Presentazione del libro di Cosimo Ceccuti a cura di Giovanni Paolini "Giovanni Spadolini. Quasi una biografia" (Polistampa)

Però fu iniziamo
Buonasera buonasera a tutti benvenuti a questa iniziativa per la presentazione del libro edito da Polistampa e mirabilmente curato da Carla Gabriele Paolini che dopo sentiremo Giovanni Spadolini quasi una biografia che si nutre trae linfa dagli scritti dei testi che professor Cosimo Ceccuti ho pubblicato sulla Nuova antologia il volume molto originale e interessante lo vedrete lo sentirete dai nostri ospiti nel parleranno
Più in dettaglio da parte mia più come ex allievo del professor Ceccuzzi di cui sono particolarmente orgoglioso più come ex studente della scese dal fiere come sostenitore della prima ora e l'Associazione Alumni Cesare Alfieri undici hanno vista
Le faccio ventinove anni dalla laurea
Il ventinove giugno che come giornalista azione e vivo lì volevo salutare appunto dare il il Benvenuto
E farò una piccolissima introduzione per ribadire la grandezza dei due uomini di cui oggi andiamo a parlare grazie
Venticinque anni come sagome sta Spadolini Ceccuti Ceccuti Spadolini
Faccio due mila trecento battuti come ti ho sempre al professore quindi velocissimo libero oggi presentiamo chiaramente come protagonista Giovanni Spadolini statista di altissimo livello uomo di cultura giornalista
è stato direttore del Resto del Carlino del Corriere della Sera personaggio che ci manca tantissimo
Ma che ha collaborato con lui nei momenti più alti e in quelli più difficili e anch'esso protagonista anche perché il verbo il fare Spadolini hanno Luís professor Ceccuzzi lo ha interpretato al meglio mettendole in pratica ogni giorno all'università come nella redazione della Nuova antologia
E nella gestione della Fondazione che ha fatto di Pian dei giullari un punto di riferimento di riferimento nazionale e non solo apparentemente il professor Ceccuzzi potrebbe essere collocato nel cono d'ombra di Giovanni Spadolini potrebbe essere detto sbagliando che ha vissuto di luce riflessa
Sbaglia eremo se facessimo sciò
Perché il maestro e l'allievo i due professori i due posizionati sono accomunati da un sentimento comune
S i simboli di cultura essere esempi della migliore italiana antidoti al malessere di ieri ma ancor più di oggi l'ignoranza
Ma non solo li accomuna il forte spirito laico del legame indissolubile alle istituzioni l'essere saltati fortemente ai valori dell'Italia rappresentare lo spirito rigoroso del rispetto delle regole che si può manifestare in molteplici scenari dall'essere presidente del senato essere presente del consiglio le massime cariche
Come nell'incoraggiare uno studente a un esame universitario
E allora oggi attraverso la presentazione di questo libro molto interessante che l'altro giorno sulla nazione abbiamo detto essere capaci di rivelare anche uno Spadolini segreto
Diamo lustro due figure davvero esemplari
Lo statista e il divulgatore
E se ci pensiamo bene sono davvero legati a un filo forte che al di là dell'amicizia e fratellanza che li ha uniti ci porta appunto a dire
Che sono personaggi senza tempo da prendere a riferimento perché hanno combattuto e continua a farlo il professor Ceccuti nel solco dell'esempio di Spadolini
L'ignoranza lo voglio ribadire che vuol dire ancora più nei giorni nostri superficialità e disinteresse Spadolini Ceccuti ci hanno insegnato da scranni Catti delle diverse ma anche da tavoli comuni
Che solo il sapere solo la sete di conoscenza solo la voglia di alzare la testa e approfondire ci rendono cittadini liberi questo ce l'ha insegnato anche sente la facoltà Cesare Alfieri
Solo la voglia di alzare la testa a punto cedendo cittadini liberi cittadini consapevoli capaci di fare scelte e Dino subirle
Di essere arbitri di noi stessi e del destino comune della nostra collettività
Sotto casa ma anche nella nostra Italia della quale sia Spadolini che il professor Ceccuzzi sono sempre stati emblemi positivi eredità di generazione in generazione simboli Spadolini Ceccuzzi di quello di voler vivere non solo per i propri interessi ma sempre con lo sguardo rivolto oltre che va verso il bene comune per la crescita del nostro paese grazie
Allora passiamo ai saluti
Di questa serata di questo pomeriggio la parola al professor Luca Mannori direttore del Dipartimento di scienze politiche sociali grazie
Grazie alle
Di Lugo davvero solo un momento il mio non è semplicemente un saluto in cui vorrei esprimere anzitutto una gratitudine un apprezzamento profondo a Gabriele Paolini Gabriele Paolini che ci ha regalato a questo
Volume estremamente prezioso estremamente significativo per il dipartimento per la scuola per la facoltà a farle mitica insomma anche se oggi il linguaggio burocraticamente superato per la facoltà ascesa re al fine un volume che come è già stato ricordato si configura come un doppio omaggio
A due personaggi che sia pure su piani in momenti diversi hanno contribuito in modo decisivo a plasmare la storia diciamo che la nostra della nostra piccola comunità
Per un verso infatti il libro è un omaggio a Cosimo Ceccuti in occasione dei cinquant'anni dalla sua laurea fiorentina scienza politica
E per un altro evidentemente un tributo Giovanni Spadolini che rivive nei saggi di Cosimo con una vivacità e una freschezza che solo chi gli è stato vicino per una vita intera è in grado di restituirci
Questo Di Cosmo è un libro curioso un libro a sorpresa
Sospesa per l'Autore spesso anzi prima di tutto per l'autore stesso che non sapeva niente di questo libro fino credo a una quindicina di giorni prima insomma dalla sua pubblicazione a è stato realizzato appunto da Gabriele assemblando insieme una serie di di sua contributi contribuisce Cucchiani apparsi tra il mille novecentonovantaquattro e il due mila undici dodici
Se non vado errato sia come saggi apparsi sulla Nuova antologia sia come introduzione e prefazioni a raccolte di scritti Spadolini anni pubblicati in questi stessi anni da discorsi parlamentari di cui cose ma curato l'edizione a una scelta di articoli giornalistici
La maggior parte di questi contributi di cose non si collocano nel primo de scene del nuovo secolo
Come se in questa fase sei o sette anni diciamo dopo la scomparsa di Spadolini Cosimo avesse avvertito il bisogno di fermare i tasselli fondamentale della vicenda intellettuale
E umana del suo maestro
Anche se restando volutamente al di qua di del Progetto di una vera e propria biografia di una vera e propria biografia personale politico intellettuale
Affrontare una biografia implica infatti necessariamente per lo storico che si cimenta in questo tipo di impegno marcare un distacco rispetto al biografa atto collocandolo in un tempo diverso dal proprio diverso da quello dell'autore
Questo distacco è saggio di Cosimo non ce l'hanno mi sembra che non ce l'ho vogliono nemmeno avere benché confezionati naturalmente con estremo rigore scientifico e con una grande rispetto delle fonti
Questi messaggi non ci parlano di un personaggio collocato nella dimensione della distanza a della distanza rispetto all'osservatore
E se ci fanno rivivere piuttosto davanti ai nostri occhi un maestro e un amico a cui l'autore legato da una profonda e continua empatia
E che si muove densa scrive agisce nel tempo stesso del suo biografo a su narratore come se Cosimo continuasse nelle sue pagine quel dialogo quotidiano che ha intrattenuto per tanti anni con con lui con Spadolini insomma destro
E questo guardate anche nei saggi che rievocano
Tutta la prima parte della carriera intellettuale civile di Spadolini quella parte antecedente al momento in cui la vita di Spadolini è quella di cose non si sono in qualche modo incrociate non lasciarsi più fino fino alla fine ha
I saggi relativi agli anni quaranta cinquanta quelli in cui viene concepito il Progetto del del primo libro importante Spadolini ritratto dell'Italia moderna oppure L'opposizione cattolica al Papato socialista negli anni della direzione del Resto del Carlino insomma ecco
Occupa
Il Periodo che va dalla fine degli anni Cinquanta fino Cosimo al sessantotto mi sembra sessantanove insomma questa fase conica
Anche in tutta questa prima parte del libro l'impressione che Cosimo sia già presente accanto a Spadolini
Intento a confrontarsi con lui a raccogliere ciò le sue confidenze a condividere le sue scoperte le sue amicizie sono entusiasmi suoi momenti più intimi in quel rapporto di costante riconoscente empatia intellettuale che ha segnato sì profondamente la vita del nostro amico che col
Quasi una biografia qui come giustamente recita il il sottotitolo che Gabriele ha voluto dare a questo volume
Ma proprio per questo in un certo senso molto più di una biografiche
Quello che Paolini ha regalato a Cosimo ma anche a tutti noi è un libro in cui Spadolini rivive nella sua immediatezza nella vivacità delle sue convenzioni delle della sua passione civile
è la testimonianza viva e commossa alta di un amico di un discepolo
Una testimonianza che oggi più che mai grazie a questo volume noi sentiamo come parte vitale della nostra comunità algerina
Vi ringrazio della vostra tensione e cedo la parola ai veri presentatori di questo libro che entreranno nel merito del suo
Il saluto di Filippo Salvini
Presidente dell'Associazione Alumni Cesare Alfieri
Grazie anch'io sarò molto breve devo confessarvi che sono molto emozionato porre l'età ormai avanzata e l'abitudine a partecipare a questi eventi oggi la vedo come una festa una nostra festa della Cesare Alfieri
E mi sembra di tornare sui banchi di Laura con i miei compagni di corso Fulvio Roberto con i nostri professori
Ricordando quella in quel periodo che per ciascuno di noi ovviamente è unico e straordinario della della vita universitaria
Ma andando al di là dell'amarcord personale effettivamente abbiamo avuto la la fortuna l'opportunità e in particolare noi che pare lo hanno scelto l'indirizzo storico e quindi abbiamo ci siamo indirizzati solo la passione io ero entrato Conor raccontato altre volte a Scienze Politiche per caso io ero per motivi aziendali destinato a fare economia e commercio capitali per caso in via Laura e Alfio in cinque minuti mi convinse che senza e politiche sarebbe stata facoltà migliore per me
E nasce il sì con entusiasmo nei primi due anni e poi la passione per la storia prese il sopravvento anche sulla scelta quindi cioè dovuto fare di indirizzo nel secondo biennio e quindi prescelse indirizzo storico e questo mi ha portato ad avere con con Cosimo un lungo ora ma periodo di rapporti riguardava il mio libretto che c'hanno ripreso al momento e lavare ma l'ho fotocopiato inamidato ventisette a Storia moderna insomma non un granché ma l'esame era difficile questo per dire che Cosimo era un professore molto presente molto disponibile con gli studenti sempre a quell'epoca non era così scontato insomma lo sapete ma anche molto rigoroso non era prodigo di voti altissimi francamente poi feci con lui Storia del giornalismo
Effettivamente sì se ci pensiamo oggi purtroppo Luigi Caroppo mi ha fatto fare un po'di conti anime i nostri nostra lauree di trenta quattro anni fa siamo è veramente passato tanto tempo ecco pensare che alla Cesare Alfieri avesse un corso di stare nel giornalismo no con tutto quello che paga ha fatto la comunicazione
Successivamente è un altro elemento distintivo di della qualità di quegli istituti in generale di quella facoltà
Di allora e e anche anche di oggi noi non ci stanchiamo mai di ripeterlo in tutte le occasioni
E quindi Cosimo professore poi è diventato per me Cosimo amico la persona che per tutta la per tutto il tempo per tutti i decenni era un punto di riferimento sempre prodigo di consigli Sempre affettivamente vicino e e quindi lui che ha raccolto questa straordinaria
Esperienza Spadolini analitico naturalmente leggerò quanto prima il libro con molto interesse e devo dire lo ha fatto in modo straordinario quindi se ancora oggi vive all'antologia Fondazione insieme a tante altre persone
Sicuramente lo dobbiamo a lui che sta facendo ha fatto e farà perché oggi io vedo semplicemente una bellissima papà di questo festeggiamento perché chissà quanti anni ancora caro Cosimo dovrei andare avanti e ma ecco l'affetto che ho che si percepisce da parte di tutti i nostri studenti laureati Alfieri di tante generazioni ed è importantissimo che tramite il libro e tramite queste iniziative veramente si si ricordi per il futuro per il per ragazzi più giovani cosa è stata questa scuola
Negli anni nel tempo non con appunto per avere il retrovisore ma per guardare verso il futuro con quelli strumenti culturali che voi ci avete dato poi ognuno di noi ha fatto delle scelte nella vita riverse ovviamente
Però ci sentiamo tutti parte di questa famiglia e quindi direi che insomma quando Cosimo chiama al telefono oggi lo vediamo no già e dai dagli smartphone vediamo non è più la sorpresa riferiva sentiva una voce
Però quando vedi che chiama Cosimo perché esordisce sempreché un ti voglio bene sono Cosimo
è una cosa non banale e credo che sia una cosa che va sottolineata per la straordinaria figura umana del professor Ceccuti e quindi oggi Cosimo tutti nursery sono contento vi siamo tanti ti diciamo noi ti vogliamo bene grazie
Che vogliamo dare un piccolo segno
Due parole le volevo spendere anch'io sull'associazione perché è stata
Una a idea che poi si è tramutata in procedette poi dal Progetto innalzava davvero l'associazione di cui siamo orgogliosi perché
Denota marca tutti gli anni sempre di più con molteplici iniziative di orientamento di sostegno e comunque di scambio culturale il senso dell'appartenenza alla Cesare Alfieri quindi è stata un'intuizione
Brillante efficace che ha dato tante soddisfazioni ora il presiede l'Associazione Filippo il primo presidente e colui che c'ha dato il sostegno maggiore la spinta maggiore è stato Fulvio e quindi
Speriamo sempre che tutti coloro che escono dalla cenere Alfieri c'abbiano quella macchiati sotto l'amministrazione sotto la giacca
A quel simbolo della scesa fieri cucito addosso e partecipano anche alla vita dell'associazione perché anche se a volte ci vediamo un po'meno ora ci sono tutti i dati questi strumenti tecnologici a un sito internet molto efficace però insomma
Vogliamo rafforzare sempre di più lo spirito anche di appartenenza di cui c'abbiamo bisogno vogliamo essere ognuno nel nostro piccolo ambasciatori di questa scuola tanto ci ha dato il tanto continua anche a darci
Adesso passo la parola al professor balzare lo ringrazio è docente di Storia un temporary resta di Firenze
Da scusi di a perché si parlava prima cedere al fine di Bologna
Appunto punta ed era quello il lapsus grazie
Bene grazie buonasera a tutti
E comincio subito col dire che Cosimo quando il tempo che ha passato vicino a Giovanni Spadolini soprattutto da quando Giovanni Spadolini ha cominciato a dedicarsi alla politica
è stato totalizzante come sapete è stato per lunga esperienza sconvolgente credo che la sua vita
E che ha trasmesso anche alle persone anche come passione alle persone che lo circondavano
Stare vicino a Giovanni Spadolini doppi settantadue credo fosse una cosa impossibile che poteva su cedere e poteva essere retta da pochissimi individui praticamente uno solo praticamente Cosimo
E questo per quale motivo beh perché naturalmente in in una maniera che oggi sarebbe impossibile considerare accettabile nel nostro mondo politico attuale
Giovanni Spadolini come sapete nel momento in cui si è dedicato alla vita politica non ha cessato di mantenere attivo un filone intellettuale proprio questo filone intellettuale proprio che era tutta la parte fiorentina de lavoro di Giovanni Spadolini poi c'era quella romana naturalmente Cosimo condivideva tutte e due questo lo rende parti lo rendeva particolarmente esposto
Era questa parte fiorentina serviva a che cosa
Beh si arrivi in quell'epoca oggi punto non servirebbe a niente serviva legittimare Giovanni Spadolini come grandissimo intellettuale del nostro Paese riconosciuto anche dagli altri avversari politici
Il Partito repubblicano era un partito minuscolo litigioso
Giovanni Spadolini non si è mai fidato completamente del partito che del partito repubblicano era un mondo quello delle attività di partito in senso stretto
Delle faide dei congressi delle pugnalate che non gli apparteneva erano così fatti partiti allora piccoli o grandi
E quindi diciamolo pure che quel rispetto a quel mondo che frequentava ma che fondamentalmente amava fino a un certo punto rispetto a quel mondo ciò che davvero egli considerava l'elemento che poteva costituire un una forza nei confronti di un pubblico più vasto non solo di quello della politica e nel mondo la cultura un mondo e la cultura cui parlare attraverso che cosa allora attraverso ovviamente la carta stampata i libri e le pubblicazioni la presenza fisica in quella che potremmo chiamare l'arena Della editoria della pubblicistica dell'opinione
In questo egli era davvero forse l'ultimo dei liberali
A considerare che l'opinione pubblica poteva essere informata e formata e che un uomo politico poteva trarre la propria legittimazione da questi accanto ai voti diciamo che da questo punto di vista egli ha fatto una vita che forse apparteneva a un secolo prima è riuscito a farla fino all'ultimo fino a che non è scomparso
E per fare questa vita che era una vita incredibile perché naturalmente significava sdoppiarsi o triplicare sì a seconda dei casi ci volevano persone che stavano dietro di lui che fossero in grado di reggere questa enorme pressione di produzioni idee che era la vita di Giovanni Spadolini e la vita esclusiva di Giovanni Spadolini e la cosa più importante
E questo Cosimo la interpretato in una maniera straordinaria Herald il ripeto l'unica persona che ce la potesse fare
Ma la sua particolarità cosa che a me sempre dato una diciamo fatto un'enorme
Da me norme impatto dal punto di vista personale era che questa funzione che era una funzione dura non facile è una funzione durissima perché significava stare sul pezzo spesso diciamolo pure Spadolini usava la cultura anche in un senso politico e dall'altra parte doveva programmare quelle che erano le sue vere passioni la pubblicazione dei suoi libri periodicamente impostata quindi c'erano varie
Diciamo anime che si muovevano in questo modo di concepire la storia la ricerca in questo modo che potremmo chiamare oggi di uso pubblico della storia ante litteram se vogliamo in una forma straordinaria bene
Cosimo questo non soltanto lo interpretava perse Mario usciva esternarlo e a diventare contagioso per gli altri
E a trasformare altre persone con cui veniva a contatto a trasferire questa fatica potremmo dire questa passione che era anche fatica perché era un lavoro non semplice era un lavoro spesso faticoso da compiere in tempi ben determinati con grande dedizione con grande attenzione con grande precisione perché Giovanni Spadolini leggeva tutto
Come voi sapete e questa enorme passione egli è stato in grado di trasmetterla ed è stato per questo un maestro
Un maestro non nel senso tradizionale potremmo dire del maestro
Diciamo dal punto di vista cattedratico classico è stato un maestro perché ha saputo trasmettere una passione intellettuale della quale io lo ringrazio ancora naturalmente tutti i giorni che faccio il mio mestiere con i ragazzi
E e rappresenta un unicum
Nel panorama che mi è capitato di conoscere non solo a Firenze ma poi a Bologna nell'altro diversità dove ha insegnato molti anni questo è il motivo per il quale il libro curato da Gabriele è molto importante perché da un lato si situa
Cosimo all'interno di una storicizza Cosimo Ceccuti possiamo dire che con questo è passato alla storia con questo libro e quindi è diventato un pezzo della storia che era abituato a scrivere
E dall'altra parte rende giustizia anche di questa straordinaria passione intellettuale riesce a comunicarla
Ci sono anche c'è anche un altro elemento che come diceva anche Filippo è un elemento non secondario e c'è e l'elemento affettivo nella dimensione relazionale di consegna
Il fatto che all'interno di questo modo di relazionarsi soprattutto con le persone con le quali c'è una stima ovviamente sì innescasse anche un elemento di affetto autentico che costituiva poi un pilastro della disponibilità di noi tutti a stare dietro di lui
E a essere pienamente dentro sentirci dentro questo questo grande questa grande macchina di produzione intellettuale che era la scatola magica i Giovanni Spadolini
Ecco quindi questo credo che sia una delle dei motivi per cui tante persone sono qui oggi e che per qui per ricordare questi eventi e anche perché sono anche nostalgicamente legati a questa stagione
Nostalgicamente perché essere formati a questo quando sia fra i venti e i trent'anni
Non lo si dimentica più e d'altra parte anche su questo bisogna dire che era una caratteristica di Giovanni Spadolini quella di circondarsi preferibilmente di giovani per fare queste attività lo sappiamo fin tal Luigi Lotti e poi via via generazioni Pierluigi e tutti gli altri Sandro che ci sono qui presenti e che hanno fatto parte di queste stagioni intellettuali
E e che con le quali e che ci hanno fatto sentire anche se c'erano degli aspetti delle differenze generazionali
In qualche modo fratelli affratellati da una medesima esperienza perché c'era dietro una dinamica relazionale che pur con gli anni non si era poi modificata di molto era cambiata l'intensità cambiate le modalità ma la motel l'aspetto relazionale era rimasto quello ecco io credo che questa storia dovesse essere raccontata
Gabriele l'ha fatto con Cosimo e l'ha fatto molto bene sono molto belle anche le pagine chiare dell'introduzione sono contento di aver partecipato al concorso che l'ha selezionato al Cesare Alfieri e quindi questo un questo credo
Diciamo di rispettare di aver rispettato anche questa diciamo questa dimensione di relazione che continua fra di noi è che credo faccia piacere anche ai ai colleghi che sono più anziani e che continuerà naturalmente come noi tutti ci auguriamo ma soprattutto ecco io tengo a ricordare ancora questa eccezionalità noi non saremmo qui oggi se non ci fosse stato una personalità eccezionale come Giovanni Spadolini
E un'altra personalità davvero eccezionale e assolutamente unica nel suo genere come comma cinque grazie
Grazie grazie professore bello sentire dei termini del ricordi di chi
Realizzava delle macchine di produzione culturale su quanto bisogno avremmo di persone di personaggi ricchi e realizzano ancora hanno come obiettivo quello di come ha detto lei di mettere in moto macchine di produzione culturale al servizio del Paese
Quindi grazie delle sue sollecitazioni del suo ricordo la parola al professor ora il Vivaldi lei Fulvio Conti che il presidente della Scuola di Scienze politiche eccetera Alfieri per noi
Furio e anche il presidente servire rinnovi spiagge tu presidente laddove la generazione a Libero insomma il presidente grazie
Grazie Gigi buonasera a tutti ha che da parte mia
Per veramente partire a queste ultime le tue parole di presentazione
Mai dico avrei pensato
Quando tanti tanti anni fa insieme a Roberto insieme
A Filippo abbiamo salito le scale un po'intimoriti
Di privi di via Laura di potermi trovare un giorno cui in questa veste
A dare partecipare a questo ricordo a dare questo saluto la veste è stato ricordato di quello che per noi è il preside era il preside di allora e di tanti anni dopo cioè
Luigi Lotti insomma quindi
Come dire io vorrei questa questa stasera una festa secondo me le feste vanno celebrate celebrate come tale doveva dare anche un po'libero corso al flusso dei ricordi al flusso delle delle delle mozioni che però sono state importante dove siamo entrati Roberto nel nell'autunno siamo iscritti Ascenzio pulite nell'autunno del mille novecentottanta e pochi mesi dopo per l'appunto Spadolini avrebbe assunto la titolarità della presidenza del Presidenza del Consiglio
Con quella come dire
Quelle la fase culminante diciamo di quel periodo sconvolgente per la vita di cose buone era già iniziato prima ma che in quel momento subì una fortissima accelerazione
Fra l'altro ottantuno ottantadue stagione della presidenza del Consiglio per coincisero anche con la celebrazione del centenario di Garibaldi il centenario della morte di Garibaldi
Per Spadolini quella poi anche competizione creata forse un problema d'arte dai giornali più che nella realtà con con Bettino Craxi insomma Spadoni per Spadolini fu o come dire un
Un un una una fu un insieme di iniziative
Di libri di Progetti di convegni che praticamente fecero sì che noi giovani studenti alle prime armi e appassionati
Di storia appassionati e quindi trovassimo in in cose uno subito un interlocutore insomma ricordo nelle all'uscita e che le lunghe camminate chiacchierando angolo da via Laura lo accompagnavamo verso la casa di via del Proconsolo nulla certo punto cercava di montare
Sulla pericolosissima bicicletta perennemente con le ruote sgonfie noi ci domandavamo per facesse a non hanno un cadere arranger e sono sempre sempre con con le ruote sgonfie però arrivava andava portava queste borsone piene di libri erano le bozze di dei divi di tanti lavori in questa tappa di riavvicinamento verso verso casa da via Laura
Spesso una tappa intermedia la via Sant'Egidio la biblioteca archivio del del Risorgimento che noi cominciamo a frequentare appunto
Grazie a cosa diventa praticamente una nostra seconda la nostra seconda casa
Li trovavamo Clementina Rotondi la all'epoca direttrice della Biblioteca Morcelliana segretaria della società toscana per la prossima Risorgimento e in una realtà che oggi non sarebbe immaginabile
Cominciavamo subito a ricevere inviti per fare qualcosa intanto dalla banale riordinamento risistemazione di qualche settore di libri pelle di parti di archivio e la biblioteca e sull'entrata in contatto con la ricerca fino all'invito ricordo per il momento
Importantissimo nel mille novecentottantadue il convegno della Società Toscana per la Storia del Risorgimento
A grosse dove si materializzare nono arrivammo se me ne vado sempre questa piazza e l'arrivo Sandro Galante Garrone Giorgio Spini Carlo Francovich poi Della Peruta
Valsecchi a questo mondo di di di di santoni di numi tutelari della disciplina che si materializzavano vicini che con i quali potevi subito dialogare entrare in contatto e questo devo dire Cosimo è stato il nostro grande mediatore conto ricordo non sono tanti fino a quel famoso quel famoso convegno dell'ottantaquattro a Torino per il centenario di Quintino Sella a cui partecipano ancora non laureati
Ancora non laureate con relazione di record una relazione lunghissima che ovviamente non ero capace di tagliare perché l'emozione debordare nei tempi ma per fortuna c'è lo sguardo viene faticosamente infatti fu una scusante interrompo nell'ottantatré andammo a Forlì a un convegno sono Jessie White a moglie di Alberto Mario
E andammo con una Coupé dal professor Lotti
Con Sandro eravamo tutti ricordo che Spadolini fece un intervento molto lungo molto amico moltissimo come dipinse tratte giocò con tocchi di pennellate straordinarie la figura di questa di questa donna straordinaria e poi eravamo in piena campagna elettorale perché c'erano le elezioni credo nell'ottantatré Alcatraz ellisse alla fine di quest'la lunga relazione bis ma vi rendete conto ma vi immaginate qualcuno dei miei colleghi che in questi giorni vi immaginate Craxi che oggi giorni di campagna elettorale va a fare un convegno vi immaginate competitors democristiani c'è e fondatamente particolare questo faceva ridere ricordare appunto quello che dicevano Fulvio Roberto sulla su questa doppio binario della della vita politica ma anche della vita intellettuale scusarsi anteriore onoranze
Tempo anche ricordare è già stato poi ho fatto anche però l'aspetto della didattica
E tu dicevi prima del com'è fatta fa storia moderna con
A ecco
Perché io io parliamo di Sandro Trane io ho fatto Storia del giornalismo storia del Risorgimento integrato diciamolo sottovoce perché all'epoca si poteva e la la materia poiché cui ti laurearmi ma ricordo perché corso di Storia del giornalismo caro caro Gigi
Era un momento uno delle tappe obbligate era la visita alla nazione che si faceva la sera la sera dopo cena né per vedete la chiusura del giornale l'ultima fase fomento molto emozionante ora ricordo quando ma non vorrei far sgorgare qualche lacrima dal mio amico
Carlo Sorrentino erano i giorni delle il cui si doveva doveva arrivare Maradona al Napoli egli parlando così caporedattore che chiudeva diceva questa è la pagina su questo da così composta certo se arrivasse la notizia ora dovremo votare all'aria tutto qua
E ricordo veramente questo gruppo di di di di Giovanni con questa esperienza che era un momento oggi ci interroghiamo spesso no sull'offrire anche queste occasione nostri studenti di incontro di orientamento al lavoro lì ecco in un corso normale era Storia del giornalismo poi si vedeva che c'era fra l'altro il testo anche di Di Cosimo
Che era insieme al libro di Castronovo di altri della storia del del giornalismo era proprio come si faceva il giornalismo la storia dei la storia del giornale
Nuovo e ovviamente c'è c'è Spadolini vi è stato è stato anche detto a me capita dalla Ventura l'ultimo tempo forse ho dato anche un piccolo dispiacere a cose l'ho tenuta segreta fino all'ultimo poi gli ho dovuto dire io ho dovuto fare la la voce Spadolini per il Dizionario biografico degli italiani il biografo naturale sarebbe stato ovviamente Cosimo Ceccuti Emma nella logica della della Treccani c'era insomma secondo me è una scelta che giusta poi di di non dare biografia chi è sarebbe stato troppo vicino al personaggio piovra fate in questo devo dire è stata per me la voce da una parte più difficile da una parte è più facile perché alcune idee dei testi che sono qui specialmente le introduzioni bellissime agli scritti giornalistici fatto un'opera meritoria codesta
Che che che è stata fatta di raccolta degli scritti giornalistici Spadolini per quella prima parte della vita
Che io non dico non conoscevo conoscevo molto meno cioè conoscevo molto di più dalla ovviamente la parabola politica conoscevo la la parabola del professore di Storia contemporanea prima cattedra di Storia contemporanea prima storia moderna due cioè la gente ma quella parte
Netta specialmente iniziale di inizio della carriera giornalistica veramente straordinario e capite come questa serie di slide indoor che che che si aprono e che Spadolini sa sa accogliere scrive nel quarantasette parete primo libro libro su Sorel
Lo legge Missiroli
Amico e studioso di sorelle i dice scusi lei perché non collabora come Messaggero era il direttore del Messaggero
E inizia a collaborare con il Messaggero senza raccontati senza aperture perché il direttore del giornale ha letto questo suo libro lui amava
Missiroli abitava sorelle lo chiama il primo articolo sul Messaggero su Gobetti
Viene letto dal con direttore del mondo Pannunzio quello e altri scritti su questo mondo la cultura liberale liberaldemocratica perché non scrivi per non lo conosce senta caro spalle perché non collabora al mondo
Lui si trova dal Messaggero al mondo il primo articolo descrive sul mondo qual è il titolo il papato socialista
Lo legge
Longanesi
E dice perché non ci fa un libro su questo è il libro uscirà subito dopo il papato socialista e giacché ha scritto questo fondino collabora al Borghese e comincia a collaborare Cal borghese collaborazione che dura in simultanea
Il Mondo di Pannunzio il borghese di Longanesi solo per pochi mesi poi famoso invece qui noi la pensiamo in modo radicalmente diverso osta Occo prosegue con i nuovi oppure va con locale se e Spadolini decide di continuare la collaborazione col mondo dove scriverà poi i famosi articoli su Repubblica che poi raccoglieranno i libri sui repubblicani dopo l'Unità radicali dopo l'Unità e continuerà però la collaborazione editoriale invece con con Longanesi e nello stesso tempo lì sente nello stesso momento sia nasce epoca comincia alla collaborazione con Alberto Mondadori epoca
Ecco una stagione straordinaria devo dire consegnando coi la voce al al direttore
Del dizionario biografico degli italiani che è uno storico dell'età contemporanea che Raffaele Romanelli ha detto ma insomma dice qui sembra quasi un'agiografia però mi accorgo che non si può cambiare nulla perché è la la realtà ed è effettivamente la storia appunto di questa di questa straordinaria figura
Che noi abbiamo avuto l'occasione anche questo vorrei ricordare nelle nostre emozioni con Cosimo quelle quei momenti Spadolini veniva padre veniva tutti gli anni questo momento molto bello materno estremamente gratificante la la la festa la l'assemblea della società toscana restare al Risorgimento prima di Natale lo scambio degli auguri arrivava con questi caterve di libroni era quello il periodo anche dei libri illustrati per la per le Monnier edizioni le Monnier Cassa di Risparmio con tutte queste dediche scritte grande grande insomma Presidente Consiglio la stava origini scambiavamo scambiavamo nelle parole erano un'esperienza devo dire molto molto bella molto arricchente anche appunto attraverso questa mediazione del del del lavoro con così poche ci chiedeva ci chiese fin da subito anche di dare una mano lui fummo messi subito all'opera ed è stata questa scuola anche di scrittura devo dire importante scuola di scrittura importante perché richiedeva
La chiarezza inarrivabile o veramente quella di di di di di Spadolini però un modello di scrittura
Non inutilmente concetto Osama che si facesse che ci si facesse capire fino a a all'ultima parte dell'ultimo momento della vita
Appunto a a quel novantaquattro con i dolori anche per per Spadolini no il la la la la mancata elezione di elezione alla presidenza del Senato
Per la prima volta credo nella storia un Presidente del Senato
Eletto sollevato da dai senatori come un allenatore che ha vinto
La Coppa Italia o o qualche altra ancora Kaká competizione credo che quello sia stato proprio per l'ultimo emessi della vita e Spadolini un momento di
Di grande di grande sofferenza e devo dire ho speso una parola che io da ultimo lo voglio fare doverosamente grazie bravo a Gabriele per aver pensato a questa cosa
Colpevolmente noi qualche anno fa non avevamo non avevamo fatto questo ci fu almeno quel momento molto bello dell'ultima lezione fatta proprio qui in quest'aula da Cosimo con tanta gente
Come oggi e però questo come dire ci consente anche a noi consenta recando in questo momento penso soprattutto a me e Roberto che Filippo
Di grazie a al tuo lavoro
E alla tua sorpresa di poter dire un grazie grosso a cose o lo faccio
Grazie professore grazie mille per questa miscellanea davvero di ricordi emozioni anche comunque sempre proiettate
Verso il futuro e tu hai parlato dai ricordava molto anche e dello Spadolini giornalista nel libero ci sono delle parti veramente interessanti e curiose particolari
Dove emerge anche che Spadolini faceva il direttore di giornale davvero vecchi dava portava lì due idee basta ci sono delle lettere o dei primi amori in cui richiama un caporedattore e perché aveva seguito è impaginato male la notizia di una morte
Di un personaggio che Luigi teneva assolutamente meritorio e quindi le due colonne di spalla non erano sufficienti e quindi dice ITC iscriviti dice ma tutte queste indipendenza da dove nasce lei si doveva confrontare un me prima di fare queste scelte insomma un direttore vero che stava come si suol dire
Sul pezzo quindi lavorava davvero al giornale la fattura del giornale lasciando anche a libertà all'autonomia dei giornalisti però il giorno dopo
Come fanno i direttori sfogliano i giornali guardano se tutto è andato bene
O è andato normale
Quindi nel libro ci sono anche questi aspetti qui ci sono ampi a piccoli dedicata appunto alla al Periodo giornalistico davvero si trovano delle perle
Anche in questo caso di saggezza e si possono essere utili
Anche adesso specialmente quando anche Spadolini ribadisce anche lì in una in un messaggio in una lettera assoluta autonomia della sua direzione del Corriere della Sera
Dice io ho fatto sempre le scelte che ritengo migliori nessuno mi impone niente insomma
Pensando ai giorni d'oggi è quanto condizionamento ci sono nei giornali nelle direzione quante pressioni ci sono
O appartenenze o vincoli anche legate alle grandi investimenti pubblicitari insomma ci fa erigere ancora di più la figura di Spadolini ad un singolo davvero a cui ancora fare riferimento volevo dare la parola Eugenio Giani che veniva a trovarci nel presente lo conoscete tutti
Per il Consiglio regionale Herrera touche Bellusci bravura che rendesse di ieri sera al Teatro Puccini dove ha fatto il pienone
E poi gli si può dire che ha fatto ha iniziato a fare un percorso perché c'è un po'di scaramanzia forse però insomma non gli farà è scritto Gallone cedere seria d'onore ma nonostante
E quindi la giornata di oggi viene quella di ieri secondo me questa giornata di oggi ottima anche per la giornata di ieri con lo vedremo
Grazie giudice no io ci tenevo in modo particolare perché devo dire che Cosimo nel suo esprimere quello che il senso di una cultura di una presenza politica e istituzionale giornalistica accademica Giovanni Spadolini non poteva che essere la figura migliore per farci vivere Spadolini ben oltre quello che è stata la sua vita terrena attraverso un lavoro e poi istituzionalmente noi ritroviamo nella Fondazione ma sua Pian de'giullari ma che sostanzialmente è qualcosa che va oltre perché l'umanità e il carisma di Cosimo sì sono proprio con la scomparsa di Spadolini espressi affermati con ancora più forza precedentemente Cosimo era la figura di riferimento a cui Spadolini aveva nessun rapporto molto particolari simbiotico affidato il compito della grande spalla ma Cosimo Ceccuti con la scomparsa di fare di Spadolini e il suo volere attraverso la Fondazione
Mantenere quel clima culturale quei messaggini che Spadolini
Creato e portato avanti con lei nella sua opera Cosimo avvenuto fuori come una figura abbia esercitato un vero e proprio carisma io proprio in quella fase Cosimo presidente della Fondazione che affido molto dei ricordi e delle sensazioni di straordinaria originalità per una Firenze da un punto di vista storico quindi delle istituzioni culturali abbiamo vanta sappiamo bene quanti punti di riferimento però la Fondazione Spadolini diventata a poco a poco qualcosa di straordinariamente importante
Anzitutto ancora vivo Spadolini Spadolini l'avete venne tratteggiato anche con quelle che sono poi le sue caratteristiche umane da un punto di vista accademico da un punto di vista del direttore di giornali e da un punto di vista dello ruolo politico istituzionale ai massimi livelli non dimentichiamo mai però che Spadolini esercita in questa sua straordinaria personalità anche un'influenza molto importante nella vita politica fiorentina
Non era mai accaduto che come veniva ben individuate del partito repubblicano
Piccolo pieno di dialettica se vogliamo come i partiti
Che hanno un forte spessore intellettuale dal Partito di azione in poi piccola ma molto dialettica Zac se vogliamo rissoso
Indubbio che il Co efficienze di presenza di professioni versi tali grandi intellettuali poi accentua questo tipo questo profilo insomma a Firenze riesce a esprimere grazie al l'effetto traino di Spadolini nel mille novecento ottantaquattro un sindaco come Alessandro Bonsanti
E contemporaneità alla sua scomparsa
Il grande personaggio che era Lando Conti poi vittima delle Brigate Rosse quelle dieci d'agosto del mille novecentottantasei e devo dire che quella stagione non si esaurisce in quei momenti ma continua nel mille novecentonovanta quando io entro per la prima volta in consiglio comunale sono addirittura quattro i consiglieri
Comunali del partito repubblicano record nella storia si supera il dieci per cento a Firenze
E tutto l'effetto del carisma di Spadolini
Dirittura se noi andiamo a vedere il piano regolatore che determina Firenze che determina il luogo dove noi siamo ovvero il trasferimento delle tre facoltà universitarie da via Laura
Da villa fa parte mia legge e scelse politica qui sono il frutto del piano Vittorini del mille novecentonovantatré che approva adottato da subito seguito il nella notte tra il venti e il trenta di dicembre del mille novecentonovantatré al cosiddetto Piano di recupero dell'area FIAT e quindi palazzo di giustizia alle tre facoltà universitarie decentramento universitario era Franchini compianto Alfredo Franchini assessore repubblicano che determina questi processi e quindi è una decina d'anni nei quali il partito repubblicano a Firenze conta e come magari nell'ambito di una logica del Poro laico socialista vi è anche un artefice l'assessore Scarlino liberale che nel faceva parte quindi lui meglio di me potrebbe raccontarci la cronaca di quegli anni ma veramente vie un protagonismo e un peso a cui la democrazia cristiana sostanzialmente là dietro perché non riuscirà più a esprimere era Bonsanti e conti del bar Lando Conti il sindaco la DC poi si passerà alle giunte di sinistra ma per dieci anni chi conta
Un polo laico e socialista che noi possiamo dire le figure proprio di Spadolini in primo luogo e poi personalità socialiste Lagorio Spini
Ma vi è un'identità culturale e nella quale Spadolini esercita un ruolo fortissimo mancherà il trait d'union poi con i politici con gli assessori con i consiglieri con i segretari che contano penso a figure come Marotta
Ma sempre lui Cosimo Ceccuti
Sempre lui che riesce a dare il senso di quello che vuole essere può essere l'indirizzo culturale che si trasmette in politica nelle istituzioni della nostra città e Pian de'giullari uno dei luoghi in altri periodi ai tempi di Firenze capitale Italia si passa da Borgo dei Greci e trovi la rapide che ti ricordi il salotto di donna Peruzzi
Ecco in quel periodo in realtà il luogo dove si prendevano le decisioni su Firenze la a Pian de'giullari
Dove Spadolini porta i suoi ospiti magari un bellissimo Panicola marzo Firenze ha viziato dati i grandi pali dell'ENEL ci penserà Cosimo Ceccuti a farli interrare tutti Hutter io ricorderò la cerimonia per il presidente terra che viene a livello nazionale che e lo fa un'operazione che da altre parti
Era per il suo posto e la sua complessità impensabile ma Cosimo Marte Lando cercando di evidenziare quello che era il significato di questa faccio straordinario su Firenze
Di Pian de'giullari riesce a imporlo e consentitemi Cosimo riusciva a mettere il la figura di Spadolini e il Partito repubblicano da tutte le parti io che mi onoro anche se oggi non va di moda ma di aver portato la famiglia Della Valle a Firenze l'Assessore allo Sport il primo agosto del due mila due ricordo quando Diego Della Valle era commosso e Diego Della Valle una persona razionale sempre lucida sempre molto scientifico era commosso quando Cosimo me lo convinse a portare a Pian dei giullari con la bandiera viola Spadolini aveva da piccolo e quando mai messo Diego Della Valle che mi raccontava egli raccontava come bellissimo nel ricordo quando da bambino al padre primo imprenditore di quello che è il colosso di Tod's e Hogan repubblicano era stato fatto onore nella primissima casa laboratorio di avere la visita lo stare a pranzo di Giovanni Spadolini
Insomma cose ma aveva la straordinaria abilità deve trovare per tutti coloro che hanno svolto una funzione istituzionale sportiva financo di carattere emotivo il collegamento con Spadolini è quello che era la sua influenza sulla città e devo dire che sempre con quella passione con quel calore con quell'entusiasmo così coinvolgente che più di una volta io mi sono trovato persone che fanno parte un po'della vita politica culturale la scelta sentir dire ma non ci rendevamo conto della personalità di Cosimo Ceccuti quanto Spadolini era vivo perché allora era talmente devo otto
Che lasciava scambiare il suo ruolo come un ruolo assolutamente di supporto quando in realtà devo dire dobbiamo riconoscerlo oggi la Fondazione Spadolini
Un centro vivo di cultura e di promozione di eventi straordinari in città questo certo c'è dietro il pensiero di Spadolini ma il merito e quell'entusiasmo quella partecipazione nel senso di coinvolgimento che cosa è mai riuscito a dare negli anni io ritengo che davvero noi dobbiamo essergli grati ma dobbiamo essergli grati come Firenze come Toscana come Italia perché quello che e è riuscito a tirar fuori in questi anni attraverso la Fondazione Cosimo qualcosa di Unico anche arricchendo la di donazioni di espressioni
Vero il piano accanto a lui il premio Arcori tante iniziative che Saffo che ha saputo collegare a questa realtà come poche volte tutto questo appieno eccetto poi dietro c'è la grande squadra i lotti locali
Quanti convegni e quante iniziative ricordo quando presieduto ormai quattro anni fa i centocinquant'anni di Firenze capitale quante cose mi sono state proposte sono state poi iniziative di assoluto valore e significato
E comunque per me l'emozione grande fu quando magari a Cosimo gli chiedevi un libro che poteva essere un onore perché veniva dalla Fondazione Spadolini
E allora invece di un libro ricordo quando mi dette io mi sembra sono ventuno i volumi della Cassa di Risparmio ecco alla richiesta di un libero ridente la scatola io quando arrivai a casa mi sentivo così orgoglioso proprio prova perché in queste ore il senso della cultura veto i libri rosa come li chiamo poi io la storia che riesce a offrire corna quei contributi straordinari
Ancora di più insomma noi stiamo parlando di figure Spadolini da un lato ma Cosimo Ceccuti o dalla Cosimo Ceccuti dall'altro che fanno la storia la cultura la complicità nelle conoscere nell'immedesimarsi in quello che il salotto di Firenze lassù nella faccio verso la città che ci offre in modo straordinario insostituibile Pian de'giullari
Simile a un anche grazie insisto Gabriele Paolini c'è il curatore appunto di questo interessantissimo volume però privati dargli la parola
Per una sua riflessione volevo ai cinesi
Quanto
Scriveva appunto Spadolini fu Firenze viste o viene ricordato nel ruolo
In città
E scriveva questo ed è contenuto nel libro Non sono un fiore intimista sono un fiorentino chiamate continua ad amare
In Firenze l'anelito europeo lo spirito universale contrapposto al municipalismo e al provincialismo quante e attuale ministro pensieri anche ora Olsen previste detestato Firenze Signa
Il vernacolo il dialetto in Firenze amo il germe che quella certa Italia certi terreni Italia accennata da lontano che è nato dalla lingua che mi riporta a Dante
E al primo scritto che Mazzini mando all'antologia e che la rivista purtroppo respinse l'amor patrio Dida
Vere anche il tempo per un brindisi che aspettava fuori per festeggiare Cosimo coi pochi utenti erogabili mente alle otto quindi bisogna affrettarsi le cose sarebbero tante le emozioni suscitate tantissime ne avete avuto un un assaggio
Io ringrazio innanzitutto l'editore gli editori Mauro e Antonio tagliai che hanno creduto subito in questa proposta che io gli feci e che aveva i caratteri di una proposta abbastanza folle
Perché la mia idea originaria era quella di arrivare da Cosimo con il libro finito
Quindi senza vedere nulla entro qui fu fatto fu fatto notare giustamente che almeno le bozze doveva vederle in realtà poi la generosità di Cosimo quando ha saputo di cosa si trattava è stata tale che si è accontentato di vedere l'indice
Quindi il libro è stato una sorpresa veramente ha visto il libro finito ha visto la copertina visto la foto
Che mi sembra particolarmente evocativa di questo rapporto alto fra politica e cultura Spadolini e Cossiga immersi nei libri nella galleria della fondazione della villa Pian de'giullari
E quindi generosità lì dentro scusa Gabriele Spadolini Cossiga ex Antonio dovevamo farlo già al nostro Antonio zanzariere esattamente è venuto a mancare
Il trentuno dicembre scorso
Quindi credo che la cosa che io possa dire debba dire sia ringraziamento sia generosità generosità di Vittorio Foa partito da lì generosità dell'Autore inconsapevole come lo chiamo io perché di questo si tratta dicono che ha ha accettato di realizzarsi inconsapevolmente un libro un autore a sua insaputa suo malgrado
E ma la generosità che viene dall'Hui che quella che gli hanno detto che gli hanno ricordato Roberto Balzani e Fulvio Conti quando li ha chiamati Cosimo a parlare a dei convegni importanti non ancora laureati la stessa cosa è successa con me
E quindi di questo non si può che che essere grati a Luís e anche a all'impronta che certamente ha avuto da Spadolini questa generosità in questa attenzione per i giovani che continua e che
Il libro ripercorre libro che trovate alla libreria anche qua davanti libri universitaria è un libro che io purtroppo sconfitta nato il titolo
Resta maestra historiae Risorgimento Emilia Morelli hanno fatto libro Giuseppe Mazzini quasi una biografia perché anche lei non si avventava a fare una biografia di Mazzini che riteneva un personaggio troppo
Complesso e quindi impiegano interpretato in qualche modo anche il pensiero Di Cosimo di Cosimo in questo
Lo ringrazio per tutto sarebbe sempre troppo poco
Grazie
Professor Ceccuti è invitato a parlare e io ti volevo indicare a parlare con un ti vogliamo bene
Io capite pelle qualunque cosa dico insomma
E difficile ecco che prova d'affetto vostro chi è presente vivrà una giornata di canto l'iniziativa di Gabriele di tutti i miei colleghi
E però è bello bello essere stato in questa facoltà per quarantacinque anni centocinquanta dalla laurea sono cinque però per quattordici
Credo cessato appunto all'insegnamento sovente in pensione
Ecco forse provetto ha toccato il punto chiave perché il Cesare Alfieri è così particolare
Io stato quarantacinque anni vi dico la verità a me è sembrato di non lavorare mai
Perché era talmente bello per il quarto alle lezioni confrontarmi con loro che mi sono assolutamente accorta e anche ora anche ora con i miei tre c'è una differenza di generazione ma io mi sento assolutamente in linea con quello che dicono loro con quello che penso con loro non perché sia dallo Stato forgiate questo nostro facoltà non è una fasciata di formazione che si deve delimitare caratterizzare i cervelli Anzio al contrario
Io ricordo segnato risentimento eccetera Francesco De Santis diceva che era gravissimo errore
Quello d'inculcare i induzioni sono dentro la testa della gente degli studenti nelle scuole dice però non si può fare che così i programmi son queste magari non sono preparate i nostri giovani
E cosa invocava lo invocato la collaborazione
Certe professioni resti il professore e data la sua esperienza la sua conoscenza che negli anni a mente però c'era questo
Idem sentire questo partecipare capito questo saper cogliere quello che il contenuto che ciascuno di questi centinaia e centinaia migliaia
Dei ragazzi e ragazze che sono passate attraverso le nostre aule
Ed io vi sono realtà appunto cinquant'anni fa nel sessantanove il ventisette giugno ecco e da allora non ho mai lasciato I Cesaroni serie fino al pensionamento queste generazioni che si sono succedute
Che hanno creato con me con i miei colleghi non come come in modo eccezionale ma anche con gli altri perché lo stile Terranostra facoltà quello di valorizzare deformare attraverso il confronto e il dialogo anche attraverso la critica ecco perché c'è questa valorizzazione di cui loro hanno parlato era notevole portare dei giovani bravi meritevoli
Portarli a un convegno come li portammo al Torino
Ricca Cristina per Nietzsche che è venuta da Torino che ringrazio di essere qua Cristina che il nostro comune amico Alessandro Galante Garrone concretissimo storico un grande personaggio della Resistenza
Aveva organizzato questo convegno a Torino io con Roberto e conta e conta calante Garrone
Dicevo facciamogli fare una relazione sì però non gliela fanno fare perché c'era l'Emilia Morelli c'era tutto il mondo accademico per cui il giovane è il giovane e bravo e sia resta a fare il giovane e il prossimo anno il professor successe che noi mente in modo e decidemmo che era uno dei ricercatori perché se n'è ricercato riconoscevamo parlare
Qualche sospetto su chi fu la Morelli ti ricordi diceva ma come sono giovani presso i ricercatori erano al terzo anno dell'università
Però io in realtà fu un grande successo perché parlarlo come farebbero parlato del professor ecco questo imposta la cosa bella io quando esco cammino per la strada che a Firenze tanti studenti tanti sono nel mondo dell'informazione unico Caroppo l'altro giorno che eravamo un corso di formazione dei giornalisti eccomi intenerito tirando fuori dalla corsa la sua tesi sostenuta qui al Cesare Alfieri come come relatore
Come mi fa piacere che tra questi ragazzi e ragazze nei reni non se lo ricorda
Ma io ho fatto l'esame con lei mi sono laureato con lei e un po'toccano per terra di cui sono grato che ha toccato Roberto
Cioè una trasmissione di conoscenze è una trasmissione di passione
Il passo di metodo
E e e il loro alcuni mi dicono io ho fatto il giornalista che sappiamo quanto sacrificio impone perché alle sugli sono sentito quante l'importante andare con un certo modo una certa etica una scelta onestà intellettuale
Momento delicatissimo che quello dell'informazione ieri come oggi quindi vi ringrazio soprattutto del vostro calore del vostro affetto
E di farmi sentire sempre come il primo giorno che sono entrato il ventisette
Giugno del mille e novecento sessantanove non più studente dalla parte di qua al Cesare Alfieri grazie
L'opera presenti che la foto di Della Valle l'ha tolta mi hanno detto
Grazie che