Sinistra "punto zero"

Del partecipato a questo dibattito ok come avete visto dal programma
Ha un titolo molto suggestivo sinistra punto zero che è anche un titolo preso a prestito da un libro scritto da Giancarlo Bosetti vicedirettore dell'Unità che condurrà il dibattito di questo pomeriggio
Devo scusare il ritardo del ministro Gino Giugni che per impegni di governo non è potuto partire in tempo da Roma ma che arriverà a momenti ma abbiamo ritenuto opportuno visto che voi eravate già presenti numerosi di dover iniziare ugualmente questa discussione
Io mi limiterò presentare i partecipanti che sono alla mia sinistra Aldo Tortorella della direzione del partito mostrati della sinistra
Parlamentare
Claudia Mancina della direzione del partito democratico della sinistra parlamentare
Giancarlo Bosetti che ho già presentato prima vicedirettore dell'Unità e appunto autore
In questo libro che ha dato il titolo al dibattito di questo pomeriggio infine Umberto Ranieri vicepresidente del gruppo PDS del senato della direzione anche loro ministro Gino Giugni lo attendiamo a minuti io quindi direi che Giancarlo Bosetti può già iniziare poi quando arriva dal ministro saremmo lieti di accoglierlo
Grazie caro Fabio ringrazio compagnia Garofalo di Trieste parole promozionali
Che sono
Assolutamente gratuite
Che cosa significa di qual è il punto zero di cui vogliamo parlare che l'oggetto il punto zero dalla sinistra che è l'oggetto della nostra discussione qua è il tentativo di rispondere
Interrogativi sul futuro della politica quindi sul futuro della della sinistra la la forma che assumerà la politica
Nel prossimo futuro la forma che assumerà l'arena politica lo scontro fra progressisti e conservatori lo scontro fra parti quali che siano è abbastanza enigmatico ecco questo enigma è il Ponto del quale vorrei che discutessimo questa sera la mia
Idea che sottopongo agli interlocutori che abbiamo qui che ringrazia di esservi che sono molto adatti ad affrontare questa domanda da diversi punti di vista
Le l'enigma è in quale diciamo si può formulare
Quel in quel ragionamento che ci porta a parlare di punto zero
Qual è perché dopo perché usare un'espressione così radicale
Perché ci troviamo davanti alla a una domanda da due tre anni che che è questa come mai una volta
Tolta di scena
Un'esperienza storica che era approdata a un risultato fallimentare quella del comunismo dei regimi dell'Est come mai la sinistra occidentale democratica la quale contro quell'esperienza aveva combattuto
Nel nome dei valori della giustizia sociale ma anche della libertà individuale della democrazia e così via come mai questa sinistra occidentale che non è che è uno stato che è un'entità storica norme come mai non ha ha accelerato il suo cammino e non sei incamminata verso successi politici e trionfi anzi proprio ma invece proprio gli anni che sono seguiti all'ottantanove sono stati anni di sconfitte e con questa questa domanda chiunque non sì non si può sottrarre che sia di destra sia di sinistra ebbe ed è un un problema come mai impone mai perché qui la mia l'ipotesi che dobbiamo esaminare quella che in questa in questo in questo stesso periodo in questo stesso giro di anni è giunta consumarsi un'esperienza storica giù da consumarsi in un modo del tutto diverso nient'affatto fallimentare
Come l'esperienza comunista ma è giunta consumarsi l'esperienza del socialismo democratico celerità
è giunta consumarsi perché ne sono venute meno le premesse io dico adesso soltanto poi avremo tempo di discutere di vari aspetti di questo enigma di questi interrogativi
La causa principale che ha fatto venir meno la propulsione di quella sinistra che l'aveva vista perché l'aveva vista vincente per decenni nel dopoguerra per un trentennio in cui ostando delle maggioranze o delle posizioni comunque in tutto il mondo occidentale arato la sua impronta alle politiche sociali alle istituzioni sociali ha realizzato lo stato del benessere e così via
Ne sono venute meno le le premesse queste e quale era la premessa principale che si è incrinata in sé poiché definitivamente rotta a partire dalla fine degli anni settanta e e via via in modo sempre più clamorosa quella premessa
Che possiamo definire il circolo virtuoso della socialdemocrazia una situazione per la quale
La crescita economica
Aumenta e aumentato il numero degli occupati e facendo crescere il numero degli occupati ha cresciuto le basi sociali della sinistra e accrescendo le basi sociali della sinistra ha introdotto Tassi di giustizia sociale più elevata
Nel nelle economie occidentali e così facendo ha consentito una crescita più armonioso questo circolo virtuoso
Si è interrotto dal momento in cui fine degli anni settanta e anni ottanta la crescita economica di per sé no risolve più il problema della occupazione la interruzione di questo circolo virtuoso è carica di conseguenze
Enormi sulla forma stessa della sinistra sulla forma stessa della della politica quindi l'occupazione lavoro l'economia sono la causa materiale del venir meno di quel circuito
Questa
Una tesi che sottopongo ai nostri interlocutori se vuole cominciare intervenire su questo Aldo Tortorella
Gli diamo la parola
Dunque se io carro volentieri per il primo diciamo anche se
Naturalmente quello che io espongo è un punto di vista noi siamo qui in assenza di Gino Giugni siamo tutti e tre dello stesso partito per e naturalmente il mio punto di vista è un punto di vista determinato ecco di uno che ha una opinione io espongo opinione del tutto personale come te esaltato gli altri compagni che sono qua
Io credo che la l'interrogativo
Perché vedo nel insomma poco cercato anche di documentarlo questo perché proprio sulle sui destini della sinistra non soltanto italiana ma europea
Una rivista che abbiamo fatto rinascere diciamo dalle sue ceneri e se no perché stava ormai estinguendosi che si chiama critica marxista attenuto già due appuntamenti di lavoro di studio e cioè età proprio intorno a questi problemi che è un po'poneva Bosetti qui e che pone Bosetti nel suo libero cioè una prima risposta
Diciamo molto semplice che era disposta però secondo soltanto un pio ma che dà anche uno come Ruffolo
Che in fondo in questa sinistra socialdemocratica accettare a molto creduto e che inverta questa sinistra occidentale si è molto definita per contrasto
Cioè la sua forza risiedeva anche nella diciamo polemica contato esperienza sovietica
Della quale indicava i limiti gravissimi nell'assenza della libertà nell'assenza della democrazia e quindi traeva anche da questo contrasto una sua propria forza caduto il punto diciamo di contrasto il punto di riferimento eccetera doveva documentare per di per se stessa la sua il suo significato il suo valore
Naturalmente però questa è soltanto una parte della spiegazione l'altra parte effettivamente quella della del fatto che la rivoluzione tecnologica a interrotto
Il la il circolo dello sviluppo
Per cui a un certo punto Allo sviluppo dell'occupazione va allo sviluppo della produzione corrispondeva lo sviluppo della occupazione questo con la rivoluzione scientifico-tecnologica non è stato più vero e di conseguenza quel cerchio virtuoso che diceva Bosetti si è interrotto e anche questa è una spiegazione
Però ce n'è un'altra che è molto più profonda e che rivela il limite vero della sinistra occidentale secondo me
E qual è quest'altra questione che la sinistra occidentale ma anche il Partito comunista italiano che ha sempre fatto parte della sinistra occidentale diciamo
Anche al di là dei dei dei limiti dei legami delle delle cose vere della desiderio di trasformare democraticamente il mondo dell'Est il mondo sovietico
Questo partito comunista italiano nella sostanza nella sua storia è stato molto parte di questa sinistra occidentale che potremmo chiamarla così una sinistra della vedi STET riduzione del reddito prodotto
Ora questa sinistra dell'Arvedi istituzione del reddito prodotto
Con molta difficoltà nel passato ma con molta difficoltà anche nel presente si si è posta il tema vero della sinistra nel contrasto tra il mondo sovietico e il mondo delle socialdemocrazie
Vero c'era qualche cosa che
Andava tenuto conto da parte di cui andava tenuto conto da parte a sinistra occidentale
E cioè che inseguire il modello produttivo e pensate che attraverso quel modello produttivo indefinitamente sarebbe stato possibile
Spartire
La ricchezza prodotta in modo da al deviate le distanze tra ricchi e poveri tavolozza borghesi e proletari per usare un vecchio linguaggio sa chi ha di più chiari e chi ha di meno e cioè da era una illusione destinata a finire
E infatti nelle società occidentali
Proprio Ruffolo che uno studioso di questa materia pubblicava un bell'articolo
Proprio ieri diciamo che vi riferiva di un libro pubblicato negli Stati Uniti d'America più o meno avviene questo fenomeno che un quinto della popolazione così e negli Stati Uniti ma non è molto diverso
Da vitali quinto più ricco della popolazione IVA incassa di più guadagna di più degli altri quattro quinti della popolazione e nel fondo della società si accumula una una quantità sempre più grandi di emarginati di esclusi
Non soltanto di persone Aldini perdeva indigenza ma al di sotto del limite dell'indigenza questi conti fatti negli Stati Uniti
Che sono il Paese più ricco del mondo sono effettivamente impressionanti ma tutto questo è vero anche nell'Europa occidentale
Con minori squilibri appunto perché c'è stata l'opera del socialismo diciamo delle socialdemocrazie c'è stata l'opera del movimento operaio del movimento sindacale che negli Stati Uniti ha potuto meno agile però quindi con minori squilibri ma anche questo è anche vero e perché questi perché questo avviene perché arrivati a un certo stadio dello sviluppo il modello economico sociale ecco il problema è un modello che va profondamente ripensato profondamente ripensato
Non soltanto dal punto di vista della no della vedi istituzione del reddito ma dal punto di vista della formazione del reddito pensiamo che adesso
Noi ci siamo fatti dire anche dai vescovi diciamo italiani c'è un problema della riduzione dell'orario di lavoro naturalmente i vescovi pongono il problema della riduzione
Dell'orario di lavoro ecco mi pare che arrivi ora il nostro carissimo compagno e amico
Giugni negli annali salutiamo affettuosamente
è vero e quindi il problema della della vedi distribuzione non può più essere diciamo la evadeva unica per la soluzione dei problemi
Della della della società contemporanea per
Che non sono più soltanto quelli della attenuazione degli squilibri ma sono anche dei veri e propri interrogativi per quello che riguarda la sorte dei destini dell'umanità
Perché se è vero che all'interno del mondo occidentale del mondo dei ricchi si stanno accumulando queste tensioni e queste contraddizioni enormi pensiamo a quello che sta succedendo in questo momento in Italia con l'aumento di massa della disoccupazione i tre milioni accetta e così via e beh c'è poi un altra va questione esplosiva che la distanza che aumenta sempre di più tra i Paesi ricchi ai Paesi poveri
Diciamo lo sviluppo dei Paesi ricchi ha determinato uno Cennano di disperazione uno cioè hanno di miseria accetta allora
Non è più possibile ecco il punto secondo me diciamo Pender nel quale
Su quale deve innestarsi una nuova speranza una nuova possibilità pensate che la la risoluzione dei problemi del mondo contemporaneo si possa dire con la pura e semplice
Continuazione del modello di sviluppo dato nelle società
è vero che il mercato ha dimostrato la sua grande potenza e che era un errore gravissimo annullare il mercato con la piani l'azione centralizzata integrativa come si è tentato di fare dall'Unione Sovietica ma questo non vuol dire che il modello di mercato che abbiamo davanti
Sia indetta di per sé valido Giugni ha scritto in polemica con una noto economista italiano proprio ieri è un bell'articolo in cui spiegava questo economista che ci sono dei dei dei problemi chiamiamoli così di consenso
è vero e altre vite di cui bisogna tenere conto queste foto giusto articoli Julieta molto giusto io aggiungerei però che questo non basta c'è un problema di come la collettività attraverso diciamo i suoi strumenti politici democratici può e deve intervenire di per vedere dove il mercato non vede e per cercare attraverso la propria una valida per il proprio la propria azione di anche cerca orientate innescato se pensiamo che in qualsiasi Paese sviluppato la spesa pubblica costituisce dal più almeno dal quarantacinque al quarantotto al cinquanta per cento diciamo dei decreti del reddito prodotto evidente
Senta ed è del tutto evidente che la collettiva senza di questo che poi questo sia fatto con gli armamenti o con le scuole con con la spesa sanitaria o con la spesa è vero
Per per per le pensioni e c'era questa è un'altra questione anche la spesa militare spesa pubblica e interviene sul mercato come è logico come è evidente a tutti quindi è chiaro che Waldheim ruolo è vero della della della della mano pubblica è un ruolo ineliminabile certo che per esempio già il vecchio partito comunista no non è da per un'orgia di nazionalizzazioni ma all'orgia del privatissimo dall'altra parte un'alta con pericolo
Dimenticare che la mano pubblica ad amministrare una cosa così grande e un errore è un errore gravissimo sarebbe demagogia dire che non ci vogliono sacrifici e queste demagogia non le fece è vero nel vecchio partito comunista nelle fa il nuovo PDS ricordiamoci l'accoglienza che fu fatta a quel nostro povero è caro compagno quando oso dire nel mille novecentosettantasette
Che se non si imboccava la strada della austerità saremo andati male fu attaccato in ogni modo il nostro compagno Berlinguer ma aveva perfettamente ragione
Che
Se da allora noi avessimo scelto di indirizzarci in altro modo aveva sarebbe oggi probabilmente meno gravosa la situazione e sarebbe anche meno pesante il fatto che i sacrifici oggi dobbiamo dirlo con franchezza in questo non c'è alcuna polemica preconcetta verso il Governo il quale tra l'altro è un governo provvisorio
Bella al rispetto al quale il Partito democratico della sinistra io non ero d'accordo però lo dico in parentesi ma comunque
Mi sei mi sono adeguato naturalmente la disciplina del partito c'è già tante divisioni che non bisogna farne delle auto che secondo me aveva ma è quindi
Però dico dico senza polemica
Nella nei confronti del governo e rispettando l'astensione che il Partito democratico della sinistra
Ma ritenuto giusto ridate per un governo transitorio che deve preparare le elezioni eccetera quindi senza alcuna polemica nei confronti del governo debbo dire che la strada già imboccata precedentemente Damato
è una strada la quale io non credo che fatalmente potesse essere solo quella la strada comunque è una strada che calando pesantemente la scure diciamo anche sui sui sui redditi di lavoro esso è diminuito il salario reale e diminuito sono diminuite del il il valore reale delle pensioni eccetera ebbe naturalmente ha imposto sacrifici a chi già rifaceva artigiani faceva si dice ma noi abbiamo chiesto dei sacrifici anche agli atti ma il sacrificio per chi ha tanto o per chi ha troppo vuol dire rinunciare a qualcosa di superfluo il sacrificio in basso vuol dire difficile
Rinunciare al necessario per non dire di quelli pari
No questo necessario non hanno mai avuto
Quindi in questa comunque tutto questo e interviene in una situazione stranissima perché questo Occidente ricchissimo diciamo nel suo insieme a un volume produttivo e norme ha delle possibilità molto grande
Dunque qual è il problema e che ecco perché io non non mi sono mai diciamo così attaccato alle parole ma ho voluto conservare per me stesso come singolo Lete quando il l'insieme dei comunisti ha deciso di sciogliersi
Come partito io sono stato rispettoso della decisione dei miei compagni se m'hanno dato torto
Bene loro debbo accettare non è che mi hanno dato torto degli altri quando io proponevo un'altra trasformazione del partito
Però perché per me stesso scusate se dico voglio conservare questo antico nome di comunista democratico perché lì c'era un nucleo di verità secondo me che deve essere salvato c'erano tantissime cose sbagliate
E il fatto di poter di chiamarmi ancora così per quanto mi riguarda
Mi consenta sente di fare l'autocritica io sono contro quelli che si dimenticano il passato si dimenticano le cose buone del passato così ma anche i propri errori no noi di errori ne abbiamo fatti tantissimi casi compagni
Noi vecchi dirigenti ne abbiamo fatti moltissimo e dobbiamo dirlo
Anche perché non sembri che gli errori sono poi dei giovani insomma questi per fortuna
Compagni che sono come sono due giovani compagni e ed errori i quali hanno poche responsabilità delle cose passate mentre io
Che sono più vecchio di Londonio tante quindi bisogna per di bisogna sapersi fare un'autocritica seria profonda capire l'origine degli errori ma capire anche un nucleo di verità che c'era e indubbio di verità che c'era e così ho finito perché non voglio portare via troppo tempo in quel vecchio partito diciamo
Quindi in una parte di quelle idee non aveva Neva degenerazione statistica che noi abbiamo combattuto sempre detto o almeno da un certo momento in avanti in poi abbiamo più combattuto fieramente
Ma che c'era diciamo in alcune delle intuizioni diciamo marziane a cui da qui da cui si fa se ne faceva riferimento quelle quel quella posizione di è vero e inonda di verità era questo che una sinistra dalla quale si rispetti e che sia degna di questo nome di qui bisognerà continuare a ripartire
Non può dire fate voi è vero il modello di sviluppo e poi ci dividiamo il risultato
Quasi disinteressandosi diciamo dei modi dell'epoca certa del mercato da una sinistra
Però che sia degna di questo nome che voglia farsi rispettare non può essere soltanto la sinistra della distribuzione del reddito madre se la sinistra che pensa a un nuovo modello di sviluppo ecco ancora una verità
I leader questa verità Berlinguer non l'ha detta assente ma arrivata a un certo punto dopo il fallimento della unità nazionale quando incominciò la strada dell'alternativa vince questa questo questo tema che è un tema difficilissimo che non si risolve con una battuta da comizio e neppure con un congresso parliamoci chiaro che è un fatto di grande lavoro teorico e pratico mai su questa strada che noi dobbiamo andare
A diciamo così a a ad avocare a incalzare perché altrimenti non si risolveranno i problemi che noi abbiamo davanti senza una ripensamento del modello di sviluppo delle compatibilità
Vero varrebbe quindi la compatibilità ecologica per esempio eccetera eccetera senza rivedere nel fondo questo la sinistra
Continuerà a perdere perché la destra si presenterà sempre come si è presentata la signora Thatcher in Inghilterra voi siete gli autori dello stato sociale hanno detto
E non era vero perché gli autori dello stato sociale inglese non è stato soltanto la sinistra è stata anche qualche conservatore inglese
E questo stato sociale dà di più ai fornitori che ai fruitori dà di più al sole industrie farmaceutiche o ai burocrati di quanto don via agli ammalati o ai pensionati
Ma il la la crisi della sinistra incomincia lì incomincia del fatto che la politica della metà dei distribuzione e in più
La redistribuzione burocratica attraversa lo Stato non a un certo punto è entrata in crisi ecco il difetto diciamo di queste politiche ecco il bisogno quindi di proporsi nuovi confini nuovi obiettivi
Forse punto zero è troppo abbiamo tanto da recuperare da tanto pensiero della sinistra storica di varia ispirazione diciamo
Dalla dalla dalla internazionale due e mezzo come se chiamata anche a tanti autori
è vero che hanno lavorato nella nella prima esperienza panificazione sovietica che furono cacciati via vero se andavano a finire negli Stati Uniti addirittura a fecondare il capitalismo né dal piano eccetera paggio
Del di tanti studiosi che vi erano allora in quella forgiò l'ok dalla prima unione sovietica eccetera
Abbiamo tanto da recuperare ma certo dobbiamo sapere che per porci degli obiettivi di Avvenire dobbiamo imboccate possibilmente tutti insieme una strada nuova che è quella di una sinistra che pensa a un nuovo modello di sviluppo e quindi anche a un'altra forma dello Stato su questo come vi dicevo io adesso posso anche sorvolare
E non essere ritenuto un demagogo perché abbiamo fatto due importanti convegni con tanti studiosi eccetera due abbiamo cercato anche di dire alcune di queste cose mi fa di di San imparare alcune di queste cose da quelli che ne sanno
Più di noi e naturalmente però spedire sentiamoci conto che il punto zero sta anche nella divisione
Vedo in Francia Init in Italia in Spagna è il punto zero sta anche di lì
Noi adesso abbiamo una legge elettorale che ci obbligherà il più possibile a stare uniti ma non sta bene uniti neanche con questa legge elettorale che è una bruttissima legge elettorale
Questo lo dico d'accordo col col partito tutto insieme anche se abbiamo votato diverso al referendum siamo tutti d'accordo che la legge elettorale che metaforica è pessima la volevamo a due turni non a caso
è vero questa pessima legge elettorale comunque forse ci obbligherà a stare insieme ma vedete non si stava insieme bene se non ammesso che si stia insieme se non cercando di rifondare anche teoricamente ecco diciamo la la la posizione sia riguarda l'economia sia riguardo allo stato sia riguarda la concezione medesima del partito politico o della unione politica eccetera
E proprio perché c'è questo bisogno di unità
Io lo dico a ai compagni io mi sono sempre rifiutato alle divisioni perché tanto poi vediamo adesso insomma anche rescissione le cose io non demonizza niente di tutto questo ma a che cosa servono adesso che ci siamo separati
Perché alcuni compagni hanno ritenuto giusto separarsi poi è necessario ritrovarsi forse sarebbe stato meglio non separarsi mai ed questo lo dico per quello che ci riguarda
Ma anche per quello che riguarda mi permetta Giugni per quello che riguarda diciamo così l'esperienza di alta delle forze politiche insomma IVA il vecchio Partito socialista io so bene che il vecchio Partito socialista e che è partito il Partito socialista insomma che c'è ancora cioè ITA
Non è riducibile tutto vero Alda certe brutte esperienze
Ecco non alla oppure che è che tutto il partito il nuovo corso del partito socialista fosse soltanto destinato a naufragare come naufragato in quelle brutte esperienze Tangentopoli eccetera e via dicendo io per e il problema però è credo che si ponga per tutte le componenti della sinistra i comunisti
Hanno dovuto riesaminare debbono continuare a dire seminare secondo me gli ovvi limiti Volvo difetti Lovell Ovi eccetera per trovare una strada unitaria con tutte le altre
Forse per costruire questa sinistra nuova
Ma anche coloro che pensavano che bastasse star bastasse dire la sinistra deve porsi il problema del Governo
E debbono sapere e spesso in polemica con quel vecchio partito debbono ricordarsi che queste espressioni sono troppo povere non basta dire
Dobbiamo porci incerto che ci dobbiamo porre per governa con la sinistra che non vuol governare che sinistra e può stare sempre all'opposizione
Amata prenderle attende regnante no di deve porsi il problema deve porsi col carisma devi porsi anche con quella capacità di innovazione teorica che non rinunci è l'ultima cosa che voglio dire alle sue proprie ragioni una sinistra presero per questo Giugni ha fatto bene a replicati a Monti
Perché l'obiettivo quello che diceva ma anche perché c'era un sentimento dentro una passione una sinistra che si dimentichi che la sua parte
E quella degli oppressi detti gli sfruttati come si diceva una volta
Diciamo pure di quelli che hanno di meno di quelli che sono fondi più vede vede del del degli di coloro i quali stanno in basso nella scala sociale che non hanno potere ma che costruiscono poster Bacco
La ricchezza per tutti beh una sinistra che dimentichi questo non è una sinistra ecco perché novità teorica ma anche consentiti e modi di dire una certa una c'è una certa sia detto senza retorica accetta il mantenimento di una passione ideale e morale senza la quale a sinistra non esisteva e questa passione sta nel fatto di state dalla parte del
Nato ma e di
Classista perde diciamo nel mondo degli operai dei pensionati dei lavoratori dipendenti sette
Non è saldamente dedicata passeranno le leghe passerà il peggio avremo una brutta stagione poi dovremo aveva il punto zero veramente ecco perché dico nove innovazione teorica e passione ideale e morale grazie
Grazie Tortorella
è una delle caratteristiche della situazione una delle difficoltà uno uno degli indici della difficoltà di trovare il punto dal quale ripartire per re identificare la sinistra la la forma del conflitto politico per sciogliere quegli enigmi di cui parlavamo all'inizio uno degli indici della difficoltà è la varietà delle risposte che ci sono che si confrontano
Nella nel tentativo di individuare la la strada nella ripartenza ci sono ci sono tante risposte diverse e sicuramente non sono tutte giuste insomma
In una crisi è difficile individuare le strade di una sì di una sintesi di questa varietà è difficile non solitaria edifici anche in Francia se facciamo un censimento dalla sinistra realmente esistente troviamo la componente ambientalista componente settaria la componente nostalgica delle vecchie forme troviamo la componente liberale troviamo la componente attaccata ai valori delle piccole comunità locali e così via e così via allora
E in questa situazione c'è chi c'è chi pensa di avere individuato il filo della risposta principale ecco e qui mi rivolgo attiva l'abbiamo parlato degli aspetti materiali della crisi della sinistra delle e della ricerca di un suo punto di ricomincia amento di un suo punto zero da cui ripartire parlando della crisi materiale che faceva essere la vecchia sinistra socialdemocratica occupazione crescita delle sue parti sociali certo
Umberto Ranieri
è uno che un filo lo ha trovato e pensa di di proporlo io non credo che la sua risposta sia quella del tutto convincente tuttavia la potete trovare raccontata anche per esempio nella anche in questo caso in un libro il movimento e tutto che ha scritto insieme a Sinopoli e la risposta dal punto di vista
Ci porta sul terreno liberi idea Mino Poli si chiama Sinopoli rimetto vedo ventinove aprile propone nuove vive con Ranieri
Mino vicino insomma però è uno scrittore Sinopoli dove sono dire dove si vede che non è uno scrittore di vivere in montagna veneta non c'è una una
E la sua risposta dal punto di vista reale
Torna alle alle idee di Bernstein vi è uno dei fondatori della del movimento socialdemocratico che in qualche modo Ranieri ci porta a dire no la in questa confusione in questo smaltimento dei punti di riferimento il socialismo il socialismo democratico è invece ancora un riferimento valido lui
Compito di sosta di argomentare questa tesi
Impresa ardua come pare evidente
Argomentare l'attualità di una tradizione politica e brevemente se l'era nemmeno io nel mio allora io non c'ero mai e poi mai soci no io non sostengo questo diciamo che
Insomma
Non sono del tutto persuaso
Che la sinistra
L'Italia in Europa sia all'anno zero in verità
Anche se capisco il il senso
Di una un'affermazione del genere
Insomma la mia opinione può darsi che
Sia il mio sia un impianto
Di pensiero d'altri tempi
Però io penso che non ci siano soltanto
Rubinetti fallimenti alle spalle della sinistra
C'è molto da innovare nel nel patrimonio culturale e programmatico ideale della della sinistra c'è secondo me qualcosa di più c'è una sorta di autoriforma del socialismo democratico a cui lavora
E tuttavia secondo me ci sono acquisizioni
I
Idee da cui da cui partire
Per rilanciare il ruolo e la funzione del pensiero della cultura del socialismo delle libertà e dei diritti nella nostra epoca
L'interrogativo è il seguente
Si può dopo il crollo del comunismo dopo il crollo del socialismo dispotico e autoritario
Delineare una una una ripresa della cultura del socialismo
Poi precipizio
Politico
In cui è
Giunto insomma incredibili il sistema i lividi socialismo dispotico e tale che ha travolto con sei anche le idealità del socialismo delle libertà
Di un socialismo rispettoso dell'autonomia individuale
Di un socialismo non statalista non dirigista
Io non dà una risposta insomma le cose non sono semplici
Non è l'idea che
Diciamo quella quella quella visione geometrica secondo la quale quanto si di quanto si svuotava invaso del socialismo reale di tanto si riempirà quello del socialismo democratico le cose non stanno così
Sono più complesse
E tuttavia però io penso che di fronte alle sfide del nostro tempo
Se io penso ai problemi
Della riforma dello stato sociale
Alle sfide che vengono dagli squilibri e dalle contraddizioni dell'economia nel tempo con i nostri tempi
Beh io penso che possono tornare di attualità idee e principi che si ispirano ai valori alla cultura del
Del del socialista
In verità io penso che
Se si riflette sulla tradizione
Occidentale del socialismo
Socialismo democratico il socialismo riformista quella tradizione che non ha pensato che l'uguaglianza dovesse negare la libertà se si riflette su quella tradizione
E si riflette su una storia che ha cambiato la faccia della del mondo
Dell'Europa nel corso di questo secolo
La socialdemocrazia non è stata solo
Redistribuzione delle risorse
C'era una una disputa all'interno del movimento operaio tra chi si poneva solo problemi di redistribuzione chi invece intendeva affrontare i problemi del potere
E poi si è vista diciamo che era una disputa vana e che le cose non stavano così
Perché non solo la ridistribuzione delle risorse è un grande fatto e non una cosa di poco conto
Perché poi comporta anche una redistribuzione di potere la redistribuzione delle risorse
Ma la socialdemocrazia europea si è cimentata con il governo di grandi e complesse società
Gettando le basi della costruzione dello Stato sociale la più grande conquista sociale del nostro tempo
Cercando di affrontare anche problemi di riorganizzazione del potere con esperimenti di grande portata quali di democrazia economica
E non solo nella Scandinavia e nella Svezia e nei paesi del nord Europa ma anche nelle in nell'Europa continentale
Accrescendo le opportunità di vita
Insomma vi è stato un riformismo incisivo che è il frutto di un incontro tra la tradizione del potere temperato ispirato a principi di tolleranza e l'istanza della cittadinanza
Un incontro tra i due modelli emancipati di del il liberalismo più avanzato e il socialismo l'incontro tra queste due tradizioni ha portato all'esperienza anche di governo delle socialdemocrazia le differenze tra l'Europa e gli Stati Uniti stanno anche in queste la crudezza e la spietatezza
Degli Stati Uniti
Dirà debiti la società anche americana il risultato del fatto che in quel modo lì non ha operato la tradizione del socialismo
Come è accaduto in Europa
Ora è chiaro che c'è qui le cose che diceva
Bosetti c'è una una Nesta una crisi
Della Bella e una difficoltà serie A della esperienza socialdemocratica
Le ragioni non non non sono di poco conto sono nell'esaurimento dei margini per un riformismo nazionale improprie non è non è convincente pensare che oggi sia possibile all'interno dei confini di uno Stato
Affrontare problemi di di riforme e di ricostruzione dello stato sociale
C'è la rivoluzione scientifica e tecnologica che ha reso più problematico quel rapporto tra crescita e occupazione che era un fatto un caposaldo della strategia socialdemocratica c'è un'esasperazione burocratiche di un eccesso di costi dello stato sociale a questi dilemmi a queste sfide a queste prove chiamato il pensiero socialista socialdemocratico d'Europa
A dare risposte progressive di riforma questi nudi
C'è ci sono risposte di destra che puntano a farla finita con lo stato sociale ad affidare tutto a un mercato selvaggio e senza criteri sci deve essere una risposta nuova questi dilemmi a questi quesiti di una sinistra d'ispirazione ispirazione socialista queste il banco
E il banco di prova
Mostrare che risposte socialiste sono possibili significa dare risposte convincenti a questi nodi e dimostrare che le risposte non vengono solo dalla destra e dal liberismo
Ma vi sono risposte efficienti che fanno funzionare l'economia ma che allo stesso tempo forniscono esaurienti risposte ai problemi di di di di uguaglianza di socialità solidarietà questa è la sfida non è possibile sottrarsi a questo cimento
C'è quindi un problema come io dico di autoriforma del socialismo
Di autoriforma della della dell'esperienza socialdemocratica
Degli oltre il punto intorno a cui lavorare
Riforma una riforma solidaristica dello stato sociale non farla finita con lo stato sociale
O pensare che non sia più compito dello Stato affrontare quei problemi ma una riforma una riforma per ridurne i costi e per ridurne il carattere burocratico la pesantezza burocratica ma chi si ispiri a principi
Di solidarietà
Un nuovo statuto cooperativo nelle relazioni internazionali
In questo mondo a soqquadro che ha bisogno di un nuovo ordine economico e politico
La risposta non deve venire da destra vada si affermino i più forti
Un'Europa ridotta una sorta di ridotta bianca contrapposta al mondo del sottosviluppo e a o all'estero ma nuove relazioni cooperative
Questo è l'altro cimento di una organizzazione internazionale del movimento e delle forze socialiste
Una crescita economica sostenibile
Compatibile con l'ambiente non distruttrice di risorse ambientali e capace di
Dare risposta ai problemi dell'occupazione che non si affrontano più soltanto con
La crescita quantitativa c'è un problema di aspetti qualitativi della crescita e ci sono anche problemi legati alla distribuzione del lavoro alla riduzione dell'orario tematiche nuove questi sono i punti intorno ai quali può riprendere capacità di attrazione fascino un pensiero che si ispiri a valori e principi del socialismo l'autoriforma del socialismo
In quale direzione va nella direzione di un più deciso rapporto tra emancipazione sociale e libertà individuale
Superando forme di statalismo esasperato come è stata anche nella tradizione socialdemocratico di industriali Isma'
Chiuso come è stata nella tradizione socialdemocratica e facendo incontrare di nuovo l'idea diciamo dell'emancipazione sociale della neve e del ruolo e della libertà individuale in quanto diciamo al PDS una sola battuta
Sono molto d'accordo con tante cose dette anche dal compagna Tortorella volevo dire la funzione del PDS quali la funzione di fondo strategica e quella di valorizzare valorizzare il meglio della tradizione del movimento operaio italiani e quindi anche il meglio della tradizione del PCC e del movimento operaio italiano è stato forza fondamentale di impegnarsi a rilanciare la tradizione civile politica del socialismo italiano
Queste credo la funzione del PDS
E allo stesso tempo però per fare questo significa con coraggio guardare anche nuovo alle sfide
De de de de de il Tempo
Alle novità intervenute nella nella società italiana ecco rendendo evidente che il PDS una nuova formazione della sinistra italiana che si colloca sul terreno dei principi del valore dei dei valori del socialismo delle libertà dei diritti
C'è bisogno di questa azione che il PDS di questo lavoro del PDS rilanciare la tradizione il pensiero del socialismo italiano c'è bisogno soprattutto di questi tempi con le vicende drammatiche che vive il nostro Paese con i problemi che sono all'interno della sinistra italiana grazie
Ma quella ricerca di cui stiamo parlando che riguarda il punto di ripartenza della della sinistra nei suoi aspetti materiali di cui parlavamo prima che arrivasse il Ministro Giugni
Parlavamo per la fine di quel circolo virtuoso per cui la crescita economica aumenta l'occupazione di per sé aumentava di per sé l'occupazione quindi le basi sociali nella della sinistra
E e di conseguenza l'immissione di dosi maggiori di giustizia sociale nel nel sistema
Economico e sociale la fine di questa
Di questa situazione interruzione di questo circolo pone problemi che riguardano innanzitutto le strategie del lavoro cioè le strategie
E le politiche del lavoro sono fondamentali nel definire la nuova scena politica la politica nuova sarà anche il risultato delle scelte che si faranno su questo punto io so che Giugni
Diciamo è attivo partecipanti di quei convegni di carattere tra il politico e il filosofico in cui si cerca di di individuare di sfruttare il futuro trovando i punti di consistenza di questa nuova sinistra della sono la forma e quindi vorrei fare un vorrei che interna che parlasse di questo ma non posso però fare a meno
Di chiede di prima di tutto
Prima prima di tutto come come si collega tutto questa ricerca con le questioni impellenti
Urgenti di queste giornate anche perché veniamo da uno da uno da uno scontro molto duro su un caso di di Crotone nessuna una crisi
Industriale che sembra essere diventata la resa dei conti finale in frac assistenzialismo consociativismo da una parte e
Libero mercato
E modernità e ed economia moderna dal dall'altra è così su questo ultimo punto prima di tutto so che c'è anche una certa atteso da parte dei giornalisti per le informazioni sia da darci vorrei chiedere di dirci qualche cosa
Ma io
Non lo dico
E tra l'altro
Questo mi consente anche di iniziare chiedendo scusa ai presenti per il notevole ritardo non è stato calcolato come un colpo di teatro è stato un ritardo dovuto al fatto che due in due notti abbiamo svolto questa difficilissima e anomala trattativa che è stata la trattativa per Crotone
Le conseguenze poi ognuno le può immaginare casse l'accavallamento degli impegni e delle attività e quindi tutta la catena di rincorsa del tempo
Bene non avrei neanche messo in rilievo quest'aspetto se non mi si se non mi aprisse la possibilità di iniziare con una risposta
E caso Crotone è un caso che come gran parte degli osservatori e della stampa hanno percepito probabilmente anche fin dall'inizio
Probabilmente resterà anche un caso significativo su cui si modelle Ranno giudizi di valore comportamenti
Perché vedete al di là del caso specifico ha messo in luce due aspetti di grande importanza
Un aspetto che riguarda proprio la gestione dello stato sociale ci torniamo un momento dopo perché in fondo se non parliamo dello stato sociale noi
Sinistra ecco di non so di che cosa dovremmo parla
Ma ha messo in luce la profonda contraddizione esistente tra lo stato sociale come modello ideale
E lo stato sociale come è stato storicamente vissute realizzato e vissuto e come ancora percepito nel nostro Paese
Beh Crotone può essere uno spartiacque
Perché se non altro in termini di valore in termini di giudizio di valori tutti hanno detto no all'assistenzialismo sì a interventi di carattere produttivo non lo so se ci siamo riusciti
Non lo so se riusciremo a dare soddisfazione a questa giusta sacrosanta rivendicazione del lavoro per il lavoro e non del non lavoro per l'arte per i salari
Però li indirizzò al cui han dovuto attenersi tutti per dar ragione dei loro comportamenti è stato quello
E questo è già un aspetto di notevole significato
Che può rappresentare effettivamente una inversione di rotta nella gestione dello stato sociale
C'è poi un quadro politico
Che si è mobilitato
A mio avviso non sempre nella maniera migliore
C'è io non concordo minimamente con quello che scrive oggi su il Giornale Indro Montanelli anche se devo dire è un autore che quando ero più giovane consideravo appartenente a un'area politica come distante anni luce dalla mia oggi mi sono reso conto che a conti fatti e una buonanima di liberale di democrazia
Però il giudizio che da oggi di condanna al governo perché ha accettato una trattativa nel nel corso di comportamenti indiscutibilmente scorretti da parte da parte per i lavoratori di Crotone ma anche della controparte dovrei aggiungere
Questo giudizio non accetto
E vorrei avere l'occasione di replicare agli ricordando di alcune passate due antiche esperienze della nostra storia
L'una che si chiama Bava Beccaris
Che agli operai che si agitavano rispose con le cannonate
E l'altra che si chiama Giovanni Giolitti che agli operai che avevano occupato le fabbriche rispose lasciandoli fare
E poi recuperando in pieno
Il la sua funzione di governo
Credo che la nostra fonte di ispirazione debba essere la seconda certamente non è la prima non è neanche per Indro Montanelli ne sono ben sicuro antifascista
Però dall'altra parte
Otto un fattore un fattore negativo
Nella evoluzione della vertenza è stata anche quella di avere scambiato
La fabbrica dell'Enichem
Comunque teatro dove si sono avvicendati dell'età di protagonismo da parte di personaggi sconosciuti medio conosciuti e anche molto conosciuti
A me non è piaciuto la calata di Leoluca Orlando
A Crotone
Non è piaciuto in fondo neanche quella di Garavini anche sì che riconosco molti più titoli per farlo
Non mi è piaciuta quella di Valensise locale deputato del movimento sociale italiano
Abbiamo avuto una un sostegno da parte del PDS ecco certe volte non ho capito bene come come il partito si muoveva in questa vicenda che sicuramente ha creato ha creato problemi lacerazioni
E ecco per esempio stamane sentite il settimo in televisione
Che un deputato del PDS locale che ha partecipato poi dando anche una mano devo di alla soluzione del del problema
Ha accusato il governo di indulgenze leghiste beh scusate non ho capito che cosa volesse dire
Perché l'indulto può può accusare di quello che vuole ma l'indulgenza leghista proprio non vedo filologico nell'ambito del discorso ho la sensazione che si volesse dire qualche cosa tanto per poter criticare il Governo e e e non molto di più
Ma mi piacerebbe sentire su questo il giudizio di dei presenti in particolare di Tortorella che guardando così occhio questo pubblico forse e nella stima reciproca che ci lega da tanto tempo forse più distante da me
Ci siamo posti un problema di carattere generale a cui un principio di risposta adatto chi coordina questo dibattito
La sinistra a un punto di riferimento fallito costante
Nel nel lavoro del movimento dei lavoratori
Qui non vorrei indulgere ad una retorica sentimentale anche se confesso che in questo momento di profonda crisi del mio partito di appartenenza ogni tanto mi ritrovo a commuovermi sul passato
Però ricordo che quello che on the road
Scelsi e feci questa scelta di appartenenza circolava ancora era un motto di Filippo Turati che riceva quando sei incerto attaccati alla classe operaia
Oggi siamo il lavoro no però comunque il dovuto aggiornamento linguistico è ancora una costante valida
Su cui ci possiamo misurare e distinguere anche da sinistre diverse che hanno pieno titolo a chiamarsi sinistre ma che non sono quella sinistra che ha storia passato e presente Conca concreto riferimento alla realtà del movimento operai
Quindi la sinistra proprio appunto zero non ce l'avete
Una perché fa corpo con una realtà vivente
Che si ritrova bene o male a volte con momenti di disagio indubbiamente come è stato anche a Crotone commenta purtroppo ancora in queste in questi due giorni difficili
Si ritrova nel movimento dei lavoratori
Dall'altro c'è aspetto di grande importanza che è dato dalla dalla identificazione di valori che sono una costante e che ritroviamo coltivate di e caratterizzanti della sinistra in tutti i Paesi diciamo d'Europa per non voler estendere troppo il nostro raggio d'orizzonte
E nell'ambito dell'Europa soprattutto dei paesi che non hanno avuto l'esperienza traumatica dei regimi comunisti
In tutti questi Paesi il socialismo è una realtà
Ha subito colpi
All'indietro questa sera qui parlerà Michel Rocard dovrà anche modo di spiegare di spiegare come dopo la sconfitta c'è stato un momento di sbandamento che è anche costato la dolorosa perdita di un leader e poi secco a questo ha dato luogo ad una fase di ripresa dirgli riacquisizione di identità politica quindi quello che si dice sei mesi fa il socialismo in Europa è finito no non è vero caro in compagnia o questo non ho mai condiviso e mi pare che possiamo oggi trovare già riscontri va
Ora
Sul piano dei valori
Sono valori che ecco che ritorna il motivo delle origini
Ma che è stato ripreso così efficacemente da Umberto Ranieri col quale non mi piace fare dibattiti perché la pensiamo talmente allo stesso modo che non c'è modo di dibattere
Ma
Il il ritorno diritto alla persona ribasso dei valori che si sono formati proprio a cavallo fra i due è secco
Cento anni fa
Quando si costituì il partito socialista Andrea Costa e di Turati
Quando cominciò a crepitare e ahimè ergere quel fenomeno di immensa portata umana oltre che storica
Che è stato il risveglio di una grande classe la classe dei lavoratori
Che in quello acquistato la sua identità sulla base di un motivo
Che
L'emancipazione si fa tasse e di fronte ai tanti benevolente
E ben accetti
Siamo
In animati da la volontà di intervento per favorire il riscatto della classe operaia questo la classe operaia stesse rispose no ce lo facciamo da soli questo fu il momento culminante di una vicenda che poi ha caratterizzato un intero secolo nel bene e nel male nelle sue vicende naturalmente
Nella tragedia delle sue dice
Tortorella
Terminato con un appello all'unità che aveva come referente specifico mi pare d'aver capito soprattutto per il referente prevalente
Un fatto di di di scissione di rottura che ha toccato il partito democratico di sinistra e la corrente il gruppo di appartenenza in particolare di Aldo Tortorella
Ma io direi purtroppo il motivo di scissione più profondo quello che
Segnato anche la fine di questo ciclo di espansione del movimento operaio è stato nel mille novecentoventuno quando ci siamo divisi no
E non ci siamo ancora ripresi da questa divisione nonostante nel fatto io parlavo anche di quello Giugni e stava parlando anche di quei terroristi non è parso di percepire lecco si capisce che l'angoscia per qualcosa di molto di molti molto più immediato anzi vede ho capito che si comprende l'ICI comprendenti anche nell'ambito perché dall'alto ai ai anche nominato il partito il Partito socialista la parte buona la parte vitale e così via dello stesso
Ma quello che ha costituito più il no non credo che poi la scissione la scissione dell'altro di ieri
Abbia poi conseguenze così determinanti per la sinistra come lo ebbe purtroppo quella del mille novecentoventuno
E non solo ha facilitato l'avvento del fascismo e poi fascismo è finito il guaio è che la scissione ha continuato
E si è protratta per quaranta
E tu Ranco
Questo anche è stato la fine di un ciclo di fiducia di un ciclo in cui si poteva sperare che
Queste prime conquiste dello stato sociale che da noi furono dovute poi soprattutto alle allegra alle grandi lotte operai e contadine
Avrebbero potuto consolidarsi
In in un quadro in un in un ambito di grande permanente innovazione
è da allora che purtroppo la G non solo la gestione ma l'espansione
La determinazione di molti dei contenuti dello stato sociale che costituisce tuttora come band è stato ricordato il patrimonio fondamentale di questo movimento che è durato un secolo
E da allora che questo movimento Donadio tutti ma
Perché prima al fascismo che è intervenuto massicciamente su questo in senso negativo ma Como anche con tentativi per esempio l'INPS è stato creato dal fascismo no
Il
E poi la Democrazia Cristiana come forza prevalente poi questo meccanismo avvolgente terribile che è stato il consociativismo che ha finito per associare tutti quanti e rendere tutti quanti i complici in una operazione che è stata dominata da una legge ferrea
E quasi unica
L'acquisto del consenso sul mercato elettorale
Pagando qualunque prezzo
E più volte facendolo pagare ad altri
E più volte facendolo pagare alle generazioni future perché si oggi siamo in crisi nella gestione delle pensioni cari compagni è perché qualcuno per appagarsi in un passato neanche remoto
Ha impegnato i patrimoni
Delle generazioni future e oggi se non facciamo una inversione di rotta e qualche cosa è già stata fatta indubbiamente le pagine reazioni che pagheranno saranno i figli e i figli dei nostri figli e non saremo più in grado di controllare di eventi questo dato è un dato di fatto pressoché scontato su cui tutti quanti sono tacco
Sono meno d'accordo quando poi in Parlamento si porta qualche provvedimento particolare che cerca di sfrondare quest'albero che ha messi troppi rami che ha troppe foglie e dà pochi frutti
Perché poi i frutti sono molto limitate
L'insegna cui si è sviluppato lo stato sociale è stato dare a tutti poco
Questo poiché è un è un è un po'la regola che ha caratterizzato questo freno
Il quindi avere il coraggio di battersi contro
Contro
Questa questo peso storico che ci portiamo dietro
Che Caratti dovuto proprio a all'uso inquinante inquinato e deformato di un patrimonio storico e di un patrimonio istituzionale in cui il nostro Paese tra l'altro se le cose riescono a essere raddrizzata e non si troverà nel secondo a nessun altro Paese perché lì passi avanti in questa materia in questo ambito ne abbiamo fatto e sono stati dei pazzi giganteschi
In questo non posso che appellarmi poi alla coerenza dei comportamenti rispetto ai principi
Parate una delle novità contenute nella legge finanziaria e poi vedremo in parlamento che navigazione ci sarà è un feroce il taglio delle pensioni Betti
Io devo dire che un primo tentativo lo facemmo nel Parlamento passato e devo riconoscere qui di aver avuto al mio fianco alcuni parlamentari del PDS però almeno tutti
E l'altra parte contro a far resistenza qualche ministro e molti parlamentari della Democrazia Cristiana
Per me queste cose segnano anche uno spartiacque quello che mi porta istintivamente
Al di là di atteggiamenti critici a volte di fatti di ripulsa anche istintivi che ho nei confronti del PDS e lo riconosco sinceramente mi portano però
Sempre a stare di qua quando da da quel lato a orientarmi in quella direzione a guardarmi verso quell'atto del Parlamento
Quando ci si confronta
Con questa terribile forza che ha dominato il Paese e che è stata la democrazia cristiana e a volte certe ricerche di alleanza che voi fate nei confronti della democrazia cristiana sinceramente ho anche difficoltà a capirlo
Non credo che non
E posso concludere
Questo questo intervento in cui penso d'avere detto detto cose accettabili e cose gradite cose altrettanto meno gradite e forse non accettati
D'altra parte ne avete invitato e cerco di esprimere me stesso
No di concluderlo con riferimento
Io so appartengo al partito socialista
Un partito che al centro di polemiche e che anche in questo festival viene viene accolto con sentimenti contrastanti
Mi pare di aver capito dalla lettura dalla lettura delle cronache dello stesso
Io devo dire qui che se ho un sogno
Se a carezze una prospettiva se cerco di orientarne secondo un quadro di volontà operativa in questo vedo soprattutto L'Unità Atene sinistre enucleata
Da un partito democratico della sinistra che è riuscito e mi auguro che riesca a mantenere un impianto di grande forza organizzata con principale referente nel movimento dei lavoratori
è un partito socialista che non va sottovalutata
Perché è portatore di un patrimonio di cui voi se vorrete fare una politica autenticamente di sinistra ma capace di riforme capaci di governo non soltanto capace di gestione della piazza
Questo patrimonio dovrete tenerne conto
Che è una storia carica di valori di immensa portata
E poi sono comuni e sono stati di esattamente gli stessi fino a quella data fatidica quell'anno fatidico che ho ricordato
E un elettorato che al di là di chi dirige di chi ha diretto recentemente o meno recentemente questo partito
Al di fuori di qualunque quadro di Tangentopoli od altro mantiene intatto un forte rapporto di fedeltà che ha investito poi si è formato poi attraverso varie generazioni di socialisti questo io l'ho riscontrato
Circolando nelle nostre vecchie sezioni frequentando intensamente la periferia non centro del partito e vi posso dire che se recentemente ho accettato di ritiene di ritornare ad occupare una posizione il presidente del partito socialista e perché ho sentito che in questo partito vive ancora un'anima capace di dire cose di far dire cose e di dare un grande e positivo contributo alla ricostruzione della sinistra vi ringrazio
Grazie al video
Solo questo ultimo punto più strettamente politico veniamo poi dopo con una rapido giro di rapidissimo giro di opinioni di ciascuno sulla questione
Sinistra forma della sinistra PDS il ruolo del Partito Socialista Alleanza Democratica e così via ma prima che è un aspetto importante del nostro interrogativo sul futuro della sinistra adesso volevo però tornare un attimo al punto da un punto di fondo alla questione strategica quella del lavoro perché la le due risposte quella di Ranieri anche quella di Giugni che sono in questo abbastanza simili sono due presentano all'enigma sulla sulla sinistra che avevo posto al centro del nostro dibattito una risposta fonte fondamentalmente di ispirazione socialista e democratiche socialista democratica e con a con apertura in direzioni nuove una nuova versione dello stato sociale uno nuovo rapporto con gli elementi di mercato l'economia ma è una risposta forte impulso di fondamentale impronta socialista democratica che ecco non so mi chiedo fino a che punto accetta la serietà dell'interrogativo sul fatto che le tendenze dell'economia le tendenze tecnologiche di i dati la proiezione dei dati degli ultimi quindici anni ci dice che anche con l'arrivo della crescita economica non ci sarà un recupero di occupazione per tutti
E che in ogni caso per una fetta della società
La dinamica dell'economia non è più in grado di fornire lavoro una fetta della società è destinata ad essere esclusa se non si attivano delle diverse da quelle tradizionali
Allora Claudia Mancina voglio chiedere se non crede
Lei come come come me o comunque quale su questo la sua opinione che questo punto debba essere messo al centro della della ricerca del del dei nuovi Gnassi della dell'azione pubblica dell'azione politica
Una ricerca che non non può rimanere sul terreno tradizionale del recupero di occupazione con incremento della domanda con investimenti pubblici dal momento che e su queste linee
Non riusciamo a reimmettere nella nel circuito dell'attività l'intera popolazione attiva una parte dell'immane scusa vi queste ricerche di cui sembra esserci bisogno vanno in direzioni diverse strategie di riduzione drastica dell'orario di lavoro o di condivisione del lavoro
Di di di divisione del lavoro dell'occupazione fra tutti o oppure di ricerche di indirizzo degli investimenti pubblici orientati all'indennità per occupazioni socialmente più utile oppure il secondo il cosiddetto secondo mercato del lavoro
Che cosa ne pensa Claudio Mancini
Dopo dopo dopo dopo
Scusa il dibattito è organizzato in questo modo e adesso grazie dibattito organizzato in questo modo
Si è poi poi sarà possibile adesso deve parlare Claudia Mancina grazie
Scusate quando abbiamo fin quando abbiamo finito il giro poi parlate voi si fa sempre così delicati
Va bene se mi fa italiani nel mio cliente Claudia Mancina proprio da faccia nuova come vuoi tu mai niente diciamo
Allora però io vorrei dire venendo poi a rispondere alla questione specifica che poneva Bosetti vorrei dire che mi pare che noi in questo momento dobbiamo riuscire a distinguere tra la valutazione della storia del passato
E anche il senso della continuità che lega ciascuno di noi alla nostra storia
E quella che dovrebbe essere invece l'individuazione dei problemi del presente io credo che siano due cose diverse che è importante che noi non confondiamo il nostro la nostra attenzione per il nostro passato che tutti abbiamo che tutti condividiamo
Conta con la il riconoscimento della della novità e della difficoltà dei problemi di oggi
Voglio dire di riferisco a cose che sono state dette prima evidentemente
Certo nessuno di noi pensa di su uno potrebbe pensare che non esista un importante patrimonio di idee di esperienze di storia della sinistra
Nessuno potrebbe pensare che la storia del socialismo sia soltanto macerie sconfitte perché questo prova che fa attualmente non è vero
E io personalmente penso che neanche la storia del comunismo sia soltanto macerie sconfitte in particolare di quello italiano ma anche del comunismo in generale
Però mi sembra che oggi a riconoscere questo cercare la verità storica del comunismo cercare la verità del socialismo cercare anche gli strumenti il patrimonio importante che possiamo trovare nella nostra storia
Tutto questo non deve però oscurare il fatto
E la la necessità di riconoscere che oggi siamo veramente a un punto io condivido l'espressione punto zero siamo appunto zero no perché dietro di noi non c'è niente
Perché dobbiamo trovare idee nuove dobbiamo trovare forme nuove dobbiamo mettere in campo esperienze nuove in questo senso io condivido quest'idea e quindi l'espressione punto zero credo che noi abbiamo un grosso patrimonio ma non abbiamo ancora trovato una via per usarlo per investirlo nel mondo di oggi nelle difficoltà perciò indire le difficoltà che abbiamo di fronte per dare risposte
Alle difficoltà che abbiamo di fronte credo che questo sia una condizione comune della sinistra in Europa
Certo che il socialismo non è finito in Europa esistono partiti socialisti anche forti e robusti
Però non è finito mi permetta il compagno ministro Giugni di dirlo nella misura in cui riuscirà a essere una cosa completamente diversa dal passato e mi pare che lo stesso Rocca
Che verrà qui stasera ed è il rappresentante di un fortissimo partito socialista sebbene sconfitto alle ultime elezioni ma pur sempre molto forte mi pare che il discorso che Rocard stia facendo e proprio questo cioè la necessità di rifondare di ricostruire e su questo son d'accordo con Tortorella e poi verremo dopo sul lato politico della questione ma va detto in generale che non si che
Sì si può ricostruire una unità della sinistra soltanto se si ricostruisce una una idea di sinistra se si ricostruiscono se si ricostruisce lo schema culturale lo schema concettuale col quale guardiamo alla realtà e diciamo che il nostro sguardo lo sguardo di sinistra perché altrimenti non facciamo altro
Che riprodurre ripetere in modi più o meno aggiornati delle idee che non è che siano sbaglia non è che noi provvista mente abbiamo scoperto che quelle idee erano sbagliati semplicemente che la storia andata avanti ed è andata avanti anche per operano
Voglio dire quando si parla di
Di crisi del
Della sinistra in generale quello che ricordavo sette all'inizio come mai la crisi della sinistra ha investito non solo la parte comunista della sinistra ma anche la parte socialista socialdemocratica
Il crollo del comunismo in fondo doveva rappresentare l'occasione per un balzo in avanti per un'accelerazione
Nel processo politico della sinistra liberando appunto la parte che era sempre stata più critica la parte più lontana dall'esperienza comunista
Ora io credo che in realtà
Non può non si possa concepire la storia del comunismo come qualcosa di esterno alla storia
Non solo della sinistra europea ma in generale direi alla storia della cultura e della politica occidentale mi ha fatto parte ne ha fatto parte profondamente Bernstein non lo riscopriamo oggi Bernstein passa in tutta la storia del comunismo e nello stesso lei viene nonostante le polemiche così forti che sono state fatte contro di lui
Questo per dire che cosa l'apparato concettuale di fondo le risposte di fondo il modo di formulare le proprie categorie politiche di fondo non era poi lontanissimo nella tradizione comunista e nella tradizione socialista socialdemocratica
Voglio dire io non credo che noi possiamo pensare che aggiungendo la libertà
E la democrazia al cioè che la differenza fra socialismo e comunismo stia soltanto nel fatto che da una parte c'è libertà e dall'altra non c'era
Anche perché la stessa caduta del comunismo c'ha dimostrato un'altra cosa
Voglio dire il comunismo non è caduto perché ha prodotto ricchezza sacrificato la libertà il comunismo è caduto perché pur sacrificando la libertà non è riuscito neanche a produrre ricchezza queste il punto di fondo allora lì c'era qualcosa di cioè sono le categorie di fondo di interpretazione del capitalismo e di interpretazione del mercato di interpretazione del mondo contemporaneo che sono risultate fallace
E alcune di queste categorie sono comuni anche la tradizione socialista
E in parte si è visto anche secondo me nella discussione di oggi perché al punto un tutto un'area tematica che adesso ricordava Bosetti è rimasta un po'fuori
Voglio dire ne cito alcune di queste nodi ideali che sono secondo me abbastanza comuni alla tradizione socialista la tradizione comunista per l'appunto quella del lavoro
L'idea di lavoro la concezione del lavoro la concezione della classe operaia non è riversa non era diversa nella tradizione socialista nella tradizione comunista ed è una concezione
Che oggi a mio parere
Deve essere profondissima mente innovata molto innovata non si tratta soltanto di un aggiornamento certo anzitutto di un aggiornamento però credo che si debba andare più in là si debba proprio concepire in modo diverso
Il il riferimento a questa idea molto generale di lavoro perché è cambiato nella realtà cioè non è un problema di spostarsi più a destra o più a sinistra è cambiata nella realtà la struttura del lavoro la distribuzione del lavoro
Il modo in cui i singoli vivono concepiscono il lavoro
E quindi è cambiato completamente il rapporto tra la tra lavoro e società tra lavoratori e politica già usare l'espressione lavoratori a mio parere il
Già è un è un mostra una come dire un ricurvi tardo un attardarsi su una prospettiva appunto un po'ottocentesca delle forze del lavoro perché oggi noi abbiamo di fronte anzitutto il fenomeno chiede che è un fenomeno eversivo che non è soltanto una Giunta che si aggiunge un pezzo di mano d'opera un altro pezzo di manodopera un per è un fenomeno eversivo perché cambia le condizioni del lavoro che l'ingresso delle donne nel lavoro
Cioè l'ingresso di massa generalizzato delle donne nel lavoro
Per cui noi parliamo di lavoratori e l'immagine che abbiamo in mente quella del
Del Quarto Stato delle delle del lavoratore dell'Ottocento che va in fabbrica
Proviamo a pensare alle lavoratrici le lavoratrici già ci evocano un'immagine diversa cioè evocano l'immagine di una società nella quale il lavoro produttivo non può più essere visto come separato
Dal tutto il resto della vita dal lavoro
Dal lavoro della vita quotidiana dal terziario dei servizi dal lavoro chi si svolge ogni giorno fuori dai luoghi della produzione si svolge nei luoghi della riproduzione si svolge nella casa ma non soltanto nella casa
Basta appunto evocare le donne lavoratrici per capire che forse non è più nemmeno giusto parlare di lavoro al singolare
Ma è giusto parlare di lavori al plurale addirittura si parla di un di un secondo mercato del lavoro cioè si parla di una come dire di un'area di una sfera di lavori che non entrino nel mercato monetizzato del lavoro che siano che entrino in uno scambio diverso che non sia lo scambio normale salario controprestazione
Queste sono prospettive su cui adesso si sta lavorando molto e ci si sta lavorando proprio perché proprio in col in condizione con la crisi dell'occupazione no
Con proprio per tentare di dare una risposta nuova al fenomeno dilagante della disoccupazione
E io vorrei ricordare mi permettete di ricordare che adesso questi discorsi vanno di moda e trovano ascolto né che appunto perché li fa mi farò carico fa Gorzegno fanno
Autorevoli uomini però sono anni che le donne in particolare hanno avuto un ruolo in questo senso le donne del PDS sono anni che le donne stanno cercando di Labo e hanno elaborato anche proposte
Proprio in questo senso nel senso di fare avanzare la coscienza e quindi cercare delle risposte adeguate al fatto che ci sono tanti lavori diversi e non più soltanto il lavoro produttivo e questo crea un problema politico
Perché se noi pensiamo che anch'io condivido il fatto che la sinistra trova la sua identificazione di base nel rapporto col mondo del lavoro
Beh se però il mondo del lavoro non è più quello di prima se un mondo dei lavori in cui ci sono soggetti Diversity esprimono in modo diverso anche la loro soggettività sociale e politica
Allora anche di discorso politico della sinistra deve trovare articolazioni articolazioni no
Gli altri altri due punti vorrei citare che sono molto comuni molto vicini nell'elaborazione comunista in quella socialista
Il la concezione dello Stato del rapporto fra è stato partiti fra Stato e autonomie fra pubblico e privato è un e sono terreni comuni lo statalismo è stato proprio della tradizione comunista ma non soltanto anche dalla tradizione socialdemocratica una delle ragioni non l'unica certamente ma una delle ragioni della crisi attuale dello stato sociale
E una delle direzioni nelle quali vada riformato lo Stato sociale e precisamente il fatto che lo stato sociale costruito da socialdemocratici è fortemente statalista fortemente accentrato e quindi di conseguenza
Con tendenze alla burocratizzazione e questo non corrisponde non può corrispondere diventa un elemento di rigidità e di diseconomia in una società in cui invece l'articolazione alcune orizzontale e verticale e fortissimo
E l'altro punto sul quale io credo che dobbiamo innovare molto e anche questo e comune alle due tradizioni e la concezione del conflitto sociale ora qui è la storia credo la cronaca anche di tutti i giorni che ci costringe a
A innovare a cercare a cercare strade nuove nel senso che il conflitto sociale cambia forma cambia forma idee che ci impone il il bisogno di categorie di categorie diverse proprio perché tutti i giorni cambia la sua forma ora io credo che Doi anche su questo dobbiamo fare una riflessione siamo
Proprio convinti che il conflitto sociale che assume come dire la maggiore emergenza politica
Sia come era un tempo quello capitale lavoro cioè quello che appunto riguarda il lavoro produttivo oppure anche il conflitto sociale si spezzetta si frammenta assume e una come dire una sfaccettatura
Molto molto più ampia
Le ha questione le questioni che si pongono oggi in Italia anche quando tocca a noi in Italia in Europa nei nostri Paesi anche quando toccano una questione di fondo come quella dell'occupazione per esempio
Assumono però immediatamente la coloritura dei diritti
Della codificazione dei diritti e del rapporto tra diritti di singoli e di gruppi e intervento e dovere di intervento dello Stato assumono immediatamente la coloritura di della efficienza ed efficacia dell'amministrazione dello Stato per cui oggi questi punti quelli che un tempo ci potevano apparire quasi secondario sovra strutturali come come pensavamo questi punti che riguardano appunto una distribuzione e qua anche eticamente fondata dei diritti e dei doveri tra i cittadini
E una richiesta di efficienza ed efficacia che anch'essa fondamento etico all'amministrazione dello Stato
Questi punti diventano oggi possono diventare oggi in momenti come questo in Italia per esempio i punti fondamentali in cui il conflitto sì esercita e trova la sua manifestazione
Io credo che noi non possiamo nonostante stiamo vivendo una fase in cui il problema i problemi economici sono evidentemente si impongono insomma l'attenzione in modo anche molto molto pesante molto violento
Credo che noi faremmo un errore se avessimo un modo punto economicista di guardare a questi problemi economici
Cioè prima si parlava della interruzione di un circolo virtuoso crescita occupazione
E questo sicuramente è vero questo è sicuramente un aspetto molto importante della questione
Tanto tanto importante che io credo si debba parlare di una trasformazione profonda del capitalismo cioè stiamo assistendo stiamo vivendo il passaggio a urne capitalismo completamente diverso
E sicuramente completamente diverso dalle analisi che sin qui ne sono state fatte credo che abbiamo molto bisogno di una nuova analisi del capitalismo contemporaneo
Però io non credo che
La crisi attuale
E la crisi dello stato sociale si possa riportare soltanto a questo intreccio pure importantissima questo rapporto con importantissimo tra crescita e occupazione ci sono altri elementi che vengono dal di fuori del meccanismo economico ma che sono stati sono esclusivi
Per la crisi delle nostre società
Faccio riferimento a due fenomeni macroscopici che sono l'immigrazione che viene dal di fuori rispetto al meccanismo economico il meccanismo capitalistico però fa saltare gli equilibri economici
E la denatalità altro elemento anche questo che fa assolutamente saltare tutti gli equilibri e che e e ambedue immigrazione denatalità sono fra i fattori
Principali di crisi dello stato sociale nei paesi in cui questo stato sociale dico anche nei Paesi in cui lo Stato sociale ha funzionato bene a maggior ragione in un Paese come l'Italia in cui lo Stato sociale molto spesso ho qua purtroppo in grandissima parte è stato espressione di uno scambio politico come come ricordava prima del resto Giugni di uno scambio politico tra un partito in particolare la Democrazia cristiana e il Paese uno scambio politico perverso non e il patto sociale tra politica e cittadini che è quello che invece oggi bisognerebbe riuscire a fare
E soste per sostituire appunto quello scambio politico
Viziato e vizioso ora io credo che noi dobbiamo ripartire perché per con confrontare veramente questi problemi noi dobbiamo ripartire sì dalla tradizione
Dagli aspetti più positivi più vitali della tradizione che io credo non siano soltanto le frecce socialista ma credo che ce ne siano abbastanza anche nella tradizione comunista
Ma soprattutto credo che dobbiamo guardare avanti che dobbiamo guardare oltre dobbiamo non ha vere nessun tipo di settarismo penso che si trovi molto di importante nel pensiero liberale nel euro liberaldemocratico
Che ci siano elementi interessantissimi che sono venuti da una critica interna delle società democratiche da una critica interna delle società capitalistiche che in taluni punti forse sono perfino andati
E in taluni punti sono perfino andati più avanti di quella sinistra che si attardava invece nella punto nella polemica spesso sterile fra socialisti e comunisti e si attardava in una anche in questa polemica
Nei confronti dell'Unione Sovietica che noi abbiamo fatto e ben voglio dire è stato un grandissimo merito averlo fatto ma io credo che poi sul piano della ricerca abbia perfino frenato in qualche modo la ricerca perché ci è sembrato di essere tanto bravi tanto originali perché eravamo anti stalinisti mentre invece appunto quando è caduto il comunismo ci rendiamo conto di come i problemi delle nostre società richiedono molto di più
E e molto più coraggio e molto più innovazione
Ecco in questo senso io credo che dobbiamo ripartire non da zero certamente ma ripartire dalla consapevolezza che moltissimo delle nostre idee deve cambiare e che quello ecco vorrei dire solo questo quello che c'è di valido
Quello che c'è di di di vivo delle nostre idee
Potrà agire essere fruttuoso soltanto nella misura in cui si unirà a molto di nuovo ha molto di di veramente inedito rispetto alle nostre tradizioni
Grazie a Claudia Mancina noi adesso non non io non abbiamo il tempo sufficiente per approfondire molte delle questioni che sono state toccate io però vorrei però che ciascuno dei degli interlocutori presente in una ha risposto di non più di di due tre minuti
Dicesse la sua opinione sulla sulla scena dei prossimi mesi della sinistra italiana che sinistra a in mente perché qui si dice grosso modo i commentatori gli osservatori tutti quanti
Fa tendono a indicare nei comportamenti dell'elettorato italiano nei prossimi mesi la divisione in in in tre grandi blocchi i voti della lega sui quali ci sono pochi dubbi
I voti del del PDS
Sul quale pure nonostante qualche riserva timore in più ma ci sono anche qui non non molti dubbi e e e poi un'area dei voti cattolici su cui invece ci sono moltissimi dubbi perché non si sa bene che cosa sarà se sarà un nucleo imperniato sulla democrazia cristiana oppure su una democrazia cristiana amputata oppure sulla democrazia cristiana fatta consegni o senza segni positivi allora
Ecco secondo voi ditemi molto rapidamente la la la prossima la prossima sinistra quella per cui vale la pena di lavorare in una prospettiva di alternativa in una prospettiva di capacità dei progressisti italiani andava al governo sempre doppi condividiamo tutti e qual è la forma più utile per raggiungere questo scopo
Qual è la forma più utile è una agglomerato che sta sì sì sì sì sì Formaper
Allargamento intorno a un nucleo che fondamentalmente quello del del PDS oppure un'altra cosa ecco io spero che più tardi nel dibattito prossimo chiedono a Rocca facciano questa domanda vaga per la Francia lui nel mese di febbraio disse sciogliamo il partito socialista e facciamo un'altra cosa aggreghiamo dai comunisti ai Verdi
Ai socialisti ai laici e così via ecco in Italia poi però diventava segretario del partito socialista e questa prospettiva è stata è stata accantonata dopo il disastro elettorale ha messo in primo piano un'opera di ricostruzione del Partito socialista che effettivamente riappare possibile a differenza che in Italia ecco qui da noi invece che tipo di aggregato
Con o senza segni da Rifondazione alla Rete fino agli ex repubblicani sì sei oppure oppure che altro tortore
Sì io ti rispondo volentieri Simo Masi devo dire una cosa aggiunge perché se no sembra che io sia reticente perché risparmi Ernesto Galli mio apparire mio parere che il Governo ha fatto benissimo a comportarsi come si è comportato senza tener conto oggi c'è l'articolo di viva ieri cerco di Orlando e poi c'è anche stile Montanelli ieri ci arriva sulla Repubblica Ceca urlando sua senza tener conto di questi incitamenti alla Bava Beccaris sono stupidaggine tutti quelli che fanno che hanno incitato il governo a non trattare in presenza di comportamenti Giugni però ha detto bene
Non solo dalla parte dei lavoratori degli operai ma anche dalla controparte non col diciamo così non corretti dal punto di vista del del della legalità totale ecc mai e non sa hanno perso di vista un piccolo punto chiave ed era un po'più un piccolo punto chiave che una cosa è chiedere la serenità la calma e cieca quando tutto e tranquille eccetera un'altra cosa è molto difficile molto astrale molto dura chiedere la serenità e la calma Iceta quando uno vive la condizione di perdere quei poco diciamo che ha perché tra l'altro in quelle zone si lavora spesso in uno solo per famiglia eccetera cioè quando si è praticamente a nell'anticamera del licenziamento quindi bisogna rendersi conto di questo il Governo ha fatto benissimo a fare a trattare in questo modo
Il giudizio definitivo sull'accordo spetta naturalmente ai lavoratori a me sembra che nato nella il compromesso che è stato trovato un compromesso che ha una sua serietà che ha una sua validità insomma che contiene una punto di equilibrio che certamente e bisogna rendersene conto e da molto difficile da trovare
Una seconda cosa da Pd sì ma io sono perle come ha detto la Mancina su questo io sono totalmente d'accordo per guardare avanti non guardare indietro se ci mettiamo a discutere ancora il proprio faceva quell'appello finale proprio per
Onestamente sono sempre stato di questo Paese siccome sono così vecchio posso fare So più vecchio di Giugni quindi posso fare anche un po'di autobiografia diciamo io sono entrato nella segreteria del partito comunista italiano che l'ho già
Anche in quel vecchio partito c'era una dialettica di posizioni che purtroppo non Eva dico purtroppo perché era sbagliato non era conosciuta eccetera insomma
E c'erano alcuni più di una palese altri più di un'altra eccetera ma il quindi o non ho da Fade chissà quali cose encomiastico e del vecchio partito eccetera
E sono sempre stato diciamo di questa idea alternativi Istica di una sinistra dell'alternativa di una sinistra da diciamo che avete forse ha quindi a alternativa alla dominio democratico cristiano
E il mio appello finale quindi è un appello alla unità nel senso che vedo che se la sinistra non è unita l'abbiamo sempre saputo non combina nulla aveva quindi però se ci mettiamo a discutere sul ventuno eccetera io non vorrei adesso a parte che mi dà due minuti quindi le maison già questi quasi finiti
Non la finiamo più credo che ogni parola ogni forza politica ha fatto la sua parte in questo Paese non ho da fa degli encomi altri ma quel poi vecchio partito comunista italiano la sua parte l'ha fatta bene come forza innovatrice per un lungo periodo di tempo della tradizione della sinistra italiana
Julie meno consentita di dirlo
Il rapporto con i cattolici
Etc aveva i un certa una certa concezione del fascismo e dell'antifascismo L'Unità tanto fumo uniti di comunisti e socialisti degli errori ma anche in tante cose giuste per lungo tempo ma lasciamo quindi lasciamo perdere
Comunque avremo tempo per fare un'altra
Soprattutto la volevo dire aggiunge una cosa Louis si giustamente diciamo giustamente appunto siccome io sono come dire un vecchio alternativi sta è vero
E quindi sono per l'alternativa ancora adesso anzi la sinistra come alternativa la concepisco io per la verità vero etc
Come si vista che vuole governare ma che ha in mente un progetto alternativo l'ho dichiarato prima eccetera penso che non sia un hub via che sia una verità
Vero è che sia una una possibilità concreta è una necessità certe ma
Proprio perché la penso così voglio però anche difendere un po'quelli che non la pensa come me di questa di questo partito
Perché e dire che adesso questo partito che
A Giulino di Julie si irrita quando lo vede civettare con la democrazia cristiana mi pare un po'paradossale no io non ce ne io sono per sottolineate i meriti non solo di studioso va tanti altri meriti di giugno digiuni anche come compagno socialista parliamoci chiaro averlo sodo per tradire tutto questo però mito Pinto mi devi consentire di prendersi un po'in contraddizione perché e il Partito socialista che è stato tanto tempo nel governo con la Democrazia Cristiana viene
Per qualche ora anche quando si parla del consociativismo parliamone diciamo ecco in modo rigoroso perché
Perché diciamo questo consociativismo allora effettivamente è stato un errore in cui caduto il movimento operaio il movimento dei lavoratori eccetera ma giustamente Giugni spesso ha detto ma di che cosa mi parlate di consociativismo
Se io ho fatto quella trattativa con i sindacati e ho cercato di fare un accordo con i sindacati eccetera cosa mi parlate video corporativismo se non ci fosse il consenso sociale io poi quell'accordo politico ma questa è un'altra questione Maggiulli non ha torto quando dice se non troviamo consenso sociale come facciamo a fare
Le politiche quindi la parola consociativismo alla prova molto equivoca molto ambigua vero che ma ci sono stati momenti di Astor rotture nel Paese ci sono stati momenti di consociazione anche sulla questione dello Stato sociale indubbiamente non c'è stata una vera capacità alternativa ecco
Comunque essendo d'accordo con la Mancina ecco l'ultima domanda guardiamo avanti guardiamo al domani guardiamo cosa deve essere questa sinistra
Nel di domani io penso che esiste una sinistra effettuale che è una sinistra la quale ha in comune e certi valori diciamo così di fondo e si divide muto sfortunatamente sulle politiche
Anch'esso e si divide anche sulle idee io per esempio mi sento più vicino alla Mancina con Julio ha aspramente polemizzato per tante cose politiche polemizza anche adesso mi sento più vicino a lecco su questo bisogno di radicale innovazione teorica di dire dà vita all'innovazione ideale eccetera eccetera di quanto non mi senta ad alta di quindi c'è una
Di c'è una una stranezza nella sinistra italiana dovuta in parte anche al sistema proporzionale cieca ma la diva divisione c'è anche dove c'è il sistema maggioritario pensate all'Inghilterra dove c'è il sistema maggioritario più duro alla Francia
C'è una stranezza che c'è una comunanza di valori di fondo diciamo l'aspirazione quegli aspetti delle cose che diceva Giugni fatte cent'anni fa e che sopravvivono e che Caveri hanno una un popolo di sinistra e quindi i partiti di sinistra c'è una profonda divisione politica
Io penso che non ci sarà nessuna possibilità di Adele risultato in Italia sia attraverso tanta fatica tanto lavoro teorico tanta esprime Anzio anche tanta tolleranza reciproca non si mettono dei insieme i vari spezzoni della sinistra
Che sono certamente ha fatto bene il pareri Partito democratico Sinistra dire non cinta sterilmente a far vedere discriminazione preventive contro questo o contro quello e ha giustamente detto né contro Alleanza democratica né contro Rifondazione comunista
Vogliamo costruire un programma vogliamo costruire qualche cosa di che cerchi di unire il mass
Sì modelle forse possibile
Della sinistra italiana appunto e perché no da Rifondazione poi se uno si può chiamare fuori si chiamerà fuori ma da Rifondazione al PDS ai piedi ad avere ognuno di noi ha qualche errore ai compagni socialisti i quali i quali vogliano appunto una una posizione della sinistra alterna attiva ai compagni socialisti che voglio una posizione la sinistra alternativa ecco perché io poi dico a giugno e che ha fatto questa critica al PDS
Che ci metterebbe ma non so e è ma perché il segretario del partito socialista ha ritenuto già necessario di candidare come futuro presidente del Consiglio segni segni è vero che è uscito dalla Democrazia cristiana ma Segni è quello che ed è si è fatto
Chi l'ha fatta diciamo una lotta in Comune consegni per il cambiamento della legge elettorale che va e purtroppo cose sono andate come sono andate ma segni e poi un moderato che
Un uomo diciamo così il quale ha sempre condiviso le scelte fondamentali della Democrazia Cristiana per cui non c'è niente di me da meravigliarsi se Segni già si incontra con Martinazzoli e si fa designare anche da Martinazzoli futuro presidente del Consiglio
Io credo che la sinistra deve è il debbo come secondo me se mi permette Giugni nel vecchio corso soci del vecchio o nuovo corso socialista fu proprio in questo
Fu nel pensare che era suo dovere andare al governo e questo poteva essere giusto intendiamoci
Ma che contemporaneamente per suo dovere compete con il partito comunista italiano e questo è dove che dobbiamo superare con tolleranza reciproca pazienza conventio è lecito che ha nella costruzione di un programma comune della sinistra italiana a questo non c'è alternativa perché altrimenti andremo contro una sua sconfitta sicura
Credo che la la prospettiva di una di un accordo tra il PDS Alleanza democratica non abbia molti sostenitore che questa sera perché anche Ranieri se non mi sbaglio è stato criticò piuttosto severo di Alleanza democratica in un articolo uscito sonorità qualche mese fa o no
Siamo criticava alcune suggestioni neo azionisti un'alleanza
Io però vorrei solo un minuto sulla interrogativo conclusivo tu circa le prospettive
E non ritornando su questioni più generali su cui pure sarebbe il caso di discutere
Ecco io così in verità
Sono fortemente preoccupato per quanto riguarda le prospettive politiche del Paese anche del nostro partito
E ho timore che i o timore di un piccolo show
Un vicolo cieco per l'Italia e per la sinistra
Non vorrei che mentre noi qui riprendiamo a discutere di vie alternative
ITT di alternativi ismi
Io non vorrei che invece poi nella realtà le cose in questo Paese stessero andando in tutt'altra direzione
E che noi ci si ritrovi qui tra un po'di tempo alle carceri ferite
Le cose grossomodo stanno così secondo me
C'è il rischio
Più che un rischio che la lega una formazione del tutto estranea alla costruzione della democrazia italiana
La formazione politica che fa pensare sull'Italia l'ipoteca di una spaccatura
Una formazione di destra di tipo nuovo nella buona sostanza
Il rischio è che questa formazione politica
Possa conquistare nelle prossime elezioni
Il monopolio
Non dico la maggioranza il monopolio della rappresentanza politica nel nord dell'Italia
Escluso l'Emilia
Questa Regione
Nella parte più evoluta e più ricca del Paese
Ora le conseguenze che
Sì produrrebbero se a questo si giungesse sarebbero catastrofiche io penso che
C'è un tratto eversivo
Secessionista della lega irriducibile
E quindi la lega lavora consapevolmente acquista rottura
E intende legittimare Suma conquista del monopolio della rappresentanza politica degli eletti
Intende legittimare le proprie pretese
Ora noi abbiamo la necessità non vorrei
Che la storia non ci non insomma quasi nulla non ci insegna nulla
Insomma qual è l'argine da costruire per impedire che questo accada questo è il punto
Quindi certa un'alternativa come io
Penso che bisogna affermare una democrazia dell'alternanza e costruire una sinistra che si candidi in autonomia dai conservatori a governare l'Italia ma il rischio oggi è quello che io descrivo essendo forse perché sono meridionale lo sento di più
Allora l'argine quale noi non riusciremo a combattere la lega parliamoci chiaro questa è la mia opinione posso sbagliare e mi auguro di sbagliare ma non riusciremo a contrastare la lega contrapponendo alla lega un blocco di sinistra chiuso è autosufficiente non riusciremo a farcela
I dati della situazione sono tali che ci dicono che non ce la faremmo se scegliessimo questa strada
Ecco perché allora il vero problema vitale da risolvere nelle prossime settimane perché la sfida è tra qualche mese e di mettere in piedi una alleanza
In grado di arginare la Lega e il impedire che la lega conquisti il monopolio della rappresentanza per potere poi dire che il nord c'è anche una voce democratica forte autorevole
E contrastare i propositi eversivi della legge
Allora bisogna posso questo è il punto politico guai Asmar ridurlo costruire un'alleanza tra una finestra consapevole dei vincoli che comporta l'assunzione di responsabilità di governo di questo Paese
E forse laiche cattoliche del Centro democratico italiano quest'alleanza
Di Sinistra democratica questo schieramento democratico può proporsi di fronteggiare la legge
Dispongo stringerla in alcune parti nel Nord di sconfiggere al Sud uno schieramento di questo tipo la destra e candidarsi a governare il Paese evitare la catastrofe del Paese altro ok
Ahimè alternative
Blocco di sinistra
Questa è la verità e in questa direzione io penso che il PDS ha un ruolo nevralgico per essere baricentro di una nuova unità di una sinistra consapevole che i vincoli del governo di questi italiani
E risposta allearsi con forza e senza rinunciare al è propria aspirazione alla propria autonomia allearsi con forza e del Centro Democratico qui poi torna la questione
Se invece certo che segna un la sua cultura il suo impianto sono conservatori ma il problema non è di dire diventa di sinistra
Non essere più conservatore il problema di apprezzare quando ha lasciato la bici di Critical Carlo quando sembra tornare ai propri lidi ma di sforzarsi di lavorare a un'alleanza perché questo è il modo per contrastare il pericolo che incombe sull'Italia
Il pericolo che la spaccatura della rovina della vita democratica di una lirica gratuiti ma che finisce lì questa politica che ha fatto la legge
Come e questa politica che tu sostieni che ha fatto diventare la lega così forte per non abolire non la sconfiggeva la politica politica politica abbiamo fatto diventare la Lega porta politica dall'articolo ingenua quella che sostengo io
La politica che ha fatto diventare la lesione ordinando e la politica della Democrazia Cristiana
E la politica di chi ha governato questo Paese Medel piccine del PdL due risponde che sono molto chiare mi sembra diciamo quella cui io penso si debba lavorare grazie mi sembrano molto chiare
A giugno voglio chiedere qual è la sua
Io vorrei sottolineare però questo aspetto che non abbiamo non abbiamo ancora abbastanza digerito assimilato interiorizzato la novità dei sistemi elettorali che sono stati introdotti per cui discettare di schieramenti prescindendo dal fatto che saremo costretti collegio per collegio a misurarsi con il debito Polaris mi di fatto se non di diritto e elezioni amministrative ce ne danno già ce ne dato già il primo Banco di verifica
Stesso sarebbe un po'avrebbe poco senso
Tortorella mi ha lanciato una giusta sfida credo dice perché il partito socialista propone propone segni come premier
Ma perché siamo nella logica di un sistema
Di un sistema politico che è cambiato nel senso che dobbiamo immaginare già da adesso una coalizione per il futuro
E se non riteniamo di poter avere una posizione egemonica in questa coalizione e allora cerchiamo di individuare un punto di equilibrio beh non fa piacere
Andare da soli nelle sulle piazze a proporre segni anche perché lo lo avversato in tutti i suoi referendum commettendo un grosso errore non ho difficoltà ad ammetterlo
Però però a questo punto lui o altri che presenti una patente di innovazione
Nell'ambito di quella che dovrà essere poi la carta da giocare e qui credo che abbia profondamente ragione Ranieri siamo in una situazione in cui occorre pensare a schieramenti contro più che a schieramenti omogenei cioè arginare l'avanzata di altri ecco in questo la formula presidente ha trionfato incide la concentrazione democratica dove dove partiti molto diversi hanno eletto un Presidente della Repubblica e pare che ora questione leggendo un altro sempre di un partito non vicini
Questo dovrà essere che però non cito non ci sto non ci esile
Anche perché per far funzionare questo sistema occorre operare
Delle più compatte concentrazione di forze non si esime dal compito di cercare e nell'ambito di possibili coalizioni preventive per intesi ignare un premier per designare un sindaco o altro
Noi non cerchiamo di unire le forze che sono tra di loro più omogenee
Identificando una linea politica una linea politica
Che che sia convergente
Per cui tanto per device che ma e dato che è tardi mi mi fermo a questo schema non raccolgo le sollecitazioni intellettuali molto un potere Santi che sono venute da Claudia Mancina ma se mai ne parliamo dopo
Il io io penso che una formazione di tipo subì per al socialista come quella che ha vinto a Torino sia la linea attraverso il quale la quale si può rigenerare una nuova sinistra
Non è tale quella di Milano dove non a caso si è perso
E dico si è perché io a Milano avrà avrei avrei votato per Dalla Chiesa poi alla fin dei conti pur ritenendo
A non non sarà così a Palermo
E non ho ancora capito come saranno le cose a Roma dove comunque faccio atto di professione il voto visto che voto a Roma per a favore di tutte
Tre
Ora il il il punto è questo
Se si riesce a costruire una linea di questo tipo questo non vuol dire inglobare segni in una quadro di sinistra non segni non è un uomo di sinistra
Possiamo contemporaneamente a dire siccome sappiamo abbiamo l'umiltà di riconoscere che non saremmo i vincenti potremmo avere una buona affermazione ma non sarà più forti nello ai fini della formazione di un governo indichiamo facciamo questa scelta o altra scelta perché i giochi in questo non sono fatti
Qui dobbiamo integrarci fare un gioco a incastro da questo punto di vista e la stessa cosa in termini più elementari e più facili ma anche più immediate sia nelle elezioni amministrative
Dove purtroppo qui devo fare un'affermazione di di pessimismo
Perché vedo quanto è difficile costruire qualcosa che abbia una sua omogeneità
E soprattutto perché ho la sensazione consentitemi questa affermazione finale e che da parte del PDS o della maggioranza nel PDS si cerchi di perseguire la politica che oggi viene chiamata a geometria variabile e cioè sosta col uno potrebbe dire la forma di Nobile opportunismo politico ma in sostanza cercare lo schieramento che in ogni in questo o quel caso in questa o quella circostanza
Si presenta come munito di maggiori probabilità di vincere ma questo è vincere alcune battaglie ma non fa vincere la guerra questo non è un azione politica questa nazione abile mirante al successo immediato ma non costruisce nulla di solito
Rassegna di candidato alla presidenza del Consiglio la sinistra la sinistra PDS non avrà un suo candidato alla presidenza della presidenza del Consiglio io ho sentito corre voce che esiste un candidato alla presidenza del Consiglio da parte del PDS sta anche nel Violante
Io credo che noi dovremo arrivare alla definizione di un candidato però attraverso un processo evidentemente
No volevo dire questo scusate poi mia in arrivo alla diga questa questione io credo che sia verissimo quello che ha detto prima Giugni cioè che ancora non non riusciamo a fare bene i conti con la nuova legge elettorale
Credo però che proprio perché si tratta di una legge nuova
Che comporta necessariamente una ridefinizione una dislocazione dei soggetti politici come infatti sta avvenendo
Non possiamo dare per condanne per scontati gli esiti ecco questure d'dipende molto dipenderà anche dal modo in cui ci si mette nella battaglia dal modo in cui si usa quest'la legge elettorale su sul il giudice per il giudizio sulla quale negativo non c'è dubbio è una legge che noi del PDS abbiamo combattuto abbiamo cercato in tutti i modi
Di cambiare nel senso degli della inserimento del doppio turno e non ci siamo riusciti la consideriamo una brutta legge
Tuttavia per quanto brutta dobbiamo dobbiamo usare questa legge nel modo migliore voglio dire la politica conta non c'è se non ci sono soltanto le leggi conta molto anche la politica che si fa
Allora io credo che l'avvenire della sinistra ma non solo l'avvenire della sinistra l'avvenire della democrazia italiana stia nello sviluppo di una logica di alternanza questo è fondamentale se noi dopo tutto quello che è successo
Quello che è successo intanto a noi e il PDS tutto la trasformazione che abbiamo fatto proprio nella prospettiva dell'alternanza e dopo quello che sta succedendo nel Paese la distruzione del vecchio sistema politico
Se noi tornassimo da una prospettiva di accordo tra i grandi partiti o tra quel che resta dei grandi partiti io credo che questo sarebbe veramente una conclusione
Come dire una conclusione infelice di un processo che sicuramente un processo complicato e difficile ma che tuttavia un processo che ci può portare invece un esito molto migliore
Allora io ritengo che dare per scontato uno schema tripolare
PDS DC lega significa dare per scontato che l'esito della rivoluzione italiana sia una rivoluzione passiva
Cioè dare per scontato che tutto debba ritornare come prima con qualche variazione con soggetti in parte nuovi come la lega ma poi di che novità si tratti lo sappiamo bene e in parte decisamente vecchi come la DC che non mi sembra si stia rinnovando più che tanto
Ora questo rischio rischio che vada a finire così c'è è un rischio forte dovuto appunto alla
Al tipo di legge che il parlamento ha fatto
Però credo che il nostro impegno la nostra azione politica la nostra soggettività politica debba essere precisamente di lavorare contro questo esito contro questa prospettiva
Noi dobbiamo lavorare per il progressivo formarsi imporsi di una logica bipolare di una logica di alternanza per questo e nato il PDS e per questo sta succedendo in Italia tutto quello che sta succedendo
Dobbiamo la vera lavorare perché il centro si articoli si frammenti
Per la fine dell'unità dei politica dei cattolici e quindi per lo spostamento a sinistra dei cattolici democratici credo che dobbiamo lavorare per questo e non per la ricostituzione del vecchio del vecchio centralismo democristiani
Ma allora per fare questo io credo che non basti l'unità della sinistra
Vitale da sinistra momento necessario ma io credo che non basti per il perché noi possiamo svolgere il ruolo che il richiesto dall'attuale situazione e dall'attuale collocazione politica del PDS
Ci vuole un'aggregazione molto più ampia che senza perdere senza far perdere a nessuno Lepida sua identità quindi senza oscurare le diverse identità
Sviluppi però un fronte una abbreviazione appunto democratica e nazionale capace di proporre un programma di governo che sia effettivamente innovatore riformatore
L'unità della sinistra quindi io la vedo come qualcosa che sta dentro l'unità dei progressisti che può
Direi di più che può realizzarsi soltanto dentro l'unità dei progressisti
Allora sono d'accordo sul fatto che noi non possiamo fare preclusioni lo possiamo accettare come dire prove ideologiche che ci vengono chieste di fare preclusioni a sinistra credo che non dobbiamo fare preclusioni Nanni anche d'altra parte dall'altra parte
Credo soprattutto che non dobbiamo ritornare ad una questione di sigle cioè noi adesso stiamo ritornando di nuovo nella logica delle sigle dello schieramento nel senso peggiore della parola cioè Rifondazione addii ma anche a dire una sigla Alleanza democratica io per dove noi ci dobbiamo rivolgere all'opinione pubblica democratica alla grande quantità di cittadini democratici e progressisti che ci sono in Italia di cui non credo che Alleanza democratica sia l'unico l'unica voce altra cosa è il Progetto
Quel progetto di Alleanza democratica quello sì io credo che sia un progetto che noi dobbiamo raccogliere cioè appunto il Progetto di uno schieramento il più largo possibile che sia capace
Di dare anche delle indicazioni e delle prospettive a cittadini che non sono stati finora di sinistra ma che sono autenticamente democratici che chiedono come noi la riforma dello Stato che chiedono giustizia
Che chiedono che chiedono diritti che chiedono la certezza dei diritti di tutti i cittadini in questo Paese
Credo che questo sia possibile farlo appunto se si supera una logica di sigle è una logica di semplice come dire accozzaglia di pezzi non credo che mettendo insieme dei pezzi andremo molto lontano e cade ma poiché l'accusa di volere essere il PDS al centro
Di una aggregazioni credo che il ruolo del PDS che indubbiamente è un ruolo importante perché non possiamo nascondere il fatto che la forza più importante della sinistra ed è uno dei pochi dei pochissimi soggetti politici rimasti in piedi
Ma questo ruolo si deve esprimere soprattutto nella capacità di proporre un programma di governo programma non intendo un libro dei sogni o una o un tomo in quattro volumi intendo la enucleazione di quattro cinque punti che sono i punti che noi riteniamo che devono essere fondamentali per proporre soluzioni al paese in questo momento e e su proporre questi punti alla come appunto all'insieme delle forze democratiche e progressiste
E io credo che se si riesce a fare questo punto con grande apertura senza preclusioni ma anche senza logica di puro schieramento
Se si riesce a fare questo si può arrivare insieme al a ad altre forze ad altri soggetti soprattutto insieme ai cittadini all'opinione pubblica si può arrivare alla definizione delle del leader Tory della coalizione io credo che questo passo sarà necessario si deve fare prima delle elezioni però credo che si debba fare insieme agli altri credo che abbia molto senso che il PDS troppo nel suo candidato ricominciamo con la ridda dei candidati dobbiamo costruire così come abbiamo saputo fare in alcune situazioni per le elezioni amministrative e l'abbiamo fatto bene in alcune situazioni non in tutte purtroppo
Credo che dobbiamo fare la stessa operazione per elezioni politiche cioè arrivare a costruire insieme ad altri un programma e sulla base di quel programma la identificazione delle leader di governo che noi proponiamo agli italiani perché questo significa uscire
Dalla vecchia logica imputare nella logica del nuovo sistema elettorale cercando come dicevo di utilizzare questo sistema elettorale nel modo che Possa aprire più prospettive
Al Paese ed è solo in questo modo che possiamo contrastare la lega io non credo che si contrasterà alla lega
Cercando delle alleanze tra pezzi del vecchio sistema politico perché tale verrebbe giudicato anche il PDS se si perse facesse un'alleanza con la Democrazia Cristiana l'alleanza con la lega si può erede dalla lega si può contrastare soltanto facendo un'alleanza che sia veramente di di cittadini democratici e che quindi sia capace di dare veramente il senso della novità della fase politica nella quale stiamo andando
Grazie
Aver avuto la pazienza di stare ricevono ringrazio tutti i partecipanti al dibattito e vi ricordo che questa sera alle ore ventuno in questo stesso Sallah ci sono all'intervista a Michel Rocard