Celebrazioni per il Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi

Non
No
No
Ma
E
Stralcio della requisitoria del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano dottore migliore Sandrini depositata il sette febbraio mille novecentosettantaquattro alle ore sedici e trenta del dodici dicembre mille novecentosessantanove un ordigno esplodeva nel salone centrale della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana a Milano uccidendo sedici persone e ferendone ottantotto
Un secondo ordigno inesploso veniva rinvenuto nella sede della Banca Commerciale di piazza della Scala tra le sedici e venticinque e le sedici e trenta
Quasi contemporaneamente nell'arco di un'ora altri tre ordini escludevano a Roma
La quasi simultaneità del Collocamento ed esplosioni degli ordigni
Pressoché identici tra loro e la natura degli obiettivi prescelti di cui non era difficile in una prospettiva di terrorismo dinamitardo cogliere l'omogeneità le banche con l'espressione della società capitalista
L'Altare della Patria quale simbolo delle forze che quella società sosterrebbero non lasciavano dubbi sulla riferibilità degli attentati ad uno stesso gruppo e sul loro movente politico
Così si esprimeva sostituto procuratore dottor Emilio Alessandrini il sei febbraio mille novecentosettantaquattro chiedendo nella sua requisitoria il rinvio a giudizio di alcuni imputati per il delitto qui è ancora il dottor Alessandrini che parla previsto dagli articoli centodieci e duecentosettanta del codice penale
Per aver costituito organizzate diretto in concorso tra di loro e con le altre persone non ancora identificate nel territorio dello Stato un'organizzazione avente come scopo immediato il compimento di una serie indefinita di attentati terroristici
Progressivamente più gravi e tali da turbare profondamente l'ordine pubblico e da porre in pericolo la pubblica incolumità
E come scopo ultimo quello di sovvertire con mezzi violenti l'ordinamento costituzionale della Repubblica
Ecco quel giorno quel dodici dicembre la bomba che stava in una bella borsa di pelle nera lasciata sotto il tavolo agonale nell'altro che la banca di Piazza Fontana esplode con una fiammata che scava un buco nel pavimento
Polverizza il tavolo e tutti quelli che ci stanno attorno fa esplodere le vetrate solleva schegge pezzi di muro macchine da scrivere sedie banconi e li lancia tutto attorno come fossero Proietti che massacrano e devastano quello che incontra
Fa volare due persone fuori dalla banca sul marciapiede davanti come un film
Strappa una gamba un bambino di dieci anni uccide sedici persone più una che morirà più avanti anche per le ferite riportate quindi diciassette e ne ferisce ottantotto
Soprattutto però fa quello che fanno le stragi
Spaventa sgomenta terrorizza un Paese che a certe cose ancora non c'è abituato dopo sì Piazza della Loggia alla questura di Milano le bombe sui treni la strage di Bologna e tutte le altre anche quelle mine ricordate
Per esempio sta buona prese ottantaquattro settantacinque ne escludono dodici di bombe uno al mese come si fa a vivere così come sotto i bombardamenti
Le strette ammazzano ma soprattutto fanno paura e quando la gente ha paura si blocca si chiude si ferma per il nostro Paese è quello in cui avviene la strage quella strage un perito particolare soprattutto quel mille novecentosessantanove
è un anno di trasformazioni ma anche di scontri di conflitti la politica la società la cultura il mondo del lavoro gli stessi rapporti tra le persone sono in movimento in cerca di nuovi spazi in cui a rompere anche con forza
Ecco poi la bomba le bombe
Ha un nome preciso tutto questo strategia dell'attenzione colpire terrorizzare alzare lo scontro livelli di violenza così alti che la gente si spaventa e torni indietro spostare l'asse della politica di un Paese in senso autoritario
Anche come preludio magari in quel momento ad un colpo di stato come quello che è avvenuto nel resto del colonnello
Un progetto che necessita della complicità di apparati dello Stato deviati naturalmente fedeli alla Costituzione democratica in grado di aiutare coprire e depistare in uno strano gioco di guardie e ladri dove le guardie fanno la parte dei ladri
E i fatti le indagini sulla strage di piazza Fontana con l'iter processuale che ne consegue sono tra i più difficili complicate lunghe
Nella storia giudiziaria del nostro Paese disseminati di depistaggi insabbiamenti atti di disinformazione oggi chiameremo fece un uso e continue fughe imputati e testimoni
I morti anche indirettamente coinvolti come l'anarchico Giuseppe Pinelli che cade dalla finestra della questura di Milano durante l'interrogatorio qualche giorno dopo la strage o commissario Luigi Calabresi
Vice dirigente della squadra politica di Milano ucciso dei terroristi nel mille novecentosettantadue
Inizialmente le indagini si orientano sulla pista anarchica concentrandosi su una persona in particolare Pietro Valpreda come autore materiale della strage l'uomo con la valigia il mostro come si disse allora
Ma non è la pista giusta dal preda verrà completamente scagionato alla fine di una lunga serie di processi nel mille novecentottantacinque
Contemporaneamente sulla base di altre indagini altri riscontri altre testimonianze
Comincia ad emergere una pista diversa che colloca la pianificazione lei era il perché la realizzazione della strage come anche di molte altre bombe di quel periodo nell'ambito dell'estrema destra
Non gli enti in particolare quello della cellula veneta di ordine Nuovo in cui emergono i nomi di Franco Freda e Giovanni Ventura
Intanto cominciano ad emergere particolari ancora più inquietanti che fanno presto ipotizzare connessioni strettissime complice misteriose con alcuni apparati di sicurezza deviati naturalmente del nostro Paese
Al ad organizzare quell'indagini che nonostante le sentenze che nel corso degli anni a vario titolo assolveranno praticamente tutti gli imputati coinvolti ma saranno confermate nella loro ricostruzione storica strategia della tensione estrema destra copertura di servizi deviati
Assieme al giudice istruttore Gerardo D'Ambrosio è sostituto procuratore luridi Luigi Rocco Fiasconaro c'è anche il sostituto procuratore Emilio Alessandrini
Che verrà ucciso anche lui la mattina del ventinove gennaio nel mille novecentosettantanove dai terroristi di Prima Linea ecco
Se posso una riflessione personale
Un giorno ero d'un corso universitario per stranieri a raccontare tutte le brutte cose venute nel nostro Paese che ne ha tantissime di cose belle lo sappiamo ma il mio compito raccontare quelle brutte e così parlo di mafia di terrorismo di deviazioni di stragi
Come questa a un certo punto si alza un ragazzo credo che fosse americano e mi chiede come mai ci siete ancora cioè con tutto quello che è successo come fate ancora di esistere come Paese
E come in quel momento non sono venute in mente le facce dei milanesi presenti i funerali delle vittime di piazza Fontana qualche giorno dopo la strage facce così arrabbiate per quello che era successo
Pace che dicevano no questa cosa non passa
Che per quella gente lì per tutti quelli che si sono opposti al terrorismo ma anche la mafia che sono anche morti per fare il loro dovere giudici politici forze dell'ordine o semplici cittadini ecco per quella gente lì che non ci siamo ancora uno di quelli è sicuramente il giudice Emilio Alessandrini
Buongiorno buongiorno e benvenuti alla cerimonia di come Morazzi onere della Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi una giornata istituita dal Parlamento nel due mila e sette
E che viene ricordata il nove maggio un giorno simbolo il giorno del ritrovamento della corpo senza vita dell'onorevole Aldo Moro ucciso dalle Brigate Rosse io saluto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati il presidente della Camera Roberto Fico le altre autorità presenti
Saluto i familiari delle vittime del terrorismo le studentesse
Una ringraziamento al corde liceo scientifico Keplero di Roma e alla junior orchestra di fiati del Veneto del comune di Santa Maria di Sala in provincia di Venezia diretti dal maestro Annalisa Meloni che hanno eseguito
E poi dell'orchestra fa parte anche il nipote un nipote di Lino Sabbadin
Ucciso il sedici febbraio mille novecentosettantanove da una commando terrorista di cui faceva parte anche Cesare Battisti abbiamo appena ascoltato dalla voce dello scrittore Carlo Lucarelli che ringrazio anche alcuni stralci
Alcuni stralci della requisitoria del pm
Emilio Alessandrini depositata il sei febbraio mille novecentosettantaquattro una magistrato coraggioso che indagò sulla strage di piazza Fontana a Milano
E ora diamo subito la parola a chi quella strage l'ha vissuta sulla propria pelle perché il dodici dicembre mille novecentosessantanove in quella piazza perso suo padre
Carlo Arnoldi presidente dell'associazione familiari delle vittime della strage di piazza Fontana
Buongiorno Buongiorno tutti
A nome dell'associazione familiarità se di fatto è già Fontana dodici dicembre sessantanove saluto e ringrazio della sua presenza il Presidente della Repubblica
Presidente dalla Camera il presidente del Senato
Tutte le oltre le autorità presenti i familiari delle vittime i feriti
Soprattutto i tanti studenti che sono presenti con noi oggi per ricordare la giornata della memoria delle vittime del terrorismo
Dodici dicembre mille novecentosessantanove
Era un venerdì
E come tutti i venerdì in piazza Fontana a Milano si svolgeva il mercato degli agricoltori
Un mercato molto importante dovrà agricoltori commercianti mediatore di tutta la Lombardia ci incontravano per comprare renderebbe istriani attrezzi macchinari vari e tutto quello che girava intorno al mondo dell'agricoltura
In piazza Fontana la Banca Nazionale dell'Agricoltura era l'unica che rimaneva aperta oltre l'orario di chiusura per permettere agli agricoltori di svolgere il loro lavoro
Alle sedici e trentasette esplode una bomba con circa sette chili di tritolo posto sotto il tavolo ottagonale all'interno del salone della Banca nazionale
Provocando la morte di diciassette persone riferimento di oltre ottantacinque cittadini che vengono massacrati
Mentre stavano svolgendo il loro lavoro
Per lo più lavoratori autonomi e quasi tutti unico sostegno finanziario delle famiglie coinvolte
Quel giorno poteva cambiare la storia del nostro Paese
Sicuramente ha cambiato la vita di diciassette famiglie
Non ci sono morti diceria o dicerie di ogni vittima del terrorismo porto lo stesso dolore delle famiglie coinvolte però purtroppo i morti per strage ci ricordano solo come freddi numeri
Diciassette a Milano ottobre esce ottantacinque a Bologna e così anche per gli altre stragi
Dimenticando che dietro quei numeri c'erano delle famiglie degli amici dei valori dalle speranze
Per ogni persona c'era un mondo che una mano vigliaccheria assassina ha deciso di distruggere proprio quel giorno a viso coperto che a distanza con una bomba
Per questo oggi vorrei ricordare i nostri cari con i loro nomi
Giovanni Arnoldi
Giulio china Eugenio Corsini
Pietro Dendena
Carlo Gaiani
Calogero Calà Kyoto Carlo Garavaglia
Paolo Gerli Luigi Meloni
Vittorio motti
Gerolamo Papetti
Mario Pasi
Carlo Perego
Oreste Sangalli
Angelo Scaglia
Carlo Silva Attilio vale
Ricordo con dolore ma con tanto orgoglio il giorno dei funerali in piazza Duomo Milano
Quella mattina buia
Con la nebbia è una pioggerella che metaforicamente piangeva con noi e con tutti i milanesi
Che in trecento mila riempirono piazza Duomo e le vie adiacenti conoscenze o pazzesco
Senta una bandiera uno striscione nessun slogan solo ed esclusivamente silenzio
Ricordo distintamente i nostri passi che rimbombava o no sul selciato del gas di piazza Duomo mentre accompagnavamo i nostri cari nella cattedrale
Quella gente e quel silenzio fu la prima risposta a chi voleva portare paura terrore che probabilmente anche un colpo di Stato che in silenzio
Meritava di quando si passa non l'avrete vinta
La maggior parte delle vedove fin da subito grazie all'aiuto dell'anche di Milano che ci ospitava nella sua sede chiesero che i nostri morti fosse fatta giustizia si fosse dato una verità
Per capire con un cittadino un lavoratore onesto entri in una banca che innesca massacrato
La maggior parte dei familiari comunque non ha mai avuto una voglia di vendetta ma chiedeva allo stato di farci avere giustizia e verità
Una parte dello Stato
Soprattutto Traversi depistaggi dei servizi segreti ha fatto di tutto per non farci arrivare alla verità
Ma per fortuna altri servitori dello Stato come il Pubblico ministero che è migliore Sandrini fecero di tutto per arrivare alla verità e Alessandrini pagò con la vita questo suo grande lavoro
Non ci ricordiamo nei tanti imbarazzanti silenzi o ignobili non ricordo di diversi politici chiamati a deporre al processo celebrato Catanzaro
E vorremmo e anche dopo tanti anni ci abbia la volontà di dare una forte svolta alla declassificati tutta la documentazione prodotta dai vari organismi dello Stato
Che purtroppo nonostante la famosa direttiva Renzi dall'aprile due mila quattordici è ancora largamente incompleta
Chiediamo presidente dalla Camera Roberto Fico di impegnarci in modo concreto a sostegno dalla trasparenza
Dopo aver partecipato ai processi prima a Roma poi a Catanzaro a Bari infine anche a Milano abbiamo subito un ultimo pesantissimo colpo
Il tre maggio del due mila cinque la Corte di Cassazione di Roma assolvevo tutti gli imputati e metteva la parola fine alla strage di piazza Fontana
E ci condannava pagare come parte civile pure le spese processuali
Tremendo torna ai familiari una mazzata terribile
Per nostra fortuna anche dopo trentasei anni a sentenza riconosceva come organizzatore della strage Franco Freda e Giovanni Ventura di ordine nuovo
Di Padova una cellula neofascista già riconosciuti colpevoli e condannati all'ergastolo nel mille novecentosettantanove al processo di Catanzaro
Salvo poi essere assolti in appello e poi in Cassazione prima Catanzaro poi anche a Bari quindi non più processabile in quanto già assolti due volte quindi oltre al danno anche la beffa
Però non ci siamo fermati
Novità tre maggio due mila cinque nonostante la grande illusione ci siamo tolti l'abito di vittima ed abbiamo indossato quando di testimone per far conoscere i giovedì alle nuove generazioni la verità storica sono stati dei Piazza Fontana
Come associazione siamo stanchi di sentirci dire che purtroppo sulla strage non ci sa chi sia stato
Sulla strage di piazza Fontana si sa tutto
è nostro compito e quali di trasmissione della memoria dalla verità in quanto crediamo che un Paese che non ha memoria è un Paese che non può avere futuro e noi questo non lo vogliamo
Non è che ora per finire
Ricordare Francesca Dendena
I dieci anni fa al Quirinale fece un intervento nel quarantesimo da un'altra strage e purtroppo oggi non è più qui con noi e per questo non saluto e vorrei rivolgere a lei è un grosso grazie
Non ci sono morti di seria e morti di serie B dice Arnoldi e guai a ridurre a freddi numeri le vittime del terrorismo ogni vittima ha una storia e ogni storia merita di essere raccontata come faceva sulle pagine dei giornali con i quali ha collaborato Walter Tobagi la parola sua figlia la scrittrice Benedetta Tobagi
Va in Cina
Saluto il Presidente della Repubblica il Presidente della Camera al presidente del Senato le autorità presenti i familiari delle vittime e dei feriti e le studentesse e gli studenti presenti
Piazza Fontana fu il primo atto di una spirale di violenza in cui prevalse dapprima il terrorismo stragista
Chi si tortuose fino al mille novecentottantaquattro con il massacro sul treno rapido novecentoquattro una bomba in cui fu coinvolta anche la mafia tragica anticipazione di altri vicende
Ma le stragi di estrema destra si mescolò ben presto l'escalation del terrorismo di estrema sinistra
Questa è una tragica caratteristica della nostra storia
La possibilità di fare la rivoluzione rovesciando il sistema economico e lo Stato con la violenza era un mito diffuso nel mondo dell'estrema sinistra alla fine degli anni sessanta
Le Brigate Rosse gruppo clandestino di matrice composita che si ispira esperienze di guerriglia urbana in America Latina nascono tra il mille novecentosessantanove e settanta
Organizzazioni simili saranno attive anche altrove in Germania in Francia in Giappone gli Stati Uniti
Ma in nessun altro Paese il terrorismo rosso sarà lungo e virulento come in Italia
Tra i brigatisti e altri gruppi affini la scelta di usare la violenza contro i nemici politici e contro il sistema ma Torino autonomia
Tuttavia
La strage di piazza Fontana la morte di Pinelli lo spettro del golpe la scoperta dei depistaggi di Stato e massacri successivi che sembrano restare sempre impuniti agiscono come un potente catalizzatore
Nell'escalation della violenza rossa
E soprattutto all'inizio fanno sì che esse riscuota consensi si sia sminuita nella sua gravità o addirittura giustificata
Dopo anni di sequestri danneggiamenti azioni simboliche nel mille novecentosettantaquattro le Brigate Rosse cominciano a uccidere o ferire i propri obiettivi senza più fermarsi a loro si aggiunge la formazione prima linea e una miriade di altri gruppuscoli le cui file si ingrossano dopo il settantasette
Un movimento che fu molto più cupo e violento del sessantotto e numerosi fuoriusciti da quella protesta scelgono il terrorismo
La chiamano lotta armata
Con la pretesa di riallacciarsi alla tradizione resistenziale mentre colpiscono al cuore la Repubblica nata dalla Resistenza
Vogliono porsi come avanguardie rivoluzionarie della classe operaia che però non li seguirà
Anche se purtroppo non molti simpatizzanti
Una scelta di violenza cieca e disperata intrapresa purtroppo da molti giovanissimi
Vogliono i morti per sembrare vivi scrive il giornalista del Corriere della Sera Walter Tobagi mio padre poco prima di essere ucciso proprio da alcuni di loro
Il bilancio definitivo fu terribile
Alle centocinquantadue vittime delle stragi si aggiunsero decine di ferimenti e duecento omicidi compiuti dai brigatisti e altri gruppi di estrema sinistra e dei terroristi neri dei Nar
Tra le vittime moltissimi appartenenti alla polizia
Carabinieri agenti di custodia delle carceri guardie giurate magistrati dirigenti d'industria un sindacalista e poi esponenti politici da figure importanti come Aldo Moro a semplici militanti di partito
Medici commercianti e comuni cittadini
Abbiamo ascoltato all'inizio un brano della requisitoria su Piazza Fontana del Pubblico ministero Emilio Alessandrini
A ucciderlo però non sono i sodali degli stragisti ma i terroristi rossi di prima linea
Un apparente paradosso in realtà rivelatore
Nella rivendicazione infatti i terroristi spiegano che Alessandrini era uno dei magistrati che maggiormente ha contribuito in questi anni a rendere efficiente la Procura della Repubblica di Milano
Egli ha fatto carriera a partire dalle indagini su Piazza Fontana che diventano il tentativo di ridare credibilità democratica e progressista allo Stato
Ucciso dunque perché incarnava il volto credibile delle istituzioni in quella stagione così difficile
Per far vacillare la nostra giovane Repubblica infatti i terroristi hanno mirato stesso ai suoi pilastri più solidi
L'attacco ai riformisti è una costante del terrorismo tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta
In particolare nel vano tentativo di conquistare consensi tra gli operai
Il cosiddetto partito armato sempre più indebolito da inchieste arresti sceglie come obiettivi le intelligenze impegnate nell'affrontare in chiave riformista i problemi del mondo del lavoro
Nel mille novecentottantatré feriscono alle gambe il senatore Gino Giugni uno dei padri dello Statuto dei lavoratori
Nel mille novecentottantacinque uccidono l'economista Ezio Tarantelli protagonista del dibattito tra governo e sindacati per modificare i rapporti tra inflazione salari la cosiddetta scala mobile nel mille novecentottantotto il senatore democristiano Roberto Ruffilli impegnato in progetti di riforma istituzionale ed elettorale
Dopo questo delitto sembrava che l'ultimo moncone delle Brigate Rosse fosse definitivamente sconfitto
Ma non era così purtroppo
Dopo ben undici anni di silenzio il venti maggio mille novecentonovantanove a Roma Massimo D'Antona professore di diritto del lavoro alla Sapienza e consulente del ministro del lavoro in un governo di centrosinistra
è assassinato in un agguato sotto casa di prima mattina
L'omicidio rivendicato dalle Brigate Rosse per la costruzione del Partito Comunista Combattente
Un ritorno di fantasmi del passato che atterrisce il Paese intero
La guerra fredda è finita da tempo
Le trasformazioni del capitalismo a livello globale hanno cambiato moltissimo anche l'economia italiana la Società Hector corsa da conflitti cerca le risposte che bisogna dare al precariato
Alla disoccupazione alla carenza di diritti e tutele alle disuguaglianze
E i brigatisti perversa niente si inseriscono proprio in questo campo di tensione
Colpiscono in lui di nuovo una brillante intelligenza prestata dall'università alla politica ai sindacati per dare risposte con le riforme a nuovi prestanti problemi
E appena tre anni dopo il diciannove marzo due mila e due cade di nuovo quando il professor Marco Biagi un altro giuslavorista lui pure consulente del governo per le riforme assassinato a Bologna
Le nuove BR sono un grumo delle vecchie irriducibili e latitanti privi del radicamento pur limitato in taluni settori della società di cui avevano goduto negli anni settanta ore hanno privato il Paese di due intelligenze brillanti
Hanno esacerbato le tensioni ostacolando di nuovo con l'azione violenta e spettacolare la fatica della democrazia
Quegli spettri sembrano Fugatti oggi eppure continuano tour Barci a interrogarci
Ci sono processi ancora aperti pensa la strage di Bologna che nell'ottanta cosa ottantacinque morti di cui ancora non sono stati individuati i mandanti clamorosi arresti di latitanti come Cesare Battisti
La ricerca storica all'opera
Per precisare il quadro dei fenomeni e chiarire le molte pagine ancora oscure però nonostante alcuni progressi ci sono ancora molte lacune limitazioni nell'accesso ai documenti delle istituzioni e delle amministrazioni dello Stato
Il significato profondo di questa giornata ci si muove a cavallo tra memoria e storia non è solo ricordare perché lo spettro del terrorismo politico di qualunque colore Norris sorga dalle proprie ceneri
Il suo intento è contribuire alla rielaborazione di un passato traumatico e dei suoi affetti
Ancora oggi purtroppo vediamo che spesso la memoria di militanti uccisi negli anni settanta viene strumentalizzata in modo identitario per alimentare contrapposizioni e ostilità
Anziché per creare anticorpi alla violenza
Questa questa mattina è piena di studenti
Siete giovani
Ancora più di quanto lo fosse la Repubblica italiana nel sessantanove e anche voi come lei avete alle spalle un'eredità pesante di lacerazioni e conflitti che riecheggia nel presente
Ma c'è molto altro
Tutto ciò che sappiamo oggi sulla pagina vergognosa dei depistaggi di Stato dobbiamo servitori di quello stesso Stato come Alessandrini
I familiari delle vittime delle stragi cittadini che con dignità
Hanno cercato per decenni verità e giustizia nell'alto e delle istituzioni sono la smentita dirigente all'argomento osceno di quei terroristi rossi che hanno invocato propria giustificazione la violenza stragista le colpe dello Stato
In tanti che sono divenuti obiettivi per la loro intelligenza e capacità perché lavoravano per la giustizia per la sicurezza dei cittadini perché erano costruttore di ponti e cercatori di dialogo continuano a ricordarci di scegliere sempre di nuovo la fatica paziente della democrazia come fecero loro ogni giorno in quegli anni terribili
La Repubblica italiana ha superato le tempeste violente della sua giovinezza anche grazie a loro
Alle nostre spalle
Abbiamo la loro presenza forte
Le loro storie
Le loro vite il loro lavoro Acqui ispirarci come un serbatoio di esperienze a cui attingere per affrontare le fatiche le paure e difficoltà del presente per evitare da chi errori
Per elaborare soluzioni nuove
Sono stati scintille di luce negli anni punti tenete
Teniamo viva questa luce
Il significato profondo di questa giornata non è solo ricordare ma contribuire all'aria buona rielaborazione di un passato traumatico e dei suoi effetti comici ricordato Baggio in passato
Traumatico per molti presenti in quest'aula oggi che hanno deciso con il coraggio di mettere a disposizione il loro dolore per tutti noi
Olga Di Serio D'Antona vedova di Massimo D'Antona
Un ringraziamento sentito al nostro presidente della Repubblica per essere qui
Al presidente del Senato presidente della Camera tutte le autorità presenti
Il i familiari delle vittime i feriti ma un ringraziamento sentito anche voglio fare a questa Orchestra di Giovanni che è qui con noi
E al coro che abbiamo sentito intonare l'inno d'Italia
Bene io Piperno dirò
Dell'assassinio di Massimo D'Antona
Il venti maggio del mille novecentonovantanove sono passati venti anni
Una mattina come tante un caffè cauto un ultimo saluto
Massimo con due pesanti borse piene di libri scompare dietro la porta dell'ascensore
E l'ultima immagine che mi resta di lui
Non lo vedrò mai più
Sceso in strada a pochi passi da casa
Un commando delle nuove Brigate Rosse gli sparò addosso cinque colpi di pistola
Le tre ferite alle braccia cifre hanno intuire un disperato
Tentativo di protetti essi
Gli ultimi due colpi di devastare nel cuore
Io ero in casa Serena ignara della tragedia avvenuta fui avvertito a circa un'ora dopo quando tre uomini della DIGOS si presentarono alla mia porta
Io appartengo ad una generazione che ha conosciuto il terrorismo
Ricordo il periodo tra gli anni settanta e ottanta
Quando pressoché ogni giorno arrivava un bollettino di morti e feriti
Ma a undici anni lo ricordava Benedetta Tobagi a undici anni dall'ultimo omicidio che aveva colpito il professor Ruffilli
Ciclo dell'anno che quella piaga appartenesse al passato
E soprattutto non avrei mai immaginato che un evento simile potesse riguardare la mia famiglia
Mi domandavo chi il perché
Avesse colpito con tanta violenza un uomo mite indifeso
Ho potuto guardare in faccia gli assassini qualche anno dopo durante il processo e la sensazione che ho provato
Nel constatare l'irragionevolezza delle loro argomentazioni
Era che non fossero all'altezza del male che avevano procurato
E nel vederli dietro le sbarre chiusi nelle gabbie come animali pensai
Che avevano devastato la mia famiglia ma anche le loro stesse vite
Il brigatista che aveva sparato a mio marito morì nel conflitto a fuoco con la polizia ferroviaria nel treno Roma Arezzo
Non un parente o un amico ad assistere alla sua sepoltura
Solo la presenza compassionevole di un frate
Purtroppo in quello scontro sul treno
Perse la vita anche un agente della polizia ferroviaria e lo voglio ricordare Emanuele
Voglio ricordare anche Bruno Fortunato che fu ferito in quell'agguato pochi si ricordano di lui
Dovete smettere di lavorare
Si suicidò qualche anno dopo
E ancora ancora un'altra morte una brigatista si suicidò in carcere mentre altri stanno ancora scontando l'ergastolo
Tanta violenza tanto dolore
Frutto di un'irragionevole esaltazione ideologica
Io avevo conosciuto Massimo appena diciottenne con un libro di storia sotto braccio
Poi tutta la vita insieme era stato il compagno della mia vita il padre di mia figlia
Per la mia formazione e per la mia storia ho percepito dal primo momento che insieme al lutto ricadeva su di me la responsabilità di contrastare il terrorismo e ogni forma di violenza
Nella mia esperienza parlamentare sono fra quelli che hanno lavorato perché fosse istituito il Giorno della memoria per cui oggi siamo qui il giorno della memoria per le vittime del terrorismo
La essere qui oggi a ricordare insieme a voi in Massimo D'Antona fa parte di questo impegno
Massimo D'Antona era un professore insegnava diritto del lavoro stimato e apprezzato nel suo ambiente
I suoi scritti sulle dinamiche del lavoro sul diritto sindacale sulla pubblica amministrazione
Rappresentano ancora un lascito importante
Massimo aveva una particolare attenzione ai mutamenti del suo tempo
L'integrazione europea e la crisi dello Stato nazione la globalizzazione e le sue ricadute sul mondo del lavoro
Era convinto che non si potesse fermare il cambiamento ma che bisognasse confermarlo
Che fosse necessaria una coraggiosa innovazione e modernizzazione del Paese
Mantenendo solidarietà fra le generazioni e coesione sociale
Le norme costituzionali rappresentavano per lui una guida sicura
Da queste convinzioni partiva il suo impegno per la riforma di una pubblica amministrazione efficiente al servizio del Paese e dei cittadini da qui il suo impegno per la difesa della dignità del lavoro e dei lavoratori
Per una società più equa
Capace di offrire prospettive alle giovani generazioni
Spero
Nel breve tempo che ci è concesso di aver acceso un raggio di luce su quali fossero i principi e i valori che guidava messo impegno di studioso e la sua azione riformatrice
Spero
E di aver fatto comprendere quale bene prezioso è stato sottratto a chi lo ha amato e all'intera collettività
Ogni giorno la cronaca contemporanea e piena di effimero di immagini e suoni che mettono Enza si solo sul presente e ci invitano a consumarlo in fretta
Sembra vogliano distrarre le nostre coscienze renderci ciechi e indifferenti ignorare che a un passo da casa ci sono ancora vittime innocenti
Terrorismo guerre torture persecuzioni negazione dei più elementari diritti umani
La nostra testimonianza mira a contrastare ogni forma di violenza ogni manifestazione di odio di intolleranza e di razzismo
Con il nostro impegno teso al mantenimento della memoria noi cerchiamo di assolvere questo compito civile e morale
Questo è il significato del nostro essere qui insieme a voi ricordare le vittime del terrorismo
Contrastare ogni forma di violenza ogni manifestazione di odio di intolleranza e di razzismo come dice Olga D'Antona un'ammissione per le istituzioni la parola al presidente della Camera Roberto Fico
Prima di tutto guaio
Ringraziare coloro che sono intervenuti perché sono stati degli interventi meravigliosi
Toccanti
Che ci trasferiscono e Cinzia indiano anche il valore di queste parole di queste testimonianze che sono senza dubbio altissimo
Signor presidente della Repubblica signor Presidente del Senato vicepresidente Di Maio autorità relatori gentili ospiti
Ringrazio per essere oggi intervenuti a questa cerimonia in cui rendiamo omaggio a tutte le persone cadute per mano della violenza e dell'olio terrorista
Ricordiamo uomini e donne uccise per il loro impegno in tanti campi a favore della legalità del dialogo e della coesione sociale
Uccisi per la loro grande integrità e passione civile per le loro idee e per il coraggio di non guardare dall'altra parte mentre tanti fingevano di non comprendere o trattavano con indulgenza le minacce terroristiche ed eversive
Ricordiamo le tante persone comuni e inermi cadute in occasione della tragica serie di attentati e stragi come quella di cinquant'anni fa Piazza Fontana a Milano
E ricordiamo anche come prevede la stessa legge che si chiude il giorno della memoria
Tutti i nostri concittadini vittime del terrorismo internazionale uccisi dalla violenza cieca e Barbara perpetrata con il folle e criminali obiettivo di attentare ai valori fondanti della convivenza pacifica e della democrazia
Rivolgo un ringraziamento particolare e non rituale
Ai familiari delle vittime qui presenti e soprattutto a Carlo Arnoldi e Olga Di Serio D'Antona che hanno preso la parola in loro rappresentanza
Ha destato in tutti noi una fortissima commozione il racconto del vostro dolore dello stravolgimento delle vostre esistenze dei vostri ricordi
Da parte mia e di tutto il Paese c'è una profonda e sincera gratitudine per il vostro impegno a tenere viva la memoria e ricercare la verità è un dovere fondamentale delle istituzioni quello di ascoltare la vostra voce e di ribadirlo vige la piena vicinanza e solidarietà attraverso atti concreti
Sergio Zavoli nella sua notte della Repubblica una delle più accurato e completo inchieste giornalistiche dedicati a quegli anni si chiedeva
Che cosa ha fatto lo Stato per le vittime del terrorismo per i familiari degli uccisi per coloro che portano ancora i segni delle ferite subite
Sono convinto che la prima e più importante risposta che occorra dare a questa domanda ancora attuale sia quella di fare piena luce sui troppi omicidi sulle stragi senza mandanti movente e colpevoli accertati condannati su alcuni di questi sono ancora in corso degli inchieste e ci sono dei processi aperti
La Repubblica al dovere di perseguire la verità e la giustizia con determinazione senza esitazioni superando anche a distanza di decenni i depistaggi le complicità le omissioni posti in essere anche da parte di settori deviati
Dello stato
Questo obiettivo ed essere così deve essere perseguito nella sua totalità
E nella sua complessità che significa non solo la ricerca della verità delle singole stragi
Naturalmente ma anche luce piena su quel disegno unitario la cosiddetta strategia dell'attenzione in cui le stragi sono drammaticamente susseguite legate l'una con l'altra
E arrivato il momento per le istituzioni dimostrare tutta la propria volontà di non accontentarsi di brandello di diritti brandelli di verità emersi talvolta con enorme fatica nei diversi processi occorre un salto in avanti
Non soltanto per rispetto delle vittime e dei loro cari ma perché lo impone il senso stesso di comunità e l'esigenza di creare il più efficiente anticorpi in difesa della democrazia e di tutti noi
Perché uno stato che fa verità su se stesso fino in fondo non potrà che diventare più forte e più credibile e robusti dire la propria le propria fondamenta democratica da questo punto di vista dobbiamo anzitutto adoperarci affinché come ha ricordato in più occasioni anche il presidente Mattarella
Siano assicurati alla giustizia e scontino la pena tutti coloro che sotto le diverse sigle del terrorismo brigatista e dell'eversione neofascista hanno commesso gravi reati si sono dati alla fuga all'estero
Allo stesso tempo occorre dare ulteriore impulso all'azione di declassificazione e versamento agli archivi di tutti gli atti e documenti relativi agli anni del terrorismo e delle stragi
La Camera ha già fatto passi importanti in questa direzione la scorsa legislatura rendendo disponibili numerosi documenti acquisiti da alcune commissioni parlamentari d'inchiesta relative a vicende oscure tragica della nostra storia
Ho inteso incoerenza con il mio ruolo
Proseguire questo percorso nella nuova legislatura in modo da mettere a disposizione del pubblico la più ampia platea di informazioni e dati utili a ricostruire la verità storica ed accrescere la consapevolezza civica
Che passa anche dalla conoscenza e dal ricordo
Si tratta da un lato di rendere conoscibili documenti ancora oggi non pubblici dall'altro di rendere meglio fruibili resoconti e atti che nel corso del tempo sono stati messi a disposizione degli studiosi e dei cittadini
Proprio a partire da oggi e on line il portare delle commissioni d'inchiesta all'indirizzo inchieste punto Camera punto it
Dove saranno accessibili tutti i documenti acquisiti dalle Commissioni stesse sarà così possibile una consultazione più agevoli degli atti da quelli dei segretati era esiguo ai resoconti il portale verrà gradualmente arricchito con la documentazione completa
Questo lavoro è stato reciso su mia proposta dall'Ufficio di Presidenza della Camera nelle scorse settimane e su questo sarà avviato una collaborazione con il Senato della Repubblica
Nella stessa riunione l'ufficio di presidenza inoltre concordato di procedere l'iter per rendere conoscibili ulteriori documenti ancora oggi classificati o meglio fruibili documenti già pubblici
E questo a partire dagli atti della commissione monocamerale di inchiesta sul terrorismo e sulle stragi che ha operato nella nona legislatura della Commissione d'inchiesta sul caso Sindona la commissione Sifar nonché delle commissioni sui crimini nazifascisti
A questo scopo ho già provveduto la scorsa settimana a trasmettere all'autorità competenti le lettere di interpello volti a verificare se tuttora sussistono esigenze per il mantenimento delle classifiche originariamente apposte
Ai documenti acquisiti dalla Commissione Sindone
Dobbiamo quel tracciato un bilancio Franco e rigoroso dell'attuazione delle direttive adottate dal Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore al fine di rendere pubblici i documenti relativi ad alcuni tragici eventi degli anni di piombo non possiamo in particolare nascondere che risultati raggiunti sinora nell'applicazione della direttiva nell'aprile del due mila e quattordici non sono soddisfacenti e suscitano un comprensibile senso di delusione tra l'associazione dei familiari delle vittime e in generale nell'opinione
Pubblica
Occorre dunque comprendere come proseguire in questo percorso di verità e di trasparenza che è essenziale per lo Stato e per la salute di tutta la nostra democrazia
Auspico pertanto che tutte le autorità competenti tutte facciano la loro parte sono certo che il Presidente del Consiglio che qui autorevolmente rappresentato saprà esercitare i suoi poteri d'impulso ed indirizzo al riguardo
C'è un altro aspetto che ho molto apprezzato della testimonianza che voi familiari delle vittime avete reso non soltanto oggi ma in tutti questi decenni
L'assenza nella vostra domanda di giustizia di sentimenti di odio di vendetta verso che ha seminato morte e terrore
E questo spirito che ha consentito al nostro Paese di fronteggiare superare vittoriosamente la minaccia terroristica ed eversiva
Senza mai rinunciare ai valori e principi dello stato di diritto a quei diritti a quelle libertà duramente conquistate con la liberazione dal nazifascismo e garantiti oggi dalla nostra Costituzione
Una risposta che non era scontata a fronte dell'aggressione alle nostre istituzioni e alla morte di centinaia di cittadini e di un clima generale di violenza e di intimidazione
Abbiamo così sconfitto il terrorismo anzitutto grazie al lavoro instancabile e coraggiosa della magistratura e delle forze dell'ordine
Ma decisiva è stata appunto la scelta afferma delle componenti sane della nostra società
Partiti sindacati associazioni di cittadini movimenti studenteschi gente comune di difendere il nostro sistema democratico e di rifiutare la violenza quale strumento di affermazioni di ideologia programmi e aspirazioni
Queste componenti hanno scelto di portare avanti le proprie rivendicazione di una società diversa più solidale anche profondamente riformata nel quadro delle procedure previste dalla Costituzione e dei principi della convivenza civile
Ha prevalso la democrazia in nome di tutti come dice ancora Zavoli nel suo lavoro
Quegli anni tragici c'hanno dunque lasciato un insegnamento prezioso
Un Paese democratico non deve agire mai secondo la stessa logica feroce di chi tenta di sovvertire l'ordinamento non può mai cedere neanche in casi di emergenza alla tentazione di ricorrere alla legge del taglione ma deve ma deve fare i propri principi di unità
Fermezza e coesione
Una lezione che dobbiamo sempre tenere presente e tramandare alle nuove generazioni sono per questa ragione molto felice che siano presenti oggi numerosi studenti come quelli che hanno partecipato al concorso nazionale tracce di memoria
Spetta soprattutto a voi più giovani che non avete vissuto direttamente in quegli anni essere consapevoli del fatto che la libertà la democrazia la pace sociale non sono scontate e non sono per sempre
E che non si può escludere che nuove derive eversive possano in futuro manifestarsi
Ne sono dimostrazione come ricordava Benedetta Tobagi gli omicidi del mille novecentonovantanove di Massimo D'Antona e nel due mila e due di Marco Biagi intervenuti a distanza di un decennio dal precedente assassino di assassinio delle Brigate Rosse
Quello di Roberto Ruffilli nel mille novecentottantanove quando tutti consideravamo alle spalle Chianni di piombo mi avvio alla conclusione sottolineando che il ricordo del sacrificio delle vittime del terrorismo si riconnette idealmente con la consapevolezza dell'importanza del percorso di costruzione europea che abbiamo intrapreso
Uno dei suoi pilastri e degli aspetti più importanti è stato infatti anche quello di consolidare valori e principi costituzionali comuni fondati sull'affermazione nello Stato di diritto e sul rispetto di diritti e libertà fondamentali
E tutto ciò è avvenuto nel corso dei decenni in cui non soltanto l'Italia ma anche altri Paesi europei tra cui Francia e Germania venivano colpiti dall'Eba dalla barbarie terroristica
Grazie al contributo di chi negli anni di piombo difese e promosse questi valori la democrazia in Europa sacrificando anche la propria vita
L'Europa
Che oggi festeggia para per appena peraltro la sua giornata
Costituisce dunque anche un presidio contro nuovi possibili aggressioni ai nostri sistemi democratici incluso il terrorismo internazionale
E va dunque preservate sviluppata secondo cui gli stessi principi e valori che muovevano i martiri della lotta al terrorismo e all'eversione
A cominciare dal consolidamento dello spazio di libertà sicurezza e giustizia che clou che include anche la cooperazione giudiziaria e di polizia tra gli stati membri
Una che pur una cooperazione che proprio nella lotta al terrorismo e la criminalità è stata sinora molto carente
Lo dimostrano per un verso le difficoltà nelle rogatorie relative a processi in corso nel nostro Paese su alcune strategica
E per altro verso le vicende relative agli attentati di matrice islamica islamista avvenuti negli ultimi anni in alcuni paesi membri il progresso nella costruzione europea passa anche attraverso uno sforzo comune ed effettivo nella ricerca della verità e della giustizia
Ribadisco quindi il mio ringraziamento a tutti voi e nostro grato e commosso ricordo di tutte le vittime del terrorismo grazie
Grazie al Presidente della Camera Roberto Fico ora chiederei al Presidente della Repubblica Mattarella di raggiungermi al centro dell'emiciclo insieme al presidente della Camera Fini
Per procedere alla consegna delle targhe alle scuole vincitrici del concorso nazionale tracce di memoria cominciamo con la scuola primaria con l'istituto comprensivo Rita levi Montalcini di Rastignano in provincia di Bologna
Classi quinta
Ritira la targa la luna Maria Giovanna Pagani accompagnata dalla professoressa Rita grandi per il lavoro due agosto mille novecentottanta per non dimenticare possono venire intanto io leggo le motivazioni
Pienamente coerente con i temi del concorso il lavoro realizzato dagli alunni ha ripercorso la drammatica giornata del due agosto mille ove centottanta partendo dall'emblema della breccia lasciata come segno della memoria nella ricostruzione della stazione di Bologna
L'impegno degli studenti coinvolti in questo progetto si è concretizzato in un triplice lavoro hanno realizzato un libro documentario con i disegni e le didascalie relativi alla ornata del due agosto mille novecentottanta un video della visita alla stazione di Bologna e infine è stato organizzato un evento che ha coinvolto tutta la comunità di Rastignano
Intitolato evento di di breccia
L'elevata qualità del lavoro la potenza del messaggio che ne è scaturito hanno dimostrato come sia importante sensibilizzare le giovani generazioni alla cultura della memoria per renderla viva nel presente e condividerla con tutta la cittadinanza
Grazie
Proseguiamo con la scuola secondaria di primo grado abbiamo un ex aequo qui
Il primo va all'istituto comprensivo numero nove il Guercino di Bologna classe terza a
Ritira la targa
Che Luca Franzoso per il lavoro è chi e memorie
Queste le motivazioni nella realizzazione della performance ispirata alle produzioni artistiche di Boltanski per il museo della memoria di Ustica
I ragazzi si sono messi in gioco strutturando una rappresentazione teatrale che ha rievocato il dramma delle vittime della strage avvenuta il ventisette giugno mille novecentottanta
L'originalità del lavoro e l'impegno profuso dagli studenti e delle studentesse nella realizzazione dimostrano l'alto livello di approfondimento della tematica
Di particolare rilievo la scelta degli strumenti e dei materiali utilizzati durante la rappresentazione contro l'azione
Nato il secco per l'istituto comprensivo Dante Alighieri di Calcinato in provincia di Brescia classi miste gruppo legalità
Ritira la targa lo studente Simone fiorentino
Per il lavoro asta che piazza Loggia nel cuore leggiamo insieme le motivazioni i ragazzi hanno approfondito seriamente la tematica del terrorismo degli anni settanta
Riflettendo sulla strage di Piazza della Loggia avvenuta il ventotto maggio mille novecentosettantaquattro e vento che ha segnato la storia della comunità bresciana e della stessa scuola nella quale insegnava Luigi Pinto giovane docente ucciso durante la manifestazione
Nel lavoro realizzato con passione e dedizione dei ragazzi viene condannata ogni forma di violenza riconoscendo ad ognuno la possibilità di contribuire nella costruzione di una società migliore fondata sul rispetto e la dignità delle persone
Il video è stato presentato alla comunità di Calcinato e messo a disposizione per la casa della memoria di Brescia
Ora la scuola superiore anche qui tre ex aequo il primo all'Istituto Don Milani di Rovereto Trento classi quinta B quinta F e quinta G ritira la targa
La studentessa soffia Peterlini
Per il lavoro quando il confine diventa orizzonte la felicità di essere europei la testimonianza di Antonio me Galizzi queste le motivazioni
Gli studenti e le studentesse delle quinte hanno scritto a più mani un testo ben strutturato nel quale presentano la vita e le idee di Antonio me Galizzi conosciuto direttamente da alcuni di loro come appassionato giornalista e divulgatore
Micalizzi morto l'attacco terroristico dell'undici dicembre due mila e diciotto a Strasburgo era un convinto fautore di un'Europa unita giusta e solidale
In cui ciascuno potesse sentirsi non solo abitante ma cittadino da qui l'idea di fare interagire la biografia di Antonio con l'esposizione della vita degli ideali e delle esperienze di ciascuno degli attori
Curato l'azione
Ex aequo per l'istituto di istruzione secondaria superiore De Nittis Pascali di Bari classi quarta è e quarta C
Ritira la targa la studentessa Paola piacente per il lavoro Benedetto Petrone che la violenza politica Bari fine anni Settanta
Queste le motivazioni pienamente coerente con i temi del concorso il lavoro degli studenti ruota intorno alla figura di Benedetto Petrone giovane militante comunista barese vittima della violenza politica nel mille novecentosettantasette
Raccontando un episodio che segnò la coscienza collettiva cittadina il progetto riesce a descrivere il clima politico e sociale di quegli anni non solo a Bari ma in tutto il Paese
Tensioni scontri violenza ma anche l'impegno per l'affermazione della dignità e diritti sociali e civili come adulazione
Ex aequo per il liceo statale Virgilio di Milano classe quarta città ritira la targa la studentessa Francesca moneta per il lavoro per non dimenticare la memoria
Queste le motivazioni che hanno portato al premio
I tre documentari realizzati in collaborazione con l'Associazione Italiana vittime del terrorismo sono condotti con bravura e competenza dalle ragazze ed a ragazzi del liceo
Che muovendosi per i luoghi della memoria nella città di Milano tratteggiano le biografie e le terribili circostanze della morte violenta di quattro giovanissimi diversa ideologia professione
L'agente di polizia Antonio Marino e gli studenti Fausto Tinelli Lorenzo Iaio Iannucci e Sergio Ramelli congratulazioni
Grazie a Francesca resta qui con voi perché sarà il proprio tu a nome di tutti gli studenti a raccontarci il valore del concorso nazionale traccia di memoria prego
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente della Camera dei deputati
A nome dei miei compagni e del liceo Virgilio di Milano in tutte le sue componenti
Vi ringrazio sentitamente per il conferimento oggi di questo premio al lavoro prodotto dalla nostra classe che ha approfondito le tragiche vicende degli anni settanta del secolo scorso
Nel quartiere Città Studi di Milano
Dove si è consumato tragicamente la morte di tre giovani studenti di opposte fazioni
Fausto Tinelli Lorenzo Iannucci e Sergio Ramelli
E di un agente di pubblica sicurezza Antonio Marino
Nel clima di violenta contrapposizione politica di quegli anni
La nostra ricerca ci ha permesso di avvicinare un periodo di storia recente che non conoscevamo
Ci ha appassionato e sconvolto scoprire che in quelle stesse strade e giardini piazze dove noi oggi ci troviamo a camminare per andare a scuola o per incontrare gli amici
Qualche decennio fa giovani come noi si colpivano violentemente fino a darsi la morte per contrasti ideologici che noi oggi fatichiamo a comprendere oggi noi ricordiamo con commozione le tragiche morti di Aldo Moro e di Peppino Impastato
Due episodi tanto diversi e lontani ma egualmente terribili nel loro esito fatale
Ed esemplari nella difficoltà di far luce e di stabilire una verità storica nonostante le laboriose indagini della magistratura e delle autorità inquirenti nel corso di tutti questi undici anni
Ma anche noi stiamo vivendo un momento particolarmente difficile della nostra storia repubblicana i valori democratici fondanti la nostra convivenza civile paiono essere avvolti messi in discussione
Persino da chi riveste alte responsabilità di governo parole e gesti violenti
Parole e gesti violenti amplificati a dismisura dagli social media
Diffondono un clima di diffidenza e di odio nella società civile e mirano a screditare le istituzioni democratiche nazionali ed europee che sono nostre e che dovremmo imparare a tutelare a difendere strenuamente per il bene di noi tutti
Sentiamo ripetere spesso la nota sentenza latina Historia magistralmente mani miste di liceali ho appreso che l'affermazione è in realtà più bella ricca e articolata e comprende anche l'espressione che la precede Historia vita memorie
Che sinceramente trovo ancor più pregnante significativa la storia secondo Cicerone vita della memoria come tale intrinsecamente vitale la vita del passato che ancora vive si agita nelle nostre menti
Difendiamo la memoria del passato studiamo la custodiamo la come qualcosa di prezioso che da Firenze profondità al nostro presente e aprendo ai giovani la speranza di un futuro da costruire con intelligenza e rinnovato impegno civile grazie
Grazie grazie Francesca
Grazie grazie Francesca grazie alle studentesse agli studenti delle scuole italiane al Presidente da Repubblica al presidente del Senato al presidente la Camera alle autorità grazie ai familiari delle vittime
La cerimonia termina ora con l'esecuzione dell'inno europeo da parte del coro delle ce lo scientifico Keplero di Roma e l'aiuto orchestra di fiati del Veneto del comune di Santa Maria di Sala Venezia diretti dalla maestro Ludovico versino
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Cioè cioè e
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