La nuda verità - Conversazione con il mister Enrico Zanchini

Radio radicale ben trovati in una nuova puntata della nuda verità come sempre Massimiliano Coccia Maria Antonietta Farina Coscioni nel trovata Maria Antonietta assegna
Allora ospite oggi nei nostri studi Enrico Zanchini benvenuto a Radio Radicale Enrico grazie grazie
Cos'è un grande ascoltatore se in quella categoria dello spirito dei board diniani insomma da diciamo se anche un po'emozionato perché tu sei un cultore di stampa e regime un cultore di radio radicale ma Sequi soprattutto per parlare di un'altra cosa molto importante che fai nella vita ovvero questo
Progetto crisi for football anche un progetto veramente
Importante composto da un gruppo di pazienti che arrivano dai Dipartimenti di salute mentale
Di tutta Italia e e come dice il titolo stesso cioè l'unione tra la malattia mentale e il calcio quindi questa unione così
Diciamo desueta o comunque lontana e antica tu insomma è un gruppo di persone l'avete portata al centro di un lavoro sportivo culturale e scientifico allora racconta Cina anzitutto che cos'è
Allora affonda le origini questo progetto in un innanzitutto nella nella Bogliari nella convinzione di alcuni psichiatri qualche decennio fa di origine basa Diana naturalmente del di portare i benefici dell'attività sportiva ai pazienti psichiatrici
E questo Stato è cominciato qualche decennio fa avveniva in maniera sostanzialmente volontaria
E ha preso piede sia nel nel privato sociale che nel nel pubblico di del di quei soggetti che lavoravano all'interno del del disagio psichiatrico
Questa invece questa piccola storia che poi è diventata una storia anche abbastanza importante
Nasce invece dalla volontà di due miei amici di infanzia soprattutto mio amico di scuola Francesco Trento il suo amico Volfango De Biasi
Kennedy una decina d'anni fa decidono di filmare di documentare la la vita di una di una squadra che si chiama il gabbiano ed era una squadra legata un'ASL di Roma interamente composta da pazienti psichiatrici
E ci fanno un piccolo bellissimo documentario che si chiamava Matti per il calcio
Questo documentario ha un discreto successo di diciamo di nicchia viene trasfuso c'era una bellissima trasmissione che purtroppo non si fa più che sicuramente vi ricorderete che era sfide
Va su sfide gira il mondo in tanti festival e arriva in Giappone
In Giappone
Sono molto attenti da una parte all'aspetto sociale dello sport del calcio dall'altra sono indietro rispetto a noi perché hanno ancora i manicomi ma una sociologa giapponese si innamora di questa diciamo possibilità terapeutica o comunque di questa opportunità date pazienti e iniziano inizia un grande movimento perché giapponesi
Sono si sono gente seria come dice Sandrone documentario per far giapponese giorno cento dei rischi e e siccome sono gente seria fanno centinaia di squadre di di composte da da pazienti di salute mentale legate anche alle squadre del di seria di di di calcio
E non solo ci chiamano non ammette che all'epoca ancora non esistevo in questo senso chiamano Santo rullo che lo psichiatra tra i più attivi in Italia da questo punto di vista
Gli chiedono di fare la nazionale italiana dei pazienti psichiatrici
Questo succedeva nel due mila e sedici
Santo Vullo che è amico di Volfango lo richiamo agli dice io faccio una nazionale tu fai un altro documentario chiamano me per fare l'allenatore dopo aver cercato alcuni allenatori di grido per anche avere un po'di visibilità e quindi di di fondi perché come sappiamo in Italia per queste cose molto complicato trovare di fondi i calciatori di grido da uno si sfidano elegantemente quindi rimango solo io
E che ha una diciamo una competenza specifica sul calcio a cinque a Roma gestisco insieme a un gruppo di amici una società di calcio a cinque è un circolo sportivo
Mandiamo un messaggio tramite Novantesimo minuto tramite la Domenica sportiva e e in altre Buffon varie forme
A tutte le strutture che lavora con i pazienti e ragioniamo a Roma circa sessanta pazienti psichiatrici calciatori perché sul territorio sono molte nel frattempo in Italia lei organizzazioni che fanno giocare i pazienti da UISP il Csi che fanno veri e propri campionati e non risiede selezioniamo undici
Con questi undici andiamo in Giappone a fare i primi mondiali
E questa avventura quindi la selezione la preparazione la partecipazione la nazionale al campionato mondiale al primo campionato mondiale di calcio a cinque per pazienti psichiatrici
Viene documentata in un secondo documentario che si chiama Crazy for food for per nostra fortuna questo e per bravura di tutti coloro che hanno partecipato a questa a questo documentario
Il il film a un grande successo vince un David di Donatello nel due mila diciassette come miglior documentario una menzione speciale Nastri d'argento e noi approfittiamo di questa visibilità per lasciare questa quest'idea della nazionale
Grazie anche all'intervento della Federazione italiana gioco Calcio che citavo prima
Piccolo finanziamento ma cita soprattutto il materiale ufficiale
Cosa molto importante perché siamo l'unica nazionale non ufficiale sa dedica in Italia esistano nazionale di qualsiasi genere che Richetti i parlamentari giornalisti noi siamo l'unica di diciamo nazionale non ufficiale ad avere il materiale ufficiale della FIGC
E lì nasce la seconda parte del sogno che all'epoca sembrava veramente folle e c'è organizzare un secondo mondiale a Roma
Con partita inaugurale il tredici maggio del due mila diciotto esattamente quarant'anni
L'anniversario di quarant'anni dell'approvazione della legge Basaglia
Con uno sforzo enorme e facendo molti buffi come si dice a Roma riusciamo ad organizzare
Questo
Questo Mondiale e facce rifacciamo la prima partita il tredici maggio tra l'altro apparati Tiziano di Roma che è uno dei più begli impianti io ho avuto la fortuna di giocarci quando ancora giocava giovane
Ed è veramente un impianto meraviglioso purtroppo mai come troppe cose a Roma caduto un po'in ombra in rovina abbandono
E facciamo venire nove squadre contro le quattro del Giappone quindi immaginate nove squadre circa venti persone delegazione e quindi quasi duecento fra pazienti infermieri operatori e psichiatri riusciamo farli venire a Roma a farli dormire a farli mangiare per quattro giorni
E la cosa più bella che diventiamo campioni del mondo perché nel frattempo abbiamo girato tutta l'Italia abbiamo fatto tre provini
In tutta Italia centro sub nord vedendo quasi centosettanta pazienti e selezionando le sette sette giocatori veramente forti che abbiamo innestato nella rosa del Giappone che con questa e con questa nazionale riusciamo diventare campioni del mondo
Che lo prossimo obiettivo sarà Perù due mila e venti che dovrebbe essere e il prossimo Mondiale e il sogno è invece Qatar due mila ventidue fare il Mondiale in concomitanza con i Mondiali veri di calcio dice questa in breve diciamo e mi son dimenticato tante cose tante persone e me ne scuso ma insomma brevemente la storia della della nazionale italiana di calcio a cinque dei pazienti psichiatrici
Tu Enrico prima di di essere ministero il coach di questa squadra particolare a imbuto altri esperienze nel sociale
E quindi chi si è occupato SMA sostanzialmente sempre in percorsi compressi e ad ostacoli possiamo come dire tu pensino ritieni
Di accompagnare questi uniche particolari ad una sorta di così in di liberazione verso quella libertà contro la prigionia che il disagio psichico
Allora
Io ritengo soprattutto di fare l'allenatore questo è stato fin da subito il mio approccio come dicevi tu
è un approccio che ora editato da la mia prima esperienza
Diciamo tra calcio sociale una delle mie prime e cioè quando allenato una squadra di una comunità di recupero qui di Roma i tossicodipendenti e video
Ho visto che la cosa che funzionava con loro era trattarli né più né meno come il miele maturi quando io ero giocatore trattavano me
E quando i come io trattavo la le la squadra che all'epoca allenava perché adesso non alleno più squadre di adulti stufata leva soli bambini
Come io allenavo la squadra di quelle che definisco i presunti saggi cioè l'idea di avere un approccio realmente agonistico realmente sportivo professionale per quanto non siamo professionisti siamo dilettanti ma abbiamo un approccio professionale questa è una cosa che
Gratificato Vai dava un'incredibile motivazioni ai ragazzi e questo ha funzionato anche con la nazionale
Quindi la mia idea sicuramente
Poi anche venendo a contatto con tutta una problematica che conoscevo soltanto da un uomo diciamo mediamente informato
Ma son venuto a contatto appunto con la la la la la problematica dello stigma con la difficoltà di queste persone come spesso ripete il nostro badate Santo rullo di fare le cose belle della vita di avere accesso come tutti gli altri alle cose belle della vita e tra le cose belle della vita che questi ragazzi hanno il diritto di fare a livello che il loro come dire che la loro competenza richiede c'è lo sport
E e quindi io ripeto ritengo di aver ridato la possibilità meritata da parte loro di aver di fare lo sport agonistico ad alti livelli
Pensi
Proprio scoprendo questo legame tra sporte disagio psichico che tutti malati diciamo
Possono trasformarsi in atleti in giocatori per il futuro
Allora io non lo so
Io so soltanto che i nostri ragazzi
Alcuni sono veramente giocatori veri proprio forti gente che probabilmente senza i problemi che ha incontrato nella propria vita avrebbe potuto e io dico nonostante i problemi potrebbe
Disputare i campionati di regionali di calcio a cinque di calcio a undici o addirittura nazionale
E noto soprattutto il benefici incredibili che uno sport lo sport e in particolare il calcio e il calcio a cinque che è uno sport che richiede una particolare attenzione una porti colare concentrazioni dove l'errore è punito molto più severamente rispetto al calcio proprio per le dimensioni del campo e per la velocità del del del gioco
E quindi abbiamo notato
Questi benefici e i benefici devo dire sono stati anche di tipo motivazionale perché
Perché per dei ragazzi che fanno sport la possibilità di indossare la maglia azzurra di sentire l'inno nazionale di disputare partite internazionali di diventare i campioni del mondo
è stata una motivazione incredibile io potrei fare decine di esempi quello che mi viene in mente adesso il mio amico nel mio store car personale
Fabio Licata posso dire pure il cognome non erano assolutamente un problema che alla nella comunità vicino Milano dove viveva combinava dei casini terribili
E dieci giorni di ritiro Mondiale della partecipazione mondiale è stato un soldatino ma impressionante in campo che fuori per me è stato il il forse il miglior giocatore del Mondiale
E poi dopo colpisci dopo ricomincia da far rizzare i calzini ma però quando lui ha in campo o quando hanno questa motivazione mi scatta qualcosa veramente di di di di incredibile al di là poi del fatto che lo sport banalmente sprigiona tutta una serie di di
Adesso non è il termine tecnico comprende affine tutta una serie di indizi di sostanze chimiche che sono le stesse che poi si ragazzi si ritrovano i farmaci che gli danno
E e quindi e quindi sicuramente c'è questo e c'è adesso anche un tentativo scientifico che con la Echos di di di Valerio
Di Tommaso che la la società la persona grazie a cui siamo riusciti a organizzare questo Mondiale
Stanno importando un uno un progetto europeo
Che hanno vinto un bando molto importante questo traffico conseguente al Mondiale mettendo insieme in Rete università di tutta Europa e
Associazioni che lavorano nel nel nel disagio psichico proprio per mappare i benefici che ogni singolo sport
Può dare ai vari tipi di disagio psichiatrico noi abbiamo soprattutto disturbi bipolari depressione e schizofrenia come come gamma
Ecco ricorda tutto quanto questo ci racconta che esiste un'altra possibilità un altro approccio possiamo dire alla a questo mondo
E che possiamo diciamo con uno sforzo anche minimo
Creare dei percorsi per di inclusione reale sostanziale perché poi mi piace specificarlo questa non è terapia occupazionale insomma cioè non è che che che i ragazzi stanno lì insomma è si divertono a fare delle cose
Che però poi non sono funzionali non sono utili ecco tutto questo è fondamentalmente un un grande un grande gioco ma è forse la metafora più ampie aree della vita stese al suo interno diciamo
Essere pronti per stare su un campo da calcio significa poi essere pronti anche per stare con mezzi strumenti differenti consapevolezza del proprio io della proprio interiorità del proprio mondo anche all'interno del campo della società aperta
E e questi progetti però rappresentano possiamo dire
Delle delle eccezioni alla regola perché la regola ancora vuole diciamo lo stigma sulla malato psichiatrico sulla patologia mentale su tutto quanto quello che concerne possiamo dire
Una gamma vastissima di diciamo di patologie allora sono passati mi sembra quarant'anni dalla legge Basaglia proprio lo scorso anno insomma
Sembra ancora che quella legge rimanga così come per tutte le leggi di civiltà restanti parti inapplicate all'interno del nostro del nostro della nostra Società del nostro consesso civile
Ma il punto è come fare per moltiplicare esperienze come queste perché poi voi avete anche problema manuale di sopravvivenza perché tutto ciò non è finanziato da nessuno
Guarda questo è un discorso molto Armand più difficile
Da una parte io devo dire ho trovato un tessuto
Di organizzazioni di di del privato sociale del pubblico legati ai dipartimenti di salute mentale
Olmo URSS di una incredibile organizzazione generosità ed efficacia
E sono state molto spesso queste che ci hanno permesso per esempio di fare i provini che c'hanno organizzato i provini per poter
Vedere più ragazzi possibili e abbiamo trovato da questo punto di vista una rete eccezionale ripeto sia nel pubblico che nel privato
E la sensazione che ho avuto non vorrei punto parlo da profano una persona che entrata in questo mondo ormai da poco più di tre anni
La sensazione che ho avuto e che molto si è affidato all'appunto alla a persone illuminate a persone particolarmente illuminate particolarmente generose particolarmente
Intelligenti e capaci che riescono con difficoltà a trovare finanziamenti avvincere bandi a trovare amministrazioni locali che siano sensibili ne abbiamo trovate tante in mano abbiamo trovato anche tanti ostacoli tante difficoltà
Non è un caso che adesso io ci vorrà passa per essere uno molto poco politicamente corretto ma
Diciamo ecco questa è la sede giusta per non esserlo probabilmente voglio dire non è un caso che in
La ricerca sul cancro la distrofia muscolare qualsiasi altra malattia trova sponsor aziende che mettano il brand per nobili tarlo ed è giustissimo tutte hanno diritto quanto però si parla di depressione schizofrenia disturbo bipolare salute mentale questo non si trova purtroppo e noi non l'abbiamo trovato non siamo riusciti questo secondo me Lustig ma perché poi
Molto banalmente il il limite fra sanno e il malato è molto labile quante persone nodi io lo dico sempre questo quando diciamo scherzo con con anche con i miei giocatori quante persone incontriamo per strada a Roma
Che io manca solo un certificato ma che in realtà sono veramente persone molto più disturbate di dei miei giocatori
Però appunto questa cosa fa ancora paura che noia noi siamo in grande difficoltà abbiamo non abbiamo ancora pagato i debiti per il Mondiale
E abbiamo la prospettiva di Perù due mila e venti
Ma ancora una volta ci dobbiamo dobbiamo sperare di trovare amministrazioni che ci invitano che ci pagano tutti perché perché per fare allenare questi ragazzi era donarli tutti in una città gli vanno pagati trasferimenti va pagato il vitto e l'alloggio
E la Federazione italiana gioco Calcio ha dato sicuramente una mano però si potrebbe fare di più e tanti altri enti
Fanno di poteva avrebbero potuto fare di più hanno promesso e poi spariti e perché perché purtroppo ancora la la una delle lezioni di Basaglia che era quella
Credo io che l'arma la la malattia
Il disagio mentale la malattia psichiatrica sicuramente deve appartenere deve essere gestita dalla dagli psichiatri ma la salute mentale se ne deve far carico la società civile
E la società civile eh la federazione a giocarci o il Comune di Roma il Comune di Canicattì
E e anche la Fondazione Tizio o la zia o la fondazione legata all'azienda Caio e poi io
Mi stupisco anche perché questo nostro percorso ha portato molta visibilità
E diciamo il fatto ed è stato anche questa l'intelligenza di Santo cumulo di Volfango De Biasi di Vincenzo Cantatore il grande pugile che non mi voglio scordare che è stato il nostro preparatore atletico di Francesco Trento c'è l'idea che
Per fortuna o purtroppo dico io
Per per come dire
Fare di queste battaglie culturali ci vogliono i soldi e ci vuole per per avere i soldi bisogna far parlare di sé
E noi questo ci siamo riusciti siamo finiti sulle pagine dei giornali incisivi David quelle quell'altro però poi spenti i riflettori
Si fa fatica si fa fatica
Il ruolo di un allenatore Enzo fondamentale perché Arena saltano Maldini
Coesione
Insomma di forza reciproca tra
I soggetti in campo
Tu che diciamo il segreto come sei riuscito a diciamo a mettere ordine far seguire le regole del gioco sostanzialmente a menti tra virgolette disordinati
è stato guarda
Facile complicato allo stesso tempo facile perché probabilmente da un punto di di vista caratteriale sono facilitato perché su una persona
Molto diretta e diciamo ed estroversa e quindi questo mi mi ha facilitato
Mi ha facilitato anche totalmente le mie precedenti esperienze con persone con altri tipi di disagio e anche secondo me è un po'la mia esperienza con i bambini
Detto questo loro hanno messo da subito una una tale disponibilità una tale attitudine al sacrificio
Che che scusanti questo mi ha aiutato molto che poi però ci sono stati ci sono ancora grandi difficoltà perché comunque
Abbiamo avuto rapporti molto duri Sezze Schiavon ha già avuto modo avrà modo di vedere il documentario e non posso non ricordare il mio splendido rapporto con Antonio Barba
Che nel documentario e il ragazzo calabrese che a un certo punto si rifiuta di giocare perché non lo metto fra i primi quattro che è la classica cosa felini cinque anzi
è chiaro che la sia cosa che succede in tutte le squadre in ogni squadra cerchi rompi Corioni insomma quello che penso un po'più alle proprie esigenze che al bene della squadra lo spacca spogliatoio sono tipologie che ci sono in tutte le squadre che ho ritrovato anche in questa e quindi con Antonio avuto questo rapporto difficile e l'hanno avuto anche i compagni l'abbiamo ricomposto ha fatto il primo mondiale ha fatto il secondo ha vinto il campionato del mondo però poi non ce l'ha fatta e
Meno poco meno di un anno fa si è buttato sotto un treno
E questo è stato un grande dolore per tutti noi che ci portiamo appresso c'è precede porteremo ogni volta che cerchiamo di porta che ci incontriamo
Ma mi fa piacere dire qui che a se tutto va bene perché i problemi sono sempre i soliti faremo uno stage affine
Luglio
All'Acquacetosa Giulio Onesti sperando che tutto vada bene che poi andremo nel Paese di Antonio giù in Calabria a fare un torneo a Luino dedicato perché grazie alla famiglia e al al comune di di dove dove risiede
Perché anche qui appunto abbiamo seminato quindi abbiamo costituito tanti rapporti
E quindi abbiamo persone che che che ci invitano e che e che cercano di trovarci le risorse per per far continuare questo sogno perché come tutte le nazionali poi questa è una squadra che si rinnova
Come dico sempre nei giocatori mica mica cioè la pensione qua se il mister se non troviamo giocatori più forti
Qualcuno dovrà rinunciare ma loro questo l'hanno capito questa la mentalità vera non lo stiamo facendo con tutto rispetto lo sport paralimpico con lo sport per i disabili
O la quarta categoria per i disabili cognitivi che sono cose meravigliose
Questi sono un'altra cosa e io lo dico anche un po'con durezza proprio perché penso che si faccia parte di questa battaglia anti stigma
E sì va un po'come l omosessualità nel calcio forse
Anche se forse quella un discorso ancora più difficile se qualcuno come è successo recentemente di qualche giocatore facesse outing in questo senso perché ci sono tanti giocatori professionisti che hanno problemi
Di depressione problemi disturbi psichiatrici che prendono farmaci e recentemente
Giocatori che anche Massimiliano della stessa fede calcistica si ricorderà
Bojan crearci cinque giocato se il Barcellona a mio nome in un'intervista però quella mentalità diverso vigente catalana quarantadue adottato il microscopio
Aperti ha raccontato dei suoi problemi depressioni lo stesso Buffon raccontato di aver problemi di avere anche avuto la depressione e probabilmente una ludopatia
Per non parlare di dicasi degradanti di di di giocatori che ti posso dire Cassano Balotelli
Voglio dire non so da un punto di vista tira diagnosi forse in fuorigioco però sicuramente ci sono dei problemi comportamentali
E e quindi quel questa nostra questo nostro progetto mira anche a questo a a a scardinare questi tabù
Che ormai forse non avrebbero veramente più più coraggio ragion d'essere su
Per cui siamo quasi in conclusione dico punto abbiamo parlato di di tanti casi diversi tanti casi anche in qualche modo eclatanti noi dice di Bojan Balotelli Cassano Buffon insomma e ed è interessante come questa operazione che che che anche soprattutto un'operazione di portata culturale molto importante nasca voi
Tu ricordavi Francesco Trento Volfango De Biasi persone che che che vivono di cinema che fanno cinema sono sceneggiatori autori registi
C'è stato in qualche modo c'è un una letteratura che inizia a parlare della delle psicopatologie della depressione del di tutto quanto quello che che abbiamo raccontato qui diciamo ma ieri è andata in onda
Mamma mia puntata una trasmissione parole di cose con Andrea Comella che ha scritto un libro bellissimo si chiama l'uomo che trema proprio su questi temi ecco ad un certo punto sembra che che quasi il grande lavoro
Che si debba fare sia proprio quello culturale insomma che è un lavoro poi di accettazione reciproca della della della diversità mentali della Psicopatologia perché poi alla fine chi arriva in diciamo in in un in una cronicità in una irrecuperabilità è principalmente questo ce lo dimostra la scienza gli studi è una persona che che generalmente anche sottovalutato il disagio psichico nelle sue forme iniziali e allora
Forse anche con questo vorrei chiudere un'attività culturale che faccia in qualche modo sentire meno soli più brutto dico più normali però più più quotidiani più contemporanei diciamo tutti quanti questi questi malanni della mente dell'animo come richiamava Socrate qualche millennio fa possa essere in qualche modo il viatico forse la medicina migliore
Sì assolutamente a questo proposito
Mi piace ricordare il fatto che pulito il documentario ha vinto un premio importante il dell'Uefa le due fonti foundation for Children e noi siamo andati in tantissime scuole io col fango Santo Francesco i giocatori
A presentare il il documentario a parlare con i ragazzi di questo tema a proposito di battaglia culturale perché anche lì nelle scuole e un
Un una ragazzina che non mangia che ha problemi alimentari un ragazzino che mostra Disegni di pressioni che si chiude dentro casa che non vuole uscire sa solo davanti a una PlayStation Home Computer
Un ragazzino di tredici anni che va a giocare magari smette perché e perché in a non gli non si vuole fare la doccia con i compagni tutti dei piccoli segnali che gli educatori devono saper cogliere e dal nostro punto di vista il fatto di andare anche nelle scuole
è fa parte di questa battaglia culturale da una parte per scardinare il il lo stigma il marchio che viene dato a chi soffre di queste patologie dall'altro per far capire che
Come dire
Non non per levare la la l'immagine che hanno molte persone del matto con che fissa il muro che parla con il muro e quindi di far capire come come limite possa essere sottile eccome anche non sottovalutare certi certi segnali che che uno che uno può che uno può cogliere quindi come dici tu la conoscenza la condivisione delle esperienze il fatto di di far conoscere da vicino queste cose chi è che diceva che visto da vicino nessuno è normale proprio questo insomma
Può può contribuire e tutte queste esperienze speriamo che poi confluiscano e piano piano riescano a a
Appunto a cambiare la mentalità in questo Paese che per certi versi ancora veramente un po'troppo arretrato
Veramente dieci secondi per magari dare qualche coordinata per aiutare bianca allora
Andate sulla pagina Facebook di Green work K o nazionale italiana Crazy for Fútbol e lì credo che c'è pure la possibilità di fare qualche donazione
E i mettete dei laici mettete mi piace oppure ci scrivete oppure segnalateci anche dei giocatori che non li stiamo cercando me spesso mi chiamano operatori per dirmi o quando c'è un fenomeno Pier Francesco e poi alle aziende ai Comuni a chiunque ci voglia dare una mano noi abbiamo questo grande obiettivo di Perù due mila venti e chiunque ci vogliono aiutare ad arrivarci come si vede
Lo nel gliene saremo grati
Bene allora siamo veramente in conclusione grazie ancora De Rigo Zanchini per essere stato con noi grazie a Maria Antonietta Farina Coscioni che ha condotto come sempre come questa puntata
A Claudio Franceschetti e sono a Bruno in regia e a voi per averci ascoltato seguito sino a questo momento
Rimane decollo perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale