Il dibattito sul Venezuela. Intervista a Laura Boldrini

Radio radicale siamo con l'ex presidente della Camera Laura Boldrini per parlare di di Venezuela allora noi abbiamo continuato a vedere in queste ore questo diciamo gioco delle parti tra Lega e Movimento cinque stelle Sungai do allora lei è rimasta un po'sorpresa dal coraggio che ha preso Salvini e della dalla perseveranza del Movimento cinque Stelle oggi c'erano tutti qui simbolo si possono tenere si può tenere un piede in due in due staffe
No non solo non si può ottenere ma è assolutamente come dire inaccettabile il fatto che il governo non prenda una posizione quando un Paese sta per precipitare nella guerra civile c'è un'emergenza umanitaria così grave
Quando appunto è in ballo il futuro anche di una enorme comunità italiana che risiede lì non si può stare a guardare non si può aspettare che tutto avvenga senza avere un ruolo quindi quello che non abbiamo detto che bisogna che assolutamente l'Italia si faccia promotrice di una soluzione diplomatica
E che le Nazioni Unite siano quelle capaci di poter rilanciare il dialogo
Per accompagnare le istituzioni a una elezione e presidenziale il parlamentare e che gli aiuti vengano mandati sotto l'egida delle Nazioni Unite
Perché oggi non entrano perché gli Stati Uniti che hanno anche ipotizzato un intervento militare sono loro a mandare gli aiuti quindi Noemi ci siamo raccomandati anche in aula affinché si arrivasse appunto a una risoluzione in cui sì sì sì sostenga lo sforzo diplomatico senza continuare a a fare un'azione di parte perché sono tutti divisi su questo la comunità internazionale l'Unione
L'Unione Europea sta divisa la comunità latinoamericana se diviso il governo italiano su questo e invece qui c'è bisogno di sostegno a un'azione diplomatica seria sotto l'egida delle Nazioni Unite e quindi e noi abbiamo portato avanti una risoluzione debba proprio in questo senso dunque diversa dalla posizione maggioranza che invece dice noi non vogliamo intervenire non ingerenza ma non ingerenza non vuol dire niente
L'Italia deve poter avere un ruolo primario in seno alla comunità internazionale quel ruolo a nostro avviso è quello della mediazione secondo le regole stabiliti dalle Nazioni Unite
E dall'articolo trentatré della Carta delle Nazioni Unite secondo lei ma duro deve uscire di di scena ci deve essere un esilio negoziato come chiede il partito il partito radicale
Oppure deve deve ancora far parte del del gioco politico del Paese
Io penso che ci debba essere una azione diplomatica che oligarchie Nieri a nuove elezioni presidenziali e politiche parlamentari quindi è indifendibile ma duro è indifendibile per quello che ha fatto proprio al suo popolo basta leggere il rapporto di Amnesty International per vedere Pomezia sono stati violati i diritti umani e come l'opposizione è stata trattata quindi non è in alcun modo difendibile la sua posizione ma proprio perché vogliamo una soluzione ma riteniamo che la cosa più auspicabile sia quella di percorrere la via diplomatica senza parteggiare per l'una per l'altro la via diplomatica diverse deve essere terza
E l'uscire a trovare una soluzione e fare una road mappa che porti alle elezioni che siano poi monitorate dalla comunità internazionale secondo lei chiedo è un leader sopranista
Sopra Baghdad alito un presidente dell'Assemblea nazionale a turno peraltro che si è autoproclamato presidente La Repubblica per cui già di per sé questo è un modo abbastanza come dire che non rispetta no la Stato democratico quindi bisogna fare in modo che invece si arrivi a libere elezioni e che sia il popolo petizione l'anno a decidere del proprio futuro
La comunità internazionale dovrebbe avere la responsabilità di accompagnare questo processo
L'Unione Europea ha sbagliato a a prendere una posizione di netta difesa di grido
Ma diciamo che c'è stata una divisione sul tuttora perché anche all'interno dell'Unione europea c'è una divisione l'errore a mio avviso sta nell'apprendere parte in un momento in cui bisogna intervenire ma per superare questa situazione di crisi istituzionale di crisi umanitaria e se non vogliamo che il Paese precipiti nella guerra civile dobbiamo farlo attraverso chi è preposto a risolvere le crisi
Che si creano all'interno degli stati e queste sono le Nazioni Unite quindi seguire questo percorso vuol dire allontanare l'ipotesi militare che starebbe LaBeouf terribile perché abbiamo visto negli ultimi anni di ogni intervento militare non solo non ha risolto quella crisi ma ne ha generate di altre
E poi sarebbe appunto svolge un ruolo concreto perché si arrivi a nuove elezioni così come è giusto che sia in uno Stato democratico chiarissima la la ringrazio ringrazio l'ex presidente della Camera Laura Boldrini