Prima edizione del Festival Nazionale dell'Economia Civile (prima giornata)

Io un po'un
Nel mondo buongiorno a tutti
Benvenuti apriamo così questo festival nazionale dell'economia civile avete visto che bella giornata oggi Firenze risplende una bellezza se possibile ancora ancora di più del solito e la magnificenza di questo luogo è un incanto sembra quasi di essere ci manca Alberto Angela che ci guida in questo Salone dei Cinquecento meraviglioso Firenze non a caso cominciamo da qui da uno dei luoghi simbolo della civiltà della nostra nazione il nostro Paese e cominciamo da qui perché in questi tre giorni abbiamo una piccola ambizione quella di capire da dove siamo partiti
Cosa siamo diventati e dove vogliamo arrivare perché questi tre giorni parleremo si di economia parleremo soprattutto di noi da nostra vita del nostro futuro la nostra società la nostra comunità avete visto le parole chiave del video che ha aperto questo questo Festival saranno tre giorni importanti di confronto
Tre giorni in cui poi arriveranno anche i rappresentanti delle istituzioni perché alloro vorremmo chiedere risposte prospettive ma tre giorni anche in cui gli agenti di cui parliamo non ci confronteremo con dei contesta ci saranno quindi proprio delle sfide sul campo perché quando si parla di buone pratiche di innovazione chiaramente eccoci qua entriamo nel vivo di questa giornata e quindi vorrei subito chiamare qui per i saluti iniziali e lo ringrazio per l'ospitalità il sindaco di Firenze Dario Nardella
E il presidente di Federazione Italiana banche di credito cooperativo Augusto del
All'adesso sembra una scena e quindi la parola al sindaco e poi naturalmente al presidente prego
Grazie caro Presidente cari amici ospiti benvenuti a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento e per me un orrore un onore vero portare i saluti della città di Firenze al primo festival nazionale dell'economia civile
Abbiamo avuto in altre occasioni modo di parlare con il Presidente per questo voglio ringraziare Federcasse voglio anche ringraziare Next sei che hanno concepito
Con grande visione lungimiranza questo Progetto in particolare il professor Beckett equivale mio personale saluto
Per noi è un piacere accogliervi nel Salone dei Cinquecento che tra l'altro fu sede del primo Parlamento italiano e appunto qui nel Salone dei Cinquecento della Camera dei deputati con Firenze capitale tra il mille ottocentosessantacinque mille e ottocento settantuno oltre che nei secoli sede dell'amministrazione civile di Firenze
Parliamo di una luogo che ha visto davvero la nascita dell'umanesimo
Questo salone i più grandi artisti filosofi politici si sono avvicendati gettando le basi del modello del pensiero umanistico moderno e questo è valso anche per l'economia quest'anno due mila diciannove celebriamo i cinquecento anni della morte di Leonardo da Vinci e anche i cinquecento anni della nascita di Cosimo primo dei medici Caterina de'Medici regina di Francia
Bene in quegli anni il famoso banco dei medici era ormai molto affermato
Fondata da Giovanni libici nel trecento diventata la prima grande banca globale con sedi in tutta Europa da Basilea a Milano da Napoli a Londra da Ginevra Allione
Una concezione moderna che non è mai realtà cambiata di un'economia che spesso era al servizio proprio della città del potere temporale di questa città
Nella mia qualità di sindaco sono impegnato giornalmente nel perseguire quello che chiameremo il bene comune
Per farsi da una parte che si creino le condizioni di crescita e sviluppo per tutti e dall'altra che nessuno rimanga indietro
A noi interessa quindi che la somma dei livelli di benessere individuale sia massimi basata ma che allo stesso tempo il livello individuale di ciascuno di noi di ciascun individuo sia il più elevato possibile e che nessuno soprattutto sia escluso
In quest'ultimo caso il bene comune sarebbe infatti pari a zero
Economia una scienza importante per noi amministratori è uno strumento che ci consente di governare ma ci rendiamo conto di come i metodi economici tradizionali e più largamente diffusi siano ormai insufficienti accogliere il reale stato delle cose e fornire la giusta rappresentazione di quel che accade
Per questo le cose di cui discuterete oggi e nei prossimi giorni in questo festival toccano temi approcci metodi modelli che a noi amministratori pubblici interessano moltissimo
In questo senso trovo che il Festival sia non solo un'occasione di confronto tra esperti economisti professionisti ma un'occasione concreta nella quale poter confrontare sperimentare metodi che nella quotidianità di amministratori pubblici possono e devono utilizzare ad esempio mi chiedo spesso dal Sindaco come si misura il benessere sociale
Io ricordo sempre quella frase che viene attribuita bocche ndt il PIL misura tutto tranne ciò per cui vale la pena davvero spendere una vita l'economia tradizionale appunto ha sempre parlato del piglio del prodotto interno lordo come misura sintetica della performances macro economica
Ma c'è questa insufficienza del PIL assoluto e pro capite per misurare il livello di benessere sociale e individuare e questa insufficienza è stata messa in luce credo fin dagli albori della scienza economica in molti si sono confrontati ricordo quando in Francia hanno costituito una commissione incaricata proprio di misurare il il livello di benessere sociale individuale che non può essere misurato tradizionalmente con gli strumenti dell'analisi economica tradizionale pensiamo al dolce scorrere della vita in una comunità di un piccolo paese della Toscana magari ricco di storia di bellezze artistiche non sembra molto condizionato dal reddito pro capite medio dei suoi abitanti
Oggi nei Paesi industrializzati la maggior parte della popolazione vive nella città lo sappiamo
Le grandi città crescono sempre di più non solo in Italia in tutto il mondo cita per cui è con riferimento a questi agglomerati che si deve ricercare cosa determina la felicità e l'infelicità
Se per raggiungere il posto di lavoro io impiego un quarto d'ora con una tranvia non a caso parlo di tranvie visto che ne abbiamo realizzate due in quattro anni e mezzo qui a Firenze
Mentre ci vorrebbe più di un'ora con una Ferrari è un'altra ora per trovare un parcheggio qualche dubbio sulla validità del reddito medio come misura di benessere potrebbe emergere il premio Nobel per l'Economia filosofo Amartya Sen chiama molto questa città che spesso frequenta Firenze appunto
Fin dagli anni sessanta del secolo scorso ha dato contributi fondamentali come sapete per individuazione degli elementi che determinano il benessere dell'individuo
Iniziò ricordo le sue riflessioni mostrando come la speranza di vita degli afroamericani negli Stati Uniti fosse inferiore a quella degli abitanti del Kerala in India
Ciò per dare un'idea di come il reddito monetario possa essere un indicatore insufficiente o addirittura un cattivo indicatore delle condizioni di vita
è evidente quindi amici e so che sarà un tema di cui parlerete certo meglio più di me
Come gli indicatori diversi dal PIL dipendono dalle dimensione dell'intervento pubblico e dall'efficacia con cui questo intervento si riflette sulla vita della società
Molte delle componenti degli indicatori dello sviluppo umano sono attività e servizi forniti dagli enti pubblici in particolare dagli enti locali pensateci in un Comune come Firenze
Molte delle attività che rientrano nei cosiddetti servizi front office cioè rivolti direttamente a soddisfare i bisogni dei cittadini contribuiscono a incrementare gli indici di sviluppo umano di questi cittadini
A questa finalità d'esempio la spesa comunale corrente
Che è relativa a tanti diversi settori i servizi sociali e la cultura la sicurezza della polizia municipale l'ambiente il verde la mobilità e la viabilità i servizi tecnici distruzione io credo che oggi sempre di più la città rappresenti il vero reale scenario nel quale matura si trasforma si consolida il modello moderno di economia civile
L'economia civile
Che io credo rappresenti un'economia che mette al centro la persona e mi avvio a chiudere
La persona capace di cooperare la persona capace di immaginare nuove soluzioni la persona capace di fiducia un altro valore che ritengo sia determinante nella costruzione di un'economia sostenibile
La persona capace di avere relazioni positive generative
Ma anche il lavoro e l'impresa è un concetto di economia che a noi intuitivamente piace
Soprattutto il fatto che il lavoro sia un valore e a me dispiace molto che nell'agenda pubblica di questo Paese la parola lavoro sia praticamente scomparsi
Un valore che invece va tutelato promosso non soltanto perché produce inclusione e dignità ma anche perché contribuisce ad arricchire il significato della vita
Io da sindaco
Poi potrei raccontarvi le decine e decine di volte che ho incontrato di persona
Cittadine e cittadini con le lacrime agli occhi chiedendomi non di avere un sussidio ma di avere un lavoro
Non di avere i soldi ma di avere la possibilità di recuperare una dignità personale
Del resto cari amici l'articolo uno della Costituzione su cui noi come sindaci e anche i ministri della Repubblica sono chiamati a giurare
Ci dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e poi nell'articolo quattro che la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto
E poi l'articolo tre che a proposito del principio di eguaglianza ancora una volta dice che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli per il raggiungimento della piena dignità del cittadino nel contesto politico sociale culturale appare chiaro quindi
Che lavoro la sua diffusione la sua tutela rappresentano una priorità assoluta nel rispetto di tutti i principi di giustizia equità per questo capisco meno e non condivido affatto queste nuove politiche di assistenzialismo di esclusione che in Italia vengono introdotte come faccio io cari amici
A dire ad uno studente di un'università oggi che mese prossimo riceverà il reddito di cittadinanza caro ragazzo studia
Prendi una laurea fai un percorso professionale cerca un lavoro fai uno stage non perdere la curiosità il desiderio l'ambizione qual è quella leva che fa di una società una comunità capace di coltivare un'ambizione sana eticamente positiva
Con questo spirito e con una reale curiosità intellettuale per ciò di cui discuterete io per questo vi ringrazio
Perché sono fiducioso che questo Festival possa crescere e consolidarsi
E sarei anche desideroso caro Presidente che possa rimanere legato a Firenze non solo per la storia
Delle banche e dell'economia ma anche ripeto per quella forza generatrice di cultura di pensiero moderno che ha assegnato tutta l'Italia e tutta l'Europa
Perché credo che la chiave di lettura forse più autentica del concetto moderno di economia civile sia proprio la cultura perché economica e cultura sono due facce della stessa medaglia
Perché un'economia civile non può prescindere dalla persona umana
E la persona umana costruisce la propria identità quando vive un'esperienza di formazione e di emancipazione culturale ed educativa grazie a tutti voi e buon lavoro
Grazie
Grazie al sindaco di Firenze da Donatella la parola del signor presidente Augusto dell'Erba
Bene buongiorno benvenuti grazie a tutti per questa straordinaria partecipazione quando in sede a casse abbiamo avuto l'idea di iniziare questo percorso e di dare luogo a questa straordinaria manifestazione dico straordinaria appunto perché via via che è andato e maturata l'organizzazione abbiamo colto consensi
In quantità e intensità che non ci aspettavamo di cogliere quindi siamo veramente felici di vedervi così attenti e così numerosi l'idea nasce in Federcasse perché nasce in Federcasse nasce perché con il sistema del Credito Cooperativo partecipiamo danni a una infinità di incontri di di di convegni di occasioni di studio produciamo articoli scriviamo tante cose però ci siamo accorti che mancava un momento nel quale si potesse fare sintesi di tutta questa mole di di di concetti di elaborazioni
E quindi abbiamo pensato che era giunto il momento di fare il festival dell'economia
Noi abbiamo avuto l'idea molti ci stanno aiutando ad attuarla primo fra tutti Confcooperative e poi ci ha aiutato Next ci aiutato la scuola dell'economia civile il museo poi dovrei proseguire con un'infinita serie di ringraziamenti
Perché è un'iniziativa di questa importanza non avrebbe successo che speriamo avrà anche nei prossimi giorni se non non c'è una collaborazione così diffusa così sentita
Perché Firenze perché Firenze e il luogo dell'umanesimo l'economia civile lo ha detto il sindaco Nardella l'economia civile e l'esito dell'umanesimo cioè l'uomo che vuole operare vuole fare
E l'anno il nostro modello di economia è proprio il modello della logica lo chiamavamo un tempo dell'auto aiuto
Il professor Zamagni il professor Becchetti che ci aiutano in questa elaborazione concettuale hanno ripreso il rimo dializzati un concetto che in Italia
Si aggira se mi consentite questa espressione dal Settecento nella grande scuola napoletana del Settecento che fa capo a genovesi prima a Dragonetti poi e che per qualche decennio è andato come devo dire un po'in ombra perché sono prevalse altre visioni altre prospettazioni economiche
Forse gli anni della crisi ci hanno aiutato a comprendere come invece di aspettarsi che lo Stato faccia qualche cosa è importante che i cittadini abbiano la capacità di autorganizzarsi e quindi di cooperare di agire insieme magari senza capitale e l'esperienza per esempio più forte da questo punto di vista e proprio l'esperienza delle nostre banche che nascono come devo dire in come devo dire per contrasto alla povertà no cono per contrastare l'usura la gente piccola si mette insieme mette insieme qualche valore e dal luogo a un un un azione
Di sostegno alla civiltà alla al al Comune alla comunità nella quale abita e quindi via via questa esperienza è cresciuta oggi a centotrentacinque anni di vita
Ha dinanzi a sé tanti anni ancora
Mi auguro di successo ma questa esperienza non è l'unica ma ogni forma di esperienza cooperativa porta in sé il germe dell'economia civile
Di questi tempi credo che sia quanto mai necessario avere questa capacità di reazione e non attendersi che altri facciano qualcosa per te sempre per stare nel richiamato esempio kennediano che il sindaco richiamava poco fa è importante avere una capacità di autonoma elaborazione senza aderì uno spirito di contrapposizione o di alternativa ma la capacità di tracciare un'altra linea noi oggi siamo qui per dare come devo dire valore scientifico esperienziale
A questo a questo mondo cerchiamo di mettere ordine in queste grandi esperienze e credo che lo faremo con successo e con l'aiuto di tanti grazie a tutti voi per la partecipazione
Dall'erba per questo
Primo saluto entriamo nel vivo l'abbiamo sentito nel messaggio che il Sindaco è anche presente di Federcasse qui nato tutto qui è nato l'umanesimo qual è invece un modello quali sono le soluzioni per una nuova economia per lo sviluppo sostenibile entriamo dunque nel vivo in questi tre giorni che vedono insieme lo abbiamo detto prima tre agenti fondamentali che sono la rete Next la nuova economia per tutti e poi secca scuole economiche economia civile e la Federazione italiana delle banche
Di credito cooperativo adesso ci troveremo su un tema preciso e già il titolo e abbastanza secondo me
Come posso dire interessante nuovo perché si parla di un concerto a quattro mani verso un nuovo modello economico
Voi direte quali possono essere questo perché quattro mani
Proprio invertire un ordine di tendenza quando ne parliamo di economia associamo questo termine ad alcune parole precise avete mai provato associare la parola economia a tre parole che potrebbero essere ad esempio dono reciprocità gratuita ecco questo quello che noi cercheremo di capire o attraverso delle parole chiave i quattro agenti le quattro mani
Che suoneranno questo nostro primo panel mi piace anche questa evocare questa così un po'chi sta musicalità
Sono naturalmente lo Stato quindi le amministrazioni il mercato perché il mercato chiaramente
Non può non esserci l'impresa de se possibile sostenibili e soprattutto noi i cittadini e per farlo allora vorrei qui sul palco
Il professor Leonardo Becchetti direttore del festival nazionale l'economia civile cofondatore Dina extra nuova economia per tutti e poi professore Stefano Zamagni professore di economia politica resa agli studi di Bologna
Eccoci qua buongiorno
Posso ringraziarli per tutto questo perché veramente permessi annuncia una mattinata di come dirà che apprendimento per cui devo dire che
Oltre alla magnificenza del luogo all'ospitalità il sindaco per chi fa il mio lavoro sì come dire intraprende queste queste giornate anche c'est è sempre bello quando si va in un luogo e si può imparare qualcosa si può aprirsi a nuovi orizzonti anche un po'a una speranza rispetto a quello che il nostro avvenire quindi non posso che partire con questa domanda apparentemente semplice elementare non lo è tutt'altro
Che cos'è l'economia civile chi vuole che è la stessa domanda che tutti e due vediamo spesso chi risponderà in maniera più diciamo esaustiva e anche più televisiva ieri in mente vedendo questa clip gli avete fatto vedere un'economia
Che non che usa il cervello perché ovviamente siamo nella ricerca eccetera ma che non lascia a casa il cuore le mozioni
Ed è una cosa molto importante questo poi un'economia che ha una visione diversa di persona di imprese di valore
Sul valore per esempio se ne parla tanto non ci si chiede spesso ma voi siete per la crescita o per la decrescita no allora le diciamo sempre una cosa
La crescita è una condizione necessaria l'abbiamo sentito anche dal sindaco
Per la soddisfazione di vita e anche perché è un politico sia rieletto ma non è sufficiente quando con Jeffrey Sachs abbiamo presentato il Rapporto mondiale sulla felicità tre anni fa a Roma
L'Irlanda andava a lezione il governo aveva una crescita del sei virgola due per cento ma ha perso le elezioni
Il passato Governo appreso il per italiano ha preso il Paese in crescita negativa lo ha portato sopra l'un per cento di crescita del PIL
E ha perso le elezioni sia perché secondo lei perché le persone non sono solo massimizza decide utilità ma sono anche cerca tricicli senso
Che è una parola difficile
Ma che gli economisti non capiscono cioè hanno bisogno di mettere ordine nella stanza dei loro significati fanno delle cose non solo per guadagnare ma perché vogliono dare un significato alla loro vita
E allora è molto importante aiutare a costruire questo significato
E noi per esempio qui introduco la terza sessione è noi vogliamo dare un contributo a questa capacità di capire cos'è il benessere il ben vivere
Con due idee nuove stamattina uscito avvenire c'ha lavorato anche con i Della Sera buone notizie sono i nostri sponsor con questi due concetti generati vita
Il responsabilità civile di territorio
Li nomino solo perché poi questa ecco di questo ne parleremo nella terza sessione ma importante cioè intanto quindi cominciare a a capire cosa vuol dire valore cosa vuol dire ben vivere fare un passo avanti rispetto a dove siamo oggi
E poi c'è questa idea di persona diversa e di impresa diversa l'impresa oggi c'è una nuova generazione di imprenditori più ambiziosi che non guardano solo al profitto ma anche all'impatto quindi vogliono essere più generative
E e questo secondo me è un punto molto importante le società Benefit
E c'è una storia una tradizione le banche di credito cooperativo la Banca Etica eccetera le parleremo di finanza etica ecco quindi imprese diverse valore diverso è l'ultima cosa a persone diverse
La persona dell'economia civile la persona dell'uno più uno uguale a tre io dico e non dell'uno contro uno minore di due Jeffrey Sachs ci parlerà dell'America di Trump dove quando si comincia a litigare con il resto del mondo la torta si riduce uno contro uno fa meno di due invece noi pensiamo e sappiamo che in economia e così sia tra persone che tra Stati nel commercio quando si coopera
Che è difficilissimo perché ci vuole fiducia ci vuole foglio tutta una serie di condizioni
Uno più uno fa tre cioè il valore che si crea e di più di quello che le persone avrebbero fatto da soli quindi costruire queste condizioni dell'uno più uno uguale a tre e il segreto sia della nostra generati vita personale ma anche della prosperità economica
Mi pare una sfida molto ambiziosa professore vengo da lei come si fa ad invertire questa tendenza dove i Paesi abituati a un benessere diffuso si vanno sempre più impoverendo si parla ad esempio di crescita zero che qui da noi
E dove la reazione sociale la reazione di rabbia è una reazione di divisione è una reazione spesso anche di contrapposizione dell'uno contro l'altro nella speranza di in qualche maniera come posso dire raggranellare qualcosa in più dell'altra esattamente quello che accade oggi nella società è tutto il contrario di quello che ci ha appena spiegato il professor Becchetti
Grazie quella dell'economia civile è una tradizione di pensiero tipicamente italiana nata in questo Paese in Napoli e Milano sono stati da primaria i due territori che hanno alimentato questo flusso ride che nel giro di poco tempo si è poi espanso altrove
Ricordiamo sempre che e il mille settecentocinquantatré l'anno in cui l'università Federico secondo di Napoli istituì la prima cattedra al mondo al mondo
Di economia e si chiamò cattedra di economia civile molti associano la prima cattedra Adamo spesso ma Adams bischero Scorsese
Aveva la cattedra di filosofia morale quindi non era un economista era un filosofo
Che poi è diventato il grande economista che tutti sappiamo eccetera e allora la domanda che ancora attendo una risposta nonostante che molti studi siano stati fatti come mai questo filone di pensiero che chiamiamo dell'economia civile è nato qui e non altrove
E perché a metà del Settecento la Francia ad esempio era economicamente parlando economicamente in senso stretto più forse più avanti
E la stessa cosa in Inghilterra si stava preparando la prima rivoluzione industriale questo è il punto il punto è la risposta che ci diamo è che l'economia civile nasce sulla base di alcune idee forti voi sapete che la parola idea una parola greca che significa visione averi idee equivale a dire avere visioni la prima la prima idea forte è una concessione antropologicamente ottimistica dell'essere umano l'economista civile non accetta l'aforisma obesi hanno secondo cui Omo omini lupus ogni uomo è un lupo famelico nei confronti degli altri buoni lei il mainstream economico come ha tradotto l'assunto desiano
Con la figura dell'homo economico Shlomo economico e spicci come non era carino parlare di un uomo che un lupo nei confronti degli altri allora John Stuart Mill a metà dell'Ottocento grande fino filosofo ed economista inglese coniò l'espressione Omo Economics promettono un mix è il precipitato di queste idea secondo cui gli altri sono tendenzialmente cattivi ma se io penso che voi siate dei lupi nei miei confronti cosa devo fare devo prima di tutto cercare di proteggerli
E secondo luogo devo diffidare ecco perché oggi noi constatiamo una mancanza di fiducia ancora maggiore che non nel passato perché nei confronti di un lupo non si può aver fiducia di che è un lupo si converta
C'era stato San Francesco che era stato capace di ammansire il lupo di Gubbio ma quella appunto è l'eccezione che conferma la regola la seconda idea che l'economia ha un senso l'agire economico ha un senso se ha come fine il bene comune non il bene totale
E voi provate a parlare a un economista del mainstream chiedetegli che differenza c'è tra Bene Comune bene totale più o meno la stessa cosa il bene totale come lo si esprime col Pd sì dopo una bella Zarate
Detto da par suo accorre così importanti a questo riguardo ora è ovvio che il bene a totale non è da scartare ma è cosa diversa dal bene comune perché il bene comune il bene di tutti
Gli esseri umani e di tutto l'uomo il bene totale invece è il bene
Di tutti
Quando poi riesce a botte vere sarebbe già tanto cosa vuol dire di tutto l'uomo che dà luogo c'è sia la dimensione materiale quantitativo che noi esprimiamo con la parola cresciuta ma c'è l'altra dimensione che è quella chiamiamo la spirituale e chiacchiere vedere con le relazioni interpersonali
Se io ho un mento la crescita ma taglio delle redazioni le corde che uniscono tra loro le persone
Offro crescita ma non ho però sviluppo e il chi mi conosce lo sa ricordo sempre che sviluppo bisogna imparare a scrivono S tratti lo sviluppo perché nella lingua latina una S davanti a una parola vuol dire il contrario allora sviluppo vuol dire togliere inizi Lupi e ivi Luppi cosa sono sono le catene sono i lacci che impediscono alle ecco perché amo allo sviluppo chiama la libertà se uno punta la crescita non ama la libertà questo bisogna dirlo anche se ci sono dei falsi maestri che vanno in giro a dire il contrario
Perché la dimensione della crescita non garantisce affatto la libertà certe uno potrebbe dire la libertà da cioè dai condizionamenti la vera libertà e la libertà di la libertà di realizzare il proprio potenziale ecco allora che l'economia civile non si accontenta di progredire nella direzione della crescita che non fa assolutamente e dimenticata ma bisognerà Alosi e infine da terzi idea chiavi dell'economia civile la biodiversità
La biodiversità delle forme di impresa in primis e delle forme di organizzazione sociale secundis qualcuno potrebbe dire ma perché oggi questo importante e perché i guasti che abbiamo giusto
Dalla crisi del due mila sette due mila otto in avanti sono dovuti esattamente a questo a cattivi maestri cattivi economisti che hanno predicato
Che non c'è bisogno della biodiversità delle forme di impresa
Basta un'unica grande banca che pesa per tutti un'unica grande impresa e ci si trovi a molti come Jeffrey Sachs poi nel suo intervento dirà con una concentrazione di potere economico che fa spavento
Gaffe femm che è l'acronimo che sta per Google a Mason sei sbuca a Paul Microsoft queste cinque imprese della California hanno una capitalizzazione di Borsa che è uguale se fosse un Paese al PIL del Portogallo
Quindi immaginate voi cinque imprese che hanno potenza di fuoco di questo tipo qualcuno potrebbe dire ma dopotutto staranno eh no perché se loro avessero tanti soldi masselli usassero per mangiare Oro dalla mattina alla sera poco importa in fatto e chi chiaro il potere economico
Finirà sempre sta già facendo collegi accettare l'egemonia sia l'egemonia culturale sia l'egemonia politica ecco allora perché la concentrazioni di potere economico oggi non è solo un fatto economico di male funzionamento dei mercati come direbbero gli economisti ma è un fatto di democrazia e quindi i diritti e libertà ebbene queste tre assi portanti ci vuole una concezione ottimistica dalla natura umana Genovese già è stato ricordato che il primo cattedratico di economia civile ha l'ha scritto in esergo al suo libro che si chiama lezioni di economia civile homo homini natura amicus che vuol dire ogni uomo è per natura amico di un altro uomo e allora qui bisogna scegliere c'è chi invece pensa che gli altri siano gruppi e ci chi invece pensa che gli altri siano due ovviamente anche con gli amici ci si può litigare questo è evidente però voi capite che fa la differenza la seconda rivalorizzare il concetto di bene comune che comprende ma non lo show non lo non s'identifica col concetto di vede totale terzo la biodiversità il pluralismo
O quello che ad esempio Benedetto sedicesimo dalla Caritas in veritate chiamava la poliandria Poli attiva vuol dire la pluralità dei centri di potere
E e di potere in questo caso economico quindi noi vogliamo più tipologie di impresa vogliamo che le imprese cooperative possano operare del mercato fianco a fianco con le altre senza discriminazioni qui ci sono molti banchieri decreto col partivano sanno cos'è il principio di proporzionalità che solo recentemente in Europa si è cercato su questo fronte di ottenere qualcosa ma ancora troppo poco vogliamo tipologie diverse di organizzazioni sociali di voi associazioni di vario tipo e così via perché è la biodiversità la prima e fondamentale garanzia della libertà
Tradurre tutto questo come in questo Festival si farà in queste giornate in in progettazione concreta è effettivamente la grande sfida che noi vogliamo come dire lanciare e possibilmente da vincere TAR non solo nostro paese ma anche particolare per l'Unione europea
No
Questi appunto l'ambizione la sfida però
Io che faccio il giornalista tutti i giorni al telegiornale raccontiamo un'Italia un mondo un Europa chiaramente distoniche rispetto al quello che noi oggi qui vogliamo rappresentare miracoli mente alcun alcune scene non so
Andiamo verso una contrapposizione esasperata di masse contro Élite pensiamo a quello che accade in Francia ogni sabato con i gigli gialli
Questa abile anche dopo il senso di distruggere il bene comune altro che andare verso diciamolo un bene comune diffusa dice proprio la distruzione del bene comune lasciando poi perdere tutti tutti gli infiltrati in quella che la protesta
Che nasce dalle periferie francesi certamente c'è uno scontro tra centri urbani e periferie si torna un po'indietro nella storia certamente anche da noi i pastori sardi e la loro protesta così estrema di disperdere un bene come il latte per accendere no un po'un riflettore su quella che è la crisi lo settore sono tutte scene molto violente che sono il nostro diciamo immaginato quotidiana che devono farci riflettere come si fa ad invertire questa tendenza perché quella che l'ambizione di questa tre giorni invece una narrazione è uno scenario radicalmente opposto e la politica soprattutto che risposta dovrebbe dare secondo lei
Ma per spiegare come si fa vorrei se possibile far vedere quella slide degli uccellini che spiega un pochino cioè secondo me ne abbiamo una grandissima missione culturale
Io penso che l'economia civile che il avanti avanti avanti ancora ancora ecco
Questa slide e cosa spiega spiega che fondamentalmente oggi non basta avere delle idee dei contenuti ma c'è bisogno anche di comunicarli io penso che l'economia civile facendo leva sulla storia
Scientifica dei risultati della felicità ha capito alcune cose importanti l'abbiamo detto
Cioè il fatto che la soddisfazione di vita delle persone diritti da reddito salute istruzione essi derivi da qualità delle condizioni locali di vita si ma anche dalla gratuità e dalla qualità della vita di relazioni siamo convinti che l'uno più uno uguale a tre e meglio dal punto di vista della felicità e della prosperità rispetto al conflitto il problema è che queste cose non devono restare tra di noi ma devono essere comunicate all'esterno
E allora bisogna capire anche quali sono i campi di gioco oggi della comunicazione molti di noi non amano i social e dicono mai socia alla sono un luogo che stimola l'aggressività sono un luogo che non favorisce il confronto tra le persone
Io dico questo è il campo da gioco
E la partita è già iniziata e abbiamo già subito un bel po'di gol non possiamo fare come quando eravamo ragazzini che prendiamo il pallone ce ne andiamo dobbiamo riuscire a umanizzare
Questo nuovo spazio io credo che questa slide fa capire tutto no
Dobbiamo umanizzato e quindi c'è una grande missione generativa nostra questi contenuti che ci siamo raccontando che svilupperemo cui le buone pratiche
Il i segreti della felicità sono cose che dobbiamo riuscire a comunicare che diciamoci apportare el dobbiamo riuscire a tradurre in contenuti politici perché attenzione la economia civile non è una solo una filosofia ha dei contenuti politici per esempio ci sono tutta una serie di cose ci confronteremo poi con il con i rappresentanti delle istituzioni con il governo
Ma in questi anni noi abbiamo pensato che ci sono una serie di elementi di leve che possono cambiare le cose
L'ecotassa il voto col portafoglio c'è questa strada molto importante cosa vuol dire la terza mano della cittadinanza attiva
Vuol dire che in fondo Stefano ha raccontato molto bene il grande potere economico e la sua concentrazione oggi ma a fronte di questo grande potere c'è un altro grande potere che siamo noi
Il mondo gira attorno alle nostre scelte di consumo i consumatori sono dispersi non sono uniti ma se vogliono hanno in mano le leve per cambiare le cose il problema vero è che noi non sappiamo usare questa leva
Lo spieghiamo bene per l'economia civile diciamo nello spesso non siamo consapevoli del potere che abbiamo non siamo informati non siamo coordinati
Ma io faccio un esempio se mai fossimo tutti consumatori del mondo oggi qui riuniti e decidessimo di votare col portafoglio cioè di premiare con le nostre scelte le aziende all'avanguardia nella dignità del lavoro nato dalla dell'ambiente
Noi da domani avremo risolto tre quarti dei nostri problemi la difficoltà a quale la spiego con una storiella
Dell'economista del medico e del meccanico chi è che ha la vita più facile
Il meccanico perché il meccanico lei gli dà le chiavi deve risolvere un problema e fa tutto da sé
Col medico è già più difficile il medico può dare una ricetta ma se il paziente va su internet dice che quella medicina non la vuole prendere perché secondo lui gli fa male
La ricetta no la cura non funziona quindi il medico ha bisogno della collaborazione del paziente il bene politico è molto più difficile
Perché io adesso ho dato una ricetta che funziona Massella se se ne convince uno solo e non si convince un numero abbastanza elevato di persone quella ricetta non funzionerà quindi per realizzare il bene politico abbiamo bisogno che tanti uccelli azzurri si alzino in volo abbiamo bisogno che tante persone inizino a votare col portafogli a partecipare selettivi e facendo questo risolveranno anche il problema della generati vita della loro vita
Però c'è è importante fare questo
Quindi l'economia civile parte e torno a quello che le ha detto all'inizio le quattro mani
Non possiamo lo diceva Baumann non si possono risolvere prova di una società così complessa come la nostra
Se pensiamo di affidarli a un leader illuminato non il sovrano illuminato non esiste questo è un sistema che cerca leader la comunicazione cerca leader ma come vedete li distrugge alla velocità della luce
Brucia leader sempre più velocemente ecco l'economia civile è un'altra cosa non sono i leader ma è uscirne fuori insieme
Insieme insieme una parola chiave dell'economia civile lei prima ha citato Bauman e anche citato un termine che noi quasi mai associamo
All'economia economia ci fa venire in mente PIL ci fa venire in mente forse benessere sicuramente profitto almeno questo è stato il motore degli ultimi anni la cornea udire profitto vuol dire guadagnare vuol dire benessere mio personale e poi chi se ne importa se gli altri stanno peggio di me anzi le parlava prima della concentrazione tre grandi gruppi
Della Silicon Valley californiani che hanno diciamo così un potenziale pari a quello di un Paese come il Portogallo e allora le chiedo
Una parola su cui riflettevo venendo qui felicità perché associamo il termine felicità a economia civile
Grazie a questa è una bella domanda è un invito a nozze qui sapete che la parola felicità ha una storia affascinante nella cultura greca due scuole di pensiero i presocratici e posso pratici per i presocratici la felicità era la e Utic sia cioè la buona sorte
Per loro uno nasceva Fortunato buon per lui altri sport e non c'era niente
Che si potesse fare arriva poi Socrate dice non è vero niente e choccata e trovò poi lo appoggino aristoteliche dice non è vero la felicità è possibile per tutti a condizione Kechiche scelga una via che è la via della virtù ecco perché Aristotele chiama la felicità Ehud a Moglia che letteralmente vuol dire fioritura
Ma che è legata al concetto appunto di genera attività solo la pratica delle virtù
La pratica delle virtù
Conoscente alle persone di raggiungere la felicità dunque la felicità non è discriminante non ci sono i fortunati gli sfortunati e perché egli la colpa è nostra di noi economisti che abbiamo fatto credere intere generazioni di studenti che la felicità sia più o meno la stessa cosa dell'utilità
Voglio essere felice massimizza l'utilità cioè massimizza i soldi che ti prendi con i quali ti compri prodotti sempre più beni sofisticati e così via questa è stata la principale colpa della né in Stream ecco nomi ecco perché l'utilità è una cosa la felicità è un'altra cosa ora nessuno negherà importanza all'utilità però l'utilità appartiene all'ordine dei mezzi non all'ordine dei figli
E perché ha la felicità è un fine e non è un mezzo
La l'essere umano vive per la felicità e cosa dice Aristotele che per essere felici bisogna essere almeno in due non si può essere felici da soli
Ora Cecilia più di due meglio ancora allora capiamo subito le implicazioni nesso tra la categoria di felicità e quella di economia civile
Come tutti sanno le parole che cominciano per S nelle lingue indoeuropee hanno tutti la stessa radice semina fertilità felicità eccetera
E cioè genera attività
Tutte le parole che cominciano per S e rinviano al concetto di generati vita e qui è importante perché il l'economia civile sporge il paradigma della generati vita perché non tutti quelli che creano fondano perché perché sfondare bisogna essere generative e voi sapete che io possa essere creatore ma non generò Ottone
E la differenza è fondamentale l'economia civile cerca di tradurre questa mozione forte di genera attività
Nelle aree e negli ambiti dove questo appunto ci siamo e il paradosso della felicità che ormai è diventato celebre dopo che e Sterling nel mille novecentosettantaquattro tirò fuori la famosa curva
è diventato un elemento chiave che ci aiuta a capire perché nell'ultimo quarto di secolo qualcosa di più
La prospettiva di studio dell'economia civile sta riemergendo sta ritornando in auge dopo con è stato ricordato dal presidente dell'erba che per oltre un secolo e mezzo era stata totalmente dimenticata
Perché già alla fine del mille settecento
Non si parla più di economia civile fino ad allora i titoli dei libri di economia che erano pubblicati ed erano tanti recavano il termine appunto economia civile come scienza della felicità ma non dell'utilità
Ma sapete com'è arriva l'utilitarismo di Bentham filosofo inglese che fa piazza pulita di questo e lava il cervello di tanti dice tu puoi essere felice massimizza l'utilità e per massimizzare l'hotel Pineta devi massimizzare il reddito e si per massimizzare del raid tu non hai bisogno di rispettare le regole etiche perché l'etica dà fastidio
Con ed è questo il motivo per cui fino a tempi recentissimi si era perso il collegamento tra economia ed etica
Fino a che Amartya Sen che è stato citato e tanti altri in tempi relativamente recenti l'anno riabilitato ore il punto quale oggi che è un po'a mio modo di vedere il problema dei problemi
Lo dispongo in questi termini
L'era della digitalizzazione nella quale siamo già entrati da qualche tempo genera come tutte le precedenti rivoluzioni industriali in sciopero più in termini di risorse e soprattutto di lavoro umano la domanda che ci si pone dove lo andiamo a mettere questo sovrappiù provate voi a rispondere
All'epoca della prima rivoluzione industriale sì determinò un trasferimento massiccio di forza lavoro dall'agricoltura alla induiste quindi quel sovrappiù reso possibile dagli aumenti di produttività della prima rivoluzione industriale venne utilizzato per facilitare la transizione dal settore primario
Agricoltura al settore secondario quello dell'industria arriva la seconda rivoluzione industriale di nuovo un menti e di sopra più di varia denominazione dove mettere il sovra più così creato dal settore dell'industria quello dei servizi cioè dal secondario al terziario quindi nonostante i problemi dell'aggiustamento che ci sono sempre stati però c'era come dire una prospettiva certa non preoccuparti adesso sei per il momento disoccupato però di lì a poco se fai un po'di training potrai andare prima nell'industria e poi nei servizi il cosiddetto terziario proviamo oggi a chiederci la domanda
Il sì ora più che e reso possibile dalle nuove tecnologie intelligenza artificiale machine learning eccetera eccetera dopo lo andiamo mettere non c'è il Quaternario
Bisogna qualcuno dice dobbiamo inventarci il Quaternario ma voi capite che è un modo di chiudere il problema senza risolvere
Oggi il vero problema è di come utili due sono le alternative o usiamo questo sovrappiù terre proporre un modello di Ipparco subitissimo
E noi sappiamo che il modello iper consumista e quello che impedisce il voto col portafoglio
Perché io non faccio altro che ubriaca are masse crescenti di popolazioni con l'idea che si può già cambiare sempre più in fretta i prodotti ma noi sappiamo che in questo modo il vincolo della sostenibilità ecologica non può essere rispettato
Ma soprattutto diminuiscono i livelli di felicità perché il super
I per consumi Smoke aumentar le utilità ma diminuisce la felicità comici diceva poc'anzi ecco allora perché si pone all'altra alternativa alla quale l'economia civile sta lavorando
Cioè dobbiamo saper utilizzare in sovrappiù che di per sé un fatto positivo perché mica noi vogliamo il regresso
Noi siamo a favore del progresso ci mancherebbe altro della prosperità però questa prosperità deve essere di tipo inclusivo
Non possiamo pensare che la prosperità finisca in alcune aree tutti noi secondo questo sovrappiù deve essere utilizzato per cambiare gli stili di vita e migliorare soprattutto la qualità del lavoro
Il lavoro deve tornare a quello che inizialmente qualcuno aveva pensato che dovesse essere e poi invece non è diventato la con la mia civili si batte esattamente per tradurre in pratica questa seduta gli altri ti dicono non preoccuparti andremo mangeremo sempre di più eccetera consumeremo se però a quel punto nasce il problema del come ho detto della sostenibilità ambientale
E vorrei chiudere veramente con il riferimento ad un'opera diamo un rock celebre racconto di Tosco Dostoevskij e che narra la storia e di una una persona ovviamente depressa che a un certo punto decide di suicidarsi
E mentre sta per compiere il gesto una bambina piangendo gli si avvicina per chiedergli aiuto ed era successo qualcosa ed il vecchio Parma scambia qualche parola e le chiede aiuto
In quel momento il personaggio della della narrazione del celebre racconto di Dostoevskij non solo interrompe e la sua decisione ma riscopre qual era il senso della sua vita che fino a quel momento non era suo e ciò che si esce era quello di dare e la bambina ha salvato una vita non dando lei ma chiedendo lei
Il che vuol dire che c'è molta più carità
Nel chiedere che non nel dare quando si chiede in un certo modo si genera bene e si genera ecco allora qual è in definitiva il principio di fraternità di cui l'economia civile si fa carico
Perché vedete una giustizia può essere perfetta ma la giustizia senza fraternità diventa giustizialismo e tutti noi osserviamo
I guasti e ci stanno provocando anche del nostro Paese di questo tipo l'idea di poter avere una società giusta operando soltanto sul sistema di leggi un'idea infantile
E mi meraviglio che certi intellettuali non l'abbiano ancora capito perché se la fraterna la giustizia non procede di pari passo con la fraternità e cioè con la reciprocità
Do potremo veri il migliore assetto di leggi ma non certamente la giustizia ecco perché e necessario che si ritorni anche e soprattutto da parte degli economisti a mettere come categorie centrali del proprio discorso scientifico oltre che pratico
Termini come quelli che sono stati evocati fino a questo momento
Grazie
Grazie professore
Fraternità
Allora prima di chiudere questo nostro primo incontro le voglio chiedere come si fa
A recuperare perché un po'l'abbiamo perso questo senso di collettività questo senso di umanità perché siamo tutti più divisi più disumani più individualisti forse anche più soli
C'è bisogno di uno spirito nuovo particolare io levo chiudere con questa suggestione che l'ultima slide che volevo far vedere quest'immagine che a me piace molto che io uso come Formula della felicità per i ragazzi anche per parlare
Ecco forse le ha li avete visti e li conoscete dall'altra è molto bello il sorriso no
Ma è cosa perché lì c'è la formula della felicità perché noi nella vita viviamo continuamente sciocche limitazioni vincoli e la capacità la felicità e la capacità non di piangersi addosso sì c'è un momento che dici perché io quando ti capita qualcosa è umano però deve durare poco
E però è passare subito oltre neanche diventare prigionieri del rancore verso gli ha rovinato la tua vita perché in questo caso sappiamo che c'è stato un gesto di quel tipo
Ma cercare di trasformare quel vincolo e non ho la sfida in un'opportunità io credo che questo dovrebbe essere anche l'approccio nostro di italiani
Io scritto un libro per Rizzoli no in euro scettici perché Dio voi Luigi la la malattia fondamentale del nostro Paese
E l'alibi prendercela con qualcun altro l'Italia è ultima nella crescita è colpa dell'Europa è colpa di quell'altro mai capire che noi possiamo guardarci dentro e che abbiamo delle enormi risorse io dico solo tre cose e tre dico tre volte cento miliardi cento miliardi buttati in azzardo
Pensate che con quarantacinque miliardi il piano John Kerr di soldi freschi ne finanzia seicentotrenta miliardi con un fondo di garanzia cosa potremmo fare con quei cento miliardi
Cento miliardi di investimenti finanziati e non cantierati altro che l'Europa che non ci dà i soldi abbiamo i soldi e non li usiamo non li sappiamo usare quindi tutto il problema della burocrazia lo chiederemo a tria l'ultimo giorno lui si sta impegnando molto su questo
Quindi e e e quindi diciamo le e cento miliardi di evasione fiscale e potremo pagare meno pagare tutti ci sarebbe uno spazio enorme per ridurre le tasse
Ecco io il mio augurio per il continuo dei nostri lavori l'economia civile non è solo una Filosofia lo è è una visione un orizzonte
Ma anche un modo diverso di lavorare i problemi del Paese e sulle soluzioni continueremo a ragionare nelle prossime sessioni grazie grazie
Professore la ringrazio per questa sua posso dire anche lezione nello è stato quindi tornerò a Roma con delle suggestioni anche delle delle parole su cui riflettere quindi la ringrazio molto ad andiamo avanti con il nostro Pannella invece le professore di mare Picone un applauso per il professor Zamagni per
Tutto quello che ci ha raccontato oggi grazie
E proseguiamo questa questa prima giornata mi piace molto e abbiamo concluso con l'immagine di Manuel Bortuzzo questi giovani la speranza
Chi ha avuto ha vissuto un dramma è un'ingiustizia così potente che ci trasmette però invece un messaggio di dignità di compostezza di forza
E di ottimismo
Forse le nuove generazioni salveranno davvero questo pianeta come ci dice la nostra a Greta la ragazzina di Stoccolma che manifesta ogni venerdì e che è diventata poi invece l'icona
Della lotta cambiamenti climatici chi lo sa mi piace pensare che noi generazioni saranno più bravi di noi
Sicuramente il personaggio che sta per arrivare qui è un personaggio che ha insegnato molto a tutti noi
Pensare che una delle personalità più influenti tra i cento secondo la rivista americana Times è un grande economista i suoi libri hanno a ispirato e formato
Molti di noi io questi giorni ho rivisto un po'di sui titoli e uno che mi ha molto colpito e quello di un suo libro che dice come si fa ad uscire dalla trappola dello sviluppo e pensate che Luís a in realtà attraversato a trecentosessanta gradi diciamo così no il suo percorso di economista per approdare poi appunto all'economia civile lui è Jeffrey Sachs vediamo
Fumo e allora fatemi fare l'annuncio come si farebbe veramente in un grandemente americano The agli Oscar
Il segreto Klecha fra stuoie di unirmi essere sax Milvia veri ora cioè Jeffrey Sachs qui al Festival internazionale di economia civile
Tocca a me interessa
Allora
Di avere molte cose da chiedere ma invece vorrei per anche per una questione proprio di competenza che fosse il nostro professore Becchetti a dialogare con le io poi ogni tanto farò qualche piccola in incursione sperando di non andare fuori traccia prego professore
Solo una piccola battuta in italiano per dire che non voglio fare il mattatore era previsto Luigino Bruni in questo spazio Luigino è un pilastro un fondatore dell'economia civile
Ha avuto una un piccolo contrattempo è oggi non può essere con noi ma sarà sicuramente con noi nei prossimi nei prossimi giorni per continuare questo viaggio questo credo che è doveroso da parte nostra perché è grazie a Luís che l'economia civile sta proseguendo perché nella generati vita alla mettiamo in pratica certo
Temo di essere una squadra Jeff
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Enzo di
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Particolare sono voi dire disguidi Ardoino boh
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Ndr Howard Dumont Loris Selton che indolore di un cantiere io inserivo deve ioni Anaïs Canyon campani
Un eccesso quaranta in poi White cazzotto voi non la mostra
N n sprovvista Serbia o quinquennio azzeri vogliamo dalle visioni analisi
Grazie scevro ride Emilio espanse abbiamo di Pasquale show si sviluppa su aerei buoniste italianisti ad potesse scattano in uovo eguali Now et buoni in camoscio i Dienst e no delle di US pazzesco al polpaccio Einaudi eroi sei squadre fax
Coiro è nuovo il sex ratio RAI
E senza fine cileni
Unisce ne avrebbe in mente il senso no un PACS Lebens unico fuoco sta un Ovo di spazi invece Mertens
Gwyneth gabardine col pensiero riescono a cui Suez o invalido Way
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E per il professor Beckett che
Ecco il comma
Perché l'applauso per voi grazie
Naturalmente questa giornata va avanti io vi ringrazio per l'attenzione mi fermo qui ma i lavori proseguono con Marco Tarquinio direttore di Avvenire e il suo tolte grazie a tutti e buon proseguimento
Lo
Un un un
Un giorno continuiamo con ritmo rapido questa mattinata come partite in modo così intenso entriamo
In un nuovo panelle quello dedicato con immagini suggestiva che mi è molto care sono Marco Tarquinio direttore di Avvenire
E stamane abbiamo nel panel non solo pile alla possibilità di presentarvi in anteprima che quindi non più in anteprima perché è già stato pubblicate potrete vederlo nel giornale che in distribuzione anche qui un rapporto che abbiamo elaborato insieme alla società alla scuola di economia civile e a Federcasse
Dedicato al bandleader e nei territori italiani l'avvenire dei territori l'Italia un altro modo di valutare lo stato del giorno e della notte
Nella vita delle nostre comunità ci sono altre indagini ragguardevoli importanti che stimiamo molto
Insieme agli amici da scolari economia civile abbiamo deciso di cercare una lettura diversa attraverso dati che sono disponibili per tutti e con competenze
Che ci hanno aiutato a entrare dentro questi dati a un progetto evolutivo lo presenteremo tra Blair intanto chiamo i partecipanti a questo pare al
Ermete Realacci Della Fondazione Symbola se li raggiunge
Roberto
Non sono qui persone felicità il futuro
Stefano Bartolini è con noi
Stefano Bartolini Ermete Realacci Roberto Rossini
Riconoscete rapidamente Ermete Realacci oggi lavora imputazione Symbol la una vita sia nella realtà associative che nell'ambito nelle associazioni in Parlamento sempre sui temi dell'ambiente in prima linea
Dirà Stefano Bartoli e dire felicità quando l'economista cultura scienza triste si occupa di felicità non è una contraddizione in termini una speranza qui ce ne sono diversi
Roberto Rossini sociologo presidente delle ACLI e qui oggi soprattutto ovviamente non smette le altre sue condizioni come portavoce dell'Alleanza contro la povertà in Italia
Ci sono mobilitazione a livello planetario ma abbiamo problemi in questo nostro Paese giustamente bene metterci gli occhi sopra loro ci aiuteranno entrare io appunto in questa ricerca che mi aiuterà a presentarla Francesco Riccardi che caporedattore centrale di Avvenire
Potrei dirle che tutto è cominciato nel due mila e quindici in realtà non è così era cominciato un po'prima ma le due mila e quindici a gennaio due mila e quindici Avvenire ha pubblicato un editoriale in prima pagina degnamente l'ho scritto io avevamo dei lavori interni curati dei miei colleghi
Perché si pensava di abolire un indice che si chiama Bess che voi conoscete bene perché qualcuno credeva fosse un lusso che potevamo anche non permetterci nel nostro Paese sebbene fosse stato elaborato con grande mai signoria su impulso dell'Istat è tedesca e del Criveller
A quel punto dicemmo forse vale la pena di fare un uso buono trasformato in un indicatore da tenera come parametro anche nelle grandi politiche economiche del Paese non basta il PIL
Ricordo Vannini che aveva lasciato l'Istat insieme stava per imbarcarsi la vettura della avventura Dellas disse
Naturalmente fu immediatamente al nostro fianco e ci Spicer andare avanti dallo ci siamo più fermati fino arrivare a questa ricerca che Alice che ritirerà un viaggio continuerà questa volta abbiamo lavorato con esperti e con i dati
Lavoreremo sempre di più con le persone perché accanto alla ricerca presentiamo oggi c'è un sito interattivo che permettono alle persone di partecipare e dire qualcosa sui territori che desidero di città come vorrebbero Francesco Riccardi
Buongiorno a tutti siamo molto felici ovviamente di presentare questo in questo salone la ricerca che che abbiamo svolto è stato appunto quasi un anno di di lavoro intenso su questo
Su questo studio coordinato dal professore Leonardo Becchetti da Luigino Bruni da Vittorio Pelligra con i ricercatori tali la De Rosa Lorenzo semplici il supporto appunto di Federcasse
è un lavoro né che è iniziato con otto focus group
Per fissare domini Zanata indagare il parametri all'interno di questi domini su cui focalizzare la nostra attenzione
Cercando appunto di andare ovviamente al di là di quello che era e che il benessere benessere materiale ma cercando indagare che cosa fa veramente il vivere bene in una in una città in un territorio e quindi abbiamo iniziato con questi confronti a cui hanno partecipato personaggi del calibro di appunto di Stefano Zamagni di Giuliano Amato di Chiara Saraceno di Alessandro Rosina di Marco Bentivogli è una quarantina in totale tra Esperti docenti ed esponenti della società civile
Abbiamo fatto questa primo lavoro di di analisi abbiamo scelto i domini appunto in cui in cui indagare i singoli indicatori e tutta questa massa di di di dite io oltre che di dati McCain emersa ci ha portato subito a fare come dire una scelta quella di non fare è una sola classifica del bel vivere ma di farne addirittura tre se mi perdonate la la la deformazione professionale diretta una ricerca una vetrina e abbiamo quindi scelto da una parte e fare una classifica del ben vivere appunto una recita non so se posso partire le slide
Che avevamo preparato e con la prima
La classifica del bel vivere e una classifica di genere attività in atto appunto per capire la generosità l'anno hanno spiegato bene la capacità non solo di realizzare
Di realizzare se stessi
Non solo di realizzare se stessi ma anche di
Poter essere incisivi nella vita nella vita delle altre delle altre persone
E una retta significa di responsabilità civile del territorio
Spiegava appunto il professor vecchietti le quattro ruote che dovrebbero muovere territorio che sono il mercato che sono le istituzioni le persone e le imprese responsabili e abbiamo cercato quindi di vedere come si può come questi quattro attori agiscono nei diversi nei diversi territori
La prima classifica quella suddividere le province italiane
Appunto è una misura più tradizionale di benessere costruita con un punteggio medio nei vari nei vari domini e indicatori che però sono rifletteva le attenzioni che che appunto abbiamo sviluppato all'interno dei focus dei focus group
E in particolare ci sono dieci domini che abbiamo preso in esame
Demografia e famiglia salute impegno civile ambiente turismo e cultura
Servizi alla persona legalità e sicurezza lavoro inclusione economica capitale umano e accoglienza
Come vedete si tratta di ambiti molto generali che vanno molto al di là di quelli che sono i miei dati economici
Di sviluppo di un di un territorio
La prima classifica quindi questa del bel vivere le Province italiane ha dato questi risultati
Primo posto Bolzano Trento al secondo Pordenone al terzo al quarto Firenze di cui risultato il cui può essere può essere orgogliosa la città che che ci ospita
Parma Pisa Milano Bologna Gorizia Udine come vedete ci sono già come dire a parte forse il risultato di Bolzano e Trento che è quello un po'più come dire un po'più scontato sappiamo che quei territori si vive si vide molto bene
Ci sono centri che sono nella nell'atto appena ma che sono non grandi centri ma centri medi questi uno delle delle cose che sono risultate poi anche nelle altre nelle altre classifiche che vedremo spesso i centri medi battono i centri i centri più grandi e purtroppo poi abbiamo anche una coda della classifica chiedete purtroppo il Sud come protagonista
Abbiamo addirittura quattro quattro province della della Calabria in fondo alla classifica e cinque addirittura della della della Sicilia
Con tra l'altro una città anche come importante importantissima come Napoli dove appunto possiamo dire sia nato il pensiero dell'economia civile che addirittura al penultimo posto
In questa cartina vedete un po'come la distribuzione dei livelli all'interno della della classifica blu sono i risultati peggiori Rossi i risultati i risultati migliori
La distribuzione vede appunto soprattutto nord est e un centro in in ottima in ottima posizione un un Nord Ovest un o meno e un sud veramente in difficoltà
Il secondo parametro che abbiamo cercato di indagare a quello appunto della generati vita delle province italiane no
Ci ha parlato appunto lungo di studi sul sul benessere
Che hanno individuato nella generati vita la componente principale della ricchezza di senso e di soddisfazione per di vita per per gli esseri umani
E questa possibilità appunto e quella di un solo di sviluppare le proprie le proprie competenze le proprie possibilità ma appunto di di di essere incisivi anche nella vita nella vita degli altri
Pagine l'attività però ha bisogno di tre condizioni per potersi esprimere per diventare appunto generati vita in atto
Condizioni potenziali personali è chiaro che se ne esce ci si trova senza reddito è un po'difficile sviluppare le proprie potenzialità essere incisivi negli altri
Ci sono condizioni potenziale di territorio i risultati che abbiamo visto molto negativi per il Sud per esempio sono molto condizionati dalla dall'assenza
Di una libertà di iniziativa come dire pulita e onesta la la la 'ndrangheta in Calabria ovviamente condiziona moltissimo la mafia in Sicilia condizionano moltissimo l'attività l'attività economica e la libertà di impresa
E il terzo punto però particolarmente io importante quello dell'attivazione individuale cioè la generati vita che diventa in atto perché il compito c'è un comportamento generativo c'è una reazione forte del singolo che non si limita a restare
Sul divano per usare un'espressione molto utilizzata in questi tempi ha proposto dal reddito le reti di cittadinanza ma decide di farsi parte parte attiva
In questo caso abbiamo preso degli indicatori particolari e qui vedete ne vedete alcuni sottolineo solo per esempio so
La la capacità della raccolta differenziata il numero di start-up innovative l'intensità di nella deposto di brevetti
Ma anche il tasso di Luzi Alitalia numero dei figli medi per donne la presenza di volontari nelle istituzioni non profit il numero pro capite
Dì per dì cooperative iscritte all'albo
La partecipazione elettorale alle elezioni per contro appunto il numero dei nanetti e cioè dei giovani che non sono né a scuola né nel lavoro ma sono appunto sul divano la longevità attiva anche in questo caso ci ha portato ad avere una classifica dei territori che appunto sono più generative di rispetto rispetto ad altri
Nelle prime dieci ritroviamo Bolzano e Trento mentre cambia un pochino
Cambiano alcune posizioni per esempio al terzo posto troviamo una città una città come Mantova che appunto può vantare una generati vita molto forte
Vediamo ancora Pordenone in buona posizione Milano Belluno Pisa Siena tutti i centri appunto che non sono grandi centri ma dove c'è una vivacità molto forte
Negli ultimi dieci purtroppo ritroviamo quasi tutta quasi tutto il Sud con alcune anche come dire purtroppo alcune posizioni verrà la Sardegna e per quanto riguarda la Sardegna vecchie non riesce evidentemente a superare alcuni limiti
Territoriali
Qui vedete ancora la cartina con i diversi colori da un la visione d'insieme della della della classifica sulla generati vita in atto
Il terzo ambito che abbiamo che abbiamo esaminato è quello della responsabilità civile del territorio
Questo è un indicatore innovativo che abbiamo cercato di costruire sulla base del dei principi ispiratore del dell'ecologia integrale che il Papa che papa Francesco ha inserito nella nella lauda Tosi
E in questo caso appunto il bel vivere è stato espresso guardando
Do a a quelle quattro ruote motrici che dicevamo
Che dicevamo prima che è il bene illustrato il professor Leonardo Becchetti appunto da una parte l'amministrazione la qualità dell'amministrazione dei servizi che vengono offerti ai cittadini
I cittadini stessi che appunto sono più o meno generatisi le in prese attraverso la loro ce n'è un'attività e il mercato le condizioni di mercato
Qui per capirci appunto abbiamo preso l'esempio negativo quello della Terra dei fuochi dove appunto sia lei prese spesso non hanno non mostrano responsabilità sia i cittadini non rispettano sempre le norme ambientali eccetera e sia l'amministrazione sembra incapace di porre un freno a quelle che sono questo tipo di comportamenti negativi
Quindi questo è l'indicatore uno dei peccatori che tiene conto proprio del principio fondamentale dell'economia dell'economia civile di quelle quattro ruote che dicevamo
In questo caso la lista degli indicatori che abbiamo preso che abbiamo preso in esame è variato e vedi appunto non solo la la spesa comunale sugli interventi per l'integrazione sociale
Dei deboli il numero di progetti SPRAR messi messi in campo l'energia rinnovabile ancora la raccolta differenziata ma anche cose che possono offrire un diverso modo di vivere alle persone di un dato territorio come le isole pedonali e piste ciclabile il verde urbano fruibile e dall'altra parte appunto
Come dire condizioni che possano per far sviluppare meglio anche le le iniziative le iniziative economiche dal basso
In questo caso la classifica
Che ne è emersa vede al primo posto Trento a secondo dell'uno il terzo Bolzano il quarto Mantova quinto Ravenna Udine eccetera
E come vede in questo caso alcune posizioni sono più o meno le stesse all'interno dell'atto tenne delle tre delle tre classifiche variano però e alcune città anche se rimane
Come dire una predominanza del Nord
E di di parte del di parte del centro del centro Italia mentre purtroppo negli ultimi dieci ritroviamo nuovamente
Buona parte del del Sud e in particolare le difficoltà della della Calabria e della Campania con Caserta per esempio che fiducia al terzultimo al terzultimo posto
Anche in questo caso la cartina ci dà un'idea subito delle come dire delle posizioni delle varie parti d'Italia e qui diamo un confronto fra dei tre classifiche un confronto visivo fra le tre classifiche perché appunto si si muovono pur restando come dire
Pur avendo una nel sud purtroppo una costante una costante negativa
Alcuni come dire alcuni testacoda alcuni paradossi che sono emersi esaminando i vari dati che si possono evidenziare sono ovviamente le grandi disuguaglianze che ci sono che ci sono in Italia per cui il reddito medio disponibile nella provincia di Enna venticinque mila settecento Euro e meno della metà di quello di di quello di Milano
Per quanto riguarda il capitale umano abbiamo Bologna Milano che sono al top con i giovani tra i venticinque trentanove anni laureati o con un titolo terziario perché sono il trentasette il trentasei e il trentacinque per cento
Contro il quattordici per cento cioè meno della metà in una provincia come Barletta-Andria
E così sull'intera popolazione attiva tra i venticinque e sessantaquattro anni mentre a Bologna e a Milano i diplomati sono tra il sessantanove e settantuno del settantuno per cento
A Barletta Andrea non arriviamo appena al quaranta al quaranta per cento
Ci sono diseguaglianze persino Nella Salute e le aspettative di vita dovute all'ambiente certamente dovute soprattutto anche all'offerta di servizi pubblici
Per la per la salute che ci portano ad avere una provincia come quella di Cagliari che a vent'anni di aspettativa di vita per le persone oltre i sessantacinque anni
Per gli uomini oltre i sessantacinque anni e che mentre Caserta e ultima con diciassette quarantatré qui abbiamo quasi tre anni di differenza nell'aspettativa di vita che e parecchio
Pordenone a un record appunto per l'aspettativa di vita per gli over sessantacinque donne mentre Napoli arriva a poco più di di vent'anni quindi anche qui una differenza di oltre di oltre tre anni
C'è poi il problema del per esempio della gestione dei rifiuti con anche qui delle differenze veramente clamorose
Impronta province come Treviso e Mantova che avete visto appunto essere nelle nelle parti molto alte della della classifica la differenziata viene era viene raccolta viene appunto i rifiuti vengono raccolte differenziate tra l'ottantasette l'ottantasei per cento
A Siracusa siamo a poco più del nove per cento quindi praticamente una raccolta differenziata inesistente
Ci sono però anche appunto dei paradossi per cui città del nord perché sono ai vertici della classifica come Bolzano Sondrio Trento che sono leader per se il reddito i per i servizi per la qualità ambientale persino per il centro civico
Sono però per esempio le ultime per salute psichica dipendenza da alcol e il numero di suicidi
Mentre una città come Vibo Valentia che abbiamo visto
Ha delle difficoltà enormi
E rasenta sempre agli ultimi posti nella nelle nelle classifiche a su questi su almeno su queste voci a dei risultati dei risultati migliori anche Milano che tale ovviamente record del reddito e tra le tra le migliori rispetto sul piano dei servizi entrare invece tra le meno virtuose come sui civili inquinamento salute psichica segno che soprattutto nelle grandi nelle grandi città
Lo stress l'ambiente esterno è molto come dire
Porta a delle conseguenze negative
Due proprio le proprie considerazioni di sintesi che possiamo fare che sono i grandi centri sono delle grandi miniere di opportunità attirano moltissime moltissime persone però probabilmente questo eccesso
Di presenze crea un effetto congestione il peggiore la qualità di alcuni di alcuni indicatori basti pensare appunto a quello del traffico e a quello ambientale conseguente conseguente lo smog
Altri paradossi che abbiamo abbiamo trovato appunto indagando indagando i dati ci segnalano che non siamo ancora riusciti a conciliare efficienza da una parte e bellezza dall'altra
è come se appunto la qualità della vita complessiva non non si riuscisse ancora ad alta ad avere un miglioramento netto sposando da una parte l'efficienza e la ricchezza la ricchezza economica con tutto il potenziale che in particolare e l'ambiente l'ambiente naturale in Italia ci citando
I l'altro elemento che possiamo che possiamo trarre di sintesi da questa da questa ricerca è l'enorme ricchezza comunque di aspetti positivi che l'Italia che l'Italia sparpagliati di mille e mille veramente in mille comuni mille il mille territori diversi
Io vi ringrazio e vi ricordo solo che appunto come accennava al direttore prima
Sul nostro sito www avvenire appuntiti potrete trovare anche è una pagina intera attiva in cui da chi viene presentata la classifica che abbiamo elaborato ma si può operare sugli indicatori sui dieci
Ambiti che abbiamo che abbiamo indagato spostando il valore di del singolo del singolo indicatore da zero a cinque scegliendo così in base a quelle che sono le proprie priorità se per me più importante l'ambiente meno le occasioni di lavoro oppure la la presenza di di verde pubblico piuttosto che di altre di disservizi per per la salute spostando questi indicatori potrete avere la vostra classifica personale delle città e dei territori d'Italia
E in questo modo vedere anche scoprire quale sarebbe la vostra città ideale quella quella in cui vivere
Vi ringrazio
Grazie a Francesco Riccardi e grazie a quelli che ci hanno accompagnato e consentirà Liz alla quest'indagine lo lo ribadisco gli amici del della Scuola di Economia Civile tutti
Le personalità che si sono impegnati nei focus group e Federcasse che c'ha sostenuto in questa attività non è una novità ci occupavamo dei territorio il giusto che le banche di credito cooperativo ci fossero affianco ma non era scontato
Quindi grazie davvero
Cari amici dirà diretti sono novità
E anche no in questa ricerca
A me colpisco alcuni dati
Uno in particolare se avete notato avete notato certamente i colori propendono molto c'è la tendenza a oriente
Nel nostro Paese
C'è un'eccezione che riguarda il sud o colorato troppo spesso dei blu del del basso della classifica ed è rappresentato per ben due classifiche su tre dalla Basilicata
Una la regione più povera del nostro Paese ma che è un livello medio-alto per quanto riguarda la generati vita in atto
Questo è molto indicativo è un livello medio si distacca dai livelli insufficienti di altre parti de del nostro Meridione che è segnato da questo paradosso l'incapacità di conciliare la bellezza e l'efficienza e da che dà senso anche all'efficienza la bellezza senza quella peggiora tuttora anche nella nella condizione di vita delle persone ecco la Basilicata in due indicatori importanti quelli che abbiamo elaborato in aggiunta quello complessivo
Dà segni di riscossa indica una strada diversa anche per i territori sono periferici oggi c'è bisogno e e sono indicatori che significano soprattutto una spinta che sale dal basso tiene conto delle condizioni generali ma tiene conto anche gli aveva attività della della nostra gente in quelle condizioni questo è un dato che mi ha molto impressionato scorrendo
I dati asceta viveva venissero resi pubblici io mi consegna anche questa rabbia il dibattito direi di procedere in ordine alfabetico partiamo da Stefano parto lini che autore anche ad un manifesto della felicità è sulla questione far decadere il benessere ha ragionato molto le star bene come direbbe come direbbe Zamagna ecco questi dati
Rappresenta un punto per approfondire il dibattito che si è aperto con le scelte di governo rispetta il territorio oppure è è un qualcosa che significa semplicemente che c'è tanto lavoro da fare e che la politica è in forte ritardo
Ma
A me quello che colpisce di questi da vedete è questo di solito quando si mettono dati sulla qualità della vita questi alterano tantissimo le classifiche basata sul prodotto interno lordo sulla ricchezza economica le faccio un esempio
Bel Jeffrey Sachs parlava Stati Uniti sono un Paese dove che che insomma se fate delle classifica basata sul il prodotto interno lordo va sempre benissimo ci infilate qualunque indicatore di qualità della vita in queste classifiche e il Paese affonda sistematicamente
Di tantissime posizioni
Con misura della qualità della vita intendo per esempio misura delle connessioni sociali negli Stati Uniti la solitudine è un problema di massa decine di milioni di persone non parlano mai con nessuno
Ci mettete la salute la longevità un Paese dove la gente vive poco dove la le malattie la seduta salute metà docente molto peggiore che in Europa quindi quello che in genere colpisce quando facciamo delle classifica basata sulla qualità della vita che il prodotto interno lordo la ricchezza economica non racconta granché della qualità della vita cambia tutto in italiano
L'Italia è un caso che a questo punto di vista perché l'avete visto bene tutti insomma queste classifiche questa classifica non è diversissima dalla classifica che faremo basata sulla sul prodotto interno lordo certo ci sono delle differenze anche sostanziali non è ovviamente coincidente
Però grosso modo l'immagine che abbiamo e di un Nord messo molto meglio rispetta il sud
Dal punto di vista di tutte le rimozioni la parte della responsabilità civile dei territori rimescola di più dei degli altri due intendere altri due classifiche perché fa emergere con più forza ancora
Le città medio-piccole diciamo le città medie delle della nostra la nostra realtà se illecita media soprattutto il centro nord est
Che l'ossatura civica d'Italia cioè la tradizione civica vitale soprattutto concentrata nella zona centrale Nordeste quindi non è del tutto sorprendente certo non c'è
Non è la stessa cosa classifica del PIL su rispetta queste classifiche però qualche domanda ce la deve far venire sulle condizioni molto preoccupanti di ampie zone del sud certo ha sottolineato giustamente che c'è qualcuno traccia la strada ci son delle speranze ci sono il segno di miglioramento la Basilicata certamente ci dice qualche cosa di positivo
Però a me quello che colpisce l'enormità della di me la l'enorme dimensione della questione meridionale i nel nostro Paese la sua estrema persistenza sotto qualunque punto di vista volevo anche dire questo però c'è qualche dimensione che forse altererebbe queste condizioni che purtroppo non è stato possibile considerare appieno nella ricerca
Per esempio
La forza delle reti sociali le reti di quartiere le connessioni il tessuto sociale dei quartieri tessuto sociale delle famiglie tutto questo non è misurabile e quindi non entra molto chiaramente in questa classifica e probabilmente l'alter beh abbastanza nel senso che queste cose al Sud sono molto più forti e queste sono componenti molto importanti del ben vivere e anche della generosità e faccio un altro esempio altra componente importante della qualità della vita del bel vivere la qualità del cibo che qui non è considerata la qualità del cibo e sistematicamente molto superiore al Sud rispetto al Nord esempio tipico per cui faccio
Che ne letteralmente della verdura che arriva nei supermercati al centro nord al sud delle massaie butterebbe ovvia perché quasi tutta vecchia per loro
Cioè letteralmente quello che compriamo sui nostri banchi a Firenze osé al sud viene considerata rifiuto normalmente quindi c'è un'enorme differenza nella qualità della della distribuzione del cibo
In senso su queste cose del piede probabilmente la situazione al Sud meno nera di quello che appare da questa classifica se si considera qualche altro elemento ma certamente la dimensione della la persistenza di ammissione merito nel nostro Paese a me continuano a colpire molto
Grazie grazie
A Stefano Bartolini continuiamo spunti interessanti questo della qualità del cibo credo che non sia un indicatore specificamente indagate ha ragione con ne convengo che è parte importante un altro certamente Realacci
Quello io metto così in questi termini di la l'insufficienza formativa
Emerge anche le analisi dei paradossi per distanze che in parte sono già note ma qui vengono valorizzate molto nel considerare l'agire attività ad esempio no con uno degli indici che abbiamo abbiamo messo a punto
La distanza che c'è fra nord centro nord e sud
In certe zone soprattutto del nostro Meridione rispetto al Nord è molto forte che che è perché bisogna affrontare e superare questo è qualcosa che frena moltissimo su tre idee chiave che la Fondazione Symbola sui quali la Fondazione che precede lavora
L'innovazione senza preparazione difficile è difficile immaginarla ma è anche difficile immaginare una sala un fare un modo di interpretare la tradizione che parte integrale di di questa visione integrata che proponete e la qualità e legata sia a alle le condizioni oggettive in cui si producono le cose mancanza per scegliere
Ciò che si mette insieme quindi voglio dire la formazione lo sappiamo che è fondamentale io ripartire da qui anche c'è ancora il nostro ragionamento
Non siamo in una fase nella quale come dire e l'investimento prioritario del nostro Paese la formazione anche se questo è un Paese che fa una formazione d'eccellenza
Ogni volta mi viene in mente un dato abbiamo più dottori di ricerca italiani che lavorano in Francia di quanti erano i lavori l'Italia
Cioè informiamo persone che poi vanno altrove
Anche se riformiamo in maniera insufficiente anche per mandarli a nord perché ero nella formazione abbiamo tantissimi nell'emigrazione dal Sud al Nord già l'emigrazione gente laureate formate formidabile
Aggredire la dichiara al nord anche da universitari grande lo qualità per esempio la Federico secondo di Napoli è un'università di ottima qualità c'è un'ingegneria di livelli assolutamente alto no io ho letto questa mattina in treno venendo qui lei questi questi dati sono di grande interesse
Gli utilizzeremo le voglio anche ci vuole anche ragionare approfondire peraltro letto sul tuo giornale anche un altro dato che non c'entra con questo che mi ha colpito che però Occhetto ha fatto un bel Twitter per per parlare di questo appuntamento parlando del tweet della fiducia tra di noi come antidoto alle nostre paure no
E
C'era un dato che mi ha colpito sul quello che è accaduto ieri sulla legge
Sulla legittima difesa
In cui si diceva Malraux voglio volevo approfondirlo che q quelli che muoiono per incidenti di caccia in Italia sono molti di più di quelli che muoiono in furti e rapine per trentuno contro dice di sì diciannove diciotto una cosa di questo tipo in passacarte diretti però sociologo Maurizio fiasco
Non ogni anno ma lo dico perché mi a quelli che lo fanno lo sapevo che metteva in grado non lo dico perché mi ha colpito sulla percezione che a volte ne abbiamo dei problemi e anche la percezione la felicità è un dato molto soggettivo secondo me se facessimo un indagine sulla percezione della felicità probabilmente non avremo a sud dei dati non in linea con con con qua perché là non sempre la felicità percepita corrisponde be insomma direttamente da fattori economici
Anzi diciamo se il direttore hanno consegnato le voleva fare una una per i una un passaggio uomo azzardato ma per me non troppo proprio fra questo tema della felicità il tema dell'economia civile il tema della competitività della nostra economia
A parte il fatto se c'era sax se io sono un patriota Io amo l'Italia no e una grande soddisfazione per me è stato scoprire qualche anno fa di recente che è una cosa di cui ero profondamente invidioso nei confronti dei degli Stati Uniti cioè che loro quando stanno distaccandosi dall'Inghilterra anche per modificare diciamo non volevano pagare il dazio sul Tecce tra scrivono questa dichiarazione d'indipendenza in Bush quel fulminante riferimento al diritto alla ricerca della felicità no
E dicevo ma guarda un po'quanto sono stati bravi ne e ho scoperto che questo derivava per l'appunto lo ricordava il professor Zamagni oggi
Dal dibattito che c'era fra genovesi Filangieri è soprattutto Filangieri che ha un carteggio con Franklin Euridice scusa se state scrivendo metteteci il diritto alla ricerca della Frigia quindi realtà
Il diritto alla ricerca felicità è di origine italiana e segnatamente
Napoletana diciamo
Impronte ma che non riporre che spero venga approfondito anche nel corso di queste giornate noi siamo un bel recinto protetto osiamo una metafora di quello che l'economia può essere del cambio di paradigma direbbe Magatti perché questo è un punto chiave perché va bene anche un recinto protetto se non puoi fare altro va bene anche un parco si è un po'e amministrare un Paese ma esiste una maniera di fare economia in quelle cose lì ci stanno a cuore
Sono in campo io penso di sì che è un po'il tutto il lavoro che Symbola cerca di fare capire se essere buoni conviene lo dico in termini un po'brutali diciamo
I dati che abbiamo cercato di mettere in fila in cui un elemento è quello appunto del rapporto che c'è fra coesione competizione celle impresse che hanno comportamenti migliori
Nei confronti dei lavoratori delle comunità del territorio del subfornitori vanno meglio vanno peggio
Se uno va a vedere le cose vanno meglio ma molto meglio non poco meglio
E se uno va a vedere oggi c'è una risposta di Sacks nel giornale del di Elisabetta foglio a un'intervista sull'ambiente no gli chiedono a un certo punto sui giro John noi gli dicono
Ma bisogna dire con chiarezza
Che se tu e fare una politica ambientale no questo comporterà un arresti e una restringimento della della della qualità della vita no c'era gente dovrà stringere la cinghia in qualche maniera lo rispondo in una maniera apparentemente soddisfacente ma per me insufficiente nel saggio le rispondo dicendo sì ma bisogna anche calcolare i danni che provocano i i mutamenti climatici le cose che ha ridetto anche un po'qui
Secondo me non è così e questo chiama in ballo l'economia civile
Cioè esiste un'economia che è più forte proprio perché più misura d'uomo no e se posso consentitemi la battuta proprio perché è più vicino alla produssi di altri modelli economici
I questa economia in Italia è molto presente non è tutta l'economia perché abbiamo l'economia in nero le ecomafie ciò che abbiamo il caporalato c'abbiamo tante cose in Italia
Però noi abbiamo un terreno di competizione perché anche rispetto a Roseto sax se tu non intendevo nel terreno di competizione certo che la Cina peggiora la qualità dei delle dei nostri lavoratori di pagano pochissimo
Non hanno diritti quindi bisogna capire se c'è un terreno di competizione per cui noi invece siamo in campo i lavori dell'abbiamo fatto notorio uscì bene direttore contanti
Penso Becchetti ammaliati avventuri cioè abbiamo lavorato anche molto assieme su queste cose io morirono abbiamo fatto dimostrano che c'è una parte importantissima dell'economia italiana
Se per capirci se parliamo di dire in economie parliamo di circa un quarto delle imprese italiane un terzo delle imprese manifatturiere
Che hanno fatto investimenti in campo ambientale li hanno fatti senza le leggi senza gli incentivi hanno fatto per i cromosomi
Che sono però non se n'è antichi che aveva partono da Siena da sala da San Bernardino passano peli camaldolesi arrivano Olivetti attraversano molto l'Italia
Questa impresa in tutti i settori proprio perché hanno investito in cose che hanno a che fare con l'ambiente
Fonti rinnovabili risparmio energetico riduzione dell'uso dei materiali di recupero nuovi prodotti e nuovi processi sono più competitive sono quelle che innovano di più esportano di più producono più posti di lavoro lo stesso vale per la cultura
Leonardo oggi Becchetti ma forse il titolo che gli ha dato tu però non però lo dice anche dentro il pezzo
Questo discorso che faceva i suoi bellezza deficit noi presentiamo lunedì un rapporto sul design'che arriva allo stesso risultato se c'è una caratteristica
Basta guardare questa sala no che vende l'Italia competitiva è un rapporto che c'è fra comunità identità e bellezza e lei di nuovo
Le imprese che usano questi fattori sono impressi che competono di più allora quello che voglio dire che non sono io che ho visto in sala dell'esperienza straordinaria che io ammiro e che sono diciamo a mio avviso un punto di forza del Paese dal punto di vista delle gambe con le comunità ma in realtà all'economia civile in questo senso
è una cura omeopatica contro il mercato senza regole
Cioè non è una cosa che sta nella fortezza dei Tartari no e cui alla fine magari drogo muore di inedia mentre i tartari passano da un'altra parte
è una chiave per affrontare tante questioni che riguardano sia una maggiore equità sia alle questioni ambientali sia la questione della coesione della tenuto delle comunità un grande sindaco di Firenze la Pira
Ha detto una volta una frase che che insomma non è del tutto che occupa un po'una fetta di uso perché ha detto sostanzialmente ha detto non sono stati ha detto che solo gli animali privi di spina dorsale hanno bisogno del guscio
In biologia c'abbiamo animali diciamo tutti e due però diciamo il senso è chiaro se tu hai l'identità forte se le comunità tengono sei capaci di includere ti apri si attuerà identità debole o la inglobò o la avveleni quest'identità costruisce muri
Avrei penso all'economia civile è importante perché rende più competitiva la nostra economia e ci impedisce di costruire muri
Grazie grazie aveva
Le idee continuano a lavorare intorno ai dati di cui disponiamo un dato
Purtroppo emergente caro Roberto Rossini da che si conferma che in questa nostra indagine è che dove la ricchezza è oscura
E nera lo si vede sappiamo che ci sono parti del nostro Paese fare un'economia parallela e che non emergerà mai nonostante io prima ricordavo perché partimmo una campagna che partì comunque la campagna per il benessere uno i motivi scatenanti fu che poche poche settimane prima l'Unione europea aveva deciso di inserire il PIL il contrabbando e il la prostituzione il gioco d'azzardo cioè come dire mettiamo dentro tutto per dire che è un Paese ricco e poi che accontentiamoci di questo è chiaro che può bastare però è anche vero che in queste parti del nostro Paese dove la povertà morde di più
Avviene per un furto che allegata o a una condizione civile
Ho incivile in questo caso lo lo Stato non fa abbastanza il suo lavoro
E altri che fanno l'antistato con molta forza questo è uno dei motori della povertà nel nostro Paese certamente poi ci sono i dati strutturali L'Unità fatta male ogni volta che vado assoluto che lo ricordano in diversa maniera è una grande questione nazionale la povertà perché poi i da cartina che noi vediamo indica una maggiore possibilità nord
Ma dentro quei colori rosso verdi del Nord è invece che blu o del del Sud c'è anche sofferenza e non è poca e consigliamo a scoprirla ecco io
Visto che se il portavoce della alleanza contro la povertà questo momento nel quale degli sette contro la povertà si stanno mettendo in campo anche nel nostro Paese
Non si potrà tornare indietro dopo il reddito di cittadinanza ma si potrà forse articolarlo meglio come scrive proprio Francesco Riccardi oggi su Avvenire
Purtroppo la
Funzionerà
No no
Sì sì sì seggi sì
No purtroppo
La povertà si dimostra di solito un problema
Di livello nazionale anche se le cause della povertà effettivamente sono differenziate su base geografica e purtroppo anche su base intergenerazionale
Questo purtroppo ed elemento drammatico però la cosa che mi sembrava interessante rispetto anche al titolo di di questa sessione che si conferma un elemento che noi spesso abbiamo detto cioè che il reddito non è tutto
Cioè nel momento in cui noi mettiamo in campo delle politiche di contrasto alla povertà
è chiaro che noi dobbiamo in qualche misura dobbiamo tenere presente due questioni la prima e che il reddito non esaurisce la dimensione e la povertà e le politiche contro la povertà tanto è vero che tutta la dimensione del Rey e in qualche misura il Patto per l'inclusione previsto del reddito di cittadinanza va esattamente in questa direzione
Dice sì una parte di integrazione al reddito e tutta l'altra parte di inclusione sociale attraverso il la costituzione di un'infrastruttura del welfare locale
Come a dire sì l'integrazione del reddito importante ma non è tutto cioè c'è una questione che ovviamente a che fare con la costruzione di un altro territorio che secondo pilastro
Perché mi sembra interessante dalla ricerca che emerge sottolineare questo aspetto
E che se noi che quando noi prendiamo in considerazione un tema per esempio la povertà non presso non possiamo pensare che le politiche di contrasto alla povertà siano sufficienti perché ci sono altri domini
Che funzionano occhi non funzionano e che determinano povertà o ricchezza o una condizione di stabilità
Quindi se ne vogliamo contrastare la povertà sì certo dobbiamo fare una politica di contrasto alla povertà i tre di cittadinanza quello che è poi non entro nella nel nella questione perché potremmo dirne tante
Ma dobbiamo essere attenti anche i domini Vizzini per vedere come funziona tanto è vero che noi dicevamo si va bene l'infrastruttura del welfare locale ma come funziona il sistema dell'istruzione
La salute i centri per l'impiego eccetera perché in qualche misura sono questi stessi che determinano la povertà o la ricchezza e poi un'altra questione
Come funzionano sul territorio in termini di soggetti questa è una questione cioè l'ho coinvolto il terzo settore lo coinvolto tutte quelle agenzie di economia civile certamente lo Stato le Regioni gli ambiti va bene la sussidiarietà cosiddetto orizzontale ma le reti ma non perché questi pongano semplicemente un meccanismo di di efficienza ma perché sono proprio efficaci in sé
Cioè la costruzione della comunità
è una questione che già di suo è una politica di contrasto alla povertà perché noi non rispondiamo all'individuo
E chiaro in ultima istanza e tu rispondi all'individuo se è povero e Luigi ma in realtà tu costruisci un meccanismo di funzionamento della comunità che orbe
Per certi aspetti anche determinate patologie negative dell'individuo
Questa era la ragione che ci faceva dire la costruzione del mezzo cioè il modo con il quale noi interveniamo sul proprio povertà
E di suo una così importante perché non costruendo comunità costruiamo in qualche misura già di suo una politica di contrasto alla povertà quando abbiamo fatto la prima ricerca noi come Alleanza contro povertà su come era stato applicato il sia che è un po'il nonno Del Ray venivano fuori delle cose abbastanza curiosa per esempio a Napoli le radici della povertà erano completamente diverse da Mila no eh va bene
E questo ci sta notavamo come dire alcune diversità territoriali che non sono effettivamente molto dissimili da quelle che sono che sono citate in questa ricerca poi a un certo punto il Sud era in una condizione più più disastrate rispetto al nord proprio per le ragioni che dicevamo prima poi certo punto salta fuori invece un Paese è un comune nella Calabria dove tema povertà
Dove il grado di coesione sociale all'interno del Paese era talmente alto che non permetteva di fatto la Costituzione ti elementi di povertà
E questo ci dice disse che noi possiamo fare anche delle se noi pensiamo le politiche di povertà contro povertà come politiche individuali c'è come risposta al singolo ne sbagliamo perché ne dobbiamo intervenire invece sullo strumento e credo che questo sia un elemento importante nel momento in cui io cerco di fare delle politiche pubbliche e devo cercare la coerenza delle politiche pubbliche rispetto sia l'individuo sia la comunità quindi costruire comunità credo che sia un elemento importante
Palazzo Roberto
Posposti di no profit glielo dirò io voglio dirlo no poi facciamo parlare Giovannini nel film Germania c'è da aggiungere c'era una cosa che che mi colpiva che noi avevamo fatto una ricerca qualche tempo fa perché questa cosa delle delle delle Province sarebbe interessante incrociano anche sul tema delle regionalismo differenziato
Allora nel ramo fatto qualche tempo fa una ricerca per vedere il grado di omogeneità all'interno del Paese dove si trovava ed erano emerse cinque Italia diverse quella che stava meglio era quella delle comunità prospere chi erano i che sono tra l'altro tutte quelle Province che sono società medio graziare
I commerciali erano gli orrori e le era viennese realtà che ecco questo è un dato forte a me piace riprendono idea perché Stefano Bartoli era partito dicendo fra fra le altre idee in quanto sono importanti le relazioni dentro le comunità anche le più povere e con Roberto Rossini lì siamo tornati parlando degli strumenti per il contrasto alla povertà che altrimenti un decente livello di felicità camere le condizioni quindi c'è stato un filo rosso che ha condotto alla fine ragionamenti e ci ha riportato al punto è una delle risposte ed è una risposta sensata ed è una risposta dissenso rispetto al problema che con la nostra ricerca abbiamo cercare di dare sentiamo che cosa ci dice Enrico Giovannini con il video che ci ha fatto avere
Il portavoce dell'ASI economia civile e al centro di un nuovo modello di sviluppo
Non è un caso che sempre più spesso si parli
Di cambiare il modello attuale di sviluppo così come lo abbiamo conosciuto negli ultimi decenni anche perché prima come sapete molto bene anche meglio di me c'erano altre idee su che cosa all'economia poteva e doveva essere l'ossessione per il valore per gli azionisti non era all'origine del capitalismo anche quello di stile anglosassone che pure non era l'economia civile di cui parlavano gli autori italiani
Perché abbiamo bisogno di cambiare il modello di sviluppo e perché è un modello insostenibile non solo sul piano ambientale
Ma anche su quello sociale economico e dunque anche le istituzioni sono a rischio comprese le forme di mercato comprese le imprese anzi qualcuno dice
Che se ci fosse un'altra gravi crisi come quella che abbiamo vissuto
Le imprese perderebbero il diritto di operare forse questo è esagerato ma non c'è dubbio che c'è una forte critica al modo con cui la gran parte dell'impresa che opera sul mercato con una massimizzazione dei profitti di benissimo di brevissimo termine e scarsa attenzione al futuro del che Anita e anche delle persone
Le proposte
Per cambiare questo modello di sviluppo già ci sono
Ma non abbiamo soltanto bisogno di cambiare le regole abbiamo bisogno anche di cambiare il modo con cui misuriamo il successo di un'impresa di un insieme di impresa di una comunità di un Paese come sapete
Da quasi vent'anni mi batto per andare oltre il PIL e questo movimento ormai e diventato molto ampio tutti riconoscono che il prodotto interno lordo non racconta tutta la storia perché bisogna andare oltre il PIL ma poi poi che come statistici come scienziati non siamo riusciti a trovare una misura unica complessiva
Di che possa rimpiazzare il PIL allora ognuno fa un po'di B bricolage prende la misura magari più conveniente per la propria posizione i ideologica politica e dice ecco vedete questa è la verità e gli altri naturalmente dicono altrettanto da questo punto di vista l'Italia è un caso molto particolare perché e con l'iniziativa che prendemmo quando ero all'Istat
Nel due mila dieci con la costruzione del benessere degli indicatori di benessere e questo sostenibile abbiamo siamo stati capaci di creare consenso non a caso coinvolgeremo la società civile su concordare cosa andava misurato salvo poi avere gli statistici che Esperti che poi entravano su come misurarlo
Quindi questo vuol dire che il benessere esaurisce tutto il tema naturalmente no e i dati che vengono presentati in questa sessione mostrano un ulteriore tentativo di cogliere altri aspetti
Della realtà
Che oggi indicatori che esistono non necessariamente colgono in modo corretto
L'idea di genere attività
L'idea di una società che al di là dei risultati economici anche quelli sociali che vengono catturati da indicatori come l'occupazione la disoccupazione la distribuzione del reddito ecco come questa società
E riesce a essere feconda
Non solo oggi ma nel lungo termine
è una domanda che molti si stanno ponendo se guardate i dati dell'ultimo rapporto sulla felicità rilasciato qualche settimana fa si vede come nel mondo stiano crescendo i sentimenti negativi la rabbia e quindi questo è un indicatore ai medi come unità che non riescono a generare non solo iniziative positive ma anche un senso di futuro ed è non è altro che l'altra faccia dell'insostenibilità dell'attuale modello di sviluppo soprattutto coloro i quali mi sento di non avere un futuro
Si arrabbiano ed è naturale dunque che reagiscano magari in modo democratico magari in modo ahimè talvolta non democratico per opporsi all'establishment attuale
Una stabile su banche ha bisogno di nuovi concetti ha bisogno di questa prospettiva di futuro
Ed è dunque la dibattito di oggi all'interno del festival aiuta a capire come possiamo misurare questi altri elementi spesso intangibili
Ma altrettanto importanti di quelli tangibili oggi inizia un percorso importante su cui come alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile siamo pronti a dare il nostro contributo insieme agli amici
Del di Next e di tante altre iniziative per riuscire a mettere ancora l'Italia all'avanguardia nella misura e speriamo un giorno nelle politiche su questi temi grazie e buon lavoro
Grazie anche Enrico Giovannini siamo arrivati alla fine di questo nostro confronto un'idea quando sostenendo l'iniziativa del Bess
Siamo messi sul cammino che ci ha portato e lavorare anche il progetto di questa ricerca e si aveva si parte per c'era un'idea che ci accompagnava la speranza che nel nostro Paese arrivassimo a darci un rating una valutazione della nostra condizione reale tenendo conto non soltanto di quello che si produce che è molto importante del come lo si produce
Ma anche di delle altre cose che sono importanti della vita della gente non è possibile che lì pareggio del bilancio dello Stato significhi un deficit poderoso nei servizi al servizio la salute delle persone o dell'istruzione
Se una comunità civile non arriva a capire che i disinvestimenti di questo tipo sono la cancellazione del future non la preparazione di un equilibrio sostenibile
Non va può andare molto lontano abbiamo bisogno di un altro rating se saremo capaci di darci o da sole di imporlo agli altri come Paese che ha questi geni buoni e queste capacità di cui ci hanno parlato anche Bartolini Realacci Rossini credo che faremo qualcosa d'importante questo luogo certamente da cui partire per continuare questo percorso grazie a tutti buon avvenire
A tutti non posso dire altro
Boh
Quando
Buongiorno
No scappate la buona notizia è che queste nell'ultimo pane della della mattina
E vi assicuro che sarà un panel molto interessante perché parleremo di lavoro nell'impresa quattro punto zero il professor Zamagni anche nell'introduzione dei lavori diceva che la l'economia civile deve modificare lavora allora noi con i nostri ospiti cercheremo di capire come può avvenire questa trasformazione se sta avvenendo quali possibilità ci sono
Quali possibilità ci sono per le donne e quindi donne non ne abbiamo ancora viste e non ne abbiamo ancora parlato
E sei il tema dell'automatico dell'automazione è di per sé una opportunità o una difficoltà da superare un'altra sfida da superare e quali sono gli elementi legislativi che Servono Perre sostenere stare al passo di questo di questa nuova fase dell'impresa e quindi anche del lavoro e io allora chiamo subito sul palco i nostri ospiti a cominciare dal professor Mauro Magatti
E Marco ventinove anni
Segretario dell'agire lei invadenze della FIM CISL e Patrizia Di Dio nel prova terziario donna nazionale di Confcommercio
Tentando compaiono le immagini io vado troppo veloce Maurizia termini da lei Presidente eccolo il presidente di alleanza dei moderati e veniva operative italiana il Fini imprenditrice
Info negligenze disegnati Dida panico e adesso racconteremo un panino evitando
Allora intanto
Sono molto contenta perché qua ci sono tre donne finalmente voglio dire finora tutti uomini
Tutti i maschi parliamo di economia sempre Mark era re
Io e chiederei subito a Mauro Magatti che è il più diciamo
In più adatto forse a ad aiutarci a fare una una introduzione sei molto visionario non essere troppo visionari a non esagerare però insomma magari ci aiuta a e introdurre un po'questo tema
Sì grazie grazie dell'invito la possibilità di fare qualche riflessione insieme
Il tema di questa sessione lavoro che cambia
In relazione al processo di digitalizzazione
Vorrei intanto dire che fare questa prima sottolineatura
Che la digitalizzazione
E destinata a produrre nei prossimi anni ancor più di quanto abbiamo visto in questi anni
Una trasformazione
Del nostro modo di lavorare
Che è paragonabile nel vero senso della parola a quella che abbiamo studiato sui libri di scuola
Con la industrializzazione
Cioè stiamo parlando di un cambiamento
Che è destinato ad approfondirsi che non è semplicemente un cambiamento di un pezzo diciamo del sistema tecnologico e proprio
Qualche cosa che ridefinirà
Nel giro di dieci quindici anni l'idea stessa di lavoro
Da questo punto di vista non ha senso
Per quello che penso io né essere ottimisti me essere pessimisti
Come tutti i processi che hanno questa portata ci sono dei grandi pericoli sax prima li ha richiamati
Ci sono delle grandi opportunità
Marco Bentivogli che è un sindacalista
Col suo ultimo libro
Ci dice che bisogna essere coraggiosi di fronte a questo cambiamento
La differenza la farà il nostro modo di pensare
Questo processo nostro modo di pensare al nostro modo di agire dentro questo processo
Io che tendo a essere ciò anche una componente diciamo un po'apocalittica nella mia struttura personalità
Tendo a dire che sarà una battaglia
Anche se penso che sarà una battaglia che magari vedrà delle sconfitte ma che porterà dei buoni risultati
Non cambierà solo il nostro modo di lavorare nel senso che
Cambieranno le operazioni che faremo le attività concrete del nostro agire sul lavoro
Cambierà e si ridefinirà il rapporto tra il luogo di lavoro
E luogo di vita
Perché certamente la digitalizzazione metterà in discussione il modo in cui abbiamo concepito la Fabre che l'ufficio
Negli ultimi duecento anni
E soprattutto la digitalizzazione
Toccherà il nostro modo di pensare
Nostro modo di ragionare il nostro modo di vedere il problema è di risolverli
E quindi è abbastanza facile in questo contesto in cui parliamo di economia civile
Mettere insieme questo discorso con ciò che abbiamo sentito nella mattinata soprattutto nella sessione di apertura di con Stefano Zamagni e Leonardo Becchetti
Perché
L'idea di economia civile che vorrei utilizzare brevemente per parlare del del le trasformazioni che la disidratazione produrrà
è un'idea che non separa l'economia dalla società
E che non separa l'agire strumentale
Dall'agire dotato di senso questi sono i due caratteri per me dell'economia civile
La tradizione dell'economia civile rispetto all'economia politica
Allora doveva questo discorso vale a dire che
Questo ormai lo lo stiamo ripetendo ma va affermato con forza
Vale a dire che l'unico modo per non soccombere perché c'è anche il rischio di venire travolti dalla digitalizzazione
Fare un investimento
Sulla formazione
Delle persone
Paragonabile a quello che fu fatto nella seconda parte dell'ottocento e l'inizio del Novecento con l'idea di scuola universalistico con l'idea di scuola dell'obbligo
Dico spesso questa cosa pensate i primi che nel corso dell'Ottocento quando sapevano leggere e scrivere il tre il quattro cinque per cento la popolazione
I primi che hanno cominciato a parlare di scuola dell'obbligo di scuola universalistica li hanno presi per matti giusto
Cioè era un'idea davvero visionaria
Ecco noi abbiamo bisogno rispetto al processo di disservizi digitalizzazione a tutti i fabbisogni di formazione ed educazione di cui ci dirà qualcosa Marco Bentivogli abbiamo bisogno di pensare che la questione dalla formazione
Nell'epoca della digitalizzazione non è soddisfatta dalla infrastruttura scolastica che abbiamo ereditato nel secolo scorso che naturalmente resterà un'infrastruttura fondamentale
E dobbiamo ripensare la questione dalla formazione perché l'unico modo per reggere la digitalizzazione lavoro quattro punto zero sarà far crescere contemporaneamente le persone le comunità l'economia civile non c'è un'altra via
E poiché sappiamo che l'impatto della tecnologia è e sarà potente dovrà essere ugualmente potente l'impatto sul lato dalla formazione
Questo capite
è un cambio di paradigma
Che bisogna affrettarsi prima di tutto ad affermare a chiedere e un po'per volta dumping ad implementare
Oggi in Italia
Abbiamo un grave problema
Di educazione barra formazione
Sappiamo che abbiamo un numero di laureati troppo basso sappiamo che abbiamo numero di troppa o più alto della media europea sappiamo che la cosiddetta educazione permanente riguarda un numero troppo basso di lavoratori cioè siamo indietro enormemente
E quindi dobbiamo anche dire che il rischio e che se non mettiamo mano a questo capitolo in una maniera sufficientemente decisa
L'Italia perde il treno oppure rischia di prendersi solo la parte problematica
Della tecnologia che invece come dire non è in sé qualche cosa di maligno e che se tu non sei pronto
A gestire questi impatto ne subisce solo le conseguenze poi naturalmente e vado verso la conclusione perché rispetti i miei minuti
Faccio l'ultima e due sottolineature primo dato che c'è un sindacalista che si sta impegnando su questo non solo abbiamo isolato di pensare il l'idea stessa di cosa vuol dire educare formare la persona
Ma abbiamo bisogno certamente di ripensare
Gli strumenti contrattuali
Che sono ancora Philly fondamentalmente dell'epoca industriale
E se vogliamo che l'educazione che il capitale umano
Che appena finito di dire sono fondamentali per non subire ma per cavalcare la innovazione tecnologica cresca abbiamo bisogno di strumenti contrattuali che riconoscano non solo il contributo dei lavoratori ma anche il loro impegno formarsi
Questo primo capitolo importante il secondo capitolo e quello che metterà in relazione molto velocemente
Queste le organizzazioni che riguarda il mondo del lavoro e la nostra capacità di pensare nuovi temi l'ha detto prima Stefano Zamagni
Nuovi beni quali sono i nuovi beni che le nuove tecnologie rendono disponibili
E Associati nuovi beni le nuove forme dell'abitare cioè le nostre le nuove forme dei nostri quartieri delle nostre città
Noi non subiremo gli aspetti negativi dell'impatto della del della tecnologia quattro punto zero
Se avremo abbastanza intelligenza e abbastanza coraggio nel solco delle economia civile
Per aprire nuovi campi di lavoro che non sono quelli classici
E che le nuove tecnologie potenzialmente portano la luce
Ma hanno bisogno di comunità coese intelligente innovative per fare uscire questi nuovi beni e per riorganizzare i nostri modelli di vita in conclusione
Ma non è uno spot
Perché penso che sia davvero così non c'è modo di affrontare la questione dell'impatto delle nuove tecnologie migliore da quello delle economia civile se riusciamo a capire
Il portato potente che questa tradizione ci consegna grazie grazie ragazzi
Venti Lolli che ha il microfono chiamato in causa più volte
E ci sarà quindi necessità di riorganizzare la fabbrica la fabbrica dovrà essere una fabbrica di verza
Magatti diceva deve esserci anche un sindacato diverso capace di porre una contrattazione diversa
Dal dalla sua dal suo osservatorio che ovviamente privilegiate in questo senso a che punto siamo ci sono delle prospettive come dire che ci facciano ben sperare
Ma anch'io che grazie per le l'invito è una un'ottima occasione per discutere di queste cose e credo che nei prossimi mesi diventeranno almeno io spero gli il centro del dibattito del discorso pubblico
E c'è la necessità proprio sulla scorta di quello che diceva Mauro Magatti di di stare un po'sul contesto soprattutto sul contesto italiano un professore della California del Sud Warhammer Nesta diceva
I lavoratori della fabbrica del futuro saranno due
Ci sarà sostanzialmente un uomo è un cane
L'uomo che si occuperà di nutrire il cane il cane si occuperà di fare in modo che l'uomo non guasti o danneggi robot che si occuperà della produzione
Parto da qui
Pezzo con cui ho iniziato a che il mio libro perché e stiamo assieme al compagno per gestire un'alternanza era però ieri perché siamo assolutamente vittime di del pensiero un ultimo californiano che dall'essere il grande pensiero dell'innovazione è diventato il pensiero della paura del futuro
Ha ragione Mauro Magatti c'è una uno scontro tra techno ti misti e tecnopolo Bini mai il nostro paese è molto più attratto dal pensiero tecnopoli
E questo è un primo grande problema perché perché nel ragionare come si faceva nella domanda che punto siamo
Anche il terreno della grande trasformazione del lavoro è oggetto di paura e il paura la paura il sentimento assolutamente naturale però è paralizzante rispetto a questa necessità diceva Mauro di essere in qualche modo progettisti del nuovo lavoro delle nuove architetture sociali industriale ed economiche
E da questo punto di vista questa paralisi che arriva ne siamo un Paese che ha una storia lunga di techno Povia non nasce da oggi ha la necessità invece di riscoprire Mauro dice la battaglia io dico la sfida un po'di spirito di frontiera
E cioè dire proprio sulla base dell'economia civile che cosa metto in campo per a vere una prospettiva di diversa da quella catastrofista
Su questo papa Francesco ci aiuta tantissimo quando dice che il tempo è superiore allo spazio perché CIDA innanzitutto ci consente di recuperare una dimensione di futuro che abbiamo sostanzialmente smarrito
E se entriamo in una logica per cui il futuro è conseguenza del presente
Questo diventa allo stesso modo un imperativo a mettere in campo tutte le cose che si possono fare
Per ridurre i rischi ed estendere le opportunità
Io scrivo appunto che
Qualsiasi nuova tecnologia dirompente e si dice oggi distratti
Cancella delle mansioni e delle vecchie tecnologie
Esiste un periodo di tempo entro cui quei posti di lavoro vengono più o meno compensati da nuovo lavoro
Dico più o meno compensati e la lunghezza di questo intervallo di tempo non è standard non è
Dettata da un destino ineluttabile
è tanto più Breve quanto l'azienda il Paese
Tutti gli attori sociali si sono preparati in anticipo all'arrivo delle nuove tecnologie più esiste capacità di realizzare ecosistemi generative i che sappiano accogliere integrare dentro un'architettura che deve essere sociale non solo ed economica
E più gli effetti di compensazione saranno positivi nella rigenerazione del lavoro quando si dice con una banalità assurda che la tecnologia cancella solo posti di lavoro questa è una frase che non ha fondamenti di verità non c'è solo questa cancellazione i due Paesi più hi-tech del mondo che sono il Giappone la Corea del Sud sono i due Paesi al mondo che hanno la disoccupazione più bassa del nostro pianeta
Il tema vero è recuperare pensieri lunghi
è recuperare una progettualità non di corto respiro
Guardare un po'più i megatrend dell'umanità e costruire delle politiche dei progetti umani che abbiano Rizzo anti almeno venti i trentennali esattamente come sta facendo il Giappone che ha più o meno lo stesso
Equilibrio squilibrio demografico nel senso che ha una popolazione che sta invecchiando molto e il Giappone sta mettendo mattone dopo mattone come far diventare grazie alla tecnologia l'invecchiamento un'opportunità
E non un problema come fare in modo che ci sia un periodo di attività non solo lavorativa ma anche di impegno civile più lunga di tutte le persone
Cosa sta accadendo in Italia io e quando ha iniziato a occuparmi di queste cose dicevo siamo alla vigilia siamo alla vigilia in realtà siamo già con i piedi dentro questa realtà e bisogna farci i conti senza paura
C'è un problema di velocità
Se pensiamo all'Energia Elettrica impiego a più di quarant'anni a diffondersi nel pianeta oggi una nuova tecnologia abilitante si diffonde con velocità esponenziale e per cui il idea di qualcuno di fermare il progresso di rallentare la tecnologia un'idea perdente
La strada è quella che diceva Mauro poco fa è il potenziamento nostro e il potenziamento degli esseri umani è la capacità di concentrarci molto di più
Sulla parte del lavoro che è stato troppo compresso nella storia dell'umanità in cui l'essere umano imbattibile
Aumentano diminuiscono i lavori ripetitivi
Drasticamente quando dico questa cosa tutti pensano agli ai lavori operai
I lavori impiegatizio sì subiscono molto più rapidamente dei tagli drastici di occupazione
Ma aumentano i lavori ed aumenta il contenuto del lavoro anche a a più alto ingaggio cognitive cioè all'utilizzo maggiore a me piace dire che questo può essere non è scontato
Può essere il secondo balzo in avanti dell'umanità il primo fu esattamente quello della rivoluzione industriale nella rivoluzione industriale la macchina a vapore
Con sentinelle produzioni di superare i limiti fisici della muscolatura umana applicata alla produzione
Oggi il secondo balzo può essere un secondo balzo che si concentra in uno stimolo fortissimo ha le capacità cognitive degli esseri umani
Ed è una grande sfida perché a mio avviso anche la tecnologia che apparentemente ci sembra più disumani Zante
Ci consente di ricordarci ancora con più forza che in passato della nostra una unicità
Ci consente ancora più di prima di riflettere su che cos'è la nostra umanità
E che cos'è quel pezzo
Di umanità che ci rende assolutamente su alcune attività assolutamente imbattibili rispetto a qualsiasi algoritmo e a qualsiasi robot
Anche antropomorfe questo magari è un tema che poi merita di essere ulteriormente approfondito cioè cercare di capire se si può umanizzare anche queste era digitale visto che stiamo dicendo che l'Economia Civile riporta al centro solamente io
Io penso che la sgravare gli esseri umani di lavori che non sono realizzativi sia una conquista se pensiamo all'economia civile pensiamo a un'economia in cui gli essere umani non si liberano dal lavoro ma si liberano nel lavoro
Sì gravando sì di pezzi di e quote di lavoro che spesso non hanno non sono degni no sempre rose per citare questa cosa allora il tema fondamentale anche e chiudo ripensare la formazione il nostro paese ha un po'indietro su tutto il sistema di formazione ed istruzione è il pezzo più fordista che rimane in piedi
E invece dobbiamo go ripensarla in modo più sempre più forte adattivo alla persona non programmi cataloghi che riguardano tutte le imprese tutti lavoratori tutti gli studenti allo stesso modo ma cercare di costruire una formazione in cui si spendono soldi ma si ripensa nei modelli che sappiamo valorizzare le diversità di ciascuna persona dall'altra per fare uscire quelli che sono le capacità e i talenti di ogni essere umano per cui per me oltre che una battaglia grande battaglia sarà una grande sfida è una grande sfida che dobbiamo affrontare con questo spirito di frontiera grazie anche a venti poi
Patrizia Di Dio col gruppo Terziario donna voi vi siete posti il tema del dell'economia civile addirittura arrivando a redigere una sorta di manifesto con delle parole chiave l'abbiamo anch'io c'ero papà
E avete avete un po'ha cercato di condensare di un po'di un po'voi non l'avete ma dopo ve lo diamo se fate i bravi
Siamo riusciti siete riusciti a condensare in in in qualche termine sono in pochi termini in realtà un tema che enorme
E e anche a dare uno sguardo femminile che è quello un po'che ci piace e preferisce andare se preferisce ne ha facoltà come si dice
Sì
FAS benissimo
Grazie buongiorno a tutti si preferisco preferisco da qui perché intanto e il piccolo contributo che vorrei dare sono la prima imprenditrice intanto parlo quindi come come imprenditrice come testimonianza del mondo delle imprese a questo punto non solo quelle femminili allora il nostro manifesto è un documento senti dice
Senti c'è una forte forte dei nostri valori di impresa e di vita
Intanto inizia con una dedica la dedica eh a chi mette al centro i propri valori
A chi spera in una società sì più prospera ma anche più giusta
Ai portatori sani di cambiamento
E a chi desidera essere protagonista del proprio futuro
Perché oggi davanti all'incertezza alla confusione del nostri tempi noi affermiamo in un manifesto in diciotto punti
Quello semplicemente in cui crediamo è siamo ci riteniamo cioè consideriamo che la società cambia l'economia si innova e noi dobbiamo stare dentro questo cambiamento siamo una comunità in cammino cd
Ci consideriamo Bussini ricca variegata che si muove nello spazio e nel tempo
Ma se la realtà non ci piace e non ci piace
Probabilmente tutti noi abbiamo il dovere di lavorare e organizzarci per cambiarla non possiamo voltarci dall'altra parte
è al centro noi mettiamo
Quella che chiamiamo l'economia della bellezza
L'Italia e bellezza per cultura e arte monumenti andatura cui si lega allo ciò che gli imprenditori e le imprenditrici hanno saputo fare in Italia alimentazione agosto turismo moda la bellezza e amica virtuosa amica dell'azione virtuosa del progresso è poca la modernità contrasta la dissoluzione ed è l'opposto del nichilismo malattia diffusa del nostro tempo
Ma non è la nostra una bellezza in sé
Carlos Cayenna tosse come dicevano i greci il bello che si intreccia con il buono è il nostro manifesto quello che proponiamo nel nostro manifesto è un modo per impegnare il nostro mondo anca ampiamente l'imitazione di modelli nuovi per l'economia e la società perché noi guidiamo favorire il sì la crescita economica ma anche rinascimento culturale risanamento etico rigenerazione urbana coesione sociale
è noi vogliamo in una società che è dominata sempre più dal quanto costa
Noi invece vorremmo molto più farci guidare dal quanto vale cioè dalla qualità delle relazioni tra persone
E dobbiamo essere portato OSCE portatori di fiducia e di giustizia di solidarietà e di amore cose che non si comprano ma che permettono alle persone di riconoscersi
E allora vi cito soltanto alcuni dei nostri punti per motivi di tempo ma giusto e più salienti
L'economia ha bisogno di nuovi modelli che abbiano al centro la prosperità la qualità della vita la convivenza tra diversi emozioni e felicità
Produzione scambio devono avere il respiro dell'etica cerchiamo il benessere ma non c'è benessere senza bene essere vogliamo un nuovo umanesimo la tecnologia lo sviluppo crescente e questo è un bene ma deve migliorare la libertari lo spirito non deve schiacciarlo con nuove dipendenze schiavitù
L'economia a me la bellezza del Paese la sua forza non c'è crescita né felice né efficace se lo sviluppo provoca il degrado della terra dell'aria del mare se distrugge identità e memoria ditte palazzi monumenti raccontano
La felicità non dipende solo dai beni disponibili ma dalla dignità del lavoro dalla qualità dell'ambiente dalla salute dai rapporti tra le persone da prospettive serene di vita futura
Perseguiamo la legalità e i valori della costituzione con forza senza se e senza ma
Non offriamo uno spazio a condizionamenti interrotti ma rispettare affermare la legalità è una cosa importante insieme
Ma significa anche avere rispetto di noi stessi il piacere di essere liberi l'orgoglio di essere degni
è che i cani legalità onestà e dignità solidarietà e altruismo non possono essere solo proclamati devono essere praticati nell'interesse di tutti perché danno senso al nostro vivere quotidiano
E qui tant'è pari opportunità non sono solo valori di civiltà sono questioni di democrazia di merito eh di convenienza economica ed è il tempo di un modello di famiglia sempre più centrato sull'eguaglianza tra uomini e donne i diritti e negli oneri dal suo affermarsi deriva una società più giusta è più prospera
Impressa deve saper includere rigenerarsi deve coniugare tradizioni e territori innovazione e ricerca cultura e del sarà in natura e ambiente profitto e socialità
I valori che contano in una società non possono trovare sintesi nel figlia perché un'impresa senza valori non ha valore e la responsabilità sociale d'impresa va valore al nostro futuro è per noi il fare significa una cosa sola fare bene dove bene significa pur con i nostri limiti fare ogni giorno in Medio che possiamo fare bene e fanno da persone perbene
Viene una società o essere una società noi scegliamo la seconda opzione
Per crescere i di più e migliorare non saremmo mai i perdenti della globalizzazione noi siamo i vincenti della comunità
Vogliamo il progresso sì ma senza disse umanizzare senza lasciare indietro nessuno senza disuguaglianze o fratture
Cambiamo culture e modi non solo guardando dentro voi stessi ma fuori ci può essere impresa migliore in una società migliore società ed economia devono progredire insieme l'una integrandosi all'altra
I nostri luoghi diventano città grazie alle attività che noi mettiamo in moto felicità hanno bisogno di diventare comunità e magari stessa ci si vi usciamo anche comunità di senso
Accettiamo la sfida dei mercati globali siamo deboli per competere sui prezzi
Possiamo combattere con altre armi mettendo al centro l'uomo le sue emozioni i suoi gusti i suoi sensi non vendendo più prodotti ma vendendo significati e valorizzando attitudini premiando i talenti contribuendo con le nostre impresse a migliorare Società e ambiente
Questi alcuni dei punti flussi per tratteggiare giusto un un minimo nostri valori io glielo dico a un programma elettorale questo non sono solo alcuni punti
Se gliela sentono magari le rubano pezzi
Però Presidente presente Gardini mi aiuti lei
A tornare proprio a centrare un po'sul tema delle donne anche perché è con buone notizie come lei sa c'è spero le lo sappia raccontiamo spesso storie di cooperative che hanno una grande capacità innovativa che coinvolgono giovani che coinvolgono molto spesso le donne
Che sanno mettersi in gioco e usano la cooperativa
Anche magari per riscattarsi da momenti di difficoltà lei pensa che siamo veramente prossimi a una fase in cui
Ci potrà essere una maggiore considerazione del ruolo anche femminile cioè detto da lei che un uomo vale di più e
Eh beh certo sì la risposta sia uscì motivato alla luce anche di una considerazione generale che mi porta a motivarlo
Anche questa mattina nell'introduzione che abbia sentito prima ma adesso di Magatti di Bentivogli siamo sempre sospesi fra il rischio l'opportunità
Io faccio una scelta di campo immediata sull'opportunità con la profonda consapevolezza delle rischio profonda consapevolezza del rischio che un processo se vogliamo anacronistico
Di riproposizione di un capitalismo consumistico attraverso la digitalizzazione
Produrrebbe una tempesta perfetta è un rischio
Tremendo
Di esasperazione di contrapposizione di divisioni
Alimentando degli scenari che non potrebbero che dividere il mondo e spaccare il mondo in due-tre in quattro parti alimentando quello che abbiamo conosciuta anche nel passato alla storia poi si segnalò raccogliere l'opportunità significa invece non essere dei neo luddisti rifiutando la lira la la digitalizzazione ma cogliere gli aspetti della digitalizzazione
E richiedere anche attraverso l'applicazione di misure che non possiamo che richiedere alle istituzioni misure di politica
Ne ho industriale la voglio chiamare così ma divennero industriale sarebbe errato perché ricondurrebbe a a una stagione che che oggi non vogliamo non vogliamo più pensare ecco queste la grande sfida su cui ci sentiamo fortemente impegnati che implica dei cambiamenti profondi ha ragione con Magatti quando dice cambiamenti profondi anche dal punto di vista culturale cambiamenti profondi
Dal punto di vista contrattuale i contratti di lavoro non saranno più quelli che sono stati fino ad oggi che stiamo sottoscrivendo anche in questione perché il ruolo all'interno di quella visione di paese che noi apriamo all'idea con la coniugazione dell'economia civile oggi si rilancia e ci dà una visione diverso rispetto al passato una visione dove le donne li acquisiscono anche maggiore centralità grazie al fatto che probabilmente riusciremo a introdurre anche grazie alla digitalizzazione ma maggiori possibilità di flessibilità anche nell'ambito di lavoro che consente una maggiore conciliazione e che consente anche di giocarsela di poteva giocarsela senza dover sacrificare la famiglia piuttosto che il proprio vivere
Per se stesse adesso è spesso ecco allora questo sicuro vettura grande una grande opportunità
Lo abbiamo visto lo abbiamo registrato non attraverso un'intuizione ma l'abbiamo visto in due focus Confcooperative assieme al Censis produce dei focus di approfondimento ne abbiamo fatto uno pochi mesi fa proprio sulla presenza e sul ruolo delle donne nell'impresa cooperativa che ha certificato che c'è nell'ambito dell'impresa cooperativa maggiore presenza femminile
Sopra tutti i mestieri anche nuovi soprattutto in tipologie di impresa che nuove fosse la flessibilità della del del modello può esserlo Ubu l'origine l'origine sicuramente di questo ma però c'è un elemento di speranza e con questo voglio chiudere il focus Censis che abbiamo presentato esattamente due giorni fa ci ha detto lo intuiva amo ma non eravamo certi
Ci ha detto che oggi c'è una occupazione che cresce al ritmo di due volte l'ho qui l'occupazione digitale
Che è l'occupazione sostenibile c'è forse il professor Zamagni forse l'apertura di quel quaternario quando tu facevi riferimento che la rivoluzione industriale alimentato il terziario questo ulteriore in rivoluzione digitale cosa alimenterà c'è in germe CEI il in nuce questa economia sostenibile
Che è alla base di una anche qui di una visione di paese di Pianetta diverso nelle sue modalità che alimenta la speranza effettivamente di dar gambe all'economia civile allora
Questo si traduce e chiudo veramente questo si traduce e richiede un impegno complessivo non del genio illuminato della politica illuminata ma un impegno complessivo perché si traduce in necessità di elementi culturale anche nuovi e lo sto apprezzando i giovani i giovani ce la faranno da soli i nostri figli sono la genere e i millenni all'ancora di più sono una generazione digitale
Rischieranno di essere sfruttati in una visione negativa ma sanno competere hanno gli strumenti per competere c'è un'altra generazione che è la mia che è quella dei cinquantenni di quelli che rischiano di essere espulsi dal mondo del lavoro e c'è soprattutto quella parte di territorio che rischia di essere fuori
Dai da da quelle innovazione da quelle eletti di innovazione perché alle infrastrutture
Non sono solo degli assi viari sono infrastrutture tecnologiche infrastrutture sociali che tengono insieme le Comunità e territori e c'è un territorio non ha la banda quel territorio e condannato a diventare povero
Perché
Una minima riflessione sulla panel precedente noi dobbiamo scindere bene perché anche all'interno dei territori ricchi quella polarizzazione sempre più verso le città e le metropoli spacca il Paese in due perché anche nella mia regione che è l'Emilia Romagna una regione che era tutta rossa
C'è l'asse della via Emilia che è sicuramente una una un'assemblea benissimo ma spostandosi trenta chilometri
Più a sud nelle zone appenniniche c'è un altro Paese che assomiglia più a alla alle criticità del centro sud e che meriterebbe indica anche qui delle azioni e delle politiche
Era quello un po'che diceva anche magazzino ad allargare i territori a tutti i territori
Daria margini di se è già stata presentata se è stata citata anzi prima come startupper ed era stato adesso se è un'imprenditrice e tra l'altro può è scritto questo libro molto interessante donne quattro punto zero di cui quel parliamo
Però questo tema delle delle start-up secondo te è un tema che adesso come dire da un segnale preciso di futuro soprattutto per il i tanti giovani che ci stanno seguendo ascoltando lei tutto grazie dell'invito mi fa veramente piacere essere qui con voi
Sentire parlare diciamo la platea e poi vivere tutti i giorni le start-up i ragazzi giovani sembra a volte di ridere quasi due mondi separati
Si parla del futuro alla digitalizzazione verrà la digitalizzazione qui
E nasi ragazzi tutti i giorni non si fili era un adolescente digitale che non si immagina neanche cos'era prima le start up sono
Una un'unica opportunità che i nostri giovani hanno di creare lavoro la generazione precedente cercava lavoro questa generazione deve creare lavoro e le tecnologie meno male che ci sono chissà gestisco ad esempio un co-working però ad una cinquantina di ragazzi di start-up di professionisti che vengono da noi pensare di utilizzare i vecchi
Contratti vecchi a queste persone impensabile non c'è più neanche più il confine fra la vita privata e la vita professionale i ragazzi non hanno più questa percezione della sicurezza del posto fisso
Così tutti sono a partita IVA son tutti ragazzi che cercano come dire in qualche modo di farcela quindi secondo me bisogna avere la consapevolezza che il mondo di cui noi parliamo non c'è già più
Che i ragazzi i nostri ragazzi i nostri file stanno affrontando tutta un'altra realtà fatta di partite IVA e di precarietà ti angosce di preoccupazioni non abbiamo mai parlato delle banche oggi
Una start-up che va a parlare con la banca mi chiedo le fideiussioni della mamma della nonna cioè si sta parlando di una situazione veramente fragile dove la tecnologia per questi ragazzi è l'unica opportunità
La cosa che più di tutti diciamo voglio sottolineare e confermo quello che dicevano
Interventi di prima e la formazione
Io penso che i nostri ragazzi se ben formati possono davvero competere a livello mondiale le nostre università comunque tuttora sfornando ragazzi di eccellenza e quindi noi dobbiamo aiutare questi ragazzi e crearsi una competenza che poi possano difendere questa competenza
Noi sappiamo che in questo momento si presta parlando se la tecnologia distrugge posti di lavoro probabile ma in questo momento in Italia ci sono circa trecento mila posti di lavoro vacanti
Perché i nostri ragazzi non sono stati fermati istruiti per quello ruoli e quei lavori tutto il mondo dell'intelligenza artificiale della robotica di dati data analyst son tutti i ruoli dove i nostri ragazzi non possono presentarsi perché non sono stati adeguatamente formati
Quindi la competenza una cosa su cui io io alle mie tre C la competenza
Il cuore
Aiutiamoli 'sti ragazzi Chance quando intere in famiglia si sentono dire cerca il posto fisso en e stiamo demotivante dell'altro aiutiamoli
Perché ecco il quale con la famiglia con il sostegno con tutto il valore che una famiglia da chi questi ragazzi coi riescono a come dire uscire dei propri Bushi a vedere via dei famosi
Divani Init son così diciamo preoccupanti per me perché spesso alle spalle non hanno famiglie
Non hanno l'imprinting di qualcuno che gli dice tu ce la puoi fare tu hai potenzialità e arrivo alla mia terza C quindi competenza cuore coraggio dobbiamo aiutare i nostri ragazzi con strumenti concreti legislativi
Avere il coraggio di intraprendere di fare di crearsi il posto di lavoro perché se aspettiamo che gli altri come dire ci garantiscono quel cambiamento culturale quel questo non accadrà
C'è una uno studio che fa al guado Economic Forum ogni anno molto interessante che studia il Gender Gatta
Però in Italia siamo settantenni stiamo preparando l'inchiesta non so più dove me non abbiamo abbastanza spazio per mettere in fondo dove sta l'Italia settantesimo ed è vergognoso ed è la cosa che più di tutti fa rabbia
Se io metto il focus sulle donne io ho scritto questo libro donne quattro punto zero perché nella mia vita sono una ho creato aziende solo avuto un ruolo politico sosia testata i tavoli da sola ai tavoli che contavano
E mi son detta ma gli altri dove sono
E allora ho iniziato a guardare un quei dati in Italia soltanto neanche il cinquanta per cento delle donne che potrebbe lavorare lavora quando il settanta per cento della Germania quindici Ampezzo di donne italiane che non lavorano son competenze nascoste in casa
Di quelle che lavora soltanto sì e no il quindici per cento può raggiungere diciamo posizioni apicali di questo quindici per cento pochissime hanno ruoli davvero apicali e basta guardare insomma non abbiamo mai avuto un premier donna abbia mai avuto tante cose
Quindi le donne devono e possono cambiare i giovani devono essere Paul o devono fare dev'essere sostenuti ma stanno di far sì che le cose di cui oggi parliamo davvero da domani diventino realtà
E non solo discussioni da convegno
Grazie molte
Facciamo dobbiamo proprio con un giro molto veloce anche perché c'è un fuoriprogramma vi dico già subito di non scappare perché abbiamo un fuori programma che è molto in tema con cose che stanno succedendo ultimamente nel mondo non solo in Italia e quindi facciamo
Immaginate riparlare adesso ai giovani che ci sono proprio i giovani dite ciascuno
Una parola
A immaginando di parlare a uno dei giovani che ci sta ascoltando adesso Daria ricominciamo da te che abbiamo fatto il giro contrario andiamo proprio in questo ordine ai giovani io dico dò coraggio la parola più importante coraggio ben vengano le battaglie
Fatte dei giovani quando io penso che una ragazzina come Malala ha vinto il premio Nobel quando penso quello che sta facendo Greta
E smettiamo di pensare che dietro a questi ragazzi ci sia sempre un complotto questi ragazzi si accorgono che qualcosa non va
Grazie
Mauro Mauro Magatti
Una parola per un giovane che ti sta ascoltando
Fai conto non i tuoi figli perché con i figli poi non è più severo qualche qualche domanda paterna devi dirlo perché da quel giovane ecco perché aveva avere va bene ok da una parola non lo so visto il muso barra parola una parola non Sunseri una parola ok
Bene un concetto si è un concetto va bene
No no scherza
Ma adesso tra le tante visto che stamattina risuonata una parola Carra
A me altri che insieme all'attività così spendo una parola su questo allora c'è un il futuro caro ragazzo
Aperto
Uno dei tanti modi con cui possiamo leggere la battaglia Challenge in inglese sfida in questo senso diciamo
Sarà quello tra la generazione alla produzione che taglia anche la questione del lavoro quattro punto zero
Cioè il tema è se tu diventerai un ingranaggio di una grande macchina
Dove persino perdonatemi il volo pindarico ma e ciò di cui stiamo parlando persino lato riproduttivo sarà messo dentro un sistema puramente produttivi l'atto generativo sarà messo dentro un sistema puramente produttivo oppure dall'altra parte
Se in un si ingrandì e sistema di macchine diciamo ci sarà lo spazio perché la persona e non l'individuo possa generare qualche cosa di nuovo
Queste l'idea diciamo così questo è il cuore della della sfida del ventunesimo secolo stamattina ho sentito le parole un po'diciamo comodante sulla questione cinese ma il tema e che la modernità per la prima volta esce esce dallo dall'Occidente
Il rischio che abbiamo davanti
Naturalmente la Cina non va data non va demonizzata a tanti elementi culturali e avranno anche loro la loro battaglia
Il rischio però che questa modernità digitalizzata sin Cardini fuori dall'Occidente in un contesto in cui prevale l'organizzazione del sistema la comunità all'individuo
Allora la grande battaglia Carofiglio e cara figlia
Che abbiamo davanti non ci dente e far sì che la digitalizzazione la utilizziamo per ampliare potentemente gli spazi della libertà cioè della generazione
La direi così negli ultimi due secoli ci siamo specializzati a produrre
Se vogliamo andare avanti con lo sviluppo economico e sociale nell'ottica dell'economia civile
Il tema è la generazione cioè che tu sei libero nella misura in cui metti al mondo e liberi altri questo c'entra con l'economia guardate c'entra con l'economia c'entra con l'economia civile perché questo è il futuro
Se mettiamo insieme la sfida digitale
I rapporti di forza con tutte le questione dei sovrani estera porte nel nel commercio internazionale la questione ambientale cioè il nostro futuro non può essere produrre in maniera più efficiente
Ma sarà come dire utilizzare tutti gli strumenti della tecnologia dell'economia per far fiorire
Le persone nostre e delle prossime generazioni questa è una sfida che diciamo attraversa la questione del digitale che la mia generazione Consegna alla prossima dicendo che il ventunesimo secolo
A un'enormità davanti a sé ma richiede uomini e donne coraggiose
Enti no agli
Ma dobbiamo andare un po'larghi perché letterario rissa nove Roma invade la realtà invasione in corso
Per metà me l'ha rubata Mauro nel senso che è la la parola giusta credo che sia sfida nel senso che soprattutto alle ragazze e ragazzi bisogna i ritornare a dire niente paura cioè adesso
Quello che è che accadrà è che sta accadendo deve essere una grande occasione di sfida
E
Per quello che mi riguarda la sfida più interessante proprio qui a Firenze che è una città è una terra che ha dato insomma
Tanti inventori all'umanità tanti artisti tanti creare creatori di di cose stupende bellissime
Ecco noi siamo un Paese campione di inventori
E somari nell'innovazione
Ecco io il la sfida che credo le ragazze e ragazzi dovrebbero fare proprio per voler bene al proprio Paese di ritornare a essere un Paese contanti inventori ma che sa anche sposare innovazione l'innovazione sociale
La generati vita civile e umana è checché son d'accordo è la precondizione per aumentare gli spazi di libertà
Grazie Bentivogli Patrizia Di Dio
Funzione sì allora io che vengo dal mondo delle imprese e parto
Da una considerazione che faceva cantante ci sono cose che hanno un prezzo altre che hanno una dignità non hanno prezzo per dire mettiamo sempre al centro i nostri valori è Di lascio con un solo messaggio fra Parlamenti
Cura
Prendetevi cura innanzitutto di voi stessi da quello parte poi il rispetto per gli altri prendersi cura degli altri prendersi cura di tutto quello che che ci circonda
è penso che il sentimento di cura e quello che deve accompagnare poi forse perché sono anche madre sono nonna quindi ciò questo senso e quindi vorrei lasciare con questo messaggio
Tra tanti che se ne potrebbero o che se ne potrebbero dare anche perché avere cura di se stessi è il primo punto di partenza per credere in se stessi è per esempio quella è la base di partenza per costituire la leva motivazionale per costituire lavoro nuovo lavoro nuove impresa Berta
Presidente Garavini a me le consente pure certe patologie lego inseguivo studiate studiate dovette pretende una scuola che vi mette in condizioni di raccogliere le sfide della vita di a vere il bagaglio culturale che li mette in condizione di giocare dalla secondo elemento non per tutti mette una parte di di giovani che hanno un futuro più difficile per quelli che sono costretti a spostarsi in perché dove sono nati non ci sono le condizioni per poter costruire su un futuro
E allora appeso alle sole interno e penso alle sale più difficili penso ad alcune zone degradate anche delle metropoli giochi attento giocate dei nel bosco contesto giocate vi attraverso una cooperativa di comunità ne stiamo incontrando a centinaia questi ultimi tempi Giovani che insieme decidono di non emigrare di giocarsi in quel territorio della valorizzazione di quel territorio decidono di giocarsi una sfida hanno un grandissimo entusiasmo si riempiono di entusiasmo e dico in cooperazione ce l'ha ricordato questa mattina ma il copywriter di papa Francesco uno più uno fa tre e ce lo dice lui possiamo provarci grazie presidente
Allora io ringrazio agli ospiti del nostro panel e intanto siccome state fermi un attimo perché c'è questo fuoriprogramma c'è il vicesindaco Cristina Giacchi ecco vice sindaco di Firenze benvenuta vogliono
Cosa state combinando
Funziona ma li facciamo salire intanto italiani vediamo ragazzi grazie per questa accoglienza
Facciamo abbiamo allora buongiorno grazie non è strano di una scuola qui nel centro storico la scuola Carducci sono accompagnati dalla loro dirigente scolastica da alcuni insegnanti
Stanno facendo un Progetto con la scuola per avere una scuola e poi una città senza plastica
Ci tenevano molto a condividere con voi il loro appello l'appello che stamattina hanno consegnato a me che sono vice sindaca ma anche assessora all'educazione
Perché nelle scuole di Firenze non ci sia più
Plastica noi stiamo già lavorando da tempo a queste il sindaco Nardella fatto un annuncio che per i prossimi anni di liberare dalla plastica
La città allora lo hanno raccolto e devo dire sono un bellissimo esempio di molte delle cose dei temi che voi avete trattato questa mattina
E quindi da lei allora la parola seguiamo c'è una una purga eccola qua la porse la portavoce tu incominciando se la portavoce addendi comincia al prezzo assetto organizzativo fate finta di la rete pensata cos'è una settimana che la pensate a fa di più a un po'di più cioè avete vi rendete conto che è stato un blitz al Festival dell'Economia Civile non so se qua tutti sono contenti ma insomma tutti chiami stare
Quanti anni hai domani mattina auguri tanti errori comincia col suo messaggio
Buongiorno a tutti siamo gli alunni dell'Istituto Comprensivo centro storico e oggi stiamo manifestando in tutta la città per sensibilizzare i cittadini chiedere al sindaco di emanare al più presto un'ordinanza Plastic Fini
E soprattutto cederei manageriale grandi multinazionali di creare davvero un'economia sostenibile
Ah c'è un seguito in questo istante un camion pieno di rifiuti di plastica sta affinando animali del pianeta
Questo avviene ogni minuto di ogni giorno
L'inquinamento la plastica è uno dei problemi ambientali più gravi dei nostri clienti che le grandi multinazionali hanno contribuito a creare riempiendo le nostre vite e i nostri mari di enormi quantità di plastica Amoruso Pato dirà
Perché il
E non ero preparata e io devo parlare di lavoro quattro punto zero
Disertate mastica prodotta a partire dagli anni Cinquanta più del novanta per cento e non è mai stata riciclata e partendo da questi numeri è impossibile che ricicla da solo possa essere un assoluzioni
Perché è finito no no fu ordinario per il private o tutti tranquilli fermi non muovetevi per questo ne chiediamo alle multinazionali di ridurre o ancora meglio sostituire la plastica usa e getta
Dice diamo anche di ridurre al minimo imballaggi di reintrodurre il vuoto arrendere e di creare aziende attività commerciali Plastic Tree
Siamo siamo stati in trecento in piazza Santa Croce attorno alle norme le enormi lettere stop Plastic
Riceviamo di supportarci antenna di a rendere migliore il nostro mondo del nostro futuro
è finito
Ragazzi grazie per questo messaggio grazie per la vostra testimonianza però fate tesoro anche di quello che gli hanno detto quello che vi ha detto Gardini ha molto importante studiate cioè io e i miei figli non lo posso dire perché son grandi rimandano al diavolo pro studiate dissi si comincia davvero tanto da lì vicesindaco possiamo salutare grazie grazie mille per averci consentite aver consentito loro di fare questa presentazione era è l'appello mi hanno letto ancora o è una come scorre dovranno parlare anche loro Mario allora anche tu perché tu sei più piccolina dipendiamo in altri amici animali difendiamo
Il nostro futuro
Barrella
Va bene quindi con questo appello che diciamo è molto in linea con quello che sta succedendo nel mondo grazie ragazzi grazie ancora
Ai al all'IRI ai relatori del panel su l'impresa e lavoro quattro punto zero ci ritroviamo qui alle quindici alle quindici puntuali anzi venite alle quattordici e quarantacinque così alle quindici cominciamo grazie
Una sera quella sera tutti
Grazie di essere qua questo avevo Pannella
Quel pomeriggio
La ragione sociale dell'impresa e il nostro titolo
Quella ragione sociale messa fra virgolette evidentemente ci permette di non parlare delle forme giuridiche dell'impresa
Ma degli obiettivi dei per processi dei percorsi delle attese di un'impresa che si inserisce in questo pensiero di un'economia civile
Se all'economia che oggi serve l'economia civile all'economia civile che tipo di impresa sono necessarie
Quali sono i percorsi e in questo momento queste in prese quelle che stanno provando ma anche le associazioni dico Trigoria stanno provando a fare ecco proveremo proprio a fare questo percorso insieme in questa ora che abbiamo con tanti ospiti ripresento subito proprio per andare subito al cuore del nostro incontro lo faremo con Pierangelo morì che è professore ordinario di Economia politica presso Nizza di Firenze con Andrea Colzani che è presidente del Gruppo giovani imprenditori della Confcommercio
Francesca Corrado presidente giovani imprenditori Confcooperative Damiano Pietri presidente nazionale i giovani imprenditori Confartigianato
Letizia Spinosa membro del comitato di coordinamento giovani soci Bcc cadrà Rapisardi presidente l'agenzia lama
Questi i nostri ospiti con loro faremo un percorso molto hanno da raccontarci le esperienze che fanno anche un raccordo con altri perché questo è uno dei punti importanti trovarsi insieme fare percorsi insieme l'economia civile
No
Vorrei
Ecco
Grazie a tutti voi benvenuti questo incontro il professor Maury non non se ne avrà a male ma diciamo tolti e Luís evidente che il palco e un parco di giovani
Perché perché diciamo in questo riflessione abbiamo voluto i giovani imprenditori esperienze giovani perché è ovvio che con atto di fiducia ma anche con chiamata di responsabilità ai giovani tocca aprire la strada il cambiamento pensiamo che davvero sia nella loro responsabilità e quindi ci sembrava interessante riflettere con loro sulle sarà il cambiamento su quello che stanno vivendo anche forse sulle difficoltà che stanno incontrando rispetto a mondi che magari hanno così facile risposta nel dire si è sempre fatto così succede in tutti i mondi e non è non sarà differente anche in questo in questo campo
Io però vorrei iniziare con il professor Maury chiedendo provvede aiutarci un po'a mettere a fuoco il senso di quella ragione sociale messo fra fra virgolette provando un po'a delineare davvero quali possono essere in sintesi i punti gli obiettivi la ragione di un impresa che vuole inserirsi dentro percorsi economia civile
L'anno
Ognuno ognuno il suo se no Lauria diventa matto con i numeri possiamo ringrazia
Perfetto ok
Allora la ragione sociale dell'impresa questo il nostro tema ma quali sono se volessimo sintetizzare in due parole gli elementi base del nostro tema
Allora ho poco tempo quindi mi limito a segnalare quattro parole chiave che in qualche modo segnano i confini del nostro discorso e a mio avviso sono da tenere presenti nella riflessione
Le parole chiave sono bene comune ai fini sociali partecipazione e impresa
Bene Comune felicità pubblica benessere sociale sono espressioni
Usate nel tempo per dire sostanzialmente la stessa cosa è il tema di fondo se vogliamo
Un'attività un'impresa un'istituzione e sociale cioè una dimensione sociale nella misura in cui contribuisce al bene comune il bene comune in un certo senso il metro della socialità
Si può pensare che per raggiungere il bene comune i soggetti debbano fare consapevolmente qualcosa che è finalizzata al bene sociale ovvero per seguire espliciti fini sociali non è sempre così
Insiste
Come molti sanno un autorevole tradizione del pensiero economico secondo cui Soggetti auto interessati in un contesto di rispetto delle leggi e dell'etica individuale e comune possono creare benessere sociale addirittura in modo ottimale quindi essere sociali
Tuttavia il vero e questo lo dobbiamo tenere ben presente nel nostro discorso che una gran parte delle imprese che chiamiamo sociali in senso lato
Perseguono fini altruistici di qualche tipo quindi questa categoria è comunque molto importante
Ma la natura sociale dell'impresa non dipende solo dei fini perseguiti può dipendere anche dalle modalità organizzative e rilevante non solo cosa fa e perché lo fa ma anche come lo fa
E arriviamo alla terza parola chiave partecipazione
Questo è un aspetto meno appariscente di altri certamente meno discusso su cui forse c'è anche meno consapevolezza da parte del pubblico ma che a mio avviso invece fondamentale
L'impresa sociale in senso lato
Non solo se affini direttamente sociali e questa è una possibile Stradona possibile direzione ma anche se a natura partecipativa
Quando parliamo di partecipazione dobbiamo chiederci partecipazione
Di chi
Partecipazione intanto di coloro che collaborano materialmente all'impresa in primo luogo i lavoratori ma anche partecipazione degli utenti anche partecipazione dei cittadini
E Cossa partecipare a un'impresa vuol dire principalmente commossa
Vuol dire
Semplificando un po'partecipare al finanziamento e alla gestione di quell'impresa
Il Comune
Le modalità specifiche sono le più varie ma qui senza andare oltre io non ho molto tempo ovviamente ci interessa sottolineare due possibili effetti positivi della partecipazione
Intanto attraverso la partecipazione e questa è una buona notizia
E possibile sotto certe condizioni aumentare l'efficienza produttiva
Questo può sorprendere qualcuno
E anche a lo cattiva cioè avere degli effetti di per così dire interni all'ambito economico positivi
Ma anche aumentare la coesione sociale
E quindi avere degli affetti sociali di sistema
Più ampi che vanno oltre quella specifica realtà
E infine quarta parola-chiave impresa non dimentichiamo che il soggetto del nostro discorso
E l'impresa
Molto di quello che abbiamo detto ora può essere riferito a diverse realtà istituzionali
Quelle di cui ci occupiamo qui sono in realtà specifiche sono in previsione stiamo parlando di attività che sono usciti sociali ma anche di impresa
In due parole attività economicamente sostenibili ovvero semplificando parecchio dove i ricavi sono sufficienti almeno a coprire i costi
Anche l'impresa sociale in senso lato è impresa questo va sottolineato deve produrre un surplus economico come un'impresa semmai sulla destinazione di quel surplus che troveremo le differenze e il modo di destinare il surplus alla fine che fa la vera differenza
Grazie professor Maury e vorrei cogliere o con una un aspetto della sua riflessione perché mi permette di introdurre un altro ospite quello della partecipazione anche come coesione sociale
Se c'è una realtà che davvero ha conosciuto una rivoluzione fatiche negli ultimi vent'anni è solamente il mondo del commercio
Travolto dal dalla rivoluzione digitale dalla vendita on line
Non abbiamo capito anche come credo cittadini ma anche come giornalisti la portata di quella rivoluzione abbiamo c'è da capirla quando i nostri centri storici sono svuotati
Di di di negozi e chiudevano i piccoli paesi perdevano anche presenza col punto di distacco
Abbiamo capito che il commercio a una forza una responsabilità una capacità a una o più opportunità potenzialità anche rispetto a quella questione sociale perché la perdita di un di un negozio non è soltanto la perdita di un'impresa
Economica commerciale credo su questo
Questa sia una traccia dei vostri flessioni in questo momento
Andrea Colzani Confort con gran commercio ma se posso partire da un punto mi ricollego a quello che essendo imprenditore parlando di di impresa volevo cogliere quello che era anche una l'uno degli Spring lo spirito forse più più importante che un imprenditore
A e che ho visto in quella Belize che è stato fatto prima dai dai ragazzi sul palco perché quando si parla di temi come quello che affrontiamo oggi ancor prima si deve guardare a temi come quello dell'entusiasmo della passione che vedi è spesso e volentieri i ragazzi visto che la platea di relatori
E parla di giovani parla di impresa mi piaceva neanche un po'commosso quell'entusiasmo e quella partecipazione che è una caratteristica anche che c'entra con i temi che stiamo trattando che stiamo trattando oggi è come diciamo essendo un argomento abbastanza
Ampio può essere trattato decisamente da da molti punti di vista è partirei dal fatto che forse veniva anche citato prima ogni impresa è già di di suo un posto ci Ale no perché chi fa impresa non lo fa soltanto per una questione di business anzi
Se ci fosse soltanto al nero voler far soldi ci sta ci sono sicuramente molte più strade molto più veloci molto molto più dirette chi fa impresa l'obiettivo un po'di generare qualche cosa che vada anche oltre se stessi mette nero in relazione anche appunto altre altre persone questo già a un una relazione col significato di sociali il tema ovviamente non lo guardiamo come stato introdotto dal punto di vista della tipo di rappresentanza che Confcommercio imprese per l'Italia rappresenta la nostra e la rappresentanza dell'impresa del terziario di mercato che è un settore decisamente vasto vada alla commercio e servizi al turismo alle professioni alla cultura la logistica anzi qui a Firenze visto che stamattina il sindaco Nardella citava anche e Firenze come città in cui è nata la una grande parte grandi cose della della civiltà di oggi anche Confcommercio ha un po'la il simbolo che si conosce che fa parte di Confcommercio nasce proprio da una dall'Aquila che qui vicino a noi in via Calimala ancora sull'angolo sull'angolo di di un palazzo e rappresentiamo quindi aziende che sono sia storiche ma anche start-up un altro ruolo sociale quindi mi sento di dire anche che il terziario ha in questa fase di mercato complessa
E grazie allo strumento del digitale che veniva citato prima e anche il fatto di poter essere un portale di ingresso nuovo per chi vuole fare
Qua varcare un po'l'auto in prenditi Oriali Tanzi oggi neri giovani si si torna a vedere un l'entusiasmo di voler fare
Impresa un po'perché lo strumento del digitale ha permesso anche di eliminare delle barriere all'ingresso che necessariamente fino a qualche anno fa nei settori più tradizionali
Erano anche erano anche molto alte però venendo al tema che ritengo centrale per quello che la ragione sociale dell'impresa tra tutte le imprese tra tutte le imprese soprattutto del terziario c'è un minimo comune denominatore e la l'Adrai come come la dice nostro Presidente Sangalli cioè ne siamo la rappresentanza dei luoghi dei luoghi che riguarda la vita delle persone la vita nelle piazze nelle periferie nel nei servizi di prossimità
E quinta io a questo c'è un'esperienza per voi significativa che fatta negli ultimi anni anche in collegamento col territorio decisamente sì perché
Nel due mila e quindi c'era stato firmato un protocollo con con ANCI con l'associazione dei comuni italiani
Che peraltro è stato da poco proprio rinnovato e che ci ha permesso di rimettere un po'assistemmo a creare un protocollo che poi nelle varie adeguare i luoghi dove Confcommercio ha sede nei vari Comuni è stato preso come spunto per arraffare progettualità che hanno previsto recupero di spazi dismessi valorizzazione di botteghe storiche
Mou creazione a sostegno di e venti spazi culturali smart cities cioè un impegno diffuso che poi ha portato anche a risultati importanti e da questa da questa esperienza è nato poi all'interno di Confcommercio anche un laboratorio nazionale per la rigenerazione urbana che ha permesso di mettere a sistema le best practice
Forse se n'è parlato anche stamattina anche la necessità di comunicare ciò che si fa nella maniera nella maniera corretta un po'il nostro modo di fare questo è dal basso perché non c'è non sia mai troppo piccoli per perno contare anzi le organizzazioni un po'come la nostra hanno lo scopo di amplificare di amplificatore sociale e anche di dance marca su quelle che sono le le buone le buone pratiche
Il gruppo giovani che rappresento e che rappresenta e la faccia di circa duecento mila imprenditori under quarantadue che sono un po'dislocati negli ottanta gruppi locali che che rappresento hanno anche un po'la la la voglia sempre di stimolare quelle che sono buone pratiche che partono dal basso e che sono anche magari replicabili
Una di queste ha mi sento di dire visto che parliamo di ragione sociale dell'impresa è nata è proprio il caso di dirlo in seno al Gruppo Giovani
Di Genova ed è un progetto che si chiama I love mouse
E che ritaglia nei negozi aderenti uno spazio per esempio per le mamme che devono che devono allattare insomma
Terrà per chiudere visto che il tempo è poco io penso che non ci sia un settore economico che più del terziario abbia l'interesse avvalora a valorizzare quello che l'elemento della della città e le nostre attività fanno parte sono una parte fondamentale di quello che poi il capitale
Urbano e in questo senso penso che spetti anche a noi continuare a trasformare questa rigenerazione urbana in rigenerazione umana
A servizio della qualità della vita della bellezza dei luoghi e della sostenibilità dell'ambiente somma per il futuro anche delle nostre delle nostre generazioni grazie grazie forza
Quando il professor umori parla di territorio di legame al territorio quando parla ancora di più di in prese maggiormente vocate all'aspetto sociale evidentemente anche il pensiero va al mondo della della cooperazione delle cooperative
E e però è un mondo dobbiamo dirlo con con con franchezza che ha conosciuto delle crisi anche beh dal punto di vista diciamo della riflessione sulla sulla missione sulla tenuta
Valoriale alcune inchieste hanno portato alla luce quel mondo è stato incontaminato da pensieri che non sono sicuramente quelli all'origine immagina che questo sia uno degli elementi di riflessione per i giovani
Cioè andare a forza a riscoprire un po'di radici di quel mondo la Francesca
Intatto grazie a tutti per l'invito sì esatto diciamo che come gruppo Giovanni ciò che ci accomuna profondamente venendo anche da percorsi tutti particolarmente Diversi anche e proprio all'idea che i valori i valori propri del mondo della cooperazione siano quelli su cui si si è costruito il nostro legame
Io sono presidente appunto del Gruppo Giovani di cooperative e abbiamo sul fatto una scelta un po'di campo nel scegliere due presidenti un uomo e una donna quindi Fabio Dubolino e il mio diciamo e l'altro mio l'altro presidente insieme rappresentiamo circa otto mila giovani cooperatori sul territorio a nazionale la nostra missione e proprio quella di riscoprire i valori della cooperazione che spesso vengono anche usati e abusati in altri contesti
Mentre noi spesso siamo forse presi troppo dal fare dimentichiamo di comunicarli e quindi può ai quello che marcia spesso in delle inchieste sono esperienze negative ma vorremmo ricordare che le esperienze negative riguardano tutte le forme societarie certo ac a diciamo ce ne sono alcune che Ardengo molto di più evidenziate ma statisticamente non dovremmo ritornare vedere dei dati per capire che non non è solo un problema del mondo la cooperazione ne cerchiamo punto di troppo può avere i valori della cooperazione non soltanto nel mondo della cooperazione ma nella società civile quindi non va nelle scuole
Vogliamo promuovere il ruolo dei giovani all'interno della della cooperazione ma anche nel mondo della rappresentanza perché pensiamo punto che e giovani ha io ormai non sono più tanto giovane dunque i giovani anziano delle risorse da età tra virgolette sfruttare perle da per i punti di vista che possono apportare e come gruppo abbiamo deciso di lavorare a livello nazionale
Con diciamo quattro sottogruppi quindi lavoriamo sulla comunicazione perché pensiamo appunto del mondo della cooperazione a delle esperienze bellissime che conoscono in pochi e quindi la comunicazione per noi eso per chi fa poi impresa sociale della opera nel non prova fitta dire chi si occupa del terzo settore una carenza che e che spesso evidente quello della non comunicazione o nella cattiva comunica invece questo pensiamo sia necessarie fondamentale lavoriamo sulla rappresentanza non solo a livello nazionale ma anche internazionale
Lavoriamo anche sulla formazione e la ricerca perché uno del gli elementi fondamentali in un mondo complesso e che si complessi ficca sempre di più e quello di come si è detto anche stamattina lavorare sulla formazione continua
Sulla formazione dei anche dei giovani e secondariamente Gennaro diciamo un come ultimo punto vogliamo lavorare sull'accesso al credito perché è un altro problema sempre delle imprese che operano nel terzo settore quello del delle riuscire a da comunicare la bellezza del loro progetto ma anche la fattività del loro progetto e che il loro risultato beh deve essere misura non soltanto in termini massimizzazione del profitto matite benessere che si riesce ad apportare poi sul sul territorio quindi pensiamo vogliamo cambiare anche il paradigma
La possibilità che i giovani possono accedere al credito portando in evidenza alla la loro capacità che va al di là dei bene insomma
Grazie circa
Vorrei sentire anche l'altra esperienza diciamo Assad associativa di categoria
Da meno Pietri Francesca parlava dei giovani credo sia un tema molto importante nel mondo dell'artigianato a volte con schizofrenia da una parte il racconto di giovani che non si non torni si trovano giovani desiderosi di fare gli artigiani
Chi ha delle botte che spesso chiude perché non riesce a trovare giacciono ci sia poi dall'altra parte noi della stampa tiriamo fuori che noi giovani stanno tutti tornando a fare gli artigiani però diciamo al di là delle dicotomie che a volte ci sono
Credo quel quella l'incontro a quel tema lì sia un tema anche che intercetta ed interpella in questo ruolo di inteso scialle i giovani è un tema che per voi l'artigianato ha un valore importante
Buonasera a tutti
Dal come che abbia visto il commercianti la parte di cooperazione noi artigiani veemente siamo parte di questo mondo produttivo è tratto quando vengo in questi luoghi mi rendo conto anche quanto gli artigiani abbiano contribuito alla bellezza all'arte a ciò che si viene lasciato artigiani che spesso in questi anni il termine artigiano viene spesso devo sminuito cioè ad esempio è una cosa artigianale
Che ha un'accezione quasi negativa ahimè negli ultimi anni invece era alta è una patrimonio che esisteva un patrimonio di immenso valore e di grande cultura e volere sociale
Noi è veemente come associazione di categoria cerchiamo di portare avanti e far capire
Alla Società e ai nostri imprenditori la responsabilità e il valore che è insito nella Papetti vita
Che ci siano tanti giovani che corrono a fare gli artigiani sinceramente non mi risulta AN anzi
Devo dire che resine raccontata una possibilità no viene raccontato con una possibilità ai giovani comunque il corso formativo possibile
Capita di di di leggere forse a avvolto Marisa ci siamo noi
Come come giornalisti questo racconto quello che hai abbiamo storie di giovani laureati che torna a fare il militare i ci casina a volte di raccontare storie così quello che vedo è che siamo in una fase di velocissime repentino cambiamento
Sia nelle aziende esistenti quindi quelle che sono rimaste perché questa crisi ha spazzato pulito parecchio e
Molto pesantemente anche in modo veramente
Come dire
Cinico
Quindi ciò che è rimasto è cambiato in modo repentino ed elastico per cui tante aziende piccole artigiane microimprese
Oggi sono sul mercato e sono profondamente diverse anche grazie ai giovani magari di giovani che sono entrati in aziende esistenti ITC figli le seconde generazioni terze quarte e quinte come nel tuo caso
Quindi questo parlato un grande cambiamento spora ma molto positivo le aziende che sono rimaste oggi sono aziende molto più sane e molto più spendibili sul mercato e poi c'è l'altra parte che c'è anche il sistema di rigenerazione dell'impresa e create nuove imprese create da appunto da Giovani che vicino al limite si completamente in gioco oggi fare un'azienda
Allora va un po'da da matti concedetemi questo questo termine un po'forte
Però è la verità viviamo in una società che molto complicata evitiamo in economia quella nazionale che è maledettamente burocratica
E avere desidero di fare impresa oggi ovviamente è una cosa che
Ha un valore
Sia economico ma anche sociale
E vedere tanti giovani che comunque hanno il desiderio di di in investire sulla propria vita e dimettersi completamente in gioco sapendo anche i rischi cui vanno incontro è una cosa veramente di valore e tanti giovani appunto laureati e no
Che comunque decidono anche di recuperare lavori che artigiani che rischiano anche di perdersi devo dire che anche l'aspetto della digitalizzazione quindi le nuove tecnologie
Sta dando un enorme contributo a questo cambiamento e secondo me è un aspetto molto interessante e credo che la vide le le credo che la questione generazionale dieta contribuisca molto a questo discorso del cambiamento cioè i giovani e anche un po'semplice da da comprendere sommo come ragionamento i giovani per questioni anagrafiche per questione di di come sono nati e cresciuti sono portatori di cambiamento anche di cambiamento in ottica digitale
Ovviamente noi con le nostre con la nostra associazione nel mio caso cerchiamo di accompagnare gli imprenditori in questo processo di cambiamento né più certo molto il tuo discorso iniziale che parlavi di percorsi ebbe e io sono pienamente d'accordo sono tutti i percorsi mai lineari sono tutti percorsi di cambiamento mai lineari che le associazioni di categoria cercava di accompagnare e anche dal punto di vista sociale dell'attenzione al territorio della CIA dell'attenzione alla responsabilità sociale dell'impresa sono tutti i percorsi che l'ad esempio la mia associazione ma so che anche l'altro stanno facendo
Hanno cominciato a fare negli ultimi anni e devo dire che le aziende hanno cominciato a rispondere in modo significativo anche le più piccole le micro è una cosa che troverete nessuno si aspettava ecco e devo dire che quello che vedo in pratica anche girando molto l'Italia come la Confartigianato giuramenti intanto l'opportunità di fare io vedo che le aziende che sono attente al sociale attenta al territorio al tenta la formazione dei propri dipendenti attenti alla sicurezza sul lavoro sono le stesse che investono in tecnologia immerso in digitale sono le tende che vanno bene se no la gente che creano ricchezza quindi Carano fatturato per essere molto concreti creano utile d'esercizio e sono quelle aziende che reinvestono
All'interno dell'azienda stessa per continuare generale valori investire nuove tipologie in futuro
Quindi io credo che questo questa economia civile sia veramente il l'attualità e sicuramente una linea di sviluppo molto interessante per il nostro Paese grazie Damiano
Prima di passare Alicia Spinosa andrà Visa depresso e morì posso abbiamo sentito diciamo i giovani abitanti di tre categorie associative posso chiedere una riflessione su il ruolo di lacerazione di categorie
Lei in questo percorso in questura sviluppo in questo desiderio di cui è civile come immagina il ruolo del civico di Goria cosa potrebbero fare secondo lei
Ma il
Chiaramente è difficile
Che
Diciamocelo è difficile che Dapri impresa esistenti che hanno una loro realtà strutturata
Parta la consapevolezza molto difficile
A livello della singola impresa è molto più facile che si formi un consenso di gruppo in questo io vedo un ruolo importante delle associazioni che debbono in qualche modo prima di tutto informare è stato detto più volte
Che c'era necessità di comunicare quello che si fa di buono
Effettivamente questo è un tema molto importante direi che va al di là della della parola stessa Intini comunicare vuol dire anche informare dare informazione senza informazione non si riesce a costruire
I
Se ci vogliamo riallacciare a una cosa che è stata detta precedentemente non è neanche pensabile partecipazione senza informazione
Quindi un ruolo molto importante di comunicazione al loro interno ma anche forse di cui i doveri di formazione di formazione
Grazie
Lizzie Spinosa c'è un prima del tuo intervento given ci aspettiamo una riflessione
Che mette insieme un ruolo ruoli diversi quello di un'impresa di un cliente di un socio a credo sia molto importante site nel senso che però tu c'hai portato un video dello vediamo insieme e quello commentiamo ci riflettiamo su
Sì
Fiducia
Condivisione
No io
Abbiamo ritrovato molte delle parole che da stamattina già circolano qua in questa in questa sala ora per la scommessa e capire sono molto interessato a capire come questo lavoro Vos so di rete di incontro poi però può incidere positivamente sull'impresa bancaria questa impresa banca chiamata a essere diciamo anche lei protagonista dell'economia civile
Io neri quella compatta le parole che aveva detto il Professore sul far sapere cosa facciamo e soprattutto condividere quello che in realtà come i giovani partecipano poi all'impresa infatti questo è un tentativo di di far vedere dimostrare proprio chi sono i giovani quindi abbiamo pensato appunto di di metterci la faccia siamo noi siamo quelli del video che
Partecipano a anche a questa impresa qua
Io sono la faccio parte di un tavolo in realtà di rappresentanti di giovani soci del Credito Cooperativo io in particolare rappresento i giovani soci delle Bcc della Toscana penso sia evidente insomma anche se il mio accento
Però ecco quello che ha voglio Mida abbiamo voluto rappresentare nel video per raccontarci è che i giovani soci sono dei giovani che appartengono a delle realtà lavorative molto diverso infatti abbiamo temi sono imprenditori si sono liberi professionisti
Impiegati studenti quindi diciamo la realtà lavorativa molto eterogenea abbiamo solo in comune quello di aver acquistato una piccola quota sociale all'interno della propria banca di credito cooperativo e questa piccola cosa in comune però ci ha permesso di creare una rinite una rete di giovani appunto che provengono da realtà lavorative molto diverse
Una rete che è partita dal territorio singolo poi se diciamo allargata fino a una rete che investe del sul territorio regionale all'incirca alle federazioni locali e poi anche forum e incontri che noi facciamo da quasi dieci anni sono otto for Roma a livello nazionale quindi se estesa veramente tanto
E cosa facciamo noi li facciamo dille dei Progetti quindi sotto tutti i vari ambiti che hanno un interesse appunto
Culturale economico e sociale quindi essa corsi di formazione accompagnamento punto dei giovani verso il mondo del lavoro culturale appunto naturalmente sono tutte iniziative che provengono dai ragazzi quindi tutta tutto frutto delle loro idee
E quindi riallacciandomi un po'al tema anche il tema il di questo di questo panel qual è la ragione appunto dell'impresa anche Banca qui abbiamo alla fine un'impresa che non fa solo Banca
Ma un'impresa Dupri i clienti correntisti soci sono parte attiva ai protagonisti della modalità che la stessa banca
Deve in qualche modo deve perché chiaramente non sappiamo degli statuti delle società cooperative deve fare quindi abbiamo un una partecipazione attiva delle persone soprattutto dei ragazzi ma la ragione sociale anche degli stessi ragazzi perché noi siamo partiti nel video dove abbiamo visto che si parte dalle nostre professioni
E c'è un po'la tendenza di Enti ficcarsi solo con le nostre professione le persone si identificano solo con le professioni che fanno non siamo partiti da lì ma le persone sono anche altro rispetta quello che fanno le persone sono anche quello che realizzano per il proprio territorio ma realizzano per il proprio territorio sviluppando lo arricchendolo dal punto di vista sociale dal punto di vista culturale attraverso la loro esperienza e attraverso chiaramente la loro o inventiva novazione idee eccetera quindi un po'presso il messaggio che ho che abbiamo voluto rappresentare insomma grazie grazie però
Andrea Rapisarda grazie alla mia
Mettendo e tenendo a fuoco quella ragione sociale fra virgolette davvero forse può evitarci mettendo e collegando due e punti di di di partenza quella tua esperienza come azienda come impresa
Il giovane che si mette sul mercato ma anche l'esperienza che sedeva nelle cave fatto di accompagnamento di impresa evidentemente vi chiedo un aiuto in un in un cambiamento in un processo un percorso di cambiamento ai sicuramente della ricchezza da condividere con noi
Grazie buon pomeriggio a tutti
Sì che sono Andrea disabili sono presidente di una cooperativa di professionisti di lavoro in particolare
Siamo tra cooperativa si chiamava Hamas ed è qui a Firenze abbiamo fondato il co-working in Pakistan Firenze già nel appunto nel nome
Si si capisce che ci occupiamo in qualche modo anche di impatto del la ragione diciamo del del perché del ruolo che l'impresa può vedere che il professionista povere
Allivella punto di impatto impatto che può essere appunto su varie aspetti della nostra della nostra vita
Noi offriamo servizi di consulenza per l'innovazione in particolare per l'innovazione sociale ultimamente ci siamo sempre più occupati di rigenerazione urbana
Primo fra tutti il Progetto appunto di Impact tab
Che di fatto ha permesso un'operazione in realtà completamente privata di di di rigenerare le ex dogane della stazione di Rifredi quindi passare da un luogo che evoca accoglieva merci a un luogo di collaborazioni fra persone di creazione d'impresa
In particolare poi nella nostra città stiamo anche seguendo tutta la il precetto di rigenerazione urbana di ex Manifattura Tabacchi e che quindi stiamo supportando
Appunto la proprietà a progettare quella che è l'attesa dei di quello che manifattura sa tabacchi Manifattura Tabacchi sarà domani e lo facciamo proprio attraverso il coinvolgimento della delle persone della cittadinanza e la proposizione di di valore cioè creiamo dentro manifattura una piattaforma di contenuti in cui le relazioni possono in qualche modo svilupparsi e che possono quindi dare imprinting a quella tessera manifattura domani
Ma più che parlare insomma della mia esperienza forse più interessante questo in questo caso sopportare di quelli che sono appunto le nostre riflessioni
Il nostro punto di vista sul sul tema appunto della dell'economia civile della do ragione sociale dell'impresa con cercando io non punto sono un cooperatore come Francesca insomma ci conosciamo
Siamo abbiamo un certo punto di vista a livello appunto del Nismo lo sviluppo del dell'impresa siamo rappresentanti di una particolare forma di impresa che ha nel suo DNA
La partecipazione il patto intergenerazionale la democrazia la la democrazia e potrei andare avanti quindi dei valori fondanti che in questo momento forse rappresentano in parte la nostra distintività
Io mi soffermo su due questioni che ritengo essere questioni centrali
Per il futuro di uno sviluppo di un appunto di di impresa che guardano al modello dell'economia civile o comunque al al framework ecco ad attirare l'economia civile come appunto come punto di riferimento il primo tema è quello della sostenibilità l'impresa e quando morì sua sterilità non parli sostenibilità economica scusate non pare sostenuta ambientale ma parlo altri se stanno in sosta imita sociale ed economica parlo di
Se così li vogliamo chiamare insomma comunque gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile e parlo di un di un di di un riferimento né di un linguaggio che oggi al comune e che oggi forse viene interpretato maggiormente
Dalle imprese prima che dalle dalle istituzioni
Io penso che in futuro
Sprovvisto quelle sul tema sostenibilità è possibile creare impresa
Perché possa avere impatto e molto più impatto e mossa per una ragione molto maggiore a livello appunto sociale e credo che diciamo le esperienze il ci siano siamo tante partano molto spesso anche da dei territori e questo appunto possa essere una cosa positiva l'altra l'altra questione e il tema invece è un tema ci sta molto a cuore come cooperazione
E che penso sia un po'la nostra sfida perché quando parliamo di impresa appunto come si diceva prima parliamo di persone parliamo di collaborazione di poi di di partecipazione potenziale cooperazione questo diciamo accade dovrebbe accadere forse ancora di più di quello che che certe volte appunto accade
Il tema fondamentale quello puntare non tanto all'innovazione dell'impresa in sé per sé ma credo a a quello che acché l'innovazione portata dalla le stesse persone cioè l'investimento che ne dobbiamo fare oggi è quello di investire sulle persone sulle capacità le competenze le persone
è quello di rendere protagoniste le persone anche nel fare impresa è quello di riuscire a a far sì che il sia la persona il centro e quindi lo sviluppo sì parliamo di formazione di apprendimento di percorso
Continua di appunto di di formazione ma che sia questo è il punto fondamentale su cui rigenerare l'osso soste Suso imprenditoriale dico questo perché parlare di sostenibilità ci sono dei megatrend a livello internazionale che ci dicono
Che le cose stanno andando in un certo modo
Ambiente demografia economia finanza e così via
E le imprese sono state sono state costruite all'organizzazione una cultura che fa parte forse ancora un po'di un vecchio modo di di fare impresa quindi se vogliamo probabilmente cambiare cambiare in questo senso
Le associazioni le imprese stesse le istituzioni dovrebbero in qualche modo provare a puntare di più sulla persona sul socio nel nostro caso sulla comunità appunto di riferimento e trovare a a far sì che la cultura del civile di sostenibilità possa cambiare torna attraverso una un'innovazione nella cultura delle persone stesse grazie
Reprobo legarmi a questa riflessione sulle innovazioni anche rispetta la sostenibilità sì poi però spesso per le imprese vuol dire anche in cambiamento importante anche degli investimenti importanti alcun cambiamento di di mentalità di processo di lavoro lavora fare un con qualcuno di voi una riflessione un giro per capire quali sono oggi gli ostacoli che dentro le aziende si incontrano quando si vuole provare a a avviare un processo di cambiamento
Cominciare con Damiano sono ostacoli culturali sono ostacoli perché diciamo spaventa l'investimento necessario
L'ostacolo il diciamo e più nella parte dirigenziale o con i lavoratori e questo è un aspetto interessante da da da capire insieme
Ma allora io credo che in ogni azienda che si è piccolo grande andare a cercare di fare un cambiamento anche piccolo spesso è uno scontro incredibile
Cambiare le abitudini e le persone cambiare tecnologie produttive spesso è proprio a livello aziendale genera conflitto ecco
Io credo che innanzitutto noi uomini noi umani siamo molto abituati a fare le stesse cose
Nello stesso modo per tempi infiniti per cui siamo abitudinari
Nel momento in cui qualcuno decide di cambiare qualcosa ecco che allora succedono i problemi io credo che siano ossia il tema del cambiamento sia problematico sia in termini di investimenti
Oggi ne nostre aziende sono anche proprio a causa o grazie a questa nuova rivoluzione industriale siano davanti a delle scelte anche di ottica in ottica di investimento per cui bisogna spendere i soldi per stare al passo con i tempi è innegabile
Io credo che però ancora prima si sia fatto un cambiamento culturale che secolo ma la questione vera che porta a cambiare o non cambiare le aziende i processi che al suo interno si svolgono
Cambiare culturalmente veemente soprattutto nelle piccole e microimprese il primo cambiamento parte dal titolare per cui ci metti Maso tutti i miei colleghi artigiani e piccoli imprenditori che
Ahimè spesso anche loro come dire portare dei cambiamenti capire che il mercato sta cambiando insomma Grassi fatica c'è poco da fare
In questo però subentrano le associazioni categoria quindi quello che diceva che il professore prima noi accompagniamo nella formazione e nel cerca di far cogliere le opportunità dei mercati nuovi e dei cambiamenti che ci sono
Per cui in questo io credo che davvero le associazioni di categoria Sander siano sempre uno strumento è un'opportunità incredibile a disposizione
Degli associati che spesso agli associati non lo sanno o magari non hanno colto fino in fondo questa questa peculiarità delle nostre associazioni
Quindi sicuramente lo scoglio maggiore culturale
E dall'altra parte ovviamente anche la parte di Investimenti di cambiamenti
Somma il problema dei soldi cena perché comunque alle tipologie costano
I quindi insomma ridurre le due cose insieme le due cose insieme senza Andrea anche per te le sequenze dice questo sono
Ma fattori sono sicuramente tanti purtroppo le criticità hanno smettono significa però sicuramente un fattore culturale dicevo il tema appunto delle criticità però
Secondo me si lega anche nello specifico un fattore organizzativo
Noi viviamo in un in un in un mercato in una società Intini imperiese
In organizzazioni in sistemi che sono nati e cresciuti per la mia generazione vengono letti in maniera esclusivamente competitiva cioè questo è la cifra
Io noi competiamo con più continuamente
Non non sono uno anti competizione a prescindere insomma fa bene ecco fare volta un po'a gara ecco sicuramente se fatto intelligentemente se ben regolato questo può essere interessante
Riguardo guardando in all'interno dell'impresa un po'ricollegandomi a quello che vi dicevo prima cioè al tema delle persone della sostenibilità
A mio parere oggi periti per innovare i più grandi scogli sono scogli anche di cultura organizzativa il i e quindi diciamo la domanda qui si dovrebbe far riferimento per per cambiare e la seguente cioè quanto potenziale creativo innovativo le persone collaborano all'interno di quest'che lavorano all'interno di questa azienda
O che partecipano alla creazione di valore questa Zandano e stiamo perdendo e in che modo è possibile valorizzarlo o sprigionare uno
Sicuramente le i famosi organigrammi Albero rovesciato o compartimenti stagni non aiutano e anzi riproducono modelli che sono poi culturali che non sono solamente di tipo collaborativo di tipo diciamo di auto ispirazione quindi uno fra tante criticità che io vedo per l'innovazione all'interno di nostri clienti ma in generale delle delle delle organizzazioni anche quello di interpretare in maniera collaborativa operativa il tema appunto organizzativo
Professor volevo segnalarle rispetto a questa riflessione sul cambiamento culturale complessivo secondo lei che ruolo in questo momento l'università atto a vere dovrebbe vere e non a qual è la sua riflessione sull'apporto che Lezzi lariana oggi da rispetto a questo processo che se dovessi cambiamento
La ringrazio raccomanda dovrà preparare l'università no perché su più rapporti dell'università con il mondo esterno non sono sempre lineari non sono sempre semplici
Probabilmente perché il mondo esterno percepisce l'università distante
Noi dall'interno spesso percepiamo
Una certa indifferenza rispetto del mondo del lavoro dell'impresa Rispetto ai temi più propriamente culturali ma venendo allo specifico della della domanda
Io penso che ci sarebbero potenzialità indurmi di collaborazione enorme di collaborazione
Esistono anche degli strumenti specifici che le università hanno a disposizione
Per formalizzare questi rapporti
Per provare a fare insieme formazione e questo è un punto che forse il mondo dell'impresa non non non ha ben presente
Non esiste poi in definitiva l'università che è un atto corre che sta isolata che fa per conto suo e parlasse stessa
Si può fare formazione anche insieme pur gettare formazione insieme
In un certo senso porterei la sfida della cooperazione nell'organizzazione che è un tema che
Mi piace veramente molto interessante sul piano della formazione si può fare cooperazione tra mondi diversi anche nel campo della formazione noi ci stiamo
Voi ci state
Va bene questo Nava qualcuno raccogliere la provocazione ma era interessante anche mettere insieme mondi Diversi su questo palco e provare a familiari Francesca
Ecco perché io un passato da docente universitario a Lecce ha lasciato un mondo che è restio ai cambiamenti niente e alle innovazioni e quindi ho deciso di fare impresa e di portare in cooperazione di portare quello che faccio all'interno di contrasto necessitare o in un altro mondo è il problema dei cambiamenti anche in ambito universitario come tutte le cose son fatte da uomini
E gli uomini sono esseri irrazionali anche se ai miei docenti i propri ramo la teoria dello pecoroni possono resistere assumono economi plus
Perché il mondo non c'è nessun essere completamente razionale ma viviamo in un mondo imperfetto fatto di paradossi e contraddizioni
E in questo mondo gli uomini spesso hanno e sono anche emotivi come siamo esseri emotivi per cui il cambiamento ci fa paura e in qualche misura anche giusto che ci faccio paura perché la paura in qualche maniera ci dà la misura di dove possiamo andare no è un è un motore movimento il problema è che il cambiamento oggi da noi da parte nostra c'è una resistenza che non è soltanto culturale ma anche mentale vogliamo rimanere in una conforto Sohn che ci consente di tenere tutto sotto controllo perché quello che non riusciamo a vedere ci fa paura
E quindi dovremo un po'più collaborare tra di noi dovremmo un po'più anche tra mondi diversi contaminarsi molto di più e sicuramente iniziare a comunicare che il cambiamento può essere soltanto anche positivo non soltanto negativo perché spesso il cambiamento beninteso anche negativa e il la rivoluzione digitale eliminerà posti di lavoro e il diverso ci toglieranno posti di lavoro invece
E a dovremmo comunicare miniera di Nas qualcosa di diverso credo che sia proprio uno degli obiettivi di questo festival mettere insieme mondi diversi provare a farli dialogare però è alla fine strade di collaborazione magari ancora inedite riferimento alla rivoluzione digitale ne avrei fatto tempi manda un riferimento aiutami a capire se rispetto a questo cambiamento dell'impresa verso l'impresa sociale dentro precoce con mia civile la rivoluzione digitale è davvero solo un aiuto o anche un ostacolo o o se apre criticità nuove
Bene allora diciamo che la rivoluzione digitale in senso un po'più ampio per quello che riguarda le imprese del terziario grazie a questo strumento che tutti abbiamo almeno in un il almeno uno perché poi in alcuni casi anche più di uno ha stravolto per primi
Lei impresa il modo di fare impresa perché oggi il consumatore è quello che per primo ne ha preso ne ha preso atto forse anzi sicuramente molto più dell'impresa è quello che cerchiamo di fare all'interno dalla nostra associazione come Gruppo Giovani imprenditori cogliendo anche l'opportunità generazionale è quello di cercare di trasformare questa problema che ha sconvolto comunque le i modelli di impresa a cui siamo stati abituati per decenni e cercare di farne un'opportunità e in effetti questo sta già un po'avvenendo perché oggi si ragiona con la logica di essere ho mica anali col fatto che paradossalmente c'è anche un ritorno c'è un'agevolazione per quella che il il modello di impresa come quello dei nostri associati di piccole e medie imprese piccolissime imprese che appunto nei centri storici oggi grazie anche alla visibilità del digitale
E interpretando in una chiave di lettura ovviamente diversa da prima quello che è il modo di fare impresa stanno ritornando ad a vere
Un flusso di clientela che non è più attratta per esempio da grandi superfici che sono al di fuori dei centri urbani la tecnologia tra l'altro anche permesso io ovviamente sono generazione al mento ottimista per quello che riguarda l'innovazione
Tecnologica però che è giusto riconoscere che questo ha creato un po'una una un terremoto in quello che il modo di fare impresa tradizionale la tecnologia ha permesso anche parla tornando al tema dell'economia civile di penso anche che possa sì impossessare una un acceleratore un'agevolazione anche per quelli che sono per esempio penso da ad applicazioni a diciamo nuove start-up che hanno utilizzato anche la capacità di avvicinare domanda e offerta in un modo molto più ravvicinato perché l'informazione chiaramente grazie a tecnologia corre in uno con una velocità molto più alta di prima e se pensiamo a prodotti per esempio che sono deperibili ha permesso anche uno spreco minore di quelle che sono le risorse disponibili cioè si si crea una sette un contesto decisamente diverso nel quale odio bisogna avere la voglia di uscire dalla quel da quella Confort Zone che si diceva prima mettere un po'in discussione
Quello che il proprio modo di fare impresa trovandone delle opportunità e cavalcando quello che è il nuovo modo di ragionare del consumatore
Pizze questa riflessione il digitale il vostro mondo no appartiene percorsi che prova da fare insieme ovviamente
E io mi sento di fare una riflessione sul mondo digitale il mondo umano come se sembra sembrano due mondi apparentemente separati da una parte esistono in quasi un po'le macchine moto digitale da una parte gli omini come se fossero in compost paventati aggrediti
Si parla appunto di perdita di posti di lavoro perché saremo sostituiti come se fossimo due realtà antagoniste
Io penso che il la rivoluzione digitale abbia creato da un certo punto di vista sicuramente una crescita per alcuni aspetti di alcuni valori come per esempio anche la democratizzazione o comunque alla possibilità di avere informazioni in maniera più facile la possibilità di avere accesso ai servizi
In maniera molto più semplici
Più semplice
Da una parte però effettivamente un mondo che cambia un mondo dove le professioni cambiano dove effettivamente si trasformano
Alcune attività lavorative ma se ne aprono anche delle altre quindi come in tutte le cose ci sono degli aspetti positivi degli aspetti negativi
Però la cosa che su cui io diciamo riflettuto in cui rifletto ragionando sempre un po'e questo è un tema chiaramente aveva molto dibattuto
è che dobbiamo dimenticarci che anche dietro il cosiddetto mondo digitale ci sono gli uomini
Che governa no questo mondo digitale e quindi penso io alla fine chi è l'etica e l'educazione che stanno anche dietro il mondo digitale se non fondamentali
Perché solo in questo modo noi possiamo utilizzare in senso positivo
Quello che anche questo strumento che può facilitare veramente tanti servizi e può appunto anche riuscire a essere utile per non sprecare risorse
Di Fred dietro agli algoritmi si parla di algoritmi che in qualche modo comandano le nostre azioni nelle cose che visualizzano eccetera ci sono comunque delle persone che pensano quindi è chiaro che se dietro queste persone ci sono dei valori sociali e un un'educazione che chiaramente viene dalla scuola dalle attività dalla politica allora è chiaro che quello è il mondo digitale solamente e può essere solamente una una risorsa
Andrea su questo
Sfida digitale sicuramente una sfida creare qualche problema qualcuno e che è stata scavalcata da altri
Penso anch'io che ovviamente ci sia un in generale è un un un potenziale ragionamento sul senso e quindi sul sul perché noi facciamo certe attività c'è promuoviamo certe imprese e quindi sul perché utilizziamo uno strumento o degli strumenti che possono essere appunto digitali o meno io visto spesso il lo strumento digitale utilizzato in alcun modo certo modo cioè per per creare valore diciamo di un certo tipo e per creare valore di altro tipo
è chiaro insomma che ci sono ci sono possibilità alternative con sicuramente non ci possiamo nascondere dietro un dito ci sono c'è le scelte che ci sono dietro sono scelte che sono scelte non so come dire c'è il come si usava il come si promuove
Una transizione digitale è nelle nostre mani nelle nostre teste quindi è possibile scegliere in questo sì il tema è l'economia civile il l'economia etici Ariella la sostenibilità e così via sicuramente la tecnologia può essere usata in un senso o meno in un altro
Grazie andrà professor Maury vorrei coinvolge la per una chiusura un po'facendo una riflessione sul sulla capacità di questi mondi in cambiamento di comunicare cioè a volte abbiamo c'è l'impressione che poi ci sia un fermento questo fesso in fondo nasce proprio dal desiderio di portare in superficie di portare alla luce Ambivere di esperienze che magari a volte faticano praticone questa è la sensazione che lei dal suo punto di vista ma anche semplicemente di
Cittadino-consumatore avverte
Ma io sono uno studioso di questi fenomeni quindi per me è è fondamentale
Conoscere
Per capire
E questa è la base prima dell'informazione secondo me di una corretta informazione e anche di una corretta comunicazione
Ora ritengo che il mondo dell'impresa sociale in senso lato si rischia sempre di fare confusione con l'impresa sociale in senso stretto quella del della normativa
è un mondo nuovo è in fortissima evoluzione quindi difficile da catturare difficile da conoscere allora il compito dello studioso è quello di stare al passo con l'innovazione quella che essi osserva
Raccoglierla studiarla analizzarla e poi portarla alla riflessione di tutti della cittadinanza nel Complesso questo nel nostro piccolo cerchiamo di farlo e ritengo che questi mondi mondi che noi osserviamo cioè voi sostanzialmente
Credo che dovreste valorizzare questo aspetto conoscitivo informativo
Credo che opportunamente valorizzata la informazione la conoscenza
Non è solo propaganda non è solo pubblicità e anche un modo di incidere sulla società
Quindi credo che sia un momento molto importante per la crescita
Delle vostre organizzazioni che sono organizzazioni associative e questo è un aspetto ma più in generale del vostro mondo d'impresa e più in generale della società
Io credo che l'informazione corretta la conoscenza l'analisi siano fondamentali proprio in questo mondo di oggi dove purtroppo questo diciamo un aspetto deteriore che non è stato citato della rivoluzione digitale la assoluta liquidità dell'informazione l'infondatezza come fondamento della comunicazione
Allora in questo mondo e ancora più importante portare una comunicazione di qualità che sia vera informazione
E che se mi passate il gioco di parole consente anche di fare automaticamente immediatamente formazione
Grazioso moriva questo bisogno di informazione di racconto di conoscenza risponde di fatto il Pannella che segue perché adesso ascolteremo dieci storie di esperienze di tre buone pratiche quindi davvero avremo con la possibilità ancora di di andare più fondo alcune esperienze lungo il percorso come civile grazie mie ospiti grazie al professor Maury
Ma Gabbiano Pietri
Andrea Colzani
Avverrà più tardi Francesca Corrado trascriveva grazie per essere stati colpa loro esperienza
Indetta
Del
Inglese
Dell'invisibile degli investimenti
Degli indipendentisti esiste quindi
Un uomo
Buongiorno ricominciamo con la parte forse più interattiva della di questa prima giornata di lavori del Festival dell'Economia Civile nel senso che vi dico subito questa cosa
Lei adesso dopo un un colloquio introduttivo presenteremo dieci buone pratiche che sono state selezionate e che diventano un po'lei dieci buone pratiche emblema di questa prima edizione
Del festival dell'economia civile però attraverso la perché voi avete scaricato avete scaricato l'atto molto bene ce l'ho fatta anch'io quindi come dire alla prova proprio di imbecille come dicono al Corriere quando mi fanno fare le prove fanno fare a me se funziona come funziona con tutti
E comunque stappa voi potete Mammano che venne seguire te le storie votare quella o quelle tre saranno alla fine quelle premiate diciamo dal pubblico che mi sembrano più interessanti più degne di nota più degne di una di un rock di un di un riconoscimento ulteriore quindi questa cosa ve l'ho detta introduciamo però il panel delle dieci storie con due persone che sono più competenti di me e che vi aiuteranno ci aiuteranno a ragionare sul tema di queste nuove imprese sociali civili e chiamare sul palco con me Valentino Bobbio che segretario generale di Next ecco Valentina Vittorio Pelligra che è professore di politica economica all'Università di Cagliari
Allora Valentino ti metti lì Vittorio vediamo
Grazie mille
Abbiamo anche qui riconoscimenti avete visto che carine hanno fatto veramente le cose le hanno studiate questa c'è tutta un'organizzazione proprio nulla lasciato al caso come si dice il telecomando e quello per le slide va bene così e comincerei dal professor Pelligra
Professore noi oggi abbiamo sentito
Tante parole che ha cominciato a dirlo nel proprio professor Zamagni sono in apertura di di di di giornata non ci sono dei delle parole che ritornano quando si parla di economia civile
Lei ha cercato di come dire selezionarne alcune e magari vedendo le insieme ci può aiutare a fare un po'un excursus di quello che il tema che adesso poi andremo a a rappresentare ce ne se sono gli abiti vediamo il contesto teorico e poi invece vedremo le storie che sono l'applicazione pratica
Sì sì contesto teorico è una parola grossa reciproche mai giornalisti esagerano sempre però
Il se c'è già il titolo della della la prima slide
Ecco impresa civile ecco già il titolo è sbagliato bene forme diciamolo con il Polo Nord scelto io ormai volutamente perché perché in realtà
A impresa civile non esiste quello che esiste sono le imprese civili no che sono delle realtà plurali differenti addio diverso e per fortuna capaci di contaminarsi libri darsi con altre con altre realtà economiche ma non ma non solo culturale civile appunto ma non solo allora per cercare però di riflettere intorno a questo tema no è questa esperienza e ne abbiamo sentito già alcune altre le ne sentiremo la a brevissimo e quello che ho pensato di fare è cercare di trovare alcuni temi comuni a tutte queste realtà che sono di per sé riversa versi come già nato sette minuti
A testa ho scelto sette parole chiave Popper il regimentare anche il mio il mio discorso le parole chiave sarà debutta esser molto di più in realtà chiaramente ma questa in qualche modo la mia impressione che collegano elementi comuni a queste a queste realtà così così diverso vediamo se riesco a usare questo ok allora la prima parola è questa virtù non nel senso di esser buoni esser bravi Sante rally e così via ma in realtà virtù nella sua accezione originaria Are The chiamavano i greci significa far bene le cose
Significa eccellere ecco perché parliamo di un pianista virtuoso di un virtuoso della della parola di un poeta cioè e eccellere nel far qualcosa significa portare a compimento tutte le potenzialità presenti quella cosa è canoni impressione che queste imprese civili sono imprese capaci di portare a compimento di fiorire
Pienamente di portare appunto a fioritura le potenzialità non solo interni dell'organizzazione ma dei soggetti di tutti i soggetti e dei territori con i quali e nei quali queste imprese
Queste realtà interagiscono quindi questo è il primo è il primo aspetto è così facendo determinano un effetto che è un effetto importante parlando di economia che è questo di la creazione di valore
Allora sessione accennato anche stamattina a a proposito del concetto di valore gli economisti sono secoli che si era un po'la testa sulla definizione di cosa il valore il primo aspetto da sottolineare che valore non è ricchezza
Ne conosciamo tante impresa sfortunatamente che producono tanta ricchezza ma distruggono valore
Pensate all'ingiusta della Zardo pensata industrie delle armi passate le industrie fortemente inquinanti producono ricchezza ma distruggono valore sottraggono valore alle persone e ai territori con i quali appunto interagiscono allora l'idea di valore che incorporata in qualche modo nella l'idea d'impresa civile è un valore condiviso invece c'è un un bel un bel libro di qualche di qualche anno fa di Robinson è Massimo blu tradotto anche in Italia intitolato perché le Nazioni falliscono
E la spiegazione che non hanno e che Nazioni falliscono perché alcune hanno istituzioni estrattive cioè che sottraggono valore ai loro cittadini e altrove ci hanno istituzioni distributiva ecco mutatis mutandis le imprese civili sono organizzazioni che creano redistribuiscono valore tracimando diciamo i confini da i confini della dell'organizzazione della dell'organizzazione stessa e queste diciamo un in tema legato alla produzione del valore è questo messo in luce dalla terza parola chiave che e che relazioni perché perché gran parte del valore viene costruita attraverso l'attivazione di relazioni mi sappiamo sarebbe stato nell'interesse ad approfondirlo stamattina a proposito della del rapporto di Avvenire Moni sappiamo studiando da anni ormai l'economia della della felicità che una delle determinanti forse era determinante principale del benessere soggettivo quindi della per la felicità e e proprio la qualità delle relazioni interpersonali allora si diceva anche prima queste imprese sono caratteristiche non solo per quello che fanno ma anche per come lo fanno è la cura delle relazioni è uno degli aspetti determinanti mi pare
Passiamo velocemente all'altro l'altra parola chiave ambiente anche qua inteso non solo come ambiente diciamo naturale ma come luogo nel quale
Queste organizzazioni queste imprese si muovono quindi luogo di persone e quindi le società a le comunità è la cura di questa ambiente un aspetto importante quindi non so la sostenibilità appunto ambientale ma anche quella quella sociale caratterizza credo
Il modello di impresa che poi è molto concreto diciamo d'impresa
Ci file
Un'altra ospite questa innovazione allora che cos'è l'innovazione soprattutto innovazione sociale l'auto l'altro già una bella definizione che vi reclusi porto e che dice così che l'innovazione sociale come il tofu
Sta bene con tutto ma non sa di niente
Allora
Perché perché è diventato il punto i termini innovazione sociale un po'un concetto che che ciò lo dicono mai gli americani cioè che prende tutto e alla fine così generica ok che non dice che non dice niente in realtà c'è una forma particolare di innovazione che io vedo incorporato in queste incarnata queste organizzazioni che ha che fare non tanto con la creazione di nuove forme per risolvere problemi ok poco un'idea tradizionale dell'innovazione ma con con lo scoprire nuovi problemi cioè con capire prima di altri nuove necessità che i territori manifestano o iniziano manifesta e questa capacità di andare incontro di avere uno sguardo attento che ha a che fare con la cura dei dei territori questa è una è una preziosa mi sembra caratteristica di queste di queste organizzazioni queste parole apro una parentesi brevissima queste parole io le ho selezionati in qualche modo alta tante altre se ne sarebbero tutte sceglie male selezionate leggendo le storie di questa impresa per cui probabilmente alla presentazione poiché che seguirà ritroverete spediamo questi questi temi penultima parola piccole scelte quotidiane una frase
Cosa vuol dire piccole scelte quotidiane perché legata con l'innovazione perché spesso abbiamo l'idea che l'innovazione sia un processo distratti
Cioè c'è una un cambiamento netto di paradigma a quindi prima pensavamo in un modo oggi in un altro prima facciamo le cose in un certo modo Gina trovati
Questa è una visione molto semplificata in realtà l'innovazione nasce da piccole scelte quotidiane
Che si cumulano cioè l'innovazione è un processo cumulativo che genera il raggiungimento di una massa critica che poi produce il cambiamento visibile ma se non ci fossero state le piccole scelte quotidiane
Ciò che tutti noi possiamo fare allora non ci sarebbe neanche lui non ci sarebbe stata con l'innovazione e non ci sarà l'innovazione possibile le piccole realtà
Piccole grandi realtà che che che conosceremo
Stimolano l'innovazione attraverso processi appunto cumulativi accessibili quindi non grandi eroismi ma piccole scelte scelte quotidiane ultima parola cultura queste piccole scelte quotidiane diventano cultura
è o noi oggi siamo qua in qualche modo a iniziare a ragionare intorno a una cultura che è il portato delle nostre scelte quotidiane che sono di Vincennes origini differenti hanno strade storie differenti ma che ci hanno fatto incontrare qua questa è la e un un luogo nel quale iniziamo a condividere una cultura
Pratiche
Pensieri comportamenti valori che iniziamo a condividere che diventano poi convenzioni che diventano modi di fare
E che si allargano attraverso un processo contagioso un'ultimissima parole finiscono e l'ottavo sforato diciamo letizia parole grazie
è il un grazie che vorrei dire a queste intanto a voi che siete qua con noi a festeggiare questa economia civile per la prima volta tutti insieme insomma in questo in questo Festival poi vorrei dirlo anche a questa impresa è perché
Conto
Pes nelle lodi così in sette minuti in un'occasione Spoto un conto è affrontare le difficoltà che loro affrontano tutti i giorni abbiamo sentito con la burocrazia con l'ostilità con una cultura che ancora non è nuova e quindi il il mio grazie credo anche il nostro grazie va principalmente allora grazie
Valentino Valentino Bobbio B
Giusto dire grazie no come diceva Giacinto Dragonetti delle virtù e dei premi bisogna ringraziare valorizzare e premiare no queste realtà perché sono realtà che sono generative oggi è stata usata molto la anche quest'altra parola al termine generativo sono generatrici di bene
Valentino Bobbio esaminando allora guardando un po'partendo dalle parole che c'ha illustrato il professore poi lei faccio già mente locale di fare un pezzo per buone notizie perché secondo me questa qui va bene io porto a casa un bel un bell'articolo per il mio dibattito delle dei sonori esaustive manca qualcosa ci riconosciamo
Io sono partito dalle parole di Vittorio Pelligra e mi sono chiesto come l'economia civile come l'impresa posso diventare sempre più responsabile o meglio come possono contaminare l'intera economia
E vi racconterò in qualche modo un percorso che abbiamo costruito come Next
Il tema che io ho scelto è uno spirito nuovo e una impresa responsabile
Anch'io ho scelto sette parole e la prima parola è la persona al centro
Tra persone al centro nasce dallo spirito nuovo perché
Vuol dire che cambiare gli attuali paradigmi economici vuol dire cambiare l'economia vuol dire cambiare il modo di funzionare imprese e la persona al centro
Vuol dire cambiare le finalità dell'impresa
Le finalità d'impresa sono troppo spesso nei fatti il predominio del capitale cioè i le persone diventano con risorse diventano strumenti di produzione
Una persona che è uno strumento è una persona che si usa parola bruttissima finché serve e poi si sostituisce
Allora se la persona è un fattore
L'economia non civile un'economia civile vuol dire quindi passare dalla assurdo assolutizzazione del profitto a mettere il profitto sì come un obiettivo ma al centro le persone e al centro l'ambiente
Allora questo genera valore condiviso e questo crea una comunità di persone è un modo diverso di lavorare all'azienda è un lavorare insieme e veniamo a seconda parola la seconda parola e apertura e dialogo
L'apertura ha un costo l'apertura vuol dire che rimette in discussione
Vuol dire che accetto di essere criticato vuol dire che dialogando con gli altri
Posso
Ecco per partire col dialogo devo accettare di poter cambiare
Degli aspetti del mio modo di lavorare e quindi affronto le verifiche
E accetto il confronto
E lo faccio con quelli che sono i miei stakeholders Miani interlocutori
Lo faccio con la società civile lo faccio quello curatori con le persone così coi consumatori coi clienti
Con le imprese fornitrici Ercolin prese che
Sono anche i miei clienti tutto ciò a un costo ma anche dei grandi output di valore che sono l'innovazione
L'efficacia e la fiducia
La terza parola è l'autovalutazione abbiamo parlato di fiducia fra alto c'è un bellissimo pezzo di Vittorio Pelligra sulla fiducia
Tra le parole che hanno lanciato questo Festival
E la fiducia vuol dire dar fiducia anche le aziende
Come dargli fiducia ai cittadini
Ed è una fiducia ovviamente sottoposta alla verifica di del procedere del rapporto
E l'azienda responsabile dell'azienda come quelle dieci che ripeteremo
E come quelle che noi vogliamo sempre di più cresce nel futuro
Accetta di auto valutarsi
Auto valutare perché accetta accetta perché quando uno si auto valuta accetta le obiezioni accetta le critiche accetta i suggerimenti
D'altra parte quale sarebbe l'alternativa
Un mondo burocratico un mondo pieno di norme un
E chiaro che alla fiducia come dici anche tu il tuo pezzo
Alla fiducia Lario la sburocratizzazione gli chiede costruire tutti insieme un rapporto un clima di fiducia
E un clic allora vuol dire che quando valuta l'azienda si auto-valutazione site in auto valutare su le poche pochissime cose veramente importanti
Le poche cose importanti che dando lo spirito che danno il percorso che dando l'Indirizzo che sta seguendo l'azienda
E allora non può migliaia di Haitham da controllare pochi punti importanti
Quarta parola partecipazione il professor Morini ha parlato bene
Certamente la partecipazione ha dei costi che sono costi di prima di tutto potere
Vuol dire che io come imprenditore non sono un autocrate
Vuol dire che mette condivido il mio potere in azienda
E poi metto sta anche il mio il tempo deciso di Jack Ciglione perché sovente decidere immediatamente più veloce che consultare sentire ascoltare pensare
Ma ci sono tutto una serie di vantaggi
Che molto superiori e questi costi
E i vantaggi sondaggi per la persona
Il benessere se la persona al centro dell'azienda no il centro economia
Alla fine tragica nel benessere a persona vantaggi di crescita personale e professionale
E vantaggi anche di parte di condivisione degli Obiettivi del proprio lavoro
E ci sono vantaggi ancora più grossi forse per le imprese perché l'impresa a quel punto lì possono lavorare in maniera più ponderata possono lavorare in un clima di fiducia e di collaborazione
Possono rendere il valore
Il clima di fiducia che generano
E questo comporta anche un aumento di produttività come dicono
Le ricerche di picchetti tutta una serie di di
Di ricercatori
Quinta parola ambiente allora eh già la già citata tu
L'economia civile si muove con grande creatività con grande spazio di iniziativa ma tra due vincoli fondamentali
Un vincolo è il tetto come dice Rostron è il tetto costituito dalle limiti che ha il nostro ambiente la nostra piccolissima terra questa astronave minuscola nello spazio
A cui non abbiamo alternative
Ha dei limiti che ne stiamo superando e di cui stiamo vedendo le conseguenze drammatiche
Se ne rispettiamo questi limiti
Da una parte come tetto dall'altra dobbiamo fare una economia per tutti non per il venti per cento dell'umanità come attualmente dobbiamo fare un'economia risponde ai bisogni di tutti
E in mezzo c'è lo spazio creativo che questa impresa che vedremo hanno utilizzato
Di iniziativa
L'ultimo
Il penultimo e convenienza la convenienza della economia civile è per tutti gli attori è una convenienza per i cittadini che vivono in una società migliore in una società più sana
Più armonica
Lo è per l'impresa perché per l'impresa vuol dire capacità di differenziazione da strategica vuol dire efficienza interna vuol dire minore rischio vuol dire proattività e innovazione perché arrivo prima a quelli che sono i bisogni dei
Dei dei consumatori e del del contesto
E lo stesso per la società l'economia l'ambiente
Non ve li leggo rilasciano poi la documentazione
L'Ulivo che se vuole fare anche lei poi un articolo per buone notizie va bene così poi lo leggono anche lì va bene cioè portare da tutto cioè non si butta via niente non siamo per niente però
L'ultima parola è mobilitazione abbiamo detto che noi dobbiamo per rendere l'economia civile nomi una una bellissima realtà di nicchia ma Mestre gli e quindi per renderla mainstream dobbiamo mobilitarci dobbiamo attivarci col voto col portafoglio il primo alla prima vignetta sulla sinistra dice come da consumatori
Confusi soggetti a pressioni da parte de delle aziende e del mercato possiamo organizzarci
E dettare i nuovi la linea alle aziende perché dice Becchetti il mercato siamo noi noi siamo la domanda del mercato
Sono i nostri soldi i nostri risparmi quelli che utilizzano e mettono in moto l'impresa che mettono in moto l'economia e quindi l'esperienza di Next di mobilità di preparazione dei giovani a fare impresa sostenibili
Di mobilitazione coni cash mobile ITC in cui indichiamo quelli che sono i prodotti d'impresa responsabili
Perché come cittadini dobbiamo sostenere con lui col nostro risparmi e con il nostro nostri acquisti le impresa che se lo meritano
E poi una piattaforma che da pochissimi giorni on line di dialogo tra cittadini e prese agli un buy realizzata da Next
Per dare forza al voto col portafoglio dove le imprese sia Uto valutano e i cittadini votano votano sulla base del loro esperienze
Allora grazie molte anche questa ultima questa ultima indicazione ghiaia un buy anche questa mi sembra interessante lo diceva stamattina Leonardo Becchetti no insomma ognuno di noi può essere responsabile nel momento in cui si può votare anche con il portafoglio no questa mi sembra un po'la la cosa che si usava allora io direi che noi adesso
Le parole le abbiamo i diciamo i parametri culturali li abbiamo definiti direi che adesso diamo la parola all'esperienza e quindi io vi invito a tornare
In platea grazie di me dopo mi raccomando per l'articolo
La ringrazio molto Valentino da discende allora adesso le dieci in realtà che vengono che vengono un po'qui presentati si presentano una ciascuna tra l'altro anche un'annotazione tecnica
Prima di salire sul palco dovete passare qui alla mia sinistra per essere microfono AT
E di ricordo come vi dicevo prima che potete adesso un po'interagire votando le le realtà i soggetti le storie insomma che mi sembrano più convincenti più innovative più meritevoli di di nota sono dieci tutte e dieci riceveranno punto un po'il sigillo di
Impresa che fanno economia civile di questa prima edizione del Festival però tre verranno può riceveranno anche il prime diciamo della platea io direi di partire subito dalla prima molte di queste su buone notizie l'abbiamo raccontate
Credo anche questa prima che arriva che è pronta ecco la cui officina creativa Società Coop occorre cooperativa sociale che ci racconta chi viene a raccontarci
Io i nomi non li so mi di mi dice il microfono sulla BBC giallo semi profumata
Sei Luciana Delle donne Gianfreda
Toccate ai sette minuti per fare un piano di marketing perché c'abbiamo molti competitor un elefante tutta intera non lo possiamo mangiare ma a piccoli pezzettini ogni giorno sì giusto Teresa
Luciana delle donne danni insegna alle detenute a fare impresa tessile in particolare borse e tende Prestine questa è la loro nuova maison tra le mura del carcere di Lecce
Abbiamo dieci g pendenti che lavorano nella sartoria come vedete è pieno di colori sembrano avere a casa con le piante i quadri e la stanza dei libri quella della televisione questa la parete la palestra quando loro vogliono fare un po'di movimento perché comunque la maggior parte delle ore sono sedute non a lavorare salita Bethenod Ayala cambiata da Yoda ce l'ha sempre detto e poi c'è la cucina i divari per prendere il caffè tutte insieme fuori dalle celle in un ambiente domestico per gran parte della giornata
Un modo di scontare la pena a misure di essere umano e poi ci sono le postazioni di lavoro con le macchine da cucire si creano oggetti bellissimi
Costa d'Avorio trova benissimo e che mi impegna perplessa campi tempo non senti troppo pesante che stare facendo organizza lavorerò interessante sì
Mi piace e io praticamente questo mestiere l'ho imparato qui perché fuori erano infermiera e quindi venendo qui ho avuto la possibilità anche purtroppo nella disgrazia diciamo della situazione ad imparare questo mestiere che un domani potrò anche fungere fuori tranquillamente perché dopo tanti anni ho imparato tantissimo grazie anche all'aiuto della direzione del carcere qui
Siamo riusciti a creare questa maison dove si studiano e si costruisce un percorso di consapevolezza ma anche al utile per la loro uscita noi facciamo impresa perché i conti devono tornare una volta uscite farete le imprenditrici è segno voglio fare io una linea di bikini
Perché lei ha brasiliana si
La direttrice del carcere Rita Russo ha trovato questi spazi Pai le stesse detenute hanno aiutato ad arredarli a riempirli di bellezza come il profumo della menta delle piantine di fiori tutto aiutarle recupero
E sono delle sfide importanti io piangevo quando io ho pianto quando etniche non piangere anche adesso
Quando ho visto i tappeti i divani frigorifero le luci saranno troppo bella
Un'ancora di salvezza gettata da donne verso altre donne
Va bene
Si è messa anche a piangere dopo fermate
Fatta
Lo stereotipo che le donne piangono dai e vai a raccontare
C'era un video più lungo dove non facevo quella figura però va bene grazie di essere stata selezionata sono felice e orgogliosa di essere qui siamo arrivati a quel punto d'arrivo che un un'esperienza bellissima quella del carcere ma per capire come siamo arrivati lì continua ancora crescere abbiamo bisogno anche di presentare il nostro gruppo io in particolare oltre dodici anni fa ho lasciato il mondo della finanza mi occupavo di innovazione tecnologica ho creato il primo modello di banca online in Italia e poi ho deciso di cambiare strada di lasciare tutta la ricchezza della comunità l'agiatezza
Per stare un po'tra la folla tra quelle persone che hanno bisogno di essere motivate di avere una spinta perché da sole opera Ambiente o per cultura non ce la fanno e così abbiamo creato un piccolo laboratorio in un carcere a Lecce
Adesso siamo oltre in sei carcerieri non periferia però abbiamo cominciato a creare qualcosa che parlasse d'amore che parlasse di consapevolezza
Di perdono
Volevamo dimostrare che luoghi degradati emarginati
Un po'dimenticati si potesse creare la bellezza si potesse creare e rigenerare un modello che noi oggi chiamiamo di economia rigenerativa un metodo vero e proprio di economia rigenerativa perché è un modello che stiamo esportando anche all'estero e quindi è una cosa che ci riempie di orgoglio
Abbiamo semplicemente messo un po'di buonsenso abbiamo recuperato quello che gli altri scartano quello che gli altri buttano
E l'abbiamo raccolto catalogato e l'abbiamo utilizzato per creare dei gadget personalizzati
Dove
Ci potesse essere un messaggio una comunicazione un marketing sociale che emoziona se le persone oggi i saperi sapori sono tutti appiattiti no invece cerchiamo di cambiare di dare un'emozione a questa vita a questo pezzo di presenza nostra su questo pianeta rispettando il pianeta quindi raccogliamo do tutto quello raccogliendo tutto quello che gli altri buttano c'è un ristorante a Milano che buttava i tovaglioli perché costa meno
Comprarli nuovi che lavarli e stirati avete visto nel video quelle Polesine abbiamo fatto per esempio trenta mila Presina tutte fatte con i tovaglioli di un ristorante che altrimenti sarebbero andate al macero
E sarebbero andate nell'incedere nell'inceneritore
Cui cioè il tempo che mi assilla quindi scusatemi se ogni tanto faccio qualche papera
Il il desiderio nostro è quello di dimostrare che la bellezza può cambiare il mondo che attraverso la il lavoro si ricostruisce la consapevolezza sir restituisce la dignità alle persone che non sono necessariamente solo le donne detenute noi abbiamo le donne e i minori gli uomini perché lavoriamo un po'con tutti
Volevamo dimostrare che si potesse fare qualcosa di buono il mercato ci ha dato tantissimi riconoscimenti siamo in in collegamento con università americane della Repubblica Dominicana con Parigi Berlino tutti vogliono capire cosa significa
Made in carcere anche perché è un metodo Ashoka ci ha riconosciuti
Come Cenci Métiers come persone che possono cambiare lo stato delle cose e in affetti noi piano piano attraverso questa attività attraverso l'amore verso le persone l'anno
Il perdono restituire quello che noi abbiamo avuto perché comunque noi io mi sento una privilegiata ho vissuto in un mondo ovattato comodo le altre persone i risultati della vita delle persone spesso sono risultati dovuti all'ambiente dovuta alle condizioni familiari
è spesso dentro hanno Sempre qualcosa di buono allora noi andiamo a caccia ogni giorno ogni momento di quella cosa buona che ognuno Dinoi a attraverso il lavoro naturalmente attraverso le cose belle la stampa il mondo della televisione riconosce
La bellezza di questo progetto giorni fa è venuta la RAI abbiamo saremo su un programma su RAI tre
Racconteranno la nostra storia il Papa a Poggioreale ha indossato i nostri braccialetti perché mai facciamo i braccialetti con la spazzatura degli altri
è un modello semplice che ha sono buonsenso evidentemente abbiamo voglia anche di sperimentare perché non ci fermiamo mai
E lavoriamo con le donne vittime di tratta ad esempio le accogliamo insegniamo a lavorare Lit offriamo l'opportunità di lavorare con noi e quelle rispediamo a casa
Abbiamo anche un progetto legato al mondo dell'università quest'anno sarà la sesta edizione che accogliamo studenti della Luiss che vengono per un mese a lavorare nel carcere a conoscere la fatica
Perché la cosa bella e poter ascoltare questi ragazzi poté di fare sentire protagonisti i protagonisti del cambiamento ma anche protagonisti
Del loro sogno che spesso non hanno più e sono queste le cose diciamo che ci intrigano e che ci danno la forza ogni giorno di andare avanti abbiamo fatto progetti con tante altre carceri in Italia
Lavorando in sintonia in sinergia in tutta Italia
Abbiamo fatto orti verticali lavorato nelle scuole per comunicare progetti legati alla natura
Perché è importante dare a questi ragazzi il ritmo della natura cosa che purtroppo non c'è più
Abbiamo attivato un bellissimo progetto nel carceri minorili di Bari e di Nisida realizziamo dei biscotti vegani con dei prodotti biologici sono fantastici buonissimi
Proprio perché ai ragazzi volevamo dare il meglio della qualità della materia prima alle donne gli scarti dei tessuti ai ragazzi la bellezza e la bontà di prodotti ottimi e buoni proprio per farli sentire importanti perché oggi i giovani sono devastati ed è difficile interloquire con loro abbiamo fatto tanta fatica
Ho finito la maison l'avete vista perché mi sono messa anche a piangere però la cosa il messaggio finale che vorrei dare soltanto sessanta secondi è quello che è importante emozionare ed emozionarsi la vita è così breve ed è così importante riuscire a lasciare ognuno di noi un segno di bontà e di generosità noi riteniamo che dare e darsi sia la nuova frontiera della ricchezza generando un cambiamento una contaminazione un cambiamento sistemico delle per pone proprio perché cambia lo stile di vita accogliendo degli stracci che diventano degli abiti forse Carini non lo so però diventano degli oggetti utili per la quotidianità riusciamo a trasformare il villa il PIL chiedo scusa in villa
Non dobbiamo più parlare di prodotto interno lordo dobbiamo parlare di benessere interno lordo dove la crisi non si deve sentire più le emozioni e i valori intangibili che noi riusciamo a generare devono creare la nostra nuova ricchezza grazie l'attività
Grazie molte possiamo cominciare continuare con la seconda realtà che invece password Carelli impresa su un'impresa sociale ONLUS ecco
E e abbiamo qui Sebino scaglione Sabino grazie lì c'è il tempo che è tiranno ma bisogna essere anche sintetici grazie se la signora buona sera a tutti intanto grazie
Intanto per averci scelto per darci averci dato questa opportunità di raccontare la la nostra storia noi siamo l'impresa sociale una cooperativa sociale della provincia di Siracusa
Le slide
Ok
Siamo l'impresa sociale siamo una cooperativa sociale di tipo A e anche di tipo B di inserimento lavorativo di di soggetti svantaggiati operiamo dal due mila abbiamo o
Sin dall'inizio
Inserito dentro la nostra Mission il tema della dell'innovazione sociale del di provare a generare progetti di di welfare comunitario di qualità sociale di benessere della comunità ci occupiamo di a trecentosessanta gradi di quasi tutti i servizi che in qualche modo operano nel settore del del Welfare politiche attive del lavoro formazione servizi socio educativi assistenziali per l'inclusione sociale
Il
Non riesco a muovere il
Abbiamo un uomo era ogni problema nono il verde non
Non girano no sto provando tutto
Questo ok grazie
Quindi password che cosa fa passo Arca accoglieranno i gestiamo servizi di e accoglienza & integrata ci occupiamo di centri SPRAR centri di seconda accoglienza di comunità per minori Salerno accompagnati e passo che cura gestiamo servizi tradizionali domiciliare di servizi domiciliari gestiamo una casa di riposo
Per anziani passo che educa gestiamo tutti i servizi educativi per all'infanzia e minori
E i giovani iniziamo anche un è un centro di formazione accreditata continuiamo ad occuparci di innovazione servizi per l'innovazione sociale rifacciamo progettazione sociale in partnership
Territoriali siamo anche un'agenzia per il lavoro prevalentemente ci occupiamo di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati attraverso progetti particolare attraverso tirocini formativi lo facciamo con le parole che ci siamo detti
Stamattina che sono state dette dal professore Pelligra precedentemente proviamo a costruire strategie per la sostenibilità del welfare locale e proviamo a coniugare economia territori e società proviamo a a svolgerà il nostro ruolo con un senso di responsabilità quindi di abilità dare risposte a problemi complessi
Lo facciamo creando soprattutto e generando nuove opportunità quindi il discorso del welfare generativo
Abbiamo costruito o processi nei nostri territori di partecipate integrati provando a mettere insieme tutti i soggetti di comunità che comunque soprattutto nella nella nostra provincia la provincia di di Siracusa sono comunità ancora in fase di di crescita
Alcuni numeri molto veloce tanto per deve dire noi operiamo prevalentemente nel distretto o socio sanitario di Siracusa quindi in undici comuni passo perché è una piccola impresa con un fatturato di circa un milione e mezzo di euro occupiamo cinquanta lavoratori cinquanta soci e lavoratori mettiamo in circolo all'incirca ottanta volontario tirocinanti duecentocinquanta beneficiari quaranta gestiamo quaranta servizi Progetti in qualche modo raggruppiamo cento o portatori di Inter di interesse
C'era stato chiesto nelle slide di partire da un fallimento per arrivare alla noi praticamente nel due mila e quindici e vado veloce ci siamo trasformati non eravamo prevalentemente un'agenzia che si occupava prima di assistenza tecnica nel settore della formazione professionale
Ci siamo trasformati con la crisi della formazione professionale in Sicilia abbiamo deciso di andare di cambiare e siamo partiti da da tre ricomincio da tre per dirla con con un film di Massimo Troisi che cosa abbiamo fatto abbiamo deciso di abitare un territorio prima eravamo un'agenzia che si occupava che andava in giro per la Sicilia abbiamo deciso di ricollocarsi in un territorio di radicarsi in un territorio in un territorio che è quello della provincia della zona collinare della provincia di Siracusa
Abbiamo provato a costruire processi di comunità quindi una piccola dimensione abbiamo conti abbiamo brevi presso le nostre reti relazionali quindi abbiamo immesso tutte le reti che avevamo acquisito nel corso degli anni e soprattutto siamo ritornati all'origine ritorna all'origine per noi significava quello di diventare ridiventare una cooperativa sociale che si occupava di servizi socio educativi ed assistenziali quindi Nonda una struttura di assistenza tecnica ma una vera e propria
Impresa sociale
Il nostro maggiore successe vado a riesco a restare determini il nostro maggiore successo sono stati in questi anni
Gli SPRAR noi diamo iniziato nel due mila e quattordici
Venendo da quell'esperienza a ad occuparci di seconda accoglienza per richiedenti asilo allora richiedenti asilo e persone di con la protezione internazionale ci siamo occupati di due categorie particolare le donne con a disagio psicologico
Soprattutto le famiglie mono mono parentali e abbiamo costruito questa esperienza partendo puntando molto sulla nostra esperienza precedente che era quella di attivare tirocini formativi di qualità di attivare percorsi di autonomia di vera e propria autonomia
Delle persone
Finisco con voluto mettere ultima slide perché ci occupiamo perché stiamo provando a seminare economia Ciriè economie simile al nostro territorio ho elencato alcuni progetti che sono in fase di trasformazione in cui ci siamo impegnati in questo in questi ultimi anni un progetto Prison fu di che vede password che ha capofila è un progetto che costruiranno ed nelle due carceri della provincia di Siracusa da una parte un laboratorio agroalimentare nel carcere
Di Siracusa e ad Augusta un ristorante un servizio catering lo abbiamo fatto con due cooperative
Con una cooperativa sociale storica che si occupa di e lavori in un in carcere e con il Cermenati Siracusa frutti degli Iblei
è un progetto che nasce accanto al centro di accoglienza accendo i seconda accoglienza a Canicattini frutto degli Iblei è un laboratorio di trasformazione delle erbe aromatiche che dal lavoro che parte dall'esperienza di ex detenuti ma che dà lavoro anche a ai nostri emigranti abbiamo accanto a sembra questo centro è nato un birrificio solidale
Di dall'esperienza con ragazzini disabili e con ragazzini emigranti in quest'ultimo periodo siamo riusciti grazie a un finanziamento di di una multinazionale lascerà a mettere su il cioccolato del coraggio l'abbiamo venduto per questo San Valentino nella sulle i canali on line vedi di lascia il cioccolato è fatto sostanzialmente dall'erba aromatica e Blair ed al cioccolato di di Modica sceglie ancora un progetta perché ne hanno in chiusura ai padri nostrano finito proprio l'ultima ad stiamo costituendo questi siamo abbiamo costituito un contratto di rete un'altra cooperativa sociale per gestire servizi di welfare per le famiglie e stiamo entrando proprio per provare a sviluppare ancora di più
La il nostro essere presenti nel territorio sistemi nuovi di di coprogettazione nella nel nostro territorio
Questo è la nostra la nostra esperienza in maniera molto breve di impresa sociale di un territorio
Complicato grazie mille
Grazie anche a farsi Lorca grazie tra furori appoggio grazie molte
Io devo fare ogni tanto quella che entra interrompe darò anche istituisco anche il premio per chi sta nei tempi previsti perché altrimenti lei non se ne esce più c'è stato quasi bravo quasi adesso abbiamo la società cooperativa di guerra che contro i rifiuti elettronici non ha rivali rigenerano ogni tipo di computer poi fanno un passo ha fatto un passaggio a casa mia che c'è da sistemare un po'di Roma grazie sei
Ciò Nicolas buon lavoro dice il tempo Agorà che c'è il premio anche per chi sta nei tempi grazie
Sette minuti fossero così lunghi finiva in anticipo avvenne al piano allora sono il presidente di una piccola cooperativa che genera computer dismessi dalle aziende versione molto breve di quello che facciamo e mi ricollego al primo panel del pomeriggio che c'è stato perché mi ha molto colpito siamo un'impresa sociale partecipativa e non profit che investe i ricavi interamente nella sua attività dove siete siamo a Roma
Siamo una proprio negozio dei commercianti vendiamo sia a livello locale quindi siamo un'attività territoriale diciamo sia moltissima on line quindi storico legando a tutti gli interventi del panel
Siamo una cooperativa
A mutualità totale diciamo noi scherzosamente nel senso che ogni socio lavoratore ogni lavoratore un soffro
Siamo degli artigiani nella misura in cui facciamo di computer con le mani
Quindi il il panel mi ha molto colpito da questo punto di vista tra l'altro anche riferendosi alle altre persone generiamo i Compurent pensando la Bcc
Siamo nati grazie al supporto di alcune persone di Impact ab di Roma quindi ci sono tutte le persone che fa passare questa mattina primo anzi al precedente pandal andando con le slide abbastanza velocemente
Allora noi siamo una cooperativa che generiamo dei computer qui vedete uno dei miei soci della nostra officina sono del computer dismessi da grandi aziende la maggior parte dei casi li rimettiamo a posto li vendiamo più o meno con le stesse caratteristiche di un computer nuovo
Un'attività che ha uno scopo ambientale che nasce in una precedente cooperativa della quale eravamo i fondatori che è andata male
C'era non è che è andata male la cooperativa andava male il lavoro che facevamo all'interno di quella cooperativa quindi anche voi avete siete ripartiti da un fallimento assolutamente molto semplicemente a un certo punto i soci per l'altra copia cioè nella precedente come attiva dei quali anche nel filosofo parte hanno deciso che dovevano chiude il negozio dove lavoravamo noi
Lo abbiamo preso l'abbiamo come dire abbiamo fatto non nuova cooperativa un nuovo soggetto giuridico nell'arco di
Di il
Sei anni cinque sei anni abbiamo decuplicato il fatturato pertinente siamo raddoppiando il numero di persone che lavorano insomma funziona dal punto di vista economico e sostenibile non c'è solo la questione economica volersi queste sono le considerazioni che abbiamo fatto con i miei soci
In questi giorni Vito un po'di risultati in termini di numeri che cosa fa la nostra cooperativa noi
Quest'anno appena trascorso al due mila e diciotto abbiamo rigenerato circa due mila cinquecento computer
Stiamo parlando di dieci tonnellate di materiale elettronico il materiale elettronico è un rifiuto pericoloso
Che non è stato prodotto perché se le complesso ne compra un computer rigenerato non lo compra non nuovo
Per ogni singolo computer
Si consumano una tonnellata e mezza due tonnellate di risorse naturali
Quindi quale cifre salgono molto stiamo parlando di
Tre mila tonnellate di risorse come dire evita non consumate per produrre questi computer questi sono alcuni degli aspetti del nostro lavoro un'altra cosa nuova che stiamo facendo da sei mesi un anno destiniamo una parte dei ricavi a delle organizzazioni non profit in un progetto il signor P. si facendo
Questi ricavi non sono come dire da considerarsi una donazione caritatevole che facciamo
Di buon cuore non so come dire a
Una proposta che noi facciamo le aziende che ci danno i computer molto semplice Oddo atte azienda i soldi che pagherei per acquistare questi computer
Ho questi soldi che sono che le grandissime aziende i revisori lì da un l'organizzazione non profit
Quindi nella nostra economia non cambia niente si genera un modello che noi prima chiamavamo win win win adesso faccio un po'il verso al mondo delle start up dove si parla sempre di queste cose
Ci guadagniamo noi perché se ne facciamo lavoro ci vorranno e l'azienda che ci dà il computer perché non deve pagare lo smaltimento ci guadagna l'ambiente e adesso c'è un quarto quindi ci guadagnano le organizzazioni non profit che aderiscono a questo progetto quindi questo il modello diciamo sul quale siamo basando la nostra attività è un modello economico regge nel senso paghiamo gli stipendi delle persone
Non lavoriamo più ore di quello che ci siamo detti di lavorare questa è una cosa che può sembrare un po'banale ma sapete tutti che nel mondo del associazionismo della cooperazione si lavora molto più del dovuto molto spesso noi ci siamo centrati sulla qualità della vita quali torno un attimo alle slide dal fallimento ben pagato che nella precedente cooperativa facevamo di tutto
Tutto quello che aveva detto il fare Conte tecnologie e problemi sociali inventariati Fini abbiamo fatto un passo indietro
Adesso facciamo solo una cosa un core business come si direbbe con più cure attenzione facciamo cose più semplici più piccole
è così che siamo riusciti a rendere la nostra attività sostenibile
Sostenibile in termini economici ma anche in termini di vita delle persone perché questo lavoro facciamo finire bene non lo facciamo per sacrificio non lo facciamo neanche per diventare ricchi non si diventa ricchi così
Quindi arrivo all'ultima penultima slide visto che ne stiamo parlando commissario alcuni soci in questi giorni sostanzialmente mi piaceva citare Voltaire il candido che finisce con questa storia di coltivare il proprio giardino è una cosa molto semplice
Dopo aver girato tutto il mondo ci siamo fermati nel nostro giardino abbiamo piantato dei semi vengono su degli alberi
Quindi lieto fine identifico come ho promesso e quindi se è in lizza per il premio grazie mille
Un'esperienza molto interessante
Con lui lui in grazie moltissimo e adesso abbiamo invece per natura e Ferrell e che dove anche i detergenti anche tutto ciò che aiuta a diventare belli può fare economia circolare voi mi state cercando da qualche settimana mi avete mandato mail non vi ho risposto adesso lo so vi rispondo lunedì
Grazie
Allora buonasera a tutti
Hai già partita bene
L'abbiamo detto il nome come non abbiamo detto come ti chiami a dunque mi chiamo Piero Manzotti sono il responsabile di questa azienda che si chiama The andatura
Che nasce nel due mila e tre
Per pro provare a portare dentro le case dei detersivi dei detergenti ecologici che potessero essere
Utili funzionare bene di facile utilizzo con buone prestazioni con un prezzo accessibile a tutti isoli era quello proprio di di dare dei prodotti che potessero stimolare il cambiamento potessero migliorare l'ambiente
Col tempo
Scusate ecco abbiamo cercato un attimino di dare il maggiore
Valore a questi a questi detersivi praticamente succede che durante una conferenza dove spiegavo la differenza tra un detersivo ecologico è un detersivo convenzionale quindi detersivo da da da supermercato
Mi venne fatta una domanda su come potesse essere dato maggiore valore etico ed ecologico a un detersivo già ecologico mi viene da rispondere sarebbe l'utilizzare una materia prima di seconda vita
C'era una signora nella nella nella nella sala che alzò la mano e disse io ho degli oli di frittura che non so dove mettere il mio comune non fare Q però
Mi dispiace buttarli nella Pandino minibus mi dispiace buttarli nel nel nel nel battere so che inquinano so che sono un problema ambientale si potrebbero usare ecco in quel momento è nato questo prodotto che si chiama li detersivo nel due mila dodici io mi son preso un impegno con questa persona di darle delle risposte
Se fossi riuscito a fare qualche cosa ciò lavorato un po'più o meno o o utilizzato degli amici chimici che mi hanno aiutato a mettere appunto questa cosa e poi prima di far partire questo prodotto
Nel mercato
Perché anch'io avevo dei dubbi
Ho proposto durante delle fiere durante delle manifestazioni circa due mila campioncini che regalavo le persone
Chiedendo a tutti campioncini così son due lavaggi in lavatrice li regalavo da un un cartoncino dicendo fammi sapere come ti sei trovata son due lavaggi fammi sapere
Vedi più o meno due mila campioncini dati mi sono arrivate ottocento e settanta
Feedback positivi di persone che mi dicevano continua vai avanti è una idea buona noi ci siamo noi ci siamo
Quindi io che avevo il dubbio di capire se la massaia o il Masayoshi non so se si dice così avrebbe avuto il coraggio di utilizzare quel detersivo che veniva dagli oli della signora Maria o della signora Clara
Di frittura quindi potenzialmente
Un po'un po'brutto come prodotto se
Il consumatore avrebbe avuto Foglia
E credo di utilizzarlo beh insomma questa cosa di queste ottocento risposte di queste ottocento persone che han fatto due lavaggi lavatrice hanno considerato come gli veniva han cercato di considerare se quella cosa era buona gli piacevano e mi hanno risposto quindi mano mandato una mail
Ecco questo prodotto non è un'idea mia è un'idea di tutte queste ottocentosettantacinque persone di quella signora calzato la manina dicendomi io l'olio di frittura non so cosa farci
E allora visto che si parla tanto di economia circolare ma nelle nostre case non arriva o arriva poco la la la la signora parlava del delle carceri prendiamo stracci li trasformiamo però son pochi in effetti ancora questi prodotti che possono essere usati fa facilmente che costino poco che possano in qualche modo dimostrarci che un'economia circolare è possibile
Bene
Ecco scusate non sorprende proprio interessante allarga poi partì proprio dall'olio di frittura che è quanto di più lo lo lady fuorché vuole uno pende infatti questo prodotto si chiama ridette cattivo da oli post consumo e sta diventando un concetto
Supera ecco qui abbiamo voluto mettere un simbolo dell'USA recupera e li usa per dire quanto è importante oggi non buttare
Quindi
Vado avanti scusati nei
Non sono abituato io son più lavoratore quindi son più da laboratorio che che non
Allora in ogni in ogni flacone perché son più sta diventando una famiglia questo questo questo concetto devi detersivo siam partiti dagli oli di frittura adesso c'è anche un prodotto che invece ad avere dei minerali per grattare via lo sporco dalle superfici ci aveva messo la cenere di legna quindi sta diventando un concetto stiamo trovando altre materie prime da da riutilizzare
Comunque in questo in questo caso questo un detersivo per la lavatrice il trentacinque per cento dei tensioattivi utilizzati vengono da oli di frittura post consumo
Quindi c'è un abbattimento dei costi di consumi di di di recupero ma soprattutto importiamo meno materie prime da dall'estero
Importare materie prime dall'estero significa anche per i detersivi ecologici inquinamento perché comunque importiamo l'Epicoco olio di palma ne avete sentito parlare oli vegetali generalmente che comunque viaggiano su navi che generalmente sono estremamente inquinanti perché il gasolio per la la la la gli spostamenti mariti CMR marittimi e molto inquinante quindi non importiamo
Materie prime da paesi terzi ma abbiamo delle materie prime che abbiamo già qua disponibili
Abbattiamo la la CO due emessa nella nell'atmosfera vado veloce perché lì sta scorrendo
Abbiamo voluto utilizzare per dare maggiore coerenza permettere questi detersivi un flaconi invio plastica quindi è plastica ma non deriva da petrolio ma deriva dalla coltivazione della della canna da zucchero esattamente dall'etanolo della canna da zucchero
Il valore di questo prodotto è anche quello di utilizzare due volte delle materie prime e quindi visto che abbiamo anche dei problemi di suolo quindi di produzione
Far dell'olio di girasole frigge c'è una volta buttarlo via e anti conveniente ecco quelle il marchio della plastica verde scusate cc devo levarlo uno sul
Allora mi chiedevano alcune domande uno il un un fallimento che ha avuto quindi un momento di di di di brutto della tua vita eccome se è ripartito ci ha pensato un po'perché comunque terra quando è nata e sempre cresciute è stata è stata sempre sostenuta da persone che in qualche modo credono che comunque l'ambiente sia importante bene io chiesi a un paio di università delle Marche di aiutarmi a dimostrare che questo prodotto fosse sostenibile fosse niente non inquinante fossi facilmente completamente biodegradabile queste due università non m'hanno aiutato
Romano aiutato hanno proposto dei del delle delle degli studenti che avrebbero seguito Thea per alcuni anni ama inserivano in effetti delle delle analisi delle delle conferme bene la la piccola soddisfazione e che pochi giorni fa ho assistito ha una tesi di laurea di una ragazza che si è laureata all'Università di Perugia in scienze naturali che ha voluto studiare ivi detersivo e calcolare il calcolo di impatto ambientale secondo il metodo e le ciglia
Quindi capire quanta CO due Costa un detersivo normale e quanta CO due costa immessa nell'ambiente coste ridete estivo veniva Lori sono qui a disposizione sono completamente diversi perché non dobbiamo importare niente abbiamo qui dei prodotti che costerebbero per smaltirli
E
E quindi praticamente questo detersivo e molto disinquinamento e non solo quando ci laviamo quindi quando lo mettiamo nell'acqua né lavatrice ma anche di sin qui neanche in tutta la sua vita sul ciclo di vita concludo scusate
Allora troppe cose cioè attenere
Da dal gennaio del due mila diciannove ter si è costituita come come società Benefit e stiamo certificando ci adesso come di corto non so se conoscete il valore di queste aziende partire in questa rivoluzione partendo
Dalle aziende che in qualche modo si compensa comincerà a comportarsi completamenti maniere etico dalla governance alla rapporto col territorio con i propri clienti la trasparenza eccetera eccetera mi piace pensare che noi imprenditori possiamo a aumentare dare coerenza dal dal nostro punto di
Di lavorativo quindi nello Statuto di terra c'è scritto scopo ultimo dite natural deve essere e la felicità di tutti quanti ne facciano parte bene il notaio mi ha detto che la prima volta che lui accettava uno Statuto in cui c'era la parola felicità e questo è io l'ho voluta e quindi questa società intende proseguire finalità di beneficio comune operare in modo responsabile sostenibile trasparenti nei confronti di persone e comunità territorio ed ambiente
Dopo gli applausi che usano il teste no
Dovrebbe essere finito
Ok
Io non leggo questa cosa dire una cosa che pochi giorni fa ci sono state delle manifestazioni in cui i ragazzi chiaramente ci hanno chiesto di cambiare concluderei con questa cosa c'è questa volta noi non possiamo noi imprenditori non possiamo continuare a procrastinare qui c'è tanta gente che sa fare bene delle cose e le dobbiamo cominciare a proporre sempre meglio e impegnarci
Ma chi non fosse imprenditore dietro questa sala penso che già da stasera o da domani mattina sa quando sceglie qualche cosa che sia sostenibile per l'ambiente che non sia dannoso o quando quindi il cambiamento
Noi con la serratura noi moralità grazie Walter
Grazie atte a natura grazie mille porti tutto giù grazie chi sentiamo presto e adesso abbiamo un'azienda più nota io anche la vedo anche una faccia più nota
Leroy Merlin n Italia che e bricolage ma non solo non ogni tanto ci rivediamo nella vita sta il bene Tao
E vediamole ero Amer Land cosa fa per l'economia civile circolare
Innanzitutto grazie per l'invito ma soprattutto grazie per il coraggio di Sire anche un'azienda no profit
Che è una famigerata multinazionale Urtis questo palco c'erano i bambini verranno i loro soldi pubblici per le nozioni analizzate mogli razionale adesso a me gli dicevano correlati Mele si spera di farlo ogni tanto
C'è stato chiesto di raccontare una storia quindi questa storia di farla partire da da un fallimento quindi mi piace partire dal due mila quindici
è stato un punto di svolta per quanto riguarda la nostra responsabilità sociale ambientale perché aveva detto soprattutto per quanto riguarda i progetti sociali ramo duecento una adottare il modello principessa di Galles
Però come potete vedere non c'è né il physique du role nella grazia ma soprattutto non c'era la volontà di fare una responsabilità sociale di inaugurare gli asili intrattenersi con le associazioni del terzo settore eccetera e c'era la volontà di andare su qualcosa di più concreto ammetto che all'epoca l'ignoranza mai più avrei pensato di paralisi di Gino attività
Quindi abbiam detto lanciamo questo progetto della gola dell'abitare
Dovrà essere un progetto sui territori che univa aziende istituzioni enti del Terzo Settore uniti l'unico scopo quello di combattere la povertà abitativa purtroppo abbiamo da un lato noi forse siamo partiti troppo veloce non avevamo giustamente preparati dall'altro ci siamo dovuti scontrare con la differenza delle istituzioni
Le altre aziende che unanimemente apprezzavano più il modello principessa di Galles e quindi è un concetto responsabilità sociale condivisa che non ti permette di mettere un il logo fare vino colazione eccetera forse era prematuro ed al terzo anche il terzo settore perché comunque a un principio che si basava sul principio della reciprocità
Oggi aiuto te domani tech con me andremo aiutare qualcun altro vuol troppo ci siamo accorti che aiutando il primo il primo finito l'aiuto spariva successo uno due tre volte alla fine abbia dovuto ammettere il fallimento
Però questo fallimento ci ha aiutato a elaborare la l'anno Sara Sarti nuova strategia a incontrare comunque i nuovi compagni di viaggio quindi estremamente positiva questa esperienza che ci ha portato a definire un po'questa spirale della della generati vita
Che si basa su un concetto molto concreto il negozio di diventare una piazza in questo caso l'agorà la portiamo in negozio quindi questo concetto di negozio piattaforma che realizza non da solo ma QT impatti né del territorio dei progettisti che si basa sul concetto del fai da noi ma siamo negozio il fai da te parco abbia giocato abbastanza su questa parola il fai da Noel fare insieme per l'insieme della comunità
Queste due frecce rappresenta noi due concetti di responsabilità il primo quello più tradizionali rispondere delle proprie azioni
Quindi del cosa facciamo per con impegno sulla diminuzione della CO due studia l'ansia della sicurezza la valorizzazione i collaboratori eccetera
Che però non è completo se non si completa con la seconda parte della responsabilità
Quindi a monte il vero significato di rispondere portarsi il peso e quindi in questo caso noi assumerci comunque questa responsabilità e porta il peso di una lotta alla povertà abitativa ricordo che la Padana in è un'azienda chi si occupa di casa e quindi tutte le nostre azioni tutti i nostri progetti sono molti in questa direzione
Di qui ovviamente la prima freccia
Non può trovare compimento non può arrivare alle generazioni di valore e quindi non solo economico ma mentale sociale e umano senza la parte era generati intimità e ovviamente non vi si può essere generati ivi se non si risolve tutta la prima parte
Questo son tutta una serie di di progetti sui quali stiamo lavorando non mi dilungo perché comunque poter capitali sul nostro sito dare maggiori informazioni quello che mi piacerebbe in questi minuti che rimangono parlare dei idea progetto dei Empoli fai da noi giusto domani mattina verrà inaugurato a Casalecchio di Renault in vicino a Bologna il ventiquattresimo emporio
Lo scorso anno sono state realizzati trecentocinquanta prestiti di materiale e mille trecentocinquanta donazioni leader molto semplice dell'Emporio sono come dire videoteche messe a disposizione delle persone ho eventualmente delle famiglie oppure di altre associazioni in difficoltà
Dove viene prestati gli utensili o eventualmente vengono anche Donati Addis questo c'è una differenza per chi gestisce questi empori
Dei materiali consumabili quindi dalla vernice al materiali per la decorazione materiale elettrico eccetera
Ripeto sono ventiquattro oggi abbiamo quarantotto negozi ventiquattro emporio siamo quasi raggiungendo il numero dei nostri negozi in più da un parte in in questi mesi con l'avere un progetto dicono mi circolare per cui chi gestisce l'Emporio la possibilità di raggiunge nostro negozio e recuperare tutta una serie di prodotti che per questioni commerciali non possiamo vendere e ci saremmo costretti a gettare in questo caso non rigettiamo non diventano scarto ma vengono valorizzati
Altri progetti sono i cantieri fai da noi
La lotta alla povertà energetica nessun fu Good che abbia realizzato il quindici dicembre
Progetto diciamo che se lei alla cura dell'abitare probabilmente era fallito nel trovare dei parate nel qui abbia iniziato e siamo andati nei patti ai politici son più vicini ai nostri clienti
Lo stesso John abbia organizzato cinquanta progetti di ristrutturazione in tutta Italia abbiamo raccolto cinquecento volontari
Quindici dicembre tutti uniti da questa volontà di fare questi ultimi secondi mi piacerebbe lasciati con immagine e la nostra chiocciola della generati vita se da un lato potete riconoscere due le due frecce che abbiam visto prima
Questo peso disegnino questo piccolo luogo vuole richiamare alcuni significati uno
La casa brodetto tutti i nostri progetti in ambito sociale sedici progetti che da visto prima sono in ambito della casa lotta alla povertà contrasto alla povertà vita attiva il secondo
Perché la chiocciola è lenta l'esperienza della guerra dell'abitare ci ha insegnato che non bisogna correre
Sinistra adagi andare adagio ma in maniera determinata la chioccia l'arrivo alla foglia di insalata cui sui tempi ma ci arriva gravi questa maglia imparato e l'ultimo non da ultimo che la chioccia pare poter natura
L'ha un incedere a contatto col terreno quindi a contatto con la terra prezzo ci insegna che bisogna fare progetti concreti e legati al territorio graticola grande grazie
Grazie ci vediamo presta
E proseguiamo dopo il bricolage proseguiamo invece con un sistema che purifica e idee Salini e dall'acqua
è Wall Street allora sarebbe vuoti se lo vuoi io mi chiamo Marco Antonio bisogna cinese centosei poco fare Walter dall'Ait l'immutata alquanti Chianni scusa Marco Antonio Pisani ai grandi sette minuti grazie a te
Circa due anni fa vengo contattato per partecipare ha un bellissimo progetto di diffusione si stabilizzazione riguardante il gol di sostenibilità delle Nazioni Unite
E mi si chiede anche di ricoprire il ruolo simbolico di ambasciatore del gol numero sei quello dell'acqua
Mi si dice anche che sono state selezionate altre personalità di prestigio internazionale tra le quali Jeffrey Sachs che avete se Tito parlare questa mattina
Qui siamo sia sua moglie sia Jeffrey serio siamo immortalati nella dal fotografo Platone la domanda nasce spontanea perché io
Probabilmente perché all'insaputa del grande pubblico però a conoscenza di coloro che si occupano di acqua sono qualcuno che si è posto delle domande già da tanto tempo quelle ragionevoli domande che anche un bambino si porrebbe perché vivendo in un pianeta coperto d'acqua per il settanta per cento abbiamo problema d'acqua
Che diventerà sempre più grave nei prossimi venti trent'anni non siamo mica su Marte
Prima domanda seconda domanda perché l'acqua buona potabile la in prigioni hanno in plastica mono uso
E quindi soffochiamo la vita degli oceani ben presto soffoca Remo anche la vita di noi che viviamo sulla terra ferma
Terza domanda perché alimentiamo i nostri sogni futuristici Artificial Intelligence Glock cent'industria quattro punto zero sfruttando tecnologie vecchie di centocinquant'anni e scavando per terra batteriche poté fatti centinaia di milioni di anni fa chiamato petrolio
In particolare poi mi sono chiesto il problema dell'acqua e la sua disponibilità no e la sua contaminazione quasi un milione di persone muore ogni anno perché beve acqua contaminata soprattutto in Paesi emergenti allora io anni fa con un certa modestia ho creato qualcosa di artigianale una macchina capace di purificare l'acqua uccidere i batteri del colera per esempio dell'Italia in piccoli epatite destabilizzare l'acqua solo con l'energia solare il progetto poi diventa sempre più sofisticato
La qual cosa cattura l'attenzione anche di disco Ricci hanno che decide di fare uno speciale su di noi andiamo quindi in Africa ed è lì che ho incontrato Celine
Una bambina di dieci anni io preso dall'entusiasmo ho detto vetrai che tornerò del tuo villaggio presto e ti porterò una volta mi molto più grande molto più potente
Sapete cosa è successo
Lo sono mai tornato e perché non sono tornato
Perché il mio sogno di impattare positivamente qualcuno che ha bisogno si è sic e sia andato contro il muro la parete del pragmatismo dell'economia non importa se stai facendo qualcosa di buono importante che questo qualcosa si acquistabile da chi ne abbia bisogno questo il problema
Allora o non rivisto la mia strategia e ho pensato che fosse meglio pensare a partire dall'Italia con macchine sofisticate le chiamiamo computer termodinamici
Questa via presentata a Roma nel due mila il sedici che cosa fanno questi sistemi queste a Trieste nel due mila diciassette sono dei due sistemi ibridi
Modulari scalabili
Politico l'acqua da qualunque tipo di contaminazione batteriologica fisica chimica generano elettricità fuori dalla rete elettrica e si comportano così comportano come dei sistemi di telecomunicazione avanzati immaginate che sia uno dei grandi smartphone ideali da mettere nelle nostre città questa la versione due mila diciotto una parte con l'ambizione di poter far capire che questi sono dei Fab scalabili che potrebbero diventare qualcosa del genere capace di unire l'erogazione dell'acqua svincolata dalla plastica usando acciaio inossidabile
Esempio
Mobilità elettrica leggera nelle nostre città biciclette scooter elettrici carrozzine elettriche perché economica civile vuol dire coinvolgere tutte le categorie di cittadini non soltanto una parte e molto importante anche questo
Con
L'idea fuori di testa ma se lo scemo fa questo veramente cambiamo le cose
Questo non cita Rio de Janeiro nel paese dove sono nato nel Brasile figlio poiché educatore Ducato cresciuto in Italia
Vedete le due realtà
Le città del secolo venti dietro e li cita del ventunesimo secolo sono la più grande occasione socio economica che abbiamo oggi di trasformare le nostre città richiamando annui la natura
Io partecipo spesso dei convegni sul cambio climatico parlano tutti d'investimento e nessuno ha mai chiesto che cosa si deve fare per rimettere gli alberi nelle nostre città
Questa è una rivoluzione dare valore a delle cose che oggettivamente oggi non ce l'hanno
La natura la vita degli animali
E chiaramente anche la nostra ci troviamo signori in un grande bivio oggi è la prima grande volta che l'uomo Anita si trova su un bivio così marcatamente evidente
Una terra chiamata
Distopia la distruzione totale del nostro futuro la terra chiamata utopia
Da Utopia evidentemente
Oggi il fatto che in un salone che ha centinaia di anni
Ci siano delle persone che dedicano tutta la giornata a parlare di questo
Mi suggerisce che abbiamo ancora le carte per vincere la partita grazie arrivederci grazie mille
Allorché le
Grazie grazie a te intanto state votando che io stavo facendo le prove con con la state votando perché poi alla fine dobbiamo anche dare questo premio direi di proseguire siamo pronti di si proseguiamo invece parliamo adesso di pallet pallet però dal cuore verde ecco lo qui che sta salendo
Che rappresenta Palma ha bisogno di questo si chiama lei bene primo
Sette minuti anche per lei
Se la
C'era tutto il beh c'era Mexès dopo l'emozione di prima io farò fatica emozionante col pallet però non tutti sanno che il palette l'imballaggio terziario e quindi contribuisce a movimentare tutte le merci del mondo
E ogni italiano con Crespo è almeno quattro Testa per questo diciamo il per noi
Questo
è un uomo curioso che guarda alla sua opera con l'intento di cercare di portare miglioramenti
E il tempo la battuta era che il padre non crei sugli altri fanno le persone
Oggi si è parlato molto di felicità anche questo questo il Parma in gruppo familiare
Il più grandicello vedete sono io la mia felicità da bambino e di di crescita in una famiglia numerosa è stata poi trasformate in un modello imprenditoriale dove la mia felicità il re il più grande desiderio di contro vivere all'unità familiare incoraggi siamo insieme tutti i fratelli nella conduzione dell'azienda
Siamo di rana di Mantova diciamo e siamo nella filiera del legno competono abbiamo creato un approccio innovativo
L'azienda classica industriale modernamente attrezzata quindi siamo nati nell'ottanta e quindi fra un anno abbiamo quarant'anni il tema della diversità i la differenziazione è stato il fattore iniziale il più importante in quanto il vero capitale sociale eravamo noi c'era tutto costruire quindi è stato un po'al il desiderio l'innovazione quindi oggi l'azienda
Realizza un un due milioni e mezzo di palette il risponde il mercato dell'Emilia Romagna e la Lombardia Fini che noi quasi ecco il processo di diversificazione è stato poi negli anni per siamo nel novanta novantacinque
Non processo di ragionare in ottica di ridurre l'impatto ambientale i moti fase ciclo di vita non solo dei prodotti ma anche del processo industriale e quindi le strumento era il le code Chang
Diversamente diciamo il design sistemico un'evoluzione diciamo di che nell'Olten diamo come un modello in di strategie industriali e proprio perché permette di sviluppare un approccio che considera a parte l'uomo al centro del progetto ma anche tutto quello che sono il il mondo esterno quindi l'ambiente
E tutta l'attività di relazione soprattutto per parlare oggi di economie circolare più a considerare che l'input diciamo di un di un prodotto diciamo di un'eccedenza diventa un obbligo per realizzare altri prodotti quindi noi prodotte nuove dive destinazione questo anche la nostra azienda l'esito prima parlare di di corpo
Dopo un'evoluzione diciamo due anni fa abbia scelto di arrivare né quarant'anni dall'azienda che esce nel due mila venti esternate indennizzo più bad benefico attore
Quindi l'attenzione alla non solo prodotto le persone ma anche la qualità del pianeta questo lo vediamo in seguito le nostre persone il valore di palme e quindi il fatto per gli uomini delle donne e dei giovani che per palmeti e compagni lavorano e la i nostri gruppi di lavoro emerso che il vero valore aggiunto al di là di chiamarlo con lavoratore
E proprio il termine operaio non è offensivo dice perché rappresenta l'opera l'opera che fanno le persone
Che proprio che permesso che che quello come un dice non ti dicono che permette alla persona di essere valorizzata proprio attraverso la qualità del lavoro che che realizza e questo stato perno in opportunità
Di al di là della cosa condivisione e partecipazione nel nello sviluppo poi dei processi industriali anche di da vedere proprio partner e affrontare anche in un modello industriale diciamo che non è visibile al consumatore iniziare proprio cambiare paradigma quindi piano piano abbiamo preso coscienza che il
Il cambiare la priorità il cambio del paradigma passepartout parte proprio dal fatto di considerare il abbandonare degli schemi che non è il business per il business ma un business a favore quindi oggi si parla delle come generativa quindi parte da qua un bis a favore dell'uomo del sistema della vita economica sociale ambientale cromo vive e quindi piano piano considerare il modello industriale la strategia del motore industriale basato questi criteri
Il mercato ecco questo era con questo entusiasmo che ha sempre animato sottoscritto è la nostra azienda diciamo fra tante difficoltà
Qui siamo negli anni due mila otto due mila dieci la crisi economica e tutto il nostro diciamo che in palle diciamo il mercato non non lo considerava
Però abbiamo ondata siamo andati avanti e abbiamo lavorato con due università soprattutto Pollenzo il modo di dirlo fu tre per applicare un concetto di considerare diciamo mercato che si era creato ai ristoranti degli amici vignettisti ci hanno aiutato a considerare questo economia diciamo criminale che ormai tutte le filiere del cibo tutto gli imballaggi siccome anche legislatore sta mettendo una grande attenzione sul tema del tecnici anche terziario
C'è il problema diciamo dalla contaminazione quindi non vi era solo un problema di addio etica o di morale che noi diamo voluto restarne fuori
E quindi abbiamo accettato un trenta per cento dal dal mercato in calo abbiamo siamo riusciti a resistere
Ma soprattutto il con l'innovazione e l'innovazione è partito proprio nel considerare che quello che facevamo poteri saluti letto era un mercato futuro se non era quello dell'immediato ma che soddisfava le nostre esigenze la nostra aspettativa
Degli amici su Mutu trovarci nel queste Cristina e anche lei ci ricorda che si Sionisy ogni persona diciamo fa qualcosa che il le informazione la la Comi e dalla conoscenza la consapevolezza diciamo che ogni soldino che noi spendiamo contribuisce ad arricchire o impoverire il thriller per le aziende il territorio anche per noi il concetto del voto col portafoglio è diventata questa monetina
Non è Tina dove c'è una così uno uno slogan quindi abbiamo ampliato e non separatore interesse ci siamo un po'divertiti atti
A a così soddisfare un po'al quelle fatiche dei primi anni
Il nostro percorso continuato un davanti e quindi quindi dall'ottanta abbia visto prima alla siamo stati
Siccome c'è questo approccio di governance familiare diciamo è sempre stato importante le certificazioni
La la governance diciamo in un'impresa familiare importantissima perché dalle regole qui non lo dice il fratello più grande o l'amministratore me lo dice un modello organizzativo responsabile che guida poi tutta le le la disciplina dell'evoluzione
Fini oggi ecco perché il discorso del delle di corte
I prodotti certificazione che sono importanti fra le quali la ISO quattordici mila zero ottantasette perché abbiamo tutti prodotti con l'alcol cedette azione del carbon footprint
Quindi diciamo arrivati a meno quarantasette per cento di CO due di attività solo modello TTT modera industriale e ogni prodotto e anche certificato con la cordicella mira zero Santa sette del ministero dell'Ambiente
E quindi i nostri prodotti diciamo comunicano parlano in questo modo
Il giovane mio figlio ne aiutato e prenda il primo giovane che entra in azienda e quindi ma aiutato portare avanti il il rapporto delle delle delle bimbe bene si corre quindi sarà un po'le reti di questo bene puntando veloce quindi abbiam detto che i pallet comunicano parlano portano fuori al cliente diciamo il tutto il l'approccio che c'è dietro il prodotto e andavo veloce perché era importante
Ecco lavorare in ottica di interdipendenza quindi un dire che quello che a a che fare diciamo quello che posso fare io
Ha un impatto diciamo positivo o negativo sul famose trenta negative è stato importantissimo affrontare questo approccio di interdipendenza non solo per portare in azienda diciamo i concetti della Global Gold diciamo delle centodue mila e trenta quindi siamo arrivati a sette gol
E quest'anno abbiamo fronte Attolico il cinque che la parità di genere e quindi a fine anno metteremo un altro gol su questi arrivati
Perché ecco la cosa importante
Ecco un paletto sano si stampi sistemico etico che è l'approccio che ha il dorso disciplinare
è stato completato diciamo con questa Stone dottorato
Uno delle attrezzature messe in linea per migliorare il processo produttivo per attirare via non solo all'angolo retto del pallet ma proprio una una una rotonda Tura
In funzione da facilitare la riduzione e l'impatto economico sociale e ambientale del film
Che blocca le le scatole scuote la metro che sul palle per rendere sicurezza i prodotti dobbiamo pronti a chiedere sì questo punto non solo porta una riduzione del trenta per cento ma facilita la lo sviluppo anche di del materiale il carnet attivi quale il fin da fibra vegetale
Per completare
Il era importante che dopo le certificazione stiamo lavorando sulle un modello di e con minacce narrativa per offrire anche al nel design industriale il la possibilità di valorizzare tutto quello sono stati di schianti di varia e abbiamo diritto alla filiera solidale PRC per creare una un concetto di di catena di di fornitura
E tutto questo va a formalizzare la foresta di va Di Giansante la foresta di già s'è la prima foreste in Italia che è nata con la il distretto delle foreste con le mie con la con la Repubblica italiana
è una foresta centenaria che presso il nostro impegno nostro prodotto e arriverà anche i nostri utilizzatori e quindi che questo per rigenerare un territorio nell'acquisto di questi quale non solo c'è l'etica la sostituito alla legalità ma si aiuta a diciamo rigenerare un territorio questa un po'
Primo chiudiamola perché lei ha vinto il premio per la foratura c'è un bellissimo progetto grazie molte grazie per la pazienza
Siamo all'ottavo all'ottavo Progetto di impresa sociale caffè ma non solo è una nuova opportunità per le donne carcerate la cooperativa sociale Lazzara illesi dice proprio così la sorelle e abbiamo i magazzini e lo tali ma grazie mille sette minuti c'è sempre il concorso e abbia chi è puntuale va bene
Allora buona sera grazie per averci invitato io cercherò di essere breve cercherò di raccontarvi dieci anni della nostra storia da quando siamo nati regione offre in quattro slide
Appunto la storia come lasciamo il perché non siamo lasciava perché a un certo punto io e altre donne ci siamo recate all'interno del carcere femminile di Pozzuoli che è o uno dei più grandi carceri italiani all'interno delle quali ci sono solamente donne
Abbiamo interagito con le donne detenute e ci siamo accorti che la richiesta che veniva forte da parte di tutte quante era quella di avere opportunità lavorative
Ci siamo interrogate su questa domanda che c'era stata fatta perché abbiamo sempre pensato ovviamente che il lavoro servisse fuori e non servisse all'interno e invece loro sono state in grado di farci ribaltare questa nostra la questa nostra convinzione perché sostanzialmente il lavoro all'interno è fondamentale è fondamentale per interrompere il tempo della pena che circolare sempre uguale le donne fanno sempre le stesse cose
è fondamentale perché all'interno della del carcere durante la vita detentiva le donne spendono tantissimi soldi
Mi spiego meglio
Quando tu sei in carcere non tutto ti viene dato dalle istituzioni moltissime cose devi acquistarle e deve acquistare molto spesso anche beni di prima necessità
Faccio un esempio su tutti e le donne mi capiranno sicuramente una degli acquisti che le donne devono fare all'interno del carcere sono gli assorbenti perché non gli vengono dati quindi questo che cosa significa significa restare all'interno del carcere ha un costo
Tra le varie cose che noi avevamo notato e che dalle donne all'interno dell'Amga di questa istituzione venivano Stelio tipizzate
La venivano ridotti ad uno stereotipo di genere le attività che venivano fatte erano per la maggior parte legate moltissimo a quello che era un'antica idea della donna ovvero quindi uncinetto cucito e tanto altro e invece queste donne erano donne forti donne che comunque avevano una una dignità e qui passò alla seconda slide
E abbiamo quindi pensato di portare all'interno un lavoro che fosse io non ho un lavoro maschile ovvero una torrefazione il mastro torri fattore rimane la figura maschile se diciamo Torre fattrice non è altro che la macchina ne vogliamo ribaltare questo stereotipo di genere
Quindi abbiamo poi allestito all'interno della casa circondariale di Pozzuoli un ammiratore fazione
Acquistiamo e abbiamo pensato di farlo per tre motivi fondamentali il primo marketing noi siamo di Napoli e quindi chi meglio di lui sa fare il caffè il secondo perché non tutti sanno che estenda la rubrica della Settimana enigmistica che il caffè a un circuito
Criminale che parte dalla piantagione e arriva alla penetrazione sulla mercato no economico che cosa significa significa che i Granai piccoli coltivatori vengono sfruttati arrivano nelle il chicco verde arriva nelle grandi in prese viene autostato e noi che stiamo di Napoli possiamo dire con certezza che questo è un prodotto che viene imposto dall'economia criminale nella amo fare un qualcosa di etico che cominciasse dal chicco di caffè quindi acquistarlo da produttori solidali
Produrlo in carcere e quindi far sì che le donne imparassero un mestiere
E poi venderlo attraverso Circuiti assolutamente legali che possono essere le piccole botteghe o i gruppi di acquisto solidali
Ci tengo moltissimo a dire vendere un prodotto perché l'idea di fare impresa significava assumere le donne detenute e quindi dare dignità e lavoro a quello che era il loro percorso detentivo infatti tutte le donne detenute
Sono assunte dalla nostra cooperativa significa che loro percepiscono uno stipendio a fine mese con tanto di contributi e ferie pagate
Perché vi dico questo perché moltissime delle donne che hanno lavorato con lui non hanno mai a non sono non hanno mai lavorato e molte di loro pensava di non essere in grado di poterlo fare quindi cominciare a farlo all'interno del carcere
Diventava un o momento fondamentale vado avanti i risultati raggiunti
Da quando siamo nate sessanta sono state le donne assunte quattro straniere
Quando abbiamo ricevuto la mail ci hanno detto qual è il vostro più grande fallimento lei abbiamo avuto sette fallimenti nella nostra durante il nostro percorso
Cooperativo ovvero sette donne che hanno cominciato a lavorare con noi sono uscite e dopo sono rientrate in percorsi criminali io adesso delle donne che hanno lavorato con noi al contrario invece son sai tutte quante le inseriti all'interno di Circuiti
Virtuosi quindi con nuovi onda un nuovo lavoro quindi il tasso di recidive bassissimo assolutamente sì
I nostri prodotti il caffè le capsule il tè e le tisane vado avanti perché mi rendo conto di avere solamente un minuto quarantasette ancora
Stiamo avviando nuovi progetti quello più ambizioso è un bistrot ovvero che cosa ah non si è salvato Babel vogliamo creare un Progetto che sia all'esterno e quindi più
Però come dire per somministrare il nostro caffè per farlo assaggiare per venderlo e farci lavorare all'interno le donne che terminano il percorso della mamma della pena
In ultimo economia circolare anche per noi è un tema fondamentale quando abbiamo cominciato ben dieci anni fa Napoli era in piena emergenza rifiuti
E la nostra busta di caffè l'abbiamo cambiata abbiamo tolto l'alluminio e abbiamo fatto plastica alimentare per far sì che venisse appunto riciclata adesso però bisogna stare al passo dei tempi la plastica non va più bene siamo stati adottati da una classe
Di ingegneria ambientale che fa un corso di studi proprio sull'economia circolare stanno lavorando sul nostro scarto di produzione che siano appunto Coffey Silvers Keane
E stanno mettendo a punto un materiale che potrà essere usato all'interno delle stampe tre di per fare il nostro nuovo paga Gino che starà completamente biodegradabile
Seduto dicendo che lavorare in carcere e complicatissimo lavorare con queste donne è complicatissimo
Soltanto che sono donne che se avessero avuto altre opportunità nella loro vita sicuramente non sarebbero entrate in carcere questa cosa noi la riscontrammo tutti i giorni tant'è vero che l'abbiamo fatto nostra un po'la fase di Simone de Beauvoir che dice donne non si nasce ma si diventa ribaltando la sola nostra cooperativa ovvero Lazare le non si nasce ma si diventa se queste non avessero avuto un Welfare molto più forte sicuramente non sarebbero
State nostre lavoratrici grazie grazie mille
Perfetta il sette maggio vengo a Napoli con buone notizie ci rivediamo capelli quel numero di telefono ecco sul bene
Io porto a casa dal lavoro allora se no perché sembra io faccio la giornalista la vita vera diciamo quasi hanno messa qua sul palco per colpa di Luca Raffaele va bene
Allora siamo al numero nove nove la casa editrice che non bacia le mani cioè non è che la mettiamo la mettiamo giù difficile anzi avete oggi è difficilissima Rubbettino
Ciao grazie grazie oriundo Rubbettino molte
A voi
Allora sono Florindo Rubbettino insieme a a mio fratello Guido la casa editrice Rubbettino che quindi una impressa che sta nella filiera culturale e creativa
Pensiamo però anche una industria manifatturiera perché ci occupiamo anche di carta quindi di stampa di pacato Jimi e tutto ciò che ha che fare con la carta
è un'impresa che nasce quasi cinquant'anni fa da nostro padre Rosario Rubbettino che ha costruito questa realtà come vedete nel centro della Calabria e la Calabria montuosa
Sulla Sila quindi non luogo non propriamente crocevia di traffici culturali e imprenditoriali
Mio padre aveva un legame viscerale col territorio questo una costante che rimane che ritorna sempre la nostra storia
Nel senso che lui aveva in mente proprio di voler dimostrare quanto si potesse costruire su un territorio dove magari nessun manuale di economia avrebbe detto poteva nasce una Ka si Te c'è un'industria importante
Est che si potesse fare e che la sua scommessa non era solo la scommessa di un imprenditore ma la era la scommessa di un intero territorio che somma grazie a a questa realtà poteva costruirsi un futuro oggi vi do qualche numero velocissimo Rubbettino lavorano circa cento persone è una casa idrici che pubblica circa trecento titoli all'anno un catalogo di tre mila titoli
Quella è la realtà imprenditoriale però nella nostra storia e nel sogno di mio padre c'era appunto quello che dicevo prima il voler in qualche modo legare il destino di questa impresa quasi farne una una una una costruzione pedagogica per un territorio per una più ampia realtà sociale ho voluto citare due giudizi su due studiosi Giulio Sapelli Pierluigi accetta e nell'incontro con mio padre giusto Giulio Sapelli parlo di un manipolo di pazzi che lottava contro sua assume pendolo riprendendo la famose immagini Giustino Fortunato sul Mezzogiorno oppure Pierluigi accetti e ricorda questo coinvolgimento delle persone in un rapporto educativo di crescita personale
E comune nel realizzare un'industria con questa eredità abbastanza pesante nostro padre ci ha lasciato molto giovane su ormai venti anni fa io e mio fratello e tutti i collaboratori le persone che fanno questa squadra abbiamo sempre portato avanti con questo chiaro imprinting è la nostra la nostra realtà c'è stato chiesto appunto anche noi raccontano un fallimento
Un fallimento è quello di una delle di un progetto che avevamo costruito provando a ribaltare quella che solitamente la logica dei rapporti tra privato e pubblico
Abbiamo provato a convincere un'istituzione pubblica a dar vita a insieme a noi una fondazione per fare promozione e promozione culturale promozione sociale
In particolare presso la Fondazione Rubbettino abbiamo issata a fare diffusione libro promozione culturale educazione alla lettura nei luoghi soprattutto del disagio nelle carceri negli ospedali
Là dove c'era appunto il bisogno ecco questo Progetto è fallito perché per molti anni abbiamo continuato a spingere nove su questo acceleratore nella totale disinteresse l'istituzione pubblica che doveva aiutarci a portare avanti un progetto di valenza sociale e lì appunto abbia abbandonato ma non ci siamo fermati nel senso che abbiamo rafforzato il nostro impegno
Ad andare avanti in questa in questa direzione abbiamo si tratta ovviamente di un'impresa profitti quindi che ha cercato un mercato uno spazio editoriale aperto ha coniugato materiale materiale grazie a questo connubio tra cultura e manifattura
Ha costruito una squadra i nostri collaboratori quindi facendo leva sull'innovazione sulla formazione sul mercato tutte cose
Abbastanza ovvie per un'impresa che vuole stare sul mercato
E però appunto abbiamo sempre guardato a questo impegno sull'economia civile ho provato a chiamarle pagine visto che facciamo libri di economia civile
Innanzitutto attraverso i nostri libri nei nostri libri proviamo a diffondere quel pensiero critico che nel mercato editoriale
E presente ma è sempre più complicato far passare mercato editoriale è un mercato iper concentrato dopo dove i grandi gruppi impongono in attraverso tutta la filiera non solo la produzione ma anche la distribuzione soprattutto delle idee quindi abbiamo provato a iniettare dei in qualche modo degli anticorpi di pensiero critico appunto rifacendosi alla tradizione illuminista
Da cui lo stesso genovesi arrivava la battaglia delle idee provare a far scontrare le idee perché le idee su unico sono l'unico campo su cui le battaglie possono avere terreno terreno fertile e soprattutto abbiamo provato a conciliare sono tantissimi nostri libri da questo punto di vista che economia ed etica
Attraverso il racconto di come si può fare impresa è etica attraverso il racconto del ruolo sociale dell'imprenditore ma anche dei sindacati organizzazioni sindacali del mondo della cooperazione
Abbiamo provato anche a dare un contributo al Mezzogiorno dal punto di vista delle idee provando a iniettare anche qui anticorpi che potesse in qualche modo contrastare quella che è la cultura dominante qui ho provato a raccontarne qualcun e soprattutto la battaglia delle battaglie per il Mezzogiorno è una precondizione una vera e propria cauto condizione che
La diffusione della cultura della legalità Rubbettino ha in catalogo più di trecento titoli che indagano i fenomeni criminali da diverse prospettive
Lo facciamo dagli anni ottanta quando ancora non era una moda editoriale non era una cosa che pagava sul mercato molti autori studiosi anche siciliani venivano da noi in Calabria pubblicare
Libri che alcuni editori siciliani rifiutavano di pubblicare siamo il primo editore che a messo nel titolo di un libro la parola 'ndrangheta quando la 'ndrangheta era un fenomeno assolutamente sconosciuto
E non lo facevamo dagli con nomi cognomi raccontando e spiegando la per il pericolosità non bacio le mani alla campagna che da tempo portiamo avanti per riaffermare non solo il valore della legalità ma il valore dell'autonomia della libertà
E il fatto che la legalità convenga perché appunto non baciando le mani ci si come dire crea uno spazio di autonomia di libertà che consente di opporsi a qualunque formanti illegalità
Dicevo di questo rapporto fortissimo col col territorio siamo in territorio interno in territorio montano in una di quelle aree interne in via di spopolamento
Che in tutta la penisola
Costituisce uno dei problemi cardine del dell'appunto della demografia dello sviluppo territoriale abbiamo voluto dimostrare che sviluppo e modernizzazione non si fermano alle pendici di una montagna e abbiamo provato a costruire un modello voluto di territorio soprattutto costruendo delle piattaforme con altri attori del dello sviluppo
Che in quei territori sono presenti non è ovviamente un territorio che dispone di filiere di distretti ma un territorio dove ci sono delle esperienze lo abbiamo provato
Piuttosto che ragionare verticalmente in termini di stretto in maniera orizzontale di piattaforme provando a individuare chi sono i chi erano gli attori che condividevano questo percorso e costruendo un network e sta cercando incidere sul territorio
Diamo forza a iniziative culturali sul territorio promuoviamo un festival che lasciava Kakà il Biaggi e culture mediterranee che un uno dei principali festival italiani
Interamente prodotto e finanziato dalla casa editrice come testimonianza per il territorio e come sviluppo appunto culturale che può si può arrivare attraverso la cultura gli annunci un rapporto fortissimo con la comunità
Un rapporto fortissimo col mondo la scuola siamo stati premiati due mesi fa come migliore azienda italiana per l'alternanza scuola lavoro per i progetti di qualità di alternanza scuola-lavoro che facciamo
Per la sostenibilità sapete ogni libro in qualche modo consuma carta per ogni libro che pubblichiamo con alcuni nostri partner piantiamo un albero contribuiamo a che creare il parco Green Books
Abbiamo il cinquantacinque per cento del fabbisogno energetico all'azienda
Coperto dal foto colto dal dal sei dal fotovoltaico dai pannelli vedete anche la voglia di coniugare bellezza impresa un'altra parola chiave presente nella nostra storia ricitiamo ovviamente il cento per cento degli scarti di carta nel cartone tantissime certificazione tra cui la F S C salva foresta e poi soprattutto un grande progetto per il futuro che la Blair redditi che è un lato lussi un po'for Research in bocca tipografi che vuole essere non solo un luogo della memoria di testimonianza di formazione ma un luogo aperto alla comunità perché possa entrare fare sperimentazione innovazione comunità costruire appunto quella generati vita che credo sia il valore che sta più a cuore a tutti grazie grazie mille grazie
Poi la numero Petri vediamo presto allora abbiamo l'ultima storia ma non c'è Anna fiscale cooperativa sociale quid che a cui che appunto anche qui la moda che diventa etica
Diventa di tendenza io voi sapete che sono affezionate perché la prima copertina di buone notizie due mila diciassette è stata grazie ancora perché dopo da cosa nasce cosa insomma il Corriere un po'aiuta
Anna fiscale che è stata una delle fondatrici non c'è ma c'è con noi Giulia un strana Giulia che tiene i sette minuti tenga tenuti promessi Simo
Dunque e buona sera a tutti quanti grazie infinite per l'opportunità di raccontare la nostra storia qui io appunto sono Giulia Osten oggi o la l'incredibile opportunità di raccontarvi la nostra storia quello che progetto qui fatti e questo bel canta un mi mi richiama l'attenzione al progetto quinte nasce nel due mila e tredici
Con la l'obiettivo di creare opportunità di impiego e di inclusione sociale attraverso il lavoro per persone in circostanze di fragilità soprattutto donne e lo fa coinvolgendo le nella produzione di collezioni di moda
Attraverso il recupero di rimanenze tessili
Dunque abbiamo l'elemento sociale elemento ambientale che si coniuga in maniera indissolubile con l'aspetto di mercato il team di fondatori capitanato dall'allora giovanissima
Anna fiscale a venticinque anni aveva appunto questa intenzione di portare nel proprio territorio dopo viaggi
Le prime esperienze professionali all'estero è tornata a Verona dove voleva veramente offrire un valore aggiunto un quid in più attraverso la propria attività insieme un team di giovani
All'interno di un settore forse inflazionato come quello della moda etica ma allo stesso tempo un'eccellenza tutta italiana offrendo
Il proprio contributo cercando di rendere più inclusivo il mercato del lavoro italiano rivolgendosi in particolare a donne ancora purtroppo limitatamente inclusa all'interno del nostro nel nostro mercato del lavoro e in particolare a coloro che appartengono a gruppi sociali
Che a maggior ragione per in virtù di problematiche personali problematiche sociali faticano ad accedere al mercato del lavoro le siamo una cooperativa sociale una cooperativa di tipo di che attraverso l'inserimento lavorativo rivolge opportunità di inclusione a categorie definite svantaggiate dalla legge
Come persone con invalidità con tossicodipendenza alcolismo ed ex detenuti e detenuti ancora all'interno del carcere
Quindi queste sono le categorie appunto in che come cooperativa sociale a cui ci rivolgiamo
Ma accanto a queste la volontà fin dall'inizio è stata quella di rivolgersi anche a persone Lippi la cui vulnerabilità è riconosciuta a livello globale internazionale da istituzioni come l'Unione Europea
E le Nazioni Unite ma che poi di fatto nel contesto italiano non vengono supportate da una normativa che appunto l'aiuti nell'accesso al mercato del lavoro si tratta di donne vittime di violenza vittime di tratta lavorativa ed è la prostituzione emigranti
Dunque
Parlo anche gli un attimino del del fallimento di cui di qui tutti quanti hanno parlato la prima idea di Creed è stata quella di offrire impiego attraverso un attività nella nel mondo della moda che appunto sia declinata all'inizio come primo archetipo dirà
Nel prendere capi invenduti di altre aziende modificarli con personalizzare agli e poi rivenderle questa è stata la primissima idea ma in un'ottica di aumento e sempre più creazioni d'impatto sociale e questo non si è reso replicabile non si è reso scalabile nei primi mesi quindi questo
è stato è stato riconosciuto però si riconosce ma comunque l'elemento di incredibile inquinamento che proviene dal dal settore della moda è considerato è anzi provato essere il il terzo settore a livello globale per inquinamento
L'inquinamento che proviene dai capi invenduti e a valle però c'è inquinamento anche a molle a monte c'è uno spreco anche a monte e questo in quale senso nel senso che a l'industria moda crea tantissimi migliaia e migliaia e migliaia di chilometri di tessuto ogni anno è spesso questi tessuti vengono sprecati avanzano l'interno della vendetta nei magazzini delle aziende tessili che ne producono in eccesso di magazzini delle aziende di abbigliamento che ne acquistano in eccesso ed è stato lì che qui d'si è rivolto ha iniziato utilizzare queste queste ma questi materiali dice densa tessile nella creazione sì del nostro marchio Progetto PID indipendente
Sia
Di collaborazioni con altre aziende quindi sviluppando collaborazioni in coprendo in con altre aziende
Il la declinazione di questi tre elementi quindi sociale ambientale e di mercato hanno portato alla creazione di un forte prodotto e di Allo stesso tempo accompagnato da un modello di business che ha sostenuto la nostra crescita nel corso degli anni qui da nato nel due mila tredici ad oggi questi sono i numeri
La cosa che però è stata fondamentale è stata anche la scelta di entrare nel mercato diversificando e collaborando il più possibile con tutte le realtà con cui poteva appunto qui collaborare nel proprio territorio
Per cui oltre alla creazione delle nostre collezioni che vengano nei nostri negozi che sono cinque attraverso l'e-commerce
E a Patrasso una rete di negozi multimarca distribuiti fra Nord Centro e Sud Italia Adamo iniziato anche a collaborare con altre aziende
E per altre aziende intendo sia marchi di moda come Calzedonia Intimissimi Vivienne Westwood ma anche aziende che appartengono ad altri settori faccio il nome di natura sì di Gardaland
Con queste aziende noi creiamo proponiamo prodotti etici
In comprendente che sono creati nella nostra sede produttiva a Verona per mano di persone con trascorsi di fragilità e utilizzando le rimanenze o dell'azienda di riferimento o che abbiamo nel magazzino
La nostra storia è quella di una realtà piccolina che nel corso di poco tempo riuscita crescere significativamente adesso siamo in centoquindici
Soci lavoratori dipendenti ottanta per cento donne quindici quindici nazionalità diverse il sessanta per cento appartiene a contesti di proviene da contesti di fragilità
Ma siamo sempre più motivati a crescere e a sviluppare ci più possibile
Cercando di lavorare sicuramente sul prodotto cercando di renderlo sempre migliore per offrire un prodotto che diventi si parlava prima di render mense Stream l'economia civile il prodotto etico per cui cercando di a avvicinare sempre più consumatori a questo genere di a questo genere di prodotti a questo genere di consumo votando con il proprio acquisto
La il passaggio usciste di paradigma all'economia sociale economia civile ma allo stesso tempo facendoci spirare dall'impatto sociale che abbiamo avuto fino ad ora
E che speriamo di avere sempre di più nel corso dei prossimi anni proprio a questo proposito lo lo sviluppo dell'impatto sociale che stiamo cercando di acquisire sempre più se è sviluppato negli ultimi mesi con l'implementazione di oltre percorsi di inserimento lavorativo di formazione all'interno della nostra cooperativa
Anche con la creazione di progettualità che permettano le persone oltre che svilupparsi professionalmente
Di ottenere un supporto che vada oltre il mondo lavorativo e pur essendo appunto una cooperativa che offre lavoro adesso stiamo sviluppando anche progettualità che ci danno grandissime soddisfazioni
Offrendo anche supporto psicologico burocratico un percorso di digitalizzazione Seat
Parlava prima di intelligenza artificiale lo shift che stiamo facendo rendendo lo strumento della digitalizzazione veramente utile anche per persone che spesso trovandosi emargina Società avviene anche in virtù di una norma finalizzazione da questo contesto e quindi stiamo cercando di sviluppare sempre di più con un progetto che abbiamo cercato di chiamare simbolicamente liberamente
Cercando di aumentare sempre di più il nostro impatto e sperando di vedere
Sempre più realtà ed incoraggiare sempre Peralta ha svolge l'attività secondo questi questi valori grazie
Il suo perfetto grazie Giuliano bellissima questa casacca con stranamente in basso
Già fatte affluire molto bella grazie allora siamo arrivati alla fine quindi siete stati eccezionali tutti perché
Le storie sono state molto interessanti ma la giornata di lavoro è stata molto intensa mentre adesso elaborano un attimo i dati dei voti che avete dato
Con attraverso l'acqua abbiamo proprio un minuto io ne approfitto per dire anch'io grazie a una parola che oggi si è sentita molto
Grazia Federcasse Bcc ha secca Nesta Confcooperative a tutti quanti hanno reso possibile questa tre giorni anche per aver coinvolto il mio inserto buone notizie l'inserto del Corriere della Sera che è nato proprio un po'prendendo spunto da tutte le parole che oggi sono state ascoltate dall'idea che neppure chi fa comunicazione si può chiamare fuori quando si cerca di costruire tutti insieme
Un futuro appunto di progresso di crescita ma che sia come diceva il professor Zamagni una crescita inclusiva quindi alla portata di tutti io sono contenta perché ogni settimana riusciamo a raccontare la filosofia ma anche la pratica insomma di queste di queste buone pratiche il bene genera bene le buone pratiche generano altre buone pratiche quindi insomma questa è un po'la finalità anche del nostro lavoro
E possiamo far salire tutti siamo pronti allora i dieci rappresentanti delle dieci in prese di responsabilità grazie possono salire cioè i dieci gare che sono venuti prima
Fate l'applauso così che sembra che stiamo posto le tradizioni
No no assalite salite salì salì salì dovete salire
Salite rimettete qua tutti dietro di me
Allora intanto c'è per tutti e dieci c'è il riconoscimento il riconoscimento del primo festa della prima edizione del Festival delle dell'economia civile
Cioè per tutti quanti
E a no ah ecco di qua m'è venuto in mente quando abbiamo scritto di voi ha ragione era un pezzo piccolo meritava di più mettiti qui stringente mi
Anche tu tu aspetta questa era la la mi è la sedia d'appoggio per l'anziana
Allora per ciascuno di voi
Ho la potevamo non fare un Sestri poteva mancare è certo allora per tutti voi c'è il il riconoscimento quindi siete ufficialmente le dieci realtà
Di responsabilità civile premiate riconosciute dal dalla prima edizione di questo festival
E invece per premiare le altre realtà scelte dal dal pubblico io chiamo sul palco Giovanni Battista Costa al presidente di Next Augusto dell'Erba presidente di Federcasse Silvia Vacca presidente di SEC
Resti in bianco
Da tempo buoni buona sera state qua vicino a me ecco che voi state qui allora i premi sono qua allora il primo classificato dalla giuria popolare o ma mi sento veramente di un incrocio fra la Cuccarini Simona Ventura e Raffaella Carrà facevo la giornalista una volta allora
Il primo premio chiede che consegna Giovanni Costa presidente Dina extra quindi glielo consegniamo
E va a la dopo a salire
Il terzo premio che va bene io faccio la giornalista ve lo ripeto non è che faccio questo mestiere terzo premio che consegna Silvia Vacca presidente dove sei Silvia no stavo venendo a Leeds è per per Thea natura
I detergenti dall'olio di frittura
Il secondo premio che viene consegnato da Augusto Dell'Erba presidente di Federcasse erba produrrà Rubbettino
La casa editrice calabra che non ha paura di combattere la 'ndrangheta e il primo premio quello che io stavo dando subito togliendo la sostanza
Che invece consegna grazie presidente il presidente Giovanni costava
Lazzara l
Benissimo allora io
Vale a dire qualcosa presidente fa mai acqua se no adesso l'ho parlato solo due parole veramente fantastica questa cosa io quand'ero lì ad ascoltare detto ma come si fa a fare cioè a scegliere chi premiare quindi hanno spaccato reale forte di quello che significa vivere una nuova economia
Nel Corco come Nesta è veramente i chi sta a cuore che questi valori vengono trasferiti a tutta l'economia quindi grosso lo sforzo e cercare che tutte le aziende abbina un esempio
Da tutti voi e sarà lo sorti tutti i consumatori di acquistare da diede come voi per il in modo che tutte le aziende in tutto il mercato anche le multinazionali piaciuto molto
Veda di il Leroy a Betlemme no che anche loro
Debbano diventare delle aziende dove l'uomo
è è partecipe quindi che diventino una comunità di persone e che il capitale diventi veramente al servizio qui è un altro mondo che vogliamo costruire i credo che questo
è il nostro simbolo è il nostro obiettivo grazie presidente anche magari figlia Butterfly anche già il microfono fai anche tu un saluto
Lei intanto davvero grazie per tutte queste storie che ci avete raccontato ce l'avete
Insegnato delle nuove parole dell'economia civile dall'emozione di Luciana Delle donne alla lentezza della Della chiocciola per noi siete ambasciatori soprattutto nel creare un immaginario nuovo di economia grazie davvero
Grazie molte presidente lei vuole fare un saluto ed ascoltato stamattina ma far controllare soltanto grazie al loro
Per questa partecipazione poi devo dire la mia simpatia personale ma la mia conterranea Luciana Delle donne perché del Canale il tenente calate in casa e quindi consentitemi di manifestare questa personale simpatia
Perché so quanto sia impegnata da tanti anni a questa parte perché lei era una banchiere a d'assalto tanti anni fa e quindi ha fatto un percorso veramente straordinario brava Luciana grazie molte a tutti
Grazie a tutti voi la serata prosegue sto guardandoli dirle la regia devo di ah no vieni tu a rivalutare abbia un suo o disabili orgogliosi del proprio problema il signor grazie
Grazie grazie a tutti voi dal fu il più prova fuori le nel capo d'una serata del tanto possiamo scendere possiamo spurio di scendere grazie se non sbaglio grazie a tutti voi prego
Lazio
Grazie grazie
Allora
Diciamo che non era previsto quest'intervento ma iniziata da ora il fuori festival e fuori va Ippolita estiva l'iniziato un bellissimo spettacolo che si chiama è tutto calcolato Di Lorenzo Baglioni che sta arrivando ha trovato deprimente un contrattempo
E arriverà fra pochi minuti per fare un percorso di musica e parole
Io vi dico solamente un po'di numeri
E poi lascio la parola ovviamente
A questa parte più artistica dedicherà la bellezza che oggi eravamo connessi in streaming due mila trecento persone connesse sullo streaming attraverso YouTube e Facebook ed eravamo
Grazie a voi
Ed eravamo in altri due luoghi qua Firenze uno in una scuola l'istituto Galilei che ringraziamo per averci ospitato che ha contenuto più di centocinquanta ragazzi che hanno fatto dei percorsi laboratoriali
Con lo streaming collegato e hanno realizzato dei progetti di economia civile mentre noi eravamo raccontare l'esperienza e le storie e un altro spazio che si chiama spazio fieri dove hanno ospitato altre cento persone quindi i numeri di questo primo giorno sono stati particolarmente significativi e lo saranno anche domani
Vi dico quale sarà il programma parte Baglioni che interverrà fra poco
Alle nove ci ritroviamo qua nel Salone dei Cinquecento con lo spettacolo illustrissimo Signor Duca Cosimo primo dei medici spettacolo teatrale a cura di Muse che ringraziamo per tutto il lavoro che ha fatto
Alla scoperta della sua diligenza e attraverso gli affreschi del Salone dei Cinquecento sarà una rappresentazione unica che ci metta a disposizione Muse e avremo la capacità di guardare questo salone da un altro punto di vista storico e anche inedito
Quindi qualche minuto solamente per attendere il nostro primo artista di questo fuori festival inizieremo con una breve performances e poi ci potremmo un momento di pausa perché la giornata è stata particolarmente lunga e fitta e quindi un po'di pausa ci vuole anche l'inattesa tanto vi ringrazio ringrazio a tutte