Il magistrato promotore dei doveri

Signor Presidente della Repubblica
Signor Presidente della Repubblica
Signor vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura
Presentante nessuna pubblica signora risultante dalla carne deputati ce l'ha intanto la Corte costituzionale l'autorità tutte autorevoli relatori signor Ranieri si Capri Giovanni
Stima processo dell'associazione Gentile signore gentile signora
Oltre agli incontri denominati martedì dall'associazione Vittorio vascelli promossi dal due mila sedici con periodicità quasi mensile l'associazione
Propone ogni anno
Dalla sua costituzione nel lontano mille novecentottantuno a un anno dalla morte
Drammatica di Vittorio bacile un evento in ricordo del professore al quale la signor Presidente non ha mai fatto mancare la sua presenza
Di questo la voglio ringraziare in modo non formale anche a nome del Comitato di Presidenza dell'Associazione
Attualmente composto dai presidenti Giovanni Mammone Riccardo Fuzio
Dal processo Ombretta Fumagalli dall'avvocato Celestina Tinelli dai consiglieri Fulvio troncone Gianluca Galasso
Il tema di oggi
Che nasce da una sollecitazione sui doveri che non poteva non venire dal procuratore generale presso la Corte di Cassazione che è stata subito raccolta ed elaborata
Dal presidente mammone da me
Muove da una constatazione pressoché pacifica la magistratura il magistrato costituiscono una garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini e tale garanzia si fonda sull'indipendenza e sulla conseguente imparzialità dei medesimi nell'esercizio della funzione giurisdizionale
Nel nostro ordinamento costituzionale noto diritti inviolabili e doveri inderogabili di solidarietà declinati nella forma più antica cioè non soltanto e solidarietà economica ma anche sociale e politica
Si presentano strettamente interconnessi
Così da evitare che la focalizzazione sui soli diritti comporti una loro torsione individualistica
Al cui esito i diritti stessi rischino di Albizi reti berbere quella connotazione universalistica che ne aveva costituito il punto di partenza
Età dei diritti e stagione dei doveri allora si sostengono reciprocamente
Secondo l'intuizione mai sufficientemente ripresa di Aldo Moro
Da qui la domanda sottesa al nostromo incontro è possibile considerare la magistratura e il magistrato oltre che come garanzia dei diritti altresì come promotori dei doveri loro adempimento
Se è diffusa e largamente accolta l'opinione secondo cui il magistrato non può dire il diritto affidandosi alle proprie opzioni di valore ma deve trarre dai principi costituzionali e dall'ordinamento giuridico e dunque non può promuovere il dovere di solidarietà prescindendo da espresse abilitazioni costituzionali legislative
In linea del resto con quanto sostenuto
Oltre quarant'anni fa da Costantino Mortati nell'ultima edizione delle istituzioni di diritto pubblico a proposito del dovere di fedeltà alla Repubblica
Più problematico e stabilire quanto dei principi di solidarietà posso essere trasfuso nell'attività giurisdizionale
E soprattutto definire i presupposti per la loro accettazione da parte dei consociati tanto più in un clima dove sembrano crescere odio e barriere
Uno di tali presupposti in un tempo nel quale sperimentiamo insieme la crisi della legislazione della rappresentanza anche un calo di autorevolezza
Presente in molte istituzioni che talvolta vengono confuse sovrapposte da parte di settori non piccoli della pubblica opinione con le cosiddette élite non può che essere uno questi presupposti la riempimento nella sostanza e nell'apparenza dei propri doveri da parte del magistrato
In un testo dell'autunno del settantatré
Forse meno conosciuto dal grande pubblico
In quanto presentato all'Assemblea dell'associazione di cui egli era stato per nove anni presidente nazionale poi raccolto dall'editrice annate nel volume dedicato non ai disguidi civili ma quelli lessicali Vittorio Bacelle così si esprimeva
Acuto
Appare il contrasto tra la libertà spirituale di cui ogni persona si sente portatrice e la effettiva realizzazione di essa in concreto istituzioni storiche
Di qui quella richiesta di una liberazione da tutti i condizionamenti che impediscono reale esercizio della libertà e che richiede con sempre maggior urgenza una difficile ma adeguata risposta
Di cui anche la difficoltà promuovere un ordinamento della società che non si accontenti di rompere gli argini
Ciò che in definitiva vuol dire alla lunga prepararsi alla prepotenza dei padroni del vapore e comunque dei violenti ma che promuova davvero la crescita della libertà cioè della responsabilità di tutti
Ecco signor Presidente della Repubblica illustri partecipanti sta proprio nel desiderio di concorrere a indicare percorsi di responsabilità che aiutino la giurisdizione a corrispondere sempre di più all'ansia di vera giustizia
Che proviene dalla parte più sana del nostro Paese il senso ultimo dell'evento odierno e del tema prescelto
Nel ringraziare Caro sì Presidente Ermini il Consiglio Superiore della Magistratura l'intero Consiglio Superiore della Magistratura qui largamente presente per la qualità della collaborazione ancora una volta realizzata confermo la disponibilità dell'associazione ad avviare ulteriori percorsi comuni e condivisi di ricerche e di approfondimento delle tematiche attinenti alla giustizia alla giurisdizione
L'ispirazione che l'associazione continua a trarre dalla testimonianza e dall'impegno di Vittorio Bacelle emessa a disposizione di tutti
Secondo quell'approccio in quel metodo di pluralismo culturale e di servizio disinteressato alle istituzioni che mi ha sempre caratterizzato l'attività grazie
Grazie
Signor Presidente della Repubblica Gentile signora facile Caro Giovanni
Illustri relatori colleghi signore e signori rivolgo un sentito ringraziamento all'associazione Vittorio page le ed al suo presidente professor Renato Balduzzi
Per avere inteso dare vita a questo incontro di studio in memoria dell'indimenticabile indimenticato mio predecessore alla vicepresidenza del Consiglio superiore della magistratura
Il tema oggetto di questo incontro
Il magistrato promotori dei doveri e tema di acqua in apparenza eccentrico rispetto alla più tradizionale visione che vuole il giudice promotore e garanti dei diritti
E tuttavia eccentricità stimolante che punta ad allargare gli orizzonti e interseca questioni di cruciale importanza
Mi viene in mente la figura tragica di Antigone lo scontro con Creonte
Un conflitto denso insanabile polisemia ecco
Tra i molti altri suoi significati il dramma mette in scena il conflitto tra il diritto della legge naturale e il dovere della legge positiva
Il conflitto ancestrale all'alba del lungo percorso verso la secolarizzazione del diritto
Oggi La sette antinomia tra diritto e dovere inscritta nel mito parrebbe o almeno dovrebbe stemperarsi in una sorta di abbraccio paritetico
Specie dinanzi al sorgere dei cosiddetti diritti di nuova generazione
Un Giano bifronte perché il diritto di ciascuno ha il dovere di tutti
E se è vero che i magistrati nell'applicare la legge sono i custodi dei diritti è pur vero che ogni diritto affermato in positivo corrisponde un dovere implicito
è il sinallagma genetico che da coesione al contratto sociale senza i quali includerebbe il sistema la stagione dei diritti e delle libertà sì rivelerà effimera ammoniva Aldo Moro
Se non nascerà un nuovo senso del dovere una nuova civiltà del dovere a cominciare da quello di solidarietà accanto ai diritti affinché siano sostanziali e non meramente formali occorre scoprire dove lo diceva del resto quasi centosessanta anni fa Giuseppe Mazzini allorquando dei doveri dell'uomo scriveva
Con la teoria dei diritti possiamo insorgere rovesciare gli ostacoli ma non fondare il forte e durevole l'armonia di tutti gli elementi che compongono l'azione si tratta dunque proseguiva Mazzini di trovare un principio educatore superiore a siffatta teoria che guidi gli uomini al meglio che insegni la loro costanza nel sacrificio che li vincola i loro fratelli senza farli dipendere dall'idea di un solo dalla forza di tutti e questo principio il dovere
Nell'ottica della giurisdizione quale regolatrice dei rapporti diritto e doveri assumono dunque necessariamente veste di speculare logico
Della pari ordinazione della indissolubilità giuridica del binomio la testimonianza più nobile sta del resto nella stessa carta costituzionale
Che non solo esplicita il rapporto stretto tra diritti e doveri già nel titolo della prima parte ma lo rende addirittura vincolante le due norme che costituiscono la pietra angolare del dell'intera costruzione costituzionale l'articolo due e l'articolo quattro ciò proprio perché la politica dei diritti ha un costo economico e sociale che solo la politica dei doveri può coprire
Si ritiene però da più parti e nel parleranno immagino diffusamente relatori
Che il nesso tra diritti e doveri sia da tempo spezzato
Per meglio dire che l'ipertrofia dei diritti fondamentali di libertà diritti immediatamente giustiziabili abbia affievolito e sterilizzato quei diritti sociali dove invece più saldamente la civiltà del diritto sia ancora alla civiltà del dovere
Si tende cioè per paradosso ad una sorta di rinaturalizzazione del Paese del paesaggio giuridico che attraverso il germogliare dei diritti e la desertificazione dei doveri apportato inevitabilmente con sé il seme del conflitto
Non mi sfugge al fisco e soprattutto la posta in gioco che ha a che fare con il futuro stesso delle nostre democrazie dice bene chi afferma che l'anima della democrazia appoggia sul fragile equilibrio fra diritti e doveri
Se a prevalere sulla responsabilità è il mero tornaconto vengono meno coesione sociale e unità politica
L'equilibrio e la parola fondamentale del nostro stare insieme
Io lo continuo sempre a ripeterlo l'equilibrio stanno i poteri la nostra carta costituzionale l'esempio l'equilibrio stanno i rapporti all'interno di una società l'equilibrio sta all'interno dei rapporti internazionali
E dell'equilibrio che dovrà essere sempre la nostra il nostro il il sostantivo e ci accompagna del nostro vivere insieme
Che vi sia dunque urgenza di recuperare un'etica della responsabilità e un senso dell'equilibrio in primis nella loro dimensione pubblica è fuori discussione
In questa ottica in un'ottica non di fatto di contrapposizione ma semmai di reciproco rafforzamento ebbene che accanto al diritto di avere diritti vi sia il dovere di avere i doveri
Per citare i titoli due fortunati saggi ultimo del pro del compianto professor Stefano Rodotà e il secondo del Presidente Luciano Violante
Un'urgenza questa che impegna in prima battuta anche la giurisdizione
Forse mai come in questi tempi l'ordine giudiziario è investito di grande responsabilità sociale proprio per il crescente rilievo della giustizia nella vita collettiva in buona parte specchio della crisi di legittimazione della politica che ha chiamato i magistrati a far fronte ad inediti rischi aspettative mia di aspettative entrando ampliando gli spazi di discrezionalità
Del resto a fronte dell'inflazione incertezza della legislazione della moltiplicazione delle fonti è inevitabile piedi conoscere tutelare i diritti e la libertà implichi un'attività interpretativa dai confini più laschi
Come il presidente Mattarella avuto occasione di ricordare lo scorso luglio incontrando al Quirinale i magistrati ordinari in tirocinio
Le molteplici istanze diceva il presidente di tutela dei diritti avanzate nelle aule di giustizia
Rappresentano anche il segnale di una società in continua evoluzione alla ricerca di risposte nuove e concrete che devono trovare l'applicazione della legge il loro fondamento loro al tempo stesso i loro limiti
è un compito fisiologico della magistratura ha sottolineato il capo dello Stato quello di interpretare e applicare le norme alle esigenze che emergono nella società esigenze che talvolta si registra ritardi e i tempi del legislatore
Ancora di più in questi casi la magistratura dovrà operare avendo come si può fare riferimento ai valori
I principi della Costituzione questa per la felice sobrietà e duttilità delle sue norme consente di orientare con efficacia le scelte riguarda le condizioni nuove che via via si presentano
Si parla spesso a proposito di questa spinta propulsiva della magistratura verso i diritti di supplenza giudiziaria e vi si ravvisano rischi criticità
L'eccessiva politicizzazione della giustizia sfila cederebbe in qualche modo la trama del tessuto democratico
In verità già Piero Calamandrei durante i lavori dell'Assemblea costituente aveva manifestato preoccupazione per l'attribuzione ai giudici di un potere di controllo di carattere politico su tutta la legislazione presente il futuro
Ma da una prospettiva rovesciata individuando Luís il rischio non già l'espansione dei diritti individuali quanto nel carattere sentimentale più che giuridico dei diritti sociali
Ora che il ruolo svolto dalla magistratura presente risvolti inevitabilmente politici non dovrebbe né stupidi né scandalizzare
Non credo però che il cosiddetto potere della della giurisdizione possa generare allarme democratico
Seppure la giurisdizione è un potere a me piace infatti ricordare quanto scrisse nella fra nella fase nascente del costituzionalismo moderno Alexander Hamilton
Il giudiziario si legge nel saggio settantotto del federalista e al di là di ogni raffronto il più debole dell'EP tre poteri e non può mai attaccare con qualche prospettiva di successo uno degli altri due
Per questo occorre ogni attenzione possibile per metterlo in grado di difendersi contro i loro attacchi
Anche se ogni tanto le corti di giustizia possono fare delle angherie nei confronti di singoli cittadini non potranno mai mettere in pericolo la libertà generale intendo dire finché il potere giudiziario rimarrà veramente distinto sia da legislativo che dall'esecutivo
E vi ringrazio e auguro buon lavoro
Grazie vicepresidente Ermini per questo che un saluto introduttivo ma è anche
Introduzione ai nostri lavori cominciamo allora con le relazioni rinnovo il ringraziamento ai relatori per aver accettato l'invito e anche per avere avuto la capacità di condensare di accettare di condensare il loro intervento
Che potrà poi essere più estesamente conosciuto nel testo scritto che
Sarà inserito nella pubblicazione degli atti di questo incontro
Io aveva accettato di condensare il loro intervento il primo dei relatori professore Vittorio Possenti non potevamo su un tema del genere non partire da una prospettiva filosofica e di filosofia morale professore emerito di Filosofia morale che ci parlerà sul tema dai diritti ai doveri prego professor possenti
Quindi ringrazio naturalmente di cuore
I promotori per l'invito
Si sente abbastanza
Ringrazio per la presenza il Presidente della Repubblica e tutti quanti con un particolare ricordo per la signora baci e lei e per il figlio professor Giovanni
Dunque io parlerò brevemente dai diritti e ai doveri
Non si possono nascondere le gravi difficoltà presenti nel tessuto culturale e sociale odierno tra cui l'inflazione dei diritti e l'oblio dei doveri
Il sospetto verso i doveri e da lungo tempo una posizione diffusa nella cultura occidentale
Che talvolta si appoggia in modo indiretto sulle stesse carte dei diritti queste ultime nutrono è in fasi sui diritti e un certo silenzio sui doveri
Il dovere ci raccontato da cattiva stampa
Perché ritenuto non di rado lo è stato un artefatto per vincolare porre in soggezione i subordinati nei confronti di vari entità
Ma non è questo il vero volto del dovere
Quanto quello di sentirsi responsabili e vincolati non solo moralmente a tenere conto degli altri del bene comune della società degli obblighi verso di essa
Includendo non soli contemporanei ma anche coloro che verranno dopo nel segno di una responsabilità e solidarietà intergenerazionale
Pensiamo ovviamente ai doveri ecologici per non lasciare a figli e nipoti un ambiente avvelenato ed esausto
Alcuni segnali di cambiamento iniziano ad avvertire sì
Il cammino che per molti decenni è stato dai doveri ai diritti comincia ad oscillare in senso contrario dai diritti ai doveri
Diritti e doveri compongono una bilancia instabile che va costantemente rivisitate regolata
Ora questa regolazione non accade in Occidente da molti decenni
Per cui non sarà un gioco da ragazzi rimettere in sesto il problema
Cioè di sostegno che negli ultimi anni in Italia si siano espresse alcune voci autorevoli in proposito
Nella battaglia per una rinascita civile vengono in aiuto le lezioni sull'equilibrio tra diritti e doveri che provengono dal Risorgimento dalla Resistenza in specie dalla nostra Costituzione
Bisogna ricominciare ai ducali cittadini al linguaggio dei doveri che il linguaggio della verità
La richiesta di un nuovo senso del dovere la ricordato professor Balduzzi elevata da Moro nel suo intervento alla Camera del ventotto febbraio settantotto
Rimane al momento impegno di pochi
Diffusamente si avverte la ricerca perfino affannosa di sicurezza
Dinanzi ai processi destabilizzanti della globalizzazione
Di cui è segno inequivoco l'incremento vertiginoso di sempre nuove assicurazioni proposte dalle principali società assicuratrici d'Europa e altrove
Ci si assicura contro tutto e si ha paura anche perché nel sottofondo si ritiene che vi è motivo di temere quando tanti rivendicano solo diritti la cosa che mi ha fatto riflettere nelle ultime settimane è proprio allegra statistiche assicurative a livello sia nazionale che internazionale che parlano di una crescente ansia di assicurazione di sicurezza
Sappiamo che è mutata l'idea di cittadino partecipe di una società politica i cui doveri sono frequentemente disattesi
Probabilmente questo dipende da un mutamento culturale che concerne l'identità stessa del cittadino che avverte crescente fatica a considerarsi tale e operare e di conseguenza in effetti con i cambiamenti travolgenti degli ultimi decenni si è passati dalla coscienza di essere membri responsabili di una società al percepirsi individui isola che si incentrano sul selfie interessate e che sono parte solo di piccoli e frammentati gruppi l'insieme di queste considerazioni invita a far crescere un movimento di risveglio sui doveri
Per sormontare l'indifferenza verso di loro le regole la legalità
Movimento di indifesi movimento per contrastare l'indifferenza che offende il bonus c-bis
In questo processo il magistrato può svolgere un compito di primo ordine
La fragilità della situazione contemporanea suggerisce di non violare ulteriormente lo squilibrio tra diritti e doveri con richieste di sempre nuovi diritti che non di rado rivestono la figura della pretesa
Il richiamo indifferibile doveri non va proposto solo come contropartita dei diritti densi come un impegno una responsabilità che vale di per sé e senza contropartite
Per dimensionare la presente fase storica è opportuno sorvolare che non siamo alle viste della fine dell'età dei diritti e vento che non è presente né eh auspicabile ciò che deve urgentemente terminare e Letta dei diritti insaziabili per cui diritto diventa ciò che alla portata del soggetto desidera ante ed è tecnicamente fattibile
In questi campi spiccano spesso le domande dei cosiddetti nuovi diritti
Una loro richiesta continua diventa insostenibile e in certo modo devastante
D'altro canto dicevo in Italia il clima culturale comincia a avere aperture di una riconsiderazione globale
Per quanto riguarda l'Occidente i diritti richiesti sono quelli che il potente schieramento mediatico il digitale suggerisce in un gioco reciproco tra avanguardie libertaria e forze mediatiche
In cui prevale la spinta verso nuovi diritti di libertà in specie in ambito bioetico il bio politico
La globalizzazione ha il suo peso in ciò mentre la globalizzazione politica è malauguratamente ferma ed anzi retrocede
Quella economica finanziaria tecnologica compie passi da gigante mutando profondamente il tessuto morale e civile
La politica con la P maiuscola il diritto con la D maiuscola indietreggiano dinnanzi alle crescenti forze che da essi dovrebbero essere indirizzate
La protezione sociale dei diritti e rispetto dei doveri non accade spesso per via politica e giuridica Mannella subordinazione alle potenze dell'epoca
Imperativi del capitale della tecnica dei media
E come filosofo permetterete di fare una succinta incursione filosofica
Osservando che in certo modo i doveri video vivono di vita propria
Non sono soltanto una delle due facce di una moneta entro una corrispondenza perfetta tra diritto e dovere
Da dove li di non uccidere non deriva al titolare un vantaggio ma un obbligo mentre naturalmente si accende in altri il diritto alla vita
Dunque il dovere falle in forza di se stesso
E costituisce per molti il concetto morale primario
Questa era l'idea di Jacques Maritain di Shimon Pei e del Mahatma Gandhi
E dirò qualche parola brevemente su ciascuno col di questi tre grandi personaggi
Ho citato per primo Maritain per stare al suo personalismo
Ricorderò che né novembre del mille novecentoquarantuno
Ma ritengo che era esule a New York che indirizzò una lettera al generale de Gaulle che era capo del governo provvisorio francese a Londra
Per suggerire a De Gaulle novembre mille novecentoquarantuno una futura dichiarazione universale che poi prenderà le mosse nel mille novecentoquarantacinque oltre Maritain non ha semplicemente trasformato i diritti individuali spicci del mille settecento ottantanove in un quadro diverso a carattere personalistico certo lo ha fatto
Non assoli insistito sulla nozione di dignità de ha ritenuto che la nozione di diritto venisse prima di quella di obbligo anzi apposto l'obbligo sopra il diritto Secondo Simon's Bay il i diritti umani
Scaturenti da esigenze proprie dell'io persona
Si legano ad una prima radice costituita dall'obbligazione morale verso l'uomo come tale verso l'altro
Obbligazione che secondo l'autrice non è fondata su alcun fatto empirico ma che si radica nell'eterno Citto
L'oggetto dell'obbligo nel campo delle cose umane e sempre l'essere umano in quanto tale c'è obbligo verso ogni essere umano per il solo fatto che questa è un essere umano senza che nessun'altra condizione abbia di intervenire
Questo obbligo non si fonda su nessuna situazione di fatto nessuna situazione di fatto può suscitare un obbligo
Questo obbligo eterno esso risponde al destino eterno dell'essere umano
Le collettività non ne hanno eterno solo il dovere verso l'essere umano come tale queste sono le parole di stima UE
A questo dovere si lega all'idea di giustizia e il sentimento di giustizia e qualcosa di reali Simo e di indistruttibile nel cuore dell'uomo
La terza personalità a cui mi rivolgo
Il Mahatma Gandhi
Che in una brevissima frase e da un orizzonte sconfinato
Scrive grandi ho imparato da mia madre il letterata ma molto saggia
Che tutti i diritti degni di essere meritati e conservati sono quelli dati dal dovere adempiuto e probabilmente abbastanza facile definire i doveri dell'uomo e della donna e collegare ogni diritto a un dovere corrispondente che conviene compiere in precedenza
Sostando ancora un istante in quest'ambito schiettamente filosofico
Rimarcherà lei che la figura del dovere e quasi scomparsa
Dall'orizzonte di non poca filosofia del diritto
Essa Filosofia del diritto spesso riconduce il diritto ad esclusiva espressione di volontà nelle forme più radicali seguendo il cammino indicato danni c'è e da Kelsen
E in un libro di alcuni anni fa ho cercato di tratteggiare
Il fenomeno del nichilismo giuridico che a mio parere ha investito in maniera abbastanza consistente a alcuni strati della filosofia del diritto
Con richiamo soltanto al volere ciò ha un diritto basato solo sulla volontà io voglio prende completamente il posto del tu devi
Il nesso diritto dovere non rende indifferente se si parte dai diritti o dai doveri
Prendere le mosse da i primi dai diritti implica mettere un accento enfatico sulle mia esigenza da far valere
E intraprendere una lotta in cui altre esigenze doveri vengono messi da parte ignorati e dove i limiti di compatibilità generale sono facilmente tralasciati
Partire dai doveri implica invece il tener conto di questi limiti di vedere le proprie esigenze in rapporto a quelle altrui di considerare il quadro generale e ciò che esso consente o meno
Di interrogarsi
Se ciò che faccio per il bene comune e paragonabile con quanto ricevo
Laddove esistono società in cui l'interconnessione molto alta e le dipendenze reciproche intense
Bisogna essere cauti nel rivendicare i diritti senza chiedersi il fondamento delle richieste e le loro ripercussioni sugli altri
In questo quadro un'aggiunta che faccio insomma titolo quasi io e il provocatorio ma che una mia convinzione e che non solo mia potrei citare diversi grandi personaggi del nostro il cento passato
Che hanno sollevato questo problema
Mi sembra importante che l'attuale Dichiarazione Universale del mille novecentoquarantotto vada incontro prima o poi a un'integrazione
Un'integrazione
Che comporti nulla maggiore attenzione ai doveri
Tema del dovere trattato solo in un articolo dei trenta dalla Dichiarazione universale
In modo che si assumano responsabilità verso il futuro e le generazioni che verranno per quanto riguarda la pace gli armamenti nucleari e l'ecologia
Ancora due minuti posso
Nel disco essendo due minuti si va bene salto un affare nel discorso sui diritti e sui doveri
Uno specifico nota bene risulta necessario in ordine all'impiego del criterio di non discriminazione
A mio avviso accade comunque in corso inflazionato o quanto di chiamerei con un ossimoro
Un riscontro un ricorso indiscriminato il principio di non discriminazione nell'attribuzione dei diritti
Talvolta nell'ansia di non discriminare
Però equiparando situazioni che non lo sono
Ne segue la violazione del principio di giustizia che richiede di non pareggiare tutto bensì di trattare ugualmente cose uguali e diversamente cose diverse
Ciò dovrebbe valere anche nel caso dei doveri graduando Lina rapporto alle situazioni reali
Ad esempio il dovere fiscale necessariamente ispirato ai stanze di progressività
Due parole allora proprio concludendo
Nel presente incontro riflettiamo sui magistrati come promotori dei doveri
Il discorso potrebbe ampliarsi a legislatori e amministratori di ogni livello
Nella loro inderogabile responsabilità di tutelare i beni comuni che sono tali in quanto sono di tutti e a tutti devono appartenere e che non sono passibili di appropriazione privata
Aria Acquamare territorio foreste sono di tutti e il loro impiego rispettoso comporta una forma di solidarietà
Importante e a cui non sempre si riflette abbastanza
La solidarietà di rendere possibile una loro fruizione che concorra al benessere collettivo
I beni comuni di cui si è appena detto sono più di un bene pubblico di uno Stato sono beni pubblici che riguardano un popolo grazie
Grazie professor possenti grazie anche per aver saputo racchiudere nel tempo predefinito il suo intervento che più ampio sarà voi sicuramente oggetto da parte di molti di attenzione futura
C'ha creato lo sfondo per la nostra riflessione
La seconda relazione ha come titolo per una civiltà dei doveri il ruolo del magistrato nella prima parte del titolo
Si riprende la riflessione appena svolta nella seconda parte si fa un passo ulteriore grazie al presidente Violante per aver accettato questo compito alla radice del patto tra le forze che sostengono i lavori dell'Assemblea costituente ci fu come scrivono tutti i manuali un decisivo compromesso tra i portatori di rete grandi culture presenti in quella sede
La cultura cattolica la cultura liberale la cultura social comunista
Questo compromesso non fu l'unico
Gli altri due riguardarmi bilanciamento tra la rappresentanza rispetto al Parlamento e la decisione che spetta ai partiti
E il bilanciamento tra la cultura repubblicana incentrata sui doveri e la cultura liberale incentrata sui diritti mi soffermo su quest'ultimo aspetto nella cultura repubblicana il cittadino ha il dovere di partecipare alla vita pubblica mettendo in campo la virtù civile che virtù orientata alla costruzione della polis
La partecipazione politica dei cittadini è un requisito essenziale della concezione repubblicana questa visione determina anche i caratteri della cittadinanza cittadino colui che afferma la propria rete personalità di uomo libero tramite la partecipazione alla vita pubblica
Questa partecipazione per essere virtuosa deve essere strettamente legata all'adempimento dei doveri civici
Impegno per il progresso della comunità pratica della solidarietà rispetto delle leggi e delle istituzioni regolazione del conflitto politico
Il repubblicanesimo esigendo la partecipazione alla vita pubblica ha una concezione positiva della politica e proprio perché richiede virtù civili conferisce centralità ai doveri del cittadino
Il liberalismo a una diversa idea della democrazia spesso contrapposta a quella repubblicana per il liberalismo la libertà non è assenza di dominio qua e assenza di interferenze nella vita privata essenzialmente libertà da il cittadino è colui che gli difende gelosamente i propri diritti pertanto il liberalismo non considera essenziale la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica alla visione critica della politica
Spesso sospettata di essere subalterna passioni di parte e intrusive grazie
E intrusive nei confronti di spazi privati conseguentemente il liberalismo puniti ritti non i doveri al centro della propria visione del mondo
L'equilibrio tra diritti inviolabili e doveri inderogabili che si ritrova nella seconda parte dell'articolo due della Costituzione il frutto principale dello dei voli compromesso tra queste due culture
Quell'equilibrio nasce dalla profonda consapevolezza dei rischi che può correre una società che si abbandoni soli diritti o all'opposto si sotto metta ai soli doveri
I diritti possono essere formidabili strumenti di emancipazione deboli oppure anche pretesti per rafforzare l'aggressività dei forti da soli senza doveri costituiscono società prive di equità e possono anche giustificare sopraffazioni
I doveri ad un vizio di origine per secoli sono stati funzionaria Società diviso in caste e governati in forma autocratica in quella dimensione il dovere era essenzialmente dovere di obbedienza il dovere nelle pagine della costruzione invece non è soggezione e la risposta a una chiamata di responsabilità nei confronti dei contemporanei e di coloro che verranno dopo di noi
Nel dibattito pubblico da reciprocità proprio del rapporto tra diritti e doveri permette a volte un astuto oscuramento dei doveri in favore dei diritti allo scopo di mascherare le responsabilità
Quando si discute dei diritti delle generazioni future ad esempio si colloca il contenuto di questi diritti in uno spazio neutro privo di visibilità Olari che permette di non affrontare il vero problema quello dei nostri specifici doveri nei confronti di quelle generazioni quando in vertici internazionali si discute dell'ambiente della fame della mancanza di acqua si declinano i problemi in termini di diritti al cibo all'ambiente all'acqua
Raramente si specificano i doveri di viventi per raggiungere questi obiettivi
Il rapporto tra diritti e doveri ha vissuto due stagioni in entrambe la magistratura ordinaria per il suo ruolo costituzionale di garante generale della tenuta dell'ordinamento e per essere diventata nei tempi più vicino a noi una componente essenziale di sistema di governo ha rivestito riveste un ruolo rilevante nella promozione dei doveri
La prima stagione va dal mille novecentocinquantasei anno di entrata in vigore della corte costituzionale al mille novecentottantanove anno della caduta del muro di Berlino ed è la fine del bipolarismo internazionale
E caratterizzata da un apprezzabili equilibrio tra diritti prevalentemente sociali e doveri
La seconda stagione copre gli anni successivi all'ottantanove sino ai nostri giorni ed è caratterizzata da una crescente prevalenza di diritti e e dall'oscuramento della categoria dei paperi
L'entrata in funzione della corte costituzionale nel mille novecentocinquantasei
La licitazione degli anni settanta in materia di lavoro istruzione famiglia aprirono la strada grandi diritti sociali che poniamo le basi per un'effettiva attuazione dei compiti della Repubblica indicati nel secondo comma dell'articolo tre
I corpi intermedi partiti e sindacati associazioni di diversa natura dimostrarono in quegli anni di possedere la forza della Sapienza necessarie per dare vita a grandi comunità impegnate intelligenti e solidali
Che partecipavano alla vita pubblica e avevano il senso del dovere
Ma non ci fu solo crescita civile quelli sono stati anche i decenni del sangue
Sette stragi migliaia di attentati con l'omicidio e lesioni distruzioni da parte i terrorismi di opposti colore e della mafia sono stati uccisi ventitré magistrati
La democrazia ha resistito ha combattuto con le proprie armi e ha vinto
Quando si parla con mestizia della storia difficile nel nostro Paese non si dimentichi che voi quello scontro l'abbiamo vinto
Con la forza e la fiducia della democrazia l'abbiamo vinta come istituzione e come popolo
Una parte rilevante della magistratura fu protagonista e simbolo di un modo di essere cittadini che poneva i doveri nei confronti di una comunità nazionale prima dei diritti individuali anche del diritto alla vita
L'impegno professionale nei confronti dei diversi terrorismi e le diverse mafie nonostante la consapevolezza dei rischi e la disponibilità immediata offerta a prendere il posto dei caduti ressero manifesta un senso del dovere nei confronti delle pubbliche dei suoi cittadini Kate Moss è più di una coscienza
Non si trattò solo i doveri professionali si tratta soprattutto di doveri di solidarietà di solidarietà civile in quei tempi mento fu di esempio per molti i magistrati che erano detentori di conoscenze specifiche nei confronti delle organizzazioni terroristiche di quelle mafiose intervennero nelle scuole nelle università nelle fabbriche nella semplicità Dini che volevano conoscere e capire
Si salva un rapporto fecondo tra società e istituzioni e si consolidò il rispetto reciproco tra i cittadini
I magistrati furono in quella fase classe dirigente sentirono qua loro collocazione come responsabilità hanno come Phil privilegio e produssero nella società italiana in particolare nei confronti delle generazioni più giovani doveri e senso del dovere
In mille novecentottantanove aprì una fase nuova nella storia del mondo avevano vinto il capitalismo e liberalismo
Tutti si sentivano più liberi qualcuno scrisse che ormai era finita la storia non c'era più un nemico da contrastare non c'ero più frontiere invalicabili ma grandi libere praterie dove sarebbero nate nuove speranze e nuovi diritti
La globalizzazione sembrava Picelli a nuove interdipendenze se tutti dipendiamo da tutti si disse non potranno che cresce a rispetto reciproco e pace e andate diversamente
Le cause sono molteplici e sono state ampiamente commentate
La forza del potere finanziario ha spinto per la programmazione di nuovi diritti individuali non più sociali che hanno consentito inique accumulazioni e potenti discriminazioni
Il mio costituzionalismo ha dato una dignità questa pretesa sostenendo che i diritti devono essere garantiti dei giudici e non dare istituzioni politiche aldilà quindi che ogni principio di compatibilità
Entro in ombra in questa fase i diritti sociali che avevano più inneggiato nella fase precedente sempre solo diritti individuali che senza doveri soddisfano prevalentemente rimbalzi le ambizioni soggetti più forti e producono disuguaglianze
Questa esplosione i diritti senza doveri ha fatto emergere egoismi individuali e collettivi sopraffazioni trasformazione di poli desideri in pretese prive di responsabilità
Abbiamo assistito alla fine del fascismo quella fine del comunismo ora l'ordine liberale del mondo in difficoltà
Ed è in crisi il concetto stesso di democrazia liberale
Qualcuno parla addirittura di democrazia illiberale
Forse stiamo entrando in un'era post liberale
Quando la democrazia si indebolisce che cosa rimane
La risposta è più semplice l'autoritarismo
Ma l'autoritarismo non è semplice assenza di democrazia e un altro Richie né con altre regole ed altre istituzioni
Più prevedibile e che l'indebolimento della democrazia corrisponda disordine istituzionale e frantumazione sociale
Per reagire a questo disordine se la democrazia si rivela imbelle sopravviene a quel punto l'autoritarismo
Per porre rimedio al disordine e per prevenire le conseguenze meno spicca veri occorre dare forse legami sociali ha senso di unità all'impegno
Più il mondo si rivela fragile più è necessario rivalutare i doveri non come soggezione un comando superiore ma come responsabile Ave responsabilità verso noi stessi verso i nostri simili verso quelli che verranno dopo di noi
In questa prospettiva i doveri vengono prima dei diritti
La nozione di obbligo scrisse Simone Weil sovrasta quello di diritto che le relativa e subordinata l'oggetto dell'obbligo nel campo delle cose umane e sempre l'essere umano in quanto tale ci obbligo verso ogni essere umano per il solo fatto che essere umano importanza dei doveri quindi ma sarebbe sbagliato rovesciamento di prospettiva passare da monopolio dei diritti al monopolio i doveri ci farebbe retrocedere la civiltà di doveri comporta l'equilibrio non la sopraffazione
Il costruire una civiltà di doveri non richiede nuovi codici richiede nuovi comportamenti
Comporta la conoscenza del quadro delle compatibilità la definizione dello spazio entro il quale i diritti devono tener conto delle condizioni generali in cui si attivano dovremo affidarci all'etica della persuasione e alla consapevolezza del valore dell'unità che va ogni giorno coltivate consolidata
Come scrisse Vittorio Basciu Lehner sessantuno a proposito del centenario dell'Unità d'Italia L'Unità non è un bene che una volta raggiunto possa considerarsi Tesauro Rizzato
è un bene che si conquista con l'opera di tutti i giorni giorno dopo giorno
Gran parte del mondo occidentale su un crinale e chiaro alla consapevolezza che l'esclusione di diritti senza doveri può destrutturare la società ed è altrettanto chiaro che per la tenuta dalla democrazia occorre ricostruire un ordine fondato sul valore di doveri
Questa non è l'unica via d'uscita potrebbe nascere anche un ordine diverso originato da un comando politico intollerante alle regole che ridisegni nuove successioni
Sono i cittadini riuniti in gruppo che devono cominciare a darsi regole
Le istituzioni non devono essere da meno devono trasmettere il senso di responsabilità e rispetto delle funzioni loro affidate
In Italia la magistratura sembra essere oggi l'unica professione che ha preso consapevolezza delle difficoltà del momento e della necessità di atti auto disciplinare
L'esercizio dei propri poteri alla luce dei diritti dei cittadini e delle necessità di una superiore autorevolezza le circolari che molti procuratori della Repubblica hanno emesso in materia di intercettazioni di rapporti con i mezzi di comunicazione di priorità nella trattazione dei procedimenti
Definiscono nuovi doveri professionali nei confronti dei cittadini che integrano gli elementi di un nuovo statuto della magistratura i lavoro nel CSM spesso in come abile qualche volta eccellente mi permetto solitamente incompreso
Per ridefinire il contenuto delle singole funzioni giudiziarie contribuisce anch'esso alla composizione di doveri della professione
Ne deriva la prospettiva di nuova legittimazione della magistratura come parte della classe dirigente fondata sulla capacità di costruire legami sociali e di farsi promotrice di una cultura aperta delle responsabilità istituzionali
Le democrazie non voglio per omicidio muoiono per suicidio quando l'ho cessato di capire la propria ragion d'essere
Di qui il valore dell'esperienza di quelle istituzioni che hanno cominciato a porre se stesse apporre a se stesse sia pure faticosamente nuovi doveri come condizione della moderna fiducia nei valori della responsabilità grazie
Grazie presidente Violante
I due relatori non hanno concordato le relazioni hanno agito indipendentemente che pur venendo da una formazione culturale che non è la medesima
Ci hanno aiutato a camminare attorno e insieme ad alcuni punti di riferimento comuni anche alcune citazioni erano comuni
E veniamo allora al terzo momento
Il ruolo del magistrato ma in concreto
Che cosa si può dire che in ordine a questa prospettiva dei doveri dunque della solidarietà perché di doveri sono declinati nella nostra costituzione in chiave di solidarietà sono non dall'alto verso il basso ma in qualche misura sono orizzontali che cosa la magistratura ha fatto l'abbiamo chiesto noto magistrato uno studioso e un operatore del diritto al consigliere Alberto Giusti il giudice ordinario e il principio di solidarietà indicazioni giurisprudenziali grazie
Grazie professor Balduzzi sono particolarmente onorato di partecipare a questo incontro in memoria del professor Vittorio Bash lei nella sede del Consiglio Superiore della Magistratura
E alla presenza del signor Presidente della Repubblica al quale rivolgo un deferente saluto
Prendo le mosse dal richiamo delle parole pronunciate da Vittorio mascelle il diciassette luglio del settantotto durante la seduta del Consiglio superiore alla quale prese parte il presidente Sandro Pertini
Da pochi giorni eletto capo dello Stato
Vittorio Bash lei accennava garanzia costituzionale che il Consiglio superiore assicura la indipendenza e la imparzialità dei giudici
Una garanzia tanto più necessaria sono sue parole in una fase di così profonda trasformazione della società e degli ordinamenti giuridici
Ed indispensabile per realizzare un collegamento con la società
E con le altre istituzioni dello Stato che consenta all'ordine giudiziario di rispondere al meglio alla antica e nuova domanda di giustizia
Da quelle parole pronunciate oltre quarant'anni fa si traggono a mio avviso insegnamenti di grande attualità
Che riguardano il senso profondo delle garanzie della Repubblica
La magistratura definita nell'architettura dello Stato ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere non è e non vuole essere né un corpo separato ma neppure un legno alla deriva
L'indipendenza del giudice va intesa non come privilegio di casta ma come garanzia per i cittadini quale presidio di legalità di giustizia ed eguaglianza
Da quel pensiero si ricava anche la lungimirante sottolineatura di una già allora in atto trasformazione del ruolo del giudice ordinario divenuto un compito di prima linea per i mutamenti nella società la complessità degli ordinamenti e delle fonti e le sfide sollecitate dalle antiche e nuove domande di giustizia
La giurisdizione divenuta in questi anni sempre di più la sede di tutela effettiva dei diritti fondamentali dell'individuo non solo dei diritti classici ma anche dei nuovi diritti
Va ascritto a merito della giurisdizione ordinaria avere contribuito a garantire questa tutela nel segno di una interpretazione delle disposizioni di legge conforme ai principi e ai valori sanciti dalla Costituzione
Evitando il duplice rischio di letture meccanicistica e delle norme ma anche di operazioni ermeneutico che arbitrariamente creativa e delle stesse
La promozione dei diritti fondamentali è stata assicurata senza accedere a semplicistiche dilatazioni e unilateralità
Nella consapevolezza che come insegna la Corte costituzionale la tutela dei diritti fondamentali deve essere sempre sistemica e non frazionata in una serie di norme
Non coordinate in potenziale conflitto tra loro
Perché se così non fosse si verificherebbe illimitata espansione di uno dei diritti
Che diverrebbe tiranno nei confronti delle altre situazioni giuridiche costituzionalmente riconosciute e pronte
L'interrogativo con il quale intendo misurarmi essi anche i doveri inderogabili di solidarietà
Con i quali la nostra Costituzione Cia coglie quasi sulla sua soglia entrino nel panorama dei punti di riferimento dei quali il giudice ordinario si vale per conseguire il risultato applicativo se cioè l'impegno che la giurisdizione
Ha riservato in questi anni alla promozione dei diritti fondamentali si accompagni ad un'attenzione analoga con riguardo al tema dei doveri di solidarietà
Il cui adempimento mira arrendere è uguale per tutti l'appartenenza alla comunità
Anticipo subito la conclusione
Le applicazioni giurisprudenziali del principio di solidarietà nell'ambito dei rapporti Inter privati e dell'agire sociale
Testimoniano le potenziali scritta sistematiche di questo valore fondante dell'ordinamento giuridico
Il quale declinato nei doveri costituzionali e nelle forme di autonoma determinazione del singolo
Immerge l'uomo nel divenire dell'esperienza ovunque si manifesti il bisogno di prestazioni a beneficio dell'altro
Dando modo alla libertà di risolversi nell'eguaglianza specie nel suo profilo sostanziale
Così come acquista di tradursi in quella e dinner bando di concretezza il principio personalista
Nel testo scritto passato in rassegna le indicazioni giurisprudenziali che documentano questa conclusione una conclusione che riguarda l'analisi della penetrazione del principio di solidarietà nella trama contrattuale nel settore della responsabilità civile
Nel settore del diritto di famiglia ma anche nell'ambito del diritto penale presidiato dalla determinatezza della legalità della fattispecie ad esempio con riferimento alle condotte omissive nelle quali l'imputazione avviene a titolo di un misto impedimento dell'evento la giurisprudenza dar rilievo ai profili solidaristici
Che permeano le posizioni di garanzia cogliendo il significato profondo dei relativi obblighi nello speciale vincolo di tutela che lega il soggetto garante ad un determinato teme giuridico
Ecco questa vicenda applicativa dimostra che la solidarietà con la sua capacità di farsi carico nell'esercizio di un diritto di libertà ovvia autonomia
Degli interessi dell'altro e del bene comune e suscettibili di divenire nella concretezza dell'esperienza un criterio regolatore di interessi soprattutto laddove l'adempimento del relativo dovere sia richiesto in funzione della garanzia dell'effettività dell'altro in posizione soggettiva di vantaggio
Il giudice comune si mostra pronto a prendere in considerazione nel dialogo con la corte costituzionale le potenzialità di sviluppo del principio intrinseco ad ogni norma costituzionale anche di quello
Derivante dai doveri che legano inderogabilmente l'uomo in ogni proiezione e con
Con omicida e sociale della sua visita Outis Ossus
Il richiamo al principio di solidarietà tende così a diventare un meccanismo di raccordo tra la specificità del caso e l'integralità del contesto
In esso nello svolgere un'importante funzione orientativa per il giudice
Consente di attribuire una considerazione preminente valori della persona anche negli ambiti tradizionalmente tra informati a una significativa marca patrimoniali cistica
E nello stesso tempo rappresenta un mezzo utile per un confronto senza infingimenti con la complessità del sistema e della realtà sociale
Ovviamente la risposta giurisprudenziale eh per definizione istituzionalmente direi frammentaria
Perché opera su casi concreti e ai fini dell'individuazione del principio o della regola da applicare alla particolare fattispecie
Spetta agli attori politici infatti i quali tra l'altro a differenza dei giudici governa hanno il loro ordine del giorno operare per determinazioni generali
Identificandolo tempi e modi di realizzazione del progetto delineato dalla Costituzione che alla solidarietà guarda come uno strumento capace di attenuare le diseguaglianze che connotano le situazioni delle persone
La magistratura e tuttavia consapevole dell'importanza che anche attraverso la pratica dell'interpretazione conforme al principio di solidarietà
Si offra alla costituzione e alle sue disposizioni di principio di vivere nella quotidianità dell'ordinamento ogni giudice si trova così coinvolto in una crescita valoriale che crescita l'intera civiltà giuridica
Il principio di solidarietà finestra aperta sulla società attraverso la quale si esprime un'attenzione produco
Finiva e positiva di integrazione sociale intorno ai valori qualificanti l'assetto costituzionale
Propone oggi domande nuove e al e SISDE nuove di fronte alle antiche ma sempre attuali istanze di giustizia quelle che Giorgio la Pira ricollegava alla tesa a della povera gente
E alle nuove dimensioni della solidarietà intesa come risposta una chiamata in responsabilità anche nei confronti delle generazioni future
La solidarietà appare come una categoria che può essere sì fattualmente negata ma permane come riferimento forte e un brigante rappresentando una metà sempre da raggiungere
La sua importanza si profila soprattutto in tempi di crisi mirando a ricomporre fratture nel tessuto sociale
Signor Presidente della Repubblica illustri partecipanti la risposta giurisdizionale alle antiche domande e alle nuove sfide può apparire o risultare incompiuta
Ma si tratta età per riprendere un'immagine espressa in altro contesto da Marta Cartabia
Di quelle in compiutezza di quella imperfezione che non deriva da incuria e trascuratezza con mancanza intenzionale e neppure da debolezza
Ma che piuttosto espressione di un'ultima modestia che si apre a qualche cos'altro da sé
E che in questa faglia trova tutta la sua forza per le ulteriori rinvii da percorrere insieme grazie
Siamo noi che ringraziamo consigliere giusti
Nel testo scritto
Avremo la possibilità di leggere tra non molto si comprende ancora di più il questo vale evidentemente anche
Per il professor possente presidente Violante si comprende
Ancora di più
Il dialogo che il consigliere giusti ha intessuto con momenti importanti della dottrina odierna e precedente
E con la giurisprudenza
In particolare con la giurisprudenza civile ma anche
Con dei profili impensati della giurisprudenza penale e credo che questo sia in qualche modo anche il
Senso
Conclusivo del nostro incontro
Se è vero che esistono
L'hanno sottolineato tutti e tre i relatori che esistono
Momenti importanti nella riflessione e nella pratica delle diritto
Nella riflessione culturale e filosofica anche che portano ad una
Rivalutazione
Del peso
E del ruolo della prospettiva dei doveri
è vero che questo è un cammino da compiere
Che ciascuno evidentemente
Compie secondo le proprie possibilità secondo la posizione il ruolo
I doveri che gli per tempo
E quindi ciascuno dei presenti
Vedo
Un pubblico molto signor Presidente
Differenziato molto variegato ci sono
Esponenti autorevoli dell'istituzione ci sono imprenditori ci sono molti magistrati con
Responsabilità importanti ci sono consiglieri del CSM di ieri
E di oggi anche dell'altro ieri qualcuno
Ci sono dei professori universitari ci sono degli studenti gli studenti del Collegio Lamaro Pozzani ecco pensando gli studenti mi veniva
Una riflessione che impone
Almeno
Per la piccola parte che incomplete un
Un impegno ulteriore
Nella manualistica diritto costituzionale e doveri sono davvero la Cenerentola
Nella manualistica recente
In qualche caso a fronte di centocinquanta duecento pagine a stampa dedicate giustamente dedicate ai diritti di libertà
Mi sono una pagina una pagina e mezza dedicati ai doveri è uno squilibrio troppo forte
Un pensionato in apertura
Un passaggio delle istituzioni di Mortati ecco non c'era quello squilibrio Mortati dedica molte pagine rito vero
Perché si è perduto questo bene abbiamo avuto chiavi di lettura ecco nel corso di questa mattinata
Che sicuramente saranno per tutti noi oggetto di riflessione
Io vorrei semplicemente concludere rinnovando il ringraziamento a tutti i presenti e naturalmente a lei signor Presidente della Repubblica constatando che ancora una volta lo dico alla signora mi esito dicono Giovanni ancora una volta l'ispirazione
L'ispirazione inesauribile che viene
Dalla
Figura
Tra le opere dagli iscritti
Dalla vita di Vittorio Bacelle
Rimane una fonte
Anche per noi non non sono stati formali
I riferimenti che in tutte e tre le relazioni sono stati fatti a momenti ha scritto
Sì a personaggi della vita di bacilli questo il lascito che l'associazione dal mille novecentottantuno a un anno esatto
Dall'assassinio della morte di Vittorio che l'associazione volle nel momento in cui la sua consiliatura decise di realizzare dentro al Consiglio Superiore della Magistratura momento associato un momento associato all'interno di un organo costituzionale e qualche cosa di sicuramente abbastanza
Inedito ecco
Omaggio a alle persone e alcuni sono qui
Con noi che ebbero quella ispirazione speriamo di essere capaci di portare avanti il loro lascito e con questo grazie ancora per la partecipazione e arrivederci alle prossime iniziative