Le possibili soluzioni della crisi nell'ex Jugoslavia: il ruolo dell'Italia e della NATO

Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Giangiacomo Migone senatore presidente della Commissione affari esteri di Palazzo Madama del Partito Democratico della sinistra colui vogliamo ovviamente parlare di alcuni aspetti della politica e internazionali innanzitutto la tragedia che continua ad dipanarsi nell'ex Jugoslavia la guerra nella Bosnia Erzegovina ecco la prima domanda che le volevo fare Presidente Migone quale dovrebbe essere secondo lei l'atteggiamento dell'Italia e della NATO
Nella crisi in Bosnia Erzegovina insomma ci dovrebbe essere una qualche forma di intervento a favore delle cosiddette zone protette
Sì io credo che questo sia assolutamente necessario direi che
è venuto dal Parlamento un impulso in questo senso nei confronti del governo
Credo che la logica sia pure con molto ritardo perché abbiamo perso moltissime battute com'è noto dovrebbe essere quella della
Chiesa degli aggrediti con una particolare attenzione alla popolazione civile quindi in ogni caso in cui è possibile realistico difendere
Dall'attacco città o di zone protette dalle Nazioni Unite questo deve essere fatto
Nello stesso tempo dobbiamo però è ed è consapevoli di un fatto nuovo
Che con la scesa in campo della Croazia
Siamo passati dall'emergenza umanitaria ad una vera propria emergenza di guerra
E quindi io credo che il governo italiano farebbe bene a farci portatore di
Un'iniziativa che porti al tempo ora i tempi in tempi rapidi ad una conferenza internazionale per feriti vilmente in sede europea perché questa è una responsabilità primaria dell'Europa
Si tratta di fermare tutti i contendenti si tratta soprattutto di evitare che si determini una specie di zona franca della guerra
Nell'ex Jugoslavia in cui la comunità internazionale continua
Per le parti fintamente inattesa che la questione si risolva sul campo condanne terribili per la popolazione
Ecco mi pare che lei delinea una strategia che sia in qualche modo piuttosto diversa da quella del cordone sanitario che fin qui cosiddetti realisti hanno
No proposte in parte in posto alla comunità internazionale
Sì io credo che
Appunto Cortonesi sanitario ci porta ad un'ora scenario
Sul tipo della guerra Iran Iraq cioè in cui aumentano gli armamenti aumenta lo Sco un toro nessuno tutela le popolazioni civili lire poi la comunità internazionale ratifica quello che succede sul campo
Noi dobbiamo essere consapevoli del fatto che finita la guerra fredda rifinita
La deterrenza parlata diciamo così sul un equilibrio del terrore
Che scoppiano conflitti in tutte le parti del mondo che ci sono tanti piccoli cara efficace in giro per il mondo disposti a fare qualsiasi cosa per raggiungere i loro scopi
In questa difficile situazione occorre costruire una
Una sicurezza collettiva che comporta investimenti di denaro purtroppo anche in vite umane da parte di tutti infatti noi sbagliamo quando diciamo che ha fallito l'ONU
Abbiamo fallito noi governi Parlamenti opinioni pubbliche che non siamo ancora pronti ad affrontare le responsabilità di una nuova fase della storia del mondo
Il ragionamento mi sembra chiarissimo lei ha detto il governo italiano deve appunto assumere un'iniziativa secondo lei un governo tecnico è in grado di assumere questo tipo di iniziativa o ci vorrebbe in qualche modo un governo che abbia un proprio un tra l'altro nel campo della politica estera un team indirizza molto più chiaro acqua
Il Governo precedente era un governo politico era sicuramente peggiore di questo Governo di tecnici per quanto riguarda la politica estera basta guardare
I problemi che ha creato in Slovenia l'attenuazione dell'impegno europeista e così via anche un governo tecnico ha bisogno poi di una maggioranza parlamentare credo che sia molto importare
Importante sviluppare appieno i Poteri che la Costituzione attribuisce al Parlamento che sono dei poteri di indirizzo e di controllo sul governo ecco sì secco senza intende
Tutta questa crisi dramma dell'ex Jugoslavia fatto emergere tutta una serie di rapporti anche complicate all'interno della dato addirittura c'è chi dice che se gli Stati Uniti non ne garantissero l'eventuale operazione di e sono per così dire del contingente ONU non Granda la ex Ivo dalla non garantisse l'appoggio delle truppe di terra statunitensi salterebbe la NATO ecco secondo lei quali conseguenze ci possono essere nell'Anna nato e quali conseguenze già ci sono i rapporti tra
Tra i Paesi NATO proprio in conseguenza dell'ex Jugoslavia ma avete proprio questo cambiamento di
Fallire nella storia delle relazioni internazionali
A trasformato anche le organizzazioni internazionali per così per una battuta perché semplificatrice ma diciamo così con un fondo di rinvio verità credo si potrebbe dire che le Nazioni Unite sorgono organizzazione che ha un fine chiaro anzi lo ha recuperato dopo la fine della guerra fredda ma non ha degli strumenti e quindi non ha nemmeno un'esperienza collaudata di intervento che la NATO invece agli strumenti ma ha perso il suo fine no la NATO in un'alleanza militare contro un grande nemico unificato che non esiste più quindi i il ritardo della cosiddetta comunità hanno internazionale è legata a che riuniti questi due obiettivi strumenti quella dell'ONU è una crisi di Crash città cioè non riesce ad assumere tutti i compiti che dovrebbe assumere quella della NATO è una crisi di ieri invece di ridimensionamento e
Di trasformazione da Alleanza militare a strumenti Toti sicurezza collettiva ecco detta appunto una
è nato e dono ma sono necessari evidentemente dei i cambiamenti in tutte queste strutture per esempio per l'ONU lei come vedrebbe il fatto di un in in
Di un'istituzione di un'assemblea in qualche modo più rappresentativa dei parlamenti nazionali e dall'altro lato l'allargamento del Consiglio di Sicurezza io sarei favorevole ci sono delle proposte del Parlamento canadese che varrebbe la pena di raccogliere per quanto riguarda
Il Consiglio di sicurezza credo che sia giusta la posizione del governo che rifiuta il semplice a largamente o dei membri permanenti a Giappone e Germania quello che gli americani chiamano il quick fix grazie e che sia invece molto meglio un'ipotesi come quella italiana che comporta un allargamento con dei membri semi permanenti è
Quindi con una possibilità anche che maggiore presenza dei paesi piccoli e per la NATO ma è possibile in qualche modo ripensare la NATO come un alle e Ansa diversa tra le due sponde dell'Atlantico con un pilastro europeo molto più forti e io credo di sì credo che sia assolutamente necessario non è possibile che l'euro
OPA non posta impostare dei propri interventi come quello ipotizzate dal governo francese
Perché gli americani non solo non mettano a disposizione le truppe ma nemmeno gli elicotteri Apache di cui io c'era bisogno
Così come non è possibile che noi non disponiamo di satelliti
E strumenti di ricognizione che solo la condizione per potere gestire una prese fra di polizia internazionale in qualsiasi parte del mondo comunque quaestor non lo dobbiamo tanto rimprovera
Are ai nostri alleati americani è piuttosto un ritardo di assunzione di responsabilità da parte nostra in quanto europei dicono a questa tipo di impostazione mi sembra che sia
Abbastanza notevolmente diversa rispetto al tipo di impostazione chiamiamolo così tradizionale della sinistra italiana per questi problemi ma guardi fino a un certo punto perché la sinistra italiana
Non è mai rispettata ideologicamente pacifista nel senso nel nel senso assoluto filosofico del per Mele
Il problema della sinistra italiana è piuttosto quello di un uso della forza per un Interest e di collettivo di sicurezza internazionale non è un caso che in occasione di questa crisi quand'eri
Ven votato epiteti per tutti come lo sviluppo spontaneo degli eventi comportarci
Tre dei parecchi umani sostenibili
è per l'impulso è venuto più da sinistra che da parte di una a destra tradizionalmente così nazionalista e anche apparentemente militarista no dove diciamo così di interventismo ai fini a se stesse ore non subordinata ad un principio i diritto ivi convivente fra
I popoli infatti la destra è stata molto irritante ristretto all'ex Jugoslavia di con per con cure un po'questa nostra
E chiacchierare questa nostra conversazione non non si può non parlare dei rapporti con la Russia perché poi alla fin fine sia nella crisi dell'ex Jugoslavia si in genere nell'Europa centro rientrano una questione chiave sui rapporti appunto tra Occidente in Russia lei come li vede questi rapporti c'è il rischio che l'orso russo si stia risveglia
Do e sul solco dei tradizionali interessi imperiali te guardi questo è un rischio che corriamo tutti quei momenti peggiori del
A che rischi ex-Jugoslavia tutti si comportano un po'come come le Nazioni le grandi potenze europee prima della prima guerra mondiale quindi questa sindrome anche presente nella Russia ora però siamo noi che dobbiamo avere la capacità di non creare una specie di nuovo bipolarismo in cui la Russia assume in qualche maniera l'eredità dell'Unione Sovietica
Dobbiamo avere la capacità di coinvolgere la Russia in un sistema di sicurezza europeo che garantisca a tutti e che tenga anche conto non così del nazionalismo russo perché così Patelli della tentazione nazionalista i listelli come anche in altri paesi perfino in Italia
C'è qualche stupiti no chissà che fa il nazionalista ma della dignità di un popolo che una grande nazione che oltretutto è in grado di nuocere pesa oltre che agli altri
Che tengono conto del delle sue giuste esigenze quindi lei dice non è un problema di nuovo confronto strategico tra Occidente russe non bisogna secondo me vederlo in questo modo
E soprattutto non bisogna fare profezie che si autoavverano un piano no perché le come lei sa molto bene
Comportarti come se questo fosse il problema fascisti che qualche volta ci dà corpo ai fantasmi ai vecchi fantasmi della storia europea dice che
Bene la ringraziamo ringraziamo Giangiacomo Migone esponente del Partito democratico della sinistra presidente della Commissione affari esteri del pal di Palazzo Madama del Senato della Repubblica con l'ascolto come sempre da Radio radicale