Giulio Andreotti e la Santa Sede. La politica laica in sintonia con la missione della Chiesa

Benvenuti grazie per essere qui prima di iniziare devo dire avrete notato tutti un'assenza significativa significativa per tutti gli amici che sono qui presenti e per noi manca il dottor Letta è la prima volta che manca un appuntamento dedicata al presidente Andreotti organizzato stagione europea in questi anni ci ha sempre accompagnato quando non era tra i relatori era nel pubblico
Purtroppo ho avuto un
Un intervento dal quale si sta riprendendo io vorrei proprio salutarla con una placca
Stamattina era così dispiaciuto che ha chiamato presto e poi so che ha chiamato anche sua Eccellenza per scusarsi
Ci teneva a salutare davvero tutti a salutare in particolare la famiglia insomma sappiamo quanto legato al presidente Andreotti bene io oggi ricordiamo il Presidente del sesto anniversario della morte
All'interno di questi di del centenario della nascita delle iniziative che abbiamo fatto finora e tante belle iniziative che son fatte per ricordare il presidente oggi l'abbiamo voluto ricordare con un tema al Buy particolarmente caro dico particolarmente caro perché chi conosce l'archivio del Presidente sacchi il la sezione vaticano e la sezione e più consistente quella più significativa seguita poi da quella Europa e poi tutte le altre questo per dire quanto era importante il Vaticano il rapporto con la Santa Sede per il come per il presidente Andreotti
Abbiamo pensato con chi affrontare questo argomento
Alla fine ne abbiamo parlato con sua eccellenza monsignor Fisichella che ringrazio in modo particolare per essere qui e io credo che non ci fosse persona
Migliore Corbin presidente aveva rapporti straordinari con tutti in Vaticano ha conosciuto tanti Papi tanti segretari di Stato ha conosciuta anche l'attuale papà quando era ancora cardinale
L'attuale segretario di Stato quando era un semplice addetto di segreteria di Stato ma con monsignor Fisichella c'era un rapporto particolare
Un rapporto di anche di grande gratitudine eccellenza che presenta aveva nei suoi confronti perché a parte il le tantissime messe al quale partecipava la mattina presto alla Camera dei deputati da quanto si aprì la cappella da quanto lei li ha presi riaprì la cappella all'interno della camera ma c'era un un episodio particolare che il presidente
Ecco per il quale il presidente non aveva non dimenticare e aveva un senso di gratitudine enormi sui confronti e fu quando lei da rettore della lateranense volle
Dare al presidente Andreotti una laurea honoris causa in un momento particolare della sua vita momento io ricordo quando lei fece questa proposta lui ne parlò con me ecco rotonde cioè
E aveva anche un certo imbarazzo perché non voleva metterla in difficoltà Andreotti aveva sempre questo questo pudore dice non voleva mettere uomini di Chiesa in difficoltà in quella sua vicenda
Così travagliata
Lei invece ha insistito fu una cerimonia stupenda coincise con la festa di compleanno del presidente l'ottantacinquesimo compleanno
Che festeggiò in dopo questa bellissima cerimonia di consegna della laurea honoris causa anche con una festa nell'atrio dell'università
Il presidente Andreotti a questo ricorderà particolarmente legato e conservata per un senso di grande gratitudine quindi grazie Celenza
Se mi posso permettere anche a nome del presidente per quel per quell'episodio
Grazie di cuore e poi abbiamo invitato Marco Impagliazzo Marco ti ringrazio in modo particolare non è la prima volta che vieni a un evento di dell'associazione Giovane Europa ma ti ringrazio oggi abbiamo voluto te in qualità di storico primati di presente la Comunità di Sant'Egidio ma per tante vicende uno per sicuramente da storico per quello che per quello che insomma la tua sensibilità di storico di cattolico
Può cogliere in quella che è stata la politica di Andreotti proprio in relazione alla in missione con l'abc della pulizia etnica con la visione della Chiesa come l'abbiamo voluta definire ma poi perché come preside della Comunità di Sant'Egidio sicuramente c'era una sensibilità che vi univa al presidente ed era quella del dialogo il dialogo come motore per la pace quindi grazie Marco per essere qui io ora passerei la parola a Gianni Dessì segretario generale dello Sturzo che ringrazio come sempre per
Per la disponibilità del dell'istituto grazie
Aveva
Morire a a
Pioveva
Voluto questo incontro
Lo ringrazio sia personalmente per motivi che cercherò brevemente ringrazia a nome del presidente all'Istituto Sturzo Nicola Antonietti che appunto mi pregava di manifestare
La sua
Partecipazione a questo incontro io dirò perché perché insomma disse lo scorso e lieto di accogliere questo incontro in realtà il centenario della nascita del senatore Andreotti non è un'occasione per lo sul suo importante come diceva George garzone e qui abbiamo l'archivio di Andreotti
è un'occasione importanti e molte cose sono state già fatte l'ultima il convegno che è stato recentemente svolta la Sapienza estremamente interessante ma questa iniziativa a me sembra particolarmente importante lo dico proprio indirettamente perché perché sarà un caso ma forse le cose non sono mai per caso ma noi siamo celebrante questo istituto in questa no
Il centenario dell'Appello ai liberi e forti nel diciotto gennaio mille novecentodiciannove Sturzo dalla Alberto Santa Chiara
Lancio il programma del partito popolare allora per in qualche modo questo tema quello della politica laica che però si riferisce alla senza cattolica è un figlio veramente forte essendo me significativo che lega il presidente Andreotti a Sturzo Sturzo quando il diciannove in fondo al Partito Popolare
Non fece altro che dire agli uomini che avevano una convinzione una fede di provare a proporre le ragioni della loro esistenza nella agoni civile
Della Italia del mille novecentodiciannove
Sturzo riuscì a coinvolgere migliaia milioni di cittadini
Nella attività partecipazione alla politica
In base alle il loro scelte ma con riferimento forze ineludibile alla Chiesa cattolica allora io credo che questa libertà
Responsabile a personale Appello ai liberi e forti
In qualche modo colleghi veramente Sturzo al presidente Andreotti che da sempre è stato un uomo di Stato italiano cioè se io chiedo a un collega di università inglese che Andreotti
è un uomo di Stato italiano cioè per riuscire a tenere insieme
La responsabilità delle scelte politiche personali
Con un riferimento forte costante alla chiesa ecco questo io credo che sia stato in top in modo totale mente libero nel senso che nessuno credo possa pensare che la politica di Giulio Andreotti sia stata determinata come una Shaka necessità se alle scelte già chiesa cattolica non è stato così
Allora e però questo riferimento c'è stato forte ineludibile e la presenza nel nostro archivio dell'appunto sezione dedicata alla Santa Sede lo testimonia allora io veramente sono rimasto colpito quando Angelo Chiorazzo mia
Inviato questo invito perché in qualche modo questo filo rosso che collega il fondatore del Partito popolare
Andreotti mi sembra che ci sia il questa assunzioni di responsabilità laica personali che non può prescindere però dalle motivazioni profonde della propria esistenza quindi sono lieto che era ospitare quest'incontro lo sono particolarmente per il tema di questo incontro ringrazio di nuovo a giochi ratio eliminazioni illustri relatori che hanno accetta di partecipare a questo incontro grazie
Grazie ad una sera sono sarà questo questo debito che ci consente
Avremmo allora il problema
In qualche modo
Punto tutti tutti i costi perché io fossi presente normalmente come mottetto anche in occasione a gennaio
Ecco piena occupazione della mostra non lontano da qui San Salvatore in lauro ho detto che indicare un un sacerdote parlare
Di Giulio Andreotti sacerdote con non è una cosa
Vorrei qua
Che ovviamente
Il il rapporto con un sacerdote
Sul filo di lana dal Soglio nel dovere esso lineare
Alcuni ricco di alcune confidenze che sono state fa
Perché
Quando si passeggiava prima della messa
Per il chiostro di San Gregorio Nazianzeno a un sacerdote è ovvio che viene sempre il dubbio ma quello che mi sta dicendo è un rubare ve
Della mattina o sono delle confidenze e quindi è sempre molto difficile dovere
Mantenere almeno per uno come me che ha il
Spero di a vere il senso della discrezione su quello che viene detto ai massimi ai massimi livelli quindi
E certo che mi sarebbe piaciuto mi piacerebbe raccontare alcuni alcuni fatti di quando magari si vedeva dopo la messa il il cappuccino di alcuni ricordi della Presidente ad esempio durante il pranzo con Giovanni Paolo secondo o alcune cose ma lasciamo questo alla curiosità degli storici quando saranno in grado di ricostruire
Anche questi momenti Attraverso fosse le confidenze che vengono fatte fuori dai microfoni fuori dalle di momenti direi così più solenni e ufficiali come quelli che stiamo che stiamo vivendo
Io invece vorrei ritornare proprio anche per la tematica che è stata data a questo incontro a quello che il tema dei rapporti con la Santa Sede
E proprio accennando a quanto Chiorazzo diceva in nella sua introduzione cioè al fatto della Honoris Causa che
La Santa Sede attraverso una sua istituzione quale la Pontificia Università lateranense volle dare al presidente Andreotti il quattordici gennaio del due mila e quattro
è ovvio che il rettore della università può può porre un honoris causa ma non lo può imporre perché ci sono gli statuti delle università e una università come Università lateranense che per statuto è chiamata all'università del Papa
Ovviamente richiede dei passaggi che abbiano non mettere appunto in difficoltà nessuno perché richiamino a quella ufficialità dell'evento che viene che viene dato
E quindi è chiaro che ci furono dei collegamenti dei contatti con Giovanni Paolo secondo
Per poter anche arrivare a questo momento solenne
Debbo dire che alla proposta del rettore
Il
Il Papa
Fu immediatamente immediatamente accondiscendente nella nel dare nel dare il suo il suo beneplacito e anche con debbo dire con entusiasmo
Senza minimamente alcuna difficoltà in proposito e la stessa cosa e avvenuta anche con le le due istituzioni che
Per
Per statuto il rettore era era chiamato a interpellare in primo luogo il senato accademico
E successivamente il consiglio di facoltà dell'istituto
A Giulio Andreotti venne data Veneto data l'onorificenza dell'honoris causa
La laurea in Uto quoque iure
Che cos'è lutto quei chiunque perché fluttua quegli ore una realtà unica di per sé nel mondo e la l'importanza Tell honoris causa derivava dal fatto non solo che il presidente Andreotti era stato alunno dell'università lateranense
Come lui stesso coi ricorderà a cui farò riferimento
Ma anche per
Il il fatto che l'istituto di utopia usque iuris condensa in serie una novità
Voluta giacca papà Pio Nono con la quale si studiano i due diritti si studia il diritto civile internazionale e di un Paese ma internazionale e si studia insieme anche il diritto ecclesiale il diritto canonico
La laurea quindi mette in in un poco iure mette insieme due realtà
Che normalmente non sono studiate essi nelle università statali si può fare un esame di diritto ecclesiastico e poi finisce finisce tutto quanto lì ma la laurea nelle due specializzazioni ha un qualche cosa di unico e di particolare e questo viene in aiuto proprio per salvaguardare
In un contesto anche come non sto quella forma di laicità che propria del diritto degli Stati e quella forma di originalità che è propria invece
Della sede apostolica
Quindi
Una nave in questi due elementi aveva a mio avviso una prerogativa che intendersi a diceva al presidente Andreotti
E vorrei richiamare qui anche
A quel discorso ufficiale che il rettore il rettore voi ovviamente ma in questo momento è il rettore fece e nel momento in cui
In un'aula gremita voleva giustificare
E motivate
Il densi il insigne
Ospite della laurea
Dicevo così
Il titolo di dottore nell'uno e nell'altro diritto quello che regola la vita della comunità ecclesiale e quello che governa la società civile interna e internazionale
Affonda le sue radici nella storia d'Europa
Ed è oggi anche a distanza di secoli un unicum nel mondo accademico internazionale
Il titolo in purtroppo e Juve
Resta saldamente ancorato alle diverse manifestazioni della civiltà giuridica europea ed extra europea
Al delinearsi dei moderni ordinamenti giuridici
All'affermarsi degli Stati nazionali e con le loro regolamentazioni giuridiche
Come pure alla presenza di un ordinamento giuridico in grado di governare attraverso principi e regole conformi a giustizia
Lo svolgersi della vita politica istituzionale e sociale della comunità internazionale
Anche nelle sue forme di aggregazione e istituzionalizzazione presenti ormai nelle diverse aree geopolitiche e continentali
E poi per motivare ulteriormente dice
Non vi è dubbio
Che già a queste da queste brevi note descrittive
Può essere facilmente collegata la figura del senatore Andreotti
E trovare motivazione ampia e giustificata la decisione di insigni io l'ho del dottorato il mutuo quegli umori
Nella sua vita
Nella sua scelta di fede nella sua esperienza politica e nella sua dimensione istituzionale egli ha saputo coniugare quelle caratteristiche di entrambi i diritti che entrambi i diritti possiedono e di cui sono portatori nelle moderne società l'esperienza di statista
La capacità di uomo politico
L'attenzione è riposta ai maggiori problemi istituzionali dell'Italia dell'Europa e della comunità internazionali
Sono una caratteristica che non è possibile disconoscere al nostro candidato direi che queste erano le motivazioni che mi portavano a dare ufficialmente ma di cui ero profondamente convinto e insieme con me anche il senato accademico e il consiglio di facoltà
Per cui mi sembrava che proprio il senatore Andreotti fosse riuscito concludevo il mio le mie motivazioni in questo modo fosse riuscito negli anni della sua militanza e della sua partecipazione
Alla vita parlamentare governativa dell'Italia ad occuparsi di ambiti diversi come testimonia l'assunzione di diversi ministeri e di presidente del consiglio dei ministri
In questa lunga attività egli ha saputo porre attenzione al funzionamento delle istituzioni
A privilegiare il settore dei rapporti internazionali
E ancor più quello della integrazione europea
Verso questi obiettivi resi anche praticabilità intuizioni e capacità di sintesi
Egli ha operato a fare emergere quel concetto di giustizia coniugata all'equità che della vita politica e istituzionale rappresenta essenza e fine
Credo che
Queste parole che mi
Sostenevano nel dover motivare la
Laurea honoris causa a Giulio Andreotti diventino ancora più convincenti oggi
Quando ha distanza di anni vediamo lo svolgersi della azione politica e quando vediamo ancora di più
Quello che è
L'ordinamento istituzionale e internazionale che sotto i nostri occhi sembra in alcuni momenti vacillare nelle sue dimensioni più profonde e più progettuale
A questa dimensione e a questo discorso rispondeva Giulio Andreotti
Con un discorso debbo dire fatto di ricordi ma ha fatto anche di precisazioni e di motivazioni che portano appunto insieme a rivedere quello che era
Il suo rapporto con la sede apostolica
E nel suo discorso
Andreotti
Ricordava
Come avesse dovuto abbandonare di studi al terranno
Controvoglia perché non era possibile per lui che era stato chiamato proprio a dare dall'allora monsignor Montini
A collaborare molto più direttamente alla vita Stella della Fuci
E poi mantenere anche
Gli studi presso l'Università Statale
Però Andreotti si laurea o con un
Un professore del laterale e si laureò compio Cipro ottimi
Il quale viene ancora oggi ricordato per
Per la sua ricerca e per lo spessore che aveva dato al al diritto
Abbandonando gli studi sulla marina pontificia perché erano quelli che
Avevano diciamo così suggestionato il giovane Andreotti nel doveva fare una tesi di laurea
Sulla sulla Marina pontificia abbandonando probabilmente questo è dedicandosi a un qualche cosa di più significativo
Sulla personalità del reo nel diritto penale e canonico
E lui dice nel suo discorso che abbandonati gli studi sulla marina pontificia
Mi dedica ai cunicoli suo ci porti a una tesi sulla personalità del reo nel diritto penale e canonico
Tema che mi aiutò in seguito come politico a condividere la Teoria secondo cui le pene non devono essere una vendetta riparatrice da parte della società
Ma un mezzo di rieducazione e di recupero sociale delle persone
Di qui la logica dell'abolizione della condanna a morte e dell'ergastolo
Se si pensa che due anni fa
Papa Francesco chiese esplicitamente nella commemorazione dei venticinquesimo del Catechismo della Chiesa cattolica
Che si togliesse dal catechismo dalla Chiesa cattolica il richiamo giustificativo alla pena di morte
Come un progresso che la chiesa ha compiuto in questi decenni
Si nota come
Si arriva al alla unicità al l'unicum di queste di queste ispettive
Giulio Andreotti ricordava compassione debbo dire
L'azione di monsignor Ronca all'epoca rettore del seminario romano
Certo di storici di poi
Avranno
E hanno già fatto studi in proposta monsignor Ronca
Faceva parte dei consiglieri di Pio dodicesimo
E ovviamente monsignor Ronca negli anni poi i successivi già fra anche una gran parte nel mettere in cattiva luce presso Pio dodicesimo monsignor Montini
Perché non vedeva troppo lanciato su posizioni di sinistra
Ma questa la storia queste sono le posizioni diversificate che si vengono poi a ricostruire
Ma monsignor Ronca perché all'epoca come rettore del seminario del Seminario Romano nel ricordo di Giulio Andreotti
Aveva aveva colto nel seminario
Persone perseguitate proprio durante il del periodo fascista
E qui mi piace ricordare quanto il senatore Andreotti diceva in quella circostanza
Richiamando anche a un fatto che fece ridere tutta quanta l'Assemblea ma ve lo voglio rileggere
Dal Vaticano faceva la scuola un giovane ha detto della Segreteria di Stato don Emanuele Clarizio che poi diventerà vescovo
Responsabile dei seminari latore di notizie e contatto quasi esclusivo tra rifugiati e l'esterno
Nella vetturetta utilitaria con cui si muoveva
Un giorno fu eccezionalmente ospitato come visitatore l'onorevole non Cinotti antico collega deputato sia di De Gasperi che del padre di monsignor Montini
Per il resto rigorosissima era la clausura degli ospiti
A ognuno dei quali era stato dato il nome di un seminarista vero
Tutti gli ospiti che il seminario aveva colto per non dare ardito alle forze vedesse essere presenti
Presenti a Roma erano abbiano avuto un il nome di un di alcuni seminaristi insomma per poter quindi risultava conti a mente una doppia presenza ma questo creava anche confusione
E c'era questo un espediente per non richiamare l'attenzione del personale di servizio
E qui vedete la l'arguzia di Andreotti che tuttavia non credo potesse presta fede all'esistenza di così tante vocazioni adulte quindi può di dovere mettere in salvo dice ma nonostante questo
De Gasperi era divenuto don Alfonso porta che fu poi il parroco di San vitale più tardi il direttore del Messaggero Mario Missiroli
Che cercava di attirare le simpatie del Santo Padre per il leader socialista Pietro Nenni anche lui ospite del seminario del Seminario Romano si sentiva obiettare da Pio dodicesimo
Che quando era alla terranno il vivace leader romagnolo bestemmiava
Questo però mi fu smentito da De Gasperi
è vero invece che Nenni non partecipando alla messa festiva celebrata da monsignor Ferrero di Cavallerleone
Dini Cavallerleone durante la celebrazione teneva alto in una stanza vicina il volume della radio
Non so se per disturbare o semplicemente per non udire il salmo di amare e l'omelia
I rimproveri del vecchio presidente del Consiglio Bonomi non ottenevano comunque l'effetto
E questo per dire alcuni ricordi ma mi piace ancora citare un altro brano del discorso
Perché questo mostra ancora l'affetto che Giulio Andreotti aveva non solo l'affetto ma anche la difesa che Giulio Andreotti faceva di Pio dodicesimo posso ricordare certamente alcune confidenze
Quando usciti il il dramma il vicario con il quale iniziarono gli attacchi più virulenti contro Pio dodicesimo
Di quanto Giulio Andreotti fosse invece contrarissimo a questa questo attacco così ingiustificato
Dai dati che lui possedeva e devo dire adesso anche dalla apertura del dei
Degli archivi
Diventerà ancora più facile poter mostrare anche quanto qui Andreotti disse in quella circostanza qualche storico falsi ficcante
Che attribuisce a Pio dodicesimo poca attenzione o peggio nei confronti dei perseguitati dovrebbe rievocare almeno queste coraggiose oasi di libertà
Che salvarono tra l'altro la vita a tanti esponenti democratici che avrebbero avuto posizioni preminenti nei governi della liberazione e nel Parlamento italiano
Quindi debbo dire che il ricordo di questi fatti era anche una testimonianza diretta di quanto lui aveva vissuto conosciuto e sperimentale
E mi avvio alla conclusione di questo ricordo perché mi sembra che la citazione di di alcuni brani del discorso del senatore Andreotti siano ancora oggi quanto mai attuali e significativi per comprendere non soltanto quanto lui sentiva nei confronti in modo particolare di Giovanni Paolo secondo
Che lo onorata con questa onorificenza ma anche per tante altre espressioni che aveva di affetto e di
Rispetto e anche di gratitudine che aveva ricevuto in quegli anni che non dimentichiamo sono anche gli anni in cui un giovane non so chi fosse ma un giovane durante una piena una celebrazione ufficiale in San Pietro
Essendo stato chiamato a dare una sua testimonianza
Presente Giovanni Paolo secondo
Alla fine del suo del suo discorso domando al Papa
Cioè provocò il Papa glielo come si era permesso di riconoscere anche Andreotti creando nei giornali successivi un vespaio
Devo dire
O un mucchio vespaio ma anche con una
Devo dire arroganza tipica o o se si vuole magari una presunzione tipica di un mondo giovanile che fosse leggeva soltanto alcuni giornali ma non era a conoscenza dei fatti reali in cui si muoveva l'operato di Giulio Andreotti
E la vera preso che la mia Laura laureato nove ha avuto l'approvazione del Santo Padre provoca in me un indicibile commozione
Si aggiunge questo a tanti atti di bontà ricevuti da sua Santità
Compreso un inaspettato caldo messaggio autografo quando cinque anni or sono iniziato per usare la sua terminologia il nono decennio della mia vita
Ma tutti siamo debitori al Papa
Specialmente per il continuo richiamo ai valori fondamentali
L'indebolimento dei quali ha provocato e provoca di continuo all'umanità lacerazioni e contrasti
Riguardando i quali e purtroppo fortemente ridimensionata la soddisfazione
Perché non si è avuta dopo le micidiali prime due una terza guerra mondiale in ogni sede
Politica culturale sindacale si continua infatti a deplorare la profonda ingiustizia nel riparto delle risorse economiche mondiali massicciamente poste al servizio di un quinto soltanto dell'umanità
Ma i programmi per invertire la tendenza con consistenti piani internazionali di cooperazione allo sviluppo spesso enunciati e cifrati solennemente
Non riescono a decollare in misura significativa
Mentre il livello delle produzioni belliche ed era relativo commercio continua a crescere a ritmi terrificanti
E davanti a tutto questo credo che
Il richiamo di Giulio Andreotti in quella circostanza
Fosse fosse fatto
A quel immenso impegno da lui ha riconosciuto alla Sede apostolica
In favore della pace
In quella circostanza
Richiamava l'azione di Paolo sesto
Io devo dire non ricordavo più questo questo momento Paolo sesto che introdusse la novità del Sole nel messaggio di Capodanno rivolto ai capi dei stato e di governo era una prassi questa che probabilmente aveva colpito
Giulio Andreotti perché si sentiva direttamente coinvolto nel richiamo richiami che venivano fatti da Paolo sesto ma soprattutto devo dire ancora una volta nei confronti di Giovanni Paolo secondo
Il quale sono le sue parole ammonito che città sarebbero scelte politiche inaccettabili quelle che cercassero il successo senza tenere conto dei fondamentali diritti dell'uomo
Perché infine non giustifica in mezzo
Un'attenzione particolare che il Santo Padre continua a rivolgere alla necessità di una riforma dell'organizzazione delle Nazioni Unite
Come strumento di prevenzione dei conflitti e di progressivo rafforzamento dei diritti fondamentali dei cittadini e delle famiglie
Credo che questa visione ancora lungimirante ci riporta ai giovani di oggi quando ancora davanti a tante situazioni di guerra e a tanti situazione di violazione dei diritti fondamentali delle persone il richiamo della chiesa con il Papa Francesco in questo momento e della politica dovrebbero ancora una volta essere all'unisono grazie
Grazie
La
Grazie non c'è sbagliare
Quale
Voglia
Ripassa
Salvo
Colgo l'occasione
Cerchiamo
Alcune settimane fa ha ospitato un bellissimo importante convegno dedicato al presidente all'Europa prendo spunto dal libro che il professor Ferri alcuni storici hanno realizzato lavorando qui nelle carte dell'archivio sull'Europa e poi tutti i passaggi da Pio dodicesimo
A Giovanni Paolo secondo Giovanni Paolo secondo l'auto anche qui pochi si fa Roberto Rotondo insieme alla Ahmad monsignor sapienza hanno pubblicato un libro un rapporto di Andreotti i santi del de che lui ha conosciuto il capitolo su Giovanni Paolo secondo e straordinario proprio si vede la gratitudine che il presidente aveva per Giovanni Paolo secondo il grande affetto grande stima
Tanti tanti gesti inediti leggi ricordato un particolare ma tanti gesti
I sconosciuti che Giovanni Paolo secondo ha fatto ha Giulio Andreotti negli anni del processo perché Andreotti diceva su servizi a tenerlo invita insieme all'affetto di Madre Teresa della famiglia grazie eccellenza del Kosovo parola Marco Impagliazzo
Buonasera a tutti la storia di Giulio Andreotti rapporto alla Chiesa cattolica
è paradossalmente lunga più di quella politica questo un dato diciamo di cui tener conto giovane presidente della federazione
Degli universitari cattolici nel quarantadue in seguito alle dimissioni di Aldo Moro che era stato chiamato alle armi
E già un interlocutore del Papa che Louis più amato come ci ha ricordato monsignor Fisichella più dodicesimo prima di entrare in politica nella DC a partire dalla fine del quarantatré l'inizio del quarantaquattro
Dopo la fine di questo partito che lo ha visto sempre come sappiamo con alterne vicende in posizione di rilievo
Andreotti resta comunque una personalità nel Vaticano
Guidato da Giovanni Paolo secondo
La storia di Andreotti papi è stata negata da lui stesso in varie occasioni ma soprattutto INA ogni morte di Papa edito da Rizzoli per il senatore c'è una fedeltà indiscussa al papà di Sempre più dodicesimo
Anche se la sua storia si intreccia indire inevitabilmente fortunatamente con diversi pontificati finché con l'elezione di Giovanni Paolo secondo nel mille novecentosettantotto si accorge con sorpresa di essere il più anziano del Papa
Perché lui è del diciannove il Papa e del venti
è un'esperienza che ripete più volte ricordando come il Papa era stato sempre nel suo orizzonte cito la persona più anziana
Andreotti è stato un cattolico di Roma ma con una tale storia da diventare anche un importante riferimento per il mondo della chiesa
Ci sono state tante definizioni su questo suo rapporto con la Chiesa Massimo Franco
Nel suo libro ha preferito definirlo ha scelto di definirlo come papalino
Ma io preferisco la definizione di Andrea Riccardi quella di Cardinale esterno che vorrei spiegare attraverso le parole stesse di Riccardi
Di fatto Andreotti è stato in qualche modo un cardinale di quelli che non esistono più
Come erano al tempo dello stato dei papi membri del Sacro Collegio ma anche responsabili politici a Roma queste figure non ci sono più ovviamente con la fine del potere temporale pure Andreotti
Pur essendo un politico italiano ha rappresentato un personaggio singolare che richiamo in qualche modo quei principi della Chiesa di una volta gente di Chiesa e di governo
Con autorità da entrambe le parti e quando lei diceva della laurea honoris causa in interrogo iure pensavo proprio a questo
Gente di chiesa e gente di governo
Un cittadino un cattolico romano politico italiano che ha sentito la passione per aiutare servire la Santa Sede i papi
è una storia questa molto complessa e raffinata carica di intersezioni
Eppure lo dico con grande chiarezza si è trattato di una storia marcata anche d'autonomia laica non di un pasticcio alla romana
Giulio Andreotti lo sappiamo è nato a Roma nel diciannove
Ed è nato alla vigilia dei cinquant'anni della programmazione dirà una capitale della fine del potere temporale dei papi quindi uno spazio molto breve
Gli echi delle vicende risorgimentali
Che hanno rappresentato una ferita per i cattolici del papato non sono del tutto spenti quando nasce Andreotti
Anche se a Roma specie con Benedetto quindicesimo il clima è molto cambiato tra le due sponde del Tevere con quella che è stata definita la conciliazione ufficiosa
Di questo Papa Benedetto quindicesimo
Ben presto tramontato il sogno della restaurazione dello stato del papa tra i cattolici
Ma c'era disagio per l'irrisolta questione del suo Statuto
Che è un disagio rimasto a lungo
Non si trattava certo di ridiscutere l'unità con Roma Capitale ma di dare una degna sistemazione un papato
Che mai avrebbe accettato di rientrare nella sfera della sovranità nazionale italiana come era stato disegnato dalla legge delle guarentigie del mille ottocentosettantuno respinta da Pio no
Dieci anni dopo la nascita di Andreotti la questione romana viene chiusa dei Patti del laterano
E nasce a Roma un altro stato quello del Papa lo Stato della Città del Vaticano quel tanto di territorio che basti per usare l'espressione di Pio undicesimo
è un altro Stato ma non separato dalla città
A norma del concordato poi l'Italia riconosce che tutta Roma ha un suo particolare carattere sacro
Non c'è un muro che separa il capiva dicano da Roma Capitale
Se la sovranità del Papa è ridotta la Città leonina da Roma non perde un rapporto speciale con i pontefici
Che continuano esercitabili non solo la funzione pastorale vescovo di Roma in quanto appunto vescovi della città ma anche un particolare giuridicamente indefinibile
Direbbero i francesi dopo la delega
Il Papa a Roma sta comunque escono ma anche in un modo tutto speciale con un sovrano oggi è una terminologia diciamo che consideriamo del passato si direbbe oggi un leader spirituale
Quest'aspetto particolare di una presenza punti Fischer si avverte in modi diversi durante le differenti stagioni storiche varie pontificati Andreotti lo avverte ad esempio ne parlavo da monsignor Fisichella quando Pio dodicesimo tra il quarantatré e il quarantaquattro diventa il vero riferimento morale e civile nella città occupata dai nazisti
Il famoso inverno più lungo come lo ha definito Andrea Riccardi che si dibatte la città in gravi condizioni di vita
Nonostante la sua giovane età Andreotti fu testimone di quel periodo dall'opposizione significativa in quanto appunto presidente degli universitari cattolici
Fu ricevuto come lui stesso racconta sei volte di cui tre riservatamente da più dodici che si informava sulla situazione di Fucini in guerra
Papa Pacelli amava intrattenersi con il giovane
Andreotti tanto che il racconto tra le altre cose la sua esperienza a Monaco
Con la rivoluzione rossa in queste conversazioni il Papa affronto oppure il problema delle minacce fatte alla sua persona nel senso di un eventuale trasferimento sotto controllo tedesco in altro luogo perché quando si parla di più dodici punto lei lo diceva non ci si ricorda mai che con la Roma occupata nel nazisti e con un Vaticano che sostanzialmente non aveva alcun tipo di protezione militare il Papa potrebbe poteva essere rapito in qualsiasi momento e c'erano anche dei progetti a questo livello più dodici gli disse che non avrebbe mai abbandonato la sua sede episcopale ad altri disse che se i tedeschi lo avessero arrestato non si sarebbero trovati tra le mani il Papa ma il cardinale Pacelli
Nel mille novecentoquarantatré quarantaquattro lo Stato non esiste più
Nella Roma occupata dai nazisti Andreotti svolge una funzione all'ombra di un Papa Defensor civitatis è una situazione anomala
Tuttavia la storia romana del particolare rapporto tra le due sponde del Tevere
Si ripeterà si sarebbe ripetuta anche nei decenni successivi
Ma lari si ritrova in altri termini anche negli anni di Giovanni Paolo secondo che fa effettivamente del Vescovo di Roma con le sue visite nelle tante parrocchie della città mentre esercita una vera leadership spirituale a livello mondiale
Rilanciando la città come crocevia di incontri ecumenici internazionali si pensi soltanto al Grande Giubileo del due mila
è un modo di concepire Roma molto sentito da Giulio Andreotti
Ma torniamo al genio Pacelli
C'era umana e che il vero papà lo ribadisco di Andreotti
E i rappers oggi ho appena accennato dei rapporti tra i due durante la guerra
Fu tanto stimato da più dodici che venne ricevuto con la moglie il giorno del suo matrimonio il sedici aprile mille novecentoquarantacinque
Alcide De Gasperi trentino e non romano cattolico convinto ma fermo nel rivendicare a lui e non alla Chiesa la direzione della politica volle però Andreotti vicino a sé
Considerandolo un anello di congiunzione importante proprio con gli ambienti vaticani
Andreotti fu sempre leale a De Gasperi come si vede tra l'altro proprio nello sviluppo delle operazione Sturzo in cui ci fu appunto un dissidio tra più dodici e De Gasperi e Andreotti appoggio De Gasperi il senatore sapeva di poter parlare con chiarezza al Papa
La vita di Andreotti si muove naturalmente tra il mondo della chiesa e la vita romana non come una relazione tra due sponde ma come due realtà profondamente unite
Per Massimo Franco Andreotti a un papalino
Non nel senso dispregiativo del termine ma nella prospettiva di quel legame profondo come un romano poteva e forse potrebbe ancora avere
Stefania Falasca ha così descritto ha così scritto su Giulio Andreotti
Cito il cattolico del romano vuole bene al Papa naturaliter a prescindere da chi sia la persona che ricopre pro-tempore il ruolo di successo che Di Pietro
Per lui è bene essere dei voti al Papa chiunque sia
Fine della citazione
Andreotti non è il mito di Roma come qualcosa di etereo la sua Roma e concreta
E cresciuto nella Roma ecclesiastica di cui conosce la realtà e di cui si sente la grandezza e la missione storica
è convinto che l'indipendenza del Papa e della Santa Sede siano leader l'indipendenza del Papa la Santa Sede siano la premessa per l'opera internazionale della chiesa e perché essa possa negoziare con gli altri
E questo il punto che io reputo più importante il Papa che deve a suo avviso che deve dettare l'agenda della vita della Chiesa in tutta la sua libertà
E questo è anche importante ai giorni d'oggi in cui si sentono tante altre questioni diciamo sul ruolo del Papa
Bisognerebbe ascoltare un po'di più Giulio Andreotti
Come molti osserva come molti ecclesiastici romani Andreotti è convinto che da Roma le cose del mondo anche religiose si chiedono in una prospettiva migliore
Lui è un cantore di questa Roma è uno scrittore interessato alle sue vicende alle sue memorie nel due mila pubblicato una piccola storia di Roma edita da Mondadori uno dei suoi tanti lavori editoriali ove si avverte in una Roma onde Cristo e Romano secondo la definizione di Dante la Storia del cristianesimo a un rilievo determinante fine la citazione
E un volume questo che dice molto a proposito del sentimento di Roma di Andreotti
Non è un caso che questa rapida storia che anche politico artistica si chiuda con il ricordo della presenza nell'Urbe
Cito di grandi personaggi del cattolicesimo primo fra tutti Madre Teresa di Calcutta che in città ha promosso un azione generosa di assistenza ai più diseredati infine la citazione
Andreotti lo sappiamo è stato uno scrittore fecondo che non ha solo ricordato gli incontri della sua vita ma anche indagato sulla storia del papato
C'ha fatto storia significativamente più nono l'ultimo papa re e il primo papa di Roma Capitale il Pontefice di cui si parlava ancora nella sua famiglia credo zia Maria Mina no
Ecco è stato l'oggetto dei suoi studi con la sciarada di papa Mastai nel mille novecentosessantasette ore tredici il ministro deve morire del settantacinque sulla tragica uccisione di Pellegrino Rossi moderato il ministro di più no
La crisi del mille ottocentoquarantotto come la fine del potere temporale nel mille ottocentosettanta
Hanno attratto la sua attenzione perché parlano di un mondo vicino che non è più ma che allo stesso tempo ha originato la nuova condizione dei cattolici in politica
Quella della DC e del pontificato di Auburn più dodicesimo
Andreotti ama raccogliere documenti libri rari aneddoti su questa storia qualificandosi come un romanista non nel senso della squadra soltanto
Giulio Andreotti non è un lo sta nostalgico legittimista
Questa volta il contenuto che si assidui Charlotte all'espressione papalino
Ma è convinto del carattere particolare di Roma capitale italiana centro della Chiesa cattolica meta di pellegrinaggi e capitale cattolica del mondo
La sua fierezza tra virgolette di Romano e anche l'orgoglio di essere figlio di una città dove sta il Papa e dove pulsa il cuore della Chiesa cattolica una città dove vivono due Stati
La romanità andreottiana non è Nostalgia orgoglio passatista ma diventa una filosofia della vita
Poco teorizzata ma molto praticata e un fondo culturale qui bisogna far riferimento per comprendere alcune sue scelte
La sua stessa azione politica la sua attività culturale
Andreotti anche da uomo di Stato e da personalità internazionale non ha mai dimenticato la chiesa
Lo smosso i tra mondo della chiesa e problemi dello Stato e qui c'è l'ambasciatore Cavalchini che può testimoniarlo avviene Luís come ha scritto Andrea Riccardi senza separazione ma senza confusione
Andreotti non è solo il politico che amicizia infuria spesso i democristiani politici italiani degli anni più recenti hanno avuto e hanno relazioni in Curia ma per Andreotti è qualcosa di diverso
Non ha solo amicizia
Eventi è un romano e un cattolico di base
Talmente immedesimato nella chiesa particolare di Roma che diventa con il passare degli anni una singolare autorità oltre che un esperto è un appassionato della sua vicenda storica
E contemporanea
All'interessato il Papa in Vaticano ma gli stanno pure a cuore gli aspetti concreti e vissuti dalla Chiesa a Roma le parrocchie
Le comunità religiose maschili e femminili le novità le tradizioni la pietà i preti laici ma anche i movimenti Comunione e Liberazione
I poveri eccetera i poveri i tanti poveri che lui serviva essendo che seguiva in ogni modo
L'archivio Andreotti è una testimonianza importanza tante di queste relazioni con gli ambienti della chiesa che si estendono Alitalia vari paesi del mondo
Ma sono specifiche con Roma
Qui si evidenzia la grande capacità
Che aveva di mantenere rapporti di coltivarli
C'è un intento elettorale nella coltivazioni questi rapporti certamente ma vi si manifesta anche un interesse più largo ad Andreotti la Chiesa anche nei suoi aspetti minori interessa sempre
Le pagine delle riviste da lui dirette prima concretezza che fondò nel cinquantacinque
E proprio stavo lavorando
Su un convegno sul cardinale di qualche stato arcivescovo di Algeri che ha guidato la Chiesa algerina nella transizione dall'indipendente dell'indipendenza e ho trovato naturalmente un'intervista al cardinale di Valle poi trenta giorni in modo ancora più specifico il manifesto l'ampiezza d'articolazione dell'interesse andreottiano per le questi nella chiesa
è interessante vedere la scoperta tra virgolette su trenta giorni del cardinale Jorge Mario Bergoglio
Che fu intervistato da questa rivista no eccetera
Perché Luigi S. ma questo personaggio interessante
La curiosità personali e intellettuali si unisce sempre alla ricerca di fare qualcosa di utile anche a partire dalle sue responsabilità politiche cerca di vedere quel che si può fare per la Chiesa
Senza uscire dal suo ruolo sa prendere alcune iniziative in modo riservato sa che si possono far valere efficacemente e riservatamente molto importante riservatamente le proprie ragioni in Vaticano perché il Vaticano è anche il suo mondo non il suo unico mondo ma lui ne fa parte in modo particolare
Può far pervenire a papa Pacelli le sue osservazioni come nel caso l'operazione Sturzo
Tranne tramite
Importante collaboratrice del pontefice ma De Pascali Ina che poi alla morte più dodicesimo scriverà una lettera commovente ad Andreotti in qualche caso susciterà rammarico di monsignor Tardini
Che vede così scavalcato alla Segreteria di Stato ma questo è un vecchio problema
Tuttavia da conoscitore del Vaticano ne conosce gli equilibri essa come sia importante un accesso diretto al Pontefice
E quello che lui pratica in vari modi sempre con grande rispetto compare responsabilità durante la sua lunga carriera
Ma vorrei concentrare questa seconda e ultima parte del mio intervento sugli anni della Farnesina
Il cardinale Esterno per molti anni soprattutto in quelli della Farnesina svolse una funzione di collaborazione con la diplomazia papale
Ogni volta che Andreotti siede come titolare della Farnesina egli potenzialmente Simone questa attività i rapporti col Vaticano del suo ministero
Non si tratta solo di utilizzare la diplomazia italiana per i contatti del Vaticano ma di una sensibilità alla Chiesa specie richiesti in difficoltà pensate il suo impegno per richiesta del Medioriente
Che Andreotti porta nel suo agire politico
E pensate la sua passione per il Libano la sua preoccupazione perché non finisca il Libano multiculturale multireligiosa
In particolare lungo gli anni del suo lavoro diplomatico si concentra voi sui passi per oltre che sul Medioriente sui Paesi del tre di quello che allora si chiamava il Terzo Mondo e sulla Cina
D'altra parte quando non è alla Farnesina info i diplomatici e funzionari sanno che ama ex
Essere informato sulle questioni religiose lo fanno ampiamente tanto che mantiene una specifica attenzione su questi affari per molti decenni ne sono testimoni anche
Il lavoro dalla Comunità di Sant'Egidio in tanti scenari uno dei periodi di collaborazione più intensa del ministro degli Esteri
Andreotti con la diplomazia vaticana è quello in cui monsignor Achille Silvestrini e alla testa della Sezione della Segreteria di Stato per i rapporti con gli Stati
Il ministero degli Esteri diciamo Vaticano cosiddetto tra il prelato considerato progressista e Giulio Andreotti si realizzò una convergenza all'insegna della romanità anche se appunto Silvestrini romagnolo e della diplomazia
Ma la Romagna faceva parte degli Stati pontifici e quindi Roma
Andreotti informa Silvestrini ad esempio su questioni inerenti l'apartheid in Sudafrica li trasmette messaggi di varie autorità del terzo mondo desiderose di migliorare i rapporti col Vaticano e anche Giovanni Paolo secondo lo so dalla testimonianza di Silvestrini è favorevole a questa collaborazione e ha molta stima come è stato già ripetutamente detto per Andreotti
Fu inoltre tramite di molti contatti tra persone italiani personalità italiane e non anche di sinistra con il Vaticano spesso a Roma per parlare con il Vaticano come si diceva ci si rivolgeva a luglio
La Santa Sede per lui fonte decisiva di ispirazione divisioni
Come ha notato Massimo Franco l'anticomunista Andreotti si aprì al dialogo con l'Est e i comunisti con l'evoluzione della politica vaticana verso i governi comunisti
Nel mille novecentottanta ad esempio suggerisce al Papa di farsi presente in qualche modo ai Giochi olimpici di Mosca
Nell'ottantadue alla vigilia della visita del Papa in Sicilia presso un altro tema in forma il sostituto Martinez somalo somalo dell'esistenza di una campagna sui rapporti ma DC mafia pur non escludendo che cito anche tre democristiani possa esserci qualche mafioso
Il senatore spazia dalla politica interna quella internazionale
Nel mille novecentottantadue il Papa riceve l'Unione interparlamentare
Papa Giovanni Paolo sono presenti i sovietici che temono uscite anticomunista di Wojtyla ma Andreotti dà assicurazione rappresentanti comunisti che non ci sarebbe stato nessun attacco
Dopo aver avuto opportune assicurazioni in Vaticano
Il Papa affermò solamente senza libertà religiosa la libertà non esiste
Infine più chiaro di così questo è un punto irrinunciabile diritti umani e libertà religiosa
Tale è l'intimità con la Santa Sede il senatore con la Santa Sede che nell'ottantacinque si permette di suggerire al cardinale Casaroli di elevare a dicastero la Commissione per l'arte sacra e di creare un organismo autonomo per la pastorale sanitaria appunto vista anche la sua grande amicizia con il cardinale Angelini varie poi sono le proposte nomine episcopali eccetera ma non mi dilungo
Sotto conclude non è che Andreotti ma dice che dobbiamo sostituire il dottor letta quindi abbiamo qualche minuto in più Andreotti segue la vicenda del Cile di Pinochet esce con una sensibilità marcatamente critica nei confronti del dittatore cileno attenta che la Chiesa non appaia vicino all'Ulivo
Si fa suggeritore di una linea articolata come nell'ottantasette per la visita del Papa in Cile auspicando l'in anche l'incontro con l'opposizione
Domandando di stigmatizzare l'uso della tortura dell'esilio nel colloquio tra punitivo e più nasce inoltre chiede di evitare di parlare sulla tipologia di liberazione perché sarebbe una legittimazione divina OSCE mente raccomanda
Cosa che non può non fu ascoltato tra virgolette attenzione fotografica ad atti di culto del generale Pinochet
Il mondo politico diplomatico italiano rappresentato Andreotti a una tribù tradizionale osmosi con quello vaticano
Dopo però dopo la fine dell'incarico di Silvestrini nel mille novecentottantotto
E anche diciamo l'uscita di Andreotti dalla Farnesina la Di Monte la diplomazia vaticana si mostra un meno sensibile alla connessione con questo mondo
Diciamo che possano arrivati francesi me il rapporto restò diretto con l'appartamento di Giovanni Paolo secondo sempre attento ad Andreotti
Questi rappresenterà alta uno dei canali informali di Giovanni Paolo secondo perché il Papa pastorale come sappiamo bene e molto attento e grande conoscitore del quadro internazionale anche al di là della logica tipica
Dei diplomatici vaticani
In politica internazionale quest'uomo realista è stato descritto come un realista fino al cinismo ma
Sono definizioni però a un orrore la guerra a un orrore la guerra e una passione aiutare la pace con la mediazione
L'ho visto
Parlo personalmente per una mia esperienza nel caso del Mozambico paese Dina dilaniato da una guerra civile che aveva fatto un milione di morti
Disponibile in tutto per far negoziare il governo filo marxista con la guerriglia che era stata vicino ai sudafricani al tempo dell'apartheid
C'è un libro scritto da Roberto Morozzo Della Rocca sulla pace in Mozambico firmata appunto a Sant'Egidio al bar al firmata nel novantadue in cui mostra il ruolo di facilitatore di negoziati svolto da Andreotti
Egli volentieri lo svolgeva nell'aiutare impresse umanitari liberazione di persone interventi su i missionari anche in difficoltà e missionari rapiti
Ma c'è un particolare che forse mi permetto di citare perché anche qui è frutto di esperienza personale penso possa interessare
Soprattutto ragione d'Europa Auxilium tutto quello che loro fanno per immigranti
E c'è un particolare nel mille novecentottantasei ministro degli Esteri accolse la domanda dalla Comunità di Sant'Egidio di aprire un corridoio umanitario dalla Turchia per i profughi cristiani iracheni che la nostra comunità aveva salvato perché aveva sentito il grido di dolore che fuggivano questi cristiani dalla guerra Iran Iraq che voi sapete erano stati mandati in prima fila a combattere proprio perché cristiani poveracci
Molti di loro avevano disertato erano fuggiti ed erano rifugiati nelle montagne appunto tra al confine tra l'Iraq e la Turchia una nostra missione andò lì per salvarne a centinaia
E Andreotti agli Esteri assieme a Scalfaro Ministro all'interno dopo pochissime insistenze da parte nostra devo dire
Decisero di superare quella che allora era la clausola geografica che prevede vedeva l'accoglienza dei profughi soltanto quelli in fuga dei Paesi comunisti dall'Est Europa
E quindi lo aprirono questa grosso geografica per questi profughi caldei cristiani iracheni che in alcune centinaia
Passarono per l'Italia per qualche mese ospiti la nostra comunità e poi trovare una salvezza poi vengono trasferiti in Canada e negli Stati Uniti dove desideravano andare perché alcune loro famiglie erano gialli
Sì in questo è un passaggio che io reputo molto importante e particolarmente significativo in questo tempo che stiamo vivendo no perché i corridoi umanitari vanno aperti e ne vanno aperti tanti
Interessò come ben sapete al dialogo tra le religioni con variazioni anche fondato il cosiddetto triangolo no al dialogo il tè l'incontro tra cristiani ebrei e musulmani ma io anche qui vorrei dare una testimonianza visto che l'amico Chiorazzo me l'ha chiesta ha seguito con grande interesse partecipazione Andreotti gli incontri nello spirito di Assisi
Voluti da Giovanni Paolo secondo che la nostra comunità ha proseguito in un certo senso in varie città europee
Nel mille novecentottantotto quindi a soli due anni dall'incontro dell'ottantasei il primo che vuole volle Giovanni Paolo seconda Assisi eravamo a Trastevere nella basilica di Santa Maria in Trastevere
E alla presenza dei leader religiosi mondiali invitammo Andreotti ministro degli esteri che tra le tante fece un lungo discorso di cui vorrei citare un passaggio
Due anni fa
Andreotti che parla i partecipanti di Assisi sentivano crescente il motivo dello stare insieme
Penso che a molti di noi venne alla mente quell'espressione di desiderio che troviamo nella pagina del Vangelo dove si parla della trasfigurazione
Come se quel momento magico non dovesse mai terminare
Ritengo che proprio la vera e l'anno scorso e quest'anno questo modello di partecipazione veramente mondiale e sotto un auspicio di pace non retorico ma effettivo
Possa in qualche modo essere la proiezione di quel momento di Assisi e aggiungeva
Un'assemblea come questa quella dei leader religiosi
Uniti per pregare per la pace sarebbe stata impensabile del passato e crediamo che veramente proprio le tensioni del mondo
La constatazione che gli uomini stessi incattiviti vanno non riuscivano a trovare le vie di soluzione dei loro problemi ha riavvicinato anche le chiese e con loro di un interscambio tra uomini che in forma diversa hanno una fede e continuano ad avere la proiezione di questo concetto più vasto
Se avessimo avuto sento questa sensibilità se avessimo avuto sento il senso di una cordata di uomini religiosi noi avremmo spinto i poteri pubblici a passare più rapidamente
Dalla incomunicabilità dalla violenza forme di dialogo
E a forme di comprensione
Questo ci deve dare un orientamento per l'immediato futuro sono parole molto pesanti molto importanti meditate che ci dicono come Andreotti capi il valore di quel momento che Giovanni Paolo secondo aveva voluto
E anche in questo frangente Andreotti e dalla parte del Papa e non dobbiamo dimenticare
Che l'evento di Assisi suscitò molte perplessità anche nella Curia romana
E anche a livello della Chiesa cattolica per i rischi che poteva avere un incolto
Del genere eccetera eccetera di fronte a tutte queste perplessità si vide il sostegno di Andreotti a questa idea di Papa Giovanni Paolo secondo
E come disse due anni dopo nell'incontro che facemmo a Bari questa volta dal Presidente del Consiglio
Per me la pace e un desiderio ardente e sento la stupenda validità vedendo quest'incontro del Salmo secondo il quale se non è Dio a costruire a vigilare sulla società invano l'uomo opererebbe nel civile vi ringrazio
Rasserena Stefano un saluto io chiederei se c'è una qualche domanda ma velocissima a brevissima risposta brevissime prima di passare ai saluti
è stato mai
Alzo
Allora prima giù
Non lo so
E vai Siena veloci aderiamo insigne Fisichella sì sennò che secondo lei come si direbbe oggi una gli attivisti anche il Consiglio ad appartarsi con farà Francesco
Nella adesione allora magistero di papa Francesco in particolare riguardo la dimensione delle varie forme di povertà
Non dimentichiamo quanto stia a cuore a papa Francesco questo tema che di fatto ha voluto raccogliere poi nella istituzione tutta sua della giornata mondiale dei poveri
Che ogni novembre ritorna nella chiesa e nel mondo per ricordare ad ambedue quanto sia decisivo
Perda credibilità della comunità cristiana e per che istituzioni sociali stesse questa tematica
Poi direi che celata indicazione papa Francesco è il successore di Pietro e come abbiamo ascoltato più volte in tutto questo
Cambiano i nomi ma Pietro Pato attraverso Francesco
Nell'antichità soprattutto durante un Concilio particolare che si fece il Papa non era presente perché si faceva ci faceva Efeso se ricordo bene i padri leone scrisse una una lettera
E il padre dissero Pietro ha parlato per bocca di leone credo che oggi ne dovremmo ribadire ugualmente dalla stessa lo stesso concetto
Pietro ha parlato per mezzo di Francesco quindi penso che la la dedizione la sete
Di del senatore Andreotti
Nei confronti anche del successore di Pietro resti immutabile ma credo che ci possa e si possa parlare di una particolare
Sui patteggia cioè una simpatia divisioni e di prospettive
Quando il polso che ha Impagliazzo accennava degli impegni di Giulio Andreotti nei confronti di questa città io mi sono permesso di aggiungere i poveri perché io sono testimone
Delle delle azioni silenziose Andreotti siccome probabilmente questo l'ho pensato io perché vedevo che poi tirava fuori di tasca senza che nessuno se ne accorge me ne accorgevo perché vedevo movimenti un po'strani
Ma li preparava probabilmente già in tasca tante
Tanto
Tanti biglietti età poteva dare poi ovviamente a quanti a quanti in contrada ma debbo dire non solo questo e non certamente per interessi elettorali
Quanto diverse volte
Conservo conservo anche i suoi suoi biglietti con con i quali mi e mi chiedeva di intervenire per delle persone può perché avevano bisogno di una di un appartamento che e probabilmente era del vicariato cui era stato indicato cioè tante di queste cose
Che credo nel silenzio
Perché sono azioni fatte nel silenzio fanno risplendere ancora di più il grande valore di attenzione e di sostegno che aveva quotidianamente nei confronti dei poveri quindi credo che questo sia
In piena consequenzialità con quanto il magistero di Francesco ci chiede in questi giorni poi per le altre tematiche
Il professore Impagliazzo alla ben espresso soprattutto sui corridoi umanitari
Che credito siano ancora oggi uno di quei punti sui quali sull'immigrazione in generale ancora fino a ieri
In in Bulgaria papa Francesco ha fatto sentire la sua voce a favore di chi purtroppo non ha più voce
Gli altri sono e sappiamo che insomma Andreotti parlava spesso insieme di
Liti Pasimeni di dialogo e questo probabilmente quello che più lo accomuna con loro apparati della Santa Sede dei papi
Però ecco anche la ricerca della pace in tanti scenari di crisi e anche quello che più caratterizza infanticidio e volevo sapere se c'era mai stata insomma l'occasione la possibilità di potersi confrontare anche direttamente con Andreatti rispetto a proprio la costruzione della pace
Sì grazie come accennavo abbiamo lavorato molto con il senatore Andreotti su nella lunga trattativa di pace
Per il Mozambico quindi questo già parlato
Era ministro degli esteri senatore Colombo all'epoca
Però Andreotti aveva una tale serie di rapporti eccetera che ci aiutò
In varie sedi internazionali diciamo con appunto
Nei vari contatti di cui avevamo bisogno
Ma soprattutto si è lavorato molto con lui su sul Medio Oriente particolarmente sul Libano
La difesa dei la difesa la protezione dei i cristiani orientali particolarmente appunto dei dei cattolici con varie visite che che se esse sono sono sono stampati in Conte sono stati fatti a Sant'Egidio altrove quindi
Devo dire che Andreotti era di casa Sant'Egidio non eravamo di gas a piazza San Lorenzo in Lucina o alla Farnesina ecco quindi
Sempre su queste tematiche appunto come le diceva richiamava giustamente della della pace ma con grande sorpresa ma non troppo a sorpresa perché lui poi si era già espresso
Con un forte appoggio alla visita di Giovanni Paolo secondo la prima visita di un Papa una sinagoga quando appunto Giovanni Paolo secondo visitò la sinagoga di Roma si incontrò con rabbino capo Toaff
E poi la il suo appoggio il suo sostegno la costruzione della moschea di Roma
Ricordiamoci Luisa auspicava che questa moschea fosse fosse costruita prima del Giubileo del due mila eccetera e quindi questo interessa diciamo soprattutto per il mondo delle religioni particolarmente religioni abramitiche la sua passione per il Mediterraneo per il Libano come ho detto
E per tutto il Medioriente e quindi sono stati anni diciamo di di incontri di approfondimento di relazioni e di sostegno reciproco su questi temi
Fra qualche giorno il nove maggio ricorre il quarantunesimo anniversario del ritrovamento in via Caetani del corpo del presidente della democrazia cristiana al dovuto ucciso dalle Brigate Rosse
Ecco diciamo che alla lunga stagione della collaborazione tra Andreotti e la Santa Sede il caso Moro ha rappresentato sicuramente il momento più tragico il momento più drammatico io ho letto che nei cinquantacinque giorni
Del rapimento monsignor Macchi segretario di Paolo sesto si recava ogni sera da rotti per confronto personale come se mi è sembrato un fatto importante da sottolineare coniugare l'uscita il restaurato tra Andreotti e il Papa volevo sapere lei cosa ne pensa che se insomma in qualche modo Andreotti ha parlato con di quei giorni tragici solo questo grazie
Posso dire comuni
Risultato
Gli atti
Io sono stato Ponente della causa di Paolo sesto per la sua beatificazione sulla sua canonizzazione quindi conosco tutti gli atti dove c'è anche la testimonianza dice Giulio Andreotti debbo dire che non so se tutti i giorni monsignor Macchi andava ora era in contatto con Andreotti però certamente dagli atti risulta che Andreotti aveva un un un canale doveva comunicare con Paolo sesto riguardi in quei giorni in quei giorni particolare
E
E quindi
Paolo sesto era informato della vicenda di Moro non dimentichiamo che Moro come Andreotti nuovo fosse ancora di più aveva una una un'amicizia particolare per con Paolo sesto con Giambattista Montini insomma quindi Andreotti amico dei dei dei due
Si faceva interprete di quelle che erano le aspettative e di quello che era anche l'orientamento politico che il governo
All'epoca non dimentichiamo che era per la prima volta in Italia nella storia del Paese dal dopoguerra era un momento particolare di vicenda politica dove c'era
Sostegno del Partito comunista e quindi
Vicende che ovviamente avevano una valenza non soltanto di relazioni personali
Di Andreotti con Paolo sesto di Paolo sesto con la famiglia Moro e con Moco direttamente
Ma anche a livello istituzionale
E quindi c'erano posizioni che dovevano essere ugualmente considerate ritenuto la mente penso che certamente né si può dire che anche di intervento di Paolo sesto
Nel suo messaggio agli uomini delle Brigate Rosse fosse stato in qualche modo portato a conoscenza che anche concordato con l'autorità
Governativa italiana
Ecco
Allora tanta novantatré lattine Andreatti idea che è un acqua giaceva lì delle diciamo al Wisconsin ha accennato ieri in aula solidali
Se se da partigiani indagini li ha finiti niente o anche se la col anche se qui davanti all'attacco alla Siria
La Sapienza Adele persiani
Ad esempio ha già agli atti né Anagni fa saltare la farsa per fame compagna d'altra parte anche anni ogni carattere una pagina e
La sintonia che quelle la visione della Santa Sede se non con quelle della politica
Cento che si
Dunque io quello che posso dire è che Giulio Andreotti veniva per un po'di tempo è venuto dall'inizio quando io ho aperto la la cappella di San Gregorio Nazianzeno è stato tra i primi che ha partecipato all'inizio avevano soltanto tre o quattro quelli che venivano che venivano messa poi realistiche aperti o si è ingigantito è andato avanti
Fino a quando poi
Due anni prima che scoppiasse il il
Il conflitto in Siria noi andammo in pellegrinaggio insieme ricordo che erano almeno almeno sui centocinquanta parlamentari con le loro famiglie fu
Unico e pellegrinaggi molto molto frequentato
La messa era sempre alle otto la mattina
Poi con le nuove legislature arrivarono i più giovani parlamentari i quali a differenza
Dei mattinieri droghe o mattiniero non avevano molte intenzione di partecipa alla messa alle otto di mattina temi obbligavano bonariamente a fare la messa alle otto e trenta
Ma Andreotti che era Liggio lui doveva essere presente alle Commissioni del Senato già nove meno un quarto alle nove al più tardi
E quindi più raramente veniva alla alla messa della mattina però su questa questione mio nonno non ho ricordi particolari quindi non posso posso
Io voglio innanzitutto ringraziare monsignor Fisichella cade anche stasera abbiamo avuto tutti quanti noi l'onore
Monsignor Fisichella ci ha fatto un regalo enorme per il centesimo compleanno di mio padre come è stato ricordato prima è intervenuto
Quel giorno alla apertura all'inaugurazione della mostra con dei ricordi bellissimi come quelli di stasera ringrazio posso Impagliazzo con questo la Comunità di Sant'Egidio è stata per mio padre aveva decenni possiamo Deva un punto di riferimento importantissimo ringrazio Angelo Chiorazzo che come al solito anche quest'anno ha voluto in qualche modo ricordare una data per noi è un po'triste ma comunque importante come quella di oggi che sono sei gli anni voglio ringraziare tutti quanti voi che siete
Intervenuti questa sera chiaramente quest'anno è un anno particolare sono cento anni
Della nascita di nostro padre
Noi cerchiamo nel nelle nostre limitate possibilità familiare in qualche modo di tenere una certa memoria abbiamo organizzato qualcosa tanti amici stanno organizzando anche altri eventi
Niente noi speriamo diciamo di piano piano veramente riuscire a ricostruire passo dopo passo quella che all'immagine di nostro padre stasera ho sentito parlare veramente col nel cuore aperto di tantissimi ricordi in quello che realmente sono le sue le sue grandi passioni non la la sua grande passione
Sempre partendo da una grande fede cristiana perché lui era un cristiano cattolico convinto però anche di questa grande passione con la Comuna va che accomunava questa che era quella per la pace chiaramente ma poi la politica estera ma poi poteva diciamo di occupazioni Paul tutti quelli che amano i problemi della pace nel mondo stasera ne abbiamo avuto una bellissima testimonianza oltre a quella di quel giorno di inizio due mila quattro in cui fu una grande gioia per mio padre ricevere quella bellissima una licenza grazie ancora a tutti quanti per l'attenzione per la sera
Sebbene
Grazie a tutti è chiaro io aggiungo soltanto un pensiero rocchetto trasmetterà ai è un augurio farti al dottor letta