Molta mafia, poche notizie

Giornata
Colleghi vogliono prendere e basta
Cominciamo ci scusiamo per questo leggero slittamento dei tempi nato c'era una neanche tutto sommato tanto perché c'era una coda mento giù
Diciamo all'ingresso
Voglio ringraziare intanto tutti i colleghi che sono intervenuti anche i relatori io sono Paolo Spadari la preesistente dell'ordine dei giornalisti
Del Lazio organizzatrice insieme ad ossigeno dell'informazione di questa nostra mattinata di riflessione
Questo nostro evento promosso che avviene con il patrocinio dell'UNESCO
Viene Silvano svolto questa mattina
Nell'ambito della Giornata Mondiale della libertà di stampa che sia celebrata nei giorni scorsi in tutto il mondo
Svolgeremo nell'arco di questa nostra mattinata tre panel di riflessione e di una durata variabile insomma ma non sostanza un'ora ciascuno
Per offrire una riflessione aggiornata sui temi che ci stanno a cuore e che fanno perno sui diritti dell'informazione e all'informazione
Di cittadini in in nome dei quali noi esercitiamo la nostra professione
E consapevolezza di tutti i colleghi credo persone in questa sala che il sistema dell'informazione non esce ancora
Dai contraccolpi di una crisi che ne mettono a rischio l'autonomia e la funzione di mediazione indipendente abbiamo subito un attacco profondo portato a portato avanti in questi ultimi anni e soprattutto nell'ultimo anno con modalità diverse dal social alla politica e anche da parte di esponenti del governo
Se è stata anche avanzato una proposta di abolizione dell'ente pubblico della nostra categoria per la prima volta l'ordine dei giornalisti
Fu tutto ciò a nostro avviso rientra in un disegno più ampio che mira alla depotenziamento se non alla cancellazione della figura del giornalista
La portata di quanto sta accadendo non costituisce un attacco a degli apparati ma allora se non secondo noi
Questa è la consapevolezza che noi ci siamo formati in questo ultimo anno soprattutto ma è un attacco all'articolo ventuno della Costituzione
Che e
Che si aggiunge peraltro questo attacco a un'altra minaccia silente che quella economica
Che sottrae risorse al all'ITI Torriglia e anche al panorama del pluralismo sul territorio
Nulli
Riteniamo tutto ciò uccida e metta seriamente a rischio la libertà di stampa
Voglio cogliere questa occasione per ringraziare ancora una volta in questa
Sede istituzionale il presidente della Repubblica Mattarella che non manca mai di richiamare questo che per noi è un valore imprescindibile
Passo la parola ora ad Alberto Spampinato
Il il presidente di ossigeno per l'informazione che voi sapete l'organizzazione che si occupa di giornalisti minacciati riprendo poi la parola per diciamo illustrarvi la nostra mattinata
Benvenuti a tutti grazie alla Presidente
Paola Spadari mi associo alle parole che ha detto
Alle considerazioni che ha fatto assoluto Presidente della Repubblica e io ho anch'io
Devo voglio fare solo un breve saluto introduttivo
Per ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo incontro a cominciare appunto dall'ordine del Lazio
L'UNESCO che ci ha concesso l'alto patrocinio come negli anni scorsi per cui non celebriamo ormai da cinque anni questa ricorrenza e celebreremo le approfitto per dirlo adesso alla fine di ottobre il venticinque ottobre assennato l'altra importante ricorrenza che la giornata
Internazionale dell'UNESCO per mettere fine ai crimini contro i giornalisti
Lui invito pure
Al concerto per la libertà di stampa che si svolgerà per nostra iniziativa alla Casa del jazz
Di Roma il ventuno un giugno alle ventuno nell'ambito della Festa Europea della Musica avrete modo se resta volete restare in contatto con noi ci sono anche numerose altre iniziative
Che stiamo organizzando tutte queste iniziative sono possibili grazie al lavoro dei soci lavoro gratuito dei soci dei volontari di ossigeno per l'informazione che anche qui sono con noi oggi che io voglio ringraziare insieme a voi le voglio salutare anche coloro che ci ascolteranno in differita grazie al registrazione alla successiva messe in onda di questo incontro da parte di Radio Radicale
Io voglio in questa occasione
Rinnovare la solidarietà piena a Radio Radicale
Riconoscendo né la funzione disservizio pubblico essenziale e non realizzabile senza sostegno pubblico perché si tratta di una attività quella che svolge di grande interesse pubblico
Che non ha modo di essere finanziata sul mercato
Noi comprendiamo molto questa situazione perché ossigeno è volgere la stessa funzione nelle stesse situazioni noi pure facciamo servizio pubblico essenziale informando su questioni di interesse pubblico
Di cui i media i giornali non non si occupano e che non hanno non si possono finanziare col mercato e quindi solidarietà e condivisione di un problema sperando che che si risolva per tutti coloro che operano in questo spirito grazie a tutti
Grazie a Roberto hai fatto bene a ricordare questo che pervade anche per l'ordine dei giornalisti un impegno il direttore di Radio radicale intervenuto nei giorni scorsi a lavori della consulta dei presidenti dell'ordine li abbiamo espresso anche noi
Solidarietà ai colleghi e a tutta la struttura
Ora passiamo al primo tema che era all'ordine del giorno dei nostri lavori il tema dell'informazione come diritto
Questo diciamo il primo panna il in svolgimento né la nostra mattinata seguirà poi un altro bar nel sulla mafia e quindi su un panorama è stato effettuata una ricerca con cui verranno espressi diciamo i dati si passerà poi al terzo tema che è quello delle giornaliste e per le minacce al femminile le minacce diciamo di genere che anche un altro no Prandelli piaghe che la nostra categoria soffre passerei quindi ora la parola a Giuseppe Mennella segretario di ossigeno e professore a Tor Vergata
A te la parola Giuseppe grazie grazie
Sempre in primo pensiero per radio radicale del suo direttore che è anche un nostro caro amico signore perché tutti comprende Simo che quando si spegne una voce diminuisce il pluralismo
E SDP uno può essere d'accordo Polstrada Coloretti sì le cose che fa radio radicale
Non è questo il punto
E se non è senza richiamare volte Masses Buy spegnete una voce
Cui spegnete il limite il pluralismo
E il danno non è hanno per noi giornalisti per voi giornalisti
Il danno si reca ai cittadini i quali sono i veri titolari del diritto all'informazione non è il giornalista il titolare del diritto all'informazione questa è una visione del tutto sbagliata quindi un pensiero io o lo dedico come ha fatto Alberto come ha fatto paura il mio primo pensiero e per radio radicale
E questo mi porta a dire non abbiamo detto che oggi parliamo adesso in cinque minuti parlerò del diritto
L'informazione come diritto la prima cosa a dire che non è un diritto inviolabile
Ma è un diritto fondamentale questo cambia volto
Non è un diritto inviolabile per l'ovvia ragione
Che il giornalista raccontando i fatti degli altri Polledri la reputazione non l'onore la reputazione di una terza persona che ha diritto invece a a rivendicare la appunto
Che non venga lesa sulla sulla sua fama pubblica la sua reputazione
Ma come trattato questo diritto
Nell'ordinamento italiano
Costituzione della Repubblica di al quarantotto articolo ventuno non c'è la parola d'informazione
Sotto il profilo finale barra civilistico perché poi le cose si confondono nella una delle leggi e noi siamo governati da una legge del mille novecentotrenta che si chiama Codice Penale
E che prevede il carcere fino a tre anni per chi commette diffamazione a mezzo stampa
Il reato di diffamazione è sempre doloroso non è ammesso l'errore
E questo è mostruoso perché il chirurgo
Che Segala Gamba che non era che non ha la cancrena risponde per colpa grave
Il giornalista che scambia i nomi di due condanna anche per per commettendo un errore per imperizia utenza negligenza
Colpa appunto nel risponde a titolo di Dolo quindi pena detentiva
Ma cosa che pochi notano e che poi il terzo comma del cinque nove cinque dice una cosa terribile
L'appena arriva a tre anni più la multa a partire da e indica una cifra due cinquantotto ma non è questo ma non mette il tetto
Non c'è un tetto
Alla provvisionale non c'è
Poi il giudice si regolano saranno buonsenso curi se il giornale vende un milione di copie coi o dieci copie
Se si tratta del portiere dello stabile del Presidente del Consiglio la la fama diciamo della della persona quindi noi rispondiamo sempre i giornalisti a titolo di dolo
L'altra legge che regola la la materia la legge sulla stampa che una legge stralcio una legge speciale fatta dalla
Dall'assemblea costituente lana fecero nel gennaio del quarantotto entrò in vigore nel febbraio del quarantotto e nell'articolo tredici la pena di tre anni piene raddoppiata sei anni
Sì c'è attribuzione di fatto determinato il Cesio dico il sindaco quelle un sindaco tangentisti a rischio tre anni
Se dico che ha preso quella specifica tangente quel giorno in quel luogo da sei anni rischia sei anni di carcere anche qui con la pena
Pecuniaria senza limite con una base minima ma senza il massimo non è finito naturalmente perché poi c'è il Codice civile l'articolo sui danni ingiusti anche qui si può essere portatili davanti alla un giudice civile con richieste
Milionarie
E ieri ossigeno ha avuto l'onore di essere
Stato convocato ignora l'audizione davanti alla Commissione giustizia del Senato
Il Parlamento è dal due mila e uno
Che tenta di riformare togliere il carcere ai giornalisti non ci riesce
Sono presenti davanti alla Commissione giustizia un disegno di legge
Per
Depotenziare la possibilità di di fare liti temerarie cause civili senza fondamento conto dei giornalisti
Prescrivendo che il l'attore chi fa la causa se la perde
Per colpa per colpa grave o per malafede persa la metà di quanto ha chiesto al giornalista
Ossigeno ha chiesto che questo disegno di legge abbia una corsia preferenziale venga approvata con grande celerità non mentre abbiamo espresso l'ho fatto personalmente un parere contrario all'approvazione del disegno di legge Caliendo che onnicomprensive lo stesso di quello delle vecchie legislature cui toglie il carcere
Toglie il carcere e sostituisce la pena del carcere con una multa fino a cinquanta mila euro cinquanta mila euro vuol dire far chiudere i giornali
Perché la nostro il nostro mondo la nostra editoria non è fatta dai grandi potentati e non sono tutti Cairo non sono tutti De Benedetti posso editori è fatta di piccoli giornali di web di giornali
Di piccole realtà editoriali
Quindi abbiamo fatto questa doppia richiesta inoltre abbiamo chiesto che
Poi che il disegno di legge sulle liti temerarie presentata dal senatore Di Nicola regola soltanto un aspetto civile ma non le querele
Non il penale
Ne abbiamo suggerito sull'onda di quanto alcuni giuristi molto avvertiti suggeriscono a cominciare dalla Caterina Malavenda
Di modificare sono due parole da aggiungere all'articolo quattro centoventisette della procedura penale
Introducendo fra i tipi di assoluzione perché il fatto non costituisce reato aggiungendo questo giornalista può chiedere
Alla al querelante che sa di aver fatto una querela infondata
Di risarcirlo per i danni che ha dovuto subire per affrontare quella causa oltre al pagamento delle spese legali in via obbligatoria cerchia c'è scritto tutto nei codici non c'è bisogno di fare grandi rivoluzioni
Non c'è bisogno soprattutto non c'è bisogno di fare guai
Ovviamente tutti siamo d'accordo nel togliere le pene detentive però dobbiamo sapere che non possiamo più ragionare nella logica nazionale
Del codice penale e della della della legge speciale sulla stampa
Noi dobbiamo ragionare in con una testa rivolta all'Europa alla Corte europea dei diritti umani
Voi pensate che il Burkina Faso
è la Liberia hanno abolito il carcere ai giornalisti su suggerimento e dalla costa africana dei diritti umani
Che ha citato i tutti i principi della Corte europea dei diritti umani della corte della della
Convenzione europea dei diritti umani le due le due CEDU
Perché venga tolto il carcere giornalisti la Liberia il Burkina Faso avranno fatto noi ci stiamo provando dal due mila uno e non e non Ricci non ci riusciamo abbiamo fatto un'altra proposta
Ma questa anche
Semplice
Considerare una rapida rettifica agli errori commessi perché li commettiamo degli errori diamo notizie inesatte
Parco scriviamo anche il falso per errore la macchina del fango e fuori dal mio ragionamento la macchina del fango va pubblica con le leggi penali
Una rettifica rapida vera tempestiva deve essere considerate causa di non procedibilità in giudizio
Noi queste sono le poche piccole apparentemente piccole ma sarebbero una rivoluzione copernicana
Proposta che abbiamo fatto alla commissione Giustizia dicendo questo lavorate nell'ottica della corte della convenzione per la salvaguardia delle libertà fondamentali e di diritti umani e delle libertà affondavo rate cosa dicono le sentenze della Corte
Europea
Depenalizzare ma questa in Italia è improponibile me ne rendo conto
Togliere il carcere e commisurare le sanzioni pecuniarie alla forza economica del giornalista del tifo amante presto non non non è complicatissimo
Si mette Nichetti ma non quei tetti di liti cinquanta mila euro che costringe un giornale e costringe un giornale a a chiudere perché con quelle cifre
Quelle cifre si deve si deve chiudere
E la pressione della rettifica è considerato come causa di non procedibilità
E ed è una cosa molto un po'più complessa di quello che appare
Perché noi dobbiamo chiederci questo quando vengono presentate come ci ha detto il ministro di Giustizia nella scorsa legislatura ha documentato ad ossigeno su richiesta di ossigeno
Quando vengono presentate sei mila querele
Conto di giornalisti per diffamazione e quando il novantadue per cento di questi giornalisti viene prosciolto o assolto non luogo a procedere archiviazione assoluzione
E parlo solo il primo grado perché poste cifre con la Cassazione aumenta delle assoluzioni
Allora questi querelanti che cosa volevano
Questa è la domanda che io mi devo poco
Volevano la restituzione da dare della propria reputazione quella che acuisce giudice senatore Grasso mi permetto il dibattito al Senato la restituzione la restitutio ad integrum c'è la restituzione della propria reputazione
Ho parlando da chi non la pecunia
Dolori disse cioè spellare il giornalista elevando il disordine prezzi un modo Loris si dà si dà un doloroso da un prezzo al dolore che mai fatto diffamante ogni
Allora se il problema è restitutio in integrum e allora basta una rettifica
Che sia causa di non procedibilità io mi fermo qua poi se c'è bisogno di scontro ha domande tutto torneremo su altri argomenti ce ne sarebbero molti però non perché abbiamo cominciato con qualche minuto di ritardo poi io sono il segretario si giova Dole vuole assente mi tolgo tre minuti di di intervento grazie
Grazie perché la
Che ringrazio di essere stato nei tempi dopo aver salutato il senatore Pietro Grasso che è stato presidente del Senato nella scorsa legislatura
Tassi
Passerà passerei la parola a Fabrizio Petri che è un esperto in tema di diritti
Ministro plenipotenziario presidente del Comitato internazionali per i diritti umani del ministero degli esteri grazie di avere accettato il nostro invito a Benvenuto
Grazie a voi chiedo scusa tantissimo come stop dire abbiamo una visita del costo d'Europa in corso in corso che sta per arrivare all'ora sono arrivato qualcuno tritato chiedo veramente scusa ma sono molto molto felice di essere qui oggi io presiedo una cosa che si chiama Comitato interministeriale per i diritti umani
Che l'organismo del governo italiano
Che
Soprassiede a come l'Italia applica i trattati che attira fatto quindi come l'Italia applica i diritti umani in Italia facciamo rapporto delle Nazioni Unite
Al Consiglio d'Europa numero tre e poi andiamo anche a discutere con ogni tanto vedete i titoli dono accusa l'Italia non so sulla bordo ecco questo è tutto il lavoro che fa il nostro Comitato come voi sapete l'Italia accusano sapete ve lo dico l'Italia non ha purtroppo una Commissione nazionale indipendente sui diritti umani
Ma il comitato che presiedo che non siamo certo indipendenti riferiamo peschiamo rapporto sulla base di quello che le amministrazioni che lo compongono tutte misurazioni dello del nostro governo lo compongono
Prima siamo indipendenti però facciamo un grosso lavoro sotto il profilo della promozione dei diritti umani e nel rapporto con la società civile
Con l'ossigeno per l'informazione come adesso ritiro nell'assoluta seconda parte del mio intervento stiamo infatti portando avanti un progetto credo abbastanza innovativo e di cui siamo molto contenti però la prima cosa di mi permetto di dire
E che quest'anno anzi esattamente l'anno scorso è stato il ventennale
Della risoluzione delle Nazioni Unite che ha creato la categoria dei difensori dei diritti umani
Come voi sapete la decretazione universale
L'articolo SMA ventinove e poi il soci sottotono servì articoli che in cronica alle a quello l'articolo diciannove del Patto sui diritti civili e politici però la cosa fondamentale registro di cui fu due teste consapevole che si è che una categoria che rappresentate fate parte dei cosiddetti difensori dei diritti umani
Il difensore di Giovanni sono figure che con il loro impegno
Cercano di cambiare le cose sulla base del famoso principio che era quello di Gandhi discende che non sono le società che cambiano gli essere umani sommerso maniche Camera alle società i diritti umani ti penso diritti umani
Hanno questa grosso grosso peso io credo che sotto questo profilo mi permetto di dirlo proprio come persona accusato lo Stato di esperto dei diritti umani veramente un piacere lavorare con voi qualcosa che sento anche come profondamente giusto
Cerca di valorizzare in tutte le maniere
Il vostro lavoro allora vi suggerisco subito una cosa voi forse sapete non sapete non importa son tutte cose un po'burocrate ma realtà son cose da dall'alto colore morale esista una procedura che si chiama la revisione periodica universale
La revisione periodica universale quest'anno di tali quattro novembre andrà al terzo ciclo revisione periodica universale un meccanismo delle Nazioni Unite creato nel due mila e sei che per la prima volta ha fatto sì che gli stati diamo Cassano tra loro
Così succede che mentre normalmente quando io vado presenta al Consiglio dell'infanzia sostato a gennaio
L'Italia presenta un rapporto l'associazione il mondo dell'infanzia presenti rapporto ombra Nazioni Unite poi discutono con noi per aiutarci ad applicare la punizione sull'infanzia è una cosiddetto dialogo tripartito
Nel caso delle revisione periodica universale è stato invece concepito un meccanismo per cui gli Stati possono chiedere ad altri Stati di fare delle cose
E questa è una cosa straordinaria perché perché non solo ha creato un rapporto diretto sulla materia diritti umani tra Stati quindi per esempio ogni anno ci sono varie sessioni
Italia non è competenza del mio comitato perché queste politica estera dei diritti umani quindi il governo italiano ha trasmesso degli asset decide che quando è il turno del Paese x col qualsiasi esso sia può andare a chiedere perché questo Paese non fa qualcosa in più sul tema della difesa del violenza contro le donne o sulla discriminazione legittimi o su qualsiasi cosa si ritengo il paese non è obbligato ad accettare tutte le raccomandazioni può decidere quali accettare quali meno ma quello che sta succedendo negli ultimi anni e che la società civile di tutto il mondo
Sta iniziando a rendersi conto che questo strumento è uno strumento importante avrà poi succede che le società civili le organizzazioni le in giro di paesi che sono sotto smacco che hanno grossi problemi
Aiutate da quelle più grandi come essi anzi trash altri viaggiano si fanno ricevere nei Paesi che ritengono Paesi chiave e vanno a chiedere chiedo scusa
Italia può e per cortesia dato che la settimana prossima il mese prossimo c'è l'esame paese a De Luca del mio Paese
Chiederei per cortesia ecco si sta creando a livello internazionale Hun Sen comune sentire per cui chiunque difende i diritti umani sa
Che ha uno spazio che può usare che uno spazio che è in crescita che può usare per cercare di influenzare e vi assicuro che l'ho potuto constatare in questi anni due anni e mezzo che sono presidente comitato che effettivamente questi moral suasion perché e tutto su base volontaria e tutto fatto su base di e cortesia diplomatica non è che si Valli a Ginevra di adesso tu non è un giudizio è un percorso di miglioramento dell'applicazione dei trattati
Allora tutto questo il quattro novembre l'Italia sarà sotto esame così tetto
Come tutte la stessa attraverso nuovi entro il cinque agosto schermi rapporto ufficiale del governo una volto trova pubblico una volta si tra Porto già del Governo alle associazioni e società civile saranno libere di scrive il loro rapporti di essere ascoltate nazionalmente
Sono poi liberi di andare dove gli pare nei giorni per Monda che dagli altri paesi di chiederci cosa tra quello che voglio dire è che voglio suggerire e di intervenire insieme a tutte le altre grandi organizzazioni ingiuriose accetta che faranno i loro rapporti
Per volere anche voi fare un rapporto ombra che possa mettere in luce quali sono a vostro giudizio
Il primo
Da chiarire nel sistema italiano per quanto riguarda la tutela dei giornalisti
Vengo alla seconda parte sarò brevissimo perché non voglio rubare tempo a questa iniziativa che abbia mediato con seggiole formazione che un'iniziativa molto interessante ci siamo accorti che la conoscenza dei diritti umani nel campo dei media
Quindi i giornali elettrici eccetera è diciamo abbastanza carente e lacunosa soprattutto dopo chissà tecnico c'è presento dubito che qualcuno sappia cos'è allora la revisione periodica universale addirittura un giornale grazie ho quasi finito
Addirittura un giornale importantissimo non dico quale
Ha scritto che l'Italia per tutti i suoi difetti andrà sotto revisione Prodi Italia come tutti così mondo ci va ogni quattro anni a circuiti ci sono degli errori e non allora che cosa è successo
Che dato che lui noi disponiamo di uno strumento che si chiama piano d'azione nazionale sull'impresa e diritti umani che il Comitato più presiedo ha varato nel due mila sedici e revisionato l'anno scorso
Ed è un un piano d'azione che si trova sul sito del nostro comitato
Dato che i giornali e le televisioni e le radio sono imprese a tutti gli effetti con l'ossigeno dell'informazione abbiamo inserito nella serie in sede di revisione di questo piano d'azione un misura bianca persone su base volontaria una misura che porta che dovrà essere porta avanti anzi ammacca l'Agcom che vorrebbe mirare alla formazione
Nel campo dei diritti umani del mondo dei media perché a nostro giudizio ce n'è veramente bisogno quindi l'invito che faccio e ringrazio ancora gli amici diessini deformazione che questa diciamo prospettiva venga implementata e che si posa pian piano arrivare a fare una formazione a proprio di base su quello che sono il percorso di diritti umani dopo lavori dalla carta e la dica se universale del mille centoquarantotto
Perché dieci dicembre dell'anno scorso a settant'anni dalla richiesta universale ci siamo accorti che praticamente i pochi giornali che ne hanno parlato in pochissimi hanno detto cose veramente completamente senza proprio permette mancava anche la bici o a questo o tutte nero ai diritti umani sotto stati praticante come se non ci fosse oppure proprio non se ne parla insomma occorre mettere le cose a nostro giudizio concluse già come se sono d'accordo
In una giusta prospettiva e io vi ringrazio ancora per questa diceria per avermi invitato e a totale disposizione Perticara lavora con voi grazie
Grazie
L'impegno ad assumere maggiori iniziative su questo progetto perché nell'ambito della formazione permanente dei giornalisti possiamo sicuramente inserire questo elemento e questo tema che è così importante augurandoci che questi strumenti che pure c'è solo una birra o diciamo un ciclo virtuoso sulla difesa dei diritti
Ora possiamo ascoltare il parere di un penalista
Del collega dell'avvocato Andrea Di Pietro che è il coordinatore dell'ufficio di assistenza legale
Di ossigeno per l'informazione e quindi diciamo colui che ha il polso della situazione del territorio sulle piaghe
Che generatori di giornalisti subiscono nell'ambito delle querele che abbiamo ascoltato tappetino Mennella grazie avvocato a lei la parola
Grazie io cercherò di essere breve ma di legarmi soprattutto l'intervento di Giuseppe Mennella che ha già introdotto alcune tematiche che ritengo di poteri sviluppare integrare anche alla luce degli ultimi accadimenti che sono intervenuti decentemente in tema di diritto penale dell'informazione
Dispiace
Da parte mia ogni anno dover constatare all'immobilismo cronico in cui versa l'informazione e soprattutto la categoria dei giornalisti che
Che rappresenta
Il soggetto che rende possibile non c'è solo l'esplicazione del diritto informazione ma anche esplicazione del dovere
Di informare i la collettività
Una giornata in cui dovremmo celebrare perché no anche con un certo entusiasmo la centralità della libertà di stampa in un Paese come il nostro che in qualche modo ambisce ad essere democraticamente avanzato
Dobbiamo invece rammentare a me le solite difficoltà alcune le abbiamo già sentite alcune presenteremo anche mi Pannella successivi
I soliti ostacoli che in qualche modo ne impediscono il pieno esercizio
Si è detto si dirà
Anche negli anni passati in questa precisa occasione ogni anno ricorre dell'aggressione i che i giornalisti subiscono nell'esercizio della professione parliamo di aggressioni fisiche
Da parte della criminalità organizzata non serve ricordare i fatti più gravi li conosciamo tutti sono stati oggetto di racconto oggetto di profonda riflessione da parte di tutti noi
Non serve rammentare anche quanti giornalisti oggi ancora vivono sotto scorta e quanti ancora
Non hanno avuto il coraggio di raccontare
La loro condizione o per paura di ritorsioni personali
A queste persone va tutta la mia personale comprensione
Ho anche per forme così di riservatezza
Personale
E dobbiamo sottolineare che l'innegabile merito di ossigeno per l'informazione in questi ore dieci anni più di dieci anni qui dal due mila otto che si occupa di queste tematiche è stato proprio quello di monitorare e raccontare questi fenomeni e non lasciare nell'isolamento queste persone
Si è detto anche
Di come giornalista quando non viene vessato da fatti violenti e quindi quando non subisce la minaccia di carattere criminale
è spesso oggetto di quei delle cosiddette querele temerarie
Spesso strumentali a all'obiettivo di farlo desistere il suo impegno professionale
Si è detto anche
Di come le attuali norme giuridiche quelle di cui parlava Giuseppe Mennella poc'anzi
Sono allo stato attuale
Per questo sono oggetto di riforma sono assolutamente inadeguate
Per quanto concerne il contrasto delle querele temerarie
A questo dove deve anche aggiungersi il progressivo dileguarsi
Degli editori
Pensiamo ad esempio a quello che è accaduto e giornalisti dell'Unità solo per fare un esempio di giornale di maggior prestigio
Di maggiore storia ma accade spesso in maniera meno eclatante aggiornata giornalisti attestate minori a testate locali che hanno che vivono e hanno vissuto la stessa la stessa esperienza
Come conseguentemente a questo fenomeno dobbiamo rilevare anche il prove la quella progressiva compressione sia dei diritti sindacali sia dei diritti retributivi che si verifica nell'ambito della professione giornalistica e quindi questo quadro solo brevemente accennato da parte mia anche perché non non ci sarebbe il tempo di affrontare già tutte queste tematiche quindi da una parte le minacce costituenti reato
E dall'altra le minacce chiamiamole tra virgolette legali perché poggiano su
Sulla capaci sulla possibilità di azionare il proprio diritto di querela però talvolta in maniera scorretta in maniera temeraria e a forte anche in maniera che rasenta gli estremi che costituiscono reato di calunnia
Questo quadro dicevo purtroppo non non la esaurisce il catalogo
Delle provi delle problematiche legate alla professione giornalistica e quindi conseguentemente la libertà di stampa
Fa un certo effetto doverlo ammettere ma è stato proprio il legislatore il soggetto che ha storico storicamente introdotto nel nostro ordinamento la peggiore delle minacce per i giornalisti ovvero il carcere
Minaccia la minaccia che io considero più grave rispetto alle prime due quella da fatti criminali e quella fatti legali seppure QT esercitati in maniera scorretta
Questa limitazione della libertà di stampa è quella sicuramente più dolorosa ad accettare perché lo Stato italiano in un momento
Di totale schizofrenia giuridica dico momento con un con con una punta di ironia perché un momento che va avanti dal mille novecentoquarantotto
Che con la mano destra approvava l'articolo ventuno della Costituzione che ovviamente sappiamo tutti è il fondamento della libertà di stampa nel nostro Paese sebbene non non indirettamente sentenzia un diritto e un diritto ricavato rinvia ermeneutica
E con la mano sinistra introduceva una norma gravemente illiberale
Come l'articolo tredici della legge quarantasette quarantotto che prevede ancora oggi una pena di una pena che ha prevede un massimo edittale di sei anni di reclusione
Per la diffamazione a mezzo stampa aggravata dal tributi o di un fatto determinato
Quindi una pena edittale che è superiore anzi è il doppio di alcuni reati che destano un maggiore allarme sociale che sono particolarmente odiosi come le perché sempre legato reato di truffa
Che punito fino a tre anni un reato di appropriazione indebita cui H tre anni
E quindi questa sproporzione ormai ormai inaccettabile
Finalmente lo dico con con una grande soddisfazione grazie al coraggio alla sapienza giuridica alla determinazione di un semplice giudice del Tribunale di Salerno lo voglio ricordare dottor Giovanni Rossi
Oggi questa norma l'articolo tredici della legge sulla stampa è finalmente al vaglio della Corte costituzionale è al vaglio della Corte costituzionale dall'ottobre del due mila diciotto
Cosa farà la Corte costituzionale ovviamente è difficile dirlo
Io penso sono convinto che dichiarerà illegittimità costituzionale della norma
Abolendo definitivamente e finalmente il carcere per i giornalisti
Con ciò però sostituendosi per l'ennesima volta alle disegnatore
Che in materia di libertà di stampa dal mille novecentoquarantotto ad oggi non ha mai voluto o evidentemente non ha mai saputo
Rendere effettivo operativo l'articolo ventuno della Costituzione
Se pur brevemente volevo Bra presentarvi una ricognizione sommaria ovviamente
Che dimostra come tutti gli avanzamenti giuridici in materia di bilanciamento dà libertà di stampa di e i diritti della persona da contrapposti nel nostro Paese noi dobbiamo a tutti all'intervento della magistratura
Che ha della giurisprudenza certo
Chi che che si è sostituita appunto all'inerzia del delle ci si datore pensiamo ad esempio al bilanciamento tra diritto all'informazione diritto la reputazione è dovuta intervenire la cosiddetta famosissima sentenza decalogo del mille novecentottantaquattro sentenza che ha introdotto per la prima volta che si menti dell'interesse pubblico Rita del fatto
E continenza espressiva
Fino a quel momento vigeva un articolo incomprensibile che l'articolo cinquecentonovantasei che viene immediatamente dopo l'articolo cinquecentonovantacinque che presiede
L'impossibilità per i giornalisti prevedeva l'impossibilità regionalista di provare la verità del fatto di quello che scriveva oggi questa limitazione è impensabile grazie la sentenza decalogo penso per esempio i principi di garantismo introdotti in materia d'intervista sono dovute intervenire le sezioni unite nel due mila tre
Oppure all'estinzione delle garanzie costituzionali
Alle che è stato on line alla impossibilità disse di operare i sequestri preventivi per le testate on line sono dovuti intervenire sente le sezioni unite nel due mila quindici penali nel due mila sedici civili
Il bilanciamento tra il diritto all'oblio l'informazione decideranno le sezioni unite
Probabilmente tra qualche mese
La responsabilità del direttore on line e intervenuta la cassazione recentissimamente e poiché miti dulcis in fundo il l'abolizione del carcere sarà oggetto di un intervento della Corte costituzionale noi ci auguriamo che questo intervento
Vada nella direzione auspicata non solamente da lui ma da tutta una serie di sentenze e della corte europea dei la corte l'UPEA dei diritti dell'uomo che iniziano non da dal da qualche anno ha inizio nel mille novecentonovantasei con la prima sentenza con pane ammazzare conto Romania
Dove già si ricordava agli stati membri che il carcere per i giornalisti è in palese e plateale contrasto con l'articolo dieci della Shadow
Poi c'è stata per quanto ci risulta occupato ci guarda più direttamente la famosa sentenza Belpietro del due mila tredici e la sentenza Sallusti del sette marzo due mila diciannove quindi recentissima che non hanno fatto altro che ribadire Teresa morta già quello che con la sentenza del novantasette si era già detto ma che ha lasciato attualmente indifferente anche in questo caso il legislatore che nonostante tutte queste pronunce che continuano a condannare l'Italia per violazione dell'articolo dieci non ha mai sentito l'urgenza di intervenire su questo tema e infatti anche su questo tema sarà la Corte Costituzionale probabilmente ad intervenire apposto il registro
Badate bene la pena detentiva non è una minaccia inconsistente ossigeno per informazioni con il dossier Pacitti querelò qualche anno fa a dimostrato con i dati del ministero che il il il carcere viene applicato viene applicato in maniera superiore a quella che ci si aspettava prima di conoscere questi dati quindi sfido chiunque veramente a trovare un'altra professione che presenti le stesse problematiche
Lo stesso stato di angoscia lo stesso timore della professione giornalistica perché le minacce provengo da tutte le direzioni
Minacce della clinica la criminalità organizzata minacce
Dal mondo di giudiziario quindi querele temerarie addirittura la minaccia più grave proviene proprio da la norma di legge che minaccia con il carcere l'attività giornalistica tutte queste limitazioni non fanno altro che comprimere non solo come veniva ricordato prima il diritto di
Di informare i cittadini ma soprattutto diretto da collettive della collettività di essere informati di un delitto che ci riguarda tutti e che quindi tutti noi dobbiamo avvertire il il peso di queste minacce
Concludo con perché mi sembra importante farlo perché
Tutto questo discorso poggia su questo passaggio della sentenza mazzare del mille novecentonovantasei
Quando si scriveva che l'effetto dissuasivo
Che il timore di sanzioni di questo tipo ovviamente il carcere comporta per l'esercizio da parte dei giornalisti della loro libertà di espressione è evidente era evidente già nel mille novecentonovantasei ed è nocivo per la società nel suo complesso
La Corte considera che una pena detentiva inflitta per un reato commesso nell'ambito della stampa sia compatibile con la libertà di espressione giornalistica sancita l'articolo dieci
Solo ed esclusivamente circostanze eccezionali in particolare quando altri diritti fondamentali siano gravemente lesi come ad esempio la diffusione discorsi di odio
O di incitazione alla violenza in tutti gli altri casi è assolutamente inammissibile grazie
Votato grazie il suo auspicio anche il nostro proprio ieri è cominciata otto attraverso un'audizione al Senato
Si è conciato si potrebbe mettere mano almeno alle liti temerarie quest'altra punk piaga vediamo se questo inizio potrà proseguire c'è stata un'audizione doppia abbiamo partecipato Logge dei giornalisti il sindacato ossigeno se magari un sorbetto vuol dire qualcosa rispetto a questo come è andata
Da quella diciamo no aveva già riferito su questo Mennella no io prendo solo un minuto per dire
Per ringraziare il ministro Petri edili che noi siamo già attivi
Sulla revisioni universale insieme al Comitato per i diritti umani che un associa una coalizione di associazioni che collaborano anche con il ministero
Anche quest'anno noi abbiamo preparato un rapporto che sarà presentato per la è stato già depositato in breve sarà discusso a novembre
E in base alla precedente sulla precedente revisione di di quattro anni fa a che noi abbiamo partecipato a quell'edizione e e abbiamo proprio fatto valere questi punti di vista e c'è stato un un fatto importante nella precedente revisioni a Ginevra
Che per la prima volta il Governo italiano ha preso in considerazione ha accettato le raccomandazioni
A intervenire
Legge etico legislativamente in modo organizzativo sul problema della protezione dei giornalisti e del cambiamento
O dell'adeguamento della legge sulla diffamazione ha preso questo impegno che è stato un passo avanti che non abbiamo sottolineato ma adesso nel rapporto che abbiamo consegnato abbiamo ricordato questi ha aggiunto che l'impegno non è stato mantenuto ancora insieme ad altri
Grazie Alberto ascoltiamo ora il parere del sindacato proprio rispetto alle problematiche che sono state messe in luce dall'avvocato ma anche dagli interventi precedenti sul sistema delle tutele dei giornalisti parlare Lazzaro pappagallo segretario The stampa romana
Grazie all'ossigeno per l'invito in questa sede così prestigiosa e su argomenti così delicati
In una società democratica sembra un'ovvietà considerare l'informazione come l'architrave dei diritti fondamentali della persona questo è il senso dell'articolo ventuno della Costituzione magari non preciso rispetto al termine informazione ma chiaro
Diciamo dalla dal punto di vista strategico e anche del posizionamento dell'articolo ventuno nella prima parte della Costituzione
Mi fa piacere che sia sottolineato che questo non vale per il nostro Paese certo vale come riferimento la Costituzione
Ma vale anche per le comunità sovranazionali potiamo tra un paio di settimane per il Parlamento europeo e anche nei trattati europei negli organismi nati per far rispettare quei trattati alla Corte europea dei diritti umani si muove alla trema sostanzialmente figlio di quell'architettura
Nelle stesse risoluzioni del Parlamento è evidente che l'aria comune democratica europea non può fare a meno della libertà d'informazione e della informazione come diritto indisponibile di una comunità democratica
Se c'è una democrazia Lince rivedesse l'informazione libera diciamo altrimenti siamo in un'altra forma giuridiche statuale diciamo così
Però appunto l'informazione non può essere semplicemente ordito l'informazione definito con un dato giuridico e formale
Anche le democrazie sono vittime di corruzione formale e sostanziale se le decisioni assunte con le libere elezioni o le decisioni dei parlamentari non avvengono all'interno di un quadro informato dell'opinione pubblica
L'ascensore sociale giuridico funziona bene quando la rappresentazione della realtà e corretta
Quando si decide nell'interesse dei cittadini perché i governanti hanno buone informazioni dal basso quando il controllo dei cittadini su quanto fatto dei governanti dall'alto passa attraverso una corretta rappresentazione informazione delle decisioni
Il diritto dovere di informare
Diventa allora carne viva ed elemento di vitalità di una democrazia perché c'è assunto ma poi c'è la realtà e quindi la realtà passa da questo ascensore che deve funzionare
Vorrei aggiungere un dato interessante che diciamo porto anche come contributo di carattere generale di riflessione rispetto anche le vicende che riguardano ultima ma solo un'ultima radio radicale perché in realtà il ruolo dello Stato la compressione rispetto allo Stato come perno del sistema
Diciamo che dà origine al diritto all'informazione
Diciamo radio radicale e l'ultima parte di un consistente sempre più progressivo taglio del ruolo attraverso i soldi dello Stato rispetto diciamo all'esercizio del diritto di informare
Quindi forse l'articolo ventuno della Costituzione bisogna iniziare a leggerlo e e assumo diciamo lo spunto arrivato da un collega CDR del Velino che si chiama Franco Chirico
Va a questa questa lettura dell'articolo ventuno letto insieme al secondo comma dell'articolo tre della Costituzione cioè e vivo il diritto di informare se noi rimuoviamo gli ostacoli per goderne l'esercizio allora io
Rileggo questo articolo tre secondo comma il compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana proposito di diritti umani
E l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Se quindi io leggo l'articolo ventuno che il diritto diciamo di informale di essere un Paese libero da un punto di vista della circolazione non so delle notizie ma delle opinioni ha forse l'articolo tre comma due io giustifico anche da un punto di vista di istituzionale e costituzionale il richiamo che il sindacato fa in continuazione
Per dire lo Stato caro stato occupati di editoria cioè non deve passare un'idea di semplice affidamento al mercato e alla pubblicità
Di cosa sia degno di essere pubblicato e venduto di quale vedendolo circolare quali idee non debbano circolare certamente questo deve essere chiaro senza gli sprechi e le ruberie dal passato perché diciamo in quel fondo per l'editoria
Fino a cinque anni fa sei anni fa sette anni fa se diciamo qualcuno ci ha marciato ci ha marciato anche molto molto bene
Allora diciamo il compito nostro di tutte le le organizzazioni clienti che si occupano di informazione e di tener vivo non solo il principio ma anche diciamo la carne anche l'applicazione di quel diritto all'informazione
Gli attori di questa vitalità devono essere in grado di produrre notizie utili per la vita democratica
E voi tra poco parlerete di temi di una certa importanza come la mafia all'interno di un paese come il nostro
Quindi non la macchina astratto ma la mafia all'interno di un paese come l'Italia
E per essere in grado di cercare e trovare notizie raccontare il paese e qui vengono a parte mia i colleghi e gli attori di questa vitalità devono avere condizioni contrattuali e assicurative degno di questo nome
Gli articoli uno godono ancora oggi della copertura fornita dalle aziende e dai contratti di lavoro più o meno la diciamo
Decenti ricchi decente direi
I collaboratori invece sono completamente lasciati al loro destino
Ricordo invase da principi che le partite IVA guadagnano in media quattordici mila euro l'anno e co.co.co. guadagnano in media otto mila euro l'anno quindi siamo sul livello dall'asso della di povertà
Esiste inoltre un buco normativo e lo ricordava l'avvocato Di Pietro che riguarda tutti coloro che non hanno più un giornale perché le aziende sono fallite e poi si risponde delle querele con il patrimonio personale con le proprie sostanze con tutti poi i casi anche clamorosi che sono stati riportati uno per tutti quello di Concita De Gregorio
I collaboratori dei giornali non nazionali non nazionali se sottoposti alla pressione delle querele temerarie che nove volte su dieci e sono i dati di ossigeno sono infondate semplicemente non scrivono più di temi scottanti e magari preferiranno trovare i colleghi una supplenza in una scuola
Avremo buoni insegnanti giornalisti meno coraggiosi magari paese ne guadagna ma certamente ne perda diciamo l'informazione alla categoria avremo più supplenti più insegnanti nemmeno giornalisti coraggiosi e meno giornalisti
Questi passaggi invitano legislatore consapevole della posta in gioco ad affrontare con decisione il problema delle condizioni in cui il cronista esercita la sua libertà quindi la cancellazione della diffamazione come reato che nonostante la sfiducia di Giuseppe Mennella proverei ancora ad avere come punto di riferimento
Una tutela più stringente del segreto professionale senza che si debba scardinare la riservatezza da giornalista
Con reati perseguibili come la ricettazione abbiamo visto che diciamo ogni tanto le procure vanno diciamo di che Occhetto c'è il segreto professionale Baio Kinda dottorato reato Petit Scardino quel segreto professionale
Certamente il diritto di informare deve tenere conto di tempi difficili e complessi in cui i fenomeni criminali ad esempio non sono semplicemente confinati per terra con il sangue
Come vittime di attentati agguati o stragi non mi pare che sia questo il momento in cui la mafia agisce ma Anno Domini due mila diciannove
Ma si muovono senza il rumore delle armi
In questo caso quando il livello è quello dei colletti bianchi o di una imprenditoria collusa con il grande crimine non quello dalla mafia straccione a paradisi fiscali reti internazionali fondi transnazionali fondi europei e mi ricollego anche all'ottimo lavoro e sta facendo Maria Grazia Mazzola sulla Slovacchia forse deve anche crescere la nostra professionalità in un mestiere così individuale devono svilupparsi a mio avviso i team
I gruppi di lavoro le sinergie le competenze economiche per accompagnare i colleghi che si occupano solo di cronaca nera o solo di cronaca giudiziaria
Per ultimo fatte ricordare una piccola esperienza ma significativa mostra avviso legata all'attività di stampa romana
In un terreno complicato che quello del rapporto con la magistratura
Magistratura che presidio di giustizia ma non nascondiamocelo anche fonte di notizie abbiamo cercato con i giudici
Dialogando innanzitutto con la parte sindacale dei giudici quindi l'Associazione nazionale magistrati di definire buone pratiche dopo esserci rispettivamente riconosciuti e rispettati nei rispettivi ruoli professionali
Il protocollo che abbiamo siglato a novembre scorso Viterbo con procura e tribunale ed è il primo caso in Italia
Garantisce regole di ingaggio semplici nella presenza dei colleghi e anche un percorso veloce a tutti i procedimenti giudiziari che coinvolgono i giornalisti
E sappiamo bene come anche il fattore tempo incida sulla serenità nel lavoro e in definitiva sul diritto di informare io vi leggo
Questa nel una riga e mezzo ma ma diciamo fondamentale rispetto alla prospettiva che vogliamo dare i capi degli uffici cureranno la specializzazione dei magistrati con riguardo alle questioni relative all'attività giornalistica
E un piccolo tribunale
Giustamente non si possono fare le sezioni speciali non è forse il caso di fare sezioni speciali ma dire che diciamo magari un giudice rispetto a un altro a un occhio
Essa di che cosa si sta parlando dal momento in cui affronta un fascicolo penale piuttosto il fascicolo civile che riguarda i giornalisti è cosa buona e giusta
Allora diciamo si possono fare tante cose sul livello legislativo sul livello costituzionale sul livello dice l'applicazione la Costituzione sul piano legislativo sul livello pratico sul livello della partecipazione
A ruolo che noi dobbiamo esercitare e della rivendicazione del ruolo che dobbiamo esercitare dobbiamo essere tutti quanti consapevoli l'ultimissima cosa però giusto perché poi non ci dobbiamo troppo lisciare il pelo lo diceva
Giuseppe
La rettifica
Se oggi diciamo noi a non godiamo di buona stampa agli occhi della dall'opinione pubblica e anche perché abbiamo fatto della rettifica un uso cattivo barra nullo noi e nostri direttori allora
Iniziamo a muoverci su questo iniziamo a non aver paura di dire abbiamo sbagliato poi certo può valere come condizione di non procedibilità ma diciamocelo perché poi diciamo dobbiamo di costituire e ricostruire a poco a poco la nostra funzione anche agli occhi dei cittadini vi ringrazio
Grazie all'altro e a proposito della sottrazione di risorse da parte del Governo al settore di cui hai hai fatto accenno dei ricordi colleghi lo sanno che sessanta stanno svolgendo in questi mesi gli stati generali dell'editoria con il sottosegretario Crimi a cui sono stati invitati tutti i soggetti e diciamo gli organismi preposti il sindacato l'ordine hanno chiesto una moratoria ti comitati dei e di cui è fatta oggetto l'editoria perlomeno per tutta la durata di svolgimento dei lavori perché sedersi a un tavolo di confronto con la spada di Damocle di una minaccia economica non è propriamente la cosa che desideriamo ora il parere degli editori chiamo ad intervenire il direttore della FIEG Fabrizio Carotti che ringrazio per aver accettato
Invita Perazzi
Buongiorno a tutti grazie a lei presidente Spadari ovviamente dell'invito grazie ossigeno per l'informazione agli amici Mennella Spampinato che come dire non mancano di ritenere corretto che in questo consesso nei nei nei nei vari anni in cui si è come dire potuto comunicare su questi temi anche la presenza la presenza degli editori ancorché vive in alcune situazioni come è noto alcuni interventi l'hanno ricordato le nostre posizioni possono non avere la stessa visione nello stesso punto di vista io credo che sia l'organizzazione della mattinata
Con i tre panelle la ricchezza dei temi che verranno trattati sia gli interventi che mi hanno preceduto ovviamente ha qualificati
Puntuali nell'analisi e nella dimensione del fenomeno del del bavaglio della diffamazione a mezzo stampa dimostrano la ricchezza la necessità di continuare sempre come dire a tenere alta l'attenzione l'attenzione su questo tema
L'osservatorio sui giornalisti minacciato in Italia ogni anno civico orda purtroppo dei numeri che non tendono a diminuire
Nonostante il lavoro svolto nonostante l'attività svolta e nonostante come dire una tentativo anche di coinvolgere di estendere sempre più il il mondo
Esterno a quello professionale della categoria che ci vede tutti e due come parti come associazioni di riferimento interessate ma sicuramente l'apprezzamento di un'attività costante continuare così qualificata forse richiede una
Una valutazione un passaggio è un passaggio ulteriore in questo io mi volevo ricollegare al ai agli interventi precedenti perché il punto vero a mio avviso che dovremmo in qualche modo anche sottolineare oggi
Mi associo ovviamente intanto tutt'
Tutte le osservazioni che sono state fatte sul sul tema delle modifiche normative che ineriscono i rapporti di tutela nel settore quindi ieri anch'io ero presente per conto alla fine dell'audizione in commissione
Ma giustizia al Senato dove la voce è stata unanime quella dei rappresentanti degli editori dei rappresentanti del sindacato dei rappresentanti degli ordini del rappresentante di ossigeno c'è necessità e urgenza almeno di un intervento almeno quello sulla lite tenere aree poi ovviamente sul provvedimento Calenda Caliendo che è molto più ampio il rischio che visioni contrapposte in Parlamento portino come dire a un risultato più lento o rispetto a quello sulla lite temeraria induce a pensare che forse sia bene oggi accelerare almeno quella parte ma su questo siamo stati e siamo e questo come rappresentante ovviamente degli editori non posso che che ribadirlo questo è un una delle componenti del sistema che garantisce l'esercizio della professione di giornalista all'esercizio della professione di giornalista in relazione alla ovviamente libertà di stampa e al alla sua realizzazione si deve coniugare con quello che è il la base di tutto che non è solo l'articolo ventuno dalla Costituzione anche se interessante la lettura che ha dato
Riferito da dove pagano rispetto alla l'articolo due è proprio il punto che mi ero io stesso come dire segnato di come si può realizzare come si può assicurare
Come si sostanzia il diritto all'informazione e qui aggiungerei il diritto ad essere correttamente informati perché deroghe Mennella e tutti noi rivendichiamo che la macchina del fango e cosa altra rispetto all'informazione professionale di qualità ma le norme anche quello dovrebbero tutelare quindi il bilanciamento degli interessi anch'essi costituzionali
Tra il diritto alla persona alla personalità al diritto a non essere diffamati il diritto ad informare ovviamente richiedono in bilanciamento che come ha letto correttamente l'avvocato Di Pietro nella sua parte finale del suo intervento non giustificano il carcere questo è chiaro
Gli editori anche lo richiedono da anni ma un sistema di tutele anche per chi ritiene di essere come dire vittima di un'informazione non corretta probabilmente necessario gli equilibri bilanciamenti vi rinvia la nostra ambizione che credo pubblicata addirittura anche sul sito della Commissione giustizia del Senato sono necessari ed è un intervento quello che purtroppo attendiamo danni ma ci dobbiamo anche domandare
Perché il legislatore da quattro legislature non interviene nonostante le sollecitazioni internazionali nonostante le condanne nonostante come dire lavori e professionisti che se ne occupa eminenti studiosi tutti sparite invano che la nostra registrazione ormai sia inadeguata al pascolo coi tempi non garantiscono un'effettiva libertà a di stampa le classifiche internazionali impietosi ogni anno ci mettono vicino a Paesi già citati quindi consentitemi di evitare la citazione e allora io credo che tutti noi che siamo in questo mondo svolgiamo questo mestiere
Dobbiamo essere come dire consapevoli che c'è qualcosa che manca
Qual è questo qualcosa che manca credo che lo lo accennasse nel termine al termine del suo intervento pappagallo e qual è la rilevanza
E l'importanza del ruolo del giornalista dell'informazione di qualità che hanno i cittadini qual è il ruolo sociale e la funzione del CIPE del giornalista oggi
O meglio qual è quello vero qual è la percezione che i cittadini hanno del ruolo dei giornalisti e degli editori che mi consentite insomma lo dico in termine brutale ma in realtà sono uno strumento dovrebbe essere uno strumento che garantisce la libertà di stampa e poi qui apro una parentesi ma ci tornano dopo se mi consentite
è un diritto che non può prescindere dalle risorse che sono dedicate
Alle sei alla concreta realizzazione del diritto perché non esistono giornali senza risorse questo deve essere chiaro poi apre un capitolo sulle risorse debbano essere pubbliche quali sono le regole del mercato
Da dove tra essi derivano però questo significa che tutela della libertà di stampa diritto del cittadino ad essere informato bilanciamento degli interessi evidentemente oggi se dopo quattro legislature non riusciamo a vedere una legge sulle querele temerarie che io invito chiunque
A dire che non è corretta ci deve essere qualcosa che va corretto e forse noi in qualche modo ci dobbiamo domandare se nella percezione che ha
L'opinione pubblica di questo ruolo in questo momento insieme appunto i giornalisti in quanto come dire produttori dell'opera creativa gli imprenditori in quanti strumento impresa come diceva il ministro prima l'impresa
Può essere coinvolta in questa formazione anche conoscenza io penso che sia un'iniziativa sia molto importante quindi anche come si è più posso già annunciare che apriremo compiacere è chiaro che manca una consapevolezza collettiva di questo che ruolo
E allora se il legislatore non interviene se tutti ne siamo convinti che
Vada fatto è probabilmente noi dobbiamo cercare in questo insieme io ribadisco oggi
Non risponderò ovviamente perché non credo che sia questa la sede anche ad alcuni aspetti
Che riguardano diciamo più aspetti sindacali della professione se mi consentite tanto non non ci mancano momenti di confronto e le posizioni sono note però io credo che su alcuni aspetti dell'esercizio della professione e quindi della libertà di stampa anche come Fieg
Abbiamo come dire attivato un'iniziativa insieme ai colleghi delle frane sei proprio che vedeva l'articolo ventuno dalla Costituzione come faro oltre ovviamente a richiamo che al mi associo alle parole
Già da presidente Spadari ma di tutti anche gli interventi precedenti Redon particolare di Mennella Spampinato il presidente La Repubblica ce lo ricorda negli ultimi tempi lo ha dovuto ricordare più volte evidentemente come dire
Paventando che ci fosse un qualche rischio altrimenti al richiamo anche del presidente della Repubblica alla all'articolo ventuno non avrebbe avuto motivazione ad essere noi FIEG FNSI insieme abbiamo pubblicato su tutti i giornali una pagina con il con la nostra il nostro logo insomma con la nostra faccia diciamo così proprio per difendere e tutelare l'articolo ventuno in questo che è un obiettivo che ci vede assolutamente insieme condivisi io penso che possa essere utile
Come dire realizzare una sorta di di tavolo permanente che veda tutti gli attori coinvolti a questo tavolo e anche le istituzioni che sono come dire in qualche molte
Deputate anche all'interesse alla tutela di questo sacrosanto principio in questo diritto proprio per cercare in qualche modo di analizzare quali sono le cause che oggi vedono il ruolo e la professione del giornalista
E in una percezione che non consente a mio avviso la realizzazione di quelli che sono passi necessari e concreti dal dalle regole al diritto
A a ogni passo successivo e vengo al finanziamento per rendere effettivo l'esercizio del diritto di informare
Ma anche le la le la tutela del diritto ad essere correttamente informati voglio dire il tavolo permanente perché poi quando si costruiscono questi meccanismi si finisce sempre per finire in aspetti
Burocratici che ci impongono in qualche modo poi di di di lasciare il passo rispetto a risultato però io credo che non è oggi tutti insieme ci dobbiamo interrogare sul quale oggi veramente la percezione quanto essa sia distorta rispetto alla realtà e qual è la funzione vera dell'informazione professionale di qualità io insisto perché e addirittura essere informati diverso è il diritto a essere correttamente informati quindi da questo punto di vista noi dobbiamo rivendicare che l'informazione professionale di qualità quella di giornalisti e quella dei media
Indipendentemente dalle forme in cui essa si realizza quindi cartacea on line che sono però quelli gli organismi soggetti anche a controllo
Le regole del profit né i giornalisti li conoscete meglio di me ce la deontologia le imprese hanno le loro tutele le loro i loro controlli loro garanzie non tutto il sistema di quello che oggi si definisce formazione controllato
Code come dire degli stessi delle stesse attenzioni concludo perché anch'io ho avuto lo il cartello il cartello sul tempo perché volevo dire sulle risorse spesso noi come dire purtroppo non lo diciamo spesso e a volte può sembrare come dire un una forma però i numeri della crisi dell'editoria li conoscete dimezzamento dei ricavi dimezzamento della pubblicità
Un è una situazione che ha a oggi non sembra come dire vedere dei risultati abbiamo però una domanda d'informazione che in realtà è altissima
La domanda di informazione dei cittadini è sempre più alta si manifesta in forme diverse si manifesta in forme per lo più diciamo che ritengono l'informazione
Bene pubblico gratuito della cui fruizione
Come dire si rivendica la gratuità senza considerare o considerando dal loro punto di vista che per realizzare informazione ci vogliono risorse io dico che basta vedere nonostante la crisi del numero dei quotidiani vendute in edicola il numero dei lettori che vengono certificati dalle indagini
Di Audipress e l'utilizzo soprattutto che si fa dei quotidiani e l'utilizzo professionale del giornalismo di qualità non ci sono rassegna stampa radio tv parlando di quotidiani e di giornali
Ai radio tv dibattiti tolte tra giornalisti per lo più dico della carta stampata ovviamente non solo ma insomma questo il settore dico mi occupo io e quindi legga
La la le le letture negli esercizi pubblici la domanda d'informazione d'alta quindi fermo restando che tutti condividiamo che ruolo fondamentale per l'informazione
Per la funzione democratica anche che svolgono dei giornalisti e degli editori ci dobbiamo domandare con quali risorse
Perché link la riduzione dell'intervento pubblico nel settore non comincia con questo governo ricordiamolo noi abbiamo avuto una linea progressiva di riduzione complessiva della contribuzione pubblica che si riduceva già col precedente governo ad importanti sostegni o ad importanti come dire
Ma tagli
Questo perché in parte motivato è stato già ricordato prima grida qualcuno che ovviamente ha approfittato di situazione poco chiare e quindi ci sono state situazioni che però vengono perseguite come è giusto che siano dalla Guardia di Finanza dal magistrato cura e da chi deve come dire
E evitare che questo perché Lippi il problema è è è è ampio perché poi si rovinano quello che decentramento il vero obiettivo dei fondi pubblici
Che ci sono in tutti i Paesi e a avanzati i fondi pubblici tono garantire pluralismo perché perché il mercato non lo garantisce il prodismo o si rivedono tutte le regole del mercato a cominciare dalle regole la pubblicità
Della regola della pubblicità on line si garantiscono parità di condizioni di parità di diritti a tutti gli operatori del mercato siccome così oggi non è voi
Lo sapete meglio di me nello specifico in alcune situazioni e quindi necessario che lo Stato si interroghi qual è il suo intervento
Allora negli Stati generali dell'editoria sono stati ricordati prima si auspica che anche questo avvenga è anche vero che per esempio alcuni degli interventi che il governo dovrebbe potrebbe porre in essere sono stati come dire per il momento ritardati da questa analisi complessiva della situazione del sud del mondo il settore che ci vede tutti coinvolti ma compresi i cittadini e comprese ovviamente gli operatori del settore però ci sono interventi assolutamente urgenti in Egitto uno solo che forse secondo me
Può rendere un po'l'idea un po'emblematica della per attuale situazione anche dal punto di vista al Governo il sottosegretario con delega all'editoria il senatore Vito Crimi ieri rispondendo ad intere collezioni parlamentari a ha annunciato la presentazione di un emendamento al decreto sviluppo proprio per finanziare quella che è la misura
Cosiddetta simmetrica scusa del termine giuridico ma insomma che tende a riequilibrare il mercato quando e sono in funzione quindi il credito d'imposta sulla pubblicità
Nei nei giornali e nelle radio e nelle tv locali questo perché al di là dell'intervento che comunque tenta di garantire in qualche modo una una forma di risorse anche nel settore riconosce che nel settore della pubblicità oggi le regole non funzionano il mercato non ha da solo la capacità di autoregolamentarsi
E nonostante anche gli interventi delle Authority di controllo nella tavole successive forse si potrà parlare anche di questo c'è la necessità che lo Stato intervenga allora il credito d'imposta sugli investimenti incrementali sulla stampa e chiudo è un un elemento interessante perché aiuta il settore ovviamente intervenendo come dire in una delle sue principali fonti
Di reddito ma in realtà lo fa aiutando le imprese che utilizzano questo strumento
Per tempo pubblicizzare i loro marchi i loro prodotti questo strumento era stato sostanzialmente utilizzato un anno l'anno scorso ha avuto un funzionamento
Molto interessante perché si è vista con quale diffusione e con quale come dire utilizzo da parte di piccoli soggetti perché un credito soggetto alle regole comunitarie del de minimis quindi inferiore a duecento mila euro in tre anni quindi
Non stiamo parlando di grandi risorse ma di tante risorse piccole risorse che costituiscono un esempio di come lo Stato
Può intervenire nel settore cercando in qualche modo di correggere quelle che sono le anomalie
Di mercato che le regole non riescono a a corrispondere grazie
Grazie dottor canotti ha toccato il tema della riforma della professione che era un argomento succulente sul quale noi ci battiamo da anni e che anche lì registra un ritardo diciamo del legislatore
Io è come dire musica per le nostre orecchie come il tema della qualità dell'informazione noi come dire l'ordine in qualche modo presidia
Questo ambito questa sarebbe preposto conica i nostri consigli di disciplina
Prima del cambio diciamo del parterre di di questo Pannella ci chiedono se voi lo consentite naturalmente quello chiedo di poter svolgere un paio di domande
Sì ha avanzato questa richiesta
Prego vuol dire il suo nome
Buongiorno sono Paolo Morelli sono giornalista di provincia vengo da Cesena anzi per la verità adesso sono un pensionato di provincia da sei anni sono andati in prepensionamento
O un problemino che c'è un signore condannato più volte per truffa che sostiene che io lo stop perseguitando e allora ogni volta che io scrivo su di lui mi querela
Sono già quattro querele tutte e quattro archiviate
A conclusione delle indagini preliminare con l'opposizione di questo signora
Che mi costringe quindi andare tutte le volte davanti al GIP con un avvocato
Il problema è anche è una cosa che è cominciata nel due mila undici siccome questo poi è stato anche arrestato stato messo tra i domiciliari in carcere mi ha querelato anche per questo il problema è che
Io lavora al Resto del Carlino sono in pensione e l'azienda
Da quando sono in pensione non mi paga più l'avvocato e quindi o devo pagare io
Io non riesco a capire perché non lo debba pagare questo signore che mi querela e ogni volta
Inutilmente sempre con formula perché non ci sono gli elementi del reato eccetera grazie
Bene hai posto diciamo nella pratica quello che l'avvocato Di Pietro penalista prima denunciava Di Pietro avvocato vuole aggiungere qualcosa
Sì no infatti è un problema che ricorre spesso come ricorre spesso anche l'esigenza in questi casi di recuperare poi le somme diversi sono spesi per difendersi purtroppo si sono la Cuna nel nostro ordinamento penale e quindi prima dell'udienza preliminare una possibile chiede la condanna del querelante temerario ha rifondere le spese processuali sostenute per difendersi quindi a una fase in cui non è possibile recuperare quanto si è speso per difendersi invece successivamente era
Allargando peraltro la la possibilità alle alle decisioni non solo perché il fatto non sussiste ma anche perché il fatto non costituisce reato davanti al GIP per la prima volta è possibile chiedere la condanna quanto meno a recuperare le spese legali ma in caso di colpa grave anche a ad un risarcimento del danno però effettivamente esiste questa questa lacuna normativa
Grazie avvocato sì
L'assicurazione sono Gianfranco compagno di Aprilia
Scrivo danni per una testata locale per cui nessuna
Non abbiamo nessuna tutela allora io che ho fatto mi sono fatto un tutela giudiziaria e lo dico con l'assicurazione alleanza
A seguire una querela sono stato prosciolto
Oggi l'assicurazione non paga perché io non sono stato rinviato a giudizio sorto dopo
E allora il problema qual è ne ho già parlato con stampa Romano abbiamo fatto perché non è un fatto mio personale e ma è un fatto di categoria
Andare anche rivedere con queste assicurazioni andare a leggere i contratti che cosa che io non ho fatto perché io nel due mila cinque sono andato da questa assicurazione che allora era las pazienta tarli anzi sono andato su indicazioni Stampa Romana allora perché ci desse una sorta di convenzione oggi mi accorgo se lo stato prosciolto
Al di là dei risarcimenti che quello è un altro discorso estesa a Viterbo addirittura ci hanno portato a Viterbo
Cioè il problema che l'assicurazione poi trova tutti i cavilli per non pagare e allora la quello che chiedo l'ordine
Stampa romana intanto a cercare delle convenzioni conveniente e quand'era vedere i contratti quali sono le tutele e quelle che non solo perché io francamente tanti altri colleghi qui non credo siano in grado è un problema grosso posto
Avvocato cioè un chiarimento forza che esacerbare Antonio secondo me né impossibile assicurarsi per i giornalisti per un semplice fatto perché la diffamazione è punita solo ed esclusivamente a titolo di dolo generico quindi sarebbe un contratto nullo il contratto che prevedesse la possibilità di assicurarsi come se un rapinatore si assicurasse prima di commettere una rapina sì sì
Va be l quello quello però sono sono assicurazioni Diversi sia molto esercizio di tutela legale qui stiamo parlando un'assicurazione che copra ciò che ma lei di il giornalista in caso di condanna risarcimento del danno secondo me sono assicurazioni
Che poi espongono l'assicurato a questo tipo di obiezioni purtroppo non al momento del pagamento del premio sempre al momento della della della della richiesta di pagamento di manleva da parte dell'assicurato quindi è molto complesso trovare un'assicurazione
L'unico soggetto che si può assicurare il direttore perché il direttore
E punito per un reato colposo di omesso controllo e quindi l'éscamotage sarebbe assicurare il direttore che con diciamo che fa che che in regime in regime di solidarietà poi posso asso da sollevare il giornalista condannato
Però non è agevole assicurarsi per la Pro bisognerebbe introdurre bisognerebbe spacchettare la diffamazione prevedere la fattispecie colposa
E insieme alla fattispecie dolosa come esiste già per esempio per le lesioni colpose lesioni dolose e se si prevedesse una fattispecie colposa che è quella che poi sostanzialmente esiste nella realtà
Nessun giornalista vuole diffamare perché vuole diffamare incappa nella diffamazione per mille ragioni che poi via
Chiese
Sì sì adesso non conosco nel dettaglio la la sua situazione per d'origine INCE in generale le cose stanno così come ho detto io
Avvocato grazie quindi ringrazio Totti partecipanti a questo nostro primo pane
Chiedo un cambio diciamo di protagonisti del tavolo Grazia e ci scambiamo il posto avverte Dino quindi un momentino perché abbiamo bisogno del compie
Ci siamo sempre pronto con il computer Alberto ok
Quindi diamo il via prego di accomodarsi i protagonisti di questo secondo Pannella e dedicato al tema della mafia molta mafia proprio poche notizie
Alberto Spampinato illustrerà un dossier interessante che essi preoccupati questo tema chiedo al senatore Grasso di accomodarsi e alle con lei che ma che grazie a Mazzone Marilù Mastrogiovanni grazie
Senatore grazie
No
Alberto a te la parola
Allora oggi e ossigeno i suoi parte europei e centro europeo per la libertà di stampa pubblicano questo rapporto
Che abbiamo realizzato con venticinque interviste ai con quella che in inglese si chiama missioni di accertamento dei fatti che insomma un'inchiesta giornalistica
Sul campo
Per
Verificare è un fatto che pirica mentre noi conosciamo ma a che su cui non abbiamo una documentazione precisa cioè noi avvertiamo tutti che sulla mafia ad sulla corruzione e sui fenomeni di marche non ho sulle notizie più clamorose perché se c'è una strage di mafia ne parlano tutti anche i giornali parrocchiali condominiali eccetera no ma sui fatti
Di quella mafia che come dicono loro
Gli esperti la mafia che lo separano e la mafia quella che sta bene che Paci seduta che si arricchisce fa affari eccetera e che quella che poi a un certo punto può fare la strage che comunque che succhia le risorse pubbliche dei Comuni condizione la minaccia si impadronisce degli appalti e così via ecco
E è un fenomeno che si svolge il grandissima quantità e che su cui
Tutti quelli che abbiamo una certa età ci ricordiamo che ci sono state varie fasi c'è stata
Una fase di grandissima attenzione
Alla degli anni ottanta e poi negli anni Novanta dopo le stragi in particolare dopo la strage
L'agguato in cui fu ucciso il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa insieme alla moglie ci fu un qualcosa in cui si accesero tutti i riflettori cambio tutto
E poi c'è stato il pesce un riflusso un affievolimento come con giustificazioni varie accesso ma il fatto è che come più o meno abusivi si sapeva cioè i giornali di fronte a quelli che si chiamano gli approfondimenti di mafia le inchieste le cose che richiedono risorse che non sono dettate
Dalla retata con cinquanta arresti per cui quella la scrivono tutti ce comunicato oppure della polizia della magistratura ecco di fronte a queste cose dicono
Queste cose non interessano allora
Noi abbiamo fatto questa a ricerca
Che oggi pubblichiamo e viene pubblicato in italiano in inglese e in francese credo anche in tedesco e diffusa dappertutto che dice
Conferma questo fatto
Ma lo conferma con una serie di dettagli che di cui io vi vi dirò così molto in generale il senso perché ci sono anche delle cifre dei numeri insomma non non vi posso raccontare la Divina Commedia EDP esisti si leggono sarebbe molto noioso quindi se lo volete leggere queste un rapporto che ha una prima parte di quaranta pagine più una seconda parte di approfondimento altrettanto bunga allora cosa dice questo rapporto
La cosa principale queste che rispetto alle potenzialità di produzione delle notizie
I giornali
Producono
Molto meno di quanto potrebbero e di quanto sarebbe necessario a giudizio degli stessi Esperti che noi abbiamo intervistato
Sia per informare i cittadini e non farli partecipare alla vita pubblica sia per conoscere dei fatti diciamo che stiamo parlando di una criminalità pervasiva no che riguarda la società quindi anche per difendersi da situazioni in cui possono incorrere sia per entrare le istituzioni i gli inquirenti eccetera perché
L'informazione a anche questo ruolo allora questo noi lo abbiamo misurato e qui insomma ci sono
Alcune diapositive che troverete anche sul sito di ossigeno insomma sostanza c'è c'è questa disparità
Il novantacinque per cento degli intervistati dice che l'informazione su queste cose a moltissima importanza
Dopodiché quanta se ne produce ecco
L'ottanta per cento dice che non se ne pro o se ne produce tra poco o e non abbastanza ecco insomma e e una produzione insulti quindi questa è una cosa che noi abbiamo un misurato e abbiamo intervistato giornalisti esponenti del due sottosegretari giornalisti sotto protezione e così via di seguito magistrati non il senatore
Pietro Grasso che è oltre ad essere senatore è stato ha una grande esperienza in questo settore perché è stato procuratore nazionale antimafia privato doppler prima ancora procuratore di Palermo e poi insomma diventato anche socio onorario di ossigeno quindi noi chi fa molto insomma è una persona che ha sempre mostrato attenzione per questi problemi voglio dire insieme alla competenza quindi
Perché succede questo in Italia allora nel presentare questa cosa visto che nella presentiamo a livello internazionale
Noi abbiamo ritenuto
Giusto sottolineare un fatto che per quanto riguarda l'informazione sulla Madia quindi le difficoltà di queste cose l'Italia
C'era
Moltissimi problemi no come abbiamo detto perché non si riesce diremo perché però a anche
I rimedi in qualche modo più efficace perché insomma certamente che i giornalisti
E i giornali che si occupano di questi temi in Italia sono fra i più bravi del mondo ecco insomma noi non abbiamo dei grandissimi specialisti abbiamo anche un'attenzione dedicata al perché a come superare quest'quindi noi siamo un Paese che come avviene per la mafia abbiamo la malattia anche nella forma più grave cronica
Però abbia siamo anche il Paese
Che più di altri
Anche per necessità ma non solo per questo si è impegnato in qualche modo ha elaborato delle delle risposte in questo per tante è vero insomma che la legge antimafia italiana è una legge è la più importante da più approfondita che se in Europa è quella che permette impedisce cioè che la mafia di diffonda tutte le metastasi soprattutto sul piano economico e quindi tanti altri paesi non ci negli altri paesi non c'è un altro paese che c'ha una digitazione affretta però dico questa è la questione quindi c'abbiamo questo problema farà nella nostra analisi abbiamo noi io vi dirò alcune cose generali e poiché alcuni punti principale perché ci sono anche delle proposte era uno dei motivi che viene realizzato
Il perché succede questa cosa qui ci sono paura e poi insomma nelle nel nelle cose che pubblichiamo ci sono anche delle temperature diciamo delle misure no paura paura di che cosa di ritorsioni di qui minacce querele di di di perde dei giornali di perdere pubblicità inserzioni amicizie e così via di seguito
Paura di quelle cose di cui abbiamo parlato prima Querelle a tutto spiano no perché richieste di risarcimento a non finire
E incombe questa legge di cui abbiamo parlato che io definisco
Carogna no perché non c'è un'altra modo di far proprio una trappola complessa fatta apposta per funzionare da
Peggio che è un bavaglio perché bavaglio diciamo ti impedisce di dire altre cose questo funziona anche come punizione ma quindi per ritorsione no è una cosa assurda perché insomma io che su questo faccio dico il mio commento sulle cose abbiamo detto prima cioè la la situazione in questo campo è talmente assurda che non si sa più che cosa debba succedere perché cambi questa legge no perché è veramente la legge sulla stampa con tutto quanto che adesso connessa permette a migliaia di persone ogni anno di usare la giustizia come un grimaldello come un manganello proprio no ecco è una cosa che anche noi giornalisti dovremmo convincere che insomma forse bisognerebbe denunciarla in modo anche più più energica questa è una cosa veramente intollerabile
Allora l'altro aspetto che emerge da questa cosa e quello delle preoccupazioni dei giornalisti no perché i giornalisti
E c'hanno pure il problema di incorrere ad esempio in queste cose e allora
Su questo adesso poi dobbiamo andare su sul piano delle proposte perché ci sono delle proposte innovative molto interessanti su questo caso che io accenno poi credo che senatore Grasso di alcune cose ne posso parlare meglio di me allora viene fuori qui perché i giornalisti non lire e i giornali non parlano di marche allora
Il Lascu la scusa principale perché insomma noi come tale la a consideriamo e che queste cose
Dicono quelli che ne parlano apertamente non interessano i lettori però questa affermazione nel rapporto è contestata
Dal pezzo forte che noi abbiamo in questo rapporto che l'intervista che ci ha rilasciato il procuratore nazionale antimafia
Per lirico Cafiero De Raho il quale su questo punto dice si dicono tutti così ma non esiste che io sappia uno studio una rilevazione è un qualcosa che ti mostri questo assunto che ai cittadini non interessa nulla le informazioni sulla madre quindi è anche un motivo falso questa è la prima motivazioni poi noi e di abbiamo chiesto ai nostri intervistati che sono anche dei giornalisti insomma sul campo alcuni minacciati alcuni tra loro ci sono appunto Marilù Mastro Giovanni Maria Grazia Mazzola ma a voi risulta che perché insomma sta cosa noi siamo nell'ambiente giornalistico ma vi risulta che ad esempio il cronista
Dica proponga di fare un'inchiesta un arco e il direttore ad esempio l'editore dice no non si fanno queste cose
è un numero notevole una percentuale notevole ha detto sì è vero
Poiché non abbiamo chiesto pure ma quale il motivo alcuni dicono
Che fra queste una percentuale notevole dice che su questo pesano le connivenze
Connivenze
Tra l'azienda editoriale e ambienti criminali o della corruzione
E questo poi si cita in particolare ad esempio il caso
Ciancio come sapete riso Stati è stato sequestrato
Dalla magistratura un impero editoriale
Perché il titolare tuttora sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa allora
Di fronte a tutte queste cose io pure voglio stare nei tempi devo e voglio essere bravo come tutti gli altri
E mi soffermo su un un aspetto che è stato tra evidenziato proprio dal procuratore Cafiero De Raho e noi abbiamo detto ma insomma questi giornalisti non sono come di i pompieri no che vengono mandati nella casa in fiamme che non ci hanno mai con gli stivali barcollare la giacca termica queste cose e Luigi ci si insomma è vero insomma leggetelo codesta parte molto interessanti
Sì è vero in effetti i giornalisti
Abbiamo
Molti i doveri deontologici vede giù insomma che che le applicano
E però non gli viene riconosciuta nessuna delle prerogative necessari cioè non gli danno gli stivali guanti il casco quelle cose lì
E allora che cosa si potrebbe fare erano fa una proposta molto precise e lo dice bisognerebbe dare uno stato giuridico
Che li protegga
Da azioni ah che da azioni giudiziarie
E invasivo cioè come cioè esposte Ambra una cosa esagerata ma in fondo e sarebbe riconoscere il ruolo pubblico ecco vorrei che commentasse poi senatore Grasso questa cosa il ruolo pubblico che hanno di agenti che agiscono Pellitteri e come non so io sempre faccio l'esempio del
Dell'agente della polizia stradale che ferma una macchina per controllare i documenti
E che fa perdere tempo quelli che sono di che quelli cercano di di di guarda io sono in regola non mi pare perdere tempo e poi dopo che hanno fatto vedere che erano in regola lo denunciano
Per abuso per e i giornalisti per diffamazione ecco non lo possono fare perché nell'esercizio del suo dovere il giornalista il la gente poteva fare quella cosa ecco così il giornalista come dimostra il
I dati chi sull'andamento dei dei processi
Quando vengono querelati alla fine
Nove volte su dieci vengono prosciolti perché il giudice dice che hanno agito nell'interesse di un dovere ecco basterebbe regolarizzare questa cosa e poi e concludo su questo lui dice e d'accordo ad esempio sulla nostra
Proposta che di cui noi parliamo da tempo che è un insomma è una cosa che viene dalle Nazioni Unite non è che insomma l'abbiamo inventata noi ad esempio di e lì a istituire delle procure specializzate per trattare tutti i crimini e commessi contro i giornalisti e quelli concorrono i giornalisti considerazione della delicatezza della oltre il fatto che lui ecco che l'altra cosa molto importante che ricade sulle cose che dicevamo prima
Che tutte le volte che una querela
Per diffamazione nei confronti di un giornalista viene archiviata dal giudice secondo il procuratore dovrebbe scattare un processo per calunnia aggravata nei confronti di che ecco questo sarebbe un deterrente fortissimo
Ecco poi vedrete nel rapporto ci sono molte altre cose ad esempio sul sistema di protezione che di cui credo che parleranno coi Marilù e chi in particolare sul fatto che per viene fuori molto bene da questo rapporto che perché Alda altissimo rischio il sistema funzionerà molto bene cioè abbiamo un sistema migliore del mondo veramente anche a carattere preventivo mentre invece perché ha un livello di rischio medio
O basso ma comunque è un rischio insomma da prendere sul serio e molto difficile accedere al sistema di e quindi io vi ho segnalato le cose principali di di questo rapporto passo la parola agli altri
Grazie Alberto
Queste proposte del procuratore sono molto interessanti aprano una riflessione importante senatore
Il grasso credenza
Ma intanto io volevo ringraziare vicari miscele care amiche di ossigeno che mi hanno
Invitato perché da socio onorario appunto come è stato ricordato dell'associazione sono veramente contento di essere qui con voi ancora una volta a commentare questo rapporto questo lavoro molta mafia
Poche notizie anche se purtroppo devo dire che le nostre riflessioni sul tema dell'influenza della criminalità organizzata e della corruzione sulla cronaca e sui giornali nonché sulle minacce
Di ogni tipo i giornalisti in Italia non vedono
Novità particolarmente positive purtroppo siamo da anni in una situazione di di Stallone che è stata anche rappresentate denunciata chi mi ha preceduto
Io prima come magistrato poi per tutta la scorsa legislatura come presidente del Senato
Ho seguito
Accompagnato il vostro lavoro sotto ogni profilo
Dalla denuncia di ogni singolo caso alla difesa dei giornalisti minacciati un lavoro importantissimo
Per intanto far conoscere all'opinione pubblica una realtà troppo spesso non percepita della sua alta drammaticità
E ci siamo trovati molte volte nel corso di questi anni a sostenere assieme una battaglia per la nostra democrazia per lo sviluppo della nostra società
Altrettante volte gli ho espresso la mia gratitudine
Per il vostro impegno che illumina le storie di tantissimi giornalisti ai quali è impedito di svolgere appieno il proprio lavoro
Al servizio della collettività
Quindi molta Marzia poche notizie però se non ci fosse l'ossigeno e sarebbero ancora di meno e quindi ben venga la vostra attività al vostro impegno a cui bisogna dare appoggio da parte di tutti
E quindi i ringraziamenti non saranno mai abbastanza e anche grazie a ossigeno che il tema della libertà di stampa e della tutela degli operatori dell'informazione
E sempre più presente a mio avviso nel dibattito pubblico
Lo dimostra anche questa convegno questo organizzazione questo rapporto questa attività
E anche grazie a voi se la coscienza comune
Più attenta
E più sensibile più coinvolta
è anche grazie a voi se intorno ai cronisti minacciati si è costruita una premette e di vicinanza e solidarietà
Sì della pubblica pur opinioni o forse dovrebbe essere un po'più istituzionale questo e quello che manca
Ho letto con grande attenzione e interesse il rapporto a cui ho partecipato perché sono anch'io fra gli intervistati e ho notato come
Tra giornalisti operatori la giustizia e politici il giudizio su alcuni punti pur condividendo le stesse premesse però possa divergere anche molto e in questo io sottolineo con ironia i giornalisti sono più i più severi nei riguardi proprio del giornalismo
Rispetto agli altri intervistati ci sono alcuni punti fermi riconosciuti da da tutti gli intervistati è uno di questi è che la situazione in Italia è veramente grave
Sotto molti aspetti primo fra tutte la presenza del nostro territorio della criminalità organizzata radicata da decenni in in varie regioni con
Estensioni anche al resto d'Italia
Criminalità organizzata pervasiva violenta che non sopporta che si parli di loro
Dei loro traffici dei loro affari questo è un dato di fatto che non abbia un rilievo rilevato in tante tantissime indagini
In cui attraverso le intercettazioni è venuto fuori questo elemento quindi un evento certamente concreto
Dall'altra parte proprio questa triste tradizione ha fatto sì che nel nostro Paese si sia la fine si sia
Sviluppato il più raffinato
Ed efficace il sistema di contrasto prevenzione e depressione e in questo
Il ruolo dell'informazione è stato senza dubbio utile e positivo io dal procuratore nazionale antimafia
Spesso sono stato sul piano internazionale un l'ambasciatore un fatto diplomazia giuridica per illustrare quello che il nostro il nostro sistema di contrasto alla criminalità organizzato che certamente non è stato non è sorto spontaneo per perché la politica accettato questi strumenti mai sul sangue dei nostri martiri sul sangue dei dei magistrati dei
Anche dei politici che sono stati uccisi come il presidente parterre il fratello del nostro presidente della Repubblica su tanti giornalisti insultante tante persone anche imprenditori che che
Morti e stragi che hanno fatto sì che noi abbiamo dovuto
Creare le misure di contrasto anche quando la politica non era disponibile non dimentichiamo che tutte le le maggiore leggi di contrasto dalla Rognoni-La Torre
A tutte le altre successive son venute dopo eventi che hanno talmente emozionato le pur l'opinione pubblica che la politica non ha potuto fare a meno di approvarle
Parlo anche del delle misure dopo le stragi di Falcone e di Borsellino quanta
E allora per potere integrare questa carenza di notizie giudice io ho visto che per esempio siccome appunto i giornali io ricordo che quando arrivai a Palermo da procuratore della Repubblica
Volto a ai direttori dei giornali per capire perché
Non si parlava di nulla sì in materia di mafia
Royal mille novantanove due mila
E dicevano proprio quella frase che ho risentito oggi la mafia non fa notizia non interessa
Ma chi lo dice
Ma chi lo dice
Lo dicevano delle linee guida di per cui non se ne doveva parlare
E questo dimostra è dimostrato dal fatto che per potere parlare di mafia alle volte non si deve usare un altro pezzo quello che scrive libri
Io per esempio per potere parlare di mafia ho dovuto scrivere alcuni libri per cercare di
Dare analisi dei fenomeni di cercare di far capire un fenomeno che Complesso che non è solamente criminalità che economico sul sociale politico per tutte le connessione le relazioni
Che oggi finalmente si stanno venendo anche al di fuori dei territori d'origine
E quindi non dimentichiamo poi e soprattutto dopo le stragi del novantatré novantadue novantatré c'è stata una vera e propria strategia della mafia o almeno di Cosa Nostra
Di sommersione nel senso che non venivano più posti mette essere atti che facessero cronaca quella cronaca che è inevitabile la cronaca inevitabile togli la possibilità di fare cronaca non esiste più la mafia
E capite bene che questo meccanismo faccio un esempio per comprende il fenomeno mente prima si metteva una bottiglia incendiaria davanti al un negozio per poi avere incarna per avere la protezione del pizzo
Si incominciava a mettere l'attacca nelle serrature che molti commercianti ed ebbero denunciavano per cui sembrava che il fenomeno delle estorsioni fosse finito in realtà avevano cambiato metodi per per potere
Non farlo emergere questo questa violenza questa perché se c'è un incendi arrivano i pompieri la cronaca il giornalista scrive
La serrata e la serratura della della saracinesca con l'attaccante beh non chiavi nessuno cerchi un fabbro e aggiusti la situazione questo per dire come appunto ci sono strategie della criminalità e spero c'è anche una insensibilità della politica o addirittura peggio una strategia della politica secondo la quale dire che c'è la mafia
è qualcosa che delegittima un paese anche all'estero anch'io su questo ho sempre contrastato perché noi dobbiamo portare la nostra antimafia all'estero insieme al fenomeno criminale perché tanti Paesi hanno fenomeni simili
Non come come i nostri ma comunque di criminalità organizzata ma non hanno le strutture le visure e quindi siamo noi avere il know how di queste cose
Quindi dire che non bisogna parlare di mafia non bisogna parlare appunto di queste cose e qualcosa che ha finito poi per ecco far passare quell'idea
Non interessa esalta non è così interessa che non se ne parli il che è diverso
Interessa tenere tutto sotto il tappeto mettere la polvere sotto il tappeto anche interessa e quindi che non se ne parli così come in certe indagini è venuto fuori che c'erano dei mafiosi che cercavano i giornalisti a livello nazionale per poter avere un aiuto in provvedimenti che favorisse lo Cosa Nostra
è capite bene come ci può essere anche l'uso del giornalismo contrario
Oltre che dalla giustizia attraverso quindi le querele le delegittimazione e quant'altro di cui adesso parleremo quindi questa situazione e tant'è che ci sono ci sono state campagne per per l'eliminazione del quarantuno bis il carcere duro l'eliminazione dell'ergastolo la Dini divisibile essere arrestati solo in flagranza di reato
Come fai a trovare in flagranza di reato un associato mafioso è un po'complicato quindi un modo per potere evitare addirittura il carcere
Ma detto questo mi è piaciuto però constatare che il giornalismo di inchiesta è stato capace spesso di arrivare prima ancora della magistratura raccontare trame di potere di criminalità
E quindi il ruolo del giornalista abbiamo quale gli esempi presenti e non deve limitarsi certamente all'acquisizione di documenti e di indagine cioè generalista
Che il cosiddetto d'inchiesta che si avvale dei documenti d'inchiesta fatti dalla magistratura è chiaramente una cosa diversa dal dal giornalista d'inchiesta puro
Che addirittura fornisce aiuto alla magistratura fornendo elementi che magari sono sfuggite a me è successo di un giornalista che mi ha fornito e gli esteri studiando degli atti di un altro processo un elemento che mi ha aiutato e per le mie indagini quando ero procuratore a Palermo
Quindi voglio dire questo ruolo di collaborazione veramente pubblico che dovrebbe essere sempre di più valorizzato
Io vedo al scorro ciò quel quel pannello che era un fatto sigillo dei tutte le foto dei giornalisti uccisi dei minacciati sotto scorta e quindi ci sono professionisti che hanno saputo scavare in angoli del davvero Buy
Prima di arrivare al punto legislativo indubbiamente fondamentale io vorrei spendere alcune parole sui problemi del settore del giornalismo
Abbiamo sentito qui dall'alto
Degli editori c'è nel nostro Paese una questione relativa alla trasparenza della proprietà delle testate non sappiamo spesso chi c'è dietro che interessi ci sono dietro certe testate e perché
Ci sono certe linee Guida di testate che poi diventa un'opinione pubblica è questa la diciamo la la falsa rappresentazione della realtà
E soprattutto in sede locale questo fenomeno non è controllato né controllabile e agli interessi incrociati delle più grandi testata la crisi del debito dell'editoria a da da un lato reso le società strettamente dipendenti dalle inserzioni pubblicitarie per esempio
E con tutti i limiti che questo comporta e dall'altro a imposto una rivoluzione degli Investimenti
Voi mi insegnate che una Buoninsegna una buona inchiesta ha dei costi
Costi di tempo costi di impegno spostamenti e quindi anche i costi economici ma quante sono le testate che considerano questo un investimento vantaggioso per il giornale
Quante sono le attestato soprattutto locali pronti a correre rischi legali andando contro gruppi economici o potentati locali
Legali o illegali che siano
Quanti sono i giornalisti senza contratto pagati poco pagati a pezzo
Che possono realisticamente affrontare questi rischi senza avere alle spalle direttori ed editori pronti a condividerne le responsabilità
Sono sono tanti sono sempre di più
E per concludere visto che il tempo è tiranno la nota dal per me davvero dolente io sono andata a rilegge alcuni dei miei interventi degli anni scorsi in ogni incontro con la stampa dal due mila tredici in poi
Ho sempre ribadito la necessità di intervenire sul tema delle querele temerarie
Ogni volta che c'è stato occasione perché non solo meno pericolose
Di minacce di morte e di aggressioni fisiche e incidono comunque sull'attività dei giornalisti questo non c'è dubbio e lo sanno tutti
Tutti concordano però poi da anni e anni non si riesce a fare un passo avanti
E io odio ripetermi ma siamo sempre allo stesso punto una norma in questo senso ha appena iniziato il suo iter in commissione Giustizia ci sono state le audizioni ieri io non sono stato purtroppo presente perché c'era la commemorazione qui alla Camera della giornata del terrorismo e quindi ero qui però ho seguito segue seguirò i lavori
E sono d'accordo che forse quella del la proposta di legge secca del sulla lite temeraria che non è la querela temeraria e la la lite civile la parte civile
Potrebbe avere un un corso molto più rapido se comunque un segnale positivo
E io penso e spero che ci sia un'assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche
Che invece vedo unite per il in maniere inducono intergruppo parlamentare per magari chiedere la separazione delle carriere dei magistrati ora separate o altri tipi
Sono impegnati in altro forse in questo momento
Comunque i numeri del rapporto sono preoccupanti sullo quello che ha detto il procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho beh io sono perfettamente d'accordo sullo stato giuridico del giornalista su quelle che che però il procuratore dovrebbe cercare di sensibilizzare i suoi colleghi magistrati perché non dimentichiamo che la calunnia non ha bisogno di querela per cui se un magistrato
Del perché dopodiché c'è stato un procedimento perché non ci sono gli estremi di reato deve procedere obbligatoriamente se abbiamo ancora l'obbligatorietà l'azione penale per calunnia non c'è bisogno
Ecco quindi il procuratore potrebbe sensibilizzare sotto questo Fi profilo non c'è bisogno di querela per la calunnia
Bene detto questo io concludo veramente nei numeri del rapporto sono preoccupanti al due mila sedici al due mila diciotto si parla di oltre tre mila settecentoventuno operatori dell'informazione oggetto di intimidazioni intimidazioni
Denunciate emersa e registrate
Ma non sappiamo quante sono quelle sommerse
Che purtroppo non vengono alla luce
Già porto cito in apertura quello che ho definito la battaglia quotidiana fra la passione il dovere dell'informazione e la pretesa del silenzio da parte dei poteri costituiti ebbe
è una battaglia che dobbiamo combattere tutti insieme e sulla quale occorre impegnarsi ciascuno per il proprio ruolo e con la propria responsabilità è fondamentale il ruolo di controllo
Che svolge una stampa libera indipendente rispetto al potere una democrazia ha bisogno dipende libere
Capaci di accendere i riflettori laddove si nascondono inefficienza e corruzione malaffare grazie e scusate se ho sforato
Grazie grazie nel suo intervento essa grazie soprattutto per averla risottolineato ancora una volta il valore del dei giornalisti in questo in questo settore delicatissimo della mafia in questi territori
Delicati e di cui le tue colleghe che seguiranno sono una testimonianza la collega Mazzola è un'inviata speciale del TG uno che ha svolto la sua attività anche all'estero è stata protagonista di alcuni episodi anche non piacevoli che l'hanno riguardata che se vuole potrà riferire ma che soprattutto si è occupata per l'arte la mafia all'estero ha svolto delle inchieste particolari mi sembra in Jugoslavia ricordo bene le giovani Pavel puoi dirla ma in Slovacchia ecco infatti
Ti passo la parola grazie tanto precedente grazie
Ecco ci allora tanto grazie
Sono emozionata perché
Questo è un momento questa opportunità è un'eccezione in Europa e nel mondo
Kay i giornalisti
Minacciati
Ho seriamente intimiditi
Nell'ambito e nell'esercizio delle loro funzioni che indagano che cercano la verità al servizio dei cittadini
Non hanno le tutele chi in qualche modo abbiamo noi in Italia
Il mio pensiero in questo momento vai miei colleghi di Malta che sono minacciati il mio pensiero va da Fini Caruana Galizia
E i colleghi che stanno continuando
Nel suo nome su inchieste
Che non hanno sindacato che non hanno uno stipendio e che sono minacciati nel peggiore dei modi ingiuriati
La stessa cosa in Slovacchia nel nome di Jan Cuzzi HP in macchina Kucerova
Ho conosciuto le famiglie
Allora vai via o grazie perché sono martiri sono martiri i nostri colleghi della ricerca della verità in Europa e questo è veramente l'Europa e al buio sull'informazione sulle mafie
Non non abbiamo i tempi potrebbe essere un'altra opportunità questa per parlarne
Adesso concentriamoci un posto su
L'argomento di oggi
Vado spedita
Il cronista e una sentinella e se la sentinella si addormenta o finge di non vedere la città espugnata
Questo il sale della democrazia questo uno dei mali italiani non avvisare la città alla sentinella che chiude gli occhi
Ma quando non ci voltiamo dall'altra parte non dormiamo se stiamo con gli occhi bene aperti indaghiamo qui dobbiamo lanciare il grido informare pubblicando e denunciando ecco perché il giornalista e minacciato aggredito attaccato
Quando svela ciò che è nascosto nel buio di un'intera città una comunità che preferisce per paura per interesse per indifferenza per comodità fingere di non vedere perché per uno che decide di vedere di denunciare di pubblicare altri venti volgono lo sguardo altrove
Non è uno stile generale vivere nella legalità in Italia non è uno stile generali informare con correttezza in verità nella completezza senza insultare immaginiamo per le mafie cosa accada qui bisogna spot sfatare un luogo comune non è vero che l'informazione sulle mafie non fa ascolto non è vero che i cittadini non siano interessati
Non è vero che in Italia c'è tanta informazione sulle mafie
Me ne occupo da trent'anni e la mia esperienza mi dice che c'è sette d'informazione sulle mafie e il pubblico ti premia se lavori bene sei corretto il problema sono le linee editoriali dei direttori che hanno dietro sempre la politica
Ho pagato un prezzo alto per fare le inchieste di mafia e RAI durante il governo Berlusconi nel due mila quattro due mila cinque io sono stata dequalificata c'era l'editto bulgaro
Andai in distacco a RAI tre per fare sentire la mia voce al servizio dei cittadini
Non potevo più occuparmi di mafia al TG uno trent'anni di informazione sulle mafie con le letterine che ricevevo tra l'altro anche dal carcere dal boss Papalia signora ma che c'ha fatto nella mia famiglia
Vivi dovete arrivare al mio processo a lei e al pubblico ministero ci auguro cento anni di salute
I cittadini hanno sette di autentica informazioni sui potenti alle mafie non sui rubagalline le coppole storte i cittadini vogliono sapere cosa c'è oltre l'apparenza dove questa informazione tranne poche eccezioni
Le inchieste tv vengono piazzate in terza serata giustamente il Procuratore Nazionale Cafiero De Raho lo denuncia sempre
E ringrazio ossigeno e Alberto Spampinato con tutta la squadra
Per avere aperto uno squarcio di verità pubblicando questo straordinario rapporto molta folla FIAT poche notizie
Finalmente verità zero trionfalismi finalmente si parla in questo rapporto anche di editori con luci dj orna visti consenzienti
C'è un problema la nostra responsabilità
I nostri colleghi assassinati sono la nostra guida guaio a tradirli
Ma ci sono anche i complici gli amici dei legali del clan quelli che se una Bossetti aggredisce per strada perché poni domande sul figlio in ascesa Ivan Caldarola poi pubblicano che te la sei cercata
E nessuno nessuno tutt'oggi a Bari scrive che la boss Monica Laera è una condannata definitiva in Cassazione capo Klammer col marito Lorenzo Caldarola
In carcere condannato per mafia un figlio in carcere condannato per omicidio e un altro Ivan Caldarola diciannove anni quello sul quale io indagavo da pochi mesi in carcere per estorsione uno armato
Ne ho fatto di appelli pubblici sui minori a rischio a Bari
Un ragazzo di diciannove anni che reclutava i suoi coetanei non clandestini sullo che ha tenuto e tiene tuttora sotto scacco un pezzo importante di Bari traffico di rito droga estorsioni sale giochi ecco il profilo criminale
Di Monica lei era la boss che mi ha aggredito il nove febbraio scorso a Bari sono sei pagina sei pagine
Tra condanne per quattrocentosedici bis e provvedimenti dichiarazioni dei pentiti una che ha familiarità col giubbotto antiproiettile con le pistole questa è la donna che mi ha aggredito
Questa cosa mi ha dato un pugno mi ha minacciata di morte sta nel provvedimento giudiziario
Emivolto il sinistro mi ha colpito la parotide l'orecchio in pieno uno schiaffetto hanno scritto
Le domande le ponevo nel suo quartier generale sul suolo pubblico ma controllato dal clan striscioni Lyle suo clan lo Stato ha il dovere di liberare i territori questa è la sfida che abbiamo davanti a noi non si può mettere sotto scorta all'intera categoria dei giornalisti italiani ma neanche metà il figlio della boss Ivan è anche accusato di presto Prato una bambina di dodici anni Luís ne aveva diciassette è stato rinviato a giudizio nessun giornale a Bari se quel processo che rimane al buio
Come si può sentire una ragazzino una vittima che denuncia
Contro un clan così potente dov'è la città qualcuno si è preoccupato di questa ragazzina il Suma
La mia inchiesta per speciale TG uno era puntata sui figli dei boss ebbene una parte cospicua dei giornali anche dei TG locali hanno raccontato la mia aggressione comune ha spintonata tra donne una giornalista che disturba che provoca molestia
Che essere cercata la versione del clan e seminando sospetti attorno a me
Meno male che ora il sindaco di Bari si costituirà parte civile al mio Processo parte civile è la RAI libera con don Ciotti e l'avvocata Enza Rando che mai mai mi hanno lasciato solo una l'Associazione Stampa Romana Ordine dei giornalisti ludi sindacati
Questo che vedete invece
Lo dovete chiedere per favore è il dossier
Denuncia che i legali del clan e mi hanno fatto contro la fabbrica del fango con la dinamica dei fatti falsificata con i giornalisti amici citati presi ad esempio e la giornalista cattiva la sottoscritta per la quale si imbocca la punizione mi hanno Pd Hinata per mesi e mesi nei premi che ho ricevuto dicendo guardate che scandalo va punita per radiata
Questo dossier enciclopedia della mafia sono stata denunciata dal tranne la pm ha chiesto l'archiviazione perché è tutto falso
A Bari gli imprenditori pagano anche due mila euro al mese le estorsioni al clan e lo dicono le indagini medici del Policlinico chiamano il famigerato boss Pino mercante per recuperare la refurtiva i medici del Policlinico
Il boss e mercante il consuocero della bossa e la la consuocera Angela Ladisa Bona Colella
Dopo l'aggressione che ho subito mi ha pedinato davanti alla polizia chiamata da me mia raggiunta mi ha detto Sky da davanti alla polizia non parlare
Estrada io ero chiusa in macchina
La borsa della era pochi giorni fa è stata pure Benedetta inchiesta le hanno dato il certificato di idoneità a fare da madrina un bambino di nove anni col padre in carcere dopo la scomunica di papa Francesco nel due mila quattordici
Ma ci rendiamo conto di quante complicità complicità ci siano attorno ai clan
I divorziati e non possono fare da madrina o padrini in chiesa la ma la mafia o sassi a un bambino portato su una Ferrari in chiesa con giochi pirotecnici come i Casamonica ma perché a Bari non accade nulla
La Puglia somiglia alla Sicilia degli anni ottanta per le mafie troppe collusioni
Ma che cresciute storicamente indisturbate
E sono d'accordo col procuratore antimafia del ramo siamo al Medioevo della sicurezza ma non solo a Napoli aggiungo io
Andrebbero fatte le perquisizioni a tappeto i pregiudicati di mafia i mafiosi vanno disarmati disarmati siamo in guerra
Siamo in guerra si danno la caccia ai disperati qui bisogna dare i caccia la caccia ai mafiosi
E criminali disarmati
La piccola Naomi e quattro anni ha una ferita da guerra sul petto colpita dai camorristi per strada patti senz'altro di cocaina
Siamo in guerra sulle mafie svegliamoci non è normale che la mia collega Marilù Mastrogiovanni sia minacciata è perseguitata in Puglia da mafiosi e querele temerarie
Dobbiamo proteggerla abbiamo il dovere di proteggere Marilù
Alziamo gli scudi attorno al a lei e concludo
Da diversi mesi sto indagando per speciale TG uno sulle mafie in Europa sugli omicidi dei colleghi Daffney Caruana Galizia Jan cuccette
Entrambi i giornalisti investigativi sull'informazione sulle mafie in Europa malte e Slovacchia siamo all'anno zero se non fosse per colpo di luce che portano le inchieste della nostra magistratura quella italiana
Che io ringrazio sempre e siamo chiamati ad allargare i nostri orizzonti altrimenti le democrazie saranno corrose silenziosamente dall'interno
Ho svelato molti retroscena con documenti esclusivi in Slovacchia
I reporter investigativo Iancu zia che ti attuali di fu pedinato espiato col teleobiettivo fotografato e le foto sono state date i killer vergogna
Del cognato
Ho trovato quelle foto a Bratislava e pubblicate scusate
Yann era un ragazzo meraviglioso c'era un collega veramente con i sandali
Che proveniva da una famiglia povera e ha studiato terribilmente per potere fare giornalismo investigativo
Ho trovato queste foto con le unghie e con i denti Leo pubblicate ho svelato le menzogna dell'ex capo della polizia Gaspar Tibor sulla 'ndrangheta in Slovacchia diceva di non sapere niente di non sapere niente nemmeno di Antonino Vadalà
Il narcotrafficante per fortuna oggi ed arrestato ma ho pubblicato un rapporto di polizia Europol che lo ha sconcertato
Perché è un bugiardo mentre il nostro collega veniva assassinato e che enunciavano nella sua ultima inchiesta proprio le complicità che c'erano dietro all'uso illegale dei fondi della Comunità economica europea
L'uso illecito della 'ndrangheta e le complicità del partito di governo attuale stima R. mentre Luís sia faticava veniva spiato assassinato trucidato con le foto degli omicidi non si possono guardare
Di come hanno ridotto Yandel Martina
Mi non ce ne sono Marian coccio inerti Arturo imprenditore slovacco c'è anche altro
E mi appello e che dobbiamo fare in modo che queste indagini come quelle Dida né non si chiudano con mezze verità
Il collega Cuccia
è stato assassinato mentre indagava
Sulla 'ndrangheta finanziamenti e il partito di governo smette come ho detto
Ma io non mi fermerò vogliamo conoscere i mandanti tutti i mandanti didattica a Malta sull'indagine è calato il silenzio
E sul sull'omicidio Cuccia che vogliamo sapere fino in fondo quanti hanno chiesto la sua morte
Non solo questi imprenditori quattro chili
Da pochi giorni ho ricevuto una minaccia di morte via Facebook
Sulla quale indaga la polizia postale è una minaccia che viene dall'estero
Non posso dire altro perché io non sono un marchio alla denuncia facile io voglio sapere chi è
Io voglio sapere chi è e non è la prima
Da quando ho cominciato questa inchiesta in Europa
Sono tre
Ma questa è la più brutta
Ma ti garantisco Bellucci su cui io non mi fermerò
Grazie grazie
Mariagrazia per questa tua testimonianza io voglio sottolineare un punto
Il problema della mancata illuminazione delle aree e alcune aree del Paese sulla il focus sulla mafia quindi la sottrazione per esempio di testimonianze di piccole testate quindi di testimonianze giornalistiche sul territorio
In alcuni territori diciamo in Italia nel nostro Paese ma questo immagino che accada anche all'estero
Di fatto consegnano aree al malaffare alla ma anche alla mancata denunciarla mancata osservazione di questi fenomeni da parte dei giornalisti e la chiusura di testate
Piccole e medie crea non solo un danno al pluralismo ma si rischia di consegnare queste aree alla al malaffare alla mafia
Grazie e quindi una testimonianza tesso locale tutta italiana da parte della collega pugliese
Le Marilù Mastrogiovanni che era direttore del giornale il tacco d'Italia
E fa parte anche della giuria del Premio UNESCO vero Guglielmo Cano grazie grazie per aver accettato il nostro invito al per averle per voler stare anche la tua testimonianza
Grazie grazie ad ossigeno si io sono appena tornata da il dalle celebrazioni del Word Press Freedom lei
Ad Addis Abeba dove ho partecipato in quanto componente della giuria internazionale che assegna il premio mondiale per la libertà di stampa una giuria composta da sei giornalisti indipendenti
Devo dire che è stato davvero emozionante al al mio ritorno mentre proprio stavo per atterrare in Italia ricevere le e mail da tutto il mondo dei colleghi del del bordo di UNESCO che comunicavano che i due colleghi che abbiamo premiato dopo cinquecento giorni di prigionia nel Myanmar due colleghi della Reuter avevano pubblicato testimoniato con i loro servizi con le loro foto
Le esecuzioni sommarie da parte della polizia locale sulla popolazione civile per questo sono stati incarcerati cinquecento giorni questi due colleghi proprio grazie al seguito della pressione internazionale
Anche del premio UNESCO sono stati liberati quindi dalla dall'azione locale dall'impegno locale proiettarsi poi a livello internazionale e capire capire come il lavoro dei giornalisti italiani è come il lavoro della magistratura italiana viene guardato dall'estero
Davvero uno squarcio di verità sulla nostra realtà
All'estero veniamo guardati con grandissimo interesse
Soprattutto devo dire per la l'ordinamento giudiziario italiano che sicuramente va migliorato ma che già di cento passi avanti rispetto al resto dell'Europa e del mondo per quanto riguarda le mafia
In Europa non c'è legislazione
Utile
Solida per contrastare le mafie per questo le mafie italiane si sono ormai trasferita all'estero queste l'emergenza
Ecco perché con grande competenza la collega Mazzola sta focalizzando la sua attenzione sulle mafie in Slovacchia e a Malta perché semplicemente lì c'è la mafia italiana lì c'è la mafia pugliese
Ci sono gli Investimenti diva dalla di Martina donna tante cose non possiamo trovarle ma le sappiamo
Ci sono gli investimenti della mafia pugliese anche a Malta della 'ndrangheta di Cosa Nostra della camorra
Che sono macchie che comunicano ormai tra di loro la mafia pugliese viene guardata come una mafia contadina come una mafia straccia Ona invece semplicemente molto astuta dinamica flessibile imprenditoriale
Sono nuclei che dialogano fra di loro all'occorrenza la mafia non Hanbury non ha barriere
Non discrimina la mafia fa affari e va all'estero quindi quella la vera emergenza all'emergenza di capire e di scrivere
E di indagare sulla mafia europea e della parte da protagonista
Kjaer ricopre la mafia italiana in Europa perché ormai ci siamo internazionalizzati
Io lavoro in periferia
Sono editrice dimestichezza con la cooperativa di giornalisti che ho fondato e di cui sono socia sono un primus inter pares rispondo di tasca mia di ciò che scrivo e io scrivo di sacra corona unita
Io da quindici anni ho scelto di difendere i fatti scrivo di ciò che accade a cento passi da me
Scrivere in periferia significa essere al centro dell'azione mafiosa vederla con i propri occhi toccare con mano
Vedere i mafiosi che passano sotto casa vedere conti prendono il caffè a chi stringono la mano significa che loro sanno chi sei dove abiti dovevano scuole che i figli
Non siamo nella c'è nella Sicilia di Peppino Impastato siamo in Puglia nel Salento così patinato e Amato dei vip
Anni fa la Regione Puglia mi scrisse che l'immagine che io davo della Regione non era in target rispetto alla loro strategia di comunicazione e così non ha più fatto pubblicità sul mio giornale
Piano piano gli inserzionisti sono spariti molti sono stati avvicinati direttamente dagli amici dei mafiosi che amichevolmente hanno consigliato loro di non sostenerci
In Puglia nel Salento a Bari emergenza mafia
Il clan esercitano il loro predominio sul territorio riducendo al silenzio la popolazione l'abbiamo visto plasticamente con l'aggressione della collega Mazzola nel quartiere Libertà a Bari
Quell'aggressione una dichiarazione di guerra allo Stato spiego perché
Perché la collega era investita del diritto dovere che le deriva direttamente dalla Carta costituzionale dunque alla nostra Carta oltre che alla collega ai valori fondanti della nostra democrazia che la mafia ha dichiarato guerra e per questo è necessario essere vicini a Maria Grazia che rischia l'isolamento all'ostracismo all'interno della RAI per il suo impegno contro le mafie
I giornali scrivono di mafia solo sull'onda della cronaca mancano le inchieste che riescano a cogliere la complessità del fenomeno
Cioè una sinergica struttura multipli is less parlo della mafia pugliese
Con una mentalità criminale più moderne specializzata capace di spaziare dal caporalato al Traffic indo cioè la tra la tratta degli esseri umani per sfruttarla sui campi per la prostituzione
Lost Madding cioè il guadagnare dalla immigrazione
Scommesse on line turismo ristorazione spaccio di droga fino all'attuazione di efficaci strategie di infiltrazione negli enti locali nell'indotto degli appalti pubblici in particolare nella gestione dei rifiuti
Se fino a poco tempo fa le mafie pugliesi non comunicavano tra loro dalle ultime indagini risultano collegate come fossero vasi comunicanti
Eppure le procure minimizzano nonostante dalle relazioni della DIA emerga un quadro preoccupante
Scrivo del sistema criminale di connivenza tra politica imprenditoria sacra corona unita nella gestione del ciclo dei rifiuti faccia inchieste investigative significa che tiro fuori notizia non pubblico le veline delle procure
Ma mi spingo addirittura fino a controllare il loro lavoro in quindici anni di lavoro da quando fondato il mio giornale d'inchiesta ho ricevuto decine di
Di querele e neanche una condanna recentemente parlo solo di quello che è accaduto negli ultimi diciotto mesi
Un'impresa che dava lavoro a mafiosi per la gestione dei rifiuti infiltrandosi nella pubblica amministrazione mi ha querelato un'impresa una holding con sede a Roma
Mi ha querelato e ha chiesto e ottenuto il sequestro del giornale ha chiesto e ha ottenuto il sequestro del giornale
E vietato dalla Costituzione il sequestro durato quarantacinque giorni una sospensione delle garanzie costituzionali lunga quarantacinque giorni
Poi il dissequestro ho ricevuto un decreto di citazione diretta a giudizio che cosa significa querela sequestro processo direttamente senza potermi difendere
Mandata direttamente alla sbarra su richiesta di un'impresa raggiunta da interdittiva antimafia a questo punto mi chiedo da chi devo difendermi io
Di chi devo avere paura dei mafiosi o della procura o di entrambi
I due posta su Facebook con cui invece avevamo condiviso le inchieste sequestrate poi sequestrate sono a tutt'oggi sosta sotto sequestro da parte della Procura
Perché ha scritto il giudice i social non godono delle garanzie costituzionali
Ora quell'impresa destinataria di interdittiva antimafia e il comune di Parabita dove l'impresa lavorava nella gestione dei rifiuti sciolto per mafia
E qui presente il commissario straordinario che ringrazio per la sensibilità la competenza con cui ha seguito le vicende
La stessa impresa i Gekko con sede a Roma mi ha querelato Ratta per la mia audizione dinanzi alla Commissione regionale d'inchiesta sulle mafie la legge lo vieta ma lo ha fatto
I commissari straordinari sono stati minacciati con le tre anonime
E con proiettili questo il clima
Nel Salento io alla vigilanza radio comandata non serve a nulla
Ho chiesto al prefetto al procuratore ho scritto al ministro di tutelare la mia famiglia
Avevo già la tutela quando m'hanno incendiato casa nella notte scusate
Mentre dormivamo
Scrivo scrivo di mafia cioè sono accusata di infangare il buon nome l'onore della mia città l'intera Giunta comunale di Casarano mia querelata per questo centotrenta pagine di querela
La stessa Giunta fisso manifesti in tutto il Paese invitando i cittadini a reagire contro di me che in fango il buon nome della città
In Puglia e nel Salento c'è voglia di mafia la mafia piace
Gode di grande consenso sociale non si percepisce la differenza tra mafia e Stato
I cittadini si rivolgono al mafioso per un consiglio per dirimere un litigio tra parenti perfino tra marito e moglie per avere un lavoro per avere soldi senza interessi
Emerge o per emerge perfino dalle indagini degli inquirenti quindi il giornalista che rompe le uova nel paniere è un nemico
Per questo dopo quei manifesti contro di me ho cercato di spiegare all'ex prefetto alla procura
Del pericolo che correvo proprio per il profondo consenso sociale di cui godono i clan sono stata ignorata
Ho deciso di andare via ma la macchina mia raggiunta via internet quattro mila mail in pochi secondi sono arrivate contenenti minacce di morte
Altro episodio via Feltri Facebook mi ha minacciata con insulti sessisti sì e sia dicendo di venirmi a prendere per picchiarmi un politico amico di un boss che gira liberamente
Su internet i boss sono esaltati come leoni e bravi padri di famiglia io invece sono infame e cagna oggetto di caricature e fango e tutto on line
Ma la procura ha sequestrato il posto del mio giornale non quelli della moglie e degli amici del boss la Procura di Bari indaga la Procura di Lecce minimizza lo ripeto non so più da chi devo difendermi perché l'unica mia difesa l'unica mia difesa e scrivere notizie verificate vere ma non basta
L'entrata mentre ero ad Addis Abeba
Un carabiniere ha suonato alla porta di casa mia senza un mandato senza una carta senza nulla da notificarmi e ha detto a mio marito di contattarli
E di recarmi in cui in presso la la la locale stazione perché devono interrogarmi
Per la querela della Giunta di Casarano questa è un'intimidazione
Non solo i giornalisti in periferia sono troppo vicini alla mafia ma anche le procure sono troppo vicina alla politica alla Massoneria
In passato la maggior parte delle querele venivano archiviate anche senza che io sapessi nulla ora si trasformano in decreti di citazione diretta a giudizio ne sono arrivati due in pochi mesi
E passo alle proposte
Google proposte per l'Europa Google ha già dei indicizzato almeno sei inchieste su richiesta se inchieste del mio giornale verificate
Tutto vero
Le abbia indicizzate almeno sei su richiesta di chi si è sentito offeso
L'ha fatto senza contraddittorio senza avvertire il giornale senza avvertire me la direttrice nessuno
Non è censura perché le inchieste rimangono on line e ma come se non lo fossero perché i cittadini non possono averne notizia non possono leggerle e come stampare un giornale buttarlo direttamente in discarica senza distribuirlo in edicola
Degni di Cesaroni inchiesta come impedire che venga distribuita in edicola
Infine su proposta sulle querele temerarie
Serve cambiare la legge per inserire le inserire l'obbligo del versamento di una somma almeno pari al cinquanta per cento di quanto richiesto dal querelante come risarcimento del danno ma non basta
Il giornalista professionista deve godere di uno status specifico per cui il reato di diffamazione per il giornalista possa essere derubricato da doloso a colposo come in altri Paesi europei
In questo modo possiamo anche poter attivare un'assicurazione professionale che ci tuteli dalle querele io non mi posso assicurare come nel resto d'Europa invece accade oggi non si può perché il reato è doloso
Noi per mestiere dobbiamo dire la verità questo però ci deve essere riconosciuto dall'ordinamento giudiziario attraverso meccanismi che ci tutelino dalle querele pretestuosa derubricando il reato ed eliminando il carcere
Io se vengo condannata e non berrò condannata do nonostante venga torturata non verrò condannata perché quello che scrivo e verificato ma rischia il carcere io a tutti noi
Chiediamo cioè che lo Stato stia dalla nostra parte dalla parte della verità dei fatti che noi vogliamo difendere noi vogliamo difendere i fatti
Marilù
Grazie devo dire che ci vuole coraggio e in molte circostanze su alcuni territori a fare questo mestiere mi fa piacere che queste testimonianze avvengano fa parte dei tuoi Thorne tue colleghe ecco tuttavia giungere
Noi colleghe minacciati non l'abbiamo lasciati soli Lai testimoniato anche la Marzola va detto precedentemente
Il sindacato loro perché li abbiamo accompagnati alcuni nei tribunali nelle procure e ci siamo costituiti anche parte civile in alcuni processi questo risulta agli atti
Come dire continueremo a farlo perché io ritengo che non solo diciamo nel Lazio nel territorio di competenza ma che questa attività di costituzione di parte civile debba avvenire
In tutte le regioni laddove si creino naturalmente presupposti evidente no e che lo consentano perché non è generica io sono una giuridica però imparato che la costituzione di parte civile deve avvenire su un interesse preciso su un articolo preciso per cui non è così agevoli sempre ma laddove è possibile
Secondo me bisogna farlo proprio per testimonianza della vicinanza degli organismi di questa categoria questi colleghi in un momento così delicato che siamo attraversando tutti
Quindi grazie a due colleghi coraggiose
Che saluto con affetto e partecipazione grazie al presidente Grasso dare soltanto due minuti per cambiare il tavolo nel nostro ultimo panel grazie ancora
Quindi c'abbiamo diciamo verso la conclusione di questa nostra mattinata
Pregherei
Ora risalire qui vicino a me
Per l'ultimo tema del nostro ante la nostra mattinata le giornaliste come bersaglio
Scusa ah ok benissimo sì va bene
Allora approfitterei di questo cambio di tavolo per invitare Vittorio Mezza che è un pianista compositore
Che autore dell'inno alla libertà di stampa Tercio un saluto a
Dirci una parola Ivo e annunciare una iniziativa che ci sarà a giugno
Grazie buongiorno a tutti mi chiamo Vittorio Mezza sono compositore arrangiatore presiedo la cattedra di pianoforte gesso nel dipartimento di nuove tecnologie linguaggi musicali presso il Conservatorio di Stato un saluto a tutti i presenti è un ringraziamento al Presidente della della Camera l'associazione ossigeno per avermi invitato esporre in questo intervento il progetto libertà va cercando
Si tratta di un titolo quanto mai castigo intrigante
C'è un po'di però in quanto musicista io sono abituato ad avere attorno il sound dice si tratta di un titolo quanto mai castigo intrigante tratto dal primo canto del Purgatorio della Divina Commedia di Dante Alighieri
Titolo scelto dal giornalista Alberto Spampinato che il direttore di ossigeno
Per la precisione parliamo del versetto settantuno dove Dante dice libertà va cercando ch'è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta
Cito si rivolge a Catone presentando gli Dante come cercatore di libertà i musicisti che cosa vediamo in questi versi
Libertà va cercando sottende una dimensione musicale di riscatto
Di affermazione dei valori della democrazia dell'uguaglianza proprio ciò di cui parlavano prima i giornalisti della bellezza di rinnovamento e aggiungerei dell'italianità una dimensione in cui il nostro approccio jazzistico cerca di definire i suoi fervidi e multiformi Coco contorni nel panorama contemporaneo
Il progetto fa parte di musica parole e gesti diritti umani avviato da ossigeno per promuovere il diritto di ogni cittadino di ricevere e diffondere liberamente informazioni
Senza subire appunto censure ritorsioni un diritto come abbiamo visto spessissimo violato
Quindi quando abbiamo conosciuto ossigeno come musicisti
Presso la Casa del jazz è stato bello scoprire un trade unione tra tra i giornalisti e la musica jazz
In questo caso con ossigeno in effetti non avevo mai pensato a questo binomio no giornalisti musica jazz
E sembrano due realtà molto distanti tra loro ma in realtà appunto hanno una matrice comune storicamente incentrata sui viali di libertà e diritti umani e quindi è stato tutto ciò è stato colto pienamente da da Alberto Spampinato professor Mennella e tutti i collaboratori di ossigeno che ringrazio
Abbiamo avviato uno scambio di iniziative positive sfociate nel progetto libertà va cercando
Sto concludendo libertà va cercando un lavoro quindi discografico che abbiamo registrato presso la Casa del jazz di Roma
In Trio quindi in pianoforte sassofoni chitarre
E voi sapete che la casa del Chelsea un luogo confiscato alla banda della Magliana per cui rappresenta fortemente gli ideali di cui abbiamo parlato vite
Parlato stamattina c'è anche una lapide posta all'interno l'ingresso con i con le vittime che testimoni di mafia che testimonia la vittoria delle istituzioni sul sulla mafia e quindi restituisce
Alla Città e il parco CD libertà va cercando contiene un inno che ho scritto per ossigeno sulle tematiche della libertà di stampa e di informazione e verrà pubblicato
In autunno dalla famosa etichetta discografica Splash Records in formato digitale e copia fisica
E verrà presentato sia Roma che all'estero grazie al supporto appunto di ossigeno quindi per ora non resta che invitare subito
Qualora lo vogliate al concerto del Trio libertà va cercando il ventuno fino alla Casa del jazz
E dove seguiremo parte del repertorio insieme a nuovi brani i sarà un modo per trascorre insieme una serata non è all'insegna del jazz accendendo i riflettori attraverso il linguaggio universale della musica sulle importanti tematiche di ossigeno porta avanti
Ci terremo infine molto ad un vostro supporto per il futuro dato che il progetto è davvero al suo abbrivio e rappresenta il risultato di sforzi
Infiniti sia da parte di ossigeno che da parte nostra come musicisti e quindi se volete visitate il sito la pagina Facebook di ossigeno e quella di Vittorio Mezza e vogliate appoggiarci in quest'iniziativa multiculturale ed esclusiva
Ci riteniamo essere degno di attenzione il valore bene grazie può proseguire grazie quindi tutti siamo invitati al concerto del ventuno giugno intanto grazie mille
Quindi Borrelli brevemente intanto presentare i miei compagni di tavolo di questa ultima parte della mattinata
Dopo diciamo la relazione che farà la parcella per la morte del suo un focus gli ultimi dati aggiornati perché lui per quello che riguarda il fenomeno delle minacce diciamo di genere al femminile
Accanto a me cioè Nadia Monetti una collega della RAI del TG due nonché membro del del dell'esecutivo del consiglio nazionale dell'Ordine accanto a lei Marco Dalmastro direttore dell'osservatorio per il giornalismo dell'Agcom
E la collega Arturo Luciana Forzatti oltre che essere una mia collega ex collega di avanza
Diciamo ci illustrerà un'iniziativa che abbiamo fatto insieme il nome di un collega che già recentemente lasciato e Guido Columba che è stato presidente dell'Unione dei comunisti per tantissimi anni
Offerto a te la parola grazie
Buongiorno a tutti
Non so se si sente sì grazie
Allora come diceva poc'anzi sì
Scusate
Allora come diceva la Presidente in questo Pannella ci soffermeremo sulla questione di genere e dunque sul tema delle minacce alle giornaliste noi di ossigeno abbiamo provato a trovare insomma elaborare i dati delle minacce alle giornaliste in Italia c'è grossa attenzione anche a livello internazionale e su questo su questo tema sulla questione di genere quindi tutte le istituzioni internazionali
Si stanno interessando alla appunto alle minacce a danno delle operatrici dell'informazione e ovviamente elaborando i dati in Italia abbiamo provato a cercare ad informarci sui dati a livello internazionali a livello mondiale ci siamo però accorti
Perché ci premeva fare un paragone ci siamo però accorti che in realtà sarebbe impossibile fare un paragone tra i nostri dati e quelli delle organizzazioni internazionali semplicemente perché in realtà noi utilizziamo due metodologie d'indagine completamente diverse
La sicuramente è comune
A tutti il fatto che c'è un incremento di questo tipo di minacce e quindi si è Prisa coscienza di questa problematica
E a tutti è comune la matrice la natura sessista delle minacce nei confronti delle giornaliste
Però i metodi di indagine come dicevo prima sono diversi noi di ossigeno ormai da dieci anni
Utilizziamo un metodo che abbiamo messo a punto nel tempo che per inciso quasi scientifico e ci avvaliamo della raccolta
Della verifica dei fatti e della raccolta dei dati cioè contattiamo personalmente il giornalista raccogliamo documenti quindi facciamo una sorta di inchiesta
Differentemente per lo più le organizzazioni internazionali si basano su dei sondaggi di opinione quindi somministrano dei questionari che nella maggior parte dei casi restano anonimi su un campione di cui spesso non si conosce la composizione per cui non siamo in grado di paragonare cioè non ci sembra nemmeno giusto paragonare paragonare i dati sicuramente posso dire e qui faccio
Una apro una brevissima parentesi che siamo orgogliosi del fatto che il nostro metodo ha prodotto in dieci anni di lavoro puntuale il quotidiano degli enormi risultati
E ce l'ha riconosciuto pubblicamente anche il direttore per la divisione della libertà di stampa dell'UNESCO
Gai Berger definendo siccome i leader la guida mondiale in questo campo di indagine restiamo convinti quindi che il monitoraggio sia la prima forma di protezione nei confronti dei giornalisti e siamo felici del fatto che oggi si parli pubblicamente di giornalisti minacciati e sia caduto il tabù siano cadute le diffidenze che noi stessi abbiamo incontrato all'inizio della nostra esperienza anche all'interno della categoria
Torno Sui sui dati e parto vuol dire che in Italia ci sono cento tre mila settecentosettantanove giornalisti
Di questi i dati sono dell'ordine dei giornalisti e sono aggiornati a look più due mila diciotto di questi il trentanove per cento sono donne
Centotré mila
Ah ok fittizie il trentanove per cento sono è rappresentato da donne il
Sì ok anni avanti
I giornalisti minacciati in Italia quindi le minacce che abbiamo verificato con il nostro metodo i con attraverso queste inchieste che facciamo quando ci troviamo di fronte a nuovi casi di di attacco sono tra il due mila quindici e il due mila diciannove mille settecentosei di queste abbiamo contato trecentocinquantotto donne e mille trecentoquarantotto uomini il che vuol dire
Che il ventuno per cento delle giornaliste cioè il ventuno per cento di questi attacchi tra il due mila quindici e il due mila diciannove è stato supplito dalle donne sono ventuno per cento le donne minacciate in questo periodo nel due mila diciannove perché poi ci siamo concentrati anche se gli ultimi tre ministri del del nuovo anno la percentuale del ventiquattro per cento quindi sono diciotto sul tentativo settantatré è ovvio che troppo presto per poter fare una previsione
Perché parliamo soltanto dei primi tre mesi ma il dato ci sembra già di per sé significativo
Ci tengo a precisare che quello che noi riusciamo a certificare è ovviamente soltanto la punta dell'iceberg cioè solo la parte superiore del del problema che pensiamo abbia radici più profonde il sono sostanzialmente due i motivi per cui non riusciamo a stare dietro a tutti i casi di violazione il primo è ovviamente la mole di lavoro per che è eccessiva rispetto alla forza lavoro
E il secondo è la condizione di lavoro dei giornalisti perché il fatto che la professione sia in crisi e che quindi vengano meno e le tutele
Venga meno la forza economica
Prende il giornalista ricattabile e quindi molto spesso il giornalista non denuncia i soprusi che subisce è ovvio che la donna eh duplicemente nel mirino in quanto professionista dell'informazione e in quanto donna
Perché quindi si scontra non soltanto quella debolezza professionale ma anche con gli stereotipi culturali che purtroppo esistono ancora nella nostra società e quindi molto spesso per vergogna o semplicemente per paura
Edita di denunciare anche le molestie
Per esempio che stupisce sul campo di lavoro ma questa è una è un discorso diciamo che va anche al di là della professione giornalistica quindi non soltanto legato alla professione
La nostra attenzione tornando ai dati si è concentrata
Ma in maniera particolare sui gli ultimi tre anni quindi abbiamo osservato l'andamento delle minacce nel biennio due mila diciassette due mila diciotto e poi nel due mila diciannove
I dati più significativi sono che la percentuale delle donne minacciate dal due mila diciassette due mila diciotto e pari Alpi avvinti trine e la cosa diciamo che balza subito agli occhi e c'è balzata subito agli occhi è che il Lazio
In conformità quindi con irritato nazionale dei giornalisti minacciati è negli ultimi due anni la Regione dove si verificano il maggior numero di attacchi quindi alla maglia nera
Seguito poi dalla Puglia dalla Calabria età alla Campania la quale cede il posto alla Sicilia per quanto riguarda il primo trimestre del due mila diciannove
Un altro elemento che abbiamo e siamo riusciti ad ottenere è relativo alla tipologia delle minacce
Nei confronti delle giornaliste ossigeno divide gli attacchi in cinque grandi macrocategorie
E abbiamo osservato non voglio Darwin tutti i numeri le slide coi saranno disponibili perché altrimenti mi confonda le idee però abbiamo osservato che sia paragonando
E le ricche la percentuale più alta è quella degli Abba e degli avvertimenti sia se il numero viene calcolato in relazione al totale delle giornaliste delle sole donne minacciate nel biennio due mila sette due mila diciotto sia se questo dato viene calcolato invece in relazione al totale dei giornalisti minacciati nello stesso periodo
Anche nel due mila diciannove la percentuale più alta e qui gli avvertimenti una donna
Breve approfondimento a parte invece meritano le minacce on line tra il due mila diciassette e il due mila diciotto l'undici per cento degli attacchi alle giornaliste è rappresentato dalle minacce on line
Sembra essere la nuova frontiera delle minacce non c'è una giorno non c'è giornalista che non c'ha riferito di Adr ha ricevuto
Insulti sessisti minacce di stupro e insulti
Per scarsa professionalità e competenza o nella propria casella di posta elettronica o sui propri profili Phillies Twitter quindi sui sui social network il problema come dicevo all'inizio fortemente sentito anche a livello internazionale
è ovvio che non è un problema solo delle donne ma che riguarda tutti e ognuno di noi
Ha delle responsabilità in tal senso
Per quanto riguarda l'attenzione alle questioni di genere voglio concludo citando due importanti Progetti due importanti novità che arrivano un po'più un lontano dai confini italiani
Due anni fa è stato istituito il Progetto Sondrio della dell'OSCE che riguarda proprio la protezione on line delle giornaliste quindi c'è un'attenzione precisa sulle minacce che le giornaliste colpiscono sul web dove per ovvi motivi è molto più facile insomma intimidire visto che ci si può nascondere dietro lo schermo di un computer dietro a i falsi profili una novità interessante della scorsa settimana invece arriva dall'African
Dove praticamente proprio la scorsa settimana l'Unione africana che sarebbe l'organizzazione regionale africana omologa del nostro Consiglio d'Europa ha lanciato delle una pezza di linee guida degli Stati africani sulla libertà di espressione e sull'accesso all'informazione
La libertà la consultazione è tuttora aperta
Ma interessante che all'interno di questa con una di queste linee-guida c'è proprio una specifica menzione
Alle minacce di genere e alla sicurezza delle croniste che è molto più precisa rispetto a quella che invece troviamo nella direttiva per la sicurezza dei giornalisti del consiglio d'Europa grazie
Grazie quindi manteniamo il primato il Lazio mantiene il primato anche per quello da questa diciamo aspetto ahimè e io ho dimenticato di dire che Raffaella per ossigeno nella responsabile del monitoraggio sulle minacce che svolge un lavoro devo dire preziosissimo grazie per l'impegno di cui noi qua dell'ordine del Lazio possiamo dare testimonianza perché veramente instancabile
Darei lascerei la parola adesso Marco Del Mastro
Per direttore dell'osservatorio per il giornalismo dell'autorità Agcom grazie grazie ma
Sette allora io sono economista e quindi di mi dichiaro subito purtroppo non ho dati di solito arrivo con dati ma visto che parliamo di criminalità ieri hanno rubato il computer cui ho fatto una bellissima presentazione che è andata andata persa quindi vorrebbe non so che se ne faranno Mazza
E allora io penso che io parlo da personale sta nelle istituzioni ormai da tanti anni io qualche anno fa
In realtà fa oltre all'Osservatorio facciamo tante cose quindi nel nell'ambito dell'Agcom c'è una cosa che si chiama servizio economico statistico che si inventa tante analisi di mercato e quindi per esempio rispetto al primo Pannella dove abbiamo discusso le motivazioni della del de delle difficoltà anche nella professione che sta incontrando è chiaro che a mio verrebbe da dire che le motivazioni sono mondiali che
E che hanno Cardi natura economica prevalentemente noi studiamo questi fenomeni anche con collaborazioni internazionali è chiaro che è un momento in cui tutto il sistema dell'informazione mondiale in crisi e ha difficoltà a finanziarsi
Per cui e andrebbero riviste anche le le le modalità di approccio e di trovare delle soluzioni da parte delle policy maker che siano un po'più innovative
E perché il problema è un problema generale di fondo ne abbiamo discusso anche con Alberto in questa rapporto
Il
Il
Questo aspetto per cui vi rinvio a questa parte si io penso che certe volte ci scordiamo di chele di di di inquadra intanto Lennon inquadriamo il il fenomeno nella nel contesto mondiale che ahimè un tant'è vero che in America hanno trovato delle soluzioni ma sono del tutto provvisori e lasciatemi dire al momento che sono nate da match me ne cioè mecenatismo del dei privati più chieda soluzioni strutturali del sistema quindi è chiaro che non nel quindi facciamo molto in quest'ambito con i colleghi del servizio in particolare abbiamo ci siamo chiesti che cosa vuol potevamo fare sei anni fa nel perché il l'autorità non ha un ruolo specifico per i giornali allora c'è venuto in mente
Di creare questo osservatorio allora le facciamo ogni due anni un osservatorio sul giornalismo
Che si complimenta se volete a con le cose che sono state appena presentata a da da ossigeno Raffaello
E e che in realtà guarda tutte le problematiche della del del del della professione giornalistica non solo le minacce facendo un'analisi sardo lei anche di tipo partecipativo l'ultima è stata conclusa alla fine del due mila diciotto siamo Rambo Randolph i dati riusciremo con rapporto nel prossime settimane
E che lo l'ultima ha avuto la culla la partecipazione di ben tre mila giornalisti quindi un numero un numero non notevole
Un una specie di unicum mondiale fatemi dire
E ovviamente ci sono tutte tutte le problematiche se vuole di cui stiamo parlando sono molto legate perché le minacce è chiaro che in un contesto in cui manca de un finanziamento economico lo sapete meglio di me non solo della professione ma anche a livello editoriale trovano un'amplificazione della degli affetti
E i tant'è vero che nel locale laddove la la crisi ancora più sentita dal punto vista economico questo tutto esplode quindi è chiaro che ci sono meno tutele e quindi le le minacce hanno un effetto nel locale che e sul locale ovviamente lavorando direttamente sul fenomeni in questo caso criminali e e ovviamente si è anche più probabilità essere minacciati era
Quindi la i dati due mila diciannove volevo anticiparvi qualcosa ecco noi rispetto alla slide che vedete manco a farlo apposta il nostro obiettivo e di analizzare anche la parte sommersa
E questo lo completiamo mentre ossigeno fa un'analisi su tutti i casi quasi censuarie su tutti i casi di minacce un lavoro come è stato detto veramente straordinario quasi un unicum mondiale noi quello che facciamo è facciamo un attraverso una star bene anche in collaborazione poi con metodologie dell'Istat cerchiamo di capire ovviamente a livello in questo caso invece di stima
Anche quanto vale la parte sommersa del del delle minacce che tutti tutte le forme sociali è ovviamente hanno una parte che non è dichiarata pensiamo alle statistiche ai miei degli stupri no e chiaro che molte volte viene degli stupri a momento anatema di probabilmente molte volte ciò che ho menta e il il fatto che più persone vivaddio denunciano il fatto male sale le statistiche molte volte hanno un buy assumono un errore in questo senso perché molte volte ne vediamo un aumento ma probabilmente e determinato proprio dal fatto che viviamo in un contesto che finalmente le donne sono più tutelate si sentono di non denunciare questi fatti
Ma non sappiamo in realtà veramente se Insubri siano effettivamente aumentato meno e e così vale anche anche per le cerchiamo di valutare anche ciò che non appare dalle statistico ufficiale cercando di darne una una un'interpretazione una collocazione anche quantitativa e il vero fatto di de de de de data dall'ultimo Osservatorio ad oggi che è stato enunciato prima e l'esplosione del del di tutta la parte web
è stata menzionata più volte dalle giornaliste precedente
Tutte le piattaforme online che sono straordinario metodo di fu informazione comunicazione che molti di noi che utilizzano gli idoli coalizza arie sarà anche uno strumento straordinario metodo di minacciare le persone
Se mal utilizzate come tutte le cose possono essere utilizzate grandi strumenti possono devi essere utilizzati in maniera efficace nel bene ai certe volte anche nel male
Tant'è vero che una cosa che noi stiamo facendo da un anno e mezzo e a un tavolo tecnico forse il primo caso nel mondo in cui ci sono Lella infatti lo dicevo alla al giornalista che parlava di Being indicizzazione della della propria cosa di venire da noi perché ne abbiamo un tavolo tecnico aperto direttamente con le piattaforme in cui cerchiamo di risolverò ancorché in via o di autoregolamentazione perché la legge certe volte non ci aiuta a essere un po'più prescrittivi per cui siamo in molti casi andati sull'autoregolamentazione diciamo accompagnata dal regolatore con un po'di moral suasion e quindi si ci aiutano per le piattaforme per risolvere dei problemi che riguardano appunto aspetti multe molteplici anche quelli eventualmente di una di indicizzazione che non non non ha molto senso anziché a produce effetti negativi su venendo a
A alla parte invece del terzo Panella che quella di genere
Allora io devo dire la verità son sempre molto anche da lì percentuale che voi date non non emerge un un problema di genere
Cioè le realtà le intimidazioni valgono sia per uomini che per donne non c'è un problema femminile per questo se non nella parte UE se non è la parte ben stiamo attenzione perché da quello che ho visto nel sul web la minaccia sessista la proprio perché c'è un anonimato di fondo e ahimè nell'anonimato le persone danno il peggio messe e quindi questo ha fatto esplodere una parte razzista e sessista per cui sono esplose come sappiamo fenomeni di speech con fronte delle minoranze e nei confronti del del genere femminile
Quello che emerge su cui lavoriamo anche con competere prima le le le nell'ambito del coso è un problema di genere in generale dell'informazione italiana su cui fu vorrei finire questo mi aveva il problema non non è relativo appunto alle minacce ma è è relativa al fatto che c'è evidentemente nell'informazione italiana e lo dice un uomo e un po'sempre paradossale quando mi chiede
Venga a Chieti ma e c'è un problema di genere enorme nell'informazione italiana
Noi abbiamo fatto tutto una serie di analisi statistiche anche abbastanza sofisticate che confermo quello che per l'altro giorno parlando un'amica professore ordinario diconomia mi diceva vale un po'anche la loro nella nell'udienza e così via c'è ormai una capacità della società di Farra
E a est di essere aperta alle donne
All'inizio Aiel alle le fasi iniziali carriera che piuttosto ormai omogeneo tra uomo e donna
Il problema è che l'ultimo step del della carriera lì si fermano drammaticamente nella cioè non fate no
Non fate credo che un modello statistico e noi abbiamo utilizzato è fortissimo all'Effetto viene fuori in tutta la sua emergenza che quando devi fare l'ultimo aspetto c'è una significatività noi diciamo provo negativa dell'essere donna del diventare direttore detestato o e appunto le le quasi nel professore ordinario nell'ambito universitario e così via allora quindi il problema dice se vogliamo parlare di un problema di genere io parlerei proprio di un po'genera molto più ampio rispetto a quello che può essere del relativo alle minacce che mi sembra invece ai distribuito uniformemente tra il nella popolazione se non invece che ha un carattere una caratteristica più allegata alla funzione e quindi se io sono un cronista locale o una probabilità di essere minacciato molto più elevata de de né di altri di altre
Ecco se puoi dire due parole perché è una questione che viene fuori anche nel rapporto e anche qui credo che abbia grande interesse che fra i problemi che che emergono chiaramente c'è abbiamo detto coppe degli editori golpe del governo col però c'è anche una colpa dei giornalisti perché c'è e gli stessi editori come una mancanza di assoluto di solidarietà nonché una caratteristica
Che MD e Marco l'ha trattata molto bene facendo un paragone anche con una cosa diverso e che avviene in Francia ad esempio non vuole dire brevemente se non mi fanno fare sempre da parte
Mi fanno di mi fa vedere sempre le le prime cose antipatiche tanto che fa mi ha mi siedo da è chiaro dico due cose allora la prima è quella esattamente non abbiamo fatto
Io abbiamo armi al servizio un grande database del su tutta l'informazione italiana allora in cui studio tante cose dell'informazione una delle cose che voglio fare spero di fare i prossimi anni
E le prossime settimane di di concluderla stime per esempio del Cellini graffetta tanto tanto tanto menzionato c'è che è una cosa metodologicamente molto difficile cioè alla stimare l'assenza di qualcosa Churchill in grassetto vuol dire che qualcosa nell'informazione manca se voi ci pensate in tutto questo discorso che stiamo facendo quante persone ci dicono ammazziamo pieni di informazione
Ecco questa è una stupidaggine siamo pieni di dati e di notizie fu così via ma di informazione vera molte volte non siamo affatto pieni
E e e invece quello che noi misuriamo è proprio il fatto che come si diceva in maniera qualitativa prima molto giustamente è che mancano molte volte invece delle inchieste di analisi sul territorio
Evidentemente anche ma forse mafioso ma fatemi dire tutte le lobby che possono esser mafiose ma non solo che su cui esso e nell'ultimo osservatorio io segnalavo abbiam fatto propone specie da segnalazione diciamo
Quando scriviamo le cose al legislatore a tutte le gli stakeholder sul fatto che ci sono già delle liste legislazione sulle lite i temerari io non sono un giurista però basta
Fare un minimo di analisi di diritto comparato per vedere che in Inghilterra hanno una legislazione che hanno e sembrava già andare nella giusta direzione e quindi non senza Assassin'senza inventarci nulla diciamo ma perché incominciamo a non prendere copiare le cose buone che funzionò nel mondo e una cosa che venendo finendo al punto dice Alberto una cosa su cui l'anno scorso conclude of con i favori del del del dell'audience totali e giornalisti è che una cosa che tramite queste analisi viene fuori
Sto finendo e hanno censurato questo nel senso è che c'è una scarsissima tendenza della professione a parlare delle minacce se non questi eventi ma in realtà sul sull'informazione ad hoc con della di di delle minacce colleghi cioè lei lo faceva onore delle analisi che tutta una serie di episodi sono nati soltanto perché noi ci ricordiamo le l'episodio
Più più rilevanti quando per esempio un famoso
Criminale romano dato quella che a Roma si chiama una capocciata interessano giornalista della RAI ha lì c'era un video c'erano cose note via è chiaro che se ne è parlato ma in generale c'è una ritrosia incredibile
Dell'informazione delle giornalisti a parlare un po'di se stesse un po'dei colleghi e quindi questo testimonia un una mancanza di fatemi dire io non so non so la pressione di solidarietà nel nel nel nel senso quindi questi eventi secondo me sono fondamentali invece per creare un tessuto connettivo che faccia sentire i giornalisti minacciati meno soli perché in generale non mi sembra che il sistema sia così forte in questo momento da garantirli solidarietà e quello che un un mio amico è stato minacciato in Calabria qualche mese fa con una serie di attentati nella probabilmente legati alla 'ndrangheta mi ha detto almeno qualcuno dei balli che mi sento più sicuro ovviamente nessuno ne ha parlato ma questa discorso
Io finisco quali vi ringrazio
Grazie diretto
Ci fa piacere che sia proprio un uomo toccare il tema dei diritti di genere come dire lo sappiamo bene quello che capita
Io però tuttavia credo che in questo periodo storico più che la questione del del soffitto di cristallo si ponga il tema della parità dei diritti lavoro trovò mille donne perché i diritti non sono conquista diversamente a mio avviso per farlo talvolta giornalista età donna io sono convinta che certi diritti certe arie vadano sempre presidiate per non rischiare di fare dei passi indietro quindi grazie per per questo tuo intervento passerei la parola a Nadia Monetti una collega barcolla Candice caporedattore del TG due membro dell'esecutivo del consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti con con il quale lo collaboriamo sia nell'ambito della formazione ma abbiamo contatto diretto su tutte le tematiche che ci stanno a cuore grazie Nadia di avere accettato il nostro invito
Grazie a voi buongiorno a tutti e Bruzzano qui come ha detto la presidente dell'Ordine del Lazio Paolo Spadari a rappresentare l'ordine nazionale dei giornalisti
E per parlare di un argomento ovviamente caro all'ordine
Su cui insomma si pone sempre grande attenzione quella delle minacce dei cronisti delle croniste
Abbiamo assolutamente conto di di quello che succede in buona parte di questo paese alle nostre colleghe
E prima di iniziare con un colore portare i saluti di Carlo Verna del presidente dell'ordine che insomma ci si atteneva moltissimo a salutare adesso al nord Italia per un altro impegno ma ci teneva a portare un saluto
Anche lui
E il tema se i giornalisti minacciati abbiamo detto qui insomma non solo qui che desta sempre più Coco preoccupazione e i dati di ossigeno lo dimostrano e il Recup il lavoro prezioso di ossigeno ci ha aiutato in questi anni ci aiuta a capire più da vicino un fenomeno che non entra ormai da tempo e prendo in prestito un termine dell'economia in recessione
E ma la questione dei giornalisti amici minacciate assumono un aspetto ancora più preoccupante basti pensare che la violenza contro le donne femminicidi eh più omicidi
Di cui i media ci danno conto ogni giorno ormai sono diventate emergenza sociale ed è importante coglierne la portata perché ho fatto questa premessa
Perché in tutto questo che si inserisce il lavoro delle croniste pensa che vengono minacciate in quanto giornaliste e donne
E madri e le minacce alle famiglie molte volte sono pesanti e le minacce ai figli di queste donne
Chi di voi per esempio non ha pensato nell'omicidio di Daphne carovana Galizia o quanto abbiamo visto nelle immagini della giornalista che era qui presente Maria Grazia Mazzola
Che l'aggravante non fosse l'essere donna
Dove impera la violenza e dove le relazioni sono tenute da certe rigide e arcaiche leggi non scritte
L'entrata in campo di una cronista donna e ancora più dirompente e la violenza su di essa si alza di misura
Un affronto dubbio
Come successe a Federica Angelica raccontato le ormai note vicende che qui abbiamo citato del clan Spada Ostia e a tante altre valide coraggiose colleghe anche come da Marilù Mastrogiovanni che abbiamo tutto qui
E che ogni giorno queste colleghe con caparbia composta per metà determinazione interno con le loro menti penne nei meandri del crimine del malaffare raccontano senza giri di parole verità scomode delinquenziali e raccontano traffici e crimini
E non dimentichiamoci che come diceva la presidente dell'ordine Paola Spadari che queste voci arrivano spesso queste inchieste arrivano spesso da situazioni periferiche buia molte croniste lavorano in piccole realtà editoriali locali
Spesso sono sottopagate e non sono tutelate
E quanto coraggio ci vuole per mettersi in gioco dove ancora è forte la differenza per una donna che sceglie di esporsi in prima persona con il proprio lavoro
Facciamo attenzione anche a questo come diceva Paola
E alla piccola editoria ai piccoli giornate i trilocali da quello da dove emergono delle inchieste importante come si diceva è come diceva anche come cioè anche tu i giornalisti vengono lasciati da soli molte volte sono voci inascoltate difficile Cornia né la drammaticità
E quindi alla piccola editoria piccoli giornali locali che sono il cuore pulsante dell'informazione
E se non hanno sostegni e chiudono si spengono voci importanti e si svolse Spengler pluralismo noi come ordine continuiamo a sottolinearlo e si spinge una voce della democrazia
Avevo premesso che avrei fatto un incontro un redazione Breve per dare voci agli atti quindi mi avvio verso la conclusione tutelare regola le le croniste minacciate quello che ci vuole lo sosteniamo già da tempo quello che ci vuole è una scorta mediatica
E qual è l'impegno dell'ordine e l'ordine dei giornalisti ha scelto di stare al fianco delle giornaliste costituendosi ogni volta quando è possibile parte civile è stato detto e promuovendo e partecipando a una serie di iniziative di sostegno lo abbiamo fatto per giornalisti e per giornaliste lo abbiamo fatto con Federica angeli con gli Spada lo abbiamo fatto con Maria Grazia Mazzola che era qui presente e continueremo a farlo
Perché queste colleghe coraggiose che ci mettono molto del loro essere vista la grande forza anche motiva che comporta anche questo tipo di lavoro hanno bisogno di sostegno perché loro danno lustro e credibilità alla categoria
E e compattamente né come content categoria abbiamo il dovere di stare loro a fianco e di fare da scudo e di respingere ogni minaccia e ogni aggressione
E volevo dire un'ultima cosa l'ordine che ha avviato da qualche anno la formazione formazione in conti continua come chiesto
Dall'Europa diciamo adesso insomma come dire abbiamo un po'preso le redini in mano si occupa di formazione ritiene che anche questo possa essere uno strumento importante perché parlare di questi fatti stare qui confrontarci anche con gli stessi giornalisti e non solo
Può essere una sentinella può essere un elemento anche questo importante di tutela
Questo di oggi è un evento di formazione e appunto è una occasione per confrontarci affrontare questi temi così delicati di cui molte volte forse per distrazione
Non è teniamo un punto io vi ringrazio
Ringrazio ossigeno dell'invito
Abbiano siamo noi che ringraziamo tre proprio nostro obiettivo quello di far crescere un po'di più un livello della consapevolezza non solo tra di noi
Giornalisti quindi operatori del settore ma anche tra i cittadini a me farebbe molto piacere se accanto con il SISMI lanciate ci fossero più persone comuni più rappresentanti diciamo delle realtà sociali grazie Luciana toccate Luciana Borzatta ex collega dell'Ansa che vi racconterà di una iniziativa proprio le nell'ambito della formazione che abbiamo fatto insieme che speriamo si incrementerà
Allora ringrazio sincera per l'informazione per avermi invitato a questo dibattito
Punto principalmente per dare notizia di un evento formativo sul diritto di cronaca sul diritto dovere di cronaca che si è svolto il ventinove marzo a Roma e si ripeterà nei prossimi mesi anche in altre città
Si tratta di un evento intitolato Guido Columba scomparso il tredici ottobre scorso che fu quel ventidue anni fino al due mila e quindici presidente nazionale del presidente dell'Unione nazionale cronisti italiani
Ad organizzarlo l'ordine dei giornalisti del Lazio con Paola Spadari insieme all'ordine nazionale alla Federazione nazionale della stampa e all'Unione nazionale cronisti italiani
Sono intervenuti i vertici di queste organizzazioni lo stesso Alberto Spampinato per l'ossigeno per l'informazione il collega Enzo cuore attivino per un articolato rendiconto della situazione normativa attuale sui temi che abbiamo trattato città ma vi sono state in particolare due testimonianze quelle di Amalia De Simone Daniele per vincere Pier Vincenzo sì che fanno cronaca sulla strada con tutti i rischi della strada ma da cronisti precari senza contratto e senza l'appoggio di una realtà editoriale alle spalle
Se parliamo dei nemici del diritto di cronaca ha detto Amalia De Simone
Non posso non dire dell'uso intimidatorio della giustizia tramite le querele quel temerarie del lavoro sottopagato dal lavoratore oppure e del lavoro precario
Dobbiamo rimettere mano anche alla definizione dei contratti non devono esistere più il co.co.co. rinnovati per anni i giornalisti che figurano come programmi insisti registi consulenti
è una diseguaglianza sociale Facchinetti per garantito
E invece che sta per strada non ha niente fatica ad arrivare a fine mese
Vincenzi come ricorderete il collega che ha subito ad Ostia una testata da parte di Roberto Spada durante un'intervista per la trasmissione Nemo nel novembre diciassette
Quando è avvenuta l'aggressione di Ostia siamo stati trasformati in due c'è una lista di RAI ha raccontato Pier Vincenzo fissare e dell'operatore Edoardo Anselmi
Ma non lo è nata amo c'è una lista di non eravamo contrattualizzati come giornalisti
E quanto accaduto non ha migliorato il nostro contratto
Allora perché gli ho parlato di queste due colleghi prima di parlare di Guido Columba c'era anche mio marito
Perché sono loro a combattere sulla nuova frontiera del diritto di cronaca
E con loro Guido si sarebbe sicuramente schierato e realtà l'ho fatto premiando Amalia con il Premio cronista e manifestando è stata la sua ultima manifestazione pubblica per Daniele
L'avrebbe l'ha fatto e l'avrebbe fatto con lucidità e passione concedendo sita capacità di guardare avanti di distinguersi per le sue idee ma anche di trovare mediazioni
E di disegnare strategie capaci di diventare patrimonio comune
E anche di intrecciare dialogo alleanze con altre istituzioni come rappresentante di una magistratura che spesso partecipavano al convegno organizzati da luglio e dall'undici o con la Presidenza della Repubblica che ha ripetutamente accolto i giornalisti premiati nell'ambito del premio Oscar
Passi premio Bassetti
Ma lui e qui lo dico si deve anche l'istituzione nel due mila e otto della giornata della memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie dal terrorismo
In coincidenza con il tre maggio la giornata dell'ONU per la libertà di informazione
E ogni anno l'UNCI celebra questa giornata il tre maggio ogni volta in città diverse quest'anno accaduto a Matera
Per ricordare l'impegno e il sacrificio di figure come Mauro De Mauro Giovanni Spampinato Peppino Impastato Cianca ambrosiani Giuseppe Fava Mario Francese solo per ricordarne alcuni
Insieme ai familiari dei giornalisti uccisi a questa giornata della memoria dedicato un libro
Questo libro
Che anche scaricabile attualmente dal sito dell'Unione nazionale cronisti italiani
E
Quando qui è venuto a mancare sono stati proprio l'ordine il sindacato l'Unione cronisti a porsi il problema di salvaguardare la sua memoria
Ma soprattutto la sua lezione di onestà e di impegno per la categoria per il nostro dovere d'informare per il diritto dei cittadini per il diritto dei cittadini di essere informati
Da qui dunque la scelta di continuare a far vivere la lezione di Guido che appartiene purtroppo ad una stazione del giornalismo del sindacato che ormai è quasi archiviata dai problemi tremende di oggi
Far vivere questa lezione attraverso un evento formativo che durasse nel tempo e potesse adattarsi a questo mutare delle circostanze
L'evento del ventinove cui hanno partecipato un centinaio di colleghi è stato documentato con una telecamera grazie alla collega e regista tavola Columba che è qui presente
E tutti gli interventi sono stati montati in diverse clip che presto saranno messe mette con i presidenti di altri ordini regionali stiamo inoltre definendo una serie di repliche dell'evento correlatori uguali o diversi che in autunno dovrebbero essere calendarizzate a Milano Torino Bologna Firenze e Venezia
Insomma ne sentirete riparlare
Non so se mi rimarrà tempo per sconfinare un po'all'estero
Va bene ok
Allora vorrei chiudere questo mio breve intervento appunto con questo sconfinamento negli Esteri un settore per i quali ho lavorato all'Ansa fino a qualche mese fa e su cui continuo ancora a svolgere la mia attività di freelance
E vorrei dire due parole sulla questione della libertà gli dice informazione in un paese l'Iran dove ha avuto la fortuna professionale di lavorare da corrispondente per un paio d'anni nella classifica mondiale sulla libertà di stampa di Reporters Without Borders
L'Italia si colloca oggi al centosettantesimo posto su centottanta Paesi preceduto di poco dall'Egitto e dalla Libia ma seguito d'Arabia Saudita Siria Sudan ed Eritrea
Allora non entro qui nel merito di casi ingiustizie varie su cui per motivi di tempo preferisco rimandare tutti al sito di Reporters sans frontières per un approfondimento del tema
Perché invece io vorrei concludere come alcune osservazioni che riguardano proprio il nostro dovere di informare correttamente evitando le semplificazioni per quanto condannabili ed estranei ad ogni principio del diritto possano essere i casi di cui ci ritroviamo a scrivere nella nostra professione illustrarli come tali non esaurisce
C'è il nostro obbligo deontologico di ricondurli alla complessità politica e sociale del Paese di cui parliamo
La Repubblica islamica in particolare è un sistema particolarmente Complesso
A un Parlamento in cui sono rappresentate più forze dia un dibattito tutt'altro che formale a un presidente che il capo del Governo agisce magiche agisce con un ampio margine di autonomia rispetto alla carica politico religiosa
Rappresentata dalla Guida suprema
Alla Magistratura indipendente ma dominata dagli ultraconservatori a un'opinione pubblica informata diversificata una popolazione di ottanta milioni di persone
Composta da diversi gruppi Bette dice importanti minoranze religiose
è proprio questa complessità lontana da altre realtà regionali come per esempio la monarchia assoluta dell'Arabia Saudita che ci si debba impegnare a contestualizzare i casi di cui parliamo le mie nelle dialettiche interne a questo sistema
Tradizionalmente per esempio ogni tentativo di cambiamento dei governi riformisti ben ostacolato dagli ultimi conservato dagli ultraconservatori e anche casi giudiziari magari con certe coincidenze temporali possono servire allo stesso scopo
Inoltre i Pasdaran hanno una propria Intelligence indipendente e svolgono all'occorrenza funzioni di ordine pubblico svincolate dall'autorità di governo e dalla polizia veicolare potrei andare oltre ma qui chiudo
Sentire ribadire che sei nostro dovere di giornalisti segnalare casi di repressione della libertà di stampa di abusi sui colleghi
E altrettanto doveroso fornire agli otto alle al lettore gli strumenti per comprendere la complessità in cui questi si verificano e tanto più cui esito in una fase in cui proprio l'Iran è al centro di un'offensiva a tutto campo da parte della Casa Bianca offensiva che punta alla De non demonizzazione se non al rovesciamento della Repubblica islamica
E in questo conta molto la capacità pervasiva e persuasiva anche su di noi
Della maggior parte dei media mainstream
E il rischio dunque che un eccesso di attenzioni su un eccesso di attenzione su case che riguardano le rane l'Iran se non è controbilanciata da un'altrettanto doverosa attenzione sui fatti che invece passano inosservati in altri Paesi
Trasformi anche noi giornalisti in strumenti inconsapevoli di strategie geopolitiche
Che hanno fini ben diversi dalla tutela della libertà di stampa e di espressione
Una buona informazione insomma qui concludo non deve mai rinunciare al dovere di raccontare anche la complessità non solo i fatti ma anche la complessità dei contesti in cui questi fatti avvengono
Luciana grazie qui potremmo in quest'ultimo passaggio del tuo del tuo intervento potremmo aprire un altro seminario va bene quindi rimando come dire ai nostri colleghi a un ulteriore appuntamento grazie grazie perché hai dato la testimonianza di come
Si fa tesoro anche di un'esperienza così preziosa di un di un collega che ci ammaccate mancata da tutti noi
Che ci proponiamo di di tramandare e di ricordare né i fatti con la la valorizzazione del lavoro che ha fatto negli anni quindi grazie spero che questa mattinata sia stata utile a tutti nella consapevolezza e nella prosecuzione di una riflessione su questi che sono le nostre problematiche grazie a chi è intervenuto grazie Marco lati assoluti gli ultimi e ringrazio soprattutto ossigeno per averci comitive
Coinvolto in questa iniziativa che non sarà che non è la prima e non sarà l'ultima presso è una minaccia naturalmente per tutti quanti buona giornata grazie però diamo dei crediti formativi quindi insomma come dire
Premiamo anche la vostra pazienza grazie