristiano sociali
Secondo cosa intendiamo per poco progresso
Allora l'uso della Gepi del del sostantivo in questo caso l'uso del sostantivo cristiano
Non presuppone una scelta confessionale
Abbiamo sempre creduto e contro il miriamo a credere nella laicità dalla politica cosa che significa che di tutto quello che fanno in politica i cattolici sono responsabile loro stessi avendo nella dimensione politica nessuna funzione di rappresentanza della chiesa
Significa quindi che la responsabilità di quello che facciamo ai nostri
Cita la politica implica e questi
Il sostantivo cristiano sta perciò
Ne hanno parlato molti tra gli ultimi
Anche
Guerzoni
Il sostantivo cristiano sta qui ad indicare semplicemente una comune formazione
Una comune provenienza
Una comune ispirazione ideale non ideologica
Di persone quindi
Che non pensano proprio per questa loro concezione tra laicità dalla politica che non pensano di imporre la la la propria fede a chicchessia ma che la vorrebbero rispettate quindi vorrebbero che anche nell'ambito della
E battaglia politica questa identità
Forse non solo riconoscimento ma anche rispetto
Di persone
Che ritengono che il loro impegno di lotta per la giustizia uscivamo rischi di essere confinato in una dimensione di testimonianza individuale o di gruppo
Di pura testimonia nonché dà testimonianza così importante ci mancherebbe altro
Una testimonianza quando tale leale una limitata incidenza concreta incapace di produrre efficace elaborazione culturale soprattutto proposte di iniziativa politica di cui invece c'è bisogno
In una fase come quello
Che noi attraverso
Di persone infine credano
E hanno condiviso l'insegnamento di don Milani che diceva salvarsi da soli ecumenismo salvati assieme e lamponi terrorizzato
E questo quindi quando parliamo e cristiano sociali non pensiamo detto a un
Non pensiamo a un recinto pensiamo di indicare un terreno su cui chi ha fatto nel territorio nelle attività nell'impegno quotidiano un percorso comune possa far valere
Assieme ad altri
Questa loro esperienza dando il
Naturalmente
La proposta idrica sociali si incontra con Matteo altre culture il mondo cattolico penso ai cattolici democratici che in parte sono rimasti nella Democrazia Cristiana per
Le cose che diceva all'inizio porcheria cattolici democratici che hanno fatto esperienze anche diverso e che Orson orrori autonomamente come crederanno contribuire a dare forza e peso
A questa presenza nell'ambito dello sforzo di una indispensabile di sintesi politica costruzione del ponte
Seconda questione
Secondo chiarimento
Riguardo a ciò che intendiamo per Polo progressista
Alle soglie del terzo millennio perché lui sia ormai ancora senso la distinzione tra progressisti e conservatori tra destra e sinistra
Se ne discute
Nella politica se ne discute sui giornali se ne discute nei salotti
Ora io credo che siano mutate molte delle categorie interpretative che la mia generazione soprattutto coi mio padre di mio nonno hanno utilizzato per classificare per distinguere destra e sinistra
Per intere generazioni la destra è stata identificata con la conservazione la sinistra compri innovazione
E quindi era naturale che la destra andato nel polo conservatore e la sinistra nel polo progressista perché l'innovazione di solito e accompagnavo sospinge il progresso
In realtà poi abbiamo scoperto che le cose non sono sempre così chiare così schematiche la destra si è anche rivelate innovativa si è rivelata spesso tecnologica futuro oggi cari capace anche di grandi trasformazioni
E la sinistra a sua volta delle cose da conservare
A incominciare dalla democrazia a incominciare dall'unità nazionale voglio dire insomma che queste categorie con le quali in passato di stilavamo destra e sinistra
Non aiutano a più non sono più più così chiare come lo erano e così indiscutibili come l'Air una volta all'inizio del secolo o nell'immediato dopoguerra Anco
La sinistra è sempre stato così è stata vissuta percepita e probabilmente in maniera non arbitraria come
Pubblicista o più statalista
La destra
Privatistiche che ha anche portato ad una contrapposizione assolutamente inconcludente si è discusso per mesi per anni se occorreva più Stato più mercato siamo che constatare che non abbiamo dallo Stato nel mercato Tangentopoli conferma che è vero
Non è tanto erano nella misura in cui un paese civile avrebbe bisogno al punto che dobbiamo ricostruire lo Stato a far funzionare il mercato e quindi voglio dire insomma queste contrapposizione anche d'intonazione ideologica hanno
Non sempre contribuito a
Chiarire le cose allora queste mie considerazioni così che non ci sono più differenze tra destra e sinistra tra prosegue tra progressisti e conservatori
Assolutamente no
Almeno nel senso che chi sta in alto nella piramide sociale tende a conservare lo stato di cose esistente che sta in basso tende a modificare dal punto di vista sociale non c'è dubbio che la distinzione destra e sinistra c'è e rimane
E
Poiché sono accresciute aumentata diseguaglianze accresce anche il suo rilievo il suo peso
Perché chi in alto tenga da crescere diseguaglianze in basso tende aree
Voglio dire che
A conferma che appunto è tutt'altro che superata questa distinzione che i poveri sono fuori dalla moda politica ma non per questo sono esenti da bisogno e quindi come dire il provvedimento
Rilievo nel definire questa
Contrapposizione ecco tutt'altro che secondario
Sul piano le cose quindi dal punto di vista sociale sono chiarissimi anche per questo che ci siamo chiamati cristiano sociali perché insomma questo connotato che vogliamo apportare come ogni contributo all'elaborazione del progetto che la sintesi politica è in realtà
Già esce
In qualche modo un elemento di distinzione
Sul piano politico è necessario una chiarificazione
Oggi la sinistra politica e difficilmente in Italia parlo naturalmente altrove le cose sono un po'più chiare non ovunque non sempre ma insomma sono un po'più chiare che imita
In Italia la sinistra politica è difficilmente definibile se non come insieme delle persone che ritengono di appartenere queste e non è molto insomma in termini di chiarezza
Deplora ugualmente considerarsi a sinistra
Non implica la necessità di avere le stesse idee
E di comportarsi allo stesso modo neanche sulle questioni fondamentali
Penso ai problemi istituzionali penso la divisione che ha riguardato la sinistra da dallo stesso referendum elettorale i problemi istituzionali e anche poi ai problemi di politica ecco
Allora la cosa che io vorrei sottolineare che è già stata detta con molta chiarezza soprattutto da corrieri nella relazione introduttiva quando noi parliamo di polo progressista
Non pensiamo affatto ad una vecchia e confusa unità della sinistra che non può portare da nessuna parte
Anzi
Porta dalla parte dalla sconfitta come ha dimostrato il caso delle lezioni mila prima parlato Antoniazzi sa che ci fu anche qualche tentativo per evitare quell'esito disastroso ma purtroppo è il
Non ebbe successo perché non ebbe soprattutto negli interlocutori più consistenti
Perché la disponibilità che sarebbe stato necessario
Una confusa unita dalla sinistra non porta da nessuna parte perché la sinistra contiene anche un'ala massimalista che non sa esprimere altro che una cultura nichilista e decadente
Contiene i gruppi che fanno dalla difesa settaria la propria soggettività un singolare obiettivo politico quotidiano
Contiene partitiche pensano
Di rifondare il comunismo
Il comunismo come movimento politico organizzato è morto e non resta nulla di vitale di utile per le società moderne
Sopravvivono però i suoi tre botti io li rispetto
Sopravvivono Mosca sopravvivono a Roma io li rispetto ma credo che e
Unità di forze così eterogenee se si pensasse in chiave della vecchia unità delle sinistre
Porterebbe
Non a costituire un'aggregazione capace di candidarsi alla guida del Paese
Ma capace di candidarsi ad una opposizione perenne ora l'opposizione ciascuno ci va per conto suo ha bisogno di fare tanti sforzi di aggregazione
Il proprio direttore andare all'opposizione non c'è proprio bisogno di un impegno organizzativo e politico particolare
Allora
Noi pensiamo
Quando parliamo il polo progressista pensiamo e intendiamo parlare di un polo che riunisca una sinistra liberaldemocratica
Una sinistra di governo
Come quella
Alla quale lavoriamo
Non può certo pensare di stringere accordi ed alleanze con forze che hanno Progetti Obiettivo saranno rispettabilissimi ma per per alcuni comportamenti
Assolutamente disinteressati gratuiti o persino ammirazione ma voglio dire politicamente vanno in una direzione diversa e opposta rispetto alla questione che si pone qui oggi hanno al resto del Paese se vogliamo nell'ambito la democrazia l'alternanza mettere in campo appunto un polo progressista in grado di governare il Paese non di fare l'opposizione
Poi sarà costretto a fare l'opposizione perché italiani saranno i consensi necessari ma questo come dire non dipende da una scelta aprioristica
Per noi dunque il polo progressista è un'aggregazione di sinistra democratica e liberale non liberista
Liberale
Che si vuole candidare a guidare il Paese uno schieramento quindi che pone l'ideale di giustizia sociale a fondamento dall'azione pubblica e componente essenziale del consenso politico
Io credo che questo sia quanto chiede l'Italia che lavora
Che rifiuta i vaneggiamenti di Bossi ma non accetta nemmeno lei che ingiustizie e diseguaglianze prevarica molto
Preparare il cono e quindi proprio che l'accelerazione disgregazioni intollerabile nel tessuto sociale del Paese
Un'Italia che intende contrastare la frantumazione corporativa
Le politiche e corporative sono sempre le politiche del più forte non dichiara più ragione
Bossi invitare come sappiamo la rivolta fiscale le corporazioni lo anticipano
Nei giorni scorsi i medici
I giornalisti i notai con un pentimento prenota in limine litis qualche ora prima scadenze canoniche
Ci sono formalmente ribellati all'osservanza la legge lo stare come tutti sapete era quello che i credenti previdenza un tono dovevano versare venticinque per cento i loro fondi alla Tesoreria dello Stato la quale avrebbe garantito un interesse leggermente inferiore all'interesse
Di mercato
Allora consentitemi a questo riguardo una osservazione assolutamente in politica chi come noi sta fondando lanciando movimento voli tutto dovrebbe dire mentre quel meno quello che sto per dire
Considero comprò che e lo deboli
Do deboli eccezioni particolarmente vergognosa la posizione assunta in proposito dalla categoria dei giornalisti
Questa categoria
Questa categoria che è generalmente pronta ad esaltare la necessità del rigore dei sacrifici quando si tratta naturalmente di sacrifici altrui
Si tratti dagli operai di Crotone dei precari della scuola o dei pensionati che oggi manifestano a Roma tecnico un vecchio naturalmente
Ci associamo nell'esprimere la nostra più viva ai quali esprimiamo la nostra più viva solidarietà ebbene questa categoria che ha sempre un atteggiamento censorio
Nei confronti di quelli che non capiscono che la vita è dura complicate che qui bisogna fare dei sacrifici per uscirne
Non ha esitato
No non c'è non critico sulle il fatto come dire che a violato una legge dello Stato non ha esitato a tirare in ballo per giustificare la propria protesta
In maniera tra l'altro particolarmente petulanti dall'inizio alla fine di ogni telegiornale nel quale non si poteva dare le immagini perché appunto la benemerita organizzazione era impegnati in altre cose a tirare in ballo l'autonomia professionale
E la libertà di stampa
In un Paese in cui lettere è spartito dal duopolio RAI Berlusconi
Ed i giornali sono tutti di proprietà dei grandi gruppi industriali
Dire che la libertà di stampa sia dipende aggrappandosi ai ponti indizi e non solo una menzogna o prima ancora che una menzogna io credo che sia semplicemente ridicolo
C'è di più siccome i cattivi comportamenti fanno subito proseliti più che i i buoni comporta Ebony stentano a fare
A produrre il consenso nelle stesse ore in cui medici e giornalisti facevano prove di disobbedienza fiscale a Montecitorio i deputati
è stato ricordato dalla Commissione finanze hanno praticamente sepolto la minimum tax
Ora io credo si può concedere che dal punto di vista tecnico la minimum tax
Non era forse il meglio che poteva essere escogitato per garantire maggiore equità fiscale tra lavoro dipendente lavoro un tono molto ma
Migliorarla tra virgolette abolendo la
Con un occhio alla serrata dei commercianti ed uno alle imminenti elezioni
Aprendo un buco nell'entrate dello Stato che altri potrebbero o dovrebbero coprire Gallo ci ha rassicura il ministro Gallo ci ha rassicurato ieri
Noi per adesso lo prendiamo in parola comunque staremo a vedere devo dire che non ho una particolare fiducia in questo tipo di rassicurazione
Ebbene tutto questo significa aprire la strada a rischi incontrollabile di disgregazione e disarticolazione socia
Con la sua consueta ironia Gal braghette scriveva qualche anno fa che i ricchi sentono più profondamente dei poveri le ingiustizie
Di cui si considera una vittima
E la loro capacità di indignazione non ha limiti
Quando i poveri dice sempre che avrai sentono i loro lamenti si mettono a pensare che i preti ceti privilegiati soprano davvero ed accettano la propria sorte con più filosofia
Credo
Al di là l'amabilità con cui Calabretta scrive queste cose io credo che si debba dubitare dell'efficacia sociale di un simile calmanti le proteste degli dei per
Da citare le esigenze del Po
In ogni caso chi come noi crede che debbano restare saldi valori di persone de comunità non può che battersi perché al centro del rinnovamento della politica sia posta la questione della giustizia sociale
Questo è anche il discrimine per stabilire impegno di aggregazioni
E posizioni che saranno rispetto alle nostre dialettiche alternative o contrapposte
Restiamo convinti che non è difficile transizione che il Paese attraversa
La coesione nazionale si assicura non solo sventolando il tricolore
Ma dando concreta risposta ai problemi di riorganizzazione di efficacia dello stato sociale alla questione oggi cruciale del lavoro
Questo significa che per noi le compatibilità non sono solo vincoli tecnico finanziari che si sono e non possono essere ignorati ma sono anche le soglie di tollerabilità politiche sociali
Per quanto riguarda il lavoro siamo tutti
Se leggete i giornali anche di oggi più o meno d'accordo
Anche chi si colloca in uno schieramento politico diverso e alternativo al nostro
Siamo tutti d'accordo nel dire che nella sua dimensione globale la disoccupazione è una drammatica statistica
Nella dimensione personale e familiare una tragedia come dimostrano anche gli avvenimenti
Appunto tragici che interpellano la coscienza di ciascuno di noi anche di
Ma le convergenze tra chi sta da una parte chi sta dall'altra finiscono qui
Noi siamo convinti che il liberismo e la deregulation non sono la medicina per il lavoro ma la malattia
Che al contrario occorre efficienza e solidarietà come dice il nostro Manifesto costitutivo
Efficienza perché è un sistema inefficiente fondato sullo sperpero distrugge anziché produrre ricchezza
Solidarietà perché la concezione liberista che considera un lusso la protezione sociale e un dovere la protezione dalla rendita mite nei giorni stessi giorni in cui si faceva la predica gli operai di Crotone
Non senza qualche ragione perché voglio dire il problema relativo alle forme di lotta in ogni caso insomma e un'azienda che produce più per dire che fatturato non ha un grande futura e quindi c'è bisogno di un lavoro di reindustrializzazione di trasformazione di ristrutturazione di cambiamento
Però dettata dalla stampa italiana i commentatori politici politologi intimavano a Ciampi attenzione come ti comporti come i trecento e rotti
E operai dico da negli stessi giorni stesse ore si ricapitalizzare il Banco di Sicilia con mille miliardi ha spesi tutti noi che siamo qui dentro senza nessuno che è
Senza nessuno che sentisse come dire un brivido di preoccupazione ludico di sdegno ma almeno di preoccupazione perché
Nel sistema dei valori ormai distorto della nostra società e il risparmio la rendita va tutelata il lavoro e come si diceva una volta una variabile indipendente o no siano come dicono i giovani che si occupano di automobilismo
Allora e una concezione che considera inevitabile dar il
Non intendiamo
Noi siamo
Il codice sigla che si aggrega le altre
Abbiamo bisogno di un reale radicamento popolare
Nel territorio nelle organizzazioni laddove si promuove si produce l'impegno sociale perché questo si realizzi la prima condizione è che chi ha aderito a questa convenzione costituente voi che siete qui al di là degli ospiti non si consideri un semplice propagandista o peggio un partecipe passivo uno che sta a vedere come andrà
Tenente colpo in una questione
Ecco adesso CISL porre questioni ma anche sia letto un appello che dovrebbe considerarsi conclusivo di questa Assemblea se volessimo procedere con le regole democratiche formali avreste ragione di dire bisognava bisognava poterne discutere allora io penso che si possa procedere in questo modo noi chiediamo una vera e propria votazione ma un'alzata di mano da parte di quelli che in questo appello grosso modo si riconoscono ecco con questo limite in questo assegno Russo chi si riconosce nell'appello letto da Manghi e può alzare la mano
Praticamente tutti vi ringrazio
Un gene come accennato anche nell'intervento iniziale c'è adesso procederemo ad assemblee regionali cioè possiamo segnalare quello mentre i costituenti
So che lì avverrà il confronto il dibattito sui documenti che noi abbiamo proposto le si chiede che abbiamo raccolto costituiscono già una base dei partecipanti speriamo a queste assemblee regionali
Sì pensiamo di convocare un'assemblea programmatica nazionale nella quale potere discutere ampiamente non con questa brevità di tempo e dare
Forme organizzative che sono necessarie per un soggetto politico
Se vuoi dire qualche cosa in più a io ringrazia tutti presente mi sembra che la Valle di andare sia superiore a quella di restare quindi sull'onda di questa desiderio saluto tutte quante