Diritti per essere. La lezione di Calamandrei, le sfide di oggi

Un libro molto prezioso e Piero Calamandrei l'avvenire dei diritti di libertà io
Ringrazio innanzitutto Rossella Muroni per diciamo avermi invitato moderare a presenziare a questo evento ringrazio vivamente tutti gli intervenuti Silvia Calamandrei
Il professore Enzo Di Salvatore
Pippo Civati Antonio Marchesi cui abbiano insomma daremo la parola mi soffermo prima di passare il il testimone appunto Enzo Di Salvatore sul sul significato sulla
Drammatica importanza di questo libro l'avvenire dei diritti di libertà è un ovviamente è un volume antico e nuovo al tempo stesso antico perché ovviamente
Arriva da un da un momento della nostra storia che in tanti pensavamo in qualche modo superato in tanti pensavamo qualche modo conquistato il portato e portare avanti
Quei diritti e quelle libertà di cui ovviamente
Ne sentiamo la vitale necessità e il bisogno oggi come oggi questo libero diventa uno strumento utile non solo per comprendere il passato ma per trovare una chiave pratica per scardinare il il futuro e le problematiche che abbiamo di fronte oggi
I diritti e le libertà sembrano due
Diciamo due fardelli più che due elementi potenziali del nostro essere cittadini vengono sostanzialmente che strutturalmente attaccati come se fossero degli accessori al nostro vivere quotidiano
E quindi io anche in virtù di questo vorrei proprio dare la parola in apertura ad Enzo Di Salvatore che appunto a curato anche l'introduzione di questo volume e iniziare proprio con questa riflessione sull'attualità non solo del pensiero di Calamandrei
E non solo l'attualità intellettuale ma potremmo dire l'attualità pratica perché chiaramente in questo tempo siamo non solo alla ricerca di chiavi di lettura ma anche di strumenti pratici per uscirne quindi grazie
Ora grazie ringrazio Rossella Muroni
Per la disponibilità a organizzare questo incontro a tutti voi per essere qui
E anche per poter dare insomma il nostro contributo
Dunque perché questo libro
Perché diversamente da molti libri che oggi si pubblicano che sono magari molto voluminosi centinaia e centinaia di pagine spesso si pubblicano analisi ma questo è un piccolo saggio un piccolo grande saggio in realtà contiene a mio avviso un disegno una tesi e di qui l'attualità nel suo libro perché
Intanto perché è un modo anche di celebrare degnamente settanta anni della Costituzione cui secondo me sono stati dedicati pochissimi incontri
Anche ovviamente per celebrare la Dichiarazione universale dei diritti umani
E e poi perché questo libro nasce
Diciamo un modo un po'insolito
Perché si tratta di un saggio che essa che precede un altro libro quindi è un'interruzione ad un altro libro
E nello specifico un libro di Francesco Ruffini che fu tra pochi entrata tra coloro che pochissimi si rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo se nel suo figlio Eduardo
E scrisse Ruffini nel mio centoventisei un libro che si intitola diritti di libertà Ruffini è un e crisi era un'eclisse uffici visto uno storico un liberale
Scrive questo libro
Sparisce come dice Calamandrei nella sua introduzione immediatamente dalle vetrine circola in clandestinità
E al termine
Del della parentesi fascista Calamandrei decide prima che inizino i lavori l'Assemblea costituente di ripubblicare questo libero e lo fa precedere da un suo saggio introduttivo e se voi andate a vedere questo libro ormai irreperibile
Non trovate sulla copertina il nome di Piero Calamandrei in realtà occorre aprire il libro per trovare dentro il nome di Calamandrei il titolo dello scritto l'avvenire dei diritti libertà ed è uno se mi consente a dire senza nulla togliere a Francesco Ruffini uno di quei casi in cui più di è diventata più celebre la prefazione l'introduzione rispetto libro stesso però talmente celebre che all'epoca divenne celebre per poi essere in qualche modo dimenticato
La cosa interessante che questo libro si apre con una domanda
Cioè come sia stato possibile che i diritti siano stati negati sotto il fascismo
Calandre dà una risposta e della seguente per manco di libertà per l'assenza di libertà in che senso nel senso che la società dell'epoca era ormai evoluta quindi non rispondeva più alle esigenze politiche
Della società liberale
E quando sopraggiunse il fascismo rispetto a quelle libertà borghesi tutelata dallo studio Albertino dice Calamandrei non ci fu nessuna difenderle ora neppure il capo dello Stato ma neppure testualmente le masse lavoratrici che assistettero dice Calamandrei
Senza commuoversi al tramonto delle libertà borghesi perché perché dice Calamandrei quelle libertà non erano pensate ad uso e consumo di coloro che non erano borghesi quindi in qualche modo erano funzionali a che diventassero in qualche modo uno strumento economico perché potessero esercitare essere esercitati da pochi le libertà politiche quindi all'epoca ovviamente
Il diritto al voto quindi rettorato attivo e passivo appannaggio di pochi e sicuramente non delle masse lavoratrici e quindi di cui il perché le masse lavoratrici si disinteressano della tutte le di difendere quei diritti che non erano i loro diritti allora quando certo punto Calamandrei si interroga di qui il disegno
E cioè a dire stiamo iniziando i lavori l'Assemblea costituente quale futuro
Pensare per la tutela dei diritti perché questo non accada più e e qui c'è un vero e proprio disegno perché dice che la madre non è sufficiente a garantire i diritti di libertà ma prima ancora di garantire diritti libertà occorrono almeno due passaggi
E questo Evo che mentalmente mi fa pensare minimamente a un saggio di Hannah Arendt che si intitola disobbedienza civile dove Anna Rent dice in questo saggio fa un esperimento appunto negli Stati Uniti
Entrando in una scuola elementare per tenere una lezione di bambini si accorge che i bambini sono superamenti distratti e quindi si chiede come mai sono distratti questi bambini di questa scuola di uno dei sobborghi di una città quindi poverissima con il sobborgo
E dice probabilmente perché hanno fame e c'è una frase che ricorre in questo libro prima ancora di esporre il disegno di Calamandrei
E che è la seguente un uomo che ha fame non è un uomo libero questo per dire che prima dei diritti libertà occorre occorrono due cose dice che la manda e trasformare la struttura economica dalla società civile
E s'indirettamente dopo garantire le condizioni economiche personali a tutti perché poi ciascuno di noi possa essere messo in condizione di esercitare diritti libertà esercitando eviti Berta classici
Parlare o anche non parlare riunirsi come mai qui stasera ho comunicare come probabilmente se ci sarà spazio per un dibattito faremo iscriversi a un partito a un sindacato insomma esercitare diritti libertà attraverso l'esercizio questi diritti libertà e realtà partecipiamo tutti alla costruzione della comunità politica ecco perché Calamandrei preferisce discorrere di libertà politica
Ma prima occorre garantire i diritti sociali allora di qui
L'idea dell'articolo tre secondo comma della Costituzione che noi ritroviamo in modo pedissequo dentro letteralmente in questo saggio
E quindi immagino che lo stesso Calamandrei si sia presentato in assemblea costituente quasi questo saggio sotto il braccio
E abbia portato l'attenzione degli altri costituenti l'idea che non fosse sufficiente garantire un'eguaglianza formale tra tutti i cittadini ma che realtà occorre se qualcuno si facesse carico
Di rimuovere quelle condizioni economico sociali per permettere a tutti di partecipare alla costruzione di una comunità politica ecco dove la trasformazione della struttura economica dopodiché l'idea di garantire diritti sociali quindi in che senso diritti sociali ben una struttura molto diverse diritti libertà perché è chiaro che non basta proclamare l'in Costituzione perché siano effettivi tant'è vero che c'è anche un diciamo un aneddoto
Perché quando Calamandrei si presenta in Assemblea Costituente pochi mesi dopo aver scritto questo saggio è contraria che i diritti sociali siano consacrati in Costituzione ritenendo che dovessero stare invece in un preambolo
E lì fu proprio Togliatti in sé a Mortati che convinse convinsero Calamandrei in realtà a proclamarlo questi diritti e e allora la domanda ma come mai proprio tu che hai voluto in qualche scritto questo saggio e detto che fosse necessario garantire quei riti sociali come mai oggi in qualche modo se contraria che siano stati scrittine articoli della Costituzione Calamandrei risponde
Beh per onestà intellettuale nei confronti dei cittadini perché non possiamo tradire
Le loro aspettative perché se proclamiamo quei diritti potrebbero pensare che effettivamente questi diritti li abbiano e cioè non basta dire io un diritto al lavoro
Perché il diritto al lavoro esiste se qualcuno mi cerca il diritto al lavoro così come non basta dire che esiste un diritto all'istruzione se nessuno mi costruisce una scuola o un diritto alla salute se non nessuno mi costruisce un ospedale avrà è chiaro che è una struttura molto differente
Cioè parlare o non parlare come sorgendo in questo momento io non abbiamo bisogno di grandi cose non ho bisogno di granché
Cioè l'importante che nessuno mi impedisca di parlare oggi riunirci e così via ma perché è un diritto sociale esiste occorre qualcuno se ne faccia carico allora questo è il disegno di Calamandrei
Dopodiché la seconda parte del libro e chiudo è dedicata del saggio dedicata alle garanzie cioè una volta che si è realizzato questo disegno come tutelarlo e qui le risposte sono le più disperate qui disparate quindi richiama l'attualità
Perché Calamandrei tra le proposte possibile per esempio dice beh sicuramente occorre sottrarre revisione costituzionale
La conservazione di questi diritti spediti stesse oppure si domanda se non sia il caso di mettere a bando partiti antisistema cioè coloro che quei partiti che in qualche modo conquistano
La maggioranza del Paese attraverso un legittimo gioco democratico ma dopodiché una volta arrivato al potere dice Calamandrei cosa dovremmo fare di quei partiti a metterli se poi invece dovessero mostrare un volto autoritario
Qui devo dire che la risposta
Sfuma un po'perché nel quaranta quattordici sicuramente non è il caso di ammetterli quando scrive nel quarantatré questo saggio lealtà sfumati dicendo che poi la storia si incarica di si incaricherà di dimostrare se effettivamente così dovesse essere stato certo l'Assemblea costituente prende posizione al riguardo perché nella dodicesima disposizione transitoria e finale
Finale non transitoria dice che vietata sotto
Ogni forma la ricostituzione del disciolto partito fascista quindi qualche modo prende posizione e poi ovviamente la questione dell'attuazione dei diritti quindi come dire compito che spetta al legislatore il ruolo della corte costituzionale
Perché anche questo si intravede nel nel saggio
Qui possiamo discutere quanto vogliamo non è detto che questo sia sempre stato spesso anche come dire soprattutto alle questioni relative diritti sociale della corte
Diciamo qualche volta è riuscito stellari diritti qualche volta no perché ricorrendo a un discutibile discutibile tecnica e quella di bilanciamento in qualche modo ha sacrificato Lundy ritto rispetto all'altro insomma basti pensare al caso dell'Ilva di Taranto dove è immediato il coinvolgimento di alcuni diritti sociali come il diritto lavoro da un lato il diritto l'ambiente salubre l'iniziativa economica
Privata però il fatto che si continui a produrre questo sicuramente se salva il diritto al lavoro diritto l'ambiente salubre mi pare che insomma ne faccia le spese
E e poi ecco in chiusura
E escano Andrey diciamo più lungimirante perché c'è una bimba Benassi un giorno tutto questo non dovesse dovessimo scoprire che non sia stato sufficiente
Quale rimedio possibile potremmo intravedere e lui pensa ad una tutela sovranazionale dei diritti tenete conto quarantasei
Quattro anni più tardi sarebbe stata la convenzione per i diritti dell'uomo e quindi ci vede lungo in qualche modo e c'è un passaggio interessante dove dice sebbene anche questo potrebbe diciamo così trovare
Non d'accordo tutti soprattutto
Da i cittadini perché qualcuno potrebbe pensare che sia un'intromissione nella sovranità nazionale quindi i temi pare che ci siano tutti perché diciamo a distanza di così tanti anni occorrerebbe chiedersi cosa resti sia di questo disegno così chiaro e sia soprattutto dei rimedi che Calamandrei in quel momento storico intravede
Non per dire che non ci sia stata una tutela per esempio sul piano sopranazionale sovranazionale dei diritti perché è chiaro che questo c'è stato nessuno lo può negare perché se non fosse stato per la Corte Due per la corte di giustizia quanto meno dal mio centosessantanove in avanti
Diciamo anche la tutela dei diritti io credo che ne avrebbe risentito ha però ecco oggi occorre chiedersi
Se è così se possibile insomma che sì ancora così se effettivamente le speranze Calamandrei riposto in questi rimedi
Siano ancora come dire si siano fatte concrete come speranza direbbe questo lo lascio al tavolo gli altri ospiti la stanza che ci sia una risposta diciamo da poter dare a questi a questi tubi a questi quesiti che ringrazio
Grazie
Salvatore Antonio Marchesi di Amnesty International Italia oggi una giornata particolare giornata ricca di iniziative quindi lo ringraziamo doppiamente per essere qui con noi
Il professore di Salvatore ha parlato o punto delle parole e delle parole
Di Calamandrei delle parole della Costituzione e sono settant'anni dalla dichiarazione dei universale dei diritti dell'uomo di quella carta che è una carta
Anche quella fondative costituzionale
E proprio ieri si è chiusa la Fiera della piccola e media editoria che ha dedicato proprio un pannelli insieme a Luigi Manconi che Ilaria Piperno sulle parole della Dichiarazione universale
Ma abbiamo bisogno di diritti abbiamo bisogno anche che però le parole seguono a fatti che le parole siano utilizzate nel modo giusto nel dibattito pubblico per ristabilire equità ed equità anche sociale allora il ruolo il compito di annessi lo vediamo e lo seguiamo ogni giorno
Ma attua di riso che cosa manca soprattutto per quella consapevolezza così diffusa non solo dei diritti elementari ma anche dei diritti fondamentali e dei diritti che verranno perché poi chiaramente i diritti non sono un monolite non sono qualcosa di
Fermo ma sono un magma vivo all'interno della società
Ringrazio innanzitutto dei termini invitato di avermi coinvolto io ho letto con molto interesse il saggio introduttivo di Anzano di Salvatore però in effetti devo anche mettere le mani avanti a dire che il mio contributo il mio modesto contributo di oggi
Dedicato più alle alle sfide di oggi e alla giornata di oggi che poi per noi è una giornata importante che mi scuso se non andrò non potrò rimanere per tutta la per tutto l'incontro ma devo correre ad una fiaccolata proprio per ricordare
La giornata di la giornata di oggi che organizzata da Amnesty insieme ad Emergency Caritas Saxton ed è una serie di organizzazioni impegnate sul terreno dei dei diritti umani
Io devo dire che insomma saggio dei Calamandrei Enzo correggimi se dico delle delle inesattezze
è stato scritto più o meno nello stesso periodo in cui un comitato di saggi che era presieduto da da Eleanor Roosevelt dalla vedova del presidente
Roosevelt stava elaborando la dichiarazione universale che poi è stata approvata a larga maggioranza da un'assemblea generale delle Nazioni Unite di cui facevano parte però all'epoca solo poco più di cinquanta Stati oggi sono quasi duecento quindi anche una comunità internazionale
Abbastanza diversa da quella da quella attuale quel voto è avvenuta appunto esattamente settant'anni fa
è un atto che viene celebrato soprattutto in occasioni come questa anniversario diciamo a cifra tonda
In una maniera che spesso è retorica dal punto di vista di un'organizzazione come Amnesty International anche fastidiosa perché questa retorica poi dopo insomma poi la la la dichiarazione viene dimenticata molto spesso molto molto molto in fretta
Vediamo qual è l'importanza reale di questo di questo atto dal punto di vista storico
Proprio una nuova partenza per la comunità internazionale
Una una una risposta diciamo dopo agli orrori della seconda guerra mondiale agli orrori dei dei campi di sterminio dal punto di vista però del del diritto internazionale anche un atto diciamo di cui a distanza di tempo forse è difficile percepire la rilevanza al la il valore diciamo di atto in un certo senso rivoluzionario e questo perché per la prima volta con questa dichiarazione vengono poste diciamo
Delle regole internazionali sul modo in cui diciamo deve essere può essere esercitato il potere di governo verso l'interno nei confronti delle persone che sono sottoposte a quel potere
Che non è più illimitato
Diritto internazionale classico si occupa solo di relazioni fra Stati
Le norme internazionali sui diritti umani non è che venissero violate perché non è che vi fosse forse un maggiore rispetto per la persona
Rispetto ad oggi semplicemente quelle norme non esistevano non esistevano limiti internazionali all'esercizio del potere statale rivolto verso la comunità di uomini e di donne sottoposte a quelle a quel potere
Oltre a essere queste cose quindi una nuova partenza per per per un'umanità ferita
E un un rovesciamento importante proprio di di di di paradigma per il il diritto internazionale
La dichiarazione anche tante altre cose per noi di Amnesty diciamo è un quadro di riferimento è un un orizzonte una visione del mondo
E anche però diciamo un obiettivo da perseguire in concreto bisogna dire che che nessuno credo neanche all'epoca neanche
Eleanor Roosevelt si illudeva che da dall'undici di dicembre del mille novecentoquarantotto i diritti umani di tutti venissero venissero rispettati anzi lei parlava di uno standard per cifra per cifra Manta che è quasi diciamo
Direi quasi un indicatore di successo o meno o di insuccesso diciamo
Per per il progresso dell'umanità per le politiche diciamo dei dei governi
Aggiungo che sarebbe bello che fosse effettivamente diciamo un una fonte di ispirazione per chi ha ruoli di leadership ruoli di di governance potrebbe essere se solo si volesse una sorta di di guida pratica quasi uno una una checklist diciamo di cui tenere conto nella formulazione di politiche nell'elaborazione di di leggi ho è sotto gli occhi di tutti credo che che che non è così io che solo molto raramente è così le prassi e le leggi degli Stati vanno per lo più in direzione opposta c'è però un altro aspetto che in questi giorni non li insomma io vorrei sottolineare in modo particolare ed è un problema forse ancora più più grave diciamo rispetto alla diffusione di violazioni gravi sistematiche dei dei diritti
Dei diritti umani che pure diciamo il compito della mia organizzazione documentale questo è un problema diciamo di di di arretramento culturale di di di fraintendimento sul significato stesso dei dei diritti umani
C'è un'idea che va diffondendosi e che è un'idea profondamente sbagliata quella per cui i diritti umani non sarebbero diritti di tutti
Non diritti che ci spettano in quanto persone ricordo l'articolo uno della Dichiarazione universale inizia dicendo che tutte le persone sono nascono uguali in in dignità e diritti ma che questi diritti sarebbero in realtà dei privilegi
Da da da meritare dei privilegi che qualcuno si arroga diciamo il potere un potere del tutto arbitrario di attribuire a qualcuno e non ad altri e quindi di di di negare anche a a qualcuno
E questo è uno stravolgimento completo che però è molto è sotteso a molte
Molte scelte anche molte molte dichiarazioni di questi di di di questi giorni lo stravolgimento completo della nozione stessa di diritti umani che sono ho solo diritti di tutti anche di coloro che non ci assomigliano a di coloro che non ci piacciono oppure non lo sono non lo sono di nessuno
E l'idea che i diritti umani possano spettare a qualcuno e non ad altri non non è soltanto un'idea non è soltanto un'idea profondamente sbagliata ma è anche un'idea produttiva di affetti sulla vita di milioni di persone che rientrano appunto in quelle categorie spesso categorie vulnerabili a cui quei diritti non sono riconosciuti e nei cui confronti di conseguenza non vengono rispettate per fare un cenno alla all'attualità che diciamo col col nel nel nella veste che ho temporaneamente non posso non fare tra queste persone non sono innanzitutto i rifugiati emigranti ormai da tempo l'obiettivo
Dei governi italiani è quello di non farli avvicinare il metodo scelto lo sapete quello di affidare a terzi il compito di tenerli a distanza di tenerli lontano
Quell'obiettivo e quel metodo sono entrambi diciamo in piena rotta di collisione con la dichiarazione universale
Ricordo un solo articolo oltre l'articolo uno che ho già citato l'articolo quattordici che stabilisce che ognuno ha diritto di cercare e godere asilo dalle persecuzioni delitto di cercare asilo dalle persecuzioni diciamo in qualche modo presuppone che la richiesta di asilo posso aggiungere quanto meno al al alle orecchie di di di coloro a cui è destinata aggiungo anche che la la la fattiva collaborazione con con i libici che sta dando risultati in termini di di riduzione del degli arrivi
Però ha dei costi umani altissimi mi è capitato di vedere anche un'altra
How la del del del Parlamento le slide che vengono presentate con toni quasi trionfali sulla riduzione del numero degli arrivi quegli asset quelle slide e non fanno vedere il rovescio del della medaglia
Il rovescio della medaglia è un aumento terrificante del numero delle persone che comunque non non non non riescono ad attraversare il partono ma non attraversano il Mediterraneo spesso anche perché il numero dei morti per esempio
Mi pare il mese di settembre del due mila diciotto e quello che ha toccato la percentuale massima di persone morte nel Mediterraneo tra quelle che sono sono partite anche se ovviamente ne sono partite di meno ma soprattutto diciamo
Nel in Libia si detiene qualunque straniero irregolare a tempo indeterminato in condizioni ghiacciati senza controllo giurisdizionale
Essendo esposti sistematicamente a torture e a stupri dal momento che questa cosa notare perfettamente nota si continua a collaborare attivamente
Con coloro che queste sito di cui queste situazioni sono responsabili credo che parlare di complicità non sia sbagliata e non lo sia non solo dal punto di vista generico morale ma anche dal punto di vista che a me sta più a cuore che è quello del diritto internazionale
Non voglio andare fuori tema quindi faccio solo un'ultima osservazione che invece mi riporta un mi riallaccio un po'a quello che diceva
Penso e che mi pare sia coerente con quanto sosteneva Calamandrei a proposito della necessità di rimuovere gli ostacoli diciamo di ordine economico e sociale al godimento dei dei diritti
Per nel nel nel linguaggio diciamo che mi è più familiare questa il tema diciamo del della garanzia al tempo stesso dei diritti che un tempo si chiamavano di prima generazione civili e politici e dei diritti di seconda generazione economici sociali e culturali anche se questi ultimi vengono spesso dimenticati
Ebbene anche sul terreno diciamo del del rapporto fra le diverse chiamiamole per comodità generazione generazioni di i diritti certi di di di che preoccuparsi e questo perché diciamo l'indivisibilità
E soprattutto l'Inter l'interdipendenza diciamo
Tra tra queste due categorie di diritti appare più oggi un'interdipendenza tra violazioni degli uni e degli altri piuttosto che un'interdipendenza riferita al al rispetto e al godimento di quei diritti
E mi spiego meglio avviene sempre con maggiore frequenza che la negazione all'accesso dell'accesso ai diritti economici e sociali di di base diritto alla salute diritto ad un alloggio adeguato
Diritto all'acqua e al cibo in quantità e qualità diciamo sufficienti provochi
Malcontento non mi riferisco tanto in questo caso l'Italia provochi malcontento provochi proteste le quali poi a loro volta vengono represse in spregio diciamo totale
Delle della libertà di espressione della libertà di associazione della libertà di manifestazione questo un po'a conferma del fatto che il godimento dei diritti di libertà da una parte il godimento
Di condizioni di vita dignitosa dall'altra non possono essere tenuti separati
L'uno dall'altro e io mi fermerei qua vi ringrazio
Grazie ad Antonio no Marchesi grazie anche al lavoro di Amnesty International ma sono tanti gli spunti io chiamo qui al al tavolo Marina Boscarino portavoce nazionale
Lips scuola la legge di iniziativa popolare per la scuola della Repubblica la scuola che vogliamo faccio anche un invito insomma anche per stare nei tempi radiofonici visto che diciamo a parte il mio lavoro però tendenzialmente dovremmo anche mandare questa conferenza ma le frequenze di Radio Radicale magari insomma di essere un po'più sintetici si arrivava anche Giulia Rodano che si può accomodare qui
Al tavolo insieme a noi e Marina Brusca in ordine abbiamo detto punto abbiamo
Parlato del
Della rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale
Per godere appieno della libertà
Quella libertà che ovviamente va di pari passo con una formazione e con una a diciamo capacità di leggere il mondo sin dai banchi della scuola
Veramente il lavoro
Del dell'hip scuola di cui se portavoce nazionale è un lavoro anche qui molto territoriale molto legato a questa dimensione ed è qui che il messaggio di Calamandrei diventa in qualche modo anche ancor più universale perché quando si parla di ostacoli di ordine economico e sociale la grande emergenza che viene oggi ai nostri occhi e e l'istruzione
Perché a mio avviso c'è sempre e essi continua anche a battere molti colleghi lo fanno secondo me in modo anche sbagliato su questa la dilatazione sempre più grande se vogliamo tra coloro che in qualche modo riescono a leggere la realtà che non si confondono on line con delle notizie chi magari in buona fede
Diciamo o no propaga affiche news del cosiddetto analfabetismo di ritorno
Ma forse la vera questione sociale e politica invertire questo diciamo questa rotta ormai che c'è da tantissimi anni da decenni nel mondo dell'istruzione e qui Calamandrei ci appare ancora una volta non solo impeccabile ma anche strutturalmente capace di disegnare un futuro in questo
Per grazie prima di tutto per l'invito e voglio premettere che ho iniziato a fare l'insegnante insegno in un liceo classico italiano e latino manda sempre mi occupo di politica scolastica e le due cose sono state proprio contemporanee proprio leggendo Calamandrei proprio cercando di capire in particolare il senso del secondo comma dell'articolo tre
Cioè il fatto che la Repubblica che sia compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono lo sviluppo della persona che evitano il disallineamento determinato dalle diverse condizioni sociali degli individui a me sembra configurare in maniera proprio esplicita e concreta che uno degli strumenti il fatto che uno degli strumenti che la Repubblica in mano per svolgere questo compito sia la scuola pubblica
è di tutta evidenza che la scuola pubblica è stata nella normativa che ha sia determinata e che si è declinata almeno fino alla metà degli anni ottanta
Quello strumento concretamente perché in quella parte della nostra storia repubblicana noi abbiamo visto una serie di provvedimenti a cominciare dall'istituzione della scuola media unica nel sessantadue
Nel tutta la legge sull'inclusione degli anni settanta che poi confluita nella centoquattro del novantadue cioè una scuola veramente aperta a tutti due potevano entrare tutti l'unica scuola
L'unica istituzione scolastica europea che non preveda classi diverse e diversificate dell'alunni disabili ove ora alunni diversamente abili e tutti gli altri
Una scuola che dovesse configurare su tutto il territorio nazionale un sistema di istruzione omogeneo
Perché si determinasse dalla Sicilia fino alla Lombardia estrema impegni in virtù del principio dell'unitarietà del sistema scolastico che è proprio la garanzia per per tutte e per tutti di partecipare ad un sistema di istruzione che si configuri veramente
Come si dice con una pulire Madia che a me non piace che però efficace come ascensore sociale cioè la possibilità di attenuare quelle che sono le sperequazioni
Iniziali le differenze iniziali lady verze nascite attraverso l'emancipazione
Determinata da quella che Gramsci chiamava appunto la cultura emancipare il pesce alla cultura
Come strumento disinteressato di esercizio consapevole della della della cittadinanza appunto consapevole e concreta ora mi sembra che a differenza di quella normativa illuminata che indenne negli anni immediatamente seguenti la Costituzione ha cercato di concretizzare il dettato dell'articolo trentatré trentaquattro che nella sua il linearità dice delle cose essenziali su cui tra l'altro Calamandrei è ritornato in maniera spettacolare in particolare per quel che riguarda il fatto che enti e privati possano istituire scuole di ogni ordine e grado purché senza oneri per lo Stato
E cioè che il la scuola di tutte di tutti cioè la scuola pubblica
Sia lo strumento di cui tutti i cittadini devono beneficiare grazie alla fiscalità generale e che scelte diverse che pure sono garantite dalla Costituzione
Devono non essere determinate sulla base appunto delle nostre tasse della fiscalità generale sono delle scelte personali che sono praticabili appunto purché senza oneri per lo Stato
Ecco da questo punto di vista di tutta evidenza per esempio che la legge sessantadue del due mila cioè la legge di parità abbia configurato invece un'inversione di quello che era quella modello scolastico che appunto si determinava come laico inclusivo
Democratico
E pluralista altro elemento fondamentale quello della libertà di insegnamento cioè la possibilità di configurare ciascuna istituzione scolastica come il luogo del pluralismo delle idee
Quindi della dell'accrescimento e del favorire dell'alimento della coscienza del sapere critico analitico attraverso il quale poi andare a compiere delle scelte consapevoli siano esse scelte dal punto di vista della vita
Della dimensione diciamo privata dell'individuo sia della dimensione pubblica e collettiva ebbene anche io qui non mi voglio dire dilungare eccessivamente però è certo che tutta la normativa che seguita
Al dall'inizio degli anni novanta fino ad oggi voi sapete che la scuola è stata letteralmente bersagliata da riforme continue sono state riforme continua cioè ogni ministro che è arrivato
A sedere in viale Trastevere ha deciso di riformare la scuola sono state quasi sempre riforme in senso anticostituzionale cioè che hanno sono andate a come dire allentare il Progetto molto chiaro è molto preciso che veniva configurato nel secondo comma dell'articolo tre e nell'articolo trentatré e trentaquattro
Del della Costituzione italiana perché perché lì c'era un cessata in questo mi ricollego anche a quello che stava dicendo Enzo Di Salvatore prima
Un modello differente che ha orientato quelle riforme che non era più non è stato più da un certo momento in poi il seguire il dettato della Carta costituzionale ma è stato semmai quello di essere acquiescenti rispetto ad un primato dell'economia che ha egemonizzato le nostre vite del tutti i punti di vista e che quindi ha consentito anzi ha obbligato
Di ridurre anche il sistema di istruzione
Cioè questo appunto strumento che la bocche la Repubblica è in mano per rimuovere gli ostacoli
Ad una condizione di mercificazione assoluta ha prodotto di un sistema che pertanto deve configurare profitto ora io so dicendo in maniera provocatoria delle parole che come è di tutta evidenza nel luogo dove stanno delle bambine e dei bambini o degli stanno degli adolescenti informazione soprattutto persone che diventeranno che dovranno diventare dei cittadini ed esercitare la propria cittadinanza nella maniera
Più consapevole possibile appunto comprendendo che cosa sono i diritti che cosa sono i diritti civili che cosa sono i diritti sociali che sa di cosa sono i diritti dell'uomo è chiaro che è un atteggiamento di questo genere
Si configura in senso contrario pensate semplicemente come appunto il sapere disinteressato quello emancipata ante è Sempre più compresso negli spazi ristrettissimi e coercitivi
Delle va dei vari sondaggi dei vari test dell'INVALSI dell'INVALSI zonizzazione che al di là della polemica ideologica che in questo momento non è il caso di fare rappresentano appunto una a me è un modo di vedere intenzionale comprensione compressione degli spazi della della consapevolezza critico analitica delle persone
Perché perché perché perché non ci sia democrazia sufficiente per riconoscere quei diritti quegli spazi devono necessariamente essere compressi
Cioè il libero pensiero non deve più circolare in maniera semplice tu parlavi in maniera libera voglio dire tu parlavi appunto dell'analfabetismo funzionale noi secondo una statistica dell'OCSE siamo il penultimo Paese per analfabetismo
Funzionale siamo un Paese in cui i nostri studenti grazie sicuramente alle tecnologie ma anche razze sicuramente anche a quello che la scuola sta diventando non è più in grado di distinguere di di decodificare dei messaggi semplici
E voi sapete che per esercitare concretamente la democrazia ci vuole molto più che la decodifica di messaggi semplici ci vogliono delle abilità ci vuole una cultura ben più approfondita ci vuole una capacità di mettere in relazione informazioni e di sviluppare attraverso questa capacità di creare nessi
E connessioni il proprio pensiero autonomamente questo la cultura disinteressata cioè gli strumenti del dialogo educativo sicuramente che nelle scuole si deve tenere ma anche e soprattutto delle discipline di insegnamento
Nel pluralismo degli stili di insegnamento
Che la scuola pubblica aveva garantiti e che ha garantito i dal primo comma dell'articolo trentatré della Costituzione cioè l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento erano diciamo un uno strumento assolutamente fondativo da questo punto di vista che a poco a poco si sta smantellando concludo dicendo una casa che secondo me a fortissima
Valenza anche rispetto al famosissimo discorso di Calamandrei sulla Costituzione
In questi giorni si sta tentando forse l'ultimo
Disperato colpo di mano sulla sarà i danni della scuola pubblica cioè sono in discussione leggi regionali che prevedono la regionalizzazione del sistema di istruzione in virtù anche della riforma del titolo quinto del due mila e uno ebbene questo naturalmente renderebbe ancora più grave è la differenza tra le varie parti del nostro Paese
Non solo e non tanto quanto ha di integrità dei sistemi scolastici
Ma soprattutto quanto ad opportunità per gli studenti e quanto a possibilità di determinare appunto quella consapevolezza e quella coscienza che può arrivare solamente tramite la cultura
La regionalizzazione del Veneto della Lombardia e dell'Emilia Romagna
Lascerebbe le regioni più povere italiane sotto il ministero dell'istruzione avrebbero delle delle norme regionali ma che cotto canotto tutti gli aspetti i programmi scolastici per esempio
E quindi la cultura il tema della cultura nazionale e dell'identità nazionale
Dal dai programmi scolastici Hai emolumenti dei docenti tutto sarebbe sottoposto a questa regionalizzazione significherebbe sostanzialmente uno smantellamento
Della tutela dell'integrità di questo strumento per tutte e per tutti i cittadini italiani e quindi io questa la vedo proprio come una deriva pericolosissima coniugata tra l'altro al tentativo
Di togliere valore legale
Al titolo di studio che è un altro elemento importantissimo che metterà definitivamente le scuole gli istituti scolastici sul mercato in vendita
Naturalmente alla stregua dei migliori offerenti dei migliori finanziatori
E naturalmente della coercizione del pluralismo delle idee e della libertà
Di insegnamento allora concludo per un con una frase che adoro che largo Sempre Enzo ai miei studenti sappiate siamo al liceo classico Vivona nove leggiamo Calamandrei spessissimo io per fortuna
Stranamente grazie alla Gelmini ho avuto il privilegio di allontanarmi con una classe dall'insegnamento di italiano e latino altri anni o di poter fare gelo storia
Che è un mostro epistemologico che creava la riforma Gelmini inserendoci dentro anche però Cittadinanza e Costituzione la conclusione che in quelle tre ore o faccio storia e Costituzione
Purtroppo la geografia che disciplina fondamentale
Salta ecco io dunque
Volevo volevo semplicemente
Ricordare questa frase che mi ero segnato adesso nella confusione dei miei foglie non riesco a a ritrovarla però sostanzialmente Calamandrei
Ci dice
Vedete la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé la Costituzione è un pezzo di carta la lasciò cadere e non si muove
Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro combustibile bisogna metterci dentro l'impegno lo spirito la volontà di mantenere queste promesse la propria responsabilità per questo una delle offese che si fanno alla costituzione e l'indifferenza alla politica l'indifferenti Isma'che non è non qui per fortuna in questo uditorio eccetera eccetera
Questo concludo configura e questa la mia scelta di cui parlavo all'inizio
La professione dell'insegnante come lavoro più politico del mondo quando veniamo accusati ricorderete Berlusconi da Berlusconi tutti si sono esercitati ultimo Salvini sui professori politicizzati
E noi non siamo politicizzati noi siamo proprio operatori della politica e io rivendico fortissimamente questo ruolo proprio perché la funzione che noi abbiamo è quello di non far dimenticare questo tipo di messaggi non far dimenticare Ignesti della Costituzione l e le necessità che la Costituzione configura per il vivere civile
Non far dimenticare che due anni fa noi abbiamo vinto un referendum fondamentale in cui con un basta inizi
Si chiedeva di cambiare quarantasette articoli della Costituzione repubblicana siamo riusciti a sventare ma appunto come diceva
Enzo i settant'anni della Costituzione non sono stati celebrati
Come una vittoria del genere oltre alla dilapidazione che se n'è fatta avrebbe richiesto allora noi insegnanti militanti della scuola politico militante continuiamo a cercare di mantenere nonostante l'età
Questa funzione in maniera più o meno indefessa grazie
Grazie a Marina Boscarino e io chiamo qui sul tavolo Pippo Civati che
Dietro sopra accanto insomma
Ho detto chiamo sul tavolo pensavamo detto Salis sul tavolo
C'è un
Un capitolo di questo di questo libro che si intitola democrazia politica e democrazia sociale
Calamandrei scrive così attraverso la proclamazione di diritti sociali accanto a quelli politici la democrazia da soltanto politica che era si avvia a diventare anche economica cioè più vera e più piena democrazia coi il capitolo prosegue va avanti
In questo spazio Calamandrei appunto
Si trova ad immaginare l'evoluzione della democrazia perché ovviamente dice un esercizio iniziale quello che stiamo facendo quello che abbiamo ripristinato si dovrà poi
In qualche modo camminare verso altre forme
Ecco sembra che
Da un certo punto di vista questa cammino diciamo queste riforme questa aggiornamento della democrazia ad un certo punto si sia interrotto all'interno del nostro Paese
O forse secondo alcuni neanche mai iniziato ci sia in qualche modo fermati anche a quella a quell'embrione
E l'unione appunto tra i diritti sociali i diritti civili
E il diritto fondamentalmente a vivere un'esistenza degna autonoma da un punto di vista economico sociale e culturale oggi diventano le rivendicazioni di coloro che auspicano non ponti ma muri e allora questa è forse il primo corto diciamo non solo corto circuito ma la prima distonia che notiamo rispetto a certe rivendicazioni allora forse il compito di una certa politica oggi anche quello di fare ordine quello di fare un po'come
Calamandrei ci ha insegnato insomma
Seguire una linearità nel ragionamento per arrivare ad un aggiornamento di quelle conquiste Pippo
Sì intanto devo ringraziare Enzo perché in verità la strada che indica questo testo è molto utile sarebbe molto utile se ci fossero vecchie ad ascoltarla per le ragioni che erano nella tua domanda noi siamo in un'epoca in cui i diritti civili diritti sociali sono contrapposti più o meno da tutti se ci pensate da quelli che stanno un po'giocando con il fuoco negando i diritti umani e poi ci tornerò perché sono su quella giornata un po'invita alla riflessione
E anche però da chi difende non astrattamente la democrazia ma si dimentica del dato sociale mi paiono due errori il primo il più odioso diciamo Enti partico per quelli come me però devo dire che anche nel campo progressista una riflessione
Più vigorosa sulla democrazia sostanziale manca da troppo tempo insomma questo è uno dei grandi problemi
Non la domanda consolidato che mi hanno chiesto come sta al PD io non riesco più a venirne fuori giuro che avevo deciso di chiudere con quella storia ma non è un caso che la riflessione un po'ombelicale sulla sinistra diciamo si perda su quell'aspetto è in realtà la contrapposizione è terribile questo testi Calamandrei ogni riga c'è la rimanda indietro e civili invita riflette la contrapposizione tra diritto politico umano esercizio la democrazia una parte e questioni sostanziali ed economiche sociali
Eh già il problema di questi epoca secondo me
Anche perché mica negando un pezzo scendendo insomma si fa del male alle persone né da una parte c'è a rischio l'autoritarismo che viene considerato accettabile
Fa un po'impressione immaginare come se fosse rovesciato no che noi stiamo parlando di un testo scritto tra la fine della seconda guerra mondiale
E la firma la l'elaborazione e la firma dalla Costituzione abbastanza impressionante pensare come stiamo facendo un percorso all'indietro dal punto di vista i diritti
Dall'altra parte
Quella frase che anche Enzo della sua introduzione recuperava della fame deve fare riflettere su che cosa significhi davvero l'esercizio della libertà
Verso insomma il tema delle concentrazioni economiche quindi la questione essenzialmente liberale male che la questione disuguaglianze se vogliamo parlare con un linguaggio più tradizionale della sinistra
Detto questo la cosa che mi impressiona di più se posso uscire un attimo dalla tua domanda è il fatto che tutta questa riflessioni Calamandrei
Ha una potenza straordinaria al turista storico cioè a una prospettiva che è una cosa che ricorre spesso negli scritti Calamandrei cioè l'idea che sia una polemica con il presente la Costituzione l'idea che ci sia un diritto del futuro no un una storia dei diritti in evoluzione anche questo
Mi pare molto attuale nel fatto per il fatto che non lo è assolutamente cioè di futura è completamente sparito come Dini come questione come l'evoluzione spesse sparita cioè noi ci basiamo sempre su un su un presente che si consuma no parole evangelica quali consumarsi che però forse fa riflettere anche da altri punti di vista
Questa prospettiva è fortissima di questo testo di cui tra l'altro invito la lettura non non ho visto il manufatto diciamo gravi bisogna fare in modo che tutti ce l'abbiano perché è davvero un testo molto prezioso
E ovviamente
Questo fa pensare anche alla chiusura prima si scherza sulla geografia però non è un caso con isolamento buddista storico sia anche un isolamento dal punto di vista geografico in questo testo Calamandrei ovviamente richiama commentando Ruffini l'isolamento costituzionale quell'idea autarchiche anche sul versante della propria costruzione dello Stato e del partito della politica dalla sì della non più democrazia
Anche su questo è un invito a riflettere e poi da ultimo secondo insomma della mia percezione sensibilità e fortissimo casse di Renzi Calamandrei di parlare di questi elementi come elementi universali più si sposa con la giornata di oggi perché perché anche sulla questione della Libia nel Mediterraneo al di là delle controversie Poli politiche che potremmo stare qui tutta la sera a parlare anche di responsabilità personali è perché poi che ha fatto il ministro dell'Interno ad adesso ma anche prima insomma ha delle responsabilità molto dirette però la cosa che a me colpisce tantissimo
E che la nostra Costituzione queste pagine Calamandrei che in qualche modo la introducono ha un valore universale non è che si applica solo all'Italia i suoi confini poi voglio dire a questo punto dall'altro la Libia un nostro confine quindi è un po'italiana no e non voglio ovviamente riecheggiare fasti non certamente i miei diciamo è la storia patria
Perché non si l'articolo dieci lo è oltre all'articolo tre comma due certo tutti l'avevamo moltissimo ma anche l'articolo dieci
Spiega che noi dobbiamo ospitare le persone perché la nostra Costituzione proiettiva su di loro cioè chi non ha le condizioni che abbiamo noi deve essere una nostra preoccupazione quanto meno questo mi impressiona perché come sparito come freddamente
Dai Inda i nostri orizzonti oggi Mauro Biani fa una vignetta fantastica dicendo che non ha diritti disumani siamo fortissimi
Ed è davvero l'impressione che abbiamo tolto
La GTV e che qualifica la la cosa più gli altri cioè noi non parliamo più di essere umani questo non sono persone
Guardate che il punto è abbastanza somma far venire in mente storie terribili però non le consideriamo davvero persone è come se avessimo definito un limite al nostro alla forza Codella nostra costituzione cioè la costituzione funziona fino al dove arriva al nostro naso fino a dove arrivano i nostri interessi ecco su questo
Io ho davvero concludo su su un invito a prendere a rileggersi questi io ritengo spesso dico Calamandrei ma non possono cioè tutta questa roba poi l'abbiamo perduta
E non la consideriamo più vitale e peraltro uno dei crimini della politica italiana aver dimenticato quegli anni e quella sta non solo la del celebratissimo trent'anni magari ma non avere avuto cura di tradizioni minoritarie rispetti i partiti di massa figure molto particolari che avevano un punto di vista imminente ecco quindi è davvero per me un piacere consiglio di condividerlo con una lettura sempre valida insomma che parla di oggi ahimè rovesciando i contenuti e i punti di vista grazie
Grazie a
A tifosi latitanti e anche qui gli spunti perché ovviamente voi
Diciamo questa a tavola è anche un una sorta di laboratorio intorno al pensiero di Calamandrei rispetto anche a questo libero visto che ogni protagonista poi ha una storia personale una storia politica che ovviamente sintetizza un po'
Tutto quanto questo avvenire dei diritti di libertà adesso do la parola Giulia Rodano nella Casa internazionale delle donne perché in in questa fase storica assistiamo anche alla
Colpevolizzazione
Volontà di chiusura
Tentativo di ostacolo non solo ai diritti intesi come principi non negoziabili ma anche a ai luoghi dove questi diritti si esercitano insomma chi vi parla diciamo
In piena battaglia per non chiudere e quindi esatte fondamentalmente poi vedete che il destino dei posti liberi è sempre quello di essere a rischio
Ora di queste ore di quell'altro regime perché insomma fondatore di Radio Radicale coi lui diciamo Marco Pannella li assimilava tutti a un unico regime
E questi ecco Giulia Rodano ci porta non solo l'esperienza della Casa internazionale delle donne ma ci porta anche
Un un pezzo del del cammino intorno a all'estensione di questo orizzonte dei diritti allora
Un ascoltatore l'altro giorno ha chiamato un filo diretto che diceva non se ne può più si fa ogni giorno più difficile questa cosa dei diritti dalla dice facciamo ogni giorno sempre più faticoso dice non ce la faccio più vado in vacanza
Colui detto buoni vacanze però
Ecco diciamo c'è anche una sorta di di stanchezza rivolte neri nel proteggere nell'accudire nel
In qualche modo fare muro e farete allora forse questa lettura può anche attenuare quella stanchezza perché forse ci aiuta anche a non sentirci e non sentirsi così soli
Sì dunque io intanto ringrazio anche per l'invito perché diciamo noi abbiamo un enorme bisogno di sostegno e di raccontare
Di non essere di non sentirci Soleo soli insomma in appunto in questa battaglia che diventa veramente defatiganti
E devo dire che questo naturalmente nel Calamandrei del quarantasei
Diciamo i diritti delle donne non ci sono nei forse ci possono essere anche se nella Costituzione Point parte ci saranno e e tra l'altro forse se Calamandrei scrivesse oggi direbbe che la Costituzione ha consentito lo sviluppo dei nuovi diritti e l'affermazione dei nuovi diritti d'altra parte noi abbiamo no la storia delle dei settantenni degli a diciamo degli anni della Repubblica costituzionale sono la storia della sanzione dei diritti delle donne
In genere costruiti dal conflitto dai movimenti e dalle sentenze della Corte costituzionale cioè l'elemento cui poi i diritti sono diventati giuridicamente fondati quelle delle donne passano attraverso sentenze della Corte Costituzionale pensiamo alla questione degli anticoncezionali ad intervalli anticoncezionale pensiamo all'apertura delle carriere
Alle donne c'è tutta la storia di questi anni è costruita sulla base della battaglia delle donne per affermare i loro diritti poi però un attimo così perché quando si parla di donne era così e dei diritti assume una cara una connotazione diremo di genere diciamo si è ed essa e e e e diciamo il tutta costruita sulla sanzione giuridica di questi diritti che in genere si sposa con grandi momenti di svolta deve di apertura democratica
Pensiamo al divorzio pensiamo al referendum sulla cento sulla questione della della della della
E del la del dell'interruzione di gravidanza dell'auto altri principio straordinario di sanzione come giuridica del del principio di autodeterminazione ed è un punto diciamo di innovazione straordinari anche da un punto di vista giuridico
In realtà le donne diciamo questo dicevo sono proprio fisicamente l'espressione del compito del conflitto
Conflitto ho necessità come dice Calamandrei di mediazione lì bisognerebbe sapere capire se questa mediazione sufficiente è possibile
Tra diritti sì diciamo tra diritti sanciti e possibilità di esempi di esercitare il diritto
Le donne lo sono proprio in corpore vili
A differenza diciamo di altri diritti sociali nelle donne è proprio la fisicità del corpo propone la questione nel senso che se noi facciamo norme uguali per uomini e donne noi determiniamo discriminazione
Basta pensare ai cicli di vita
Basta pensare al al fatto che le donne hanno cicli di vita definiti a differenza degli uomini
A che le donne hanno o una come dire fisicità della propria esistenza che determina la loro vita pensiamo al rapporto tra maternità e lavoro per dirne una quella che viene chiamata la doppia presenza femminile
E non a caso e quindi quanto la famoso principio liberale lo Stato non entri in camera da letto in realtà si è insufficiente a disegnare questa perché in camera da letto avvengono cose che hanno conseguenze
Sociali e giuridiche diciamo così primo molto rilevanti in particolare lo hanno per le donne lo hanno avuto per le donne
E non a caso oggi le donne sono ad un tempo pietra d'inciampo e pietra dello scandalo praticamente in tutto il mondo
Se voi basta diciamo guardarsi intorno per rendersi conto che la e oggi le donne sono peraltro ovunque collocati trae le protagoniste dei movimenti di vi comunque dei conflitti
Sì pensate a Roma Torino
I i Giletti vigile gialli francesi ci sono donne che come dire
De pongono la questione della vita quotidiana giusto o sbagliato ecco adesso io non non so facendo una questione di merito pongono la questione vita quotidiana come elemento di torna a cui però deve girare la la sanzione giuridica
In fondo si forse Calabresi delle tre parole della rivoluzione francese mi ha molto colpito da Cino che fa Calamandrei alla alla dovuta alla Costituzione da ridire Allam documento francese del quarantotto ottocento
Sulla questione del chiudi fraternità atti ecco delle tre parole della riduzione francese le donne sono state portatrici
Del terzo elemento che nelle ultime francese era la fraternità che le donne hanno costruito con la sorellanza no col prendersi cura a condizione di una è la condizione di tutte
Cioè questo elemento diciamo che proprio modifiche esposta la dimensione la dimensione di di ora tra l'altro tra le donne questa dimensione sta da sempre molto viva pensiamo soltanto alla disco la la distinzione tra di tipo libertà da lo Stato o no e lo Stato che si deve prendere cura
Le due i due elementi pensiamo alla discussione sulla violenza sessuale
Alla procedibilità d'ufficio la querela di parte
Se e e alla necessità che ci fosse una capacità di essere protagoniste delle vittime tra virgolette o alla necessità della tutela e così anche quote non quote azioni positive sì o no le quote riservate sì o no nelle donne c'è sempre questa continua tensione che è proprio se vogliamo la tensione tra i diritti civili e tra i diritti
Egli e l'esercito ritira dei diritti
Come diciamo è di grande l'il rischio per le donne
Diciamo così dello svuotamento
Baccalà manda in questo libro che secondo me utilizza questo testo che è bellissimo io vuole tanto io stesso cose sull'abbiamo noi di una nostra generazione hanno succhiato col latte della madre ma e lui parla di discredito delle libertà borghesi a un certo punto lui dice come è possibile che dopo le due costituzioni democratiche del dopo la prima guerra mondiale
Ci sia stato il rinculo spaventoso che poi portato al fascismo nazismo
E li pone la questione del discredito delle libertà borghesi cioè il la democrazia di Berardi o comunque le costituzioni liberali non sono stati in grado di essere efficaci nei confronti dei nuovi diritti
Qui c'è un punto per tutti ma per le donne molto significativo io faccio solo un esempio l'ultimo
Vedo che si discute in finanziaria della possibilità per le donne di lavorare donne incinte lavora fino al nono mese
Questa viene considera a b caschi da un'opportunità
Non abbiamo idea di che cosa significa per una ragazza precaria che già al problema di farsi rinnovare contratto nella perché vuol dire questa libertà
Sì voi sì diciamo ecco io però per esempio nel dibattito pubblico non sento qualcuno che dice scusate ma
La rigidità
Delle norme ogni tanto tutela dei deboli se io consento alle donne di lavorare fino al nono mese noi avremo una strage dal punto di vista del diritto delle delle lavoratrici madri
E così vale per acché vale ed è valso per tante altre cose bensì tutta al diritto del lavoro
Tutta la diciamo l'affermazione della precarietà come valore perché questo poi di questo si tratta dell'essere imprenditori di se stessi non a caso imprenditori non imprenditrici di se stesse ecco
Si trasforma per le donne in una di mitigazione della loro della loro possibilità di esercitare i diritti perché vuol dire meno tutele meno possibilità di garantire il lavoro di cura per esempio la questione dei congedi parentali per uomini Mangelli parentali per cui non sono la suddivisione del lavoro domestico la sottrazione del sono un valore per i maschi che recuperano una parte in una dimensione di vitali normalmente non conoscono viene negato Sellani che hanno verso Dio
E però naturale la pare ecco facciamogliela provare
Io introdurrei un congedo obbligatorio
Un cognato obbliga Matteotti
Sostitutivo ma obbligatorio vale adesso queste sono comunque il rischio dello svuotamento diciamo così delle libertà borghesi molto forte e io penso che qual è lo strumento per evitare lo svuotamento e qui diciamo Brugola prego racconta brevemente la storia della Casa delle donne
Ma se la casa di donne questa noi da trent'anni teniamo in piedi un bene pubblico che il Palazzo del Buon Pastore lo teniamo in perfette condizioni
Da in perfette condizioni aperture utilizzabile gestibile chiunque ci sia venuto lo puoi dire eroghiamo servizi
E siamo nuovo di incontro di costruzione di libertà
E senza costare un euro a nessuno tranne a chi ci sta tranne che ci sta dentro senza costare un euro alle istituzioni pubbliche non riusciamo a pagare tutto il canone di novanta mila euro l'anno questa è la situazione
Calamandrei avrebbe detto con le disse con Danilo Dolci dov'è il reato dove sono i colpevoli
Dov'è il reato qui
Chi ci guadagna io faccio sempre l'esempio
Della differenza che c'è tra il buon pastore Palazzo Nardini a Palazzo Nardini andavano le donne furono mandati via e predoni occupare un po'un pastore Palazzo Nardini è abbandonato svenduto
Buon pastore aperto ci si può andare
Dove ha guadagnato la comunità e lo Stato dove hanno guadagnato su Palazzo Nardini o sul buon pastore
L'idea per Rocchi la legalità e asta
Tale totalmente astratta dalla dimensione concreta della vita sociale della sua della promozione sociale e del sostegno cosa che Calamandrei pone come questione centrale questa idea produce mostri
Come produce il fatto che la gente affoga nel Mediterraneo
Però siccome noi non la vediamo siamo contenti perché diciannove
Si riducono gli riducono gli sbarchi quindi abbiamo salvato la legalità nessuno entra illegalmente in Italia
Mettiamo tutti contenti e così via appunto le donne possono lavorare fino al nono mese e poi certe di è garantito il diritto alla maternità peccato che non ti dirò nel contratto di lavoro e così e e così via oppure garantito il diritto all'integrazione nelle scuole
Dei bambini diciamo non non italiani che però balli per tutti i rimbalzi per cui si dall'INVALSI sia i bambini dove ci sono venti ragazzini lo so perché venti bambini diciamo non non di non non non come si dice non autoctoni insomma non di lingua non di lingua madre italiana e scuole invece dove non ci sono fare la Spears dare le stesse gli stessi questionari a scuole attua a scuole così spaventosamente diverse e legale ed è profondamente ingiusto ecco io penso che oggi questa idea che purtroppo è molto diciamo passa per essere un idea di che di rivoluzionaria no attraverso essi dea della legalità
No si dà l'idea che si cambia rispetto al passato noi rischiamo di creare veramente e drammaticamente il discredito delle libertà borghesi solo che questa volta di libertà non sono borghesi ma sono quelle della Costituzione repubblicana
Io penso che noi noi siamo in trincea difenderle e spero che
Ci resteremo in parecchie non andremo in vacanza
Grazie grazie Giulia Rodano
Allora Silvia Calamandrei un po'riunendo anche vari pezzi degli interventi dei vari suggestioni
Sembra insomma che un grave una grave gabbia rispetto ai ai diritti alle libertà sia in qualche modo innanzitutto la retorica intorno a questi e ma soprattutto la retorica che viviamo in questa fase storica Giulia Rodano raccontava della Casa internazionale delle donne Pippo Civati
Società politica Marina del mondo della scuola c'è una retorica intorno al luddista ma retorica intorno alla legalità una retorica della maternità questa cosa è incredibile nel senso abbiamo diciamo si ritorna quasi a sentire lecco di campagne tipo l'oro alla patria e i figli alla patria e poi appunto si va al lavoro fino al nono mese nel in questa manovra non è stato spostato un euro poi per diciamo per gli asili per tutto coloro che certe che tutti per tutti coloro che tra l'altro non riescono a conciliare con quel welfare familiare
No alle le la possibilità di mettere al mondo un figlio di fare una famiglia di esaudire proprio i loro sogni c'è una retorica dei diritti perché in qualche modo anche il concetto di diritto secondo me viene di diritto e di diritti viene rovesciato adesso va molto in voga il diritto alla difesa personale no
E spacciato per una per un diritto indiani è labile dell'uomo del proteggere la propria casa le proprie i propri beni
C'è la retorica della paternità rimane io e Pippo Civati dicevamo fateci sperimentare
Il congedo parentale però diciamo in qualche modo il governo dei padri questo no siamo passati dei padri costituenti ai padri e basta ecco
E quindi in tutto quanto questo sembra ma essere intrappolato in questa gabbia retorica in questo momento storico proprio l'idea stessa dell'avvenire di questi diritti e di queste libertà
Allora
Come possiamo anche lo chiedo Silvia che nell'arco di questi anni ha teso anche un'operazione di cucitura rispetto all'opera di Calamandrei la la portata insieme a tanti
All'interno del del dibattito pubblico sempre prima Giulia Rodano diceva ci siamo cresciuti la mia generazione insomma
Ha conosciuto grazie a tante iniziative Calamandrei e questo punto forse è uno dei valori più grandi è uno dei valori da cui non dico ripartire perché voi qua si parte sempre da qualcosa quando si deve in qualche modo rinnovare il dibattito però forse rompere questa gabbia fatta di retorica rompere questa gabbia fatta di
Di sostituzione vera e propria
Forse un punto di partenza per tornare a a strutturare un discorso pubblico che questi diritti e queste libertà diventa veramente al centro
Ma guarda pensando a questa gabbia retorica di cui parlavi mi viene in mente
Una operazione retorica che è stata fatta anche il riferimento è Piero Calamandrei
Nell'utilizzo dello slogan allo Stato siamo Noemi che ha caratterizzato soprattutto agli inizi questo governo ha più la sua parte grillina che la sua parte leghista
è il titolo di un'antologia di Calamandrei che curata
Da Giovanni De Luna in cui si parlava del Calamandrei come base la della religione civile e era stato scelto questo titolo che io peraltro o ritenni Umbrella vivamente inopportuno perché in Calamandrei non c'è un'idea di democrazia diretta e non c'è questa idea che poi viene utilizzata da un Ministro della Repubblica come io sto parlando per i sessanta milioni di italiani cioè questa identificazione immediata tra stato
Ciascuno questo diciamo idea anche il fascicolo una di democrazia diretta di retorica diciamo in cui ciascuno diciamo apre bocca gli dà fiato ora è molto opportuno diciamo l'edizione di questo piccolo volume di Calamandrei che ha curato Enzo Di Salvatore che lo sta portando in giro
In tanti luoghi d'Italia e questo è il la cosa più importante poi la diffusione anche capillare di una di una riflessione è molto opportuno presentarlo oggi in questa giornata che richiama la Dichiarazione dei diritti
Universale del quarantotto
E che ricorda una stagione in felice della nostra diciamo ricostruzione
Materiale e civile del nostro Paese in cui appunto Calamandrei scrive una serie di testi che sono pieni anche di speranza di proiezione verso l'avvenire sono testi che si collocano tra il quarantaquattro e quarantasette e che sono anche un tornante del suo pensiero perché passa diciamo da una riflessione più legalistico di riferimento alla legalità
A una riflessione di intreccio tra i diritti sociali e diritti politici che appunto si riflette in questo in questo piccolo testo un omaggio a Ruffini che era stato tra i pochi non
Che non avevano partecipato al giuramento per il fascismo Ruffini maestro ad esempio di Galante Garrone ori Giorgio Agosti che fece erano o giovanissimi una manifestazione per difenderlo dagli attacchi fascisti dopo che appunto la sua il suo insegnamento la era stato contestato all'Università di Torino proprio perché si sottraeva all'adesione al fascismo quel Galante Garrone che ha scritto una biografia di Calamandrei che abbiamo presentato una settimana fa a Ravenna in occasione del anniversario della liberazione di Ravenna insieme a Tommaso Montanari e rifletteva amo proprio su come diciamo Galante Garrone un azionista torinese fosse stato tra i continuatori anche coloro che erano stati capaci come Bobbio come Agostini altri anche di elaborare di diffondere il suo pensiero di evitarlo di cura nelle opere e di far vivere quella rivista il punto è che è sopravvissuta
E che tuttora che tuttora esiste nel libro di Galante Garrone a un certo punto veniva richiamato proprio dei momenti di di amarezza di sfiducia che Calamandrei viveva sotto il fascismo
Discutendone con altri amici antifascisti russe Croce
Sul fatto che poi la storia non è sempre lineare in avanti cioè a volte c'era con sgomento sic constatava l'arretramento terribile
E allora quando io penso a quel discorso a ai giovani del cinquantacinque
E penso diciamo la sua voce che risuona ancora e momenti in cui si intensifica sicuramente si intensifica nel momento in cui parla dell'articolo tre e dice rimuovere gli ostacoli e lo ripete due volte a rimuovere gli ostacoli fra qualcosa veramente di di spinta in avanti ma c'è un momento in cui la voce gli si spezza quando sta parlando ai giovani
Controlli indifferenti Isma'
Sulla
Sulla sulla libertà alla libertà che quando viene a mancare da un soffocamento e che lo dice io mi auguro ellissi si spezza la voce che voi non abbiate mai
A vivere un momento del genere perché appunto diciamo la sua generazione valeva
Vissuto diciamo il crollo di speranze che poi nei primissimi anni Venti insieme Rosselli insieme a Gobetti ad altri c'erano stati anche dei primi momenti di
Speranza di riforma dello Stato liberale in senso in avanti che furono interrotte poi diciamo dall'avvento del fascismo allora diciamo quel quell'appello contro l'indifferenza la politica che forse il il punto su cui in questo momento ci troviamo più diciamo a
In difficoltà cioè a a capire come diciamo si rimuove una partecipazione a una una cultura di partecipazione che appunto non è la fascino neri e della partecipazione in Rete
Ma è una partecipazione democratica a cui la scuola appunto organo fondamentale quel Calamandrei della Costituzione in quanto scuola di cittadinanza sia di formazione dei cittadini che di selezione della classe dirigente
La scuola diciamo dovrebbe
Essere il momento fondante podi creazione di questa partecipazione e di questo diciamo superamento delle degli ostacoli
Rispetta gli interventi che ci sono stati
Sono stata felice di tante i tanti riferimenti al pensiero di grande sulla scuola
Mi fa piacere segnalare che è stato di riesce recentemente ritrovato un intervento perché Calamandrei non finisce mai di stupire di anticipare una nel una sorta di Nostradamus come come fu detta la profezia di Calamandrei sulla scuola pubblica anche il dovuto venne presentata e io ero un po'perplessa Giovanna anche si può friggere qualcosa degli anni Cinquanta eppure diciamo l'editore spesso quando lo pubblicammo con De Mauro disse ma non c'è nessuno che in questo momento sia in grado di parlare in questo modo di fare questo discorso
Comunque volevo dire che è stato ritrovato un discorso del cinquantacinque a Trento non occasione di un convegno che si tre N proprio in Trentino
Sul problema del regionalizzazione dell'insegnamento
Perché diciamo la regione autonoma del Trentino cioè aveva adottato delle disposizioni
Diciamo che valorizzava nel localismo in qualche modo e su questo Calamandrei fu molto fermo
A insistendo sul carattere unitario della scuola come momento di formazione della cittadinanza e della nazione e diciamo
Mettendo in guardia da derive
Particolaristiche localistiche è un testo che appunto con il movimento di educazione cooperativa pensiamo di evitare abbrevia
Mi fa piacere ricordare anche che nel il quarantotto è anche l'anno o in cui esce la cui il progetto preliminare di costituzione mondiale
Scritto da Borgese da altri democratici americani che Calamandrei traduce
Cura assieme a Thomas Mann in una edizione italiana
A sottolineare diciamo ingresso è stato detto la nostra Costituzione non è una Costituzione così isolata diciamo è fondante di una comunità e diciamo i nostri la nostra elaborazione dei diritti sia intrecciata con quello che era diciamo una spinta verso la la la costituzione ed anche di organismi sovranazionali
Non solo a livello delle Nazioni Unite ma anche del e la comunità europea sono gli anni del federalismo sono anni di grandi proiezioni
Diciamo che vanno al di là dell'identità e anche su questo terreno dobbiamo stare molto attenti perché stiamo assistendo a una regressione grave
Aggiungo a proposito del femminismo che non si può considerare Calamandrei un campione di questo diciamo su questo
Queste tematiche anzi segnalo che professor Bruno Cavallone che è un grande civilista ma è anche una grande appassionato di fumetti
Nell'ultima tradotto i fumetti per Linus dei Peanuts per esempio un diciamo eminente giurista ultraottantenne
Accurato come regalo natalizio nella sua rivista di procedura civile che è una rivista che anticamente fu fondata da Carnelutti Calamandrei spesso eccetera e che adesso Cavallone dirige
Fa un ha scritto un piccolo saggio su un una favoletta antifemminista di Calamandrei scritta per il Corrierino dei Piccoli
Nella negli anni dieci
Intero ma ventenne insomma e diciamo ci siamo immaginati in un dialogo tra me Cavallone che forse la fidanzata e poi moglie Arda sia stata diciamo l'artefice del fatto che non venne pubblicata nella raccolta delle delle favole di Calamandrei una pensati la intitola una favola censurata e ci si domanda no chi l'abbia censurate chi non ce l'abbia fatta pubblicare forse la la fidanzata e moglie perché effettivamente diciamo in una in una sua lotta di tre principesse contro la strega valorizzava le virtù più femminili rispetto alla combattività o alla Sapienza che riteneva in a Canino appropriate in una donna
Quindi diciamo quella che vinceva era quella più diciamo accudendo intere e più attenta alla cura piuttosto che alla all'affermazione dissi comunque questo diciamo è un aggiungo che è un momento felice per la circolazione di opere conoscenza di Calamandrei mercoledì abbiamo al Consiglio nazionale forense anche un una presentazione di un la raccolta di saggi attorno al ruolo che Calamandrei ebbe nella lavorazione del codice di procedura civile e del quaranta la sua il suo rapporto con con grandi la biblioteca a di Montepulciano custodisce gli affetti molta documentazione che viene e valorizzato in queste pubblicazioni e in qualche modo sono grata che venga ringraziata nella nella pubblicazione di di Salvatore delle Galad edizioni una un librino veramente prezioso e che mi fa piacere che circoli insieme alle parole in Rete riprese in tante diciamo in quella famosa registrazioni cetra
Che ancora diciamo conserva la voce di Calamandrei
Grazie Silvia Calamandrei e Rossella Muroni
Indichiamo tra l'altro ad avvicinarsi anche il professor Serio mangerà medi per concludere questa diciamo questo nostro incontro
E
Prego
Sì sovvertendo diciamo l'ordine classico volevo prendermi cinque minuti per raccontare perché io Enzo abbiamo pensato questo appuntamento
Spero che si sia se siamo stati bravi si è capito nello svolgimento della chiacchierata che abbiamo fatto pranzano quando Enzo ha iniziato a diffondere in rete questo suo lavoro ci siamo scritti io da neodeputata ho raccontato la preoccupazione con cui vivo ogni singola seduta collettiva in quell'aula sarà perché avevo un'idea diversa di quello del lavoro che si svolgeva nell'aula piccoli guarda e sorride amaro fa
Però avevo un'idea diciamo legato molto alla funzione di quel luogo
E soprattutto attribuivo attribuisco tuttora quel luogo naturalmente una funzione precipua che parte dalla Carta costituzionale e che a quella carta dovrebbe far fede Sempre e comunque quindi in questo diciamo distanza tra quello che alcune volte le mie orecchie sentono in quella Sala l'ultima insomma
L'approvazione del Dl sicurezza che palesemente anticostituzionale male affermazioni che vengono spesso fatte in quell'aula che non tengo nessun conto quello descritto nella Carta costituzionale arco
Io personalmente ma come come dire si si si evince anche dalle tante presentazione che questo libro sta avendo sul territorio colto l'urgenza di rimettere al centro
Nel mio piccolo naturalmente grazie al lavoro straordinario di anzi di Salvatore il pensiero di Calamandrei perché questo è quello che accade nell'aula di Montecitorio ma insomma sentire anche nel paese
Quando tu parli dalla della costituzione dei valori costituzionali spesso quasi sancì un fastidio no una repulsione quando tu
Affermi che ci sono dei diritti che non possono essere assolutamente messi in discussione questa distanza tra il valore della Costituzione e poi la percezione che invece nel Paese sia quanto meno
Come dire non voglio troppo generalizzare però sicuramente alcune cose che stanno accadendo appunto dal fatto che muoiono le persone in mare nessuno si preoccupano di di questo o appunto si inneggia alla sicurezza
E arriverà presto in Aula
Il Dl sulla sulla legge sulla legittima difesa
Quello che è accaduto sul decreto sulla corruzione cui io credo che ci siano dei fenomeni che stanno che arrivano in aula sotto forma di decreto legge ma arrivano con una spinta è una richiesta popolare
Ed è difficilissimo dimostrare rispetto a questa spinta a questa richiesta popolare e populista noi diremmo che invece quello che si sta mettendo in discussione sono la base stessi fondamenti della Costituzione peraltro io voglio ringraziare Massimiliano Coccia radio radicale per essere qui con noi
Uno dei diritti che si sta mettendo io credo in discussione quella l'informazione Lullo accennava prima ma nella legge di bilancio la possibilità di continuare a svolgere un ruolo fondamentale prezioso da parte di Radio Radicale quindi raccontare la politica di questo Paese che cosa accade nelle Aule parlamentari
Creare questo rapporto trasparente di voci dal Parlamento fino alle persone è messa a rischio da dimezzamento dei finanziamenti che vuol dire chiudere Radio Radicale ecco credo che sia sono tanti diritti che si stanno colpendo tutti contemporaneamente
Io temo nell'anno in cui nella non consapevolezza generale e con un'idea che si sta diffondendo nel Paese per cui diritti si affermano comprimendo quelle di quelli di altri
Per cui appunto le unioni civili non vanno fatte perché se due persone dello stesso sesso Siss non si sposano qualcosa viene tolta a me le persone che arrivano dal mare non vanno non vanno accolte perché mi possono togliere qualcosa
è giusto colpire i bambini non nati in Italia nelle scuole perché tolgono qualcosa in miei figli mentre la Costituzione si insegna esattamente il contrario allora io credo che quello che noi dobbiamo fare innanzitutto è un grande lavoro
Culturale no quasi rimetterci in moto rimettersi in viaggio perché diritti che pensavamo acquisiti è realtà
Non lo sono affatto e per questo con mezza abbiamo pensato sì partiamo dal libro però indichiamo delle persone che in questo momento stanno facendo delle battaglie concrete ed esposte su questi diritti al rischio e quindi ne aumenta la presenta di Massimiliano Di Pippo crea questo lavoro questo libro straordinario che a voi sapete
La battaglia di Lips scuola la Casa internazionale delle donne testimonianze che potessero raccontare la lotta dei diritti che deve riprendere ma vigore perché i diritti sono in discussione e la Costituzione purtroppo non basta perché essa stessa dileggiato a partire dalla riforma mancata ma insomma io ho sentito un non di quel partito giovane dirigente di sinistra dire che insomma il gioco sarta era un'ottima riforma è che il problema che non possiamo fermarci davanti a una carta scritta settanta anni fa le cose possono essere cambiate
Uno tentenna dice c'è qualcosa di profondamente sbagliato in tutto questo ne dobbiamo rimetterci in marcia volevo ringraziare il professor Serio mangia Melli per essere qui con noi affidiamo a Luís le conclusioni Anzio Viani
Qui vicino a noi veramente voglio ringraziare Enzo perché mi ha dato questa opportunità di portare il libro
A Montecitorio e io credo che sia una delle cose
Fondamentali se arrendere di nuovo questi luoghi dei luoghi in cui si fa anche confronto culturale certo con grande fatica oggi era anche una giornata complicata perché il Parlamento ha lavorato il sabato e domenica quindi oggi non erano presenti molti parlamentari io temo che non siano molti parlamentari consapevoli del fatto che devono riprendere a studiare
Si devono riesce
Per esercitare sui diritti quindi Grazia denso perché mi ha dato la possibilità di farlo ammette prima
Io prima di di lasciare la parola dal professore
Diciamo vorrei ringraziare Rossella Muroni per per questo ma anche diciamo per per il per il suo lavoro quotidiano perché diciamo dall'altra parte
Io diciamo passo anche dei giorni tumulato in studio a ad ascoltare continuamente lei sedute nella Camera del Senato delle commissioni
E diciamo al di là del ruolo istituzionalmente importante che ci contraddistingue la cosa che ci tengo coi a sottolineare per quello che riguarda insomma la parte relativa ai nostri tagli diciamo io in tanti in questi giorni mi hanno scritto soprattutto colleghi scrittori autori insomma e mi occupo di diciamo in particolar modo di cultura radio radicale mi ha detto dice ma dice sempre occupato no chiaramente la preoccupazione personale perché si chiude una radio diciamo bisogna trovarci un altro lavoro ma e io lo diciamo pur sforzandomi di di preoccuparmi di questo diciamo da un lato vi sento un po'cretino dall'altro insomma ne sono contento in realtà di una preoccupazione molto più grande diciamo petto di
Per chi ci ascolta e per questo Paese perché sostanzialmente
La cosa che che vedo che ascolto ogni giorno come un mantra
Ascoltando le sedute della della Camera e del Senato e proprio la destrutturazione di tutto questo lui diciamo entra in ballo un filosofo come Derrida per raccontarci la destrutturazione
E e quindi ecco diciamo questa destrutturazione in molti la paragonano ai all'avvento dei barbari insomma in modo anche semplicistico alla suddivisione da un lato i buoni e dall'altro i cattivi
E io penso ad esempio che se noi chiudiamo mal primo gennaio
La responsabilità principale sia del governo di centrosinistra che ha preceduto questo esecutivo che ha barattato una convenzione triennale insieme a noi
Tanti posti di lavoro nel nell'industria tanti posti di lavoro sull'industria quattro punto zero nella scuola tantissime altre cose
Per paura ha barattato la riforma dell'ordinamento penitenziario per non cadere fondamentalmente in una in una detta dei dell'allora ministro dell'Interno Minniti in una girandole spirale di populismo
Colpa quindi anche del ministro Orlando e quindi diciamo sarebbe molto più facile bello che questo mondo fosse diviso a metà tra buoni e cattivi oh tra persone che chiaramente hanno diciamo la terribili ITA di un costume come quello di Salvini di Di Maio
Che sono sotto gli occhi di tutti però ecco forse aver studiato Calamandrei mia permesso diciamo di affrontare questa fase anche con la dovuta complessità chiaramente di dire che se oggi dobbiamo sostenere i muri della Casa internazionale delle donne
Radio radicale e perché qualcuno non se n'è occupato prima e quindi oggi diciamo fa anche finta di preoccuparsene e e qui paradossalmente dico che se radio radicale quanto meno oggi a un'esistenza all'interno
Di questa legge di Bilancio lo si deve al lavoro delle opposizioni al lavoro ad esempio di Renato Brunetta uno dice gravità dei vini ringraziare Albrecht eppure dei ringraziare nato Brunetta perché c'è chi studia e conosce la macchina rispetto a tanti colleghi che non faccio nomi mi scrivono
Magari a tarda notte per dire stanno in Commissione bilancio ma che sta succedendo a radio radicale e glielo dal divano di casa mia rispondo se lo sapete voi che sta in Commissione Bilancio possa sapere io che sto a casa
Detto questo do alla parola al professore per una conclusione oggi il punto settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e cioè
Il articolo uno che penso possa accompagnare queste conclusioni tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali non me ne vogliate male Civati Muroni questa citazione
In dignità e diritti e quindi questo diciamo è forse il ponte ideale tra questa giornata è questo questo libro
Grazie innanzitutto per all'invito grazie a Renzo di Salvatore per avermi voluto coinvolgere insieme all'onorevole Moroni per questa iniziativa
Dovuta alla pubblicazione alla ripresa da parte di di Salvatore professore di Salvatore di questo scritto di Calamandrei
E ma è una cosa che mi viene da dire che leggendo lo scritto di Calamandrei si capisce quando apporto questo grande professore di procedura
Civile abbia dato al diritto costituzionale a parte il fatto che è stato maestro anche di alcuni costituzionalisti tra cui forse il più famoso il professor Barile che ha dato vita a tutta la scuola fiorentina del diritto costituzionale Enzo Cheli
E tutti gli altri De Siervo eccetera insomma
Vengono da questa da queste fisica
Ma soprattutto cosa ci indica questo fatto che leggendo il saggio comprendiamo la Costituzione
Significa che avevamo degli intellettuali che avevano già elaborato il quadro di riferimento entro cui si iscrive si doveva iscrivere il lavoro dell'Assemblea costituente
Ed era un momento in cui
La situazione non era sicuramente ancora favorevole siamo in un anno che veniamo dai venti internazionale e travolgenti
E con molta probabilità lo scritto non è del quarantasei ma è anteriore al quarantasei quindi immaginate
La situazione tormentata in cui si misuravano gli argomenti
E ritrovare nel saggio proprio le parole con cui che furono è stata trasferita nelle altre nell'articolo tre secondo comma della Costituzione estremamente significativo
Ora oggi siamo in una situazione tranquilla per i diritti o siamo in una situazione di crisi
A mio avviso non siamo in una situazione di profonda crisi dei diritti
E ciò che manca e una elaborazione politica sui diritti non c'è oggi una forza politica e non c'è nessun pensatore come Calamandrei ma potremmo dire come quelli che composero l'Assemblea costituente che in condizioni di elaborare una teoria dei diritti di questa fase del nostro momento storico
Cito una frase di un costituzionalista americano che si è occupato dei diritti sotto un versante particolare
è un contemporaneo ed è stato consulente per la nel primo mandato di di Obama
Per tutte le questioni riguardanti profili istituzionali del e Castel San Stae Nantes non so chi lo conosce Belice diritti non sono un dono del cielo né un frutto della natura
Cosa vuol dire questa frase vuol dire che i diritti non basta aver di scritti nella Costituzione un giorno e averli formulati in modo anche chiaro e diciamo così
Efficace perché questi diritti si possono affermato
Noi oggi abbiamo una crisi devastante dello Stato dello Stato come legislatore dello Stato come amministratore dello Stato come fornitore di giustizia
Che minaccia tutti i diritti
I diritti oggi sono estremamente precisazione di grande precarietà
E badate lo sono tanto i diritti cosiddetti negativi
Quanto i cosiddetti diritti positivi i diritti di libertà e i diritti sociali anche se io ritengo che entrambi appartengono alla stessa categoria e non siano una categoria non siano due categorie contrapposte
E questa circostanza
Cioè che oggi abbiamo una situazione per cui i diritti sono minacciati perché appunto c'è questa crisi profonda e perché i diritti hanno bisogno per essere effettivi
Di un'altra performances dello Stato
Dove lo Stato non è in condizione
Di garantire un certo standard che potremmo definire quello dello stato di diritto sociale se vogliamo
E esattamente lì i diritti soffrono
è ovvio che paragonate altre zone del mondo questo mi è capitato quando sono andato a parlare di diritti in Brasile
E a un certo punto qualcuno qualche collega brasiliano si è alzato detto ma che cosa ci sta raccontando le colleghe
Lei viene dalla parte più ricca del mondo quello dove i diritti sono meglio garantiti
Se lei vive qui in Brasile si accorgerà che in tema di diritti non esiste proprio perché esistono tanti problemi a monte dei diritti
Che devono essere risolte come al il costruire una misera esistenza quotidiana e in effetti è vero nonostante noi abbiamo ancora godiamo di grandi privilegi però noi dobbiamo avvertire che oggi nel mondo occidentale
I diritti sono in crisi perché le performances degli dello Stato sono estremamente basse
Non solo ma aggiungo che lo Stato ovviamente sulla base anche di un grande insegnamento i diritti costano hanno un costo elevato e noi ci troviamo oggi in un video molto particolare
Perché da una parte abbia stiamo praticando quello che io ho definito in un saggio di qualche anno fa sul tema della giusta imposta l'assolutismo fiscale
C'è una pretesa fiscale dello Stato per alimentare se stesso senza tradurre il prelievo fiscale in una quantità e qualità dei servizi adeguati alla comunità
Quando questo accade come sta accadendo in Italia la pretesa fiscale ma la pretesa assolutista come quando lo Stato assoluto il re pretendevo il monarca assoluto pretendeva i tributi per mantenere la sua corte e basta
Ecco noi oggi per certi aspetti siamo arrivati a questa condizione assunta che la minaccia deriva proprio dal modo in cui lo Stato pratica questo assolutismo fiscale
Che determina l'impossibilità di migliorare la qualità dei servizi e gli standard di tutte le prestazioni che lo Stato dovrebbe dare ai ai cittadini
Quindi la performance è bassa la pretesa dello stato e alta dal punto di vista questo che vuol dire
Che un altro aspetto importante è che i diritti praticare organizzare i diritti significa redistribuire ricchezza
Ma questo riguarda non solo i diritti sociali non solo il diritto alla salute all'educazione ma riguarda tutti i diritti anche le libertà civili
Perché una libertà civile questo ciò che insegnava già Calamandrei nell'anno in questo saggio bellissimo una libertà personale e tale se io ho anche una condizione di emancipazione dal bisogna se li mangi un'azione dal bisogno non c'è la mia libertà personale che però proclamata nella costituzione in realtà e meno libera di chi ha più mezzi a disposizione di qui il connubio che lui stesso vede tra democrazia politica devo democrazia sociale fra i diritti sociali eccetera
Quindi l'altro profilo è che oggi come oggi noi non possiamo pensare di poter aumentare ancora il prelievo fiscale prelievo fiscale ma altissimo per cercare di fare politiche redistributive
Voi capite che non ci troviamo quindi all'interno di un disegno
Nel quale abbiamo pochi margini per salvare i diritti
Mi ha un esempio molto concreto io la l'altro ieri era a Torino lunedì era a Torino perché c'è stato una iniziativa
Per i quaranta anni del servizio sanitario nazionale settantotto due mille diciotto sono quarant'anni che ne abbiamo un servizio sanitario che universale aperta a tutti
I da qualunque punto è possibile accedere da qualunque punto geografico è possibile accedere anche ebbene la situazione molto concretamente che non abbia avuto un una grande svolta con questo servizio con questa riforma per settantotto
Ma che oggi vi è una crisi profonda nella nel Service nel servizio sanitario
Che nei prossimi anni se non si pone rimedio non corriamo il rischio già oggi sono difficoltà curare tutti gli italiani
Non entro nei dettagli ma nei prossimi anni con molta probabilità una se non poniamo rimedio noi non potremo più curarci con ci siamo curatissimo
Perché per esempio siamo indietro con gli investimenti voi capite che per esempio la diagnostica richiede investimenti sempre più avanzati per comprare i macchinari nuovi e per poter diagnosticare meglio la condizione delle malattie delle varie malattie che avviso
E beh decide di fare questi investimenti dove devono essere presi questi sorti
Dobbiamo introdurre una tassa speciale sulla sul servizio sanitario dobbiamo pensare a un'assicurazione privata per il ceto per quella parte dei cittadini che hanno un alto standard in modo che si possano liberare risorse rispetto a quelle investite dal fondo
Nazionale per la sanità
In modo che queste risorse che si liberò vanno per gli investimenti
Sono tutte scelte politiche fondamentali ora questo è uno degli aspetti tipici dei diritti non è una una situazione particolare
E sia è stato detto anche che i diritti hanno ogni diritto al suo partigiano ai suoi partigiani
Che conservatore vuole più difesa dell'iniziativa economica privata
Magari vuole una scuola privata
Non vorrebbe pagare la TAC le tasse per curarsi privatamente perché in fondo questo in parte già lo fa
Chi è invece di sinistra buona la scuola pubblica e la vuole efficiente
Un buon servizio sanitario pubblico
Vuole che ci sia un al sistema di welfare che assista che perde il lavoro eccetera e via dicendo quindi esiste una una a una situazione in cui anche i diritti entrano in collisione tra di loro
A volte i diritti entrano in collisione tecnicamente anche con il con i diritti e con i doveri no pensate al al problema che abbiamo avuto per tanto tempo sui temi dell'obiezione di coscienza al servizio militare e devo dire che fu risolto in un certo modo accettabile cit
Ma molte volte la collisione non è tra un dovere pubblico e un diritto pretenziosi vivo no come questa libertà della mia coscienza in nel caso del servizio militare
Ma fra due diritti individuabili
Che si pongono in contrasto l'uno con l'altro
E allora lì in tutte queste occasioni in tutto questo questi profili ci sono c'è la possibilità di uno scontro sui diritti che è la cosa peggiore che una società possa fare e al per porre rimedio a questo ipotesi di scontro che significa scontro sociale scontro tra gli individui si posto di lavoro disarmonia mancanza di solidarietà tante cose negative
Occorre raggiungere dei compromessi e degli accordi sui valori
In modo da di costituire la possibilità di assicurare un sistema ordinato dei serbi dei dei diritti
Questo che vuol dire vuol dire che sui diritti bisogna negoziare bisogna avere delle forze politiche in grado di negoziare sui diritti rappresentato di e negoziabili
E qui torna ancora oggi utile non tanto tutte le singole disposizioni della Costituzione per ogni diritto che hanno la loro importanza e il loro ruolo
Ma soprattutto torna utile all'articolo tre secondo comma
Perché è proprio quello che il terreno della negoziazione
Esistono una serie di limitazioni di ordine economico e di di ruolo dei diritti di natura dei diritti e via dicendo
Ma sicuramente e possibile che la negoziazione sul tema dell'eguaglianza
Sia il terreno dove i valori si possono ricomporre proprio alla luce anche del richiamo all'articolo uno i i diritti volete o non volente
Ovviamente hanno bisogno della forza positiva
E quindi in particolare non solo delle norme costituzionali ma di tutte le norme dell'ordinamento giuridico comprese le circolare dico io certe volte no bisogna già circolare finale
Il funzionario non si decide a compiere l'atto e quindi compresa quella
Ma i diritti sono una pretesa di diritto naturale non sono una presenza di diritto positivo presuppongono un'idea di un uomo
Come persona degna
La cui dignità intrinseca e antropologicamente legata alla al suo essere umano che non deriva da nessun'altra cosa che sta fuori
Quindi Kuffour il terreno comune su cui si aprì la riflessione in assemblea costituente ed è stato il terreno comune anche della protezione internazionale dei diritti che era un oggetto stranissimo diceva benissimo Antonio Marchesi i quando mai vigeva il principe nel diritto internazionale di non ingerenza negli affari interni del dei singoli Stati la carta del quarantotto è l'opposto del principio di non ingerenza e uno standard al quale bisogna attenersi se si vuole essere riconosciuti come membri della comunità internazionale insieme a quello della democrazia né delle libere elezioni quindi si comprende chiaramente che c'è questa questa pretesa particolare che che i diritti hanno e perciò dei diritti ne possiamo parlarne possiamo li possiamo reinterpretare anche ancora oggi tenendo conto che quello che è scritto nella Costituzione
Sono una parte
Faccio un esempio molto concreto oggi come oggi la mia libertà di manifestazione del pensiero la mia libertà personale
Io la devo difendere nei confronti dello Stato
Esiste veramente questo Stato che si ingerisce che niente di giorno senza nessuna giustificazione
Ok mi mette il bavaglio per non farmi parlare
Oggi come oggi le minacce alla libertà arrivano anche da poteri privati
Che so anche hanno la stessa forza del potere pubblico o a volte addirittura sono più forti del potere pubblico
Se io ai diritti di libertà scritti in Costituzione
Non riconosco una dritte Beer Congo cioè un'efficacia nei confronti dei terzi e nei rapporti Inter su obiettivi tra i privati i diritti oggi vi dicono ben poco
Perché la libertà personale sicuramente
Capiteranno dei casi di imprigionamento a di persone innocente o senza evidenza di prova di colpevolezza ma per questo ci sono sanzione anche particolarmente grave insomma ed è un evento ma oggi come oggi continuamente minacciata alla la la la la libertà dell'individuo da queste forze quindi
Di qui
La necessità che questi diritti abbiano questi efficace e pena vede queste efficace
C'è questa efficacia nei confronti dei terzi occorrono uno stato ancora più forte di quello che abbiamo ipotizzato sino ad ora
Perché solo con l'appoggio dello Stato questi diritti affermativi nei confronti dei terzi
Diventa un'obbligazione affermative che Terzi sono tenuti a rispettare altrimenti non li subiamo quei e vedete
Non so se c'è un gioco strano ma è probabile che coloro che vogliono manipolare i nostri diritti
Vogliono uno Stato debole voglio uno Stato incapace di risolvere di risolvere i problemi indebitato al massimo incluso il debito sì alla trappola entro cui lo Stato sovrano tra virgolette si mette per poter a a trovarsi in questa situazione di debolezza Coronika
Evidente che in una situazione del genere
C'è un problema anche di riferito al tema della della cosiddetta sovranità e delle parole d'ordine che oggi circolano i diritti sono in crisi la gente vorrebbe avere più diritti vorrebbe avere certezza dei diritti chi parla dei diritti in un certo modo riconquista il consenso
Quindi anche il linguaggio led operiamo va rivisto
E a mio avviso questo è l'insegnamento che che deriva da Calamandrei lamentela Boro un linguaggio dei diritti elaborò una strategia dei diritti e costruire una Teoria dei diritti di tipo inclusivo
Noi oggi queste tre cose non ce l'abbiamo
Chi proclama oggi diritti non li vuole in modo inclusivo ma vuole che alcune non li abbia e altri li abbiano chi e una strategia dei diritti non ce l'abbiamo perché non sappiamo come fare però fronte a tutte le emergenze che ci sono sia quelle umanitarie ma anche quelle interne
Lo do un dato sud sulla situazione interna
Voi sapete che c'è una situazione del nostro Paese che unica in Europa che il divario territoriale
Il divario del rito ideali in termini di capitale umano e quindi di formazione di scuola e di università
Ha un costo per il Mezzogiorno negli ultimi sette anni di oltre due miliardi di euro perché noi abbiamo un flusso costante
Di studenti che finiscono Mahmoud la maturità al Sud e vanno a studiare al nord di studenti che si laureano al Sud e cercano lavoro specializzazione al nord e poi l'abbiamo un flusso che dall'Italia
Il venticinque per cento di ogni generazione va via
Di giovani va via
Già formato in molti casi laureato pronto per la ricerca addirittura il più delle volte noi perdiamo ogni anno oltre cento mila
Persone che emigrano dall'Italia per andare in altri Paesi europei o negli Stati Uniti o incarnato dal da qualche altra parte
Una classe di individui nel nostro Paese e composta vivi di circa quattrocento mila persone perdere oltre cento mila persone significa perdere il venticinque per cento di ogni classe
E una perdita a cui noi non porremo mai più rimedio nel nostro nel nostro Paese ed è una perdita di capitale umano che quello che può cannoni serve di più proprio per modificare tutte le tendenze che io ho descritto
Quindi la prima cosa che bisognerebbe fare bisognerebbe parlare ai giovani in con un linguaggio completamente diverso
Proprio per fare capire l'importanza e poi costruire politicamente le opportunità per i giovani
Perché loro possono rimanere per esercitare quei diritti basilari che sono libero sviluppo della propria personalità
Se io queste libertà ce l'ho per poterne affermare nella società per poter avere un uno sviluppo libero della mia personalità
Ma se io tutto questo il Paese meno nega perché non ci sono posti di lavoro non ci sono centri di formazione più adeguati non manca anche la possibilità di una società civile che si va impoverendo come quella meridionale
è evidente che la mancanza di tutto questo
Spinge i giovani ad andar via ad andarsene per sempre da questo da questo da questo
La mia conclusione come vedete che poi non è una conclusione e abbastanza diciamo così poco confortante ma lo volessero apposta io insomma ho cercato di dire queste cose partendo proprio dalla situazione di crisi
Perché ritengo che oggi come oggi se c'è un servizio che coloro che vengono da una certa tradizione politica possono rendere al Paese
E quella di mettere di rimboccarsi le maniche e di elaborare quello che finora non hanno elaborato c'è una crisi di elaborazione politica
Io mi auguro e in questo senso gli studi costituzionalisti
Sono in questi anni andato io oltre l'elaborazione della classe politica
Costituzione Alicia hanno raffinato tutta una serie di strumenti e non è a caso che questo libro io lo posso dire proprio sono testimone senza che me lo abbia detto Enzo Di Salvatore avuto un grosso successo tra i costituzionalisti
C'è stato salutato come una pubblicazione
Che consentiva alla comunità scientifica dei costituzionalisti di riconoscersi era il testo sul quale e loro hanno lavorato nel senso che hanno lavorato con questi diritti per questi anni
Sulla nuova elaborazione dei diritti
C'è ancora molto da fare i questo è possibile solo se c'è un supporto anche oltre che
Culturale da parte di studiosi come Enzo Di salvato ore come tutti quelli che considerano noi di diritti importanti
Anche da parte della politica perché altrimenti questi questi studi non diventano aridi non vengono riconosciuti
E soprattutto alla politica il compito di trasformare questa elaborazione in patrimonio comune anche del degli elettori dei cittadini semplici
Grazie grazie al professore grazie a Rossella Muroni Enzo Di Salvatore Giulia Rodano Silvia Calamandrei
Pippo Civati tutti coloro Marina Boscarino tutta con tutti coloro che sono intervenuti grazie ancora buona serata