XVIII Congresso Nazionale della CGIL - Il Lavoro è - seconda giornata

Buongiorno da Bari CGIL il lavoro diciottesimo Congresso nazionale il primo degli interventi se non sbaglio che adesso è quello di Federico presidia il segretario generale della CGIL della Liguria
Lui prima intervenire dopo di lui ci saranno ancora Cristina Masiero Andrea Borghezio Angelo Suma ma ascoltiamoli diretta radio articolo uno
Sono passati cinque mesi da quel terribile quattordici agosto quando alle undici e trenta sei è crollato il ponte morale
Difficile spiegare cos'è passato nella testa di ognuno di noi
Quello era il ponte che attraversava Moni giorno per andare al lavoro e tornare a casa una strada obbligata per qualsiasi spostamento una tragedia
Una tragedia per le quarantatré vittime innocenti che hanno avuto la sola colpa di passare di lì in quel preciso istante
Una tragedia per le duecentocinquanta famiglie di sfollati e una tragedia per il porto e per tutto il sistema produttivo genovese e ligure
La risposta del Governo non è stata all'altezza tanti annunci pochi fatti
Ci auguriamo che dopo tanti proclami la ricostruzione del ponte possa procedere senza intoppi nei tempi prestabiliti ma nella migliore delle ipotesi saranno mesi molto complicati
Il decreto Jenova partorito dopo lunga e travagliata gestazione ha messo a disposizione risorse per affrontare le emergenze
Ma quello che manca è un serio intervento per sostenere il sistema produttivo e aiutare il porto a non perdere quote di traffico
Manca una visione d'insieme e l'atteggiamento del governo sulle grandi opere è lì a dimostrarlo
Il deficit infrastrutturale della Liguria era sotto gli occhi di tutti anche prima del crollo del ponte Morandi
Ma di fronte al disastro di una città e di una regione tagliate in due si può ancora fare della filosofia sull'importanza di opere come il terzo valico della Gronda
Parliamo di una regione che rischia l'isolamento perché tagliata fuori dall'alta velocità
Una regione sempre più piccola e sempre più anziani dove i giovani sono costretti a andare via perché non ci sono opportunità di lavoro
Ma come si fa a credere all'analisi costi-benefici
Quando il responso della commissione ponti è che il Terzo valico non si deve fare perché i benefici del trasferimento della merci da gomma ferro sono inferiori a quanto si perderebbe di pedaggi autostradali e di accise sul gasolio
Meglio far viaggiare le auto perché così l'economia gira con buona pace delle polveri sottili che evidentemente fanno meno male si si fermano le grandi opere
Dietro la farsa dell'analisi costi-benefici si nasconde un'idea di Paese che non può essere la nostra perché sulle infrastrutture si gioca una partita determinante per il futuro e perché senza infrastrutture rinunceremo al nostro naturale ruolo di piattaforma logistica del Mediterraneo
Non possiamo restare a guardare anche perché tutti gli indicatori ci dicono che l'economia internazionale rallenta e noi rischiamo di precipitare in una nuova fase recessiva
In queste condizioni
Spetterebbe al Governo fare la propria parte a partire proprio dagli investimenti in infrastrutture e invece siamo imprigionati in una quotidiana campagna elettorale dove l'unica cosa che importa è apparire e strappare un laiche in più
Non è facile non è facile perché sulle macerie lasciate in eredità dalla gestione Renzi si è costruita gran parte della credibilità del governo del cambiamento
Ma non possiamo aspettare che finiscano di fare danni perché allora sarà troppo tardi
Ecco perché è importante la manifestazione unitaria del nove febbraio perché c'è bisogno di un'operazione verità che faccia giustizia delle tante balle con cui ci fanno il lavaggio del cervello perché prima o poi tutti i nodi verranno al pettine
E non possiamo farsi stordire dalle sirene di quota cento e del reddito di cittadinanza senza denunciare il vuoto della manovra
La produzione industriale cala il PIL per il secondo trimestre chiude con il segno meno se ne raccolgono i primi effetti sull'occupazione ma sulla manovra non c'è niente
A Di Maio che parla di boom economico
Bisognerebbe chiedere se la ricetta per tornare a crescere è manomettere il codice degli appalti alzando il tetto degli affidamenti diretti cosa che farà un favore al sistema delle clientele che alimenta la corruzione
Oppure se la ricetta e tassare al quindici per cento le partite IVA sino a sessantacinque mila euro di reddito cosa che rischia di dare nuova linfa al fenomeno delle false partite Iva e tradursi in un nuovo pericoloso attacco ai diritti dei lavoratori
Il nove febbraio quindi un passaggio fondamentale fondamentale perché unitario dobbiamo tornare a curare con maggiore attenzione maggior rispetto i rapporti con CISL e UIL
Ma il nove febbraio fondamentale soprattutto perché dobbiamo tornare a mettersi in movimento
Il nove febbraio deve diventare un punto di partenza per i rettili ma può cambiare e può farlo anche rapidamente ma i primi a crederci dobbiamo essere noi
Non c'è dubbio
Che questa lunghissima stagione congressuale ha finito per distrarci rispetto a quello che succedeva intorno a noi
Non abbiamo fatto i conti con il voto del quattro marzo convinti che la rottura tra mondo del lavoro e sinistra politica forse una cosa che non ci riguardasse
Abbiamo rimosso parte della nostra storia chi è storia di sindacato confederale
Dove il rapporto con la politica è parte integrante del nostro modo di essere e di fare sindacato e lo abbiamo fatto per nasconderci dietro un'idea vuota di autonomia che oscilla tra la stele indipendenza e l'impacciato collateralismi
Si spiegano anche così
Questi nostri ultimi mesi dall'orientamento timido e balbettante dove facciamo fatica a fare arrivare lavoratori la nostra voce
E per una volta
Mettiamoci l'anima in pace
E senza dare la croce addosso al nostro gruppo dirigente che non fa le assemblee interroghiamoci piuttosto se non c'è anche un problema di efficacia del nostro messaggio
Lo dico
Perché abbiamo onestamente lavorato ad un documento di sintesi che ha raccolto quasi il novantotto per cento dei consensi nelle assemblee
Ma vorrà pur dire qualcosa se le nostre parole d'ordine sono scivolate via nel sostanziale silenzio
Di certo non abbiamo fatto nulla per impedirlo e quella che avrebbe dovuto essere una legittima discussione per condividere i futuri assetti dell'organizzazione
Si è trasformata in una corrida dove il centro e con l'attore nazionale non è sempre riuscito a svolgere il proprio ruolo di garante
Fortunatamente siamo arrivati alla fine
Ed è nostra precisa responsabilità trovare una soluzione e l'abbiamo trovato
Ma cerchiamo di imparare dagli errori per evitare di doverli ripetere
Voglio dire
Chi la si può pensare diversamente sulle scelte dei gruppi dirigenti ma questo non può e non deve diventare uno strumento di discrimine nel giudizio sui compagni e nel lavoro quotidiano
In questi mesi sono state messe a dura prova le più elementari regole di convivenza della nostra organizzazione e allora rivendico il diritto dovere di poter avere un'opinione e poterla far vivere nell'organizzazione senza dover essere etichettato incasellato squadrato e guardato a vista
La CGIL ha bisogno di un gruppo dirigente allenato al pensiero critico che venga realmente coinvolto in una discussione collegiale che rispetti l'opinione di tutti anche quando non è condivisa
Una CGIL dove il pluralismo delle sensibilità ancorché non organizzato sia un valore e la popolarità sia uno strumento al servizio dell'organizzazione
è questa la CGIL che dobbiamo difendere con le unghie e con i denti di fronte agli attacchi di chi ci vuole male
Per farlo c'è una sola strada possibile
In un paese sconvolto dalle logiche sovrani insiste e dai rigurgiti fascisti abbiamo bisogno di una CGIL forte unità e autorevole
Sentiamo tutti la responsabilità del momento
Mi auguro che trovata la soluzione si apra davvero una fase nuova e quel tanto invocato noi possa davvero diventare il paradigma del nostro lavoro quotidiano buon congresso a tutti
Grazie Federico ora Cristina Nasini era
Voi borghesi mo'congresso della CGIL
Di Bari in questo momento è stata chiamata sul palco Cristina Masera segretario della CGIL del alto Adige l'ascoltiamo in diretta su Radio articolo uno punto it i suoi novantasette settecento in FM a Roma
Anche noi dal profondo Nord del Paese dall'Alto Adige si TIR vogliamo condividere un po'la nostra esperienza
Essere un segretario di periferia ti tiene con i piedi sul terreno ed è sicuramente un privilegio avere un contatto diretto e costante con chi vogliamo e dobbiamo e abbiamo l'onore di rappresentare
Essere un segretario di confine ti fa sentire vicino all'Europa
Ti fa toccare con mano cosa voglia dire il trattato di Schengen
E cosa significherebbe chiudere le frontiere per noi il confine del Brennero ad esempio che hanno tentato di chiudere per evitare il passaggio dei migranti
L'aria delle destre Sofia al confine
E l'Austria come parte dell'Europa dell'Est ora un governo di coalizione fra il Partito popolare l'estrema destra così come nella nostra provincia è nata un'inedita coalizione tra il partito di raccolta della popolazione di madrelingua tedesca e la lega
La lega che ha forzato perché sul programma di governo provinciale che ha dovuto peraltro ricevere la doppia approvazione Calderoli Salvini
Non ci fossero parole come comunità europea
Trasformate edulcorata in Europa dei popoli e che ci fosse l'esplicito richiamo alla famiglia tradizionale
E dopo lungo dibattito hanno rinunciato
E la contraddizione fra queste due forze politiche è così evidente che lo stesso partito di raccolta avrà alleati Diversi per le elezioni europee
Ci sono tutte le condizioni perché si corre il rischio che il prossimo Parlamento europeo di si integri quello che i padri fondatori avevano ipotizzato
Un'Europa in risposta ai totalitarismi del secolo scorso un'Europa sociale di pace solidarietà
La break sito è ormai un dato di fatto e la Francia e l'Italia potrebbero essere parte decisiva di questa deriva
Certo l'austerity non è andata nella direzione di mantenere coesione salvaguardia
L'autocritica di Juncker viene vissuta come la beffa oltre al danno
Se ricordo gli ultimi quattro anni al di là di tutto l'impegno anche i risultati ottenuti ad esempio se i contratti a tutti i livelli penso che sia stata la raccolta delle firme per la proposta di legge sulla Carta dei diritti universali del lavoro
Il vero momento in cui abbiamo sperimentato la forza della proposta la risposta entusiasta e convinta di lavoratrici e lavoratori pensionate pensionati disoccupate disoccupati e tanti soprattutto tantissimi giovani
Ecco è questa la spinta più autentica a riconoscerci pienamente nella nostra azione che ci trasporta in un futuro in cui sarà indispensabile non mollare su questa proposta
E pensare di andare anche oltre
E che questa carta in futuro possa essere anche una legge europea perché no
Per contrastare dumping contrattuali strategie di competizione basate sull'abbassamento dei diritti
Un diritto del lavoro uniforme a livello europeo diventa una necessità nello spirito di cui ci hanno parlato ieri compagni presidentite sindacato europeo internazionale
Perché se ci fate caso le persone da noi si aspettano sempre di più
Si aspettano di più e di meglio che da tutti gli altri
Perché noi siamo la CGIL
Quella che non si arrende che non ti lascia mai sola ma anche quella che ha una qualità della proposta e che sa capire di cosa ci sia bisogno nel momento storico di riferimento
Ci criticano di più sì perché le aspettative sono sempre alte
Noi conosciamo il filo rosso di cui abbiamo discusso tutti insieme che ci consegna tanto importante impegno per i prossimi quattro anni
Certo qualcuno potrebbe chiedersi che problemi possano esserci in una provincia autonoma con il tasso di disoccupazione più bassa d'Italia
Ma anche nel nostro piccolo abbiamo diseguaglianze importanti
Anche se l'evasione fiscale è la più bassa d'Italia e comunque stimata essere dalla CGIA di Mestre un quinto del bilancio provinciale risorse sottratte a tutti e a tutti e fonte di concorrenza sleale
Abbiamo un imbarbarimento del linguaggio della politica
Dove in consiglio comunale del capoluogo ha fatto il suo ingresso CasaPound
E i rappresentanti della lega considerano normale offendere con epiteti da bar l'associazione centauro starci gay
Un luogo dove un ragazzo viene picchiato perché la sua suoneria del cellulare cantar Bella ciao
Una provincia con quattro femminicidi in un anno
Una provincia quindi in cui fare ancora molto per la CGIL presidiare il territorio perché i nostri valori i nostri progetti i nostri programmi
Anche fra le montagne siano all'ondata i tanti colori che porta avanti i diritti di tutte e di tutti
Questi l'intervento della segretaria generale vela CGIL dell'Alto Adige e Mariana Piccinini presidente del Congresso ha chiamato al microfono Andrea borghesi segretario generale
Di nidi che vediamo avvicinarsi al microfono siamo in diretta su Radio articolo uno punto it sui novantasette e sette in FM a Roma
La relazione di ieri di Susanna è stata ampia bella pienamente condivisibile dal mio punto di vista né con DVD non condivido appunto i contenuti ne ha condiviso i contenuti e ne ha condiviso il giudizio netto che ha dato sulla politica che noi sul su situazione politica sulla stagione politica sul governo
Che noi stiamo vivendo in questo momento
Io non lo so se siamo di fronte a un movimento populista o un movimento nazionalista io credo forse siamo nella congiunzione di entrambe le questioni
Di entrambe
Di entrambi questi tempi posizioni sicuramente sì amo però di fronte a un'evoluzione a destra della politica
D'altronde il populismo storicamente ha sempre fatto quest'evoluzione
E si è così io credo che il nemico numero uno
Di questo governo e di questa compagine governativa forse non lo vediamo oggi non l'abbiamo ancora visto
E vedremo se il loro reggeranno anche l'impatto
Chi Patti effettuati ai fatti con l'Unione europea
Per tenere in piedi i nostri conti reggeranno quindi dobbiamo vedere se questa compagine governativa reggerà anche a quell'impatto io credo che noi siamo il nemico numero uno perché noi organizzazione confederale rinnovo i sindacati confederali CGIL CISL e UIL
Abbiamo una visione del mondo
Non siamo soltanto relegati
Nelle fabbriche nella contrattazione delle fabbriche ma abbiamo appunto una visione del mondo e della società
Non siamo corporativi
D'altronde l'attacco che abbiamo subito negli ultimi decenni
Dal governo Berlusconi in poi secondo me è sempre stato alla fine un attacco a questa nostra funzione a questo nostro essere sindacato confederale non corporativo
Non concepiscono cioè un'idea della rappresentanza sociale collettiva che non sia la loro al massimo e personalmente ne abbiamo avuto l'esperienza in questi mesi
Nelle relazioni pur difficili
Con i rappresentanti del governo al massimo la funzione che riescono diciamo la funzione che ti riconoscono e quella di consulente
Mai una funzione di rappresentanza sociale dei lavoratori
Il tema è a quale società penso no
Pensano secondo me ad una società neo corporativa
Che ha del corporativismo la parzialità classica
Ma che aggiunge a questo elemento
Un inedito soggetto sociale di riferimento non c'è un soggetto sociale specifico ci sono ritagli di società pezzi di società
Che vengono accomunati alle boe dalle politiche del governo penso per esempio a coloro che sono stati tra virgolette beneficiati dal di credo Di Maio il cosiddetto decreto dignità
Sono stati soltanto un una parte molto piccola
Dei lavoratori che vivono in condizioni di precarietà e di difficoltà sul mercato del lavoro in particolare i lavoratori che pur con contratti precari vivevano nelle grandi imprese
Sul reddito di cittadinanza soltanto una parte dei lavoratori disoccupati e delle persone in condizioni di povertà beneficeranno effettivamente di quell'intervento
Quota cento anch'esso un un intervento parziale soltanto per una parte dei soggetti che pure hanno bisogno invece di una forma strutturale della legge Fornero
Nessuno infatti parla in quei documenti e non è assolutamente alle viste per esempio il ragionamento su tutto
Su tutte le persone che vivono a che hanno vissuto nelle loro Carlo nella loro vita lavorativa carriere discontinue per esempio la nostra proposta di pensione contributiva di garanzia è molto lontana dal vedere in qualche modo la luce
E non solo ma c'è un'altra caratteristica che legata a questo elemento e cioè alla funzione che loro danno alla legge ma soprattutto alla decretazione
Questo come e noto Orun piante una relazione con tutta diciamo l'apparato della democrazia rappresentativa di cui in qualche modo non in qualche modo di cui siamo parte importante e c'è allo stesso tempo un moralismo che è tipico per esempio del provvedimento sul reddito di cittadinanza e anche un provvedimento appunto assolutamente divisivo
Sul reddito di cittadinanza voglia aggiungere diciamo un elemento però di valutazione anche rispetto alla struttura che dovrà gestire vedi la cittadinanza
Noi rappresentiamo una parte dei lavoratori gran parte servizi come nidi e i collaboratori
Rispetto a questi soggetti che dovrebbero pur aver una funzione nello nel realizzazione e nella gestione del reddito di cittadinanza
C'è un accordo firmato qualche qualche anno fa in relazione alla stabilizzazione di tutti i lavoratori gli unici di cui si parla in realtà per quanto riguarda il il il decreto che istituisce vede cittadinanza sono soltanto i lavoratori a tempo determinato ai collaboratori sono di nuovo fuori
Eppure dovranno fare un lavoro del gestire esattamente vede cittadinanza ed altri ancora sono alle viste i famosi Navigator e tutto come dire il le risorse che sono state stanziate a questo fine
Il rischio cioè di avere una società appunto ARPAV servizi che avrà circa quattrocento lavoratori dipendenti e diverse migliaia di lavoratori a collaborazione saranno gli stessi che dovranno trovare invece un lavoratore un lavoro stabile ai lavoratori e disoccupati
L'opera appunto che abbiamo da fare è da mettere in atto è molto complessa
E ci vedrà dopo la giusta manifestazione importante del nove febbraio vedrà nei nostri confronti una certa quantità di attacchi e fin dove potranno di ritorsioni
Ma avremo anche il conforto e la relazione
Con le tanta gente le tante persone che verranno da noi i beneficiati per esempio dal reddito di cittadinanza e non beneficiati coloro che rimarranno fuori
Io credo per per questi persone per questi soggetti ai quali noi offriremo come nidi come solo come struttura della CGIL la massima assistenza bisogna costruire non solo appunto con le misure del reddito di cittadinanza ma oltre misura Reggio cittadinanza percorsi per loro di sostegno di servizio attraverso il sonno ma anche percorsi l'estensione Ali per la costruzione di una vertenza sul sulla la sulla disoccupazione che io credo che debba
Vederci in campo nei prossimi mesi nei prossimi anni a partire dal lavoro che abbiamo fatto in questi anni sul piano del lavoro e sul piano straordinario per l'occupazione
L'altro tema che voglio trattare visto che il tempo come dire stringe el il semaforo ancora verde ma sta per diventare giallo è quello relativo alla contrattazione
Susanna ieri parlava della contrattazione inclusiva delle sue timidezze delle difficoltà che abbiamo vissuto da questo punto di vista io credo che noi nei prossimi anni non dovremmo più sperimentare dovremmo agire la contrattazione inclusiva
E per aggira la io credo che dovremmo anche aggiungere alla parola all'aggettivo inclusiva l'aggettivo partecipata
Dobbiamo cioè provare a mettere in campo anche se non avremo magari una regola
Una un modo di stare insieme dei posti di lavoro
Come si contratte si contratta insieme in un posto di lavoro se esistono lavoratori con diverse tipologie contrattuali e magari con diversi contratti collettivi applicati quale sarà la scelta che facciamo mettere insieme come dire tutti i delegati e provare a ragionare e tutti i lavoratori e provare a ragionare come si superano le situazioni differenziazioni si prova a riunificare a riunificare un mercato del lavoro interno a quell'impresa oppure si chiede a qualcuno di farsi carico del tutto
Oppure ci si affida alla buona volontà di un funzionario di un rappresentante sindacale aziendale
Io credo che la scelta che noi dovremmo fare la prima quella che implica la responsabilità per tutti noi della rappresentanza e della costruzione delle soluzioni per arrivare appunto a riunificare il lavoro
Concludo
Volendo appunto ringraziare Susanna Camusso l'ho fatto prima ma la ringrazio davvero per la tenuta politica che in questi anni ha assicurato la nostra organizzazione
Fatta anche dell'elaborazione della Carta dei diritti e del Piano del lavoro che dovremmo provare a far vivere nei prossimi mesi nei prossimi anni nella pratica quotidiana della nostra azione viva la CGIL
Andrea borghesi neo segretario generale e Dini dirle la categoria della c'è il della CGIL che rappresenta i nuovi lavori ha concluso il suo intervento mente resi avvicina al palco Angelo Summa che è il segretario generale della CGIL della Basilicata in diretta radio articolo uno punto it tiene novantasette sette
In FM a Roma la seconda giornata del congresso della CGIL questo nostro diciottesimo congresso si svolge in un contesto politico
Tra i più inediti nel mezzo di mutamenti epocali che rischiano di stravolgere valori destini nel Paese nel Mezzogiorno in Europa nel Mediterraneo e nel mondo
Il quadro politico internazionale mutato e la vicenda come quella della break sette confermano il cambiamento degli equilibri geopolitici mondiali in atto
Occorre affermare con forza il valore imprescindibile dell'Europa perché sarebbe un grave errore tremendo oltre che una scelta autolesionista il ritorno a dieci Saltarelli nazione ma in questo lo stravolgimento di paradigmi abbiamo bisogno di risposte e nuove dobbiamo dire con chiarezza chiedevo roba che vogliamo è diversa da quella che si un'ora abbiamo avuto deve essere un Europa tesa a superare
Il il liberismo sfrenato un'Europa impegnata a costruire una comunità più inclusiva
Popolare e sociale che sappia dare una risposta democratica all'accrescersi delle diseguaglianze
Alle molte inquietudini creati dalla globalizzazione e dall'insorgere di nazionalismi e di Kurt GT neo fascisti
Se è vero che la storia non si ripete
Se non in forma di farsa dobbiamo essere altrettanto consapevoli che anche la farsa o produrre orrore scempi solo la memoria e la coscienza democratica
Possono evitare che si ripeta seppur in forma diversa rispetto al passato la tragedia
Per costruire società avverte coese serve un'Europa forte e consapevole della sua missione sociale e politica
Fedele alla sua missione di garante dei diritti umani e sociali di dialogo plurale e di accoglienza su questo si giocherà certamente la sfida delle prossime elezioni europee
Per questo le prossime elezioni avranno un'importanza straordinaria anche per il futuro del lavoro e per il modello di società verso cui andremo
Diversamente nell'esperanto diritti solidarietà cittadinanza innovazione sapere uguaglianza vivono dentro le società sviluppate se c'è un modello di welfare pubblico e universalistico
Dentro uno spazio di intervento pubblico in economia
Diversamente nelle stesse società si determinano e si accentuano le diseguaglianze a causa dell'affermarsi di modelli di capitalismo chiusi e speculativi
Se vogliamo ridurre le diseguaglianze è indispensabile affrontare il tema della redistribuzione della ricchezza
E la determinazione di un nuovo equilibrio tra capitale e lavoro e tra capitale e welfare pubblico
Che è altra cosa dal welfare aziendale e contrattuali perché alla radice della crisi c'è il diverso livello di accesso della gran parte delle persone ai diritti al reddito
Ed è evidente che dentro queste storture si annidano le contraddizioni dell'attuale governo
Non solo sulle politiche economiche sull'attuale legge di bilancio ma su un tema che al centro del di che sarà al centro del dibattito delle prossime settimane quello dell'autonomia differenziata
Un tema di grande portata che rischia di stravolgere i pilastri dell'ordinamento costituzionale il principio di solidarietà e la stessa tenuta unitaria del Paese
Unitaria fondata sul nuove egoismi dilaganti che ignora l'apporto che una parte del Paese offre all'arte alla si pensi solo alle migrazioni dei giovani delle competenze dei talenti dal Sud al Nord che nega il dovere di reciproco sostegno che non capisce che nessuno neanche chi si sente più forte è in grado di salvarsi da solo
Su questo credo che vada definita con chiarezza la nostra posizione in coerenza con i valori che ci caratterizzano è l'idea di paese che rappresentiamo
Ci troviamo di fronte a una scelta chiara di secessione diritti contro una parte del Paese una scelte che rischia di minare la stessa coesione nazionale e dieci scardinare i diritti costituzionali
Pensare di attribuire maggiore autonomia e maggiori risorse ad alcuni territori lasciando indietro altri significa scegliere di cristallizzare se non di incrementare le disparità già esistenti rompendo quel principio di solidarietà che l'anima della nostra Costituzione
Se affermiamo che scuola sanità servizi per l'infanzia sono i servizi universale allora devono essere i diritti esigibili sull'intero territorio da parte di tutti
Ecco perché lo dico senza alcuna retorica penso che il futuro dell'Italia intera e non solo del Mezzogiorno
Dipenderà da come sarà realizzato il processo di federalismo delle tre regioni più ricche d'Italia
L'unica strada in grado di offrire un futuro e quella di rimettere al centro dell'idea un federalismo solidale
Partendo dalla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni per tutti gli italiani così come previsto dalla nostra Costituzione
Ripartire dal Mezzogiorno significa ripartire dal lavoro dall'innovazione dalla costruzione delle infrastrutture dalla garanzia di servizi e dei presìdi per assicura assicurare i diritti di cittadinanza su tutti i territori
Per queste ragioni la manifestazione del nove febbraio assume una forte valenza un'occasione per parlare a un Mezzogiorno smarrito a un Mezzogiorno tenuto in ostaggio da una classe dirigente politica
Che si è mostrata e continua a mostrarsi non all'altezza delle proprie responsabilità e del proprio compito privo di visione progettuale senza più valori di riferimento una classe dirigente politica che trasversalmente annaspa in una drammatica deriva etica
Sì alla rinascita del Mezzogiorno rappresenta una prospettiva di sviluppo per se stesso per l'Italia essa può diventare per tutta la nostra organizzazione il tema centrale per ricostruire un'idea di Paese e di colore opaco ESA
Ed in questo Matera capitale europea della cultura per un due mila diciannove
Può rappresentare il modello di un Sud che guarda al futuro portando il proprio contributo originale all'avanzamento del sistema Paese
Di un Sud che con la sua forza di resistenza e di resilienza riesce a credere e investire su di sé sul proprio patrimonio sulla propria storia sulla propria unicità
E sulle proprie intelligenze e sui propri saperi
La scommessa di Matera capitale europea della cultura rappresenta un riscatto storico per l'Italia un tempo per quell'Italia un tempo definita vergogna nazionale e per l'intero Paese
Un riscatto che ci pone all'attenzione dell'Europa e del mondo grazie a un progetto condiviso fondato sul senso della comunità e dell'appartenenza
Matera due mila diciannove tra Europa e Mediterraneo è un messaggio di paese solidale è una porta aperta di sguardi ai pensieri alle voci di tutti i popoli
Prima di concludere voglio ringraziare Susanna Camusso per il lavoro svolto in questi anni e la CGIL Puglia per la straordinaria ospitalità infine una riflessione sul confronto aperto sulla nostra CGIL
Dovremmo provare ad andare oltre la semplice rischia metanizzazione delle diverse posizioni e liberare laicamente la discussione dovremmo utilizzare l'occasione congressuale
Per approfondire riflessioni e contenuti programmatici dal nostro documento politico un documento che oggi più di ieri di fronte alla frantumazione produttiva ai processi di internalizzazione dell'impresa e di innovazione
Deve essere in grado di interpretare ed adeguare la nostra azione sindacale ai mutamenti epocali che ci sono davanti
Una grande organizzazione democratica come la nostra non rimuove dalla discussione il punto di vista di una sua parte rilevante il pluralismo è un valore ed una ricchezza Sempre quando non lo si assume a principio fondante si accetta il rischio di allargare il solco della divisione la pratica democratica che ci appartiene che è da sempre ha regolato la democrazia all'interno della nostra organizzazione ci impone di provare a ricercare finì in fondo Renzi intesi
Nel rispetto dei diversi punti di vista queste lo sforzo di tutti siamo chiamati a compiere con senso di responsabilità riconoscendo l'illegittimità e pari dignità delle diverse
E sono terminati i dieci minuti a disposizione di Angelo Summa segretario generale della Basilicata mentre adesso prenderà la parola Vivian pezzi detta che il segretario generale della CGIL del Friuli Venezia Giulia siamo a Bari alla Fiera del Levante in diretta radio articolo uno punto it chi e novantasette sette in FM a Roma
La CGIL è stata l'unica forza in campo in questi anni
No
Contro le politiche osterie fatte di tagli dei salari e dei diritti
Lo abbiamo fatto con le lotte le mobilitazioni ma anche costruendo proposte alternative su tutto il piano del lavoro la Carta dei diritti ai tre referendum
In questi ultimi due anni abbiamo fatto una serie di accordi importanti con le associazioni datoriali riferiti soprattutto a modello contrattuale e alle relazioni industriali
L'aver salvaguardato i due livelli è stato un risultato molto importante non scontato non più tardi di tre anni fa infatti in pieno governo Renzi non solo non riuscivamo ad aprire nessun tavolo
Ma addirittura si parlava di minimi salariali per legge e di un solo livello territoriale o aziendale
Tentazioni che abbiamo rispedito al mittente resta però da sciogliere il tema cruciale della rappresentanza rappresentanza che deve essere misurata e certificata se vogliamo evitare anche il proliferare dei contratti pirata
Accanto a questa c'è la necessità di costruire una nuova e più rigorosa mappatura delle aree contrattuali e dei relativi campi di applicazione
A fronte di spinte tendenti all'invasione di campo tipico esempio i cantieri edili dove proliferano i contratti esterni al mondo delle costruzioni con l'unico obiettivo di ridurre il costo del lavoro
è un problema che non riguarda soltanto l'edilizia e che ci pone con forza la questione della contrattazione inclusiva soprattutto nei grandi siti produttivi negli aeroporti negli ospedali e nei centri commerciali
Sempre più spesso e in un numero crescente di realtà ci troviamo in situazioni di lavoratori con mansioni uguali e trattamenti e tutele diverse
La contrattazione inclusiva deve rappresentare e dovrà rappresentare il perno del nostro agire nell'intento di ricomporre le differenze e le diseguaglianze che sempre di più sono presenti nel mondo del lavoro
Ma anche altri scenari e altre sfide ci attendono
Che impatto avrà l'avvento della digitalizzazione dell'innovazione tecnologica nella creazione del di nuovo lavoro sull'organizzazione del lavoro e sugli orari la contrattazione dovrà accogliere questi processi per dare risposte adeguate
Non è il futuro ma un presente con cui dobbiamo già confrontarsi se solo pensiamo al numero crescente dei lavoratori e delle problematiche in realtà come Google o Amazon o fulgore
Bisogna spiegare anche alle nuove generazioni che la rivoluzione digitale distribuisce si conoscenza ma concentra su pochi la ricchezza e non la mette al servizio di tutti
E se manufatturiere manifatturiero viene considerato il motore della crescita nome da questo settore perlomeno in termini diretti che dovremo attenderci il maggior contributo di rito al recupero dell'occupazione
Due occupati su tre infatti nella mia regione nel Friuli-Venezia Giulia avvengono nel terziario
Questa crescita pertanto quantitativa e accompagnata da un peggioramento generalizzato delle condizioni di lavoro
E proprio nel terziario come ho anticipato che assistiamo a una progressiva diffusione del precariato spinto del falso lavoro autonomo dei part-time forzati del lavoro sottopagato
L'occupazione anche nella mia regione torna a crescere ma peggiorerà la qualità e il livello delle retribuzioni penalizzate anche dalla riduzione media ore lavorate pro-capite
Esempio paradigmatico dell'espansione lavoro su tutte sotto tutelato e il mondo degli appalti una realtà in continua espansione
I lavoratori che mi sono impegnati costituiscono senza ombra di dubbio la componente più debole del tessuto occupazionale c'è bisogno per tanto odiati di arginare la deregulation e di definire una base comune intangibile inderogabile di diritti normativi e contrattuali
Il voto del quattro marzo
Ha espresso il fallimento delle politiche di questi ultimi decenni incapace di dare risposte alle nuove diseguaglianze prodotte dalla globalizzazione dalla crisi
Un voto che segna una sconfitta epocale della sinistra una mutazione genetica della destra con un'inversione dei rapporti di forza al suo interno e l'affermazione del Movimento cinque Stelle come terzo polo
La manifestazione del nove dovrà essere solo l'inizio il primo importante cammino di un lungo percorso perché compagne e compagni ci vorrà tempo perché i lavoratori si accorgano
Dei disastri che può produrre le politiche di questo governo oggi non ne sono consci
Perché i lavoratori stanno vivendo da lungo tempo e qua cuore ricordarlo situazioni difficili fatte di precariato diritti calpestati che la sinistra non ha saputo né interpretare né intercettare no tutto questo malessere qua
Questo congresso e l'approdo finale di un lungo percorso di consultazione dei nostri iscritti abbiamo scelto di arrivarci attraverso una strada diversa costruendo un documento che partisse dal basso
Il fatto di rappresentare oltre cento mila iscritti nella mia regione nel Friuli-Venezia Giulia è un dato che inorgoglisce tutto il gruppo dirigente regionale
Ma anche che ci responsabilizza sia sul fronte della contrattazione delle risposte ai bisogni delle persone che su quello dei servizi dai patronati ai Caf dal Sunia agli uffici vertenze che spesso non dimentichiamocelo
Rappresentano il nostro primo interfaccia con i lavoratori pensionati cittadini iscritti e non iscritti alla CGIL
Se vogliamo difendere e rafforzare la nostra rappresentatività dobbiamo saper intercettare coinvolgere quelle parti del mondo del lavoro quelle precarietà dei contratti atipici che ancora oggi non riconosciamo facciamo fatica a raggiungere e una sfida cruciale perché riguarda la nostra capacità di parlare ai giovani di tutelarli e di rappresentarli è vero che molti di questi lavoratori li incrociamo perché si rivolgono ai nostri servizi o perché chiedono il nostro aiuto quando perdono il lavoro
O si vedono legata alla retribuzione ma non basta
E non può bastare se vogliamo uscire dal perimetro del cosiddetto lavoro garantito dobbiamo fare tutti un salto di qualità sul piano politico su quello organizzativo
Occorre insomma ragionare insieme su come ricollocare la CGIL con l'obiettivo di estendere di rafforzare la nostra rappresentanza
Le ultime conferenza di organizzazione purtroppo non hanno prodotto in particolare i risultati su questo versante danni parliamo di contrattazione di sito di filiera territoriale come strumento per arredare la nostra sfera di riporre di rappresentanza
Sì diciamo che per praticarla in concreto dobbiamo ragionare in un'ottica confederale superando i confini e le gelosie che separano le categorie appunto do diciamo da anni ma lo facciamo troppo poco
Nel nostro assetto organizzativo diventa dirimente e lo sarà sempre di più la funzione il ruolo centrale delle camere del lavoro in un'ottica che deve essere sempre più votata alla confederali ITA
Infine mi auguro in queste ore di anche di trattativa
Forte e mi auguro si possa trovare una sintesi unitaria per incompatibilità la nostra organizzazione
Una soluzione che dia dignità politica tutti garantendo una direzione unitaria e proroga e pluralista
Una CGIL forte unita sotto un undici uno una unica guida che rispecchierà presenti ed aspettative le attese di tutta la nostra base
è una scelta di responsabilità qua del nostro gruppo dirigente non può sottrarsi non ci possiamo permettere di arrivare a un di finire questo congresso alcuna spaccatura grazie
Di Ampezzo età segretario generale del Friuli Venezia Giulia adesso
Prende la parola una delegata di luogo di del lavoro Estonia Ghezzi che è delegata della TNT di Torino in questo momento Morena Piccinini sta appunto dando anche alcune i informazioni di servizio mentre Sonia che ci si avvicina
Alla podio del palco della congresso della CGIL
Poco più di due anni questo mio primo congresso solo mettiamo chiamate onorata di essere qui
E vorrei condividere con voi la mia esperienza
Premesso era delegata significa cercare un equilibrio con la mia famiglia
Ho provato a spiegare al bambino di quattro anni che cosa facessi Inc e dicendogli che andava a combattere i cattivi
E lui da bravo supereroe ha subito capito ed è questo ciò che facciamo lottiamo per difendere i lavoratori in questo periodo ci stiamo occupando con la firma azionare
Dell'integrazione a seguito dell'acquisizione di TNT da parte di FedEx in grande colosso americano della logistica
Purtroppo nella mia breve vita ad Arezzo e a Platinette e aperto più procedure di licenziamento l'ultima ad aprile e ci ha portato ad una lotta dura e continua per la difesa dell'occupazione
è stato un percorso difficile che mi ha portato a vivere in prima persona cosa stia la vera contrattazione tavoli con le aziende l'attenzione nel formulare le frasi da inserire nell'accordo dopo una sola virgola messa nel posto sbagliato
O modificare il senso di quella frase a discapito di noi lavoratori
Andare all'unità e al ministero del lavoro constatando ahimè inesistente supporto del nostro ministro più preoccupata farisei ficca presenziare tavoli sindacali spesso modus operandi della Giunta Pimpa stellata torinese
Ma con le sole forze nostre forze con con il costante impegno della Fise nazionale siamo riusciti a portare a casa un accordo che ha scongiurato i licenziamenti
Purtroppo FedEx ha scelto di adottare il modello degli appalti della TNT e anche di altri corrieri continuando ad esternalizzare il servizio dei driver le persone che consegnano i pacchi che noi teniamo su internet indossano solo la divisa del Corriere
Come tiene Thiessen viaggi & essa ma non sono dipendenti diretti non sono miei colleghi noi dobbiamo lavorare affinché ciò avvenga
Internalizzando le attività per combattere l'illegalità negli appalti per salvaguardare la la salute e la sicurezza dei lavoratori tra l'altro in questo settore ci sono molti immigrati
Noi a Torino abbiamo unito tutti i lavoratori diretti e indiretti si operando insieme
Perché per noi la contrattazione collettiva inclusiva deve diventare una pratica quotidiana in ogni luogo di lavoro
Un esempio compra concreto è stato raggiunto insieme di due anni fa dove abbiamo internalizzato un'attività di magazzino
Fino a poco prima gestita dalle cooperative facendo diventare i magazzinieri miei colleghi e migliorandone sia il lavoro che la retribuzione che le tutele
Il servizio del trasporto delle merci sembra dover costare sempre meno e di conseguenza i competitor del settore gioca una partita spregiudicata ribasso tariffario e liberalizzando i tempi di guida anche a livello europeo Amazon esasperato ancora di più il mercato lavorando per le tariffe bassissime
è chiaro che così facendo si rischia di abbassare il costo del lavoro
Se non agiamo per il rispetto del contratto nazionale
Il nostro contratto è stato rinnovato l'anno scorso e rappresenta un argine alla competizione degli appalti al massimo ribasso includendo anche la figura dei writer che oggi sembra essere la priorità del governo ma quale comunque non hanno trovato una soluzione
Siamo noi i delegati insieme i nostri riferimenti della FIPE sui territori che facciamo vivere i contratti e gli accordi trasformandoli in pratica inclusive di contrattazione
Solo così riusciamo a conoscere l'organizzazione del lavoro e proponendo alternative mettendo al centro le persone e non le merci la CGIL per me rimane un porto sicuro
Da dove Porter sempre ripartire per affrontare il viaggio verso un mondo libero e più giusto che cerchiamo di costruire ogni giorno un pezzettino alla volta ognuno con il suo conti brutto grazie finito grazie CGIL
Questo era l'intervento di Sonia Ghezzi delegata di luogo di lavoro lati TNT un corriere tra i più diffusi nel nostro Paese la parola adesso è a Lella Brambilla una componente della presidenza di Auser e siamo in diretta su Radio articolo uno punto it i sui novantasette Ferente in FM a Roma deleganti e delegati gli ospiti gli invitati a
A questo congresso da parte dell'Auser
Credo che
Oggi con meno mai
Un'associazione di volontariato come la nostra si renda conto ed abbia la consapevolezza che il sindacato confederale la nostra CGIL ha grandi responsabilità nella ricostruzione di un tessuto sociale
Aperto e democratico
Una responsabilità che Susanna delineato molto bene nella sua relazione di ieri
Per questo diventa necessario e a mio modo di vedere anche fondamentale
Un rapporto stretto con l'associazionismo tutto l'associazionismo che vive in questa nel nostro Paese
E in particolar modo ovviamente con un'associazione di volontariato nata dalla CGIL nata da Trentin che appunto l'Auser
Dobbiamo io credo Susanna l'ha detto nella sua relazione riannodare i fili cercare di ricostruire appunto
Questo tessuto sociale che riconosca il valore del volontariato e la presenza del lavoro che le molte associazioni di volontariato svolgono nella tenuta sociale nel welfare di questo Paese
House era a trecento mila associati ogni anno Hauser si deve impegnare a riscrivere i propri soci
Ed è quindi un lavoro appassionato ma anche molto pesante difficile quello di avere una rappresentanza così forte ma che ogni anno va rinnovata
Con queste trecento mila persone e quindici mila volontari dis che sono sparsi su tutto il territorio nazionale dalla Sicilia al Trio le alla Val d'Aosta ultima nata nella nostra nel nostro nel nostro panorama abbiamo aiutato per nell'anno due mila e diciotto il nostro bilancio sociale lo dice un milione settecento mila persone ecco questa è credo
La cifra l'elemento più importante che insegna il valore e l'impegno che un'associazione può fare in un territorio importante perché a vere ha che fare tutti i giorni nelle nostre mille cinquecentotrentaquattro sedi sparse in tutta Italia un rapporto continuo quotidiano con le persone che sono vulnerabili e guardate non è necessario essere anziano per passare dalla vulnerabilità alla fragilità e nel momento in cui si è fragilissima bisogno davvero di tutto di aiuti infiniti che oggi per i motivi che sono stati raccontati in questo congresso sia nella relazione di Susanna ma anche nei vari interventi che abbiamo sentito
Il tema della presenza di un welfare organizzato sul territorio ormai pone e vede tantissime crete
E quindi il tema dell'aiuto alla persona io credo nel territorio laddove le persone vivono e cercano ogni giorno di risolvere le proprie problematiche sia fondamentale
Quindi dicevo pensare a un'associazione di volontariato come Hauser presente organizzata io vorrei spendere due parole sul tema della capacità che Hauser ha avuto in questi anni quattro anni di lavoro grazie
Alla all'ufficio di presidenza tutto ma soprattutto per il suo posto il presidente che abbiamo e ha voluto fortemente rinnovare riorganizzare la nostra associazione
Ecco un'associazione trasparente dove ogni del nostro Bilancio sociale si possono leggere e valutare le cose che abbiamo fatto ecco io credo che questo sia il un un passaggio importante la trasparenza si è parlato molto delle delle realtà del terzo settore delle ONG c'è stata una campagna denigratoria nei confronti del mondo del volontariato ecco io credo che la riforma del terzo settore ci imponga e giustamente imponga un cambiamento radicale anche in questo mondo è il tema della trasparenza del riconoscimento della valutazione dell'agire delle cose dei numeri delle cose che si fanno
Diventi per noi elemento di grande di grande importanza perché non consentirà più a nessuno di raccontare cose che non sono documentate e certificate
Il nostro agire
I riconoscimenti che abbiamo avuto sono importanti abbiamo avuto riconoscimenti dal ministero del lavoro che ha indicato all'House era all'interno di molte delle delle strutture che poi dovranno valutare ad esempio i risultati della legge del terzo settore della sua applicazione Hauser e all'interno di questo organismo
Abbiamo avuto riconoscimenti dal Presidente della Repubblica e ci ha mandato una lettera e riconosce il nostro valore il nostro agire lo fanno tutti i giorni e testate giornalistiche che ci interviste né ci chiedono
Di essere presenti per raccontare cosa facciamo
Le tante cose che facciamo
Molte sono conosciute e sono gli ambulatori sociali dove le persone vengono curati da medici in pensione e aiutano le persone a ad affrontare problemi che non potrebbero altrimenti a Cosenza
Info l'altra sede in Piemonte in altre realtà
Abbiamo credo su da questo punto di vista dato una risposta a un bisogno primario fondamentale delle delle persone che quello di curarsi ma in me come voi sapete ci sono migliaia di persone in Italia che non accedono più ai servizi socio ai servizi sanitari perché costano troppo o perché sono inaccessibili
Altro tema
Che come come Hauser affrontiamo tutti i giorni nella nostra attività e quello di occuparci della della violenza nei confronti delle donne abbiamo aperto tanti
Tante strutture che si occupano di sostenere le donne che sono oggetto di violenza o che hanno dei problemi di questo tipo insieme a questo le nostre sedi e le nostre attività svolgono ogni giorno
Un ruolo importante che è quello di consentire la mobilità delle persone per raggiungere i luoghi della cura accompagnarle il tema dell'accompagnamento della vicinanza alle persone
Un aiuto io credo insostituibile per tentare di alleviare quelle che sono quegli elementi che dicevo prima di fragilità e che sono soprattutto l'isolamento delle persone e la solitudine ecco a usare questo
è un presidio contro la solitudine è un presidio umano nei confronti delle persone che soffrono e che hanno dei problemi nell'affrontare la quotidianità della vita perché stanno raggiungendo un'età della vita in cui appunto il bisogno la necessità sono all'ordine del giorno
Io immagino
Che la nostra associazione appunto in questi anni abbia fatto davvero grandi passi e grandi passi ancora ci aspettano
Noi diamo un progetto sociale oltre alla riorganizzazione abbiamo anche definito con molta cura e attenzione il nostro modello sociale
Una un elemento importante perché ci consente di approcciare a tutte le questioni che riguardano che riguardano la nostra società
Il progetto sociale pone al centro la persona la sua fine la sua fragilità e pone anche un elemento importante perché indica quali sono i valori che
Dando la strada segnano la strada di un associazione come la nostra i valori che noi abbiamo scritto nel nostro modello sociale nel nostro impegno sono valori non negoziabili
E sono ovviamente la democrazia in primis l'integrazione il tema di cui in questi giorni abbiamo parlato in modo io credo importante dell'impegno anche della nostra associazione rispetto all'inserimento delle persone straniere degli immigrati di integrazione nel nostri nelle nostre sedi a partire proprio dalla presenza dell'immigrazione all'interno delle nostre sedi ma anche nelle attività che svolgiamo
Nelle a nelle attività insieme ai comuni abbiamo ne ha tantissime iniziative che vedono la presenza di immigrati che insieme a noi danno risposte sul territorio
La tolleranza
Che è un altro elemento fondamentale della società insieme alla solidarietà
Abbiamo bisogno di ripensare ai modelli di welfare del nostro Paese ai sistemi universali al tema della sanità al tema dell'istruzione ecco io credo che
Per fare tutto questo non abbiamo bisogno come invece il Governo sta facendo di dare delle risposte con il reddito di cittadinanza di carattere economico
Noi che tutti i giorni siamo insieme alle persone abbiamo capito che i soldi sono importanti ma non sono l'unico elemento che consente alle persone di uscire dalla povertà e di avere diciamo così risposte fondamentali nella vita che invece ha bisogno di altri elementi per essere vissuta i primi Scredo la dignità la dignità del lavoro vanno di pari passo e quindi pensare di intervenire sulla rimozione della povertà in un paese nebbia Susanna ne ha parlato nella sua relazione ecco io credo che questo non sia non sia possibile abbiamo bisogno di altri elementi abbiamo bisogno
Che
Appunto inizino a dare delle risposte sul tema
Stiamo
E anche il questa volta i minuti sono terminati
A questo punto dovrebbe prendere la parola il segretario generale di una delle regioni più di frontiera la Sicilia in frontiera per la questione del lavoro e dell'occupazione per lo sviluppo economico
Per gli immigrati Michele Pagliaro segretario generale della Sicilia Susanna Camusso ha sottoposto all'attenzione di tutti in modo chiaro
E con la lungimiranza di sempre una riflessione che per quanto mi riguarda non posso che condividere sono passati altri quattro anni torniamo a celebrare un congresso
Che ancora una volta e per la terza volta consecutiva cade in un momento assai difficile quanto completato
Sia sotto il profilo economico sia sotto quello sociale e politico
In questi anni
A tutti i livelli dell'organizzazione all'iniziativa non è mai mancata e ogni volta abbiamo tracciato una prospettiva abbiamo immaginato un futuro restituendo come giusto che sia sempre una speranza
Lo affermo pensando alle tantissime vertenze portate avanti ai tanti rinnovi contrattuali al Piano del lavoro alla Carta dei diritti alla difesa della nostra Costituzione iniziative ma anche e soprattutto una visione del Paese e dei suoi problemi che abbiamo sintetizzato attraverso il documento il lavoro è documento che porta in sé analisi ma anche e soprattutto le proposte così oggi nel tempo della disintermediazione
Della profonda crisi politica dei partiti e della sinistra in molti guardano alla CGIL come presidio di democrazia libertà e lega letta non solo per via della nostra storia
O perché abbiamo difeso la Costituzione
Ma anche perché ci siamo stati ci siamo stati quando abbiamo manifestato a favore dello sbarco dei migranti dalla picciotti ci siamo stati quando ci siamo opposti alle tante troppe
Delibere oscurantista e di ogni tipo sia che queste riguardassero i diritti delle donne che quelle dei migranti o dei lavoratori in Generali e tutte le altre volte che siamo stati antirazzisti
Antifascisti ancora tutte le volte che abbiamo ricercato verità dedita per Giulio reggente per Stefano Cucchi e per tutti gli altri noti e meno noti
E la CGIL del ventisei gennaio la immagino ancora più autorevole di prima sarà ancora di più la CGIL dei luoghi di lavoro assolutamente delle delegate e dei delegati e soprattutto la CGIL che non rinuncia al confronto con gli spiriti che non è mai abbastanza
Lo affermo dalla Sicilia
Dalla terra di Pirandello dove può succedere tutto e il contrario di tutto
Dalla terra che è ancora quella di Emanuele Macaluso primo segretario della CGIL siciliana dalla terra che è stata di Pio la Torre già segretario della CGIL siciliana dei giudici Falcone Borsellino e di tutti gli altri purtroppo tanti tanti immolati nella legalità uccisi dalla mafia che purtroppo non si sconfiggerà tra qualche mese la Sicilia nonostante Salvini di turno resta una terra di speranza
Perché arriva dal mare e terra di disperazione per le migliaia di giovani e meno giovani che vanno via
E incerta
Di un futuro migliore le ragazze era Agazzi che vanno via dalla Sicilia da sud dal paese vedete sono anche una nostra sconfitta questo diciottesimo Congresso celebrato e in questa bellissima città del Sud dopo quarantasei anni e mi auguro sia un segno inequivocabile
Destinato ad impegnare la CGIL verso i temi del Mezzogiorno
Mezzogiorno insediato dalla riforma del titolo quinto e dell'articolo centosedici ci sta tutta l'idea di una manifestazione ad hoc si rischia di rendere ancora più forte chi è già più forte e di compromettere quelle che sono anche un pilastro
Costituzionale ovvero le pari opportunità
Siamo di fronte ad una deriva assai pericolosa che attraversa tutti gli ambiti della società
Dall'istruzione alla salute dai trasporti alla viabilità sino ai servizi pubblici per arrivare a compromettere i diritti di cittadinanza ecco perché ha un senso la proposte le proposte unitarie Sud F la manifestazione del prossimo
Nove febbraio per chiedere sviluppo per questo Paese più lavoro pensioni adeguate intuisco equo è in grado di combattere l'evasione fiscale investimenti per le infrastrutture
Politiche per i giovani per le donne per il Sud
E il Mezzogiorno
Deve essere centrale per la CGIL e da lì infatti che può partire la ripresa dell'intero paese facendo appunto valere principi della solidarietà la nostra è una regione solidale
Ed è una regione anche coraggiosa
Nella regione del sindaco Orlando capace di rompere il muro degli opportunismi politici e dell'ipocrisia perché la legalità va oltre
Il mero rispetto di una legge ingiusta e disumana e anche la Regione del sindaco di Pozzallo
Ah matura che ha dichiarato la volontà di aprire il porto ai quarantanove migranti per settimana in balìa delle onde è una Regione che merita di più che un misero reddito di cittadinanza attraverso le cui regole il governo punta peraltro a imporre una visione moralistica per cui se sei un senzatetto non meriti un granché visto che probabilmente quella situazione te la sei cercata stiamo diventando
Un Paese che giudica gli ultimi come portatori di colte stiamo diventando un Paese dove Salvini e il ministro della giustizia
Si recano in aeroporto non per rimarcare che la giustizia seppur tardivamente
Sta facendo il suo corso ma per deridere mostrare i muscoli
Sui comunisti le virgolette naturalmente sono d'obbligo criminali incalliti in spregio alla verità sulla lotta contro il terrorismo che anche noi abbiamo fatto
Care compagne
E cari compagni
Questo congresso crea coinvolto migliaia di persone CIA sostanzialmente confermato che nel nostro Paese nel mondo del lavoro non sono venuti meno nella voglia di partecipazione nella fiducia verso la CGIL
E per queste ragioni anche io condivido la proposta della segreteria di Maurizio Landini al segretario generale della CGIL
Lo dico senza nessuna polemica ma nell'ambito del comitato direttivo nazionale ogni volta abbiamo condiviso merito e metodo
Nel rispetto delle regole del pluralismo e delle minoranze
Anche se oggi ci sono due Papi due vicepremier dal mio personale punto di vista non è normale che la CGIL la più grande organizzazione di massa del Paese
In un momento così difficile per il Paese possa dividersi lo ritengo un errore che può essere anche fatale
Pertanto la scelta di restare uniti maturata nelle ultime ore la ritengo una scelta di buonsenso che fa onore a tutto questo gruppo dirigente care compagne e cari compagni abbiamo il dovere di stare uniti per cambiare il Paese
Per consegnarlo alle giovani generazioni e con tante speranze e certezze in più la CGIL e disse differente la CGIL è una un'organizzazione pura lista in cui le differenze sono state sempre ricchezza e in cui la collegialità assemblee rappresentato prima che una pratica un valore che ha saputo mantenere viva
La CGIL anch'essa da consegnare alle future generazioni affinché i nostri valori gli insegnamenti di Di Vittorio ai dettami costituzionali
Possono continuare ad esistere
Per determinare una società ancora più libera e soprattutto migliore
Per tutti noi e per i giovani di questo Paese viva la CGIL grazie per l'attenzione
Michele Pagliaro ha raccontato la sua Sicilia ricordando che la sushi e la Sicilia e di Macaluso e di Pio la tournée ma adesso prende la parola il presidente della consulta dei Caf Mauro Soldini lo ascoltiamo indiretta radio articolo uno
Perché nella CGIL incarichi ai vari livelli proiettati alla tutela individuale è un grande onore una grande soddisfazione
Poter intervenire nella massima assise congressuale portando una visione che tenacemente definiamo complementare alla rappresentanza e tutela collettive
Avere così un intervento potrà suonare come una vecchia solita litania che va a parare sulla necessità di integrazione sulla pari dignità dei bracci Diversi della nostra confederazione in altri tempi sarebbe potuto aggiungere che la goccia perfora la pietra ma non mi pare che ci fosse ormai permettere ancora citazioni luoghi comuni o frasi fatte
Esiste invece un'urgenza acuita dall'infinita crisi economica dai tentativi ripetuti di disintermediazione
Da linguaggi e pratiche da ricostruire dopo lo tsunami del superficiale divismo che attenzione non significa per niente superficialità tutto ciò costringe il sindacato in primis la nostra CGIL a uno sforzo per superare prima che le avversità esterne la nostra stessa visione dell'estero oggi sindacato in un mondo di sconvolgimenti che solo vent'anni fa nessuno di noi avrebbe potuto prevedere parlare oggi alle persone alle lavoratrici e lavoratori e pensionati alle diverse spesso tormentati fin cure che lambiscono entrano ed escono dal lavoro dignitoso
Significa doversi empaticamente misurare con le loro difficoltà quotidiane
Dentro ma anche e soprattutto fuori dai luoghi del lavoro con loro e con le loro famiglie quali forme queste possono assumere
Se le parole hanno ancora un significato allora chiediamoci se i cosiddetti servizi la cui etimologia definisce con chiarezza la loro collocazione nella scala valoriale del nostro sindacato non debbano superare definitivamente questo appellativo ed entrare compiutamente nell'era della tutela punto e basta
Pur avendo rivestito per due mandati il ruolo di coordinatore del Sistema servizi
Posso con maggior cognizione parlare del sistema dei quattordici Caffo regionali e interregionali che cordino insieme ad altri compagni nella forma di consorzio
Molto si è detto in questi anni dei Caf fuori e dentro la CGIL alcune volte anche con una preoccupante assonanza
Si è pensato che fosse ormai inutili ad esempio grazie alla digitalizzazione del rapporto cittadino pubblica amministrazione a oggi a quattro anni dalla dichiarazione dei redditi per compilata l'ottanta per cinque per cento dei contribuenti fa ancora il sette trenta al Caf
E così è per l'ISE dove il novantasette per cento dei dichiaranti passa per noi oddio per noi Caf Cgil sempre un po'di meno e questo è un problema che informa tutta la CGIL assistendo poco più del trenta per cento dei suoi iscritti attivi e un numero più rilevante ma con ampi margini dei nostri pensionati
Dentro gli zainetti dei delegati
O allo Stand del Consorzio nazionale dei Caaf Cgil potete trovare la guida i servizi dei Caf e richiederei di fare quando ne avrete tempo un giochino di memoria un giochino di abilità
Provando a riassumere tutte le attività svolte le nostre Caf che conoscete andando poi a confrontarle numero ed efficacia nella guida che peraltro anche scaricabile integralmente in digitale
Non è una provocazione
Ma un invito a riflettere sull'attuale paradigma e tentare di ribaltarlo e per questo vi sarà d'aiuto anche l'altra guida Rizza inetti quella delle centottanta tutele prodotte da Inca Caffa uffici vertenze soli Sunia Federconsumatori
Ma per non trasformare questa occasione in uno spot pro CAF penso sia opportuno portare invece l'attenzione all'importante lavoro svolto in quest'ultimo anno appena trascorso dalla CGIL e dal suo dipartimento nazionale di organizzazione
Che dopo un lungo lavoro ha prodotto un documento portato in moltissimi congressi territoriali e regionali
Che hanno approvato un ordine del giorno che dà indicazione a questo congresso di impegnare prossimo comitato direttivo a una delibera attuativa sui punti salienti del documento stesso
Profilo emissione
Che sceglie l'università ancora una volta l'Università del servizio assetti organizzativi dei Caf
La riduzione del dei quattordici CAF e delle trentacinque società fiscali oggi un'esigenza per omogeneizzare accorciare le catene decisionali e riassetto della loro struttura nazionale di coordinamento
Definizione della divisione tra funzioni politiche gestionali nuove forme di cooperazione strutturata e permanente con l'Inca in primis ed integrazione con le altre verticalità della tutela individuale
Sinergie infine con le categorie lo spirito
Superando il solo punto di contatto vero della conclude la campagna sette trenta per allungare nel corso di tutto l'anno e approfondire la conoscenza nell'utilizzo delle diverse tutte le consulenze
Su quest'ultimo punto in particolare va dato atto per il momento solo alla segreteria della funzione pubblica di aver messo in campo una reale volontà di sperimentazione e luoghi di lavoro
Una recentissima indagine commissionata dal Consorzio nazionale su un campione rappresentativo di scritti e delegati in distribuzione anche questa tre materiali presso lo stand del consorzio
Ci consegna un quadro a tratti sorprendente della conoscenza e dell'apprezzamento del Caf della CGIL
Poche percentuali compagne e compagni
Intanto sullo stare nella CGIL da parte dei nostri iscritti il ventisei virgola sette per cento non ricorda a quale categoria sia iscritto e il tredici virgola sette per cento non risponde
Cioè oltre il quaranta per cento per ciò e certo solo di essere iscritto alla CGIL
Un altro dato solo il sette otto per cento degli iscritti e poco più dell'otto per cento dei delegati percepiscono le tariffe sette trenta come levate
E tra i delegati il novantasei per cento ritiene che la piena tutela individuale supporti la fidelizzazione degli scritti
Per il novantadue per cento può aiutarli a documentare il proselitismo ma il cinquanta per cento vorrebbe conoscere meglio i servizi dei Caf e solo il trentasette per cento ha fatto recentemente della formazione ad hoc
Insomma compagni compagni
C'è ancora molto da fare c'è molto da ascoltare nel territorio nei luoghi di lavoro senza dimenticare che questa grande rete capillare che spesso garantisce sede della CGIL aperti in tantissimi degli otto mila comuni italiani
Assiste consiglia e orienta su tutto
Anche su quanto pur quando non condiviso politicamente e opportunamente dalla CGIL e ogni riferimento a fatti d'attualità e puramente casuale
Comporti dubbi smarrimenti preoccupazioni per iscritti e non iscritti per giovani e per anziani
E questa rete garantita giornalmente da migliaia e migliaia di operatori più di sei mila tra tempi indeterminati e stagionali e quindi il lavoro è
Anche quello dell'operatrice degli operatori del Caf che in tanti luoghi hanno sopportato crisi e in altri tanti luoghi hanno creato e continuano a creare valore
Rammentando a tutti noi che la forma della società delle società per azioni non è una scelta ma un obbligo di legge e che comunque la responsabilità decisionale e finale sulle strategie e sempre politica in CGIL
Abbiamo ancora tanta strada da fare forse già da un po'dal punto di vista politico organizzativo ed economico il nostro metaforico deserto
Deserto da attraversare per superare questi tempi bui e tristi non per noi ma per le persone per la loro umanità che oggi attratti appare smarrita
Facciamolo non sprecando una goccia di sudore che non sia per procedere oltre questo de deserto dimostrando a chi guarda noi ancora con fiducia e a chi invece ci ha girato lo sguardo
Considerandosi una delle tante Little oggi si chiamano élite di poter rappresentare ancora una certezza e una speranza in un futuro di dignità e di certezza dei propri diritti viva la CGIL buon congresso compagne e compagni
Abbiamo ascoltato il racconto dei la vita dei casi fa adesso prende la parola così a chiamato al microfono Morena Piccinini presidente del Congresso Alessandro Genovesi segretario generale della Fillea la categoria della CGIL che rappresenta i lavoratori delle costruzioni
Care compagne cari compagni
La relazione di ieri sottolineava con correttezza come dobbiamo fare ormai conti con novità importanti flussi migratori cambiamenti tecnologici nuovi bisogni che hanno accompagnato l'esplodere di pulsioni sempre più egoiste identitaria nazionaliste
Ho mettano le disuguaglianze la paura la solitudine
Cresce il razzismo
Si acuiscono fratture territoriali di cui l'autonomia differenziata solo uno dei tanti aspetti è in crisi la democrazia come sistema complesso che prova a ridurre le disuguaglianze attraverso la partecipazione collettiva mai come oggi siamo alle prese con una perdita di egemonia del mondo del lavoro organizzato e della sinistra dei suoi valori
In uno scontro politico dove lo svuotamento della funzione del pubblico è avvenuta contemporaneamente dall'esterno blu globalizzazione e dall'interno terza via privatizzazioni
Guardate ciò che è accaduto nei settori che la Fillea prova a rappresentare in questi anni di cambiamenti e di crisi è emblematico di questa polarizzazione che divide anche all'interno gli stessi lavoratori in fabbrica in cantiere tra centro e periferie
I risultati del quattro marzo sono parte di un processo più di fondo era critica feroce indistinta alle cosiddette classi dirigenti alle istituzioni la separazione dei poteri non può nasconderci il fatto che pur rappresentando un terreno sbagliato e pericoloso quello proposto dal governo Gialloverde esso intercetta il malessere le ansie di molti lavoratori pensionati disoccupati
Per questo non possiamo cavarcela teorizzando una sorta di indipendenza o neutralità da quanto è avvenuto
Dobbiamo accettare fino in fondo le sfide del cambiamento metterci in discussione essere gli edito sempre della nostra autonomia per la ricostruzione di un campo politico progressista
Diversamente rischieremmo di chiuderci in fortini che alla lunga non reggeranno che è già non stanno correggendo le contraddizioni di questi anni nel Paese sono infatti anche le nostre contraddizioni
E non basta giustamente elencare che abbiamo fatto questa manifestazione questo sciopero non basta elencare ciò che abbiamo fatto l'impronta la memoria corta di un Paese ma capire perché ha grande generosi sforzi politici e di mobilitazione non sono corrisposti risultati apprezzabili o comunque percepiti come tali dai lavoratori
Queste la vera domanda
Per chi come noi deve continuare ad essere un soggetto politico
Autonomo per definizione da tutti i partiti
Perché partiamo sempre dai bisogni di chi rappresentiamo e ci confrontiamo senza pregiudiziali con tutti ma al contempo consapevoli che i rapporti di forza si costruiscono dentro e fuori i posti di lavoro
E se frammentazione chiusura pauperismo sono i temi della sfida democratica
Una grande forza come la CGIL deve contrapporsi a queste derive proponendosi esplicitamente come baluardo
E lo deve fare insieme a CISL e UIL lo deve fare con strategie di alleanza larghe alleanza tra produttori alleanze tra professionalità alleanza tra centro e periferia
Pronti a discutere fino in fondo con la nostra gente
Senza rinunciare alla funzione pedagogica che ha un gruppo dirigente che si ascolta ma si assume anche la responsabilità di orientare di metterci la faccia nei momenti difficili
La manifestazione del nove febbraio
Anche questo valore
Quello di un protagonismo del mondo del lavoro che unisce sul rivendicazioni chiare prova ripresa economica equilibrata quanti altri son quelli che vogliono dividere
Dobbiamo esercitare una più ampia articolata capacità di rappresentanza riportando milioni di lavoratori dal terreno della paura al terreno della solidarietà Dall'Agnol firmò politico che anche noi abbiamo accarezzato alla partecipazione da processi di cambiamento
Questo vuol dire continuare a contrastare il lavoro nella precarizzazione il dumping contrattuale certo ma vuol dire anche assumere noi la sfida di come collochiamo nella parte alta della divisione internazionale del lavoro le nostre imprese i nostri servizi
La CGIL deve impegnarsi al massimo per la creazione di un ambiente favorevole all'innovazione aperto inclusivo
Dentro questa battaglia vi prego di leggere anche la grande mobilitazione unitaria
Dei lavoratori delle costruzioni per una più generale strategia di rilancio del settore battaglia che ci porterà compagne e compagni il prossimo quindici marzo a Roma come non capitava da vent'anni allo sciopero generale unitario di tutti i lavoratori vera natura venerazione edilizia legno cemento laterizi lapidei
Noi vogliamo tanto un piano straordinario punto di vista idrogeologico come le grandi infrastrutture dalla Torino-Lione alla terzo valico darà Napoli-Bari la centosei era Siragusa genera tanta di Olbia non per gli edili compagni
Ma per il Paese
Perché se siamo convinti che era compatibilità del sistema non si aumentar riducendo i diritti togliendo l'articolo diciotto abbassando i salari ma aggredendo i costi logistici ed energetici dobbiamo essere conseguenti su questo
Assumere quella come la sfida della competitività di un Paese che si apre e non si chiude
In questo il ruolo del CCNL come autorità salariale il luogo del gentiluomo del CCNL come strumento di politica industriale la frusta salariale la chiamava Sylos Labini
In questo io vedo il contributo più grande
Che possano dare le grandi categorie del privato alla riconnessione di una parola unificante nel mondo del lavoro
Dobbiamo infine
Affrontare
Il tema dei perimetri contrattuali una volta per tutte almeno tra di noi contro ogni forma di concorrenza sleale
In un mercato dove domina la frammentazione dove corda ampi contrattuale facciamo la gara al massimo ribasso tra di noi altrove discussione sul Codice degli appalti
Noi ribadiamo come Fillea
Che abbiamo contribuito con orgoglio al documento è alla ribadiamo che la parte del documento il lavoro è che assume la nostra proposta super limiti contrattuali cioè sul principio della condizione di miglior favore per i lavoratori disperso lavoro stesso contratto deve diventare pratica coerente per tutti
Tra di noi e nell'attuazione dell'accordo interconfederale nel due mila diciotto
Perché a quel lavoratore
A cui abbiamo tolto un contratto collettivo buono per uno meno buono in termini di vite al Salario
Non ce la caviamo dicendo non ci siamo parlati tra di noi
Perché quello conosce solo la CGIL la differenza tra Fillea fino ad Anzio la conosciamo noi ci dirà ma perché avete permesso di togliermi un contratto a buono per un contratto peggiore
Io a questa domanda penso dobbiamo arrivare a dargli una risposta
E quindi
L'abbiamo scritto del documento congressuale il lavoro è
Siamo d'accordo
Pratichiamo lo e non lasciamo come spesso accade i documenti congressuali nel cassetto il giorno dopo altro che economia circolare ma disboscamento gratuito delle nostre splendide foreste
Infine
Se è vero che il punto strategico non è contrattare la quantità dell'innovazione della potenza di calcolo
Ma la sua temo che ci dà un modello partecipato
Per governare ad ecologia noi diciamo allora diamo nuova missione su questa la contrattazione al bilateralismo discutiamone
Il tema una quanto valore aggiunto c'è maggior come viene prodotto che decide e dove viene distribuito e infine l'ultimo minuto dobbiamo investire di più sul metodo di lavoro collegiale
Tanto nella vita interna che nella contrattazione facendo della diversità della ricerca costante di soluzioni in modo più sano per vivere e far progredire la CGIL
Dico questo anche rispetto al prossimo gruppo dirigente della CGIL dove ogni compagnia accompagna una risorsa perché portatori di idee di pratiche contrattuali diventa che ci arricchiscono
Perché noi attraversi la sintesi dei gruppi dirigenti e attraverso la democrazia delegata pensiamo l'organizzazione di massa è norma piattaforma su internet
Io rivendico la natura di una grande organizzazione democratica che fa convivere esperienze contrattuali storia e ci rende così più forti per affrontare il cambiamento
Tra noi compagne e compagni
Non ci sono nemici o avversari
Per me i nemici sono i caporali che il suo il sapore
Alessandro Genovesi segretario generale della Fillea concluso il proprio intervento alla congresso della CGIL adesso prende la parola Daniele Tissone segretario del sì il CGIL indiretta radio articolo uno punto it novantasette sette in FM a Roma
E di uomini della Polizia di Stato iscritti al sedici Geller un affettuoso quanto breve saluto insieme gli auguri di buon svolgimento di questo diciottesimo congresso della CGIL
Quest'anno grazie alla CGIL Sindacato italiano lavoratori di polizia e compie vent'anni di vita
Cosa che ci deve spingere a guardare oltre
Poiché dopo quel percorso iniziato quarant'anni or sono attraverso quel modello avanzato di sicurezza pubblica frutto della riforma
Attuata con la legge centoventuno del mille novecentottantuno scaturita da una grande stagione di intesa politica istituzionale fortemente voluta da questa confederazione
Dobbiamo essere oggi pronti a compiere con coraggio un ulteriore successivo passo quello della piena sindacalizzazione del comparto sicurezza difesa
Un obiettivo per il cui raggiungimento è risultato che rappresenta appunto il completamento di un progetto
Di un'opera che nasce da anneriti pensate che risalgono addirittura di poco successivi alla nostra liberazione
Perché il primo documento rivendicativo di questa categoria del disciolto oggi disciolto Corpo delle guardie di pubblica sicurezza la cui copia si trova all'interno della confederazione risale al ventisette febbraio del mille novecentoquarantasei
E anche grazie alla nostra esperienza della nostra organizzazione sindacale del movimento sindacale in polizia che guardiamo oggi con fiducia anche all'estensione dei diritti e delle tutele senza paura del restante mondo delle divise quello che porta alle stelle
Se questo congresso si fosse svolto solamente un anno sono probabilmente via Dry tediato con i soliti noti aspetti per potenziali sulle risorse che mancano o tuttalpiù sull'incapacità di chi governa
Questo Paese rispetto a una visione attenta e competente verso i temi della sicurezza
Che avrebbe bisogno al pari della sanità dell'istruzione per fare semplicemente al coro anch'un paio di esempi di maggiore attenzione in un'ottica diversa da quella del mero taglio dei costi e della spesa purtroppo dopo il varo di questo governo e con le misure da esso adottato non possiamo oggi limitarsi alla semplice presa d'atto che siamo in continuità ad esempio con i tagli dei precedenti esecutivi perché i tagli si sono accresciuti
Sono aumentati pure i disagi sono peggiorate in sostanza le condizioni di vita e lavoro delle donne e degli uomini a seguito del varo dei recenti provvedimenti penso
Al decreto sulla sicurezza impropriamente così chiamato non solo si è messa a rischio al lavoro dei singoli una polizia che è la più vecchia d'Europa con carichi di lavoro aumentati
Ma si è attraverso approcci emergenziali che affrontano i temi sociali meramente in chiave di ordine e sicurezza pubblica
Aggravato e reso pericoloso lavoro operativo ma anche quello burocratico degli addetti alla sicurezza perché quando il tema sociale dell'occupazione dei Guns caseggiati lo si appalta
In totale di veste una divisa si fa un errore
Un errore insormontabile si applica quello ruolo di di trattare questi temi per come vanno trattati penso al diritto della casa stesso dicasi per i fenomeni migratori denunciamo da anni
Dai tempi della Bossi-Fini come il baricentro e come il novantanove per cento delle attività affidate oggi alla Polizia di Stato
Al contrario degli altri paesi dove il rilascio dei permessi di soggiorno e affidata agli enti locali debba essere sempre concentrato sull'Forte esclusivamente sulla forza di polizia un tema vecchio che vedeva l'immigrazione che vedeva l'immigrato come un criminale oggi come un terrorista
Sembra il tema essere sempre lo stesso un Paese che non funziona gli approcci sono sempre emergenza di Ali mancanza di strutturalità e di interventi non si investe l'integrazione sociale e culturale ma stavolta c'è di più
Quasi qualcosa di più grave qualcosa di pericoloso che lo avvertiamo rispetto al passato l'inasprimento dei conflitti sta aumentando la rabbia sociale
Sono ma anche le mancate risposte in chiave di emancipazione per i nuovi mi immigranti spingono questi soggetti ogni giorno di più che sono fragili e vulnerabili ad alimentare un esercito secondario composto da diseredati esclusi emarginati
Che finirà ad aumentare inevitabilmente quei circuito della criminalità della mafia
Ed Enrica del radicalismo di stampo religioso internazionale perché oggi il tema delle mafie che sono la prima emergenza del nostro Paese che frenano quel volano di sviluppo che la legalità all'interno del nostro paese attraverso la corruzione e l'evasione fiscale la permeabilità del mondo della politica sono sempre più pervasivo avvio sono in una regione penso
Al al tal al territorio del foggiano a San Severo sono stati dodici gli omicidi nel due mila e diciamo diciotto trecento negli ultimi trent'anni
E di cui ahimè solamente l'ottanta per cento sono insoluti quindi solamente un venti per cento dei casi risolti anche qua la risposta dello Stato la sovranità dello Stato si risponde con la militarizzazione del territorio una spesa inutile
Ma forse inefficace anche per la sola sicurezza percepita invece rispetto alla condizione reale si tagliano i presidi bisogna quindi puntare qua una svolta al controllo del territorio deve previsto come conoscenza e non con un'occupazione anche i temi della giustizia che sono profondamente legati a quelli della sicurezza
Sono operazioni di carattere estemporaneo che puntano alla rassicurazione come il decreto della sicurezza come fu la legge Cirielli non basta inasprire le pene cioè non si punta l'accelerazione dei processi
Antonio Gramsci sosteneva anche che cultura e conoscenza consentono alla politica di incidere sulla realtà oggi il punto i fattori di cui ci togliamo c'è ovvero un'incompetenza la mancanza di un approccio serio e temi a temi seri come quello della sicurezza non so più non sono più bastevoli a denunciare anche il disagio oggi siamo in presenza di veri e propri corto circuito istituzionali dove la politica rispetto alla giustizia voler penso alle ripe rese in Rete del ministro della Giustizia per l'arresto di Battisti hanno messo in luce una spettacolarizzazione una rappresentazione poco seria di come la Repubblica risponde a fenomeni seri
In maniera sobria
Ministro della giustizia si lamenta che forse la musica quando noi abbiamo contestato lui questa spettacolarizzazione che forse la musica non era appropriata mi dispiace io dico a questo ministro e lo dico anche a alle mulo il novello Fregoli che cambia l'uomo di una divisa per il giorno che cambia una divisa al giorno che non voi dovete darvi una sorta di autocensura istituzionale
Come lo fa chi veste una divisa e chi onora serve questo Paese può sobrietà con serietà e che merita dignità e rispetta un Paese dove i temi seri sono sintetizzati combattute
Nelle quali si reclamizzano al pari di prodotti di reclamare un formaggino dove di fronte a problemi complessi si ritiene che le soluzioni si possano ripetere risolva Recco risolvere contenuti semplici spegniamo i riflettori pensiamo agli obblighi ricordiamoci dei diritti e dei doveri che la Costituzione ci affida soprattutto a chi ha maggiori responsabilità
Perché indossare una nostra serba non basta tappare gli occhi a chi si non si è visto rinnovare il contratto perché le nostre file sono sempre più esigue nonostante le parole dove il personale io ogni città grandi applicata del Paese soffre
Basta esistono delle regole in democrazia delle garanzie che vanno rispettate dai cittadini ma anche dai ministri non ne possiamo più di chi agita lo spettro dell'insicurezza che un approccio indegno verso chiesto più sfortunato di verso di noi questo il tema della SIP essa non è peraltro il vero problema degli italiani o meglio nella classifica dei bisogni c'è un tema che riguarda la sicurezza al primo posto è vero ma la mancanza di un lavoro e la mancanza di un furto ora per i propri figli e proprio dei porti ma la nostra risposta è e sarà semplice e concludo dicendo che noi gireremo ogni città ogni piazza del nostro Paese con un camper della sicurezza
Dando al Paese e cittadini veri numeri sul Golan sulla sicurezza finché parlando ai cittadini non si possa difendere in particolare le fasce più deboli di questa seduta
Società che sono le più indifese difendere anche da chi specula con le Paure delle persone che vuole indurre pericolosamente le persone ad armarsi come se quanto accade negli Stati Uniti non dimostra il fallimento culturale e sociale
E la mia Ucrìa politica di un pubblico che non riesce ad adempiere perché abdicato ai propri doveri perché la sicurezza non essendo più garantita dallo Stato
Per noi non può e non deve essere privatizzata per alcun tipo di ragione
Vogliamo essere con coerenti con ciò basta la politica degli annunci vele Remo cosa c'è sotto al Paese con imbrogli di chi vuol prendere in giro poliziotti e cittadini siamo anche per una rivoluzione del sistema della sicurezza che porti ha un'efficacia unificazione delle polizia competenza generalista
Perché caro ministro tu metti pure la nostra divisa perché sai che sotto la felpa non c'è niente
Non ci sono risorse allora il nostro avanzo Olga sarà meno felpe e più fatti grazie
Meno Felipe più fatti questo è lo slogan di Daniele Tissone segretario generale delle si adesso prenderà la parola il segretario generale della Camera del lavoro di Parma Massimo Busan liberi
Siamo indiretta da Bari per la seconda giornata
Dei la congresso della CGIL che radio articolo uno stato trasmettendo in diretta da ieri di mattina alle undici quando il diciottesimo congresso aperto
I teatri attenti addensare il segretario generale della CGIL di Parma bagni io credo che abbia presentato alla discussione coi delegati la scorsa primavera
Documenti congressuali che guardano al lungo periodo sia stata una scelta quanto mai felice
Perché se ci fossimo fermati allora all'analisi politica contingente oggi quei documenti sarebbero in gran parte da riscrivere
Perché è vero quello che scrive rilevi l'altro ieri sulla stampa che se si vuole oggi ragionare di un'alternativa europea al populismo al sopra Nismo occorre partire dall'Italia e da Milano perché lì esattamente venticinque anni fa
Che un signore dai capelli colorati e dal largo sorriso mise in campo il primo progetto di semplificazione dei meccanismi della politica in chiave populista
Ma è altrettanto vero che i suoi epigoni di oggi che hanno saldato populismo e sopra Nismo con venature neofasciste
I nove mesi di governo il bimbo che hanno partorito è lo stravolgimento quasi totale della costituzione materiale di questo Paese
Uno stravolgimento che vive nei due provvedimenti cardine di questo governo il decreto sicurezza e la legge di bilancio credo sia la prima volta nella storia repubblicana che una legge di bilancio scommette sulla mancata crescita del Paese
E investe tutto su due promesse elettorali di breve respiro ipotecando il futuro del Paese e le sue prospettive di sviluppo e lasciando in cassaforte un conto salatissimo per le future generazioni
E non mi sorprende nemmeno il metodo utilizzato dal governo Gialloverde un metodo caratterizzato da nessun confronto vero con le parti sociali e da nessuna vera discussione parlamentare
Mi era chiaro fin da prima del quattro marzo la concezione che questi signori hanno del Parlamento e delle istituzioni
A un le sorde e grigie da occupare a ridurre non ha bivacchi di manipoli perché non è più quella la stagione ma bivacchi di Facebook carri e di twittare in in base a un'idea della democrazia e della rappresentanza come traduzione immediata e Diretta di un presunto sentimento popolare che è un'idea di pura lana reazionaria
Perché lascia chi governa gli algoritmi della comunicazione e orienta l'opinione sui sociale il potere di determinare le scelte politiche anche le più complesse e delicate
Per questo il nove febbraio non è e non deve essere una delle tante mobilitazioni messo in campo contro provvedimenti sbagliati bene abbiamo fatto nei giorni scorsi a rispondere a chi provocatoriamente strumentalmente
Chiede dov'era la CGIL e a ricordare in due paginette ben scritte che la CGIL c'era sempre c'è sempre stata ed era in tutte le piazze dove era necessario essere ma il nove febbraio non può essere solo l'ultima riga di quelle due pagine di riassunto è e deve essere la prima tappa di un percorso certo difficile
Di costruzione di un pensiero alternativo a quell'idea semplificata di democrazia e di rappresentanza
Un percorso che intanto deve partire dall'affermare commi con nettezza che con quell'idea distorta di democrazia e rappresentanza si debba in qualche modo fare i conti e non sottovoce
E questo perché il rischio di assecondare le spinte alla trasformazione anche del sindacato
In un immenso gruppone di Facebook e di Twitter è un rischio concreto al quale stiamo già assistendo e al quale in ogni sede dobbiamo reagire con fermezza
Pena il prestarsi a diventare caricature di noi stessi
Pena lo scontare
Visto come oggi è orientato in larga parte il sentimento popolare
Le difficoltà che effettivamente scontiamo nel costruire una vera reazione di massa alle nefandezze del decreto Salvini e alle politiche disumanità arie di questo governo
La CGIL compagne e compagni è rimasta l'unica vera organizzazione di massa di questo Paese ma per assolvere al compito di incidere nelle grandi trasformazioni in atto nell'economia globale a partire da quelle digitali
E dare voce al lavoro in una delle fasi più aspre di conflitto con il capitale non può essere autosufficiente
L'autosufficienza del sindacato della politica è proprio quanto vorrebbero neoliberismo da una parte e populismo dall'altra per negare al lavoro una propria rappresentanza politica
L'autosufficienza del sindacato dalla politica non è la sorella dell'autonomia ma il suo contrario e forse nel provare a costruire faticosamente la strada maestra per la CGIL le camere del lavoro i territori possono dare un contributo fondamentale
Perché è lì nei territori e questo imparato anche in Emilia Romagna che non è e non è mai stata la terra dell'io
Anche nei territori che quel noi ripetutamente sottolineato da Susanna non è un'astratta petizione di principio mai dura necessità e pratica quotidiana fatta di paziente ascolto di discussione e di confronto
Di rispetto e valorizzazione delle tante esperienze delle tante tradizioni e dalle tante sensibilità diverse di cui fortunatamente si nutre la nostra organizzazione
E forse quella declinazione del noi che i territori ben conoscono e che il mio territorio ben conosce ci aiuterà a uscire da questo congresso con un segretario che sarà davvero il segretario di tutti
Ne abbiamo davvero bisogno perché è là fuori ci sono un mondo e una società che non si vogliono un gran bene e abbiamo bisogno di restare uniti per convinzione e non per costrizione
Siamo nella terra di Di Vittorio il padre fondatore della CGIL moderna al quale giustamente molti interventi hanno dedicato un tributo
In tanti compagni hanno anche ricordato Bruno Trentin opportunamente
Io però voglio rifarmi a uno slogan di un altro grande segretario generale della nostra organizzazione un compagno un comunista un grande sindacalista Luciano lama
Luciano lama amava dire
è la CGIL che mi ha fatto come sono
Nel mio piccolo ho la presunzione che quell'assunto valga anche per me e so che vale per tante compagnie e tanti compagni
è la CGIL che ci ha fatti come siamo e ci ha fatti non populisti ma democratici non sopra Nispi ma internazionalisti
Non posti ideologici ma di sinistra non autocratici ma pluralisti non movimentisti ma classisti viva la CGIL buon congresso Turri
E adesso prende la parola lei il padroni di casa i no Giacinto Botti insieme aggiunto tra gli interventi in scalette adesso Giacinto Botti indiretta radio articolo uno punto it i
Ma credo che in questa mattina dovremmo anche sentirci tutti a disagio per la deportazione che sta avvenendo degli immigrati Roma io penso penso che stiamo giungendo al culmine dell'onda nera e che la CGIL bisogna ricordarci non è solo contrattazione non è solo l'azienda non è solo quello che ci siamo ma è anche anche e soprattutto un presidio un presidio di democrazia di difesa dalla costituzione di valori ed è un presidio democratico
E credo che la CGIL debba insieme a tutte le associazioni di questo Paese organizzare la più grande manifestazione in difesa dei diritti sociali della democrazia contro razzismo e contro la xenofobia
Stiamo giungendo al culmine
E stiamo sottovalutando ciò che sta avvenendo
E guardate dobbiamo dare il loro nome alle cose quando un ministro indegno dice che ha agito da padre di famiglia
Noi dobbiamo dire che ha agito contro gli emigranti e agisce contro gli emigranti come un razzista o xenofoba è un fascistoide perché quaestor è quello che è questo ministro con la responsabilità di tutto il governo
E il disagio è forte e compagni
Noi abbiamo il Mediterraneo con trenta mila morti
E abbiamo quest'anno Duemila morti che sono vittime non degli scafisti solo ma delle politiche europee delle politiche italiane che hanno chiuso i porti e che hanno spostato il problema aiutarli a casa loro che cosa sia ridotto farli torturare annegare lontano da noi ma non abbiamo più dettato la coscienza ne siamo tutti responsabili
E penso e dobbiamo pensare e continueremo a essere la CGIL che noi conosciamo quando avremo l'umanità e avremo dei nostri pensieri
Quando noi penseremo che i loro morti sono i nostri morti e non sono altra cosa e affronteremo questo problema dell'immigrazione con le dovute prospettive con le dovute proposte
Noi abbiamo bisogno dell'Europa come diceva Susanna Camusso ma non di queste Oropa abbiamo bisogno di un'altra Europa che sappia affrontare i problemi sociali economici in un'altra modello e soprattutto se noi non incrociamo la lotta politica ed economica con quella valoriale e culturale noi saremmo perdenti perché saremmo stritolati
Stritolati dalle azioni dallo scontro corporativo del tutti contro tutti e dove purtroppo il tutti contro tutti non c'è valore condiviso coscienza collettiva e solidale Nenè una direzione politica
E abbiamo bisogno di un'altra Italia di un'altra classe politica dicevo la deriva valoriale arriva da lontano
Anche nei luoghi di lavoro c'è indifferenza odio verso il diverso un oscurantismo becero e maschilista io omofobo una diffusa se non fobie alimentato da chi ci governa ma però
La sinistra che è stata al Governo porta responsabilità che non vanno rimosse
L'errore politico per me è imperdonabile è stato il cedimento sui valori costituzionali la rincorsa della destra dei populisti come dimenticare che è il primo a parlare di chiusura dei porti criticando le ONG è stato l'ex ministro Minniti che con Gentiloni firmò l'accordo col governo libico
E cioè abbiamo messo in tortura dentro le carceri libiche con i nostri soldi migliaia e migliaia di immigrati
E allora bisogna ricominciare a parlare dei problemi che abbiamo di fronte e la sinistra
Se non dice ho sbagliato
Se non dice che non ha avuto il coraggio di portare avanti lo ius soli e nidi abolire la Bossi Fini è una sinistra che non si ricostruisce la sinistra deve rendersi conto che ha sbagliato e o in alcuni casi deve rendere scusa
Perché è la rottura sociale con il mondo del lavoro è quello che ha portato al disastro elettorale del partito democratico se non parti dalle politiche economiche e sociali sbagliate
Tu sinistra non incrocia il mondo del lavoro e non recupera RAI più il tuo popolo e senta il popolo del lavoro la sinistra non esiste
E questo è l'elemento essenziale e soprattutto e soprattutto dobbiamo dire oggi non solo che la CGIL si ribella ma che ribellarsi a queste cose che dicevo
è giusto è una di Baglioni etica democratiche ideale contro chi destra politica borghesia reazionaria pensa solo al profitto rendendosi complice dall'azione sconsiderata sfasci vista
Degli di questo governo attenzione
C'è un pezzo di società che donna dirige
Che sia assuefatta nell'in all'illegalità e non ha interesse a capire il danno che stanno subendo i nostri valori costituzionali
E allora noi dobbiamo ripartire con l'autonomia ripartire dalle nostre battaglie
Mettendo battaglie urgenti valoriali dentro alle nostre mobilitazioni e per questo scenderemo in piazza del nove febbraio contro le scelte economiche sociali di questo governo
Ma forti della nostra autonomia delle nostre scelte contro le scelte precedenti dei governi da Monti Renzi e Gentiloni è bene dirlo noi non ci mobilitiamo con un partito o per un partito con un partito non ci riconosciamo nei parametri liberisti dell'Europa
Appunto perché le ragioni del disastro suoi ed esito elettorale stanno proprio nell'identificazione del governo di centro sinistra con le politiche di austerità della Ford vero del Giobatta
E allora bisogna ripartire e se la sinistra non si misura con la frattura con il mondo del lavoro non potrà appunto ricostruirsi e rinnovarsi
Il Parlamento la democrazia rappresentativa hanno perso il loro ruolo con l'accentramento dei poteri ma io mi chiedo oggi cosa sarebbe successo se al referendum costituzionale avessero vinto i sì
E anche questo bisogna fare i conti e io penso che quella straordinario raggruppamento che diede vita alla difesa della Costituzione vari costruito in difesa della nostra Costituzione dalla civiltà sociale e giuridica
Cari compagni
E care compagne
Non siamo arrivati a questo congresso come sapete nella maniera che conoscete abbiamo fatto molte cose ma siamo arrivati forte anche di un Comune cimento democratico delle nostre dei nostri compagni e dalle nostre compagne
Io penso che oggi la CGIL abbia l'obiettivo di uscire da questo congresso in maniera unitaria
Io ritengo che la CGIL abbia fatto le cose per arrivare forte della sua autonomia e soprattutto voglio ringraziare anche Susanna Camusso per averci portato fuori dalle acque tempestose con le sue scelte coraggiose
Ma dico anche che Susanna Camusso oltre dalle difficoltà che ho avuto
Anche avuto un problema e cioè di una battaglia politica culturale e soprattutto essere soggetta in quanto donna da anche attacchi maschilisti
Questo lo dobbiamo dire
E guardate
E guardate che il maschilismo che si annida Lino Di noia duro da sconfiggere
E duro da sconfiggere e dico anche che l'intervento offensivo del compagno Azzola di ieri non l'avrebbe mai fatto nei confronti di un segretario un uomo
E allora noi dall'esito del congresso ci aspettiamo unitario il confronto anche più aspro non è motivo di divisione ma voglio dire
Noi come lavoro società siamo un'aria organizzata statutariamente siamo stati con la maggioranza e siamo dentro la maggioranza abbiamo sempre fatto lotte politiche aperte siamo parte del pluralismo
E ciò che è stato fatto da parte dal segretario generale segreteria di indicare il compagno Landini a segretario generale a trova il nostro totale consenso mentre invece non ho capito un'autocandidatura che non arriva da oggi e che non esplicitata sul fatto che non capisco oggi quale sono le differenze politiche
Io ho bisogno di capire le differenze politiche
Ho bisogno di sapere perché c'è un della candidatura contro una candidatura non è un problema ma occorre dare dare forza ai problemi di quell'anno appura che sono di ordine politico
E allora io mi auguro che ci sia l'unità di questa organizzazione ma mi auguro che sia fatta sulla chiarezza non sul compromesso continuo dove si nascondono i problemi
Perché se ci sono i problemi tra noi vanno discussi da dirigenti e maturi vanno affrontati perché l'unità della CGIL è un bene assoluto ed è noi siamo con la CGIL e noi siamo il popolo della CGIL
E questo Paese il mondo del lavoro ha bisogno di tutti noi e ha bisogno di una CGIL forte unito
All'intervento di Giacinto bottiglie il lavoro
E Società la sinistra sindacale adesso prende la parola Pino Gismondo segretario generale della CGIL lui Iachini sì
Sta ospitando che sta ospitando il diciottesimo congresso della CGIL
è stata generale la soddisfazione
L'orgoglio per la scelta della CGIL di tenere dopo le straordinarie importante iniziative
Delle giornate del lavoro a Lecce ancora una volta in Puglia
Il nostro congresso nazionale cui a Bari
Dopo quello del mille novecentosettantatré con Luciano lama
Abbiamo considerato questo come un segno di particolare attenzione nei confronti della Puglia certamente ma soprattutto è in particolar modo dal Mezzogiorno
Un congresso che come auspichiamo auspicavamo sin dall'inizio delle nostre assemblee di base
Ha sviluppato il proprio dibattito tutto sul merito delle questioni che ci stanno a cuore e che attanagliano il nostro Paese i nostri lavoratori le nostre lavoratrici e nostri pensionati aver svolto i nostri congressi di base in modo unitario è permeati del rispetto dal rispetto delle regole e dei nostri valori
Oltre che dal senso di responsabilità di salvaguardia dell'organizzazione dimostra la consapevolezza diffusa che tutti i lavoratori e tutto il nostro gruppo dirigente hanno della delicatezza dell'attuale fase politica
Ed è anche per questa ragione compagnie e compagni
Che è anche questa nostra ultima fase congressuale deve assumere le stesse caratteristiche caratteristica di responsabilità
Caratteristica parlasse della salvaguardia della nostra organizzazione ma soprattutto per il messaggio che i nostri iscritti ci hanno trasferito Neglia fasi congressuali di base
Il messaggio forte che ci hanno consegnato è stato senza dubbio
Quello di tenere fermo il valore dell'unità della nostra organizzazione è questo siamo tenuti a fare e in questa assise congressuale da in questa fase noi compagne e compagni non possiamo tradirlo questo messaggio
Noi dobbiamo rispettare il mandato che abbiamo ricevuto pena l'ulteriore scollamento tra la base noi sei noi il gruppo dirigente di quest'organizzazione
Lo sfaldamento della politica come l'intesa tradizionalmente impone a noi ancora di più che in passato autonomia certe uno unità ma anche non indifferenza dalla politica conservando certo
Il nostro pluralismo interno che va messo a valore portato però sempre a sintesi
Ad oggi direi ad ora così come nelle precedenti fasi congressuali
Formalmente in campo una sola proposta della segreteria nazionale candidato Maurizio Landini
In a ricoprire la carica di segretario generale di questa organizzazione
Segreteria quella uscente
Che è per giudizio unanime
Sotto la guida di Susanna Camusso che voglio affettuosamente e ringraziare
Eh non salutare perché penso che le ancora utile a quest'organizzazione e potrà dare ancora un grande contributo dovrà dare un grande contributo a questa organizzazione lei la sua segreteria e tutto il gruppo dirigente
Ha saputo affrontare fasi complicate è inedite la nostra storia politica non soltanto perché attraversati dalla più grande crisi economica ma perché abbiamo saputo reagire in maniera adeguata
Ai vari tentativi della politica di normalizzarsi di ridicolizzare sushi Bilotta marci e finanche come l'attuale fase politica di sostituirci non ci sono riusciti
La nostra iniziativa le nostre intenzioni hanno impedito tutto ciò e questo è avvenuto sotto la guida di Susanna perde la sua segreteria ed è per questo che condivido le ragioni politiche
Che hanno portato la segreteria e Susanna a proporsi come segretario
Generale della CGIL del compagno Maurizio Landini
Valutazione che vale per me
Debbo è per buona parte del gruppo dirigente pugliese è che non è stata legittimamente condivisa da tutti
Proposta che vorrei ricordare e anche frutto di una fase nell'ascolto sul territorio vorrei ricordare a qualche autorevole collega compagno segretario generale di importanti territori che qui non ci sono monarchico
E nessuno si è permesso di fare una proposta di un successore da monarca
Ma fattore importante ascolto
Quindi l'assemblea generale nel direttivo ecco compagne e compagni delle camere del lavoro di tutto il Paese queste alla democrazia queste al gruppo dirigente che si è distinto in questo modo in questo metodo e questo è un metodo che dovrà essere metro del futuro
E a Vincenzo al quale riconosco capacità di elaborazione politica è competenza insomma uno dei grandi dirigenti della CGIL che ancora ad oggi
Ad adesso non ha sciolto il suo nodo rispetta la formalizzazione della sua candidatura voglio dire con estrema sincerità e anche affetto che non c'è più il tempo compagni
E lo dico con rispetto per le sedi scelte immagino anche con tanto rispetto per il suo travaglio
La sua potenziale quella candidatura a questo punto senza un chiaro progetto politico alternativo al documento congressuale che ha ottenuto il novantotto per cento
Dal congresso della nostra base rischia di essere interpretato solo come un'operazione di vertice politico
Mossa ad assetti ed equilibri nella gestione della nostra organizzazione so bene che non è proprio così ma questo può apparire compagni
Noi della CGIL per quello che tutti i giorni fa diciamo per quello che tutti i giorni quando i nostri compagni sul posto di lavoro per dare valore
Al nostro quadrato rosso non ci meritiamo i compagni e le compagne non si meritano di essere minimamente accostate a certe pratiche di partiti che è proprio grazie a queste pratica questa certa di potere
Sono sparite e lo scenario politico tradendo l'intero popolo penso naturalmente a popolo della sinistra
Nella sua solitudine non se lo merita la CGIL non ce lo meritiamo noi non se lo merita Vincenzo per questo vorrei ricordarvi l'impegno Assunto Dahlan dinnanzi all'assemblea congressuale della Puglia che lo è delegato ed eletto a non fare nulla per spaccare la CGIL so che questo questo tema si sta lavorando spero che tutti quanti possiamo uscire di qui
Avendo certificato quell'impegno e la possibilità di ritenere e a vedere una CGIL uniti
La Puglia in questo senso vorrei dare e Di Resta dando contributi siamo si è sì sì amo tutti impegnati a costruire questa possibilità in tutte le postazioni e tutti i compagni o comunque possono farlo
L'unità è un valore
Vale per le scelte politiche
Ma la CGIL attesa
Da una stagione di grandi decisioni che dobbiamo assumere ed penso al territorio al valore del territorio
Ma come quel territorio si alimenta e si sostiene penso al sistema dei servizi ma come dovrà intervenire dopo il sistema dobbiamo fare cose importanti compagni e compagne dopo questo congresso
E dobbiamo farlo tutti insieme e dobbiamo farli uniti
Tutti quanti
Siamo chiamati a scelte importanti e come ha detto Susanna nella relazione tutti noi dobbiamo metterci al servizio dell'organizzazione per garantire quel valore imprescindibile dell'unità
Al quale sempre si richiamava il nostro compagno Peppino Di Vittorio non basta a citarlo evocarlo questo messaggio ha poi messo in pratica e soprattutto quando lo si fa qui in Puglia che è la sua terra natale
Unità della CGIL ma soprattutto unità del mondo del lavoro dei lavoratori gli operai del Nord braccianti del Sud di definiva Peppino Di Vittorio umbre il mondo è cambiato nel frattempo ma l'esigenza di tenere l'invito il mondo del lavoro riga cane di grande attualità
Sono certo che daremo dimostrazione nostri scritti DS l'organizzazione sana unite responsabile con questo spirito con questo impegno riusciremo a concludere tutte le ulteriori fasi del nostro congresso senza spaccature è senza lacerazioni per il bene dello scritti tre band nostro esigono realizzazione per il bene del Paese per il futuro di questo Paese
Abbiamo più volte ricordato l'arma
Congresso che si tenne proprio qui a Bari nel settantatré e allora voglio chiudere ricordando le parole di Luciano che in questa stessa Fiera celebrava quarantasei anni fare complessa della CGIL
E sosteneva che abbiamo lottato per la libertà la democrazia ma anche per sconfiggere nella coscienza del lavoratore del popolo ogni tentazione di disimpegno
Da qua da qualunque parte essa venga i giovani devono crescere in questi valori e sapere che la nostra generazione pur con tutti i suoi limiti ed errori ha creduto in qualche cosa e continua a crederci ed è capace di sacrificarsi e continua a sacrificarsi per questi valore in questi valori parole scritte durante la stagione del terrorismo e degli anni di piombo oggi il Paese sta attraversando una fase diversa ma ugualmente difficile compagni
E sono queste di insediamenti quelle di Vittorio di lama
Della storia della CGIL a dover infondere in tutti lo il coraggio nell'azione del progresso per il progresso e per la convivenza civile
Senza paura e soprattutto compagni e compagne non rinunciando mai al valore della nostra vita buon congresso a tutti
E questa era l'intervento del segretario generale della CGIL e di Puglia Pino Gesù Mundo una un un intervento appassionato Morena Piccinini presidente del Congresso sta annunciando che in questo momento al possibile firmare una petizione a favore dell'accoglienza della dell'accoglienza dei migranti adesso prende la parola Samuele e P due della segreteria regionale della CGIL della Sardegna
Compagne e compagni
Non vi nascondo che intervenire davanti a questa platea in una giornata così importante durante lo svolgimento di un appuntamento per noi probabilmente storico
Come dire lascia in me un pizzico di emozione che traspariva sicuramente anche nel poche riflessioni che tenterò visto di sottoporsi ci apprestiamo a concludere un percorso congressuale che ci ha impegnato in un lungo percorso
Un percorso caratterizzato io penso da tante novità da tante prime volte così mi piace definirla perché viene da lontano
Viene da un periodo di elaborazione importante che ci ha portato a sviluppare il piano del lavoro il piano per il Mezzogiorno
Per arrivare poi ad un documento è è alle prime volte che ci ha visti impegnati nella campagna referendaria e nella raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare un percorso importante
Di partecipazione di condivisione che ci sia riterrei istituito quella nostra caratteristica peculiare che diciamocelo forse in qualche frangente della nostra recente storia avevamo anche un attimino dimenticato è un percorso che ci ha portato a ad elaborare un documento congressuale unitario perché questo è il termine che mi viene da dire
E che nella sua discussione nei posti di lavoro nei luoghi dove la CGIL presente ci ha consentito di confrontarci con tantissimi uomini e donne che ancora noi guardano con interesse
Un grande esercizio democratico un grande esercizio democratico che noi oggi abbiamo il dovere di consegnare al Paese
E lo dico con la forza che un tema di questa natura merita di questi tempi nel momento dove prevale la disintermediazione dove prevale il superamento dell'importanza dei corpi sociale noi siamo capaci di consegnare un un esercizio democratico a questo Paese un qualcosa che il solo la CGIL è in grado di fare e dico che la relazione che Susanna ci ha proposto ieri è come dire il tratto di questa elaborazione e nel ringraziarla non sono per la proposta che ci faceva ieri ma per gli otto anni che è una grande donna
Mostrato di poter guidare una grande organizzazione
Ci mette davanti a delle scelte importanti
Lo dico innanzitutto da uomo del Sud da uomo del Mezzogiorno guardato io credo che si sta ponendo nel nostro Paese
Un tema del Mezzogiorno forse non è stato affrontato nella migliore dei modi nei tempi recenti oggi la CGIL capace di elaborare il piano per il sud che deve contrastare una china che si sta intraprendendo che a noi non può piacere e la questione ma il del Mezzogiorno la questione meridionale deve tornare a diventare una questione nazionale
è da lì che si può ripartire guardate io credo che quelle elaborazione che ci ha rappresentato a seguito di tutta qual quella fase di ascolto una condizione dei nostri territori più in difficoltà che conosciamo tutti è stata capace anche di fare una proposta una proposta capace di rilanciare il sì una parte importante del Paese appunto il Mezzogiorno ma io credo capace di rilanciare l'intero Paese
E le proposte che stavo là contenute rappresentano bene la situazione che si vive anche nella mia regione in Sardegna
La Sardegna nota probabilmente ai più per le sue attrattive turistiche per le sue bellezze naturali un patrimonio incommensurabile nel quale noi disponiamo
è probabilmente un potenziale per il nostro sviluppo che ancora non siamo stati capaci di apprezzare al pieno una regione che è nota ai più probabilmente anche per aver dato i natali a personaggi importante del nostro mondo e vorrei ricordare che ricorreva ieri
L'anniversario della nascita di un grande uomo Kwame Antonio Gramsci che il ventidue gennaio del mille ottocentonovantuno in un piccolo centro della Sardegna a Leicester
Vedeva i suoi natali e quindi alla Sardegna nota per cose importanti ma che è in me
è da ascrivere anche alleare
Regioni che vivono oggi una condizione di difficoltà
Una condizione difficoltà strutturale che ci portiamo dietro da tempo la nostra condizione fisica e geografica l'insularità e già di per sé da una parte un potenziale come dicevo prima per il tema del turismo ma allo stesso tempo per noi un grave Gatto che ci comporta
Una condizione anche di arretratezza sotto alcuni aspetti noi abbiamo il tema delle collezioni il tema della mobilità come tema centrale ma non solo
Il tema della mobilità e delle connessioni ma anche il tema dell'arretratezza industriale noi viviamo una situazione di depauperamento di quelle realtà industriali che si erano costruite nel tempo e che oggi vivono una condizione di assoluta difficoltà ecco
In questo scenario abbiamo assistito poi alla tempesta perfetta che è stata il quattro marzo
La al quale che ci ha consegnato un governo nazionale che non è assolutamente attento alle condizioni dal Mezzogiorno e della Sardegna in questo caso in particolare ma che pensa di poter risolvere il tema delle difficoltà del Mezzogiorno con il reddito di cittadinanza noi pensiamo che si debba fare ben altro
Per ridarebbe hard a quella parte della nostra nazione
E lo pensiamo perché ci troviamo vicini ad una scadenza elettorale da qui ad un mese la Sardegna sarà chiamata al ad eleggere il proprio consiglio regionale e il proprio governo regionale
Lo facciamo a conclusione di un mandato di una legislatura che ha visto un governo che ai più
Inizialmente era sembrato un governo amico espressione della centrosinistra che quindi si proponeva anche con dei propositi interessanti che noi abbiamo guardato con interesse appunto un governo riformatore è riformista c'aveva nelle sue intenzioni anche progetti importante che noi abbiamo guardato con molto interesse con la nostra autonomia che abbiamo sempre rivendicato e ribadito ma lo stesso con la nostra intenzione di sostenere processi di riforma come quelli che ci venivano proposti andiamo sostenute in varie situazioni e varie circostanze anche in maniera critica quando è stato necessario neanche mobilitando ci quando è stato necessario come poco più di un anno fa
Quando in una grande assemblea dei quadri e delegati con più di mille e cinquecento delegati era presente
La segretaria Gianna fra casi in quella circostanza della Fiera di Cagliari abbiamo proposto la Giunta regionale un vero e proprio piano per il lavoro
L'abbiamo portato a casa un risultato importante si chiama la volasse
Nel Piano del lavoro della Sardegna che è stato capace in breve tempo seppur con le difficoltà legate alla burocrazia che ci attanaglia come un fardello importante che ci portiamo dietro siamo stati capaci di portare a casa un risultato che ha prodotto dei degli effetti positivi fin da subito migliaia di posti di lavoro di persone che erano ormai escluse dal mondo del lavoro
E grandi opportunità di ripresa per le comunità locali per gli enti che proponevano dei progetti di rilancio delle loro condizioni ecco questo è stato
Un primo passaggio oltre al fatto che abbiamo con la nostra mobilitazione fatto sì che al di là manovra economica regionale prevedesse risorse più importante per il diritto allo studio e soprattutto per la lotta alla povertà la Sardegna ha istituito il Reyes
Il reddito di inclusione prima che lo istituisce il Governo nazionale quindi siamo stati piattaforma sperimentale quel profilo per quel progetto che realmente contrastava le pro il le povertà queste sono state le azioni che ci han portato a dire che finalmente dopo anni si aveva una manovra di sinistra e che guardava al nostro mondo oggi siamo di fronte ad una scadenza elettorale di di cervo
Qualche giorno fa domenica si sono tenute delle elezioni suppletive un parlamentare un deputato del Movimento cinque Stelle decaduto probabilmente avete sentito le vicende del della onorevole Andrea Mura un velista che pensava di poter fare il parlamentare veleggiando per i mari del mondo
Si è dimesso ed è stato sostituito
Domenica con le elezioni suppletive che ci hanno dato un pizzico di vigore io non so se si tratta di una vera e propria inversione di tendenza
Ma il fatto che il centrosinistra unito con una proposta unica abbiamo vinto le elezioni suppletive è un elemento che noi dobbiamo guardare con interesse e attenzione anche dopo le visite in Sardegna dei ministri viceministri che indossavano le più variegate divise per provare ad accaparrarsi quel voto ecco quella risposta noi pensiamo si debba tramutare in una risposta le elezioni regionali che terremo fra un mese perché saranno un banco di prova importante il primo forze anche per questo governo la prima scadenza importante dopo il quattro marzo per il governo nazionale
Chiudo perché vedo il tempo scorre inesorabile
Con un pur con un appunto sarebbero tante le cose da dire ma io credo che in conclusione non si possa che dire
Queste esercizio importante che noi abbiamo condotto deve portarci all'unità deve portarci a dura chiusi
E dalla Sardegna affittanza alla intervento di un segretario generale di una categoria la più grande categoria dei di attivi della CGIL e prende la parola Maria Grazia Gabrielli segretario generale della Filcams alla categoria che tutela i lavoratori del commercio e dei servizi del terziario in generale diretta radio articolo uno è affine in FM novantasette sette a Roma
Quasi caricaturale di una CGIL divisa concentrata su se stessa che mentre percorre l'ultimo miglio del Congresso inciampa
Non ci ha fatto bene
E ha già troppo oscurato il senso dello spessore dei contenuti che abbiamo elaborato per disegnare una rinnovata dimensione e il ruolo della CGIL di questi anni come soggetto sociale di rappresentanza promotore di valori di emancipazione e di riscatto anche attraverso la sua capacità progettuale
E senza voler sminuire la portata degli argomenti anche rilevanti bisognerebbe in tranquillità potersi dire che esiste comunque una pluralità molto più ampia di categorie di pensiero di punti di vista di priorità soggettività ed ogni lunedì queste può e deve convivere nell'ambito dell'organizzazione
Credo che tra le poche certezze di questo tempo ci sia la capacità della CGIL di continuare a consentire lo sviluppo e la cittadinanza del pluralismo delle idee
Di punti di vista di priorità appunto il cui incontro e confronto anche astro è linfa che mantiene vivo il tessuto di questa organizzazione e la rende capace di ricercare sintesi e unità d'azione
Lo abbiamo fatto per assumere anche nel corso di questi anni decisioni difficili e ritengo che gli spazi che sembra siamo stati recuperati in queste ore
Partendo dal sostegno alla proposta avanzata da Susanna Camusso per la candidatura di Maurizio Landini
Sono la dimostrazione che l'obiettivo che dobbiamo continuare a perseguire tutti insieme sta nella responsabilità che abbiamo dell'unità dell'organizzazione come bene comune
Ma ora la responsabilità e il lavoro porta a dire che la possibile soluzione non deve essere punto di arrivo formale
Dobbiamo dedicarci alla cura e alla riabilitazione della CGIL perché la nostra quotidianità e prospettiva futura non sia segnata nei fatti dalle divisioni
Rispetto alle questioni di merito del documento voglio indicare soltanto alcune priorità per ragione di sintesi
La prima è il tema dei giovani
Ci siamo in realtà credo poco interrogati su come può un'organizzazione come la CGIL parlare ed occuparsi di giovani della loro condizione del loro futuro della loro pensione
Ed essere
E ed essere
Il quarto perso il segno scusatemi così difficoltà e poco pronta assumere fino in fondo questa sfida nonostante gli sforzi che pure sono stati prodotti negli ultimi anni
Eppure non ci sarebbe nulla di più coerente e prioritario per un'organizzazione che si preoccupa del futuro poiché in quel futuro ci siamo anche noi
Perché abbiamo la presunzione come CGIL di esserne parte e motore
Abbiamo detto spesso guardando le scelte della politica in questi anni che è un Paese che non investe sui giovani non ha futuro
Ma questo vale anche per noi per continuare a costruire quella connessione tra le nostre radici i valori e le nuove necessarie pratiche sindacali
Per sapere meglio leggere la contemporaneità e saperla rappresentare per dare nuovo stimolo alla politica dei quadri
Ulteriore tema che dobbiamo non archiviare è il percorso che abbiamo svolto per arrivare alla costruzione del documento
è stata una valutazione pressoché unanimi finisca Hamza
Inserire una fase preparatoria dove tutti i componenti dell'Assemblea generale a tutti i livelli hanno potuto contribuire alla costruzione del documento congressuale è stata un'intuizione una decisione fondata ed efficace
Una modalità semplice e aperta nella quale è stato possibile riconoscersi identificarsi percepirsi parte attiva del progetto e di questa casa comune e collettiva questo ci deve far continuare apporre il tema che le innovazioni delle nostre pratiche democratiche di partecipazione a partire dal Congresso non possono restare ancorate a modelli statici
è d'obbligo non considerare la novità introdotta una parentesi temporanea bensì il punto di partenza che va consolidato ed esteso
Altra questione l'azione contrattuale ampiamente intesa che è il sale della nostra organizzazione
Abbiamo bisogno di riprendere approfondire il merito delle discussioni per le cose che sono state prodotte a partire dagli accordi sulla rappresentanza e modello contrattuale e su come le soluzioni contrattuali si sono articolate in questi anni
Dove tra negazioni ritardi mediazioni abbiamo provato a difendere e rilanciare il contratto nazionale di lavoro e mantenere faticosamente la contrattazione di secondo livello
Come abbiamo riconfermato nel documento contro congressuale
Dobbiamo parlare del dumping dei contratti pirata della sovrapposizione dei perimetri contrattuali della frammentazione dell'esternalizzazione ebbene quando riprenderemo la discussione in casa nostra su questo come gli altri argomenti contrattuali dovremmo provare a decidere anche come intanto potrebbe essere una buona premessa quella di fare questa discussione nelle sedi dedicate rispettare le storie contrattuali di ogni categoria soprattutto conoscerle rispettare i lavoratori che vengono rappresentati e tutelati dal lavoro quotidiano delle federazioni a partire dai territori
La seconda buona premessa e che di penne rosse e penne blu ne abbiamo pieni zaini e borse
Eviterei quindi
Un approccio volto a ricercare possibili colpevoli del dumping in casa proverei ad evitare l'ex o magistralis dell'ANCI gli anatemi con eccessivo convincimento
Credo che per la serietà del tema dovremo dedicare pazienza e rigore all'analisi e alla individuazione di un punto di evoluzione scoprendo forse che dovremo anche riallineare valutazioni legittimamente diverse
Sapendo inoltre che l'azione contrattuale è spesso prevalentemente patrimonio unitario
Nel fare questo abbiamo bisogno certo di rigore e serietà per capire come dare maggiore forza la contrattazione inclusiva perché qui scontiamo sicuramente al netto di buone pratiche una differenziale tra la pratica stesse l'enunciato
Sarebbe poco onesto e riduttivo pensare che ci sia un'unica responsabilità questo deficit di quei Renza
Riconducibile in quota parte anche ad un problema diffuso di come ci organizziamo tra categorie e tra categorie camere del lavoro per aggredire la filiera
Il sito la frammentazione che subiamo nei processi del lavoro nel pubblico e nel privato
Deficit ancora troppo evidente nel sistema degli appalti che sesto è stato a sua volta appaltato come tema di qualcuno e non di tutti
Tema di estrema complessità trasversale non solo tra i settori ma anche per la connessione con la macchina amministrativa per l'efficienza e l'efficacia dei servizi alla persona e al territorio
Per la disponibile per le diseconomie spesso connesse a fenomeni di corruzione infiltrazioni malavitose
Abbiamo bisogno di dare ulteriore slancio a quanto finora fatto fino ad oggi e a quanto abbiamo indicato nel documento congressuale
Per un tema che vede ancora la politica troppo distante e una non sufficiente sensibilità e responsabilità
Da parte delle associazioni di rappresentanza delle impresse
Il venticinque il congresso sarà finito
Si apre un nuovo mandato il cui impegno in una fase che resta difficilissima nel Paese e nel contesto europeo
Deve guardare al documento il lavoro è per orientare praticare quelle parole d'ordine su cui abbiamo suonato il nostro programma e progetto alternativo per il Paese
E soprattutto dove abbiamo la responsabilità di continuare a far vivere il valore collettivo della nostra organizzazione della nostra CGIL può congresso
Grazie all'aria Grazia Gabrielli si reagirà Filcams CGIL ancora due interventi prima della presentazione del libro di Paolo Borromeo il primo
Il primo che ascolteremo era assunto arretrare oltre una delega dello spirito di Torino seguirà Elena Lattuada il segretario generale CGIL Lombardia ancora limitava presidenza amore da Piccinini
La percentuale di ansia intanto che lo dico mi chiedo anche il motivo la relazione gli intendimenti che mi hanno preceduto tutti nessuno esclusi hanno citato le parole come compagni
E compagne quindi penso che qui con voi non ho però nessun problema nell'esplicitare
Ciò che sento
Mi rilasso e vado avanti
Il Piemonte la mia regione di provenienza Torino e la città in cui vivo una città che a causa delle infinita crisi ha dovuto nel corso degli anni reinventarsi
Cercando di governare anche il cambiamento che in molti casi c'è anche riuscita da circa due anni come si sa facciamo le prove generali con un'amministrazione Cinquestelle
Di risulta compagne e compagni ci ritroviamo con una città ferma
Ingessata una città che è riuscita ad uscire dal circuito internazionale una città che sta paurosamente arretrando sui servizi sociali sulla viabilità una città dei tanti no
Alle Olimpiadi alle grandi opere no al futuro
E quasi lo specchio di ciò che sta accadendo nel nostro Paese con un governo che io definisco tanti l'hanno detto ma io ne aggiungo un pezzo Gialloverde nero per l'appoggio dei fascisti di Fratelli d'Italia
Negli anni abbiamo assistito a una metamorfosi profonda della politica
I partiti nati dalla Resistenza che hanno caratterizzato la seconda metà del Novecento
Avevano in comune e mi dispiace se sono schematica la difesa della libertà democratiche conquistate con la lotta di liberazione è sancita dalla nostra Costituzione siamo passati da quella politica che aveva il compito di educare il popolo a una società migliore giusta agli attuali fomentatori di odio e divisione
Sovrani smonta nazionalismo avvocato del popolo governo del popolo contratto di governo prima gli italiani
Sono parole che s'per molti sono sembrati l'inizio di quasi chi sa quale rivoluzione o forse invece di grande contraddizione
Ai due vice premier e lo stesso Conte direi che la guida di un Paese non è come giocare scusate mi a Monopoli alzo muri compro soldi chiudo porti stiamo e abbiamo imboccato una strada pericolosa la regressione della nostra come dire democrazia e la recessione economica
I pensionati con le manifestazioni di fine anno davanti a tutte le prefetture d'Italia contro la legge di bilancio hanno dato unitariamente una prima risposta è un segnale di risveglio
Abbiamo un Paese dove la disoccupazione giovanile sta arrivando a livelli spaventosi dove la crisi è eterna e non ha mai smesso di impoverire le famiglie è un mentale le disuguaglianze e dove c'è la sfida c'è sempre qualcuno più stringato sì perché vedete se un giovane povero e disoccupato può avere la speranza di cambiare la propria vita ma se questo succede a un anziano o un anziano non ha più speranze
Quando si dice anziano o anziana
Si pensa sempre e viene in mente
Una persona dei capelli bianchi con le rughe dal corpo esile bisogni otto solo di sostegno e non lo si pensa invece per il suo vissuto per il suo contributo che lei o lui ha dato alla società
E che continua a dare vedete gli anziani oltre a essere diventati dei veri e propri sostegni sociali per i figli e nipoti sono una grande ricchezza le loro conoscenze e la loro esperienza la loro saggezza sono un patrimonio per i giovani che oggi più che mai hanno bisogno di maestri di vita abbiamo dunque il dovere di restituire attenzione e cura
Ecco perché come si qui siamo impegnati a portare a questo congresso i temi e le problematiche che riguardano l'invecchiamento
Che la nostra società sia una di anziani lo si sente ripetere continuamente e per molti studiosi del tetto del settore sembra essere una delle verità indiscusse
Un'assoluta novità che contrasta la migliore per la minore fecondità delle giovani coppie che per motivi diversi non fanno più figli
Queste combinazioni compagne e compagni necessitano di politiche servono Investimenti risorse e servizi adeguati capaci di dare risposte sempre più pressanti bisogni
Sono sfide che impegnano la società ma anche tutta la nostra organizzazione
La tenuta e la difesa delle pensioni di tutto il sistema previdenziale di oggi e delle future generazioni
Attenzione più forte alla non autosufficienza il lavoro unitario che lo spinse sta attuando per una legge sulla non autosufficienza è una strada che deve essere sostenuta investire sulla sanità l'anno appena trascorso ha segnato il quarantennale di importante leggi fine del periodo di emancipazione sociale del boom economico degli anni sessanta settanta il vero boom
La legge centonovantaquattro istituzione dei consultori la centottanta la legge Basaglia leit la legge otto otto tre otto tre tre e sul servizio sanitario nazionale abbiamo qui una grande sostenitrice che Rosi Bindi
Erano anni di lotte di cui era forte la consapevolezza dell'importanza del riconoscimento dei diritti sulla base del movimento operaio studentesche delle donne allora che fare
Caro futuro segretario generale
Boh
Come donna di questa organizzazione
Mi permetto di portare qui non solo il mio pensiero
Ma anche quello delle tante iscritte iscritti chiedono che in questo congresso non si può e non deve mancare un'analisi profonda e precisa di come stiamo come sta la nostra organizzazione la categorie quadri dirigenti
I delegati e di come siamo percepiti all'esterno cioè dobbiamo cambiare e che cosa cambiare
Costruiamo ci gli spazi per contrastare il governo
Con il piano del lavoro la carta di diritti la CGIL ha prodotto una visione politica sindacale innovativa e per certi versi rivoluzionaria
Per questo motivo che serve più confederale età è stato detto e lo ribadisco serve più unita
Con CISL e UIL serve un rilancio vero forte prima che sia troppo tardi sulle politiche sanitarie di un sistema nato per essere pubblico e universalistico
Considerare compagne e compagni e affrontare la violenza di genere come una vera emergenza nazionale
Serve più contrattazione confederale sociale
Serve il supporto dello spirito
Nel rafforzarla
Credo e penso che la manifestazione del nove dovrà assegnare l'inizio di una nuova stagione di conquiste
Come ha detto l'ASPI esistenti si batte per una CGIL forte per una società equa dove i giovani possano avere un futuro dignitoso e dove le risposte non possono essere solo il reddito di cittadinanza
Dove i pensionati e gli anziani non vengano considerati un peso ma una grande risorsa per questo ci siamo sempre impegnati perché tutta la CGIL mette le politiche sociali al centro della sua iniziativa queste o chiediamo al nostro futuro segretario generale
Compagne e compagni
Avviandomi alle conclusioni sono come tutti voi soddisfatta così sono le notizie mi auguro che siano queste che il grande lavoro profuso nelle ultime ore di tutto il gruppo dirigente
Abbia con grande responsabilità trovato l'accordo per il governo unitario della nostra organizzazione
Perché nessuno di noi ma proprio nessuno poteva immaginare una CGIL spaccata
E la risposta giusta da dare a chi si voleva divisi è indeboliti
Ma ancora di più è la risposta giusta da dare ai milioni dei nostri iscritti che vogliono una CGIL forte unità e che ci riconoscono ancora come un Baluardo in grado di rappresentare le loro esigenze
Care compagne care compagni buon lavoro buon congresso viva la CGIL
Questo era l'intervento dei la compagnia dello Speedy Torino adesso per l'ultimo intervento della mattinata Elena Lattuada e al segretario generale della CGIL della Lombardia indiretta radio articolo uno
Novantasette settecento in FM a Roma
Care compagne cari compagni in una mattina di lutto come veniva già ricordato prima in cui si decide
Di prendere persone uomini donne bambini e di spostarle in altri luoghi vorrei anche però da questo palco lanciare un segnale di speranza
Ieri in un tribunale di Milano la CGIL insieme ad altre associazioni
A vinto o meglio avviato un percorso importante perché la Corte costituzionale abbia la possibilità di esprimersi su forme di discriminazioni
Che una Regione come la mia la Lombardia caratterizzata da tanto tempo da norme e leggi delibere di discriminazione riapra una prospettiva questo è frutto non non solo della lungimiranza di un giudice non solo del lavoro
Che degli avvocati delle competenze hanno fatto è frutto di una ostinazione
Che in questi anni noi abbiamo continuato a produrre e quando dico noi dico tutti i compagni e le compagne della CGIL
Che me spesso hanno impugnato delibere sono state a fianco di lavoratori di cittadini stranieri Bandini nel difenderli nel loro diritti non è stato un lavoro semplice
Perché sappiamo bene che dobbiamo sempre avere la capacità di coniugare la nostra rappresentanza
Cuori diritti e valori universali è questo che sembra facile dirlo da un palco di un congresso ma è più complicato farlo reagire urlo quotidianamente è un lavoro a cui abbiamo creduto così come abbiamo creduto
E siamo stati anche qui troppo spesso in solitudine
Abbiamo creduto al fatto che un Progetto un di autonomia regionale come quella che ci è stata prospettata e che mi spiace dirlo ha visto anche le forze di centro sinistra piegate su quella ipotesi noi abbiamo voluto costantemente dire la nostra e non in ragione esclusivamente di un rapporto tra il nord e il sud del Paese che per noi ieri giustamente anche qui è stato sottolineato più volte un tema imprescindibile non solo per i diritti del lavoro e dei lavoratori ma per tenere insieme un Paese che altrimenti non avrebbe un futuro in una prospettiva ma appunto fare quarto ha significato anche andare controcorrente e andare controcorrente conoscenti che ovviamente questo significa difendere continuare a mantenere alta un'idea valoriale valori costituzionali Unidea di che come coniugare le persone di siti delle persone i bisogni delle persone e quando dico che siamo pieni di contraddizioni perché credo di non dover dire nulla di nuovo se oggi questo Paese e governato da forze politiche che si rifanno a principi assolutamente lontani da noi
Continuano ad avere ahimè un'audience e noi dobbiamo sapere che il nostro compito è quello di rappresentare di ricostruire in essi di costruire coesione e di tenere ferma la barra dei valori non sempre è facile ma di questo noi siamo chiamati a rispondere e allora nel condividere una proposta avanzata e mi pare positivamente accolta da CISL e UIL di una grande iniziativa di una grande mobilitazione del sud io mi permetto di dire che noi dobbiamo costruire una grande l'iniziativa in difesa dei valori del lavoro dell'insieme del Paese
Ripartendo da un'idea di coesione dentro i territori che sono il punto di riferimento per noi
Perché essa in questi anni non solo abbiamo difeso l'idea del lavoro e della condizione delle persone che lavorano anche qui con elementi non sempre facili quando si dice dobbiamo partire dal lavoro povero
Dobbiamo partire dal lavoro degna gli appalti sappiamo bene che abbiamo deciso un punto di vista non solo per rappresentare quel punto di vista ma per le cornee mettere l'insieme del mondo del lavoro e per provare a coniugare diritti universali che vadano a vantaggio di tutti
Perché questa è stata la grande forza della nostra contrattazione e mi permetto di dirlo così
Io non ho dubbi che in questi anni noi abbiamo difeso in modo puntuale e preciso costruendo accordi costruendo anche mediazioni nel rapporto con le altre organizzazioni sindacali una grande una grande quantità di contrattazione per questo Trovo ingeneroso come ho sentito qua e là balenare anche nel corso di questo dibattito in questo congresso che ci sia qualcuno che prende la penna rossa la penna blu per criticare accordi che altri hanno fatto io credo che questo ci faccia male non perché non si possa dire come la si pensi
Ma perché ha bisogna essere assolutamente coscienti che se vogliamo rilanciare continuare a mantenere alta l'idea della contrattazione questo passa anche dalla
Possibilità
Cioè non tutti gli accordi siano uguali
Che ci possono essere mediazioni che ci piacciono di più ci piacciano o meno ma che a partire da questo noi siamo nella condizione
Non solo di mantenere la nostra rappresentanza ma siamo nella condizione di far vivere concretamente quotidianamente ogni giorno anche quello
Che noi abbiamo scritto del Piano del lavoro nella Carta dei diritti io non ci credo perché l'abbiamo visto anche con l'ultimo governo non ci credo che solo con la raccolta di firme solo con l'aver depositato la Carta dei diritti siamo in grado di conquistarla
Quella carta quella con cui stiamo sì ogni giorno manteniamo coerenza nelle nostre pratica contrattuali quella carta e quei valori solo il punto di riferimento di ogni giorno e allora
Nell'avviarmi ovviamente a concludere vorrei altrettanto dire che noi abbiamo bisogno
Certamente di innovare certamente di rappresentare di più e meglio ho sentito molti interventi che hanno raccontato una realtà che conosciamo bene una realtà che ovviamente si fa anche fatica a volte a trovare una sintesi che per questo e anche per questo noi abbiamo bisogno di uscire da questo congresso
Con un'organizzazione forte dei suoi principi forte dei suoi valori e soprattutto forte di una cosa
Non solo G. un segretario generale Gifuni segretario generale che rappresenta l'insieme della CGIL ma noi abbiamo bisogno di uscire da questo congresso con un gruppo dirigente largo fatto da delegati e delegate da attivisti dell'ospite
Da giovani e il giovane uomini e donne che si riconoscano in che cosa sia anche cosa vogliamo essere e quale Progetto abbiamo devo dire che sono ovviamente contenta
Se questo congresso non si spaccherà
Mi preme però dirlo in modo chiaro
Questo congresso non si spacca non solo in ragione di un accordo tra gruppi dirigenti questo congresso non si spacca
Se insieme sapremo dare prova oggi per domani di un'organizzazione che fa del del proprio essere del proprio essere nei luoghi di lavoro del proprio essere
Nei luoghi del territorio anche nell'idea Jill una collegialità che è fatta nel ruolo di collegialità dei gruppi dirigenti ma di collegialità di un nuovi più grande
Che andrà oltre le giornate che stiamo belle che stiamo vivendo qui e quindi nel salutare
Non solo
Un'intesa che ovviamente dobbiamo consolidare tutti nelle prossime ore non solo nel ribadire qui come l'ho fatto nel mio congresso
Che ero sono e sarò d'accordo con la proposta di Maurizio Landini segretario generale ma credo che insieme davvero non dobbiamo ricostruire ma dobbiamo continuare nel solco di quella che è stata la nostra organizzazione in questi anni perdonatemi io non ho nulla da ricostruire dobbiamo continuare grazie
Elena Lattuada segretario generale della CGIL della Lombardia ha tenuto l'ultimo intervento della sessione di dibattito di questa mattina la diciottesimo congresso nazionale della CGIL è il dibattito adesso si prende una pausa perché e nei lavori congressuali è prevista una tavola rotonda di presentazione di un libro un morto ogni tanto di Paolo Borrometi libero che era all'articolo uno
Accompagnato nella sulla scrittura Paolo Borrometi è un amico prima di tutto poi un collaboratore di radio articolo uno e siamo molto contenti di poter trasmettere indiretta da Bari la presentazione di questo volume presentazione alla quale parteciperanno oltre che all'autore Paulo Borrometi anche Rosi Bindi testata presidente della commissione parlamentare Antimafia nella scorsa legislatura
Michele Emiliano Presidente della regione Puglia e Susanna Camusso segretario generale della CGIL
Colgo l'occasione per ricordare a quanti ci seguono a Roma sui novantasette settecento e sul sito di Radio articolo uno il lavoro radioattivo stava svolgendo in questi giorni una diretta che comincia venerdì mattina con i saluti la relazione Susanna Camusso saluti delle istruzioni saluti del della segretaria della Camera del lavoro oggi già Bucci qui da Bari
Uno al lavoro che potete continuare a seguire perché costante l'aggiornamento dirà in tempo reale sugli interventi sui posti a sedere sulle sintesi realizzate dai colleghi di rassegna sindacale una ringraziamento ovviamente o non solo a quanti stanno impegnati qui da Bari Ivano marrone Mauro De Santis Roberta lesi
Giorgio Sbordoni Stefano Milani ma anche alla nostra squadra che ci sta seguendo supportando adeguatamente dalla da Roma dalla centro fu della nostra redazione del dollaro appunto da dalla regia di Roma Marianna Lorusso anche l'interpretazione i colleghi ma Alessandro fiammata e poi per le altre attività di supporto
A cominciare dalla redazione del giornale radio del lavoro Colella Martina Toti ancora qualche minuto stanno arrivando gli ospiti che attuale annunciato Roberto la presentazione del libro un momento importante perché sul tema della legalità sul tema della lotta alla mafia sul tema della libertà
Dei giornalisti non solo la CGIL mancherà di articolo uno hanno costruito una percorso importante nel corso degli anni e aver portato il tema al centro dello seconda giornata a me pare una scelta molto significativa sia Altero vogliamo anche e da questi microfoni lanciare la il nostro affetto la nostra solidarietà il nostro abbraccio a Paolo Borrometi perché proprio ieri è stato fatto
Oggetto di nuove minacce che sono arrivate presso la redazione della testata alla quale collabora TV due mila
Ennesimo minacce inglesi mi intimidazioni per un collega giornalista che non si farà intimidire Pino Gismondo coordina questa tavola rotonda gli cediamo volentieri il microfono molto importante nel quale proprio verremo
Del il libro un morto ogni tanto scritto da Paolo Borrometi per affrontare un tema importante che è quello delle mafie per il quale l'incidenza su sui temi del lavoro dello sviluppo grosse società
Io però prima di iniziare ovviamente vi presento presidente Rosi Bindi non devo immagino aggiungere nulla diciamo Suor perché personalità importante legata anche a tante vicende della politica e soprattutto a scelte non lo ricordiamo
Per le scelte fatte sul tema della sanità che diciamo ha dato segnali importanti
Quello di quel settore ma in quanto anche presidente della commissione antimafia Paolo Borrometi al quale vorrei tanto che la platea ecco facessero importante riconoscimento per il lavoro che sta facendo Paolo giornalista che ogni giorno rischia la sua vita attiva anche ieri è arrivata l'ultima minaccia l'ultima minaccia di morte di Paolo dice nel suo libro che non ci si abitua mai ovviamente
A questo tipo di minacce significativa la sua riflessione leggevo quando poi le minacce non sono soltanto sul piano personale riguardano anche familiari parenti la madre in alcuni casi e quindi diciamo che il coraggio di Paolo e anche il coraggio di tutti noi perché sai bene che le tue battaglie sono anche le nostre abbiamo sempre sostenuto per il lavoro che tu fai quotidianamente per provare a dare un contributo per fare questo fenomeno quello che la criminalità delle mafie in particolare si è ribellato Susanna non vi devo dire nulla perché diciamo era padrona di casa in questo momento la CGIL ha scelto di presentare
Durante questi i lavori del congresso nazionale di più il libro riparo Borrometi perché vogliamo a partire dal suo lavoro
Fare anche una riflessione su come le economie criminali e mafiose
Soffocano le speranze di sviluppo di questo Paese
Dove c'è illegalità non può esserci buona occupazione lo abbiamo detto tanti interventi di che si sono susseguiti
Questi due giorni con l'hanno detto contratti regolari retribuzioni giuste tutela e sicurezza confliggono con i temi delicati delle illegalità Paolo giornalista siciliano
Che si è distinto per le sue inchieste sul potere mafioso
In conseguenza di questa subito ripetuti episodi di minacce intimidazioni aggressioni fisiche e oggi è costretto suo malgrado a vivere ovviamente sotto scorta
Un bel morto ogni tanto che dà il titolo al libro è preso da una intercettazione di un capomafia
Che sta parlando di come punire Paolo per le sue inchieste
Lui è andato avanti e nel libro c'è la sua storia quella degli aguzzini di questa splendida regione che la Sicilia
Non ha bisogno di eroi questa regione ma solo di essere raccontata dice Paolo è di una coscienza solida di cittadini che non si volti lo più dall'altra parte
Serve educare alla legalità serve la presenza dello Stato serve alimentare l'antimafia sociale
E soprattutto far vivere per far vincere e non far vincere la rassegnazione dei cittadini
Le cose non possono non cambiare la rassegnazione e l'alleata principale delle mafie
Paolo è un amico dalla CGIL come molti di voi sanno collabora con il nostro dipartimento legalità
E questa iniziativa anche un modo per manifestargli vicinanza e affetto ma dicevamo e assieme occasione per capire come poter contrastare questo fenomeno così pervasivo soprattutto al Sud e non solo al Sud ormai una macchina per citare un esempio tratta dal libro che ha allungato i suoi tentacoli sul mercato ortofrutticolo più importante del Mezzogiorno quello di vittoria
In provincia di Ragusa e che dà sul volo fattura quattrocento milioni
Di euro l'anno
Perché c'è una mafia sempre più imprenditrice
Che svolge anche un'azione di forte pressione sui pubblici amministratori sono cinquecentotrentasette gli atti intimidatori di minacce violenza nei confronti degli amministratori locali pensare la Puglia
In questa in questa casistica Ciaccia numeri importanti
Degli amministratori locali censiti dall'associazione avviso pubblico solo nel due mila diciassette uno ogni sedici ore
Ecco io darei a questo punto subito la parola a Paolo perché possa anche lui diciamo darci rappresentarci quale la condizione rispetto al tema delle mafie cosa fare su questo libro dove intende trasferirsi
Grazie grazie Paolo Borrometi indiretta radio articolo uno novantasette fette della modulazione di frequenza a Roma
Innanzitutto vorrei spingermi forte a voi
Perché per me la CGIL c'è stata
C'è stata sempre c'è stata quando c'erano in pochi è un'altra delle persone che c'è scritto estate c'è stato da tempo e la presidente Rosi Bindi e quindi sono particolarmente orgoglioso
Di essere qui accanto a due donne che per me hanno rappresentato tanto
Hanno rappresentato la vicinanza dello stato quando quello Stato un po'tardava a starmi accanto ma io oggi però vorrei partire oltre che con il ringraziamento a voi per quest'occasione che mi date
Con il ricordo e il pensiero alle donne con cui apro il mio libro
Delle donne sfruttate nei campi dai caporali spesso con atteggiamenti mafiosi spesso con spesso con le minacce che se alla fine della loro giornata di lavoro
Non si piega hanno alla prestazione sessuale e allora avranno l'acqua avvelenata per i propri figli
E queste donne che sono invisibili troppo spesso hanno invece dei nomi e dei cognomi
Che io ho incontrato e con l'acqua io voluto aprire questo libro
Perché oggi non può passare l'idea che se non sei italiano se non è se non è la stessa colore di pelle che abbiamo noi o se non è la stessa religione allora sei diverso e allora ti si può fare qualsiasi cosa
Questa è una vergogna in questo momento in questo Paese ed è una cosa inaccettabile ecco perché io penso che da questo luogo
Dalla CGIL che è uno dei presìdi democratici di questo Paese possa e debba arrivare non solo e non tanto la solidarietà Paolo Borrometi o alle tante colleghe tanti colleghi che fanno semplicemente il proprio dovere
Ma quelle donne che noi spesso non ricordiamo e che troppo spesso per troppo tempo abbiamo lasciato come persone invisibili
Io inizio il mio libro con loro perché ho tentato di realizzare non una storia personale ma un'inchiesta giornalistica dei tempi la minaccia un giornalista un amministratore a un sindacalista a un sacerdote
E sale come dire intenerire in quel momento ma poi però non serve a nulla da troppo tempo
La politica si è dimenticata della lotta alle mafie o lo ha fatto solo e unicamente come una emergenza questo è un Paese strano è un Paese che crolla
In cui crollo un ponte e allora ci ricordiamo che c'è il problema delle infrastrutture è un Paese che ragiona sempre per le emergenze invece io penso che questo Paese meriti molto più racconto dei fatti quello che è accaduto negli ultimi giorni
Cioè il blitz ad esempio di ieri delle forze dell'ordine e della magistratura a Palermo ci dimostra come c'è una subcultura mafiosa che e latente ma che purtroppo è presente che purtroppo ci sono zone in questo Paese che sono come dire per qualcuno sono franche noi abbiamo avuto bisogno di una testata ad Ostia e la presidente Bindi sa perché tante volte si è concentrata su Ostia sullo scioglimento di quel municipio con la Commissione antimafia
Sa bene appunto quanto una testata un giornalista avviene infatti contribuito a sconfiggere
Una presenza mafiosa questo impossibile ed io ho tentato di raccontarlo in questo libro
Partendo da nomi da cognomi vedete io vengo da una terra particolare che la Sicilia
In cui si sono costruite e probabilmente è arrivato il momento di dirlo delle carriere sull'antimafia c'erano dei presidenti della Regione che sono stati condannati per reati mafiosi che mentre facevano accordi con quei boss o rivelazioni Acquario a a quei boss scriveva hanno sei per tre
Con su la mafia mi fa schifo ecco lo scatto in più e fare nomi e cognomi e raccontare quelle mafia ed è quello che io ho cercato di fare partendo dal lavoro
Perché sono assolutamente convinto che non ci può essere tema
Più cruciale nella lotta alle mafie del lavoro il lavoro che danno le massime non è mai un lavoro libero
Il lavoro che danno le mafie non ha nessuna garanzia il lavoro per come lo intendo io nella Costituzione significa libertà invece il lavoro che ti danno le mafie e schiavitù
Ecco perché ho voluto raccontare questo
Ho voluto raccontarlo in questo libro partendo da un'esperienza personale che è drammatica perché non lo voglio nascondere in questo Paese siamo arrivati al punto in cui per qualcuno di vere sotto scorta sì un privilegio
E io a quel qualcuno che sia un ministro che indossi una felpa della polizia o che sia l'ultimo
Dei cittadini vorrei semplicemente ricordare che vivere sotto scorta vuole dire stravolgere la propria vita e a chi dice questa cosa io li farei fare ventiquattro ore di vita sotto scorta
Ma ventiquattrore però in cui si torna a casa e non si esce con l'amante come fa qualcuno
Ma si vede e sottostare che organizzare la propria vita tutto questo solo e unicamente per un racconto e chiudo ringraziando ti per le parole hai fatto riferimento al mio coraggio ma io non ho coraggio ho paura
Però voglio rivendicare con forza due concetti il primo che a me lo Stato mi ha salvato la vita
Perché quelle intercettazioni della procura distrettuale antimafia di Catania delle pay delle forze dell'ordine di Siracusa in cui boss parlavano chiaramente di un attentato nei miei confronti e nei confronti degli uomini della scorta qui io vi prego di fare il più gran
Tempo e forte omaggio
In quel momento in quel momento lo Stato ha vinto perché nei suoi livelli è riuscito a intercettare un attentato che era drammatico e poi a chi oggi parla di attacca il giornalismo
Io voglio rivendicare il diritto della critica a chiunque il giornalista deve essere un puntello conficcato nel fianco di chi governa e di chi a qualsiasi tipo di potere
Quindi quando il mi viene mi si viene a dire il giornalismo non piace io rivendico il non piacere mai perché un giornalismo che piace e un giornalismo ad esempio che oggi ancora una volta in prima pagina sul libero
Vergognosamente discrimina chi ha altre altre altre altri alta tendenze sessuali e io parto da un presupposto che chiunque abbia il diritto in questo Paese di a vere qualsiasi idea politica qualsiasi idea
Personale qualsiasi idea sessuale qualsiasi idea religiosa
E questo e quello che mi spinge ancora oggi ad andare avanti
Perché questa terra questo Paese non ha bisogno di eroi ha bisogno semplicemente di cittadini che non si girò dall'altro lato ha bisogno di cittadini che facciano il proprio dovere ha bisogno di cittadini che non creino degli eroi
Non ha bisogno di fiction che regalano un'immagine deleteria di questo Paese
Purtroppo le mafie oggi magari ci sarà occasione secondo giro sono nella vita quotidiana ed economica di ognuno di noi lo sono partendo dall'agroalimentare ad esempio le agromafie sono le seconde
Per
Per per introiti e e per business come venne sanno gli altri gli ospiti di questo
Pannella e lo sono essendo sul territorio lo sono monopolizzano do e e alcune filiere come quelle dell'agroalimentare
Io chiudo veramente raccontando un'esperienza che quella
Di una ragazzina che mi spinse in una scuola a a interessarmi al pomodoro di Pachino che un prodotto straordinaria che va comparato quella ragazzina
Quasi un anno fa mi guardo alla fine di un mio incontro in in una scuola di Pechino mi abbracciò e si mise a piangere
E mi disse Paolo aiutarmi aiutaci perché mio padre schiavo del capomafia che all'azienda che ha monopolizzato il consorzio IGP di Pechino
Io non credo non ho creduto alle sue parole mi domandavo come fosse possibile che un capomafia potesse avere un'azienda all'interno del consorzio IGP di Pachino tornai a casa
Fece una cosa semplice cioè andai a prendere l'elenco delle ditte aderenti al Consorzio IGP di Pechino estesi le visure camerali di quelle ditte arrivata lei l la Fenice trovai effettivamente
Il figlio del capo mafia e il figlio del suo braccio destro che avevano una ditta che era la più importante per fatturato in quel consorzio IGP
Io ho semplicemente scritto questa storia lo scritta con nomi e cognomi l'ho scritta denunciando anche non solo l'opinione pubblica ma anche alla magistratura alle forze dell'ordine
E da quel momento che quei boss avevano deciso di farli saltare in aria ma io voglio ricordare che da quel momento che ognuno di noi avendo le forze dell'ordine la magistratura
Avuto immediatamente un intervento preciso e forte e potente su questo ambito ci hanno liberato dalla possibilità di andare in un supermercato
In un qualsiasi bottega a comperare quel pomodorino e a dare i soldi alle mafie questo serve a questo serve il giornalismo libero
A questo serve il giornalismo che scava e che fa nomi e cognomi
E per questo io vi ringrazio ancora una volta particolarmente oggi non solo e non tanto per quest'occasione
Ma perché voi non vi dimenticate mai che la libertà di stampa la libertà di opinione la libertà di parola siano fra libertà fondamentali di questo Paese e di questa democrazia
Grazie Paolo
Al
Presidente Rosi Bindi che come sapete ha presieduto la commissione parlamentare d'inchiesta sulle mafie nella diciassettesima legislatura vorrei chiedere in relazione all'ultima relazione conclusiva
Della commissione si legge di una evoluzione del metodo mafioso con una riduzione del mercato del metodo violento e militare a vantaggio di Yamato intenta a promuovere relazioni di scambio
E collusione dei mercati illegali e ancor più in quelli legali dice la relazione questo richiamo ovviamente nuovi strumenti nell'azione di prevenzione
E nuove strategie di contrasto e repressione
Tra le trasformazioni compiute la mafia il progressivo allargamento del raggio d'azione
In territori diversi da quelli di origine storica e questo ce lo dicono le indagini insomma non più una mafia solo al Sud inoltre dire e questa accentuata vocazione imprenditoriale che si esprime in un'economia legale con proventi illeciti illeciti rivenienti da attività lecite io penso che questo sia un un tema che siamo qua
Sviscerato affrontato perché rappresenta che questo una novità
Grazie buongiorno a tutti
Questo libero che oggi è un diamo l'onore di presentare
E anche un po'autobiografico quindi mi perdonerete se mi perdonerà soprattutto l'autore Paolo Rossi anch'io come dire
Prima di rispondere alla domanda
Del nostro coordinatore
Aggiungo una pagina alla sua autobiografia pensate voi che presunzione non posso non farla perché
Questo mi fa mi dà anche l'occasione per salutare il suo padre per fatti tanti auguri
Perché io prima di Paolo ho conosciuto il padre che è stato il mio collega in Parlamento una persona della quale lui del resto parla nel libro una persona perbene
Dice Paolo nel libero che quando arrivarono una negli anni di Tangentopoli
Una batteria di avvisi di garanzia e deputati siciliani gli unici che furono sollevati da questo furono il padre e a fino alla placca che è una persona molto vicina al presidente della Repubblica
E quando sono diventata presidente della Commissione antimafia dopo qualche mese il padre mi ha chiesto un incontro
Io sto già sapevo che aveva un figlio un po'scapestrato Paoloni quindi immaginavo che voleva parlarmi del figlio
Era molto preoccupato perché non poteva chiedere di essere prudente a Paolo
E nello stesso tempo come lui ha sottolineato con delicatezza in una frase del suo primo intervento
Diciamo che
La sua testé star dai cinesi e mi cioè emerge da Libero emerge dalla sua vita delle cose che ci ha detto adesso
Non era proprio così riconosciuta dalle istituzioni e quindi il padre era molto preoccupato
E anch'io con vi confesso non conoscendo lo
Molto perché
Provai a come dire vediamo un po'che combina perché insomma strumenti per capire quello che faceva
Non mancavano
E capì subito che era inutile segna Agliardi prudenza è una in atto facevo il mio mestiere parole una commissione d'inchiesta la mia era quindi tenevo
Dovevo capire del dovevo capire le tre inchieste devo capire quello che faceva perché
Non è scontato mondo nel quale si vive
E avendo ci ha anche parlato una volta per telefono era aveva l'influenza
Capì che era inutile raccomandati la prudenza
E quindi dissi beh insomma forse è meglio capire
Se qualcuno lo sta prendendo sul serio
E devo dire che all'inizio ha ragione lui no Paolo non è stato preso molto sul serio
E dire che quello che gli era capitato gli era già capitato perché non oltre le minacce non il libro racconta anche i qualcosa che è andato oltre le minacce sia
Materializzato
Maniera molto chiara
E insomma c'era c'era come dire ma insomma ora stiamo a vedere no
Non solo si fa fatica a chiamare per nome la mafia
Ma si fa anche sempre molto fatica a riconoscere quelli che la mafia la combattono
Poi i
Come Commissione siamo andati nelle Province cosiddette Babel vera siciliano quelle
Che nell'utile andarci perché tanto la mafia a Palermo
E a Catania ma a Messina
La carta deserta a Ragusa a Siracusa la mafia non esiste
Sono Babel quelle Province perché in Sicilia si conta qualche cosa là dove c'è la mafia dove non c'è la mafia sia marginale chiaramente no
Allora come commissione ci siamo fatte tutte le Province anche quelle bande
Abbiamo udito anche in quella circostanza Paolo
E devo dire che tutte le cose che sono sviluppate in questo libro
Dove ce ne dette un assaggio in quell'audizione
E delle cose che ci disse lui in quella circostanza naturalmente l'audizione pubblica quindi quando Colette potete accedere
Non era un patrimonio ancora nei delle forze dell'ordine e della magistratura
Né di altre giornalismo di inchiesta
Quindi io
Voglio ringraziare Paolo qui perché
Non è solo per fortuna perché c'è altri compagni di viaggio
Ma il giornalismo di inchiesta
Per capire le mafie
è molto importante
E spesso le loro inchieste prescelti dono nel tempo e anche nella profondità le inchieste della stessa magistratura
E noi dovremmo al vere la forza e il coraggio e la lungimiranza
Come cittadini di non aspettare il sito della magistratura
Perché arriva sempre qualche necessariamente un po'dopo
Prima arrivano le loro inchieste
E andrebbero prese sul serio
Non solo quando poi hanno il sigillo della magistratura delle forze dell'ordine ma possibilmente prima
Perché se fosse stato preso sul serio alcune cose che Paolo scriveva prima che intervenissero inchieste scioglimento di comuni interventi sul mercato ortofrutticolo di vittoria
Problemi alle elezioni di alcuni comuni di quella zona
Problemi nel comune di Siracusa
Probabilmente ci saremmo evitate sfruttamento nel lavoro economia illegale atti di violenza e sicuramente impoverimento complessivo della vita del nostro Paese e della sua Sicilia
Seconda considerazione
Il libro di Paolo sicuramente come dire è una delle tante prove o diciamo cartine di tornasole di quello che noi abbiamo affermato
Nella nostra relazione finale della Commissione che prima veniva letto da dal segretario del perché la Puglia
Però è la prova anche di un'altra cosa
La mafia in Sicilia c'è ancora
Il fatto che sia stato sconfitta la marcia delle stragi non vuol dire che in Sicilia non ci sia ancora il controllo mafioso del territorio
La mafia in Sicilia c'è ancora
E a Palermo lo abbiamo visto in questi giorni
è nelle Province Babe pensiamo linea ebbro di ma pensiamo messinese nel suo complesso
Ed ha una caratteristica
Che è quella che si riserva a Dacca da dalle mafie catanesi
Che al contrario delle della ma di di Cosa Nostra palermitano e trapanese
Hanno una continuità di nomi di cognomi di famiglie di influenza nell'economia di quel territorio e non solo che ha impressionato
Perché se Provenzano e Riina
Il Papa e quant'altro sono scomparsi sono morti sono in prigione sono interrotte le loro cosche e quant'altro
I Santapaola egli Ercolano di Catania che sono sempre state mafia imprenditrici sono sempre lì con gli stessi nomi gli stessi cognomi e la stessa continuità familiare
La dice lunga questa cosa la dice lunga perché la stagione delle stragi per quanto terribili è una parentesi nell'azione mafiosa
La continuità
Questa capacità ai vari livelli della Sicilia della Calabria della Campania e della Puglia della Lombardia e della Liguria del Piemonte del Veneto della Germania della Francia dell'Olanda della Spagna del Canada dell'Australia
Pisa per mischiare questa economia legale con l'economia illegale
Servendosi è una costante
Che è la violenza e l'intimidazione
Perché la loro forza resta queste
Perché è vero che la la di grande pericolo delle mafie di oggi viene da questa capacità di relazionarsi con gli altri poteri quello politico quello economico quello finanziario
Di mischiare il denaro sporco con il denaro pulito di creare una zona grigia dove è difficile capire la continuità tra l'impresa illegale la spilla impresa legale ma in tutto questo percorso
L'uso della violenza
Appare tutte le volte che non si trova
Complicità
Collaborazione
Appena c'è la resistenza
Che sia di un giornalista che racconta che sta come stanno le cose che sia di un imprenditore che denuncia il tentativo di inquinare la sua impresa
Che sia di un commercialista che non si presta a creare le imprese di carta per la fatturazione falsa appena c'è la resistenza torna al metodo violento della mafia torna l'intimidazione perché questo resta a loro forse
E ci verrebbe da chiedere ma quando non usano la violenza
Che succede
Purtroppo io
Nuova anche noi con la Commissione siamo arrivati a una conclusione
Che non non è consolante
Quando non usa la violenza non è perché la mafia è diventata meno violenta
E perché la società è più disponibile a collaborare coi poteri mafiosi
E quindi da certi punti di vista
Se siamo riusciti a restringere il fenomeno mafioso a individuarlo a chiamarlo per nome a studiarlo a denunciarlo
Grazie al lavoro di tanti al tempo stesso dobbiamo fare i conti con una società che sta praticando l'illegalità e sta aprendo varchi ai poteri mafiosi in maniera molto più consistente di quanto avvenisse prima
Ed è per questo che come ha detto Paolo come è scritto nella retro di copertina del libro
Non servono eroi per combattere le mafie
Serve un esercizio responsabile la cittadinanza avete citato di Vittorio fatemi citare un altro figlio di questa terra la famosa stagione dei diritti e dei doveri di Aldo Moro che credo sia esattamente la risposta
A fare un paio di giri poi chiude Susanna
Notte abbiamo
Ma assenza
Non
Susanna noi mettiamo in piedi magari campagna sulla legalità come CGIL no
L'introduzione la campagna lanciata la CGIL un il nel due mila e quindici legalità una volta ad una svolta per tutte legalità come precondizione di sviluppo perché sono determinanti anche i fatturati delle illegalità centocinquanta miliardi
I tempi sono stimati i fatturati delle mafie i sessanta miliardi che costa la corruzione al Paese centotrenta miliardi
Di relazione sono ovviamente una zavorra per la crescita economica e sociale e per il futuro del Paese come CGIL spesso come accaduto in questi in questi anni abbiamo denunciato il fenomeno
E però sono fenomeni che continua ad esistere registriamo sotto questo aspetto una grande disattenzione della politica
Ha fatto propri questi temi ai interpretati per provarne a darle soluzioni definitivo quanto meno di impegnarsi in maniera seria e costante qual è il vulnus quale del
L'aspetto che provo forse trascuriamo sul quale dobbiamo lavorare di più perché anche la politica si impegni maggiormente rispetto a questi temi penso anche al nell'ultima fase questo governo continua prove a premiare i furbi gli evasori come spesso
Come pensa quello sul massimale degli appalti ma anche altre misure che questo governo sta mettendo in campo
Credo che la risposta sia in realtà nella nell'ultima cosa che diceva nel suo intervento Rosi Bindi la presidente cioè il rapporto che c'è
Tra la visibilità della mafia e l'attività della mafia
Ci sono dei fenomeni rispetto ai quali la mafia è molto visibile stragi sono state una di di queste stagioni
Che suscita una reazione generale
Ma suscita una reazione generale rispetto alle stragi non fa domandare
Perché c'è quella stagione piuttosto un'altra e quindi continuità di un'attività economica di un'attività di intimidazione eccetera eccetera eccetera
E quindi
L'esistenza di un'area
La chiamiamo grigia non lo so ma insomma di un'area che non è di diretto appartenenza mafiosa ma di disponibilità alla collaborazione con
Potremmo dirla più brutale
Uso come dire le parole di una nota di una nota canzone in realtà tanta parte di voi in ogni Paese non ovviamente Dinoi CGIL
è pronta al lo sdegno di fronte all'avvenimento e dopodiché si sente assolta
Siccome ho manifestato in quel momento io poi sono assolto no siamo altrettanto coinvolti
Siamo altrettanto coinvolti perché la quotidianità dei gesti che determina se tu veti o non veti il fenomeno se tu non ti domandi
Cosa stai
Magari solo non osservando magari solo solo ignorando guarda che se non proviamo a pensare a questa cosa noi rischiamo di finire parlo in questo caso
A un dibattito di questo Paese continuo negli idea che la mafia un fenomeno del sud che il Nord è invece al massimo a delle presenze determinate dal loro spostamento dentro una società che è differente e quindi in realtà impermeabile al fenomeno mafioso
Il nord non è impermeabile al fenomeno mafioso
Parlo adesso dell'Italia poi potremo parlare anche di altri Paesi
I più si rafforza l'ingresso della criminalità organizzata in tutte le attività economiche
La relazione della della presidente della Commissione da questo punto di vista fa un quadro io me lo sono riletto più volte anche prima del congresso e non ho trovato un settore che sia esente dall'ingresso di attività economiche quindi più la mafia pene tra le mafie penetrano
Le varie le le varie economie più di realtà e coinvolto l'insieme del Paese non c'è un territorio che
E
Noi possiamo dire
Ed è ce l'ha detto Paolo poco faccio ha ridetto Rose c'è un controllo del territorio ancora esercitato in Sicilia piuttosto che da altre parti ma possiamo dirci come mai c'è un controllo del territorio se accettato in Liguria in Lombardia in Emilia Romagna cioè il tema non è che abbiamo confinato
Dove c'è il controllo del territorio contro il territorio accompagna quell'attività economiche ed è favorito da quell'area grigia che è disposto a collaborare con le organizzazioni criminali senza farsi domande
Facendo commercialista facendo l'avvocato facendo il professionista facendo professioni edili perché e nell'agricoltura ce l'abbiamo da una parte e dall'altra parte c'abbiamo letto evita dell'edilizia come ci dice la commissione Antimafia c'abbiamo l'attività del turismo che sono sempre più permeata
No perché le campagne della CGIL uno per la cosa che ha detto con nettezza pro paura pure Rosy Bindi
Ovunque c'è la criminalità il lavoro non è chi però e la condizione dei lavoratori è una condizione di repressione intimidazione fino alla schiavitù che viene esercitata esplicitamente in certe aree delle attività economica e da questo punto di vista c'abbiamo
Ormai documentazioni importanti processo invidia dice esattamente questo cioè anche la magistratura conclude il percorso di quel processo riconoscendo che in quelle impresa è la condizione dei lavoratori non è la vipera e la proprietà mafiosa determinava quella condizione l'opera un sindacato il lavoro lì però è il primo obiettivo la rappresentanza dei lavoratori vuole rappresentare il fatto che l'autore siano liberi
Non solo salario professionalità diritti ma anche proprio dalla condizione di non essere una costrizione
Questo è il primo tema il secondo
Proviamo a guardarci un attimo indietro
Perché
Il Mezzogiorno d'Italia
Che quando si unifica il regno perché la nostra unità monarchica nella prima fase
E area sviluppato
Certo contro le diversità in certe regioni c'era una grande industria in altre c'era l'attività agricola ma erano attività sviluppate
Perché quelle aree fa più fatica a modernizzarsi e a reggere lo sviluppo economico perché quelle aree hanno la presenza mafiosa organizzata nell'economia a cui non serve anziché contrastano l'idea di qualunque processo di modernizzazione
L'innovazione di internazionalizzazione che avrebbe più terminato la perdita del loro controllo sull'economia
No sul territorio anche sul territorio ma la loro perdita sull'economia perché Paolo può cominciare
Da vittoria perché quello è un esempio
Un tempera alla tifo quando oggi quello è l'esempio di come una modalità di controllo di parte dell'economia Nigra la loro modernizzazione loro passaggio le relazioni trasparenti perché perdono potere perché la figlia di questo stiamo parlando potere economico potere d'interdizione un potere di minaccia
E così via e di nuovo è un drammatico problema per il mondo del lavoro perché come ci diciamo sempre il lavoro non è che lo intenti il lavoro dei crearlo deve avere gli investimenti devi avere un modello di sviluppo Derrick avere un modello di sviluppo
Di qualità e nonché arretratezza e quindi per noi è fondamentale però per noi è fondamentale provare a fare un passo in più in altre occasioni ce lo siamo detti
Noi dobbiamo uscire dalla logica delle campagne
Perché la logica delle campagne la logica emergenziale
Succedono delle cose realizziamo che c'è quel problema proviamo ovviamente a farne un elemento di discussione per tutti anche educativo di di conoscenza ma poi torniamo nel tran-tran
E noi provo a dirla così non ce lo possiamo permettere
Perché in realtà sì riconosciamo
Che lungo la penisola c'è un potere della criminalità organizzata di condizionamento dell'economia
Vuol dire che quel potere c'è dietro molte delle vertenze delle questioni del lavoro che affrontiamo
Cioè nella modalità degli appalti eccetera modalità della frantumazione delle prese cioè nelle modalità con cui si vogliono certi tipi di Collocamento piuttosto che altri c'è nella relazione tra economia e amministrazioni Rispetto
Alla possibilità di entrare e di a vere
E allora noi dobbiamo da questo punto di vista fare un salto di qualità cioè renderci conto che quando diciamo dei nostri ragionamenti contrattazione inclusiva tutti i soggetti non ci può essere una parte che non esce anche sotto i nostri riflettori in realtà scegliere di non mettere sotto i riflettori la continuità dei processi produttivi è un modo anche per noi di non vedere che quei processi produttivi non sono sempre trasparenti
E faticoso sì
Io vorrei dire questa cosa prima scherzando ho detto a Paolo non vuole che simbolo di ti portiamo sfortuna perché né durante le giornate di legge che Paolo trascorre con noi le giornate del lavoro con grande piacere da qualche anno arrivarono arrivarono delle minacce
Era in arrivo qui ne abbiamo scoperte delle altre cominciamo a essere preoccupati ma ovviamente sto scherzando anche perché credo che sia giusto con Paolo scherzare
Gliel'ho detto
La legge continua a pensarlo uno degli elementi di coraggio di Paolo e che dichiara che ha paura Paolo non si propone nella logica io su quell'errore
Procedo lui si propone come una persona che ha fatto una scelta di campo una scelta che il giornalismo di inchiesta è una scelta che non demordere un po'scapestrato diceva diceva Rosi non demordere dalla sua idea
Del come fare il lavoro ma nello stesso tempo appunto è uno di noi uno di noi che pensa che dire bello che vorrebbe farlo che mettere in condizioni di disagio dei propri familiari proprio affetti è una fatica forse ancora più grande della paura per se stessi perché e questo fa parte della generosità che alla fine ognuno di noi ha quando si misura con queste cose però nel dichiarare la sua paura dice anche io continuo e dice io continuo non appunto nella logica della Roma ma nella logica nessun assolto siamo tutti coinvolti se tu accetti come dire il dover fare un passo indietro
In realtà accetti che si possono chiudere gli occhi che si possono cambiare i comportamenti
Che non sia fondamentale l'apporto di ognuno nel provare a contrastare a combattere effettivamente un fenomeno mafioso e non abbiamo bisogno di sottolineare questa cosa che non c'è bisogno di eroi perché se tu vuoi contrastare la mafia non può chiedere ai cittadini diventare eroi devi chiedere ai cittadini di essere ogni giorno cittadini quindi persone che vedono quello che hanno intorno e determinano dei loro comportamenti che sono di per sé una risposta alla presenza nell'economia dalla mafia
E noi la CGIL il sindacato confederale è una parte importante del quell'essere quotidianamente cittadini che non chiudono gli occhi
E continuano a denunciare contrastare rifiutare comportarsi rifiutando e chiedendo agli altri soggetti dell'economia di fare la stessa cosa
P giacché dalla Confindustria bisogna chiederlo all'associazione delle professioni bisogna chiedere le associazioni imprenditoriali perché appunto anche a loro bisogna dire vi credete assolti ma siete coinvolti
Presidente Bimbi
Lei ministro presidente conoscitore della macchina pubblica parlamentare
Tante legislature
Anche
La riflessione di Susanna rapì sulla parte finale
Ragiona riflette sul fatto che l'antimafia sociale quella che noi definiamo l'antimafia sociale che può dare un contributo importante alla risoluzione
Del delle vicende legate alla criminalità alla alla ma alle mafie
Anche a me sociale però che da sola non può essere
Lasciata da uno Stato che deve mettere a disposizione gli strumenti ecco questo quello che mi chiedo siamo nello Stato le istituzioni pubbliche sono nelle condizioni reali di dare un contributo vero o una battaglia vera per sconfiggere l'affinità organizzata e le mafie
Credo che
Insomma noi questo dobbiamo anche riconoscere
Che siamo forse l'unico Paese al mondo che ha un sistema di contrasto alle mafie davvero organizzato
Non non solo perché abbiamo gli strumenti per leggere nelle Marche le sappiamo riconoscere no cioè
Io io penso sempre che cosa straordinaria è stata della conoscenza del fenomeno mafioso
Ha capacità che ebbe Falcone di Farka lavorare Buscetta e di farsi raccontare non solo i crimini ma all'organizzazione della mafia
E quanto importanti è stato il il processo Crimine Infinito
Pignatone e Boccassini perché abbiamo capito l'organizzazione della 'ndrangheta
Altrove nel mondo non nulla si sa riconoscere perché non si sa neanche che cos'è
Ma poi alla fine forse non la si vuole neanche riconoscere perché fa comodo non non non non combatterla
Noi siamo usciti diciamo datati la stagione negazionista nei confronti della mafia da parte delle istituzioni perché siamo legislazioni abbiamo magistrati abbiamo forze dell'ordine
Abbiamo dei presidi sono capaci di
Chiamare per nome la mafia e di combatterla e noi abbiamo tenuto straordinari risultati da questo punto di vista però non abbiamo ancora sconfitti quindi dobbiamo chiederci che cosa ancora dobbiamo fare
Allora io non mi stancherò mai di dire che come insomma abbiamo anche ripetuto tutti qui nostro primo giro di interventi il primo presidio sono i cittadini
I quali loro stessi e non hanno
Non hanno allibire perché
Io lo capisco che lo Stato mi deve dare una mano
E che se lo Stato è fatto di di corrotti e corruttori è chiaro che io nono la forza di essere un cittadino attivo e capace di
Di di esercitare diritti e doveri però
Spesso non c'è bisogno non ci dovrebbe essere bisogno neanche delle leggi perché mi domando domando fuori
Un imprenditore
Ha bisogno di una legge
Per accettare la regola della concorrenza e non fare cartello per vincere gli appalti
Mi pare che sia una regola interna alla deontologia professionale dell'imprenditore
Ci vuole una legge dello Stato o dovrebbe essere il il suo essere un bravo imprenditore
Che gli chi dice di accettare la dialettica della concorrenza non di far cartello e magari andare poi a fare cartello naturalmente con quelle impresse che servono per altre cose che poi subappalti e quant'altro cioè ci vuole una legge dello Stato
Vada avanti
Professionista
Deve sapere che c'è una norma penale che glielo impedisce e fa all'intermediazione tra l'impresa legale l'impresa illegale
Dovrebbe far parte della sua deontologia professionale
è vero che poi tutto è riconducibile alla politica
Perché figuratevi se io non sono convinta di questa cosa no però tra Enzo anche che noi dobbiamo dobbiamo pensare che siamo corpo vivo no
Che se poi qualcuno tenta di ridurci a il popolo del sovrano gli riesce facilmente se noi non siamo un popolo articolato con le proprie leggi con le proprie regole e ciascuno rispetta le proprie regole le proprie leggi
Quindi intanto partirei da qua perché dopodiché
Io stavo pensando alla scortano di Paulo
Ma parte che Dinoi bisognerebbe dire che i soldi della scorta come cittadini di paghiamo volentieri
Va bene parliamo
Peraltro questa era la risposta che doveva dare il ministro degli Interni nacque il signore di di Afragola che gli ha baciato la mano ma gliela diamo noi diciamo che anche noi qualche volta siamo sussidiari delle istituzioni
Allora cominciamo dal dire questo ma penso a Paulo giornalista mica bisogno solo della scorta dei carabinieri e Paolo per fare il suo lavoro
Perché io sono sicura che lui si ritiene fortunato
Perché ha un lavoro
Pensate a quanti dei suoi colleghi si trovano nella stessa situazione sua
E magari non hanno nella formazione nella forza di Paolo ma soprattutto non hanno le garanzie
Perché il lavoro precario fa sempre male
Ma il lavoro precario di chi deve esercitare il diritto all'informazione libera che non è un diritto suo è un diritto mio di cittadino presuppone anche che lui non sia in una situazione di soggezione nei confronti del suo direttore che a sua volta in una funzione di soggezione nei confronti del suo editore
Perché molti dei suoi colleghi
Sapete se non devono fare gli eroi qualcuno gli deve garantire un minimo di di scorta professionale come la vogliamo chiamare di scorta civica
Perché perché è è molto più complicato quando uno viene pagato dieci euro a pezzo
Tre ore dieci ecco quando quando esatto queste queste sono la situazione perché anche tutti tutti i diritti costituzionali poi sono legati tra di loro
Quindi questo è un un altro elemento sul quale io vorrei che
Riflettessimo voi avete sosta fatte tutto siete stati quelli che avete fatto una battaglia sul fatto che si indeboliscono le regole del lavoro si aprono anche i parchi e mafia e così è stato e così è
E si arriva all'altro capitolo qual è la stagione cioè che
Questo è il tempo nel quale per fermare la mafia serve una legislazione e servono degli strumenti capaci di tenerle fuori
Dal mondo dell'economia legale
Perché se loro sono stati così capaci di entrarci e di chi non usa non ha non ricorrere all'uso della violenza per poter fare tutti i loro affari
Al punto tale che chi di loro usa la violenza viene rimproverato dai sodali perché si fa riconoscere si fa scoprire
Evidentemente hanno trovato una legislazione che gli era consentito hanno trovato certamente coscienza e poco avvertite persone poco preparati e poco con la schiena dritta ma anche una legislazione che gli era consentito
Le leggi sugli appalti in questo Paese non c'è bisogno di violarla per fare gli affari con le mafie basta applicarla
Quindi fa cambiata
Ci vogliamo chiedere visto che stasera parleremo di altre cose
Perché fanno tanti a fare in sanità non nella Locride
Mai Lombardia
A Pavia diceva che perché
Perché fanno tanti affari laddove c'è e nel sociosanitario laddove c'è una probabilmente delle norme che non non non non applicano le regole dell'accreditamento che non non hanno guardato come si sono fatte le esternalizzazioni che non hanno verificato come si fa negli appalti
Perché sono riuscite ad infiltrarsi e a insediarsi in maniera così forte in tutti i settori ma in alcuni più di altri
La filiera del pomodori da odi di cui parla leggete quello è il libro di Paolo filamenti in cui racconta tutta la filiera del pomodorino
Sì certo quelli Soccer i binari e c'è anche tanta altra gente che fa fa crimine con loro
Ma c'è un impianto del delle nostre normativo delle nostre filiere dell'organizzazione nostri mercati della nostra distribuzione che totalmente inadeguato
Affermare i poteri mafiosi quindi noi come commissione concludendo la nostra relazione avevamo lasciato com'consegna alla alla commissione di questa legislatura
Di chi è di di consentire alla Commissione parlamentare antimafia di valutare l'impatto antimafia delle leggi che venivano approvate in Parlamento
Perché come si fa all'impatto ambientale dovremmo verificare se una legislazione sugli appalti
Sul l'uso del contante suo il bel l'agroalimentare sui rifiuti sono normative adeguate a tenere lontano di poteri mafiosi
Non so perché
Non ce l'hanno scritta questa norma nella legge istitutiva di questa Commissione ma secondo me era il vero salto di qualità
Perché oggi il modo con il quale lo Stato può davvero sostenere la coscienza civile dei cittadini
Quella di viaggi una legislazione che magari non piacerà
Perché la prima reazione ma non è mica siamo mafiosi per quale motivo dobbiamo stare sottoposti ad una legislazione così rigorosa noi mica siamo mafiosi è vero non tutti sono mafiosi ma certi comportamenti consentono alle mafie di essere il più mafia
E noi questi dovremmo impedire dicono una legislazione che previene
Perché l'aspetto repressivo che molto efficace non è più sufficiente per combattere le mafie di oggi e se si sono sviluppate in questo modo è perché hanno trovato e non è cioè in certe situazioni praterie da percorrere senza essere assolutamente disturbate
Questa la svolta vera secondo me
Però chiaramente chiede a tutti di più e chiede a tutti qualche cosa di più
E a questo punto anche la coscienza più disponibile a combattere la mafia
Ha qualche incertezza
No a me mi viene sempre in mente la parabola del giovane ricco
Che chiede a Gesù come fa ad andare in Paradiso
E lui gli dice
Quindi dice Amadio e ama il prossimo tuo come te stesso giudice ma io lo faccio
Allora va vendi tutto quello che hai dallo ai poveri entrerà in Paradiso
A quel punto si sente un po'troppo coinvolto si volta dall'altra parte ci seguiva
E così siamo noi
Noi vogliamo combattere le mafie che amiamo tutti coloro che le combattono fino a quando non ci chiedono di non citare le nostre ricchezze a quel punto lì siamo tutti un po'meno disponibili
Paolo lo accennava riflessione anche il presidente Bindi
Quando ragionavano rispetto per rendere i fenomeni della repressione ovviamente le offese del fenomeno mafioso
Ma c'è il tema della prevenzione ragionando nel tuo libro
Ricordi
Dei ragazzi rivolgendo grazie ricordi che incutere paura e l'arma che hanno le mafie per toglierci la libertà
Io rifletto rispetto alcune esperienze personali approfitto mi scuso per questo quando ragionavo con gli operatori della giustizia
Per come lo stupratori degli istituti penitenziari e di come non si può fare riabilitazione rieducazione all'interno di questo differenziale come non si può mai stato giustizia nelle condizioni in cui oggi si amministra pensate a Bari si amministrata la giustizia sotto una tendopoli
Alle assistenti sociali soprattutto quelli dei servizi minorili quando Romano come dire a deviare in senso positivo i fili e mafiosi quei ragazzi che vivono con la condizione da sempre spiegando che ci può essere l'alternativa alle mafie e alla corruzione e non avendo le però gli strumenti perché la materia e ti garantisce uno una condizione di vita agevole
A fronte di uno Stato che ero che non riesce spesso a darti nulla diciamo e l'alternativa
E mi riferisco soprattutto al lavoro una condizione del lavoro che possa essere lo strumento per prevenire il fenomeno finito soprattutto in quei ragazzi quei giovani che vivono quella condizione con la condizione difficile
è sufficiente quello che facevano e per questo io insisto le istituzioni pubbliche
La politica tutti quanti faccia abbastanza io non credo l'Antimafia
Dei professionisti
L'evolversi del sociale come abbiamo detto spesso al fallimento
Ma lo Stato non la sua complessità attenuto diciamo nelle sue scelte nelle sue scelte politiche lei suo Investimenti di risorse pubbliche un'attenzione giusta rispetto al fenomeno
Parla guarda
A parte che condivido perfettamente ciò che è stato detto fino adesso ed è il
L'esempio perfetto di come ci si dovrebbe approcciare oggi nella lotta alle mafie il parto però anche io come ha fatto la presidente Bindi da una responsabilità che ebbe il cittadino innanzitutto
Guardate noi ci dobbiamo dire le cose come stanno molto chiaramente vittoria oggi un Comune sciolto per mafia no qualche politico usano Pessotto per mafia USA l'idea dell'onta dello scioglimento per prendere qualche laiche in più su Facebook oggi è un'abitudine che purtroppo in troppi hanno ma al di là di questo arriva la Commissione che regge il Comune fatta da un prefetto e due vice prefetti la prima cosa che fanno
Che fa la Commissione e fare dei controlli stringenti stringenti all'interno del mercato e fuori nella filiera del mercato che poi era un po'quello che da tanto tempo chiede un il il
L'amico posso dirlo più positivo
Della CGIL di Ragusa che ha fatto lotte serie e concrete all'interno di quella che era la filiera quando eravamo io lui appunti altro meglio lui io e pochi altri
Bene nel momento in cui arrivano i commissari e ti dicono ora facciamo i controlli al secondo giorno di controlli ci sono alcune organizzazioni di categoria che si va
No alla mentale perché dicono ama i controlli al mercato così stringenti ci tolgono il lavoro e allora vuole dire che a noi la mafia ci piace
Cioè la la vogliamo anche noi dobbiamo metterci dobbiamo comprendere fino a che punto vogliamo lottare le mafie quello che prima diceva la presidente Bindi
Perché guardate
Se il figlio del capomafia diavolo lo scrivo sentì che il capomafia diavola nel giorno del silenzio elettorale scrive su Facebook pubblicamente e dovete votare al Consiglio comunale Salvatore Guastella
Perché ricordatevi che io le mura o le spalle più larghe del muro di Berlino al di là che la la scuola serve proprio per far comprendere che il muro di Berlino sia caduto
Ma al di là di questo se poi il giorno dopo se poi il giorno dopo il primo degli eletti e il candidato indicato del figlio del car o mafia vuole dire che le nostre coscienze sono sonnolenti ecco perché io dico sempre appunto che non c'è bisogno di eroi della lotta alle mafie perché troppo semplice dire ama lunga coraggio quindi io non ci riuscirò mai no
Se noi pretendiamo che le forze dell'ordine la magistratura con i loro splendi loro lavoro possono sconfiggere da solo le mafie abbiamo abbondantemente perso questa partita
Così come quando diciamo che la mafia in Parlamento lampo
Scorsa Commissione antimafia ci ha fatto comprendere come il primo varco per le mafie oramai non è più il Parlamento sono le amministrazioni locali
E lì che ci sono i soldi e li che ci sono gli appalti belliche c'è la possibilità di intrufolarsi quindi appunto noi ci dobbiamo mettere d'accordo vogliamo realmente lottare la le mafie questo Paese
Può rinunciare ad alcuni punti di PIL percentuale che derivano ad esempio dall'arrivo della cocaina nel porto di Gioia Tauro lo possiamo lo vogliamo fare vogliamo realmente capire che quando arrivano dei container dal porto di Gioia Tauro dobbiamo dare degli scanner adeguati a chi lavora nel porto per fare dei controlli vogliamo comprendere che nei mercati più importanti ad esempio quello di vittoria non c'è una pesa che possa controllare il prodotto in entrata il prodotto in uscita
Perché non c'è ecco perché io dico che la responsabilità poi però nei fatti e di ognuno di noi guardate
Io degni buttato fuori da un giornale che si chiamava l'assist che si chiama la Sicilia quel giornale in cui io venivo pagato tre euro e dieci ha fatto benissimo la presidente Bindi a sottolineare perché questa polemica sui infine finanziamenti ai giornali ma se vogliamo fare qualche cosa per il giornalismo libero alziamo il tetto delle retribuzioni perché tante troppe colleghe e colleghi vengono realmente pagati una miseria e questo è inaccettabile
Facciamo qualcosa per queste colleghe questi colleghi perché quello è il vero sfruttamento e quella la prima condizione di sudditanza psicologica come giustamente veniva detto poc'anzi per o appunto ci dobbiamo mettere d'accordo su quello che il fine
Su quello che la nostra consapevolezza guardate anche il consumo critico se uno dei più importanti produttori del vino lo lo racconto nel libro se uno dei più importanti produttori del vino
Arriva dal Nord Italia investire giustamente in Sicilia e acquista i terreni che erano
Dei cugini Nino e Ignazio Salvo e per acquistare questi terreni non bada al notaio come farebbe ognuno di noi per chiedere magari se c'è un'ipoteca su quel terreno no aspetta il via libera dal car
Sarebbe del nipote dei dei cugini salvo che quello che ha ucciso Lozio perché è questo imprenditore arriva dal Nord che fra i più importanti e si piega a questa tra virgolette
Usanza
Che drammaticamente troppo spesso e presente nei territori del Sud quando nell'operazione di ieri
E le forze dell'ordine a Palermo i due collaboratori di di giustizia che hanno portato agli arresti lanciano un allarme dicendo attenzione
Qui a Palermo oramai non sono i boschi e cerca di politici e gli imprenditori sono i politici e gli imprenditori che cercano il boss e allora noi dobbiamo comprendere che dire queste cose è fondamentale ma soprattutto agire dico conseguenza e fondamentale quindi si ed ero ci vogliono degli strumenti normativi che ad esempio siano maggiormente stringenti sulla corruzione che è l'alta la faccia della stessa medaglia delle mafie ci vogliono comportamenti di chi amministra la cosa pubblica che debbono essere scusatemi specchiati
Perché se tu ti fai una foto con il capomafia e allora poi non hai credibilità di parlarmi
Di e rappresentare ognuno di noi
Ma ci vuole soprattutto una consapevolezza
Significa civile dei cittadini e una presa di posizione vede arrivare un momento in cui ognuno di noi ha davanti un bivio e sceglie
Se rimanere in silenzio ma quel rimanere in silenzio poi significa non lamentarsi quando i nostri figli non trovo lavoro il giorno dopo no se scegliere la via della raccomandazione e ricordiamoci che c'è sempre chi la raccomandazione ce l'ha più forte rispetto a quella che quello curarti o se essere cittadini e basta
Cioè evitare di girarsi dall'altro lato e questo che io ho cercato di raccontare questo è quello che
Chiedo ancora a voi oggi e concludo con un sogno guardate se io sono qui è perché ho sognato il Presidente della Repubblica nel messaggio di fine anno
Ha parlato e ha fatto riferimento ai sogni
Dicendo che non solo i più giovani devono sognare ognuno di noi e cosa io sono qui è perché ho sognato sono quei sogni che mi hanno protetto nei momenti maggiori di sconforto per
Che sono assolutamente convinto che se ognuno di noi fa semplicemente il proprio dovere questo Paese potrà diventare un Paese migliore questo Paese potrà diventare veramente un Paese libero
Questo Paese potrà realmente diventare un Paese in cui per andare a votare non aspettiamo il favore del politico di turno ma lo facciamo secondo coscienza e questo secondo me la linea di confine fondamentale ed è questo perché il motivo per cui io ancora oggi vi dico grazie
Perché so che accanto a me ci sarete così come siete accanto a tutte le persone che in questo
Paese sono gli ultimi
Perché oggi è molto semplice e dire che il diverso ci fa paura è molto più difficile dire che chi viene in questo Paese
Ha solamente voglia di cambiare vita come hanno fatto i nostri nonni ai nostri bisnonni dopo la le grandi guerre in questo paese quindi io vi ringrazio e vi chiedo però di continuare a sognare perché forse i sogni non sempre si realizzano Maggia sognare di per sé è un modo per tentare di realizzare un cambiamento
Susanna mi dicono che abbiamo tempi strettissimi io chiedo solo la parola per chiudere questi lavori ne abbiamo fatto nelle battaglie importanti ci sentiamo un po'gli eredi di anche di quel Codice antimafia che anche il frutto della nostra campagna come dicevamo in apertura che l'attivo lavoro adesso abbiamo il Codice
Il codice degli appalti da applicare ecco atte
Presidente BT tanto si ricorda le cose che si potranno fare e che non fatte Sarra abbia e c'ha ragione
C'ha assolutamente ragione
Noi abbiamo moltissime coppie che ne abbia parlato nel documento che abbiamo parlato nella nella relazione stiamo parlando in questa discussione congressuale adesso pinoli richiamava ovviamente non dobbiamo distrarci dico Paolo che nella mia relazione cito esattamente la frase di Mattarella sui sogni
Che non possono essere lasciate all'infanzia perché credo che
Parlare dei doveri dei diritti dei cittadini il mento sempre insieme
E richiede che la politica faccia una cosa che non sta più facendo da lungo tempo che riconoscere che c'è anche un orizzonte non è solo il minuto per minuto la polemica è l'idea di dove vuoi andare per cui ti chiedo di essere coinvolto attivo di a vere e di avere dei comportamenti ma credo che queste cose le condividiamo tutti io non voglio dire portare via molto tempo
Ma di confesso una qualche mozione perché io adesso un compito
Che mi fa uno straordinario con lo straordinario piacere ma mi determina anche un po'di emozione noi abbiamo in questi anni lavorato molto con Rosi Bindi
Abbiamo fatto molte attività che non sono solo quelle della Commissione antimafia anche del lavoro che abbiamo fatto nella Commissione
Perché le nostre proposte di legge trovassero accoglienza le nostre preoccupazioni trovassero accoglienza con Rosi Bindi abbiamo lavorato molto
Sulla straordinaria riforma che lei fece in questo in questo paese di cui parleremo nel tardo pomeriggio abbiamo lavorato perché dobbiamo dircelo Rosi Bindi è stato in molti momenti della politica
è recente
Anche se non recentissima del nostro del nostro Paese un punto di riferimento nella nettezza dei delle sue scelte nella vicinanza al mondo al mondo del lavoro nel coraggio di battaglie che sono state fatte anche contro corrente rispetto a ciò che
Che si determinava
Penso che anche per Rosi questa stagione sia stata una stagione importante per noi lo è stata lo è stata sicuramente
Rosi Bindi viene da una cultura che non è esattamente come dire quella quella della CGIL ma noi dobbiamo dire non abbiamo mai sentito Rosi Bindi lontana dalla CGIL l'abbiamo sentita sempre
Come persona che nella nettezza delle sue opinioni Rosi non fa sconti quando ha opinioni diverse però si riconosce nella matrice del lavoro dei diritti del lavoro della vera attenzione a tutto questo
E allora
A nome di tutta la CGIL codesto è il punto di emozione io vorrei considera consegnare a Rosi Bindi la tessera onoraria del due mila diciannove della nostra organizzazione
Insieme
Abbiamo
Gaetano
Paolo lo ricorda sempre Paolo porta al polso il braccialetto
Belle ciao e non gliene siamo molto riconoscente perché ci ha fatto una straordinaria una straordinaria pubblicità
Paolo ci ringrazia sempre
C'è il Meazza sempre per il lavoro che ho fatto con noi ci ringrazia perché siamo un po'strani ma però siamo mediamente pronti lavorare e fare con lui perché conosce
C'è tanta nostra organizzazione che ha incontrato nelle sue nelle sue inchieste
Ci siamo domandati
Di questo riconoscimento che regolarmente riceviamo da Paolo se non potevamo anche in questo caso tradurlo in
Un gesto perché poi ci sono gesti ovviamente ma sono gesti per noi molto importanti e allora mi onoro sempre a nome i tutta nostra organizzazione di dare anche a Paolo una tessera onoraria terra CGIL
Come sapete la nostra tessera si chiama quest'anno come si chiama nostro congresso il lavoro è e penso che la stiamo dando a due persone straordinarie
Il lavoro è sanno bene che cosa vuol dire
Lungo e partecipato applauso della platea
Della platea del diciottesimo Congresso della CGIL per i due nuovi iscritti al sindacato di corso Italia Rosi Bindi e Paolo Borrometi
Sì
Signore Swindon sull'Indipendente di livello uno disciolti nell'insegnamento cosa
Ma superfici
Sappiamo bene foto si abbia dei complici lucchetto chiuso dobbiamo eliminarlo
No ortodossi io voglio parlare
Voglio capire come è stato possibile sto sono sotto
E pensa era inizia l avventura nella sessione pomeridiana del secondo giorno dei lavori congressuali nega è CGIL nell'arena Piccinini alla presidenza ascoltiamo indiretta nell'articolo uno
Pomeriggio cominciamo con Simona Contini delegata fili Canessa
Di di Unicoop di Firenze
No ogni tappa di Firenze è una delle vertenze aperte in questo non entra sappiano che i Necci in crisi anni tappe e allora prende nata non è una delegata di luogo di lavoro a
Testimonianza che questo è un congresso di dirigenti e delegati in questi giorni stiamo tirando la fase finale il diciottesimo congresso nazionale momento importantissimo per la nostra organizzazione
Non solo per la scelta dei nuovi organismi dirigenti per l'elezione del segretario generale
Ma in particolar modo per dettare le linee guida che dovranno caratterizzare la l'azione politico-sindacale per i prossimi quattro anni
Desidero partire come delegata dei posti di lavoro sottolineando l'importanza dell'iter innovativo e pienamente democratico che ha caratterizzato il documento di lavoro è
Con la scelta vincente di presentare per la prima volta nella storia della CGIL una traccia aperta che ha dato possibilità di definire di integrare i contenuti grazie al contributo degli oltre venti mila delegati dell'assemblea Generali
Un percorso innovativo partito dal basso che ci ha consegnato un valore aggiunto ed una traccia snella accessibile a tutti e molto apprezzata da lavoratori che ha intercettato nelle assemblee di base
Passando invece alla sostanza degli argomenti contenuti nel documento sviluppo uguaglianza solidarietà democrazia cittadinanza sono le parole d'ordine della visione che tutti noi abbiamo della società di un mondo possibile che cerchiamo di portare avanti con il nostro impegno quotidiano come sindacalista e come cittadini
In un momento dove sembra tutto alla deriva e dove si e dove regna il populismo e l'egoismo noi abbiamo la responsabilità morale di rompere questo torpore e di fare ancora più nostra l'idea che noi siamo ti incontriamo e per questo dobbiamo prenderci cura dei problemi delle persone che ci chiedono di rappresentarle
Queste infatti sono gli stessi valori contenuti nella nostra bibbia laica che alla costituzione nata dalla Resistenza e ci piace ribadire che il nostro ruolo è di conservatori di diritti
E a proposito di costituzione la priorità del nostro agire si concretizza soprattutto nell'articolo uno quello che recita che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
E permettetemi di citare anche l'articolo trentanove in materia di rinnovo dei contratti nazionali dell'esigibilità del rinnovo dei contratti nazionali e a proposito di questo
Trovo assurdo che nel comparto a cui appartengo ovvero la distribuzione cooperativa non ci sia ancora non si sia ancora provveduto al rinnovo con una vacanza contrattuale che dura ormai da oltre cinque anni
Questi infatti sono gli stessi valori scusate e a proposito dico situazioni di priorità del nostro agire
Ritorniamo al tema del lavoro il lavoro il grande assente del dibattito politico degli ultimi anni
I lavorare ribasso creato dall'onta delle centinaia di contratti pirata
Il lavoro frammentato da l'abuso dei contratti a termine i lavoro dei part-time involontari dei ciclici di somministrati quello delle lavoratrici donne
Soprattutto che si vedono ancora oggi nel due mila diciannove costretti a scegliere tra le realizzazioni di un precetto familiare e l'ambizione di conseguire professionalità lavorativa
Ma il cosiddetto lavoro povero non riguarda solo le donne ma tantissimi giovani che si vedono proporre offerte lavorative ridicole sia in termini economici che divinità i giovani quelli che sono costretti a lavoro nero acquarelli stagionali nel comparto del turismo con tutele quasi inesistenti turismo che invece se gestito in maniera corretta potrebbe essere il volano della nostra economia
I giovani i giovani che sono sempre più costretti a lasciare il Paese che sperare in un futuro migliore e per sfuggire a chi vorrebbe far passare l'idea che si possa lavorare gratis che si possa essere pagati con un voucher Lecce cliccando la propria persone
Tutto questo noi lo abbiamo combattuto da sempre con gli strumenti gli strumenti classici della lotta inventandoci nata di nuovi con i referendum sull'articolo diciotto voucher e appalti
Il tema degli appalti che grazie a questa attività è diventato finalmente tema competerà Ale qui a proposito del quale voglio esprimere la mia più totale amarezza per le decisioni incoscienti che questo governo ha preso nella legge di bilancio togliendo il diritto di gara negli appalti pubblici e consegnando di fatto questi nella quinta nelle mani della criminalità
Abbiamo avuto l'ambizione di concepire Progetto della Carta dei diritti universali del lavoro e di raccogliere milioni di firme a sostegno di essa cosa che non ha mai avuto Guarini sull'associazione o partito
Non da meno la presentazione nel due mila tredici del Piano del lavoro della CGIL ma non basta
Nell'epoca delle digitalizzazione e del quattro punto zero si inseguono ormai solo algoritmi e produttività chiedendo lavoratori ritmi sempre più esasperati e una flessibilità disumana
L'innovazione tecnologica hanno rappresentanti dei lavoratori non deve spaventare e non spaventa perché se condotta in modo corretto può diventare perfino l'opportunità ma si può contattare l'algoritmo solo partendo dai diritti inalienabili delle persone come quello di una paga dignitosa e di un orario di prestazione che dia la possibilità di conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro
Per fare questo bisogna avere il coraggio di confrontarsi bisogna che il governo chiami le parti sociali si misura e con esse per il bene del nostro Paese
Dobbiamo tornare indietro sulla liberalizzazione selvaggia degli orari commerciali alla luce del fatto che dall'applicazione della legge Monti in poi non solo non c'è stato incremento ma al contrario siamo caduti in un vortice involutivo che ci ha consegnato la chiusura di tante attività commerciali e di conseguenza la perdita di milioni di posti di lavoro
La cadenti quattro non ha senso e non lo combatteremo con tutte le nostre forze come padani la mia categoria la Filcams che non perde occasione per denunciare che il commercio non è un servizio essenziale
E che ognuno di noi ha il diritto di festeggiare le feste laiche quelle religiose in piena libertà
Tutti noi dobbiamo essere cittadini consapevoli e non consumatori ignoranti e non è finita qui
La corsa scellerata che molte aziende soprattutto le multinazionali quando al ribasso del costo del lavoro
Per essere sempre più competitive ci ha catapultato in una situazione non più tollerabile non si può barattare la sicurezza con la produttività perché fare ciò è criminale la strage silenziosa delle migliaia di morti bianche nel nostro Paese deve pesare sulle coscienze di chi non fa per niente per che le cose migliorino
Non è più sopportabile aprire il giornale
E leggere la mattanza quotidiana dei morti sul lavoro il diritto alla sicurezza è uno dei perni fondamentali di un Paese che si voglia dire civile
Mi auguro infine
Che questo congresso ci consegna la CGIL degna della sua storia
Una CGIL che ci dia un segretario carismatico come lo è stata Susanna Camusso che ringrazio di cuore
Una CGIL è unita
Con le pluralità che sono la nostra ricchezza ma con un unico obiettivo
Quello di rappresentare al meglio i milioni di lavoratori e di lavoratrici iscritti e quelle che vorranno iscriversi con una sempre più costante attività solo di di lavoro così slancio ottimismo
Perché quando abbiamo lanciato sfide che sembravano irraggiungibili come quello della Carta dei diritti abbiamo capito che uniti si può
Una CGIL che ci consegna il segretario che sia riconosciuto e condiviso dalle delegati da delegati dall'iscritti e dall'iscritte
E non solo sia una sintesi dei gruppi dirigenti sì
Perché se così non fosse sarebbe invalidato anche il percorso stesso del documento congressuale partito dalla base
Una CGIL che possa rappresentare al meglio i milioni di lavoratrice di lavoratori iscritti e quelle che vorranno iscriversi con una sempre più costante attività
E per una congresso che sia veramente definibile tale
Per questo la categoria che rappresento
L'attività
Accetto il termine collettiva per il congresso
Collettiva perché sono tutti insieme poi possiamo e potremo affrontare al meglio le sfide dell'oggi e del domani
Collettiva perché la confederali ITA è un valore aggiunto da spendere compassione
Collettiva perché solo insieme con una sinergia intercategoriali costante possiamo dimostrare a chi vuole metterci fuori dai giochi che non c'eravamo ci siamo ci saremo collettiva perché come recita un proverbio Sahrawi una mano da sola non applaude compagne e compagni al lavoro e alla lotta evviva la CGIL
Simona Conti delegata Filcams il primo intervento del pomeriggio adesso Franco io a metterli segretario generale della CGIL del trentino siete sempre in diretta su Radio articolo uno punto it
E in FM a Roma sui novantasette sette per seguire il dibattito al Congresso nazionale della CGIL a Bari ascoltiamo Franco Raselli
Solitamente l'attacco fare rappresentante del Trentino in queste occasioni
E quello di chi dice e chi racconta un sistema che funziona una comunità che va bene
Eccetto se guardiamo i dati così è la provincia di Trento
Alla qualità della vita più alta d'Italia il nostro PIL troppo pro capite come quello della Baviera
L'indice dei disuguaglianza e inferiore a quello della Svezia
Eppure eppure questa comunità che si è sempre caratterizzata per in grado elevato di stabilità politica di rapporto forte con le organizzazioni di rappresentanza
Ha conosciuto sommovimento che noi non ci saremmo mai immaginati
Solo qualche qualche mese fa
Alle elezioni di ottobre per una provincia come quella di Trento le elezioni provinciali sono le lettere di un piccolo Stato ha vinto la lega ha vinto Salvini e tutto lo cito sconquassato
E allora credo che la questione più che di dettaglio sia capire quali sono le lezioni che noi abbiamo tratto anche da questo
Una lezione che non che non ci si salva da soli
L'indagine della Commissione europea eurobarometro dice che i trentini solo l'un per cento dei trentini
Ritiene di avere una qualità della vita negativa il novanta per cento ha paura per il proprio futuro e quindi anche se si è organizzato bene anche se stai bene ma sta in un modello fondato sulla disuguaglianza la paura di perdere quello che c'è
La paura che si diventi perdenti fa sì che vincano delle forze che si hanno un utopia
è un'utopia evocativa un'utopia illusorie regressiva e quella di ritornare ad un mondo che non c'è mai stato ma che può essere rassicurante perché un mondo passato in cui i rapporti di genere sono quei tradizionali in cui non ci sono gli omosessuali in cui ci sono i confini in cui sono stato nazione che li protegge
E abbiamo imparato e capiamo che se dall'altra parte c'è solo un'idea di amministrare bene amministrare bene la globalizzazione amministrare bene un territorio questo non è sufficiente perché la paura prevale perché la paura di chi sta in un modello che di per sé non è sostenibile
E allora in questo congresso abbiamo parlato tante stiamo parlando di cose da fare di cambiamenti delle utopie nostre delle utopie nostra necessarie
è molto importante e credo che sull'Europa abbiamo speso le parole che andavano Spesal dicendo che per noi c'è una campo di riferimento il campo dell'Europa
E vorrei usare questa occasione per ricordare quel ragazzo che il quindici dicembre di quest'anno è morto Antonio Micalizzi è stato ucciso dei terroristi islamici
Ed è un ragazzo che era un giornalista precario la cui vita era tutta all'insegna dell'Europa di costruire il sogno europeo di ricostruirlo di fare tutto il possibile per tenere legami dentro l'Europa
Poi c'è un'altra questione che certo sta nel nostro documento è un'utopia necessaria ma non so quanto tutti ne siamo consapevoli che a me pare che sia sicuramente quella della questione ambientale
Il due mila diciannove un anno di anniversari è anche l'anniversario del protocollo di Montreal del mille novecentottantanove quando gli Stati decisero assieme di contrastare il buco dell'ozono
E lì si pare che si sia riusciti pare che nel due mila sessanta non ci sia più questo problema
E però allora se lì ci si è riusciti quello che sta avvenendo
Con il cambiamento climatico e l'incapacità dei governi l'incapacità di tutti noi di essere all'altezza della sfida è assolutamente preoccupante
Perché quello che ci giochiamo non è ecco quel filmato di prima forse dall'idea di cosa significa avere un mondo fisicamente invivibile fisicamente
Nel quale i cambiamenti sono irreversibili forse chissà è sbagliato il nome perché quando diciamo che andamento climatico
Una sanità che aumenti la temperatura di qualche grado forse sarebbe più corretto definirlo cambiamento irreversibile che produce decine migliaia di morti illusioni alluvioni e carestie
Nelle nostre montagne
A fine ottobre sì abbattuto un uragano tropicale
Nelle nostre montagne
Sono stati abbattuti come dei come in un domino due milioni di metri cubi di alberi
L'equivalente di dieci mila campi da calcio
Solo per spostare la legna che caduta ci vorranno cinque anni per far sì che quelle foreste quei boschi ritornino come erano ce ne vorranno cinquanta
Se nelle montagne del Trentino Tarricone duravano troppo pagano tropicale forse qualcosa di grosso sta succedendo e dobbiamo davvero assieme agire
In quelle giornate dopo quelle giornate
Ci sono i lavori di ricostruzione che stanno impegnando tanti boscaioli
Lo stesso giorno in cui è è morto megalitici
è morto un altro ragazzo megalite aveva ventinove anni
Vitali margarina aveva ventotto era un boscaiolo lavorava in nero nelle Terre Alte nelle nostre montagne
Il padrone presso cui lavorava in nero dopo che lui si è infortunato con lui ancora in vita
Ha cercato di occultare il cadavere in maniera tale da non essere scoperto ora questa cosa di una barbarie incredibile era diventata una non notizia
Perché in quelle giornate la polemica al dibattito pubblico era contro una parrocchia che aveva costruito un presepe dove Maria
Giuseppe e Gesù erano dei di naufraghi quello era l'attacco alle nostre tradizioni quello era l'attacco alla nostro vivere comune e intanto questo ragazzo con il cadavere ancora vivo veniva occultato e avvenivano queste cose
Allora quello che noi crediamo e che forse il punto che abbiamo superato in certi casi proprio un punto è una cifra di umanità è la cosa che più ci inquieta ma forse dall'umanità dei valori di umanità di solidarietà che assieme dobbiamo ripartire grazie
Abbiamo sentito Franco Chianese all'il segretario generale della CGIL del Trentino adesso il turno di Fabrizio Solari segretario generale della SL Cilea sindacato dei lavoratori della comunicazione della CGIL che anche il primo segretario generale iscritto a parlare
Nel dibattito di questo pomeriggio sono tanti segretari generali di categoria della CGIL che questo pomeriggio parleranno per li abbiamo anticipati anche nel corso con la nostra diretta della mattina dalla Flaiano affidate a me alla funzione pubblica alla FIOM sentiremo insomma le voci dei leader delle categorie Fabrizio Solari è stato chiamato appunto ad intervenire nella dibattito colore razzista avvicinando alla palco io vi ricordo che tutti gli interventi potete ritrovarli in podcast sopra di articolo uno punto it su rassegna punto it corredati con le sintesi dei colleghi di rassegna punto it
Cercò di recuperare anche questo minuto che abbiamo perso
Io credo questo
Che sia un problema oggettivamente e lo dico non per far polemica
Ma per segnalarlo a voi stessi
Sì è un problema che
Il centro che questo vostro congresso
Non sia la discussione tra di voi
Io penso che
Noi abbiamo un bisogno
L'irrimediabile
Di ricostruire assieme
Un quadro di coerenza di prospettiva che non sia viziato da
Come dire
Il ripetere giaculatorie che abbiamo fatto che abbiamo fatto in tutti questi anni
Non perché sia sbagliato ma perché rischia di essere inutile prova spiegarmi meglio
Già altri compagni sono intervenuti
Restano spiegato
Che sta cambiando da cambiando tutto sta cambiando è già cambiato molte cose nel mondo
Cambia la forma della democrazia stessa
L'orientamento dei governi la forma dei partiti
Cambia il modo di produrre cambia l'economia cambiare i rapporti tra Paesi aree del mondo
Ora tutto questo
Non c'è dubbio che produce scompensi anzi
Incertezza divisioni
Ma non c'è altrettanto dubbio
Che le risposte che oggi sono in campo quelle praticate
Sono risposte che vanno nella direzione opposta rispetto alla nostra storia al nostro modo di intendere lo stare insieme
Allora si dice ce lo siamo detti anche qui e marcia l'eclissi della sinistra a livello globale non c'è più la sinistra politica vero
Posso dire
Che questo eclissi della politica però ha due facce nuove a una sola
Ora è chiara
E quella che abbiamo visto molto da vicino anche nel nostro Paese con la vicenda del principale partito della sinistra
Cioè una sinistra che muore di afasia perché non sa andare oltre
La correzione di un assetto deciso da altri
Pensare semplicemente di condizionare un'ideologia che in campo e che è in campo da decenni ormai sviluppare una tentazione adattativa rispetto ai nuovi paradigmi
Non fa vivere la sinistra va fatta morì qui come nel resto del mondo
Però ci vogliamo dire una volta
Che anche l'altra sinistra quella che prova a rimanere ancorati a ai duecento anni della nostra storia non riesce a rappresentare un'alternativa reale
Vogliamo dirci che quelle soluzioni aberranti
Non solo sulla politica degli immigrati
Sono soluzioni molto volta molte volte sostenute dalla stragrande maggioranza di popolo compreso un pezzo importante del popolo nostro
E allora io credo che la ricerca non sia semplicemente quella di individuare negli errori degli altri le colpe del dove sia
Ma riguardi anche noi
E riguardi la nostra capacità non tanto di come dire non essere stati in grado di dire cose alternative l'abbiamo detto abbiamo fatto anche cose alternative ci siamo impegnati in questi anni non eravamo in ferie
Ma l'interrogativo circa la effettiva capacità di questa nostra azione di condizionare le cose era un genio cattivo che noi abbiamo il dovere di Portici
Cioè io credo che il problema nostro non è quello di
Perpetua are un pensiero ma quello di trovare il modo di ricostruire un insieme di
Una visione vorrei dire che possa essere coniugabile qui e ora e possa rappresentare qui è ora una soluzione sulla quale costruire alleanze provare a spostare qualche elemento di realtà
E io credo che questo sia il nostro problema
E per risolvere questo problema bisogna essere umili
Bisogna avere ideale i saldi
Ma anche la capacità di leggere tutto quel che ci sta cambiando
E bisogna avere la capacità di riproporre quella filosofia quegli ideali di giustizia sociale di solidarietà di progresso qui ed ora
Facendoci capire costruendo una capacità di aggregare attorno alle ore
Come dire anche chi non la pensa automaticamente come dobbiamo andare oltre i nostri confini
Questo è il modo che secondo me alla CGIL per poter provare ad aiutare a
Fare ripartire un processo di di di di proposta alternativa a livello globale
Due titoli solo perché non ho più un minuto ci sono anche cose che noi potremo fare a casa nostra
Ho sentito
Qui ma non sono qui parlare di
Contraddizione tra il dire e il fare tra un welfare universale la nostra contrattazione del dumping contrattuale
Vero sono le contraddizioni nostre l'altro è l'aspetto adattativo che facciamo noi
Non tradiamo i sacri principi
Li scriviamo in testa di Lugano sui documenti
Poi chiudiamo accordati
Spesso dicendo ma questo è quello che ci chiedono i lavoratori io e quel che è possibile fare
Beh e io credo che anche noi abbiamo bisogno di uscire da questa gabbia o per uscire da questa gabbia non basta semplicemente fare l'errore di rinchiudersi noi stessi e mettersi a dire allora non firmiamo più nulla
Bisogna costruire le condizioni perché sia possibile far vincere una nuova idea di solidarietà estraiamo welfare universale abbiamo il dovere di coniugarlo con la nuova realtà produttiva industriale economica sociale del Paese non possiamo pensare che è un sistema nato sul fordismo sopravviva al fordismo
Abbiamo bisogno di studiare e di proporre delle soluzioni che siano applicabili qui ed ora se vogliamo riaffermare il ruolo della solidarietà
Vale per il welfare ma vale per il dumping contrattuale noi non lo troveremo mai un accordo tra di noi e nemmeno in CGIL e poi ci sarebbero anche gli altri sudore fissare i confini tra le categorie c'è solo un modo portare alle estreme conseguenze la filosofia del testo unico dell'ultimo accordo sulla rappresentanza
Se noi definiamo
Che c'è una platea un lavoro di lavoratori di aziende che ha una sua rappresentatività sia dal punto di vista fattoriale che dal punto di vista sindacale nessun'altro potrà fare accordi applicabili
E allora bisogna anche qui andare in quella direzione c'è un altro punto ancora
E non c'è il tempo per svilupparlo
Ma possibile che le grandi scelte strategiche
Di questo Paese che riguardano le grandi infrastrutture che riguardano il futuro di tutti noi debbano essere affidati non si sa chi e se non ci sono più strumenti antichi come le partecipazioni statali che in qualche modo hanno costruito il Paese che abbiamo oggi perché non ci sarebbe stato il nuovo degli anni Sessanta senza le partecipazioni statali
E e la loro funzione nel dopoguerra
Allora il punto non è riproporre le partecipazioni statali ma domandarsi che cosa dobbiamo fare per rendere più democratiche anche la scelta di indirizzo delle delle delle grandi scelte economiche di un Paese è giusto farlo
Io non so se la via è quella della partecipazione
Del del del del dualismo nelle aziende o ce n'è un'altra so che dobbiamo porselo perché o noi non possiamo semplicemente accontentarci di gestire gli affetti delle decisioni che hanno già assunto altri perché se ci evince diamo in questa ambito facilmente poi sviluppiamo Rosa capacità adattativa l'ultima cosa che lo posso dire che io sono felice quando riusciamo a fare sintesi tra di noi
Però attenzione ho davvero viviamo una sintesi come un punto di partenza che prova a scalare e a dare risposte
Alle novità che abbiamo sul terreno oltre menti all'accordo politicista che fa poca strada grazie
Le quindici cinquantatré questo era Fabrizio Solari segretario generale della Slc Cgil il sindacato dei lavoratori della comunica signore adesso è il turno di Ivana Galli segretario generale della Fly Federazione lavoratori dell'agroindustria ascoltiamo Morena Piccinini
Locali
Che ne varie lingue stanno da tre giorni traducendo per tutte le delegazioni estere e un altro grande ringraziamento alle interprete della lingua dei segni che vendette alquanto strano sono come stava lavorando ad un potente
La seconda comunicazione viene dalla commissione politica la commissione politica spalla ha lavorato sta lavorando molto intensamente e penso molto bene
Per quanto riguarda gli emendamenti ci propongono vini propongono questa modalità gli emendamenti al documento sono stati discussi tutti buona parte sono stati riformulati in larga misura con anche ovviamente la raccordo curdi proponenti
No stampare troppa carta per tutti quanti e sciupare carta la proposta che viene fatta comunicazioni di servizio di Morena Piccinini presidente
Dal palco del congresso il lavoro è il diciottesimo Congresso nazionale della CGIL qui a Bari seconda giornata ascoltiamo no tra pochissimo l'intervento di Ivana Galli segretaria generale della Fly
CGIL ricordo che tutti gli interventi di potete trovarli in podcast su Radio articolo uno punto it su rassegna appunto ditte con le sintesi dei colleghi di rassegna continuano le comunicazioni di Morena Piccinini che prima ha ringraziato anche tutti gli interpreti anche le interprete linguaggio dei segni che stanno di fatto lavorando senza sosta dalla mattina di ieri dall'inizio del congresso per tradurre anche per i non udenti tutti gli interventi che fate ascoltando dal palco adesso è il turno di Ivana Galli continuano le comunicazioni di Morena Piccinini dal palco sentiamo ancora cosa sta dicendo
Anzitutto ma lo faremo in un momento sì successivo rigo ingannata
C'è una grande attenzione sul nostro congresso come se dovesse ricomporre il mondo della sinistra che si è disintegrato negli ultimi anni a seguito di una crisi che coinvolto tutta l'Europa e non solo
Ma è sbagliato pensare che la crisi che ha attraversato i partiti storici e la rappresentanza sia stata ed è soltanto una conseguenza delle politiche di austerità e della globalizzazione che hanno portato gli stati a fare scelte che hanno indebolito were fare e l'universalità dei diritti fondamentali
Il malessere che sta attraversando tutta l'Europa e più profondo
Ed è conseguente di un rinnovamento della sinistra
Delle continue divisioni e che quando è stato al governo del paese adottato politiche nei fatti neoliberiste che hanno manomessi i diritti dei lavoratori
Come se il superamento delle crisi ore venti del più competitive le imprese dovesse essere a carico soltanto del mondo del lavoro
Ricette che non sono state utili
La maggiore produttività e competitività come sappiamo bene si fa con l'innovazione e gli investimenti pubblici nelle infrastrutture e nella formazione che serve e nella ricerca mettendoci tante risorse e non residui per fare le cose serie e necessarie
L'incapacità di interpretare i bisogni di non intervenire sui grandi patrimoni e su come ridurre la forbice delle disuguaglianze
Ha portato a un allontanamento terzi soggetti di rappresentanza ad un'idea di democrazia diretta e poi al sovrani smuove al populismo
Nel frattempo il paese si è impoverito
Maggiori disuguaglianze nuove povertà hanno trasformato alcune aree del Paese in bombe sociali in cui il reddito dei intere famiglie è una pensione o il lavoro precario di quattrocento euro lavoro nero sfruttamento
Lo ha detto Susanna nella sua relazione la sinistra non è stato in grado di dare risposte adeguate visibile non ha saputo leggere il cambiamento che avveniva nella società sia nel mondo del lavoro che tra le piccole e medie imprese
Riconnettere il Paese riconciliabile riconciliano con la la politica e la democrazia rappresentativa è complicato ma bisogna ripartire con un'idea precisa di futuro non dimenticabili dove i valori e gli ideali della nostra Costituzione antifascista e della sinistra
E la CGIL del documento congressuale a partire dal Piano del lavoro ha individuato qual è il progetto da cui ripartire mettendo al centro il lavoro come infrastruttura strategica
Certamente la sinistra non ha tutte le colpe del mondo ma quest'area politica in cui ci riconosciamo ci da quest'aria politica in cui ci riconosciamo ci aspettavamo politiche di coesione sociale
E un'attenzione diversa nei confronti dei lavoratori
Il nostro congresso è molto importante e va oltre i muri
Può rimettere in discussione la disintermediazione il ruolo del sindacato nel nostro Paese in un momento in cui i nostri detrattori ci dicono dove eravamo
Sembra quasi dovrà stare sulla difensiva ma noi eravamo e siamo nelle piazze nei campi nelle fabbriche delle rotonde dove si recluta la gente a tre euro l'ora da partiti chi per troppo tempo è stato sicuro di rimanere impunito
Siamo stati anche su un sui media raccontare queste storie e solo chi ha in mano affinità
E malafede può far finta di non averci visto di non aver ascoltato le nostre denunce le nostre manifestazioni le nostre richieste di giustizia e di dignità il nostro osservatorio e il rapporto su agromafie caporalato sono l'unica fonte per cui chi scrive le indagini e inchieste fa riferimento eravamo appoggia l'anno scorso dove in due giorni sono morti qui sedici ragazzi tornando dal lavoro ma di cui ci siamo già dimenticati probabilmente perché se questi sedici ragazzi erano neri
Noi c'eravamo e ci siamo spesso in solitudine come CGIL spesso anche guardati con superficialità o ironia quando denunciavamo e denunciamo il caporalato ora fortunatamente tutti ne parlano anche a sproposito
Pochi se ne occupano e la stessa informazione
E parte del mondo politico preferiscono non riconoscere lo straordinario costante e continuo incessante lavoro collettivo della CGIL ed è la fai per squarciare il velo dell'indifferenza e d'ignoranza sul fenomeno dello sfruttamento nelle campagne
Delle false cooperative della riduzione in schiavitù di uomini e donne da nord a sud da Modena Ragusa latina e Saluzzo
Questa mattina si è parlato delle donne di Ragusa e dello sfruttamento sessuale è stata la Flai per prima a denunciare i festivi agricoli però voglio dire la stampa se ne dimentica
Siamo noi che cerchiamo di fare uscire dall'invisibilità tante di queste donne che vengono sfruttate Nuzzo lavorativamente ma anche sa solamente nelle campagne del ragusano
Oggi si parla appunto tanto di caporalato i morti le inchieste gli arresti ma poi non si dice nulla sull'impresa e sui committenti che utilizzano questi lavoratori noi dobbiamo ripartire da qui compagni
Dobbiamo ripartire dalle aziende che utilizzano il caporalato che utilizzano lo sfruttamento ma soprattutto dai committenti che in buona parte sono coperti dalla politica e dalle grandi lobby
Mentre dall'altro dall'altro lato mancano ancora risposte su alloggi trasporti collocamento anzi si sta cercando di demolire la cabina di regia nazionale della pura dicono di qualità
E non si fanno decollare le cabine territoriali
Il ministro ha annunciato l'apertura di un tavolo l'annunciato da ottobre abbiamo ricevuto la Commissione la la convocazione ieri ebbene anche in questa convocazione del tavolo nazionale sul caporalato si afferma si affermi ma che bisogna intervenire per modificare la legge centonovantanove perché troppo prescrittiva per riprese quindi c'è un'idea precisa diverso dalla nostra ma soprattutto che vuole e continua a premiare le aziende anche quelle che comunque nell'indifferenza generale coperta anche dal mondo dell'associazionismo continua a utilizzare queste forme di sfruttamento
Tutte questione che potrebbero essere affrontate con incisività se si applicasse appunto fino in fondo la legge centonovantanove contro il caporalato lo sfruttamento
Nata dalle nostre lotte e mal digerita dal questo governo ma anche dalle tante aziende e qui volevo fare una proposta da pensata una mobilitazione nazionale delle tre confederazioni contro tutte le forme di caporalato e nuove forme di riduzione in schiavitù
E chiedere la piena applicazione della legge centonovantanove da soli non possiamo farcela abbiamo un mondo contro per cui dobbiamo fare una battaglia insieme e poi si scrive di un sindacalista arrestato senza dire di quale sindacato ed in fondo si fanno vedere le bandiere della Flai e si dice che Di Vittorio si rivolta nella tomba alludendo alla nostra organizzazione
E si scrive che il sindacato non c'è
Vergogna io dico a questa stampa vergogna
Come mai non si parla dei ghetti di San Ferdinando e di tutto un sistema appunto di un sistema che gira intorno al ghetto di San Ferdinando
Linea ruspe non vanno ci stiamo raccomandando al prefetto alla Regione facendo iniziative insieme alla Confederazione
Per dare dignità a chi guida nel fango al freddo ma non abbiamo nessuna risposta
Grandi attestati di solidarietà ma non una risposta siamo arrivati a chiedere anche dei container per questi ragazzi che corrono il rischio appunto come avvenuto di morire bruciati
Non abbiamo ottenuto nemmeno una risposta così semplice
Da parte del prefetto e da parte dell'istituzione delle regioni ma non ci rassegniamo continuiamo la nostra battaglia il nostro impegno in tal senso e lo dobbiamo a questi ragazzi che conosciamo e con il quale abbiamo anche come dire un rapporto di affetto
E quando voglio dire avvengono alcuni episodi e meglio farlo dire ad altri sindacati sindacati che si presentano quando muore qualche ragazzo che brutto paese siamo diventati che brutto paese
Ma la fede
Attacco prezzolato
Per demolire il lavoro del nostro sindacato il sindacato disastrata che lotta per fare applicare la legge che le associazioni criminali ed impresa in mala fede non vogliono perché significherebbe pagare il giusto
E dare dignità nelle campagne prima o poi dovremo anche affrontare il tema delle filiere del cibo etico sui ghetti condivido la proposta di Angelo sposato ne avevamo parlato e ritengo che il ricorso alla commissione di Strasburgo per la violazione dei diritti umani bada intrapreso non soltanto per San Ferdinando ma per tutti gara tutti i ghetti
Con le nostre campagne ci stiamo rendendo conto che da soli non possiamo farcela quindi alla prossima Conferenza di organizzazione o di programma
Dobbiamo affrontare il tema del territorio e il tema delle risorse altrimenti questi temi così grandi non possiamo affrontarli se non abbiamo una diversa presenza nei territori
è un lavoro che dobbiamo fare assolutamente tutti tutti insieme
Penso che ho chiostri dietro
Sedici e zero cinque grintoso l'intervento di Ivana Galli segretaria generale della Flai CGIL la Federazione lavoratori dell'agro industria io dà profitto per ricordarvi che sopra di articolo uno ogni martedì alle dieci e trenta
Cioè la trasmissione dedicata all'attività della Fly CGIL adesso riprendiamo il dibattito con Manuela Pusceddu delegata essendoci Almaviva Milano
Buongiorno care compagne cari compagni
Sono una delle RSU di Almaviva contatti Milano
Essere su questo palco mi emoziona moltissimo ve ne accorgerete
Ma cento l'onore e il privilegio di rappresentare i miei colleghi in
E lo faccio principalmente per loro
Almaviva Almaviva è un'azienda che fa paura
Almaviva la storia di uno dei più grandi licenziamenti avvenuti in Italia
Un altro
Che sia ben chiaro
Che su quella lettere di licenziamento c'era la firma dell'azienda
No non della RSV né tantomeno della CGIL
E comunque rimane una storia emblematica perché malgrado vi sia al nostro interno di siano obiettivi in come diritti salario dignitoso senza deroga CCNL non siamo riusciti ad evitare questa tragica vicenda
Dalla quale nessuno Dinoi è uscito indenne infatti l'azienda continua a chiedere sconti malgrado ci sia avvistata di mille seicentosessanta persone è sempre in crisi
E chiede sconti sempre sulle spalle dei lavoratori
Noi di Milano lo sappiamo bene con la richiesta di trasferimento a Rende
Quella di Almaviva è una ferita aperta
Ed è ancora sanguinante
Pensate ad esempio al relatore attrici romane le lavoratrici che quando la sede romana veniva chiusa due anni fa erano in maternità
Ecco queste lavoratrici romani continuano a subire atti sconsiderati come il trasferimento di sede
Praticamente un licenziamento mascherato
Questa ferita parla di un settore quello dei call center
Un settore elabori intensi del settore dove il peso del costo del lavoro è preponderante settore dove la qualità passa in secondo piano malgrado venga richiesta a gran voce dai committenti
Settore dove le tecnologie sono in grado di spostare facilmente lavora da una parte all'altra del pianeta con l'unico limite
La barriera linguistica
E quando poi aprire e chiudere il rubinetto così facilmente perché qui non si tratta di spostare macchinari da una parte all'altra del Paese non si trova la produttività avviene tramite flussi telematici ecco quando poi aprire e chiudere il rubinetto emergono le differenze in termini di costo di diritti e tutele facendo emergere condizioni di dumping contrattuale potentissimo
è un'arma micidiale questa
E quindi
Direte voi cosa possiamo fare per evitare Almaviva
Servono regole regole chiare una clausola sociale forte ed esigibile estendendo la previsione di appalto anche alla committenza privata e non solo a quella pubblica
Bisogna assolutamente per e vedere il divieto di subappalto tutto questo
Non deve riguardare solo voi dei call center in outsourcing ma deve riguardare tutto il mondo degli appalti dove vivono le condizioni di sfruttamento ricatto maggiori per noi questa deve essere la priorità
Serve inoltre che la dichiarazione sulla lotta alle di le dichiarazioni sono lottare Déco di localizzazioni non siano solo slogan ma diventino realtà
Sarebbe opportuno che si lavori per riportare in Italia molte di quelle attività che se ne sono andate ed è assolutamente necessario la regolamentazione di questo settore e che questa debba avvenire a livello europeo
Diventa altresì necessario introdurre il divieto di bandi di gara al massimo ribasso
Perché questi sono il vero cancro della contrattazione
Perché le grandi committenze continuano a chiedere sconti e li chiedono a noi resta e uno perché siamo noi perché le Almaviva viene da noi e ci dice Wind Tele come Vodafone si chiedono il dodici per cento di sconto e come facciamo ce le dovete dare voi con i vostri scatti di anzianità e col vostro TFR ecco questo lo spettro lo spettro del licenziamento
Ma la coperta è diventato troppo corta abbiamo dato tanto abbiamo dato troppo in questi anni
Direi che basta così
Legare devono avere l'obbligo dello scorporo del costo del lavoro usando come parametro il contratto nazionale
E poi se Dinoi appare come uno spettro annoso il problema del controllo a distanza
Che non riguarda solo le telecomunicazioni ne siamo consapevoli ma che in questo settore
è determinante perché le fortissimi presso le fortissime pressioni presenti con atteggiamenti provocatori e lesivi della dignità provocano enormi danni alla salute dei lavoratori
E tutti noi sappiamo benissimo quanto sia difficile fare emergere lo stress come malattia professionale
Nei call center l'uso degli psicofarmaci è quotidiano anzi non l'uso l'abuso
Non dobbiamo permettere che dietro le parole come produttività è formazione ci sia un cottimo legalizzato
Quindi credo che per vincere la sfida sugli appalti sembra serva assolutamente la confederali età
Perché immaginare che si possa proseguire nella direzione attuale dove nella stessa azienda vi siano lavoratori per cui abbiamo contrattato lo so premi di produzione guai far per carità
Perché dobbiamo farlo a assolutamente di fianco a loro ci siano i lavoratori di serie B per i quali non esiste neanche un contratto
Mi viene mi vien da pensare io lavoro in Almaviva Milano e nella mia sede ci sono i lavoratori lato
Che non guadagnano neanche quattro euro l'ora
Ecco noi dobbiamo lavorare per ricomporre la filiera altre menti rischiamo di spiegare il ramo su cui siamo seduti buon lavoro a tutti e buon congresso grazie
Adesso basta Manuela Pusceddu delegata SLC-CGIL Almaviva Milano un'avvertenza una storia che gli abbiamo raccontato tante volte ascoltiamo un attimo Morena Piccinini
E con l'intervento di Claudio Treves per la verifica poteri il primo congresso della CGIL riunitasi ieri
Ha verificato che su una platea congressuale di ottocentosessantotto delegati sono presenti erano presenti dagli eredi ottocentocinquantatré delegati regolarmente eletti
Di cui quattrocentocinquanta o sei uomini pari al cinquantatré il quattro per cento trecentonovantasette don pari a quarantasei verso Santa
Quel pertanto diciamo
Superando i vincoli statutari obbligatori sono state effettuate quaranta o sostituzioni
Nel rispetto delle delegazioni di provenienza garantite le sostituzioni dai rispettivi capi delegazione nell'ipotesi che si voti entro stasera abbiamo deciso come commissione di sospendere sostituzioni successive alle ore diciassette di oggi
Naturalmente questo non vale per la giornata successiva ad oggi il congresso valido
Bene
Passa il pari passo con l'Inter del dibattito dalla palco del diciottesimo congresso nazionale della CGIL a Bari anche le comunicazioni dalle commissioni adesso Raffaele attivi segretario nazionale dello spirito CGIL ascoltiamo il tre suo intervenne
Care compagne e cari compagni
In questo congresso lo Spi ha indicato la necessità di rinnovare i contenuti del Patto di solidarietà e coesione tra generazioni
Piatto sotteso alla serata della CGIL di organizzare le persone non più in età da lavoro in un sindacato generale in grado di rappresentare le pensionate i pensionati provenienti da tutte le categorie
Un patto che al centro il lavoro la dignità i suoi diritti
Questa necessità deriva innanzitutto dal fatto che l'invecchiamento della popolazione uno dei grandi mutamenti con i quali si confrontano le società contemporanee scuotendo negli equilibri
All'invecchiamento delle nostre società concorrono spinte diverse alcune positive come il prolungamento delle aspettative di vita
Frutto delle conquiste scientifiche di quelle del miglioramento della condizione sociale altre problematiche come la caduta della natalità
C'è sicuramente un ritardo della politica d'acquisire le implicazioni di questo mutamento a tradurre in una proposta di innovazione dell'insieme delle politiche pubbliche non solo di quelle economiche sociali e dentro questo vuoto cresce lo spazio concesso a chi ha teorizzato che il nuovo conflitto sociale non fosse tra finanza e lavoro ma tra generazioni
La sfida è impegnativa per trasformare l'aumento dell'aspettativa di vita in una prospettiva di invecchiamento attivo in salute fondato sul contributo che gli anziani possono dare alla società non solo prolungando il periodo della loro attività lavorativa
Ma anche attraverso nuove modalità di cessazione graduale del rapporto di lavoro e cessato il lavoro nel protagonismo sociale di chi porta esperienze e memorie gli abiti porta bisogni vecchi e nuovi che attengono alla loro condizione materiale alla loro aspettative
Ai bisogni di salute connessi alle cronicità Olla plurimo ruba la vita al mantenimento del valore della precisione frutto del lavoro
Fino alla non autosufficienza o di quelli accessibilità ai servizi al diritto alla mobilità al diritto a sentirsi più sicuri nelle strade nelle case al diritto ad accedere a informazioni a nuove tecnologie diritto di continuare ad apprendere del diritto ad avere voce in capitolo delle trasformazioni che investono i quartieri le periferie e sulla prospettiva delle aree interne del diritto a spazi di socialità
Condizioni materiali che vanno rappresentate rivendicazioni
Che vanno trasformate in piattaforme vertenze in accordi frutto di incessante attività di confronto con le istituzioni che ai vari livelli
Che ai vari livelli
Intervento di Raffaele atti segretario nazionale dello Spi CGIL coloro
Palco evidentemente un momento di difficoltà sentiamo ha ripreso
Gira e con un lavoro di mediazione di sintesi orientate dai nostri valori come solo una cultura confederale può produrre e che solo il radicamento tra le persone può realizzare il peso dello Spina i numeri della CGIL
E la volontà di far fronte alle responsabilità che quei numeri comportano non deve dunque essere vissuto con fastidio ma interrogarci sulla nostra capacità di tenere assieme gli interessi generali delle persone che abbiamo scelto di rappresentare e di farlo in coerenza con i valori di solidarietà di uguaglianza di riconoscimento dei diritti fondamentali della persona e dunque come un'opportunità in più
Per contrastare i processi di corporativismo azione frammentazione della società che sono intimamente connessi alla crescita delle disuguaglianze dalla polarizzazione del mercato del lavoro process che alimentano il pauroso slittamento a destra dell'opinione pubblica
Il tema che abbiamo posto quindi a di riconoscere che questo corporativismo e oggi il pericolo fondamentale che sta di fronte a un sindacato confederale e per questo abbiamo insistito per richiamare l'attenzione sui punti dell'attività sindacale sui quali quel pericolo ha creato le condizioni per attecchire e che impattano anche sul rapporto tra le generazioni la qualità della politica salariale la defiscalizzazione
E la decontribuzione egual far contrattuale perché c'è sempre un nesso tra l'orizzonte che tu vai all'agire collettivo attraverso la contrattazione e l'idea di società che trasmetti
Ricordo che con le lotte per la salute in fabbrica il sindacato affermò un'idea di diritto alla salute che si materializzò nel servizio pubblico universale la risposta un bisogno diventava un diritto che realizzale
Una espansione della democrazia della partecipazione ben oltre il luogo di lavoro
Charity è diverso il corporativismo il particolarismo si offusca anche la tua capacità di renderti protagonista della battaglia per la democrazia quando vengono messi in discussione i principi fondanti come con ogni evidenza viene ora ogni giorno in un crescendo che annuncia la nascita di un regime e consola poco
La consapevolezza delle primarie responsabilità della politica nell'aver negato rappresentanza alle ragioni del lavoro né che avessimo ragione quando denunciavamo come letale alla sinistra politica
La scelta di separare il destino dei diritti civili da quello dei diritti sociali
Del resto
Spero siano tutti consapevoli che è una grande organizzazione come la nostra non può vivere a lungo senza colmare il gap tra i propri valori e l'orientamento al vuoto di una parte così larga dei propri iscritti ha forse
Che esprimono valori opposti pena trasformarsi in un aggregato di sindacati corporativi magari uniti dalla retorica della confederale Anita ma in un fluente sull'evoluzione dell'assetto della Società e con questa consapevolezza che lo spieghi
Impegnato per una grande partecipazione alla manifestazione del nove febbraio dando continuità alla mobilitazione che abbiamo realizzato fin dalla presentazione del maxiemendamento alla legge di bilancio con la quale il governo del cambiamento fa come gli altri taglia l'adeguamento le pensioni
Medie per far cassa dentro una manovra il cui tratto fondamentale l'iniquità sul piano previdenziale la manovra scusate
E l'innesco di una mina collocata non solo sotto il sistema pubblico ripartizione ma forse anche sotto il se stessi o sanitario nazionale già stremato dalla carenza di personale sul piano fiscale condoni affrettarsi per gli autonomi danno un colpo decisivo
Alla progressività
La piattaforma unitaria forte ma va fatta vivere tra le persone recuperando la convinzione che manco attorno alla piazza alla piattaforma delle pensioni previdenza i tempi del confronto con i governi Renzi è Gentiloni
Ma la preparazione della manifestazione del nove deve essere l'occasione per restituire ai lavoratori pensionati non lettura compiuta della politica del governo che non solo Boli
Sul tema dei diritti violati della gravità dei contenuti delle politiche migratorie dal decreto sicurezza delle minacce al diritto di famiglia la conquista di libertà delle donne
Del valore delle regole dello Stato di diritto della separazione dei poteri di garanzia che sono per tutti è innanzitutto per i più deboli che diceva lei insomma l'inganno della volontà del popolo contrapposta alle istituzioni della democrazia
Che non si riduce alla regola che chi ha un voto in più comanda
C'è una responsabilità della CGIL verso la democrazia del Paese alla quale non si è siamo mai sottratti pur senza venir meno la nostra autonomia sappiamo che il contesto in cui siamo chiamati ad esercitare questa responsabilità e più confuso e ambiguo di altre volte
E per questo più difficile un compito che richiede di tenere l'unità di tutto il movimento sindacale un compito che sarebbe impossibile per una CGIL che non avesse trovato la forza di un colpo di reni per evitare di uscire dal Congresso ancora una volta divisa ancora una volta dopo aver iniziato con una larga unità non era facile
Aver fatto precipitare in questi termini sulla fase finale del congresso una proposta non largamente condivisa con le inedite forme che sono state messe in campo è stato un accusata di cui forse non valutiamo compiutamente le conseguenze per il futuro
E il prossimo segretario generale avrà come primo atto tra i compiti quello di avviare una riflessione su come correggere questi effetti
Diversamente ne uscirebbe una riorganizzazione più debole più fragile viziata dal virus della tentazione delle decisioni a stretta maggioranza come metodo della rinuncia alla sintesi
Chiudendo il congresso dello Spi il nostro segretario generale ha invitato ad assumere un'iniziativa per un conclusione unitaria e noi fino all'ultimo abbiamo operato perché ci fosse
Un'iniziativa seria convinta che avesse il tratto della volontà di garantire un'effettiva conclusione unitaria di questo congresso e una gestione collegiale per il futuro
Rimuovendo il macigno che ha attraversato la fase finale del congresso il riconoscimento dell'ampiezza delle ragioni politiche e di merito
Del dissenso emerso attorno alla candidatura del compagno Vandini e che la condivisione di un documento politico non era certo sufficiente a rimuovere lo Spi rivendica con orgoglio il senso di responsabilità con cui attivamente operato per una conclusione unitaria sollecitata dalla nostra base attiva a prescindere dalle preferenze espresse sul nome del futuro segretario
Generale costruendo le condizioni perché è davvero effettivamente il prossimo segretario generale sia il segretario di tutti
Le sedici e ventiquattro questo era Raffaele attivi segretario generale dello spin segretario nazionale scusate dello Spi Cgil
Adesso dovrebbe parlare parlerà Eliana Como per la prima firmataria del documento riconquista diamo tutto il documento d'opposizione ascoltiamola
Un anno fa discutere dei documenti di questo congresso ogni tanto mi veniva chiesto
Ma siete proprio sicuri di voler presentare un documento alternativo al ma chi ve lo fa fare
Compagne e compagni francamente non so se c'è voluto più coraggio più in coscienza
A presentare un documento alternativo senza nessuna struttura coprirci le spalle senza nessun segretario generale né davanti né dietro solo delegate e delegati militanti con pochissima agibilità quasi niente per dirla tutta
Eppure penso che si abbiamo fatto bene
Prima di tutto perché difenderemo sempre la possibilità che nella nostra organizzazione
Esistano punti di vista anche radicalmente differenti al netto delle difficoltà credo che sia una delle cose che in fondo fa grande può fare grande la nostra organizzazione
E perché nel documento della maggioranza erano tanti temi centrali che non abbiamo condiviso e allora perché tasse
Dalla continuità stessa con la linea politica di questi anni dalla gestione che secondo noi non ha fatto abbastanza autocritica su alcune scelte sbagliate perché ha lasciato passare la riforma Fornero la cancellazione dell'articolo diciotto prima già fissate dopo
L'Inter organizzavamo manifestazioni di sabato raccolte firme referendum che qua non siamo riusciti a fare non condividiamo la centralità dell'unità sindacale a tutti i costi con CISL e UIL della concertazione della partecipazione delle grandi opere per dirne solo alcune
E non condividiamo l'idea di Europa che pur giustamente fuori da qualsiasi nazionalismo sopranista però non mette in discussione radicalmente fino in fondo quelle politiche di austerità che sono esattamente la morte del sogno europeo di cui parlava ieri Susanna e non abbiamo condiviso tante delle scelte contrattuali di questi ultimi anni fino all'ultima quella del contratto della grande distribuzione moderna
E la politica salariale e la radicalità che secondo noi è mancata nel difendere il welfare pubblico universale gratuito contro anche la contrattazione del welfare
Ora potete non essere d'accordo con noi anzi in linea di massima non lo sia tre però spero che possiate almeno riconoscere la trasparenza la coerenza credo di poter dire anche la correttezza con cui abbiamo sostenuto le nostre ragioni anche quando sembrava un po'improbabile
All'interno delle regole che ci siamo dati e dei principi che in fondo che tutti condividiamo
Io credo che le nostre ragioni vanno sempre sostenuta assumendosene le responsabilità si va bene questo congresso consegna una larghissima maggioranza almeno apparente è solo il due per cento di consensi a chi la pensa come me non è tanto certo magari però tantissimo se pensate a quante sono le assemblee ai territori interi categoria dove non siamo riusciti nemmeno perché non c'eravamo a portare il nostro punto di vista ma il punto non è questo il punto è che io mi chiedo tuttora se pensiamo davvero che dietro questo inossidabile novantotto per cento ci sia un solido e forte Conte consenso alle scelte nostre di questi ultimi anni e non invece perdonatemi un castello di sabbia
Tra poche settimane andiamo a una manifestazione unitaria contro la legge di bilancio di un governo razzista attratti xenofobo per lo più e per di più schifosa mente sessista
Anche omofobo che non mantiene le promesse probabilmente aumenta le disuguaglianze eppure a tuttora ci diciamo delle difficoltà che abbiamo ad andare nelle assemblee a parlare con i lavoratori a spiegargli che a quattrocento non è l'abrogazione della Fornero che il decreto dignità non è l'abrogazione del Jobs act con i lavoratori che ci dicono sì ma voi dove eravate quando veniva approvata la Fornero già passate e via dicendo
Ho visto che sui social abbiamo dovuto pubblicare l'elenco delle cose che abbiamo fatto in questi anni presidi e manifestazioni eccetera l'abbiamo pubblicato per dire ecco dove eravamo
Compagne e compagni io però penso francamente che noi non possiamo passare un anno a fare un congresso uscirne con un consenso granitico
E poi ritrovarci essere costretto a pubblicare su Facebook è quello che abbiamo fatto perché al limite i lavoratori non se lo ricordano
Ma voi non ve ne siete accorti che nelle assemblee congressuali c'era poca attenzione poco atti l'interesse non vi siete accorti non ci siamo accorti che a malapena certe volte c'erano gli iscritti a volte nemmeno i delegati e non vi siete accorti ieri che la platea era vuota
Anche quando ha parlato alla presidente dell'Anpi perché erano pieni corridoi a parlare delle ultime tre righe delli del discorso di Susanna allora abbiamo un documento largamente unitario sia vero ma poco interesse verso di esso purtroppo lo dico al netto delle mie opinioni
A volte mi pare davvero che anche hanno interessino poco i documenti
In un momento storico così complicato con un terzo dei nostri iscritti che vota Lega Movimento cinque Stelle con le spiega che le trasformazioni tecnologiche organizzative del mercato del lavoro ci mettono davanti tutti i giorni
Con permettetemi Lino Banfi che ci rappresenta all'UNESCO mentre i lavoratori e le lavoratrici della cultura e dell'arte nel nostro Paese gli continuano a tagliare diritti Salaria fondi
Con sette cento morti
Sul posto di lavoro l'anno scorso con un migrante morto ogni venti minuti nel Mar Mediterraneo nei soli primi venti giorni di quest'anno
E la percezione però nostro esterno
E a volte anche però al nostro interno
E che noi invece abbiamo passato quasi un anno a discutere soprattutto di nominati nomenclatura della nostra organizzazione
In un dibattito sul futuro segretario della CGIL che ha iniziato compagni ben prima dell'ultimo direttivo ben prima di ottobre quando Susanna annunciato su Facebook la scelta maggioranza della segreteria
E ben prima anche dell'assemblea Generali che dovevano dal basso discutere il documento eravamo a Lecce tanti di noi ma non quest'anno l'anno prima ancora e nei corridoi già si parlava più o meno dello scontro tra Landini accolla
E poi abbiamo iniziato a discuterne sui social nei blog
Senza accorgerci o facendo finta di non accorgersi che stavamo già scendendo sul piano del populismo Do It l'unica vera grande organizzazione di massa del Paese con le sue burocrazia certo con i suoi diritti
E con i suoi tempi ma l'unica ancora salva da un liberismo e da un populismo che ne so già pervaso la politica intera
E invece ci siamo ritrovati pure noi in un congresso che a un certo punto si è trasformata in un derby di calcio con un'organizzazione spaccata a metà come una mela non si capisce ancora fino in fondo se sui nomi e sui programmi
Fino al parossismo del candidato del popolo e del candidato della burocrazia fino al se non vince quel segretario straccio la tessera fino alla conta fino all'ultimo delegato di questo congresso fino a pochi minuti fa
Così da trasformare anche quello che almeno sulla carta era iniziato come un congresso al femminile per la prima volta nella nostra storia con due documenti firmati entrambi da due donne in un congresso tutto al maschile
Sui nomi ma permettetemi anche sui modi
Io l'avevo dichiarato negli organismi pubblicamente ogni volta che me l'hanno chiesto in tutti gli interventi che ho fatto in questi congressi non avremmo votato né per l'uno né per l'altro perché di questi sei tali perché di entrambi non condividiamo le scelte programmatiche fin dalla decisione di presentare un documento alternativo e così faremo poi ovviamente Maurizio se sarà eletta sarà il nostro segretario generale ovvio per me lo è già stato in FIOM ma non era che problema c'è pretenderemo come allora che sia l'unica ad essere il segretario di tutti anche di quelli che non lo hanno votato
E lo dico esplicitamente era a chi ci chiede a noi che chiediamo più radicalità più democrazia più l'opera Sempre se non riteniamo Maurizio Landini un'alternativa finalmente più radicale combattiva democratica per la CGIL
Io rispondo di no non lo pensiamo perché se così fosse compagni saremmo forse fermi a quattro anni fa quando la maggior parte di questo gruppo dirigente o meglio del precedente era appunto ha schierato contro la linea di Landini
E lo lo avrebbe mai proposto sostenuto come segretario
Ma in mezzo c'è stato il contratto nazionale dei metalmeccanici e prima ancora l'accettazione del testo unico quello su cui quattro anni fa affermarlo al Congresso per due settimane ve lo ricordate
E ancora di più guardate a me fa paura la burocrazia lo sapete ammesso che ci sia qualcuno tra di noi che ne ha privo
Ma ancora di più mi fa paura il leaderismo il populismo quello di chi pensa che sia sufficiente cambiare il nome del segretario per averne uno che sa parlare meglio ma senza mettere in discussione la linea politica quindi sa me lo richiedete oggi
Ripresenterà è un documento alternativo spero non suoni come una minaccia sì lo farei che sono ancora più convinta perché dobbiamo avere il coraggio di sostenere a viso aperto le nostre opinioni non sono una colpa da espiare chiudo sperando di fare in tempo in questo congresso mi avete detto c'avete detto che Fibe le parole le nostre ma siamo dei sognatori romantici anche un po'nostalgici
Io non lo so compagni compagni non l'ho mai considerata fino in fondo una critica ma un complimento
Un bellissimo complimento perché se pensare che i nostri diritti nostri salari il futuro dei nostri figli e delle nostre figlia vengano prima dello spread e dell'Europa e della concertazione
Sì lo rivendico lo dico anch'io nel linguaggio dei segni siamo sognatori
E sognatrice
Grazie
Sedici e trentacinque profondamente critico il discorso di Eliana Como e non poteva essere altrimenti lei alla prima firmataria del documento d'opposizione dico stiamo tutto ascoltiamo adesso il palco Morena Piccinini
Ah ecco Serena Sorrentino segretario generale della Funzione pubblica CGIL
Al cassa al Cara di Castelnuovo di Porto nelle scorse ore
Cinquecentotrentacinque persone migranti
Sono state deportate letteralmente deportate
Uomini separati da donne e bimbi disseminati in altri centri d'Italia sparsi
Trattati come bestiame ha detto il parroco centocinquanta migranti sotto protezione umanitaria sono stati messi per strada
Sono i primi effetti del decreto sicurezza
Noi in quel Carracci stiamo ci siamo alle funzione pubblica rappresentiamo cure lavoratrice quei lavoratori delle cooperative e abbiamo promosso da subito una mobilitazione dei lavoratori
E oggi siamo in presidio al ministero
Per denunciare la vergogna del decreto Salvini che compie due ingiustizie una nega diritti di cittadinanza ulteriori oltre la legge Bossi-Fini
Alle persone di grande in particolare a quelle sotto protezione umanitaria
L'altra
Mantella quella rete di accoglienza
Nella quale non soltanto noi
Ma in realtà tante istituzioni hanno creduto quella dell'accoglienza diffusa quella dell'integrazione possibile quella della convivenza
Ed è per questo che in queste ore come funzione pubblica ma anche come CGIL abbiamo sostenuto la mobilitazione organizzata dalla comunità locale
Che si è attivata sia contro la chiusura del centro sia per dare accoglienza ragazzi che si sono integrati e che di cui al territorio la mai ne fanno parte il ministro dell'Interno anche in questa occasione ha fatto affermazioni che denotano la sua totale assenza di rispetto per la dignità di queste persone
Abbiamo promosso come funzione pubblica la compagna Uecker
Una campagna internazionale che si pone come obiettivo quella di costruire una vertenza europea per cambiare le politiche per sull'integrazione
E soprattutto per promuovere una solidarietà internazionale che rafforzi la rete di accoglienza delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolgendo anche gli altri sindacati europei
La nostra scelta di essere fieramente antirazzisti antifascisti e di lavorare per l'integrazione non è data solo dalla esigenza di preservare la nostra umanità
Ma è la scelta di affrontare il tema delle migrazioni della mobilità delle persone con uno sguardo globale ai cambiamenti demografici climatici ed economici
Non si può arrestare la globalizzazione ma la si può governare di assegnando il primato alla politica e non alle lobby e agli interessi speculativi guardando ai diritti di tutti e non ai profitti di pochi
Mentre qualcuno mette i muri chiude porti parla di razze di preservare popoli e utilizzare anzi introduce un concetto innovativo quello della sovranità multilivello il Veneto ai veneti l'Italia e gli italiani in Europa gli europei
A seconda della campagna elettorale di turno
Noi viviamo già in una società che nel ti importa che da secoli si interroga sulla ricerca di una convivenza pacifica possibile di culture e religioni di come si possa garantire esercizio democratico diffuso superando i regimi autoritari senza l'uso dell'intervento militare della mappa dei conflitti mondiali e la quasi totalità riguarda il controllo delle materie prime delle ricchezze geolocalizzate una sola carattere mondiale trasversale
Lo sfruttamento del lavoro bene Susanna Camusso ci proponeva una nuova internazionale delle lavoratrici e lavoratori noi come funzione pubblica ci siamo in Italia e in Europa e nel mondo
Capitalia Investimenti si spostano ad una velocità ingovernabile dagli attuali sistemi politici amministrativi ad accumulazione del capitale sempre più dinamica corrisponde un'instabilità dei mercati che espone sempre di più alle speculazioni
Abbiamo bisogno di interrogarci sulla necessità di riportare equità nel sistema di costruire nuove politiche redistributive governando attraverso il rigore della leva fiscale normativa le speculazioni delle multinazionale della finanza
E invece prevale la scelta miope di ridurre la spesa pubblica sia sociale che per investimenti assecondare gli speculatori creando contesti che competono sull'alleggerimento dei controlli penso al tema della legalità e della sicurezza valorizzando il lavoro penso alle nostre rivendicazioni
Per la giustizia salariale e alla valorizzazione professionale svalutando il patrimonio pubblico pensa al grande tema delle privatizzazioni e alla riduzione dell'occupazione nei settori pubblici
Non basta più chiamarla scritta dobbiamo chiamarla ingiustizia
Se vogliamo costruire un'alternativa dobbiamo riprendere l'elaborazione di questi anni e costruire una mobilitazione transnazionale su cittadinanza quel fare il lavoro
Ridando regole globali alla tutela dei diritti definendo un nuovo paradigma di benessere non residuale ma universale
Significa lottare contro le disuguaglianze i differenziali territoriali
Pubblico privato generazionali basati sulla nazionalità possibile capacità e abilità
Significa dare gambe alla battaglia per l'universalità dei diritti fondamentali salute conoscenza lavoro protezione sociale
I diritti vanno ricostruito penalizzati nella sostanza delle politiche abbiamo promosso la battaglia per un nuovo statuto delle lavoratrici e dei lavoratori inclusiva ed estensivo
Un cambio di passo abbiamo bisogno però compagne e compagni di determinare a sostegno di quel Progetto e anche nella battaglia per la difesa del diritto alla salute come diritto universale e per un nuovo equilibrio istituzionale che riaffermi il ruolo delle istituzioni democratiche dai comuni alla Commissione europea
Passa anche attraverso lo scontro istituzionale il venir meno del senso comune del ruolo delle istituzioni dell'indebolimento delle amministrazioni pubbliche e per questa via la riduzione del perimetro pubblico di intervento
Il ministro dell'interno è il più grande fautore della di delegittimazione della cooperazione istituzionale e del sostegno all'accentramento e alla militarizzazione dei poteri dello Stato
Ma gli attacchi ai sindaci sia quelli ai residenti le regioni all'uso delle divise alla scelta di militarizzazione dalla dirigenza pubblica all'utilizzo della forza pubblica non per garantire sicurezza e tutela urbana ma per pura propaganda
In questo contesto la risposta non può esserci non può essere rinchiudersi nel proprio confine la mia azienda il mio territorio la mia comunità professionale ma lavorare per quella che definiamo inclusività e universalità esprimo grande preoccupazione dopo l'intervento sul radio cittadinanza che rischia di dare un colpo mortale alle politiche pubbliche per il lavoro e al sistema di politiche attive che dovrebbe essere imperniato sui centri per l'impiego
Se l'esito di tutto è la creazione di un esercito di precari dieci mila Navigator
Starà nel Nesima distorsione di investimenti pubblici non per migliorare il servizio pubblico non per potenziare la buona occupazione ma solo per propaganda elettorale il tutto passando attraverso la scolarizzazione anche mediatica dei lavoratori dei centri per l'impiego
Noi dobbiamo dire a quei lavoratori pubblici ma anche ai lavoratori privati che sono nella maggioranza precari
Che per noi la loro battaglia una battaglia comune vale per i servizi al lavoro per la sanità privata per la cooperazione tutti quei settori privati che lavorano nei servizi pubblici e subiscono disparità di trattamento
Rilanciare il servizio pubblico vuol dire far fronte alle carenze di personale è per questo che chiediamo alla CGIL a tutta la confederazione di sostenere la battaglia la mobilitazione la vertenza che le categorie del pubblico impiego unitariamente promuovono a sostegno di un piano straordinario di nuove assunzioni nelle pubbliche amministrazioni
Investire nel pubblico investire nell'occupazione e l'unico modo che noi abbiamo per salvare l'universalità ed è per questo a maggior ragione che sul welfare contrattuale
Occorre avere il coraggio di rivedere gli accordi che sottoscriviamo se ad oggi il settanta per cento delle prestazioni che erogano i fondi sanitari entra Lea compagne e compagni dobbiamo avere il coraggio di dire che anche noi stiamo smantellando un pezzo di servizio pubblico
Dobbiamo avere il coraggio anche di andare da soli nella revisione e nella riforma dei fondi sanitari se vogliamo salvare davvero il servizio sanitario pubblico universale non è solo un problema di risorse anche un problema di organizzazione
Siamo a quaranta anni dall'istituzione del servizio nazionale ma anche della legge centonovantaquattro e della legge Basaglia quarant'anni dal sogno di mettere al centro la persona al suo benessere psicofisico
Franco Basaglia diceva l'istituzione non è aprire una porta ma la nostra testa di fronte a questo malato
Ecco noi dovremmo avere lo stesso atteggiamento protesa alla comprensione di ciò che non è ordinario di quello che si trasforma in muta nel lavoro e nella società
Governare l'innovazione significa per noi e non semplicemente leggere cambiamenti tecnologici ma da sindacalista iniziare a dare risposte contrattuali anche nei riflessi che cambiamenti organizzativi producono sulla prestazione di lavoro
Diceva Ignazio ora non è che la vera violenza e quella economica bene dopo la crisi occorre una ricostruzione sociale che come sempre trovi le sue fondamenta nel lavoro e nella garanzia dei diritti fondamentali con un sistema pubblico forte è universale
Dobbiamo avere la convinzione che la rigenerazione del sindacato confederale poggia sul protagonismo e la partecipazione di attivisti e delegati poggia anche su una CGIL che sia finita così plurale ma soprattutto collegiale caro Maurizio
Ho sostenuto il progetto che ha portato all'individuazione della tua carica candidatura
Sono a dirti
Che hai la mia lealtà e sono a dirti anche che però non ti darò pace a te come a tutto il gruppo dirigente nazionale perché noi abbiamo bisogno come categoria che rappresenta i lavoratori dei servizi pubblici della CGIL sia al nostro fianco nella battaglia per difendere la qualità del servizio pubblico la sua estensione la democrazia nei luoghi di lavoro e soprattutto per garantire
Non c'è più tempo per Serena Sorrentino segretario generale della Funzione pubblica CGIL adesso è la volta di Maurizio rotori cooperatore Inca in Gran Bretagna a Londra un punto di vista diverso
Sentiremo probabilmente nel suo intervento in un momento punto in cui c'è la break zitta si aspetta la brezza it vedremo che cosa racconterà ma ascoltiamo un attimo il palco Morena Piccinini
Approvate domattina
Dei lavori finali ricordo però che devono essere approvate dai tre quarti degli aventi diritto quindi sarà importante che tutti ti prepari atte domattina estere qua presenti nei numeri di oggi in modo tale da avere la platea che permette l'approvazione delle modifiche allo Statuto ora darei la parola a Maurizio Dorigo coordinatore dell'Inca
Ecco Maurizio Oro Dorigo coordinatore dell'Inca del Regno Unito ascoltiamolo
Cari compagni e quali compagnie
Mi hanno fatto notare che forse la prima volta che al congresso nazionale della CGIL parli un operatore Inca che lavora all'estero per questo vorrei innanzitutto ringraziare la Presidenza dell'Inca
E tutte le compagne e compagni dell'Inca in Italia e all'estero dei quali cercherò di raccontarmi lavoro e il contesto in cui si svolge un contesto quello migratorio che negli ultime negli ultimi anni è cambiato profondamente complice la crisi economica l'Italia è tornata ad essere più un Paese di immigrazione che di immigrazione sono più gli italiani che se ne vanno rispetto agli stranieri che vengono in Italia
Sei milioni sono iscritti all'anagrafe degli italiani residenti all'estero cresciuti di un milione solo nell'ultimo anno ma sappiamo bene che questo dato sottostima ampiamente la presenza degli italiani all'estero
La chiamano nuova emigrazione centinaia di migliaia soprattutto giovani ma non solo
Che se ne vanno ogni anno alla ricerca di un'opportunità che non trovano più in Italia
La possibilità di costruirsi una vita autonoma e dignitosa spesso partendo da da lavori umili però per poi ottenere Man mano che progrediscono anche con la conoscenza della lingua per ottenere il riconoscimento delle proprie competenze è un avanzamento di carriera che non riuscivano ad ottenere in Italia
Portano domande bisogni nuovi a volte inesplorati spesso questi connazionali emigrati sono romeni o polacchi marocchini o bengalesi che hanno lavorato qui per decenni ottenuto la cittadinanza e poi si sono trasferiti altrove
Perché talvolta si tratta di una migrazione circolare ovvero che non si limita a al tra allo spostamento da un paese all'altro ed eventuale ritorno ma a causa della precarietà del lavoro continua a muoversi verso nuove mete
è difficile oggi separare emigrazione ed immigrazione
Per questo l'Internazionale ha scelto due anni fa di unire le tradizionali aree di assistenza italiani all'estero e gli immigrati in Italia per integrarne il lavoro in un'unica in una sola struttura dedicata alle migrazioni e mobilità internazionali
Questa è stata un'azione riorganizzativa coraggiosa che ha messo a disposizione dell'intera rete Inca
La rete di competenze ed esperienze di cui abbiamo bisogno
Per supportare questa Rete abbiamo promosso la nascita dell'associazione transnazionale Itaca l'idea è quella di prendere la nostra esperienza nell'assistere le comunità di migranti italiani e metterlo a disposizione sia della nuova emigrazione italiana sia delle altre comunità di migranti
In poco tempo Itaca allargato la nostra rete di contatti e collaborazioni al di fuori del mondo tradizionale del patronato e del sindacato investendo su comunicazione ricerca e formazione per aggiungere nuovo pubblico ed offrire più servizi
Da ciò sono nate iniziative ed esperienze straordinarie
In Europa ma anche a New York Buenos Aires abbiamo avviato sportelli informativi dedicati alla nuova emigrazione in grado di fornire assistenza sia faccia a faccia che on line e Telefonica
In alcune città europee abbiamo incontrato consolati associazioni marocchini e romeni per presentargli ed offrire i servizi del nostro patronato
Arrivando a volte risultati importanti come il memorandum appena siglato a Bucarest per con il Ministero per i romeni all'estero per lavorare assieme sulla diaspora romena
Un riconoscimento senza precedenti della nostra competenza e delle nostre capacità nonché una grande opportunità per attività future
Quando il Belgio ha cominciato ad espellere cittadini comunitari abbiamo organizzato un ricorso alla Corte europea prestato da un carrello di sigle transnazionali e le prime firmatarie sono state Susanna Camusso e Morena Piccinini
A bizzeffe tra in Tunisia abbiamo organizzato un seminario con le Inca dei Paesi africani e di alcuni Paesi europei per assistere i migranti verso l'Europa in tutte le fasi da prima della partenza all'integrazione una volta trasferiti in Senegal abbiamo creato un seminario per le compagne e compagni del corso base dell'Inca proprio sui temi delle migrazioni
In America Latina assistiamo le mobilità locali tra i diversi Paesi di quest'area così estesa e nel Nord America l'incarico ormai un punto di riferimento non soltanto per le domande di pensione ma su tutti i temi relativi alla vita economica lavorativa e sociale
In Italia stiamo portando avanti il progetto forma sui ricongiungimenti familiari finanziato e controllato dal ministero del lavoro ed operativo in undici Paesi stranieri incluse Cina e India
Questo progetto fornisce a chi deve trasferirsi in Italia in seguito alla richiesta di ricongiungimento
Corsi pre partenza di italiano e informazioni civiche giuridiche e culturali
Una rete di associazioni informatori e tutti gli uffici dei patronati del Cerba in Italia coordinati dall'Inca nazionale
Tutte queste cose in tutto il mondo non le facciamo mai da soli ma sempre insieme ad altre realtà per crescere per far crescere continuamente la nostra rete che parte naturalmente dalla CGIL
Sono moltissime le iniziative svoltesi in Africa con la CGIL la FLAI e la Fillea e con i sindacati locali in Romania la nostra presenza è nata proprio così come progetto congiunto tra incasso Laye Fillea
Ed in Italia la collaborazione tra link alle categorie le camere del lavoro
Territoriali va ben oltre i singoli interventi sugli agricoltori sul caporalato sulle badanti o sulle cause fatte vinta del dall'Inca per il riconoscimento dei diritti ai lavoratori stranieri
Tutti i nostri progetti europei sui diritti dei lavoratori mobili sono nati con il dipartimento internazionale della CGIL che ha favorito comunque le nostre relazioni con i sindacati non a caso in molti Paesi l'ufficio in casa proprio fisicamente dentro la sede del sindacato locale
E anche noi facciamo tutto ciò di cui siamo capaci per essere parte attiva del mondo CGIL a partire dal tesseramento certo all'estero non raggiungiamo i livelli di tesseramento degli sportelli in Italia dove le compagne e i compagni dell'Inca fanno ogni anno oltre cinquecento mila nuovi iscritti oltre mezzo milione di scritti tra CGIL ESPI
All'estero possiamo soltanto iscrivere i pensionati INPS all'ospite con risultati comunque nodi importanti pensate che solo in Tunisia che non è certo un paese di storica emigrazione come statica emigrazione italiana come la Svizzera o la Germania l'Inca fa ogni anno più di cinquecento tessere sui
Vorrei concludere con alcune considerazioni relative alla realtà da cui provengo
Quando si fa un buon lavoro da decenni con la propria comunità di riferimento si rischia di sedersi sugli allori
Per questo nel Regno Unito stimolati ed aiutati dall'Internazionale abbiamo scelto di affrontare la minaccia del momento la Brezzi
Non solo come un problema ma anche come un'opportunità
In due anni in due anni abbiamo rivoluzionato la nostra organizzazione locale grazie alla disponibilità e all'entusiasmo di compagni verso tante iniziative diverse dalle tradizionali attività di patronato il nostro ufficio a Londra apre ora anche la sera e nei weekend per venire incontro a chi lavora
Organizziamo eventi informativi su tutto il territorio nazionale abbiamo avviato permanenze nuovi uffici a Manchester Brighton Glasgow Edimburgo e Belfast promosso iniziative sociali culturali aggregative per giovani e anziani spesso assieme all'anti
La sede di Londra è a disposizione delle istituzioni delle autorità locali e di decine di organizzazioni della società civile
Ma accanto a questa nuova presenza sul territorio abbiamo curato particolarmente anche la nostra presenza on line consoci al mi del sito web per intercettare le richieste di tutti coloro che ormai ci contattano soltanto attraverso attraverso questi canali
Il caos Breaks si ha messo in condizioni di insicurezza milioni di cittadini europei soprattutto quelli arrivati in tempi recenti
Come terminale della nostra rete internazionale stiamo cercando di offrire la nostra assistenza tutti italiani e non da tre milioni che l'organizzazione che rappresenta diritti di oltre tre milioni di cittadini europei né residenti nel Regno Unito
Ci ha scelto come partner per portare assistenza su tutto il territorio nazionale rispetto al nuovo sistema di registrazione della residenza che entrerà in vigore con l'uscita del Paese dall'Unione Europea
Con un'azione di intermediazione culturale siamo diventati anche il punto di riferimento degli italiani con doppia nazionalità soprattutto bengalese pachistana nigeriana e ghanese per questo oggi sono i consolati onorari stessi che ci chiedono di aprire permanenze presso di loro
Un giorno eravamo a Manchester in un pub con il mio Presidente dura caso di nemmeno vent'anni seduto vicino a noi ci ascolta parlare di lavoro e ci chiede ont forse poteva aiutarmi o un diploma di operatore editore di controlli in Italia come faccio a convertirlo qui in Gran Bretagna
Onestamente sul momento non conoscevamo la risposta però ci siamo attivati il giorno dopo e proprio grazie all'aria per trovare le informazioni che che questo ragazzo voleva proprio grazie alla Rete di contatti e collaborazioni che avevamo messo in campo ci siamo riusciti
Ecco per concludere ne stiamo cercando di fare del link all'estero proprio questo il luogo dove porre la propria domanda
Bisogni nuovi e complessi mutamenti continui in casi particolari mai capitati prima
Possiamo non conoscere immediatamente la risposta a tutto
Ma sta ma l'importante è sapere come arrivarci come riuscirà a far riconoscere un diritto che magari non si sa neanche di avere come diciamo in uno dei nostri slogan rivolta ai giovani migranti linkati serve anche se ancora non lo sai compagne e compagni grazie per l'attenzione
E questo era Maurizio road Dorigo dell'Inca del Regno Unito che un po'ho raccontato il lavoro prezioso molto prezioso che fa il link all'estero adesso è la volta di Nino Baseotto che il segretario organizzativo della sua generazione
Prete poi una proposta Titti voto di votazione da parte del Congresso
La comunicazione breve ma è
Significativa
La commissione elettorale all'unanimità deciso di
Che l'elezione del comitato direttivo e dell'Assemblea generale avverrà su una lista unitaria unica per tutto
Tutti e due il documento
Mentre invece chiedo al congresso e alla Presidente di mettere in votazione e di votare i numeri che sempre all'unanimità la commissione elettorale propone che sono per il comitato direttivo centosettantanove componenti e per il l'assemblea generale trecento due componenti Morena grazie
Dunque massima a unità si va verso appunto una mozione unica quello che un po'è stata la notizia di questa giornata qui alla congresso al diciottesimo congresso nazionale
Della CGIL di Bari
L'abbiamo raccontato nella giornata di oggi una giornata importante adesso si stanno portando quindi si porterà avanti la linea la linea unitaria e la linea di una mozione che come abbiamo sempre detto ha raccolto oltre il novantotto
Per cento dei consensi nelle varie assemblee ma si continua e si continua con i vari delegati al turno di Carmine
Ranieri segretario generale della CGIL Abruzzo Molise lui
Il prossimo delegato che parlerà ne mancano all'appello
Cinque cinque o sei poi lo ricordiamo ci sarà il la lectio magistralis di Rosi Bindi quarantesimo anniversario della riforma sanitaria alla fine dei vari delegati intorno alle diciotto ma adesso è il turno di Carmine Ranieri segretario
Generale della CGIL Abruzzo Molise sempre in diretta su Radio articolo uno punto it
Care compagne cari compagni
Le scorse elezioni hanno dato vita ad un governo composto da due forze politiche diverse
Due forze politiche diverse tra di loro ma accomunate dal volersi proporre quali forme quali forse del rinnovamento istituzionale e di rottura con il recente passato
La sfiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni acconsentito l'avanzata di queste forze politiche che stanno creando danni al nostro Paese e che minano i principi sui quali si è costruita la nostra democrazia
Come definire altrimenti un governo che chiude i porti a uomini e donne che rischiano di morire in mezzo al mare e che chiede che mi grandi che migranti vengano rispediti lì dove sono partiti
Ben consapevoli che saranno oggetto di torture di barbarie
Il decreto sicurezza porterà la disperazione migliaia di migranti che non potranno più integrarsi nel nostro Paese e che verranno avviati ad un percorso di illegalità
Tutto ciò procurerà maggiore insicurezza
E allora qual è il senso di tutto questo se non quello di una caccia al migrante
Tutto ciò porta con sé una forma di razzismo strisciante che accompagnato agli slogan prima gli italiani alimenta un clima di odio contro lo straniero contro tutti coloro che sono in prima linea nella difesa dei diritti
Le nostre sedi sindacali quella di pescare quella di Montesilvano sono state imbrattate da svastiche da scritte intimidatorie nei confronti del compagno responsabile per le politiche dell'immigrazione Patrick Bubba dia al quale in questi giorni sta arrivando la solidarietà di tutta la CGIL e di tanti cittadini e associazioni
Non dobbiamo arretrare di un millimetro dobbiamo lottare insieme a tutte le forze sane del Paese perché quella che si sta profilando è una battaglia di umanità e il nostro essere sindacato così come la base della nostra azione ci deve essere la lotta alle disuguaglianze
Allora è evidente che le politiche messe in campo dal governo che eliminano la progressività delle imposte è una misura a danno di chi stenta ad arrivare alla fine del mese
Lavoratori dipendenti e pensionati è una misura che va nella direzione contraria a quella da noi proposta
E ancora il tema delle Autonomie differenziale così come proposto così come posto con l'autonomia fiscale oltreché sanità lavoro ambiente istruzione
Che cos'è se non un voler ulteriormente dividere i destini dei cittadini italiani e la loro condizione a seconda della regione dove risiedano e tutto questo collegato alla mancanza di specifiche risorse di una politica seria per il Mezzogiorno
Di fatto esplicita proprio la volontà di divisione
Prima gli italiani ma anche tra gli italiani Prima il Nord e prima la parte più ricca del Paese e ancora il tema degli Investimenti fondamentali per lo sviluppo perché dare occupazione ma di cui non vi è quasi traccia in questa legge di bilancio a differenza della politica del governo il documento congressuale della CGIL ha una visione strategica del Paese e di come si deve mettere in campo una politica di sviluppo di occupazione di riduzione delle diseguaglianze
Dovremo lavorare sodo per fare sì che i contenuti del documento siano inseriti nell'agenda politica e costituiscano un importante riferimento per le forze di una sinistra oggi smarrita
Per questo il nove febbraio scenderemo in piazza consapevoli delle difficoltà che avremo alla luce di un grande consenso di cui ancora oggi gode il governo ma altrettanto consapevoli che per noi conta il merito e non i sondaggi di gradimento
Certo il legame con la nostra base sono la nostra forza e dovremo metterci tutto il nostro impegno
Nei prossimi anni sempre più dovremo fare i conti con i temi della innovazione digitale e le inevitabili ricadute sul lavoro e sulla società
Ci troviamo di fronte a nuove sfide per le quali non si può prescindere da politiche pubbliche tese a governare indirizzare il processo in atto
La relazione di Susanna soffermata su questo punto
Da una parte non possiamo sottovalutare numerosi timori che tale rivoluzione causa soprattutto per quanto attiene l'impatto sociale e a rischio di emarginazione ulteriore di lavoratori e di lavoratrici
Ma l'altra parte non possiamo nemmeno ignorare le positive ricadute che la digitalizzazione povere sul nostro futuro e sui benefici di un utilizzo per le problematiche legate ad esempio ai temi dell'invecchiamento della sanità e del sociale
Fondamentale sarà in questo processo la soluzione della grande questione del lavoro come fondamento di una nuova concezione la democrazia
Redistribuire il reddito utilizzando la tecnologia che ci libica che ci libera dal lavoro tradizionale creando nuova ricchezza ora distribuita solo fra pochi
Lo sviluppo tecnologico non dev'essere un destino che ci condanna la disoccupazione alla povertà di massa e dunque la perdita della dignità e della libertà
Lavorare meno per lavorare tutti lavorare meglio per vivere con dignità redistribuire profitti per costruire una democrazia utenti GA un'utopia io credo di no è comunque l'unica strada che abbiamo davanti
è per questo che la Carta dei diritti uno strumento innovativo che dovremo continuare a mettere nell'agenda delle priorità
Perché con il lavoro povero non si fa nessuna rivoluzione produttiva così come questo stato di cose non cambia con i voucher con gli appalti al massimo ribasso con la libertà di licenziare
Con i diritti individuali sul lavoro così umiliati contanti esclusi a partire dai giovani
Non si può fare alcuna rivoluzione con oltre il trenta per cento di disoccupazione giovanile e con troppo lavoro di sopravvivenza che crea tanti lavoratori poveri
Questo modello non regge allora se il lavoro diventa merce rara serve subito una politica redistributiva della ricchezza per via fiscale esattamente il contrario della fatta dunque nel far solidale ed universale il tema è quanto mai attuale in Italia che un sistema così già ce l'ha costruito e che oggi rischia di smantellare hanno abbiamo celebrato il quarantesimo anniversario della nascita del servizio sanitario nazionale che ha avuto il merito di eliminare una miriade di enti mutualistici DiVersi ciascuno con le sue prerogative per categorie di lavoratori e per specifiche patologie
Le cui prestazioni dipendevano dei contributi versati una riforma che ha sostituito alle mutue un unico sistema rivolto a tutti gli italiani in relazione ai loro bisogni sanitari forse il sistema sanitario più avanzato al mondo che oggi con la crescita delle povertà e delle diseguaglianze è ancora più attuale di ieri
Ma di cui nella discussione politica non vi è quasi traccia anzi si lascia dei periti del sistema pubblico mentre attraverso le assicurazioni rischia di rinascere il sistema delle mutue che ci fa tornare indietro di quarant'anni
Ancora noi alla CGIL il compito della difesa della sanità universale dei diritti sociali
E vengo ora alla discussione sul percorso che abbiamo tracciato in questo congresso
Il documento ha avuto un iter differente rispetto a quello degli altri congressi l'abbiamo costruito insieme nelle nostre assemblee generali
L'abbiamo fatto perché abbiamo ritenuto che in questa fase storica così inedita e così complicata non è il tempo delle dimensioni
Il documento ha ricevuto un larghissimo consenso
Potremmo avere anche come ha detto qualcuno sensibilità diverse le abbiamo sempre avute ma siamo stati capaci nella nostra storia di farne tesoro e non di certi elementi di indebolimento della nostra organizzazione
La chiusura unitaria del congresso un segnale importante che come ci ha detto Nino Baseotto
Daremo alla nostra base non si interlocutori e ci consentirà di essere più forte per vincere le prossime sfide grazie
Carmine Ranieri segretario generale della CGIL Abruzzo e Molise adesso è la volta di Luisa atta a cui il delegata della Flc della Federazione dei lavoratori della conoscenza della CGIL Luisa Attaguile in particolare una educatrice la vediamo sul palco la sentiamo sempre ai microfoni di Radio articolo uno
Sono veramente grata di questa grande opportunità che Mida questo congresso che questo grande esercizio di democrazia
Sono un'educatrice del Convitto nazionale di Arezzo i convitti nazionali sono delle scuole pubbliche che attraverso la residenzialità concorrono all'attuazione del diritto allo studio soprattutto a quelle fasce della cittadinanza con problematiche sociali ed aree geograficamente disagiata
Il mio profilo professionale fa parte del variegato mondo che il settore della conoscenza
In Italia si sa ogni ministro dell'istruzione vuole passare alla storia
Per aver promosse attuato una riforma che rende il sistema scolastico più moderno più al passo con i tempi smantellando però programmi e disciplina carrello vivo il pensiero critico
Grazie
Dico il pensiero critico e formano i citati cittadino consapevole e responsabile
Abbiamo subito variopinti tentativi di rendere la scuola italiana del presente e del futuro più moderna ed efficiente
Nonostante sapesse nel ciclo della primaria i medici sei un punto di forza formativo e ammirato in tutto il mondo
Ogni riforma è stata progettata rigorosamente all'interno di due parametri uno economico ed uno ideologico entrambi di matrice liberista
Appartengo a quel mondo che oramai è sulla bocca di tutti è il mondo degli statali privilegiati fannulloni e privilegiati che per questo non meritano un regolare al rinnovo del contratto
Non meritano risorse aggiuntive
Non meritano Investimenti non meritano piani di formazioni adeguati e luoghi di lavoro sicuri la maggior parte delle scuole italiane infatti non è a norma eppure siamo tutti i giorni lì incrociando le dita
Siamo così invisibili che siamo dimenticati da tutte le leggi finanziarie e le leggi di stabilità e le leggi di bilancio perché di solito quando i parlamentari parlamenti fanno le leggi per noi sono previsti soltanto tagli a risparmio
Oppure se siamo stati bravi ce la così detta formuletta senza oneri a carico dello Stato
Noi siamo quelli che per alcuni forniscono un servizio quelli che devono tenere sempre aperte le scuole anche senza personale perché garantire un buon parcheggio alle famiglie
Eppure noi lavoriamo in quei posti dove si decide il futuro del nostro Paese prima ancora il futuro dei nostri figli la loro crescita umana prima che professionale
Perché le scuole non sono un cantiere ma un luogo di crescita anche lenta soprattutto sostenibile
Si sta tanto discutendo di quota cento e di anticipi di ieri TFR e TFS noi siamo quelli che vanno in pensione almeno sessantasette anni e riceviamo il nostro chiesti rei soltanto dopo ventiquattro mesi
La quota cento è uno strumento di flessibilità in uscita ma non affronta in maniera organica il tema della previdenza
Ed evita soprattutto di dare risposta alle nuove generazioni e a chi ha percorsi professionali caratterizzati da lavori discontinui e da tanta precarietà tipica proprio della scuola
Si discute di un reddito minimo di cittadinanza settecentottanta euro per un giovane che cerca lavoro un collaboratore scolastico i diverbi a tempo pieno ne guadagnano a malapena mille noi siamo quelli che rischiamo le ditte nei non siamo quelli che rischiamo limite nei cantieri oppure sulle autostrade o nelle grandi fabbriche pesanti
Però abbiamo lo stato dell'edilizia scolastica in cui partendo da numeri e tabelle che testimoniano la vetustà e la mancanza di sicurezza in gran parte delle nostre scuole si pone con evidenza la necessità d'un piano straordinario
Di interventi inoltre noi siamo quelli che lavoriamo nelle cosiddette classi pollaio provocate dalla legge centotrentatré del luglio del due mila e otto emanati dall'ultimo governo Berlusconi che ha tagliato oltre centocinquanta mila posti
Tra docenti e altro personale causando il fenomeno del sovraffollamento delle nostre auto
Siamo quelli che sono sempre assenti inefficaci prima per il ministro Brunetta puntarla amministra ma dia oggi per la ministra buongiorno
Tutte le volte che bisogna cominciare a parlare di un rinnovo di contratto allora si scopre chissà come che non facciamo nulla e dobbiamo difendere la nostra professionalità dagli attacchi della stampa e dei politici
E a noi ai contratti nazionali crediamo crediamo nella democrazia nelle scuole attraverso le nostre RSU
Crediamo la possibilità di determinare le nostre condizioni di lavoro abbiamo disordine di poter guardare in faccia i nostri colleghi europee negli occhi con fierezza
In modo tale da avere lo stesso diritto di trattamento
Nella legge di bilancio ci sono pochissimi spiccioli che possono portare ad aumento di pochi euro
Così come non ci sono investimenti seri e concreti nella scuola segno che nella scuola nella ricerca nell'università nei conservatori e nelle accademie questo Paese non ci crede non ci crede perciò non investe
E continua a mantenere precari ogni anno più di cento mila persone che rimandano ogni anno di un altro anno ancora le loro aspettative di vita i loro desideri di una famiglia di una svolta
Ogni anno un valzer di cattedre di nomine di ricorsi perché nessuno crede che la qualità dell'insegnamento passa attraverso la qualità della vita di chi lavora nella scuola la stabilizzazione dei precari e la formazione continua
Invece ogni anno si inventano vincoli blocchi regole per far parlare altro e distrarre dal vero problema lo stato colpevole nei confronti di quei cittadini che fa lavorare e non stabilizza
Noi resistiamo le esternalizzazioni delle nostre attività anche di gestione perché non vogliamo che altri facciano in meno tempo e con meno soldi e con meno professionalità quello che invece dobbiamo fare noi in condizioni diverse con risorse diverso
La conoscenza serve a sgretolare le diseguaglianze e noi siamo l'ultimo baluardo all'inclusione mentre chi ci governa deciso di negare la nostra Costituzione e di attaccare l'unità del Paese attraverso l'autonomia differenziata
E reggino avvisando l'istruzione
Ma come giustamente diceva ieri segretario Sinopoli nella sua relazione l'istruzione è un diritto costituzionale indisponibile la scuola della Costituzione è e deve rimanere unica laica e nazionale
è un diritto di cittadinanza che deve abbattere Lisi uguaglianze non accrescerla sembra era inutile che ogni scuola sviluppi autonomia
Autonomia e progettazione educativa in rapporto alle differenze territoriali è vero che questi li deve fare all'interno di una cornice unitaria e solidale capace di garantire compensazioni per uguali opportunità
Siamo fieramente DiVersi ma vogliamo avere poter dare a tutti le stesse possibilità di crescita personale individuale e professionale
L'autonomia come la intendiamo la intendono loro significa cancellare i contratti e le tutele nazionale creare organici e programmi didattici regionali rafforzando i poteri i più forti indebolendo già ed è bulli
Noi invece siamo quelli solitari quelli che non hanno le classi ghetto nel ma nella scuola pubblica laica e democratica dipinta dalla Costituzione ci sforziamo con i pochi mezzi che abbiamo di costruire un percorso per ogni bambino o bambina ogni ragazzo
Tutti insieme tutti uguali ma diversi tutti parte di un'unica comunità educante non abbiamo mai voluto e non vogliamo le classi differenziate
Perché conoscere l'altro e il diverso è un momento di crescita e di ricchezza interiore bisogna ribadire con fermezza e chiarezza che le nostre scuole tutto il settore della conoscenza rispondono ai valori di antirazzismo anti sessismo e antifascismo
Potranno chiudere i porti ma le nostre scuole rimarranno invece Sempre a parte grazie
Luisa a a cui il delegata della Flc la federazione dei lavoratori della conoscenza della CGIL adesso è la volta della segretaria generale della FIOM a Francesca re David che sta salendo sul palco
Sempre in diretta su Radio articolo uno punto it e sui novantasette punto sette se a Roma
Ci seguite anche in FM linea al palco
Credo che
La forza di questo lungo percorso congressuale che noi abbiamo deciso di fare in questo modo sia stata quella di aver scelto di guardare in faccia la realtà
Di guardare in faccia il mondo dentro il quale viviamo
L'attacco violentissimo che si sta producendo danni contro le lavoratrici e i lavoratori contro gli uomini e le donne contro Giovanni mettendo appunto al centro l'impresa della finanza come è successo in questi anni
Guardare in faccia la realtà e scegliere
Di mettere al centro della nostra riflessione i problemi che abbiamo ecco cosa dobbiamo fare per rafforzarci nel contrastare questa realtà
E il coraggio di mettere al centro l'analisi di quello che succede lo sguardo in avanti di che cosa fare appunto per cambiarla perché il nostro compito è cambiare la questo e quello che ci tiene questi esisto
E aver scelto di mettere al centro i temi dell'uguaglianza
Della democrazia della rappresentanza della riunificazione del lavoro
Dell'autonomia del pensiero del sindacato confederale che di per sé ha un pensiero politico proprio perché il confederale e si pone l'hit il problema di cambiare la Società dentro e fuori i luoghi di lavoro io credo che sia stata una scelta forte e che la partecipazione che c'è stata
Ha inoltrato al nostro congresso ai tutte le sue fasi sia un esempio di quello che questo al significato irritare parola il dare parola il costruire insieme
Io vorrei partire con questo intervento ricordando il primo intervento di questo congresso quello del nostro delegato Mario Di Costanzo delle feci a di Pomigliano e lo voglio ricordare per un motivo molto preciso noi quando parliamo di FIAT quando parliamo di quello che è successo a Pomigliano e di quello che succede a Mirafiori e di quello che succede in tutti gli stabilimenti dell'auto non abbiamo lo sguardo rivolto al passato
E non stiamo parlando di un'esperienza che chiusa in sé e per quanto importante chiusa in sé
Noi crediamo fermamente che quello che li sta succedendo l'espressione più estrema
Di dove stanno andando le grande impresa e le grandi imprese multinazionali in modo particolare ed è per questo che bisogna guardarla fino in fondo e con sguardo profondo perché è vero che ha IFC a noi abbiamo una lesione della democrazia
Che non è accettabile abbiamo tutti la negazione del diritto di sciopero abbiamo l'esclusione di chi non è d'accordo abbiamo il peggioramento delle condizioni di lavoro che prima di tutti
E arrivato in modo così violento
Ma è anche vero che le pretese che FC sia sono le stesse che non ci troviamo di fronte a tutte le grandi multinazionali certo magari non è scontato Confindustria non esco dal contratto
Ma il tema è adattare quelle politiche alle politiche della multinazionale all'idea che l'amore è uno strumento di produzione che si cambia e che si usa quando serve quando non si serve si butta e si mette da parte e questo è il tema che noi oggi abbiamo di fronte nel lavoro precario e nel lavoro stabile reso tutto precario anche per le leggi che sono venute in corso in questi anni ma anche per il potere che le aziende fanno stare soprattutto le multinazionali stanno sviluppando che stai dentro se stai dentro le loro politiche
Ecco io credo che è un'analisi su quello che succede nel mondo dell'impresa da questo punto di vista sì a un punto per noi essenziale di riferimento
Se potenziali di riferimento perché se c'è la precarietà se c'è la parte del subappalto se c'è tutto quello che sappiamo e di questi abbiamo discusso se c'è la necessità di ricostruire la filiera
Non è è il modo in cui le tecnologie vengono usate ed è soprattutto una scelta politica che questa da parte dell'impresa
Che si pongono il tema di come frantumare a rompere l'unità delle lavoratrici e dei lavoratori frantumando le mettendoli in concorrenza tra di loro
E quindi attaccando la loro capacità di rappresentanza
Perché guardate la nostra forza lo sappiamo benissimo è una sola
Non ci sono governi amici non ci sono poteri forti amici c'è una forza che è quella che appunto ci rende che ci rende rende la possibilità al momento delle lavoratrici e dei lavoratori
Di reagire a questo attacco ed è il potere di coalizione tra le lavoratrici e i lavoratori
Lo spezzettamento dell'inglese la frantumazione del lavoro è una scelta organizzativa ancora prima è una scelta di redistribuzione dei poteri tutti a favore dell'impresa
E aver posto al centro il tema della frantumazione e porsi il tema di come si affronta il tema della frantumazione
E di che cosa dobbiamo fare noi solidarietà ma per il bene di tutti noi per rimettere insieme è un punto fondamentale guardate in questi ultimi giorni ma come tutto quel tutto quest'ultimo anno
Noi viviamo continuamente incidenti e morti sul lavoro negli ultimi giorni dai metalmeccanici per fermarmi solo dai metalmeccanici ma non solo loro
Abbiamo avuto incidenti mortali a Genova a Padova nel Nord Italia dove la produzione riprende le condizioni di lavoro peggiorano
è il peggiore anno perché i lavoratori sono sotto ricatto attenzione da parte del subappalto e peggiorano tra gli oltre due anziani e tra i più giovani
Allora io credo che è il tema di come recuperare una capacità di riunificare anche in contrasto rispetto al portare avanti le nostre condizioni e quindi la coalizione delle lavoratrici e dei lavoratori
Sia il vero tema che noi oggi abbiamo presente davanti
Dentro un mondo in cui lavoratori si sono sentiti abbandonati dalla politica dai governi dai partiti dei parlamenti e questa è una verità
Perché pensare che come dire sia inevitabile peggioramento delle condizioni non è accettabile per nessuno e oggi noi facciamo i conti anche con questo aspetto con la delusione di essere stati lasciati soli
Quindi parliamo di sovrani ismi parliamo di governi che appunto hanno delle idee razziste e tenori e sono l'opposto di quello che noi rappresentiamo
Ma dobbiamo rispondere però la domanda di mancanza di rappresentanza dalla politica e l'unico modo per rispondere a una mancanza di rappresentanza alla politica e quella di restituire forza una rappresentanza sociale
E costringere la politica a fare i conti con una rappresentanza sociale forte del mondo delle lavoratrici e dei lavoratori
Questo governo rispetto alle questioni che vengono messe in campo non settori un'assemblea e decide non va bene quota cento il reddito di cittadinanza punto e basta
è difficile avere ascolto e almeno ascolto interessa perché danno ascolto che lo recuperò forza
Quel divino Gabriele spiegare dove voglio andare
E devo dire trovare il modo di spiegare che questa politica solo contro i giovani che c'è un'ingiustizia fiscale della ridistribuzione sempre dalla stessa parte per soldi si prendono sempre solo dei lavoratori e dei pensionati e che quindi siamo dentro una linea che continua in quella direzione
Ecco io credo che questo sia un compito che noi abbiamo molto forte e recuperare la centralità del collettivo della contrattazione collettiva sia un elemento fondamentale
Io voglio dire solo pochissime cose anche perché non vorrei farmi tagliare la conosce ma ora voglio dire facciamolo a un'analisi della nostra contrattazione io credo alla loro la segreteria della CGIL di uscire fuori
Da questo dibattito sulla contrattazione che non mi è piaciuto nei congressi in molti casi Giusy fuori la FIOM mette a disposizione il contratto nazionale di due milioni e mezzo di lavoratori che ha coperto con i contratti nazionali e tutta la contrattazione articolata per farti affatto difensiva e offensiva
Non diavolo sul tavolo nota contrattazione ma non per darci voti
Per capire dove sono le difficoltà dov'è il punto di attacco quali sono le soluzioni che abbiamo trovato cuore darci forza a vicenda noi siamo pronti e chiedo che questo gruppo dirigente il nuovo gruppo dirigente d'uscita
Metto al centro dell'osso se indagato questa riflessione che ci riguarda tutti
E poi la confederali tappe la consideriamo evitate il non significa e tette dentro tutte le categorie per essere confederali
Quindi la capacità di fare il pluralismo qui una forza dell'unità del nostro sindacato la FIOM rivendica moralismi voluto tra le altre categorie perché vengono dalla propria storia dalla propria condizione dalla platea contrattazione ma il pluralismo la forza dell'utilità sezioni teniamo a lui all'unicità della nostra organizzazione
E io credo che non dobbiamo avere paura dell'autorganizzazione perché solo la coalizione dei lavoratori dà forza ai lavoratori ed è questo il sindacato ed è questo quello che deve rappresentare olio sale i pochi secondi ancora no per dire questo io trovo che ci Susanna Camusso ha dato ha offerto a questo sindacato una grande prova di coraggio e questa prova di coraggio io la voglio identificare il tre parole autonomia
Credo che questo sia un valore fondamentale autonomia dell'autorganizzazione quindi salvaguardia e cura dall'otto
Organizzazione rispetto acché non significa indifferenza per il resto ma mettere a disposizione al punto la nostra capacità di leggere la realtà dell'Italia interno realtà cui dobbiamo rispondere
Collegialità e capacità di cambiare perché abbiamo bisogno di cambiare se vogliamo rappresentare e credo che questo sia il grande portato di questo congresso armeno spaventa una discussione un dibattito con tutte le organizzazioni mondiali in crisi della sinistra
E nel sindacato pensiamo che il noi non viviamo su un altro pianeta variano in questo mondo siamo fuori da questa discussione non sarebbe giusto non sarebbe possibile vuol dire che non avremo un rapporto con la realtà
E allora io dico che questo è un elemento di forza e che la partecipazione è la vera parola d'ordine di questa nuova esperienza
Francesca Re David segretario generale della FIOM ma in diretta su Radio articolo uno punto it sui novantasette punto sette continuano
Ad alternarsi sul palco di Bari i delegati è la volta di Pier Massimo Pozzi segretario generale della CGIL Piemonte
Care compagne e cari compagni
Viviamo in un tempo ormai lungo di cambiamenti per lo più negativi
In parte dovuti alla crisi
In parte ad un altro salto tecnologico la digitalizzazione
Che è già in corso
Nei Paesi governati da sistemi democratici e sono purtroppo meno di quelli governati da sistemi non democratici
Sono in crisi le forze della sinistra tradizionale e se non bastasse sono anche in crisi le forze politiche liberali cioè le due maggiori forze che hanno costruito le democrazie
E l'Europa
La classe lavoratrice in larga parte diventata in alcuni Paesi classe media non ha ottenuto risposte per proseguire nel miglioramento delle condizioni di vita anzi arretrata
E quindi aumento non la rabbia la delusione manca la speranza si cambia voto ogni volta che si può sperando in meglio e quasi sempre finendo peggio e si prefigura una società impaurita pessimista incattivita
Se è così il compito del sindacato il nostro compito è quello di proporre la speranza che si può cambiare
In questa vita non nella prossima gli si può migliorare la condizione le condizioni materiali delle persone che noi vogliamo rappresentare che si deve essere educati e civili perché anche così si migliora la propria condizione
La la la reazione che si è espressa contro le posizioni del becero populismo che governa l'Italia sita una speranza che questo si possa fare
Noi sappiamo bene cosa pensano in molti e spesso ci sentiamo minoranza anche tra i nostri il tema dell'immigrazione il più difficile
Che dobbiamo frontale che quando discutiamo nelle assemblee è il più ostico ed e per questo non ne discutiamo abbastanza
Ci deve far capire che noi non possiamo fare il megafono delle ragioni di chi è deluso è incattivito
Noi non siamo solo io registratori di opinioni
Noi dobbiamo essere capaci di ascoltare non pensare di avere sempre ragione
Ma essere convinti che le nostre ragioni quelle che ci raccontiamo tra di noi devono convincere nell'ordine i nostri delegati gli iscritti i lavoratori partendo naturalmente dal gruppo dirigente
Il primo appuntamento per cimentarsi in questo compito è quello della partecipazione alla manifestazione del nove di febbraio sulla base della completa piattaforma unitaria che abbiamo presentato assieme a CISL e UIL
Il secondo appuntamento in ordine di tempo saranno le elezioni europee
Rispetto alle quali molto si è discusso in questo congresso quindi non aggiungo altro perché condivido tutto quello che siede e la loro importanza ma ci saranno anche le elezioni amministrative in importanti città e
Regionali
Il Piemonte una di queste
Io credo che dobbiamo
Difendendo la nostra autonomia
Contribuire per quanto possiamo aderito ad evitare che l'Italia diventi un monocolore a trazione leghista
Se noi guardiamo anche solo il nord o solo ad un Nord totalmente leghista
Dobbiamo sapere che questa situazione tra le altre cose aumenterà i rischi per una devoluzione
Nelle Autonomie affatto solidale
Dobbiamo entrare nelle contraddizioni anche di chi ha queste posizioni di chi ritiene che si debba avere una maggiore autonomia contraddizioni che ci sono dobbiamo anche saper distinguere fra le proposte quella del Piemonte pur insoddisfacente non è uguale a quella della Lombardia del Veneto
Noi possiamo provare a intervenire a entrare dentro questa discussione senza Rizzo ritirarsi nelle nostre posizioni
Sicuri magari di essere più puri ma in questo modo rischiare di essere in un ininfluente in un ragionamento sull'autonomia
E sul situazione dello del nostro stato che sarà fondamentale ed è di fondamentale importanza per il futuro
In Piemonte la crisi ha portato la Regione adesso né quella più in difficoltà nel Nord
Come sindacato dobbiamo spingere per la difesa della manifattura che contraddistingue la nostra regione che è stato fonte di ricchezza credo ed oggi comunque fonte di ricchezza pur avendo
Determinato nella crisi tutti i suoi problemi e quindi dobbiamo sapere cosa aiuta la manifattura
Cosa mantiene ci fa mantenere questi settori l'importanza dei servizi all'impresa l'importanza della logistica e quindi anche delle infrastrutture grandi e medie le grandi opere la difesa del territorio la riqualificazione degli edifici dei quartieri
Sono fondamentali in tutta Italia ma anche la nostra Regione per creare occupazione e PIL per recuperare una parte dell'occupazione
Persa
Dobbiamo capire gli Effetti della trasformazione che in una regione come la nostra diventano fondamentali
A partire da quelli che riguardano il passaggio dal motore tradizionale a benzina e gasolio all'ibrido dove si città dove le feci a è totalmente assente quindi nessuna di queste auto viene prodotto in Italia
A quello elettrico che forse si proporrà anche in effetti sia e che però necessita per svilupparsi di una infrastrutturazione che oggi è assente
Digitalizzazione e innovazione
Tecnologica a partire da quella fondamentale per mantenere una sanità prevalentemente pubblica e ancora di eccellenza sono le questioni prioritarie che noi dobbiamo affrontare assieme alla difesa delle filiere produttive dei distretti dall'agroalimentare al terzo
Dobbiamo considerare centrali per la nostra economia e servizi avanzati tradizionali che insieme ai servizi pubblici rappresentano più del settantacinque per sì sento dell'occupazione piemontese
è un'occupazione spesso poco remunerate con condizioni di orario subiti e non scelti
Per determinare tutto ciò la possibilità di avere la possibilità di avere un ruolo abbiamo assolutamente necessità di John di avere un ruolo unitario di ragionare sulle questioni militari e come soste stato detto nella relazione gli interventi quello l'unità tra CGIL CISL e UIL diventa una delle sfide del prossimo periodo
Nel quale cimentarsi una discussione importante politica
Dove sarà fondamentale essere capaci di distinguere le ragioni politiche dai condizionamenti di una burocrazia stanca e conservatrice che è presente in noi così come in CISL e UIL
Una vera ragione che dobbiamo farlo attiene ai rischi di una involuzione autoritaria che ci sono tutti in Italia è oppure e a a fu accomunano le posizioni sia della lega che del movimento Cinquestelle
Le minacce a noi la situazione di impresa e ancor più alla stampa sono molto importanti e non si possono sottovalutare
Infine col patema di questo che mi tolgono la voce
Ringrazio a nome delle compagnie dei compagni del Piemonte
Susanna Camusso per il suo lavoro per le tante presenze nelle nostre iniziative per i tanti accordi confederali unitari si armati in questi anni di grande crisi
Scaramanticamente non parlo del prossimo segretario
Dico solo che personalmente passatemi la battuta si parla si parla magari di radicalità c'è da distinguere fra radicalità radicalità per quanto mi riguarda diciamo la radicalità di Susanna diciamo non dice non non aspiro ad avere un aumento di potrei dire in piemontese saggio romane
Guardate la CGIL chiudo è un'organizzazione
Grande perché unità frullare e confederale perché forte delle difese differenti esperienze che ci sono nelle categorie nei territori nella società e sono i veri pluralismo aperta all'innovazione capace di includere disponibile ad imparare più che ad insegnare capace di essere più che di appare il re buon fine congresso a tutti
E questo era Pier Massimo fossi segretario generale della CGIL Piemonte adesso continuano gli interventi sulla palco sul palco del congresso di Bari dovrebbe essere il penultimo a parlare Eleonora Attanasio delegata della Fillea
Che sta in questo momento iniziando a parlare
Cari compagni e cari compagni io sono una delegata Fillea il lavoro da più di venti anni in una società di ingegneria tra le più importanti attive nella capitale
Una società di ingegneria pura che fin dagli anni sessanta è stata all'avanguardia nella progettazione nella direzione lavori
Di opere idrauliche infrastrutture di trasporti opere di protezioni ambientali e di controllo del dissesto idrogeologico una società che se si pensa alle problematiche presenti nel campo delle infrastrutture in Italia potrebbe avere lavoro assicurato per oltre cento anni
E invece siamo immersi in una crisi di settore che nell'ultimo decennio si è portato via seicento mila posti di lavoro ha fatto sparire tantissime piccole realtà aziendali e artigianali del settore
E che negli ultimi tempi ci ha consegnato il collasso delle cooperative i concordati delle amministrazioni controllate di grandi gruppi industriali quali Astaldi condotte Cmc solo per citarne alcuni
è una crisi che non è legata solo alla sempre maggiori e mancanza di lavori o alla scarsità di Nuovi Investimenti sia pubblici che privati nel settore delle costruzioni
Ma che si è anche associata ad una crisi di liquidità causata da mancati pagamenti da parte delle committenze ed è la stretta creditizia operata dalle banche che si considerano ormai un settore ad altro gli ad alto se non altissimo rischio
Una crisi che è stata aggravata anche dal fenomeno del dumping che corre tra attuale che si declina non più solo nell'applicazione di contratti pirata
Ma anche sempre più spesso nell'applicazione indiscriminata di contratti nazionali di altre categorie
Siamo in Puglia al momento e non posso fare a meno di citare il caso dell'Ilva di Taranto
Nella quale circa cinquecento edili sono ora in cassa integrazione e rischiano il licenziamento
Non perché manchi il lavoro ma perché sono sostituiti da altri lavoratori inquadrati con contratti Diversi con retribuzioni e delitti inferiori
E senza gli obblighi e la formazione che il nostro settore prevede in materia di sicurezza
E non ci dobbiamo lamentare poi dei morti sul lavoro
Una crisi dicevo che inevitabilmente è arrivata a coinvolgere anche la mia azienda
Dove per poter rimanere competitivi nel mondo del mercato ingegneristico sempre più influenzato dal fenomeno della globalizzazione ci siamo concentrati sulla internazionalizzazione
Aggiudicandoci commesse nei paesi in via di sviluppo finanziati da grandi organismi internazionali come la banca da mondiale a Banca d'Asia o anche la Comunità europea
Questi finanziamenti e la possibilità di lavoro all'estero costituiscono una boccata di ossigeno per moltissime altre piccole e medie aziende del settore che però sonora minacciate alla fonte dalle stupide politiche sovrani insiste ed antieuropeiste sviluppate da questo governo Gialloverde che non esito a definire incompetente
Per affrontare questa sempre maggiore precarizzazione del nostro lavoro con la Fillea sempre al nostro fianco abbiamo tutelato i lavoratori utilizzando tutti i possibili apporti Zattoni sociali a nostra disposizione
Abbiamo fatto la solidarietà abbiamo mandato qualcuno in pensione anticipata abbiamo fatto periodi di cassa integrazione
In questo scenario la Fillea Luglio due mila diciotto ha sottoscritto il contratto nazionale dell'edilizia un contratto che oltre a ribadire i due livelli di contrattazione ha riconosciuto soldi veri che non fanno mai schifo a nessuno e attraverso gli enti bilaterali ha rafforzato il welfare
E ha incluso gli impiegati i lavoratori a partita IVA
E i cosiddetti lavoratori atipici
Determinando sulla Roma nelle grandi aziende
In crisi un'iscrizione alla Fillea di circa quattrocento impiegati dei quali oltre il sessanta per cento è costituito da donne
Perché la nostra categoria che seppure storicamente è stata povera di presenza femminile è sempre sia sempre impegnata diciamo a a garantire la presenza da prendere
Senta Anza dj nere così come dimostra la mia presenza qui questa sera seppur cincischia ante diciamo
E che non con le con quel procede di questa crisi ha visto crescere in maniera esponenziale e il numero delle rappresentanti sindacali di genere
Io stessa ho conosciuto sono ho fatto Rete con tante ragazze brave generose agguerrite molto preparate piene di voglia di fare di denunciare e di ad affrontare le tematiche più pressanti
Che richiedono delle soluzioni in un tempo più Breve
Parlo del super lamento del Gender Diapo e della rottura
Del tetto di cristallo dei salari femminili per parlare del mondo di lavoro ma anche di un aiuto nel welfare familiare che pesa sempre di più sulle spalle dei noi donne
è
Questa è una tematica che mi tocca particolar modo
La cura che noi dobbiamo dare ai figli ai genitori anziani o alle persone non autosufficienti
Non è legato al tema del lavoro ma è legato al tema del lavoro perché per aiutare queste persone noi sottraiamo tempo al nostro tempo al al tempo di lavoro
è sempre più difficilmente abbiamo sostegno e e impegno
A a collaborare con noi per cui questo è un impegno che chiediamo chiedo io personalmente a tutta l'organizzazione sindacale aiutate di più le donne sempre
Viani
Susanna Camusso che è una donna e che il nostro primo segretario donna della nostra associazione nel suo intervento ha ribadito che la CGIL deve essere il sindacato del noi
Secondo me è un bellissimo slogan però per farlo veramente occorre mettere al centro del nostro impegno la rappresentanza
Io mi ricordo che nell'edilizia attraverso il sistema bilaterale noi rappresentiamo il sessantacinque per cento dei lavoratori affronti di una media del venti per cento di scritto nelle altre categorie
Quando un sindacato non è rappresentativo rappresentativo non può ambire a diventare quello strumento indispensabile per ridurre le disuguaglianze e difendere il da il lavoro e i diritti ad esso connessi
Compagne compagni non c'è noi non ci sono collettività nel pluralismo inclusione nel contrattazione non c'è la CGIL se non c'è la rappresentanza grazie
Eleonora Attanasio delegata della Fillea adesso della Fillea CGIL adesso concluderà queste il questi vari delegati varie relazioni il l'ultima l'ultima in programma per oggi il coordinatore degli uno dell'Unione degli universitari Errico
Bulloni che chiuderà questa prima fase prima della lectio magistralis mandiamo al palco
Cari compagni cari compagni dei ringrazio per l'invito e vi porto il saluto dell'Unione degli universitari e della Rete degli studenti medi i sindacati studenteschi delle scuole superiori e dell'università
Mi scuserete se in alcuni passaggi sono forse eccessivamente generico ma sono particolarmente emozionato
Ed è complesso racchiude l'intervento di pochi minuti il contributo che le nostre due organizzazioni intendono portare al vostro congresso a cui con orgoglio prendiamo parte
Veniamo da mesi duri sul piano politico e sociale con un governo che assommato agli errori di quelli precedenti politiche di Idea umanizzazione diseguaglianze propaganda e disinvestimento
Le contraddizioni di anni di politiche sbagliate si ripercuotono sulle spalle delle giovani generazioni
Io sono un figlio del Mezzogiorno vengo dalla Calabria e sono dovuto emigrare
E come me tanti e tanti altri ragazzi e non perché non abbiamo voglia di rimanere o di lottare per la nostra terra e per risollevare il Mezzogiorno ma perché purtroppo le condizioni tante volte non ce lo permettono
Basti pensare che al sud esiste una dispersione scolastica che fa paura più di un ragazzo su quattro inizia la scuola ma non la finisce ed è un problema sociale un problema di tutti noi
Sono andata a studiare in Emilia Romagna perché mi veniva garantita una borsa di studio cosa che purtroppo in Calabria come nella maggior parte del sud Italia ancora non viene garantita a tutti coloro che ne hanno il diritto precludendo così la possibilità di accedere all'università
Perché persiste ancora lo status di donne non beneficiare alle borse di studio vergogna tutta italiana per la quale basterebbero centocinquanta milioni di euro una cifra irrisoria per il bilancio dello Stato italiano
Ma sono qui da emigrante perché penso che in questa fase storica abbiamo tutti insieme una grande responsabilità
Sindacati e gli studenti del sindacato dei lavoratori insieme forse più che in passato
Di lottare e di far sì che tutti i giovani non debbano più abbandonare la propria casa perché non hanno opportunità di realizzarsi per far sì che ci siano le stesse condizioni di partenza in tutto il territorio nazionale
Per affermare che non esiste un pezzo del Paese che viaggiano a velocità ed un altro che si sviluppa in mare più lentamente
Il governo autodefinitosi del cambiamento aveva promesso investimenti sulle giovani generazioni scuole sicure prospettive reali c'è invece consegnato solo tagli e repressione
La risposta alla criticità alle criticità dell'alternanza scuola-lavoro non può essere esclusivamente un taglio del monte ore a cui corrisponde un taglio dei finanziamenti
Sicurezza non sono i controlli della cinofila fuori e dentro le scuole non è la proposta di reintroduzione della leva militare ma sono edifici a norma
Privi di barriere architettoniche accessibile a tutti
Sicurezza inclusione e sentirsi accolti nell'ambiente che dei quattordici a diciannove anni rappresenta la nostra seconda casa
Avevano promesso può intervenire anche sull'università deve rifinanziare il sistema universitario pubblico
Ebbene il primo segnale di cambiamento è stato quello di nominare il relatore della legge Gelmini quella legge che ha smantellato l'istruzione pubblica italiana nuovamente a capo del dipartimento di università e ricerca
Abbiamo capito subito che il verso che aveva questo cambiamento
Era un cambiamento di sé era di segno opposto a quello che intendiamo noi
Avevano promesso di superare il numero chiuso all'università ma anche l'anno prossimo migliaia di studenti si daranno negare il proprio diritto allo studio dovranno decidere il proprio futuro con un testa crocette di circa un'ora
Abbiamo risposto scendendo nelle piazze occupando scuole e università per restituire agli studenti la possibilità di vivere appieno i propri spazi lo abbiamo fatto durante l'autunno appena trascorso continuiamo a farlo oggi organizzando gli studenti nell'opposizione alle politiche di questo Governo e nella rivendicazione dei propri diritti nei ruoli del sapere
E dobbiamo continuare ancora perché di fronte ad un governo che prometteva un netto cambio di passo rispetto al passato alla prova dei fatti non è investito un euro su scuola università non possiamo chinare la testa
La nostra responsabilità è quella di garantire il pieno ne versa l'accesso al sapere in quanto unico vero strumento di emancipazione e libertà per tutte e tutti di autodeterminarsi
Redistribuire il sapere nel nostro Paese significa in prospettiva ambire a redistribuire la ricchezza oggi però ci troviamo a vivere a lottare in un mondo in cui il sapere soprattutto a causa dell'esponenziale sviluppo tecnologico e del conseguenze accesso immediato alle informazioni e veloce ma anche profondamente viziata dalla propaganda
Lottare per la centralità di scuola università nel Paese significa scegliere di percorrere una strada non semplice ma indubbiamente giusta
Mettere in discussione il sapere dominante costruito a immagine e somiglianza di chi governa riuscendo a intercettare la rabbia di chi si sente escluso per trasformarla e rivendicazione collettiva la costruzione dell'alternativa però non può avere l'asse radici esclusivamente nazionali nel due mila diciannove
Evidente come non ci si possa sottrarre ad uno sguardo aperto allo scenario europeo e internazionale
Se non ci si pone il tema di agire si alimenta la guerra tra poveri e dilaga la paura su cui le forze nazionaliste costruiscono la propria legittimazione su questi presupposti dobbiamo costruire una rivendicazione incisiva che provi a dare voce a quell'idea di Europa sociale come Spiazzi o come spazio di inclusione e riscatto
Dobbiamo lottare affinché le competenze acquisite in anni di studio vengano messi al servizio del Paese l'emigrazione non è solo da nord a sud dell'Italia ma è anche dall'Italia verso l'estero e e deve essere un nostro preciso obiettivo evitare tutto questo
Evitare che gli studenti lavoratori siano assunti in nero lottare affinché abbiano un vero percorso che li faccia approcciare che localmente al mondo del lavoro
Con tutele e diritti garantiti cambiare la funzione per cui di Rosina antiche studiano nelle professioni sanitarie sono sempre di più tappabuchi delle strutture ospedaliere anche quelle sempre più in difficoltà
Che l'inserimento nelle professioni sia più semplice e non debba prassi passare per trovarsi sopra strutture formative e per corsi abilitanti che costringono i giovani ad anni di immobilismo professionale ed inutile spese ulteriori
Lavorare affinché i giovani usciti dalle scuole e delle università possono ambire ad un lavoro con garanzia diritti e non debbano e non dobbiamo e non possiamo accettare il dilagante precariato che c'è adesso
Questa è la sfida comune che abbiamo affrontato in questi anni che ci ha visto insieme nelle piazze per chiedere la per chiedere l'abolizione del precariato il diritto alla pensione ed un nuovo Piano del lavoro proponendo un'idea di Paese di tutti e per tutti
Da qui già da domani dovremmo ripartire continuando la mobilitazione che quest'autunno abbiamo portato avanti contro questa legge di Bilancio che non guarda al futuro
Per questo il nove febbraio aderiamo alla mobilitazione saremo in piazza insieme al sindacato con la speranza di poter costruire in futuro una piattaforma comune e condivisa
Che sappia costruire un'ampia alleanza nella sua strada i giovani ai pensionati dagli studenti ai lavoratori da emigranti alle donne
Adesso tocca a noi dare risposte tocca a noi come sindacati e lavorare insieme per mettere al centro dei problemi del programma dei programmi di governo il rifinanziamento all'istruzione pubblica
Questi devono essere i presupposti sui quali continuiamo a dare forza al Patto di lavoro che come unione di universitarie degli studenti medi condividiamo con la CGIL unire le lotte per una società coesa e solidale
Io vi voglio salutare con le parole di un grande politico ed intellettuale italiano di cui ieri ricordavamo l'anniversario della nascita
Antonio Gramsci parlando ai giovani si rivolgeva così
Istruite perché avremo bisogno di tutta la corsa intelligenza agitati perché avremo bisogno di tutto è il vostro entusiasmo organizzate perché avevo bisogno di tutta la vostra forza noi ci siamo stati
Ci siamo e ci saremo sicuramente insieme buon congresso a tutti buone soprattutto buon lavoro per le sfide future che ciascuna