Firma del protocollo d'intesa tra Regione Piemonte, Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria per il Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Ufficio del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, per l'istituzione, all’interno degli istituti penitenziari piemontesi, di sportelli lavoro per i detenuti.

Tardo
Io faccio qualche brevissima considerazione produttiva coi lascerei all'assessore Pentenero di dei spinte tagliare diciamo il protocollo d'intesa che oggetto della firma di o di qua quindi ringraziare il politico provveditore della misura penitenziaria per il Piemonte Valle d'Aosta che e attraverso di lui insomma ringraziare l'amministrazione penitenziaria del Piemonte che nel suo complesso siamo non solo a sempre dimostrato ampia volontà di collaborare con le istituzioni per certi aspetti ci ha sollecitato il sollecito e giustamente ha come ad esempio ancora avuto modo di fare poc'anzi chiacchierata che non è oggetto di questa conferenza stampa ad esempio sui temi della sua della sanità diciamo mettere a fuoco ancora meglio da collaborazioni nell'ambito che evidentemente basilare perché riguarda un diritto fondamentale della persona
Quindi delle valere fuori dagli istituti sia per le persone
Che hanno restrizione della libertà come per a
Secondo vorrei ringraziare i garantiti
Persone detenute a cominciare l'ultimo arrivato Marco il mio amico Marco Revelli che come è noto ci accomuna giudizio sul alcune importanti opere riguarda nonché un ponte
Che il
A cui do il benvenuto diciamo in una famiglia si possono usare questa espressione che poi quello che sono poi coloro devo ringraziare puntando a Bruno Mellano che hanno concretizzato questo il congresso concreto giorno dopo giorno quotidianamente questo rapporto fra le istituzioni in amministrazione
Penitenziaria
Quindi il contratto e ci tenevo a dire queste due cose io potrebbe essere stato uno dei primi sindaci istituire nella figura dice non mi ricordo più credo può Semprini a metà degli anni due mila tre due mila quattro ecco più o meno quindi la memoria mi soccorre ancora nonostante l'età
Diciamo quindi questo protocollo si iscrive diciamo in un contesto non più di di breve momento mi compro lavorazione che non sembra poi lo scenario importante cui potrà continuare a investire
Su in tutti i campi possibili qui si affronta un tema importante che quello che riguarda come ho già avuto modo di dire della il della pena come istituto educativo e non dipende gomito inizio
E ogni riferimento c'è Mezzate che abbiamo recentemente visto
Parte casuali in parte voluto
Nel senso che noi qui con un investimento anche significative fonti europee poi analizzando a cui do subito la parola
Puntiamo a portare il sistema di abbiam di di orientamento al lavoro di di il servizio della al lavoro all'interno degli istituti penitenziari già in modo da superare quella distanza che rendeva
Praticamente impossibile servo
Riuscire a costruire una prospettiva per la persona privata della libertà ma che poi destinata riacquistare che comunque è giusto che anche l'Inter in cui è privato e libertà
Ho quello a cui è stato condannato possa diciamo cercare di svolgere un'attività che siamo appunto come rieducazione anche come utile diciamo come costruzione di un Papin patrimoni conoscenza da spendere poi nel futuro quando diciamo cambierà la situazione di detenuti
Quindi con questi ritiro chiamerei di dire due cose poi
Il dottor Guariniello suo Bruno
Intanto grazie presidente
Ma presentiamo quello che crediamo sia
Un ulteriore tassello che aggiungiamo alla preziosa collaborazione che esiste tra la regione Piemonte l'amministrazione penitenziaria del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta forse ma è bene ricordare che racchiude chiude in più regioni dice
Nella ringrazio il il provveditore buttare il lavoro che abbiamo svolto in questo periodo insieme ma come ho detto questo ulteriore tassello che aggiungiamo alla collaborazione
L'importante è che esiste tra la Regione e il sistema penitenziario perché abbiamo voluto realizzare questo progetto perché nell'arco degli anni ci si è resi conto come sia necessario strutturare percorsi di avvicinamento al mondo del lavoro per le persone che stanno terminando il proprio percorso all'interno del sistema penitenziario
In modo strutturale fino ad oggi demoralizzare progetti più o meno occasionali più o meno sperimentali più o meno legati un po'alla buona volontà delle esperienze territoriali
Oggi in Piemonte abbiamo una rete di servizi per il lavoro accreditati che fanno riferimento Agli centri per l'impiego del della nostra regione quindi in quella che quell'eterna discussione tra pubblico e privato l'abbiamo i servizi per l'impeachment per l'impiego pubblici e la rete di servizi per il lavoro
Privati ma sono enti accreditati e quindi riconosciuti dalla Regione
E queste reti di servizi permette di offrire anche servizi in questi casi in questo caso alla all'attività penitenziaria con attività di orientamento con attività di accompagnamento e quindi anche con attività di tirocinio che possono essere analizzati poi direttamente all'interno dell'impresa
Le risorse che mettiamo a disposizione sono tre milioni di euro
Che derivano dal fondo sociale europeo quindi nel prosieguo della della programmazione dei fondi comunitari ieri peraltro all'interno del Forum dell'innovazione
Sul Fondo sociale europeo abbiamo parlato di come si lavora in modo integrato questo è un altro esempio di come nell'applicazione del del fondo sociale europeo si lavora in modo integrato cioè con più pezzi della pubblica amministrazione in questo caso con il sistema penitenziario
Voglio solo intanto ringraziare la struttura regionale per il lavoro che ha svolto la struttura penitenziaria il i garanti per i detenuti a partire dal nell'anno e di tutti i garanti che sono presenti all'interno di ogni singola
Del territorio
E ebbene ricordare che oggi consolidiamo una rete di servizi per il lavoro quindi si concentrerà sulla parte del percorso lavorativo
Ma esiste un'esperienza consolidata in questi anni anche sull'attività formativa all'interno del nostro sistema penitenziario e non possiamo non immaginare che ci sia un filo di continuità tra le attività formative l'attività
Di orientamento al lavoro perché devono sempre di più costituire un tutt'uno chiedevano sempre di più costituire opportunità per le persone anche in questo caso per le persone
Con maggiore insomma con un percorso di vita un po'più complicato un po'più difficile la cui libertà ha avuto per un periodo di tempo una condizione di restrizione particolare
E quindi crediamo anche sia una delle prime esperienze ma questo lo dirà al provveditore meglio di me
Una una la prima esperienza sul piano nazionale e quindi la rete di servizi per il lavoro all'interno del sistema carcerario che si consolida nel tempo che si consolida e quindi con solida anche occulte un'esperienza che in questi anni
Ed è diventata significativa ed è diventata importante con servizi che sono accreditate permettetemi la battuta in questi giorni sui giornali è comparsa la notizia di quelle seicento persone circa che hanno io sottoscritto una sorta di contratto per poter andare a lavorare in un rapporto di Torino
Ecco se avessero semplicemente fatto la domanda se quei servizi erano servizi accreditati forse ma questo lo dico come dire aprendo e chiudendo una parentesi
Cioè l'importanza del riconoscimento dell'apprezzamento pubblico ci permette oggi di mandare all'interno del sistema penitenziario persone che sono riconosciuto dal pubblico o anche per i cittadini permette di riconoscere un servizio che ha una certificazione pubblica
Costituisce esatto esatto è questo un modo per distinguere i servizi che possono essere farlo non c'entra con l'argomento di oggi ma mi è venuto come dire bene aggiunge al vero spot a questo tipo di ragionamento
Grazie e a voi il
Più grande
Salvo grazie grazie buongiorno a tutti
Ecco io ho intanto ringrazio presidente ringrazio tutto lo staff dell'assessorato però questo il lavoro che è stato fatto che ci ha portato a questa presentazione di oggi
Ringraziando i miei collaboratori d'ufficio del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria che ha contribuito per la parte diciamo più
Tecnico e dare per dare un po'il
L'idea di dell'impatto che queste queste i i questi interventi possono avere nelle strutture nelle strutture penitenziarie
Bene noi quando si parla della dell'esecuzione della pena si richiama spesso dazio si richiama l'articolo ventisette della Costituzione no fondamentale le pene devono tendere alla rieducazione
Noi abbiamo un di chiamiamo spesso anche l'articolo tre della Costituzione
è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà l'eguaglianza dei cittadini impediscono il la piena partecipazione di questi ultimi
Alla vita sociale bene io penso che questo questo protocollo si inserisce a pieno titolo questo filone
Costituzionale di altissimo di altissimo livello per noi per le per gli operatori penitenziari
Diciamo il momento Omnitel la la grande difficoltà nella quale gli operatori penitenziari vivono il loro il loro lavoro sta spesso proprio nel non vedere mille cosa succede il giorno dopo
Il giorno dopo il fine pena
Posso dire da da da operatore penitenziario abbiamo vissuto a volte drammatiche vicende di cittadini detenuti che il giorno che quando si avvicina il fine pena vanno in crisi
Perché hanno paura di non di non sapere cosa li aspetta cosa succede il giorno dopo
Cittadini che
Potendo scegliere forse avrebbero continuato a rimanere è una cosa assurda
Ebbene ne e il dramma in cui vivono spesso gli operatori penitenziari è quello di costruire percorsi interni anche a volte un po'anche molto significative molto faticosi perché l'insuccesso e sembra lente dietro l'angolo sappiamo quanto è difficile a volte riuscire a cogliere tra tra le tante persone che accedono ai servizi penitenziari quelli che
Strumentalmente cercano di
Acquistare acquisire Simpatia degli operatori per per avere benefici penitenziari e quelle che invece di una loro detenzione con sofferenza e e vedono vedete vedono con difficoltà il loro il loro futuro
Nonostante questo il nostro lavoro consiste proprio nell'offrire opportunità e speranza a tutti quelli che per loro responsabilità spesso sono sono chiamati a vivere una parte della loro vita nelle nelle patrie galere
A questi aggiungiamo anche i tanti che sono in attesa di giudizio sui quali forse si dovrebbe fare un discorso completamente diverso va be comunque
Per tornare al nostro al nostro protocollo diciamo questo questo ci aiuta molto così e anche nella programmazione dei nostri programmi nei nostri programmi interni una persona che entra in carcere come sappiamo è
è sottoposta a una una tornammo a tante regole la vita scandita da da da da da orari vita cancelli che si chiudono e che si aprono da momenti che
In cui la libertà discetta libertà di poter fare qualcosa di politiche e molto molto limitata
Ma nonostante questo gli operatori penitenziari cercano di costruire in questo periodo della detenzione un percorso che
Deve necessariamente concludersi con una prospettiva positiva che che possa dire a questa persona priva della libertà personale che il giorno dopo può se vuole
Fare una vita normale
Costruire se non ce l'ha oppure
Fare una vita normale si lavoro sette se non ce l'ha glielo cerchiamo di aiutarlo a tornare a trovarlo
Di costo di mantenere i rapporti e con la famiglia con l'ambiente sociale
Spesso ripeto ivi nostre la nostra attività viene troncata quando il giorno del fine pena ci accorgiamo che il il giorno dopo diciamo non abbiamo nulla da offrire con queste iniziative invece possiamo finalmente dire che
Non solo l'amministrazione penitenziaria ma anche le altre istituzioni
Antonio prendono carico di questo problema infatti uno dei passaggi fondamentali che possiamo leggere nel nel protocollo d'intesa e discorso della presa in carico di queste persone che non è semplicemente un'offerta assistenziale di vi dico non più di un contributo che poi vale per un mese duo quello che e finisce là la presa in carico significa che quel cittadino questo nucleo familiare viene preso in carico dai dai dalle istituzioni e messo nelle condizioni per poter fare una scelta di vita diversa da quella che le ha portate poi a vivere
Dana detenzioni reato e tutto quello quello che ne consegue
Ovviamente qui il successo o l'insuccesso dipenderà molto dalle persone che che incontreremo perché
Noi possiamo offrire delle opportunità ma non possiamo entrare nella testa delle persone difficoltà
Generali dell'economia le difficoltà dalla difficoltà di trovare posti di lavoro la disoccupazione sono problemi che per chi si trova con in stato di detenzione sono moltiplicati da all'ennesima potenza ma ciò nonostante
è compito nostro in quando amministrazione pubblica offrire queste opportunità
Noi faremo ovviamente la nostra pace cercando di indirizzare i i cittadini detenuti verso queste queste prospettive ci auguriamo che
Anche le altre istituzioni che in qualche modo devono contribuire a questi percorsi possano fare la loro la loro parte per questo ringrazio ancora la Regione la Regione Piemonte
Bruno tre anni fa comunque
Ho il microfono di Radio radicale come sa il presidente sono molto contento che assieme a tutti gli organi di stampa ci sia anche radio radicale sia ancora radio radicale
Perché come sapete è una fase molto difficile perché gli organi di informazione
In questa fase insomma non non vuol ma lo voglio proprio di questo volevo invece dire che sono onorato e sono veramente contento della giornate del lavoro di oggi perché in qualche modo sì portarsi sistema un lavoro fatto in questi anni gli di relazione stretta con una l'assessorato dice Anna Pentenero e come la Giunta nella tentare di evidenziare le problematiche che come osservatorio del ufficio del garante ma con una peculiarità tutta piemontese con l'Osservatorio dei singoli garanti comunali la Regione Piemonte l'unica Regione in Italia che ha per ogni sede di carcere un garante comunale
A cominciare appunto da quel Garante comunale la città di Torino istituito proprio nel due mila quattro dal giunta Chiamparino
Qui tra l'altro l'ha presentata da Monica Cristina Gallo sono presenti anche Paola per inetto una delle ultime nominate garante di Ivrea e Marco Revelli neo nominato garante della Città di Alessandria
Un lavoro dirette un lavoro se come importante per portare a sistema una serie di iniziative che in questi anni si sono comunque fatte sono state linfa qualche modo frutto di iniziative di decisioni dell'amministrazione penitenziaria dell'amministrazione regionale
La valenza forte del protocollo che si firma oggi protocolli essere firmano tanti se ne ricorderà anche uno firmato in sede
Di Ministero di Giustizia firmato come dal dal presidente Chiamparino tre anni fa con l'allora ministro Orlando
Ipanema e poi passare dalla operatività di una dichiarazione alla concretezza di una decisione e di una scelta diciamo concreta operativa ecco io sono molto convinto che la firma di questo
Protocollo e le decisioni che sono già in essere che sono già diciamo a nell'operatività degli uffici e di arrivare ad un sistema dei servizi delle politiche attive del lavoro che portando dentro le tredici carceri piemontese i servizi specializzati di politica attiva del lavoro possono davvero essere da volano sia per gli interventi regionali sia per gli interventi del ricco e molto presente privato sociale piemontese che storicamente è stato presente nelle carceri
Sia per le attività formative sia per l'attività di istruzione e di volontariato e di politiche attive del lavoro
Proprio per cercare di costruire per il detenuto presente in carcere un percorso di uscita
Abbiamo in questo momento in Piemonte nel tredici carceri piemontese quattro mila quattrocento settantotto detenuti
Di questi in gran parte andò pene medio Brevi quindi sono persone che usciranno nel medio breve termine dal detenzione
Carceraria
Fare leva sulle competenze sulle capacità sui percorsi individuali e necessario all'amministrazione penitenziaria all'amministrazione regionale alla società civile del nostro Paese perché solo così si può intercettare il problema gravissimo della recidiva nel nostro Paese e si può dare una speranza di recupero di reinserimento l'articolo ventisette della Costituzione che citiamo sempre però è un faro ci obbliga a riflettere sul fatto che la detenzione e finalizzata al recupero e reinserimento e può essere finalizzato a recuperare l'inserimento solo se su quegli individui
Colpevoli o in attesa di giudizio civili o alla prima detenzione si possono costruire dei percorsi individualizzati
Il piano il Progetto della Giunta
Intende lavorare su una platea potenziale di oltre due mila duecento due mila trecento detenuti nei quattro anni
Ad a fine pena
Sapendo che noi abbiamo detenuti sono oltre quattrocento che usciranno nei prossimi sei mesi altri quattrocento che usciranno nei prossimi dodici mesi quindi numeri consistenti di persone che sono comunque in procinto di essere inseriti nel nella società civile
Allora in un contesto in cui l'Italia continua a essere diciamo nell'occhio dell'attenzione dell'esecuzione penale nel nostro Paese a livello di corte europea dei diritti dell'uomo della difficoltà di avere strutture detentive adeguate alle norme e all'ordinamento riuscì ad intervenire come amministrazione altra in un'interlocuzione forte
Fra amministrazioni per portare un contributo concreto che diventa ripeto volano di tanti altri interventi l'intervento del Comune di intervento del volontariato l'intervento delle chiese non solo della chiesa cattolica ma in Piemonte molto attiva la la chiesa valdese ma adesso anche altre conferenze religiose stanno intervenendo su questo su questo tema credo che sia la base necessaria e indispensabile per una promessa di intervento
E il l'intervento che lo schema che si è pensato credo che sia davvero necessario per costruire un sistema valido e forte
Chiudo dicendo verificando che cosa è successo a livello nazionale
Sappiamo come sempre succede nelle centonovanta carceri italiane ci sono tante esperienze anche di eccellenza senza citare i soliti casi dei carceri modello però sappiamo che uno sportello è stato aperto alla Milano opera e a Milano San Vittore uno sportello lavoro da anni attivo alla Dozza di Bologna ma devo dire rivendichiamo la presenza storica nel carcere di Torino di uno sportello lavoro della città di Torino poli della città metropolitana che ha in qualche modo costruito la premessa di un serie di interventi di politiche attive del lavoro
Che devono semplicemente essere ripresi
Estese le tredici carceri piemontese e collegati in rete
E su questo devo dire che ruolo la la voce dei garanti sarà sicuramente diciamo parte attiva di questo sistema che andiamo a creare grazie a testimonianza della tra quindici giorni parte il bando per definire la rete di servizi
Per il lavoro che ci sarà nelle tredici carceri piemontesi e quindi quello questo è il segnale della concretezza che appunto servizi per avviamento al lavoro Sal accreditati nella regione Piemonte quello che dicevo prima a
Sabato pubblico altri
Domande va
No servizi per l'avviamento al lavoro sono quelli che le agenzie per il lavoro comunemente vengono chiamate in questo modo vi sono servizi schiera come le agenzie per l'osservazione
Scusi quelli soli hanno ancora strettamente nazionale quindi che permette di riconoscere la la certificazione e la qualità del servizio che provengono chiudiamo il primo
Questo è vero pochi mesi fa propria la cerimonia della firma operativamente noi non abbiamo nulla perché firme valide la trattativa FIAT fatta
Stimiamo
Tu sulle quali c'ero anch'io pensavo ad essere fino al presidente
Va
Cioè sostanzialmente forniva impedimento
Insomma se
Dopodiché ma ancora
Guarda secretate tutti nella
Graziato scritte
Va bene allora se non ci sono domande renderà riguardo altre
Ringraziamo e qui anche della del protocollo sono coordinati dalla Regione ovviamente l'attivazione dei progetti specifici
Fa riferimento ai singoli direttori di ogni singolo carcere
E far riferimento all'attività interna che viene realizzato all'interno dei singoli carcere ma l'attività di identificazione dei sì delle agenzie per il lavoro e quindi identificazione dei soggetti che opereranno all'interno dell'azienda del dei dei carceri a carico della Regione
Ma quello che è importante sottolineare che nel momento in cui si identificano le agenzie per il lavoro questi entrò all'interno di una rete di servizi che esistono all'interno del sistema penitenziario che esistono anche all'interno di ogni singola territorio perché è evidente che nel momento in cui io avvio un progetto di inserimento lavorativo di una persona che e dal carcere
Non può che essere un progetto di inserimento lavorativo che viene fatto certamente con l'azienda e ma deve essere fatto anche con i servizi del territorio perché altrimenti se non c'è questa continuità noi perdiamo il il valore aggiunto dell'inserimento della persona all'interno dei contesti reali di vita
E quindi si è è un pezzo in più che entra all'interno della rete dei servizi sia del sistema penitenziario sia del sistema dei territori
Non possiamo mai immaginare che ogni pezzo di attività che viene svolta per l'inserimento lavorativo per la formazione o per le politiche sociali
Nella sua complessità sia un pezzo se ogni pezzo deve trovare integrazione all'interno dei sistemi di cui fa parte di cui ne ha ne espressione
Se osa aggiungere come siamo arrivati a questa formalizzazione di un protocollo e alla firma e al bando che si aprirà anche a seguito di esperienze positive ma non così diciamo efficacia come si voleva la come i buoni servizio lavoro che la Regione ha fatto con due bandi negli altri negli ultimi tre anni riservati a fasce deboli inserendo in quelle fasce deboli giustamente anche i detenuti ed ex detenuti
Ma la difficoltà ovviamente di interlocuzione fra un regime di chiuso di chiusura di separatezza e i sistemi accreditati che erano all'esterno del carcere ha fatto sì che tra le fasce deboli
I detenuti sono stati debolissimi che sono difficilmente avvicinati a quelli a quegli meccanismi di politiche attive del lavoro l'idea adesso di portare dentro le carceri
Le politiche attive del lavoro i servizi accreditati e anche poco per rendere un sistema più efficace più efficiente laddove alcune interventi che già ci sono e che c'erano
Possono essere diciamo appieno utilizzati anche dalla popolazione detenuta
Laddove ovviamente c'è la volontà c'è il percorso cioè l'indicazione degli educatori del carcere c'è una rete che si costruisce ma che questa formalizzazione non è una formalizzazione così di parola ma è anche un impegno comune a lavorare su la concretezza del percorso che è sempre un percorso individuale quindi soggetto a fallimento soggetto a caduta ma sappiamo benissimo e tutti i progetti di inserimento di recupero laddove esso statisti guitti hanno avuto un sostegno reale hanno abbassato in alcuni casi del tutto annullato la recidiva ed è questo secondo e che dobbiamo comunicare all'opinione pubblica questi servizi sono per una generale sicurezza del territorio non è una intervento buonista
Per una fascia debole disagiata
Di chi ha sbagliato un progetto più complessivo di sicurezza del territorio
Ho chiesto in questi tempi
Templi di cattivismo gratuito un po'di bullismo finalizzato non è neanche un malato e anche buona giornata
Grazie ancora a tutti
Consigliere