I lavoratori poligrafici nella società dell'informazione: nuove sfide e prospettive

Grazie di aver risposto così al numerosi all'invito non è sempre agevole arrivare a Roma poi tanto meno del centro di Roma
Apro io questa giornata perché il senatore Vito Crimi il sottosegretario è impegnato in aula e quindi ci raggiungerà credo fra un'oretta
Quindi sarò io per il momento ad aprire la discussione e a introdurre il tema di oggi
Qualcuno di voi perché dallo vedo dalle facce ha già partecipato a giornate precedenti quindi ha visto qual è un po'il format di questi incontri
Anzi forse la parola format e quella meno adatta proprio perché sono informali cioè permettono a noi di ascoltare e a voi di raccontarci un po'il mondo oli pezzo di mondo editoriale che vivete e soprattutto l'attualità in cui siete inverso
Questa situazione per noi è importante perché come ho detto in altre occasioni il legislatore solo dalla realtà può trarre spunti per poi offrire soluzioni laddove possibile naturalmente
Valide e comunque diciamo così utili vecchi vive un momento difficile come quello del sistema informativo in generale
In Italia ma un po'in tutto il mondo ma in Italia in modo particolare
E che come il luogo stesso che è stato molto opportunamente diciamo disegnato per questi stati generali
Vede tutti coinvolti sia dal punto della rete commerciale come dell'infrastruttura commerciale cioè quella che venti giornali sia quelli che producono i contenuti
La concorrenza mi verrebbe di dire con un termine un po'crudo e spietata
Non è diminuita la domanda di informazione sappiamo da tutte le indagini che abbiamo letto anche quelle che abbiamo commissionato in proprio che la domanda informazione continua a crescere
Ma le fonti d'informazione si sono moltiplicate e quindi ovviamente l'informazione tradizionale Kent per tradizione non intendo necessariamente solo quella cartacea ma insomma l'Inter libri informazione di tipo professionale di qualità
Quella che insomma si è nel tempo conquistato una reputazione
è un'informazione che costa che quando c'è un concorrenza diciamo così molto forte e chiaro che poi diventa difficile mantenere quella qualità se non per nicchie
Nella stessa cosa produrre la Ferrari che produrre la macchina di largo consumo evidentemente accorsi differenti anche perché la prospettiva di volumi di vendita sono differenti
Anzi addirittura credo risulta che alcune Ferrari vengono prodotte su ordinazione quindi per dire quando il prodotto è già venduto quando il cliente è già stato individuato
Quindi diciamo siamo in una fase molto difficile
In più ed altri vi è più difficile la fase per un altro motivo perché non stiamo parlando di bicchieri di posate o di un qualunque bene stiamo parlando di un bene pubblico dall'altissimo valore sociale
Bene essenziale per il buon funzionamento la democrazia questo è un tema che est si espresse si è manifestato in tutte le sedute di questi Stati generali che abbiamo svolto sinora e che ha visto quindi anche una richiesta forte da parte di tutti gli attori della filiera
Di un intervento dello Stato un intervento dello Stato
O sotto forma di vigilante o sotto la forma di regolatore o sottoforma di facilitatore o persino comuni interventi diretti anzi per la verità
Ormai mi sono fatto la convinzione che più o meno tutti ritengono che senza l'intervento diretto dello Stato
Nelle forme che si riterrà più opportune quando parlo interventi rétro intendo il contributo diretto intendo forme diretti indiretti in cui lo Stato o rinuncia introiti come nel caso dei crediti d'imposta o interviene con le erogazioni dirette ma insomma
Le forme sono relativamente importanti quello che conta e che al centro c'è la necessità di un intervento statale anche delle forme di sostegno alle trasformazioni cioè aiutare magari un'uscita di lavoratori che non possono essere più riconvertiti e favorire l'ingresso professionalità in un'ottica di accompagnamento di chi non è più in grado di svolge un tipo di attività perché ha una professionalità ormai superata e Assuan facilitare l'ingresso di giovani
è un'operazione che si è sempre fatto nel settore industriale non è nulla di nuovo però ciò che si è sempre fatto in altri momenti con l'aiuto ovviamente dell'intervento pubblico
Questo è il quadro un po'generale non ci sono non abbiamo riscontrato nicchie in questi incontri che abbiamo fatto finora
Di grandi soddisfazioni quindi diciamo e tutta la filiera in difficoltà
Tutta la filiera a cominciare sia dagli editori che ovviamente vedono ridursi gli introiti pubblicitari ridusse le vendite se si riducono le vendite inevitabilmente si riducono anche introiti pubblicitari hanno dentro la possibilità gli inserzionisti di volgersi a tutto una platea di fonti per diciamo anche più puntualmente che profilo in modo più puntuale
I loro utenti di riferimento i potenziali clienti e quindi anche questo non agevola la riconfigurazione dei modelli di business e in qualche modo anche la individuazione di soluzioni per nuove forme
Sappiamo questo lavoro cosa che abbiamo sentito che c'è il web sappiamo che il web però al momento ancora non offre soluzioni alternative totalmente alla carta stampata che rimane almeno per quelli che la utilizzano uno strumento che offre ancora una redditività
Ovviamente a condizione di avere ricalibrati postindustriale
Una redditività accettabile mente un web ancora il giorno parlo sempre io mi riferisco sempre giornale ovviamente non parlo dei blocchi per me il giornale
Quello che fa un'informazione con giornalisti professionisti che quindi verifica le fonti controlla le informazioni fa per quanto possibile una battaglia le fettine inusuale informazioni che non sono verificate e che sono propalate rimbalzate da una parte all'altro
Questo è un po'il quadro che emerge do mi aspetto oggi come credo non si aspettasse il sottosegretario che avremo diciamo così per Anna dei gesti di felicità però sappiamo che anzi sotto questo profilo la gioia di oggi è forse uno delle più difficili perché se la carta stampata soffrire i poligrafici sono i primi diciamo in qualche modo a vedere questa sofferenza sono loro pelle proprio perché se è la carta in difficoltà proprio loro sono i primi approvarlo insomma diciamo a vederle che gli effetti questo non significa che non ci sono soluzioni però sapete che come è stato fatto per i giornalisti è stato nel due mila tredici istituito un fondo straordinario
Un fondo straordinario che è andato a integrare il fondo che già esisteva dalla quattrocentosedici che per lungo tempo è stato più rifinanziato che ha permesso una serie di prepensionamenti credo che attualmente le risorse siano sostanzialmente tutte impegnate
Perché c'è l'effetto trascinamento quando la persona aggancia questo soluzione se l'abbia trascinare fino al momento in cui non Garrard matura i requisiti pensionistici
Quindi anche un'altra delle possibilità potrebbe essere quella di integrare questo fondo per consentire appunto questo passaggio e l'avvicendamento professionale
Comunque io mi sono in veste di tecnico quindi non in veste di legislatore che non spetta a me individua sarà il Governo proporrà e Parlamento a individuare soluzioni ho aperto solo quello che il ventaglio delle soluzioni che sono state fino ad ora utilizzate per diciamo agevolare per quanto possibile o attenuare gli effetti della crisi
Le modalità di svolgimento dalla giornata sono molto semplici avete un cartoncino questo cartoncino vi permetterà di indicare nove cognome e eventualmente se lo ritenete diciamo dagli rappresentanze di parlate
Se vi avvicinate qui perché c'è la ripresa in diretta streaming seconda né diretta streaming per evitare che si ripresi di spalle non ci sono limiti temporali direi che nel massimo di dieci minuti
Potreste parlare anche tutti quelli che siete presenti se lo riterrete opportuno e utile siamo qua speriamo che arrivi poi sottosegretario per chiudere dopo che espletato le sue doveri diciamo parlamentari a questo punto io
Vi direi se siete pronti se qualcuno già si è come detto come si diceva dell'assemblea di una volta iscritta a parlare
Non è un no non è un obolo e dovete solo mettere cartoncino non chiediamo nulla
Naturalmente se dall'intervento di qualcuno insorge qualche spunto qualcuno vuole in qualche modo non dico replicare che non è qui il ritmo è un problema di repliche ma vuole aggiungere qualche altro elemento insomma siamo qua
Il tempo ce lo siamo dati quindi non c'è nessun vincolo che non quello della sala che abbia siamo occupanti
Allora cominciamo
No
Va be'
Allora io mi fiderei a questo punto c'è un gelato che girerà cioè un microfono eccolo lì
Giovanni Luigi Pezzini segretario nazionale CISL Fistel CISL
Se prendiamo il gelato anche se abbiamo problemi di
Allora io mi son fatto alcuni appunti
Anche se credo che l'elenco
Che l'elenco della della situazione del settore dell'editoria diciamo del drammatico di testate per occupazione
In continua diminuzione di
E di ammortizzatori sociali all'estremo
Sia abbastanza conosciuto l'ambito del settore comunque innanzitutto vorrei ringraziare sottosegretario anche se non è presente dottor sempre ci conosciamo per partecipazione reciproca una commissione del dipartimento dell'editoria
Noi diciamo da quanto tempo e e anche l'opportunità che offre questa occasione i protagonisti di un settore di esprimere le proprie opinioni sensibilità proposte
Affinché è in questa situazione cui oggi attraversa appunto drammaticamente esattore si possono dare alcuni spunti alcuni idee nei tempi e nei contenuti per dare una una sorta di prospettiva anche se considero non facile
Questo questa avventura di sviluppo in un settore che ormai è a sedimentato incancrenito delle condizioni di di drammaticità
Quindi per cominciare io credo che i tratti innanzitutto dalla riforma sull'editoria in alcune parti possono essere anche con condivisi con la contribuzione diretta alcuni elementi alcuni tratti di questa di di questa riforma ma vada ritardata meglio su alcune su alcuni aspetti innanzitutto tre punti è molto veloci
Se dobbiamo davvero stimolare e aprire dare protagonismo
Agli operatori del settore sia alle parti sociali chiamiamola così siamo abituati a chiamarle così
Noi crediamo che non si debbano sottrarre delle forma di rappresentanza alle parti sociali ed per esempio stavo parlando prima della commissione
Tecnico-consultiva dall'editoria che ragiona e ha fatto un lavoro importante sui contributi all'editoria
Non solo vada ha rimesso in campo visto che la riforma ne prevede la la soppressione ma anzi dovrebbe ottenere una forma di rappresentanza collegiale con la presenza istituzionale lo Stato un un momento anche di valutazione non solo dei turchi o o delle condizioni illegali delle società che richiedono i contributi
Ma anche delle condizioni di applicazione delle norme contrattuali della gestione dei fondi pubblici derivanti dagli ammortizzatori sociali quindi una voce di controllo il vigile forse è questo che
Che io intendo più come la partecipazione dallo Stato
Oltre a quella di di sostenere economicamente tutte in questo questo mondo delle di il mondo dell'editoria quindi è necessario che le risorse pubbliche naturalmente siano sempre specie bene e con merito e c'è questa è la regola bisogna offrire anche alle parti sociali questo ruolo diciamo OBG le nei compiti
Che ognuno
Non espongo come ho detto prima numeri classifiche ma ritengo importante ribadire qui che con lui le percentuali che abbiano in questo Paese di lettura dei giornali di lettura dei libri
Di incremento dalla cultura del capitale umano
Abbiamo da lavorare molto quindi non non c'è solo il settore distributivo della dell'editoria e della stampa su carta ma c'è tutto un lavoro formativo sul quale il governo si deve impegnare perché ci sia l'opportunità perché l'opportunità di per raggiungere i due obiettivi che uno è l'offerta maggiore che vuol dire anche più lavoro e l'altra al più cultura più crescita e più qualità sono i denominatori veri dalla parte della questione sviluppo nel settore editoriale
E sviluppo e protezione che non deve mai mancare perché se non mettiamo un un del del protezioni
L'argine si fa troppo grande i tempi sono importantissimi rischiamo davvero di trovare un settore depauperato in maniera in maniera irreversibile e irrecuperabile quindi su questa cosa qui l'ultimo punto legato alle situazioni di crisi cosa fare per fare meglio
Quando si legge sviluppata è facile dirlo ma realizzarne i contenuti non è semplice
Le dimensioni sono grandi è vero però bisogna inventarsi qualcosa o se vogliamo che si pensi ad uno sviluppo che invece inverta questa tendenza e quindi potenziare e sostenere gli investimenti in questo settore
Su altri prodotti su altre piattaforme sulla l'integrazione per i vari prodotti l'offerta la flessibilità e tutte parole d'ordine che non vengono messe lì
Per dire queste sono le ricette ma devono deve conseguire un'attività diretta in questa direzione con l'attenzione dal Dipartimento nazionale dell'editoria ed al e dal ministero stesso
Quindi ci vuole più strategiche in senso generale se intendiamo gira quindi comma paesi in questa direzione è indispensabile come dicevo prima proteggere quello che quello che abbiamo cosa c'è oggi cioè un sistema di ammortizzatori sociali
Che dal nostro punto di vista non è modulato nella maniera coerente in tutto il settore manufatturiero
Perché ci sono settori ma manifatturieri che soffrono di più alcuni che soffrono di meno quindi il porre dei limiti nel quinquennio con i tre anni del dell'ammortizzatore
Uguale per tutti non è la strada ideale per esempio nel settore dell'editoria una e la stizzita sulla gestione dei contratti di solidarietà a limiti superiori nell'arco del quinquennio potrebbe essere una valvola di protezione maggiore a progetti di investimento e di ricrescita versato nel settore editoriale poi ne abbiamo dico avevamo il meccanismo dalla quattrocentosedici quindi al pensionamento anticipato perché oggi col limite dei trentotto anni ma produzione del dell'anzianità è un limite che Encuestas struttura industriale non ha più Effetti
Andrebbe rivisto Eric riportato alle condizioni originarie di almeno ai trentadue
Del della della dalla gestione che ha sostenuto e protetto corsi e ha consentito di non lasciare lavoratori e famiglie sulla strada in questo in questa direzione ci sono delle crisi su crisi conclamate
E quindi con verifiche da parte del come dicevo prima delle parti sociali che consentono la veridicità di garantire la veridicità delle situazioni e la la l'approfondimento in questa direzione
Ce ne sono molte di crisi aperte una di quelle che ha anche favorito in altre stanze del ministero del lavoro per esempio la vicenda della Gazzetta da mezzogiorno che non è solo legata alla crisi del del dell'editoria ma anche a vicende
Di di di giudizio rispetto alla alla compagine societaria che ha una sua drammaticità attraverso loro è stato messo in campo anche un pari una una una richiesta di emendamento una rimessa in campo
Di un elastica gestione di condizione precedente era del prepensionamento ecco quello potrebbe essere uno stimolo il ministro lavoro ha dato udienza e sto sono stati anche votati queste sono stati anche sostenuti questi emendamenti da più parti politiche e
Pensiamo che sia anche in quella direzione nella direzione giusta
E noi siamo pronti a fare la nostra parte per produrre magari insieme un dispositivo legislativo che ci consenta di arrivare io ho finito quindi se davvero una regia del del dal governo del Dipartimento dell'editoria per affrontare questa nuova sfida ardua per prospettive del settore eh a questo spirito ha questa voglia di ascoltare credo che queste siano le cose essenziali sulle quali possiamo ragionare per il futuro grazie
La prima di dare la parola volevo salutarla collega Luigia Spataro del mise grazie di essere qua de adesso a farci compagnia
Vicepresidente la Commissione lavoro Buongiorno grazie forse porrà il veto siamo
Proseguiamo allora con interventi che a teatro con i soggetti a perché se intervenire Giulia guida segretario nazionale CGIL Six Slc giusto
Sì buongiorno a tutti intanto anch'io mi associo ai ringraziamenti intanto per averci coinvolto in questa discussione
Ne crediamo come parti sociali che Adr intrapreso un percorso come gli stati generali dell'informazione e dell'editoria possa rappresentare un momento così particolare anche dall'apertura del dottor sette quindi del settore un'occasione crediamo che sia una grande opportunità
Perché senza voler ripercorrere ovviamente la l'apertura del dottor sette ma siamo tutti consapevoli come attori sociali della momento di difficoltà che sta vivendo questo settore per cui noi riteniamo che questo debba essere quindi con la partecipazione il contributo di tutti a partire e credo questo sia importante da chi come noi rappresenta oggi il mondo del lavoro
Che in questo momento veramente un momento di crisi sono quelli a pagarne maggiormente le conseguenze per cui sicuramente la cosa che chiediamo agli stati generali e quindi al governo
E intanto un'apertura un confronto in maniera strutturale sul settore perché è un settore che necessita sicuramente di una riforma di un intervento e di una riforma strutturale organica
Nel garantire non soltanto la qualità dell'informazione come presidio sicuramente di democrazia nel nostro Paese ma come opportunità di sviluppo
In termini di lavoro di prospettiva ma soprattutto di politica culturale di un Paese di difesa della libertà di stampa
E di politica culturale di un Paese che credo che proprio come in questo momento ne abbiamo maggiormente la necessità
Viviamo un momento particolare dove sicuramente i cambiamenti dei processi e il modo di fare sicuramente formazione sta modificando radicalmente processo produttivo
Il che significa che sicuramente dovremmo essere tutti capaci ed essere protagonisti non soltanto di riqualificare come diceva lei prima sicuramente lo diceva prima anche il proprio dal collega della CISL la ne dobbiamo essere in grado di poter traghettare non soltanto la riqualificazione dei lavoratori ma essere in grado di garantire l'occupazione e di garantire il nuovo occupazione
Provando a fare sicuramente di questo settore una strategia di insieme non soltanto garantendo ovviamente il modo tradizionale di fare informazione ma sicuramente un'apertura nell'ambito della nuova necessità di fare il della digitalizzazione il nuovo modo di informazione ma tenendo presente una cosa importante
E chiaro di ciò che sta avvenendo in Italia
Faccio l'esempio delle fitte news ma sicuramente tutto ciò che avviene calato nel mondo della digitalizzazione anche una forte precarizzazione del lavoro
Quindi che spesso si coniuga non sempre con qualità dell'informazione non sempre con qualità del lavoro ed è chiaro che ne dubitiamo esseri tutti
Consapevoli del fatto che la qualità e quindi le condizioni di lavoro e rispetto delle condizione lavora a partire da rapporti di lavoro
Sani sicuramente rispetto delle condizioni di lavoro l'equo compenso per tutti gli operatori del settore rappresenta per noi un punto determinante la crisi del settore è chiaro che viene coinvolta la Mammì minore distribuzione e quindi una minore vendita ma ciò non significa che si legge di meno anzi c'è un profondo cambiamento della modalità di come dissi riceve l'informazione ed è chiaro che quindi questo necessita da parte di tutti
Un sostegno perché sappiamo benissimo che e questo è un settore che da solo non può sostenersi per cui sicuramente
Il ripristinare anche del insomma risorse importanti al settore ma per sostenere ripeto lo sviluppo la qualità dell'informazione anche i nuovi processi di fare informazione debbano passare attraverso un insieme di contenitori a partire dal fatto che è chiaro che le risorse pubbliche devono essere destinati a soggetti esteri soggetti che rappresentano la qualità
Anche la la la sostenibilità ovviamente di stare il modo di stare nel mercato che passa attraverso tutta una serie sicuramente a partire dalla legalità perché è chiaro che abbiamo purtroppo siamo un Paese che coinvolto da tantissimi processi
Per cui ripeto noi abbiamo un una straordinaria necessità che quella soprattutto di garantire anche tutti i lavoratori condotte faccio un esempio che sta ovviamente attraversando il i nostri lavoratori abbiamo i lavoratori
Lei ha fatto riferimento a lavoratori poligrafici sono quelli che purtroppo oggi vivono maggiormente le conseguenze
E parliamo di un settore di lavoratori
Purtroppo mi dispiace utilizzare questo termine ma sono quasi in via di estinzione
Perché se pensiamo che ciò che hanno rappresentato i lavoratori poligrafici quindi il contenuto anche altamente professionale di questo settore
Oggi a partire dalla Gazzetta del Mezzogiorno e tantissime testate importanti che hanno fatto qualità d'informazione in questo Paese oggi sono coinvolti dei processi purtroppo di riduzione del lavoro
Ed è questo che ne dobbiamo evitare garantendo non soltanto la possibilità e quindi l'accesso a tutti i sistemi di ammortizzatori sociali a partire dalla quattrocentosedici del chiaro oggi il meccanismo sicuramente del tetto a trentotto e quindi la necessità di riportarla quella che era la vecchia la impostazione quindi a trentadue cinque ci porterebbe
A una condizione in cui sicuramente riusciamo attraverso il prepensionamento attraverso il sistema di ammortizzatori sociali ad affrontare le crisi però c'è un'attenzione dobbiamo essere capaci non soltanto di individuare il contenitore dove tuteliamo questi lavoratori
Ma faremmo un errore gravissimo se non pensiamo sicuramente a politiche di sviluppo di investimento anche sulle nuove professioni che investono ovviamente questo settore perché ripeto non abbiamo tutto un mondo del lavoro che si muove attraverso il sistema della digitalizzazione faccio un esempio
Ci sono i traduttori in Italia che oggi vivono una condizione in cui sono lavoratori che non hanno sicuramente un equo compenso sono lavoratori che spesso e volentieri vengono tartassati da questo sistema è solo un esempio di tanti lavoratori che sono coinvolte all'interno
Di un sistema ovviamente di informazione per cui sicuramente la cosa che ne chiediamo e la chiedo a a a grande voce verso il governo è sicuramente sperando e dire avere il piacere di avere il senatore Crimi qui da questi a questo a questa giornata intanto chiediamo che venga aperto proprio un tavolo strutturale sul settore
Perché ripeto necessita sicuramente di una riforma molto più complessive sicuramente un tavolo strutturale che ci permetterà di affrontare il i cambiamenti e probabilmente anche tutto ciò che coinvolge il sistema dell'informazione abbiamo la necessità intanto che nell'ambito del rispetto delle relazioni industriali sicuramente ne facciamo la nostra parte
Ma sicuramente il governo dovrà fare la propria parte ripristinando anche tantissime risorse che sono stati in questi anni in questi ultimi tempi
Ridotte per il sostegno a tutto il mondo dell'informazione dell'editoria per cui la cosa ne ne chiediamo vivamente
Insomma al governo è quello di ripristinare tanti d'Italia partirà anche da tantissimi luoghi sicuramente di libertà democrazia informazione faccio un esempio scusate mio lo faccio qua perché ne siamo stato una organizzazione che ha continuato e continuerà a fare una battaglia anche a sostegno della di radio radicale che uno dei dei grandi esempi insomma delle ingiustizie che avvengono in questo Paese stanno avvenendo in questione per cui noi ringraziamo ma sicuramente noi siamo disponibili a fare la nostra parte ma chiediamo al governo di fare la propria parte grazie
Allora prima di dare la parola all'ultimo attualmente ultimo iscritto qualche precisazione
Intanto il quadro delle risorse prendo l'ultima affermazione quando le risorse pubbliche disponibili mi permetto queste piccole repliche solo perché sono puntualizzazione tecnica naturalmente
Il quale risorse pubbliche se comparato a quello del due mila sei cioè prima della crisi economica che definire crisi economiche poco perché probabilmente la crisi più grande che abbiamo avuto dopo il ventinove se non superiore quel ventinove
E effettivamente
Vede una riduzione drastica
Ma se non facciamo questa comparazione prima della crisi e dopo la crisi tutto sommato
Il sistema ha tenuto dopo la fase di diciamo così veramente difficile del due mila dodici
Che peraltro vissuto in prima persona quindi mi permetto di dire che è stata effettivamente difficile
Poi per il resto il complesso delle risorse perché quando io parlo di risorse pubbliche mi riferisco al complesso delle risorse che sono articolate tra la contributo che l'errore che si fa spesso di pensare che si sta solo la contribuzione diretta come anche il sottosegretario poi ha potuto constatare le forme di intervento pubblico
Ripeto o attraverso erogazioni o attraverso minori entrate che acqua a quale rinuncia allo Stato sono diverse
Rimasta là l'IVA agevolata che c'è peraltro in tutta Europa ma è rimasta l'IVA agevolata la contribuzione diretta ancorché ridotta ma con una riprofilazione dei delle i criteri di calcolo ha mantenuto un suo livello accettabile del resto una volta fatto fuori quello che era diciamo così un
La presenza spuria che metteva a rischio l'intero sistema attraverso un drenaggio di risorse pubbliche poco consono mi esprimo così
Per il resto non negli ultimi due anni con i sessantatré milioni disponibili nel fondo e pro all'ISMU abbiamo pagato il cento per cento cioè in sostanza perché sa di queste cose abbiamo riconosciuto il diritto soggettivo essendoci le risorse disponibili alle agenzie di stampa abbiamo garantito salvo un piccolo riduzione quasi quarantasei milioni di euro
Vi dico tutti questi pezzi questo tutti i pezzi dell'intervento pubblico quarantasei milioni di euro ora se pensate che questa era la cifra più o meno diciamo auto consistente alla data
In cui contributi pubblici diretti all'editoria sì anche Alitalia speciale eccetera erano intorno ai duecento cinquanta milioni di rendere conto che
La resistenza c'è stato
A questo aggiunga sì qualche intervento per i progetti speciali
Noi abbiamo fatto partire un bando qualche anno fa entrambi l'abbiamo chiuso l'anno scorso pensiamo di farne qualcun'altro qualche idea ce tenuta finalmente e quindi abbiamo risorse oltre due milioni per poter far partire questi bandi il fondo per il pluralismo non vedrà anche per effetto proprio voluto desiderato dal l'autorità politica una riduzione conseguente a quello che è sarà la soppressione graduale della contribuzione diretta mai suo i soldi rimarranno del fondo
Abbiamo mantenuto tutta un'altra serie di piccoli interventi che riguardavano dicevo l'editoria speciale cioè consumatori non vedenti
Ed altre l'editoria italiana all'estero i prodotta e diffusa all'estero edita in Italia diffusa all'estero cioè in realtà il quadro dell'intervento pubblico ha mantenuto per quanto possibile attraverso il fondo per il pluralismo finanziamo il fondo straordinario
Con dei surplus diciassette milioni l'anno che abbiamo dato l'affondo del pluralismo cioè di poco mi permettete di dire ma non per difesa d'ufficio che per quanto possibile lo Stato ha fatto la sua parte naturalmente per quanto possibile nel contesto generale che vede una contrazione del la diciamo della dei lavoratori in tutti i settori
Un po'a causa dalla crisi e un po'a causa dell'innovazione
Che il problema cioè in tutte le fasi trasformazione c'è un momento in cui si determina questa frattura
La differenza rispetto al passato e che mancano poi ce lo dirà anche il vicepresidente se lo riterrà la Commissione lavoro la differenza che io percepisco non in questo settore in generale che non ci sono più i tempi di adattamento
La l'innovazione così veloce non si fa in tempo a capire cosa si perde e quale opportunità si determina che immediatamente si determini una nuova cambi loro cambiamento una nuova frattura
è una nuova opportunità che però non si è ancora in grado di intravedere
E tutta questo incessante lavoro
Richiede ovviamente uno sforzo agli esseri umani prima ancora che politici proprio agli essere umani di adattamento che non è nelle nostre corde
Perché i tempi grattamento biologici sono ben altri quindi ovviamente siamo insomma in presenza e la sua azione
Che probabilmente il né poche precedenti abbiamo visto poco anche perché tutti gli altri cambiamenti hanno spostato i contadini nell'industria ma c'era subito lo lo porti d'alternativa
Qui sappiamo che cosa perdiamo e non sappiamo ancora individuare cosa dobbiamo intravedere per cambiare per mantenere gli standard di vita la qualità di vita che abbiamo questo non riguarda questo settore in particolare guarda un po'tutto
Però da questo punto di vista lo Stato pur con tutte le sue difficoltà di bilancio ha fatto i suoi interventi alcuni li ha mantenuti e addirittura c'è spazio per qualche altro intervento perché abbiamo per due tre anni l'extragettito RAI che possiamo indirizzare su i settori un'altra piccola cosa il contributo diretto che attualmente a questo orizzonte mi pare due mila ventidue se non ricordo male è presente questa è una cosa che non ho ancora detto neanche a brullo
Dove stiamo terminando su indicazione anche del sottosegretario una presentazione che farò in uno dei prossimi incontri degli Stati generali
Perché noi avevamo già avviato precedentemente una un aggiornamento di uno studio che esisteva che era stato commissionato alla Reuters sul sistema di sostegno in Europa
C'erano coinvolti dieci paesi in cui abbiamo fatto un aggiornamento a presso le ambasciate di questi Paesi e anche di altri Paesi europei che poi abbiamo validato con le nostre ambasciate in loco
Vi posso dare uno spoiler di questa diciamolo politici frazione di queste risultati che ho visto le slide e l'altro giorno quindi poi lo presenterò in maniera più compiuta ma un primo tratto che è stato anche per me sorprendente mentre ero certo del fatto che l'IVA agevolata ci fosse dappertutto e che ci fossero forme in qualche modo di sostegno anche alla lettura
Non prendere devo che ci fosse un intervento salvo che in Francia così specifico per la contribuzione diretta invece ho scoperto proprio di recente attratto verso questa operazione che in Danimarca in Svezia
Esistono e mi pare non ricordo ma se in Finlandia e Norvegia uno degli altri due Paesi esiste proprio una forma di contribuzione diretta molto simile alla nostra
Con per esempio vado a memoria sulla Danimarca cinquanta milioni destinati proprio rimborso delle spese con un vincolo
Se le che molto simile a quello che abbiamo introdotto di recente in Italia cioè a ridursi delle copie sotto le quaranta mila copie c'è un bonus aggiuntivo sopra la vendita di quaranta mila copie il contributo si riduce con un massimo della copertura di quello che il fatturato dell'azienda il trentacinque per cento
Attualmente parte da quest'anno quindi queste primo a nessuno ancora forse la ne ha visto l'ha visto per attivo col decreto legislativo settanta il contributo comunque non potrà superare il cinquanta per cento del fatturato dei ricavi
Ora questo limite il cinquanta per cento queste ritenuto eccessivo ci potremmo rimodellare sul trentacinque per cento dalla Danimarca ma ripeto non siamo soli ecco chiuso sempre questa espressione non siamo soli e se non siamo solo evidentemente dappertutto in Europa chi più chi meno con forme diverse è una cosa divertente l'Austria che ha una forma di contribuzione diretta e anche un sostegno per i giornalisti delle testate che operano all'estero quindi ristorata arte della contribuzione cioè quello che voglio dire in definitiva la ripete poi perché interessato poi pubblicheremo le slide e quindi poi non vi sfuggiranno se siete interessati è che dappertutto la presenza del pubblico in Francia in maniera massima sull'informazione eh molto spinta
Naturalmente in rapporto alle dimensioni anche del Paese però per dargli un dato così conclusivo che accennavo prima
Se prendo la Danimarca adesso faccio esemplare marche perché quello che mi ricordo meglio ma vale per anche per la Svezia e per la Norvegia
Ho Finlandia uno dei due il rapporto tra per la contribuzione diretto prendiamo un dato omogeneo poi se si fa l'insieme dell'intervento il valore sale ancora ma comunque per la contribuzione latte c'è un rapporto su cittadino di otto virgola sei euro per cittadino
Attualmente il nostro facendo leva sui sessantatré e uno virgola sei perché ne siamo sessanta milioni quindi gli ha solo sul meno di sei sei milioni quindi queste fai questo rapporto
Il che spiega anche sotto questo profilo che non abbiamo
Diciamo una dimensione un rapporto così sproporzionato dell'intervento pubblico rispetto ad altri Paesi presso la cosa non mi sorprende perché vale anche per altre spese sociali
Italiani i bilanci italiani non è tra i peggiori da questo punto di vista anzi è uno di quelli allineati nella media se non sotto la media europea tutte le spese di questo tipo quindi non ci sorprende che anche in questo campo non è che poi sono al di là del luogo comune che lo Stato sperperi chi sa quali risorse almeno negli ultimi dieci anni
C'era l'intervento per scusate mi per l'intervento ma tanto per dardi pure qualche informazione sull'equo compenso non so se lo sapete stiamo con ricostituendo la Commissione sono arrivate quasi tutte le designazioni credo solo quelli parte datoriale ancora non sono arrivate perché non esprimono un solo e hanno il problema di definire titolo debba fare il rappresentante Roberta muso segretario nazionale Uilcom
Intanto buongiorno a tutti e buon giorno a tutti grazie per l'iniziativa che ritengo molto molto importante
Anche perché il tempo incalza e la situazione in generale del settore ci pone nelle condizioni di ragionare in termini anche di maggiore rapidità nel ricercare nel trovare le le soluzioni parto da una citazione solo l'uomo coltelli però perché perché esse pur vero che si deve fare sempre i conti con le risorse per il saremmo dei folli a non ragionare anche sulle risorse a disposizione bisogna anche ricordarsi che ci sono dei valori che sono imprescindibili
Uno dei quali è il valore della cultura
Dell'informazione quella di qualità dell'informazione vigila tanta ma quella di qualità è altra cosa
E del pluralismo perché il pluralismo è un valore importantissimo guai se mancasse il pluralismo in una in una democrazia e partendo da questi dati che sono dei valori assoluti imprescindibili in qualsiasi società
Civile abbiamo la necessità di ragionare sia in termini di risorse ma in termini anche di salvaguardia di questi valori e quindi di fare un investimento sulla cultura nel nostro Paese sull'informazione di qualità per informazioni di qualità la produce occhiali competenze
Chiunque di noi può oggi con la moderna tecnologia aprire un blog per la qualità dei contenuti non è assicurata dalla tecnologia ci vogliono competenze ci vuole intelligenza ci vuole anche la misurazione di quelli che sono i bisogni informativi
Stampa nazionale ma anche stampa locale piccole testate che però offrono dei servizi alla comunità che sono assolutamente importanti con informazioni di qualità che sono fondamentali poi per per i cittadini e le cittadine
Questo settore sta soffrendo di tante problematiche una trasformazione tecnologica che probabilmente non siamo stati in grado di gestire come sistema Paese e quindi di adeguare anche in maniera coerente le professionalità
E sta soffrendo ovviamente anche di un calo della vendita di carta che non sempre corrisponde però a quelli che possono essere gli abbonamenti in digitale ad alcune testate
Io non so se la carta spariva del tutto sa che in questo settore però abbia bisogno di fare dei ragionamenti
Dei ragionamenti partendo dalle risorse dalla cultura da quei valori che dicevo prima
Ma dei ragionamenti che non sono quelli di utilizzare strumenti come gli ammortizzatori sociali come atto di assistenzialismo perché dobbiamo gestire perimetro occupazionali
Ne abbia bisogno di questi strumenti per gestire un momento di contrazione del mercato in questo settore e di trasformazione di questo settore
Una trasformazione che deve essere accompagnata appunto dagli strumenti che abbiamo a disposizione e possibilmente da nuovi strumenti che se riusciamo a ad avere un confronto strutturale sul settore che coinvolga però tutta la filiera
Quindi bene questi confronti settore per settore ma ragionamento va fatto nei confronti di tutta la filiera perché è un effetto domino a partire dei quotidiani
La stampa nel settore dei grafici fino ad arrivare alla carta
Se facciamo un ragionamento di questo di questo tipo coinvolgendo tutti i soggetti e anche le parti datoriali forse riusciamo a traguardare delle soluzioni che siano sostenibili per raggiungere gli obiettivi obiettivi tutela dei lavoratori e delle lavoratrici obiettivi di mantenimento di quei valori che prima che prima citavo e l'obiettivo di rendere l'informazione in questo Paese sta sempre di più un'informazione di qualità
Anche e soprattutto con i nuovi strumenti ma i nuovi strumenti poi devono essere resi fruibili per tutti e ne abbiamo un Paese che sta invecchiando
E quindi io credo che sia necessario mantenere i due canali non possiamo pensare che dovremmo avere solo il digitale perché
Abbiamo bisogno di tutti i mezzi possibili di informazione per trasferire quella cultura per trasferire le giuste conoscenze tre dobbiamo raggiungere il più possibile tutti i soggetti che hanno diritto all'informazione
Abbiamo bisogno di fare dei ragionamenti sulla trasformazione sulla riqualificazione professionale dei soggetti coinvolti nella filiera e nel settore dei poligrafici
E devo dire che come organizzazioni sindacali la nostra parte l'abbiamo fatta per i rinnovi contrattuali che stiamo facendo nel settore sono rinnovi contrattuali che chiedono nuovamente sacrifici alle lavoratrici e ai lavoratori in termini di riduzione dei costi contrattuali quindi non stiamo a guardare i processi del settore semplicemente chiedendo interventi a tutela e ammortizzatori sociali ma facciamo anche nella nostra parte con grande senso di responsabilità
Perché dietro tutti i discorsi che ne facciamo ci sono delle famiglie ci son delle persone io questo vorrei ricordarlo ugualmente come come valore perché le persone sono il valore aggiunto vero di questo Paese
Molto interessante questa iniziativa molto importante quindi grazie questa iniziativa deve però poi avere un seguito
E deve concretizzarsi in un tavolo strutturale di confronto su tutta la filiera per consentirci di trovare in maniera intelligente equilibrata io ripeto sempre i valori e le persone devono essere al primo posto tutte le soluzioni possibili per gestire contrazione ma anche trasformazione e valorizzare le professionalità che questo settore esprime grazie
Sull'invecchiamento non occulta perché ho tre figli e due nipoti quindi l'abbia parte l'ho fatta dice
No no sopra dato negativo in assoluto siamo tra i Paesi più vecchi d'Europa la Germania e per ed è peggio di noi non è un non è un buon segnale perché un segnale di sfiducia verso il futuro avere pochi figli non significa credere nel futuro significa ora è un lo dico per non perché lei che non è colpa sull'invecchiamento e per dire che è uno dei Prost e problemi perché l'invecchiamento ci porta poi a concentrare su c'è una tradizione e quant'altro
C'è l'intervento di Luigi Uggiate segretario generale della UGL settore carta e stampa
Grazie per questo appuntamento
Poi torna a tutti
Ovviamente non rappresenta un pezzo di questa filiera i lavoratori di un pezzo di questa filiera una filiera tra l'altro anche molto molto articolata con problematiche anche differenti rispetto a quelle che si stanno ponendo da quello che può essere la stampa di un quotidiano fino alla distribuzione le quali vediamo anche le edicole
Tra l'altro ormai sono quasi del tutto scomparse o si sono addirittura riconvertire per la vendita di altri altri articoli è chiaro che questo è un momento molto particolare che stiamo vivendo ma ormai lo viviamo da
Almeno cinque anni cinque barra dieci anni c'è una trasformazione incredibile ma che sta subendo anche delle accelerazioni ulteriori e allora lo dobbiamo anche comprendere quelli che potranno essere gli spazi che sono rimasti e in che termini pure intervenire
Ovviamente ne condividiamo appieno quello che è stata la sua introduzione rispetto a l'informazione perché poi i lavoratori poligrafici lavorano proprio sul sistema dell'informazione
Allora l'informazione è un presidio di democrazia ovviamente un paese come il nostro e voluto un Paese democratico
Un paese anche industrializzato perché tre più industrializzati al mondo non può permettersi di perdere dei pezzi così importanti quindi degli asset quali quali quelli dell'informazione
Come fare è chiaro che c'è un mercato che in qualche caso ci autore gola è però non possiamo andare solo ed esclusivamente dietro al mercato che si autore gola e dove probabilmente quote far sopravvivere solo ed esclusivamente i grandi gruppi
Ho gruppi che addirittura provengono da da altri paesi quindi molto specializzati molto strutturati da un punto di vista finanziario
E che rischiano addirittura di monopolizzare tutto il mercato dell'informazione
Occorrono nuove regole certo occorre avere un quadro di insieme che ci faccia capire che il mondo si sta evolvendo e sta cambiando ma non dobbiamo dimenticare che l'informazione editoriale passa Peri per i grandi gruppi per le grandi testate per i grandi giornali grandi quotidiani ma passa anche attraverso la piccola editoria i piccoli giornali i piccoli presìdi di democrazia che ci sono nei e dei territori e allora le questi non possiamo per metterci di non averli
Anzi dobbiamo cercare di di mantenere questi piccoli prestiti di democrazia mi veniva in mente la battaglia giusta e che condividiamo per la sopravvivenza di radio radicale
Che sta portando apportato de dei frutti positivi
Ma mi viene in mente anche le tante testate
Giornalistiche le tante
I i tanti piccoli prestiti di democrazia che in qualche modo coi non vengono valutati in maniera adeguata e che noi dobbiamo in qualche misura tentare di capire come Farrah sopravvivere
Questo a nostro avviso è fondamentale così come fondamentale è capire da dove siamo partiti probabilmente nell'ottantuno e c'erano altre faccio riferimento ovviamente alla quattro sa alla quattrocentosedici c'erano altre possibilità altre necessità eccetera però c'erano delle norme che potevano garantire una sorta di uscita anticipata
Certo poi nel due mila e tredici sono date è arrivata una informa importante e questa riforma in qualche misura la siamo subendo la stanno subendo i lavoratori
E questa riforma
Avrà sicuramente ulteriori inasprimenti nei prossimi nei prossimi anni
Fino ad arrivare a oltre trentasette anni da trentadue anni a oltre trentasette anni di contribuzione senza considerare coi l'aspettativa di vita ora la questione quale in questa fase particolare dove noi soffriamo
L'editoria soffre i poligrafici soffrono
Un momento particolare di crisi perché il mondo sta cambiando è chiaro il mondo sta cambiando
è necessario utilizzare degli strumenti particolari degli strumenti speciali ora è chiaro che il ragionamento il più semplice di tutti sarebbe torniamo alla alla quattrocentosedici ottantuno quella originale
E in qualche modo avremmo risolto gran parte di alcuni dei problemi che abbiamo non tutti per la verità non basterebbe neanche quello
Però almeno facciamo dei ragionamenti cerchiamo di capire come disinnescare alcuni meccanismi previsti dalla centocinquantasette dal decreto
Centocinquantasette del del due mila e tredici e poi ancora cerchiamo di capire se ci sono ulteriori amministra a un ammortizzatori sociali e come metterli in campo
E ancora
Misure che non vadano a penalizzare
I piccoli prestiti di democrazia come dicevo prima perché se da una parte e si pensa abbiamo ridotto una contribuzione
Di poco conto
Però dall'altra questa piccola contribuzione non consente a
Ai piccoli presidi di democrazia di poter sopravvivere
Che cosa significa che andranno a scomparire a beneficio dei grandi gruppi e addirittura dei grandi colossi
Noi vogliamo da una parte chiediamo che la democrazia possa essere esercitata anche attraverso l'editoria quella grande ma anche quella più piccola quindi chiediamo uno sforzo al Governo a sostegno innanzitutto dei lavoratori ma sostegni ovviamente
Anche della dell'editoria è che Possa in qualche misura garantire anche un futuro occupazionale anche al settore questo è questa è la richiesta che facciamo quindi occupazione lavoro informazione democrazia questo è quello che chiediamo al Governo grazie
Non so se pronuncio bene Pietro gravi hanno pronuncia la B
Lavoratore Poligrafico RSV cui il comma
Buongiorno
Grazie per averci dato avermi dato l'opportunità di poter essere qui a spiegare quello che noi stiamo provando come lavoratori poligrafici
Nelle nostre aziende e in quello che poi è la nostra casa
Io sono arrivato nel io lavoro per un quotidiano che si chiama la Nuova Sardegna
Sono arrivato giovanissimo avevo diciannove anni negli anni nella nell'ottantacinque
Nell'ottantacinque la Nuova Sardegna vendeva settanta mila copie
E noi poligrafo settanta anche oltre in alcuni periodi in estate no
Ed eravamo in centodieci centodieci poligrafici
Oggi il il giornale il mio giornale offende ventinove mila coppie
E siamo in cinquantadue poligrafici
è chiaro
Che i fattori son tanti
Io sono arrivato quando c'era il famoso passaggio dal caldo cioè dalla vecchia tecnologia del piombo al freddo come si chiama e quindi la nuova tecnologia che noi abbiamo vissuto in un momento
Dove il giornale esprimeva cultura era un mondo era un mondo bellissimo affascinante coccolato da tutti no
Dove anche i giovani anche i figli
Si vedevano col giornale sotto braccio no andare a scuola era una cultura in quel momento
Noi abbiamo vissuto questo o Processo dal caldo al freddo come un'innovazione bellissima non la tecnologia il computer e poi però pian piano ci siamo resi conto che era la nostra
Non so come definirla era l'ultima cioè l'ultima spiaggia è quello che ci ha portato diciamo così alla periferici e ma da altri fattori al fatto che i nostri figli non comperano più il giornale rispetto al fatto che internet nello chiamo così due c'ha portato comunque c'ha sottratto delle vendite
Il fatto che
La pubblicità cioè le aziende soprattutto in un territorio come come la Sardegna non investono più perché hanno difficoltà
A pagare e i lavoratori a pagare i loro hanno già i loro problemi e quindi non investono come prima ecco tutto questo ha portato ad una crisi che noi stiamo vivendo veramente male
L'azienda in cui lavoro
Diciamo quattro anni in solidarietà in ammortizzatori sociali
Le abbiamo quasi terminato
è con questo trend di vendita e con questo trend di calo di pubblicità e chiaro che
Non sappiamo cosa l'azienda voglia fare il metro nel prossimo futuro stiamo parlando d'acqua a fine anno
è chiaro che se non c'è un ammortizzatore se non si trovano soluzioni per dare una mano
Io sono già che il mio futuro poco potrebbe c'è il mio futura lavoratore potrebbe terminare anche entro l'anno io non so se l'azienda aprirà le procedure di licenziamento che che cosa succederà
è chiaro che dopo trentacinque anni di lavoro non avere più un futuro sapere che
Per continuare a lavorare sicuramente dovrei varcare i confini della nella mia isola perché non c'è lavoro è veramente difficile
Stiamo lavorando stiamo continuando a lavorare con la mente come negli anni ottanta però è chiaro che è molto difficile
E difficile dire vorrei riferire gli ammortizzatori sociali però in questo momento non abbiamo l'azienda non ha altre scelte cioè noi capiamo siamo siamo vicini all'azienda stiamo anche cercando altre forme di collaborazione cioè toglierci una piccola parte di stipendio per cercare di continuare a fare andare avanti l'azienda
Però non basta non basta quindi vi chiediamo
Come lavoratori un aiuto
Trovare soluzioni
A quattrocentosedici
Un aiuto
Ci può permettere di divi arrivare alla pensione ecco questo sì quindi niente la richiesta di aiutarci a
Ha da rifare alla pensione con perché queste perché veramente è un settore che sta sta subendo una crisi di infinita
Viene da tante da tante parti cioè non ha non ci può individuare faccio un esempio qua banalissimo
Io vado al bar la mattina a prendere il caffè e il bar sotto casa addirittura quei quotidiani
Sul tavolo sul bancone
è questo lo leggono
Diverse persone
Chiaro che non dico che lei cento persone che arrivano al bar comprano la Nuova Sardegna ma due o tre o quattro sì quindi
Questa è concorrenza sleale
Perché se io vado al bar mi porto la birra da casa e chiedo due bicchieri è chiaro che il barista si no finalità RAI
C'è stato un periodo in cui il il il quotidiano
Veniva c'erano dei gruppi suo passato con diverso centinaia di persone e tutti si scambiavano il quotidiano attraverso WhatsApp la mattina presto
Arrivava puntuale la Nuova Sardegna ma come il Corriere come ripubblicato di quotidiani Topolino venivano hacker atti dai nostri server ai nostri siti
E venivano distribuiti in questi gruppi di su WhatsApp ecco anche questo
Un fattore no purtroppo noi come azienda ci siamo mossi
Abbiamo abbiamo presentato una denuncia all'autorità e questi insomma è servito per farsi che il sistema si un attimino si si ridimensiona se però è ancora in atto ma quindi e chiediamo anche strumenti insomma per poterci difendere vi ringrazio vi ringrazio
Queste giornate che ho vissuto fino adesso non insegnato una cosa e lo dico con spontaneità non conforme alle insomma
Che il Paese molto migliore di quello che descriviamo qui il sedici gennaio descrivono perché di fronte a un settore che in tutte le i suoi i segmenti vive una difficoltà abbiamo sempre assistito lo dico con facendo un complimento a voi come ho fatto agli altri
Con grande civiltà perché non è semplice essere civili quando si vince è un po'più difficile quando si sta perdendo insomma ecco quindi speriamo di
Evitare la sconfitta definitiva che sia solo una piccola battaglia perduta in prospettiva Alberto Pietropolli UGL settore carta e stampa rigenerati
Buongiorno a tutti
Onorevole egregi signori
Come è noto
Il decreto del Presidente da Repubblica ventotto ottobre due mila tredici numero centocinquantasette modificando l'articolo trentasette comma uno lettera a della legge quattro ottantuno due mila sedici
Ha disposto il pensionamento anticipato dei lavoratori dipendenti di aziende in crisi del settore poligrafico come segue almeno trentacinque anni di anzianità contributiva a decorrere dal primo gennaio due mila quattordici trentasei anni di anzianità contributiva dal primo gennaio due mila sedici e trentasette anni di anzianità contributiva decorrere
Dal primo gennaio due mila e diciotto
Successivamente la legge di bilancio relativa all'anno due mila e diciotto la numero duecento g e cinque del due mila e diciassette
Al comma centocinquantaquattro ha previsto che il suddetto pensionamento anticipato si applica per ciascuno degli anni che vanno dal di due mila e diciotto due mila ventidue entro il limite di spesa di tre milioni di euro annui
Da ultimo la legge del trenta dicembre due mila diciotto numero centoquarantacinque bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario di cui le diciannove e Bilancio clou pluriennale Gelmini diciannove del mille ventuno hai steso la possibilità del prepensionamento anche all'anno due mila ventitré
Nel limite di spesa di un milione di euro stabilendo altresì che ai suddetti lavoratori non si applicano le disposizioni in materia di aggiramento alla speranza di vita
Questo lo allego perché sono le ultime modifiche legate a quello che è il cambiamento sostanziale della legge quattrocentosedici barra
Ottantuno da ultimo tengo a evidenziare che da martedì
Questo martedì undici giugno due mila e diciannove che è arrivata attraverso la Regione Veneto una mozione che va
In tal senso a dichiarare quello che è la crisi del settore con la mozione numero quattrocentonovantasette la leggo giusto perché fresca di e diciture di voto all'unanimità della Regione Veneto
E la proposta di emendamento legislativa per favorire il prepensionamento dei lavoratori dipendenti di apprese impresa editoriali in crisi
Lavoratori dipendenti di aziende editoriali e stampa attrici di periodici e pubblico poligrafici
Che hanno maturato una certa anzianità di servizio
E che se non fossero intervenute modifica dotate comunicherà Regolamento di armonizzazione DPR centocinquantasette del due mila e tredici avrebbero potuto tra acqua o volto tra far guardare
La pensione
Considerato che siamo in presenza di uno stato di crisi senza precedenti che sta interessando l'intero comparto dell'editoria periodica con l'apertura di innumerevoli vertenze nel settore
Tra cui una delle più importanti impresa euro europee nel Campo grafico
E il leader nelle arti grafiche in Italia il gruppo ecografo S.p.A. del gruppo Pozzoni S.p.A.
Vi è la necessità di affrontare la crisi della carta stampata
Strumento attraverso strumenti di ammortizzazione sociale che favoriscano la fuoriuscita volontaria dei lavoratori di un settore in continua e profonda mutazione
L'editoria su carta stampata da ormai un decennio in crisi soffre ancor più oggi lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
L'imponente avvento della digitalizzazione in questo comparto mette drammaticamente in ginocchio la stampa tradizionale di periodici e quotidiani
Serve prioritariamente evitare ricadute traumatiche della crisi del settore editoriale che Nocera ebbero gravemente ai lavoratori difficilmente pericolo Kabili su sul mercato del lavoro
Quindi impegna questa mozione in sostanza la Giunta regionale del Veneto ad intervenire a fare il farsi carico con urgenza della situazione evidenziata in premessa presso il governo nazionale affinché punto primo a fronte di crisi conclamate si ripristini sia pure per un tempo predefinito
Ipotetico dodici mesi il vecchio requisito di anzianità contributiva precedente l'adozione del Regolamento di armonizzazione del DPR centocinquantasette del due mila e tredici
Ai destinatari prepensionamento in argomento si applicheranno i vecchi requisiti vigenti prima dell'entrata in vigore del DPR ventotto ottobre due mila tredici
La numero centocinquantasette non adeguati alla speranza di vita di cui l'articolo dodici comma bis sei quinquies si possa avviare punto secondo importante
Si possa avviare un percorso condiviso col ministero del lavoro e dello sviluppo economico al fine di individuare soluzioni che consentano la salvaguardia dei livelli occupazionali e la valorizzazione delle professionalità
Anche attraverso percorsi di formazione e riqualificazione grazie
Ecco che arriva
Grazie
Salvo salvo Uria Rolo dico bene
Lui il comma
Interventi arrivano a goccia almeno per non avere momenti di vuoto questo scherzando intanto Buongiorno
Io sarò
Io sarò assolutamente breve perché già chi mi ha preceduto hanno focalizzato e attenzionato quelli che sono i problemi poi per quanto mi riguarda
La collega Roberta Musi suo affatto un intervento di organizzazione però volevo dare un piccolo contributo
Perché vede quello che stiamo discutendo qui oggi su un argomento assolutamente importante e delicato ovviamente per ciò che ci rappresenta nel mondo del lavoro riguardante quello che diceva anche il collega Pietro che abbiano il tema poi della tenuta occupazionale perché il problema poi diffondono partiamo da questa situazione
Ed è un fenomeno quello che coinvolge anche questa importante filiera del mondo dei poligrafici
Della carta stampata e quant'altro che un mondo che poi impatta con quella terminologia che ormai sta andando di moda
Che il tema della digitalizzazione che non riguarda soltanto questo ma tanti ambiti per mondo industriale del Paese che stanno comunque necessariamente subendo quell'evoluzione tecnologica
Che penso nessuno ormai oggi può pensare di bloccare ma che dovremmo invece ricercare delle soluzioni trovando lei poc'anzi faceva un riferimento che condivido però provando sempre più a vedere come anticipare quell'evoluzione che comunque si arriverà e che comunque sia impatterà nel mondo produttivo nel mondo industriale di questo Paese
Allora non faccio qui nessun proclamò e quant'altro perché ci sono persone sicuramente più ad entrate che vivo ne conoscono le le tematiche però alcune accorgimenti in queste ore
Per esempio un in in Commissione Bilancio e finanza un emendamento gestire discutere i re i temi del ristrutturazioni che vanno verso il mondo della digitalizzazione
Cioè si sta ragionando partendo da quella che è una riforma su una alcuni ammortizzatori sociali che devono però essere collegati ad alcune
Molte modifiche strutturali delle imprese perché si parla di ristrutturazione verso il digitale la nuova tecnologia si parla di allargamento ai tempi per l'accompagnamento al sistema pensionistico si parla di riqualificazione formazione professionale che viene inserito nell'ambito di quello che è l'emendamento l'emendamento parla specifica la Mobil mutamento della solidarietà espansiva nell'ambito di poi tutta una serie di filiere però c'è ma che lo stesso emendamento in questo momento che per altri settori che anche noi rappresentiamo riguarda le aziende che sono dai mille dipendenti a salire
E allora se già parlava giustamente Pietro facendo l'esempio di quelle che sono delle realtà di caratura nazionale ma anche di caratura regionale su cui noi crediamo fortemente di continuare a sviluppare quella informazione sana
è reale che coinvolge i territori che coinvolge le città che coinvolge le piccole e medie aree territoriali già su questa partita qui per esempio che parla appunto di riconversione verso il digitale già questo emendamento che è importante taglierebbe anche l'opportunità di utilizzare anche questo modello di strumento
Che traguarda anche un percorso a medio-lungo per l'accompagnamento ulteriore ai fini pure pensionistici che non è il fine su cui noi ricerchiamo perché è chiaro che l'obiettivo è come traguardare un'evoluzione di questo settore per l'importanza che che questo stesso riverse
Quel settore che diceva bene qualcuno prima di me
è sceso dagli anni in cui forse lo stesso Pietro parlava da sedici diciassette mila dipendenti al due mila e trecento dipendenti
Due mila e trecento dipendenti che stiamo provando a difende anche come nell'ambito del confronto tra le controparti datoriali e il sistema sindacale
Provando anche a ragionare su un contratto di filiera
Perché il tema del dei poligrafici il tema della carta stiamo provando oggi rispetto a due tipologie di contratto a provare a fare un contratto di filiera per rafforzare quello che nell'Albio complessivo del dell'interezza
Ne stiamo provando dottore a fare la nostra parte speriamo e auspichiamo che anche questo incontro sia l'inizio ieri partecipa con altro convegno sempre sulla digitalizzazione sul mondo delle telecomunicazioni che è un altro mondo che rappresenti speriamo che sia l'insieme
Di un avvio di un confronto che posso oggi ascoltare le parti sindacali ma spero che utilizzando anche questa
Bellissima sede si possa aprire un ragionamento anche col mondo delle imprese assieme e la politica le istituzioni come state facendo voi
Per continuare a confrontarci ovviamente con una tempistica veloce per ricercare quelle che possono essere le soluzioni rispetto a questo tema
Chiudo con un'ulteriore riflessione la mia sono solo riflessioni
Che però è un tema che riguarda anche questo mondo che la questione degli otiti
Degli over the top cioè noi qua in questo Paese che è uno dei temi su cui incide anche questo tema ormai se li mandiamo su Google se andiamo sui vari motori di ricerca
Molte volte anche le nuove generazioni ricercano lì le informazioni le notizie o quant'altro questo problema non riguarda solo questo settore ma sicuramente lo stesso settore sta pagando questo aspetto qui e qual è il tema di cui anche qui facciamo convegni dibattiti però vorremmo anche provare insieme ma sapere se c'è la volontà di trovare una soluzione complessa
Io over the top in questo Paese come in molti Paesi utilizzano quelle che sono le evoluzioni
Danno una serie di servizi ma poi in questo Paese parlo del nostro Paese parlo dell'Italia non lasciano niente
Perché tutto il contesto delle tasse e tutto il benefici che loro acquisiscono da parte del cittadino italiano che utilizza i loro strumenti viene portato fuori dal Paese
E questo vale per il mondo della dell'informazione e della comunicazione dell'editoria allora capisco che è un argomento complesso su cui forse è più a livello europeo però partiamo anche dal dal dal modello italiano proviamo a vedere come aprire un confronto per regolare per provare magari partendo da livelli italiane portandolo poi anche a livello europeo delle soluzioni su questo meccanismo perché se no cosa succede e chiudo succede quello che avviene ormai sistematicamente che tutti sappiamo è che magari non attribuiamo significa che le aziende le imprese italiane
Vengono giustamente a dover applicare le regolamentazioni fiscali e non del nostro sistema pagano le tasse hanno ovviamente le difficoltà che hanno in un momento di restricted sa del sistema
E invece ci sono gli over the top che continuamente continuano a sorpassare anche questo ambito qua questo mondo qui ma poi in Italia non pagano niente non lasciano nulla
Al sistema italiano quindi le imprese sono soggetti paté a continuare a pagare giustamente quello che a vivere il costo del lavoro che sicuramente è un valore significativo rispetto alla concorrenza che c'è anche con i Paesi stranieri o esteri e in questo caso gli over the top che guadagnano mille fatturano
Miliardi di euro
Anche nel nostro sistema italiano in Italia non lasciano niente perché non pagano tasse non danno una contribuzione e non danno un sistema di economia sostenibile per quello che è l'evoluzione del nostro Paese che riguarda il mondo importante dell'editoria il mondo importante della carta stampata ma riguardano tanti altri settori allora chiudo
Ieri ero a questo convegno c'erano una platea di uomini delle istituzioni dei vari schieramenti anche lì abbiamo provato come parti sociali come organizzazioni confederali approvare a evidenziare questo fenomeno di cui ovviamente tutti sanno su cui però avremmo provare a vedere come ragionare chiudo l'ho detto anche prima l'ho fatto un po'più lunga dottor guardando anche alla politica
Onorevole lo dico a lei in qualità di rappresentante di una forza importante di questo Paese questi momenti sono utili
Perché penso che reciprocamente ci trasmettiamo delle notizie poi ognuno valuta se sono positivamente
Ma se la riunione serve soltanto per dar voce un attimo al sindacato che magari come dire inizia scalpita aree finisce questa riunione grazie non ci vedremo più magari per i prossimi mesi o anni abbiamo tutti quanti perso tempo
Ora spero che sicuramente non sarà così lo dico anche guardando il dottor sette che conosco ho sentito insomma che è abbastanza conoscitore dell'ambiente
Cioè io spero che oggi sia l'inizio di un confronto che possa tra guardare rispetto innumerevoli impegni che tutti quanti noi abbiamo noi in termini generali ma che sia lì l'avvio di un confronto dove sempre più lo proviamo ad allargare lo diceva bene Roberta anche nell'ambito di quelle che sono i rapporti con il i datori parti datoriali provare a focalizzare quelle che possono essere una serie di proposte su cui poi e la politica legittimamente il Governo le istituzioni che deve farne come dire sue se ritiene che siano utili che siano dei suggerimenti
Propositivi oppure diversamente portare avanti le le proprie istanze ma sempre con l'obiettivo per quanto ci riguarda di difendere questo importante filiera e ancor di più di difendere le lavoratrici e lavoratori di questa filiera
Che hanno il solo volta delle famiglie e che non possiamo continuare a vedere come dire in uno stato di continua perenne difficoltà che sicuramente non aiuta anche questo l'evoluzione di quello che il sistema del nostro paese grazie
Prima di dare la parola al prossimo intervento volevo fare una precisazione per quanto riguarda i giornali locali la piccola quella che definiamo piccoli vittoria che peraltro a dati i nostri parlo dei le centosettantadue aziende che finanziamo con un contributo diretto Cuba quasi novanta mila di copie in un anno è novanta mila di copie ora non ecco poi così piccola
Nel sistema Paese ovviamente italiano in più un'altra precisazione tempo fa era il due mila dodici due mila tredici
Noi facemmo un piccolo studio nel rapporto sui territori tra giornale nazionale che veniva venduto in quel territorio e giornale locale
E abbiamo verificato una cosa per quella realtà come dice qualcuno sbaglia ma insomma la realtà la realtà può ne prendiamo atto tutte
Che e in assenza della giornale locale o di uno dei giornali locale non c'era nessuno automatismo che i lettori passassero al giornale nazionale anzi il contrario probabilmente si perdevano semplicemente lettori da ciò ho tratto poi nel tempo la convinzione che sostenere la piccola editoria entro certi limiti certe modalità
Sia secondo me un valore da mantenere ma per questo motivo perché non è vero che esiste questa operazione di trasfusione i lettori anzi poi qualche tempo dopo abbiamo verificato che in quegli stessi territori chi è del mestiere sa il famoso panino no cioè il giornale quotidiano venduto in un con un altro giorno in realtà il panino si faceva col giornale nazionale
Cioè la gente entrava in edicola per copra il giornale locale penso a Frosinone dico per dire a latina ma certo ma ci sono anche altre situazioni se ne e il panino si faceva con Messaggero in quel caso quindi attenzione anche qui purtroppo la realtà è sempre un po'più complessa di come ci appare e magari fosse che diciamo così alla dimensione locale si sostituisce immediatamente la dimensione azione sì che magari una relazione che ne so in una certa zona può essere istituite realtà non è così che spesso accade che la chiusura di una voce locale
Non vede il trasferimento delle torri sul sul giornale nazionale anzi semplicemente spesso con una perdita secca per diciamo quello che riguarda la platea del lettore rosso rubino direttore del Vomero
C'è un quartiere di Napoli siamo il povero che il povero però Vomero erano ed è un'altra cosa
Buongiorno a tutti
Innanzi tutto volevo complimentarmi ancora una volta l'ho fatto in un precedente incontro per all'utilitaria importanza di questo di questi Stati generali dell'informazione dell'editoria perché credo forse insomma sia fondamentale
Innanzitutto il dialogo perché il dialogo è come dire un mutuo arricchimento da da tutte le parti
E anche per il confronto che ne viene fuori è per le soluzioni che ne possono che ne possono appunto venir fuori ma consentitemi anche di ringraziare dal profondo del cuore
Non soltanto illa il senatore Vito Crimi
Ma anche il dottor sette per la pazienza per la tenacia perché io ho seguito questi incontri quasi fin dall'inizio insomma ce ne vuole seppe io mi complimento sinceramente
Poi con tutto lo stato che trovo che trovo splendido sotto Rino la gentilezza di Virginia Caymmi di Alessandra che alle stampa ponte ponte none
Pontone poi e di tutti gli altri indistintamente perché la gentilezza per me è un valore
Ecco io sono il direttore del per antico periodico siciliano mi sono sentita invitata come indire a nozze oggi ascoltandoli mi ripromettevo di parlare successivamente magari quando largo mento riguardava il che sono i direttori responsabili o l'editoria
E invece oggi mi son sentita tirata in ballo perché io sono appunto il direttore d'una testato Natale per antiche d'Italia con i suoi cento ventitré anni il dodici luglio di vita fondato da mio nonno ed è l'unica testata diciamo nel panorama editoriale molto particolare perché da centoventitré anni è nelle mani della grande la famiglia Rubino cioè fondato da mio nonno
Questa testata tra tre quattro generazioni che la quarta dico perché tra poco inviterebbe anche mia nipote
Viene diretta siamo anche editori di questa testata e ce l'abbiamo fatta grazie alle nostre forze lo sottolineo sempre grazie agli abbonati e grazie all'inserzionisti non abbiamo mai avuto finanziamenti pubblici
Per una testata storica importante è molto importante perché in memoria storica perché fortemente radicata nel territorio ciò significa che la testata arriva laddove non arrivano politici e quant'altro
Queste testate importante o le piccole le piccole e le piccole testate come diceva un momento fa la la signora non ricordo il nome e queste testate hanno un ruolo fondamentale
Ma veramente fondamentale sono punti di riferimento noi
Raccontiamo siamo siamo perfettamente e ha fortemente aderenti al territorio
Quindi raccontiamo la realtà tutto ciò che ci circonda cerchiamo anche ritrovare soluzioni tanto per citare un esempio quando il giornale nel mille ottocentonovantasei viene fondato da mio nonno perché viene fondato beh non è un intellettuale si interessava di politica la abbandono la politicamente tutto avevan conducente stiamo parlando del mille ottocentonovantasei attenzione quando non esisteva la radio la televisione Lumet non esisteva niente di niente
Quindi questo giornale dal mille ottocentonovantasei di N pubblicato ininterrottamente fino adesso superando anche la prima guerra mondiale
Ma perché viene fondato delle fondato per risolvere un problema che politici in quel momento non sapevano risolvere io giornale nelle fondato a Marsala è una città che vive di vino
I vigneti stavano per essere distrutti dalla fillossera
Ma l'analfabetismo era era stratosferico cioè otto l'ottantasette per cento della popolazione marsalese era ignorante
Solo infinite richiedono erano avevano un po'di cultura allora mio nonno per potere saldare il vigneto
Doveva dare delle indicazioni ai viticoltori ma come avrebbe potuto farlo se i viticoltori erano ignoranti allora ha ritenuto nera in come dire
Indispensabile importantissimo far nascere delle scuole
Quindi contemporaneamente alla lotta per la filosofia del giornale svolge una lotta importante contro l'analfabetismo quindi quando noi parliamo d'un giornale storico noi parliamo un giornale che fa cultura
Noi parliamo un giornale che apre le coscienze che plasma le coscienze che è fondamentale per la democrazia io sottolineo sempre che la stampa libera
E la stampa indipendente è una stampa che fa crescere
E questo giornale con i suoi centoventi tre anni e un patrimonio culturale inestimabile preferendo fondato trentasei anni dopo lo sbarco di Garibaldi a Marsala
Raccoglie anche l'epopea garibaldina che posso dirvi che durante la prima guerra mondiale mio nonno pubblicò i volti dei ragazzi di quegli uomini che morirono per difendere la patria
E questa galleria fu premiata dalla Regina Margherita che prima Bonato oppure Vittorio Emanuele il posto appunto possiamo parlare
Giornate intere ad un giornale che raccoglie cento ventitré anni di storia italiana che è punto di riferimento per la per l'elaborazione per la pubblicazione di testi universitari all'università di Catania sapete perché
Perché il pedagogista di cui mio nonno si avvalse è un certo Michele Crimi e ancora i suoi studi sono validi perché il posto è a me che non chiamò per risolvere i problemi della vitivinicoltura
E ancora eccitato a livello europeo per i per i trattati e lo chiede sull'enologia è come salvare il impegnato dalla fillossera potrà continuare personalmente
Anche da direttore responsabile non mi son sentita di fare il semplice direttore di sedermi al tavolo e scrivere un editoriale dire dare indotto ai miei ai miei collaboratori ai miei colleghi no assolutamente
Io ho fatto ben altro
Personalmente porto avanti delle battaglie
Per difendere l'ambiente per difendere Motta della laguna lo Stagnone dall'arrivo di certe trivelle che avrebbero rovinato l'ambiente e ho fatto la cultura della legalità in una terra in un terreno minato come la Sicilia
Dove saltarono in aria Falcone e Paolo Borsellino ebbene ho fatto cinque anni di antimafia entrando nelle scuole
E l'ho fatto con Paolo con nocca con netto quanto Dino Caponnetto e con Rita Borsellino sono andata fino a Reggio Calabria non sempre ci hanno ricevuto
Però gli incontri sono stati emozionante mi hanno arricchito
E con che cosa serve un giornale locale
Non mi sono limitata a fare un semplice editoriale ho sentito forte ed in come dire è impellente il desiderio di fare la mia parte subito dopo le stragi queste stragi che tutto e conosce tutti noi conosciamo
E di entrare nelle scuole con Paolo corno Caponnetto dico Paolo Borsellino di entrare nelle scuole di educare alla legalità
E loro componimenti sono stati pubblicati su una cartaccia perché restassero più impressi nella memoria
Delle idee dei bambini dei ragazzini degli studenti che abbiamo che abbiamo incontrato ecco questo solo per dire perché un giornale locale perché una stampa locale
Perché lei la stampa diciamo tra virgolette minore per quel minore non è debba essere aiutata allora a questo punto io dico questo
Parliamo di finanziamenti parliamo di interventi benissimo aiutiamo tutti perché se il sole splende deve splendere per tutti ci sono delle realtà anche le realtà nuove di costretto parlare
In questi incontri che vanno aiutate ma ne prelevano preso in considerazione però dico al governo
Non dimentichiamo la stampa locale non dimentichiamo quelle realtà come la mia che merita di essere aiutata
Allora potrei suggerirvi perché per esempio i fallimenti
Cioè un tempo pubblicato sul mio giornale a un certo punto mi assorbe gli son vista sottratti ebbene i fallimenti
Che riguardano la mia città sono più diciamo che in un giornale locale che è ben radicato potrebbero essere più letti sul mio giornale che su un giornale a tiratura voglio dire non voglio trarre polemiche però
Avrei più diciamo sarebbe più opportuno dare questa possibilità
A un giornale locale piuttosto che ad altri
Oppure potrei dire al Governo perché non dare un indirizzo ai presidenti delle Regioni o i sindaci perché certa pubblicità istituzionale
Possa essere distribuita anche alle piccole testate
Perché no non pubblicare delle pubblicità istituzionali appunto sulla stampa locale ritenuta piccola va bene però per me il piccolo ma nello stesso tempo e grande
Io chiedo solo di avere un nuovo diciamo un'attenzione un po'particolare per queste realtà importanti che ancora magari oltre a mio ce ne saranno altri dei giornali che avranno raggiunto questo traguardo ambizioso e difficile
Di dare uno sguardo anche a questa a questa realtà a questi giornali io vi ricordo solo una cosa
Che è il più importante premio giornalistico quest'anno ha avuto il pool zero quest'anno ha avuto addirittura uno sguardo premierà
Il giornale locale
Perché più si è affermato
Questo per perché poco perché la stampa locale e di fondamentale importanza quindi chiedo solo un di essere perché sia attenzionata un po'di più grazie per all'attenzione un lavoro
Non credo che ci siano altri interventi
Non so se qualcuno degli amici che ci ha raggiunto vuole intervenire
Siete sicuri avete parlato tutti
Prego
Se mi dà però un nome e un cognome
Sì sì Secolo decimo segno io
Allora Valerio Bargellini terra SVI il comma
Valerio Baldini barchini Bologna Ancona Roma Genova appello
Sì ma la prima
RSV cui il comma
Allora sarò breve
Parto dal primo intervento del collega Pezzini
E che ha usato una coniugazione del verbo vera è che non mie molto piaciuta perché noi non avevamo la quattrocentosedici
Un po'sgangherata però la quattrocentosedici per fortuna ancora continua ad esistere trentotto anni alla fine è sempre meglio che quarantadue anni e sette mesi
Però fatta ha detto fatta questa battuta che prendete l'appunto come tale
Io la domanda che pongo al dottor seppe e che Ciro al sottosegretario che per fortuna e sono contento che sia presente insomma Sottosegretario del ministero di riferimento
E perché io mi domando perché ma lo dico senza polemica proprio con me come riflessione perché in Italia viene fatta una legge viene modificato la legge una normativa e poi però si deve navigare a vista
Su con le particolarità ed entro nello specifico
A cosa mi riferisco
è stata per fortuna
Proposta dall'attuale governo la modifica attuale governo si è posto come obiettivo per fortuna sottolineano
Il graduale abbandono della scellerata e lo dico assumendomi la responsabilità di questo aggettivo riforma fortemente che di danni incalcolabili ne ha fatti non solo nel settore dei poligrafici nel settore dell'editoria
Ora e l'attuale governo è partito con un primo step che ha proposto in chi ha transitoria in via sperimentale la riforma della quota cento
E nel decreto di quattrocento correggetemi se sbaglio c'è una postilla insomma una clausola che chi c'è una cosa che forse i giornali di questi forse i trattati non hanno parlato in maniera così
Come dire ampia ma che io considero altrettanto importante anzi forse più importante
Che dice guardate che la Duma ha detto alle aspettative di vita che porta da quarantadue anni e sette mesi a quarantatré anni dal primo gennaio del due mila diciannove la documento le aspettative di vita per la pensione di anzianità
Fino al mi corregga se sbaglio sottosegretario mi pare fino al due mila ventisei io intendo bloccarlo fino al due mila quindici i vecchi la vecchia pensioni d'anzianità diciamo dei trentacinque anni quelli che era una volta
Teoricamente o anche praticamente fino al Duemila e ventisei
Per l'universo mondo quindi non per i per i poligrafici per tutti quanti
è indipendentemente dall'età ti quarantadue anni e sette mesi per uomini e quarantun'anni dieci mesi per le donne
Con un ulteriore riguardo ulteriore agevolazione per i lavoratori precoci io ho per l'opzione donna va be'opzione donna prorogata fino al due mila diciannove comunque
Allora io mi domando a questo punto però perché
Continuiamo a parlare di trentotto anni rispetto a quattrocentosedici
Perché e vero noi lavoriamo nell'editoria
è vero che e nel mondo dell'editoria esiste un'altra categoria professionale che sono quelli che quella dei giornalisti che sono sotto l'ombrello dell'Inpgi
Oggi se un giornalista Val di impicci si sente dire legittimamente non legittimamente non entro nel merito dice guarda che noi quattrocento non l'abbiamo assimilata
E va bene
Ma noi siamo sotto lo l'ombrello dell'INPS quindi mi domando perché rispetto alla quattrocentosedici non sia stato seguito non nessuno abbia pensato di
E mandare una circolare o come dire
Specificare con una con una norma ulteriore adesso il lo strumento non lo conosco però rispetto alla quattrocentosedici che oggettivamente fa
Comunque rivista
Perché e in perlomeno in una situazione emergenziale
In un primo tempo va va comunque rivista però quanto meno non venga specificato
Che l'adeguamento delle aspettative di vita torna indietro anche se seppur di qualche mese
Resta e fino a seguendo i criteri della normativa generale di quattrocento perché se lei oggi porta da un capo del personale
Che ritiene di Folena aprire uno stato di crisi perché magari anche solo dieci dipendenti poligrafici
Questa cosa non la sa però per un dipendente Poligrafico anche cinque mesi di differenza di contribuzione possono fare la differenza rispetto a una possibile uscito le ricerche sono cinque mesi che ebbe questa situazione cinque mesi fatto solo solo e quindi quello che diciamo al di là stiletti tutti i discorsi che o approvo state tetti quindi il discorso
è assolutamente condivisibile il discorso di in questa situazione
Magari pensare anche a un ha un come dire a un utilizzo illimitato dell'ammortizzatore sociale quindi non vincolarlo ai cinque anni ma alla pieno nel quinquennio ma due anni nel quinquennio mobile insomma quindi può essere un aiuto una rivisitazione comunque della quattrocentosedici però nell'immediato mi domando come mai non ci sia un'analoga chiarezza
In di rispetto a una normativa che io dico a logica ancora prima che
A norma di legge
Secondo me immediata applicazione tutto
Grazie indubbiamente un problema concreto
Potrei fare una riflessione sul sistema pensionistico di natura generale cioè la spesa italiana per pensioni e duecentotrentaquattro mal contato a duecentotrentacinque miliardi e ha un'incidenza che è una delle tre quattro voci del bilancio pubblico importante insomma insieme agli stipendi circa centosettanta miliardi un po'di meno forse centodieci miliardi spesa sanitaria novanta miliardi di altri interventi sociali grossomodo questore macrovoci il bilancio pubblico quelle diciamo a carattere continuativo fisso
La spesa pubblica italiana sul PIL per le pensioni e tra le più alte d'Europa
Lo devo dire perché prima ho detto
La spesa sociale italiana e anche la spesa per esempio per le pubbliche amministrazioni italiane tra la media bassa d'Europa quindi insomma non è neanche la media è un po'più bassa la media europea
Non vi racconto la del la quantità se no ve ve ne andate di qua con l'idea che abbia fatto come dire una un peana corporativo ma la presenza degli impiegati pubblici in rapporto alla popolazione è tra le più basse d'Europa come lo è stato solo i tedeschi gli altri sono tutti è un rapporto con la popolazione molto più alto
Poi se vogliamo discutere della distribuzione quindi purtroppo i numeri non sempre danno perché riconosce diciamo così sostegno ad alcune affermazioni in questo caso il problema è proprio quello che ne siamo un Paese vecchio già con un peso dalla spesa pensionistica molto alto e siamo afflitti in moltissimi settori da queste crisi occupazionali
Conciliare questi tre
Elementi e una sfida al principio di non contraddizione aristotelico cioè mettere insieme tutti questi elementi diventa difficile al di là adesso della scelta drastica fatta ai tempi del governo Monti Colla
Legge Fornero il problema rimane cioè due abbiamo sempre meno lavoratori e sempre più persone che devono essere sostenute da lavoratori
Visto che nessuno ha citato ma nell'era un letto perché mi era stato prospettato
Ma il caso
Come dire ha un'attinenza con quello che abbiamo detto è il caso del fondo Casella
No no ma non lo voglio cita lo cito solo perché emblematico anzi non l'avete citato voi non certo io
Ma diciamo anche dalle risultanze processuali dei vari contenziosi che sono stati instaurati
Cosa emerge emerge io mi sono segnato un solo numero perché purtroppo non è che sia un matematico però i numeri diciamo sempre con qualche interpretare con qualche prudenza è con qualche prudenza a un certo punto il giudice in una di queste sentenze diciamo che in cui si raccolgono questi elementi del fondo
Dice ma noi abbiamo un rapporto che era tre lavoratori uno
Che veniva sostenuto dalla previdenza complementare il Fondo Casella è una previdenza complementare su base volontaria adesso abbiamo tre sostenuti per un lavoratore no no però diciamo così adesso il rapporto è questo e volete però leggo questi sono i dati attuariali forniti al fondo eh
Dice agli inizi degli anni ottanta al cinquanta per cento e si abbassa e dal due nell'anno due mila quattordici è un rapporto pensionati iscritti pari al trecentosettantotto virgola quarantatré Pratchett per cento corrispondente una forza lavoro attiva di quattro mila centotrentacinque unità a fronte di quindici mila pensionati
E ditemi voi
Se sono quattro mila e cinquecento su quindici mila più o meno
Ma io lo lo non lo trovo lo trovo
Sì sì eh no però adesso io non dico diceva una foto la previdenza complementare insomma il giudice ci ha costruito tutta la sentenza quindi perché diciamo di fronte ma non era né per citavo questo numero solo perché attinente a alla prospettazione che è stata fatta è chiaro
Che abbiamo uno sbilanciamento attuariale ingovernabile
Perché come con qualcuno dei collaboratori del staff del sottosegretario discutevamo l'altro pomeriggio il problema che il sistema a ripartizione
Infatti lo stesso giudice lo dice se ci fosse un sistema a capitalizzazione ognuno avrebbe un conto corrente lo sto dicendo cose meglio ciò che si stava americane a capitalizzazione
So anche che al di là di tutte le riforme il nostro sistema continuasse il sistema a ripartizione sì che e sostenuto il flusso di cassa che serve a pagare le prestazioni diciamo così di quelli che non lavorano più determinato dai contributi versati lavoratori questo è indubbio poi possiamo stabilire una modalità di calcolo diversa ma questo è il dato e allora e questo che volevo citare solo per dire è un problema nel senso che nelle operazioni che sono state fatte anche col fondo straordinario
Che forse dovrà includere prima o poi anche i i poligrafici perché questo è un dato vero perché non l'abbiamo fatto sostanzialmente per i giornalisti ma andrà integrato ma probabilmente il modello è quello con anche questa categoria rimane un po'una contraddizione perché da una parte noi abbiamo una spesa di questo genere che esplode dall'altro mettiamo in ginocchio i sistemi previdenziali perché anche queste anticipazioni ovviamente gravano sia in fase ascendente quando di facciamo avvicinare le pensioni
E poi quando agganciò la pensione ci ritroviamo con un numero di lavoratori che si restringe che è la base di riferimento per sostenere queste prestazioni
Non sono certo io a dover risolvere il problema per l'amor di Dio qualcuno dice che sei tavole di immigrati ma non lo so se è così perché non svolgo un lavoro alle imprese non mi occupo di questi temi dico semplicemente che ogni volta che si affronta questo problema purtroppo
Ci sentiamo risponde lo dico da tecnico questo quindi gli interventi inevitabilmente sono interventi sporta che nel tempo sono stati fatti come quello del due mila tredici intervenendo Rizzieri finanziate ne abbiamo due linee di intervento sia il rifinanziamento ordinari dalla quattrocentosedici conferme mi Francesco se ricordo male
E poi un intervento straordinario del due mila tredici
Con risorse che servito i numeri sono circa centoventi milioni che sono stati impegnati non pochi centoventi milioni
Io ripeto
Non sono fissato dei numeri ma ogni tanto qualche numero serve a dare come dire una visione sindaco mi voto no c'è tutta la giurisprudenza amministrativa sul voto che dice racconta se il voto è un'espressione di un giudizio che era un modo sintetico
Poi naturalmente vandalizzato non ci si può fermare solo al numero però questo è il quadro quindi presumo che un intervento legislatore troverà per forza questo
Diciamo questo problema ha dato da questo questo muro da scalare perché perché poi il costo non è solo quello il momento del prepensionamento percosso si trascina per tutto il tempo
Quindi è un coro un costo che si cumula
Per ogni soggetto de dobbiamo cosa il costo nel tempo tante che sul fondo per il pluralismo questi diciassette milioni sono la quota che noi ogni anno in qualche modo dirottiamo
Estraendola dal fondo e versando la della contabilità speciale che alimenta questa prestazione straordinaria
Lo dico non per pessimismo lo dico sempre per realismo c'è questa situazione capisco capisco il problema sicuramente non si diverso dagli altri lavoratori quindi un po'un in qualche modo questo tema andrà affrontato
Ci sarà questo questo problema un po'delle risorse inedita perché investe questo profilo io ringrazio tutti se non ci sono altri interventi
Grazie ancora e buon pranzo perché ci andrà