XXVI Giornata mondiale della libertà di stampa - Presentazione e firma della Carta di Assisi

Volevo farlo
Va
Be'
Se volete prendere posto colleghi per favore cominciamo con qualche minuto di ritardo però cominciamo
Certosa Guido e poi interverrà varia
Grazie dovrebbe
Laddove il giudice Antonio normale ventuno noi andremo
Romano ma indicato Gianni ma contrario volevo volevo ringraziare
Volevo ringrazio
Purtroppo
Dunque possiamo cominciare benvenuti a tutti e a tutte Roberto Natale coordinatore del comitato tecnico scientifico di articolo ventuno sono qui a coordinare questo nostro pomeriggio insieme a Paola Spadari presidente dell'ordine dei giornalisti del Lazio
Chiudiamo qui con questa fatemelo dire da subito bellissima iniziativa di oggi la due giorni che ha visto l'Italia capitale europea della giornata internazionale per la libertà di informazione una due giorni che è cominciata
Ieri a Trento nel segno nella memoria operosa
Di Antonio Micalizzi e che è continuata stamattina alcuni e alcune delle presenti c'erano stamattina impianti sa piazza Santi Apostoli con l'iniziativa dal forte carattere internazionale nella quale sono stati con noi a raccontare quali e quanti pericoli corra
Il diritto dovere di informare dunque il diritto dei cittadini ad essere informati
Colleghi di delle situazioni internazionali più calde
Da Malta alla Slovacchia
Dalla Siria a alla Turchia al Venezuela alcune di queste voci risuoneranno anche più tardi nella nostro incontro saranno chiamati a una testimonianza Diretta di nuovo
Della straordinarietà di questa iniziativa diranno altri ma credo che c'era il colpo d'occhio dica della particolarissima natura di questo incontro non era mai accaduto che venisse firmato
Un documento contro l'odio contro i discorsi d'odio contro i muri mediatici da rappresentanti di tante confessioni religiosi oltre che naturalmente lo sentiremo nel corso della giornata
Dante anche da diversamente credenti non credenti ma di questo diranno
Meglio altri io rapidamente prima di entrare dare la parola al padrone di casa
Dopo conto velocemente di alcune assenze non può esser con noi Raffaele Russo segretario generale della Federazione della stampa cioè il sindacato dei giornalisti la casa che oggi ci ospita che fuori Roma per una vertenza non può essere con noi neanche il presidente l'articolo ventuno Paolo Borrometi
Che invece è impegnato in una
Causa giudiziaria e non nel processo d'appello conosciamo tutti i rischi enormi che Paolo accorso occorre danni e sta in un processo
In Sicilia saluto anche Elisa Marin con la portavoce di articolo ventuno che bloccata da problemi
Di salute
Mi avvio a chiudere l'introduzione indicando il pannello alle mie spalle
Che speriamo la richiesta di doverlo fare una volta soltanto chiederemo a tutti coloro che intervengono di firmare e comunque prima della fine a tutti coloro che qui sono presenti
Perché sarà il lancio definitivo di questa carta e i punti che vedete son quelli che sono stati elaborati in due anni almeno di discussione comune che ha coinvolto ci teniamo a sottolinearlo con Paola da giornalisti non è la carta di Assisi
è un documento che riguardi solo e soltanto i giornalisti né principe al mente i giornalisti nell'epoca in cui tutti facciamo comunicazione basta che sappiamo sfiorare con le dita una tastiera la carta di Assisi è il documento che chiama ogni persona alla responsabilità nell'uso delle parole che come diciamo da due anni non devono essere pietre
Abbiamo scelto questa via sapevamo che sarebbe stata anche se la citata dell'ironia fate del fate del buonismo non vi rendete conto che queste coste richiami questi costi richiami sono ormai fuori tempo
E continuava invece testardamente a pensare
Che il ragionare sulle responsabilità della comunicazione che competono a tutti i cittadini sia una delle questioni fondamentali per la nostra società di oggi se non vogliamo vedere ulteriormente tracimare
L'ondata di odio che ha investito anche la nostra società
A riguardo ricordo velocemente l'Italia è stata condannata a fine gennaio dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
Preoccupata del livello eccessivo che i discorsi d'odio avevano raggiunto hanno raggiunto nel discorso pubblico italiano hanno fatto fare esplicito riferimento a media e internet e due altre considerazioni
La prima dicevo non è un'iniziativa di giornalisti però vedo molti giornalisti e giornaliste qui tra l'altro l'ordine dei giornalisti la riconosciuto comunicativa pali definì della formazione allora permettetemi di fare due però si sottolineature sull'aspetto su aspetti deontologici dette quasi in forma di titolo
La par condicio è un concetto nobile
Impegnativo ma non deve esser travisato detto in termini più diretti non si può pensare che la libertà di espressione significhi equivalenza tra razzismo e antirazzismo tra
Chi e parla nome delle comunità ebraiche chi parla in nome dell'antisemitismo tratti parla
Contro la mafia e chi invece fa Apologia del fenomeno mafioso
E per stare anche alle vicende nostre di questi giorni tra antifascismo e fascismo
Però a parità di condizioni alla quale noi teniamo è una parità tra valori anche i più diversi ma tutti compresi nel perimetro della Costituzione italiana per quanto ci riguarda
E a livello internazionale entro il perimetro delle carte internazionali sui diritti umani
Lo dico in maniera ancora più diretta il fatto che tra poco parlerà brutture che è lo non legittima nessun antisemita a parlare per un tempo equivalente che rutto userà
Non è questo il pluralismo che sta nelle nostre carte di giornalisti ultima considerazione
Tutti conosciamo conosceremo meglio ancora oggi i punti della Carta e dieci punti della Carta fatemele sottolineare uno il punto quattro
Impara il bene di dare i numeri di dare i numeri giusti
Perché ancora una volta ci è stato ricordato e libreria dall'altro ieri credo per Edizioni Einaudi un libro che si intitola il rischio della percezione una storia ricerca internazionale condotta da anni credo in quaranta società europee ed extraeuropee
L'Italia riuscisse risulta essere il Paese
Nel quale è più grande è il divario tra i dati di fatto e ciò che la gente pensa siamo il Paese in cui trionfa il percepito solo un dato gli immigrati sono il sette per cento nella realtà
Noi come Paese siamo convinti che siano il venticinque per cento potete possiamo agevolmente immaginare quali disastri si possano comunque combinare
Agendo sul pedale della percezione o come troppi strumentalmente fanno da giornalisti ricordiamo che noi siamo quelli che dice la legge istitutiva dell'ordine tengono alla virgolette il rispetto della verità sostanziale dei fatti tra la verità e la percezione noi non possiamo avere dubbi come non può avere dubbi un medico tra la vita e la morte
Buon lavoro a tutti noi la parola padrone di casa Beppe Giulietti presidente della Federazione nazionale della stampa
Una sola correzione siamo affittuari
Le chiedo insomma padrone ma insomma siamo rappresenta un'identità termine
Una sola cosa posso interamente un grazie collettivo io
Malamente manifesto delle mozioni ma questa carta a un percorso trentennale alle spalle
Quindi fatemi fare le dimenticano tante ma in primo luogo veramente un grazie in una stagione delle colate Ria farò una cosa contro corrente faremo ringraziamento al noi collettivo al noi collettivo che sta in questa sala perché la carta
E nata da migliore rivoli che io non citerò e un lunghissimo percorso sento dire ma è nata in questi giorni e una reazione a quella che accade
Ma non è così
Di questa carta in cominciamo a discutere Paolo lo dico a tanti altri addirittura in un luogo che si chiamava Fiesole vicino alla casa di padre Balducci
Discutemmo con donne e uomini diversi di culture diverse professionalità né di Joseph perché allora ci interrogavamo proprio su questo tema già allora
Le parole non solo pietre e poi praticare il giornalismo più radicale ma c'è una distinzione tra la radicalità dell'indagine e dell'analisi che non può che essere libera e il rispetto della dignità della persona che sta trattando cos'è la più distante da te quella che dice le parole più atroci
Quella di oggi si potrebbe chiamare recuperando altri documenti di questa stagione la prima dichiarazione di fratellanza universale contro i muri mediatici dell'odio dell'inquinamento e del razzismo
E che ha firme diverso è questa la sua forza non è l'ennesima carta dei giornalisti che magari poi non sarà applicata sarebbe troppo poco sarebbe un'altra carta
è una dichiarazione che mette insieme persone diverse che diverse resteranno ma che costruiscono le parole non sono mie sono quelle che ha usato lo stesso pontefice lo stesso
Un'area comune
Che non è un'area politica e un'aria di civiltà di pratiche etiche che ci sono in diverse modalità di preghiera o di non preghiera perché non crede perché la dichiarazione dei diritti riguarda chiunque chi crede e chi non crede
E che si unisce in un percorso positivo di disinquinamento dei pozzi dell'odio e questo percorso non solo è nato a Fiesole
Ma nate devo ricordare un frate francescano che forse hanno molti hanno dimenticato ma non credo padre Enzo
Nacque con la prima carta francescana di Assisi alla stagione del terremoto c'era uno straordinario francescano padre Nicola Giandomenico
Una delle anime delle grandi marce della parcella Perugia-Assisi che metteva assieme già allora questo è lo spirito di Assisi saluto anche la sindaca di Assisi Stefania Proietti
Se non ricordo bene ma correggetemi quel palco di Assisi aveva una caratteristica pregando in lingue diverse con colori diversi
Ma trovare una congiunzione sulle azioni da fare contro la fame contro l'odio è un percorso antico quello che si conclude qua
Non c'è nulla di improvvisato
è una dichiarazione universale
Ringrazio Angelo Chiorazzo
Perché a questi la Dichiarazione universale non è dei giornalisti
Ma è di tutti gli operatori di pace anche di chi come voi allora contro coloro che sbarcavano dalla picciotti non si sono posti il problema del colore delle polemiche si sono posti il problema della congiunzione di fronte al tema degli ultimi che rischiavano di essere emarginati
Questa carta devi mettere insieme queste diverse scelte di ciascuno di noi
Vedete perché i muri ci sono delle polemiche sui muri in questi giorni lo dirò non parlerò di politica ma fatemi dire
Per chi si occupa di libertà d'informazione il modello dell'Ungheria è il modello più distante dai paesi civili in questo momento questa Federazione della stampa non può condividere nel suo modello che si fondi sui bagni nei confronti delle differenze delle diversità
Guardate io vengo da Venezia è una città di ponti i ponti e voi li scavalcata incontrato i vostri vicini di casa e coloro provate a parlare a costruire percorsi di comunanza braccato in quella città
C'è un grande ghetto ma in quella città c'è una grande attitudine o solo cresciuto vedendo discutere
I musulmani quelli ebrei come con la cristianità tutta tentando di trovare momenti comuni quando non era facile quando non era facile ma i muri vista i pontili scavalchi
Provate voi ad andare dritti contro un muro vedrete l'effetto fisico che fa
Basta ragionare il molo passi sul muro ti fai male
Sul muro infrange il sogno del Polo speranze
Ma in Francia anche il diritto a conoscenza non conosce se non scavalchi voti non puoi conoscere e se non conosci chi è diverso da te non poiché odiarlo perché l'unica entrare può cortiletto oleosa Play riconosce adesso c'è un'essenza umana condivisa
Da libertà d'informazione come la libertà religiosa si fonda sulle differenze
Perché dalle differenze tu costruisci l'aria della conoscenza io devo ringraziare si anima e che c'ha colto più volte ma sia l'ultimo incontro straordinario
Io non so come ringraziare rutto dura Callow che ha colto tutti i giornalisti e sono molti mandati oggi non sono più minacciati solo da mafia e camorra ci sono giornalisti sotto scorta è una nuova fattispecie perché minacciati dai gruppi neonazisti neofascisti
E noi davanti al Museo della Shoah ci siamo rincontrati
Per dire no comune persone diverse
Ma senza diversità non occorre citare Pasolini c'è l'omologazione Massi anche omologazione non hai lingue differenti per decade il principio della conoscenza
Ecco perché queste differenze oggi quando a firmarlo perché uno solo a titolo privato qua
Sarebbe un dato molto poco interessante ma è l'intera Federazione della stampa con il suo segretario e con i rappresentanti di tutte le associazioni regionali pioggia hanno voluto onorarci insieme a voi della loro presenza
Metto manifesto che ha un significato la firma un significato
Non lo dobbiamo firmare una carta riporta nel cassetto noi dobbiamo firmare una carta giorno dopo redazione tale dazione comunità per comunità parrocchia per parrocchia luogo per luogo avviare una grande battaglia di disinquinamento se no è troppo poco
Quando c'è quella scritta che unisce le tre e le regioni del libero se ricordo bene non scrivere degli altri quello che non vorresti fosse scritto dite
Non è un invito al all'autocensura banalità
E l'esatto contrario
Tu puoi praticare devi praticare il giornalismo più libero e le inchieste più radicali sapendo che stai trattando la dignità di altre persone e quindi devi interrogate sulle tue modalità di scrittura di ragionamento non può eccedere all'occhio
Ecco perché non è una Carta deontologica ma un piano di azione congiunto T uno che oggi viene proposto io avrei un'aspirazione che vi consegno che assieme questo documento anche corretto se volete
Modificato lo portassimo al prossimo Parlamento europeo di mandassimo un messaggio al Parlamento europeo non abbia solo la carta dei valori economici riprenda la carta dei valori di libertà e di dignità faccia finalmente una carta fondamentale a tutela della libertà di informazione si preoccupi dei cronisti minacciati dalle mafie delle camorre si preoccupi di elementi di tutela contro le mille aggressioni che oggi si praticano
Quando un cronista viene colpito non viene colpito lui questo sarebbe un problema corporativo quando io dalla testata un cronista quando io cerco di ammazzare Paolo Borrometi quando cerco di colpirlo colpisco da quale carovana Galizia o Iancu si accolga Marinò ma io sto colpendo il diritto della loro comunità sapere qual è il mafioso sul mio pianerottolo qual è il camorrista qual è l'oligarchia che mette in difficoltà la mia esistenza
Ecco perché l'abbiamo è un'ambizione più alta che la dichiarazione diventi poi una dichiarazione assunta dell'intoppo cucciolone quella parte della politica interessata ecco perché spetta concluso a ciascuno di noi uscire dal lamento
Uscire dal narcisismo ad uscire da un ripiegamento su se stessi che tradisce la dignità ed arrivare ad un'azione comune io mi permetto di fare una proposta ovviamente padre insomma che se ci resterei male diciamo la rivolgo a pene
Perché fu l'unico insieme con padre Nicola scrivere quella prima carta francescana che ha fatto tanti anni alla fine degli anni Novanta
Io credo che abbiamo alcuni straordinari appuntamenti nei prossimi mesi
Uno di questi è il cortile di Francesco e non solo che si svolgerà ad Assisi nel mese di settembre
Abbia piacere perché in quel luogo per la sua simboli cita per la sua capacità di unire le differenze noi potessimo portare questa carta e potessimo discutere assieme nella città di Assisi e dentro quel luogo insieme con le stesse persone insieme con le differenze presenti come far vivere la carta
Come trasformarla in azione in parola quotidiana perché questo è l'impegno che dobbiamo assumere quattro consentitemi di sole faccio ancora per poco il Presidente alla Federazione della stampa di fare un pensiero tuttavia in questa sede tagliati all'imbavagliati
Ci sono molti modi per colpire cronisti la mafia la camorra dispari le aggressioni lo squadrismo le querele bavaglio ma ce ne sono altri provvedimenti di legge che sono che chiuda l'orario
Da qui l'abbiamo solidarietà radio radicale che ci sta registrando ma anche all'avvenire al Manifesto ai giornali diocesani
Il più delle volte il
Nel mondo della comunicazione la libertà da aggiungere voci
Lo dice il presidente Mattarella meglio di me quando incomincia a chiudere una voce di una minoranza religiosa territoriale quello che volete voi conosce l'inizio ma lo conosce la conclusione perché il taglio delle lingue non a conclusione
Passa il principio che poi espellere quello che non ti piace perché parla diversamente da te e questo non è accettabile mi permetto guardando in questo perché scrive cose molto più greggio delle mie padre Spadaro devi chiamare l'attenzione dei giornalisti sul fatto che questo Paese è stato scelto come piattaforma internazionale da scritto bello
Essendo lei non ha dichiarato pochi giorni fa in televisione che alcuni nemici
E sono esattamente il Papa il presidente Mattarella e tutti coloro che costruiscono i ponti delle diversità coloro che fanno le dichiarazioni di fratellanza vengono percepiti come nemici
Me ne assumo la responsabilità
Da giovane insieme a molti di voi ha contrastato la loggia P due quella di Licio Gelli si scopre il ritardo che c'erano anche alcuni giornalisti che facevano la mantengono di un progetto di sterminio delle libertà e dei diritti mi permetto di dire che dietro il progetto attuale ci sono le industrie delle armi le industrie del commercio delle persone non c'è niente di popolare cioè l'utilizzo del popolo ai fini del selvaggio dei poteri tradizionali
E non si possono chiudere gli occhi su quello che ci accade attorno talvolta siamo distratti
Patemi ricordare assieme a noi a voi ho concluso
I nomi di chi ancora attende verità e giustizia perché questo è il tre maggio e credo che chiunque comunque la pensi comunque previo non predica non può che ricordare alcuni nomi
Spesso dicono che questo tre maggio dove lo possiamo dimenticare in questa sa
Io ricordo che attende da venticinque anni in ballo verità e giustizia Ilaria Alpi e Miran Hrovatin capiscano l'archiviazione
Ricordo cartelle Equitalia giustizia Giulia leggeri torturata sequestrato
Ricordo che Silvia Romano a questo punto siamo arrivate dall'avvelenamento dei pozzi e una ragazza che dà la vita
Per il volontariato viene insultata aggredita perché ha usato lo stare dalla parte di quelli che hanno un colore diverso da regione diversa ne chiediamo che si dava umana torni a casa
Mi rivolgo alle sorelle i parenti
Di padre Paolo e a Riccardo Cristiano che si è battuto per questo che noi speriamo fino all'aprile ridere padre Paolo Dall'Oglio le altre persone sequestrata del mondo
E visto che abbiamo
I colleghi stranieri qui presente
Io non è che per sentirsi con la parola
Dei colleghi maltesi che lottano per dare un nome agli assassini di Daphne carovane
Dei colleghi slovacchi che attendono verità e giustizia per rien Cuzzi h dei colleghi che attendono verità e giustizia per Olga Marie nota e per uno straordinario ragazzo che qualcuno ha usato persino dirmi ma Presidente d'avere scritto nel sindacato nell'ordine perché ci occupiamo di costoro lo dico per far saggiare quanto a banalità che sia talvolta per noi anche quanto cinismo e quanta perfidia io concluderei ricordando che tra qualche giorno saranno cinque anni
Dall'assassinio di uno straordinario fotoreporter Andrea Locatelli che fu ammazzato in Ucraina c'è un processo in corso qualcuno mi ha detto che non aveva il tesserino professionale vorrei rispondere così
In questa casa spero che da oggi in poi si difende a chiunque abbia nel cuore la libertà d'informazione e il diritto alla conoscenza i tesserini per quanto mi riguarda verranno dopo avviene prima la dignità e la passione per la libertà grazie di essere
Grazie presidente passerei la parola anche per dare una cadenza tempo diciamo preciso degli impegni che ci sono allora presidente della Comunità ebraica di Roma Rutte Brighella
Grazie di essere venuta grazie grazie veramente a tutti voi e grazie per questa ennesima occasione dimostrazione di un sentimento comune di una bisogno di una comune necessità di parlare con chiarezza su alcuni temi di non essere né ambiguità
E di non generare quindi confusione perché penso che viviamo un momento in cui nella confusione si stia veramente
E profittando delle nostre coscienza dei nostri punti fermi che chi come me rappresenta un mondo di fede deve avere ben chiaro e non perdere mai di vista sono quindi grata per quest'occasione e sottolinea alcuni passaggi che per me sono importanti
Il mondo delle religioni e lo sappiamo tutti benissimo Hutter secoli rappresentato uno Domingo un mondo in cui il conflitto alle volte superava le parti comuni o comunque i comuni propositi che ci vedono riconoscerci in un altissimo che professa la pace professa la dignità professa
Il rispetto dell'altro solo in alcuni recenti
Accadimenti romane è stata sicuramente protagonista penso e mi riferisco alla prima visita di Papa Giovanni Paolo secondo con rabbino Elio Toaff all'interno del Tempio Maggiore si è compreso una volta per tutte che queste nostre differenze potevano essere l'opportunità di invece trovare nuove comunanze e nuove dialoghi lo stesso abbiamo fatto col mondo islamico e sono felice che qui ci sia Redouane è un caro amico con il quale su tanti fronti abbiamo sempre rappresentato una comunanza di intenti pur nella diversità di credo
E quello che in questo momento siamo chiamati a fare lo stemma infestare rappresentare lo stesso impegno in un contesto sociale in cui veramente questi valori che sono fondanti per la dignità dell'uomo e che dovrebbero essere ineluttabili nella società vengono messi gravemente
In pericolo e vengono messi gravemente in pericolo perché il verbo la parola quella che dovrebbe essere inattaccabile inutilizzabile priva di qualunque strumentalizzazione diventa invece l'oggetto per muovere le coscienze
Per spostare l'opinione pubblica
Per diffondere l'odio e per generare la violenza quando la politica incapace di dare delle risposte utilizzava parole lato inizia in forma di propaganda da utilizzare in forma di bocche chiuse l'alterità in forma di minaccia per generare sentimenti divisivi
Perché le aree quindi oggi le differenze distinzioni fondando le esclusivamente su una cattiva informazione o quanto meno su cui messaggi che vengono trasmessi in maniera non corretta
E su una visione totalmente parziaria e non corretta di quella che è la realtà che ci circonda
Noi da tempo ci battiamo come comunità ebraica di Roma avendo l'esperienza bimillenaria devo dire
Direi per il giudizio di odio di vessazione di mogli di ghetti io so veneziana di origine come il nostro Beppe quindi conosco benissimo
Quale e quanto diverso fosse la vita nel ghetto a Venezia e la commistione di culture ed usanze rispetta alla segregazione romana
E so benissimo che una volta battuti quei cancelli quello che hanno voluto fare gli ebrei per prima cosa è stato quello di sentirsi uguale agli altri di emanciparsi di condividere
Allora questo che parole che si diffondono e che vogliono trasmettere odio e che sui social si alimentano con una velocità incontrollabile e incontrollata perché mancano addirittura le leggi che le possano gestire e su questo ancora un'incapacità della politica
Di controllare mettere degli argini
Allora di quel momento veramente di metterci la faccia tutti al momento per una volta per tutti di dichiarare quello che si può fare quello che non si può fare quali contesti nei quali c'è libertà di muoverci e quali contesti in cui non c'è
Perché è ora che ha tutti abbiamo chiaro che il momento è veramente delicato con la crisi il bisogno la necessità di individuare un nemico
Sulla necessità che unisce e purtroppo unisce tanti in un momento di crisi di coscienza e di crisi di valori di crisi economica e di crisis sociale
Qual è il nemico più facile da attaccare è quello che è diverso
E quello del diverso perché dice la verità e penso ai tanti giornalisti che in questi giorni stanno subendo minacce dei movimenti neofascisti penso a Paolo Berizzi col quale ultimamente mi sono sentita più spesso
Ormai condividiamo la vita da scortati nostro malgrado e ringrazio anche rappresentanti di forze dell'ordine che mi seguono anche qua oggi pomeriggio e da chi dopo chi dobbiamo distinguerci dobbiamo distinguerci
Con loro dobbiamo fare una battaglia comune con quelle istituzioni che ci sono sempre state vicine ringrazio
Veramente la cara amica Stefania Proietti la sindaca di Assisi perché ha fatto della città di Assisi un emblema in questa nostra Italia un emblema di civiltà un emblema di condivisione un in Blair ma di capacità di riconoscerci Stefania il tuo messaggio di ieri per ria Masciola per il cielo della Shoah era il senso
Di un sentimento comune che va ben oltre il nostro differente credo
E ringrazio anche veramente tutti voi perché se non ci fossero occasioni come queste se non ci fosse modo di raccontare e ricordare
Tutto ciò che è stato e tutto ciò che ci troviamo di fronte ad affrontare con senso di responsabilità non sarebbe davvero facile scegliere di continuare ad impegnarsi o peggio ancora di rimanere in questo Paese gli ebrei
Italiani gli ebrei romani in particolare non vogliono fare la di fine degli ebrei francesi che sono stati costretti ad andarsene e sono contenta che da perdere ricordato anche le parole del presidente Mattarella nel discorso del venticinque aprile perché sono parole che dovrebbero essere veramente di monito ed esempio di virtù chi ma c'è bisogno di azione e c'è bisogno di azioni di fatti concreti
In questo io penso che mai senatore sognatrice sia stata più attiva negli ultimi anni che la nostra Liliana Segre lo dico con orgoglio con fierezza perché mai nelle sue parole abbiamo sentito una parola di vendetta di odio di rancore
E forse ne avrebbe ben più di tanti altri ma soltanto l'impegno civile civico un impegno civile
Che anche nelle Aule trova le sue difficoltà la senatrice si è fatta promotrice proprio di un'apposita commissione con un disegno di legge per monitorare eletti spicci
Qualcosa che dovrebbe essere normale in un Paese civile qualcosa che anche in Europa viene sollecitato ma questo ancora non trova riscontro nelle aule nelle Aule e nelle istituzioni
E questo è il Paese che vogliamo per i nostri figli io penso di no il Paese che voglio per i miei figli e quello in cui mi stringo in un abbraccio con i miei amici riesco nelle nostre divisioni o nel fare lo Shabbat o la domenica il venerdì troviamo una comunanza il possiamo sederci intorno a un tavolo questo è quello che penso che questo pezzo è quello che dobbiamo al tutti quelli che ha ricordato Peppe fino adesso e a tutti quelli tanti altri che continuano purtroppo a cadere per mano dell'odio
San Diego non è così lontano Matera non è così distante ne abbiamo tante di battaglie da fare facciamole con questo spirito grazie
Ricorda il piccolo la pubblicità o faccia uno spot facciamo dopo
S'è parlato d'altro libro fin qui
Voglio soltanto se posso scusarmi sarò costretta fra poco a lasciarvi perché lo Shabbat
E incombe grazie al cielo mi viene da dire quindi a di mitigato veramente perdono ma fra poco dovrò salutarvi grazie ancora a tutti
E sarà Paola Spadari ad avere l'accortezza di ricordarcelo grazie ha più sensibilità di noi la parola Salem Ramadan Imam della Grande Moschea di Roma
Colgo l'occasione anche per salutare ma ha già fatto rotture che la bella Redouane che segretario generale è noto a noi da danni amico di molti di noi qui grave Boschetti
Diciamo
Adesso il numero quindi tutti voi a Salerno a lei con un rapporto guadagni una baracca baci
Su buoni tutti
Nell'inizio io devo ringraziare
Le persone che hanno organizzato questa occasione per questo incontro
Daryl Branch alla per in genere per la parola io come Iman
Dal punto di vista tipologica
Noi musulmani crediamo che come tutti gli altri due giorni che all'Acri a tutto l'universo con una pena una parola con una parola allora la la parola una forza di tv allora alla sovrana ma tale attivato onorato questa forza anche alle essere umani
Alcuni resti romani scelgono per costruire quella una buona parola altri scelgono di distruggere allora una grande responsabilità voglio oggi con voi esseri umani come anche uomini religiosi commi Manconi preti ogni Totti uomini di tutti le religioni dobbiamo imparare
Il lezioni dalla storia quella carta di Assisi dobbiamo imparare una lezione importanti dalla storia
Errante
Realizzare l'importanza della parola
Quella è una parola si può salvare una vita con una cattiva parola
Duro anche distruggere uccidere esortare all'Occidente
Ma veramente le religioni infatti sono innocenti della curioso di di esortare alloggio al la orario a distruggere
Sicuramente che alla superano la taglia di Unico ordinato il bene per tutti ma non ha trovato il bene e un senso che all'attivo una durato una parola buona per un agente
E ad un altro una cattiva parola ad un'altra gente questo delitto vero perché tutti siamo essere umani creati da un giglio unico
Che ha creato la pace ha creato l'amore ha creato tutto ripeto sono con una parola di amore di pace è il corollario ribadisce
All'importanza del una parola
Citiamo un versetto del Corano chi dice
Ha avuto mille novecento ad oggi in Comune di Allah clemente e misericordioso io adesso leggo la traduzione de il senso del crollo di questa questo versetto che indica alla all'importanza della buona parola
Non vedi collettivo
Assumo io una buona parola
A una però non lo sanno che che alla radice salda i rami alti nel cielo Ikeda i suoi frutti un uomo stagioni col permesso del Signore
E di un popolo simili Twin simili turgide agli uomini anche si riflettano
E la sua la somiglianza di una parola che attengono sarà collinari brutta tv che facilmente si sradicare dalla Ternana senza solida base Dio conferma coloro che credo troppo poco con parole al telefono nella vita di un uomo nell'altra vita io degli ultrà trafila lì lui cui ed io faccio più buoni questa e l'importanza della buona parola nel Corano
Allora dal punto di vista medico come Imam
La parola significa la buona parola in questi giorni significa che noi tutti dobbiamo lavorare dobbiamo invidiare sci di il meno possibile avviare una buona parola come una base bere un dialogo
Basato sul due ispettori si ebbero reciproco fra tutte le perplessità
Il la diversi le diversità
Allora creato tutto tutti gli essere umani tutti questi e culture tutti e con questi e etnici tutti questi nazione sulla base della diversità perché la diversità e la cosa naturale che alla ha messo dell'universo sì tutti siamo prossimo uguali allora non abbiamo bisogno di un controllo di parlarci
Di per lavorarci
Allora se tutti sono siamo costruzione se abbiamo immaginato che tutti fossimo pecuniaria allora annunci non c'è forse un bisogno di incontrare perché tutti siamo uguali ma alla sopra la taglia di uscita creato tutti
Difesi
Per incontrarci
Beh di adeguarsi
Tra il rispetto reciproco Bird prendere una cosa prestigiosa di controllori alto che si trova nel mondo occidentale il mondo intero uccide l'ha bisogno di portare questa cosa anche viceversa ci sono tanti cose bellissime
Di di onde briganti un valore delizioso che l'Occidente ha bisogno di portare di prendere il bel mondo orientale
Allora la diversità le diversità quella cosa normale che e duale ha fatto nell'indole del del mondo
Allora una buona parola
Corona deve avere una dobbiamo resistere la cattiva parola Berketi il pensiero
Si deve essere Rimini gli anni si deve essere dovrebbero esistere dobbiamo resistere la cattiva pareva opportuno per una parola dobbiamo resistere
Il pensiero cattivo il pensiero male quello del pensiero biondo
Questo motivo
E l'abbiamo lavoro lei molto molto importante
Dura tre aree drappelli librerie verrebbe a conoscenza beh perché a mia conoscenza significa minore beh io e chiarezza biologa i danni eliminarli il la buona volontà alla conoscenza eliminare l'ambiguità
Io credo boss perdere
E la paura della Altroquando
Per cui conosco quando l'olio conosco la sua cultura la sua religione
La sua scelta veramente noi se abbiamo lì e letto sì se avessimo riletto la storia perché dobbiamo rileggere la storia una cosa molto importante per per fornire per nutrire la buona volontà il dialogo buono pacifico di rileggere la storia perché quello che ci unisce e molto il più profondo che da da quello che ci fra io dico quello che essi gli anni non non legarsi misurarci abbiamo la tradizione della tutta una vita
Tutti questi si proietterà la civiltà romana la civiltà islamica tutti tutte queste cifre il TAR grande nel mondo attorno il Mediterraneo hanno questo Anderson sono basati su un su un e il se non base di di di di di dire etica di civiltà di di belle cose di arte di tradizioni ed io credo ha un grande valore DVD balordi profonda e buona cultura
Allora dobbiamo essere tutti
Unirsi per dare vieppiù importante salone estraggono Estadio do la parola nell'estate del la la bionda e una onestà dobbiamo mantenere questa onestà perché dare un mondo da Shinji Rocco
Chi chi perché rare al mondo pacifico che Balbo vivere insieme dovrebbe per vivere insieme in pace intolleranza per questo questo e braciere
Facesse abbiamo riletto la storia sì abbiamo se stimare tutti tutti tutti tutti noi dobbiamo stimare le nostre università e grazie ho finito
Voglio ringraziare l'Imam grazie di essere intervenuta abbaglio mi viene in mente ma cosa mi viene in mente
E l'apertura di alcuni procedimenti disciplinari diciamo dell'ordine dei giornalisti contro alcuni titoli che incitavano parla l'islamofobia
Perché noi chiediamo crediamo non solo nelle buone pratiche dell'informazione ma nel rispetto tra le varie religioni e quindi questo noi lo sosteniamo cerchiamo di farlo rispettare per i nostri colleghi grazie grazie per le sue parole
Adesso passerei la parola Paolo Ruffini il prefetto del dicastero vaticano dell'informazione grazie
Grazie
Pochissimi minuti per dire
Oggi si sono il prefetto però comunicazione la Santa Sede e però mi sento legato a questa a questa carta anche per tutto quello che ho fatto prima come come come giornalista nella mia carriera collega di tanti i tanti di voi è quello che che penso sia la forza di questa di questa carta si sia il fatto che venga dal basso se il fatto che venga dagli operatori del della comunicazione che esce in fondo
Consegnata a tutti quelli che fanno comunicazione che oggi sono proprio tutti nel senso che viviamo in un mondo dove dove la comunicazione è la nostra d'Italia e della vita
Chi lo fa per professione ma della vita di chi invece non lo fa per professione nello stesso tempo influenza del mondo con parole Ostilio con parole di chi incontro è soltanto ripartendo dal basso penso noi possiamo ricostruire il senso del delle parole che la comunicazione in un mondo che sta
Rischia rischia di precipitare verso un uso delle parole
Per irridere verso la costruzione dell'identità per la negazione dell'altro se non lo facciamo partendo dal basso questa cosa viene fatta in maniera sbagliata partendo dall'alto
Cioè quello che poi generale limitazioni alla libertà di informazione soltanto riacquisti acquistando il senso dissenso dal basso del del valore della parola e del valore di un'identità costruita nell'incontro cosa che che è scritta la carta cosa e come diceva Beppe Giulietti prima Papa Francesco ripete in tutti i suoi discorsi e cosa che accomuna noi e le religioni nella loro interpretazione autentica
Molti danno danno la colpa al governo
Su sulla costruzione del del socio della comunicazione per dividere io penso che questo sia sia sbagliato perché non comunque lo strumento la rete nata e nata per unire non per condividere sì sono gli utenti comunicatori professionali e non anche debbono restituire alla rete loro il suo vero valore
Per fare questo dovremmo tocchi
Sottoscrivere la Carta come fosse un giuramento di di Ippocrate dello del mondo contemporaneo
Cioè l'uso di uno strumento per il fine per cui è nato semmai così almeno a parole non per parlarci non per comunicare ma per dividerci nutre gli noi tradiamo il senso stesso del nostro essere umani oltre che il senso stesso
Nel nostro dello strumento
Dello strumento che usiamo
Chiudo citando cinture scrittori diversi una è uno scrittore italiano antiche filastrocche per bambini soprattutto del Rotary sul scrittori delle parole
Molto bello sull'uso delle parole
C'è una filastrocca sulle parole che cito soltanto perché ordinistico abbiamo parole per tutto cerchiamo insieme le parole per parlarci
L'altro lo scrittore libanese francese che si hanno a lungo che ho scritto un un libricino sull'identità molto molto bello secondo me perché contesta la la la costruzione dell'identità attraverso negazione dell'altro che purtroppo si fatto tanto spesso attraverso attraverso le parole nella non consapevolezza che il web
Purtroppo rende possibile se volete del della di incarnazioni le parole Nando ha vissuto per prima pochissimi anni fa di parole che non potevano essere gli incarnati adesso vive di parole anche di incarnate quindi la non consapevolezza l'effetto delle parole che le proprio che le parole
Producono son questo libricino sull'identità dice non possiamo
Offrire comunica al alternativa attraverso l'uso che facciano tutte le parole la negazione di se stessi o alla negazione degli altri le parole servono invece per rincontrarsi noi stessi gli altri nomi di cui parlava prima Beppe Giulietti mi fermo qui grazie
Giammai leggio rappresentante relazioni istituzionali della CEI Federazione Chiese evangeliche italiane
Bene grazie a tutti sarò brevissimo intanto volevo veramente ringraziare fare dei ringraziamenti soprattutto perché oggi è la giornata
Importante particolare lo ricordava Beppe Giulietti si parla di questa carta di questo manifesto da tanti anni
Ma il fatto che si sia arrivati e giunti ad avere un manifesto importante tra le nostre mani che peraltro non è stato neanche letto però molti magari non non lo conosco io leggo un punto posso c'è anche un libro bellissimo elezioni poi farà faremo la pubblicità tutto diciamo però
Se mi permettete fra di loro da una senza di loro non avremmo esatto questa ecco questa è una sorta di tutto il prolungamento del decalogo qui c'è un decalogo importante
Sono dieci punti voi vedete i punti principali e poi Roberto Natale ha fatto un lavoro presa preziose importante che è stato quello di raccogliere tutti contributive eventuali modifiche da fare e si è arrivati a un decalogo che ha che si esprime con vari punti io leggo uno la società non è un groviglio di fili ma una rete fatta di persone una comunità in cui riconoscersi fratelli e sorelle il pluralismo politico culturale e religioso è un valore fondamentale quindi con diamo le persone sono davvero tanti questi punti sono punti importanti perché è importante questa questo manifesto questa carta
Perché l'abbiamo ricordato
Io credo ci sto che potrebbe essere utile anche una Carta deontologica però il valore fondamentale di questa carta di questo manifesto e proprio anche quello cioè il fatto di non essere una carta deontologica ma è una carta che richiama credo alla responsabilità al senso di responsabilità di ognuno di noi chi opera diciamo con né di formazione con il tesserino intascare Ichino lo ricordava bene Beppe Giulietti
Ecco perché è importante oggi trovarci qui proprio per questo motivo credo che questo sia un appello che viene fatto che viene rivolto a tutti noi quindi alle coscienze di tutti noi
Ricordo che
Noi ci troviamo qui oggi e siamo in un certo senso ci siamo presi per mano tutti quanti tutte le varie religioni le varie ma io rappresento la diciamo i cristiani evangelici anche al loro interno e che se ne va angelici sono variegati tra l'altro Portogallo la il saluto della federa e del presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia il pastore Luca Maria Negro
Ma anche quello del moderatore Eugenio Bernardini che aveva presentato una mozione che poi è stata colta appunto proprio sul pluralismo religioso
Noi ci siamo presi per mano per appunto andare avanti insieme
Per appunto oltrepassare quelli che ricordava Beppe sono i ponti per arrivare dall'altra parte ma anche per metterci insieme come presidio
Davanti ai muri affinché non se ne costruiscano altri perché secondo me è importante perché il muro come ricordava Giulietti non si oltrepassa lo si può guardare o lo lo infrange oppure stai o da una parte o dall'altra
E vi ringrazio menti devo ringraziare padre Enzo Fortunato davvero e anche ma gamberetti perché loro hanno avuto il coraggio di mettere insieme ciò che era come ricordava Giulietti un sogno ormai diciamo trentennale hanno avuto la forza di farlo
Io ricordo un un incontro importante che era il Tavolo interreligioso nel quale ci siamo incontrati con a Franca Biondelli se non ricordo male perché lei aveva ereditato
Questo incontro tra le religioni che era stato inventato da da Riccardi Andrea Riccardi all'epoca mini ministro
E lì anche venne fuori l'idea di questo
Di questa carta di Assisi
Loro hanno avuto la forza e il coraggio di di mettersi in gioco grazie ovviamente a tutta una rete perché ovviamente ci sono loro che sono stati promotori ma a l'associazione articolo ventuno e quindi oltre aver ringraziato Roberto Natale che ha fatto questo lavoro veramente prezioso di raccordo volevo ricordare anche gli articolo ventuno Stefano Corradino Lisa Marie in con l'Antonella Napoli
Che hanno lavorato sodo diciamo per portare avanti questo questo appello
Ecco diciamo tre cose un appello alle coscienze quindi alle coscienze di tutti i giornalisti e non perché dobbiamo ricordarci che quando noi parliamo e raccontiamo il mondo delle religioni soprattutto perché quindi io qua mi conformi concentro essenzialmente vogliamo ricordarci che ne parliamo di raccontiamo delle persone
Cioè noi non possiamo permetterci oggi come oggi vediamo titoli gli inauditi come quelli di alcuni quotidiani si possono anche citare perché tanto ce n'è uno che la fa da padrone che libero che mette titoli He-Man accettabili il giorno dopo giorno
Il problema è che noi quando scriviamo
Che ci si sia giornalisti o meno siamo raccontiamo non solo delle religioni delle fedi
Parliamo di persone quindi noi per questo appello questo manifesto ci ricorda una cosa fondamentale che è semplice quella dell'empatia cioè se io devo parlare di una persona devo rendermi conto che sto parlando è una persona uguale a me e che quindi il l'appello che viene fatto lo scrivere degli altri quello che non vorresti oppure girato in positivo e poi chiudo
è importantissimo
Nette e chiudo perché bisogna chiudere mi fermo vi ringrazio ringrazio tutti e spero di aver citato è ricordato tutte le persone che avevano ricordare caro ai tempi sono molto stretti anch'io un treno quindi grazie grazie a tutti
Ci lasciato strutture che è la ma non prima d'aver apposto la sua firma sul sulla carta io almeno quindi tutti quelli che vanno via Andreatta firmano ottantanove onesto evidenzia
Agganciavo prevedersi allora sì chiedo i colleghi fotografi di poter fare una firma collettiva di chi sta al tavolo mi pare quaranta lungaggini no Veltroni
Voglio ora
Nella quale dovrebbe rimanere una grande responsabilità mantenere margini morale dove vogliono ma resta vorremmo nell'ambito delle aziende nelle parliamo
Convocare le bisognerà però regionale sulle
Ancora ieri facciamolo fare
Diciamo avanzare la adesso accenna allora ha ragione solo alle nove dal fortuna valutazioni che vale
Sulle emotivamente avevano veniamo cavallo ordinamentale
Mangiare
Riguardanti va bene anche guardato inevitabile primo firmatario
Grazie
Davanti
Evento verbale provinciale
Nessuno
Emilio D'Andrea
Diventa la ribadiamo
Deboli
Credo che cosa il lettore
Io vivo anche adesso Lorenzo comunista
Quello militare
No no no no
No bevande
Allora
Ma odierni qua novembre Giacomo va bene nella lista
Silvio ha come obiettivo
Numerosi rapidamente allora
Dove nel popolo rimangono in strada
Ferma abbiamo preparato il patrimonio diciamo autorecupero realizzati da una
Vedendo l'orario
Abbiamo finito
Entrano nella
Nella relazione ma
Prima dovrebbero
Milanese offre va
Bene verbale bene va bene
Monumento
Pregherei intervenute di
Ritornare al tavolo egli i nostri colleghi di sedersi di nuovo
Perché vorrei passare va labbra la parola non lo vedo
Al segretario nazionale dell'ordine dei giornalisti si eccolo qui
Guido D'Ubaldo ecco la Guido e ci tengo in particolare a ringraziare lui e anche il presidente del comitato tecnico scientifico che in tempo reale ci ha consentito l'accreditamento di questo nostro evento
Dando anche dei alcuni crediti deontologici voglio ringraziare i quindi oltre a Guido anche Maurizio Paglialunga che avevo visto che è sempre disponibile con le nostre riusciamo esigenze grazie Guido
A te la parola grave Grazia Volo tra parola grazie a Beppe Giulietti padrone di casa
Proventi organizzato questo importantissimo incontro io credo che questo questa carta di Assisi fortemente voluto ed ha firmato anche il presidente dell'ordine dei giornalisti dal governo al sottopelle proprio da Assisi
Tenete rimette dopo le parole apposto aiuti ad allontanare il linguaggio della violenza fare in modo che le pietre non siano utilizzate per colpire per far male come è accaduto purtroppo oggi anche un'occasione un comizio del ministro degli interni Salvini Bologna
Ma questo è anche un po'almeno la situazione lo scenario che si crea quando si usano si usa il linguaggio dalla violenza nel viaggio della della violenza diffusa a volte anche anche nel mondo della politica e anche forse non con grandi con frequenti occasioni però si usa anche tra noi giornalisti e su questo devo far dobbiamo fare molta attenzione perché le parole
Si usano come pietre per fare il pontile tra le diversità non per le pietre per usate per colpire io credo che questa carta sia importante per i dispetto
L'osservanza di questa carta sia importante non solo per noi giornalisti ma per tutto e per tutti i cittadini italiani per cui grazie ancora da voi per aver organizzato questo importante incontro grazie
Fra al
La parola padre Antonio Spadaro direttore della Civiltà Cattolica
Grazie
Infelici la carta di Assisi mi sembra in questo momento un passo necessario in un momento in cui sembra prevalere la logica delle contrapposizioni della polarizzazione del muro ma credo serva a capire che cosa stiamo facendo che cosa stiamo facendo
Il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la sua ben nota lucidità e il suo coraggio fermo se vi ricordate durante la cerimonia del Ventaglio ha chiesto alle istituzioni pubbliche di non farsi contagiare dai bacilli così li ha definiti bacilli come se fosse proprio una una peste no un virus
Bacilli della divisione del pregiudizio della partigianeria dell'ostilità preconcetta che punta ora a sottoporre i nostri concittadini attenzione continua
Allora questa è la mia domanda che cosa significa fare informazione nel momento in cui si vive un'attenzione continua quando si vive continuamente sotto tensione come dice presidente cioè il giornalismo
Questo per me è una cosa la cosa più importante costruisce una società su questo dobbiamo riflettere leggendo un quotidiano ascoltando o guardando un servizio televisivo scorrendo una testata on line
La domanda che dobbiamo porci è quale società ha in mente quella testata quale società vuole costruire
Perché una testata giornalistica costruisce una società ha un'idea di società Lora quale idea di società ha in mente
Lady confesso che questa la domanda che mi pongo tutte le volte che costruisco un fascicolo della mia Richey rivista no di Civiltà Cattolica ricordo che i primi giornalisti appunto del mille ottocentocinquantuno che costruirono Civiltà Cattolica
Dissero che la rivista chi entra in casa per recarti novelle per proporsi i dubbi per Vertis chiarimenti su questa o quella questione delle più dibattute
E allora mi ritrovo tra le questioni tra le più dibattute quotidianamente anche sarà mia rivista esce due volte
Al mese per esempio un caso di ditte di questioni dibattute è stata qua degli attentati nello scriva anca che sono stato attaccato no a livello di testimonianza personale centinaia di Trolls di at sta dopo aver semplicemente detto che quegli attentati in cui sono stati colpiti colpite tre chiese quattro cinque realtà alberghi di lusso era un attentato allo Stato
No alla convivenza civile
E invece no la mentalità J. vista penetrata nei credenti di ogni genere voleva che si interpretasse l'evento solamente ed esclusivamente come un conflitto di religioni cioè musulmani contro cristiani
Ecco io ho conosciuto quella chiesa ha conosciuto il parroco di quella chiesa ho conosciuto la moschea di Colombo il suo Imam
Non è così
Bisogna dirlo urlarlo come hanno fatto il cardinale di Colombo e l'Imam che questi criminali usano la religione per distruggere una società che sta cercando faticosamente la riconciliazione
Allora quale immagine ai della società quando implementi lo scontro no la narrativa dello scontro di civiltà quali interessi stai proteggendo questa è la domanda
Che anche la carta di Assisi pone la società leggiamo non è un groviglio di feriti ma una Rete fatta di persone lo cita la carta di Assisi cripto citando il Papa in questo il nostro modo di interpretare i fatti costruisce reti di significato annoda figli che uniscono no che c'è un che ci uniscono in un certo modo e non in un altro e a volte invece crea grovigli e allora oggi siamo avviluppati evento grovigli che noi siamo chiamati a sciogliere
Il giornalista quindi è un investigatore un traduttore un narratore
Che lavora tra la gente e gli algoritmi dell'ecosistema delle informazioni
Il giornalista crea connessioni tra le persone
E con un argomento l'argomento di cui tratta l'informazione infatti interessa se crea conversazione questo lo vediamo sui sui social no sei mettiamo qualcosa nei social evidentemente questa cosa crea conversazione
Allora l'informazione interessa è assenso se crea conversazione oggi testé crea conversazione connette
E se connette crea un tessuto sociale una forma di società una certa democrazia quindi attraverso lavorando all'informazione si può nominare democraticamente una democrazia e questa è la sfida enorme che abbiamo davanti oggi e il pubblico è uscito da una posizione passiva e sta mettendo sotto pressione l'ecosistema mediatico
Bisogna essere quindi consapevoli crede questo la carta di Assisi lo dice con chiarezza che il valore stesso delle notizie non è solo intrinseco al contenuto delle notizie stesse ma si trova nella sua capacità di creare relazione allora in questo senso Rick richiamo le parole del Papa cioè che a lo disse così a braccio ai vescovi del Centro America Panama
Che lo diceva anche i mezzi di comunicazione cattolici la compassione non c'è cito il Papa ce lo stigma la condanna la cattiveria la denuncia dell'eresia non bisogna perdere la compassione
Questo non è un discorso puramente religioso è un discorso politico perché la compassione
Cioè se stiamo dicendo che la comunicazione sta perdendo la con la compassione e sta assumendo lo stigma cioè la disapprovazione la negazione dell'altro l'odio significa che la comunicazione come dicevo in questa sede qua qualche mese fa scomunica la comunicazione scomunica cioè la comunicazione crea appunto ponti divisi divisioni non ponti muri divisioni
E quindi ha un valore politico perché è proprio sulla compassione e quindi sull'incontro con l'altro che si costruisce una società in questo senso
Forse la Carla il documento firmato ad Abu Dhabi dal Papa e dal di mamma via Lazzaro in questo senso un documento sulla fratellanza è proprio un documento che costruisce che può essere molto utile per chi fa informazione perché vuole costruire una società fondata su quello che il presidente ha Mattarella definiva un comune destino che forse grande a cui ieri e che non ha avuto grande accoglienza perché terribile
E terribilmente scomoda in fondo anche l'interpretazione ripeto rifatte dello Sri Lanka per me è paradigmatica
Perché noi io ho visto adesso non non cito direttamente che cosa ho visto e dove l'ho visto però certamente quei io ho visto per esempio una conversazione televisiva con tre invitati tre discorsi molto belli
Immagini televisive con commento di queste immagini terrificanti che volevano porre proporre lo scontro di religione
E di civiltà come la base interpretativa per capire quello che era successo siccome io lì ci sono stato e so qual è il tipo di società e quali sono le grandi sfide
Dico no perché quel tipo di società esattamente quel tipo di società che distrugge la convivenza civile e noi non possiamo essere al servizio di questa gente
Quindi la carta del sì sì in questo senso è assolutamente urgente
Perché dobbiamo pensare a un destino comune grazie
Grazie padre io Baldo cogliere l'occasione anche per ricordare chiamare una ricorrenza
L'unione della stampa cattolica compie sessant'anni ecco vorrei fare gli auguri ai colleghi che hanno non solo nell'organizzazione lavorato con noi e con la formazione su molti moltissimi crediti moltissimi eventi formativi dei giornalisti grazie tanti auguri alla al look
Era il tre maggio se non ricordo male vero che si era costituito nel cinquantanove tre maggio e quindi pratico ricorre precisamente proprio nei giorni della della celebrazione della Giornata Mondiale della libertà di stampa quindi è un accadimento
Diciamo che cade nel modo diciamo con sono giusto
Adesso che abbiamo quindi a dunque si pregherei Vittorio di Trapani segretario dell'Usigrai di prendere la parola grazie
Devo dire semplicemente un saluto perché dopo parole così intense e profonde da parte interlocutori credo che
Semplicemente un un grazie per per esserci
Anche perché credo che oggi sarà data la dimostrazione che la carta di di Assisi come si è detto non è
Il mercato non non riguarda i giornalisti non riguarda solo i credenti
Non riguarda solo l'Italia
Non deve riguardare solo l'Italia
Perché è evidente che quello che stiamo vivendo qui è un qualcosa che commento che spirava
In tutta Europa e non solo che dovremo affrontare quindi un'ottica più ampia rispetto al al nostro Paese
Dire che la carta e riguarda le persone gli esseri umani
Ovvero tutti coloro
Che ritengono che solo conoscendo sir riconoscendosi sia possibile abbattere i muri non è un caso che il primo impegno di quella carta
Contiene in sé la parola altri perché soltanto riconoscendosi nell'altro che c'è la possibilità di costruire qualcosa di nuovo semi di speranza dal quale costruire qualcosa di nuovo relazioni pontili
E quindi come dicevo da parte mia semplicemente
Un saluto ricordano circa un anno fa
Io sono voglioso il fatto che le giornaliste donne se la RAI hanno portato nel loro contratto di lavoro alcuni impegni deontologici come la carta sul contrasto linguaggi di odio
Come
La carta di di Treviso manifesto di Venezia hanno portato l'Inter o il loro contratto alcuni impegni chiari
Proprio per iniziare a contrastare tutto ciò che odio tutto ciò che costruisce muri e quindi credo che da parte nostra se ho capito il senso è un richiamo più alla responsabilità di ciascuno di noi ciascuno
In quello che fanno il proprio impegno quotidiano da parte nostra forse un solo impegno
Prendere questa carta da domani consegnarlo ai direttori delle nostre testata
E io mi impegno personalmente a consegnare dall'amministratore delegato della nostra azienda perché forse il sei in Italia il servizio pubblico più degli altri dovrebbe portare con sé la responsabilità di sentire come il proprio valore quello che espressa la carta di Assisi commenti del servizio pubblico abbia le proprie radici strettamente ancorata nel contratto di servizio quindi nella nostra Costituzione quindi ancora grazie a voi e buon lavoro
Vittorio di Trapani ci parlava adesso delle dei regolamenti contro linguaggi d'odio colgo l'occasione per ricordare che dovrebbe essere tra noi ma forse non ce la fa venire per una riunione
Che non è distante da questi temi commissario dell'Agcom Antonioni cita l'Agcom l'agenzia d'autorità garante delle comunicazioni che proprio in queste settimane ha messo appunto come sappiamo un Regolamento di contrasto ai discorsi d'odio nel dibattito pubblico che per la prima volta prevede anche sanzioni
Contro i media cosiddetti tradizionali ma chiama in causa anche i giganti del web sarà interessante anche come giornalisti di capire se questo strumento di regolazione funzionerà
è un tema sul quale credo ci sarà bisogno anche del nostro appoggio come organismi di categoria come organizzazioni della società civile perché probabilmente si tenterà di far finta che quel Regolamento
Non ha non debba avere efficacia chiamo don Stefano Stimamiglio segretario generale della Società San Paolo e colgo l'occasione per secondo spot
Questa è la carta d'Assisi che grazie alla società San Paolo può circolare bene la ringrazio di non far
Ecco ecco numeri farò lo sport soltanto a nome dell'editore
Del gruppo litorale San Paolo
In particolare del suo direttore editoriale don Simone Bruno
E questo in un ringraziamento ai promotori questa iniziativa per averci dato la possibilità di prendere parte attiva
All'iniziativa appunto dalla carta di Assisi da cui prende il titolo anche il libro
Come editori che svolgono questo ministero nella chiesa nella società civile da oltre un secolo in Italia in altre nazioni non possiamo che essere anche noi molto preoccupati tra una crescente deriva nel merito nei media tradizionali e nel web
Nell'uso di parole che creano climi atteggiamenti legati all'allarme sociale e ad un odio ingiustificato contro il nemico di turno
Proprio perché consapevoli di questa deriva cinque anni fa
Quanto è strana è passata sotto attacco scusate è passata sotto i ponti tallona Famiglia Cristiana insieme ad Avvenire alla Fischer novanta e la centonovanta attestati diocesane
Promuovevano sui loro giornali e la Campania anche le parole possono uccidere e le parole dell'epoca
Che furono scelte erano Negro ladra ciccione e terrorista
Ma quante altre ahimè se ne potevano scegliere allora e se ne potrebbero scegliere di nuove oggi ecco consideriamo anche un segno profetico il fatto che la carta di Assisi affermata da esponenti dalle tre religioni monoteiste e da varie confessioni cristiane che il segno di una volontà comune di creare una civiltà più umana una civiltà dell'integrazione unica via per evitare i tragici errori del passato qualche mese farò Milano davanti alla casa della nonna o di un mio carissimo amico che è stato deportato ad Auschwitz da quarantaquattro e ucciso lì
Ed è stata deposta una di queste pietre d'inciampo Dio comodo di conoscere Liliana Segre
Il cui libro
Viene veramente spiegato cosa significa che parole che circondano una persona creano isolamento e morti intorno a lei liberamente da leggere
L'ultima parola su Assisi ecco sappiamo Assisi la Terra di Francesco ma esiste anche la terra degli Appennini un bellissimo libro di Paolo Rumiz appena uscito tipo frutto del suo pellegrinaggio estivo
Nei monasteri benedettini ricorda come gli Appennini sono la culla della civiltà europea
Lì nasce il movimento benedettino che fu capaci di accogliere orde barbariche
E di convertirà la bellezza e da quella conversione è nata all'Europa di cui tutti siamo figli e che ha esportato i valori della democrazia in tutto il mondo ecco fiuto punto ricordando
Tutta la nostra partecipazione tutta la nostra disponibilità anche in futuro a collaborare con questa iniziativa grazie
Grazie mille
Se vuole firmare vuole peraltro parecchio
Venne tra l'altro voce accorperemo organizzate
Prove conosce le
Fascino Alberganti ho provato ad accontentare
Grazie ancora passerei la parola ora al collega Roberto Zuccolini portavoce di Sant'Egidio
Ma bisogna fingere
Grazie per la parola
Dire soltanto alcune cose intanto per dire che ma cosa fondamentale di cui tutti ci siamo accorti della importanza della presenza delle religioni questa sera e anche dei loro firma al alla carta di Assisi proprio in un momento in cui la radicalizzazione anche delle parole della religione e danno la misura di uno sconvolgimento
Direi dei rapporti delle regole delle relazioni non soltanto tra le religioni stesse ma anche fra i popoli quindi mi sembra molto importante che le religioni abbiano aderito a questa carta di Assisi
E mi sembrava che dietro ci fosse un lavoro comunque anche delle stesse religioni che hanno compiuto negli ultimi anni un lavoro importante
Più o meno conosciuta un'altra volta anche non tanto conosciuto
Ma prima si parlava del documento firmato ad Abu Dhabi da papa Francesco dal dall'Imam di Al Azhar alta gli ebbe molto importante
Veramente da diffondere sulla fratellanza umana perché contiene dei contenuti anche rivoluzionari in qualche modo sia rispetto a diciamo il dialogo fra le religioni ma anche rispetto all'Islam rispetto al cristianesimo e però vorrei ricordare anche Giovanni Paolo secondo cioè l'incontro
Di Assisi che mise per la prima volta insieme nel mille novecentottantasei le religioni proprio sul discorso della pace
E contro la guerra proponendo per un giorno no che le armi facessero in un periodo di guerra fredda perché si parla della metà degli anni ottanta
Questo lavoro è continuato questo lavora dato dei frutti anche di frutti di pace e io credo che negli incontri internazionali che anche in la Comunità di Sant'Egidio ha promosso gli hanno provveditore dare lo spirito di Assisi sia importante inserire la carta di Assisi come valori non adesso per esempio lo rifaremo a Madrid
Dal quindici al diciassette settembre fra una settimana prima delle cortile di Francesco e sicuramente ne daremo spazio perché è un momento di incontro fra le religioni ma anche fra le culture in cui è necessario inserire anche un discorso sulla libertà di stampa però parlavamo prima del web e parlavamo prima diceva Giulietti
Di come l'Italia al livello di percezione e il paese diciamo peggiore da questo punto di vista devo dire però che qualche buona notizia lavorando con a fatica si riesce ad ottenere perché perché voglio fare l'esempio dei corridoi umanitari
Che sono forse uno tra i pochi esempi di narrazione positiva dell'immigrazione che punto il fenomeno percepito dagli italiani come me con maggiore allarme con maggiore preoccupazione o si parla prima del questo venticinque per cento
Appunto di invasione presunta inesistente cedere c'è ma perché perché in realtà a dai corridoi umanitari emerge proprio il numero di Bari cinque no del decalogo o assi no emerge il numero quattro in realtà
Cioè imparare a dare i numeri ma soprattutto anche dietro le cifre ci sono gli esseri umani
Perché il problema qual è che la percezione dei numeri ma la raccontati e tante volte purtroppo fraudolentemente diciamo mal raccontati ci sono le persone allora quando uno fa incontrare le persone i corridoi umanitari un'esperienza di integrazione i muri crollano
Perché si capisce che il davanti a te non ci sono appunto dei numeri che timballo non ci sono ci sono delle famiglie ci sono dei bambini ci sono delle storie e qui vorrei ma anche ringraziare tutti i colleghi che sono riusciti a raccontarle queste storie anche e lo sappiamo bene
Vincendo tantissime difficoltà nel loro redazioni e quindi facendo in qualche modo un atto di coraggio io questo volevo dirlo perché ci sono pentirsi colleghi che sono riusciti a dare una per a dare una percezione appunto a offrire una percezione diverso è positiva rispetto a questo diciamo fenomeno delicatissimo che l'immigrazione che ci porteremo avanti ancora per molto tempo e soprattutto in questo mese di maggio per la proteina elezioni europee penso sarà un problema enorme dal punto di vista diciamo come dire della strumentalizzazione di questo discorso ma anche il punto sette e finisco
Con questo punto sette mi sembra molto importante cioè il discorso di illuminare le periferie del mondo perché lì io mi chiedo John se non ci sei se non siamo noi a farlo
Chi lo fa cioè ci sono tantissimi appunti del mondo ma e ma anche di italiani
Anche di periferie italiane che sono Linus Kurita informativa ma anche direi sociale allora chi ci sta in queste periferie ci sono
Gli ultimi ci sono i più deboli ci sono i poveri ma ci sono anche le persone che difendono gli ultimi che difendono i poveri che difendono i deboli allora un invito a tutti noi a dare ancora più voce a questa realtà a queste questi ultimi ma anche a quelli che difendono gli ultimi senz'
Riccardo Onori portavoce di Amnesty International Italia non c'è iniziativa in questi anni in cui non ci sia trovato non ci si sia trovati insieme mescolando le bandiere grazie a Riccardo grazie buonasera sì esattamente questo volevo dirlo hai fatto bene a ricordarlo questi dieci punti sono dieci punti già da tanto tempo attuati attuato in tutte le occasioni in cui ci siamo trovati davanti a un tribunale a ricordare
Che
Giornalismo non è un reato a difendere persone sotto minaccia
Quando ci siamo ritrovati sotto le ambasciate
A chiedere la libertà per giornaliste e giornalisti in carcere
è stato detto e e lo voglio ribadire questa carta un un antidoto alla narrazione dell'odio al discorso incendiario xenofobo e responsabile
Che viene ripetuto ogni giorno un volume sempre più ampio
E non solo però non solo perché se io penso ai punti sei e sette
E se mi passate la battuta la carta di Assisi proprio l'antagonista alla carta di Al Sisi
Perché la carta di Al significa tanti firmatarie tanti emuli anche in Italia è la carta del silenzio della repressione della paura del carcere del terrore
E allora ecco giocando su questo assonanza noi
Quella carta di El Sisi la vogliamo contrastare ogni giorno proprio attuando quei punti il sei e il sette che vuol dire
Vuol dire essere scorta non violenta di accompagnamento di solidarietà per tutte le persone che sono minacciate da poteri politici poteri economici poteri criminali
Che vuol dire portare avanti il lavoro di persone che non possono più farlo
Vuol dire ricordare che portano anche l'esempio di quattro giornalisti uccisi nell'Unione Europea nel giro di diciotto mesi il che vuol dire che mi anche di un'Europa se mai lo è stato è un luogo sicuro per per i giornalisti
Vuol dire fare luce su su quello che accade in paesi dei quali per convenienza politica non si parla in primo luogo la Turchia è stato detto anche questa mattina anche ieri la più grande prigione del mondo
Ma raccontare anche e fare a loro piacere perché vengono a saperlo cosa accade in luoghi di cui non ci si occupa mai giornalisti nell'asse centrale in Turkmenistan Uzbekistan ai dieci giornalisti che sono in carcere nello Yemen
Non bombardati dai dai sauditi questa volta ma torturati dalle forze QT
Ricordare il massacro quotidiano che c'è di giornalisti in Siria quello settimanali in Messico ecco tutte queste cose qua un profilo globale che questa carta sia dato che si è voluto dare credo che dal punto di vista di Amnesty International cioè di un'organizzazione per i diritti umani sia la cosa insieme ad altre naturalmente ma da più significativa quindi
Può essere superfluo dirlo ma è bene dirlo noi Amnesty International ci stiamo continuiamo a starci a essere parte come dire fondante se posso dirlo ma anche parte che che alimenta in continuazione questo questo decalogo di di che non è solo di etica professionale di etica umana anzi senza oggettive di etica punto grazie
Grazie Gatti Riccardo è vero siamo stati spesso insieme in tutte quelle occasioni che ha ricordato davanti ai tribunali e in alcune piazze e ci sei sempre stato insieme agli organismi diciamo della nostra categoria della professione ora non può mancare la sindaca di Assisi che a cui lascerei la parola
Stefania Rieti grazie dev'essere intervenute
Grazie grazie dall'altro lato
Io mi sento veramente in imbarazzo a parlare di fronte a a questa platea ma il mio primo grazie l'avete visto con una stretta di mano fa archi veramente ad Assisi
Riesce a portare avanti questo lungo percorso indispensabile anche alla politica quella carta certo non è solo dei giornalisti e la devono far propria a anche in primis i politici oggi e il mio grazie va ai francescani al Sacro Convento padre Mauro a padre Enzo a tutto quello che riescono a creare di culture di valori per la nostra città che ci permetti permette anche a noi immeritatamente di portare avanti il messaggio di Assisi
E poi grazie va a tutti voi che avete questo coraggio con quelle parole che devono diventare dei nostri parole assolutamente direi che il messaggio che vorrei lanciare anche a chi ci ha dovuto lasciare l'amica Ruth lo ricordava prima e che noi vorremmo far di tutti i cittadini di Assisi al di là di questa formalità
Quello che vorrei dirvi è che Assisi vuole proprio essere la vostra città vuole esserlo in tutto e per tutto nelle iniziative nel farvi sentire a casa quando lanciammo questi messaggi
Permettetemi un ultimo messaggio anche questo che cerchiamo di lanciare ad Assisi la nostra forza però come politica di una città è tale solo quando si affianca alle altre realtà potenze culturali che abbiamo i frati francescani la diocesi questo messaggio riguarda lo Yemen
E devo dire un grazie alle a alle televisioni anche alle trasmissioni ai giornali non posso citarli tutti perché ne dimenticherei qualcuno che ci stanno appoggiando in questa buona battaglia la citazione voluta
è una battaglia contro uno scandalo che è quello della produzione di bombe che avviene in Italia che vengono poi vendute a un paese in guerra che l'Arabia Saudita con la sua coalizione
E che che conta in questo contraddice la la costituzione in primis l'Italia ripudia la guerra e tutte le norme europee e italiane questo secondo lei è uno scandalo vendiamo iniziato la buona battaglia
A gennaio due mila e diciotto con un convegno Hermanin con la diocesi le famiglie francescane e abbiamo pensato di destare interesse abbiamo visto vari governi non parliamo appunto di colori politici ma chiediamo il rispetto di un dovere che la nostra politica
A livelli istituzionali di governo deve fare
Siccome non abbiamo avuto risposte però lo sa anche un po'padre Antonio quali ci interfacciamo come molti altri amici non abbiamo avuto risposte dai governi abbiamo cominciato a lavorare sulle città e abbiamo lanciato una mozione a novembre due mila e diciotto che ormai viene chiamata mozioni Assisi in cui chiediamo al Governo al Parlamento di impegnarsi per finirla
Con questo scandalo mozione che è stata poi approvata da consigli comunali importanti quello di Roma quello di Verona quello di Bologna quello di Firenze
E stanno discutendo a Milano abbiamo perso il conto delle città in cui i consigli comunali vogliono dire la loro chiedere
Alle istituzioni superiori il rispetto di un dovere della nostra legge ma soprattutto vogliono dire la loro per la pace ha con la città per la pace
Non ultimo questo è il nostro messaggio qui parliamo della carta di Assisi la nostra mozione conosciuta come mozione Assisi questa è la fisica e ci piace
Che vada nell'immaginario collettivo quindi mio inizio con la parola grazie concludo con la parola grazie perché quel libro per noire la promozioni giusta di una città straordinaria immensa come la nostra
Deve fare grazie a tutti di cuore grazie
Grazie si indaga la firma la firma a firma dicevamo in apertura della bella manifestazione di stamattina con i colleghi di altre nazioni per loro interviene adesso Emmanuel d'Elia da Malta
Collega e amico di Daphne Caruana Galizia
Grazie varrà
Grazie a voi grazie per la carta d'Assisi che sarà un'ispirazione anche per i giornalisti maltesi almeno uno questo lo prometto
Mi Carone Galizia come ben sapete è stato ucciso non autobomba venti mesi fa
Ma queste cose non succedono come pioggia da un cielo senza nuvole
C'è un contesto nel contesto l'odio organizzato con le parole
Internet a decretarne il sì alla liberata la data la possibilità di scrivere senza l'oppressione di una festa di testate che avevano paura paura del potere la liberata e ha liberato la verità ma anche ha liberato la reazione perché signore la verità fa male
Fa male ai corrotti agli ai mediocri agli ipocriti de ai ai ai mafiosi ai criminali raccontando la verità come giornalisti
Sì e Silla parole sono pietre costruiscono ponti ma mettono giù i i muri distruggono ecco a o almeno provano a distruggere la menzogna
Nella neutralità dalla menzogna alla verità
Qua e là è una alleanza con la menzogna anche quella una menzogna allora definito alla Galizia è stata confrontata per anni dagli stessi mezzi che usiamo per raccontare la verità i partiti politici che sono proprietarie di ente televisive all'anno seguita per strada con telecamere e microfoni i mezzi che dovrebbero essere e gli armi che usiamo per raccontare la verità invece sono stati usati per opprimere la per silenziare la poi allora nella sua vita le parole sono diventate le pietre ma anche proiettili fuoco le parole sono diventate la sua morte hanno rappresentato la sua fine
Ma e io guardate signori non sono credente ma ed è sarà strano magari ci pare un testo biblico e in questo contesto non essendo presente ma ho scoperto questo testo che voi conoscete
Bene di certo ai funerali di definita la Galizia non so se era credente ma comunque funerali c'erano i figli ci hanno introdotto al testo che li aiutava
A fare senso un po'di questa dicotomia non di questa di contraddizione le parole che fanno male ma credo debbono essere raccontate per scoprire la verità
Per tutto ed è il suo tempo del suo momento per ogni cosa sotto il cielo un tempo per nascere e un tempo per morire un tempo per piantare un tempo per espellere ciò che è piantato
Un tempo per uccidere un tempo per guarire un tempo per demolire un tempo per costruire un tempo per piangere un tempo per ridere
Un tempo per far cordoglio un tempo per ballare un tempo per gettare via pietre un tempo per raccoglierle
Un tempo per abbracciare un tempo per astenersi dagli a braccia menti contempo per cercare un tempo per perdere un tempo per conservare un tempo per buttare via un tempo per strappare un tempo per cucire
Un tempo per tacere un tempo per parlare
Un tempo per amare un tempo per ordinare un tempo per la guerra è un tempo per la pace
Va a suo tempo permette di di e di correre all'aeroporto ma tante grazie per questa opportunità
La firma carovana
Inattesa fra un attimo di sentire l'intervento di conclusione di padre Enzo Fortunato abbiamo detto il sessantesimo compleanno oggi dell'Unione Cattolica Stampa Italiana interviene il segretario nazionale Maurizio dischi da per un breve saluto
Siamo rimasti in pochi e non è che mi faccio una storia di sessanta niente
No troppi ci sono troppi no no Merano appunti che mi ero preso ma Semmering servono più praticamente allora sì sessant'anni di UCSI proprio oggi il tre maggio del mille novecentocinquantanove chi l'aveva pensata questa associazione l'aveva pensata per portare avanti soprattutto tre parole nello Statuto di sessant'anni fa
Verità giustizia e fraternità e tra quelle persone c'erano tanti giornalisti de L'Avvenire d'Italia di Bologna e di altre città dell'Emilia
Molti dei quali avevano subito i campi di concentramento nazisti avevano subito tagliare tutte le le lidi lei la dittatura nazifasciste in Italia quindi sono usciti fuori da quel periodo con delle parole forti per ricreare tutto un per creare tutto un movimento di giornalisti cattolici di cattolici per giornalisti oggi ci ritroviamo qui ecco incominciamo oggi queste nostre celebrazioni che vanno avanti per un anno
E negli ultimi anni
Abbiamo cercato di puntellare questo arrivo ad oggi con tanti diciamo tante pietre forti ecco per andare ad Assisi per
Creare per proporre lì la nostra scuola di formazione
Sulla comunicazione perché noi ci prefiggiamo appunto di proporre formazione per noi e per gli altri atti per un noi collettivo non c'è un noi e gli altri
Qui proprio recente col grazie alla sindaca e si è creato un protocollo di intesa per ricreare una anche una sede nazionale ad Assisi inoltre che avvia in Lucina quindi noi in questa carta nella quale noi ci siamo ritrovati sin dal primo momento ci ritroviamo dentro anche perché siamo dentro ad Assisi
Già da un bel po'
E dobbiamo ricordare che oggi ho finito oggi è la giornata mondiale della libertà di stampa ci induce arrivi e quindi è una felice coincidenza per noi
Noi siamo nati nel cinquantanove quando l'ordine dei giornalisti ancora non esisteva
Poi nel novantatré l'Assemblea generale dell'ONU piste richiamando una raccomandazione dell'UNESCO che a suo tempo richiamava un'altra dichiarazione Window e che Namibia
Perché nel novantuno un gruppo di giornalisti africani a ma hanno speso giù questa dichiarazione ed è da quella dichiarazione di giornalisti africani che è nata questa giornata ecco perché ne siamo oggi qui
E questo è un un
Un anche uno stimolo per noi a guardare la nostra professione e ad usare le nostre parole
Da un altro punto di vista che non è il nostro visto che questa giornata nasce dalla Namibia non nasce da Roma non nasce da Assisi ma nasce da giornalisti africani
Quindi verità giustizia e fraternità soprattutto per dire verità le parole i numeri veramente sono importanti quando ci sono duecentonovantanove morti non bisogna dire che ce ne sono stati trecento perché quell'uno in più è una persona
Quando le usiamo le parole
Noi giornalisti purtroppo siamo i primi
Giornalisti e giornaliste a dover dire
è inutile andare a dire sì quel giornale ha usato quel titolo sessista offensivo razzista da fascista tutto quello che vogliamo
Ma se siamo i primi poi ad insultarci su Facebook o attraverso i sociale ma che cosa andiamo a chiedere agli altri
Quando io leggo di un collega che su Facebook insulta la mamma di Greta
Ma che cosa abbiamo a chiedere agli altri se non siamo capaci di chiedere a noi stessi che cosa vogliano dire questi dieci punti per la nostra vita lo vogliamo non lo vogliamo ma ne giornaliste e giornalisti siamo una comunità educante
La gente tende dalle dal nostro linguaggio perché se noi non lo sappiamo utilizzare questi dieci queste dieci parole queste dieci frasi saranno soltanto qualche cosa che si aggiunge invece no questa vuole essere una pietra miliare dalla quale poter ripartire il giù avete visto la nostra rivista ecco le nostre parole cerchiamo Thief rilanciarla nella nostra rivista avverte che da venticinque anni raccontare la città ma sarà la prossima arriverà il più il titolo della prossima rivista e poiché il ventitré settembre ci riceverà in udienza il Papa per i sessant'anni dell'UCSI Grazie grazie a voi
Grazie Maurizio ancora auguri di buon compleanno
Nel dare la parola a padre Enzo Fortunato ricordiamo anche le adesioni che sono arrivate libera Tavola della pace Centro Astalli Giulia giornaliste varie altre che forse stiamo dimenticando padre Enzo significa anche un grazie alla redazione di San Francesco ma della rivista che c'era affatto la grandissima parte del lavoro Alessio Roberto Davide Andrea Francesco padre Enzo Fortunato che dire abbiamo imparato tutti chi più chi meno a conoscere la sua travolgente capacità comunicativa alla quale deve gran parte di questo lavoro a te la parola Parenzo
Tre semplici pensieri il primo ecco lì grazie a quel nome collettivo che tu Beppe richiamato e che troverà risposta ad Assisi a settembre e poi io dico sempre abbiamo imparato vedete a solcare il mare il abbiamo imparato ad attraversare i cieli ma questa carta ci dice che abbiamo ancora bisogno di imparare a camminare come fratelli
Io personalmente ma credo anche l'intera comunità francescana non può accettare che di fronte ad una contestazione si dica
Portati a casa sei immigrati io credo che questo linguaggio non è degno di un paese civile
Hanno il compito
Di raccontare
Io ricordo Eugenio Scalfari ad Assisi il Pontefice laico come molte di noi amiamo chiamarlo
Disse se metti insieme duecento fondamentalisti Ardesi la storia la loro storia si scontreranno
Se gli inviti a raccontare il proprio cammino si incontreranno ecco come mezzi di informazione come giornalisti abbiamo bisogno di recuperare la fascinazione di raccontarci e a raccontare questo e l'impegno della carta di Assisi grazie
Composta dai però Luca fare ha detto una cosa che si fa padre Spadaro tu hai sentito qui dettagliate che può diventare anche elemento di peccato veniale votare lui ha detto
Che a settembre giusto settembre cercoteri Francesco ve ne siete posso dire collusioni mafiose poco siete tutti invitati perché può essere l'appuntamento nel quale facciamo una verifica della carta e verifichiamo che la carta
Abbia preso il volo sia solo la carta di attività entri nelle redazioni entri dei Comuni o acquisita grazie
Sarebbe importante questa carta che dovrete giornalistica chiudiamola così sia assunta da un insieme di associazioni credenti e non credenti dei diversi dal suo dottore perché si capisca
Che l'articolo ventuno non è di una corporazione l'articolo Ventura grido di raccontare mai diritto di essere informati nel rispetto questo anche le colleghe di Giulia delle differenze delle diversità che sono molte di genere religiose politiche sociali e religiosi
E la carta delle diversità io penso che a settembre se ho capito bene non possiamo dare per acquisito e lo faccio apposta perché so che soffre di più grazie quadretto voglio sentenze ci ritroveremo se Roberto C sopporterà vedere grazie collettivo a nome dell'affittuario cioè ecco questo sì Roberto eccola qua o là che ringraziate Roberto e Paola perché loro
Tardi
Presidente della Federazione della stampa vorrei tornare quaranta che la conosce basta la medaglia di questi ottocento anni che papa Francesco ha fatto appena venata finché l'ordine ecco sia sempre strumento di incontro e di dialogo buon lavoro
Grazie grazie poi dirò io manifesto gli ha anche una bimba bevande foto della città di Assisi sindaca del mille novecentottantatré ci fu l'incontro storico era l'incontro in cui la Chiesa posso dirlo Madaro
Disse autorizzò fatto rientrare quel signore a parlare con i prati significato che si apre un biologo trovi verso il pubblico incontro al periodo vanto della pace
Tra la chiesa decisione sobrio rigoroso che aveva magari altre idee ma che amava dialogare con le diversità quel signore si chiamava spesso ride dimenticato che Enrico Berlinguer sono ancora più orgoglioso
Era
Parlare dopo il presidente Giulietti è sempre difficile quindi io mi voglio limitare a ringraziare tutti i colleghi che sono intervenuti qualcuno va chiesto ma detto ma c'era bisogno di una nuova Carta deontologica
Beh alcuni titoli dei giornali degli ultimi giorni colleghi ci mettono sotto gli occhi che i collegi i giornalisti
Hanno bisogno di riportarlo tutti i giorni quelli che sono i loro doveri
Sulla correttezza dell'informazione
E questa carta è un impegno per tutti ha il valore non solo nel ribadire alcuni principi fondamentali della nostra professione
Ma il valore di una testimonianza che giornalisti in questi momenti così difficili hanno il dovere di dare e di offrire non solo a la categoria ma i cittadini e quindi niente grazie per essere intervenuti occasioni come queste dicono si sono sempre utili e preziosi per tutti graphic
Per favore una doppia firma qui al pannello se volete graditissima e in fondo per chi giornalista Bogliari cinque crediti
Abbiamo ancor
Prima