La sentenza della Cassazione sulla cannabis light: intervista ad Alessandra Locatelli

Radio radicale siamo con Alessandra Locatelli della della lega membro della commissione Affari sociali per commentare il pronunciamento della Cassazione sulla sulla cannabis che definisce reato la commercializzazione
Di prodotti derivati della cannabis non nell'elenco della legge del due mila sedici allora come guarda questa questo pronunciamento e noi siamo assolutamente soddisfatti e riteniamo che anche i percorsi che si sono che si stavano intraprendendo
Rispetto al alla commissione Affari sociali per esempio che alla Camera rispetto ad altre commissioni al Senato debbano andare in questa direzione ma riteniamo che questi negozi che vendono dei prodotti che contengono a volte anche una quantità di prodotto che non è quella valida per la RAI dai termini della legge debbano essere sanzionati e non possano comunque continuare a vendere così tranquillamente anche a ragazzi che a volte possono accedere non solo al negozio stesso ma anche i distributori con la tessera sanitaria
Si tratta sicuramente di diffondere una cultura che per noi non è non è corretta e che può portare ovviamente a dei fenomeni insomma poi di
Abitudine alla all'utilizzo di sostanze allora che cosa adesso accadrà aprire per i negozi aperti allora dunque
Potranno continuare ad esercitare il lavoro che svolgono però quelli che utilizzano queste sostanze che non sono comprese nella legge del due mila sedici non potranno noi ci auguriamo comunque che proseguono i controlli perché
Durante il percorso insomma delle audizioni anche quella camera abbiamo avuto modo di sentire anche le forze dell'ordine e ci hanno detto che spesso nei controlli anche di quelli alimenti prodotti che devono avere un contenuto limitato spesso risulta invece ai Nas che è il contenuto non sia quello ai sensi della legge
Quindi una cosa senz'altro è quella di incrementare potenziale questo tipo di controlli Poirino voi sinceramente vorremmo lavorare nella direzione per cui questa questo fiorire
Di negozi e attività che commercializzano questo tipo di prodotti abbia un limite abbia un limite soprattutto nella nostra città dove vediamo che poi ripeto ragazzi bambini più facilmente possono accedere a
Prodotti alimenti che sembrano innocui ma non lo sono certo tra voi e il Movimento cinque Stelle ci sono posizioni diverse su tutta questa prassi assolutamente siccome su tante altre cose
Ma io penso che come abbiamo sempre fatto partendo da posizioni molto diverse si posta comunque in qualche modo confrontarsi e
Fare uscire una linea
Naturalmente io mi auguro il più possibile vicino alla nostra però ovviamente che sia il frutto di una contrattazione e del buonsenso soprattutto quindi io so che c'era una risoluzione anche un tentativo di presentare delle proposte di legge
Su queste che cosa farete blu credete tutte e due le cose beh sicuramente noi porremo il tema in modo molto forte alla luce di questa sentenza che mi sembra che faccia chiarezza anche
Sul fatto che non è così semplice come sembra che non è così innocuo come sembra e che bisogna stare molto attenti quando si dice che la liberalizzazione di queste sostanze può essere diciamo una soluzione per tutto non è così Lost lo riconosciamo noi politicamente lo riconosce
Lo riconosco tante associazioni che lavorano anche per il recupero della tossicodipendenza
Non per dire che siano esattamente la stessa cosa ma diciamo che la strada ovviamente per arrivare poi a un fenomeno di dipendenza può essere facilitata dall'utilizzo di prodotti e sostanze di questo tipo quindi credo che alla luce di questa sentenza
Possiamo fare delle riflessioni in più
Ecco sarebbe stato uno sbaglio mandare tutto alla Corte costituzionale oppure forse sarebbe stata una definizione migliore
Va be'noi proseguiamo su uno su quello che sono i provvedimenti che abbiamo incardinato qui
Poi se la legge potrà esprimersi ulteriormente noi siamo a disposizione l'ACI ci auguriamo che comunque prosegua su questa strada va bene la ringrazio grazie allora Locatelli della lega membro della Commissione affari sociali di Montecitorio
Grazie a lei però