"Somalia, Bosnia, Cambogia: ce la fa l'ONU ad essere governo mondiale"

Buonasera
Buona sera
Diamo inizio al nostro incontro io ho la piacere di presentare gli ospiti della festa nazionale dell'Unità
Sono Fabio Fabbri ministro della Difesa qui alla mia destra
Erika ugelli Amba settori in Somalia fino a poco tempo fa qualche giorno fa che il primo alla mia sinistra
Giancarlo Migone che vicepresidente della Commissione esteri del Senato che qui subito di fianco a me
Renzo Trivelli parlamentare europeo
E Petter Jancovic che presenta un proprio al piacere quale ospite la nostra festa come presidente della commissione internazionale doveva socialista di interessare solista sui diritti umani
Il tema di questa sera che noi abbiamo al centro nostro dibattito è un tema che fa riferimento a questioni molto
Interessanti dall'opinione pubblica e drammatiche come la Somalia la Bosnia la Cambogia e la domanda che ci poniamo che poniamo ai nostri interlocutori
E ce la fa all'ONU essere governo mondiale
è un tema di grande interesse ovviamente che si proietta su un futuro non ravvicinato ma sicuramente una prospettiva alla quale noi riteniamo opportuno operare e lavorare
Nelle azioni che vengono compiute dalle diverse forze politiche penso anche nei dall'azione del governo credo che però questa sera non si possano registrare e non sottolineare anche con la nostra
Presenza qui come
Il fatto storico che è avvenuto con la firma tra l'Ara prenda Arafat appannare all'EP
Era per intanto Israele
Per questo accordo di pace che ha significato il superamento di una fase drammatica e che tutti noi ci auguriamo sia il segno di una fase nuova
Della pace in questi territori del diritto a tutti i popoli avere uno stato e in particolare di far sì che il lo Stato palestinese future lo Stato di Israele possono convivere in questa parte di mondo come elemento anche di segnale più importante per l'intero continente africano
E quindi un evento straordinario che per il quale ci siamo battuti per tanto tempo nelle forme diverse ma che oggi ha trovato una sanzione importante
Ecco nel sottolineare questo elemento di grande rilevanza io vorrei però porre note interlocutori una domanda che non è una domanda ovviamente polemica ma è una considerazione che io ho fatto vedendo oggi queste immagini stupende della firma del protocollo d'intesa tra due popoli tardi rappresentanti due popoli
La domanda è perché questo evento straordinario non è avvenuto in sede ONU cioè nella sede che doveva rappresentare rappresenta tutti i popoli
In che senso quindi questa non firma all'ONU rappresenta anche un segno di difficoltà dello stesso ad avere un ruolo come governo mondiale di fronte a questi grandi eventi
Ecco la domanda che
Vorrebbe essere ovviamente chiedo anche lo sentano cultore di esprimersi su quanto avvenuto per il significato che somma e vorrei partire per le prime risposte in questo nostro ciclo di di dibattito prepagate per Jankovic che è stato prese nel Consiglio di sicurezza
Durante l'evento del Kippur nacque perché pure quindi forse lui anche come dire una storia alle spalle che può aiutarci a capire più profondamente quanto sta avvenendo e anche cominciare risponde alla domanda che io ho posto un po'non provata realmente ma come super sottolineare un elemento diciamo di riflessione per tutti noi prego
Grazie buonasera
Carenze compagni amici naturalmente la Gestione posta tra il vostro modo l'attore molto importante
Che sarà nel futuro il posto il ruolo delle Nazioni metodo il processo di pace il Medio Oriente io vorrei dire prima che con tutta l'importanza che aveva la cerimonia di quest'oggi nella Casa Bianca
Con tutto il rilievo perché ricevuto il Presidente degli Stati Uniti ministro degli affari esteri strideva noleggia
Il vero a chi tetto di questa cerimonia
Il vero imprenditore sono state le Nazioni Unite perché senza le Nazioni Unite mesta cerimonia testo spettacolare a te di pace non avrebbero avuto proposto per tre ragioni precise prima di tutto sono le Nazioni Unite
A chi Pebble no Israele e i palestinesi la loro nascita come nazioni o comunque ruppe del mondo di oggi la nascita dell'Est dello Stato di Israele è stato atto vuoto delle nazioni unite della sabbia c'è Barale del mille novecento e quarantasette
Però anche il piano il più importante piano di pace l'unico piano di pace che esiste finora
Bene una famosa reso l'opzione della Telgate il Consiglio di sicurezza di nazioni unite Lara le soluzione duecentoquarantadue
E anche nella del del del del del cambio di lettere fra dal premi per fra Rabin gli assi Arafat si parla a te la risoluzione duecentoquarantadue tiene intendi ad altro che una risoluzione del Consiglio di sicurezza
E anche il fatto
Che le due parti abbiano preso la via della pace e dovuto in larga misura
Alle fa alle possibilità che li hanno offerti le Nazioni Unite Tino chi non si ricorda il primo grande discorso degli Asia l'ha fatta avanti alla sobria generale che significava con spettacolare
Una spicca l'uccisione spettacolare
Spettacolare via palestinese a politica fra significava che era finita
Dare dette il terrorismo e finalmente la presenza in Medioriente fino a oggi di truppe stati mantengo della pace delle nazioni al mito al golf Accor Cal contribuito maggiormente a mantenere la pace a
A dettare troppe fra le le tue parte quindi io penso che anche del futuro il ruolo delle Nazioni Unite sarà molto importante non solamente per legittimare
Tali accordi fra i partiti banchettare per per offrire anche del futuro uno squadrone
Per il spesso gruppo fra pretesa relazione fra israeliani e palestinesi perciò a Damiani si riavvia entro quindi io credo che il posto delle Nazioni Unite Medioriente va a rimanere anche per il futuro di molte otiti grandissima importanza
Grazie sentiamo il parere anche di Renzo Trivelli parlamentare europeo del PDS
Io sono d'accordo con quanto ha detto oggi Iancu vittima c'è anche l'ONU non appare alla ribalta dell'accordo
Certamente
L'ONU ha avuto una funzione fondamentale sia nella Fondazione dello Stato di Israele il riconoscimento dell'Oltrepò
Sia nell'indicare con la Risoluzione duecentoquarantadue una strada non solo dell'accordo ma anche del riconoscimento della piena identità palestinese di cui abbiamo finito come dire un inizio importanti
Tuttavia non sarebbe come dire corrispondente a verità
Non dire
Che l'ONU non può esaurire in sé tutto e tutto non può fare l'ONU
Perché non c'è dubbio che in questo accordo il ruolo degli Stati Uniti d'America è stato di grande peso
Come oggi
Un peso invece prevalentemente negativo mi pare che abbia la linea degli Stati Uniti d'America per quanto riguarda la Somalia
Questo per ciò che concerne diciamo l'ONU e l'accordo io israelo palestinese
Siccome poi il tema è Bosnia
Somalia Cambogia riesce l'ONU a mettere un Governo mondiale vorrei aggiungere soltanto pochissime considerazioni
Anche perché io sarò relatore al Parlamento europeo di una proposta di riforma dell'organizzazione delle Nazioni Unite
Io credo che l'espressione governo mondiale può generare qualche equivoco
Nel senso che l'ONU
Non potrà mai essere su scala mondiale quanto sono i governi su scala nazionale bisogna pensare a qualche cosa di più Complesso
In sostanza poi potremmo tornarvi di più nel corso del dibattito il problema che ci pone un adeguamento dell'ONU
Come dire a tre grandi novità
La prima è una grande novità anche se storicamente sia prodotta per un lungo periodo di tempo
è l'adeguamento del logo al mondo odierno
L'ONU è ancora quello del mille novecentoquarantacinque nello Statuto dell'ONU è stabilita una dipendenza tra i Paesi vincitori e i Paesi nemici od ex nemici
Cinque sono le potenze hanno il diritto di veto
E quindi il mutamento della situazione internazionale richiede una riforma dell'ONU
Una riforma dell'ONU a richiesta anche dalle nuove sfide dai nuovi compiti mondiali basta pensare al divario Nord Sud al grande problema dell'ambiente dell'ecologia
Come dire al alle nuove minacce alla i DS alla criminalità per capire che i principi del quarantacinque non coglievano queste novità di oggi infine l'ONU deve adeguare l'azione ai propri stetti compiti oggi nove molto esposte
Cambogia Somalia Bosnia
E altri paesi circa quindici le missioni dell'ONU con più di cinquanta settanta mila
Gli uomini impiegati qual è il punto più debole
è che il fatto si è sostituito al principio della intangibilità della sovranità nazionale quello che viene chiamato il diritto di ingerenza
Tuttavia questo diritto d'ingerenza
è stato praticato in base a considerazioni empiriche
Il fatto più rilevante fu nell'Iraq per la difesa dei curdi ma già nel Sudafrica più fu una certa ingerenza
Ed oggi si parla per la Somalia come per la Borghi o come per la Cambogia di
Operare di parchi Carroll operi sulla base del diritto d'ingerenza
Ora noi abbiamo un problema gravissimo è che questo diritto di ingerenza non è codificato e quindi è soggetto alla discrezionalità del momento il problema quindi il primo problema di riforma dell'ONU è questo
Dare un fondamento al diritto di ingerenza per cui le risoluzioni dell'ONU siano tutte coerente abbiano un'altezza applicazione
Grazie Trivelli che ha introdotto uno dei temi di questa sera la Somalia e quindi io passo la parola misto Fabbri che ci porterà qui la sua esperienza i problemi che ha avuto con gli americani in incontro recente sentiamo immediatamente in presa diretta molte considerazioni prego Ministro
Confesso che la Somalia occupato penso la metà della mia attività di ministro
L'esperienza maturate in Somalia consente già un la prima serie di riflessioni correlate al tema che
Ci è stato proposto questa sera
La Somalia evidenzia il punto più grave della crisi delle nazioni
Mentre altre missioni hanno avuto successo come quella in campo
Come sta avendo successo quello in Mozambico
L'impotenza delle Nazioni Unite o addirittura nel bilancio tutt'altro che brillante della loro azione
Lo abbiamo davanti agli occhi se pensiamo a quello che è successo in Bosnia e a quello che sta succedendo in Somalia
Il Somalia si è posto una prima questione fondamentale
Le modalità i limiti
E il rapporto che deve esistere fra il mezzo e il fine a proposito dell'impiego della forza delle missioni umanitarie
Problema non risolto posto all'attenzione delle Nazioni Unite con una improvvisa impennata di senso di responsabilità e dico anche di orgoglio e di umanesimo italiano dal Governo del nostro Paese e che è ancora irrisolto le Nazioni Unite nona risposto al chiarimento che è stato mangiato quello marittimo non hanno risposto non se n'è occupato il Consiglio di sicurezza
C'è stata una risposta di fatto nella risposta di fatto è che
La divergenza fra il governo italiano erbacce Luigi non è stata composta tant'è che il governo italiano ha deciso di allontanarsi dalla piazza di Mogadiscio
Che cosa mette in evidenza quello che è successo in Somalia primo
La carenza di quella che chiamava Condit codificazione
Il collega Trivelli in ordine alle modalità di gestione delle missioni umanitarie ma più che duca di di codificazione
è mancata una sede collegiale
Che coinvolgesse tutti i contingenti almeno che erano presenti per definire le scelte di anche di politica militare
Noi come il l'azione italiana non abbiamo mai rifiutato l'applicazione di quanto previsto dal capitolo settimo della Carta delle Nazioni Unite che prevede anche l'impiego della forza per l'imposizione della pace per la l'azione di pc imporsi in come dicono
In America
Ma abbiamo chiesto che sì adottasse un intervento di tipo diverso e ci siamo ribellati quando l'uso della forza anziché essere un mezzo
Finalizzata al raggiungimento dell'obiettivo della pacificazione diventato un fine in sé stesso la missione umanitaria si trasformava in uno stillicidio di combattimenti di combattimenti con alto prezzo delle vite umane
Una guerriglia urbana permanente soprattutto senza risultato siamo arrivati a dire piuttosto che questo stillicidio di combattimenti e di quelli di urbana Center il risultato rappacificazione sense disarmo è la premessa per rapidi pacificazione allora meglio organizzare colleghi il l'attrezzatura adeguata una grande operazione di disarmo una volta tanto
Alla quale faccia seguito subito il dialogo
Che cosa è avvenuto che invece si è proceduto malgrado la il nostro allarme il nostro avvertimento con le operazioni di disarmo c'è stato un eccesso nel impiego della forza con quei risultati raccapriccianti e devastanti che abbiamo sotto gli occhi e non c'è stato invece la componente del dialogo
Ma altre questioni sono venuti da Oriente il primo appunto questa mancante di una sede collegiale politica non l'abbiamo invocata l'abbiamo invocata a Mogadiscio e a New York un tentativo un conato di collegialità testato ma poi emerge questa carenza direi proprio istituzionale e strutturale per cui c'è questo grande potere del segretario delle Nazioni Unite che magari lo delega a dei suoi vicario dei suoi collaboratori e manca appunto questa
Definizione collegiale delle scelte politico-militari poi in banca
La sede collegiale reale per quanto riguarda anche le decisioni di carattere militare che discendono da quelle politiche ma che hanno una una loro un loro processo decisionale noi ci siamo lagnati che
Non era stata prevista è forse abbiamo fatto male non chiederlo ma quando siamo partiti era un'operazione tutt'affatto umanitarie che non era previsto la nostra presenza del comando
Dell'uno sfondo ma quello che emerge che non insomma il funzionamento dei comandi non è ben regolato neppure questo
Rischiamo di affidare tutto una sorta di oligarchia che non rispondeva nessuno allora noi abbiamo detto che fra le altre cose che devono essere previste in una riforma delle Nazioni Unite c'è questa rete funzionamento dei comandi
Della collegialità sul piano politico strategico ed è la più collegialità anche sul piano strategico
Militare e abbiamo fatto l'esempio della NATO
La NATO è uno un organismo regionale di evitare collaudato
Che ha una catena di comando che funziona ma i comandanti generali hanno un grande potere tuttavia rispondono un comitato militare cioè nella NATO è prevista una forma di elaborazione con le gare di controllo collegiale
L'altra questione che non hanno l'altro l'altra carenza che si è rivelata è la seguente insomma pare che l'ONU possa avere successo quando interviene il situazioni in cui praticamente le parti in conflitto
Sono d'accordo di rimettersi al mediatore delle Nazioni Unite quando invece e così così è stato in un certo senso il Mozambico
Mozambico le cose sono andate bene perché c'era un grande spirito di ma grande volontà di conciliazione della renano e del Governo del presidente Chissano per cui ebbe quasi quasi si ha invocato il la l'aiuto del mediatore
Delle nazioni Unite Rino altri alti gli hanno fatto benissimo a patto un grande lavoro che ha riconosciuto da tutti quando invece ci troviamo in una situazione diversa ecco allora il dramma della il dramma della Somalia
La conclusione che io traggo la rispedì entra somala è la seguente in futuro le missioni di pace devono essere organizzati in modo diverso
Non è possibile assemblare contingenti Diversi che non hanno mai operato insieme
Che hanno diverse mentalità io non voglio accusare nessuno ma mi pare che ci sia anche i siano anche diverse valutazioni sul valore dell'attesa di turbava il modo diverso di approccio con le porla io mi ricordo che cominciai
A a manifestare
Un dissenso che poi fortunatamente è stato fatto proprio dal governo italiano per fortuna ma abbiamo mai avuto
Nelle culture lacerazioni all'interno del governo che pure è stato accolto dal parlamento io devo dire qui non per piaggeria ma che per esempio nell'atteggiamento di lustro di comprensione ma di sostegno alle pareti alle scelte del governo del PDS abbia molto confortato
In tutte le occasioni e ho cominciato a manifestare dissenso quando è vietata la ritorsione da parte dei pachistani io ero in viaggio verso magari ce l'hanno sparato sulla folla
Io incontrandomi ed era presidente l'ambasciatore a ugelli con l'ammiraglio ha paura come generale di Oporto subito il problema di Roma quando vi confrontate con una folla che che protesta che è tumulto ante avete i mezzi per per affrontare questa polimeri Dior
I mezzi originale che avevo per e-mail mezzi ordinari che usavano tra polizia gli idranti le bombe lacrimogeni e quant'altro riconobbero facendo autocritica che non le avevano e che quindi sparavano ad altezza d'uomo l'altro giorno al check point pasta parliamone di queste cose al checkpoint pasta eravamo cinquanta nigeriani e trenta italiane che gli italiani non hanno sparato
L'abbiamo sparato ma che in realtà rare eravamo circondati da una folla tumultuosa ante a un certo punto i miti ariani noi facevamo opera di persuasione loro hanno sparato primina riapriamo il palato ad altezza d'uomo contro contro le donne contro i bambini
E quindi noi ci siamo dissociati da questa impostazione ed è quindi che cosa che cosa ne deduco io ne deduco che il futuro le missioni umanitarie di pace quando si tratta di utilizzare un braccio armato devono essere affidate organizzazioni regionali che scambiano un'esperienza collaudata di operazioni condotto in comune
Con una catena di comando che funzioni
E qui e che e che non vengano in qualche che non siano turbate da questi inconvenienti di di contingenti che operano senza nessun coordinamento quello che è mancato insomma anche diciamo la verità la pianificazione il coordinamento oggi mi sono sentito dire dalla mia Radio aut
Qui in un'intervista al Corriere che è soddisfatto che i soldati italiani se ne vadano da vocalist sia nello stesso tempo io ero assillato insistentemente dalle richieste
Del comandante del del contingente della forza uno sono che ci chiedeva di rimanere tirato i dadi settembre ora ci hanno chiesto di andarsene no
è stata una una soluzione concordata ma sostanzialmente appunto
Dopo visto che non abbiamo composto la la la divergenza
Ci hanno chiesto al Gandhi andartene subito e hanno pianificato così male la suggestione che ha detto non sono in grado di sostituirci nella nel controllo dei punti
Determinanti non solo ma quando si è verificato il il fatto increscioso dove al punto pozzanghera dove hanno trovato la morte alcuni nigeriani questi stavano sopraggiungendo
Al check point pasta senza avere minimamente comunicato preavvertito del loro del loro arrivo degli assoluto scollamento mancanza di coordinamento tutto questo dimostra che l'ONU
Se non vuole mettere in forse il in modo definitivo e irreversibile il suo prestigio e la sua credibilità del organizzare diversamente anche le missioni
Di pace tutto questo introduce gli argomenti trattati da Trivelli è possibile una riforma delle Nazioni Unite io dico che indipendentemente dalla impari sul governo mondiale io credo che sia capelli pieni che il mondo che le perfettamente le forze democratiche i grandi paesi democratici debbono fare uno sforzo per promuoverlo pestato
Per promuovere questa riforma e abdichiamo chiede tutte le cose che il rischio di un terzomondismo delle Nazioni Unite il bene che vogliamo al Terzo Mondo ma questa conduzione
Ha messo in evidenza questo rischio questo
Pericolo e io credo di dover enfatizzare in futuro il ruolo delle organizzazioni regionali di Rita non solo la NATO ma quella africane e così via sono stati interpretato male a Pisa ma letta fabbricò mandarla nato in Somalia
Forse non sarebbe stata ma io non non c'ho mai pensato ovviamente ormai la missione è quella che è ma quella la NATO che stavi pensando al suo al suo essere al suo modo di operare alla stessa sua otto loan to logica presenza sulla scena mondiale
Forse può mettere nel conto anche l'intervento era venti fuori area si è prescelta dalle Nazioni Unite per fare questa operazione penso per esempio che in Bosnia la NATO se si raggiunge la pace possano svolgere un'azione molto
Molto efficace molto più efficace di quanto non non sia quella appunto di contingenti
Assemblata ecco io mi mi fermo qua dico anche ai nostri venticinque ascoltatori che stando qui in concorrenza con un grande dibattito che vede impegnati il Presidente della Camera e il presidente del Senato che questa della Somalia è stata credo per il nostro Paese ma anche per chi l'ha vissuta un'esperienza straordinaria perché che ma molto appassionato perché a un certo punto sembrava che l'Italia stesse per essere umiliata
E noi invece avevamo fatto una scelta coraggiosa una certa che il Parlamento ha ha provato che l'opinione pubblica ha condiviso è riesplosa del sentimento nazionale
è incerto naturalmente positivo abbiamo posto una una grande questione una nobile questione di principio sul sull'impiego della forza sui limiti dell'impiego della forza e io credo che sia una buona causa e come tutte le buone cause possono anche re i giungere a successi naturalmente l'obiezione che è stata fatta bella la causa era buona ma evidentemente l'Italia un peso politico così modesto che non è riuscito a farla vale io credo che ci possa essere del vero in questo in quest'anno non già di verità che è io rispondo però che la causa non ancora perduta
E che anzi mi si può purché purtroppo dei fatti la dura reazione dei fatti convalida il fondamento della nostro approccio alla questione somala credo che era alla fine come l'olio buono la la causa buona
Tollerare il partito dei patrocinatori tanti ne ha trovati tanti a livello mondiale la grande stampa l'America con tutti i suoi difetti anche se è una grande democrazia in cui al Times in un fondo di ieri
Da dava sostanzialmente ragione la posizione italiana ieri ho avuto un colloquio di due ore con il segretario delle Nazioni Unite e io ho ho detto che fra alleati
Serie reali non occorrono non servono le ipocrisie bisogna essere molto franchi
E e ho aggiunto che evidentemente noi chiediamo agli Stati Uniti di valutare la questione che abbiamo posto in tutte le sue implicazioni in tutte le sue rilevante e ci pare francamente che le nostre ragioni comincino abbiano cominciato a far breccia comporta convalidate purtroppo come dicevo dai fatti quindi quando si è nel giusto anche un Paese come il nostro che e in mezzo ai guai nel quadro di questa transizione istituzionale politica con la questione morale all'ordine del giorno tuttavia quando si è nel giusto non bisogna avere timore di parlar chiaro
Io nella mia azione ho sentito qualche volta
Una una sorta di e di complesso di inferiorità Bertinotti maggiori alleati una sorta di di di propensione era genuflessioni non seppe guardarsi può essere alleati le arnie serie ma quando si è convinti
Di essere nel giusto di fronte a problemi che coinvolgono l'umanità come questi bisogna non avere il timore di parlar chiaro e alla fine si è anche rispettati ed ascoltati dell'Iraq
Lista fa abbia posto molte questioni nel suo intervento su cui poi torneremo a sentendo il parere anche degli altri ospiti a questo tavolo
Vorrei anche suggerire se qualche persona domande da fare di farci pervenire un biglietto che io poi passano le domande agli amici agli ospiti nostri la festa per animare anche un po'un po'più dibattito però io vorrei sentire
Enrico Mongelli ambasciatori in Somalia fino a quanti sono fa se può darci anche Presadiretta diciamo anche in questo modo di intervento umanitario come se esplicato e quali sono stati i problemi anche gli insuccessi abbiamo tenuto prego settore
Ma io ringrazio
Ringrazio di avermi dato la parola
Confesso che dopo l'intervento del ministro Fabbri
Sono un po'in imbarazzo a parlare di Somalia unico io ha illustrato la situazione a mo'di persone fra siamo due su Biology permanente con tale autorevolezza che
Mi sembra
Che parla di sommaria dopo un intervento il ministro Fabbri forse sarebbe un di più per di più vorrei giungere che dal momento che
Sono cessato dall'incarico
Così anche sul piano deontologico per una forma di riservatezza
Nella mia amministrazione
Preferirei evitare inutili di tale nuovi elementi di polemica
Polemiche inevitabilmente mi ha coinvolto volevo farò qualche riferimento alla Somalia
Ma volevo affrontare un po'il tema più generale sul quale mi sembra che i vari gli oratori che mi hanno preceduto
Hanno evocato una sentite di estremo interesse
Vorrei partire dalla domanda implicita nel convegno ce la fanno le Nazioni Unite estero governo mondiale
Ma io intanto trovo questa domanda una domanda provocatoria provocatorio sul piano intellettuale
In quanto chiaramente le relazioni internazionali il sistema internazionale oggi caratterizzato sul piano politologico dall'anarchia
Una società anarchica le Nazioni Unite
Non su uno nei posti potranno essere immediato futuro il governo di questa realtà
Ma Nazioni Unite sono un'espressione della comunità internazionale importante
Siamo sporchi una un'istituzione che va aiutata a crescere con la quale al di là delle liberalizzazioni che certe volte si perseguono pensando
Alla pace mondiale che le azioni che dovrebbero instaurare certamente ad un ruolo da svolgere Peter Jancovic parlava del ruolo delle Nazioni Unite anche nel processo di pacificazione in Medio Oriente anche se poi la pacificazione avvenuta attraverso diciamo altri canali altri incontri
E chiaro che lì le Nazioni Unite intanto non possono essere governo nel senso classico della parola ma non possono neanche
Immaginare di essere presenti ovunque
Nazioni Unite oltre a essere un'istituzione sono un punto d'incontro
Dove ci dove si dialoga dove si discute dove si raggiungono degli accordi e certamente le azioni che hanno una serie di di compiti dalla diplomazia preventiva univa alle alle agli accorgermi i i comuni alla definizione di regole del gioco
Che su una della più alta importanza quindi questo per riconosce diciamo alle Nazioni Unite quello che dovrebbero fare quello che in gran parte fanno
Ho
Veniamo sì cerchiamo di trasporre questa diciamo impostazione diciamo istituzionale
Nella realtà somala te con CD cadiamo un po'in quello che diceva all'inizio tridentini vanno definite dei criteri e delle regole di intervento
Siamo passati da una situazione in cui la sovranità nazionale era
Un principio indiscusso delle Nazioni Unite
A una situazione in cui e l'opinione pubblica mondiale i governi le istituzioni della Chiesa e i Parlamenti chiedono che sia salvaguardata la vita umana e quindi siano garantiti i diritti dei cittadini e quindi le le istituzioni internazionali e in particolare un'istituzione ovunque ragazze unite in un'istituzione universale abbiano un dovere e un diritto di ingerenza umanitaria dei dei paesi nelle cose interni negli affari interni gli Stati non possono più disporre dei propri cittadini a proprio piacimento
Occorre che la comunità internazionale si faccia carico anche di questi problemi
Ecco su questo mi sembra che ma anch'io
Ancora una definizione di principi di criteri di di norme e di procedure da seguire
Nel caso della Somalia
C'è stato
Ci sono state due fasi c'è stato l'intervento umanitario volto a salvaguardare la vita umana Attraverso la scorta e la garanzia degli aiuti alimentari
Che è partita nel dicembre del novantadue con questa operazione unità fra guidata dagli Stati Uniti su mandato delle Nazioni Unite
Era un compito specifico molto chiaro
Che naturalmente poteva essere interpretato in modi diversi chili poi vedremo perché
Secondo lui li c'è stato qualche manchevolezza
Ma mix sostanzialmente era molto chiaro e quindi poteva essere svolto con la mia regia un una chiarezza di rapporti fra mezzi e fini
Ai primi di maggio del novantadue l'operazione passata sotto la direzione delle Nazioni Unite le Nazioni Unite avevano ovviamente un pubblico molto più difficile
Ecco ma qual era questo compito è questo che non è stato praticamente bensì evento
Cosa cosa dovevo fare Nazioni Unite dovevano pacificare il Paese
E quindi pervenire gli altri rapporti gli equilibrati di forza che permettesse ero di evitare un ritorno alla causa antecedente all'intervento del dicembre
O dovevano detto fra virgolette instaurare la democrazia in Somalia ecco questo diciamo non è stato molto chiaro e forse nazioni unite
Gli dai un po'velleitaria niente si sono lanciate su questa strada
Si sono lanciati su questa strada e forse
Non è stata capito esattamente qual è il contesto locale e si è innescato nuovo processo di violenza di cui parlava il ministro Fabbri unto fa ora quando si parla delle Nazioni Unite
Le si parla anche degli uomini che in quello specifico momento sono incaricati IDV gli svolge dei compiti per conto delle Nazioni Unite
Mi riferisco qui al fatto ieri citando anche dal ministro fabbri finché nel caso specifico la gestione diciamo del processo della crisi anche Seat controllata da New York vera di fatto gestita sul Tirreno da una persona non esisteva un comitato in cui si potesse discutere o di battere di qual era la realtà locale come andava affrontata quali erano i migliori strumenti e voglio dire una e quindi naturalmente tutto questo ha portato ad alcuni errori
Che non possono essere controllati da New York perché è evidente che il Consiglio di sicurezza nel momento in cui vengono uccisi ventiquattro pachistani caschi blu pachistani
Benigni del inevitabilmente prendere decidere delle misure di attuazione violenta anche violenta se necessario
Dell'applicazione delle risoluzioni precedenti di quelle i riparare a questa situazione ma la dinamica attraverso la quale si è pervenuti all'uccisione di quattro pachistani
E di fatto stata lasciata a una interpretazione di una persona che era sul posto e gli sviluppi successivi sono stati lasciati alla gestione di questa persona ora nel caso specifico credo che da un punto di vista politico
Non l'abbiamo tanto contestato che Aidid fosse un bandito noi abbiamo intanto cominciamo subito a chiarire chi la maggior parte degli esponenti politici somali che erano
Alla conferenza di Addis Abeba erano di banditi nella interpretazione delle Nazioni Unite
Ma che queste persone oltre a essere esponenti ultra essere banditi come venivano considerati ma non dalle Nazioni Unite quand'era conferenza disabili ma immediatamente dopo nel caso specifico erano anche i leader politico politico-militari di un clan ora quello che nella visione
Individualistica liberaldemocratica americana
Veniva addebitato da parte del dell'ammiraglio auto portava l'interpretazione che questo fosse un bandito di strada che si vuole separare la polizia ad arrestarlo in realtà
Quello che è successo si è scatenata una guerra fra le Nazioni Unite un clan somalo ora era proprio quello che non volevano evitare attraverso queste forme di equilibrio con tutti i clan mostrando una neutralità nella situazione ecco voglio dire ci possono essere quindi intanto quindi risalendo diciamo a una teorizzazione un po'il generale manca un mancano di principi chi de di band che permettono di far scattare l'intervento mancano dei criteri e delle norme sulle quali basarsi nella negli interventi umanitari e ma definito quello che mi trova picchiava il rapporto fra mezze fine razze non sappiamo intanto qual è il fine delle Nazioni Unite più d'una volta
Leader somali o esponenti notabili di Calanni diciamo ma cosa vogliono fare azioni Somalia ma ce lo dicano perché non li aiutiamo a spiegare ai nostri esponenti
Quello che stiamo cerchio che cerchiamo di fare insieme ora questo non è mai stato direttore giovane Summers ma è stato spiegato e forse le nazioni che forse non lo sanno neanche loro pugliese lo sapevano lo diceva nessuno
Ecco tutto questo voglio dire ha creato una situazione estremamente complessa i di estrema difficoltà ma questo questa situazione
Non cancella nell'esigenza di rendere Nazioni Unite capaci di operare efficienti
E che si muovono sulla base di principi accettati dalla comunità internazionale e con metodologie discusse in sede internazionale
E ni se posso aggiungere l'esigenza che gli Stati Uniti participi a queste operazioni non ci dimentichiamo che senza l'intervento degli Stati Uniti e la dicitura enti degli serie intervenire nel dicembre novantadue
Interventi insomma che non si sarebbe fatto
Queste erano alcune conclusioni io volevo trarre ringrazio delle come Migone
Dal cuore di icone parlamento italiano qua ed è vicepresidente del parlamento io vorrei che su questa questione somma così potesse poi trarre le conclusioni da par suo
Io vorrei offrirli a ulteriori elementi visto che il Senato non abbiamo ancora dibattuto questa questione
E io lo voglio dire
A conforto anche dei nostri ascoltatori anche degli ormoni badate che il sommario noi abbiamo assistito a una sorta di miracolo italiano perché io stesso quando ho cominciato a fare il ministro ero molto preoccupato di quello che potevano fare
I nostri reparti non sapevo bene chi fosse il comandante benvenuto fuori quello che nessuno si aspettava
Che un Paese come il nostro che ha perso la guerra e che quindi ha rimosso la questione militare per tanto tempo si è trovato un grande comandante
Un uomo amato dai suoi e che è stato capace di svolgere una missione difficile il mezzo ai somali e ed è stato il protagonista diciamo la verità il protagonista della vicenda sono dei reparti professionalmente preparati che hanno saputo fare un'azione umanitaria
Che non è seconda a nessuno hanno brillato più di tutti gli altri contingenti anche qui ci sono delle statistiche ci sono dei dati assistenza sanitaria ma non hanno dato soltanto come dice il generale Corcione pace Nutella purtroppo sono stati costretti a combattere
Centotrentasei punti a fuoco
Purtroppo difendendosi qualche volta anche a hanno anche ucciso e tuttavia ecco gli italiani che hanno saputo trovare il giusto equilibrio fra il mezzo militare infine tant'è vero che malgrado gli scontri a fuoco il nostro contingente così ancora stimato e si e ha raccolto tante simpatie tra la popolazione che non ci vogliono e se al partire
Non voglio da Capitalia arriva se ne vadano perché sono riusciti a conquistare con la loro umanità con la loro professionalità con l'opera d'assistenza a tal punto hanno costruito un rapporto fiduciario
Così forte con la popolazione dov'era infatti fra tante diffidenze italiani colonizzatori la verità è che noi siamo andati lì senza nessuna desiderio di potenza non proseguì altri abbiano noi certamente non ne abbiamo siamo andati soltanto per partecipare
Ha una missione internazionale perché il prestigio di un grande Paese dipende anche dalla sua capacità di partecipare
A queste a queste missioni di carattere internazionale hanno funzionato tante cose
Un comandante capace e coraggioso ma non solo lui anche i suoi ufficiali ve lo dico da ministro però sicuro ha funzionato molto bene anche il SISMI insomma noi abbiamo avuto informazioni e notizie precise ha funzionato bene anche servizio segreto in Somalia
E allora noi ci poniamo adesso e lo porremo all'al Parlamento
Il problema ecco qui ecco qui come come funziona meglio Longo
Ciascun paese si deve attrezzare per partecipare in modo adeguato all'emissione dello quindi l'Italia scopre la questione militare né Scriveteci direttore di Repubblica con grande competenza e allora il governo si attrezza e si prepara perché non soccorse sempre troveremo l'abbiamo trovato trovato dei dei ragazzi voglio andare volontari quindi anche inaspettatamente no questa afflato ideale che ha spinto i nostri giovani ad andare in Somalia badate
Li abbiamo pagati sei milioni di loro sono andati per i sei milioni non va nessuno in una in un interno del genere siano già prima di tutto una motivazione reale allora abbiamo deciso e noi abbiamo bisogno di essere attrezzati quando abbiamo dovuto evacuare la nostra ambasciata a Mogadiscio
Beh si è dimostrata la carenza dei mezzi e degli strumenti noti rispetto agli Stati Uniti d America un grande Paese deve valere come dicevamo gli anziché noi abbiamo qualcuno le voleva archiviare una nave come la Garibaldi se c'è bisogno adesso di andare là portarsi a carri noto contingente non lo strumento l'abbiamo dobbiamo attrezzarci meglio abbiamo deciso con la Finanziaria
Di formare un corpo di quattro mila volontari allunga afferma
Da un piegare proprio per far fronte alle chiamate della comunità internazionale con una organismo militare flessibile di alta professionalità
In modo che l'Italia è pronta a rispondere
Alle chiamate delle Nazioni Unite naturalmente per avere quattro mila volontari bisogna che esistano veri incentivi dobbiamo cantare una garanzia di gli sviluppi di ma garanzia occupazionale chi ha prestato meritevole mentre la sua opera in questi corpi speciali destinati revisore internazionale deve poi trovare un posto nella pubblica amministrazione dei Carabinieri della Polizia Guardia di finanzia dei forestali qui sono cominciate le resistenze corporative ma al governo intende andare fino in fondo
Proprio
Resi esperti vari espedienti Somalia vogliamo disporre di un dispositivo di uno strumento militare che ci consenta di partiti pare ovunque alle missioni internazionali concludo dicendo che la la la Somalia deve avere svegliato un po'tutti dal sonno dogmatico
Chi come anche un po'la sinistra lo quando si parlava di ONU per un pelo non porta a viale mi ha detto De Michelis una volta va fermata in Parlamento dice a vecchi somali avete sbagliato tutto perché l'ho come la legge dicono secondo me insomma li avete sbagliato prima non è che abbiamo sbagliato
Adesso prima con una politica di aiuti a Seattle guardiamo sbagliata del resto non abbiamo sbagliato
Perché no non è un tabù abbiamo imparato che l'ONU si deve si deve costruire perché adesso non c'è polvere ci serviamo dal sonno dogmatico anche perché le reazioni che ci sono avuti allora l'iniziativa del governo italiano sono stato un po'di dettero anti americanismo e diventerà subalterna Anza filoamericana
Non è più nulla è più come prima
Nulla è più come prima o dopo la caduta del Muro anche noti rapporti col nostro maggiore alleato
Sono più liberi più più sciolti di di reciproco rispetto di di grande lealtà insomma siamo di fronte a una grande svolta planetaria
Ed è veramente un compito che fa tremare le vene ai polsi un compito che che che rende appassionante l'attività politica di chi si occupa come anche il parlamentare Pd queste questioni internazionali un compito veramente arduo quello di attrezzare la comunità internazionale a intervenire per gestire i focolai di crisi che saranno sempre più numerosi
Non ci sarà più la la confronta azione bipolare fra il mondo occidentale e nel mondo
Una Volvo l'ex impero sovietico ma ci sarà se ci saranno problemi di carattere Topolino il mondo e chiedo di questi episodi e attrezzarsi per affrontarli vuol dire risolvere affrontare adeguatamente il futuro dell'umanità che anche il futuro delle nazioni
Sì ho veramente finito
Bene sentiamo danza con Migone poi ovviamente su questi temi sentiamo un con una volta i nostri ospiti sì è ancora perché femminista posto altre questioni a cui ha posto nel suo intervento precedente un tema che vorrei girare subito Amicone queste anche gli altri che noi parliamo qui di un Governo mondiale l'ONU come occasione governo mondiale ministro ha parlato di ONU in crisi di come mettiamo assieme queste due cose che possono apparire a poli opposti Migone
Ma
Gli stimoli che sono venute dai primi interventi sono numerosissimi e quindi
Vorrei vorrei toccare vorrei toccare diverse
Questa rivendicazione
Di Petter Jankovic per ruolo dell'ONU anche rispetto al fatto storico che è avvenuto oggi ha fatto bene Mazza porre la questione
Perché se noi ci soffermiamo semplicemente sulle immagini delle televisioni sulle forme sulle apparenze
Non capiamo effettivamente che anche in questo caso delle Nazioni Unite non si può fare a meno
E quindi qui rispondo subito alla domanda che tu adesso che poneva il nostro moderatore sono vere tutte e due le cose
è vero che le Nazioni Unite sono investite da una crisi profonda
Ma è anche vero che questa è Carrisi è determinato da una sua crescita
Il che non vuole dire evidentemente che in tempi rapidi diventeranno antico il Governo mondiale ma il supremo regolatore dalla comunità internazionale
Vuole però dire che finita la disciplina che era per Roberto sa ma era una disciplina del bipolarismo
Di fronte al nulla non è un caso che tutti ci rivolgiamo alle Nazioni Unite che le Nazioni Unite
Hanno una potenziale autorevolezza che però si devono conquistare sul campo attraverso la costruzione di strumenti che ancora non esistono
Per avere questa funzione super partes io credo personalmente sono
D'accordo appunto più
Su quello che ha detto il ministro a questo proposito questa sera dal modo che che non sul modo in cui era stato inteso dai giornali cioè credo che la regionalizzazione sia un fatto fondamentale
Credo invece che le alleanze abbiano un'altra natura e che possano aderire piuttosto dei ruoli operativi comunque subordinati a un'organizzazione che
A e deve a vera e la pretesa di rappresentare tutti e quindi di rappresentare una legalità internazionale
Come ha detto Jan comici dove l'abbiamo visto in tutta la questione mediorientale perché vedete il paradosso di questa questione
E che la soluzione
E qui vibrata di questo problema in astratto
E di fronte a noi da decenni questo equilibrio tra sicurezza per Israele e principio di autodeterminazione ettari palestinesi
è la è evidente equilibrata risposta ad un gravissimo problema
E ed è uno dei paradossi appunto their delle relazioni internazionali che anche dove l'assoluzione ed chiaramente delineato vivi
Le difficoltà le contraddizioni etniche storiche e ideologiche
Che poi producono violenze hanno prodotto per violenza violenza per decenni sono difficilissime da affrontare
E se abbiamo avuto questo sbocco
Abbiamo da una parte il coraggio politico nel senso più nobile del termine
Di alcuni protagonisti direttamente interessati parlo di Rabin parlo di Yasser Arafat e Shimon Peres di tutti quelli che hanno sostenuto Yasser Arafat
In questi anni in una di avere avuto il coraggio di anche della moderazione in tutta una serie di momenti cruciali
è stato io credo molto importante il riorientamento della politica estera americana questo proposti
Che è iniziata con Bush e che e continuata con la presidenza Clinton perché vedete la politica mediorientale precedente
Degli stati Uniti obbediva da un altro paradosso Kerala quello per usare un modo di dire americano della quota che agitava il cane anziché il cane che agitava la coda
Esiste esisteva una forma di subalternità della politica estera degli Stati Uniti
Alla politica estera israeliana quale che essa fosse e c'è stato un processo di per delle ragioni anche di politica interna complicate che non sto adesso ad evocare perché mi porterebbe troppo lontano ed a cui gli Stati Uniti si sono gradualmente
Liberati a questo proposito mi viene in mente la presenza di Jankovic me lo suggerisce il ruolo di un grande uomo di Stato
Socialista Bruno che RAI rischi
Ebreo e profondamente vicino nello stesso tempo alle aspirazioni del popolo palestinese alla capacità di influenza di persuasione che ha avuto nei confronti per esempio degli ebrei
In America degli cittadini americani di estrazione ebraica la capacità sua di convincere ampiamente dell'interesse stesso di Israele e della sicurezza di Israele di imboccare delle nuove vie
Da questo punto di vista e vorrei anche ricordare questo è un tema su cui voglio tornare a proposito della Somalia
Il ruolo fondamentale delle piccole nazioni delle piccole nazioni neutrali
Di quelli che di nuovo gli americani chiamano gli onesti mediatori di una situazione che non hanno interessi di Potenza ma possono rappresenterà altare un interesse di pace di ordine internazionale
Prima il governo svedese poi quello norvegese che ha avuto un ruolo assolutamente cruciale a questo proposito non vorrei nemmeno da questo punto di vista di verificare l'Italia
Non vorrei dimenticare l'impegno delle sinistre italiane non soltanto a fianco dei palestinesi ma a fianco di una prospettiva costruttiva e moderata degli interessi palestinesi
Vorrei ricordare un uomo di Stato che è morto tragicamente Aldo Moro
Che forse è anche morto per l'orientamento che ha saputo dare della questione mediorientale in Italia e non soltanto in Italia a livello di comunità
Di comunità europea vedete di quanti tasselli lontani e presenti avvenimenti di questo tipo sono sono fatti
Certo
Ha limitato la nostra soddisfazione
Proprio questo contrappunto che c'è stato
Torna la svolta in Medio Oriente e questa terribile strage
Di Mogadiscio
Che non è una strage come tutte le altre cento lo è per le vittime per la famiglia le famiglie delle vittime ma perché ci coinvolge perché quello quando le Nazioni Unite sbagliano
E quando si compiono degli atti di questo tipo siamo tutti coinvolti perché loro rappresentano noi
No ma rappresentano una singola nazione o l'Occidente o la nazionalità di chi interviene
Anche noi siamo in qualche maniera direttamente corresponsabili di quanto avviene e quindi abbiamo e dobbiamo avere una voce in capitolo nel momento in cui si tratta di ridefinire quelli che sono i ruoli delle Nazioni Unite
In una situazione che è l'ambasciatore ugelli ha definito di Anarchia iter Rivelli andava un po'nella stessa dis direzione quando chiedeva quando chiedeva atti di riforma
Ora cosa significano archi a non mi riferisco qui all'ideale libertario e pacifista ma l'Anarchia nelle relazioni internazionali non significa purtroppo che non esistono Poteri
Ci sono ancora i forti e ci sono ancora i deboli
In una situazione di Anarchia però i deboli in ogni situazione sono la vittima dei più forti tempi un prepotente
Esistono cioè delle forze che non sono egemoniche ma che di volta in volta di situazione in situazione
L'ex Jugoslavia e tipica è una situazione tipica da questo punto di vista prevaricando sulle vittime e quindi e anche su un interesse su un principio più generale che è quello della comunità internazionale del diritto internazionale
Qui si è stato posto il problema diciamo così
Del fine che è strettamente poi legato al mezzo con cui devono agire le Nazioni Unite
E io credo che qui sia fondamentale la distinzione tra un'azione di guerra e un'azione di polizia l'azione di guerra è lo scontro tra due o più parti contingenti che si affrontano o la violenza sullo stesso piano
E che quindi non misurano le identità delle perdente del proprio avversario anzi semmai le misurano in senso positivo
L'azione di polizia è il contrario è l'azione di una forza che tendenzialmente dovrebbe avere il monopolio della violenza e che comunque usa questa violenza nella dose minima possibile
E addirittura rischia se stesse ma per diminuire il rischio l'entità del rischio degli innocenti della popolazione civile
Ecco è questo è per noi e voglio arrivarci appunto un motivo
Non solo di soddisfazione politica ma di fierezza diciamolo pure è così raro che noi come italiani possiamo essere
Fieri dell'ex perché anche il patriottismo è stato screditato perché il patriottismo uno se lo deve meritare in qualche modo
Perché se ha delle istituzioni che sono occupate
Da persone che fanno quello che è stato fatto in Somalia per esempio nella fase precedente come ha opportunamente detto Fabbri
è tutto ciò che è anche simbolico della nazione di arresti arredi tatto viene svalutato diventa un ulteriore insulto alla verità dei rapporti anche umani che ci sono in questo tipo di situazione
Quindi questa soddisfazione diciamo parte dati darti positivi
E perché questi atti sono stati positivi per tutte le ragioni dette no che toccano il governo io non ho nessuna difficoltà dirlo anche se di solito facciamo parte della maggioranza della maggioranza governativa dal Governo ai nostri diplomatici l'ambasciatore Gelli le nostre truppe
Hanno risposto a me pare ne ha l'esigenza di questa distinzione tra l'azione di polizia e azione e azione ti guerra io credo anche che sarebbe un errore considerare questa questione semplicemente come un problema italiano se ho avuto
Dei momenti non vi disse insomma diciamo così di preoccupazione di Riserva nei confronti dell'azione del governo italiano è stato quando in una prima fase quando era evidente che la questione non era solo un caso italiano questo caso italiano il secondo dei non è stato sufficientemente esplicitato come problema generale
Io credo e quindi la cosa è comprensibile perché c'è una vecchia cattiva abitudine della politica estera italiana
Che è quella dico io con una battuta di aspirare sempre ad essere l'ultimo dei nobili piuttosto che il primo dei borghesi che cosa voglio dire con questo
Di dialogare sempre e soprattutto con chi è più forte di nuovo
E di pretendere Unicredito e quindi anche un potere diplomatico da una sorta di riconoscimento che viene dal maggiore alleato
Io credo che sarebbe apparsa il più efficace se l'Italia prendesse atto di essere una media potenza che può valere una straordinaria funzione se è parente
I contatti se rappreso diventa uno dei punti di dialogo di coagulo con altre medie piccole potenze che sono quelle più direttamente interessati
Alla costruzione del diritto internazionale alla costruzione di un'effettiva comunità internazionale al funzionamento delle nazioni di Ubi
Insomma noi dovremmo parlarci meno forse certe o dobbiamo tenere i contatti i rapporti con i nostri maggiori alleati ha fatto bene il governo a non radicalizzare il conflitto da questo punto di vista ma deve operare per la costruzione di un consenso per delle Nazioni Unite che siano all'altezza effettivamente dei dei loro compiti vorrei concludere proprio su questo punto e
Ecco suggerirei magari al moderatore di chiederà Petter gli anche omicidi intermedi perché sarei molto curioso ormai la conversazione tra di noi diventata molto informale
Per rispetto al Medio Oriente come in generale al ruolo delle Nazioni Unite come vede il ruolo delle piccole potenze io credo che quando noi andremo per esempio faccio un esempio concreto
Se noi avessimo un comando con un buon generale finlandese
O a un studio ecco a Mogadiscio
E non adesso noi ce la prendiamo io non vorrei che questo ammiraglio Hanau diventasse come quelle mi mitico colonnello Winter tonni che ivi più giovani non se lo ricordano ben più anziani che era al comandante inglese del Territorio libero di Trieste contro cui si organizzavano
Le manifestazioni credo che sarebbe dargli troppa importanza
L'ammiraglio Hamaui indipendentemente dalla sua persona rappresenta un equivoco perché lì come rappresentante delle Nazioni Unite
Ed è di fatto diventato invece una specie di comandante in capo militare
E di portavoce
Della potenza militare più rilevante del mondo
All'interno della quale esiste un difficile problema cerchiamo anche di metterci dal punto di vista di chi deve affrontare il problema
Io credo che esista una sincera volontà dell'amministrazione Clinton di agire in maniera non ultimi laterale unilaterale ma multilaterale
è stato guardate per chi conosce chi come me professionalmente conosce la storia degli Stati Uniti è un fatto storico che gli Stati Uniti anche solo dal punto di vista formale
Subordino le proprie truppe ad un comando internazione e quindi questo è un aspetto dall'altra parte dall'altra parte della bilancia però esistono tutte le difficoltà del rapporto politico di un'amministrazione che deve trattare con un'opinione pubblica che è oggi tendenzialmente se non in Zola azionista rivolta verso i problemi di carattere interno
E che è disposta sembrava adesso c'è anche un riorientamento per fortuna da questo punto di vista a farsi coinvolgere in una situazione internazionale
Nella misura in cui esistesse un problema di sicurezza nazionale in questo caso degli Stati Uniti o che comunque potesse essere fatta risalire
Ad un nemico no il vecchio schema bipolare
Il nemico quello grande non esiste più la fine del comunismo è anche la fine dell'anticomunismo e questo nemico viene surrogato
Da tanti piccoli nemici nonché di volta in volta si chiamano non risiede a Saddam Hussein e dove non esistono esiste quasi un bisogno fisiologico di metà questo è un processo di adattamento anche della maggiore potenza militare sottolineo militare
Del mondo ad un nuovo quadro e se noi vogliamo operare costruttivamente noi dobbiamo trovare la fermezza ma anche il senso della misura
Nel dialogo con questa potenza vi ringrazio
Grazie Amicone che Zhang prodotto una domanda
E ha rivolto lettere Jancovic e quindi io il passo subito la parola prima però vorrei come moderatore diciamo modeste senza con ciò un problema è molto già abbastanza tardi non è che possiamo passare di molto il dibattito però imito Fabbri molto onestamente ha posto privato problema che io vorrei
Richiamarlo per poi assegnare ai nostri amici e ospiti decidere loro se vogliono meno intervenire il ministro fa abbia posto un problema
Legato alla Bosnia anche legato anche per Jugoslavia e la collegato se abbiano capito il problema anche dell'intervento per zone nel mondo richiamando anche il ruolo poveri
E ha posto in un problema che per la sinistra italiana è un problema che è sempre stato oggetto di discussione di di provvedi posizione anche diverse che non si debba sicuramente nascondere
Sempre l'affermazione dell'inverno e l'ombrello della NATO dove già si sa che un oggi comunque la NATO ministro è una cosa diversa dovrebbe essere ancora diversa da quella che era allora visto che non c'è più un po'di Varsavia
Problema che si pone queste io mi pongo cioè c'è un po'interpretare regredire ecco questa questione
Che pure all'ordine del giorno che pure un problema che fa riferimento a due questioni superamento della NATO nel termine di superare le ragioni per cui è nata qui l'organizzazione e per pensare a un'altra eventuale organizzazione da una parte ed altri problema che la Bosnia per il situazione delicata molto complicata posseggo carente nella nata un coinvolgimento dell'Europa in quello segnali di guerra senza che essi ovviamente tutta una serie di flessione attorno a questa io pongo questa questione perché mi pare che lei molto giustamente scusa senza il botto volutamente attenzione e sarebbe forse sbagliato da parte mia non averlo richiamato per Polo può i nostri amici che decidono loro
Se vuole affrontare come prego Jancovic prego
Grazie naturalmente è molto difficile crearne Como straniere straniero
Nel comò rappresentante non solamente dell'Internazionale socialista bene anche del partito socialista di altro di entrare in un dibattito appassionante
Sul posto dell'Italia nelle Nazioni Unite anche soli sul filosofi finale della politica estera italiana
Però io vorrei semplicemente rispondere così che la che stiamo né che si pone e finalmente quelle a chi appartengono le Nazioni Unite
Le Nazioni Unite debbano essere il nostro dello strumento di chi quale l'obiettivo finale ultimo di questa organizzazione
Bidone avvolto giustamente puntato sul ruolo importante però non unico non antimonopolio
E le piccole e medie nazione che dal principe delle Nazioni Unite vado fornitore servizi essenziali ci sono stati fra i primi per i più grandi segretari generali delle Nazioni Unite personaggi con molta calma Scelta un grande statista svedese
Tutti una etica perché non si trovava quasi più
E che ha molto influenzato non opporrà delle Nazioni Unite però io credo che le Nazioni Unite o debbano sempre essere un equilibrio molto delicato molto più molto Band costruito fra tutte queste potenze
Le Nazioni Unite non possono funzionare senza l'apporto senso laico cooperazione delle grande nazione delle cinque membri del Consiglio di sicurezza non tutti questi sono più adesso
Grande potenze però alle nazioni udito hanno sempre bisogno del del dell'apporto della contribuzione di destinazione però se dico che nei cesti che abbiano bisogno di un equilibrio non può essere il caso che Cresti nazione sempre dominano
Lo para l'azione delle Nazioni Unite per questa ragione per esempio è stato escluso fino adesso un americano un russo un cinese patta al posto del segretario generale e come ha molto giustamente
Menzionato il ministro Fabbri
In principio nella Teoria della Carta delle Nazioni Unite
Il potere che il segretario generale è molto grande e un potere che adesso di Boutros Ghali esercitato
Con un grande talento questo sì del si si si deve dire include infine dai da Atene ed è necessario creste questo questo equilibrio fai grande fra i piccoli
Però io credo che
Con la nueva situazione che affrontiamo adesso
Alle Nazioni Unite
Ti potato Tre Veglie l'ha detto dal principio
Ha bisogno anche una grande Reforma ditte le sue strutture e anche delle tele arte la tutela sul sua filosofia perché vero in un certo senso perché fino adesso
Le nazioni unito sono rimasto lo strumento creato del quarantacinque perché le istituzione delle nazioni alito riflettano sempre una situazione del mondo Thicke era quello del quarantacinque non hanno veramente
Assorbito da Hannover a mente reso conto di tutto che che si è passato nel tempo della corte colonizzazione
Se tutti i cinque membri del del permanente del Consiglio di sicurezza e con l'eccezione della Cina ma fanno parte del motel per il Nord fanno parte delle vite dei paesi occidentali questo significa qualcosa
E a anche ovvero fatto l'ho fatto stesso che esiste creste questi tipo di membro permanente significa che l'idea della democrazia internazionale della Curia Anza fra le nazione non è completamente realizzato nelle Nazioni Unite è vero che nell'Assemblea generale tutti hanno un voto però nel Consiglio di Sicurezza la situazione e di fare in tempo
E su tutto questo si deve riflettere
Si deve procedere a una a un da da Rifondazione
Altri queste strutture delle Nazioni Unite
Che sembra che che saranno mai
In questo senso fu rispondo rispondo anche alla alla Gestione centrale che è stato posato in questa sera non possono essere un Governo mondiale
Però saranno sempre un elemento indispensabile indispensabile per la comunità internazionale
Sta per la costruzione per lei l'allocazione delle norme che le norme di diritto anche dare norme di intervento in situazioni come quella della Somalia che sono bastati imperfetti
Tedesche le quali hanno bisogno le dazione del mondo per entrare in un commercio civilizzato fra di loro per evitare quella che quello che l'ambasciatore al Celli ha definito con voi l'Anarchia
Che che che caratterizza molto frequentemente questo questo
Ambito internazionale
Io sono anche d'accordo con quelli che hanno detto che questa struttura globale delle Nazioni Unite deve essere completato
Piatta strutture regionale
E se un giorno chissà in Europa avremo un secondo un sistema di sicurezza collettiva del quale dannato la dell'Unione Europea dell'Europa occidentale eccetera annunciato ruolo io credo che questo sistema deve essere legato al sistema dei sikh di sicurezza collettiva delle Nazioni Unite non solamente piazzale più legittimità perché fino adesso almeno in linea teorica Lonigro che nell'azione che ha il mondo e che ha il dalle la legittima che che può Imp chi che può il fare la palla che era che è in un certo modo polio della forza sono le Nazioni Unite e investe anche la ragione perché finalmente imposti a sono state le Nazioni Unite e non la comunità europea
Che hanno imposto cercato d'imporre un gelato ordine
Quindi io credo che in questo senso le Nazioni Unite o saranno sempre il risultato di certi compromessi di certi compromessi de certi equilibri
Che importante di evitare perché infine appartengono e a qualcuno perché che che io le Nazioni Unite rimangono il nostro bene comune
Grazie
Parola a Renzo Trivelli prego vorrei siccome siamo entrati nel vivo della discussione dell'ONU
Io pochissimo tempo vorrei partendo da un'affermazione del segretario generale
Indicare tre con le quali dovrebbero essere le vie dello sviluppo dello l'affermazione di Boutros Ghali a questa al modus soffre di un eccesso di credibilità in sostanza è quanto diceva anche poco fa Migone
Crollato il muro finito il mondo bipolare tutti si sono rivolti all'ONU
Ora il rischio dell'ONU quello e guardate non c'è nessun Antimi aveva americanismo preconcetto lirica dell'ONU è quello di venire di essere dominato di fatto dalla più grande fu dall'unica grande potenza che oggi esiste dagli Stati Uniti
Cosa che non sarebbe nemmeno utile per gli Stati Uniti
I quali si troverebbero a far fronte che ad essere gravati da tutti i problemi mondiali che diventerebbero limite indomita visti anche con gli Stati Uniti d'America
Allora vento quale strada bisogna andare per la riforma dello
Io ho detto che bisogna partire da alcuni principio pure da alcune considerazioni generali il mondo è cambiato ci sono nuovi problemi c'è da dare una soluzione all'interventi dello sono molto lieto che Fabbri e anche Jancovic abbiano e alcuni Amicone mi pare abbiano molto insistito sulla regionalizzazione
Ora secondo me questa è la via di domani no non si tratta di una corsa immediati sì ma però il mondo essendo di fatto ancora dominata dalle cinque potenze che hanno il diritto di veto
è qualche cosa che non corrisponde più alla realtà tanto è vero che vi sono proposte per andare oltre gli Stati Uniti d'America hanno proposto oltre i cinque aggiungiamo Germania Giappone
Andreatta ha fatto quella proposta più completa di trovare una fatta di Paesi intermezzi
Io credo che bisogna andare verso la regionalizzazione
E bisogna andare terzo
Come dire una composizione dell'ONU offre insieme agli Stati nazionali abbiano un peso le grandi organizzazioni regionali
Mi rendo conto che la situazione non è semplice perché lo sviluppo di organizzazioni regionali sovrannazionali eh molto diversa del mondo però questa è la via del domani
Bisogna andarci di fatto nel modo d'agire
Io mi rendo conto che l'Organizzazione dell'unità africana è una organizzazione labile e anche complessa però forse un coinvolgimento di questa organizzazione nella realtà trova avrebbe aiutato la stessa situazione
Noi abbiamo tendenze dovunque
Cioè il parlamento latino americano
Ci sono forme di coordinamento anche nell'ansia ora per dare una spinta alla riforma dell'ONU in centro strutturali in questa direzione
Io penso che bisognerà cominciare a discutere dell'ingresso della Comunità europea come tale con pieno diritto nell'ONU nel Consiglio di sicurezza
Tra l'altro questo è richiesto anche dal trattato di Maastricht che non è solo l'unione monetaria neanche una politica estera comune è in questa direzione del resto si andrebbe applicare un preciso articolo dell'ONU appunto della carta tenuto a Tuturano che prevede l'articolazione regionale dello questo mi pare oggi essenziale nel Parlamento europeo discuteremo di questo
Ecco se questa sarà la proposta che mi pare che il gruppo socialista farà questa proposta se il Parlamento uno europeo avanzate questa candidatura aprirebbe tutta una prospettiva e una il porto e due parole infine ancora su questo elemento come dire
De diritto d'ingerenza umanitaria
Mi pare che siamo tutti d'accordo su questo su alcuni punti il primo che questo diritto deve essere definito competitivo
Qui a definire con precisione i principi e i criteri
Secondo che bisogna indicarmeli strumenti
Perché non basta una risoluzione politica dell'ONU
E poi come dire una parità di strumenti logo fa una risoluzione politica poi interviene o attraverso gli Stati nazionali in particolare qualità clinica medica o altra vettura no
Perché badate sia pure in maniera particolare parziale l'ONU è intervenuto in Borgogna attraverso un atto col controllo dei cieli
La NATO controlla i piani della palestra un mandato dell'ONU
Ora secondo me si è illusorio pensare o proprio finito si è illusorio pensare all'esercito dell'ONU
E l'uso pensare un esercito dello la via potrebbe essere quella
Lo dico studiamo il problema
Indicata da Sabri e anche suggerite al segretario generale loro cioè che ogni Stato
Grande dicono che sia abbia una forza militare
A disposizione indipendente dal comando nazionale
Cioè non pochi elementi di coordinamento che possa
Essere messa a disposizione del Roma allora in questo senso non si deve dare una struttura che oggi va la sede della decisione politica
Il Consiglio di sicurezza ma non basta più oggi così come è uno strumento operativo forse è venuto il tempo di applicare un articolo dello statuto che prevede la composizione la creazione di un consiglio degli stati maggiori dello
Allora questo potrebbe anche
Uno strumento non casuali non episodico per dirigere le operazioni di ingerenza umanitari
Grazie Trivellini pare che ha posto alcuni problemi su cui sentiamo subito gli ultimi tre oratori prego al settore sa
Ma io volevo riprendere un po'il discorso nazioni unite
Si parla di crisi delle Nazioni Unite se ne è parlato qui a questo tavolo
Io credo che bisogna capirla bene questa crisi delle Nazioni Unite perché altrimenti si
Si va su una strada sbagliata
Le Nazioni Unite non ci dimentichiamo che sono state
Per quarant'anni quarantacinque anni paralizzante
Nella loro capacità operativa
Dal da questa contrapposizione ideologica est-ovest
Che portava a una continuo esercizio del diritto di veto da parte di membri permanenti nazionali
Mi sembra di ricordare che dal quarantasei Ian novanta sono il diritto di veto è stato esercitato duecentottanta volte
La situazione c'è stata una trasformazione sistemica del
Del contesto internazionale
Che ha portato alla dissoluzione dell'URSS
E
Questa trasformazione si è ripercossa anche sulla capacità sull'organizzazione e sulla capacità operativa delle Nazioni Unite e in particolare sul sulla capacità operativa del Consiglio di sicurezza
Stati Uniti hanno assunto un ruolo molto maggiore di quello che avevano nel passato
In quanto il nel Consiglio di sicurezza
Luxor non c'è più la Russia si trova in una situazione di dover allievi degli aiuti occidentali quindi esercita con molta cautela al suo diritto di veto
La Repubblica popolare cinese
Cerca di uscire da una situazione di isolamento e quindi anche lei è molto cauta nell'esercizio del diritto di veto
Quindi la capacità operativa delle Nazioni Unite
E enormemente aumentata tanto che qualcuno qualche teorico della politica internazionale a ipotizzato che si fosse passato da bipolarismo a un cucù unipolarismo
Dominato dagli Stati Uniti
Ho io credo che
Questa ovviamente anche questa interpretazione andrebbe discussa e dibattuta forse non c'è nel tempo
Sul piano strategico militare indubbiamente l'unica potenza che rimase per degli Stati Uniti
Facendo un'analisi così già subito perché utilizzare e chiaro che esistano altre aree tematiche nelle quali il potere degli Stati Uniti indubbiamente diminuito rispetto al passato
Però certamente il Consiglio di sicurezza a assunto una capacità operativa enorme basta pensare al conflitto con l'Iraq alla rapidità con la quale si è intervenuti e all'efficacia
Con la quale si è intervenuti
Allora quando si parla di crisi delle Nazioni Unite
Bisogna stare molto attenti o si bisogna capire di che cosa parliamo
Parliamo di forse quindi un'esigenza di adeguamento delle Nazioni Unite alla realtà internazionale e quindi a un'aspirazione
Sinistra in generale ma anche degli Stati nazionali a una maggiore democratizzazione del sistema delle Nazioni Unite
Ecco su questo le difficoltà saranno enormi bisogna tenerlo presente non ci dimentichiamo che nel corso degli anni settanta
C'è stata una commissione incaricato dalle Nazioni Unite di studiare la riforma e Nazioni Unite che si faceva portatrice
Di istanze e diciamo così dei Paesi del Terzo mondo dei non allineati eccetera che chiedevano un maggiore il potere uno spostamento del potere
Quanto meno relativo dal Consiglio di sicurezza all'Assemblea generale
E che questi ipotesi di riforma non sono mai andato in porto proprio perché i rapporti di forza erano infatti in un certo modo
Non ci dimentichiamo anche che proprio nel periodo in cui la situazione veniva bloccata dal diritto di veto di membri permanenti l'assemblea generale aveva assunto improprio dei poteri che erano forse al di là della carta quelle iniziative degli United for Peace che legittimano una serie di interventi tra cui l'intervento
E militare in occasione della guerra della corre tra la Corea del Nord alla Corea del Sud ecco erano poteri che la comunità internazionale in quanto tale che si esprimeva diciamo democraticamente all'Assemblea generale
Poteva esercitare e che oggi invece non esercita più esiste poi un problema di rapporti ad esempio estremamente importanti che va esaminato nella riforma
Del potere e del relativo tra il dei rapporti tra il Consiglio di sicurezza e la Corte internazionale di giustizia dell'Aja
Io credo che nell'ambito avviseremo grafica ma anche di crescita istituzionale sia estremamente importante rafforzare i poteri della Corte dell'Aja
C'è stato un un recente caso
Di terrorismo presunto terrorismo libico nel quale il la corte dell'Aja
A
Decretato a maggioranza che non era competente aggiudicare in quanto il Consiglio di sicurezza nella struttura i poteri della gestione della crisi
Ora io credo che al di là del caso specifico il dieci probabilmente all'udienza del terrorismo non c'è nessuna simpatia o antipatia con il sto facendo semplicemente un discorso servente neutrale io credo che anche in un caso di questo tipo
Fosse estremamente importante che la corte di giustizia potesse emettere un giudizio perché questo legittima maggiormente un'azione delle Nazioni Unite quindi credo che uno dei ruoli al di là delle riforme sulle quali indubbiamente si sta discutendo certamente il discorso delle istituzioni regionali e se una strada interessante da esaminare da perseguire
Credo che sia estremamente importante per un Paese come l'Italia far capire agli Stati Uniti che loro hanno maggiori interesse alla costruzione di un sistema internazionale basato su delle norme sul dei delle leggi dei criteri chi vanno
Attuati
E nell'ambito dei quali ci può essere forse un potere diverso nella definizione la norma perché chiaramente c'è un peso relativo dei vari Paesi ma nell'attuazione e nel rispetto della norma
Siamo tutti uguali così come di fronte alla legge ecco questi erano alcuni temi c'era soltanto una coda che io volevo fare
Sul
Su alcune considerazioni che avevano fatto
Precedenti oratori a proposito del ruolo dell'Italia io credo che la politica estera italiana vada ripensata
Ripensata nel senso che occorre che noi con maggiore convinzione perseguiamo gli obiettivi che verranno definite dal Parlamento e dal governo
C'è una tendenza
Un tanto avanti
Non riconosce siano da attribuirsi un po'neanche il potere di proposta o di compimento di ciò che fanno gli altri
C'è una tendenza passa canalizzare le istituzioni dal anzi unite alla Comunità europea ossia c'è una tendenza ad accodarsi e io non credo che accodarsi
Sia pagante in nessun senso né per il nostro Paese e neanche per la crescita del del di una idea di comunità internazionale più democratica basata su delle norme alle quali noi abbiamo il potenziale e la capacità di contribuire grazie
Cioè sia vi insegniamo le conclusioni ministro
Telegraficamente anche per
Sentito un certo odore di fritto che aveva cominciato a tutti Carla Petito essendo io di giugno
Ma io però vorrei dire che il dibattito è stato molto molto più facile molto penetrante arricchito un po'credo reciprocamente io ne ha tratto un grande beneficio di questo vi sono grato vorrei dire però che dobbiamo tutti quanti e sono d'accordo detto Puglia liberarci dai tabù e dai luoghi comuni guardati tutto è in discussione nel mondo perché non vorrei rivelare degli aspetti un po'riservate mio colloquio di ieri con ASPI ma però l'ho detto anche pubblicamente
Ha rifiutato l'identificazione usato uguale ad ogni quasi quasi non dico prendendo le distanze ma facendo capire che in questa situazione dopo tutto quello che è venuto nel mondo gli Stati Uniti non sono i padroni del mondo
Non lo storno magari qualcuno penserà che lo siano sotto un certo punto un punto di vista avranno certamente più peso di noi però avete visto anche rispetto alla Bosnia c'è stato un momento in cui Boutros Ghali Tato
Contrapposto allo si è contrapposto all'indicazione verità altrimenti e quindi anche di questo dobbiamo tenere conto
Abbiamo parlato di riforma dell'ONU ed è un grande affresco naturalmente l'utopia è sempre la guida che deve rimanere però non dobbiamo pensare che dobbiamo che che che che ne che bisogna cambiare il motore mentre la macchina in corsa dell'ONU abbiamo bisogno qui e subito
Di qui dove ci siamo preoccupati della caduta di prestigio dell'omesso Madia in ragione senatore Migone quando dice che noi abbiamo sollevato non un problema provinciale italiano ha una querelle tra i comandanti sul campo io ho sempre respinto per ho detto che questo è un problema che è sul tavolo delle Nazioni Unite
Ed è verissimo che noi dobbiamo puntare a costruire dei consensi intorno a scelte politiche di politica internazionale importante ci abbiamo anche provato io poi faccio il ministro diretto e non voglio occuparmi trovati fiero voglio occupare lo spazio vittorie
Chiediamo per provato e qualche risultato c'è stato guardate quando la comunità europea
Ha detto che non è compito del segretario delle Nazioni Unite decidere se il comandante dei contingenti ha respinto un tentativo delle Nazioni Unite di interferire nell'ambito di sovranità di competenza del governo italiano circa una certa circa la scelta dei comandanti
Io sono molto d'accordo che proprio perché le grandi potenze anche se la potenza leader mondiale di è rimasta una sola superpotenza ma proprio per questo l'alleanza
Di buonsenso di buona volontà e soprattutto delle nazioni democratiche perché il grande problema è l'espansione della democrazia c'è si espande la democrazia
Cadono le crisi le crisi illesi i focolai di crisi regionali io sono molto d'accordo quando diciamo che noi dobbiamo più che avere un centro di Grando oppure quel sottotono a cui si riferiva l'ambasciatore ugelli dobbiamo sono due facce della stessa medaglia dobbiamo invece avere delle buone idee e un po'di fermezza nel farle valere
Ed essere capaci di essere di dare un concorso importante alla costruzione della politica internazionale EIRE quando guardando al realismo io quando parlo di un reddito di retoriche atto che penso anche all'organizzazione Stati africani io penso l'ho detto che le ritenere troppi a possono presenti ad altri paesi
Il Comitato del Corno d'Africa svolgeva un ruolo anche nella crisi somala però guardate non abbiamo a disposizione questo grande strumento lana collaudato odiato con le catene di comando e la nuova filosofia la nuova Dini identità della NATO e la culla rapporto fra NATO e UE io e il rapporto fra la NATO e i Paesi dell'ex Patto di Varsavia
è che adesso sono associati con un foro di consultazione che deve essere sempre più stretto il problema dell'eventuale come chiedono i tedeschi ho parlato sabato a Milano con il ministro Rwe una espansione della della NATO sul fianco esterno che crea il pericolo di isolare la Russia di fare sentire la Russia cercata il proprio neonato e il problema più urgente e non ne discuteremo a gennaio e tetto del Parlamento italiano possa dare un contributo a questa a questa alle anche il Parlamento europeo recita riforma ricordato uguale a questa riforma la Somalia e la Somalia resta sul tavolo della cellulite il mito degli altri italiano la porterà alla all'Assemblea delle Nazioni e quindi l'Italia farà della questione somala non una questione italiana ma una grande questione una questione di alto profilo relativa alle missioni internazionali
Ieri e di come anche gli altri
A proposito della esigenza che la politica estera italiana abbia un suo timbro una sua voce non sopra tono nel senso che chi paghiamo ruoli che non ci competono
Ma neppure quel sottotono a cui si è riferito con grande prudenza diplomatica ugelli che è quella appunto di essere sempre accodati dovrà avere un timbro Volturno avute nove credo immodestamente te proprio per quella dio devo dire che ho provato in questi mesi proprio ho sentito la la la fierezza e l'orgoglio di potere rappresentare il governo italiano e di difendere l'onore delle forze armate italiane anche la dignità del Paese perché qualcuno ha parlato lo spiazzo italiano proprio perché eravamo su un solido sottofondo di carattere morale anche di carattere politico nella nostra vertenti in Somalia credo di aver dato un piccolo contributo senza arroganza
A a superare il Complesso del sotto tono italiano della politica estera e ho anche constatato che appunto quando la causa è buona e si ha il coraggio di parlar chiaro a nome di questo che dopo tutto resta un Paese rispettabile si può anche essere ascoltati
Prego
Già con icone prego
Ma
Io sono molto d'accordo su quello che è stato detto o anche adesso sul
Sull'evoluzione radicale dei rapporti internazionali
Io credo che hanno sbagliato coloro che di fronte da alla fine del del blocco sovietico
Hanno pensato che il bipolarismo si sarebbe trasformato in un unipolarismo
Perché vedete il bipolarismo aveva la caratteristica di essere la contrapposizione tra due blocchi e due superpotenze
Ma queste super potenze erano in qualche misura come due carte contrapposte che però si sostengono a vicenda
Esisteva anche un rapporto di connivenza oltre che di contrapposizione degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica nel contesto della guerra fredda
E l'esistenza della contrapposizione legittimava poi un ruolo di prim'atto che poi deriva evidentemente svolto con modalità molto diverse
Nell'uno e nell'alta Roland Paola Petrone con qualche volta rimpiango devi i vecchi generali è un sì perché chi era proprio le due carte che si sosteneva esattamente perché era tutto era più semplice da questo punto di vista
E devo dire che quando affiorano qualche volta delle nostalgie del mondo che fu ebbene e affiorano diciamo così il collocazioni molto diverso dello spettro politico
Devo dire che queste sono è una tentazione che ha io personalmente l'ho no e che il mio partito non ha mai avuto
Vi ricordate quel terribile agosto di due anni fa mi pare che dove c'è un'accelerazione per la storia per cui si perde il senso il senso del tempo uno del tentato golpe a Mosca
Il primo giorno quando sembrava che questo golpe potesse riuscire beh ci sono state delle dichiarazioni molto sorprendenti a livello internazionale anche a livello italiano di immediato adeguamento
A questa nuova situazione ecco comunque che sarebbe stato necessario di evito attualmente dialogare con i golpisti poi ci fu la famosa telefonata di Eltsin a Bush che disse guardate che qui noi stiamo reggendo noi stiamo difendendo
Non il nuovo ordine perché è uno dei problemi che abbiamo che il nuovo ordine non esisteva comunque questa aspirazione verso la democrazia che si andava affermando in quella parte del mondo
Io dico sempre noi siamo qui a una festa dell'Unità che uno degli elementi dei momenti fondanti
Dell'identità del partito democratico della sinistra è è stato quel momento in cui dall'ultimo militante fino al segretario del partito nessuno ha avuto un attimo di esitazione
Nella condanna del tentativo del golpe
E invece nella scommessa su una prospettiva democratica in quella parte del mondo comunque per tornare al nostro tema
Il nuovo ordine tutto da costruire
Io non vorrei che chi ci è a i i pochi però fedeli che ci hanno seguiti nel corso di questo dibattito
Abbiano ritenuto in qualche maniera eccessivamente ottimista il il il tono della nostra discussione io credo che tutti da questa parte del tavolo
Siamo siamo consapevoli del detto di gramsciana memoria dell'ottimismo della volontà e del pessimismo della ragione perché i problemi ci sono e sono tanti
La crisi esiste una crescita ma esiste sicuramente anche la crisi ed esiste anche un problema di riferì definizione di ciò che significa oggi Sr per rapaci
Vedete che la situazione è tale che si rischia di morire per la pace
E morendo per la pace magari che determinando determinante della morte degli altri che è ancora peggio
E su questo
La risposta non può essere quella di un pacifismo unilaterale
Assoluto eccetera perché
Poiché esiste la violenza esisteva un problema della tutela dei deboli rispetto alla violenza
E l'organizzazione di questa tutela nelle forme più democratiche possibile che qui sono state accettate e c'è anche la constatazione di una incappa città che è non è solo dei governi anche dei popoli dei popoli in particolare più privilegiati quelli occidentali di affrontare situazioni come quella dell'ex-Jugoslavia
Noi non abbiamo ancora visto la conclusione di questa vicenda ma esistono dei momenti particolarmente ed è parimenti in cui sembra addirittura che la comunità internazionale esegue Raciti le proprie pressioni non sui protagonisti di o venti di questa vicenda ma sulle vittime perché le vittime sia debbo ignora le conseguenze di questa violenza
E guardate che questa è presto detto ma è assai difficile proporre un rimedio perché il rimedio implica una disponibilità
Di chi è fuori
Ti
Per l'appunto morire per la pace morire per una pace che non è direttamente va be'la pace indivisibile ma che non è direttamente la nostra e questo non siamo in grado di farlo sono stati in grado persone motivate dal punto di vista umanitario vittime avieri anche civili
Italiani e non soltanto italiani che hanno dato il loro contributo che però è drammaticamente non per colpa loro inadeguata alla gravità delle situazione della situazione in cui ci troviamo
Quindi se prima poteva esserci una scelta tra Est e Ovest oggi la scelta è terrà la disco reazione quella che ha ugelli ha chiamato l'anarchia internazionale e i processi di riaggregazione Dini integrazione e così via e io credo che se unite in Tita la politica estera italiana debba è vera è quella di spendersi coerentemente per questo e questo non significa non valutare anche interessi nazionali ma collocare realisticamente interessi internazionali in un contesto che può trovare degli elementi di di convergenza io non credo che sia un caso che questo dialogo sia stato allo stesso tempo vive Pace e con grande consonanza salvo l'ambasciatore ugelli che un funzionario i compagni qui presenti fanno tutti riferimento all'Internazionale socialista vorrebbero che l'Internazionale socialista fosse più attivo io credo è più propositivo per indirizzi che in questa fase sono preziosi io mi fermerei qui e
Passerei la parola al moderatore che insieme con me credo ringrazierà sì sì no non l'abbiamo finito elegantemente d'obbligo intanto per Luisa ed ascoltato per i nostri ospiti che ricordo sono il ministro Fabio Fabbri
L'ambasciatore Erika ugelli
Renzo Trivelli parlamentare europeo Petter Jan convince presidente la commissione interna sono entrata nel servizio segreto immani e Giangiacomo Migone vicepresidente della Camera della Commissione esteri del Senato per il PDS grazie a tutti come si dice la festa conti