Presentazione del "Diario inedito (1943-1944) di Luigi Federzoni" a cura di Erminia Ciccozzi (edizione Angelo Pontecorboli)

Grazie agli amici che vengono da fuori da lontano per presentare questo libro che diciamo tutti non mi in particolare è stato attribuito a cuore perché diario di Federzoni e quindi il piumino
Precursore alla direzione della Nuova antologia la rivista vedete sapete
Quanto amata da Spadolini che la diretta per quasi quarant'anni che poi ha creato questa fondazione e l'ha chiamato persona patologica
Per affidando il compito di portare avanti la pubblicazione di questa rivista momento importante novità dice persone
Il diario riesce a poca distanza dall'uscita delle lettere e del carteggio fra Federzoni Baldini che fu quella coppia straordinaria bellissimo come memorie bellissime lei efficacissima l introduzione lo dico perché gli amici che conosco da una vita sono qui accanto a me ma proprio per questo personaggio la chiave la chiave sostanzialmente qual è la chiave di interpersonale e l'acquisizione di Federzoni al di là del diario nella sua vita politico culturale
Il suo nazionalismo la sua posizione filo monarchica liberale e conservatrice
Diciamo parallela fascismo dentro il fascismo ma non fusa con il fascismo
Questo e la Nuova antologia su cui io permettete mi soffermo momento prima rilasciata a voi in merito di entrare specificatamente nelle note di diario era è stato un momento determinante perché insomma
C'è un dibattito lo sai sei fascismo avevano aveva una sua cultura Bobbio
Croff hanno detto che non esisteva forse proprio non esisteva perché c'era la cultura liberale che tuttavia riuscita ad essere ad essere inserita nel fascismo mantenendo la sua dignità e con la stessa Nuova antologia
Diretta da Federzoni guardate sono anni dal trentuno all'otto settembre direttore per poi lasciare il posto a Gentile nel periodo della repubblica di Salò dove poi escono due nuove antologie una la diretta da Ercole sotto la Repubblica di Salò no quale e poi quella nella Roma una volta liberata
Ed è un significativo elemento tenete presente che la rivista che continua che rinasce diciamo dopo la Resistenza mantiene il suo redattore capo Antonio Baldini era redattore capo di situazioni ed Edelweiss capo dopo la lettera insistenze dopo Roma liberata perché perché la rivista non era stata una uno strumento diciamo del regime
Era sua ma questo l'aveva capito anche Mussolini i suoi diritti tempo fa abbiamo pubblicato nella Nuova antologia proprio la legge parte che era in venute fuori la lettera con cui Mussolini si rallegra con tre persone perché assume la direzione della Nuova antologia
A parte Hidalgo i rallentamenti è interessante il concetto che Mussolini aveva il lavoro di Federzoni alla Nuova antologia cioè doveva sostanzialmente dimostrare la validità di una cultura fascista che non era impregnata di farci ma era comunque una culturale sotto il fascismo raggiungeva le qualità e le cime innevate che erano prima infarcito diceva Mussolini quindi non probabile ma sicuro che la novanta e Lucia sotto la tua direzione siamo nel trentuno quando mi assumo la direzione diventerà quella grande rivista che fu in altri tempi
Che non ho controversia possa riprendere
L'ho dimostrato impedito direzione Tommaso Tittoni cari al Professore per la rivista People Nuova antologia sempre più organica può alla giornata rispondente al bisogno dello stilista italiano e alle esigenze della quale periodo storico fascista
Che una rivista di tale natura sia una necessità
E posso attingere la più grande diffusione io lo credo fermamente
Erano avanti e così via Possa accogliete intorno a sé quanto di meglio che in Italia nel campo degli studiosi operanti e mia profonda convinzione e quindi la conclusione su quello che deve essere una controversia di federazione
Deve dimostrare dimostra quanto sia falsa l'asserzione di un'Italia che il fascismo avrebbe abbassato nella cultura
Mentre invece dalla storia al diritto pubescenza alle arti dal romanzo alla critica l'Italia oggi correggerlo al confronto con tutte le nazioni del mondo il fatto di produzione intellettuale è
La produzione intellettuale e quindi in qualche modo era garantita una sorta di autonomia alla Nuova antologia con la garanzia della figura di Federzoni una sorta di autonomia
Anche nella collaborazione nella scelta dei collaboratori lo sappiamo che non era l'avviso ci sono un paio di articoli gli omaggi a Mussolini in tutto il periodo poi realtà c'era visto qui a al trattare su questo periodo però quando feci centocinquant'anni inoltre siano ripercorso tutta la lista ci sono fra i più grandi scrittori
Che in quel momento pubblicano le loro opere appuntate sulla Nuova antologia vi dico soltanto uno Bacchelli nel Mulino del Po Bacchelli in un'intervista del sessanta disse se non c'è una federazione e la Nuova antologia
E il mio romanzo usciva appuntato uscì per due anni fritto Mulino del Po non è che sia e però si dice mai sarebbe riuscito a Milano il libro
Ma le l'ombrello l'ombrello di Federzoni garantisti per resto Massimo Mila che faceva le recensioni musicali scrisse sull'A quindici giorni prima di essere arrestato e mandato in carcere a Torino
Fosse un personaggio un si sapeva che certamente non era diciamocelo fascista quindi questo per dire dire quello che sostiene sostanzialmente nella sua introduzione
L'amico Mola e cioè bisogna vedere questo nazionalismo e questi liberali monarchici che in sette persone si riconoscevano non un qualcosa concerto munto confluisce e finisce in una voragine in un insieme in una sorta di Macedonia
Sotto il fascismo ma certo che affiancano si inseriscono ma non tengono una loro dignità culturale che quello che consentì campo certo anche quello che succede con la riunione del Gran Consiglio del fascismo l'amore per l'Italia l'amore per la monarchia l'amore per il vecchio liberalismo che poi mantengono in quel ventennio diciamo
Gli anni bui ma che non riescono a tenere una sorta di bussola che permetta alla rivista di sfornare questi grandi scrittori informare i personaggi e Montanelli tanto per fare un nome Indro Montanelli avverrà d'Africa vice primi articoli che rimanda al padre il padre rimandava novantadue siano contenuti a Repubblica Proietti s'accorge di quello è questo grande giornalista che certamente bene io ho chiacchierato anche troppo e quindi secondo l'ordine non so chi parla prima se tardi teste parla Centini tariffe beh allora Hatteras tra
Adesso
Devo presso il etnico Salvini
Che è stato fondato nel mille novecentottantasette
Con degli scopi prettamente culturali abbiamo il giudizio delle borse di studio organizzato alcuni convegni
E lo scopo principale ritardi pubblicare dei libri noi ogni anno pubblichiamo un libro sempre alla ricerca delle verità perché le verità sono sempre tante
Prego prego
Vergassola certe date quando quali fu fondata un nostro socio fondatore e presidente
Affermò
Siamo sicuri di aver posto le basi per una futura analisi storica che decorrere del tempo fa sempre giustizia sulle passioni umane quei soldi si primo presidente dell'Istituto di studi quando uno suo socio col verbale della dei sempre in collaborazione del professor Alton Mola
Ci proposero di pubblicare questo memoriale diario noi portammo consiglio lo approviamo lo trovammo subito perché ci sembrò veramente un lavoro molto importante molto bello che mi piacerebbe UIL ricordare ricordare delle parole sia di Aldo Moro nelle prefazione di che amico Ricci sì Aldo Moro diceva in un'intervista supplenza libero il diario inedito impalcatura in peccato vilmente curato dalla dottoressa Erminia Picozzi dell'archivio del storico dello stato che questo lavoro fissato venne costruito ben
Posto essere come scrittura e la testimonianza del di Aldo Ricci che dice testimonianza certamente di parte
Ma allo stesso tempo un contributo importante per lo studio e la comprensione di un capitolo cruciale della nostra storia realtà io questo libro letto
è un libro secondo me molto importante molto bello e molto regnante di della storia divisa sicuramente da la parte federazioni ma bisogna sempre pensare vede che la storia si ripete il momento
Ogni volta che passa alla storia ci sono state interpretazioni e questo voto io vorrei ringraziare dice il professor Ceccuzzi
Che ci ha ospitato la cioè alzato comunque è un vecchio amico un vecchio guance perché diciamo anche diversi dai soci quindi soci vorrei ringraziare Aldo G. Ricci
Insieme a Aldo Mola a non fatto i saggi dei prefazione al libro
E come non ringraziare lato Angelo Pontecorvo lui chiede un uomo d'altri tempi senza di lui del suo libro non sarebbe nato perché lo ha veramente pubblicato con amore come sempre fare il servizio casualmente o accedere io qui mille segretario generale dell'Istituto
La mente pensante dell'istituto e tanti soci che sovvenzionamento è venuto addirittura da Pavia Franco marchigiane professor rimedi quindi diceva professor Ceccuzzi il gel volti del liberalismo italiano
Giudizi Federzoni io passo lavoro la parola a voi pregevoli scese sicuramente molto più esperto molto più dentro qua all'argomento le mie stesse grazie a tutti
Oltre
Allora io ovviamente ringrazio anch'io l'amico Ceccuti che ci ospita poi l'elenco dei ringraziamenti sarebbe lungo ma
Voglio dire alcune cose
Prima cosa ringrazio l'editore perché questo libro veramente bello cioè nel senso proprio materiale del termine oggettivamente è un bel libro che come dire attira fin da quando ce l'hai tra le mani
Credo che questo diario sia due cose da una parte si può leggere come un'opera letteraria e dall'altra come documento storico un'opera letteraria perché Federzoni respira letteratura fin da fin da quando nasce praticamente nella sua se la sua famiglia padre insegnava letteratura italiana
Era un cultore di Dante Luis nasce alla scuola leggendo Carducci rileggendo Oriani D'Annunzio
Le sue prime esperienze sono nel giornalismo prima di entrare in politica quindi sono alla letteratura c'è la ce l'ha nel sangue e questo sì si sente leggendo il diario insomma che non è uno che ha una scarsa frequentazione con con la scrittura la scrittura c'è la nel DNA
E poi un documento storico perché da quando entra in in politica prima della fondazione
Del partito nazionalista poi nella confluenza
Però rimanendo sempre in qualche modo distinto all'interno del fascismo Mussolini questo lo sente i suoi incarichi ministeriali e poi dei segni importanti
Incarichi culturali perché si è stato di presidente direttore della Nuova antologia ma anche dell'Istituto dell'enciclopedia italiana Presidente del Senato
E e approda poi a questo appuntamento appuntamento storico che è il venticinque luglio non a caso perché grandi uno delle persone con cui grandi è in contatto nella preparazione dell'ordine del giorno
è sicuramente Federzoni e Federzoni quindi è costretto Durante dopo l'otto settembre a trovare un rifugio e scrive questo questo diario sottolineo diario perché poi vedremo che ci sono c'è una differenza importante tra diario memorie scrive questo diario avendo tutto tutoraggio di potere scrivere con calma filippini di dedicarsi a una scrittura come piace a lui che si vede insomma leggendo
Queste pagine prevedendo anche i documenti alcuni sono stati riprodotti nel nel volume che sono pagine
Come dire tormentate su quindi spesso ritorna corregge inserisce inserisce nuovi nuovi pezzi
Aggio di fare tutto questo perché praticamente in clandestinità tutto questo questa clandestinità questa lunga clandestinità che
Va avanti praticamente dal settembre del quarantatré fino al maggio del quarantasei quando espatriati
Avviene sotto l'ombrello protettivo del vaticano e in particolare i monsignor Montini poi il futuro Paolo sesto con Julia un rapporto speciale quindi il rifugio all'ambasciata portoghese
Dove lui rimane sicuramente fino alla liberazione di Roma poi non sappiamo esattamente quando si trasferisce al collegio Ucraino San Giosafat al al Gianicolo
Avviene sotto la protezione con la protezione del vaticana e l'ambasciatore
Portoghese presso la Santa Sede
Tonino Carmelo Pacheco che lui chiama l'amico numero uno
Nel diario che è il suo interlocutore quello degli porta le notizie da fuori e oltre a tele che lui apprende dalla radio nei giornali e quant'altro
E quindi quello che lo protegge fino al sicuramente fino alla liberazione di Roma in questo periodo
Quindi diario comincia il diciannove settembre definisce il quattro giugno con la liberazione di Roma
In in questo periodo
Successivo quindi alla liberazione di Roma lui affida questo grosso queste portante documento di seicento e passa pagine dattiloscritte con correzioni
La sfida a un diplomatico svizzero suo amico che si chiama Carlo Sommaruga
Che ha quindi come in quanto diplomatico la possibilità di portare all'estero questo documento quindi diciamo in qualche modo di proteggerlo e noi abbiamo una data di consegna
Che è un documento che era inserito all'interno di questa busta che conteneva il diario che dice che il questo diari viene consegnato il primo ottobre
Del mille novecentoquarantacinque a monsignor ieri il mini punti minima credo che sia la cornice sì e io il mini che era il vescovo di Lugano quindi il diario va in Svizzera
Federzoni espatriati nel mille novecentoquarantasei poi farà qualche viaggio più o meno clandestino in Italia ma torna ufficialmente nelle cinquantuno questo diario viene riconsegnato a Carlo Sommaruga non sappiamo in quale data poi Carlo Sommaruga muore
Lo tieni lo tiene in consegna la moglie Anna Maria Valagussa
Il cui padre era amico di Federzoni vidi uno dei tramiti di questi di questi rapporti e poi passa al figlio Francesco Sommaruga il quale con grande diciamo così senso
Culturale senso delle istituzioni nel due mila e nove
Consegne questo diario
Questa grossa busta con dentro questi documenti compresa questa lettera di consegna a monsignor gli elimini del due mila e nove lo consegna all'Archivio centrale dello Stato
E all'Archivio centrale dello Stato va nelle mani della dottoressa Erminia C Cozzi che sta alla cioè la curatrice diciamo del diario quella che si è fatta carico di seguire tutta la trascrizione poi con cui abbiamo dialogato a lungo sul
Sui criteri da adottare quindi per gli apparati critici eccetera del diario perché io sono un appassionato
Di edizioni di fonti sono appassionata perché tutta la mia vita lavorativa almeno buona parte la mia vita lavorativa e passata all'Archivio centrale dello Stato
Edizioni di fonti ne abbiamo fatte parecchie cominciare dal i verbali del Consiglio dei ministri dal quarantatré al quarantotto poi proseguita fino al cinquantatré che sono
Una quindicina di volumi cominciare dalle opere di Giolitti che abbiamo fatto con l'amico Mola e tante altre quindi mi sono trovato come dire a giocare in casa quando insieme ai del mia Ciccotti abbiamo ragionato su tutto questo lavoro che poi naturalmente a seguito lei
E poi questo per dire tutti i passaggi di questo volume dopodiché il rapporto è passato
A contattare la famiglia Federzoni perché questo documento è ancora sottoposto al diritto d'autore Brindisi volevamo avere
Sorprese dovevamo avere l'avallo della famiglia Federzoni e il mio interlocutore in questo caso è stato un amico Federico Argentieri con cui dopo alcune discussioni ci siamo capiti
E quindi ho avuto il loro avallo per poter arrivare a questa pubblicazione qui interviene l'amico Mola con cui abbiamo fatto tantissime cose insieme e l'amico Mola
Ci ha messi in contatto con l'editore Ponte Corvo di con l'istituto Salvini e qui il
Il il lavoro avete davanti
E io ringrazio tutti naturalmente di di questi contributi diversi
Oggi devo prima che la differenza importante diario e non memorie tra l'altro il titolo Diario di un condannato a morte e proprio scritto di suo pugno dallo stesso Federzoni
In testa al documento io lo chiamo documento anche se un malloppo di seicento e e e passa pagine
E questo lo distingue sia dal
Da quello che è stato pubblicato nel mille novecentosessantasette dare lo stesso che Federzoni che muore poco prima
Col titolo Italia di ieri per la storia di domani in cui ci sono alcuni passaggi e una parte di quello che c'è nel diario e che fu pubblicato con l'aiuto del genero Benedetta Argentieri
E sia dalle Memorie di un condannato a morte curate da Francesco Perfetti nel due mila e tredici
In cui è un libretto piuttosto smilzo quindi già le dimensioni sono fanno capire che si tratta
Di un'altra cosa e poi quello si chiama memorie questo è un diario un vero e proprio diario con quella forma letteraria così
Come dire curata che proprio di un personaggio che ci tiene alla scrittura quindi come dire io non so se avesse già in mente una possibile edizioni ma io penso di sì che ce l'avesse in mente anche se poi non non se n'è potuto occupare pressione ambiente
Il diario si apre il diciannove settembre del mille novecentoquarantatré
Con la fuga di di Mussolini
Mi pare il titolo fosse fughe Resurrezione di Mussolini una cosa di questo genere il primo capitolo sono centoventicinque capitoli se calcoliamo che dal diciannove settembre ridiamo
A quattro giugno del mille novecentoquarantaquattro
Che sono più o meno duecento cinquantacinque giorni qualcosa del genere ogni capitolo cioè un capitolo quasi un giorno sì e un giorno
Sono centoventicinque capitoli molto diversi tra di loro a volte sono molto brevi sul un fatto che di cui non ha sentito alla radio dal giornale o dal suo amico
Ambasciatore altre volte invece sono capitoli molto lunghi quindi sono commenti a fatti diciamo di cronaca oppure sono riflessioni di lungo periodo riflessioni sul fascismo riflessioni su vent'anni di regime riflessioni sul ruolo della monarchia come esce la monarchia queste esperienze
E così via
Quindi a volte ci sono capitoli di di mezza pagina qui ci sono capitoli di dieci quindici anche venti venti pagine
Qui non entrerò nel merito di tutte ovviamente delle tantissime cose che vi dice faccio solo alcuni esempi a proposito del della seduta del Gran Consiglio che occupa due o tre capitoli se non mi ricordo male
Lui è perfettamente consapevole che il il Gran Consiglio e solo il Gran Consiglio
Poteva far scattare quell'operazione che poi si verifica il giorno dopo anche se era stata preparata da tempo e cioè la destituzione di Mussolini non le dimissioni anche se informalmente furono le dimissioni ma la destituzione poi l'arresto di Mussolini
In un altro passaggio dice che da parte dei firmatari dell'ordine del giorno non c'era nessuna volontà
Però per lo meno sul piano concreto organizzativo non c'era una strategia per succedere a Mussolini
La palla passava il re e quindi decisioni che lui avrebbe preso e che poi sappiamo si rivolgono ai miei sostanzialmente i militari a Badoglio e ministri di carattere tecnico prima fase un'altra cosa che lui un'altra tesi che Luigi smentisce in questi capitoli sul Gran Consiglio
Nega che ci fosse molte volte si è detto che Mussolini era in qualche modo consapevole perché mi conosceva l'ordine del giorno Grandi
Ma era consapevole di come sarebbe andata
E considerava queste soluzioni un modo per uscire di scena passare la mano per poi magari tornare in un altro momento
No questo mi dice non c'era nessun machiavellismo da parte di Mussolini Mussolini gli ha perso e ha perso
Malamente dici se no non si capirebbe neanche dice impartì un altro passaggio
Per quale motivo avrebbe fatto redigere in quelle ore
Una relazione da parte di Vigini in cui un memoriale per dimostrare l'incostituzionalità dell'ordine del giorno Grandi memoriale che li porta si porta dietro quando va quando viene convocato dal Real Villa Savoia
E però non fa neanche in tempo a a leggerlo a farglielo ridire perché il re liquida la partita
Molto molto rapidamente
Un altro diciamo tema un'altra idea che percorre il diario in vari in vari passaggi
E il ruolo della monarchia c'è il fatto che la monarchia
Nel in questo disastro
Da cui è stata in cui si è trovata Alitalia dopo
Dopo l'otto settembre è il l'unico punto l'unico riferimento istituzionale che regge e li approva la la l'andata al Sud da parte del del re per il Governo che come in questo modo ha salvato una continuità istituzionali che altrimenti si sarebbe persa e fa un esempio in queste c'è tanto importante dice questo
è stata tanto importante questa scelta che non a caso guarda un po'chi è qual è il primo governo che riconosce il il governo del Sud e il Governo sovietico Mosca che nel che il quattordici marzo del mille novecentoquarantaquattro riprende i rapporti ufficiali con il governo Badoglio
Quattordici marzo pezzo
Lasciando nello stupore e anche in qualche modo un po'nello sconcerto gli alleati ma soprattutto i partiti del CLN che non non avevano rapporti con il governo Badoglio e non volevano avere rapporti con la monarchia avevano per la Procura quella che si chiama la pregiudiziale istituzionale
E non a caso pochi giorni dopo quindi quattordici marzo
Mosca riprende i rapporti quindi l'Unione Sovietica riprende i rapporti con il governo Badoglio e non a caso il primo aprile
Avviene la famosa conferenza stampa di Togliatti a Napoli Togliatti che appena arrivata dall'Unione Sovietica quella che si chiama la svolta di Salerno
Per anni conferenza stampa che lascia come dire prende in contropiede tutti i partiti antifascisti a cominciare dallo stesso Partito Comunista e Togliatti
Propone giornalini e di rinvio della questione istituzionale creazione di un governo governo Badoglio il primo governo Badoglio era un governo i tecnici
Apre la strada al secondo governo Badoglio con cui i partiti antifascisti entrano nel governo mettendo da parte la questione istituzionale e dando la precedenza alla lotta al nazifascismo
Questa è stata sempre presentata come come di una svolta politica
Illuminata da parte del partito comunista come qualcosa quindi di partorito in casa all'interno del partito comunista Federzoni qui dimostra una grande come dire dieci dita un grande intuito politico perché capisce benissimo e lo scrive
Prima ancora che la storiografia
Mettete facesse chiarezza su questo che tutto questo non nasce nel testa di Togliatti
E nella conferenza stampa ma tutto questo è la linea politica dell'Unione Sovietica che ha necessità sia in Italia come in Francia di un di un rapporto di unità dei partiti antifascisti per la lotta contro il nazifascismo perché ha bisogno di Alinari alleggerire la pressione sul sull'Unione sovietica
E quindi Federzoni capisce benissimo che non è farina del del partito comunista quali verranno i documenti in particolare poi pubblicati in un libro di non molti anni fa Daria Rossi e Zaslavsky
In cui nel diario i Dimitrova fa che era un dirigente
Comunista che poi sarà dell'Internazionale
Si scrive scrive appunto che prima di partire dall'Unione Sovietica Togliatti si era incontrato con Stalin cristalli gli aveva detto devi andare a fare questo questo e questo è tutto questo
Federazione lo capisce perfettamente e lo scrive nel diario
Un altro punto importante in cui dimostra come dire lucidità politica abbia politico di lungo corso e a proposito del ventotto marzo dell'attentato di via di via Rasella
In cui parla esplicitamente metterei quando parla del della guerra partigiana al nord ne parla con Rispetto e anche con come dire appoggio con sostegni al per via Rasella usa le parole gesto sconsiderato
E poiché esplicita anche un altro poi un punto importante che pay trentadue trentatré e non mi ricordo tedeschi che sono morti in quel attentati in realtà non sono germanici prussiani esseesse sono degli altoatesini riservisti quindi che tra l'altro molti dei quali avevano optato per l'Italia quindi parla come dire di un delitto di italiani contro italiani poiché la strage delle Fosse Ardeatine ovviamente
USA parole di l'apparecchiatura la definisce una strage orribile ma esso quando lui scrive naturalmente
Tutti i punti oscuri di quella lunga lista di trecentotrentacinque fucilati
Non erano ancora stati oggetto di studi come ancora si dibatte e si discute in questi in questi giorni in questi mesi come sa benissimo l'amico Argentieri però parla appunto di una strage orribile un altro punto ancora brevemente
Plauso a quando gli italiani scendono
Sul in gli inquilini sulla in linea di combattimento il due giugno a Monte Marrone quindi quando questa definizione di cobelligeranza di si traduce poi sul piano operativo queste dice è la premessa
Per rinascere e ripeto nello stesso tempo fa l'elogio dei partigiani al nord quindi distingue partigiani da terroristi l'ultimo le ultime pagine sono dedicate alla liberazione di Roma e sono quelle in cui il letterato prende certo senso un po'la la mano politico perché descrive questa liberazione come una grande festa e bellissima
Qui la vede dal dalle finestre nella villa accanto dove vede arrivare una jeep con degli ufficiali americani che scaricano bottiglie di champagne e dividere eccetera
E dopo pochi minuti si sente l'inno americano si sentono che che stanno brindando da Liberazione insomma è un alibi come dire una liberazione della città che ha un po'anche del come dire della sesta quasi della pochade insomma non ci sono combattimenti c'è soltanto una grande festa in lui
Si diverte a descrivere la sua dalla sua finestra e chiude con delle riflessioni un po'amare sulla sua condizione perché in realtà Luigi
No con la liberazione di Roma non è libero priverà ricercato dai nazifascisti adesso è ricercato dai liberatori perché tutte e due hanno qualcosa da a rimproverare dice questo povero italiano sono in sostanza è ricercato da tutti quanti però ripeto tutto questo con una una prosa che vale veramente la pena di leggere non solo per le riflessioni di carattere storico
Ma proprio per la sua pulizia nitidezza letteraria e quindi sono stato ben felice di dare il mio piccolo medio contributo all'impresa grazie
Bene credo di non poter aggiungere molto altro a quanto già è stato così brillantemente detto
Naturalmente corre il graditissimo
Obbligo di ringraziare il presidente Cosimo Ceccuti che ospita la presentazione del volume
Un volume è già stato sottolineato che il dovuto all'istituto Lino Salvini all'editore Pontecorvo lì alla straordinaria perizia
Della dottoressa Erminia C cose che io non l'ho mai conosciuto di persona con la carne alto corrispondenze in corso d'opera
Personalmente mio apprezzamento e naturalmente Aldo Ricci
Lino Salvini e Rino Serri ho avuto il piacere di conoscerlo nel remoto mille novecento e settantatré a Roma in via Giustiniani cinque quando con Giordano Gamberini
Mi mise a disposizione le carte per studiare un argomento che all'epoca era poco frequentato
Del resto uno
è un tema un po'famigerato tipico lasciamoli in un angolo però è molto bello e molto bello che il volume abbia veduto questa sorta di convergenza astrale tra l'istituto Salvini e l'editore Ponte Corvo e tutto quel lavoro pregresso che è stato ricordato da Aldo Ricci perché e l'opera importantissima di un uomo di straordinaria cultura uomo politico
Che inizia sua vita di politico da giovanissimo e che unisce la politica con la cultura come un tempo si faceva
Si arrivava dagli studi non era un reato ecco studiare essere colti che coltivare le lingue straniere era era così va abbassato nona pesante del resto è stato ricordato il padre era carducciano ricordiamo Carducci quanta fatica faceva a imparare il tedesco diciamo tarata imparava biografo rompersi polmoni bisogna imparare spesso erano figure
Grandiose queste e Federazione del re c'è un capitolo
Del Chiariglione quale dice perché gli italiani non amano i tedeschi che lo fa con piglio miniere
Se la difesa della italianità del Garda qui siamo veramente all'inizio per concedere il Novecento quando per lui il problema della costruzione della nuova Italia
E quello della rafforzamento di un Paese
Che e lo Stato più giovane d'Europa perché Belgio nasce prima la Grecia nasce prima la Svizzera c'era da tanto tempo per non parlare degli altri grandi Stati il nostro è un Paese che arriva dal mille ottocentosessantuno
Sessantasei un piccolo completamento
Un confine militare debolissimo mille ottocentosettanta finalmente la capitale voluta data pur ma era una speranza poi arrivò dopo Solferino Sadowa e poi Sedan perché se Dante che ci dà Porta Pia che che ci da Roma non poi ci andiamo di corsa prima che scoppi una rivolta repubblicana perché è stata di precorrere eventuali capricci non sono mai stati insorgenze in Roma significative anche il Milan ottocentottantasette quel povero Garibaldi si era illuso che ci potesse essere qualche iniziativa di popoli invece no
In effetti nel sessantasette
Sì cercando Rolls ritirano il molleggiato si sacrificano ma per una una città che non si muove sì c'è qualche piccolo tentativo ma assolutamente irrilevante ebbene
La costruzione di questa nuova Italia e per il giovane Federzoni anzitutto per cucire i tanti capitoli tanti momenti che hanno portato da una idea Italia della seconda metà del Settecento quando si comincia a parlare di Risorgimento severo Bettinelli all'ETA Franco napoleonica ai patrioti infelici che si sacrificano
Dagli pelli coi Confalonieri e così via a quelle famose sette
Che secondo traducevano state necessarie nella storia d'Italia come è stato più e più volte sottolineato anche il senatore Spadolini tante volte ha ricordato quanto fosse necessaria quella fase i radicali dell'ottocento i repubblicani dell'ottocento i settari dell'hotel che tengono viva una certa idea
Che poi è quella che passa attraverso tanti con forever come Depretis come Michele Coppino come Francesco De Santis che arrivano in finale straordinario figura di Francesco Crispi che a ben vedere il punto di riferimento Crispi Carducci Lanning sono i punti di riferimento poi Oriani del della formazione dei giovani nazionalisti
L'importanza avviso di chi parla della pubblicazione di questo volume in questo momento
Ed è importante anche capire quando le cose accadono anche in alcuni casi una dei libri promette due anni fa non sarebbe stato ancora maturo ma e il forte richiamo alla necessità di vedere la articolazione complessiva
Del pensiero liberale che un ventaglio enorme
Che e viene rimproverato dai nemici del liberalismo penso per esempio a al Alberto Asor Rosa il quale in un passaggio della sua storia Dell'Atti cultura italiana pubblicata da Einaudi file lunghissime elenco ora della il prezzo Lignani nazionalisti
Via via vivaio tutta la fogna che sfocerà nel fascismo ma insomma e questa è una visione quello sì e settarismo nel sempre dal per faziosità assoluta perché si dica negare la ricchezza della vita culturale del Paese civica appunto non oliere
Quella complessità che è stata messa come titolo dell'incontro piante i volti del liberalismo credo che da un punto di vista ed è la rigidità dello studio della storia per paragrafi non si possa concepire nulla di più lontano dal pragmatico Giovanni Giolitti rispetto al poetico
Luigi Federzoni
Eppure erano due momenti di un identico mondo i quali avevano come proprio cardine l'unificazione nazionale la grande aspirazione a mettere insieme un Paese
Che senza l'istituto della monarchia e Federzoni ci torna
Nel suo diario sarebbe stato condannato alla frantumazione
Sono pagine importantissime quelle meditate da Federzoni sulla fine del dicembre del mille novecentoquaranta
Qui si rivela il grande storico
Pomo di grande cultura Chappe anche di penna straordinaria ma capace di una meditazione storica di lungo periodo
Del resto lire niente più e niente meno che l'ampliamento di una vecchia riflessione di Giosuè Carducci
Che era repubblicani che arrivava TAR Mazzini che arrivava da Garibaldi e il quale dice se noi decidessimo al federalismo disgregata in modo l'Italia che la restituiremo al clero
Che l'unica a Rete
Organica nel Paese quindi col fedele con le torneremmo al municipalismo torneremmo a quello che ci ha sempre diviso e non usciremo mai più
A pensare in italiano come hanno fatto i martiri napoletani del mille settecentonovantanove e tutte le generazioni successive
E quindi costruzione del Paese da una parte dicevo il pragmatico Giolitti dall'altra parte i giovani che ritengono di dover dare una spinta
Nuova alla Italia di primo Novecento c'è un'Italia di straordinario successo internazionale per la sua capacità di studi affermazione
Di scienza
Nelle arti
Nella tecnologia
Pensiamo a quella bellissima opera Inés tre volumi dell'Accademia dei Lincei del mille novecento e undici che fa il bilancio traccia il bilancio del primo cinquantenario del Paese il paesaggio cresciuto grazie forze militari al loro rinnovamento
Grazie alla letteratura le attese ma anche grazie soprattutto agli studi di matematica di fisica di chimica di tutte quelle discipline a Medicina e così via che vedevano l'Italia all'avanguardia
Era tempo in cui anche un grande studioso il filologo
Come leone
Caetani Sermoneta avvia la pubblicazione del grande grande opera su gli autori islamici comincia dalla lettera prevedeva cinquanta volumi si è fermato al primo ma è un volume di mille pagine insomma sì pensava in grande ecco quella era l'Italia che per aveva due protagonisti da una parte Giolitti
Pragmatico ripeto che poi dà nome a un periodo durante il quale non c'è un governo Giolitti che sono dieci diversi governi
C'è Saracco cioè Zanardelli cellulite Fortis due governi cioè Sonnino cioè Luzzatti c'è ancora Sonnino e si si passa la mano l'uno con l'altro ma non si frantuma il Paese
Perché come disse Guicciardini quindi Ministro degli esteri con Sonnino rendiamo omaggio a questa straordinaria famiglia Guicciardini disse alla camera che in realtà la politica estera non è politica dei governi e politica dei l'ho citato e il garante della politica estera e il Capo dello Stato
Che l'articolo cinque dello Statuto e anche tanto comanda alle forze di terra e di mare rappresenta l'unità nazionale d'altronde questo aspetto nel nello Statuto Albertino questo lo abbiamo ricordato nel convegno di Torino della settimana scorsa questo è scritto nella Costituzione repubblicana in cui si è che il presidente Repubblica e
Imputato dello stato
Ne quindi una parvenza evanescente uno che improvvisi eccetera e il successore di una serie di capi dello Stato che cominciarono ponga Enrico De Nicola
Monarchico napoletano continuarlo con Luigi Einaudi monarchico piemontese c'era il principe di Napoli cioè al Principe di Piemonte
Di cioè una successione dinastica per formare la l'Italia in continuazione con quella precedente ora l'importanza di questo diario sta nella evidenziazione a parte tutte le i capitoli sui quali già a richiamato l'attenzione
Aldo Ricci
Nel richiamare i centro il filone
Del ruolo del pensiero nazionalistico e o nazionale nell'ambito di una regime che nel mille novecentoventidue non nasce come regine lo ricorda molto bene nasce come governo di unità nazionale
E dice a questo governo di questo non fanno parte i socialisti e comunisti erano lievemente anti-sistema
Dimentica di dire che non ne facevano parte neppure i repubblicani del resto in quel momento erano al minimo storico della loro presenza
In alla Camera dei deputati ma una curiosità Partito Repubblicano per il quale abbiamo una storia simpatia per senatore Berno così autentica
Delle sue la la minima presenza paramento proprio alle ad albori della della Repubblica quando si applico
Il ma lasciare la la desistenza il collegio delle Marche per fare eleggere un senatore del partito repubblicano e consentire così anche la presenza alla Camera questo un capitoletto della storia del Parlamento italiano postunitario ora e Federzoni ci richiama da una parte alla valore profondo del pensiero nazionale dall'altra
A un interrogativo significativo
La lotta segreta ma sempre al tempo stesso più evidente
Di Mussolini contro la monarchia
In realtà nel mio recente ventidue c'è quello che viene definito un compromesso tra il fascismo te la lì l'istituzione monarchica dopo il discorso del venti settembre nel quale Mussolini dice noi per adesso non poniamo la questione istituzionale
Così come fece Mazzini il quale in nome della Unità d'Italia sospese le ostilità nei confronti Vittorio Emanuele secondo quindi non è che ci sia una pacificazione e una convergenza c'è una sospensione del momento dell'alcol
Secondo Federzoni le ostilità in realtà non vennero mai bene il tentativo di inserire il fascio littorio
Accanto allo scudo sabaudo nella bandiera italiana che venga respinto immediatamente da Federzoni medesimo da altri e infine del reggae veramente plissé
Come ben noto Mussolini disse inserimento del fascio avrebbe ringiovanito
La nell'attesa dell'Italia e l'immagine del del dell'Italia medesime della malattia
Vittorio non è terzo non si lascio intenerire da da questo tentativo lo blocco poi tante altre sortite che arriveranno fino a a denominare porto da un porto albanese tutte le stranezze ma di mezzo c'è il mille novecento e trentadue sul quale Mussolini esiste il decennale e l'inizio Federzoni e il decennale e la mostra del fascismo e del decennale e l'inizio delle ostilità
Mussolini tende a imbarcare tra virgolette gli antifascisti
Operazione che poi si accelera nel mille novecentotrentasei con la proclamazione dell'impero con la grande spettacolare donazione
Del loro alla patria e in particolare degli anelli nuziali che coinvolge tutti a cominciare dalla Regina Elena perché non si può essere sovrani e al tempo stesso essere contro il Governo che in quel momento gestisce
La la politica nazionale tre bisogna essere coerenti ma al tempo stesso ci si rende conto di quanto sta avvenendo in realtà è uno spartiacque il trentasei Marlowe e soprattutto chi lo scrive con grande lucidità
Federzoni
Il mille centotrentotto la visita di Hitler in Italia del maggio mille centotrentotto quando e rievoca anche ti ricordi della del consorte
Gli ufficiali del seguito di Hitler editi righe e così via si comportano canagliesco a mente anche durante i banchetti di corte ostentando la l'indifferenza e l'odio nei confronti della monarchia e dell'arresto Mussolini più e più volte ripete che vorrebbe disfarsi assolutamente del re Forte di tutto che voleva poi in realtà dire buttare via il Risorgimento e fare del Paese un paese di tipo uniforme indivisa
Come la milizia che non prevedeva alcun tipo di omaggio nei confronti perdendo soprannomi della monarchia Versace mette al servizio
Del partito
Svolge anche considerazioni
A importanti e interessanti su uno degli aspetti più delicati avviso di che parla tuttora controversia mal compresi
Dello sviluppo costituzionale del fascismo e cioè la così detta costituzionalizzazione del Gran Consiglio
Del fascismo predefinito organo della rivoluzione e nel cui ambito sia idea anche Federzoni come presidente del Senato anziché come
Già ministro com'è noto Federzoni
Che c'era in pectore il ministro dell'interno di un nascente governo di unità nazionale due mila centoventidue viene in realtà relegato ministero delle Colonie che non era il più importante dei ministeri prima era stato
Titolare di questo ministero Giovanni Amendola che non ha mai messo i piedi in colonia mai di le colonie le le vedeva tarda a Roma appieno aveva tutto un altro discorso
E poi
Se sono diventa ministro dell'interno ma nel momento più drammatico dell'incipiente regime e cioè all'indomani del rapimento ed Eros della morte assassinio
Matteotti in quel momento diventa il garante dell'ordine il garante dello stato
E lo fa anche subito con una importantissima circolare ai prefetti
E qua nella quale si ricorda che i prefetti no rappresentano il partito tipo effettiva Trento il Governo ecco perché c'è anche in questo diario Betta titolo sulla difesa dei prefetti
Devo anche dire
Perché Federzoni vedeva ha proposto ai prefetti molto meglio di mio carissimo Luigi Einaudi che scriveva via il prefetto diciamo che a distanza di tanti anni di settant'anni per una meno male perfetti che sono e corti continuano a costituire una garanzia di di di ordine di continuità
Di evitare che il paese si polverizza i più di quanto già Silvia
Le in quest'ambito la riflessione di integrazione riguarda anche il passaggio delicatissimo della costituzionalizzazione del Gran Consiglio che riguarda la questione
Da una parte della lista dei successori potenziali del
Di Mussolini comitati del governo com'è noto si diceva nel testo che bisognava tenere pronta una lista di su di nuovi presidenti del procedemmo a vita i del Governo
Lista che non venne mai approntata qualcuno cercò di porre la questione in sede di Gran Consiglio
Mussolini che era come ben noto scaramantico macelli scongiurato e non voleva immaginarie ci portano ad Elisa i successori D'Alema nessuna voglia di passare il potere amici
E poi c'era l'altra questione relativa alla presunta possibilità da parte del consiglio di intervenire nella successione
Dinastica in realtà questo no c'è nella
Nel testo della legge costitutiva del Gran Consiglio
C'è scritto invece che il Gran Consiglio avrebbe espresso il parere sulle leggi relative alla successione ma legge sulla successione non ce ne sono mai state c'è tra lo sta tutto lo statuto e basta lo statuto prevede in
Ottantaquattro nell'anno dei ottantaquattro articolo ce ne sono una ventina che riguardano la figura del re e tutti i casi nei quali il resto sia impedito fisicamente o per altri motivi di regnare allora ci deve essere il successore in caso di cioè la reggenza da parte della regina poi sempre c'è un maschio inattesa
Di succedere e estinti assenza totale i maschi perché vige la legge salica che un vincolo complicatissimo
In quel caso sarebbe stato allora la convocazione
Del Parlamento per individuare un reggente e poi un successore che poteva anche essere di re di Baviera orrendi Spagna Office importante forse della dinastia della casa così come un Savoia
Amedeo Duca d'Aosta Stato scelto come re di Spagna
Don Amadeo prima ero
Detto altresì don macaron prime nero da parte degli spagnoli chiedi organizzano alcuni attentati alla sua vita
Questa è una visione generale gara funzione delle monarchie sulle quali sulla quale funzione e intanto insiste Federzoni in queste sue pagine così come
Porta l'attenzione su figure emblematiche della lotta di liberazione già Aldo Ricci aveva ricordato Fosse Ardeatine a proposito del quale dobbiamo ricordare la figura di Placido Martini
Che è stato anche gran maestro della Grande Rete Italia a fianco di successore di Domizio Torrigiani che prima viene incarcerato torturato a via Tasso e poi e portato alle Fosse Ardeatine e lì cucinato lui arrivava da una lunga esperienza di socialista e nazionalista al tempo stesso socialista moderato socialisti come c'era Bissolati ecco insomma
Di quelli che capirono la spinta della nazione e del resto anche Federzoni il nazionalista Federzoni si fa interprete orto a mi sta Oriani di una spinta nazional popolare Corradini che suo
Con chi chi è diciamo suo interlocutore a sua volta spiega che bisogna porre la questione del popolo italiano e questo questo popolo tornerà poi anche nel frasario mussoliniano
Ora
Federzoni esalta due figure emblematiche della lotta di liberazione il generale Perotti
Chi vada a Torino nel palazzo della scuola di guerra case accademia militare vede il busto di bronzo del generale per e poi Paolo Braccini Perotti e l'uomo della monarchia
E l'uomo
Che quando viene condannato a morte sì viene letta la sentenza
H Luigi che gli atti ufficiali
Dice signor ufficiali attenti si alzano in piedi viva l'Italia
Ecco questo è il comportamento di un militare che rappresenta il giuramento alla tre il giuramento che non si replica nel corso del tempo perché quello è stato pronunciato che quello deve essere il documento che durante e poi Paolo Braccini che un professore universitario del Partito d'Azione che quindi non è un monarchico
Ma che rappresenta quella idea di Italia
Fu poi quella di Duccio Galimberti e di tanti altri che poi hanno lasciato la vita nella lotta di liberazione in circostanze drammatiche e complesse
E che vedevano la necessità di affiancare alla loro esperienza gli uomini di legge gli uomini di studi eccetera anche all'impegno militare
Come fu di un certo Ferruccio Parri che arrivava dalla nidiata di ufficiali che erano stati allevati
Da Ugo Cavallero
Maresciallo d'Italia il quale Ugo Cavallero in allora mille novecento e di meno centodiciotto prepara il piano di battaglia di Vittorio Veneto
Sono Luís pittore tutta un'altra serie di ufficiali che arrivano dalla scuola di Luigi Cadorna
Che grande Luigi Cadorna che formatore dell'esercito italiano che quello che poi passa la mano a dire Hans il quale Dias non fa che continuare a seguire tra politica militare strategica del suo predecessore Cadorna che nel frattempo era andato
Non sempre ripeto lo ricordano a a rappresentare l'Italia nel comitato
Militare diventerà alleato avversari che voleva dire
Il nucleo di quello che doveva essere una guida unitaria dello sforzo bellico per vincere la guerra perché non si vinceva su un fronte o su un altro isolatamente Peña vinceva tutti quanti
In sintesi
Per non abusare del loro tempo gli occhi ritengo che la pubblicazione inique del diario di milita elezioni sia un momento molto significativo dal punto di vista della ricostruzione della storia culturale italiana
Trovo straordinario che nelle condizioni non felici nelle quali si trovava l'autore
Federazione si era uscito a scrivere pagine così nitide di riflesso anche sembrano
Pétain una tranquilla biblioteca di studioso e nomi da parte di un uomo che come è ben noto era ricercato come è stato ricordato ed era condannato a morte dal tribunale di Verona
E non è che li condanna sono per modo di dire
Perché Ciano
Non solo venne fucilato ma siccome avevano mancato il bersaglio viene poi ulteriormente finito cioè lì c'erano un regime spietato
Che consumava vendette ormai e che si vedrà poi replicare nel corso del tempo in tante altre pagine drammatica da
Malgrado tutto questo appunto federazioni Ara lucidità di raccontarci di spiegarci bene quali sono le radici
Della nuova entità
Dell'Italia che dovrà uscire dalla guerra civile in Italia che dovrà
Rimettere le mani
Nella costruzione della propria identità che e e lo sottolinea tante volte l'idea liberale in tutte le sue sfaccettature molto spia cure a Federzoni di vedere che nel congresso
Dei CLN autoconvocato a Bari
Nel mille novecento e quarantaquattro anche un grande pensatore liberale come Benedetto Croce ci fosse invece ha scagliato violentemente contro la figura di Vittorio Emanuele terzo chiedendole l'immediata
Abdicazione
Ritenendo che tutto l'istituto monarchico ormai dovesse essere messo in discussione e che quindi creando un grande disagio e confusione in un'area che in quel momento era fondamentale soprattutto perché
Gli anglo americani avevano bisogno di una certezza da che parte davvero volesse stare l'Italia
Il punto nodale che ci ricorda tra le Federzoni e che l'Italia comunque aveva perso la guerra che per risalire
Dal mio cinabro
Bisognava fare un profondo esame di coscienza
Che probabilmente l'Italia sospeso nel corso del tempo
Ed ecco allora che queste pagine giungono come un invito in un momento di smarrimenti o un invito a ritornare a quelle senso dello Stato che ho messo come sottotitolo la biografia viti Giolitti sono due figure e eponimi due figure lontanissime ma che fanno bene da dittico
Per l'Italia che verrà che è un ritorno a me Italia europea
Perché l'Italia nasce appunto europea L'Italia del Settecento e l'Italia dei Lumi Nismo
Non è l'Italia delle parrocchie tenuta in Italia dei micro municipi non è l'Italia di quelli che si convincono di contare perché hanno qualche voto in più qualche voto in meno bisogna avere delle idee in più
E sono quelle di tutto il pensiero illuministico risorgimentale e di quell'età straordinaria che sintetica rievoca
Ah sì certo ci si perbacco
Dottoressa
Gli istituti la stanno evocando
Sono io
L'altezza
Bene grazie di quest'invito sono tutti famosi sono io la sconosciuta qui dalla e Samuela date
La mia vita professionale si è svolta all'Archivio centrale dello Stato per lo più per oltre trent'anni e perché e sono l'archivista di Stato quindi mi occupo della conservazione delle fonti
Però questa è stata una fonte molto particolare una novità per me perché all'Archivio centrale dello Stato ci si occupa soprattutto delle fonti istituzionali quindi quelle prodotte dagli uffici dell'amministrazione pubblica o anche di enti però questo tipo
Di fonte molto particolare perché
Una fonte unica ed è una memoria soggettiva
Quindi
Voglio dire maneggiare queste carte ha significato almeno per me
Dovere entrare molto nella personalità dell'autore di queste carte di Federzoni
E debbo dire che il lavoro è stato sì molto impegnativo
A volte anche fa di corso è stato portato avanti però grazie soprattutto alla collaborazione con il professor Rizzi già sovrintendente all'Archivio centrale dello Stato e quindi come dire una natura
E passione per gli archivi e grande esperienza diete sull'interesse storico è stato detto tutto ampiamente anche diciamo la possibilità di il Ger lo come testo letterario oserei dire anche diciamo con uno sguardo
Hanno il
Anche al carattere emozionale che questa o che questo testo diciamo può presentare come carattere in più
Perché
Questo è un diario quindi il diario che poi tra l'altro è stata anche la forma più congeniale di espressione per Federzoni perché ha scritto tantissimi diari
Gli anche pubblicati anche quando era diciamo nel Periodo fuori l'Italia dal quarantasei al quarantotto
Con un titolo anche se vogliamo fuorviante accattivante nello stesso tempo Memorie di un uomo senza importanza se non erro
Che pensasse alle pubblicazione dei diari sì non ha pubblicato quelli che magari erano più attinenti agli affetti familiari alle questioni più intime della famiglia
Quindi che cosa è un diario il diario dà la possibilità all'autore di esprimere se stesso liberamente perché non è condizionato come le fonti istituzionali
Dall'istituzione che l'originatore io ero abituata a trattare quindi la prima cosa da ricostruire l'ufficio che aveva prodotto le carte con quali altri uffici l'istituzione
Era stata in contatto qual era il momento storico quali umori c'erano in giro che cosa si diceva nello spirito pubblico quindi tutto quel lavoro che fanno i ricercatori poi certo all'elaborazione degli storici sono come dire lo scatto in più
Però diciamo tutto lavorìo che ha a che fare sempre con le istituzioni pubbliche qui invece è la persona che parla in prima persona
Esprime se stesso però avrà largo spettro perché c'è tutto
Ci sono i suoi sentimenti c'è tutto quello che trova nella vita da recluso
In questa villa a come dice lui della Roma Novissima nascosta tra il verde
E soprattutto come dire l'ho un po'immaginato solitario ma soprattutto a riflettere all'indomani della catastrofe la sfiducia il crollo della Mussolini il crollo del fascismo e per Federzoni è stato come dire anche un epilogo tragico di quello che era stato la quello che lui chiama l'idea
In cui aveva creduto che si era poi trasformata in
In governo personale
Il per arrivare poi alla alla catastrofe finale e soprattutto quel suo però poi sentirsi anche come dice egli stesso o un fascista della di terza categoria quella degli uomini di buona fede perché lui
Come ha colto il professor Ricci quando dice che sostanzialmente autoassolutoria ma non può essere diversamente perché
Cioè come si fa ad accettare
L'accusa di tradimento e rischiare la fucilazione alle spalle alla schiena
Quando diciamo si sono investiti comunque più di venti anni perché come dire Giada nazionalista poi i entra nel partito quindi come dire ha investito una gran parte della sua vita ci ha creduto avuto delle aspettative e poi tutto finisce
Con la sfiducia con l'accusa di traditore e li come dire ha una reazione proprio molto energica quasi ai limiti dell'aggressività
Al punto da ribaltare la situazione perché non sono io il traditore io sono il tradito
Quindi insomma lavorare su questa materia quindi sulla persona sulle mozioni della persona su quello che racconta
Insomma è stata un'esperienza per me nuova faticosa però
Debbo dire alla fine ma anche molto piacevole molto gradevole e quindi lì insomma come mi diceva il professore dice che questo testo si può leggere anche per apprezzarne l'aspetto letterario
è verissimo
Oltretutto di un eroe mia incredibile sa essere ironico sarcastico anche temi ero poi insomma non dimentichiamo che non è proprio così sereno in questa o in questo rifugio può essere scoperto
Racconta di tentativi comunque
Comunque di insomma di tranelli come li chiama anche tranelli telefonici gente che chiama a casa sua dove c'è ancora la cameriera
E poi la cosa
Simpatica che che il rifugge realtà come racconta Fusco Berto da socialisti
E subito come dice Luisa ricoperto per non fare un favore a Mussolini quindi diciamo che la possibilità che fosse davvero scoperta o
Appunto le conseguenze sarebbero state il processo di Verona non è che era del tutto aleatorie anzi era piuttosto reale
Una cosa che a me ha colpito in particolare veramente sono due poi l'inizio e la fine di questo diario a parte gli episodi interni allora inizia con la rievocazione prendendo spunto dalla liberazione di Mussolini e rievoca i grandi evasi della storia da Spartaco va avanti e arriva a
A Napoleone allora la presenza di Napoleone io almeno l'ho trovata così in questo contesto oscura completamente la figura di Mussolini perché col chi si può paragonare a Napoleone
E quindi già quello oltretutto voi non contento di questo paragone eccita il il famoso dramma di Gioacchino forzano hanno
Sui cento giorni cioè voglio dire è di una di ogni ironia di di di una comune non lo so insomma è la trovata incendio si stima
E poi invece diciamo la parte
Dove insomma mi è sembrato di cogliere invece molta malinconia se vogliamo proprio nell'appendice di della sua selezione del di un a a risse lezioni nato una selezione di pensieri di Enrico Corradini
E proprio su quello che è per Corradini rappresentava l'idea come la chiama anche lo stesso Federzoni l'idea fascista di quello che avrebbe dovuto essere e quindi tutto l'opposto poi di quello che aveva tradotto Mussolini nel ventennio
Lì insomma ciò colto insomma mi è sembrato che ci fosse dell'accoramento proprio della malinconia
Questo per dire che questo dia furioso tra tutto ciò che abbiamo sentito e che condivido pienamente
Anche quest'aspetto diciamo anche più personale se vogliamo cioè si di occasione perduta esattamente e quindi permette anche come dire di arrivare a vedere la figura di Federzoni
Anche dopo dal punto di vista più umano
Ora io c'ho lavorato molto perché le pagine del diario sono seicento quarantadue e quindi poi insomma con il dottor Ricci che è spietato e da questo punto di vista
Quindi vedere beni criteri Mereghetti le sottolineature i corsivi insomma vedrete che lo leggerà che è un lavoro veramente in ma c'è stato però un gran lavoro dietro
E e poi però insomma ci sono questi questi momenti che che lo rendono veramente una lettura piacevole insomma ecco
Quindi è di grande interesse storico perché altrimenti non farebbe parte del patrimonio dell'Archivio centrale dello Stato
Quindi è stato riconosciuto ufficialmente come fonte per la storia ha questa particolarità di essere una memoria soggettiva e questo crea ancora più curiosità e interesse da parte degli storici perché
Può gettare sembri una nuova luce sui fatti che
Della nostra storia
Però insomma
Importante perché come dire poi sta appunto agli storici di e fare tutto quel lavoro di li contestualizzazione storico politica e documentale perché poi i concetti che si di sui quali si fonda la storia di vista devono essere devono poggiare su elementi verificabili e gli elementi verificabili sono il patrimonio degli archivi di Stato
Dell'Archivio Centrale dello Stato che l'uovo noto anche per essere il nuovo dove si è scritta la storia del fascismo ed è per questo che nel testa abbiamo introdotto anche un primo Censimento di fonti
Presenti è reperibile all'Archivio centrale dello Stato che riguardano con Luigi Federzoni quindi diciamo è anche un un modo per dare indicazioni una guida alle fonti che può essere interessante per chiunque perché ormai patrimonio dell'Archivio Centrale dello Stato il che vuol dire che è patrimonio di tutti di tutti i cittadini quindi noi nella
Nel volume
Ci sono delle riproduzioni c'è anche un apparato iconografico però insomma gli interessati all'Archivio centrale possono leggerlo tutto in originale
è un po'faticoso perché insomma i tempi erano quelli che erano o come dire
La macchina da scrivere non sarà stata proprio la più perfetta c'è un uso della carta che si vede diciamo che a volte piuttosto rimediata
Abbastanza diverso da e anche diciamo i caratteri non sodomiti dissimili si vede che diciamo è costretto per la penuria del Periodo a sfruttare al massimo proprio tutto quello che è a disposizione
Quindi insomma ecco io onestamente ne raccomando la lettura perché è davvero interessante sotto tanti punti di vista ora i punti di vista
Di un certo peso sono stati ampiamente illustrati
Da dalle personalità che mi son affianco però ecco insomma
Per me è abituata ai fascicoli degli uffici ministeriali avete a disposizione un diario quindi una fonte o proprio privata nel senso più più forte
Del termine è stato impegnativo ma anche piacevole
Ringrazio la mia amica
Mi prendo io l'onere di il piacere di ringraziarla
Io volevo ricordare sì purtroppo io e l'amico Mola tra poco più di dieci minuti saremo costretti a a salutarmi per motivi di coincidenze ferroviarie
Volevo dire solo richiamare un attimo l'attenzione su una cosa che mi sono dimenticato di dire
Io
Ho dato come titolo a il mio contributo al al volume riflessioni di un uomo solo
Ecco secondo me questo è è un è un aspetto che chi legge questo diario deve tenere presente c'è questo quest'uomo che era abituato alla vita pubblica da tempo immemorabile quindi insomma contatti rapporti eccetera eccetera
E si trova improvvisamente a vivere
Tranne quei pochi minuti con cui si scambia in cui si scambiano idee con l'ambasciatore portoghese ma sta sostanzialmente per duecento cinquanta giorni poi non so dopo quando era al collegio ucraino che cosa succede ma insomma i duecentocinquanta giorni che passa al nell'ambasciata portoghese
Dei ventitré ore su ventiquattro e sempre solo solo con questi fogli con queste cose da scrivere con le notizie che gli arrivano ecco secondo me questo è un aspetto su cui chi legge queste pagine
Dovrebbe insomma tenere presente
E quindi riflessioni uomo solo se la solitudine e più della solitudine di un carcerato che il carcerato bene o male c'hai ore d'aria accessi condivideva nel vengo dal ministro questo pochissimo
Questa secondo me è un è un aspetto da tener presente nella lettura del diario ma stupidaggine però grazie
Richiusa ecco Caforio
Ci abbiamo dieci riduttivo dice
Come mai
Per me è stata
è stato molto difficile perché
Far entrare libero in questo caso
Casa editrice
è stato era difficile pubblico molte cose ebraiche molte cose massoni
Molte cose liberale
Come intanto diciamo chi passa contestare l'avversità di Federzoni alle leggi razziali
Io sono figlio leggi razziali infatti su
La famiglia ritorna
Nel sessantatré
La domanda che vi voglio fare queste purtroppo pochissimo sul sul problema Federzoni benissimo
Ho trovato qualche diversi articoli cercato
Ho trovato sempre un'avversità e una difesa di molti docenti
Con quali Federzoni
Non ho trovato prego nulla sul problema della razza e qui sono rimasto rimasto in sospeso
L'amico Paolo
Ha detto l'assessore ha convissuto
Quando le cose cara
Probabilmente il problema la definizione di razza non era ancora
Pertanto Federzoni non sia
Su questo problema
Se invece affacciato sul problema difesa contrarietà
Pertanto è stato un po'questo il passaporto
Alcuni punti fermi
Entrare nella mia scuderia mi pongo il primo è quello di essere contro finanziaria vecchio pubblicato questo libro
Vi chiedo se avete qualche documento
Sì così relazionali
Il la personalità Federzoni all'ebraismo fissa molto molto grato
Perché sarebbe veramente un chiarimento
Messe grazie
Io non ne ho testimonianze in questo senso credo che la cosa più significativa sia né i fatti
Cioè la sua presidenza dell'Istituto dell'enciclopedia Italiana
Ha coinciso con un periodo in cui appunto c'erano le leggi razziali ma ciò nonostante l'enciclopedia ha continuato fino all'ultimo ad avvalerci della collaborazioni anche Gentile naturalmente era sulla stessa linea
Diviene diciamo di politica culturale ma ma ha continuato fino all'ultima da valersi del dei contributi della collaborazione di personalità di culto della un di ieri della cultura di di origine ebraica e quindi la risposta è l'unica risposta di che scordare questa qua cioè una una risposta né i fatti nella nelle scelte di politica cultura
Credo che si possa aggiungere peraltro è già emerso dal suo intervento che nel il uno dei passi del diario federazioni rievoca
Il il proprio ruolo e quello di Italo Balbo
Contro critico nei confronti delle reti nazionali sono in due che sono nettamente avversi e del resto questo era già stato anticipato come è ben noto dal diario di e Galeazzo Ciano
Nel da diario di Ciano si ricorda che in seno al Gran Consiglio quando si viene a parlare del problema delle leggi razziali
C'è uno che si esprime nettamente a favore tende ahimè il fascista critico Giuseppe Bottai
E Luigi che si schiera nettamente e ma cosa incomprensibile transitoriamente membro di una loggia della Gran Loggia d'Italia
Espulso per morosità
Beh
Ecco in realtà poi poi Balbo è nettamente contrario
Che era il porco democratico oratore nella loggia Savonarola di Ferrara definizione di Mussolini e Federazione a sua volta è contrario quanto poi alla posizione di Gentile B seguono andiamo a prendere cinque per via
Treccani che qui c'è prendiamo la voce esatto prendiamo la voce ebrei e una voce di oltre sessanta pagine
Come no doppia colonna scritto dei costi firmato da Giorgio levi Della vida
E da tutto il gli esperti di musica sacra ebraica di pitture branca di letteratura quindi è una voce che era Nejib gli ha delegato completamente a
Esperti autentici
Che figurano tutti anche nelle sezioni Storia delle religioni che era di retta da Pettazzoni e cioè grandissimo storico del delle religioni a sua volta proveniente dalla Loggia otto agosto di Bologna
Transitato trattandosi dato dei messo in una posizione strategica perché dirige la sezione della storia delle religioni voleva dire guardare all'universo
Mi sia consentito aggiunge soggetto una considerazione che hanno sviluppato prima per mancanza di tempo evidentemente
Questo è anche un documento molto alto e tengo a dirlo proprio dico dentro il cristianesimo di federazione
Che è un cristianesimo della chiesa cattolica apostolica romana
Ma che non coincide con certi se settarismo i della chiesa del
Cioè lui si appresta che capisce anche quei fermenti innovativi
Che da una parte essi hanno condotto anche alla conciliazione che chiude una certa pare così perché frutto della conciliazione non è solo riconoscimento da parte dell'Italia della città Stato del Vaticano ma è anche il riconoscimento del Regno d'Italia da parte del capo della Città del Vaticano quindi anche ci chiude da una parte ma si chiude anche dall'altra
E si chiude anche quella divisione ma c'era anche che ha caratterizzato la storia d'Italia dal mille ottocentoventi
Sessanta in poi quando Pio Nono ha scomunicato biliare
I ministri i deputati
Tutta la dirigenza e funzionale tutti scomunicati
L'insegnante della scuola elementare della figlia di Giolitti intorno spiegò che non consultati la bambina andò a casa di Satana ma sai che poi va all'inferno ha sentito l'ha detto la maestra ad da domani non vale la scuola Cipputi Araya casacca perché se vai a scuola chiese a queste cose aveva di creano dei problemi psicologici mica da poco ecco allora veramente lì Tecce la complessità di questo personaggio io cosa succederà recita transalpino ad una revisione risorgere ridurre
Grazie
Pubblico ministero interverrà il giardino lei fatti fatto Grande curatissimo grazie le costituzioni appoggio relazioni poco
Io Laura felici
Speriamo conferma sono allora sostenere il vostro tanti su RAI uno sulle quali
Documentazione speriamo sono grazie
Diamo a