Intervista ad Elvira Migliario, curatrice con Leandro Polverini del volume di AA.VV. "Gli antichisti italiani e la Grande Guerra" (Le Monnier)

Radio radicale un saluto da Giuseppe il video non poche volte io affrontato il tema del rapporto con la contemporaneità da parte degli studiosi di civiltà antiche siano essi i filologi siano essi storici
Dell'antichità o con romanisti storici del diritto o filosofi o storici della filosofia della filosofia antica questa volta affronterò un argomento specifico anche in coincidenza con il centenario della Grande Guerra della prima guerra mondiale
Perché qualche anno fa
A Trento si è svolto un convegno sul rapporto fra gli antichisti italiani
Il problema dell'interventismo del neutralismo riguardo alla primo conflitto mondiale sono stati pubblicati uscito da poco un libro che raccoglie gli atti di questo convegno il libro si intitola gli antichisti italiani e la Grande Guerra pubblicato dalla casa editrice le Monnier il libro che ha visto con la cura di due storici
Mondo romano in particolare Leandro Polverini ed Elvira miliario la professoressa miliardi con il nostro ospite è benvenuta professoressa
Recherà che volessi era no intanto presentiamo la un po'ai suoi Aia agli ascoltatori lei insegna storia romana all'Università di Trento il vero e che con una specificità si è occupata di storia agraria e territoriale
Sì anch'essi all'inizio della mia carriera mi sono occupata di storia carie territoriale ma mi sono occupata anche di storiografia negli ultimi anni e ho approfondito lo studio delle Alpi nell'antichità
Anche gli storici che ci saranno occupati delle Alpi antica realmente o dal momento che è assente il polso Polverini diciamo che anche il professor Paul Ghidini un
Stato professore di storia romana nel senso che è in pensione ha fra l'altro la necessità alla Sapienza e a Roma Roma tre anche lui Siviglia pari a varie pubblicazioni intanto le chiedo di darci il profilo generale in pochissimi minuti
Di questa situazione cioè di questo libro perché c'è un capitolo originario di Gustavo Corning che da una visione generale del rapporto fra intellettuali e grande guerra in Europa
Nell'ambito di questo rapporto poi vediamo di inseguirlo uscì il tema specifico delle delle dei saggi inclusi in questo volume
Certo avevamo deciso
Di clona Leandro Polverini che considero mio maestro che come lei ha rilevato e senz'altro uno dei massimi specialisti di storia della storiografia soprattutto per quello che riguarda gli antichisti
Si era deciso di riservare a Gustavo Corni l'intervento di apertura del convegno perché poi tradotto nel primo contributo degli però proprio perché da uno storico dell'età contemporanea è specialista della cultura tedesca e della politica tedesca dei primi decenni del ventesimo secolo ci aspettavamo per l'appunto una visione d'insieme che è poi quella che è chiaro che ci ha dato e che lei ha ricordato affari apre il volume
Perché Gustavo Corni appunto osservato come la prima guerra mondiale che carta in qualche modo una novità non soltanto ovviamente per le dimensioni mondiali come capiamo ma anche perché ha visto per la prima volta impegnati in maniera totale intellettuali di tutti i Paesi coinvolti nel conflitto
E nella sua panoramica per l'appunto riservato all'Europa ma non solo perché ci sono anche degli agganci con quello che avveniva negli Stati Uniti
Ha saputo mettere in evidenza molto bene come lei avrà visto
Il le modalità con cui gli intellettuali e riescono non soltanto a mobilitare l'opinione pubblica ma a mantenere viva l'attenzione sul conflitto per cui viene avanzata alla l'ipotesi che si sia trattata della prima occasione diremmo oggi globale
Che ha visto una mobilitazione tramite tutti i media allora disponibili nei quali gli intellettuali si sono impegnati completamente facendo leva facendo leva sui nazionalismi
E volando che in un certo senso soffiando sul fuoco questo saggio in realtà questo saggio primo saggio ci rideva di cornici
Messo anche in controluce ci fa capire anche la differenza di ruolo
Che avevano un secolo fa gli intellettuali l'influenza di intellettuali arrivano nel dibattito pubblico è anche Polemone logico non solo polemico
E rispetto alla in influenza degli uccelli o nell'altro accoglie ma c'è dobbiamo anche dirlo non solo per il peso e la statura degli intellettuali di allora perché il peso la struttura si commisura avanti alla possibilità di potersi far sentire la propria voce
Invece oggi lo stesso tema del nazionalismi vengono affrontati su prospettive senza toccare la legittimità o no un masso comma prospettive mezzi strumentali benna ben diversi
Lei sa professoressa che nei giorni scorsi a Santa si è occupata del fatto che l'Università di Roma
Sia il centro di eccellenza per gli studi di antichisti Carlo occorre dire che lassù in questo capitolo di Leandro Polverini
Il primo capitolo sulla storia antica in Italia al tempo della Grande Guerra ci fa capire che il Novi sub sole cioè la storia
La scuola romana di antichisti che in particolare ma in generale quelle italiana ma soffermiamoci a quella romana già all'inizio del ventesimo secolo annoverata studiosi di antichisti Ca'di primo piano a livello non solo europeo mondiale e lei penso occhio Ettore Pais Gaetano De Sanctis e ci fermiamo qui con quelli esaminati da Polverini
Sì che parte come lei ha visto mica lasciare affina con Carla Julius Beloch care junior spero perché è un maestro di De Sanctis
Un tedesco che per motivi di salute si era trasferito in Italia e poi c'era rimasto e che aveva dato uno spessore alla scuola di antichisti caro ma alla con con una perché le clienti ieri tutti di primissimo livello che forse per la prima volta portano antichi etnica italiana ai livelli della grande scienza tedesca me la grande scienza tedesca di cui togli stessi antichi italiani si sentivano finti
E i piccoli appunto il conflitto il contrasto al momento della Presa di posizione a favore della guerra da parte di una generazioni di studiosi illustri che si riteneva figlia spirituale dei maestri tedeschi
Sì quello in modo particolare con la generazione con la generazione del grande Giorgio Pasquali che polemizza era con Ettore Romagnoli sostenuto invece dal suo maestro Girolamo vitelli ma su questo arriveremo perché questa dicotomia questo confronto culturale di storia degli rende la cultura che è una storia non di polemiche di pure Micucci e come spesso si siamo oggi ma di vera e propria profonda
Visione Weltanschauung diverse
Rilevo anche
Dobbiamo procedere a volo d'uccello intanto questo saggio di Leandro Polverini ci rileva importanza intanto ci fa conoscere fa conoscere al lettore che interessato
Alla storia antica o su uno stunt fa conoscere meglio uno studioso relativamente sconosciuto come bello con meno sconosciuti Pais soprattutto Gaetano De Sanctis
Ma devo dire che trovo molto interessante l'intervento
Nella forse rotture più giovane che si è cimentato in questo convegno cioè Federico Santangelo sua Ettore Ciccotti l'interventismo di un solitario con un punto interrogativo perché io avrei tolto e poi dirò perché
Diciamo subito chi è stato Ettore Ciccotti
Ecco Clary Ciccotti è stato un grande giurista convertito sia lo studio della storia antica
E in realtà le posso dire una cosa che secondo me è uno storico
Di Roma se non arco inizio neanche di fonti del diritto romano è monco Majolino
Non è una lobotomia assurda quell'inganno perché spesso voi però voi fate spesso incontro PD Antichi Istica
E anche i libri di non discusso con il compianto Diego Lanza però io sono gliela ecco no io abbiamo fatto due anni fa un in occasione della pubblicazione la storia della filologia
Pubblicato da Carocci minacce lui era uno dei tre curatori mezzi si vedeva che era quello che ha messo di più l'impostazione che sia consonanza ma come mai quando faccio i convegni
I tra gli antichisti chiamate i numismatici gli archeologi
E gli storici la filosofia antica e non chiamati i romanisti
Perché sono filologi anche loro se pensiamo all'interpolazioni e Diego Lanza mi ha dato una risposta che non mi ha convinto fino alla fine ha io l'ho fino in fondo io l'ho detto perché noi analizziamo i testi letterari
E io credo che la dicotomia nella all'idea che lo storico del diritto che naturalmente non può che essere aver fatto studi giuridici questo fuori di dubbio nonna legittimi però il l'isolamento o all'isolamento degli storici del diritto anche se l'isolamento di Ettore Ciccotti è e il dettato da altro ma questo era un modo perché Ciccotti
Ha potuto scrivere quella grande storia nell'economia economia schiavitù
Grazie al fatto che in fatto le due opere più importanti sono state scritte sulla storia schiavitù imminenti nella romantica sono stati scritti da due giuristi nel Novecento il primo la prima metà Novecento diciamo concussi
Ettore Ciccotti è il secondo da Francesco De Martino
Economia e società in romantica e naturalmente il la cartina di tornasole per certe tematiche la formazione giuridica
Scusi in questa
Questa digressione però ecco Ettore Ciccotti come diceva lei rosso in un giurista che si è cimentato poi nella storia di Roma tecniche permettono anche di chiarirmi quello che lei prego Valente rilevassero prima
Perché la dicotomia che lei giustamente lamenta non esiste fra gli storici dell'antichità tant'è che io lavoro normalmente con con lei si stava Ricci del diritto romano
E la mia formazione mi ha portato a tenere in gran conto i lavori degli italici del diritto per cui
Quello che lei rilevava e c'è un atteggiamento dal filologiche che ha fra gli storici grazie al cielo questa bandiera non c'è ha superato si è affrancata dal suo maestro bene
Ma io non mi sono laureata con De Cola
No ero laureata con Emilio Gabba che ha tecnico aveva avuto
Un enorme attenzione alle fonti giuridiche certo grande esperto soprattutto ma non solo per la storia dell'esercito una sala Cento oraria del territorio del territorio di certo in ogni e allora Ettore Ciccotti ridevamo insieme privo di è certamente
Allora Ettore Ciccotti
Oriol da figura curiosissima figura rito chavista interventista
Quando lei prima ricordava giustamente la differenza lei il peso che gli intellettuali avevano cent'anni fa rispetto a quello odierno con l'irrisorio
Basti pensare che molti di questi personaggi di cui ci siamo accostati al convegno di Trento
Si erano anche politici se non di professione erano intellettuali prestati alla politica e avvieranno ricoprivano incarichi politici che erano stati eletti e Chicco atti ha iniziato nei ranghi del partito socialista
E poi le sue posizioni interventiste lo hanno portato a prendere sempre più le distanze dal suo partito
Ma quale è stato il traghetto quello che l'ha portato ad allontanarsi e nell'interventismo
L'interventismo quindi in questo di staccandosi da quelle che erano le posizioni ufficiali del partito come giustifica Luís l'interventismo Scotti
La giustifica con il fatto che la guerra avrebbe riportato l'Italia sui confini naturali è uno degli intellettuali qui compare questo concetto che avrà narra una storia anche molto negativa quest'idea dei confini naturali il cavallo di battaglia degli intellettuali e redditizi ma non solo
E soprattutto perché Ciccotti con una lungimiranza che poi non a caso era condivisa anche da Pietro Bonfante un altro romanista di cui tratta Gianni Santucci nel esso volume
Dedichiamo Citipati era convinto che soltanto
L'azione palingenesi fissati una grande guerra avrebbe potuto abbattere gli Stati nazionali con le loro beghe che considerava di livello infimo e che paragonava quelle delle poleis greche quindi distruttiva in quel modo
Dicevo avrebbe potuto solo una grande guerra abbattere fare tabula rasa di questi nazionalisti mi e predisporre la nascita degli Stati Uniti d'Europa
Perché
Riteneva riteneva che solo gli Stati Uniti d'Europa avrebbero potuto dare una struttura un continente che secondo lui aveva una profonda decadenza
è questo come vede io lei ha toccato un tema che spulciando sbirciando il volume
Mi ha confermato sulla scelta che avevo fatto di parlarne
Adeguatamente proprio perché siamo pochi pochissimi messi dall'appuntamento bella delle elezioni europee il tema degli Stati Uniti d'Europa ha visto protagonisti già un secolo fa
Antichisti che non si sono arroccati in una turris eburnea astratta ma hanno poi cercato di attualizzare ab occorre dire che Ciccotti che è morto nel trentanove indirettamente polemizzò con il regime fascista le leggi razziali del trentotto perché scrisse pochi mesi dopo leggi razziali un saggio che poi fu pubblicato nella nuova rivista storica solo opposto mortem nella mille novecento quarantacinque
Sulla origine ebraica di di Orazio e in quel in quel saggio alle origini di Orazio si intitola così un saggio di poco più di venti pagine lui mette in connessione l'opera poetica di Orazio citando i brani specifici con alcune opere della dell'Antico Testamento in modo particolare il quale lettera ecclesiastico i proverbi nel Libro della Sapienza
Come per dire che insomma l'Europa si è fatta attraverso una contaminazione in cui la cultura giuridica romana la cultura più in generale i romana e antica greca ecco che quella ebraica giudaica hanno dato l'ossatura e su questo anche Pietro Bonfante grandissimo lo ha ricordato storico storico del diritto ma
Io devo dire che però un micio o molto un conduttore della
Della saggio su Giorgio Pasquali un filologo classico fra Berlino Roma corredato coi da un affacciato Princeton grafico
Di Haugwitz anche ieri a tutto Giorgio parte inedito esatto Giorgio Pasquali sicuramente il più grande filologo classico d'italiano bella
Del Novecento uno che può insomma capirla può competere con muri su fondi la mobilizza
E
Qual è la posizione di Giorgio Pasquali perché è molto interessante Giorgio Pasquali
Rilevante interesse che l'italiano di fare una politica mediterranea a esce tanto più un'alleanza con la Francia con la Germania i pessimi te le europee piuttosto che con la Francia
Certamente c'è da dire che Pasquali un sostenitori difensore a oltranza sfidando l'impopolarità tanti
Della della grande cultura tedesca della grande tradizione tedesca ma non soltanto della civiltà tedesca in generale lui sostiene per l'appunto che la Germania che ha il solo Paese civile d'Europa dove lo cito testualmente e questa questa suo questo suo apprezzamento incondizionato per la Germania non verrà meno nemmeno
Con il secondo conflitto mondiale
Direi che nella figura di tal quali noi crediamo veramente questo questo dramma degli intellettuali europei che devono fare a meno della Germania nel suo caso non non ci riesce non è possibile farlo
Quindi giustamente il titolo che Augusto Guida ha dato al suo intervento un filologo fratelli Roma rende perfettamente questo atteggiamento perché la cosa è sorprendente soprattutto alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni è che questa coerenza nella suo amore per il mondo tedesco questo suo apprezzamento incondizionato non gli impedirà di rientrare in Italia che arruolarsi come volontario
Non so se è comunque quello era ciò che era giusto fare pensa recedere di un millimetro dalla sua ammirazione per la cultura e il popolo tedeschi una posizione oltretutto assolutamente anomala in un panorama generale che era connotato dall'interventismo più o meno ha chiarito
Perché di tutti gli intellettuali di cui volume tratta solo due furono neutraliste avanti interventisti per l'appunto Pasquali da una parte del Franchi dall'altra ragioni diverso ma altrettanto coerentemente in un panorama l'abbiamo visto che invece era fortemente e quasi totalmente orientato verso l'interventismo
Vuoi per una giornalismo prosperato che pensava di avere la grande occasione con la guerra
Vuoi per gli intellettuali dalmati Giuliani friulani tridentini perché si vedeva dell'irredentismo il compito compimento di un Risorgimento considerato abortito
Costerà una figura come come Pasquali si staglia come un unicum quasi in questo panorama
Devo dire che questa visione Philopat Angela rimane germanica film insomma comunque vorrei dire quasi non comanda
Di
Quindi Pasquali fa Angioy rispetto invece a una visione più bizantina meridionale si mediterranea questo si riverbera successivamente qualche decennio dopo quando Giorgio Pasquali grande filologo qual era quale resterà fa una sottovalutazione
Degli studi bizantini Striscia
Però probabilmente perché aveva una dimensione più Germano Centrica più nordica non crede professoressa miliardi ma portare tutti annulla un sonoro l'esperta
Di Giorgio Pasquali o di
Tarja dell'archeologia però immagino che che lei abbia ragione senz'altro e poi un capitolo finale un capitolo finale naturalmente ho voluto uccello dobbiamo dedicarlo perché il convegno si è tenuto
Si è tenuto a Trento ma cioè una ci sono capitoli di un capitolo dedicato al ruolo la Grande Guerra nella storiografia dell'archeologia italiana
Maurizio varare un esperto di storia dell'archeologia ci sono pochi libri in Italia
Sulla storia le ricerche archeologiche adesso uscito negli ultimi due anni in qualche libro di Paolo maquillage sull'argomento ma Harari è sicuramente un esperto agli molto interessante questo capitoletto via rari ricostruisce il ruolo degli archeologi
Passando e lo dicono
Prego
Sì perché dimostra una eccezionali caffè vogliamo del del mondo degli archeologi rispetto a quello più impegnato nell'interventismo degli storici degli storici del diritto degli italici dell'intero gli storici dell'economia
Perché suggerisce in qualche modo come la militanza degli archeologi italiani si esplica che in altro modo
E posteggiata Tata fosse già datata agli ultimi decenni dell'Ottocento quando l'archeologia italiana aveva saputo conquistarsi un privato e delle postazioni importanti nel Mediterraneo
E e dunque la Grande Guerra per il mondo dell'archeologia non è una cesura perché perché gli altri gli archeologi
AVEPA alloggiavo una penitenza imponente ed espansiva
Grazie alle missioni archeologiche italiane all'estero accredita a Creta ricordiamoci che Federico pulper aveva iniziato gli scavi già negli anni ottanta dell'Ottocento
Ad Atene l'Italia nel mille novecentonove fonda la Scuola archeologica italiana che tuttora una nostra prestigiosissima istituzione all'estero
Ma c'erano archeologi italiani impegnati a Rodi incidere laiche Lidia dove addirittura verrà istituita una Soprintendenza archeologica con sede a Bengasi quindi gli archeologi avevano in un certo senso già un'attività
Intellettuale e politica che non aveva bisogno della garante
Rigenerazione che secondo invece vista originali rendez guerra avrebbe apportato cioè semmai presenza forte semmai diciamo che
Dopo la prima guerra mondiale no col periodo fascista e dopo soprattutto la tradizione dell'archeologia italiana viene ancora di più diventa ancora più fulgida si corrobora
Va nome su tutti i Massimo Pallottino che poi viene anche citato da Harari
Sebbene non ha capito dovrò leggermi questa opera francese in cui viene non certo punto viene
La figura di Pallottino viene anche ha parzialmente riconsiderata però è colui il quale Focide nel mille novecentoquaranta edizione francese a Parigi
Un manuali di etrusco logica in cui lui innova veramente quasi ex novo gli studi di etrusco logica
E poi successivamente abbiamo una tradizione di archeologi nomi su tutti Ranuccio Bianchi Bandinelli che guardasse in pare l'archeologia come qualcosa di non astruso rispetto al sistemi politici Russo oppure ittico dell'archeologia e degli scavi archeologici e uno delle sue dei dei suoi punti fui sì uno delle sue opere capitali
E poi
E poi professoressa
Con un synth exit giornalistica gli antichisti trentini Giuliani istriani ecco ci sono dei capitoli che si deve sono dedicati annullate agli archeologici nella sua
Diciamo sì zona d'influenza di azione ecco perché idea ripeto la radiazione ma ne è e
Non lo spazio che hanno nel volume non è dovuto a ragioni localistiche
Ma è dovuto all'importante effettiva delle delle posizioni che assunsero perché anche in quel caso ci troviamo di fronte a una serie di intellettuali che furono tutti i militanti e o direttamente o indirettamente pensiamo solo che Paolo ortiche grandissima archeologo Rovere Gaetano i era un amico intimo dai tempi della prima gioventù
Di Ettore Tolomei infatti voi pubblicate anche alcune lettere come il carteggio inedito è il collega cali qua di Trento che è riuscito ad avere accesso a questo archivio
E mi ha fatto il regalo di inquietante prima per cui ci siamo limitati a pubblicare
Lei lettere che è riuscito a consultare Istria rockettara listoni di audizione critica commenta sa
Lettera Vincenzo Calì
Vincenzo Calisti
Che appunto è uno studioso di di quel periodo di quel genere di di problemi e poi vi siete serviti alla fine di un capitolo conclusivo finale in un suo ricordo il
Dottrine politiche dei partiti politici dei movimenti politici soprattutto contemporanei come Paolo Pombeni
Il suo contributo paralleli improbabili rinvia alla classicità per la creazione del consenso politico agli scopi di guerra qual è la tesi
Detta in maniera una periodo in Aula sulla proposizione
Niente che ho Pombeni ci riporta sul grande scenario internazionale ci dimostra come l'uso e l'abuso del passato
Rischia riconoscibile come una costante e non con non soltanto nel mondo culturale italiano ma anche e soprattutto in quello straniero e il grande modello ispiratore è sempre Roma
E dunque uso e abuso della storia romana oggi diremmo una public istruttori o presunta tale che viene in qualche modo utilizzata per avvalorare asseverare posizione altrimenti indifendibili
Gli antichisti italiani e la grande guerra un libro che raccoglie gli atti di un convegno di qualche anno fa si è tenuto a Trento pubblicato dalla casa editrice le Monnier
Ne abbiamo parlato con una delle due dei due curatori primo curatore Leandro Polverini e e invece e ne abbiamo discusso con la professoressa il vira miliario che ringrazio
E io ringrazio poi auguro una buona serata grazie a lei di nuovo Grazia Luciana per l'assistenza tecnica e naturalmente un saluto e un ringraziamento da Giuseppe Di leva gli ascoltatori di Radio Radicale