Giornata della Memoria e minacce neofasciste ai cronisti. Intervista ad Antonio Di Bella

Radio radicale con il direttore Di Bella una iniziativa questa importante il giorno della memoria comunità ebraica Federazione azione della stampa italiana tanto giornalisti tante testate per cercare di a raccontare questo Paese differente questo paese che vive nella memoria ma vive di una memoria viva qual è secondo lei il ruolo del giornalismo e del giornalismo sia investigativo che informativo la sua rete ogni uso insomma ne è un esempio
Abbiamo grandi responsabilità e grandi colpe anche da cui dobbiamo inventarci formula volo quotidiano in salita ci sono tanti bravi giornalisti ma non possiamo negare che la diffidenza di gruppo grandi fette del pubblico nei confronti di quello che Fede Primicerio Vibo ben Stream ha delle radici profonde delle ragioni in parte che vanno analizzate vanno superate
E noi dobbiamo ripetere soltanto e adesso megafoni del potere come troppe volte è stato in passato ed è talvolta anche oggi in futuro sforzarci con le mediazioni necessarie perché io sono sempre per
Approssimazione della
Del lavoro
L'approssimazione intesa come lavora artigianale Alberto Cavallari diceva il giornalista non è un meccanico un artigiano che libica lavora giusta in qualche modo interpreta i valori reale di un Paese senza dimenticata la memoria giornate come queste cinque ammoniscono continuare impegnarci per fare meglio del passato il nostro lavoro difendendo
I valori
Così importanti che la memoria ci ricorda
Ecco
Si va incontro a sanzioni mentre a una diversificazione dei fronti dell'informazione vagamente il mondo è diventato globale un tempo magari
C'era esclusivamente da ricordare ciò che era stato ad Auschwitz oggi ovviamente i fronti parlano di Siria Israele e tanti altri posti Giulio re geni
Ecco
Quali possono essere degli strumenti anche di comunicazione
Nuova dei giornalisti non solo per parlare fondamentalmente alla solita bolla di cui spesso diciamo forse anche colpevolmente ci beviamo anche un po'troppo
Secondo me la chiave sempre la persona e io devo dire Vaticano eletta la Francesco sono come talvolta accade spesso nella storia un punto di riferimento non soltanto per i credenti cioè partire dalla persona perché se no se noi facciamo la difesa del puro Doni federali prego la difesa della minoranza oppressa santifica Handley valorizzandoli facciamo il folklore rischiamo di fare del folklore sono cose importanti ma deve andare al di là bisogna andare secondo male senza delle due rivoluzioni quella francese e quella americana cioè i diritti dell'individuo la liberazione di reti naturale dell'individuo l'uomo nascere nasce libero errore
è uguale quindi bisogna partire da quelli del diritto della cittadino che sia cittadino siriano curdo italiano americano venezuelano in queste ore al di là delle convenienze dell'ideologia delle nostre stesse convinzioni dobbiamo partire dal Cives dal circo romano
Questo secondo me lo sforzo che l'informazione deve fare ed ancora con l'importante grazie diretta che voi