"Roma. Che ne facciamo"

Procuratore serbo
Proposte dallo
Onorevole
Allora buona sera a tutti
Io mi chiamo Vittorio Roidi
Visto che mi invitano gli altri presentatori diciamo che mi metto anche in mezzo solo per svolgere quella funzione che di dare il microfono ai singoli relatori o presentatori del libro di Walter Tocci
Non ci siamo dati un ordine ci siamo salutati ora e credo che in realtà sarà una discussione e non solo perché lo merita il libro ma insomma di questi giorni in questo posto visto che si chiama Roma che ne facciamo non da poco mi auguro ci sia il tempo magari anche perché perché ci sia qualcuno del pubblico che posso intervenire sapevo che ci sarebbe stato Rutelli presidente non lo vedo domando se qualcuno ne allinea delle tracce
Molto vicino a sud
Perché l'ho visto delle tracce delle ore quindi diciamo che io vediamo se se gli altri presentatori sono d'accordo proporrei di fare un giro così
De Lucia
Ferrarotti
Il modesto Roidi e lascerei Pietro Ingrao in fondo e poi invece dopo tutti fare parlare Rutelli sbaglio no c'è un altro modo
Naturalmente voi o prima di Rutelli o dopo Rutelli credo che faremo parlare ovviamente Walter Tocci allora Vezio De Lucia
Ma due tre ragioni
Per le quali secondo me e indispensabile
Che sia letto forse il libro di di Walter Tocci
La prima ragione la dice con grande chiarezza Francesco Rutelli nell'introduzione
Laddove presenta il libro di Walter come un arsenale di informazioni di idee e di proposte su Roma
E in effetti Walter Tocci
Da sempre raccoglie ed elabora
Dati sulla città di Roma raccoglie ed elabora dati molto più e molto meglio nono di quanto non facciano il Comune l'università il CNR eccetera
Walter Tocci è già diventato una specie di di istituzione
Potrebbe essere una fondata la Fondazione Walter Tocci coincidente con il Tocci ma densi ma che è il principale riferimento ormai di chiunque voglio parlare di Roma voglia informarsi voglio sapere che cosa succede
In questa città questa attività Walter la svolge con una serietà un puntiglio e una decadimento veramente straordinari i libretti Fitto
Di informazioni che non si trovano altrove sono state elaborate dallo stesso Walter
La più importante di tutti a me sembra che sia quel conto coloro che fatto Ucci
Sul peso o della rendita Fondiaria Roma nel corso degli anni ottanta
Quest'argomento dolce l'ha studiato a lungo
Ha chiesto un sacco di gente di elaborare di verificare astutamente chiedeva la stessa cosa ricercatori di diversi i diversi informazione per poi verificare che i conti e tornassero e ha tirato fuori appunto questi dati e impressionanti
Che parlano di dieci mila miliardi di rendita Fondiaria l'operato a Roma nel corso degli anni ottanta contro duecentoventicinque miliardi di oneri che il Comune a ricavato dagli stessi percettori della rendita
Mentre nel corso degli stessi anni il Comune ha speso più di dodici mila miliardi mi sembra che questo sia una fotografia sintetica di quello che è successo
A Roma negli anni Ottanta che poi non è tanto diverso di quello che è successo un po'prima e un po'un po'troppo
Altri dati così ugualmente importanti ritrovate sul traffico si trova sul sugli investimenti che sono delle delle degli enti previdenziali nella città di Roma sulla gestione dei lavori eccetera eccetera
Poi c'è un secondo punto per il quale secondo me
è importante leggere il libro di Walter oltre che un arsenale come come dice Rutelli il Libardo e anche un diario inviare una testimonianza
è un importante
Riflessione di un protagonista e che riguarda soprattutto poi gli anni i più recenti gli anni che vanno dalla sconfitta dell'amministrazione di sinistra
Al giorno d'oggi di otto anni che vanno dal mille novecentottantacinque al mille novecento novantatré che devo dire con grande franchezza
Che questa è la parte del libro non sono porzioni come dire che corrispondono a capitolo il libro chi lo ha visto o sa che intreccia queste varie componenti e si ritrovano qua e là in in modo distribuito queste Diversi diversi argomenti
Di questi otto anni io credo che la parte più importante sia la prima la prima parte la prima metà i quattro anni che vanno dall'ottantacinque all'ottantanove
Anni di straordinaria importanza perché viene dal pc perché viene dal Partito comunista soprattutto per chi appartenendo a quella parte politica
Ha riflettuto in quegli anni sulle ragioni della sconfitta dell'amministrazione di sinistra
E per quanto mi riguarda soprattutto per le questioni dell'urbanistica romana Walter è stato o di quel periodo con il protagonista indiscusso
E io credo che si debba soprattutto all'UIC la svolta del partito su tante questioni io tre voglio ricordarne che mi sembrano di particolare importanza e anche di particolare attualità
I cambiamenti di posizione del PC sull'urbanistica romana rispetto alla giunta di sinistra riguardano soprattutto questi tre questi tre argomenti
Ricadere la posizione sullo scudo
Per quanto riguarda in particolare l'acquisizione delle aree l'esproprio questo vedere l'amministrazione di sinistra ma che alcuni di voi sanno che l'amministrazione di sinistra mille novecentottantuno
Aveva deliberato che lo sto si realizzasse comma lottizzazione convenzionata cioè come una forma di contrattazione pubblico privato su questo si apre una vasta discussione si decide
Negli anni dopo l'ottantacinque
Di invece proporre che la realizzazione dello scudo di assumere come posizione del PC che la realizzazione dello scopo testi avvenire solo se si verificano le condizioni per fare l'esproprio preventivo e generalizzato
Delle aree di quelle di quelli terreni
Il secondo punto di svolta importantissimo riguardo l'abusivismo
L'amministrazione di sinistra ha fatto cose straordinarie per risanare riqualificare
Le periferie di Roma lo sapete tutti
Permaneva però nel partito qualche ambiguità sull'abusivismo tante tant'è che non si riuscì in quegli anni a porre fine porre fine al fenomeno continua a non esserci cedimenti anche da parte
Di una importante posizione diciamo dell'intellettualità di sinistra su queste questioni se ne è parlato in altre occasioni adesso
E inutile riprenderlo però allora si decise dopo l'ottantacinque
Di dire basta all'indulgenza e di assumere un atteggiamento sul no netto
Su questi su questi fenomeni terzo appunto musulmani seri in quegli anni ebbe un rivoluziona metto riguardo il piano regolatore
Durante i nove anni dell'amministrazione di sinistra
Nonostante critiche
Venute da specialisti osservatori intellettuali competenti qui vorrei ricordare almeno Leonardo Benevolo che fin dall'ottantuno critico e si allontanò in qualche modo anche dall'esperienza
Per la Giunta di sinistra di Roma proprio su su questo punto che presenta Antonio Cederna che è stato un altro che insisteva su questo argomento però si riteneva superfluo affrontare la questione della revisione della pianificazione generale della città della città di Roma
Il discorso viene ripreso dopo l'ottantacinque e io ricordo un argomento o di Walter perché mi sembra ancora oggi di grandissima attualità che non era né ideologico né di grande riflessione di principio su cui sarà molto pratico
Diceva chi non è favorevole
A rifare la pianificazione di Roma
Deve rendersi conto che sta difendendo il piano regolatore del mille novecentosessantadue perché la città un piano dello comunque a livello se non a
Un nuovo piano continuerà a dire quello con tutti i difetti di quel piano di sovradimensionamento di possibilità di uso praticamente discrezionale diffuso dell'edificabilità un po'dappertutto con tutte le conseguenze che voi sapete
Le modalità con le quali
Sì estrinseco questa revisione furono tante furono importanti ci sono i due grossi convegni su Roma da slegare sulle città della metropoli eccetera io voglio fermarmi rapidissimamente sull'ultima parte del primo quadriennio diciamo
Quella che portò alle elezioni anticipate dell'ottantanove grazie proprio alla decisa opposizione fatta dall'allora PC e dal gruppo dirigente del PC
Che era guidato da Goffredo Bettini di cui faceva parte con Walter Carlo leoni altri compagni che in prima linea che seppero seppero
Sempre attaccare frontalmente
La democrazia cristiana di giubilo Sbardella l'episodio che fu quasi il simbolo di questa ripresa punta di opposizione
Forse molti se lo ricorderanno sulla vicenda del Tunnel di via di Torre Spaccata alto una sotto l'Appia Antica che stravolge Eva in qualche modo anche il disegno
Che si era sempre condiviso in parte condiviso su sulla Romoli andava sullo stesso sotto eccetera portò alle elezioni anticipate sul fondo di un grande impegno ad una grande tensione dentro al pc
E p.c. raggiunse
Il ventisette per cento
E fu una sconfitta però fu una sconfitta perché perché ci fu il pentapartito proprio ci fu pentapartito ci fu molta amarezza
Probabilmente fu uno degli argomenti questa questa norma Successo della giunta di sinistra della stessa svolta di Occhetto alla Bolognina avviene pochi giorni dopo la sconfitta elettorale dell'ottantacinque poi ci sono state c'è stato il quadriennio
Diciamo del pentapartito Carraro eccetera sul quale su quale ecco forse quella tensione quella capacità di critica si è per certi versi affievolita anche su questo Walter è chiaro e onesto fino in fondo racconto tutte le cose con grande con grande chiarezza
Io non smacco poiché non so se c'è un secondo giro perché vorrei sottolinea ti aspetti anche per i quali vale la pena di leggere il libro un altro mi mi è con mi consente di dirlo ancora ancora adesso di seguito riguarda ecco dopo l'arsenale passionale di informazione di proposte eccetera
Dopo l'altra grossa qualità del libro o che la la testimonianza il diario coloro ho detto prima
Ecco questo libro e su Roma ma non solo Roma non si parla solo di Roma ci sono anche abbondanti confronti internazionali
Anche qui a me interessa soprattutto però il confronto
Con le altre città italiane è sempre consentitemi se assumo questo un po'come punto di vista
Il confronto fra tipici di Roma nel PC delle altre crescita l'Italia sempre in riferimento soprattutto soprattutto agli anni agli anni Ottanta se volete maledetti anni
Ecco qui c'è da una parte dice Walter un partito come quello di Milano
Che è incapace di capire quello che succede e si accoda alla spartizione
Negli anni soprattutto o della grande festa relativa all'utilizzazione delle aree dismesse con tutto quello che sapete
Ci sono partiti comunisti di altre città da Firenze
A Napoli passando per Torino se volete
E in cui si oscilla si oscilla senza essere capaci
Di assumere una posizione netta e decisa la vicenda della FIAT Fondiaria diventato un riferimento inevitabile per chiunque studi studi quegli anni Napoli come al solito è stata la capitale degli affari più più clamorose più né Fanti delle operazioni per fortuna nessun andata
Importo più danno USA per la città dal regno del possibile alla mio Napoli di Cirino Pomicino
Con una opposizione di sua Maestà diciamo così in qualche modo certamente anche lì c'è stata una forte adesione dell'intellettualità di sinistra anche alle stesse posizioni di di Cirino Pomicino
A Roma questo non c'è stato
Questo credo che sia sia merito della storia di sempre dei pc della storia di sempre della sinistra della sinistra romana
E io vorrei dire anche del ruolo stiamo parlando di Walter Tocci agli anni più recenti del ruolo che ha avuto Walter nelle vicende
Nelle vicende Roma
Papà
Grazie per uscire
Siamo d'accordo che se è possibile facciamo il secondo giro de La sette non dipende da me
E diamo la parola ad un altro grande
Amante di rumore possiamo chiamarla così sul Ferrero solo non so se perché sono un po'più bollente sono sono Roma affogò la mattina romana fino alla sera al tramonto contromanovra mattino
Quando si vedono passare gli autobus arancione
La gente schiacciata dentro come ticket vuote non faranno Pd no no non è possibile
E sempre dovendo accetto questa questa provocazione del nostro moderatore perché in effetti queste Roma Roma ci vede tutti
In uno stato di cronica ambivalenza se non di blanda schizofrenia le vogliamo molto bene molto male ci irrita
Ci provoca e ci ammaliamo
Granché correzione parziale molto amichevole di quanto è stato detto che Izzo dall'uccisione questo vale anche per il mondo della scienza
Dagli accademici non voglio fare quindi i grandi numeri ma i grandi nomi a loro modo sono anche grandi ma non c'è dubbio che studiosi come
Italo Insolera studiosi come storici come Alberto Caracciolo gli hanno dato contributi con Roma Capitale Roma moderna
Sì grande nervatura vi vanno
Il proprio da un punto di vista se si pone accademico di Scapolo nel passato Pisticci titolo stesso io trovo del tutto qui via
A presentare questo libro accettato con molto piacere intanto perché le cose di roba mi interessano sempre ma poi anche per d'amicizia terso Walter Tocci e poi per il titolo immagino
Redazionale cioè nota negli anni io Editori Riuniti Roma che ne facciamo me ne viene in mente per per spirito di contraddizione la frase di Theodor Mommsen il grande storico vero ai ministri piemontesi divenuti ministri italiani vero con la discesa su Roma mi pare fosse Costantino Nigra adesso che voi siete Roma che ci farete che ci fate
A Roma non si può stare senza qualche grande idea
E credo che forse ci voglia ci voglia l'effetto di spaesamento per carpire Roma bisogna non essere romani per capirlo bisogna non darla per scontata bisogna venire da fuori
Per capire che qui le campane delle chiese stemma meglio perché ci sono dentro il paesaggio romano le pietre i sampietrini un sto come c'è la storia sono patetici i miei amici americani quando tendono a Roma in qualche modo sono traumatizzati ma da tutto
A Roma c'è questa presenza a Roma che ne facciamo bene e cosa farà Roma dei nuovi sotto il punto comma capitale ma Roma Penta
Da tempo immemorabile
Va be'mettiamo pure accettiamo il settecentocinquantasette come atto di nascita ufficiale accettiamo tutto accettiamo la decade di Tito Livio tu vanto
Ma in fondo si confronto con Parigi l'arco della del fuoco su certamente il Borromeo si muove l'étoile gli spento rammenti rispetto ai quali quelli del buon Piacentini impallidiscono sventramenti di Parigi
Troppo rigide era a Castro apparizione
Un po'di K attentato Orsatti ai nastro dei soldati quando Roma era già capitato lei
Il capitale punto non parliamo poi di Londra che addirittura la Londinium cioè proprio proprio lì proprio eravamo altroché Torpignattara non
In Cina
è vero che l'IMI gli imperi antichi non aprivano frontiere
Aprirono solo periferie non c'era un dogane
E si è le capitali che in qualche modo
Erano la sede del potere allora la domanda che il libro che il libro di Tocci mi sollecita in qualche modo per non ripetere quanto detto è mirabilmente Vezio De Lucia non poteva non dirlo lui vero che ha
è anche stato parte in causa questi fatti sollevando un momento dall'astronauta mi domando ma
In fondo
Che cosa è successo questa capitale direi che ieri e stato privatizzato il pubblico cioè le risorse pubbliche sono state ampiamente privati la Roma in cui noi oggi viviamo
C'è la scena
Noi parliamo adesso tanto tanto di Tangentopoli ma è una Tangentopoli se comanda e che dunque la da moltissimo per
Umana è stata totalmente Sacchi schianta non solo storicamente dai Lanzichenecchi non soltanto la ma come diceva bene Natoli nel suo libro insieme con quello di De Seta e di Giovanni Berlinguer sulle borgate di Roma
Roma veramente è stata messa a sacco dai grandi interessi privati si noti e quindi nel libro
Di Tocci viene fuori molto bene io lo ringrazio per questo no si tratta degli interessi privati capitalistici dinamici
Che sono in fondo che si esprimono in fondo non è il profitto come ottimizzazione della combinazione terra lavoro capitale e che esprimono quindi nonché di rischioso di dinamici no qui è la rendita fondiaria di posizione essenzialmente parassita
Io
Come studioso ammiratore di Nathan possa anche capire che da un punto di vista
Di piccola politica tattica si possono lanciare idee di collaborazione col Vaticano ma ricordiamo che la Società generale immobiliare erano la società di preti e hanno mangiato su Roma molto prima di Di Pietro Polo quindi va bene noi sappiamo che la spregiudicatezza
Di Pannella in qualche modo sfiora l'incredibile ed è capace di qualsiasi avevamo smonti situazione Stone delle piroette incredibile però occorre
Rifacendoci ai libri appunto di Insolera di Carracci o a questo tipo oggi a quello di De Lucia bisogna ricordare le cose come stanno poco
Centro magico simbolico stupendo
Roma
Decretata in maniera sistematica tacco a Rocchetto avevo il diritto edito ovvero è morale in primo luogo ti difende contro questa manomissione
Il mio libro io parlo altro libro madre matrigna vanno punto parlando di ambivalenza parlo di questa straordinaria
Operazione che è stato il blocco edilizio
E in fondo diciamoci la verità semplicemente è stata la risposta a un'esigenza organi capitale di crescere un'assise una SITA si sviluppa arriva la gente a Roma per un certo tempo è stata un centro di attrazione notevole sia del torneo territorio disco tant'è che anche del territorio nazionale città cerniera fra nord e sud è oggi non dimentichiamolo questo se mi posso permettere un'osservazione aggiungiamolo poi con un'appendice o comunque a Pietro non dimentichiamo gli immigrati extracomunitari vero che aprono
Un capitolo nuovo
Come si sviluppò una città o si sviluppo a macchia d'olio o si sviluppa con un piano regolatore ammazzi risponde subito con la gesuitica protervia i saputelli di terz'ordine ma abbiamo il piano regolatore sì ma un piano regolatore ci sono molti modi per in qualche modo castrare ricorrente venne efficace c'è in primo luogo la variante e non c'è operò pubblica Roma non c'è via olimpica che non abbia una truffa per favorire il terreno di un qualche monastero dell'altra varia c'è la terra e la deroga evidentemente una tecnica sapiente dimenticare e poi c'è l'abusivismo edilizio
Confesso che se noto proprio troppo anzi una ragione di fallimento ragione per anche per le giunte di sinistra
Anche per il mio non dimenticato amico per Guglielmo amicizia ammirazione via Luigi Petroselli abitativo troppo che forse si è stati troppo puro clic a riconoscere nella positivismo anche il più selvaggio e anche in quello speculativo non è quello familiare proprio una sorta di strana espressione dell'inventiva politica popolare l'immaginazione polare tutti tutte le scuse sono forse buone per cercare di in qualche modo sanare ciò che non dovrebbe essere
Oggi il robot noi abbiamo strozzature che dipendono da questa mancata razionalizzazione Cederna più volte
L'ha messo in luce
Poco fa si parlava di una politica urbanistica
Ci sono le policy community citate nel libro Io credo che tutti vorranno leggere dei capitelli progetto ci
Mi duole dover dire che in Italia non è esistita e non esiste oggi una politica urbanistica degna di questo nome
Che quando bene avventura strano questo è una specie di rosso Acciona la Paul Rudd democristiana
Quando brave duro un ministro in carica dei lavori pubblici
Che rispondeva al nome di Fiorentino Sullo Salzano dopo a dire ciò che in Germania in Francia e l'Inghilterra è pane quotidiano e cioè la pubblicizzazione non delle case ma del suolo urbana su cui
Iraq come se avesse toccato un filotto alta tensione il poveretto rimase secco perdette il posto sia dal ministro che da deputato addirittura perdette quasi la ragione non si sa che fine abbia
Specie di corpo Turchia
Questa città è ostaggio è ostaggio di grandi forze
Di fronte alle quali ha segnato il passo anche la giunta di sinistra
Io credo però che ci esista anche lo splendore del fallimento si può fallire si può perdere ma gloriosi avendo lottato
Io credo più uomini nuovi possono prendere in mano
Però se non prende in mano quell'eredità
Per riprendere la lotta non sarà facile non mi faccio illusioni ma ci vogliono nomi facce
Uomini con forze energie nuove e questo mi è piaciuto anche la prefazione
E Rutelli non voglio dire che se fosse una terzina l'accetterei così come ce la farei a riscrivere ma questo è una deformazione professionale Rutelli non mente porrà per cui sto certamente
Però perché in fondo
Bisogna appoggiare
Questo tentativo di innovare perché io non credo
Che l'aspetto più grave della crisi istituzionale politica e anche di sentimento popolare che stiamo attraversando sia necessariamente soltanto la crisi dovuta alla corruzione
Certo
Debbo dire che la corruzione di questo momento ivi compresa Roma immagino anche se Roma non tiene naturalmente
Il ruolo di primaria diciamo attrice una cosa piuttosto una comprimaria Milano no no ancora una volta ci va
Trovo però che la corruzione forse ci ha spaventato per l'ordine di grandezza ma un atto qualsiasi di sincerità in qualche modo una riflessione interno dovrebbe dirci che si sapeva che c'era si sappia perché c'è lo sapevano tutti
Questo è un dato di fatto importante l'ordine di grandezza hanno la penetrazione capillare no io trovo che accanto all'ordine impegno tremendo
Per la la la corruzione o meglio ancora per quei partiti che si sono comportati come truppe di occupazione di secondo ordine a Roma come altrove
Io credo che bisogna soprattutto tenere presente un effetto collegato con che il rovesciamento dei filtri selettivi per la classe dirigente
In altre parole insieme accanto alla corruzione si è determinato in Italia il fatto inaudito
Che le grandi nomine ai posti più delicati non soltanto nel campo politico ma nel campo sociale generale non soltanto quindi della classe dirigente governante ristretta ma anche di quell'influenza ante dagli ospedali alle università al Parlamento Riganti le panche
Queste nomine sono state fatti con il criterio te non della competenza non della genialità non del coraggio intellettuale il gran formuli degrada ricordano i problemi ma son stati fatti invece come il criterio della ubbidienza cadaveri Cal califfo del momento
Sono state fatte proprio in base al criterio rovesciato e cioè proprio sono state fatte in base alla logica avviserà abile dei portaborse
Di coloro che non avranno mai un ente non possano cadere la capacità morale di assumere impropria decisioni importanti dal punto di vista politico
E che si limiterà invece a fare il loro piccolo gioco attaccati sulla pelle della gente
Sono tre noi oggi abbiamo una delle classi dirigenti più mediocri succursale europea
Ed è qualche cosa che indubbiamente ci copre di vergogna
Occorrono facce
Si dirama petto col non è la faccia evidentemente no
Eccolo il sistema Telaro uninominale
L'uomo platonica
Torna il per la persone torna ad essere molto
L'ho sempre stanca
Ma almeno una volta c'era questa partizione per quanto unilaterale dogmatica
Inadeguate eccetera una partizione da non cedere in sostanza il rischio che c'è oggi insieme con il trasformismo viene avanti anche il riciclaggio
Dei vecchi tante ricche in qualche modo cerca di riemergere
Nella nuova situazione facce nuove
Rizzo soprattutto sostenuto da una pubblica opinione che in qualche modo sia forse più avvertita che nel nel passato prossimo
Di quella che il fondo dobbiamo dire si è rivelata essere
La nostra la pubblica opinione Dubai i nostri giornali consiglia certamente possono fare molto debbono fare di più
Tempo né in qualche modo aiutare
Nel caso di Roma a capire come a Roma
Deve farsi regione metropolitana
Non per frantumare semplicemente le unità amministrative moltiplicando il trito ma al contrario per funzionare pene dell'interesse effettivo delle maggioranze in maniera da essere
Democraticamente controllabili sul piano alle ma fermamente coordinata centro quest'idea di regione metropolitana del libro di Tocci che mirabilmente export
Io non posso rottura Betta questo punto soffermarmi
Sui dettagli
Che poi non sono in realtà dettagli perché benediceva Vezio De Lucia il libro è in qualche modo così appassionato da richiamare costantemente i temi ad essere non così sistematico quanti invece emotivamente ricco è stato rimproverato l'autore per questo non solo lungo un rimprovero mappe l'accordo
Applaudo questa partecipazione a questa empatia col suo tema
Quando noi parliamo il giovane critichiamo eccetera ormai decidete rivolta costantemente la domanda matto prendiamo a chi dobbiamo tagliare l'Ossezia quale cause sì bisogna stare molto attenti
Non c'è solo disagio c'è anche bisogno oggi di legarsi
A una battaglia ideale che vada al di là del piccolo cabotaggio vede il piccolo interesse quotidiano
Io credo che il libro di Tocci venga incontro a quest'esigenza e per questo invito tutti presenti intanto comprarlo cosa che fa sempre
In secondo luogo a leggerlo con attenzione epoche Tocci è un uomo pubblico e io spero che lo vedremo colpiremo vederlo a Roma occuparsi di Roma insieme col nuovo sindaco per uno schieramento di sinistra naturalmente oggi so che ci sono delle sirene centriste ero molto efficaci nel loro tanto ma non legherei Ottelli con non più
Uno spacco poco accorta Lollo allocheremo all'albero della nave vero comunista e non lo lasceremo ricorda
E io sono certo che ci saranno dei addirittura dei fatti degli accordi tre le corali a questo scopo per il secondo turno magari io invito tutti a comprare leggere il libro e poi a scrivere all'autoritarismo primo luogo e poi
Altre fatture
Colui che speriamo sarà il responsabile di Roma nei prossimi anni Francesco Rutelli molte grazie
Grazie Ferrarotti non mi ero sbagliato insomma tutto sommato nel tentare di fare anche il presentatore visto che mi è stato anche dato questo compito nel parlare dell'amore di Ferrarotti diciamo
Almeno almeno il fervore civile quando parla sempre di più allora tocca a me io ho letto il libro di Tocci quest'estate durante le vacanze l'ho letto molto lentamente al mare lentamente perché essendo un libro pieno di cose credo che vado a letto se lentamente
Credo che quando si si presentano i libri ci sia sempre un po'l'istinto si finisca sempre per parlare dell'oggetto dei libri più di cosa dice il libero parlare di Roma poi figuriamoci più che del libro io però leggendo il libro qua e là ogni tanto ho preso un appunto per cercare di mette in risalto quelle che a mio parere erano alcune delle intuizioni delle osservazioni che Tocci faceva in questo suo sforzo secondo me è riuscito
Molto oneroso di capire quelli che sono stati perché questo come e la cosa principale del libro i cambiamenti di Roma
Le trasformazioni di Roma quelle trasformazioni che spesso non vengono prese non vengono captate non vengono intuite da molti di noi e per noi dico per esempio i giornali a cui poco fa faceva cenno Ferrarotti
Ecco io mi sono segnato alcune di queste cose che secondo me nel libro sono importanti proprio per la diagnosi che lui fa
E che fa anzitutto secondo me gliene va dato atto come impostazione del lavoro fa da studioso freddo non da politico
Diciamo che Tocci secondo me fa questo grande sforzo di guardare Roma e guardare i suoi problemi suoi fenomeni i suoi dati con grande freddezza
Diciamo quasi astenendosi almeno nell'impostazione poi diciamo che è un po'diverso dire dirlo a bilancio astenendosi diciamo dal dal farsi influenzare invece dalla
Dalla partigianeria dalla parte politica dalle sue esperienze che pure contano molto evidentemente Nelli
Una cosa che colpisce è libero di Tocci per esempio questa sua ritenere che Roma non sia affatto stata estranea in questi anni al Paese all'Italia anzi Roma è stata una capitale
Che anche troppo ha rappresentato l'Italia mentre secondo Tocci
L'errore della città è stato quello di non elaborare
Poi una cultura di capitale in metabolizzare e di non trasformarsi per essere capitale migliore questa mi pare una delle idee portanti del diritto
Poi ci sono mi alcune parti molto molto importanti sulla terziarizzazione della città sulla finanziarizzazione della città come la chiama Tocci
La terziarizzazione vuol dire soprattutto secondo Tocci mi pare il fatto che per anni questa grande trasformazione di Roma il suo svuotamento degli abitanti è stato non controllato
è stato è andato veramente alla deriva Ferrarotti lo chiama il sacco di Roma per certi aspetti è stato il disinteresse su quello che avveniva nella città
Finanziarizzazione significa invece la trasformazione dei meccanismi della speculazione in questa città in una forma molto più complessa il rapporto fra chi ha i capitali fra chi ha il potere politico addirittura Tocci ci mette i mass media e secondo me ha ragione nel dire che questi fenomeni sono diventati via via più complessi
E poi il giudizio su quella che è stata il lavoro del PC in quegli anni e delle forze di sinistra di cui mi pare che Tocci sia anche qui molto freddo e molto onesto con se stesso e con la città
Il merito del PCC ad oggi è stato quello certamente di emancipare la città di fare un lavoro perché la città pensiamo alle periferia pensiamo alle borgate pensiamo l'abusivismo ha detto De Lucia dal ricordato Ferrarotti
Evitando che la città diventasse e che i romani diventassero che succedesse quello che è successo a Napoli per certi aspetti cioè che la creazione che la conservazione in realtà prendessero la mano secondo questo secondo Tocci questo è un merito del PC a Roma e però anche un limite
Nel momento in cui il PC come classe dirigente come partito che si è messo alla guida di questa città
Poi si è occupato di stabilizzare la ma non ecco torna il tema di prima ma non di modificarla ma non di metabolizzare ma non di trasformare la città ha evitato l'implosione della città come l'ha chiamata oggi
Ma purtroppo non è riuscito a trasformare il lavoro di trasformismo vero e proprio sembra una brutta parola ma di trasformazione in realtà quello è stato il fallimento
E qui viene da pensare dire veramente a quanto poco i partiti politici in Italia non solo a Roma in questo ha ragione Ferrarotti secondo me hanno capito poco le trasformazioni tutti i grandi centri urbani
A Roma ma anche in tante altre regioni ditta
Ci sono tante cose interessanti raffronto che farà Tocci fra non solo Parigi e Roma ma a Londra
E poi il suo giudizio sull'effettiva possibilità oggi di realizzare lo sto io direi non so se qualcuno ha letto se Tocci ha letto l'altro giorno un grosso servizio su su su Napoli
E su quello che è oggi al centro direzionale di Napoli io l'ho letto pensando a che cosa poteva che cosa dovrebbe che cosa dovrà essere lo sto ma quali sono anche i rischi di quello che che purtroppo potrebbe essere così
E credo che Tocci non abbia tutti i torti quando dice ma forse vale la pena di rinunciarci agosto e di fare invece quello lui chiama il grande parco dell'ex
La sua proposta defilato importante poiché chi ascolta il libro non l'ha letto in realtà almeno nelle grandi linee sappia cosa c'è nel libro sta principalmente comunali
Ed è la proposta di per evitare la saldatura fra il centro abitato fra la grande Roma e diciamo
Ancora quella che la campagna cioè salvare la cintura verde per evitare questa saldatura impedendo che si costruisca in questa cintura e puntando tutto sulla Rete ferroviaria da portare attese ma ce ne sono altre proposte interessanti come il testo unico per gli appalti e tante altre cose
Io vorrei dire altre due o tre cose soltanto una cosa che mi ha lasciato molto che mi ha stimolato molto e che se non sbaglio alla fine del libro di Tocci
è una provocazione non si può secondo me che chiamarla così
Che Tocci fine vista della fine del secondo millennio dell'inizio del terzo millennio
Quando lui dice forse a Roma abbiamo bisogno di una polemica religiosa ho capito bene di una cultura religiosa più polemica che ci faccia discutere
Oggi i cattolici forse dovrebbero partecipare
E e si riferisce veramente potrei leggerla queste queste venti righe ma se mai sarà sarà Tocci accorci questo è una una provocazione che mi ha stupito molto cioè il ritenere che oggi questa città purché abbia una dialettica al limite dello scontro può e deve avere anche una polemica non dico religiosa ma di tipo culturale legato alla religione
Dicevo all'inizio ad oggi affronta i temi di Roma da studioso
Io credo che in realtà poi la sua esperienza la sua passione politica in realtà ogni tanto a fiori mi sarei stupito dico sinceramente se non se fosse riuscito veramente nell'operazione di restare fritto e basta
E questo era ovvero che rispunta as come Proust rispunta anche qui diciamo il grande amore per questa città
Per trovare i Spyro rivestono stati commessi e per lavorare io credo che ci sia questo impegno da parte dolce nel libro certamente traspare ed per lavorare in futuro perché questi errori non si ripete
L'ultima cosa riguarda proprio la stampa che citava Ferraro
Perché io leggendo il libro
Ho continuato a pensare che noi giornalisti che pure ci occupiamo tanto
Io un po'meno da qualche anno ma alcuni colleghi che sono qui presenti tanto e di lei con impegno di questa città
In realtà abbiamo ancora delle grandi responsabilità io sono convinto che i giornali romani
Capisco che un libro e da una capacità una possibilità di di esaminare di andare a fondo di andare alle radici dei problemi che noi purtroppo non abbiamo però c'è una certa malinconia metterlo meno nello scoprire che poi invece di i giornali non mettono realmente a nudo i problemi del territorio i problemi di questo Paese
E allora veramente viene in mente che che che siamo dei giornalisti
Purtroppo incapace di fare fino in fondo il nostro mestiere ci sono tanti fenomeni di questo Paese che non siamo riusciti a vedere
Il sessantotto non l'avevamo capito il terrorismo non l'avevamo previsto Tangentopoli non siamo stati capaci di prevederla ecco io credo che noi giornalisti romani
Dobbiamo pensare a come capire meglio proprio per svolgere questa funzione critica che ci viene affidata nei confronti politici la città la ministra anche per questo ringrazio molto Walter Tocci
Adesso
Io do la parola invece Pietro Ingrao
Del microfono
Per facile fare l'elogio di questo libro
è facile perché un libro molto bello
Io direi anche non c'è
Chiederà scusa
Denso dove si intrecciano secondo me Anna è un'analisi interessantissima
Della Roma degli anni ottanta
La Roma di cui hanno parlato di Lucia
Ferraro
Con una proposta secondo voi suggestiva e coraggiosa molto ambiziosa un libro che ritirato quello di Walter
Per un appuntamento al due mila
Per una Roma del due mila
è un libro secondo me che tra l'altro interessante da un altro punto di vista insomma parlo dell'aspetto formale
Perché realizza
Una combinazione molto felice
Di linguaggi ostile espressivi
Che vanno addirittura dalla ricerca statistica in senso stretto
All'uso della metafora poetica
Cioè una combinazione di linguaggi molto interessante
è un libro in cui una stretta stringente analisi di false
Si intreccia un aspetti proprio di ricerca teorica
Di ricerca teorica
Sino a quella proposta suggestiva per largo Roma del due mila cui già si è accennato
E che prende chiude fortemente come Grande attenzione propositiva in città
è un libro denso detto è un libro che non lascia mai in pace il lettore in questo senso
Non voglio spaventarlo libri impegnativi
è un libro Wars anche generoso
Che combina l'intreccio del ragionamento con la metafora e con la metafora
Davvero una ricchezza di punti di vista la collega interesse forse di più di questo libro che proprio come riesce a collocarsi
Da diversi angolazioni a usare a combinare diversi linguaggi
Intrecciare diversi punti di analisi
Addirittura nel senso che è un libro che tu hai l'impressione che c'è stato costa non non certificato no ma insomma che fa Tocci ha fatto fatica a metterci tutte le cose che ci avete
Dentro
Perché c'è il nocciolo di uno più libri
Ce lo dicono Massimo libri io lo dico questo anche nel senso di merito tutto
Sono punti
Per l'analisi della proposta che secondo me meriterebbero essere
Philopat scrivere altri libri ciò servizio riunitisi repubblicano io penso di sì
E poi ecco il punto
Come dire secondo me si colloca questo mi sembra la cosa che mi interessa di più via branche più di rilievo
Pienamente dentro tutta la grande riflessione
Che è in corso circa la internazionale
Sulla metropoli
Cos'è la metropoli che significa che condizione umana rappresenta il vivere metropolitano
Che significato assume adesso questa data dello sviluppo del secondo
Le cose che ho sentito fin qui che erano tutte giuste perché questo titolo c'è un libro però è un libro che ha una sua verità ma non è tutto quanto vero Roma che ne facciamo cedono che storico non parla solo di Roma
Comparve sul ma parla della condizione metropolitana e dall'angolazione di Roma cerca di guardare
Ad altri condensati di vita e di esperienza metropolitana
L'aggregazione metropolitana oggi con le sue forti in ufficio i precipizi
Le sue fasce d'ombra e lei cioè momenti di congiunzione cioè le sue solitudini
Naturalmente detto questo che per me è un libro non solo su Roma
Ma sul ridere metropolitano io non vorrei togliere gli assolutamente questo esiste con vantaggi indubbi beh va bene il punto che mette sotto il microscopio e Roma
Qui le voci giusta vederci chiaro prima e mi
E io condivido
Mi pare però forse vorrei lì
Sottolineare questo che in qualche modo ecco proprio sotto sotto esame viene messa di un un momento particolare della del della storia romana ci sono molti rimane
Anche a prima dagli anni lontano anche agli anni cinquanta ma viene messa sotto il microscopio la Roma degli anni novanta
Roma negli anni
E lì qui serve molto da discutere adesso io posso solo accennare secolo CPP serve molto interessante
E lei viene tutta la densità dell'analisi Vito
Che individua lo sviluppo voglio dire ecco adesso forse questo ne abbiamo molto critico
Nei riguardi del modo con cui è stata amministrata Romano
In questo decennio quelli di quello verso quello che è avvenuto a Roma
Ma non è un libro catastrofista avvertire così nulli insomma
No
Perché io dente anzi è individuare dei processi molto importanti e molto significativi che avvengono la compatibilità
Succede qualche cosa di molto grosso
Che non si può ridurre Consolo malversazioni tanto prima
E mi pare che annota che c'è un processo impetuoso di terziarizzazione che esplode nel caso romano
Rivoluzione terziaria eccetto Cardaci
Rivoluzione terziaria e non è piccola grazie rivoluzione terziaria insomma indica proprio un rivolgimento cambiamento strutturale
Come essa si realizza in questa capitale qui e dove l'impatto con Roma è molto forte rispetto al ragionamento di più
E in questa specifica realtà metropolitana lavorando però sempre sulle due note tenere sott'occhio Roma e quello che succede a Roma ma alludere a un discorso che riguarda la condizione metropolitana come Cina e sviluppando
Nel corso degli anni
E a me io dico io vorrei sottolineare però qui occorre essere inteso bene che il libro
Mi pare che dice che quello che è accaduto non è stato solo un sacco e Robinho Oxford Tocci vi proteggerà
Appunto perché c'è stato un rivolgimento e anche
Adesso faccio per dire così del vino ammezzato progresso una c'è stato è quello delle Terme pregiato e c'è stato una innovazione
Un'innovazione
E anche uno innovazione che ha trovato un'espressione politico-sociale
Politico sociale
E quella che adoperando che lui chiama Napoli ci Community
Va bene
E quindi il modo con cui si è realizzato un incontro adesso io qui lo dico molto male ma tu ce lo dico con grande precisione
Tra questo nuovo terziario e quindi un punto alto dello sviluppo uno sviluppo detto a un passo tra questo nuovo terziario tra questa modernizzazione che c'è perché parla di una modernizzazione così via e invece una forma anche qui però non uguale a quella del passato molto diversa dalla vicenda dei palazzinari
Di una finanza che in in forme nuove di rendita fondiaria in forme nuove di rendita fuori Fondiaria in cui può entra in campo anche la grande prestigio stia dei protagonisti qui è la pierre insomma più parecchie
Si sposa si unisce e si salda
Ha una trama burocratica a un concentrato di burocrazia
Il problema
Di opere
Quindi a mio parere mi sembra importante sottolineare che Tocci allude alla formazione di un altro blocco non è la continuazione degli anni sessanta
Accade un cambiamento un pagamento di fondo
è diverso il blocco sociale sono diverse le le forme anche in cui si esprime il controllo stesso del territorio ricevere pagine molto belle appunto sul modo cui
Con cui la ma pollici Community insomma poi
La combinazione tra notes diario e burocrazia Rossi posso dire vecchia burocrazia realizzano diciamo così
La nuova la nuova ristrutturazione della rendita fondiaria Leonardo ma
Con una combinazione appunto di iniziativa capitalisti io posso dire così
E di una trama burocratiche ad una burocrazia concentrata un addensamento un'accumulazione di democrazia
E da questa nuova Italia mille nuovo Sasso su gomma
Che appunto non è ripetizione del passato
E io trovo molto forte analiticamente il modo con cui viene individuata al tempo stesso ne hanno agito ciò che non è una cosa che questo libro non dicevano
è stato tutto venticinque
Ieri individuata al tempo stesso l'altezza dello sviluppo la nuova lunghezza dello sviluppo cioè il fatto che si fa passo
A mio parere
Il farsi metropoli il divenire pieno metropoli del secondo Novecento che si realizza a Roma
Il modo con cui dentro questo processo ci sono combinati insieme due modi sociali che detto ci chiama il castello della Rete adesso sarebbe troppo minuzioso qui che ha sto consumando il mio tempo io voglio dire altre cose
E le nuove fratture le nuove infrastrutture strozzature che sorgono e le nuove diciamoci solitudini
A mio parere
Sino alla crisi attuale
Quindi voglio dire con per Meli interessante che è come come l'indagine cerca di capire di cogliere la novità
Attraverso cui attiene il controllo della ripresa del comando della rendita Fondiaria sul Roma però con queste nuove combinazioni
Per cui l'unica dovrebbe da formula della
Pollici convinti
E l'altro aspetto cose nuove ma interessato molto non solo questo questo modo fresco
Non c'è dubbio
Attento cogliere la novità
La novità dei processi che non mi che mi sembra molto importante poi per trovare la risposta giusta
E l'altra cosa che mi ha colpito molto insieme a questo che eccetto un aspetto grande parte del libro che lo rende anche prezioso perché io ho trovato qui delle analisi che almeno per la mia scherzo forse conoscenza non è facile trovare
E la singolare proposta che viene avanzata per cinque mila perché il libro finisce con una proposta
Una cosa molto ambizioso e non è che qualche tutta pubblico di cose da poco
Perché fai addirittura un ragionamento
Sull'appuntamento giudice sulla fine del secolo quello che dovrebbe essere il secolo
In cui viene viene avanzato una nuova ipotesi vivere metropolitano diffusione della metropoli
Vista come il luogo di un incontro tra i nuovi saperi su cui molto insistito ci
E Tutume il patrimonio storico
Archeologico e religioso che a Roma è condensata in una maniera ignoti Cavalieri in più
Quindi allora la Roma del del due mila vista con molto da cioè come ha consigliato soltanto di risanare
Alcuni pezzi di città rovinato
Ma di costruire il luogo di una convivenza mi pare di un incrocio e di un nuovo pluralismo
E mi sembra molto interessante non ciò che ne pensi cardinal Ruini poi di quello che dici tu soste dalla benedizione non ne sono sicuro
Va bene
E lo stesso carattere religioso di Roma la rischiosità di Roma vista come la realizzazione di un incontro tra lingue diverse tra tensioni religiose diverse sono quelle cose che sono messi anche lui ricordate molto felicemente nel retro nel retro copertina
Ecco
Perché è un libro secondo un modello che fa venire in mente tante domande
Naturalmente riunione io finisco
Una domanda ce la voglio porre
Walter
Ed è una domanda che riguarda proprio il giudizio lunghi tu fai un discorso
Sulla fine secolo
Oggi il nuovo secolo
Il punto su una nuova fase non fa indiscusso congiunturale
No avanzi nelle ipotesi di questo tipo dai appuntamento all'anniversario del Duemila
Venne
A Roma Roma capo tumulti
Va bene
E qui allora io vorrei invece discutere un momento Conte il giudizio su ciò che sta avvenendo e aprendo questo
Tecce Ennio novanta
Visti gli ultimi dieci anni del secolo
Ciò che può essere una grossa novità ho visto le spiego dopo un momento oserei dire rispetto a tutto il secolo
Cioè il sette ero qui c'è la domanda che io pongo talkshow
Che stiamo andando da Moro a una nuova fase dello sviluppo capitalistico
In cui fase in cui l'innovazione tecnologica e l'accelerazione dell'innovazione tecnologica
Con tutti i processi di informatizzazione cui è legata
Così il
Sta portando non solo una precarizzazione del lavoro dipendente
Quello che ne vediamo insomma
Il lavoro dipendente visto completo precarietà gli istituti nuovi con cui si forma anche si definisce questa precarizzazione del lavoro dipende ma di più
Porta contemporaneamente a un drastico risparmio di lavoro
Il lavoro per cui oggi è questo che non lo scopro io sta scritto là mai su tutti i giornali in Italia ma non solo in Italia c'è uno dei in Europa il grande problema della disoccupazione diventa dominante e assume un carattere strutturale
Cioè non è più riferito soltanto
All'andamento dalla congiuntura la facile recessiva
All'andamento del ciclo ma diciamo così a un dato strutturale e organico
Proprio per
Per cui tutto quel legame
E circolo che nel corso di dei e delle fasi alterne questo c'è secolo sette vite grandi periodi positivi
Sviluppo occupazione allargamento dei consumi
Che in questo secolo vista non c'è quello terribile traduce col di cataclismi però è stato anche il grande segno dell'Occidente
In cui ecco questo con questa connotazione
Che ci ha fatto dire che poi ha fatto leggere anche la sfida con con i Paesi dell'Est che qui da queste parti insomma
E anche in Italia c'era questo circuito virtuoso sviluppo occupazione allargamento dei consumi se questo uno come cioè semplici discussioni
E se non viene quindi essere messo in discussione il terreno del compromesso qui inizia
E della grande e anche tempestosa regolazione del rapporto capitale e lavoro
E e questo secolo
Più o meno fortemente giusto
Io
Per me con molta franchezza e questa è la grande questione che mi colpisce una fascia
Facile adesso nel senso
Perché se questo vuol dire che sta cambiando qualcosa di profondo
Vuol dire allora ecco questo voglio dire un po'a Walter che
Anche il discorso
Su o quello che è stato l'andamento
Della struttura sociali italiana
E insomma viene a trovarsi ad incrociarsi con una cesura
Oggi e mi pare che il fatto sta squassando non solo in Italia non è l'arretratezza italiana non è più la vecchia disoccupazione
Ma sta squassante toccando tutta l'Europa
Pongo questa cosa perché se questa analisi di fase fosse vera
Fatalmente anche l'ipotesi metropolitana imprenditrici
Che fosse chiaro questo
Tempi
E
Oppure rischiamo di a vere
Una frantumazione
E una disaggregazione dei modi con cui le realtà metropolitane gli attributi delle metropoli
Rispondono questa novità assoluta della situazione
In qualche modo
Noi diciamo questo che su certe cose ci sono molto più chiare insomma
Ma non mette in discussione qualcosa della nostra riflessione questura ne stiamo dice
Voglio dire che se questa analisi titolare se fosse vera fatalmente questa si riverbera anche sull'ipotesi metropolitana
O si può andare a una moltiplicazione di scenari
Che bisogna guardare un po'più da vicino basta vedere opere in una situazione di questo genere pecche rilievo viene ad assumere tutta la questione degli smarrimenti e marginale tesi
Degli emarginati degli immigrati su
Certo e finisco questo avviene essi noi lo vediamo meglio e lo vediamo meglio essenzialmente laddove sono diciamo così
In servizio ci sono gli insediamenti di lavoro industriale
Va bene però io credo anche nel terziario sta aprendo sanno avrei dei problemi di questo più
E anche in quell'aspetto di lavoro dipendente che a Roma di tutto l'aspetto del pubblico impiego
Ma forse è anche nostro nel nello stesso terziario avanzato
Tocci questo libro apre un discorso rivolto a una
La chiave così mi sembra il nuovo borghesi no
Ecco
Qual è il terreno
Di un nuovo patto
Con questa nuova borghesia di cui tu parli alla luce di questi fenomeni
Ora quindi forse io ho l'impressione che la mappa sociale sia
Nel libro è molto ricca non c'è e non ci sono cose schermati però una parte io lo sento lasciata un po'troppo in un
Non so se di prendere una specificità romana
Il ruolo il poster la condizione del lavoro salariato
E quindi anche la conticino Salaria da come si proietta nel terziario
Secondo me
è un problema
Il rapporto tra lavoro salariato
E la qualificazione della visita in un mondo in cui diciamo così oggi il lavoro e tutto
E quando io dico il lavoro tutto dico una cosa che a me mi allarma mi colpisce perché non
Io non accetto questa idea che che la vita e tutto lavoro essenzialmente lavoro però poi vediamo rivolti come quello di Crotone
Io più barriere no
Credo che questo vada anche si incrocino anche con quel discorso religioso di cui tu guarda per pagarli certamente vale per esempio per tutto il mondo religioso del protestantesimo
Cuce il la esaltazione del momento lavorativo
Ma anche per quella cattolica
E rimanda poi al problema che cos'è il lavoro nella vita per definire l'uomo della donna
E che cosa diventa questo lavoro salariato che si precarizzato fluttua
Tu insisti molto su una rappresentazione fluttuante del lavoro una fluttuazione si stimola e fluttua sino a restringersi
Non so riducendo che quindi
Viene con un dilemma drammatico il secondo del nostro tempo per cui noi lottiamo contro la riduzione dell'uomo adatto riproduttivo
Qua qua ci approcciamo della macchina
Senza lavoro ci appare quasi quasi come senza lavoro
Come marginazione
E la donna infatti mentre rivendica il tempo di cura però vuole trovare il suo culto nella presenza però contemporaneamente oramai sta esplodendo questo dramma così acuto della
Disoccupazione
Domando la metropoli la metropoli terziari strada non è lungo dove questa contraddizione può esplodere in modo distruttivo
La mia domanda
E tutto questo non ci pone due questioni radicali
La prima ria attualizzate duplice senso
Più servizi tutta la questione della riduzione dell'orario come garanzia di lavoro per tutti e garanzia che non ci siamo ridotti solo al lavoro
Perché altrimenti vorrei dire a Tocci se non affrontiamo questi nudi
La nuova agorà la metropolitana il c.t. paghi il tuo libro quali attori vedrà
Chi ci sarà quella vorrà
Quali i fruitori
E questa è l'ultima notazione è chiuso questo rimanda la questione dei soggetti
Discorso per fatto io vorrei volto a porre delle domande circa i nuovi soggetti fluttuanti dici tu
Ma pur sempre soggetti da identificare altrimenti il mio timore e che il progetto possa rischiare di restare senza attori
E allora tornerebbe quel tipo di policy Community di cui tu parli nel tuo libro
E invece vorrei insieme con lui conto sceglie proprio alla luce del le cose colletto nel suo libro proprio alla luce delle cose che qui ho visto meglio che non conoscevo vorrei proprio che quel tipo di organizzazione comunitario per così dire non ritornasse ma divenisse una
Pietro Ingrao ci pone molte domande e io credo che conquistato Walter Tocci molte annotazioni appresa quindi poi tocca a lui risponde
Però invertirei l'ordine proprio perché Rutelli ha dei tempi stretti e noi invece non so neanche poiché tempi abbiamo ma poi ci ragioniamo dove dare la parola a Rutelli
Grazie ottant'distretti mi scuso con Walter già gliel'ho detto perché dopo essere dal dall'altra parte in un modo in un impegno comune alle otto e mi scuso molto almeno quanto mi scuso di avere un fatto una prefazione che aveva bisogno di una revisione dei band sua prima di poter essere stampa sempre
Nella nelle vie nella seconda edizione dello lo faremo
Io credo che il libro di Walter che nasce da un'elaborazione
Di un quindicennio
Dalle discussioni e anche dai tormenti di cui
Ferrarotti per uscire ma anche Cederna Giovenale
Che sono Della Seta che sono qui e tanti altri rappresentano la testimonianza
Viva
Dimostra a mio avviso
Che la cultura democratica romana è pronta all'appuntamento di una fase di governo della città
Nuovo e anche innovativo
Cioè questi tormenti queste contraddizioni queste prove
Se si può usare questa espressione sbocciano a mio avviso con l'elaborazione di un altro
E io raccogliere e sintetizzare e ne fa effettivamente una prova assolutamente nuovo
Alla fine di questi anni la sinistra non è quella di prima
A Roma anche anche io ritengo non solo certamente ma anche perché
A costruito contribuito a costruire e acquisito
I termini più maturi dell'ambientalismo
Sulla pianificazione urbanistica la politica ecologica senso ampio anche culturale traffico è vero anche perché mi si consenta l'ambientalismo a Roma è stato pure qui non astratto ma allegato delle prove estremamente concreto
E delle battaglie estremamente rigorose
E in fondo questi temi di un governo innovativo il territorio dalla città oggi riguardano anche altre forze tradizionalmente più restie più conservatrici
Una campagna elettorale è fatta certamente delle proposte che un uno schieramento una coalizione fa
E l'identità di una coalizione fatta certamente
Dal dire ci siamo mai fatta anche al dire chi sono gli avversari
Ecco tutta la discussione che abbiamo Uto sin qui con i diversi accenti di questo dibattito
Fino adesso a queste ricchi e sollecitazioni Di Pietro Ingrao credo ci permette di dire o almeno credo ci spinga a dire che noi siamo in questa campagna elettorale che viene a Roma
Ferrarotti contro la politica delle rendite
Come pilastro della storia di Roma e dell'economia di Roma
E per la politica per una grandissima apertura alle delle forze della economia produttiva
Di un'economia attiva viva
Qui sta a differenza e non è una differenza da poco
Nata nel stato citato e sappiamo benissimo che l'Amministrazione Nathan in parte è un pretesto in parte era il punto di cottura cui era stata portata a carte su una tassa sulle aree fabbricabili
è stato citato l'otto e la tormentata vicenda dell'identificazione
Maniere in cui si deve realizzare a Roma Sistema direzionale quello che si vede oggi nell'esperienza del dei centri direzionali di altre anche i più controversi anche i meno riusciti magari è però un punto fisso che è stata sono state tagliate le unghie alla rendita
Certamente non sappiamo che in Italia non è un problema romano un problema del nostro paese della cultura
Della pianificazione nostro paese del governo del territorio nostro Paese non abbiamo una normativa sul regime dei suoli
E quindi è difficile governare qualunque città e quindi è difficile fare non solo una una politica contro la rendita ma è difficile fare anche un sistema direzionale anche un piccolo sistema elezione non sono un sistema direzionale che all'ambizione di rovesciare il rapporto tra il centro e la periferia
Come in parte si è pensato di fare con Loddo
Quello che abbiamo visto in Europa anche con Walter nelle settimane scorse è proprio questo che dovunque si realizzano degli insediamenti direzionali li si mette un punto fermo
Al di là del quale non ci può essere più speculazione
Sulla valore del sud
E credo che questo è un punto semplice banale
Rivoluzionario forse assolutamente non rivoluzionario ritengo di fronte alla constatazione di come le cose si debbono fare e molto spesso si fanno anche da parte dei governi tutt'altro che governi di sinistra
Cerco di far risparmiare un po'di tempo e quindi vado conclude su quello che mi pare il punto più importante se è vero che noi abbiamo degli avversari in coloro che pensano di riprodurre la politica la rendita politica rendite cosa significa significa che negli anni passati questo c'è anche nel libro di Walter e dovremmo scavare ancora di più in termini analitici
Molte aziende romane
Claudio hanno
Utilizzato le aree dove esistono le loro attività industriali per fare gli uffici per ripianare deficit per
Pareggiare i bilanci
Per sopperire alla crisi pronti
Questo è finito
Abbiamo visto che Parigi ha uno stock invenduto di uffici pari a quindici milioni di metri cubi
Che Londra ha realizzato un gigantesco centro direzionale nell'aria portuale urbana che invenduto per il sessanta per cento dei in una crisi
Devastante
Abbiamo visto che il valore degli uffici costruiti a presenta Barcellona è calato nell'arco di un anno per un ufficialmente da quattro milioni a due milioni e mezzo al mese ci troviamo di fronte a questa crisi
Si esaurisce ancora più drammaticamente l'opportunità
Di sovrapporre o sostituire alla attività produttiva attività legate invece agli investimenti o alle speculazioni in campo edilizio
Quindi sappiamo che Roma nei prossimi anni non si potrà permettere il dominio della rendita anche se volesse
E quindi dobbiamo sapere in che modo Roma nei prossimi anni dovrà spendere bene le risorse che ha scarse
Dovrà trovare il modo per reperirne di nuove
Produttive
E dovrà fare in modo di incoraggiare l'accesso alle risorse private
Proprio per valorizzare invece che la rendita una alleanza questa sì
Tra i ceti che sono stati esclusi dal governo nella città e con le forze produttive che accettano questa scommessa
Quindi io credo che se le forze che sono qualcosa curate coalizzate per questa alternativa a questo ricambio democratico
Vinceranno le elezioni
Hanno già preso degli impegni faranno un nuovo piano regolatore
Faranno un piano integrato dei trasporti
Punteranno a realizzare a fare la città metropolitana
E contemporaneamente non in alternativa a questo
Punteranno a realizzazioni concrete e Tempesti
Le due cose devono camminare sì non possiamo pensare di contrapporci al
Disastro la mancanza di pianificazione soltanto proponendo la pianificazione noi non possiamo pensare di colmare il che ha di legalità del governo del territorio
Semplicemente progettando la legalità struttura non dobbiamo fare questo e contemporaneamente dobbiamo conquistare il consenso dei romani
Con delle realizzazioni
Coerenti con questo tipo di addetti
Perché è vero che le giunte di sinistra hanno perso l'occasione storica della trasformazione urbana ed è anche vero che le giunte di sinistra hanno perso le elezioni perché altre forze avevamo dato una risposta nel momento elettorale la democrazia cristiana di Sbardella alle aspirazioni
Del popolo romano specialmente nelle periferie
E quindi la sfida di un'amministrazione di progresso che riunisca le forze di sinistra ambientaliste quelle forze cattoliche democratiche riformatrici laiche non compromesse col vecchio sistema equestre molto difficile
Riuscire a mettere in campo per la capitale
Delle idee progettuali che portino a risanare a Roma e che portino a ritrovare la forza la convenzione l'efficacia della pianificazione nel piano la politica dei trasporti pubblici
Nella organizzazione istituzionale della città metropolitana e che contemporaneamente riescano a fare quelle realizzazioni che generano consenso che danno risposta non demagogica non clientelare non con il voto di scambio
Ad una
Sette di soluzioni che viene dai nostri concittadini io credo che questo è il migliore
Insegnamento che ci viene da questo arsenale appunto di idee e didattiche di elementi sul quale vorrei molto che i nostri avversari si confrontarsi
I Nas avversari politici e di divisione culturale vengano scoperte dicano cosa non va bene mi Bertolucci contestino quella cifra dei duecento miliardi di oneri
Di concessione incassati a fronte dei dodici mila di oneri di urbanizzazione pagati dalla mano pubblica nel formi dei formidabili anni ottanta
Contesti no
Sostituiscano questa valutazione analitica un'altra
Ecco ma la forza dicevo dell'analisi di Walter Tocci è proprio questo che ci spiega che noi vinceremo le elezioni che potremmo efficacemente ore vincessimo le elezioni e governare la città solo se presenteremo buone idee
E buone soluzioni
La salute
Allora Walter Tocci dicevo ha preso molti appunti
CTC cosa ne facciamo
Ci credi in questa città e fino a che punto visto che poi adesso invece a parte lo studioso ci può essere anche l'impegno civile tutto intero quasi impossibile proviamo
Io innanzitutto voglio ringraziare tutti
I presentatori
Hanno messo in campo
Una serie di osservazioni
Quindi riflessioni sulle quali sento
Il bisogno di riflettere
I pensarci con calma
In questo momento
Così la
Concluderà diciamo questa sera natante sento invece più bisogno di
Svelare quello che è un
Che non c'è nel libero quello che è stato più trattenuto durante la scrittura un po'tutti
Hanno un volto diciamo questo intreccio tra
Una
Tendenza diciamo l'analisi
Il più possibile fredda e dall'altra parte però un una passione politica che veniva diciamo così durante la scrittura
Trattenuta in alcune parti diciamo sublimata insomma
Mi sembra insomma ecco che
Sede come quelle stanze somma sia invece da rendere più chiaro più esplicito insomma questa parte che è rimasta trattenuta
E quindi devo dire che innanzitutto sento questo libero anche lo scritto anche un po'
Come un un libro da dedicare anche al mio partito partivo in cui sono nato e in cui sono
Cresciuto
Non c'è mai questo nel libro ma mi sento di dirlo rammento rappresentazione
Lo dico perché
Penso debba essere sottolineato questo
Perché io appartengo a una generazione che ha visto ha fatto a tempo a vedere diciamo così la parte alta della storia di partire Aliani
E poi ha vissuto e vive oggi nella crisi della politica dei partiti italiani
E allora parlar bene dei partiti in queste ore può sembrare un terreno quanto mai insidioso ma proprio per questo io sento il dovere di fare insomma ecco sentirlo non so se presuntuoso questo ma anche un po'la voglia di donare diciamo così al mio partito una riflessione su Roma sulla sua storia su quello che lei Piccini il Partito comunista italiano ammesso in questa città di su su
Questo lo sento perché io ho sentito molto la militanza in questo partito come una grande occasione di apprendimento
La nostra generazione appunto forse l'ultima che ha sentito l'appartenenza a un partito come occasione di apprendimento devo dire che a me PC
Possano dare un paradosso insomma il PC partito operaio Partito popolare in realtà nell'intimo io l'ho sempre sentito come un partito aristocratico dura grande aristocrazia culturale intellettuale
Nel senso di una capacità vera di essere partito e cioè di trasformare e in qualche modo anche di distillare ciò che viene dalla società io penso che motivo così può tranchant
I partiti italiani nella base la fase alta sono stati i migliori della società italiana e hanno tirato forse fuori il meglio da societaria poi le cose sono andate come sono andate
E allora ecco è un dono al mio partito perché io ho imparato molto del mio partito ho imparato dai singoli dai compagni soprattutto da da da certi compagni più anziani ci hanno trasmesso lezioni vedo qui Piero Della Seta non vedono gli amichetti con il suo fare irruento provocatorio ci costringa Central riflettere e ripensare insomma e poi
Mio maestro recente che ho scoperto soltanto qualche anno fa come come maestro come grande come anche un po'come il padre Pietro Ingrao
Ma poi anche quegli intellettuali che sono stati come nel nell'autonomia della funzione intellettuale
Parte importante della vicenda la sinistra italiana tutto penso
Ha un
Fatto molto piacere avere qui stasera Franco Ferrarotti
E spesso di libri che abbiamo non solo cercato di capire Roma di capire l'azione politica romana
E Vezio che poi maestro quotidiano diciamo di queste cose
Che mi ha insegnato soprattutto a vedere nell'urbanistica non una disciplina tecnica ma un modo di capire ed interpretare la città e come non soltanto educazione come singoli insomma ecco l'educazione che ho sentito nel mio partito come occasione di educazione proprio come fatto collettivo e quindi nell'azione diciamo così semplice tanti compagni
Di quel lavoro soprattutto in gioventù nelle borgate di queste borgate in cui cerco di parlare di riflettere insomma ecco e mi riferisco a questo popolo diciamo così
E spero punto che e questo anche in giù con questa riflessione pur con le sue
Cose incompiute anche con le sue cose tutte da approfondire possa essere utile anche a questa mia parte insomma questo mio popolo studi aperti
In secondo luogo c'è un'altra riflessione politica un altro motivo politico quest'otto questo più contingente insomma è stato messo in evidenza da Vezio De Lucia
A me l'idea di scrivere un libro è cominciata diciamo così comporta Tano
Ottantanove noi facemmo come Partito Comunista Roma una grande battaglia di opposizione a vederla oggi forse la facemmo troppo in anticipo
Una grande battaglia contro Sbardella contro il malgoverno sembrava che li avessimo presi come si dice a Roma con le mani nel sacco sembrava che ci fossero tutte le condizioni
Ci fu un partito che anche in situazioni un po'diverso da quello di altre città italiane
Sulla base di un'unità politica intorno al gruppo dirigente Giovanni sono dei compagni
Bettini leoni tutti gli altri
Facemmo quella battaglia e però poi scoprimmo che questi sì rubavano le merendine
Erano diciamo così nel disprezzo generale però prendevano voti prendevano i voti tra la nostra gente al nostro popolo
E questo è un punto che quando si fa politica insomma
Come abbiamo fatto in quegli anni insomma ti porta riflette insomma ecco
Noi facemmo una la battaglia sulla questione morale prima dei magistrati
Non siamo riusciti diciamo così a vincerla politicamente perché non erano soltanto obbedire ma c'erano dietro cui le ruberie un sistema economico sociale c'era un qualcosa di strutturale
Che creava un sistema di convenienze anche abbastanza diffuso nella società oggi siamo un po'tutti
D'accordo su tante cose
E forse sì anche dimenticare diciamo se si tende a dimenticare fossi tendente a rimuovere il fatto che queste signori di Tangentopoli prendevano gli applausi avevano non soltanto il potere ma un'egemonia reale diciamo così sulla società italiana
Da questo punto che
Che che noi giovani dirigenti di quel partito insomma non c'è mai andata giù per dirla alla romana insomma ecco come clava prese al sangue poi hanno vinto e hanno vinto dentro la nostra gente questo è un punto che non c'è mai andata giù
Da lì abbiamo certamente ci ho cercato altre vie politiche ma a me quella cosa particolarmente sollecitato però a a a pensare insomma ecco quando ci sbatte la testa la testa bisogna cercare di farla funzionare ancora di più cercare di capire perché insomma e scoprire questa corposità della della questione morale insomma questa è stato il motivo più importante anche perché poi la polemica
Pubblicistica corrente questa corposità io sentivo molto questa questa angoscia Unicef bene Ruini prima insomma anche la funzione importantissima sempre dalla stampa anche negli ultimi tempi no
Denuncia di informazione sulla vicenda giudiziaria diciamo così però molto poco invece su quello che stava sotto supply superbia insomma che stava stava
Allo stesso tempo sentivo però che tutto questo questa analisi come dire comportava da una parte riprendere qualcosa di antico dalla nostra tradizione cioè quello di avere dell'avversario una
Visione intelligente insomma ecco segna riso
Per combattere diciamo sì l'avversario bisogna comprenderne le le ragioni e verità interni diciamo così
Questo ci viene insomma bene
Ce l'hanno insegnato
In quel partito ce lo insegnano va a fare a testa bassa ma cercare di capire perché l'altro Vincenzo
E allo stesso tempo però di togliersi di dosso certi certi luoghi comuni molto forti a sinistra insomma ecco un'idea appunto catastrofista
E anche questo molto forte a Roma un interpretazione della città in chiave tutta di arretratezza insomma io penso che
Questo si capisce bene libro insomma io cerco di contestare modo
Totale basta lettura scultore
Negli anni ottanta forse vera negli anni ma negli anni ottanta salta completamente questa idea di una città che soltanto arretrato no c'è permane tutta questa arretratezza ma allo stesso tempo si integra con contraddizioni che sono contraddizioni moderna del del delle grandi metropoli
E non solo questo in senso generale ma in senso anche molto più concreto insomma a Roma c'è stato io bisogna dirlo eh bisogna dirlo da sinistra insomma grande sviluppo negli anni anche lo sviluppo quantitativo anche un arricchimento perché non dirlo così un arricchimento della città nel suo complesso
Recuperato venti posizioni nella graduatoria chiede delle città
Tutto ciò si è realizzato attraverso un cento modello di sviluppo ecco appunto che non erano soltanto ruberie era qualcosa di strutturale un certo modello di sviluppo che utilizzava la città stessa diciamo così come droga dello sviluppo
C'era uno furia degli affari che si basava su che cosa sulla rendita fondiaria e sulla spesa pubblica cioè in sostanza si creava ricchezza mangiando le spie strutture stese come uno che abbellisce la casa diciamo così
Come dire prendendo una buona parte delle travi diciamo così però è chiaro che questo meccanismo implosivo insomma che a un certo punto quando poi cambiano anche le condizioni internazionali da crisi economiche cioè c'era la questione si fa ancora più grave siamo alla crisi di oggi crisi che che forte forte anche le amministrazioni gli altri perché i conti faccio tutto un un'analisi da terziarizzazione ma non dobbiamo dimenticare che
Anche congiunturalmente per la prima volta l'anno scorso nel novantadue comincia la recessione anche nel terziario non soltanto nell'industria tre mila unità al produttive in meno in un solo anno
Quindi Ciancia un po'questo allo stesso tempo questo
Lasciamo la riflessione
Però condotta da un punto di vista Poli
Queste
Questo intreccio anche di politiche urbane
Ecco e qui è il punto insomma la forma politica che lorsignori son riuscito a mettere in campo riutilizzato questa
Questa letteratura
Della polizia e analisi
Che è una letteratura diciamo sia di provenienza anglosassone quindi abbastanza neutra diciamo così ecco io l'ho forzato un pochino dandogli diciamo invece un tono più più strutturale insomma ecco queste policy come un possiamo dirlo così più semplicemente delle cordate politiche economiche
è questo il termine più gergale diciamo così era in uscivano però a tenere insieme economia Società consenso e forma statuale insomma ecco forma statuale
Ecco però Tangentopoli la crisi di questi mesi è la crisi di questa forma politica di questo consenso
Ora io penso che forse gran parte dei processi struttura degli anni ottanta sono ancora in piedi però è entrato in crisi questo collante e quindi si avrà un grande problema
Ha grande questione di egemonia insomma su chi guiderà la città insomma
Non è solo una campagna elettorale come le altre non è solo
Una polemica Bolivia come tante altre
Siamo a un passaggio dei diritti grande rilievo insomma
E non soltanto dal versante politico vista
La parte più
Più di fondo diciamo della riflessione
Un momento di grande importanza dei TIR romana
Affronta questo questa battaglia sull'egemonia su chi guiderà la città nel momento stesso in cui essa stessa a delle trasformazioni che sono diciamolo pure insomma
Di portata epocale
Che ne facciamo di Roma dare il senso che l'oggetto diciamo così che la questione sia fermo sia lì ecco forse questo è il limite del titolo insomma no
Bisogna leggerlo dinamicamente che ne facciamo di Roma in mentre ci poniamo la domanda Roma è qualcosa di un grande evoluzione
Non solo Roma le grandi
Io voglio mettere in rilievo due questioni che forse
Non sono poi finì in fondo ingerite nel nel libro insomma
Sulle quali Rovello insomma questi ultimi tempi
Primo cambia la formula
Della grande metropoli insomma
Cambia la scalata alla grande ventotto Roma per la prima volta dopo una lunga fase apparentemente dalla strada dalle statistiche perde popolazione ma in realtà non vediamo che se allarghiamo la scala di queste analisi vediamo che
Cioè la popolazione che si distende su un'area metropolitana più vasta
Quindi non c'è più e qualcosa di grosso non è soltanto un fatto statistico cambia la Scala diciamo così della forma metropolitana
E questo va bene non soltanto a Roma
Dall'altra parte e io penso che abbia grandi conseguenze
Il venir meno
L'attenuarsi diciamo così della funzione statale e quindi l'internazionalizzazione
Paradossalmente il venir meno diciamo così a forma Strehler restituisce un peso politico maggiore alle grandi da molti punti di vista anche un punto di vista economico cioè oggi una grande impresa una grande azienda si localizza
E nell'organizzarsi non sceglie tanto il Paese Laffranco
L'Inghilterra o in Italia ma sceglie la città
Ma ovviamente la questione altre altre valenze
Quindi in sostanza son son due processi che che che cammino qualcosa di fondo la forma urbana e le relazioni
Esterni della città che non son più vincolata soltanto dentro una dimensione statuale ma diventa non più di prima internazionale Roma
A un processo di internazionalizzazione molto più forte che rispetto agli anni passati
Ecco qui ieri chi dirige questi processi
Se è lo stesso ceto speculativo degli anni passati
A dirigere questa dimensione questa scala metropolitana può diventare qualcosa di esclusivo perché può diventare la cementificazione dell'Agro Romano Prodi
Entra la saldatura in una crosta di cemento tra l'attuale Roma i Comuni del della qualcosa di molto più grave diciamo così no di quello che resta al sacco di Roma
E questa competizione internazionale se a dirigerla sono i conservatori che cosa può portare spacco può portare ad una a forma di governo né autoritaria
Io non prendo sottogamba il dibattito sul grande commissario per Roma
Su grande governatore per Roma coprendosi perché guardiamo a me a me anche angoscia molto un esempio di Londra no
Cioè la Thatcher che a un certo punto prende direttamente in mano in mano le mani le sorti di Londra ecco
E badate che in questo cioè non soltanto che il vecchio capitalismo diciamo così ma c'è qualcosa di profonda a livello economico perché è la stessa globalizzazione dell'economia che in qualche modo riduce i margini di manovra delle classi dirigenti nazionali dei Paesi e quindi queste classi dirigenti cerca non proprio nell'uso della città non solo fisico cioè in qualcosa che di per sé non è esportabile che quindi al di fuori di quella globalizzazione cercano di giocare nella globalizzazione una carta fuori Max
In un certo senso
Cioè la Thatcher che prende in mano l'ombra che fa l'operazione dopo Lanza settantacinque milioni di metri cubi
E che ci mette lì
Cerca di metterci la borsa cerca in sostanza sul mercato borsistico sui mercati finanziari internazionali di mettere in campo una carta che essendo una carta fisica e al di fuori globalizzazione una carta che forse gli altri non ha
Quindi questa centralizzazione risponde a
A processi forti il bisogno in sostanza delle classi dirigenti nazionali di giocare il tema della città in prima persona
Dall'altra parte ci può essere una valenza su entrambe queste trasformazione invece una grande valenza dei
Il progresso di riforma
Pensare invece che a giocare questa internazionalizzazione non sia un super governatore ma sia una comunitari cittadini
Attraverso istituzioni democratiche rinnovate e quindi una nuova forma di autonomia e e non dobbiamo aspettare che questo lo scopra diciamo su un possibile troppo
Italiano insomma anche Roma diciamo ha delle carte da giocarsi in questa competizione europea attraverso un autogoverno democratico sul in nuovo autonomistico
E anche l'altro processo ovviamente quello
Della scala metropolitana insomma si gioca la sinistra può significare pensare che Roma in in chiave policentrica pensarla diciamo così come tante città che sono allo stesso tempo separate da grandi cunei verdi ma allo stesso tempo collegate da moderne strutture metropolitane
Quindi sono in campo trasformazioni forti e su questo diciamo sì la lotta per l'egemonia
Tra destra e sinistra
Tra moderati e progressisti qualcosa che non fa riferimento soltanto al contingente non soltanto ai problemi quotidiani che pure sono quelli che ci accuse su quali poi faremo più concretamente la campagna elettorale ma sono in gioco anche qualcosa di più
Il più brillante
E allora come la la
Concludo su questo come si può riassumere in fondo
Questo fatto che Roma cambia scala si comincia a poter pensare con un insieme di città
Nell'area metropolitana e allo stesso tempo diventa una città che entra in relazione con una
Tre città europee cioè in sostanza è una Roma che deve giocare nella molteplicità la molteplicità al suo interno e nella molteplicità al suo esterno
Cioè qualcosa che mette completamente
Fuori uso il vecchio schema Stato comunque stato comune significa in sostanza una città che è chiusa dentro l'apparato dello Stato e dentro i suoi confini municipali queste due cose questo binomio non regge più
E allora ecco perché io dico forse bisogna pensarla come regione
Cioè una regione nel senso più alto dargli poteri legislativi se deve essere un'autonomia democratica che si auto-governo devi avere i poteri legislativi come si fa a governare Roma lo vediamo poi concretamente no quando si fa una delibera sull'urbanistica voi o subita che ne so
Perfino sui taxi insomma non poi il potere regionale da un'altra parte altrimenti no questa è una città che avere il proprio potere legislativo diciamo così di tipo regionale deve fare una sua politica estera e può farlo
In quanto Regione e così via insomma qui pensarla come Regione significa pensare romana come una città che al suo interno le risorse diciamo così per raccogliere l'occasione storica che si ha davanti questo c'è un messaggio ottimistico
Roma ha le carte in sostanza
Per entrare in questo in questa grande trasformazione entrarci bene certamente gli manca quello che che sappiano non c'era bisogna scrivere un libro però per questo so che lì ma anche le metropolitane che gli manchi la pubblica amministrazione e così via
Però punto che mi sta più a cuore che questa occasione romana cogliesse scopre questo valore della molteplicità
E questo mi fa pensare molto è quello messo in premessa insomma quella riflessione di Moravia
Cioè di una lui diceva Roma non è capitale perché non è capace produrre cultura in quanto città cioè non è in grado in sostanza di giocare una sua molteplicità una sua anche un suo conflitto anche una sua ricchezza insomma è chiusa dentro questa gerarchia statuale dentro dentro una funzione di capitale essenzialmente simbolica insomma sia come capita che lo Stato sia come capitale del cattolicesimo
Bisogna recuperati sono invece questa
Capacità di produzione culturale e questo lo si fa se una città viva anche culturalmente ecco qui la provocazione
Che colto tutto bene quelli di di
Di di prendere diciamo così il discorso anche sul
Con con i cattolici fuori dalla
Insomma dalle vecchie diplomazia in fondo non c'è più una una questione romana intesa vecchio modo
Non c'è più quel problema lì non c'è più neppure non ce l'ho pure Pedrocchi per cui si deve fare il dialogo con i cattolici insomma io penso che faccia bene su un piano culturale invece di una città come questa mi sento tra credenti e non credenti devo diversi da credenti si recupera diciamo sì anche un
Una polemica nel senso di una ricchezza
Culturale ovviamente questo non è soltanto un tema come dire di approcci realistico al al problema io vedo la potenzialità di questa produzione cultura
Le nell'altro aspetto che è quello della trasformazioni sociali al suo interno di questa forte presenza che c'è nella Roma degli anni Ottanta del lavoro intellettuale
Questa
Della domanda finale che poneva poneva Pietro che la domanda che più mi ha
Angustiato nella chiusura del libro che in qualche modo è rimasta diciamo così un po'risolta non so più atroce un augurio a scrivere altri libri adesso sono un po'stanco e poi mi voglio dedicare cose più contingenti però questo è il punto che io sento davvero
Non non con chiuso diciamo non
Non risolto indubbiamente questa presenza diciamo così del lavoratore intellettuale apre che questioni nuove diciamo
Anche del rapporto diciamo tra lavoratori città insomma non la città è in qualche modo d'ufficio di questo lavoratore non è soltanto il luogo in cui Abhidhamma è un luogo più direttamente tracciato con il suo produrrà insomma in questo cioè una differenza forte rispetto al modello keynesiano in fondo la città era il luogo della redistribuzione insomma in cui il lavoratore industriale ottennero quei servizi sociali
Quindi c'è un rapporto più intenso diciamo sì tra lavoro voi e sistema urbano
E questo mi fa dire
Una premessa diciamo così ad una risposta non una risposta
Noi come come cultura del PC
A Roma abbiamo puntato molto su questi nuclei popolari
Sono stati questi nobili popolari delle borgate che hanno costituito diciamo così il soggetto appunto di una trasformazione democratica il popolo di Romano dice sempre della Sever molto bene è stato per tutta una fase storica più avanti delle classi dirigenti
Questo fatto qui però salta a mio avviso negli anni ottanta
Il popolo si mischia pezzi
Con le classi dirigenti attraverso scomposizioni verticali non è più a mio avviso in quelle comunità di quartiere il punto il motore di una possibile trasformazione e quindi va in crisi tutta
Anche una tradizione del mio partito del mio popolo comunista
Non sta più ricchi
Forse più di oggi più di più di ieri sta invece in questo in questo lavoro moderno e nel rapporto che questa produzione moderna
Con il sistema urbano con questo lavoratore intellettuale etero abitante di questa città
La corale a piazzare io nel nel conclusione libro continuo a indicarlo diciamo così come il il luogo della trasformazione ma non è l'agorà la piazza delle comunità di quartiere che in fondo era un anche comunità chiuse era anche comunità isolate anche povere è l'agorà del lavoro moderno forse qui c'è ANPO trattenute anche forse un un ottimismo dentro collabora cioè l'antico cioè il rapporto con la città con con la cultura urbana e
Cioè forse questo lavoratore moderno
Non so un lavoratore certamente
Anche oggi ed è sottoposto a nuovi pericoli di egemonia ma allo stesso tempo un lavoratore intellettuale un lavoro duro e produttivo
E ed è un lavoratore che sente in modo diverso questo problema urbano no
C'è la speranza insomma che torni un po'd'attualità in questo intreccio insomma il vecchio motto
L'aria della città rende liberi insomma in quel forse qui cioè cioè una c'è una speranza insomma che che che intorno a questo a questi nuovi intrecci si possono trovare diciamo qualcosa di profondo che
Che ci aiuta a mandare avanti un progetto che trova un cardine per un progetto
Già sentivo parlare oltre che al giorno come anche scrivendo un libro si possa fare politica credo siano passando rotto un quarto imporsi fare il dibattito volevamo la proposta è di dibattere del libro di Walter Tocci in questi due mesi in cui discuteremo tutti di Roma grazie