XVI Seminario di Parole Guerriere. Seminari Rivoluzionari - Comunicare il cambiamento, la Rai e la Rete

Eccoci buonasera a tutti
Benvenuti alla sedicesimo appuntamento di parole guerriere seminari e rivoluzionari qui a Montecitorio come sapete c'è l'Aule in corso quindi il presidente Roberto Fico ci raggiungerà
Appena termina Laura questo per parole guerriere è uno degli appuntamenti più importanti più cruciali
Il titolo è comunicare il cambiamento la RAI la Rete
è importante questa questo tema di questa sera perché abbiamo detto nel corso di questi sedici seminari che è in atto una un cambiamento storico
è in atto una una svolta antropologica ed è cruciale saper e dov'erano comunicare questo cambiamento in atto ecco che allora poi man mano vi presenterò i relatori che già conoscete
Per noi le parole sono crea sì ma i mattoni della della comunicazione della del linguaggio che poi crea la realtà
Quindi necessario che tutti quanti elaboriamo un nuovo messaggio politico un nuovo linguaggio e allora il momento Cinquestelle quando è intervenuta nella scena intervenuto nella scena politica rimanendo tutt'oggi un unico mo'come dico nel panorama europeo e stato di dirompente poi proprio perché è riuscito ad utilizzare parole nuove con linguaggio inedito
Nella politica e questa sintesi di linguaggio e di messaggio politico nuovo noi l'abbiamo rintracciata in un discorso storico che fece Beppe Grillo nel due mila e tre vicino a piazza San Giovanni a Roma
Che si ti dava proprio parole guerriere confesso che fu scritto anche insieme a Gianroberto Casaleggio
Un testo più filosofico politico pieno di paradossi che animo moltissimo milioni di persone tutti noi ed è da qui da questo testo fondativo che nasce l'iniziativa di di parole guerriere quindi di approfondire insieme all'interno di questi seminari la necessità di un di di nuove parole che raccontino questa questa realtà appunto che cambia e quindi cercare insieme di approfondire queste anche nuove categorie di pensiero che vogliamo contribuire a creare però qualcuno si domanda ma perché siamo in un momento storico epocale di snodo siamo in un momento rivoluzionario proprio perché ci sono dei rivolgimenti in tutti gli ambiti della società pensiamo alle tecnologie
Nelle telecomunicazioni nei rapporti interpersonali nel lavoro penso anche all'allarme dei dei cambiamenti climatici
Agli effetti caotici delle grandi migrazioni della globalizzazione e poi ancora
A alla crisi ideologica delle dei partiti delle forze politiche che si ispirano ancora a tutt'oggi al Novecento dal Novecento
E allora tutte uguali in tutti questi elementi che in che intercorrono nella nella realtà odierna ci stanno portando il prospettando in dimensioni assolutamente inesplorate che non conosciamo e qui arriva l'importanza dei media
Della della RAI del servizio pubblico
Radiotelevisivo che deve aiutare accompagnare i cittadini verso l'emancipazione deve dico come ho detto anche prima deve ritrovare una missione Pillitteri Adago Gica che sia assolutamente rinnovata e che quindi si spenda
Anche proprio come servizio pubblico radiotelevisivo a di interpretarla creare e a costruire anche chiavi interpretative nuove che non esistono diverso in questa in questa fase citare Mario Luzi che dice che in questo momento le le cose sopravanzano le parole
E ciò che le cose che accadono i fenomeni di cambiamenti in corso sono così veloci abbiamo così tante informazioni che non ci sono più parole
Che riescano davvero ad analizzare la realtà la forza rivoluzionaria che questi cambiamenti contengono
Allora la RAI
Come sappiamo tutti quanti non si rivolge a a cittadini qualsiasi si rivolge a quei cittadini che la Costituzione chiama in causa con diritti e doveri e doveri perché dice che i cittadini devono svolge le funzioni e attività che aiutino
Ad emancipare la società
Dal punto di vista materiale e anche morale ed etico dunque è importante il ruolo che i cittadini hanno e che il servizio pubblico era di reclutare televisivo a nella necessita di un approfondimento culturale
E allora
Importante questo il contributo anche di porre le guerriere poter contribuire a questo pensiero delle del cambiamento a questa cultura della trasformazione che altrimenti come in molti casi accade
Ci fa oscillare fra visioni ultra pessimistiche oppure ultra ottimistica invece la mentre nell'ottica del cambiamento dell'evoluzione che è in corso che non è di per sé è un dramma ma qualcuno ce lo ce lo deve pur fare
Spiegare raccontare narrare nel senso più buona del termine allora io nell'attesa che aspettiamo appunto Roberto Fico poco è come presidente della Camera
Ha sempre sostenuto questi questi seminari lo ringraziamo aspettandolo
Ma passerei la parola al presidente della RAI Marcello Foa giornalista scrittore docente universitario che dal ventisei settembre due mila e diciotto sei diventato presidente
Appunto della servizio pubblico radiotelevisivo
Penso che molti di noi avranno letto anche il il Trio il tutto il tuo ultimo libro
Petrucci ha spiegato molto bene di come funziona il processo della formazione delle delle notizie del flusso
Di informazioni che arrivano e di come i giornalisti tante volte purtroppo si limitano a riportare fonti notizie che vengono da governi da star le istituzioni senza interpretare senza approfondire e ai anche denunciato che certa informazione è volta dirottare l'opinione pubblica in un senso in un altro
Quindi una presidente della Rai che davvero consapevole anche delle degenerazioni ormai di questo mondo della formazione delle notizie come sta interpretando questo ruolo importantissimo e fondamentale per tutti noi
Grazie Dalila Falorni per questo invito grazie agli organizzatori grazie a tutti voi di essere qui perché vedervi così numerosi però l'evento metà pomeriggio veramente confortante vuol dire che c'è una sensibilità molto spiccata per un tema davvero importante come quello dell'informazione
Tu ricordavi prima il mio impegno nell'analizzare quelli che sono le virtù in questo caso purtroppo anche i difetti limiti dell'informazione moderna che è un impegno che mi ha con cui ha dedicato molti anni sia di attività professionale sia di ricerca accademica nella consapevolezza che la qualità dell'informazione influisce direttamente sulla qualità della democrazia
La mia analisi parte da un da un punto che siccome a me resta abbastanza centrale
Io ritengo che la crisi dei media che oggi vivono i giornali perdono molto molti lettori ma in genere i media tradizionali
Perdono ascolto e credibilità se quel poco parlate a un ragazzo di quindici diciotto anni quando avevo io diciotto anni manca solo fino a dieci anni fa riconosceva volto a colpo sicuro il conduttore del TG uno perché devono diventavano automaticamente dei personaggi famosi oggi invece mi posso incrociare per strada e molti di loro non li riconosco per la semplice ragione che non guardano più di tre giornate alle otto in compenso vanno a cercare notizia informazioni analisi e nel mondo e Roberto e i giornali grandi i miei colleghi e io sono innamorato di questa professione e ho avuto il privilegio di quando ero giovanissimi lavorare con Indro Montanelli che mi ha trasmesso il gusto della della ricerca non dico della verità perché non sa una parola fin troppo grande ma dell'onestà intellettuale di non cantare né sempre nel coro perché dice alla fine il giornalista deve proporre la sua visione
Della realtà con onestà intellettuale
La cosa che ho contrattiamo notato negli ultimi anni crescono è all'origine della perdita del contatto e di la credibilità del sistema dei media e il fatto che in media sono troppo autoreferenziali
In media sono sono sono sono troppo abituati
A leggere la rassegna stampa del mattino a Merk marcarsi ad uomo nel senso che alle tv quello che fanno le tv i giornali leggono perché leggono i giornali
Fame scrivono i giornali ma e e ci si marca dicendo la preoccupazione io do il buco buco è l'artista che tu hai il tuo collega non ha do il voto al mio collega o ancor di più del terrore via di giornalista lo prendo il buco
E questo fa parte del del sale del del nostro mestiere con una controindicazione profonda quando la società cambia
Quando esistono milioni di cittadini che perdono la fiducia nei media perché le ritengono che che loro narrazione non sia più vicino alla realtà
La questura un tempo questo questo malessere rimaneva impalpabile nell'aria al massimo uno cambiamo il giornale
Oggi la gente non compra più i giornali oggi un pubblico molto ampio non guarda più i telegiornali
Va su internet
E quel che è successo e che i giornalisti sono per troppo tempo illusi che quel mondo su internet fosse virtuale che non li riguardasse che fossero loro davvero i guardiani del sapere dell'informazione
Finché la realtà non li ha raggiunti e costretti a prendere atto che questo non avviene più oggi se ne guardiamo anche nel mondo politico
Oggi il Governo italiano ha retto da due partiti Movimento cinque Stelle e la lega che fondo hanno costruito la propria fortuna politica
Soprattutto attraverso il rapporto diretto con i loro elettori in gran parte il blog di Beppe Grillo diventato borgo che le stelle che pagato il blog voglio Cinquestelle parte dall'esperienza di rottura e di ribellione nei confronti di una stampa che ignorava questo io fenomeni emergenti nella società
Successo pagina Facebook di Matteo Salvini dimostra anche un pubblico ritiene più importante seguire la pagina di Salvini anziché affidarsi all'intermediazione della stampa
Trump ha vinto negli Stati Uniti perché ha saputo fare una politica sociale il frammento ci così come aveva fatto banale otto anni prima e la stessa cosa è avvenuto un po'in tutti i Paesi questo cosa significa significa che oggi fare il giornalista
Comporta un cambio di paradigma comportarsi a mio giudizio una necessità di umiltà bisogna porsi in maniera umile nei confronti della società già sapere boh voler capire la società in tutte le sue forme tutte le sue pulsioni saperle interpretare pensando innanzitutto al cittadino
Il fatto di aver ignorato per troppo tempo a certi argomenti non ha reso invisibili questi argomenti ambientato in larga parte del pubblico assente punto dal punto di vista elettorale che giornalistico il desiderio di cambiare le cose e quel che poi ha portato al successo del movimento e della lega
Questo ha delle implicazioni per l'informazione molto profonde io resto convinto io sono un
Contrariamente a maggio perché i miei colleghi io non ho mai denigrato la stampa alternativa on line anzi io l'ho sempre difesa a spada tratta
Perché diceva qui e ci sono delle sono se non ci fossero stati i blog e se non ci fossero state le pagine Facebook ci sono fior di intellettuali esperti che non avrebbero avuto nemmeno la possibilità di esporsi al pubblico perché pensate un po'chi ha qualche capello grigio sappiamo che si per i personaggi fino a qualche anno fa venivano creati ad esempio Maurizio Costanzo Show
Chi passato Giovan potrà tavoli sono stata ma dato un dato incredibile assai inquietanti ammesso quante decine di migliaia di persone son passato al suo salotto e la massima ambizione perché voleva avere visibilità era passare a Maurizio Costanzo Show pericolo ti apriva la porta poi a tanti altri oggi ma è già stato ciò continua per carità però il punto è che grazie ai social Mita grazie ai blog
Sono emerse del professionalità che hanno ottenuto una popolarità di cui i media tradizionali non si sono nemmeno resi conto e questo secondo me deve indurre tutta la categoria a a una sorta di riflessione collettivo anche individuale per dire qui dobbiamo cambiare il modo in cui noi ci avviciniamo alla società
Perché se vogliamo narrato ma se vogliamo servire la siccità dobbiamo inglobare queste realtà che tu per troppo tempo abbiamo ignorata
Questo anno in ballo sfida molto importante anche per il servizio pubblico
Oggi vediamo che il servizio pubblico a una un'occasione storica che ha cambiato un po'il paradigma fino a qualche tempo fa la la gara tra servizio privato il servizio pubblico e c'era la corsa ad accaparrarsi le risorse
Pubblicitaria oggi il mercato è cambiato la pubblicità lascia ai media tradizionali ma servizio pubblico può contare sul cannone
Questo è un privilegio perché fa editoria enorme perché ti dà una base finanziaria che ti consente di pianificare con più tranquillità anche se non del tutto perché sappiamo che poi anche anche la RAI subisce gli sbalzi del mercato pubblicitario Prokom maggior solidità rispetto al privato
Ma questo deve comportare ovviamente anche un processo di trasformazione
Del pensiero da o delle delle logiche giornalistiche che animano l'informazione della RAI ma non solo l'informazione per affinché la Rai mantenga l'aderenza con la società italiana
Io ovviamente sono privilegio di di essere presidente da alcuni alcune settimane di lavorare a stretto contatto con Fabrizio Salini siamo impegnati in questo in questo sforzo
Che però richiede tempi più rapidi di quanto spesso da fuori magari qualcuno se è disposto a concedere per una ragione molto semplice la RAI ha tredici mila collaboratori
La RAI fatturati due miliardi e mezzo la RAI una società che in teoria uscita privata ma di diritto pubblico a cui proprietà pubblica e a delle norme del delle leggi dei vincoli che rendono ovviamente la gestione più complicata rispetto a un'azienda privata
E l'esperienza insegna
Che quando tu hai a che fare con dei colossi di queste dimensioni
Il cambiamento non può avvenire dall'oggi al domani se non è come un piccola redazione on line di trenta persone a cui con capo carismatico poi cambiare rapidamente il corso di questo sito perché in fondo basta che ci sia qualcuno che lo sa fare cinque sei collaboratori in gamba
è il cambiamento si vede subito
Tredici mila collaboratori implicano una capacità di gestione di coinvolgimento di acquisizione di credibilità da parte dei vertici di coinvolgimento
Che molto affascinante ma che richiede muto rispetto mutua fiducia e i tempi che sono inevitabilmente più lunghi
E questo è molto importante che
Va capito io credo veramente più conosco la RAI ogni giorno incontro persone il giorno conosco realtà molto belle anche dietro le quinte c'è ci sono degli molte persone che non hanno visibilità la maggior parte non ha visibilità scopi delle professionalità e un attaccamento all'azienda che ammirevole
Io credo che ci sia molta consapevolezza all'interno della RAI sulla necessità di accompagnare questo cambiamento per una ragione molto semplice
Se la RAI come qualunque grande azienda mediatica non accompagna non accetta il fatto che oggi le le frizioni mediali sono profondamente cambiate sia per l'intrattenimento
Sia per l'informazione voi da qui a quindici venti anni faremo una televisione una radiotelevisione denigratoria reti che verranno ascoltate da un pubblico solo di anziani
E questo significa accettare quasi una scelta filosofica serenamente il declino è l'estinzione
Siccome io non crediamo a cinquantacinque anni male anche se ne avessi quarantacinque sessantacinque non cambierebbe il mio atteggiamento io credo che sia il dovere per chiunque sia al vertice aderenze andature questa di far sì che la RAI possano non solo continuare nei prossimi
Anni nei prossimi decenni che posso continuare ad essere un punto di riferimento costante anche per le giovani generazioni che posso continuare a rivolgere che possono dare opportunità di sviluppo anche a giovani creativi
Che nell'ambito anche della creazione cinematografica delle fiction della produzione artistica
Che sia un polmone della società sempre attuale e questo però comporta il fatto che il processo di cambiamento debba avvenire attraverso un coinvolgimento attraverso una condivisione di valori
E ovviamente i tempi sono quelli
Da un'azienda di tredici mila collaboratori
Ecco perché ogni tanto qualcuno mi scrive dice ma perché ancora non vediamo grandi cambiamenti Simitis stanno avvenendo pian pianino per alcuni hanno successo altri meno però l'importante quando sei
Queste posizioni e di avere una rotta di avere la determinazione della volontà di farlo e e di poter porre le basi affinché il cambiamento sia duraturo e non episodico
E questo ovviamente richiede uno sforzo sforzo molto molto costante
Io credo veramente che ci sia consapevolezza in Rai che questa è una sfida epocale
Se non ci fosse la consapevolezza non saremo accolti temono molto positivo e costruttivo come siamo colti Fabrizio Dio ogni giorno
Che su questa consapevolezza bisogna bisogna lavorare bisogna far sì che il servizio pubblico tornei ad essere ogni giorno in ogni momento un punto di riferimento dell'informazione nazionale io ho un sogno nel cassetto non è per anni siamo stati abituati a a guardare alla BBC come un modello
Di servizio pubblico ineccepibile poi anche la BBC se andiamo a seguirà il paese vicino ha avuto dei momenti di turbolenza molto forte c'è chi considera il mitra Ribisi esagerato che invece lo considera ancora attuale non spetta a me
Esprimere giudizi Prometeo ci avrebbe una società italiana che ha bisogno di forti punti di riferimento della qualità di qualità nell'informazione ma anche nell'intrattenimento anche nella capacità di raccontare la Società Italia
A me piacerebbe che un giorno la maggior parte degli italiani anzi la totalità degli italiani dicesse è vero perché l'ha detto alla RAI
Quando questo accadrà tutte le polemiche che accompagnano la nostra vita quotidiana che verrebbe quando sei dentro alla cabina di comando ogni giorno se bombardato da polemiche indiscrezioni
Falsità se io io ho scritto a lungo difetti URSS quando vedo le cose che scrivono sulla rampa che conosciamo molto bene c'è l'impasto di invenzione dice chiuse altissimo perché francamente leggiamo delle cose che non stanno né in cielo né in terra e che nessuno rettifica mai chiaramente perché tanto non importa sono voci raccolte
Ecco abbiate questo complica perché quando un'azienda sottoposta e costantemente sotto l'attenzione questo complicato che qualunque voce potrebbe creare delle dei dei turbamenti o creare malumori
Fortunatamente questo non sta avvenendo ne abbiamo la fortuna che nuovo consiglio amministrazione qui c'è anche Beatrice Coletti che fa parte della nostra squadra a delle intenzioni nella grande maggioranza dei suoi membri molto chiare
Per cui ne stiamo lavorando molto intensamente affinché questo processo di cambiamento
Abbia inizio prenda velocità
E porti la RAI ad essere una realtà non solo televisiva non solo radiofonica ma la realtà anche digitale che venga riconosciuto del più giovane e che possa portare da qui a qualche da qualche anno a far sì che tutti i giornalisti in RAI
Possono sentirsi fieri di bere indipendente al servizio di di stia utenti con servizio pubblico come deve essere in una democrazia matura
Presidente ci conforta sentire queste parole guerriere
E adesso vorrei passare la parola alla dottoressa Dini che anche lui dal ventisette luglio e amministratore delegato della RAI Tusa è stato a lungo responsabile della gestione di grandi ed importanti emittenti private come Sky Fox La sette ma ti chiediamo adesso come ti senti a gestire questa grande azienda che la RAI abbiamo parlato di tredici mila dipendenti queste lava più grande agenzia culturale del Paese quindi come risente adesso rivolgersi non più d'un pubblico strettamente possiamo definire di consumatori ma la pluralità dei cittadini italiani
Anzitutto saluto tutti ringrazio organizzazione per avere come dire costruito questo splendido evento non mi aspettavo anch'io partecipazione così
Così folta intenso che sconta quindi complimenti nuovamente carparo veloce allora come ci si sente bene anzitutto una grandissima responsabilità sulle spalle questa del perché comunque con soli tredici mila dipendenti ma parlare alla pluralità dei cittadini come dire compito che assolviamo diciamo con non solo con responsabilità ma anche con l'impegno quotidianamente
Qual è la differenza rispetto ai gruppi privati
Insomma cioè
Ce n'è una io la metterei però al centro delle nostre riflessione
Oggi come diceva il presidente Foa la RAI rischia di perdere l'appuntamento con il futuro sostanzialmente era forse il presidente ha anche un po'troppo ottimista Queen parlava di quindici vent'anni a questa d'amore ridurre di molto
Sì molto questo diciamo questo periodo questo
Perché se c'è forse un appunto da fare alla alla nostra azienda è quella di passato di nonna del colto alcune sfide essenziali che si concentrava dal mio punto di vista essenzialmente su due fattori fondamentali il primo l'apertura all'industria l'apertura ai giovani la la la la la lo stimolo alla crescita
Non solo di creatività di questo Paese Mara dare darla dar spazio a Talenti all'innovazione
Forse l'appuntamento perso in RAI in passato quello di averla aperto fin troppo spesso come dire al cosiddetto outsourcing creativo a risorse esterne
Sono prevalse due delle spinte quasi centrifughe rispetto a talenti che invece talenti creativi
Professioniste ente la RAI invece dovrebbe come dire aprire avere al suo interno e questo è uno dei compiti che ci stiamo come dire prefiggendo insieme insieme al Presidente siamo al consiglio d'amministrazione anche in vista del nuovo del nuovo piano industriale vale a dire come valorizzare tutte le risorse che abbiamo interno attraverso processi di formazione come attrarne di nuove come rimettere in moto London come lo spirito diciamo creativo che forse RAI a volte non sempre adesso sto sto disegnando uno scenario volutamente un po'troppo come dire estremo ma come rimettere in moto appunto forze creative e produttive e come attrarli eccome dalle dal mercato
Ciò detto e questo appunto è uno dei dei compiti che ci stiamo dando forse la sfida con il prodotto e con il contenuto ripeto è una delle prime sfide che stiamo mettendo anche come perno del nostro per del nostro piano industriale
Oggi la RAI a differenza non solo dei come dire dei grandi gruppi internazionali e delle piattaforme diciamo alternative ai cosiddetti otiti o internet Giants
A ragiona ancora per processi distributivi di esclusivamente lineari no quindi la RAI uno RAI due e Tele grandi reti generaliste poi i nostri canali tematici
Ma raramente si è concentrata sulla centralità del contenuto oggi tutti questi operatori
Fanno prevalere il prodotto da non solo sfruttarlo nella nel migliore dei modi ma anche per andare a intercettare quel pubblico che ahimè la RAI ha forse un po'troppo trascurato che il pubblico il pubblico più più giovane sostanzialmente ecco questo è uno degli altri compiti principali che ci stiamo in qualche modo prefiggendo ovvero recuperare recuperare un pubblico giovane
E non lo si fa solamente con diciamo i contenuti ma lo si fa anche dando spazio dando ricchezza dando apertura a la nostra piattaforma digitale per lei alla nostra offerta web che sicuramente è da un punto di vista diciamo del prodotto informativo ma anche del prodotto di intrattenimento più in generale andrà ulteriormente potenziata e questi sono alcuni dei come dire dei degli obiettivi che che ci stiamo che ci stiamo ponendo l'altro obiettivo sicuramente il nostro rapporto con cerco come come vincere in qualche modo la sfida con la rete vince la sfida con la Rete dal mio punto di vista non significa solamente recepire il i contenuti della Rete portarli portarli sul nostro diciamo sui nostri mezzi più tradizionali può anche quelli meno tradizionali come fra i play ma la RAI ha il compito dell'obbligo invece di imporre il proprio il proprio linguaggio il proprio modello sulla Rete quindi un un un un sistema che bidirezionale da questo punto di vista ma che RAI all'obbligo anche in questo caso di affermare perché noi siamo come dire un riferimento lo siamo ancora un riferimento dell'informazione come aprire quell'informazione un pubblico più giovane questo è un tema è un tema che ci poniamo quotidianamente
Come affermare la nostra informazione anche su mezzi alternativi questa un'altra sfida che stiamo come dire che stiamo affrontando perché stiamo cercando di portare di portare in porto
Un altro mitria qual è la differenza con con il gruppo privato ecco io credo che un servizio pubblico oggi debba iniziare anche avere il coraggio di scardinare alcuni modelli o che forse a volte condizionano troppo la la produzione la produzione di contenuto vale a dire oggi ci si confronta ci si continua a confrontare ancora quotidianamente a colpi di share d'ascolto medio ogni mattina sembra che alle dieci alle dieci si ferma il mondo perché non si non si proprio questo lo farebbero anche saluta direttrice De Santis di RAI uno che forse una diciamo di quelle che alle dieci di mattina soffre maggiormente solitamente so chi soffre o gioisce nove Regioni idea di solito gioisce ridono quasi sempre quasi sempre quasi sempre gioisce
Però credo che si debba passare oggi ha un sistema di valutazione del prodotto che sia più ampio più completo che coinvolga anche come dire appunto piattaforme diverse passare da dalla misurazione dello sci verrebbe dell'ascolto così come oggi alla cosiddetta total audience
Oggi il pubblico televisivo
Lo conosciamo molto bene lo sappiamo sezionare
Ne conosciamo canta comportamenti abitudini e usi
Forse conosciamo molto meno il pubblico che non sullo davanti allo schermo televisivo tradizionale quello che ci segue sul sul suo sussurro
Sul mobile sui tablet ecco forse questo una riflessione che tutti gli operatori di mercato ma per primo la RAI dovrebbe iniziare a a mettere a mettere in campo
Cos'altro rispetto a presidente Foa ha tracciato come dire egregiamente le linee le linee
Del del del del dell'informazione dell'informazione RAI io vorrei aggiungere solamente la cosa oggi RAI è garanzia comunque di equilibrio di pluralismo e ancora di autorevolezza ecco forse quell'autorevolezza che oggi soprattutto i nostri testate giornalistiche
Dimostrano quotidianamente sul mezzo sul mezzo televisivo tradizionale dovremmo avere come dicevo prima la capacità di portarle anche diretti portare quell'autorevolezza anche su mezzi meno tradizionali questo un altro compito che uccide
Se ci ci siamo posti che sicuramente diciamo io spero insomma entro entro breve tempo porteremo porteremo porteremo a termine
Altre due-tre cose però le le vorrei le vorrei dire quanto abbiamo tempo e Mancino
A ne stiamo attivando un Processo
Che prevede la creazione di ampi tanti tante direzioni tante direzioni di genere
Vale a dire che ne abbiamo già creati due lanciate due annunciate due che sono appunto RAI RAI documentari Airline format questo perché abbiamo dopo subito dopo il nostro arrivo abbiamo evidenziato che la RAI non dava spazio a un genere che invece per un servizio pubblico dovrebbe essere un genere come dire primario essenziale ovvero i documentari
Così come abbiamo creato una direzione nuovi formati perché come dicevo però all'inizio del mio intervento la RAI deve essere deve costituire il motore dell'attrazione di nuovi creativi ai nuovi talenti e non dei mandarli come forse un po'troppo spesso fa solamente all'esterno ecco questo è un punto di partenza a cui noi teniamo tantissimo cioè riportare valore di portare creatività riportare professionalità o accrescere quello che ci sono quelle che tutti sono all'interno della RAI per fare diciamo di questa azienda un'azienda in grado di competere anche con diciamo operatori con gli operatori non tradizionali
Perché si debba come dire
Demandare veniamo nel racconto quotidiano la documentaristica esclusivamente alla BBC a me è sempre sembrato anche da operatore esterno un come dire una sorta di contro controsenso
Ma
Parole Guerrieri volevo dire una cosa sulle parole quelle parole quel genere
Sono quelle parole che magari nel nell'utilizzo comune ci appaiono delle parole normali determina assolutamente quotidiani per chi fa comunicazione invece la normalità di una parola volte può assumere come dire
Una una
Un elemento quasi rivoluzionario ecco io tra le parole che Borrelli come dire associare al al termine guerriero ne metterà in due che sono assolutamente normali ma che sono le donne e i giovani perché io credo che una delle dei compiti e delle mission della RAI sia quello di dare spazio non solo come consumatrici donne giovani ma anche come protagoniste di questo diciamo processo di cambiamento che stiamo stiamo mettendo in moto quindi a su queste diciamo ed è credo che ci sia molto di guerriero nel diciamo così nel dare spazio nel dare spazio alle donne giovani e poi
Come
Come ricordavo all'inizio dell'intervento l'apertura l'apertura è un altro cioè aprire le porte della RAI
è uno delle dei compiti ineludibili
Per questa gente
Grazie Bellini
Essi in effetti abbiamo sempre detto qui a parole guerriere che le parole davvero trasformano con la realtà perché vengono enunciate se c'è un pensiero solido aderente e poi da lì scaturisce anche l'azione consequenziale
Io passo la parola al professor Buzzi che è un veterano di parole guerriere un ispiratore insieme a me e devo Nesci di questi seminari formativi
Sono state dati tanti tanti poté abbiamo anche legato la necessità di di comunicare questa trasformazione in atto
Perché fino ad oggi comunque la RAI non è stata in grado di prevenire i tempi di raccontare ciò che stava accadendo perché secondo me questa deve essere una caratteristica il servizio pubblico radiotelevisivo
Riuscirà anche ad anticipare ai cittadini ciò che avverrà di qui a breve allora professor Buzzi queste parole guerre arriveranno davvero lie beh diciamo che abbiamo speranza anche perché
Le due parole che mi hanno colpito sia il presidente che era amministratore
Sono consapevolezza ma mi pare che for abbia parlato di consapevolezza del cambiamento il creatività creatività per il cambiamento
Deve comunicare il cambiamento ecco io vorrei che si sentisse come un'affermazione
Un'esortazione comunichiamo sto cambiamento
Comunichiamo il cambiamento
Comunichiamo losco cambiamento
Come un'ingiunzione perché perché parliamoci chiaro è stato detto molto bene qui stiamo parlando di un cambiamento antropologico siamo Kant Orlando di un cambiamento immenso del pianeta della vita umana sul pianeta
Cioè gli uomini più pensosi del nostro tempo parlano in termini estremi Jeremy Rifkin dice che abbiamo davanti un compito ciclopico davanti a noi
Va umani dice che dobbiamo niente di meno che impostare una rivoluzione culturale se vogliamo sopravvivere non se vogliamo fare come di ribelli ai bravi se vogliamo sopravvivere dobbiamo ripensare la nostra vita i nostri valori
Le nostre concettualità perché quello che si sta consumando non è un ciclo Breve perlomeno è l'intero ciclo industriale insomma con le sue ideologie politiche e che perciò sono in crisi
Socialismo liberalismo destra sinistra tutto quello che nasce con la rivoluzione industriale e con la Rivoluzione francese oggi sembra non raccontare più il nostro presente
E quindi diciamo quello che a me sembra che questo cambiamento questo grande cambiamento ancora non sia accompagnato
Questo è un po'anche perciò abbiamo inventato su parole mi viene
Siamo guerrieri ma in una maniera estremamente non violenta come come mi pare la nostra
Forzare nella parola parole guerriere ecco la la nostra violenza eventualmente sullo che la parola la forza nella parola
Perché questa con questo cambiamento a me sembra non venga interpretato non venga raccontato
Io vedo la televisione io sento un racconto mi pare asfittico
Cioè ci danno un quadro della realtà
Un quadro della realtà quasi comico
Info drammatico
Ogni tanto ci vado ultimamente
Io mi sottopongo un pochino a queste prove anche ma è veramente talvolta allarmante cioè uno stalla dentro dice ma questi son Briana chi diceva il presidente autoreferenziali è dire poco dire poco cioè poi Tides poi ti dicono un minuto prima ti dicono che c'è la sesta estinzione planetaria in corso
Che la quella prima era sessantacinque milioni di anni fa e poi dopo consigli per gli acquisti perché per carità di Dio
è tassativa la pubblicità è tassativa
Cioè l'unica cosa che è rimasta tassativa del mondo e la pubblicità
Cioè se parla il Papa va bene
Chi sono io per giudicare ma la pubblicità tassativa
Cioè se c'è la pubblicità sta parlando il presidente Foa no tassativo TAC lei lo sa e e quindi e l'unica cosa a questo mondo però che questo mondo chiamiamolo Dell'Omo economia Equus non regge più cioè sta vivendo una crisi terminale molto grave e e qui anche qui forse Fo al direbbe non fa parte della cornice
Non fa parte del freno ma però in realtà allora mi chiedo se questo non fa parte del frame ma i freni ma è una fregatura
Cioè abbia stiamo costruendo delle cornici per ingannare ci per non parlare delle cose reali per non parlare delle cose che la gente poi sente il disagio esistenziale che porta alla crisi antropologica no uno smarrimento crisi di identità i giovani le donne
Gli anziani
I ricchissimi pure noi vicinissimi c'hanno una grande crisi venti danzatori sbatte la testa certo la pensione una reazione che andiamo al giardinetto o impariamo Whatsapp no è un grande problema
Da c'è un grande problema
Quindi quindi mi ha fatto molto piacere sentire quello che diceva
L'amministratore Salini sulla relativizzazione dell'audience però questa come dire una notizia
Speriamo che diventi una pratica cioè la RAI non deve secondo me questo io mi ricordo quando facevo le trasmissioni sul servizio pubblico a vario due core de Mattei col presidente Dematté figuriamoci anni novanta si diceva la stessa cosa
No siamo servizio pubblico abbiano il canone quindi certo l'audience piace a tutti ma non può essere il criterio fondamentale della programmazione
è così questo lascio a voi e il vostro compito valutarlo e anche poi farcelo vedere che è così per farci vedere che voi come amministratori rischiate cioè facciate dei programmi che magari immediatamente non hanno un'altissima udienza Mann un'altissima pretesa culturale popolare parlo di cultura popolare
Popolare non parlo non parlo dell'Accademia che avvenne fatemi proprio a noia io appena senta una cosa che non è immediatamente di tale vedevo subito prendere Agorà Minale ho subito fame la flebo no parlo di cultura popolare cioè il cambiamento parlare del cambiamento quel che stiamo vivendo voi
Che sia
Non non sento poi dopo comunque ok
E questo anche perché la mission della RAI noi ce lo diciamo da sempre no informare e formare intrattenere
Ecco io credo che anche questi tre grandi criteri almeno in alcune oasi cioè è chiaro che la programmazione della RAI è infinita non è che qui possiamo cambiare tutto lo diceva Foa ha ragione
Io ho lavorato tredici anni dietro questa azienda la conosco so quante pesante quant'è difficile quanto è complessa quant'è difficile sposta su bicchiere non dico padana un nuovo programma lo so quindi non c'è tutta la mia comprensione umana però qualcosa si può fare si potrebbero creare delle oasi io la vedo così come dei luoghi sperimentali dei programmi pirata
Il che vuol dire un programma tirato un programma pirata su oggi secondo me un programma che non segua diciamo l'autoreferenzialità non può che essere un po'pirata
Perché delle idee dire anche quello che sto dicendo io cioè deve un po'smascherare il sistema informativo
Quindi e come un pirata dentro un sistema che però è un sistema democratico quindi che può accettare dentro di sé delle funzioni critiche anche forti e e quindi si può permettere di per esempio smascherare come funziona l'informazione il perché sì io vedo il TG uno poi cambio al TG cinque e c'hanno la stessa notizia nello stesso momento ma che sono Mago Zurlì come fanno i nostri mettono d'accordo e c'hanno lo schema Shannon lo spartito si telefonano il giorno prima
Così anche i giornali dal spessissimo hanno una titolazione quasi analoga e Foa ci spiega nel suo libro che truccato il sistema è truccato se io ho letto bene questo libro
Quello che ne ho dedotto è che il sistema è truccato voi adesso fuori presidente quindi deve essere molto più moderato ma io no perché io non sono presidente di niente
Allora se il sistema è truccato naturalmente qui in parte in parte in parte qui c'ho dieci minuti devo dire quindi devo parla per sintesi un po'radicali però è un po'diciamo è un po'truccato allora pensate un programma pirata che ci spieghi questo
Che sia veramente al servizio dei cittadini ah ecco il presidente
Allora io chiudo subito così diamo la parola a Roberto Fico no no è vero ebreo detto dovuto poi dopo riprende continua grazie troppo buono
Cioè io vorrei io vorrei un programma col quale il pubblico avesse una complicità
Perché guardate ragazzi io guardo poiché spesso le pagine Facebook dei programmi anche dei programmi che magari hanno un buon ascolto ma non hanno un buon gradimento ragazzino ce l'hanno
La gente che riguarda talvolta c'hai dormito è arrabbiatissima vanno lette le pagine Facebook quindi invece la Rai anche certe cose quelli che ho vissuto io oltre senza idealizzare il passato perché anche allora erano anzi
E c'era veramente una complicità il pubblico sentiva che con quelle determinate trasmissioni poteva fidarsi si sentiva rappresentato ci sono milioni di italiani che non si sentono rappresentati da nessuna rete televisiva da nessuna da nessun programma
Milioni di persone che in Italia diceva bene Salini che la RAI ha perso il contatto con con calma con il sentimento posso dire sentimenti dove no meno male che non c'è più
Ma in una certa trasmissione della RAI mi pare che è stata tolta meno male io l'avevo detto mentre c'era forse qualcuno è arrivato a dire no sentimento e notai ma se no facciamo adesso pure qua sentimenti no cioè il sentiment poi bisogna pure ride comunque lasciamo perdere
Quindi il perché ci sono milioni di italiani ma è anche di europee secondo me che in questi ultimi venti trent'anni mentre dominava la cultura neoliberista materialista economicista la barba
Che ci ha ridotti oltre tutti alla miseria in gran parte ha devastato spesso anche le anime istruendo ci all'idiozia e alla violenza poi si lamentano che ci sia la violenza ma questi programmi sono di una violenza mostruosa
Battibecchi insignificanti
è la programmazione della cattiveria la programmazione della cattiveria della stupidità sembrano fatti apposta perché le persone non capiscano niente ma si agitino molto
Bassa fateci vedere qualcosa di diverso un programma diverso in cui uno dopo che l'ha visto stia meglio
Stia meglio
Abbia le idee più chiare uno stato d'animo un pochino meno angosciato che ci facciano capire ai ragazzi che questo cambiamento immenso è un cambiamento di crescita
Dov'è la cultura in Italia che ci faccia capire che questa crisi è grande antropologica ma è potenzialmente una crisi di crescita
Di questo abbiamo bisogno e la RAI è un grandissimo sul momento culturale
E quindi creatività culturale creatività culturale e popolare questo si può fare si può comunicare il cambiamento
Grazie per arrivata anche Roberto perché lavora appena terminata io a questo punto fare in intervenire i due contributi che sono previsti e poi l'anno del rilancio la parola ai relatori al presidente Roberto Fico quindi che avere la mia collega guerriera Carmen Di lauro per un contributo molto breve
Grazie a tutti grazie Daniela termiti essa di partecipare per me è sicuramente è un grande onore e piacere
Allora quando si pensa alla RAI la prima cosa che viene in mente che si tratta di un servizio pubblico no apre oggi riflettevo pensavo servizio con servizio vuol dire servire servire qualcun altro serviva il prossimo pensate che che potenza che cosa magnifica che questa quando si serve qualcun altro vuol dire anche prendersene cura oggi abbiamo bisogno che qualcuno si prenda cura di noi
Il mondo sta cambiando velocemente secondo me sì
Ieri sera sono stata allo spettacolo di Beppe Grillo
è sparito neurologo sul palco lui ci ha parlato dell'amore Alma Schindler
Che una macchina che alla morale quindi se chiusa in automobile titoli in una situazione di pericolo se per fare un incidente la macchina può decidere al posto tuo ma chi decide la morale che avrà questa macchina
Questi sono dei cambiamenti enormi e normale
Che noi ci sentiamo disorientati che ci sentiamo persi nel mondo che che cambia troppo velocemente perché non abbiamo gli strumenti
Ancora una vasta molto importante che oggi abbiamo perso
Cito ancora una volta Beppe ieri sera perché veramente stato pertinente
E la libertà di associazione ne abbiamo la libertà di associazione però non sa non ci associamo perché ci stiamo un po'tutti sulle scatole non ci sopportiamo più e allora lui diceva
Che senso ha avere tutte queste libertà se poi non esercitiamo e avendo perso anche questo piacere di associarsi abbiamo perso anche istanza della comunità un tempo l'uomo si rifugiava nella comunità sentiva che lì poteva trovare un senso
Di vita poteva resterà immortale oggi le comunità ci sono disgregate oggi questo l'abbiamo perso
E quindi ci sentiamo sempre più più soli ed ecco che quindi arrivano coi malattia di Vanoli sindrome di mano le depressioni sia un grosso mai di questo secolo io me ne sto occupando con la Commissione affari sociali sono contenta che stimo avendo già dei primi risultati
E in tutto questo la tv la tv pubblica al servizio pubblico dove si colloca
Secondo me si colloca nel fatto che deve aiutarci a capire cosa sta succedendo fuori e cosa succede anche dentro di noi
Questo è un passo fondamentale perché al nel momento in cui capiamo quello che succede anche dentro di noi e allora possiamo dare effettivamente un contributo alla società secondo me la tv pubblica questa deve farlo
Noi io ricordo con molto piacere non perché l'ho vissuto perché non ero ancora nata però sono andata a di vedermi documentari del periodo storico di quando è stata approvata la legge Basaglia Lanari all'epoca ha dato un contributo eccezionale
Ha creato ha contribuito a creare una vera e propria movimento culturale che ha cambiato non solo alla legge ma anche il cuore delle persone quello quello che conta è riuscito a parlare al cuore delle persone perché lì possono venire dai cambiamenti
Ancora non abbiamo il manifesto della comunicazione non violenta
Possiamo no non mettiamo più le persone l'una contro l'altra non alziamo la voce non la
Allacci ricopriamo di d'insulti ne so qualcosa io queste sale sono stata vittima rimase chiusa
In cui avevo chiesto di sia una grave udienza al Presidente Fitto una sala per fare yoga alla Camera sarà stata ricoperta di insulti presidente lei può smentire questa
Mai chiesto ecco questa era stata una piccola testimonianza che ho vissuto sulla mia pelle della della cattiveria della del sistema informativo che profondamente sbagliato
La voglio concludere con una cosa quello che dicevo prima una comunicazione vera passa per il cuore delle persone se la RAI vuole fare una comunicazione avere io credo che mai come oggi
Ce ne sia bisogno dobbiamo iniziare a fare proprio questo perché le parole hanno un'importanza che hanno neanche ce la immaginiamo hanno una potenza straordinaria
Allora voglio concludere con una frase di Henri Bergson che dice
La comunicazione avviene quando oltre al messaggio passa anche per spazzando il supplemento di anni ma e quindi facciamo passare più anima nei programmi facciamo parte
Giovanna dai
I cambiamenti ci mettono sempre un po'di tempo per avvenire la RAI è un'azienda e norme conta migliaia di dipendenti tredici mila dipendenti quindi so che non è un cambiamento facile però da qualche parte dobbiamo pure iniziale del primo passo d'altronde non ci porta a Giarre potremmo essere ma ci toglie dalla nostra attuale situazione già
Complimenti a soprattutto auguri per il tuo lavoro in commissione di vigilanza RAI essa vorrei il contributo di Dino Giarrusso che oggi cura anche i rapporti della comunicazione del viceministro
Nell'istituzione Ferramonti ma anche
Hai compreso da subito il il senso e il valore di parole guerriere
Silvano le guerriere
Ho molto apprezzato da quando lavora lo conosco e penso che le parole querele siano quelle usate per dire la verità
Perché la verità grazie dice
Però le querele seminari rivoluzionaria ecco diceva qualcuno che la verità è sempre rivoluzionaria questa cosa non la dobbiamo dimenticare e la RAI non la deve dimenticare perché il perché il sistema dell'informazione italiana di cui la RAI per me e almeno potenzialmente la punta di diamante
Si è dimenticata di avere il dovere di raccontare la verità
Questo è
Uno dei problemi che noi oggi viviamo si racconta una finta verità di comodo in qualche modo condivisa soprattutto dal giornalismo mainstream
Che che vive in un mondo proprio
Che vive in un mondo che non solo è chiuso al cambiamento e questo può essere anche l'esito per carità
Ma che ignora il fatto che il cambiamento in atto e questo non va bene perché il cambiamento c'è il tentativo di cambiamento cioè se vogliamo ma insiste e tutto quello che esiste non può essere ignorato da chi fa informazione e non può essere ignorato da un servizio pubblico che è anche pagato dai cittadini ok
Allora
è chiaro è chiaro che la verità è un concetto astratto certo se c'è un fatto c'è un omicidio il risultato di una partita di calcio risultato di una lezione se va bene o male
No si può misurare tante cose non si possono misurare quindi la verità spesso è opinabile ma anche quello va indicato
Un servizio pubblico onesto è quello che spiega bene la differenza fra le opinioni
E il racconto dei fatti ok e quasi si chiama parole guerriere il seminario che ha che ha fondato da RC qualche anno fa ma le parole non bastano
Perché c'è la Prossenicco già cioè il tono c'è l'atteggiamento ostentato di un'opinione che si tinge di nascondere e allo stesso tempo si ostenta
Da parte per esempio dei presentatori di un di un talk show politico
Lo vogliamo dire o no o la vogliamo nascondere questa verità
Umberto Eco nel suo Trattato di semiotica generale che andrebbe studiato anziché raccontare una frasetta di Umberto Eco sul su su migliaia migliaia decine di migliaia di pagine ha scritto questo grande italiano parlava dell'ostensione
La semiotica quella scienza che studia ogni tipo di segno possibile anche il modo di di vestire anche le interazioni fra animali l'ostensione e quando Siss si dice apertamente
Da che parte si sta e ha un doppio significato e allora le parole ma anche tutto ciò che la compagna appunto il modo di di parlare di di rivolgersi al proprio interlocutore che sia politico per rumeno la mimica facciale eccetera fanno parte dell'ostensione di un'opinione che legittima ma deve essere separata separata dai fatti
Allora io sono stato molto contento di ascoltare Fo al presidente che ha parlato di di di tv spesso autoreferenziale benissimo Presidente rompiamo questa autoreferenzialità grazie di avere detto queste parole sono veramente contento
E raccontiamo quando facciamo informazione la verità perché la verità sempre rivoluzionaria ma la RAI e anche altro il servizio pubblico e la tv e la fiction e Rai Cinema parla di arte investe denaro in produzione di appunto di di di in creatività no
In produzione di contenuti e anche lì il cambiamento di rotta è necessario e necessario
Che da un lato la RAI che viene identificata col telegiornale si impegna a dire la verità avrà a riportare la verità dall'altro lato la parte creativa di questa grandissima azienda con patrimoni italiano che ha avuto citato equo posso citare Piero Angela Solbiati grandi personaggi dell'amante
I creativi Mario Soldati il suo viaggio in Italia ci sono state le cose meravigliose fatta dalla dei film meravigliosi allora dall'altro lato c'è la meritocrazia
Perché con RAI Cinema correntizio non possono lavorare sempre i soliti noti
Lo vogliamo dire anch'essa oppure se dobbiamo se io mi nascondo dietro un invito voi tutti quanti a Milano
E queste cose non le dico per fare del del luogo comunismo ma perché esistono con i soliti noti
Esistono e siccome è una verità se io anche io qua
Ho l'opportunità di parlare grazie a Dalila voglio utilizzare parole guerriere devo dire anche io la verità quella verità evidente che in una sorta di patto ipocrita abbiamo fatto finta per da anni o decenni di nascondere e allora concludo
La RAI che vorrei io la Rai del cambiamento che tanti secondo me qui vorrebbero e quella che ha verissimo quello che è stato detto prima sia da Curzi che da che da Carmen cioè basta con la violenza con le litigate
La RAI a un potenziale educativo enorme la televisione a un potenza io l'ho fatta per anni ha un potenziale educativo enorme allora spingiamo
Perché ci sia una televisione da un lato trasparente dall'ATO l'informazione che dica la verità o che lo che separi le opinioni parziali dal racconto dei fatti dall'altra che riporti in auge il bello la qualità
La qualità del cinema e la qualità si ottiene solo con la meritocrazia perché se io so che se anche scrivo una schifezza di sceneggiatura mi produrranno una schifezza di film e e e non me ne frega niente della qualità perché so che lavorano lo stesso Eco spero che da domani ci sia più meritocrazia e ci siamo
Più attenzione al vero e al bello perché la mai educa italiani è un popolo educato al vero
E al bello è un popolo che era un mondo migliore grazie
Grazie pieno
Senza ad aderire al seminario qualunque Macquart
Siamo guerrieri
E allora potrei proseguire con Roberto Fico perché Roberta la scorsa legislatura lo ricorderete è stato anche presidente della commissione di vigilanza RAI eravamo assieme abbia fatto questa esperienza
Oggi però ai un altro un'altra carica ancora più più importante e più di responsabilità più carica di responsabilità
Sappiamo che qualsiasi parola qualsiasi dichiarazione tu dirigi diventa una notizia perché come è sempre stato spiegato nella nell'il nel libro della del presidente Foa chiaramente ogni parola che è che nasce dall'istituzione diventa sicuramente notizie Guido ha il potere di creare notizia
Come ti senti ad avere questa grande anche responsabilità perché magari qualche volta vorresti dire la tua come ognuno di noi ha delle opinioni che sicuramente possono essere parziale rispetto alla la la la l'essere insomma articolato della vita per auto se il Presidente quindi come vivida da uomo questa esperienza
E intanto buona serata a tutti i loro sono contento di essere un'altra volta qui a parole guerriera
Stavo presiedendo quindi sono arrivato in ritardo fondamentalmente mi sono perso
Interventi del presidente della RAI dell'amministratore
Delegato e in parte quello del professor Buzzi e l'introduzione credo che fatto l'introduzione Ilaria averci quindi mi dispiace arrivare un po'diciamo così a freddo su un dei contenuti che già sono stati così dire affrontati e riscaldati
Tornando alla alla tua domanda come mi sento nella possibilità di fare dichiarazione creare notizia senza dubbio
Un qualcosa a cui ci siamo un po'tutti a vario livello in bare a parte
Abituati dal due mila e tredici ad oggi
Ed è una condizione strana chiaramente rispetto al passato perché nel passato non avveniva e oggi vedere che ciò che dice ciò che può i pensare una tua opinione può andare televisione sui giornali creare dei titoli e quindi creare anche un'opinione è un punto di vista che può influenzare le persone non c'è dubbio che va sempre attuate fatta con una grande responsabilità ancora di più oggi
Dal mio ruolo di presidente della Camera
Abbiamo già in altri seminari di parole guerriere parlate ho parlato di comunicazione di informazione abbiamo parlato
Dialettica e quello che
Continuo
A vedere a dire a pensare e che oggi il mondo il più dominato da quella che noi chiamiamo tutti che
In cui in qualche modo ci lavoriamo tutti quella che è la comunicazione e la comunicazione senza dubbio un'arma a a doppio taglio perché oggi la comunicazione non è una notizia che non è di informazione
è un comunicare secondo me a prescindere dal contenuto quindi quando parte la comunicazione questa all'influenza molto forte molto generale sull'opinione pubblica magari dietro quella comunicazione non c'è nemmeno
Un'informazione allora oggi l'informazione dovrebbe essere quella che anche smentisce
La comunicazione ci dice che dietro quella comunicazione non c'è in tv nessun tipo di informazione utile quello che è avvenuto oggi se rimaniamo in quest'ambito è che la comunicazione si è mangiata totalmente informazione
E allora
La parola anche Etica con la frase etica della comunicazione in qualcosa di molto importante che dobbiamo
Cercare di partecipare renderci responsabili tutti chi ha più
Potere comunicativo e informativo alla prima responsabilità ma siccome oggi questo potere in qualche modo è un po'più distribuito perché tutti possano partecipare un mercato delle informazioni
Dovete consumiamo e le produciamo dobbiamo tutti essere più responsabili in quello che diciamo come lo diciamo perché è vero che le parole hanno un potere molto forte un potere motivo un potere linguistico un potere di trasformazione
E allora tutti noi dobbiamo
Pensare non più di indicare solamente una parte una persona o un'azienda anche se hanno la responsabilità senza dubbio maggiore di tutti mendicare anche un po'noi stessi rispetta quello che leggiamo
Che fonti valutiamo come lo trasformiamo in comunicazione e che tipo di notizia
Vogliamo vogliamo dare
E in questo ambito in questo aspetto
La RAI secondo me è fondamentale
Ci chiediamo ci siamo mai chiesti specificamente perché noi in Italia paghiamo il il calore
Il cannone non non il cannone
Ma perché sono io ora dico magari sarà impopolare io sono d'accordo che il calore venga pagato e sono d'accordo perché
Perché dobbiamo comprendere il motivo per cui si paga il canone
E il calore si paga dai cittadini
Direttamente diciamo così all'azienda RAI perché quell'azienda appartiene ai cittadini italiani e non passa
Quel finanziamento
Idealmente per il potere politico per il potere governativo perché la Rai e con lei che può fare informazione contenuti con riferimento unico verso i cittadini
Italiani questo il punto quindi significa dare un finanziamento che possa
Far sì che quell'azienda sia libera e non sia legata sempre alla fiscalità generale che se il governo dice ti taglio milioni di tagli e cento milioni la Rai poi va sotto OPA sopra a seconda di quello che decide il Governo quindi tornano proprio alla Bit ciclo attivo per cui ne paghiamo il canone direttamente dalle nostre tasche
Fino ad arrivare all'azienda e perché non ci deve essere nessun tipo d'intermediazione di potere
Di potere
Politico
E allora
Sì va be'questo Paese entrare un altro discorso dico come principio e questo il motivo per cui noi paghiamo il Cannone in questo in questo modo
E oggi
La RAI ancora più importante ed è importante perché in un mondo di comunicazione molto spinte molto forte in un mondo in cui le fonti non sono più rintracciabili in modo così semplice in un mondo dove tutto è comunicazione tutti in qualche modo
è informazione la RAI può essere quell'azienda
Autorevole di proprietà dei cittadini italiani che controlla un tizio che controlla le fonti e che se ti dà una notizia che se ti dà un contenuto e un contenuto che abbia sì il rispetto per i cittadini italiani e l'autorevolezza della professione e l'arteria e l'onestà intellettuale di coloro che ci lavorano
All'interno
è chiaro che non possiamo dire che la RAI ha funzionato così fino adesso o funziona così
O esso sto sto dicendo
Cosa
Potrebbe in ogni caso essere la Rai oggi e perché è molto importante e perché noi finanziamo la RAI perché se no la ad alcun tipo di senso finanziare un'informazione perché tra oggi l'informazione Oro la comunicazione tra la sceglie di contenuti cioè altre televisioni sai
Altri operatori CIAI
Da da Netflix skaja La sette a chi vuoi tu allora perché è invece molto importante aderì il servizio pubblico perché il servizio pubblico è quello che deve fare interessi dei cittadini e la prima mia interviste RAI
Con l'Annunziata se non sbaglio nella mezz'ora nel due mila e quattordici ho detto che la Rai è come l'acqua ovvero un bene comune
Che non deve essere toccato non deve andare in mano ai privati e deve essere gestito esclusivamente dai cittadini italiani così come l'acqua
Perché molti importate chiaro che dovrebbe chiaro che dovrebbe lo stiamo dicendo che è così suo dicendo come dovrebbe come dovrebbe essere e perché e molto più importante secondo me anche rispetto al passato che oggi sia proprio così
Centrale mente così perché oggi ci muoviamo in un mondo in cui la comunicazione e l'informazione e anche la disonestà intellettuale nel dare notizie nel prolungare contenuti tramite Facebook tramite Twitter e molto pericolosa influenza tutta l'opinione pubblica allora se ne abbiamo invece un canale autorevolezza intellettualmente che riesca a discernere le notizie che dall'informazione sanarle riusciamo ad essere sicuramente un popolo
Più tutelato più tutelato da un mondo che va in una certa direzione questa oggi l'importanza
Del servizio pubblico
E quando parliamo anche di verità che ho sentito prima parlare giustamente di verità
E molto difficile parlare di verità in termini filosofici nel senso che quando parliamo di vita una partita di pallone o che finisce due zero ok due zero
Quegli una verità però potremmo dire in termini in proprio più grossi la verità non esiste e le mie la verità e sempre interpretazione della realtà
E allora chi interpreta questa realtà la realtà per stabilire quale la verità ed è per questo che la professione e l'onestà intellettuale di chi lavora in questo mondo sono assolutamente fondamentali e come si può dire che queste persone sono le sette letteralmente che queste persone fanno contenuti in qualche modo etici non c'è dubbio che si deve tagliare definitivamente questo è il compito
Dell'influenza della politica e dei governi all'interno dell'azienda e anche viceversa perché chi pensa
Chi pensa che in tutti questi anni la RAI sia stata solo influenzato dominata la politica sbaglia
C'è anche un processo che avviene inverso della RAI dei dipendenti della RAI che cercano in qualche modo influenzare la politica e si trova stiamo ragionando non c'è bisogno di
Non è un comizio e cercare di portare un un ragionamento
Perché un po'in qualche modo ogni cinque anni a presidente di Commissione
La vigilanza RAI l'ho vissuta
C'è un binomio molto forte e molto stretto e così è un meccanismo per il quale sembra che non si riesca mai a muovere a muovere niente e che ognuno alle sue aree di riferimento culturale e che quindi siamo stati abituati alla famosa lottizzazioni il TG uno e TG due TG tre RAI uno RAI due e le tre priveremmo cristiani socialisti comunisti
E così via
Che per qualcuno aveva anche un senso nel passato come
Idea ma secondo me oggi deve completamente scomparire ma si deve parlare di cultura in termini generali ogni canale deve poter apportare un contenuto a un processo di rivoluzione e di cambiamento culturale
Per fare tutto questo ci vuole un cambiamento culturale della politica
Del governo dei governi
E della RAI nella difesa di prerogative e principi totali di indipendenza perché nella RAI ci deve essere meritocrazia
E indipendenza meritocrazia per quello che si vale si va avanti e indipendenza rispetto a qualsiasi potere politico e quando il politico chiaro per dire questo non va bene questo non va bene si spegne il telefono e ciao
Perché si nominano persone che in tre anni devono far fare un salto in avanti all'azienda culturale RAI c'è la commissione di vigilanza che controllare un punto di vista costituzionale
La la RAI c'è un contratto di servizio
E quello che si deve rispettare quello che si deve fare e il Parlamento che è la commissione di vigilanza RAI a tutte le prove prerogative per controllare ciò che deve controllare
Niente di più niente di meno si lascia la ma la RAI
Tre anni alle persone che sono state scelte per dirigere in cui c'è piena fiducia e dopo tre anni vediamo
Con i percorsi poi anche parlamentari che tipo di cambiamento c'è stato che magari sarà un cambiamento positivo e più si lascia lavorare le persone più il cambiamento sarà positivo questo vale per la RAI così come vale per tutte le altre aziende
Dico qua però
Grazie Roberto io farei fare secondo ultimo generatori vorrei che avevi soffermasse quindi sulla sulla necessità della missione pedagogica dette deve avere la RAI se ci volete fare qualche anticipo anticipazione rinforzato insomma la nostra speranza
In un futuro guerriero della RAI
Ma ringrazia s'accomodi dal pomeriggio molto interessante tra l'altro Marco Guzzi cui è presa come filosofo polenta ma potrei aggiungere il conduttore televisivo pagherà per spacca senz'altro la terra
Scherzi scherza e gliela passo la parola Fabrizio Jerry
Scherzi a parte ho apprezzato di avere tutti i contributi diciamo così le l'impegno civico la passione civica che è trapelata da la maggior parte dei degli interventi dalla intensità dei vostri applausi e piuttosto indicativa
Però da presidente della RAI devo dire io ho apprezzato molto l'intervento del presidente Chico
Perché a da uomo delle istituzioni dalla ex presidente come se di vigilanza conosce una realtà che il pubblico da fuori non conosce
E questo è molto importante
RAI non la cambi da così a così toglietevela dalla testa non esiste ma non esiste perché siamo in democrazia Prison delle regole ci sono delle persone che lavorano qui da tanti anni non non è così questo questo non è un cambiamento a questa è una rivoluzione
Allora si può fare la rivoluzione si può tentare la ma non è scusi eh sì va oltre il cammino democrazia del confronto civile il vero cambiamento le ultime parole sono molto significative
Mi ero povero accennava anche il mio intervento perché siamo molto in sintonia
Poter permettere a chi lavora nella RAI di fare il proprio mestiere il più possibile al riparo da pressioni più possibile al riparo da anche tensioni politiche da polemiche quotidiane che finiscono per inquinare lo spirito di un'azienda e poi per permettere a un pluralismo autentico potrà permettere a più persone ha più creatori a più giornaliste più intellettuali trovare espressione e visibilità nei canali della RAI queste la ricchezza del servizio pubblico
Però non ci arrivi da un giorno all'altro Cerrini se persone perbene disinteressate e intellettualmente oneste
Lavorano nella discrezione con la tenacia e con uno spirito di collaborazione attenti tua sapendo che probabilmente rispetto alle vostre aspettative risultato non sarà così ma magari sarà solo così fra tre anni
E parchi tranne un mandato molto corto cioè alle tre anni in qualunque grande azienda nel cioè se se questa fosse stata un'azienda privata nessun amministratore delegato nessun presidente avrebbe accettato mandato i tre anni
Perché in un'azienda normale tu il primo anno impari a conoscerlo
Il secondo incominci a implementare le misure
Il terzo che implementi davvero incomincia a vedere i cambiamenti in quarto e quinto anno in cui invece abbiamo tre anni Fabrizio ed io entrambi veniamo da fuori dalla RAI per cui non abbiamo interessi dentro la RAI entrarne dobbiamo cercare di passare un cambiamento epocale
Secondo le aspettative
è una è libera impresa titanica
Titanica allora qui bisogna veramente permettere all'azienda di valorizzare le risorse interne di aprire alla società e di fare quel cambiamento che voi tutti e credo che la maggior parte degli italiani auspica se questo non accade la RAI continuerà a essere avvolta in questo ciclo di polemiche contro polemiche accuse controaccuse che alla fine finiscono solo per i torbidi reale e questo va bene questo è un danno maggiore per il servizio pubblico io penso che io invoco sempre come vedete io non non da quando prese la presenza la RAI mi ha una funzione di garanzia io non partecipa al dibattito pubblico sono estremamente rispettoso del mio mandato istituzionale
Non ho proprio fatto non lo farà ad un blocco non scrivo più una riga su facebook lo scrivo pineta schioppo tre mi sono veramente vento monaco di clausura versava però lo faccio volentieri perché ricordo questa grandissima opportunità per me è stato un onore e un privilegio poter essere scelto
Per questa posizione che e va onorato nel rispetto dell'istituzione
Come Sacchi e dentro le istituzioni vuole che l'istituzione vengo riconosciuta in quanto tale dei cittadini
Questo è veramente un punto molto importante
Riguardo invece al suo intervento veramente molto appassionato
La questione è che ci sono io vendo il mio percorso di crescita di analisi del sistema mediatico piuttosto anomalo perché sono partito da un processo di autocritica del sistema informativo
Imporre nel sistema dell'informazione a dei condizionamenti impliciti ed espliciti talvolta che vanno analizzati innanzitutto dagli stessi giornalisti
Per migliorare davvero a questa informazione
Niente non è una cosa semplice non è che dici
Nel semplice influenzare il sistema di formazione lei semplice modificarlo però io credo profondamente nelle persone
Una istituzione un giornale una relazione che non è animate da persone vennero giornalisti disinteressati da giornalisti coraggiosi ma non perché fanno sparati tutti i giorni perché hanno il coraggio di fare un giornalismo indipendente
Ripeto io non mi stancherò mai di citare Indro Montanelli così come altri grandi del nostro giornalismo che a un certo punto è San creati una credibilità pubblica
Perché a furia di fare buon giornalismo e anche di sbagliarsi perché si sbagliano tutti hanno conquistata una credibilità che mandava anche al di là dell'appartenenza politica
Quando le lezioni sono animati e dirette da persone che hanno questa intenzione
La qualità dell'informazione migliora da un sistema informativo sano sistema informativo in cui a cominciare mi auguro ovviamente sempre di più in modo presidente una policy aziendale dalla RAI
Deve essere quello in cui tu incoraggi
Che le queste prove sanità emergere valorizzarli ad Harlem il giusto percorso di crescita professionale lasciarsi di essere direttori di e di dirigere un telegiornale di di dirigere sito informativo di veramente a fare ottima informazione
Tutto questo però non si fa così così no non accade così non accade così
E chi lo crede eh
Come dire strappare un grande applauso da comizio possiamo farlo qui presso cui ha alzarmi accende gli spiriti in un attimo solo so come si fa
Non è questo il punto il punto creiamo una RAI migliore dateci la possibilità e non ce la stiamo Fabrizio Salini via siamo determinati entra in questo senso
Noi lavoreremo sotto traccia io non cerco riflettori non cercò facciano astensione da qualcun qualunque attività di opinione proprio perché credo che alla fine di questo triennio sia importante
Aver fatto un percorso del cammino che potrà far sì che la maggior parte dei siti italiani dei cittadini italiani abbiamo ritrovato la fiducia né allora ci riuscirò ci riusciremo
Non lo so
Ci proveremo senza dubbio fino all'ultimo giorno con grande tenacia con grande equilibrio con onestà intellettuale
Presidente il fatto che
Sicuramente non era per nulla scontata quindi e buona dissero allontanino dalla Fox posso fare raccontato ma proprio del nostro il nostro mandato giornaliera col presidente se confrontiamo spessissimo e su questo io non posso anche questa volta come dire non
Non aderire alle parole di Di Matteo del presidente Foa
Sia io che lui abbiamo intrapreso questa esperienza in RAI credo venendo da fuori e con un unico obiettivo su questo diciamo confrontati che è quello di portare e innescare il cambiamento il cambiamento in RAI
Come sottolineava il presidente Foa
Questo non può io lo sa che non può avvenire da un giorno all'altro chi conosce
Che conosce le modalità
Del racconto televisivo chi conosce le le modalità della produzione di fiction una decina ma sa benissimo che i tempi i tempi sono lunghi probabilmente non vedremo su alcuni generi come dire il prodotto che mettete che stiamo mettendo in campo che a volte i tempi per una fiction televisiva lo sapete molti lo sanno molto bene sono da parlo da due-tre anni dal momento dell'avviamento
Questo quel questo è un tema il secondo
Io condivido gran parte degli interventi però consentitemi una cosa che l'amministratore delegato non posso non dire
In Rai non c'è disonestà io su questo vorrei essere cioè vengo da fuori sono da sei mesi sono da sei mesi in RAI
Probabilmente ci sono dei mobili anche in questo caso non delle dei modelli da cambiare ci sono del dei processi da da rivedere c'è come dicevo durante il mio primo intervento c'è la necessità di aprire a nuove risorse di formarne di formare quelle che sono dentro nuove di di di di aprirci al mondo digitale
Però la cosa che posso come dire garantire non c'è la disonestà ecco perché non ho sentito forse un intervento no l'acqua
Interna no no no no no no no non sì sei no ecco no è quello era solamente per
No non però non era per era più in generale quindi serve un'etica serve un'etica della comunicazione assolutamente che essi altrimenti rischiamo veramente di di scivolare CEE
Servono tantissime cose ci sono tantissime cose da migliorare però insomma la garanzia del pluralismo diciamo dell'equilibrio e l'informazione è un compito che come dire che che che a cui
Al allora
Io l'ho non voglio essere non voglio essere ma c'è c'è allora cioè
Chiaro facciamo terminare siamo siamo adesso
Scusa scusate scusate altrimenti cioè io ho anche se volete eliminare dalla che è un seminario tornava a prendere la nascita del dovere dal verde cioè il dovere come dire di come dire di di di difendere il professore per le tantissime professionalità che sono in RAI
Questo questo accordo dopo dopodiché dopodiché ripeto c'è un cambiamento da avviare da innescare sicuramente sicuramente abbiamo detto per lo abbiamo ribadito insieme al presidente però questa ecco non vorrei che
Le due cose non possono disgiunti accetta tutto qui grazie
Grazie
Siamo qui però verrà per dare forza queste persone che sono professionisti in gamba né siamo qui proprio per rilanciare l'entusiasmo e la voglia di una la nostra estate semplicemente una voglia di vedere di vederlo questo cambiamento prima condividiamo tutti quindi
Bene giù Roberto quei liberi dire qualcosa perché voi
Vado a dare la parola da così che conclude quindi
Velocemente che condivido senza dubbio nel fatto che in Rai ci sono tantissimi
Professionisti tantissime persone che lavorano in modo eccelso e che in quell'azienda si è fatta la storia senza dubbio della della televisione italiana
Va solo in questo momento secondo me
Cambiata una cultura generale che non è ripeto sono interna alla RAI ma è anche interna alla politiche va cambiata di pari passo con un cambio culturale del Paese perché nel nostro Paese è uno dei problemi più grandi che abbiamo secondo me proprio
Da un punto di vista culturale quello dell'indipendenza e come se nel nostro Paese l'indipendenza non fosse un fattore
Davvero forte scontato autorevole questo vale un po'per tutto quindi quando noi affrontiamo i problemi così grandi anche come
Come problemi opportunità come la Rai affrontiamo un po'anche il nostro modello culturale del nostro Paese non c'è niente che può essere scisso allora
è uno sforzo che dobbiamo fare in comune nei nostri comportamenti che sia l'università che sia negli ospedali che sia all'interno delle partecipate pubbliche oppure all'interno
Della RAI dei comportamenti di indipendenza e di merito che molto spesso sono le cose che mancano nel nostro Paese che invece sono pilastri fondanti per un rilancio generale di tutto
Grazie presidente ancora una volta ci sei stato voglio fare Ira i ringraziamenti conclusivi
Davvero siete stati preziosi tutti quanti prima di lasciare le conclusioni finali a Marco Gozzi voi io ribadire che questo percorso dei seminari serve proprio a a rilanciare il pensiero creativo
Guerriero questo un contributo abbiamo tutti quanti bisogno di una rivoluzione culturale
Abbiamo sempre detto essere democratica non violenta e permanente quindi qui non c'è nessun illuso che pensa tempo col tempo cambieremo
A tutta la società la politica c'è una scintilla in atto un'opportunità storico-politica incredibile che dobbiamo saperne tutti quanti sfruttare al meglio
Quindi con le dovute mediazioni e tutti quanti abbiamo compartecipare io devo ringraziare il mio staff che mi ha ha dato una mano a concretizzare quest'evento in per lo più in maniera gratuita
Ringrazio deve contenersi Dario Catania Andrea Paternò Castello Emanuele Giampà
Francesco Manelli Salvatore salvaguardia francescano concorderò tutti voi che ci sostengono ci sostenete perché se siamo ancora qui è proprio perché vediamo che c'è bisogno di parole guerriera e lo dico anche
Alla piattaforma del Movimento cinque Stelle che questa volta ancora c'è ospitato Chiesa sì anche nelle prossime volte
Quindi continuate a seguirci anche sulla pagina
Di parole querele seminari rivoluzionare pagina Facebook e abbiamo anche un un sito che un archivio di tutti questi sedici seminari che da quest'anno si sono arricchiti con dei seminari rivoluzionari sul territorio dove lì in ogni regione diamo la possibilità poi di un dibattito pubblico molto aperto l'abbiamo fatti diversi anche qui nel Lazio il prossimo sarà in Calabria
E ha il il nove marzo dove parleremo ancora di di cambiamento e cercheremo tutti quanti insieme di comprenderlo e come diceva il professore di accompagnarlo grazie a tutti
Poche parole
Che sono direi anche di emozionante perché io sento che questa nostra piccola iniziativa che ormai dura da un anno e mezzo
Forse corrisponde un po'anche a ciò che il presidente fico diceva nel suo discorso inaugurare se non sbaglio non avvicinare o meglio riavvicinare le istituzioni democratiche al popolo cioè questa è una casa aperta sono degli incontri aperti che come vediamo richiamano centinaia di persone in streaming decine di migliaia
Perché io credo che si avverta che qui non stiamo non stiamo facendo come dire una parte non è un carnevale non è una commedia
Cioè ci stiamo provando davvero e le istituzioni si mettono in gioco vedere qui il Presidente della Camera il presidente della RAI l'amministratore delegato della RAI
Che comunque ascoltano che parlano in termini di tentativo di une starci se ce la stanno provarci siam stanno mettendo io ci credo
Io ci credo è chiaro che poi ognuno deve fare il suo compito il mio e quello come dire un po'divelte nel fuoco per ognuno sa io capisco
D'altra parte nella democrazia e come in tutte le grandi strutture c'è un ruolo di struttura cioè chi deve svolgere il ruolo della struttura e c'è chi deve svolgere il ruolo delle idee di animare la struttura di ricordare la struttura da dove viene perché c'è che cos'è la democrazia che cosa vuol dire che il popolo sovrano veramente che cosa vuol dire perché ce lo dimentichiamo ci dimentichiamo pure che cosa il popolo
E qui comunicare il cambiamento secondo me ci stanno molto ci sta molto perché il nostro popolo come tanti popoli si Stasi disgregando non c'è un'unità un'unità culturale un'unità spirituale
E io credo che questa unità non la possiamo fare in modo arte fattori in modo retorico pur la possiamo fare si facciano capire alle persone che stiamo vivendo insieme un grande cambiamento
Che ognuno fa il suo che ognuno può partecipare a questo cambiamento che alla sua responsabilità allora si ricrea una unità una solidarietà reale ripeto non moralistica non retorica
Per in qui il su questo la RAI può svolgere un compito immenso di unificazione spirituale del popolo questo elimina i veleni
Dell'odio e dell'inutile antagonismo che nasce dal senso di rabbia e di impotenza
Mancanza di di di capacità di potere partecipare a questo cambiamento e e di non sentire rappresentato detto questo cambiamento nel modo in cui ognuno vive e lo soffre
Io non posso soffrire questo cambiamento lo smarrimento o il problema del precariato del lavoro interno ed esterno dice va bene Carmen
E poi accendo la televisione e vedo de delle maschere di carnevale con tutta l'onestà io l'ho solo fatto il suo lavoro
è proprio un problema ai freni ma non troppo un problema di cornice dobbiamo disordinato l'asta cornice almeno in certe aree ripeto non è che si può cambiare tutto ma ci devono essere secolo né delle oasi
Degli spazi in cui la gente dica allora a veramente non sanno schiacciando non mi stanno prendendo in giro questo è lo spirito che credo possano in aree può richiudere proprio con poche righe deve che concludevano il libro di Foa con cui concordo pienamente in cui lui parla appunto della informazione truccata e dice che si potrà vincere combattere questi questi trucchi sei miliardi si risveglierà hanno riscoprendo il senso originario della propria missione che quello di cane da guardia della democrazia per non dell'establishment questo vogliamo vedere
Grazie